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Doris Day, muore a 97 anni la cantante attrice americana

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Doris Day, muore a 97 anni la cantante attrice americana

Muore a 97 anni Doris Day, nata Doris Mary Anne Kappelhoff, cantante e attrice statunitense che tutto il mondo conosceva con l’appellativo di “fidanzata d’America”. Nata nel 1922, ha raggiunto successo e notorietà prima come cantante di Big Band, poi come star cinematografica e, più tardi come volto noto del piccolo schermo.

La Day vantava in carriera trentanove film e oltre settantacinque ore di show televisivi, senza contare le 650 canzoni incise, una nomination ai premi Oscar e la vittoria di un Golden Globe e di un Grammy Awards.

L’incontro con il regista Michael Curtiz (Casablanca) le cambia completamente la vita:  sigla infatti un contratto di sette anni con la Warner Bros e nello stesso anno, il 1948, il film che la vede protagonista, Amore sotto coperta, si rivela un incredibile successo al box office. Altri titoli girati in quel periodo sono Te’ per due (tratto dal musical ”No no Nanette”), Non sparare, baciami e L’uomo che sapeva troppo, prestigiosa collaborazione con Alfred Hitchcock.

Proprio nella pellicola del maestro del thriller la Day intona il brano “Que sera sera”, destinato a diventare una hit indimenticabile della storia americana.

Maleficent: Mistress of Evil, il primo trailer

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Maleficent: Mistress of Evil, il primo trailer

È stato diffuso il primo trailer di Maleficent: Mistress of Evil, il sequel del film campione d’incassi del 2014 con Angelina Jolie e Elle Fanning. Il poster ci comunica anche la data d’uscita USA e il titolo ufficiale.

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Vedova Nera, gli Skrull e la “teoria” dei panini di Nick Fury

Vedova Nera, gli Skrull e la “teoria” dei panini di Nick Fury

Il film che ha raccontato le origini di Carol Danvers e la sua trasformazione in supereroina si è rivelata la perfetta occasione per introdurre nell’universo cinematografico Marvel gli Skrull, personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby e introdotti prima come avversari dei Fantastici Quattro, poi divenuti una presenza costante nei vari crossover della storia editoriale. Chi conosce i fumetti o ha visto Captain Marvel al cinema saprà che questi alieni mutaforma sono capaci di assumere le sembianze di ogni essere umano, assimilarne i suoi ricordi più recenti e infiltrarsi con grande facilità all’interno delle strutture governative (vedi ad esempio Talos, che aveva preso il posto del capo dello S.H.I.E.L.D. Keller), e da tempo c’è chi ipotizza che uno scenario del genere si sia sviluppato anche nel corso del MCU.

Qualche mese fa, dopo l’uscita in sala di Captain Marvel, era stato BuzzFeed a sostenere che un indizio sulla presenza degli Skrull nella realtà difesa dai Vendicatori fino a Endgame era stato seminato già a partire da Age of Ultron, facendo riferimento alla frase pronunciata da Nick Fury nel dialogo/interrogatorio con Carol: la scena è ambientata nel bar dove i due si ritrovano soli, faccia a faccia, raccontando aneddoti del loro passato, ed è allora che l’eroina gli chiede di rivelarle un dettaglio privato che proverebbe il suo non essere un alieno. “Se un toast è tagliato in diagonale, non posso mangiarlo, dice Fury, ma se ricordate bene, in Age of Ultron il personaggio fa esattamente il contrario quando si prepara un panino a casa di Clint Barton.

Leggi anche – MCU: 10 scene che assumono un significato diverso alla luce di Endgame

Dunque il futuro leader dello S.H.I.E.L.D. è in realtà uno Skrull? Che si tratti di una coincidenza o di una scelta ben precisa da parte dei Marvel Studios? Forse Fury è stato sostituito da un mutaforma, magari proprio Talos, dopo la “finta” morte in Captain America: The Winter Soldier? Il dubbio resta e l’enigma si infittisce, soprattutto dopo aver scovato l’ennesimo dettaglio misterioso nel recente Avengers: Endgame.

Stavolta però l’indiziata numero uno è Natasha Romanoff, altra vecchia conoscenza dell’organizzazione, ex spia e pupilla di Fury: nel film che chiude definitivamente la saga delle gemme dell’infinito ritroviamo Vedova Nera subito dopo lo schiocco mentre viaggia insieme a Steve Rogers e i sopravvissuti verso il pianeta dove si nasconde Thanos; fallita la missione, gli eroi tornano a casa e passeranno altri cinque anni prima di rivederli in azione e progettare i viaggi nel tempo attraverso il Regno Quantico. Ma se prestate attenzione ad una scena particolare, quella in cui Nat sta per confrontarsi con Steve all’Avengers Compound subito dopo il salto temporale e il summit con War Machine, Okoye, Rocket e Carol, noterete che si sta preparando un sandwich. Guarda caso la macchina da presa indugia fin troppo, e il taglio è diagonale. Di nuovo ci chiediamo se possa trattarsi di una coincidenza o di una scelta ben precisa. D’altronde non ci sorprenderebbe scoprire che fosse nei piani di Kevin Feige e co. disseminare piccoli e impercettibili indizi sull’infiltrazione degli Skrull sulla Terra, creando così una base per la narrazione della Fase 4 ormai pronta a partire.

E se anche Natasha, come Nick Fury, fosse un alieno? E se ci fossero più Skrull che da anni vivono sotto le sembianze di personaggi che conosciamo e di cui ci fidiamo che intanto tramano per ribaltare l’equilibrio stabilito? Un panino è la soluzione a tutte le nostre domande? Sarebbe sicuramente un’ipotesi intrigante per il futuro del franchise, ora aggrappato a pochissime certezze (i sequel di Spider-Man, Black Panther e Doctor Strange, il racconto cosmico degli Eterni, le nuove avventure dei Guardiani della Galassia) e che al momento appare molto confuso…

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Star Trek, la serie su Jean-Luc Picard su Amazon Prime Video

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Star Trek, la serie su Jean-Luc Picard su Amazon Prime Video
Amazon Prime Video sarà il servizio esclusivo a distribuire la nuova serie ancora senza titolo di “Star Trek” su Jean-Luc Picard in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli Stati Uniti e del Canada. In base all’accordo pluriennale con CBS, ogni episodio sarà disponibile su Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS Studios International e Amazon Prime Video.
La nuova serie “Star Trek” vede Sir Patrick Stewart riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico nel prossimo capitolo della sua vita.
“C’è solo una parola che può descrivere Sir Patrick Stewart nel ruolo di Comandante della nave spaziale ed è ‘leggendario’”, ha affermato Alex Kurtzman produttore esecutivo della serie. “Siamo felicissimi che torni al comando, per portare il messaggi ottimisti di Star Trek al pubblico in tutto il mondo”.
Siamo entusiasti di collaborare con CBS per portare la nuova edizione della storica saga di Star Trek ai nostri clienti Amazon Prime Video” ha dichiarato Brad Beale, Vice President Worldwide Content Licensing per Amazon Prime Video. “Con l’incredibile Sir Patrick Stewart, che torna nei panni dell’amatissimo Jean-Luc Picard, siamo entusiasti di poter offrire ai fan di “Trek”, sia vecchi sia nuovi, l’opportunità di vederlo di nuovo in azione. È un’aggiunta formidabile alla già ricca offerta di contenuti esclusivi di Amazon Prime Video”.
Per 50 anni, le serie Star Trek sono state un successo globale, che ha coinvolto generazioni di tutte le età. È un onore dare il benvenuto a Sir Patrick Stewart per quella che sarà sicuramente un’altra estensione di livello mondiale della storica saga”, ha dichiarato Armando Nuñez, Presidente e Chief Executive Officer di CBS Global Distribution Group. “Non vediamo l’ora di lavorare con il team di Amazon Prime Video per portare questo prossimo capitolo dell’incredibile serie Star Trek alla sua appassionata fanbase internazionale”.
Negli Stati Uniti, la serie sarà disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire TV.
Accanto a Stewart, il cast della serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story: Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten Beyer sarà il produttore supervisore.

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

A poche settimane dall’inizio delle riprese di Vedova Nera, lo standalone che vedrà alla regia Cate ShortlandScarlett Johansson come protagonista, è giusto fantasticare sulle varie possibilità della trama e su ciò che ci piacerebbe vedere sullo schermo.

Ancora più interessanti, a tal proposito, sono le teorie dei fan. Scopriamone alcune qui sotto:

Widow Program

Nel caso in cui il film su Vedova Nera fosse effettivamente un prequel, allora è possibile che la trama si concentri sulle origini dell’eroina e sui suoi anni di addestramento nella Red Room, la struttura segreta di addestramento sovietico in cui si è formata come assassina.

Il programma accademico durante la Guerra Fredda venne progettato per forgiare la migliore spia femminile dopo il successo dell’esperimento sul Soldato d’Inverno, dunque è un’ipotesi davvero affascinante da esplorare oltre che appassionante.

Il passato con Occhio di Falco e Budapest

Come saprete, nel MCU viene menzionato il periodo in cui Vedova Nera e Occhio di Falco hanno collaborato in Europa come agenti segreti dello S.H.I.E.L.D. prima di unirsi agli Avengers.

Ed è proprio durante la battaglia di New York che i due parlano di una misteriosa missione  a Budapest citata anche in Endgame mentre viaggiano verso Vormir, ma non conosciamo né i retroscena, né l’esito di quell’avventura. Sarebbe fantastico rivederli insieme nel film che finalmente rivela quello scenario misterioso…

Ivan Petrovich

L’uomo di mezza età chiamato Ivan Petrovich ha cresciuto Natasha Romanoff come sua figlia dopo la morte della vera madre, vittima della guerra a Stalingrado. Ivan è stato il suo autista e amico più stretto, anche da adulto. Ha inoltre salvato Natasha dai nazisti che l’avevano catturata durante la seconda guerra mondiale con l’aiuto di Captain America e Wolverine, un momento meraviglioso ed emozionante che speriamo di rivedere anche nel MCU.

Se ci pensate, in Avengers: Endgame Teschio Rosso chiama l’eroina per nome dicendo “Natasha Romanoff, figlia di Ivan”, con Clint che sembra sorpreso e lei che sostiene di non averlo mai conosciuto. Insomma, il mistero si infittisce e lo standalone potrebbe risolverlo una volta per tutte…

La lotta contro Teschio Rosso

Proprio in relazione a Teschio Rosso, se Vedova Nera fosse ancora viva nel regno della gemma dell’anima allora potrebbe trovare Gamora e fuggire insieme progettando la sua vendetta. Per farlo dovrebbe affrontare il guardiano di Vormir, acquisire magari dei nuovi poteri e combatterlo con le sue abilità.

Natasha torna in vita perché la gemma dell’anima è stata restituita

Alla fine di Avengers: Endgame, Captain America entra nel Regno Quantico per restituire tutte le gemme dell’infinito alle loro rispettive timeline. E se avesse portato la gemma dell’anima su Vormir, allora c’è la possibilità di rivedere Natasha viva?

È stato detto che l’eroina di quella linea temporale non potrebbe tornare a quella corrente (dove Thanos ha vinto e i Vendicatori devono annullare gli effetti dello schiocco) perché ciò influenzerebbe la timeline in cui è Clint non si riunisce con la sua famiglia, ma nulla è scontato e impossibile nel Marvel Universe…

Cosa è successo nei cinque anni dopo lo schiocco?

avengers endgame

Dopo lo schiocco di Thanos metà della popolazione della Terra è scomparsa, e cinque anni dopo ritroviamo i Vendicatori che sono andati avanti con le loro vite. Sappiamo che prima dei viaggi nel tempo Natasha si è occupata della sicurezza mondiale dirigendo una squadra che includeva Rocket, Nebula, Okoye e War Machine.

E se quelle missioni fossero il cuore del suo standalone?

Natasha è uno Skrull

Questa è forse la teoria più intrigante di quelle menzionate finora: in Captain Marvel abbiamo visto in azione gli Skrull, alieni mutaforma in grado di assumere le sembianze di esseri umani e confondersi tra i civili.

Secondo alcuni, il film su Vedova Nera confermerà la vera identità segreta di Natasha, una Skrull sotto copertura che ha lavorato segretamente nello SHIELD come agente. Questo scenario è sostenuto dalla trama simile a quella dei fumetti di Secret Invasion, oltre che da vari dettagli disseminati nel MCU…

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Fonte: ScreenRant

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti

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La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore, sarà presentato ufficialmente il 21 maggio in competizione nella sezione Un Certain Regard alla 72ª edizione del Festival di Cannes.

Il film sarà distribuito in Italia da BIM Distribuzione. La versione italiana è interpretata dalle voci di: Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi, Maurizio Lombardi, Corrado Invernizzi, Alberto Boubakar Malanchino, Beppe Chierici, Roberto Ciufoli, Nicola Rignanese, Mino Caprio, e Corrado Guzzanti nel ruolo di Salnitroe con la partecipazione straordinaria di Andrea Camilleri nel ruolo del Vecchio Orso.

“Questo film nasce dalla voglia di creare storie che vengono da leggende, che nascono dalla fantasia e che, al tempo stesso, appartengono alla nostra tradizione.  Mi auguro che La famosa invasione degli orsi in Sicilia possa appassionare il pubblico di tutte le età e far conoscere questa meravigliosa opera di Buzzati ai bambini di oggi”

Lorenzo Mattotti
In La famosa invasione degli orsi in Sicilia nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, Leonzio, il Grande Re degli orsi, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. E’ così che gli orsi e gli uomini inizieranno a vivere insieme in pace – almeno per un po’.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

avengers endgame

Come spiegato dagli sceneggiatori di Avengers: Endgame Christopher Markus e Stephen McFeely, quello che abbiamo visto sul grande schermo è il risultato di un lungo processo creativo che ha subito vari cambiamenti nel corso degli anni. Dunque alcune scene previste originariamente sono state scartate in favore della narrazione o di qualche soluzione migliore.

Ma di quali sequenze parliamo? Ecco le 10 che potevano essere nel film:

Lo schiocco di Thanos

Gli sceneggiatori hanno confermato che lo schiocco di Thanos non era previsto alla fine di Infinity War, ma in Endgame: “Se lo avessimo fermato prima, o con quattro delle gemme, sarebbe stata una pausa e ci saremmo chiesti cosa avrebbe fatto, se gli eroi avrebbero rimediato alla cosa, mentre noi volevamo un finale ancora più definitivo.”

Thor combatte con il sé del passato

Una delle sequenze più divertenti e inaspettate di Avengers: Endgame a visto Captain America combattere contro la versione di se stesso del passato, ma apparentemente, in una prima stesura del film, era il Dio del Tuono a confrontarsi con il suo “gemello”.

Forse una lotta tra il Thor atletico di una volta e il Thor sovrappeso avrebbe dato vita ad un momento ancora più spettacolare e dagli esiti incerti, dove il valore dell’eroe sarebbe stato misurato non tanto dalla forza, quanto dal cuore.

Tony Stark ad Asgard

A quanto pare nella prima stesura dello script di Endgame gli eroi sarebbero tornati indietro nel tempo, ma non a New York, bensì ad Asgard. Il momento esatto è la locazione del Tesseract nel caveau del regno, e sarebbe stato Tony a recarsi lì per recuperare la gemma confrontandosi con Heimdall.

Un dialogo durante la battaglia finale

Christopher Markus ha svelato che, inizialmente, la scena della battaglia finale di Endgame era ancora più lunga, con una struttura in tre atti e un dialogo tagliato dal film:

Avevamo una sequenza ambientata in trincea mentre la guerra era in pausa e ci ritrovavamo con diciotto personaggi. ‘Che cosa faremo?’, si chiedevano, e uno di loro avrebbe risposto ‘Lo farò io’ .”

Morag sott’acqua

La scena ambientata su Morag dove Peter Quill recupera la gemma e dove tornano War Machine e Nebula per sottrarla all’eroe era stata concepita come qualcosa di estremamente complicato da realizzare. Stephen McFeely ha spiegato perché:

Era sott’acqua, molto acuta, ma anche troppo difficile da portare sullo schermo. Quindi abbiamo deciso di tornare al momento in cui Peter Quill era lì perché ci sembrava più fattibile e divertente“.

Un finale diverso per Iron Man

La scena cruciale di Endgame arriva alla fine, con la frase pronunciata da Tony Stark prima di schioccare le dita davanti a Thanos. Tuttavia i registi hanno rivelato che quel “Io sono Iron Man.” non era previsto nella versione originale del film.

Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.

La vendetta di Thor

Secondo Christopher Markus, la trasformazione di Thor in un alcolizzato sovrappeso che ricorda il Grande Lebowski non era la prima scelta per l’arco del personaggio in Endgame.

L’idea iniziale era portare Thor verso una missione di vendetta. Poi abbiamo pensato che era la stessa motivazione del precedente film, e che dovevamo spostarci dal concetto di fallimento portandolo da una parte inedita e vedendo cosa sarebbe successo

L’arrivo nel MCU del Tribunale Vivente

A quanto pare la prima stesura dello script prevedeva l’ingresso nel MCU del Tribunale Vivente, un’entità cosmica onnipotente con tre teste che agisce come un giudice che governa altri personaggi come Morte e Eternità.

Tuttavia, secondo Stephen McFeely, non si adattava alla trama del film:

Avrebbe portato un intero livello di lettura in più per l’universo e penso che fosse troppo importante da sacrificare così“.

Occhio di Falco si sacrifica al posto di Vedova Nera

La scena ambientata su Vormir è una delle più controverse di Avengers: Endgame, ed è stato proprio McFeely a spiegare che in una bozza iniziale Occhio di Falco si sarebbe sacrificato al posto di Vedova Nera saltando giù dal dirupo.

Jen Underdahl, una delle nostre responsabili degli effetti speciali, ci disse di non portare Clint via dalla vita di Natasha, e trovammo la cosa davvero commovente a tal punto da farci cambiare idea.”

Tony incontra sua figlia adolescente

Nella chiacchierata con MTV News i registi hanno svelato il motivo dell’assenza di Katherine Langford nel film, dopo che la star della serie 13 Reasons Why era stata confermata ufficialmente nel cast lo scorso ottobre e il cui ruolo non era mai stato specificato.

Avevamo questa idea che vedeva Tony entrare in una sorta di universo metafisico, lo stesso in cui si è trovato Thanos dopo aver schioccato le dita in Infinity War. Lì ci sarebbe stato l’incontro con la versione futura di sua figlia […] Presto ci siamo resi conto che mancava quel legame emotivo con Morgan adulta, e la scena non funzionava né risuonava a livello di emozione, ed è per questa ragione che abbiamo deciso di eliminarla e di allontanarci da quell’idea“.

Nell’intervista viene inoltre spiegato che la versione del film con la sequenza che vedeva protagonista la Langford era stata mostrato al pubblico durante i test-screening, tuttavia la mancanza di reazioni positive e la confusione generale hanno spinto i Marvel Studios a procedere in un’altra direzione.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

Fonte: ScreenRant

Euphoria: trailer della nuova serie HBO

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Euphoria: trailer della nuova serie HBO

Il canale americano HBO dopo i teaser trailer ha diffuso oggi il trailer di Euphoria, la nuova serie drammatica con protagonista Zendaya.

I primi episodi di Euphoria debutteranno domenica 16 Giugno. Lo spettacolo segue un gruppo di studenti delle scuole superiori mentre navigano nella loro vita ricca di sesso, droghe, con problematiche legate all’identità, ai traumi, ai social media, all’amore e amicizia.

https://youtu.be/vuAzkZIiGxI

Zendaya è a capo di un cast che comprende anche Maude Apatow, Angus Cloud, Eric Dane, Alexa Demie, Jacob Elordi, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid, Hunter Schafer, Algee Smith e Sydney Sweeney.

Euphoria è stata creata e scritta da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo. Altri produttori esecutivi includono Drake, Future the Prince, Ravi Nandan, Kevin Turen, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady, Gary Lennon e Jim Kleverweis. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sulla serie israeliana con lo stesso nome, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Game of Thrones 8×05: recensione dell’episodio con Lena Headey

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Game of Thrones 8×05: recensione dell’episodio con Lena Headey

“Devi giurarmi, Varys, che se anche pensassi che io stia tradendo la mia gente, non cospirerai alle mie spalle. Mi guarderai negli occhi e mi dirai quello che pensi.”

“Lo giuro, mia Regina.”

“E io giuro che semmai dovessi tradirmi, ti brucerò vivo.”

“È il minimo che potrei aspettarmi, dalla Madre dei Draghi.”

Siamo all’inizio della settima stagione, Daenerys (Emilia Clarke) è appena arrivata a Roccia di Drago e sta predisponendo il suo attacco a Westeros ai danni dei Lannister, per prendere il potere che le spetta. Per la prima volta, Varys gioca a carte scoperte: l’eunuco Maestro dei Sussurri serve il popolo, la povera gente e vuole vedere sul trono un sovrano giusto; ha scelto Daenerys perché in lei vede grandezza e bontà. Tuttavia chiarisce la sua posizione e cioè che nel momento in cui la giovane Targaryen si rivelerà non più dalla parte del popolo, perderà la sua lealtà.

Proprio questo è accaduto alla fine dell’episodio numero 4 dell’ottava stagione dello show HBO, quando Varys ha pregato Daenerys di non trasformarsi nel tiranno che lei aveva promesso di cacciare. La paura del consigliere è che la natura violenta e folle della ragazza spunti fuori una volta per tutte, dopo numerosi episodi che ne hanno testimoniato l’esistenza latente.

In Game of Thrones 8×05, Daenerys completa la seconda parte della promessa fatta al suo consigliere: brucia vivo Varys, liberandosi del traditore che ha provato a cospirare ai suoi danni, in favore di Jon Snow (Kit Harington), erede legittimo al trono e persona più equilibrate e adatta a regnare. Tutto questo sotto allo sguardo perplesso e preoccupato di Jon, Davos e soprattutto Tyrion (Peter Dinklage), che tenta la sua ultima carta per evitare il massacro che ormai sembra inevitabile.

Game of Thrones 8x05

Game of Thrones 8×05 si intitola The Bells, ovvero Le Campane, quelle che dovrebbero suonare dalle torri di una città che si arrende di fronte ad un attacco esterno. E quella è la speranza di Tyrion: raggiungere Cersei (Lena Headey), farla ragionare, farla arrendere e permettere alle campane della città di suonare e salvare così quegli stessi abitanti che aveva già protetto durante la Battaglia delle Acque Nere, da Stannis, quegli stessi abitanti che lo avevano schernito e condannato per l’omicidio di Joffrey. Tyrion vuole fare la cosa giusta, ma ha paura della sua Regina.

Anche Jon è diviso da due forze contrastanti: da una parte l’amore per Dany, il suo rifiuto di voler usurpare il suo trono e il desiderio di servirla e amarla, come ha promesso di fare; dall’altro la verità della sua nascita, il suo diritto al trono che lo mette in una posizione complessa nei confronti della donna amata, se non per il desiderio di potere, almeno per il legame di parentela che per gli uomini del nord non è normale condividere con un amante/compagno. Inoltre c’è fortissimo il dubbio che forse Daenerys abbia davvero ereditato il gene della follia dai suoi avi e dal padre.

In questo crogiolo di sentimenti contrastanti, dettagli taciuti, rivendicazioni, timori e diritti, si prepara l’attacco ad Approdo del Re che finirà con le campane che suonano la resa della città, come nelle migliori aspettative, se non fosse che quella moneta in bilico, lanciata dagli dei il giorno della nascita di Daenerys, finalmente, cade: non è grandezza ma follia.

Game of Thrones 8x05 Arya Stark

A cavallo di Drogon, la Regina distrugge la sua capitale. Fuoco e sangue è quello che aveva promesso a Cersei, ed è quello che dà a lei e a quelli che sarebbero dovuti essere i suoi sudditi. Non sapremo mai quale sarebbe stata la reazione di Daenerys se Cersei dall’inizio non avesse tradito la sua fiducia nella guerra contro gli Estranei, se i suoi draghi non fossero morti, se Jon non avesse rivelato a nessuno il suo vero nome, se Missandei e Jorah fossero sopravvissuta. Quello che conta adesso è che la natura che da sempre ha temuto e ha tentato di tenere a bada è libera di esprimersi.

E sapevamo che sarebbe accaduto, la scelta di D&D non sorprende affatto, visto che anche il più salvifico dei suoi titoli, Distruttrice di Catene, ha un’implicazione violenta. In fondo, nel corso della sua lunga esperienza, tra Essos e Westeros, le sue esecuzioni sono sempre state dettate da furia cieca, spesso per mezzo del fuoco dei suoi draghi. Daenerys era destinata a cedere alla follia. Ma cosa accade invece a chi le sta intorno e a chi, questa follia cieca, la subisce?

Game of Thrones 8x05 jon snowAbbiamo detto di Jon e Tyrion: i due sono divisi tra fedeltà e amore e terrore per chi hanno scelto di seguire. Mentre molto più interessante sembra la scelta fatta dagli showrunner per Jaime. Dopo aver abbandonato Brienne e tutto il buono che era cresciuto in lui, lo Sterminatore di Re, ancora aiutato dal fratello, cerca di ricongiungersi con la sua amata Cersei. La trova, la abbraccia, la stringe, quell’amore tossico non si è mai estinto, quella sensazione di appartenersi sopra ogni altra cosa, quella dipendenza trai gemelli Lannister, quell’esclusività. Entrambi hanno pensato di poter fare a meno dell’altro, ma non è stato così. Nella loro cattiveria, i due si amano, si appartengono, e c’è un romanticismo contorto e beffardo nella loro fine, sotto alla fortezza rossa. Alla fine, D&D hanno anche trovato il modo di adempiere la profezia di Maggy la Rana: le mani del “valonquar”, il fratelli minore, che dovevano stringersi intorno al collo di Cersei non erano quelle di Tyrion, ma quelle di Jaime, non in un tentativo di strangolamento, ma in un ultimo disperato abbraccio a proteggere la sorella, l’amante, la regina.

Game of Thrones 8x05 la montagnaGame of Thrones 8×05 compie il percorso che avevamo visto spianarci davanti dalle precedenti puntate, con il declino di Daenerys, che si trasforma in villain, e purtroppo l’apparente mancanza, per ora di qualcuno che possa avere il carisma e la decisione necessari a fermarla. Jon, Tyrion, persino Arya potrebbero essere coloro che riescono a fermarla, ma sarà una fine intrisa di sangue e lacrime. Ce lo dobbiamo aspettare, dopo la furia scatenatasi in questo episodio, dovevamo aspettarcelo dallo show che ha fatto fuori così tanti personaggi protagonisti e amati.

Game of Thrones 8×05 è, nel complesso, visivamente spettacolare, complesso nella realizzazione e sicuramente molto emozionante, ma inevitabilmente sono state operate scelte opinabili, come il trattamenti riservato a Euron Greyjoy, che si conferma uno dei personaggi peggio scritti dell’intero show, oppure la sorte di Sandor Clegane, il Mastino, che finalmente ottiene la sua vendetta, a costo della sua stessa morte, nel fuoco. Dopo tanto Nord, freddo, neve e ghiaccio, questo episodio ci porta soltanto calore, sole, fuoco e cenere, quello su cui sembra destinata a governare Daenerys Nata nella Tempesta. A meno che non si faccia avanti un nuovo Sterminatore di Re.

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

Come già confermato nei mesi scorsi, Avengers: Endgame era l’ultimo impegno contrattuale di Chris Evans nel Marvel Cinematic Universe, e sul futuro dell’attore nei panni di Captain America incombe un grosso punto interrogativo. Rivedremo il personaggio nella Fase 4? Ma soprattutto, in che modo potrebbe tornare?

Ecco qualche valida soluzione:

Al fianco dei suoi amici, prima di morire

Dopo aver lasciato Peggy Carter alla fine di Captain America: Il Primo Vendicatore ed essersi risvegliato nel 2011, Steve ritrova il suo grande amore, invecchiato e sul punto di morte in Civil War. Parteciperà al suo funerale piangendo quell’occasione mai avuta prima di tornare nel passato in Endgame e riabbracciarla per vivere la vita che ha sempre sognato.

E se quella scena in ospedale fosse lo spunto per un film in cui tutti gli eroi che hanno avuto un ruolo significativo nel suo percorso, da Sam a Bucky passando per gli Avengers, si ritrovano al suo capezzale per salutarlo? Magari portando la sua bara al funerale…

Al posto di Stan Lee con i cameo

stan lee

La morte di Stan Lee ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei fan, e quello che abbiamo visto in Endgame è l’ultimo cameo girato dal fumettista per il MCU. E se fosse proprio Chris Evans, nei panni di un anziano Steve Rogers, a sostituirlo?

Questa soluzione permetterebbe all’attore di partecipare al futuro del franchise senza l’impegno di una volta, ma offrendo alle nuove storie perle di saggezza e diventando un’icona per il pubblico esattamente come Lee.

In un thriller politico ambientato negli anni ’70

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Captain America: The Winter Soldier è stato un vero e proprio viaggio nel cinema di genere, concepito come un appassionante thriller politico degli anni ’70 nello stile di Tutti gli uomini del Presidente ruotando intorno alla cospirazione dell’Hydra all’interno dello S.H.I.E.L.D.

Magari il personaggio potrebbe tornare in scena nella realtà alternativa creata dopo Endgame, in un film simile a Winter Soldier in cui Steve Rogers viene coinvolto nello scandalo Watergate o nell’assassinio di J.F.Kennedy…

Addestrando il nuovo Captain America

Captain America

Sappiamo che Sam Wilson ha ereditato lo scudo di Captain America alla fine di Endgame e che brandire quest’arma non è affatto facile; forse l’eroe avrà bisogno di qualcuno che gli insegni a usarlo, e chi meglio del suo vecchio proprietario potrebbe addestrarlo?

Ecco allora che un anziano Steve Rogers entrerebbe in scena come mentore di Sam nella serie tv dedicata a Falcon e Soldato d’Inverno, un po’ come il personaggio di Clint Eastwood in Million Dollary Baby!

Un film sul Vietnam

Il buco temporale creato dalle realtà alternative di Avengers: Endgame potrebbe aver riservato a Steve Rogers nuove avventure in giro per il mondo, quindi non sarebbe strano rivederlo nel MCU in un film ambientato tra gli anni Sessanta e Settanta, magari durante la guerra del Vietman.

I Marvel Studios avrebbero così il loro Apocalypse Now con i supereroi, combinando l’azione con con una trama non troppo politica e ispirata a First Blood Part II.

Nuove avventure con Peggy

mcu Avengers: Endgame

Una volta archiviata la battaglia contro Thanos e dopo aver celebrato la morte di Tony Stark insieme ai colleghi Vendicatori, Steve decide di saltare ancora una volta nel Regno Quantico per restituire tutte le gemme dell’infinito al rispettivo piano temporale in cui erano custodite. Ed è proprio in una di queste realtà passate che incontra Peggy, l’amore della sua vita, e si concede quel famoso ballo promesso in Captain America: Il Primo Vendicatore.

E secondo lo sceneggiatore di Avengers: Endgame Christopher Markus, una serie televisiva dedicata a Captain America e Peggy Carter è possibile e non esclude un futuro sul piccolo schermo per i due personaggi riunitosi nella scena finale del film grazie ai viaggi nel tempo.

Sappiamo poi che i Marvel Studios sono già al lavoro su una serie (la prima animata della storia dell’azienda) basata sui fumetti What If?, dove gli attuali membri del cast doppieranno i personaggi principali. Ogni episodio esplorerà una diversa storyline, concentrandosi su un “momento cruciale dal MCU e capovolgendolo, così da portare il pubblico in un territorio inesplorato“….

Nuovi spot per Spider-Man

Supereroe serioso e impegnato, Captain America ha avuto il suo momento ironico nel  cameo di Spider-Man: Homecoming in cui Chris Evans distribuiva consigli agli studenti del liceo con una pubblicità progresso molto originale.

Forse è questo il modo più geniale con cui potrebbe tornare in scena: girando tanti piccoli spot senza compromettere il finale perfetto che Avengers: Endgame ha dato al suo personaggio.

Scena post credits

Chi dice che Steve Rogers debba tornare come protagonista di un film intero? Se c’è una cosa che farebbe impazzire i fan, quella è la scena post credits inserita dopo il finale dei prossimi capitoli del MCU. Ciò renderebbe necessaria l’attesa della fine e ancora più sorprendente il ritorno sullo schermo…

Magari l’attore comparirebbe per avvisare Sam Wilson e suggerirgli di contattare un nuovo supereroe, qualcuno che lui stesso può raccomandare. Che ne pensate?

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Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, i Russo sullo schiocco e il futuro del MCU

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Metà della popolazione dell’universo era stata spazzata via dallo schiocco delle dita di Thanos alla fine di Infinity War e, come previsto, tutti gli eroi polverizzati sono tornati in scena nel terzo atto di Avengers: Endgame grazie al lavoro dei Vendicatori e alla costruzione di un nuovo guanto con le gemme ottenute viaggiando nel tempo per partecipare all’epica battaglia contro l’esercito del Titano.

Della Decimazione e dello spazio dedicato ai “morti” del precedente film i registi Anthony e Joe Russo hanno parlato con Slate in una lunga intervista tra aneddoti e rivelazioni, spiegando che concentrarsi sui vivi e i percorsi degli Avengers originali era “emotivamente più affascinante” per mantenere l’attenzione del pubblico sugli eroi con cui aveva più familiarità.

Quando vediamo quelle cose nel film, ci siamo sentiti come disconnessi da loro, perché non conosciamo quelle persone“, ha raccontato Joe Russo motivando l’assenza di una grande scena di reunion dopo il gesto di Hulk e la resurrezione delle vittime. “Cerchiamo sempre di trovare un modo per narrare la storia attraverso i personaggi che abbiamo e che ci interessano.”

Sempre a proposito della Decimazione e della portata dell’evento in vista dello sviluppo della prossima fase del MCU, i registi hanno spiegato che “Si tratta di una soluzione narrativa davvero folle, che renderà le cose ancora più interessanti nel futuro dell’universo Marvel. In primo luogo, perché è qualcosa di abbastanza lontano dal punto in cui si trovavano i protagonisti, una sorta di accettazione della realtà, e da qui si può ripartire: dall’accettazione di una realtà nuova” .

Ma cosa riserverà il post Endgame? Captain America si è ritirato, Thor cerca di ricostruire se stesso con i Guardiani della Galassia, Vedova Nera è morta, Occhio di Falco è pronto per nuove avventure in solitario, Bruce Banner e Hulk convivono felicemente nello stesso corpo, infine Tony Stark ha lasciato una moglie, una figlia e un’eredità troppo grande da essere facilmente raccolta (forse Peter Parker saprà come gestirla?).

E a proposito del sacrificio di Iron Man e dell’unico scenario previsto da Doctor Strange per la vittoria dei Vendicatori, gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno finalmente smentito ogni teoria sulla possibilità di finali alternativi:

L’unico modo in cui il piano avrebbe funzionato comprendeva la morte di Tony. Se tornate indietro e guardate Infinity War, quando Strange dice “Uno” Benedict Cumberbatch sta soffocando un’emozione. Ora che conoscete la fine, quel momento assume un significato completamente diverso…è come se gli avesse detto che doveva morire“.

Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film

Fonte: Slate, THR

Avengers: Endgame, per Vedova Nera era previsto un altro “destino”

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Dopo il sacrificio finale di Tony Stark la morte di Vedova Nera è stato forse il colpo di scena più importante e inatteso di Avengers: Endgame: l’eroina, che si era recata su Vormir insieme a Clint Barton per recuperare la gemma dell’anima, ha scelto di gettarsi giù dal dirupo (lo stesso dove Thanos aveva ucciso sua figlia Gamora in Infinity War) permettendo all’amico di proseguire la sua avventura e riconciliarsi con la sua famiglia.

Un gesto nobile, quello di Natasha Romanoff, che rivedremo in azione il prossimo anno nello standalone (o meglio, un prequel dedicato alle origini della spia russa che ha esordito nel MCU in Iron Man 2 e diventando uno dei personaggi ricorrenti delle prime tre fasi dell’universo cinematografico) e che ha messo i bisogni della sua nuova famiglia davanti a se stessa.

Proprio su questo argomento sono tornati Anthony e Joe Russo in un’intervista, dove hanno svelato l’originale destino di Vedova Nera e l’epilogo alternativo considerato insieme agli sceneggiatori. A quanto pare l’eroina sarebbe stata risparmiata dagli eventi di Endgame e avrebbe speso il suo tempo dirigendo un’attività molto particolare:

Abbiamo discusso a lungo di una cosa che pensavamo fosse davvero profonda, ma anche quasi troppo grande che ci avrebbe fatto litigare…L’idea era di questo mondo post schiocco dove tantissimi bambini restavano senza genitori, e ad un certo punto dello sviluppo della storia di Endgame pensavamo che Vedova Nera avrebbe potuto dirigere un’organizzazione a Washington D.C. per gli orfani. Cinque anni dopo sarebbe stata lei la responsabile“.

Le parole dei Russo ci riportano subito ad Avengers: Age of Ultron, dove abbiamo scoperto che Natasha non poteva avere i suoi figli perché durante il suo addestramento in Russia era stata sterilizzata come parte della sua “iniziazione”. Evidentemente essere alla guida di un istituto per bambini avrebbe in qualche modo colmato quel vuoto e consegnato al personaggio un finale altrettanto degno di quello mostrato nella versione definitiva del film.

Leggi anche – Vedova Nera: il volto migliore del MCU

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier

Fonte: Slate

Captain Marvel: il nuovo costume visto in Endgame nel dettaglio

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Captain Marvel: il nuovo costume visto in Endgame nel dettaglio

Nella scena post credits di Captain Marvel, i fan hanno potuto notare il costume nuovo di Carol Danvers, diverso da quello che l’eroina ha indossato nel film a lei dedicato. Lo stesso costume lo abbiamo visto in Avengers: Endgame, ma data la relativa assenza del personaggio dalla storia principale, non abbiamo avuto modo di vedere questo nuovo costume da vicino.

Questo fino ad ora, perché delle nuove foto via Twitter ci mostrano da vicino il costume rosso oro e blu dell’eroina interpretata da Brie Larson:

https://twitter.com/itisdxvid/status/1126909285089280002?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1126909285089280002&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cbr.com%2Favengers-4-captain-marvel-new-suit-photos%2F

La sua tuta presenta un rosso molto più intenso questa volta, rispetto alla tuta vista nel film da solista, con le spalle e la parte superiore del busto sopra al logo blu scuro. Il rosso sulle braccia e il blu sui guanti sono anche più scuri, mentre le spalline dorate ora sono sparite. In particolare, mentre il casco sembra più o meno lo stesso, c’è una grande aggiunta nella fascia che Captain Marvel ha, che è presa direttamente dai fumetti di Jamie McKelvie in Kelly Sue DeConnick che hanno fatto esordire questo nuovo look.

Speriamo però che nel prossimo film Marvel che vedrà la Larson protagonista, ci sarà più cura per l’acconciatura, perché sebbene vederla con i capelli corti in Endgame ha regalato un brivido ai suoi fan e soprattutto ai fan del personaggio, è chiaro che quelle protesi e quella parrucca non rendono giustizia né a Carol né a Brie!

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa è accaduto davvero a Loki?

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Avengers: Endgame, cosa è accaduto davvero a Loki?

Le regole del viaggio nel tempo descritte in Avengers: Endgame sono state una deviazione rispetto a quelle usate in molte altre storie, e hanno lasciato al pubblico diverse domande su cosa è accaduto poi, esattamente, in certi punti del film.

Una scena in particolare ha cambiato il ruolo del Loki di Tom Hiddleston: il Dio degli Inganni è riuscito infatti a rubare il Tesseract e a fuggire, invece che rimanere prigioniero e tornare ad Asgard in catene con il fratello. Parliamo ovviamente della linea temporale che si crea quanto Cap, Iron Man, Hulm e Ant-Man tornano nel 2012 alla Battaglia di New York.

Su Business Insider, Anthony e Joe Russo hanno fatto luce sulle conseguenze che la fuga di Loki, nel 2012 del MCU, ha avuto nello stesso universo condiviso. La domanda posta ai registi si riferiva alla fine del film, in cui Capitan America (Chris Evans) ripristina le sei Gemme dell’Infinito nei luoghi e nei tempi appropriati.

Travis Clark, di BI, ha chiesto: “Alla fine, quando Cap riporta indietro le gemme nel tempo, corregge tutte le discrepanze che si sono formate con lo spostamento delle gemme stesse? C’è ancora un Loki in giro nel passato?”. I Russo hanno replicato che lo scopo di far tornare indietro Cap alla fine era quello di rimettere le cose in ordine, ma ovviamente la fuga di Loki con la Gemma dello Spazio ha creato una nuova linea temporale.

“Diventa tutto molto complicato – hanno spiegato i registi – ma sarebbe impossibile persino per Steve rettificare quel punto della linea del tempo a meno che non abbia trovato Loki. Nel momento in cui Loki compie questo gesto così importante da un punto di vista logistico e linguistico nel MCU, crea una realtà ramificata.”

Sappiamo che Hiddleston interpreterà Loki nella sua serie TV su Disney +, quindi la nuova timeline che il personaggio ha creato potrebbe essere l’ambientazione dello show, specialmente considerato che il personaggio è stato ucciso nella timeline principale in Avengers: Infinity War lo scorso anno. In un modo o nell’altro, è chiaro che gli eventi di Endgame hanno cambiato l’universo cinematografico Marvel in modi che influenzeranno ogni nuovo film e show successivo. Ad esempio, il nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home fa riferimento alle dimensioni multiple ora stabilite come parte del MCU.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Judy: Renée Zellweger è Judy Garland nel primo trailer

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Ecco il primo trailer del biopic Judy, dedicato a Judy Garland e che vede protagonista Renée Zellweger, di nuovo alle prese con un ruolo impegnativo e musicale che ne mette alla prova le doti di attrice drammatica.

Diretto dal regista teatrale Robert Goold, il film racconta l’età adulta della Garland, mentre paga il prezzo di un’infanzia trascorsa sotto i riflettori, a partire dalla tenera età. Il trailer, sulle note di Somewhere Over the Rainbow, mostra un assaggio della performance della Zellweger, in quello che sarà probabilmente il dramma più atteso della prossima stagione.

Judy: Renée Zellweger è Judy Garland nella prima foto

Inverno 1968. La leggenda dello showbiz Judy Garland arriva nella Swinging London per esibirsi alla Talk of the Town. Sono passati trent’anni dalla sua interpretazione ne Il mago di Oz. La sua voce è debole ma la sua intensità drammatica è cresciuta. Mentre si prepara per lo show, tra management, affascinati musicisti, amici e fan adoranti, il suo calore svanisce. Quando Mickey Deans, il suo futuro marito cinquantenne, comincia a corteggiarla, tutti i suoi sogni di una storia romantica non sembrano svanire. Judy è fragile. Dopo aver lavorato per 45 anni, all’età di 47 anni è esausta: i ricordi di un’infanzia perduta per Hollywood e il desiderio di tornare a casa dai suoi bambini la tormentano. Avrà la forza di superare tutto?

Con i suoi brani più famosi, il film celebra la sua voce e la sua capacità di amare. La sceneggiatura è scritta da Tom Edge (The Crown), prodotto dal vincitore del Premio BAFTA per il film Pride David Livingstone. Pathé distribuirà il film nel Regno Unito, in Francia, in Svizzera e nel resto del mondo.

 

Avengers: Endgame, rivelata l’identità del padre dei figli di Peggy Carter

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Alla fine di Avengers: Endgame, lo Steve Rogers interpretato da Chris Evans torna indietro nel tempo per restituire le Gemme dell’Infinito prese dai Vendicatori nelle varie linee temporali. Il suo piano però è quello di restituire le gemme e poi rimanere con Peggy Carter, cosa che effettivamente fa.

Tuttavia, invece che una realtà alternativa, gli sceneggiatori di Endgame hanno confermato che si tratta della chiusura di un percorso, di un cerchio, e che Peggy e Steve erano sempre stati sposati. Stephen McFeely ha fatto riferimento a ciò che abbiamo visto in Captain America: The Winter Soldier e ha dichiarato a The Hollywood Reporter: “È sempre stata nostra intenzione che fosse lui il padre di quei due bambini (di Peggy), ma ancora una volta, il viaggio nel tempo offre diverse scappatoie”.

In Winter Soldier, una Peggy anziana dice a Steve che ha avuto due figli con un marito che Cap effettivamente aveva salvato durante la seconda guerra mondiale. Ciò sembra indicare che la donna si sia trasferita dopo che Steve era rimasto intrappolato sotto al ghiaccio, e qui abbia sposato un uomo, anche se non abbiamo mai scoperto l’identità dell’uomo o visto i loro figli. Inoltre, se Steve fosse davvero il padre, i loro figli avrebbero avuto sangue da super-soldato nelle loro vene.

“(Questa possibilità) presenta l’idea che ci sono due bambini che hanno un po’ di DNA super-soldato”, ha aggiunto il co-sceneggiatore Christopher Markus. È un’idea interessante perché indica che questo Steve che viaggia nel tempo ha vissuto una vita segreta con Peggy lontano dallo S.H.I.E.L.D.. Questa ipotesi concede all’Universo Cinematografico Marvel di svolgersi parallelamente a questa linea temporale, con tanto di Nick Fury che porta avanti l’iniziativa Avengers. E intanto, nel mondo di Steve e Peggy, ci sono due persone con il DNA del super soldato nelle loro vene.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Lucifer 4: recensione della nuova stagione targata Netflix

Lucifer 4: recensione della nuova stagione targata Netflix

Dopo tante preghiere e un po’ di attesa, Lucifer torna a fare bella mostra di sé grazie al salvataggio compiuto da Netflix. La piattaforma ha dato infatti ascolto ai fan dello show, che a gran voce avevano chiesto di salvare questo Barabba dal limbo produttivo in cui Fox l’aveva scaraventato.

E così, come un anti-Cristo redivivo dal sepolcro, la serie con protagonista Tom Ellis e Lauren German torna “a riveder le stelle” grazie al servizio di streaming, accolta trionfante dalla frangia di appassionati, e con un po’ di timore da tutti gli altri. Se i primi, infatti, si sono subito spesi in salamelecchi e inchini, gli altri si son giustamente chiesti come, l’arrivo su Netflix, avesse potuto incidere sugli equilibri di un serial che, pur essendo stato creato da Tom Kapinos (Californication), non è mai stato veramente sconvolgente dal punto di vista della rappresentazione della sessualità o di altri contenuti VM, salvo ovviamente l’aspetto sanguinolento CGI oriented.

Il cambiamento è anche strutturale, perché Lucifer passa da un formato ampio, 13 episodi la prima stagione, 18 la seconda e 29 la terza, ad uno più conforme allo stile di Netflix, con soli 10 episodi, dal minutaggio appena più lungo, e con la possibilità che il diavolo infiammi lo spettatore senza preoccuparsi più del cilicio costrittivo imposto dal rating e da censure varie ed eventuali. A queste domande è facile trovare risposta sin dall’inzio di questo nuovo ciclo. Lucifer è cambiato poco e niente, tranne che per il fatto che la stagione è più corta e questo influisce positivamente sul ritmo del racconto.

Avevamo lasciato la serie con un notevole cliffangher di chiusura per la terza stagione. Dopo innumerevoli episodi a speculare su come e quando Chloe avrebbe scoperto la vera identità di Lucifer, la rivelazione arriva in chiusura di stagione, giusto un attimo prima che Fox cancellasse la serie scaraventando rovinosamente i fan dal paradiso all’inferno. Il nuovo corso Netflix non riprende le cose esattamente da quel punto, ma lascia passare un mese dalla fine della stagione precedente, con Lucifer che si strugge per amore verso una Chloe che si è presa una vacanza con Trixie, allontanandosi volutamente da Los Angeles e da quel diavolo che un po’ la spaventa e un po’, evidentemente, la conturba.

Dopo un attimo di smarrimento, in cui la serie ha bisogno di far ordine tra le carte sparpagliatesi sul tavolo, lo show gioca subdolamente con lo spettatore, riportandolo ben presto sulla strada fin troppo nota di quel serial da sempre a metà tra un criminal drama e una versione per scolarette di Californication, con una manciata di riferimenti provenienti da tutto ciò che rimane dalle ceneri di Streghe, Teen Wolf, Grimm e tutte quelle altre serie tv basate sul sovrannaturale che da almeno un ventennio scorrazzano liberamente tra i palinsesti della via cavo US.

Fino ad oggi, Lucifer è sempre stato uno show diesel, a lenta carburazione, che ha avuto spesso bisogno di numerose puntate per muovere (lentamente) i pezzi sulla sua scacchiera, ma sotto l’egida Netflix lo show ha subìto una brusca accelerata, eliminando tutto ciò che era superfluo, e concentrandosi sostanzialmente solo sui personaggi e la loro maturazione psicologica, lasciando in sottofondo, dove è giusto che resti, quella traccia criminal drama che appartiene comunque al suo DNA.

La gestione e la costruzione del tempo è infatti il più grande cambiamento che lo show ha subìto nel passaggio a Netflix. Non solo perché, come detto, la stagione dura nel complesso circa la metà rispetto al passato, ma anche perché è proprio il modo in cui il tempo trascorre nella serie ad essersi contratto. Se in passato non si aveva mai un’idea veramente chiara di quanto tempo trascorresse tra certi eventi ed altri, oggi abbiamo un chiaro indizio del fatto che l’intera stagione si sviluppi nell’arco di quasi un anno, concentrando quindi, in 10 episodi di circa 50 minuti, una considerevole quantità di tempo e un mucchio di risvolti narrativi e sentimentali, snocciolati nell’arco di 9/10 mesi. Considerando la ricchezza di svolte narrative, avvenimenti e situazioni da gestire, non è poco per lo sviluppo di un cast così nutrito di personaggi.

Tutto questo si traduce in uno show che, come da impostazione delle stagioni 2 e 3, si prende il tempo che serve per parlare dei personaggi e dei loro turbamenti, ma che si libera anche di tante situazioni del tutto accessorie che, in passato, non facevano che mettere sotto i riflettori il fare – spesso macchiettistico – di Lucifero. Quest’aspetto del personaggio viene però conservato e piegato in maniera più funzionale alla narrazione, cadenzato anche da un montaggio più veloce e sintetico. Un pregio, a nostro giudizio, dell’intero show, è stato proprio quello di diventare un racconto corale in cui, benché nessuno dei personaggi abbia lo stile (e la versatilità recitativa) del Lucifero di Tom Ellis, ognuno ha dei momenti di interesse e coinvolgimento per lo spettatore.

L’avvento di Netflix non ha quindi contaminato lo show, né ha utilizzato l’assenza della censura tipica delle tv in chiaro per spendersi in un tripudio di sesso e droghe pesanti, semmai ha semplicemente reso l’intero show più denso e dinamico a patto che, ovviamente, lo spettatore sia a suo agio con il tempo televisivo che trascorre così rapidamente. I salti temporali, in effetti, non sono gestiti benissimo, ed anzi a metà stagione si compie inspiegabilmente un salto di qualche mese, raccontato allo spettatore solo per mezzo di un breve dialogo tra Maze e Linda. L’ellissi temporale non è gestita bene, ma in fin dei conti non lede al carisma dello show, in debito in egual misura all’aspetto sovrannaturale e verso quello poliziesco.

Se l’aspetto investigativo, in questo ciclo, sembra però un pochino sottotono, quel che ne ha guadagnato è lo sviluppo morale e, soprattutto, emotivo dei personaggi, praticamente tutti intenti a fare i conti con un nuovo lato di sé stessi, chi per puro caso (Maze), chi per motivazioni più profonde (Dan), chi per un inaspettato plot twist (Laura e Amenadiel). Il risultato è un nuovo cambio di rotta per una serie che, comunque, sin dai suoi esordi ha sempre cercato di affiancare ai suoi personaggi tematiche nuove e modi alternativi di affrontare le stesse, cercando di mantenersi comunque in equilibrio sulle sue venature più squisitamente sovrannaturali. Venature che qui si mostrano – finalmente – con maggior concretezza, in una serie di situazioni che lasciano ben sperare per il futuro, augurato ma non ancora confermato, della serie.

Lucifer è quindi cambiato? Potremmo dire che l’approdo a Netflix ha portato dei cambiamenti e che i fan della prima ora se ne sono accorti, ma la verità (che questi stessi fan ben conoscono) è che la serie ha sempre avuto voglia di non adagiarsi sugli allori del carisma del suo protagonista, mettendosi in gioco con una serie di ritratti e personaggi secondari che in questa nuova veste emergono più valorizzati e divertiti che mai.

Il pregio del passaggio a Netflix è stato quello di lasciare lo show libero di esprimersi come voleva, scendendo a patti col diavolo solo per la volontà di ridurre il numero di episodi per stagione e, di conseguenza, l’investimento economico. Un risparmio che, per fortuna, non ha leso né al cast né al resto dell’impianto produttivo, mantenendo intatti il divertimento e l’esagerazione che, dal primo episodio, complice l’interesse per Gaiman, aveva spinto gli spettatori a sedersi davanti alla tv.

MCU: le migliori e le peggiori coppie del grande schermo

MCU: le migliori e le peggiori coppie del grande schermo

Supereroi, azione, imprese impossibili per salvare l’universo: il MCU ci ha offerto uno scenario variegato e appassionante nei suoi primi undici anni di vita dove una cornice d’onore è stata riservata alle coppie e alla dinamica sentimentale.

Alcune di queste sono state amate dai fan, altre odiate, ma quali saranno ricordate come le migliori e le peggiori del Marvel Cinematic Universe? Ecco le nostre alternative:

Pepper Potts e Tony Stark

avengers 4

Tony Stark (Robert Downey Jr.) e Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) hanno davvero inaugurato la stagione d’oro per le coppie nell’universo cinematografico Marvel: due anime gemelle destinate a stare insieme, nonostante le discussioni e le incomprensioni che chiunque deve affrontare nella vita.

Inoltre Pepper è per Tony un porto sicuro, e la persona migliore per gestire l’ansia dei propri impegni con i Vendicatori. In questo sono stati bravi i due attori, svolgendo un lavoro straordinario migliorando film dopo film e arrivando al culmine del loro rapporto in Endgame.

Bruce Banner e Natasha Romanoff

Qualcosa non ha funzionato nella dinamica che ha portato all’unione (anche se per poco) di Natasha Romanoff e Bruce Banner nel MCU. Josh Whedon aveva sviluppato l’arco narrativo sulle basi di una favola a La bella e la bestia, con i due incapaci di avere un vero contatto fisico perché spaventati dalle conseguenze.

Tuttavia nella realtà questo legame non sembra essere stato sfruttato al meglio e ciò che ne risulta, in fin dei conti, è un’occasione persa. Sarebbe stato interessante esplorarne le difficoltà con due attori di livello come Mark Ruffalo e Scarlett Johansson

Wanda Maximoff e Visione

scarlet witch

Come annunciato nelle scorse settimane, Scarlet Witch e Visione saranno protagonisti di una serie spin-off ambientata nel MCU e destinata al servizio streaming di Disney + in arrivo nel 2019, e non poteva esserci notizia migliore di questa.

La coppia formata da Elizabeth Olsen e Paul Bettany, contro ogni previsione, funziona benissimo sul grande schermo, e la loro chimica si è riversata in una performance sempre sentita e appassionata che vorremmo rivedere anche nella serie.

Stephen Strange e Christine Palmer

Gli effetti visivi spettacolari e la ricchezza della messa in scena di Doctor Strange non ci hanno distratto dal pensare che quella formata da Stephen Strange e Christine Palmer sia una delle coppie più deboli e dimenticabili dell’universo cinematografico Marvel.

Ed è un peccato, vista la quantità di talento in piazza, e Benedict Cumberbatch e Rachel McAdams ce la mettono tutta per non sfigurare, eppure questo rapporto perde di forza sin dalle prime scene, è sbilanciato e punta i riflettori solo sull’eroe del titolo. Tra l’altro dal 2016 non abbiamo più avuto notizie del personaggio della McAdams e non sappiamo che fine abbia fatto dopo lo schiocco…

T’Challa e Nakia

Tutte le donne della vita di T’Challa (Chadwick Boseman) svolgono un ruolo fondamentale nella sua vita, tuttavia ce n’è una in particolare che occupa un posto speciale nel suo cuore: è Nakia (Lupita Nyong’o), spia wakandiana presentata come sua ex. 

In Black Panther non ci vengono forniti flashback per mostrarci cosa è successo tra i due e cosa li aveva allontanati, tranne che T’Challa non ha mai portato la sua storia d’amore con Nakia al livello successivo. Lei invece finisce per lasciare Wakanda e diventare un missionario sotto copertura, aiutando i poveri e gli oppressi in Africa.

Thor e Jane Foster

Alcuni ricorderanno Jane Foster come il personaggio femminile meno riuscito e forse più noioso di tutto il MCU, complice anche la direzione che i primi due capitoli di Thor avevano preso in nome di un approccio serioso e drammatico al personaggio. Doveva arrivare Taika Watiti con Ragnarok per rinfrescare il franchise e aggiungere qualche sana risata (vedi anche il tratteggio di Valchiria).

Con un taglio diverso magari anche il rapporto tra Thor e Jane sarebbe risultato digeribile, sfruttando tutto il talento di Natalie Portman.

Scott Lang e Hope Van Dyne

evangeline lilly

Molte cose funzionavano nel primo Ant-Man, tra cui la performance di Paul Rudd nei panni di Scott Lang, tuttavia è nel momento in cui l’eroe stringe l’alleanza con Hope Van Dyne (interpretata da Evangeline Lilly) che la vera magia del film prende vita.

Alcune delle parti migliori del film vedono infatti allenare e preparare Scott all’arte del combattimento, e vista la chimica mostrata non sorprende che siano loro i veri gioielli di Ant-Man and The Wasp, sequel dove i due attori sono dei perfetti partner in crime.

Steve Rogers e Sharon Carter

Tutta la faccenda dell’accoppiamento romantico tra Steve Rogers e Sharon Carter è forzata, oltre che un errore fin dall’inizio. Sulla carta avrebbe potuto funzionare, visto il legame di parentela con la zia Peggy, ma il risultato è stato più disastroso del previsto.

Fortunatamente questa relazione è stata subito accantonata e il personaggio sembra scomparso dal radar degli sceneggiatori, forse per continuare il percorso narrativo dell’eroe in vista di Endgame e del suo ricongiungimento con Peggy nel passato.

Peggy Carter e Steve Rogers

Nel primo film di Captain America, Il primo Vendicatore, abbiamo visto Steve Rogers (Chris Evans) diventare un supereroe sotto la “guida” di Peggy Carter (Hayley Atwell), l’agente SSR che lavora per abbattere l’HYDRA. E tra i due nasce subito qualcosa di magico, un legame che all’interno della storia porta emozione e sani sentimenti. 

Niente viene mostrato se non un paio di baci, eppure la chimica tra Evans e la Atwell è evidente ed è stato davvero un peccato non poterli vedere più insieme nel corso del MCU.  Il loro amore finisce anche in modo tragico, come tutte le storie d’amore che si rispettino, ma trova il suo degno happy ending nell’epilogo di Endgame dove vediamo Steve tornare indietro nel tempo e vivere quell’amore negato.

W’Kabi e Okoye

Se c’è qualcosa che non ha davvero funzionato all’interno del MCU è il rapporto tra W’Kabi e Okoye in Black Panther, marito e moglie sotto traccia che sullo schermo dimostrano di avere pochissima chimica perché incapaci di stringere un legame con il pubblico.

Purtroppo le loro scene sono state eliminate dal montaggio finale del film, quindi non c’è stato il tempo materiale per sviluppare un arco narrativo coerente e degno di essere ricordato.

Leggi anche – MCU: 10 scene che assumono un significato diverso alla luce di Endgame

Matrix: le sorelle Wachowski non saranno coinvolte nel quarto capitolo

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La voce sul possibile coinvolgimento delle sorelle Wachowski nel quarto capitolo di Matrix che la Warner Bros. vorrebbe mettere in cantiere è stata presto smentita dallo staff di Chad Stahelski, il regista di John Wick 3, che l’aveva involontariamente confermata in un’intervista durante la promozione del film.

A quanto pare infatti le dichiarazioni di Stahelski si riferivano semplicemente all’ipotesi futura di vedere coinvolte le Wachowski, senza però assumere che le registe sarebbero state legate al nuovo titolo del franchise.

Questo il comunicato ufficiale diffuso nelle ultime ore da Slash Film:

Lo staff di Chad Stahelski ci ha contattato per farci sapere che il report iniziale non era accurato. I suoi commenti erano in risposta a uno scenario ipotetico che prevedeva il coinvolgimento delle Wachowski e non una conferma al fatto che siano collegate al nuovo film.”

Lana e Lilly e Wachowski hanno lanciato il franchise nel 1999, con un progetto cinematografico che ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle avventure di Neo sul grande schermo.

Lo stesso Keanu Reeves ha espresso in passato il desiderio di tornare a collaborare con la coppia su Matrix: “Dovrebbero scriverlo e dirigerlo loro due, poi sarebbe da considerare la storia ma si, ci sarei“, aveva raccontato in un’intervista nel 2017.

Vi ricordiamo che John Wick 3: Parabellum, diretto da Chad Stahelski, è atteso nelle nostre sale il 17 maggio 2019. Nel cast torna Reeves, già protagonista dei primi due episodi della saga action, al fianco di Halle Berry, Ruby Rose, Common, Lance Reddick, Asia Kate Dillon, Anjelica Huston, Mark Dacascos, Jason Mantzoukas e Hiroyuki Sanada.

Fonte: Slash Film

John Wick 3: Parabellum, recensione del film con Keanu Reeves

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John Wick 3: Parabellum, recensione del film con Keanu Reeves

Dopo il grande successo dei primi due capitoli, arriva al cinema John Wick 3: Parabellum, che vede di nuovo protagonista Keanu Reeves nei panni dell’eroe del titolo. Dopo aver ucciso un capo della Gran Tavola all’interno dell’Hotel Continental, John Wick ha 2 problemi: è stato scomunicato dalla congregazione dei mercenari e sulla sua testa c’è una taglia di 14 milioni di dollari.

Troppi per pensare che gli resti qualche amico, John Wick cerca quindi di arrivare a parlare con i capi dell’organizzazione, per contrattare la sua vita. Il suo percorso non sarà affatto semplice. Con soli tre film, la saga di John Wick, assassino a contratto dal cuore d’oro e con la passione per i cani, si è ritagliata uno spazio consistente nella storia dei film d’azione. La sua forza sono la scrittura originale, che crea un mondo parallelo e stratificato, e la regia, saldamente nelle mani pdi Chad Stahelski per la terza volta, che riesce a coordinare le scene di azione perfettamente coreografate.

In John Wick 3 ci sono gli elementi che hanno reso famoso il personaggio: cani (addirittura 3), confronti a fuoco di durata indefinita, con diversi colpi di grazia dati alla testa (come ci fece notare un honest trailer di qualche anno fa) e una organizzazione criminale che ha più burocrazia di un comune italiano. Dopo aver massacrato una famiglia potente della mala nuiorchese nel primo episodio, dopo il secondo episodio in cui uccideva il nuovo capo della camorra, interpretato da Riccardo Scamarcio e girato in parte a Roma, adesso John Wick si trova contro tutta l’organizzazione e tutti i suoi killer addestrati.

A tutti questi elementi si aggiunge il cast: oltre al protagonista Keanu Reeves, a dare una mano, anche se controvoglia, a John Wick c’è Sofia (Halle Berry), Bowery King (Laurence Fishburne) e Anjelica Huston; oltre che uno stuolo di attori già noti in molti film di azione, soprattutto orientali, come Yayan Ruhian (presente anche negli ultimi capitoli si Star Wars). A questi si aggiunge anche Asia Kate Dillon, attore “non – binary” ossia che utilizza pronomi neutri per definirsi, superando la distinzione, maschile/femminile. Tra viaggi intercontinentali, lotte all’ultimo sangue, salti e cadute improbabili, John Wick offre due ore di spettacolo e divertimento, e anche una discreta sfacciataggine nell’uso del mezzo cinematografico. John Wick 3: Parabellum esce in sala il 16 maggio.

Guarda il trailer di John Wick 3: Parabellum

Spider-Man: Far From Home, e se il titolo non fosse ciò che pensiamo?

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In seguito all’annuncio di Spider-Man: Far From Home come titolo ufficiale del secondo capitolo dedicato alle avventure di Peter Parker nel MCU, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige aveva lasciato intendere che dietro quel nome si nascondevano diverse interpretazioni, allo stesso modo di Homecoming che suggeriva il “ritorno a casa” del personaggio e il ballo scolastico al quale partecipava il protagonista tra mille imprevisti.

Non dirò cosa vuol dire, ma ci piace quel titolo perché, proprio come il primo, è pieno di significati alternativi”, erano state le parole di Feige un anno fa. Ora però un’interessante teoria di un fan sembra ragionare sul fatto che Far From Home non sia soltanto la descrizione del viaggio in Europa di Peter e dei suoi compagni di scuola, ma delle realtà alternative create dal Multiverso e sull’altra Terra dove rimarrà bloccato insieme a Mysterio.

Ovviamente si tratta di speculazioni, supportate però da scenari abbastanza credibili. Il nuovo trailer del film diffuso pochi giorni fa ci porta a credere che Mysterio stia mentendo sulle sue reali motivazioni e che il suo compito non sarà aiutare Nick Fury nella lotta contro gli Elementali, ma sabotare la realtà in cui si trova dopo lo schiocco. E se Peter si troverà imprigionato nel mondo del villain, come farà a tornare su Terra-616? Forse è questo il cuore del terzo atto del sequel?

D’altronde chi ha letto i fumetti e conosce le azioni di Mysterio saprà che Quentin Beck è un bugiardo cronico, un illusionista e un prestigiatore molto esperto che non ha mai raccontato la verità. Dunque accettare che la sua “versione” dei fatti in Far From Home sia sincera è un errore…

L’intera struttura del gioco porta la bugia ad un livello superiore, come quando ha convinto Spider-Man che fosse il responsabile di crimini gravissimi, o quando ha finto la morte di alcune persone. Insomma, Mysterio ama far impazzire la gente. Per riuscirci utilizza vari mezzi, tra cui effetti speciali, ed è probabile che anche nel MCU si serva di questi strumenti per far credere alle persone che viene da un altro mondo mentre è in realtà fa parte della stessa.

Che ne pensate?

Spider-Man: Far From Home, Mysterio soccorre Peter nella nuova clip

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, l’easter egg nel nuovo trailer che nessuno ha notato

Fonte: Reddit

Big Little Lies 2: secondo trailer ufficiale

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Big Little Lies 2: secondo trailer ufficiale

Il canale americano HBO dopo il teaser ha diffuso il trailer di Big Little Lies 2, l’annunciata seconda stagione di Big Little Lies.

I primi episodi di Big Little Lies 2 debutteranno a Giugno del 2019. Big Little Lies 2 è prodotto da Nicole Kidman, Reese Witherspoon, David E. Kelley, Andrea Arnold, Jean-Marc Vallée, Bruna Papandrea, Per Saari, Gregg Fienberg, Nathan Ross e Liane Moriarty.

https://youtu.be/4VV8u766E7Q

In Big Little Lies 2 in superficie nella tranquilla località balneare di Monterey, in California, tutto sembra uguale. Le madri continuano a portare avanti le loro dote, i mariti sostengono, i bambini rimangono adorabili e le case sono altrettanto belle. Ma la notte della raccolta fondi della scuola ha cambiato tutto, lasciando la comunità in un equilibrio precario che continua a vacillare mentre i “Monterey Five” – ​​Madeline, Celeste, Jane, Renata e Bonnie – si uniscono per raccogliere i pezzi delle loro vite distrutte.

Creato e scritto da David E. Kelley su una storia di Kelley e Liane Moriarty, e basato sull’omonimo romanzo dell’autrice di best-seller Liane Moriarty, BIG LITTLE LIES 2 torna per la sua seconda stagione di sette episodi a giugno, esclusivamente su HBO. La nuova stagione esplora la malignità delle menzogne, la durabilità delle amicizie, la fragilità del matrimonio e, naturalmente, la feroce ferocia della sana genitorialità.

Tutti e sette gli episodi sono diretti e prodotti da Andrea Arnold (“Red Road”, “Fish Tank”, “Wuthering Heights”, “American Honey”, premio Oscar per “Wasp”), BIG LITTLE LIES  2 è stato scritto da David E. Kelley (“Goliath”, “Mr. Mercedes”, 11 volte vincitore di Emmy per “Picket Fences”, “LA Law”, “The Practice”, “Ally McBeal” e “Big Little Lies”).

In BIG LITTLE LIES 2 protagoniste sono Reese Witherspoon (premio Oscar, Golden Globe e SAG Award per “Walk the Line”; candidato Oscar, Golden Globe e SAG Award per “Wild”); Nicole Kidman (Emmy, Golden Globe e SAG Award per “Big Little Lies”, premio Oscar per “The Hours”, vincitore del Golden Globe per “To Die For”, “Moulin Rouge!” E “The Hours”); Shailene Woodley (vincitore dell’Independent Spirit Award, candidato al Golden Globe e al SAG Award per “The Descendants”; “Adrift”, “The Fault in Our Stars”); Laura Dern (candidata all’Oscar per “Wild” e “Rambling Rose”; vincitrice del Golden Globe per “Big Little Lies”, “Enlightened”, “Recount” e “Afterburn”; vincitore di Emmy per “Big Little Lies”); Zoë Kravitz (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Alta fedeltà”, “Mad Max: Fury Road”); Meryl Streep (21 nomination all’Oscar, tre volte premio Oscar, per “Kramer vs Kramer”, “Sophie’s Choice” e “The Iron Lady”, quattro volte vincitore del Golden Globe Award, per “The Iron Lady, “” Julie & Julia “,” Il diavolo veste Prada “e” Adattamento “, Emmy, Golden Globe e SAG Award per HBO” Angels in America “; Adam Scott (” Parchi e ricreazione “,” Black Mass “); James Tupper (“Men in Trees”, “Revenge”); Jeffrey Nordling (“Sully”, “Motive”) e Douglas Smith (“Big Love” della HBO; “The Bye Bye Man”).

Blinded By The Light: il trailer italiano ufficiale

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Blinded By The Light: il trailer italiano ufficiale

Svelato il trailer ufficiale italiano di Blinded By The Light firmato da Gurinder Chadha (Sognando Beckham). Il film, tratto dal romanzo autobiografico Greetings from Bury Park: Race, Religion and Rock’N’Roll di Sarfraz Manzoor e ispirato alla musica di Bruce Springsteen, ripercorre la storia di Javed. Un adolescente britannico di origini pakistane che, nell’Inghilterra del 1987, scoprirà un potere catartico nei testi del Boss, trovando grazie a loro anche il coraggio di provare a realizzare i suoi sogni, tirando fuori la sua particolarissima voce.

Nel cast del film Viveik Kalra, Hayley Atwell, Rob Brydon, Kulvinder Ghir, Nell Williams, Dean-Charles Chapman e Aaron Phagura.

SINOSSI: Dallo sceneggiatore/regista/produttore Gurinder Chadha (Sognando Beckham), arriva il drama Blinded By The Light, ispirato dalla musica e dai testi delle canzoni senza tempo di Bruce Springsteen.

Captain Marvel: ecco tutte le scene eliminate

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Captain Marvel: ecco tutte le scene eliminate

Disney e Marvel Studios hanno rivelato la data di uscita dell’edizione homevideo di Captain Marvel, in arrivo sulle piattaforme Digital il 28 maggio e nei formati DVD e Blu-ray l’11 giugno. Di seguito trovate tutte le informazioni sui contenuti speciali del disco, dalle scene eliminate alle featurette con le interviste ai registi Anna Boden e Ryan Fleck e al cast.

Featurette

  • Diventare un Supereroe – Segui il viaggio di Brie Larson mentre si unisce al MCU e scopri cosa serve per essere un Supereroe Marvel in tutti i sensi.
  • Big Hero Moment – Esplora l’impatto di Captain Marvel nel MCU e come è riuscito a ispirare il pubblico in tutto il mondo.
  • Le origini di Nick Fury – Rivivi alcuni degli eventi più significativi del MCU attraverso gli occhi di Nick Fury e scopri come la sua influenza abbia contribuito a plasmare il MCU.
  • The Dream Team: scopri perché Anna Boden e Ryan Fleck sono la coppia perfetta per dirigere il film sull’eroina più potente dei Marvel Studios.
  • The Skrulls and the Kree – Uno sguardo più approfondito agli Skrulls e ai Kree, al loro conflitto in corso e all’importanza di cambiare le prospettive nel film.
  • Hiss-sterical Cat-titude – Il cast e la troupe parlano di com’è stato lavorare con Goose e cosa serva per ritrarre un personaggio così complesso sullo schermo.

Scene eliminate

  • “Chi ammiri più di tutti gli altri?” – Il Comandante Kree Yon-Rogg deve rispondere all’Intelligenza Suprema, che lo interroga sulla sua abilità di comando.
  • Starforce Recruits – Yon-Rogg tiene una lezione per i suoi soldati studenti sulla missione Kree per difendere tutte le nazioni dal flagello degli Skrull.
  • Dirigendosi verso Torfa – Vers e i membri dello Starforce si scontrano mentre si preparano per la loro missione di soccorso a Torfa.
  • “Cosa, nessun sorriso?” – In questa versione alternativa di una scena del film, Vers sta consultando una mappa quando riceve una dubbia offerta di aiuto.
  • Black Box – Keller tenta di rintracciare Vers e Fury dopo la fuga su un quadjet dalla Joint USAFA Facility.
  • Rookie Mistake – Il novellino dello S.H.I.E.L.D., l’agente Phil Coulson, aiuta il direttore Keller in una situazione imbarazzante
  • Gag Reel – Risate dal dietro le quinte del film

Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

CORRELATI:

Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel e le donne del MCU: ecco perché Carol ne è solo l’erede

The Suicide Squad: Benicio Del Toro sarà il villain del film?

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The Suicide Squad: Benicio Del Toro sarà il villain del film?

Arrivano nuovi aggiornamenti su The Suicide Squad, il film che vedrà alla regia James Gunn e che riavvierà il franchise DC inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer, anche se stavolta si tratta unicamente di un rumor non ufficiale. A quanto pare, come riportato dal sito Geeks WorldWide, Benicio Del Toro potrebbe entrare nel cast e interpretare il villain, un “guerriero irascibile e anziano che vive per combattere” chiamato The Mayor.

Nel caso in cui la voce dovesse rivelarsi fondata, l’attore tornerebbe a lavorare con Gunn dopo la partecipazione alla saga di Guardiani della Galassia dove ha vestito i panni del Collezionista.

L’aria di reunion in The Suicide Squad continuerà, dal momento che secondo The Wrap  Michael Rooker sarebbe in trattative per ricoprire il ruolo di King Shark, uno dei nuovi personaggi che la produzione intente portare sullo schermo; per l’attore si tratterebbe invece della quinta collaborazione con il regista dopo i due capitoli di Guardiani della Galassia, The Belko Experiment e Brightburn.

Sempre il sito riporta che il misterioso supereroe di Idris Elba avrà una figlia, possibile indizio sulla sua identità: sarà forse Sportsmaster o proprio Deathstroke, i due assassini dei fumetti DC con forti legami familiari? Il rumor è da prendere con la dovuta cautela, visto che da quando l’attore è entrato nel cast si sono alternate varie speculazioni fuorvianti sul ruolo.

The Suicide Squad: Michael Rooker in trattative per il film di James Gunn

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: Geeks WorldWide

Avengers: Endgame, le foto dal backstage della scena chiave di Iron Man

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In un unico scenario previsto da Doctor Strange i Vendicatori sarebbero riusciti a battere Thanos e a riportare l’equilibrio nell’universo: schioccando il guanto dell’infinito, Tony Stark ha dunque deciso il suo destino e quello degli altri e dimostrato una volta per tutte il suo valore nella scena forse più significativa di Avengers: Endgame. “Io sono Iron Man“, esclama fiero davanti al nemico, e il resto è già storia.

Nel frattempo, scaduto l’embargo per la diffusione degli spoiler, è Robert Downey Jr. a tornare a quel momento specifico del film condividendo le immagini dal dietro le quinte dello schiocco di Tony. Tre telecamere puntate sull’attore riprendono il gesto da prospettive diverse e l’intensità della performance ha reso la sequenza ancora più indimenticabile.

Ovviamente la morte di Tony Stark è un evento che peserà sul futuro del MCU, come suggerito di recente dal trailer di Spider-Man: Far From Home, e sembra che il lutto verrà affrontato diversamente a seconda dei personaggi. Di sicuro siamo felici che Avengers: Endgame ci abbia consegnato la versione più emozionante dell’eroe e che la sua dipartita non è stata vana.

Qui sotto potete dare uno sguardo alle foto del backstage.

Leggi anche – Iron Man: i momenti chiave del MCU che hanno deciso il destino dell’eroe in Endgame

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, la vera storia dietro l’abbraccio fra Tony e Peter

Fonte: Robert Downey Jr.

Spider-Man: Far From Home, Mysterio soccorre Peter nella nuova clip

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Presentata in anteprima durante lo show di Jimmy Kimmel, la nuova clip ufficiale di Spider-Man: Far From Home ci mostra l’attacco di uno degli Elementali (quello di forma d’acqua) alla laguna di Venezia, dove Peter e i suoi compagni di scuola si trovano in vacanza. L’arrivo di Mysterio sembra risolvere la situazione, ma quali saranno le sue reali intenzioni?

Come saprete nel secondo trailer del film è Nick Fury a rivelare che lo schiocco avvenuto in Endgame ha “squarciato” la dimensione spazio tempo creando una realtà alternativa, la stessa da cui proviene Quentin Beck aka Mysterio.

https://www.youtube.com/watch?v=x3CYf3BVz_c

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, l’easter egg nel nuovo trailer che nessuno ha notato

Il traditore: trailer del film di Bellocchio in concorso a Cannes 2019

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Ecco il trailer de Il Traditore, il film diretto da Marco Bellocchio con protagonista Pierfrancesco Favino e in concorso al Festival di Cannes 2019.

Nei primi anni ’80 è in corso una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana per il controllo sul traffico della droga. Tommaso Buscetta, conosciuto come il “boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile e da lontano, assiste impotente all’uccisione di due suoi figli e del fratello a Palermo; ora lui potrebbe essere il prossimo. Arrestato ed estradato in Italia dalla polizia brasiliana, Buscetta prende una decisione che cambierà tutto per la mafia: decide di incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra.

Il film diretto da MARCO BELLOCCHIO è interpretato da PIERFRANCESCO FAVINO (nel ruolo di Buscetta), MARIA FERNANDA CANDIDO (la moglie di Buscetta), FABRIZIO FERRACANE (Pippo Calò), FAUSTO RUSSO ALESI (Giovanni Falcone)LUIGI LO CASCIO (Totuccio Contorno)

Sceneggiato da MARCO BELLOCCHIO, LUDOVICA RAMPOLDI, VALIA SANTELLA, FRANCESCO PICCOLO, in collaborazione con FRANCESCO LA LICATA, Fotografia di VLADAN RADOVICH, Montaggio di FRANCESCA CALVELLI, Musica di NICOLA PIOVANI, Scenografia di ANDREA CASTORINA, Costumi di DARIA CALVELLI, Suono di GAETANO CARITO e ADRIANO DI LORENZO.

Il Traditore è prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM con RAI CINEMA, in coproduzione con AD VITAM PRODUCTION (Francia), MATCH FACTORY PRODUCTIONS (Germania), GULLANE (Brasile), prodotto da BEPPE CASCHETTO, sviluppo progetto ANASTASIA MICHELAGNOLI, produttore esecutivo SIMONE GATTONI. Le vendite internazionali sono di THE MATCH FACTORY.

Il Traditore è distribuito da O1 DISTRIBUTION e esce in sala in Italia il 23 maggio, giorno della ricorrenza della strage di Capaci.

Avengers: Endgame, come funzionano i viaggi nel tempo nel MCU?

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Avengers: Endgame, come funzionano i viaggi nel tempo nel MCU?

Il viaggio nel tempo è stato il meccanismo narrativo scelto dalla Marvel per dare il via al racconto di Avengers: Endgame. Quando tutto sembrava perduto, a cinque anni dalla decapitazione di Thanos, grazie a Scott Lang e al lavoro di Tony Stark si scopre che il viaggio nel tempo è una possibilità, un modo come un altro per cercare di mettere le cose a posto, recuperando le gemme dal passato e usandole ancora nel futuro.

Dopo le prime reazioni scettiche, i personaggi sembrano abbracciare di buon grado la possibilità e l’idea, senza farne un grosso affare. Questa però non è la prima volta che vediamo viaggi nel tempo nei film della Marvel. Il dottor Strange lo ha fatto per primo, anche se in un modo molto diverso con regole apparentemente diverse. Usando la Gemma del Tempo, Strange e, più tardi, Thanos, sono stati in grado di riavvolgere completamente il tempo, quindi consentire agli eventi di prendere una piega diversa.

Ma con l’uso del Reame Quantico, i Vendicatori viaggiano nel tempo in modo diverso. (E, come il film ci tiene a spiegare, non si tratta di un viaggio che ha le stesse regole di quelle di Ritorno al futuro). Il viaggio nel tempo attraverso il Reame Quantico, non può cambiare retroattivamente il presente in cui il viaggiatore ha intrapreso il suo viaggio, per cui andando indietro così, non si può uccidere il nonno di qualcuno (o il bambino Thanos, come è stato suggerito durante il film) annullando il presente – o almeno non il punto del presente da cui è partito il viaggiatore del tempo.

Se qualcuno cambia il passato, per esempio, perdendo la Gemma dello Spazio da Loki che fugge impossessandosene, questa azione crea solo una timeline alternativa. Ciò significa anche che gli oggetti e le persone del passato possono viaggiare verso il presente senza cambiare nulla. Ciò permette alle Gemme dell’Infinito, a Nebula e a Thanos del passato, e all’esercito di Thanos di venire verso il presente, e persino morire lì, senza che tutta la linea temporale successiva venga modificata. Questo permette anche a Nebula “buona” di uccidere la se stessa del passato senza conseguenze su di lei!

L’apparente eccezione a questa regola è che le Gemme radicano la realtà nella loro esistenza, per cui spostarne una nel flusso del tempo genera nuovi percorsi temporali. Quindi devono rimanere nella loro realtà originale per permettere al tempo di andare avanti e impedire che l’universo venga consumato. Questo è il motivo per cui Captain America deve restituire le gemme prese in prestito alla rispettiva cronologia alla fine dello scontro.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fast & Furious: in arrivo uno spin-off con Charlize Theron?

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Fast & Furious: in arrivo uno spin-off con Charlize Theron?

Dopo lo spin-off dedicato a Hobbs e Shaw (in uscita il prossimo 8 agosto) che vede protagonisti Dwayne Johnson e Jason Statham, la Universal potrebbe aver puntato un altro personaggio del franchise di Fast & Furious per sviluppare un nuovo capitolo ambientato nello stesso universo di Toretto e co.

A quanto pare, secondo l’Hollywood Reporter, lo studio avrebbe in programma uno spin-off tutto al femminile costruito attorno a Cipher, la hacker interpretata da Charlize Theron nell’ottavo capitolo della serie, ovvero uno dei tre film promessi (di cui uno già annunciato, ovvero Fast & Furious 9).

Il rumor fa eco alle dichiarazioni di Vin Diesel di qualche mese fa, quando l’attore parlò di un’idea su un progetto guidato da una donna e ufficialmente presentato dagli sceneggiatori di Captain Marvel Nicole Perlman, Geneva Robertson-Dworet e Lindsay Beer. All’epoca si pensò che la figura chiave del film sarebbe stato la Letty di Michelle Rodriguez, che negli anni ha sempre denunciato una cattiva rappresentazione delle figure femminili nel franchise

Forse la Universal lavorerà a due pellicole, una su Letty e una su Cipher, oppure i personaggi condivideranno la scena nello stesso spin-off? Staremo a vedere.

Nel frattempo vi ricordiamo che Hobbs & Shaw, diretto da David Leitch, vede nel cast Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González Eddie Marsan e arriverà nelle sale ad agosto.

Fast & Furious 9: slitta di un mese l’uscita nelle sale

L’uscita nelle sale di Fast & Furious 9, il nuovo capitolo del franchise la cui produzione dovrebbe iniziare a breve con il cast originale e il ritorno dietro la macchina da presa di Justin Lin, stata spostata al 22 maggio 2020.

Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Per quanto riguarda il film, tempo fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea. Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.

Si aspettano nel frattempo gli aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.

Fonte: THR