Non si placano, a un mese esatto dall’uscita in sala di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, le critiche alle scelte artistiche di Rian Johnson, che a detta dei fan più accaniti hanno trasformato e tradito il canone.
In questo ambito rientra il botta e risposta su Twitter tra lo stesso Johnson e Peter Sciretta di Slashfilm. Il giornalista ha tweettato quanto segue: “Nella mia mente, non credo che queste scene configurino chiaramente il concetto di proiezione astrale. Stabilisce l’idea che quella proiezione astrale porterebbe alla morte. Inoltre, non penso che mandare messaggi a un regista in una conversazione come questa sia interessante.”
Sciretta ha chiaramente coinvolto Johnson nelle sue considerazioni in merito all’intervento di Luke Skywalker su Crait, proiezione astrale che gli ha permesso di dare alla Resistenza il tempo di scappare tenendo impegnato Kylo Ren.
Questa dinamica, che sembra aver causato poi la morte di Luke, non era mai stata adottata nelle trilogie precedenti, ed ha lasciato i fan perplessi. Ma Rian Johnson non ha lasciato cadere nel vuoto la provocazione, rispondendo:
“C’era QUALSIASI aspetto dell’uso della Forza nella trilogia originale (oggetti che si afferrano in aria, fantasmi, persino il trucco mentale jedi) esplicitamente “impostato” prima che accadesse?”
In effetti nessuno degli aspetti canonici del canone era tale fino a che non è stato almeno una volta raccontato e riconosciuto. È tempo per il franchise di espandersi e introdurre nuovi elementi.
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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.



Sul film, la regista scrive: “The Party è una commedia che vira in tragedia, in cui una festa tra amici volge al peggio nell’arco di pochissimo tempo. Sotto pressione, in un ambiente circoscritto, tutto ciò che è nascosto emerge in superficie e la nostra casa, che consideravamo come un rifugio, può rapidamente trasformarsi in prigione. Volevo che si ridesse ma sul filo del rasoio, osservando questo gruppetto di persone che fallisce nel disperato tentativo di mantenersi coerente con la linea di partito su cosa è moralmente giusto e politicamente di sinistra. The Party è stato concepito come un film estremamente essenziale, che trasforma l’isolamento (e tutti i vincoli del tempo reale) in una virtù. In un bianco e nero privo di elaborati effetti speciali o di innaturali cambi di location, elementi all’apparenza semplici assumono funzione narrativa. Ogni cosa è esposta. Non c’è un luogo dove nascondersi durante lo svolgersi della storia. La macchina da presa spia tra le ombre e guarda dritto in faccia questi personaggi nel loro momento di crisi, una crisi che si sviluppa via via che ognuno inizia a dire la verità.È stata una vera e propria benedizione lavorare con un gruppo di grandi attori che si sono assunti il rischio di lanciarsi in questa sfida, con piacere e disciplina,al servizio del potere benefico della risata dolce-amara in un momento storico in cui gli eventi del mondo, invece,ci fanno venir voglia di piangere.”
Le produzioni de Gli Ultimi Jedi e del videogioco Battlefront II sono state quasi simultanee, con Rian Johnson in contatto con gli sviluppatori per dare una degna continuity tra film e videogame e viceversa, per rispettare il tono del film totalmente innovativo. Uno degli elementi in comune è il compasso trovato nella capanna del pianeta Ahch-To dove Luke si è rifugiato, e che aveva conservato fin dall’infanzia (aggiunto digitalmente all’ultimo nel film). Inoltre Battlefront II contiene una scena della Resistenza che ha scovato i piani della super-arma dell’impero vista all’inizio de Gli Ultimi Jedi.
Oggetto intravisto all’interno della storia di Episodio VIII, il dado di Han Solo compare in una breve ripresa (poi tagliata) de Il Risveglio della Forza inquadrato da JJ.Abrams mentre il suo proprietario lo ripone all’interno di un cassetto del Millennium Falcon. In Gli Ultimi Jedi Luke prende il dado e lo trasmette a Leia con la Forza.
Forse il momento più emozionante de Gli Ultimi Jedi, ovvero quando il Vice Ammiraglio Holdo si sacrifica saltando sull’iperspazio e speronando l’ammiraglia della Resistenza nel Mega Star Destroyer di Snoke. Pablo Hidalgo confessa che è la massa del Raddus a determinare il successo.
Secondo lo sceneggiatore Lawrence Kasdan, il collegamento tra Rey e Kylo Ren ha avuto inizio in Il Risveglio della Forza. Durante la scena degli interrogatori, quando Kylo sonda la mente di Rey, le porte della mente e dei ricordi dell’altro si aprono per entrambi, forgiando la loro connessione. Inoltre la scena di Kylo Ren inginocchiato nella base ribelle di Crait che vede Rey attraverso la Forza e chiude la porta del Millenium Falcon, fa riferimento allo scatto finale del film di Francis Ford Coppola Il Padrino quando i soci di Michael Corleone chiudono la porta a sua moglie Kay.
Tutti gli indizi riguardanti l’eroico ultimo scontro di Luke Skywalker sul pianeta Crait sono stati svelati, anche se avrete notato che Luke appare più giovane delle sue scene con Rey ad Ahch-To, brandisce la spada laser blu della famiglia Skywalker e non lascia impronte mentre cammina sulla superficie salata di Crait. Quando Luke tocca Leia nei momenti in cui affronta suo figlio e suo ex apprendista, lei è l’unica a rendersi conto che non è proprio Luke.
Il team di produzione di Rian Johnson ha trovato il repertorio d’archivio della Lucasfilm di Carrie Fisher datato 1977 e ha utilizzato quel filmato per ricreare l’ologramma del suo famoso “Aiutami, Obi-Wan Kenobi…” che l’R2-D2 usa come trucco per cercare di risvegliare Luke. La squadra di Johnson ha aggiunto ulteriori distorsioni per mostrare che l’ologramma è invecchiato e che l’immagine si è degradata.
Verso la fine di
Edgar Wright, Joe Cornish, Noah Segan, Joseph Gordon-Levitt, sono solo alcuni dei famosi cameo all’interno del film, oltre a quelli che non appartengono al mondo del cinema.
L’apparizione di Luke Skywalker sul pianeta Crait si è rivelata significativa anche per Poe Dameron. In effetti Poe stava lavorando con Leia per trovare Luke da molto tempo, e Luke era la missione stessa di Poe, oltre che la prima introduzione alla nuova trilogia.

