Angelina Jolie,
Gemma Chan e Brian Tyree Henry
sono stati avvistati sul set de Gli Eterni con
i rispettivi costumi di Thena, Sersi e Phastos, i personaggi che i
tre attori interpreteranno nel nuovo cinecomic targato Marvel Studios. Come previsto, la
produzione si è subito rimessa in moto dopo l’allarme bomba di
qualche giorno fa che aveva costretto l’evacuazione della troupe
alle isole Canarie insieme al cast, con la stessa Jolie e Richard
Madden.
Le immagini diffuse dal Daily Mail
che trovate qui sotto ci mostrano un panorama difficile da
identificare e un set ricostruito su una spiaggia. Nelle scorse
settimane invece avevamo già visto in azione la Jolie nei panni di
Thena e la Chan in quelli di
Sersi oltre alla costruzione della porta d’ingresso di
Babilonia (una delle location più famose dei fumetti) senza
ulteriori dettagli.
Gli Eterni,
diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard
Madden (Ikaris), Kumail Nanjiani
(Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian
Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek
(Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Abbiamo già parlato dei numerosi
easter egg presenti
in
Spider-Man: Far From Home,
capitolo conclusivo della Fase 3 del MCU e tra i più ricchi per quanto
riguarda riferimenti e omaggi vari al franchise, e adesso che il
cinecomic con protagonista Tom
Holland è finalmente arrivato in homevideo, i fan
possono mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio. Uno in
particolare sembra essere sfuggito alla ricerca e stavolta vede
protagonisti Peter Parker e MJ e il loro primo bacio dopo la
battaglia con Mysterio a Londra.
Forse in pochi avranno notato che
accanto al personaggio interpretato da Zendaya è visibile la targa di un’auto
ribaltata e in fiamme che riporta la scritta TASM
143, ed è evidente che le iniziali indicano “The
Amazing Spider-Man” con il numero che rimanda il fumetto
in cui gli originali Mary Jane e Peter Parker si scambiano il loro
primo bacio. Insomma, un altro modo per ripercorrere la storia del
supereroe e la sua eredità anche in un adattamento che si prende
diverse libertà rispetto alla trama e ai suoi sviluppi interni.
Di Spider-Man 3 sappiamo davvero
poco, tranne che gli sceneggiatori di Homecoming e Far From Home
torneranno nel team e che il regista Jon Watts si
trova ora in trattative per dirigere anche questo nuovo capitolo.
Ovviamente è atteso Tom
Holland nei panni di Spidey insieme a tutto il cast
“giovane”, da Zendaya a Jacob
Batalon.
Kevin Feige ha
però dichiarato che il personaggio “attraverserà universi
cinematografici”, il che suggerisce che non sono esclusi futuri
incontri con le proprietà Sony come Venom,
Morbius, Madame
Web o gli eroi dello Spider-Verse animato..
Di seguito la sinossi ufficiale di
Far From Home: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
L’attore Bruce
Willis si è reso celebre negli anni partecipando ad
importanti film con altrettanto grandi autori. La sua capacità di
muoversi tra i generi ha dimostrato la sua versatilità, rendendolo
un attore noto particolarmente per i suoi ruoli da duro. Ad oggi
Willis continua ad alternarsi tra prodotti a grande budget e film
più piccoli, sapendo sempre come farsi notare.
Ecco 10 cose che non sai di
Bruce Willis.
Bruce Willis Film
1. È celebre per la saga Die
Hard. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel
1987 con Appuntamento al buio. La fama arriva però l’anno
successivo, quando interpreta John McClane, protagonista di
Trappola di cristallo. L’attore riprenderà il ruolo anche
nei sequel 58 minuti per morire – Die Harder (1990),
Die Hard – Duri a morire (1995), Die Hard – Vivere o
morire (2007) e Die Hard – Un buon
giorno per morire (2013). Nel corso della sua carriera
l’attore partecipa poi a celebri film come Il falò delle
vanità (1990), Pulp Fiction (1994), L’esercito
delle 12 scimmie (1995), Il quinto elemento
(1997), Armageddon – Giudizio finale (1998), Il sesto
senso (1999), Unbreakable – Il predestinato (2000),
Sin City (2005), Moonrise
Kingdom (2012), Looper
(2012), Il giustiziere della notte (2018), Glass (2019) e
Motherless Brooklyn – I
segreti di una città (2019).
2. È noto anche come
doppiatore. In più occasioni l’attore si è cimentato nel
doppiaggio, in particolare per film come Senti chi parla
(1989), Senti chi parla 2 (1990), La gang del
bosco (2006) e The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura
(2019).
3. È anche
produttore. Negli anni Willis ha ricoperto anche il ruolo
di produttore per la serie Touching Evil (2004) e per i
film Hostage (2005) e The Hip Hop Project
(2006).
Bruce Willis moglie e figli
4. È stato sposato.
Nel 1987 l’attore sposa l’attrice Demi Moore,
dalla cui unione sono nate tre figlie. Nel 2000 i due si separano,
rimanendo comunque in buoni rapporti e impegnandosi a vivere vicini
per poter essere presenti per le figlie.
5. Ha avuto dei nuovi
figli. Nel 2009 l’attore sposa la modella Emma Heming,
dalla quale ha avuto nel 2012 la quarta figlia e nel 2014 la
quinta.
Bruce Willis Pulp Fiction
6. Lo hanno convinto a
partecipare al film. L’attore aveva particolarmente
apprezzato il film Le Iene di Quentin
Tarantino, ma non osava proporsi per un ruolo nel suo
nuovo film. L’amico Harvey Keitel, che ha recitato
sia in Le Iene che in Pulp Fiction, è riuscito
tuttavia a convincerlo, e Willis ha in seguito ottenuto uno dei
ruoli più importanti della sua carriera.
7. Ha fatto lievitare il
budget del film. Il budget iniziale del film era piuttosto
basso, ma l’ingresso nel cast di Willis, star dai grandi guadagni,
ha fatto lievitare i costi a 8 milioni di dollari. Di questi, 5
milioni furono usati per pagare gli attori del film.
Bruce Willis patrimonio
8. È un attore molto
pagato. Nel corso della sua carriera l’attore è stato
protagonista di grandi blockbuster e di importanti film d’autore.
La sua partecipazione a questi, il più delle volte in ruoli di
rilievo, gli ha consentito di raggiungere un patrimonio stimato di
200 milioni di dollari.
Bruce Willis oggi
9. Continua a recitare al
cinema. L’attore non smette di essere prolifico,
partecipando a numerosi film d’azione e di altro genere. Nel solo
2019, oltre ad aver prestato la sua voce al film The LEGO
Movie 2 – Una nuova avventura, ha recitato anche
in Glass, 10 Minutes Gone, e nel
film Motherless Brooklyn – I segreti di una città,
dove recita accanto all’attore Edward
Norton.
Bruce Willis età e altezza
10. Bruce Willis è nato a
Idar-Oberstein, in Germania, il 19 marzo 1955. L’altezza
complessiva dell’attore è di 183 centimetri.
Celebre attrice e cantante,
Jennifer Lopez è tra le più influenti personalità
di origine ispanica, con all’attivo numerose collaborazioni
importanti sia in ambito musicale che cinematografico. Nominata più
volte come donna più bella del mondo, la Lopez ha sempre saputo
come cavalcare la cresta dell’onda, riproponendosi continuamente in
nuove vesti e trovando continuamente il favore del pubblico e della
critica.
Ecco 10 cose che non sai di
Jennifer Lopez.
Jennifer Lopez film
1. Si è affermata come
attrice. La carriera cinematografica della Lopez ha inizio
nel 1986 con il film My Little Girl. Successivamente
ottiene ruoli di rilievo in film come Jack (1996),
Anaconda (1997), e Out of Sight (1998), ottenendo
una buona popolarità con il film Prima o poi mi sposo
(2001). Da quel momento ha poi preso parte a celebri film come
Jersey Girl (2004), Shall We Dance? (2004),
Quel mostro di suocera (2005), Bordertown (2006),
Piacere, sono un po’ incinta (2010), Che cosa aspettarsi
quando si aspetta (2012), Il ragazzo della
porta accanto (2015), Ricomincio da me (2018) e
Le ragazze di Wall
Street (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Negli anni l’attrice è più volte apparsa in
alcune serie TV di successo come In Living Color
(1991-1993), Second Chances (1993-1994), Will &
Grace (2004), How I Met Your Mother (2010) e in
Shades of Blue (2016-2019), dove ricopriva il ruolo della
protagonista.
3. Ha lavorato come
doppiatrice. La Lopez si è distinta anche come
doppiatrice, prestando la sua voce a film d’animazione come Z
la formica (1998), L’era glaciale 4 – Continenti alla
deriva (2012), Home – A casa (2015) e L’era
glaciale – In rotta di collisione (2016).
Jennifer Lopez Instagram
4. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram
con un proprio account personale, seguito da 104 milioni di
persone. Il suo è infatti uno degli account Instagram più seguiti
in assoluto. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete o cantante, e anche
numerosi scatti per riviste di moda.
Jennifer Lopez figli
5. Ha due figli.
L’attrice ha dato alla luce due gemelli, nati nel febbraio del
2008, e avuti all’interno del matrimonio con il cantante Marc
Anthony, sposato nel 2004 e da cui divorzia nel 2014. Nonostante
sia stata sposata tre volte, e abbiamo avuto diverse importanti
relazioni sentimentale, la Lopez ha avuto figli solo con
Anthony.
Jennifer Lopez canzoni
6. Ha pubblicato album di
grande successo. Celebre anche come cantante pop, la Lopez
ha negli anni pubblicato 8 album discografici, vincendo grazie a
questi premi prestigiosi e ritrovandosi più volte presente in
ottime posizioni all’interno della classifica Billboard 200,
riguardante gli album musicali più venduti negli Stati Uniti. Nella
sua carriera ha venduto circa 80 milioni di dischi.
7. Detiene un particolare
record. La Lopez è stata la prima a rilasciare un film
(Prima o poi mi sposo) e un album (J.Lo) nel giro
di una sola settimana, portandoli entrambi al numero 1 delle
classifiche musicali e cinematografiche.
Jennifer Lopez fisico
8. È apprezzata per il suo
fisico. Nonostante la non più giovane età, la Lopez sembra
non invecchiare mai, sfoggiando sempre una forma smagliante.
Costantemente in attività tra cinema e musica, la Lopez ha sempre
mantenuto un fisico statuario, sfoggiato nelle numerose
collaborazioni con importanti stilisti come Valentino o Donatella
Versace.
Jennifer Lopez 2019
9. Sarà protagonista di un
nuovo film. Nel 2019 arriva in sala il nuovo film
dell’attrice, intitolato Le ragazze di Wall Street,
dove la Lopez interpreta la spogliarellista Ramona Vega. Per il suo
ruolo l’attrice ha ricevuto ottime lodi da parte della critica, e
sono in molti a pronosticare una sua nomination ai prossimi premi
Oscar.
Jennifer Lopez età e altezza
10. Jennifer Lopez è nata a
New York, Stati Uniti, il 24 luglio 1969. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 164 centimetri.
L’attore Giampaolo
Morelli è oggi tra i più celebri e richiesti interpreti
del panorama cinematografico italiano. Diviso tra film e serie TV,
l’attore ha saputo affermarsi grazie al suo carisma e alla sua
versatilità. Dalla commedia al poliziesco e fino al dramma, Morelli
ha saputo reinventarsi attraverso numerosi ruoli, guadagnando la
stima di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Giampaolo Morelli.
Giampaolo Morelli film
1. Ha recitato in film di
successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene
nel 2001, con South Kensington. Successivamente acquista
sempre maggiore popolarità attraverso ruoli in film come Piano
17 (2005), Mine vaganti (2010), e Song’e
Napule (2014), che ne consacra il talento. Successivamente
partecipa a celebri film come Smetto quando voglio
– Masterclass (2017), Smetto quando voglio
– Ad honorem (2017), Ammore e
malavita (2017), A casa tutti
bene (2018), L’agenzia dei bugiardi (2019),
Ma cosa ci dice il cervello (2019) e Gli uomini
d’oro (2019).
2. È diventato celebre
grazie ai ruoli televisivi. Morelli diventa popolare
grazie alla serie L’ispettore Coliandro, dove dal 2006
ricopre il ruolo del protagonista. L’attore è poi apparso anche in
Il capitano (2007), Baciati dall’amore (2011),
Braccialetti rossi (2014), Una grande famiglia
(2015) e in alcuni episodi di Imma Tataranni – Sostituto
procuratore (2019-in corso).
3. È anche
sceneggiatore. Frequente collaboratore dei Manetti
Bros., Morelli ha scritto con loro le sceneggiature dei
film Piano 17 e Song’e Napule, nei quali ha anche
recitato.
Giampaolo Morelli Instagram
4. Ha un proprio account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 142 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini
promozionali dei progetti a cui prende parte come attore.
Giampaolo Morelli Facebook
5. È presente sul celebre
social network. Morelli ha una propria pagina ufficiale
sul social network Facebook, dove ha un totale di 196 mila like.
Qui l’attore è solito condividere notizie sui propri progetti da
attore, con foto e curiosità a riguardo.
Giampaolo Morelli moglie e
figli
6. È sposato.
L’attore è legato sentimentalmente dal 2009 alla modella e attrice
Gloria Bellicchi, eletta Miss Italia nel 1998. Con
lei ha avuto un primo figlio nato nel 2013, e un secondo nel
2016.
Giampaolo Morelli Le Iene
7. Ha condotto il celebre
programma. Nel 2016 l’attore viene scelto per condurre il
programma televisivo Le Iene, affiancato dall’attore
Frank Matano e dalla storica conduttrice
Ilary Blasi. Morelli si è in seguito dichiarato
soddisfatto dall’esperienza, affermando di essere disponibile per
una nuova conduzione del programma.
Giampaolo Morelli film 2019
8. Ha recitato in diversi
film. Nell’arco del 2019 l’attore apparirà per bene tre
volte sugli schermi cinematografici italiani, rispettivamente nei
film L’agenzia dei bugiardi, Ma cosa ci dice il
cervello e Gli uomini d’oro, accanto agli attori
Edoardo Leo e Fabio De Luigi.
9. È protagonista del film
Gli uomini d’oro. Nel film diretto da
Vincenzo Alfieri, l’attore ricopre il ruolo di
Luigi Meroni, impiegato delle poste che si vede sfumare davanti
agli occhi l’agognata pensione, decidendo allora di vendicarsi con
una rapina. Il film è ispirato ad un reale fatto di cronaca
avvenuto nel 1996 a Torino.
Giampaolo Morelli età e
altezza
10. Giampaolo Morelli è
nato a Napoli, il 25 novembre 1974. L’altezza complessiva
dell’attore è di 188 centimetri.
Verrà lanciato tra pochi giorni
Disney +, il
servizio di video on-demand ad abbonamento che The Walt Disney
Company che, come saprete, offrirà all’utente la possibilità di
accedere a contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa
di Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di Disney, Pixar,
Marvel Studios,
Lucasfilm e National
Geographic.
Ma quando arriverà in Italia? Il
profilo twitter ufficiale ha confermato che il pubblico del Regno
Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e altri paesi dovranno
aspettare fino al 31 marzo del 2020 per
abbonarsi.
Negli Stati Uniti invece Disney +
debutterà il 12 novembre 2019.
.@DisneyPlus
will be available in the United Kingdom, Germany, France, Italy,
Spain (and more to be announced soon) starting on March 31. Please
note: Titles may vary by territory.
#DisneyPluspic.twitter.com/2NqM1JVESb
La piattaforma streaming è stata
concepita per competere con i colossi dello streaming già attivi
come Netflix
e Amazon
Prime Video e vanterà di un catalogo con il meglio
delle produzioni Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm (Star
Wars) e National Geographic, oltre ai
titoli prodotti da
21st Century Fox grazie all’acquisizione recente da parte dello
studios.
Durante la presentazione è stato
confermato che Disney Plus avrà un costo base di 6,99
dollari al mese (6,18 euro). Saranno inoltre disponibili
abbonamento su 12 mesi all’offerta di 69,99
dollari, che riporta il costo mensile a 5,83 dollari
ovvero 5,18 euro. Al momento non è stato reso noto il prezzo lancio
dell’abbonamento a Disney Plus per l’Europa ma con ogni probabilità
saranno gli stessi degli USA, una strategia che punta a competere
con il posizionamento di Netflix.
Universal Pictures ha diffuso il
primo trailer ufficiale di The Invisible
Man, nuovo reboot della pellicola uscita nel 1933 e
tratta dall’omonimo romanzo di
H.G.Wells diretta stavolta da Leigh Whannell.
Protagonista del film Elisabeth Moss, qui alla sua
seconda collaborazione con la Blumhouse dopo l’acclamato horror
politico di Jordan Peele Noi.
Come riportato nei mesi scorsi,
L’uomo invisibile segna il primo passo di una strategia
“editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della
Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi
con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.
“Nel corso della storia del
cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati
attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il
presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di
adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo
schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da
raccontare”.
Questa affidata
a Whannell sarà la sesta versione
cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933,
Il ritorno dell’uomo invisibile del
1940 con Vincent Price, La donna
invisibile del 1940, L’agente
invisibile del 1942 e La
rivincita dell’uomo invisibile del 1943.
Edoardo Leo è
attualmente tra gli attori più popolari del panorama italiano.
Distintosi come interprete di talento, sceneggiatore e regista, Leo
ha partecipato negli anni ad alcuni dei più celebri film italiani,
collaborando con importanti autori e celebri attori. Grazie alla
sua versatilità, l’attore si è guadagnato le attenzioni di critica
e pubblica.
2. Ha recitato anche in
televisione. L’attore esordisce recitando in televisione
nel film TV La luna rubata (1995), partecipando poi a
celebri serie TV come Il maresciallo Rocca (1998), Don
Matteo (2002), Lo zio d’America (2002-2006), Un
medico in famiglia (2003-2004), Romanzo criminale – La
serie (2008-2010), e I Cesaroni (2009).
3. È anche regista e
sceneggiatore. Negli anni Leo si è distinto anche come
regista e sceneggiatore di suoi film. Tra questi si annoverano
Diciotto anni dopo (2010), Buongiorno papà
(2013), Noi e la Giulia e Che vuoi che sia. Come
sceneggiatore ha invece contribuito anche a scrivere, oltre ai
suoi, i film La mossa del pinguino e Io c’è.
Edoardo Leo Instagram
4. Ha un proprio account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo seguito da 336 mila persone.
All’interno di questo Leo è solito condividere fotografie scattate
in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi
progetti da attore, così come numerose foto tratte dalle premiere a
cui l’attore prende parte.
Edoardo Leo moglie
5. È sposato.
L’attore è particolarmente riservato riguardo la sua vita privata.
È tuttavia noto il suo matrimonio con Laura Marafioti, ballerina e cantante. I due si sono sposati nei
primi anni 2000, ed hanno due figli. La donna ha inoltre
contribuito alla colonna sonora del film Buongiorno papà,
diretto da Leo.
Edoardo Leo e Stefano Fresi
6. Sono grandi
amici. Leo e l’attore Stefano
Fresi hanno più volte collaborato insieme al cinema,
divenendo grandi amici e sfoggiando un ottima chimica di coppia.
Tra i lavori svolti insieme dai due si annovera la trilogia di
Smetto quando voglio e la versione live-action de Il Re Leone,
dove doppiavano nella versione italiana i personaggi Timon e
Pumpaa.
Edoardo Leo Il Re Leone
7. Ha doppiato un celebre
personaggio. Nel film del 2019, Il Re Leone,
live-action dell’originale del 1994, l’attore presta la propria
voce al personaggio di Timon. Nel doppiare tale ruolo, Leo ha
dimostrato ottime doti canore e una buona adesione alla personalità
eccentrica del personaggio.
Edoardo Leo film 2019
8. Ha recitato in diversi
film. Nel corso del 2019 l’attore sarà presente al cinema
con ben tre film: Non ci resta che il crimine, Gli uomini
d’oro e La dea fortuna.
9. È tra i protagonisti di
un film noir.Gli uomini d’oro, diretto da
Vincenzo Alfieri è un noir ispirato ad un fatto di
cronaca avvenuto a Torino nel 1996. Nel film l’attore recita nel
ruolo de il Lupo, accanto agli attori Fabio De
Luigi e Giampaolo Morelli.
Edoardo Leo età e altezza
10. Edoardo Leo è nato a
Roma, il 21 aprile 1972. L’altezza complessiva dell’attore
è di 180 centimetri.
Cresce la febbre su
Stranger Things 4, l’annunciata
quarta stagione della serie originale NetflixStranger
Things. Ebbene oggi vi sveliamo in anteprima una delle
prime anticipazioni.
Infatti, è apparso in rete il
frontespizio del primo copione relativo al primo episodio che ci
svela il titolo, ovvero: “The Hellfire Club.” Al momento non sono
stati rivelati ulteriori dettagli dunque non resta che aspettare
ulteriori notizie.
Stranger Things 4
è l’annunciata quarta stagione della serie
originale NetflixStranger
Things creata da Duffer Brothers e
trasmessa in tutto il mondo da Netflix.
La quarta stagione di
Stranger
Things è stata annunciata a settembre 2019. I
fratelli Duffer hanno detto che Stranger Things probabilmente
finirà dopo la sua quarta o quinta stagione.
In Stranger Things 4 torneranno i protagonisti
Winona Ryder nel ruolo di Joyce Byers, madre
di Will e Jonathan Byers. David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, capo
del dipartimento di polizia di Hawkins. Finn
Wolfhard nel ruolo di Mike Wheeler, figlio di mezzo di
Karen e Ted Wheeler, fratello di Nancy e Holly e uno dei tre amici
di Will Byers. Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven / Jane
Hopper (“El”), una ragazza con abilità psicocinetiche e un
vocabolario limitato. Gaten Matarazzo nel ruolo di
Dustin Henderson, uno degli amici di Will. Caleb
McLaughlin nel ruolo di Lucas Sinclair, uno degli amici di
Will. Natalia Dyer nei panni di Nancy Wheeler, figlia di Karen e
Ted e sorella maggiore di Mike e Holly. Charlie Heaton nel ruolo di
Jonathan Byers, fratello maggiore di Will Byers e figlio di Joyce
Byers.
Arriverà nelle sale italiane il 16
settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar
Soul. Il film diretto da Pete
Docter e prodotto da Dana Murray
accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di
New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e
nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti
scoprono la propria personalità e unicità!
Nella versione originale del film,
il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe
Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione
è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in
formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe
quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”.
Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe
sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una
personalità e un’anima.
Il musicista rinomato in tutto il
mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per
il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross
(The Social Network) della band Nine Inch Nails
scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo
reale e quello delle anime.
È stato diffuso in rete il primo
trailer di Color Out of Space, il film
con protagonista Nicolas Cage che è tratto
dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft.
Diretto da Richard Stanley, il film
vede protagonisti, accanto a Cage, Joely Richardson,
Madeleine Arthur e Elliot Knight,Brendan
Meyer, Julian Hilliard, Elliot Knight, Josh C. Waller, Q’orianka
Kilcher e Tommy Chong.
A produrre, la
SpectreVision, società di Elijah
Wood con cui Cage ha già
lavorato in occasione di Mandy, un altro horror
dall’esito interessante e riuscito. Il film debutterà negli USA il
prossimo 24 gennaio.
Di seguito la trama di Color
Out of Space
Nelle campagne del New England
precipita un meteorite di un metallo alieno dalle proprietà mai
viste. Quale terribile influenza avrà sulla gente del posto la
misteriosa energia che emana? Dopo “Il Mastino e altre storie”, il
maestro Gou Tanabe torna a fondere l’estetica del manga alla
fantasia di H.P. Lovecraft, nell’adattamento di uno dei racconti
più cupi del solitario di Providence.
Warner Bros Italia ha diffuso il
trailer di La Dea
Fortuna, il nuovo film di Ferzan
Ozpetek. Le immagini del film, che vedremo al cinema
dal 19 dicembre, sono accompagnate dalla voce di
Mina sulle note di Luna Diamante, brano
inedito scritto e composto da Ivano Fossati, contenuto nell’album
Mina Fossati.
Una collaborazione artistica
straordinaria per il ritorno del regista al suo cinema più iconico
per una storia sull’amore, sui sentimenti e sul ritrovarsi.
La Dea Fortuna, con protagonisti Stefano
Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine
Trinca, è prodotto da Tilde Corsi e
Gianni Romoli, una produzione Warner Bros.
Entertainment Italia, R&C Produzioni
e Faros Film e uscirà nelle sale il prossimo
19 dicembre distribuito da Warner
Bros. Pictures.
Da un soggetto di Gianni
Romoli e Ferzan Ozpetek, la sceneggiatura
è firmata da Gianni Romoli, Silvia
Ranfagni e Ferzan Ozpetek. Nel cast
troviamo inoltre Serra Yilmaz, Barbara
Alberti, Sara Ciocca, Edoardo
Brandi, Cristina Bugatty, Pia
Lanciotti e Filippo Nigro.
SINOSSI – La Dea
Fortuna
Arturo (Stefano Accorsi) e
Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di
quindici anni. Nonostante la passione e l’amore si siano
trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi
da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini
lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria
(Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro,
potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca
routine. La soluzione sarà un gesto folle. Ma d’altronde
l’amore è uno stato di piacevole follia.
Come saprete i Marvel Studios stanno lavorando per
portare sulla nuova piattaforma streaming Disney + alcune serie tv dedicate
a Loki,
Scarlet Witch e
Visione, Occhio di Falco,
Soldato d’Inverno e Falcon, che faranno ovviamente
parte del MCU. Ma quali altri personaggi vorremmo vedere
approfonditi sul piccolo schermo, e soprattutto, quali villain
meriterebbero maggiore spazio?
Ecco 10 candidati:
Ghost
L’inclusione di
Ghost in Ant-Man and The
Wasp è stata funzionale al racconto e, almeno in
apparenza, potrebbe non subire ulteriori sviluppi nel futuro del
MCU. Questo non esclude che il personaggio possa tornare o nel
franchise su Scott Lang, o sul piccolo schermo come comprimaria o
addirittura protagonista di uno show tutto suo.
Forse la versione cinematografica
non ha reso giustizia alla controparte dei fumetti, oppure ne ha
migliorato alcuni aspetti, ma di sicuro c’è ancora una storia da
raccontare sulle origini della ragazza e sulle sue reali
motivazioni.
Ebony Maw
Avengers: Infinity War
ha presentato agli spettatori tutti i quattro figli adottivi di
Thanos riuniti sotto il collettivo dell’Ordine
Nero. In realtà questi villain erano già comparsi
brevemente durante le scene finali di Thor:
Ragnarok, tuttavia è nel capitolo che precede
Endgame che abbiamo dato uno sguardo più approfondito a
personaggi come Ebony Maw (Fauce d’Ebano), un
alieno dal grande intelletto e con una forte capacità di
persuasione. Le qualità e il potenziale per una serie standalone
(ovviamente prequel) ci sono tutte, e sarebbe interessante
rivederlo ancora una volta nel MCU.
Barone Zemo
Come annunciato nei mesi scorsi e
ufficializzato durante il Comic-con, l’universo dei Marvel Studios
si prepara ad allargare ulteriormente i propri confini sbarcando
sulla piattaforma streming di Disney
+ e il primo titolo in produzione
è The Falcon and The
Winter Soldier, dove rivedremo in azione anche il
Barone Zemo di DanielBruhl.
Sappiamo dunque che il personaggio è
ancora vivo e che la sua strada incrocerà quella dei due eroi, ma
proprio questa serie potrebbe creare i presupposti per uno show
solista interamente dedicato al villain di Civil War,
approfondendo le sue origini e alcune dinamiche presenti nei
fumetti originali.
Crossbones
Crossbones è un
altro di quei villain con alle spalle un enorme potenziale
inespresso e tante opportunità di esplodere con una propria serie
TV sotto forma di prequel di ciò che abbiamo visto finora nel MCU.
Il personaggio ha una storia di origine incredibile nei fumetti e
collegata a Teschio Rosso e Captain America, quindi perché non
sfruttare questo e il legame con l’Hyrda parlando della
infiltrazione nello S.H.I.E.L.D.?
Ronan
Una delle vecchie conoscenze del MCU
ha fatto capolino durante gli eventi di Captain Marvel,
cinecomic ambientato ad inizio anni Novanta che vede protagonista
la supereroina Carol Danvers: parliamo ovviamente di Ronan
l’Accusatore, soldato Kree introdotto per la prima
volta sul grande schermo in Guardiani della
Galassia Vol.1, di ritorno in un’epoca mai
esplorata nel corso dell’universo condiviso.
Di sicuro sarebbe intrigante
sviluppare una serie che approfondisca il periodo di Ronan prima di
diventare lo lo zelota radicale di Guardiani della Galassia, quando
era a capo della sua stazione sul pianeta dei Kree, Hala, e al
comando di una missione per l’esercito che si lega alle azioni
dello Starforce.
Teschio Rosso
Teschio
Rosso potrebbe tornare nel MCU, anche
se è già stato confermato che il villan non avrà più alcun legame
con la gemma dell’anima dopo gli eventi di Infinity War.
Come hanno spiegato i
fratelli Russo infatti, quando Thanos ha ottenuto la gemma, il
suo custode è stato liberato dall’obbligo di rimanere su Vormir e
ora può sostanzialmente fare ciò che vuole. Ma attenzione: stiamo
pur sempre parlando di un nazista in esilio reso schiavo dalle
gemme per diversi decenni, quindi non è detto che non abbia ancora
molti rimpianti e obiettivi da raggiungere…
Yon-Rogg
Yon-Rogg non sarà
sicuramente il villain più memorabile del MCU, ma ha certamente una
forza magnetica che dipende in gran parte dal fascino e dalla
bravura di Jude
Law nell’interpretarlo. Da un lato, una serie sul
comandante Kree potrebbe fungere da prequel per esplorare
l’universo e le ragioni che hanno scatenato la guerra con gli
Skrull; dall’altro invece potrebbe seguire il personaggio dopo gli
eventi di Captain Marvel, creando una
sorta di redenzione (o di vendetta contro Carol Danvers).
Granmaestro
Annunciato ufficialmente durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San Diego, Thor: Love
And Thunder sarà il quarto capitolo del franchise
sul Dio del Tuono e farà parte dei titoli che andranno a comporre
la Fase 4 del Marvel Universe. E insieme a Natalie
Portman, Chris Hemsworth e Tessa
Thompson, un altro voto volto potrebbe tornare in azione
nel film di Taika Waititi, ovvero Jeff Goldblum
nei panni del Granmaestro.
E se oltre a questa apparizione i
Marvel Studios ideassero una serie dove il personaggio potrebbe far
coppia con il Collezionista di
Benicio Del Toro? Non sarebbe un progetto brillante e divertente da
vedere?
Ulysses Klaue
Ulisse Klaue,
introdotto nel MCU grazie a Avengers: Age of Ultron e
ritrovato nel corso di Black Panther, ha tutte le carte in
regola per gestire una serie solista in cui raccontare le fasi
iniziali del commerciante di armi e le sue vecchie avventure tra
atti illeciti e strategie politiche che l’hanno portato a conoscere
Killmonger prima degli eventi del film ambientato in Wakanda.
Hela
Dopo averla vista in azione in
Thor:
Ragnarok, siamo tutti d’accordo sul fatto che
Hela meriterebbe più spazio nel MCU e che ci
piacerebbe rivedere Cate Blanchett in scena. In
fondo stiamo parlando di uno dei migliori villain dell’intero
universo Marvel, forse sfruttata poco, motivo per cui sarebbe
ideale dedicarle più tempo e spazio in un film dove esplorare il
passato della Dea della Morte e il suo percorso di vendetta contro
Asgard.
In occasione della Festa del Cinema
di Roma, Cinefilos.it ha intervistato Edward
Norton e Gugu Mbatha-Raw, arrivati nella
capitale a presentare Motherless Brooklyn – I segreti
di una città, film d’apertura della 14° edizione
della manifestazione.
“Sono un attore avido – ha
dichiarato Norton per spiegare la sua caparbietà a voler portare al
cinema quella storia – ho visto un buon ruolo per me. Non sono
così comuni e ho voluto continuare a lavorarci. Il personaggio è
memorabile, e una volta deciso di aprire il testo anche alla città,
inglobando la New York degli anni ’50, è stato tutto molto
complesso. È una città che amo, ci vivo da 30 anni, ma ci sono
anche tante cose che non funzionano. Ho fuso il romanzo, il
personaggio e questo aspetto della storia, il risultato è stato
complicato da gestire.”
Durante un’indagine particolarmente
spinosa, il capo e mentore, nonché grande amico di Lionel Essrog,
Frank Minna, muore, ucciso da misteriosi personaggi che tramano
nell’ombra. La sete di vendetta e l’esigenza di scoprire la verità
mettono Lionel a contatto con un caso di corruzione estesissimo,
che arriva fino ai vertici della politica cittadina, nel momento in
cui New York si sta espandendo, e il fumo degli anni ’50 si dirada
per fare spazio alla luce della modernità.
La lunga chiacchierata del montatore
di Avengers:
Endgame Jeff Ford con Slashfilm ha rivelato una
serie di dettagli inediti su scene eliminate e
versioni alternative di momenti visti sul grande schermo nel
cinecomic che ha chiuso la Infinity Saga lo scorso aprile,
scrivendo una nuova pagina della storia dell’intrattenimento. Tra
questi sembra molto interessante il diverso approccio alla scena
della reunion tra Iron Man e Spider-Man, separatosi dopo la
battaglia su Titano in Infinity War e insieme in quella
finale di Endgame contro Thanos.
E da quanto dichiarato da Ford, la
versione originale di quel sentito abbraccio prevedeva uno sviluppo
differente e girato più volte nel corso della produzione:
“La prima volta che l’abbiamo
girato, Peter e Tony si riunivano e Pepper era nelle vicinanze, con
Tony che dicesa “Uh, Peter, conosci Pepper?”, e il ragazzo che
rispondeva “Piacere di conoscerti!”. È uno di quei folli incontri
che accadono nel mezzo di una rissa. Si abbracciavano, ma quel
gesto aveva un che di fortuito, come se si fossero imbattuti in un
aeroporto o qualcosa del genere. Entrambi gli attori erano
fantastici nella scena, ma all’epoca non sapevamo quanto fosse
stata potente la reazione del pubblico di fronte alla scomparsa di
Peter in Infinity War…quindi abbiamo deciso di provare un’altra
versione, che sottolineasse l’importanza di quella reunion alla
luce di ciò che era accaduto nel film precedente“.
Nel MCU il rapporto tra
Tony Stark e Peter Parker ha
un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la
dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio
Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale, e come
abbiamo visto in Far From
Home, superare il lutto non è affatto facile…
Un anno dopo la folle corsa agli
Oscar di Black Panther (il
primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria
Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e
Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di
Avengers:
Endgame.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato
lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla
classifica Avatar di James Cameron.
Servant
è l’attesa nuova serie tv thriller psicologiche americane creata e
scritta da Tony Basgallop per la piattaforma
Applet TV+. La serie è diretta e prodotta
esecutivamente da nientemeno che M. Night
Shyamalan, il regista autore di enormi successi di critica
e di pubblico quali Il Sesto Senso, Signs,
Unbreakable e non ultimo
GLASS.
Protagonisti dello show saranno tra
gli altri l’attrice Lauren Ambrose nel ruolo di
Dorothy Turner e l’attore Toby Kebbell nel ruolo
di Sean Turner. Nel ruolo ricorrente di Julian Pearce troviamo
anche Rupert Grint. La serie tv è stata rinnovata
per altre due stagioni. Per sapere di più sulla seconda
stagione e sulla terza
stagione in arrivo nel 2021.
Servant: streaming e data di uscita
La serie tv debutterà in tutto il
mondo il 28 Novembre. Servant in
streaming sarà disponibile contestualmente su AppleTv+, il
nuovo servizio streaming lanciato il 1 Novembre da colosso di
Cupertino.
La prima stagione sarà di 10
episodio. Il primo episodio si intitola “Reborn” ed è diretto da
M. Night Shyamalan. Il secondo episodio si intitola “Wood”,
mentre il terzo si intitola “Bear”. Tutti e tre gli episodi
debutteranno il 28 Novembre. L’episodio quattro, cinque e sei si
intitolano rispettivamente “Cricket”, “Rain” e “Haggis” e
debutteranno il 5 Dicembre il 12 Dicembre e il 19 Dicembre.
L’episodio sette, otto e nove
invece si intitolano rispettivamente “Boba”, “Jericho” e “Balloon”;
quest’ultmo è diretto ancora da M. Night Shyamalan. Gli episodi
debutteranno rispettivamente 26 Dicembre, 2 Gennzio 200 e 9 Gennaio
2020. L’ultimo episodio invece si intitolerà “Eel” e debutterà il
16 Gennaio 2020.
Servant
è stata già rinnovata per la seconda stagione che avrà altri dieci
episodi di 30 minuti che dovrebbero debuttare verso la fine del
2020.
Servant: trailer
Servant: trama
La serie segue i genitori Dorothy e
Sean Turner, una coppia di Filadelfia in lutto dopo
un’indicibile tragedia che ha portato alla morte del loro piccolo
bambino. Il trauma crea una spaccatura nel loro matrimonio che
tentano di risanare con l’acquisto di una bambola molto realistica
per cercare di sopperire il dolore e la mancanza del proprio
bambino. La coppia assume anche un giovane tata Leanne per aiutare
a prendersi cura del loro bambino appena nato. Col passare del
tempo, diventa chiaro che “le cose non sono esattamente come
sembrano e la cosa sembra aver apre le porte a una forza misteriosa
che entra nella loro casa.
In Servant
protagonisti sono Lauren Ambrose nel ruolo di
Dorothy Turner (nata Pearce), una giornalista televisiva locale,
madre recentemente in lutto e moglie di Sean. Toby
Kebbell nei panni di Sean Turner, uno chef consulente
casalingo, padre e marito di Dorothy recentemente defunti.
Nell Tiger Freecome Leanne
Grayson, una giovane tata misteriosa del Wisconsin assunta dai
Turner e Rupert Grint nei panni di Julian Pearce,
fratello di Dorothy e cognato di Sean.
Gli episodi della prima stagione di Servant
Nel primo episodio che si intitola
“Reborn” la giovane tata Leanne viene assunta per prendersi cura
del piccolo Jericho. Ma non tutto è come sembra.
Nel secondo episodio che si
intitola “Wood” mentre Leanne si sistema, Sean teme che Dorothy e
Jericho non siano in buone mani.
Nel terzo episodio che si intitola
“Eel” Sean recluta il fratello di Dorothy, Julian, per monitorare
la sua relazione con Leanne.
Nel quarto episodio che si
intitola “Bear” Leanne disobbedisce a un ordine e scopre perché
Sean è così protettivo nei confronti del piccolo Jericho.
Nel quinto episodio che si
intitola “Cricket” con Dorothy e Sean andati per la giornata,
Leanne fa un nuovo amico.
Nel sesto episodio che si intitola
“Rain” lo strano zio di Leanne arriva all’improvviso; Dorothy
combatte per mantenere la sua tata.
Nel settimo episodio che si
intitola “Haggis” Dorothy organizza una cena tesa. Sean affida a
Leanne il compito di mantenere un segreto.
Nell’ottavo episodio che si
intitola “Boba” Julian è costretto a rivivere un oscuro ricordo
durante una notte di babysitter.
Nel nono episodio che si intitola
“Jericho” Leanne recita a Dorothy dopo aver appreso la verità sul
piccolo Jericho.
Nel decimo episodio che si
intitola “Balloon” Dopo il battesimo di Gerico, ospiti non invitati
costringono a decisioni difficili.
Curiosità sulla serie tv:
Il 27 febbraio 2018, è stato
annunciato che Apple aveva dato alla produzione un ordine in serie
per una prima stagione composta da dieci episodi. La serie è stata
creata da Tony Basgallop, che ha anche scritto per la serie e la
produzione esecutiva insieme a M. Night Shyamalan , Ashwin Rajan,
Jason Blumenthal, Todd Black e Steve Tisch. Le società di
produzione coinvolte nello spettacolo includeranno Blinding Edge
Pictures.
Il 22 agosto 2018, è stato
annunciato che Lauren Ambrose e Nell Tiger Free erano stati scelti
per ruoli da protagonista. Il 30 novembre 2018, è stato riferito
che Rupert Grint si era unito al cast principale. Il 4 dicembre
2018, è stato annunciato che Toby Kebbell era stato scelto per un
ruolo da protagonista.
James Dean tornerà
al cinema grazie alla CGI in Finding
Jack, dramma ambientato durante la guerra del Vietman
diretto da Anton Ernst e Tati Golykh. L’attore, morto nel
1955 all’età di 24 anni in seguito ad un incidente d’auto reciterà
di nuovo sul grande schermo nel progetto finanziato dalla neonata
Magic City Films, recentemente lanciata dai due cineasti, che di
recente ha ottenuto i diritti di sfruttamento dell’immagine di Dean
dalla sua famiglia.
Scritto da Maria Sova e adattamento
del romanzo di Gareth Crocker, Finding Jack racconta le
vicende di oltre 10.000 unità canine abbandonate nel corso del
conflitto ed è stato descritto come un viaggio emozionante
sull’amicizia e l’amore in circostanze disperate. Dean, o meglio,
la sua versione digitale, interpreterà un piccolo ruolo.
“Abbiamo cercato in lungo e in
largo l’attore perfetto per Rogan, che ha un arco narrativo molto
complesso, e dopo mesi di ricerca abbiamo deciso che l’unico poteva
essere James Dean” ha dichiarato Ernst. “Siamo davvero
onorati che la sua famiglia abbia deciso di sostenerci, e
prenderemo ogni precauzione per assicurarci che l’eredità di una
delle star cinematografiche più importanti di sempre rimanga
intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film, un film
che non è mai riuscito a fare. E non vogliamo deludere i suoi
fan.”
L’Hollywood Reporter, che ha
riportato la notizia, spiega inoltre che la performance di Dean
sarà interamente ricostruita una formula di CGI “full body”
utilizzando filmati e foto reali applicata ad un attore in carne e
ossa. Per quanto riguarda la produzione, i lavori dovrebbero
iniziare il 17 novembre, con l’obiettivo di partire con le riprese
nel 2020.
“Questo progetto apre una serie
di nuove opportunità, come riportare al cinema alcuni interpreti
che non sono più con noi“, ha detto Mark Roesler, CEO di CMG
Worldwide, che rappresenta la famiglia di Dean insieme a oltre
1.700 personaggi dello spettacolo, dello sport e della musica, tra
cui artisti del calibro di Burt Reynolds, Christopher Reeve, Ingrid
Bergman, Neil Armstrong, Bette Davis e Jack Lemmon.
L’insoddisfazione di
Stephen King nei confronti dell’adattamento
cinematografico di
Shining firmato da Stanley
Kubrick nel 1980 è nota a tutti, con lo scrittore che
aveva descritto l’opera del regista “senza alcun senso di
investimento emotivo nella famiglia, certamente bello da vedere con
set meravigliosi e sequenze riprese con la Steadicam, praticamente
una Cadillac senza motore, e non puoi far nulla tranne che
ammirarla come una scultura“. Lo stesso non si può dire di
Doctor
Sleep, sequel di
Shining ora nelle sale diretto da Mike
Flanagan e tratto dall’omonimo libro di King, che a quanto
pare sembra aver centrato le aspettative.
A rivelarlo è proprio l’autore
americano in un’intervista con Entertainment Weekly, dove si è
parlato del progetto, dei paragoni con il testo originale e delle
differenze tra l’approccio di Kubrick e quello di Flanagan:
“Ho letto con molta
attenzione la sceneggiatura script di questo film, perché
ovviamente volevo fare un buon lavoro col sequel visto che le
persone conoscono bene il libro di
Shining e non avevo intenzione di fare dei
casini. Mi sono piaciuti tutti i film di Mike Flanagan, con cui ho
già collaborato per Il Gioco di Gerald. Ergo, ho
letto lo script con molta, moltissima attenzione e mi sono
ritrovato a pensareche da questo momento tutto quello che
ho sempre disprezzato della versione di
Shining realizzata da Stanley Kubrick
è redento”.
“Non voglio
addentrarmi nella questione di quanto sia o meno importante il film
di Kubrick e di quelli che sono i miei sentimenti a riguardo”
ha continuato King, “Ma tutto quello che voglio dire è che Mike
ha preso il mio materiale e ha creato una storia sensazionale e il
pubblico che lo vedrà lo amerà come me. E lo farà proprio perché è
riuscito a prendere il mio romanzo, Doctor Sleep, e a saldarlo in
qualche maniera senza soluzione di continuità con lo
Shining di Stanley Kubrick.“
Ancora irrimediabilmente
segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan
Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa
tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente
coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la
“luccicanza”. Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo
potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto
contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il
Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca
della loro immortalità.
Nel cast di Doctor
SleepEwan McGregor nel ruolo di Dan
Torrance, Rebecca Ferguson in quello di Rose
Cilindro, e Kyliegh Curran, al suo debutto in un
lungometraggio, nel ruolo di Abra, insieme a Carl Lumbly,
Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue,
Alex Essoe e Cliff Curtis. L’uscita nelle
sale è fissata al 31 ottobre 2019.
Intervistato da Slash Film, il
montatore di Avengers:
Endgame Jeff Ford ha rivelato l’esistenza di due
scene eliminate che avrebbero visto protagonisti Scott Lang e Hope
Van Dyne, aka Ant-Man e Wasp, e
Black Panther. Per quanto riguarda la coppia di
eroi (che presto rivedremo in Ant-Man
3, terzo capitolo annunciato pochi giorni fa), lo
spettatore avrebbe assistito ad un dialogo inedito all’interno del
furgone dove la missione era cercare di collegare tutti i fili con
la radio che, una volta accesa, avrebbe fatto partire la sigla di
Partridge Family: “Gli Outriders all’attacco sarebbero saltati
in aria, e ho sempre pensato che fosse divertente che questi mostri
sentissero la canzone mentre si dirigevano verso il furgone“,
ha raccontato Ford.
“È come se quella musica li
avesse fatti esplodere, e in una scena avremmo visto un Outrider
che sbirciava dal finestrino pensando che fosse gradevole, tuttavia
abbiamo capito che non era un dettaglio necessario e si è optato
per il taglio. Inoltre, si trattava di una sequenza incredibilmente
costosa“.
L’altra sequenza eliminata in sala
di montaggio avrebbe visto un combattimento prolungato tra tra
T’Challa aka Black Panther e il servo di Thanos,
Ebony Maw.
“Ricordo che avevamo una scena
molto più elaborata con lo scagnozzo di Thanos e lo scontro più
lungo con Black Panther, ma abbiamo deciso di eliminarla perché
quando gli eroi attraversano i portali, è come idealmente
introducessero tutti personaggi nella storia, quindi un altro
sguardo su T’Challa e Maw ci avrebbe distratti da quella storia che
stavamo raccontando“.
Considerando la portata della
battaglia finale e il numero di eroi coinvolti, non sorprende che
il team dei Marvel Studios abbia deciso di
togliere qualche minuto superfluo dal film, ma sarebbe stato
comunque interessante ammirare questi tre personaggi in azione
nello spettacolo generale.
Un anno dopo la folle corsa agli
Oscar di Black Panther (il
primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria
Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e
Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di
Avengers:
Endgame.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato
lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla
classifica Avatar di James Cameron.
Come saprete, Disney e Lucasfilm
sono riusciti a integrare il personaggio della principessa Leia in
Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker con del materiale
d’archivio mai visto e realizzato durante le riprese di Il
Risveglio della Forza da J.J.
Abrams. Questo significa che i piani originali sulla sua
comparsa nel film sono ovviamente cambiati dopo la morte di
Carrie Fisher, e a quanto pare il suo ruolo nel
capitolo finale della nuova trilogia sarebbe stato molto più grande
e “simbolico”.
A parlarne è il fratello
dell’attrice, Todd Fisher, in un’intervista con Yahoo, dove ha
rivelato che inizialmente il generale Leia Organa sarebbe diventata
una vera guerriera Jedi, con la spada laser e tutto il resto:
“Sarebbe stata la grande ricompensa nel film finale. Sarebbe
stata l’ultima Jedi, per così dire.“
Più volte nel corso della saga si è
notato il contatto tra Leia e la Forza, come quando aveva percepito
la presenza del fratello Luke uscito illeso dalla seconda Morte
Nera in Il ritorno dello Jedi, o quando la Forza era
riuscita a trascinarla fuori nel vuoto dello spazio in Gli
Ultimi Jedi. Tuttavia finora non ha mai sfoggiato le sue
capacità di Jedi allo stesso modo di Luke, e sicuramente Episodio
IX avrebbe colmato questa mancanza.
Tempo fa era stata la presidente
della Lucasfilm Kathleen Kennedy a spiegare che la stessa Carrie
Fisher, dopo le riprese di Episodio VIII, aveva chiesto di
poter essere in prima linea nel capitolo conclusivo dopo aver
lasciato spazio ad Han Solo e Luke Skywalker nei precedenti
film.
Sfortunatamente la morte
dell’attrice non ha permesso agli sceneggiatori di lavorare con lo
sviluppo del personaggio. Niente paura però, perché riavremo ancora
qualche minuto della principessa Leia: “Ci sono tanti minuti di
filmati inediti, e non intendo solo scene tagliate, ma materiale
inutilizzato e nuovi contenuti che potrebbero essere intrecciati
nella trama. Darà ai fan qualcosa di fantastico e sembrerà che il
tempo non sia passato”, ha detto il fratello.
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel
cast Daisy Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star
Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo
disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams
– Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli
Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra
attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica.
Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo
trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia
in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato
insieme per Episodio VII.”
Bad Boys for
Life,Will
Smith e Martin Lawrence nel nuovo trailer
italiano del terzo capitolo della saga, diretto da Adil El Arbi &
Bilall Fallah. Il film al cinema dal 23 gennaio 2020 prodotto da
Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia.
A più di vent’anni dall’uscita dell’iconico Bad Boys,
Will Smith e Martin Lawrence di nuovo insieme nel
trailer dell’atteso terzo capitolo della saga, Bad Boys for
Life. I due attori tornano a interpretare i ruoli di Mike
Lowrey e Marcus Burnett nel film diretto da Adil El Arbi & Bilall
Fallah. Prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia, il film sarà nelle sale italiane dal 23
gennaio 2020. Nel cast anche
Vanessa Hudgens, Alexander Ludwig, Charles Melton, Paola Nunez,
Kate Del Castillo, Nicky Jam, Joe Pantoliano.
Bad Boys for Life, la trama
Sinossi: I Bad Boys Mike Lowrey (Will Smith) e
Marcus Burnett (Martin Lawrence) di nuovo insieme per un’ultima
corsa nell’atteso Bad Boy for Life.
La recensione di
Parasite non può non partire dalla riflessione
generale sul lavoro del suo regista, quel Bong
Joon-Ho che, dopo aver lavorato in USA, producendo
Snowpiercer e
Okja, torna nella sua Corea
del Sud, per affrontare di nuovo il conflitto di classe. Lo fa con
un film dalla precisione geometrica e dall’animo tumultuoso, una
storia che nel suo schema perfetto incasella ambizioni, appetiti,
brutture, bassezze umane.
La storia di
Parasite ruota intorno al rapporto in parte
inconsapevole tra due famiglie. Da una parte, in un seminterrato
umido, c’è la famiglia Ki-taek, dall’altro invece, in cima a una
collina, nella zona residenziale della città, in una villa luminosa
ed elegante, c’è la famiglia Park, che possiede ed ottiene tutto
ciò che i soldi possono comprare. Due famiglie a loro modo felici,
ma complementari l’una all’altra.
L’incontro trai due mondi avviene
per caso, quando il figlio maggiore dei Ki-taek riesce ad essere
assunto come insegnante di inglese da Park, che vogliono lezioni
private per la loro primogenita. Con una serie di altri brillanti e
divertenti escamotage, il ragazzo riesce pian piano a coinvolgere
tutta la sua famiglia e a farla assumere al servizio di casa Park.
Sembra così crearsi un nuovo equilibrio in cui i poveri lavorano
per i ricchi e sono così un po’ meno poveri, mentre i ricchi
assumendo i poveri hanno l’illusione di vedere esaudite le loro
necessità, ignorando che hanno assunto dei ciarlatani (il ragazzo
Ki-taek non ha i titoli necessari a insegnare e la sorella, assunta
come insegnante d’arte del piccolo di casa, non sa nulla di storia
e tecnica artistica).
Racconta la lotta di
classe
Bong Joon-Ho mette
in scena il suo affresco, o meglio, il suo schema in maniera
metodica, assicurandosi che il punto di vista della sua macchina da
presa sia sempre nel posto più adatto a mostrare l’assurdo e il
normale che si sovrappongono, incollando lo spettatore allo
schermo, regalando al suo pubblico una storia stratificata che
gioca con i generi: una favola di riscatto sociale, che si
trasforma in thriller tesissimo e poi in revenge
movie, sanguinoso, come il genere richiede.
È chiaro che l’interesse del
regista, come aveva già dimostrato nella sua passata filmografia e
anche nella sua prima incursione americana,
Snowpiercer, è quello di
rappresentare l’impossibilità di una comunicazione tra le classi,
tra gli strati della società, una comunicazione che avviene solo
nell’ambito del rapporto padrone-servo, un rapporto che si sgretola
non appena il povero si dimostra più ingordo che furbo e il ricco
più stupido che colto.
Parasite come Us di Jordan Peele
Parasite
è una calzante rappresentazione della società, non solo di quella
sudcoreana, ma di quella mondiale, ed è quello che aveva provato a
mettere in scena anche Jordan Peele con
Us,
avvalendosi però di una metafora che toglieva immediatezza al
messaggio. Bong Joon-Ho invece è crudo, diretto,
spietato, e allo stesso tempo elegantissimo, non ci recapita un
messaggio da interpretare ma ci racconta una realtà di cui prendere
atto.
Parasite
è una tempesta di fulmini, un fenomeno naturale bellissimo, eppure
terribile e potenzialmente distruttivo. Un capolavoro che ha
conquistato la Palma d’Oro a Cannes 2019, e che arriverà in sala il
7 novembre, distribuito da Academy Two.
Ecco il teaser trailer ufficiale di
Tenet,
il nuovo film di Christopher Nolan, con
protagonisti John David Washington insieme a
Robert Pattinson e
Elizabeth Debicki.
Con Tenet,
i fan stanno pensando che la fine di Inception è stata reale, non
si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la storia di quei
bambini, espandendo così l’universo di Inception, consentendo anche
l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come ipotizzato da The
Hollywood Reporter, Tenet potrebbe rivelare che la
tecnologia dei sogni sviluppata per i militari in
Inception è andata ancora oltre, o è stata
sviluppata in qualcosa di ancora più pericoloso, questa volta
permettendo alle missioni di spionaggio di non funzionare nel regno
dei sogni ma di attraversare tempo.
Forse gli eventi di
Inception hanno avuto conseguenze terribili e
impreviste, portando la prossima generazione a dover affrontare
proprio quei cambiamenti.
È possibile, anzi probabile, che
Tenet sia
completamente scollegato da Inception. Una delle
cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale
ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a
casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet fosse
davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa
ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.
Tenet,
una produzione Warner Bros. Pictures, per la
regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione
che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan
dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà
realizzato con un mix di IMAX e pellicola
in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è
formato da John David Washington al fianco di
Robert Pattinson, Elizabeth
Debicki, Dimple Kapadia, Aaron
Taylor-Johnson, Clémence Poésy,
con Michael
Caine e Kenneth Branagh.
Tenet
è prodotto da Christopher
Nolan ed Emma Thomas,
con Thomas Hayslip in veste di
produttore esecutivo. Il team creativo di Nolan che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della
fotografia Hoyte van Hoytema, lo
scenografo Nathan Crowley, la
montatrice Jennifer Lame, il
costumista Jeffrey Kurland e il
supervisore degli effetti visivi Andrew
Jackson. Musiche ad opera del
compositore Ludwig Göransson. Warner Bros.
Pictures distribuirà Tenet in tutto il
mondo.
Dopo i tragici eventi Avengers: Infinity
War abbiamo ritrovato un Thor
(detto Bro Thor) irriconoscibile rispetto ai
precedenti film, afflitto da problemi di dipendenza dall’alcool,
sovrappeso, senza onore e nobiltà, ma soprattutto rassegnato ad una
realtà che gli ha strappato via la famiglia e il suo popolo.
Fortunatamente l’eroe riesce a riscattarsi nel corso di Avengers:
Endgame dimostrando il suo vero valore.
Ma quante possibilità ci sono di
rivederlo in questo stato anche nella Fase 4? E se così fosse,
perché i Marvel Studios dovrebbero
continuare su questa strada?
Bro Thor nella Fase 4 – Pro
La costante dell’universo
cinematografico Marvel è sempre stata l’ironia, tuttavia questo
tono scanzonato ha “contagiato” il franchise di Thor soltanto in
Ragnarok, capitolo scritto e diretto da Taika
Waititi la cui eredità è stata ripresa dai fratelli Russo
in Infinity War e Endgame. Fermo restando che,
molto probabilmente, i Marvel Studios manterranno intatto il tocco
del regista anche in Love and Thunder,
c’è un motivo fondamentale per cui Bro Thor dovrebbe restare anche
nella Fase 4 del MCU: il divertimento, per il personaggio, e per
Chris
Hemsworth, dichiaratosi entusiasta di questo cambio di
rotta.
C’è poi il lato motivazionale della
svolta di Bro Thor, che potrebbe ispirare milioni di persone ad
accettare il proprio fisico abbattendo così qualsiasi stereotipo
dell’eroe tradizionale hollywoodiano tutto muscoli e forme
perfette. Sappiamo già che nel prossimo capitolo intitolato
Thor: Love and
ThunderNatalie
Portman tornerà nei panni di Jane Foster e sarà lei a
sollevare il Mjolnir, diventando Mighty Thor, quindi è ipotizzabile
che il Dio del Tuono lasci spazio all’eroina continuando il suo
percorso di consapevolezza di sé oppure che, nella speranza di
rimettersi insieme a Jane, lavori su se stesso tornando al suo
aspetto originale…
Una delle scene più esaltanti di
Avengers: Endgame è senza
dubbio quella in cui, quando ogni speranza sembra svanire nella
battaglia finale contro Thanos, Cap impugna il Mjolnir e, con lo
scudo nell’altra mano, si scaglia contro il nemico.
In quel momento epico, Captain
America impugna il martello di Thor e con esso il potere del Tuono.
Sembra però che ci sia una piccola incongruenza in questo punto, a
detta di Christopher Markus, uno degli
sceneggiatori del film.
In Thor: Ragnarok, quando Thor sta
soccombendo a Hela, sentiamo la voce di Odino che parla al figlio e
gli dice che lui non è il Dio del Martello, ma il Dio del Tuono, e
che dunque il Mjolnir è solo uno strumento per veicolare il potere
elettrico dei fulmini. Così, Thor si libera dalla stretta mortale
della sorella e riesce a sconfiggerla, padroneggiando il fulmine
senza armi, ma a mani nude.
Markus ha dichiarato a
SlashFilm: “C’è stato un confronto tra noi sceneggiatori, a un
certo punto, perché sapevamo già che in Ragnarok viene stabilito
che Thor può utilizzare i fulmini anche senza il martello. Odino
dice qualcosa tipo: “Non è mai stato per via del martello”. Cap
riesce a invocare i fulmini grazie al martello, invece, ma quando
pensi ad una prospettiva del genere, cioè di vedere Cap con scudo e
martello che combatte contro Thanos, non puoi fare a meno di dirti:
“È troppo bello per non farlo. Ne riparleremo poi”.”
In realtà, a sostegno di un Cap
manipolatore di fulmini con in pugno il Mjolnir c’è sempre Odino,
nel primo film di Thor, che dice “chiunque impugni questo
martello, se ne sarà degno, possiederà il potere di Thor”.
Sembra dunque che quella di Ragnarok sia stata solo una parentesi,
molto divertente e scenografica, ma che il “canone” vuole il potere
del fulmine legato al martello.
Daniel Craig ha zittito un reporter
durante un’intervista in merito alla scelta di Phoebe
Waller-Bridge per la sceneggiatura di No Time
to Die, il nuovo film di 007.
Sembra che il reporter abbia
insinuato che la scelta della produzione di assumere Waller-Bridge
sarebbe stata dettata dalla necessità di rendere inclusivo il
franchise. In poche parole, il giornalista ha chiesto a Craig che
la premiata sceneggiatrice e attrice britannica sia stata assunta
solo perché donna.
L’illazione ha mandato Craig su
tutte le furie, che ha difeso a spada tratta la scelta di
Phoebe Waller-Bridge, definendola una
sceneggiatrice “brillante” e “fottutamente brava”, ammonendo il
reporter e dicendogli di sapere “dove vuole andare a parare” con la
sua domanda tendenziosa.
Craig ha poi spiegato che segue il
lavoro di Waller-Bridge dall’inizio, ha visto cosa ha realizzato
con Killing Eve e con
Fleabag e ha voluto che le venisse
affidato il compito di ravvivare lo script di Bond 25, che era già
stato completato.
Senza lasciare diritto o
possibilità di replica, Daniel Craig ha concluso
il suo intervento con queste parole: “È unica e per noi è un
vero privilegio averla nel team”. Intanto Phoebe
Waller-Bridge si gode un grande momento di successo, in
cui sta raccogliendo i frutti del lavoro degli ultimi 5 anni,
lavoro che le sta dando non solo riconoscimenti, ma anche
possibilità di nuovi e prestigiosi ingaggi.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James
Bond),Ralph Fiennes(M),NaomieHarris(Eve Moneypenny),Ben Whishaw(Q),Rory Kinnear(Bill Tanner) eJeffrey Wright(Felix Leiter). Le new entry del cast sono
inveceRami
Malek,Billy Magnussen, Lashana
Lynch eAna de
Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
La nuova trilogia di
Star
Wars volge al termine e con l’uscita di Episodio
IX chiuderà la pagina più importante della saga,
ovvero quella riguardante il destino della famiglia Skywalker.
Negli ultimi anni abbiamo avuto conferme e smentite sul ritorno di
alcuni personaggi, e in generale tantissimi rumor rivelatosi
infondati circa possibili svolgimenti di trama.
Ma quali sono stati i più interessanti?
Luke Skywalker è il lato
oscuro
Dopo la pubblicazione del teaser
poster de Il Risveglio
della Forza, l’assenza di Luke Skywalker
dall’immagine aveva sconcertato i fan, convinti che il personaggio
si nascondesse sotto la maschera del misterioso Kylo
Ren. Da lì l’indiscrezione: il cavaliere jedi sarebbe
diventato un tutt’uno con il lato oscuro, orchestrando gli eventi
del film? Fortunatamente niente del genere è stato
approfondito.
Kylo Ren è Palpatine
Un’altra teoria sempre relativa a
Il Risveglio della
Forza sosteneva che sotto la maschera ci fosse nientemeno
che l’Imperatore Palpatine, il grande villain
delle trilogie originali di Star Wars che rivedremo presto in
L’ascesa di Skywalker (ma non sappiamo ancora in che modo verrà
sfruttato il suo ritorno in scena).
La resurrezione di Darth Vader
Sempre riguardo Episodio
VII, dopo la pubblicazione del trailer, la vista della
maschera di Darth Vader aveva scatenato delle
ipotesi abbastanza ambiziose circa il possibile ritorno del Signore
dei Sith, risorto e trasformato nel nuovo nel cattivo della saga.
Ovviamente non è stato così, ma c’è ancora la possibilità di
rivederlo in qualche modo…
Anakin e il fantasma della
forza
Hayden Christensen
ha interpretato il giovane Anakin Skywalker
nella trilogia prequel di Star Wars, e diverse voci sostenevano che
sarebbe tornato sotto forma di fantasma della forza proprio in
Il Risveglio della
Forza, primo episodio della nuova trilogia.Questo perché
nel trailer dl film veniva mostrata la maschera danneggiata di
Darth Vader, avvistata l’ultima volta in Il Ritorno dello
Jedi.
Il ritorno di Obi-Wan Kenobi al
cinema
Anakin Skywalker non era il solo
fantasma della forza ad occupare le discussioni dei fan in merito
ai nuovi film della saga, visto che in molti attendevano anche il
ritorno di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan
Kenobi. Così non è stato, ma fortunatamente il
personaggio sarà protagonista di una serie di Disney + annunciata
nelle scorse settimane.
Finn è un jedi
Ancora su Il Risveglio della
Forza, diverse teorie del web suggerivano che John
Boyega sarebbe stato presentato come un cavaliere Jedi,
invece che come un ex stormtrooper che si ribella al Primo Ordine.
Di fatto nel film l’eroe riesce a brandire la spada laser per
combattere contro Kylo Ren, quindi la voce è stata confermata ma
solo in parte.
Snoke è Darth Plagueis
Tutti sapevano che Andy Serkis
avrebbe interpretato nella saga un personaggio misterioso che
rispondeva al nome di Leader Supremo Snoke, ma ciò
non ha impedito ai fan di speculare sulla sua vera identità, e
alcuni ipotizzavano potesse trattarsi nientemeno che di
Darth Plagueis.
Han Solo e Leia ancora insieme
Ognuno di noi sognava di rivedere
insieme Han Solo e Leia Organa
dopo le avventure della trilogia originale. Di fatto l’avevamo
lasciati felici alla fine de Il Ritorno dello Jedi, ma gli
eventi di Episodio VII hanno raccontato il contrario: la coppia si
è separata nel corso degli anni, e il loro unico figlio Ben si è
trasformato in un servitore del Primo Ordine.
Rey è la figlia di Han e Leia
Tantissimi rumor avevano sostenuto
che Rey,
misteriosa eroina della nuova trilogia, sarebbe stata dichiarata
figlia legittima di Han
Solo e Leia Organa. D’altronde la ragazza aveva mostrato la
stessa tenacia di sua madre e le stesse incredibili capacità di
pilotaggio e di combattimento di suo padre, quindi era giusto
sperare in quella parentela…
La comparsa dei cavalieri di Ren
(prima di Episodio IX)
Sappiamo già che
L’Ascesa di Skywalker consegnerà
finalmente al pubblico i cavalieri di Ren, della cui presenza si
parla ormai da anni, ancor prima dell’arrivo nelle sale di Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi Jedi. Le voci riportavano
dettagli su una scena dove l’esercito avrebbe combattuto contro Rey
e Luke Skywalker su Ach ‘To.
Il premio Oscar Leonardo
DiCaprio e la nomination al premio Oscar Brad
Pitt sono protagonisti di performance estremamente
complesse ed incredibilmente divertenti nei panni di Rick Dalton e
del suo amico stuntman Cliff Booth, accompagnati dalla nomination
agli Oscar Margot
Robbie nei panni di Sharon Tate nel nono film di successo dello
sceneggiatore e regista Quentin Tarantino, C’era una volta a…
Hollywood, in arrivo il
prossimo 2 gennaio 2020 nei formati Dvd,
Blu-ray, Steelbook 4k Ultra HDe Digital
HD grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia.
Per la prima volta, un film in formato 4k Ultra HD nativo firmato
Quentin Tarantino.
Sempre dal 2 gennaio, sarà
disponibile l’esclusiva edizione da collezione Vinyl
Edition in formato 4k Ultra HD, che entrerà di diritto
nella lista dei desideri di ogni fan di Tarantino. La preziosa
edizione da collezione conterrà al suo interno un vero disco in
vinile da 45 giri con due delle migliori tracce della colonna
sonora (insieme ad un adattatore per giradischi), un poster vintage
da collezione del film di Rick Dalton Operazione
Dyn-o-mite! ed un’esclusiva parodia di MAD Magazine della
serie TV di Rick Dalton, Bounty Law, chiamata Lousy Law.
La Vinyl Edition è già pre-ordinabile presso Amazon e Dvd
Store.
Le edizioni home video del film
arrivano ricche di esperienze e musiche direttamente dagli anni
’60, con oltre venti minuti di materiale bonus che ci proietta più
a fondo nel mondo che è la Hollwyood di Rick Dalton. Le edizioni
Blu-ray e 4k Ultra HD includono inoltre contenuti speciali
esclusivi, sguardi dietro le quinte sulla creazione delle
scenografie, della fotografia, dei costumi, delle auto e molto di
più.
C’era una volta a…
Hollywood di Quentin Tarantino fa visita alla Los
Angeles del 1969, dove tutto sta per cambiare, mentre la star della
TV Rick Dalton (Di Caprio) ed il suo fidato amico e stuntman Cliff
Booth (Pitt) cercando di farsi strada in un’industria
cinematografica che è cambiata radicalmente. Il nono film dello
sceneggiatore e regista Tarantino include “uno dei più grandi e
importanti cast di tutti i tempi” – tra cui Margot Robbie, Julia
Butters, Margaret Qualley, Timothy Olyphant, Luke Perry, Austin
Butler, Dakota Fanning, Emile Hirsch, Bruce Dern e Al Pacino – e
molteplici linee narrative che rimandano ad un tributo ai momenti
finali dell’età dell’oro di Hollywood.
C’era una volta a…
Hollywood ha dato prova di essere apprezzato sia dal
pubblico che dalla critica. Il film ha guadagnato il successo di
apertura più grande per un film di Tarantino, ed ha ottenuto la
certificazione “Certified Fresh” di RottenTomatoes. Un film che
sorprende, commuove, fa riflettere e divertire al contempo,
descritto dalla critica come uno dei migliori di Tarantino e con un
Leonardo Di Caprio in stato di grazia.
CONTENUTI SPECIALI NEI
FORMATI BLU-RAY E 4K ULTRA HD:
Oltre venti minuti di scene aggiuntive
Cinque contenuti esclusivi dal dietro le
quinte:
La lettera d’amore di Quentin Tarantino ad
Hollywood
Bob Richardson – Per amore del cinema
Le auto del 1969
Ricostruire Hollywood – Le scenografie di C’era una
volta a…Hollywood
La moda del 1969
E molto altro!
CONTENUTI SPECIALI NEL
FORMATO DVD:
Oltre venti minuti di scene aggiuntive
C’era una volta a…
Hollywood sarà disponibile in 4K Ultra HD in una edizione
Steelbook doppia che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM e
il Blu-rayTM. Il disco 4K Ultra HD disc comprende gli
stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti
nella straordinaria risoluzione 4K.
4K Ultra HD è la
migliore esperienza visiva per la visione di un film. Il 4K Ultra
HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte
superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High
Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per
un’esperienza sonora multidimensionale.
Blu-rayTM sfodera il potere della tua
TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa, con
la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra
esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.
Richard
Jewell, il film di Clint Eastwood
basato su fatti realmente accaduti, con Sam Rockwell, Kathy
Bates, Jon Hamm, Olivia Wilde e Paul Walter
Hauser, uscirà nelle sale italiane da giovedì 16 gennaio
2020.
Diretto da Clint
Eastwood e basato su fatti realmente accaduti,
Richard Jewell è la storia di ciò che può
accadere quando quel che viene riportato oscura la verità.
“C’è una bomba al Centennial
Park. Avete solo trenta minuti di tempo”. Il mondo viene così
a conoscenza di Richard Jewell, una guardia di sicurezza che
riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo
di Atlanta del 1996. Il suo tempestivo intervento salva numerose
vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni, l’aspirante alle
forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI,
diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al
crollo della sua vita. Rivoltosi all’avvocato indipendente e contro
il sistema Watson Bryant, Jewell professa con fermezza la sua
innocenza. Ma Bryant scopre di doversi scontrare con i poteri
combinati dell’FBI, del GBI e dell’APD per scagionare il suo
cliente, e tenta di impedire a Richard di fidarsi delle stesse
persone che cercano di distruggerlo.
Il film è interpretato dai premi
Oscar Sam Rockwell (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”) nei panni
di Watson Bryant, e Kathy Bates (“Misery non deve morire”,
“American Horror Story” in TV) in quelli di Bobi, la madre di
Richard; mentre Jon Hamm (“Baby Driver – Il genio della fuga”) è
l’investigatore capo dell’FBI; Olivia Wilde (“La vita in un
attimo”) ritrae Kathy Scruggs la giornalista dell’ Atlanta
Journal-Constitution, e Paul Walter Hauser (“Tonya”) interpreta
Richard Jewell.
Il premio Oscar Eastwood ha diretto
il film da una sceneggiatura del candidato all’Oscar Billy Ray
(“Captain Phillips – Attacco in mare aperto”), basata sull’articolo
di Vanity Fair “American Nightmare — The Ballad of Richard Jewell”
di Marie Brenner. Eastwood ha anche prodotto il film con la sua
Malpaso, insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher, Leonardo
DiCaprio, Jennifer Davisson e Jonah Hill.
Il team creativo di Eastwood
comprende il direttore della fotografia Yves Bélanger e lo
scenografo Kevin Ishioka, insieme alla sua consueta costumista
Deborah Hopper e al montatore premio Oscar Joel Cox (“Gli
spietati”), che nel corso degli anni ha collaborato con Eastwood su
numerosi progetti. Musiche di Arturo Sandoval, lo stesso
compositore di “Il corriere – The Mule” del 2018.
Warner Bros. Pictures presenta una
produzione Malpaso, Appian Way / Misher Films / 75 Year Plan Plan
Production, “Richard Jewell”. Il film sarà distribuito in tutto il
mondo dalla Warner Bros. Pictures e arriverà nelle sale italiane
dal 16 gennaio 2020.
Come riportato da Variety,
Jodie Foster si è unita al cast di
Prisoner 760, dove reciterà al fianco di
Benedict Cumberbatch, Shailene
Woodley e Tahar Rahim. Il film sarà
diretto da Kevin Macdonald (L’ultimo re di
Scozia, State of Play, Black Sea) con STXinternational che
presenterà il progetto in questi giorni agli acquirenti
dell’American Film Market.
Tratta da una storia vera, la
pellicola racconterà le vicende di Mohamedou Ould Slahi, catturato
dal governo degli Stati Uniti e lasciato per anni prigione senza
andare incontro ad un’accusa né ad un processo. Dopo aver perso
ogni speranza, Slahi trova aiuto nell’avvocato Nancy Hollander e
nel suo associato Teri Duncan, e insieme la squadra affronterà
innumerevoli ostacoli per la disperata ricerca della giustizia. La
loro controversa impresa, insieme alle prove scoperte dal
formidabile procuratore militare Stuart Couch riveleranno infine
che dietro l’arresto c’è una cospirazione scioccante e di vasta
portata.
Prisoner
760 è l’adattamento cinematografico del memoir
best-seller di Mohamedou Ould Slahi “Diario di
Guantanamo“, mentre le riprese dovrebbero iniziare in
Sudafrica il 2 dicembre 2019. La sceneggiatura è stata curata da
Michael Bronner, ex produttore con alle spalle una ricca esperienza
in campo di storie vere tradotte per il grande schermo, come
testimoniano i suoi lavori in United 93, Green
Zone e Captain Phillips.
Cumberbatch figurerà anche come
produttore con la sua compagnia SunnyMarch, Adam Ackland e Leah
Clarke, e al fianco di Lloyd Levin e Beatriz Levin per Black Sheep
Pictures, Mark Holder e Christine Holder di Wonder Street e Branwen
Prestwood-Smith.