L’episodio finale di
Stranger Things 3, l’attesa terza
stagione di Stranger
Things ha lasciato i fan a bocca aperta, visto quello
che è accaduto all’amatissimo Jim Hopper (David
Harbor), sceriffo della polizia di Hawkins. Il personaggio
preferito dai fan è rimasto apparentemente ucciso nel finale di
stagione, sacrificandosi quando Joyce ha distrutto la macchina
russa che stava aprendo un portale verso il
Sottosopra.
Tuttavia, qualche indizio ci dà
delle speranze per quanto riguarda l’eventuale sopravvivenza di
Hop, visto che alla fine dell’episodio manca un corpo e soprattutto
la sequenza post credits ha chiaramente lasciato intendere che per
lo sceriffo ci fosse ancora una possibilità. Lo sapremo in
Stranger
Things stagione quattro.
Proprio David
Harbour, interprete di Hopper, è stato protagonista di un
interessante esperimento social. Sul suo Instagram personale, l’attore ha cambiato
di frequente la sua immagine profilo, scegliendo una successione
numerica che, i fan lo hanno capito quasi subito, ha dato come
risultato il numero di telefono di Murray Bauman
(interpretato da Brett Gelman), il giornalista
complottista che nella seconda stagione ha aiutato Jonathan e Nancy
e che in questa terza aiuta Hop e Joyce a risolvere il mistero dei
magneti.
Il numero in questione è
618-625-8313 e se si telefona parte il seguente
messaggio preregistrato:
“Ciao, hai raggiunto la
residenza di Murray Bauman. Mamma, se sei tu, per favore riattacca
e chiamami tra le 17 e le 18 come deciso in precedenza, ok? Se è
Joyce, Joyce, grazie per aver chiamato, ho cercato di mettermi in
contatto con te. Ho un aggiornamento. Si tratta, beh, probabilmente
è meglio se parliamo di persona. Non è né una cosa buona né un
male, ma è qualcosa… “
Il messaggio si chiude con
un’invettiva ad eventuali burloni che hanno intercettato il
paranoico giornalista, uno dei personaggi aggiunti più esilaranti
della serie. Ma cosa avrà da dire Murray a Joyce? Che si tratti di
informazioni legate al destino di Hopper?
Lo showrunner Matt
Duffer e la star David Harbor hanno
entrambi commentato il misterioso cliffhanger per la stagione 3 di
Stranger Things, ma hanno offerto solo esili suggerimenti sul
destino di Hopper.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
SPIDER-MAN: FAR FROM HOME
Per buona parte di Spider-Man: Far
From Home Quentin Beck viene presentato come l’eroe
della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e Maria Hill
fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione: vendicarsi
di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico successore
possibile di Iron Man.
Per farlo Mysterio utilizza dei
droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la
stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil
War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni
alle città e i poteri soprannaturali del personaggio. Dunque tutto
il film in sé è concepito come una grande illusione del villain, e
gli indizi di questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di
varie scene che solo gli occhi più attenti avranno notato.
Fortunatamente la meticolosa analisi
di un fan pubblicata su Reddit sembra chiarire ogni momento in cui
lo spettatore è stato ingannato da Beck, ma andiamo nel dettagli e
scopriamoli di seguito:
Peter non si è mai bagnato
a Venezia: durante la sequenza dell’attacco dell’Elmentale
d’acqua nella laguna, il personaggio non mostra i segni della
doccia provocata dalle onde dei canali. Soltanto più tardi, quando
il livello dell’acqua sale, Peter si bagnerà, e questa è una prova
del fatto che l’acqua è parzialmente illusoria.
I finti danni della
battaglia: durante il combattimento con l’Elementale di
fuoco Nick Fury arriva nella piazza e il mostro lancia un colpo
contro l’auto in cui si trova l’eroe. Tuttavia sul parabrezza
appaiono soltanto fori di proiettile, e non i segni di una vampata
di fiamme.
Mysterio sul
tetto: nella scena in cui Peter è triste per aver saltato
l’appuntamento con MJ, Mysterio vola verso di lui per
consolarlo, ma alle loro spalle sembra che Beck abbia solo
proiettato il suo arrivo e il suo sé reale è semplicemente entrato
dalla porta sul tetto.
Leggi anche – Spider-Man: Far From
Home, il cameo “segreto” di Mysterio all’inizio del film
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
Black
Adam è pronto per il suo arrivo al cinema, e ora che
la New Line Cinema ha iniziato le sue trattative con il regista
Jaume Collet-Serra (Run all night, The
Shallows) sembra ormai tutto pronto per i lavori del cinecomic
che vedrà protagonista Dwayne Johnson.
A suggerirlo è il produttore Hiram
Garcia, intervistato da Cinemablend durante la prima mondiale di
Hobbs & Shaw (lo spin-off di Fast & Furious in cui
figurano lo stesso Johnson e Jason Statham) a Los
Angeles, collaboratore assiduo dell’attore con il quale seguirà
anche Black Adam:
“Jaume è un vero talento, e uno
dei registi migliori con cui abbia mai lavorato. Non solo ha
talento, ma è anche un collaboratore e un visionario incredibile. E
quello che abbiamo in serbo con Black Adam per i fan mi rende
entusiasta. Personalmente sono orgoglioso di essere un fan boy, ho
iniziato come appassionato e poi sono diventato un produttore,
quindi cerco di rimanere aggrappato a quel DNA. La sua visione di
ciò che vogliamo fare con Black Adam è fantastica e l’accordo è
quasi chiuso. È pronto a partire, e penso che i fan saranno davvero
felici.“
Vi ricordiamo che secondo le
indiscrezioni sarebbe stato proprio Johnson, che di recente ha
lavorato con il filmaker spagnolo sul set di Jungle
Cruise, a suggerire il suo nome per dirigere il cinecomic
tratto dai fumetti DC. Inoltre, fanno sapere gli addetti ai lavori,
Black Adam è balzato in cima alle priorità dello studio dopo il
successo al botteghino di Shazam! e la notizia dell’ingresso di The
Rock nel mondo dei supereroi.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin
story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare
al cinema uno standalone con Johnson sono ancora
vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori
di Geoff Johns dei primi anni Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo
personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di
interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da
oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non
potrei essere più eccitato all’idea“.
Dal regista Alexandre
Aja (Le colline hanno gli occhi) e dai produttori
Craig Flores (300), Sam Raimi (Man
in the Dark, La casa) e Alexandre Aja, Crawl
– Intrappolati è un thriller-horror innovativo e
di notevole efficacia che vede Barry Pepper e
Kaja Scodelario, protagonisti assoluti, e praticamente
unici, assieme agli alligatori, la principale
minaccia nel film.
Enormi rettili in grado di muoversi
perfettamente sulla terraferma e capaci di una manovra rotante
ineludibile chiamata “death roll” per sottomettere e smembrare la
preda. Hanno una naturale visione notturna, possono rintracciare le
prede nell’oscurità totale e hanno ben 80 denti affilati come
rasoi. Il loro morso è uno dei più potenti del regno animale, con
una forza di 2,125 psi (Poundforce per pollice quadrato). Possono
raggiungere una velocità di 45 Km/h in rush estremamente brevi (si
stancano facilmente), mentre in acqua possono nuotare a 40 Km/h
senza stancarsi. L’alligatore medio è lungo 3 metri, ma può
crescere fino a 4 metri e mezzo e pesare fino a 450 kg. La maggior
parte delle prede viene digerita in due o tre giorni perché hanno
gli acidi dello stomaco con un pH inferiore a 2, pari al succo di
limone e all’aceto. Gli alligatori sono in circolazione da oltre 37
milioni di anni.
Crawl – Intrappolati, la
trama
Quando un enorme uragano colpisce
la sua città natale in Florida, Haley (Kaya
Scodelario) ignora gli ordini di evacuazione per cercare
il padre scomparso (Barry Pepper). Trovandolo
gravemente ferito e bloccato in un’intercapedine della loro casa di
famiglia, i due restano rapidamente intrappolati e sommersi. Mentre
il tempo stringe e fuori la tempesta è sempre più forte, Haley e
suo padre scoprono che il livello dell’acqua che sale è l’ultimo
dei loro problemi.
Ricordati chi sei e guarda dentro te stesso. Sei molto più
di quello che sei diventato, diceva lo spirito di Mufasa a
Simba in una delle scene più emozionanti del classico d’animazione
diretto da Roger Allers e Ron Minkoff, e alla luce
di quanto visto nel rifacimento foto-realistico de Il Re Leone (che vede in
regia Jon Favreau) ci verrebbe spontaneo porre la
stessa problematica alla Disney per capire dove sta andando la
direzione creativa e quali obiettivi si pone con gli adattamenti in
live action di cui sentiremo parlare per i prossimi anni. Ma più
che ricordare i bei tempi andati e celebrare un’epoca che, per
forza di cose, non tornerà mai perché superata dai progressi
digitali, l’unica riflessione da fare al momento è: chi vuole
diventare la casa di Topolino? Che senso ha riproporre storie già
raccontate? Oppure, è possibile calpestare nuovi sentieri, creare
nuovi ricordi, come sta facendo la Lucasfilm con Star
Wars (ad esempio)?
Le
stesse domande ce le eravamo poste di fronte all’uscita di Maleficent, che però raccontava l’altro lato
della favola della Bella Addormentata, di Alice in Wonderland, che soffriva dei limiti
imposti all’autore Tim Burton, e poi di
Cenerentola, che pure aveva una scintilla di
interpretazione, Il Libro della Giungla,
La bella e la bestia, Dumbo e Aladdin, senza
dimenticare il sequel di Mary
Poppins con Emily Blunt; occasioni
mancate che dimostrano quanto poco si può ottenere quando hai
tantissimo talento a disposizione, dagli attori al reparto tecnico,
ma nessuna visione d’insieme che riesca a legare il tutto. E
Il Re Leone purtroppo non sfugge a questa dinamica
che sfrutta l’effetto nostalgia trascurando ciò che aveva reso
magici e indimenticabili i film animati dello studio: l’emozione
universale.
Nel
1994, mentre la Pixar lavorava al primo Toy Story,
gli animatori stupivano il pubblico con il più grande successo –
anche a livello di incassi – dell’epoca del Rinascimento Disneyano.
Una storia shakespeariana ideologicamente coerente con lo sguardo
di Hollywood sulla società americana ripreso di recente da Black
Panther la cui forza era rappresentata dall’intimità
che si andava a instaurare tra spettatore e personaggi. L’umore, in
questo live action, è cambiato. Il fotorealismo che fa sembrare le
immagini stralci di documentari sulla natura, ha ucciso
l’espressività degli animali. Non c’è terrore negli occhi di Mufasa
quando il fratello-nemico Scar sta per gettarlo su una mandria di
gnu impazziti, o titubanza quando Simba torna nel regno che aveva
abbandonato per vergogna.
Ci sono
invece una serie di errori inspiegabili, come la sequenza di
“L’amore è nell’aria stasera” ambientata alla luce del
sole (che può sembrare stupido, ma nel film perde tutta la
sensualità dell’originale con la luce al crepuscolo) o la totale
mancanza di pathos durante il brano “Sarò Re” cantato da
Scar (molto più minaccioso e teatrale nella versione animata), e
anche piccole e sporadiche libertà di sceneggiatura (“Il regno
sarà tutto tuo Simba” diventa “Il regno non appartiene a nessuno,
ma sarà tuo compito proteggerlo”) ma niente di sostanzialmente
interessante da essere considerato coraggioso e politicamente
rilevante.
La
speranza è che questa parabola copiativa senz’anima venga invertita
dai prossimi titoli in cantiere (specialmente quelli che gravitano
intorno ad una protagonista donna come Mulan,
Crudelia de Mon, La
Sirenetta e Maleficent 2) e che
qualcuno, dalle parti della Disney, si chieda se sia meglio
rimanere con un piede nel passato o cambiare le proprie strategie
guardando al futuro.
Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21
Agosto.
In attesa di scoprire se i Marvel Studios annunceranno ufficialmente
Shang-Chi sul palco del Comic-Con di San
Diego il prossimo weekend, il reporter di Variety Justin Kroll
sembra confermare su twitter che la produzione ha iniziato il
processo di casting per il film che sarà diretto da Destin
Daniel Cretton (Short Term 12, The Glass Castle),
e che i candidati al ruolo del protagonista sono quasi tutti
ventenni.
Un fattore importante nella scelta
dovrebbe essere la nazionalità degli interpreti, perché a quanto
pare lo studio è intenzionato ad assumere solo attori asiatici o
comunque di origine cinese proprio per mantenere autentiche le
caratteristiche del personaggio dei fumetti.
Alcune voci sostenevano che
Ludi Lin, giovane stella emergente con ottime
credenziali, fosse la prima scelta, ma la conferma si farà
attendere – molto probabilmente – fino al 20 Luglio, giornata
dedicata al panel della Marvel San Diego con Kevin
Feige e numerosi ospiti attesi nella Sala H.
With comic-con closing in, hearing Marvel is putting out test offers
for a group of men in their 20s for its SHANG-CHI movie. Marvel have also been adamant to
reps offering up their clients for the role that they have to be of
Chinese ancestry no other Asian ancestry excepted.
Haven’t heard any names as it sounds like
they are going the discovery route but it will be interesting to
see if a decision by the time the Hall H presentation. Stay
tuned.
I lavori sull’adattamento dei
fumetti sono iniziati ad ottobre del 2018 con l’ingaggio dello
sceneggiatore David Callaham.
Altre fonti rivelano invece che
l’inizio delle riprese è stato fissato a novembre 2019, così da
permettere allo studio di distribuire il film nelle sale il
12 febbraio 2021 facendo coincidere la data con la
ricorrenza del capodanno cinese. Una scelta di marketing alquanto
azzeccata, trattandosi del primo supereroe asiatico della storia ad
arrivare sullo schermo.
A queste notizie si aggiunge un
ulteriore aggiornamento, ovvero che la Marvel starebbe discutendo con
Donnie Yen (una star in Asia) per un ruolo non
ancora specificato ma che, vista l’età dell’attore, potrebbe
coincidere con la descrizione del personaggio citato sopra.
Vi ricordiamo che il fumetto
originale è stato creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel 1973,
e come “Maestro del Kung-Fu” Shang-Chi si serve della sua
straordinaria abilità nelle arti marziali per combattere il male e
in particolare suo padre Zheng Zu. Si unirà perfino ai Vendicatori,
ottenendo il potere di creare innumerevoli duplicati di se
stesso.
Sono in corso in Puglia, tra la
zona di Lecce e Brindisi, e si sposteranno poi a Roma, le riprese
di
Cops – Una banda di Poliziotti, la nuova produzione
originale Sky con Drymedia.
Una commedia irriverente, due storie, che raccontano un pezzo della
provincia italiana da un punto di vista diverso, quello della
polizia.
Diretta da Luca
Miniero – con Benvenuti al Sud di uno dei
maggiori successi del cinema italiano degli ultimi anni –
Cops – Una banda di Poliziotti mette in fila
un cast corale con Claudio
Bisio, Stefania Rocca,
Pietro Sermonti, Francesco
Mandelli, Dino
Abbrescia, Giulia
Bevilacqua, Guglielmo
Poggi e Giovanni Esposito, a
interpretare personaggi carichi di debolezze e difetti ma anche di
tanta umanità e simpatia.
Poliziotti per caso, che diventano
poi poliziotti per scelta, i cops orbitano
intorno alla centrale di Polizia di Apulia, in un piccolo
centro del sud Italia a pochi chilometri da Lecce. Il commissariato
è destinato a chiudere per assenza di crimini e per il gruppo di
poliziotti c’è solo una possibilità per non essere licenziati:
creare loro stessi dei reati in città.
Cops – Una banda di Poliziotti, la trama
Un racconto di genere che mette
insieme la commedia e il poliziesco, senza mai arrivare all’estremo
del poliziottesco e sempre coniugando dialogo e azione. I
personaggi di COPS – UNA BANDA DI
POLIZIOTTI raccontano un’umanità piena di
sfumature: il COMMISSARIO
CINARDI (Claudio Bisio) è appena
arrivato ad Apulia. Dopo un passato da grande poliziotto ora conta
solo i giorni che lo separano dalla
pensione. MARGHERITA
NARDELLI (Stefania Rocca) è
l’integerrima dirigente della Polizia di Stato, in “missione” ad
Apulia per la chiusura del Commissariato. Troverà lì una squadra di
poliziotti imperfetti ma con grande cuore. Benedetto Starace è per
tutti BENNY THE COP (Francesco
Mandelli), ossessionato dai polizieschi americani, di cui
conosce a memoria ogni scena d’azione. Una volta tolta la divisa
torna a casa dall’amorevole nonna con la quale ancora vive. Ex
bello, ex playboy, ex uomo d’azione, NICOLA
O’SIC (Pietro Sermonti) è ora l’indolenza
fatta persona. Sposato con Maria Crocifissa e padre di due figli,
nella vita ha deciso di prendersela comoda. MARIA
CROCIFISSA (Giulia Bevilacqua) è agente di polizia ad
Apulia, ma anche moglie, cuoca, psicologa e mamma. Per l’esattezza
di tre figli, se si include il marito e collega Nicola, 14enne nel
corpo di un 40enne che ha preso il posto dell’uomo affascinate e
vitale che lei ha
sposato. TONINO (Dino
Abbrescia) ha un chiosco davanti alla Questura, luogo di
ritrovo prediletto di tutti i poliziotti. Ma è un personaggio solo
apparentemente ordinario e
mite. TOMMASO (Guglielmo
Poggi) lavora al commissariato come centralinista, è gay
ed è l’unico in paese ad aver fatto coming out. Vittimista senza
motivo: nessuno lo considera diverso, tranne lui
stesso. ANACONDA (Giovanni
Esposito) è il boss della zona “fuori Apulia”, ha una
grande passione per la cucina e un’ossessione: conquistare
Apulia
Luca
Miniero,regista e
sceneggiatore, ha dichiarato: «Una commedia che legge il
contemporaneo grazie ad uno strepitoso cast di attori. Una commedia
che racconta la nostra realtà e dimostra come il linguaggio della
commedia, sia probabilmente il più adatto, a descrivere le
contraddizioni del nostro tempo e del nostro paese. Una commedia
che rivela la sua originalità nella mescolanza dei generi, dalla
Commedia al Poliziesco».
«Cops conferma ed evolve
l’impegno di Sky nel filone comedy, genere molto apprezzato dal
nostro pubblico, puntando a costruire storie di successo, nel solco
di quanto facciamo già da più di un decennio con il drama», ha
dichiarato Nils Hartmann, Direttore Produzioni
Originali Sky Italia. «Un racconto di genere – prosegue –
che mescola il poliziesco alla commedia, con ingredienti
semplici, lavorati con grande originalità, e personaggi
perfettamente caratterizzati. Il tutto nel segno della qualità e
del talento di Luca Miniero e di uno straordinario gruppo di
attori, guidato da Claudio Bisio, la cui forza corale esalta il
valore di tutta la produzione. Ancora una volta, i migliori
talenti italiani trovano in Sky un ambiente altamente stimolante in
cui scrivere e raccontare le loro storie. In questo caso con lo
sfondo di un pezzo d’Italia bellissimo, anch’esso assoluto
protagonista».
Fabrizio
Ievolella, Amministratore Delegato Drymedia, ha
dichiarato: «Siamo partiti da un high concept svedese,
un film di successo con un’idea molto efficace, e abbiamo
sviluppato con Luca Miniero un racconto che unisce i generi comedy
e poliziesco in una scrittura brillante, valorizzata da un cast di
grandi attori capitanati da Claudio Bisio».
Cops – Una banda di
Poliziotti è diretta da Luca
Miniero, la sceneggiatura è di Luca
Miniero, Giulia
Gianni, Andrea
Magnani e Gina Neri. Ispirato
a Kops, film svedese del 2003, Cops – Una
banda di
Poliziottiè uno Sky
Original, prodotto da Sky e Drymedia con la produzione esecutiva di
Picture Show, in associazione con Memfis Film e il sostegno di
Apulia Film Commission, prossimamente in esclusiva su Sky
Cinema.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME
Peter Parker fa la conoscenza di
Quentin Beck dopo l’attacco degli Elementali a Venezia, la città
dove si trova in vacanza con i suoi compagni di scuola, ma le reali
motivazioni del personaggio che implicano l’utilizzo di speciali
droni per riprodurre false messinscena non verranno rivelate fino
al terzo atto di Spider-Man: Far
From Home.
Grazie all’occhio attento dei fan e
ad una foto pubblicata da Jake Gyllenhaal su
Instagram abbiamo però scoperto che Mysterio era sulle
tracce di Peter già da tempo, spiando il ragazzo e le sue mosse ben
prima della sua presentazione insieme a Nick Fury e Maria Hill.
Se infatti date uno sguardo alle
immagini qui sotto, noterete che un uomo vestito con una
stravagante camicia hawaiana era alle spalle di Tom
Holland nella scena dell’arrivo all’aeroporto italiano.
Più tardi invece, sempre nella stessa location, può essere
avvistato anche Guterman, un altro vecchio assistente delle Stark
Industries che aiuterà Beck nel suo piano malvagio, precisamente
dietro Peter e MJ mentre un ambulante cerca di vendergli delle
rose.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Come già annunciato Bond 25 segnerà l’ultima
apparizione di Daniel Craig nei panni dell’agente
007 al cinema, e secondo l’ultima indiscrezione del Daily Mail (che
finora ha seguito tutti gli scoop relativi al nuovo capitolo del
franchise) nel film verrà introdotto il prossimo interprete del
personaggio. O meglio, la prossima interprete, trattandosi infatti
di Lashana Lynch, vista quest’anno nelle vesti di
Maria Rambeau in Captain Marvel.
A quanto pare il personaggio
dell’attrice, per ora ancora misterioso, potrebbe ereditare il
celebre codice dell’agente segreto dopo la partenza di Craig in una
scena chiave dove M (Ralph Fiennes) dice
“Entra, 007” e dal buio emerge una donna di colore
bellissima. Ovviamente la descrizione fa pensare subito alla Lynch,
considerando gli altri membri del cast.
Gli insider parlano di un momento
“che farà cadere i popcorn dalle mani. Bond è ancora il Bond
che conosciamo ma sarà sostituito come 007 da questa splendida
donna.” e di un rapporto tra i due caratterizzato da una forte
attrazione sessuale fatta di giochi di seduzione ma anche grandi
capacità professionali.
Sarà davvero così? La MGM ha finalmente trovato la nuova Bond
Woman?
Leggi anche – Bond 25: Christoph
Waltz tornerà nei panni di Blofeld
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
Insieme a lui, sul set, figureranno
anche Ralph Fiennes (M), NaomieHarris (Eve Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine
Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e
Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del
cast sono invece Rami
Malek, Billy Magnussen e
Ana de Armas.
Una parte importante delle riprese
si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per
2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe
diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento
di apertura di Spectre a Città del
Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
01Distribution
diffonde via Facebook il primo trailer di
5 è il numero perfetto, il film diretto da
Igort che segue la storia di Peppino
Lo Cicero (Toni Servillo),
camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo
l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una
serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per
cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco napoletano
nell’Italia anni Settanta. 5 è il numero perfetto è la storia di
un’amicizia tradita, ma anche di una seconda opportunità e di una
rinascita.
Il film è basato sull’omonima
graphic novel di Igort e vede protagonisti,
accanto a Toni Servillo, anche Valeria
Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giovanni
Ludeno, Vincenzo Nemolato, Angelo Curti, Mimmo
Borrelli, Nello Mascia, Rocco Giordano, Emanuele
Valenti, Gigio Morra, Marcello Romolo e lo
stessoIgort.
Il film arriverà il 29 agosto nelle sale italiane.
Ecco la trama della graphic novel
disponibile su Amazon: Dopo cinque anni si conclude la saga di
Peppino Lo Cicero, guappo napoletano in pensione costretto dagli
avvenimenti a tornare in pista. La storia che ha confermato a
livello internazionale il lavoro di Igort, capitano di lungo corso
del fumetto italiano è disegnata in bianco nero e azzurro. Si
tratta della versione integrale rivista e corretta in una
confezione di grande formato. Un vero e proprio affresco
dell’Italia anni Settanta, ambientato a Napoli, raccontato a
cavallo tra ironia e tragedia. Ecco la storia di una rinascita, il
ritorno alla vita di un uomo che si credeva finito e che
attraversando l’inferno delle sparatorie vede riemergere lo spettro
possibile di una vita pacificata. Un pulp vero e proprio che rende
omaggio alla tradizione narrativa della graphic novel, al nero
italiano, al cinema di Sergio Leone e Takeshi Kitano, pur rimanendo
una storia aldilà del genere stesso. Peppino Lo Cicero è un guappo
in pensione, vive la sua vita in ritiro, si occupa di pesca e del
figlio Nino, guappo anche lui. Ma nella missione di oggi Nino cade,
vittima di un agguato. Qualcuno ha tradito. Lo stesso Peppino
rischia la vita, considerato non più troppo pericoloso ma comunque
un intralcio. Peppino però, uomo della vecchia guardia, spinto
dalle circostanze trova la forza di un tempo e ricomincia a
uccidere…
Non avevamo avuto altre notizie dopo
quel teaser trailer a sorpresa il giorno della premiere di
Gomorra 4, ma adesso L’Immortale
è una realtà. Annunciato durante le giornate di Cinema di Riccione,
il film, diretto e interpretato da Marco
D’Amore ha concluso la fase di riprese, e, ad
annunciarlo, è proprio lui, Ciruzzo L’Immortale, con un post su
Facebook.
“”It’s wrap! Fine lavorazione!”,
grida forte Lorenzo, il mio aiuto regia. Siamo in un enorme slargo.
Si fa prima un silenzio surreale intorno, poi parte un applauso
deciso che cresce e che si fa potente, interminabile. Mi sbattono
le tempie, ho gli occhi lucidi, guardo tutti come in un rallenty
venirmi incontro per abbracciarmi. Penso alla mia mamma e ai suoi
sacrifici, penso alle mie partenze e i pochi ritorni, penso ai sogni, quelli infranti
e quelli che ancora inseguo. Penso agli uomini e alle donne e ai
miracoli di cui sono capaci. Tutto mi passa davanti velocissimo.
Poi Matteo mi scuote: “Marco abbiamo finito, ti giuro io non piango
mai, ma guardami!”. Ora è tutto più nitido intorno. Parlo poco,
solo due parole sincere di ringraziamento. Sono tutti davanti a me.
Dico che il mio cognome è la mia croce e la mia delizia e che se
sono lì e solo una questione d’Amore. Si vedrà tutto in questo
film. Tutto. Tutto l’amore che ci abbiamo buttato dentro senza
risparmiarci. Il 12 Dicembre in sala questo si andrà a fare.
L’amore col Cinema. Qualcuno ride, altri mi guardano e annuiscono.
Ma io sono sincero, lo penso davvero. Poi mi giro e torno verso il
campo base. Il mio primo film. Ho finito il mio primo film, mi
ripeto a mezza voce. Continuo a camminare lento e senza che nessuno
mi veda, piango.”
Non abbiamo ancora nessun indizio
sul film distribuito da Vision Distribution, ma sappiamo che
arriverà in sala il 12 Dicembre e che si tratta del primo Spin-Off
di Gomorra. Durante la presentazione a Riccione, si è parlato di un
prodotto indefinibile, né sequel né prequel. Staremo dunque a
vedere cosa Marco D’Amore e la sua squadra avranno
deciso di raccontarci.
I Marvel Studios sono diventati il vero
punto di riferimento del pubblico per quanto riguarda i supereroi,
e dal 2008 continuano a collezionare successi portando
nell’universo cinematografico tantissimi personaggi e storie dei
fumetti.
Non tutti sanno però che alcuni di
questi avevano ottenuto un adattamento al cinema e in tv ben prima
di entrare nel MCU: Volete scoprire di
chi parliamo? Leggete qui sotto:
Nick Fury
Il personaggio di Nick
Fury, interpretato nel MCU da Samuel L.
Jackson, ha avuto un ruolo centrale nell’universo
cinematografico sin dalla sua prima apparizione nella scena
post-credits di Iron Man. Prima che questo avvenisse però, un altro
noto attore si era calato nei panni dell’eroe…
Siamo nel 1998, e David
Hasselhoff diventa il volto di Nick Fury nel film TV
Nick Fury: Agent of S.H.I.E.L.D, dove il
personaggio aiuta il governo a sconfiggere l’HYDRA evitando
l’attacco a Manhattan. A quanto pare il progetto doveva fungere da
espisodio pilota di una serie mai realizzata a causa delle
recensioni negative.
Spider-Man
Prima di Tom Holland,
Andrew Garfield e Tobey Maguire,
Spider-Man è stato portato sul piccolo schermo
dall’attore Nicholas Hammond, che ha interpretato
Peter Parker nel film che introduceva al pubblico la serie
televisiva The Amazing Spider-Man
della CBS, in onda per due stagioni dal 1977 al 1979.
Elektra
Il fiasco del Daredevil con Ben
Affleck non ha impedito la produzione dello spin-off dedicato ad
Elektra, interpretata sullo schermo da
Jennifer Garner.
Il film del 2005 vedeva l’eroina
resuscitata da Stick prima di proteggere una famiglia
dall’organizzazione criminale La Mano, e nonostante le cattive
recensioni i fan hanno potuto apprezzare la versione migliore del
personaggio nelle serie di Netflix Daredevil e The Defenders.
Hulk
Bruce Banner è uno dei personaggi
Marvel ad aver subito più
adattamenti nel corso degli anni: l’ultimo in successione è quello
interpretato da Mark
Ruffalo, preceduto da Edward
Norton ed Eric Bana nel film di Ang
Lee.
Per non parlare della serie TV
trasmessa dal 1978 al 1982 che ha generato diversi film come
The Trial of the Incredible Hulk con Bill
Bixby nei panni di Banner e Lou Ferrigno in quelli del gigante di
giada.
Doctor Strange
In pochi sanno che prima del suo
arrivo nel MCU, Doctor Strange è stato protagonista
di un film TV del 1978 intitolato Dr.
Strange, diretto e scritto da Philip DeGuere con
Peter Hooten nei panni del supereroe.
La speranza era quella di dare a
Strange maggiore spazio in una serie, ma le recensioni negative e
gli ascolti bassi ne hanno impedito la produzione.
Ghost Rider
Ghost Rider si è
ufficialmente unito al Marvel Cinematic Universe nella
quarta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.
interpretato da Gabriel Luna, che sarà a sua volta
protagonista di una serie TV in onda su Hulu nel 2020.
Prima di allora, come saprete,
Nicolas
Cage è stato il volto del personaggio al cinema in due
film prodotti dalla Sony Pictures.
Daredevil
Creato nel 1964 da Stan Lee e Bill
Everett, Daredevil è stato adattato per il piccolo
schermo la prima volta nel 1989 con il volto di Rex Smith nel film
TV The Trial of the Incredible Hulk. Dopo
di lui arriverà Ben
Affleck nel 2003 con lo stroncatissimo Daredevil
cinematografico.
Howard il Papero
Tra i personaggi meno noti ma anche
più chiacchierati dell’universo Marvel, Howard il
Papero ha ottenuto il suo film solista nel 1986, diretto
da Willard Huyck e interpretato da Ed Gale, Lea Thompson e Tim
Robbins.
Prima di Jon
Bernthal e la serie di Netflix, Frank Castle aka
The Punisher era arrivato sullo schermo nel 1989
con Dolph Lundgren nel ruolo del famigerato
vigilante e grazie a Thomas Jane, che l’ha
interpretato nel film del 2004 (sostituito poi da Ray
Stevenson per Punisher: War Zone).
Captain America
Nel cuore dei fan e del pubblico
generalista Chris
Evans è il volto di Steve Rogers, a.k.a.
Capitan America, al cinema, ma qualcuno saprà
sicuramente che non è stato il primo attore della storia ad
impugnare lo scudo.
Cap è infatti uno degli eroi più
“anziani” della lista, nato nel 1941 e portato sullo schermo dal
serial con Dick Purcell, poi in TV nel 1979 da Reb Brown e nel 1990
da Matt Salinger.
Per quanto possa essere stata
esaustiva, soddisfacente ed epica, la conclusione della
Fase 3 del MCU non ha certo chiuso
tutte le porte dell’universo condiviso, portando a compimento
l’Infinity
Saga ma lasciando da parte qualche strada aperta da
ampliare ed approfondire, una strada che potrebbe portare alla
risoluzione di alcuni dei quesiti lasciati in sospeso da questa
prima, grande avventura nell’Universo Marvel al cinema. Di
seguito ecco le 10 domande alle quali la Fase 4 del
MCU dovrà rispondere.
Ci sono stati altri pianeti
“affetti” dalla Decimazione?
Le azioni verificatesi in
Infinity
War e Endgame
hanno avuto ramificazioni in tutto il mondo, ma dal momento che i
Vendicatori sono i più potenti eroi della Terra, abbiamo visto cosa
è accaduto in particolare sulla Terra, in seguito allo schiocco di
Thanos.
L’unico altro pianeta su cui abbiamo
visto le persone trasformarsi in polvere è stato Titano, e solo
perché Iron Man e compagni erano lì, alla ricerca di Thanos.
Spider-Man: Far From Home, ora al cinema, fornisce
ulteriori dettagli su come le persone sulla Terra hanno affrontato
i cinque anni durante i quali le persone sono rimaste polverizzate.
E adesso, in vista dell’uscita di
Guardiani della Galassia Vol. 3, possiamo sperare che
ci vengano mostrati gli effetti della Decimazione nel resto
dell’universo. In pratica potremmo avere dei chiarimenti, o anche
solo sbirciare nelle altre popolazioni della galassia e capire come
la Decimazione ha avuto effetto sulla loro vita.
Nella scena post-crediti del
Vol. 2, abbiamo visto Ayesha creare un potente
essere artificiale in grado di distruggere i Guardiani, essere che
lei stessa ha battezzato “Adam”, come il primo uomo. I fan della
Marvel si sono entusiasmati perché
hanno subito pensato all’introduzione di Adam
Warlock, ma sono passati ormai nove anni (circa) nella
timeline della storia e di Adam ancora nessuna traccia. Forse
apparirà nel
Vol. 3 spiegando dove sia finito per tutto questo
tempo.
Esiste davvero il Multiverso?
Sebbene tutti i trailer
di Spider-Man: Far From Home
abbiano messo sul piatto l’esistenza del
multiverso, elemento che molti fan pensavano avrebbero
introdotto gli X-Men e i Fantastici Quattro, il film ci svela che
Mysterio ha in realtà inventato tutto, annullando quindi
l’esistenza stessa del multiverso. Tuttavia, come confermato dal
dottor Strange e dall’Antico, il multiverso esiste eccome nel
MCU.
La domanda però è valida:
riusciremmo mai a vedere realmente queste realtà alternative? Con
la ricerca di Gamora e l’introduzione di Adam
Warlock,
Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe essere già
troppo affollato per entrare nei dettagli di quest’altro grande
nodo narrativo della Fase 4, ma forse potrebbe
essere l’argomento di una eventuale scena post-credits.
Qual è stato l’impatto dell’attacco
di Ego su altri pianeti?
Nella battaglia finale
dei Guardiani della Galassia Vol. 2, Ego dà il via
al suo piano per ricreare l’universo a sua immagine.
Fortunatamente, Peter Quill riesce a fermarlo prima che qualcuno
venga ucciso. Ma prima di allora, vediamo una serie di scene in un
montaggio veloce in cui una sorta di fango nero incandescente
inghiotte vari pianeti, inclusa la Terra.
Vediamo decine di umani che fuggono
da questa sostanza apparentemente letale, mentre questa distrugge
un’intera strada piena di automobili. Quando Quill uccide Ego,
fermando la sua conquista e acquisizione dell’universo, il fango si
ferma e si raffredda. Eppure, nessuno sulla Terra o sugli altri
pianeti interessati ha più nominato questo attacco. Quali
conseguenze ha avuto?
Avengers: Endgame ha accennato al
motivo per cui Carol Danvers non si è presentata
per aiutare i Vendicatori prima dei fatti del film (durante le
battaglie di Infinity War, ad esempio). Carol ha
infatti detto ai suoi compagni Vendicatori che è rimasta nello
spazio ad aiutare gli altri pianeti che non hanno la fortuna di
essere protetti dai Vendicatori. Mentre ci aspettiamo tutti di
vedere prima o poi cosa, nello specifico, ha fatto Carol,
soprattutto alla luce della seconda scena post credits di
Far From Home, possiamo sperare che già in
Guardiani della Galassia Vol. 3 si possa dare
una sbirciata a questi altri pianeti senza protezione.
Forse i Guardiani potrebbero
fermarsi in un pianeta dove c’è un santuario dedicato a Captian Marvel, per
commemorare il suo intervento in difesa di quel pianeta, nello
specifico!
La distruzione di Xandar porterà al
debutto di Nova?
I fan della Marvel erano più che entusiasti e
pronti ad accogliere Nova nel
MCU, non appena sono stati introdotti i Nova
Corps nel primo Guardiani della Galassia.
Per molto tempo si è ipotizzato che il personaggio potesse
debuttare in Avengers: Endgame, ma non è accaduto,
forse per tenere concentrata l’attenzione dei fan sui “vecchi”
personaggi e concludere il loro viaggio.
Nei fumetti, Richard
Rider assume l’identità del supereroe Nova, quando diventa
l’ultimo membro superstite dei Nova Corps. Sembra ragionevole
supporre che i Nova Corps siano stati distrutti durante l’attacco
di Thanos a Xandar, per impossessarsi della Gemma del Potere da
loro custodita (scena off-screen di
Avengers: Infinity War). Questo potrebbe
rendere molto plausibile la comparsa di Nova nel prossimo
Guardiani.
Dov’è Teschio Rosso?
I fratelli
Russo hanno detto che una volta che la Gemma dell’Anima è
stata presa, Teschio Rosso è libero di lasciare Vormir. Tuttavia,
stando a quanto visto sullo schermo, Teschio Rosso ha ceduto due
volte la Gemma, a Thanos e a Occhio di Falco, eppure non ha mai
lasciato il pianeta, anzi, potrebbe aver incontrato
la sua Nemesi, Captain America, quando l’eroe
è andato su Vormir a restituire la Gemma dell’Anima!
Sarebbe ora interessante scoprire
dov’è finito. La risposta a questo quesito potrebbe essere offerta
da una scena post-credits di uno dei prossimi film del
MCU della Fase 4, visto
che non sappiamo se il personaggio avrà ancora un posto importante
nell’Universo Condiviso. Dopotutto il suo nemico era Steve
Rogers, e non sappiamo cosa è accaduto durante il loro
ultimo incontro…
Che sta accadendo agli
Osservatori?
Il cameo diStan Lee in Guardiani della Galassia
Vol. 2 ha offerto una divertente conferma di una famosa teoria dei
fan, ovvero che Lee riesce a trovarsi in così tanti posti in
diversi corpi nel MCU perché è un Osservatore che
tiene d’occhio i Vendicatori.
Tuttavia, questa scena divertente ha
anche introdotto l’esistenza degli Osservatori nel MCU. Nei fumetti, gli Osservatori
sono una razza aliena onnisciente, guidata da Uatu, il cui compito
è sorvegliare il multiverso. Se gli Osservatori
dovessero ritornare, significherebbe che il multiverso, anticipato
dall’Antico, potrebbe effettivamente essere messo in gioco, ma solo
nella Fase 4, confermando le menzogne di Mysterio
nell’ultimo film della Fase 3.
Esisteva una squadra di Guardiani
prima che Peter Quill facesse la sua comparsa?
In Guardiani
della Galassia Vol. 2, Sylvester
Stallone ha interpretato Stakar Ogord, che era in una
squadra con Yondu e lo ha ostracizzato a causa del traffico di
bambini per Ego. In seguito ha perdonato Yondu e ha partecipato al
suo funerale. In una scena a metà film, Stakar raduna il resto
della sua vecchia squadra, della quale faceva parte anche Yondu:
Ving Rhames nei panni di Charlie-27, una non
accreditata Miley Cyrus che dà la voce a
Mainframe, Michael Rosenbaum nei panni di Martinex
T’Naga, Michelle Yeoh nei panni di Aleta Ogord, e
Krugarr.
Nei fumetti, questa è la squadra dei
Guardiani della Galassia
originali che hanno debuttato nel 1969. James
Gunn ha già detto che Stakar è “molto importante
per l’universo Marvel” e ha promesso che nei
suoi piani vedremo di nuovo Stallone. Vorrà quindi dire che, dopo
aver visto in azione i “nuovi” Guardiani, vedremo all’opera anche
gli originali?
I morti per recuperare la Gemma
dell’Anima sono morti davvero?
Quando Thanos arriva per
la prima volta su Vormir per raccogliere
la Gemma dell’Anima, Teschio Rosso gli dice:
“Un’anima per un’anima“. In altre parole, devi sacrificare
la persona a cui tieni di più per ottenere la Gemma lì custodita.
Thanos decide di sacrificare Gamora che, nonostante sia
effettivamente morta, è tornata in Endgame per via
dei viaggi nel tempo, pur essendo ancora la spietata assassina che
era la prima volta che l’abbiamo incontrata. Insomma, il suo
ritorno ne ha annullato lo sviluppo psicologico che abbiamo visto
nei film dei Guardiani. Alla fine del film, però, non la vediamo da
nessuna parte, tanto che Star Lord e compagnia (più Thor), partono
alla sua ricerca.
Non ha partecipato al funerale di
Tony Stark e non è salita sul Benatar con gli
altri Guardiani. Ma i fan continuano a sperare che tornerà,
e forse, sempre con un espediente simile al viaggio nel tempo,
anche per Vedova Nera potrebbe esserci una possibilità di
ritornare!
Un anno fa si era diffusa la notizia
secondo cui la Hasbro, proprietaria dei diritti cinematografici, si
sarebbe occupata della produzione di un sequel di Power
Rangers, il film uscito nelle sale nel 2017 con risultati
non proprio incoraggianti al box office, e che i lavori erano già
iniziati dopo l’acquisto del franchise per una cifra di 522 milioni
di dollari.
All’epoca il CEO Brian Goldner aveva
spiegato le future manovre produttive, rivelando che l’idea era
“portare avanti degli studios che possano realizzare un nuovo
capitolo dei Power Rangers e sequel di quello del 2017“. Ora
però, stando al commento di Dacre Montgomery
(ospite di un Q&A a tema Stranger Things 3 su Reddit), i
piani sarebbero cambiati e la produzione intenzionata a proseguire
con un reboot di Power Rangers insieme ad un cast rinnovato.
“Credo che ci sia un film in
sviluppo ma io non ci sarò e nemmeno il resto del cast“,
scrive l’attore che nell’ultimo adattamento interpretava Red
Ranger.
Dunque è evidente che Montgomery,
Naomi Scott, RJ Cyler,
Trini Kwan e Ludi Lin non
torneranno nei panni dei personaggi insieme ad Elizabeth
Banks, Bryan Cranston e Bill
Hader.
Sbarcato nelle sale nella primavera
del 2017 sgomitando contro la ricca concorrenza (vedi
La bella e la bestia), la
pellicola diretta da Dan Israelite era
riuscita a racimolare “appena” 142 milioni di dollari, che
confrontati ai 100 del budget sono davvero una cifra irrisoria.
L’esperimento è riuscito a catturare
l’attenzione dei fan e soprattutto del cast originale dello show
anni ’90, tanto che Jason David
Frank e Amy Jo Johnson, gli
originali Green e Pink Rangers, hanno persino partecipato al film
in un cameo.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
SPIDER-MAN: FAR FROM HOME
Intervistati dal New York Times, gli
sceneggiatori di Spider-Man: Far
From Home Chris McKenna e Eric Sommers hanno discusso
approfonditamente dei colpi di scena del film e del finale
alternativo, svelando qualche interessante curiosità.
Trovate di seguito i punti salienti dell’articolo:
Mysterio nella versione originale
dello script
Circa a metà film viene rivelata la
reale motivazione di Mysterio e la sua natura
malvagia, cosa ben nota ai lettori dei fumetti, ma come spiegato da
McKenna e Sommers una delle prime versioni dello script avrebbe
presentato Quentin Beck come villain sin dall’inizio.
“C’erano delle idee sulla storia
in cui Mysterio era in prima linea come un vero e proprio cattivo e
Peter e Nick Fury lo avrebbero inseguito in giro per l’Europa. Lo
sviluppo avrebbe rivelato il perché delle sue azioni, con un terzo
atto completamente diverso“.
Perché includere il
Multiverso?
All’inizio del film Mysterio
sostiene di provenire da un’altra Terra e che gli Elementali hanno
distrutto il suo pianeta e ucciso la sua famiglia. Ovviamente si
tratta di una bugia, ma c’è una buona ragione dietro la menzione
del Multiverso. A spiegarlo sono i due sceneggiatori:
“Ogni volta che ci troviamo con
una svolta o una sorpresa, l’idea è fare tutto il possibile per
proteggerle e al tempo stesso distrarre il pubblico […] Il
Multiverso si legava a Mysterio, che doveva essere come un vero
personaggio, quindi con la sua storia tragica e tutti i dettagli
del suo finto mondo“.
Nick Fury nella scena post
credits
Samuel L. Jackson and Jon Favreau in Columbia Pictures’ SPIDER-MAN:
FAR FROM HOME.
In una delle due scene post credits
di Spider-Man: Far
From Home viene rivelata l’attuale posizione del
“vero” Nick Fury, impegnato nello spazio a bordo
di una nave Skrull. Al suo posto, per tutta la durata del film,
c’era il suo amico Talos, l’alieno conosciuto in
Captain Marvel.
“A livello tematico, volevamo avere quante più illusioni e
distorsioni possibili. Fino alla fine del film si doveva mettere in
discussione tutto ciò si vedeva in precedenza, ma quella
riguardante Fury è stata un’idea tardiva nel processo“.
Tony Stark è il nuovo Zio Ben?
Sappiamo, grazie alle parole del regista
Jon Watts, che lo zio Ben
esiste nell’universo cinematografico Marvel, ma non è chiaro in che modo
abbia contribuito alla storia d’origine di Peter Parker.
Sull’argomento McKenna ha ammesso che la relazione dell’eroe con
Tony Stark è molto simile e altrettanto importante.
“Gli altri film di Spider-Man ovviamente riguardavano il
rapporto con zio Ben, e Homecoming lo accennava, ma in tanti modi
Peter e Tony ricordano quella dinamica. Presumiamo che ci sia stato
uno zio Ben e che il dolore di quella perdita sia rimasto lì, dando
al ragazzo la possibilità di creare un nuovo legame con il suo
mentore, Tony, e di affrontare la perdita di Endgame“.
Rivelare l’identità di
Spider-Man
“Siamo stati sfidati dai
produttori a inventare qualcosa su Peter che doveva sacrificare
qualcosa alla fine di questo film“, ha spiegato McKenna in
merito alla rivelazione di Mysterio sull’identità segreta di Peter,
“ma pensavamo che fosse assurdo, di non poterlo fare, perché
così non sarebbe stato più un film di Spider-Man!“.
“Si tratta di una scelta audace e inevitabile, se pensiamo
alle azioni di Mysterio. E’ come se, da morto, stesse cercando di
dare a Peter il suo momento alla ‘Io sono Iron Man’. ‘Ma è una
lezione o una punizione?“.
Il finale alternativo
Spider-Man in Columbia Pictures’ SPIDER-MAN: FAR FROM
HOME
A quanto pare chiudere il film con
la rivelazione dell’identità segreta di Spider-Man
è sempre stato il piano dei Marvel Studios, tuttavia gli sceneggiatori
fanno sapere che è esistita una versione originale dello script in
cui gli eventi sarebbero andati in maniera completamente
diversa:
“Volevamo giocare con l’idea che Peter è colui che sacrifica
la sua identità per necessità durante la battaglia finale, ma ci
sembrava più interessante capovolgere la situazione con Mysterio
che compie il suo ultimo inganno. Il problema era che ogni volta
che scrivevamo una versione del genere, sembrava che quell’evento
diminuisse la sua vittoria“.
Sono ufficialmente iniziate le
riprese di Ghostbusters 2020, terzo capitolo del
franchise affidato a Jason Reitman, ed è proprio
il regista a condividere la prima immagine dei protagonisti
Mckenna Grace, Finn Wolfhard e
Carrie Coon sul set insieme al papà – e autore dei
precedenti film – Ivan Reitman.
Vi ricordiamo che nel cast
figureranno anche Paul Rudd nel ruolo di un
insegnante, e i veterani Dan Aykroyd, Bill
Murray e Sigourney Weaver.
I lavori proseguiranno a Calgary per
circa 15 settimane, ma la produzione non ha diffuso ulteriori
informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel
diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun
collegamento con il reboot al femminile di Paul
Feig del 2016.
Leggi anche – Ghostbusters 2020: il
film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo
Reitman ha definito il progetto come
“una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche
tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un
ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance.
E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici
anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma
l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a
formarsi“.
La trama del film dovrebbe ruotare
attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da
Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla
madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn
Wolfhard).
“Abbiamo contattato tutti gli
attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno
contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo
spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso
dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi
personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li
amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di
presentarveli“.
Ciò che si vociferava da mesi sembra
aver trovato conferma grazie alla segnalazione di un fan:
Christoph Waltz tornerà a interpretare il villain
Blofeld in Bond 25, nuovo capitolo della serie
cinematografica su 007 ancora senza titolo ufficiale. L’attore, a
quanto pare, è stato avvistato sul set da un visitatore dei
Pinewood Studios, che avrebbe a sua volta informato il Daily Mail nonostante
Waltz lo avesse esortato a non diffondere notizie sul suo
coinvolgimento nel film.
Questo il tweet del reporter che
svela la presenza di Waltz sul set di Bond dopo l’apparizione in
Spectre.
Come annunciato lo scorso aprile, la
MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale
richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e
Killing Eve, le due serie prodotte e scritte
dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con
Dr. No e From Russia With Love) che la casa
di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi
del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
Vi ricordiamo che insieme a Craig
figureranno anche Ralph Fiennes (M), NaomieHarris (Eve Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine
Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e
Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del
cast sono invece Rami
Malek, Billy Magnussen,
Lashana Lynch e Ana de Armas.
Una parte importante delle riprese
si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per
2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe
diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento
di apertura di Spectre a Città del
Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
Soltanto due giorni fa Variety aveva
diffuso l’indiscrezione
riguardo il casting di Millie Bobby Brown in
Gli Eterni, nuovo cinecomic targato Marvel Studios che potrebbe essere
ufficialmente presentato ai fan durante il Comic-Con di San Diego.
Nelle ultime ore però è arrivata la smentita da parte della star di
Stranger Things e Godzilla: King of the Monsters:
“Tutti pensano che sarà in un
film Marvel. Non che io sappia…Sia io
che la mia famiglia non ne abbiamo idea. Quindi volevo solo farvi
sapere che al momento non sono nel cast“.
Probabilmente la verità verrà
rivelata nei prossimi giorni durante il panel dello studio al
Comic-Con.
Nel frattempo vi ricordiamo che le
riprese de Gli Eterni dovrebbero partire a
settembre nel Regno Unito con la regia di Chloe
Zhao. Diverse fonti ritengono che Angelina
Jolie si calerà nei panni di Sersi,
eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e membro della quarta
generazione degli Eterni.
Per quanto riguarda la presunta
protagonista Sersi, sappiamo che nasce come figlia di Helios e
Perse, qualche tempo dopo il Grande Cataclisma che distrusse i
continenti di Atlantide e Lemuria durante l’era glaciale conosciuta
come l’Era Hyborea. Nel periodo trascorso nell’antica Mesopotamia,
la donna incontra per la prima volta Captain America, che aveva
viaggiato indietro nel tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire
anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e
pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la
Marvel Comics), rilettura della mitologia del
Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor
David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome
della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola
Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la
fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a
quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio
viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in
America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il
titano più alto di tutti i tempi.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere
stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in
azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Ecco la seconda clip italiana
ufficiale di Spider-Man: Far From Home,
il nuovo film dell’Uomo Ragno che arriva al cinema il 10 luglio e
che vedrà Peter Parker girare per l’Europa insieme ai suoi compagni
di classe e scoprire che, nonostante la lontananza da New York, è
ormai un vero e proprio Avenger.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
La star di Hill
House, Oliver Jackson-Cohen ha ottenuto
il ruolo principale in L’Uomo
Invisibile, film prodotto da
Universal e Blumhouse la cui produzione comincerà a
Sydney, in Australia, questo mese.
Si tratta di un bel colpo di scena
per il progetto, considerando che, durante lo sviluppo iniziale
alla Universal, Johnny Depp era destinato a interpretare il
protagonista della storia. Jackson-Cohen si unisce al già
annunciato cast di Elisabeth Moss, Aldis
Hodge, Harriet Dyer e Storm Reid. Secondo
Deadline, i produttori del film sono rimasti molto colpiti dalla
performance di Jackson-Cohen nei panni di Luke Crain in Hill House,
tanto da volerlo come protagonista nel progetto che prevede il
ritorno al cinema di uno dei personaggi più affascinanti della
letteratura.
Leigh Whannell è
stato incaricato di scrivere, dirigere e ricoprire il ruolo di
produttore esecutivo per L’Uomo
Invisibile. Jason Blum produce con la
sua Blumhouse Productions insieme a Kylie du
Fresne per Goalpost Pictures. Il film è una co-produzione
di Goalpost Pictures Australia e Blumhouse Productions, in
collaborazione con Nervous Tick, per la Universal
Pictures.
Il progetto L’Uomo
Invisibile rientrava nel rilancio del Monsterverse
della Universal, che però si è scontrato con il clamoroso flop de
La Mummia con Tom Cruise e si è
sgretolato prima che potesse effettivamente decollare. Nel progetto
iniziale, appunto, Johnny Depp era stato scelto
per interpretare il ruolo del protagonista.
Diretto da Jon
Favreau e realizzato con tecniche cinematografiche
all’avanguardia, Il Re Leone (al cinema
dal 21 agosto distribuito da The Walt Disney Company
Italia) riporterà sul grande schermo i personaggi
dell’amato classico d’animazione Disney del 1994 in una veste
completamente nuova e vanta nella versione italiana uno
straordinario cast di voci.
La star internazionale Elisa è la
voce di Nala, amica di Simba fin da cucciola. Nala è una potente
leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco e
incoraggia Simba a seguire il proprio destino come futuro Re. La
talentuosa artista italiana premiata con il Disco di Platino per il
suo ultimo album Diari Aperti, ha incantato con la sua
splendida voce anche il grande regista Tim Burton per la sua
interpretazione nella versione italiana del film Dumbo. La
voce di Simba, destinato ad essere un potente re fin dalla nascita,
è quella di Marco Mengoni, recordman e star del pop italiano, che
festeggia quest’anno dieci anni di carriera con 50 dischi di
platino. Reduce da un tour sold out in Italia e in Europa, è appena
rientrato da Los Angeles dove ha partecipato alla premiere mondiale
di The Lion King con il cast americano e il regista Jon
Favreau ed è pronto a ripartire con una serie di live unici alla
scoperta della natura e delle bellezze italiane.
Il Re Leone si avvale di
un’evoluzione delle tecnologie di storytelling che unisce le
tecniche del cinema live action a immagini fotorealistiche generate
al computer per dare nuova vita all’intramontabile successo
mondiale uscito nelle sale nel 1994. Premiato con l’Oscar® per la
Miglior canzone originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è
nell’aria stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna
sonora originale, firmata da Hans Zimmer, il Classico d’animazione
Disney ha inoltre ispirato lo spettacolo teatrale premiato con sei
Tony Awards®, che a distanza di oltre 20 anni rimane uno dei più
grandi successi nella storia di Broadway, arrivando recentemente a
ben 9000 rappresentazioni.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Mulan
Finalmente è stato divulgato il
primo teaser trailer italiano ufficiale di Mulan, il live action Disney diretto da Niki
Caro e con uscita prevista per i primi mesi del 2020.
Nel cast del film, oltre a
Liu Yifei che interpreterà la protagonista,
figurano anche Donnie Yen, Jason Scott Lee, Yoson An,
Utkarsh Ambudkar, Ron Yuan, Tzi Ma, Rosalind Chao, Cheng Pei-Pei,
Nelson Lee, Chumb Ehelepola, Gong Li e Jet
Li.
Mulan narra dell’epica
avventura di una giovane donna che si traveste da uomo per
difendere la Cina dall’attacco degli invasori provenienti dal
Nord.
Quando l’Imperatore decreta che un
uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale,
Mulan prende il posto del padre malato e si arruola con il nome di
Hua Jun, diventando una delle più grandi guerriere nella storia
della Cina.
Grazie a Disney, è possibile dare un
occhiata al nuovo video promozionale di Maleficent – Signora del Male, sequel del fortunato
Maleficent e con uscita prevista per il prossimo
17 ottobre.
Diretto da Joachim
Rønning e interpretato da Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua
a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina
mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per
proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano.
In questo film saranno presenti
nuovi attori, come
Michelle Pfeiffer, Chiwetel Ejofor, Ed Skrein, Harris
Dickinson e Robert Lindsay, mentre
torneranno Sam Riley, Imelda Staunton, Juno Temple
e Lesley Manville, rispettivamente nei panni di
Fosco e delle fatine Giuggiola, Verdelia e Fiorina.
Dora e la città perduta
Le avventura di Dora
l’esploratrice partono dal piccolo schermo per arrivare al
cinema, diventando un mix di live-action ed animazione, basandosi
sull’omonima serie prodotta da Nickelodeon.
Gli ingredienti chiave di Dora e la città perduta
sono l’amicizia, il coraggio, le risate e l’avventura, dando vita
ad un family movie per grandi e piccini, in grado di divertire ed
emozionare come una vera e grande avventura sa fare.
In uscita il prossimo 26
settembre, il film è diretto da James
Bobin e vede tra i protagonisti Isabela Moner,
Michael Peña, Eva Longoria, Jeffrey Wahlberg ed
Eugenio Derbez.
Lupin III – The First
Creato per la prima volta da Monkey
Punch nel 1967, Lupin III è una delle più amate
proprietà di anime e manga nella storia, raccogliendo talmente
tanto successo (tra serie anime, film d’animazione e videogiochi)
che Toho ha prodotto il primo film in CGI della serie, intitolato
Lupin III: The First.
Oltre a Lupin, il trailer mostra i
suoi partner criminali, i fedeli Jigen, Goemon e Fujiko. Oltre ai
consueti alleati di Lupin, il trailer conferma anche la presenta
dell’ispettore Zenigata,da tempo alle costole del ladro gentiluomo
e della sua banda.
Driven
Finalmente è stato divulgato il
primo trailer ufficiale di Drive, il biopic dedicato alla figura di John
DeLorean, imprenditore e fondatore della famosa casa
automobilista DeLorean Motor Company che riuscì a produttore un
unico modello, reso celebre grazie a Ritorno al Futuro
(1984).
Presentato in anteprima alla scorsa
Mostra del Cinema di Venezia e con uscita prevista per il prossimo
16 agosto, il film
è diretto da Nick Hamm e vede tra i protagonisti
Lee Pace, Jason Sudekis, Judy Greer, Isabel Arraiza, Corey
Stoll, Justin Bartha, Michael Cudlitz, Tara Summers e
Iddo Goldberg.
Diretto da David
Leitch e sceneggiato da Chris Morgan, il
film vede la presenza, oltre agli attori già citati, di Idris Elba e Vanessa
Kirby.
Hobbs, veterano del dipartimenti di
polizia, e Shaw, fuorilegge ed ex membro delle forze speciali
britanniche, si erano già affrontati in Fast & Furious 7 e
si trovano a dover collaborare per combattere Brixton, un anarchico
cyber-geneticamente potenziato, che ottiene il controllo di un’arma
biologica che potrebbe cambiare il destino dell’umanità.
“Linguaggio!” è una battuta di
Captain America, in Avengers: Age of Ultron, che
fa parte di uno dei battibecchi più divertenti
dell’Infinity Saga tra il Super Soldato e Iron
Man.
Ovviamente, da uomo all’antica, Cap
è propenso ad adottare un linguaggio elegante e non volgare, cosa
che invece qualche volta capita ai suoi colleghi Vendicatori.
Nonostante questo, abbiamo visto come, in Avengers: Endgame, anche Steve Rogers si
lascia andare a qualche imprecazione contro Thanos.
Ma il suo “Let’s Go Get This Son
Of a Bitch!” non è la sola imprecazione nel MCU. Di seguito, ecco un video
super cut in cui sono state montate e contate tutte le imprecazioni
dei nostri eroi nel corso di questi dieci anni al cinema!
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Lupin
III è una delle più amate e famose proprietà di anime
e manga nella storia, creato per la prima volta da Monkey Punch nel
1967 e adattato in numerose serie di anime, film d’animazione e
videogiochi attraverso i suoi 52 anni di storia.
Toho sta producendo il primo film
in animazione CGI della serie. Si intitola Lupin
III: The First, e potete vedere il primo trailer.
Oltre a Lupin, il trailer mostra i
suoi partner criminali, i fedeli Jigen, un tiratore esperto,
Goemon, uno spadaccino incrollabile con una lama che può tagliare
praticamente qualsiasi cosa e la femme fatale Fujiko, amore
inossidabile del ladro gentiluomo. Oltre ai consueti alleati di
Lupin, il trailer conferma anche il ritorno dell’ispettore
Zenigata, che da molto tempo è alle calcagna di Lupin e della sua
banda, in giro per il mondo.
Kazuhiko Katō, meglio conosciuto
con il suo pseudonimo Monkey Punch, è scomparso lo scorso aprile,
ma aveva espresso entusiasmo per il film d’animazione in uscita
prima della sua morte.
Una delle più grandi rivelazioni del
primo trailer di Terminator: Destino Oscuro è
stata quella della vera natura del personaggio interpretato da
Mackenzie Davis; a quanto pare, la giovane attrice
vista in Tully e Blade Runner
2049 sarà lei stessa un Terminator “buono”.
Nel trailer vediamo la sua pelle
sintetica durante uno scontro in autostrada contro il robot killer
interpretato da Gabriel Luna. Secondo il regista
del film, Tim Miller, il corpo cibernetico di
Grace ha avuto un prezzo altissimo, dal momento che lei è un cyborg
ed ha attraversato un processo molto doloroso per affrontare la sua
missione suicida indietro nel passato.
“È una vita dolorosa, sono
sfregiati e prendono un sacco di droghe per combattere il dolore,
conseguenza di ciò che hanno subito. Non vivono a lungo – ha
spiegato Miller a Variety – È un
ruolo sacrificale; rischiano la morte per salvare gli altri. E
dalla prima suggestione del ruolo, l’abbiamo sempre pensata come
una donna. Dovevamo cercare qualcuno che avesse la fisicità, ma il
giusto range emotivo. Non volevo solo una donna che potesse
adattarsi fisicamente al ruolo, ma anche emotivamente. Mackenzie
voleva davvero farlo; è venuta lei a cercarsi il ruolo. Ha lavorato
più duramente di chiunque altro.”
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
È trapelato on-line e pubblicato su
Twitter da Daniel Richtman (aka
DanielRPK) il teaser poster di Scooby Doo, la
rielaborazione in computer grafica del classico cartone animato
Hanna-Barbera.
La Warner Bros. Animation Group è
ufficialmente al lavoro sul nuovo film d’animazione dedicato alle
avventure di Scooby Doo e della sua squadra che ha
esordito nel 1969 con la celebre serie animata della Hanna-Barbera.
Questo sarà il terzo adattamento cinematografico del cartone dopo i
live action del 2002 e del 2004 diretti da Raja
Gosnelli.
Nel cast vocale del film sono stati
confermati Zac
Efron e Amanda Seyfried che
doppieranno rispettivamente Fred Jones e Daphne Blake. Il titolo
provvisorio del film è S.C.O.O.B. Tony
Cervone, veterano nel campo dell’animazione che vanta nel
curriculum progetti come Fantastic Mr. Fox,
Space Jam, Tom & Jerry e molto
altro, siede sulla sedia di regia.
Oltre a Efron e Seyfried, i nomi
confermati nel cast sono Will Forte, che
interpreterà Shaggy, Gina Rodriguez sarà Velma,
Tracy Morgan sarà Captain Caveman, e Frank
Welker doppierà ancora una volta il protagonista
Scooby-Doo.
Chris Columbus, Pam
Coats e Allison Abbate saranno i
produttori, mentre Charles Roven, Richard Suckle, Dan
Povenmire e Adam Sztykiel i produttori
esecutivi. La data di uscita nelle sale è invece fissata a
Maggio 2020.
Ryan Meinerding ha
parlato dello sviluppo
del costume di Mysterio per Spider-Man: Far From Home,
il nuovo film SONY con il personaggio Marvel al cinema dal 10 luglio. Il
concept artist ha svelato a Marvel.com che il lavoro al costume
del personaggio interpretato da Jake
Gyllenhaalè stato caratterizzato da una prima
fase in cui era molto diverso dal look che Dikto aveva attribuito
al personaggio nei fumetti, cosa che è stata poi corretta in corso
d’opera.
Il costume indossato da Gyllenhaal è
infatti identico alla controparte di carta e inchiostro, cosa che
ha sorpreso i fan già nel primo trailer, data la difficoltà di
rendere credibile quel tipo di costume, soprattutto a causa del
casco, nulla di diverso da una boccia per pesci! Eppure il
risultato è stato incredibile e riuscito. A questo
link potete vedere i concept e l’intervista a
Meinerding.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
Le regole del delitto
perfetto è una di quelle serie che ha contribuito a
rivoluzionare il mondo seriale internazionale, grazie alla sua
struttura narrativa e visiva. Nata nel 2014, la serie è
ancora in produzione grazie ai grandi ascolti e all’enorme successo
che ha avuto in tutto il mondo, tanto da arrivare a confermare una
sesta stagione.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Le regole del delitto perfetto.
Le regole del delitto perfetto
serie
1. Nasce da diverse
influenze. Pare che la serie sia nata dall’ispirazione
data dalla serie tv Damages (2007) e dal film La
rivincita delle bionde (2001). In sostanza, questo show ha
incorporato alcuni elementi di questi due prodotti audiovisivi per
essere realizzato e quest’unione ha avuto molto successo.
2. Ha vinto diversi
premi. Nel corso del suo sviluppo, la serie ha vinto
diversi premi: basti pensare che nel 2014 ha vinto un American Film
Institute Awards per il Miglior programma televisivo dell’anno,
mentre nel 2015 la serie si è portata a casa un GLAAS Media Awards
per la Miglior serie drammatica, due NAACP Image Awards sempre per
la Miglior serie drammatica, Miglior sceneggiatura e Miglior
attrice per una serie drammatica. Inoltre, nello stesso anno ha
vinto il People’s Choice Awards per la Miglior attrice in una nuova
serie tv, un Emmy per la Miglior attrice e un Screen Actors Guild
Awards per la Miglior performance di un’attrice in una serie
drammatica. Quest’ultimo premio è stato vinto nuovamente l’anno
successivo.
3. Una produttrice
d’oro. La
serie è prodotta, non a caso, da Shonda Rhimes, la regina delle serie tv.
Infatti, quella che si potrebbe definire come Re Mida dei giorni
nostri, ha già prodotto due serie dall’enorme successo: Grey’s Anatomy, Scandal e Private Practice.
Le regole del delitto perfetto
episodi
4. Una stagione lunga
cinque stagioni.Le regole del delitto perfetto è
una serie che è durata ben cinque stagioni, sviluppandosi per un
totale di 75 episodi da 43 minuti l’uno. Inoltre, il titolo di ogni
episodio è una parte del dialogo che fa parte dell’episodio
stesso.
5. C’è un episodio
crossover. Il 3 gennaio del 2018, la produzione ha
confermato che Le regole del delitto perfetto avrebbe
avuto un episodio crossover con un’altra serie di Shonda Rhimes,
Scandal (2012), più precisamente la settima stagione.
Le regole del delitto perfetto
streaming
6. La serie è disponibile
in streaming digitale. Vedere o rivedere Le regole del
delitto perfetto è possibile grazie alla sua presenza sulla
piattaforma di streaming digitale e legale di Netflix, disponibile anche in versione originale.
Le regole del delitto perfetto
cast
7. Ha un vinto un
Emmy. Per il suo ruolo da protagonista, Viola Davis è stata la prima donna
afro-americana a ricevere un Emmy Award come miglior attrice
protagonista in una serie drammatica. L’attrice ha vinto il
prestigioso premio nel 2015.
8. Karla Souza aveva in
mente un altro ruolo. Inizialmente, l’attrice aveva fatto
l’audizione per il ruolo di Michaela Pratt e, successivamente, di
Rebecca Sutter, prima di essere interrogata dal creatore dello
show, Peter Nowalk, per un provino per il ruolo di
Lauren Castillo.
9. Due attrici erano già
apparse in uno show di Shonda Rhimes. Infatti,
Liza Weil (Bonnie ) e Amy Okuda
(Catherine Hapstall) sono apparse anche in Grey’s Anatomy,
altro show creato da Shonda Rhimes.
Le regole del delitto perfetto
Rai
10. La Rai ha censurato
degli episodi. Nel 2016, la Rai aveva iniziato a
trasmettere in prima serata i primi tre episodi della serie su Rai
2. Tuttavia, alcune scene intime omosessuali sono state censurate,
provocando un lecito disappunto tra gli spettatori e anche tra gli
attori, lo sceneggiatore e la produttrice della serie. In seguito,
la rete ammiraglia ha trasmesso nuovamente gli episodi senza
censure, quindi, in modalità integrale.
In vista del Comic Con di San Diego,
dal 18 al 22 luglio, Lucasfilm Ltd. ha presentato
l’intera lista di prodotti a marchio Star
Wars disponibili durante la convention, e qualcuno di essi
potrebbe dare qualche anticipazione in merito a Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker.
In particolare è stata diffusa la
prima immagine del Sith Trooper, che potrebbe essere una versione
speciale di Stormtrooper che serve un signore Sith. Che si tratti
della guardia personale di Kylo Ren? Se così fosse, il personaggio
interpretato da Adam Driver sarebbe diventato Darth Kylo, il che lo
renderebbe unico erede di Darth Vader anche nel cammino verso il
Lato Oscuro.
Tuttavia al momento non abbiamo
altri dettagli, e quindi lo scopriremo soltanto a dicembre.
L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Ryan Murphy ha
pubblicato su Instagram il primo
video da American Horror Story 1984, in cui ci
vengono svelati i protagonisti della nona stagione dello show.
Richiamando caratteristiche delle
serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni
stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo
debutto, la serie raccolse un’accoglienza positiva dalla critica e
un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista
di sempre sulla rete FX.
In Italia il primo episodio è stato
distribuito il 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale
televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la
serie dall’8 novembre 2011. In chiaro, la serie va in onda a
partire dal 3 febbraio 2013 su Deejay TV.
La serie vanta 15 Emmy Awards, 4
Critics’ Choice Television Awards e 2 Golden Globe, questi ultimi
vinti da Jessica Lange e Lady Gaga.