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Dead Man Walking – Condannato a morte: trama, cast e curiosità sul film

Uno dei temi ancora più dibattuti negli Stati Uniti (e nel mondo) è quello relativo alla pena di morte e alla sua validità. Dei 50 stati che compongono la repubblica federale, solo 16 non prevedono più la pena di morte nel loro statuto. Un dato ancora troppo esiguo, che di fatto porta ad una presenza ancora elevata di condanne di questo tipo, di cui a livello etico si è dibattuto a lungo e si dibatte ancora. Sono molti i sostenitori dell’insensatezza di questa modalità di punizione, tra cui si annovera l’attore e regista Tim Robbins. Egli ha affrontato apertamente il tema con il suo film del 1995 Dead Man Walking – Condannato a morte.

La pellicola è l’adattamento dell’omonimo romanzo autobiografico di suor Helen Prejean, nota soprattutto per il suo impegno contro la pena di morte. Nelle pagine del suo libro, la Prejean ha ricordato e descritto gli incontri con veri condannati a morte, confrontandosi con loro in qualità di consigliera spirituale. Ritrovano nel suo racconto molte delle sue convinzioni, Robbins decise di trarne un film, tornando così alla regia dopo la sua opera prima del 1992, Bob Roberts. Attraverso Dead Man Walking egli ebbe modo di mostrare in modo quasi documentaristico lo svolgimento di tali esecuzioni, mostrandole in tutta la loro crudezza e lasciando allo spettatore il giudizio ultimo.

Proprio per via delle tematiche trattate, il film si affermò come un grande caso cinematografico e divenne un grandissimo successo di critica e pubblico. Robbins ottenne una nomination all’Oscar come miglior regista, come anche i due attori protagonisti e il musicista Bruce Springsteen, candidato per la canzone intitolata come il film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dead Man Walking – Condannato a morte: la trama del film

Protagonista del film è il detenuto Matthew Poncelet, il quale si trova nel braccio della morte con l’accusa di aver ucciso a sangue freddo una coppia di fidanzati, abusando anche sessualmente di loro prima della morte. Nonostante le prove siano piuttosto schiaccianti, l’uomo si dichiara continuamente innocente, accusando dell’omicidio il suo complice, al quale è stato concesso l’ergastolo per via della miglior difesa da parte del suo avvocato. Mentre attende inesorabilmente la propria esecuzione, Matthew riceve la visita di suor Helen Prejean, che si interessa particolarmente al caso e tenta di rinviare la data dell’esecuzione.

L’avvicinarsi al detenuto, tuttavia, porta la suora ad inimicarsi una numerosa folla di persone, composte dai famigliari delle vittime, dalle bambine di colore di cui si occupava e anche dalla sua stessa famiglia. Proprio quando sembra sul punto di desistere e allontanarsi da Matthew, la donna scopre però che egli l’ha nominata sua consigliera spirituale. Ciò le permette di assistere il condannato a morte nei suoi ultimi giorni prima della fine. Quella vicinanza permetterà a suor Helen di entrare ancor più in contatto con una realtà spesso sconosciuta, quella dei condannati a morte, comprendendone le brutalità. Matthew, dal canto suo, inizierà ad aprirsi a lei, confessandole ogni cosa della sua vita.

Dead Man Walking - Condannato a morte cast

Dead Man Walking – Condannato a morte: il cast del film

Ad interpretare la protagonista suor Helen Prejean vi è l’attrice Susan Sarandon, che proprio grazie a questo ruolo ha vinto un Oscar come miglior attrice protagonista. La stessa suor Helen fu particolarmente entusiasta della scelta di lei, avendola apprezzata in Thelma & Louise. A colpire dell’interpretazione della Sarandon, in particolare, sono i lunghi silenzi a cui dà vita e durante i quali ascolta le parole del condannato Matthew. L’attrice, infatti, si è concentrata sul costruire un personaggio fortemente dedito all’ascolto, cercando di rendere eloquenti e intensi anche i momenti in cui è chiamato a rimanere in silenzio. Ad interpretare Helen Prejean da bambina, invece, vi è Eva Amurri Martino, la vera figlia dell’attrice.

Ad interpretare Matthew Poncelet, invece, vi è l’attore Sean Penn, che grazie alla sua intensa interpretazione ha ottenuto la sua prima candidatura come miglior attore agli Oscar. Curiosamente, Penn vinse poi la prestigiosa statuetta qualche anno dopo, per Mystic River, nella stessa occasione in cui Robbins la vinse come miglior attore non protagonista. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha condotto approfondite ricerche, incontrando anche diversi veri condannati a morte. Nel film sono poi presenti anche R. Lee Ermey e Celia Weston nel ruolo di Clyde e Mary Beth Percy, genitori della ragazza uccisa da Matthew. Peter Sarsgaard è Walter Delacroix, il ragazzo ucciso, mentre Jack Black è presente nei panni di Craig Poncelet, parente di Matthew.

Dead Man Walking – Condannato a morte: le differenze con il libro, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Sceneggiato dallo stesso Robbins, il film cerca di mantenersi il più fedele possibile al racconto e alle descrizioni di suor Helen. Nel romanzo, tuttavia, la donna descrive due vicende distinte, quella di Elmo Patrick Sonnier e Robert Lee Willie, entrambi giustiziati sulla sedia elettrica nel 1984. Per semplificare il racconto, tuttavia, Robbins ha deciso di far confluire queste due vicende in un unico personaggio, quello di Matthew. Si è potuto così concentrare sul rapporto tra la suora e un solo detenuto. Allo stesso modo, egli sceglie di rappresentare l’esecuzione tramite iniezione letale, nonostante nella Louisiana dell’epoca, dove il film si svolge, fosse ancora in vigore la sedia elettrica.

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dead Man Walking – Condannato a morte è infatti disponibile nel catalogo di Apple iTunes e Now. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14 luglio alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

Tigers: dal 22 luglio al cinema, il trailer

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Tigers: dal 22 luglio al cinema, il trailer

Ronnie Sandahl, sceneggiatore di “Borg McEnroe“, torna a raccontare il risvolto intimista e psicologico dello sport dirigendo TIGERS, il film distribuito da Adler Entertainment nelle sale dal 22 luglio e liberamente ispirato alla storia dell’ex calciatore prodigio Martin Bengtsson. Il racconto di un’ossessione, ma anche della disciplina necessaria a raggiungere obiettivi, del coraggio e dell’onestà verso se stessi.

Nelle parole del regista, Tigersé una storia sulle tigri del mondo del calcio. Su uomini giovani e ammirati, rinchiusi in gabbie dorate, addomesticati fino a diventare marchi”. Ronnie Sandhal è sceneggiatore, regista e autore ed ha lavorato a una trilogia di film su sport e psicologia: oltre a “Tigers” ha scritto anche la sceneggiatura di “Borg McEnroe” (2017) e del prossimo dramma sulla ginnastica “Perfect”, diretto da Olivia Wilde.

Martin Bengtsson ha raccontato la sua vicenda nel libro “Nell’ombra di San Siro” (In The Shadow of San Siro), pubblicato nel 2007: la storia di come il sogno di una vita si è trasformato in un incubo e delle circostanze esterne e interne che, combinate, lo hanno portato alla depressione e al crollo mentale.

Nel cast del film, oltre ad Erik Enge nei panni di Bengtsson, anche Maurizio Lombardi (Pinocchio, 1994, The New Pope), Lino Musella (The Young Pope, Favolacce, Il Cattivo Poeta) e Gianluca Di Gennaro (Capri-Revolution, Gomorra – La Serie 2).

TIGERS – la trama

Martin è uno dei talenti calcistici più promettenti che la Svezia abbia mai visto. A sedici anni, il sogno di una vita diventa realtà quando viene acquistato da uno dei club più prestigiosi d’Italia. Tuttavia quel sogno ha un prezzo molto alto in termini di sacrificio, dedizione, pressione e, soprattutto, solitudine. Martin inizia a chiedersi se questa sia davvero la vita che ha tanto desiderato.
“Tigers” è una corsa sulle montagne russe della vita e della morte attraverso la moderna industria del calcio. Con una prospettiva unica sul mondo degli sport professionistici, Ronnie Sandahl racconta la vera storia del sedicenne prodigio del calcio Martin Bengtsson. Un dramma di formazione sull’ossessione ardente di un giovane in un mondo in cui tutto, e tutti, hanno un prezzo.

The Mauritanian: recensione del film di Kevin Macdonald

The Mauritanian: recensione del film di Kevin Macdonald

The Mauritanian è stato presentato alla Berlinale 2021 fuori concorso, ed è ora disponibile su Amazon Prime Video. La sceneggiatura muove le fila dal libro autobiografico di Mohamedou Ould Slahi, scritto durante la detenzione in carcere nel 2005 e pubblicato soltanto dieci anni più tardi con il titolo Guantanamo Diary. Opera dai toni prevalentemente drammatici e d’inchiesta, e basata su una storia vera, indaga la ricerca di una verità celata dalla crudeltà di un governo che agisce nel silenzio generale, pur di trovare un capro espiatorio in un nemico asserito come tale, senza soppesare realmente le nozioni di innocenza e colpevolezza.

The Mauritanian: la vera storia di Mohamedou Ould Slahi

Mohamedou Ould Slahi, originario dalla Mauritania, è rinchiuso da ben otto anni nel terribile carcere di Guantanamo poiché è stato ritenuto uno dei responsabili dell’organizzazione terroristica degli attentati dell’11 settembre. Non vi è nessuna prova certa contro di lui, unicamente una serie di coincidenze e supposizioni, benchè non sia effettivamente accusato di nulla. Gli è stata estorta una confessione dopo tremende torture inflittegli, il che lo ha autocondannato a vita. Il caso di Mohamedou viene riaperto improvvisamente quando l’avvocato per i diritti civili Nancy Hollander (Jodie Foster)decide di volerne assumere la difesa in vista di un potenziale nuovo processo. Contemporaneamente, il tenente colonnello Stuart Couch (Benedict Cumberbatch) è incaricato a preparare l’accusa, scovando qualche omissione negli archivi ufficiali. Dunque Nancy e la fedele collaboratrice Teri (Shailene Woodley) iniziano a indagare per scoprire la verità celata dietro la prigionia di Mohamedou; si troveranno a che fare con un intero sistema che cerca di occultare ogni prova relativa all’esistenza di Guantanamo e delle terribili torture e ingiustizie che vi si compiono.

The Mauritanian film Jodie FosterSul piano narrativo, la trama di The Mauritanian procede su due linee parallele: da un lato, veniamo a conoscenza della vita di Slahi in prigione, dall’altro assistiamo alle indagini della Hollander e del tenente Couch. Nancy è ferma, rigorosa, ma compassionevole quando necessario. Nella sua mente, non importa se Salahi sia colpevole o meno: dopo aver invocato l’habeas corpus, il governo deve ora necessariamente accusarlo di un crimine se intende continuare la sua prigionia.   Numerosi sono i flashback delle torture subite dal protagonista, della sua infanzia e dello studio come ingegnere in Germania, quindi in Afghanistan, nel 1990,  nei campi di addestramento dei mujahideen (all’epoca alleati degli Stati Uniti  contro Mohammad Najibullah, il leader scelto dai russi, come ricorda lui stesso ai suoi torturatori), quindi a Montreal, dove secondo le accuse, avrebbe finalizzato la sua collaborazione con Al-Qaeda.

The Mauritanian si confronta direttamente con l’ideologia che è alla base di tutto: scatti persistenti di bandiere americane che sventolano sopra un cortile di una prigione mostrano un nazionalismo protettivo; il modo vago e frenetico con cui i funzionari governativi spazzano via i dubbi ci ricorda che il desiderio pubblico di sangue, dopo l’11 settembre, ha soppiantato ogni senso di giustizia.

Il punto di luce di The Mauritanian è l’interpretazione di Rahim

Il punto di luce massima di The Mauritanian è costituito dall’interpretazione di Tahar Rahim, diamante dell’intera pellicola; la capacità dell’attore risiede infatti nel delineare in maniera ottimale l’identità del prigioniero, tramite frammenti di quotidianità prelevati di soppiatto, come lo scambio di qualche frase con un altro prigioniero, senza poterlo vedere, o mentre cerca di “fare amicizia” con un’iguana. Le fasi giudiziarie sono limitate alla breve parte finale, accompagnata poi da veri filmati di repertorio, mentre il resto del racconto si concentra sulle fasi investigative e sul dramma personale vissuto dal protagonista.

Jodie Foster e Benedict Cumberbatch, sebbene regalino due performance degne di nota, sono invece costretti all’interno di una sceneggiatura che lascia loro poco spazio per mettersi in luce, puntando tutto su Tahar Rahim. Il personaggio meno centrato e motivato di tutti, risulta purtroppo essere quello dell’assistente Teri Duncan, a cui non è riservato uno sviluppo coerente e la cui presenza per lo sviluppo drammaturgico dell’opera risulta essere puramente accessoria.

The Mauritanian film Benedict CumberbatchThe Mauritanian non riesce purtroppo ad evitare di cadere in uno schematismo consolidato del genere; ne consegue che, benché le vicissitudine dei personaggi siano emotivamente coinvolgenti, è difficile individuare intuizioni o soluzioni stilistiche che riescano ad elevare la pellicola rispetto ad altri prodotti sui generis. La pellicola è un esempio, nel complesso piuttosto godibile, di cinema civile, corretto e necessario, privo tuttavia di un efficacia narrativa e filmica tale da far emergere il tutto rispetto ad altri prodotti simili. La perspicacia massima di Kevin Macdonald risiede nella claustrofobia fotografica derivante dal gioco di spazi chiusi o semi-aperti, che dominano il girato e sono indirizzati a trasmettere la sensazione di perpetua impotenza di cui è vittima Slahi.

McDonald gioca con le proporzioni e tonalità di colore per stabilire il passato di Slahi, le sue esperienze a Guantanamo e il processo. C’è un’ironica attenzione ai dettagli, che perdura per l’intero minutaggio: ne sono esempi l’indugiare su un cartello che recita “Non fare del male alle iguane”. Penalità di 10.000 dollari”.

Kevin Macdonald non risparmia pugni mentre descrive la tortura e la degradazione prevalenti a Guantanamo dopo l’11 settembre, indirizzando chiaramente lo sguardo dello spettatore alla consapevolezza che l’esperienza di Slahi non è stata unica: egli era uno dei centinaia ad affrontare questi orrori. La visualizzazione di Macdonald nei riguardi della figura di Slahi, l’uso della musica, della luce e del montaggio e la performance viscerale di Rahim costituiscono i punti vincenti dell’intera pellicola, ultimo lavoro di Kevin Macdonald e per cui, ricordiamo, Jodie Foster ha vinto il Golden Globe come migliore attrice protagonista, e Tahar Rahim ha ricevuto una nomination per il migliore attore in un film drammatico.

Batman: L’Impostore, la nuova miniserie in tre parti di DC Comics

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Il prossimo ottobre i fan di Batman scopriranno una versione innovativa degli inizi della guerra al crimine del guardiano di Gotham in Batman: L’Impostore, una miniserie in tre parti pubblicata da DC Comics. La serie sarà presentata in tutto il mondo martedì 12 ottobre e sarà successivamente raccolta in un volume cartonato, disponibile a partire da febbraio 2022.

Contemporaneamente alla versione in lingua inglese, la serie sarà lanciata anche nei seguenti paesi: Spagna, Germania, Brasile, Messico, Italia, Francia, Russia, Repubblica Ceca, Polonia, Giappone, Corea del Sud, Turchia e Argentina.

Lo sceneggiatore e regista Mattson Tomlin (Project Power, Little Fish), in collaborazione con Andrea Sorrentino, maestro dell’horror e del thriller vincitore del premio Eisner (Joker: Il sorriso che uccide, Batman: Il killer che sorride, Green Arrow), mostrerà una Gotham violenta e disperata, dove ogni pugno fa davvero male e ogni azione porta a conseguenze che vanno molto al di là dell’immaginazione di Batman.

Sono un fan di Batman da sempre e poter raccontare la mia visione di Gotham è un sogno che si avvera,” ha affermato lo scrittore MattsonTomlin. “La domanda «cosa accadrebbe se Batman esistesse davvero?’»ha un potenziale enorme e, analizzare le sue conseguenze narrative più estreme, permette di raggiungere orizzonti che di recente non sono stati esplorati nelle storie a fumetti. «Batman: L’Impostore» presenta Bruce Wayne e le persone vicine a lui esaltando i loro difetti più tragici e, allo stesso tempo, rendendo tutti i personaggi molto credibili. Gli ostacoli che Batman dovrà affrontare sono figli di una realtà che rispecchia da vicino la nostra.

La missione di Bruce Wayne/Batman è cominciata solo un anno prima, ma lui ha già capito di poter fare la differenza. Purtroppo, però, Batman si è anche fatto dei nemici molto influenti. Chi tradizionalmente detiene il potere a Gotham è infastidito dalle sue interferenze negli affari della città, e sembra che uno di loro abbia un piano per eliminarlo. C’è un secondo Batman che sta pattugliando i tetti e i vicoli di Gotham… e non si fa scrupoli a uccidere i criminali, dal vivo o davanti alle telecamere. Quando il Dipartimento di Polizia di Gotham unirà i suoi mezzi a quelli dei più ricchi e dei più influenti della città per lanciare la sua offensiva, Batman dovrà scovare questo impostore e ristabilire la sua reputazione. Ma come puoi dimostrare la tua innocenza, quando tu per primo indossi una maschera?

Batman- L’ImpostoreAmmiro le sue opere da anni e lavorare con Andrea Sorrentino è un privilegio assoluto” ha aggiunto Tomlin. “La sua incredibile capacità di rappresentare la realtà e il suo genio narrativo hanno spinto questa storia verso nuove vette, e i colori spettacolari di Jordie Bellaire hanno reso speciale questo mio primo lavoro per la DC.

Avevo già disegnato Batman nelle vesti di co-protagonista in un paio di occasioni, ma questa è la prima volta in cui ho la possibilità di lavorare su una storia dedicata interamente a lui ed è incredibile” ha aggiunto Andrea Sorrentino. “Sono un suo grandissimo fan sin da ragazzo e dalla visione del Batman di Tim Burton del 1989: avere la possibilità di lavorare con Mattson e Jordie per questa nuova interpretazione del Cavaliere Oscuro è come ricevere un regalo di Natale in anticipo!

Il Signore degli Anelli: la saga negli UCI Cinemas

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Il Signore degli Anelli: la saga negli UCI Cinemas

In occasione del 20° anniversario dell’uscita del primo capitolo, nelle multisale del circuito UCI Cinemas arriva in versione rimasterizzata in 4K la saga de Il Signore degli Anelli, il capolavoro del fantasy distribuito da Warner Bros. e interpretato da un cast d’eccezione, che vede tra i suoi membri Ian McKellen, Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, Billy Boyd, Orlando Bloom, Sean Bean, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Hugo Weaving, Christopher Lee e Karl Urban.

Le avventure degli abitanti della Terra di Mezzo accompagneranno i fan della saga per tutta l’estate:

  • Dal 22 al 26 luglio Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, il colossal vincitore di 4 premi Oscar su 13 candidature che porta per la prima volta sul grande schermo Frodo e i suoi amici hobbit, lo stregone Gandalf, il tormentato Boromir, il ramingo Aragorn, l’elfo Legolas e il nano Gimli;
  • Dal 27 al 30 luglio Il Signore degli Anelli – Le due Torri, il secondo capito della saga vincitore di 2 premi Oscar, che regala agli spettatori uno degli scontri più epici della storia del cinema: la Battaglia del Fosso di Elm;
  • Dal 31 luglio al 4 agostoIl Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, uno dei tre film più premiati di sempre, che tra i vari riconoscimenti vanta 11 premi Oscar e segna l’epilogo della lotta contro Sauron, il Signore Oscuro.

UCI Bicocca (MI), UCI Fiume Veneto (PN) e UCI Porta di Roma (RM) proietteranno Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, Il Signore degli Anelli – Le due Torri e Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re alle 16:30 e alle 20:30. Inoltre è prevista una proiezione speciale in lingua originale alle 20:00.

Le altre multisale che parteciperanno alle proiezioni sono UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Cagliari (CA), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Catania (CT), UCI Certosa (MI), UCI Fiumara (GE), UCI Montano Lucino (CO), UCI Curno (BG), UCI Ferrara, UCI Firenze (FI), UCI Seven Gioia del Colle (BO), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe Marcon (VE), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Luxe Maximo (RM), UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO) UCI Orio (BG), UCI Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (RN), UCI Roma Est (RM), UCI Sinalunga (SI), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona e UCI Villesse (PN).

UCI Luxe Campi Bisenzio, UCI Luxe Marcon e UCI Luxe Maximo applicheranno la tariffa di 7,90 euro, mentre nelle restanti multisale il costo del biglietto è di 6,90 euro. Dove la tariffa ordinaria è inferiore a 6,90 euro il prezzo dell’evento sarà l’intero del giorno. È possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala coinvolte, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i biglietti anche tramite il call center (892.960) e le biglietterie automatiche self-service presenti sul posto. Il biglietto sarà nominativo se acquistato online, mentre presso le biglietterie è previsto un registro nominativo dei clienti, come da regolamento.

In tutte le multisala UCI riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari.

Non solo Black Widow: 10 personaggi del MCU che meritano un film prequel

Black Widow non è un propriamente un film sulle origini di Natasha Romanoff, nonostante racconti finalmente cosa sia accaduto all’ex spia durante gli anni trascorsi sotto il dominio della Stanza Rossa. A voler essere precisi, infatti, si tratta di un prequel ambientato tra gli eventi di Civil War e Infinity War. Dunque, la domanda sorge spontanea: ci sono altri personaggi del MCU che meriterebbero un film prequel – non necessariamente una origin story – ambientato prima dell’attuale continuity? Screen Rant ha provato a buttare giù 10 ipotesi:

Black Panther

Dopo una formidabile introduzione in Captain America: Civil War, il debutto da solista di T’Challa in Black Panther è stato un enorme successo. Con la sfortunata scomparsa di Chadwick Boseman, la Marvel non sarà in grado di concentrarsi sul Re nell’annunciato sequel, ma potrebbe prendere in considerazione un prequel.

Un potenziale prequel di Black Panther potrebbe concentrarsi sul lignaggio del mantello di Pantera Nera, mettendo in risalto uno dei precedenti re guerrieri di Wakanda, oppure seguendo un giovane T’Challa in un’avventura all’inizio del suo mandato come Pantera Nera.

Rocket & Groot

rocket grootQuando furono introdotti in Guardiani della Galassia, Rocket e Groot avevano chiaramente già vissuto numerose avventure insieme e sviluppato una forte amicizia. Tuttavia, oltre al fatto che Rocket è stato oggetto di sperimentazione, al pubblico sono stati forniti pochissimi dettagli sul loro passato.

I personaggi sono tra i preferiti dei fan del MCU, che vorrebbero sapere di più sulla loro storia. La Marvel potrebbe facilmente realizzare un prequel che racconta il tragico retroscena di Rocket a cui abbiamo fatto riferimento poc’anzi, così come Rocket e Groot che si incontrano e diventano amici, ma anche i rapporti del duo con il mondo criminale.

Agatha Harkness

Dopo essersi rivelata al pubblico sulle note dell’iconica sigla “Agatha All Along”, Agatha Harkness si è imposta come uno dei protagonisti assoluti di WandaVision. Nonostante siano state mostrate la sue origini all’epoca dei processi alle streghe di Salem, il resto del passato del personaggio rimane ancora un mistero.

Ha chiaramente trascorso del tempo a padroneggiare la sua arte, incontrando altri esseri magici e studiando la leggenda di Scarlet Witch. Sono trascorsi centinaia di anni tra il momento in cui ha ucciso la sua congrega e quando si è presentata a Westview… Tutto questo potrebbero essere esplorato tranquillamente in un prequel.

Thanos

Finora Thanos è stato il cattivo principale degli Avengers nel MCU, ed è diventato un personaggio iconico. Ci sono stati alcuni accenni al passato del Titano Pazzo, come la distruzione del suo pianeta natale, l’ invasione di altri pianeti e la sua relazione con Gamora e Nebula.

Thanos è l’eroe della sua stessa storia e sarebbe affascinante assistere alla sua ascesa da attivista ambientale su Titan a signore della guerra che arriva a credere di dover raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito con ogni mezzo necessario per salvare l’universo…

Gran Maestro

Introdotto in Thor: Ragnarok, il Gran Maestro è l’eccentrico sovrano del pianeta spazzatura Sakaar che costringe le persone a impegnarsi in battaglie in stile gladiatore per il proprio divertimento. È un personaggio strano, decisamente sinistro ed esilarante, che ha comunque avuto un enorme impatto sul pubblico.

Un film prequel sul Gran Maestro potrebbe mostrare i suoi primi giorni insieme a suo fratello Taneleer Tivan, il Collezionista. Potrebbe anche esplorare il suo arrivo su Sakaar, la sua ascesa al potere, l’insediamento del suo regime e anche l’istituzione delle battaglie dei gladiatori.

Hulk

Dopo l’uscita de L’incredibile Hulk, la Marvel ha scelto di utilizzare Hulk solo come personaggio secondario (ciò dovuto in parte a problemi di diritti con la Universal). Pertanto, ci sono diverse grandi lacune nella storia del personaggio che potrebbero essere colmate con un prequel in stile Black Widow.

Un candidato ideale per questo ipotetico film sarebbe l’adattamento di uno dei migliori archi dei fumetti dedicati a Hulk di tutti i tempi, ossia “Planet Hulk”, ambientato su Sakaar prima dell’arrivo di Thor. Un’altra opzione sarebbe mostrare come è stato in grado di trovare finalmente la pace e diventare Professor Hulk tra gli eventi di Infinity War e Endgame.

Yondu

Un elemento cruciale dell’arco di redenzione di Yondu in Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato la sua rinnovata accettazione nei Ravagers, guadagnandosi persino un tradizionale funerale nello stile del gruppo alla fine del film.

Come parte di questo arco, il pubblico ha avuto modo di fare la conoscenza del suo ex team, tra cui Stakar Ogord, Mainframe e Krugarr, che alludevano al loro passato insieme. Questo potrebbe costituire la base per un potenziale film prequel che esplori l’iniziazione di Yondu ai Ravagers, le sue missioni con la squadra e l’eventuale litigio che hanno avuto sul suo rapimento di bambini. 

Howard il papero

James Gunn guardiani della galassia vol. 2Anche se il suo passato nel MCU rimane un mistero, Howard il papero, in qualche modo, è finito nella collezione del Collezionista in Guardiani della Galassia, prima di essere liberato e, alla fine, unirsi ai Vendicatori nella loro battaglia culminante contro Thanos.

Nei fumetti, Howard il papero proviene da Duckworld, un pianeta simile alla Terra ma popolato da anatre antropomorfe. È un personaggio divertente e sarcastico con un passato colorato che potrebbe essere esplorato in un film prequel che spiega proprio come è arrivato da Duckworld alla collezione del Collezionista. 

Hela

Thor RagnarokIn Thor: Ragnarok, si scopre che Hela ha giocato un ruolo fondamentale nella conquista e nel dominio di Odino sui Nove Regni, prima di condurre una guerra civile contro il Padre di Tutti. Anche dopo che Odino l’ha bandita a Hel, ha tentato di fuggire, uccidendo tutte le Valchirie nel mezzo.

Un film prequel che raccontasse questa ascesa al potere e il conflitto con Odino potrebbe aggiungere molto di più sulla storia cosmica del MCU e arricchire personaggi importanti come Hela, Odino e Brunilde, fornendo anche scene di battaglia su vasta scala.

Isaiah Bradley

In The Falcon and the Winter Soldier, è stato rivelato che durante la guerra di Corea, il governo degli Stati Uniti ha dato il Siero del super soldato a Isaiah Bradley, che ha poi trascorso il resto della sua vita affrontando discriminazione, incarcerazione e sperimentazione prima di ottenere, finalmente, il riconoscimento che meritava alla fine della serie.

Nella serie, menziona eventi come salvare la sua unità da un campo di prigionia e combattere contro il Soldato d’Inverno, che all’epoca era ancora sotto il controllo dell’Hydra. Isaiah Bradley merita un film prequel che esplori l’eroismo e le avversità che ha dovuto affrontare.

Kevin Feige sulla rinnovata collaborazione con Sam Raimi a 20 anni da Spider-Man

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Kevin Feige ha rilasciato una lunga intervista a Rotten Tomatoes in cui, oltre a parlare naturalmente di Black Widow, ha avuto modo di affrontare tutta una serie di argomenti “caldi” relativi al passato, al presente e al futuro del MCU, come l’accordo con la Sony, il sequel di Black Panther, un possibile crossover con lo SPUMC e persino il debutto del Mandarino nell’attesissimo Shang-Chi.

Tuttavia, nel corso della medesima intervista, il presidente dei Marvel Studios ha avuto l’opportunità di riflettere anche con la rinnovata collaborazione con il regista Sam Raimi per Doctor Strange in the Multiverse of Madness, dal momento che all’epoca del primo Spider-Man diretto da Raimi nel 2002, Feige era già un collaboratore di Avi Arad, produttore esecutivo del film.

“Tutto ciò che facciamo ai Marvel Studios lo facciamo pensando dal punto di vista del pubblico: come possiamo fare per far sentire il pubblico in un determinato modo? Come possiamo evocare quel determinato tipo di emozione? Sento di averlo imparato guardando Sam Raimi lavorare ai film di Spider-Man”, ha raccontato il boss della Casa delle Idee. “Sono stato veramente fortunato a trovarmi su quei set e a lavorare insieme all’ex capo dei Marvel Studios, Avi Arad. Ora mi trovo io nella medesima posizione… È come se un cerchio si fosse chiuso, dal momento che Sam è tornato a lavorare per noi su Doctor Strange, personaggio che, insieme a Spider-Man, è stato co-creato da Steve Ditko e che è anche uno dei suoi proferiti.”

Poi ha aggiunto: “Davvero, è semplicemente emozionante vedere Sam lavorare di nuovo per noi e mettere il suo marchio sul sequel di Doctor Strange. E per tutti coloro che conoscono quel marchio, sanno quanto la cosa possa essere eccitante. Per chi invece non lo conosce, non vedo l’ora che vedano il film. Ne resteranno sbalorditi e penseranno: ‘Cos’altro ha fatto questo regista?’. Così andranno ad approfondire la sua filmografia e scopriranno che si tratta di Sam Raimi, uno dei migliori registi di tutti i tempi.”

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Loki 2: Marvel rinnova la serie tv con Tom Hiddleston

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Loki 2: Marvel rinnova la serie tv con Tom Hiddleston

Sembra che Marvel/Disney+ abbiano confermato Loki 2, la seconda stagione della serie tv LOKI. LOKI, che è attualmente in produzione nella sua prima stagione, inizierà la produzione nella seconda stagione nel gennaio 2022. A darne conferma è stato Production Weekly . Loki sarà presentato in anteprima il prossimo anno su Disney+.

Inoltre Marvel ha rivelato che ci sarà davvero una seconda stagione di “Loki ” tramite un inserto in una scena dopo i titoli di coda nell’episodio finale della stagione 1 che trovate di seguito:

Loki-Stagione 2

Non sono stati forniti ulteriori dettagli per quanto riguarda la prossima stagione della serie che vede protagonista Tom Hiddleston come personaggio titolare. LOKI è la terza serie del Marvel Cinematic Universe su Disney Plus. Il primo è stato l’acclamato WandaVision”, con Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che martedì ha ottenuto 23 nomination agli Emmy.

LOKI segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.

Shang-Chi: perché la Marvel ha atteso a lungo prima di introdurre il Mandarino?

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In una recente intervista con Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black Widow, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha spiegato come mai i Marvel Studios hanno atteso così a lungo prima di introdurre il vero Mandarino nel MCU nell’attesissimo Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli.

“Il sottotitolo del film, La Leggenda dei Dieci Anelli, in realtà, lo collega all’inizio del MCU”, ha spiegato Feige. “I Dieci Anelli sono l’organizzazione che ha rapito Tony Stark all’inizio del primo Iron Man. E quell’organizzazione è stata ispirata da un personaggio chiamato il Mandarino, nei fumetti. Tornando al primo Iron Man, avevamo pensato: ‘Quando porteremo questo personaggio sullo schermo?’. Volevamo farlo solo quando sentivamo di potergli rendere davvero giustizia e poter finalmente mostrare tutta la sua complessità. Francamente, non avremmo potuto farlo in un film di Iron Man, perché un film di Iron Man deve parlare di Iron Man. Un film di Iron Man deve parlare di Tony Stark.”

Sempre nel corso della medesima intervista, Kevin Feige ha poi spiegato come Simu Liu è stato scelto per il ruolo del primo supereroe asiatico del MCU: “L’attore che avrebbe dovuto interpretare Shang-Chi è stata la prima domanda che Destin Daniel Cretton si è posto quando è stato scelto come regista. Il nostro produttore, Jonathan Schwartz, e la nostra casting director, Sarah Finn, hanno visto centinaia di persone. Simu Liu è arrivato quando eravamo in una fase già avanzata, e quando è così è molto probabile che non succeda nulla. Durante un processo del genere, vuoi che tutti si guardino e dicano: ‘Abbiamo trovato la persona giusto. È lui’. Per Shang-Chi non eravamo ancora arrivati a quel punto.”

“Poi è arrivato Simu, che Sarah aveva già visto, e ha fatto questa lettura con Destin”, ha aggiunto Feige. “Poi abbiamo testato la sua alchimia con Awkwafina. All’inizio ho pensato: ‘Chi è questo tizio? Vediamo un po’… ‘. E alla fine ho scoperto questa personalità a dir poco contagiosa che amava interagire con i suoi fan attraverso il web. Simu è stata la vera sfida. Presentare un nuovo eroe Marvel non è mai facile. C’è sempre tantissima pressione su di noi e anche sugli attori. Ma Simu ce l’ha fatta! Non vedo l’ora che il pubblico veda finalmente il film a settembre.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Kevin Feige non esclude un crossover tra Spider-Man e Venom nel MCU

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Alcuni anni fa, l’accordo tra Marvel e Sony in merito all’utilizzo di Spider-Man nel MCU saltò temporaneamente, salvo poi essere riformulato dopo poco tempo. Il nuovo accordo tra le parti ha portato, poi, alla realizzazione di Spider-Man: No Way Home, che dovrebbe essere l’ultimo film in solitaria per l’Uomo Ragno di Tom Holland (anche se, da contratto, sembra che l’attore dovrà apparire almeno in un altro film del MCU, forse il sequel di Doctor Strange?).

Parlando con Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black Widow, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha parlato di come Marvel e Sony sono riuscite a “salvare” l’accordo relativo ai film dell’Uomo Ragno, ma ha anche affrontato la questione di un possibile crossover tra Venom e Spider-Man, quindi tra lo SPUMC e il MCU, qualcosa che i fan chiedono a gran voce ormai da diversi anni.

“Ovviamente, non mi piace parlare di rumor, speculazioni… di quello che potrebbe o non potrebbe accadere in relazione a qualsiasi personaggio che i Marvel Studios non hanno ancora portato sullo schermo”, ha dichiarato Feige. “Dirò quello che ho sempre detto: lavorando alla Marvel da 20 anni, alla fine tendi a non escludere nulla, a non ignorare nulla. Quando, come e dove accadrà… resta da vedere. Potrebbe succedere, certo… ma qualsiasi voce che si legge online potrebbe accadere in qualsiasi momento, così come potrebbe non accadere mai.”

Spider-Man: No Way Home promette di stabilire quale sarà il posto del simpatico arrampicamuri nel MCU, ma non solo: in effetti, è da un po’ di tempo che si parla anche di un possibile cameo di Tom Holland in Venom: La furia di Carnage (con tutte le implicazioni che ciò comporterebbe!), ma ovviamente per adesso si tratta soltanto di rumor. Non ci resta altro da fare che aspettare l’uscita dei rispettivi film in sala, dal momento che è altamente improbabile che dettagli così importanti sulla trama verranno anticipati dai Marvel Studios…

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

I Croods 2 – Una nuova era: intervista ai doppiatori italiani

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I Croods 2 – Una nuova era: intervista ai doppiatori italiani

Arriva in sala il 14 luglio I Croods 2 – Una nuova era, sequel del fortunato film d’animazione targato Universal. Qui potete vedere la nostra intervista ai doppiatori italiani: Francesco Pannofino (Grug Crood), Leo Gassmann (Guy Crood), Alice Pagani (Hip Crood), Virginia Raffaele (Speranza Superior), Alessandro Gassmann (Filo Superior), Benedetta Porcaroli (Aurora Superior).

Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di I Croods 2: Una Nuova Era, il sequel che debutterà solo al cinema da mercoledì 14 Luglio 2021. I Croods 2: Una Nuova Era è diretto da Joel Crawford, che ha già lavorato a un gran numero di lungometraggi della DreamWorks Animation, tra cui Trolls e il franchise di Kung Fu Panda, ed è prodotto da Mark Swift (Capitan Mutanda; Madagascar 3: Ricercati in Europa).

I Croods sono sopravvissuti ad innumerevoli pericoli e disastri, dalle zanne di bestie preistoriche alla possibile fine del mondo, ma ora dovranno affrontare la loro sfida più grande: un’altra famiglia.

I Croods 2 – Una nuova era, la trama

In questa nuova avventura Grug (Francesco Pannofino), Hip (Alice Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a Hugga, Tonco e Nonna partono alla ricerca di un posto più sicuro in cui vivere, un posto che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del lungo viaggio scoprono un luogo meraviglioso che sembra soddisfare tutti i loro desideri MA…. c’è solo un problema: è occupato da un’altra famiglia, I Superior! I Superior sono una moderna famiglia composta da Filo, il capofamiglia (Alessandro Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la figlia adolescente Aurora (Benedetta Porcaroli). I Superior, con la loro ingegnosa casa sull’albero, le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e pieni di ortaggi freschi, sono due gradini sopra i Croods nella scala evolutiva. Dopo averli accolti in un primo momento con tutte le onorificenze, non passa molto tempo prima che le tensioni aumentino tra la famiglia delle caverne e la famiglia moderna.  Proprio quando tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà entrambe le famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad abbracciare le loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a forgiare un futuro insieme.

Star Trek: Matt Shakman, regista di WandaVision, dirigerà il nuovo film

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Arriva da Deadline la notizia che Matt Shakman, regista dell’acclamata serie Marvel WandaVision (disponibile su Disney+), dirigerà un nuovo film della saga di Star Trek per conto di Paramount Pictures.

La fonte riporta che la produzione del film, che non ha ancora un titolo ufficiale, inizierà ufficialmente nella primavera del 2022. L’ultima bozza della sceneggiatura è opera di Lindsey Beer e Geneva Robertson. Secondo la fonte, si tratterà dell’ultimo tentativo da parte di Paramount di far decollare un nuovo progetto legato alla saga di successo, dopo che i tentativi da parte di Quentin Tarantino e Noah Hawley sono ufficialmente naufragati.

I dettagli sul progetto sono ancora scarsi, ma sembra che Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana e il resto del cast introdotto ufficialmente nella “Kelvin Time”, ossia la linea temporale in cui sono ambientati i film realizzati dal 2009 al 2013 e prodotti da J.J. Abrams, dovrebbe fare ritorno (anche se The Hollywood Reporter chiarisce che al momento la cosa non è certa). Ovviamente, la Bad Robots di Abrams sarà nuovamente coinvolta nella produzione.

Proprio nella giornata di ieri è stato annunciato che Matt Shakman ha ricevuto una candidatura agli Emmy Awards 2021 come miglior regista di un film, miniserie o speciale drammatico grazie a WandaVision. Secondo la fonte, nell’ultimo periodo Shakman avrebbe ricevuto molte offerte relative a molti progetti diversi, scegliendo alla fine di occuparsi del nuovo Star Trek. 

Black Panther 2: Kevin Feige parla della morte di Chadwick Boseman e promette un film “speciale”

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Dopo l’improvvisa e tragica morte di Chadwick Boseman, il regista Ryan Coogler ha lavorato duramente per riscrivere la sceneggiatura di Black Panther: Wakanda Forever, anche se ancora non sappiamo in che modo la storia del sequel di adatterà all’assenza del personaggio di T’Challa.

Parlando con Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black Widow, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha parlato della scomparsa di Boseman: “La morte di Chad ha colpito il mondo intero, così come ha colpito tutti noi, perché non eravamo a conoscenza di nulla”, ha ammesso il boss della Casa delle Idee. “Eravamo sommersi dalle domande, ma nessuna di queste riguardava il sequel. Pensavamo soltanto a lui, alla sua famiglia, a sua moglie e alla sua eredità.”

Parlando invece del sequel, ha spiegato: “Ci siamo rivolti a Ryan Coogler perché sapevamo che poteva farci da guida. Abbiamo parlato di portare avanti l’eredità di Wakanda e raccontare una storia che fosse significativa, rispettosa e al tempo stesso divertente, entusiasmante e piena di speranza. È stato molto difficile pensare a tutte cose cose sapendo che Chad non c’era più.” 

Ora che le riprese del sequel sono ufficialmente iniziate, Feige ha elogiato il team creativo dietro il sequel di Black Panther, promettendo ai fan un film davvero speciale: “Ryan e Nate Moore, il nostro produttore, così come l’intero cast e il nostro co-sceneggiatore Joe Robert Cole, hanno fatto alcune cose davvero straordinarie per quanto riguarda la storia”, ha anticipato. “Sarà un film davvero emozionante. Abbiamo in mente qualcosa di davvero speciale.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Black Widow contiene un buco di trama? La regista chiarisce

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Black Widow contiene un buco di trama? La regista chiarisce

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW

black widow

Cate Shortland, la regista di Black Widow, ha parlato di una questione legata al film che sta facendo molto discutere nelle ultime ore: un apparente buco di trama presente nel finale del cinecomic con protagonista Scarlett Johansson.

Dopo la battaglia culminante nella Stanza Rossa, Natasha rimane in piedi tra le macerie della fortezza un tempo galleggiante, mentre il Segretario Thaddeus Ross (William Hurt) irrompe sulla scena. Dato che Natasha è ancora in fuga a causa della questione legata agli Accordi di Sokovia in Captain America: Civil War, si presume che l’intento di Ross sia quello di arrestarla. Tuttavia, la scena si interrompe prima che Ross possa effettivamente fare qualcosa: ci ritroviamo così a circa due settimane dopo quel momento, quando una bionda Natasha è ormai pronta a partire per riunirsi con i suoi compagni Vendicatori. Chiaramente, in molti si sono chiesti perché Black Widow abbia glissato sulla fuga di Natasha, arrivando a considerare quel passaggio come un vero e proprio buco di trama.

Secondo Shortland, il finale di Black Widow non è affatto un buco di trama, tuttavia non è neanche qualcosa pensato per essere colmato. Parlando con The Wrap in occasione dell’uscita del film, la regista ha spiegato che la decisione di lasciare nel mistero l’interazione tra Natasha e Ross è stata “intenzionale”.

“È stato intenzionale, perché volevamo lasciare la domanda su come Nat se la sarebbe cavata, piuttosto che dare vita ad un altro combattimento e magari arrivare a sfinire il pubblico”, ha spiegato Cate Shortland. “Volevamo lasciare gli spettatori con una domanda, e cioè come aveva fatto Nat ad usare la sua ingegnosità, perché alla fine l’ha fatto. Probabilmente ha negoziato una via d’uscita da quella situazione. Ma non lo so…”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Spider-Man: Kevin Feige spiega come Marvel e Sony hanno salvato l’accordo

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Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha finalmente rivelato cosa è successo all’epoca del breve scioglimento dell’accordo tra Marvel e Sony in merito all’inclusione del personaggio di Spider-Man nell’Universo Cinematografico Marvel.

In una recente intervista con Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black Widow, Feige ha spiegato: “C’è stato un tempo in cui sembrava che i Marvel Studios non sarebbero più stati coinvolti nei film di Spider-Man ad opera della Sony. Sono passati solo pochi mesi, ma sono stati mesi emozionanti per tutti noi, da entrambe le parti”, ha spiegato il boss della Casa delle Idee. “E alcuni mesi in cui siamo finiti nell’occhio del ciclone, per ovvi motivi. Mi piace guardare sempre il lato positivo, e il lato positivo in quell’occasione era che avevamo fatto due grandi film di Spider-Man con Amy Pascal, Tom Rothman, Jon Watts e Tom Holland. Ne ero molto orgoglioso e felice e ovviamente volevo che la cosa continuasse. Voglio essere felice per ciò che abbiamo, sempre… e non arrabbiarmi per ciò che invece non abbiamo.”

Feige ha poi aggiunto: “Fortunatamente Tom Rothman, e Bob Iger, all’epoca CEO della Disney, insieme ad Alan Horn e Alan Bergman, all’epoca presidente dei Walt Disney Studios, si sono tutti resi conto, così come lo stesso Tom Holland, che sarebbe stato più divertente se avessimo continuato a lavorare tutti insieme. Non dovevamo permettere che gli affari o la politica si mettessero in mezzo. L’accordo era iniziato con Amy Pascal e io non avevo nulla a che fare con numeri, contratti, politica. Ciò che mi interessava era la storia e l’amore per Spider-Man, Peter Parker, e per l’universo Marvel. Per fortuna le cose sono andate avanti ed ora aspettiamo tutti l’arrivo di No Way Home.”

In passato Tom Holland aveva parlato di quanto questa esperienza fosse stata estenuante per lui. Il giovane attore aveva ricevuto la notizia della momentanea fine dell’accordo tra Marvel e Sony durante il D23 del 2019, dove i Marvel Studios avevano annunciato i loro piani per la Fase 4, mentre Holland era lì per promuovere il film d’animazione Onward – Oltre la magia, insieme a Chris Pratt.

In seguito, l’ex CEO della Disney Bob Iger rivelò che il giovane attore aveva avuto un ruolo attivo nella mediazione tra Marvel e Sony, che ha portato poi ad un nuovo contratto e alla realizzazione dell’attesissimo Spider-Man: No Way Home.

Deadpool incontra il primo personaggio del MCU in un promo di Free Guy!

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Ryan Reynolds ha diffuso un video in cui, nei panni di Deadpool, incontra per la prima volta un personaggio del MCU. Si tratta di Korg, l’alieno di roccia con le movenze e la voce di Taika Waititi, visto in Thor: Ragnarok e in Avengers: Endgame.

Tuttavia l’incontro, come spesso accade con Deadpool è meta-cinematografico, con il Mercenario Chiacchierone che parla al pubblico e che in questa occasione invita Korg a commentare con lui il nuovo trailer di Free Guy, il film proprio con Ryan Reynolds in arrivo ad agosto.

Certamente un bel modo per cominciare ad entrare in contatto con il mondo Marvel/Disney!

Deadpool incontra il primo personaggio del MCU

Nella fusione tra Fox e Disney, sappiamo che l’unico personaggio degli X-Men a non venire modificato sarà proprio Deadpool ed è chiaro che Ryan Reynolds sta cominciando a preparare il terreno per il suo rotorno.

Blue Bayou: trailer del film con Alicia Vikander

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Blue Bayou: trailer del film con Alicia Vikander

Dal pluripremiato regista e sceneggiatore Justin Chon, Blue Bayou è la commovente storia senza tempo di una singolare famiglia americana che combatte per il proprio futuro. Antonio LeBlanc (Chon), di origine coreana, adottato e cresciuto in una piccola città della Louisiana bayou, è sposato con l’amore della sua vita, Kathy (Alicia Vikander) ed è il padre adottivo della loro amata figlia Jessie. Cercando di rendere la vita migliore per la sua famiglia, dovrà affrontare i fantasmi del suo passato quando scoprirà di poter essere deportato dall’unico paese che abbia mai chiamato casa. Dal 16 settembre al cinema.

Protagonisti di Blue Bayou sono Justin Chon, Alicia Vikander, Mark O’Brien, Linh Dan Pham e Emory Cohen.

They Talk, il trailer del film al cinema dal 28 luglio

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They Talk, il trailer del film al cinema dal 28 luglio

Ecco il trailer di They Talk, il film diretto da Giorgio Bruno che arriverà al cinema il prossimo 28 luglio. Nel film un cast internazionale con protagonisti Rocío Muñoz Morales, Jonathan Tufvesson, Margaux Billard, Sidney Cressida Rae White, Aciel Martinez Poll.

Il film, prodotto da Massimo Di Rocco, Luigi Napoleone, Pier Francesco Aiello, è una produzione Bartlebyfilm e Pfa Films con Vision Distribution.

They Talk, la trama

Durante le riprese di un documentario, Alex, tecnico del suono, registra per caso delle voci sinistre, non umane che cercano di metterlo in guardia da qualcosa o da qualcuno. La ricerca per scoprire il significato di quelle parole farà riaffiorare persone ed eventi misteriosi legati al suo passato. E proprio come il passato che ritorna, un’onda nera, minacciosa e lugubre inizierà a tormentarlo.

Il matrimonio di Rosa dal 16 settembre al cinema

Il matrimonio di Rosa dal 16 settembre al cinema

Dal 16 settembre arriva nei cinema italiani IL MATRIMONIO DI ROSA, la brillante commedia diretta da Icíar Bollaín che ha trionfato al box office spagnolo e ottenuto 8 nomination ai Premi Goya.

Il matrimonio di Rosa, la trama

Il film racconta un fenomeno internazionale, per la prima volta sul grande schermo, che ha origine in Giappone ma che, in pochissimo tempo, si è diffuso in tutto il mondo: il matrimonio in solitaria. Donne di ogni età, da sole o in compagnia di familiari e invitati, sentono il bisogno di “impegnarsi” con sé stesse, promettendosi di rispettarsi e amarsi, in una cerimonia che prende in prestito tutti gli elementi del matrimonio convenzionale come il rito, l’abito, l’anello e persino la luna di miele.

IL MATRIMONIO DI ROSA ritrae, tra i colori di una Spagna autentica e lontana da luoghi comuni, una protagonista coraggiosa e amorevole, punto di riferimento di una famiglia che per troppo tempo l’ha data per scontata. Per questo Rosa decide di riprendere in mano la propria vita e di dare una svolta alla routine quotidiana che le ha impedito di realizzare i propri sogni. Per la prima volta Rosa metterà sé stessa davanti a tutto, fino ad arrivare a un punto di svolta improvviso che coglierà tutti di sorpresa.

Rosa ha un lavoro estenuante, un fratello ingombrante, un padre troppo presente, una sorella piuttosto sfuggente, una figlia che ritorna a casa sola e con due bambini e un fidanzato che riesce a vedere a stento. Troppo abituata a mettere sempre i bisogni degli altri prima dei suoi, Rosa sta per compiere 45 anni e la sua vita non solo è fuori controllo, ma è molto lontana dall’essere qualcosa che può definirsi “sua”. Decide così di dare uno scossone alla propria vita e di afferrarne le redini, o almeno tentare di farlo. Quello che vuole veramente è realizzare il sogno di riaprire la vecchia sartoria della madre, ma, prima di farlo, Rosa vuole organizzare un matrimonio molto speciale: un matrimonio con sé stessa. Senza rivelare a nessuno le proprie intenzioni Rosa convoca i fratelli e la figlia a Benicasim, il paese di origine della madre, come testimoni del suo “matrimonio”. Ma Rosa scoprirà presto che fratelli e figlia hanno altri piani e ognuno i propri problemi, e che cambiare la sua vita non sarà una facile impresa…

IL MATRIMONIO DI ROSA, diretto da Icíar Bollaín, protagonistiCandela Pena, Sergi Lopez, Nathalie Poza, Ramon Barea e Paula Usero sarà nelle sale italiane con Officine UBU da giovedì 16 settembre.

Red: ecco il trailer del nuovo film Pixar Animation Studios

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Red: ecco il trailer del nuovo film Pixar Animation Studios

Diretto da Domee Shi, vincitrice del Premio Oscar® per il cortometraggio del 2018 Bao, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Pixar Animation Studios Red arriverà nel 2022.

Red vede protagonista Mei Lee, una tredicenne che si trasforma improvvisamente in un gigantesco panda rosso quando si emoziona troppo (che significa praticamente SEMPRE). La madre di Mei Lee, Ming, è protettiva, se non leggermente autoritaria, e non si allontana mai da sua figlia: una realtà imbarazzante per un’adolescente come lei.

Il poster di Red

red poster

Black Widow: 10 domande su Taskmaster che meritano una risposta

Black Widow: 10 domande su Taskmaster che meritano una risposta

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW

Taskmaster ha affrontato spesso Vedova Nera nei fumetti, ma la versione del personaggio presente in Black Widow è leggermente diversa dalla controparte fumettistica. Proprio per questo, alcuni fan che non hanno familiarità con il background dei fumetti, potrebbero rimanere con più domande che risposte dopo la visione del film…

Quando ha fatto il suo debutto nei fumetti?

La prima apparizione di Taskmaster in un fumetto risale un numero di “Avengers”. In “Avengers #195” degli anni ’80, Wasp è trattenuta in quella che dovrebbe essere una struttura psichiatrica. È stata catturata dopo aver seguito un paziente, che credeva che qualcuno lo stesse cercando. A quanto pare, l’istituto è in realtà una struttura di addestramento per lacchè di supercriminali, anche se alcuni di coloro che vengono addestrati lo fanno contro la loro volontà.

L’autore David Michelinie e l’artista George Perez hanno portato Taskmaster a rivelare chi era il responsabile della struttura. La storia del personaggio si sarebbe costruita nei mesi successivi e, alla fine, avrebbe anche ottenuto la sua miniserie prima di essere utilizzato come una sorta di classico nelle storie di Spider-Man e Deadpool.

Qual era la sua occupazione?

Prima che Taskmaster iniziasse ad addestrare i cattivi per fior di quattrini, aveva una vita diversa. Si chiamava Anthony “Tony” Masters ed era uno dei migliori agenti dello SHIELD. Naturalmente, i fumetti lasciano la sua identità più che ambigua.

È del tutto possibile che Tony Masters non sia nemmeno il suo vero nome, ma una delle tante “identità” usate nel corso degli anni, ed oggi è semplicemente il nome che gli rimane. Anche mentre lavora come Taskmaster, ha un gestore dello SHIELD, anche se non sempre ne è consapevole.

Quali sono esattamente i suoi poteri?

Anche se Taskmaster può usare una varietà di armi, come i fan possono vedere anche in Black Widow, il personaggio non deve fare affidamento su di esse. Questo perché è in grado di imitare alla perfezione i movimenti dei suoi avversari dopo averli visti entrare in azione.

In breve, può imitare perfettamente lo stile di combattimento e le abilità degli altri, incluse ovviamente le mosse più letali di Vedova Nera. Tuttavia, le sue abilità non si limitano solo a quelle relative al combattimento. Grazie alla sua abilità, infatti, può anche imitare le voci e imparare trucchi, come le immersioni prima ancora di imparare a nuotare da bambino.

Quando ha scoperto per la prima volta le sue capacità?

Taskmaster ha scoperto per la prima volta la sua capacità di imitare i movimenti degli altri da bambino, anche se non sapeva esattamente di cosa si trattasse o cosa stesse facendo. Non solo è riuscito a fare un tuffo perfetto in una piscina senza neanche saper nuotare, ma ha anche perfezionato la tecnica del lazo semplicemente guardando i cowboy in televisione.

È in seguito a quest’ultimo avvenimento che sua madre si è preoccupata e lo ha portato da uno psichiatra in cerca di aiuto. Crescendo, tuttavia, ha continuato a imitare le capacità degli altri, acquisendo molte abilità davvero uniche.

Qual è un effetto collaterale delle abilità di Taskmaster?

Sebbene la sua capacità di imitare sia impressionante già dall’adolescenza, una missione dello SHIELD gli ha concesso la possibilità di renderla ancora più incredibile, grazie ad un Siero del super-soldato preso per fermare gli scienziati dell’Hydra.

Il siero aumentò la sua capacità di ricordare le abilità che aveva osservato, ma ebbe come effetto collaterale la perdita dei suoi ricordi personali. Ciò significa che anche se avesse potuto catalogare nella sua memoria centinaia di mosse di arti marziali, alla fine, ad esempio, non si sarebbe nemmeno ricordato di essere sposato. La maggior parte dei suoi ricordi, di cui non è nemmeno a conoscenza, vengono mostrati tramite flashback nei fumetti.

Chi è un personaggio Marvel che può batterlo facilmente?

Uno dei motivi per cui Taskmaster è in grado di copiare le abilità degli altri così facilmente,  in maniera così rapida, e di abbinarle in un combattimento, è perché si tratta di abilità stereotipate. Quelli addestrati dallo SHIELD, ad esempio, hanno uno stile di combattimento specifico. Coloro che padroneggiano forme specifiche di arti marziali hanno mosse facilmente riproducibili per uno come lui.

L’unico personaggio di cui non può riprodurre i movimenti e le abilità è Deadpool, che fa quello che vuole in combattimento, in parte perché sa che guarirà sempre da qualsiasi ferita. Ciò gli permette di essere sconsiderato e imprevedibile, spingendo Taskmaster a dover indovinare e rendendo più difficile provare ad imitarne lo stile.

Taskmaster è un cattivo?

Come la maggior parte dei personaggi dei fumetti Marvel, Taskmaster spesso si trova al confine tra il bene e il male. Inizia la sua carriera professionale come agente dello SHIELD, volendo sempre fare la cosa giusta. Alla fine, tuttavia, addestrerà chiunque a pagamento: che si tratti di un cattivo o di un eroe. Questo lo fa sembrare un personaggio neutrale nei fumetti.

Trascorre molto tempo da solo per ottenere uno stipendio invece di schierarsi davvero. Tuttavia, tende a giocare di più con i cattivi che con gli eroi, il che probabilmente ha spinto molti fan dei fumetti a classificare Taskmaster come un cattivo.

In che modo Taskmaster è correlato all’Org?

Nei fumetti Marvel, l’Org è un’organizzazione clandestina che agisce per collegare tra loro tutte le imprese criminali. In realtà, è una persona che agisce da tramite tra diversi gruppi criminali, consentendo loro un punto di contatto neutrale per facilitare transazioni e alleanze. Questa persona è Mercedes Merced. Tuttavia, non è una criminale in realtà: è un agente dello SHIELD che ha collaborato con Tony Masters quando ha preso il Siero del super-soldato.

Mercedes comporta come Tony quando inizia la perdita di memoria e diventa un mercenario, spesso senza che nemmeno si ricordi di lei. Mercedes opera sotto copertura come The Org per rimanere vicino a lui ed aiutarlo, spesso contro gli ordini dello stesso SHIELD. È anche la moglie che lui non ricorda di avere.

Il personaggio è mai apparso in versione live action?

Taskmaster è un personaggio dei fumetti molto popolare per la Marvel. Dal suo debutto nel 1980, è apparso in una dozzina di storie alternative rispetto alla linea temporale principale della Casa delle Idee. È anche apparso in una serie di videogiochi e ha persino avuto una manciata di apparizioni in progetti d’animazione come Ultimate Spider-Man e Avengers Assemble.

Il film Black Widow del MCU, tuttavia, segna la prima apparizione di Taskmaster in una proprietà live action. Il personaggio non viene mai chiamato Taskmaster, ma a lui viene fatto riferimento come parte del programma Taskmaster mentre viene inviato a combattere personaggi come Vedova Nera e Guardiano Rosso. Inoltre, è oggetto di un cambiamento molto importante rispetto ai fumetti…

In che modo Black Widow ha cambiato Taskmaster?

L’identità di Taskmaster è sempre stato un mistero durante la promozione di Black Widow. O meglio, l’identità dell’attore che interpreta Taskmaster lo è stata. La maggior parte dei fan pensava che Taskmaster sarebbe stato rivelato come Tony Masters anche nel film: non è andata così. La persona che si nasconde dietro Taskmaster è una donna che Natasha Romanoff credeva di aver ucciso da bambina quando ha disertato lo SHIELD.

Questo Taskmaster non ha un talento naturale nell’imitare le abilità degli altri e non è potenziato da un Siero del super-soldato, ma è invece una giovane donna traumatizzata, controllata da un chip per computer usato per migliorare le sue abilità e dotata di una super tuta che serve a proteggerla. Il cambiamento serve a mostrare al pubblico fino a che punto è arrivata Vedova Nera dai suoi giorni nella Stanza Rossa, capendo che il “danno collaterale” che si è lasciata alle spalle era una persona reale, non solo parte del risultato di una missione.

Zack Snyder’s Justice League: i sequel verranno adattati in un motion comic non ufficiale

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Zack Snyder’s Justice League ha segnato l’ultima incursione del controverso regista nel DCEU. Nonostante sia Snyder che i fan vorrebbero che la sua visione dell’universo condiviso continuasse, la Warner Bros. è di tutt’altro avviso.

Lo studio ha più volte chiarito che non ci sarà nessun sequel della Snyder Cut e sulla scia di questa presa di posizione è stato messo in piedi un progetto senza alcuno scopo di lucro, creato da alcuni fan, e intitolato The Dreamscapes of Justice League: A Motion Comic, che proverà a dare vita agli altri film dedicati ai personaggi DC che Snyder aveva in mente, sfruttando gli storyboard emersi online a cui il regista aveva lavorato con Jim Lee.

Come spiegato da ComicBookMovie, l’attore Ray Porter, che interpreta Darkseid nella versione di Justice League ad opera di Snyder, presterà la sua voce in qualità di narratore, e nel progetto è stato coinvolto anche Harry Lennix, interprete di Martian Manhunter. Al momento non sappiamo se Snyder è a conoscenza del progetto né se sarà coinvolto in qualche modo. Tuttavia, è probabile che il team dietro al motion comic, Matthew Miranda e Maroof Husain (ex podcaster, ora registi), abbia intenzione di scrivere i dialoghi basandosi sulle linee guida che Snyder ha sviscerato nel corso degli anni.

Il motion comic uscirà entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di supportare il movimento #RestoreTheSnyderVerse e l’American Foundation for Suicide Prevention. Inoltre, The Dreamscapes of Justice League: A Motion Comic conterrà nuove illustrazioni originali di Mariano De Venezia e dell’artista esperto di VFX Luis Bedregal.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=I2muTEH0efY&feature=emb_title&ab_channel=LightCast

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Doctor Strange 2: Bruce Campbell torna a parlare del suo possibile ruolo

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È da molto tempo ormai che si parla di un possibile cameo di Bruce Campbell in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Lo stesso attore, più volte, ha stuzzicato la curiosità dei fan attraverso i suoi profili social, ma la verità è ad oggi non esiste ancora nessuna conferma ufficiale in merito ad una sua apparizione nell’attesissimo sequel.

Di recente Campbell è stato ospite di una speciale proiezione congiunta de La casa 2 e Bubba Ho-Tep – Il re è qui e, come riportato da ComicBook, ha parlato ancora una volta della sua chiacchieratissima presenza nel film di Sam Raimi, dando una risposta volutamente criptica: “Possono solo rispondere in modo strano. Posso rispondere alla domanda, ma dando una risposta strana. Sono in Doctor Strange 2? La risposta strana è… linoleum.”

Tuttavia, l’attore ha approfondito la questione in un’intervista con Entertament Weekly, spiegando: “Direi che è una voce abbastanza interessante. Non credo di poter essere denunciato per questo. È una voce molto interessante, sì. Penso che ci sia una sola regola: i film di Sam Raimi non sono buoni se non ci sono anche io. Se Sam vuole realizzare un buon film, allora sa che deve coinvolgermi. Ma con questi film così grandi non si può mai sapere. Alcune cose restano, altre vengono tagliate… quindi, non lo so. Ecco perché sono volutamente criptico: 1) Non voglio essere citato in giudizio; 2) Non voglio dare false speranze. Tutto quello che posso dire è che mi piace sempre lavorare con il mio vecchio amico Sam Raimi.”

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, il trailer!

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Ecco finalmente il trailer di Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Mortosequel della commedia di grande successo del 2017/18, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese, scritto e diretto da Riccardo Milani. Il film, in anteprima il 14 e 15 agosto, arriva al cinema il 26 agosto.

Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto – uscita al cinema

Uscirà al cinema il 26 Agosto Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, il secondo capitolo della commedia campione d’incassi e Biglietto d’Oro del 2018 diretta da Riccardo Milani con protagonisti Paola Cortellesi e Antonio Albanese. “Tante cose sono più importanti di un film, anche se, in certi momenti, poche cose possono diventare importanti quanto un film.  Gatto torna al cinema e io sono felice quanto lui e quanto il suo pubblico che lo aspettava.  Buona ripartenza a tutti. E arrivederci a Coccia di Morto…” ha dichiarato il regista Riccardo Milani.

Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution, ha detto: “E’ per Vision motivo di orgoglio aver co-prodotto e poter distribuire Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto nelle sale italiane. La distribuzione del film, nei nostri obiettivi, rappresenta il grande evento cinematografico che decreterà il ritorno in sala del grande pubblico e la vera ripartenza del mercato. Con l’uscita di Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto il 26 agosto, il grande cinema popolare italiano si prende finalmente una data che è stata sempre appannaggio dei grandi blockbuster hollywoodiani, in uno dei periodi tradizionalmente più ricchi dell’intera stagione distributiva. È un’operazione che ha tutti i numeri per cambiare in modo permanente i modelli distributivi e il suo successo è fondamentale non solo per Vision, per i produttori e per il film, ma per le prospettive di crescita dell’intera industria nazionale. Il nostro ringraziamento va a Riccardo, Paola e Antonio, a Mario Gianani e alla Wildside, a tutta la straordinaria squadra che ha realizzato il film”.

Mario Gianani, Amministratore Delegato della Wildside, società del gruppo Fremantle, ha detto: “Questo è per noi il film della ripartenza e non solo in senso commerciale. Grazie a Riccardo Milani, Paola Cortellesi e Antonio Albanese – insieme con Vision – vogliamo restituire al pubblico la solida spensieratezza che questo film saprà regalarci. Farlo d’estate, in un momento tradizionalmente appannaggio dei film americani, è una sfida che, siamo sicuri,Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, saprà cogliere”.

Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video.  Nel cast, accanto a Cortellesi e Albanese, tornano Sonia Bergamasco e Claudio Amendola.  Il cast si arricchisce con la presenza di Luca Argentero e Sarah Felberbaum.

La sceneggiatura è firmata da Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi e Riccardo Milani. La fotografia è di Saverio Guarna, la scenografia di Maurizia Narducci, i costumi di Alberto Moretti, il montaggio di Patrizia Ceresani e Francesco Renda.  Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

Quentin Tarantino elogia il movimento a sostegno di Zack Snyder’s Justice League

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Quentin Tarantino è attualmente impegnato con la promozione del romanzo basato su C’era una volta a Hollywood, che racconta una storia che espande quanto già mostrato nel film uscito nelle sale nel 2019 con protagonisti Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

Chiaramente, la promozione si sta rivelando una grossa occasione per Tarantino di toccare gli argomenti più svariati, che in alcuni casi esulano anche dal romanzo, dalla sua carriera e dai suoi progetti futuri. In una recente intervista con Cinema Blend, infatti, è stato chiesto al celebre regista un commento sul movimento che ha permesso la realizzazione di Zack Snyder’s Justice League.

Tarantino ha ammesso di non aver ancora visto il film ma di aver amato l’entusiasmo dei fan che ha poi consentito al progetto di vedere la luce. “In realtà non l’ho ancora visto perché non ho HBO Max, ma è qualcosa che mi piacerebbe assolutamente vedere”, ha spiegato il regista. “Non ho mai visto neanche la versione cinematografica, ma sono veramente curioso di vedere questa versione lunga quattro ore, la versione originale di Zack. Ad ogni modo, penso che sia stato davvero fantastico… Cioè, che tutta la campagna messa insieme dai fan sia stata qualcosa di incredibile. Il fatto che continuassero a insistere e insistere e insistere…”

Quentin Tarantino potrebbe non aver ancora visto Zack Snyder’s Justice League, ma è chiaro che ama vedere i fan sostenere le visioni creative originali dei registi, anche quando gli studi non sono d’accordo. Sebbene Tarantino non abbia menzionato lo Snyderverse, sappiamo che il regista è un grande fan dei fumetti e che in passato aveva anche provato a realizzare un film dedicato a Luke Cage.

Avengers: Endgame: perché Nat non ha avuto un funerale? Parla la regista di Black Widow

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW

Al pari di Iron Man, in Avengers: Endgame anche Vedova Nera ha compiuto l’ultimo sacrificio quando è saltata dalla scogliera su Vormir per assicurarsi che le Gemme dell’Infinito tornassero nelle mani degli eroi più potenti della Terra. Tuttavia, mentre Tony Stark ha ricevuto un funerale al quale hanno presenziato quasi tutti i personaggi del MCU, per Natasha Romanoff non è stato così.

Nella scena post-credits di Black Widow (che abbiamo analizzato in quest’articolo), apprendiamo che Natasha è stata sepolta nel Midwest, ma neanche questa volta abbiamo visto un funerale in ricordo del Vendicatore caduto. Parlando con Variety in occasione della promozione del film, la regista Cate Shortland ha dichiarato: “Scarlett me ne ha parlato: il suo personaggio avrebbe odiato un funerale pubblico. Quindi mi sembrava giusta l’idea di seppellirla in un luogo veramente privato, da qualche parte in una località sperduta. È perfetto.”

“Conosco la reazione che i fan hanno avuto alla morte di Natasha”, ha aggiunto Shortland. “Il fatto che abbiamo avuto modo di vedere quel momento tra lei e sua sorella, significa per me che lei è eterna, capisci?”. Da queste ultime parole si evince che, probabilmente, i piani dei Marvel Studios sono quelli di approfondire i sentimenti di Yelena Belova (Florence Pugh) in relazione alla morte di Nat nella serie Hawkeye.

Dopottutto, nella scena post-credits di Black Widow assistiamo al ritorno della Contessa Valentina Allegra de Fontaine (già vista in The Falcon and the Winter Soldier) che fa credere a Yelena che la morte di Nat sia stata tutta colpa di Occhio di Falco. Si presume, dunque, che nelle serie troveremo Clint Barton alle prese con il dolore per la morte della sua cara amica e con le relative conseguenze.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

James Gunn parla di Superman, dello stato dei cinecomics e di un sequel di The Suicide Squad

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Sappiamo tutti che la Warner Bros. aveva offerto a James Gunn la possibilità di dirigere una serie di proprietà della DC quando il regista ha iniziato le trattative con lo studio dopo essere stato licenziato da Guardiani della Galassia Vol. 3, e Superman era chiaramente uno di questi progetti.

Alla fine, il regista ha deciso di sviluppare una nuova versione di Suicide Squad, ma è mai stato tentato dalla prospettiva di portare il suo stile inconfondibile nell’universo di un personaggio così iconico come l’uomo d’acciaio? Sulla base di ciò che Gunn ha rivelato a Entertainment Weekly (via ComicBookMovie) durante una recente intervista, pare che il pensiero non gli abbia neanche mai sfiorato la mente…

“Personaggi come Superman o come la Justice League sono talmente conosciuti… o comunque le persone hanno così tante idee su chi sono, che ai miei occhi appaiono tutti come un parco giochi poco divertente”, ha dichiarato il regista, che ha poi aggiunto che il motivo per cui ha scelto la Task Force X era proprio perché di trattava di un gruppo di personaggi meno conosciuti attraverso cui dare vita ad un’avventura più orientata agli adulti.

Chiaramente, James Gunn si è divertito moltissimo a lavorare a The Suicide Squad. La domanda sorge dunque spontanea: ha mai preso in considerazione la possibilità di un sequel? Il regista ha ammesso: “Ho avuto delle idee, in realtà. Se facessi un sequel, non sarebbe: ‘Hey, mettiamo insieme un’altra squadra e facciamolo!’. No, dovrebbe essere qualcosa di molto diverso…”

James Gunn sui cinecomics: “La maggior parte mi annoiano”

Ovviamente, se Gunn avrà o meno l’opportunità di dirigere un sequel di The Suicide Squad dipenderà probabilmente da come verrà accolto il primo film. In un’altra intervista con SFX Magazine (via Total Film), invece, il regista ha rivelato di non essere particolarmente entusiasta dello stato del cinema di supereroi.

“In questo momento, la maggior parte dei film di supereroi sono noiosi per me””, ha confessato ridendo. “Li ho amati all’inizio e ci sono ancora persone che cercano di fare cose diverse con questi film, quindi non è una regola valida al 100%. Tuttavia, molti di loro sono noiosi. Quindi penso che si tratti di introdurre altri elementi provenienti da generi diversi.”

“Ho amato l’idea di realizzare un film di guerra con dei supercriminali”, ha aggiunto Gunn. “Film come Quella sporca dozzina e Dove osano le aquile, contengono elementi diversi appartenenti ai generi che trattano di guerra e di rapina, ma anche il furto, la posta in gioco alta, l’avventura… “

WandaVision: Kevin Feige conferma che Agatha Harkness tornerà nel MCU

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Tra i personaggi dell’acclamata serie WandaVision che sono entrati subito nel cuore di tutti i fan del MCU, figura certamente Agatha Harkness, interpretata dalla meravigliosa Kathryn Hahn. Considerato il ruolo del personaggio nella serie (soprattutto dopo gli eventi dell’episodio finale) e il successo ottenuto dallo stesso, in molti si chiedono se e quando ritroveremo Agatha nel MCU.

Ora, durante una recente intervista con Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black Widow, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che Agatha tornerà ufficialmente nell’Universo Cinematografico Marvel, senza però specificare in quale progetto ritroveremo la potentissima strega.

“Un giorno. Un giorno, presto”, ha risposto Feige quando gli è stato chiesto quando rivedremo Miss Harkness. “Prossimamente vedremo Kathryn Hahn nel sequel di Cena con delitto – Knives Out, e forse sarà impegnata anche in altri progetti. Per quanto riguarda il MCU, mettiamola così… il suo ritorno ci sarà, ma non può arrivare così presto.”

Feige ha poi rivelato come abbia fatto Hahn ad ottenre la parte: “Tutti noi dei Marvel Studios siamo sempre stati dei grandissimi fan di Kathryn. Coincidenza, era venuta per una riunione generale proprio quando stavamo cercando l’attrice che doveva interpretare Agatha. Tutti abbiamo detto: ‘Perché non ci abbiamo pensato prima?’. Kathryn è fantastica.”

Il futuro di Agatha Harkness nel MCU dopo WandaVision

Il personaggio di Agatha Harkness non dovrebbe apparire in Doctor Strange in the Multiverse of Madness (c’è sempre la possibilità che Hahn abbia girato un cameo in gran segreto), ma sembra che Feige abbia un piano ben preciso per il suo ritorno, che potrebbe anche non impostarla necessariamente come villain. Sebbene nel finale della serie Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) l’abbia lasciata intrappolata a Westview come “Agnes”, in realtà nei fumetti le due finiscono per unire le forze e diventare alleate. La domanda sorge dunque spontanea: dove rivedremo Agatha Harkness?

FBI: Most Wanted 3, Alexa Davalos nel cast

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FBI: Most Wanted 3, Alexa Davalos nel cast

Arriva da Deadline la notizia che l’attrice Alexa Davalos è entrata a far parte del cast di FBI: Most Wanted 3, l’annunciata terza stagione della serie FBI: Most Wanted.

La star di Man in the High Castle Alexa Davalos è stata scelta come protagonista al fianco di Julian McMahon in FBI: Most Wanted della CBS per la terza stagione dello show. Come nuovo regular della serie, interpreterà un agente dell’FBI che si unisce alla squadra di Jess (McMahon).

Da Dick Wolf e dal resto della squadra dietro l’FBI, lo spin-off FBI: Most Wanted si concentra sulla Fugitive Task Force, un’unità d’élite che insegue e cattura incessantemente i famigerati criminali nella lista dei più ricercati del Bureau. Oltre a McMahon, Davalos si unisce agli altri personaggi abituali della serie Kellan Lutz, Roxy Sternberg, Keisha Castle-Hughes e Miguel Gomez.

FBI: Most Wanted 3

La terza stagione di FBI: Most Wanted sarà lanciata come parte di un evento crossover di tre ore insieme a FBI e alla nuova serie FBI: International per dare il via a un martedì tutto FBI” su CBS questo autunno.

FBI: Most Wanted 3 è la terza stagione della serie FBI: Most Wanted ideata da Dick Wolf e segue  il dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i criminali nella sua lista dei Most Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.

FBI: Most Wanted è ideata da Dick Wolf (Chicago Fire, Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law & Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W. Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med, FBI) ​​dirigerà l’episodio pilota.

Margot Robbie sulla morte off-screen di Harley Quinn nella Snyder Cut e sul futuro del personaggio

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Harley Quinn è diventata in breve tempo uno dei personaggi più amati del DCEU, e questo grazie soprattutto alla performance di Margot Robbie, che tornerà nei panni della Mattacchiona nell’attesissimo The Suicide Squad di James Gunn.

Il personaggio era già apparso in Suicide Squad di David Ayer e in Birds of Prey di Cathy Yan, ma più di recente è stato menzionato anche in Zack Snyder’s Justice League: nell’epilogo del film, infatti, abbiamo appreso che Harley è morta tra le braccia di Batman dopo avergli fatto promettere di uccidere il Joker (le strade dei due personaggi si erano incrociate nel film di Ayer del 2016). Tuttavia, quando Entertainment Weekly ha raccontato a Robbie della morte del suo personaggio, avvenuta off-screen, l’attrice ha rivelato di non aver ancora visto la Snyder Cut e che non era a conoscenza dell’aneddoto.

“Cosa? Non lo sapevo (ride). Grazie per avermelo detto!”, ha esordito Margot. “Immagino che sia un po’ come i fumetti. La versione cinematografica dell’universo DC, in realtà, penso che sia molto simile ai fumetti. In ogni fumetto succede qualcosa e in quello successivo ne succedono altre… magari quel personaggio è morto o non sta più con quella persona, o forse è semplicemente diverso. Succede lo stesso nei film. Funziona tanto nel mondo dei fumetti quanto nell’universo dei film DC.”

“Non è come la Marvel, dove tutto è ovviamente collegato in modo più lineare. Sembra che ci siano così tante storie, mondi e film adiacenti che accadono allo stesso momento, proprio come nei fumetti”, ha continuato l’attrice. “Quindi sì, non lo sapevo, ma non cambia ciò che le altre persone sono in grado di fare con questo universo, almeno non credo. Ciò che un regista decide non credo imponga ciò che un altro regista potrebbe essere in grado di scegliere e fare con quel mondo e con quei personaggi, il che è piuttosto divertente. Penso che sia un aspetto interessante per chi lavora all’universo DC. Possono permettersi di farlo, esattamente come ha fatto James. Non doveva essere in debito con la versione di David Ayer. Poteva prendere quei personaggi e farli suoi, il che, sono sicura, è stato molto più eccitante per lui.”

Sempre nel corso della medesima intervista, Margot Robbie ha anche parlato del futuro di Harley Quinn sul grande schermo, rivelando di non sapere quale sarà il prossimo film in cui rivedremo la Mattacchiona e ammettendo di volersi prendere una pausa dal personaggio: “Ho girato Birds of Prey e poi ho girato The Suicide Squad… ho bisogno di una pausa, perché interpretare Harley è estenuante. Non so quando la rivedremo. Sono curiosa di saperlo tanto quanto lo è il pubblico.”

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