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Kenneth Branagh sarà di nuovo Hercule Poirot in A Haunting in Venice

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La 20th Century Studios ha annunciato il cast di A Haunting in Venice, la terza fatica del regista Kenneth Branagh nei film di Hercule Poirot basati sui romanzi di Agatha Christie. Il nuovo ensemble dietro il thriller è interpretato da Branagh che riprende il ruolo di Poirot, con Tina Fey, Jamie Dornan, Michelle Yeoh, Kyle Allen, Camille Cottin, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly e Riccardo Scamarcio a completare il cast.

Ambientato nella Venezia del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, il film, che questa volta corteggia il cinema fantastico, segue un altro mistero con protagonista il celebre investigatore Poirot. Ispirato da Hallowe’en Party di Christie, Poirot, ora in pensione che vive in esilio autoimposto, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo infestato quando uno degli ospiti viene assassinato, e l’ex detective deve ancora una volta scoprire chi è stato.

“Questo è uno sviluppo fantastico del personaggio di Hercule Poirot, così come del franchise di Agatha Christie”, ha detto Branagh del nuovo film. “Basato su una complessa e poco conosciuta storia di mistero ambientata ad Halloween in una città pittorescamente incantevole, è un’opportunità straordinaria per noi, come registi, e stiamo assaporando l’opportunità di offrire qualcosa di veramente agghiacciante per il nostro fedele pubblico cinematografico. “

Kenneth Branagh torna nel ruolo di Poirot che aveva già interpretato in Assassinio sull’Orient Express e in Assassinio sul Nilo, entrambi adattamenti da Christie ed entrambi diretti da lui. Anche in questo caso come nei due film precedenti, sarà circondato da un cast di super star.

The Boys 4: first look a Sister Sage e Firecracker

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Vought International ha due nuove assunzioni di cui vantarsi: Firecracker e Sister Sage hanno fatto il loro epico debutto in due nuove foto di The Boys 4 rivelate da Prime Video di Amazon. Nelle foto, Susan Heyward indossa il costume di Sister Sage e Valorie Curry quello di indossano il suo costume Firecracker.

The Boys 4: guarda la prime foto di Sister Sage e Firecracker

Entrambe le tute sono state disegnate da Laura Jean Shannon, la costumista di “The Boys” che ha disegnato il look Soldier Boy preferito dai fan di Jensen Ackles per la terza stagione.

I fan dovranno accontentarsi, per ora, di questi costumi, perché Amazon afferma che tutto il resto sui personaggi di Firecracker e Sister Sage “rimarrà nascosto fino alla messa in onda della stagione”. Anche se non sappiamo ancora quando arriverà quel giorno, sappiamo che la stagione The Boys 4 è attualmente in produzione a Toronto.

The Boys 4

The Boys 4, la quarta stagione della serie nominata agli Emmy The Boys, coprodotta con Sony Pictures Television, dopo il successo esplosivo della terza stagione. I primi tre episodi della terza stagione hanno debuttato venerdì 3 giugno, e nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì, fino all’epico finale di stagione di venerdì 8 luglio. La stagione di otto episodi è disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Nei primi tre giorni di uscita della terza stagione, il pubblico mondiale di The Boys è cresciuto del 17% rispetto alla seconda stagione e del 234% rispetto alla prima.

“Dalla nostra prima conversazione con Eric Kripke e il team creativo della terza stagione di The Boys, sapevamo che lo spettacolo stava diventando ancora più audace, un’opera impressionante considerando il grande successo della seconda stagione nominata agli Emmy”, ha affermato Vernon Sanders, head of global television, Amazon Studios. “The Boys continua a mettere alla prova i limiti della narrazione, divertendo e, contemporaneamente, facendo una satira sociale a tratti fin troppo reale. Questo mondo creato nella serie ha fatto presa a livello globale in modo incredibile e il numero di spettatori nel weekend di lancio ne è la prova. Siamo immensamente orgogliosi del cast e della troupe che hanno dato vita al franchise per Prime Video e non vediamo l’ora di portare ancora più The Boys ai nostri spettatori”.

“Parlando per il cast e la troupe, siamo davvero grati a Sony, Amazon e soprattutto ai fan per aver amato la serie e averci permesso di fare di più”, ha affermato Eric Kripke, showrunner di The Boys. “Siamo entusiasti di continuare la lotta di Butcher e dei The Boyscontro Homelander e i Seven e allo stesso tempo di poter dire la nostra sul mondo folle in cui viviamo. Inoltre, questa è la prima volta nella storia in cui l’esplosione di genitali ha portato ancora più successo”.

“I produttori e il cast di The Boys hanno dimostrato anno dopo anno che non c’è limite che non possano superare”, hanno affermato Jeff Frost e Jason Clodfelter, rispettivamente presidente e co-presidente della Sony Pictures Television. “Siamo incredibilmente orgogliosi di questa brillante e sovversiva serie fuori dai generi. Il nostro rapporto con Prime Video è molto più di una partnership, è come se fossimo una famiglia allargata. Tutti qui alla Sony Pictures Television sono grati di lavorare con Prime Video e Eric Kripke per un’altra stagione di successo”.

Ferrari: ecco Patrick Dempsey con i capelli bianchi come Piero Taruffi sul set!

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Continuano le riprese dell’annunciato film Ferrari di Michael Mann, e dopo le prime foto ufficiali diffuse, ecco che sul set abbiamo scovato anche le prime foto di Patrick Dempsey in azione mentre riceve istruzioni dal regista candidato all’Oscar. Queste foto, scattate in esclusiva da Cinefilos.it ritraggono l’ex attore di Grey’s Anatomy con i capelli totalmente bianchi nei panni del pilota Piero Taruffi. Taruffi ha debutta in Formula 1 nella prima stagione, nel 1950, con un’Alfa Romeo. Nelle stagioni successive entra nella Scuderia Ferrari, dove è compagno di squadra di campioni come Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio. Nel 1952 raggiunse il terzo posto nel mondiale, suo miglior risultato di sempre. Di seguito le foto sul set:

Michael Mann, candidato quattro volte all’Oscar, porta sulle strade e sui circuiti d’Italia le riprese del suo nuovo attesissimo film Ferrari, interpretato dal candidato all’Oscar Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari, dalla vincitrice dell’Oscar Penélope Cruz nel ruolo di Laura Ferrari, da Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, da Patrick Dempsey nel ruolo del pilota di auto da corsa Piero Taruffi, da Jack O’Connell nel ruolo del pilota di auto da corsa Peter Collins, da Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian e da Gabriel Leone nel ruolo del carismatico Fon De Portago.

Per le riprese di Ferrari Mann ha selezionato una illustre squadra di collaboratori come il direttore della fotografia Premio Oscar Erik Messerschmidt, la scenografa candidata all’Oscar Maria Djurkovic, e ha affidato i costumi a Massimo Cantini Parrini – due volte candidato agli Oscar – e il montaggio a Pietro Scalia, vincitore di due Premi Oscar.

Mann dirige il film la cui sceneggiatura è firmata da Mann stesso e da Troy Kennedy Martin la sceneggiatura sua e di Troy Kennedy Martin (The Italian Job), basata sul libro di Brock Yates, “Enzo Ferrari – The Man and the Machine”. Mann produce il film con la sua società Moto Pictures insieme a P.J. van Sandwijk e John Lesher, oltre a John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip, con l’importante supporto dei produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi tramite la loro produzione esecutiva ILBE e il supporto del produttore esecutivo Niels Juul.

Ferrari è ambientato nell’estate del 1957. L’ex pilota Ferrari è in crisi. La bancarotta ha messo in ginocchio l’azienda che lui e sua moglie Laura hanno costruito dal nulla dieci anni prima. La loro relazione è messa a dura prova dalla perdita di un figlio e dal riconoscimento di un altro. Ferrari decide così di colmare le varie perdite cui la vita l’ha messo di fronte scommettendo tutto su una gara automobilistica che per 1000 miglia avrebbe percorso tutta l’Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Festa del Cinema di Roma 2022 presenta: “Dialoghi sul futuro del cinema italiano”

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La Fondazione Cinema per Roma in partnership con ANICA promuove una serie di incontri dal titolo “Dialoghi sul futuro del cinema italiano” che si terranno nel corso della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Le nove conversazioni saranno aperte al pubblico, ai media e a tutti gli accreditati: si tratterà di un’occasione per raccogliere i punti di vista degli operatori su temi riguardanti il mondo del cinema, i suoi mestieri e i suoi comparti, che finora non avevano trovato uno spazio di approfondimento strutturato.

Il primo appuntamento, “Dialogo tra direttori di festival”, si terrà mercoledì 12 alle ore 16 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone: l’incontro, moderato da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma e Direttore della Cineteca di Bologna, vedrà protagonisti Alberto Barbera (Direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia), Carlo Chatrian (Direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino), Thierry Frémaux (Delegato generale del Festival di Cannes) in videoconferenza, Paola Malanga (Direttrice artistica della Festa del Cinema) e Giona A. Nazzaro (Direttore artistico del Locarno Film Festival).

I successivi dialoghi si terranno fino al 22 ottobre presso il MAXXI (ore 15.30) e ospiteranno produttori, registi, sceneggiatori, distributori cinematografici, emittenti televisive, streamers, distributori internazionali e attori: modereranno Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, e Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – Premi Nastri d’argento e membro del Cda della Fondazione Cinema per Roma.

Programma “Dialoghi sul futuro del cinema italiano”

Dialogo tra DIRETTORI DI FESTIVAL
Mercoledì 12 ottobre ore 16 | Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi | Modera Gian Luca Farinelli
Alberto Barbera – Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Carlo Chatrian – Festival Internazionale del Cinema di Berlino
Thierry Frémaux (in videoconferenza) – Festival di Cannes
Paola Malanga – Festa del Cinema di Roma
Giona A. Nazzaro – Locarno Film Festival

Dialogo tra PRODUTTORI
Venerdì 14 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Laura Delli Colli
Marta Donzelli – Vivo Film
Benedetto Habib – Indiana Production
Federica Lucisano – Italian International Film
Lorenzo Mieli – The Apartment
Domenico Procacci – Fandango
Matteo Rovere – Groenlandia
Riccardo Tozzi – Cattleya

Dialogo tra REGISTI
Sabato 15 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Piera Detassis
Francesca Archibugi
Marco Bellocchio
Gabriele Mainetti
Susanna Nicchiarelli
Paolo Virzì

Dialogo tra SCENEGGIATORI
Lunedì 17 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Laura Delli Colli
Stefano Bises
Maurizio Braucci
Francesco Bruni
Michele Pellegrini
Ludovica Rampoldi
Valia Santella

Dialogo tra DISTRIBUTORI CINEMATOGRAFICI
Martedì 18 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Piera Detassis
Luigi Lonigro – 01 Distribution
Antonio Medici – BIM Distribuzione
Andrea Occhipinti – Lucky Red
Massimiliano Orfei – Vision Distribution
Massimo Proietti – Universal Pictures International Italy

Dialogo tra EMITTENTI TELEVISIVE
Mercoledì 19 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Laura Delli Colli
Margherita Amedei – Sky Cinema
Paolo Del Brocco – Rai Cinema
Giampaolo Letta – Medusa Film
Olivier Père (in videoconferenza) – Arte France Cinéma

Dialogo tra STREAMERS
Giovedì 20 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Laura Delli Colli
Tinny Andreatta – Netflix
Marco Azzani (in videoconferenza) – Amazon Prime Video Italy
Daniel Frigo – The Walt Disney Company Italy
Jaime Ondarza – Paramount Global

Dialogo tra DISTRIBUTORI INTERNAZIONALI
Venerdì 21 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Piera Detassis
Paola Corvino – Intramovies
Gianluca Curti – Minerva Pictures
Gaetano Maiorino – True Colours
Catia Rossi – Vision Distribution
Michael Weber – The Match Factory

Dialogo tra ATTORI
Sabato 22 ottobre ore 15.30 | MAXXI | Modera Piera Detassis
Anna Foglietta
Fabrizio Gifuni
Valerio Mastandrea
Alba Rohrwacher

House of the Dragon: i dettagli nascosti nell’episodio 8

Attenzione: Questo articolo contiene SPOILER dell’ottavo episodio di House of the Dragon, “Il Signore delle Maree”.

L’episodio 8 di House of the Dragon è pieno di dettagli nascosti,, anticipazioni e riferimenti al Trono di Spade. Con Il Signore delle Maree, lo show fa un ennesimo salto nel tempo. Dopo la “morte” di Laenor, le cose sono drasticamente cambiate ancora una volta. Sono passati almeno sei anni da dove eravamo rimasti alla fine dell’episodio 7: vediamo infatti nuovi interpreti nei panni dei figli di Alicent Hightower e di Rhaenyra Targaryen.

Re Viserys sembra tirare avanti, ma sono principalmente Alicent e Otto Hightower a dettare legge. Nel mentre, Rhaenyra e Daemon hanno avuto due figli – Aegon e Viserys – e un terzo è in arrivo. Unendo tutti gli avvenimenti, Il Signore delle Maree è uno degli episodi più drammatici dello show: è pieno di tensione e di carattere e le sequenze sono decisamente vorticose. Ecco allora tutti i dettagli chiave nascosti nell’ottavo episodio di House of the Dragon.

Le uova di drago di Daemon

Daemon Targaryen House of the DragonNell’ottavo episodio di House of the Dragon, Daemon Targaryen entra in possesso di un uovo di drago e questa volta non si tratta di un uovo rubato. Daemon dice di aver ottenuto tre uova dall’ultima covata di Syrax (il drago di Rhaenyra). Non si sa esattamente quanti draghi nati da Syrax siano importanti nel franchise, ma sappiamo con certezza che Morning sarà guidato da Rhaena Targaryen in House of the Dragon. Questo dettaglio è anche un’anticipazione dell’imminente Danza dei Draghi, in cui la fazione nera di Rhaenyra e Daemon cercheranno di ottenere più draghi e più cavalieri in grado di dominarli.

Jacaerys parla in Alto Valyriano

Nell’episodiodi House of the Dragon Jacaerys Velaryon impara a parlare l’Alto Valyriano e sembra di assistere ad una lezione di storia. Tra le varie cose che dice, Jacaerys fa un riferimento allo sbarco di Aegon, giunto su terre indifese per iniziare la sua conquista di Westeros. Inoltre, il personaggio svela che, alla foce del Blackwater Rush (sulla terra dove ora si trova la Fortezza Rossa), il conquistatore ha fatto costruire Aegonfort, il suo primo castello.

Lord Caswell supporta Rhaenyra

Lord Caswell in House of the DragonQuando Rhaenyra e Daemon arrivano ad Approdo del Re, l’unica persona che li saluta è Lord Caswell. Il personaggio è stato visto in precedenza nel sesto episodio di House of the Dragon. L’apparizione di Lord Caswell serve a impostare il suo ruolo nella Danza dei Draghi: Caswell è un nobile lealista che mantiene il suo giuramento e, piuttosto di giurare fedeltà ad Aegon, sceglie di essere decapitato.

La Stella a Sette PunteAlicent Hightower Olivia Cooke House Of The Dragon Episodio 8

Come evidenziano Rhaenyra e Daemon, nell’ottavo episodio la Fortezza Rossa ha subito qualche modifica. La prima cosa che balza all’occhio è l’aggiunta della Stella a Sette Punte, cambiamento apportato da Joffrey Baratheon dopo essere diventato re. La Stella a Sette Punte è presente anche su entrambe le collane che Alicent indossa nell’episodio. Con questo dettaglio viene rivelato qualcosa di più sulla Danza dei Draghi: nel libro, il figlio di Alicent Aegon viene incoronato da Septon Eustace e dalla Fede dei Sette, gruppo a lungo sostenuto da Casa Hightower.

Otto insulta Rhaenyra e DaemonOtto Hightower Iron Throne

Nell’episodio 8 di House of the DragonRhaenyra e Daemon Targaryen tornano ad Approdo del Re. Poco dopo, Otto viene informato dell’arrivo dei suoi ospiti e annuncia che spera sia dato loro un saluto appropriato. Con questa frase, si capisce che Otto sta cercando di insultare e minare i suoi rivali.

Alicent parla con un Cavaliere della Guardia Reale. Erroneamente, lo chiama “Ser Arryk“: si tratta invece di “Erryk“. Arryk e Erryk sono gemelli identici e sono entrambi membri della Guardia Reale. In Fuoco Sangue, Erryk sostituisce Harwin Strong e si schiera con la fazione di Rhaenyra nella Danza dei Draghi. Al contrario del fratello, Arryk si schiera con i verdi durante la guerra civile di Targaryen. Anche in altri libri i gemelli Arryk ed Erryk creano confusione: ad esempio, in Cronache del ghiaccio e del fuocoLady Olenna Tyrell non riesce a distinguerli e li chiama semplicemente Sinistra e Destra.

Alicent fa una reference a Tywin LannisterHouse Hightower Targaryens

Quando Aegon rivela di aver aggredito sessualmente Dyana, Alicent lo disconosce. Alicent dice ad Aegon “tu non sei mio figlio” e, con questa frase, allude ad un altro membro della famiglia. In Game Of Thrones (stagione 4, episodio 10), poco prima di morire Tywin ha detto le stesse parole a Tyrion.

Il tè della luna e il latte di papaveroRhaenyra Targaryen Moon Tea

In House of the DragonAlicent dà a Dyana una bevanda. Si tratta del tè della luna, essenzialmente l’equivalente della pillola del giorno dopo. Poco dopo, Alicent dà a Viserys un po’ di latte del papavero, un potente antidolorifico, una sorta di morfina. Questa preparazione si è già vista in Game of Thrones: è stata data a Robert Baratheon e Ned Stark poco prima della loro morte.

Viserys è un nome perfetto per un reHouse Of The Dragon Episodio 8

Quando Viserys bambino viene presentato al suo omonimo, quest’ultimo dice che il loro è un nome adatto ad un re. Prima del piccolo, un altro Viserys verrà incoronato in suo onore: si tratta di Aegon, che assumerà il titolo di Re Viserys II. Queste parole fanno riferimento anche a quelle dette da Daenerys in Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Aegon è connesso a ViserysDaemon Rhaenyra Targaryen-Valyrian-Wedding-Ceremony House Of The Dragon

Il nome scelto da Rhaenyra e Daemon per il loro figlio ha molti significati e connessioni. Aegon, non è solo un buon nome per un re, ma si tratta anche di un riferimento ad Alicent che ha anche un figlio con lo stesso nome; inoltre è un cenno ad Aegon il Conquistatore. Ma c’è ancora un legame: Viserys e Daemon avevano un altro fratello, morto prima ancora di compiere un anno. Il bambino, ovviamente, si chiamava Aegon.

Rhaenys torna in un luogo noto di House of the Dragonhouse of the dragon young rhaenyra alicent weirwood

Dopo essere arrivata ad Approdo del Re, Rhaenys viene trovata da Rhaenyra presso l’albero di weirwood nella Fortezza Rossa. È una scelta interessante che continua ad avvicinare la Casa dei Draghi ad alcune divinità antiche. Anche se Aegon il Conquistatore si è convertito alla Fede dei Sette, in gran parte si tratta di una mossa politica: questo fornisce un contrasto più chiaro tra i verdi e i neri di House of the Dragon. Inoltre, nell’episodio viene fatto un nuovo riferimento al Godswood, il luogo già visitato da Rhaenyra e Rhaenys.

La maschera di ViserysKingdom of Heaven

La maschera di King Viserys è un dettaglio importante dell’ottava puntata di House of the Dragon e cita un re esistito davvero. La malattia di Viserys è la lebbra che, come rivela l’episodio, ha sfigurato il suo volto e gli ha fatto perdere un occhio. Questo lo collega al re Baldovino IV, il sovrano di Gerusalemme dal 1174 al 1185. Baldovino è stato soprannominato il Re Lebbroso perché ha sofferto di lebbra fin da giovane, anche se ha mostrato i segni molto avanti nel tempo. Esattamente come Viserys, ha governato anche da malato. Inoltre, anche Baldovino è rimasto cieco per la malattia. Le immagini che ritraggono Baldovino IV, ricordiamo anche il film Kingdom of Heaven (dove il sovrano è interpretato da Ed Norton), mostrano il personaggio con una maschera d’argento che copre parte del viso. Anche se non ci sono prove storiche che Baldovino al suo tempo indossasse una maschera, House of the Dragon allude al celebre sovrano.

I secondogeniti sono importanti in House of the Dragon e GOTVaemond Velaryon in House of the Dragon

Viserys può provare a respingere Vaemond Velaryon come secondo figlio della famiglia Velaryon, ma per la serie un personaggio del genere è essenziale. Spesso, i secondogeniti hanno un ruolo importante in House of the Dragon e Game of Thrones, forse a causa delle loro responsabilità diverse rispetto ai primogeniti. Daemon e Aemond sono due esempi chiave di secondogeniti che guidano la trama di House of the Dragon, ma questo vale ancora di più in Game of Thrones: da Ned Stark a Stannis Baratheon, da Tyrion Lannister a Jon Snow e Sandor Clegane, i secondogeniti modellano la storia in modo massiccio.

I Maestri e la Storia della Casa HightowerGrand Maester in House of the Dragon

Quando viene rivelato che, su ordine di Alicent, i maestri hanno dato una mano con la malattia di ViserysRhaenyra e Daemon non sembrano approvare. Anche se in teoria i maestri dovrebbero essere fedeli a tutte le casate, condividono una lunga tradizione con la Casa Hightower. Uno dei titoli legati agli Hightower è quello di Difensore o Protettore della Cittadella, la sede dell’ordine dei Maestri. Inoltre, gli Hightower hanno aiutato a fondare la Cittadella.

I draghi d’oro sul costume di Viserys

Il costume di Viserys nell’ottavo episodio di House of the Dragon è adornato da diversi gioielli: tra questi, si vedono un paio di draghi d’oro. Potrebbe sembrare solo un simbolo decorativo, ma probabilmente il vestito prefigura un dettaglio importante per il futuro. Forse servirà quando Aegon creerà un nuovo sigillo per i Targaryen? Magari, in onore di Sunfyre, il drago da rosso potrebbe dipingersi d’oro.

Un’altra profezia di Helaena Targaryen House Of The Dragon Phia Saban

Le profezie di Helaena Targaryen stanno diventando un punto essenziale degli episodi di House of the Dragon. Helaena ha anticipato la perdita dell’occhio di Aemond e gran parte della Danza dei Draghi. Nell’ottavo episodio, la donna fa un altro avvertimento: “Attenzione alla bestia sotto le assi.” La “bestia” è probabilmente un drago e ”le assi” potrebbero alludere al pavimento di legno. Scopriremo nelle prossime puntate cosa intendeva Helaena.

Lucerys ride di AemondEwan Mitchell House Of The Dragon

Un momento che mette in dubbio l’equilibrio delle tensioni arriva durante la festa dell’episodio 8, quando un maiale viene posto di fronte a Aemond. La scena fa ridere in particolare Lucerys. Non si capisce bene se Lucerys stesse cercando di essere offensivo o meno, ma il maiale è un riferimento brutale allo scherzo fatto a Aemond nell’episodio 6, durante il quale il personaggio conosce il suo drago, detto “il terrore rosa” (un maiale a cui fratello e zii avevano messo delle ali).

Selena Gomez: My Mind & Me, il trailer del docu-film Apple Tv+

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Apple Original Films ha presentato il trailer di “Selena Gomez: My Mind & Me“, l’atteso documentario sulla cantante, cantautrice, attrice, produttrice, imprenditrice e attivista Selena Gomez, diretto e prodotto da Alek Keshishian (“A letto con Madonna”). Il trailer è stato svelato oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, per promuovere la consapevolezza e la difesa della salute mentale, campo in cui Selena è impegnata da anni condividendo il proprio percorso personale, come ha coraggiosamente fatto in questo film.

Dopo anni sotto i riflettori, Selena Gomez raggiunge una fama inimmaginabile, ma proprio quando è al picco della celebrità, una svolta inaspettata la trascina nell’oscurità. Questo documentario unico, crudo e intimo, ripercorre il viaggio durato sei anni attraverso cui ha ritrovato una nuova luce.

Come artista discografica, Selena Gomez ha venduto più di 210 milioni di singoli in tutto il mondo e ha fatto registrare oltre 45 miliardi di streaming complessivi della sua musica. Quest’anno ha ricevuto una nomination ai Grammy per il suo primo EP interamente in spagnolo e una nomination agli Emmy per il suo ruolo nella serie acclamata dalla critica “Only Murders in the Building”, in cui recita con Steve Martin e Martin Short.

Alek Keshishian ha diretto il documentario di maggior successo dell’epoca, l’iconico film acclamato da pubblico e critica “A letto con Madonna”, ancora oggi considerato uno dei film più influenti del suo genere.

Black Adam: Dwayne Johnson ricrea una iconica cover dei fumetti

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Quando mancano poche settimane alla sua uscita, la campagna di marketing per Black Adam rimane piuttosto solida, almeno negli USA. Non c’è dubbio che l’attaccamento di Dwayne Johnson al film si rivelerà uno dei fattori chiave del suo eventuale successo, ma anche a parte questo, i trailer di Black Adam hanno lasciato impressionato il pubblico generalista.

Di recente, un epico filmato aereo ha mostrato il teaser di Black Adam proiettato sul tetto del SoFi Stadium di L.A. Rams a Inglewood, in California, e ora un nuovo espediente di marketing ha creato di nuovo “notizia” intorno al film. Ecco Dwayne Johnson nei panni del personaggio DC Comics mentre ricrea l’iconica cover del numero del 1952, Volume 1, No. 45, “Every Hour Wounds, the Last Kills.”

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Deadpool: secondo T.J. Miller, Ryan Reynolds lo odia

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Questa settimana, T.J. Miller è apparso su The Adam Carolla Show per un’intervista. Ad un certo punto, l’argomento è passato alla sua apparizione in Deadpool, e l’attore ha rivelato che non apparirà in Deadpool 3, e questo è uno dei motivi per cui pensa che Reynolds lo odi. Miller ha continuato descrivendo una scena che stavano girando insieme in cui la star recitava nei panni di Wade Wilson, ma sembrava insultare personalmente Miller.

Nel corso dell’intervista, dopo aver detto che comunque augura ogni bene al talentuoso collega, Miller ha infatti raccontato del fatto che Reynolds lo offendeva personalmente durante le riprese del film: mentre era in character di Wade Wilson/Deadpool, si rivolgeva a Miller proprio come se fosse lui e non il personaggio che interpretava (Weasel). Questo aspetto ha scosso T.J. Miller che ha anche affermato che non vorrebbe più lavorare con Reynolds. Tuttavia, aggiunge: “Ma penso che dopo che è diventato super, super famoso dal primo Deadpool, le cose siano cambiate. … Non so, lavorerei di nuovo con lui? No. Non lavorerei di nuovo con lui. Ma l’ho detto di Michael Bay e ora siamo amici e lavorerei di nuovo con lui. Ma penso che Michael Bay sia diverso.”

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Fast and Furious 10: una quattro ruote familiare per Dominic Toretto – FOTO

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In un nuovo post su Instagram, Vin Diesel condivide uno sguardo alla muscle car di Dominic Toretto in Fast and Furious 10, che sembra essere lo stesso modello che il suo personaggio ha guidato in Fast & Furious del 2009 e molto brevemente in The Fast and the Furious del 2001. Sebbene gran parte del veicolo sia coperto, sembra essere una Chevrolet Chevelle SS del 1970, che secondo Diesel ha una “storia speciale”.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Bianca Panconi: 10 cose che non sai sull’attrice

Alla giovane attrice Bianca Panconi sono bastati una manciata di ruoli tra cinema e televisione per dar prova del proprio talento e guadagnare una buona popolarità. Passando con naturalezza da un genere all’altro, l’attrice ha dimostrato di non temere nessuna sfida e il suo futuro appare ora ricco di progetti particolarmente interessanti, con i quali si potranno avere ulteriori assaggi delle sue doti recitative.

Ecco 10 cose che forse non sai di Bianca Panconi.

Bianca Panconi: i suoi film e le serie TV

1. È nota per diverse serie TV. Il primo ruolo televisivo è per l’attrice quello nella fiction La vita promessa 2 (2019). Nello stesso anno recita poi anche in Doc – Nelle tue mani, con Luca Argentero e Matilde Gioli. Nel 2020 è invece tra i protagonisti della fiction Cuori, mentre nel 2022 la si vedrà in Romulus 2, seconda stagione della serie tratta dal film Il primo re, e in Bosé.

2. Ha recitato anche per il cinema. Il debutto sul grande schermo arriva per l’attrice nel 2019 con Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, film diretto da Giulio Base e di cui è protagonista nel ruolo di Sofia Bianciardi. Prossimamente è invece attesa nel film Il ritorno di Casanova, diretto dal premio Oscar Gabriele Salvatores e interpretato da Toni Servillo.

3. Ha recitato anche in cortometraggi e videoclip. Oltre ad essere comparsa al cinema e in televisione, l’attrice ha anche avuto modo di recitare nel cortometraggio Le Mythe, diretto dal noto regista Matteo Garrone per Dior. È invece poi comparsa anche nei videoclip dei brani Maledetto, di Mida, Monnalisa, di Marina Acton, e Ti prometto che un giorno partiremo, di Fasma.

Bianca Panconi Cuori

Bianca Panconi in Doc – Nelle tue mani

4. È la serie che l’ha resa celebre. Nella prima stagione della serie Doc – Nelle tue mani, l’attrice compare in alcuni episodi interpretando l’ex fidanzata di Riccarco Bonvegna, il personaggio a cui dà volto l’attore Pierpaolo Spollon. Pur se secondario, è stato proprio questo personaggio a permettere all’attrice di acquisire una notevole fama, anche considerando la popolarità della serie presso il grande pubblico. Si tratta dunque di uno dei suoi primi e più importanti ruoli.

Bianca Panconi in La vita promessa

5. Ha recitato nella seconda stagione. Nel 2019 arriva un altro importante ruolo televisivo, ovvero quello di Sarah Morelli nella fiction La vita promessa, di cui entra però a far parte a partire dalla seconda stagione. Qui ha modo di confrontarsi con attori come Luisa Ranieri, Stefano Dionisi Francesco Arca. La Panconi in particolare interpreta la versione più adulta di Sarah, che nella fiction compare anche come bambina ma interpretata da Sara Ciocca.

Bianca Panconi in Cuori

6. Interpreta uno dei personaggi principali. Nella fiction Cuori, in produzione dal 2021, l’attrice interpreta il ruolo di Virginia Corvara, figlia di Cesare, il protagonista interpretato da Daniele Pecci. Per la Panconi si è trattato di uno dei ruoli più importanti ad oggi interpretati, che le ha permesso di raggiungere un’ulteriore popolarità presso il grande pubblico.

Bianca Panconi è su Instagram

7. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 17.9 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare quasi 200 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e modella, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Bianca Panconi Instagram

Bianca Panconi: qual è la sua agenzia

8. È rappresentata da una nota agenzia. L’attrice è attualmente rappresentato dallo Studio Segre, un’agenzia di rappresentanza, consulenza e promozione artistica rivolta ad attori, sceneggiatori e registi. Grazie al lavoro con quest’agenzia, che rappresenta numerosi volti noti del cinema italiano, la Panconi ha avuto possibilità di trovare importanti opportunità come attrice, recitando in diversi progetti.

Bianca Panconi ha un fidanzato?

9. È molto riservata. Nonostante la popolarità raggiunta, l’attrice non si è lasciata andare ad un’eccessiva sovraesposizione mediatica, mantenendo invece un forte riserbo per quanto riguarda la sua vita privata. Al momento, dunque, non è noto se sia o meno impegnata in una relazione sentimentale. La Panconi non lascia infatti trasparire nulla a riguardo, né nelle sue interviste né sui suoi profili social.

Bianca Panconi: età e altezza dell’attrice

10. Bianca Panconi è nata a Firenze il 20 gennaio del 2000. L’attrice è alta complessivamente 1,72 metri.

Fonte: Instagram, StudioSegre

Spawn, Jamie Foxx è estremamente convinto di voler realizzare il film

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Anche con una storia delle origini piena di complessità, è sorprendente che Jamie Foxx sia stato fermamente impegnato nel suo ruolo di Spawn per quattro anni. Todd McFarlane, che in passato ha creato una serie animata di Spawn, condivide questa sensazione e l’ha condivisa al New York Comic-Con. Secondo quanto ha dichiarato a ComicBook.com, Foxx non è solo impegnato, ma insiste nel mettere in piedi il progetto.

“So che in tutte le mie conversazioni con Jamie, lui non ha mai esitato a voler partecipare a questo film, anzi, al contrario, mi lascia sempre messaggi come ‘Andiamo, amico, andiamo amico. Dobbiamo fare questo film. Andiamo.’ Abbiamo parlato del fatto che questo sia un film sofisticato, giusto? Voglio dire, sono salito sul palco, scriverò, produrrò, dirigerò ed eccolo qui. Ho condiviso questo cammino con Jamie e lui è già in quel mondo.”

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

Red Notice: i produttori aggiornano sui capitoli 2 e 3 del film Netflix

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In un’intervista con Collider, i produttori di Red Notice Beau Flynn e Hiram Garcia forniscono un aggiornamento positivo sui sequel del film. Anche se non sembra che la produzione stia per iniziare, c’è ancora molto da fare dietro le quinte. Ricordiamo che i due avevano già confermato che i due sequel si sarebbero girato back-to-back, ed ora ecco cosa aggiungono:

“Flynn: Bene, abbiamo una sceneggiatura di “Red Notice 2″ e una quasi [per Red Notice] 3. Il piano è, si spera, io e Hiram abbiamo del nostro modo di girare quei film uno dopo l’altro. Ma sarà tutto incentrato sulle sceneggiature, su come ci sentiamo e su come Dwayne, Gal e Ryan si sentono riguardo alle sceneggiature. Ma quel franchise è un vero spasso e ovviamente Netflix lo vuole davvero, e Rawson [Marshall Thurber, regista e sceneggiatore] è coinvolto.”

“Garcia: Sì, Rawson (Marshall Thurber) sta lavorando e ne stavamo parlando con lui l’altro giorno. Ci sta dentro, quel film è come un suo bambino. Quindi, è stato assolutamente rapito dalla proposta. Siamo entusiasti di poter andare avanti e vedere una nuova bozza che sta per consegnarci molto presto”.

Red Notice, l’action movie originale Netflix vede protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

Un Red Notice emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI (Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire cosa accadrà.

La trama

In Red Notice John Hartley (Dwayne Johnson) è il più grande profiler dell’FBI ed è alle prese con un nuovo red notice, il mandato dell’Interpol per la cattura dei maggiori latitanti. Le sue ricerche in tutto il pianeta lo catapultano in una rocambolesca rapina, durante la quale è costretto ad allearsi con il più grande responsabile di furti d’arte, Nolan Booth (Ryan Reynolds), per poter catturare la ladra di opere artistiche più ricercata al mondo, soprannominata “L’Alfiere” (Gal Gadot). Ne segue una grande avventura che trascina i tre protagonisti, sempre insieme loro malgrado, in giro per il globo tra piste da ballo, prigioni isolate e giungle selvagge. Ritu Arya e Chris Diamantopolous completano un cast stellare. Con la sceneggiatura e la regia di Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Skyscraper), la produzione di Hiram Garcia, Dwayne Johnson e Dany Garcia di Seven Bucks Productions, Flynn Picture Co. di Beau Flynn e Bad Version, Inc. di Thurber, Red Notice è un elegante gioco giramondo del gatto col topo… dove i gatti però sono due.

Deadpool: Ryan Reynolds odiava il costume, all’inizio

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Il regista di Deadpool, Tim Miller, ha raccontato di come, all’inizio della produzione, il protagonista del film, Ryan Reynolds, fosse contrario al costume del personaggio. In un’intervista, Miller ha dichiarato:

“Come puoi immaginare, ci sono state molte discussioni sul costume e ho davvero creduto che dovesse essere il costume dei fumetti. E puoi vedere, abbiamo avuto il design del costume fin dal test [filmato], all’inizio. E quando Ryan ha visto il costume, prima che venisse rovinato, ha avuto un momento di dubbio in cui ha detto una cosa tipo, “Amico, sembrerà terribile, non posso. Sembrerà orribile.”

E io invece gli ho risposto tipo, “Aspetta un attimo, quando lo rovineremo sarà fantastico”. E poi la gioia quando ha indossato quel costume per la prima volta è stata palpabile. L’hai visto e lo immagini. Avevamo una canottiera da tuta muscolare sotto. L’abbiamo tolta. Non ne aveva bisogno, era semplicemente fantastico. E comunque vedo sempre Deadpool come un po’ magro. È agile. Deve essere veloce.”

Sicuramente la forma fisica di Ryan Reynolds è stata all’altezza della… prova costume! Come testimonia anche il film.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Maria e l’amore: trailer del film, al cinema dal 3 novembre

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Guarda il trailer del film Maria e l’amore, dai produttori di Quasi Amici e The Specials. Il film è diretto da Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller con Karin Viard e Gregory Gadebois. Sarà nei cinema italiani da giovedì 3 novembre, distribuito da Europictures, Maria e l’amore, una deliziosa commedia francese diretta da Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller che vede protagonista Karin Viard (La famiglia Bélier) e Gregory Gadebois (E’andato tutto bene).

Maria e l’amore racconta la storia di Maria, sposata da 25 anni, che lavora per una ditta di pulizie. Ha un carattere riservato e timido, a volte è goffa ma sempre dolce e gentile. Scrive poesie e non lascia mai il quaderno dove le raccoglie, lo porta sempre con sé e non condivide con nessuno i suoi scritti. Un giorno viene assegnata come addetta alle pulizie alla prestigiosa Scuola di Belle Arti a Parigi e tra le mura dell’istituto scopre un mondo nuovo ricco di creatività, libertà e audacia. Qui fa la conoscenza di Hubert, il bizzarro custode della scuola. Mentre il legame tra i due cresce, Maria riscopre non solo sé stessa, ma anche emozioni che non provava da tempo. Riuscirà a lasciarsi andare e godersi finalmente la vita e l’amore?

Dai produttori del film campione di incassi Quasi Amici e The Specials, Maria e l’amore rappresenta il riscatto di una vita, di una donna che si riappropria dei suoi sogni, di una felicità mai del tutto vissuta, lasciandosi trasportare in un amore tanto travolgente quanto inaspettato.

Dwayne Johnson, ecco perché non correrà più per la Presidenza USA

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Era sembrato un gioco all’inizio, eppure l’idea che Dwayne Johnson corresse per le Presidenziali negli Stati Uniti è stata una vera possibilità. Dopotutto gli USA hanno avuto Ronald Reagan alla Casa Bianca e Arnold Schwarzenegger Governatore della California, la politica americana e Hollywood si sono sempre parlate e non sarebbe quindi una cosa strana vedere un attore concorrere come candidato Democratico o Repubblicano alle elezioni per la Stanza Ovale.

Dwayne Johnson ha però escluso questa possibilità. In una lunga intervista al CBS News Sunday Morning Show interview con Tracy Smith, l’attore che presto vedremo in sala nei panni di Black Adam, ha spiegato come mai la Presidenza degli Stati Uniti è uscita dal suo radar: essere padre, per lui, è il lavoro più importante. Dal momento che già con la prima figlia si è dovuto assentare spesso per lavoro, adesso ha deciso di dedicarsi principalmente alla famiglia e alle tre figlie. Ecco il video:

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Deadpool, Tim Miller nega di aver fatto trapelare il filmato che ha generato il via libera al film!

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Il regista di Deadpool, Tim Miller, nega di aver fatto trapelare il filmato test che ha convinto le produzioni a dare il via libera al progetto. Gli adattamenti per il cinema delle storie del famoso supereroe R-rated Deadpool sono ora un’istituzione cinematografica che è anche destinata a unirsi al MCU. Quindi è facile dimenticare che all’inizio nessuno credeva nemmeno che un film di Deadpool potesse essere realizzato.

La versione insoddisfacente del personaggio di Ryan Reynolds vista in X-Men Origins: Wolverine del 2009 è stata per lungo tempo quella che si avvicinava di più ad una incarnazione cinematografica per il Mercenario Chiacchierone, nonostante di lui avesse soltanto il nome!

Ma poi si è verificata una sequenza di eventi che ha cambiato per sempre le fortune di Deadpool. I filmati di prova per il film interamente in CGI sono trapelati in rete dal nulla mostrando i piani del regista Tim Miller per un film di Deadpool. È opinione diffusa che la reazione del pubblico a questo filmato abbia spinto la Fox a realizzare il film.

Inoltre, non è mai stato rivelato chi fosse responsabile della divulgazione del detto filmato. Miller da parte sua continua a negare di essere il colpevole, dicendo di recente al canale YouTube Corridor Crew che non è stato lui.

“Abbiamo fatto questo test, proposto un budget, messo insieme un piano e la Fox ha detto “Non crediamo nel film”. E poi il test è trapelato. Ma è stata una cosa bellissima che è accaduta per tutte le giuste ragioni. Ma non sono stato io. Era una di quelle cose che secondo me dovrebbero rimanere segrete perché un mistero è più interessante della verità. … Beh, un’intera serie di eventi è accaduta in una volta. Emma Watts si è resa conto che i film a fumetti con classificazione R erano un luogo in cui la Fox poteva separarsi dal resto dei film che venivano girati. Era un’opportunità di affari. Potevano impossessarsi di quel segmento di mercato. Poi è arrivato anche Simon Kinberg, che era il gatekeeper delle PI Marvel alla Fox. Credo che l’avrei diretto se non fosse trapelato? Forse no. Forse avrebbero detto: “Sai una cosa? Penso che questo sia un vero film, facciamo in modo che Robert Rodriguez entri e lo diriga”, visto che lui è sempre stato stato affezionato al progetto. Hollywood non è il posto in cui i fan danno una possibilità ai registi esordienti senza esperienza. Capita solo che sono stato fortunato.”

Per fortuna il film è stato realizzato, e adesso è in produzione il terzo della serie, sotto il cappello della Disney.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Dampyr, il red carpet di Lucca in diretta streaming nelle sale italiane

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Il Red Carpet della première mondiale con cast di DAMPYR che si terrà a Lucca Comics & Games verrà trasmesso in diretta nei cinema italiani il 28 ottobre alle ore 19.45. Un appuntamento per tutti i fan che potranno assistere alla diretta via satellite dello speciale Red Carpet lucchese e gustarsi il film dedicato al fumetto di culto.

Opera prima di Riccardo Chemello, DAMPYR è una co-produzione Eagle Pictures, Sergio Bonelli Editore, la celebre Casa editrice di fumetti col suo braccio produttivo Bonelli Entertainment, e Brandon Box.

Girato interamente in lingua inglese, DAMPYR è una produzione impressionante con un budget di oltre 15 milioni di dollari; questo primo film del Bonelli Cinematic Universe annovera dietro le quinte le migliori maestranze del cinema italiano: l’Hair Designer Giorgio Gregorini, Premio Oscar® per il Miglior Trucco ed acconciatura nel film Suicide Squad, la Makeup Designer Francesca Galafassi (“Game of Thrones”, Ben-Hur), Vladimir ‘Furdo’ Furdik come Fight Choreographer (Skyfall, “Game of Thrones”, “The Witcher”), Lubomir Misak come Supervising Stunt Coordinator (“Game of Thrones”, The Last Legion, Kingdom of Heaven) e Giovanni Casalnuovo come Costume Designer (Wanted, Romeo & Juliet, Beowulf). I producer sono Roberto Proia, Vincenzo Sarno, Andrea Sgaravatti.

Il film, basato sulla serie a fumetti creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, è sceneggiato da Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini, Mauro Uzzeo. Un cast tutto internazionale in cui Dampyr è Wade Briggs (Still Star Crossed, Please Like Me, Foundation”, “His Dark Materials”), Stuart Martin è Emil Kurjak (“Jamestown”, “Medici”, “Crossing Lines”, “Army of Thieves) e Frida Gustavsson è Tesla (“Dröm”, “Eld Lagor”, “Arne Dahl”, “Vikings: Valhalla”). Al loro fianco, David Morrissey come Gorka (“Britannia”, “The Missing”, “Good Omens”, “The Walking Dead”), Sebastian Croft come Yuri (“Game of Thrones”, “Horrible Histories: The Movie”, “Doom Patrol”, “Heartstopper”) e Luke Roberts a interpretare Draka (“Game of Thrones”, “Pirates of the Caribbean”, 300: Rise of an Empire, The Batman).

La Storia Fantastica: il toccante ricordo di Mandy Patinkin/Inigo Montoya

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Sono passati 35 anni dall’uscita de La Storia Fantastica, il film del 1987 diretto da Rob Reiner, tratto dal romanzo The Princess Bride di William Goldman del 1973, adattato per il cinema dall’autore stesso.

In un’intervista dedicata a questo anniversario, Mandy Patinkin, che nel film interpreta Inigo Montoya, lo spadaccino in cerca di vendetta, ha ricordato un momento delle riprese, con particolare commozione. Si tratta della scena in cui Inigo combatte contro quello che crediamo essere il Pirata Roberts, il loro primo incredibile duello, prima della rivelazione che il pirata di nero vestito è invece l’eroe romantico Westley (Cary Elwes).

Nel video, Patinkin spiega che alla fine delle riprese della scena, Rob Reiner aveva proposto di fare un unico take dell’intera scena di combattimento con le camere sul soffitto, e sia lui che Elwes avevano detto di sì con grande entusiasmo. Quando, alla fine della ripresa che andò liscia come l’olio, Reiner chiamò lo stop, Patinkin si sentì stringere il petto, perché sapeva che non avrebbe più ripetuto quella straordinaria coreografia. Ecco il video:

Nuovi aggiornamenti sul film nello spazio con Tom Cruise

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In un’intervista registrata con la BBC, la produttrice Donna Langley ha spiegato che la maggior parte del film spaziale ancora senza titolo di Tom Cruise è ambientato sulla Terra, e che, nella storia, il personaggio di Cruise è necessario a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per alcune gesta eroiche che ovviamente compierà in prima persona.

Il concept è stato lanciato per la prima volta nel 2020 da Tom Cruise e dal suo regista di Edge of Tomorrow, Doug Liman, e sembra che stia prendendo piede due anni dopo.

“Tom Cruise ci sta portando nello spazio. Sta portando il mondo nello spazio. Questo è il piano. Abbiamo un grande progetto in sviluppo con Tom, che lo contempla fare proprio questo. Prendere un razzo fino alla stazione spaziale e girare lì e si spera che sia il primo civile a fare una passeggiata nello spazio fuori dalla stazione spaziale”.

La Universal è attualmente in attesa che il regista Doug Liman (Edge of TomorrowAmerican Made) e il produttore, regista e sceneggiatore Christopher McQuarrie (Mission: Impossible – Fallout ; Mission: Impossible – Rogue Nation) consegnino la sceneggiatura, che presumibilmente avverrà nei prossimi mesi. Sebbene i dettagli siano tenuti nascosti da quando l’impresa è stata inizialmente annunciata quasi due anni fa, lo scambio ha confermato che Tom Cruise girerà solo una parte del film a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, con la maggior parte del progetto girato sulla Terra. Ulteriori sequenze dovrebbero essere girati anche su un razzo.

Come riportato in precedenza, il progetto non sarà un racconto di fantascienza, ma sarà invece una semplice storia di azione/avventura. La trama seguirà un ragazzo sfortunato (Cruise), che si ritrova improvvisamente nella posizione unica di essere l’unica persona che può salvare la Terra.

Con la produzione provvisoriamente programmata per il 2023, se tutto va secondo i piani, c’è una forte possibilità che potremmo vedere questo film follemente ambizioso finalmente sul grande schermo nel 2024. Nel frattempo, Cruise arriverà al cinema con Mission: Impossible 7 il 14 luglio 2023 e Mission: Impossible 8 il 28 giugno 2024.

Wonder Woman 3, lo script è pronto. Ci sono già piani per il quarto film?

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L’arrivo di Wonder Woman 3 potrebbe essere più vicino del previsto poiché Patty Jenkins ha recentemente rivelato un entusiasmante aggiornamento riguardante la sceneggiatura del film di supereroi DC.

Ospite al Matera Film Festival, Patty Jenkins ha rivelato di aver finito di scrivere l’ultima scena di Wonder Woman 3. La regista ha dichiarato di aver pianificato una trilogia ma sta ancora pensando a cosa potrebbe accadere dopo Wonder Woman 3, indicando che sarebbe tornata per più sequel. Jenkins ha spiegato come ogni film di Wonder Woman abbia stimolato il suo desiderio di continuare ulteriormente la storia di Diana, nonostante avesse inizialmente pianificato di fare un solo film.

“E così, quando ho detto che ne avrei fatto solo uno, allora oh mio dio, devo farne due. E poi, mi ritrovo a dire: ‘Oh mio dio, sono ansiosa di farne tre.’ E quindi, anche ora, dico “Ecco fatto” perché ho sempre in programma un arco narrativo di tre film. C’è una storia che attraversa questi tre film diversi nel loro insieme. Ma anche ora, ho appena scritto la scorsa settimana la scena finale di Wonder Woman 3 e abbiamo pensato, potrei essere interessata anche a vedere cosa succede dopo. Quindi non lo saprai mai. Ci hanno chiesto di pensare a modi per fare di più e succede quasi per caso. Ma non lo saprai mai. Ho anche molti altri film che sono entusiasta di fare. E amo Gal Gadot, quindi anche questo lo rende migliore”.

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

Jennifer Lawrence si è sentita fuori controllo dopo The Hunger Games

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Parlando della sua carriera durante la serie “Screen Talk” del London Film Festival, riportata da Variety, Jennifer Lawrence ha discusso delle difficoltà che sono derivate dalla fama che ha raggiunto dopo The Hunger Games.

L’uscita del film tratto dai romanzo di Suzanne Collins ha coinciso più o meno con la vittoria agli Oscar dell’attrice. I due eventi combinati sono stati una vera e propria esplosione nella vita, pubblica e privata, di Lawrence.

“Penso di aver perso il senso del controllo. Tra l’uscita di “The Hunger Games” e la vittoria dell’Oscar [per Il Lato Positivo del 2012], sono diventata una tale merce che ho sentito come se ogni decisione fosse una grande, grande decisione di gruppo. Quando rifletto ora, non riesco a pensare a quegli anni successivi, [perché c’è stata] solo una perdita di controllo”.

In effetti, anche dall’esterno, l’attrice è diventata un faro catalizzatore per l’attenzione mediatica e per le produzioni hollywoodiane che se la sono contesa fino a che lei stessa non si è concessa una pausa. Ora, con molta più esperienza e consapevolezza, Jennifer Lawrence sembra pronta a riprendere in mano la sua carriera.

Space Monkeys, presentato al Romics il poster del film prodotto da Freak Factory

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Nel corso di Romics 2022 (edizione autunnale), sul palco del Movie Village, è stato svelata la locandina ufficiale del film Space Monkeys, visionaria opera prima del regista Aldo Iuliano. Il film è prodotto da Freak Factory in coproduzione con Rai Cinema che fotografa la Generazione Z alle prese con la scoperta dei propri sentimenti. 

I giovani attori del cast annunciati finora sono SOUAD ARSANE, attrice francese rivelazione ai César 2019, HAROUN FALL protagonista della serie NetflixZero“. Durante l’evento al Romics è stata svelata anche un’altra giovane attrice del film Space Monkeys: AMBROSIA CALDARELLI, appena approdata su Paramount+ nella serie Circeo come protagonista. Gli altri due protagonisti del film saranno svelati prossimamente.

Space Monkeys è stato scritto da Severino Iuliano, Alessandro Giulietti, Aldo Iuliano, diretto da Aldo Iuliano, una produzione Freak Factory con Rai Cinema, produzione esecutiva Freak Factory, produttore esecutivo Andrette Lo Conte. Firma la regia l’esordiente Aldo Iuliano, con la fotografia di Daniele Ciprì, il montaggio di Marco Spoletini, le musiche di Enrico Melozzi, le scenografie di Paki Meduri, i costumi di Francesca Sartori e Mara Masiero.

Nel cast, oltre ai membri ancora da annunciare, ci sono Soaud Arsane, Haroun Fall Milesi e Ambrosia Caldarelli.

Space Monkeys, foto dal film

Space Monkeys, il poster

space monkeys

FREAK FACTORY è la casa di produzione cinematografica di Andrette Lo Conte, produttrice indipendente che in questi anni ha fatto parlare di sé per aver prodotto il film La Partita, approdato su Netflix mondo.

Freak Factory è una realtà giovane, innovativa, e sempre al passo con i tempi: nel 2017 produce Penalty del regista Aldo Iuliano, cortometraggio pluripremiato a livello internazionale, vincitore del Globo d’Oro 2017, del premio miglior corto SIAE “I love GAI – giovani autori indipendenti” alla 74esima Mostra del cinema di Venezia, arrivato Elegible per gli Oscar 2018. Subito dopo produce il film La Partita, con un cast di livello come FRANCESCO PANNOFINO, Giorgio Colangeli, Simone Liberati, ALBERTO DI STASIO, Gabriele Fiore, Lidia Vitali. Il film è uscito nel 2020 come Original Netflix in tutto il mondo esclusa l’Italia e si e’ classificato in Top Ten tra i film più visti su Netflix per 10 giorni.

Collabora poi con registi e sceneggiatori di fama come Nicola Guaglianone, Fausto Brizzi, Marcello Macchia (Maccio Capatonda). Si appresta ora ad uscire con Space Monkeys, opera prima di Aldo Iuliano di alto livello artistico con un cast tecnico di eccezione: la fotografia è firmata da Daniele Ciprì, il montaggio da Marco Spoletini, la scenografia da Paki Meduri, i costumi da Francesca Sartori, la musica da Enrico Melozzi, il parrucco da Daniela Altieri, il suono da Giuseppe Tripodi. Il cast artistico è composta da giovanissimi attori già noti ad un pubblico internazionale grazie alla loro partecipazione nelle serie Netflix più importanti del momento. Ora Freak Factory fa un passo in avanti aprendo una nuova start up che si occuperà di animazione e di effetti speciali. L’obiettivo è quello di formare un’azienda in grado di competere sul mercato internazionale integrando le nuove tecnologie e l’artisticità innata nel nostro paese. La mission nasce dall’esigenza di narrare e sperimentare attraverso sistemi visivi inediti nuovi paradigmi sociali, fondendo la poetica ed il potenziale dei nuovi software.

Grazie alla nuova socia Arianna Capra in questa nuova avventura Freak Factory avviera’ un percorso che non solo vuole rappresentare una novità nel mondo dell’entertainment ma anche nell’imprenditoria: e’ infatti una società al 100 per cento gestita da professioniste donne. Un segnale chiaro di rottura, un nuovo punto di vista.

Mercoledì: trailer ufficiale della serie tv Netflix di Tim Burton

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Netflix rilascia il trailer di Mercoledì, l’attesissima nuova serie tv dalla mente del visionario Tim Burton, che sarà disponibile il 23 novembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Il 31 ottobre, l’iconico regista sarà in Italia in occasione dell’anteprima europea del 1° episodio della serie a Lucca Comics & Games 2022.

Il trailer è stato rilasciato in anteprima al New York Comic Con 2022 sabato 8 ottobre durante un attesissimo panel a cui hanno partecipato Jenna Ortega, Gwendoline Christie, Luis Guzman e gli showrunner Al Gough e Miles Millar, oltre a un ospite a sorpresa: il celebre attore comico Fred Armisen, che fa il suo ingresso nel cast di Mercoledì nel ruolo dello Zio Fester.

https://youtu.be/Ajsh20j5GD0

La serie Mercoledì, in 8 episodi è un mystery con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy, descrivendo i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima… tutto ciò mentre esplora nuove e complicate relazioni alla Nevermore.

Nel ruolo della protagonista Mercoledì Addams ci sarà Jenna Ortega, affiancata da Gwendoline Christie (preside Larissa Weems), Jamie McShane (Sheriff Galpin), Percy Hynes White (Xavier Thorpe), Hunter Doohan (Tyler Galpin), Emma Myers (Enid Sinclair), Joy Sunday (Bianca Barclay), Naomi J Ogawa (Yoko Tanaka), Moosa Mostafa (Eugene Ottinger), Georgie Farmer (Ajax Petropolus), Riki Lindhome (Dr.ssa Valerie Kinbott), e Christina Ricci (Marilyn Thornhill). A interpretare gli altri iconici membri della famiglia Addams saranno invece Catherine Zeta-Jones (Morticia Addams), Luis Guzmán (Gomez Addams) e Isaac Ordonez (Pugsley Addams).https://youtu.be/Ajsh20j5GD0

Wolf Pack: teaser trailer con Sarah Michelle Gellar, (NYCC 2022)

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Presentato in anteprima al New York Comic Con 2022, il teaser di Wolf Pack offre un primo sguardo alla nuova avvincente serie Paramount+ Original che segue un gruppo di adolescenti le cui vite cambiano per sempre quando un incendio in California risveglia una terrificante creatura soprannaturale. Il branco di lupi è interpretato da Sarah Michelle Gellar, Rodrigo Santoro, Armani Jackson, Bella Shepard, Chloe Rose Robertson e Tyler Lawrence Gray. Trasmetti in streaming la premiere della serie di Wolf Pack il 26 gennaio, esclusivamente su Paramount+.

La serie è basata sulla serie di libri di Edo Van Belkom, che segue un ragazzo e una ragazza adolescenti che assistono all’emergere di una creatura soprannaturale durante un incendio in California. Feriti durante il caos, i due, insieme ad altri due adolescenti, si rendono conto di essere stati morsi da un lupo mannaro.

Wolf Pack fa parte dell’accordo pluriennale di Davis con gli MTV Entertainment Studios, e attualmente sta lavorando a doppio servizio per la Paramount+, scrivendo e producendo anche il film “Teen Wolf”. Oltre a Davis, Joe Genier, Mike Elliott e Karen Gorodetzky sono i produttori esecutivi di Capital Arts. Jason Ensler, Gellar e Christian Taylor sono anche produttori esecutivi.

Wolf Pack: la nuova serie soprannaturale in arrivo su Paramount+

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Wolf Pack è una nuova serie televisiva americana soprannaturale per adolescenti sviluppata da Jeff Davis per Paramount+, basata sull’omonimo libro del 2004.Wolf Pack Pack in streaming uscirà il 23 febbraio 2023 su Paramount+

Wolf Pack: trama e cast 

La serie è basata sulla serie di libri di Edo Van Belkom, che segue un ragazzo e una ragazza adolescenti che assistono all’emergere di una creatura soprannaturale durante un incendio in California. Feriti durante il caos, i due, insieme ad altri due adolescenti, si rendono conto di essere stati morsi da un lupo mannaro.

“Wolf Pack” fa parte dell’accordo pluriennale di Davis con gli MTV Entertainment Studios, e attualmente sta lavorando a doppio servizio per la Paramount+, scrivendo e producendo anche il film “Teen Wolf”. Oltre a Davis, Joe Genier, Mike Elliott e Karen Gorodetzky sono i produttori esecutivi di Capital Arts. Jason Ensler, Gellar e Christian Taylor sono anche produttori esecutivi.

In Wolf Pack protagonisti sono Sarah Michelle Gellar nel ruolo di Kristin Ramsey, Rodrigo Santoro nel ruolo di Garrett Briggs, Armani Jackson nel ruolo di Everett Lang, Bella Shepard nel ruolo di Blake Navarro, Chloe Rose Robertson nel ruolo di Luna Briggs e Tyler Lawrence Grey nel ruolo di Harlan Briggs. Nei ruoli ricorrenti troviamo Bailey Stender, Insegui Liefeld, Hollie Bahar, Lanny Joon, Rio Mangini, Stella Smith, Zack Nelson, James Martinez, Amy Pietz, Bria Brimmer, John L. Adams e Sean Philip Glasgow.

Lo spettacolo sarà presentato in anteprima il 26 gennaio negli Stati Uniti e in Canada, mentre Regno Unito, Australia e America Latina lo riceveranno il giorno successivo, il 27. Le date delle prime per altri mercati internazionali arriveranno in un secondo momento. Guarda il teaser trailer qui sotto.

House of the Dragon: nuovo promo e featurette per l’episodio 9; “Il Consiglio Verde”

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” Ti sei mai immaginato sul Trono di Spade? ” Con la morte di Re Viserys (Paddy Considine), è quasi ora che inizi la Danza dei Draghi in House of the Dragon e sembra che l’episodio della prossima settimana vedrà finalmente Alicent Hightower (Olivia Cooke) prendere la sua fatidica decisione che darà il via alla tanto attesa Guerra Civile dei Targaryen e in sostanza dannazione a tutte le persone coinvolte.

Come rivela il promo di House of Dragon, la vedremo prendere una decisione esecutiva – con il sostegno di suo padre Otto (Rhys Ifans) e Criston Cole (Fabien Frankel) – di mettere suo figlio maggiore Aegon II (Tom Glynn-Carney) sul Trono di Spade, con la falsa pretesa che fosse l’ultimo desiderio di Viserys.  Non entreremo in spoiler su ciò che accadrà subito dopo, ma diremo che Rhaenyra (Emma D’Arcy), che è via a Dragonstone in attesa della nascita del suo sesto figlio, e Daemon (Matt Smith) lo faranno essere tutt’altro che elettrizzato quando viene a sapere della notizia infida. Quindi, preparatevi tutti, è tempo di guerra! Dai un’occhiata alla nuova anteprima dell’episodio nove, intitolato “The Green Council”, di seguito:

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

Star Trek: Discovery 5, il trailer della quinta stagione introduce un nuovo personaggio importante

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“Mai un momento di noia.” Questo è un annuncio fatto dal Capitano Michael Burnham di Sonequa Martin-Green nel primo trailer di Star Trek: Discovery 5, la quinta stagione della serie di successo Star Trek: Discovery. Questa anteprima ha debuttato durante un panel per lo spettacolo al New York Comic Con sabato, e c’è molto da fare per i fan di questo franchise spacchetta qui.

La star della Umbrella Academy Callum Keith Rennie,  Eve Harlow di Agents of SHIELD e Elias Toufexis di Shadowhunters sono a bordo per la prossima stagione della serie Paramount+. Rennie interpreterà il Capitano Rayner della Flotta Stellare, un uomo che si dice stia lottando per passare da un periodo di guerra a un tempo di pace.  Nel frattempo, si dice che Moll di Harlow e L’ak di Toufexis siano ex corrieri ora dall’altra parte della legge.

Nella quinta stagione, il capitano Burnham e l’equipaggio della USS Discovery scoprono un mistero che li porta in un’avventura epica attraverso la galassia alla ricerca di un antico potere la cui stessa esistenza è stata deliberatamente nascosta per secoli. Ma ci sono anche altri a caccia… nemici pericolosi che cercano disperatamente di reclamare il premio per se stessi e non si fermeranno davanti a nulla per ottenerlo. Con così tanta incertezza che circonda il futuro di questo franchise sul grande schermo, è bello avere uno show televisivo come questo di cui essere entusiasti. La Paramount Pictures ha dei piani per un altro film di Star Trek, anche se la recente perdita del regista Matt Shakman (che ha invece deciso di dirigere Fantastici Quattro per i Marvel Studios) ha ovviamente riportato un po’ indietro il progetto.

La prossima quinta stagione di Star Trek: Discovery è attualmente in produzione a Toronto, in Canada. Non abbiamo una data di uscita confermata, ma sappiamo che sarà presentato in anteprima su Paramount+ nel 2023.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, il trailer del finale di stagione promette “che tutto sarà rivelato”

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“Tutto è portato a questo…” Prime Video ha rilasciato un trailer esteso per il finale di stagione della prossima settimana de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere e, nel mezzo dell’azione epica, promette agli spettatori che “tutto sarà rivelato”. Sì, sembra che Sauron finalmente farà sentire la sua presenza, poiché vediamo le tre misteriose sacerdotesse, l’Abitante, l’Asceta e il Nomade, che annunciano l’arrivo del Signore Oscuro.

Sarà Halbrand? Lo straniero? O un personaggio che non abbiamo ancora incontrato? Molti spettatori rimangono convinti che sarà il neo incoronato Re delle Terre del Sud, ma questo teaser sembra decisamente puntarci nella direzione del “gigante” compagno di viaggio di Harfoot. Altrove nel promo, vediamo Gil-Galad e Celebrimbor discutere degli anelli titolari e intravedere brevemente la loro creazione. Se hai familiarità con le opere di Tolkien o anche con la trilogia Il Signore degli Anelli di Peter Jackson , avrai una buona idea di come andrà a finire, ma lo spettacolo ha già apportato alcune modifiche significative alla tradizione, quindi potremmo essere in serbo per una sorpresa o due.

Mr. Harrigan’s Phone, la recensione del film su Netflix

È uscito su Netflix Mr. Harrigan’s Phone, l’adattamento cinematografico del racconto di Stephen KingIl telefono del signor Harrigan”, diretto da John Lee Hancock e prodotto (anche) dal poliedrico Ryan Murphy. Una combo perfetta fra scrittore (King) e produttore (Murphy) di quel genere tanto affascinante quanto macabro: l’horror.

La pellicola si presenta come un horror-movie, in cui – in teoria – l’elemento chiave è il paranormale e gli eventi sinistri, con uno smartphone, oggetto simbolo dell’attuale generazione – che unisce il vecchio e il nuovo.

Mr. Harrigan’s Phone, la trama

Il giovane Craig (Jaeden Martell), dopo l’incontro in chiesa con il multimilionario signor Harrigan (Donald Sutherland), inizia a lavorare nella villa dell’uomo come suo lettore di libri. Mentre l’adolescenza – e la crescita – del ragazzo, vanno di pari passo con l’invecchiamento del suo “datore di lavoro”, fra i due si instaura un forte legame.

Non appena Craig arriva al liceo, il padre gli regala uno smartphone, novità fra i giovani, e il ragazzo decide di fare lo stesso dono al signor Harrington. Quando quest’ultimo muore, Craig decide di infilare il telefono nella sua bara, come ultimo atto d’affetto. Quello stesso oggetto continuerà ad essere il mezzo con cui i due amici si sentiranno, seppur l’anziano sia sepolto sotto terra…

Il coming of age in una trama non strutturata

Mr. Harrigan’s Phone non è il tipico film di Ryan Murphy, padre di American Horror Story e del più recente Dahmer. E non è neppure la tipica short-story del maestro del brivido Stephen King. La sua impronta si vede semplicemente nella base della storia, un coming of age simile a quello di IT, che però non si erge su una trama lineare. Il filo conduttore del film è un telefono su cui si mantiene in piedi tutto lo scarso world-building. Craig lo usa per parlare con il signor Harrigan sia prima che dopo la morte. E poi? Poi il nulla. Manca di profondità. Manca di esplorazione dei contenuti e delle dinamiche.

L’unico elemento positivo, che si rifà a quelle pellicole sinistre tratte dai libri di King, è questo: morte e vita che si incontrano, si sfiorano e poi si mescolano, invadendo l’una la sfera dell’altra. Momenti brevi, ma essenziali. La suspense è debole, ma è l’unica che rimane. Il resto cade – purtroppo – nell’abisso del vuoto.

La storia manca di trama solida, di turning point decisivi e soprattutto di un climax nel terzo atto, perdendosi nelle sequenze e nelle scene che si sbriciolano in quanto struttura. Il finale di Mr. Harrigan’s Phone sembra arrivare all’improvviso, ma alla base non ha delle progressioni logiche per cui comprenderlo a pieno. Mancano le legature fra un atto e l’altro, i fili conduttori reali che sorreggono una sceneggiatura in quanto tale. C’è solo il testo e il sottotesto: quello che si vede nelle immagini e quello che non si vede, quello che Craig non dice. Ma neanche questo è forte.

Il leitmotiv di Mr.Harrigan’s Phone, ossia il contatto di Craig con Harrigan, è talmente debole da incepparsi come un nastro della pellicola. Non c’è ritmo calzante, c’è solo una lentezza di eventi talmente estenuante da perdere sin da subito la concentrazione. L’unica cosa che rimane da dire è che si poteva sicuramente sviluppare meglio la trama. E che non è stata resa giustizia al racconto breve di Stephen King.

UTAMA – Le terre dimenticate, la recensione del film di Alejandro Loayza Grisi

Il 13 ottobre arriva UTAMA – Le terre dimenticate, lungometraggio del regista Alejandro Loayza Grisi che affronta i problemi derivanti dal cambiamento climatico. Il film è distribuito al cinema da Officine Blu, prodotto da tre paesi differenti: Bolivia, Francia e Uruguay.

Attraverso la sofferenza di una terra arida, con una patina giallastra che ne rimarca la siccità, il giovane Grisi porta al cinema una storia comune a tutti e su cui tutti dovrebbero riflettere: i rischi e le conseguenze irreversibili del cambiamento climatico.

UTAMA- Le terre dimenticate, la trama

Nella terra secca dell’Altiplano boliviano, vivono Virginio (José Calcina) e Sisa (Luisa Quispe), due anziani quechua la cui vita sembra essersi fermata in quella routine che tutti i giorni, accuratamente, ci tengono a rispettare. Lui porta al pascolo i suoi lama, lei va a prendere l’acqua al villaggio e si occupa delle faccende domestiche.

Ma quando quel bene primario, l’acqua, viene a mancare, la coppia si ritrova alle prese con la più grande piaga del mondo: il cambiamento climatico. L’arrivo del nipote Clever (Santos Choque) che invita i suoi nonni ad abbandonare il villaggio per trasferirsi in città, innesca una serie di scontri fra lui e Virginio, legato alla sua terra e alle origini.

L’urlo di una terra che soffre

In UTAMA- Le terre dimenticate viene restituita in termini filmici sia la denuncia che il grido assordante di un pianeta che fatica ad andare avanti. Che arranca. Soffre. Chiede di essere aiutato. Il cambiamento climatico è la più grande sconfitta della società e Loayza Grisi la mostra con una macchina da presa che non si permette di filtrare la realtà in nessun modo. Ce la restituisce nuda e cruda, senza inganni ma con scene dall’impatto visivo forte, che non lasciano scampo alla durezza di un luogo abbandonato e privo di vita. Gli abitanti del villaggio disperso nel nulla sono soli, come sola è la coppia di indigeni, Virginio e Sisa, in luogo desolato e dai tratti aridi, senza alcun segnale di ripresa.

Non c’è speranza, solo il vuoto di quelle immagini spente (che molto ricordano i film western) enfatizzato da un montaggio classico attento ai dettagli, talmente intenso da lasciare inermi. Quello che si fa strada è il tormento. Scava in profondità, nei meandri dell’anima, e lo fa per punire lo spettatore e ricordargli che la colpa non è del luogo, ma dell’uomo che di esso se ne è impossessato con imprudenza mosso solo dalla brama di potere.

Il rifiuto della modernizzazione

In uno scontro fra “vecchio” e “nuovo”, fra mondo arcaico e industrializzato, si erge la storia di UTAMA – Le terre dimenticate contrassegnata dalla sofferenza di un uomo, Virginio, disposto a morire pur di non concedersi all’urbe e a ciò che non conosce. Rifiuta di aggregarsi alla massa che volta le spalle, per necessità, al proprio villaggio. Lotta con le unghie e con i denti pur di rimanere fedele alla sua casa. Al suo posto sicuro. Alla sua cara vecchia amica, la terra, che seppur si sia trasformata a causa della siccità, non vuole tradire. Lei è già stata tradita e massacrata. Virginio non vuole che la storia si ripeta. Non vuole essere come tutti gli altri.

La partita si gioca proprio qui, diventando questo il corpus di tutto il film fino al climax finale: un uomo che crede nel suo rapporto con la natura, di cui si fida ciecamente, e un giovane ragazzo fermamente convinto che sia il mondo industrializzato a costituire l’unico presente e futuro in cui davvero si possa vivere bene. Non considerando che è proprio quest’ultimo il carnefice, responsabile della rovina di quel posto tanto amato da suo nonno.

UTAMA – Le terre dimenticate mette in scena due generazioni che si scontrano. Una che vuole progredire nella modernizzazione, l’altra che invece è attaccata alle tradizioni, alla cura delle piccole cose e a ciò che resta semplice. Un film che tocca le corde del cuore e le strappa di proposito, con l’ultima scena dal silenzio assordante che richiama all’attenzione per un ultimo avvertimento: bisogna invertire la rotta subito. Dopo potrebbe essere troppo tardi per rimediare.