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Top 10: ecco la lista di Barack Obama dei migliori film del 2018

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Barack Obama ha stilato la sua Top 10 dei migliori film del 2018. L’ex Presidente degli Stati Uniti è un cinefilo appassionato e schietto, quindi non è una sorpresa scoprire che la sua lista dei migliori film del 2018 comprende ogni genere di film.

Mescolando titoli che si contenderanno i premi nelle prossime settimane, con i film indipendenti e qualche blockbuster, la lista di Barack Obama è anche una fotografia abbastanza omogenea del panorama cinematografico USA.

Come quasi ogni critico cinematografico di quest’anno, Obama ha avuto un debole per Roma, Burning e Un affare di famiglia, oltre ai documentari Will not Be My Neighbor? e Minding the Gap.

Nella lista di Obama c’è anche un po’ di orgoglio etnico, visto che compaiono Black Panther, BlacKkKlansman e Se la strada potesse parlare. Ma ci sono anche titoli dal Sundance e da Netflix, come Eight Grade e Annientamento.

Ecco la Top 10 di Obama del 2018:

Annientamento
Black Panther
BlacKkKlansman
Blindspotting
Burning
The Death of Stalin
Eighth Grade
If Beale Street Could Talk
Leave No Trace
Minding the Gap
The Rider
Roma
Un affare di famiglia
Support the Girls
Won’t You Be My Neighbor

Qui invece trovate la Top 10 di redazione e la Top 20 di Chiara Guida.

Fonte

Avengers: Infinity War, per Netflix, Thanos è un sociopatico

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Avengers: Infinity War, per Netflix, Thanos è un sociopatico

Pochi giorni fa, Avengers: Infinity War è approdato su Netflix US, ma la descrizione del film ha sollevato qualche perplessità. Secondo la piattaforma, infatti, Thanos è un sociopatico. Ecco come si leggeva all’inizio su Netflix US: “Superheroes amass to stop intergalactic sociopath Thanos from acquiring a full set of Infinity Stones and wiping out half of all life in the universe”.

La polemica è nata dal fatto che “sociopatico” è effettivamente una patologia che compare nell’elenco dei Disturbi di Personalità, e sebbene da tutti Thanos sia noto come il Titano (genericamente) Pazzo, è sembrato eccessivo accostare al personaggio una patologia grave.

Secondo una segnalazione di CB.com, la descrizione è stata cambiata con quanto segue: “Invader. Annihilator. So-called savior. As Thanos moves ever closer to omnipotence, the fate of the universe rests with the Avengers”. Invasore e non più sociopatico.Che ne pensate?

Rivedremo Thanos in Avengers: Endgame.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Avengers: Endgame, secondo Google ci sarà anche Hugh Jackman

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Avengers: Endgame, secondo Google ci sarà anche Hugh Jackman

Un nuovo rumor proveniente da una ricerca su Google suggerisce che Hugh Jackman potrebbe tornare a interpretare Wolverine in Avengers: Endgame. Nonostante si tratti di una voce difficilmente vera, è interessante saperne di più.

Secondo alcuni utenti che hanno condiviso le prove su Twitter, digitare “famosi film di Hugh Jackman” su Google porta alla luce risultati interessanti. Oltre a film come The Greatest Showman, The Prestige e Pan, il motore di ricerca evidenzierebbe anche Avengers: Endgame. Ecco lo screen:

Tuttavia, questa non sarebbe la prima volta che Google ha fatto queasto genere di errori, visto che già in passato ha accreditato Josh Brolin in Aquaman, film in cui ovviamente Brolin non c’è. Inoltre, il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, sostiene di non avere ancora piani per gli X-Men o i Fantastic Four, il che significa che un cameo di Wolverine non potrebbe proprio sussistere. Infine, Jackman ha ripetutamente affermato che ha finito di interpretare il canadese artigliato, quindi non avrebbe molto senso per lui riprendere il ruolo nel momento in cui gli X-Men, probabilmente, subiranno un recasting completo per entrare nel Marvel Cinematic Universe (a tempo debito).

Jackman interpretò per la prima volta Wolverine negli X-Men del 2000 e da allora è diventato sinonimo del personaggio. Logan del 2017 è stata probabilmente la sua ultima volta come Wolverine, anche se la star di Deadpool, Ryan Reynolds, lo vorrebbe riportare in squadra.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

The Predator: girato un finale alternativo con Ellen Ripley

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The Predator: girato un finale alternativo con Ellen Ripley

Sembra che sia stato girato un finale alternativo per The Predator, che avrebbe legato ulteriormente il film e il franchise al mondo di Alien. Il responsabile degli effetti speciali del film, Yuri Everson, ha condiviso una foto su Instagram indicando che è stato girato un finale alternativo con un cameo dell’eroina dei film di Alien, Ellen Ripley, interpretata da Sigourney Weaver.

Il finale è stato girato ma poi scartato e prevedeva che Ripley, interpretata dalla stuntwoman Breanna Watkins, sarebbe dovuta comparire alla fine del film indossando un apparato di respirazione a forma di un facehugger.

Da un punto di vista temporale, questo finale non ha molto senso, anche se è risaputo che i due franchise condividono lo stesso universo. Gli eventi di Alien con protagonista Ridley Scott si svolgono in un periodo completamente diverso, e la presenza di Ripley in The Predator la pone sulla Terra già adulta, molto prima della nascita del personaggio. A meno che non sia previsto un viaggio nel tempo, il regista Shane Black avrebbe avuto qualche spiegazione da dare, se avesse conservato quel finale.

Everson ha anche rivelato che il finale con Ripley era uno dei tre previsti per il film.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

Diretto da Shane Black da una sceneggiatura che ha scritto con Fred Dekker, The Predator è interpretato da Boyd Holbrook, Trevate Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown, Alfie Allen, Thomas Jane, Augusto Aguilera, Jake Busey e Yvonne Strahovski.

Aquaman: James Wan chiede rispetto per chi non ha amato il suo film

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In arrivo domani sui nostri schermi, Aquaman di James Wan sta registrando una serie di incassi positivi che corrispondono a opinioni della critica generalmente favorevoli e a un rinnovato entusiasmo del pubblico nei confronti dell’universo DC al cinema.

Dopo il tonfo di Justice League e il solo Wonder Woman a far registrare ottimi incassi, la Warner Bros tenta l’ultimo colpo con il film con Jason Momoa, e ovviamente la rete si schiera. Il regista James Wan ha preso di recente la parola sui social per commentare le reazioni del pubblico al suo film e le conseguenti discussioni.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

I toni spesso accessi tra detrattori e sostenitori del film non sono piaciuti al regista, che ha detto: “Mi è stato fatto notare che alcune persone vengono aggredite dai fan di Aquaman. Vi prego, non lo fate. Non è questo il supporto che voglio. Allo stesso tempo, va bene se il film non vi è piaciuto, ma non c’è bisogno di attacchi personali, né di taggarmi nei vostri post di odio. Pace”.

https://twitter.com/creepypuppet/status/1079518577147822081?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1079518577147822081&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2018%2F12%2F31%2Faquaman-james-wan-ai-fan-non-ce-bisogno-di-insultare-chi-non-ha-apprezzato-il-film%2F350765%2F

Com’è giusto che sia, il regista invita gli spettatori, favorevoli e contrari, a esprimere con civiltà il proprio gusto personale, senza trascendere nella violenza e nell’odio.

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

Bird Box: il film Netflix segna un record senza precedenti

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Bird Box: il film Netflix segna un record senza precedenti

In genere, Netflix non rivela mai le metriche quando si tratta di rivelare le visualizzazioni per una serie tv e film originali, ma il servizio di streaming quest’oggi ha fatto  un’eccezione per il suo ultimo film horror Bird Box.

Infatti il colosso americano ha annunciato sui social media che Bird Box con Sandra Bullock  ha stabilito un record di visualizzazioni per il servizio di streaming.Con 45.037.125 account che hanno già visto il film nella sua prima settimana di rilascio, Bird Box è diventato “il film più visto di sempre nei primi 7 giorni di programmazione su Netflix”

Questa prima volta per Netflix sorprende un po’ dato che fino ad ora la piattaforma ha professato una totale mancanza di trasparenza sui numeri e sul successo dei prodotti; il che ha posto subito dei dubbi sulla bontà di questi numeri. Molti analisti, infatti si sono affrettati a sottolineare che in realtà non sappiamo come Netflix sia arrivato a quel numero dal momento che non sappiamo come la società qualifichi e conti una visione.  Non sappiamo se questi account hanno guardato intenzionalmente il film o se Netflix sta contando le visualizzazioni che provengono dall’opzione di riproduzione automatica. Inoltre, non sappiamo per quanto tempo un utente deve guardare il film prima che Netflix lo conteggi effettivamente come valida;

In merito al film, le recensione su Bird Box sono state generalmente positive e vanta un impressionante gradimento di pubblico su Rotten Tomatoes, al momento stabile al 74%.

Bird Box è disponibile in streaming su Netflix e vede Sandra Bullock, nei panni di Maloire, lottare contro un’invasione aliena. La donna, madre di due bambini, farà di tutto per mettere in salvo i propri figli dalle sinistre creature extraterrestri, che tramite il contatto visivo causano una furia violenta negli esseri umani, portandoli alla pazzia. Con gli occhi bendati, la famiglia dovrà imbarcarsi in un viaggio di sopravvivenza per non soccombere alla minaccia, che incombe sulla Terra.

Captain Marvel: un nuovo spot tv per l’arrivo del 2019

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Captain Marvel: un nuovo spot tv per l’arrivo del 2019

Con l’imminente inizio del 2019 i Marvel Studios hanno diffuso un nuovo nuovo spot televisivo di Captain Marvel, l’attesissimo film con protagonista Brie Larson nei panni di Carol Danvers.

Il nuovo contributo video sembra indicare che potrebbe esserci un po’ di mistero/ cospirazione al centro del film mentre Carol cerca di scoprire la verità sulle sue vere origini.

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Ralph Spacca Internet, recensione del film Disney

Ralph Spacca Internet, recensione del film Disney

Come sempre, dietro l’apparenza gioiosa e l’atmosfera di festa data dai colori della scena, la Disney nasconde presupposti morali da non sottovalutare e riflessioni sul nostro presente (e futuro) che nel caso di Ralph Spacca Internet abbracciano un senso di “preoccupazione” comune rispetto a temi quali l’amicizia, la solitudine e la paura dell’abbandono ai tempi della vittoria del virtuale sul reale. Già il primo film del 2012 aveva infranto questa barriera fisica catapultandoci nell’universo dei videogiochi per spiegare agli spettatori – grandi e piccoli – che la natura delle relazioni è sempre la stessa, davanti e dietro lo schermo, ma è con il sequel che la casa di Topolino centra davvero l’obiettivo costruendo un racconto ancora più maturo, talvolta grottesco e spaventoso, e quando vuole tenero e universale (come nella migliore tradizione dei classici animati) sulla società in cui tutti viviamo e in cui cresceremo i nostri figli.

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Ralph Spacca Internet, la trama

Lo fa decidendo di mostrare “graficamente” cos’è internet, un luogo di infinite possibilità dove perdersi o ritrovare ciò che ci manca: proprio questa mancanza stabilisce il grado di pericolo nel quale ognuno incorre, dall’affetto al bene materiale, ed è un argomento che trova la giusta risposta a metà fra il cinismo adulto e l’ottimismo infantile; così mentre il web intrappola come una rete le speranze di Ralph e un virus si trasforma nell’incubo dell’abbandono, per la piccola Vanellope rappresenta la scoperta di sé e un ventaglio di opportunità che non avrebbe mai potuto sperimentare dall’altra parte.

Come dialogano queste due generazioni è un punto fondamentale del film di Rich Moore e Phil Johnston, registi dell’ottimo Zootropolis, ed è motivo sia di scontro che di congedo. Ci sarà una rottura, ma anche un modo per far sopravvivere un’amicizia (valore sempre più raro e rarefatto nell’epoca dei social network), e l’insegnamento migliore che si possa trovare in Ralph Spacca Internet è davvero la spinta al tentativo, al provarci nonostante le difficoltà e le distanze fisiche, anagrafiche e sentimentali.

Internet sa essere un contenitore di paura e perdizione, eppure in uno slancio di insolita lucidità il film dimostra quanto ci sia bisogno, oggi più che mai, di vedere le cose dalla prospettiva dei bambini – campioni nell’arte dell’adattamento – e accettare la realtà con tutti i suoi mutamenti, positivi e negativi, cogliendo il meglio dalle sfide che affrontiamo. Tanto la compagnia di un amico, il calore di un abbraccio, l’euforia di una corsa e il vento che spettina i capelli sono esperienze che il web potrà solo imitare, senza lo stesso effetto, e che per fortuna non scompariranno mai; prima lo si capisce, prima smetteremo di metterlo a confronto con la vita vera allarmandoci per l’imminente fine di quest’ultima.

Guarda il trailer di Ralph Spacca Internet

I migliori film 2018 secondo Chiara Guida

I migliori film 2018 secondo Chiara Guida

Come ogni anno, quel nome e cognome nel titolo mi danno un’impressione di autoreferenzialità immotivata, tuttavia è utile (e risparmia del tempo) a chi non è interessato alla mia Top 20 2018. Sì, perché quest’anno non sono proprio riuscita a ridurre la rosa dei film che ho amato a 10, e così mi sono allargata a 20 titoli.

Il criterio è sempre lo stesso: sono stati presi in considerazione soltanto i film che sono usciti nelle sale italiane tra l’1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018. Nella lista troverete film “intoccabili”, di quelli che sono piaciuti a tutti; film famosi, che hanno vinto premi; film che forse ho visto solo io; qualche sorpresa, spero; ovviamente delle menzioni speciali, perché fare la Top 35 sarebbe stato poi troppo impegnativo (e anche io sono in vacanza a mezzo servizio); qualche titolo da recuperare, mi auguro; magari qualche spunto per un cordiale battibecco.

Nel ribadire la parzialità e anche la futilità delle classifiche di fine anno, al pari dei bilanci e dei buoni propositi di gran moda in questi ultimi giorni, ecco i miei 20 film preferiti degli ultimi 12 mesi. Enjoy.

NB – i titoli non sono stati catalogati dal più bello al più brutto. Se sono qui è perché, almeno secondo chi scrive, sono belli tutti, anche se diversi, e tutti sono presenti nella lista per ragioni diverse. (Qui la Top 10 della redazione di Cinefilos.it)

Menzioni speciali

Top 20 2018Prima di partire con la Top 20 2018 vera e propria, vi elenco una serie di titoli che non sono riuscita ad inserire (per scelta) ma che varrebbe la pena recuperare e che rappresentano impegno, novità, classicità e bellezza, tutte qualità che il cinema richiede e di cui lo spettatore dovrebbe essere affamato.

Di questo gruppo fanno parte: Foxtrot di Samuel Maoz, una danza che dopo le sue evoluzioni torna al punto di partenza, un foxtrot, appunto, tra toni dolenti, onirici e iperrealistici; Loro (1 e 2) di Paolo Sorrentino, un esempio fulgido di bellezza formale; il documentario di Michael Moore, Fahrenheit 11/9, sull’orrore reale, la peggior puntata di Black Mirror degli ultimi anni, l’elezione di Trump a Presidente degli Stati Uniti; Ride di Jacopo Rondinelli, per la capacità e la volontà di sperimentare, nonostante il fatto che, per riprendermi dalla visione, ho dovuto guardare per 15 minuti un video dello screensaver Bezier di Windows 95; L’Isola dei Cani di Wes Anderson, per la meraviglia tecnica e la delicatezza narrativa; A quiet Place di John Krasinski, per la dimensione fortemente umana di una storia distopica e per la regia impeccabile; Avengers: Infinity War dei Fratelli Russo, perché produttivamente rappresenta un unicum, un progetto lungo 10 anni per una storia “setuppata” attraverso 20 film; Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, per la purezza del suo racconto.

The Disaster Artist di James Franco

The Disaster ArtistLa prolifica carriera da regista di James Franco ci ha regalato quest’anno The Disaster Artist, la biografia di Tommy Wiseau, personaggio misterioso che ha trovato il modo di eccellere e di intrattenere grazie alla sua completa e totale mancanza di talento.

Franco però trova il modo di stratificare il racconto, facendone una riflessione non solo sul fenomeno dell’intrattenimento trash, ma anche sul valore dellle doti, delle capacità e soprattutto una confessione: la paura di non essere all’altezza, di non avere abbastanza talento, di non essere meritevole di occupare il posto che lui stesso ha nel mondo dello spettacolo.

Riesce a farci ridere, a farci alzare gli occhi al cielo, a farci sentire meschinamente migliori del povero Wiseau e anche, in fondo, a commuoverci.

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh

venezia 74 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURIPresentato a Venezia 74 e da subito protagonista della scena cinematografica mondiale, con due Oscar ai suoi attori (la protagonista Frances McDormand e il non protagonista Sam Rockwell), il film di McDonagh fa della scrittura al servizio dei grandi interpreti il suo punto di forza.

McDonagh fa tendere i suoi personaggi verso mete irraggiungibili, che esigono il passaggio attraverso i luoghi più bui dell’anima, lo fa scrivendo un film di una commovente delicatezza nel raccontare anche le fragilità di anime in pena, facendolo continuamente attraverso i toni sardonici e i confronti spietati di umanità allo stadio primordiale.

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri gioca su sguardi, silenzi, complicità, alla ricerca del meglio dell’essere umano, prendendo atto del peggio, accogliendolo e perdonandolo.

Un Sogno Chiamato Florida di Sean Baker

Sean Baker racconta il suo “sogno americano”, una storia piccola e potente, attraverso l’energia della protagonista, la pazienza del custode, la testardaggine della maggiorata in tarda età, che ignora regole e tempo, e continua a sognare.

A “uno spunto” dal posto in cui i sogni si realizzano, il Disney World di Orlando, Florida, la piccola Moone, ride, vive, gioca, e Baker ce la racconta immersa nella sua dimensione grottesca, un po’ kitsch, fatta di locali a forma di cibo e di questo condominio lilla, un alveare di vita e di outcast.

Un Sogno chiamato Florida è universale, tenero, duro, con uno dei finali più belli che il cinema ricordi negli ultimi anni.

Spider-Man – Un Nuovo Universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman

Una delle ultime visioni dell’anno che entra prepotentemente in classifica; l’unico film d’animazione/cinecomic che ho ritenuto all’altezza di questa mia personale Top 20 2018. Racconta di Miles Morales, di Spider-Man, lo fa con uno stile d’animazione misto, che pungola l’attenzione e la curiosità dello spettatore, di continuo.

Spider-Man – Un Nuovo Universo è il primo tentativo di raccontare il multiverso, un tentativo vivace, divertente, scritto con acume, la prima volta che, al cinema, l’Uomo Ragno non è (solo) Peter Parker. Ed è forse la prima volta che il vero spirito del personaggio di Stan Lee e Steve Ditko (ai quali è dedicato il film*) viene portato realmente sullo schermo, proprio perché di Spider-Persone ce ne sono tante. Tutti possono esserlo, possiamo esserlo.

È questo, Spider-Man: un ragazzo di colore, una ragazza super cool, un detective noir, un uomo, una ragazzina, un porcello; come dice Stan Lee, nel suo ennesimo emozionante e divertente cameo animato, il costume “va sempre bene, alla fine”, perché può andare a tutti.

*”Quella persona che aiuta gli altri semplicemente perché dovrebbe o deve farlo, perché è la cosa giusta da fare, è senza dubbio un vero supereroe. Grazie a Stan Lee e Steve Ditko, per averci mostrato che non siamo i soli.”

Mektoub My Love: Canto Uno di Abdellatif Kechiche

Mektoub, My Love: Canto Uno - Adbellatif KechicheKechiche racconta tutta l’ebbrezza della giovinezza, l’estate, il sole, le passioni passeggere, la confusione della quotidianità e la bellezza. Tutto in un film che sembra un respiro continuo, un abbraccio che vorresti non finisse mai, un viaggio, un’avventura.

Con questa opera, presentata a Venezia 74 ed arrivata da noi nel 2018, Kechiche si fa osservatore e narratore, ci prende per mano, ci presta i suoi occhi. E sì, i suoi occhi adorano indugiare sulla bellezza dei corpi, chiaro, ma piace un po’ anche a noi, in fondo, che ci lasciamo trascinare, consapevoli del fatto che non saremo mai all’altezza di quella bellezza, ma allo stesso tempo desiderosi di partecipare.

Mektoub My Love: Canto Uno è un vibrante e sensuale inno alla giovinezza gioiosa, prepotente, come la carnalità delle protagoniste.

La Forma dell’Acqua di Guillermo Del Toro

The Shape of WaterLa forma dell’acqua è film più premiato della scorsa stagione, che ha cominciato la sua gloriosa cavalcata a Venezia 74, con il Leone d’Oro. Il regista messicano ha portato così al perfetto grado formale la sua apologia del mostruoso, inteso come prodigio della natura. Il suo re pesce è la creatura che genera paura e meraviglia, così come la sua Liza, diversa trai suoi simili, è l’anima prescelta, in grado di accogliere quella mostruosità.

Un omaggio al cinema horror, al noir, al cinema erotico, al musical tradizionale, attraverso un racconto, anche cromatico, che celebra la fiaba classica e si fa riflessione sul presente. Elementare nella sua struttura, potente e delicato come ogni storia d’amore, La Forma dell’Acqua è la fiaba moderna che, nonostante i canoni e la prevedibilità, entra nel cuore e si fa classico.

Del Toro ha sempre amato i mostri, con questo film cominceranno ad amarli molti più spettatori.

The Party di Sally Potter

the partyLa regista britannica confeziona una commedia arguta, brillante, cinica. La durata, il bianco e nero, le battute al vetriolo, ogni elemento si mette al servizio dello scopo principale del film, farci sentire parte di questo party con risvolti esilaranti, a tratti assurdi.

Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cillian Murphy sono i volti che danno vita agli spiazzanti dialoghi della Potter, mettendo in scena lo humor inglese al suo meglio, in ogni suo aspetto, da quello volto all’intrattenimento puro, a quello che invece si fa timida ma chiara riflessione sulla società.

Tutti vogliamo partecipare alla sua festa, e alla fine del film, Sally Potter ci chiama direttamente in causa, ci accontenta e ci lascia con un sorriso incredulo, stampato sul viso.

The Post di Steven Spielberg

the postNon sarà mai detto abbastanza: Steven Spielberg è uno dei geni del nostro tempo. Al cinema con due titoli di altissimo profilo*, nel 2018, riesce sempre a tirare il coniglio fuori dal cilindro, senza mai ripetersi.

Con The Post, oltre a scegliere la storia “giusta” per il periodo storico che soprattutto gli Stati Uniti stanno attraversando, Spielberg ci mostra con disarmante e inequivocabile semplicità che lui è uno dei migliori. Dire che la regia di The Post è “da manuale” sarebbe sbagliato, perché Steven non segue le regole, le fa, come tutti i grandi. E per questo, nella classicità della storia, nell’impostazione tradizionale della recitazione, nella struttura canonica del racconto, The Post è un preziosissimo esempio del lavoro di un regista che non smette mai di studiare e di innovarsi.

Da colui che è sempre riuscito a far commuovere i suoi spettatori, arriva, nel 2018, il film che si fa inno alla tecnica, alla visione, alla bravura artigianale di quella persona che sta seduta sulla sedia di regia e “fa“, davvero, il film.

*Per chi vivesse su Marte a si trovasse sulla Terra in occasione delle festività, l’altro film è Ready Player One.

Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck

Opera Senza AutoreScritto e diretto dal regista premio Oscar per Le vite degli altri, che io amo chiamare Florean Fortebraccio (come il gelataio di Diagon Alley), Opera senza autore riappacifica lo spettatore le storie.

Opera senza autore è una riflessione sull’arte e sul suo difficile cammino nel corso del ventesimo secolo, in cui è stata prigioniera di politiche e ideologie; è anche la restituzione del suo tempo alla storia, equivalente cinematografico di un bellissimo e ricchissimo romanzo, con una storia intricata che si prende tutto il suo tempo per raccontarsi, sotto l’occhio paziente e incantato dello spettatore/lettore.

Presentato a Venezia 75, Opera senza autore richiede, necessariamente, la predisposizione a farsi raccontare storie. E sembra anche mostrare l’esigenza dell’arte di riappropriarsi dei propri tempi, di riflessioni, di spazi comuni dove lo spettatore (critico o comune che sia) impara di nuovo ad ascoltare, perché ormai a parlare siamo tutti bravi e spesso lo facciamo a sproposito.

Un amore sopra le righe di Nicolas Bedos

Opera prima dell’attore, regista e sceneggiatore Nicolas Bedos, è il primo di tre film*, usciti tutti nel 2018, in cui il genio è lei e lui è soltanto un ometto dall’ego bisognoso di sostegno e conferme.

Uscito in Italia con un titolo banale, che forse ha allontanato dalla sala lo spettatore potenzialmente interessato e ci ha portato quelli che si aspettavano una “classica” storia d’amore, Mr & Mme Adelman (titolo originale) è un racconto travolgente, arguto, romantico e doloroso di come l’amore trasforma le persone, di come le persone imparano a convivere con i difetti del partner. Una storia che nella sua complessità regala uno sguardo inedito sulle relazioni, su ciò che le tiene in piedi nel tempo, ma anche sull’ambizione, sull’aspirazione, sugli equilibri che due persone che si amano sono disposte a mantenere per andare avanti.

Un amore sopra le righe è commedia, dramma, amore e cattiveria. È probabilmente il film più sottovalutato del 2018, quindi trovate il modo di recuperarlo, perché sono certa di essere una delle sole tre persone che lo hanno visto.

*Gli altri due film che raccontano la stessa storia sono Wife – Vivere nell’ombra, di Björn Runge, e Colette, di Wash Westmoreland.

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino

Chiamami col tuo nome gothamPur essendo stato trai protagonisti della stagione cinematografica dello scorso anno Oltreoceano, Chiamami col tuo nome è uscito in Italia nel 2018, ed io lo piazzo qui, trai film più belli dell’anno, un posto che spetta di diritto al film di Guadagnino (c’era anche Suspiria, che però esce l’1 gennaio 2019, quindi ne riparliamo tra 12 mesi).

La storia d’amore per una pesc… per un uomo più grande, catapulta il giovane e vivace Elio nell’età adulta, nella voracità del desiderio*, nel dolore che spesso la passione travolgente e poibita porta con sé. E la delicatezza di Guadagnino nell’inquadrare questi due ragazzi bellissimi, Timothée Chalamet e Armie Hammer, insieme alla preziosa sceneggiatura (premio Oscar) di James Ivory, ne fanno sicuramente uno dei migliori momenti di cinema dell’anno.

Cerchiamo sempre di proteggerci, di proteggere in nostro cuore dalle emozioni troppo forti, ma se non ci buttiamo non riusciremo mai a “sentire” davvero; lo impara Elio, glielo spiega suo padre, lo capisce lo spettatore. Alla fine, come Elio, siamo travolti, scossi nel profondo, fino a quel punto segreto che si trova in fondo, in mezzo alle viscere.

*(Come si legge nel magnifico libro di Aciman, da cui è tratto il film: Chi ha detto che anima e corpo si incontrano nella ghiandola pineale è un cretino. È il buco del culo, stupido!)

Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson

Il filo nascostoNessuna delle meraviglie che si sono dette sul film di Paul Thomas Anderson è sufficiente. Il filo nascosto è un capolavoro diretto da uno dei più grandi registi viventi e interpretato da uno dei più grandi attori viventi (forse in pensione), Daniel Day-Lewis.

Elegante e delicato, come i tessuti che il protagonista utilizza per creare i suoi abiti, il film è un fulgido esempio di arte cinematografica, che nella sua perfezione sa essere spietatamente bello, non lascia scampo. Una storia d’amore di un uomo per se stesso, prima, e una storia d’amore di una donna per ciò che ama.

Il filo nascosto è una feroce, terrificante rappresentazione dell’egoismo, nella sua forma sublimata. Un monito, come ha tentato di farci capire anche Sofia Coppola ne L’inganno, a fare attenzione a ciò che mangiamo.

Tonya di Craig Gillespie

I, TonyaFilm sportivo, film biografico, film sul sogno americano infranto, film aspramente critico verso i media, racconto di un fatto di cronaca. Tonya sarà ricordato principalmente per la sua straordinaria protagonista, Margot Robbie, che con uno sforzo incredibile riesce a farci dimenticare quanto è bella, prendendoci per le spalle, scrollandoci forte e dicendoci: “Guarda quanto sono brava!”.

Il film di Gillespie non è però soltanto la sua protagonista, è un film dal tono mutevole, che si sposta con agilità dalla commedia nera fino ad assumere i tratti di un heist movie sbilenco, fondandosi su una scrittura serrata e un montaggio perfetto. La vicenda sportiva e personale di Tonya Harding è il cuore del film, ma le sue arterie lasciano circolare il sangue in moltissime direzioni, e quel sorriso strappato dalle lacrime, sotto al trucco pesante da competizione e lo sguardo quasi in macchina di Tonya/Margot, chiama in causa lo spettatore. La amerete? La odierete?

Il film ci spiega proprio questo. Le persone, gli spettatori, l’opinione pubblica vuole qualcuno da amare, vuole qualcuno da odiare, e vuole che sia semplice farlo.

La terra dell’abbastanza dei Fratelli D’Innocenzo

la terra dell'abbastanzaSeconda delle tre opere prime e secondo dei titoli italiani in classifica, La terra dell’abbastanza è la vera e propria sorpresa dell’anno nel panorama cinematografico nostrano, un po’ come lo è stato A Ciambra di Jonas Carpignano nella passata stagione.

Apprezzatissimo anche all’estero, il film dei giovani D’Innocenzo racconta di Mirko e Manolo, che, lentamente, trascinandosi come un pomeriggio estivo, precipitano, convinti invece di essere sul punto di decollare; si accontentano di quell’abbastanza che, di fronte al niente, diventa tantissimo, non importa quale sia il prezzo. E alla fine si rivelano carenti della cattiveria sufficiente a rimanere a galla in quel mondo.

Con uno sguardo affettuoso e senza giudizio, i fratelli D’Innocenzo accarezzano i due protagonisti, accompagnandoli nella loro parabola discendente, tragica.

BlacKkKlansman di Spike Lee

spike leeSolo i grandi registi sono capaci di coniugare una posizione politica forte con una storia di grande intrattenimento e BlacKkKlansman segna il ritorno in grande stile di uno di questi: Spike Lee.

Il regista di Fa la cosa giusta parla di razzismo, prendendo in giro con gusto e intelligenza i razzisti stessi, in particolare quelli degli anni Settanta, sostenitori e membri del Ku Klux Klan, che nel film suonano spaventosamente uguali a quelli di adesso. Li prende in giro, li sbeffeggia, con una scrittura intelligente, tagliente, comica e realistica, ma non perde mai di vista la realtà.

I razzisti, di ogni colore, sono dei cretini da isolare, ma, con una mossa abilissima, Lee ci ricorda che fanno ancora tanta paura, oggi più che mai.

Un affare di famiglia di Hirokazu Kore-eda

Un affare di famiglia Da questo momento in poi siamo dalle parti dei titoli impeccabili, insindacabili direi. Il film che ha conquistato il cuore della giuria del Festival di Cannes 2018 (Palma d’Oro) ha conquistato anche il mio duro e peloso cuore.

Come è ricorrente nelle sue storie, Hirokazu Kore-eda affronta il tema dei legami familiari, lo fa con attenzione, delicatezza, poesia, ma anche tanta consapevolezza. Vita quotidiana di anime sole che si sostengono con l’affetto reciproco. Il film racconta della bellezza dello scegliersi, della grandiosa emozione del trovarsi e della forza necessaria a rimanere insieme, contro ogni difficoltà, contro il destino che spesso presenta un conto molto salato.

Un affare di famiglia, sembra ricordarci Kore-eda, non rimane sempre “di famiglia”, può diventare di Stato, di legge, quella che non vede oltre il suo naso e segue soltanto le regole, dove legalità e giustizia si infrangono violentemente l’una contro l’altra. Imperdibile.

Girl di Lukas Dhont

GirlTerza e ultima opera prima in classifica, colpo di fulmine cannense che per fortuna abbiamo visto anche nelle nostre sale. Girl racconta la storia di una ragazza magnifica, Lara, sedici anni, ballerina di danza classica e un corpo da uomo.

Dhont racconta, forse per la prima volta nella storia del cinema, la transessualità con un occhio “interno”. Non è il mondo intorno a Lara a dover scendere a patti con il suo desiderio di cambiare sesso, né tantomeno lei, determinata più che mai. È la sua fretta, la sua stessa determinazione, la sua esigenza viscerale di scappare da quel corpo che non è suo e che nemmeno riesce a guardare allo specchio, in un periodo della vita, l’adolescenza, che è già difficile per una persona che vive bene con i propri organi genitali. E la delicatezza con cui il regista racconto tutto cattura, intenerisce, fa urlare con i pugni chiusi: “Aiutatela!”. Girl è un messaggio di dolore, di speranza, di umanità, di grande passione e determinazione.

E il protagonista, Victor Polster, anche lui alla sua prima interpretazione sul grande schermo, è da togliere il fiato.

Dogman di Matteo Garrone

Dogman top 10 2018Rappresentante dell’Italia alla selezione per la nomination al Miglior Film Straniero agli Oscar 2019*, Dogman è una specie di ritorno alle origini per il regista de L’Imbalsamatore, che torna in quei luoghi con una storia di solitudine e desiderio di accettazione, una storia crudele, ma che nelle sue mani assume i contorni della fiaba.

Parte dalla vicenda del “canaro”, sbarca su lidi completamente estranei al fatto di cronaca: Garrone trasfigura la realtà e racconta una storia di supremazia e sudditanza, di dolcezza e desiderio appartenenza in un non-luogo di frontiera abbrutita. Il regista elimina tutto ciò che può, dal colore, alla musica, alla collocazione geografica, consegnandoci il ritratto di un uomo che si vuole fare eroe della sua comunità, ma che viene lasciato solo.

Nella bruttezza di ogni elemento del film, dalle case alle persone, spicca la dolcezza di Marcello (Fonte), nonostante tutto, e il suo sorriso accennato, malinconico nel finale del film, ha la potenza distruttiva che riesce ad avere solo il grande cinema. Nero.

*Il film è stato eliminato alla seconda selezione; con buona pace degli Oscar 2019, ce ne faremo una ragione.

Roma di Alfonso Cuaron

RomaNetflix sta uccidendo la sala, Netflix è un modo per far vedere il cinema a tutti, Netflix ha rapito la nonna di Thierry Fremont, Netflix vi avvelena il gatto se andate al cinema a guardare un suo film. Ne abbiamo sentite di tutti i colori, anche per “colpa” di Roma, l’ultimo film di Alfonso Cuaron che ha vinto il Festival di Venezia 2018 e che, uscito in sala per tre giorni (in Italia), è disponibile su Netflix, che lo ha distribuito.

Mettiamo da parte per un attimo tutta la faccenda, pure interessante, della piattaforma streaming e ci concentriamo soltanto sul film. L’opera di Cuaron, il messicano già premio Oscar per Gravity, è il racconto di tre “rotture”, quella della domestica Cleo, “sedotta e abbandonata”; quella della padrona di casa, lasciata dal marito improvvisamente; quella di un Paese, il Messico, che negli anni ’70 è stato teatro di rivolte e violenza. In tutto questo, Cuaron riversa la sua vita, i suo ricordi, la sua infanzia.

Tuttavia, la forza di Roma (il quartiere di Città del Messico in cui è ambientato il film) è quella di toccare ognuno di noi: tutti rinasciamo dall’acqua con Cleo, tra sale, acqua e lacrime.

Cold War di Pawel Pawlikowski

La sua suorina, Ida, aveva incantato tutto il mondo, anche l’Academy Awards, e così tutti ne aspettavano il ritorno al cinema. Con Cold War, Pawel Pawlikowski fa un grande regalo a tutti noi, sappiate accoglierlo, andate a vedere il suo film!

L’amore di Zula e Wiktor, ostacolato dalla Storia, non si lascia appannare dal tempo, così come non si affievolisce la potenza del bianco e nero, la bellezza di lei, l’eleganza di lui, e il sentimento forte che pian piano sono gli stessi spettatori a provare per i protagonisti. Tutto scorre, stratificando i protagonisti, cambiandoli, senza mai intaccare il loro desiderio, il loro amore.

Pawlikowski scrive una poesia e la trasforma in cinema.

I delitti del Barlume: seconda puntata “Hasta pronto Viviani”

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I delitti del Barlume: seconda puntata “Hasta pronto Viviani”

Dopo Il Battesimo di Ampelio, la prima delle nuove storie de I delitti del Barlume, arriva a Capodanno il secondo appuntamento con l’ormai familiare e a volte letale provincia toscana della serie di gialli a tinte comedy, produzione originale Sky realizzata con Palomar, ispirata al mondo dei romanzi di Marco Malvaldi editi da Sellerio Editore. Hasta pronto Viviani, in onda martedì 1° gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (anche in 4K HDR per i clienti Sky Q), sarà ambientato per la prima volta lontano dalle confortevoli strade di Pineta, in un’avventura tra le pampas argentine, dove i vecchini voleranno in soccorso dell’amico di sempre Viviani, che è in estremo pericolo… Il film sarà inoltre disponibile anche su Sky On Demand, in una collezione dedicata dove è già possibile rivedere tutte le altre storie del “BarLume”.

Dopo una vita fermi a Pineta, a settant’anni suonati i vecchini lasciano l’amato BarLume per volare oltreoceano direzione Buenos Aires. Un viaggio inatteso ma necessario, alla ricerca del Viviani. E mentre il “quartetto uretra” parte all’avventura, la sonnacchiosa stagione estiva di Pineta viene interrotta da un’inspiegabile rapina al BarLume. Una serie di misteri portano a pensare che ciò che accade a Pineta potrebbe essere collegato alla sparizione di Viviani in Argentina. Come al solito, toccherà alla Fusco capirci qualcosa…

I delitti del Barlume, il cast

Invariata la formula narrativa, a garanzia del divertimento di sempre: fra sparizioni, partite a carte, risate e quegli elementi da poliziesco sui generis che negli anni scorsi ne hanno decretato il successo, torna Pineta e con questa i suoi misteri e i suoi amati toscanacci, dal Viviani ancora una volta interpretato da Filippo Timi al Commissario Fusco di Lucia Mascino. Tornano anche tutti i “bimbi”, gli irresistibili vecchini detective del “quartetto uretra”, interpretati da Alessandro Benvenuti, Atos Davini, Marcello Marziali e Massimo Paganelli. Torna ovviamente anche la Tizi interpretata da Enrica Guidi così come, dopo il loro esordio nel cast delle ultime due storie, ritornano Stefano Fresi e Corrado Guzzanti, nei panni rispettivamente del buffo Beppe Battaglia e di Paolo Pasquali, logorroico e truffaldino assicuratore di origini venete. La regia è di Roan Johnson.

Anche nei due nuovi film tv, I DELITTI DEL BARLUME continua il suo originale percorso nel solco della grande commedia all’italiana. Tra crimini e toni comici, seguendo la struttura del romanzo giallo, la serie coinvolge per la sua irresistibile combinazione di suspense e humour, attingendo a piene mani dalla quella apprezzata tradizione regionale toscana – che vanta alfieri come Benigni, Virzì, Nuti, Pieraccioni e Veronesi – che ha contribuito in maniera determinante al successo nazionale e internazionale della commedia italiana negli ultimi vent’anni.

Kevin Feige promette “diversità e nuove storie” nel futuro del MCU

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Black Panther e Captain Marvel sono soltanto i primi due esempi di una ricerca di diversità di genere e nuove storie che il MCU sta mettendo in atto, come spiegato nel recente podcast di Variety da Kevin Feige.

Il presidente dei Marvel Studios ha fatto il bilancio dell’anno appena trascorso, tra successi annunciati (Avengers: Infinity War) e inaspettati (il cinecomic di Ryan Coogler sull’eroe di Wakanda), guardando al futuro con ottimismo:

Black Panther è stato solo l’inizio. Ha funzionato nel modo in cui ci ha spinti a dirigerci nella direzione in cui saremmo andati comunque. Poi guardi quel film, ed è incredibile, segnale che i Marvel Studios sono cresciuti […] Porteremo sempre più donne nei prossimi anni e cercheremo di promuovere la diversità di genere, sia per quanto riguarda i personaggi che per le persone che lavorano a questi film. Sono convinto che se hai diverse voci, allora otterrai storie migliori e sorprendenti.

Kevin Feige: “Ecco quando inizieremo a lavorare sugli X-Men”

In un’altra intervista con Cinemablend Feige aveva parlato dei piani futuri dei Marvel Studios e del modo in cui verranno gestiti i film e il loro sequel, anticipando che nei prossimi anni vedremo sempre più titoli ogni stagione:

La ragione per cui abbiamo deciso di far uscire tre film all’anno è che così possiamo realizzare i sequel che i fan vogliono, e perché amiamo raccontare quelle storie sia con personaggi conosciuti, sia con personaggi di cui nessuno ha mai sentito parlare […] È lo stesso modo in cui è stata costruita la Fase Uno, poi la Fase Due e la Fase Tre è stata costruita, e ogni anno ci saranno ancora più film“.

Feige sembra già proiettato verso il futuro, come dichiarato durante la promozione di Avengers: Infinity War:

Guardiamo sempre in avanti. Proprio quando le persone pensano di poter inchiodarci, andiamo da qualche altra parte e questo accadrà di nuovo dopo Infinity War nella costruzione del prossimo film di Avengers. E abbiamo già pianificato i nostri progetti fino al 2025.

Queste le date previste per i sei progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):

  • 31 Luglio 2020
  • 7 Maggio 2021
  • 30 Luglio 2021
  • 5 Novembre 2021
  • 18 Febbraio 2022
  • 6 Maggio 2022
  • 28 Luglio 2022

Marvel Studios: Kevin Feige ha già piani fino al 2025

Fonte: Variety

Zack Snyder: “Ben Affleck è il mio Batman perfetto”

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Mentre il destino di Ben Affleck nel DC Universe è appeso ad un filo e in molti già scommettono sul suo addio al personaggio di Batman, c’è chi dall’altra parte non perde occasione di lodare l’attore e la sua interpretazione del crociato di Gotham. Parliamo ovviamente di Zack Snyder, che anni fa lo scelse per vestire i panni dell’eroe nella nuova versione di Batman V Superman: Dawn of Justice.

Il regista ha infatti condiviso uno scatto inedito del set con la didascalia che recita “Ben è il mio Batman perfetto“. Siete d’accordo con Snyder?

Zack Snyder rivela il suo cameo in Justice League

Vi ricordiamo che l’ultima fatica di Zack SnyderJustice League, è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder WomanEzra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di AquamanRay Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Con l’allontanamento di Zack Snyder, il franchise ha perso l’identità Warner DC che si stava costruendo, una identità non molto gradita dalla maggioranza dei fan ma che manteneva comunque una coerenza nella rappresentazione cinematografica dei personaggi. Adesso gli eroi DC al cinema hanno preso strade complicate e non sappiamo se mai si riuscirà a vederli di nuovo insieme sul grande schermo, magari con un esito migliore.

Zack Snyder rivela perché ha scelto Ezra Miller come nuovo Flash

Shazam!: l’eroe e il Dottor Sivana nelle nuove foto ufficiali

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Shazam!: l’eroe e il Dottor Sivana nelle nuove foto ufficiali

Arrivano da Empire Magazine le nuove immagini ufficiali di Shazam!, il cinecomic DC che vedrà protagonista Zachary Levi nei panni del supereroe. Insieme a lui anche Mark Strong, che presta il volto al Dottor Sivana.

Potete dargli un’occhiata qui sotto.

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Shazam! è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

Star Wars: Episodio IX, nuovi dettagli sulle scene con Carrie Fisher

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L’annuncio ufficiale della produzione di Star Wars: Episodio IX ha rivelato al pubblico che la Disney e la Lucasfilm hanno deciso di integrare il personaggio della principessa Leia con del materiale d’archivio mai visto, realizzato durante le riprese di Star Wars: Il Risveglio della Forza da J.J. Abrams, il quale a sua volta torna a dirigere un film del franchise.

Sull’argomento è tornato a parlare il fratello dell’attrice, Todd Fisher, in un’intervista con Good Morning America:

Ci sono tanti minuti di filmati inediti, e non intendo solo scene tagliate, ma mataeriale inutilizzato e nuovi contenuti che potrebbero essere intrecciati nella trama. Darà ai fan qualcosa di fantastico e sembrerà che il tempo non sia passato”.

Star Wars: Episodio IX – Film: news, trama, anticipazioni

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

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Sebbene Star Wars: Gli Ultimi Jedi sia stato accolto in maniera contrastante, le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della Forza, la notizia che J.J. Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è stata accolta con molto favore.

Stando a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a partire dal prestigio dell’incarico.

Star Wars: Episodio IX, Matt Smith sarà un giovane Palpatine?

Fonte: ABC News

Captain Marvel: Carol Danvers in azione nel footage inedito

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Captain Marvel: Carol Danvers in azione nel footage inedito

Filmati inediti e interviste esclusive al cast e ai realizzatori di Captain Marvel sono stati mostrati ad un pubblico selezionato per preparare l’uscita nelle sale dell’atteso cinecomic con protagonista Brie Larson.

Parte del footage, contenente scene mai viste prima, è stato ripreso da un utente di Twitter e pubblicato online nelle ultime ore. Potete dargli uno sguardo qui sotto.

https://twitter.com/RachoftheGalaxy/status/1078742033257373697?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1078742033257373697&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fmarvel%2F2018%2F12%2F29%2Fcaptain-marvel-first-look-new-footage-movie-theaters%2F

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Fonte: Twitter

Aquaman: nel film è presente un easter egg di Wonder Woman

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Aquaman: nel film è presente un easter egg di Wonder Woman

Attenzione: l’articolo contiene spoiler su Aquaman

A quanto pare l’easter egg relativo a Man of Steel non è l’unico riferimento al DC Extended Universe presente in Aquaman, il cinecomic con Jason Momoa che arriverà nelle nostre sale tra pochi giorni. Un utente del forum Reddit ha infatti individuato un altro “cameo” di un personaggio durante la scena post-credits in cui vediamo Black Manta insieme al Dr. Stephen Shin.

In secondo piano noterete un ritaglio di giornale il cui titolo recita “Wonder Woman nega le voci sulla frequentazione di Aquaman“. Semplice scherzo o realtà? Che ne pensate?

Aquaman: il trailer italiano con Jason Momoa

L’inizio della corsa di Aquaman non poteva essere  più positiva: grazie ai 93.6 milioni di dollari incassati nel weekend d’apertura al box office cinese, il film di James Wan diventa il miglior debutto della storia per quanto riguarda il mercato asiatico e il migliore di sempre per quanto riguarda i cinecomic DC.

Superato di gran lunga Ready Player One (che lo scorso anno ne aveva registrati 61.6), Aquaman è anche il quinto miglior opening per un film di supereroi e il quarto per un titolo americano quest’anno.

Per intenderci, Wonder Woman aveva toccato quota 90.4, Man of Steel 63.4, Batman v Superman: Dawn of Justice 95.7 e Justice League 106 nella prima settimana di programmazione.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

Fonte: Reddit

Batgirl: proseguono i lavori sullo standalone

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Batgirl: proseguono i lavori sullo standalone

Non avevamo aggiornamenti sullo standalone di Batgirl da mesi, tuttavia sembra che i lavori in casa Warner Bros. stiano proseguendo e che la sceneggiatrice Christina Hodson si stia dedicando alla stesura dello script. A dichiararlo è lei stessa in un’intervista con Comic Book Movie.

Non è qualcosa di cui posso parlare. Ma sì, mi piace scrivere questa storia, è una gioia totale e amo il personaggio. Ogni giorno trovo nuove cose da apprezzare che mi entusiasmano di Batgirl”.

Vi ricordiamo che dopo l’addio di Joss Whedon, la Warner Bros ha ripreso in mano il progetto di Batgirl, affidando la sceneggiatura a Christina Hodson, che ha già convinto lo studio delle sue doti firmando il primo script per Birds of Prey e per Bumblebee.

Batgirl: la sceneggiatrice di Bumblebee per il film

THR riporta che la Hodson è stata incaricata di redigere il nuovo script, che sicuramente sarà differente dalla prima versione firmata Whedon. Sembra chiaro che, dopo il successo di Wonder Woman, la DC Films e la Warner Bros stiano puntando su un franchise al femminile.

Per quanto riguarda la regia del film, già quando venne annunciato l’addio di Whedon, si parlò della volontà di assumere una regista. Ma chi sono le candidate? In prima linea ci sono Ava Dunernay e Michelle McLaren, ma potrebbero essere considerate persino Katheryn Bigelow Susanne Bier. Fuori quota ma sempre papabili, ci sono Reed Morano e Ana Lily Amirpour.

Insomma, i giochi sono aperti e una nuova regista presto verrà annunciata per il progetto. Questa nuova notizia però non fa certo del bene alla Warner Bros che ancora una volta conferma di non avere progettualità nella programmazione dei suoi progetti.

Batgirl: dalla serie The 100 arriva una candidata al ruolo

Fonte: CBM

Stan Lee: il tributo dei Marvel Studios per il suo compleanno

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Ieri sarebbe stato il compleanno di Stan Lee, e per celebrare la nascita dello storico fumettista i Marvel Studios hanno condiviso un suo bellissimo ritratto su Twitter.

Potete dargli uno sguardo qui sotto. stan lee

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni. Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

Aquaman: intervista a James Wan, Amber Heard, Patrick Wilson…

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Aquaman: intervista a James Wan, Amber Heard, Patrick Wilson…

In occasione della premiere a Londra di Aquaman abbiamo avuto il piacere di intervistare James Wan, Amber Heard, Patrick WilsonDolph Lundgren, protagonisti del film.

Ecco cosa ci hanno raccontato in merito al nuovo film del DC Universe al cinema:

Da Warner Bros. Pictures e dal regista James Wan arriva al cinema Aquaman, la storia delle origini di Arthur Curry, metà umano e metà atlantideo, e dell’avventura più grande della sua vita che lo costringerà non solo ad affrontare chi sia veramente, ma anche a scoprire se sia degno di essere ciò per cui è nato…un re. L’avventura ad alto tasso di azione è ambientata nel vasto e mozzafiato mondo sottomarino dei sette mari e vede protagonista Jason Momoa nel ruolo che dà il titolo al film.

Nel film è protagonista anche Amber Heard nel ruolo di Mera, fiera guerriera e alleata di Aquaman nel corso dell’avventura; il candidato all’Oscar Willem Dafoe (“The Florida Project”) in quello di Vulko, consigliere al trono di Atlantide; Patrick Wilson nel ruolo di Orm, attuale Re di Atlantide; Dolph Lundgren in quello di Nereus, Re della tribù Atlantidiana ribelle Xebel; Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo di Black Manta in cerca di vendetta; e la premio Oscar Nicole Kidman (“The Hours”) nel ruolo della madre di Arthur, Atlanna. Nel film compare anche Ludi Lin nel ruolo del Capitano Murk, soldato Atlantideo e Temuera Morrison nel ruolo del padre di Arthur, Tom Curry.

Aquaman, il film

Wan ha diretto da una sceneggiatura di David Leslie, Johnson-McGoldrick e Will Beall, un soggetto di Geoff Johns & James Wan e Will Beall, basato sui personaggi creati da Paul Norris e Mort Weisinger per la DC. Il film è prodotto da Peter Safran e Rob Cowan, con Deborah Snyder, Zack Snyder, Jon Berg, Geoff Johns e Walter Hamada come produttori esecutivi.

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Il team dietro la macchina da presa di Wan include suoi collaboratori frequenti, come il direttore della fotografia candidato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), il montatore di cinque dei suoi film Kirk Morri, lo scenografo Bill Brzeski e il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain.  A loro si sono uniti la costumista Kym Barrett e il compositore Rupert Gregson-Williams.

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione di Peter Safran, un film di James Wan, Aquaman. Il film sarà presentato in 2D, 3D, 4D, Dolby Cinema e ScreenX nei migliori cinema e IMAX, e sarà distribuito nel mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film arriverà nelle sale italiane dal 1° gennaio 2019.

 

 

 

Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Uno dei passatemi preferiti dei fan di Star Wars è formulare teorie su tutto ciò che è legato alla saga creata da George Lucas, riflettendo su ogni scena, dettaglio o battuta dell’universo cinematografico, seriale e letterario.

Di seguito però trovate le più assurde e mai realizzate sulla nuova trilogia:

Laura Dern avrebbe interpretato la madre di Rey

Ogni volta che un attore viene scelto per entrare nel cast di Star Wars iniziano a piovere supposizioni e rumor sulla natura del ruolo misterioso: non è sfuggita a questo divertente gioco nemmeno Laura Dern, scritturata per Gli Ultimi Jedi, che secondo voci insistenti avrebbe vestito i panni della madre di Rey.

In realtà l’attrice è apparsa come volto del Vice Ammiraglio Holdo, una figura autoritaria ed eroica che si sacrifica sul finale del film per la Ribellione ed è un fido alleato della Principessa Leia.

La love story tra Poe e Finn

Questa è davvero divertente ma fondata sui fatti mostrati in Il Risveglio della Forza: lì la chimica tra Poe Dameron e Finn era evidente, tanto da lasciar supporre ai fan che il capitolo successivo, Gli Ultimi Jedi, avrebbe sviluppato il rapporto tra i due come un vera love bromance!

Kylo Ren e Rey innamorati in Gli Ultimi Jedi

Un rumor insistente sulla trama di Gli Ultimi Jedi ipotizzava che il film avrebbe portato avanti un’improbabile quanto sorprendente love story tra Rey e Kylo Ren, presentati in Il Risveglio della Forza come le due facce della stessa medaglia.

Nel film del 2017 di Rian Johnson però, Rey si allea brevemente con la sua nemesi per combattere Snoke, ma i percorsi dei personaggi sembrano ancora inconciliabili. Inoltre ridurre il viaggio dell’eroina ad una storia d’amore sarebbe riduttivo oltre che passatista.

BB-8 contro BB-8

Questo rumor nasce dallo studio del merchandise ufficiale del droide di Snoke, BB-9E, una sorta di controparte malvagia del tenero BB-8. Da lì vennero formulate delle teorie sul fatto che il droide avrebbe combattuto contro BB-9E durante Gli Ultimi Jedi, mai realizzata sul grande schermo.

Le reali dimensioni di Snoke

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Quando abbiamo visto il Leader Supremo Snoke sotto forma di ologramma in Il Risveglio della Forza, lo studio delle dimensioni del personaggio hanno lasciato supporre che fossero quelle reali e che il villain fosse effettivamente enorme come la sua controparte digitale.

Alcune voci che seguirono furono presto smentite grazie alla scena di Gli Ultimi Jedi in cui Snoke si confronta con Kylo Ren e Rey .

Domnhall Gleeson avrebbe interpretato il figlio di Luke Skywalker

Basandosi su un dettaglio esclusivamente fisico (la sua barba) sfoggiato da Domnhall Gleeson al Comic-Con, molto simile a quella di Ewan McGregor nel franchise di Star Wars, i fan teorizzarono che l’attore avrebbe interpretato il figlio o il nipote di Obi-Wan Kenobi.

Tuttavia la voce più interessante diceva che avrebbe vestito i panni del figlio di Luke Skywalker! Come saprete nulla di tutto ciò si è realizzato, e Gleeson ha prestato il volto al meno simpatico generale Hux.

Snoke è il primo Jedi

Sceneggiatori e produttori della nuova trilogia hanno più volte chiarito che Kylo Ren e Snoke non hanno alcuna associazione con i Sith, dunque la voce che insisteva sul fatto che Snoke fosse in realtà il primo dei Jedi in assoluto risultò completamente infondata.

Rey è la figlia di Obi-Wan (o la nipote)

Obi-Wan Kenobi star wars

Per lungo tempo si è sparsa la voce che Rey avesse una sorta di relazione con Obi-Wan Kenobi, sostenuta dal fatto che una combinazione vocale di Alec Guinness e Ewan McGregor si sente nella visione che Rey ha nel seminterrato di Maz Kanata.

Sappiamo che i suoi genitori non erano “nessuno di importante” e che l’hanno abbandonata da piccola, tuttavia alcuni fan continuano a pensare che Kylo Ren abbia mentito e che la loro identità sarà rivelata in Episodio IX.

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Fonte: ScreenRant

MCU: 10 storyline che hanno danneggiato l’universo condiviso

MCU: 10 storyline che hanno danneggiato l’universo condiviso

Non tutto ciò che abbiamo visto nel MCU funziona alla perfezione, e non tutti gli incastri sono riusciti a questa macchina ben oliata che da dieci anni consegna al suo pubblico ottimi prodotti di intrattenimento e cinecomic appassionanti.

Ecco di seguito 10 storyline che hanno sicuramente danneggiato l’universo condiviso:

Il “falso” Mandarino

Iron Man 3 verrà ricordato dai fan come il film dei Marvel Studios con il peggior colpo di scena possibile: il villain annunciato e atteso per tutta la durata del cinecomic, il Mandarino, si rivela essere in realtà un attore pagato per interpretare il terrorista da un’organizzazione criminale.

Se non fosse stato per la campagna marketing e la storia originale dei fumetti, in cui il personaggio viene rappresentato come uno dei migliori e più iconici villain del corso di Iron Man, forse nessuno avrebbe reagito negativamente alla sua comparsa.

D’altronde il compito di Mandarino era fare luce su alcuni interessanti temi del mondo reale e sul terrorismo politico, dove i leader più temuti sono solo burattini controllati da un potere più grande, tuttavia non è ciò che il film ha trasmesso con la sua svolta quasi comica.

War Machine sopravvive in Civil War

La battaglia dell’aeroporto vista nell’atto finale di Captain America: Civil War è di certo una delle sequenze più spettacolari viste nel MCU. Verso la fine però, War Machine insegue Falcon in volo ma viene abbattuto e precipita a terra: Tony Stark corre ad aiutarlo, ma sembra che l’amico sia morto. E invece no…

Questo snodo narrativo che avrebbe portato Tony a vivere il lutto del collega di tante sventure è stato presto spento quando l’epilogo del film ha rivelato che Rhodey è in realtà sopravvissuto alla caduta e non è nemmeno gravemente ferito. Incidente inutile allora? Che senso ha avuto ai fini della trama?

Il controllo dello S.H.I.E.L.D. da parte dell’HYDRA

Un colpo di scena ha sconvolto i fan del MCU: lo S.H.I.E.L.D. è sempre stato controllato dalle menti dell’HYDRA, organizzazione terroristica capace di deviare alcune personalità come quella di Bucky Barnes.

Soltanto più tardi si è compreso quanto questa storyline servisse – più che altro – per adattarsi allo stile da thriller politico anni ’70 di Captain America: The Winter Soldier, e non per un discorso generale di universo condiviso.

La famiglia di Occhio di Falco

I fan hanno contestato diversi elementi di Avengers: Age of Ultron, dal valore del villain alla trama, ma ciò che sembra averli infastiditi di più è il fatto che Occhio di Falco nascondesse da sempre una famiglia con moglie e figli.

Ciò non si adattava alla personalità dell’eroe introdotta nel MCU, né alla storia in sé del film, dove c’è davvero di tutto e forse anche troppo. I Marvel Studios hanno perso di vista l’obiettivo creando storyline parallele senza alcun peso emotivo (vedi l’amore tra Bruce Banner e Natasha Romanoff)?

La relazione di Thor con Jane Foster

Ma un film ha davvero bisogno di una love story? Senza questa sopravviverebbe? Probabilmente si, ma non importa quanto superficiale o irrilevante possa essere, perché ogni spettatore la richiede soprattutto nei grandi blockbuster d’intrattenimento.

Nel caso del franchise di Thor, la sotto-trama romantica tra il Dio del Tuono e Jane Foster risulta davvero insopportabilmente, senza mordente e poco interessante.

Natalie Portman è un’attrice formidabile, questo lo sappiamo, ma si è sprecato tutto il suo talento schiacciandola in un ruolo monodimensionale, più da damigella in pericolo che in eroina senza poteri qual è.

L’origin story di Doctor Strange

Possiamo dire, dopo averne viste a decine, che le storie di origini nei cinecomic sono praticamente tutte uguali. In film come Iron Man, Thor e Captain America c’era però il bisogno di introdurre personaggi a cui il pubblico non era abituato o che non conosceva affatto, dunque l’origin story sembrava una scelta obbligata, ma superata la Fase 1, che bisogno c’era di ripetere la stessa formula?

Vedi il caso di Doctor Strange, arrivato nella Fase Tre, un passo indietro in materia di “originalità” per i Marvel Studios.

Le visioni di Black Panther

Molti spettatori hanno scherzato sul fatto che la trama di Black Panther fosse molto simile a quella del Re Leone, dall’ambientazione africana al viaggio dell’eroe che inizia quando suo padre muore, finendo con la lotta per il trono contro un membro della famiglia malvagio.

Tuttavia la cosa che stride i più nel film, al di là delle similitudini, sono le sequenze in cui T’Challa ha queste visioni oniriche del padre nella savana, praticamente identiche alle visioni di Simba nel classico Disney, arrivando all’iconico albero di Rafiki. Possiamo ancora chiamarlo cinecomic, o forse è meglio remake?

L’amore tra Visione e Scarlet Witch

Wanda Maximoff e Visione sarebbero personaggi interessanti, per la loro storia dei fumetti e i poteri, tuttavia il MCU sembra averli ridotti in eroi senza personalità destinati a chiudersi all’interno di una storia d’amore senza picchi e vibrazioni.

Anche Avengers: Infinity War, nonostante la calca di eroi e storyline, ha dedicato un’intera sottotrama di circa quindici minuti a questi due amanti in fuga…non era meglio sorvolare e passare ad altro?

Il rapporto tra Steve Rogers e Sharon Carter

Vedere Steve Rogers flirtare e baciare Sharon Carter è stato alquanto strano, conoscendo il passato del personaggio e l’amore per Peggy Carter. Innamorarsi di una donna che ha lo stesso DNA non rende questa storyline meno agghiacciante, o meglio, più legittima di quanto non lo sia.

Inoltre questa sottotrama è stata inserita in un film, Captain America: Civil War, la cui storia era già complicata di suo. Non c’era tempo né bisogno di questa deviazione romantica…

Il Barone Zemo in Civil War

Helmut Zemo è un grande cattivo nei fumetti, ma è stato completamente sprecato nel MCU introducendolo in Civil War con il volto di Daniel Bruhl. Purtroppo l’epica battaglia tra i Vendicatori e la frattura intestina del team non gli ha dato abbastanza spazio per brillare.

Quel che è peggio è che Brühl è un attore eccezionale e nel breve periodo in cui si è dedicato al suo personaggio in Civil War è stato un villain più sottile e più sfumato di quanto potessimo aspettarci.

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Fonte: ScreenRant

Glass: i protagonisti in due nuovi poster internazionali

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Sale l’attesa per l’uscita di Glass, ultimo lavoro firmato da M. Night Shyamalan che chiude la trilogia formata da Unbreakable e Split. Il film del regista di Philadelphia vedrà tornare Bruce Willis, Samuel L. Jackson James McAvoy nei panni dei personaggi che hanno già interpretato per Night, rispettivamente, David Dunn, Elijah Price/L’Uomo di Vetro e Crumb/La Bestia/L’Orda.

Di seguito potete dare uno sguardo a due nuovi poster internazionali.

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Avengers: Endgame, i costumi di Ronin, Ant-Man e Thanos nelle promo art – leak

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Sono comparse online alcune promo art leak di Avengers: Endgame che rivelano l’aspetto degli eroi sopravvissuti alla Decimazione di Infinity War, i loro costumi e le loro armi, oltre al villain Thanos che sembrerebbe sfoggiare nel film una spada nuova di zecca.

Presenti anche Ronin, la versione di Occhio di Falco che tornerà più agguerrita che mai dopo un misterioso “lutto”, Bruce Banner trasformato in Hulk, Vedova Nera e Captain Marvel, l’ultima arrivata nel MCU.

Potete dargli uno sguardo qui sotto.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: CBM

Kevin Feige: “Ecco quando inizieremo a lavorare sugli X-Men”

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Il multimilionario accordo tra Disney e Fox, che se andrà come previsto vedrà la conseguente cessione dei diritti cinematografici di X-MenDeadpool e Fantastici Quattro, apre al MCU una serie di scenari interessanti dal punto di vista della direzione creativa che i Marvel Studios intraprenderanno in futuro. Sull’argomento è tornato Kevin Feige, parlandone in un podcast di Variety, spiegando che nei prossimi mesi i Marvel Studios saranno già al lavoro per introdurre i Mutanti nell’universo condiviso:

Potremmo iniziare i nostri progetti già nei primi sei mesi del prossimo anno. L’idea di questo ritorno a casa dei personaggi è grandiosa, ed è bello quando un’azienda che li ha creati può avere accesso a tutti quei personaggi. Sarebbe insolito non farlo“.

Kevin Feige promette più diversità di genere e personaggi LGBTQ nel MCU

In un’intervista con Cinemablend Feige aveva parlato dei piani futuri dei Marvel Studios e del modo in cui verranno gestiti i film e il loro sequel, anticipando che nei prossimi anni vedremo sempre più titoli ogni stagione:

La ragione per cui abbiamo deciso di far uscire tre film all’anno è che così possiamo realizzare i sequel che i fan vogliono, e perché amiamo raccontare quelle storie sia con personaggi conosciuti, sia con personaggi di cui nessuno ha mai sentito parlare […] È lo stesso modo in cui è stata costruita la Fase Uno, poi la Fase Due e la Fase Tre è stata costruita, e ogni anno ci saranno ancora più film“.

Feige sembra già proiettato verso il futuro, come dichiarato durante la promozione di Avengers: Infinity War:

Guardiamo sempre in avanti. Proprio quando le persone pensano di poter inchiodarci, andiamo da qualche altra parte e questo accadrà di nuovo dopo Infinity War nella costruzione del prossimo film di Avengers. E abbiamo già pianificato i nostri progetti fino al 2025.

Queste le date previste per i sei progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):

  • 31 Luglio 2020
  • 7 Maggio 2021
  • 30 Luglio 2021
  • 5 Novembre 2021
  • 18 Febbraio 2022
  • 6 Maggio 2022
  • 28 Luglio 2022

Marvel Studios: Kevin Feige ha già piani fino al 2025

Fonte: Variety

Elle Fanning protagonista nel trailer di Teen Spirit

Elle Fanning protagonista nel trailer di Teen Spirit

È arrivato online il primo trailer ufficiale di Teen Spirit, film scritto e diretto da Max Minghella (qui al suo esordio come regista) e interpretato da Elle Fanning. Nel cast anche Rebecca Hall e Zlatko Buric.

Il brano originale della colonna sonora, “Wildflowers”, è stato composto da Jack Antonoff e Carly Rae Jepsen.

 

Elle Fanning: da Maleficent a l’Inganno, la carriera della giovane attrice

La sinossi:

Violet è una timida adolescente che vive in una piccola città europea e sogna la celebrità diventando una cantante pop per fuggire da una situazione familiare complicata. Con l’aiuto di un improbabile mentore, Violet partecipa ad una competizione canora internazionale che metterà alla prova il suo carisma, l’unicità, il coraggio e il talento.

Fonte: Bleecker Street

Captain Marvel: confermato il ruolo di Jude Law

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Captain Marvel: confermato il ruolo di Jude Law

Dopo mesi di speculazioni e rumor, l’identità segreta del personaggio interpretato da Jude Law in Captain Marvel è stata finalmente confermata: l’attore non vestirà i panni di Yon-Rogg, come ipotizzato nelle scorse settimane grazie ai dettagli delle nuove Funko Pop relative al film, ma proprio Mar-Vell, il comandante della squadra Kree e mentore di Carol Danvers.

La conferma arriva dal database di Disney Film, dunque possiamo supporre che si tratti di una notizia ufficiale. Tuttavia ciò non esclude che i Marvel Studios abbiano adattato pedissequamente la figura di Mar-Vell dei fumetti per il grande schermo e che Law non sia il risultato di qualche cambiamento rispetto alla controparte originale.

Nel primo canone dei Marvel comics, questo è il primo personaggio ad assumere l’identità di Captain Marvel, passando poi il testimone a Carol dopo averle trasmesso i suoi valori e insegnamenti. In che modo questa relazione verrà esplorata nel film è ancora un mistero, ma non ci resta che attendere l’uscita in sala.

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Fonte: Disney

Carrie Fisher: il toccante tributo della figlia a due anni dalla scomparsa

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Sono passati ormai due anni dalla scomparsa di Carrie Fisher, l’attrice che ha consegnato al mondo la Principessa Leia di Star Wars. A 24 mesi dalla terribile notizia, la figlia di Carrie, Billie Lourd, che rivedremo nei panni di Connix in Star Wars: Episodio IX, ha condiviso un toccante tributo alla memoria della madre.

Su instagram l’attrice ha scritto:

“Sono passati due anni dalla morte di mia madre e ancora non so quale sia la “cosa giusta” da fare in un anniversario di morte (sono sicuro che molti di voi si sentono allo stesso modo riguardo ai propri cari). Così ho deciso di fare qualcosa di un po’ difficile per me, qualcosa che entrambe amavamo fare insieme – cantare. Questo è il piano che suo padre le ha regalato e questa era una delle sue canzoni preferite. E come dice la canzone, dobbiamo “continuare ad andare avanti”. Ho scoperto che ciò che mi spinge a muovermi è fare cose che mi rendono felice, lavorare duramente sulle cose che mi appassionano e circondarmi di persone che amo far sorridere. Spero che questo incoraggi qualcuno che si sente un po’ giù, o si sente perso, a “continuare a muoversi”. Come disse una volta la mia Momby, “prendi il tuo cuore spezzato e trasformalo in arte” – qualunque cosa quell’arte possa essere per te. ❤️”

In qualche modo, che al momento non conosciamo ancora, Carrie Fisher tornerà in Star Wars: Episodio IX, diretto da J.J. Abrams e previsto per la prossima stagione natalizia.

Captain Marvel è pronta alla battaglia nelle nuove foto in HD

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Captain Marvel è pronta alla battaglia nelle nuove foto in HD

Sono state diffuse 20 nuove immagini da Captain Marvel, il film diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, con Brie Larson nei panni di Carol Danvers. Nelle foto in HD possiamo vedere non solo l’eroina, ma abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo al suo gatto Goose, al Ronan l’Accusatore di Lee Pace, e al personaggio interpretato da Jude Law.

Ecco di seguito le immagini dal prossimo film Marvel in uscita l’8 marzo 2019:

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

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Harry Potter: 10 curiosità sulle bacchette magiche

Harry Potter: 10 curiosità sulle bacchette magiche

12 pollici (35 cm), fatta di legno di agrifoglio, contiene una piuma di una fenice, Fanny, per l’esattezza, che appartiene a Silente. Sono queste le caratteristiche della bacchetta magica di Harry Potter, il mago più famoso della storia della magia.

Ma cosa nascondono le bacchette? Quali proprietà, quali caratteristiche? Quanto conta la qualità del legno e la natura del nucleo magico? Ecco di seguito 10 curiosità sulle bacchette magiche del mondo di Harry Potter.

La bacchetta sceglie il mago

In Harry Potter e i Doni della Morte, secondo Garrick Ollivander, il più grande fabbricante di bacchette del mondo, è la bacchetta che fa la raccolta.

“La bacchetta sceglie il mago – spiega Ollivander – Questo è sempre stato chiaro per quelli di noi che hanno studiato le tradizione delle bacchette… Se sei un mago in qualche modo sarai in grado di incanalare la tua magia attraverso quasi tutti gli strumenti. I risultati migliori, tuttavia, devono sempre arrivare dove c’è la più forte affinità tra mago e bacchetta: queste connessioni sono complesse, un’attrazione iniziale, e quindi una ricerca reciproca di esperienza, la bacchetta impara dal mago, il mago dalla bacchetta”.

La bacchetta incanala le abilità del mago o della strega

Nell’universo di Harry Potter, una bacchetta è uno strumento magico quasi senziente, attraverso il quale una strega o un mago canalizza i suoi poteri magici. Anche se la magia può essere fatta senza una bacchetta, questo richiede molta concentrazione e un più alto livello di abilità e potenza (come ricorderemo dalla difficoltà di lanciare incantesmi non verbali).

Come un atleta che può avere il tipo di corpo giusto per uno sport particolare, maghi e streghe possono avere un particolare “talento” per un certo tipo di magia. Silente, ad esempio, ammette di non avere talento con la Divinazione, mentre Harry eccelle in Difesa contro le arti oscure.

La flessibilità è importante

Molti fan hanno sempre pensato che tutte le bacchette fossero rigide e diritte, ma a quanto pare, la flessibilità di una bacchetta fa una grande differenza! Secondo Ollivander, la flessibilità di una bacchetta “denota il grado di adattabilità e disponibilità al cambiamento posseduto dalla coppia bacchetta/proprietario”.

Cosa significa esattamente? Una bacchetta flessibile si adatta agli incantesimi più rapidamente di una rigida, ma è anche più rapida a cambiare fedeltà se il proprietario viene sconfitto. Ad esempio, ricordiamo da Il Calice di Fuoco, che la bacchetta di Viktor Krum è molto rigida, mentre quella di Fleur Delacour è flessibile.

La questione delle Bacchette Gemelle

Anche se non esistono due bacchette uguali, esistono le “bacchette gemelle” e si definiscono tali due bacchette condividono un nucleo della stessa fonte. Le bacchette di Harry e Voldemort, per esempio, avevano ciascuna un nucleo di piume di fenice preso dalla coda della fenice di compagnia di Albus Silente, Fanny. Di conseguenza, queste due bacchette non potevano essere usate con successo in uno scontro.

Quando Voldemort ha duellato contro Harry, gli incantesimi di entrambe le bacchette si sono bloccati a mezz’aria e la bacchetta “perdente” è stata costretta a rigurgitare gli echi dei precedenti incantesimi che ha eseguito (il fenomeno si chiama Priori Incantatem). Tuttavia, quando i nuclei di bacchette gemelle vengono utilizzati in tandem contro un nemico comune, il loro potere “aumenta di dieci volte”.

La misura conta

Le bacchette sono disponibili in una diversa gamma di lunghezze, con la bacchetta più lunga mai fabbricata lunga 18 pollici (circa 45 cm) e appartenente alla famiglia Malfoy. Sebbene la statura fisica e d’animo sia spesso associata alla lunghezza della propria bacchetta, Olivander ci mette in guardia da questa facile associazione.

“Molti creatori di bacchette semplicemente abbinano la lunghezza della bacchetta alla dimensione della strega o mago che la userà, ma questa è una misurazione approssimativa e non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Nella mia esperienza, le bacchette più lunghe potrebbero adattarsi a maghi più alti, ma tendono anche ad essere attratte da personalità più grandi e da uno stile di magia più ampio e drammatico: le bacchette più ordinarie preferiscono incantesimi più eleganti e raffinati.”

Le bacchette hanno alleanze

Tradizionalmente, i giovani maghi e streghe, che si preparano a cominciare la loro istruzione magica, comprano una bacchetta “vergini”. In Inghilterra, a 11 anni i maghi e le streghe vanno da Olivander, e vi restano finché non trovano la bacchetta che darà loro la sua fedeltà.

Sebbene sia possibile procurarsi una bacchetta “vincendola” dal suo padrone tramite un duello, le bacchette di solito mantengono una certa fedeltà al proprietario originale. Alcune bacchette si piegano abbastanza facilmente a un nuovo mago mentre altre sono ferocemente leali. La Bacchetta di Sambuco, per esempio, è “completamente non sentimentale” e sarà fedele solo al mago più forte, che la vincerà forza.

Hanno un nucleo magico

Il nucleo di una bacchetta è una sostanza magica che viene collocata nella lunghezza del legno; può essere qualsiasi cosa, dai crini di unicorno, alle fibre del cuore dil drago o alle piume di Fenice. Le bacchette che contengono crine di unicorno (come quella di Cedric Diggory e di Ron Weasley) sono le più difficili da far votare alle Arti Oscure, le corde del cuore di drago (come quella di Viktor Krum e di Hermione Granger) sono le più facili.

Le bacchette piuma di Fenice (usate da Harry Potter e Lord Voldemort) hanno la più ampia gamma di magie e sono le più rare. Le sostanze “inferiori” utilizzate per le bacchette includono baffi di Kneazle, capelli di Kelpie e baffi di Troll. Sappiamo che la bacchetta di Fleur Delacour ha il nucleo di capelli di Veela, la nonna della ragazza.

Legni differenti hanno differenti personalità

Il tipo di legno usato per una bacchetta spesso riflette il tipo di strega o mago che finirà per usarlo, poiché si dice che abbiano “personalità”, spesso hanno strette somiglianze con la persona che scelgono. Le bacchette di legno di melo, ad esempio, sono adatte a chi ha molto charme e carisma, le bacchette di prugnolo sono usate per “i guerrieri” e secondo Ollivander, i proprietari di bacchette ricavate da legno di cipresso hanno le più alte probabilità di morire di una morte eroica.

È interessante notare che Lord Voldemort e Ginny Weasley hanno entrambi delle bacchette di tasso, che si dice siano a favore sia dei maghi oscuri che dei feroci protettori degli altri, e le due descrizioni corrispondono bene ai due soggetti in questione. La bacchetta di Harry è di agrifoglio, quella di ROn è di salice, mentre quella di Hermione è di vite.

Non tutti i legni sono adatti

Secondo le note di Garrick Ollivander sui poteri e le proprietà dei vari legni delle bacchette, non tutti gli alberi sono in grado di produrre bacchette magiche.

“Solo una minoranza di alberi può produrre legno di bacchetta (proprio come una minoranza di esseri umani può produrre magia) – si legge in un passaggio – Ci vogliono anni di esperienza per dire quale legno ha il dono, anche se il lavoro è reso più facile se nell’albero in questione si trovano nidi di Asticelli, perché non abitano mai in alberi banali”.

Buono a sapersi.

La Bacchetta di Sambuco è spaciale

Non ci meravigliamo di certo se la Bacchetta di Sambuco merita un posto tutto suo in questo elenco di curiosità sulle bacchette magiche del mondo di Harry Potter. The Elder Wand, la Bacchetta del Destino, o in quale altro modo la si voglia chiamare, è prima di tutto un manufatto magico che ha una provenienza unica: è stata fabbricata dalla Morte in persona da un ramo di sambuco e un crine di Thestral.

Sebbene infatti la fiaba che ne parla è un racconto per bambini, abbiamo scoperto in Harry Potter e i Doni della Morte (appunto) che quella fiaba ha più di un fondo di verità. Prima di tutto la bacchetta è maledetta da una scia di morte visto che tutti hanno cercato nel tempo di impadronirsene con la forza, uccidendo e commettendo atti indicibili. Inoltre, la bacchetta non solo obbedisce a tutte le regole magiche a cui sono soggette le bacchette, ma ha poteri impressionanti, e può fare magie che nessun altro può compiere, come, ad esempio, riparare le altre bacchette rotte, come farà lo stesso Harry Potter.

Nella storia della Rowling, alla fine della battaglia di Hogwarts, Harry riporrà la Bacchetta di Sambuco nella tomba di Silente, dove non porterà più morte, ammesso che l’ultimo proprietario (Harry) muora di vecchiaia, imbattuto.

Film Marvel: gli SPOILER nascosti nei trailer dei film

Nonostante i film Marvel abbiano ormai raggiunto un livello altissimo di segretezza, non è affatto un segreto che spesso già i trailer forniscono indicazioni fondamentali sulla trama, spoiler nascosti che diventano estremamente ovvi dopo aver visto il film.

Ecco di seguito gli SPOILER nascosti nei trailer dei film Marvel:

Obadiah Stane è Iron Monger (Iron Man)

Non è stato difficile predire che l’Obadiah Stane di Jeff Bridges sarebbe stato il cattivo di Iron Man, ma mentre alcune delle sue sinistre attività erano visibili nei trailer (ne parleremo più avanti), era facile che questo aspetto sfuggisse.

Era chiaro che Tony Stark avrebbe combattuto una specie di versione più grande del suo esoscheletro tecnologicamente avanzato, e se avessimo guardato da vicino una specifica inquadratura nel trailer, potevamo effettivamente vedere che dentro l’armatura c’era Stane. Per fortuna, almeno questo spoiler era difficile da intercettare nel trailer del primo film Marvel.

M’Baku batte W’Kabi (Black Panther)

Quando è uscito questo trailer di Black Panther, gli spettatori non sapevano neanche chi fossero i personaggi di questa immagine. La scena era drammatica, certo, ma non c’era modo di sapere cosa stava succedendo. Persino i due attori al centro del fotogramma, Winston Duke e Daniel Kaluuya, non erano così famosi come lo sono ora.

Ma come sanno coloro che hanno visto il film, questa immagine rivela in realtà una storia abbastanza importante: M’Baku (Duke) sconfigge W’Kabi (Kaluuya) in una battaglia campale tra le loro tribù. Nel film, la scena si svolge dopo che la tribù Jabari di M’Baku si allea con l’attacco di T’Challa al nuovo re di Wakanda, Killmonger. Gli Jabari combattono la tribù del Confine di W’Kabi, e il risultato dello scontro si vedeva già nel trailer!

Professor X perde il controllo dei suoi poteri (Logan)

Ci sono molti momenti memorabili nell’addio di Wolverine diretto da James Mangold, Logan, ma alcuni dei momenti più sorprendenti hanno coinvolto Charles Xavier. Il Professor X di Patrick Stewart è sempre stato un tipo calmo e pacato, non ha mai perso il controllo dei suoi poteri; ma in Logan fa proprio questo, bloccando le menti di tutti coloro che sono vicino a lui nel raggio di un miglio, con immenso dolore.

Sorprendentemente, parte di questa sequenza sono state inserite nel trailer. È facile non vederlo, visto che è solo uno shot molto breve in un trailer pieno d’azione, ma se gli spettatori avessero spulciato il trailer fotogramma per fotogramma, probabilmente avrebbero potuto rendersi conto che la scena in questione riguardava proprio Xavier che perdeva il controllo dei suoi poteri.

T’Challa dà una conferenza alle Nazioni Unite (Black Panther)

Il trailer di Black Panther presentava in bella vista alcuni punti importanti della trama, come le immagini dalla scena in cui T’Challa è di fronte al congresso delle Nazioni Unite.

È una strana scelta mettere la scena post-credits o mid-credits nel trailer, ma Black Panther non è il solo film per cui è stata operata questa scelta. Diversi film Marvel hanno fatto lo stesso, ma per fortuna, la maggior parte degli spettatori probabilmente non ha capito in che contesto potesse essere inserita quella scena, perché nessuno si aspettava quel finale.

La scena post-credits (Ant-Man and the Wasp)

Il regista di Ant-Man and The Wasp non ha filmato alcuna scena appositamente per  il post-credits, ma la tradizione fa parte del Marvel Cinematic Universe, e quindi è richiesto qualcosa in più dopo i titoli di coda. E così, il regista ha utilizzato una scena di una formica gigante che suona il set di batteria di Scott Lang proprio alla fine. Tuttavia, quella scena non solo è apparsa già durante il film, ma anche nel trailer!

Questa scena è un po’ deludente, ma non c’era modo in cui gli spettatori, guardando il trailer, avrebbero potuto riconoscere il suo significato al momento; potevano pensare che fosse solo una scena qualsiasi, non la sorpresa alla fine.

Aldrich Killian è il villain (Iron Man 3)

Proprio come hanno fatto con Iron Monger nel primo film, il trailer di Iron Man 3 ha offerto un accenno alla vera natura cattiva di Aldrich Killian, proprio sotto al naso degli spettatori. Se si guarda bene il trailer, infatti si nota cosa dice la voce di Robert Downey Jr. su un’immagine del volto di Killian.

Coloro che hanno visto il film sanno che il leader tecnologico interpretato da Guy Pearce è il vero cattivo. Il Mandarino di Ben Kingsley viene messo di fronte a Tony Stark, mentre Aldrich Killian manipola le cose dall’ombra, è lui il principale antagonista. C’erano indizi di questa svolta nei trailer, se solo avessimo notato che il Mandarino non veniva mostrato con nessun superpotere e le apparenze di Pearce erano tutte minacciose.

Killmonger brucia il giardino dell’erba a forma di cuore (Black Panther)

Erik Killmonger è il miglior cattivo che il MCU abbia mai prodotto, in gran parte perché le sue motivazioni sono comprensibili. Ma la sua rovina deriva dalla sua natura violenta e dalla sua volontà di mettere fine e sacrificare tutto. Questa natura violenta delle sue intenzioni è esemplificata dall’incendio del giardino dell’erba a forma di cuore, che conferisce alla Pantera Nera il suo potere.

Questo momento è abbastanza importante per la trama di Black Panther, poiché l’erba a forma di cuore è centrale per il ruolo del supereroe nella società dei wakandiani. E quello che può sembrare solo un momento drammatico nel trailer, in realtà mostra Killmonger che brucia il giardino. Non potevamo sapere, quardando il trailer, che l’area che abbiamo visto bruciare tutto intorno al cattivo era così importante.

I giochi (Deadpool 2)

Il franchise di Deadpool ha conferito al marketing una grande importanza, inondando internet con pubblicità convenzionale e guerrilla. Non ci si aspetta un film su un mercenario violento quando si ha un trailer red band in cui il personaggio gioca con le bambole, ma a volte, anche questa cosa così assurda ha un grande significato.

Il Wade Wilson di Ryan Reynolds sembra stia perdendo tempo, quando prende due action figure e le fa combattere, ma dopo aver visto il film, si noteranno alcune somiglianze con delle scene. Per prima cosa, la bambola sullo sfondo è uguale a Julian Dennison, il ragazzo che Deadpool cerca di proteggere nel film. In secondo luogo, un attacco di Deadpool ai danni di Cable è uguale a quello visto nel film, quando il Mercenario finisce con il cavallo della tuta sulla faccia di Cable.

La fedina penale (Guardiani della Galassia)

Il trailer di Guardiani della Galassia è uno dei migliori pezzi di marketing dei film Marvel. Da subito coinvolgente e affascinante, riesce anche a far conoscere al pubblico un cast indisciplinato di disadattati spaziali che pochissimi fuori dal nucleo del fandom dei fumetti avevano sentito nominare. E se si guarda da vicino, c’è una piccola informazione in più da trovare nelle fedine penali dei condannati.

A parte le informazioni banali come il peso dei soggetti, impariamo un po’ sulla storia di ogni personaggio: vengono citati i miglioramenti corporei di Drax e Gamora, che suggeriscono la loro super forza, la storia di Rocket Raccoon di esperto evasore dalle carceri spaziali, prefigurando la grande fuga dalla prigione che vediamo nel film, inoltre, Yondu Udonta è elencato come il socio di Peter Quill, prima che la maggior parte delle persone sapesse chi fosse.

Tony combatte con Rhodey (Iron Man 2)

Iron Man 2 era un film disastroso, con un sacco di intrecci che non sono mai stati davvero un insieme coerente. Quindi, il trailer poteva offrire una manciata di indizi, diversi spoiler sparsi qui e là, dalla creazione di un nuovo elemento, alla lotta finale nel giardino. Ma pensiamo che il più grande spoiler visto nel trailer sia la scena di Tony e e Rhodes che combattono insieme alla fine.

Questi momenti sono facili da perdere in un lungo e rumoroso montaggio action, ma i fan con l’occhio di falco potrebbero aver notato che Tony stava combattendo contro il suo stesso costume, nel suo garage. Dato che il film precedente aveva già nominato Rhodey come titolare di War Machine, non era impossibile intuire cosa sarebbe successo al suo amico.

Thor distrugge il ponte arcobaleno (Thor)

La battaglia culminante del primo film di Thor si svolge sul Ponte arcobaleno, quello che colelga Asgard con il resto dei Nove Regni. Thor combatte lì contro il suo fratellastro Loki e utilizza il Mjölnir alla fine per eliminare il ponte e interrompere la connessione e impedire a Loki di portare a termine il suo piano sinistro.

Questo momento è in realtà nel secondo trailer di Thor, anche se gli spettatori non avevano modo di sapere in che punto del film si sarebbe svolta l’enorme esplosione magica.

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