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Romina Power sul set di Guillermo Del Toro

romina power

Sono cominciate le riprese di Nightmare Alley, il nuovo film di Guillermo Del Toro, e le prime foto trapelate dal set sono comparse sull’account Instagram di Romina Power, che con sorpresa annunciza di far parte del cast del film del regista premio Oscar.

Searchlight Pictures ha annunciato che le riprese del film Nightmare Alley sono iniziate questa settimana a Toronto, in Canada. Il film è interpretato dal candidato all’Academy Award Bradley Cooper (A Star is Born, American Sniper), dall’attrice premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Elizabeth), dalla candidata all’Oscar Toni Collette (Cena con delitto – Knives Out, Unbelievable), dal candidato all’Oscar Willem Dafoe (The Lighthouse, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità), dal candidato all’Oscar Richard Jenkins (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, L’Ospite Inatteso), dalla candidata all’Oscar Rooney Mara (Carol, Millennium – Uomini che odiano le donne), Ron Perlman (Pacific Rim, Hellboy) e dal candidato all’Academy Award David Strathairn (Lincoln, Good Night, and Good Luck.).

Nightmare Alley è diretto dal premio Oscar Guillermo del Toro (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, Il Labirinto del Fauno) e scritto dallo stesso del Toro insieme a Kim Morgan (The Forbidden Room). Il film è prodotto da Guillermo del Toro e dal vincitore dell’Academy Award J. Miles Dale (Antlers, La Forma dell’Acqua – The Shape of Water) ed è basato sul romanzo di William Lindsay Gresham. Il film sarà supervisionato dai Presidents of Production for Film and Television di Searchlight Pictures David Greenbaum e Matthew Greenfield e dal Vicepresidente Senior DanTram Nguyen.

Il regista e sceneggiatore Guillermo del Toro ha dichiarato: “Sono ispirato e felice di lavorare con questo magnifico cast. Io e Kim Morgan abbiamo lavorato con grande passione per portare sullo schermo il mondo oscuro e crudo e il linguaggio di William Gresham e ora siamo affiancati da un eccezionale gruppo di artisti e tecnici per dargli vita”.

“Considerato lo spessore di questo incredibile cast, è per me un privilegio lavorare a fianco di tutti loro con il supporto dei nostri partner di Searchlight. Sarà una gioia vedere questi attori di fama mondiale e Guillermo migliorarsi a vicenda in questa nuova interpretazione del romanzo di Gresham”, ha affermato il produttore Dale.

Nightmare Alley: la trama del film

In Nightmare Alley, un giovane e ambizioso giostraio (Bradley Cooper) con un talento nel manipolare le persone con poche parole ben scelte frequenta una psichiatra (Cate Blanchett) che è ancora più pericolosa di lui.  Al luna park lavorano anche Molly (Rooney Mara), il capo imbonitore Clem (Willem Dafoe) e Ron Perlman nei panni di Bruno the Strongman. Richard Jenkins fa parte del pubblico dell’alta società nel ruolo del ricco industriale Ezra Grindle.

È per noi un’emozione fortissima nonché un onore collaborare ancora una volta con Guillermo. Ha creato quella che è a tutti gli effetti una squadra di attori e talenti creativi da sogno, per contribuire a portare la sua eccezionale visione di Nightmare Alley sul grande schermo”, hanno dichiarato Greenbaum e Greenfield.

Si uniscono a del Toro anche alcuni dei suoi collaboratori di lunga data come lo scenografo Luis Sequeira (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, La madre), il direttore della fotografia Dan Laustsen, ASC, DFF (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, John Wick 3 – Parabellum), il supervisore agli effetti speciali Dennis Berardi (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, Crimson Peak), la production designer Tamara Deverell (Star Trek: Discovery, The Strain) e il montatore Cam McLauchlin (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water, The Strain).  Searchlight distribuirà la pellicola in tutto il mondo.

Searchlight Pictures è una società cinematografica specializzata che finanzia e acquisisce film e che fa parte di The Walt Disney Studios.

 
 

Magari: il trailer del film di Ginevra Elkann

Ecco il trailer di Magari, il film di Ginevra Elkann, in uscita al cinema dal 26 marzo grazie a BIM Distribuzione. Nel cast Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Milo Roussel, Ettore Giustiniani, Oro De Commarque, Céline Sallette, Benjamin Baroche e Brett Gelman.

Magari è una commedia sentimentale che racconta la storia di Alma, Jean e Sebastiano, tre fratelli molto legati tra loro che da Parigi, città in cui vivono nel sicuro, seppur bizzarro, ambiente alto borghese della madre di fede russo-ortodossa, si ritrovano scaraventati nelle braccia di Carlo, padre italiano, assente, anticonformista e completamente al verde che non ha alcuna idea di come badare a sé stesso, figuriamoci ai figli. Durante una vacanza di Natale passata in una casa al mare insieme a Carlo e alla sua collaboratrice Benedetta, in un momento di sospensione dalle loro vite vere, i nodi delle tensioni di famiglia vengono al pettine. Carlo scopre degli aspetti oscuri della sua ex moglie e dimostra ai suoi figli di essere un padre inaffidabile, ma incredibilmente carismatico e – nonostante le sfide e le tensioni quotidiane – la piccola Alma continua a credere fermamente che un giorno MAGARI la sua famiglia possa tornare a unirsi come un tempo.

Una Produzione Wildside con Rai Cinema. Prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani con Lorenzo Gangarossa per Wildside, una coproduzione italo-francese coprodotto da Tribus P Films e da Iconoclast.

 
 

Il talento del Calabrone: il trailer del nuovo film con Sergio Castellitto

Arriva il 5 marzo nelle sale italiane Il talento del Calabrone, opera prima diretta da Giacomo Cimini e distribuito da Paco Cinematografica e Eagle Pictures. Il thriller mozzafiato ambientato a Milano racconta la storia di Dj Steph (Lorenzo Richelmy), conduttore di un programma radiofonico di successo che nel corso di una diretta dovrà fare i conti con un inaspettato evento: l’annuncio da parte di un ascoltatore (Sergio Castellitto), che confessa di volersi suicidare tenendo sotto scacco l’intera città. Nell’arco di una lunga notte, la più imprevedibile della loro vita, i due giocano pericolosamente sul filo del rasoio, mentre il tenente colonnello Rosa Amedei (Anna Foglietta) cerca di scoprire l’identità del misterioso uomo.

“Si tratta di un film realizzato attraverso un mix tra alta tecnologia e una drammaturgia che resta, in qualche modo, umanissima perché l’obiettivo rimane quello di raccontare storie e vicende che toccano l’anima delle persone”, ha raccontato Sergio Castellitto.

“Questo film è il frutto di un soggetto di Lorenzo e quello che mi ha colpito della storia è che tutti i personaggi nascondono una verità, sia in senso positivo sia in senso negativo – ha dichiarato il regista Giacomo CiminiQuello che più mi ha coinvolto è stata la possibilità di raccontare il confronto tra tre personaggi in opposizione l’uno con l’altro: una partita a scacchi che ha come plancia di gioco una città intera”.

Il Talento del Calabrone è una co-produzione italo-spagnola Paco Cinematografica e Atica Cuarzo Innova e con Eagle Pictures, in sala dal 5 marzo.

Sinossi:

Milano. Steph è un giovane DJ radiofonico sulla cresta dell’onda, molto popolare sui social media. Ogni sera conduce un programma radiofonico con un forte seguito durante il quale riceve chiamate dai fan. Una sera, una telefonata, però, lo raggela: uno sconosciuto dal sangue freddo annuncia in diretta di volersi togliere la vita, facendosi esplodere nel centro della città. Steph cerca di gestire la situazione: l’attentatore minaccia di farsi esplodere se il DJ non lo intratterrà in diretta. L’uomo, che si fa chiamare Carlo, sfida Steph in un duello di resistenza mentale. Nel frattempo, il nucleo investigativo dei Carabinieri guidato dalla risoluta Tenente Colonnello Rosa Amedei si mette sulle tracce del terrorista e scopre che il piano dell’uomo è molto più complesso di quanto lui stesso voglia mostrare: è l’atto di un uomo dotato di un’intelligenza superiore, capace di mettere in scacco un’intera città con una sola, semplice telefonata.

 
 

Doctor Sleep: il sequel di Shining arriva in home video

trailer

A partire dal 13 febbraio, Doctor Sleep, il thriller diretto da Mike Flanagan, basato su una sua sceneggiatura tratta dal romanzo di Stephen King, con protagonisti Ewan McGregor, Rebecca Ferguson e Kyliegh Curran, sarà inoltre disponibile per l’acquisto in digitale, anche in 4K UHD.

Tra i contenuti extra spiccano la Director’s Cut con 27 minuti di scene inedite,  lo speciale “Ritorno all’ Overlook” dedicato alla ricostruzione dell’iconica location già protagonista in Shining, e “Da Shining a Doctor Sleep” con un’intervista esclusiva a Stephen King e al regista/sceneggiatore Mike Flanagan, dal romanzo originale fino al loro approccio a questo attesissimo nuovo capitolo.

Doctor Sleep, il film

Ancora irrimediabilmente segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la “luccicanza”. Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità.

Formando un’improbabile alleanza, Dan e Abra si impegnano in una brutale lotta tra la vita e la morte contro Rose. L’innocenza di Abra e l’intrepida consapevolezza della sua Luccicanza costringono Dan a invocare i suoi stessi poteri come mai prima d’ora – affrontando immediatamente le sue paure e risvegliando i suoi fantasmi del passato.

Doctor Sleep è interpretato da Ewan McGregor (“Star Wars: Episodi I – La minaccia fantasma, II – L’attacco dei cloni e III – La vendetta dei Sith”, “T2 Trainspotting”) nel ruolo di Dan Torrance, da Rebecca Ferguson (i film “Mission: Impossible”, “The Greatest Showman”) in quello di Rose Cilindro, e da Kyliegh Curran, al suo debutto in un lungometraggio, nel ruolo di Abra. Il cast principale include anche Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff Curtis. Trevor Macy e Jon Berg sono i produttori del film, mentre Roy Lee, Scott Lumpkin, Akiva Goldsman e Kevin McCormick ne sono i produttori esecutivi.

Il team creativo di Flanagan che ha lavorato dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia Michael Fimognari (“The Haunting of Hill House”), dagli scenografi Maher Ahmad (“Duri si diventa”) ed Elizabeth Boller (“Terrore del silenzio”), e dalla costumista Terry Anderson (“Nella tana dei lupi”). La colonna sonora è opera dei The Newton Brothers (“The Haunting of Hill House”). Warner Bros. Pictures presenta una produzione Intrepid Pictures / Vertigo Entertainment, un film di Mike Flanagan, “Stephen King’s Doctor Sleep”.

DVD, BLU-RAY E 4K UHD

  • DVD:
    16×9 1.85:1
    Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1, Tedesco 5.1
    Sottotitoli: Francese, Olandese. Non Udenti: Italiano, Inglese, Tedesco.

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 14,99€ 

  • BD:
    1080p High Definition 16×9 1.85:1
    Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1, Spagnolo 5.1, Russo 5.1. Dolby Atmos TrueHD: Inglese.
    Sottotitoli: Francese, Spagnolo, Portoghese, Olandese, Danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Greco, Russo, Estone, Lettone, Lituano, Arabo, Coreano, Cinese. Non Udenti: Italiano, IngleseCONTENUTI SPECIALI
    FROM SHINING TO SLEEP: lo scrittore Stephen King e il regista/sceneggiatore Mike Flanagan parlano del primo romanzo, dell’originale film cult, dell’approccio a questo attesissimo nuovo capitolo. •THE MAKING OF DOCTOR SLEEP: A NEW VISION • RETURN TO THE OVERLOOK

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 16,99€

  • 4K UHD (include il Film in 4K UHD e in Blu-ray)
    2160p Ultra High Definition 1.85:1
    Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1., Francese 5.1, Spagnolo 5.1, Russo 5.1; Dolby Atmos TrueHD: Inglese
    Sottotitoli: Francese, Spagnolo, Portoghese, Russo, Danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Greco, Arabo, Cinese, Coreano. Non Udenti: Italiano, Inglese

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 26,99€

  • EDIZIONE SPECIALE STEELBOOK BLU-RAY
    Include disco blu-ray con la versione estesa del film con i 27 minuti inediti

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO 22,99€

 

 
 

Rick Moranis tornerà nel sequel di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi

rick moranis

Rick Moranis, star di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, tornerà nell’annunciato sequel del film Disney uscito nel lontano 1989, il cui titolo sarà Shrunk (in riferimento all’originale Honey, I Shrunk the Kids). 

La conferma arriva da Deadline: Moranis ha firmato un accordo per tornare ad interpretare Wayne Szalinski nel sequel. Il nuovo film avrà come protagonista Josh Gad (Frozen – Il regno di ghiaccio, La bella e la bestia) nei panni della versione adulta di Nick, il secondogenito di Wayne (nel film originale interpretato da Robert Oliveri).

La storia del sequel sarà più o meno simile a quella della commedia degli anni ’80 diretta da Joe Johnston: Nick ha seguito le orme di suo padre ed è diventato un inventore. La sua ultima invenzione, una macchina sperimentale in grado di ridurre a dimensioni microscopiche qualsiasi oggetto, finirà per causargli i medesimi guai che afflissero il padre molti e molti anni prima.

Joe Johnston tornerà dietro la macchina da presa per il sequel, che inizialmente doveva essere destinato al servizio di streaming Disney+. Todd Rosenberg ha scritto la versione più recente della sceneggiatura, che a quanto pare avrebbe spinto la multinazionale statunitense a rivedere i propri piani e a decidere di lanciare il seguito al cinema. Le riprese dovrebbero partire entro la fine del 2020.

È alquanto strano che Rick Moranis abbia deciso di partecipare al sequel di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi. Questo perché l’attore si era ritirato definitivamente dalle scene: la sua ultima apparizione sul grande schermo, infatti, risale al lontano 1997, proprio in Tesoro, ci siamo ristretti anche noi, secondo seguito del film di Johnson dopo Tesoro, mi si è allargato il ragazzino del 1992.

LEGGI ANCHE – Ant-Man and The Wasp: il regista voleva Rick Moranis nel primo film

 
 

Dettagli nascosti: i film che sono stati messi più volte “in pausa”

film

La visione domestica dei film ci permette una cosa che al cinema non si può fare: mettere il film in pausa. Questa pratica, che potrebbe essere accostata a un film noioso, o magari alla necessità di andare in bagno o alla voglia di uno snack durante il film, permette anche di notare meglio i dettagli nascosti nei film.

Moltissime pellicole, infatti, nascondono dettagli e segreti che si possono scovare solo ad immagine ferma. E infatti, ecco i film che sono stati più volte messi in pausa per intercettarne i dettagli nascosti.

1Psycho

Quella casa nel bosco non è l’unico film horror che è stato protagonista del fenomeno della “messa in pausa” a scopo indagatorio, potremmo dire. Un altro film horror che contiene un fotogramma misterioso che necessita di una pausa per poter essere letto bene è Psycho, il capolavoro di Alfred Hitchcock.

Nel momento in cui Norman Bates viene arrestato e fissa la telecamera, molte persone hanno messo in pausa il film. Questo perché in sovrimpressione al volto dell’attore Anthony Perkins, appare brevemente un cranio, ma è un momento così fugace che la gente deve mettere in pausa il film per verificare che il teschio sia apparso davvero.

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DCEU: 10 standalone o spin-off che vorremmo ancora vedere

Il DC Extended Universe (abbreviato in DCEU) non si è rivelato ciò che i fan dei fumetti si aspettavano quando L’Uomo d’Acciaio ha fato il suo debutto sul grande schermo.

Dopo una serie di “passi falsi”, il DCEU sembra non essere destinato a risorgere dalle sue ceneri (vedi anche il recente flop al box office di Birds of Prey), dal momento che la Warner Bros. sembra intenzionata a concentrarsi di più su film indipendenti come Joker (che all’ultima edizione degli Oscar ha conquistato ben 11 candidature) o l’attesissimo The Batman

In attesa di Wonder Woman 1984, ecco di seguito 10 standalone o spin-off che, nonostante il futuro incerto del DCEU, vorremmo ancora vedere:

1Supergirl

Un film dedicato a Supergirl è stato ufficialmente annunciato, con Oren Uziel incaricato di scrivere la sceneggiatura, anche se le voci di un film dedicato a Kara Zor-El hanno cominciato a susseguirsi da quando L’Uomo d’Acciaio è arrivato nelle sale.

Ciò che forse i fan si aspettano di vedere è un sequel di Man of Steel che renda giustizia al Superman di Henry Cavill e introduca la nuova Supergirl cinematografica prima dell’arrivo dello standalone a lei dedicato.

Fonte: ScreenRant

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Lontano lontano, conferenza stampa del film di Gianni Di Gregorio

lontano lontano

Presentato presso la Casa del Cinema di Roma il nuovo film di Gianni Di Gregorio, Lontano lontano, che dopo l’ottima accoglienza al Torino Film Festival, arriva in sala dal 20 febbraio. La vicenda ruota attorno a tre arzilli vecchietti che decidono di rifarsi una vita all’estero, per poter vivere più dignitosamente con le loro magre pensioni e alla preparazione del viaggio che li condurrà verso un nuovo inizio. Ne parlano il regista, sceneggiatore e attore assieme a un altro dei tre protagonisti, Giorgio Colangeli e al produttore Angelo Barbagallo.

Lontano lontano – Il ricordo di Ennio Fantastichini

L’incontro è anche l’occasione per ricordare Ennio Fantastichini, recentemente scomparso, terzo membro dell’eccentrica compagnia, che lascia un’ultima interpretazione di grande valore coniugando leggerezza e spessore. Così lo ricorda Angelo Barbagallo: “È straordinario per chi conosceva Ennio ritrovarlo nel film per come era davvero. Il suo personaggio ha proprio i tratti fondamentali del suo carattere: la generosità, un po’ la follia. Era esattamente così. Quando ho letto la sceneggiatura, ho chiesto subito a Gianni, che non aveva mai lavorato con Ennio, se lo conosceva. Perché aveva scritto come se ci fosse andato in vacanza insieme. È una testimonianza toccante, commovente, non solo dal punto di vista personale, ma anche di che grande attore sia stato”.

Giorgio Colangeli ricorda invece il provino per Lontano lontano che fece proprio assieme a Fantastichini, di cui lo colpiva il carattere estremamente espansivo: “Nel secondo provino che ho fatto c’era anche Ennio, che conoscevo poco […] Con Ennio non era possibile sottrarsi perché era talmente espansivo, quasi aggressivo. Ricordo ancora un viaggio Roma-Torino in treno che mi capitò di fare con lui e Alessandro Haber. Non sono riuscito a dire una parola. È stata un’esperienza. Parlavano tutti e due insieme senza sosta”.

Di Gregorio e la genesi di Lontano lontano

Il regista illustra poi come l’idea del film e la sceneggiatura siano nate da una chiacchierata con l’amico Matteo Garrone, che lo ha incoraggiato a raccontare la storia di un pensionato povero in cerca di una vita migliore all’estero. Sulle location e sull’ambientazione romana precisa: “C’erano cento location in questo film. Sembra facile, in realtà è stato complicatissimo muoverci a Roma coi mezzi. Io avevo anche delle paure personali, perché lì io abito, quelli sono i luoghi che frequento, il bar San Calisto. Mi conoscono, c’è chi si mette in mezzo. Però è un posto dell’anima. […] Era tutta la vita che volevo girare a piazza Santa Maria in Trastevere. Filmare quei luoghi è stata un’emozione. […] Sono i luoghi di Roma che tutti riconoscono, anche all’estero”.

Sulla naturalezza del modo di raccontare di Di Gregorio, Barbagallo aggiunge: “Nel cinema di Gianni sembra ed è tutto molto semplice, essenziale. Con questo modo di mettere in scena le cose, lui si può permettere anche dei rischi. […] Spesso si procede per sottrazione, si evitano immagini troppo viste, consumate, “cartolinesche”. Qui abbiamo inquadrato addirittura il Colosseo. Ma nel suo modo di mettere in scena non c’è nulla di enfatizzato, è tutto molto naturale”.

All’esperienza di Di Gregorio nella scrittura si sono poi aggiunte le capacità attoriali del regista stesso e soprattutto di Fantastichini e Colangeli, lasciati liberi di contribuire con l’improvvisazione ad alcuni momenti del film. Così ne parla Colangeli: “Quanto alla propensione a improvvisare e integrare, nasceva dalla certezza di essere accolti reciprocamente, senza quelle perplessità che possono nascere nell’attore quando c’è un problema di rivalità, complicazioni che in questo caso non ci sono mai state […]. Abbiamo aggiunto qualcosa, ma ce lo siamo potuti consentire perché la sceneggiatura era forte. […] Sentirsi serviti da una scrittura molto circostanziata e precisa dà sicurezza. Altrimenti l’improvvisazione diventa confusione”.

A chi definisce Di Gregorio “il Kaurismäki di Trastevere” e gli domanda se si senta l’ultimo esponente di una certa romanità colta e misurata, e se il film non sia anche un elogio alla lentezza in tempi così frenetici, il regista risponde: “È un elogio della lentezza, sì. Io sono romano e devo dire che la lentezza non sempre aiuta. […] Ma è una cosa tipicamente romana la pigrizia ed è un aspetto che c’è in Lontano lontano. Al”interno di questo c’è anche la tolleranza romana, c’è la grande accoglienza di Roma, che abbiamo sempre avuto e che secondo me esiste ancora oggi. Io non credo di essere l’ultimo. Ancora c’è, in tutte le fasce sociali, uno zoccolo duro di gente che ama la semplicità, meno esposta forse alle sovrastrutture. Mi interessava parlare di gente semplice, che conserva però la dignità della natura umana e si muove cercando di fare meno danni possibile. Cerca di fare un po’ di bene, se si può. Poi la cosa che ci tenevamo a dire è che non si invecchia mai, di fatto. Se si vuole fare qualcosa, lo si può fare a settanta, forse anche ottanta anni. Questo non finirò mai di dirlo. Poi non so come vadano le cose, ma l’importante è provarci”.

Lontano lontano è prodotto da Bibi Film assieme alla francese Le Pacte e a Rai Cinema, distribuito da Parthénos.

 
 

Morbius introdurrà alcuni membri della Legione dei Mostri?

morbius

Jared Leto, star dell’atteso Morbius, ha confermato che sono ufficialmente partite le riprese aggiuntive del film, anticipando di essere impegnato nella lettura della serie a fumetti basata sulla Legione dei Mostri.

Attraverso il suo account Instagram, infatti, Leto ha condiviso una foto che lo ritrae sul set del film intento a lettegere il numero #1 della serie a fumetti Marvel “La Legione dei Mostri”, pubblicata nel 2011. La serie include diversi “mostruosi” personaggi dell’Universo Marvel, tra cui – oltre al Vampiro Vivente – figurano anche Licantropus, N’Kantu the Living Mummy e Manphibian.

Nella didascalia che ha accompagnato la foto, è possibile leggere: “Ricerche. Tornato sul set”. E se nel cinecomic di Daniel Espinosa dovessero apparire davvero alcuni dei membri della Legione dei Mostri? Resta da capire se la Sony detenga o meno i diritti di sfruttamento sugli altri personaggi (cosa improbabile secondo alcuni), in modo da poterli includere all’interno del film.

Potete vedere il post condiviso dall’attore di seguito:

https://www.instagram.com/p/B8cFGsFAHjK/?fbclid=IwAR2N1hDRXBY0C9TUufNlUxOCzdzLBYDS4sunLpzkblNrUwHTTbbTOX149oc

LEGGI ANCHE – Morbius: un nuovo collegamento con Spider-Man

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Fonte: ScreenRant

 
 

I Goonies: esiste un “sequel spirituale”, ecco i dettagli

I Goonies

L’attore, comico e sceneggiatore statunitense Ben Schwartz, attualmente impegnato con la promozione di Sonic – Il Film (in cui presta la voce al riccio blu nella versione originale), ha rivelato di recente di aver scritto la sceneggiatura di una “versione adulta” de I Goonies per conto di Seth Rogen (Facciamola finita) e Adam McKay (La grande scommessa).

In una recente intervista con HeyUGuys, Schwartz ha dichiarato di aver scritto in passato una sceneggiatura basata su un gruppo di amici molto simile ai “Goonies” del film di Ricahrd Donner, che si ritrovano da adulti a rivivere le avventure che li avevano già coinvolti da ragazzini.

Secondo Schwartz, la sceneggiatura prende le mosse anni dopo la ricerca da parte del gruppo in questione di un tesoro che in realtà non sono mai riusciti a trovare. Nel sequel i piccoli protagonisti diventano degli adulti infelici e insoddisfatti ai quali viene concessa – diversi anni dopo – una seconda possibilità proprio grazie ad una nuova avventura.

Schwartz non ha rivelato nessun altro dettaglio in merito alla storia, se non che la sceneggiatura è stata scritta per i produttori Rogen e McKay. Prima di chiudere la questione, Schwartz ha elogiato il film originale di Donner, rivelando di “amare i Goonies”. 

La domanda adesso sorge spontanea: questa sorta di “sequel spirituale” vedrà mai la luce? Dalle parole di Schwartz è chiaro quanto la sua sceneggiatura non sia propriamente un seguito diretto del film originale, ma potrebbe piuttosto servire come una sorta di reboot.

Lo scorso anno, Collider aveva già parlato del progetto, il cui titolo sarebbe 79ers: la regia era stata affidata da Kay Cannon (la saga di Pitch Perfect), la produzione era nelle mani della Lionsgate e Dylan Meyer era stato incaricato di rimaneggiare lo script.

LEGGI ANCHE – I Goonies: secondo gli attori del film il sequel si farà

Fonte: ScreenRant

 
 

Gli anni più belli: recensione del film di Gabriele Muccino

Gli anni più belli

Dopo A casa tutti bene, Gabriele Muccino torna a dirigere con Gli anni più belli. Stavolta non sceglie un cast così ricco, ma punta su quattro assi del nostro cinema, a due dei quali – Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria – lo legano un’amicizia ventennale e quattro film. Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti sono invece diretti per la prima volta da Muccino. A questi si aggiungono altri due fuoriclasse: Nicola Piovani che firma le musiche originali e Claudio Baglioni con l’inedito Gli anni più belli, oltre ad altri due brani del suo repertorio.

Gli anni più belli, la trama

Il film segue le vicende di quattro amici, intrecciandole con quarant’anni di storia italiana, dagli anni Ottanta ad oggi. Gemma (Micaela Ramazzotti) è bella e inquieta, lei e Paolo (Kim Rossi Stuart) si amano, si lasciano, si riprendono, mentre Paolo, il più introverso e meno incline ai compromessi, insegna da precario e vive con la madre. Giulio (Pierfrancesco Favino), che invece i compromessi li accetta pur di affermarsi e togliersi di dosso “la puzza di fame” dei bassi da cui proviene, diventa avvocato e s’innamora di Gemma, ma poi sposa la figlia di un facoltoso uomo d’affari a cui evita la galera. Riccardo (Claudio Santamaria), giornalista squattrinato, sposa Anna (Emma Marrone), ma l’idillio lascia presto il posto a liti continue e al divorzio. I quattro si perdono, poi si ritrovano, ma forse Giulio è troppo cambiato, appartiene a un altro mondo, o forse no, anche lui ha nostalgia di quell’amicizia che infondo non si è mai spenta. Forse Paolo è troppo rigido e preferisce la compagnia dei suoi libri, mentre Riccardo, come al solito, si da un gran da fare per riunire il gruppo. E Gemma? Lo scopriranno tra il tavolo di un ristorante, un salotto e un balcone.

Muccino e gli omaggi al cinema in un film pretenzioso

Gli anni più belli ha grandi ambizioni, aspira ad essere un grande affresco storico-sociale dell’Italia e crea elevate aspettative, delle quali però non riesce ad essere all’altezza. La Storia è solo marginale, un tocco di colore con tante pennellate, forse troppe, ma appena accennate: dalla caduta del muro di Berlino a Tangentopoli, dall’11 settembre all’ascesa del Movimento 5 Stelle nel panorama politico italiano.

Il film riesce invece a ricreare le atmosfere anni Ottanta e Novanta, il tempo in cui la musica si ascoltava su cassetta, prima dell’avvento del digitale e dei telefoni cellulari, e anche Il tempo delle mele, solo uno dei tanti omaggi presenti nel film – da Fellini a Scola. L’ispirazione a un capolavoro come C’eravamo tanto amati è dichiarata. Purtroppo però, la scrittura è lontana anni luce da Scola, sceneggiatore di fama lui stesso, che si avvaleva lì del contributo di Age e Scarpelli. Muccino scrive di nuovo a quattro mani con Paolo Costella dopo A casa tutti bene, ma il risultato è debole.

Dialoghi poco sensati o banali – si pensi ad alcune battute di Nicoletta Romanoff (Margherita, moglie di Giulio) o alla ripetitività degli scambi tra Emma Marrone e Claudio Santamaria. Poca attenzione è posta nel delineare i personaggi, soprattutto quelli di Riccardo e Gemma. I tormenti interiori di lei sono solo suggeriti anziché trattati con efficacia, rendendo il personaggio piuttosto frivolo. Quello di Paolo è forse il più riuscito e Rossi Stuart ha una marcia in più, mettendo a frutto il suo estro anche nell’interpretare lo stile mucciniano.

Gli anni più belliGli anni più belli, enfasi e alta temperatura emotiva

Costanti del cinema di Muccino si confermano l’enfasi e la temperatura emotiva sempre alta, le urla non sempre motivate e le corse affannate dei protagonisti, all’inseguimento dei loro sogni.

Nonostante la bravura del regista nella scelta del cast -anche i quattro attori che interpretano i protagonisti da giovani, Francesco Centorame (Giulio), Andrea Pittorino (Paolo), Alma Noce (Gemma), Matteo De Buono (Riccardo), sono molto somiglianti e in parte; tra gli interpreti anche Francesco Acquaroli – per una buona metà del film e forse anche oltre, il lavoro non coinvolge. Neppure Favino, Rossi Stuart, Santamaria e Ramazzotti riescono a risollevarlo. Poi Muccino tira i remi in barca e prova a dare uno spessore al racconto, a far evolvere i personaggi. Talento e carisma dei quattro assieme al loro affiatamento – Santamaria e Favino ritrovano Rossi Stuart dopo Romanzo criminale, mentre quest’ultimo e Ramazzotti, alla loro terza collaborazione, si confermano in sintonia – possono così traghettare il film fuori dal guado.

Sulle note di  Piovani e Baglioni  –  assieme all’inedito anche E tu come stai?, Mille giorni di te e di me – senza rinunciare a Bennato e neppure a un accenno a De Andrè, lo spettatore segue  gli alti e bassi dei quattro amici in questo lavoro caotico, a tratti perfino bulimico, che vuole comprendere tutto, ma al quale manca un’idea chiara e davvero originale su cui fondarsi. Gli anni più belli resta un film che celebra il valore dell’amicizia autentica – di cui certo il regista è profondamente consapevole – capace di attraversare indenne le maree della vita ed essere una vera àncora di salvezza.

 
 

Akira: il live action in sospeso per “colpa” di Thor 4

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Il regista Taika Waititi ha confermato che il motivo per cui il tanto atteso live action di Akira è stato ulteriormente posticipato è a causa dei suoi impegni con Thor: Love and Thunder dei Marvel Studios.

In una recente intervista con Variety, infatti, il regista ha aggiornato in merito allo stato del film, rivelando: “Il tutto è stato temporaneamente sospeso”. Stando alle parole del regista, la data di uscita continuava ad essere posticipata, fino a quando non è andata in contrasto con quella di Thor: Love and Thunder, considerata inamovibile. Così, il progetto di un live action su Akira è stato messo da parte ancora una volta.

Ma sarà davvero il prossimo progetto al quale Taika Waititi si dedicherà dopo il quarto Thor? A questa domanda, il regista e sceneggiatore ha risposto con il suo tradizionale umorismo: “Non so neanche cosa farò nei prossimi due f*****i giorni”, per poi aggiungere: “Semplicemente, non sono sicuro se lo farò o no.”

Vi ricordiamo che questa nuova versione in live-action di Akira, ovviamente tratta dai sei volumi di Katsuhiro Otomo, arriverà al cinema dopo l’anime giapponese del 1988 diretto dallo stesso Otomo. Per quanto riguarda Waititi, il regista era salito ufficialmente a bordo della produzione dopo aver abbandonato lo scorso anno i lavori sul film d’animazione che avrebbe reso protagonista il celebre scimpanzé di Michael Jackson, Bubbles.

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Ant-Man 3: Michael Peña sulle riprese e sul ritorno di Luis

Michael Peña spera di tornare nei panni di Luis in Ant-Man 3, le cui riprese – a detta dell’attore – dovrebbero partire il prossimo anno. Il terzo capitolo dedicato ad Ant-Man è stato ufficializzato dai Marvel Studios verso la fine dello scorso anno. Peyton Reed tornerà dietro la macchina da presa dopo aver già diretto Ant-Man del 2015 e Ant-Man and the Wasp del 2018.

Il nuovo film vedrà il ritorno di Paul Rudd nei panni di Scott Lang/Ant-Man e di Evangeline Lilly in quelli di Hope van Dyne/Wasp. Michael Douglas ha inoltre confermato che tornerà nei panni di Hank Pym. E per quanto riguarda il resto del cast? Quali altri volti familiari vedremo nel terzo capitolo del franchise Marvel?

Durante una recente intervista con ComingSooon.net in occasione della promozione di Fantasy Island, Michael Peña ha parlato proprio di Ant-Man 3: l’attore crede che la produzione del film partirà nel 2021, ma di non essere certo che il suo personaggio, Luis, sia effettivamente parte della storia. Queste le sue dichiarazioni:

“Per l’ultimo film, non sapevo davvero a che livelli sarei tornato o se sarei tornato. Penso che manchi un anno alle riprese. Penso che sarebbe fantastico se potessi farne un terzo. Ma non lo sai mai, specialmente con tutte le cose che sono successe in Endgame. In questo momento, la Marvel si trova in una situazione in cui può eludere alcune aspettative. Dovranno eludere alcune aspettative di altri personaggi, non solo il mio, quindi spero di farcela.”

Al momento non abbiamo ancora dettagli ufficiali sulla data di uscita di Ant-Man 3, ma diverse fonti sostengono che il piano è quello di far uscire il film nelle sale nel 2022 dopo Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder.

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Margot Robbie e Michael B. Jordan per David O. Russell

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Il mese scorso abbiamo appreso la notizia che Christian Bale e David O. Russell si ritroveranno sul set per il prossimo progetto cinematografico del regista de Il Lato Positivo e Joy. Adesso, apprendiamo che anche Margot Robbie e Michael B. Jordan faranno parte del cast.

Il nuovo film di David O. Russell, tra le priorità della New Regency che ne affiderà la distribuzione alla Fox/Disney, non ha ancora un titolo ufficiale. Il film segnerà la terza collaborazione tra il regista candidato all’Oscar e Christian Bale, dopo The Fighter e American Hustle

Secondo quanto emerso in precedenza, il titolo di lavorazione del film sarà Amsterdam e la trama, nonostante sia ancora sotto chiave, ruoterà attorno alla storia di un improbabile accordo tra un dottore e un avvocato.

Adesso, stando a quanto confermato da Deadline e THR, Margot Robbie (vista di recente in C’era una volta a Hollywood e tra le protagoniste dell’atteso Bombshell – La voce dello scandalo) e Michael B. Jordan (star di Creed e Black Panther, visto di recente ne Il Diritto di Opporsi), si sono ufficialmente uniti al cast del film. Naturalmente, i loro ruoli non sono stati rivelati.

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Margot Robbie e Christian Bale avevano già preso parte ad uno stesso progetto, ossia La grande scommessa di Adam McKay: nel film, però, l’attrice candidata all’Oscar aveva un piccolo ruolo nei panni di se stessa, e non appariva in nessuna scena al fianco di Bale.

Matthew Budman, produttore di numerosi film per la Annapurna Pictures, si occuperà della produzione del nuovo film di David O. Russell per la New Regency. La produzione del film dovrebbe partire il prossimo aprile, in modo da permettere a Christian Bale di potersi poi dedicare alle riprese di Thor: Love and Thunder, che dovrebbero invece partire a luglio.

 
 

Aladdin 2: il sequel del live action è ufficiale

Aladdin

La Disney ha ufficializzato il sequel di Aladdin, il live action basato sul classico d’animazione del 1992 e diretto da Guy Ritchie. Il sequel sarà una storia originale e non si baserà su nessuno dei seguiti animati (ossia Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri). Il live action, interpretato da Mena Massoud, Naomi Scott e Will Smith nei panni del Genio, è stato un grandissimo successo al box office globale, arrivando ad incassare 1 miliardo di dollari in tutto il mondo.

Adesso, come riportato da Variety, la Disney ha affidato a John Gatins (Flight) e Andrea Berloff (Straight Outta Compton) il compito di scrivere la sceneggiatura di Aladdin 2. Dopo sei mesi di discussioni in merito alla direzione che il nuovo film avrebbe dovuto prendere, il duo di sceneggiatori ha finalmente consegnato alla Disney una storia originale che i produttori hanno amato e che intendono sviluppare.

Il sequel arriverà al cinema: nonostante nessuno degli attori del cast originale abbia firmato un accordo per altri film, si spera che Massoud, la Scott e Smith possano riprendere i loro ruoli; la produzione non affronterà la questione con gli attori fino a quando la nuova sceneggiatura non sarà completata. Secondo THR, Guy Ritchie tornerà dietro la macchina da presa.

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Aladdin è diretto da Guy Ritchie e vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo della bellissima e indipendente principessa Jasmine e Will Smith nei panni dell’incredibile Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica. Il film è uscito nelle sale italiane il 22 maggio 2019.

 
 

Thor: Love and Thunder affronterà la malattia di Jane?

Thor: Love and Thunder

Il regista e sceneggiatore Taika Waititi non sa ancora se l’attesissimo Thor: Love and Thunder affronterà il tema del cancro al seno di Jane Foster, come accaduto nei fumetti. Lo scorso anno, al San Diego Comic-Con, è stato annunciato che il premio Oscar Natalie Portman avrebbe ripreso il ruolo dell’amore terreno del Dio del Tuono nel quarto film con protagonista Chris Hemsworth.

La Portman, che non era apparsa nel terzo episodio del franchise, Thor: Ragnarok, era salita sul palco della convention nerd impugnando il famoso Mjolnir, confermando così non solo il suo ritorno, ma anche il fatto che nel film sarà proprio Jane ad ereditare il mantello del Dio del Tuono, assumendo l’identità di Mighty Thor.

Adesso, in una recente intervista con Variety in occasione degli Oscar 2020 (dov’è stato premiato per la migliore sceneggiatura non originale grazie al suo JoJo Rabbit), è stato proprio Taika Waititi a rivelare di aver scritto soltanto alcune bozze della sceneggiatura di Thor: Love and Thunder e di non essere ancora certo che la storyline della malattia di Jane finirà nel film. Queste le sue parole:

“Non lo sappiamo. Quell’arco narrativo nei fumetti è stato di grande ispirazione e ha influenzato le prime bozze della sceneggiatura. Ma alla Marvel, cambiamo sempre tutto. Potrei dire una cosa adesso, e tra due anni sarebbe completamente l’opposto, addirittura quella cosa potrebbe non esistere più. Continuiamo a scrivere  anche in fase di post-produzione.”

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Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo”.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

 
 

The French Dispatch: il trailer del film vietato di Wes Anderson

Ecco il trailer di The French Dispatch, il nuovo film di Wes Anderson che negli USA sarà vietato ai minori di 17 anni per “nudità esplicita”.

La Searchlight Pictures (ex Fox Searchlight) ha annunciato finalmente la data di uscita di The French Dispatch, il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

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The French Dispatch, il film

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph WaltzRupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

 
 

Fantasy Island: intervista a Maggie Q e Jeff Wadlow

Ecco la nostra intervista a Maggie Q e Jeff Wadlow, rispettivamente protagonista e regista e produttore di Fantasy Island. Il film arriverà in sala il 13 febbraio distribuito da Sony Pictures Italia / Warner Bros. Italia.

Fantasy Island – la trama

In Fantasy Island, prodotto dalla BlumHouse (Scappa – Get Out e Halloween), l’enigmatico Mr. Roarke riesce a far avverare i sogni dei suoi fortunati ospiti, in un lussuoso, quanto remoto, villaggio vacanze tropicale. Ma quando le fantasie diventano incubi, gli ospiti dovranno risolvere il mistero dell’isola per fuggire e mettere in salvo le loro vite.

Nel cast del film, al cinema dal 13 febbraio 2020, ci sono Michael Peña, Maggie Q, Lucy Hale, Austin Stowell, Portia Doubleday, Jimmy O. Yang, Ryan Hansen e Michael Rooker.

 
 

Sonic: la recensione del film con Jim Carrey

sonic recensione

Al centro di feroci proteste, scatenate dai fan del personaggio, il film Sonic si prepara ad arrivare in sala dopo il costoso processo di post-produzione che ha ridefinito il design del riccio più veloce del mondo, giudicato insoddisfacente. Un’operazione che ha portato il budget del film a lievitare da 90 a 125 milioni di dollari, e che appariva come una prima macchia in quello che sembrava un film destinato a deludere su più fronti. Sorprendentemente, invece, la pellicola diretta da Jeff Fowler, e con Jim Carrey tra i protagonisti, trova il giusto compromesso tra narrazione leggera e comicità brillante, e nella sua semplicità riesce a regalare diversi momenti particolarmente attraenti.

Il film è incentrato sull’omonimo personaggio dei videogames, che vanta un incredibile velocità come proprio superpotere. Arrivato sulla terra in fuga da forza malvagie che vorrebbero sfruttarne le capacità, l’alieno blu dalle sembianze di un riccio, si imbatterà tuttavia in nuovi ostacoli, che prenderanno forma nello scienziato Ivo Robotnik (Jim Carrey), il quale userà la propria super intelligenza per tentare di catturare e studiare Sonic.

Sonic: il potere della CGI

Il personaggio prodotto dalla celebre società videoludica SEGA è da sempre uno dei più popolari, capace di attrarre grandi e piccoli, e di dar vita ad un vero e proprio franchise. È dunque comprensibile il disappunto generatosi in seguito al rilascio della prima versione realizzata di Sonic, che umanizzato perdeva totalmente il suo fascino. Il nuovo design realizzato è invece perfettamente aderente al modo in cui da sempre lo si conosce. Il riccio blu appare così credibile nella sua realizzazione in CGI, portando su di sé come un’ombra la spesa in più resasi necessaria dalla produzione.

Ed è ovviamente attraverso il personaggio di Sonic che si riapre un vecchio dibattito su cosa possa essere o meno credibile in CGI, in anni in cui sullo schermo è possibile davvero imbattersi in creature e oggetti ben lontani da ogni più fervida immaginazione. Da un punto di vista visivo, dunque, il film riesce a sfoggiare una serie di affascinanti effetti speciali, che diventano inevitabilmente i protagonisti tanto delle sequenze più memorabili quanto della narrazione in sé.

Questo perché ovviamente Sonic si inserisce in un filone di film che puntano prevalentemente sull’intrattenimento visivo, e in particolare su un intrattenimento per ragazzi, permettendosi dunque di tralasciare alcune leggerezze di sceneggiatura che fanno apparire, a posteriori, la povertà inventiva della storia narrata. Povertà da non pensare come un errore, semplicemente come la consapevolezza che chi guarda film rientranti in questo canone si aspetta probabilmente di essere sorpreso maggiormente per gli effetti speciali e la comicità, elemento quest’ultimo conseguito con successo.

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Sonic: la recensione del film

Per quanto il personaggio di Sonic sia il centro degli interessi per via dei dibattiti generatisi, il vero motore del film è il dr. Robotnik di Jim Carrey. C’era preoccupazione quando fu annunciato il celebre attore per un ruolo del genere, e si prevedeva un ennesima e non necessaria macchietta nella sua carriera. Robotnik è certamente sopra le righe, ma l’attore è capace di rendere le sue stramberie in modo talmente convincente da desiderarne ancora.

A lui sono dedicate le battute migliori, a lui le sequenze di maggior inventiva, e con la sua classica faccia di gomma Carrey riesce a dar vita al vero personaggio in grado di mantenere l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. Ciò che avviene, infine, è che si inizia quasi inevitabilmente a prendere le parti del villain, e questo potrebbe in certi casi rivelarsi controproducente.

Se dunque Sonic sceglie, in modo anche comprensibile, di non uscire dalle tappe tipiche di una storia di questo genere, quanto meno offre dei validi motivi per farsi apprezzare, dal mantenere un buon ritmo al far avvertire l’impegno profuso nel regalare allo spettatore un prodotto d’intrattenimento che possa soddisfare i fan del personaggio, offrendo loro anche numerosi motivi per provare della sana nostalgia verso un’icona con cui sono cresciute intere generazioni.

 
 

Luke Perry: ecco perché non era nel “In Memoriam” degli Oscar 2020

luke perry

L’Academy ha cercato di fornire una spiegazione all’assenza di Luke Perry nel segmento “In Memoriam” in occasione della cerimonia di premiazione degli Oscar 2020. Ogni anno l’Academy celebra le personalità dell’industria scomparse nei 12 mesi precedenti alla “notte delle stelle”. Molto spesso, però, capita che alcune di queste vengano inspiegabilmente omesse, generando malcontento e – nei casi più estremi – addirittura controversie.

Nel segmento “In Memoriam” di quest’anno, è stato “dimenticato” – con enorme dispiacere degli spettatori e, soprattutto, dei fan – Luke Perry, l’indimenticabile Dylan della serie cult Bevery Hills 90210, che tra l’altro aveva anche un ruolo in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, tra i titoli che quest’anno avevano ricevuto il maggior numero di candidature.

Attraverso un comunicato ufficiale, l’Academy ha spiegato il motivo dell’assenza di Perry – scomparso a marzo dello scorso anno all’età di 52 anni – nel commovente filmato trasmesso durante la cerimonia:

“L’Academy riceve centinaia di richieste per includere persone amate e colleghi dell’industria nel segmento ‘In Memoriam’ degli Oscar. Un comitato esecutivo che rappresenta ogni settore della nostra industria analizza la lista e attua una selezione per il video destinato alla diretta, basandosi su un tempo a disposizione che è comunque limitato. La lista completa delle richieste è presente sul sito Oscar.com e resterà sul sito per tutto l’anno. Luke Perry e Cameron Boyce vengono ricordati in quella galleria presente su Oscar.com.”

Cameron Boye è un altro attore che non è stato “incluso” nel segmento “In Memoriam”. Boyce, noto per la serie Jessie e per i film della saga Descendants (tutti prodotti Disney Channel), è morto all’età di 20 anni a luglio dello scorso anno, a causa di un attacco epilettico.

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Fonte: ComicBook

 
 

Justice League: il poster fan-made a sostegno della #SnyderCut

Ben Affleck Batman in JusticeLeague

La campagna a favore della release della #SnyderCut di Justice League ha appena ricevuto una nuova ondata di supporto grazie ad un meraviglioso poster fan-made emerso online nelle ultime ore. Il celebre artista BossLogic, infatti, ha rivelato via Twitter che lui e il tuo team ai Lineage Studios hanno deciso di sostenere l’opera originale di Zack Snyder realizzando un bellissimo poster ispirato a quella che sarebbe dovuta essere la prima versione del cinecomic DC.

Il sorprendente risultato finale è in grado di esaltare ogni singolo membro della Justice League cinematografica. Da notare, soprattutto, che Superman, posto al centro del manifesto, circondato da tutti gli altri eroi, sfoggia il “chiacchieratissimo” costume nero. Nel poster sono presenti anche diverse aggiunte al team visto sul grande schermo, tra cui Lanterna Verde e Martian Manhunter. A troneggiare sulle loro sagome, il temibile Darkseid.

A corredo del manifesto, Boss Logic ha scritto: “Non so se la #SnyderCut vedrà mai la luce, ma io ed il mio team alla @LineageNYC voglio supportarla in modo serio, così abbiamo creato ciò che volevamo vedere. Spero che vi piaccia.”

Potete ammirare il poster di seguito:

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Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

 
 

PS I Love You: il film con Hilary Swank avrà un sequel

ps i love you

PS I Love You è riconosciuta universalmente come una delle commedie romantiche più commoventi e strappalacrime della storia del cinema recente. Adesso, la storia e i personaggi che hanno fatto innamorare, sognare e piangere un’intera generazione si prepara a tornare sul grande schermo grazie ad un sequel.

Il film originale, uscito nel 2017 e diretto da Richard LaGravenese, era tratto tratto dall’omonimo romanzo di Cecelia Ahern e aveva come protagonisti il premio Oscar Hilary Swank e Gerard Butler. La storia era incentrata su Holly, una vedova che scopre che il suo defunto marito le ha lasciato 10 messaggi contenenti altrettanti consigli con l’obiettivo di aiutarla a superare il dolore ed iniziare così una nuova vita.

Adesso, come riportato da Variety, apprendiamo che la Alcon Entertainment ha ufficialmente acquistato i diritti di sfruttamento di “Postscript“, sequel del romanzo originale della Ahern. Il seguito è ambientato sette anni dopo gli eventi narrati nel primo libro e vede la sorella di Holly chiedere alla protagonista di raccontare la sua storia – quella narrata in PS I Love You – all’interno del suo podcast.

Il romanzo sequel è uscito lo scorso anno. In Italia è edito col titolo “Il club di PS I Love You”. Di seguito potete leggere la sinossi ufficiale:

“Sono passati sette anni dalla morte di suo marito Gerry, e Holly Kennedy ha finalmente ritrovato un po’ di serenità. Ora che ha un nuovo lavoro e una persona speciale è entrata nella sua vita, è ben decisa a lasciarsi il passato alle spalle e a guardare avanti, sempre e soltanto avanti. Ma quando scopre che la storia sua e di Gerry ha ispirato la nascita di uno strano fan club, il ricordo dei momenti più disperati minaccia di tornare a inghiottirla. Solo accettando di aiutare i membri del club “P.S. I love you” a dire addio a coloro che amano, Holly potrà capire che cosa desidera veramente. E scoprire il vero significato delle parole ricordo, passato, amore. E, soprattutto, futuro.”

 
 

Wonder Woman 1984: dettagli sulla Golden Eagle nelle nuove foto

Wonder Woman 1984 film 2020

Entertainment Weekly ha dedicato la sua nuova cover a Wonder Woman 1984. Sulla copertina della famosa rivista di cinema e spettacolo possiamo ammirare Gal Gadot con la Golden Eagle, l’armatura dorata di Wonder Woman che conosciamo bene dai fumetti. Ma non solo, le altre immagini ci mostrano anche Steve Trevor e uno sguardo ravvicinato proprio alla stessa armatura di Diana.

Ecco le immagini a seguire:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

The Suicide Squad: ecco il nuovo look di Harley Quinn

the suicide squad

Nuove immagini dal set di The Suicide Squad di James Gunn ci mostrano finalmente il nuovo look di Harley Quinn, la Mattacchiona interpretata da Margot Robbie che proprio in questi giorni è al cinema, protagonista del film Birds of Prey.

In una delle due immagini è possibile vedere la Robbie indossare un lungo vestito rosso e degli stivali da combattimento neri. Tra le mani la vediamo brandire una sorta di lancia e – da quanto emerso online – sembra che il personaggio sia intento ad aspettare un taxi fuori da un edificio sul quale non si hanno informazioni.

Nell’altra, invece, vediamo Margot Robbie in una pausa con il tradizionale trucco di Harley Quinn (tatuaggi inclusi), al fianco del regista James Gunn. Dalle foto emerge che quasi sicuramente il look del personaggio nel film sarà ispirato – almeno in alcune scene – da quello sfoggiato dalla fidanzata del Joker nella serie New 52. Potete vedere gli scatti diffusi via Twitter di seguito:

https://twitter.com/DCMarvelUnited2/status/1227297399158210560?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1227297399158210560&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsuicide-squad-2-harley-quinn-set-video-photos-new-hair%2F&fbclid=IwAR0vPem7ZndU8CNOspmRPqIuBNHXdEMcNfGBpZUwVIOR5TMV0DElFiR3xrw

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Il cast ufficiale di The Suicide Squadcomprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ScreenRant

 
 

Sony: un nuovo titolo per il suo Spiderverse. Sarà Spider-Woman?

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Lo Spiderverse della Sony Pictures continua a crescere sempre più, con un altro misteriosissimo film che la casa di distribuzione ha appena aggiunto al suo calendario dei film in uscita. Morbius e Venom 2 arriveranno entrambi prima della fine del 2020, mentre il terzo capitolo dedicato alle avventure di Spider-Man è atteso nelle sale per il 16 luglio 2021.

Adesso, come riportato da ComicBookMovie, l’uscita di un nuovo misterioso film ancora senza titolo e appartenente allo Spiderverse è stata ufficialmente fissata per l’8 ottobre 2021. Naturalmente, la domanda sorge spontanea: di quale film si tratta?

Al momento è difficile dirlo, ma in seguito alla diffusione della notizia è sempre CBM a riportare che – secondo un nuovo rumor – la Sony avrebbe messo in cantiere un film interamente dedicato a Jessica Drew, primo peresonaggio dei fumetti ad adottare l’identità di Spider-Woman. La cosa più interessante è che, al momento, i diritti del personaggio sono ugualmente divisi tra la Sony e i Marvel Studios. Secondo gli accordi, Kevin Feige e la Casa delle Idee possono utilizzare Jessica Drew nel MCU, ma con una piccola modifica: il personaggio può essere utilizzato esclusivamente in qualità di agente segreto, e non come la supereroina Donna Ragno.

Ricordiamo che già in passato la Sony aveva rivelato di essere intenzionata a realizzare una serie di film dedicati alle villain dello Spiderverse, tra cui Madame Web, Black Cat, Silver Sable e Jackpot. Al momento, però, su nessuno di questi progetti ci sono aggiornamenti concreti.

Inoltre, non è da escludere che – al di là del film dedicato a Spider-Woman – la nuova data di uscita fissata dalla Sony possa invece riferirsi ad un film dedicato ad un’altra delle nemesi dell’Uomo Ragno, come il tanto chiacchierato stand-alone incentrato su Kraven il Cacciatore, personaggio che dovrebbe fare il suo debutto proprio in Spider-Man 3.

Non ci resta che attendere maggiori dettagli.

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker: Rian Johnson commenta il film

star wars: l'ascesa di skywalker

Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, ha elogiato Star Wars: L’Ascesa di Skywalker in una recente intervista. A due mesi ormai dalla release del film di J.J. Abrams, una grossa fetta del fandom della saga continua a sostenere come i due film siano apparentemente in contrasto tra di loro riguardo la storia generale dell’intera trilogia sequel. Diversi elementi della trama de L’Ascesa di Skywalker, infatti, sono stati percepiti come una “correzione a posteriori” di quanto raccontato ne Gli Ultimi Jedi, e la sensazione generale è che Episodio IX non tenga per nulla in considerazione alcuni aspetti della storia raccontata da Johnson con Episodio VIII. 

Adesso però, in una recente intervista con MTV News in occasione degli Oscar 2020 (il regista era candidato per la migliore sceneggiatura originale grazie a Cena con Delitto – Knives Out), è stato proprio Rian Johnson a dire la sua sul capitolo finale della saga degli Skywalker. Questo il suo commento, chiaramente positivo:

“Ho avuto una folgorazione. Mi ha reso veramente orgoglioso vedere J.J. mettere la sua anima e il suo cuore nel film. E vedere i miei amici che erano nel mio film portare l’intera storia ad una conclusione. Sì, per me, da fan di Star Wars, è stata un’esperienza davvero speciale.”

Cosa ne pensate? È difficile immaginare che le parole del regista possano riuscire ad influenzare il pensiero dei fan, ma da professionista quale sicuramente Johnson è, probabilmente non ci si poteva aspettare una risposta più equilibrata e diplomatica di questa.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

 
 

The Hunt: trailer del nuovo thriller scritto da Damon Lindelof

La Universal Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di The Hunt, l’atteso nuovo film prodotto da Jason Blum con la sua Blum House.

Nel film dodici sconosciuti si svegliano in una radura. Non sanno dove sono o come sono arrivati ​​lì. Non sanno di essere stati scelti … per uno scopo molto specifico … La caccia.
 All’ombra di una oscura teoria della cospirazione di Internet, un gruppo di élite si riunisce per la prima volta in una casa padronale remota per cacciare gli americani comuni per lo sport. Ma il piano generale delle élite sta per essere deragliato perché uno dei The Hunted, Crystal (Betty Gilpin, GLOW), conosce il gioco dei Cacciatori meglio di loro. Gira i tavoli sugli assassini, prendendoli uno per uno, mentre si fa strada verso la misteriosa donna (due volte vincitrice dell’Oscar Hilary Swank) al centro di tutto.

Prodotto da Jason Blum (Get Out e The Purge), e Damon Lindelof, creatore della serie HBO Watchmen e co-creatore della serie TV Lost, arriva un nuovo thriller satirico tempestivo e provocatorio che ha già innescato una conversazione nazionale. Ora è il momento di decidere da soli.

The Hunt è scritto da Lindelof e dal suo collega collaboratore di Watchmen Nick Cuse ed è diretto da Craig Zobel (Z for Zachariah, The Leftovers). Blum produce per la sua Blumhouse Productions insieme a Lindelof. Il film è prodotto da Zobel, Cuse e Steven R. Molen.

 
 

Michela Cescon: 10 cose che non sai sull’attrice

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Tra le più interessanti interpreti italiane del momento, vi è Michela Cescon, che negli anni si è distinta per aver partecipato ad alcuni dei più celebri film d’autore, grazie a cui ha potuto dar prova delle proprie doti recitative, più volte premiate dalla critica.

Attiva anche in televisione, l’attrice può vantare una carriera di tutto rispetto, con scelte coraggiose che l’hanno portata a distinguersi e a crescere come interprete anno dopo anno.

Ecco 10 cose che non sai di Michela Cescon.

Michela Cescon: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi d’autore. L’attrice debutta al cinema con il film Primo amore (2004), di Matteo Garrone, che le vale subito una buona notorietà. Negli anni successivi recita poi in noti film come Cuore sacro (2005), Tutte le donne della mia vita (2007), Vincere (2009), Romanzo di una strage (2012), È nata una star? (2012), Viva la libertà (2013), Piuma (2016), La ragazza nella nebbia (2017), Nome di donna (2018), Loro (2018), Una vita spericolata (2018), L’uomo senza gravità (2019) e Villetta con ospiti (2020), dove recita accanto all’attore Marco Giallini. 

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attrice si è distinta per aver preso parte anche a film televisivi come Nel nome del male (2009) e C’era una volta la città dei matti (2010), ma diventa ulteriormente nota grazie al ruolo di Piera nella serie Braccialetti rossi (2014). In seguito recita accanto all’attore Kim Rossi Stuart nella serie Maltese – Il Romanzo del Commissario (2017).

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Michela Cescon: fidanzato e figli

3. È fidanzata da molti anni. L’attrice ha sempre garantito la massima riservatezza alla sua vita privata, tanto da non rivelare molto a riguardo. È tuttavia risaputa la sua storia d’amore con il giornalista Stefano Barigelli, intrapresa nel 2004.

4. La coppia ha dei figli. Dopo pochi mesi dal loro fidanzamento, la coppia dà alla luce la prima figlia, nata nel 2005. Successivamente la Cescon e Barigelli concepiscono il secondo figlio, nel 2008, mentre nel 2010 nasce il terzo bambino.

Michela Cescon è anche regista

5. Debutterà alla regia. Nel gennaio del 2020 iniziano le riprese del film d’esordio della Cescon, intitolato Occhi blu. Protagonista della pellicola è l’attrice Valeria Golino, che si ritroverà al centro di una storia noir, che con un’inedita figura femminile esplora Roma nei suoi angoli più violenti e cupi.

Michela Cescon ha recitato in teatro

6. Si forma come attrice teatrale. Dopo essersi diplomata alla Scuola Teatro Stabile di Torino, l’attrice inizia a recitare in importanti spettacoli teatrali, il più delle volte diretta dal noto Luca Ronconi. Negli anni, a teatro la Cescon ha preso parte tanto ad opere di Shakespeare quanto di Pirandello, provando sin da queste prime esperienze la propria versatilità. Tra i suoi ruoli più premiati vi è quello di Enda Walsh nello spettacolo Bedbound, risalente al 2001.

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Michela Cescon in Braccialetti rossi

7. Ha iniziato ad essere riconosciuta per strada. L’attrice ha dichiarato più volte di come la serie Braccialetti rossi abbia segnato un vero e proprio prima e dopo nella sua carriera. Grazie al ruolo della mamma Piera, l’attrice ha infatti ottenuto un ampio consenso di pubblico, tanto da venire continuamente riconosciuta per strada, a tal punto da doversi tagliare i capelli per cercare di passare inosservata.

8. Considera la serie una vera e propria novità. In diverse interviste la Cescon ha dichiarato di non amare particolarmente la serialità televisiva, ma di aver accettato la sua parte in Braccialetti rossi perché diversa da qualunque altra fiction vista in TV. L’attrice ha infatti parlato di come nella narrazione di questa non si esasperino i sentimenti, mantenendo sempre un rigoroso pudore nei confronti del dolore.

Michela Cescon in Tutte le donne della mia vita

9. È stata tra le protagoniste del film. Nel 2007 l’attrice recita nel film Tutte le donne della mia vita, al fianco di Luca Zingaretti. Qui la Cescon interpreta il personaggio di Stefania, ex amante del protagonista. Il personaggio si è distinto rispetto agli altri, caratterizzato dalle manie e i tentativi attuati per cercare di dimenticare l’ex compagno.

Michela Cescon: età e altezza

10. Michela Cescon è nata a Treviso, Italia, il 13 aprile 1971. L’attrice è alta complessivamente 172 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 
 

Lucas Hedges: 10 cose che non sai sull’attore

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Da molti considerato il miglior interprete della sua generazione, Lucas Hedges è riuscito ad affermarsi come una delle più belle scoperte attoriali della decade appena conclusasi, e ciò grazie alla partecipazione ad alcuni apprezzati film che ne hanno posto sotto i riflettori il talento.

Versatile e in grado di dar vita a personaggi memorabili, Hedges è così ad oggi uno degli attori più richiesti, una delle promesse per il futuro della recitazione, capace tanto di sfoggiare sfumature drammatiche quanto comiche.

Ecco 10 cose che non sai di Lucas Hedges.

Lucas Hedges: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Il giovane attore esordisce al cinema nel 2007 con il film L’amore secondo Dan, per poi ottenere ulteriore notorietà recitando in Moonrise Kingdom (2012). Negli anni successivi prende parte a titoli come Il mondo di Arthur Newman (2012), Un giorno come tanti (2013), The Zero Theorem (2013), Grand Budapest Hotel (2014) e Anesthesia (2015). Nel 2016 si consacra grazie al ruolo da co-protagonista nel film Manchester by the Sea, e da quel momento recita in celebri film come Lady Bird (2017), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), Boy Erased (2018), Mid90s (2018), Ben is Back (2018), Honey Boy (2019) e Waves (2019).

2. Ha recitato in una serie TV. Nel 2015 l’attore prende parte al suo per ora unico progetto televisivo, la miniserie The Slap, composta da 8 episodi. Qui recita nel ruolo di Richie, accanto all’attore Peter Sarsgaard, in una trama che ruota intorno a rancori e segreti venuti a galla in seguito ad un inaspettato schiaffo, durante il quarantesimo compleanno del personaggio protagonista.

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Lucas Hedges non è su Instagram

3. Non ha un account sul social network. L’attore ha dichiarato di non possedere un account su Instagram, non apprezzando il ruolo che tali social hanno assunto nella vita quotidiana. Esiste tuttavia, su Instagram, una fan page dedicata all’attore seguita da oltre 4 mila persone. All’interno di questa è possibile trovare gli ultimi aggiornamenti circa i progetti di Hedges, così come anche le sue foto più recenti.

Lucas Hedges: chi è la sua fidanzata

4. Ha una relazione sentimentale. Nel dicembre del 2018 l’attore viene fotografato in compagnia dell’attrice Taylor Russell. I due in seguito rendono ufficiale il loro fidanzamento, apparendo insieme a diversi eventi di gala. La coppia si ritrova anche a recitare insieme per il film drammatico Waves.

Lucas Hedges e Timothée Chalamet

5. Viene spesso associato al collega. Hedges e Chalamet sono senza dubbio i due giovani attori più promettenti del momento. I due vengono inoltre spesso associati per via di alcuni ruoli particolarmente simili, come anche per l’aver recitato entrambi nel film Lady Bird. I due vantano inoltre una nomination all’Oscar a testa. Hedges ha dichiarato di essere contento di dividere la scena cinematografica con Chalamet, considerandolo un attore di puro talento.

6. Si sono scontrati per alcuni ruoli. Come prevedibile, in un paio di casi i due attori si sono soffiati a vicenda dei ruoli. La prima volta avviene per il film Interstellar (2014), dove Chalamet ottiene il ruolo di Tom Cooper battendo Hedges, il quale ha la sua rivincita nel momento in cui ottiene il ruolo di Patrick per Manchester by the sea, soffiandolo al giovane collega.

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Lucas Hedges agli Oscar

7. È stato nominato per l’ambito premio. Nel 2017, a soli 21 anni, Hedges ottiene la sua prima candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nel film Manchester by the Sea, dove recita accanto all’attore Casey Affleck. Nel film ricopre il ruolo di Patrick, che rimasto orfano di padre instaura un difficile rapporto con lo zio, cercando di metabolizzare il lutto che l’ha colpito.

Lucas Hedges in Honey Boy

8. Ha interpretato una versione romanza di Shia LaBeouf. Nel film Honey Boy, l’attore ricopre il ruolo del ventiduenne Otis, personaggio ispirato in realtà alla vita dello stesso Shia LaBeouf, che nel film interpreta invece suo padre. Per Hedges si è trattato di un affascinante esperimento meta-cinematografico, e si è dichiarato entusiasta di aver potuto dar vita ad un personaggio nel quale ha potuto ritrovare anche molto di sé.

9. Ha vissuto per un periodo con LaBeouf. Per prepararsi al dover interpretare una versione romanzata di LaBeouf, Hedges ha speso molto tempo con lui, arrivando a vivere nella sua stessa casa per un periodo. Il giovane attore ricorda di aver dormito sul suo divano, di aver indossato i suoi vestiti e di aver avuto da LaBeouf stesso le chiavi di casa, così da potersi quasi sostituire in tutto e per tutti a lui.

Lucas Hedges: età e altezza

10. Lucas Hedges è nato a New York, Stati Uniti, il 12 dicembre 1996. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Ella Balinska: 10 cose che non sai sull’attrice

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Attrice tutta da scoprire, Ella Balinska ha all’attivo ancora una breve filmografia, ma promette di essere uno dei nomi più richiesti in ambito interpretativo. La Balinska ha infatti recentemente preso parte ad un noto film hollywoodiano, collaborando con celebri attrici, ottenendo così una prima notorietà.

Attesa in nuovi ruoli che possano esaltarne le doti, l’attrice si è fatta conoscere anche in televisione grazie ad un ruolo di rilievo in una serie TV, che le ha permesso di raggiungere un più ampio pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Ella Balinska.

Ella Balinska: i suoi film

1. Ha recitato in un atteso sequel. Dopo aver preso parte a piccoli ruoli in film come Junction 9 (2015) e A Modern Tale (2017), l’attrice diventa celebre per il ruolo di Jane Kano, una delle protagoniste del film Charlie’s Angels, sequel dei precedenti film. Qui ha modo di collaborare con gli attori Kristen Stewart, Naomi Scott, Noah Centineo Patrick Stewart. Nel 2020 è invece protagonista dell’horror Run Sweetheart Run. 

2. È nota per una serie TV. L’attrice ha avuto modo di recitare anche per il piccolo schermo, da prima prendendo parte ad alcuni episodi delle serie Casualty (2018) e L’ispettore Barnaby (2018), per poi acquistare maggior popolarità con il ruolo di Nyela Malik, protagonista nella serie The Athena. La trama è incentrata intorno ad una modella che, in seguito ad una battuta d’arresto della sua carriera, si iscrive ad una scuola di moda.

3. Ha iniziato recitando in diversi cortometraggi. Tra i primi lavori in ambito recitativo della Balinska, si annoverano diversi cortometraggi, facilmente ritrovabili sul Web. Tra questi si annoverano Hunted (2016), Room (2017), Tiers of the Tropics (2017), Clover (2017), 10 Men & Gwen (2017). Grazie a questi, l’attrice ha potuto ottenere la visibilità che l’ha portata ad ottenere ruoli in progetti più grandi.

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Ella Balinska è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 300 mila persone. All’interno di questo la Balinska è solita condividere fotografie scattate per servizi di moda, o tratte da eventi di gala a cui ha preso parte. Non mancano anche foto ritraenti momenti di svago, come anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Ella Balinska su Facebook

5. Non un proprio profilo. L’attrice non ha rilasciato dichiarazioni in merito ad un proprio profilo o ad una propria pagina su Facebook, dimostrandosi ben più attiva su Instagram. Non si riscontrano infatti profili verificati sul celebre social network, mentre è possibile imbattersi in diverse fan page dove poter trovare gli ultimi aggiornamenti circa i progetti dell’attrice.

Ella Balinska è fidanzata?

6. Non si hanno notizie sulla sua vita sentimentale. Pur dimostrandosi particolarmente aperta a condividere la propria quotidianità sui social network, l’attrice non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito ad una propria relazione sentimentale. Attualmente non è dunque possibile sapere se l’attrice abbia o meno una relazione, e bisognerà attendere notizie ufficiali dalla diretta interessata.

Ella Balinska in Charlie’s Angels

7. Ha eseguito personalmente le scene più complesse. Allenata al combattimento e alle arti marziali sin dall’accademia di recitazione, l’attrice ha dichiarato di non essersi avvalsa dell’utilizzo di stuntman, ma di aver personalmente interpretato ed eseguito le numerose scene di combattimento come anche le acrobazie più complesse.

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8. Non pensava sarebbe stata ricontattata per il ruolo. Quando l’attrice inviò un proprio video per partecipare al casting del film, non pensava minimamente che la produzione avrebbe preso sul serio la sua candidatura. Per questo motivo decise di non porsi troppe aspettative e di cercare di essere sé stessa. La sua naturalezza l’ha poi premiata, poiché non molto tempo dopo fu ricontattata per un ulteriore incontro.

9. Ha stretto un ottimo rapporto con le co-protagoniste. Uno degli elementi più apprezzati del film è la chimica che lega le tre protagoniste. La Balinska ha affermato di aver stretto un rapporto che va al di là di quello professionale, ed in particolare considera l’attrice Kristen Stewart una vera e propria amica, oltre che un modello da imitare.

Ella Balinska: età e altezza

10. Ella Balinska è nata a Londra, Inghilterra, il 4 ottobre 1996. L’attrice è alta complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb