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Kang il Conquistatore: Colman Domingo parla della possibilità di assumere il ruolo

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Da quando Jonathan Majors è stato licenziato dai Marvel Studios, i fan hanno subito indicato l’attore Colman Domingo come il sostituto ideale per il ruolo di Kang il Conquistatore. Ad oggi i Marvel Studios non hanno ancora annunciato chi sostituirà Majors né quale sarà il ruolo effettivo del villain nel resto della Saga del Multiverso. Mentre si attende di saperne di più, è ora lo stesso Domingo a rompere il silenzio a riguardo durante un’intervista con Vanity Fair. “Il mio team ha avuto conversazioni con la Marvel su alcuni aspetti del MCU per anni. So che questo [il recasting] è vero o no? In realtà non lo so. Il mio team non mi porta qualcosa se non è reale. Quindi non lo so“.

Potrei essere in conversazione, ma non ne sono sicuro. Sarei felice di parlarne. Qualunque cosa stiano elaborando con Jonathan [Majors] e la sua eredità nel MCU, sento di dover rimanere nella mia corsia, qualunque essa sia. Ci sono voci, ci sono conversazioni, ma non ne sono nemmeno sicuro perché sento che non mi viene in mente nulla finché non c’è qualcosa di reale. Ma sarei d’accordo“. L’attore, pur affermando di non sapere nulla a riguardo, rimane dunque cauto e sembra non rivelare più del dovuto.

Chi potrebbe assumere il ruolo di Kang il Conquistatore?

I fan hanno ad oggi fatto diversi nomi per sostituire Majors nei panni di Kang il Conquistatore e se alcuni di loro, come John Boyega o Denzel Washington, potrebbero essere molto interessanti, Domingo – ora candidato all’Oscar per il film Rustin risulta essere la scelta migliore per il ruolo del villain del MCU. L’attore ha esperienza nell’interpretare un cattivo in un grande franchise, essendo stato un Victor Strand particolarmente avvincente e ricco di sfumature in Fear The Walking Dead, con l’attore che ha dimostrato di essere in grado di presentare diversi aspetti di un personaggio, proprio come Majors ha fatto per ogni variante di Kang.

Kang il Conquistatore: 10 punti deboli della presenza del villain di Jonathan Majors nel MCU

I Marvel Studios hanno presentato Kang il Conquistatore come l’antagonista principale della Saga del Multiverso, ma tirando le somme del nuovo villain nelle sue precedenti apparizioni nel MCU ci rendiamo conto che il personaggio fa acqua da tutte le parti. Dopo la conclusione della Saga dell’Infinito e la sconfitta di Thanos in Avengers: Endgame, il MCU ha introdotto Kang il Conquistatore come prossimo grande cattivo. Jonathan Majors ha interpretato diverse varianti di Kang il Conquistatore in Loki su Disney+ e Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ed era destinato ad avere un ruolo ancora più importante nel futuro del franchise prima della recente condanna per molestie, cosa che lo ha ora portato a perdere il ruolo. Rivedere le precedenti apparizioni del cattivo nel franchise live-action dei Marvel Studios, in continua espansione, fa ora emergere 10 punti deboli evidenti del personaggio.

Kang è uno sconfitto

Kang il Conquistatore

I Marvel Studios sono ormai a metà della Saga del Multiverso del MCU e Jonathan Majors è apparso come tre varianti principali di Kang il Conquistatore. Ognuna di queste varianti ha rappresentato un’enorme minaccia ma alla fine hanno tutte fallito la loro missione. Colui che Rimane di Loki voleva che Loki e Sylvie lo sostituissero, ma è stato ucciso da Sylvie e dato per morto. In Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato sconfitto dai protagonisti e l’ultima apparizione come Victor Timely lo ha visto “spaghettificato” più volte prima di tornare al suo vecchio aspetto.

Il Consiglio dei Kang ha un aspetto poco serio

Marvel Universe Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Oltre a introdurre ufficialmente Kang il Conquistatore, Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha anche fatto debuttare il Consiglio dei Kang del MCU, un gruppo che comprende potenzialmente infinite varianti di Kang con intenzioni nefaste. La scena post-credits di Quantumania mostrava migliaia di varianti di Kang che si teletrasportavano nell’arena del Consiglio, tutti interpretati da Jonathan Majors. In particolare Immortus, Rama-Tut e il Centurione Scarlatto, sono rappresentati quasi come una parodia, il che non fa pensare a Kang come a una minaccia particolarmente imponente nel futuro del MCU.

I momenti migliori di Kang sono avvenuti sul piccolo schermo

Kang il Conquistatore poteri varianti

La serie Loki dei Marvel Studios su Disney+ è quella che finora ha fatto di più con Kang il Conquistatore avendo introdotto due varianti principali del supercriminale nel corso delle due stagioni. Mentre le interpretazioni di Jonathan Majors di Colui che Rimane e Victor Timely sono state celebrate dai fan del MCU, gli spettatori più occasionali del franchise – quelli che magari guardano solo le uscite nelle sale – si saranno persi queste forti interpretazioni.

Molte varianti di Kang non saranno sviluppate nel MCU

Kang il Conquistatore poteri

Mancano pochi anni alla conclusione della Saga del Multiverso del MCU con Avengers: Secret Wars e già sappiamo non ci sarà abbastanza tempo per esplorare nel dettaglio ogni variante di Kang il Conquistatore. Dopo gli ultimi eventi che hanno coinvolto l’attore, Jonathan Mejors, ci sarà da chiedersi se esisterà ancora il personaggio di Kang. Resta dunque la sensazione che il meglio di questo personaggio difficilmente troverà spazio all’interno di questa nuova saga.

Kang è stato introdotto nel MCU troppo presto

Kang il Conquistatore fumetti

Kang il Conquistatore è stato rivelato fin da subito come il nuovo antagonista della Saga del Multiverso, ma non sulla scia di Thanos in Avengers: Endgame. Mentre quest’ultimo è stato presentato per diversi anni nella Saga dell’Infinito, con brevi apparizioni in The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron prima di rivelare i suoi piani in Avengers: Infinity War, Kang è stato introdotto immediatamente nella Saga del Multiverso. Questo ha diminuito il mistero che circondava il villain, togliendo un po’ di magia al personaggio.

Il vero piano di Kang non è ancora chiaro

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Jonathan Majors ha fatto diverse apparizioni nei panni di diverse varianti di Kang il Conquistatore, ma la maggior parte di esse non è stata in grado di spiegare effettivamente quali siano i suoi piani per il multiverso. A ogni nuova apparizione, vengono sollevate solo altre domande a cui i Marvel Studios non hanno ancora risposto. Il Kang il Conquistatore di Quantumania voleva fuggire dal Regno Quantico, ma i suoi obiettivi successivi non erano chiari, mentre l’apparente dominio del Consiglio dei Kang sul multiverso e l’esilio di Kang il Conquistatore non hanno fatto altro che aumentare la confusione.

Thanos è difficile da eguagliare

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La scelta di Kang dopo il popolare successo di Thanos è apparsa frettolosa. La forza di Thanos era un villain difficile da replicare e la terrificante minaccia che rappresentava costantemente sarebbe stata a sua volta difficile da eguagliare. Probabilmente Jonathan Majors non si è rivelato all’altezza di Josh Brolin nel ruolo di Thanos, poiché Kang il Conquistatore non si è dimostrato, stando a quanto potuto vedere, una minaccia all’altezza di Thanos.

Kang il Conquistatore è già morto

Kang il Conquistatore esiliato

Indipendentemente dal numero di varianti aggiuntive di Kang il Conquistatore introdotte nel MCU, si prevedeva che la variante del Conquistatore stesso sarebbe stata la minaccia principale per i Vendicatori del MCU nella Fase 6. Con il terzo film di Ant-Man abbiamo però avuto modo di scoprire che probabilmente non sarà così. Ci siano teorie che mettono in dubbio il ritorno del Conquistatore nel futuro del MCU e non ci sono notizie di un suo ritorno a breve, il che significa che i Marvel Studios hanno eliminato questa potente minaccia solo poco dopo averla introdotta.

I Marvel Studios potrebbero “allontanarsi” da Kang

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Recenti speculazioni hanno suggerito che i Marvel Studios potrebbero abbandonare del tutto Kang il Conquistatore, soprattutto dopo le recenti polemiche legate all’arresto di Jonathan Majors. L’intero team creativo di Avengers: The Kang Dynasty ha abbandonato il progetto e questo suggerisce una possibile rielaborazione totale del film, mettendo potenzialmente al centro un nuovo cattivo dei fumetti Marvel, con alcuni che sospettano possano essere il Dottor Destino o Galactus ad assumere questo ruolo.

Kang il Conquistatore è troppo legato a Jonathan Majors

Evidentemente, la cosa più difficile da contemplare quando si rivedono le apparizioni di Kang il Conquistatore è il fatto che la carriera di Jonathan Majors è stata avvolta da controversie, accuse di aggressione e una lunga indagine e processo. Majors è stato arrestato nel marzo 2023 con l’accusa di aggressione, strangolamento e molestie a seguito di una lite domestica. Il verdetto del processo di Majors arrivato in questi giorni conferma le accuse e l’attore potrebbe anche rischiare un anno di carcere. Tali notizie influiscono inevitabilmente sul vedere Majors nel ruolo di Kang. I Marvel Studios in seguito alla notizia hanno dunque comunicato il licenziamento dell’attore dal franchise. Adesso si pensa al recast, oppure al totale abbandono del personaggio.

Kang il Conquistatore: 10 cose che non sai sul villain Marvel

Kang il Conquistatore: 10 cose che non sai sul villain Marvel

Da quando è stato introdotto nella serie Loki, Kang il Conquistatore è divenuto il personaggio Marvel più chiacchierato e popolare del momento. Sarà infatti egli ad assumere il ruolo di principale villain delle nuove fasi del Marvel Cinematic Universe, mettendo in pericolo l’intero Multiverso. Prima che questi si mostri in tutta la sua potenza nei prossimi film dell’MCU, sarà bene sapere qualcosa di più su di lui, sulle sue origini e i suoi incredibili poteri.

Ecco 10 cose che forse non sai di Kang il Conquistatore.

Kang il Conquistatore nei i fumetti Marvel

1. Era stato introdotto nei fumetti Marvel come faraone egiziano. Il personaggio, che sarebbe in seguito diventato meglio conosciuto come Kang, è apparso per la prima volta in Fantastic Four #19 (ottobre 1963), di Stan Lee e Jack Kirby. Questo numero lo introduceva come il faraone Rama-Tut, un criminale dell’anno 3000 che aveva viaggiato indietro nel tempo per conquistato l’antico Egitto. Nel fumetto viene implicitamente affermato che egli è un discendente (o forse futura incarnazione) del cattivo dei Fantastici Quattro, Doctor Doom. In seguito, nel fumetto The Avengers #8, egli assume il nome di Kang il Conquistatore.

2. Le sue origini sono piuttosto complesse. Nel corso della sua storia editoriale, Kang si caratterizza per i continui viaggi nel tempo, che lo portano a scontrarsi con più versioni di sé stesso e con numerosi supereroi. Particolarmente intricate sono però anche le sue origini. Egli è nato in un XXX secolo alternativo, su una Terra che si caratterizza come luogo evolutissimo a livello tecnologico. Suo padre è Nathaniel Richards, il dopo essersi recato dal XIX secolo nel futuro, ebbe un figlio da una donna di quell’era che prenderà il suo nome. Nathaniel, inoltre, è il padre di Reed Richards, il Mister Fantastic dei Fantastici Quattro. Ciò significa che Reed e Nathaniel/Kang sono fratellastri.

Kang il Conquistatore nei film dell’MCU, da Ant-Man ad Avengers

3. Il suo debutto avviene in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Escludendo la serie Loki, dove a comparire non è il vero Kang ma una sua variante, il vero esordio del personaggio lo si avrà nel film Ant-Man and the Wasp: Quantumania, dove si affermerà come il principale villain del supereroe interpretato da Paul Rudd. Il trailer del film ha dato prova di un nemico estremamente potente e pericolos, ma dotato anche di un carisma e un fascino unici. Sapendo che Kang comparirà anche in altri film, lo scontro tra lui e Ant-Man in questo film non porterà ad una sua sconfitta, quanto probabilmente ad una parziale vittoria, che preannuncia la sua pericolosità.

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4. Sarà il principale villain di alcuni prossimi film. Attualmente, dopo Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Kang è previsto come villain nel film Avengers: The Kang Dynasty e in Avengers: Secret Wars, i due film conclusivi della Multiverse Saga previsti per il 2025 e il 2026. È però molto probabile che egli farà la sua comparsa anche in altri film Marvel ancora non annunciati, comparendo magari per un semplice cameo o, eventualmente, per un ruolo più esteso. Molto probabile è poi la sua presenza nell’annunciata seconda stagione di Loki.

Kang il Conquistatore interpretato dall’attore Jonathan Majors

5. Sarà interpretato dal noto attore. Come svelato dalla serie Loki, è l’attore Jonathan Majors ad interpretare Kang nei film dell’MCU.  L’attore ha affermato di essere entusiasta del ruolo ma che l’aspetto più difficile del doverlo interpretare è il dover raggiungere una forma fisica impeccabile. Per rendere minaccioso il personaggio, Majors si sta infatti sottoponendo ad un durissimo allenamento fisico fatto di ore ed ore in palestra ed una rigida dieta a base di pollo, tacchino e riso. Stando a quanto svelato da alcune foto, l’attore sta però riuscendo nell’intento di metter su una massa muscolare incredibile, che renderà Kang ancor più minaccioso e pericoloso.

Kang il Conquistatore in Loki e le sue varianti

6. Nella serie Marvel è presente una delle sue varianti. Nel finale della serie Loki viene svelato chi vi è dietro quanto accaduto fino a quel momento, ovvero Kang il Conquistatore. Più precisamente, in realtà, il personaggio che viene introdotto e interpretato sempre da Majors, non è il Kang che si imporrà come villain dei prossimi film MCU, bensì una sua variante “buona” che si fa chiamare Colui Che Rimane. Questi è uno scienziato del trentunesimo secolo che ha fondato la TVA per salvare la Linea Temporale dalle sue varianti malvagie, tra cui rientra proprio Kang il Conquistatore. Si accenna così al fatto che esistono numerose, se non infinite, varianti di Kang, pronte a minacciare il multiverso della Marvel.

Kang il Conquistatore in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

7. Sarebbe dovuto apparire nel film. Originariamente, tra i piani per il film Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dedicato appunto al potente stregone interpretato da Benedict Cumberbatch e ai suoi viaggi nel Multiverso. Proprio per via della presenza di questi ultimi, in molti si aspettavano la presenza di Kang nel film, il quale però alla fine non ha fatto la sua comparsa in scena. Il personaggio, in realtà, era inizialmente previsto per il film, ma all’ultimo si è deciso di toglierlo per non appesantire troppo la trama e lasciare che la Scarlett Witch di Elizabeth Olsen fosse l’unica villain.

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Kang il Conquistatore vs. Thanos

8. È più forte del celebre Titano Pazzo. Da quando è stato reso noto che Kang sarà il nuovo grande villain del Marvel Cinematic Universe, i fan non hanno potuto non chiedersi chi tra questi e Thanos sia più forte e dunque più pericoloso per gli Avengers. Se la forza sovrumana del Titano Pazzo è indiscutibile e lo rende tra i più forti dell’intero universo Marvel, dalla sua Kang ha il fatto di essere il controllore del tempo e dello spazio, possedendo una conoscenza vastissima, che unita alle sue abilità in combattimento lo rendono un avversario ancor più temibile. Non si tratta del personaggio più forte della Marvel, ma sarà senza dubbio più pericoloso di Thanos all’interno dell’MCU.

Kang il Conquistatore: i suoi poteri

9. È specializzato in viaggi del tempo. L’abilità più nota di Kang il Conquistatore è quella di saper viaggiare nel tempo, ma anche nello spazio. Esperto di storia e fisica, egli ha infatti utilizzato le tecnologie del 40° secolo, quello da cui proviene, per diventare il maggior conoscitore dei principi del viaggio nel tempo. Grazie a questa capacità, egli è stato in grado di modificare gli eventi della storia a proprio vantaggio, rivelandosi un nemico particolarmente pericoloso e imprevedibile.

10. È dotato di abilità sovrumane. Oltre alla capacità di viaggiare nel tempo, Kang possiede numerose altre abilità. Egli gode ad esempio di un invecchiamento rallentato, ma anche di estrema forza fisica e resistenza alle radiazioni. Tutte queste capacità sono poi portate a livelli ancora maggiori dalla sua speciale armatura da battaglia, che gli consente di essere dotato di abilità sovrumane ma anche di poter adoperare trucchi come la creazione di campi di forza, la possibilità di controllare altre forme di tecnologia e, in certi casi, anche di sottomettere al proprio volere altre forme di vita.

Fonti: CBR, MarvelCinematicUniverse

Kang il Conquistatore, un rumors lo collega a Darkhold di Scarlet Witch

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania ci presenterà Kang il Conquistatore (Jonathan Majors) e, dopo aver incontrato Colui che rimane nel finale della prima stagione di Loki, speriamo di avere un’idea migliore di cosa aspettarci dal personaggio che sarà il grande cattivo del prossimo ciclo Marvel Universe.

Dopotutto, mentre progetti del calibro di Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia hanno anticipato il Multiverso, dobbiamo ancora comprendere appieno in che modo le numerose varianti del cattivo influiranno su di esso. Tuttavia, un nuovo rumor condiviso da The Cosmic Circus suggerisce che Kang abbia già, segretamente, avuto un ruolo in almeno un grande sviluppo del MCU. Secondo la fonte del sito, una variante Kang era il vero autore di Darkhold, il libro di magia oscura venuto in possesso di Wanda alla fine di Wandavision.

Non siamo sicuri di cosa significhi per il demone Chthon, ma è possibile che questo non sia mai esistito, o che sia stato manipolato da Kang, o che il viaggiatore del tempo sia stato colui che ha trascritto i le sue parole originali dalle mura del Monte Wundagor.

Cosa giustifica questa teoria? Bene, ci sono molte possibilità (incluso quella che si possa trattare di un primo tentativo per capire come potrebbe controllare il Multiverso), ma dal momento che Scarlet Witch è essenzialmente stata “incastrata” per essere in grado di distruggere tutta la realtà, la sua battaglia con Doctor Strange, la elimina dal quadro.

Wanda fuori dal quadro significa un rivale in meno per Kang, e con Darkhold ora distrutto in tutto il Multiverso, potenzialmente un ostacolo in meno da superare per lui. Ricordiamo che colei che Chthon credeva un giorno avrebbe governato tutta la realtà non solo è creduta morta, ma il libro che le ha dato accesso a quei poteri non esiste più. Questo dovrebbe rendere la vita di Kang molto più semplice, giusto?

Come sottolinea il sito, i disegni nel Darkhhold hanno lo stesso stile delle immagini sia di Loki che del sequel di Doctor Strange, con il tema ricorrente degli anelli che possono anche legare Kang ai braccialetti di Kamala Khan e ai dieci anelli di Shang-Chi.

Si tratta, al momento, di un territorio molto poco conosciuto, con diverse teorie che possono trovare la propria strada mentre aspettiamo che Kang faccia il suo esordio ufficiale nel MCU e ci inviti ufficialmente nella Saga del Multiverso. Se Kang è responsabile della scrittura di Darkhold, tuttavia, un progetto imminente farà sicuramente luce sul come e sul perché della sua manipolazione della storia e di questi vari artefatti per raggiungere il suo obiettivo di conquista.

Kang il Conquistatore apparirà in Loki? Una foto alimenta le teorie

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL QUARTO EPISODIO DI LOKI!!!

L’attore Jonathan Majors, che interpreterà Kang il Conquistatore nel MCU, è stato avvistato al Golden Apple Comics durante una pausa dalle riprese di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ancora non sappiamo con esattezza quale sarà il suo ruolo all’interno dell’universo condiviso, ma sono in molti a credere che il villain in grado di viaggiare nel tempo sarà il prossimo grande cattivo del franchise.

Parallelamente, continuano a farsi sempre più insistenti le voci secondo cui l’attore debutterà ufficialmente nei panni del personaggio in Loki, probabilmente attraverso un cameo in una scena post-credits. Sulla scia del finale del quarto episodio, in cui abbiamo scoperto che la TVA è in realtà composta da varianti strappate dalla sacra linea temporale e che i Custodi del Tempo non sono altro che degli androidi, tutti gli occhi sono ora puntati sul giudice Ravonna Renslayer che – è importante ricordarlo! – nei fumetti ha una lunga storia legata proprio a Kang. E se fosse proprio Kang il grande burattinaio che tiene insieme le redini della TVA?

Molti hanno ipotizzato che la TVA esista all’interno del Regno Quantico, che sarà ulteriormente esplorato in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. In occasione del weekend del 4 luglio, Majors ha visitato il leggendario Golden Apple Comics di Los Angeles, negozio frequentato anche da molti dei creativi dei Marvel Studios. In una foto pubblicata sull’account Instagram del negozio, Major ha in mano una copia di “The Avengers #267”, il cui sottotitolo è “Kang Lives!”. L’attore ha anche firmato un oggetto di scena presente nel negozio come Kang, dicendo che era la prima volta che firmava qualcosa usando il nome del suo nuovo personaggio.

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Vale la pena notare che “Avengers #267” vede Kang tentare di eliminare tutte le sue varianti, create ogni volta che viaggiava nel tempo, da una versione più vecchia, soprannominata Immortus, che diventa un custode delle linee temporali, a una versione più giovane, ossia l’eroe Iron Lad. Nella run fa il suo debutto anche il Consiglio di Kang, che alcuni sospettavano sarebbero stati i Custodi del Tempo in Loki.

Nei fumetti Marvel Comics, Kang viaggia in tutto il Multiverso, quindi il MCU avrebbe potenzialmente a disposizione una varietà infinita di modi in cui introdurre il personaggio. Considerati i vari temi esplorati fin’ora nella serie con Tom Hiddleston, un’apparizione di Kang nello show prima del suo debutto nel terzo Ant-Man avrebbe perfettamente senso.

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Kang il Conquistatore apparirà in Loki prima di Ant-Man and the Wasp: Quantumania?

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Jonathan Majors interpreterà Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma ancora non sappiamo quale sarà il ruolo del personaggio all’interno del più ampio MCU.

Nel film precedente il personaggio di Ghost è stato mal sfruttato, quindi la speranza dei fan è che questo threequel non sprechi il potenziale del celebre villain capace di viaggiare nel tempo, relegando ad un ruolo circoscritto (soprattutto perché il personaggio ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Thanos).

In una recente intervista con Variety, Majors non ha potuto rivelare molto sul ruolo, ma ha confermato di aver visto tutti i film dei Marvel Studios, lodando in modo particolare il genere, ma anche “la dimensione di questi film. Le tematiche che affrontano e che spesso hanno a che fare con l’idea di destino, fantasia, futuro ed eredità”.

Ovviamente, nel corso dell’intervista, è stato chiesto a Majors delle rumor sempre più insistenti secondo cui il personaggio di Kang debutterà ufficialmente nella serie Loki (qualcosa che avrebbe decisamente senso, considerando la storia del cattivo con la Time Variance Authority). Alla domanda, però, l’attore si è limitato a rispondere: “Non so di cosa tu stia parlando.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Kaley Cuoco: 10 cose che non sai sull’attrice

Kaley Cuoco: 10 cose che non sai sull’attrice

Kaley Cuoco, la Penny di The Big Bang Theory, è diventata incredibilmente famosa. Attrice sin da bambina, è una delle regine della sitcom americana (chi si ricorda 8 semplici regole)? Ci sono cose, però, che anche i fan più affezionati non sanno: Ecco dieci fatti che forse non sapevate su Kaley Cuoco.

Kaley Cuoco: film e carriera

1. Kaley Cuoco ha ricevuto la propria istruzione a casa. Alcuni tendono a spiegare gli aspetti più controversi della vita di Kaley Cuoco con la sua particolare istruzione. Infatti, Kaley Cuoco non è andata a scuola, ma è stata istruita privatamente dalla madre. Dalla madre, però, l’attrice non ha assorbito solamente fatti e insegnamenti, ma sembra che questa abbia avuto un ruolo importante nella formazione del suo pensiero: Kaley è infatti cresciuta da cristiana conservativa e da repubblicana incrollabile.

2. Kaley Cuoco recita da tanto, tantissimo tempo. Molti dei fan di Kaley Cuoco la conoscono grazie a The Big Bang Theory. Alcuni, quelli con la memoria un po’ più lunga, se la ricorderanno come una delle sorelle della sitcom 8 semplici regole per uscire con mia figlia. E pochi, invece, si ricorderanno della sua apparizione nella stagione finale di Streghe. Ma non finisce qui: Kaley è cresciuta in California e, grazie alla libertà datale dall’istruzione privata, ha avuto modo di fare tantissimi provini. Nel 1994, ha recitato in My So-Called Life, oltre che, poi, in Un medico tra gli orsi e addirittura Settimo Cielo.

3. Kaley Cuoco ha interpretato una giovane Ellen DeGeneres. Repubblicana convinta, a quanto pare, ma che non si tiene alla larga da tematiche LGBT. Ad esempio, Kaley Cuoco è una figura vicinissima e di sostegno a Ellen DeGeneres, considerata colei che ha portato ad un pubblico ampio la discussione sull’omosessualità negli anni Novanta. Ellen, inoltre, è stata la prima donna ad aver fatto coming out in una sitcom, occasione nella quale Kaley ha interpretato la giovane Ellen in dei flashback. Inoltre, Kaley è stata ospite più di una volta nello show Ellen.

Kaley Cuoco oggi

Kaley Cuoco nel 2020 è stata protagonista nei panni di Cassie Bowden nella serie HBO MAX di successo The Flight Attendant. Nello stesso hanno ha prestato la voce a Harley Quinn nella serie Animata Harley Quinn. Nel 2021 sarà nel cast del film The Man from Toronto nel quale recita al fianco di Woody Harrelson, Kevin Hart  e Ellen Barking.. Mentre è in sviluppo una serie che la vedrà nei panni di Doris Day.

Kaley Cuoco oggi

Kaley Cuoco nuda nelle foto trapelate

4. Kaley Cuoco nuda nelle foto trapelate: gli hacker. Purtroppo, cose del genere sono successe più di una volta. Tra i telefoni di attrici hackerati con lo scopo di diffondere fotografie private, c’è stato quello di Kaley Cuoco, in foto nuda. Tra le fotografie, ci sono scatti di Kaley Cuoco nuda dalla vita in su, alcuni a figura intera, alcuni in atteggiamenti provocanti. Non tutte le fotografie erano reali, però: sono girate anche tantissime fotografie photoshoppate.

5. Kaley Cuoco seminuda sul palco, per una buona causa. Kaley ha una sorella nello spettacolo che sa ballare e cantare, ma anche lei non è da meno. Per un evento di beneficienza per l’Alzheimer, ad esempio, si è spogliata quasi del tutto durante un numero musicale. Per lo stesso evento, l’intero cast di Big Bang Theory ha fatto un numero a tema Grease, e lei ha poi indossando un top rosso con dei pantaloncini neri corti e calze a rete.

Kaley Cuoco hot

6. Kaley Cuoco ama il proprio seno rifatto. Kaley Cuoco si ama molto, e non disdegna apparire in servizi hot e senza veli. E ama molto il proprio seno rifatto dopo essere entrata a fare parte del cast di 8 semplici regole, che ha definito, in un’intervista del 2004, “la decisione migliore che abbia mai preso”.

Kaley Cuoco Instagram

https://www.instagram.com/p/Bll_bkjF87D/?taken-by=normancook

7. Kaley Cuoco su Instagram. Su Instagram, Kaley Cuoco si chiama @normancook, e ha 3.8 milioni di follower. Recentemente, è scoppiata una piccola bufera a causa di un video di Kaley Cuoco su Instagram, nella quale la si vede fare esercizio dopo un intervento chirurgico alla spalla. Il problema? Alcune persone hanno notato il fatto che si intravedano i capezzoli dell’attrice sotto la canotta, postando commenti inappropriati. Kaley, però ha risposto ai commenti negativi, dicendo che, a causa del braccio, può utilizzare solamente certi tipi di reggiseno. E che la cosa non riguarda nessuno.

8. Kaley Cuoco e il femminismo. Ora, Kaley tende a tenersi lontana dalla politica, finché non ci finisce coinvolta. Dopo una frase pubblicata su Redbook, è stata ampiamente criticata: “Non sono mai stata la ragazza femminista che chiede parità, ma magari è perché non ho mai avuto esperienza o affrontato della disuguaglianza. (…) Cucino per Ryan cinque sere a settimana. Mi fa sentire una casalinga, e lo adoro. So di suonare all’antica, ma mi piace l’idea che le donne si prendano cura del proprio uomo”. Inutile dirlo, in tanti la dichiarazione non l’hanno presa troppo bene, ma a riguardo, lei ha spiegato che la sua dichiarazione è stata messa fuori contesto: “Certo che sono una c***o di femminista. Guardami. Trasudo femminismo. Vengo pagata tanto quanto i miei colleghi maschi dello show, ho la mia casa, e sono il più indipendente possibile”.

Kaley Cuoco-Sweeting

kaley cuoco

9. Kaley Cuoco-Sweeting: il divorzio. Kaley è una persona molto attiva: è cresciuta facendo sport oltre che recitando. Ama giocare a tennis, ed ha parecchio talento. Ed è successo che abbia sposato un tennista professionista, Ryan Sweeting. Purtroppo, il matrimonio tra i due è durato solamente 21 mesi, e il motivo per il quale i due hanno divorziato è piuttosto brutto. A quanto pare, Sweeting soffriva di una dipendenza da antidolorifici, sviluppata in seguito ad un incidente alla schiena. E sembra che, anziché aiutarlo, l’allora Kaley Cuoco-Sweeting abbia cominciato ad uscire e ubriacarsi con gli amici (si dice che bevesse addirittura due bottiglie di vino a notte). Finché ha preso la decisione di lasciare il marito, dopo aver cancellato tutte le sue fotografie dai social media.

10. Non più Kaley Cuoco-Sweeting, ma Kaley Cuoco-Cook. Kaley Cuoco si è risposata poco più di un mese fa, con il cavallerizzo Karl Cook, con una cerimonia nel ranch di lui nella California del Sud. È stato un matrimonio particolarmente glam: lei ha indossato un sontuoso vestito di pizzo e a quanto pare, le loro iniziali erano dappertutto, e c’erano tantissimi fiori e decorazioni scenografiche (oltre che a cani e cavalli).

Fonti: TheRichest, ThisIsInsider, E!News

Kaley Cuoco, i suoi migliori momenti comici che l’hanno prepara-ta a L’assistente di volo – The Flight Attendant

Se un attore è in grado di far ridere, allora saprà anche mettere in scena tutte le altre emozioni, perché riuscire a fare breccia nel cuore degli spettatori e strappargli una risata è davvero un’arte complicata. Alla luce di questa verità non sorprende affatto che la reginetta della sit-com americana, Kaley Cuoco, abbia finalmente raggiunto l’interesse di Golden Globes e Emmy grazie al suo ruolo ne L’assistente di volo – The Flight Attendant. L’attrice, nota per il ruolo di Penny in The Big Bang Theory, ha seguito una vera e propria palestra fattoriale, per dodici anni, dieci stagioni dello show, al fianco di colleghi preparatissimi, trovandosi spes-so a recitare davanti ad un pubblico live, e affinando così tanto le sue doti che, arrivata la parte complessa e drammatica di Cassandra Bowen nello show HBO Max, tutto quello che ha dovuto fare è stato indossare il completo da assisten-te di volo e imbarcarsi per questa avventura che l’ha resa protagonista della stagione televisiva di quest’anno. E mentre possiamo vedere tutta la serie su su Sky e in streaming su NOW, ecco di seguito i momenti più divertenti che Kaley Cuoco ha messo in scena nei panni di Penny!

L’assistente di volo – The Flight Attendant è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Penny canta ‘Soffice Kitty’ a Sheldon

Nell’episodio della prima stagione “The Pancake Batter Anomaly”, Sheldon si becca un brutto raffreddore e impara rapidamente quanta poca pazienza possono avere i suoi amici per lui. Tutti tranne Penny, che da subito, oltre a essere il principale turbamento di Leonard, è anche una figura materna / amica per tutti gli altri e in particolare per Sheldon. Incaricata di prendersi cura del vicino, Penny porta Sheldon a casa e lo mette a letto, poi si ritrova con una richiesta insolita. Il malaticcio Sheldon chiede a Penny di cantagli “Soffice Kitty”, la sua ninna nanna preferita, il suo conforto quando è malato. Penny è chiaramente perplessa, ma presto obbedisce amorevolmente, dimostrando che è una delle uniche persone disposte a gestire l’insopportabile genio.

“Your Ken Can Kiss My Barbie.”

Come si capisce da subito, nonostante il centro romantico della serie siano Penny e Leonard, la vera coppia vincente è formata da Penny e Sheldon. Una delle poche discussioni che i due hanno si svolge nella lavanderia dello stabile in cui vivono, con un gioco di parole di Penny che, pur non essendo completamente ortodosso, è assolutamente geniale e Kaley Cuoco consegna la battuta con dei tempi comici perfetti. Sheldon e Penny attraversano un lungo periodo di antagonismo, ma c’è un episodio in particolare che li mette l’uno contro l’altro sul serio: un episodio della seconda stagione, “The Panty Pinata Polarization.” Dopo che Penny riceve la terza ammonizione da parte di Sheldon, è bannata dal mettere piede nel suo appartamento. Quello che segue è una guerra di volontà tra i due, inclusi scherzi strategici come Penny che occupa tutte le lavatrici dello stabile di sabato sera, la sera che il metodico Sheldon dedica al bucato, dopo che Sheldon le ha steso il bucato sui fili del telefono, per strada. Tutto questo colpire e controbattere è esilarante e si conclude con questo scambio:

Sheldon: Woman, you are playing with forces beyond your ken.

Penny: Yeah? Well, your Ken can kiss my Barbie.

Naturalmente in italiano lo scambio perde efficacia, ma quel “Ken can kiss my Barbie” è decisamente un tocco da maestro per la nostra adorata Penny!

Sheldon abbraccia Penny per la prima volta

Per quanto possa essere difficile da credere, dato l’arco narrativo che percorre Sheldon durante le undici stagioni dello show,  c’è stato un tempo in cui anche toccare un’altra persona era impensabile per lui. Ma la vicinanza di Penny ha contribuito in maniera decisiva a fargli aprire cuore e braccia… C’è un momento in cui Sheldon cede ad un abbraccio per la prima volta, ed è l’episodio di Natale della seconda stagione, “The Bath Item Gift Hypothesis”. Per Natale, Penny sorprende Sheldon con un tovagliolo autografato dal leggendario attore Leonard Nimoy, il signor Spock in persona. Sheldon, assolutamente fuori di sé dalla gioia e dalla gratitudine, fa qualcosa che non ha mai fatto prima: abbraccia Penny, sconvolgendo per primo se stesso, in quello che Leonard descrive giustamente come “un miracolo dei Saturnali”.

Dove sono le tue paperelle adesive, Penny?

Con Leonard lontano, Sheldon e Penny avevano in programma di passare una notte tranquilla nei loro rispettivi appartamenti. Ma quando Sheldon sente Penny gridare aiuto, passa alla modalità supereroe e salva la situazione. Entra nell’appartamento della ragazza (dopo aver bussato tre volte) e trova Penny avvolta nella tenda della doccia dopo essere scivolata. Si è lussata la spalla e ha bisogno di aiuto per raggiungere l’ospedale. La prima cosa che però pensa di fare Sheldon non è aiutarla ma chiederle dove sono le sue “paperelle adesive antiscivolo”, cosa che le avrebbe impedito di scivolare, appunto. La sequenza diventa sempre più divertente dalla scena della “vestizione” all’avventura in ospedale, fino a quando, Penny, alterata dagli antidolorifici, torna a casa con un esausto Sheldon.

L’ossessione per i Giochi di Ruolo

Quando Penny ha imparato a giocare a Age of Conan, si accorge che il gioco di ruolo è più divertente di quanto si aspettasse. Con l’aiuto di Sheldon, migliora rapidamente e questa passione impressiona Sheldon, ma gli altri si rendono conto che la ragazza comincia a sviluppare una dipendenza, un’ossessione. Dopo aver svegliato Sheldon nel cuore della notte per chiedergli aiuto in una situazione di gioco difficile e aver perso il lavoro solo per rimanere a giocare, Penny è diventata un vero e proprio mostro. Non si lava più, resta in pigiama, non va al lavoro e passa ogni singolo momento di veglia a giocare. E proprio quando sembra che nulla la possa distrarre dal gioco, Penny si rende conto che è andata fuori di testa quando accetta di uscire, nel gioco, con il personaggio giocato da Howard. L’idea di uscire, anche solo virtualmente, con Howard è stata un deterrente sufficiente! Ovviamente questo momento è accompagnato dalle impagabili espressioni comiche di Kaley Cuoco, che ha poi messo al servizio della sua Cassandra in L’assistente di volo – The Flight Attendant, disponibile su su Sky e in streaming su NOW.

Kaley Cuoco hot per Cosmopolitan nel nuovo photoshoot

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È la star di The Big Bang Theory, Kaley Cuoco la protagonista nel nuovo photoshoot della nota rivista americano Cosmopolitan.

Kaley Cuoco è in grande forma ed in vena di tanta sexy ironia nelle nuove foto e anche se non è nuda, Kaley Cuoco rimane sempre una delle attrici più sexy del panorama odierno.

Kaley Cuoco hot

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She is so beautiful😍 #kaleycuoco @normancook

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Ironia ma sopratutto un corpo unto e un hot dog a distanza ravvicinata alle sue labbra rendono questa foto di Kaley Cuoco super hot.

Kaley Cuoco su Cosmopolitan

Kaley Cuoco Cosmopolitan-02

La copertina di Cosmopolitan che vede Kaley Cuoco sexy in short e canotta scollata.

Kaley Cuoco Sexy e ironica

L’attrice nota appassionata di sport sfoggia un abito rosso e degli indumenti da Baseball, compresa uno sporco guanto e una vecchia palla da baseball.

Kaley Cuoco hot

 

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Day 23: kaley with hat👒 😍😍😍 #kaleycuoco #kaleycuocochallange @kaleycuoco

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Ancora il Baseball protagonist di questa foto che vede protagonista ancora Kaley Cuoco hot con in mano delle mazze da baseball.

Kaley Cuoco hot

 

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Who want play baseball?🏈 #kaleycuoco @normancook

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Non sarà nuda Kaley Cuoco ma vederla mordersi il labbro è sempre un bel vedere. Ancora il baseball al centro del photoshoot.

Kaley Cuoco video – Hot Photshoot

Ecco il video del photoshoot hot di Kaley Cuoco per Cosmopolitan

Kaley Christine Cuoco è un’attrice statunitense. È conosciuta soprattutto per i ruoli di Bridget Hennessy nella sitcom 8 semplici regole, di Billie Jenkins nella serie televisiva Streghe e di Penny nella sitcom The Big Bang Theory.

Kaley è la primogenita di Gary Carmine Cuoco, un ingegnere statunitense di origini italiane, e di Layne Ann Wingate, una casalinga di origini tedesche; ha una sorella minore, Briana.

Il 31 dicembre 2013 Kaley ha sposato il tennista Ryan Sweeting, conosciuto nell’agosto dello stesso anno, da cui ha poi divorziato nel settembre del 2015; durante il matrimonio ha aggiunto il cognome del marito al suo, facendosi accreditare in quegli anni come Kaley Cuoco-Sweeting. Nel settembre del 2010, l’attrice era rimasta vittima di un incidente a cavallo che le aveva procurato una frattura della gamba destra. Inizialmente i medici, pensando a un’infezione, avevano previsto l’amputazione del piede destro, ipotesi successivamente sventata.

Kalavria, recensione del film con Ivan Franek

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Kalavria, recensione del film con Ivan Franek

Kalavria è un viaggio cinematografico coinvolgente che mescola mitologia, storia e realtà contemporanea, offrendo una profonda riflessione sull’identità, la ricerca di sé e la resilienza umana. Presentato in anteprima al Bif&st 2024, il docufilm ci trasporta nelle terre suggestive della Calabria, dove il protagonista, un naufrago senza memoria interpretato da Ivan Franek, si immerge in un viaggio interiore alla scoperta di chi è veramente.

La narrazione si sviluppa attraverso una serie di incontri con viandanti contemporanei e figure mitologiche, che gradualmente svelano le sfumature del passato del protagonista e i riflessi del mito greco nella vita quotidiana. Questo percorso di rinascita e riscoperta è guidato dalla generosità e dalla saggezza dei personaggi che il protagonista incontra lungo il suo cammino, trasformandolo non solo in un individuo consapevole di sé, ma lo rendono anche consapevole di essere parte di una connessione più ampia con la storia e la mitologia.

Cristina Mantis ha saputo porre l’accento l’importanza della storia invisibile equiparandola alla realtà che accade sotto i nostri occhi, rendendo così la compenetrazione tra le epoche e i tempi ai margini del mondo la chiave narrativa principale del racconto. Attraverso il personaggio del naufrago, che si risveglia sulle coste della Calabria, il documentario, che si trasforma in film di finzione e poi torna a essere racconto documentario, ci porta in un viaggio di riappropriazione di sé, trasformando il luogo di Kalavria non solo in una terra fisica, ma in uno spazio dove l’anima trova nutrimento.

Kalavria, sospensione tra storia e mito

L’umanità è un tema centrale del film, riflesso nei volti e nelle storie dei personaggi che popolano le antiche case Kodra di Civita e le rovine di Africo. La voce celestiale del griot africano Badara Seck aggiunge una stratificazione spirituale molto intensa, ribadendo il messaggio centrale del documentario: in un mondo alla deriva, solo l’umano può salvare l’umano.

Dove il film svela una certa ingenuità di messa in scena è nei momenti in cui la natura selvaggia e incontaminata della Calabria si fa scenario di incontri con la mitologia, nella personificazione di personaggi quali con Circe nella Torre di Fiuzzi a Praia a Mare. Anche la storia della Magna Grecia fa capolino dalle rovine di Sibari e di Locri, aggiungendo al racconto documentaristico e mitologico un ulteriore livello di profondità: la Storia.

Sembra riduttivo parlare di documentario in merito a Kalavria, perché la forma cinematografica si fa mutevole e stratificata, seguendo il percorso accidentato dello splendido Ulisse/Ivan Franek: è un viaggio emozionante attraverso la storia, la mitologia e racconta il modo che l’uomo trova di abitare un luogo che diventa sinonimo di se stesso.

Kaitlyn Dever: tutto quello che sappiamo sull’attrice

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Kaitlyn Dever: tutto quello che sappiamo sull’attrice

Avrete probabilmente sentito parlare dell’ultima serie true crime di Netflix, Unbelievable, una mini serie in otto parti su casi di stupro irrisolti. Ciò significa che probabilmente avrete sentito parlare dell’attrice protagonista della serie, Kaitlyn Dever, che è diventata famosa dopo la messa in onda. Ma chi è?

Chi è Kaitlyn Dever?

Kaitlyn Dever è un’attrice e cantante americana che ha partecipato a numerosi film e programmi televisivi di piccole e grandi dimensioni. In particolare, è l’attrice protagonista della serie femminista Unbelievable di Netflix, basata su un articolo giornalistico vincitore del Pulitzer, intitolato An Unbelievable Story of Rape, realizzato dalle organizzazioni statunitensi The Marshall Project e ProReublica. La storia è incentrata su Marie Adler (Kaitlyn Dever), una diciottenne violentata sotto la minaccia di un coltello a Washington nel 2008, quando uno sconosciuto si è introdotto nel suo appartamento e l’ha legata al letto.

Fuori dal set, la Dever ha formato la band folk-pop Beulahbelle con la sorella Mady (che è la sua copia sputata!).

Chi altro appare in Unbelievable accanto a Kaitlyn Dever?

Kaitlyn Dever

Kaitlyn Dever guida il cast di Unbelievable insieme a Elizabeth Marvel, Toni Collette e Merritt Wever. In una precedente intervista con Teen Vogue, la Dever ha raccontato come l’aver visto la Collette in Il sesto senso abbia scatenato il suo interesse per la recitazione, affermando che “il primo film di paura che i miei genitori mi hanno fatto vedere è stato Il sesto senso. Quando ho visto [Collette] in quel film, ho pensato: “Oh mio Dio, questa è una vera performance”. È stata la prima interpretazione onesta che ho visto e mi ha lasciato senza fiato e ho pensato: “È questo che voglio fare. È esattamente quello che voglio fare”.

Qual è l’età di Kaitlyn Dever?

Kaitlyn Dever ha 22 anni (è nata il 21 dicembre 1996) e sta già facendo faville nel mondo dello spettacolo. Davvero notevole, lo sappiamo.

Kaitlyn Dever, i film e le serie tv nel quale ha recitato

Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà
Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà – Foto di 20th Century Studios/20th Century Studios – © 2023 20th Century Studios.

Oltre al legal drama Unbelievable, la Dever ha all’attivo alcuni ruoli minori e maggiori in progetti come Bad Teacher, J. Edgar, The Mentalist, Last Man Standing, Booksmart e recentemente il dramma biografico Beautiful Boy con Timothée Chalamet e Steve Carell.

Nel 2021 ha fatto parte del cast della serie tv Dopesick – Dichiarazione di dipendenza. Nel 2022. Nel 2022 ha interpretato la figlia di Julia Roberts e George Clooney in Ticket to Paradise. Ma è nel 2023 che ottiene il successo più grande quando è protagonista dell’horror di fantascienza Nessuno ti salverà (No One Will Save You). Nel 2024 viene annunciato che la Dever interpreterà Abby nella seconda stagione dell’acclamata serie HBO The Last of Us.

Kaitlyn Dever ha un profilo Instagram?

Sì, il suo profilo Instagram è @kaitlyndever. Seguitelo per ricevere aggiornamenti sulla sua carriera di attrice e foto di moda sciccose.

Kaitlyn Dever ha un Twitter?

Il suo Twitter è @kaitlyndever.

Kaiser Karl: prime foto di Daniel Brühl nella nuova serie Disney+

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Disney+ ha svelato la prima immagine di Daniel Brühl nei panni di Karl Lagerfeld in Kaiser Karl (titolo provvisorio), la nuova serie originale francese, in arrivo sulla piattaforma streaming nel 2024, che racconta l’ascesa di Lagerfeld nel mondo dell’alta moda parigina degli anni ’70.

L’anno è il 1972. Lagerfeld, a trentotto anni, è uno stilista poco conosciuto. Dopo aver incontrato ed essersi innamorato di Jacques de Bascher, si trova a competere con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, a capo del più prestigioso brand di moda in circolazione. Inizia così la storia di Kaiser Karl (titolo provvisorio), un mix di romanticismo, ambizione e instancabile ricerca di affermazione.

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è stata creata e adattata per la televisione da Isaure Pisani-Ferry (Rapinatori: la serie, Vampiri), Jennifer Have (Unfaithful, The Red Band Society) e Raphaëlle Bacqué, autrice dell’omonima biografia, pubblicata da Albin Michel nel 2019 e tradotta in sei lingue. La serie originale è diretta da Jérôme Salle (Kompromat,, Totems) e Audrey Estrougo (Tout va Bien, Authentik).

Il team artistico riunisce i direttori della fotografia Mélodie Preel (la versione francese di In Treatment) e Mahdi Lepart (L’Absente, Grown Ups), la costumista Pascaline Chavanne, l’hair artist Sébastien Quinet (The French Dispatch) e la truccatrice Valerie Chapelle (Illusioni perdute), oltre ai compositori Sacha ed Evgueni Galperine (The Undoing, Oussekine).

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è girato in Francia. I produttori esecutivi sono Gaumont e Jour Premier.

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet: recensione

Kahil Gibran’s The Prophet è il racconto di un’amicizia tra una ragazzina dispettosa con un passato turbolento e un poeta imprigionato per le sue idee di vita. Alla vicenda s’intrecciano le celebri parole di Gibran tratte dal libro Il Profeta in cui si riflette sulla vera natura dell’amore, del lavoro, della libertà e del matrimonio.

Kahil Gibran’s The Prophet scritto e diretto da Roger Allers è una sceneggiatura divisa per scenari in cui ogni volta visitiamo il pensiero del poeta attraverso diverse tecniche di animazione. Queste sono racchiuse nella cornice di Mustafa e Almitra, in essa troviamo rappresentate storie fittizie e personaggi inventati che sono collocati in un luogo immaginario (Orfalese) che è il frutto della fusione degli ambienti caotici del Nord Africa e le tonalità calde del Sud d’Europa. La storia prende vita in un unico giorno e segna, in maniera velata, la vita dei grandi filosofi perseguitati per le loro idee “politiche” che minacciano il potere del regime e svegliano la coscienza del popolo.

Kahil Gibran’s The ProphetRelegare il film in uno stile, come quello dell’animazione, potrebbe essere un errore poiché questo premia e valorizza la scelta di esprimere la poesia e i messaggi che porta con sé il pensiero di Gibran. Le parole, molto semplici e profonde, riflettono storie comuni e valori universali che danno la possibilità di utilizzare diversi tipi di animazioni.

Troviamo per esempio le recenti animazioni in CGI nelle canzoni e nei passaggi tra uno scenario e l’altro, ma anche l’uso dei pastelli per i frutti della natura, fino all’utilizzo degli acquarelli per lo scenario relativo alla libertà. Il film in queste digressioni temporali diventa una potente allegoria, mai specificamente caratterizzata ma che fa leva sull’immaginario collettivo e da modo allo spettatore di essere trascinato nel turbinio e nel flusso di pensiero dell’autore. Questo permette inoltre di caratterizzare il personaggio di Mustafà in un simbolo, ponderato e saggio, amato da tutti e rispettato per il suo “lavoro sulle parole”.

In Kahil Gibran’s The Prophet sono presenti numerosi doppiatori quali: Quvenzhané Wallis, Salma Hayek, Alfred Molina, Frank Langella ma è nella voce di Liam Neeson, nel ruolo del poeta, che spicca il tono pacato e ipnotico, che rimarca la semplicità delle personalità di Mustafa e il suo lavoro.

Kahil Gibran’s The Prophet è un caleidoscopio di colori di colori e di luci, in cui il flusso narrativo si unisce a quello della coscienza. L’utilizzo di temi-capitoli ci da modo di sviscerare le sfumature dei bisogni e dei desideri riscoprendo così il pensiero universale di Gibran.

Kaboom! rassegna di cinema post-apocalittico

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Il post-apocalittico è un genere parecchio sottovalutato e poco studiato, specialmente in Italia, dove non è affatto facile reperire una bibliografia adeguata che consenta di esplorare il filone a 360°.

K.O., spiegazione del finale: come fa Bastien a salvare Léo?

K.O., spiegazione del finale: come fa Bastien a salvare Léo?

Alla fine del thriller d’azione francese K.O. disponibile su Netflix, Bastien deve combattere con le unghie e con i denti per proteggere il figlio dell’uomo che ha ucciso, mentre gli inseguitori si avvicinano sempre di più. Con la posta in gioco alta, l’ex lottatore UFC e il suo nuovo compagno, Kenza, falciano orde di nemici nel tentativo di raggiungere il ragazzo prima che i famigerati Manchour prendano la parola. Nel corso della narrazione, vediamo Bastien e Kenza confrontarsi con il loro passato e affrontare diverse prove per trovare Léo, ma una misteriosa talpa continua a ostacolare i loro sforzi. Nel finale, Bastien e Kenza devono affrontare le battaglie più importanti della loro vita e sperare che le cose volgano a loro favore, soprattutto con la vita di Léo in pericolo. 

La trama di K.O.

Bastien è un ex campione di MMA che si è ritirato dopo aver inferto accidentalmente un colpo fatale al suo avversario, Enzo Prince, mentre la moglie, Emma, ​​e il figlio, Léo, hanno assistito agli ultimi istanti di vita del loro caro. Tormentato dal senso di colpa per aver ucciso un uomo, Bastien diventa un recluso, lavorando in una miniera di sale. Anche le cose prendono una piega oscura per Léo, che entra nel mondo oscuro del crimine quando la morte del padre lo lascia alla deriva senza meta finché non rimane intrappolato in una rete troppo grande da districare. Quando scompare, sua madre è abbandonata all’angoscia. Senza il supporto della polizia, Bastien diventa la sua ultima speranza. Bastien decide di trovare Léo e riportarlo a casa, poiché questa potrebbe essere la sua unica possibilità di sistemare le cose e trovare la pace interiore.

Il viaggio di Bastien lo porta a Marsiglia, in Francia, dove incontra Kenza Alaoui, un capitano di polizia anche lei alla ricerca di Léo. Bastien capisce che Léo è il suo informatore e che i due devono collaborare per trovarlo. La loro indagine li porta a una foto di una ragazza e a un ospedale dove l’amico di Léo giace brutalmente picchiato. Léo racconta loro che la ragazza nella foto è Inaya e che conosce sua sorella, Fatou, che lavora al Pop Club. Tuttavia, i tentativi di contattare Fatou vengono prontamente sventati dagli aggressivi buttafuori del locale. Segue una violenta sequenza di rissa, mentre Bastien li elimina tutti da solo e, insieme a Kenza, si guadagna la fiducia di Fatou. Quella notte, Bastien e Kenza si avvicinano; condividono il loro trauma e si sostengono a vicenda. La loro crescente fiducia e amicizia creano un legame intimo.

Le informazioni di Fatou li conducono al nascondiglio di Inaya e Léo, e la tensione aumenta quando l’intero gruppo si riunisce. Léo detesta ancora Bastien per la morte di suo padre. Prima che le cose tra i due possano sistemarsi, tuttavia, la banda dei Manchour li raggiunge e inizia a circondare l’edificio, innescando una fuga anticipata. Mentre il gruppo è alle strette, Bastien chiede a Kenza di correre con i ragazzi e affronta coraggiosamente da solo la furia dell’intera banda. Quest’azione si rivela superflua, poiché la polizia entra finalmente in scena, sopraffacendo la banda dei Manchour e portando in salvo gli innocenti. Tornati alla stazione, tutto sembra andare per il meglio, con Léo che si sta affezionando a Bastien. La loro pace, tuttavia, è di breve durata poiché i Manchour hanno altri piani.

Il finale K.O.: come fa Bastien a salvare Léo?

Bastien è sconvolto nello scoprire che i Manchour, nella loro disperazione per Léo, si sono infiltrati nella stazione di polizia, pronti a uccidere chiunque si trovino sulla loro strada. Al termine di un feroce inseguimento, Bastien e Kenza affrontano da soli i due furiosi boss dei Manchour. Kenza deve sopravvivere al leader, Abdel, mentre Bastien è affiancato dal fratello di Abdel, il potente Driss. Dopo le loro vittorie duramente conquistate, Bastien e Kenza riescono finalmente a recuperare Léo e a portarlo in salvo.

Quando una misteriosa telefonata allerta la banda di Manchour che la polizia intende portare Léo fuori da Marsiglia, i membri della banda vanno nel panico, preparandosi a trovare e uccidere Léo con qualsiasi mezzo. Il loro piano è quello di scatenare una massiccia attività criminale in tutta la città, costringendo all’invio di numerosi agenti di polizia. Con le forze ridotte al minimo, rimangono solo una manciata di agenti, tra cui Kenza, i suoi colleghi Sarkissian e Vasseur, e il loro capo, Samuel. Mentre sono impegnati con l’interrogatorio di Léo, gli uomini armati di Manchour distruggono i sistemi di sicurezza della stazione ed entrano, aprendo il fuoco immediatamente. Mentre Bastien si unisce al resto dei suoi alleati, sono costretti a spostarsi da una stanza all’altra, evitando per un pelo di essere uccisi a ogni passo.

I fratelli Manchour si avvicinano, con totale disprezzo per la propria vita, mentre uccidono il Commissario Samuel e usano uno di loro come scudo umano. Senza via d’uscita, Bastien e Kenza affrontano finalmente i Manchour. Finiscono per dividersi, con Bastien che si lancia in un feroce combattimento corpo a corpo con Driss Manchour, i cui pugni con le nocche d’ottone lo mettono quasi fuori combattimento in diverse occasioni. Bastien prende il sopravvento e tenta di strangolare Driss, ma riesce a liberarsi pugnalando Bastien all’addome. Rifiutandosi di accettare la sconfitta, Bastien riesce a usare la stessa scheggia per pugnalare Driss alla gamba e prosegue con una combinazione di attacchi che rispecchia la stessa tecnica usata nell’incontro di MMA all’inizio del film, uccidendo Driss.

Contemporaneamente, Kenza scambia una raffica di colpi con Abdel, ma viene rapidamente sopraffatto. Inizia a prenderla in giro picchiandola, sottolineando che non si sta più mettendo in mostra. Quando lei si rifiuta di cedere, si prepara a finirlo strangolandola a morte. Usando tutta la forza che le rimane, lei estrae il manganello, che è stata la sua arma preferita per tutto il film, e glielo conficca nell’occhio prima di tirarsi contro il muro, lasciando che il manganello penetri più a fondo nella testa di Abdel, uccidendolo all’istante. Così, i due fratelli Manchour trovano la loro fine alla stazione di polizia.

Chi è la talpa nel dipartimento di polizia?

Un altro grande mistero nella narrazione è l’identità della talpa nella stazione di polizia, che si rivela essere nientemeno che Vasseur. Poco prima dell’attacco dei fratelli Manchour, Léo inizia il suo racconto della notte in cui ha visto Andalou essere intercettato. Nascosto in un angolo, nota uno scambio di battute tra i Manchour e il misterioso contatto di Andalou. Nota che questo intermediario, il cui volto è rimasto nascosto, ha tradito Andalou e ne ha ricevuto il pagamento. Si lascia intendere che sia lo stesso uomo a informare i Manchour della situazione attuale di Léo. Abdel gli ricorda poi il denaro che ha preso, minacciando di rivelare la sua identità se la loro situazione non fosse stata risolta.

Léo ha ancora timore di parlare dei dettagli di quest’uomo misterioso, poiché sono legati al motivo per cui è fuggito da Kenza dopo aver visto la polizia accompagnarla. Quando Kenza lo rassicura sulla sua incolumità, rivela che l’uomo è conosciuto negli ambienti criminali come “Il Poliziotto”. Questa informazione sconvolge Kenza, poiché implica che la loro stazione abbia una talpa. Immediatamente, il suo sguardo si posa su Sarkissian, il suo amico di lunga data. Sebbene inizialmente tra loro esista un profondo legame, tanto che lei è persino la madrina di suo figlio, i suoi sentimenti cambiano dopo la sospensione. Sarkissian la aliena, proprio come tutti gli altri. Questo, unito alla nuova rivelazione, la rende sospettosa nei suoi confronti. Prima ancora che possa reagire, tuttavia, viene pugnalato al collo da Vasseur.

Fin dall’inizio del film, Vasseur si oppone a Kenza, in particolare alla sua insistenza riguardo all’esistenza dei Manchour. Con questa nuova rivelazione, quel dettaglio assume un nuovo significato. Per tutto il tempo, Vasseur ha lavorato per i Manchour, coprendone le tracce e aiutandoli a concludere accordi loschi. Scoperto il suo segreto, non ha altra scelta che uccidere tutti quelli presenti in quella stanza. Si avventa su Kenza, dicendole che non ha idea di quanto siano potenti, ma prima che possa toglierle la vita, lei gli spara. Con Vasseur a terra, prende la mano di Léo e inizia il loro pericoloso viaggio verso la salvezza.

Cosa riserva il futuro per Bastien e Kenza?

Dopo molte prove e tribolazioni, Bastien e Kenza riescono finalmente a liberare Léo dalle grinfie dei Manchour e ora riflettono sul loro futuro. L’associazione di Léo con il crimine è una conseguenza dell’oscurità che ha dovuto sopportare dopo la morte del padre, eppure, allo stesso tempo, la sua associazione con Kenza dimostra la sua bontà d’animo. Alla fine, si siede in riva al mare con la sua ragazza; voltandosi, trova sua madre. Mentre entrambi condividono un incontro commosso, Bastien e Kenza osservano da lontano, e Kenza nota che sembra particolarmente felice. In effetti, Bastien, dopo aver protetto il figlio dell’uomo che ha ucciso, trova la redenzione che aveva tanto desiderato.

Questa è anche una vittoria personale per Kenza, che ha sempre covato un sentimento di vendetta personale contro i Manchour. In un momento di intimità con Bastien, Kenza rivela che lei e suo fratello sono cresciuti nei quartieri dei Manchour e che suo fratello lavorava con loro. A seguito di intensi disaccordi, i Manchour decisero di punirlo bruciandolo vivo. Emotivamente segnato a vita, Kenza cerca vendetta e la fine dell’impero Manchour a Marsiglia. Nella stessa conversazione, Bastien rivela di sentirsi vicino a Léo, essendo anche lui cresciuto senza un padre. Pertanto, entrambi i personaggi sono guidati da emozioni forti e da un forte senso di responsabilità.

Ora che entrambi i personaggi raggiungono i loro obiettivi, guardano all’orizzonte, discutendo di cosa riserva loro il futuro. Dopo aver ritrovato la fiducia in se stessi, Bastien desidera trovare qualcosa di nuovo per cui lottare. Questo suggerisce molte possibilità, due delle quali interessanti sono l’approfondimento della loro relazione appena sbocciata tra Bastien e Kenza. Sebbene la loro storia d’amore sia descritta come informale, la loro alchimia è palpabile, con la possibilità di trasformarsi in qualcosa di più grande. Un’altra possibilità è che Bastien si unisca alla Polizia, dove la sua forza, le sue capacità e la sua tempra morale sono molto necessarie. Queste e molte altre possibilità possono essere esplorate in un sequel di “K.O.”, poiché la storia lascia abbastanza spazio per proseguire le avventure ricche d’azione di Bastien.

K.O. è una storia vera? Bastien è ispirato a un vero lottatore di MMA?

Diretto da Antoine Blossier, “K.O.” segue le vicende di Bastien, un ex lottatore di MMA la cui carriera è finita bruscamente dopo aver accidentalmente ucciso un avversario durante un incontro sul ring. Tormentato dal senso di colpa, Bastien cerca di fare ammenda con la famiglia dell’avversario morto, in particolare con sua moglie Emma e suo figlio Leo, ma riceve solo odio da loro, che lo incolpano di avergli portato via la persona amata. Anni dopo, Bastien, ormai recluso, viene incaricato di trovare Leo dopo che il ragazzo è finito coinvolto in affari loschi che mettono in pericolo la sua vita. Bastien intraprende così un viaggio per espiare i peccati del passato e assicurarsi che le conseguenze delle sue azioni non ricadano sulle spalle di un ragazzino. Il film d’azione Netflix riprende la formula collaudata della narrazione di redenzione e la ambienta in un mondo fatto di sangue, caos e combattimenti letali.

K.O. esplora il trauma di una morte nel mondo dello sport

Per la maggior parte, “K.O.” è una storia di fantasia scritta e diretta da Antoine Blossier, che approfondisce la realtà cruda di una vita dedicata alla violenza e al crimine. Il film lo fa attraverso gli occhi di un combattente di MMA pentito, Bastien, che ha visto e contribuito a spargimenti di sangue che hanno cambiato la sua mentalità. Nelle scene iniziali, vediamo il protagonista lottare con le unghie e con i denti per la vittoria contro un avversario di nome Enzo Prince all’interno della gabbia. Le cose vanno male quando, nella sua ricerca della vittoria, Bastien esagera con le mosse e finisce per uccidere Enzo sul ring, sotto gli occhi di sua moglie e suo figlio, che alla fine pagano il prezzo della morte di Enzo. Tuttavia, la storia si concentra sul senso di colpa che rimane nell’anima di Bastien per il mostruoso atto di aver ucciso qualcuno.

Sebbene il film descriva una narrazione fittizia, il suo contesto ricorda molti casi reali di morti tragiche nel campo dello sport. Ad esempio, l’industria delle MMA ha registrato oltre una dozzina di decessi durante incontri autorizzati. La probabilità è molto maggiore nelle arti marziali miste perché, a differenza di altri sport da combattimento, le lesioni al collo e alla testa sono frequenti e possono complicare gravemente la situazione della vittima. Nel 2023, il giocatore di hockey su ghiaccio Adam Johnson, che giocava per i Nottingham Panthers, è deceduto dopo che il suo collo è stato reciso durante uno scontro con Matt Petgrave, un difensore della squadra degli Sheffield Steelers. L’incidente ha causato un enorme effetto a catena in tutto il settore dell’hockey su ghiaccio e anche in altri sport in generale, mettendo in evidenza i rischi associati agli sport di alto livello.

Anche se le azioni di Bastien sono frutto di fantasia, casi come quello di Adam Johnson evidenziano il confine sottile tra la vita e la morte e come questo possa avere conseguenze enormi e involontarie per chi è vicino alla tragedia. Come concetto, lo sport ha lo scopo di incoraggiare la competizione tra individui altamente qualificati e motivati per mettersi alla prova sul palcoscenico più importante. Ma “K.O.” pone una domanda: cosa succede quando il desiderio e l’ambizione vanno troppo oltre e finiscono per costarti caro? In questo caso, la vittima non è solo colui che ha perso la vita, ma anche colui che ha causato la morte in modo accidentale. Bastien fa della sua missione di vita quella di rimediare ai propri errori salvando il figlio del suo avversario morto. Questo lo rende umano e vulnerabile, rendendo la narrazione fittizia autentica.

Bastien: un lottatore di MMA vagamente radicato nella realtà

K.O. spiegazione del finale

Il protagonista di “K.O.” è senza dubbio Bastien, il risoluto protagonista che cerca di rimediare a un terribile incidente. Sebbene sia descritto come un ex lottatore di MMA al culmine della carriera, Bastien non esiste nella realtà, il che recide la maggior parte dei suoi legami con persone reali. Tuttavia, Ciryl Gane, che interpreta Bastien, è un lottatore di MMA francese che ha illuminato il ring con la sua atleticità, la sua abilità tecnica e tattica e i suoi colpi potenti. È quindi altamente plausibile che lo sceneggiatore e regista Antoine Blossier abbia modellato il suo protagonista su Gane, rendendolo perfetto per interpretare il personaggio sullo schermo. Ciò è particolarmente vantaggioso quando si tratta delle complesse coreografie di combattimento sparse in tutto il film, che consentono a Gane di mostrare le sue abilità contro orde di nemici.

Uno degli aspetti degni di nota di “K.O.” è il modo in cui cerca di includere momenti di debolezza e stanchezza nelle lunghe scene di combattimento che coinvolgono Bastien. Durante questi combattimenti, spesso si prende il tempo di riprendere fiato prima di affrontare il prossimo gruppo di nemici, il che sembra realistico e ricorda molto progetti come “Daredevil” di Netflix. Gane, che ha una vasta esperienza nei combattimenti MMA, tra cui alcune gare nell’UFC (Ultimate Fighting Championship), potrebbe anche aver dato il suo contributo durante queste impegnative routine di combattimento create per il film, influenzando ulteriormente i movimenti di Bastien e ricalcando i propri. Pertanto, il protagonista ha un potenziale legame generale con i combattenti MMA della vita reale attraverso la performance di Gane, che lo rende in parte basato sulla realtà.

K-11 – il trailer vietato del film diretto dalla mamma di Kristen Stewart

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Guarda il Trailer vietato ai minori di K-11 di Jules Stewart, mamma della più nota Kristen Stewart che debutterà con questo film drammatico e violento. Anche se meno nota della figlia Jules Stewart

Justin Timberlake: 10 cose che non sai sull’attore

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Justin Timberlake: 10 cose che non sai sull’attore

Justin Timberlake è uno di quegli attori che ha conquistato il mondo con la sua simpatia e con la sua versatilità nell’interpretare ruoli molto diversi tra loro. Egli, però, deve molto anche alla sua carriera di cantante, attiva dagli anni ’90, che gli dà dato un’immensa popolarità. Una strada che continua a seguire con la stessa passione della recitazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Justin Timberlake.

Justin Timberlake: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera in campo recitativo di Timberlake inizia nel 2001, quando appare nel film On the Line, anche se non viene accreditato. In seguito, lavora in Long Shot (2001), Edison City (2005), Alpha Dog (2006), Southland Tales – Così finisce il mondo (2006), Love Guru (2008) e The Open Road (2009). In seguito, è apparso in The Social Network (2010), Bad Teacher – Una cattiva maestra (2011), Amici di letto (2011), In Time (2011) e Di nuovo in gioco (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono A proposito di Davis (2013), Runner Runner (2013) e La ruota delle meraviglie (2017). Inoltre, l’attore è apparso anche in televisione nel programma Mickey Mouse Club (1993-1995), nelle serie Sabrina, vita da strega (1999), Ragazze a Beverly Hills (1999) e Il tocco di un angelo (1999).

2. È anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera nel mondo del cinema, Timberlake ha intrapreso diverse strade, come quella del doppiaggio, prestando la propria voce alla serie I Simpson (2001) e per i film Shrek terzo (2007), L’orso Yoghy (2010) e Trolls (2016). In quanto sceneggiatore, ha lavorato alla stesura del video Justin Timberlake: TKO (2013) e della serie Spin the Wheel (2019). Inoltre, in quando produttore ha partecipato alla realizzazione delle serie The Phone (2009) e Spin the Wheel, oltre che del corto televisivo 901 Silver Tequila: Improved by Use (2010) e del documentario The Short Game (2013).

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Justin Timberlake: le sue canzoni, da Mirrors a Can’t Stop the Feeling

3. La sua carriera musicale con gli N’Sync. La carriera di Timberlake è nata grazie alla sua partecipazione al programma Mickey Mouse Club che gli ha fatto conoscere JC Chasez, con il quale decide formare una boyband che si farà chiamare *NSYNC che sarà composta anche da Lance Bass, Joey Fatone e Chris Kirkpatrick. Il gruppo ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, realizzando molti videoclip e facendo diversi tour. In seguito, la band si è sciolta nel 2002.

4. Ora è un cantante solista. Dopo lo scioglimento della band, il cantante e attore ha deciso di intraprendere una carriera solista che si è rivelata molto fortunata. Tra le sue canzoni più famose ci sono Cry Me a River, SexyBack, What Goes Around… Comes Around, Give It to me, Mirrors e Can’t Stop the Feeling. Inoltre, ha prodotto molti brani, come quelli delle colleghe Rihanna e Leona Lewis.

Justin Timberlake, Britney Spears e sua moglie

5. È sposato con Jessica Biel. I due attori si sono conosciuti ad una festa hollywoodiana del 2006 e da allora non si sono più lasciati. Spesso ognuno dedica il proprio amore all’altro, anche tramite social, dichiarando di essersi influenzati a vicenda. Dopo cinque anni di fidanzamento, la coppia ha deciso di coronare il proprio amore sposandosi nell’ottobre 2012 in Puglia, mentre nell’aprile del 2015 è nato il loro primo figlio, Silas Randall. Nel 2020 nasce il secondo figlio di nome Phineas.

6. Ha avuto diverse fidanzate famose. Prima di incontrare Jessica Biel, l’attore e cantante ha avuto due frequentazioni molto importanti: dal 1999 al 2002 ha avuto una relazione con Britney Spears, conosciuta al Mickey Mouse Club, mentre dal 2003 al 2006 si è frequentato con Cameron Diaz. Tra i vari flirt attribuitegli, oltre alla frequentazione con Danielle Ditto durata dal 1994 al 1996, ci sarebbero quelli con Olivia Wilde, Rihanna, Scarlett Johnannson, Emma Bunton, Alyssa Milano e Alicia Keys.

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Justin Timberlake in In Time

7. Si è sentito vecchio. Nel film fantascientifico In Time Timberlake interpreta il rotagonista Will Salas. L’attore ha rivelato di essersi sentito vecchio durante la realizzazione del film per il semplice fatto che tutti gli altri suoi colleghi erano più giovani di lui. Tra l’altro lui è più vecchio di Olivia Wilde che, in In Time, interpreta sua madre.

8. Ha accettato la parte dopo alcune conversazioni con il regista. Nel corso di alcune interviste Timberlake ha rivelato di non essere stato da subito certo di voler partecipare al film. L’attore ha però accettato la parte soltanto dopo diverse conversazioni avute con il regista Andrew Niccol. Grazie a questi incontri ha infatti avuto modo di comprendere al meglio l’ambientazione, le tematiche e i personaggi, rimanendone affascinato. La particolare visione che il regista aveva del film è infatti ciò che ha fatto la differenza agli occhi dell’attore.

Justin Timberlake: oggi

9. Ha diversi progetti tra le mani. Timberlake è una delle personalità più instancabili del mondo del cinema e della musica. Sempre ricco di progetti, egli ha di recente dato voce al personaggio di Branch nel film d’animazione Trolls World Tour 2 (2020). Ha poi recitato nel film Palmer, dove interpreta un ex detenuto che fa amicizia con un ragazzo proveniente da una famiglia problematica. Prossimamente, invece, avrà un ruolo nel film Reptile, mentre è stato annunciato come parte del cast di una serie basata sul libro Confessioni di una mente pericolosa.

Justin Timberlake: età e altezza

10. Justin Timberlake è nato il 31 gennaio del 1981 a Memphis, nel Tennessee. La sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, Collider, Ranker

Justin Timberlake vivo grazie al bacio di Amy Adams

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Justin Timberlake vivo grazie al bacio di Amy Adams

Incidente pericoloso sul set di Trouble with the Curve. L’attore protagonista, Justin Timberlake stava per andare in ipotermia a causa della temperatura bassissima che c’era sul set, ma la sua collega e compagna di set, Amy Adams, visto il volto quasi cianotico di Justin non ha esitato a operargli una respirazione bocca a bocca, salvandogli così la vita.

 Tutta colpa di una scena in cui Timberlake era immerso in un ruscello, le cui acque erano ad una temperatura di poco inferiore ai 10 gradi.

Justin Timberlake con Juno Temple per Woody Allen

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justin timberlakeJustin Timberlake e Juno Temple si sono uniti a Kate Winslet e Jim Belushi per entrare nel cast del nuovo film di Woody Allen.

Allen dirigerà, scriverà e produrrà il film che non ha ancora un titolo e, così come gli altri recenti progetti del regista, anche in questo caso trama e dettagli d’altro tipo sono segreti.

A produrre il film la solita squadra di Allen: Letty Aronson, Stephen Tenenbaum e Edward Walson. Anche se non c’è ancora una distribuzione ufficiale, sembra che Amazon sia interessata al progetto.

Woody Allen è anche al lavoro di post-produzione del suo primo show televisivo, una serie di sei episodi scritta e diretta per Amazon, che è ancora senza titolo e che ha per protagonisti Miley Cyrus e Elaine May. La serie verrà distribuita su Amazon Prime Video alla fine dell’anno.

Justin Timberlake continua così ad arricchire la sua carriera di attore, che già vanta partecipazioni a The Social Network, Bad Teacher, Runner Runner e A Proposito di Davis.

Per Juno Temple, figlia d’arte che aspetta ancora il ruolo della vita, la sua carriera si sta costruendo su tanti piccoli ruoli in attesa della consacrazione. Trai titoli che l’hanno vista trai protagonisti ricordiamo Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, Black Mass, Maleficent, Killer Joe e la serie HBO Vinyl, cancellata dopo la prima stagione.

Fonte: Variety

Justin Timberlake alcolista in The Last Drop!

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In attesa di vedere il sul ultimo film Trouble with the Curve di Clint Eastwood con Amy Adams, oggi vi diamo la notizie che Justin Timberlake sarà il protagonista di  The Last Drop,

Justin Timberlake + The Tennessee Kids: Trailer del film di Netflix

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Netflix ha diffuso il trailer e la locandina del film Justin Timberlake + The Tennessee Kids,  diretto dal premio Oscar Jonathan Demme (Il silenzio degli innocenti, Neil Young: Heart of Gold) e prodotto da Gary Goetzman, premio Emmy (Band of Brothers: Fratelli al fronte, John Adams).

Il film sarà disponibile su Netflix dal prossimo 12 ottobre, mentre la première si terrà il prossimo 12 settembre in occasione del Toronto Film Festival.

Questo film originale Netflix presenta la serata finale del 20/20 Experience World Tour alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas.

Con i 25 membri della band The Tennessee Kids e le straordinarie performance di una delle tournée con i maggiori incassi del decennio, questo film rappresenta il culmine dei 134 spettacoli del cantante in 2 anni “on the road”.

Il film si unisce ai titoli originali del catalogo Netflix, tra cui Altruisti si diventa (con Paul Rudd, Craig Roberts and Selena Gomez – dal 24 agosto 2016) e Tallulah (con Ellen Page e Allison Janney – dal 29 luglio 2016). Tra i prossimi in arrivo, Mascots (diretto da Christopher Guest – dal 13 ottobre) e True Memoirs of an International Assassin (dall’11 novembre).

Justin Theroux: 10 cose che non sai sull’attore

Justin Theroux: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Justin Theroux si è negli anni affermato come interprete tanto di commedie quanto di ben altri generi, dimostrando una versatilità che è sempre stato il suo punto di forza. Attivo tanto al cinema quanto in televisione, Theroux ha guadagnato con i suoi ruoli il favore del pubblico e della critica. Personalità dalle mille abilità, nel corso della sua carriera ha ricoperto anche ruoli come quello di sceneggiatore, regista, doppiatore e produttore.

Ecco 10 cose che non sai di Justin Theroux.

Justin Theroux: i suoi film

1. Ha recitato in lungometraggi di diverso genere. L’attore debutta al cinema nel 1996 con il film Ho sparato a Andy Warhol. Negli anni successi ottiene ruoli di rilievo nei film Romy & Michelle (1997), Party fatale (1997), American Psycho (2000), Il club dei cuori infranti (2000), per poi affermarsi con il film Mulholland Drive (2001). Ancor più popolarità arriva con il film Zoolander (2001). L’attore partecipa a questo punto a celebri film come Charlie’s Angels – Più che mai (2003), Duplex – Un appartamento per tre (2003), Miami Vice (2006), Inland Empire – L’impero della mente (2006), Sua Maestà (2011), Zoolander 2 (2016), La ragazza del treno (2016), dove recita accanto all’attrice Emily Blunt, Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017), Mute (2018), Il tuo ex non muore mai (2018) e Una giusta causa (2018).

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso della sua carriera l’attore si è affermato anche per diversi ruoli televisivi, recitando in episodi di serie come Ally McBeal (1998), Sex and the City (1998-1999), The District (2000-2002), Alias (2003), Sex Feet Under (2003-2004), John Adams (2008), Parks and Recreation (2010). Tra i ruoli per cui è più conosciuto in TV si hanno quello di Kevin Garvey in The Leftovers (2014-2017) e del dottor James K. Mantleray in Maniac (2018), dove recita accanto agli attori Jonah Hill e Emma Stone.

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3. Si è distinto come doppiatore. Theroux si è affermato anche nel settore del doppiaggio, prestando la sua voce per film d’animazione come Magamind (2010) e LEGO Ninjago – Il film (2017). L’attore ha inoltre doppiato il personaggio di Dropkick nel film Bumblebee (2018) e quello di Biagio nella trasposizione live action del film Lilli e il vagabondo (2019).

4. È anche sceneggiatore. Tra le sceneggiature più celebri a cui l’attore ha partecipato vi sono quelle dei film Tropic Thunder (2008) e Zoolander 2 (2016), entrambi diretti da Ben Stiller. Theroux ha inoltre collaborato nella scrittura dei film Iron Man 2 (2010) e Rock of Ages (2012).

Justin Theroux è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 760 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie ritraenti momenti di svago in compagnia di amici o colleghi, ma molto presenti sono anche foto scattate nel dietro le quinte dei set a cui l’attore prende parte, nonché immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Justin Theroux e Jennifer Aniston

6. È stato sposato con la celebre attrice di Friends. Nel 2011 l’attore si fidanza con Jennifer Aniston, attrice nota per le sue commedie romantiche e per la serie televisiva Friends. I due si sposano in seguito nell’agosto del 2015. Nel febbraio del 2018 annunciano tuttavia la separazione, dopo aver vissuto un periodo di distanza.

Justin Theroux ha una nuova fidanzata

7. È impegnato in una nuova relazione sentimentale. Dopo una serie di rumors, l’attore è stato visto in compagnia della sua nuova fidanzata, l’attrice e modella Laura Harrier, già vista nei film BlackKklansman (2018) e Spider-Man: Homecoming (2017).

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Justin Theroux in Sex and the City

8. Ha interpretato due differenti personaggi. L’attore è apparso in due differenti episodi, nella prima e nella seconda stagione, della serie Sex and the City, recitando accanto all’attrice Sarah Jessica Parker. Per poter ricoprire due ruoli differenti, l’attore si è sottoposto ad un cambiamento d’aspetto, tagliandosi drasticamente i capelli.

Justin Theroux in Joker

9. Ha un cameo nel film DC. L’attore appare in un breve cameo all’interno del film Joker (2019), grande successo di critica e pubblico con Joaquin Phoenix. Qui Theroux interpreta tale Ethan Chase, ospite presso il Murray Franklin Show, e di cui Arthur Fleck studia le movenze in previsione della sua partecipazione al programma.

Justin Theroux età e altezza

10. Justin Theroux è nato a Washington, Stati Uniti, il 10 agosto 1971. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Justin Theroux sull’esperienza con Iron Man 2 e con i Marvel Studio

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Ospite alla premiere romana di Zoolander 2, Justin Theroux ha ricordato la sua esperienza come sceneggiatore di Iron Man 2, uno dei film Marvel più discussi e poco graditi al grande e appassionato pubblico del franchise supereroistico. Ecco cosa ha ricordato: “Sai, come accade molto spesso, non è semplice tenere fede alle aspettative. E dopo il primo Iron Man, quelle per il secondo erano elevatissime. Vai a vederlo con un enorme bagaglio di aspettative e… il film aveva una data di uscita anche prima che cominciassimo a lavorarci per cui abbiamo dovuto lavorare velocemente. E non voglio lamentarmi di niente e di nessuno, sia chiaro… Si è trattato di un lavoro di squadra e io amo davvero gente come Jon Favreau e Robert Downey Jr. Abbiamo cercato di accontentare i fan e di dare forma a qualcosa di spettacolare… Ma a volte le cose finiscono per non andare per il verso giusto, anche se ci sono parti del film di cui sono davvero orgoglioso.

Che ne pensate voi?

Fonte: BT

Justin Theroux e Kathy Bates nel cast di On the Basis of Sex

Justin Theroux, Kathy Bates e Sam Waterson saranno nel cast di On the Basis of Sex, biopic su Ruth Bader Ginsburg.

Come già annunciato, Armie Hammer sarà il marito della Ginsburg, Marty, che portano alla Corte Suprema il primo caso di discriminazione di genere. Nel cast anche Felicity Jones, Jake Reynor, Stephen Root, Cailee Spaeny. Il film è diretto da Mimi Leader e scritto da Danielm Stiepleman. nipote di Ruth Ginsburg.

Il film è prodotto da Robert Cort per Partecipant Media, Jeff Skoll e Jonathan King, Karen Loop e Betsy Danbury. L’uscita è prevista nel 2018. Justin Theroux sarà Mel Wulf, direttore legale dell’American Civil Liberal Union, Kathy Bates l’attivista Dorothy Kenyon e Sam Waterson Erwin Griswold, procuratore generale sotto il mandato dei Presidenti Lyndon e Nixon.

Star Wars Gli Ultimi Jedi: svelato il cameo di Justin Theroux

“La storia di Ruth ha una risonanza a più livelli, dall’ispirare la collaborazione nel matrimonio, dal vincere le avversità come donna scoprire la forza della propria voce, il suo bisogno di una voce senza discriminazione di razza, genere, stato, o religione ” dichiara Leader.

In questi tempi tumultuosi, storie che parlano al cuore dell’umanità e ci ricordano cosa significa imparare con amore e compassione sono la strada per guardare avanti “.

Il film è realizzato grazie al contributo della Participant, Ambin Partners, Focus Features si occuperà della distribuzione domestica.  Partners internazionali sono la  Entertainment One, Nordisk, CJ Entertainment, Alibaba Picture, Reliance Entertainment e Lev cinema. Lionsgate lo distribuirà nei territori internazionali.

Fonte: Variety 

 

Justin Lin lancia Sam Dryden, nuovo eroe dei film d’azione

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Sam Dryden: segnatevi questo nome, perché potrebbe entrare nel novero degli  ‘eroi’ del cinema d’azione: il personaggio, nato dalla penna di Patrick Lee, deve ancora esordire nelle librerie, ma come avviene sempre più spesso, i diritti del libro sono già stati opzionati per una versione cinematografica, alla quale starebbe già lavorando Justin Lin (regista di ben quattro capitoli della saga di Fast & Furious).

Dryden è un ex agente delle forse speciali che ha deciso di girare il mondo, in cerca d’avventura: il primo romanzo prende le mosse dal classico incontro con la ragazza misterioso che non è ciò che sembra… Nonostante la dubbia originalità del tutto, la Warner sembrerebbe puntare molto sul personaggio e su un’eventuale nuova saga cinematografica a lui dedicata. Patrick Lee nel frattempo vedrà un’altra sua opera portata sullo schermo: David Goyer sta infatti lavorando all’adattamento di The Breach.

Justin Lin è attualmente impegnato negli ultimi ritocchi a Fast & Furious 6 e sembra ancora essere coinvolto nel rilancio di Higlander, anche se a quando sembra non sarà lui a dirigerlo.

Fonte: Empire

Justin Lin fa un giro a Times Square

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TLa Focus Features si è assicurata i diritti della sceneggiatura Times Square, presente nella Black List del 2012 e ha incaricato il regista Justin Lin, che ha diretto quattro dei sette film del franchise di Fast and Furious, per dirigere il film. La sceneggiatura scritta da Taylor Materne e Jake Rubin è così raccontata nella sinossi ufficiale.

Ambientata nella trasformazione di Times Square dal quartiere più ricco di New York alla Disneyland commercializzata che è oggi, lo script racconta che, quando un segreto del suo passato è portato alla luce, la lealtà di un giovane uomo si divide tra il suo capo quartiere che lo ha allevato e il brizzolato ex poliziotto che ha giurato di proteggerlo.

Ma il periodo per Justin Lin è particolarmente prolifico, in quanto il regista è anche incaricato di dirigere in nuovo film di Bourne per la Universal, oltre ad avere diversi altri progetti televisivi da sviluppare con la CBS.

Fonte: CS

Justin Lin e gli altri progetti dopo The Fast and The Fourios

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La Universal Pictures ha acquisito i diritti per la commedia sci-fi, Subdivision , degli scrittori Morgan Jurgenson ( Tucker e Dale vs Evil ) e Ankeles Alex, insieme al regista di Taiwan

Justin Lin alla regia di The Bourne Legacy: il sequel

Justin Lin alla regia di The Bourne Legacy: il sequel

Dopo aver lasciato la regia di Fast and Furious, Justin Lin sarà alla regia del sequel di The Bourne Legacy, che vedrà l’attore Jeremy Renner di nuovo nei panni di Aaron Cross. Stavolta il film sarà sceneggiato da Anthony Peckham ( Sherlock Homes e Invictus), e Lin prenderà il posto del regista secolare della saga The Bourne, Tony Gilroy che è stato anche sceneggiatore degli altri film.

La saga di The Bourne è ispirata ai libri scritti da Eric Van Lustbader, che ha proseguito la saga iniziata nel 2001 dallo scrittore Robert Ludlum. Ancora non è stato annunciato un titolo ufficiale, ma se si seguirà l’ordine dei romanzi potrebbe essere The Bourne Betrayal- La colpa di Bourne. Anche la trama dovrebbe essere simile a quella del libro:

Jason Bourne si è lasciato tutto alle spalle: la CIA, l’identità fittizia della quale era rimasto prigioniero e il dolore per la perdita della propria famiglia. Ma quando Martin Lindros, vicedirettore della Central Intelligence e suo amico, scompare durante un’azione in Etiopia, solo un cane sciolto come Bourne può scoprire cosa sia veramente successo, e sperare di salvargli la vita. La data d’uscita dovrebbe essere fissata per l’estate 2015, ma ancora non si sa niente di certo.

Justin Lin abbandona Fast & Furious 7

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Justin Lin, veterano della serie di Fast & Furious, ha deciso di prendersi una pausa dalla saga e non ne dirigerà il settimo capitolo. Secondo quanto pubblicato da The Hollywood Reporter, alla base della decisione non vi sarebbero screzi né divergenze di vedute con la produzione o col protagonista Vim Diesel, ma semplicemente una mancanza di tempo del regista che, impegnato in altri progetti, ha deciso di passare la mano.

Lin ha diretto ben quattro dei sei capitoli della saga, a partire da Tokyo Drift. La Universal, che ha portato avanti il progetto, ha deciso di battere il ferro finché è caldo, e di portare sugli schermi il settimo capitolo della serie già nel 2014, mentre il sesto sarà nelle sale italiane il 22 maggio; un ritmo decisamente troppo serrato per Lin, che tra l’altro vorrebbe anche dedicarsi ad altro rispetto alle solite corse su auto ipermodificate. La Universal sta già cercando un sostituto che riesce a rispettare la tabella di marcia del film le cui riprese sono previste in estate.

Fonte: Empire