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Brendan Fraser è pronto per La Mummia 4 con Michelle Yeoh

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Brendan Fraser è pronto per La Mummia 4 con Michelle Yeoh

Brendan Fraser dice che sarebbe per lui divertente riunirsi con Michelle Yeoh per La Mummia 4. Fraser è diventato una star dei film d’azione con il suo ruolo nel film di successo del 1999 La Mummia. Successivamente è tornato per un paio di sequel, tra cui La Mummia: la tomba dell’imperatore dragone del 2008, in cui recitava anche Michelle Yeoh.

Sia Fraser che Yeoh stanno condividendo molto tempo insieme, in queste settimane, dal momento che sono i protagonisti della stagione dei premi a Hollywood e entrambi sono trai favoriti per gli Oscar 2023. Dato questo momento di grande successo per Brendan Fraser, che raccoglie i frutti della sua toccante interpretazione in The Whale, di Darren Aronofsky, non sorprende che le voci intorno a La Mummia 4 si stiano moltiplicando.

Da parte sua, Fraser sembra disponibile a realizzare il sequel. Alla domanda durante un’apparizione al podcast The Awardist (tramite EW) sulla possibilità che lui e l’attuale candidata all’Oscar Yeoh si riuniscano per un altro capitolo della serie, Fraser non ha espresso altro che entusiasmo. “Sembra divertente. Cerco sempre un lavoro. Se qualcuno ha la presunzione giusta. Penso di non essere mai stato così famoso e di non essere mai stato così poco remunerato al momento come lo sono adesso. Quindi spargi la voce.”

Fantastici Quattro: i film MCU saranno molto più fedeli al fumetto della versione del 2005

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Il produttore dei Marvel Studios Stephen Broussard ha parlato della prossima trasposizione di Fantastici Quattro all’interno del MCU, spiegando che lo studio ha imparato dagli errori altrui. I Fantastici Quattro sono una delle squadre di supereroi più importanti della Marvel Comics, ma devono ancora trovare un vero e proprio successo sul grande schermo. Farne un film, per il MCU, è quindi un’opportunità per cambiare le sorti del franchise, rendendolo potenzialmente il prossimo team di punta dopo Avengers e Guardians of the Galaxy.

In un’intervista esclusiva con Screen Rant in occasione della promozione di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Broussard ha spiegato come i Fantastici Quattro della Marvel saranno diversi dal film del 2005. Ha discusso i principi fondanti dei film dei Marvel Studios e ha anche spiegato come è cambiato il panorama dei film sui supereroi e cosa la Marvel ha imparato negli ultimi vent’anni che si può applicare ai Fantastici Quattro della Marvel.

“Non presumo di sapere tutto di quel film; non ci sto necessariamente lavorando. Ma uno dei principi fondanti della Marvel, tornando a Iron Man e al casting di Tony che penso abbia funzionato fino a oggi, è quello di abbracciare il materiale originale e questi fumetti che esistono da sempre. Sono più grandi di me e immagino che siano anche più grandi di te. Sono in giro da un po’ per un motivo, [quindi] ci appoggiamo a quello.

Penso che il mondo sia cambiato un po’, la gente ora lo capisce. Ma nel 2005, forse c’era una reticenza ad abbracciare pienamente quello che erano i fumetti. In ogni cosa; a partire dall’incarnazione di Galactus fino ad altre cose del genere. Qualunque forma prenda la storia, qualunque personaggio appaia o meno, quel principio fondante sarà abbracciato e li accoglierà nell’MCU.”

I fumetti, dunque, come unica bussola che possa rendere giustizia alle storie dei Fantastici Quattro al cinema.

Matt Shakman dirigerà il reboot da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian Springer. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha confermato che questa non sarà un’altra storia sulle origini del super team. Il pubblico ha avuto il primo assaggio dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. John Krasinski interpreta il Reed Richards multiversale in quel film, ma è improbabile che continuerà a interpretare il ruolo e il casting per il film è ancora avvolto nel mistero. Fantastici Quattro uscirà nelle sale il 14 febbraio 2025.

Patrick Stewart potrebbe tornare a essere il Professor X in Deadpool 3?

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Patrick Stewart commenta un potenziale ritorno nei panni di Charles Xavier aka Professor X in occasione di Deadpool 3. Stewart ha una lunga storia come leader dei mutanti della Marvel, avendo interpretato per la prima volta il ruolo in X-Men del 2000, diretto da Bryan Singer. L’attore è anche recentemente apparso nel Marvel Cinematic Universe come una variante multiversale del Professor X (finita però molto male!) e potrebbe fare un’altra apparizione nel prossimo Deadpool 3.

Durante un’intervista con ComicBook.com, a Patrick Stewart è stato chiesto cosa sapesse di un possibile ritorno al suo ruolo iconico in Deadpool 3 dei Marvel Studios. L’attore ha detto: “Mi è stato detto di aspettare. Non so altro, onestamente”. La morte del Professor X multiversale in Doctor Strange 2 potrebbe significare che la versione del personaggio non sarà in Deadpool 3, ma il commento di Stewart implica che l’attore possa aver intercettato un possibile ritorno, dato anche il fatto che nel film tornerà Hugh Jackman.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Zach Braff: 10 cose che non sai sull’attore

Zach Braff: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Zach Braff si è negli anni distinto come una delle personalità più intelligenti del mondo dello spettacolo statunitense. Dotato di grandi capacità comiche, egli ha dato vita a progetti, gag e personaggi entrati a far parte dell’immaginario collettivo. In seguito si è dimostrato capace anche di buone doti drammatiche, dando dunque prova di essere un interprete completo e capace di grandi cose.

Ecco 10 cose che non sai di Zach Braff.

Zach Braff: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcuni ruoli in progetti televisivi. La popolarità di Braff si deve primariamente alla serie Scrubs – Medici ai primi ferri, di genere commedia ma con alcuni episodi molto drammatici. Qui Braff recita dal 2001 al 2010, per un totale di 175 episodi. In seguito è apparso anche in alcuni episodi di serie come Arrested Development (2005), Cougar Town (2012), The Exes (2012) e Undateable (2015). Nel 2018 è protagonista della serie Alex, Inc., mentre nel 2022 ha un cameo nella serie Obi-Wan Kenobi, con Ewan McGregor.

2. Ha recitato anche per il cinema. Oltre ad essere noto per i suoi ruoli televisivi, Braff ha avuto modo di distinguersi anche sul grande schermo. Ha compiuto il suo debutto in un film nel 1993 in Misterioso omicidio a Manhattan, per poi recitare in Il club dei cuori infranti (2000), La mia vita a Garden State (2004), The Last Kiss (2006), con Casey Affleck, Il grande e potente Oz (2013), Wish I Was Here (2014), In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi (2016), di James Franco, C’era una truffa a Hollywood (2020), con Robert De Niro, Il processo Percy (2020), Un’altra scatenata dozzina (2022) e Sognando Marte (2022).

3. È anche regista e sceneggiatore. Oltre ad essersi distinto come attore, Braff ha negli anni portato avanti anche una carriera da regista e sceneggiatore. Ha infatti debuttato dietro la macchina da presa nel 2004 con La mia vita a Garden State, con Natalie Portman. Ha poi diretto Wish I Was Here (2014), Insospettabili sospetti (2017), con Michael Caine, e A Good Person (2023), con Morgan Freeman. I primi due di questi film sono stati da lui anche sceneggiati. Braff ha poi anche diretto sette episodi di Scrubs e il secondo della prima stagione della serie Ted Lasso.

Zach-Braff-Scrubs

Zach Braff in Scrubs

4. Ha contribuito ad alcuni particolari della serie. La serie Scrubs, dove Braff interpreta il giovane medico JD, è ciò per cui l’attore è maggiormente noto. Particolarmente devoto ad essa, Braff ha nel corso del tempo contribuito a molti dettagli poi divenuti celebri, dalla canzone della sigla da lui suggerita, all’interprete che ricopre il ruolo di suo padre e fino ad alcune gag, come la celebre “Eagle”. Per la sua interpretazione, Braff ha poi ricevuto anche tre candidature ai Golden Globe e una agli Emmy Awards.

5. Non voleva tornare dopo l’ottava stagione. Arrivato all’ottava stagione della serie, Braff affermò di non essere interessato a recitare in una nuova eventuale stagione. L’ideatore della serie, Bill Lawrence, dovette così preparare un finale per il suo personaggio nella conclusione dell’ottava stagione. Lawrence voleva però andare avanti con Scrubs, decidendo dunque di dar vita ad una nona stagione con un nuovo cast e alcuni camei sporadici degli interpreti delle precedenti stagioni. Braff acconsentì a comparire in alcuni episodi di questa stagione, ma ha affermato di non aver mai voluto vedere questa nona stagione.

Zach Braff nella serie di Star Wars Obi-Wan Kenobi

6. Ha avuto un ruolo nascosto nella serie. Nel terzo episodio della serie di Star Wars Obi-Wan Kenobi, guardando i titoli di coda, si può ritrovare anche il nome di Braff, interprete di un ruolo misterioso. L’attore, interrogato a riguardo, ha potuto rivelare e confermare la sua partecipazione solo ad episodio rilasciato. In esso, egli interpreta l’alieno Freck, il doppiogiochista che inizialmente aiuta Obi-Wan e Lelia a fuggire, rivelando però poi la loro posizione agli Stormtroopers e rendendo così evidente la sua fedeltà all’Impero. Non era dunque stato possibile riconoscere Braff in quanto nascosto dietro un personaggio dalle fattezze non umane.

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Zach Braff in BoJack Horseman

7. Ha doppiato sé stesso nella nota serie animata. Tra il 2017 e il 2020 Braff ha anche doppiato una versione animata di sé stesso nella serie BoJack Horseman. Ciò è avvenuto per il settimo episodio della quarta stagione e per il quindicesimo della sesta. La versione animata di Braff che compare nella serie, pur essendo basato sul vero attore, è una versione estremizzata di lui, dove si esagerano in modo comico alcune caratteristiche dell’attore. Braff ha raccontato di essersi prestato con grande piacere al doppiaggio di questo personaggio, dimostrando di possedere una forte autoironia.

Zach Braff, Florence Pugh e le altre fidanzate

8. Ha avuto una relazione con la nota attrice. Nel 2019 Braff ha intrapreso una relazione con l’attrice candidata agli Oscar Florence Pugh. I due hanno cercato di mantenere il più riservata possibile la loro storia, evitando di apparire insieme sui social o ad eventi pubblici. Non sono infatti mancate critiche sulla loro differenza d’età, di circa vent’anni, a cui la Pugh ha in alcune occasioni risposto affermando che ciò non rappresentava un problema per lei e non dovrebbe rappresentarlo neanche per gli altri. Braff ha poi anche diretto la compagna nel film A Good Person. Nel 2022, tuttavia, i due si sono separati rimanendo però in buoni rapporti.

9. Ha avuto anche altre note fidanzate. Prima della Pugh, Braff era stato sentimentalmente legato, intorno al 2004, alla cantante e attrice Mandy Moore, oggi nota per la serie This Is Us. La loro prima apparizione pubblica avvenne in un party per la raccolta fondi del Partito Democratico degli Stati Uniti prima delle elezioni del novembre 2004. In seguito, dal 2009 al 2014, ha avuto una relazione con la modella Taylor Bagley.

Zach Braff: età e altezza dell’attore

10. Zach Braff è nato a South Orange, nel New Jersey, Stati Uniti, il 6 aprile del 1975. L’attore è alto complessivamente 1,82 metri.

Fonte: IMDb

Lo Snyderverse su Netflix: James Gunn risponde a un fan

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Lo Snyderverse su Netflix: James Gunn risponde a un fan

Il progetto del DC Studios guidato da James Gunn e Peter Safran ha definitivamente troncato qualsiasi tentativo ulteriore di procedere con lo Snyderverse. L’immaginario di Zack Snyder applicato all’universo DC ha avuto per un periodo un certo appeal, salvo poi schiantarsi contro una serie di difficoltà e impedimenti.

Tuttavia ci sono dei fan ancora desiderosi di vedere applicata quella visione, tanto che su Twitter ha cominciato timidamente a circolare un Hashtag che invoca l’intervento di Netflix per salvare la visione di Snyder: #sellthesnyderversetonetflix. Per fortuna però James Gunn è molto attento a ciò che accade in rete e ha subito intercettato l’impavido fan, replicando a tono.

“Devo dire che questo è davvero l’hashtag più stravagante che io abbia mai letto, dal momento che 1) Netflix non ha espresso alcun interesse (anche se abbiamo discusso di altre cose) e 2) Zack non ha espresso alcun interesse e sembra essere felice di fare quello che sta facendo (e, sì, anche noi abbiamo parlato).”

Dwayne Johnson nel backstage di Red One contro un Krampus

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Dwayne Johnson nel backstage di Red One contro un Krampus

Dwayne Johnson affronta Krampus in una nuova immagine dal dietro le quinte di Red One. Johnson ha anticipato il film sui social media per mesi, evidenziando elementi unici del suo prossimo film natalizio. Il film presenta un cast stellare, con Johnson affiancato da Chris Evans, J.K. Simmons, Lucy Liu, Kiernan Shipka e Bonnie Hunt.

Il film riunisce anche l’attore con il regista Jake Kasdan, che era al timone di Jumanji: Welcome to the Jungle e Jumanji: The Next Level. Gran parte della trama è ancora nascosta, ma i dettagli suggeriscono una commedia in cui un gruppo di amici dà una svolta inaspettata alla tradizione che circonda Babbo Natale.

Johnson è andato su Instagram per condividere una nuova immagine dietro le quinte di Red One che lo vede in una resa dei conti con Krampus:

Batgirl: Brendan Fraser descrive in dettaglio il suo cattivo Firefly

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Brendan Fraser che è tornato alla ribalta di recente avrebbe dovuto recitare nel film Batgirl, cancellato dalla WARNER BROS DISCOVERY, in cui interpretava il cattivo, Firefly. In un’intervista a The Howard Stern Show, l’attore si è lamentato della cancellazione del film e ha dettagliato come sarebbe stato il suo cattivo. Seduto con Stern, Brendan Fraser ha definito il film “fantastico” e ha elogiato i registi Adil El Arbi e Bilall Fallah per ciò che hanno cercato di apportare al film, in particolare quando si è trattato di trasformare Glasgow, in Scozia, in Gotham City.

“Sì, è stato fantastico”, ha detto Fraser. “Adil [El Arbi] e Bilall [Fallah], che hanno fatto il film Bad Boys , sono davvero bravi a far esplodere la merda e adorano farlo. Sai, come gli effetti pratici del fuoco che fanno esplodere le cose, sono dappertutto, e quindi Firefly è proprio nella loro timoniera. Gotham non ha mai avuto un cast migliore come Glasgow, in Scozia. Sai che sta decadendo ed è semplicemente stupendo. Sembra che sia Gotham City. È perfettamente fuso. Ci credi ovunque guardi la città, se la illumini nel modo giusto”.

Quando si è trattato di Firefly, Fraser ha dettagliato come sarebbe stato il suo personaggio. Secondo l’attore, la storia di Firefly si sarebbe concentrata su un veterano che ha perso i suoi benefici e si è arrabbiato con il sistema. Fraser ha detto che anche lui ha “apprezzato” il ruolo e lo ha fortemente voluto la parte.

“Era la storia di un ragazzo che era stato in servizio e  quando gli vengono tagliati i suoi benefici si arrabbia molto con il sistema e cos’altro avrebbe fatto se non bruciarlo a terra“, ha detto Fraser. “Questo è tutto quello che avete bisogno di sapere. Quello è un supercriminale proprio lì. Hai una certa simpatia per lui perché c’è un po’ di umanità in lui e per di più una come se fosse una vite allentata perché sai che è il cattivo, ma sai anche che è spinto da un senso di rivalsa e, sai un po’ ti piacciono questo tipo di cose. Quello era questo ruolo. Sulla carta molto molto buono. Ho apprezzato questa parte.”

Infine, Fraser ha anche accennato alla cancellazione del film, con l’attore che ha affermato di non averlo visto e di non sapere se qualcuno lo vedrà mai. Tuttavia, l’attore si è opposto alle voci secondo cui il film è stato testato male, attribuendolo alla natura incompiuta del film che interpreta un ruolo importante. “Non l’ho fatto“, ha detto Brendan Fraser quando gli è stato chiesto se avesse visto il film. “Ho amici, colleghi e colleghi che l’hanno visto. Dicono tutti cose davvero positive al riguardo. Ma il fatto è che è stato proiettato in uno screening del test di varie nature. Era un director’s cut, first cut. Non era finito. Non so voi, ma io non mangio qualcosa se è cotto a metà. Non voglio vedere qualcosa che non è ancora pronto. La cosa triste è che non so se è stato giudicato in base al merito. Non è stato mostrato nella luce migliore che avrebbe potuto essere.” Di seguito l’intervista:

Love to hate you: recensione della nuova serie Netflix

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Love to hate you: recensione della nuova serie Netflix

Approda sulla nota piattaforma streaming statunitense un nuovissimo k-drama, Love to hate you. Si tratta di una serie formata al momento da una sola stagione di dieci episodi, ognuno di circa sessanta minuti. Diretta dal regista sudcoreano Kim Jung-kwon, e scritta da Choi Soo-young, Love to hate you è stata prodotta dalla casa di produzione asiatica Binge Works. Nel cast si ritrovano figure abbastanza affermate nel cinema nazionale: Kim Ok-vin, una nota attrice nel panorama sudcoreana, vincitrice al Sitges film festival ed agli MBC film awards, interpreta Yeoh Mir-an. Ritroviamo Kim Chi-Hun (Decision to leave), un attore sudcoreano emergente anche a livello internazionale, nel ruolo del protagonista maschile Nam Kang-ho.

Love to hate you: un rapporto amore-odio

Yeoh Mir-an è una giovane avvocatessa di Seul, uno spirito libero e femminista. Abbandona la casa dei suoi genitori, contro il volere del padre, per essere più indipendente e vivere con l’amica Shin Na-eun. Avendo avuto dei problemi nel vecchio studio in cui lavorava, Mir-an viene assunta alla Gilmu: si tratta di un prestigioso studio legale che si occupa delle pratiche legali degli attori, in cui vengono solitamente assunti solo uomini.

Contemporaneamente, Mir-an ascolta per caso una conversazione tra Nam Kang-ho, star del cinema, ed il suo manager, in cui il primo esprime tutte le sue critiche nei confronti del gnere femminile, visto solo come manipolatore, superficiale ed opportunista. I pregiudizi di Mir-an derivanti da queste affermazioni la porteranno a crearsi un’idea particolarmente negativa dell’attore, tanto da volerlo in qualche modo punire o smascherare. Essendo Kang-ho cliente della Gilmu, i due inizieranno a lavorare insieme, sempre più a stretto contatto: Mir-an avrà la  possibilità di conoscere il giovane  meglio e di poter scoprire la verità sul suo conto.

Una colorata commedia romantica

Love to hate you è caratterizzata da una particolare allegria e comicità che percorre tutti gli episodi; anche momenti più drammatici tendono in alcuni casi ad essere sdrammatizzati in vari modi. Interessante è, ad esempio, la presenza di disegni in stile fumetto in alcune delle scene clou della serie, come i cuoricini durante i baci tra i personaggi. Altro elemento che tende a dare una certa tinta di colore è la musica: durante tutti gli episodi sono presenti canzoni come background musicale appartenenti al genere k pop, molto simili come melodia ai brani della nota band coreana BTS.

Dal punto di vista tematico, in love to hate you emergono, attraverso alcuni dettagli, alcuni particolari della cultura sudcoreana, primo fra tutti, la concezione della donna. Viene presentata la società come ancora fortemente patriarcale; a fianco di questa concezione sociale, si accostano anche alcune tradizioni tipiche, ad esempio il consumo di liquori tipici, come il Soju, affiancati sempre da alcuni piatti tipici. Dalla serie emerge anche una certa chiusura mentale ed austerità riguardo al tema del nudo e della sessualità. Mentre in moltissimi film e serie occidentali sono presenti, se non addirittura frequenti, scene di nudo anche solo parziale, in Love to hate you l’unica scena in cui sarebbero risultati visibili i seni del personaggio di Yeoh Mir-an viene censurata, o più precisamente potremmo dire pixellata.

Yeoh Mir-an: l’eroina di una società patriarcale

Un fattore focale in Love to hate you è la contrapposizione tra la protagonista Mir-an e la società sudcoreana. Lei è una figura molto indipendente, forte e combattiva; vive la sua vita amorosa e sessuale in maniera molto flessibile, frequentando moltissimi ragazzi, molti per poi finire per punirli in qualche modo. Grazie alla sua velocità ed alla sua conoscenza di numerose arti marziali, combatte contro ladri, molestatori e uomini ingiusti per riportare la giustizia. La società, rappresentata da figure come suo padre, non riesce a vederla per quello che è, ma solo come una donna sbagliata, che non rispetta le regole della società e del buon costume.

In questa società fortemente patriarcale la donna è vista solo come un essere fragile, emotivo e superficiale, destinata in fin dei conti solo per il matrimonio. Lo afferma lo stesso Kang-ho: anche le donne che lavorano lo fanno solo per aumentare il loro “potenziale” in vista di un matrimonio. Un altro caso in cui si esterna la chiusura mentale della società sudcoreana è il dilagarsi di forti pregiudizi verso la figura di Mir-an solamente per aver frequentato più uomini, e quindi vista come non degna di affiancarsi a Kang-ho.

Benedetta, il trailer italiano del film di Paul Verhoeven

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Ecco il trailer italiano di Benedetta, il nuovo film diretto da Paul Verhoeven, con Virginie Efira e Charlotte Rampling, uscirà nelle sale italiane il 2 marzo 2023.

Benedetta è stato presentato in anteprima al 74° Festival di Cannes, in Concorso. Il film è liberamente ispirato al saggio “Atti impuri: Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento”, della Prof. Judith C. Brown, che a sua volta documenta il processo a Benedetta Carlini, Badessa del monastero di Pescia all’inizio del Seicento, mistica e visionaria, accusata di omosessualità ed eresia.

Il film sarà distribuito in Italia da Movies Inspired dal 2 marzo 2023.

Fast X: prime foto ufficiali, ecco Jason Momoa e Brie Larson!

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Fast X: prime foto ufficiali, ecco Jason Momoa e Brie Larson!

Dopo avervi rivelato un teaser trailer ecco che arrivano online le prime foto ufficiali di Fast X (Fast and Furious 10)  che mostrano alcuni nuovi volti del franchise come il malvagio Dante di Jason Momoa e Brie Larson. Abbiamo anche un nuovo sguardo al Dom Toretto di Vin Diesel.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast X (Fast and Furious 10) non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Fast X  (Fast and Furious 10) è diretto dal  regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.

Vin Diesel , Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Brie Larson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang e Scott Eastwood riprenderanno i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo includerà anche le aggiunte dei nuovi arrivati ​​in franchising Jason Momoa (Aquaman), Daniela Melchior (The Suicide Squad), Brie Larson (Captain Marvel) e Alan Ritchson (Reacher), con Momoa che dovrebbe interpretare l’antagonista.

Wytches: Amazon Studios dà al via la serie animata sul fumetto horror

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Amazon Studios ha ufficialmente ordinato una serie animata come adattamento televisivo animato di Wytches, basato sulla serie di fumetti horror di Image Comics creata da Scott Snyder e Jock. La storia è incentrata su un’adolescente che scopre gli oscuri segreti della nuova città in cui la sua famiglia si era appena trasferita.

Spinto dalla coppia di Scott e Jock insieme ai nostri partner di Plan B e Project 51 Productions, Wytches fonde horror pungente e dramma evocativo mentre porta alla luce l’oscura tradizione che circonda un’antica tana di streghe“, Melissa Wolfe, responsabile dell’animazione di Amazon Studios. detto in un comunicato. “Data la natura inquietante e intima della serie a fumetti ben considerata di Scott e Jock, non vediamo l’ora di offrire la loro visione creativa al nostro pubblico globale e di espandere il nostro crescente elenco di serie animate” (tramite Variety.)

I produttori esecutivi di Wytches saranno Snyder e Jock insieme a Kevin Kolde di Project 51 Productions, Amazon Studios e Plan B Entertainment, che ha acquisito i diritti per il libro poco dopo il suo lancio nel 2014. Plan B inizialmente prevedeva di adattare la storia in un film. La serie racconta la storia della diciassettenne Sailor Rooks, la cui famiglia si trasferisce in una remota città del New England dopo un tragico incidente, solo per scoprire che si nasconde una tana di mostri, antiche creature che depredano le nostre paure e i nostri desideri più oscuri. sotto la città”, si legge nella sinossi. Wytches sarà presentato in anteprima su Prime Video. Si unirà all’attuale elenco di spettacoli animati dello streamer che include la serie di supereroi Invincible e il fantasy d’azione The Legend of Vox Machina , entrambi già rinnovati.

Perry Mason: trailer della seconda stagione della serie HBO

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Perry Mason: trailer della seconda stagione della serie HBO

HBO ha rivelato il trailer completo della seconda stagione di Perry Mason per l’imminente ritorno dell’acclamato dramma, con Matthew Rhys nei panni dell’avvocato titolare. La prossima puntata sarà presentata in anteprima il 6 marzo, esclusivamente su HBO e HBO Max.In Italia la serie sarà programmata da SKY, in streaming su NOW.

Il video presenta Perry Mason, che, nonostante non si sia ancora ripreso dagli effetti del suo precedente caso di omicidio, affronta un caso di alto profilo che lo metterà contro la città. Lui, insieme a Della e Paul, deve trovare un modo per provare l’innocenza di due giovani messicani. Dai un’occhiata al trailer della seconda stagione di Perry Mason qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=VkM_TNfB-gA

Basato sulla serie di romanzi di Erle Stanley Gardner, Perry Mason è scritto e prodotto da Jack Amiel e Michael Begler, entrambi showrunner. Nel cast il vincitore dell’Emmy Matthew Rhys, Juliet Rylance, Chris Chalk, Shea Whigham, Eric Lange e Justin KirkMesi dopo la conclusione del caso Dodson, il rampollo di una potente famiglia petrolifera viene brutalmente assassinato“, si legge nella sinossi. “Quando il procuratore distrettuale si reca a Hoovervilles per individuare il più ovvio dei sospetti, Perry, Della e Paul si trovano al centro di un caso che svelerà cospirazioni di vasta portata e li costringerà a fare i conti con cosa significhi veramente essere colpevoli. .”

La seconda stagione introduce i nuovi membri del cast Katherine Waterston (Animali fantastici), Hope Davis (Your Honor), Jon Chaffin (BMF), Fabrizio Guido ( Mr. Iglesias ), Peter Mendoza (NCIS), Onahoua Rodriguez (Veronica Mars) e Jee Young HanDiarra Kilpatrick, che ha interpretato il ruolo di Clara Drake durante la prima stagione, è stata ora promossa da ricorrente a personaggio regolare della serie. Perry Mason è prodotto da Rhys, Robert Downey Jr., Susan Downey, Joe Horacek e Regina Heyman.

Luther: Verso l’inferno, trailer del film Netflix con Idris Elba

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Luther: Verso l’inferno, trailer del film Netflix con Idris Elba

Netflix ha rilasciato il trailer ufficiale di Luther: Verso l’inferno, l’imminente film sequel del thriller poliziesco britannico di successo della BBC. Il video presenta John Luther di Idris Elba mentre scappa di prigione per dare la caccia al famigerato serial killer interpretato da Andy Serkis, che ha terrorizzato Londra. Il film debutterà in UK in sale selezionate il 24 febbraio, a cui seguirà il suo debutto in streaming il 10 marzo a livello globale.

In Luther: Verso l’inferno, epica continuazione della premiata saga televisiva reimmaginata per il cinema, un cruento serial killer terrorizza Londra mentre il brillante detective caduto in disgrazia John Luther (Idris Elba) si trova dietro le sbarre. Tormentato per non essere riuscito a catturare l’efferato cyberpsicopatico che ora lo perseguita, Luther decide di evadere di prigione per portare a termine il lavoro con ogni mezzo necessario. Nel film recitano anche Cynthia Erivo, Andy Serkis e Dermot Crowley, che torna nel ruolo di Martin Schenk. Dai un’occhiata al trailer in lingua originale di Luther: The Fallen Sun qui sotto:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il regista di WandaVision commenta il film

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Il regista Matt Shakman è stato al timone della serie tv WandaVision dei Marvel Studios , che ha introdotto per primo una versione molto più oscura di Scarlet Witch nel Marvel Cinematic Universe. Di recente, il regista ha parlato di come si è sentito vedendo crescere quella versione del personaggio nel film per il cinema Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Parlando con ComicBook.com, Shakman ha dichiarato di aver avuto modo di collaborare un po’ con il regista Sam Raimi – che ha diretto il sequel di Doctor Strange – e lo sceneggiatore Michael Waldron. In particolare, ha condiviso alcune delle informazioni del dipartimento artistico di WandaVision su cose come l’abbigliamento di Wanda e Darkhold per creare la massima sinergia possibile.

“Ho parlato molto con Michael Waldron e ho parlato con Sam Raimi e abbiamo anche condiviso molto del dipartimento artistico mentre stavamo creando Darkhold e il suo costume e altre cose che sarebbero continuate, quindi c’era molta sinergia su di esso” ha dichiarato Shakman. “Sono a conoscenza, certamente, della conversazione su Internet su Wanda e il suo personaggio. Sono così orgoglioso di tutto ciò che abbiamo fatto su WandaVision. Quello spettacolo è davvero speciale, lavorare con Lizzie e raccontare quella storia è stato così unico e divertente.”

Quando si è trattato di sviluppare la storia generale di Wanda, Shakman ha paragonato l’essere nell’universo cinematografico Marvel a essere in una corsa e dover passare il testimone ad altri registi che poi faranno le loro cose con esso. Alla fine, dice Shakman, era contento di come è venuto fuori il film. “Quando sei in questo universo, devi passare il testimone“, ha aggiunto Shakman. “Fa parte della gioia di essere nel MCU, corri più forte e più veloce che puoi quando è la tua sezione della gara e poi passi il testimone e tocca agli altri raccontare quella storia. Penso che abbiano preso le decisioni che dovevano prendere per far funzionare quella storia e ho pensato che fosse un film super divertente.” Sia WandaVision che Doctor Strange nel Multiverso della Follia possono essere guardati su Disney+.

Il film su Doctor Strange

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è uscito al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Last of Us: le foto dell’episodio 5 mostrano i nuovi compagni di Joel ed Ellie

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HBO ha diffuso un nuovo lotto di immagini di The Last of Us dal prossimo quinto episodio dell’adattamento della serie HBO. Il quinto episodio della serie, intitolato “Endure and Survive“, uscirà con un paio di giorni di anticipo, con HBO che annuncia che l’episodio sarà presentato in anteprima venerdì 10 febbraio, invece della tradizionale uscita domenicale.

Il nuovo episodio vedrà la continuazione del viaggio di Joel ed Ellie, così come dei loro nuovi compagni Henry e Sam. Secondo vari teaser di HBO, questo episodio includerà anche una formidabile e nuova minaccia per il gruppo. Scopri il nuovo lotto di immagini di seguito le immagini di The Last of Us:

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La serie tv

The Last of Us racconta una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

Asteroid City: la commedia di Wes Anderson ha ricevuto un divieto

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Secondo Film Ratings, l’imminente commedia drammatica romantica di Focus Features, Asteroid City, ha ricevuto ufficialmente una valutazione R dalla Motion Pictures Association of America per “breve nudità grafica”. Tuttavia, questa potrebbe non essere la sua valutazione finale dal momento che il direttore Wes Anderson sta attualmente pianificando di fare appello al Consiglio d’Appello della Classification and Rating Administration per modificare la decisione della MPAA.

Se l’appello di Anderson non dovesse avere successo, questo non sarebbe in realtà il primo film R-rated dell’acclamato regista. La maggior parte dei suoi film diretti in precedenza, tra cui Bottle RocketThe Darjeeling LimitedThe Grand Budapest Hotel e The French Dispatch, avevano tutti ottenuto un rating R.

Descritto come “una meditazione poetica sul significato della vita”, Asteroid City è scritto e diretto da Wes Anderson. Il cast dell’ensemble includerà collaboratori di lunga data di Wes Anderson, Tilda Swinton, Bill Murray,  Jeff Goldblum  Jason Schwartzman, Bryan CranstonEdward NortonAdrien BrodyLiev Schreiber, Willem Dafoe, Tony Revolori, Jeff Goldblum e Jack Ryan. Conterrà anche alcuni nuovi collaboratori di serie A Tom Hanks, Margot Robbie,  Scarlett Johansson,  Maya Hawke, Sophia Lillis e altri. Il progetto è prodotto da Jeremy Dawson e Steven Rales.

Fast X: il teaser trailer rivela il ritorno di John Cena e Jason Statham

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Vin Diesel e molti volti nuovi e familiari sono al centro dell’attenzione nel nuovo teaser trailer di Fast X che annuncia l’inizio della prevendita deii biglietti negli USA. Lo spot di 30 secondi mostra il cast stellato e conferma che John Cena e Jason Statham torneranno per il sequel.

Dai un’occhiata al teaser trailer di Fast X qui sotto:

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Fast X  (Fast and Furious 10) è diretto dal  regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.

Vin Diesel , Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Brie Larson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang e Scott Eastwood riprenderanno i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo includerà anche le aggiunte dei nuovi arrivati ​​in franchising Jason Momoa (Aquaman), Daniela Melchior (The Suicide Squad), Brie Larson (Captain Marvel) e Alan Ritchson (Reacher), con Momoa che dovrebbe interpretare l’antagonista.

Questo mondo non mi renderà cattivo: ecco il teaser trailer della nuova serie di Zerocalcare

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Ecco il primo teaser trailer di Questo mondo non mi renderà cattivo, la nuova serie di Zerocalcare per Netflix, che arriva dopo il grande successo di Strappare lungo i bordi.

GUARDA IL TEASER DI QUESTO MONDO NON MI RENDERA’ CATTIVO

Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing, scritta e diretta da Zerocalcare, Questo mondo non mi renderà cattivo sarà composta da 6 episodi, da circa mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all’autore.

Il titolo dello show rappresenta una sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete, quasi per auto-convincersi, in quei momenti della vita in cui ci si sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi dai guai. Una frase che ciascuno, con le proprie esperienze, le proprie vite e le proprie storie, potrebbe trovare utile ripetersi.

In Questo mondo non mi renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili dell’universo di Zerocalcare. Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, saranno i protagonisti di una narrazione fatta di digressioni, aneddoti,  emotività e colpi di scena.

Dark City: tra mistero e distopia, tutto quello che c’è da sapere sul film

Sul finire degli anni Novanta, complici importanti cambiamenti tecnologici, culturali e sociali, una serie di film hanno riportato in auge la fantascienza distopica, offrendo visioni particolarmente cupe o illuminanti sulle possibili derive dell’umanità. Attraverso l’uso di allegorie più o meno criptiche, si è in particolare narrato della lotta dell’essere umano contro l’avvento del digitale, delle intelligenze artificiali e dei possibili pericoli che tutto ciò può rappresentare. Film come Il tredicesimo piano Matrix sono esemplari a riguardo, ma a questi si può accostare anche un altro titolo, talvolta dimenticato, quale Dark City (qui la recensione).

Uscito al cinema nel 1998, tale film è diretto da Alex Proyas, già distintosi per il cupo Il corvo, e che nel 2004 darà vita ad un altro classico fantascientifico come Io, robot. Anche ideatore e sceneggiatore del film, Proyas ha raccontato di essere partito, nel concepire la storia di Dark City, dai film noir degli anni Quaranta, intenzionato a dar vita ad un film simile a Blade Runner. Nel corso del processo di scrittura, però, il progetto si è trasformato radicalmente, mantenendo sì atmosfere da noir ma acquisendo aspetti distopici, quasi tendenti all’horror. Da questo punto di vista, Dark City ha anticipato di solo un anno molti aspetti poi presenti in Matrix.

I toni cupi e determinati aspetti filosofici che caratterizzano il film lo hanno tuttavia reso un’opera particolarmente complessa, sul momento mal recepita e poco compresa. Dark City si è infatti affermato come un clamoroso insuccesso, vedendosi rivalutato solo in seguito. Oggi è infatti considerato un valido esempio di quel particolare ramo della fantascienza al cinema che usa il genere per proporre riflessioni sul contemporaneo e numerosi sono i estimatori, tra cui si può annoverare anche Christopher Nolan, il quale ha indicato proprio Dark City come una delle fonti d’ispirazione per il suo Inception, in quanto film dove si suggerisce che il mondo intorno a noi potrebbe non essere così come ci appare.

Dark-City-cast

La trama e il cast di Dark City

In Dark City, una città virtuale perennemente avvolta dal buio fa da sfondo all’esistenza di uomini-cavie per gli Stranieri: alieni in grado, con la sola forza del pensiero, di ridisegnare l’esistenza, i ricordi ed il contesto di vita di migliaia di esseri viventi, i quali nel mentre sono vittime di un sonno autoindotto. Protagonista del film, all’interno di questo spaventoso contesto, è John Murdoch, un uomo affetto da amnesia che scopre di essere ricercato per omicidio. I suoi pochi e vaghi ricordi, però, gli suggeriscono che qualcosa non quadra. Deciso a risolvere l’intricato enigma, Murdoch, che scopre di possedere a sua volta poteri telecinetici, sembra inoltre essere l’unico in grado di opporsi al controllo psichico alieno e dunque a scoprire cosa c’è oltre le mura di quella città.

Ad interpretare il protagonista, John Murdoch, vi è l’attore Rufus Sewell, fortemente voluto dal regista in quanto volto non particolarmente noto del cinema. Per Proyas, infatti, era fondamentale che Murdoch fosse interpretato da qualcuno che non fosse preceduto dalla propria celebrità, coerentemente con la misteriosità del personaggio. Accanto a lui, nel ruolo dell’ispettore Frank Bumstead, vi è invece il premio Oscar William Hurt, il quale a detta del regista aveva compreso il film e i suoi temi meglio di chiunque altro. Jennifer Connelly, invece, recita nel ruolo di Anna, mentre Richard O’Brien e Bruce Spence sono rispettivamente Mr. Hand e Mr. Wall.

L’attore Kiefer Sutherland ricopre invece il ruolo del dottor Schreber. Originariamente, l’attore ha detto di aver pensato che la sceneggiatura fosse stata inviata per errore a lui invece che a suo padre Donald Sutherland. Schreber, in effetti, originariamente era stato scritto come un personaggio più anziano, ma il regista ha poi pensato che avrebbe funzionato meglio se fosse stato più giovane, un qualcuno che dunque ha ancora tutta la vita davanti a sé in un mondo però oscuro. All’inizio, però, Proyas non era molto convinto di Kiefer come interprete di Schreber, un personaggio molto impotante all’interno del film. Dopo averlo incontrato, però, ha completamente cambiato opinione a riguardo.

Dark-City-film

 

Il design e il significato di Dark City

Come anticipato, Dark City deve molto del suo fascino non solo alla complessa storia ideata da Proyas, ma anche all’atmosfera che emana attraverso il cupo design delle multiformi scenografie. Collaborando con lo scenografo Patrick Tatopoulos, Proyas ha infatti dato vita ad un ambiente che sembra richiamare le architetture tipiche dell’espressionismo tedesco e del film del 1927 Metropolis. “Il film si svolge ovunque e da nessuna parte allo stesso tempo. – ha dichiarato Tatopoulos – È una città fatta di pezzi di città. Un angolo da un posto, un altro da un altro posto. Quindi, non sai davvero dove sei. Un pezzo sembrerà una strada di Londra, ma una parte dell’architettura sembra New York, ma il fondo dell’architettura sembra di nuovo una città europea. Sei lì, ma non sai dove sei. È come se ogni volta che viaggi, ti perdi“.

Partendo da questo aspetto del film, risulta evidente come l’intento di base sia quello di ambientare il racconto in un ambiente cupo, che suscita allo stesso tempo sensazioni di familiarità e di estraneità. Un luogo che sembra uscito da un racconto di Franz Kafka, dove l’umanità è soggetta ad una realtà che si rivela essere il frutto di un inganno (proprio come avviene in Matrix). Il film trova dunque un forte legame nel mito della caverna di Platone, con Murdoch che tenta di scappare dalla città-caverna per conoscere il vero volto del mondo e poterlo comunicare ai suoi simili. Tuttavia, l’esito della sua missione rimane aperta a riflessioni anche contrastanti. Se per certi versi egli sembra riuscire a smascherare l’inganno, dall’altra la realtà che egli propone può realmente essere considerata “reale”?

Il trailer di Dark City e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Dark City grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 febbraio alle ore 23:20 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Pitch Black: trama, cast e sequel del film con Vin Diesel

Pitch Black: trama, cast e sequel del film con Vin Diesel

L’attore Vin Diesel è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e apprezzati. Dopo Dominic Toretto, il suo personaggio più noto è certamente quello di Richard B. Riddick, esperto di sport estremi e protagonista di una trilogia a lui dedicata. Il primo film di questa, Pitch Black, è uscito nel 2000 per la regia di David Twohy, il quale avrebbe poi diretto anche i successivi due capitoli The Chronicles of Riddick e Riddick.

Di genere horror fantascientifico, il film rielabora ulteriormente l’immaginario alieno per presentare un pianeta ricco di insidie e pericoli mortali, specialmente al sopraggiungere delle tenebre. Scritto dallo stesso Twohy insieme a Jim e Ken WheatPitch Black è infatti traducibile con “nero come la pece”, andando ad indicare proprio l’oscurità che aleggia tanto nel film quanto in relazione alla cupezza dei temi trattati. Nasce da qui non solo un nuovo eroe cinematografico ma anche un’opera in grado di affermarsi negli anni come un vero e proprio cult, tanto da aver dato vita ad una solida fanbase.

Il film, costato 23 milioni di dollari, arrivò a guadagnarne circa 53 in tutto il mondo. Un risultato inizialmente non troppo entusiasmante, ma che è cresciuto con il passare degli anni fino a permettere la realizzazione di ulteriori film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Pitch Black

Ambientato in futuro lontano, il film vede la navicella spaziale Hunter-Gratzner intenta a trasportare quaranta passeggeri ibernati. Colpita inaspettatamente da una tempesta di meteoriti, questa si trova a schiantarsi irrimediabilmente su un pianeta sconosciuto e apparentemente inospitale. Solo undici persone riescono a sopravvivere all’impatto, tra cui la pilota Carolyn Fry, il religioso Abu Al-Walid, il cacciatore di taglie William J. Johns e il suo prigioniero, il pericoloso assassino Richard B. Riddick. Pur se in contrasto tra loro, questi comprendono da subito la necessità di collaborare al fine di poter trovare la salvezza.

Esplorando il pianeta, questo si presenta come un’enorme distesa desertica, illuminata da ben tre soli. Ben presto, però, i superstiti si rendono conto di come la necessità più grande non sia trovare acqua o cibo, bensì un riparo sicuro dalle mostruose creature che escono a caccia con il favore della notte. Per loro sfortuna, un’eclissi solare arriva ad oscurare a tempo indefinito la luce dei soli, permettendo così ai mostri alieni di uscire a loro piacimento. L’unica salvezza per il gruppo di umani si rivelerà essere proprio Riddick, il quale grazie ai suoi occhi potenziati è in grado di vedere anche nell’oscurità.

Pitch Black cast

Pitch Black: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo di Riddick vi è l’attore Vin Diesel, in quegli anni alle soglie della popolarità massima di cui gode ancora oggi. Pitch Black è stato il suo primo film da protagonista e lo ha visto subito sfoggiare il grande atletismo per cui Diesel è noto. Preparatosi a livello fisico, egli ha infatti potuto prendere personalmente parte a molte delle scene più complesse, senza ricorrere eccessivamente a controfigure. Diesel ha inoltre indossato delle speciali lenti a contatto che gli permettevano di avere gli occhi luminosi al buio, oggi principale caratteristica del personaggio. Originariamente, inoltre, Riddick sarebbe dovuto morire alla fine del film.

L’attore spinse però a cambiare ciò, rimasto affascinato dal personaggio e desideroso di esplorarlo ulteriormente con dei sequel. Nel film è poi presente, nei panni della pilota Carolyn Fry, l’attrice Radha Mitchell, nota per film come Neverland – Un sogno per la vita e Man on Fire – Il fuoco della vendetta. Cole Houser, invece, è il cacciatore di taglie William J. Johns, ruolo al quale ha apportato personali aggiunte. Keith David, attore recentemente visto nella serie Future Man, è il religioso Imam Abu al-Walid, mentre Lewis Fitz-Gerald è Paris. P. Ogilvie. Claudia Black, nota per le serie Ferscape e Stargate SG-1, è infine Sharon Montgomery.

Pitch Black: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il discreto successo del film e la volontà di Diesel di esplorare ulteriormente il personaggio, nel 2004 è arrivato al cinema il primo di due sequel. Questo è The Chronicles of Riddick, dove il protagonista si trova a confrontarsi con un impero religioso pronto a compire un genocidio di massa. Nel film, oltre a Diesel, si ritrovano anche gli attori Judi Dench, Karl Urban e Alexa Davalos. Dopo ben 9 anni, è invece arrivato al cinema il terzo capitolo della trilogia, intitolato semplicemente Riddick. Questo si distaccò da quanto visto nel secondo film per tornare alle atmosfere ed alle caratteristiche tipiche del primo capitolo.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Pitch Black è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Air: il trailer del nuovo film di e con Ben Affleck

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Air: il trailer del nuovo film di e con Ben Affleck

Ecco il trailer di Air prossimo lavoro da regista di Ben Affleck, che racconterà la storia della collaborazione di Michael Jordan con la Nike e la nascita delle Air Jordan. Il film arriverà nel mondo il 5 aprile, per poi sbarcare su Prime Video. Il film è il primo progetto di Artists Equity di Affleck e Matt Damon, in collaborazione con Amazon Studios, Skydance Sports e Mandalay Pictures.

Il cast stellare di Air include Damon nel ruolo del dirigente Nike Sonny Vaccaro, Affleck nel ruolo del co-fondatore Nike Phil Knight, Jason Bateman nel ruolo di Rob Strasser, Chris Messina nel ruolo di David Falk, Matthew Maher nel ruolo di Peter Moore, Marlon Wayans nel ruolo di George Raveling, Chris Tucker nel ruolo di Howard White, Viola Davis nei panni di Deloris Jordan, Gustaf Skarsgård nei panni di Horst Dassler e Julius Tennon nei panni di James Jordan.

Alex Convery ha scritto Air, che è prodotto da David Ellison, Jesse Sisgold, Jon Weinbach, Affleck, Damon, Madison Ainley, Jeff Robinov, Peter Guber e Jason Michael Berman. I produttori esecutivi includono Dana Goldberg, Don Granger, Kevin Halloran, Michael Joe, Drew Vinton, John Graham, Peter E. Strauss e Jordan Moldo.

“Matt ed io siamo molto entusiasti che il pubblico veda ‘Air’ e siamo orgogliosi che sia il primo prodotto di Artists Equity”, ha dichiarato Ben Affleck in un comunicato. “Il film è stata un’esperienza straordinaria in cui abbiamo avuto l’onore di lavorare con alcuni dei migliori cast e troupe del settore, i quali hanno portato passione, tenacia e creatività in uno sforzo collettivo per ricreare una storia straordinaria e ambiziosa. Apprezzo la fiducia di Jen Salke nella nostra capacità di realizzare un film di cui siamo orgogliosi, così come l’incredibile supporto continuo suo e di Sue Kroll per il film. Amazon Studios, Skydance e Mandalay sono stati tutti fondamentali per ottenere questo risultato e il film non avrebbe potuto essere realizzato senza di loro. Apprezziamo i passi compiuti da ciascuna delle loro parti per realizzarlo e vogliamo ringraziarli. Questa è stata la migliore esperienza creativa e personale della nostra vita e non vediamo l’ora di vederne molte altre simili”.

Come fossi una bambola, dal 14 febbraio su CHILI, il 20 febbraio presentato al Nuovo Cinema Aquila

Il mediometraggio (33) Come fossi una bambola, diretto da Sara Ceracchi e scritto da Ceracchi con il contributo del giornalista e fumettista Andrea Guglielmino, arriva sulla piattaforma CHILI, in streaming gratuito, dal 14 febbraio. Il film sarà inoltre presentato, il 20 febbraio, al Nuovo Cinema Aquila di Roma, alle ore 18.45, alla presenza della regista e del cast, in una serata organizzata da Francesca Piggianelli, presidente di RomartEventi. L’evento sarà moderato dal giornalista e autore radiofonico Roberto Sciarrone

PRENOTA IL TUO INGRESSO GRATUITO QUI

(FINO A ESAURIMENTO POSTI)

La regista è inoltre una delle interpreti principali, assieme a Riccardo Frezza. Con il linguaggio della commedia e una spiccata nota dolce-amara, il film racconta una storia di solitudine e d’amore:  

Susanna, un’operatrice ecologica decisamente poco attraente, riceve in regalo dall’amica Pamela un integratore alimentare, le Bonason, capsule che migliorano significativamente lautostima di chi le assume, e che dovrebbero quindi portarla a prendersi una maggior cura di sé e a modificare in positivo la sua visione del mondo. Dopo l’ennesima cocente delusione d’amore da parte del collega Samuel, di cui è perdutamente innamorata, Susanna, inizialmente reticente, si convince a provare il farmaco, ma in quantità eccessiva, tanto da trovarsi trasformata già a poche ore dalla prima assunzione…

“Per me – dichiara la regista – significa riprendere in mano la passione per la commedia dopo aver affrontato temi drammatici con il mio ultimo lavoro, L’ultimo invito. Quando io e Andrea Guglielmino abbiamo messo insieme gli elementi di questo racconto non puntavamo certo a propinare morali di nessun tipo (non c’è nulla di più lontano da noi!), volevamo solo raccontare una storia divertente, ma a conti fatti siamo contenti che il film, sulle orme della più classica commedia all’italiana, riesca a far luce su disagi umani che sono all’ordine del giorno”. 

Nel cast, oltre a Riccardo Frezza, Sara Ceracchi e lo stesso Andrea Guglielmino in un piccolo cameo, ci sono Samuel Di Clemente e David Lecca. Le musiche originali sono di Andrea Pace e Michele di Filippo.

Tra i partner di produzione, la ditta di stoccaggio e riciclo rifiuti Volsca (Velletri, Roma), lazienda leader nella produzione di corde per strumenti musicali Optima Strings, il negozio di abbigliamento Mauros Story (Lariano, Roma) e la casa editrice di fumetti Bugs Comics, con la quale collaborano sia Andrea Guglielmino che Riccardo Frezza.  Partner della presentazione sono invece RomartEventi, Radio Kaos Italy, la trasmissione Avanti Tutta e il festivalLa Città Sommersa

Pretzel e i suoi cuccioli: trailer della seconda stagione

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Pretzel e i suoi cuccioli: trailer della seconda stagione

Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda stagione di Pretzel e i suoi cuccioli, che tornerà in anteprima mondiale il 24 febbraio. La serie è doppiata da Mark Duplass (“The Morning Show”), vincitore di un Emmy, Nasim Pedrad (“Chad”, “Aladdin”) e dalle new entry Milo Stein, Alex Jayne Go, Max Mitchell, Amari McCoy e Gracen Newton. Pretzel è il bassotto più lungo del mondo, papà giocoso e solidale di cinque vivaci cuccioli. Insieme a sua moglie Greta, incoraggia i loro cuccioli ad alzare le zampe per risolvere i problemi e “far abbaiare” gli amici e i vicini della loro città natale, Muttgomery.

Il dottor Tony Wagner, ricercatore senior presso il Learning Policy Institute e autore del libro “Creating Innovators: The Making of Young People Who Will Change the World”, è l’esperto di gioco, passione e obiettivi nell’ambito dell’iniziativa Changemaker di Apple TV+. La serie Apple Original Pretzel e i suoi cuccioli proviene da HarperCollins Productions (“Carmen Sandiego”, “The Oregon Trail”), parte di HarperCollins Publishers. “Pretzel e i suoi cuccioli” è prodotta dallo showrunner Steve Altiere (“Dinotrux”, “Dragons: Rescue Riders”), Caroline Fraser, Head of HarperCollins Productions, Ricardo Curtis e Wes Lui di House of Cool. Jennifer Contrucci di HarperCollins Productions è co-produttrice esecutiva.

https://youtu.be/nlfCh4oxcwA

Il lungo elenco di film e serie originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include anche il film acclamato dalla critica “Supersorda”; “La nostra piccola fattoria”; “Anatra e Oca”; “Pigna e Pony”; “Fraggle Rock: ritorno alla grotta”; “Professione spia” di The Jim Henson Company; la serie vincitrice del premio Peabody “Acquasilente”; “Helpster” di Sesame Workshop; “Wolfboy e la fabbrica del tutto” di Joseph Gordon-Levitt, HITRECORD e Bento Box Entertainment; “I tuoi amici Sago Mini”; “Ciao, Jack! Che spettacolo la gentilezza” di Jack McBrayer e Angela C. Santomero; “Snoopy nello spazio”; “Le avventure di Snoopy”; “Mettiamoci in moto, Otis!”. Tra le offerte live-action ci sono “Ambra Chiaro” di Bonnie Hunt, “Un passo alla volta”, “Le ragazze del surf”, “La vita secondo Ella”.

In questa rosa sono inclusi anche gli speciali dei Peanuts e di WildBrain, tra cui “Le piccole cose contano, Charlie Brown”, “Snoopy presenta: la scuola di Lucy”, “A mamma (e papà) con amore”, “Snoopy presenta: Anno nuovo vita nuova, Lucy” e “Noi siamo qui: dritte per vivere sul pianeta Terra”, l’evento televisivo vincitore del Daytime Emmy Award basato sul libro best-seller del New York Times e TIME Best Book of the Year di Oliver Jeffers.

Nell’offerta di film per bambini e famiglie sono compresi il film d’animazione “Luck” di Apple Original Films e Skydance Animation e il film d’animazione “Wolfwalkers – Il popolo dei lupi”, nominato agli Oscar e il cortometraggio d’animazione candidato all’Oscar® “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”.

Spider-Man Noir, in lavorazione una serie live-action per Amazon

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Spider-Man Noir, in lavorazione una serie live-action per Amazon

Variety ha rivelato che è in lavorazione una serie live-action di Spider-Man Noir presso Amazon. La serie senza titolo seguirà un vecchio supereroe brizzolato nella New York City degli anni ’30. Un individuo a conoscenza del progetto afferma che la serie sarà ambientata nel suo universo e il personaggio principale non sarà Peter Parker.

Questo è il secondo progetto noto basato sui personaggi Marvel controllati da Sony in lavorazione presso Amazon Prime Video e MGM+. In precedenza era stato annunciato che Amazon stava andando avanti con la serie Silk: Spider Society della showrunner Angela Kang, mentre erano in potenziale lavorazione molte altre serie. Al momento non è noto quali altri personaggi Marvel saranno presenti negli altri spettacoli di Amazon, sebbene Sony attualmente controlli oltre 900 di questi personaggi associati al franchise di Spider-Man.

Oren Uziel servirà come sceneggiatore e produttore esecutivo dello show di Spider-Man Noir. Uziel ha sviluppato la serie insieme ai produttori di Spider-Man: Un Nuovo Universo Phil Lord e Christopher Miller e all’ex capo della Sony Amy Pascal, tutti produttori esecutivi. Dal momento che nel film d’animazione vincitore dell’Oscar c’era proprio Spider-Man Noir, con la voce di Nicolas Cage, sembra quantomeno giusto che nel progetto siano coinvolti i primi che hanno portato il personaggio al cinema.

Doggy Style: trailer della commedia con Will Forte

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Doggy Style: trailer della commedia con Will Forte

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer di Doggy Style, l’insolita commedia diretta da Josh Greenbaum (Barb e Star vanno a Vista Del Mar) e scritto da Dan Perrault (Players, American Vandal). Con la partecipazione di un cast comico di alto livello – tra cui il vincitore del Grammy Josh Gad (La Bella e la Bestia), Harvey Guillén (Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio), il nominato agli Emmy Rob Riggle (Una notte da leoni), Brett Gelman (Stranger Things), Jamie Demetriou (The Afterparty), e la nominata agli Emmy Sofia Vergara (Modern Family).

Doggy Style è prodotto dal fondatore e amministratore delegato di Picturestart Erik Feig (La ragazza più fortunata del mondo, Cha Cha Real Smooth), da Louis Leterrier (regista di Fast X, Scontro tra Titani), da Dan Perrault (Players, American Vandal) e da Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Un nuovo universo, The Lego Movie 2: Una nuova avventura) e Lord Miller presidente di Film Aditya Sood (Sopravvissuto, Cocainorso). Produttori esecutivi: Jessica Switch, Nikki Baida e Julia Hammer.

La trama

Si dice che il cane sia il migliore amico dell’uomo, ma se l’uomo in questione fosse un vero bastardo? In questo caso, potrebbe essere il momento di una dolce vendetta, da cani.  Quando Reggie (Will Ferrell), un Border Terrier innocente ed inesorabilmente ottimista, viene abbandonato dal suo spregevole padrone per le pericolose strade cittadine, Doug (Will Forte; The Last Man on Earth, Nebraska), Reggie è sicuro che il suo amato padrone non lo abbandonerebbe mai di proposito.

Ma quando Reggie si imbatte in Bug (il premio Oscar® Jamie Foxx), un Boston Terrier logorroico e poco elegante, un randagio che ama la sua libertà e non crede nella bontà dei padroni, finalmente si rende conto di che spregevole uomo senza cuore sia Doug e di che amore tossico avesse per lui.  Determinato ad avere la sua vendetta, Reggie insieme a Bug e ai suoi amici – Maggie (Isla Fisher; Now You See Me, 2 Single a nozze), un intelligentissimo Pastore Australiano rimpiazzato dal suo padrone con un nuovo cucciolo, e Hunter (Randall Park; Finché forse non vi separi, Aquaman), un ansioso Alano stressato dal suo lavoro come animale da supporto emotivo – escogitano un piano e iniziano un’avventura epica per aiutare Reggie a ritrovare la via di casa…  e a farla pagare a Doug mordendogli quell’estremità di sé stesso che più ama (Indizio: non è il suo piede).

Doggy Style non è il solito film sui cani a cui siamo abituati. È diretto da Josh Greenbaum (Barb e Star vanno a Vista Del Mar) e scritto da Dan Perrault (Players, American Vandal), è una commedia divertente vietata ai minori sulle complicazioni dell’amore, l’importanza delle grandi amicizie e gli inaspettati vantaggi di flirtare con un divano.

Bussano alla porta: 8 domande senza risposta nel film di M. Night Shyamalan

Come molti film di M. Night Shyamalan, Bussano alla porta è un thriller pieno di colpi di scena avvincenti, che lascia agli spettatori molto su cui ragionare una volta finito. La pellicola ci presenta una parabola straziante che esamina i temi della moralità e della fede, oltre ai lati più oscuri dell’umanità: ecco le 8 domande rimaste senza risposta in Bussano alla porta, che cercheremo di analizzare in questo articolo.

Perché alcune fasi apocalittiche sono avvenute in anticipo?

Bussano-alla-porta-m-night-shyamalanAvvocato e scettico, Andrew non crede a tutto ciò che gli dicono i Quattro Cavalieri, soprattutto quando si accorge che alcuni eventi apocalittici si sono verificati prima ancora che i quattro sconosciuti arrivassero alla baita. Leonard usa la televisione della baita per convincere la famiglia a fare la sua scelta prima che il giudizio apocalittico si abbatta sui protagonisti di Bussano alla porta, ma il terremoto che cerca di attribuire alla morte di Redmond è in realtà avvenuto quattro ore prima del notiziario.

Non c’è una risposta pronta, se non che, indipendentemente dal momento in cui si sono verificati gli eventi apocalittici, essi erano comunque presenti nelle visioni dei visitatori, forse in ordine sparso. Tutto ciò che i Quattro Cavalieri sanno è che, finché uno di loro sarà ancora in piedi, chiederanno alla famiglia di fare la loro scelta. È chiaro che si tratta di una scelta narrativa, indispensabile per far sembrare l’intera invasione qualcosa di diverso da ciò che è: un crimine d’odio, una rapina o qualcos’altro.

Perché Redmond ha usato un nome falso?

Il sospetto di Andrew raggiunge nuove vette quando riconosce in uno dei Quattro Cavalieri O’Bannon, l’uomo che anni prima lo aveva aggredito in un bar e che ora usa l’identità di Redmond. Il motivo per cui Redmond usa un nome falso è aperto all’interpretazione in Bussano alla porta, e se non altro fa un buon lavoro nel mettere in dubbio i visitatori e le loro motivazioni. Redmond è il più irascibile dei quattro e si preoccupa persino con Leonard, il leader de facto, del loro scopo, il che fa credere ad Andrew che la sua presenza sia ancora motivata dall’odio per le relazioni tra persone dello stesso sesso.

È possibile che Redmond non volesse che gli altri membri della sua coorte sapessero del suo passato criminale perché avrebbero dubitato della legittimità delle sue visioni. È anche possibile che sapesse che Andrew era l’uomo che aveva aggredito, ma che non volesse fargli sapere che era lui, soprattutto perché ha cambiato in qualche modo il suo aspetto. Infine, è anche possibile che questo significhi un cambiamento in Redmond, una trasmigrazione in qualcuno con una vocazione più alta del commettere crimini d’odio.

Il passato di Redmond e Andrew era davvero una coincidenza?

Tra tutti i colpi di scena di Bussano alla porta, quello che riguarda l’identità di Redmond sembra il più significativo, in quanto indica che il suo passato con Andrew è più di una semplice coincidenza. Un uomo che ha commesso un crimine d’odio sta mettendo il suo destino e quello del mondo nelle mani di qualcuno che conosce le sue capacità e i pregiudizi della sua prospettiva. Forse non è la vendetta a motivare Redmond, ma l’espiazione.

Poiché Bussano alla porta si concentra sul modo in cui gli esseri umani interagiscono tra loro, il giudizio finale è quello di mettere un individuo moralmente ambiguo alla mercé di una persona a cui ha fatto un torto. Redmond ha plasmato la visione ostile del mondo di Andrew, che dichiara persino che “guarderebbe il mondo bruciare mille volte” prima di sacrificare un membro della famiglia. Le azioni di Redmond sono responsabili di aver reso Andrew così com’è: diffidente, cinico e capace di compassione solo per la sua famiglia.

Perché alcuni dei cavalieri non dubitano della loro missione?

Bussano alla Porta recensioneNessuno dei personaggi di Bussano alla porta ha scelte facili, quindi è sorprendente che nessun membro dei Quattro Cavalieri dubiti della propria missione. Tutti hanno avuto le stesse strazianti visioni di fasi apocalittiche, ma c’è la possibilità che nulla di tutto ciò sia reale. L’unica prova che li convincerà è la stessa che convincerà Andrew, Eric e Wen: le inondazioni, le piaghe e la morte che si verificano solo dopo la morte di ciascuno di loro.

All’inizio di Bussano alla porta ci sono alcuni momenti in cui Redmond discute con Leonard sulla loro missione, ma vengono rapidamente messi da parte. Per rendere il film ancora più intenso, sarebbe stato utile che gli altri membri del gruppo bisticciassero un po’ di più, rivelandosi a volte scettici quanto Andrew. In questo modo, il finale del film avrebbe avuto un messaggio ancora più forte di fiducia e fede.

Perché Andrew ha lasciato la pistola nel bagagliaio?

Il finale di Bussano alla porta sembra avvicinarsi quando Andrew riesce a liberarsi e a raggiungere il furgone, dove tiene un’arma da fuoco nel bagagliaio. È strano che una persona paranoica come Andrew non abbia portato la pistola in casa piuttosto che lasciarla accessibile a chiunque all’esterno. Anche dopo aver sparato a Sabrina, sembra impreparato agli eventi strazianti che precedono la conclusione del film.

Nonostante il suo allenamento da pugile e il tempo trascorso al poligono, è chiaro che Andrew non è ancora al 100% a suo agio con le armi. Fatica ad aprire la sua cassaforte, anche se si tratta di una delle versioni più semplici disponibili, con poca sicurezza, e appare molto scosso dopo aver sparato. È possibile che la pistola sia rimasta nel bagagliaio perché Andrew non era pronto a diventare il tipo di persona che la porta con sé ovunque vada.

Chi ha visto Eric nello specchio?

Eric vede una figura nello specchio a un certo punto di Bussano alla porta, che rappresenta una svolta spirituale per il suo personaggio. Tra i due, Eric è il più aperto e comprensivo, mentre Andrew è il più ostile. Eric proviene da una famiglia che lo accetta per quello che è, mentre Andrew deve affrontare il bigottismo della madre e del padre. La prospettiva di Eric lo aiuta a vedere il meglio nelle persone, mentre Andrew vede solo il peggio.

È possibile che Eric abbia visto un potere superiore nello specchio, che lo ha guidato verso la sua scelta e lo ha lodato per il suo altruismo. In seguito, quando Eric inizia ad avere visioni del futuro, non si tratta degli stessi incubi apocalittici dei Quattro Cavalieri, ma piuttosto della bella vita condivisa da Andrew e da una Wen adulto. Forse chi era nello specchio gli ha mostrato che questo era un futuro che poteva essere preservato con la sua morte.

Perché Andrew non ha sparato a Leonard quando ne aveva la possibilità?

Bussano-alla-porta-filmIl miglior colpo di scena di Bussano alla porta coinvolge Bautista, le cui dimensioni imponenti aggiungono minaccia ma non necessariamente cattiveria al personaggio di Leonard. Ad esempio, c’è un momento in cui Andrew ha l’opportunità di sparare a Leonard, l’ultimo dei Quattro Cavalieri ancora in piedi, ma esita e lo chiude in bagno. Sembra strano che Andrew non colga quel momento per ferire gravemente il suo rapitore e tirare fuori la sua famiglia dalla situazione, ma è chiaro che è combattuto.

Leonard può essere grande e intimidatorio, ma è anche gentile ed è chiaro che non vuole fare del male a nessuno. Andrew può essere cinico e arrabbiato, ma anche lui non vuole fare del male a nessuno. Quindi, quando ha sparato a Sabrina per legittima difesa, non è diventato improvvisamente un assassino. Ma, d’altra parte, poter guardare qualcuno negli occhi e giustiziarlo, come avrebbe dovuto fare con Leonard, non era qualcosa a cui Andrew era preparato.

Come faceva Wen a sapere che Eric si sarebbe sacrificato?

Wen in Bussano alla portaIl grande sacrificio di Bussano alla porta funziona perché Eric rappresenta gli aspetti migliori dell’umanità ed è la persona perfetta per salvarla. Ma come faceva Wen a sapere che era morto mentre si è isolata e indossava le cuffie per attutire gli spari? Quando Andrew va a cercarla nella sua casa sull’albero, lei gli chiede se Eric ha salvato il mondo, sottintendendo che sapeva che Eric avrebbe lasciato che Andrew gli sparasse per fermare l’apocalisse.

Wen è una bambina molto matura e perspicace, quindi è possibile che abbia semplicemente visto il cambiamento di Eric durante l’invasione e che sapesse che sarebbe stato lui a fare quella scelta. Naturalmente, è anche possibile che abbia avuto una sorta di visione mentre si trovava nella sua casa sull’albero. Ma, più probabilmente, si è resa conto, quando Andrew è stato l’unico a venire a prenderla, che Eric era morto da eroe e l’incubo era finalmente finito.

Daisy Edgar-Jones: 10 cose che non sai sull’attrice

Daisy Edgar-Jones: 10 cose che non sai sull’attrice

Daisy Edgar-Jones è indubbiamente una delle attrici del momento. Le sono bastati pochi ma significativi ruoli per dar prova di tutto il proprio talento, ottenendo importanti riconoscimenti da ogni dove. Questo sembra dunque essere il suo momento d’oro, durante il quale l’attrice sarà chiamata a distinguersi per le sue scelte e interpretazioni.

Ecco 10 cose che forse non sai su Daisy Edgar-Jones.

Daisy Edgar-Jones: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in alcune note serie. L’attrice ha iniziato a recitare in televisione in serie come Cold Feet (2016-2020) e Testimoni silenziosi (2017). Partecipa poi ad alcuni episodi di Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no (2019), ma è con War of the Worlds (2019-2022), dove recita accanto ad Elizabeth McGovern e Gabriel Byrne, che ottiene una maggiore popolarità. Nel 2020 si consacra poi grazie alla miniserie Normal People, dove recita nel ruolo di Marianne accanto a Paul Mescal. Torna poi in televisione nella serie In nome del cielo (2022), con Andrew Garfield.

2. Ha preso parte anche ad alcuni film. Oltre alla televisione, la Jones ha avuto modo di recitare anche in alcuni film. Il primo di questi è stato Pond Life (2018), seguito poi nel 2022 da Fresh e La ragazza della palude. Nel primo dei due, una commedia dell’orrore disponibile su Disney+, recita accanto a Sebastian Stan, mentre nel secondo, di genere thriller, interpreta Catherine “Kya” Clarke, una ragazza infinitamente piena di risorse che, abbandonata dalla famiglia, cresce in una palude della Carolina del Nord.

3. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Grazie al suo ruolo nella serie Normal People, la Jones ha ottenuto importanti riconoscimenti, come le candidature ai Golden Globe, ai Bafta Awards e ai Critics’ Choice Awards come miglior attrice in una miniserie televisiva. Nel 2023 è stata poi nominata nuovamente ai Golden Globe, sempre come miglior attrice in una miniserie, per In nome del cielo.

Daisy-Edgar-Jones-Paul-Mescal-Normal-People

Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal in Normal People

4. Ha avuto difficoltà con alcuni aspetti del proprio personaggio. In Normal People l’attrice interpreta Marianne, della quale si narra la sua storia d’amore con Connell dalla scuola superiore fino agli anni del college. Parlando di alcuni aspetti specifici del suo personaggio, l’attrice ha affermato che filmare le scene in cui Marianne, in preda alla depressione, cerca conforto nel sesso violento, le ha lasciato addosso sensazioni negative per più giorni, faticando poi ad uscire da quello stato.

5. Ha ricevuto un particolare dono dal suo collega. Sul set di Normal People la Jones ha conosciuto e stretto una profonda amicizia con il collega Paul Mescal, oggi noto anche per il film Aftersun. Riguardo la loro amicizia, la Jones ha raccontato che al termine delle riprese della serie, Mescal le ha regalato la collana indossata dal suo personaggio. Un oggetto a cui l’attore si era particolarmente legato e che ha deciso di donare alla collega in onore del forte legame che ora condividono.

Daisy Edgar-Jones in La ragazza della palude

6. Si è preparata a lungo per il ruolo. Per interpretare la protagonista di La ragazza nella palude, l’attrice ha raccontato di essersi basata molto su proprie riflessioni emerse in seguito alla lettura del libro da cui il film è tratto. Una buona parte della preparazione ha però riguardando anche l’imparare a padroneggiare l’accento della Carolina del Nord, a guidare una barca, a pescare a compiere altre attività simili e tipiche di quei luoghi.

Daisy Edgar-Jones e Anne Hathaway

7. Le viene attribuita una forte somiglianza con l’attrice premio Oscar. Dopo averla vista in Normal People, i fan della serie hanno fatto notare in rete, e in particolare su Twitter, quanto la Jones assomigli all’attrice premio Oscar Anne Hathaway. Intervistata a riguardo, la Jones si è detta lusingata da ciò, immaginando che ad aver contribuito a tali teorie sia stato il taglio di capelli simile a quello della premio Oscar.

Daisy-Edgar-Jones-Instagram

Daisy Edgar-Jones: chi è il suo fidanzato?

8. È molto riservata riguardo la propria vita sentimentale. La Jones è da sempre impegnata a mantere un certo velo di segretezza riguardo la sua vita sentimentale. Da quando è diventata una celebrità, però, sembra aver avuto un solo fidanzato, Tom Varey. La coppia si è incontrata nel 2018 mentre recitava nel film Pond Life, un dramma in costume in quattro parti ambientato negli anni Sessanta. I due, tuttavia, si sono separati nel 2020 per via delle difficoltà a conciliare la vita di coppia con i tanti progetti lavorativi.

Daisy Edgar-Jones è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 1,5 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 200 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Daisy Edgar-Jones: età e altezza dell’attrice

10. Daisy Edgar-Jones è nata ad Islington, un borgo di Londra, il 24 maggio del 1998. L’attrice è alta rispettivamente 1,69 metri.

Fonte: IMDb, MarieClaire

Star Trek: Picard e Star Trek: Lower Decks entreranno nel catalogo di Paramount+

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Paramount+ ha annunciato oggi che Star: Trek Picard  e Star Trek: Lower Decks entreranno a far parte del catalogo internazionale di streaming del servizio al di fuori del Canada, nell’ambito di un nuovo accordo con Prime Video. La terza e ultima stagione di Star: Trek Picard sarà trasmessa il 16 febbraio in America Latina e il 17 febbraio in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Australia, Francia, Germania, Austria e Svizzera, mentre in Corea del Sud sarà disponibile successivamente. Le stagioni precedenti di Star: Trek Picard saranno disponibili anche nelle regioni di lingua inglese a partire da febbraio.

Tutte le stagioni di STAR TREK: LOWER DECKS sono attualmente disponibili in streaming su Paramount+ in America Latina e saranno disponibili nel corso dell’anno in tutti i mercati Paramount+ al di fuori del Canada.

Paramount+ è ora la casa di tutte le serie e di tutti gli episodi del catalogo completo di “Star Trek”. Questo include tutte le stagioni delle serie originali Paramount+ STAR TREK: DISCOVERY, STAR TREK: PICARD, le serie animate STAR TREK: LOWER DECKS e STAR TREK: PRODIGY, e la nuova aggiunta STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS. Oltre che in streaming su Paramount+, STAR TREK: PICARD sarà disponibile anche su Prime Video al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, e in Canada potrà essere visto su CTV Sci-Fi Channel di Bell Media e in streaming su Crave.

STAR TREK: PICARD vede Patrick Stewart riprendere il suo iconico ruolo di Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: The Next Generation”, e segue questo iconico personaggio nel prossimo capitolo della sua vita. LeVar Burton, Michael Dorn, Jonathan Frakes, Gates McFadden, Marina Sirtis, Brent Spiner, Jeri Ryan e Michelle Hurd recitano accanto a Patrick Stewart. La serie è prodotta dai CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Per la terza stagione, Alex Kurtzman, Akiva Goldsman, Terry Matalas, Patrick Stewart, Heather Kadin, Aaron Baiers, Rod Roddenberry, Trevor Roth, Doug Aarniokoski e Dylan Massin sono i produttori esecutivi. Terry Matalas è lo showrunner della terza stagione.

STAR TREK: LOWER DECKS è incentrato sull’equipaggio di supporto in servizio su una delle navi meno importanti della Flotta Stellare, la U.S.S. Cerritos, nel 2380. L’equipaggio deve mantenere i propri doveri e la propria vita sociale, spesso mentre la nave è scossa da una moltitudine di anomalie fantascientifiche. L’equipaggio della Flotta Stellare che risiede nei “ponti inferiori” della U.S.S. Cerritos comprende il guardiamarina Beckett Mariner, doppiato da Tawny Newsome, il guardiamarina Brad Boimler, doppiato da Jack Quaid, il guardiamarina Tendi, doppiato da Noël Wells, e il guardiamarina Rutherford, doppiato da Eugene Cordero.

I personaggi della Flotta Stellare che compongono l’equipaggio della plancia della U.S.S. Cerritos sono il Capitano Carol Freeman, doppiata da Dawnn Lewis, il Comandante Jack Ransom, doppiato da Jerry O’Connell, e la dottoressa T’Ana, doppiata da Gillian Vigman.

STAR TREK: LOWER DECKS è prodotto da Eye Animation Productions della CBS, la divisione di animazione dei CBS Studios, Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman di Secret Hideout, Rod Roddenberry Entertainment e Trevor Roth, Katie Krentz (219 Productions) e Heather Kadin sono i produttori esecutivi insieme al creatore e showrunner Mike McMahan. Aaron Baiers (“Secret Hideout”), che ha portato McMahan al progetto, è anche produttore esecutivo. Titmouse (“Big Mouth”), la società di produzione di animazione indipendente vincitrice di un Emmy Award, è lo studio di animazione della serie.

About Paramount+

Paramount+ è un servizio globale di streaming video digitale su abbonamento di Paramount che offre una montagna di intrattenimento premium per il pubblico di tutte le età. A livello internazionale, il servizio di streaming offre una vasta libreria di serie originali, spettacoli di successo e film popolari di ogni genere provenienti da marchi e studi di produzione di fama mondiale, tra cui SHOWTIME, CBS, Comedy Central, MTV, Nickelodeon, Paramount Pictures e Smithsonian Channel™, oltre a una robusta offerta di contenuti locali di prima qualità. Il servizio è attualmente attivo negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, America Latina, Caraibi, Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svizzera e Corea del Sud.

About “Star Trek” su Paramount+

Negli oltre 55 anni trascorsi da quando il leggendario creatore Gene Roddenberry ha introdotto il mondo in un universo “Star Trek” in cui “Infinite Diversità in Infinite Combinazioni” rimane la sua orgogliosa eredità, la serie ha continuato a rompere le barriere – ispirando generazioni di fan con la celebrazione della diversità culturale e dell’inclusione, l’esplorazione scientifica e la ricerca di frontiere inesplorate.  Paramount+ è ora la casa di ogni serie e di ogni episodio del catalogo completo di “Star Trek”. Questo include tutte le stagioni delle serie originali Paramount+ STAR TREK: DISCOVERY, STAR TREK: PICARD, le serie animate STAR TREK: LOWER DECKS e STAR TREK: PRODIGY, e la nuova aggiunta STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS. Il franchise di “Star Trek” è distribuito da Paramount Global Content Distribution.

Captain Marvel potrebbe incontrare gli Eterni nel futuro del MCU?

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Mentre Captain Marvel si è attestato come uno dei progetti più amati dal pubblico del MCU, grazie anche alla performance di Brie Larson nei panni di Carol Danvers, Eternals, film diretto da Chloe Zhao non ha avuto la stessa fortuna. Tuttavia entrambi i franchise avranno un altro ruolo da giocare nel futuro del MCU e potrebbero presto incontrarsi.

In una nuova foto sul suo account Instagram, Brie Larson compare in un momento di pausa proprio in compagnia di Chloe Zhao, regista premio oscar per Nomadland. La didascalia della foto recita: “Forse ci stiamo solo preparando per una prossima futura collaborazione”. Entrambe le artista provengono dal cinema indipendente e una loro collaborazione potrebbe essere benissimo un film più piccolo e indipendente dal circuito Marvel. ma quanto sarebbe bello che la nostra Carol Danvers incrociasse il suo cammino con Gli Eterni per la regia di Zhao?

Mentre è incerto il momento in cui torneranno in sala i personaggi raccontati da Chloe Zhao, sappiamo che Brie Larson tornerà nel MCU con The Marvels, la prossima estate.

The Marvels, la trama

“Carol Danvers aka Captain Marvel ha reclamato la sua identità dal tirannico Kree e si è vendicata dell’Intelligenza Suprema. Ma le conseguenze impreviste vedono Carol che porta sulle spalle il fardello di un universo destabilizzato. Quando i suoi doveri la mandano in un anomalo wormhole collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si confondono con quelli della sua super fan di Jersey City, Kamala Khan alias Ms. Marvel, e della figlioccia di Carol, il Capitano Monica Rambeau. Questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare insieme per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 28 luglio 2023.

Da me o da te: la recensione della commedia romantica con Reese Witherspoon e Ashton Kutcher

New York e Los Angeles due mondi opposti così come Peter e Debbie i protagonisti di Da me o da te. In questa nuova commedia romantica che Netflix porta sulla piattaforma giusto in tempo per San Valentino Reese Witherspoon e Ashton Kutcher sono i protagonisti. Il film del 2023 diretto da Aline Brosh McKenna vede nel cast oltre a Reese Witherspoon e Ashton Kutcher anche Jesse Williams, Steve Zahn, Tig Notaro, Zoë Chao, Griffin Matthews, Wesley Kimmel, Rachel Bloom, Vella Lovell e Shiri Appleby. Se volete guardare una commedia romantica sulle note di L’amore non va in vacanza, allora dal 10 febbraio Da me o da te arriva su Netflix.

Da me o da te, la recensione

Debbie (Reese Witherspoon) e Peter (Ashton Kutcher) sono migliori amici e totalmente agli antipodi. Lei adora fare la solita routine con il figlio a Los Angeles, lui vive di cambiamenti a New York. Quando si scambiano casa e vita per una settimana, scoprono che ciò che pensano di volere potrebbe non corrispondere a ciò di cui hanno realmente bisogno. Da me o da te ci porta quelle atmosfere da commedia romantica come quelle di una volta. I sentimenti sono messi in primo piano solo che ancora gli stessi protagonisti non lo sanno. Viviamo di ricordi che fanno capolino dalla nostra mente come un cimelio prezioso che pensavamo di aver perso e invece è sempre stato davanti ai nostri occhi.

Debbie è meticolosa ma allo stesso tempo disordinata, è una donna che ha dovuto mettere da parte se stessa e reinventarsi per cercare stabilità. Lo spazio di cui si circonda è colorato e variopinto così come i vestiti che indossa e che stonano non appena mette piede a New York. Peter, invece, rifugia da questa stabilità a causa di un passato che lo tormenta. Chiuso in quel loft asettico di New York – in palette con i toni del grigio e del blu – sembra che nella sua vita sia invincibile. Da me o da te è infatti un film di contrasti soprattutto di colori dove ci rendiamo conto che New York è una piccola prigione, senza colori dove è difficile trovare stabilità. Ma è anche un film di seconde possibilità.

Da me o da te recensione

Cambio vita

Debbie ha sempre sognato un futuro nel mondo dell’editoria, sognava di diventare una ambiziosa caporedattrice ma ha smesso di credere nei suoi sogni. Questa sua disillusione le ha fatto cambiare strada prendendo una scelta più pratica che le permettesse di crescere suo figlio. La sua routine da mamma single è molto rigida, dettata dalle problematiche del figlio. Ma la sempre adorabile Reese Witherspoon porta in scena il lato più difficile della maternità in Da me o da te proiettando sul figlio tutte le sue paure e insicurezze, costringendolo quasi a vivere come in una bolla. Mentre Debbie si destreggia tra la vita di mamma single e la sua carriera di contabile. Peter, invece, vive nella Grande Mela e lavora come dirigente di marketing con l’aspirazione di diventare uno scrittore di successo. Vive in modo veloce e libero. La sua vita quotidiana non ha una routine.

La commedia romantica prende una piega inaspettata quando Debbie e Peter si scambiano casa e vita per una settimana. Scopriranno un lato diverso del proprio carattere e soprattutto si renderanno conto di non conoscere così bene l’altra persona come credevano. Una vita fatta di telefonate e di non detti è questo quello che si lasciano alle spalle Dabbie e Peter in Da me o da te. Entrambi hanno dei motivi valiti per fuggire dalle proprie responsabilità e crearsi, anche solo per una settimana, un piccolo posto nel mondo. Debbie scopre una città ricca di possibilità ma che stona con il suo modo di essere così colorato, Peter invece riscopre la sua Los Angeles che ha abbandonato per paura di soffrire troppo per amore. Così si regalano questa seconda opportunità e mentre imparano cose dell’altro che non avevano mai immaginato il loro legame si rafforza.

E dopo che succede?

Aline Brosh McKenna fa il debutto alla regia per Da me o da te, ma il suo coinvolgimento nelle commedie romantiche non è nuovo. Ha scritto classici come Il diavolo veste Prada e 27 volte in bianco. Ha anche co-creato Crazy Ex-Girlfriend con la sua amica Rachel Bloom, che appare nel film. Per questo film si è ispirata alla sua vita. L’idea originale le è venuta quando si è recata a New York per lavoro e ha alloggiato nell’appartamento di un amico scapolo. L’esperienza le ha fatto pensare a cosa sarebbe successo se si fossero scambiati le vite.

Da me o da te fa pensare alle seconde possibilità, alle occasioni mancate. Quante volte durante il film fa eco la domanda: “E dopo che succede?” come se da un momento all’altro il sipario dovesse chiudersi e comparire la frase “E vissero per sempre felici e contenti”. Il film fa pensare che ci sia un’altra strada per una vita migliore, nonostante le difficoltà anche dopo una certa età si può raggiungere il lieto fine. Questo mix di speranza e pazzia che accompagna la crescita di un nuovo sogno personale e intimo rende Da me o da te il connubio perfetto di tante commedie romantiche del passato. L’amore non va in vacanza e Harry ti presento Sally sono sicuramente i punti di riferimento, ma nel film Netflix viene data la spinta in più su temi e disillusioni che accompagnano la vita della generazione Z, descritta con il personaggio di Wesley Kimmel.

E dopo che succede? E vissero per sempre felici e contenti”.

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