Slitta di un mese l’uscita nelle
sale di Fast & Furious 9, il nuovo capitolo del
franchise la cui produzione dovrebbe iniziare ad aprile con il cast
originale e il ritorno dietro la macchina da presa
di Justin Lin: come annunciato nelle ultime
ore, la release originariamente prevista il 10 aprile
2020 è stata spostata al 22 maggio
2020.
Non sono state fornite spiegazioni
ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei
piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla
saga il miglior posizionamento al box office possibile in una
stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.
Per quanto riguarda il film, tempo
fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che
Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che
faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea.
Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli
attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.
Si aspettano nel frattempo gli
aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe
presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.
Intervistato da Rolling
Stone, Dwayne “The Rock”
Johnson aveva discusso di Fast and
Furious 9 e del futuro del franchise in generale,
valutando l’ipotesi di non figurare nel gruppo di attori. Come lui
anche Michelle Rodriguez si è detta “incerta” del
suo ritorno.
In concomitanza con i festeggiamenti
di San Valentino Sony Pictures ha annunciato l’inizio delle riprese
di Jumanji 3, sequel diretto di Jumanji
– Benvenuti nella Giungla e secondo capitolo del
riavvio del franchise che lo scorso anno è stato campione
d’incassi.
A rivelarlo è stato Dwayne
Johnson su Twitter pubblicando la prima immagine ufficiale
del film in cui vediamo parte del leggendario gioco d’avventura.
Sotto potete dare un’occhiata al post dell’attore e a quello di
Karen Gillan, anche lei presente sul set.
Jumanji – Benvenuti nella
giungla, recensione del film con
Dwayne Johnson
Vi ricordiamo
che Jumanji 3 arriverà nelle sale
il 13 dicembre 2019. A rivelarlo è stato
stesso Dwayne The Rock Johnson sui suoi social,
allegando un video di presentazione ufficiale. Con questa data è
chiaro che assisteremo ad un altro epico scontro al box office
con Star
Wars: Episodio IX.
Il sequel di Jumanji –
Benvenuti nella giungla è già in fase di sviluppo con
gli sceneggiatori Scott
Rosenberg e Jeff Pinkner a
lavoro sulla storia. Non c’è ancora un regista a cui è stato
affidato il progetto e non sappiamo se Jake
Kasdan sia stato contattato per tornare, dopo aver
diretto il primo film.
Nel cast, oltre a Johnson,
Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan
anche Danny De
Vito e Awkwafina.
Il nuovo set LEGO di
Avengers: Endgame sembrerebbe
confermare il ritorno in scena di personaggio amato dai fan di Tony
Stark, visto nel primo capitolo del franchise di Iron
Man. Ma di chi stiamo parlando?
Il film di Jon Favreu ci aveva
infatti mostrato la creazione dell’armatura originale dell’eroe
coadiuvata dall’aiuto di un assistente meccanico chiamato
Dum-E; questo popolare e divertente braccio
robotico sarebbe poi riapparso in The Avengers,
Iron Man 2 e Iron
Man 3 (visto che Stark era riuscito a salvarlo dalla
distruzione della sua casa di Malibu) e infine in un breve cameo in
Spider-Man: Homecoming.
A quanto pare Dum-E figurerà negli
eventi di Avengers: Endgame con un look inedito,
come rivelato dalle immagini leak dei LEGO che trovate qui
sotto.
Captain Marvel segnerà il “debutto”
nell’universo dei Marvel Studios di Anna Boden
e Ryan Fleck, registi del cinecomic con
Brie Larson che finora avevano lavorato soltanto a
piccole produzioni indipendenti come Half Nelson e
Mississippi Grind.
Proprio l’inesperienza in questo
genere di film, compensata con la voglia di raccontare la storia
delle origini dell’eroina che ha conquistato Kevin Feige, ha
necessitato l’intervento di due figure molto importanti all’interno
del MCU, ovvero Anthony e Joe
Russo:
“Joe e Anthony, sono stati così
gentili con noi, dandoci consigli su cose che non pensavamo fossero
utili” hanno raccontato Boden e Fleck durante il tour
promozionale di Captain Marvel. “È stato grandioso
lavorare con loro, sono dei collaboratori preziosi. D’altronde
hanno già girato quattro film del MCU, senza contare che sono dei
ragazzi straordinari e grandi registi.“
A loro volta anche i registi hanno
collaborato insieme ai Russo per portare a compimento il racconto
incrociato fra lo standalone di Carol Danvers e
Endgame, il prossimo capitolo del franchise che la
vedrà protagonista insieme ai Vendicatori.
Captain Marvel è stato
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck earriverà al cinema
il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Hasbro ha rivelato la nuova
collezione di action figure e accessori dedicati a
Spider-Man: Fra From Home, terzo titolo dei
Marvel Studios in arrivo nel 2019 (dopo
Captain Marvel e Avengers: Endgame). La selezione
di giocattoli sarà ufficialmente mostrata questo weekend durante la
fiera del New York Toy.
Come potete notare nelle immagini
qui sotto il merchandise non sembra anticipare nulla di sostanziale
sulla trama del film, compresi i segreti del costume inedito nero
di Spidey. Parte dell’uniforme nera è però applicata al vecchio
costume rosso e blu con una diversa maschera abbinata.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Contrariamente a quanto riportato a
settembre, Bond
25 non uscirà più nelle sale il 14 Febbraio 2020 ma
l’8 Aprile 2020. Rimandata dunque di circa due
mesi la release, precedentemente confermata dalla MGM.
Il primo ciak ai Pinewood Studios è invece fissato al 4 marzo
2019 con la regia di Cary Joji Fukunaga.
Vi ricordiamo che
Fukunaga (True Detective) è
il primo regista nella storia del franchise a non essere
britannico, segno che forse per Bond
25 la produzione ha deciso di ampliare gli
orizzonti, e forse anche la scelta del prossimo Bond potrebbe
cadere su un attore non britannico.
Non ci sono ulteriori aggiornamenti
sul cast del film, esclusa l’indiscrezione secondo cui la
produzione avrebbe puntato gli occhi sul candidato all’oscar
Rami Malek
per il ruolo del villain.
Gli ultimi due film
di James
Bond sono stati diretti da Sam
Mendes che ha incassato con i suoi film
rispettivamente 1,1 miliardo di dollari
per Skyfall (il Bond di maggior successo
di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni
con Spectre. Dato il successo che Mendes ha
raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più
diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si
sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Cary
Fukunaga ha trovato il successo internazionale grazie
a True Detective, serie culto in cui ha dimostrato una grandissima
capacità e padronanza del mezzo cinematografico. Dopo la sfumata
regia dell’adattamento da Stephen
King di IT, passata
a Andy Muschietti, Fukunaga aspetta ancora la
sua grande occasione per tornare sullo schermo d’argento in grande
stile. E parlando dell’agente 007 e della sua nuova avventura,
siamo sicuri che lo stile non mancherà.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
20 FEBBRAIO
PADOVA
FELTRINELLI // Via S. Francesco,7 – ore 18.00
firmacopie
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svolgerà l’evento!
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Per avere la possibilità di vincere
un ingresso gratuito, scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected]:
inserendo in oggetto “EX-Otago + la città (che cambierà
a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome
della persona interessata a partecipare (se si desidera chiedere un
biglietto per due, comunicare due nominativi).
Le e-mail mancanti di una di queste componenti non saranno
prese in considerazione.
Solo chi riceverà una e-mail di conferma sarà
autorizzato a partecipare.
Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.
NB – saranno valide le prenotazioni che arriveranno
entro le ore 18.00 del giorno precedente alla data per cui si fa
richiesta.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
Paramount e Bad Robot, la società di
produzione di J.J.Abrams, hanno acquistato i
diritti cinematografici di Your Name e lavoreranno
insieme a Genki Kawamura e Lindsey Weber al remake americano
del capolavoro d’animazione giapponese uscito nel 2016 diretto da
Makoto Shinkai.
A dirigere queste nuovo adattamento
in live action sarà Mark Webb, regista di
500 Giorni Insieme, The Amazing Spider-Man 1 e 2
e The Only Living Boy In New York, come confermato
nelle ultime ore da Deadline.
La versione in arrivo avrà come
protagonisti una giovane nativa americana proveniente da una zona
rurale e un ragazzo di Chicago che scopriranno di poter cambiare
corpo in modo straordinario e continuativo. Purtroppo un disastro
rischierà di sconvolgere le loro vite, e i due dovranno viaggiare
salvando i rispettivi mondi.
Kawamura ha così commentato la
scelta di Webb:
“Marc è stato il nostro primo
candidato a dirigere questa interpretazione moderna del film,
perché grazie a 500 Giorni Insieme abbiamo capito quanto talento
avesse nel raccontare grandi storie d’amore […] Siamo certi che
riuscirà a coinvolgere i fan dell’originale e un pubblico
completamente nuovo con il bellissimo viaggio di questi personaggi.
Insieme a J.J. Abrams, Eric Heisserer alla sceneggiatura, questo
progetto ha ufficialmente il team che abbiamo sempre
sognato“.
Si sono ufficialmente concluse le
riprese di Star
Wars: Episodio IX. Il film, diretto ancora una volta
da J.J. Abrams, arriverà il prossimo Natale in
sala e da ieri sera le riprese principali si sono ufficialmente
concluse, dando al regista la possibilità di condividere la prima
foto da set.
Nell’immagine, che il regista ha
condiviso sui suoi social, compaiono Oscar Isaac, John
Boyega e Daisy Ridley che si abbracciano,
probabilmente da una scena del film. La foto è accompagnata da una
didascalia, un ringraziamento di Abrams alla sua
squadra: “Sembra impossibile, ma oggi Episodio IX ha completato
le riprese. Non c’è un modo adeguato per ringraziare questo cast e
questa crew, davvero magici. Sono per sempre in debito con
tutti.”
Intanto, John
Boyega, che interpreta Finn, ha condiviso anche l’immagine del regalo di fine
produzione ricevuto da Daisy Ridley (Rey). Si
tratta di una provetta di siero della Oscorp, direttamente da
The Amazing Spider-Man, la
stessa che Peter e Gwen hanno sintetizzato per curare il Dottor
Connors dalla sua trasformazione in Lizard. Non sappiamo però che
tipo di legame possa avere questo regalo con un film di
Star Wars!
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie,
Dominic Monaghan e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Continuano i lavori sulla serie
spin-off dedicata a Loki e in arrivo sulla
piattaforma streaming di Disney + il prossimo anno che vedrà ancora
protagonista Tom Hiddleston nei panni del Dio dell’Inganno: ora è
l’Hollywood Reporter a confermare che lo showrunner e sceneggiatore
di Rick and Morty, Michael
Waldron, è stato ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il primo episodio
e figurerà anche come produttore esecutivo.
Evidentemente gli sceneggiatori
troveranno un modo per resuscitarlo dopo gli eventi della
Decimazione, con il Dio dell’Inganno che sopravvive in una realtà
alternativa.
Vi ricordiamo che gli altri titoli
in sviluppo, come riportato nelle ultime
settimane, saranno dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, ed è probabile che vengano confermati (insieme
agli attori coinvolti) già nei prossimi giorni.
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki è uno
dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico
Marvel ed è apparso in ben cinque
cinecomic dei Marvel Studios (se contiamo anche
l’imminente Avengers: Infinity
War). Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
La piattaforma streaming Disney ha
già ordinato nel suo catalogo una serie inedita
su Star Wars ideata da Jon
Favreau, un’altra basata sui film di High
School Musical e il live action di Lilli
e il Vagabondo.
Le nuove divise che i Vendicatori
indosseranno in Avengers: Endgame (quelle nere,
rosse e bianche mostrate nelle prime immagini leak del
merchandise) hanno ora un nome ufficiale: come rivelato dal
sito che venderà alcuni capi firmati a tema, Merchoid,
sarà Advanced Tech la denominazione di questi
speciali costumi presumibilmente adatti ad attraversare il Regno Quantico o difficili
viaggi nello spazio.
Fortunatamente non c’è spazio per
ulteriori spoiler sul film, ma non vediamo l’ora di scoprire quale
funzione avranno le uniformi nella disperata corsa contro il tempo
dei nostri eroi.
Di seguito potete dare uno sguardo a
due pezzi del merchandise ufficiale di Endgame.
Dopo le varie conferme dei membri
ufficiali del cast, Legendary Pictures ha annunciato la data di
arrivo nelle sale di Dune, il
nuovo adattamento del romanzo di Frank
Herbert (già portato sul grande schermo
da David Lynch nel 1984) e ora affidato
alla regia di Denis Villeneuve.
Il film uscirà infatti il
20 Novembre 2020, con la produzione che partirà
nei prossimi mesi a Budapest.
Vi ricordiamo che gli attori
protagonisti saranno Timothee
Chalamet, Paul
Atreides, Rebecca
Ferguson, Dave
Bautista, Stellan
Skarsgard, Charlotte
Rampling, Javier
Bardem, Josh
Brolin, Zendaya e Oscar
Isaac. Jason
Momoa si trova attualmente in trattative per
interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele
alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto
di Richard Jordan.
Il regista, reduce
da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo
fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una
lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo
Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous
du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di
cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla
possibilità che Dune possa diventare un franchise:
“Probabilmente ci vorranno due
anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due
film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:
“Il film non sarà in nessun
modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di
tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha
commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per
David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però
ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie
aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il
film dei miei sogni“.
L’Academy of Motion Picture
Arts and Sciences ha annullato la controversa decisione di
assegnare quattro Oscar durante le pause pubblicitarie della
trasmissione in diretta della notte degli Oscar
2019.
Dopo un incontro di giovedì sera con
i cineasti, la dirigenza dell’Academy, tra cui il presidente John
Bailey e l’amministratore delegato Dawn
Hudson, hanno promesso di mandare in onda ogni categoria
di premi dello spettacolo dal vivo, che si svolgerà tra otto
giorni.
“L’Academy ha ascoltato il
feedback dei suoi membri riguardo alla presentazione di quattro
premi Oscar: Cinematografia, Montaggio, Cortometraggio e Makeup e
Hairstyling. Tutti gli Academy Awards saranno presentati senza
modifiche, nel nostro formato tradizionale. Non vediamo l’ora che
arrivi domenica, 24 febbraio “, ha detto una dichiarazione
dell’Academy.
L’Academy è rimasta salda sulla sua
decisione per giorni nonostante le critiche da parte di filmmaker e
personaggi appartenenti alle quattro categorie interessate (e non
solo). uttavia, dopo la lettera aperta delle personalità del
cinema che definivano la scelta poco rispettosa e miope,
l’Academy ha dovuto ripensarci. Di conseguenza, anche gli Oscar
2019 dureranno più di tre ore.
Questo sembra essere soltanto
l’ultimo capitolo di una “road to Oscar” mai disastrosa come
quest’anno. Oltre a quest’ultima questione, ricordiamo anche la
spinosa faccenda di
Kevin Hart e dell’assenza di un presentatore e la
discussa decisione, poi ritirata, di inserire una categoria
“Miglior film popolare“.
La nona edizione dell’iniziativa
di Locarno Pro dedicata ai film in fase di
post-produzione punta il suo sguardo sulla Serbia,
accogliendo e sostenendo una cinematografia che negli ultimi anni
il Locarno Film Festival ha già fatto conoscere al proprio
pubblico.
Tra le iniziative promosse da
Locarno Pro, First Look si propone come un trampolino di
lancio per i film del futuro, opere in essere, ma non ancora
realizzate. L’occhio di First Look quest’anno si concentrerà sulla
Serbia, paese dalla cinematografia riconosciuta a livello
internazionale grazie anche ai recenti film presentati al Locarno
Film Festival, come In Praise of Nothing di
Boris Mitic , nella sezione Signs of Life del 2017, oppure i due
cortometraggi nella sezione Pardi di domani: Loop di Matija
Gluščević e Nikog nema (Nobody Here) di Jelena
Gavrilović. Ancora, nel 2016 il Locarno Film Festival presentò
sempre in Signs of Life il lungometraggio di Dane
Komljen Svi severni gradovi (All the Cities of
the North, 2016) e nella sezione Pardi di domani il film Tranzicija
(Transition) di Milica Tomovic. Infine non dimentichiamo nel
Concorso internazionale del 2010 il film Beli beli
svet, di Oleg Novković, che ha portato un Pardo per la miglior
interpretazione femminile all’attrice Jasna Djuricic.
Grazie alla collaborazione con
il Film Center Serbia First Look selezionerà dai 5 a 7
film in fase di post-produzione. I produttori dei progetti
selezionati parteciperanno al Locarno Film Festival e avranno modo
di presentare le loro opere ai professionisti del settore durante
le giornate cuore di Locarno Pro, dal 9 all’11 agosto. I film
saranno proiettati per un pubblico di venditori, compratori,
programmatori e rappresentanti dei fondi di sostegno alla
post-produzione al fine di promuoverne il completamento, la vendita
e la carriera festivaliera.
Il Film Center
Serbia raccoglierà le iscrizioni fino al 31 maggio 2019 e i
progetti selezionati dal team del Locarno Film Festival saranno
annunciati nell’ultima settimana di luglio.
Una giuria composta di direttori e
programmatori di festival internazionali assegnerà i First Look
Award, ovvero servizi per la finalizzazione del film in fase di
post-produzione del valore di 65’000 € offerti da Cinelab
Bucharest, il premio Le Film Français, che consiste in servizi
pubblicitari del valore di 5’600 € e il premio offerto
da Kaiju Cinema D/ffusion del valore di 5’000 €, per la
realizzazione del design di un poster internazionale.
First Look prosegue sulla scia di
successo delle sue recenti edizioni dedicate a Portogallo (2018),
Paesi baltici (2017), Polonia (2016), Israele (2015), Brasile
(2014), Cile (2013), Messico (2012) e Colombia (2011) tramite le
quali ha potuto promuovere film di successo come Golpe de
Sol (Sunburn, 2018) di Vicente Alves do Ó, il
film Portugal (2017) di Lauri
Lagle Ptaki spiewaja w Kigali (Birds are Singing
in Kigali, 2017) di Joanna Kos-Krauze e Krzysztof
Krauze, Sufat Chol (Sand Storm, 2016) di Elite
Zexer, Que Horas Ela Volta? (The Second Mother,
2015) di Anna Muylaert, Matar a un hombre (To
Kill a Man, 2014) di Alejandro Fernandez Almendras e La
Playa D.C. (2012) di Juan Andrés Arango.
La 72esima edizione del Locarno
Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2019.
Prodotto da J.J.
Abrams e diretto da Julius Avery (Son
of a Gun), il thriller spericolato Overlord arriva
in Dvd, Blu-ray e Digital HD il 6 marzo con Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Acclamato dai critici, Overlordè
(recensione)
Certified Fresh su Rotten Tomatoes ed è stato accolto come
un film “meravigliosamente teso e incredibilmente avvincente”
(Jonathan Barkan, Dread Central). Questo spericolato e
divertente mash-up di genere vanta un cast stellare, azione
non-stop e grande quantità di colpi di scena sorprendenti, da
vedere per credere.
I fan possono immergersi ancora più
in profondità all’interno delle linee nemiche con quasi un’ora di
contenuti extra esplosivi all’interno dell’edizione Blu-ray.
Nulla può prepararti al caos
sconvolgente che è Overlord,
un viaggio frenetico e assurdamente contorto che racconta di un
team di paracadutisti americani che si trova faccia a faccia con
dei super-soldati nazisti mai visti prima.
Il cast di
OVERLORD comprende Jovan Adepo, Wyatt
Russell, Pilou Asbaek, John Magaro, Bokeem Woodbine e Mathilde
Ollivier.
Overlord CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEL
FORMATO BLU-RAY:
Compagni d’Armi
Morte sopra di noi
Morte sotto di noi
E molto altro ancora!
Overlord CONTENUTI BONUS NEI FORMATI
DVD E BLU-RAY:
Entusiasta, preparata, briosa:
bastano pochi scambi per capire com’è Roberta
Rigano, attrice italiana, classe ’90, molto conosciuta da
noi, dove, tra spot televisivi, televisione e teatro, si sta
costruendo una carriera solida, differenziando il suo bagaglio e
continuando a studiare, a partire dal palcoscenico, il suo
“luogo magico”.
Proprio a teatro è impegnata in
questi giorni, con uno spettacolo, “Malìa” di
Luigi Capuana e regia di Armando
Pugliese, che la riporta al suo linguaggio naturale, quel
dialetto catanese a cui è tanto legata: “Il teatro è e rimane
il luogo magico in cui noi attori mettiamo realmente a nudo la
nostra anima. È un atto d’amore e sacricificio, che mi rende felice
come nient’altro al mondo. Con Malìa rimarremo in scena fino al 17
Marzo. È un’esperienza molto importante per me, è la prima volta
che porto in teatro il mio dialetto e ne sono fiera. La musicalità
e la ricchezza del catanese è preziosa, mi sento radicata e forte
ad usare la lingua della mia terra, la lingua dei miei
nonni.”
Dal teatro agli spot pubblicitari,
Roberta sembra non lasciarsi intimorire dai diversi mezzi
attraverso i quali può esprimersi: “La pubblicità è arrivata
per gioco, accompagnavo un amico ad un casting e feci un provino
anche io. Fu la prima prova in video, credo che la mia solarità
unito al fatto che sono un’eterna entusiasta probabilmente mi ha
resa una candidata perfetta per le pubblicità. Mi diverto
tantissimo su quei set, sono i set più felici, c’è sempre una
bellissima energia!”
Ma quella che al momento è per lei
la collaborazione della quale va più fiera è quella di
Prima che la notte, in cui è stata diretta da
Daniele Vicari: “Il talento e la generosità di
Vicari lo rendono il regista con il quale ogni attore desidererebbe
lavorare: crea le condizioni più favorevoli per raccontare una
storia con cuore e arte. È stato incredibile lavorare 5 settimane
sul set a Catania con lui.” Ha detto, dichiarando però che, a
voler “sognare fortissimo”, le piacerebbe essere la protagonista di
uno dei film di Damien Chazelle: “Da Whiplash
a La la land, la sua follia, il suo senso del ritmo, il valore
evocativo delle immagini che crea nello schermo, mi esaltano. Dopo
aver visto un suo film ti viene voglia di mangiarti il
mondo.”
Ma non c’è regista o grande attore
che tenga, quando le viene chiesto chi è la persona alla quale è
maggiormente debitrice in merito alla sua passione per la musica e
la recitazione, Roberta non ha dubbi: “A mio padre. Lui da
piccola mi ha insegnato a cantare, mi ha fatto il dono della
musica. A 4 anni mi ha buttata su un palcoscenico con un microfono
ed una orchestra. Cantavo “Nel blu dipinto di blu” di Modugno…ad
oggi è il mio ricordo più bello della mia infanzia. Penso che tutto
abbia avuto inizio così, “mi dipengevo le mani e la faccia di
blu..””
Se dovesse presentarsi a qualcuno
che non la conosce e non segue il suo lavoro, Roberta direbbe:
“Sogno, amo e corro forte!”. E questo piede lesto che la
fa spostare da un set all’altro e da un impegno a quello
successivo, nelle sue parole, “un’audace sfida oltreoceano mi
aspetta per questa estate, spero che possa essere motivo d’orgoglio
per la mia isola.”
Foto Credits: Riccardo Riande, Marco
Vitali, Marco Ragaini, Rodolfo Cardarelli.
Netflix ha diffuso il secondo trailer ufficiale di
Triple Frontier, il film diretto da
J.C.Chandor (Margin Call, All Is Lost, A
Most Violent Year) e in arrivo sulla piattaforma streaming
a partire dal 13 Marzo 2019. Nel cast Ben
Affleck, Oscar Isaac,
CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
Di seguito il trailer e la sinossi ufficiale:
Un gruppo di ex agenti delle
forze speciali (Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett
Hedlund e Pedro Pascal) si riuniscono per pianificare una rapina in
una zona multi-confine scarsamente popolata del Sud America.
Per la prima volta nella loro prestigiosa carriera, questi non
celebrati eroi intraprendono la pericolosa missione per loro
stessi invece che per il proprio paese. Ma quando gli eventi
prendono una piega inaspettata e minacciano di andare fuori
controllo, le loro abilità, la loro lealtà e la loro morale
vengono spinte verso un punto di rottura in un’epica
battaglia per la sopravvivenza. Diretto dal candidato all’Oscar®
J.C. Chandor (Margin Call, All Is Lost, A Most Violent Year) e
co-scritto da Chandor insieme al vincitore dell’Academy Award® Mark
Boal (The Hurt Locker, Zero Dark Thirty).
Le riprese del film si sono svolte a
Marzo dello scorso anno tra Colombia, California e Oahu, un’isola
delle Hawaii.
Triple Frontier conclude così
l’epopea di un progetto iniziato anni fa e che aveva visto prima la
rinuncia dello stesso Affleck per motivazioni legate alla sua
dipendenza da alcool. All’epoca erano stati proposti i nomi
di Casey
Affleck e Mahershala Ali, anche
loro allontanatasi dalla produzione.
Il 27 giugno 2019
arriverà nelle nostre sale Toy Story
4, quarto capitolo della serie cinematografica
lanciata nel 1995 e ventunesimo film d’animazione targato Disney
Pixar.
Di seguito tutto ciò che sappiamo, dalla storia ai
personaggi:
La trama
Woody ha sempre
saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è
sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di
Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto
scolastico di Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce
“spazzatura” e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli
aspetti positivi di questa nuova vita.
Ma quando Bonnie porta con sé tutta
la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa
un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica
scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso
anni per conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on
the road” hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno
che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli
antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei
loro problemi.
Quali personaggi torneranno?
Ovviamente quasi tutti i personaggi
preferiti dal pubblico torneranno in scena, come
Woody, Buzz Lightyear e
Jessie, insieme a Slinky Dog,
Rex, Hamm, Mr. e Mrs.
Potato, Barbie e Ken.
Per quanto riguarda Bo
Peep, vista nel precedente capitolo, verrà ripresentata in
Toy Story 4 con un nuovo look, ma ci sarà spazio
anche per Mr. Pricklepants,
Trixie, Buttercup l’Unicorno e
molti altri.
I nuovi personaggi
Il primo teaser di Toy Story
4 ci ha finalmente mostrato l’aspetto di
Forky, un cucchiaio-forchetta usa e getta che
Bonnie ha trasformato in un giocattolo e che a quanto pare porterà
scompiglio nell’equilibrio degli altri personaggi.
Tony Hale – uno
dei doppiatori del film – ha spiegato che Forky sarà motivo di
nevrosi e disgregazione nel gruppo, e che passerà attraverso una
crisi esistenziale sulla sua vera natura.
Gli altri teaser hanno invece
introdotto Ducky e Bunny,
doppiati rispettivamente da Keegan-Michael Key e
Jordan Peele, giocattoli che vedremo al luna park
dove finiranno Woody e co.
La regia
Josh Cooley è un
debuttante regista con i fiocchi che ha già lavorato al
cortometraggio legato a Inside
Out, “Riley’s First Date”, oltre che come storyboarder
della Disney Pixar.
Tra i suoi crediti troviamo anche
il contributo allo script de Gli Incredibili del
2004, mentre nel caso di Toy Story
4 ha lasciato spazio allo sceneggiatore Stephany
Folsom. La storia si ispira ad un’idea di John Lasseter, Andrew
Stanton, Pete Docter e Lee Unkrich.
Il finale sarà straziante come quello di Toy Story 3?
Ricorderete benissimo il finale di
Toy Story 3, con il gruppo di giocattoli destinato
a morire all’interno di un inceneritore e il trauma scampato; come
se non bastasse, arrivata il momento dell’addio a Andy e il
passaggio alla nuova generazione di bambini, in una sequenza che
spezzato il cuore.
Ebbene, sembra che anche il finale
di Toy Story 4 ci riserverà qualche sorpresa, o
almeno è ciò che fanno sapere i doppiatori Tim
Allen e Tom
Hanks: “In sala di doppiaggio abbiamo dovuto
resistere all’emozione. Questa è davvero una storia incredibilmente
bella, così emozionante, divertente, grande, con un’idea
meravigliosa. Non siamo nemmeno riusciti a superare l’ultima
scena...”.
Mentre i cinema italiani hanno
ancora in programmazione Bohemian Rhapsody che celebra il mito di
Freddie Mercury e i suoi fan, arriva in sala
Un’Avventura,
la storia d’amore che omaggio invece le canzoni di Battisti
e Mogol, senza ripercorrere la strada del biopic, ma
facendo propria la lezione di quell’Across the
Universe molto apprezzato nel 2007.
Là dove l’omaggio era ai Beatles e
alla loro musica, che, di brano in brano intesseva una storia
romantica, con tanto di titolo del film o di nomi di personaggi che
richiamavano i titoli delle canzoni (i protagonisti si chiamavano
Jude e Lucy!). Anche in questo caso abbiamo un film musicale,
diretto da Marco Danieli, il cui titolo è una
delle canzoni più famose dei due cantautori italiani e i personaggi
rimandano immediatamente ad alcune delle loro canzoni più famose
(peccato che la presenza di una Francesca e di una Linda facciano
subito indovinare che piega prenderà la storia!).
Un’Avventura è
quindi il racconto di un amore che nasce e si concretizza, e poi si
trasforma, arrivando a toccare ogni stadio di una relazione che i
brani di Battisti-Mogol hanno cantato così bene nel corso degli
anni. Uno spaccato di storia della cultura nazionale, non solo
musicale, un posto che brani come Acqua Azzurra, Acqua
Chiara oppure 10 Ragazze per me occupano di
diritto.
Il film è attentamente coreografato
e meticolosamente interpretato da Laura Chiatti e
Michele Riondino, che sono avvezzi al canto e che
per l’occasione si cimentano anche nel ballo, peccato però che il
risultato sia in più di una occasione buffo, a tratti
involontariamente trash.
I riferimenti si sprecano, dal
tango di Roxanne da Moulin Rouge, al tip tap sotto
la pioggia, omaggio spiccicato a Cantando sotto la
pioggia e La la Land contemporaneamente. Non c’è dubbio
che l’operazione sia stata studiata per bene e che i riferimenti
siano chiari nella mente di chi li ha messi in scena e nelle
intenzioni degli esecutori, tuttavia il risultato è goffo.
Non c’è la teatralità di Luhrman,
la regia di
Chazelle, né l’eleganza di Gene Kelly o
l’attenzione con cui Julie Taymor ha raccontato
una storia snodandola sulle note dei baronetti inglesi. E anche la
scrittura dei personaggi sembra oscillare tra un luogo comune e
l’altro, senza mai tracciare una vera identità a questi due
protagonisti che sono, oltretutto, circondati da figure
bidimensionali e che fanno fatica ad emergere.
L’omaggio alla grande musica della
nostra storia sarà sicuramente apprezzato dagli estimatori ma
Un’Avventura si limita ad essere soltanto un
incoraggiamento al karaoke in sala, cosa che sembra andare molto di
moda, di recente. Con buona pace delle bellissime e struggenti
canzoni protagoniste.
Da oggi 15 febbraio, arriva su
NetflixThe
Umbrella Academy, la nuova serie originale della
piattaforma di streaming basata sull’omonica graphic novel
supereroistica. In occasione della presentazione alla stampa a
Londra, abbiamo intervistato Tom Hopper
e Emmy Raver-Lampman, interpreti di Luther e
Allison nello show.
The
Umbrella Academy (15 febbraio 2019) è una nuova serie
tratta dai popolari fumetti vincitori del premio Eisner, creati e
scritti da Gerard Way (frontman del gruppo My Chemical Romance),
illustrati da Gabriel Bá e pubblicati da Dark Horse Comics. La
serie, che ha per protagonisti Ellen Page, Tom Hopper, Emmy
Raver-Lampman, Robert Sheehan, David Castañeda, Aidan Gallagher,
Cameron Britton e Mary J. Blige, racconta una strana
storia: nello stesso giorno del 1989, quarantatré neonati nascono
in diverse parti del mondo, figli di donne che non si conoscono e
che fino al giorno prima non avevano mostrato segni di alcuna
gravidanza.
Sette di loro vengono adottati da
Sir Reginald Hargreeves, un industriale miliardario, che dà vita
all’Umbrella Academy e addestra i suoi “bambini” a salvare il
mondo. I suoi piani vanno però in fumo. Negli anni
dell’adolescenza, fratture interne alla famiglia portano allo
scioglimento della squadra. La morte di Hargreeves fa riavvicinare
i sei membri sopravvissuti, che ormai hanno circa trent’anni.
Luther, Diego, Allison, Klaus, Vanya e Number Five collaborano per
cercare di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa morte del
padre. Ma la famiglia così ricomposta è nuovamente divisa dalle
personalità divergenti e dalle abilità contrastanti, oltre che
dall’imminente minaccia di un’apocalisse globale.
Dietro la maschera dell’eroe c’è
sempre un uomo con le sue fragilità e il suo essere “imperfetto”
nonostante le apparenze: è questo il caso di Steve
Rogers, che una volta assunto il siero del super-soldato e
impugnato lo scudo diventa Captain
America, uno degli eroi più amati del MCU.
Ecco di seguito 10
curiosità sul personaggio che solo i veri fan
conosceranno:
Steve Rogers è un esperto di qualsiasi tipo di arma
Questa
notizia poco conosciuta assume in realtà contorni interessanti ed è
stata rivelata nel fumetto diMoon
Knight,
esattamente nel momento in cui Bestia degliX-Men
spiega che Steve Rogers è in grado di padroneggiare l’uso di
qualsiasi arma in pochi secondi.
Ma non finisce qui: oltre alla
capacità di prendere qualsiasi fucile, pistola o altro e imparare
ad usarla subito,
Captain America ha anche avuto la possibilità di
impugnare il martello di Thor più volte nei fumetti.
Uomo e Lupo
Una
delle versioni più strambe del personaggio nei fumetti (che
ricordiamo, esistono da 50 anni) compare in
Captain America: Man & Wolf,
in cui si racconta la scomparsa dell’amico di Steve e pilota
personale (che è anche un lupo mannaro). Quando l’eroe si mette
alla sua ricerca finisce contagiato da un siero di licantropo
diventando poi il capo dei lupi mannari catturati.
Prima della trasformazione Steve Rogers, si ammalava
continuamente
Asma, febbre reumatica,
sinusite, pressione alta, palpitazioni, facile affaticamento,
problemi cardiaci, insomma la scheda medica del candidato alle
armi Steve
Rogers non è proprio quella dei supereroi, e il
personaggio ci viene mostrato in tutta la sua fragilità all’inizio
di Captain America: Il Primo Vendicatore,
capitolo inaugurale del franchise.
In fondo è proprio questa la storia
che i Marvel
Studios volevano raccontare: un ragazzo gracile,
ma dall’animo nobile, sfida tutte le calamità della sua esistenza
difficile (i genitori sono morti, i bulli si prendono gioco di lui
e lo percuotono ripetutamente) per servire un bene più grande, la
giustizia, e arruolarsi come soldato dell’esercito americano
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Steve Rogers non è mai stato un membro originale degli
Avengers
Contrariamente al
pensiero comune, dove tutti credono che Captain
America sia uno dei membri fondatori degli Avengers,
l’eroe non fece parte della prima squadra in assoluto che invece
comprendeva Iron Man, Ant-Man, Hulk, Thor e The
Wasp. Steve infatti non si unì alla squadra finché i
Vendicatori non lo trovarono nel ghiaccio.
Steve Rogers può correre un chilometro in un minuto
Nella scena d’apertura di
Captain America: The Winter
Soldier, vediamo Steve correre nei giardini che
circondano la Casa Bianca a Washington DC e successivamente
incontrare il suo futuro braccio destro, Sam Wilson aka Falcon.
È lì che scopriamo quanto sia
davvero veloce l’eroe, ma soltanto grazie al 65° anniversario del
fumetto si è reso noto che il personaggio può correre un chilometro
in un minuto quando è al suo massimo livello di prestazioni!
Si è travestito da signora anziana
I fumetti sono una fonte
inesauribile di storie e aneddoti anche divertenti sui supereroi
del MCU: come
quella volta in cui Captain
America, nelle prime storie di Jack Kirby, è costretto
a vestirsi da signora anziana per entrare di nascosto in Germania e
recuperare del soldi rubati. In questo fumetto, Bucky
Barnes è nella sua originale versione “bambina” che aiuta
Steve a indossare gli abiti di sua nonna.
Ha vinto un premio per le sue abilità nel disegno
I
fan delMCU
forse avranno notato un paio di cenni al lato “artistico” di Steve
Rogers nel filmCaptain America: Il Primo
Vendicatore,
in cui vediamo un primo piano del suo taccuino con i suoi
disegni.
Nei fumetti però l’eroe ha
effettivamente vinto una medaglia d’oro come premio alle sue
abilità artistiche ricevuta al concorso “Art of the Future”.
L’identità di Captain America è stata assunta da 12
personaggi
Questo
è un fatto noto ai conoscitori del personaggio:Bucky Barnes
e
Sam Wilson
sono soltanto due dei 12 eroi che hanno assunto nel corso della
storia l’identità di Captain Marvel, prendendo lo scudo e il
costume.
Altri sono stati Isaiah
Bradley (un soggetto di prova della Seconda Guerra
Mondiale) e persino Peggy Carter in
una recente serie di fumetti chiamata Exiles.
Il siero del supersoldato ha migliorato la sua personalità
L’idea alla base del siero
del super-soldato è il miglioramento fisico dell’uomo che si
sottopone all’esperimento, così come un certo mutamento dei tratti
della personalità. Il siero “peggiora” i lati negativi della
persona e migliorato quelli buoni, motivo per cui era importante
scegliere un candidato dal cuore puro.
Il suo compleanno ricorre il 4 Luglio
Captain
America è nato il 4 luglio, Giorno
dell’Indipendenza americana, aneddoto che non fa che aumentare il
senso di patriottismo intrinseco nella figura che ha combattuto per
il paese contro Hitler e altri nemici.
La scelta del compleanno è quindi
adeguata, così da rappresentare i migliori ideali d’America.
Le riprese dello standalone su
Vedova Nera inizieranno a giugno nel Regno Unito,
e Blue Bayou dovrebbe essere il titolo
di lavorazione del film affidato alla regia di Cate
Shortland e che vedrà di nuovo Scarlett Johansson nei panni
dell’eroina del MCU.
Questo nome non sembra dirci granché
sulla trama, essendo una canzone scritta da Roy Orbison e
riadattata dalla country rocker Linda Ronstadt nel 1977
raggiungendo il terzo posto nella classifica Hot 100 di
Billboard.
La prima sinossi riporta:
La nascita di Vedova Nera (alias
di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la
spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a
pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York,
dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha,
emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione
Sovietica.
Vedova Nera sarà a tutti gli effetti
un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain
Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata
all’interno dell’universo condiviso). Lo
standalone riprenderà quindi le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che
si piazzerà in un momento della timeline antecedente
a Iron Man 2.
Come suggerito da alcune
indiscrezioni, il villain potrebbe essere un uomo di etnia non
identificata che si aggira intorno ai quarant’anni. Sfogliando la
storia dell’eroina nei fumetti, un personaggio che corrisponde a
questa descrizione è il Guardiano Rosso,
soldato russo tra i più amati dai fan; oppure potrebbe trattarsi
di Taskmaster, supercriminale mercenario
capace di duplicare perfettamente i movimenti di chiunque e
infiltrato nello SHIELD. Possibile, vista l’ambientazione in
Europa, anche la presenza di Night Raven,
apparso nella graphic novel Fury / Black Widow: Death Duty. Viene inoltre
menzionato che gli studios sono in cerca di un’attrice di 50 anni
che possa interpretare un villain secondario.
Il giorno di San
Valentino è stato prescelto come il giorno in cui il mondo
finirà, almeno secondo la mitologia di
Ghostbusters. Non sembra un caso, quindi, che
proprio nel giorno di San Valentino sia stata diffusa la lista
ufficiale dei personaggi che vedremo in Ghostbusters
3, di Jason Reitman.
A seguito delle notizie che le
riprese del progetto inizieranno a maggio, il film (senza ancora un
titolo ufficiale) porterà avanti la continuity cinematografica
originale di Ghostbusters e seguirà le avventure di quattro giovani
adolescenti – due ragazzi e due ragazze – che indagheranno su
eventi soprannaturali in una piccola cittadina.
Senza nome (ragazzo protagonista
1): 13 anni. Un teorico della cospirazione appassionato di
fantasy.
Senza nome (ragazza protagonista
1): 12 anni. Una bambina di scienza che ha difficoltà a connettersi
con gli altri a livello emotivo, ha difficoltà a comprendere i
sentimenti e non è consapevole di quanto possano essere dolorosi a
volte i suoi commenti.
Senza nome (ragazzo protagonista
2): 12 anni. Pallido, capelli scuri, occhi blu penetranti,
lineamenti aquilini, zigomi alti, è prodigioso, brillante, arguto,
testardo, e rimane scherzoso nonostante le difficoltà. È un
brillante risolutore quando è sotto pressione, si trova a suo agio
con la tecnologia e ha una elevata facilità di risoluzione dei
problemi.
Senza nome (ragazza protagonista
2): 13 anni. Amante del divertimento, un po’ testa vuota. Sempre
curiosa, incantata, intontita.
Le descrizioni sono accompagnate
anche una breve sinossi che è un po’ più specifica, ma non fornisce
molti dettagli sulla trama del film: Una famiglia si trasferisce in
una casa in una piccola città, dove apprende di più in merito a
quelli che sono i segreti di questo nuovo posto.
Non è molto chiaro come questi nuovi
personaggi si legheranno ai film originali, o se questi giovani
nuovi Ghostbusters useranno la stessa attrezzatura per catturare i
fantasmi utilizzata dal team originale. Tuttavia, vale la pena
notare che l’Ecto-1 è stata
protagonista nel primo teaser del film.
Reitman sta dirigendo una
sceneggiatura che ha co-scritto con il regista Gil
Kenan, che ha diretto il film animato del 2006
Monster House, che a sua volta raccontava di un
giovane adolescente che indagava su una casa infestata dal
soprannaturale.
Non c’è stata ancora alcuna conferma
in merito alla partecipazione al film della squadra originale
(Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie
Hudson). Tutti e tre hanno però partecipato in minima
parte al film del 2016, mentre questo nuovo film dovrà affrontare
l’assenza di Harold Ramis, uno dei quattro originali
Acchiappafantasmi e co-creatore del franchise, scomparso nel
2014.
Come ulteriore conferma del suo
definitivo addio al personaggio di Batman,
Ben Affleck ha parlato della decisione di
abbandonare il DCEU durante lo show di Jimmy Kimmel (dove si
trovava per promuovere Triple
Frontier, a breve nelle sale e poi su Netflix).
“Si, ho deciso di lasciare.
Volevo provare a dirigere una versione di Batman, lavorando con uno
sceneggiatore davvero bravo, ma non sono riuscito a trovare il modo
più adatto. È come se non riuscissi a decifrarlo fino in fondo…
Quindi ho pensato che fosse giunto il momento di permettere a
qualcun altro di provarci, e vi assicuro che la Warner Bros. si
trova davvero in ottime mani“.
Dunque è fatta: l’attore passerà
ufficialmente il testimone a un nuovo collega, che sarà quindi la
sesta incarnazione cinematografica del crociato di Gotham. Nei
giorni scorsi Affleck ha anche augurato buon lavoro alla
squadra con un post sul suo account ufficiale di
Twitter.
Riguardo The
Batman, il cinecomic che riavvierà per l’ennesima
volta le sorti del cavaliere oscuro al cinema affidato
a Matt Reeves, la Warner Bros. sarebbe
in cerca di un attore più giovane dell’uscente Ben
Affleck e altrettanto noto ad Hollywood.
Il film uscirà nelle sale
il 25 giugno 2021. Durante la promozione
della serie The Passage, per cui è
produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione
del suo film sul Cavaliere Oscuro è in
atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.
Per quanto riguarda l’approccio alla
storia e al personaggio, il regista ha
dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal
suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione
detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I
fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo
aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e
questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo
visto.”
Nei giorni scorsi vi abbiamo
mostrato i nuovi costumi di Captain America e
Iron Man, il look inedito di Ronin e la
prossima, mastodontica armatura da
combattimento di War Machine che vedremo in Avengers: Endgame. Oggi è invece
il turno di un altro personaggio, il villain
Thanos, che a quanto pare tornerà in scena con
un’uniforme diversa, e del mezzo di trasporto dei Vendicatori, il
quijet, nella sua versione aggiornata.
È abbastanza logico pensare che gli
eroi sopravvissuti alla Decimazione, ovvero Thor, Vedova Nera,
Occhio di Falco, Steve Rogers e Rocket saliranno a bordo del mezzo
per affrontare l’esercito di Thanos, tuttavia c’è chi ipotizza che
quelle tute bianche non saranno indossate per il Regno Quantico,
bensì per i viaggi nel cosmo.
Per quanto riguarda il Titano Pazzo,
come vedete nell’immagine qui sotto, indossa ancora il guanto
dell’infinito e sfoggia un elmo mai apparso prima nel MCU.
Che ne pensate?
Avengers:
Endgame, il messaggio di Tony arriva a Steve nel fan trailer
Avengers:
Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019,
diretto da Anthony e Joe Russo.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
19 FEBBRAIO
BOLOGNA
MONDADORI // Via M. D’Azeglio, 34/A – ore 18.00
firmacopie
CINEMA POP UP JOLLY // Via Guglielmo Marconi, 14 – ore 20.30
live e proiezione
Continuate a leggere
Cinefilos.it per scoprire tutte le date e le città in cui si
svolgerà l’evento!
VINCI CON
CINEFILOS.IT
Per avere la possibilità di vincere
un ingresso gratuito, scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected]:
inserendo in oggetto “EX-Otago + la città (che cambierà
a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome
della persona interessata a partecipare (se si desidera chiedere un
biglietto per due, comunicare due nominativi).
Le e-mail mancanti di una di queste componenti non saranno
prese in considerazione.
Solo chi riceverà una e-mail di conferma sarà
autorizzato a partecipare.
Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.
NB – saranno valide le prenotazioni che arriveranno
entro le ore 18.00 del giorno precedente alla data per cui si fa
richiesta.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
Sono mesi che sul web si rincorrono
voci e indiscrezioni su quale sarà la prossima mossa della Warner
Bros. nel caso in cui Henry Cavill
dovesse abbandonare definitivamente i panni di
Superman nel DCEU. Tanti i nomi dei possibili
“candidati” a subentrare, tra cui quello sempre più insistente di
Michael B. Jordan, Torcia Umana per i Fantastici 4
e Killmonger nel recente Black Panther.
Proprio l’attore, ospite del talk
show di Oprah Winfrey, ha finalmente spiegato la
sua posizione sull’argomento e lasciato trasparire i suoi desideri
in materia di supereroi da vedere al cinema:
“Soltanto essere al centro di
queste discussioni mi onora. Mi piacerebbe essere Superman? Beh, è
dura…odio essere un uomo d’affari e devo capire entrambi i lati
della situazione. C’è un enorme vantaggio nel partecipare a questi
film, ma essere sotto quel microscopio, essere scelti e confrontati
con così tante diverse versioni di Superman…Ecco, forse preferirei
fare qualcosa di originale. Magari interpretare Calvin
Ellis.”
Di chi parla Jordan? Chi è
Calvin Ellis? I conoscitori dei fumetti DC
sapranno che questo personaggio, il cui nome originale è Kalel, è
il Superman di Terra-23, un pianeta che esiste nel Multiverso.
Sulla sua Terra Calvin è sia l’Uomo d’Acciaio che il Presidente, ed ha
debuttato sulle pagine di Final Crisis # 7 di
Grant Morrison a marzo 2009 prendendo ispirazione dall’ex
presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
In effetti, guardando all’aspetto
del supereroe e ipotizzando un futuro cambio di marcia per la DC
Films riguardo la direzione del franchise, non sarebbe così
sbagliato ingaggiare l’attore come protagonista. Che ne
pensate?
Michael B. Jordan è ancora nelle
sale con Creed 2, e
tornerà presto al cinema con Just Mercy, legal
drama diretto da Destin Cretton, il regista
di Short Term 12 e The
Glass Castle, al fianco del premio oscar Brie Larson.
Il film adatta per il grande schermo
il romanzo di Bryan Stevenson Just Mercy: A Story of
Justice and Redemption, basato sulla vera vita dell’autore
durante i suoi primi anni da avvocato e difensore dei diritti
civili in America.
Non si ferma il casting dei
protagonisti di Dune,
nuovo adattamento del romanzo di Frank
Herbert (già portato sul grande schermo
da David Lynch nel 1984) e ora affidato
alla regia di Denis Villeneuve: secondo
l’Hollywood Reporter, Jason
Momoa sarebbe entrato in trattative per ottenere un
ruolo nel film.
Se l’accordo dovesse concludersi
positivamente, la star di Aquaman interpreterà
Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella
versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.
Le riprese partiranno nei prossimi mesi a Budapest.
Il regista, reduce
da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo
fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una
lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo
Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous
du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di
cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla
possibilità che Dune
possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due
anni per finire Dune.
L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il
film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò
al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi
ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il
massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi
registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento
aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo
proverò a fare il film dei miei sogni“.
Come rivelato da Kevin
Feige all’Hollywood Reporter, Brie Larson
ha firmato un accordo che la vedrà comparire in sette titoli dei
Marvel Studios, dunque se escludiamo
Captain Marvel e Avengers: Endgame, l’attrice ha
davanti a sé altri cinque film in cui vestire i panni di Carol
Danvers.
Indipendentemente da come risponderà
il pubblico in sala e dai risultati al botteghino, è quasi scontato
che ci sia ancora spazio per le avventure in solitaria dell’eroina,
dunque non è del tutto sbagliato ipotizzare già l’arrivo in sala di
un sequel. A tal proposito si è espressa la Larson durante il tour
promozionale del film iniziato pochi giorni fa a Singapore:
“Il mio sogno sarebbe vedere Ms.
Marvel nel sequel. Questo è
l’obiettivo.“
E pensare che lo scorso Maggio,
proprio in concomitanza con le riprese del cinecomic, era stato lo
stesso Feige a dichiarare che uno dei
personaggi che avrebbe voluto introdurre nell’universo
cinematografico per la Fase 4 c’era anche Kamala
Khan aka Ms. Marvel, uno degli alter
ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013
sui fumetti.
“Come
sapete stiamo attualmente girando Captain Marvel con Brie Larson, ma abbiamo
già dei piani per portare nel MCU Ms. Marvel, personaggio dei fumetti che
si ispira proprio a lei. E contiamo di introdurla già dopo l’uscita
nelle sale del film su Carol Danvers“.
Che siano già in atto alcune discussioni in casa
Marvel Studios?
Vi ricordiamo
che nei fumetti Kamala Khan è un’adolescente americana di
origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che
acquisirà accidentalmente il potere della superelasticità, entrando
a far parte dei Vendicatori.
Captain Marvel è stato
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck earriverà al cinema
il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Verso la fine degli anni Novanta la
fama di Will Smith era ormai alle stelle: l’attore
aveva già recitato come protagonista nella serie di culto
Willy, il principe di Bel Air e al cinema nei
blockbuster Bad Boys, Independence
Day e Men in Black quando arrivò la
chiamata dei fratelli Wachowski, all’epoca al
lavoro sul primo capitolo di Matrix. I due registi
offrirono la parte di Neo a Smith, che in seguito rifiutò lasciando
spazio al “sostituto” Keanu Reeves.
Questo aneddoto di produzione, per
lo più noto agli appassionati di cinema, è stato ripreso
dall’attore in un video pubblicato nelle ultime ore sul suo canale
Youtube ufficiale e in cui sono state spiegate le vere ragioni
dietro il rifiuto.
“Dopo aver fatto Men
in Black, i Wachowski vennero da me. Avevano girato un solo
film, penso si chiamasse Bound, e mi hanno parlato dell’idea di
Matrix. Eh si, erano dei geni… ma c’è una linea sottile tra l’idea
di avere un incontro con un genio, e quello che ho vissuto io in
quell’incontro.” ha raccontato Smith. “Il quadro
generale che mi hanno presentato per Matrix era questo: ‘Amico,
stiamo pensando a una cosa così. Immagina di essere in un
combattimento, poi salti, e immagina di poter fermare il salto
proprio nel mezzo del salto stesso’ […] Lo spettatore
può vedere attorno a te, a 360°, mentre tu stai saltando, mentre tu
ti sei fermato in salto, ok? Stiamo inventando queste videocamere
grazie alle quali il pubblico potrà vedere l’intero salto mentre
sei fermo nel bel mezzo del salto stesso.”
Smith ha infine aggiunto,
senza rancore, che “Keanu Reeves è stato perfetto. Laurence
Fishburne è stato perfetto. Se ci fossi stato io, che sono nero,
forse Morpheus non sarebbe stato nero. I Wachowski stavano pensando
a Val Kilmer per quel ruolo. Insomma, avremmo incasinato Matrix. Lo
avrei rovinato. Quindi ho fatto un favore a tutti.”