Presentato nella sezione Un
Certain Regard del Festival di
Cannes 2018, Angel Face, opera prima di
Vanessa Filho, vede protagonista l’attrice premio
Oscar Marion Cotillard nei panni di una giovane madre alle
prese con il difficile rapporto con sua figlia. Per la regista il
film è l’occasione per riflette sulla maternità e sulla difficoltà
di crescere in mancanza di punti di riferimento.
In Angel Face Elli
(Ayline Aksoy-Etaix) di 8 anni e sua madre Marlène
(Marion
Cotillard), vivono in una piccola città della Costa
Azzurra. Si comportano in modo strano per alleviare la noia e
nascondersi dai servizi sociali. Quando Marlène cede a un’altra
notte di eccessi, sceglie di lasciare Elli per un uomo che ha
appena incontrato. La bambina dovrà allora affrontare i demoni di
sua madre per riaverla con sé.
Per la sua opera prima
Vanessa Filho si affida totalmente a Marion Cotillard, il più delle volte anche
oltremodo ciecamente. L’attrice si afferma sin da subito come
l’elemento portante di Angel Face, la sua anima,
rubando letteralmente la scena a chiunque le stia intorno. Questo
dipende da lei naturalmente non aiuta la narrazione e il ritmo del
film, che sembrano passare troppo in secondo piano.
La Cotillard è certamente bravissima nel dar
corpo e voce ad un personaggio al limite, non del tutto cosciente
delle proprie gesta ed emotivamente fragile. Tuttavia in più di
un’occasione si ha l’impressione che la sua interpretazione venga
spinta troppo oltre, superando le soglie dell’esagerazione,
stonando con il territorio del realismo nel quale la regista ha
scelto di muoversi.
La Filho stessa sembra perdere il
controllo del suo personaggio, non riuscendo a svelarlo come
avrebbe meritato, neanche con l’aiuto di primi piani o di
particolari della sua colorata personalità. Marlène rimane così un
personaggio distante, a volte fastidioso, e di conseguenza, cosa
forse peggiore, vittima del giudizio della sua stessa autrice. A
saper sfruttare bene la personalità della protagonista sono
tuttavia i costumisti e il direttore della fotografia, che riescono
ad accentuare e caratterizzare adeguatamente l’atmosfera malsana
generatasi dalla presenza di Marlène.
Nel momento in cui il fulcro del
film si sposta da lei alla piccola Ellie, la “angel face” del
titolo, ha allora inizio la parte di film più interessante, quella
che ci costringe a seguire i passi incerti di una bambina bisognosa
dell’amore materno per crescere. In assenza di ciò, Ellie è
costretta a cercare da sé la propria indipendenza, con la
difficoltà di non cadere nelle orme che la madre ha lasciato per
lei.
Ed è qui che si svela ciò che alla
regista realmente interessava raccontare. Filmando la solitudine di
Elli, la Filho riesce a parlarci dell’amore e di ciò che lo
influenza molto più che nelle scene in coppia tra madre e figlia.
Contrariamente a quanto avveniva nel tematicamente simile
The Florida Project di Sean
Baker, l’infanzia è vista come periodo turbolento in cui
nascono i primi demoni interiori, frutto naturalmente della realtà
che circonda la giovanissima protagonista. Nel dedicarsi a lei, la
Filho riesce ad abbandonare il moralismo di cui è prevalentemente
impregnata la prima parte di film, riuscendo così a recuperare il
controllo dell’opera.
Dopo il consenso della
critica, anche il pubblico mostra il suo apprezzamento per A Star Is Born, che vince il weekend
piazzandosi in testa al box office italiano con 1,7 milioni di euro
incassati in poco più di 600 sale.
Il film di Bradley Cooper è
tallonato da Venom
che incassa 1,6 milioni alla sua seconda settimana di
programmazione, arrivando a quota 6,4 milioni.
Buon debutto per Johnny English colpisce ancora sul
terzo gradino del podio, che raccoglie 909.000 euro e registra una
media per sala di 2600 euro.
Così Gli
Incredibili 2 scende al quarto posto con
altri 610.000 euro con cui arriva a ben 11,1 milioni.
Zanna Bianca esordisce in quinta
posizione incassando 559.000 euro in 286 sale a disposizione,
seguito dalla new entry The Predator (494.000 euro)
e Smallfoot – Il mio amico delle
nevi (350.000 euro), che totalizza 1,3 milioni.
La novità La fuitina
sbagliata registra la media più alta della
classifica: il film incassa 331.000 euro in una cinquantina di
copie, ottenendo una media stellare di seimila euro per sala.
Calo per The
Wife – Vivere nell’ombra (269.000 euro)
e The
Nun(198.000 euro), giunti rispettivamente a
826.000 euro complessivi e 5,3 milioni totali.
Diversi giorni fa, un tweet di Chris
Evans aveva gettato i fan del Marvel Cinematic Universe
nel panico: l’attore, alla fine del suo ultimo giorno di riprese
aggiuntive di Avengers 4, diceva addio
all’universo condiviso e al ruolo di Steve Rogers
e di Captain America. Adesso, ospite al Ace
Comic Con di Chicago, l’attore è tornato su quel tweet spiegando
che l’addio di Steve Rogers, inevitabile ormai a
causa dell’esaurimento del contratto di Evans, non significa
esattamente l’addio di Captain America.
Durante la conversazione con il
pubblico, Chris Evans ha dichiarato: “Dovrei chiarire che so di
aver tweettato qualcosa che ha fatto pensare a molte persone che in
qualche modo si trattasse di uno spoiler. Dovrei chiarire che,
indipendentemente da come finisce Avengers 4, avrei twittato
esattamente la stessa cosa. L’ultimo giorno di riprese è stato un
giorno molto emozionante ed è stato il culmine di quasi 10 anni di
riprese e 22 film, come un incredibile arazzo. Ho provato molte più
emozioni di quanto pensassi, e di come pensavo di sentirmi, alla
fine. E ho sentito che era appropriato condividere la gratitudine
che sentivo. Non sto confermando o negando nulla, ma mi rendo conto
che si sia scatenato un effetto a catena.”
Se Captain America non dovesse
morire in Avengers 4, ciò non significa che il
MCU continuerà a servirsi della
presenza di Cap. A parte il naturale allontanamento di Evans dal
franchise, le teorie con maggior seguito nel web sostengono che il
super-soldato potrebbe optare per tornare agli anni ’40 e
stare lì con Peggy, così da riuscire ad avere
finalmente un lietofine. La domanda è: in che modo ciò
influenzerebbe la cronologia generale del franchise? Se Steve
rimane nel passato, vuol dire che anche la sua permanenza nei
Vendicatori verrà riscritto? È un argomento delicato da affrontare,
dato che potrebbe potenzialmente spazzare via una parte della
storia consolidata del Marvel Cinematic
Universe.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Con Chris
Evans, anche Karen Gillan ha
partecipato al ACE Comic Con di Chicago e in
quell’occasione ha espresso la sua idea su come Nebula, in
Avengers 4, la figlia torturata e
lasciata in disparte dal Titano Pazzo, possa in qualche modo essere
lei l’artefice della fine di Thanos, vendicando così anche sua
“sorella” Gamora, uccisa dal padre in nome della conquista della
Gemma dell’Anima.
L’attrice ha dichiarato: “Forse,
mi piacerebbe prendere il Guanto dell’Infinito, indossarlo e poi
strangolarlo con quella mano. E poi dirgli qualcosa come “Ciao,
papà” o una cosa del genere.” Il quadro dipinto dalla Gillan
darebbe sicuramente molta soddisfazione la personaggio di Nebula,
che dalla sua prima apparizioni in Guardiani della Galassia, si è pian
piano guadagnata l’affetto dei fan.
L’idea non sarebbe nemmeno troppo
fantasiosa, visto che nei fumetti succede che Nebula, in effetti,
si impossessa del Guanto dell’Infinito e si libera di Thanos.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Laura Luchetti è
l’unica regista italiana a partecipare al Toronto film festival.
Fiore Gemello il secondo lungometraggio che racconta
la storia d’amore tra due adolescenti: Lui un immigrato
africano clandestino lei la figlia di un trafficante di migranti,
sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery
domenica 8 settembre.
La Luchetti è insieme ad una rosa
di grandi registi italiani tra Garrone, De Angelis, Sorrentino e
Minervini. Il copione e film è stato selezionato all’ Atelier del
Festival
di Cannes e al Sundance Screenwriters Lab.
Con l’opportunità di essere presentato al festival di Toronto
con Laura si chiude un trio di registe italiane su cui il cinema
internazionale pone molta aspettativa dopo Laura
Bispuri a Berlino e Alice
Rohrwacher a Cannes.
“Fiore Gemello” è la
storia due adolescenti, Anna e Basim. Lei scappa dal suo
passato, lui rincorre il proprio futuro. Un immigrato africano
clandestino e la figlia di un trafficante di migranti.
Non parlano la stessa lingua, vengono da mondi lontanissimi,
entrambi in fuga da un passato che vogliono
dimenticare. Tutte le circostanze gli sono avverse.
Laura Luchetti
negli anni ha girato cortometraggi premiati in vari Festival
Internazionali, video musicali, e pubblicità. Ha scritto e diretto
due opere teatrali legate al mondo della musica
classica (“Il Giardino del Maestro” con Alessio Boni e
l’adattamento di “Histoire du Soldat” con Andrea Bosca). Ha diretto
e prodotto un documentario per Channel Four e Miramax sul regista
inglese Anthony Minghella. Nel 2014 negli Stati Uniti ha fatto
parte del progetto Consenses Art International Exhbition con la sua
prima Video Installazione “Searching”.
Il suo primo
lungometraggio “Febbre da Fieno” e’
stato selezionato e premiato in importanti Festival
internazionali. “Fiore Gemello” il suo
secondo lungometraggio, è stato selezionato all’Atelier del
Festival di Cannes 2015 e al Sundance
Screenwriters Lab 2015. Il suo primo progetto in
animazione a passo uno “Bagni” è entrato
nella Cinquina dei Nastri D’Argento
2016 ed è stato selezionato in concorso in numerosi
festival internazionali ricevendo numerosi premi.
“SUGARLOVE” il suo ultimo progetto in
animazione a passo uno sarà presente al Festival di Venezia come Evento Speciale
della Settimana della Critica.
Dopo i video dal set di New York di
Spider-Man: Far From Home,
arrivano via Comingsoon.net nuove immagini dalla
lavorazione del film, che oltre a suggerirci cosa succederà nelle
scene in questione, ci offrono anche uno sguardo ravvicinato alla
tuta di Superior Spider-Man, già identificata in altri materiali dal set.
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Chris Evans era tra
gli ospiti d’onore del ACE Comic Con e
ovviamente, in quella occasione, ha parlato del suo ruolo di Cap,
di Steve Rogers e del suo addio al Marvel Cinematic Universe, che
ormai è alle porte, con Avengers 4.
L’attore ha parlato a lungo del
personaggio, concentrandosi su alcuni punti, come la sua ultima
battuta nei panni di Rogers, o come il rapporto, fondamentale per
il Steve, con Bucky e, ovviamente, parlando del suo costume
preferito nel corso di otto anni di evoluzione del personaggio
cinematografico.
L’ultima battuta di Steve
Rogers
In merito all’ultimo giorno di set e
all’ultima battuta che Evans ha pronunciato, l’attore ha
dichiarato: “È stata una battuta davvero davvero sciocca, una
battuta stupida. Che ovviamente non posso dirvi.” Quindi, pur
non riferendo la battuta esatta, ha continuato a descrivere la
situazione relativa alla circostanza. “Sapete, era una ripresa
aggiuntiva, quindi stavamo facendo questi piccoli accorgimenti,
piccole cose di cui avevamo bisogno. Poteva essere una frase adatta
a Paul Rudd. Lui non c’era, ma era una battuta
stupida. La battuta non è stata memorabile per
me. La giornata, invece, per me, lo è stata molto.”
Steve Rogers e Bucky Barnes
Durante l’incontro, Evans ha parlato
anche del rapporto tra Bucky e Steve, un’amicizia che travalica
letteralmente gli anni, i secoli, quasi, e che è fondamentale per
il personaggio di Captain America. In Infinity War, Steve ha visto,
per la seconda volta, morire il suo migliore amico e Evans ha
riconosciuto che la relazione è “preziosa” per il personaggio,
aggiungendo che “è una delle pochissime relazioni che possono
essere definite, per lui, come qualcosa che somiglia a una
casa”.
CONTINUA —-
>
Il costume preferito
Parlando al pubblico, inoltre, Chris
Evans ha confessato qual è il costume di Cap che in otto anni ha
preferito indossare. Il più comodo. Si è dunque scoperto che Evans
ha preferito la tuta da combattimento indossata in Captain America: The Winter
Soldier. Evans ha indossato nove tute differenti nel corso
della sua carriera di Captain America in sei film, senza contare il
cameo in Spider-Man:
Homecoming, tre solo per il suo primo film. E mentre
il costume che indossa in Infinity War sembra
differente da quello visto in Civil War, è in realtà una versione
soltanto più logora e inscurita, perché Steve è andato sotto
copertura dopo l’entrata in vigore degli accordi di
Sokovia. A quel punto non è più stato Captain America, ma
solo Steve Rogers, magari Nomad.
La cosa interessante è che questa
non è l’unica volta in cui Evans ha espresso il desiderio di
indossare di più la tuta di The Winter Soldier; ha
detto che preferiva quel costume già nel 2016, durante la
promozione di Civil War. Adesso bisogna soltanto
aspettare e vedere quale costume indosserà in Avengers
4, visto che i primi artwork dal film mostrano
un ulteriore aggiornamento nella tuta del personaggio.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo lo straordinario successo al
Box Office, La ragazza nella nebbia, il film nato
dall’omonimo romanzo e diretto all’esordio dallo scrittore
Donato Carrisi (David di Donatello 2018 come
miglior regista esordiente), con Toni
Servillo nel ruolo dell’ispettore Vogel, sbarca
in prima visione lunedì 15 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema
Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits.
Disponibile anche su Sky On Demand.
Posizionandosi come il film
italiano non commedia con più incassi e più visto della stagione,
la pellicola di Carrisi ha riscosso anche ampi consensi dalla
critica.
Arricchiscono il cast anche
Jean Reno (Il Codice Da Vinci, The
Promise), Galatea Ranzi (La Grande
Bellezza, Il pranzo della domenica) e Lorenzo Richelmy (Sotto una buona stella,
Una questione privata).
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA
in prima visione lunedì 15 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e
alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile anche su Sky On
Demand.
La Ragazza nella Nebbia,
la trama
L’ispettore Vogel (Toni
Servillo, Il Divo,
La Grande Bellezza,
Loro) viene mandato in una cittadina isolata di una
sperduta valle montana per investigare sul caso di una sedicenne
scomparsa, la giovane Anna Lou. Intanto, i media prendono d’assalto
la località e la popolazione del paese comincia ad incolpare Loris
Martini (Alessio Boni, La bestia nel cuore,
Maldamore), un professore che si è appena stabilito lì. Ma la
verità si rivelerà più contorta di ciò che si possa pensare.
Considerato all’unanimità il
miglior Spider-Man di Sam Raimi e uno
dei migliori cinefumetti mai realizzati, Spider-Man
2 è ancora oggi un esempio di racconto che mescola
sapientemente materiale fumettistico a ragioni cinematografiche,
accostando nelle giuste dosi commedia e dramma, azione e
romanticismo, per un risultato ancora insuperato.
Uscito nelle sale nel 2004, vedeva
protagonisti – oltre ai “veterani” Tobey Maguire,
James Franco e Kirsten Dunst – anche Alfred
Molina nei panni di un indimenticabile Dottor Octopus.
Ecco di seguito 20 curiosità, fra segreti e retroscena della
lavorazione, su Spider-Man 2:
Tobey Maguire stava per essere
sostituito
Le controversie contrattuali fanno
parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2
non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente
alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire
spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro
attore.
All’epoca il produttore esecutivo
Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero
uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono
come prima e Maguire riprese il ruolo.
Potrebbe sorprendervi,
eppure all’epoca delle riprese Sam Raimi ebbe
diverse difficoltà a riprendere il logo impresso nel costume di
Spider-Man; questo perché voleva evitare di
rovinare il segno riconoscitivo di Spidey, così ordinò ai
costumisti che il ragno dovesse essere posizionato all’altezza
giusta sul petto di Tobey
Maguire.
Inoltre Raimi ha dovuto usare un
obiettivo grandangolare per riprendere tutta la parte superiore del
busto dell’attore senza far apparire il logo troppo piccolo
nell’inquadratura.
Alfred Molina aveva paura che il
personaggio di Otto Octavius non avesse profondità
La prima volta che
Alfred Molina parlò di Dottor
Octopus con il regista Sam Raimi era
preoccupato che il personaggio non avesse la giusta profondità e
che sarebbe risultato un villain senza spessore umano. Tuttavia
grazie alle parole di Raimi e alle ricerche sulla controparte
originale, Molina scorì che il Doc Ock aveva le carte in regola per
non essere dimenticato.
Quasi tutte le scene girate furono
incluse nel montaggio finale
È molto raro a Hollywood
che tutte le scene girate vengano poi utilizzate nel montaggio
finale, ma nel caso di Spider-Man 2 Sam Raimi
riuscì a portare sul grande schermo quasi tutto il
materiale. Fu il montatore Bob Murawski a
spiegare che alcune delle scene drammatiche avrebbero avuto più
peso ed efficacia se “allungate un po’” e non sforbiciate qua e
là.
La camera “fluttuava” insieme a
Spider-Man
Per
seguire i voli dello Spider-Man generato al computer fu necessario
utilizzare una speciale macchina da presa che simulava i suoi
movimenti aerei, chiamata affettuosamente “Spydercam” e
successivamente sperimentata anche inSpider-Man
3.
La sequenza in ospedale era un
omaggio ai film horror di Raimi
Il montatore Bob Murawski
non ha lavorato soltanto al primo Spider-Man di Raimi, ma era anche
legato al regista dallo stesso amore i film horror e i thriller. Un
aspetto che ritroviamo in una delle sequenze più intense di
Spider-Man 2 ambientata in ospedale.
Si tratta infatti di un omaggio
alla pellicola horror di Raimi The Evil Dead ed Army of
Darkness attraverso l’uso di sagome e ombre.
L’avevate notato?
Alfred Molina ha usato uno
stuntman per le scene d’azione
Fatta eccezion di alcuni
primi piani, Alfred Molina non ha effettuato le
sue riprese più pericolose di Spider-Man 2 facendo
così affidamento ad uno stuntman. Questo perché l’attore preferiva
rimettersi nelle mani di professionisti dal momento che non si
considerava all’altezza di tali acrobazie.
Rosemary Harris non ha avuto
bisogno di stuntman
Al contrario di Alfred
Molina, Rosemary Harris (interprete di zia May)
non ha ricorso ad alcun stuntman per le sue scene d’azione, e
all’epoca aveva settant’anni!
Le difficili scene con
Octopus
Lavorare con il costume di
Octopus non è stata un’impresa facile, dal momento che vi erano
stati collegati cavi elettrici per permetterne il movimento durante
le scene d’azione. così, per catturare il massimo del realismo,
regista e crew dovettero “sospendere” Alfred
Molina in aria e contemporaneamente manovrare i fili che
lo tenevano legato ai tentacoli.
Willem Dafoe e la “sorpresa” ad
Alfred Molina
Non tutti sanno che
Alfred Molina, ricevette la visita inaspettata sul
set di un vecchio attore del franchise, e questo avvenne
quando si sta girando la scena in cui Doc Ock salda le sue braccia
meccaniche saldate al corpo.
Durante una pausa Sam Raimi fece
intrufolare Willem Dafoe,
mettendolo nei panni di Octopus al posto di Molina, con l’attore
del tutto sorpreso di vedere qualcun altro al suo posto.
In ogni caso questo evento ispirò
gli sceneggiatori che aggiunsero un cameo di Norman Osborn alla
fine di Spider-Man 2, che funzionò come
cliffhanger per suo figlio Harry e gli eventi del terzo film.
Tobey Maguire e Kirsten Dunst
hanno girato molte delle scene d’azione senza stuntman
Proprio come nel primo
film, Tobey
Maguire eseguì il maggior numero di acrobazie
possibili senza stuntman, perché amante delle sfide fisiche;
insieme a lui anche Kirsten Dunst
(interprete di Mary Jane) si impegnò per girare scene d’azione
senza controfigura, anche se le venne suggerito di non farlo.
Il pesantissimo costume di
Octopus
Uno dei motivi che spinsero
Alfred Molina ad interpretare il Doc Ock era la
dose di realismo con cui Sam Raimi voleva
riprendere il suo personaggio, senza ricorrere agli effetti
speciali. Il regista aveva infatti progettato un costume prima
ancora che la sceneggiatura fosse finita, estremamente pesante, con
quattro tentacoli che dovevano interagire con l’attore.
E sebbene la creazione della tuta
si rivelò complicata, alla fine i realizzatori riuscirono ad
inventarsi un costume dalle giuste proporzioni, pesantissima si, ma
equilibrata rispetto alla stazza di Molina.
J. Jonah Jameson ha indossato il
costume di Spider-Man
Spider-Man
2 ha adattato una delle trame più belle e celebri
della storia dei fumetti Marvel, Spider-Man No
More, estremamente drammatica, che Sam
Raimi ha saputo affrontare con grande intelligenza ed
equilibrio.
Proprio per questo la scena eliminata
con J. Jonah Jameson che indossa per
scherzo il costume di Spidey avrebbe rovinato l’atmosfera seria e
scatenato la reazione negativa del pubblico.
I tentacoli di Octopus erano
veri
Al giorno d’oggi sembra
impossibile realizzare un cinecomic senza ricorrere alla cgi,
tuttavia molte delle sequenze d’azione più avvincenti di
Spider-Man 2 sono state create usando un mix di
effetti speciali e riprese dal vivo. Un esempio possono essere le
braccia meccaniche di Dottor Octopus in Spider-Man
2.
L’attore era infatti circondato da
un team che muoveva i tentacoli mentre altri operatori si
occupavano della parte grafica al computer.
Tobey Maguire aveva paura che il
film risultasse “terribile”
Spesso i grandi studios si
legano contrattualmente alle star per più di un film, proprio per
garantire una certa coerenza di cast all’interno del franchise; ed
è ciò che successe con Tobey
Maguire quando venne scelto per interpretare
Peter Parker nel primo Spider-Man del 2002.
Quando però arrivò la sceneggiatura
di Spider-Man 2, Maguire non si dimostrò del tutto
entusiasta, convinto che il film sarebbe stato terribile.
Sfortunatamente per l’attore e per il pubblico, il cinecomic è
ancora oggi considerato uno dei migliori mai realizzati.
Fuoco ed esplosioni
La scena dell’edificio in
fiamme in Spider-Man 2 è stata realizzata in un
set ricostruito per aumentare la dose di realismo e non aver
vincoli alcuni. Questo permise al team di Sam
Raimi di utilizzare fiamme ed esplosioni vere, mettendo
ancora più in pericolo Tobey
Maguire.
Doctor Octopus doveva far parte di
un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane
Il produttore esecutivo
Avi Arad ha svelato che per il personaggio di
Doctor Octopus vennero considerate varie
storyline, tra cui quella che includeva il villain in un triangolo
amoroso con Peter e Mary Jane. Dunque sarebbe
stato ritratto come un uomo molto più giovane che sviluppava un
interesse amoroso per Mary Jane. L’idea venne poi scartata.
La sequenza del treno era stata
pensata per il primo film
Prima che Sam Raimi
ricevesse la sceneggiatura per Spider-Man 2 sapeva
già cosa avrebbe voluto vedere nel film. Di fatto già prima delle
riprese del primo capitolo il regista aveva a disposizione degli
storyboard sulla sequenza sul treno, non pensata per il
secondo.
Harry Osborn e la storyline
eliminata
Uno dei più grandi
conflitti della trilogia di Sam Raimi è
rappresentato dal rapporto fra Harry Osborn e
Peter Parker. I due, cresciuti come migliori
amici, vedono la loro relazione incrinarsi quando Norman
Osborn muore, facendo crescere in suo figlio una rabbia
violenta nei confronti di Spider-Man. Tuttavia parte della sua
storyline iniziale venne scartata dal secondo film, ovvero quella
che vedeva Harry indossare il costume di Spidey.
Octopus doveva essere nel primo
film
Creare il villain perfetto
non è affatto facile, tuttavia il franchise di Sam
Raimi ha offerto al pubblico un’intera galleria di
interessanti personaggi. Come dichiarato dalla produttrice
Laura Ziskin, Doc Ock era così convincente da
esser stato considerato per il primo fil, dove Ottavius avrebbe
dovuto collaborare con Green Goblin per affrontare
Spider-Man.
Kristen Wiig sarà
Barbara Ann Minerva in Wonder Woman 1984. Chi conosce i
fumetti, sa bene che Minerva subisce una trasformazione che la
renderà Cheetah, nemica “tradizionale” di
Diana.
Abbiamo già visto delle foto dal
set, anche immagini ufficiali del film, che ritraggono non solo
Gal Gadot come Diana, ma anche Steve Trevor/Chris
Pine e il nuovo personaggio del film, ancora
misterioso, interpretato da Pedro Pascal.
Adesso, vediamo la Wiig che è stata fotografata sul set, ancora
nella versione pre-Cheetah, mentre ha una discussione con un altro
personaggio e le cose diventano “violente”.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro
Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Wonder Woman
1984 arriverà al cinema il 1 novembre
2019.
Tramite CBR abbiamo
la possibilità di leggere la prima descrizione del trailer di
Avengers 4. Fino a che il video
non diventerà disponibile on-line, abbiamo chiaramente poca
sicurezza che si tratti di una descrizione ufficiale, tuttavia
sembra che ci siano diversi elementi emozionanti e soprattutto che
il titolo, Avengers: Annihilation, sia
allineato con gli ultimi rumors in merito.
“Il trailer inizia mostrando il
Guanto dell’Infinito danneggiato in un campo della fattoria che
abbiamo visto a fine Infinity War, mentre la telecamera si
concentra sul guanto, sentiamo la voce di Tony: “Eravamo destinati
a perdere”. Inizia la partitura musicale epica. In una terra
desolata dei wakandiani sentiamo Steve Rogers dire: “Siamo arrivati
così lontano.” Tony e Nebula scendono dal jet mentre gli Avengers
rimanenti si avvicinano, Steve ha un’espressione di sollievo e
dice: “Tony”. Tony, apparentemente sconfitto, scuote la testa e fa
un sorriso amichevole a Cap. Appare il logo Marvel Studios.
Ci sarà un assaggio della
Battaglia di New York dai Vendicatori del 2012. Loki viene mostrato
sconvolto e sconcertato mentre si trova sulla cima della Star
Tower. C’è un lampo di luce blu mentre l’inquadratura ruota
indietro. Poi vediamo il trono dei wakandiani su cui siede M’Baku:
è circondato dalla sua nuova guardia (un insieme della tribù delle
colline e del Dora Milaje), mentre Shuri e Banner lavorano a un
nuovo progetto in laboratorio, mentre Vedova Nera, completamente
vestita della sua tuta da combattimento, è nella fattoria di Occhio
di Falco, che abbiamo visto in Age of Ultron, in cui tutto e rotto
e disordinato. Nat sta studiando una mappa con foto e posizioni
segnati su di essa. Poi c’è una nuova rapida inquadratura di Thanos
con una lunga spada, che cammina in un vicolo di New York City. La
scena successiva è una figura incappucciata con gli occhi luminosi,
che punta un arco e una freccia prima di scoccarla verso
l’inquadratura.
“(Poche immagini dal Regno di
Quantum) Scott Lang (senza tuta) viene mostrato mentre attraversa
un parco, schivando esplosioni. (Inquadratura nello spazio) Thor e
Valchiria sono a bordo di una nave Kree. Thor dice: “Se quello che
si dice è vero, sei l’ultima speranza del nostro universo, se una
cosa del genere esiste ancora.” L’inquadratura successiva è un Tony
Stark più anziano e determinato che attraversa il nuovo Quartier
Generale dello SHIELD. Banner (indossando una tuta di spandex)corre
via da qualcosa, sembra terrorizzato. Poi di nuovo un’inquadratura
di Ant-Man che appare da un lampo di luce e atterra in un luogo
desolato. Lo vediamo dal suo punto di vista dall’interno del suo
casco. Si guarda intorno e dice: “Cosa c’è nel-“.
“Vediamo Capitano Marvel fluttuare con i pugni
infuocati e gli occhi accesi. Thanos nella Gemma dell’Anima con la
giovane Gamora che urla, Loki e Thor che combattono contro i
Chitauri fianco a fianco, Tony che consegna a Steve uno scudo nuovo
di zecca nella sala del trono del Wakanda. Tony apre la valigetta
arancione mentre Scott gli porge un braccialetto luminoso. Tony
chiede: “Come? … È possibile?” Iron Man e Ant-Man vengono mostrati
mentre viaggiano attraverso il Regno Quantico. Scott è tornato
nella battaglia di New York nel 2012. L’ultima inquadratura prima
che il titolo venga svelato è una Gemma dell’Infinito che scompare
dal guaio danneggiato di Thanos, che si alza bruscamente e si
infila l’armatura, la sua faccia cambia espressione, si infuria e
appare estremamente minaccioso.
Viene svelato il titolo:
Avengers: Annihilation.
Compare Hulk si sta allenando
nella nuova struttura dello SHIELD con Vedova Nera e Steve. Steve
si accorge che Hulk si è allenato senza sosta, e gli chiede perché,
Hulk risponde nella voce di Bruce Banner: “La mia rivincita
arriverà molto presto, lo sento!”.”
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Pochi mesi fa è stato finalmente siglato l’accordo
fra Disney e 21th Century
Foxche vede la cessione dei diritti
cinematografici e televisivi della seconda alla casa di Topolino,
dunque tutto ciò che riguarda anche l’esclusiva sui
personaggi Marvel (X-Men e Fantastici
4).
Dopo mesi di concorrenza
alla Disney, Comcast ha abbandonato il
campo per l’acquisizione delle proprietà cinematografiche
della 21th Century Fox, concentrandosi
su Sky, e così la Casa di Topolino ha
avuto campo libero per portare a termine quella che era stata
considerata una fusione data per certa già a dicembre scorso.
Leggi anche –
MCU: 15 teorie incredibili sull’universo condiviso
Ma quali sono i personaggi e i
luoghi che vorremo vedere nell’universo condiviso Marvel al fianco degli
Avengers? Di seguito i 10 candidati più
papabili:
Cable
L’entusiasmo generato intorno a
Deadpool aveva alzato, e non di poco, le
aspettative per il sequel uscito nelle sale lo scorso anno, con i
fan che si chiedevano se potesse essere all’altezza del primo
capitolo. Ebbene sono stati accontentati: azione, divertimento, ma
soprattutto, un villain degno di nota. Parliamo ovviamente di
Cable, il
serial killer che viaggia nel tempo per porre rimedio alla morte
della sua famiglia interpretato da un ottimo Josh
Brolin.
Rivederlo in azione insieme ai
Vendicatori (o contro) sarebbe fantastico, anche se non è ancora
chiaro che fine farà Thanos (l’altro personaggio
interpretato da Brolin) dopo Avengers 4;
tuttavia un suo eventuale addio al Titano Pazzo lascerebbe libera
un’autostrada di possibilità per l’attore…
Mystica
Mystica è senza
dubbio uno dei Mutanti più popolari dell’universo Marvel, da sempre legata a Magneto
perché fermamente legata al concetto di libertà dei suoi simili nei
confronti del potere. Cosa ci lascia interdetti è il fatto che nel
franchise Fox non siano state esplorate le sue origini, qualcosa
insomma che potrebbe essere affrontata nel Marvel Cinematic universe; certo
Jennifer
Lawrence, seconda interprete dell’eroina, è in
scadenza di contratto e probabilmente non rinnoverà per altri film,
tuttavia vogliamo sperare che cambi idea e decida di tornare nei
panni di Mystica ancora una volta…
Galactus
Se Thanos venisse sconfitto dai
Vendicatori e dai Guardiani della Galassia nel futuro
prossimo del MCU, un posto verrebbe
lasciato vuoto. Allora chi potrebbe essere la nuova
minaccia per la Terra? Forse Galactus,
gigante di dimensioni lunari, che si nutre di pianeti per saziare
la sua fame ed è da tempo nelle liste dei più desiderati dai
fan?
Finora non sappiamo nulla dei piani
dei Marvel Studios per la Fase 4, ma si può
immaginare che l’universo cosmico diventerà una parte più
importante della storia. E se così fosse, sarebbe perfettamente
logico avere come prossimo cattivo Galactus.
D’altronde la trama delle gemme
dell’infinito è arrivata al capolinea, e gli eroi avranno bisogno
di un’altra enorme minaccia da debellare, e non ci sarebbe niente
di più entusiasmante che vedere in azione
Avengers, X-Men e
Fantastici Quattro mentre collaborano per
sconfiggere questo villain.
Dottor Destino
Victor Von Doom
(aka Dottor Destino) è uno degli uomini più
intelligenti dell’universo Marvel, oltre che uno dei più
malvagi mai incontrati nei fumetti. Insomma, il candidato perfetto
ad entrare nel MCU contro i nostri eroi. Con la
partenza imminente di Loki, il
franchise avrà bisogno di qualcuno della sua stessa statura,
popolarità e importanza, e il Dottor Destino potrebbe essere la
scelta più adeguata.
Fantastici Quattro
Sebbene siano stati la prima
“famiglia” della Marvel, i Fantastici
Quattro non hanno ricevuto un adeguato trattamento sul
grande schermo, con due film e un reboot al di sotto delle
aspettative dei fan che non hanno reso affatto giustizia ai
personaggi.
Proprio per questo sarebbe bello
rivederli in azione nel MCU, con Reed Richards che
lavorerebbe al fianco di T’Challa o Tony Stark per sviluppare nuove
tecnologie; sappiamo che nelle mani capaci di Kevin
Feige i Fantastici Quattro potrebbero diventare un
elemento centrale nella prossima fase dell’universo condiviso, così
da dargli finalmente il rispetto che meritano.
Domino
Rubare la scena al
Deadpool di Ryan Reynolds o al
Cable di Josh Brolin non era un
compito facile, tuttavia ciò che è riuscita a fare Zazie
Beetz nei panni di Domino è
semplicemente incredibile. Un’antieroina il cui potere è la
fortuna..già questo dovrebbe bastare a rendere questo personaggio
unico nel mondo dei cinecomic. Ma non finisce qui, perché Domino è
anche divertente, intelligente, autoironica, fortissima in
combattimento. Una vera risorsa per il MCU.
X-23
L’introduzione di Dafne
Keen nell’universo degli X-Men e del
personaggio di Laura aka X-23 ha dato nuova linfa
al percorso di Wolverine e posto le basi per
scenari futuri in cui la figlia del noto Mutante potrebbe fare
grandi cose.
A questo punto c’è da sperare che i
Marvel Studios decidano di
raccontare le sue origini, accennate in Logan, e che
riescano a portarla nel MCU dove incontrerebbe altre
minacce. Stiamo pur sempre parlando di un mutante, molto
pericoloso, rigettato dalla società; e quale modo migliore di
raccontare il disagio del mondo attuale se non guardare attraverso
gli occhi di una ragazzina?
Tempesta
La cultura afroamericana è stata
celebrata egregiamente in Black Panther,
grande successo di critica e pubblico della scorsa stagione, e
mentre aspettiamo di vedere se T’Challa, Nakia e Okoye torneranno
in azione nei prossimi titoli del MCU, un altro personaggio potrebbe
arrivare nell’universo condiviso per creare problemi:
Tempesta.
Dal 2000 ad oggi, la mutante è stata
il cuore e l’anima della squadra, tenendo insieme la famiglia
nonostante gli attacchi e numerose perdite, e non sarebbe ora di
darle più spazio sul grande schermo? Magari proprio al fianco o
contro il Re di Wakanda?
Deadpool
Se c’è un personaggio di cui avremmo
veramente bisogno nel MCU, quello è Deadpool. L’accordo tra Disney e
Fox ha fatto gioire i fan, che non aspettano altro che vedere
insieme sullo schermo Vendicatori e Mercenario Chiacchierone…un mix
perfetto di serietà e comicità senza precedenti nella storia dei
cinecomic!
Wolverine
L’addio di Hugh
Jackman al personaggio di Wolverine ha
sicuramente spezzato qualche cuore, perché nessuno è stato capace
di legarsi così tanto al Mutante – spiritualmente e fisicamente
– come l’attore australiano.
Si è chiusa la quindicesima edizione
di Sedicicorto International Film Festival,
naturalmente con i premi assegnati dalle giurie internazionali,
degli studenti e del pubblico. Un palmares ricchissimo, come
ricchissima è stata questa edizione 2018 di un festival che compete
ormai con le più importanti manifestazioni continentali. Bilancio
positivo anche per i numeri di Sedicicorto, con un buon incremento
degli abbonamenti e soprattutto dei biglietti singoli, con un
pubblico che ha visto molti più giovani rispetto agli anni
precedenti.
Un ottimo segno per un futuro che il
festival sta già progettando. Il presente, però, sono premi e
premiati. Tanti e per film di alto spessore in tutte le sezioni.
Basti pensare alle due storie bellissime di
CortoinLoco, Odio il rosa, la storia di una
bambina che sin da piccolissima si sente un maschio e come tale
vuole comportarsi ed essere, e 100 anni di corsa, l’incredibile
sprint di un corridore di 98 anni. La prima edizione del festival
nel festival IranFest ha premiato l’animazione dalle molte
contaminazioni europee di Run Rostam Run. IranFest
ha segnato una media di pubblico altissima nei suoi tre pomeriggi
di programmazione, un successo inaspettato e magnifico.
CortItalia ha visto premiare tre
film che hanno già raccolto tanti riconoscimenti. Fino alla fine,
storia di una Gomorra inaspettata, il toccante La giornata sono
stati battuti sul filo di lana da Inanimate, ma a vincere è stato
tutto il movimento cinematografico breve italiano, che a Forlì in
questi giorni si è incontrato e ha stretto le fila, come ha
dimostrato l’intesa nella partita di calcio di fine festival, in
cui distributori, produttori e autori si passavano il pallone come
giocassero da anni insieme negli schemi di Sarri. Ma comunque, non
è bastato per battere la forte compagine di Sedicicorto, che si è
imposta con un sonoro 11-8. Ma ci sarà tempo per la rivincita, a
Sedicicorto 16. Ultima categoria salita sul palco durante la
cerimonia di premiazione all’Auditorium CariRomagnaè stata Movie,
per il miglior corto internazionale. All These Creatures, vincitore
della Palma d’oro all’ultimo festival
di Cannes è stato battuto sul filo di lana dal film polacco
Deer Boy, scelto dalla giuria per “lo stile cinematografico moderno
e visionario. Per la capacità di reinterpretare archetipi
universali.Per la potenza e il fascino degli attori in scena. Una
metafora contemporanea sorprendente”.
Sedicicorto è finito, l’appuntamento
al 2019, per un’edizione che si pone già da oggi l’obiettivo di
sorprendere.
TUTTI I PREMI
ELENFANT – Premio
distributivo messo in palio dalla società di distribuzione ELENFANT
di Bologna. LUCY di Roberto Gutierrez (VENEZUELA)
KONTAINER 16 – Premio della
critica determinato dal web magazine Kontainer16 LA MUNECA ROTA – Daniel León Lacave (SPAIN)
NO+D2 – Sezione con film di
qualsiasi genere della durata di non più di 2 minuti
Menzione speciale al film TOUT SEUL di Mabner
Toussaint (FRANCE)
Gran Prix Luminor al film SOUL MATE di Mahdi
Borjian (GERMANY)
CORTOINLOCO – Sezione
dedicata a opere di registi Emiliano-Romagnoli di nascita e/o di
adozione.
Il premio del pubblico va a ODIO IL ROSA di
Margherita Ferri (ITALIA)
Il Gran Prix Luminor viene assegnato a 100 ANNI DI
CORSA – Giuseppe Parrino (ITALY)
IRANFEST
Gran Prix Luminor a RUN ROSTAM RUN – Molayemi
Hossein (IRAN)
ANIMARE – Sezione con film
di animazione per bambini e ragazzi
Gran Prix Luminor a TWEET TWEET di Zhanna
Bekmabetova (RUSSIA)
EXPERIA – Sezione con film
internazionali sperimentali
Il premio del pubblico va a UMANO di Martin
Nicolas Pierre (FRANCE)
Gran Prix Luminor per ANOTHER WORLD di Florinda
Frisardi (GERMANY)
ANIMALAB Sezione con film
internazionali di animazione
Il premio del pubblico va a LETTERS – Alexander
Savarsky (RUSSIA)
Gran Prix Luminor SPLENDIDA MOARTE ACCIDENTAL –
Sergiu Negulici – (ROMANIA)
CORTITALIA Sezione con film
Italiani di ogni genere
Il premio del pubblico va a FINO ALLA FINE di
Giovanni Dota (ITALY)
Menzione speciale a LA GIORNATA di Pippo Mezzapesa
(ITALY)
Gran Prix Luminor INANIMATE di Lucia
Bulgheroni (ITA/UK)
MOVIE Sezione con film
internazionali di fiction e documentari
Il premio del pubblico va a CHEVEUX SACRES – Mario
Morin (CANADA)
Menzione speciale a ALL THESE CREATURES – Williams
Charles (AUSTRALIA)
Gran Prix Luminor DEER BOY – Gondek Katarzyna
(POLAND)
Con
Soldado, Stefano Sollima segna il suo
debutto americano, realizzando un intenso e serrato
action-thriller. Capitolo secondo di una saga iniziata nel 2015 con
Sicario, diretto da Denis
Villeneuve, il film di Sollima ha per protagonisti ancora
Benicio Del Toroe
Josh Brolin, che riprendono i ruoli dei due
antieroi che rischiano la vita nello spietato mondo di frontiera
del mercato della droga e della politica estera americana.
In Soldado, la lotta della CIA al
narcotraffico fra Messico e Stati Uniti si è inasprita da quando i
cartelli della droga hanno iniziato a infiltrare terroristi oltre
il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente
federale Matt Graver (Josh
Brolin) dovrà assoldare il misterioso e impenetrabile
Alejandro (Benicio
Del Toro).
Quello di Sollima, è un film
completamente diverso da quello diretto da Villeneuve. Per quanto
stilisticamente possano sembrare simili, esistono delle
caratteristiche ben precise che rendono questo secondo capitolo
decisamente più cupo, violento, con una moralità sempre più messa
in crisi. Qui più che mai i personaggi fuoriusciti dalla penna
dello sceneggiatore Taylor Sheridan mettono in
discussione sé stessi e il concetto di giustizia, arrivando a
combattere il male con il male.
Con Soldado
sceneggiatore e regista mirano sempre più a porre in crisi i punti
di riferimento dello spettatore, ambientando il film non solo su di
un confine geografico come quello tra Stati Uniti e Messico, ma
anche a ridosso del confine tra bene e male, concetti che
all’interno del film vengono sempre più ad annullarsi.
Il film acquista infatti, con il
procedere degli eventi, sempre più la forma di una spirale verso
l’abisso. Di contorno ai personaggi, Sollima non risparmia la
descrizione della realtà crudele in cui essi si trovano.
Contrariamente a quanto fatto da Villeneuve, che aveva optato per
il suggerire la violenza senza realmente mostrarla, Sollima la pone
in primo piano, senza sdrammatizzare né glorificare, costringendoci
a guardare negli occhi i drammi che questa gente affronta ogni
giorno.
Né deriva un ritratto lucido e
spietato del mondo contemporaneo. Attraverso una storia che
coinvolge due nazioni, il discorso si amplia su scala universale,
toccando temi come l’immigrazione, il terrorismo, ma anche il
traffico di esseri umani e il sempre più frequente abuso di potere.
Ogni personaggio del film incarna uno di questi temi, portando
sulla propria pelle le inevitabili cicatrici che essi rappresentano
per l’umanità.
All’interno di un mondo così
violento, è proprio l’umanità il sentimento su cui il regista e lo
sceneggiatore sembrano voler puntare. Umanità incarnata da un
Benicio Del Toro sempre più padrone del
personaggio, che svelerà nel film un sentimento che equivale ad un
barlume di speranza. È lui ad avere l’arco narrativo più
interessante, e sul quale tutti gli occhi sono puntati, nonostante
in lui conviva sempre l’accecante desiderio di vendetta.
Soldado è un film
a sé nella descrizione della lotta tra bene e male, tra giustizia e
ingiustizia. Sollima riesce ad imprimere la sua mano registica al
film, realizzando un’opera tesa, che coniuga a dover thriller e
action, regalando allo stesso tempo nuovi spunti di riflessione su
temi sempre più quotidiani, che il film cerca, riuscendoci in buona
parte, di sviscerare nel profondo.
Le immagini di Avenger
4 trapelate dai nuovi toys ufficiali ci hanno
anticipato dei costumi differenti per Thor e Rocket, ma adesso,
sempre dalla stessa fonte, apprendiamo dei dettagli sulla trama che
possono far ipotizzare che il film, in realtà, non avrà un solo
cattivo. Quindi Thanos avrà compagnia?
La descrizione del merchandise
riporta: “Thor l’asgardiano brandisce la sua potente
Stormbreaker nella sua battaglia contro nuovi
nemici” e “Rocket si allea con un nuovo
equipaggio per proteggere la galassia da una minaccia
ancora più grande.” A questo punto, sembra legittimo
immaginare che questa minaccia nuova possa essere un nuovo nemico,
dalla potenza inimmaginabile, che mette in pericolo l’intera
galassia. E se si trattasse di Annihilus? Dopotutto uno dei leak riguardo al titolo
ufficiale del film potrebbe essere Avengers:
Annihilation.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Ci sono rumor insistenti che
vorrebbero la presenza di Palpatine, l’Imperatore, di
Star
Wars: Episodio IX, ma si tratta di una informazione
molto poco concreta, senza quasi nessun riferimento o collegamento
con la realtà del film.
L’Imperatore noto anche come
Darth Sidious, è stato il villain principale per i
primi sei film della saga. Venne sconfitto da Anakin Skywalker in
Il Ritorno dello Jedi, ma anni dopo George
Lucas approfondì il suo percorso in cui Palpatine salì al
potere. L’influenza dell’Imperatore permane ancora sull’attuale
canone di Star Wars, con romanzi che descrivono
dettagliatamente il suo Piano di Contingenza e il Primo Ordine che
sorge dalle ceneri del vecchio impero.
Con Star Wars: Episodio
IX sappiamo che si concluderà per sempre la saga degli
Skywalker e quindi in molti si chiedono se non ci potesse essere un
ritorno del personaggio. Naturalmente, per ora i dettagli
della trama ufficiale sono tenuti sotto il più stretto riserbo, il
che significa che le voci si moltiplicano. In
particolare, l’ultima voce su Episodio IX afferma che
Palpatine tornerà sul grande schermo. La presunta scena coinvolge
Kylo Ren che riesce a entrare in contatto con
l’immagine proiettata dell’Imperatore che gli mostra “progetti o
piani che potrebbero essere una nuova arma”. La location è quella
di un pianeta-giungla, e le foto dal set hanno mostrato già un
posto del genere quindi è già un elemento a sostegno del rumor.
Un punto debole di questa teoria è
che Palpatine non ha avuto alcuna presenza nei film moderni, a
parte il fatto che il Primo Ordine fosse ovviamente modellato sul
suo vecchio impero. Se Kylo Ren dovesse cercare la guida di un
cattivo del passato, sarebbe più coerente che questo personaggio
possa essere Darth Vader (motivo per cui i fan
stanno teorizzando che Kylo visiterà il castello di Vader su
Mustafar). Palpatine non ha alcun ruolo in questa
trilogia e manca di connessioni con i nuovi personaggi perché un
cameo abbia l’impatto desiderato. Quando Yoda si presenta ne Gli
Ultimi Jedi, è per dare un po’ di consigli saggi a Luke. Gli omaggi
all’originale sono bene accolti, ma solo se hanno un’ancora salda
con la storia moderna.
Per questa ragione, principalmente,
il rumor sembra estremamente poco attendibile e le sorprese che ci
aspettano per il prossimo capitolo di Star Wars saranno senza
dubbio di altra natura.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e
Richard E. Grant, insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e
Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di
Lando Calrissian.
Tom Holland
indosserà un nuovo costume in Spider-Man: Far From Home,
stando a quanto riusciamo a vedere da alcuni video rubati dal set
newyorkese del film diretto da Jon
Watts. Marvel Studios e Sony hanno già
lavorato insieme per realizzare Spider-Man: Homecoming, un
film che ha introdotto con successo l’Uomo Ragno nel MCU. Il sequel sarà il primo film
nell’universo condiviso dopo i fatti da Avengers 4 e in molti
si chiedono cosa possa significare per Peter Parker, visto che ci
sono delle probabilità che in quel film il suo mentore possa
morire.
A parte questo dettaglio tutt’altro
che trascurabile, uno dei punti più discussi in merito al film è il
costume che Spider-Man indosserà. Dopo una tuta ultra tecnologica
in Homecoming e l’Iron
Spider in Infinity War, alcune foto rubate dal set
hanno lasciato intendere che Spidy potesse indossare una tuta nera.
Quella sembrava essere una tuta
alternativa, ma le foto erano poco chiare, tuttavia adesso arriva
la conferma inequivocabile che in Far From Home,
Tom Holland indosserà un nuovo costume, ugualmente
intrigante. Gli utenti Instagram comicgodz, Just
Jared e l’utente di Reddit choyjay
hanno condiviso dei video dal sequel. I filmati mostrano una scena
in cui Spider-Man è alle prese con Michelle
(Zendaya) e indossa un costume nero e rosso, molto
simile a quello di Superior Spider-Man.
Eccolo:
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
C’è stato un lutto sul set del film
ancora senza titolo ufficiale su Fred Rogers, che
vede Tom Hanks nei panni del protagonista,
creatore dello show televisivo per bambini MisteRogers’
Neighborhood. Un membro della troupe è morto cadendo
da una balconata, sul set, a Mount Lebanon.
La vittima è James M.
Emswiller, 61 anni, un tecnico del missaggio sonoro che
aveva lavorato a produzioni di grande prestigio, come The
Avengers e Jack Reacher. Nel 2015 ha vinto un Emmy Award per
il suo lavoro in Bessie, il biopic televisivo sulla cantante Bessie
Smith.
Deadline riporta
che Emswiller è caduto da una balconata di un appartamento dove si
stavano svolgendo le riprese, cadendo oltre il muro di
mattoni. CBS
Pittsburgh riporta che potrebbe essere stato colpito da un
attacco di cuore prima di cadere. Il personale medico sul set lo ha
tenuto in vita fino all’arrivo dei medici e del ricovero, ma
Emswiller era già in arresto cardiaco. Portato al UPMC Mercy
Hospital, è morto alle 22.36, circa tre ore dopo la caduta. Le
riprese del film sono state ovviamente interrotte fino a data da
destinarsi.
In una dichiarazione, la
Sony Pictures ha detto: “Questa è una tragedia
devastante e lo studio sta investigando sull’accaduto. I nostri
pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti quelli che amavano
Jim, amici e colleghi.” OSHA sta investigando, così come
la polizia locale. Le prime ipotesi sostengono la tesi che la morte
sia avvenuta a seguito delle conseguenze della caduta, causata da
un attacco di cuore, ma CBS Pittsburgh dice che fino a che non ci
saranno le conferme dalle indagini, il caso sta seguendo l’iter di
una investigazione criminale, e quindi la polizia sta procedendo in
questa direzione.
#BREAKING: Mt. Lebanon Police say they think James Emswiller
stepped outside for a smoke break when he may have suffered a heart
attack and fell from the balcony.
È Total Film a offrire una nuova
occhiata, dopo il secondo trailer, a
Jason Momoa e Amber Heard nei
panni dei protagonisti di Aquaman, il film diretto da James
Wan e in uscita nei prossimi mesi, il nuovo capitolo di
quello che dovrebbe essere il DC
Universe di Warner Bros.
Nell’immagine vediamo i due attori
nei panni di Arthur Curry e Mera. Mentre il primo
compare con gli indumenti “civili” dell’uomo che rifiuta la sua
natura di destinato al trono del mare, Mera è incoronata, come
regina guerriera, posto che sarà destinata a occupare al fianco di
Aquaman.
Ecco l’immagine promozionale in
cover sul nuovo numero della rivista:
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Margot Robbie è
stata fotografata sul set di Once Upon a Time in
Hollywood di Quentin Tarantino mentre
“indossa” un vistoso pancione. Nel nuovo film del regista de
Le Iene, l’attrice australiana interpreta
Sharon Tate. Ambientato nel 1969, il film
racconta della Hollywood di quegli anni e avrà un legame ancora non
ben specificato con la tragedia che vide coinvolta proprio la Tate,
all’epoca moglie di Roman Polanski e incinta di
otto mesi del loro primo figlio.
La bella attrice venne brutalmente
uccisa dalla “famiglia” di Charles Manson, e
le immagini di seguito, condivise dall’account
Instagram di Ciak Magazine,
mostrano l’attrice nei panni di Tate, probabilmente in procinto di
girare proprio quelle terribili sequenze.
Nelle ultime settimane sono state
molte le foto trapelate dal set, immagini che ci hanno mostrato gli
altri membri del cast del film che è ricchissimo di stelle. Abbiamo
visto le foto di Brad Pitt e Leonardo
DiCaprio, per la prima volta sullo schermo insieme ed
entrambi alla loro seconda collaborazione con Quentin
Tarantino. Ma nel cast c’è anche la Lena Dunham di
Girls, ma anche Al
Pacino, Tim Roth, Kurt
Russell.
Tarantino in persona ha
rivelato la sinossi del film, collegata come annunciato mesi fa
all’assassinio di Sharon Tate:
La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva
western, e il stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi
stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono
più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon
Tate.
La storia dei cinecomic è costellata,
soprattutto negli ultimi dieci anni, da molti successi e grandi
incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che alcuni non
sono riusciti a generare il profitto che ci si aspettava a fronte
dei budget stellari; un po’ per colpa della strategia di marketing,
un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni
contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci
sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a
dimenticare.
Ecco allora di
seguito 10 cinecomic della storia del
cinema che si sono rivelati perfetti flop al
botteghino mondiale:
The Spirit
Dopo aver co-diretto nel
2005 Sin City del 2005 insieme
a Robert
Rodriquez, Frank
Miller si gettò nella regia in solitario
di The Spirit tre anni dopo.
Sfortunatamente per lo scrittore di fumetti, il film non si rivelò
il successo sperato, incassando soltanto 39 milioni contro un
budget di 60 milioni.
E mentre alcuni critici elogiavano
l’aspetto estetico – simile allo stile adottato da Sin
City – il cinecomic venne criticato per la
mancanza del fattore emotivo.
The Green Hornet
The Green Hornet e
il suo compagno di arti marziali Kato hanno
entusiasmato il pubblico con il loro dramma radiofonico degli anni
’30, prima di passare alla TV negli anni ’60 e incrociando la loro
strada con Batman. Tuttavia il film del 2011
interpretato da Jay Chou e Seth
Rogen non sembra essere stato all’altezza dell’eredità dei
suoi predecessori.
Non il peggior cinecomic di sempre
secondo Rotten Tomatoes (che lo valuta con un 44% di positività, e
c’è di peggio), ma sicuramente deludente per quanto riguarda gli
incassi.
Power Rangers
La serie televisiva sui
Power Rangers esiste dal 1993, tuttavia la storia
dei personaggi e la forza del franchise non sono serviti per
assicurare al film del 2017 il successo che ci si aspettava.
Accolto tiepidamente dalla critica,
la pellicola diretta da Dean Israelite ha
raggiunto appena la soglia dei 150 milioni di incasso in tutto il
mondo. Cifra davvero al di sotto di qualsiasi proiezione. In ogni
caso, dopo l’acquisto dei diritti cinematografici della Hasbro da
parte di Saban Brands, è stato annunciato un sequel in via
di sviluppo.
The Lone Ranger
Dopo il successo della trilogia di
Pirati dei
Caraibi, Gore Verbinski tornò a
collaborare con Johnny Depp in
The Lone Ranger, capitolo infelice della storia
economica dei due artisti hollywoodiani.
L’atmosfera intorno al progetto si
era fatta negativa già in seguito all’annuncio del casting di Depp
(un bianco scelto per interpretare un indiano d’America), ma tutti
erano consapevoli del fatto che la Disney stesse cercando di
sfruttare l’onda positiva dell’attore. La goccia che fece
traboccare il vaso fu però la prova sullo schermo di Depp, troppo
simile a quella offerta nei panni di Jack
Sparrow…non c’è da stupirsi che si sia rivelato un
assoluto flop al botteghino.
Fantastici 4
Nel disperato tentativo di mantenere
i diritti dei Fantastici
Quattro prima della loro scadenza, la 20th
Century Fox ha consegnato al grande schermo uno dei peggiori
adattamenti sui personaggi Marvel che si ricordi.
E sebbene il regista Josh
Trank avesse cercato di virare sul genere sci-fi
con una lettura più dark, la trama discontinua e la confusione
generale hanno fatto sprofondare il progetto con conseguente
delusione dei fan e critiche negative a valanga.
I Fantastici
Quattro poi sono riusciti a guadagnare appena 56
milioni di dollari a livello nazionale e 111 nel mercato estero,
portando il totale mondiale a 167 milioni di dollari.
Hulk
Prima dell’arrivo
di Edward Norton e Mark Ruffalo,
il personaggio di Bruce Banner venne interpretato sul grande
schermo da Eric Bana, protagonista nel 2003
di Hulk diretto
da Ang Lee.
A fronte dei 137 milioni di dollari
spesi per la produzione, ci si sarebbe aspettata un’altra
prospettiva al botteghino, cosa che non si realizzò mai: meno di
132 i milioni incassati globalmente da un cinecomic che verrà
riavviato cinque anni dopo dai Marvel Studios con L’incredibile
Hulk.
Captain America
Uno degli eroi più amati della
Marvel, Steve Rogers aka Captain
America, è in circolazione da oltre 75 anni e funzionò
principalmente come icona americana di patriottismo e speranza. Ma
è un peccato che i suoi primi film non gli abbiano reso giustizia
come la trilogia dei Marvel Studios.
Interpretato dall’attore Reb
Brown in due film televisivi del 1979, il debutto del
personaggio sul grande schermo (senza contare la serie del 1944)
arrivò soltanto nel 1990. All’uscita la pellicola venne stroncata
dalla critica (e ottenne un misero 8% su Rotten Tomatoes).
Superman Returns
Dopo il completo flop di
Superman IV, a Hollywood si parlò di diversi
progetti per portare al cinema un nuovo film dell’Uomo d’Acciaio
(tra cui il leggendario Superman Lives con
Nicholas Cage).
Finalmente nel 2006 l’acclamato
regista di X-Men Bryan Singer prese le redini del
cinecomic e rassicurò i fan che avrebbero avuto ciò che
desideravano con Superman Returns. Ma fu
davvero così?
Singer mantenne una certa continuità
soprattutto nel look, con Brandon Routh nel ruolo
di Superman e con la prova di
Kevin Spacey nei panni di Lex Luthor, ma
sfortunatamente, nonostante un modesto successo al botteghino e di
critica, i fan non si mostrarono così entusiasti del prodotto
finale.
Robocop
Il Robocop uscito
nel 1987 aveva sconvolto per il modo inedito e violento con cui
riusciva a fare della satira sulla cultura americana; da lì vennero
prodotti altri sequel di poco successo, ma il reboot del 2014, con
Alex Murphy (il cyborg rivale di Detroit) interpretato da
Joel Kinnaman, è forse il punto più basso del
franchise dal punto di vista economico.
Non si può dire che il regista e
produttore Michael Bay abbia avuto un buon
rapporto con la critica, tuttavia fa ancora riflettere lo scarso
successo al botteghino (lì dove il cinema di Bay si era sempre
dimostrato granitico) di Tartarughe
Ninja, reboot del 2014 con Megan Fox
e Will Arnett.
Forse la cgi posticcia e ben al di
sotto delle sviluppate tecnologie odierne e una sceneggiatura
tutt’altro che valida hanno fatto sprofondare il film nel
dimenticatoio, con appena 500 milioni di dollari incassati al box
office. A questo è seguito anche un sequel, accolto più caldamente
dalla stampa, ma rivelatosi un flop economico.
Sono i fratelli
Russo via Instagram ad annunciare
ufficialmente la fine delle riprese di Avengers 4, dopo una fase di
riprese aggiuntive durata quasi tre mesi (i reshooting si sono avviati nello
scorso agosto). Senza nessuna informazione aggiuntiva, senza
nessun hashtag rivelatore o didascalia particolare, i
Russo hanno condiviso un’immagine che mostra un
faro ravvicinato con un semplice #wrapped a
commento.
Quasi tutto il cast del film ha
partecipato alle riprese aggiuntive. Sul set si sono avvicendati
Gwyneth Paltrow e Robert Downey
Jr. che hanno così celebrato l’ultima volta di Pepperony sul
set. Abbiamo visto Jeremy Rennerinsanguinato, Chris
Evans dire addio a Cap e al MCU, Chris
Hemsworth e Tessa Thompson fare una pausa
dalle riprese di Men in Black
per ultimare i ruoli di Thor e Valchiria, Karen Gillan e
Zoe Saldana,
Don Cheadle.
Tutti, a turno, hanno affrontato quella che per qualcuno sarà
l’ultima volta su un set Marvel.
La conclusione ufficiale delle
riprese di Avengers 4 assume un peso importante
nella panoramica della promozione del film, dal momento che da
adesso in poi sarebbe plausibile aspettarci materiale autorizzato e
ufficiale dal film: foto, poster, teaser, o magari il tanto
agognato titolo ufficiale, che ancora ci viene tenuto nascosto dai
Marvel Studios e da Kevin
Feige. Il boss della Casa delle Idee sta pianificando
attentamente questa fase del film, che si intreccerà perfettamente,
immaginiamo, con la promozione di Captain Marvel, in arrivo al cinema
appena un paio di mesi prima di questo importante e conclusivo
capitolo della Fase 3.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
I fan
del MCU amano far
viaggiare la propria immaginazione su tutto ciò che riguarda
l’universo
cinematografico Marvel, discutendo su
scene, dettagli o battute pronunciate
dai personaggi che diventano spesso materiale ghiotto per
ipotizzare scenari o scovare easter egg. Molte di queste teorie si sono addirittura rivelate corrette,
mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle serie
prodotte in questi anni.
Tuttavia ci sono alcune
ipotesi che sconvolgono per l’accuratezza con la quale sono state
costruite. Qui sotto ne trovate 15:
Ciascuno dei sei Avengers originali riceverà una gemma
dell’infinito
Quasi tutti (o almeno i più
attenti) spettatori di Avengers:
Infinity War avranno notato che tra i pochi fortunati
sopravvissuti allo
schiocco di Thanos ci sono i sei Vendicatori fondatori , ovvero
Captain America, Iron Man,
Vedova
Nera, Thor, Bruce
Banner e, presumibilmente, Occhio di
Falco. Insomma, lo scenario perfetto per riprodurre anche
nel MCU la storia di Infinity
Watch.
Nei fumetti infatti, l’Infinity
Watch è composto da sei supereroi scelti per salvaguardare ognuno
una
Gemma dell’Infinito. A tal proposito una teoria sostiene che
nel prossimo film dei Vendicatori ciascun membro originale userà la
forza di una gemma per sistemare il danno causato da Thanos. Che ne
pensate?
Esiste un terzo sopravvissuto su Titan
Un’altra incredibile teoria si basa
sul presupposto che, al momento dello schiocco di
Thanos, la popolazione è stata ridotta esattamente
al 50% con precisione scientifica. Tra le rovine del pianeta natale
del villain, Titan, solo TonyStark e Nebula sono
sopravvissuti, dunque qualcosa non torna nel calcolo matematico: se
erano sei gli eroi presenti, come mai ne sono rimasti in vita solo
due? C’è un terzo personaggio ancora illeso?
Forse Doctor Strange ha usato un incantesimo di
illusione per fingere la propria morte? Oppure l’ha lanciato su
qualcun altro come Spider-Man? Magari è stata
Mantis ad usare i suoi poteri telepatici per
spostare la percezione che avevano gli altri di lei? Forse qualcun
altro che non abbiamo ancora incontrato si è nascosto su Titan?
Tony Stark è la chiave del piano di Doctor Strange
La teoria più popolare sul piano
degli Avengers per contrastare
Thanos nel sequel di Infinity
War è senza dubbio quella riguardante le 14 milioni di
possibilità previste da Doctor Strange prima dello schiocco grazie
alla gemma del tempo. Per l’eroe cederla al Titano Pazzo “era
l’unico modo“, ma quale potrebbe essere stato il fattore
chiave?
L’ipotesi suggerisce che Strange
abbia considerato centrale Tony Stark nel suo
piano, e ciò significa che il Maestro delle Arti Mistiche deve aver
capito che la sopravvivenza di Tony è fondamentale per
realizzarlo.
Captain Marvel racconterà come Nick Fury ha perso un
occhio
Se ricordate bene, in
Captain America: The Winter
SoldierNick Fury racconta a
Steve Rogers di aver perso un occhio perché si è “fidato di
qualcuno“, una linea narrativa che alcuni fan ritengono possa
essere mostrata finalmente nell’imminente Capitan
Marvel.
Le origini dell’incidente di Fury
sembrerebbero connesse ad uno Skrull mutaforma
infiltrato come agente dello S.H.I.E.L.D, oppure, come suggerito da
un’altra interessante teoria, all’uso inconsapevole dei poteri di
Carol Danvers stessa. Quest’ultima potrebbe
giustificare l’assenza del Captain Marvel e il ricongiungimento dei due
in Avengers
4…
Norman Osborn comprerà la Star Tower
Sebbene i Marvel Studios abbiano escluso la possibilità
di far tornare in scena vecchi villain già stati usati nei
precedenti film di Spider-Man, sappiamo che le
cose potrebbero cambiare e che nulla è dato per certo. Provate a
immaginare una storia di Spidey senza Green
Goblin, ad esempio, e proprio su questo personaggio uno
spettatore molto attento di Homecoming
ha individuato il modo per rivederlo in azione…
Nel film compare la
Stark Tower ristrutturata da un nuovo proprietario, e non
sarebbe interessante se in
Far From Home ne venisse rivelata l’identità? E se
fosse proprio Norman Osborn il nuovo
inquilino?
Il potere di Thor è legato alla Terra
Nei fumetti, Thor
è nato per esercitare il potere di Asgard in qualità di erede di
Odino. E per farlo deve affidarsi anche alla sua
forza interiore durante i suoi viaggi intergalattici. Nel MCU invece, l’autosufficienza è
qualcosa che il principe asgardiano ha dovuto imparare a gestire
quando perde il Mjolnir, la patria e la
famiglia.
Con Asgard spazzata via da
Thanos, la Terra sembra ora il candidato più
probabile per accogliere il Dio del Tuono, e una teoria dei fan
suggerisce che l’eroe potrebbe non avere una scelta, dunque
radicarsi sul nostro pianeta. Qui è dove Odino morì dopo aver detto
a Thor di “ricordare” questo luogo perché era la fonte del suo
potere.
Le sorti di Anton Vanko
Una delle teorie più intriganti
afferma che il Dott. Anton Vanko, padre di
Whiplash, sia segretamente uno dei più grandi eroi
mai celebrati nel MCU; come mostrato in Iron
Man 2 infatti, Anton è stato il co-progettatore della
tecnologia dei reattori Arc al fianco di Howard
Stark tra gli anni Sessanta e Settanta.
Anton venne poi deportato per aver
tentato di vendere questa tecnologia alla Russia, tuttavia grazie a
Captain America: The Winter Soldier sappiamo che
l’Hydra ha tramato per ottenerla…E se la sua deportazione fosse
stata solo una finzione?
Hela è la madre di Loki
Qui gioca un ruolo fondamentale la
netta somiglianza fisica tra Hela e
Loki: pelle pallida, lunghi capelli scuri e una
certa preferenza per i vestiti neri e verdi. Ma non dimentichiamo
anche quella caratteriale: l’amore per il dramma, la brama di
potere e il risentimento nei confronti di Odino.
Insomma, per alcuni i due potrebbero essere legati in modo diverso
(e ricordatevi che Loki fu abbandonato da piccolo…)
Hela è la madre di Loki? Fuggendo
da Odino era fin troppo impegnata per portarlo con sé?
Il nuovo Thor sarà una rana
Sebbene sia difficile immaginare
qualcun altro diverso da Chris Hemsworth che possa
interpretare il Dio del Tuono, nei fumetti molti si sono dimostrati
degni di maneggiare il potere del Mjolnir; da Jane
Foster a Beta Ray Bill passando per Captain America, ci sono stati
diversi candidati, alcuni molto strani come Conan il barbaro,
Wonder Woman e…una rana.
Ci riferiamo al fumetto di
“Frog of Thunder“, dove Loki
trasforma Thor nell’animale per gioco, con questo che diventa
“Throg” dopo aver trovato un frammento del Mjolnir
a Central Park. Che questo scenario sia possibile nel futuro del
MCU?
Groot tornerà grazie allo Stormbreaker
Groot è uno dei
pochi personaggi più amati del MCU, e l’abbiamo già visto tornare
in vita una volta dopo gli eventi di Guardiani della Galassia
Vol.1. Sfortunatamente è tra gli eroi ridotti in cenere
dallo schiocco delle dita di Thanos, ma non
sappiamo ancora nulla del suo destino.
In ogni caso, grazie a
Infinity War, è stato reso chiaro sullo schermo
che un pezzo di Groot esiste ed è ancora in vita: lo
Stormbreaker. L’eroe ha infatti ceduto il suo
braccio a Thor per fabbricare la sua nuova arma
letale. Magari proprio grazie a questo frammento tornerà in
scena?
Nick Fury ha “attivato” Captain Marvel
L’epilogo di Infinity
War ci ha lasciato con un piccolo spiraglio di luce grazie
al messaggio inviato da Nick Fury a
Captain Marvel.
Una teoria molto interessante
suggerisce però che Nick Fury non abbia
semplicemente chiamato la supereroina, ma che l’abbia “attivata”
usando il suo cerca-persone. Questa ipotesi si riferisce ai fumetti
di Manchurian Candidate dove la trama si concentra
sulla perdita della memoria di Carol, e dunque il personaggio
potrebbe essere un agente sottoposto a lavaggio del cervello dallo
S.H.I.E.L.D nello stesso modo in cui Bucky Barnes era manipolato
dall’Hydra.
Tony Stark costruirà il Titanbuster
Cosa succederebbe se in
Avengers 4 Thor portasse
Tony Stark su Nidavellir per forgiare una nuova
armatura “Titanbuster” per vincere contro Thanos?
È sicuramente una teoria che piacerebbe molto ai fan, e dopo aver
visto l’armatura Bleeding Edge subire gravi danni in
Infinity War, sappiamo che Iron Man avrà bisogno
di una nuove uniforme da battaglia…
Questa teoria viene viene suggerita
dalla trama del fumetto “Fear Itself” in cui a
Tony è concesso l’accesso alle antiche fucine dei nani. Combinando
la sua armatura Bleeding Edge con Uru – il metallo che ha forgiato
il Mjolnir – Tony crea la Iron Destroyer.
Hela e Odino hanno cercato le gemme dell’infinito
Thor: Ragnarok ha offerto agli
spettatori maggiori dettagli sul passato di Odino
e dei suoi figli, tra cui la malefica Hela tornata
a casa per la conquista del trono.
In seguito alla presa di Asgard,
vediamo Hela toccare un finto guanto dell’infinito presente nel
palazzo identico a quello di Thanos, e ciò ha portato alcuni fan a
chiedersi se Odino e Hela avessero mai pensato di completarlo con
le gemme dell’infinito. Magari proprio per questo
i due si sono allontanati, perché bramosi di potere, portando Hela
all’esilio…
Hulk è sotto il controllo di Doctor Strange
Il trauma subito all’inizio di
Infinity War da Bruce Banner gli
ha impedito di trasformarsi in Hulk per l’intero
film. Ma è davvero la paura la causa di tutto? O si tratta in
realtà di una tattica superiore ad opera di un altro eroe?
Una teoria dei fan afferma che Hulk
abbia agito sotto il controllo di Doctor Strange, sicuro
dell’inevitabile sconfitta di Thanos, che avrebbe
incontrato Banner prima degli eventi di Infinity
War per dirgli di colpire solo al momento giusto per
assicurarsi un’eventuale vittoria.
Il titolo di Avengers 4 sarà rivelato in Captain Marvel
Kevin Feige ha
affermato che il titolo di Avengers 4 verrà
rivelato più tardi possibile per evitare spoiler sulla trama,
tuttavia in rete già circolano diverse speculazioni, da “Avengers:
Infinity Gauntlet” a “Avengers Forever”, “Avengers Reassembled” o
“Avengers: United We Stand”.
E se invece il titolo venisse
svelato in Captain Marvel con la classica
didascalia “Carol Danvers tornerà in Avengers…“?
Videa ha diffuso il trailer
ufficiale italiano di Suspiria,
il film di Luca Guadagnino, presentato all’ultimo
Festival di Venezia e in arrivo
al cinema in Italia il prossimo Febbraio.
Ecco il trailer di Suspiria
Il candidato all’Oscar®
Luca Guadagnino (Chiamami col tuo
nome) dirige una versione inquietante e visionaria del
classico horror del 1977, Suspiria.
In questo scioccante horror
psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva
a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata
Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col
suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc,
guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa
le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe.
Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da
una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie…
Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame
Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di
Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un
anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i
segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra
ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove
l’attenderanno atroci scoperte…
Suspiria
ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui
Dakota Johnson,
Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper,
Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’
Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela
Per quanto riguarda il sequel di
Suicide Squad, annunciato più di un anno fa,
sappiamo che una prima stesura dello script era stata curata
da Todd Stashwick (una delle penne della
serie televisiva Gotham) insieme
a Gavin O’Connor e che a questo punto
toccherà a Gunn riscrivere da capo una nuova versione della
storia.
Nel frattempo c’è già chi inizia ad
ipotizzare quali personaggi torneranno in scena e quali potrebbero
essere le novità di questo secondo capitolo. Qui sotto i 15
più papabili:
Harley Quinn
Una delle poche certezze riguardo
il futuro della DC Film è Margot Robbie, che
prossimamente tornerà nei panni di Harley Quinn
in Birds of Prey e nei vari spin-off già
programmati come Gotham City Sirens e il film con
Joker. Ovviamente l’australiana è attesa
anche in Suicide
Squad 2, visto
l’enorme successo che ha avuto la sua versione nel nuovo
capitolo.
Pinguino
Mentre Maschera
Nera dovrebbe essere confermato a breve come villain
principale di Birds of Prey, alcune voci sono
circolate sulla possibile introduzione di Pinguino
nell’universo cinematografico DC. C’è chi ipotizza possa essere
utilizzato in The Batman di Matt
Reeves, e chi invece lo vedrebbe bene in
Suicide Squad 2 al fianco degli altri
personaggi.
Certo andrebbe trovata la maniera giusta per inserirlo nella
storia, ma le caratteristiche di Pinguino sembrano sposarsi con
l’ironia di James
Gunn e il suo modo di scrivere. Staremo a vedere…
Rick Flag
Lo scorso gennaio la foto pubblicata da Joel
Kinnaman aveva mostrato parte del cast di
Suicide Squad al lavoro durante una sessione di
allenamenti in palestra, suggerendo che la preparazione fosse
propedeutica alle riprese del sequel.
Detto questo è più che probabile
che Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag,
militare al servizio di Amanda Waller, che nel film di
David Ayer guidava e supervisionava la squadra di
ex detenuti composta da Harley Quinn e co.
Killer Frost
Membro della Suicide
Squad nei fumetti, la Dottoressa Louise
Lincoln aka Killer Frost è apparsa nella
serie televisiva Arrow in onda su CW interpretata
da Danielle Panabeker (anche se sul piccolo schermo viene
introdotta come una ricercatrice degli S.T.A.R. Labs, Caitlin
Snow, e collega di Barry Allen).
È nel nuovo rilancio della serie a
fumetti della New 52 che il personaggio di Caitlin
Snow torna a rivestire i panni di Killer Frost: quando la
ragazza stava contribuendo allo sviluppo di un motore
termodinamico, grazie al sistema di raffreddamento del motore il
suo corpo si è fuso con il ghiaccio, diventando un vampiro che
assorbe il calore.
Sarebbe interessante vederla in
azione in Suicide Squad 2 nella versione di
James Gunn?
Joker
Come rivelato a giugno, Jared
Leto sarà protagonista di uno spin-off
di Suicide Squad con protagonista,
ovviamente, il suo Joker. Ciò non esclude che
il personaggio possa ritagliarsi un piccolo spazio anche nel sequel
previsto dalla Warner Bros.
A diffondere la notizia era
stato Variety riferendo che Leto
sarà, oltre che interprete, anche tra i produttori del film che non
ha ancora un titolo ufficiale. Il progetto nasce dall’esigenza
dello studio di sfruttare di più e meglio i personaggi introdotti
da Suicide Squad, da cui nasce anche il
progetto sul film dedicato ad Harley
Quinn.
Questo tuttavia non esclude che
Joker possa ritagliarsi un piccolo spazio anche in Suicide
Squad 2, ma staremo a vedere.
Bane
Torniamo a parlare di
Bane in seguito alla dichiarazione di due membri
del cast di Guardiani della Galassia Vol.
2 che, dopo la notizia del possibile
coinvolgimento di James Gunn, si sono proposti di partecipare
a Suicide Squad 2, nel caso il regista
dovesse essere ufficialmente assunto dalla Warner Bros.
Si tratta di Dave
Bautista, interprete di Drax il
distruttore, che in tutta la questione del licenziamento
di James Gunn si è sempre esposto
chiaramente in favore del regista, contro la Disney, e
di Michael Rosenbaum, che nel secondo
capitolo di Guardiani ha
interpretato Martinex.
Che possa essere Bautista il nuovo
Bane? Fisicamente è più che adatto, e tra lui e Gunn c’è un
rapporto professionale e affettivo davvero ottimo…
L’Enigmista
Il primo e finora unico
Enigmista cinematografico è stato interpretato da
Jim Carrey in Batman Forever di
Joel Schumacher, personaggio indimenticabile che
potrebbe senza dubbio tornare con nuove vesti in Suicide
Squad 2. D’altronde un easter egg di Batman v Superman aveva suggerito
che l’antagonista DC avrebbe potuto comparire in futuro, ma chissà
quali sono i piani della Warner Bros. in merito…
Vixen
Personaggio dei fumetti creato da
Gerry Conway e Bob Oksner nel 1981, Vixen è
una supereroina che sfrutta il potere del Totem Tantu, grazie al
quale può imbrigliare lo spirito (ashe) degli
animali. È inoltre capace di evocare il potere e le abilità di
qualsiasi animale passato o presente.
Due versioni del personaggio sono
già state introdotte nell’Arrowverse: quella della serie
animata Vixen in onda su CW Seed, e quella
di Legends of Tomorrow, dove
compare una Vixen dell’era della seconda guerra
mondiale, Amaya Jiwe, identificata come la nonna di
Mari, interpretata da Maisie Richardson-Sellers.
Sarebbe interessante vederla in Suicide Squad
2, o no?
Cheetah
Cheetah sarà
l’antagonista principale (o almeno da quanto trapelato negli ultimi
mesi) di Diana Prince in Wonder Woman 1984, le cui riprese
si stanno svolgendo in questo momento in America, e sembra che
inizierà come amica di Diana, poi trasformatasi nella sua
acerrima nemica.
Apparentemente il personaggio non
dovrebbe avere alcun legame con gli eventi di Suicide
Squad, tuttavia la predisposizione comica dell’attrice
potrebbe trovare la giusta strada con la scrittura di James
Gunn…che ne pensate?
Poison Ivy
Antagonista femminile in
Batman & Robin del 1997, Poison
Yvi è stata interpretata sul grande schermo da Uma
Thurman proponendo una storia di origini abbastanza fedele
a quella dei fumetti, ma è anche apparsa nella serie
Gotham in una versione leggermente diversa e più
giovane.
Inutile dire quanto sarebbe
fantastico rivedere questo personaggio al fianco di altri freaks
come i protagonisti di Suicide Squad, e le enormi
potenzialità finora inespresse di Poison Ivy la rendono una
candidata perfetta per il sequel di James
Gunn.
Katana
Katana era tra i
protagonisti di Suicide Squad di David
Ayer, e niente esclude che possa tornare anche nel sequel.
L’eroina DC è un’artista marziale dalle sorprendenti abilità che
nei fumetti ha lavorato al fianco
di Batman.
Visto quanto poco è stato mostrato
o raccontato di lei nel primo capitolo del franchise, ci auguriamo
che possa trovare lo spazio che merita nel sequel.
Il personaggio è stato interpretato
sullo schermo da Will Smith e l’attore si è più
volte dichiarato disponibile a tornare nei panni dell’eroe anche in
altri progetti. Partendo proprio da Suicide
Squad 2, che con molta probabilità lo rivedrà
protagonista al fianco di Margot Robbie e colleghi.
Amanda Waller
La “mente” diabolica dietro la
formazione della Suicide Squad, Amanda Waller, ha
avuto vari adattamenti sul grande schermo a partire da
Lanterna Verde (interpretata da Angela
Bassett) fino ad arrivare a Suicide
Squad, dove i panni del personaggio sono stati indossati
dal premio oscar Viola Davis.
La rivedremo anche nel sequel? Noi speriamo di si!
Oracle
Oracle è la
seconda identità di Barbara Gordon, assunta
dall’eroina dal 1989 al 2011. In molti la ricorderanno
semplicemente come Batgirl, tuttavia le
potenzialità del personaggio e il fatto che abbia fondato il
supergruppo Birds of Prey ne fanno un tassello
fondamentale nello sviluppo dell’universo condiviso. Cosa potrebbe
darci James Gunn in Suicide Squad
2?
Deathstroke
Chi sperava di vedere il film
su Deathstroke già il prossimo anno
dovrà rassegnarsi: come infatti confermato pochi mesi fa dal
regista Gareth Evans, la produzione del
cinecomic potrebbe slittare di diversi mesi a causa di coincidenze
lavorative e iniziare quindi non prima del 2020.
Tuttavia, nel caso in cui la Warner
Bros. decidesse di affrettare i tempi, niente esclude che Evans
venga “allontanato” dalla regia e che si scelga un altro nome che
possa dirigere la pellicola con Joe
Manganiello. O che il personaggio non possa avere un cameo
o una piccola parte in altri progetti…magari proprio Suicide
Squad 2?
Deathstroke (noto anche
come Deathstroke the Terminator), il cui vero
nome è Slade Wilson, è un personaggio dei
fumetti DC
Comics creato da Marv
Wolfman e George Pérez, apparso per la prima volta sulle
pagine di The New Teen Titans vol. 1 n. 2 del
dicembre 1980. Deathstroke si è classificato al 32º posto
nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei
fumetti.
L’account
Instagram kpow_ok ha condiviso una foto di
una confezione di action figure dedicate ad Avengers 4 che rivela dei nuovi
dettagli su dei costumi di Thor e Rocket, un
aggiornamento ai costumi che abbiamo già visto negli
artwork diffusi in precedenza.
Sulla confezione compaiono tutti gli
eroi sopravvissuti a Infinity War, ma l’attenzione
è puntata sui due personaggi che già avevano fatto squadra nel film
precedente. Questa volta i due personaggi indossano un costume
molto differente, come se fosse una specie di divisa dai colori
molto più chiari rispetto a quanto siamo abituati. Una delle
possibili spiegazioni è che i due verranno equipaggiati da Tony
Stark per qualche missione speciali, magari tornando nello spazio,
dove si è svolta già la loro precedente missione.
Tuttavia non abbiamo dettagli
sufficienti per elaborare una teoria più attendibile. L’unica
indicazione deducibile è che, se questi costumi dovessero
confermarsi accurati, allora i due personaggi avranno sicuramente
molto altro da raccontarci e da affrontare in Avengers
4.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Idris Elba farà
parte del cast di
Hobbs and Shaw nei panni del villain. Parliamo
ovviamente dello spin off di Fast and Furious in
cui vedremo il personaggio di Dwayne Johnson
stipulare una improbabile alleanza con il villain dei capitoli
precedenti, con il volto di Jason Statham, per
fronteggiare questa nuova minaccia.
The Rock ha
condiviso su Instagram la prima immagine di
Idris Elba nei panni del cattivo del film,
aggiungendo la didascalia: Ho imparato tanti anni fa che gli
eroi sono grandi solo quanto lo sono i loro più grandi
avversari.
Nello spin-off vedremo l’agente dei
servizi segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza
con uno dei suoi nemici storici, ovvero Shaw.
A dirigere lo spin
off Fast
& Furious Presents: Hobbs & Shaw è stato
chiamato David Leitch, che gira il film
basandosi sulla sceneggiatura di Chris
Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson,
Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba e Eddie
Marsan.
In una recente
intervista, Dwayne Johnson aveva
consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto
incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious
9:
“Non c’è
altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per
l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un
ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla
follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si
comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri
no.“ Vi ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious
10uscirà il 2 aprile 2020.
Mentre la Walt
Disney sta spingendo la campagna promozionale per gli
Oscar del diciannovesimo film Marvel Studios, arriva finalmente la
conferma che il sequel, Black
Panther 2, sarà scritto e diretto da Ryan
Coogler, che viene così confermato al timone di un film da
cui la Marvel si aspetta moltissimo, visto
il grandissimo successo del precedente, uscito a febbraio e che ha
segnato qualsiasi record di incassi sia al botteghino USA che in
tutto il resto del mondo.
Tramite THR abbiamo la conferma che Ryan
Coogler ritornerà davvero nel Wakanda. Il magazine
conferma che Coogler scriverà a dirigerà il film per i Marvel Studios, e che la produzione
del film comincerà alla fine del 2019 o all’inizio del 2020. La
conferma di Coogler per Black
Panther 2 era soltanto una questione di tempo, visto
che il sodalizio del regista con lo Studio ha portato al grande
successo economico del film. L’annuncio ha soltanto ufficializzato
ciò che ufficiosamente si sapeva già da tempo.
La conferma ufficiale della
produzione del film fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan
del Re di Wakanda che avevamo lasciato disintegrato dallo schiocco
di dita di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War. Anche
T’Challa tornerà in vita, dunque.
Intanto la Casa di Topolino sta
ancora promuovendo il film, proponendolo per la campagna “for your
consideration”, ovvero la corsa agli Oscar. Disney ha rivelato
quali sono le categorie per le quali dovrebbe concorrereBlack Panthernella prossima award
season:
Black Panther segue T’Challa
che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa,
nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana,
Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re.
Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo
di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Uno dei compiti più ardui toccati ai
Marvel Studios è forse la maniera in
cui si vuole raccontare la storia di origine dei personaggi: da una
parte bisogna render conto ai fan dei fumetti, rimanendo fedeli
allo spirito, dall’altra si deve trovare la linea narrativa
perfetta che possa legarsi alle dinamiche dell’universo condiviso,
così da non scombinare i piani di chi verrà dopo.
Con alcuni eroi il MCU ha completamente
cambiato le carte in tavola, proponendo storie nuove per il
pubblico, mentre ce ne sono diversi che hanno mantenuto più o meno
le stesse caratteristiche (vedi Iron Man o
Captain America).
Ecco allora di seguito le 10 storie
di origini del Marvel Cinematic Universe che, a
quanto pare, sarebbero migliori di quelle dei fumetti:
Drax
Drax il Distruttore
ha una strana origin story nei fumetti, essendo stato introdotto
come un uomo sposato con moglie e una figlia che vive sulla
Terra, fino a quando la nave di Thanos pone fine alla vita dei suoi
cari. Il padre di Thanos però, testimone di ciò, resuscitò
Arthur Douglas come un alieno con un nuovo corpo e
nacque così Drax.
In Guardiani della Galassia
invece Drax è sempre stato un abitante dello spazio che ha visto la
sua famiglia venire uccisa da Ronan l’accusatore.
Una storia di origini più concisa e credibile di quanto lo fosse
quella dei fumetti.
Thanos
Nei fumetti Thanos
è un figlio degli Eterni che si struggeva dopo la
morte della sua amata, e che iniziava da lì la ricerca delle gemme
d’infinito per spazzare via metà dell’universo. In Infinity
War abbiamo poi visto il Titano Pazzo meditare un
diabolico piano mentre il suo pianeta viene distrutto dalla
sovrappopolazione.
Tuttavia nel MCU le sue origini origine
e la sua motivazione l’hanno reso ancora più minaccioso, e forse
più avvincente da un punto di vista cinematografico. Thanos ha
infatti una profondità d’animo tale da risultare uno dei personaggi
più interessanti dell’intero universo condiviso.
Star Lord
Star-Lord non ha
trascorso tutta la sua vita sulla Terra, e come raccontato nei
fumetti, suo padre era l’imperatore di Spartoi impegnato a
combattere una guerra contro nemici che uccisero sua moglie (e
madre di Peter Quill).
Tuttavia in Guardiani della Galassia
James Gunn
riscrive l’origin story del personaggio, mostrando che la madre di
Peter è stata uccisa da suo padre; una versione cinematografica di
Star Lord non soltanto più emozionante, ma anche più tragicamente
profonda.
Hank Pym
Hank Pym è uno dei
personaggi più “vecchi” della Marvel, tuttavia la sua storia di
origine non aveva lo stesso appeal di quella raccontata nel
franchise di Ant-Man. Nei fumetti lo scienziato scoprì le Pym
Particle e le applicò ad un costume con cui poter sperimentare, ma
quando il governo russo decise di attaccare lui e i suoi colleghi,
Pym usò proprio il costume per combatterli, diventando
Ant-Man.
Nel MCU incontriamo un Hank anziano e
stanco, che rifiuta di collaborare con lo SHIELD mentre si rivela
essere un marito e un padre meno terribile di quanto pensavamo.
Iron Man
Non ci sono molte differenze tra la
storia di origine di Iron Man dei fumetti e quella
raccontata nel film dei Marvel studios, tuttavia alcuni
cambiamenti sono stati effettuati nelle cose minori, piccoli
dettagli come il fatto che Stark non è stato adottato da Howard e
Maria e che ne è invece il figlio biologico.
Un altro aspetto modificato è
l’incontro con Rhodey, che nei fumetti non avviene
finché Tony non diventa effettivamente Iron Man,
mentre nel film sono già ottimi amici.
Thor
Thor ha esordito
nel MCU come supereroe
atipico, sicuramente più ironico di quanto l’aspetto e le origini
suggerissero, tuttavia fin dall’inizio ha dimostrato di avere le
potenzialità per crescere e sviluppare un buon arco narrativo.
Figlio della tradizione mitologica
nordica, il Dio del Tuono diventava tale grazie al martello
forgiato appositamente per lui, il Mjolnir, ma non essendo il
figlio biologico di Frigga, questo strumento
doveva essere guadagnato con l’onore.
Nei film dei Marvel Studios ci viene mostrato
come il Dio, spogliato del suo titolo e privo dei suoi poteri, sia
costretto a imparare la lezione nel modo più duro e a riconquistare
la fiducia di suo padre.
Captain America
Sia nei fumetti che al cinema le
origini di Captain America narrano di un ragazzo
magrolino desideroso di combattere per la sua patria che assume il
siero del super soldato diventando più forte che mai e autorizzato
a uccidere con varie armi.
Dopo questo cambiamento Steve Rogers
viene mandato in guerra contro Teschio Rosso,
tuttavia come abbiamo visto in Captain America: Il Primo
Vendicatore, il personaggio si sviluppa nel classico
percorso dell’eroe: da emarginato diventa un leader positivo e
bandiera americana di valori ormai in via d’estinzione.
Falcon
Le origini di
Falcon nei fumetti raccontano di come fu
manipolato e torturato da Teschio Rosso con
l’aiuto del Tesseract e di come successivamente acquisì la capacità
di parlare agli uccelli. Da qui il suo nome da supereroe.
Più tardi fu invece Captain
America a liberarlo dal controllo del villain, e i due
finirono così per lavorare insieme. Proprio questa linea narrativa
viene ripresa vagamente dai film su Steve Rogers, con Sam
Wilson che viene introdotto come un veterano capace di
usare tecnologie avanzate e sperimentali delle forze armate.
Black Panther
Il personaggio di Black
Panther ha subito qualche piccola variazione rispetto alla
sua storia di origini dei fumetti: lì infatti suo padre venne
ucciso da Ulysses Klaw, il che portò ad un
conflitto tra il nuovo re di Wakanda e l’assassino di T’Chaka.
Prima di prendere il suo posto però,
T’Challa fu mandato in America per studiare e una
volta tornato a casa ha sfidato suo zio per il trono.
Nei film questa lotta di successione
viene in qualche modo semplificata, con T’Challa che affronta il
dolore per la perdita del padre ucciso dall’attentato di
Zemo (avvenuta in Civil War).
Così la sua origin story si concentra sul ragazzo che deve imparare
a essere re e eroe allo stesso tempo.
Spider-Man
Portare Spider-Man
nel Marvel Cinematic Universe ha avuto
i suoi pro e i suoi contro: da una parte la notizia ha reso felici
tantissimi fan del personaggio, dall’altra ha reso complicato
“riavviare” la sua storia di origini per la terza volta, dopo che
Sam Raimi e Marc Webb l’avevano
raccontata nei due precedenti franchise.
Nonostante ciò i Marvel Studios sono riusciti a
trovare un modo intelligente giocando con ciò che avevano a
disposizione nel loro universo condiviso: nessun accenno viene
infatti rivelato sul passato di Peter, sappiamo soltanto che vive
con sua zia a New York e che l’incontro con Tony
Stark gli cambia la vita, oltre a farlo diventare un
Avenger.
In questo modo si è collegato
Spider-Man al resto degli altri eroi tralasciando
la tradizionale origin story ma mantenendo lo stesso la sua aurea
iconica dei fumetti.
Il canale americano della HBO dopo il
teaser promo ha rivelato la data di uscita e le prime
foto di True Detective 3, l’annunciata terza
stagione di True
Detective.
True Detective 3
debutterà domenica 13 gennaio 2019 sulla HBO. La nuova
stagione racconta la storia di un crimine macabro nel cuore degli
Ozarks, e un mistero che si protrae per decenni e si svolge in tre
diversi periodi di tempo. Mahershala Ali
interpreta Wayne Hays, un detective della polizia statale del
Northwest Arkansas. Nel cast Carmen Ejogo e Stephen
Dorff. Creato da Nic Pizzolatto.
True Detective 3
Nel cast di True
Detective 3 protagonisti sono Mahershala Ali,
Carmen Ejogo, Stephen Dorff, Scoot McNairy, Mamie Gummer, Brandon
Flynn, Michael Graziadei, Emily Nelson, Sarah Gadon e Ray
Pescatore.
In True Detective
3 verrà raccontata la storia di un crimine macabro
nel cuore degli Ozarks e un mistero che ormai è nascosto da decenni
e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Ali interpreterà
il ruolo principale di Wayne Hays, un detective della polizia
statale del Northwest Arkansas.
True
Detective 3 è la terza
stagione della serie televisiva statunitense
True Detective creata ed interamente scritta
da Nic Pizzolatto, che ha debuttato il 12
gennaio 2014 sul canale via cavo HBO. È
concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione
rinnova interpreti e storia.
La prima stagione di True
Detective, ambientata in Louisiana, ha per
protagonisti Matthew McConaughey, Woody
Harrelson, Michelle Monaghan, Michael
Potts e Tory Kittles. La seconda stagione,
ambientata stavolta in California, è interpretata
da Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor
Kitsch, Kelly Reilly e Vince Vaughn.
Nella prima stagione Le vite
dei detective Rust Cohle e Marty Hart si intrecciano
inesorabilmente nella lunga caccia a un serial
killer in Louisiana, durata diciassette anni. Attraverso
archi temporali diversi, vengono raccontate le vite e le indagini
dei due detective, dal 1995 al 2012, anno in cui il
caso viene completamente riaperto.
Nella seconda stagione di True
Detective Nell’immaginaria città della contea di Los
Angeles, Vinci, si verifica l’omicidio di un importante politico
locale. Le indagini vedranno il coinvolgimento dei detective
Raymond “Ray” Velcoro, Antigone “Ani” Bezzerides e dell’agente di
polizia della California Highway Patrol Paul Woodrugh. L’assassinio
determina forti ripercussioni anche nella vita di Francis “Frank”
Semyon, un imprenditore che sta cercando di riciclare il suo
passato criminale.