Margot Robbie è
stata fotografata sul set di Once Upon a Time in
Hollywood di Quentin Tarantino mentre
“indossa” un vistoso pancione. Nel nuovo film del regista de
Le Iene, l’attrice australiana interpreta
Sharon Tate. Ambientato nel 1969, il film
racconta della Hollywood di quegli anni e avrà un legame ancora non
ben specificato con la tragedia che vide coinvolta proprio la Tate,
all’epoca moglie di Roman Polanski e incinta di
otto mesi del loro primo figlio.
La bella attrice venne brutalmente
uccisa dalla “famiglia” di Charles Manson, e
le immagini di seguito, condivise dall’account
Instagram di Ciak Magazine,
mostrano l’attrice nei panni di Tate, probabilmente in procinto di
girare proprio quelle terribili sequenze.
Nelle ultime settimane sono state
molte le foto trapelate dal set, immagini che ci hanno mostrato gli
altri membri del cast del film che è ricchissimo di stelle. Abbiamo
visto le foto di Brad Pitt e Leonardo
DiCaprio, per la prima volta sullo schermo insieme ed
entrambi alla loro seconda collaborazione con Quentin
Tarantino. Ma nel cast c’è anche la Lena Dunham di
Girls, ma anche Al
Pacino, Tim Roth, Kurt
Russell.
Tarantino in persona ha
rivelato la sinossi del film, collegata come annunciato mesi fa
all’assassinio di Sharon Tate:
La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva
western, e il stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi
stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono
più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon
Tate.
La storia dei cinecomic è costellata,
soprattutto negli ultimi dieci anni, da molti successi e grandi
incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che alcuni non
sono riusciti a generare il profitto che ci si aspettava a fronte
dei budget stellari; un po’ per colpa della strategia di marketing,
un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni
contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci
sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a
dimenticare.
Ecco allora di
seguito 10 cinecomic della storia del
cinema che si sono rivelati perfetti flop al
botteghino mondiale:
The Spirit
Dopo aver co-diretto nel
2005 Sin City del 2005 insieme
a Robert
Rodriquez, Frank
Miller si gettò nella regia in solitario
di The Spirit tre anni dopo.
Sfortunatamente per lo scrittore di fumetti, il film non si rivelò
il successo sperato, incassando soltanto 39 milioni contro un
budget di 60 milioni.
E mentre alcuni critici elogiavano
l’aspetto estetico – simile allo stile adottato da Sin
City – il cinecomic venne criticato per la
mancanza del fattore emotivo.
The Green Hornet
The Green Hornet e
il suo compagno di arti marziali Kato hanno
entusiasmato il pubblico con il loro dramma radiofonico degli anni
’30, prima di passare alla TV negli anni ’60 e incrociando la loro
strada con Batman. Tuttavia il film del 2011
interpretato da Jay Chou e Seth
Rogen non sembra essere stato all’altezza dell’eredità dei
suoi predecessori.
Non il peggior cinecomic di sempre
secondo Rotten Tomatoes (che lo valuta con un 44% di positività, e
c’è di peggio), ma sicuramente deludente per quanto riguarda gli
incassi.
Power Rangers
La serie televisiva sui
Power Rangers esiste dal 1993, tuttavia la storia
dei personaggi e la forza del franchise non sono serviti per
assicurare al film del 2017 il successo che ci si aspettava.
Accolto tiepidamente dalla critica,
la pellicola diretta da Dean Israelite ha
raggiunto appena la soglia dei 150 milioni di incasso in tutto il
mondo. Cifra davvero al di sotto di qualsiasi proiezione. In ogni
caso, dopo l’acquisto dei diritti cinematografici della Hasbro da
parte di Saban Brands, è stato annunciato un sequel in via
di sviluppo.
The Lone Ranger
Dopo il successo della trilogia di
Pirati dei
Caraibi, Gore Verbinski tornò a
collaborare con Johnny Depp in
The Lone Ranger, capitolo infelice della storia
economica dei due artisti hollywoodiani.
L’atmosfera intorno al progetto si
era fatta negativa già in seguito all’annuncio del casting di Depp
(un bianco scelto per interpretare un indiano d’America), ma tutti
erano consapevoli del fatto che la Disney stesse cercando di
sfruttare l’onda positiva dell’attore. La goccia che fece
traboccare il vaso fu però la prova sullo schermo di Depp, troppo
simile a quella offerta nei panni di Jack
Sparrow…non c’è da stupirsi che si sia rivelato un
assoluto flop al botteghino.
Fantastici 4
Nel disperato tentativo di mantenere
i diritti dei Fantastici
Quattro prima della loro scadenza, la 20th
Century Fox ha consegnato al grande schermo uno dei peggiori
adattamenti sui personaggi Marvel che si ricordi.
E sebbene il regista Josh
Trank avesse cercato di virare sul genere sci-fi
con una lettura più dark, la trama discontinua e la confusione
generale hanno fatto sprofondare il progetto con conseguente
delusione dei fan e critiche negative a valanga.
I Fantastici
Quattro poi sono riusciti a guadagnare appena 56
milioni di dollari a livello nazionale e 111 nel mercato estero,
portando il totale mondiale a 167 milioni di dollari.
Hulk
Prima dell’arrivo
di Edward Norton e Mark Ruffalo,
il personaggio di Bruce Banner venne interpretato sul grande
schermo da Eric Bana, protagonista nel 2003
di Hulk diretto
da Ang Lee.
A fronte dei 137 milioni di dollari
spesi per la produzione, ci si sarebbe aspettata un’altra
prospettiva al botteghino, cosa che non si realizzò mai: meno di
132 i milioni incassati globalmente da un cinecomic che verrà
riavviato cinque anni dopo dai Marvel Studios con L’incredibile
Hulk.
Captain America
Uno degli eroi più amati della
Marvel, Steve Rogers aka Captain
America, è in circolazione da oltre 75 anni e funzionò
principalmente come icona americana di patriottismo e speranza. Ma
è un peccato che i suoi primi film non gli abbiano reso giustizia
come la trilogia dei Marvel Studios.
Interpretato dall’attore Reb
Brown in due film televisivi del 1979, il debutto del
personaggio sul grande schermo (senza contare la serie del 1944)
arrivò soltanto nel 1990. All’uscita la pellicola venne stroncata
dalla critica (e ottenne un misero 8% su Rotten Tomatoes).
Superman Returns
Dopo il completo flop di
Superman IV, a Hollywood si parlò di diversi
progetti per portare al cinema un nuovo film dell’Uomo d’Acciaio
(tra cui il leggendario Superman Lives con
Nicholas Cage).
Finalmente nel 2006 l’acclamato
regista di X-Men Bryan Singer prese le redini del
cinecomic e rassicurò i fan che avrebbero avuto ciò che
desideravano con Superman Returns. Ma fu
davvero così?
Singer mantenne una certa continuità
soprattutto nel look, con Brandon Routh nel ruolo
di Superman e con la prova di
Kevin Spacey nei panni di Lex Luthor, ma
sfortunatamente, nonostante un modesto successo al botteghino e di
critica, i fan non si mostrarono così entusiasti del prodotto
finale.
Robocop
Il Robocop uscito
nel 1987 aveva sconvolto per il modo inedito e violento con cui
riusciva a fare della satira sulla cultura americana; da lì vennero
prodotti altri sequel di poco successo, ma il reboot del 2014, con
Alex Murphy (il cyborg rivale di Detroit) interpretato da
Joel Kinnaman, è forse il punto più basso del
franchise dal punto di vista economico.
Non si può dire che il regista e
produttore Michael Bay abbia avuto un buon
rapporto con la critica, tuttavia fa ancora riflettere lo scarso
successo al botteghino (lì dove il cinema di Bay si era sempre
dimostrato granitico) di Tartarughe
Ninja, reboot del 2014 con Megan Fox
e Will Arnett.
Forse la cgi posticcia e ben al di
sotto delle sviluppate tecnologie odierne e una sceneggiatura
tutt’altro che valida hanno fatto sprofondare il film nel
dimenticatoio, con appena 500 milioni di dollari incassati al box
office. A questo è seguito anche un sequel, accolto più caldamente
dalla stampa, ma rivelatosi un flop economico.
Sono i fratelli
Russo via Instagram ad annunciare
ufficialmente la fine delle riprese di Avengers 4, dopo una fase di
riprese aggiuntive durata quasi tre mesi (i reshooting si sono avviati nello
scorso agosto). Senza nessuna informazione aggiuntiva, senza
nessun hashtag rivelatore o didascalia particolare, i
Russo hanno condiviso un’immagine che mostra un
faro ravvicinato con un semplice #wrapped a
commento.
Quasi tutto il cast del film ha
partecipato alle riprese aggiuntive. Sul set si sono avvicendati
Gwyneth Paltrow e Robert Downey
Jr. che hanno così celebrato l’ultima volta di Pepperony sul
set. Abbiamo visto Jeremy Rennerinsanguinato, Chris
Evans dire addio a Cap e al MCU, Chris
Hemsworth e Tessa Thompson fare una pausa
dalle riprese di Men in Black
per ultimare i ruoli di Thor e Valchiria, Karen Gillan e
Zoe Saldana,
Don Cheadle.
Tutti, a turno, hanno affrontato quella che per qualcuno sarà
l’ultima volta su un set Marvel.
La conclusione ufficiale delle
riprese di Avengers 4 assume un peso importante
nella panoramica della promozione del film, dal momento che da
adesso in poi sarebbe plausibile aspettarci materiale autorizzato e
ufficiale dal film: foto, poster, teaser, o magari il tanto
agognato titolo ufficiale, che ancora ci viene tenuto nascosto dai
Marvel Studios e da Kevin
Feige. Il boss della Casa delle Idee sta pianificando
attentamente questa fase del film, che si intreccerà perfettamente,
immaginiamo, con la promozione di Captain Marvel, in arrivo al cinema
appena un paio di mesi prima di questo importante e conclusivo
capitolo della Fase 3.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
I fan
del MCU amano far
viaggiare la propria immaginazione su tutto ciò che riguarda
l’universo
cinematografico Marvel, discutendo su
scene, dettagli o battute pronunciate
dai personaggi che diventano spesso materiale ghiotto per
ipotizzare scenari o scovare easter egg. Molte di queste teorie si sono addirittura rivelate corrette,
mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle serie
prodotte in questi anni.
Tuttavia ci sono alcune
ipotesi che sconvolgono per l’accuratezza con la quale sono state
costruite. Qui sotto ne trovate 15:
Ciascuno dei sei Avengers originali riceverà una gemma
dell’infinito
Quasi tutti (o almeno i più
attenti) spettatori di Avengers:
Infinity War avranno notato che tra i pochi fortunati
sopravvissuti allo
schiocco di Thanos ci sono i sei Vendicatori fondatori , ovvero
Captain America, Iron Man,
Vedova
Nera, Thor, Bruce
Banner e, presumibilmente, Occhio di
Falco. Insomma, lo scenario perfetto per riprodurre anche
nel MCU la storia di Infinity
Watch.
Nei fumetti infatti, l’Infinity
Watch è composto da sei supereroi scelti per salvaguardare ognuno
una
Gemma dell’Infinito. A tal proposito una teoria sostiene che
nel prossimo film dei Vendicatori ciascun membro originale userà la
forza di una gemma per sistemare il danno causato da Thanos. Che ne
pensate?
Esiste un terzo sopravvissuto su Titan
Un’altra incredibile teoria si basa
sul presupposto che, al momento dello schiocco di
Thanos, la popolazione è stata ridotta esattamente
al 50% con precisione scientifica. Tra le rovine del pianeta natale
del villain, Titan, solo TonyStark e Nebula sono
sopravvissuti, dunque qualcosa non torna nel calcolo matematico: se
erano sei gli eroi presenti, come mai ne sono rimasti in vita solo
due? C’è un terzo personaggio ancora illeso?
Forse Doctor Strange ha usato un incantesimo di
illusione per fingere la propria morte? Oppure l’ha lanciato su
qualcun altro come Spider-Man? Magari è stata
Mantis ad usare i suoi poteri telepatici per
spostare la percezione che avevano gli altri di lei? Forse qualcun
altro che non abbiamo ancora incontrato si è nascosto su Titan?
Tony Stark è la chiave del piano di Doctor Strange
La teoria più popolare sul piano
degli Avengers per contrastare
Thanos nel sequel di Infinity
War è senza dubbio quella riguardante le 14 milioni di
possibilità previste da Doctor Strange prima dello schiocco grazie
alla gemma del tempo. Per l’eroe cederla al Titano Pazzo “era
l’unico modo“, ma quale potrebbe essere stato il fattore
chiave?
L’ipotesi suggerisce che Strange
abbia considerato centrale Tony Stark nel suo
piano, e ciò significa che il Maestro delle Arti Mistiche deve aver
capito che la sopravvivenza di Tony è fondamentale per
realizzarlo.
Captain Marvel racconterà come Nick Fury ha perso un
occhio
Se ricordate bene, in
Captain America: The Winter
SoldierNick Fury racconta a
Steve Rogers di aver perso un occhio perché si è “fidato di
qualcuno“, una linea narrativa che alcuni fan ritengono possa
essere mostrata finalmente nell’imminente Capitan
Marvel.
Le origini dell’incidente di Fury
sembrerebbero connesse ad uno Skrull mutaforma
infiltrato come agente dello S.H.I.E.L.D, oppure, come suggerito da
un’altra interessante teoria, all’uso inconsapevole dei poteri di
Carol Danvers stessa. Quest’ultima potrebbe
giustificare l’assenza del Captain Marvel e il ricongiungimento dei due
in Avengers
4…
Norman Osborn comprerà la Star Tower
Sebbene i Marvel Studios abbiano escluso la possibilità
di far tornare in scena vecchi villain già stati usati nei
precedenti film di Spider-Man, sappiamo che le
cose potrebbero cambiare e che nulla è dato per certo. Provate a
immaginare una storia di Spidey senza Green
Goblin, ad esempio, e proprio su questo personaggio uno
spettatore molto attento di Homecoming
ha individuato il modo per rivederlo in azione…
Nel film compare la
Stark Tower ristrutturata da un nuovo proprietario, e non
sarebbe interessante se in
Far From Home ne venisse rivelata l’identità? E se
fosse proprio Norman Osborn il nuovo
inquilino?
Il potere di Thor è legato alla Terra
Nei fumetti, Thor
è nato per esercitare il potere di Asgard in qualità di erede di
Odino. E per farlo deve affidarsi anche alla sua
forza interiore durante i suoi viaggi intergalattici. Nel MCU invece, l’autosufficienza è
qualcosa che il principe asgardiano ha dovuto imparare a gestire
quando perde il Mjolnir, la patria e la
famiglia.
Con Asgard spazzata via da
Thanos, la Terra sembra ora il candidato più
probabile per accogliere il Dio del Tuono, e una teoria dei fan
suggerisce che l’eroe potrebbe non avere una scelta, dunque
radicarsi sul nostro pianeta. Qui è dove Odino morì dopo aver detto
a Thor di “ricordare” questo luogo perché era la fonte del suo
potere.
Le sorti di Anton Vanko
Una delle teorie più intriganti
afferma che il Dott. Anton Vanko, padre di
Whiplash, sia segretamente uno dei più grandi eroi
mai celebrati nel MCU; come mostrato in Iron
Man 2 infatti, Anton è stato il co-progettatore della
tecnologia dei reattori Arc al fianco di Howard
Stark tra gli anni Sessanta e Settanta.
Anton venne poi deportato per aver
tentato di vendere questa tecnologia alla Russia, tuttavia grazie a
Captain America: The Winter Soldier sappiamo che
l’Hydra ha tramato per ottenerla…E se la sua deportazione fosse
stata solo una finzione?
Hela è la madre di Loki
Qui gioca un ruolo fondamentale la
netta somiglianza fisica tra Hela e
Loki: pelle pallida, lunghi capelli scuri e una
certa preferenza per i vestiti neri e verdi. Ma non dimentichiamo
anche quella caratteriale: l’amore per il dramma, la brama di
potere e il risentimento nei confronti di Odino.
Insomma, per alcuni i due potrebbero essere legati in modo diverso
(e ricordatevi che Loki fu abbandonato da piccolo…)
Hela è la madre di Loki? Fuggendo
da Odino era fin troppo impegnata per portarlo con sé?
Il nuovo Thor sarà una rana
Sebbene sia difficile immaginare
qualcun altro diverso da Chris Hemsworth che possa
interpretare il Dio del Tuono, nei fumetti molti si sono dimostrati
degni di maneggiare il potere del Mjolnir; da Jane
Foster a Beta Ray Bill passando per Captain America, ci sono stati
diversi candidati, alcuni molto strani come Conan il barbaro,
Wonder Woman e…una rana.
Ci riferiamo al fumetto di
“Frog of Thunder“, dove Loki
trasforma Thor nell’animale per gioco, con questo che diventa
“Throg” dopo aver trovato un frammento del Mjolnir
a Central Park. Che questo scenario sia possibile nel futuro del
MCU?
Groot tornerà grazie allo Stormbreaker
Groot è uno dei
pochi personaggi più amati del MCU, e l’abbiamo già visto tornare
in vita una volta dopo gli eventi di Guardiani della Galassia
Vol.1. Sfortunatamente è tra gli eroi ridotti in cenere
dallo schiocco delle dita di Thanos, ma non
sappiamo ancora nulla del suo destino.
In ogni caso, grazie a
Infinity War, è stato reso chiaro sullo schermo
che un pezzo di Groot esiste ed è ancora in vita: lo
Stormbreaker. L’eroe ha infatti ceduto il suo
braccio a Thor per fabbricare la sua nuova arma
letale. Magari proprio grazie a questo frammento tornerà in
scena?
Nick Fury ha “attivato” Captain Marvel
L’epilogo di Infinity
War ci ha lasciato con un piccolo spiraglio di luce grazie
al messaggio inviato da Nick Fury a
Captain Marvel.
Una teoria molto interessante
suggerisce però che Nick Fury non abbia
semplicemente chiamato la supereroina, ma che l’abbia “attivata”
usando il suo cerca-persone. Questa ipotesi si riferisce ai fumetti
di Manchurian Candidate dove la trama si concentra
sulla perdita della memoria di Carol, e dunque il personaggio
potrebbe essere un agente sottoposto a lavaggio del cervello dallo
S.H.I.E.L.D nello stesso modo in cui Bucky Barnes era manipolato
dall’Hydra.
Tony Stark costruirà il Titanbuster
Cosa succederebbe se in
Avengers 4 Thor portasse
Tony Stark su Nidavellir per forgiare una nuova
armatura “Titanbuster” per vincere contro Thanos?
È sicuramente una teoria che piacerebbe molto ai fan, e dopo aver
visto l’armatura Bleeding Edge subire gravi danni in
Infinity War, sappiamo che Iron Man avrà bisogno
di una nuove uniforme da battaglia…
Questa teoria viene viene suggerita
dalla trama del fumetto “Fear Itself” in cui a
Tony è concesso l’accesso alle antiche fucine dei nani. Combinando
la sua armatura Bleeding Edge con Uru – il metallo che ha forgiato
il Mjolnir – Tony crea la Iron Destroyer.
Hela e Odino hanno cercato le gemme dell’infinito
Thor: Ragnarok ha offerto agli
spettatori maggiori dettagli sul passato di Odino
e dei suoi figli, tra cui la malefica Hela tornata
a casa per la conquista del trono.
In seguito alla presa di Asgard,
vediamo Hela toccare un finto guanto dell’infinito presente nel
palazzo identico a quello di Thanos, e ciò ha portato alcuni fan a
chiedersi se Odino e Hela avessero mai pensato di completarlo con
le gemme dell’infinito. Magari proprio per questo
i due si sono allontanati, perché bramosi di potere, portando Hela
all’esilio…
Hulk è sotto il controllo di Doctor Strange
Il trauma subito all’inizio di
Infinity War da Bruce Banner gli
ha impedito di trasformarsi in Hulk per l’intero
film. Ma è davvero la paura la causa di tutto? O si tratta in
realtà di una tattica superiore ad opera di un altro eroe?
Una teoria dei fan afferma che Hulk
abbia agito sotto il controllo di Doctor Strange, sicuro
dell’inevitabile sconfitta di Thanos, che avrebbe
incontrato Banner prima degli eventi di Infinity
War per dirgli di colpire solo al momento giusto per
assicurarsi un’eventuale vittoria.
Il titolo di Avengers 4 sarà rivelato in Captain Marvel
Kevin Feige ha
affermato che il titolo di Avengers 4 verrà
rivelato più tardi possibile per evitare spoiler sulla trama,
tuttavia in rete già circolano diverse speculazioni, da “Avengers:
Infinity Gauntlet” a “Avengers Forever”, “Avengers Reassembled” o
“Avengers: United We Stand”.
E se invece il titolo venisse
svelato in Captain Marvel con la classica
didascalia “Carol Danvers tornerà in Avengers…“?
Videa ha diffuso il trailer
ufficiale italiano di Suspiria,
il film di Luca Guadagnino, presentato all’ultimo
Festival di Venezia e in arrivo
al cinema in Italia il prossimo Febbraio.
Ecco il trailer di Suspiria
Il candidato all’Oscar®
Luca Guadagnino (Chiamami col tuo
nome) dirige una versione inquietante e visionaria del
classico horror del 1977, Suspiria.
In questo scioccante horror
psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva
a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata
Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col
suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc,
guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa
le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe.
Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da
una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie…
Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame
Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di
Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un
anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i
segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra
ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove
l’attenderanno atroci scoperte…
Suspiria
ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui
Dakota Johnson,
Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper,
Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’
Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela
Per quanto riguarda il sequel di
Suicide Squad, annunciato più di un anno fa,
sappiamo che una prima stesura dello script era stata curata
da Todd Stashwick (una delle penne della
serie televisiva Gotham) insieme
a Gavin O’Connor e che a questo punto
toccherà a Gunn riscrivere da capo una nuova versione della
storia.
Nel frattempo c’è già chi inizia ad
ipotizzare quali personaggi torneranno in scena e quali potrebbero
essere le novità di questo secondo capitolo. Qui sotto i 15
più papabili:
Harley Quinn
Una delle poche certezze riguardo
il futuro della DC Film è Margot Robbie, che
prossimamente tornerà nei panni di Harley Quinn
in Birds of Prey e nei vari spin-off già
programmati come Gotham City Sirens e il film con
Joker. Ovviamente l’australiana è attesa
anche in Suicide
Squad 2, visto
l’enorme successo che ha avuto la sua versione nel nuovo
capitolo.
Pinguino
Mentre Maschera
Nera dovrebbe essere confermato a breve come villain
principale di Birds of Prey, alcune voci sono
circolate sulla possibile introduzione di Pinguino
nell’universo cinematografico DC. C’è chi ipotizza possa essere
utilizzato in The Batman di Matt
Reeves, e chi invece lo vedrebbe bene in
Suicide Squad 2 al fianco degli altri
personaggi.
Certo andrebbe trovata la maniera giusta per inserirlo nella
storia, ma le caratteristiche di Pinguino sembrano sposarsi con
l’ironia di James
Gunn e il suo modo di scrivere. Staremo a vedere…
Rick Flag
Lo scorso gennaio la foto pubblicata da Joel
Kinnaman aveva mostrato parte del cast di
Suicide Squad al lavoro durante una sessione di
allenamenti in palestra, suggerendo che la preparazione fosse
propedeutica alle riprese del sequel.
Detto questo è più che probabile
che Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag,
militare al servizio di Amanda Waller, che nel film di
David Ayer guidava e supervisionava la squadra di
ex detenuti composta da Harley Quinn e co.
Killer Frost
Membro della Suicide
Squad nei fumetti, la Dottoressa Louise
Lincoln aka Killer Frost è apparsa nella
serie televisiva Arrow in onda su CW interpretata
da Danielle Panabeker (anche se sul piccolo schermo viene
introdotta come una ricercatrice degli S.T.A.R. Labs, Caitlin
Snow, e collega di Barry Allen).
È nel nuovo rilancio della serie a
fumetti della New 52 che il personaggio di Caitlin
Snow torna a rivestire i panni di Killer Frost: quando la
ragazza stava contribuendo allo sviluppo di un motore
termodinamico, grazie al sistema di raffreddamento del motore il
suo corpo si è fuso con il ghiaccio, diventando un vampiro che
assorbe il calore.
Sarebbe interessante vederla in
azione in Suicide Squad 2 nella versione di
James Gunn?
Joker
Come rivelato a giugno, Jared
Leto sarà protagonista di uno spin-off
di Suicide Squad con protagonista,
ovviamente, il suo Joker. Ciò non esclude che
il personaggio possa ritagliarsi un piccolo spazio anche nel sequel
previsto dalla Warner Bros.
A diffondere la notizia era
stato Variety riferendo che Leto
sarà, oltre che interprete, anche tra i produttori del film che non
ha ancora un titolo ufficiale. Il progetto nasce dall’esigenza
dello studio di sfruttare di più e meglio i personaggi introdotti
da Suicide Squad, da cui nasce anche il
progetto sul film dedicato ad Harley
Quinn.
Questo tuttavia non esclude che
Joker possa ritagliarsi un piccolo spazio anche in Suicide
Squad 2, ma staremo a vedere.
Bane
Torniamo a parlare di
Bane in seguito alla dichiarazione di due membri
del cast di Guardiani della Galassia Vol.
2 che, dopo la notizia del possibile
coinvolgimento di James Gunn, si sono proposti di partecipare
a Suicide Squad 2, nel caso il regista
dovesse essere ufficialmente assunto dalla Warner Bros.
Si tratta di Dave
Bautista, interprete di Drax il
distruttore, che in tutta la questione del licenziamento
di James Gunn si è sempre esposto
chiaramente in favore del regista, contro la Disney, e
di Michael Rosenbaum, che nel secondo
capitolo di Guardiani ha
interpretato Martinex.
Che possa essere Bautista il nuovo
Bane? Fisicamente è più che adatto, e tra lui e Gunn c’è un
rapporto professionale e affettivo davvero ottimo…
L’Enigmista
Il primo e finora unico
Enigmista cinematografico è stato interpretato da
Jim Carrey in Batman Forever di
Joel Schumacher, personaggio indimenticabile che
potrebbe senza dubbio tornare con nuove vesti in Suicide
Squad 2. D’altronde un easter egg di Batman v Superman aveva suggerito
che l’antagonista DC avrebbe potuto comparire in futuro, ma chissà
quali sono i piani della Warner Bros. in merito…
Vixen
Personaggio dei fumetti creato da
Gerry Conway e Bob Oksner nel 1981, Vixen è
una supereroina che sfrutta il potere del Totem Tantu, grazie al
quale può imbrigliare lo spirito (ashe) degli
animali. È inoltre capace di evocare il potere e le abilità di
qualsiasi animale passato o presente.
Due versioni del personaggio sono
già state introdotte nell’Arrowverse: quella della serie
animata Vixen in onda su CW Seed, e quella
di Legends of Tomorrow, dove
compare una Vixen dell’era della seconda guerra
mondiale, Amaya Jiwe, identificata come la nonna di
Mari, interpretata da Maisie Richardson-Sellers.
Sarebbe interessante vederla in Suicide Squad
2, o no?
Cheetah
Cheetah sarà
l’antagonista principale (o almeno da quanto trapelato negli ultimi
mesi) di Diana Prince in Wonder Woman 1984, le cui riprese
si stanno svolgendo in questo momento in America, e sembra che
inizierà come amica di Diana, poi trasformatasi nella sua
acerrima nemica.
Apparentemente il personaggio non
dovrebbe avere alcun legame con gli eventi di Suicide
Squad, tuttavia la predisposizione comica dell’attrice
potrebbe trovare la giusta strada con la scrittura di James
Gunn…che ne pensate?
Poison Ivy
Antagonista femminile in
Batman & Robin del 1997, Poison
Yvi è stata interpretata sul grande schermo da Uma
Thurman proponendo una storia di origini abbastanza fedele
a quella dei fumetti, ma è anche apparsa nella serie
Gotham in una versione leggermente diversa e più
giovane.
Inutile dire quanto sarebbe
fantastico rivedere questo personaggio al fianco di altri freaks
come i protagonisti di Suicide Squad, e le enormi
potenzialità finora inespresse di Poison Ivy la rendono una
candidata perfetta per il sequel di James
Gunn.
Katana
Katana era tra i
protagonisti di Suicide Squad di David
Ayer, e niente esclude che possa tornare anche nel sequel.
L’eroina DC è un’artista marziale dalle sorprendenti abilità che
nei fumetti ha lavorato al fianco
di Batman.
Visto quanto poco è stato mostrato
o raccontato di lei nel primo capitolo del franchise, ci auguriamo
che possa trovare lo spazio che merita nel sequel.
Il personaggio è stato interpretato
sullo schermo da Will Smith e l’attore si è più
volte dichiarato disponibile a tornare nei panni dell’eroe anche in
altri progetti. Partendo proprio da Suicide
Squad 2, che con molta probabilità lo rivedrà
protagonista al fianco di Margot Robbie e colleghi.
Amanda Waller
La “mente” diabolica dietro la
formazione della Suicide Squad, Amanda Waller, ha
avuto vari adattamenti sul grande schermo a partire da
Lanterna Verde (interpretata da Angela
Bassett) fino ad arrivare a Suicide
Squad, dove i panni del personaggio sono stati indossati
dal premio oscar Viola Davis.
La rivedremo anche nel sequel? Noi speriamo di si!
Oracle
Oracle è la
seconda identità di Barbara Gordon, assunta
dall’eroina dal 1989 al 2011. In molti la ricorderanno
semplicemente come Batgirl, tuttavia le
potenzialità del personaggio e il fatto che abbia fondato il
supergruppo Birds of Prey ne fanno un tassello
fondamentale nello sviluppo dell’universo condiviso. Cosa potrebbe
darci James Gunn in Suicide Squad
2?
Deathstroke
Chi sperava di vedere il film
su Deathstroke già il prossimo anno
dovrà rassegnarsi: come infatti confermato pochi mesi fa dal
regista Gareth Evans, la produzione del
cinecomic potrebbe slittare di diversi mesi a causa di coincidenze
lavorative e iniziare quindi non prima del 2020.
Tuttavia, nel caso in cui la Warner
Bros. decidesse di affrettare i tempi, niente esclude che Evans
venga “allontanato” dalla regia e che si scelga un altro nome che
possa dirigere la pellicola con Joe
Manganiello. O che il personaggio non possa avere un cameo
o una piccola parte in altri progetti…magari proprio Suicide
Squad 2?
Deathstroke (noto anche
come Deathstroke the Terminator), il cui vero
nome è Slade Wilson, è un personaggio dei
fumetti DC
Comics creato da Marv
Wolfman e George Pérez, apparso per la prima volta sulle
pagine di The New Teen Titans vol. 1 n. 2 del
dicembre 1980. Deathstroke si è classificato al 32º posto
nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei
fumetti.
L’account
Instagram kpow_ok ha condiviso una foto di
una confezione di action figure dedicate ad Avengers 4 che rivela dei nuovi
dettagli su dei costumi di Thor e Rocket, un
aggiornamento ai costumi che abbiamo già visto negli
artwork diffusi in precedenza.
Sulla confezione compaiono tutti gli
eroi sopravvissuti a Infinity War, ma l’attenzione
è puntata sui due personaggi che già avevano fatto squadra nel film
precedente. Questa volta i due personaggi indossano un costume
molto differente, come se fosse una specie di divisa dai colori
molto più chiari rispetto a quanto siamo abituati. Una delle
possibili spiegazioni è che i due verranno equipaggiati da Tony
Stark per qualche missione speciali, magari tornando nello spazio,
dove si è svolta già la loro precedente missione.
Tuttavia non abbiamo dettagli
sufficienti per elaborare una teoria più attendibile. L’unica
indicazione deducibile è che, se questi costumi dovessero
confermarsi accurati, allora i due personaggi avranno sicuramente
molto altro da raccontarci e da affrontare in Avengers
4.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Idris Elba farà
parte del cast di
Hobbs and Shaw nei panni del villain. Parliamo
ovviamente dello spin off di Fast and Furious in
cui vedremo il personaggio di Dwayne Johnson
stipulare una improbabile alleanza con il villain dei capitoli
precedenti, con il volto di Jason Statham, per
fronteggiare questa nuova minaccia.
The Rock ha
condiviso su Instagram la prima immagine di
Idris Elba nei panni del cattivo del film,
aggiungendo la didascalia: Ho imparato tanti anni fa che gli
eroi sono grandi solo quanto lo sono i loro più grandi
avversari.
Nello spin-off vedremo l’agente dei
servizi segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza
con uno dei suoi nemici storici, ovvero Shaw.
A dirigere lo spin
off Fast
& Furious Presents: Hobbs & Shaw è stato
chiamato David Leitch, che gira il film
basandosi sulla sceneggiatura di Chris
Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson,
Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba e Eddie
Marsan.
In una recente
intervista, Dwayne Johnson aveva
consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto
incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious
9:
“Non c’è
altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per
l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un
ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla
follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si
comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri
no.“ Vi ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious
10uscirà il 2 aprile 2020.
Mentre la Walt
Disney sta spingendo la campagna promozionale per gli
Oscar del diciannovesimo film Marvel Studios, arriva finalmente la
conferma che il sequel, Black
Panther 2, sarà scritto e diretto da Ryan
Coogler, che viene così confermato al timone di un film da
cui la Marvel si aspetta moltissimo, visto
il grandissimo successo del precedente, uscito a febbraio e che ha
segnato qualsiasi record di incassi sia al botteghino USA che in
tutto il resto del mondo.
Tramite THR abbiamo la conferma che Ryan
Coogler ritornerà davvero nel Wakanda. Il magazine
conferma che Coogler scriverà a dirigerà il film per i Marvel Studios, e che la produzione
del film comincerà alla fine del 2019 o all’inizio del 2020. La
conferma di Coogler per Black
Panther 2 era soltanto una questione di tempo, visto
che il sodalizio del regista con lo Studio ha portato al grande
successo economico del film. L’annuncio ha soltanto ufficializzato
ciò che ufficiosamente si sapeva già da tempo.
La conferma ufficiale della
produzione del film fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan
del Re di Wakanda che avevamo lasciato disintegrato dallo schiocco
di dita di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War. Anche
T’Challa tornerà in vita, dunque.
Intanto la Casa di Topolino sta
ancora promuovendo il film, proponendolo per la campagna “for your
consideration”, ovvero la corsa agli Oscar. Disney ha rivelato
quali sono le categorie per le quali dovrebbe concorrereBlack Panthernella prossima award
season:
Black Panther segue T’Challa
che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa,
nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana,
Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re.
Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo
di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Uno dei compiti più ardui toccati ai
Marvel Studios è forse la maniera in
cui si vuole raccontare la storia di origine dei personaggi: da una
parte bisogna render conto ai fan dei fumetti, rimanendo fedeli
allo spirito, dall’altra si deve trovare la linea narrativa
perfetta che possa legarsi alle dinamiche dell’universo condiviso,
così da non scombinare i piani di chi verrà dopo.
Con alcuni eroi il MCU ha completamente
cambiato le carte in tavola, proponendo storie nuove per il
pubblico, mentre ce ne sono diversi che hanno mantenuto più o meno
le stesse caratteristiche (vedi Iron Man o
Captain America).
Ecco allora di seguito le 10 storie
di origini del Marvel Cinematic Universe che, a
quanto pare, sarebbero migliori di quelle dei fumetti:
Drax
Drax il Distruttore
ha una strana origin story nei fumetti, essendo stato introdotto
come un uomo sposato con moglie e una figlia che vive sulla
Terra, fino a quando la nave di Thanos pone fine alla vita dei suoi
cari. Il padre di Thanos però, testimone di ciò, resuscitò
Arthur Douglas come un alieno con un nuovo corpo e
nacque così Drax.
In Guardiani della Galassia
invece Drax è sempre stato un abitante dello spazio che ha visto la
sua famiglia venire uccisa da Ronan l’accusatore.
Una storia di origini più concisa e credibile di quanto lo fosse
quella dei fumetti.
Thanos
Nei fumetti Thanos
è un figlio degli Eterni che si struggeva dopo la
morte della sua amata, e che iniziava da lì la ricerca delle gemme
d’infinito per spazzare via metà dell’universo. In Infinity
War abbiamo poi visto il Titano Pazzo meditare un
diabolico piano mentre il suo pianeta viene distrutto dalla
sovrappopolazione.
Tuttavia nel MCU le sue origini origine
e la sua motivazione l’hanno reso ancora più minaccioso, e forse
più avvincente da un punto di vista cinematografico. Thanos ha
infatti una profondità d’animo tale da risultare uno dei personaggi
più interessanti dell’intero universo condiviso.
Star Lord
Star-Lord non ha
trascorso tutta la sua vita sulla Terra, e come raccontato nei
fumetti, suo padre era l’imperatore di Spartoi impegnato a
combattere una guerra contro nemici che uccisero sua moglie (e
madre di Peter Quill).
Tuttavia in Guardiani della Galassia
James Gunn
riscrive l’origin story del personaggio, mostrando che la madre di
Peter è stata uccisa da suo padre; una versione cinematografica di
Star Lord non soltanto più emozionante, ma anche più tragicamente
profonda.
Hank Pym
Hank Pym è uno dei
personaggi più “vecchi” della Marvel, tuttavia la sua storia di
origine non aveva lo stesso appeal di quella raccontata nel
franchise di Ant-Man. Nei fumetti lo scienziato scoprì le Pym
Particle e le applicò ad un costume con cui poter sperimentare, ma
quando il governo russo decise di attaccare lui e i suoi colleghi,
Pym usò proprio il costume per combatterli, diventando
Ant-Man.
Nel MCU incontriamo un Hank anziano e
stanco, che rifiuta di collaborare con lo SHIELD mentre si rivela
essere un marito e un padre meno terribile di quanto pensavamo.
Iron Man
Non ci sono molte differenze tra la
storia di origine di Iron Man dei fumetti e quella
raccontata nel film dei Marvel studios, tuttavia alcuni
cambiamenti sono stati effettuati nelle cose minori, piccoli
dettagli come il fatto che Stark non è stato adottato da Howard e
Maria e che ne è invece il figlio biologico.
Un altro aspetto modificato è
l’incontro con Rhodey, che nei fumetti non avviene
finché Tony non diventa effettivamente Iron Man,
mentre nel film sono già ottimi amici.
Thor
Thor ha esordito
nel MCU come supereroe
atipico, sicuramente più ironico di quanto l’aspetto e le origini
suggerissero, tuttavia fin dall’inizio ha dimostrato di avere le
potenzialità per crescere e sviluppare un buon arco narrativo.
Figlio della tradizione mitologica
nordica, il Dio del Tuono diventava tale grazie al martello
forgiato appositamente per lui, il Mjolnir, ma non essendo il
figlio biologico di Frigga, questo strumento
doveva essere guadagnato con l’onore.
Nei film dei Marvel Studios ci viene mostrato
come il Dio, spogliato del suo titolo e privo dei suoi poteri, sia
costretto a imparare la lezione nel modo più duro e a riconquistare
la fiducia di suo padre.
Captain America
Sia nei fumetti che al cinema le
origini di Captain America narrano di un ragazzo
magrolino desideroso di combattere per la sua patria che assume il
siero del super soldato diventando più forte che mai e autorizzato
a uccidere con varie armi.
Dopo questo cambiamento Steve Rogers
viene mandato in guerra contro Teschio Rosso,
tuttavia come abbiamo visto in Captain America: Il Primo
Vendicatore, il personaggio si sviluppa nel classico
percorso dell’eroe: da emarginato diventa un leader positivo e
bandiera americana di valori ormai in via d’estinzione.
Falcon
Le origini di
Falcon nei fumetti raccontano di come fu
manipolato e torturato da Teschio Rosso con
l’aiuto del Tesseract e di come successivamente acquisì la capacità
di parlare agli uccelli. Da qui il suo nome da supereroe.
Più tardi fu invece Captain
America a liberarlo dal controllo del villain, e i due
finirono così per lavorare insieme. Proprio questa linea narrativa
viene ripresa vagamente dai film su Steve Rogers, con Sam
Wilson che viene introdotto come un veterano capace di
usare tecnologie avanzate e sperimentali delle forze armate.
Black Panther
Il personaggio di Black
Panther ha subito qualche piccola variazione rispetto alla
sua storia di origini dei fumetti: lì infatti suo padre venne
ucciso da Ulysses Klaw, il che portò ad un
conflitto tra il nuovo re di Wakanda e l’assassino di T’Chaka.
Prima di prendere il suo posto però,
T’Challa fu mandato in America per studiare e una
volta tornato a casa ha sfidato suo zio per il trono.
Nei film questa lotta di successione
viene in qualche modo semplificata, con T’Challa che affronta il
dolore per la perdita del padre ucciso dall’attentato di
Zemo (avvenuta in Civil War).
Così la sua origin story si concentra sul ragazzo che deve imparare
a essere re e eroe allo stesso tempo.
Spider-Man
Portare Spider-Man
nel Marvel Cinematic Universe ha avuto
i suoi pro e i suoi contro: da una parte la notizia ha reso felici
tantissimi fan del personaggio, dall’altra ha reso complicato
“riavviare” la sua storia di origini per la terza volta, dopo che
Sam Raimi e Marc Webb l’avevano
raccontata nei due precedenti franchise.
Nonostante ciò i Marvel Studios sono riusciti a
trovare un modo intelligente giocando con ciò che avevano a
disposizione nel loro universo condiviso: nessun accenno viene
infatti rivelato sul passato di Peter, sappiamo soltanto che vive
con sua zia a New York e che l’incontro con Tony
Stark gli cambia la vita, oltre a farlo diventare un
Avenger.
In questo modo si è collegato
Spider-Man al resto degli altri eroi tralasciando
la tradizionale origin story ma mantenendo lo stesso la sua aurea
iconica dei fumetti.
Il canale americano della HBO dopo il
teaser promo ha rivelato la data di uscita e le prime
foto di True Detective 3, l’annunciata terza
stagione di True
Detective.
True Detective 3
debutterà domenica 13 gennaio 2019 sulla HBO. La nuova
stagione racconta la storia di un crimine macabro nel cuore degli
Ozarks, e un mistero che si protrae per decenni e si svolge in tre
diversi periodi di tempo. Mahershala Ali
interpreta Wayne Hays, un detective della polizia statale del
Northwest Arkansas. Nel cast Carmen Ejogo e Stephen
Dorff. Creato da Nic Pizzolatto.
True Detective 3
Nel cast di True
Detective 3 protagonisti sono Mahershala Ali,
Carmen Ejogo, Stephen Dorff, Scoot McNairy, Mamie Gummer, Brandon
Flynn, Michael Graziadei, Emily Nelson, Sarah Gadon e Ray
Pescatore.
In True Detective
3 verrà raccontata la storia di un crimine macabro
nel cuore degli Ozarks e un mistero che ormai è nascosto da decenni
e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Ali interpreterà
il ruolo principale di Wayne Hays, un detective della polizia
statale del Northwest Arkansas.
True
Detective 3 è la terza
stagione della serie televisiva statunitense
True Detective creata ed interamente scritta
da Nic Pizzolatto, che ha debuttato il 12
gennaio 2014 sul canale via cavo HBO. È
concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione
rinnova interpreti e storia.
La prima stagione di True
Detective, ambientata in Louisiana, ha per
protagonisti Matthew McConaughey, Woody
Harrelson, Michelle Monaghan, Michael
Potts e Tory Kittles. La seconda stagione,
ambientata stavolta in California, è interpretata
da Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor
Kitsch, Kelly Reilly e Vince Vaughn.
Nella prima stagione Le vite
dei detective Rust Cohle e Marty Hart si intrecciano
inesorabilmente nella lunga caccia a un serial
killer in Louisiana, durata diciassette anni. Attraverso
archi temporali diversi, vengono raccontate le vite e le indagini
dei due detective, dal 1995 al 2012, anno in cui il
caso viene completamente riaperto.
Nella seconda stagione di True
Detective Nell’immaginaria città della contea di Los
Angeles, Vinci, si verifica l’omicidio di un importante politico
locale. Le indagini vedranno il coinvolgimento dei detective
Raymond “Ray” Velcoro, Antigone “Ani” Bezzerides e dell’agente di
polizia della California Highway Patrol Paul Woodrugh. L’assassinio
determina forti ripercussioni anche nella vita di Francis “Frank”
Semyon, un imprenditore che sta cercando di riciclare il suo
passato criminale.
La Walt Disney
Studios ha diffuso il primo teaser trailer di
Aladdin, il nuovo adattamento in live action
basato sul classico d’animazione. Il film è diretto da Guy
Ritchie, che ha anche firmato al sceneggiatura insieme
a John August ed arriverà la prossima estate
sul grande schermo.
Nel trailer vediamo le dune
del deserto e Agrabah in lontananza, al tramonto. Sul fare della
sera, invece, seguiamo un uccello in volo nel cielo blu cobalto: è
Iago! Si sente la voce della Caverna delle Meraviglie e
in silhouette, si vede nitidamente Jafar. Di fronte a lui la
bocca della caverna con la classica conformazione a forma di
pantera e, nelle sue fauci, un ragazzo. È Aladdin, il
“diamante allo stato grezzo”.
Seguono poi due veloci inquadrature
dell’interno della caverna, e nella seconda possiamo ammirare
Aladdin, Mena Massoud, che tende le mani vero
la lampada! Godetevi il trailer di seguito!
https://www.youtube.com/watch?v=9g5knnlF7Zo
Di seguito la versione italiana:
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), Aladdin
è interpretato da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che
escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The LEGO
Movie), mentre il vincitore del Golden Globe
Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori,
vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Ecco un nuovo trailer italiano,
quello ufficiale e definitivo, di Glass,
il nuovo film diretto da M. Night Shyamalan che
chiuderà la trilogia formata da Unbreakable e
Split. Nel film tornano Bruce Willis,
Samuel L. Jackson e Bruce Willis.
Dunn (Bruce Willis) sta dando
la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James
McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto
Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei
segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
Dopo aver vinto il premio Oscar per
il miglior film straniero con Una donna
fantastica, il regista cileno Sebastián
Lelio torna al cinema dal 25 ottobre con
Disobedience, film che ha per protagonisti
Rachel Weisz,
Rachel McAdams e Alessandro Nivola. La pellicola, tratta
dall’omonimo best seller di Naomi Alderman,
affronta il tema della libertà personale all’interno di una rigida
comunità.
Ambientato nella comunità ebraica
della Londra contemporanea, il film segue le vicende
dell’emancipata e anticonformista Ronit (Rachel
Weisz), che torna a casa per i funerali del padre. Qui
ritrova la timida Esti (Rachel
McAdams), con la quale aveva avuto un amore giovanile
e che ora è sposata con Dovid (Alessandro
Nivola), loro amico comune d’infanzia. L’incontro tra
i tre riporta alla luce vecchi conflitti e passioni proibite.
Quella di
Disobedience, seppur ambientata all’interno di un
preciso contesto, è una storia dai caratteri universali. Nella
disobbedienza portata avanti dalle due protagonista traspare tutta
la loro umanità, con i loro dubbi e difetti, la loro voglia di
libertà personale e autorealizzazione. Temi questi già affrontati
precedentemente da Lelio, che infonde la sua tipica delicatezza
nella narrazione sin dalla sceneggiatura, e che con un’elegante
regia riesce a trasporre le sensazioni interne dei personaggi
nell’ambiente circostante.
Ecco dunque che il film ha una
prima parte dal ritmo più disteso, dove ci vengono presentati i
drammi taciuti dei tre protagonisti e vengono gettate le basi per i
conflitti futuri. Una prima parte questa, che già dalla fredda
fotografia di Danny Cohen, evidenzia la condizione
di staticità e rigidità della comunità presa in esame. Maggior
calore subentra nel momento in cui le due protagoniste entrano in
rotta di collisione, risvegliando la passione amorosa che le aveva
travolte in gioventù. Il film acquista in eventi, sconvolgimenti
emotivi e colori.
Il contrasto tra le due parti del
film viene tenuto insieme, anche qui, dall’eleganza della regia di
Lelio, che riesce a mantenere costante il garbo con cui segue i
suoi protagonisti, interessato non a prenderne le parti ma a
svelarli in ogni loro più piccolo aspetto e debolezza. Solamente
una volta che essi saranno stati messi a nudo potranno
intraprendere il loro percorso di rinascita.
Da questo punto di vista è
probabilmente Rachel McAdams a spiccare su tutti, sfoggiando
una profonda intensità e aderenza al ruolo, aiutata anche
dall’avere quello che è probabilmente il personaggio più
interessante e complesso del film. La sua Esti è quella che vive i
maggiori conflitti, divisa tra una vita di conformismo e una
passione considerata un tabù, costretta a subire sulla sua pelle le
conseguenze di ogni decisione nell’una o nell’altra direzione.
Disobedience
affronta così il tema della trasgressione nel mondo di oggi, dove i
tabù hanno quasi cessato di esistere. Esplora il tema della libertà
personale e di ciò che comporta, sia in termini di sacrifici che di
ricompense, il seguire la propria strada. Lelio tratta con cura
questi temi, facendoli fluire attraverso i suoi personaggi, e
puntando sull’universalità di questi sentimenti riesce ad imprimere
a lungo la sua storia nell’animo dello spettatore.
In sala dal 18 ottobre, Soldado,
primo film americano per il regista Stefano Sollima (Gomorra
– la serie, Suburra) e seguito del film Sicario, diretto nel
2015 da Denis Villeneuve. La pellicola, ancora con
protagonisti Benicio Del Toro e Josh
Brolin, esplora nuovamente i temi del bene e del male, del
labile confine tra queste due forze.
“L’idea non era quella di fare
un sequel – esordisce il regista Stefano
Sollima – ma un nuovo capitolo all’interno di una
saga. I due film non hanno un legame temporale, né punti di
contatto se non quello della presenza in entrambi dei due attori
protagonisti. Tanto è vero che risulta anche difficile capire se
sia un sequel o un prequel.”
Dopo aver analizzato il rapporto
tra i due film, il regista passa a parlare della base del progetto,
ovvero la sceneggiatura scritta da Taylor
Sheridan, autore già del precedente
Sicario. Così, ben presto, la conferenza stampa si
trasforma in una vera e propria lezione di cinema.
“La prima cosa che mi ha
colpito della sua sceneggiatura è il sentimento di cui sono intrisi
i personaggi. Questi vivono un arco narrativo che li porta a far
uscire fuori cose di loro che mai ci saremmo immaginati. Quella
scritta da Sheridan è sostanzialmente una storia corale che parla
del concetto di umanità al giorno d’oggi. Ci sono linee narrative
all’interno del film che spesso neanche si intrecciano, ma capaci
allo stesso tempo di influenzarsi reciprocamente. La seconda cosa
che mi ha colpito è che pur essendo un film di grande
intrattenimento, svela anche uno sguardo profondo e attento a
quello che è il nostro mondo.”
“Nell’approccio al film, –
continua Sollima – ho fatto ciò che ho sempre fatto nella mia
vita: ho rispettosamente ignorato. Non volevo essere influenzato
dalla precedente pellicola. Volevo fare un film strutturalmente
diverso. Sicario trovo che sia un film molto più delicato, ha un
punto di vista morale che lo rende più morbido, meno provocatorio,
e visivamente più lento, ma questo perché ha volutamente una
costruzione diversa. Io ho fatto il mio film, ma assolutamente non
era nelle intenzioni del progetto realizzare un nuovo capitolo
copia del primo.Il film che vedrete, infine, è la mia
director’s cut, a cui ho tagliato giusto dieci minuti nel finale.
Minuti nei quali ciò che accadeva sarebbe stato solo una superflua
spiegazione di quanto era accaduto ai personaggi.”
Soldado, la recensione del film
di Stefano Sollima
Nel parlare dei temi del film,
profondamente attuali, Sollima dichiara che l’intento provocatorio
del suo film è insito nella struttura del racconto. “Ad un
certo punto ti trovi a perdere qualsiasi riferimento per
distinguere bene e male. I protagonisti cominciano a fare
un’operazione per vendicarsi di una strage, e mano a mano, cercando
di contrastare il male, iniziano ad esercitarlo. I personaggi non
sono filtrati da uno sguardo morale, li vedi agire e ad un certo
punto perdi completamente il senso dell’orientamento, perché tutti
loro cambiano. È un discorso sul confine e sul suo oltrepassarlo,
tema che all’interno del film è rappresentato concretamente in
senso geografico, ma che ritroviamo anche a livello morale. Quanto
male puoi fare per perseguire il bene?”
Stefano Sollima conclude poi la
conferenza condividendo le sue riflessioni sul debutto
cinematografico americano, descrivendo le differenze incontrate
rispetto all’esperienza italiana.
“In Europa il regista ha un
controllo creativo che è molto più forte. Questo perché il sistema
produttivo in Europa è più semplice. Negli Stati Uniti questo è
invece molto più complesso, ci sono più parti in causa e devi
condividere il progetto con ognuna di loro. È molto più facile
perdersi, perdere il tuo tocco. In questo contesto il ruolo del
regista rischia e può essere marginale. Questa è la cosa che mi
terrorizzava di più. Il passaggio dall’Italia agli Stati Uniti mi
ha costretto a sentirmi come se dovessi ricominciare da capo con la
mia carriera. Fortunatamente penso di essere riuscito a non perdere
una caratteristica fondamentale che è quella della
specificità.”
Si torna a parlare della
finalizzazione dell’accordo Disney-Fox. La Walt
Disney Company e la 21st Century Fox si stanno fondendo più
rapidamente del previsto e il processo sarà ufficialmente
completato il 1 ° gennaio 2019. La Fox ha avuto molto successo
nel corso degli anni attraverso una varietà di media, ma ha deciso
di non poter andare avanti a livello competitivo sia al cinema che
in tv. Così, ha cercato di vendere questi rami della società e ha
trovato rapidamente la Disney, acquirente preferito. Comcast ha tentato di estorcere
l’accordo dalle mani della Disney, ma alla fine la Casa di Topolino ha
vinto la battaglia a suon di cifre astronomiche.
L’accordo ha destato moltissime
perplessità a causa del monopolio che Disney continua a guadagnare,
acquisendo sempre più proprietà, con conseguenze drastiche anche da
un punto di vista dell’occupazione. La Casa di Topolino, di contro,
guarda all’accordo con Fox con occhi imprenditoriali: la manovra
permette infatti all’azienda di arricchire la library in vista
dell’apertura del proprio servizio di streaming, a partire
dal prossimo anno. E tutto questo sarà possibile applicarlo già
all’inizio del 2019, dato che la fusione sarà completa a gennaio,
stando a quanto riporta Variety.
Il magazine ha condiviso la notizia
che il presidente della 21st Century Fox, Peter Rice, ha dichiarato
ai dipendenti Fox che la fusione sarà “pronta” per il 1° gennaio
2019. Ciò significa che il 2018 sarà l’ultimo anno in cui la Fox
manterrà il suo look attuale.
Gli azionisti Disney e Fox hanno ufficialmente approvato i termini
della fusione a luglio, meno di un
mese dopo che il Dipartimento di Giustizia ha approvato l’accordo
per conto proprio. Da allora gli studi hanno cercato l’approvazione
in vari paesi del mondo, e hanno anche inquadrato la nuova
gerarchia della Disney in un panorama post-fusione. Rice, in
particolare, sta entrando a far parte della Disney in veste di
dirigente televisivo.
L’ultima notizia relativa allo
spin-off su Kraven risale ormai a giugno 2017,
quando la Sony aveva annunciato di voler produrre un adattamento
cinematografico sul personaggio dell’universo di Spider-Man.
All’epoca Tom Rothman, chairman
alla Sony, aveva discusso dei progetti
dello Studio, nominando anche un paio di film
su Mysterio e,
appunto, Kraven the Hunter, entrambi legati
nei fumetti all’Uomo Ragno.
Arrivano però nuovi aggiornamenti
direttamente dallo sceneggiatore Richard Wenk,
scelto dalla produzione per tradurre la storia di Sergei
Kravinoff sul grande schermo, che a quanto pare avrebbe
già in mente il nome del regista più adatto.
“Se mi chiedete un parere su
Antoine Fuqua, la mia risposta sarebbe
inequivocabile: si! Antoine non è solo un grande filmaker, ma uno
dei migliori nel settore, un amico e collaboratore di lunga data.
Gli parleremo del progetto e poi lui deciderà in base alla
sceneggiatura, anche se posso parlare a nome mio e della Sony
quando penso che sarebbe un gran colpo avere Antoine a
bordo“.
Wank ha infatti scritto per Fuqua
entrambi i capitoli di The Equalizer e il remake
de I Magnifici 7. Dunque è chiaro che tra i due ci
sia una rodata e vincente alchimia.
Nella stessa intervista di
Discussion Film con lo sceneggiatore, si è parlato anche di un
possibile cameo di Spider-Man nello spin-off, e
questa è stata sua la risposta in merito:
“Stiamo parlando mondo
interessante, e di un grande personaggio che esiste nell’universo
di Spider-Man. Ho tutta l’intenzione di rimanere fedele alla
tradizione di Kraven the Hunter, il che significa che prima o poi
si troverà faccia a faccia con Spider-Man. Chissà che il nostro
film non diventi una sorta di Kill Bill…una storia di vendetta
divisa in due parti…“
Che ne pensate?
Vi ricordiamo che Kraven il
cacciatore (Kraven the Hunter), il cui vero nome
è Sergei Kravinoff (o Kravinov), è un
personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko apparsoper
la prima volta in Amazing Spider-Man vol.1 nell’agosto del
1964.
Zack Snyder e Ray
Fisher hanno condiviso sui rispettivi social la stessa
foto che li ritrae insieme. Regista e attore hanno cominciato a
lavorare insieme per Justice League e, nelle previsioni
iniziali del progetto di universo condiviso della DC Comics, Snyder
sarebbe dovuto essere il produttore esecutivo del film standalone
che avrebbe visto Fisher interpretare Victor Stone.
Mentre, dopo il naufragio di
Justice League, non si è più sentito parlare del
film su Cyborg, Zack Snyder compare ancora come
produttore esecutivo per Aquaman e Wonder Woman 1984. Questo vuol
dire che il regista non ha ancora reciso i rapporti con la
Warner Bros e con l’universo DC e
che forse, più avanti e con una progettualità più articolata, la
questione potrebbe addirittura essere riprese e rimodellata secondo
un concept più strutturato, anche alla luce del fallimento.
La foto non ci dice nulla
sull’eventuale riproposizione di un film su Cyborg, è forse più
probabile che i due si siano incontrati per parlare dei prossimi
progetto di Snyder, ma non è da escludere la volontà di riprovare a
raccontare al cinema il personaggio DC Comics.
Zack Snyder voleva uccidere Batman in uno dei
sequel di Justice League
Di recente, Joe
Morton, che nel DCEU interpreta il Dr. Silas
Stone, ovvero il papà di Victor Stone, ha dichiarato in
merito al film standalone su Cyborg: “Sfortunatamente, non
posso dire di più sul film, perché altrimenti svelerei troppo della
storia, ma molte cose sono cambiate durante la produzione di
Justice League quando è stato deciso che si sarebbe realizzato uno
standalone su Cyborg.“
Morton fa riferimento
all’introduzione del supereroe e alla backstory sacrificata
all’interno di un cinecomic corale come Justice
League. Questo lascia supporre che nel film su Cyborg
potrebbe essere sfruttata parte della storia scartata per motivi di
tempo. Vi terremo aggiornati.
Come annunciato lo scorso Giugno,
Jared Leto sarà il protagonista del secondo
spin-off ufficiale (dopo Venom) di Spider-Man
targato Sony su Morbius il vampiro
vivente.
Il personaggio, creato
da Roy Thomas e da Gil
Kane, debuttò sulle pagine del fumetto The
Amazing Spider Man nel 1971, e i suoi diritti vennero subito
acquisiti da Artisan per futuri progetti cinematografici che non
ebbero mai sviluppi. Fino ad ora.
La Sony continua dunque il suo piano
di espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno da
Venom di Ruben
Fleischer, mentre gli ultimi report fanno sapere che la
produzione di Morbius inizierà già nel 2019,
precisamente a Febbraio, e che Daniel Espinosa dirigerà il
film.
A confermarlo è Collider, che ha
raggiunto per un’intervista i produttori Avi Arad
e Matt Tolmach. Per quanto riguarda
invece la sceneggiatura, è stata firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless, che vantano nel proprio curriculum film
comePower
Rangers, Dracula
Untold, The Last Witch
Hunter– L’Ultimo Cacciatore di
Streghe e Gods of
Egypt.
Sul casting di Leto i due produttori hanno dichiarato:
“Quando due attori come Jared
e Tom Hardy accettano parti come queste possiamo ritenerci
fortunati. Di solito sono molto difficili da convincere, ma hanno
amato da subito i personaggi“.
Vi ricordiamo che il primo
spin-off del multiverso di Spider-Man, Venom, è
arrivato nelle sale lo scorso 4 ottobre. Nel cast figurano, oltre a
Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny
Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam
Medina.
Il mondo magico
di Harry Potter si è concluso grande
schermo nel 2011 con Harry Potter e i Doni della Morte
Parte 2, capitolo finale di una saga cinematografica
che ha appassionato milioni di spettatori.
Ma mentre i lettori dei libri e il
pubblico in sala hanno potuto osservare i cambiamenti di Harry
lungo la sua storia giovanile, soltanto chi conosce gli eventi
della piéce-sequel La maledizione dell’erede sa
che molte cose sono accadute nella sua vita, tra eventi
sconvolgenti e altri inaspettati.
Per rinfrescare la memoria, ecco di
seguito 10 fatti sul personaggio
di Harry Potter relativi al periodo
successivo a I Doni della Morte:
La sua cicatrice continuava a fargli male
Il segno distintivo
di Harry Potter, lo sappiamo, è quella
piccola cicatrice a forma di saetta sulla fronte che nel corso dei
romanzi ha assunto un significato centrale; per ciò che
rappresenta, per il legame con il passato e un personaggio in
particolare (Lord Voldemort), per le ripercussioni
che questo “segno” ha avuto sulla vita del maghetto.
L’epilogo
de I Doni della morte chiariva che la
cicatrice di Harry non gli aveva più fatto male nei ventuno anni
successivi alla battaglia di Hogwarts, tuttavia nella piéce
teatrale La maledizione
dell’erede (scritta anche dalla Rowling) vediamo il
mago combattere di nuovo con il dolore. Potere della magia oscura o
semplice tentativo di stuzzicare la curiosità dei fan?.
È diventato una figurina delle cioccorane
Avendo compiuto incredibili imprese
mentre era a Hogwarts, salvando i suoi studenti in più occasioni e
sconfiggendo Voldemort, non sorprende che Harry
Potter sia diventato una figurina delle Harry Potter: cosa
è accaduto al mago dopo i Doni della Morte?.
È stata la stessa J.K. Rowling a rivelare in
un’intervista che Harry, Ron ed Hermione sono stati inclusi tra i
personaggi della nuova collezione di figure nei dolciumi a causa
del loro coinvolgimento nella Seconda Guerra Magica.
Ha incontrato la figlia di Voldemort
La figlia di Voldemort,
Delphi, è stata introdotta nell’universo magico di
Harry Potter ne La maledizione dell’erede, dove
tutti credono sia la nipote di Amos Diggory. Tuttavia viene
rivelato nel corso della storia che si tratta in realtà del frutto
dell’unione tra il Signore Oscuro e Bellatrix
Lestrange.
Nel libro (divenuto poi una piéce
teatrale) Delphi manipola Albus e Scorpius per rubare una giratempo
nell’ufficio di Hermione al Ministero della Magia così da poter
viaggiare indietro nel tempo e salvare Cedric
Diggory.
Il suo piano alla fine fallisce, ma
la ragazza avrà un faccia a faccia con colui che ha ucciso suo
padre: Harry Potter.
Ha mantenuto i rapporti con Dudley
Harry non ha mai
avuto un rapporto semplice con la sua famiglia adottiva, composta
dagli zii Petunia e Vernon e dal
cugino Dudley.
Durante l’infanzia viene spesso
trattato in modo orribile dai suoi parenti, tuttavia dopo la
pubblicazione dell’ultimo libro J.K. Rowling ha
rivelato che le cose sono cambiate fra il mago e Dudley.
La scrittrice ha spiegato che i due,
sebbene non siano mai diventati buoni amici, si sarebbero visti per
far conoscere i rispettivi figli e fargli trascorrere del tempo
insieme.
Ha avuto altri incubi su Voldemort
Il tempo trascorso a Hogwarts da
Harry è stato ricco di momenti felici e altri meno
rassicuranti, quest’ultimi legati alla forte connessione con il
Signore Oscuro e agli effetti che aveva sulla psicologia del
mago.
Sappiamo infatti che Voldemort era
in grado di leggere la mente di Harry, essendo il ragazzo parte di
lui come horcrux. Proprio per questo, e a causa del profondo trauma
vissuto, non sorprende che Harry abbia avuto incubi su Voldemort
anche dopo averlo sconfitto, come approfondito in Harry
Potter e la maledizione dell’erede.
Non ha mai completato gli studi a
Hogwarts
L’epilogo de I Doni della
Morte ci ha mostrato Harry,
Ron ed Hermione adulti sul
binario dell’espresso per Hogwarts insieme ai loro figli. Tuttavia
non è mai stato rivelato cosa sia successo fra questo momento e la
fine dei loro studi alla scuola di magia e stregoneria…
La maggior parte degli studenti è
tornata a Hogwarts per l’ultimo anno, ma come svelato dalla Rowling
in un’intervista sia Ron che Harry non si sono mai
diplomati.
Ha fatto restaurare un ritratto di Piton
Non si può dire che la relazione tra
Harry e Piton sia stata semplice,
sia nei libri che nei film, tuttavia l’opinione del mago nei
confronti dell’ex professore di Pozioni è cambiata dopo aver saputo
del suo passato con sua madre e del sacrificio fatto per salvargli
la vita.
Per rendergli omaggio, Harry fa
restaurare un suo ritratto da appendere nell’ufficio del preside di
Hogwarts, come segno di riconoscimento delle sue gesta eroiche.
Non è mai diventato un Animagus
Gli Animagus sono
state figure ricorrenti nell’immaginario di Harry Potter, maghi
capaci di trasformarsi in forma animale come professoressa
McGrannitt, James Potter,
Sirius Black, Peter Minus e il
professor Lupin.
Con due dei suoi parenti in grado di
praticare questa difficilissima magia, molti avevano ipotizzato che
anche Harry avrebbe imparato a farlo. Tuttavia
sono rimasti delusi perché a quanto pare il ragazzo non ha mai
sentito il bisogno di padroneggiare l’arte degli Animagus.
È diventato il capo dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla
Magia
Dopo aver sconfitto Lord Voldemort
Harry Potter continua la sua carriera nel mondo
dei maghi prima come Auror e successivamente
come capo dell’Ufficio Applicazione della Legge Magica presso il
Ministero della Magia, dove lavora anche Hermione
in qualità di Ministro.
Ha viaggiato nel tempo con Ron e Hermione
Harry, Ron ed Hermione hanno
viaggiato nel tempo durante gli eventi de Il Prigioniero di
Azkaban per salvare Sirius Black da morte certa, grazie
alla giratempo donata alla ragazza per seguire più corsi nello
stesso anno.
Ma il trio continua questa
tradizione anche nella vita adulta, stavolta per salvare
Albus e Scorpius dalla figlia di Voldemort, Delphi.
Arriva da Instagram la prima
immagine di un teaser poster di Spider-Man: Far From Home.
La foto è stata scattata alla Brand Licensing Europe
2018 expo di Londra, questa settimana. Come accaduto anche
per Jurassic World: Il Regno
Distrutto, la prima foto promozionale del sequel non è
altro che un’immagine del primo film, con il loro del secondo
capitolo. Ecco la foto scattata all’esposizione:
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
A metà novembre la magia tornerà
sul grande schermo con Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald e finalmente
vedremo in azione Johnny Depp nei panni di
Gellert Grindelwald, il cattivo del titolo e
personaggio fondamentale nella mitologia di Harry Potter.
L’attore di Pirati dei
Caraibi è comparso in Animali Fantastici
e Dove Trovarli nel finale, svelando il volto del vero villain
della nuova serie magica e adesso lo aspettiamo nei panni
dell’antagonista principale nel prossimo film. Tuttavia sappiamo
che questa “pentalogia” già annunciata troverà il suo culmine nel
duello tra Grindelwald e Silente, per questo non sorprende che
Johnny Depp abbia confermato la sua presenza nel franchise, anche
nel prossimo capitolo.
Parlando con Collider,
Depp ha commentato la sua esperienza nel “mondo della magia” e il
suo ingresso nel mondo della Rowling, confermando che la sua
permanenza nel franchise si protrarrà, almeno fino alla fine del
terzo film: “L’ho amato, perché è davvero uno spazio in cui
puoi sbizzarristi e provare un sacco di cose con un approccio ai
personaggi più… puoi prendere un personaggio che ha una ideologia
fascista, sì, proprio un fascista, ma interpretarlo comunque con
delle sfumature di sensibilità. Potente e manipolatore, anche se
preoccupato e gentile. Le possibilità in quel mondo sono infinite,
quindi puoi provare qualsiasi cosa. Per me è stata come benzina, e
adesso non vedo l’ora di arrivare al terzo, che credo cominceremo a
metà del prossimo anno.”
Alla fine del primo film, il
potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene
catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti
d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne).
Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la
maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire
dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri
non-magici.
Nel tentativo di contrastare i
piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex
studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole
dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno
divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche
tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre
più minaccioso e diviso.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald, il trailer
Il film presenta un cast corale
guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del
cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William
Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates,
tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David
Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.
L’uscita italiana del film è
prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei
cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società
della Warner Bros. Entertainment Company.
Come già annunciato da Kevin
Feige, Avengers 4 chiuderà
definitivamente la Fase 3 dell’universo
cinematografico Marvel spalancando così le porte
alla Fase 4; qualcosa che, secondo quanto ammesso
dal presidente degli studios, offrirà ai fan scenari del tutto
inediti e introdurrà nuovi personaggi sul grande schermo.
Tra dubbi e misteri circa il futuro
del MCU c’è però una certezza:
alcuni membri originali dei Vendicatori appenderanno il costume al
chiodo, altri forse ridurranno le loro performance nei film
lasciando spazio agli eredi. Basti pensare che Chris
Evans, che da poco ha concluso le sue riprese aggiuntive
di Avengers 4, presto dirà addio a Captain
America (qui potete leggere il suo messaggio
di congedo), mentre Robert Downey Jr. e
Chris Hemsworth sono in scadenza di contratto.
Ma chi potrebbe prendere il posto di
Tony Stark o di Steve Rogers alla guida degli
Avengers? Quali eroi, fra quelli già apparsi nel
MCU, sarà il nuovo leader del team?
Ecco 8 possibili candidati:
Captain Marvel
La nuova arrivata (oltre che più
attesa della prossima stagione) Captain Marvel
ha debuttato ufficialmente, ma non fisicamente, nel MCU nella scena post credits di
Avengers: Infinity War,
lasciando pietrificati gli spettatori in sala. La rivedremo
protagonista nel suo standalone in uscita a Marzo 2019 (il primo
cinecomic al femminile targato Marvel Studios), interpretata da Brie
Larson, e successivamente in Avengers 4,
dove arriverà per dare una mano ai Vendicatori per risolvere il
danno causato dallo schiocco di Thanos.
È abbastanza ovvio che l’inserimento
di Carol Danvers nell’universo Marvel cambierà notevolmente la
leadership finora consolidata, essendo questa l’eroina più potente
(come ammesso da Feige e co.), e non sarebbe tanto assurdo pensare
che possa rimanere sulla Terra dopo gli eventi di
Avengers 4 per guidare la nuova generazione di
Vendicatori. Come Captain America, Carol ha un passato militare, ed
è ciò che la rende un candidato perfetto.
Doctor Strange
Le caratteristiche finora espresse
da Doctor Strange lo rendono un
candidato ideale a guidare la squadra di Vendicatori nelle prossime
fasi dell’universo Marvel. Egocentrico, come Tony
Stark, ma anche disposto alla collaborazione, estremamente capace
di gestire con la mente le diverse problematiche, Strange è
l’elemento che mancava agli Avengers e dopo gli eventi di
Infinity War non abbiamo più dubbi: il mondo ha
bisogno di lui, proprio come i suoi colleghi eroi.
In molti avevano ipotizzato l’addio
di Chris Hemsworth insieme al cast originale di
Avengers dopo il quarto capitolo dei Vendicatori in uscita nel
2019, tuttavia il successo di Thor: Ragnarok e le voci su un
possibile Thor 4 hanno completamente
rimesso in discussione il futuro dell’attore. D’altronde le sorti
del personaggio, come le sue caratteristiche, sono state scombinate
e riavviate grazie a Taika Waititi con Ragnarok, e
abbiamo visto risorgere l’eroe più forte che mai in
Avengers: Infinity War.
Non sarebbe allora così sbagliato
immaginare uno scenario in cui il Dio del Tuono guida i
Vendicatori, ponte fra la Terra e l’Universo, sovrano per scelta e
non per sangue.
Black Panther
Un’altra scelta intelligente per
quanto riguarda la prossima leadership degli Avengers è senza
dubbio Black Panther,
supereoe introdotto nel MCU grazie a Captain
America:Civil War e poi
protagonista del film di successo di Ryan Coogler
uscito lo scorso anno. Perché oltre alle innate doti in
combattimento e alle sue incredibili qualità personali, non
dobbiamo dimenticarci che T’CHalla, prima di tutto, è un Re…
Bucky Barnes
Sebastian Stan
vestirà quasi sicuramente i panni di Bucky Barnes
– aka Soldato d’Inverno – anche dopo Avengers
4 come scritto nel suo contratto. E visto che
Chris Evans ha già detto addio al MCU, Bucky potrebbe benissimo
raccogliere l’eredità di Captain America e
occupare il ruolo scoperto di leader dei Vendicatori.
Il passaggio di testimone fra questi
due personaggi sarebbe il modo più giusto di congedare
Steve Rogers senza squilibrare la linea di
successione e mantenendo intatto il volere dell’eroe. Nessuno è più
adatto del suo migliore amico per adempiere una grande
responsabilità, ma ci toccherà aspettare l’esito di
Avengers 4 per fare i nostri calcoli…
Falcon
Se Anthony Mackie
farà ancora parte del MCU dopo Avengers
4 è possibile che il suo ruolo verrà ampliato e che ci
sarà più spazio per Falcon. Come Bucky Barnes,
anche Sam Wilson nei fumetti raccoglie l’eredità di Capitan
America, e il suo background militare lo rende il
candidato perfetto per assumere la posizione di leader.
Visione
A differenza di molti dei suoi
colleghi nel MCU, il contratto di Paul Bettany
con i Marvel Studios resta ancora un
mistero. Non è ancora sicura la sua partecipazione dopo il 2019 o
se – come alcuni dei Vendicatori originali – lascerà l’universo
dopo Avengers 4. Tuttavia, se dovesse restare, ci
sono buone probabilità che Visione possa radunare
una nuova squadra e che possa diventarne il leader.
La Vision ha una storia lunga e
leggendaria con i Vendicatori nei fumetti e ha guidato la squadra
durante un periodo caotico nei primi anni ’80. La visione ha
certamente la capacità di essere un leader meraviglioso. La domanda
è se la Visione sarebbe interessata o meno a tale compito in primo
luogo.
Vedova Nera
Mentre i Marvel Studios preparano uno
standalone dedicato all’eroina, Vedova Nera
tornerà sicuramente in Avengers 4 al fianco dei
membri sopravvissuti della squadra, ancora interpretata da
Scarlett Johansson.
Per ora è l’unica dei membri
fondatori degli Avengers ad aver confermato la sua presenza per la
Fase 4, e il fatto che l’eroina abbia così tanta
esperienza è un motivo sufficiente per qualificarla come la
favorita al ruolo di leader.
La notizia ha generato non poca
ilarità, visto che la decisione della Disney di allontanarlo è
stata mal vista dai fan del franchise Marvel, e soprattutto il
“passaggio” di Gunn all’altra parte, gli “avversari” DC, ha il
sapore della presa in giro per la Casa di Topolino. Adesso al danno
si aggiunge la beffa, visto che ben due membri del cast di
Guardiani della Galassia Vol.
2 si sono proposti di partecipare a Suicide
Squad 2, se il regista dovesse essere ufficialmente
assunto dalla Warner Bros.
Si tratta di Dave
Bautista, interprete di Drax il
distruttore, che in tutta la questione del licenziamento
di James Gunn si è sempre esposto chiaramente in
favore del regista, contro la Disney. Con Bautista si è schierato
anche Michael Rosenbaum, che nel secondo
capitolo di Guardiani ha interpretato Martinex e
che, secondo i piani originari, sarebbe dovuto tornare in nel Vol.
3. Su Twitter, i due attori hanno fatto conoscere la loro
posizione.
In merito alla trattativa tra
Warner Bros e James Gunn, Justin Kroll di Variety ha
riferito: “Ho sentito che Gavin O’Connor aveva in mente
un’idea per il sequel quasi identica a quella di Birds of
Prey, e che quando quel film ha avuto il via libera prima
di Suicide Squad 2, il regista ha reagito
negativamente e ha quindi abbandonato il progetto per dirigere
invece Has Been.“
Netflix annuncia gli attori che si uniranno
al cast di The
Witcher, la serie fantasy ispirata all’omonimo
best-seller.
Il ruolo di Ciri, la principessa di
Cintra, sarà interpretato da Freya Allan (La
guerra dei mondi, Into The Badlands). Altri personaggi della corte di
Cintra includono la Regina Calanthe (Jodhi May –
Il Trono di
Spade, Genius), e suo marito, il cavaliere Eist
(Björn Hlynur Haraldsson – Fortitude),
insieme al druido Saccoditopo (Adam Levy –
Knightfall, Snatch – Lo strappo).
La maga Yennefer sarà interpretata
da Anya Chalotra (La serie infernale,
Wanderlust). Alla guida dell’accademia magica Aretuza c’è
Tissaia (MyAnna Buring – Ripper Street,
Kill List) e Yennefer è affiancata da altri giovani
stregoni Fringilla (Mimi Ndiweni – Black Earth
Rising), Sabrina (Therica Wilson-Read –
Profile). Al cast si aggiunge Millie
Brady (The Last Kingdom, Teen Spirit)
nei panni della principessa Renfri.
Il cast appena annunciato si unisce
a quello già confermato in precedenza, tra cui Henry
Cavill (Mission Impossible – Fallout, Justice
League) nel ruolo di Geralt di Rivia.
Lauren Schmidt
Hissrich (Marvel – Daredevil, Marvel – The Defenders, Umbrella
Academy), showrunner e produttore esecutivo, ha definito così
The
Witcher: “Costruire il cast di The
Witcher è stato uno dei più grandi progetti della mia carriera,
senza dubbio il più eccitante. Non vedo l’ora che questi
meravigliosi attori mettano in scena questi personaggi iconici e
amati e condividano queste storie speciali con gli spettatori di
tutto il mondo.“
Quattro episodi, tra cui il primo,
saranno diretti da Alik Sakharov (House of
Cards, Il Trono di Spade), mentre Alex Garcia
Lopez (Marvel – Luke Cage, Utopia) e
Charlotte Brändström (Outlander – L’ultimo
vichingo, Counterpart e Disparue) dirigeranno due episodi
ciascuno.
Sinossi:
Ispirata al best-seller fantasy,
The
Witcher è una fiaba epica. Geralt di Rivia, un
solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il suo posto in
un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle
bestie. Ma quando il destino lo spinge verso una potente strega e
una giovane principessa con un pericoloso segreto, i tre devono
imparare a convivere per affrontare insieme un viaggio.
Qualcuno salvi il
natale è una meravigliosa avventura natalizia, un film
originale Netflix
prodotto da Chris Columbus (Mamma,
ho perso l’aereo, Harry Potter e la pietra
filosofale) e diretto da Clay Kaytis (Angry Birds – Il
film).
Il film racconta la storia di Kate
(Darby Camp) e Teddy Pierce (Judah Lewis), un fratello e una
sorella che, all’arrivo di Babbo Natale (Kurt
Russell) durante la vigilia, vogliono scattargli una foto.
Il loro piano si trasforma però in un viaggio inaspettato, che
molti bambini potrebbero solo sognare. Dopo aver sorvegliato di
nascosto Babbo Natale e averlo visto arrivare, si nascondono nella
sua slitta, causando un incidente che rischia di rovinare il
Natale. Nel corso di una notte avventurosa, Kate e Teddy lavorano
con Babbo Natale – come nessuno l’ha mai visto prima – e i suoi
fedeli elfi per salvare il Natale, prima che sia troppo tardi.
Il regista Clay Kaytis ha affermato:
«Nessuno meglio di Kurt Russell avrebbe potuto portare in vita
la nostra versione di Babbo Natale, così rude, carismatico e
divertente. Sin dal primo incontro, si è perfettamente calato in
questo ruolo iconico, facendosi addirittura crescere
un’impressionante barba durante le riprese. Lavorare con Kurt è
stato un sogno divenuto realtà, insieme abbiamo creato quella che
penso diventerà la nuova immagine di Babbo Natale per le prossime
generazioni».
Secondo il produttore Chris
Columbus: «Kurt è il Babbo Natale perfetto. Carismatico, con un
senso dell’umorismo pungente quando necessario. Siamo emozionati
perché il pubblico vedrà la sua incredibile performance sullo
schermo e speriamo che QUALCUNO SALVI IL NATALE diventi un classico
senza tempo».
QUALCUNO SALVI IL
NATALE sarà disponibile su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo
dal 22 novembre 2018.
È stato diffuso il primo trailer di
Pet Sematary, il nuovo adattamento cinematografico
da un romanzo di Stephen King. A dirigere
c’è Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, in
produzione Lorenzo di Bonaventura, Steven Schneider,
Mark Vahradian.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Ecco la sinossi del
film: tratto dal racconto dell’orrore di Stephen
King, Pet Sematary racconta la storia del dottor Louis
Creed (Jason Clarke) che, dopo essersi trasferito da Boston in una
zona rurale del Maine con la moglie e i suoi due figli, scopre un
misterioso cimitero nascosto nel bosco vicino alla nuova casa.
Quando una tragedia improvvisa colpisce la sua famiglia, Louis si
rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall (John Lithgow),
portandolo a commettere azioni che scateneranno malefiche
conseguenze
É stato presentato oggi il
programma di Lucca Comics & Games 2018,
che per il 52mo anno proporrà il meglio del fumetto, del cinema
d’animazione, dell’illustrazione e del gioco.
In programma dal 31 ottobre al 4
novembre 2018, la manifestazione porterà a Lucca
tantissimi ospiti dal mondo del fumetto e del fantasy:
Leiji Matsumoto, Neal Adams, Arthur Adams, Charles Forsman,
Jérémie Moreau, Benjamin Lacombe, Zerocalcare, Gipi, Sio, Leo
Ortolani, Sara Colaone….
Tra gli ospiti dell’area Movie, a cura di QMI –
Stardust: Michael Peña e Diego Luna, Marco
D’Amore. Oltre a numerose anteprime dal mondo del cinema e
delle serie tv.
Le mostre: Leiji Matsumoto, LRNZ, Sara Colaone,
Jérémie Moreau, Benjamin Lacombe, Neal AdamsJunji
Ito, Scuderia Ferrari GP Covers, “Dampyr @rt
Lucca”, Paul Bonner, Tex Experience.
Il programma completo del LUCCA COMICS & GAMES 2018
Dal mondo e dall’Italia, per
arrivare a Lucca: i grandi ospiti di fumetto e fantasy Per la prima
volta in Italia arriva dal Giappone una leggenda di anime e manga:
Leiji Matsumoto, autore di capolavori come “La corazzata Yamato” e
le amatissime serie di “Capitan Harlock” e “Galaxy Express 999”.
Matsumoto, consacrato come uno dei grandi maestri della nona arte
nel mondo, sarà onorato a Lucca anche da una mostra di suoi disegni
originali, scelti appositamente dal sensei per il pubblico
italiano, arricchiti da due inediti dedicati a Lucca e realizzati
per l’occasione.
Innumerevoli i talenti della Nona
Arte presenti: ci sarà l’editor in chief Marvel CB Cebulsky, a Lucca in
collaborazione con Panini Comics; il ritorno di
James O’ Barr, creatore de Il Corvo, e il Premio Eisner Faith
Erin Hicks (Edizioni BD); gli statunitensi Nick Drnaso e Jason
Shiga, talenti della nuova scena del fumetto USA (Coconino Press).
Paco Roca torna a Lucca insieme ai tipi di Tunuè,
mentre per la prima volta arriva con Cosmo Editoriale Walter
Simonson. Approdano anche gli ospiti bande dessinée Valiant grazie
ad Edizioni Star Comics: Trevor Hairsine, autore di Divinity, e
Jean-David Morvan e Ronan Toulhoat, autori di Conan Il Cimmero.
SaldaPress
SaldaPress ospita quest’anno Dan
Panosian e Declan Shalvey, due grandi maestri del fumetto
contemporaneo, autori rispettivamente di “Slots” e dei disegni di
“Injection” che si aggiungono agli italiani Federico Bertolucci,
Massimo Bonfatti, Giuseppe Camuncoli, Stefano ‘TheSparker’ Conte,
Lorenzo De Felici, Carmine Di Giandomenico, Fabrizio Di Nicola,
Davide La Rosa, Annalisa Leoni, Ruggero de I Timidi e Giuseppe
Zironi. Senza dimenticare gli ospiti annunciati nelle scorse
settimane: due maestri del fumetto supereroistico americano Neal
Adams e Arthur Adams; dall’underground americano Charles Forsman;
le storie realistiche e giovanili di Victoria Jamieson; dal Regno
Unito Dave McKean; il maestro dell’horror Junji Itō; l’autore di
“Boruto” Mikio Ikemoto; il cinese Li Kunwu; dalla Francia Jérémie
Moreau e Benjamin Lacombe, entrambi onorati in mostra a Palazzo
Ducale.
Il fumetto contemporaneo italiano
E per il fumetto contemporaneo
italiano, tutti i big presenti come ogni anno, da
Zerocalcare a Gipi, da Sio a Leo Ortolani, Simone Bianchi,
Marco Corona, Vittorio Giardino, Tuono Pettinato, oltre a
due mostre dedicate, sempre a Palazzo Ducale di Lucca: a LRNZ,
autore del poster, che ha creato una mostra interattiva tra la
macchina e lo spettatore; a Sara Colaone, Gran Guinigi 2017 e
giurata 2018, che racconta storie intime in un’Italia recente,
drammatica, “distopica” nelle sue contraddizioni (a Lucca in
collaborazione con Oblomov Edizioni, che presenterà l’ultimo
lavoro, “Ariston”).
Il palinsesto della narrativa
fantasy e fantascientifica si arricchisce del principali autori
italiani della narrativa di genere, dalla regina del fantasy,
recentemente approdata su Rai 5 Licia Troisi, allo storico curatore
della collana Urania Giuseppe Lippi. Il grande di ritorno di Eric
Lang, uno dei game designer più acclamati oggi è la punta di
diamante di un calendario di sessioni dedicate alle sessioni di
gioco con l’autore che vede oltre 40 game designer coinvolti. E
ricordiamo anche gli attesissimi Ian Livingstone, papà dei
librigame; Robin Hobb, creatrice del Regno dei Sei Ducati; Michael
J. Sullivan maestro del self-publishing; Douglas Niles, scrittore
di “Forgotten Realms” e dei giochi di ruolo “Dragonlance”, “Top
Secret”, “Caccia a Ottobre Rosso”; Todd Lockwood, autore per
Dungeons & Dragons e “Magic: the Gathering”; Matt Leacock, autore
di “Pandemic”, a Lucca per la finale mondiale; Ryan Laukat,
innovativo game designer; e in tema “Made in Italy”, la ri-edizione
di “Lex Arcana”, con la presenza di Andrea Angiolino, Francesco
Nepitello, Marco Maggi, Antonio De Luca. Lucca Comics & Games è il “salone
dei saloni” perché qui si possono trovare i migliori prodotti
editoriali, contrassegnati da due marchi di qualità: il Premio Gran
Guinigi, principale riconoscimento per il fumetto in Italia a
opere, artisti, iniziative, accompagnato dalla Selezione Gran
Guinigi; il Gioco dell’Anno e il Gioco di Ruolo dell’Anno garanzia
per il pubblico italiano di appassionati e famiglie. Tornano anche
il Project Contest (in collaborazione con Edizioni BD) e il Gioco
Inedito (con dV Giochi), i due concorsi che premiano le migliori
progettualità a fumetti e nel gioco da tavolo, nel miglior modo
possibile: trasformandole in vere pubblicazioni, immesse sul
mercato.
Le mostre del Lucca Comics & Games 2018:
il cuore culturale della manifestazione
L’inaugurazione delle mostre di
Palazzo Ducale (sabato, 13 ottobre) è il primo passo di
Lucca Comics & Games 2018.
Oltre alle già citate mostra su Leiji Matsumoto, LRNZ, Sara
Colaone, Jérémie Moreau e Benjamin Lacombe, completano il quadro
quelle su Neal Adams e Junji Ito. Ma la fame di cultura del nostro
pubblico trova ulteriore soddisfazione nel Palazzo
dell’Illustrazione (Fondazione Banca del Monte di Lucca), che due
mostre in pieno stile “Made in Italy”.
Con la mostra Scuderia Ferrari GP
Covers la Casa di Maranello, icona di stile, tecnologia, lusso,
velocità e design, si richiama alla tradizione della poster art,
dandole un respiro moderno, tra arte e cultura pop, con una serie
di illustrazioni originali dedicate ai Gran Premi delle stagioni
2017 e 2018. Quarantuno opere firmate dai più importanti esponenti
del fumetto italiano e internazionale (tra questi, Kim Jun Ji, Karl
Kopinski, Giuseppe Camuncoli, Claudio Villa e lo stesso LRNZ), che
incarnano lo spirito della Scuderia e regalano ai fan, storici e
nuovi, uno sguardo inedito sul mondo dei Gran Premi: per la prima
volta la maggior parte di essi sarà esposta per il pubblico di
Lucca Comics & Games, che potrà
ammirare anche un inedito dedicato al “Gran Premio di Lucca”.
“Dampyr @rt Lucca”, dedicata al
numero speciale di “Dampyr” che Sergio Bonelli Editore ha
realizzato partendo dai lavori dei maestri dall’arte fantasy
italiana apprezzati in vent’anni di Area Performance, perfetta
fusione del Made in Italy nell’editoria a fumetti e
nell’illustrazione del fantastico all’insegna del valore storico
monumentale e artistico della città. A ciò, si unisce
l’intervento di NoCurves, il maestro italiano della Tape Art,
autore della copertina, il cui originale sarà svelato il 31
ottobre, in apertura di manifestazione. Il progetto riunisce un
team di nove artisti pilastri dell’Area Performance di Lucca Comics & Games – Paolo
Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Antonio De Luca, Edvige
Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio, Lucio Parrillo, Luca Zontini
– e quattro disegnatori scelti tra i migliori della testata –
Michele Cropera, Nicola Genzianella, Majo e Michele Rubini.
Nel rinascimentale Palazzo
Arnolfini, sarà onorata la carriera di Paul Bonner, illustratore
per i mondi del Signore degli Anelli, Dungeons & Dragons, Lupo
Solitario, Magic, Zombiecide, Games Workshop e che ora con CMON si
prepara a portare la sua arte nel gioco da tavolo di Trudvang.
L’innovazione, ingrediente di base
del “Made in Italy”, darà ulteriore vita alle mostre, a quella di
LRNZ come detto, ma anche a quelle di Paul Bonner e Jérémie
Moreau, che, grazie alla collaborazione con AK Informatica, saranno
dotate di visori di realtà virtuale per farci immergere
completamente nei loro studi e nei loro scenari di vita quotidiana.
E la virtual reality aggancia Lucca alla celebrazione dei 70 anni
di Tex, il mitico personaggio di Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio
Galleppini. All’Auditorium Agorà i visitatori della “Tex
Experience” potranno entrare virtualmente, grazie ai visori Oculus
Go, all’interno della mostra “Tex. 70 anni di un mito” in corso
fino al 27 gennaio al Museo della Permanente di Milano. Verranno
esposti a Lucca il Tex più grande mondo e rari cimeli legati al
celebre ranger. Nella piazza antistante l’Auditorium Agorà sarà
inoltre collocata una statua in vetroresina a grandezza naturale di
Tex che accoglierà tutti i visitatori.
II fumetto e la narrativa vanno in scena
Per il quinto anno torna “Voci di
Mezzo” (sabato 3 novembre, Teatro del Giglio) il format nato a
Lucca, in cui i doppiatori delle serie tv leggono i grandi brani
della letteratura fantasy. Gli attori a cantanti Francesco
Petruzzelli e Cristina Mugnaini canteranno brani tratti dai
classici fantasy. Alessio Puccio duetterà con Carlo Valli, nel
celebre passo di Harry Potter con il professor Lumacorno, e con
Alessandra Korompay, voce di Rita Seeker, che lo intervisterà per
noi con la sua penna magica.
Andrete a Fantàsia con la nostra
Infanta imperatrice, Georgia Lepore, e ascolterete gli intrighi del
Trono di Spade, con Simone Mori (Varys), Massimo De Ambrosis
(Ditocorto), Edoardo Stoppacciaro (Robb Stark) e Carlo Valli
(Walder Frey) e la tragica storia d’amore di Jon Snow (Daniele
Giuliani) con la sua Ygritte (Chiara Gioncardi); e non mancherà il
grande Francesco “Gollum” Vairano.
In tema di reading, sarà la prima
volta assoluta a Lucca anche per Audible, società Amazon leader
nel segmento audiolibri, podcast e serie originali, distribuiti
tramite app. L’attore e doppiatore Francesco Pannofino al Teatro del Giglio
leggerà dal vivo un estratto di “Gli animali fantastici: dove
trovarli”, di Newt Scamander, libro di testo e manuale alla Scuola
di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che accompagna e arricchisce le
storie di Harry Potter. Pannofino ha dato voce a tutti e 7 i titoli
in italiano della serie di Harry Potter. Il titolo sarà
disponibile in versione audio digitale a partire dal 31 ottobre
2018. Seguiranno altri due importanti momenti, in cui le voci di
Alessandro Parise e Vittorio Guerrieri permetteranno allo
spettatore di immergersi nei suggestivi mondi di Arrakis, il
pianeta di “Dune”,
e di Ambra, ricordo e mèta da raggiungere.
Feltrinelli Comics, presente per la
prima volta a Lucca Comics & Games, festeggerà il
suo debutto con un ampio stand in cui incontrare autori come Tito
Faraci, Sio, Silvia Ziche, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua,
Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, ma anche con il “Feltrinelli Comics
Show” realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games (mercoledì 31
ottobre, Teatro del Giglio), dove si esibirà, tra gli altri, il
gruppo Lo Stato Sociale con una performance musicale dal vivo.
Ma la commistione tra fumetto e
fantastico arriva anche sul Main Stage, sul Baluardo San Donato.
Lacuna Coil, eccellenza Made in Italy nel rock internazionale, a 20
anni dall’album d’esordio, oltre al concerto di Halloween (31
ottobre), ci parleranno degli intrecci della loro musica con la
Nona Arte. Anche Ruggero de I Timidi si esibirà sul palco con le
sue canzoni “romantiche”, ma al contempo si trasferisce su carta
per “Fumetti Timidi”, la nuova serie SaldaPress. Infine, Paul
Harris, coreografo dei film di Harry Potter, ha preparato una
coreografia unica per lo spettacolo dedicato all’inizio della festa
delle Winx, le fatine “Made in Italy” nate da Igino Straffi, che
nel 2019 compiranno 15 anni.
Questo 2018 si caratterizza anche
per un importante anniversario: i 30 anni dalla scomparsa di Andrea
Pazienza. Andando oltre le commemorazioni formali, Lucca Comics & Games sceglie di
celebrare l’artista con il progetto Figli di Paz, una produzione in
collaborazione con Centro Fumetto Andrea Pazienza, ARF! Festival e
Coconino Press e che coinvolge alcuni dei maggiori esponenti del
fumetto italiano contemporaneo. Insieme a loro esploreremo la sua
“eredità” artistica per come è stata recepita dalle successive
generazioni di fumettisti. Attraverso una serie di clip virali –
brevi interviste diffuse nelle prossime settimane nei canali social
di Lucca Comics & Games, curate dal
giornalista Luca Raffaelli – gli autori racconteranno il “loro”
Paz, le influenze artistiche, ma anche il lascito personale ed
emotivo della persona e dell’artista. L’idea è quella di
condividere una rilettura della sua opera secondo diversi punti di
vista generazionali, artistici e professionali. Il risultato sarà
un affresco inedito di parole e immagini: una (ri)scoperta per i
lettori di ogni età che lo conoscono e lo amano, ma anche un primo
“assaggio di Paz” per quella parte di lettori che ancora non ne ha
conosciuto le complesse sfaccettature e l’abilità nel raccontare
il suo tempo. Questo percorso virtuale si concluderà con un
momento live dedicato al pubblico del Festival, ma anche a chi ci
seguirà online: sabato 4 novembre, gli autori coinvolti nel
progetto saranno protagonisti di un panel all’interno del Teatro
del Giglio.
Un programma sontuoso, nelle location più belle della
città
Più di 2.000 appuntamenti in 5
giorni: 800 eventi in 12 sale incontri dislocate in auditorium,
chiese e palazzi storici tra i più belli della città (e senza
contare 400 tavoli da gioco nell’area games, per circa 60.000
partite giocate). La linea culturale della manifestazione si
esprime attraverso incontri unici, possibili solo a Lucca,
collisioni di mondi che generano nuovi storytelling. Per citarne
alcuni:
l’attore di Gomorra Marco D’Amore
incontra lo scrittore Manlio Castagna, autore del secondo romanzo
della saga fantasy “Petra Demone”, entrambi intervistati dal
regista Ivan Cotroneo;
I tre tempi del destino (segnato)
di Jonas Fink, un evento-spettacolo che racconta l’incredibile
affresco della Cecoslovacchia dipinto dal Maestro Vittorio Giardino
attraverso la vita di Jonas. Una vicenda in tre parti, che l’autore
ha cominciato nel 1994 e terminato solo 24 anni dopo. L’evento
ripercorrerà l’incredibile gestazione dell’opera, con interviste
all’autore, musica dal vivo, live performance ed il calco delle
mani per la Walk Of Fame di Lucca Comics & Games.
l’immancabile scrittrice (e
fisica) Licia Troisi protagonista in un panel fantascientifico, con
Fabio Guaglione e Maurizio Temporin (“IF – La Fondazione
Immaginaria”), Giuseppe Lippi (storico curatore di Urania) ed
Edoardo Rialti;
La Villa Diodati del terzo
millennio: Junji Ito, Dave McKean, Ruggero Deodato e Alberto Dal
Lago saranno protagonisti di Masters of Horror, evento speciale di
Lucca 2018 per celebrare all’insegna della creatività e
dell’eccellenza il bicentenario della pubblicazione di
Frankenstein. Un incontro al crepuscolo della notte di Halloween in
cui artisti straordinari potranno ispirarsi a vicenda, creando
nuovi contenuti nella splendida cornice di Lucca. Il grande
pubblico li incontrerà insieme alle opere realizzate domenica 4
novembre al Teatro del Giglio.
In carta il museo: autori,
editori, manager culturali ed istituzioni si incontrano a Lucca per
discutere sulla singolare convergenza de Fumetti Nei Musei,
progetto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
realizzato in collaborazione con Coconino Press – Fandango e con il
supporto di Ales Spa, del Centro per i Servizi educativi (MiBAC) e
della Direzione Generale Musei (MiBAC), un’iniziativa che ha
coinvolto 22 musei nazionali autonomi e parchi archeologici
italiani per i quali altrettanti artisti hanno realizzato un’opera
a fumetti dedicata.
L’evento è organizzato da Lucca Comics & Games in
collaborazione con l’Unità di Ricerca LYNX (Centro per lo Studio
Interdisciplinare delle Immagini) della Scuola Alti Studi IMT di
Lucca.
Lone Wolf, un appuntamento virtuale, in un contesto
reale: VisionizAR, insieme a Holmgard Press e Raven Distribution,
lancia l’anteprima assoluta di Lone Wolf AR, il primo gioco di
ruolo al mondo in realtà aumentata per mobile. E lo farà a Lucca,
dove i giocatori potranno immergersi nell’avventura integrata in
luoghi mozzafiato, e dove la saga di Lone Wolf (Lupo Solitario)
dell’indimenticato Joe Dever è conosciuta e sempre amata.
Si amplia la partnership con Robinson-Repubblica, che trova
spazio nella Sala incontri Robinson San Giovanni, con incontri e
appuntamenti dedicati al meglio del fumetto.
E inoltre, Intesa Sanpaolo rinnova anche quest’anno la
partnership con Lucca Comics & Games, esplorando
nuove modalità di dialogo con i giovani ed avvicinandosi alle loro
passioni attraverso una serie di eventi organizzati nelle proprie
filiali prima e durante il Festival.
I saloni: la costellazione dei padiglioni in un centro storico
unico
Lucca Comics & Games 2018
è cultura, spettacolo, ospiti, intrattenimento intelligente, ma è
anche più grande salone diffuso d’Europa, con oltre 45.000 mq di
spazio espositivo, distribuiti in un impareggiabile tessuto urbano.
Un “salone dei saloni”, che richiama i principali esponenti
dell’editoria narrativa, a fumetti e ludica.
Carducci: gioco e narrativa, nel
padiglione più grande d’Italia. Oltre 9.000 mq di tensostruttura,
la più grande installazione temporanea “Made in Italy”, uno dei
luoghi più vissuti di tutta la manifestazione, con lo sfondo delle
Mura rinascimentali di Lucca. È il padiglione Carducci, dove ogni
anno il pubblico cerca – e trova – il meglio del gioco da tavolo,
di ruolo, dell’editoria fantasy, sci-fi e horror: da CoolMiniOrNot
a daVinci, da Asmodée a Giochi Uniti. Torna Yu-Gi-Oh!,
protagonista insieme a Magic The Gathering e Force of Will del
mondo del Trading Card Games. E Luk for Fantasy, la grande area
dedicata all’arte (con grandissimi maestri del fantasy) e alla
narrativa di genere, con il ritorno di Fanucci e un comparto
editoriale, assieme ai colossi Mondadori e Gruppo editoriale Mauri
Spagnol, in continua crescita. Inoltre Miniature Island, con gli
scultori Carrasco e Van den Bogaert, e una nuova area dedicata al
variegato mondo di Indipendence Bay.
Napoleone: il salone del fumetto
con la statua al centro. La casa del fumetto è di nuovo il
Padiglione Napoleone: dai grandi editori alle ricercate etichette
l’intera nona arte. Da SaldaPress a Bao Publishing, da Edizioni BD
a Coconino Press, da Rizzoli Lizard a Oblomov Edizioni, da Editrice
Il Castoro a Tunué alla già citata Feltrinelli Comics. E ancora
Beccogiallo, Hollow Press, Edizioni, Inkiostro, 001 Edizioni,
Editoriale Cosmo e Kleiner Flug solo per ricordarne alcuni tra i
tanti che portano novità editoriali e sessioni di dediche degli
autori; il live painting dell’Area Performance Comics e, al centro,
a osservare tutto, la statua ottocentesca di Maria Luisa di
Borbone: solo a Lucca può succedere. Le novità saranno
innumerevoli anche nel padiglione Passaglia, casa di Shockdom e RW
Edizioni, e l’artistico padiglione Giglio, che ospita gli stand
dedicati alle scuole di fumetto ed agli artisti, mentre la chiesa
dei Servi sarà il nuovo eldorado per i collezionisti di Tavole
Originali e pezzi rari.
La via del fumetto. Anche il percorso che unisce le piazze San
Giovanni e San Martino, portatrici di monumenti dal valore
culturale e sociale intrinseco nella storia lucchese, si animerà
accogliendo i padiglioni dedicati alle tre maggiori realtà
editoriali italiane attive nel mondo del fumetto: i sempre
attesissimi PalaPanini, Casa Bonelli e il nuovo spazio monografico
Piazza Star Comics.
Self Area, Area Pro, i Comics Quiz e i cicli di incontri. Il
fumetto a Lucca è la grande editoria, ma anche l’editoria
indipendente della Self Area: il frizzante padiglione si sposta per
ampliarsi, quest’anno sarà infatti in piazza della Caserma, con la
live performance di The Parade, team di fumettisti e illustratori
olandesi e fiamminghi, supportato dall’Ambasciata Olandese a Roma e
dalla Fondazione Letteraria Olandese. La piazza sarà potenziata
anche dallo spazio di Tech Princess-Orgoglio Nerd, con proiezioni,
incontri, firma copie, disfide e… Comics&Science). L’Area Pro
al Centro Culturale Agorà è lo spazio fisso per i professionisti
e il talent scouting con editor italiani e internazionali. Tornano
gli incontri dedicati al fumetto, tra cui le interviste disegnate
degli Showcase ed il Translation Slam, il concorso per traduttori
di fumetto in inglese, francese e giapponese. Torna anche un
successo 2017: i Comics Quiz, per gareggiare sulla nona arte con
ospiti e appassionati.
Piccoli, grandissimi gadget: in Piazza San Giusto sbarca Hasbro,
con un padiglione dedicato ai suoi ricercatissimi gadget per tutte
le età, uno su tutti il playset dedicato ad Han Solo e alla Principessa Leyla.
Piazza Bernardini diventa invece la casa di Funko Pop, gli
inconfondibili vinyl toys che sfruttano le più fantastiche IP
internazionali, con prodotti realizzati in esclusiva per questa
edizione del Festival.
Il gioco di ruolo dal vivo, le
parade e la musica su Mura e Baluardi. I Baluardi e le Mura di
Lucca da sempre sono il regno del gioco di ruolo dal vivo e del
cosplay libero, ma anche del fandom organizzato della Umbrella
Corporation (da quest’anno nel Baluardo San Regolo) e della 501a
Italica Garrison. Ma tutto il centro storico sarà coinvolto dalle
sfilate dedicate alle grandi storie narrate da fumetto, letteratura
e cinema: parade, flash mob e mash up riuniscono da tutto il Paese
la passione “Made in Italy” e la trasformano in “Made in Lucca”, in
un peculiare contesto artistico e culturale. E poi, il Main Stage
accoglierà concerti come quelli dei Wind Rose e di Gué Pequeno &
Shari, oltre a “Viaggio d’anime”, immancabile momento-nostalgia con
le sigle tv e le musiche dei capolavori Disney.
The Walt Disney Company
Italia celebra i primi 10 anni di Marvel Studios con una maratona
cinematografica in occasione di Lucca Comics & Games 2018.
Dal 31 ottobre al 4 novembre, il festival internazionale del
fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco,
giunto al suo 52° anno, ospiterà infatti le proiezioni dei successi
che, a partire dal 2008 con l’uscita nelle sale del
film Iron Man fino al più recente Ant-Man
and The Wasp, hanno reso i supereroi Marvel celebri per il pubblico di
tutto il mondo.
In attesa dell’arrivo del film Captain Marvel, che sarà dal 6 marzo
nelle sale italiane, i fan potranno rivivere sul grande schermo le
emozionanti vicende live action dei loro beniamini a partire dalla
trilogia dedicata al miliardario Tony Stark, con la proiezione
di Iron Man, Iron
Man 2, Iron
Man 3; la saga del dio del Tuono, con la visione
di Thor, Thor: The Dark
World, Thor:
Ragnarok; quella di Captain America, con i
film Captain America – Il Primo
Vendicatore, Captain America: Il
Soldato d’Inverno, Captain
America: Civil War; i blockbuster dedicati al
team di supereroi più potenti della Terra, ovvero The
Avengers, Avengers: Age of
Ultron e Avengers:
Infinity War; i film che vedono protagonista il
supereroe in grado di rimpicciolirsi Ant-Mane Ant-Man
and The Wasp; gli improbabili eroi capitanati da
Star Lord in Guardiani della
Galassia e Guardiani
della Galassia Vol. 2, passando per
il multiverso di Doctor
Strange e la tecnologia avanzata del Wakanda
in Black
Panther.
Giovedì 1° novembre, inoltre, il pubblico della manifestazione
potrà assistere alla presentazione esclusiva di alcune tra le
novità in arrivo nelle sale nel 2019 distribuite da
The Walt Disney Company Italia.
Una maratona
cinematografica ripercorrerà il
decennio di successi che hanno reso i
supereroi Marvel
celebri per il pubblico di tutto il
mondo.
Giovedì 1° novembre, inoltre, il pubblico della
manifestazione potrà assistere ad
alcune anticipazioni sui film in
arrivo nel 2019, distribuiti da The
Walt Disney Company Italia.
SkyItalia è Official Broadcaster
dell’edizione 2018 di Lucca Comics &
Games con numerose attività ed eventi per entrare
nel mondo dei contenuti Sky.
In piazzale
Arrigoni sarà allestito un padiglione di
200mq al cui interno saranno presenti numerosi corner
dedicati ad alcuni dei programmi più amati in onda su Sky, dove i
visitatori potranno giocare e farsi fotografare in contesti
originali ed esclusivi. Ad esempio, uno spazio sarà dedicato a
“I Delitti del BarLume”, la produzione originale
Sky tratta dai best seller di Marco Malvaldi: in attesa delle nuove
storie (in onda da dicembre su Sky Cinema) i visitatori potranno
gustare gratuitamente una tazza di caffè americano ogni mattina
dalle 9 alle 11.
Si potrà inoltre “visitare” il
salotto della famiglia Savastano di “Gomorra – La
serie”, di cui sarà possibile scoprire un aspetto inedito
grazie alla produzione originale in Virtual Reality “Gomorra VR
– We own the streets” presentata alla Mostra del Cinema di
Venezia nel 2017. Tra le altre attrazioni del padiglione Sky ci
sarà un’area trucco in stile Hollywood, dove gli ospiti potranno
farsi truccare da una make up artist professionista e
sentirsi così come i personaggi dei loro film preferiti in onda su
Sky Cinema.
Non mancherà “House of
Cards”, che tornerà in tv dal 2 novembre su Sky Atlantic
con la sesta e ultima stagione: sarà ricostruito parte dello Studio
Ovale della Casa Bianca e i visitatori potranno sedersi sulla
poltrona presidenziale indossando una parrucca come i protagonisti
della serie. Sarà presente anche Sky Arte con una
zona dedicata a Tintoretto, la nuova produzione
dello Sky Arts Production Hub dedicata al celebre pittore
veneziano, che sarà anche una graphic novel: saranno
presenti gli autori della graphic novel e altri 6
disegnatori che incontreranno il pubblico e che per l’occasione
realizzeranno una tavola ispirandosi alla vita di Tintoretto,
svelando qualche segreto del mestiere e sarà inoltre mostrato un
breve trailer del film in anteprima.
Grande spazio sarà inoltre dedicato
a una delle serie tv più amate dal pubblico, “Il Trono di
Spade”, che sarà protagonista di una grande
installazione nel Sotterraneo del baluardo San
Colombano. Tale area sarà interamente dedicata alla
popolare serie HBO che tornerà su Sky Atlantic con l’ottava e
ultima stagione nel 2019.
Sin dall’ingresso nel Sotterraneo i
visitatori vivranno l’esperienza di attraversare la famosa
Barriera della serie, entrando in un corridoio
ghiacciato (a richiamare le atmosfere dell’ultima stagione quando
“l’inverno è arrivato”), accolti da alcuni cosplayer che
interpreteranno le septe del culto dei sette dèi. L’entrata
del sotterraneo lascerà il pubblico a bocca aperta con tutte le
pareti “ricoperte” di ghiaccio, sorprese e possibilità di numerose
photo opportunity. Nell’area ribassata, a sinistra del
corridoio, verrà ricreato il cortile del Castello
Nero, dove tutti i presenti potranno partecipare a due
attività a loro dedicate: il giuramento dei Guardiani della
Notte e testare le proprie abilità con il Maestro
d’Armi Ser Alliser Thorne.
Nella parte centrale del
Sotterraneo ci saranno le installazioni più imponenti: una
riproduzione di uno dei draghi di Daenerys di
oltre 4 metri d’altezza, il Trono di Roccia del
Drago e la teca con la riproduzione di Approdo del
Re. Da questa sala, un altro lungo corridoio porterà i
visitatori alla Sala del Trono, dove sarà posizionata la vera
riproduzione del celeberrimo
Trono di Spade. Oltre alla foto di rito sarà possibile
sfidare il campione di Westeros, mettendosi nei panni di
Oberyn Martell. Effetti speciali e
cosplayer forniranno al pubblico un’esperienza sempre più
coinvolgente. Infine, nel corridoio che porta all’uscita del
Sotterraneo, si giungerà ad Alto Giardino, sede di
casa Tyrell: la perfida “Regina di Spine” Olena Tyrell attenderà i
visitatori sotto il suo gazebo in fiore, sorseggiando un calice di
vino, pronta a raccontare i segreti più torbidi della serie.
Tutti i visitatori dell’area Trono di Spade riceveranno in omaggio
una spilla della propria casata preferita.
Sky organizzerà infine anche alcune
proiezioni ed eventi durante i giorni del Festival. Tra gli
appuntamenti da non perdere, mercoledì 31
ottobrel’anteprima di “Social Dream”, il
primo vlogumentary prodotto da Sky, Web Stars Channel e Indiana
Production che racconta la vita di alcuni dei creators più seguiti
dai ragazzi: Favij, Mates e La Sabri (in onda il 31 ottobre alle
21.15 su Generation, il canale temporaneo al numero 111 di Sky, e
disponibile su Sky On Demand). Venerdì 2 novembre
si terrà una Masterclass con Marco D’Amore, attore
reso celebre al grande pubblico grazie al suo ruolo di Ciro in
“Gomorra – La serie” e che sarà uno dei
registi della quarta stagione della serie Sky in arrivo nel 2019 su
Sky Atlantic. Ulteriori eventuali iniziative targate Sky
saranno comunicate a ridosso dell’evento attraverso i canali social
di Sky.
Sky Cinema e
Sky Atlantic offriranno una copertura
quotidiana degli eventi del Lucca Comics & Games 2018, grazie a
due inviati speciali selezionati tramite il
contest “Facce da Comics” (è ancora possibile
candidarsi, fino al 14 ottobre, collegandosi al sito www.faccedacomics.it). Ogni
giorno, dal 31 ottobre al 4 novembre, appuntamento
con le puntate di Cinepop dedicate all’evento, in
onda alle 21 su Sky Cinema Uno, con i reportage e
i collegamenti dei due inviati. Nella giornata conclusiva, andrà in
onda una puntata speciale di Super Cast
direttamente da Lucca con le interviste di Francesco Castelnuovo.
Anche Sky TG24 sarà presente a Lucca e documenterà
gli eventi del festival sul canale all news, sul sito
Skytg24.it e sui suoi canali
social.