Ha fatto molto discutere la
decisione dell’Academy di relegare, durante la cerimonia
degli Oscar 2019, allo spazio pubblicitario l’annuncio dei vincitori dei
premi per la migliore fotografia, il miglior montaggio, il
miglior cortometraggio e il miglior trucco e parrucco.
A seguito dell’annuncio, la rete è
esplosa, non solo con commenti da parte di fan, ma soprattutto con
manifestazioni di disappunto da parte degli addetti ai lavori, da
Alfonso Cuaron (nominato per la migliore
fotografia quest’anno), a Guillermo del Toro,
vincitore dello scorso anno, passando per Emmanuel
Lubezki e tanti altri esponenti del cinema.
Prendendo la situazione in mano, un
gruppo di filmmaker guidati da Martin Scorsese, Quentin
Tarantino e Spike Lee (quest’anno alla
sua prima nomination), hanno scritto una lettera aperta
rivolta all’Academy of Motion Picture Arts & Sciences e ai
produttori della trasmissione televisiva dei 91esimi
Oscar, in cui manifestano apertamente e chiaramente il
disappunto per tale miope scelta.
Potete leggerla di seguito nella traduzione di CS.it:
“Lunedì 11 febbraio 2019, John
Bailey, Presidente dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences,
ha annunciato che la consegna degli Oscar di quest’anno per miglior
fotografia, montaggio, cortometraggio dal vivo e trucco e
acconciature non sarà trasmessa in diretta, ma durante una pausa
pubblicitaria. Questa decisione è stata presa per ridurre la durata
dello spettacolo da quattro a tre ore. La chiara risposta dei
nostri colleghi e l’immediata reazione dei dirigenti del settore
alla decisione dell’Academy rende chiaro che non è troppo tardi per
cambiare questa decisione. L’Academy è stata fondata nel 1927 per
riconoscere e sostenere l’eccellenza delle arti del cinema,
ispirare l’immaginazione e aiutare a unire il mondo col medium
universale dei film.
Purtroppo, ci siamo allontanati
da questa missione nella nostra ricerca dell’entertainment, invece
che di presentare una celebrazione della nostra forma artistica e
delle persone che vi lavorano. Relegare questi essenziali mestieri
del cinema a uno status minore in questa cerimonia dei 91esimi
Academy Awards non è che un insulto per quelli di noi che hanno
dedicato la loro vita e passione alla professione che hanno scelto.
Il regista della trasmissione, Glenn Weiss, ha affermato che
sceglierà i momenti “emotivamente significativi” dal discorso dei
quattro vincitori che saranno trasmessi in seguito. Lo spettacolo
taglierà ogni commento aggiuntivo di chi consegnerà i premi, e ogni
lettura del nome dei candidati, a sua discrezione.
Noi consideriamo questo
accorciamento e questa potenziale censura, contrari allo spirito
della missione dell’Academy. Dai suoi inizi, la trasmissione
televisiva degli Academy Awards è stata modificata nel tempo per
mantenere la formula interessante, ma mai sacrificando l’integrtà
della missione originale dell’Academy. Quando il riconoscimento di
coloro che sono responsabili della creazione di un cinema
eccezionale viene sminuito dalla stessa istituzione che dovrebbe
proteggerlo, allora non stiamo più sostenendo lo spirito della
promessa dell’Academy di celebrare il cinema come forma d’arte
collaborativa. Per citare il nostro collega Seth Rogen, “Quale modo
migliore di celebrare i risultati raggiunti dal cinema che quello
di NON onorare pubblicamente le persone il cui lavoro è quello di
filmare, letteralmente, le cose?”.
Al momento la lettera è stata
firmata dai seguenti nomi, ma non dubitiamo che presto si
aggiungeranno a loro moltissimi altri nomi:
I direttori della
fotografia: Dion Beebe, Bill Bennett, Roger Deakins, Peter Deming,
Caleb Deschanel, Robert Elswit, Mauro Fiore, Greig Fraser, Janusz
Kaminski, Ellen Kuras, Ed Lachman, Robert Legato, Emmanuel Lubezki,
Anthony Dod Mantle, Seamus McGarvey, Chris Menges, Dan Mindel, Reed
Morano, Rachel Morrison, Guillermo Navarro, Phedon Papamichael,
Wally Pfister, Rodrigo Prieto, Robert Primes, Robert Richardson,
Linus Sandgren, John Seale Newton, Thomas Sigel, Vittorio Storaro,
John Toll, Hoyte van Hoytema, Kees van Oostrum, Roy
Wagner.
I registi:
Damien Chazelle, Cary Joji Fukunaga, Spike Jonze, Ang Lee,
Spike Lee, Dee Rees, Seth Rogen, Martin Scorsese, Quentin
Tarantino.
I Filmmakers:
Kym Barrett, Judy Becker, Alan Edward Bell, Erin Benach,
Avril Beukes, Consolata Boyle, Maryann Brandon, Alexandra Byrne,
Milena Canonero, Chris Corbould, Hank Corwin, Tom Cross, Nathan
Crowley, Sophie De Rakoff, Chris Dickens, Bob Ducsay, Lou Eyrich,
Dante Ferretti, Paul Franklin, Dana Glauberman, William Goldenberg,
Affonso Goncalves, Adam Gough, Jon Gregory, Dorian Harris, Joanna
Johnston, Paul Lambert, Mary Jo Markey, Joi McMillon, Ellen
Mirojnick, Stephen Mirrione, Bob Murawski, John Ottman, Sandy
Powell, Fred Raskin, Tatiana S. Riegel, Elísabet Ronaldsdóttir,
Mayes Rubeo, Nat Sanders, J.D. Schwalm, Anna B. Sheppard, Terilyn
A. Shropshire, Joan Sobel, Michael Tronick, Mark Ulano, Martin
Walsh, David Wasco, Billy Weber, Julie Weiss, Michael Wilkinson,
Hughes Winborne, Janty Yates.