Che Steven Spielberg e Peter Jackson avessero
concordato di ‘dividersi il lavoro’, dirigendo un film a testa
dedicato all’eroe dei fumetti belgi era risaputo da tempo; ora però
è arrivata la conferma ufficiale dalla parte delo stesso Spielberg,
come riporta anche Coming Soon. Spielberg ha spiegato che Sony e
Paramount hanno messo a disposizione i soldi per sviluppare la
sceneggiatura, preparare gli storyboard ed essere così pronti per
dare il via al progetto; il secondo film verrà quindi realizzato in
tempi abbastanza brevi: la sceneggiatura è già stata scritta. Il
copione è stato curato Anthony Horowitz, il quale ha
sviluppato la storia partendo da due avventure del personaggio
creato da Hergé: “Prigionieri del sole” e “Le sette sfere di
cristallo”.
Il titolo dovrebbe essere “The
Adventures Of Tintin: Prisoners Of The Sun”: la storia vedrà Tintin
assieme al capitano Haddock alle prese con una misteriosa malattia
che colpisce tutti coloro che hanno violato una tomba Inca.
Nonostante le dichiarazioni, tuttavia, sussiste qualche dubbio
sulle reali possibilità che Jackson diriga questo secondo capitolo:
il regista è infatti ancora impegnato con “Lo Hobbit”, che gli
richiederà tempo ed energie; tuttavia se non si occuperà del
secondo, è abbastanza probabile che Jackson possa sedere dietro
alla macchina da presa in occasione dell’immancabile terzo
capitolo.
I poteri di Paul Atreides crescono
notevolmente in Dune – Parte
due (recensione),
e la sua capacità di vedere i futuri possibili lo porta ad
avere diversi sogni e visioni. Paul è stato addestrato da sua
madre, Lady Jessica, fin da piccolo a sviluppare
le capacità dei Bene Gesserit, e Dune ha
mostrato come la presenza di spezie su Arrakis aumenti la
probabilità che queste visioni si manifestino. In Dune – Parte
Due, che segue Paul mentre si integra pienamente nella
cultura Fremen del pianeta desertico, la sua esposizione alla
spezia e l’assunzione dell’Acqua della Vita per diventare Lisan al
Gaib ne provocano altre, sempre partendo da quelle da lui avute in
Dune
del 2021.
Le visioni e i sogni di Paul
(Timothée
Chalamet) sono una parte fondamentale del modo in cui
il regista Denis Villeneuve costruisce
il finale di Dune – Parte
Due. Anche se ci sono diversi scorci di futuri possibili
che si susseguono nel corso del film, la maggior parte di essi sono
collegati al destino di Paul e alla natura inevitabile della sua
ascesa. Tuttavia, alcune di queste visioni hanno un significato più
ambiguo, mentre altre sono piuttosto chiare su ciò che accadrà.
Paul arriva a comprendere meglio il significato dei suoi sogni e
delle sue visioni man mano che il suo potere cresce, e la capacità
di dare un senso alla sua preveggenza fornisce ulteriori spunti per
Dune – Parte
Due e oltre.
Paul sogna il funerale di suo padre
in Dune – Parte Due
Il primo dei sogni di Paul in
Dune – Parte
Due avviene quando vede quello che sembra essere
il funerale di suo padre, il Duca Leto Atreides. Il personaggio di
Oscar Isaac è morto in
Dune dopo un tradimento da parte del Dr. Yueh e un
tentativo di assassinare il Barone Harkonnen. Il sogno di Paul
mostra il ritratto del Duca Leto incorniciato e seduto sul fianco
di una montagna di Arrakis. Le persone circondano il ritratto e
piangono la sua perdita inchinandosi davanti ad esso.
Un funerale per il Duca Leto non è
presente in Dune – Parte
Due al di là di questo sogno, il che significa
che questo è probabilmente un suo desiderio a seguito dela
scomparsa del padre. A causa del modo in cui è morto e della
conquista di Arrakis da parte degli Harkonnen, non c’è però stata
l’opportunità di rendere omaggio al leader della Casa Atreides.
Paul, naturalmente non dimentica certo suo padre anche se non c’è
un funerale. Le parole e la saggezza di Leto rimangono con lui per
tutto il film, compreso il fatto che Paul dice: “Padre, ho
trovato la mia strada” e si toglie l’anello Atreides
quando viene accettato dai Fremen.
Paul ha una visione di ciò che
accadrebbe se andasse a Sud
La più importante delle visioni di
Paul in Dune – Parte
Due si verifica all’inizio del film, quando egli
vede quello che potrebbe accadere se decidesse di recarsi verso il
Sud di Arrakis. Viene mostrato mentre segue una figura non
identificata attraverso i deserti di Arrakis e che passa accanto a
molti cadaveri. La visione avverte Paul di ciò che accadrà a lui e
all’universo se deciderà di andare a Sud. Questa azione scatenerà
infatti una guerra in tutta la galassia che provocherà la morte di
miliardi di persone, rendendolo responsabile del genocidio di cui è
testimone.
La visione di questo possibile
futuro ossessiona Paul per il resto di Dune – Parte
Due, anche se il motivo per cui ciò dovrebbe
avvenire gli rimane ancora sconosciuto. Questo fa sì che Paul si
opponga ripetutamente all’idea di essere il Lisan al Gaib e fa
tutto ciò che gli viene in mente per evitare di andare a Sud. Non
vuole avere tutta questa morte tra le mani, e per questo si ribella
per cercare di evitare questo risultato. Alla fine, però, non serve
a nulla e si trova comunque costretto a recarsi dove non
vorrebbe.
Paul ha una visione di Lady Jessica
che lo conduce a Sud
Le visioni originali di Paul che
viaggiava verso Arrakis sud non identificavano direttamente chi
fosse la figura femminile misteriosa e come fosse responsabile
della morte che sarebbe arrivata. Questo lascia aperta la
possibilità che uno qualsiasi dei personaggi femminili di spicco di
Dune – Parte
Due – Chani, Jessica, Irulan o Alia Atreides –
sia la risposta alla sua visione. Fortunatamente per Paul, una
visione più chiara di questo futuro arriva in seguito,
permettendogli di vedere che è sua madre a condurlo a Sud. Questo
sguardo al futuro fa capire a Paul che Jessica ha i suoi piani in
corso.
Il ruolo di Jessica
(Rebecca
Ferguson) in Dune – Parte
Due cambia quando diventa la Reverenda Madre dei
Fremen, sostituendo la precedente Bene Gesserit al potere.
Conoscendo le profezie della cultura e vedendo che molti credono
già che Paul sia il loro messia, prende in mano la situazione per
procurargli dei seguaci. Inizialmente, Jessica vuole far credere la
gente del nord, ma le sue vere motivazioni sono quelle di andare a
sud e far credere la parte più religiosa e fanatica del popolo
Fremen. Una volta che Paul si reca a sud e si ricongiunge con sua
madre, i frutti del suo lavoro sono evidenti: Paul sale al
potere.
Tutti i sogni e le visioni di Paul
in Dune – Parte
Due hanno effetti diversi su di lui, ma quello di
Chani (Zendaya)
lo colpisce particolarmente. Mentre dorme, sogna Chani in piedi
sulla cima di una duna di sabbia, che domina il resto di Arrakis.
In quel momento, una bomba esplode in lontananza, facendo correre
Paul verso di lei. Una volta arrivato, trova Chani con ustioni sul
viso, apparentemente dovute alle radiazioni della bomba atomica che
è esplosa. La visone termina con la morte di Chani tra le braccia
di Paul.
Chani non muore in
Dune – Parte
Due, lasciando diverse possibilità di lettura del
significato di questo sogno. La prima è che si trattava di una
manifestazione dei timori di Paul che Chani potesse morire a causa
della guerra imminente. Con Paul che si preparava a usare le bombe
atomiche per diventare imperatore e a iniziare una guerra, sarebbe
stato comprensibile se avesse temuto che Chani fosse una vittima
delle battaglie che stavano per avere luogo. C’è anche la
possibilità che Denis Villeneuve abbia voluto usare questo sogno
per prefigurare il destino di Chani in Dune –
Parte Tre.
L’altra possibilità è che non si
tratti di un sogno, ma di una visione più metaforica che letterale.
Non tutte le visioni di Paul si avverano come lui le vede, come è
evidente in tutto Dune. Forse questa visione in
Dune – Parte
Due vuole mostrare a Paul che perderà Chani se
userà le bombe e percorrerà questa strada di guerra. Chani potrebbe
non morire, ma alla fine del film lascia Paul. È possibile che
questo sia ciò che la visione stava cercando di comunicare; solo
che Paul l’ha presa più alla lettera per quanto riguarda la perdita
di Chani.
Paul ha la visione di un dialogo
con Jamis
L’ultima visione di Paul che
coinvolge Jamis arriva in un momento cruciale del suo percorso per
diventare Lisan al Gaib, in quanto viene messo nella condizione di
dover scegliere se intraprendere o meno questa strada. Paul vede il
suo vecchio amico/nemico mentre cerca risposte su ciò che deve
fare. Sente molte voci diverse, ma è Jamis che vede e gli dice che
deve vedere il quadro completo – passato, presente e futuro – e
bere l’Acqua della Vita.
Anche se Jamis è morto dopo la lotta
con Paul in Dune, il suo ritorno attraverso una delle
visioni è intrigante. I due si sono conosciuti solo brevemente nel
primo film e Jamis era piuttosto aggressivo e ostile nei confronti
di Paul e di sua madre. Tuttavia, le altre visioni di Paul
sembravano mostrare Jamis come un amico intimo, tanto che Maud’Dib
si fida ancora di lui. Dune – Parte
Due raddoppia questo aspetto, facendo sì che
Jamis sia la figura che Paul vede quando arriva il momento di
prendere una decisione che modificherà la sua vita e l’intero
universo.
La decisione di Paul di bere l’Acqua
della Vita gli permette di accedere al futuro come mai prima d’ora,
dandogli una visione cristallina del futuro di Arrakis. Vede le
sabbie del pianeta familiare incontrarsi con mari d’acqua che ora
sono tornati. Paul vede anche una versione adulta di sua sorella,
la Alia Atreides di Anya Taylor-Joy, in piedi sulla sabbia. Lei
dice a Paul “Ti amo” per concludere la visione.
Questa è una delle visioni più
importanti di Paul in Dune – Parte
Due, poiché è il raro caso in cui vede un
potenziale “bene” che arriverà nel suo futuro. Il ritorno dei mari
ad Arrakis è il risultato diretto del fatto che Paul diventa Lisan
al Gaib e Imperatore. Questa è la prova che ha realizzato la
speranza di riportare acqua e giardini sul pianeta desolato. Nel
frattempo, la visione di una versione futura di Alia gli mostra un
membro della famiglia che non ha ancora incontrato ma a cui un
giorno si avvicinerà molto.
Paul ha una visione del suo
combattimento con Feyd-Rautha
La più breve delle visioni di Paul
in Dune – Parte
Due si presenta come una premonizione del suo
combattimento con Feyd-Rautha Harkonnen (Austin
Butler). Egli vede uno scorcio dell’imminente duello,
con il filmato che mostra solo una persona che pugnala un’altra
persona nelle viscere con un coltello. In quel momento, non è
chiaro se sia Paul a essere pugnalato o se stia sferrando un colpo
mortale a un avversario. È solo quando si svolge il combattimento
tra Paul e Feyd-Rautha che la visione acquista un senso, poiché
insegna a Paul come battere suo cugino.
Paul ha una visione che conferma
che Jessica è una Harkonnen in Dune – Parte Due
Una rivelazione importante arriva
verso la fine di Dune – Parte
Due, quando viene mostrata un’altra visione di
Paul. Questa inizia con le immagini di un neonato. Poi mostra il
Barone Harkonnen che incontra il bambino, indicando che è
lui il padre. Il significato della visione non è nascosto, poiché
Paul parla sopra la scena mentre parla con sua madre. In questo
modo Dune – Parte
Due conferma che Jessica è la figlia del
Barone Harkonnen, un fatto che lei stessa non sapeva fino
a quando non ha bevuto l’Acqua della Vita.
Il colpo di scena che collega
Jessica alla stirpe degli Harkonnen è un altro tassello del piano
delle Bene Gesserit per produrre il Kwisatz
Haderach. Questo non solo significa che le Bene Gesserit
avevano pianificato la mescolanza delle linee di sangue Atreides e
Harkonnen, ma rende anche Paul il nipote del Barone Harkonnen. È
attraverso questa visione che Paul apprende di far parte di due
potenti casate, oltre che delle Bene Gesserit. Questi fatti, uniti
al fatto che Paul diventa Lisan al Gaib, Imperatore e parte della
Casa Corrino, mostrano quanto sia potente quando
Dune – Parte
Due si conclude.
ATTENZIONE: L’articolo
contiene spoiler del
film Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Lo stregone più conosciuto
dell’Universo Cinematografico Marvel è finalmente
tornato al cinema con il suo secondo film da solista.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
stato uno dei titoli più attesi del 2022. Dopo essere
sparito per cinque anni a causa
dello snap di Thanos che ha smaterializzato metà della
popolazione mondiale, lo stregone è tornato nel Santuario di New
York.
Comparso nell’MCU
per la prima volta nel 2016, Stephen Strange è apparso in
film come Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War, Endgame e No Way Home.
Dal suo debutto in Doctor Strange, il personaggio
interpretato da Benedict Cumberbatch ha combattuto
Thanos, è stato nello spazio e, con un incantesimo andato
storto, ha aperto le porte al Multiverso. Introdotto
per la prima volta in Loki, da America Chavez
(Xochitl Gomez), un essere multiversale con la
capacità di passare attraverso qualsiasi dimensione, il concetto di
Multiverso viene affrontato approfonditamente nel nuovo
film sullo stregone.
La fine di Doctor Strange
nel Multiverso della Follia ha quindi spiegato molto. Va
detto però che non ha solo chiuso una storia, ma ha aperto le porte
ad una nuova narrazione. Da un lato, nel finale tutto sembra
tornato alla normalità, o quantomeno in equilibrio:
America decide di rimanere a Kamar-Taj con
Wong. Tuttavia, questa stabilità non sembra destinata a
durare nell’MCU: la scena mid-credits di
Doctor Strange 2 mostra lo stregone già alle prese
con un’altra avventura insieme ad una donna misteriosa.
Cosa significa davvero tutto ciò?
Ecco quindi la spiegazione del finale, alcune considerazioni sul
ritorno di Stephen Strange, sul suo Terzo Occhio, e su
come appare il futuro nell’MCU per gli
Illuminati.
Cosa succede alla fine di Doctor
Strange 2
Il finale di Doctor
Strange nel Multiverso della Follia mostra Wanda
Maximoff alle prese con la distruzione di tutte le copie
del Darkhold presenti nel Multiverso.
Wanda fa ciò affinché nessuno possa mai più usare
gli incantesimi e si sacrifica nel processo.
È America
Chavez che riesce ad aprire gli occhi a Scarlet,
mostrandole il terrore che genera con le sue azioni nei suoi figli
di un altro universo. Rendendosi conto di non voler essere
l’artefice della paura che vede nei volti dei suoi figli,
Scarlet Witch fa un passo indietro e cerca di sistemare le
cose. Dopo la caduta di Wanda, Strange e
Wong lavorano per ricostruire Kamar-Taj:
addestrano nuovi apprendisti e cercano di creare un nuovo
equilibrio.
Il finale di Doctor Strange nel Multiverso
della Follia è una vittoria per il protagonista
ma anche per Wong e America, ognuno dei
quali ha fatto la sua parte nell’impedire
a Scarlet di sfruttare il Multiverso
per mezzi personali. Tuttavia, questo non significa che il
passaggio di Stephen attraverso il Multiverso non
abbia causato problemi. Nella scena a metà dei titoli di coda, si
scopre che lo stregone ha generato un’incursione che minaccia di
distruggere l’equilibrio, portando interi universi a doversi
scontrare. È qui che entra in gioco la misteriosa
maga Clea, che invita il Doctor
Strange a seguirla nella Dimensione Oscura per
sistemare quello che ha combinato.
Il senso del terzo occhio di
Stephen alla fine di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia
Come Sinister
Strange prima di lui, nel tentativo disperato di fermare
Wanda e di salvare America, Stephen si
serve del Darkhold per raggiungere il Multiverso
e possedere un’altra versione di se stesso. Così facendo, alla
fine del film sviluppa il Terzo Occhio.
Il Darkhold è una magia
forte e può confondere la mente di chi la utilizza, deformandola o
influenzandola. Così è stato sia per Wanda che per il Doctor Strange. Tuttavia, la
corruzione subita dai due è molto diversa. Il Terzo
Occhio di Stephen è essenzialmente l’Occhio
di Agamotto, un amuleto che ha lo scopo di mostrare la
verità a chiunque lo brandisce. Nei fumetti, l‘Occhio di
Agamotto è conferito solo a chi ha intenzioni pure e un animo
buono. In Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, lo stregone usa il Darkhold con
buone intenzioni:vuole impedire a Wanda di rubare i poteri
di America. Ciò spiega perché egli ottenga il Terzo
Occhio. Ora che l’ha acquisito, probabilmente l’occhio sarà un
elemento che il mago userà in futuro.
Scarlet è realmente morta?
QuandoScarlet
decide di distruggere il tempio del
Darkhold,
fa crollare l’intera infrastruttura. Nulla sembra salvarsi: le
lastre di roccia cadono su di lei, lasciando intendere la sua
morte. Neppure le scene dopo i titoli di coda lasciano intendere
cheScarlet Witch
sia ancora viva. Tuttavia, è probabile che
Wanda
si sia salvata. Sarebbe davvero strano far finire la sua storia
poco dopo aver mostrato la sua redenzione. Inoltre,Scarlet Witch
è un personaggio troppo potente per finire in questo
modo.
È possibile che Wanda
abbia lanciato un incantesimo per proteggersi dalla caduta delle
rocce e che sia emersa dalle macerie in un momento che non viene
mostrato in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia. Se non è morta, Scarlet Witch potrebbe
esserci nascosta come ha fatto dopo WandaVision e potrebbe
far ritorno solo quando sorgerà nuovamente il bisogno di lei e
dei suoi poteri.
Il futuro di America Chavez
nell’MCU
Alla fine di Doctor Strange nel Multiverso dellaFollia, America Chavez decide di
rimanere sulla Terra-616. Il personaggio di
Xochitl Gomez è estremamente potente, ma per
ora sta solo cominciando ad apprendere la forza dei suoi poteri e
il modo per controllarli. Rimanere al Kamar-Taj le
permetterà di allenarsi e di affinare le sue capacità in uno spazio
sicuro. In un certo senso, America ha trovato una
casa su Terra-616 (e nell’MCU).
Ora che America è stata
introdotta nell’MCU,
è possibile che si presenterà di nuovo in un altro film o serie
Marvel. Un
film da solista potrebbe mostrare America affrontare una
nuova avventura nel Multiverso, magari questa volta alla
ricerca delle sue mamme, presunte morte e disperse in un universo
diverso dal suo. Inoltre, America potrebbe unirsi ai
Giovani Vendicatori, se mai l’MCU
intordurrà la squadra. Nei fumetti, Chavez è un membro dei
Giovani Vendicatori e sarebbe interessante vedere la
squadra in versione live-action. Insomma, l’MCU
deve ancora esplorare l’intera gamma di poteri di
AmericaChavez, per non parlare della sua
storia. Non c’è da temere; il personaggio ha il potenziale
necessario per apparire in un futuro progetto
MCU.
Clea fa il suo debutto
nell’MCU
Una delle più grandi
sorprese di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia è nella scena a metà dei titoli di coda. Da un
portale spunta Clea, una donna misteriosa in cerca di
Doctor Strange. Stephen deve aiutarla a risolvere
un’incursione causata da lui stesso. Lo stregone la segue senza
pensarci due volte.
L’arrivo di Clea
nell’MCU potrebbe essere fondamentale per il
futuro dell’universo condiviso e per la storia di Strange.
Nei fumetti, Clea è una maga che si è allenata con il
Doctor Strange. Alla fine, essa diventa la Maga
Suprema della Dimensione Oscura e sposa il suo
maestro. Clea è incredibilmente potente, ha la capacità di
creare illusioni, di teletrasportare e di controllare le menti
delle persone. L’ingresso di Clea
nell’MCU suggerisce che la sua relazione con
il Dottor Strange e il Multiverso verranno
esplorati in futuro.
Quando rivedremo Doctor
Strange?
Alla
fine di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
viene rivelato che lo stregone ritornerà. Tuttavia, il film non
indica in quale progetto
Stephen
sarà visto nuovamente.
Avengers 5
sembra troppo lontano per ora, soprattutto dal momento che i
principali player dellaFase 4
dell’MCU
devono ancora essere definiti completamente. È più probabile che lo
stregone apparirà in un futuro
Doctor Strange 3
prima di vederlo inAvengers 5: ha
sicuramente bisogno di un altro film da solista per raccontare cosa
manca del suo personaggio, prima di tuffarsi in un’altra squadra.
In ogni caso, nella sua prossima apparizione
Strange
potrebbe sviluppare la sua relazione con
Clea,
esplorare meglio il Multiverso e risolvere le incursioni. Queste
questioni vanno necessariamente risolte prima che il
Doctor Strange
si unisca a una missione più grande in un film deiVendicatori.
Doctor Strange sarà più cattivo
dopo il Darkhold?
Doctor
Strange viene messo in guardia sull’uso del
Darkhold e sull’influenza negativa che esso può avere
sulle persone. Tuttavia Stephen, nel tentativo di
fermare Wanda, sceglie di usarlo comunque. Almeno per un
po’, tutto sembra andare bene. Anche se sviluppa il Terzo Occhio,
Doctor Strange resta la versione buona di sé
stesso. Tuttavia, è possibile che vedremo insolite sfumature oscure
quando il personaggio tornerà in azione.
Dato che What If…?
ha già mostrato Sinister Strange, è improbabile
che Cumberbatch assumerà i panni di uno
stregone totalmente crudele. Inoltre, Doctor Strange nel
Multiverso della Follia ha già mostrato come la Strega
Scarlatta sia stata corrotta dal Darkhold e sarebbe
ripetitivo per l’MCU architettare così
presto una storia simile per lo stregone.
Il futuro degli Illuminati
nell’MCU
L’introduzione degli
Illuminati nell’MCU è un grosso
problema. Anche se i membri degli Illuminati vengono
uccisi da Wanda, il Multiverso crea per i
personaggi l’opportunità di riapparire. Solo Karl
Mordo riesce a sopravvivere, mentre Mister Fantastic
di John
Krasinski, Captain Carter, il Professor
Charles Xavier, Capitan Marvel e il leader degli
Inumani Freccia Nera vengono fatti fuori.
Anche se gli Illuminati
non esistono più in questo mondo, non significa che i fan non li
vedranno mai più nell’MCU. D’altronde, non si
sceglie Krasinski o Patrick
Stewart solo per piccole apparizioni. È possibile che i
film futuri saranno più focalizzati su terre alternative, che
saranno in grado di riportare gli Illuminati in vita in
qualche modo.
Cosa significa la fine di Doctor
Strange nel Multiverso della Follia per il futuro dell’MCU?
Doctor Strange nel
Multiverso della Follia prepara il futuro
dell’MCU in grande stile. L’introduzione delle
incursioni – che è ciò che accade quando due universi si scontrano
e un mondo viene annientato – è un grande evento all’interno del
Multiverso. Inoltre, nel tentativo di risolvere le
incursioni, Strange e Clea potrebbero
incontrare Kang il Conquistatore – che sappiamo apparirà
già in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ogni volta che si
verifica un’incursione, la durata della vita del
Multiverso si riduce: questo fatto potrebbe invitare i
supereroi ad unirsi e a lottare per risolverla.
Effettivamente, le incursioni
potrebbero aprire la strada alla versione MCU di
Secret Wars, un evento dei fumetti che ha visto i
supereroi di vari mondi scontrarsi su un pianeta chiamato
Battleword. In ogni caso, Doctor Strange nel
Multiverso della Follia è riuscito a influenzare il
resto dell’MCU.
La Blue SkyStudios, fondata nel 1987, e specializzata nella
realizzazione di film d’animazione, ha negli anni regalato al suo
pubblico celebri pellicole come la saga di L’era glaciale,
Rio e Ferdinand. Purtroppo
chiusa nel 2021, l’ultimo lungometraggio prodotto da questa è stato
Spie sotto copertura, diretto da
Troy Quane e Nick Bruno. Si
tratta di un divertente racconto che mescola toni da spy
movie con la commedia e la fantascienza, dando vita a
situazioni bizzarre e a loro modo divenute subito iconiche. È un
titolo ancora oggi troppo sottovalutato, che merita invece di
essere riscoperto.
Questo, scritto da Lloyd
Taylor e Brad Copeland, è vagamente
basato sul cortometraggio del 2009 di Lucas
Martell, intitolato Pigeon: Impossible.
Riprendendo quella vicenda, rendendola più complessa e
approfondendo diversi aspetti in più, Spie sotto copertura
è stato lodato per la sua animazione, le musiche, lo humor e le
performance vocali dei doppiatori. La presenza di note star del
cinema nel dar voce ai protagonisti è infatti la ciliegina sulla
torta di un film che ha tutte le carte in regola per divertire
grandi e piccini. Con un budget di 100 milioni di dollari, questo
prodotto non si risparmia infatti in sorprese e colpi di scena.
Come già detto, si possono ritrovare
in questo generi molto diversi tra loro, che con le possibilità
dell’animazione trovano da subito ampio sfogo. Divertente e
coinvolgente, Spie sotto copertura è senza dubbio uno dei
film d’animazione recenti da riscoprire. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo ipotetico sequel. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Spie sotto copertura: la
trama del film
Protagonista del film è l’agente
segreto Lance Sterling, il migliore nel suo
lavoro, impeccabile e pieno di fascino nel suo elegante vestito
blu. Per lui, però, tutto cambia quando un giorno Walter
Beckett, giovane scienziato incaricato di creare potenti
armi e gadget assurdi ed eccezionali per l’intelligence, propone
all’agente Sterling una tecnologia, nota come “travestimento
biodinamico”, che potrebbe rivoluzionare lo spionaggio permettendo
alle spie di non farsi notare tramite dei travestimenti “molto
particolari”. Inavvertitamente, Lance beve il filtro che permette
agli agenti di mutare forma e si ritrova trasformato in un
piccione.
Questo evento improvviso e fuori
dall’ordinario farà sì che l’agente e il genio imparino a fare
affidamento l’uno sull’altro per portare a termine la più
importante di tutte le missioni: salvare il mondo da un pericoloso
criminale di nome Killian, dotato di avanzate
tecnologie e un braccio robotico che lo rende estremamente forte.
Trovandosi innanzitutto a dover imparare a padroneggiare il suo
nuovo corpo, Lance inizierà passo dopo passo a risalire alle vere
operazioni di Killian, il quale nel mentre è riuscito a far
ricadere su di lui le colpe di alcuni crimini. Per la spia migliore
del mondo, si presenta dunque il caso più complesso di sempre, da
risolvere in condizioni improbabili.
Spie sotto copertura: i
personaggi e il cast di doppiatori del film
A dar voce in lingua originale a
Lance Sterling, la spia più affascinante del mondo, vi è l’attore
Will Smith. Si
tratta della seconda occasione in cui Smith dà voce al protagonista
di un film d’animazione, dopo averlo già fatto per Shark
Tale, del 2004. Accanto a lui, nel dar voce allo
scienziato Walter Beckett, vi è invece Tom Holland,
l’attuale interprete di Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe. Anche se
i loro personaggi lavorano insieme per il film, Holland e Smith non
si sono mai incontrati durante la registrazione delle loro battute,
conoscendosi per la prima volta durante la premiere del film.
L’attrice Rashida Jonesdà
invece voce a Marcy Kappel, agente segreto convinta della
colpevolezza di Lance.
L’attrice Karen Gillan,
nota per il ruolo di Nebula nel Marvel Cinematic
Universe, dà qui voce a Occhio, specialista in analisi spettrale e
termografia ottica quantistica, mentre Orecchio, a cui dà voce
DJ Khaled, è uno specialista delle comunicazioni.
Spie sotto copertura rappresente invece il debutto nel
mondo del doppiaggio per l’attrice Rachel Brosnahan,
celebre per la serie La fantastica signora Maisel. Il
personaggio a cui dà voce è quello di Wendy Beckett, agente di
polizia e madre di Walter. Infine, l’attore Ben Mendelsohn,
anche lui nel Marvel Cinematic Universe con il ruolo dello Skrull
Talos, dà voce al villain Killian, terrorista con un braccio
bionico sinistro con cui controlla una serie di droni armati che
minacciano il mondo.
Spie sotto copertura 2: il sequel ci sarà?
Pur se la vicenda raccontata in
Spie sotto copertura si conclude con questo film, era
lecito immaginare che come per altri titoli della Blue Sky Studios
anche questo titolo ottenesse un sequel. I produttori hanno poi
affermato che della possibilità di realizzare un Spie sotto
copertura 2 si era parlato sin da subito. Tuttavia, a causa
degli scarsi incassi ottenuti dal film (appena 171 milioni a fronte
di un budget di 100) e dell’acquisizione della Blue Sky Studio da
parte della Disney, il sequel venne accantonato. Con la chiusura
poi dello studio di produzione, le speranze di vedere un sequel di
questo film sono da considerarsi ormai pressocché nulle.
Spie sotto copertura: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Spie sotto copertura grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Disney+ e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 11 febbraio alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Will Smith e Tom Holland sono le voci protagoniste di
questo esilarante Spie
Sotto Copertura, film d’animazione 20th
Century Studios. L’agente super segreto Lance Sterling e
il giovane scienziato Walter Beckett sono due personalità quasi
agli antipodi. Lance è calmo, gentile e impeccabile, Walter nulla
di tutto ciò. Un evento fortuito unirà i due improbabili eroi che
dovranno imparare a contare l’uno sull’altro per la più importante
delle missioni: salvare il pianeta.
Il brivido irresistibile di
Spie
Sotto Copertura è ora disponibile nelle case dei
fan in Blu-Ray e DVD. Il formato Blu-Ray include tanti contenuti
extra, tra cui varie featurette sulla realizzazione del film e due
fantastici videoclip musicali. I bonus comprendono anche la
possibilità di guardare il film in “Modalità Spia Super Segreta”,
un approfondimento che trasporterà gli spettatori all’interno del
film per svelarne curiosità, Easter Eggs e retroscena.
Spiderman è stato
un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa:
ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola
sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una
gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben
ripagata.
Comin book
Stan Lee
Steve Ditko
Screenplay
Devid Koepp
Cast
Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
William Dafoe – Norman Osborn/Green Goblin
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson
Spiderman
è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di
attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa
pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce.
Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma
ben ripagata. Possiamo affermare senza timore di smentita che gli
unici film supereroistici che possano veramente competere con
questo siano semplicemente i suoi sequels. Perché persino il tanto
celebrato “Cavaliere Oscuro” della DC probabilmente non avrebbe
avuto tanto successo senza aver avuto come apri pista la pellicola
dell’Uomo Ragno.
Cast
Come detto, la storia
di Spiderman inizia a metà degli anni ’70, ma il vero decollo lo si
ha nel luglio del 200, quando lo sconosciuto Tobey Maguire viene
scelto per indossare la calzamaglia blu e rossa dell’amichevole
guardiano di quartiere. Maguire aveva già recitato ne Le Regole
della Casa del Sidro e proprio la sua interpretazione nei panni di
Homer Wells gli è valsa l’attenzione di Sam Raimi. Quest’ultimo
venne scelto sempre nel 2000 come regista del film, battendo la
concorrenza di nomi del calibro di James Cameron e Tim Burton. Anche Maguire,
comunque, aveva dovuto “lottare” con grossi calibri dello star
system hollywoodiano, come Leonardo DiCaprio e l’allora sconosciuto
Heath Ledger. Nei due ruoli di punta, perciò, si poteva dire di
aver assoldato gente “con gli attributi”.
L’eterno amore di Peter Parker,
Mary Jane Watson, sarebbe invece stato interpretato da Kirsten
Dunst, già nota ai più per il cult-movie Intervista con il Vampiro.
Il ruolo di MJ, comunque, significherà per lei il lancio definitivo
nel grande cinema. Curioso apprendere, inoltre, che proprio la
presenza di Maguire come protagonista pare abbia convinto la Dunst,
che avrebbe ammesso che con lui la pellicola avrebbe avuto «un
gusto molto più indipendente.»
L’antagonista principale, scelto
dopo varie vicissitudini, sarebbe stato il Green Goblin Norman
Osborn, ruolo affidato a Willem Dafoe (Vivere e Morire a Los
Angeles, Platoon, Mississipi Burning e molti altri). Si conferma
così la tendenza del cinema supereroistico di scegliere accanto ad
un protagonista semisconosciuto un antagonista di rilievo mondiale.
Ultimo personaggio, non certo per importanza, scelto fu Harry
Osborn, figlio di Norman e amico fraterno di Peter. Interpretato da
James Franco (Freaks and Geeks e un piccolo, ma molto apprezzato,
ruolo nel film biografico James Dean) risulterà molto importante
anche per il proseguimento della saga.
Il copione fu il risultato delle
modifiche del lavoro di David Koepp (Jurassic Park, Mission
Impossible), inizialmente assunto da James Cameron (che per lungo
tempo fu l’unico regista interessato al progetto). Assunto Reimi,
il copione fu modificato da Scott Rosenberg (Con Air e Fuori in
Sessanta Secondi) e Alvin Sargent (premio Oscar per Giulia e Gente
Comune) fino alla sua incarnazione finale.
Produzione
Avendo stabilito un lancio mondiale per il 3 maggio 2002, le
riprese iniziarono l’8 gennaio 2001 a Culver City, piccolo centro
nella contea di Los Angeles famoso sin dagli albori del cinema come
sede di importanti studi cinematografici (della MGM prima e della
Sony Pictures poi). Gli studi 27 e 28 della Sony furono scelti come
sede delle riprese interne. Come in altre produzioni, anche durante
le riprese di Spiderman non mancarono gli incidenti, che purtroppo
costarono la vita all’operaio Tim Holcombe. Lo show, come nelle
migliori tradizioni, andò però avanti. La maggior parte delle
riprese furono fatte a Los Angeles e, ironicamente, solo per due
settimane la troupe si trasferì a New York (casa storica di
Spiderman) per girare scene che necessitavano di monumenti troppo
ben conosciuti per poterli riprodurre.
Per quanto riguarda i costumi, per
Spiderman fu scelto di mantenere la foggia classica con solo
qualche piccola modifica estetica. Maguire indossò una calzamaglia
strettissima composta da soli due pezzi (corpo e maschera). I
famosi “occhi da ragno” erano semplicemente composti da specchi
monodirezionali, mentre le ragnatele che decorano il completo
furono generati al computer. Più complesso fu il discorso per Green
Goblin. Un primo progetto di costume era stato concepito prima del
casting di Dafoe, che però rifiutò l’idea “troppo voluminosa”. Il
risultato finale fu creato seguendo anche la struttura corporea
dell’attore e si componeva di ben 580 pezzi diversi. Pare che molti
designer volessero accompagnare il Goblin con alcune ragazze in
costume che avrebbero agito come complici, ma Raimi non volle
nemmeno sentir parlare dell’idea.
Per gli effetti speciali fu assunto
John Dykstra (Oscar per Guerre Stellari), che convinse Raimi ad
affidarsi agli effetti visivi per la maggior parte delle acrobazie
del film, che sarebbero state impossibili persino per uno stuntman
esperto. Il budget iniziale di 70 milioni di dollari dovette essere
alzato a 100, mentre le dominanti cromatiche dei due protagonisti,
Maguire e Dafoe, costrinsero la troupe a girare alcune sequenze che
li vedevano insieme separatamente, in quanto uno necessitava di un
fondale verde (Maguire/Spiderman) mentre l’altro era obbligato a
usarne uno blu (Dafoe/Green Goblin). Bisogna sottolineare, però,
che Raimi non volle che il suo film sembrasse una specie di
blockbuster a cartoni animati, per cui nessuna sequenza è mai stata
generata al 100% al computer.
Rilascio e
riconoscimenti
Anche il rilascio della pellicola ebbe qualche problema. Ormai
tristemente noto il trailer (riportato qui sotto) nel quale
Spiderman blocca una banda di rapinatori con una ragnatela tesa tra
le Twin Towers di New York. Gli eventi dell’11 Settembre 2001
obbligarono la Sony a ripensare gran parte del materiale
promozionale già distribuito.
Nonostante alcune diatribe sull’età
autorizzata per il pubblico (molte associazioni diedero un limite
di età di 12 anni alla pellicola, cosa che Sony e Marvel non
apprezzarono, vista la grande popolarità dell’Uomo Ragno tra i
giovanissimi). Ugualmente il film arrivò ai cinema, dove stabilì il
record di guadagni nel giorno d’apertura (39.406.872 $). Solamente
il terzo capitolo de I Pirati dei Caraibi, ben quattro anni dopo,
riuscirà a battere i record d’incassi di Spiderman. Alla fine la
pellicola guadagnò 821.708.551 $ in tutto il mondo a fronte di soli
140 milioni di budget. Questo lo rese il ventesimo film della
storia del cinema di tutti i tempi per incassi. Non vinse nessun
Oscar, ma ottenne le nomination per i Migliori Effetti Speciali e
per il Miglior Sonoro.
J.K Simmons è stato
un perfetto Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, il
quotidiano per cui lavora Peter Parker, nella prima trilogia di
Spider-Man, diretta da Sam
Raimi. Il reboot The Amazing Spider-Man
non ha invece incluso il personaggio nei tre film.
Col rilancio dell’Uomo Ragno e una
nuova serie di film, però, J.K Simmons potrebbe
tornare ad interpretare il direttore coi suoi inconfondibili baffi
e il sempre presente sigaro. Simmons, infatti, potrebbe
essersi lasciato scappare la notizia nel corso di una recente
intervista tenutasi all’interno dello spettacolo di Howard
Stern. Quando gli è stato chiesto se avrebbe mai più
interpretato J. Jonah Jameson, Simmons ha risposto, “Ho appena
sentito che…che questa è una possibilità!”
L’attore ha parlato per ora solo di
“possibilità”, ma visto che nessuno si sarebbe aspettato qualche
attore della trilogia originale nel nuovo Spiderman, le sue parole
meritano sicuramente attenzione. Ecco l’intervista a J.K
Simmons:
Dal week end di debutto, The Amazing
Spider-Man 2 è balzato in vetta alla top ten degli incassi in
Italia perchè Spidy è uno che piace sempre, nonostante tutti i
cambiamenti che ha subito nel corso degli anni. Vi sembra che nulla
sia cambiato nel suo costume rosso e blu? Vi sbagliate, ecco
infatti come si è evoluto il costume dell’Uomo Ragno nel corso
degli anni: [nggallery id=626]
In The Amazing Spider-Man 2, per Peter
Parker (Andrew Garfield) affronta la vita
post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è
ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman,
senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen
(Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli
equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro
(Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico,
Harry Osborn (Dane DeHaan).
Un ragazzo timido viene morso da un
ragno radioattivo, aquista poteri straordinari, e per lui arriva il
momento di crescere. Spiderman, il supereroe
Marvel creato nel 1962 da
Stan Lee e Steve Ditko, è uno tra i più amati al cinema. L’iniziale
trilogia con Tobey Maguire è uscita nei
primi anni Duemila e ha contribuito a rilanciare il genere dei
supereroi, ora uno dei più amati dal pubblico e che ha reso Marvel
uno tra i franchise cinematografici più redditizzi di sempre.
Le trasposizioni cinematografiche, televisive e animate di
Spiderman sono tantissime: vediamo insieme le
principali.
Spiderman: film della
trilogia
I diritti cinematografici per
Spiderman furono acquistati per la prima volta nel
1985, e passarono per due decenni da una compagnia all’altra,
finché la Sony Pictures Entertainment, che
produsse la trilogia diretta da Sam Raimi.
Cominciamo quindi con i tre film di Spiderman che videro come
protagonista Tobey Maguire, cominciata nel
2002.
Spider-Man, Sam Raimi (2002). Il film che
racconta l’inizio della “carriera” da supereroe di Peter Parker. È
il film che riporta la famosa frase “da grandi poteri derivano
grandi responsabilità”, vede Kirsten Dunst nei panni di Mary Jane
Watson, e William Defoe nei panni del malvagio Goblin. Con un
budget di circa 139 milioni di dollari, al box office ne incassò
globalmente circa 821 milioni.
Spider-Man 2, Sam Raimi (2004). Grazie agli
incassi incredibili, venne dato il via libera per il secondo volume
della trilogia. Questa volta, il cattivo è Dr. Octopus,
interpretato da Alfred Molina: un cyborg con dei tentacoli
metallici mortali. Ma per Spiderman/Peter ci sono altre difficoltà:
comincia a dubitare di sé. Con un budget superiore, di circa 200
milioni di dollari, ne incassò 783.8 circa.
Spider-Man 3, Sam Raimi (2007). Tra Mary Jane
e Peter le cose vanno a gonfie vele, ma c’è qualcosa che incombe.
La tuta di Spiderman diventa nera e prende controllo di lui, gli dà
poteri più forti e tira fuori il lato più oscuro della sua
personalità. Con un budget di 250 milioni di dollari, è all’ottavo
posto tra i film più costosi di sempre. Ne ha incassato 890.9
milioni.
Spiderman: i film più recenti
Nel 2010 la Sony
provò a rilanciare il supereroe, con la coppia di film The
Amazing Spider-Man, interpretati da Andrew
Garfield. Il primo film ebbe una buona ricezione, mentre
il secondo ricevette recensioni contrastanti.
The Amazing Spider-Man, Marc Webb (2012). Dopo
Il Cavaliere Oscuro, si pensò di rilanciare anche
Spiderman in salsa leggermente più oscura. Il
giovane Peter Parker cerca di capire chi è e i propri sentimenti
per la sua prima cotta, Gwen Stacy (interpretata da Emma
Stone). Il suo obiettivo è quello di far luce sulla morte
dei genitori.
The Amazing Spider-Man 2: Il potere di
Electro, Marc Webb (2014). Peter è ora sicuro di sé, e
vive la sua vita combattendo il crimine a New York e con la sua
bella Gwen. Ma deve ancora affrontare il suo nemico più potente:
Electro, interpretato da Jamie Foxx. Si pianificavano un episodio 3
e addirittura un 4, e sembra che Sony stesse pianificando
un universo che competesse con quello Marvel. Ma i piani furono
cancellati.
Nel Febbraio 2015, i Marvel
Studios e la Sony hanno annunciato l’acquisto di metà dei diritti
su Spiderman da parte della Marvel, per integrare il
supereroe nel MCU.
Spider-Man:
Homecoming, John Watts (2917). C’è ora Tom
Holland nei panni di Spiderman, e il film ha
segnato il grande ritorno di Michael Keaton ai
film sui supereroi (ok, dopo Birdman) nei panni dell’Avvoltoio. È
ambientato dopo la comparsa del supereroe in
Avengers, tra tentativi di tornare alla vita
normale e alla piena accettazione della propria identità di
Spider-Man.
Sono tantissime anche le versioni
animate di Spiderman, che rimane uno dei supereroi più amati anche
dai bambini.
L’Uomo-Ragno uscì negli USA tra il 1967 e il
1970, arrivando da noi nel 1977. Si compone di 52 episodi, ed è
ispirato i fumetti di Lee e Ditko.
Ne arriva poi un’altra, prodotta dalla neonata Marvel
Productions, che è quella che è molti ricordano di aver
visto da bambini. È composta da una stagione sola di 26 episodi, ed
è stata prodotta nel 1981.
Se poi siete nati negli anni Novanta, probabilmente ricordate
quella prodotta dalla Fox, da affiancare a quella degli X-Men. Per
la prima volta, l’Uomo-Ragno diventa Spider-Man
anche in Italia.
La nuova serie arriva poi nel 1999, composta da solo 13 episodi
e incentrata su Venom e Carnage. La serie fu interrotta in corso
d’oepra, e rimase senza un finale.
Nel 2013 arriva la prima serie tutta
CGi, Spider-Man: The New Animated Series,
pensata come prologo alla trilogia di Raimi.
Nel 2008 è il turno di The Spectacular
Spider-Man, serie acclamata dalla critica. Nella serie
compare anche il costume nero.
Arriviamo poi a Ultimate Spider-Man, prodotta
nel 2012. La serie è andata avanti per anni.
Giochi di Spiderman
I videogiochi di Spiderman hanno
una storia che comincia nel 1978: con delle avventure testuali. Era
passato tra piattraforme varie, fino ad arrivare nel 1991 su Game
Boy, con The Amazing Spider-Man 1, e con un
seguito l’anno successivo. Nel 1992 arrivò anche su Super Nintendo
con due capitoli. L’ultimo originale capitolo della seire per Game
Boy uscè nel 1993, con altri capitoli su Super Nintendo e SEGA Mega
Drive. Tantissimi furono i videogiochi per queste piattaforme
prodotti negli anni Novanta, videogiochi forse un po’ all’antica.
Ma veniamo agli anni Duemila:
Nel 2000 usciì
Spider-Man di Neversoft: il primo
gioco Spider-Man totalmente in 3D, con una storia originale, e una
serie di costumi alternativi per Peter.
Nel 2001 arriva il seguito,
Spider-Man 2: Enter Electro, e anche nuove
versioni per Game Boy.
Nel 2002 arrivano i film di
Sam Raimi, e i videogiochi dedicati, con una nuova
qualità grafica e tecnica.
È del 2004 il videogioco più
apprezzato dal pubblico, Spider-Man 2: The
Game, su PlayStation 2, Xbox, e GameCube. È l’adattamento
interattivo di un nuovo episodio di Sam Raimi, e
permette al giocatore di muoversi liberamente tra i grattacieli di
New York appesi alle ragnatele. Un altro capitolo seguì nel 2007,
insieme al terzo film.
Tanti altri si susseguono negli
anni precedenti. Spider-Man: Il regno delle Ombre
(2008), Spider-Man: Shattered Dimesions (2010),
Spider-Man: Edge of Time (2011), che arrivano su
PC, PlayStation 3, Xbox 360, Wii, e DS.
Con l nuovi capitoli
cinematografico del 2012, The Amazing Spider-Man,
escono anche due videogiochi dedicati.
Il 7 settembre 2018, è in arrivo
un nuovo capitolo interattivo, realizzato da Insomniac Games, in
esclusiva per Play Station 4.
Mentre negli Stati
Uniti stanno ancora fremendo per vedere The Amazing
Spider-Man 2, qui da noi ne abbiamo già dette di
cotte e di crude sul nuovo Spiderman.
E’ innegabile però che quello che è
rimasto nel cuore di tutti è una delle serie che, nel campo dei
cinefumetti, è da considerarsi pionieristica; parliamo ovviamente
degli Spiderman diretti da Sam Raimi in cui i
protagonisti erano Tobey Maguire, Kirsten Dunst e
James Franco.
In The Amazing Spider-Man 2, per Peter
Parker (Andrew Garfield) affronta la vita
post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è
ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman,
senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen
(Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli
equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro
(Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico,
Harry Osborn (Dane DeHaan).
Latino Review ha
rilanciato indiscrezioni importanti sul nuovo
Spiderman, rumor ancora non confermati.
Secondo Jeff Sneider addirittura potrebbe esserci un cambiamento
sostanziale riguardo il personaggio:
Al 95% Spiderman non sarà bianco. Per ora niente di
certo ma ho sentito dire che la Sony lo vorrebbe afroamericano
o latinoamericano. Se questo sarà il caso,
ovviamente, non sarà Peter Parker. La Sony
cerca l’opportunità di battere la Warner/DC, ma anche i
Marvel Studios, introducendo e
realizzando un film stand-alone su un personaggio di colore prima
di loro.
Lo sceneggiatore Dan
Slott ha caldeggiato l’idea:
Sarebbe interessante se aprissero il casting a tutti
e non solo alle persone caucasiche. Spider-Man può essere chiunque,
qualsiasi nerd. Non è importante il colore della pelle, è la
maschera la cosa più importante.
Le comunicazioni ufficiali per ora
parlano di Peter Parker, ma per ora riportiamo questa indiscrezione
che avrebbe del clamoroso.
Dopo il burrascoso abbandono del
quarto film dedicato a Spidy da parte di Sam Raimi, la Sony
Pictures ha cominciato immediatamente a lavorare ad un restyling
del personaggioSpider-man e del villain di turno, Lizard.
Ora sappiamo che, per quanto
riguarda il concept visivo, gli artisti che hanno lavorato a The
Amazing Spider-man hanno fatto un buon lavoro, però vi mostriamo a
seguire, grazie a WorstPreviews, un concept
iniziale relativo proprio ai due personaggi interpretati da Andrew
Garfield e Rhys Ifans.
Il regista Mark
Webb ha dichiarato che The Amazing Spider-man 2 non sarà un
altro film su Spiderman, ma che sarà focalizzato anche su un altro
personaggio che possa espandere il panorama Marvel della Sony.
Durante una nuova intervista ai due
produttori del film, Avi Arad e Matt
Tolmach, è stato chiesto se nel film ci sarebbe stato un
aiutante per Spiderman, un altro supereroe buono che l’avrebbe
aiutato a sconfiggere il numero spropositato di cattivi che
sembrano profilarsi in questo episodio. Loro hanno risposto:
“Ci piacerebbe non rispondere a questa domanda. Vogliamo sempre
lasciare il pubblico con un paio di sorprese. Così se v dicessimo
oggi a cosa stiamo pensando, porteremo via la sorpresa dal
film”.
Una risposta possibilista quindi,
anche se non chiara. Intanto però è doveroso sottolineare che la
Sony ha i diritti di pochissimi personaggi Marvel, e quindi sarebbe
lecito sperare, nel caso di uno special guest, che la Sony stessa e
i Marvel Studio riuscissero a raggiungere un accordo in modo tale
da mettere in comunicazione Spiderman con i Vendicatori.
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona
che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole
superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen
di proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente
non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un
nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della
città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e
fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Nel film di Sam
Raimi fa solo una piccola comparsa, ma come sappiamo il
personaggio di Venom è decisamente affascinante e potrebbe avere a
breve un film tutto per lui, almeno da quanto ci riferiscono i
rumors provenienti dalla Columbia. Comic Book Movie ha trovato una bellissima foto
di un costume test del Venom realizzato proprio per il film di
Raimi, in cui la sostanza stellare si impossessava prima di
SPiderman stesso e poi del fotografo Eddie Brock (Topher
Grace).Che ve ne pare?
Spider-Man 3 è un film del 2007
diretto da Sam Raimi, sequel dei precedenti Spider-Man e Spider-Man
2. Basato sui fumetti dell’Uomo Ragno, creati da Stan Lee e Steve
Ditko e pubblicati dalla Marvel Comics, il film prosegue la storia di
Peter Parker, interpretato da Tobey Maguire, ragazzo che ha
acquisito i poteri di ragno geneticamente modificato, che deve far
fronte alla minaccia di terribili nemici: un simbionte alieno
unitosi al suo costume di Spider-Man, il misterioso Uomo Sabbia,
vero responsabile della morte di suo zio Ben, e infine Harry,
divenuto il nuovo Goblin per vendicare la morte di suo padre per
mano di Peter. Nel cast, oltre a Maguire, sono presenti Kirsten
Dunst, James Franco, Thomas Haden Church e Topher Grace,
rispettivamente nei ruoli di Mary Jane Watson, Harry Osborn, Flint
Marko e Eddie Brock.
Spiderman 3 è il
terzo capitolo della saga dell’Uomo Ragno che arrivò nel 2007 e
stranamente raccolse diversi risultati contrastanti, al contrario
dei suoi due predecessori. Da un punto di vista strettamente
commerciale fu uno sbanca-botteghini come pochi c’è ne erano stati
fino a quel momento.
Il mostruoso budget di 258 milioni
di dollari fu ampiamente ripagato e il film fu il più visto della
saga.
Comin book
Stan Lee
Steve Ditko Screen Story
Sam Raimi
Ivan Raimi Screenplay
Alvin Sargent
Sam Raimi
Ivan Raimi
Cast
Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson Thomas Haden
Church – Flint Marko/sandman
Bryce Dallas Howard – Gwen Stacy
Topher Gracy – Eddie Brock/Venom
Musica
Danny Elfman
Distribuzione
Sony Pictures
Uscita USA
01 Maggio 2007
Uscita Italia
24 Aprile 2007
Durata
139 minuti
Budget
$258,000,000
Incasso totale
$885,430,303
Senza fatica Spiderman
3 raccolse la palma di pellicola di maggior successo
mai prodotta dalla Marvel, ma per quanto riguarda il cinema
supereroistico in generale si dovette accontentare della medaglia
d’argento, battuto un anno dopo da Il Cavaliere Oscuro.
Ugualmente Spiderman 3 è una pellicola
dal sicuro spessore, che indaga ancora di più nelle debolezze e nel
lato oscuro del protagonista, più che esaltarne le doti e le
imprese.
La Sony Pictures aveva
iniziato a lavorare sul terzo capitolo della saga mentre ancora
Spider-man
2era lontano di tre mesi dall’uscita, questo a
significare la grandissima fiducia che la casa americana nutriva
nel franchise. Inizialmente programmato per un’uscita il 2 maggio
2007, venne poi spostato a due giorni dopo. Il copione fu affidato
ancora ad Alvin Sargent, che già aveva collaborato nel secondo
capitolo, con un’opzione per il quarto. Il fratello di Raimi, Ivan,
collaborò anch’egli alla scrittura della storia, che come detto
avrebbe puntato molto sul lato oscuro di Peter Parker, costretto a
scoprire nel modo doloroso la differenza tra vigilante ed eroe.
Come antagonisti vennero scelti Harry Osborn, che avrebbe
continuato la storyline creata nei primi due film, the Sandman, con
cui Spider-Man dovrà affrontare nuovamente il suo passato, e il
temibile Venom. Quest’ultimo venne preferito all’Avvoltoio, grazie
alla grande base di fan che il simbiote bianco-nero possiede.
Infine Sargent decise di inserire nella storia anche Gwen Stacy,
destinata a diventare rivale romantica di Mary Jane. La trama
sembrava talmente complessa da richiedere la divisione in due film,
ma l’idea venne rigettata.
Spider-Man 3 – Cast
Intrigato
dall’opportunità di interpretare un Peter Parker meno timido e più
aggressivo, Tobey Maguire non si lasciò scappare
l’opportunità di indossare ancora il costume dell’Uomo Ragno. Anche
Kirsten Dunst tornò nel ruolo di Mary Jane
Watson, personaggio che in questa terza pellicola dovrà affrontare
diverse dure prove a livello emozionale (buona sfida, quindi, dal
punto di vista recitativo).
Grandissima importanza venne
garantita a Harry Osborn e al suo interprete James Franco, che qui avrebbe compiuto il suo
climax. Il ruolo di Sandman, alias Flint Marko, fu affidato a
Thomas Haden Church. Church si era fatto notare dai produttori per
il suo ruolo di Jackson Lapote nel film del 2004 Sideways, in
Viaggio con Jack, lavoro pluripremiato sia globalmente, sia per
quanto riguarda il suo personaggio, riconosciuto da numerosi
attestati come “Miglior Attore non Protagonista” (non agli Accademy
Awards, però).
Il ruolo di Venom, alter ego di
Eddie Brock Junior, fu affidato a Topher Grace.
Grande appassionato di fumetti, Grace aveva vinto il premio per la
“Miglior Performance Rivelazione Maschile” della National Boad of
Review per il suo ruolo nel film In Good Company, presentandosi
così come un vero fuoriclasse in erba. Infine, concludendo l’elenco
delle “new entry” abbiamo Bryce Dallas Howard, a cui venne
assegnato il personaggio di Gwen Stacy. Stacy è una delle fidanzate
storiche, e quindi storiche rivali, del Peter Parker cartaceo.
Figlia del capitano di polizia George Stacy (James Cromwell), sarà
la donna del protagonista mentre lui è ancora preda dell’influenza
del simbiote.
Spider-Man 4 Produzione
Alcune scene dedicate alla
lavorazione in CGI vennero girate già tra il 5 e il 18 novembre
2005, ma le riprese principali iniziarono solamente il 16 gennaio
dell’anno successivo e si prolungarono fino al luglio dello stesso
anno. Oltre a New York, molte scene vennero girate a Cleveland,
come per esempio la lotta tra Spiderman e Sandman sul blindato
portavalori. John Dykstra, responsabile degli effetti speciali di
Spiderman 2, non tornò a lavorare in questo nuovo capitolo. Il suo
posto venne preso da Scott Stokdyk, che gestì ben duecento
programmatori provenienti dai Sony Pictures Imageworks. Vennero
creati ben 900 effetti digitali nuovi, molti dei quali nemmeno
esistevano prima della produzione del film. Nonostante ciò Stokdyk
scelse di usare anche dei modellini in miniatura per alcuni
palazzi, in modo da non doversi affidare solamente a dei calcoli
fatti al computer, ma anche a sequenze più realistiche e concrete.
Uno dei “trucchi” più particolari fu usato nelle scene in cui
Spider-Man colpisce con un pugno Sandman,
passandogli da parte a parte a causa del suo corpo fatto di sabbia.
Il braccio di questo Uomo Ragno è completamente creato al computer,
perché il posto di Maguire fu preso da Baxter Humby, esperto di
arti marziali famoso per avere un braccio amputato sin dalla
nascita e, nonostante ciò, campione del mondo di Muai Thai. Altre
sequenze forse meno azzardate, ma sicuramente più complesse, furono
le notturne che coinvolsero Venom. La sua divisa nera con il buio
della notte costituì una vera sfida per lo staff di Stokdyk.
Christopher Young
sostituì Danny Elfman al comando dell’orchestra
per la colonna sonora. Elfman si rifiutò di lavorare ancora con
Sam Raimi, a causa di diversi dissapori capitati
proprio sul set di Spiderman
2. Nonostante ciò, però Elfman collaborò ugualmente a
partire da dicembre 2006 con Young, aiutandolo a mantenere una
linearità con le precedenti colonne sonore.
Spider-man 3 Ricezione
L’esordio di Spiderman
3 sul grande schermo avvenne a Tokyo il 16 aprile 2007,
per poi sbarcare successivamente nel Regno Unito il 23 aprile e
negli Stati Uniti tre giorni dopo. L’uscita mondiale avvenne il 1
maggio 2007, tre giorni prima dell’uscita ufficiale
americana. Per il 6 maggio la pellicola aveva raggiunto ben
107 nazioni in tutto il mondo. Il weekend di apertura superò i 100
milioni di dollari di guadagno, raggiungendo quote di acquisti
online dei biglietti ad una velocità ben superiore a quella di
Spiderman
2, costringendo i cinema in cui era in programmazione
a prevedere spettacoli persino alle 3 del mattino.
Come detto i critici, pur
apprezzando il film, sollevarono diversi dubbi sulla qualità
effettiva della pellicola, che per molti soffriva a causa delle
troppe stoyline inserite nel copione. Molti ritennero anche che
inserire ben tre antagonisti (Harry Osborn, Venom e Sandman) aveva
fatto perdere di mordente la minaccia da loro presentata, ritenendo
ben più efficace il Doc Ock di Alfred Molina.
Ad ogni modo il primo giorni di
Spiderman 3 nei cinema a stelle e strisce raccolse
quasi 60 milioni di dollari, battendo persino il terzo capitolo dei
Pirati dei Caraibi. Nel mondo il weekend di
apertura valse alla Marvel ben 382 milioni di dollari. Alla fine il
guadagno totale fu di oltre 890 milioni di dollari, terzo film del
2007 per guadagni dopo Pirati dei Caraibi: ai Confini del
Mondo e Harry Potter e l’Ordine della
Fenice. Spiderman 3 è il tredicesimo film
per incasso di tutti i tempi.
Esiste un luogo in cui alcuni
detenuti vengono usati come cavie per testare farmaci. Steve
Abnesti (Chris
Hemsworth), genio della scienza farmaceutica, ha
creato un sistema all’avanguardia per testare i medicinali. In un
carcere di massima sicurezza molto simile ad un centro di ricerca,
ai prigionieri vengono somministrate sostanze in grado di
influenzare le loro emozioni.
Dati i vantaggi offerti da questa
particolare prigione – cibo buono, spazi aperti e notevole libertà
– Jeff (Miles
Teller), Lizzy (Jurnee
Smollett), Heather (Tess
Haubrich) e altri pregiudicati accettano di sopportare gli
esperimenti compiuti da Steve a dal suo collega
Mark. Portato allo sfinimento dai test dei due
scienziati, Jeff inizia però a insospettirsi sulla
legalità di quello che accade nel carcere, mettendo in discussione
la veridicità del progetto di Steve.
Chris Hemsworth in un personaggio
dalla doppia identità
Il luogo in cui si svolge
Spiderhead è fittizio ma verosimile. Gli spazi del
carcere sono allo stesso tempo freddi e moderni: ricordano le case
di design e, nella loro austerità, sono in grado di generare un
senso di angoscia. Tutto è squadrato e pulito,
proprio come il protagonista Steve. Dietro
all’apparente perfezione e ordine del luogo e del personaggio si
nascondono però un sistema e un individuo moralmente
imperfetti.
Chris
Hemsworth ben interpreta il suo personaggio. L’attore,
di bell’aspetto e curato, sorprende gli altri personaggi e lo
spettatore con il suo atteggiamento, apparendo inizialmente
rassicurante e via via sempre più inquietante.
Scienza e tecnologia si uniscono in
Spiderhead
Steve è il demiurgo di
Spiderhead. Nonostante abbia un aiutante, è
lui l’unico in grado di capire il complesso meccanismo della
prigione: è scienziato, matematico, e anche esperto di legge.
Steve non solo conosce le sostanze che inietta, ma dal suo
smartphone usa un app per controllarne i livelli e, come se non
bastasse, gestisce anche gli aspetti burocratici.
La logicità del sistema è chiara
soltanto a Steve. Questo dettaglio è utile ai fini della
trama, ma sicuramente crea confusione nello spettatore: un
film di fantascienza con meccanismi illogici o
troppo complessi è indubbiamente meno coinvolgente.
Il sottile confine tra le vittime e
i carnefici
Spiderhead
gioca molto con la moralità. Il regista segue da vicino i
prigionieri, portando lo spettatore ad empatizzare per loro e a
provare compassione per gli esperimenti che essi subiscono.
Steve è invece osservato sempre da un punto di vista
distaccato: è il capo potente, l’uomo alpha che gestisce tutto il
carcere e non mostra quasi mai le sue fragilità. Pur sapendo che
Jeff, Tess e gli altri prigionieri sono
colpevoli, diventa difficile non vedere essi come le vittime di un
meccanismo in cui Steve domina tutti.
La scelta narrativa di
Kosinski è interessante, ma depotenzia alcuni
colpi di scena che s’incontrano lungo il film. In generale,
Spiderhead non è un film troppo emozionante:
nonostante l’idea alla base sia originale, la resa a livello di
trama e soprattutto di dialoghi non convince fino in fondo. Il film
non si distingue troppo da tanti altri action già visti e resta un
lungometraggio Netflix carino ma non
entusiasmante.
Giusto due giorni vi abbiamo
riportato la
notizia secondo cui la Sony Pictures avrebbe messo in cantiere
un film interamente dedicato a Jessica Drew,
primo personaggio dei fumetti ad adottare l’identità di
Spider-Woman. Nonostante lo sviluppo del film sia
ancora in una fase embrionale, nelle ultime ore sono emerse online
le primissime indiscrezioni non solo su chi potrebbe dirigere la
pellicola, ma anche sull’attrice che potrebbe interpretare la
supereroina.
Come ci fa sapere The
Illuminerdi, infatti, pare che la Sony sia interessata
ad affidare la regia del film a Michelle MacLaren
(la regista che inizialmente avrebbe dovuto dirigere Wonder Woman,
poi affidato a Patty Jenkins) e il ruolo di Jessica
Drew/Spider-Woman all’attrice premio Oscar Alicia
Vikander (The Danish Girl, Tomb Raider): secondo la fonte,
per la casa di distribuzione la Vikander sarebbe “l’attrice ideale”
per la parte.
Sempre secondo quanto riportato
online, il film dedicato a Spider-Woman dovrebbe
fare da ponte tra Venom e
Morbius e il più grande MCU. La storia sarà quella di
Jessica Drew, una giovane donna che decenni fa si ammalò gravemente
dopo mesi di esposizione all’uranio usato dal padre nei suoi
esperimenti scientifici. Per salvarle la vita, l’uomo fu costretto
ad usare una medicina sperimentale, basatq sulla biologia di un
ragno radioattivo. Jessica venne sigillata in un acceleratore
genetico in modo da amplificare gli effetti del siero. Si risvegliò
decenni dopo, senza essere invecchiata, con tutta una serie di
poteri, senza però ricordare nulla del suo passato.
Sarà davvero Alicia
Vikander a vestire i panni di
Spider-Woman al cinema? Non ci resta che attendere
eventuali aggiornamenti. Ricordiamo che la Sony Pictures ha fissato
per l’8 ottobre 2021 l’arrivo nelle sale di un nuovo misterioso
film dello Spiderverse: al momento non sappiamo se si
tratterà proprio del film su Jessica Drew o magari di un film
dedicato ad un’altra delle nemesi dell’Uomo Ragno.
Lo scorso agosto abbiamo appreso che
l’attrice e regista Olivia Wilde era stata ingaggiata da Sony
Pictures per dirigere un nuovo misterioso film targato Marvel. Sul film in questione non
sono mai stati rivelati dettagli, ma da quando la notizia è stata
riportata, si è sempre parlato della possibilità che il personaggio
al centro del progetto fosse Spider-Woman.
Ora, grazie a
The Illuminerdi, arrivano alcuni aggiornamenti in merito.
Secondo la fonte, il film si focalizzerà su Jessica Drew,
l’originale incarnazione del supereroe, ossia il primo personaggio,
nei fumetti, ad indossare il mantello di Donna Ragno. Il film, che
sarà scritto dalla stessa Wilde insieme a Katie
Silberman (con cui aveva firmato anche il suo esordio
dietro la macchina da presa, La rivincita delle sfigate),
dovrebbe essere fedele alle origini di Jessica raccontate nei
fumetti (fatta eccezione, probabilmente, per il coinvolgimento
dell’Hydra).
Al momento non sappiamo se lo studio
abbia già incontrato potenziali aspiranti al ruolo, ma si dice che
sia alla ricerca di un’attrice tra i 25 e i 35 anni. Per ora,
quindi, ancora nessun aggiornamento importante, ma è comunque bello
sapere che il film non è caduto nel dimenticatoio, considerata la
quantità di progetti legati all’universo di Spider-Man che la Sony ha in cantiere in
questo momento.
I progetti di Olivia Wilde oltre
Spider-Woman
Il film su
Spider-Woman diretto da Olivia Wilde sarà prodotto da Amy Pascal,
mentre Rachel O’Connor figurerà come produttrice esecutiva. Prima
di dirigere il misterioso cinecomic, Wilde lavorerà ad un “film di
Natale” sempre in collaborazione con Silberman e Pascal, di cui
però non si conoscono ancora i dettagli.
Di recente l’attrice e regista
è stata impegnata con la produzione di Don’t Worry
Darling, thriller psicologico commissionato da New Line
Cinema che vedrà nel cast Florence
Pugh, Chris
Pine, Dakota
Johnsone Harry Styles.
In merito al futuro dello
Spider-Verse, ricordiamo che il prossimo cinecomic Sony ad arrivare
al cinema sarà Venom: La
furia di Carnage, previsto per settembre, seguito poi
da
Spider-Man: No Way Home, in arrivo a dicembre. A
gennaio 2022, invece, sarà finalmente il turno dell’attesissimo
Morbius.
Il noto sito americano dedicato al
mondo dei Comics, bleedingcool ha pubblicato un interessante
estratto dal nuovo volume di Spider-Verse in cui vediamo
Spider-Man discute dell’Uomo Ragno interpretato al cinema dagli
attori Andrew Garfiled e Tobey
Maguire.
La vignetta è molto divertente.
Purtroppo nessuno dei due personaggi può apparire nel fumetto per
via dei diritti, ma sarebbe stato senz’altro divertente vederli
dialogare e confrontarsi.
Il CEO della Disney Bob
Chapek non si sta rivelando particolarmente popolare e di
certo non ha la stessa buona volontà del suo predecessore,
Bob Iger. Che si tratti di scontrarsi con la
star di Black
WidowScarlett
Johansson o di aumentare i prezzi dei biglietti per
Disneyland, Chapek è una figura finora divisiva e non sembra avere
una grande considerazione su ciò che rende Disney… beh,
Disney.
Ciò è evidente da alcuni nuovi
commenti che sono diventati virali e lo hanno visto ridicolizzato
sui social media. Discutendo del marchio Disney+ in una recente
conferenza Tech Live, Bob Chapek ha
detto: “I nostri fan e il pubblico mettono a letto i
loro bambini la sera dopo aver visto Pinocchio, Dumbo o La
Sirenetta, quindi probabilmente non si sintonizzeranno su un
altro film d’animazione, vogliono qualcosa per loro”.
Mentre Chapek stava sottolineando
questo punto riguardo all’aggiunta di contenuti R-Rated alla
piattaforma, il suo atteggiamento contrasta con ciò che una volta
Walt Disney ha detto: “Non faccio film principalmente
per bambini. Li realizzo per il bambino in tutti i noi, che abbiamo
sei o sessant’anni”.
Il fatto è che la maggior parte dei
fan della Disney ama i film d’animazione, ecco perché
quegli adattamenti live-action sono spesso accolti così
male. Queste osservazioni fanno anche smacco ai film
d’animazione acclamati dalla critica come Encanto , Lightyear,
Coco e il film Marvel vincitore dell’Oscar della
Sony Pictures Spider-Man: Into the
Spider-Verse.
Uno dei produttori e sceneggiatori
di quel film, Chris Miller, ha risposto ai
commenti di Chapek su Twitter con un’emoji che sintetizza in
maniera strabiliante il suo pensiero. Chapek semplicemente non si
sta interessando ai fan della Disney, e commenti come questi
potrebbero benissimo parlare di problemi più grandi rispetto alla
sua leadership. Ci sono voci che Disney+ presto ospiterà più
contenuti per adulti, qualcosa che è già la norma
all’estero. Sembra il prossimo passo giusto per la
piattaforma, ma siamo sicuri che ci sono molti fan e genitori là
fuori che continueranno a godersi anche i contenuti
animati. Dai un’occhiata ai commenti di Chapek per intero di
seguito.
Il 2018, almeno in termini
economici, si è rivelato un anno particolarmente fortunato per la
Sony Pictures: due dei suoi maggiori blockbuster, Venom e Spider-Man: Un
Nuovo Universo, non soltanto hanno riscontrato
l’ottima accoglienza del pubblico, ma dato il via ad un universo
cinematografico parallelo a quello dei Marvel Studios (denominato
Spider-Verse) che ha tutte le potenzialità per
diventare un fenomeno altrettanto rilevante. Se poi contiamo il
miliardo, e qualcosa in più, incassato grazie a questi prodotti, e
all’oscar conquistato dal film d’animazione di Bob Persichetti,
Peter Ramsey e Rodney Rothman, la strada per la compagnia di
produzione sembra davvero in discesa e promette un futuro piuttosto
luminoso.
Proprio riguardo i futuri progetti
degli studios hanno discusso Tony Vinciquerra e Mike Hopkins in una
lunga intervista con Variety, spiegando che il piano è portare
nelle mani dei fan nuovi film e serie televisive nei prossimi sette
o otto anni, allargando dunque le prospettive di uno Spider-Verse
che inizierà a prendere forma con i sequel di
Venom, Morbius con
Jared Leto e i papabili spin-off su Kraven The
Hunter e Silver Sable and Black
Cat.
“Abbiamo i prossimi sette o otto
anni per sviluppare ciò che abbiamo intenzione di fare con quel
materiale, e questo non sarà soltanto sul lato del film ma anche da
quello della tv” dichiara Vinciquerra. “Il nostro gruppo
televisivo avrà il suo set di personaggi all’interno di
quell’universo che cercheremo di portare avanti“.
Passando invece nel mondo
dell’animazione, l’ormai popolare Into the Spider-Verse è una
realtà fortissima che la Sony sfrutterà nel miglior modo possibile,
a partire da uno spin-off con protagonista Spider-Gwen ma non è
detto che non sia spazio un domani per le avventure in solitario di
Peter Parker, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli altri personaggi
visti al cinema.
L’imminente fusione tra
Disney e Fox che vedrà la prima acquisire i diritti sui
supereroi della seconda prefigura uno scenario in cui la Sony sarà
praticamente l’unica vera rivale in campo di cinecomic Marvel, e
rimanere competitivi sul mercato è l’obiettivo principale. Ma come?
Forse offrendo al pubblico diversità negli adattamenti e nelle
storie collegandole fra loro in modo diverso da Kevin Feige e co.
L’incredibile successo al box office
e la vittoria del premio Oscar hanno convinto la Sony Pictures ad
annunciare subito il sequel di Spider-Man: Un
Nuovo Universo, film d’animazione diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman dallo stile visivo
innovativo e unico nel suo genere.
E guardando al futuro, quali
versioni dello Spider-Verse ci piacerebbe vedere
nel secondo capitolo? Ecco alcuni candidati:
Spider-Man degli anni Novanta
Questo è probabilmente la versione
dell’Uomo Ragno con cui sono cresciuti tutti i bambini nati a
cavallo tra anni Ottanta e Novanta guardando lo show televisivo in
onda su Fox Kids, prima che venisse lanciato lo
Spider-Man in live-action al cinema. Nella serie
Peter Parker è un personaggio davvero esilarante e complesso, e
meriterebbe spazio anche al cinema.
Superior Spider-Man
Il lancio di Superior
Spider-Man di alcuni anni fa ha letteralmente sconvolto
l’universo del personaggio come lo conoscevamo: in questa trama
Otto Octavius scambia il suo corpo con quello di Peter Parker,
provocando la morte di quest’ultimo nel corpo degenerato di Doc
Ock.
Avere nel sequel questa versione ci
consegnerebbe un Uomo Ragno anti eroe, nemico del bene superiore e
privo di qualsiasi morale, aggiungendo un lato oscuro ad un
franchise che si propone di essere rivolto ad un target
giovane.
Venomverse
La storyline conosciuta come
Venomverse vede Spider-Man nel ruolo di
antagonista e Venom nei panni del supereroe, e in questo stesso
universo Peter riesce a scendere a patti con il simbionte a tal
punto da diventare completamente squilibrato e consumato da
pensieri malvagi.
Si tratta di una versione fin troppo
interessante da essere ignorata, e il sequel di Spider-Verse
potrebbe beneficiare di questa trama dai mille risvolti
drammatici.
Andrew Garfield
Sono in molti a considerare quello
di Andrew
Garfield il miglior Spider-Man mai visto sul grande
schermo, quindi perché non accontentarli e portare nel sequel di
Spider-Verse questa versione matura?
Difficile a dirsi, figuratevi da
realizzare: magari lo studio potrebbe far tornare l’attore nel cast
vocale del film, anche solo per un cameo.
Tobey Maguire
Dal 2002 al 2007 Tobey
Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka
Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di
Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno. Da allora
Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di
Spidey nelle mani di Andrew
Garfield nel reboot di The Amazing
Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014), eppure
l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver
chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un
supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato:
“Semplicemente non ho una
mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che
arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla
mia idea“.
La serie live-action Spider-Noir di
Prime
Video ha scelto Abraham Popoola come
personaggio fisso, come ha appreso Variety.
Popoola si unisce al protagonista
precedentemente annunciato
Nicolas Cage nella serie, così come ai membri del cast
Lamorne Morris,
Brendan Gleeson e Li Jun Li. Lo show,
attualmente intitolato “Spider-Noir“, è stato formalmente
ordinato per la serie a maggio con Cage nel ruolo principale.
Secondo la sinossi ufficiale, lo
show “racconta la storia di un investigatore privato anziano e
sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, che è costretto a
confrontarsi con la sua vita passata come unico supereroe della
città”.
Spider-Noir:
tutto quello che sappiamo sulla serie
Spider-Noir
è prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast
Nicolas Cage,
Brendan Gleeson e Lamorne Morris.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato
nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare
progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
La prossima serie TV live-action di
Amazon dedicata a Spider-Man, Spider-Noir,
ha aggiunto otto membri del cast ricorrenti. Si tratta di
Lukas Haas (Babylon,
Inception), Cameron Britton
(Mindhunters, The
Umbrella Academy), Cary Christopher
(Days of Our Lives, Fuller House), Michael
Kostroff (The Wire, Wizard of Lies),
Scott MacArthur (El Camino: A Breaking Bad
Movie, The Mick), Joe Massingill (Killing
It, Barry), Whitney Rice (Jury Duty,
Suits) e Amanda Schull (Suits).
Sfortunatamente, i dettagli specifici sui personaggi sono stati
tenuti nascosti, quindi al momento non sappiamo chi di loro
interpreterà chi.
Tutto quello che sappiamo
sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo però che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur).
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
Cominciano a circolare in rete
diverse informazioni e rumors in merito a Spider-Noir,
la prossima serie live action frutto di un accordo tra Prime Video e
SONY in cui vedremo il personaggio interpretato da
Nicolas Cage combattere il crimine nell’epoca della
Depressione.
Secondo un report (tramite Daniel
Richtman), Ben Reilly (Cage) dovrà affrontare
Silvio Manfredi, alias Silvermane, e Yuri
Watanabe, alias Wraith. Le sinossi trapelata ma
non confermata recita: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore
privato, mentre si imbatte in una tana di corruzione nella città di
New York del 1933, scoprendo anche il suo passato di supereroe.
Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, cosa che lo porta a
scoprire che il sindaco è finito in un giro nefasto che coinvolge
il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri
Watanabe.”
Cage ha già interpretato Spider-Noir nel
film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man:
Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il
personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo
la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia
“di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella
New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello che
sappiamo sulla serie
Spider-Noir è prodotto da Oren
Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno
anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la
serie con il team di Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast
Nicolas Cage,
Brendan Gleeson e Lamorne Morris.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato
nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare
progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
Le riprese della serie
live-action Spider-Noir
di Prime Video sono iniziate ufficialmente questa
settimana e ieri sera
abbiamo avuto un primo assaggio della star Nicolas Cage mentre girava una scena. Ora,
Just Jared ha condiviso altre foto del set,
che ci permettono di vedere meglio Cage nei suoi abiti anni ’30 e
di confermare quello che sembra essere il cattivo principale della
serie.
Come potete vedere qui sotto, Cage
porta con sé un giornale del Daily Bugle in diverse foto, e il
titolo recita: “Silvermane sopravvive in mutande”. Voci
precedenti hanno affermato che Silvio Manfredi, alias Silvermane,
sarà l’antagonista principale. Anche se questo è ancora da vedere,
è chiaro che farà parte dello show. Speriamo di poter vedere presto
Cage vestito da Spider-Man Noir (anche se il costume completo
aggiunge solo una maschera all’abbigliamento che indossa qui).
Tutto quello che sappiamo
sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre
si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista
anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.
Una prima sinossi ufficiale riporta:
“Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre inciampa
in una tana di coniglio di corruzione nella New York del 1933, e
allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe. Reilly
indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a scoprire che
il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che coinvolge il boss
del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe”.
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
Variety riferisce che
Lamorne Morris reciterà al fianco di Nicolas Cage nella prossima serie live-action
Spider-Noir su
Amazon. Lo spettacolo è stato formalmente ordinato e a maggio
Cage è stato ufficializzato nel ruolo principale. Come riportato in
precedenza, la serie debutterà a livello nazionale sul canale
lineare di MGM+ e poi a livello globale su Prime Video.
Lamorne Morris (New
Girl) apparirà nel ruolo regolare di Robbie Robertson, che
viene descritto come “motivato, lavoratore e che non accetta un
no come risposta. Un giornalista impegnato che cerca di farcela con
le probabilità contro di lui come professionista nero nella New
York degli anni ’30. Racconta storie più rischiose che nessun altro
toccherebbe per attirare l’attenzione e uno stipendio. È disposto a
fare tutto ciò che è necessario per la sua carriera”.
Secondo la trama ufficiale, lo show “racconta la storia di
un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York
degli anni ’30, che è costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Cage ha già interpretato
Spider-Noir nel film d’animazione
vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man:
Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il
personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo
la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia
“di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella
New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello
che sappiamo sulla serie
Spider-Noir
è prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Spider-Noir è
stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
In seguito alla diffusione della
trama, abbiamo alcune analisi dei personaggi (tramite Daniel
Richtman) per la serie live-action Spider-Noir di
Prime
Video, che avrà come protagonista
Nicolas Cage nel ruolo dell’arrampicamuri
dell’era della Depressione, che si ritiene sia una versione di
Ben Reilly.
Mentre la maggior parte di questi
dettagli sono profili abbastanza standard dei principali eroi e
cattivi della serie, sembrano esserci alcuni (potenziali) spoiler,
relativi a un personaggio in particolare.
Ben
Reilly: Un supereroe in pensione con i poteri di
Spider-Man che è troppo vecchio e rotto, sia in
senso figurato che letterale, per indossare il costume come faceva
prima. Invece, accetta casi di investigatori privati di basso
livello e si tiene fuori da quelli che coinvolgono nomi di alto
profilo, come quello del sindaco. Attraverso flashback, scopriamo i
suoi eroi passati e i fallimenti passati che lo hanno portato a
questo punto. È affascinante, ma stagionato, e il pilota fa un
ottimo lavoro nel prepararlo per un buon arco narrativo del
personaggio che andrà avanti.
Yuri Watanabe:
Una cantante teatrale con legami sconosciuti con le organizzazioni
criminali di New York City, tra cui quella del sindaco. Il suo
personaggio esiste interamente attraverso gli occhi di Ben
Reilly nel pilota, ma c’è una storia più ampia e
interessante creata per lei nelle pagine.
Flint Marko, alias
Sandman:
Un delinquente assoldato che lavora per Yuri, ma ha una condizione
sconosciuta che lo fa trasformare in Sandman.
Quando cambia identità, non ha ricordi di cosa ha fatto l’alter ego
mentre era al comando. Sembra che una buona parte della storia
ruoterà attorno a lui, e c’è molto potenziale per questo
personaggio di diventare il preferito dei fan.
Robbie Robertson:
Un reporter e amico di Ben Reilly. Non c’è molta profondità nel
personaggio nel pilota, ma ha il potenziale per diventare il
preferito di tutti.
Sindaco Delgado:
Un politico corrotto le cui motivazioni e il cui passato sono del
tutto sconosciuti. Il personaggio esiste come premessa per episodi
futuri, probabilmente come il cattivo principale.
Silvermane: Un
boss della malavita anziano i cui piani di ritirarsi vengono
gettati dalla finestra dopo che la sua villa è stata incendiata.
Sembra che sarà uno degli altri principali antagonisti della
serie.
Janet:
Segretaria/seconda in comando di Ben Reilly. Pensa a Joan di Mad
Men.
Edward Addison:
Un uomo che può darsi fuoco senza farsi male, e uno dei Macguffin
per la trama.
Delgado: Un altro
investigatore privato che ha un buon rapporto di lavoro con Ben
Reilly.
Spider-Noir: tutto quello che
sappiamo sulla serie
Spider-Noir è prodotto da Oren
Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno
anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la
serie con il team di Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast
Nicolas Cage,
Brendan Gleeson e Lamorne Morris.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato
nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare
progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
Mentre la serie live-action di
Spider-Noir di
Prime Video continua a fare il casting dei suoi
attori non protagonisti, abbiamo un’aggiunta tardiva sotto forma di
Karen Rodriguez. Variety riporta che l’attrice di
Swarm – che è apparsa anche in film come Acapulco,
Shining Girls, Power Book IV: Force e The Big Leap –
si è unita alla produzione con un ruolo da series regular, ma i
dettagli sul suo personaggio sono stati tenuti nascosti.
Tutto quello che sappiamo sulla serie
Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre
si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista
anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.
Una prima sinossi ufficiale
riporta: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre
inciampa in una tana di coniglio di corruzione nella New York del
1933, e allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe.
Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a
scoprire che il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che
coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri
Watanabe”.
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
Just Jared ha
condiviso le prime foto dal set, che rivelano che Nicolas Cage sta girando una scena nei panni
del combattente del crimine, ormai finito, (purtroppo non in
costume). Non abbiamo molto contesto per la sequenza che si sta
girando, ma il sito nota che il personaggio di Cage sembra essere
stato “sbalzato da qualcosa nella scena”.
Il titolo ufficiale della serie
dice che “racconta la storia di un investigatore privato
invecchiato e sfortunato (Cage) nella New York degli anni Trenta,
costretto a confrontarsi con la sua vita passata come unico e solo
supereroe della città”.
Anche se non è ancora stato
confermato ufficialmente, si pensa che Cage interpreterà una nuova
versione del clone genetico di Peter Parker, Ben Reilly, alias il
Ragno Scarlatto.
Secondo una sinossi non
ufficiale più dettagliata: “Seguiamo Ben Reilly, un
investigatore privato, mentre inciampa in una tana di coniglio di
corruzione nella New York del 1933, e allo stesso tempo scopriamo
il suo passato di supereroe.Reilly indaga sulla
morte di Edward Addison, che lo porta a scoprire che il sindaco sta
tramando qualcosa di nefasto che coinvolge il boss del crimine
Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe”.
Nicolas Cage si unisce a Lamorne
Morris,
Brendan Gleeson, Abraham Popoola, Li Jun Li, Karen
Rodriguez e Jack Huston. Jun Li
interpreterà Wraith e presumiamo che Brendan Gleeson interpreterà
Silvermane, ma è prevista anche la presenza di altri cattivi, tra
cui Sandman.
We have photos of Nicolas Cage as Spider-Man
Noir on the set of his new series, “Spider-Noir.”
Oren Uziel sarà lo sceneggiatore e
il produttore esecutivo di Spider-Noir,
mentre i produttori di Into the Spider-VersePhil
Lord e Christopher Miller e l’ex capo della Sony Amy
Pascal saranno a bordo come produttori esecutivi.
Uziel è noto per aver scritto
l’actioner romantico The Lost City, oltre
a film come 22 Jump Street, Mortal Kombat
e The Cloverfield Paradox. Ha anche
scritto John Wick: Chapter 4 e
l’adattamento del videogioco
Borderlands.
Cage non ha ripreso il ruolo di
Noir per il recente sequel animato di Across the
Spider-Verse, ma dovrebbe tornare per il film finale
della trilogia animata, Beyond the
Spider-Verse.