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Harry Potter: i misteri irrisolti dietro all’Ufficio Misteri

Harry Potter: i misteri irrisolti dietro all’Ufficio Misteri

Il franchise di Harry Potter è stato creato in modo completo e dettagliato, tuttavia, molti aspetti di quel mondo ci mettono di fronte alla situazione di porci domande che forse nessuno si era posto, in merito a incantesimi, luoghi, circostanza che forse tra film e libri non sono stati raccontati in maniera abbastanza dettagliata.

Tra questi luoghi, in particolare, c’è il Ufficio Misteri, la sezione di massima sicurezza del Ministero della Magia, che assume un’importanza chiave nella quinta avventura del maghetto occhialuto, Harry Potter e l’Ordine della Fenice.

Il Dipartimento dei Misteri è ovviamente misterioso per una ragione, ma ci sono molte cose che ci piacerebbe sapere su questa strana sezione del Ministero della Magia. Ecco qualche domanda a cui sarebbe bello trovare risposta:

CHI LO HA CREATO?

Non è chiaro chi abbia effettivamente creato questo dipartimento. Sappiamo che all’inizio molti ministri lo hanno utilizzato per ricercare i Babbani, specialmente durante l’apice dell’Impero britannico. Tuttavia, non è chiaro chi ne sia stato l’artefice.

Ci sono anche informazioni che suggeriscono che l’Ufficio precede lo stesso Ministero della Magia. Se questo è vero, allora sorge la domanda: chi ha avuto la lungimiranza di sapere che sarebbe stata una parte tanto necessaria di un’organizzazione più grande?

È NECESSARIO?

Dato che lo stesso Ministero della Magia è custode, in qualche modo, di segreti e misteri, è davvero necessario un dipartimento dedicato? Forse sarebbe molto più facile chiudere completamente l’Ufficio Misteri e ricollocare tutte le sue risorse.

Sembra anche un posto incredibilmente pericoloso, che dovrebbe essere più protetto di quanto non sia in realtà. Forse custodire tutti i segreti del governo in una sola posizione non è l’idea più intelligente del mondo (magico).

COME VIENE SCELTO IL PERSONALE?

Gli impiegati dell’Ufficio Misteri sono soprannominati gli “Indicibili” in quanto non sono in grado di parlare apertamente del proprio lavoro. È chiaramente un ruolo molto importante e certamente non dovrebbe essere preso alla leggera. Ma come vengono effettivamente scelti questi dipendenti?

Avrebbe senso che si trattasse di membri altamente qualificati già interni al Ministero, tuttavia potrebbe essere valida la tecnica adottata anche da alcuni servizi segreti, che reclutano il personale direttamente a scuola, nelle università, e in questo caso a Hogwarts.

CONOSCIAMO QUALCHE INDICIBILE?

Dal momento che coloro che lavorano nel dipartimento non sono autorizzati a parlarne, sembra normale che le persone che ci lavorano siano di più di quelle che immaginiamo. Uno dei personaggi principali potrebbe anche avere un ruolo nell’Ufficio Misteri, e non lo sapremmo mai.

Ci sono alcuni membri del Ministero, come Kingsley o Malocchio Moody, o forse anche Tonks, che potrebbero essere degli Indicibili. Tuttavia, ci sono molti altri personaggi che, in maniera molto più sorprendente, potrebbero esserlo. Dove trascorre Molly Weasley molto del suo tempo, per esempio? Per quanto improbabile, potrebbe essere sicuramente possibile che la strega che è riuscita a mettere KO Bellatrix Lastrange e che tiene a bada i giovani Weasley sia un Indicibile.

PERCHÉ È SEPARATO?

L’organizzazione è separata dal resto del Ministero, ma non ci è mai stato detto perché. Forse è per impedire che diventi il centro dell’attenzione politica, visto che custodisce magie e segreti che sono segreto di Stato, oltre gli schieramenti politici.

Un altro motivo potrebbe essere la presenza di corruzione nel ministero, come in ogni organizzazione politica umana, che sia magica o no. Tenere l’Ufficio Misteri separato dalla macchina politica e amministrativa ne impedirebbe così la “contaminazione”.

DOVREBBE ESSERE NEL MINISTERO?

Se il dipartimento è effettivamente separato da tutto il resto, perché mai è collocato ancora nello stesso edificio del Ministero della Magia? Non avrebbe molto più senso collocare l’Ufficio Misteri in un altro edificio separato?

Certo, a volte le due branche dell’organizzazione statale magica possono lavorare fianco a fianco, ma collocarlo in una posizione segreta sarebbe molto più appropriato e impedire a un gruppo di bambini di Hogwarts di riuscire facilmente ad accedere ad alcuni dei segreti più importanti nel paese.

CHI HA IL CONTROLLO?

Esiste un leader di questo dipartimento e da chi viene scelto, effettivamente? Chi sceglie i dipendenti? Ci deve essere una sorta di struttura di leadership per il funzionamento quotidiano del dipartimento.

Ci sono molte domande relative alla gestione di questo luogo e non ci è stato mai spiegato, effettivamente, come funziona tutto il meccanismo organizzativo. Dal momento che il dipartimento non risponde mai al Ministro della Magia, chi è ai suoi vertici?

CI SONO FILIALI INTERNAZIONALI?

Dato che questo dipartimento è separato da tutto il resto, ci sono sue filiali internazionali? Forse altri paesi hanno deciso di volerne creare la propria versione o forse ci sono varie estensioni dell’originale Ufficio Misteri.

Sarebbe fin troppo “comodo” se l’originale Ufficio fosse proprio quello britannico. Considerando che gli Stati Uniti hanno un enorme governo magico dall’altra parte del mondo, devono avere anche loro un Ufficio addetto al trattamento e alla conservazione di magie particolarmente delicate o “proibite”.

QUESTI DIPARTIMENTI SI TENGONO IN CONTATTO?

Se ogni Paese ha il suo Ufficio Misteri, così come ha la sua scuola magica, in che modo questi uffici si tengono in contatto? Tra loro c’è uno scambio di informazioni come se si trattasse di organizzazioni per la sicurezza magica mondiale? Sappiamo che il Ministero della Magia è in contatto con gli altri ministeri internazionali.

Tuttavia, poiché l’Ufficio Misteri è tutto incentrato sulla segretezza, forse, proprio sul modello dei servizi segreti Babbani, ogni dipartimento tiene per sé i suoi segreti. Ma forse per lo sviluppo del mondo dei maghi sarebbe utile scambiarsi questi segreti…

A CHI SONO UTILI LE INFORMAZIONI CHE CUSTODISCE?

Se tutte queste informazioni vengono raccolte, ma non vengono condivise internazionalmente agli alleati né riferito al Ministro della Magia, cosa succedendo esattamente con tutte queste informazioni e a chi sono utili? Forse è questo il punto che desta maggiore curiosità.

È quasi come se queste informazioni venissero raccolte per uno scopo, ma lo scopo non è mai stato palesato. In un certo senso, il dipartimento è completamente inutile in quanto non sembra avere uno scopo a breve termine, ma sembra semplicemente un posto dove vengono custoditi dei segreti. E come gli eventi di Harry Potter dimostrano, si tratta di un metodo molto pericoloso.

Justice League: la Director’s Cut è l’incubo di ogni regista

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Justice League: la Director’s Cut è l’incubo di ogni regista

Mentre i fan della DC continuano a chiedere a gran voce la #SnyderCut di Justice League, arriva una voce fuori dal coro: Leigh Whannell, regista e sceneggiatore noto per le saghe di Saw, Insidious e per il recente L’Uomo Invisibile, sostiene che l’idea che esista una versione del film che non rispecchia la visione del suo regista è semplicemente “un incubo”. 

Dal suo punto di vista, Whannell crede che il fatto che esista una versione di Zack Snyder di Justice League, quindi una versione del film mai vista prima, non sia una buona cosa. In un recente podcast di CinemaBlend, infatti, Whannell ha parlato della #SnyderCut e di altre “Director’s Cut” che sono state rilasciate nel corso degli anni:

Per quanto mi riguarda, non vorrei mai che ci fosse una mia versione di un mio film che deve esistere in relazione alla versione di qualcun’altro. Quello che voglio dire è che, qualsiasi circostanza abbia portato a quella versione, qualsiasi orribile circostanza è totalmente incomprensibile. Personalmente, vedrei sempre il fatto che esista una versione del regista che nessuno ha mai visto come una cosa terribile. Nel corso degli anni, abbiamo visto cose come: ‘James Cameron rilascia la Director’s Cut di Aliens’. E poi arriva l’introduzione da parte del regista. Quando la guardi, appare sullo schermo e dice: ‘Questo è il modo in cui ho sempre voluto che le persone guardassero Aliens’. E la prima cosa che penso è: “È pazzesco!” Non ho una versione definitiva del film’. Odio l’idea che ci siamo persi la versione che voleva che vedessimo.”

Quando gli è stato chiesto di Blade Runner di Ridley Scott, di cui esistono ben sette differenti versioni (e soltanto su una Scott ha avuto totale libertà artistica), Whannell ha detto:

“Questa è la situazione di cui sto parlando… sarebbe un incubo! Qualcuno ha cambiato talmente il film che avevo realizzato che ho sempre saputo che la versione arrivata al cinema non era quella che io avevo pensato. Questo è un incubo ad occhi aperti che non voglio mai vivere. Ma forse lo vivrò… un giorno.” 

LEGGI ANCHE – Ben Affleck sostiene l’uscita della #SnyderCut di Justice League

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, Nebula con il Guanto dell’Infinito nel concept inedito

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Un concept artist che ha lavorato ad Avengers: Endgame ha rivelato come sarebbe stata una scena presente in una delle prime stesure della sceneggiatura del cinecomic campione d’incassi: nella scena in questione, Nebula brandisce il Guanto dell’Infinito di suo padre Thanos. 

Nel film di Anthony e Joe Russo, i Vendicatori viaggiano indietro nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito. Per questo motivo, alcuni personaggi hanno incontrato il proprio io del passato, inclusa Nebula. In una prima bozza della sceneggiatura del film, Nebula avrebbe cercato di impugnare il Guanto dell’Infinito nel tentativo di mettersi in competizione con Thanos. La scena sarebbe stata un omaggio ai fumetti, dato che nelle pagine scritte Nebula usa proprio il Guanto per curarsi le ferite inflitte da Thanos. Purtroppo, quel momento non è mai stato girato e non è mai finito nella versione finale di Endgame.

Fortunatamente, i fan non dovranno chiedersi come sarebbe potuta essere la scena in questione, dato che il concept artist del MCU Stephen Schirle ha condiviso una bozza che rappresenta proprio quel momento: nel concept, infatti, vediamo la Nebula del 2014 mentre indossa il Guanto dell’Infinito; nell’immagine è presenta anche Rocket Raccoon che osserva il momento, nascosto dietro una roccia.

Potete ammirare il bellissimo artwork di seguito:

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Fonte: ScreenRant

Matrix 4: le esplosioni sul set causano danni a San Francisco

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Matrix 4: le esplosioni sul set causano danni a San Francisco

Le riprese di Matrix 4, attualmente in corso a San Francisco, pare abbiano causato una serie di danni alla città californiana: il tutto sarebbe avvenuto durante la realizzazione di una scena d’azione particolarmente intensa.

Secondo quanto riportato da Task Comics, infatti, alcuni edifici di San Francisco avrebbero subito danneggiamenti a causa delle esplosioni e delle elevate temperature raggiunte sul set: insegne, cartelloni, lampioni e persino automobili sarebbero coinvolti nella spiacevole vicenda, per un totale di circa duemila dollari di danni. 

Naturalmente, si trattava di un’esplosione pianificata ed azionata da un team di professionisti; a quanto pare, però, ci sono state alcune fastidiose conseguenze che hanno comunque portato problemi alla città. 

Di recente sono emerse online diverse immagini dal set di Matrix 4 che ci hanno già permesso di dare un primo sguardo al ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss nei panni rispettivamente di Neo e Trinity.

LEGGI ANCHE – Matrix 4: ecco Keanu Reeves sul set del film

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Spider-Man 3: svelato il titolo di lavorazione

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Spider-Man 3: svelato il titolo di lavorazione

Svelato il titolo di lavorazione di Spider-Man 3, ancora una volta un omaggio alla popolare sit-com degli anni ’90 Seinfeld. Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Come riportato da Production Weekly (generalmente molto attendibile in materia di produzioni cinematografiche), le riprese di Spider-Man 3 partiranno ufficialmente quest’estate, mentre l’uscita nelle sale è fissata per il mese di luglio del prossimo anno. Come già accaduto con i predecessori, anche il titolo di lavorazione della terza avventura cinematografica di Spidey ha una connessione con la sit-com Seinfeld: il titolo di lavorazione del film è infatti “Serenity Now”.

Per chi non lo sapesse, il titolo di lavorazione di Homecoming era “Summer of George”, il titolo di uno degli episodi della serie; Far From Home ha portato avanti la tradizione con “Fall of George”, nonostante quest’ultimo titolo non sia direttamente connesso con la serie tv; “Serenity Now” non è solo il titolo di uno degli episodi della stagione 9 dello show, ma potrebbe anche fare riferimento alla storia che verrà raccontata nel film.

“Serenity Now”, un’espressione che viene utilizzata per cercare di calmare qualcuno, potrebbe far riferimento alla situazione in cui abbiamo lasciato Peter alla fine di Far From Home, visibilmente scosso non solo per la rivelazione della sua identità, ma anche perché è stato incastrato per l’omicidio di Mysterio. Sicuramente, nel terzo film vedremo Peter fare di tutto per riprendere il controllo della situazione…

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: Tom Holland conosce tutti gli spoiler

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Fonte: ScreenRant

Miguel Bernardeau: 10 cose che non sai sull’attore

Miguel Bernardeau: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per la serie Élite, l’attore spagnolo Miguel Bernardeau ha in breve tempo guadagnato numerosi fan, attratti dalla capacità con cui l’interprete ha saputo distinguersi all’interno della serie Netflix. Nella sua carriera c’è anche dell’altro, e tra cinema e televisione l’attore non fa che dare prova di buona versatilità, scegliendo i progetti che meglio possano metterne in risalto le qualità. Ecco 10 cose che non sai di Miguel Bernardeau.

Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau

Miguel Bernardeau: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in due lungometraggi spagnoli. Benché debba ancora compiere il salto al di fuori della cinematografia del proprio paese, l’attore può per ora vantare la partecipazione ai film It’s for Your Own Good (2017), dove ricopre il ruolo di Dani, e Ola de crìmines (2018), dove dà invece vita al personaggio di Julen.

2. È noto per i suoi ruoli in serie TV. Dopo aver debuttato in un piccolo ruolo nella serie Cuéntame (2016), Bernardeau recita in Inhibidos (2017), con il personaggio di Toni. L’anno successivo è invece Isaac nella serie Sabuesos, a cui prende parte per un totale di otto episodi. Il grande successo arriva però nel 2019 con la serie Netflix Élite, dove ricopre il ruolo di Guzmán recitando tra gli altri insieme all’attore Miguel Herran, Itzan EscamillaJaime Lorente. Nel 2020 prende invece parte a Caronte, serie originale di Amazon Prime Video.

Miguel Bernardeau è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 3,7 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere foto scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, ma anche diverse curiosità quotidiane o foto dei posti visitati. Non mancano poi fotografie scattate per servizi di moda ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

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Miguel Bernardeau è fidanzato con Aitana

4. Ha una relazione con una nota cantante. Tramite alcuni post sul proprio profilo Instagram, l’attore ha reso nota la propria relazione con la cantante spagnola Aitana, nota per aver partecipato al programma Operación Triunfo. I due si frequentano dal 2018, e hanno in più occasioni dimostrato di voler tenere la propria relazione lontana dall’invasività dei social media, condividendo di loro quanto basta.

Miguel Bernardeau e Danna Paola

5. Hanno smentito le voci su una loro relazione. Nella serie Élite l’attore recita insieme all’attrice Donna Paola, interprete di Lucrecia. Nella prima stagione i due sono una coppia, e dopo essere stati avvistati insieme ad alcuni eventi di gala, numerosi fan hanno pensato ad una loro relazione anche al di fuori del set. Tuttavia, l’attrice ha smentito tali voci, affermando che tra di loro vi è solo una profonda amicizia.

Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau

Miguel Bernardeau e Mina El Hammani non stanno insieme

6. Non ha avuto una storia con la sua collega. Molte sono le voci su presunte relazioni dell’attore, e tra queste vi è quella che lo vede in una storia con Mina El Hammani, che recita con lui nella serie Élite. Tuttavia, anche queste voci sono state smentite dai diretti interessanti, e per non alimentare ulteriori equivoci Bernardieu ha svelato la propria relazione con Aitana.

Miguel Bernardeau e Krzysztof Piatek

7. Condivide una somiglianza con il calciatore. Numerosi fan hanno riscontrato una certa somiglianza tra l’attore e il noto calciatore polacco, attaccante nella squadra Hertha Berlino. Sul Web è possibile trovare diversi post che sottolineano le somiglianze, come anche le differenze, tra i due.

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Miguel Bernardeau è Guzmán in Élite

8. È entusiasta dell’evoluzione del personaggio. Bernardeau si è dichiarato particolarmente soddisfatto della crescita sfoggiata dal personaggio di Guzmán. In particolare, l’attore ha apprezzato come dall’essere un ragazzo educato e composto egli sia diventato una personalità corrosa dall’odio, dandogli la possibilità di sperimentare nuove sfumature.

Miguel Bernardeau: il suo fisico

9. Ha sfoggiato un fisico scultoreo. L’attore è un grande appassionato di surf, sport che pratica frequentemente, condividendo su Instagram diversi post a riguardo. Per poter riuscire in tale attività, l’attore è solito allenarsi quotidianamente, sfoggiando così un fisico particolarmente definito e scultoreo.

Miguel Bernardeau: età e altezza

10. Miguel Bernardeau è nato a Valencia, in Spagna, il 12 dicembre 1996. L’attore è alto complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Itzan Escamilla: 10 cose che non sai sull’attore

Itzan Escamilla: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per il suo ruolo nella serie Netflix Élite, l’attore spagnolo Itzan Escamilla ha davanti a sé una promettente carriera. Pur essendo per ora comparso sul grande schermo in un’unica occasione, l’attore ha tuttavia avuto modo di dimostrare le sue doti in diversi progetti televisivi. Ormai sempre più noto, per Escamilla è giunto il momento di fare il salto di qualità dando prova di poter diversificare con successo, ricoprendo ruoli inediti con cui stupire i suoi fan. Ecco 10 cose che non sai di Itzan Escamilla.

Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla

Itzan Escamilla: i suoi film e le serie TV

1. È stato protagonista di un lungometraggio. Nel novembre del 2019 esce in Spagna il film Planeta 5000, che lo vede protagonista nel ruolo di Sergio, giovane ragazzo che desidera entrare a far parte di una misteriosa setta. Qui conoscerà Iris, che, al contrario, desidera uscire dal circolo di cui è entrata a far parte. La storia tra i due si dimostrerà così più complicata del previsto.

2. È noto per i suoi ruoli televisivi. Escamilla debutta in televisione con la serie spagnola Seis hermanas (2016), dove recita in un episodio. Nello stesso anno prende parte a Victor Ros, dove recita in un totale di sette puntate nel ruolo di Juan. Dopo ulteriori ruoli in El final del camino (2017), El ministerio del tiempo (2017) e Le ragazze del centralino (2017), ottiene grande popolarità recitando nel ruolo di Samuel Garcìa Domìnguez nella serie Netflix Élite (2019-in corso).

Itzan Escamilla è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 4 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità quotidiane, ma anche numerose foto scattate in momenti di svago. Non mancano poi fotografie realizzate per servizi di moda o per promuovere i suoi progetti da interprete.

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Itzan Escamilla è fidanzato?

4. È molto riservato. Da quando ha raggiunto una più ampia popolarità l’attore è stato particolarmente attento a tenere privata la propria vita sentimentale, evitando di condividere particolari notizie sui social media. Ad ogni modo, secondo alcune testimonianze, Escamilla avrebbe avuto una relazione con Victoria Torresy fino al 2017, ma da quel momento pare che sia tornato ad essere single.

5. Potrebbe avere una relazione con una sua collega. Stando ad un post pubblicato su Instagram dalla cantante e attrice Danna Paola, quest’ultima e l’attore potrebbero avere una relazione sentimentale, anche se non vi sono state conferme ufficiali. I due si sono conosciuti sul set della serie Élite, dove Paola interpreta il personaggio di Lucrecia Montesinos.

Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla

Itzan Escamilla e Ester Exposito

6. Sono entusiasti dello sviluppo intrapreso dai loro personaggi. Nella seconda stagione della serie, i personaggi interpretati dagli attori Escamilla ed Exposito intraprendo una relazione che, seppur ricca di complicazioni, permette ai due personaggi di trascorrere molto più tempo insieme. I due attori si sono dichiarati entusiasti di questa possibilità, affermando che lo sviluppo dei rispettivi personaggi è stato particolarmente stimolante da interpretare.

Itzan Escamilla in Élite

7. Adora il suo personaggio. In diverse interviste l’attore ha affermato di essere particolarmente legato al personaggio di Samuel, ritrovando in lui numerosi sentimenti comuni dell’adolescenza. In particolare, l’attore si è detto entusiasta di poter dar vita al suo senso di colpa e al suo desiderio di vendetta.

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8. Aveva già lavorato con un attore presente nella serie. In Élite, ad interpretare il ruolo del fratello maggiore di Samuel è l’attore Jaime Lorente, noto anche per La casa di carta, e con cui Escamilla aveva già collaborato nella serie Victor Ros.

9. Si è allenato per ottenere un fisico scultoreo. Uno dei motivi del fascino di Samuel nella serie spagnola è il suo fisico particolarmente curato. Escamilla ha infatti da sempre una grande attenzione nei confronti del proprio corpo, cercando di esaltarsi al meglio. Stando a quanto riportato da alcuni attori della serie, al momento di girare delle scene a petto nudo Escamilla sarebbe solito esercitarsi con alcune flessioni poco prima delle riprese, così da gonfiare i muscoli.

Itzan Escamilla: età e altezza

10. Itzan Escamilla è nato a Madrid, in Spagna, il 31 ottobre 1997. L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Chris Rock: 10 cose che non sai sull’attore

Eletto come uno dei comici più bravi di sempre, Chris Rock si è negli anni distinto per la sua poliedricità, avendo ricoperto il ruolo di attore, doppiatore, regista, sceneggiatore e produttore. Celebe anche per i suoi spettacoli da stand up comedian, Rock ha ottenuto sempre più apprezzamenti da critica e pubblico, che ne hanno lodato lo stile e le tematiche. Ecco 10 cose che non sai di Chris Rock.

Parte delle cose che non sai di Chris Rock

Chris Rock: i suoi film

1. Ha recitato in noti lungometraggi. Rock esordisce al cinema con il film Beverly Hills Cop II – Un piedipiatti a Beverly Hills II (1987), per poi recitare in celebri pellicole come Il principe delle donne (1992), Arma Letale 4 (1998), Dogma (1999), Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood! (2001), L’altra sporca ultima meta (2005), Manuale di infedeltà per uomini sposati (2007), Un weekend da bamboccioni (2010), Il funerale è servito (2010), Cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Un weekend da bamboccioni 2 (2013), Top Five (2014), Inganni Online (2018), Matrimonio a Long Island (2018) e, Dolemite Is My Name (2019), dove recita accanto ad Eddie Murphy, Spiral – L’eredità di Saw (2020).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni episodi di note serie come Miami Vice (1987), Willy, il principe di Bel-Air (1995), Tutti odiano Chris (2005-2009), Louie (2011-2012) ed Empire (2015), l’attore sarà protagonista dell’attesa quarta stagione di Fargo (2020), dove ricoprirà il ruolo di Loy Cannon.

3. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Rock esordisce nel 2003 con regista del film Head of State, per poi ricoprire nuovamente il ruolo per i lungometraggi Manuale d’infedeltà per uomini sposati e Top Five. Ha inoltre scritto e prodotto i suoi film, come anche la serie Tutti odiano Chris. Di recente ha poi realizzato la sceneggiatura del film Spiral – L’eredità di Saw, di cui è anche produttore.

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4. Si è distinto come doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce al porcellino d’India Rodney, nel film Il dottor Dolittle, l’attore è poi stato il doppiatore del personaggio Marty, la zebra dei film Madagascar (2005), Madagascar 2 (2008) e Madagascar 3 – Ricercati in Europa. È stato inoltre la voce narrante della serie comedy Tutti odiano Chris.

Chris Rock: i suoi stand up

5. Ha ottenuto grande successo con i suoi spettacoli comici. Affermatosi per le sue qualità comiche, l’attore ha negli anni dato vita ad alcuni spettacoli di successo, dove ha potuto sfoggiare un ampio repertorio che ha trovato ottimi riscontri da parte di critica e pubblico. Tra i suoi spettacoli più acclamati si annoverano Chris Rock: Bring the Pain (1996), Chris Rock: Bigger & Blacker (1999), Chris Rock: Never Scared (2004), Chris Rock: Kill the Messenger (2008) e Chris Rock: Tamborine (2018).

Parte delle cose che non sai di Chris Rock

Chris Rock su Instagram e Twitter

6. Ha un account su Instagram. L’attore è presente sul social network Instagram, dove possiede un profilo seguito da 3,5 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere immagini promozionali dei suoi progetti, ma anche numerose curiosità quotidiane e foto scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.

7. È presente sul celebre social network. Rock è particolarmente attivo su Twitter, dove ha un totale di 5,2 milioni di follower. Qui, oltre a condividere aggiornamenti sui propri progetti, Rock è solito esprimere la sua opinione sui principali fatti di cronaca e di attualità, con una particolare attenzione alle cause legate alle persone di colore.

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Chris Rock in Spiral – L’eredità di Saw

8. È una cosa totalmente nuova per l’attore. Tra i motivi che hanno spinto Rock a scrivere e interpretare il film horror Spiral – L’eredità di Saw, nono capitolo della celebre saga cinematografica, vi è quello della novità. Per l’attore si tratta infatti della prima incursione in questo genere, ed egli si è dichiarato entusiasta a riguardo, avendo così modo di sperimentare con qualcosa di mai fatto prima.

Chris Rock: il suo patrimonio

10. È uno dei comici più ricchi di Hollywood. Rock ha alle sue spalle una carriera ricca di successi, dove si è distinto grazie ai molti ruoli ricoperti. Grazie ai numerosi lavori svolti, infatti, ha potuto diventare uno dei comici più pagati dell’industria, arrivando ad ottenere un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari.

Chris Rock: età e altezza

10. Chris Rock è nato ad Andrews, nel Sud Carolina, Stati Uniti, il 7 febbraio 1965. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Rob Lowe: 10 cose che non sai sull’attore

Rob Lowe: 10 cose che non sai sull’attore

Noto tanto al cinema quanto in televisione, l’attore Rob Lowe ha negli anni costruito una solida carriera recitando in titoli particolarmente celebri, accanto a celebri attori e registi. Con il tempo ha dimostrato la propria versatilità spaziando attraverso i generi, ottenendo prestigiosi riconoscimenti di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Rob Lowe.

Parte delle cose che non sai di Rob Lowe

Rob Lowe: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il film I ragazzi della 56ª strada (1983), per poi ottenere buona popolarità grazie a  St. Elmo’s Fire (1986), A proposito della notte scorsa… (1986) e Square Dance – Ritorno a casa (1987). Negli anni novanta recita invece in film come Cattive compagnie (1990), Fusi di testa (1997), Contact (1997) e Austin Powers – La spia che ci provava (1999). Negli ultimi anni ha invece preso parte a Austin Powers in Goldmember (2002), Thank You for Smoking (2005), Il primo dei bugiardi (2009), diretto da Ricky Gervais, Sex Tape – Finiti in rete (2014) e Monster Trucks (2017).

2. È noto per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie come L’ombra dello scorpione (1994), The Lyon’s Den (2003) e Salem’s Lot (2004), Lowe ottiene grande popolarità grazie al ruolo di Sam Seaborn in West Wing – Tutti gli uomini del presidente (1999-2006). Successivamente, forte del nuovo successo ottenuto, prende parte a serie come Dr. Vegas (2004-2006), Brothers & Sisters (2006-2010), Californication (2011-2014), Parks and Recreation (2010-2015), You, Me and the Apocalypse (2015), Moonbeam City (2015), The Grinder (2015-2016), Code Black (2016-2018), Wild Bill (2019), The Lion Guard (2016-2019) e 9-1-1: Lone Star (2020).

3. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Nel corso della sua carriera l’attore si è distinto anche per aver prodotto diversi tra i progetti da lui interpretati. Tra questi si annoverano le serie The Lyon’s Den, Dr. Vegas, Moonbeam City, The Grinder, Wild Bill e 9-1-1: Lone Ranger. Ha inoltre prodotto il film televisivo The Bad Seed (2018).

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Rob Lowe è anche regista

4. Ha diretto il remake di un noto film. Nel 2018 Lowe esordisce alla regia con il film televisivo The Bad Seed, remake dell’horror Il giglio nero (1956). Lowe è anche protagonista nel ruolo di David, padre di una ragazza che si rivelerà essere l’incarnazione del male. Quando le cose prenderanno una brutta piega, l’uomo sarà costretto a fare un’atroce scelta. Il film ha ricevuto opinioni contrastanti dalla critica, ma si è affermato grazie ad una buona accoglienza di pubblico.

Rob Lowe ha dei figli

5. Ha avuto due figli dal suo matrimonio. Nel 1990 l’attore conosce la truccatrice Sheryl Berkoff sul set del film Bad Influence. I due decidono di sposarsi l’anno seguente e nel 1993 nasce il primo figlio della coppia, a cui si aggiungerà il secondo nato nel 1995. Sin dal loro matrimonio la coppia ha mantenuto un basso profilo, evitando di attirare su di sé le attenzioni dei media al fine di condurre una vita tranquilla.

Parte delle cose che non sai di Rob Lowe

Rob Lowe e gli anni ’80

6. Fu il suo decennio fortunato. Negli anni ’80 l’attore fu protagonista di una serie di film particolarmente popolari, come St. Elmo’s Fire e Square Dance – Ritorno a casa, che gli permisero di entrare a far parte del cosiddetto Brat Pack, riferito a un gruppo di attori e attrici di quel decennio che divennero celebri per aver interpretato film legati alla cultura degli adolescenti dell’epoca. Tra i nomi più noti di tale gruppo si ritrovano quelli di Anthony Michael Hall, Demi Moore, Tom Cruise, Ralph Macchio e Michael J. Fox.

Rob Lowe in West Wing

7. Ha interpretato uno dei personaggi di punta della serie. In West Wing – Tutti gli uomini del presidente, l’attore ricopre il personaggio di Samuel Norman Seaborn, Vice Direttore delle Comunicazioni della Casa Bianca. Per tale ruolo l’attore ha ricevuto due nomination ai Golden Globe, rispettivamente nel 2000 e nel 2001, e una ai prestigiosi Emmy Award nel 2001.

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8. Ha abbandonato la serie. West Wing è sfortunatamente celebre anche per le controversie legate alle paghe degli attori. Molti membri del cast si lamentarono infatti della disparità presente sotto questo punto di vista. Tra i più delusi da tale situazione vi fu proprio Lowe, che al termine della quarta stagione abbandonò la serie poiché non fu previsto per lui un aumento del salario. L’attore ha sempre affermato di non rimpiangere questa scelta.

Rob Lowe in Parks and Recreation

9. Il suo personaggio è stato esteso all’intera serie. In Parks and Recreation l’attore ricopre il ruolo dell’agente governativo Chris Traeger. Il personaggio fa la sua comparsa nella seconda stagione della serie, ed era inizialmente previsto che apparisse come guest star soltanto per 8 episodi. Tuttavia, dato il buon riscontro di pubblico e per via dell’interessamento di Lowe al ruolo, il personaggio fu esteso all’intera serie, diventando membro fisso del cast.

Rob Lowe: età e altezza

10. Rob Lowe è nato a Charlottesville, in Virginia, Stati Uniti, il 17 marzo 1964. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

James Bond: 10 motivi per cui Daniel Craig è il miglior 007

James Bond: 10 motivi per cui Daniel Craig è il miglior 007

Daniel Craig vestirà per l’ultima volta i panni di James Bond nell’attesissimo No Time To Die. Il film, che uscirà nelle sale italiane il 9 aprile 2020, segnerà la fine di un’era particolarmente fortunata per il longevo franchise. Craig saluterà ufficialmente l’iconico personaggio dopo averlo interpretato in cinque film (soltanto Sean Connery e Roger Moore erano apparsi in ben sette film della saga).

Mentre aspettiamo di conoscere il nome dell’attore che raccoglierà l’eredità di Daniel Craig, non possiamo fare a meno di chiederci chi sia stato il più grande interprete di Bond di tutti i tempi. Forse, è stato proprio Craig il miglior attore che abbia mai interpretato 007. Forse, i fan di Connery potrebbe avere qualcosa da dire al riguardo… Ecco 10 motivi per cui Daniel Craig è stato la migliore incarnazione di James Bond:

Sequenze d’azione memorabili

Quando si pensa alle migliori scene d’azione nei film di Bond, non puoi non venire subito in mente la sequenza in cui l’agente segreto combatte su un treno all’inizio di Skyfall. nella scena in questione, Bond viene colpito per sbaglio e dato per morto.

A differenza del Bond di Sean Connery, quello di Daniel Craig ha sempre preferito l’azione, i fatti, alle parole. Anche Roger Moore ha elogiato la performance di Craig nelle scene d’azione dopo aver visto Skyfall, dichiarando: “Penso che le sue scene fossero al limite dello straordinario. Nei primi 30 secondi del film ha avuto più azione di quanta ne abbia mai avuta io in 14 anni di film su Bond”. 

Il Bond più “umano” di tutti

La maggior parte delle iterazioni di Bond ha sempre fatto cose che non potrebbero mai accadere nella vita reale. Con le incarnazioni di Connery e Brosnan si è sempre lasciato che il fascino del personaggio avesse la meglio sull’effettiva logicità degli eventi. Il Bond di Craig è sempre stato diverso, molto più vicino allo spettatore di qualsiasi altra versione cinematografica.

In Casino Royale, ad esempio, lo vediamo intento a lasciare il suo lavoro e la sua posizione in nome dell’amore, per poi ritrovarsi al centro di un inganno. A quanti di noi è capitato nella vita di tutti i giorni? 

Un abile guidatore

I film di Bond sono pieni zeppi di inseguimenti in auto. 007 deve sempre fuggire da qualcuno o inseguire i cattivi. Nessuno però, alla guida di un auto, è stato migliore di Daniel Craig. Il trailer di No Time to Die ci ha già mostrato che nel film ci saranno inseguimento in auto a dir poco spettacolari.

Guardando ai precedenti film, Quantum Of Solace si apre con uno dei migliori inseguimenti in auto di tutti i tempi: Bond è capace di accelerare e contemporaneamente schivare i colpi mentre si reca a Siena, inseguito da due Alfa Romeo 159. Per non parlare di Spectre, con l’inseguimento tra Bond e lo scagnozzo di Blofeld, Mr. Hinx, per le strade di Roma. Anche la corsa a mezzanotte per salvare Vesper Lynd in Casino Royale resta memorabile.

L’approvazione degli altri Bond

Quando tutte le precedenti incarnazioni di Bond ti concedono la loro approvazione, allora non c’è dubbio: sei uno 007 perfetto!. Timothy Dalton una volta ha parlato della performance di Craig, dichiarando: “È un fatto e bisogna sostenerlo: Daniel Craig è il miglior Bond di sempre”. Roger Moore, invece, dichiarò a Time Magazine: “Penso che sia il massimo Bond”.

Sia Sean Connery che Pierce Brosnan, invece, hanno sempre parlato dell’incarnazione di Craig come di una performance “fantastica”, “magnifica”. Addirittura Brosnan, ricordando la sua esperienza nei panni di 007 e parlando del lavoro di Craig, dichiarò al Guardian che semplicemente… il suo Bond non era stato all’altezza. 

Da sempre adatto al ruolo

no time to dieDaniel Craig è sempre stato adatto alla parte, ed è sempre stato a suo agio in giacca e cravatta. La sequenza di apertura di Spectre, in cui lo vediamo camminare sui tetti mentre tiene in mano una pistola, ne è una prova sufficiente. E a proposito di Craig, sempre Roger Moore una volta disse: “A me sembra un assassino. Sembra che sappia davvero cosa sta facendo. Sembra che sappia davvero imbrogliare a backgammon.”

Sean Connery – che quando era più giovane venne nominato l’uomo più sexy del mondo – all’epoca venne ritenuto troppo bello per la parte, tanto che nemmeno il creatore di Bond, Ian Fleming, era convinto del suo casting. All’epoca l’autore disse: “Non è proprio quello che avevo immaginato per James Bond. Sto cercando il Comandante Bond e non uno stuntman con l’aria da bambinone.”

Il Bond più “longevo” di tutti

Sono trascorsi 14 anni da quando Daniel Craig ha interpretato James Bond per la prima volta. Sean Connery ha interpretato il personaggio per 9 anni, mentre Roger Moore per 12. Connery si ritirò come Bond nel 1971, prima di tornare nel 1983 nel film Mai dire mai (non riconosciuto come film ufficiale della saga di Bond). 

Nonostante una volta abbia dichiarato: “Preferirei tagliarmi i polsi che fare un altro Bond”, ad oggi Craig resta l’attore che ha vestito i panni dell’iconico agente per il maggior numero di anni. L’unica attore a non aver deciso di sua spontanea volontà di lasciare l’eredità di 007 ad un altro collega è stato Pierce Brosnan, che dopo Die Another Day venne sostituito per scelta della produzione.

L’alchimia con M

La morte di M interpretata da Judi Dench è uno dei momenti più tristi dei film di Bond con protagonista Daniel Craig. E questo soprattutto perché sembrava essere uno dei personaggi di cui i moderni film della saga mai avrebbero potuto fare a meno, tanto che in Spectre la sua assenza si percepisce chiaramente.

Dench è apparsa per la prima volta nei panni di M in GoldenEye e anche quando Brosnan è stato licenziato e il franchising riavviato, l’attrice è stata riconfermata per la parte. Nonostante la sua alchimia con il Bond di Brosnan non era affatto male, è stata in realtà la sua alchimia con il Bond di Craig a renderla ancora più unica e divertente. Addirittura, gran parte della trama di Skyfall ruota attorno alla relazione tra Bond e M: erano come madre e figlio, con M che rimproverava sempre Bond ogni volta che faceva qualcosa di stupido.

Il re del box office

Secondo i dati raccolti da Forbes, i film della saga di Bond con Daniel Craig hanno incassato complessivamente circa 3.6 miliardi di dollari. Naturalmente, questa cifra aumenterà dopo l’uscita di No Time to Die. Craig può anche vantarsi di aver recitato nel film di Bond più redditizio di tutti i tempi, Skyfall), che ha guadagnato $ 1.218.849.723, realizzando un profitto di $ 910.526.981.

Nessun film di Bond con Daniel Craig ha guadagnato meno di 700 milioni di dollari, e nessun film di Bond senza Craig ha guadagnato più di 700 milioni. Il pubblico ha dimostrato di amare l’attore britannico nei panni di Bond: ecco perché non sorprende che i produttori lo abbiano tenuto legato alla saga per così tanto tempo.

La critica si sbagliava

Ci fu una vera e propria indignazione di massa quando Daniel Craig venne annunciato come il prossimo Bond nel lontano 2005. Ad alcuni non piaceva il fatto che fosse biondo (nessun altro attore di Bond era stato biondo); ad altri non piaceva il suo aspetto, mentre ad altri ancora “semplicemente” non piaceva la sua carriera d’attore fino a quel momento.

Con un’ostinazione così marcata, Craig avrebbe potuto scegliere di abbandonare il ruolo. Ma non l’ha fatto! Si concentrò sulla produzione di Casino Royale, che si rivelò uno dei migliori film di Bond mai realizzati. Da allora, ogni tipo di critica cessò di esistere. Anche quando film come Quantum Of Solace sono stati criticati per l’esilità della trama, la performance di Craig è stata sempre elogiata. 

Il più grande consumatore di drink

In breve, il Bond di Daniel Craig ha sempre saputo come divertirsi. Nei romanzi di Fleming, Bond beveva sempre e Craig fa praticamente lo stesso. Ha consumato più quantità di alcol di qualsiasi altro Bond. Beve anche la maggior parte dei liquori per film in media. 

In Casino Royale appaiono 26 drink, mentre in Spectre 25. Nessun altro film di Bond ha mai visto numeri simili. È abbastanza sorprendente che finisca per non ubriacarsi mai! 

Fonte: ScreenRant

American Horror Story 10: il teaser che annuncia il cast

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American Horror Story 10: il teaser che annuncia il cast

Il canale americano FX ha diffuso il teaser che annuncia il casti di American Horror Story 10, l’attesa decima stagione della serie horror American Horror Story creata da Ryan Murphy.

Trai protagonisti annunciati ci sono Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn Wittrock.

American Horror Story 10

American Horror Story 10 è la decima stagione della serie tv tv horror creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk per il canale americano FX.

 

Snake Eyes: terminate le riprese dello spin-off di G.I. Joe

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Henry Golding ha confermato che le riprese di Snake Eyes, lo spin-off di G.I. Joe, sono ufficialmente terminate. Attraverso il suo account Instagram, infatti, la star di Crazy & Rich e Last Christmas, ha condiviso uno scatto che mostra un piccolo ciak con impresse sopra quelle che dovrebbero essere le firme dei vari membri del cast. Le riprese del film sono partite lo scorso anno e si sono svolte a Vancouver.

Il film è basato sul personaggio di Snake Eyes, presente nei fumetti di G.I. Joe, e dovrebbe raccontare le sue origini. Il film era stato inizialmente annunciato nel 2018, per un’uscita all’inizio del 2020, poi rimandata. Robert Schwentke (RED) dirige su una sceneggiatura firmata da Evan Spiliotopoulos (La bella e la bestia).

Di seguito il post condiviso da Henry Golding:

LEGGI ANCHE – Snake Eyes: prima foto dal set dello spin off di G.I. Joe

Il personaggio Snake Eyes è un membro chiave del team G.I. Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe, G.I. Joe: La nascita dei Cobra del 2009 e il G.I. Joe: La vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di problemi di schedule degli attori.

Snake Eyes è stato interpretato negli ultimi due film dall’attore e artista marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il personaggio è stato assegnato a Golding, che, come accennato, sta cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo schermo.

Snake Eyes ruoterà intorno alla nascita del protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage, team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.

Fonte: ScreenRant

Scott Derrickson vorrebbe passare da Doctor Strange a Constantine

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Scott Derrickson, regista di Doctor Strange, ha rivelato che sarebbe disposto a dirigere un film per la DC dedicato al personaggio di Constantine. Soltanto il mese scorso, il regista ha annunciato di aver ufficialmente abbandonato la regia di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, che stando alle ultime notizie dovrebbe adesso essere diretto da Sam Raimi.

Quando un fan ha chiesto a Derrickson su Twitter se sarebbe interessato a dirigere un film dedicato alla Justice League Dark (ancora nei piani della Warner Bros. e della DC Films), il regista ha replicato: “Farei un film su Constantine”. L’associazione non è casuale, dal momento che John Constantine è proprio uno dei membri della Justice League Dark.

Le spaventose iconografie legate all’occulto sono un territorio assolutamente familiare per Derrickson, che prima di lavorare con i Marvel Studios aveva diretto principalmente pellicole horror (suoi infatti The Exorcism of Emily Rose, Sinister e Liberaci dal male). Quando era ancora collegato al progetto, il regista aveva suggerito che il sequel di Doctor Strange avrebbe avuto numerose influenze horror: ora che ha abbandonato il sequel, non sappiamo se i toni del cinecomic vireranno ancora in quella direzione.

Anche se Scott Derrickson ha soltanto espresso un interesse, senza confermare alcun tipo di coinvolgimento in un ipotetico piano della DC, non è escluso che un giorno il regista possa effettivamente entrare a far parte del team di cineasti a servizio della Warner Bros. 

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Fonte: ScreenRant

Coronavirus: stop alle riprese di Mission Impossible 7 anche a Roma

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Giusto due giorni fa vi abbiamo riportato la notizia che, a causa dell’emergenza Coronavirus, le riprese del settimo capitolo della saga di Mission Impossible a Venezia sono state ufficialmente bloccate. Adesso, come apprendiamo da Repubblica.it, sono state momentaneamente cancellate anche le riprese del film previste a Roma.

La fonte riporta che le riprese di Mission Impossible 7 si sarebbero dovute svolgere prima a Venezia e, in seguito, a partire da metà marzo, Tom Cruise e la produzione sarebbero dovuti arrivare nella Capitale per circa quaranta giorni di riprese. Al momento, è stato tutto sospeso.

Come si legge nell’articolo di Repubblica: “Le riprese in Italia di “Mission Impossible 7″ risultano per ora procrastinate: se la situazione nel nostro paese si normalizzerà, il film verrà girato anche a Venezia e Roma, altrimenti le location italiane saranno spostate altrove.”

Mission Impossible 7 uscirà nelle sale americane il 23 luglio 2021.

LEGGI ANCHE – Coronavirus: posticipate le uscite dei film previsti per il 26 febbraio

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

Batman Begins: la Batsuit alternativa nei concept inediti

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Batman Begins: la Batsuit alternativa nei concept inediti

Batman Begins di Christopher Nolan ha riavviato con grande successo le avventure del Cavaliere Oscuro al cinema, dopo diversi anni che il personaggio ideato da Bob Kane e Bill Finger non era più comparso sul grande schermo. Il film del 2005 è stato il primo capitolo di una trilogia dedicata al Crociato di Gotham che, ancora oggi, è considerata la migliore trasposizione cinematografica delle storie dell’iconico supereroe DC.

Adesso, grazie ai concept artist Simon McGuire e Jock, sono arrivati online – via ComicBookMovie – una serie di bellissimi concept inediti di Batman Begins che ci mostrano come il design dell’Uomo Pipistrello – nello specifico, la Batsuit – sia stato ridefinito in base a quella che era la visione del personaggio dal punto di vista di Nolan.

Potete vedere i concept di seguito:

LEGGI ANCHE – Batman Begins: recensione del film di Christopher Nolan

Ricordiamo che le avventure del Crociato di Gotham vivranno in una nuova iterazione cinematografica grazie a The Batman, l’atteso film di Matt Reeves attualmente in fase di produzione, che vedrà Robert Pattinson interpretare l’Uomo Pipistrello. Nel cast anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista), John Turturro (Carmine Falcone), Peter Sarsgaard (Gil Colson) e Jayme Lawson (Bella Reál).

9-1-1 4 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla in streaming

9-1-1 4 è la quarta stagione della serie tv 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX.

9-1-1 4: quando esce e dove vederla in streaming

I primi episodi di 9-1-1 4 saranno presentati in anteprima in autunno 2020 su FOX. 9-1-1-4 in streaming è disponibile su Star, canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

9-1-1 4: trama e cast

Nella quarta stagione La squadra lotta con le proprie vite durante la pandemia, con Athena che torna alla polizia di Los Angeles nonostante le preoccupazioni di Bobby e vediamo May lavorare al centro di spedizione sotto la supervisione di Maddie. L’attività sismica che si verifica vicino a Hollywood provoca la rottura della diga del bacino idrico di Hollywood e la squadra risponde a un incidente d’autobus e a un ciclista intrappolato in una fogna dopo essere stato inghiottito dall’alluvione del bacino. Il centro di spedizione rileva che una franaè possibile nelle colline di Hollywood. Athena viene ordinata sul campo dal capitano Maynard, dove risponde a una donna agorafobica di nome Sylvia che non può lasciare la sua casa. Dopo che l’attività sismica è stata rilevata sulle colline, Atena cerca di convincere la donna a partire con lei al sicuro, ma lei torna in casa e Atena la segue mentre la casa accanto all’insegna di Hollywood cade.

In 9-1-1 4 protagonisti sono Athena Grant (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howie “Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond Dunbar, Maddie Kendall (stagione 2-in corso), interpreta da Jennifer Love Hewitt, Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne Massiah.

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

9-1-1 racconterà le esperienze ad alta pressione della polizia, paramedici e i vigili del fuoco che vengono spinti nelle situazioni più spaventose, scioccanti e toccanti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

Mulan: perché la Disney non ha assunto una regista asiatica?

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Mulan: perché la Disney non ha assunto una regista asiatica?

La regista Niki Caro ha difeso la scelta della Disney di non affidare l’attesissimo live action di Mulan ad una regista asiatica. In una lunga intervista concessa a The Hollywood Reporter, la Caro ha parlato delle critiche che sono state mosse all’epoca della notizia del suo ingaggio come regista al posto di una cineasta asiatica o asioamericana. Queste le sue dichiarazioni in merito:

Sebbene sia una storia cinese di fondamentale importanza ed è ambientata nella cultura e nella tradizione cinese, c’è un’altra cultura in gioco qui, che è la cultura Disney. La regista – chiunque fosse stata – doveva essere in grado di gestirle entrambe. Quindi, eccomi.”

A giudicare dai trailer del film, la Caro sembra aver fatto davvero un ottimo lavoro per cercare di trasformare la storia di Mulan (nell’immaginario collettivo legata al classico d’animazione del 1998) in un’entusiasmante ed epica avventura action, senza dimenticare i dovuti omaggi alla pellicola originale.

Detto questo, è difficile non pensare a Mulan come ad una mancata opportunità per la Disney di affidare uno dei loro progetti ad una regista asiatica o asioamericana, come fatto di recente dalla Warner Bros. con Birds of Prey e dai Marvel Studios con Gli Eterni (entrambe le registe dei film, Cathy Yan e Chloé Zhao, sono cinesi naturalizzate statunitensi). 

LEGGI ANCHE – Niki Caro presenta alcune scene di Mulan, ecco le nostre reazioni

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

Avengers: Infinity War, collegamenti a Civil War in un concept inedito

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Un concept art di una scena eliminata da Avengers: Infinity War rivelano un collegamento ancora più importante con gli eventi di Captain America: Civil War. Il concept artist Phil Saunders, infatti, ha condiviso attraverso il suo profilo Instagram ufficiale, il progetto di una scena pensata per il cinecomic di Anthony e Joe Russo che però non è mai stata realizzata.

Nel film, due membri dell’Ordine Nero, Proxima Midnight (Carrie Coon) e Corvus Glaive (Michael James Shaw), attaccanno Visione (Paul Bettany) e Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) in Scozia, nel tentativo di sottrarre la Gemma della Mente a Visione. Arrivano così i rinforzi: Cap (Chris Evans), Sam Wilson (Anthony Mackie) e Natasha Romanoff (Scarlett Johansson).

Stando però al concept diffuso da Saunders, la battaglia avrebbe dovuto includere anche i personaggi di Rhodey (Don Cheadle) e di Bruce Banner (Mark Ruffalo) con l’armatura Hulkbuster. Come spiegato nella didascalia che ha accompagnato il concept, “Rhodey, che soffriva ancora di PTSD a seguito dell’incidente in Civil War, avrebbe pilotato War Machine da remoto”, cosa che “avrebbe garantito al personaggio un arco narrativo più profondo.”

Potete vedere le immagini del concept di seguito:

LEGGI ANCHE – Avengers: Infinity War, Visione uccide Gamma Corvi in una scena tagliata

Avengers: Infinity War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film, mentre la regia è stata affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Fonte: ScreenRant

No Time to Die sarà il capitolo più lungo della saga

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No Time to Die sarà il capitolo più lungo della saga

No Time to Die, l’attesissimo Bond 25 che segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni dell’iconico agente segreto, sarà il film più lungo della saga. La catena cinematografica americana Regal e la catena cinematografica olandese Pathe hanno infatti confermato la durata del film: 163 minuti, ossia 2 ore e 43.

No Time to Die sarà così il capitolo dalla durata più lunga dell’intera saga, andando così a superare anche quella del precedente Spectre (che durava 148 minuti). La notizia non dovrebbe sorprendere più di tanto, dal momento che il film di Cary Joji Fukunaga chiuderà ufficialmente la linea narrativa del Bond interpretato da Daniel Craig.

LEGGI ANCHE – No Time to Die: dietro le quinte di Bond 25

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Fonte: ScreenRant

Robert Downey Jr. ricrea la posa di Iron Man per beneficenza

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Robert Downey Jr. ricrea la posa di Iron Man per beneficenza

Il primo attore ad aver interpretato il primo grande supereroe dell’Universo Cinematografico Marvel, ossia Robert Downey Jr., ha voluto ricreare l’ormai iconica posa di Iron Man per una giusta causa. Attraverso il suo account Instagram, l’attore ha infatti condiviso alcune immagini che lo vedono intento a lasciare l’impronta della propria mano, con la tradizionale posa che ha contribuito a rendere il personaggio di Tony Stark ancora più iconico.

Sfortunatamente, non si tratta di un qualcosa che anticipa un potenziale ritorno di Downey Jr. nel franchise di grandissimo successo: semplicemente, Robert ha preso parte ad una raccolta fondi in favore degli incendi che nell’ultimo periodo hanno devastato l’Australia. Anche Jeremy Renner, sua co-star nella saga di Avengers, ha partecipato all’operazione benefica.

Potete vedere le immagini condivise da Robert Downey Jr. di seguito:

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Al momento non sappiamo se rivedremo mai il personaggio di Iron Man sul grande schermo, né sappiamo se i Marvel Studios siano intenzionati a reintrodurlo nelle loro storie, magari attraverso un recasting. Per lungo tempo si è parlato di un possibile ritorno del personaggio in un cameo nell’attesissimo Black Widow: essendo però il film ambientato tra gli eventi di Civil War e quelli di Infinity War, la presenza di Tony Stark sarebbe giustificata dalla collocazione temporale degli eventi narrati nel cinecomic dedicato a Natasha Romanoff. Come Iron Man possa effettivamente tornare in vita nel MCU dopo quanto accaduto in Endgame, resta ad oggi un mistero.

Fonte: ScreenRant

Indiana Jones 5: Steven Spielberg lascia la regia, si fa avanti James Mangold

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Dopo un lungo processo di sviluppo, Steven Spielberg ha lasciato la regia di Indiana Jones 5 a un altro regista. Si tratta della prima volta in 39 anni in cui il franchise avrà un regista differente.

Le fonti di Variety dicono che, sebbene l’accordo non sia ancora concluso, la regia passerà a James Mangold, che ha diretto Le Mans ’66 e Logan. Questo secondo film ha garantito al regista un enorme successo e una nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.

Spielberg rimarrà a bordo del progetto in veste di produttore esecutivo. Secondo una fonte vicina al regista, la decisione di lasciare la regia è stata interamente di Spielberg, nel desiderio di passare il testimone, o meglio la frusta di Indy a una nuova generazione di registi che potrebbero portare nella storia la loro visione.

Quando la Disney ha annunciato per la prima volta il nuovo film di Indiana Jones nel 2016, con la regia di Spielberg e con protagonista di Ford, lo studio prevedeva originariamente l’uscita del film il 19 luglio 2019. Poi è stato rimandato al 10 luglio 2020, e poi di nuovo al 9 luglio 2021, quando Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I Predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura dopo che lo sceneggiatore originale David Koepp aveva lasciato il progetto.

Con l’arrivo di un nuovo regista, la possibilità che Indiana Jones 5 venga posticipato ancora sono purtroppo alte, mentre la Disney e Spielberg si sono rifiutati di commentare, per ora, la notizia.

Ultras: trailer del film di Francesco Lettieri con le musiche di Liberato

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È ora disponibile il trailer ufficiale di Ultras, film originale Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Indigo Film, che uscirà in alcuni cinema selezionati il 9, 10 e 11 marzo distribuito da Indigo Film (per le sale: www.ultrasilfilm.com/) e sarà disponibile su Netflix dal 20 marzo.

Alla regia Francesco Lettieri, autore di oltre sessanta videoclip (per Liberato, Calcutta, Emis Killa, Thegiornalisti, Motta e molti altri che hanno ottenuto 160 milioni di visualizzazioni complessive) e qui al suo esordio con un lungometraggio.

Il film è scritto dallo stesso Lettieri insieme a Peppe Fiore, e ha come protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia Truppo.

Le musiche di Ultras sono di LIBERATO.

Ultras – la sinossi

Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente.

Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di  suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.

They Shall Not Grow Old: il trailer del documentario di Peter Jackson

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They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani, il documentario prodotto e diretto da Peter Jackson realizzato in occasione del centenario della Grande Guerra, sarà al cinema il 2 – 3 – 4 Marzo 2020, come uscita evento, distribuito da Mescalito Film. Qui il trailer del film.

They Shall Not Grow Old è un documentario realizzato esclusivamente con materiali originali recuperati negli archivi dell’Imperial War Museums e della BBC. Peter Jackson ha però lavorato al materiale raccolto in maniera molto personale, combinando gli audio originali con le testimonianze dei veterani ancora in vita. Le immagini sono state elaborate, colorate e convertite in 3D in alcuni casi, per dare al racconto un impronta originale. In questo modo il regista ha colto l’occasione di raccontare, con del materiale prezioso, un periodo storico che da sempre lo ha interessato.

Tricia Tuttle, direttore artistico del BFI London Film Festival, ha dichiarato: “Cento anni dopo la I Guerrra Mondiale sappiamo molte cose dell’effetto terribile che ha avuto il conflitto sui soldati e sulla quantità di caduti che ha decimato una generazione. Peter Jackson offre una nuova visione della vita al fronte, permettendo ai soldati stessi di raccontare la loro storia. Il lavoro svolto dal suo team è al tempo stesso commovente ed eccezionale, riporta in vita persone vissute cento anni fa, rinnovando il materiale d’archivio. Poterlo avere in anteprima mondiale al BFI London Film Festival è un privilegio”.

Peter Jackson ha commentato: “Volevo attraversare le nebbie del tempo e portare questi uomini da noi, così da fargli riacquistare la loro umanità, invece che farli sembrare delle figure alla Charlie Chaplin in vecchi film d’archivio. Grazie alle moderne tecniche computerizzate, abbiamo potuto ricreare la Grande Guerra come loro l’hanno vissuta”.

Creators – The Past: intervista a Eleonora Fani e Piergiuseppe Zaia

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Arriverà il 19 marzo nelle sale italiane Creators – The Past, il film che, nelle parole dei suoi realizzatori, è il primo blockbuster fantasy italiano con ambizioni internazionali. Ambizioni che vengono confermate anche dal cast del film, che trai protagonisti vede anche Gérard Depardieu e William Shatner.

A dirigere il film c’è Piergiuseppe Zaia, realizzatore di videoclip e qui alla sua prima esperienza con il lungometraggio. Al suo fianco, in veste di sceneggiatrice, produttrice e anche co-protagonista, c’è Eleonora Fani. Abbiamo incontrato entrambi in occasione della presentazione del film al Lucca Comics and Games 2019, e ci hanno parlato del loro incontro, del progetto e delle sue altissime ambizioni.

Creators – The Past, la genesi

“Ci siamo conosciuti tramite amici comuni – comincia Zaia – e ho scoperto che lei aveva una casa perfetta come location per il film che volevo girare. Di quel soggetto è rimasto poco, ma è nata una grande affinità e abbiamo iniziato a lavorare a una sceneggiatura che poi è diventata Creators – The Past, un progetto enorme.”

Zaia ha capito immediatamente l’impulso artistico poliedrico di Fani, che ha cominciato sin da piccola con la recitazione, salvo poi spostare il suo interesse sulla psicologia per poi tornare alla recitazione.

“Tra le tante cose di cui mi sono occupata nel corso della mia carriera, il teatro è stata una delle prime passioni – dichiara Fani – Da piccola ho frequentato la scuola di teatro di Anna Bolens di Torino, che ho frequentato quasi solo con lezioni private proprio con la Bolens. Ero molto piccola e il corso che c’era era per gli adulti, ma lei si era appassionata a me e voleva che recitassi in un suo adattamento da Tennessee Williams, che prevedeva proprio una bambina come protagonista. Ho studiato 5 anni con lei.”

Un percorso didattico che in realtà non l’ha mai abbandonata, anche da grande: “Quando ho finito l’università, ho scritto un libro, pubblicandolo come una sceneggiatura teatrale – continua – Dopo diverse presentazioni ho sviluppato, basandomi anche sui miei studi di psicologia, un mio metodo, che si chiama psicomimesi e che si basa proprio sul teatro e sulla rappresentazione, utilizzando, appunto, gli strumenti psicologici. In realtà, quindi, il mio approccio al cinema e al teatro deriva dalla ricerca di strade terapeutiche. Poi è normale che il fascino per l’arte c’era comunque molto forte in me e quindi quando ci siamo incontrati lui mi ha offerto il ruolo nel film.”

Creators – The Past, world building

Il mondo di Creators – The Past è un’ambientazione completamente fantasy, che ha previsto quindi un lavoro di world building abbastanza articolato, come in ogni fantasy che si rispetti e che voglia avere una coerenza interna inattacabile.

“La costruzione del mondo è stata semplice in quanto abbiamo una visione molto chiara e realistica di quello che sarebbe poi stato il mondo” comincia Zaia. “Ci siamo basati su un sistema simbolico di riferimento, per cui è stato poi semplice procedere e dare coerenza ad un intero mondo – gli fa eco immediatamente Fani – C’è mitologia, c’è il sistema babilonese, c’è un po’ di tutto ma la storia è coerente perché si basa sulla struttura simbolica preesistente. La mia stessa casa, che è il set del film, è un ottagono perfetto e tutta la sua architettura ruota intorno al numero 8.”

Il regista però non riesce a nascondere l’ambizione di un progetto che probabilmente per estensione rappresenta davvero un unicum nel panorama italiano: “Abbiamo cercato di creare qualcosa di culturalmente elevato. È importante che il film dia allo spettatore modo di riflettere e non stiamo qui ad additare la Chiesa o le altre religioni. Abbiamo semplicemente raccontato la nostra versione, che per noi è quella reale.”

Il progetto è tanto più straordinario in quanto non prevede l’utilizzo di fondi pubblici. Una vera e propria autoproduzione ad alto budget che era indispensabile, secondo Zaia, per lavorare con l’indipendenza creativa che desideravano: “Creators –The Past è come un kolossal americano, non esiste lo sponsor perché lo avrebbe rovinato. Noi abbiamo scelto di fare come fanno i grandi film, non abbiamo chiesto soldi pubblici e non ci siamo rivolti a film commission. Volevamo libertà creativa e siamo passati alla censura perché abbiamo realizzato un film fantasy pulito e per tutti. Il gruppo produttivo è formato da amici e abbiamo già una struttura solida per i due seguiti che ci saranno. Questo è Creators – The Past, poi avremo The Present e The Future.”

Il film sarà distribuito in Italia da Artuniverse a partire dal 19 marzo 2020 in collaborazione con 30 Holding.

Avengers: 5 motivi per cui Spider-Man potrebbe esserne il nuovo leader

È il più giovane del gruppo, è quello che ha maggiori potenzialità, ma è anche uno degli eroi più amati di sempre, sia tra gli amanti dei fumetti che tra quelli del cinema: Spider-Man dovrebbe certamente essere uno dei candidati a diventare il nuovo leader degli Avengers, ora che Tony Stark e Steve Rogers si sono “fatti da parte”.

Ed ecco di seguito perché:

Rifiuta l’offerta di Tony

A Peter Parker viene data la prima possibilità nel mondo degli eroi, quando Tony Stark lo recluta per affrontare Captain America in Captain America: Civil War. Da quel momento, tutto ciò che Peter voleva era diventare un Vendicatore.

Durante la sua prima avventura da protagonista, Spider-Man: Homecoming, Peter cerca continuamente di dimostrare di essere pronto a unirsi al team. Alla fine, dopo aver salvato il mondo da Avvoltoio, riceve la chiamata da Tony: è stato scelto per diventare un Avenger. Tuttavia, Peter decide di rimanere nell’amichevole Spider-Man di quartiere fino a che avrà bisogno di qualcuno che lo sorvegli.

Abbandona il ballo

Parte della lotta interiore del personaggio di Spider-Man è sempre stata quella di destreggiarsi tra i suoi doveri di eroe e la sua vita normale negli ordinari panni di Peter Parker. In molti casi, ciò richiede che Peter compia molti sacrifici, soprattutto se si considera che è ancora un giovane adolescente al liceo.

Dopo aver abbracciato la sua vita da ragazzo normale, Peter trova il coraggio di chiedere finalmente a Liz di andare con lui al ballo della scuola. Tuttavia, dopo aver appreso che suo padre, Adrian Toomes, è il malvagio avvoltoio, Peter deve abbandonare il ballo per salvare tutti dai piani di Toomes. È quel tipo di sacrificio personale che dimostra che il ragazzo si assume la responsabilità di essere un eroe.

Sconfigge Mysterio

spider-man far from homeParte di ciò che rende grande un eroe è l’avere fiducia nelle proprie capacità. Peter spesso ha bisogno di spingersi verso nuovi limiti mentre affronta minacce crescenti. Quando combatte contro Mysterio, Peter viene gravemente messo in difficoltà dalla capacità del cattivo di distorcere la realtà. Questo rende Peter molto insicuro.

Tuttavia, quando si incontrano di nuovo, Peter smette di reagire agli attacchi di Mysterio e si affida invece al suo “senso di ragno” per sconfiggerlo. Peter non solo è così abbastanza coraggioso da riprendersi da una terrificante sconfitta, ma è anche in grado di fidarsi delle sue capacità per sconfiggere il cattivo.

Va nello spazio

Peter si sente chiaramente più a suo agio nei panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere, ma quando l’universo è in pericolo, si alza e esce dalla sua comfort zone. Quando i servi di Thanos invadono la Terra, Peter non esita a unirsi a Iron Man e agli altri eroi nella lotta. Anche quando quella lotta si sposta nello spazio, anche Peter fa quel grande salto.

Sebbene Tony sia inizialmente arrabbiato per il fatto che Peter lo abbia seguito, alla fine deve ammettere anche il coraggio del giovane. È in questo momento che Spider-Man diventa ufficialmente membro dei Vendicatori.

Intrappolato

Dopo aver incontrato Tony per la prima volta, Peter si guadagna un upgrade importante per il suo costume, il che migliora notevolmente le sue possibilità per la lotta contro il crimine. Tuttavia, Tony deve presto insegnargli la stessa lezione che ha imparato a sua volta: un eroe deve essere tale con o senza il suo costume.

Dopo aver fatto parecchi danni infatti, Tony gli sottrae la sua tuta high-tech, e il ragazzo deve affrontare Avvoltoio nel suo completo “fatto a mano”. Dopo essere stato intrappolato tra le macerie, Peter ricorda a se stesso che era Spider-Man anche prima di avere il nuovo costume targato Stark Industries e usa la propria forza per liberarsi.

The Great: la nuova serie con Elle Fanning su Starz Play

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The Great: la nuova serie con Elle Fanning su Starz Play

Dallo sceneggiatore candidato all’ Oscar Tony McNamara (La Favorita), arriva The Great, un dramma comico, satirico sull’ascesa di Caterina la Grande da un estraneo alla monarca regnante da più tempo nella storia della Russia.

The Great è creato e scritto da Tony McNamara che ne è anche il produttore esecutivo, gli altri produttori esecutivi sono Marian Macgowan, Josh Kesselman e Ron West della Thruline, Brittany Kahan Ward della Echo Lake, Doug Mankoff e Andrew Spaulding, Elle Fanning, Mark Winemaker e Matt Shakman. Il progetto è prodotto dalla Civic Center Media in associazione con MRC Television.

The Great: quando esce e dove vederlo in streaming

STARZPLAY, il servizio di streaming premium di Starz, ha annunciato oggi che ha firmato un accordo di licenza con ViacomCBS Global Distribution Group per MRC Television’s attesissima serie “The Great nel Regno Unito, Repubblica d’Irlanda,  Germania, Austria, Spagna, Francia, Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Lussemburgo, e l’America Latina. La nuova serie andrà in onda nell’estate 2020.

Il servizio di streaming premium STARZPLAY è disponibile sull’applicazione Apple TV, e da agli abbonati accesso a serie di successo come “The Act” and “Ramy”;  ed il prequel di Batman della DC Comics “Pennyworth”; la secondo stagione della serie psicologica d’orrore scritto da Stephen King e JJ Abrams, ‘Castle Rock’ oltre ad una crescente selezione di Originali esclusivi STARZ come “The Spanish Princess” e la serie di prossima uscita “Dublin Murders” nello stesso giorno del loro lancio negli USA, oltre che a film di successo come The Kingdom e Terminator 2: Judgement Day.

Gli abbonati al canale STARZPLAY sulla App Apple TV possono guardare online o scaricare e godersi offline le loro serie ed i film preferiti attraverso STARZPLAY, che è disponibile su iPhone, iPad, Apple TV ed alcune smart TV della Samsung.

“The Great ha tutto quello che STARZPLAY cerca di offrire al nostro pubblico a livello mondiale, pubblico che da noi si aspetta solo contenuti premium,” ha affermato Superna Kalle, EVP, Starz International Digital Networks. “Un premiato sceneggiatore, un cast di grande talento, e. dulcis in fundo, una storia di grande intrattenimento molto divertente e, al tempo stesso, toccante. Siamo molto orgogliosi di aggiungere ‘The Great’ to our content offering.”

The Great: la trama e il cast

Con solo fatti storici occasionali la serie è interpretata da Elle Fanning, Nicholas Hoult, Phoebe Fox, Adam Godley, Gwilym Lee, Charity Wakefield, Douglas Hodge, Sacha Dhawan, Sebastian de Souza, Bayo Gbadamosi e Belinda Bromilow.

 

Rooney Mara: 10 cose che non sai sull’attrice

Rooney Mara: 10 cose che non sai sull’attrice

Indicata come una tra le migliori attrici della sua generazione, Rooney Mara ha dato prova del proprio talento grazie a personaggi fragili, imperfetti ma dotati allo stesso tempo di un invincibile gamma di sentimenti. Negli ha collaborato con alcuni dei più affermati attori e autori, maturando come interprete fino a diventare una delle più richieste del panorama hollywoodiano.

Attiva tanto al cinema quanto in importanti cause ambientali e animaliste, la Mara è senza dubbio una delle personalità più affascinanti oggi presenti nel mondo dello spettacolo, capace di coniugare semplicità, eleganza e professionalità. Ecco 10 cose che non sai di Rooney Mara.

Parte delle cose che non sai di Rooney Mara

Rooney Mara: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo aver recitato in piccoli ruoli al cinema, l’attrice ottiene una prima notorietà grazie al film The Social Network (2010), dove recita accanto all’attore Jesse Eisenberg. Con Millennium – Uomini che odiano le donne (2011) raggiunge poi un nuovo livello di fama, ottenendo in seguito ruoli di rilievo in celebri film come Senza santi in paradiso (2013), Effetti collaterali (2013), Her (2013), Trash (2014) Carol (2015), Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015), Lion – La strada verso casa (2016), Il segreto (2016), Una (2016), La scoperta (2017), Storia di un fantasma (2017), Song to Song (2017), Don’t Worry (2018) e Maria Maddalena (2018), dove recita accanto all’attore Joaquin Phoenix. Attualmente è impegnata nelle riprese del film Nightmare Alley.

2. Ha ottenuto due nomination ai premi Oscar. Nel corso della sua carriera l’attrice è stata candidata a due premi Oscar. Nel 2012 fa infatti parte della cinquina come miglior attrice, con il film Millennium – Uomini che odiano le donne, mentre nel 2016 viene candidata come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo nel film Carol.

Rooney Mara: chi è sua sorella

3. Anche sua sorella è una nota attrice. Rooney Mara è la sorella dell’attrice Kate Mara, nota per i suoi ruoli nei film I segreti di Brokeback Mountain, Fantastic 4 – I Fantastici Quattro e Sopravvissuto – The Martian. L’attrice celebre per il film Millennium ha in diverse occasioni affermato di essersi appassionata alla recitazione grazie alla sorella, la quale l’ha poi incoraggiata a debuttare in tale mondo.

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Rooney Mara e Joaquin Phoenix

4. Ha una relazione con il noto attore. Dal 2016 l’attrice ha una relazione con Joaquin Phoenix, conosciuto sul set del film Her. I due hanno confermato la loro storia apparendo insieme ad alcuni eventi di gala, come anche al Festival di Cannes. Nessuno dei due attori possiede un account social network, e conducono una vita piuttosto riservata, dividendosi tra il cinema e le numerose cause animaliste e ambientali da loro sostenute. Nel luglio del 2019 viene ufficialmente annunciato il loro fidanzamento.

5. Hanno recitato insieme più volte. Dopo essersi conosciuti sul set del film Her, dove interpretavano il ruolo di una coppia in procinto di divorziare, i due attori hanno nuovamente condiviso la scena per il film Don’t Worry, dove Phoenix ha voluto accanto la compagna. Ha poi reso il favore prendendo parte al film Maria Maddalena, dove la Mara era protagonista. In tutti e tre questi film, i loro personaggi hanno o hanno avuto una relazione.

Parte delle cose che non sai di Rooney Mara

Rooney Mara e Givenchy

6. È l’ambasciatrice di un noto profumo. Dal 2018 l’attrice è il volto che fa da testimonial al profumo L’interdit, della celebre Givenchy. Tale ruolo era un tempo ricoperto dall’iconica Audrey Hepburn, e la Mara si è detta onorata di poter essere parte di tale progetto. L’attrice ha dichiarato di non essere solita legarsi a marche di questo tipo, ma la politica e le persone dietro Givenchy l’hanno convinta ad usare la propria immagine per rilanciare un profumo che sfida a superare i propri limiti.

Rooney Mara in Millennium – Uomini che odiano le donne

7. Ha ottenuto la parte in un modo insolito. Il regista David Fincher era certo che Mara fosse la scelta giusta per la parte di Lisbeth Salander, ma altrettanto non erano i produttori. Per convincerli, Fincher chiese all’attrice di passare una serata fuori e di ubriacarsi in modo eccessivo. Il giorno dopo, Fincher la presentò, in pieno stato di post sbornia, ai produttori, i quali si convinsero che aveva la tempra giusta per la parte.

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8. Ha perso molto peso per il ruolo. Nonostante non le fosse stato richiesto, l’attrice decise di perdere una grande quantità di peso, così da risultare maggiormente pelle e ossa e poter caratterizzare il proprio personaggio a partire da questo aspetto fragile. Alla fine, divenne così magra che Fincher, spaventato, la incoraggiò a riacquisire qualche chilo.

Rooney Mara in Carol

9. La prima scena d’amore è stata girata in una data speciale. Per pura casualità, la scena in Carol che vede l’attrice intenta in un rapporto sessuale con la sua co-protagonista Cate Blanchett, è stata girata il 17 aprile, che è anche la data di compleanno della Mara. Questa ha dichiarato che poter recitare insieme alla Blanchett è stato un vero e proprio sogno che si realizza.

Rooney Mara: età e altezza

10. Rooney Mara è nata a Bedford, nello stato di New York, Stati Uniti, il 17 aprile 1985. L’attrice è alta complessivamente 160 centimetri.

Fonte: IMDb

Kurt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto iconico grazie ad alcuni personaggi in celebri film come La cosa, Grosso guaio a Chinatown e 1997: Fuga da New York, Kurt Russell è negli divenuto uno degli attori più apprezzati dell’attuale panorama statunitense. Distintosi per la sua versatilità, Russell ha saputo distaccarsi dal ruolo del duro per ricoprire panni ben diversi, che gli hanno permesso di ottenere il favore di un ampio pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Kurt Russell.

Parte delle cose che non sai di Kurt Russell

Kurt Russell: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il film Il californiano (1964), per poi recitare in I ragazzi di Camp Siddons (1966), La TV ha i suoi primati (1971), L’uomo dinamite (1971), Charley e l’angelo (1973), L’uomo più forte del mondo (1975) e La fantastica sfida (1980). Grazie al film 1997: Fuga da New York (1981) e La cosa (1982) raggiunge una grande popolarità, che lo porta ad ottenere ruoli da protagonista in Silkwood (1983), Grosso guaio a Chinatown (1986), Fuoco assassino (1991), Stargate (1984), Tango & Cash (1989), Fuga da Los Angeles (1996), Vanilla Sky (2001), Miracle (2004), Sky High – Scuola di superpoteri (2005), Poseidon (2006) e Grindhouse – A prova di morte (2007). Negli ultimi anni ha poi recitato in Fast & Furious 7 (2015), The Hateful Eight (2015), Deepwater – Inferno sull’oceano (2016), Fast & Furious 8 (2017), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), Qualcuno salvi il Natale (2018) e C’era una volta a… Hollywood (2019).

2. Ha preso parte a prodotti televisivi. Negli anni Russell ha partecipato in diverse occasioni ad alcune serie TV come Disneyland (1967-1972), Alla ricerca di un sogno (1974) e Racconti della frontiera (1976). Il suo primo ruolo di rilievo arriva però grazie al film televisivo Elvis – Il re del rock (1979), dove interpreta il celebre cantante, e con cui ottiene una nomination agli Emmy Award.

3. Non utilizza controfigure. L’attore ha affermato di non utilizzare controfigure per le scene più difficili da girare, preferendo eseguire da sé le acrobazie richieste. Molti dei film in cui ha recitato sono infatti ricchi di sequenze d’azione, a cui Russell non si è mai tirato indietro sfoggiando grande passione per questo mestiere, come anche una gran capacità di saper padroneggiare la situazione.

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Kurt Russell: chi è la sua compagna

4. Ha una relazione da molto tempo con una nota attrice. Nel 1983 l’attore conosce l’attrice Goldie Hawn sul set del film Swing Shift, e intraprendono una relazione che dura ancora oggi. I due non si sono mai sposati, preferendo considerarsi semplicemente fidanzati, e nel 1986 hanno dato alla luce il loro unico figlio. Russell è inoltre il padre adottivo della figlia che la Hawn aveva avuto da un precedente matrimonio.

5. Hanno recitato insieme in diversi film. Oltre ad aver recitato insieme nel film Swing Shift, grazie al quale si sono potuti conoscere meglio, la coppia aveva già recitato insieme nel film Pazza banda di famiglia (1968), e poi ancora in Una coppia alla deriva (1987), e in Qualcuno salvi il Natale (2018), dove la Hawn interpretava il ruolo di Mrs. Claus. Torneranno a recitare insieme nell’atteso sequel Qualcuno salvi il Natale 2.

Parte delle cose che non sai di Kurt Russell

Kurt Russell è Santa Claus

6. Ha fatto comporre una speciale lista dei bambini buoni. Nel suo ruolo di Santa Claus, Russell ha il compito di portare durante la notte di Natale regali ai bambini che si sono comportati bene. Nella lista a riguardo che si può vedere in un dato momento del film, è possibile leggere diversi nomi. Questi non sono inventati, bensì sono i nomi dei reali nipoti dell’attore, che egli ha voluto far inserire come regalo inaspettato.

Kurt Russell in La Cosa

7. Ha dovuto farsi crescere la barba per molto tempo. Per ottenere la celebre barba sfoggiata nel film da MacReady, il personaggio interpretato da Russell, l’attore ha impiegato all’incirca un anno. Tale pazienza è stata poi premiata, poiché il look del personaggio è divenuto iconico e ha contribuito alla sua fortuna.

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8. Non era convinto del risultato del film. Durante le prime proiezioni di prova del film, l’attore aveva espresso alcuni dubbi sul film completo, affermando che gli effetti utilizzati per il mostro non rendessero giustizia. Questa era in realtà un’opinione condivisa da tutto il cast, il quale in seguito ritornò sui propri passi, e lo stesso Russell affermò che a distanza di anni La cosa è uno dei suoi migliori film.

Kurt Russell e Quentin Tarantino

9. Ha lavorato in diverse occasioni con il noto regista. Russell è uno degli attori ricorrenti nel cinema di Quentin Tarantino, essendo comparso in tre dei suoi film. Il primo fu Grindhouse – A prova di morte, dove Russell interpreta il ruolo dello stuntman Mike, venne poi The Hateful Eight, dove ricopre il ruolo di John Ruth “il Boia”, e infine appare brevemente in C’era una volta a… Hollywood, nel ruolo del casting director Randy, nonché del narratore esterno.

Kurt Russell: età e altezza

10. Kurt Russel è nato a Springfield, nel Massachusetts, Stati Uniti, il 17 marzo 1951. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Taissa Farmiga: 10 cose che non sai sull’attrice

Taissa Farmiga: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per i suoi ruoli horror, tanto al cinema quanto in televisione, l’attrice Taissa Farmiga si è affermata in breve tempo per le sue doti interpretative, raggiungendo un ampio pubblico grazie ai titoli di rilievo in cui ha recitato. Ad oggi è considerata una giovane promessa della recitazione, avendo collaborato anche con importanti attori e autori, grazie ai quali ha potuto maturare rapidamente. Ecco 10 cose che non sai di Taissa Farmiga.

Parte delle cose che non sai di Taissa Farmiga

Taissa Farmiga: i suoi film

1. Ha recitato in noti film horror. L’attrice debutta al cinema nel 2011 con il film Higher Ground, per poi ottenere maggior notorietà con Bling Ring (2013). Successivamente recita in Innamorarsi a Middleton (2013), Mindscape (2013) e nella commedia horror The Final Girls (2015). È poi protagonista di 6 anni (2015), per poi prendere parte a Nella valle della violenza (2016), L’eccezione alla regola (2016), e What They Had (2018). Nel 2018 ha poi un ruolo di rilievo nei film Il corriere – The Mule, Mistero al Castello BlackWood e The Nun – La vocazione del male, con cui torna a recitare nel genere horror.

2. È nota per i suoi ruoli televisivi. La Farmiga è particolarmente celebre per aver preso parte alla serie antologica American Horror Story, rispettivamente nelle stagioni Murder House (2011), Coven (2013), Roanoke (2016) e Apocalypse (2018). Ha poi recitato anche nella serie Wicked City (2015), dove ricopre il ruolo di Karen McClaren. Nel 2019 recita invece nell’episodio Not All Men di The Twilight Zone, mentre prossimamente è attesa tra i protagonisti della serie The Gilded Age.

Taissa Farmiga è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove possiede un profilo seguito da 1,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, come anche curiosità quotidiane. Non mancano poi immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

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Taissa Farmiga: chi è il suo fidanzato

4. Ha una relazione con un giovane regista. Nel 2014 l’attrice annuncia tramite un post sul proprio profilo Instagram di avere una relazione il regista e sceneggiatore Hadley Klein. I due sono soliti condividere alcune tappe della loro relazione sui rispettivi social network, facendo intendere che la loro relazione diventa ogni giorno più solida.

Taissa Farmiga e Evan Peters

5. Non ha avuto nessuna relazione con il collega. Dopo aver percepito un’ottima chimica di coppia tra la Farmiga e l’attore Evan Peters, suo collega nella serie American Horror Story, numerosi fan hanno ipotizzato che tra i due ci fosse una relazione. Tali voci non sono mai state confermate, e vengono infine messe a tacere nel momento in cui l’attrice rivela la sua relazione con Klein.

Parte delle cose che non sai di Taissa Farmiga

Taissa Farmiga e Vera Farmiga

6. È la sorella della nota attrice. L’attrice è sorella di Vera Farmiga, da cui la separano 21 anni di differenza. Nonostante ciò le due hanno più volte dichiarato di avere un profondo legame ed un rapporto di amicizia, che si è poi tramutato anche in collaborazioni lavorative. Fu proprio Vera Farmiga ad introdurre la sorella minore nel mondo della recitazione, convincendola a partecipare al suo debutto da regista. Da quel momento la piccola Farmiga rimase incantata da tale mondo, decidendo di perseguire tale strada.

7. Hanno interpretato i ruoli di madre e figlia. Per via della differenza di età tra di loro, ma date anche le somiglianze dovute all’essere sorella, le due si sono ritrovate ad interpretare madre e figlia nella commedia romantica Innamorarsi a Middleton, sfoggiando un’ottima chimica di coppia.

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Taissa Farmiga in American Horror Story

8. Ha interpretato ruoli diversi. Per via della natura antologica della serie, l’attrice si è trovata a ricoprire personaggi diversi in base alla stagione. Nella prima è Violet Harmon, problematica adolescente che con il resto della sua famiglia si trasferisce nella casa in cui avrà luogo la narrazione. Nella terza stagione è invece la strega Zoe Benson. Riprenderà poi entrambi i ruoli per l’ottava stagione.

9. Non ha problemi con l’horror. La Farmiga ha dichiarato di non riscontrare difficoltà nel recitare in prodotti di genere horror, ma anzi di trovare lo spavento in sé piuttosto facile da interpretare, potendo attingere ai reali momenti di paura che si possono provare quotidianamente.

Taissa Farmiga: età e altezza

10. Taissa Farmiga è nata a Readington, New Jersey, Stati Uniti, il 17 agosto 1994. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Jeff Goldblum: 10 cose che non sai sull’attore

Jeff Goldblum: 10 cose che non sai sull’attore

Popolare sin dai suoi primi ruoli cinematografici, Jeff Goldblum si è negli anni distinto per il suo carisma e la sua versatilità, che lo hanno portato a prendere parte a progetti di varia natura, dal grande blockbuster hollywoodiano al piccolo film d’autore. Reinventatosi negli ultimi anni, Goldblum non manca di dimostrarsi interprete di alto livello, capace di affascinare il pubblico e la critica e di stupire per le sue continue trovate attraverso cui porre in risalto la propria personalità. Ecco 10 cose che non sai di Jeff Goldblum.

Parte delle cose che non sai di Jeff Goldblum

Jeff Goldblum: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Goldblum esordisce al cinema con il film Il giustiziere della notte (1974), e recita poi in opere di rilievo come Nashville (1975), Io e Annie (1977), Terrore dallo spazio profondo (1978) e Il grande freddo (1983). Ottiene ulteriore popolarità recitando in Tutto in una notte (1985), La mosca (1986) e Jurassic Park (1993). In seguito, continua a guadagnare consensi grazie a film come Independence Day (1996), Il mondo perduto – Jurasic Park (1997), Come cani e gatti (2001), Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), e L’uomo dell’anno (2006). Negli ultimi anni si è poi affermato grazie ai film Grande Budapest Hotel (2014), Independence Day – Rigenerazione (2016), Thor: Ragnarok (2017), Jurassic World – Il regno distrutto (2018), Hotel Artemis (2018) e The Mountain (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Agli inizi della sua carriera l’attore ha recitato anche in diversi episodi di serie TV di successo, tra cui si annoverano Starsky & Hutch (1977), Premiata agenzia Whitney (1980), Freinds (2003), Will & Grace (2005), Raines (2007), Law & Order: Criminal Intent (2009-2010), Glee (2012), e Portlandia (2012-2015). Dal 2019 è protagonista, nei panni di sé stesso, della serie documentaria The World According to Jeff Goldblum.

3. Si è distinto come doppiatore. Nel corso degli anni Goldblum ha ricoperto in diverse occasioni anche il ruolo di doppiatore. Ciò è avvenuto sia per le serie animate Capitan Planet e i Planeteers (1990-1991), I Simpson (1996) e King of the Hill (1992), quanto per i film d’animazione Il principe d’Egitto (1998), Zambezia (2012) e L’isola dei cani (2018). Ha inoltre partecipato al doppiaggio dei videogiochi Independence Day (1997), Call of Duty: Black Ops III (2015) e Jurassic World Evolution (2018).

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Jeff Goldblum è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 2 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, condividendo anche curiosità quotidiane con i propri fan. Non mancano poi immagini realizzate per servizi di moda o per promuovere i propri progetti da interprete.

Jeff Goldblum: moglie e figli

5. È stato sposato più volte. Goldblum ha avuto in totale tre mogli. La prima è stata l’attrice Patricia Gaul, con cui è stato sposato dal 1980 al 1986. Dal 1987 al 1991 è invece impegnato nel matrimonio con l’attrice Geena Davis. Dopo alcune relazioni nel corso degli anni, l’attore si sposa una terza volta con la ginnasta olimpica Emilie Livingston, nel 2014. Nel 2015 e nel 2017 nasceranno i due figli della coppia.

Parte delle cose che non sai di Jeff Goldblum

Jeff Goldblum in Jurassic Park

6. Non condivide alcuni pensieri del suo personaggio. Nel celebre film Jurassic Park, Goldblum ricopre il ruolo di Malcom, uno dei protagonisti che si recano all’interno del misterioso parco divertimenti. Il personaggio è oggi riconosciuto come uno dei più celebri nella carriera dell’attore, tuttavia questi ha dichiarato di non condividerne alcuni aspetti. Il principale di questi è che, contrariamente a Malcolm, Goldblum pensa che un parco tematico con veri dinosauri sarebbe un’idea molto attraente.

7. Una battuta in particolare è tra le sue preferite.  Tra le diverse battute del film divenute celebri, l’attore è particolarmente legato a quella che recita “Life finds a way“, che esprime tanto la filosofia del personaggio quanto un concetto filosofico applicabile a numerosi altri aspetti della vita e del suo progredire.

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Jeff Goldblum in La mosca

8. Per il suo ruolo ha dovuto sottoporsi ad ore di trucco. Per dar vita alle più mostruose mutazioni del suo personaggio all’interno del film La mosca, l’attore si è dovuto sottoporre a più di cinque ore quotidiane di trucco, necessarie per applicare le deformità richieste. Il trucco al completo arrivava inoltre a pesare più di 2 chili.

Jeff Goldblum in Thor

9. Il colore della pelle del suo personaggio è stato cambiato per lui. Nel film Thor: Ragnarok l’attore ricopre il ruolo del Grandmaster. Originariamente nei fumetti questo viene raffigurato con la pelle di color blu, ma il regista Taika Waititi ha dichiarato di non aver voluto far applicare tale trucco a Goldblum poiché egli è un ottimo attore e non necessitava di un ulteriore strumento per la caratterizzazione del personaggio.

Jeff Goldblum: età e altezza

10. Jeff Goldblum è nato a Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 22 ottobre 1952. L’attore è alto complessivamente 195 centimetri.

Fonte: IMDb

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