Home Blog Pagina 994

Hunger Games: il romanzo e il film prequel incentrati sulle origini di Snow

hunger games The Ballad of Songbirds and Snakes

Lo scorso anno abbiamo appreso la notizia che la Lionsgate, la compagnia dietro il successo della saga cinematografica di Hunger Games, avrebbe realizzato un nuovo film basato sul romanzo prequel della trilogia letteraria firmata da Suzanne Collins, dal titolo “The Ballad of Songbirds and Snakes“. Adesso, grazie ad un nuovo report di Entertainment Weekly, sono emersi online i primi dettagli sulla trama e sui personaggi del romanzo prequel, il quale racconterà le origini dell’antagonista principale della saga letteraria, ossa il Presidente Snow, interpretato nei film dal vincitore dell’Emmy Donald Sutherland.

The Ballad of Songbirds and Snakes” arriverà nelle librerie americane il prossimo 19 maggio, a 12 anni di distanza dall’uscita del primo libro della trilogia letteraria, pubblicato nel 2008. Il romanzo prequel avrà al centro della storia un giovane Coriolanus Snow, descritto come “un teenager privilegiato ma alla costante ricerca di qualcosa di più… è amichevole. È affascinante. E, almeno per ora, è un eroe”. Tale descrizione è molto lontana dal personaggio del dispotico dittatore che i fan hanno imparato a conoscere attraverso i libri e i film.

The Ballad of Songbirds and Snakes” è ambientato 64 anni prima degli eventi narrati nella trilogia originale. La storia inizia il mattino della raccolta dei decimi Hunger Games, durante i quali Coriolanus Snow viene assegnato in qualità di mentore ad una ragazza tributo del Distretto 12.

A proposito del romanzo prequel, Suzanne Collins aveva in passato dichiarato: “Con questo libro ho voluto esplorare il concetto di stato di natura, chi siamo e ciò che percepiamo sia necessario per la nostra sopravvivenza. Dieci anni dopo la guerra, il periodo di ricostruzione comunemente chiamato Dark Days mentre Panem sta cercando di rimettersi in piedi, fornisce ai personaggi un terreno fertile per affrontare queste domande e definire così le loro opinioni sull’umanità.”

La saga cinematografica di Hunger Games ha contribuito a lanciare la carriera di Jennifer Lawrence. Il primo film, in cui l’attrice ha interpretato il ruolo della protagonista Katniss Everdenn, è uscito nel 2012. Ai film della saga hanno partecipato anche Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Lenny Kravitz, Elizabeth Banks, Sam Claflin, Stanley Tucci e il compianto Philip Seymour Hoffman. Il franchise cinematografico è composto da quattro film (Hunger Games, Hunger Games – La ragazza di fuoco, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I e Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II). Complessivamente, la saga ha incassato oltre 2 miliardi di dollari in tutto il mondo. Di seguito la prima illustrazione ufficiale di “The Ballad of Songbirds and Snakes“:

Hunger Games
Illustration by Charles Chaisson for EW
 
 

Morbius: i 5 camei del MCU che vorremmo vedere nel film

morbius

Da quando è arrivato online il primo trailer ufficiale del film, tutti non fanno altro che parlare di Morbius, il nuovo cinecomic Sony nei confronti del quale i fan nutrono una serie di aspettative decisamente elevate. Le prime immagini ufficiali del film con Jared Leto hanno anticipato quello che sembrerebbe essere un film dark e molto avvincente.

Il personaggio è noto per essere uno dei più grandi nemici di Spider-Man e possiede tutta una serie di caratteristiche (inclusa la sua storia personale) che lo rendono assolutamente perfetto per uno standalone. Grazie al primo trailer (e alla presenza del personaggio di Avvoltoio/Michael Keaton), sappiamo che il film sarà collegato al MCU.

Di seguito elenchiamo 5 camei del MCU che vorremmo vedere in Morbius:

1Blade

Sappiamo che Blade farà il suo debutto nel MCU grazie al film con protagonista il premio Oscar Mahershala Ali, ma cosa accadrebbe se la Marvel decidesse di introdurre il personaggio in Morbius? Il film con Jared Leto collegherà per la prima volta l’Universo Cinematografico Marvel al mondo dei vampiri, un’ambientazione a cui appartiene anche il personaggio di Blade.

Morbius potrebbe dunque essere il film perfetto attraverso il quale introdurre Eric Brooks, offrendo quindi alla Marvel la possibilità di accennare le origini del personaggio, senza così scendere in ulteriori dettagli con l’annunciato standalone che vedrà protagonista Ali. E se i film venissero collegati, il Vampiro Vivente potrebbe addirittura comparire nel film dedicato a Blade…

Fonte: ScreenRant

Successivo

Permette? Alberto Sordi, al cinema il film con Edoardo Pesce

Permette? Alberto Sordi 2020

Gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita del ‘nostro’ Alberto Sordi negli anni del debutto nel mondo dello spettacolo. Questo e molto altro racconta il film evento Permette? Alberto Sordi che sarà al cinema solo il 24, 25 e 26 febbraio distribuito grazie ad Altre Storie per celebrare i 100 anni della nascita di uno dei più grandi interpreti del cinema italiano. Una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, il film andrà in onda prossimamente su Rai1.

Un film che vuole ricordare la straordinaria vitalità di Alberto Sordi, il suo immenso talento, la sottile ironia, l’artista e l’uomo, tra difetti e virtù. “Non ci ha mai permesso di essere tristi”, disse di lui Ettore Scola. La sua capacità di scherzare e ironizzare sulle piccolezze, sulle nevrosi e le contraddizioni degli italiani, nel corso degli anni, ha lasciato un segno nella storia del costume del nostro Paese.

La trama e il cast di Permette? Alberto Sordi

Un giovane Alberto Sordi, tenace e destinato ad emergere, è quello che racconta il film Permette? Alberto Sordiripercorrendo vent’anni – dal 1937 al 1957 – dedicati a una continua crescita professionale. Anni in cui Sordi si fa conoscere come doppiatore di Oliver Hardy, alla Radio e nel Varietà, conquistando il pubblico con i suoi primi personaggi divertenti. In quel periodo nasce l’amicizia con Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore. Nel film c’è anche il Sordi meno conosciuto: gli amori, la famiglia, gli amici.

Diretto da Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Paola Tiziana Cruciani, Luisa Ricci, Michela Giraud, Paola Giangrasso, con la partecipazione amichevole di Giorgio Colangeli, Martina Galletta, Francesco Foti, Sara Cardinaletti e Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi.

‘Permette? Alberto Sordi’ vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la Commedia all’italiana – racconta il regista Luca Manfredi. Un genere capace di raccontare i drammi e i vizi della nostra società, appena uscita dall’ultima guerra, con il sorriso e l’ironia. Un attore straordinario, dotato di un talento innato, che ci ha regalato con più di duecento film una galleria di personaggi indimenticabili con un gioco di invenzioni e di “tic” sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. Senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati del grande cinema italiano. 

SINOSSI

Da giovanissimo Alberto Sordi viene espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua incorreggibile parlata romana. Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma, con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l’inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio. In quegli anni stringe una grande amicizia con il giovane Federico Fellini, che da lì a poco lo avrebbe diretto ne Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni (sua la pernacchia più celebre del cinema italiano!), si innamora dell’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, l’Americano a Roma!

Permette? Alberto Sordi racconta i vent’anni in cui il giovane Alberto Sordi è diventato l’Albertone nazionale, l’uomo che – come disse Ettore Scola – “non ci ha mai permesso di essere tristi”.

 
 

Rogue One: una scena molto violenta con Darth Vader è stata scartata

Darth Vader ha giocato un ruolo chiave in Rogue One: A Star Wars Story, nonostante il breve minutaggio a disposizione. Durante gli ultimi minuti dello spin-off diretto da Gareth Edwards, abbiamo visto il castello del Sith su Mustafar e abbiamo visto il celebre antagonista fare fuori un gran numero di Ribelli. Adesso, è stato rivelato che inizialmente il personaggio avrebbe dovuto trovarsi al centro di una sequenza d’azione ancora più epica.

A rivelare l’indiscrezione è stato uno degli sceneggiatori che hanno lavorato al film, Gary Whitta, che via Twitter ha spiegato che in origine Lord Fener avrebbe dovuto essere protagonista di una battaglia molto violenta con un numero ancora più grande di Ribelli, questa volta sulle spiagge di Scarif.

È difficile dire come mai la scena non sia stata più realizzata, ma è probabile che c’entri qualcosa una totale revisione del terzo atto del film avvenuta in fase di scrittura. Su Twitter, Whitta ha raccontato: “Le truppe di terra ribelli si sono infiltrate attorno alla torre di comando imperiale su Scarif. Gli stormtrooper non riescono a farsi strada per fermare Jyn che sta arrivando per trasmettere i piani. Vader esclama: ‘Portatemi su quella spiaggia’. Ne consegue una carneficina. Alla fine avete visto qualcosa di simile nella scena del corridoio…”

LEGGI ANCHE – Rogue One: A Star Wars Story aveva in origine un finale più felice

Diretto da Gareth Edwards e basato su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One: A Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei SithUna Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity Jones,Mads Mikkelsen,Riz Ahmed,Diego Luna,Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.

In tempo di conflitto, un gruppo di improbabili eroi si unisce per una missione: rubare i piani della Morte Nera, l’arma di distruzione definitiva dell’Impero. L’evento chiave nella timeline degli eventi di Star Wars mette insieme persone ordinarie che scelgono di fare cose straordinarie, diventando così parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Fonte: ComicBookMovie

 
 

The Batman: Colin Farrell nega il look di Pinguino e rivela quando inizierà a girare

the batman

All’inizio di questa settimana sono apparse online una serie di immagini di Colin Farrell con un nuovo look che hanno immediatamente fatto pensare a The Batman, l’atteso cinecomic DC in cui l’attore avrà l’iconico ruolo di Pinguino. Nelle foto in questione, Farrell sfoggia un inedito capello color argento, e in molti hanno subito pensato che sarebbe stato proprio quello il look che l’attore avrebbe utilizzato per dare vita ad Oswald Cobblepot nel film di Matt Reeves.

Adesso, però, è stato lo stesso Colin Farrell a negare categoricamente la connessione tra quel colore di capelli e le riprese di The Batman in una recente ospitata allo show di Ellen DeGeneres. Inoltre, l’attore ha anche specificato di non aver ancora iniziato a girare il film: come rivelato dallo stesso, le sue riprese partiranno entro due settimane.

La cosa interessante è che Farrell si è presentato da Ellen con il suo tradizionale colore di capelli: e se quel look color argento fosse servito in realtà per una prova costume? È probabile che l’attore non abbia potuto confermare la teoria…

Potete vedere il video dell’intervento di Farrell da Ellen di seguito:

LEGGI ANCHE – The Batman, Robert Pattinson: “Voglio spingermi oltre i limiti”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: ComicBookMovie

 
 

Gli Eterni: è reunion di Game of Thrones nelle nuove foto dal set

gli eterni

Nuove immagini dal set de Gli Eterni, l’atteso nuovo film Marvel, ci permettono di dare un primo sguardo al personaggio di Ikaris interpretato da Richard Madden, ex star di Game of Thrones, da oggi nelle nostre sale con 1917 di Sam Mendes. Madden è stato avvistato sul set in compagnia di Kit Harington (che proprio con Madden aveva recitato ne Il Trono di Spade) e di Barry Keoghan (Dunkirk). Le riprese del nuovo epico film della Marvel sono partite lo scorso settembre in Inghilterra.

Le nuove immagini dal set de Gli Eterni sono approdate online grazie a Metro UK. Nei nuovi scatti dal set londinese è possibile vedere Richard Madden nei panni di Ikaris levarsi in aria grazie all’utilizzo di un enorme gru, sicuramente intento a girare una scena in cui il suo personaggio necessita di utilizzare i suoi superpoteri. Nelle nuove foto è possibile vedere anche Kit Hartington, che nel film avrà il ruolo di Dan Whitman/Black Knight. Inoltre, pare che sul set fosse presente anche Barry Keoghan, che invece interpreterà l’antagonista Druig.

Potete vedere tutti i nuovi scatti di seguito:

LEGGI ANCHE – Gli Eterni: il film sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

 
 

Captain Marvel 2 è ufficiale, non torneranno i registi del primo film

captain marvel

Era solo questione di tempo! Grazie a THR, apprendiamo che i Marvel Studios hanno ufficialmente messo in cantiere il sequel di Captain Marvel, il cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale. Stando alla fonte, Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision, si occuperà di curare lo script del nuovo film dedicato alle avventure di Carol Danvers.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers.

Il sequel di Captain Marvel dovrebbe arrivare già nel 2022.

LEGGI ANCHE – Captain Marvel 2: il film potrebbe introdurre un nuovo supereroe gay

Vi ricordiamo che Captain Marvel è ambientato negli anni ’90. Il film segue le vicende di Carol Danvers, nel suo diventare uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando una guerra galattica tra due razze aliene raggiunge la Terra, Danvers sarà coinvolta nel conflitto insieme ad un piccolo gruppo di alleati.

Il film è interpretato da Brie Larson, Samuel L. Jackson, Be Mendelsohn, Djimo Hounsou, Lee Pace, Gemma Chan, Clark Gregg Jude Law. Uscito a marzo nei cinema, il film è attualmente disponibile in home-video.

 
 

Odio l’Estate gratis al cinema con Cinefilos.it il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo

Odio l'estate

In occasione dell’uscita al cinema di Odio l’Estate, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da una storia vera.

Ecco l’elenco delle sale disponibili:

MILANO 28/01/2020 21:30 ANTEO PALAZZO DEL CINEMA 10
MILANO 28/01/2020 20:30 NOTORIOUS CINEMAS 20
NAPOLI 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
BOLOGNA 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
ROMA 28/01/2020 20:15 MULTISALA LUX 10
ROMA 28/01/2020 20:15 CINEMA ANDROMEDA 10
TORINO 28/01/2020 20:45 MULTISALA REPOSI 10
PALERMO 27/01/2020 20:30 CINE ARLECCHINO 10
PADOVA 27/01/2020 20:15 CINEMA PORTO ASTRA 10

CLICCA SUL LINK PER REGISTRARTI ALL’ANTEPRIMA NELLA TUA CITTA’

SINOSSI

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa.

Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.

Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto.

Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.

Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

Odio l’Estate uscirà al cinema il 30 gennaio distribuito da Medusa Film.

 
 

Joker: il film con Joaquin Phoenix in digital da domani

Joker

Joker, il film diretto, co-scritto e prodotto da Todd Phillips, attualmente in corsa agli Oscar con 11 Nomination, già vincitore di 2 Golden Globe (Miglior attore protagonista in un film drammatico” per l’interpretazione di Joaquin Phoenix e “Miglior Colonna Sonora Originale” per il lavoro di Hildur Guðnadóttir) e del Leone D’Oro per il Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a partire dal 23 gennaio sarà disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Inoltre, a partire dalle ore 12.00 di giovedì 23 gennaio, in occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di Joker saranno disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia. Di seguito il player dove vedere i primi 10 minuti del film:

Dal prossimo 6 febbraio, il film – dopo aver superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà infine disponibile per il noleggio in digitale e in DVD, Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta definizione) e 4K UHD.

IL FILM

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Il tre volte candidato all’Oscar Joaquin Phoenix (The Master, Quando l’amore brucia l’anima, Il Gladiatore) è il protagonista del film al fianco del premio Oscar Robert De Niro (“Toro scatenato”, ” Il Padrino – Parte II”). Fanno parte del cast anche Zazie Beetz (la serie TV “Atlanta”, “Deadpool 2“), Frances Conroy (“American Horror Story” in TV, “Castle Rock” in TV), Brett Cullen (“42 La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” in TV), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions” e “Barry”), Bill Camp (“Red Saprrow”, “Molly’s Game”), Shea Whigham (“First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Marc Maron (le serie TV “Maron” e “GLOW”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Josh Pais (“Insospettabili sospetti”) e Leigh Gill (la serie TV “Il trono di spade”).

Phillips ha diretto il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato all’Oscar Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi di DC. Il film è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar Bradley Cooper con la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Michael E. Uslan, Walter Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard Baratta e Bruce Berman.

Dietro le quinte, Phillips è stato affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla II: King of the Monsters”, la trilogia di “Una notte da leoni”), lo scenografo Mark Friedberg (“Se la strada potesse parlare”, “Selma – La strada per la libertà”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni III”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir (“Chernobyl” in TV, “Soldado”).

 
 

1917: recensione del film di Sam Mendes

1917 recensione

Arriva al cinema il 23 gennaio il nuovo film di Sam Mendes, 1917, spettacolare ricostruzione storica della guerra di trincea e racconto di una missione pericolosissima, attraverso lo sguardo di quello che sembra un unico piano sequenza.

Il regista di American Beauty parte da un fatto storico, nel 1917 le truppe tedesche in Francia si ritirarono dietro la Linea di Hindenburg, e ci imbastisce sopra un storia, quella di due giovani soldati che devono recapitare un messaggio all’esercito inglese, il quale non sa che quella ritirata nemica è in realtà la preparazione a un’imboscata che potrebbe costare la vita a 16mila uomini. I due soldati (interpretati da Dean Charles Chapman e Goerge McKay) intraprendono così questa missione suicida, con la speranza di riuscire ad arrivare in tempo per annullare l’attacco inglese. Inoltre, uno dei due spera anche di ricongiungersi con il fratello, che guida proprio l’altro battaglione.

Il significato del piano sequenza di 1917

Gli elementi che giustificano la scelta tecnica di Mendes di utilizzare il “piano sequenza” si rintracciano tutti nell’abbozzo di trama che basta conoscere per parlare del film. In 1917, la forma linguistica della ripresa lunga si trasforma in strumento drammaturgico perché mette lo spettatore in condizione di vivere un’esperienza immersiva. L’occhio della macchina da presa è sempre alle spalle, accanto o poco avanti ai protagonisti, sempre alla loro altezza, come a suggerire costantemente allo spettatore che lui è lì, proprio accanto al soldato, e, con un po’ di immaginazione, ne sente il freddo, la stanchezza, la fame, la paura.

L’espediente tecnico e l’ambientazione durante la guerra faranno sicuramente volare la mente a film che prima di Mendes hanno scritto la storia del cinema, basti pensare a Orizzonti di Gloria o a Arca Russa. Il piano sequenza di Mendes e il suo racconto di guerra sono però differenti da questi esempi, sono distanti anni luce dal virtuosismo tecnico fine a se stesso (come fu invece per il Birdman di Inarritu, non per questo meno pregevole) e dalla complessità politica che, ad esempio, Kubrick infonde nel suo sguardo sulla guerra.

Mendes cerca lo spettacolo

L’obbiettivo di Sam Mendes sembra dunque quello di fare spettacolo, emozionare e coinvolgere. Non siamo quindi dalle parti degli illustri esempi citati ma più da quelle dello Spielberg di Salvate il Soldato Ryan, nonostante anche qui il paragone sia esclusivamente concettuale.

Come i due soldati sono completamente dedicati a raggiungere la Linea di Hindenburg e a consegnare il loro messaggio, così anche il regista si avvale di tutti gli strumenti che possiede, dalla fotografia (Roger Deakins), al montaggio fino alla musica, per garantire allo spettatore l’esperienza di immersione nella storia.

Tutto questo supportato da una sceneggiatura semplice e semplicistica; da una parte si può notare facilmente come la storia sia essenziale e lineare, dall’altra si capisce bene come Mendes, che firma anche la sceneggiatura insieme a Krysty Wilson-Cairns, si sia liberato delle complicazioni ideologiche moderne nella rappresentazione degli avversari, che diventano semplici villain delle storia e non personaggi antagonisti che stanziano in una zona grigia.

Per Mendes, in questo film, ci sono i buoni e ci sono i cattivi, nettamente separati, perché era importante per lui non raccontare la guerra come male del mondo, come aveva fatto per esempio Malick ne La Sottile Linea Rossa, né usarla come pretesto per la glorificazione del mezzo cinema, come ha fatto invece Nolan con Dunkirk, ma portare il fuoco del film sull’avventura di due uomini coraggiosi che devono compiere una missione per la salvezza di altri giovani soldati loro pari. È in questo aspetto che va ricercata la chiave di lettura di 1917: non un esperimento tecnico, non un esercizio di stile, ma un racconto che cerca l’empatia e il coinvolgimento, avvalendosi di competenze e tecnica fuori dal comune.

 
 

Avengers: Infinity War, le 5 morti più strazianti che non abbiamo superato

avengers: infinity war

Sono passati già alcuni anni da quando Avengers: Infinity War ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso. I Vendicatori hanno fatto il possibile per fermare Thanos, ma alla fine nulla poteva ostacolare la furia del Titano Pazzo. Mentre Thanos portava avanti la sua decimazione dell’universo, il temibile villain del MCU si lascia alle spalle una scia di distruzione mai vista prima.

In Infinity War, Thanos riuscì nell’impensabile quando entrò in possesso di tutte le Gemme dell’Infinito e riuscì a spazzare via metà della popolazione mondiale con un solo semplice schiocco della dita. Lo spettatore ha dovuto incassare il colpo e vedere alcuni dei suoi eroie preferiti svanire nel nulla. Ecco di seguito le cinque morti più strazianti che abbiamo visto in Infinity War: 

1Spider-Man

Questa morte è semplicemente il momento più straziante di tutto il film. Peter Parker ha seguito Tony Stark nello spazio, disobbedendo al suo mentore. Per tutta la durata del film, Peter sta solo cercando di dimostrarsi degno di essere un Vendicatore. Dopo che Spider-Man salva Doctor Strange, Iron Man si aggrappa al giovane eroe e, a quel punto, lo elegge ufficialmente a Vendicatore.

Peter Parker ha un cuore immenso e vuole solo fare ciò che è giusto. Nelle ultime battute del film, Peter crolla tra le braccia di Stark, affrontando l’inevitabile. La scena è particolarmente straziante: è un modo assolutamente scioccante di chiudere un film con la morte di uno dei personaggi più adorabili di tutto il MCU.

Fonte: CBR

Successivo

Terry Jones dei Monty Python muore a 77 anni

Terry Jones, dei Monty Python, si è spento all’età di 77 anni. A darne notizia è stata la famiglia con un comunicato: “Siamo profondamente rattristati di dover annunciare la scomparsa dell’amato marito e padre, Terry Jones.

Terry è morto la sera del 21 gennaio 2020 all’età di 77 anni con sua moglie Anna Soderstrom al suo fianco dopo una lunga battaglia estremamente coraggiosa contro una rara forma di demenza, FTD, ma mantenendo sempre il buon umore.

Negli ultimi giorni sua moglie, i suoi figli, la sua famiglia allargata e molti amici intimi sono stati costantemente con Terry mentre andava via dolcemente, a casa sua, nella zona nord di Londra. Abbiamo perso tutti un uomo gentile, divertente, caloroso, creativo e veramente amorevole la cui individualità intransigente, intelletto implacabile e straordinario umorismo hanno dato gioia a innumerevoli milioni di persone in sei decenni.

Il suo lavoro con Monty Python, i suoi libri, film, programmi televisivi, poesie e altri lavori vivranno per sempre, un’eredità adeguata di un vero poliedrico.

Noi, sua moglie Anna, i figli Bill, Sally, Siri e la famiglia allargata vorremmo ringraziare i meravigliosi professionisti e assistenti medici di Terry per aver reso gli ultimi anni non solo sopportabili ma spesso gioiosi.

Speriamo che un giorno questa malattia venga completamente sradicata. Chiediamo che la nostra privacy sia rispettata in questo momento delicato e ringraziamo che abbiamo vissuto in presenza di un uomo straordinariamente talentuoso, giocoso e felice che ha vissuto una vita veramente autentica, nella sua parole “glassato amorevolmente di glucosio”. “

Con i Monty Python, ha scritto diretto e interpretato Monty Python e il Sacro Graal, Brian di Nazareth, Monty Python – Il senso della vita.

Fonte

 
 

Non solo Parasite: le 10 peggiori famiglie del cinema

parasite recensione

La corsa agli Oscar 2020 è più infiammata che mai quest’anno, soprattutto se si considera che il premio al miglior film potrebbe essere assegnato all’acclamato thriller sudcoreano Parasite. Il capolavoro del regista Bong Joon-ho racconta la storia di una famiglia che fa di tutto per riscattarsi da una condizione di estrema povertà e provare così ad avere una vita migliore.

La dubbia moralità della famiglia al centro della storia è sicuramente tra le più memorabili mai raccontate sul grande schermo. Ecco di seguito le 10 peggiori famiglie mai apparse sul grande schermo che, nonostante i loro discutibili comportamenti, sono comunque riuscite a conquistare il nostro cuore: 

1Gli Skywalker (Star Wars)

Quando il primo Star Wars uscì nelle sale, il nome Skywalker venne suvbito associato ai concetti di bene e di eroismo. Oggi, quel cognome si è fatto carico di molte più sfaccettature. A partire da Anakin Skywalker, promettente Jedi che passò al Lato Oscuro della Forza, uccise innumerevoli persone e assunse l’identità di Darth Vader.

Luke Skywalker è riuscito almeno a non lasciarsi tentare dal Lato Oscuro, ma non per questo ha avuto meno problemi da affrontare. Ha baciato sua sorella per ben due volte in un modo decisamente non fraterno; inoltre, ha pensato di uccidere suo nipote Ben, che decise di seguire le orme di suo nonno Anakin passando al Lato Oscuro e uccidendo suo padre.

Fonte: ScreenRant

Successivo

1917: incontro con i protagonisti Mendes, Chapman, McKay e Deakins

1917 intervista

1917, il nuovo, esaltante, film di Sam Mendes che sta facendo incetta di premi (due Golden Globes, miglior film e miglior regia) e nomination (10 agli Oscars 2020) sarà nelle sale dal 23 gennaio con 01 Distribution. La pellicola del regista di American Beauty racconta lo straordinario viaggio di due giovanissimi soldati, che vengono mandati oltre le linee nemiche, in una missione suicida, a recapitare un messaggio di fondamentale importanza, avvisare il battaglione di un’imboscata. Il loro fallimento potrebbe causare la morte di oltre 16 mila uomini.

La guerra come non l’avete mai vista, o meglio, come non si vedeva da tempo su grande schermo: dura, sporca, ingiusta e dolorosa, in una pellicola al cardio palma che ha il potere, dall’inizio dell’azione, di far empatizzare lo spettatore in una maniera totale con i due protagonisti.

Potere del cinema e anche di Sam Mendes che si avvale della collaborazione di Roger Deakins, premio Oscar alla fotografia per Blade Runner 2049, per girare il film come se fosse un lungo piano sequenza. Scelta tecnicamente non facile ma dalla resa straordinaria. Abbiamo incontrato i protagonisti a Londra in occasione della presentazione alla stampa del film.

1917 nasce da un racconto del nonno di Sam Mendes

Ho letto che la storia di questo film si deve a suo nonno, è vero?

Sam Mendes: “Sì, è vero. Sono racconti che mi ha fatto quando avevo 10 anni, è da quel giorno che ci penso! La verità è che dopo l’esperienza di Bond dove sono stato a stretto contatto con gli sceneggiatori per tantissimo tempo, ho iniziato a pensare di poter scrivere qualcosa di mio. Una delle storie che mi ha raccontato mio nonno riguardava la consegna di un messaggio, ho pensato che avrei potuto creare qualcosa di ancora più epico su quel viaggio, ma non ero sicuro di come raccontarlo. Abbiamo fatto moltissime ricerche e abbiamo trovato un momento durante la guerra dove fosse plausibile inserire un viaggio, abbiamo scoperto che nel ’17 i tedeschi si sono ritirati dietro la linea di Hindenburg e ci abbiamo inserito la nostra storia, era più vero e plausibile, una volta capito come strutturarlo abbiamo scritto la sceneggiatura”.

Cosa rende speciali i vostri personaggi?

Dean Charles Chapman: “Credo si empatizzi con loro perchè sono due semplici ragazzi, non sono supereroi e non hanno superpoteri, sono semplici, come te, come me, ti ci puoi identificare e in più, pur essendo un film straordinario, non è un film che vuole insegnare nulla sulla guerra, è un film che si svolge durante la guerra, raccontando la storia di due ragazzi che affrontano qualcosa di straordinario, come potrebbe affrontarla chiunque altro”.

Una grande sfida tecnica per cast e crew

1917 intervista

Si vocifera che sul set ci fossero due sceneggiature, è vero?

George MacKay: “Sì, ma non c’è nessun mistero dietro a tutto ciò, abbiamo avuto due sceneggiature per una questione di logistica, una era riferita alla storia, al nostro recitare e l’altra era tecnica, seguiva ogni particolare di ogni scena nei minimi dettagli. Col fatto che Sam abbia deciso di girare come in un lungo piano sequenza, avevamo bisogno di una sceneggiatura parallela per coordinare tutto, come una mappa per capire dove sarebbe stata la camera”.

Quanto lavoro c’è dietro ad un film del genere?

Roger Deakins: “Abbiamo iniziato a preparare il film circa nove mesi prima di iniziare a girare, c’è stato molto dialogo con Sam per capire come farlo e prendere le decisioni giuste, avevamo già George e Dean, il che ha agevolato il nostro lavoro perché potevamo disporre di loro per le prove tecniche di pre produzione. Tutto è stato fatto con estrema precisione, nei minimi dettagli, il che non implica un set rigido, si è svolto tutto con estrema naturalezza, semplicemente ognuno doveva sapere esattamente la propria posizione sul set e cosa si sarebbe fatto in quel momento e in quello dopo”.

 
 

Justice League #SnyderCut: la prova che Atomo doveva apparire nel film

justice league

Mentre i fan continuano a chiedere a gran voce la release della #SnyderCut di Justice League, il regista Zack Snyder ha condiviso online due nuove immagini dalla sua versione del film mai arrivata al cinema. Le nuove immagini in questione, condivise da Snyder sempre attraverso il suo account Vero, hanno come protagonisti i personaggi di Alfred Pennyworth e di Ryan Choi.

Mentre Alfred è apparso nel film, interpretato dal premio Oscar Jeremy Irons, Ryan è stato invece tagliato: si tratta della quarta incarnazione del personaggio di Atomo nei fumetti; la didascalia che ha accompagnato lo scatto suggerisce che nel film il personaggio avrebbe diretto il reparto Nanotecnologie dei laboratori S.T.A.R. e che avrebbe avuto un ruolo decisamente importante.

Per quanto riguarda invece l’immagine di Alfred Pennyworth, la didascalia che ha accompagnato lo scatto del fedele maggiordomo di Bruce Wayne recita: “Alfred lavora nel covo aerospaziale abbandonato di Wayne: ha dovuto spostare la sua officina dalla Batcaverna perché lui e Bruce stanno provando ad aggiustare Flying Fox e non c’era spazio nella caverna per un veicolo così grande”. Nella versione arrivata al cinema, le due location vengono considerate come un luogo unico, mentre il post condiviso da Snyder chiarisce che nella sua versione il covo aerospaziale aveva una specifica funzione.

Potete vedere le immagini di seguito:

LEGGI ANCHE – Justice League #SnyderCut: nuovi dettagli su Darkseid

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

 
 

Bradley Cooper sarà Leonard Bernstein in un biopic targato Netflix

bradley cooper

Il biopic su Leonard Bernstein, celeberrimo compositore, pianista e direttore d’orchestra, che sarà diretto, interpretato e sceneggiato da Bradley Cooper, è stato ufficialmente acquistato da Netflix e potrebbe tranquillamente diventare uno dei grandi protagonisti della season award del 2022. Nel 2018, Cooper ha debuttato alla regia con A Star Is Born, acclamato dalla critica (conquistò anche 8 nomination agli Oscar) e dal pubblico (434 milioni di dollari al box office mondiale). Un film dedicato a Bernstein era nei progetti di Cooper ancora prima che il film con Lady Gaga divenne un incredibile fenomeno.

Per quanto riguarda Netflix, il colosso dello streaming è riuscito negli ultimi due anni a segnare la storia della season award di Hollywood. Dopo il successo di Roma, Netflix è tornato al centro dell’attenzione grazie a due pellicole che sono diventate tra i principali contendenti dei prossimi Oscar, The Irishman e Storia di un matrimonio, a dimostrazione di quanto la società americana voglia continuare ad essere tra le realtà cinematografiche di punta nella corsa ai premi.

Deadline riporta che il biopic su Leonard Bernstein ad opera di Bradley Cooper è passato dalla Paramount Pictures a Netflix. Cooper sarà coinvolto nel progetto in qualità di interprete, regista, co-sceneggiatore e produttore insieme a Steven Spielberg, Martin Scorsese e Todd Phillips (Cooper figura tra i produttori di Joker). La produzione del biopic dovrebbe partire il prossimo anno, dopo che Cooper avrà terminato le riprese di Nightmare Alley di Guillermo del Toro. Una volta portato a compimento il progetto, Netflix si occuperà della distribuzione del film non soltanto in streaming, ma anche nelle sale, in modo da poter rendere il biopic candidabile agli Oscar.

A proposito del progetto Scott Stuber, responsabile dei film originali di Netflix, ha dichiarato: “Il debutto alla regia di Bradley è stato qualcosa di assolutamente brillante e in pochissimo tempo è riuscito a consolidare la sua fama di regista serio. La sua forte passione e la sua chiara visione di come portare in vita la relazione tra l’iconico compositore Leonard Bernstein e sua moglie Felicia Montealegre promette di rendere giustizia alle loro vite in un modo che soltanto un team di rinomati filmmaker come questo saprebbe fare. Siamo onorati di lavorare a stretto contatto con la famiglia Bernstein e di condividere la loro storia con il pubblico di tutto il mondo.”

Tra le opere più celebri di Leonard Bernstein si ricordano il musical On the Town (1944), Wonderful Town (1953), Candido (1956) e la popolarissima commedia musicale West Side Story (1957), scritta in collaborazione con Stephen Sondheim e Jerome Robbins.

LEGGI ANCHE – Bradley Cooper: 10  cose che non sai sull’attore

 
 

Hugo Weaving sull’addio a Teschio Rosso e sul coinvolgimento in Matrix 4

hugo weaving

Nonostante l’ottimo lavoro svolto nei panni di Teschio Rosso in Captain America: Il Primo Vendicatore, non abbiamo visto Hugo Weaving tornare nelle vesti del personaggio in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame: in entrambi i film, infatti, il ruolo è stato interpretato da Ross Marquand (The Walking Dead).

All’epoca della release di Infinity War, i registi Anthony e Joe Russo giustificarono l’assenza di Hugo Weaving adducendo una serie di impegni già presi in precedenza dall’attore, ma adesso è stato proprio Weaving in persona a rivelare i motivi che lo hanno spinto a non voler tornare ad interpretare l’iconico villain Marvel.

Intervistato da Time Out, l’attore austriaco ha dichiarato che ha amato interpretare Johann Schmidt e che, dal momento che aveva firmato un accordo per ben tre film, non vedeva l’ora di tornare nei panni del personaggio; quando però è arrivato il momento di tornare effettivamente sul set, l’attore ha spiegato di aver avuto alcuni problemi “contrattuali” con i Marvel Studios.

“In quel momento, avevano ritirato i contratti che avevamo stipulato in precedenza e quindi la somma che mi volevano offrire per i due film sugli Avengers era nettamente inferiore rispetto a quanto avevo guadagnato per il film su Captain America… in questo caso si parlava di ben due film! Quando firmammo il primo contratto, mi promisero che il compenso sarebbe cresciuto di volta in volta.”, ha rivelato Weaving.

“All’epoca mi dissero: ‘Si tratta soltanto di lavorare con la tua voce, non deve essere un grande problema’. È stato di fatto impossibile negoziare con loro attraverso il mio agente. In realtà, non ero così particolarmente interessato a farlo. Ma l’avrei fatto.”, ha aggiunto l’attore.

Sempre nel corso della medesima intervista, Hugo Weaving ha confermato che non tornerà nei panni dell’Agente Smith in Matrix 4, e questo volta sarà davvero a causa di altri impegni lavorativi: “Ero in contatto con la regista Lana Wachowski, ma alla fine ha capito che i nostri rispettivi impegni non riuscivano a combaciare. Abbiamo provato a venirci incontro con le rispettive date, ma poi ha cambiato idea. Sono andati avanti senza di me.”

LEGGI ANCHE – V per Vendetta: 10 cose che non sai sul film con Hugo Weaving

 
 

Shang-Chi: un’attrice già apparsa nel MCU entra nel cast

Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings

Un nuovo report suggerisce che Michelle Yeoh è in trattative con la Marvel per unirsi al cast di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, le cui riprese partiranno a breve in Australia. Il film del MCU che arriverà nelle sale nel 2021, vedrà Simu Liu nei panni del maestro di Kung-Fu del titolo. Il film, inoltre, sarà il primo titolo dell’Universo Cinematografico Marvel ad avere un cast composto interamente da attori asiatici, tra cui Tony Chiu-Wai Leung e Awkawafina (acclamatissima per la sua recente interpretazione in The Farewell). Il ruolo della cantante e attrice nel film non è stato ancora rivelato, mentre Leung interpreterà Mandarino, un villain dei fumetti di cui abbiamo già sentito parlare in Iron Man 3, dove Ben Kingsley ha interpretato Trevor Slattery, un attore inglese che fingeva di essere il Mandarino.

Stando a quanto riportato da ComicBook, secondo alcuni report Michelle Yeoh (vista di recente in Last Christmas di Paul Feig) è in trattative per unirsi al cast del film. Al momento non sappiamo quale ruolo l’attrice interpreterà, ma è chiaro che sarà diverso dal personaggio interpretato dalla stessa in Guardiani della Galassia Vol. 2: nel film di James Gunn, la Yeoh è apparsa brevemente nei panni di Aleta Ogord, uno dei membri originali del gruppo di Youdu (Michael Rooker).

Michelle Yeoh non è la prima attrice ad essere apparsa in diversi film del MCU nei panni di personaggi differenti: anche Alfre Woodard ha avuto un piccolo ruolo in Captain America: Civil War e poi è apparsa nella serie Luke Cage. Più di recente, Gemma Chan è stata ingaggiata per il ruolo di Sersi ne Gli Eterni dopo aver già interpretato un personaggio secondario in Captain Marvel

Se il casting della Yeoh dovesse essere confermato, l’attrice tornerà a lavorare con Awkwafina, con la quale aveva già recitato nel film campione d’incassi Crazy & Rich del 2018.

LEGGI ANCHE – Shang-Chi: il regista parla dell’approccio al personaggio del Mandarino

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021.Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (prossimamente uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

 
 

No Time to Die: nuovi dettagli grazie allo speciale di Entertainment Weekly

no time to die

A partire dal prossimo aprile, Daniel Craig tornerà per l’ultima volta nei panni di 007 nell’attesissimo No Time to Die. L’ultimo numero di Entertainment Weekly interamente dedicato a Bond 25 ci permette di dare un nuovo sguardo al film diretto da Cary Joji Fukunaga e di scoprire nuovi dettagli.

La cover del nuovo speciale della celebre rivista dedicata a No Time to Die ci mostra, oltre a Craig, anche Rami Malek, l’attore premio Oscar per Bohemian Rhapsody che nel film avrà il ruolo del misterioso nuovo villain Safin.

A proposito del suo ritorno nei panni di Bond e della sfida che un ruolo di questo tipo comporta (soprattutto dal punto di vista fisico), Daniel Craig ha dichiarato alla rivista: “Quando ho finito Spectre, avevo una gamba rotta. Così mi sono chiesto: ‘Ero fisicamente in grado di fare un altro film? O volevo soltanto fare un altro film?’. Perché sapete… chiamare tua moglie e dirle: ‘Mi sono rotto una gamba’, non è così piacevole.”

Sempre alla celebre rivista, la produttrice Barbara Broccoli ha parlato del ritorno di Léa Seydoux nei panni di Madeleine Swann: “Bond ha deciso di scappare via con lei e di provare ad avere una vita normale. All’inizio del film vediamo Bond e Madeleine insieme… partono per un viaggio romantico, ma poi lui inizia a sospettare che lei lo stia tradendo”. E a tal proposito, la Seydoux in persona ha aggiunto che la loro relazione “cadrà a pezzi.”

Ancora poco sappiamo circa il personaggio di Safin, ma la Broccoli lo ha descritto come un “villain vecchio stampo”. Rami Malek ha invece aggiunto: “L’unica cosa che posso dire è che ci sono delle sfide davvero immense che ha dovuto raccogliere e affrontare nel corso della sua vita.”

Nel film ci sarà anche Lashana Lynch (Captain Marvel) che interpreterà un’agente di nome Nomi, che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe raccogliere l’eredità di Bond e subentrare a Craig come nuovo 007 (nonostante le recenti smentite da parte dei produttori!). L’attrice ha descritto il suo personaggio come “una donna feroce e supponente. Una grande lavoratrice.”

Potete vedere le nuove immagini di No Time to Die di seguito, che oltre a mostrarci Craig, la Seydoux, Malek e il regista, ci permettono di dare un nuovo sguardo anche a Jeffrey Wright (Felix Leiter), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Rory Kinnear (Tanner) e Ben Whishaw (Q).

LEGGI ANCHE – No Time to Die: ecco perché Daniel Craig ha deciso di tornare nei panni di 007

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Fonte: CBM

 
 

Justice League Dark: Warner Bros. e J.J. Abrams sviluppano film e serie tv

justice league dark

Film e serie tv basati sulla serie a fumetti Justice League Dark sono ufficialmente in sviluppo alla Warner Bros.: nel progetto sarà coinvolto anche J.J. Abrams insieme alla sua Bad Robot. Sembra che le cose stiano finalmente volgendo al meglio per la Warner e la DC: dopo i successi di Aquaman e Shazam!, acclamati tanto dal pubblico quanto dalla critica, Joker è diventato un campione d’incassi ed uno dei grandi protagonista della season award di quest’anno.

In attesa dell’arrivo nelle sale di Birds of Prey e Wonder Woman 1984, la Warner Bros. continua a programmare il proprio futuro, tanto al cinema quanto sul piccolo schermo: tra il 2021 e il 2022 arriveranno altri tre live action DC e oggi apprendiamo che la major è ufficialmente tornata ad occuparsi di Justice League Dark, un progetto in cantiere da tantissimi anni.

Stando a quanto riportlato da Deadline, la Warner Bros. e la Bad Robot di J.J. Abrams avrebbero discusso circa lo sviluppo di film e serie tv basati su Justice League Dark, la serie a fumetti con protagonisti i personaggi di John Constantine, Madame Xanadu, Deadman, Shade, Changing Mane Zatanna.

La Bad Robot di Abrams si occuperà di supervisionare il progetto, che nasce dal recente accordo stretto tra la Warner Media e la società di produzione di Abrams. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli, né sappiamo se Abrams sarà direttamente coinvolto in qualità di regista.

Numerose versioni di Justice League Dark sono state in sviluppo alla WB e alla DC per quasi un decennio, con registi quali Guillermo Del Toro e Doug Liman coinvolti in fasi differenti dello sviluppo dei progetti. Adesso, sembra che toccherà alla Bad Robot portare finalmente i personaggi creati da Peter Milligan e disegnati da Mikel Janín sul grande schermo.

LEGGI ANCHE – Justice League Dark: il fan-film con Constantine, Zatanna & Deadman

 
 

Just Charlie – diventa chi sei al cinema dal 23 Gennaio

Just Charlie - diventa chi sei

Just Charlie diventa chi sei, opera prima di  Rebekah Fortune, racconta – con la  schiettezza e il tono dolceamaro tipici della cultura britannica – di Charlie, un adolescente della provincia inglese con un grande talento per il calcio. Una delle squadre più importanti, il Manchester City, gli offre un ingaggio da sogno, ma Charlie ha un segreto: è felice solo quando, di nascosto, può vestirsi da ragazza.

Il film è ambientato a Tamworth, una piccola città di commercianti nelle Midlands, dove tutti si conoscono e dove il calcio domina qualsiasi argomento di dibattito. «Tutti i personaggi del film – dice la regista – sono ispirati a persone reali, con le loro difficoltà nell’aprirsi al di là della loro ‘zona di comfort’. Avendo io stessa sperimentato il rifiuto e la difficoltà nell’accettazione di individui che differiscono dalla norma, mi è sembrato il contesto perfetto in cui ambientare questa storia». Rebekah Fortune racconta una storia semplice, la storia di una famiglia e di una comunità. Una storia che è insieme appassionante, divertente, amara, commovente, e nel complesso molto gioiosa.

Just Charlie – diventa chi sei: la trama

Intrappolata nel corpo di un fanciullo, Charlie è combattuta tra il desiderio di compiacere le ambizioni che il padre ripone in lei e il bisogno di affermare la propria identità. La scelta che la attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a repentaglio i suoi affetti più cari. Ma il suo bruciante desiderio di abbracciare pienamente la propria vera identità, le fa trovare in sé la forza per farsi accettare e amare dalla comunità in cui vive.

Charlie è interpretato dallo straordinario, giovanissimo Harry Gilby (l’acclamato interprete della versione teatrale di Billy Elliot) che per questo ruolo ha ottenuto la nomination BIFA come Miglior Esordiente.

 
 

Yesterday: in home video la commedia di Danny Boyle

Yesterday

Per cominciare al meglio l’anno del 55° anniversario di Yesterday, riunite famigliari ed amici con la musica dei Beatles grazie al film, che sarà disponibile dal 21 gennaio 2020 in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  

La vita di Jack cambia per sempre quando scopre che è l’unica persona al mondo a ricordare la musica dei Beatles, e deve decidere se vuole davvero la fama o se ciò di cui ha bisogno in realtà è l’amore. Ricco di tenerezza e comicità dall’inizio alla fine, le edizioni home video di Yesterday arrivano a casa vostra ricchissime di incredibili contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese, performance musicali dal vivo realizzate presso gli iconici Abbey Road Studios, un inizio ed un finale alternativo del film e numerosi dietro le quinte con il cast e la troupe che porteranno i fan sempre più a fondo in questa avvincente storia.

Divertente, originale, commovente – Yesterday è una commedia rock-n-roll sulla musica, i sogni, le amicizie e sulla tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Passate una divertente serata casalinga all’insegna dei Beatles e delle loro canzoni per celebrare il 55° anniversario della canzone iconica che dà il titolo a questa indimenticabile commedia.

Yesterday: la trama

Jack Malik era solo uno dei tanti cantautori che faticano ad emergere… ma poi tutto cambia. Dopo un misterioso blackout, Jack (Himesch Patel) scopre di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles. L’uomo utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il successo, rischiando però nel mentre di perdere Ellie (Lily James), la persona che l’ha sempre amato e ha sempre creduto in lui sin dall’inizio. Kate McKinnon e Ed Sheeran partecipano al film rubando la scena, diretti dal regista premio Oscar Danny Boyle (The Millionaire, Trainspotting) con la sceneggiatura del premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Love actually – L’amore davvero).

CONTENUTI SPECIALI ESCLUSIVI NEL FORMATO BLU-RAY:

  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Ed Sheeran: dagli Stadi al Grande Schermo
  • Maga della Commedia: Kate McKinnon
  • Live agli Abbey Road Studios
  • E molto altro! CONTENUTI SPECIALI NEL FORMATO DVD:
  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Commento del Regista Danny Boyle e dello Sceneggiatore Richard Curtis
  • Live agli Abbey Road Studios
 
 

Il diritto di opporsi gratis al cinema con Cinefilos.it

il diritto di opporsi

In occasione dell’uscita al cinema di Il Diritto di Opporsi, film con i premi Oscar Brie Larson e Jamie Foxx, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da una storia vera.

Ecco l’elenco delle sale disponibili:

CITYLIFE MILANO 28/01/2020 20:30
METROPOLITAN NAPOLI 28/01/2020 20:30
JOLLY BOLOGNA 28/01/2020 20:30
THE SPACE GENOVA 28/01/2020 20:30
BARILLA/ CENTRO PARMA 28/01/2020 20:30
REPOSI TORINO 28/01/2020 20:00
GALLERIA BARI 28/01/2020 20:30
ARLECCHINO PALERMO 28/01/2020 20:30
FIAMMA FIRENZE 28/01/2020 20:30
PORTO ASTRA PADOVA 28/01/2020 20:30

CLICCA SUL LINK PER REGISTRARTI ALL’ANTEPRIMA NELLA TUA CITTA’

Michael B. Jordan e i premi Oscar® Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver Il genio della fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12” e “Captain Marvel”), sono i protagonisti de “Il diritto di opporsi”, un dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo.

Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.

Il Diritto di Opporsi si basa sulla vera storia, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.

Il Diritto di Opporsi è prodotto dal due volte candidato all’Oscar® Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i produttori esecutivi.

Cretton ha scritto la sceneggiatura con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, è stato per 180 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

La squadra creativa che ha collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista ne “Il castello di vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: “Il diritto di opporsi”. Il film verrà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Il Diritto di Opporsi, guarda il trailer del film

 
 

The New Mutants: la produttrice chiarisce sull’ambientazione del film

the new mutants

C’è parecchia confusione attorno a The New Mutants, soprattutto perché nessuno si sarebbe mai aspettato che il film sarebbe stato finalmente distribuito (in Italia arriverà il 2 aprile). Proprio per questo, i fan hanno sempre considerato X-Men: Dark Phoenix come il capitolo conclusivo dell’Universo X-Men targato Fox.

Nonostante i Marvel Studios stiano pianificando di riavviare la saga degli X-Men dopo l’accordo Disney/Fox, il fandom continua a chiedersi se The New Mutants sarà collegato al MCU e se rappresenterà in qualche modo una sorta di anello di congiunzione tra il passato cinematografico dei mutanti e quel riavvio che Kevin Feige e la Casa delle Idee stanno ormai pianificando da tempo.

A fare maggiore chiarezza sulla questione è stata la produttrice Karen Rosenfelt in una recente intervista con Digital Spy. La Rosenfelt ha spiegato che il film sarà ambientato ai giorni nostri e che non si inserirà in nessuna delle timeline esplorate in precedenza dal franchise degli X-Men.

“Siamo ai giorni nostri, ma non esistono coordinate temporali”, ha spiegato la produttrice. “Non precisiamo mai dove ci troviamo, ma siamo nel presente, ci muoviamo nell’oggi. È una storia che si svolge nella contemporaneità. Non è collegata al futuro e non è collegata neanche al passato.”

Almeno apparentemente, sembra che l’obiettivo sia stato quello di rendere The New Mutants un film a sé stante, qualcosa di unico che non venisse intralciato narrativamente dalla pasticciata e parecchio confusionaria timeline dell’Universo X-Men.

Ora, le parole della Rosenfelt lasciano intuire che una connessione con il MCU è altamente improbabile, ma forse per scoprire se sarà davvero così bisognerà soltanto attendere l’arrivo del film in sala.

LEGGI ANCHE – The New Mutants: 5 motivi per cui attendiamo il film sui Nuovi Mutanti

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry ZagaThe New Mutants è prodotto da Simon Kinberg, Karen Rosenfelt e Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

 
 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 cose de Gli Ultimi Jedi che il film ha ignorato

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

Il finale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker aveva tra le mani una grossa responsabilità. Non solo ha dovuto portare a termine una nuova trilogia, ma ha dovuto anche chiudere la saga di Skywalker, un arco narrativo iniziato oltre quarantadue anni. Inoltre, L’Ascesa di Skywalker è l’episodio che avrebbe dovuto ampliare, o comunque portare avanti, le dinamiche tirate in ballo dal criticatissimo Gli Ultimi Jedi.

Di seguito abbiamo voluto approfondire la relazione tra Episodio IX ed il suo predecessore. Quali sono gli elementi del film di Rian Johnson che sono stati completamente ignorati da quello di J.J. Abrams? Scopriamolo insieme:

1Quella volta che nessuno aiutò la Resistenza

Gli Ultimi Jedi termina con una nota dolente, legata al fatto che nessuno sia andato ad aiutare i nostri eroi su Crait. L’Ascesa di Skywalker stava per finire in modo simile, ma fortunatamente Lando è entrato in azione con un’intera armata pronta a supportare la Resistenza.

Cosa è cambiato rispetto a Episido VIII che ha spinto il resto della Galassia a correre in aiuto della Resistenza in Episodio IX? Non lo sapremo mai…

Fonte: ScreenRant

Successivo

La Sirenetta: nel live action Ariel avrà molto più potere

disney live action

Ancora non sappiamo molto sull’annunciato live action de La Sirenetta, progetto attualmente in sviluppo che vedrà nei panni della protagonista la giovane cantante e attrice Halle Bailey. Quanto sarà simile il film con attori in carne ed ossa al classico d’animazione uscito nel 1989? Al momento non ci è dato saperlo, ma alcune recenti dichiarazioni di uno dei membri del cast potrebbero aver anticipato qualcosa in più a proposito di come verrà tratteggiato il personaggio di Ariel nel live action.

In occasione dei SAG Awards 2020, infatti, Daveed Diggs, rapper e attore statunitense ingaggiato dalla Disney per interpretare Sebastian nel film, ha parlato con Variety di alcuni “aggiornamenti” che dovremmo vedere nel live action ad opera di Rob Marshall: “Alcuni degli aggiornamenti che hanno fatto alla storia sono molto importanti, perché si tratta di restituire molto più potere ad Ariel”, ha spiegato Diggs. “È divertente lavorare ad un progetto che ha così chiara in mente la volontà di lavorare su un qualcosa e di non lasciarlo inalterato come se fosse una capsula del tempo. È giusto che si faccia qualcosa di importante per l’attuale panorama cinematografico.” 

Le parole di Diggs potrebbero nascondere una sorta di vena polemica nei confronti della rappresentazione fatta di Ariel nel classico del 1989. Come già accaduto in passato con Belle nel live action de La Bella e la Bestia o con Jasmine in quello di Aladdin, anche per La Sirenetta, dunque, dovremmo aspettarci una sorta di rivisitazione della principessa disneyana, volta a conferirle maggiore spessore e identità.

LEGGI ANCHE – La Sirenetta: Harry Styles spiega perché ha rifiutato il ruolo del principe Eric

La Sirenetta vedrà nel cast anche Jonah Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier Bardem (in trattative per interpretare Re Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di Ursula, la perfida strega del mare che ruba la voce ad Ariel), Daveed Diggs (Sebastian), Jacob Tremblay (Flounder) e Awkwafina (Scuttle).

Questa versione del classico sarà diretta dal regista di Il Ritorno di Mary Poppins e Into The Woods, Rob Marshall, e includerà sia i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel Miranda.

Fonte: CB

 
 

Suicide Squad: ecco i Parademoni mai apparsi nel film di David Ayer

joel-kinnaman-suicide-squad

Fin dal debutto nelle sale del film nel 2016, sono emersi online numerosi dettagli sui piani originali di David Ayer in merito al suo Suicide Squad. Nonostante all’inizio il regista dichiarasse il contrario, col tempo lo stesso è tornato sui suoi passi e ha ammesso che il film arrivato al cinema ormai quattro anni fa non era in realtà la pellicola che aveva immaginato inizialmente. Di conseguenza, al pari di quanto accaduto con Justice League di Zack Snyder, il fandom ha chiesto attraverso la rete di poter vedere la versione del film di Ayer.

Se ciò accadrà prima o poi, al momento non ci è dato saperlo: eppure, sembra che lo stesso Ayer sia intenzionato ad offrire una possibilità ai fan, permettendoli di scoprire a poco a poco come sarebbe dovuto essere il suo film. In che modo? Al pari di quanto fatto da Snyder con Justice League, condividendo attraverso i social numerosi dettagli inediti sulla sua versione di Suicide Squad. 

Proprio di recente, infatti, David Ayer ha svelato attraverso il suo account Twitter (via CB) che i Parademoni, le truppe utilizzate dal villain Darkseid per difendere Apokolips, dovevano fare la loro apparizione nel film. Ayer ha condiviso dei concept art che confermano come inizialmente i personaggi creati da Jack Kirby sarebbero dovuti apparire nel cinecomic.

I Parademoni erano già apparsi in Batman v Superman: Dawn of Justice, durante l’ormai celebre sequenza onirica di Batman ambientata in un futuro distopico; hanno inoltre fatto la loro apparizione anche in Justice League, quando invadono la Terra per volere di Steppenwolf.

Di seguito le immagini dei concept condivise da David Ayer via Twitter:

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: un collegamento con Justice League tagliato dal film

A proposito di Suicide Squad, David Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

 
 

Dune: il nuovo film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

Dune

Cresce spasmodica l’attesa per Dune, il secondo adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert (dopo quello del 1984 diretto da David Lynch). Di recente, un gruppo di esperti del settore ha avuto la possibilità di vedere in anteprima alcune immagini del film: tra questi, c’è stato anche Brian Clement, scrittore esperto di fantascienza. Le reazioni di Clement al film potrebbero suggerire – almeno in parte – ciò che bisogna aspettarsi dalla nuova versione firmata da Denis Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049).

Attraverso una serie di tweet, Clement ha commentato in esclusiva ciò che ha avuto la possibilità di vedere a proposito del nuovo Dune. I suoi commenti sono stati più che entusiasti, tant’è che lo scrittore ha definito il film epico, con una fotografia bellissima, e lo ha paragonato alla saga de Il Signore degli Anelli e alla trilogia originale di Star Wars

I tweet di Clement non sono più disponibili – probabilmente lo scrittore non era autorizzato a rivelare ciò che ha avuto la possibilità di vedere -, ma grazie a WeGotThisCovered (via MovieWeb) – sappiamo le parole che Clement ha utilizzato su Twitter per descrivere il film: “Credo che il film conquisterà il pubblico come 20 anni fa ha fatto Il Signore degli Anelli, o come 40 anni fa ha fatto Star Wars. Non stiamo parlando di Jodorowsky o di Lynch, ma forse Villeneuve ha davvero filmato l’infilmabile. Non sto esagerando quando dico che le persone avranno la pelle d’oca o scoppieranno a piangere quando vedranno il film.”

Già in passato, Oscar Isaac – tra i protagonisti del nuovo adattamento – aveva dichiarato a proposito del film: “Sarà una cosa completamente diversa. Non potevo immaginare nessuno più adatto di Denis al tono del romanzo originale di Frank Herbert. Ci sono alcune cose che sono da incubo… c’è questo elemento brutale nella storia. È scioccante. È spaventoso. È molto viscerale. E so per certo che io e Denis, ma anche io, Timothée e Rebecca, abbiamo lavorato come una famiglia, ricercando l’emozione. Sono davvero eccitato. Penso che sia bello sentirsi parte di qualcosa di nuovo… di così unico e speciale.”

LEGGI ANCHE –  Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

X-Men: Patrick Stewart ha parlato con la Marvel del futuro della saga

x-men

Patrick Stewart ha rivelato di aver parlato con Kevin Feige e i Marvel Studios a proposito dei film dedicati agli X-Men, nonostante non sia previsto un ritorno dell’attore nei panni del Professor X. Insieme a Hugh Jackman, Stewart è entrato nel Guinness World Record per avere una delle carriere più longeve legate ai film di supereroi, avendo interpretato Charles Xavier per ben diciassette anni. Con l’uscita di Logan, il viaggio di Stewart nei panni dell’iconico personaggio è ufficialmente terminato nel 2017, lo stesso anno in cui la Disney ha acquistato la Fox e ottenuto nuovamente i diritti di sfruttamento sui personaggi degli X-Men e dei Fantastici Quattro, che adesso potranno finalmente essere inclusi nel MCU.

Nonostante i Marvel Studios abbiamo confermato i piani per introdurre gli X-Men nel MCU in occasione dell’edizione 2019 del San Diego Comic-Con, il franchise dedicato ai celebri mutanti dovrebbe essere nuovamente riavviato dopo l’uscita al cinema di New Mutants, il tanto agognato spin-off di Josh Boone che arriverà nelle sale americane e italiane il prossimo aprile. Eppure, il film non dovrebbe contenere alcun riferimento ai precedenti titoli della Fox incentrati sugli X-Men: nulla esclude, dunque, che la pellicola di Boone possa essere effettivamente ambientata nel MCU, collegare già i personaggi presenti al suo interno con l’universo condiviso creato da Feige e anticipare così ciò che dovrebbe avvenire nell’attesissima Fase 5.

In una recente intervista con Digital Spy, Patrick Stewart ha rivelato di aver incontrato Kevin Feige un paio di mesi fa e di aver avuto con lui una “lunga, lunga conversazione” sui film dedicati agli X-Men, spiegando che in occasione dell’incontro ci sono state “riflessioni e suggerimenti, anche in merito al personaggio di Charles Xavier”. Prima di scatenare l’immaginazione del fandom, però, Stewart ha anche speficiato che non ci sono programmi in merito ad un suo ritorno nei panni del Professor X all’interno del MCU, spiegando: “Il problema è questo… se non avessimo fatto Logan, allora sì, probabilmente sarei stato disposto a sedermi di nuovo su quella sedia a rotelle un’ultima volta e tornare ad interpretare Charles Xavier. Ma Logan ha cambiato tutto.”

L’attore ha poi ricordato il momento in cui ha visto Logan per la prima volta insieme a Jackman: “Hugh mi ha preso per mano… ci siamo tenuti per mano durante gli ultimi sette o otto minuti del film perché c’erano così tante cose che ci avevano sconvolto. La storia ci ha commosso profondamente. Le nostre interpretazioni ci hanno commosso l’uno l’altro. Il film ci ha fatto commuovere. Ciononostante, entrambi abbiamo deciso di dire addio ai nostri personaggi. Ecco perché in quel momento non stavamo assistendo soltanto alla morte di quei due personaggi del franchise, ma è stato come dire addio ad una parte della nostra vita.”

LEGGI ANCHE – X-Men: i film standalone che vorremmo vedere nel MCU

 
 

Disney+ anticipa la data di lancio in Europa

Disney+ D23 Expo

Il servizio di streaming Disney+ sarà disponibile dal 24 marzo in Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera al prezzo di €6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99 mese/£59.99 all’ anno nel Regno Unito).

Il settore Direct-to-Consumer & International di The Walt Disney Company ha fissato il lancio di Disney+ in Europa occidentale per il 24 marzo 2020. Il prezzo del servizio sarà di €6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99 mese/£59.99all’ anno nel Regno Unito)

Il servizio di streaming verrà lanciato in Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera. Il lancio in altri paesi europei, quali Belgio, Scandinavia e Portogallo avverrà successivamente nell’estate 2020.

Disney+ offre agli spettatori di tutte le età un nuovo modo di godere degli impareggiabili contenuti proposti da iconici brand di intrattenimento come Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, e National Geographic, assieme a contenuti esclusivi come film, serie tv, documentari e corti prodotti appositamente per il nuovo servizio.

Al momento del lancio, gli abbonati avranno accesso a “The Mandalorian” la serie acclamata dalla critica, scritta e prodotta da Jon Favreau; “High School Musical: The Musical: The Series”, versione moderna e creativa del franchise di successo con meta riferimenti, un nuovo stile documentaristico e una colonna sonora che, con 9 nuove canzoni originali, rende omaggio al film omonimo; “The World According To Jeff Goldblum”, serie che esplora il meraviglioso e spesso sorprendente mondo degli oggetti a noi più familiari; “Lilli e il vagabondo”, una rivisitazione senza tempo del classico d’animazione del 1955. Tra gli altri titoli originali disponibili al momento del lancio “Encore,” prodotto da Kristen Bell; “Diary of A Future President” scritto e prodotto da Ilana Peña (“Crazy Ex-Girlfriend”) e da Gina Rodriguez (“Jane the Virgin”); “The Imagineering Story”, che racconta dell’eclettico gruppo di straordinari creativi che danno vita ai Parchi Disney.

Al momento del lancio, gli abbonati potranno vivere l’esperienza di Disney+ sulla maggior parte dei dispositivi mobili connessi, compresi console per gaming, lettori multimediali e smart TV. Sarà possibile accedere a 4 stream simultanei in alta qualità e senza interruzioni pubblicitarie. Il numero dei download sarà illimitato e su un massimo di dieci dispositivi. Gli utenti potranno fruire inoltre di suggerimenti personalizzati e avranno la possibilità di impostare fino a sette diversi profili. Sarà inoltre possibile impostare profili per bambini con interfaccia a navigazione facilitata e accesso a contenuti adatti alla loro età.