Home Blog Pagina 637

James Cameron vuole una versione differente dei suoi film destinata allo streaming

James Cameron film

Durante una puntata di “Directors on Directors” per Variety, James Cameron ha parlato con il regista di Dune Denis Villeneuve delle loro esperienze condivise nella realizzazione di film ad alto budget, nonché di come sarà il futuro per il mezzo cinema.

Villeneuve chiede il punto di vista di Cameron sullo streaming e se ha paura di come si stanno evolvendo le cose. Cameron risponde dicendo che “non ha paura” e che gli piace quando le cose sono “caotiche”. Il regista quindi delinea il suo desiderio di utilizzare lo streaming in modi che “non sono mai stati fatti prima”, dicendo:

“Penso che quello che possiamo vedere sia una forma espansa di cinema. Voglio fare un film che duri sei ore e due ore e mezza allo stesso tempo. Lo stesso film. Puoi trasmetterlo in streaming per sei ore, oppure puoi goderti la versione condensata, sulle montagne russe e coinvolgente di quell’esperienza in un cinema. Stesso film. Solo, uno è il romanzo e uno è il film. Perché no? Usiamo queste piattaforme in modi che non sono mai stati fatti prima.”

Come suo solito, Cameron è un visionario e va molto d’accordo con la tecnologia che gli permetterebbe un lavoro del genere. Chissà se il mercato potrà assecondarlo.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Josh Brolin: 10 cose che non sai sull’attore

Josh Brolin 2021

Josh Brolin è uno di quegli attori che ha dato vita a ruoli memorabili che resteranno a lungo nella storia del cinema. Un attore che si è sempre dato molto da fare e che ha lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e concreta. Brolin non ha mai fatto leva sul fatto di essere figlio d’arte (il padre non è altri che l’attore James Brolin e la sua matrigna è Barbra Streisand) e si è costruito una gavetta che è degna d’invidia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Josh Brolin.

Josh Brolin: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Josh Brolin inizia la sua carriera debuttando al cinema, nel 1985, con un film diventato poi un cult: I Goonies. Dopo questo film la sua carriera si divide tra il piccolo e grande schermo: Brolin lavora, infatti, per alcune serie come Jack, investigatore privato (1987-1988), 21 Jump Street (1987), I ragazzi della prateria (1989-1992) e Winnetka Road (1994), e in diversi film come Thrashin’ – Corsa al massacro (1986), Amori e disastri (1996), Nightwatch – Il guardiano di notte (1997) e Mimic (1997). Successivamente, Brolin prende parte ai film L’uomo senza ombra (2000), Melinda e Melinda (2004), Grindhouse – Planet Terror (2007), American Gangster (2007), Non è un paese per vecchi (2007), W. (2008) e Milk (2008). Dal 2010, l’attore americano lavora in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (2010), Jonah Hex (2010), Il Grinta (2010), Man in Black 3 (2012), Oldboy (2013), Gangster Squad (2013), Un giorno come tanti (2013), Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), Vizio di forma (2014), Sicario (2015), Everest (2015), Ave, Cesare! (2016) mentre gli ultimi suoi lavori sono Avengers: Infinity War (2018), Deadpool 2 (2018), Soldado (2018), Avengers: Endgame (2019), Dune (2021) e Flag Day (2021).

2. Josh Brolin è anche produttore, regista e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Josh Brolin ha esplorato diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del produttore, del regista e dello sceneggiatore. L’attore, infatti, è stato produttore per i documentari The People Speak (2009), The People Speak UK (2010), 30 for 30 (2013) e Unchained: The Untold Story of Freestyle Motocross (2016). Per il resto, Brolin è stato regista, sceneggiatore e produttore del corto X (2008) e vestirà questi stessi panni per il suo nuovo progetto, una serie per ora intitolata The Untitled Josh Brolin Project.

josh brolin

Josh Brolin è Thanos

3. Josh Brolin ha accettato il ruolo di Thanos grazie a Benedict Cumberbatch. Accettare un ruolo come quello di Thanos non è cosa facile e Josh Brolin lo ha confermato. L’attore americano, infatti, ha ammesso di essere stato in dubbio dall’accettare il ruolo e di essersene convinto grazia a Benedict Cumberbatch. Brolin aveva visto cosa il suo collega aveva fatto per interpretare Smaug il Drago in Lo Hobbit ‹‹Ho visto i video su YouTube, quando stavo valutando l’offerta per Thanos, era in questo magazzino, che si trascinava come un serpente, facendo uscire la lingua e facendo un’esibizione incredibile, nella tuta da mo-cap… L’ho visto e ho deciso che quello sarebbe stato il livello che volevo raggiungere; si tratta di qualcosa in cui devi affondare i denti: convinzione, imbarazzo, tutte queste cose. E così ho deciso, sì.››

4. Vorrebbe tornare nei panni di Thanos. Per Josh Brolin, interpretare Thanos è un’esperienza del tutto particolare ed unica e l’attore ha rivelato di volerlo interpretare nuovamente in futuro. Brolin ha ammesso, infatti, di non essere mai stato coinvolto in alcuni film sequel prima di Avengers e adorare il fatto di lavorare con i suoi colleghi nel film Marvel e con i fratelli Russo. Considerando che i film Marvel si stanno ora aprendo al multiverso, non è assurdo pensare che Thanos possa un giorno ricomparire in tutta la sua possenza sul grande schermo.

Josh Brolin in I Goonies

5. Josh Brolin rovinò un ciak ne I Goonies. C’è un momento, ne I Goonies, in cui i ragazzi vanno alla scoperta della nave pirata di Willy l’Orbo. Ebbene, di questa scena ne ha parlato Josh Brolin con un post su Instagram, nel quale ha rivelato che mentre avevano cominciato a girare, dopo essere riemersi dall’acqua, Brolin se ne è uscito con un’imprecazione, rovinando la ripresa. Nulla di cui preoccuparsene, dato che la nave era davvero enorme, come il sogno di un bambino diventato realtà.

josh brolin

6. Ha rivestito i panni di Brand Walsh. I tuffi nel passato non li fanno solo i comuni mortali: anche Josh Brolin, infatti, ci è cascato. Con un post su Instagram, l’attore che ha rivelato di essere stato invitato ad una festa di compleanno con gli anni ’80 come tema e di non sapere come vestirsi finché, su consiglio della moglie, non ha scelto di tornare a vestire i panni di Brandon “Brand” Walsh.

Josh Brolin in Oldboy

7. Josh Brolin trasformista per Oldboy. Nel 2013 uscì in tutti i cinema il remake di Oldboy, diretto da Spike Lee. Per interpretare Joe Doucett, il protagonista, Brolin ha dovuto sottostare ad una trasformazione fisica non da poco: chi ha condiviso con lui il set, ha raccontato un Brolin con una forma fisica impressionante, in grado di assumere 15 kg in una settimana e di perderne 8 in quella successiva. L’attore si è infatti sottoposto ad un continuo allenamento fisico, unito a diete molto speciali. Naturalmente, per riuscire in ciò, è stato seguito da esperti che hanno monitorato la sua salute.

Josh Brolin in Dune

8. Potrebbe tornare nel sequel. In Dune Brolin interpreta Gurney Halleck e l’ultima volta che lo si vede è durante la battaglia tra gli Atreidi e gli Harkonnes. Il destino del personaggio non viene però chiarito, e sono in molti a pensare che egli possa in realtà essere sopravvissuto allo scontro. Nel libro, in effetti, Gurney tornerà nella seconda parte, profondamente cambiato rispetto a come lo si era conosciuto. Con Dune: parte II confermato, è dunque lecito aspettarsi che Brolin riprenda i panni di Gurney, ma l’attore non ha ancora né confermato né smentito la cosa.

Josh Brolin: chi è sua moglie

9. Si è sposato tre volte. La vita sentimentale di Josh Brolin è sempre stata un po’ turbolenta, contraddistinta da tre matrimoni e un fidanzamento non andato a buon fine. L’attore infatti, è stato sposato con la collega Alice Adair dal 1988 al 1994, da cui sono nati i figli Trevor Mansur (nel 1988) ed Eden (nel 1994). All’inizio degli anni Duemila, Brolin aveva annunciato il fidanzamento con l’attrice Minnie Driver, ma che non andò a buon fine, annullandolo dopo pochi mesi. Il suo secondo matrimonio risale all’agosto del 2004, quando Brolin sposa Diane Lane e i due rimangono marito e moglie fino al febbraio del 2013.

10. Josh Brolin è sposato con la sua ex assistente. Non sempre le storie d’amore di un attore nascono con un altro collega sui set di qualche film. Josh Brolin, infatti, ha conosciuto Kathryn Boyd sul lavoro, ma lei era la sua assistente. Pare che la storia tra i due sia iniziata nel 2014 e le prime conferme ufficiali sono arrivate sempre tramite Instagram, quando l’attore condivise un tenero scatto effettuato a Roma. Insomma, la loro storia è proseguita a gonfie vele, tanto da sposarsi il 25 settembre del 2016. Dall’amore dei due, il 4 novembre 2018 è nata una bambina, Westlyn Reign Brolin.

Fonti: IMDb, biography, entertainment weekly,

 
 

Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Rudd film

Paul Rudd è uno di quegli attori che ha fatto la storia della commedia cinematografica recente. Con tanti diversi film da lui interpretati, l’attore ha saputo farsi amare dal pubblico con il suo talento recitativo, il suo sarcasmo e la sua ironia e anche con il suo volto espressivo. La sua è stata una gavetta lunga ed impegnativa, che lo ha portato a costruirsi una carriera valida e concreta, fatta di tanti film commedia, ma non solo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Rudd.

Paul Rudd: i suoi film

 

1. Ha recitato in noti film. La carriera di Paul Rudd inizia grazie a film come Ragazze a Beverly Hills (1995) e Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995). Recita poi in Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996), L’oggetto del mio desiderio (1998), Le regole della casa del sidro (1999), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) e in 40 anni vergine (2005). Successivamente recita in Una notte al museo (2006), Molto incinta (2007), Non mi scaricare (2008), A cena con un cretino (2010), Nudi e felici (2012), Questi sono i 40 (2012), Facciamola finita (2013), Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013) e Ant-Man (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono Captain America: Civil War (2016), Fun Mom Dinner (2017), Mute (2018), A Modern Family (2018), Ant-Man and the Wasp (2018), Avengers: Endgame (2019) e Ghostbusters: Legacy (2021).

2. È anche sceneggiatore, produttore e doppiatore. Nel corso della sua carriera Paul Rudd ha esplorato diversi ambiti del cinema, portandolo a vestire i panni dello sceneggiatore, del produttore e del doppiatore. L’attore, infatti, ha co-sceneggiato alcuni episodi della serie Party Down (2009-2010) e i film Role Models (2008), Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, mentre è stato produttore dei film The Ten (2007), Nudi e felici e The Catcher Was a Spy (2018), oltre che della serie Party Down. In quanto a doppiatore, Rudd ha partecipato al doppiaggio di Robot Chicken (2006), Mostri contro alieni (2009), I Simpson (2011), Il piccolo principe (2015), Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016) e Nerdland (2016).

paul rudd

Paul Rudd in Friends

3. Ha recitato nella serie tv Friends. Tra gli anni ’90 e i primi del Duemila la serie tv Friends andava molto forte in America e nel resto del mondo, tanto da dare vita a ben 10 stagioni. Paul Rudd ha avuto l’occasione di entrare nel cast con la nona stagione, nel ruolo di Michael “Mike” Hannigan, fidanzato e futuro marito di Phoebe. Nella serie interpreta un ex avvocato che ha rinunciato alla sua carriera per poter diventare musicista, cosa che ha sempre sognato di fare.

4. Viene riconosciuto per il suo ruolo in Friends. Paul Rudd ha recentemente rivelato che solitamente le persone lo riconoscono come Mike Hannigan, uno dei personaggi di Friends. Nonostante venga anche riconosciuto per strada come Ant-Man, quello di Friends è il personaggio che gli è rimasto più addosso, tanto da sentirsi spesso chiedere “Come sta Phoebe?”.

Paul Rudd è Ant-Man

5. Si è allenato intensamente per interpretare Ant-Man. Dare vita ad un personaggio Marvel non è cosa facile e questo discorso ha toccato da vicino anche Rudd quando ha dovuto interpretare Ant-Man. Per poter dare vita ad una versione più realistica possibile del personaggio, l’attore americano si è dovuto sottoporre ad un programma di allenamento molto intenso. La sua massa muscolare è talmente aumentata che si è dovuto modificare il costume che, dopo averlo provato prima delle riprese, gli andava un tantino stretto.

6. Si è guadagnato la stima del figlio. La prima volta che Paul Rudd ha interpretato Ant-Man era il 2015 e suo figlio maggiore non aveva neanche nove anni quando il padre gli rivelò che sarebbe stato un supereroe. Per tutta risposta, il figlio ha cominciato a prenderlo un po’ in giro, dichiarando “Wow, non vedo l’ora di vedere quanto stupido possa essere”. Alla fine, però, dopo averlo portato sul set, il bambino si è divertito un mondo, amando il personaggio e stimando molto il padre.

paul rudd

Paul Rudd: chi è sua moglie

7. Paul Rudd è sposato da più di quindici anni. Paul Rudd ha conosciuto la sua futura moglie, Julie Yaeger, nella metà degli anni ’90 e praticamente per caso. Sembra, infatti, che l’attore fosse arrivato a New York per incontrarsi con il suo publicist, ma arrivò in ritardo e ad accoglierlo ci fu proprio lei. Inoltre, Rudd aveva anche un provino poco dopo e lei si offrì di portare il suo bagaglio a casa un di amico di lui. Per sdebitarsi, Rudd offrì a Julie il pranzo e da lì hanno cominciato a frequentarsi, per poi sposarsi nel 2003.

8. Ha due figli. Dopo alcuni anni di fidanzamento e il matrimonio nel 2003, Paul Rudd e Julie Yaeger ha avuto due figli: Jack Sullivan (nato nel 2006) e Darby (nata nel 2010). L’attore è un genitore molto protettivo e quando va in giro con loro esiste una sola regola: no foto e autografi con i fan: questo perché una volta, quando sua figlia era più piccola, Rudd venne fermato da un piccolo gruppo di fan che voleva una foto e la bambina si spaventò molto.

Paul Rudd e Jennifer Aniston

9. Tra Paul Rudd e Jennifer Aniston c’è un’alchimia speciale. Paul Rudd e Jennifer Aniston hanno lavorato più volte insieme, a partire da Friends, passando per i film L’oggetto del mio desiderio e Nudi e felici. I due hanno sempre ammesso di essere molto in sintonia e di essere molto amici tanto che questo tipo di rapporto è sempre stato frainteso come una specie di relazione clandestina tra i due attori.

Paul Rudd: oggi

10. Paul Rudd ha diversi progetti tra le mani. Paul Rudd è uno di quegli attori che si è sempre dato da fare per costruirsi una carriera solida e concreta.

Fonti: IMDb, biography, entitymag, etonline

 
 

Demon Slayer – The Movie: il treno mugen in sala!

La stagione 2022 degli anime al cinema, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit, si apre con un titolo che ha infranto ogni record al botteghino: DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN, in arrivo nei cinema italiani dal 17 al 19 gennaio (elenco sale a breve su www.nexodigital.it) dopo lo straordinario successo internazionale.

Prodotto dallo studio di animazione ufotable, DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN è un vero e proprio punto di riferimento dell’animazione mondiale tratto dal manga più venduto degli ultimi 5 anni. In Giappone ha battuto il record di incassi de “La Città Incantata”, “Titanic” e “Frozen” e si prepara ora a incontrare il pubblico nelle sale italiane.

La storia ci racconta di Tanjiro e i suoi compagni che, completata la riabilitazione presso la Villa delle Farfalle, ricevono dal corvo del legame (una specie di ricetrasmittente per ricevere gli incarichi) la loro prossima missione: devono raggiungere il treno Mugen, dove oltre 40 persone sembrano essere scomparse in un brevissimo lasso di tempo. Tanjiro e Nezuko, insieme a Zenitsu e Inosuke, si uniscono a uno dei più potenti spadaccini della squadra ammazzademoni, il Pilastro delle Fiamme Rengoku Kyojuro. Il gruppo si troverà ad affrontare il demone a bordo del treno Mugen, lanciato a folle velocità sui binari della disperazione più assoluta precipitando così in un sogno infinito.

Dopo DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN gli appuntamenti con gli Anime al cinema proseguiranno con SWORD ART ONLINE PROGRESSIVE THE MOVIE, ARIA OF A STARLESS NIGHT (28 febbraio, 1 e 2 marzo 2022), LA FORTUNA DI NIKUKO (4, 5, 6 aprile 2022).

La Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.

 
 

Tom Holland commenta una eventuale scena di sesso in un film di Spider-Man

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Mentre Spider-Man: No Way Home già imperversa nelle sale italiane da ieri, Tom Holland continua la promozione del film insieme al resto del cast. In una recente intervista con Yahoo! Entertainment, Holland ha parlato dell’eventualità di comprendere scene di sesso nei film di Spider-Man. In particolare, l’attore 25enne (che sullo schermo interpreta un liceale) ha commentato:

“Non penso che sia appropriato per il franchise di Spider-Man”, ha detto Holland. “Siamo ancora molto giovani. Se ci fosse un futuro per questo personaggio, forse un giorno lo esploreremo. Ma al momento, questo è un film sulla celebrazione delle amicizie e dell’amore giovanile”.

La co-protagonista di Holland e la fidanzata nella vita reale, Zendaya ha continuato dicendo: “Peter Parker è come un fratellino”, a cui Holland ha convenuto: “Nessuno vuole vedere Peter Parker fare sesso! Sarebbe orribile”.

Siete d’accordo?

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Marvel Studios: la macchina perfetta torna a mettere a segno un colpo da maestro

Marvel Studios

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA SPIDER-MAN: NO WAY HOME E HAWKEYE

L’uscita di Spider-Man: No Way Home ha portato finalmente tantissime persone al cinema, i botteghini stanno prendendo fiato, dopo mesi difficilissimi e soprattutto i fan stanno accogliendo con grande esultanza il film con Tom Holland che restituisce all’Uomo Ragno la sua dimensione da fumetto.

Parallelamente a No Way Home, su Disney+ è arrivato anche l’episodio numero 5 di Hawkeye, la serie con Jeremy Renner che vedrà la sua conclusione il prossimo mercoledì. Alla fine della scorsa puntata abbiamo visto Yelena Belova (Florence Pugh) che aspettavamo dalla scena post credits di Black Widow. Alla fine di questa puntata, invece, abbiamo visto finalmente Big Guy, Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio.

L’arrivo di quel personaggio era stato anticipato, ma non si sapeva se ad interpretarlo sarebbe stato richiamato D’Onofrio, che lo aveva incarnato per Netflix. Parallelamente, in una breve scena all’inizio di No Way Home, abbiamo visto anche Matt Murdock, interpretato di nuovo da Charlie Cox, nel momento in cui Peter e zia May hanno avuto la necessità di rivolgersi a un avvocato.

Il fatto che per diversi mesi le serie Marvel siano state trasmesse senza che al cinema arrivassero film in contemporanea ci ha fatto dimenticare che i Marvel Studios hanno spesso fatto questo genere di collegamenti in passato, tessendo una rete molto stretta e coerente tra le varie storie che hanno raccontato. Dal momento che Hawkeye è ambientato poco dopo gli eventi di No Way Home, possiamo dire che Kingpin è tornato in scena nel MCU poco dopo Daredevil, e entrambi sembrano ancora intenzionati a rimanere in giro per una New York che ha appena acquisito un nuovo abitante: Peter Parker.

Grandi emozioni ci aspettano nel futuro prossimo di questi amati personaggi!

 
 

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

7 Donne e un mistero

È stato presentata l’anteprima del nuovo film di Alessandro Genovesi, 7 Donne e un mistero, con un cast interamente al femminile, come si deduce facilmente dal titolo, e che è una versione meno cupa e più ridanciana rispetto alla sua ispirazione del 2002 diretta da François Ozon che di donne, però, ne aveva una in più. Il film di Ozon è tra l’altro a sua volta tratto dalla pièce teatrale Huit Femmes di Robert Thomas del 1958.

Il cast quasi interamente riunito di fronte ai giornalisti, insieme al regista, la sceneggiatrice e i produttori, avvolge tutta la sala di charme e parecchie risate. Genovesi, praticamente unico uomo del gruppo, viene subito preso di mira.

«Penso che per il povero Alessandro non sia stato facile lavorare con un cast di sole donne. Sette, per giunta», ride Luisa Ranieri, che nel film interpreta la domestica partenopea e affascinante: «Si rifugiava nello sgabuzzino, scappava», continua Micaela Ramazzotti.

«Be’, ci sono cose più facili», sorride sornione il regista, che ammette che sia stato uno dei film più belli da lui girati fino ad oggi.

«Ho cercato di concentrare tutta l’essenza del film nei colori, le pettinature e la comicità delle protagoniste», prosegue Genovesi, che poi passa la parola alla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan: «Desideravamo fare un film di Natale, che quindi facesse venire voglia d’immergersi in un’atmosfera domestica pittoresca, ricca di suggestioni appartenenti a un mondo di festività d’altri tempi». E lo scopo è stato sicuramente raggiunto, considerando anche la complicità giocosa che si respira tra le attrici.

8 donne e un mistero, quello francese di Ozon, aveva un’aria quasi morboso, per alcuni aspetti, come spiega sempre Sultan: «Era un testo scritto negli anni 50, noi l’abbiamo voluto modernizzare, usando un linguaggio più fresco».

Di tutto il nutrito cast inizia a prendere la parola Sabrina Impacciatore, raccontando che l’esperienza vissuta è stata anzitutto umana: «Ero terrorizzata. Mi chiedevo come sarebbe potuta andare su un set con tutte queste donne. Ma poi mi sono resa conto che noi donne riusciamo a raggiungere una complicità molto più elevata di quanto riesca un gruppo di uomini». E anche Margherita Buy è dello stesso avviso: «È stata un’occasione per osservare il lavoro delle altre. Cosa insolita anche per me, che sto spesso per i cavoli miei», ride. Luisa Ranieri, più pacata, dichiara che non fosse affatto spaventata: «Perché è normale che in un set all’inizio ci si annusi», ma a sua volta racconta dell’arricchimento innanzitutto umano che è stato il gruppo, nel quale ognuna si confrontava con l’altra quando sedevano la mattina al trucco.

E al coro si uniscono Micaela Ramazzotti e Benedetta Porcaroli, la “piccina” del gruppo: «Per me è stato più un onore che altro!», dice.

Il discorso lo riprende Alessandro Genovesi: «Per me è stato molto importante generare questa dinamica goliardica tra loro, perché volevo girare un giallo, ma che fosse inquinato dalla commedia, che è la cosa che penso mi riesca meglio. Ho deciso di eliminare l’elemento musicale che è stata una scelta specifica di Ozon, così come l’ottava donna del cast, che rappresentava una sorta di tata. Luisa Raniera era più che sufficiente per la parte della governante».

Il regista si lascia poi andare ad uno scherzoso pronostico: «Se dovessi immaginarmi uno spin-off sarebbe in una versione coatta in romanesco».

In ogni caso, uscire con un film così familiare sotto Natale, può far stimolare tanti interrogativi. Come ad esempio come muoversi e che posizione prendere di fronte al desiderio di vendetta: «Non penso che questo sia un film sulla vendetta», interviene Ranieri, «Piuttosto si parla degli altarini che si nascondono in ogni famiglia».

«Aprire i vasi di Pandora in famiglia non è mai una passeggiata», continua Benedetta Porcaroli, «Ma farlo così ha tutt’altro sapore!».

Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni sono le protagoniste di 7 Donne e un mistero, il film scritto da Alessandro Genovesi e Lisa Nur Sultan e prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, e WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA. Il film sarà in sala il 25 dicembre distribuito da Warner Bros.

 
 

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

The Truman Show significato

Il regista australiano Peter Weir ha dato vita nel corso della sua carriera ad autentici capolavori cinematografici. Titoli come L’attimo fuggente, Picnic ad Hanging Rock e Witness – Il testimone sono ancora oggi dei classici del loro genere, capaci di parlare anche alle odierne generazioni di spettatori. Nei suoi film, Weir ha sempre posto i suoi personaggi in trappole più o meno metaforiche, spingendoli a cercare la libertà e la possibilità di esprimere sé stessi al massimo del loro potenziale. Un altro dei suoi titoli più amati e che presenta una situazione analoga, è The Truman Show, film del 1998 interpretato da Jim Carrey.

Scritto da Andrew Niccol (noto anche come regista dei fantascientifici Gattaca e In Time), il film fa confluire al suo interno una serie di spunti e riflessioni contemporanee, spingendole però all’estremo. The Truman Show è infatti una brillante satira politica sull’allora nascente moda di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show. Weir dà così vita ad un’opera che riflette sull’invadenza dei media, sull’annullamento del confine tra realtà e finzione e sulle scelte che ognuno può fare a riguardo, ricercando sempre la verità e la libertà. Pur essendo uscito oltre vent’anni fa, è questo film spaventosamente attuale anche oggi.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, The Truman Show ottenne poi tre nomination ai premi Oscar e venne indicato come uno dei film più importanti del decennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Si tratta infatti di un film ricco di dettagli, alcuni più evidenti di altri, che contribuiscono al racconto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Truman Show: la trama del film

Protagonista del film è Truman Burbank, un uomo qualunque intento a vivere la sua ordinaria esistenza nella tranquilla cittadina di Seahaven. Nonostante egli abbia tutto ciò di cui un uomo può avere bisogno, si sente profondamente insofferente verso l’assenza di vere e proprie novità, che possano dare una scossa alla sua routine. Nel momento in cui una serie di circostanze particolarmente atipiche si verificheranno, Truman inizierà a dubitare di tutti, dalla moglie Meryl all’amico Marlon. Ciò che lo circonda, improvvisamente, sembra perdere di senso, manifestandosi più come qualcosa di finto e costruito che non come vero e naturale. Scavando nel suo passato e spingendosi più in là di quanto avesse mai fatto, egli scoprirà una verità scioccante.

The Truman Show: il significato del film

Non è esagerato dire che The Truman Show fu un film a dir poco profetico. Quello che sul finire degli anni era solo un nascente interesse nei confronti dei reality e dell’invadenza nella vita privata delle celebrità, oggi è una pratica all’ordine del giorno. Grazie anche ai social network, si è sempre più proiettati sul seguire in modo costante ciò che gli altri compiono nel corso del loro quotidiano. Con il film, dunque, Weir e Niccol operano una profonda critica nei confronti di quel mezzo televisivo che punta sempre più sull’abbattimento del confine tra reale e finzione, ma anche nei confronti degli spettatori. Questi sono veri e propri complici, assuefatti da quanto la televisione offre loro senza porsi domande etiche nei confronti di ciò che guardano.

Oltre a questa critica al mondo dei media, The Truman Show riflette però anche su tematiche come la libertà e la verità. La costante ricerca di quest’ultima da parte di Truman lo porterà ad ottenere la prima, dimostrando dunque che l’obiettivo dell’essere umano deve essere il suo tendere a questi due valori, infrangendo le gabbie, di qualunque tipo esse siano, che gli vengono poste intorno. Quello in cui Truman vive, infatti, è un mondo sicuro, dove nulla di male può succedergli. Venuto a conoscenza di ciò, tuttavia, egli preferisce rinunciare a questa sicurezza pilotata in nome di un insicurezza che sia esclusivamente frutto delle sue scelte. Lo stesso nome del protagonista, Truman, è un gioco di parole tra True (vero) e Man (uomo). Si ribadisce così la sua necessità di ricercare l’autenticità, una necessità che deve estendersi all’umanità intera.

The Truman Show cast

The Truman Show: il cast del film

Dopo averlo visto in Ace Ventura – L’acchiappanimali, Weir si convinse che Jim Carrey sarebbe stato l’interprete perfetto per Truman Burbank. L’attore, tuttavia, era impegnato in quel periodo con i film Il rompiscatole e Bugiardo bugiardo. Piuttosto che cercare un altro interprete, Weir preferì però aspettarlo, ritardando le riprese di un anno. Carrey gliene fu estremamente grato, poiché aveva apprezzato moltissimo la storia di Truman e desiderava ardentemente recitare in questo progetto. Per farlo, egli acconsentì a ridurre il suo compenso da 20 a 12 milioni di dollari. Con The Truman Show, inoltre, Carrey ebbe finalmente modo di cimentarsi con un ruolo drammatico, grazie al quale ottenne ulteriori lodi e vinse il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Maryl Burbank vi è l’attrice Laura Linney, la quale lavorò molto per sottolineare in modo implicito come il suo personaggio non sia altro che un’attrice. Ciò emerge dalle pose spesso irrealistiche che la Linney assume nelle scene in cui è presente. Ad interpretare l’amico Marlon vi è invece Noah Emmerich, mentre Natascha McElhone è Sylvia, una vecchia fiamma di Truman. Holland Taylor e Brian Delate sono invece Angela e Kirk, la madre e il padre di Truman. Paul Giamatti è il direttore della sala di controllo, lì dove si costruisce tecnicamente il reality sulla vita di Truman. A dirigere il tutto vi è Christof, interpretato da Ed Harris, attore che grazie a questo struggente personaggio ottenne una nomination all’Oscar.

The Truman Show: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Truman Show grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 15 dicembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

 
 

Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

Uncharted film 2022 Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il poster ufficiale di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 24 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Uncharted poster ufficiale

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

 
 

Calcinculo in concorso nella sezione Panorama al Festival di Berlino 2022

Calcinculo film 2022

Calcinculo, secondo film diretto da Chiara Bellosi, scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, è nella selezione ufficiale del 72. Festival di Berlino, in concorso nella sezione Panorama. Ritorno alla Berlinale per la regista Chiara Bellosi, già in gara nel 2020, sezione Generation, con l’acclamata opera prima “Palazzo di Giustizia

Nel cast: Gaia Di Pietro (al suo esordio), Andrea Carpenzano (“La Terra Dell’Abbastanza“, “Il Campione“) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce“, “Suburra“), Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Praticò e Francesca Antonelli.

Calcinculo era un film difficile da fare, delicato ed importante – dichiara Carlo Cresto-Dina (che ha prodotto il film per tempesta con Valeria Jamonte e Manuela Melissano) – A partire dalla già bellissima sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, Chiara Bellosi ha realizzato un film profondo e unico. Dopo l’esordio a Generation 14+, siamo particolarmente felici di tornare con Chiara a Berlino, questa volta a Panorama.”

La trama

Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. E’ questo  che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

Chiara Bellosi

Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Realizza un episodio all’interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa e Rai Cinema. Partecipa al master “Filmmaker – Il documentario come sguardo” organizzato da IED-Venezia e lavora ad alcuni documentari.  “Palazzo di Giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020.

Calcinculo è il suo secondo lungometraggio di finzione. Calcinculo è una produzione tempesta con Rai Cinema in coproduzione con Tellfilm (CH), RSI Radiotelevisione svizzera e sostenuto da MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Ufficio Federale della Cultura (UFC) e Regione Lazio. Il Film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.

 
 

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

I film sugli Avengers sono sempre riusciti a combinare in egual misura la componente eroica, d’azione ed emotiva. E’ difficile credere che i film con personaggi dei fumetti protagonisti possano fare singhiozzare a più riprese, ma è esattamente l’effetto che hanno generato in migliaia di fan! Oltretutto, ai momenti strazianti che abbiamo visto sullo schermo, si sono aggiunti anche dettagli nascosti, 15 dei quali sono stati messi in luce dai fan.

1Spider-Man è cresciuto

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Il Peter Parker di Tom Holland ha portato in scena la versione di Peter Parker che abbiamo più di tutte visto maturare e assumere una maggiore consapevolezza di sé; il suo percorso è iniziato in Spider-Man: Homecoming come un novellino, inconsapevole della portata dei suoi poteri, che apparivano ingestibili.

Nelle sue successive apparizioni all’interno del MCU e in Spider-Man: Far from home lo abbiamo visto cercare di prendere in mano le redini della situazione, ma era ancora un adolescente con qualcosa di troppo più grande di lui da affrontare. No Way Home metterà Peter alla prova come non ha mai fatto prima: con la rivelazione della sua identità, tutti i suoi cari sono possibili bersagli, il che aumenta il rischio a cui l’eroe è esposto mettendolo di fronte a dubbi e dilemmi che non ha ancora affrontato.

 

Successivo

Zoe Saldana: 10 cose che non sai sull’attrice

zoe saldana

Zoe Saldana è un’attrice versatile, talentuosa e molto capace. Ha saputo conquistare mezzo mondo grazie alla sua bellezza esotica e alle sue abilità di attrice, dando vita a personaggi che resteranno nella memoria degli spettatori.

In principio fu ballerina, ma la passione per la recitazione ha avuto il sopravvento e, in oltre 20 anni di carriera, ha messo tanto impegno e costanza per arrivare ai livelli in cui si trova oggi.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Zoe Saldana.

Zoe Saldana: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film.Zoe Saldana debutta al cinema lavorando in Il ritmo del successo (200), per poi continuare con Get Over It (2001), Crossroads – Le strade della vita (2002) e La maledizione della prima luna (2003). In seguito, Zoe recita in The Terminal (2004), Indovina chi (2005), After Sex – Dopo il sesso (2007), Star Trek (2009) e in Avatar (2009). Ormai popolarissima, prende parte ai film The Losers (2010), Takers (2010), Colombiana (2011), The Words (2012), Into Darkness – Star Trek (2013), Il fuoco della vendetta (2013), Guardiani della Galassia (2014), Teneramente folle (2014), Star Trek Beyond (2016), La legge della notte (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017) e Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). Nei prossimi anni sarà in Avatar 2 (2022), Guardiani della Galassia vol. 3 (2023) e Avatar 3 (2024).

2. È anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, Zoe Saldana ha deciso di sperimentare diversi ambiti del cinema: oltre ad aver lavorato in un paio di corti, come The Legend of Red Hand (2018) di Stefano Sollima per Campari, ed essere comparsa nel videoclip Free Me di Sia (2017), Zoe è anche doppiatrice e produttrice. L’attrice, infatti, ha partecipato al doppiaggio dei film Il libro della vita (2014), My Little Pony: Il film (2017), Mister Link (2019) e Vivo (2021), mentre sempre nel 2021 è stata doppiatrice della serie Maya e i tre guerrieri. come produttrice ha prodotto la miniserie Rosemary’s Baby, la serie Zoe Saldana Presents My Hero (2014) e il film The Honor List (2018).

zoe saldana

Zoe Saldana in Colombiana

 

3. Si è sottoposta a un duro allenamento per Colombiana. Nel 2011 uscì nei cinema il film Colombiana (in Italia arrivò direttamente in tv), un film diretto da Olivier Megaton, co-prodotto e scritto da Luc Besson, basato sulla sceneggiatura del sequel di Léon. Per poter interpretare Cataleya Restepo, la giovane protagonista in cerca di vendetta per l’assassinio della sua famiglia, l’attrice si è dovuta sottoporre ad un duro allenamento fisico, così da girare le scene senza necessitare di una controfigura. Ha infatti avuto modo di apprendere le principali tecniche di combattimento sia con che senza armi.

Zoe Saldana in Avatar

4. Per prepararsi al ruolo, Zoe Saldana ha passato diversi giorni alle Hawaii. Nel 2009 uscì nei cinema di tutto il mondo quello che rimarrà uno dei più grandi film della storia del cinema: Avatar. Per poter interpretare i personaggi, il cast del film (tra cui Zoe Saldana che ha dato vita alla principessa Neytiri) ha fatto un una specie di gita fuoriporta alle Hawaii, in cui i membri del cast e della troupe hanno passato alcuni giorni della foresta, accampandosi e cucinando pesce, cercando di vivere in maniera tribale. Tutto ciò è servito soprattutto agli attori (che hanno girato il film con la motion capture) che necessitavano di capire come si vivesse in un mondo composto da giungle.

5. Zoe Saldana ha finito di girare Avatar 2 e 3. Già da qualche anno di parla insistentemente dei quattro seguiti di Avatar che James Cameron vorrebbe girare. Per ora si conosce l’esistenza dei primi due seguiti e si sa che Zoe Saldana, che tornerà ad interpretare Neytiri, ha finito le riprese di questi due film nel giugno 2018. Il primo dei sequel, atteso per il natale del 2022, vedrà dunque l’attrice tornare ad interpretare uno dei suoi personaggi più amati che, stanto a quanto da lei dichiarato, si mostrerà in una forma ancor più straordinaria di quanto visto con il primo film.

Zoe Saldana: chi è suo marito

6. Zoe Saldana è sposata con un artista italiano. Nel 2013, dopo alcuni mesi di frequentazione, Zoe Saldana ha sposato l’artista italiano Marco Perego. Lui è un artista di successo, sia per quanto riguarda la realizzazione di quadri, che di performance artistiche, anche se ha un passato da calciatore che, per un problema di salute ha rinunciato alla carriera e alla serie A. I due sono sempre molto affiatati e dal loro amore sono nati tre figli: i gemelli Aridio e Bowie Ezio nel 2014 e il piccolo Zen, arrivato nel febbraio 2017.

7. È stata fidanzata con Bradley Cooper. Zoe Saldana ha conosciuto suo marito Marco Perego nel 2013 e si sono sposati nello stesso anno, quando lei usciva da poco da una storia piuttosto travagliata con Bradley Cooper. I due attori si erano conosciuti sul set di The Words e si erano messi insieme nel all’inizio del 2012, salvo lasciarsi nel marzo successivo, per poi riprendersi nell’autunno dello stesso anno, ma senza arrivare al 2013. Casualmente, i due si sono poi ritrovati a lavorare insieme in Guardiani della Galassia, dove Cooper dà voce a Rocket. Essendo il suo solo un doppiaggio, però, ha permesso a i due di non incrociarsi troppo durante i set.

Zoe Saldana Avatar

Zoe Saldana è Gamora in Guardiani della Galassia

 

8. Per interpretare Gamora, deve stare 4 ore al trucco. Dare vita a Gamora, la celebre aliena dalla pelle verde di Guardiani della Galassia, non è un processo facile: Zoe Saldana, infatti, deve sottostare a ben 4 ore di trucco ogni giorno di riprese, al fine di farsi applicare la speciale colorazione e tutte le altre particolarità del personaggio. Zoe ha anche rivelato di aver avuto un orecchio verde per un mese e di essersene accorta soltanto durante una vacanza.

9. Ha saputo molto prima della storia di Gamora. In occasione di Avengers: Infinity War, Zoe Saldana ha rivelato di aver conosciuto il sacrificio del suo personaggio ben prima e di non essere stata pronta ad una rivelazione del genere. La notizia l’ha infatti scossa non poco e le ci è voluto un po’ per comprendere che si trattava di una conclusione naturale dell’arco narrativo di quel personaggio. Ha infatti poi ammesso di aver amato il fatto di essere stata parte del percorso che è servito per raccontare Thanos.

Zoe Saldana: età e altezza dell’attrice

10. Zoe Saldana è nata il 19 giugno del 1978 a Passaic, nel New Jersey, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, biography, entertainmentweekly

 
 

The Lost City: prime foto del film con Sandra Bullock e Channing Tatum

The Lost City

In attesa del trailer arrivano le prime immagini della commedia d’azione e avventura The Lost City conSandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe. Diretto da Adam Nee e Aaron Nee e scritto Oren Uziel e Dana Fox e Adam Nee e Aaron Nee, The Lost City si basa sulla storia di Seth Gordon. Prodotto da Liza Chasin, Sandra Bullock, Seth Gordon. Nel cast protagonisti sono Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang.

La trama

The Lost City racconta la storia di un’autrice di romanzi rosa (Sandra Bullock), molto schiva e abituata a vivere in solitudine. Un bel giorno la donna è costretta a un tour promozionale con il modello (Channing Tatum) che appare sulle copertine dei suoi libri. I due verranno coinvolti in un tentativo di rapimento che li trascinerà in piena giungla e finiranno così per vivere realmente un’avventura romantica e bizzarra proprio come quelle narrate dalla scrittrice nei suoi romanzi.

 
 

The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

Spider-Man: No Way Home film 2021

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di Spider-Man: No Way Home, l’ultimo capitolo della saga basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel diretta da Jon Watts, in lingua originale.

Spider-Man: No Way Homeriprende la narrazione dopo i fatti accaduti nel film “Spider-Man: Far From Home” in cui il villain Mysterio rileva al mondo la vera identità di Spider-Man. Ora che tutti i cittadini di New York hanno scoperto chi si nasconde dietro la maschera del supereroe di quartiere, il giovane Peter Parker (Tom Holland) deve fare i conti con l’opinione pubblica e con la consapevolezza che non potrà mai più separare la propria vita privata da quella di eroe. Tra dubbi interiori e insicurezze il protagonista chiede al collega Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) di far dimenticare a tutto il mondo il suo segreto. Il potente incantesimo lanciato dal Doctor Strange provoca una frattura nel multiverso che ha liberato i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo; toccherà al giovane Peter Parker affrontare la sua più grande sfida e salvare il futuro.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di “Spider-Man: No Way Home” e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Backstage – Dietro le quinte: teaser del dance movie

Svelato il primo trailer di Backstage – Dietro le quinte, dance movie prodotto da Eagle Pictures e diretto da Cosimo Alemà (La santa Zeta, Una storia hip-hop e regista di innumerevoli video musicali di artisti del calibro di Tiziano Ferro, Ligabue, Noemi e Marco Mengoni), nelle sale cinematografiche ad aprile 2022.

Backstage – Dietro le quinte, girato interamente a Roma (tra le location principali anche il Teatro Sistina), racconta di un gruppo di talentuosi e giovani artisti che si sfidano a colpi di canto e danza per entrare a far parte del cast di un importante spettacolo. Ad interpretarli, nove attori alla loro prima esperienza cinematografica, scelti nel corso di oltre 1400 casting in tutta Italia: Giuseppe Futia, Beatrice Dellacasa, Riccardo Suarez, Geneme Tonini, Aurora Moroni, Ilaria Nestovito, Gianmarco Galati, Yuri Pascale, Matteo Giunchi. A completare il cast, Giulio Pampiglione, Giulio Forges Davanzati, Irene Ferri, Jane Alexander e Adolfo Margiotta.

La colonna sonora, vera anima del film, conterrà due brani inediti e oltre trenta tra le più celebri canzoni della musica italiana, tutte rigorosamente cantate dal vivo. Nessun playback, solo le straordinarie voci dei protagonisti. Scritto da Roberto Proia (Come Non Detto e la Trilogia Sul più bello), il film arriverà nelle sale ad aprile 2022 distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Backstage – Dietro le quinte

111 ragazzi dai 16 ai 25 anni si presentano alle audizioni di un nuovo spettacolo che debutterà al Teatro Sistina di Roma. Hanno talento, determinazione e hanno tutti lo stesso sogno: diventare artisti di successo. Vengono scelti in nove ma l’emozione dura poco perché i ruoli disponibili sono soltanto quattro. Inizia così per loro una settimana di audizioni e prove senza sosta, una settimana per dimostrare al cinico regista James D’Onofrio chi davvero merita di far parte dello show. Canteranno fino a perdere la voce e balleranno fino allo sfinimento. Si sfideranno, saranno rivali, ma anche amici e complici nel percorso che li condurrà alla realizzazione del loro più grande desiderio. Qualunque cosa accadrà, le loro vite cambieranno per sempre.

 
 

Spider-Man: No Way Home mostrerà un Peter Parker diverso

spider-man: no way home

Spider-Man: No Way Home potrebbe mostrarci un Peter Parker diverso, più cupo ed emotivo. In occasione di un’intervista a CBR, il volto di Spider-Man, Tom Holland, ha rivelato che il film in uscita nelle sale italiane a metà dicembre mostrerà il lato oscuro del nostro eroe.

Sebbene non abbia potuto fornire dettagli sulla trama del film, l’attore, assieme alla co-protagonista Zendaya, ha parlato dei diversi lati di Peter che verranno mostrati nel sequel. Ricordiamo che nello scorso film l’identità di Spider-Man è diventata di dominio pubblico, dunque Peter dovrà affrontare una pressione che mai si sarebbe aspettato; ciò determinerà l’emergere di alcuni aspetti “oscuri” del suo carattere.

Alla domanda del giornalista di CBR sulla possibilità di vedere altri lati del carattere di Peter che non fossero l’ironia e il senso di giustizia, l’attore risponde:

“Sì, compreso il lato cattivo di Peter Parker. C’è qualcosa che accade in questo film, e penso che i fan rimarranno abbastanza scioccati… Il che è davvero eccitante. Sinceramente é qualcosa che ho adorato portare sullo schermo”.

Il lato oscuro di Spider-Man spiazzerà tutti

Lo stesso poster promozionale di Spider-Man: No Way Home ci mostra un Peter di spalle, con il capo chino, intento a guardare una New York che ha perso la fiducia nei suoi confronti. Tanti i cartelloni che lo dipingono come cattivo, nemico pubblico, e lo invitano a lasciare la città.

Fortunatamente, l’Uomo Ragno avrà qualcuno su cui contare. Parliamo di Strange, il quale assumerà un ruolo diverso: mentore, padre, amico. Tale rapporto verrà poi ulteriormente approfondito in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, film in uscita nel 2022,  nel quale lo Stregone Supremo combatterà al fianco di Scarlet Witch.

Fra l’altro, qualora non abbiate visto WandaVision, vi ricordiamo che la serie è disponibile su Disney Plus, sia in italiano, sia in lingua originale – quest’ultima fortemente consigliata qualora vogliate studiare l’inglese o qualsiasi altra lingua straniera. È risaputo, infatti, che un ottimo modo per imparare una lingua straniera sia quello di potenziare l’ascolto, attraverso la visione di film e serie tv. La versione in lingua originale di un prodotto cinematografico o televisivo, facilita l’apprendimento del lessico e dell’accento.

Tornando a No Way Home, il sequel di Spider-Man è spesso citato per la potenziale presenza di più versioni alternative dell’eroe, provenienti dagli universi paralleli del MCU. Un qualcosa già visto nel trailer di Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One.

L’obiettivo del film però è un altro, ovvero rendere protagonista la psiche di Peter, già profondamente turbata dalla morte di Stark. L’eroe dovrà poi affrontare una crisi di identità che potrebbe portarlo anche sulla via del male, come confermato dallo stesso Holland.

Ma cosa potrà aver scatenato questo cambiamento? Le teorie sono tante, e tra queste ce n’è una davvero interessante e, per certi versi, piuttosto credibile: la morte di May, l’amata zia di Peter.

No Way Home: uno sguardo alla psiche di Peter

Dalle anticipazioni emerse nel corso di queste settimane dallo stesso attore, infatti, Spider-Man si rivolgerà al Dottor Strange per chiedere un incantesimo che faccia dimenticare a tutti la sua vera identità. Il tentativo fallisce, e purtroppo il multiverso presenterà il prezzo: riappariranno tutti i vecchi nemici dell’Uomo Ragno, pronti a fargliela pagare per le sconfitte subite. Strange aiuterà Peter a combattere la minaccia che incombe su New York, ma in cambio dovrà perdere qualcosa di molto prezioso.

Detto questo, avere la possibilità di vedere un Peter diverso, più umano è decisamente intrigante. Questo perché siamo sempre stati abituati a tifare per supereroi perfetti, buoni, caratterizzati da una integrità morale senza compromessi.  In Spider-Man: No Way Home  ci troveremo davanti un nuovo approccio, che siamo sicuri renderà il personaggio ancora più avvincente e vicino a noi fan.

 
 

Disney+: arrivano le nuove cards per regalare l’abbonamento

Disney+ Cards

Disney+ ha annunciato che sono disponibili le nuove Disney+ Cards, delle carte fisiche che permettono di acquistare e regalare un anno di abbonamento a Disney+ a 89,90€. Le Disney+ Cards si possono trovare nei punti vendita selezionati dove, insieme alla card, al cliente verrà fornito alla cassa un codice che darà diritto ad 1 anno di Disney+. Questo codice dovrà essere utilizzato al momento dell’iscrizione sulla paginadisneyplus.com/redeem. L’abbonamento potrà essere riscattato solo dai nuovi abbonati o da coloro che riattiveranno la sottoscrizione a Disney+. Per chi ha già un abbonamento attivo, non sarà possibile utilizzare l’importo della carta per ricaricare il proprio abbonamento, almeno fino a quando l’abbonamento stesso non sarà scaduto e si sarà disattivato il proprio metodo di pagamento. Le Disney+ Cards sono un’ottima idea regalo, attivabili in qualsiasi momento dall’acquisto e senza limiti di tempo.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cos’è Disney+

Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e spettacoli di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic, insieme ai Simpson e molto altro. In alcuni mercati internazionali, il servizio include anche il nuovo brand di contenuti di intrattenimento generale, Star. Servizio di streaming direct-to-consumer di punta di The Walt Disney Company, Disney+ fa parte del segmento Disney Media & Entertainment Distribution e offre streaming senza pubblicità insieme a un catalogo in continua crescita di prodotti originali esclusivi, tra cui lungometraggi, documentari, serie animate e live-action e cortometraggi. Oltre a proporre un accesso senza precedenti allo sterminato archivio cinematografico e televisivo di Disney, Disney+ è il servizio di streaming dove trovare le ultime uscite cinematografiche distribuite da The Walt Disney Studios. E attraverso Star, offre le ultime novità di 20th Century Studios, Disney Television Studios, FX, Searchlight Pictures e altro ancora. Per saperne di più, visita disneyplus.com, o trova l’app Disney+ sulla maggior parte dei dispositivi mobili e TV connessi.

 
 

Spider-Man: No Way Home batte Avengers: Endgame

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home ha già battuto Avengers: Endgame in termini di prevendita dei biglietti, quindi anche nell'”era della pandemia” in cui ci troviamo, questo film sarà un successo al botteghino. Inevitabilmente, alcuni aspetteranno le recensioni prima di decidere se dare un’occhiata al terzo capitolo di Spidey prima del Natale, ed è ovviamente qui che entra in gioco Rotten Tomatoes. Se lo si ama o lo si odia non interessa particolarmente, ma non si può negare che l’aggregatore di recensioni e quei importantissimi punteggi di Tomatometer rimangano cruciali per blockbuster come questo. Gli studios americano usano quel badge “Certified Fresh” come una parte fondamentale del marketing di un film, e molti analisti al botteghino credono che Eternals avrebbe ottenuto risultati finanziari migliori se non fosse precipitato in quel temuto status di “Rotten”. 

Ebbene indipendentemente da ciò, Spider-Man: No Way Home ha avuto un ottimo inizio con un punteggio perfetto del 100% basato su 46 recensioni battendo Avengers: Endgame anche in questa particolare classifica per il momento! Inutile dire che più verdetti verranno conteggiati nel corso della giornata e ci aspettiamo che venga rivelato un punteggio più definitivo nel corso della settimana. In attesa facciamo un recap della saga Spider-Man: Homecoming ha un punteggio del 92%, Spider-Man: Far From Home ha ottenuto il 90% dopo una settimana, mentre Spider-Man: Into the Spider-Verse ha un quasi perfetto 97%. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Fast and Furious 10 cambia data di uscita!

Fast and Furious 10

Da molto tempo ormai non ricevevamo aggiornamenti su Fast and Furious 10, l’atteso e annunciato decimo capitolo del franchise Fast and Furious. Ebbene oggi però arriva una notizia che potrebbe rattristire i fan della saga con protagonista Vin Diesel. Infatti secondo le ultime notizie ufficiali il film che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 7 aprile 2023 è stato posticipato e dunque arriverà nei cinema americani il 19 maggio 2023. Al momento non sappiamo se la data sarà la medesima anche in Italia dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppi ma come spesso capita per questo genere di film le uscire sono sempre legate.

Il film Fast and Furious 10

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 sarà diretto da Justin Lin e sarà scritto da Gary Scott Thompson. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han.

 
 

Paul Thomas Anderson difende i Cinecomics: “Dovremmo esserne felici!”

Paul Thomas Anderson
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Mentre molto registi famosi nel recente passato hanno dimostrato insofferenza verso i Cinecomics Marvel e DC, ad onor del vero soprattutto per i film della Marvel, oggi uno di questo, l’acclamato Paul Thomas Anderson ha invece rivelato di essere estremamente contento dell’uscita di Spider-Man: No Way Home. Le sue dichiarazioni che, sorprendono, anche per l’onestà intellettuale arrivano dal The New Yorker e ipotizzano l’importanza che il film possa avere per far tornare le persone al cinema! Infatti ci sentiamo di concordare con il regista che seppur un’autore che rivolge le sue opere ad una nicchia di pubblico, comprende la necessità di avere quel tipo di film, sottolineando tutti gli addetti ai lavori dovrebbero essere contenti che un blockbuster come Spider-Man: No Way Home possa debuttare in sala. Di seguito le sue parole:

Quando sento l’arrivo di questi film mi si scalda il cuore all’idea che posso dirti che sono più felice che mai di lavorare in questo settore. Ho il mio piccolo angolo del cortile e collaboro con persone che ammiro, come quelle della MGM. Sono incredibilmente felice. Ma ovviamente parlo solo per me perché non credo ci sarà davvero mai fine a quelle discussioni pessimistiche su quello che accadrà all’industria. Discussione complicata ancora di più dall’avvento dello dello streaming e della sovrabbondanza di film coi supereroi, ma sono discorsi che non prendo troppo seriamente. C’è questa preoccupazione verso questa tipologia di pellicole. A me piacciono. Ed è una posizione popolare quella di chi afferma che siano loro ad aver rovinato il cinema e robe del genere. Ma per me non è così. Cioè dai, guardate a tutto il nervosismo che c’è sul riportare le persone al cinema. Ma lo sai cosa riporterà davvero la gente in sala? Spider-Man. E dovremmo esserne felici.

Che dire, non potremmo che essere più d’accordo con il regista di film enormi come Il Petroliere, Magnolia, The master e l’imminente Licorice Pizza

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Zack Snyder condivide un nuovo sguardo su Jared Leto nei panni del Joker

Jared-Leto è Joker Justice League Snyder Cut

Ci sono state molte discussioni su Joker online nelle ultime settimane dopo che le voci secondo cui l’ attore di Eternals Barry Keoghan sarebbe stato scelto come l’iconico cattivo in The Batman di Matt Reeves e oggi Zack Snyder sembra aver colto l’occasione per condividere un nuovo guarda di Jared Leto nei panni del Clown principe del crimine apparso nella sua Zack Snyder’s Justice League. La star dell’imminente House of Gucci ha interpretato il cattivo squilibrato in Suicide Squad di David Ayer, prima di riprendere il ruolo per una breve, ma memorabile apparizione nell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League. Resta da vedere se vedremo mai di nuovo Leto nei panni del Joker, ma con la Warner Bros. che sembra allontanarsi dall’era “Snyderverse” del DCEU, probabilmente non lo rivedremo mai dunque gustiamoci questa nuova foto che trovate di seguito! 

A proposito di Mr. Joker, ci sono state alcune speculazioni sul fatto che il personaggio sia stato preso in giro nel trailer internazionale di The Batman della scorsa notte . In uno scatto, le foto di Bruce Wayne e della sua famiglia con gli occhi sbiancati possono essere viste nel nascondiglio dell’Enigmista, e alcuni sono convinti che la figura sorridente in agguato sullo sfondo dovrebbe essere il Joker.

joker jared letoIl prossimo film su The Batman!

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Nicolas Cage è “Nick Cage” nel divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent

The Unbearable Weight of Massive Talent film

E’ stato diffuso finalmente il divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent, l’annunciata commedia d’azione che vedrà Nicolas Cage interpretare uno dei suo ruoli più divertenti: “Nick Cage“. La Lionsgate ha finalmente rilasciato un trailer per l’imminente commedia d’azione, che vedrà il vincitore dell’Academy Award interpretare una versione iper-romanzata di se stesso. Parlando con Entertainment Weekly l’attore ha speigato che “[Nick Cage] è una versione inventata di Nicolas Cage. Il personaggio si sente insoddisfatto e lotta con il rifiuto che può capitare così spesso nella piccola città che è Hollywood. Non sono io. Mi sento abbastanza bene riguardo alle cose“.

Nella pellicola Nicolas Cage interpreterà due ruoli “Nick” e “Nicky”, che è una versione più giovane dell’attore e frutto della sua stessa immaginazione. “Ha i capelli lunghi e allampanati; è solo costantemente in giro con Nick riguardo alle sue scelte di carriera. Non ero troppo entusiasta all’idea di interpretare me stesso, ma quando Tom mi ha inviato questa sceneggiatura, Nicky mi ha ricordato un po’ Buddy Love di Jerry Lewis. ne Il professore matto. Ho sempre ammirato quello che ha fatto con quel film. Per me, Nicky ruba la scenaOltre a Cage, il cast includerà Pedro Pascal (The Mandalorian; Game of Thrones), Neil Patrick Harris (The Matrix Resurrections; Harold & Kumar), Sharon Horgan (Catastrophe ; Together), l’esordiente Lily Sheen e Tiffany Haddish (Bad Trip).

 
 

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela quanto è stato ispirato da Tobey Maguire e Andrew Garfield

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Mentre cresce l’attesa per il debutto di Spider-Man: No Way Home nelle sale italiane oggi arriva un’interessante intervista rilasciata dal protagonista Tom Holland che ha parlato delle sue ispirazioni al personaggio ammettendo di essersi ispirato alle performance del passato date da interpreti del calibro di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Come molti di voi ormai sapranno negli ultimi mesi si sono ricorse diverse voci che danno per certo la presenza di ben tre Peter Parker nel film e in attesa di scoprirlo, gustiamoci questa rivelazione di Tom che ammette di essersi ispirato molto al lavoro di questi due attori del passato che hanno rappresentato il personaggio al cinema:

“Oh, assolutamente. Assolutamente sì” risponde con entusiasmo Tom Holland alla domanda se si fosse ispirato a Tobey Maguire e Andrew Garfield. “Penso che prima di iniziare a girare Spider-Man: No Way Home, prima del primo giorno, avevo riguardato tutti i loro film. Penso di averlo fatto per tutti i miei film di Spider-Man. I loro film sono così fantastici e così ricchi di dettagli che, sai, mi sono perso in passato, quindi torno indietro e li guardo e rubo piccole cose qua e là che amo. Ho sicuramente rivisitato i loro film”. È bello sapere che l’attore non solo ha studiato il lavoro di Tobey Maguire e gli Spider-Men di Andrew Garfield per questo film, ma anche le sue precedenti apparizioni nel MCU. Ci sarà sicuramente qualche ispirazione da ricercare quando rivedremo le sue interpretazioni, specialmente con Peter che affronta cattivi familiari come Green Goblin, Electro, Doctor Octopus e The Lizard. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Noir in Festival: Les oiseaux ivres conquista il Black Panther 2021

Alla fine le Giurie hanno espresso il loro verdetto. Quella del Concorso Internazionale, composta da Raúl Arévalo, Silvia D’Amico e Jerzy Oskar Stuhr ha attribuito il Black Panther 2021 per il miglior film al canadese Les oiseaux ivres di Ivan Grbovic, con la seguente motivazione:

Les Oiseaux Ivres è un viaggio di speranza e libertà. Un noir che arriva a contraddire il genere lasciando un messaggio positivo mentre si nutre di poesia, metafore e tecniche di altri mondi narrativi. Un film sul cammino di un uomo raccontato attraverso la fotografia della cruda realtà e le suggestioni del mistero. Un’opera intrigante e universale.”

Marlena vive in Messico ed è la giovane moglie di un uomo molto ricco e potente. Willy è il suo amante. Temendo il peggio, i due fuggono e prendono direzioni diverse con la speranza di ritrovarsi in un luogo più sicuro. Willy pensa che Marlena si nasconda a Montreal, così prende la via del Quebec dove viene assunto come contadino stagionale alla fattoria Bécotte. Mentre tra i lavoratori stranieri nascono delle amicizie, crescono i dissidi tra i componenti della famiglia Bécotte. Oltretutto, senza volerlo, Willy suscita un forte desiderio in Julie, la moglie del proprietario. La situazione avrà delle serie conseguenze.

Inoltre la Giuria ha deciso di segnalare con una Menzione specialeDe uskyldige – The Innocents di Eskil Vogt, con la seguente motivazione:

“Per la capacità di offrire allo spettatore un punto di vista nuovo: quello intimo, spontaneo e autentico degli innocenti. Un riconoscimento alla capacità di stimolare le sensazionali interpretazioni dei suoi attori-bambini.”

Il film segue quattro bambini che diventano amici durante le vacanze estive. Fuori dalla vista degli adulti, scoprono di avere poteri nascosti. Mentre esplorano le loro nuove abilità nelle foreste e nei parchi, il loro gioco innocente prende una piega oscura e cominciano ad accadere cose strane.

Parallelamente il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno è stato assegnato a La terra dei figli di Claudio Cupellini, il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati da Maurizio Di RienzoAlessandro Gamma e Anna Maria Pasetti. Sul podio salgono anche Isabella Sandri con Un confine incerto e Rohan Roan Johnson con State a casa.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

 
 

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino da oggi su Netflix

È stata la mano di Dio

È stata la mano di Dio, il nuovo film del regista e sceneggiatore premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà disponibile da domani, mercoledì 15 dicembre, su Netflix in Italia e in tutti i 190 paesi nei quali è disponibile il servizio. È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar.

Il film è candidato come Miglior Film in Lingua Straniera ai Critics Choice Awards e ai Golden Globes, come Miglior Film Internazionale agli IPA Satellite Awards, ed è presente nelle liste dei migliori film dell’anno di diverse testate internazionali. Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10 Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.

È stata la mano di Dio

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

 
 

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Spider-Man: No Way Home rec ensione

“Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”. È questo quello che ci hanno insegnato i fumetti di Spider-Man ed è questo che anche il cinema ci ha sempre provato a raccontare: un supereroe con i superproblemi, un ragazzo apparentemente normale, che sceglie sempre di fare ciò che è giusto, anche a discapito di quello che il suo cuore vorrebbe.

Cosa racconta Spider-Man: No Way Home?

È questo che racconta Spider-Man: No Way Home, l’avventura del Peter Parker di Tom Holland che diventa grande, che lascia le superiori per affacciarsi al mondo degli adulti e che questa volta deve affrontare una minaccia davvero grande, completamente da solo. O meglio, non da solo, visto che quello che ha in più questo Spider-Man rispetto a quelli che lo hanno preceduto è una coppia di amici in gamba, che nonostante non abbiano superpoteri, hanno coraggio da vendere, una bella dose di faccia tosta e soprattutto un totale, puro e travolgente amore verso il nostro amichevole supereroe di quartiere.

C’è anche un Avengers senior ad affiancare Peter/Spidey, il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, ma non si tratta certo di un mentore come lo era Tony Stark. E così, di fronte ad un pericolo che minaccia di distruggere l’intero multiverso e di far collassare su se stesse tutte le esistenze, Peter Parker si troverà di fronte alla battaglia che cambierà per sempre la sua vita.

Tom Holland completa la sua trilogia

Terzo film da solista di Tom Holland nei panni dell’arrampicamuri, Spider-Man: No Way Home è la perfetta conclusione di una trilogia che ha visto Peter Parker crescere sempre di più, come uomo e come eroe. Certo, nel mezzo ci sono state un paio di avventure con gli Avengers e 5 anni di blip, ma è chiaro che il gioco di parole dei tre titoli dei film SONY/Marvel, Homecoming, Far From Home e No Way Home, alludevano proprio a questa parabola completa, questo arco narrativo che comincia a scuola, si espande con la prima volta del nostro eroe lontano da New York e si conclude, come un volteggio trai grattacieli della città, tra una ragnatela a l’altra.

Un trio carismatico

Ovviamente torna Tom Holland, alla sua performance più difficile come Peter Parker, perché se da un lato Spider-Man diverte di più rispetto al suo alter ego un po’ imbranato ed è molto aiutato dalla computer grafica nella realizzazione delle sue acrobazie sempre più impegnative e spettacolari, il ragazzo Peter è il vero cuore del personaggio: niente maschera, niente VFX, solo un giovane interprete che si conferma, questa volta più che mai, capace di emozionare e di emozionarsi, forte anche della grande alchimia con i bravissimi comprimari, Jacob Batalon/Ned e Zendaya/MJ. 

Una regia ispirata e spettacolare

Alla ricchezza di questi personaggi che abbiamo visto crescere, sia nei loro panni di personaggi che in quelli di attori, si unisce una regia, ancora di Jon Watts, particolarmente ispirata nel mettere in scena le scene acrobatiche, elemento fondamentale per questo genere di film che, ne siamo certi, trascinerà al cinema frotte di fan, di appassionati, o anche solo di curiosi. Perché, non neghiamolo, intorno a questo film si è creata un’aspettativa enorme, un hype senza precedenti, per quello che si sa, per quello che non si sa, per quello che si spera accadrà, per quello che il film rappresenta per molti.

Ma anche perché in fondo Spider-Man è davvero l’eroe preferito di sempre, quello che chiunque può essere, perché, come diceva il disegno animato di Stan Lee in Spider-Man: Un Nuovo Universo, “alla fine il costume entra sempre” (“It always fits, eventually”), qualunque sia il colore, l’età, il sesso di chi vuole essere l’Uomo Ragno.

Una sceneggiatura bilanciata

Chris McKenna e Erik Sommers firmano una storia equilibrata, in cui tutti i personaggi (che sono tanti) trovano il loro spazio, il loro momento per splendere, la loro ragione di essere in quel posto in quel momento. Lo fanno con grande rispetto per ciò che è venuto prima nella storia dell’Uomo Ragno al cinema, ma senza mai dimenticare che lo Spidey di Tom Holland è un personaggio che non si è mai visto prima.

Il “bimbo ragno” diventa uomo sotto gli occhi dei suoi spettatori, grazie ad una scrittura leggera ma mai superficiale, capace, in più di un momento, di toccare corde profonde, senza quasi nessuna sbavatura e traghettare la storia verso un finale dove tutto va al posto giusto. Spider-Man: No Way Home è un’esperienza esaltante.

Spider-Man: No Way Home cambia le carte in tavola

Cosa riserva al personaggio il mondo del cinema non è certo, tra sequel, crossover, reboot e remake sempre dietro l’angolo, quello che però si può dire con certezza, è che questo Spider-Man: No Way Home  ha cambiato le carte in tavola e ha portato al cinema uno spettacolo che nessuno immaginava e in pochi speravano di poter vedere, ma in cui una sola persona ha creduto, Kevin Feige ovviamente.

Spider-Man: No Way Home rappresenta il cambiamento, è proprio vero che non c’è strada del ritorno a casa e che ora Peter è diventato grande, che ha preso la sua prima vera decisione da Spider-Man e ha abbracciato a pieno le sue responsabilità. 

 
 

Diabolik, recensione del film dei Manetti Bros

Diabolik

Dal 16 Dicembre, Diabolik esce in tutte le sale italiane. Luca Marinelli e Miriam Leone sono i protagonisti del nuovo film dei fratelli Manetti. Il criminale dei fumetti di Angela e Luciana Giussani passa al grande schermo in un’affascinante trasposizione cinematografica: una storia di furti e passione nel lussuoso mondo degli anni Sessanta.

L’arresto di Diabolik

Il film si ispira ad un episodio specifico della raccolta di fumetti Diabolik: L’arresto di Diabolik, terzo albo della prima serie del fumetto. Il centro delle vicende è l’incontro tra il più temuto criminale di Clareville ed Eva Kant.

Un misterioso rapinatore dall’identità segreta fa tremare l’alta società americana. Eva Kant, in visita dal Sud Africa, viene subito messa in allerta: possiede il Diamante Rosa, gioiello che potrebbe fare gola al ladro. Bella, ricca, vedova ed esotica, la donna cade nella trappola instaurata da Diabolik, ma da vittima diventa presto complice, non solo delle trame criminali, ma anche in amore. I piani dei due vengono però subito ostacolati: l’ispettore Ginko trova il covo di Diabolik e riesce ad arrestare l’uomo che si nasconde sotto la tuta nera. Che cosa ne sarà dell’oscuro ladro?

Diabolik, dalla carta allo schermo

Non è la prima volta che viene fatta una trasposizione cinematografica del fumetto: nel 1968 Mario Bava porta sullo schermo il suo Diabolik. Un film stimatissimo negli anni Sessanta e a seguire, visto come simbolo della cultura pop. I Manetti ritentano l’impresa, dopo più di cinquant’anni e in un contesto del tutto diverso.

Il fumetto di Angela e Luciana Giussani è ancora conosciutissimo in Italia: la tuta nera di Diabolik, gli occhi verdi di Eva Kant, la Citroen DS bianca di Ginko sono immagini impresse nella mente di grandi e piccoli appassionati dei fumetti sui criminali e sugli eroi tenebrosi.

L’abilità con cui Marco e Antonio Manetti ricreano l’universo del fumetto è indiscutibile. La precisione nella ricostruzione dei disegni originari e dei mitici anni Sessanta in cui la storia è ambientata affascinano ogni lettore, anche occasionale, di Diabolik. L’attenzione ai dettagli è essenziale quando si ha a che fare con un personaggio già iconico e apprezzato da fan incalliti. I Manetti mettono la loro impronta ma non ambiscono a stravolgere o a modernizzare Clareville e i suoi abitanti. E, a dirla tutta, va bene così.

Una recitazione trattenuta

I Manetti Bros. scelgono un’impronta ben definita per la recitazione. I dialoghi risultano molto costruiti, del tutto privi di spontaneità. Ad arricchire la teatralità, si aggiungono i sospiri, gli sguardi nel vuoto, i volti estremamente impostati. Una recitazione ”molto italiana”, direbbe Stanis La Rochelle di Boris. Una scelta sicuramente legata al mondo della fiction e della televisione pubblica caro ai registi.

Va aggiunto però che questo tipo di recitazione è a suo modo fumettistica. In Diabolik c’è una fedele ripresa dei dialoghi del fumetto: bidimensionali, fatti di frasi veloci ed enfatiche, senza troppi giri di parole o approfondimenti psicologici. Vista in questi termini, la scelta di una sceneggiatura quasi da soap opera o da film hollywoodiano anni Cinquanta, acquisisce senso.

Il cast di Diabolik

I nomi che ritroviamo nel cast di Diabolik sono rappresentativi del cinema italiano del nostro tempo. Accanto a loro però, tutti gli altri personaggi sono figure abbastanza anonime.

Valerio Mastrandrea (Fai bei sogni) è l’ispettore Ginko: un uomo logorato dalla caccia al criminale, potente ma mai abbastanza. Serena Rossi veste i panni di Elisabeth. La compagna di Walter Dorian, è lo stereotipo della donna anni Sessanta, ricca, diveggiante e un po’ svampita. Stereotipati – e divertenti nei loro tratti forzati – sono anche i personaggi di Claudia Gerini, ricca ereditiera e Alessandro Roja nei panni di Caron.

Il protagonista (Diabolik alias Walter Dorian) è interpretato da Luca Marinelli (La solitudine dei numeri primi, Lo chiamavano Jeeg Robot, Martin Eden). Figura spettrale, entità tenebrosa e affascinante, il Diabolik di Marinelli funziona per sottrazione: il personaggio si esprime al massimo grado quando è nell’ombra o quando è nei panni (e nella pelle) di qualcun altro. A Marinelli, in fin dei conti, sono riservate poche battute, ma l’attore dà molta forza al suo personaggio lavorando con il suo sguardo potente e con il corpo.

Eva Kant è la vera protagonista?

La vera protagonista del film è Lady Eva Kant. Il fascino del personaggio dei fumetti è reso in modo incredibile da Miriam Leone (Marilyn ha gli occhi neri). La figura sinuosa negli abiti aderenti, il collo lunghissimo enfatizzato dai biondi capelli raccolti, gli occhi smeraldo luminosi come i diamanti di cui Eva si ricopre: tutta l’essenza della femme fatale che ha fatto sognare  gli amanti di Diabolik viene conservata e amplificata dalle immagini a colori sullo schermo.

Nel mondo patinato dei ricchi, Eva spicca: non solo per la sua bellezza. È una donna sola e indipendente, non ha nessuna ambizione a fare la brava mogliettina di un uomo importante. Vuole il brivido. Per questo, è affascinata da Diabolik prima ancora di conoscerlo. Eva è il personaggio che più viene indagato nel film. Vediamo il suo cambiamento, il suo passaggio al lato oscuro, le varie sfaccettature della sua identità.

In Diabolik quindi, i veri protagonisti sono Eva Kant e la travolgente storia d’amore tra lei e il criminale. La passione è sicuramente arricchita da una buona dose di inseguimenti e colpi di scena polizieschi, che però restano in secondo piano rispetto alle vicende sentimentali.

 
 

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film di Alessandro Siani

Chi ha incastrato Babbo Natale recensione

Come da tradizione, ogni Natale cinematografico italiano ha il suo Babbo di riferimento. Se l’anno scorso il celebre personaggio era stato interpretato da Diego Abatantuono in 10 giorni con Babbo Natale, quest’anno tocca a Christian De Sica ricoprire tali vesti. L’occasione è il nuovo film di Alessandro Siani dal titolo Chi ha incastrato Babbo Natale?, in arrivo in sala a partire dal 16 dicembre. Qui al suo quinto lavoro come regista, dopo titoli di buon successo come Si accettano miracoli e Il giorno più bello del mondo, Siani continua dunque a lavorare sulla favola, arricchendola di immancabili elementi della tradizione napoletana, i quali emergono naturalmente a partire dalla sua verve comica.

In questo suo nuovo lungometraggio, infatti, Siani interpreta Genny Catalano, definito il “re dei pacchi”, dove i pacchi non sono però quelli da consegnare bensì le fregature che egli è solito rifilare. Proprio in virtù di questo suo discutibile talento, egli viene assoldato dall’elfo Romeo affinché metta i bastoni tra le ruote proprio a Babbo Natale. Romeo, infatti, ha stretto un’alleanza segreta con la Wonderfast, una società privata che commercializza e consegna ogni cosa in poche ore. L’obiettivo è quello di neutralizzare il vecchio Babbo, il quale involontariamente farebbe una concorrenza sleale alla società. L’arrivo di Genny nella fabbrica di giocattoli in Lapponia sarà dunque l’inizio di un’imprevedibile catena di eventi comici.

Alessandro Siani e la sua fiaba di Natale

Se già il precedente film da regista e interprete di Siani, Il giorno più bello del mondo, dialogava apertamente con il fantasy, tra magia e folklore napoletano, con Chi ha incastrato Babbo Natale? egli entra apertamente nel campo della fiaba per grandi e piccini. Grazie a questo genere egli ha non solo modo di dar vita ad un racconto (scritto insieme a Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) attraverso cui esplorare la magia del Natale, ma anche portare in scena una serie di riflessioni sul nostro contemporaneo. Con la Wonderfast, il richiamo è ovviamente al colosso Amazon, strumento grazie a cui ormai il concetto di regalo e consegna è profondamente cambiato.

Allo stesso tempo, quello del film è un Babbo Natale in evidente difficoltà nel soddisfare la sempre crescente richiesta di regali tecnologici. Tutto sembra dunque puntare a raccontare un panorama nuovo, veloce, che trova fin troppe corrispondenze nella nostra realtà. Si tratta di riflessioni certamente non originali ma già affrontate altrove e in altre modalità. Coniugarle al mondo di Babbo Natale permette però di donare al tutto un sapore più nostalgico, di quando i regali erano opera di artigianato e stimolavano davvero la creatività e la fantasia, di quando l’attesa della consegna era a suo modo un momento altrettanto magico.

In ultimo, si riconosce al film anche la volontà di parlare di quanto oggi le differenze sociali portino certi i regali di Natale ad essere un’esclusiva soltanto di alcuni bambini. Tale argomento, qui incarnato dal piccolo scugnizzo Checco (interpretato da Martin Francisco Montero Baez) porta fin dentro il mondo della criminalità, lì dove sembra possibile ottenere anche ciò che non si potrebbe. Si tratta di un argomento particolarmente delicato, che nel finale del film non trova probabilmente il suo pieno compimento.

Chi ha incastrato Babbo Natale Alessandro Siani

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film

Questi sono dunque gli aspetti più interessanti del film, il quale cerca di lasciare un insegnamento a riguardo strappando qualche risata. Il tutto viene infatti condito da una serie continua di gag ed eventi comici, i quali però finiscono piano piano con lo svelare il principale problema del film, ovvero l’assenza di una storia all’altezza delle premesse. Il talento da mattatore di Siani e il carisma di De Sica non bastano infatti a dar valore ad una vicenda fin troppo semplice, che si risolve in modo poco significativo. Le tematiche messe in gioco e poc’anzi descritte finiscono così con il passare in secondo piano.

Una serie di implausibilità e forzature narrative portano dunque il film a richiedere una sospensione della credulità maggiore, che non sempre potrà però essere accordata. Sulla carta, tra scenografie, colori ed effetti speciali, Chi ha incastrato Babbo Natale? si affermerà certamente come un valido film natalizio italiano. Innegabile però che, date le riflessioni che si volevano suscitare, sarebbe stato necessario rinunciare a certi eccessi “da favola”, per calarsi un po’ di più nel reale. Un equilibrio certamente difficile da raggiungere, ma che è quello che fa la differenza.

 
 

Troppo Cattivi: trailer del nuovo film d’animazione

Nessuno ha mai fallito così tanto nel cercare di essere buono come i Troppo Cattivi. Nella nuova commedia d’azione della DreamWorks Animation, basata sulla serie di libri più venduti del New York Times, una banda criminale di animali sta per tentare la sua truffa più impegnativa: diventare cittadini modello. Nel cast italiano del film anche Paola Michelini che dà la voce alla Governatrice Foxington. Basato sulla serie di libri di successo di Aaron Blabey, Troppo Cattivi è diretto da Pierre Perifel (animatore di Kung Fu Panda), al suo debutto alla regia. Il film è prodotto da Damon Ross (produttore di Trolls, The Boss Baby, coproduttore di Nacho Libre) e Rebecca Huntley (produttore associato di The Boss Baby). I produttori esecutivi sono Aaron Blabey, Etan Cohen e Patrick Hughes.

Non ci sono mai stati cinque amici così noti come i Troppo Cattivi – l’affascinante borseggiatore Mister Wolf (Andrea Perroni), Mister Snake lo scassinatore che le ha viste tutte (Edoardo Ferrario), il gelido maestro del travestimento Mister Shark (Francesco De Carlo), il “muscoloso” Mister Piranha (Valerio Lundini) e l’hacker esperta dalla lingua tagliente Miss Tarantula (Margherita Vicario), alias “Web”. Ma quando, dopo anni di innumerevoli rapine ed essendo i criminali più ricercati al mondo, la banda viene finalmente catturata, Mister Wolf decide di fare un patto (che non ha intenzione di mantenere) per salvarli tutti dalla prigione: i Troppo Cattivi diventeranno buoni. Sotto la guida del loro mentore, il professor Marmalade (Saverio Raimondo), un arrogante (ma adorabile!) porcellino d’india, i Troppo Cattivi fingeranno davanti al mondo di essersi trasformati in buoni. Lungo la strada però, Mister Wolf inizia a capire che fare del bene per davvero può dargli ciò che ha sempre segretamente desiderato: l’accettazione. Così quando in città arriva un nuovo cattivo, riuscirà Mister Wolf a convincere gli altri membri della banda a diventare… Buoni?

 
 

Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival

noir in festival xxxi

Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival, che per la giornata di mercoledì 15 dicembre regala al pubblico due imperdibili appuntamenti dedicati al re del terrore. Marco e Antonio Manetti, registi del nuovo, attesissimo Diabolik, saranno protagonisti alle ore 15.00, nell’Auditorium di IULM 6, di un imperdibile incontro dedicato al personaggio iconico creato dalle sorelle Giussani, in cui dialogheranno insieme a Chiara Tagliaferri, autrice del podcast Les diaboliques. L’anteprima del film dei Manetti bros., in sala per 01 Distribution dal 16 dicembre, sarà invece l’evento di chiusura del Noir 2021, grazie al sostegno di Mompracem, Rai Cinema e 01 Distribution in collaborazione con Astorina. Durante la serata i Manetti bros. e i protagonisti presenteranno il film in sala e saluteranno il pubblico del festival.

L’incontro sarà preceduto dall’annuncio dei vincitori del Premio Caligari e del Black Panther Award 2021, che saranno poi festeggiati in sala nel corso della serata di chiusura. Ospite della giornata sarà anche un autore che ha molto spesso collaborato con ai Manetti bros. ovvero Carlo Lucarelli, che presenterà il suo ultimo romanzo Léon edito da Einaudi (ore 18.00, Rizzoli Galleria). Infine Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni presenteranno il volume Kill baby kill! Il cinema di Mario Bava (Bietti), moderati da Piera Detassis (ore 11.30, IULM – Sala dei 146).