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No time to Die: i character poster del nuovo 007

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Sono stati diffusi i character poster ufficiali di No time to Die, il nuovo film del franchise di James Bond in cui, per l’ultima volta, Daniel Craig interpreterà l’agente 007.

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

No time to Die, la sinossi

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Hammamet: le prime foto dal biopic su Craxi di Gianni Amelio

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Sono state diffuse, in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, le prima foto ufficiali di Hammamet il nuovo film di Gianni Amelio con protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di Bettino Craxi.

Il film sarà un biopic dedicato alla vita e alla caduta di un uomo di Stato italiano, una figura ispirata a Craxi. Ecco di seguito le immagini:

Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente.

Sono passati vent’anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L’immaginazione può tradire i fatti “realmente accaduti” ma non la verità. La narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.

La trasformazione dell’attore romano si deve a un processo di trucco e prostetica che è stato utilizzato anche su Christian Bale in Vice – l’uomo nell’ombra, per trasformare l’attore premio Oscar in Dick Cheney.

Il film è scritto da Gianni Amelio e Alberto Taraglio, prodotto da Pepito Produzioni con Rai Cinema, in associazione con Minerva Pictures Group, in associazione con Evolution People (ai sensi della normativa sul tax credit), in collaborazione con SBH, distribuito da 01 Distribution.

Nel cast, insieme a Pierfrancesco Favino, ci sono Livia Rossi, Luca Filippi, Renato Carpentieri, Claudia Gerini Silvia Cohen, Omero Antonutti, Giuseppe Cederna, Roberto De Francesco.

Kevin Hart: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più noti attori comici dell’attuale panorama cinematografico e televisivo statunitense vi è Kevin Hart. Celebre per i suoi stand up, l’attore si è poi cimentato con successo anche nel cinema, partecipando ad alcuni dei film comici di maggior successo degli ultimi anni. Apprezzato per la sua irriverenza e la sua versatilità, l’attore ha nel tempo consolidato la sua fama e l’affetto dei suoi fan.

Ecco 10 cose che non sai su Kevin Hart.

Kevin Hart: i suoi film

1. Ha recitato in popolari commedie. L’attore debutta al cinema recitando in film comici come Paper Soldiers (2002), Scary Movie 3 – Una risata vi seppellirà (2003), … e alla fine arriva Polly (2004), Soul Plane – Pazzi in aeroplano (2004), 40 anni vergine (2005) e Epic Movie (2007). Acquista maggior popolarità recitando in Superhero – Il più dotato tra i supereroi (2008), Piacere Dave (2008), Il funerale è servito (2010), Think Like a Man (2012), Il grande match (2013) e Poliziotto in prova (2014). Negli ultimi anni è stato invece tra i protagonisti dei film Top Five (2014), Duri si diventa (2015), Un poliziotto ancora in prova (2016), Una spia e mezzo (2016), Sempre amici (2017), dove recita accanto all’attore Bryan Cranston, Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017) e Jumanji: The Next Level (2019), nei quali recita insieme agli attori Dwayne Johnson e Jack Black.

2. Ha recitato anche in televisione. L’attore negli anni è comparso anche in alcuni episodi di diverse serie TV, tra cui si annoverano Undeclared (2002-2003), The Big House (2004), Love, Inc. (2006), Jake in Progress (2005-2006), Modern Family (2011-2012) e TKO: Total Knock Out (2018). Hart ha inoltre partecipato allo show televisivo Saturday Night Live, ricoprendo un ruolo ricorrente tra il 2013 e il 2017.

3. È anche produttore. Oltre ad aver prodotto tutti gli spettacoli e i documentari a lui dedicati, Hart ha figurato come produttore anche per le serie The Big House (2004), Real Husbands of Hollywood (2013-2016), Campus Law (2017), Dead House (2017), TKO: Total Knock Out (2018), e The Donors (2019).

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Kevin Hart è su Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da ben 82 milioni di persone. Qui l’attore è solito condividere fotografie ritraenti momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, ma anche numerose immagini promozionali e foto scattate in occasione delle premiere a cui ha preso parte.

Kevin Hart ha una moglie

5. Si è sposato due volte. Fidanzatosi nel 2000 con l’attrice Torrei Hart, l’attore ha poi sposato la donna nel 2003, dando alla luce due figli rispettivamente nel 2005 e nel 2007. La coppia ha in seguito divorziato nel 2011. Successivamente Harti si è sposato con Eniko Parrish, con la quale ha avuto un figlio nato nel 2017.

Kevin Hart e la Stand Up Comedy

6. È celebre per i suoi spettacoli comici. L’attore si è negli anni costruito una fama con alcuni spettacoli comici di grande successo. Tra i più celebri si citano I’m a Grown Little Man (2009), Seriously Funny (2010), Laugh at My Pain (2011) e Let Me Explain (2013). Tramite questi Hart ha costruito un proprio stile e un proprio repertorio, composto da racconti sulle proprie insicurezze ed esperienze di vita.

Kevin Hart: What Now?

7. Ha tratto un film dal suo omonimo spettacolo. Nel 2015 l’attore torna nel mondo della stand up comedy con lo spettacolo What Now?. Questo è stato poi riadattato per essere distribuito come film concerto, ottenendo buoni riscontri di critica e un guadagno complessivo di 23 milioni di dollari.

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Kevin Hart: il suo patrimonio

8. È tra gli attori comici più ricchi di Hollywood. Grazie ai suoi numerosi film, ma ancor di più per merito delle sue produzioni e dei suoi spettacoli comici, l’attore ha raggiunto un patrimonio stimato di circa 200 milioni di euro, diventando uno degli attori comici attualmente più ricchi.

Kevin Hart: il suo 2019

9. Tornerà al cinema da protagonista. Nel 2019 l’attore sarà nuovamente protagonista al cinema nel film Jumanji: The Next Level, nel ruolo di Franklin “Topo” Finbar. Il film è il sequel del grande successo di pubblico del 2017. Nello stesso anno l’attore ha doppiato nuovamente il personaggio di Nevosetto nel film d’animazione Pets 2 – Vita da animali (2019).

Kevin Hart età e altezza

10. Kevin Hart è nato a Philadelphia, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 6 luglio 1979. L’altezza complessiva dell’attore è di 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Jennifer Hudson: 10 cose che non sai sull’attrice

Da sempre divisa tra cinema e musica, Jennifer Hudson ha dimostrato di sapersi affermare in entrambe le arti, riscontrando importanti riconoscimenti e vincendo prestigiosi premi. Negli anni l’attrice ha continuato a costruire la propria carriera partecipando a film di successo e rilasciando album musicali apprezzati da critica e pubblico. Quando fonde le due passioni, la Hudson dà naturalmente il meglio di sé, affermando continuamente le sue doti.

Ecco 10 cose che non sai di Jennifer Hudson.

Jennifer Hudson: i suoi film

1. Ha ottenuto importanti riconoscimenti con il suo primo film. L’attrice debutta al cinema nel 2006 con il film Dreamgirls, dove recita accanto all’attore Eddie Murphy. Grazie al ruolo di Effie White ottiene importanti riconoscimenti di critica. Successivamente recita nei film Sex and the City (2008), La vita segreta delle api (2008), Winnie Mandela (2011), I tre marmittoni (2012), Un Natale speciale a New York (2013), The Inevitable Defeat of Mister and Pete (2013), Chi-Raq (2015), e Sandy Wexler (2017). Nel 2019 torna al cinema recitando nella trasposizione del musical Cats (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso degli anni l’attrice ha recitato anche in serie TV come Smash (2013), Empire (2015), Inside Amy Schumer (2016), e in film per la TV come Call Me Crazy: A Five Film (2013), Confirmation (2016) e Hairspray Live! (2016).

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Jennifer Hudson: le sue canzoni

3. Ha rilasciato numerosi singoli. L’attrice e cantante debutta con il suo primo album, intitolato Jennifer Hudson, nel 2008. Ne realizza poi altri due, dai titoli I Remember Me JHUD. Tra i più celebri singoli rilasciati dall’attrice si hanno invece And I Am Telling You I’m Not Going (2006), Spotlight (2008), If this Isn’t Love (2009), Where You At (2011), I Remember Me (2011), Walk It Out (2014) e Dangerous (2014).

Jennifer Hudson in Sex and the City

4. Ha recitato nel film tratto dalla celebre serie TV. Nel 2008 l’attrice ricopre il personaggio di Louise, assistente di Carrie Bradshaw, interpretata dall’iconica Sarah Jessica Parker.

Jennifer Hudson ha vinto un Oscar

5. È una premio Oscar. Nel 2007 l’attrice ha ottenuto un Oscar come miglior attrice non protagonista, per il suo ruolo di Effie White nel film Dreamgirls. Il personaggio fa parte del trio di coriste protagonista, e intreccerà una relazione con il loro manager Curtis Taylor Jr., interpretato dall’attore Jamie Foxx, il quale spingerà la cantante al massimo delle sue potenzialità.

Jennifer Hudson: la sua famiglia

6. È sposata. Durante il suo ventisettesimo compleanno, nel 2008, la Hudson ottiene una proposta di matrimonio dall’ex wrestler e attore David Otunga, conosciuto sette mesi prima. Nel 2009 la coppia dà alla luce un figlio, chiamato David Otunga Jr., mentre nel 2017 i due divorziano dopo mesi di separazione.

Jennifer Hudson aveva partecipato ad American Idol

7. Fece un provino per il celebre show. Alcuni anni prima di vincere un Oscar, la Hudson aveva partecipato alla terza edizione del programma American Idol, nel 2004. Dopo aver cantato il brano Share Your Love With Me, di Aretha Franklin, i giudici sono rimasti impressionati dal suo talento e dalla sua voce, conferendole la possibilità di andare avanti nel programma.

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Jennifer Hudson in Cats

8. Ha recitato nell’adattamento cinematografico del celebre musical. Nel 2019 l’attrice è tra i protagonisti della trasposizione al cinema del musical Cats, di Andrew Lloyd Webber, dove recita accanto all’attrice Judi Dench nel ruolo di Grizabella.

Jennifer Hudson: il suo 2019

9. Tornerà al cinema da protagonista. Oltre ad avere recitato nel musical Cats, l’attrice è attualmente impegnata nelle riprese del biopic Respect, dove interpreterà la celebre cantante Aretha Franklin. Proprio cantando alcuni brani della celebre icona della musica gosple e soul, la Hudson ha raggiunto i suoi primi successi musicali e cinematografici.

Jennifer Hudson età e altezza

10. Jennifer Hudson è nata a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 12 settembre 1981. L’altezza complessiva dell’attrice è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Black Widow: i segreti svelati dal primo trailer

Il primo trailer di Black Widow, con Scarlett Johansson, ha allietato la mattina dei fan del Marvel Studios, che hanno finalmente un nuovo film da attendere. In più, lo stesso trailer ha cominciato a svelare piccoli dettagli del film, dalle ambientazioni, ai look dell’eroina, fino a quelli che saranno i personaggi, buoni e cattivi, coinvolti nel film. Ecco alcuni segreti rivelati dal trailer di Black Widow:

Il passato di Natasha

Dato lo sfortunato finale di Natasha in Avengers: Endgame, non è una grande sorpresa che il teaser si apra con una voce fuori campo di una delle sue migliori battute del film: “Non avevo niente, ma poi ho ottenuto questo lavoro, questa famiglia. Ma niente dura per sempre.” Vediamo alcuni momenti del passato di Natasha, nella sua storia del MCU: The Avengers, Captain America: Winter Soldier e Age of Ultron.

Quindi passiamo ai giorni nostri, o meglio al tempo in cui è ambientato il film, ovvero quel lasso di tempo tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War. A questo punto ci vengono finalmente mostrate scene inedite.

All’inzio del trailer abbiamo una inquadratura di Thadeus Ross, meglio noto come il Segretario di Stato che ha causato molti problemi in Captain America: Civil War, con delle parole in sottofondo. Parlando con Natasha, dice di “aver sentito che doveva andarsene in fretta” e poi le chiede cosa farà. Questo sembra uno scenario insolito, dato che nel post-Civil War, Natasha è una fuggitiva, e sembra strano sentirla parlare civilmente con Ross.

Non ha molto senso per lei essere in contatto con Ross, quindi ci sono buone probabilità che questo particolare dialogo possa provenire da un flashback – o che in realtà a parlare non sia Ross, ma qualcun’altro che non abbiamo ancora incontrato. Dalla breve scena sembra che Ross stia tirando fuori le grosse armi per dare la caccia a Natasha.

Incontriamo Yelena

La scena successiva è quella che è stata già proiettata durante il panel dei Marvel Studios del Comic-Con di San Diego. Natasha entra in un condominio dove trova, in un appartamento, Yelena Belova (Florence Pugh). Ne consegue una brutale lotta corpo a corpo.

Le due sembrano aver ricevuto lo stesso addestramento, hanno uno stile di combattimento simile. La lotta finisce così in parità, con tanto di condivisione di shot di vodka e di Natasha che chiama Yelena “sorellina”.

Un (nuovo) nuovo look

Abbiamo la possibilità di dare una breve occhiata a un altro nuovo costume che indossa Natasha mentre si trova in quello che sembra il relitto di un Quinjet. Questo aspetto particolare non era quello presentato alla fiera D23 della Disney e sembra includere un’armatura extra.

Inoltre, vale la pena notare che anche la sua pettinatura è completamente nuova, i capelli sono significativamente più lunghi di quanto non fossero in Civil War e presentano piccole treccine, questo potrebbe indicare un look adottato per qualche travestimento e un momento storico molto distante da Civil War.

Dove tutto è iniziato

Natasha è interessata a prendersi cura di alcuni “affari incompiuti” con Yelena, e ciò significa che entrambe dovranno tornare a “dove tutto è iniziato”. I fan dei fumetti Marvel e del MCU riconosceranno immediatamente che stiamo parlando della Stanza Rossa, il programma segreto di addestramento sovietico che ha prodotto le agenti letali, come Natasha.

Finora, la Stanza Rossa ha fatto solo brevi apparizioni in flashback in Avengers: Age of Ultron, ma a giudicare da quello che si vede nel trailer, in questo film avrà un’importanza cardinale, e ci verranno forse mostrate altre bambine, come Natasha, mentre si addestrano.

Qual è il piano?

Una delle potenziali inquadrature della Sala Rossa mostra due figure, una delle quali assomiglia molto a Natasha nel suo costume dell’era dei Vendicatori, in piedi davanti a un muro di monitor. I monitor sembrano mostrare mappe con grandi indicatori rossi.

Le strade sono due: o si tratta di un flashback riferito ad una missione del passato di Natasha oppure si potrebbe trattare di un’impresa che l’eroina/spia è in procinto di compiere.

Il costume bianco

Molto suggestiva è la scena in cui vediamo Nat precipitare da un elicottero in volo ed atterrare, con grazia, mentre indossa un costume candido. Si tratta dello stesso costume che abbiamo visto all’ultima edizione del D23, come immagine promozionale del film e che in un primo momento poteva quasi confondersi con le divise da Regno Quantico di Endgame.

Nuove Vedove

È possibile che la Stanza Rossa sia ancora in attività e che stia “formando” nuove Black Widows, questo è quello che si evince da una brevissima inquadratura che mostra altre donne, vestite di nero, che si esercitano in un combattimento corpo a corpo.

Il nostro primo vero sguardo a Taskmaster ci è offerto sotto forma di un inseguimento in auto. Nei Marvel Comics, Taskmaster è un super-soldato con “riflessi fotografici”, il che significa che è in grado di apprendere all’istante nuovi stili e abilità di combattimento semplicemente vedendoli eseguiti una volta.

Sfortunatamente, questo talento ha un grosso svantaggio: più abilità apprende, più perde ricordi personali (cioè ricordi che non sono legati al combattimento) a cui è in grado di aggrapparsi.

Incontriamo Melina

Diamo anche la nostra prima occhiata a Melina Vostokoff interpretata da Rachel Weisz. Nei fumetti, Melina diventa un cattivo noto come Iron Maiden, ma sembra che il MCU possa rinunciare a quella parte della sua storia. Weisz indossa chiaramente la stessa divisa di Vedova Nera che Natasha indossava in precedenza nella roulotte, quella con l’armatura aggiuntiva.

Questo potrebbe essere un ritorno ai giorni di Melina come agente segreto o un indizio sullo stato attuale di Melina. Ad ogni modo, probabilmente è meglio non abbassare troppo la guardia con lei – se qualcuno pugnalerà Nat alle spalle durante questo film, le scommesse intelligenti puntano tutte su di lei.

Red Guardian

David Harbour debutta nei panni dell’annunciato Red Guardian in costume completo. Apparentemente, il personaggio è in pensione da un bel po’ – è infatti stupito del fatto che il suo costume si adatti ancora al suo corpo appesantito.

Melina, Yelena e Natasha compaiono nella scena successiva, tutte sedute ad un tavolo con lui, che dice che la “famiglia, di nuovo insieme”.

Taskmaster vs. Red Guardian

L’unica persona che vediamo affrontare faccia a faccia Taskmaster è Red Guardian, stranamente, in quello che sembra una specie di laboratorio. Perché Alexei è stato lasciato a badare al cattivo senza l’aiuto di nessuna delle Vedove, o perché Taskmaster sembra avere un conto in sospeso con lui, in particolare, è un mistero – ma immaginiamo che proprio questo sarà il grande mistero della storia.

Chi sono questi soldati?

Non è del tutto chiaro contro chi o cosa Natasha e la sua squadra stanno per affrontare. Tutti i soldati che si vedono nella concitata scena finale indossano maschere dall’aspetto vagamente simile a un teschio, che è potenzialmente un cenno al costume dei fumetti di Taskmaster, che include una maschera teschio.

Gli stessi soldati hanno anche una somiglianza molto blanda con l’elmetto che Brock Rumlow indossava nella sua brevissima apparizione nei panni di Crossbones all’inizio di Captain America: Civil War, e questo potrebbe rivelare ancora una connessione con Hydra.

Per Robert Pattinson, Batman non è un supereroe

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Robert Pattinson si sta approcciando alla stagione dei premi con The Lighthouse di Robert Eggers, ma è normale che l’interesse della stampa, verso di lui, sia catalizzato anche dal suo prossimo ruolo per Warner Bros: Batman.

L’attore ne ha parlato con Today (via CBR), e dopo aver espresso il suo timore per un nuovo effetto Twilight, ha dichiarato che nella sua opinione Batman non è un supereroe. “Lui non conta come supereroe – ha dichiarato – devi avere dei poteri magici per essere un supereroe, e lui non li ha”. All’intervistatore che gli ha fatto notare che il personaggio in effetti indossa un mantello, Pattinson ha risposto: “Ok, il mantello, ti concedo quello.”

Il giovane attore sembra estremamente deciso a mantenere il suo Batman con i piedi per terra, elogiando tutte le doti umane e realistiche del personaggio che eredita da Ben Affleck.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Piccole Donne: tutti i character poster del film

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Ecco i character poster di Piccole Donne, il nuovo film da regista di Greta Gerwig. Le protagoniste del romanzo di Louisa Mary Alcott sono interpretate da Saoirse Ronan (Jo), Emma Watson (Meg), Florence Pugh (Amy), Eliza Scanlen (Beth), Laura Dern (Marmee), Meryl Streep (zia March) e Timothée Chalamet (Laurie).

La Warner Bros ha da poco posticipato l’uscita di Piccole Donne, l’atteso nuovo adattamenti firmato Greta Gerwig, con protagonista Saoirse Ronan. Il film è attualmente previsto per uscire al cinema in Italia il 9 Gennaio 2020.

Nel cast oltre alla candidata all’oscar c’è un cast d’eccezione composto da Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern, Timothée Chalamet, Tracy Letts, Bob Odenkirk, James Norton, Louis Garrel, Chris Cooper e Meryl Streep.

Piccole Donne: la trama

La sceneggiatrice e regista Greta Gerwig (Lady Bird) ha realizzato il film di Piccole Donne basandosi sia sul romanzo di Louisa May Alcott che sui suoi scritti, ripercorrendo avanti e indietro nel tempo la vita dell’alter ego dell’autrice, Jo March. Secondo la Gerwig, la tanto amata storia dellesorelle March – quattro giovani donne ognuna determinata a inseguire i proprisogni – è al tempo stesso intramontabile e attuale. Jo, Meg, Amy e Beth March, nel film sono interpretate da Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, ed Eliza Scanlen, con Timothee Chalamet nei panni del loro vicino Laurie, Laura Dern in quelli di Marmee, e Meryl Streep nel ruolo della Zia March.

Shazam! Zachary Levi confessa: il costume era un po’… imbottito!

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Zachary Levi è riuscito in un’impresa che forse è passata un po’ troppo sotto silenzio, quest’anno, eppure, l’attore è stato in grado di dare dignità cinematografica a Shazam!, uno degli eroi più difficili da prendere sul serio e portare sullo schermo (un po’ come l’Aquaman di Jason Momoa).

Questa operazione ha richiesto, da parte sua, impegno, allenamento e un lavoro sul personaggio che lo ha visto molto a suo agio. Tuttavia, l’attore ha confessato adesso che il suo corpo statuario, guadagnato in palestra, è stato un pochino aiutato in fase di prova costume, da imbottiture strategiche che hanno tornito anche di più il suo corpo.

Ebbene sì, la sua tutina rossa è stata un pochino imbottita, per sua stessa affermazione, come si legge sul suo account Twitter:

https://twitter.com/ZacharyLevi/status/1200774057454690305?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1200774057454690305&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fshazam-super-suit-padded-confirmed-zachary-levi%2F

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

Shazam! è uscito nelle sale lo scorso 3 aprile.

Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Wonder Woman 1984: comparirà l’armatura Golden Eagle?

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Se tre indizi fanno una prova, domenica prossima, il primo trailer di Wonder Woman 1984 potrebbe una volta per tutte confermare che l’armatura Golden Eagle farà la sua comparsa nel film con Gal Gadot atteso per la prossima estate.

Stando a quanto rivelato dal merchandise del film, Diana è ritratta con l’elmo della suddetta armatura, elemento che fa il paio con quanto visto nel poster multicolore diffuso la scorsa estate, in cui l’eroina indossa un’armatura dorata, senza elmo, che sembrava ispirata proprio alla mitica armatura che Diana indossa in più di un’occasione nei fumetti.

Ecco di seguito la t-shirt promozionale che ci dà una chiara immagine di come potrebbe essere Gal Gadot in tenuta da battaglia:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Fonte

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker indagherà anche le origini di Finn

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Nonostante la nuova trilogia di Guerre Stellari si focalizzi sul rapporto tra Rey e Kylo Ren/Ben Solo, è innegabile che gli altri nuovi personaggi della serie possano nascondere delle storie interessanti, e questo può essere particolarmente vero nel caso di Finn, personaggio interpretato da John  Boyega che da Stormtrooper diventa uno dei leader della Ribellione.

Stando a quanto dichiarato da J.J. Abrams, la storia del passato di Finn sarà uno degli argomenti su cui Star Wars: L’Ascesa di Skywalker si focalizzerà. Intervistato sul film, il regista ha dichiarato che la backstory di Finn “fa parte della storia di questo film. Ed è stata già accennata nell’episodio VII, ma verrà fatta un po’ più di luce in questo capitolo… Direi che ognuno dei personaggi ha più spazio rispetto alle loro storie passate. Non sto dicendo che avremo delle storie complete ed esaustive di tutte le loro discendenze e su tutte le vicende che li hanno portati dove sono. Ma ci sono molte domande sul passato di Finn, sul passato di Poe, ovviamente su Rey e Kylo, e anche su alcuni dei nuovi personaggi che incontriamo.”

Il film sarà quindi una conclusione che ci aspettiamo esaustiva, ma anche ricca di novità, non solo un capitolo finale ma un racconto complesso ed articolato, che possa essere all’altezza della saga che è chiamato a chiudere.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker risolverà i misteri della saga

Storia di un Matrimonio e Netflix trionfano ai Gotham Awards 2019

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È stata una notte da leoni per Noah Baumbach e Storia di un Matrimonio, il suo nuovo film, disponibile dal 6 dicembre su Netflix e già presentato al Festival di Venezia 2019, dove, misteriosamente, non ha portato a casa nessun riconoscimento.

Poco male, perché il film di Baumbach ha spopolato ai Gotham Awards 2019, portando a casa il premio del pubblico, quello di miglior film, alla migliore sceneggiatura e al miglior attore.

Ecco di seguito la lista completa dei vincitori:

  • Miglior Film: Storia di un Matrimonio (Netflix)
  • Miglior Documentario: American Factory (Netflix)
  • Miglior regista esordiente: Laure De Clermont-Tonnerre per The Mustang (Focus Features)
  • Miglior Sceneggiatura: Storia di un Matrimonio, Noah Baumbach (Netflix)
  • Miglior Attore: Adam Driver, Storia di un Matrimonio (Netflix)
  • Miglior Attrice: Awkafina, Una Bugia Buona (A24)
  • Attore Esordiente: Taylor Russell, Waves (A24)
  • Serie d’esordio (formato lungo – più di 40 minuti): When They See Us (Netflix)
  • Serie d’esordio (formato corto – meno di 40 minuti): PEN15 (Hulu)
  • Premio del pubblico: Storia di un Matrimonio (Netflix)

Sarà difficile per il film di Baumbach fare altrettando bene nella serie A della grande industria, ma sappiamo che il suo film reciterà una parte importante nella stagione dei premi che si aprirà ufficialmente a breve con le nomination ai Golden Globe, il prossimo lunedì 9 dicembre.

Gotham Independent Film Awards sono premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente a partire dal 1991.Presentati dall’organizzazione non a scopo di lucro Independent Filmmaker Project (IFP), i premi erano originariamente destinati solo ai film prodotti negli Stati Uniti nord-orientali, in particolare nello stato di New York, per poi ampliarsi nel corso degli anni a tutti gli Stati Uniti.

Fonte: Variety

Black Widow: teaser trailer ufficiale con Scarlett Johansson

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Disney Pictures e Marvel Studios hanno diffuso il teaser trailer ufficiale di Black Widow, l’annunciato film su Vedova Nera, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson.

In lingua originale:

Black Widow

Le riprese di Vedova Nera si sono concluse pochi mesi fa, con lo standalone che vedrà protagonista l’eroina in una timeline “inedita” per il MCU, ovvero la pausa che intercorre tra la fine di Civil War e l’inizio di Infinity War. In questa parentesi Natasha Romanoff si troverà in Europa e dovrà affrontare uno dei nemici più temibili dei fumetti Marvel, Taskmaster, già mostrato in diversi concept art.

La regia è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow, mentre David Harbour veste i panni di Alexi il Guardiano Rosso e Florence Pugh interpreta Yelena.

Hobbs and Shaw: intervista al regista David Leitch

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In occasione dell’attività stampa di promozione dell’uscita in home video di Fast and Furious – Hobbs and Shaw, abbiamo incontrato il regista del film con Dwayne Johnson e Jason Statham, David Leitch, che ha parlato della sua esperienza con i film d’azione e di come il suo passato da stuntman gli è utile sulla sedia di regia.

Hobbs and Shaw, leggi la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda.

Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

My Time, il corto contro il tabù del sangue mestruale. Intervista alla regista Giulia Gandini

Si chiama My Time il cortometraggio scritto e diretto da Giulia Gandini, che, basandosi su una storia vera, cerca di mettere sotto ai riflettori la conversazione intorno al sangue mestruale, alle mestruazioni, condannando l’aura di tabù che da sempre ha circondato questo evento perfettamente naturale nel corpo di ogni donna.

Il cortometraggio, idoneo alla selezione per i prossimi Oscar, ha già vinto il premio per il miglior cortometraggio al Chicago Independent Children’s Film Festival, il premio per il miglior cortometraggio al NFFTY di Seattle ed è stato nominato per un XX premio al Underwire Film Festival.

My Time, il corto che vuole abbattere il tabù del sangue mestruale

Abbiamo parlato di My Time con l’autrice stessa, Giulia Gandini, che ha raccontato così la genesi del progetto: “L’idea è venuta da un’esperienza avuta alle medie, in cui ad una mia compagna di classe sono venute le mestruazioni durante la lezione, ha chiesto di andare in bagno, non le è stato permesso perché doveva aspettare la campanella, e quando è finita l’ora, il sangue aveva sporcato i jeans e la sedia. Avevo 12 anni e non avevo ancora avuto il primo mestruo, ed è stata la prima volta che ho visto il sangue mestruale e mi sono resa veramente conto di quanto fosse ritenuto inappropriato che quel sangue fosse visibile. Lei è stata presa in giro per settimane, dopo questo evento. Da allora ho cominciato ad avere paura del mestruo, e questa paura è rimasta con me; ho deciso di fare il cortometraggio per rivivere un’esperienza per me negativa e che trovo ancora ingiusta, per trasformarla in qualcosa di positivo.”

La protagonista del cortometraggio è da subito consapevole di ciò che le sta accadendo e, alla fine, avrà il coraggio di ribellarsi al tabù del sangue mestruale, affrontando a testa alta una situazione che sicuramente metterebbe in imbarazzo anche donne adulte: “Anche nelle donne molto giovani, le bambine, come quella del cortometraggio, c’è la consapevolezza che questo sangue non deve essere visibile, e me ne sono resa conto anche parlando con le donne della troupe – spiega la regista – C’è ancora un senso generale che il mestruo è una cosa da nascondere e sono consapevole che la reazione della mia protagonista, così positiva e coraggiosa, è qualcosa di poco comune, il fatto di avere la forza di reagire positivamente a questa pressione che la società ci mette addosso, questo senso di vergogna che viene instillato su ragazzine e donne. Reagire richiede più maturità, questo dipende dall’aprire una conversazione in merito, dal parlarne apertamente in modo che sia più accettata. Spero che con il tempo più bambine reagiranno come la mia protagonista.”

Clara Read è la protagonista di My Time

Ad interpretare la piccola e coraggiosa protagonista c’è Clara Read, vista in Seven Sisters, giovane professionista che ha da subito catturato l’attenzione della Gandini: “Clara è fantastica, aveva 13 anni quando abbiamo girato e aveva esperienza da attrice e io l’ho trovata su Netflix, in una serie che ho visto lì. È un’attrice professionista e da professionista è stato il suo approccio alla storia e al materiale del corto. È stato interessante vedere come lei si sia approcciata al ruolo, dal momento che non aveva avuto ancora la sua prima mestruazione e mi ha fatto presente, in fase di prove, che non sapeva come ci si sentiva. Quindi abbiamo parlato anche di questo. È stata aperta una conversazione da quel punto vista.”

Come accennato, My Time sta affrontando un importante personrso festivaliero, raccogliendo consensi e riconoscimenti, ma per Giulia Gandini si tratta solo di aver intercettato un argomento del quale si sente la necessità di parlare: “Il progetto è nato perché volevo rivivere la mia esperienza, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che avrebbe avuto un riscontro importante, facendo ricerche mi sono resa conto che c’erano un sacco di movimenti per normalizzare il sangue mestruale, ho capito che poteva avere una eco importante. Non ho mai pensato al percorso festivaliero all’inizio, ma lo è diventato durante la produzione. Si è trattato di fortuna, ma anche del fatto che il cortometraggio mi emoziona, e questa rappresenta una scommessa sicura, visto che ci saranno sicuramente altre persone che hanno vissuto la stessa emozione.”

Che questo cortometraggio di 5 minuti possa cambiare le cose e normalizzare la conversazione intorno al sangue mestruale? Non lo sappiamo, ma sicuramente aiuterà: “L’accesso facilitato alle informazioni permette ora alle persone, maschi e femmine, di essere più informate in merito. Si comincia a parlare con più libertà di sangue mestruale, ma anche di tassa sui tamponi, e del senso di vergogna. Spero che questo atteggiamento cambierà e che i piccoli cortometraggi come il mio possano contribuire.”

Star Wars: Baby Yoda contro Darth Sidious

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Dopo averlo visto schierarsi contro Thanos, Baby Yoda arriva nel suo franchise di appartenenza, quello di Star Wars, per combattere contro Darth Sidious.

Il video, realizzato da MaxeBaumannFilms2013, è davvero costruito bene e ci propone una versione inedita del personaggio “appena nato” nello show Disney +.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con la saga Lucasfilm sarà il 20 dicembre, con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, in cui assisteremo alla conclusione della storia legata alla famiglia di Luke e Leia.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker risolverà i misteri della saga

Wolverine: più di 50mila persone vorrebbe Danny DeVito

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Trovare un attore che possa sostituire Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine, ma anche nei cuori dei fan, sarà difficilissimo, tuttavia sembra che molti di loro abbiano già fatto la proprio scelta.

Su Change.org, portale dedicato alle petizioni on line, c’è una petizione che ha raccolto oltre 50mila firme, a sostegno di Danny DeVito come nuovo Wolverine. Sebbene la petizione sia emersa per la prima volta molti mesi fa, recentemente ha iniziato a raccogliere ancora più consensi. Il prossimo obiettivo perseguito sono le 75.000 firme. Al ritmo con cui le persone stanno firmando, tale obiettivo sarà probabilmente raggiunto entro la fine dell’anno, se non prima di Natale. DeVito non ha ancora commentato la petizione e forse non sa ancora della sua esistenza, tuttavia, la stessa petizione tiene conto anche del desiderio di Mark Ruffalo di vedere Hulk contro Wolverine.

Danny DeVito è la star di film molti amati e di recente ha fatto sentire la sua voce in merito al sequel de I Gemelli, con Arnold Schwarzenegger. Inoltre non è estraneo agli adattamenti dei fumetti, avendo già recitato in Batman il ritorno di Tim Burton, nel ruolo del Pinguino. Negli ultimi anni, tuttavia, ha recitato principalmente nella commedia di successo di FX, It’s Always Sunny in Philidelphia. Vedremo Danny DeVito il prossimo anno in Jumanji: The Next Level.

Di recente ha inoltre lavorato accanto a Colin Farrell nel live action di Dumbo, sempre diretto da Tim Burton, ed è divertente la coincidenza che, dopo aver lavorato con l’attore irlandese, sia proprio lui a raccoglierne il testimone nel ruolo del villain dei fumetti in The Batman di Matt Reeves.

Avengers: Infinity War, la scena con Tony Stark e il calamaro gigante

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Sembra veramente bizzarra come scelta, eppure sembra che in Avengers: Infinity War ci fosse, nel concept iniziale, una scena che prevedeva l’interazione di Tony Stark con un calamaro gigante.

A rivelare l’insolita scelta ci ha pensato Jerad S. Marantz, concept artist che lavora alla Marvel e che ha condiviso il disegno del suddetto mollusco. Secondo l’artista, la scena si sarebbe ambientata nel Sancta Sanctorum di Doctor Strange, quando i due si incontrano per la prima volta.

Durante la sua passeggiata nel luogo sacro custodito dal Dottore, Tony incontra un calamaro gigante che gli porge una tazza di te, ma lui rifiuta, rispondendo: “Non mi piace che mi si porgano le cose”. La scena sarebbe stata sicuramente buffa e straniante, ma avrebbe permesso a Tony Stark di dire di nuovo una battuta che ripete in quasi tutte le sue apparizioni nel MCU.

Il Diritto di Opporsi: trailer del film con Jamie Foxx

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Warner Bros ha diffuso il primo trailer di Il Diritto di Opporsi (Just Mercy), il film che vede protagonisti Brie Larson, Jamie Foxx e Michael B. Jordan e in arrivo il 30 gennaio 2020 al cinema.

Il Diritto di Opporsi – la storia

Una storia vera potente e stimolante, “Il diritto di opporsi” segue il giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell’avvocatessa locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Wonder Woman 1984: il merchandise mostra la nuova armatura

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Mentre il primo trailer di Wonder Woman 1984 dovrebbe arrivare a breve, forse in occasione del Comic-Con di San Paolo, ecco alcune immagini dal merchandise del film in cui possiamo rintracciare alcune preview del nuovo costume dell’eroina!

https://twitter.com/TaurooAldebaran/status/1200684216926842882?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1200684291719602178&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2019%2F12%2F02%2Fwonder-woman-1984-anche-la-nuova-armatura-della-supereroina-nelle-immagini-dal-merchandising%2F405224%2F

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Animali Fantastici: Warwick Davis tornerebbe volentieri nel franchise

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Warwick Davis è uno dei pochi attori che è apparso in ogni film di Harry Potter, eppure non è mai apparso in nessuno dei due film Animali fantastici. Recentemente, Davis ha dichiarato a Express che sarebbe interessato ad apparire in uno dei film di Animali fantastici in un nuovo ruolo o riprendere uno dei suoi vecchi, se l’occasione si presentasse all’interno della storia.

“Mi piacerebbe essere in grado di immergermi in quel lato del mondo magico. Ovviamente ci sono molti personaggi e sarebbe bello se fossi in grado di interpretarne qualcuno. Ci sono anche alcuni incroci… Quindi, i personaggi che ho già interpretato potrebbero passare in una di queste storie.”

L’attore ha già interpretato sia il professor Vitious che il folletto Unci Unci nella serie di film su Harry Potter, e potrebbe sicuramente tornare nei panni di un altro personaggio magico.

Partiranno nella primavera del 2020 le riprese di Animali fantastici 3, terzo capitolo del nuovo franchise ambientato nell’universo magico di J.K.Rowling ancora senza titolo ufficiale, e nel confermare la data di inizio produzione la Warner Bros. ha anche annunciato il cast completo del film, che vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente in I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

È stato inoltre rivelato che nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter.

L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici 2: i crimini di Grindelwald.

Animali Fantastici 3: Warner preoccupata per le denunce contro Johnny Depp

La seconda delle cinque nuove avventure della saga, Animali Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, è disponibile in DVD, Blu-rayTM e 4k UHD dal 14 Marzo.

Nel cast Johnny DeppEddie RedmayneJude LawKatherine WaterstonDan FoglerAlison SudolEzra MillerZoë KravitzCallum TurnerClaudia KimWilliam NadylamKevin GuthrieCarmen Ejogo Poppy Corby-Tuech.

Il film è stato diretto da David Yates, sceneggiato da J.K. Rowling e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves Lionel Wigram.

Iron Man: le decisioni più controverse dell’eroe nel MCU

Nonostante sia uno dei personaggio preferito del pubblico e si sia rivelato come il vero eroe che sacrifica se stesso per il bene di tutti alla fine della sua parabola di vita, Iron Man, o meglio Tony Stark ha spesso preso delle decisioni controverse che hanno in qualche modo condizionato, nel bene e nel male, la sorte di tutti.

Nessuno avrà da ridire sul suo estremo gesto di coraggio e amore per i suoi amici, quando, indossando il Guanto dell’Infinito con le Gemme ha schioccato le dita ricordando a Thanos, a se stesso e a tutti noi che lui è Iron Man. Tuttavia ci sono delle decisioni controverse che l’eroe ha preso, nella sua rappresentazione nel MCU.

Voltare le spalle ai Vendicatori

avengers endgameUna cosa che è stata un po’ sorprendente è stata la reazione di Tony alla possibilità di viaggiare nel tempo in Avengers: Endgame (2019). Quando i suoi ex compagni di squadra gli hanno proposto l’idea, Tony è stato molto veloce a respingerla. Mentre lui stesso afferma che il viaggio nel tempo è impossibile, si mette subito al lavoro su una soluzione, non appena riceve nuove informazioni utili alla ricerca.

Sebbene Tony non sia mai stato il più ottimista dei Vendicatori, si poteva pensare che avrebbe colto al volo l’occasione di sovvertire ciò che aveva fatto Thanos. Anche se per fortuna è tornato in sé poco dopo, rinunciare così rapidamente, nonostante l’attenuante delle sue ragioni (la nascita della figlia) è moralmente ambiguo, specialmente considerando le vite in gioco.

Liberarsi della sua armatura

Alla fine di Iron Man 3 (2013), Tony si sbarazza di tutti i tipi di armature che aveva costruito da quando ha costruito la prima Mark. Sebbene sia un segno toccante del suo amore per Pepper, è ancora una decisione moralmente discutibile. Tony non solo continua a sviluppare armature dopo questo gesto, ma non sembra affatto diminuire il suo impegno come Iron Man.

Inoltre, con i milioni di dollari di tecnologia avanzata che ha distrutto in un istante, Tony avrebbe potuto donare l’armatura a scopi filantropici. Inoltre, per quanto commovente sia il suo gesto, gli ultimi film rendono quasi inutile l’intera azione. Con tutto il bene che avrebbe potuto continuare a fare con quegli strumenti, distruggerne la maggior parte è molto discutibile dal punto di vista morale.

Continuare a sviluppare armi

Come spiegato nel primo Iron Man (2008), Tony Stark ha usato la sua intelligenza per trarre profitto sviluppando armi altamente avanzate. Tuttavia, dopo essere stato rapito, Tony ha giurato di usare la sua mente per proteggere le persone invece che per ferirle. Mentre l’intenzione è molto nobile, l’armatura di Iron Man è ancora una delle armi più potenti nell’universo cinematografico Marvel.

Mentre Tony usa l’armatura per combattere i cattivi, si tratta tecnicamente dello stesso scopo per cui sviluppava armi sin dall’inizio. Inoltre, da allora Tony ha creato ogni sorta di equipaggiamento devastante che è stato usato addirittura contro gli dei. Considerando quanto sia potente parte della sua tecnologia, è discutibile che lui continui a svilupparla dopo aver giurato di smettere di fabbricare armi.

Supportare gli Accordi di Sokovia

Una delle cose più controverse che Tony abbia mai fatto è stata quella di offrire supporto agli Accordi di Sokovia. In Captain America: Civil War (2016), gli accordi sono stati proposti nel tentativo di limitare l’attività dei Vendicatori e di renderli responsabili delle loro azioni. Sebbene non sia esattamente lo stesso del Superhuman Registration Act dei fumetti, Tony decide di supportare entrambe le restrizioni in entrambi i formati multimediali.

La scelta è sorprendete perché mette Tony e Steve sui versanti opposti del loro comportamento solito: Steve decide di non sottostare all’autorità, mentre Tony si conforma, in netto contrasto con la loro indole. Inoltre, sebbene sulla carta sia giusto che i Vendicatori rispondano delle loro azioni, è anche vero che un controllo superiore impedirebbe loro l’agire repentino che invece è determinante per salvare le persone.

Bere e volare

Oltre ad essere Iron Man, Tony Stark è ampiamente noto per essere un alcolizzato. Sebbene la sua dipendenza sia molto peggiore nei fumetti, è affrontata in film come Iron Man 2 (2010). Per fortuna, Tony non ha fatto nulla di troppo drastico mentre indossava la tuta, ma il suo vizio mette in pericolo molte persone mentre, se lo fa mentre indossava l’armatura.

Come sottolineato da Rhodey, la natura irresponsabile di Tony faceva parte del motivo per cui il governo voleva in primo luogo la sua adesione alla causa. Allo stesso modo, nella scena della festa in Iron Man 2, Tony mette in pericolo molte vite e allo stesso tempo distrugge la sua casa. In qualità di eroe che dovrebbe proteggere le persone, è davvero fortunato che nessuno si sia fatto male.

Sviluppare la Hulkbuster

Mentre Hulk è il Vendicatore più imprevedibile, il fatto che Tony abbia progettato un’armatura che potrebbe potenzialmente uccidere il suo amico è moralmente ambiguo. Nonostante il danno che Hulk può apportare, quando va su tutte le furie, l’armatura Hulkbuster solleva molte domande sul posto di Hulk nella squadra.

Considerando come l’armatura Hulkbuster è destinata a sopraffare e sottomettere Banner, potrebbe potenzialmente essere usata anche per ucciderlo. Inoltre, il fatto che Tony l’abbia costruito, in primo luogo mostra una significativa mancanza di fiducia per il suo compagno di squadra. Sebbene avesse certamente una serie di buone ragioni per assemblare l’armatura, non è la decisione più morale che avrebbe potuto prendere.

Come se sostenere gli Accordi di Sokovia non fosse abbastanza ambiguo, Tony avrebbe comunque combattuto contro Bucky Barnes, il più vecchio amico di Capitan America. Certo, Tony aveva appena saputo che Bucky era l’uomo responsabile della morte dei suoi genitori. Tuttavia, per quanto questa notizia fosse orribile da apprendere, Tony avrebbe dovuto ancora rendersi conto che Bucky non ne era veramente responsabile.

Conoscere il passato di Cap e le sue esperienze dopo The Winter Soldier (2014) avrebbe dovuto spingere Tony ad agire un po’ più razionalmente. Se da una parte il suo comportamento è pienamente comprensibile considerando le sue emozioni in quel momento, agire come ha fatto è una decisione molto discutibile.

Combattere Cap

Dopo il suo attacco a Bucky, Tony e Cap iniziano a combattersi. Ancora una volta, sebbene avesse una ragione abbastanza buona per combattere il suo amico, Capitan America è in genere rappresentato come il primo esempio di moralità. In genere, andare contro Captain America, quasi sempre, significa che stai dalla parte sbagliata.

Anche se non è sempre stato così, Tony è stato sicuramente dalla parte del torto. Non solo sta attaccando il suo amico, ma lo fa in modo molto impulsivo, anche se si presenta per cercare di fare ammenda. Non importa da quel lato si guardi la cosa, è molto difficile vedere Tony come il bravo ragazzo in questo scenario.

Portare Peter Parker nella mischia di Civil War è una delle cose più ipocrite e moralmente discutibili che Tony abbia mai fatto nel MCU. Nonostante abbia mostrato un’intensa devozione per gli Accordi di Sokovia, Tony porta impulsivamente Peter in campo. Mentre è stato molto eccitante vedere Spider-Man insieme ad altri personaggi del MCU, all’epoca Peter aveva 16 anni.

Tony non solo lo ha messo in una situazione rischiosa senza autorizzazione o permesso di alcun tipo, ma ha messo in pericolo minorenne. Per quanto desideroso Tony fosse vincere lo scontro, la decisione di coinvolgere Peter non è assolutamente sostenibile, come lui stesso ha avuto modo di capire, quando il ragazzo muore in Infinity War.

Creare Ultron

Sebbene avesse le migliori intenzioni al momento, la creazione di Ultron è probabilmente la cosa peggiore che il Tony Stark del MCU abbia mai fatto. Mentre Tony voleva che Ultron fosse una forza del been, lo stesso concetto alla base della sua costruzione è moralmente ambiguo. Dare un A.I. così tanto potere e intelligenza era una garanzia di avere dei risvolti negativi.

Anche se Ultron era destinato a scopi di sicurezza, è diventato uno dei più grandi nemici dei Vendicatori. Allo stesso modo, l’esistenza stessa di Ultron può essere facilmente considerata una delle maggiori violazioni della privacy immaginabili. Sebbene non sia stato creato per essere malvagio, Ultron è ancora una delle cose più moralmente ambigue che Tony Stark abbia mai fatto.

L’Immortale, per Marco D’Amore è “una storia piena di conflitti”

“Una storia piena di conflitti, miserie, paure, soprattutto di paura.” Così Marco D’Amore parla de L’Immortale, il film in cui torna ad essere quel Ciro Di Marzio di Gomorra – La Serie, che il pubblico aveva imparato ad amare e odiare nel corso di tre stagioni dello show in onda su Sky e al quale credeva di aver detto addio alla fine del terzo ciclo di episodi, per mano di Gennaro Savastano (Salvatore Esposito).

Ma, come ci insegna il suo nomignolo, che si porta dietro sin da quando era uno scugnizzo senza famiglia, Ciro non può veramente morire, e così D’Amore ha colto l’occasione per raccontare di nuovo il suo personaggio, non solo attraverso l’interpretazione, ma anche nella scrittura e nella regia. L’Immortale è infatti il suo esordio dietro alla macchina da presa.

Un lavoro nuovo e faticoso, ma che gli ha già dato molta soddisfazione, al netto di quello che è il suo background e di quello che lo ha formato come artista: “Faccio molta fatica a parlare delle ispirazioni, ciascuno di noi è il frutto di tutto quello che ha amato nella vita. De Sica lo cito spesso, sia per rendere giustizia a uno dei più grandi del nostro cinema, sia perché ha saputo coniugare innovazione e capacità di parlare sempre al pubblico. Credo che questo film unisca la sperimentazione tecnologica e il fatto di essere anche popolare e poter parlare a tutti”.

L’Immortale, l’esordio alla regia di Marco D’Amore

Per quanto riguarda il suo passaggio alla regia, sembra che Marco D’Amore non abbia mai pensato di essere soltanto un attore, nonostante la lunghissima gavetta teatrale e il successo con Gomorra – La Serie: “Le scelte hanno a che fare con i percorsi, io non mi sono mai sentito un attore tout court, non ho mai sognato i personaggi, mi ossessionano le storie e soprattutto i temi, ho sentito che c’era una parte da raccontare di molto profondo in lui ed è un personaggio che alza l’asticella della mia professionalità.”

Il film non è un vero e proprio sequel della serie, ma ne è un’espansione, nel linguaggio attuale diremmo che è uno spin off che però ci proietta nel futuro dello show, una operazione ambiziosa e importante per una serie tv che l’Italia ama ed esporta. Ma a D’Amore le sfide non spaventano, soprattutto quando si tratta di lavorare con i migliori: “Sono molto competitivo, se giocavo a pallone con quelli scarsi facevo pena, ma coi più bravi mi esaltavo, qua ho lavorato solo con quelli bravi e questa competizione mi ha eccitato, ero e sono consapevole dei conflitti che possono nascere intorno a un progetto del genere, io ho sentito una grande vertigine legata alla narrazione che poteva emozionare, far riflettere, spero che questa competizione duri a lungo e che il film rimanga due anni nelle sale e diventi, appunto, immortale”.

L’Immortale esce al cinema il prossimo 5 dicembre, distribuito da Vision Distribution.

Cats – Il film: il trailer italiano del film con Taylor Swift

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Dopo il primo trailer visto lo scorso luglio, Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Cats, l’adattamento per il cinema del famoso musical di Broadway di Andrew Lloyd Webber.

Come accaduto anche per il film di Sonic, questo nuovo trailer ci mostra un massiccio cambiamento nel look del personaggi felini/antropomorfi. L’effetto è più “umanizzato” ma resta ugualmente straniante.

Negli ultimi cinque anni i musical su grande schermo hanno goduto di una grande popolarità, grazie a successi come La La Land, The Greatest Showman e Il Ritorno di Mary Poppins.

Anche gli adattamenti musicali di Broadway non sono passati di moda, considerato il successo al box office di operazioni quali Into the Woods e Les Misérables che hanno fatto grandi affari al botteghino rispettivamente nel 2014 e nel 2012. Così, Universal e Working Title stanno unendo le forze per portare sul grande schermo Cats, di Andrew Lloyd Webber, con il regista di Les Mis, Tom Hooper.

Cats vanta un cast stellare che include Taylor Swift, Idris Elba, Jennifer Hudson, Ian McKellen, Rebel Wilson e Judi Dench, in entrambi i ruoli principali o di supporto. Il film è in produzione dallo scorso dicembre e dovrebbe arrivare in tempo per la corsa invernale di quest’anno nei cinema.

The Batman: Robert Pattinson teme l’effetto Twilight

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Ha interpretato molti ruoli complessi e sfaccettati in molti film indipendenti, si è fatto un nome come attore maturo che compie sempre scelte rischiose, con The Lighthouse di Robert Eggers sta entrando da favorito nella stagione dei premi, e infine, sarà il protagonista di The Batman. Tuttavia Robert Pattinson per qualcuno sarà sempre Edward Cullen, il vampiro adolescente innamorato di Bella Swan di Twilight.

L’attore ha fatto di tutto per togliersi di dosso quel personaggio e quel genere di film, e con il “sì” al personaggio dell’Uomo Pipistrello ha senza dubbio riaperto la porta ai film ad alto budget. Tuttavia, Pattinson non ha paura di dire che teme l’effetto Twilight. Durante un’intervista con USA Today ha dichiarato che spera che la sua partecipazione ad un film con così alta visibilità non induca di nuovo le persone ad appostarsi fuori casa sua. “Sono vecchio e noioso, adesso” ha scherzato.

Ha poi aggiunto che quello che gli piace di Batman è proprio il fatto che si tratta di un personaggio che non ha superpoteri e la cui costruzione personale e introspettiva è fondamentale per costruire l’eroe. Questo elemento lo ha spinto ad accettare il ruolo.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Thor: Love and Thunder, Jennifer Lawrence potrebbe interpretare la villain

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Così come il suo predecessore, Ragnarok, ha avuto una villain magnifica, interpretata dalla due volte premio Oscar Cate Blanchett, anche Thor: Love and Thunder potrebbe vedere schierata dalla parte dei cattivi un’attrice premio Oscar.

Si tratta di Jennifer Lawrence che sembra essere stata adocchiata dalla Marvel e da Taika Waititi per interpretare la parte della cattiva, e in particolare Amora the Enchantress, Incantatrice.

Amora è una dea di grande bellezza che frequenta spesso gli abitanti di Asgard, oltre ad essere uno dei personaggi magici più potenti del mondo Marvel. Inoltre, Amora ha spesso incrociato il cammino di Loki e rappresenta un cattivo le cui capacità manipolative e seducenti la rendono una delle antagoniste più singolari nel canone di Thor.

Nella storia dei fumetti, il personaggio di Incantatrice è stato spesso utilizzato come tentazione per Thor, nella sua storia d’amore con Jane Foster. E visto che il film vedrà scendere in campo proprio Jane nei panni di nuova Thor, la scelta di questo cattivo potrebbe essere oltremodo interessante per una costruzione della trama.

Per quanto riguarda Jennifer Lawrence, il suo rapporto con i personaggi Marvel comincia con la Mistica di X-Men: L’Inizio, personaggio interpretato nell’ultimo decennio per altre tre volte, fino a che non abbiamo assistito al suo omicidio (e a quello dell’intero franchise dei Mutanti Marvel) la scorsa primavera in Dark Phoenix.

Thor: Love and Thunder anticipato da una scena di The Dark World

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte

Avengers: Endgame, Baby Yoda interviene nella battaglia

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Il piccolo alieno verde, comparso nella serie Disney + The Mandalorian e soprannominato Baby Yoda, perché appartenente alla stessa razza del celebre Maestro Jedi, sta facendo impazzire il web, tanto che è stato fatto intervenire anche nella battaglia finale di Avengers: Endgame.

Il breve ed esilarante video che spopola in rete, vede Cap fronteggiare Thanos e assistere, soddisfatto e sollevato, all’arrivo dei rinforzi. Thanos guarda sospettoso e sorpreso ciò che accade: dai portale spaziali aperti da Doctor Strange, che nel film facevano scendere in campo tutte le forze del bene, arriva Baby Yoda nella sua navicella / uovo, e sfodera la sua baby-spada laser, guardando minaccioso Thanos!

Ecco di seguito il video:

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

Judi Dench: 10 cose che non sai sull’attrice

Judi Dench è riconosciuta come una delle più significative interpreti del teatro e del cinema inglese. Considerata una vera e propria leggenda vivente, la Dench ha negli anni dato vita a interpretazioni di rilievo in film di grande successo, ottenendo il plauso della critica e del pubblico. Premiata in più occasioni per i suoi ruoli, l’attrice continua ancora oggi ad essere particolarmente attiva al cinema, dando prova di non aver mai perso il talento che la contraddistingue.

Ecco 10 cose che non sai su Judi Dench.

Judi Dench: i suoi film

1. Ha recitato in film di successo. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1964 con il film Il terzo segreto (1964), per poi recitare in film come Sherlock Holmes: notti di terrore (1965), Il fantino deve morire (1974), Camera con vista (1985), Il matrimonio di Lady Brenda (1988), ed Enrico V (1989), per poi diventare popolare con il personaggio di M nel film GoldenEye (1995), film della saga dedicata a James Bond, e che riprenderà anche nei sequel. L’attrice recita poi nei film La mia regina (1997), Il domani non muore mai (1997), Shakespeare in Love (1998), Un tè con Mussolini (1999), Il mondo non basta (1999), Chocolat (2000), Iris – Un amore vero (2001), La morte può attendere (2002), Orgoglio e pregiudizio (2005), Casino Royale (2006), Nine (2009), Marilyn (2011), J. Edgar (2011), Marigold Hotel (2012), Skyfall (2012), Philomena (2013), Ritorno a Marigold Hotel (2015), Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016), Victoria e Abdul (2017), Assassinio sull’Orient Express (2017), Casa Shakespeare (2018) e Cats (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Nell’arco della sua carriera l’attrice ha recitato anche in alcune serie TV, tra cui si annoverano Hilda Lessways (1959), The Terrible Choice (1960), Theatre 625 (1964-1966), Jackanory (1968-1978), Love in a Cold Climate (1980), A Fine Romance (1981-1984), The Torch (1992), The Great War and the Shaping of the 20th Century (1996), As Time Goes By (1992-2005), Angelina Ballerina (2001-2006) e Cranford (2007-2009).

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Judi Dench ha una figlia

3. Ha avuto una figlia. Nel 1971 la Dench sposò l’attore Michael Williams, di cui è rimasta vedova nel 2001. Con lui ebbe una figlia, chiamata Finty, nata nel 1972, e anch’ella attrice.

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4. Ha interpretato un ruolo fondamentale nella saga. Nel 1995 l’attrice assume il ruolo di M, nome in codice del direttore del Secret Intelligence Service, all’interno dei film dedicati al personaggio di James Bond. La Dench è stata la prima donna a ricoprire tale ruolo, dal 1995 al 2012.

5. Ha sorpreso tutti con la sua interpretazione del personaggio. Quando fu diffusa la notizia che la Dench sarebbe stata la prima donna a ricoprire il ruolo di M, numerosi fan si dimostrarono scettici all’idea di vedere James Bond prendere ordini da una donna. Quando i fan videro l’interpretazione dell’attrice, tuttavia, dovettero ricredersi, avendola apprezzata particolarmente.

Judi Dench ha vinto un Oscar

6. Ha vinto un Oscar per una performance attoriale molto breve. Nel 1999 l’attrice vince il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per il film Shakespeare in Love. Nel film la Dench interpreta la regina Elisabetta I, ed è stata premiata nonostante nel film abbia un minutaggio complessivo di sei minuti, apparendo solamente in quattro scene.

7. Ha ricevuto altre nomination. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha ricevuto numerose altre nomination ai premi Oscar per i suoi ruoli di rilievo in importanti film. La prima nomination arriva nel 1998 per il film La mia regina. Successivamente viene nominata per i film Chocolat, Iris – Un amore vero, Lady Henderson presenta, Diario di uno scandalo e Philomena.

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Judi Denchi in Cats

8. Avrebbe dovuto recitare nel musical a teatro. Nel 1981 l’attrice era stata scelta per interpretare il ruolo di Grizabella nel musical Cats. Tuttavia per via di un infortunio è stata costretta a rinunciare alla parte. Nel 2019 la Dench ha la possibilità di recitare nella celebre opera nella sua trasposizione al cinema, ricoprendo tuttavia il ruolo di Old Deuteronomy.

Judi Dench: il suo 2019

9. Ha numerosi progetti per il futuro. Nel mese di dicembre l’attrice sarà tra i protagonisti della trasposizione cinematografica del musical Cats. La Dench ha poi preso parte alle riprese dei film Six Minutes to Midnight, Blithe Spirit e Artemis Fowl, previsti al cinema nel 2020.

Judi Dench età e altezza

10. Judi Dench è nata a York, in Inghilterra, il 9 dicembre 1934. L’altezza complessiva dell’attrice è di 155 centimetri.

Fonte: IMDb

Avatar 2: una nuova foto annuncia la fine delle riprese

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Non ci credevamo più, eppure l’impegno e la pazienza di James Cameron sono stati premiati: le riprese di Avatar 2 si sono concluse e per festeggiare l’evento è stata pubblicata sui social una nuova immagine dal backstage del film.

Si tratta dell’immagine di un nuovo set denominato Sea Dragon, “un’imponente astronave madre che porta al suo interno altri mezzi marini nel sequel di Avatar”. Ecco di seguito la foto:

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Noir in Festival 2019, al via venerdì la 29esima edizione

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Si apre venerdì a Como tra le architetture neoclassiche di Villa Olmo e le luci natalizie della Città dei Balocchi la 29ma edizione del Noir in Festival diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri.

Ad assegnare i premi per il cinema di questa edizione saranno Lucia Mascino (una vera amica del Noir e icona del pubblico giovane), la regista francese Patricia Mazuy, la produttrice e direttrice del festival di Sofia, Mira Staleva. A loro il compito di decidere il Black Panther Award tra i film internazionali in concorso. Saranno invece come sempre 100 giovani spettatori, selezionati per concorso tra gli studenti dell’Università Iulm e degli atenei milanesi a decidere il Premio Caligari per il cinema italiano. Ad accompagnare questo folto gruppo di giurati, tre critici come Paola Jacobi, Giulio Sangiorgio e Carola Proto.

Se nel programma del festival non mancano all’appello i grandi nomi internazionali come lo scrittore svedese Hakan Nesser, il vincitore del Premio Chandler Jonathan Lethem, il regista della trilogia di Millennium e ora di Intrigo, Daniel Alfredson, la produttrice inglese Angela Allen (che svelerà i segreti del classico del Noir “Il terzo uomo”), è certamente la pattuglia italiana che fa sensazione quest’anno.

Tutti i signori del brivido tra cinema e letteratura saranno a Como o a Milano per festeggiare la nuova stagione del Noir. Tra  gli altri: il narratore del disincanto Gianrico Carofiglio, il re dei best seller e del cinema dell’incubo Donato Carrisi, il cantore dei “Bastardi”   De Giovanni, il giudice dei romanzi criminali Giancarlo De Cataldo, il nuovo astro della spy story Andrea Purgatori, l’ex poliziotto oggi apprezzato scrittore Piernicola Silvis, il maestro del brivido Dario Argento.  Con lui una schiera di autori che hanno saputo rinnovare la via italiana al thriller in tutte le sue forme:  Vincenzo Alfieri, Claudio Giovannesi, Renato De Maria, Guido Lombardi, il disegnatore Igort, il produttore Claudio  Bonivento, Antonietta De Lillo.

A completare il panorama degli ospiti di Noir in Festival i cinque finalisti del Premio Scerbanenco 2019, autori e saggisti che di rado si misurano col genere come Gino Vignali, Guido Vitiello e Antonio Moresco. Infine il regista de “Il traditore”, Marco Bellocchio che nei giorni del Noir riceve dalla Iulm la laurea honoris causa e terrà la sua Lezione Magistrale lunedì 9 dicembre. Appuntamento a Como dal 6 dicembre e poi a Milano da domenica 8 dicembre.

Sorry we missed you di Ken Loach dal 2 gennaio al cinema 

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Arriverà al cinema dal 02 Gennaio Sorry we missed you, il nuovo film del pluripremiato regista Ken Loach. La pellicola sarà distribuita da Luckye Red.

In merito a come è nata l’idea di un film come Sorry We Missed You, il regista ha rivelato:  Quando abbiamo finito Io, Daniel Blake, ho pensato “Chissà, forse questo è il mio ultimo film”. Ma quando eravamo andati ai banchi alimentari per svolgere le nostre ricerche per quel film, ci eravamo resi conto che molte delle persone che li frequentavano avevano un impiego, part time o con contratti a zero ore. È un nuovo tipo di sfruttamento.

La cosiddetta gig economy (il modello economico basato sul lavoro accessorio), i lavoratori autonomi o a chiamata dalle agenzie, la precarietà dell’impiego, sono temi che hanno continuato a caratterizzare le ininterrotte conversazioni quotidiane tra Paul [Laverty] e me. E pian piano è emersa l’idea che forse valeva la pena di fare un altro film, non esattamente complementare a Io, Daniel Blake , ma comunque legato al primo.”

Nel film KRIS HITCHEN interpreta Ricky, DEBBIE HONEYWOOD è Abby, RHYS STONE interpreta Seb, KATIE PROCTOR è Liza Jane e ROSS BREWSTER è Maloney.

Sorry we missed you: trama

Newcastle. Ricky e la sua famiglia combattono contro i debiti dopo il crack finanziario del 2008. Una nuova opportunità? appare all’orizzonte grazie a un furgone nuovo che offre a Ricky la possibilità? di lavorare come corriere per una ditta in franchise. Si tratta di un lavoro duro, ma quello della moglie come badante non e? da meno. L’unita? familiare e? forte ma quando entrambi prendono strade diverse tutto sembra andare verso un inevitabile punto di rottura.

Ken Loach

Ken Loach nasce nel 1936 a Nuneaton. Frequenta il liceo King Edward VI e in seguito studia diritto al St. Peter’s Hall di Oxford. Dopo un breve periodo in cui si dedica al teatro, nel 1963 viene reclutato dalla BBC come regista televisivo. È l’inizio di una lunga carriera in televisione e nel cinema in cui firmerà la regia di decine di film, da Cathy Come Home e Kes negli anni sessanta a Terra e libertà, Sweet Sixteen, Il vento che accarezza l’erba (Palma d’Oro, Festival del film di Cannes 2006), Il mio amico Eric, La parte degli angeli e Io, Daniel Blake (Palma d’Oro, Festival del film di Cannes 2016)