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Homecoming: A Film by Beyoncé, da oggi su Netflix

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Homecoming: A Film by Beyoncé, da oggi su Netflix

Da oggi è disponibile su Netflix Homecoming: A Film by Beyoncé, un film interamente dedicato alla celebre performance di Beyoncé in occasione del Coachella Music Festival del 2018, un omaggio ai college e alle università storicamente frequentate da persone di colore negli Stati Uniti (HBCU).

Partendo dal concetto creativo all’origine dello show, talmente grande da generare un movimento culturale, Homecoming: A Film by Beyoncé rivela il percorso emotivo dietro a questa incredibile performance tramite immagini straordinarie e interviste di approfondimento. Homecoming: A Film by Beyoncé è anche un album live disponibile sempre da oggi in digitale per Parkwood Entertainment e Columbia Records.

In qualità di prima donna di colore ad aprire il Coachella Festival, in Homecoming: A Film by Beyoncé, Beyoncé omaggia i visionari rappresentanti della cultura afroamericana che sono stati per lei fonte d’ispirazione, tra cui gli alunni HBCU Toni Morrison e Alice Walker, l’attivista Marian Wright Edelman e i ricercatori W.E.B. Du Bois, oltre a luminari della cultura come Nina Simone, Maya Angelou, Chimamanda Ngozi Adichie e Audre Lorde. Alla base del desiderio di Beyoncé di celebrare l’importanza delle HBCU suo padre Mathew Knowles, alunno della Fisk University.

Girato nel corso di otto mesi, il film segue la star della musica mondiale nel momento in cui torna sul palco dopo la nascita dei suoi gemelli, prestando particolare attenzione alla sua preparazione personale. La rivoluzionaria performance ha richiesto quattro mesi di prove musicali, seguite da quattro mesi di prove di danza, che hanno coinvolto oltre 150 musicisti, ballerini e personalità creative – tutti scelti in prima persona dall’artista stessa.

Nel destreggiarsi tra due ruoli, regista sia della sua live performance che del film che ha ripreso il processo che porta alla sua realizzazione, Beyoncé ha affermato: «È stato uno dei lavori più difficili che abbia portato a termine ma sapevo che dovevo spingere me stessa e il mio team oltre i limiti, l’obiettivo era il passaggio da fantastico a leggendario. Sapevamo che niente del genere era mai stato realizzato in un festival musicale, la performance doveva essere iconica, oltre ogni possibile paragone. Lo show era un omaggio ad un’importante parte della cultura afroamericana. Doveva essere fedele per chi già conosceva la sua storia, ma al tempo stesso divertente e illuminante per le persone che invece avevano ancora bisogno di imparare. Durante la realizzazione del film, raccontando questa storia una seconda volta, il proposito è rimasto esattamente lo stesso».

Molti cantanti e ballerini del cast sono stati studenti HBCU, cresciuti nella tradizione delle marching band tipiche di questi istituti e si sono uniti al gruppo di performer che si esibiscono al fianco di Beyoncé da anni. Dal documentario emergono l’intensità delle prove di danza e il talento di questi artisti, è inoltre possibile assistere al viaggio personale che li porta dall’essere normali studenti HBCU all’esibizione, che non dimenticheranno mai in tutta la loro vita, su un palco importantissimo e dall’alto valore storico come quello di Beyoncé.

 «Moltissime persone con grande ricchezza culturale e intellettuale sono diplomate alle HBCU, tra loro anche mio padre», racconta Beyoncé nel film, «c’è qualcosa di incredibilmente importante all’interno dell’esperienza HBCU, che deve essere celebrato e protetto».

Come premio per i fan, nel film è presente sui titoli di coda la versione di Beyoncé di “Before I Let Go” di Frankie Beverly e Maze, un classico R&B del 1981, che viene spesso proposto ai giochi delle HBCU.

Homecoming: A Film by Beyoncé è diretto e prodotto dalla stessa Beyoncé Knowles-Carter, aiutata alla regia dal collaboratore di lunga data Ed Burke. Steve Pamon e Erinn Williams sono produttori esecutivi.

Kevin Feige a ruota libera sul futuro del MCU, le serie di Disney + e l’arrivo di Deadpool

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Intervistato da Variety in occasione dell’imminente uscita di Avengers: Endgame (il capitolo che conclude la Infinity Saga iniziata dieci anni fa con Iron Man), Kevin Feige ha avuto modo di parlare del futuro dei Marvel Studios, dei progetti in cantiere – come le serie tv destinate alla piattaforma streaming di Disney + – e dell’ingresso nel MCU dei personaggi che appartenevano alla Fox e che ora, in seguito alla fusione con la casa di Topolino, saranno pienamente a disposizione dell’universo condiviso.

Per quanto riguarda lo sviluppo della Fase 4, non abbiamo molti dettagli nonostante le notizie continuino a rimbalzare da una parte all’altra del web. Si, Endgame segnerà la fine di un importante capitolo (per il MCU e per la storia del cinema), ma anche un nuovo inizio per il franchise multimiliardario. E come ogni finale che si rispetti potremmo dire addio ad alcuni dei nostri supereroi preferiti.

Alcuni dei nuovi film presenteranno personaggi che già conoscete“, ha spiegato Feige a Variety, “Altri personaggi secondari assumeranno ruoli principali, e introdurremo personaggi del tutto nuovi. La ricompensa più grande, dopo il successo ottenuto negli ultimi dieci anni, è il volerci riprovare in un modo diverso, imparando dai nostri errori e provando qualcosa che non abbiamo mai provato prima“.

La prima sfida, per i Marvel Studios, è rappresentata dall’approccio alla tv. In passato, l’universo condiviso ha aperto le sue porte al piccolo schermo con le serie prodotte dalla Marvel TV (vedi The Defenders, Luke Cage, Daredevil, Iron Fist e Jessica Jones su Netflix, o Agents of SHIELD e Agent Carter su ABC, Runaways su Hulu e Cloak & Dagger su Freeform), tuttavia i titoli originali che arriveranno su Disney + porteranno il concetto di “condivisione” ad un livello successivo.

Questi episodi si intersecheranno con i film in un modo importante“, ha detto Feige. “Si tratta di una forma totalmente nuova di narrazione con cui possiamo giocare ed esplorare“. Sappiamo già Disney ha confermato le serie spin-off su Loki, Soldato d’Inverno e Falcon e Scarlet Witch e Visione, con il ritorno degli attori che avevano interpretato gli eroi al cinema.

In materia di novità è impossibile non menzionare l’acquisizione dei diritti sui personaggi Marvel della Fox da parte della Disney, con i Marvel Studios che avranno accesso a tutta una galleria di possibilità finora inaccessibili. Questo significa che in futuro potrebbero portare nel proprio universo gli X-Men, i Fantastici Quattro e l’irriverente Deadpool.

“Tutto resta da vedere” ha confessato Feige. “Quando l’accordo è stato firmato, Bob Iger [CEO di Disney] ci ha detto che se qualcosa non è rotto, non serve aggiustarlo. E non c’è dubbio che Deadpool abbia funzionato, quindi perché dovremmo cambiarlo?

Sulla questione era intervenuto lo stesso Iger settimane fa, spiegando che lo studio avrebbe “continuato il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sulla Fase 4

Fonte: Variety

Star Wars: in sviluppo un progetto sui Cavalieri della Vecchia Repubblica

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Star Wars: The Rise Of Skywalker chiuderà definitivamente la saga familiare iniziata nel 1977 da George Lucas con Una Nuova Speranza, aprendo le porte a infinite possibilità di trama per quanto riguarda il futuro del franchise e le prossime trilogie.

E in occasione della Star Wars Celebration di Chicago che si è tenuta lo scorso weekend, la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy sembra aver confermato che lo studio lavorerà ad un progetto dedicato ai Cavalieri della Vecchia Repubblica, senza specificare se si tratterà di un prodotto destinato al grande o al piccolo schermo:

Si, ne parliamo continuamente. Stiamo sviluppando qualcosa e valutando se possa funzionare. Al momento non ho idea di quando metteremo in moto il progetto, ma dobbiamo essere cauti e assicurarci che ci sia una certa cadenza per le uscite dei film di Star Wars che non inizi a sembrare eccessiva.”

Ovviamente la Kennedy si riferiva al risultato poco convincente ottenuto al box office da Solo: A Star Wars Story, uscito a pochi mesi di distanza da Star Wars: Gli Ultimi Jedi. E sempre sull’argomento ha commentato:

Purtroppo non abbiamo la sfera di cristallo. Abbiamo fatto un tentativo con Solo per vedere se riuscivamo con due film all’anno, e solo dopo ci siamo resi conto che non è andata bene, quindi abbiamo fatto qualche passo indietro.

Per chi non lo sapesse, le Cronache Jedi: I Cavalieri della Vecchia Repubblica (in originale Tales of the Jedi: Knights of the Old Repubblic) è uno spin-off della serie a fumetti Cronache Jedi,  la cui storia è ambientata circa 4.000 o 3.000 anni prima degli eventi narrati in La Minaccia Fantasma.

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser trailer nel dettaglio

Fonte: MTV News

Iron Man: i 10 momenti più importanti dell’eroe nel MCU

Iron Man: i 10 momenti più importanti dell’eroe nel MCU

Avengers: Endgame potrebbe segnare l’ultima apparizione nel MCU di Iron Man, il “primo” vero eroe introdotto dai Marvel Studios al cinema nel 2008.  Tony Stark si sacrificherà per il bene dei compagni, oppure sopravviverà e lascerà il team ad un nuovo leader?

In attesa di rispondere a queste domande, ripassiamo i migliori momenti di Iron Man nell’universo cinematografico Marvel fino a Infinity War:

Il “sacrificio” in The Avengers

Il primo grande evento del MCU, The Avengers, ha visto trionfare i nostri eroi non senza qualche sacrificio e gesti eclatanti. Come quello compiuto da Iron Man sul finale che rimarrà nella storia del personaggio e dell’universo condiviso.

I Vendicatori sono a New York e stanno avendo la meglio sugli invasori Chitauri, ma finché il portale spaziale rimarrà aperto i rinforzi alieni continueranno ad affluire. Nel frattempo, il consiglio ha deciso di inviare un missile nucleare per distruggere i nemici insieme alla popolazione residente: è qui che Tony Stark usa tutte le forze per deviare il missile verso il portale e lo attraversa, colpendo la nave madre dei Chitauri.

Padre e figlio

Tony Stark sarà anche un soggetto egocentrico, pieno di sé e preoccupato solo dei suoi affetti più vicini, ma è impossibile negare che abbia fatto da mentore a Peter Parker e che la morte del ragazzo alla fine di Infinity War sia stato uno dei momenti più toccanti di tutto il franchise.

Innanzitutto l’ha scelto per combattere nel Team Iron Man in Civil War, donandogli il suo primo vero costume da Spider-Man,  poi l’ha aiutato a capire chi era e cosa significasse essere un supereroe, infine ha cercato di proteggerlo dall’attacco di Thanos, senza successo.

Una visione da dimenticare

Infinity War può essere letto come la fine del peggior incubo di Tony Stark. Ricordate la scena di Avengers: Age of Ultron in cui Tony “sogna” (sotto effetto delle manipolazioni mentali di Scarlet Witch) la morte dei Vendicatori mentre la Terra è invasa da conquistatori alieni? Ecco, è come se l’eroe abbia vissuto gli ultimi anni con la paura che questo scenario si avverasse, fino a quando Thanos non si è manifestato.

Che sia stata una sorta di premonizione per ciò che vedremo nel futuro del franchise, soprattutto sul destino di Iron Man e Captain America?

Io sono Iron Man

Molti supereroi nascondono la propria identità sotto una maschera, ma non Iron ManTony Stark ha scelto di non vivere dietro una bugia, alzandosi in piedi ed esclamando “Io sono Iron Man.”, certo causando problemi (come il Mandarino che ha fatto saltare in aria la sua casa e Pepper Potts costantemente in pericolo), tuttavia Tony Stark ha sempre rifiutato di celarsi dietro l’anonimato, rendendosi così responsabile di ogni decisione che prende.

Civil War

Captain America: Civil War è sicuramente uno dei film più significativi nella storia del MCU, avendo mostrato la rottura all’interno del team dei Vendicatori dopo gli Accordi di Sokovia e la scoperta, da parte di Tony, che i suoi genitori sono stati uccisi da Bucky. Questo evento scatena in lui una rabbia repressa che lo porta a scontrarsi con Steve in un confronto memorabile.

Vediamo quindi Iron Man vs Captain America e il Soldato d’Inverno mentre se le danno di santa ragione, mettendo fine ad un’amicizia profonda. Una scena che rivela il lato oscuro di Tony e complica l’equilibrio del gruppo in previsione di Infinity War.

Avengers Initiative

La prima scena post credits del MCU, quella inserita alla fine di Iron Man, ha posto le basi di tutta la costruzione dell’universo condiviso, facendo incontrare Tony e Nick Fury, il direttore di S.H.I.E.L.D, ed esponendo la misteriosa Avenger Initiative. Un momento cruciale in cui il pubblico ha capito questo non sarebbe stato un normale franchise…

Per Tony Stark invece, questo coincide con la realizzazione di non essere l’unico supereroe del mondo, e senza questa consapevolezza avrebbe continuato a vagabondare comportandosi da milionario egocentrico.

Il confronto finale con Thanos

Da anni Tony Stark aveva predetto l’arrivo di una minaccia più grande di Loki o Ultron, e quando Thanos è finalmente arrivato le paure maturate nel tempo si sono dimostrate vere. Dunque possiamo dire che Infinity War ha messo l’eroe di fronte ai suoi demoni, culminando con la battaglia su Titano.

Thanos conosce Stark, i suoi movimenti, e probabilmente le grandi ambizioni che hanno li rendono molto più simili di quanto pensiamo….

Pepper Potts

Arriviamo alla cosa più preziosa per il percorso di Tony Stark nel MCU, la sua motivazione a diventare un uomo migliore e un eroe: l’amore di Pepper Potts. Nel corso degli anni questo rapporto è cresciuto, evolvendo da una semplice amicizia di lavoro (dove lei era quasi invisibile agli occhi del capo) ad una solida realtà.

Nel trailer di Endgame abbiamo visto Tony registrare un messaggio a Pepper senza alcuna speranza di sopravvivere, e chissà quali sorprese ci riserverà il film…

La morte di Peter

La devastante morte di Peter Parker in Infinity War ha lasciato in lacrime i fan. E se il film è ricco di momenti spensierati, quel “I do not wanna go” pronunciato da Tom Holland fra le braccia di Robert Downey Jr. rappresenta l’altro lato di un racconto ben più maturo delle aspettative.

Ciò che rende così incredibile la scena è il fatto che l’attore abbia improvvisato l’intera battuta. I fratelli Russo volevano che fosse o emozionante e gli avevano dato un solo consiglio: “Pensa che sei un ragazzo e non vuoi morire“. Così Holland ha preso questo suggerimento alla lettera e il gioco è fatto…

Mark 1

Il viaggio di Iron Man inizia nel 2008, in quella caverna dove Tony Stark è tenuto prigioniero e nella quale progetta la sua prima armatura: la Mark I. Grazie a questa fugge dall’Afghanistan e raccoglie la sfida di cambiare per sempre la sua vita.

Sacrificarsi per un bene più grande è il campanello d’allarme per un uomo che stava sprecando le sue energie per nulla, e che doveva iniziare a fare qualcosa di meglio: essere un eroe.

CORRELATO – Captain America: i 10 momenti più importanti dell’eroe nel MCU

Fonte: ScreenRant

Cyrano, mon amour, recensione del film di Alexis Michalik

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Cyrano, mon amour, recensione del film di Alexis Michalik

Si intitola semplicemente Edmond in originale, Cyrano, mon amour, il nuovo film di Alexis Michalik che racconta proprio la storia di Edmond Rostand, l’autore della tragedia in versi sul grande spadaccino guascone, innamorato di Rossana, uno dei testi teatrali più famosi in tutto il mondo.

In molti hanno portato al cinema e in tv le avventure e l’amore tragico di Cyrano, Guccini ha addirittura scritto una struggente canzone sul personaggio, ma Michalik torna a prima di quando la tragedia venisse scritta e ne racconta la genesi, romanzandola e proponendo un film che ricorda molto da vicino Shakespeare in Love, che invece ripercorreva la composizione di Romeo e Giulietta.

Come nel film con Gwyneth Paltrow, anche in Cyrano, mon amour l’arte imita la vita: Edmond è un poeta senza più ispirazione, profondamente innamorato della moglie eppure in un momento arido della sua esistenza, e sul quale viene fatta pressione per comporre una nuova commedia per il grande Monsieur Coquelin (quello che poi è diventato il primo Cyrano della scena teatrale).

L’incontro fortuito con la bella Jeanne, innamorata di un suo avvenente ma grezzo amico attore, fa riscoprire ad Edmond sentimenti e emozioni dimenticate, che si rivelato necessarie per comporre in sole tre settimane la sua opera più grande, destinata a rimanere nei secoli. Inoltre, a imitazione dell’opera, lui stesso intesse una relazione clandestina, epistolare e platonica, con Jeanne, che invece è convinta di avere una corrispondenza con il suo bell’attore. Uno specchio di quello che accade in Cyrano, appunto, e un espediente drammaturgico elementare ed efficace, per proporre in maniera romanzata la nascita dell’opera.

Il doppio filo che lega realtà e finzione è una forzatura alla storia vera che risulta sufficientemente divertente e leggera da rendere il film un piacevolissimo intrattenimento, un divertente gioco di specchi, un susseguirsi di equivoci e situazioni esilaranti che contribuiscono a rendere l’esperienza dello spettatore gustosa e coinvolgente.

Senza troppe sorprese, ci si avvia verso un finale convenzionale, in cui però la regia svela il suo guizzo più personale, trasformando la rappresentazione teatrale per gli spettatori del teatro in una scena da film per chi guarda il film in sala, un’intersezione di piani e linguaggi che sembra voler indicare l’universalità raggiunta dal Cyrano de Bergerac.

E così poco importa che il film sciolga in maniera semplicistica i suoi nodi, perché il centro forte della storia rimane proprio il valore condiviso, universale dell’opera di Rostand, che arriva a noi intatta nella sua potenza.

Guarda il trailer di Cyrano Mon Amour

Dark Phoenix: Magneto e Jean su Genosha nella nuova foto ufficiale

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Una delle location chiave di Dark Phoenix, già mostrata nel trailer, sarà l’isola di Genosha, un paradiso per i mutanti governato da Magneto dove Jean Grey si recherà portando con sé tutta la sua rabbia.

Nei fumetti originali Genosha è un’isola del Madagascar, descritta come un’intelligente allegoria dell’apartheid e palcoscenico di una lunga guerra; diventerà in seguito un rifugio sicuro per mutanti sotto il dominio di Magneto, ed è plausibile che il film si sia adattato a questa versione.

Del luogo ha parlato anche il regista di Dark Phoenix Simon Kinberg con Empire, allegando la nuova foto ufficiale che vede protagonisti Michael Fassbender e Sophie Turner:

Genosha è qualcosa che mi ha sempre affascinato. Una sorta di Oz per i mutanti, e come ebreo, i suoi parallelismi con Israele e la nozione implicita della terra promessa sono stati fonte di curiosità fin da bambino. Cercavo solo un modo per incorporarla nel franchise, e doveva accadere in Apocalisse ma poi tutto è andato in una direzione diversa“.

In Dark Phoenix Genosha sarà il paradiso mutante di Eric, costruito usando i rifiuti metallici evocati dal mare. È qui che si recherà nel momento del bisogno Jean, trovando risposte ai suoi dubbi esistenziali.

Dark Phoenix non avrà un cameo di Stan Lee

CORRELATE:

Dark Phoenix è stato descritto da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Il produttore Hutch Parker l’ha inoltre inscritto nella categoria “thriller hitchcockiano”, in omaggio al maestro del genere, parlandone in un’intervista con ScreenRant durante il WonderCon di Anaheim, California, confermando la linea editoriale del franchise che ha sempre dato un tono specifico ad ogni film.

Dark Phoenix: Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Empire

Star Wars: The Rise Of Skywalker farà luce sulle origini di Rey

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Star Wars: The Rise Of Skywalker farà luce sulle origini di Rey

Il mistero si era insinuato nella testa di milioni di fan dopo l’uscita, quattro anni fa, di Episodio VII: Il Risveglio della Forza: chi sono i genitori di Rey? Quali sono le sue origini? Da dove viene questa eroina senza legami né passato? E chi si aspettava una risposta già in Gli Ultimi Jedi, è rimasto rimasto deluso da quanto dichiarato da Kylo Ren quando pronuncia queste parole alla ragazza: “Sei soltanto la figlia di due mercanti di Jakku che ti hanno venduta in cambio di soldi“.

Forse Star Wars: The Rise Of Skywalker riuscirà a sciogliere ogni dubbio? Sulla questione è tornato J.J. Abrams parlandone in un’intervista con ABC News in occasione della Celebration annuale in quel di Chicago lo scorso weekend:

Dirò solo che sapevamo, una volta approcciato questo film, che Episodio IX doveva essere una conclusione soddisfacente della saga ed eravamo ben consapevoli che le origini di Rey è uno degli argomenti più discussi…ora non voglio dire che ciò che è successo in Episodio VIII non conta, ma posso affermare che il prossimo capitolo racconterà molto di più della storia di quello che avete visto.

Durante la Star Wars Celebration Abrams ha poi spiegato perché, secondo lui, The Rise Of Skywalker avrebbe dovuto funzionare anche come standalone separato dal resto del franchise:

Questo film segna la fine di una saga, ma c’era comunque il bisogno di farlo lavorare come un’entità a sé. È stata parte del divertimento, parte della sfida. Raccontare di questa nuova generazione e di ciò che hanno ereditato: la luce e il buio. E la domanda che ci poniamo mentre li vediamo affrontare il male più grande è: sono preparati? Sono pronti?

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser trailer nel dettaglio

Fonte: ABC News (via CBM)

Spider-Man: Far From Home, i Lego spoilerano la battaglia del film?

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Dopo le anticipazioni fornite dalla nuova collezione di Funko Pop dedicata al film, sembra che stavolta siano i Lego a rivelare qualche interessante spoiler sugli eventi di Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming che porterà in giro per l’Europa Peter Parker e i compagni di scuola e che rivelerà al pubblico Mysterio, il villain interpretato da Jake Gyllenhaal.

Intitolato Stark Jet e Drone Attack, il set di costruzioni include le miniature di Spider-Man, Mysterio, Nick Fury e Happy Hogan insieme a due droni con cui gli eroi possono combattere. E se la descrizione ufficiale non mente, i personaggi dovranno difendere la città di Venezia dall’attacco dei nemici proprio a bordo di questo mezzo.

Già il primo trailer di Spider-Man: Far From Home aveva mostrato l’arrivo degli Elementali  sulla laguna, ma ovviamente in forma di fuoco e acqua e non come vere persone in realtà non li ha mostrati come persone. Qui invece i Lego sembrano suggerire che gli antagonisti di Spidey compariranno anche in carne e ossa, come Hydro-Man, ed è possibile che questa sequenza con l’aereo coinvolgerà alcuni di loro nella maniera più inaspettata.

E a quanto pare anche il ruolo di Happy sarà sorprendentemente più in vista rispetto al primo film, forse per “sostituire” l’assenza del vero mentore di Peter, Tony Stark, impegnato chissà dove con Pepper Potts…

Spider-Man: Far From Home, tutte le risposte che vorremmo dal film

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

Fonte: Comicbook

Avengers: Endgame, il trailer finale ripercorre la storia del MCU

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Dieci anni e ventidue film dopo l’Infinity Saga si avvia alla sua conclusione: tutte le trame costruite finora dal MCU verranno sciolte da Avengers: Endgame, il culmine narrativo di un universo condiviso che ha fatto la storia del cinema.

Per celebrare questa importantissima tappa e in previsione dell’imminente uscita del quarto capitolo sui Vendicatori fissata la prossima settimana, i Marvel Studios hanno diffuso il trailer finale di Endgame che ripercorre tutti i film, da Iron Man ad Infinity War, i momenti più toccanti, l’ingresso in scena dei personaggi e molto altro in un tributo che farà commuovere i fan.

La fine è vicina, il futuro è alle porte.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler

Avengers: Endgame arriverà nelle sale il prossimo 24 aprile.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti gli spoiler rivelati dal merchandise

Fonte: Marvel Entertainment

Robert Downey Jr.: il suo Dottor Doolittle soggetto a massicce riprese aggiuntive

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Il film con Robert Downey Jr. che riporta sul grande schermo il Dottor Doolittle è in fase di massicce riprese aggiuntive. Dopo aver spostato tre volte la data d’uscita, la Universal vuole assicurarsi di realizzare il film che tutti i fan stanno aspettando, aggiungendo altre date ai reshooting già previsti e sperando che il film possa prendere la forma desiderata.

Stando a quanto riferisce Collider, quando i produttori Joe Roth, Jeff Kirschenbaum e Susan Downey hanno visto il primo cut del film, hanno riscontrato problemi con gli effetti visivi e con l’aspetto comico del film. Così hanno deciso di rinnovare il prodotto. Chris McKay (The LEGO Movie – Batman) è stato aggiunto al progetto per salvare il film, scrivendo nuovo materiale.

McKay si è dimostrato allineato con le intenzioni produttive, data la sua esperienza e l’irriverente approccio alla commedia di Robert Downey Jr. Dal momento che però non era disponibile anche per supervisionare le riprese aggiuntive, McKay ha raccomandato Jonathan Liebesman come suo sostituto sul set, anche se Stephen Gaghan rimarrà accreditato come regista.

Nel cast vocale del film ci sono Rami Malek, Emma Thompson, Michael Sheen, Selena Gomez, Octavia Spencer, Antonio Banderas, John Cena, Marion Cotillard e Tom Holland.

Robert Downey Jr. è impegnato al momento nel press tour di Avengers: Endgame, che si concluderà il 26 aprile con l’uscita del film in tutto il mondo (da noi in Italia il film è programmato per il 24 aprile).

Il Dottor Dolittle è stato creato dall’autore britannico Hugh Lofting nel 1920. L’epoca Vittoriana, un medico decide di curare animali invece che persone perché si scopre in grado di parlare con loro.

Già nel 1967 c’era stato un adattamento per il cinema, con Rex Harrison che interpretò il personaggio e il film che vinse due Oscar, per la migliore canzone e per gli effetti visivi.

Glass: il divertente trailer onesto del film di Shyamalan

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Glass: il divertente trailer onesto del film di Shyamalan

Screen Junkies ha dedicato il suo nuovo capitolo di Honest Trailer a Glass, il film di M. Night Shyamalan che ha riportato sul grande schermo David Dunne e Elijah Price, i protagonisti di Unbreakable, del 2000. Con loro anche Kevin Crumb, protagonista di Split.

Con questi tre film, il regista de Il Sesto Senso ha realizzato la sua trilogia supereroistica. Di seguito, il divertente trailer che si prende gioco della pellicola con Bruce Willis, Samuel L. Jackson e James McAvoy.

Uscito al cinema il 17 gennaio 2019, Glass è il nuovo film di M. Night Shyamalan, il regista de Il Sesto Senso e The Village.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James Mcavoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe® Sarah Paulson, il film porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato(2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Si uniscono al cast anche Spencer Treat Clark (Unbreakable – Il Predestinato) e da Charlayne Woodard (Unbreakable – Il Predestinato), che interpretano nuovamente il figlio di Dunn e la madre di Price.

Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler

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Così come accaduto per Infinity War, anche con l’approssimarsi dell’uscita di Avengers: Endgame la Marvel chiede ai propri fan di non fare spoiler dal film, cosa che purtroppo è già accaduta con un breve video leak che però è stato oscurato dalla rete nelle ultime ore.

Se per IW l’hashtag era #ThanosDemandsYourSilence (Thanos chiede il vostro silenzio), questa volta sono i registi del film, i Fratelli Russo, a dire: #DontspoilEndgame. Ecco di seguito la traduzione della lettera che i Russo hanno condiviso su Instagram:

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ai migliori fan del mondo,

Eccoci, Questa è la fine. La fine di un mosaico narrativo senza precedenti, durato undici anni e undici franchise. 

Per tutti quelli che hanno fatto questo viaggio con noi dall’inizio, condividendo gioie e dolori con la vostra famiglia, i vostri amici, i vostri compagni di classe, i vostri colleghi. Investendo così tanto in ogni personaggio e in ogni storia. Ridendo, esultando, piangendo. Dando così tanto liberamente i vostri pensieri ed emozioni in conversazioni accese, teorie, fan art, e fan fiction. Per favore, sappiate che noi due, insieme a tutti quelli coinvolti in Endgame, abbiamo lavorato senza sosta per gli ultimi tre anni con la sola intenzione di consegnarvi una sorprendente, emozionante, potente conclusione della Infinity Saga.

Poiché così tanti di voi hanno investito il loro tempo, il loro cuore, le loro anime in queste storie, siamo qui a chiedere ancora una volta il vostro aiuto. 

Quando vedrete nelle prossime settimane Endgame, per favore non lo rovinate agli altri, allo stesso modo in cui vorreste non venisse rovinato a voi. 

Come al solito, buona fortuna e buona visione…

I Fratelli Russo.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Cannes 2019: Almodovar, Malick, Dolan, Bong i primi nomi papabili

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Sembra che il Festival di Cannes 2019 abbia cominciato a calare i propri assi per il concorso. Non solo Refn e Jarmusch, ma anche Xavier Dolan, Pedro Almodovar, Terrence Malick, Bong Joon-hoKen Loach sembrano molto vicini alla selezione ufficiale del concorso per la 72° edizione del festival francese.

Matthias & Maxime di Dolan, Dolor y Gloria di Almodovar, Sorry We Missed You di Loach dovrebbero unirsi a The Dead Don’t Die di Jarmusch per il concorso ufficiale. A questi si aggiungono anche A Hidden Life di Malick (precedentemente noto come Radegund); Parasite di Bong; Traitor di Marco Bellocchio; Ahmed di Jean-Pierre e Luc Dardenne; Nighthawk di Kleber Mendonça Filho.

L’annuncio della line-up è prevista per giovedì a Parigi dal direttore artistico di Cannes Thierry Fremaux. La lista è ancora in fase di definizione, ma molti titoli sono abbastanza sicuri. Due titoli appaiono praticamente certi: Frankie, del regista statunitense vincitore di Sundance Ira Sachs, con Isabelle Huppert (Elle), e Portrait of a Lady on Fire, un dramma femminile ambientato nel 18 ° secolo, diretto da Celine Sciamma.

Il film di Quentin Tarantino ambientati nel 1969, C’era una volta a Hollywood, con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie, è ancora in post-produzione e potrebbe non essere annunciato alla conferenza stampa di giovedì, ma dovrebbe essere aggiunto alla line-up della competizione in un secondo momento.

Si dice che Tarantino sia desideroso di presentare il film al festival il 21 maggio per celebrare il 25 ° anniversario della prima mondiale di Pulp Fiction proprio sulla Croisette, ma la post-produzione sta prendendo più tempo di quanto inizialmente previsto. Se il film di Tarantino non dovesse essere pronto per il festival, Sony ha un’altra opzione glamour per la competizione: le Piccole donne di Greta Gerwig, che pure è in post, ma dovrebbe essere pronto in tempo per la premiere di Cannes.

Il festival di Cannes 2019 si svolgerà dal 14 al 25 maggio.

Cannes 2019: il manifesto è un omaggio ad Agnès Varda

Fonte: Variety

Avengers: Endgame, tutti gli spoiler rivelati dal merchandise

Avengers: Endgame, tutti gli spoiler rivelati dal merchandise

I Marvel Studios hanno messo in piedi una strategica campagna marketing (quasi) perfetta per conservare tutti i segreti relativi alla trama di Avengers: Engame, ma alcuni dettagli sono comunque trapelati grazie a diversi immagini leak del merchandise.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ecco di seguito i migliori spoiler rivelati da giocattoli, set Lego e action figure:

Il ritorno di Valchiria

Le foto leak del merchandise sembrano aver confermato il ritorno  in scena di un personaggio che avevamo smarrito dopo la fine di Thor: Ragnarok e che quindi potrebbe essere sopravvissuto alla Decimazione di Infinity WarValchiria, la guerriera asgardiana interpretata nel MCU da Tessa Thompson.

Ma non finisce qui: anche Star-Lord e Black Panther fanno parte del gruppo, entrambi vittime dello schiocco…ciò significa che rivedremo anche loro?

La nuova arma di Thanos

Ora che Thanos ha collezionato tutte le gemme dell’infinito sembra quasi impossibile batterlo. Thor ha avuto la sua occasione con la Stormbreaker in Infinity War, ma non ha puntato alla testa, e le abilità del Titano Pazzo sono, al momento, limitate solo dalla sua immaginazione.

Forse in Endgame non chiederà aiuto soltanto al Guanto, ma ad una nuova arma (una lama doppia) svelata dall’action figure della Marvel Legends e che lo rende ancora più minaccioso.

L’attacco al quartier generale degli Avengers

I trailer di Avengers: Endgame ci hanno mostrato gli eroi sopravvissuti riuniti al quartier generale dei Vendicatori mentre pianificano il contrattacco su Thanos. Pronti ad avventurarsi nello spazio, i protagonisti potrebbero essere attaccati da un esercito di Outriders e da Thanos stesso, come rivelato da uno dei set lego.

“Avengers Compound Battle” include infatti Captain Marvel, Iron Man, Nebula, Ant-Man e Hulk, con il Titano che indossa sia il suo guanto che la sua armatura da battaglia. Sarà davvero così?

L’update dell’armatura di Iron Man

Sempre a proposito del supereroe interpretato da Robert Downey Jr., le immagini ufficiali dell’action figure firmata Hot Toys hanno rivelato tutti i dettagli della nuova Mark 85.

Tra questi ci sono due versioni dell’elmetto intercambiabili e una funzione di illuminazione a LED che rendono il design dell’armatura di Iron Man ancora più complessa delle versioni precedenti. Rimane intatto l’Arc Reactor sul petto e il Nano Lightning Refocuser posizionato sulla schiena più altri accessori la cui funzione verrà probabilmente rivelata nel film.

Tony Stark torna sulla Terra

Avevamo lasciato Tony Stark ferito, bloccato sul pianeta Titano e sconvolto per la morte di Peter Parker e dei colleghi eroi, e soltanto grazie all’ultimo trailer abbiamo scoperto che tornerà sano e salvo sulla Terra.

Prima però, grazie alle immagini leak dei giocattoli dedicati al film, avevamo già capito che Iron Man avrebbe fatto ritorno a casa indossando lo stesso abito da Regno Quantico degli altri Avengers…

La battaglia nella base di Iron Man

Sebbene i Marvel Studios facciano del loro meglio per mantenere segrete le più importanti sequenze di battaglia dei film, un set lego relativo a Endgame potrebbe aver rivelato lo scontro fra Iron Man e gli Outriders di Thanos all’interno della “Iron Man Hall of Armour”, il luogo dove sono custodite tutte le armature dell’eroe.

Sarà davvero così o è solo un modo per confonderci le idee? Di certo c’è che rivisiteremo eventi del passato…

Il primo costume di Hulk

Arriviamo a Hulk, che a differenza degli altri Vendicatori non ha mai avuto un costume vero e proprio da indossare in battaglia. Ma a quanto pare in Endgame sfoggerà un’uniforme mai vista prima nel MCU.

Il look presenta un costume viola e nero slim-fit con il gigante di giada impegnato a utilizzare dei pezzi di metallo affilato come armi. Chissà in che occasione verranno fuori…

Il ritorno di Ebony Maw

La Marvel lancerà le nuove action figure della linea Marvel Legends nel corso di quest’anno, e insieme a quelle degli eroi e di Thanos è spuntata anche quella dedicata a Ebony Maw, il potente stregone dell’Ordine Nero morto in Infinity War.

Questo significa che il braccio destro del Titano Pazzo tornerà in Endgame? Altamente probabile, e forse sarà proprio Thanos con una delle gemme dell’infinito a riportarlo in vita.

Lo scudo originale di Cap

Lo scontro fra Steve Rogers e Tony Stark in Civil War era culminato con Cap che rinunciava al suo scudo forgiato da Howard Stark negli anni Quaranta appositamente per lui. Un momento indimenticabile che fatichiamo a cancellare dalla memoria.

Tuttavia il merchandise sembra confermare che dopo la battaglia di Wakanda in Infinity War Steve tornerà al vecchio Shield del passato…sarà davvero così?

Steve in moto contro gli Outriders

Vendicatori, eroi e guerrieri wakandiani hanno combattuto con onore nelle terre africane contro Proxima Midnight e l’esercito di Thanos nel finale di Infinity War, neutralizzando innumerevoli Outriders, ma diversi indizi ci confermano che questi mostri torneranno anche in Endgame per la rivincita.

E se fosse Captain America ad affrontarli, da solo a bordo della sua moto? Questo set Lego sembra suggerirlo…Inoltre noterete il costume bianco da Regno Quantico indossato da Steve per l’occasione: in quale anno ci troviamo?

LEGGI ANCHE – MCU: 10 scene cruciali da rivedere prima di Endgame

Il Ragazzo che diventerà Re, recensione del film di Joe Cornish

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Il Ragazzo che diventerà Re, recensione del film di Joe Cornish

Il mito di Excalibur ha dato vita a una filmografia incredibile, nel corso degli anni, dal classico d’animazione La spada nella roccia, a film e serie tv sulle leggende di Merlino e Artù, fino anche alla parodia all’italiana con Superfantozzi, e con Il Ragazzo che diventerà Re, il mito si fonde con il cinema d’avventura e regala al giovane pubblico una nuova versione dei fatti.

Il film racconta di Alex, nuovo Artù, che si trova ad affrontare il male incarnato dalla strega Morgana, affiancato dai suoi cavalieri e da una stramba versione di Merlino. Un racconto ingenuo e tutto in superficie, senza sottotesti ma forse un invito a permettere ai più giovani di godersi la storia, l’avventura, con toni giocosi e con ottime scene d’azione.

Joe Cornish, autore della regia e della sceneggiatura, smaschera da subito la sua intenzione: il prologo in animazione, recitato in rima in voice over ricorda le pagine dei grossi toni intarsiati che aprivano alcune delle fiabe Disney più famose (La spada nella roccia e La bella addormentata, per esempio). Il regista ci indica da subito il pubblico di destinazione del film.

Oltre alla mitologia che ne fornisce il contenuto, Il Ragazzo che diventerà Re deve il suo tono e il suo stile a quel filone di cinema per ragazzi fiorito negli anni ’80 e che è stato un po’ abbandonato di recente. Quel cinema si avvaleva di giovanissimi protagonisti e storie avventurose e si faceva portatore di valori quali l’amicizia e il coraggio, tutto declinato in chiave umoristica.

In questo senso, il film si fa perfetto erede di titoli come Stand By Me o I Goonies, e, seppure non si tratta di un prodotto memorabile, riesce comunque a porsi con grazia di fronte al suo pubblico. Per Cornish i giovani sono il futuro, giovani che devono ereditare un mondo distrutto e rimetterlo in piedi usando le proprie forze e il proprio animo puro. Come fa Alex nel film e come dovranno fare i giovani del nostro mondo, ai quali la generazione dei padri lo ha consegnato inquinato, diviso, arrabbiato.

Che siano i valori della cavalleria a guidare le gesta di chi ci governerà domani? In maniera schietta e onesta, Joe Cornish sembra augurarsi proprio questo.

Trailer de Il Ragazzo che diventerà Re

Playmobil: The Movie, il trailer intarnazionale

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Playmobil: The Movie, il trailer intarnazionale

PLAYMOBIL: THE MOVIE porta il pubblico in un’epica avventura comica attraverso un vasto universo immaginativo nel primo lungometraggio ispirato agli amati e pluripremiati giocattoli PLAYMOBIL®. Ricco di umorismo e azione, il film combina personaggi accattivanti ed esilaranti, avventure elettrizzanti e scenari mozzafiato in questa storia animata dai buoni sentimenti.

Diretto dal veterano della Disney® Lino DiSalvo (Responsabile dell’animazione di “Frozen”) PLAYMOBIL: THE MOVIE uscirà nelle sale italiane nel 2019.

«L’idea di PLAYMOBIL: THE MOVIE», ha dichiarato Lino di Salvo  «è quella di prendere tutto ciò che ho imparato lavorando su Rapunzel e Frozen, e utilizzarlo in modo molto intelligente con questi personaggi per creare un film che sia divertente e d’azione allo stesso tempo, che i genitori amino».

Sinossi:

Quando il fratello minore Charlie scompare inaspettatamente nell’universo magico e animato di PLAYMOBIL®, Marla, sorella maggiore, totalmente impreparata, dovrà mettersi sulle sue tracce per riportarlo a casa.

Partirà per un fantastico viaggio attraverso incredibili mondi, alleandosi con alcuni nuovi e improbabili amici: lo stravagante Del, l’affascinante e carismatico agente segreto Rex Dasher, un fidato e strambo robot, una straordinaria fata madrina e molti altri.

Marla e Charlie impareranno da questa avventura che la vita spesso ci mette davanti a delle prove importanti, ma che si può ottenere qualsiasi cosa quando credi in te stesso e se hai degli amici al tuo fianco!

Paul Rudd ha saputo il finale di Infinity War prima dei colleghi del MCU

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Contrariamente ai suoi colleghi del MCU, Paul Rudd sembra aver ricevuto un trattamento “diverso” nella gestione delle informazioni top secret di Avengers: Infinity War, in particolare riguardo il sorprendente finale, che a quanto pare l’attore ha scoperto ben prima di Robert Downey Jr. e il resto del cast.

Questo perché, come rivelato dall’attore, “Stavamo lavorando già alla sceneggiatura di Ant-Man e dovevo sapere cosa sarebbe accaduto nel mentre in Infinity War“. Se avete visto il sequel saprete che durante le battute finali Scott Lang “scivola” giù nel Regno Quantico per recuperare le particelle che avrebbero curato la strana malattia di Ghost, salvo poi rimanerci imprigionato a seguito dello schiocco di Thanos. Hope, Hank Pym e Janet invece sono rimasti vittima del Titano Pazzo e dunque ridotti in cenere.

Sapere qualcosa del futuro era diventato fondamentale perché dovevamo affrontarlo in qualche modo nel film” ha spiegato Rudd riferendosi allo schiocco. “Ricordo di averlo sentito e di aver pensato, cavolo, sarà importante, ed eccoci qua anni dopo…

Il personaggio, suggeriscono le teorie, si unirà ai Vendicatori sopravvissuti in Avengers: Endgame una volta fuori dal Regno Quantico. Ma come ha fatto a uscire? Grazie al primo trailer abbiamo appreso che Steve, Natasha e Bruce lo credono morto come Peter Parker e Shuri, e vedendolo all’ingresso del quartier generale, Cap rimane scioccato e crede che si tratti di una vecchia registrazione.

La “fuga” dal Regno Quantico di Scott sarà davvero la chiave per rimediare allo schiocco di Thanos e l’ultima speranza per i nostri eroi di riportare in vita tutti i loro amici? Staremo a vedere.

Avengers: Endgame, il trailer rivela un importante dettaglio su Ant-Man

Ant-Man tornerà in Avengers: Endgame, nelle sale il prossimo 24 aprile.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, leakato un video di 5 minuti, grossi spoiler on-line

Fonte: Digital Spy

Chris Hemsworth nel cast di Jay And Silent Bob Reboot

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Con un annuncio a sorpresa divulgato via Instagram, Kevin Smith ha confermato che anche Chris Hemsworth farà parte del cast di Jay and Silent Bob, film da lui scritto, diretto e interpretato che fungerà sia da sequel sia un soft reboot del franchise.

Anche questo capitolo si prenderà gioco dell’ormai tradizionale tendenza hollywoodiana di far rivivere e reinventare titoli di successo delle vecchie generazioni.

Di seguito trovate la traduzione del messaggio scritto da Smith:

A volte mi piace mettere in evidenza attori sconosciuti nel nostro settore – e penso che questo nuovo volto della giovane Hollywood possa trovare presto fama e fortuna sul grande schermo! Ecco il nuovo arrivato Chris Hemsworth, un dio che ha tuonato in un altro universo! […]

[…] Quindi darò una chance a questo ragazzino carismatico proveniente dall’Australia e lo aiuterò nel suo viaggio per diventare una star con un ruolo chiave in Jay e Silent Bob Reboot. E un attore comico nato, anche se continuo a dirgli che i soldi veri li fai nei film dei Marvel Studios […] Chris è un talento super affascinante e incredibilmente generoso, e se riesci a superare i suoi sguardi poco ortodossi, troverai un intero Hems di talento puro e non sfruttato!

Vi ricordiamo che l’originale del 2001, intitolato Jay e Silent Bob Strike Back, aveva segnato il debutto sulle scene della coppia di strafumati Jay (Mewes) e Silent Bob (Smith), recatosi nella città degli angeli per impedire che il loro fumetto Bluntman and Chronic venisse trasformato in un film.

Tornerà protagonista il duo comico composto dallo stesso Smith e Jason Mewes, che avevamo visto insieme l’ultima volta sul grande schermo nel 2006 in Clerks II (ma l’attore era comparso già nei cinque film precedenti dell’amico ambientati all’interno del View Askewverse).

In questo nuovo capitolo i personaggi continueranno nella loro folle impresa aiutati da Becky (Rosario Dawson), che faceva già parte del cast di Clerks 2. Con loro, nel film, anche Jason Lee, Brian O’Halloran, Shannon Elizabeth, Frankie Shaw, Justin Long, Harley Quinn Smith, Chris Jericho, Jason Biggs, James Van Der Beek, Grant Gustin e Tom Cavanagh.

Jay and Silent Bob Reboot: il diario di produzione di Kevin Smith

Fonte: Kevin Smith

Sing 2 e Croods 2, slitta l’uscita dei sequel

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Sing 2 e Croods 2, slitta l’uscita dei sequel

Cambiano data di uscita Sing 2 e Croods 2, i due sequel prodotti rispettivamente da Illumination Entertainment e Dreamworks Animation: il primo arriverà nelle sale il 2 Luglio 2021 (e non il 23 dicembre 2013, come previsto inizialmente), mentre il secondo sbarcherà nei cinema a natale 2020 invece che il 18 settembre dello stesso anno.

Per quanto riguarda il seguito di Sing, film d’animazione candidato a due Golden Globes (tra cui Miglior canzone originale), sono attesi sullo schermo i protagonisti del successo capace di incassare ben 634.1 milioni di dollari nel mondo, ovvero Buster, Meena, Rosita, Gunter, Johnny e Ash, su un palcoscenico ancora più prestigioso del Moon Theatre.

Lo sceneggiatore e regista Garth Jennings sarà ancora al comando del progetto mentre le voci originali di Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Scarlett Johansson, Taron Egerton, Nick Kroll e Tori Kelly torneranno a doppiare i personaggi.

Su Croods 2 sappiamo che a dirigerlo sarà Joel Crawford (già art director di The Lego Movie 2, Trolls, Kung Fu Panda 3 e Le Cinque Leggende),  e nel cast vocale rivedremo Nicolas Cage, Emma Stone, Ryan Reynolds, Catherine Keener, Cloris Leachman e Clark Duke insieme alle new entry Leslie Mann e Peter Dinklage. Vi ricordiamo che il primo capitolo, arrivato nelle sale nel 2013, aveva incassato 587,2 milioni di dollari al box office.

Fonte: Deadline

Avengers: Endgame, leakato un video di 5 minuti, grossi spoiler on-line

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE GROSSI SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Avengers: Endgame

Era solo questione di tempo, lo sapevamo, ma qualche fan, fortunato partecipante a una delle proiezioni in anteprima di Avengers: Endgame, è riuscito a registrare alcune immagini del film, montando un video di 5 minuti e mettendolo su Youtube.

Sembra probabile che a breve la Marvel interverrà per far eliminare il contenuto dalla rete, ma intanto il video mostra molto di quello che vedremo nel film, e conferma anche la sorte di un personaggio in particolare, del quale si è discusso molto sia in occasione di Thor: Ragnarok che in occasione di Infinity War.

Eccolo qui, a vostro rischio e pericolo!

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il finale è stato cambiato durante le riprese

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Rivedere alcuni punti della sceneggiatura durante la lavorazione del film è un’usanza comune a Hollywood, anche in grandi produzioni dove le aspettative del pubblico sono altissime e le responsabilità degli studios piuttosto importanti. Lo stesso sembra essere successo sul set di Star Wars: The Rise Of Skywalker, ultimo capitolo della nuova trilogia e conclusione della saga familiare iniziata nel 1977 da Una Nuova Speranza, che secondo quanto riportato da uno dei protagonisti avrebbe previsto un finale diverso da quello effettivamente girato.

J.J. Abrams me l’aveva detto e poi ho letto la sceneggiatura, in cui c’era una specie di cambiamento” ha raccontato Daisy Ridley in un’intervista alla Star Wars Celebration. “Il finale è rimasto molto simil all’originale, ma solo dopo mi è stato confermato che era stato aggiunto un elemento leggermente diverso, il che è stato fantastico. […]

[…] Perché trovo sia bello sentirsi dire una cosa, per poi sperimentarla con il regista. È anche vero che non sempre sappiamo come andrà a finire…giriamo una scena dall’altro lato della macchina da presa ma non possiamo sapere come sarà. Quindi sono davvero entusiasta all’idea vederlo come tutti gli altri spettatori“.

Stando a quanto riportato dalla Ridley, l’esito finale dello script di Star Wars: The Rise of Skywalker sarà più o meno fedele alla versione originale, con qualche “aggiustamento” apportato in itinere da Abrams e dai suoi collaboratori. Possibile dunque che il licenziamento di Colin Trevorrow durante la pre-produzione abbia avuto delle conseguenze sul progetto a livello creativo e che soltanto la post-produzione saprà mettere il sigillo sull’opera a seconda della volontà del regista.

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser trailer nel dettaglio

Fonte: Cinemablend

Avatar sequel: Michelle Yeoh si unisce al cast di James Cameron

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Avatar sequel: Michelle Yeoh si unisce al cast di James Cameron

Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Michelle Yeoh si è unita al cast dei sequel di Avatar, attualmente in produzione, sotto la regia di James Cameron, che sta realizzando la sua personale saga familiare.

Il magazine riporta anche che l’attrice interpreterà il personaggio di una scienziata di nome Dr. Karina Mogue, anche se non ci sono ulteriori dettagli sul suo ruolo e sull’importanza che avrà nello sviluppo dei 4 film in produzione. Michelle Yeoh è l’ultima aggiunta, in ordine di tempo, al cast di questi colossal, dopo l’annuncio che anche Vin Diesel si sarebbe unito al progetto.

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Avengers: Endgame, il poster dittico di Matt Ferguson

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Avengers: Endgame, il poster dittico di Matt Ferguson

Illustratore e grafico, Matt Ferguson ha realizzato un poster dittico appositamente per Avengers: Endgame, in cui vediamo i protagonisti sopravvissuti schierati a battaglia. I poster non presentano solo gli Original Six, ma anche gli altri eroi che si sono aggiunti dopo al MCU, come War Machine, i Guardiani Rocket e Nebula, ma anche Okoye del Dora Milaje.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Hulk sarebbe morto in uno dei finali di Infinity War

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Hulk sarebbe morto in uno dei finali di Infinity War

Si sono raccontate tante storie sulle false sceneggiature consegnate al cast del MCU in previsione di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, i due progetti girati contemporaneamente che hanno in qualche modo sigillato gli eventi della Fase 3 e chiuso la saga delle gemme dell’infinito. Tutto questo per evitare spoiler o la diffusione di informazioni su una trama top secret perfino per chi ha lavorato ai film, come gli attori.

Come già saprete, in Endgame torneranno i sei Vendicatori originali, di nuovo insieme da Age Of Ultron per cercare di sconfiggere Thanos e rimediare agli effetti della Decimazione, ma a quanto pare uno di loro avrebbe potuto salutare il gruppo nel precedente capitolo e a suggerirlo è stato Mark Ruffalo in un’intervista.

Non sapevo che fine avrebbe fatto Hulk fino a quando non ho visto il film“, ha ammesso. “Avevo girato due finali per Bruce Banner, e in uno morivo, nell’altro no. Ma ero abbastanza sicuro che sarei stato io a morire…un po’ come Survivor, dove ti chiedi chi verrà cacciato via dall’isola… o un Project Runway per sfigati.

Dunque è chiaro che in uno dei tanti epiloghi previsti dagli sceneggiatori e dai fratelli Russo, Hulk avrebbe lasciato il team e non sarebbe sopravvissuto allo schiocco. Chissà come avrebbero reagito i compagni, soprattutto Natasha Romanoff, all’evento. Fortunatamente non è stato quello lo scenario e rivedremo Banner in azione (in veste di gigante di giada) anche nel quarto film dei Vendicatori.

Hulk: tutto quello che non sapevate sull’eroe di Mark Ruffalo

Vi ricordiamo che Avengers: Endgame, nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, la descrizione dei primi minuti del film

Fonte: Yahoo

Cannes 2019: Rocketman presentato fuori concorso

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Cannes 2019: Rocketman presentato fuori concorso

Dopo l’apertura di Jim Jarmusch e la nuova serie Amazon Prime di Refn presentata in proiezione speciale, il programma del Festival di Cannes 2019 si arricchisce di un nuovo titolo molto atteso dai fan. Si tratta di Rocketman, il nuovo film di Dexter Fletcher, un biopic di Elton John.

Fletcher è reduce dall’enorme successo di Bohemian Rhapsody, che nonostante i pareri contrari della critica, ha conquistato l’Academy Awards e soprattutto il cuore degli spettatori, che ne hanno fatto anche un campione di incassi.

La proiezione sarà un gala speciale previsto per il 16 maggio, mentre il Festival si svolgerà dal 14 al 25 maggio nella classica location balneare.

Rocketman, il film

Rocketman, ambientato nel mondo delle canzoni più amate di Elton John e interpretato da Taron Egerton, segue la sorprendente avventura che ha visto il timido pianista prodigio, Reginald Dwight, diventare la superstar internazionale Elton John. Queste vicende, che sono state d’ispirazione per tanti, rappresentano una storia assolutamente universale, di come un ragazzo di provincia sia diventato una delle figure più iconiche della cultura pop.

Rocketman vede nel cast anche Jamie Bell nei panni del paroliere di lunga data di Elton, Bernie Taupin, Richard Madden nel ruolo del primo manager di Elton, John Reid, e Bryce Dallas Howard nei panni della madre di Elton, Sheila Farebrother.

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul ritorno di Palpatine

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Il primo teaser trailer di Star Wars: The Rise Of Skywalker ha confermato che Palpatine, l’ultimo dei Sith, tornerà in Episodio IX interpretato di nuovo da Ian McDiarmid (presente questo weekend sul palco della Star Wars Celebration).

Ma in che modo? Ecco alcune interessanti teorie:

I Sith sono sopravvissuti resilienti

Se passiamo in rassegna tutti i Sith della saga di Guerre Stellari, noteremo come spesso siano “risorti” dalle proprie ceneri anche dopo violenti scontri: c’è Darth Maul, che è riuscito a riprendersi dopo esser stato tagliato a metà, oppure Anakin Skywalker, che ha perso la maggior parte del suo corpo, bruciato vivo, eppure è tornato in azione.

Forse il livello di odio dei Sith, unito a tutti gli altri aspetti negativi, sembra essere ciò che li tiene in vita o addirittura il loro superpotere, perché alimenta la loro volontà di sopravvivere. E a tal proposito, pochi di questo ordine odiavano o esaltavano il Lato Oscuro tanto quanto Palpatine

Il suo regno è finito quando il pentito Dart Vader lo uccide per salvare suo figlio, Luke Skywalker, ma l’esplosione generata in seguito alla sua morte potrebbe averlo portato a contatto con una grande fonte di energia. Che si trattasse di un’illusione o di una tattica avanzata per proteggere il suo corpo? Chissà se quella morte è stata una farsa e trent’anni dopo Palpatine voglia vendicarsi…

I Sith possono tornare reincarnandosi in un altro corpo

star wars

La tradizione dei Sith è stata riletta nel corso degli anni, come nei fumetti della Marvel Comics dedicati a Darth Vader dove i lettori hanno conosciuto l’esistenza di Momin, un signore oscuro che aveva scoperto alcuni segreti per resuscitare e tornare nel mondo dei vivi. Per farlo si doveva attraversare la propria essenza oscura tramite il casco che indossava e grazie al quale era in grado di possedere i corpi degli altri che ne facevano uso.

E se Palpatine tornasse in Episodio IX allo stesso modo, reincarnandosi in un oggetto? Forse gli studi di Momin sono stati appresi da Darth Sidious dopo essere stato stato ucciso da Vader.

Sappiamo che una parte significativa della Morte Nera è sopravvissuta alla distruzione, e il teaser ce l’ha mostrata in uno scenario apocalittico, dunque è possibile che Palpatine abbia recuperato qualcosa oppure che abbia occupato il corpo di uno dei sopravvissuti stormtrooper.

Il piano dei cloni di Palpatine

Star Wars: Episodio IX

I fan di Star Wars sanno che l’Imperatore Palpatine aveva sviluppato un’avanzata struttura di clonazione costruita esplicitamente con lo scopo di trasferire la sua essenza in un nuovo corpo nel caso fosse stato ucciso. Così facendo il villain venne trasferito con successo nei cloni, una soluzione non sempre piacevole che gli permetteva di continuare a vivere a tempo indeterminato, cercando di riguadagnare il suo potere precedente.

Ovviamente questo è solo uno dei modi in cui Palpatine può tornare, esattamente come Luke Skywalker o Obi Wan Kenobi che sono ricomparsi sotto forma di fantasma della Forza, ma anche possibile che l’antagonista si ripresenti in sequenze di flashback o come ologramma. Che ne pensate?

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Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, Captain Marvel torna Binary nel nuovo spot

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Avengers: Endgame, Captain Marvel torna Binary nel nuovo spot

Come abbiamo notato nello standalone uscito lo scorso 6 Marzo nelle sale, una volta attivati i suoi superpoteri Captain Marvel adotta effettivamente la forma Binary, versione del personaggio che chi ha letto i fumetti riconoscerà e che vede l’eroina sprigionare un’energia senza limiti.

E il nuovo spot diffuso poche ore fa dai Marvel Studios sembra confermare che tornerà anche in Avengers: Endgame, dove Carol Danvers si unirà ai Vendicatori nella lotta contro Thanos.

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Vi ricordiamo che la forma Binary entra a far parte del canone del personaggio negli anni ’80, quando Carol combatte gli X-Men e i suoi poteri vengono assorbiti da Rogue insieme ai suoi ricordi. È allora che, rivolgendosi al Professor X, chiede aiuto per ripristinare tutto ciò che la rendeva “speciale”.

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Anche da impotente, l’eroina ha lavorato con i Mutanti per combattere le minacce del mondo e proprio durante una di queste avventure spaziali viene catturata dalla razza aliena Brood, noti per il potere di cambiare forma. Così facendo i Brood sperimentano su Carol collegandola al nucleo del White Hole, l’opposto composito di un buco nero, che la lega ad un’incredibile fonte di potere garantendole la capacità di assorbire ed emettere grandi quantità di energia.

Captain Marvel: 9 poteri da usare contro Thanos in Endgame

Avengers: Endgame arriverà nelle sale il prossimo 24 aprile.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Marvel Entertainment

Amy Adams: 10 cose che non sai sull’attrice

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Amy Adams: 10 cose che non sai sull’attrice

Amy Adams è una di quelle attrici che ha fatto letteralmente la storia del cinema recente. I suoi capelli rossi, gli occhi chiari, la sua bellezza e la sua bravura hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo che la sostiene sempre.

Donna di classe e dal talento innato per la recitazione, Amy Adams ha saputo costruirsi una carriera solida grazie ad una gran gavetta e sapendo scegliere i ruoli migliori per lei.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Amy Adams.

Amy Adams film

amy adams

1. Amy Adams: i film e la carriera. La carriera di Amy Adams inizia del 1999 quando, a 25 debutta nel film Bella da morire, per poi proseguire con Pyscho Beach Party (2000) e Prova a prendermi (2002). Il suo percorso del mondo della recitazione continua con i film The Wedding Date – L’amore ha il suo prezzo (2005), Come d’incanto (2007), La guerra di Charlie Wilson (2007), Il dubbio (2008) e Julie & Julia (2009), per proseguire con The Fighter (2010), The Master (2012) e L’uomo d’acciaio (2013). Tra i suoi ultimi film vi sono Lei (2013), American Hustle – L’apparenza inganna (2013), Big Eyes (2014), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Arrival (2016), Animali notturni (2016), Justice League (2017) e Vice – L’uomo nell’ombra (2018). La Adams, però, ha lavorato anche in televisione in serie come That ’70 Show (2000), Buffy l’ammazzavampiri (2000), Smalville (2001), The Office (2005-2006) e Sharp Objects (2018).

2. Amy Adams è anche un doppiatrice e produttrice di successo. Nel corso della sua carriera, Amy Adams ha sperimentato diversi ambiti del cinema, confrontandosi con il doppiaggio e la produzione. L’attrice infatti, ha prestato la propria voce per il film Underdog – Storia di un vero supereroe (2007) e per la serie tv King of the Hill (2004), mentre ha vestito i panni della produttrice per la fortunata serie Sharp Objects.

Amy Adams American Hustle

amy adams

3. Amy Adams ha pianto per diverso tempo sul set di American Hustle. Di recente, Amy Adams ha dichiarato che l’atmosfera che regnava sul set di American Hustle non era proprio delle migliori. Stando a quello che è stato detto dall’attrice, lei si sentiva devastata per la maggior parte dei giorni, con il regista che trattarva male un po’ chiunque. L’attrice non è scesa nei dettaglia, ma pare che sia lei che Jennifer Lawrence non se la siano passata bene, anche se Amy invidia alla collega il fatto di essere riuscita a passarci sopra, mentre lei piangeva per la maggior parte del tempo. Tuttavia, se c’è una cosa che ha imparato, è stato lasciare questo tipo di esperienza sul set ed evitare di portarla a casa.

4. Amy Adams ha rivelato di essere stata pagata meno dei suoi colleghi uomini. Stando alcune recenti dichiarazione, Amy Adams si è unita all’appello della collega Jennifer Lawrence che invitava il mondo di Hollywood a riconoscere degli stipeni congrui alle attrici e similari rispetto a quelli della controparte maschile. La Adams, nel sostenere l’appello, ha rivelato che per il film American Hustle ha guadagnato molto meno dei suoi colleghi Christian Bale, Jeremy Renner e Bradley Cooper, sostenendo di aver acconsentito alle riprese per il semplice fatto che le opzioni erano quelle di fare o non fare il film e ciò non significa che farlo le sia piaciuto.

Amy Adams marito

5. Amy Adams ha conosciuto suo marito a scuola di recitazione. Quella di Amy Adams è una storia d’amore davvero romantica e unica: basti pensare che lei e suo marito, Darren Le Gallo, si sono conosciuti da giovani mentre frequentavano la stessa scuola di recitazione. I due hanno cominciato a frequentarsi nel 2000, per poi sposarsi ben 15 anni dopo, nel maggio 2015, con una cerimonia intima e privata: in realtà, i due avevano già annunciato il fidanzamento nel 2008, ma le nozze sono sempre state posticipate a causa degli impegno dell’attrice.

6. La nascita della figlia ha cambiato Amy Adams. La Adams e suo marito Darren Le Gallo sono diventati genitori nel 2010 della piccola Aviana (il cui nome deriva dal ricordo degli anni trascorsi ad Aviano, quando il padre era militare. La nascita di sua figlia ha cambiato completamente l’attrice, che è riuscita a trovare un equilibrio tale da consentire di scindere casa e lavoro e di non portarsi dietro i problemi lavorativi che prima la tormentavano sempre.

Amy Adams Instagram

7. Amy Adams non ha un profilo Instagram. Quarta di sette figli, Amy Adams non possiede un proprio profilo personale su Instagram, anche se aveva pensato di dare avvio ad un proprio account. L’attrice ha ammesso che tra i motivi che l’hanno indotta a non comparire sul social, vi sono quelli legati al fatto che appartiene ad un altro tipo di generazione. Inoltre, così facendo, evita che i possibili follower possano sapere di più sulla sua vita rispetto a quanto lei voglia far sapere.

8. Amy Adams si è fatta comunque il primo selfie su Instagram. Anche se l’attrice non possiede un proprio account Instagram ufficiale, si è lasciata comunque trasportare dal fascino del sociale, tanto da sfoggiare un selfie di classe e reso pubblico dall’account ufficiale del make-up artist Hung Vanngo.

Amy Adams Oscar

9. Amy Adams non ha ancora vinto un Oscar. Tra le varie vittime delle maledizioni degli Oscar – di cui anche Leonardo DiCaprio era vittima fino a qualche anno fa – rientra nella lista anche Amy Adams, che non è ancora riuscita a vincerne uno. L’attrice, che si trova a condividere la stessa lista anche con Glenn Close, si è guadagnata qualcosa come sei nomination – cinque come Miglior Attrice non Protagonista per Junebug, Il dubbio, The Fighter, The Master e Vice – L’uomo nell’ombra, e una come Miglior Attrice Protagonista per American Hustle – senza riuscire mai a portarsi a casa l’ambita statuetta.

Amy Adams Vice

10. Amy Adams è rimasta nel personaggio per tutto il tempo delle riprese. Per dare vita al personaggio di Lynn Cheney, Amy Adams si è lasciata completamente sedurre dal personaggio, cercando di rimanere in esso per tutta la durata delle riprese, senza lasciarsi influenzare dal proprio pensiero politico. Pare, infatti, che l’attrice si facesse chiamare dal regista del film, Adam McKay, Amy Cheney, affinchè potesse continuare a restare nel personaggio e a pensare e ragionare come lei.

Fonti: IMDb, screendaily, allure, Elle, cinemablend

Birds of Prey: concluse le riprese del nuovo film DC Comics

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Birds of Prey: concluse le riprese del nuovo film DC Comics

È Margot Robbie in persona ad annunciare che le riprese principali di Birds of Prey si sono concluse. L’attrice nominata agli Oscar ha condiviso sul suo account ufficiale di Instagram una foto che la ritrae in costume da Harley Quinn, lo stesso che abbiamo visto nel primo teaser trailer, e la didascalia ci informa che le riprese si sono concluse.

Ecco di seguito la foto:

https://www.instagram.com/p/BwSSo-Mjqp8/

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Cannes 2019: Too Old To Die Young di Refn presentata al Festival

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Cannes 2019: Too Old To Die Young di Refn presentata al Festival

Il regista di Drive, Nicolas Winding Refn, torna al Festival di Cannes 2019, ma non come ci si aspetterebbe. Refn è atteso al festival con la sua nuova serie televisiva Amazon, Too Old To Die Young. Il cast della serie drammatica comprende Miles Teller, Billy Baldwin, John Hawkes, Celestino Cornielle, Nell Tiger Free, Jena Malone, Babs Olusanmokun, Alexander Gomez e Callie Hernandez.

La serie, che debutterà su Amazon Prime il 14 giugno, offrirà uno sguardo al neon sul mondo criminale di Los Angeles, compresi i sicari della classe operaia, i soldati della Yakuza, il cartello messicano, i capitani della mafia russa e adolescenti assassini. Secondo lo stralunato trailer che è stato diffuso un paio di settimane fa, possiamo aspettarci presenti dello show molti dei temi cari a Refn.

Si tratta del secondo annuncio ufficiale del festival, dopo la conferma che Jim Jarmush aprirà la kermesse.

Cannes 2019: il manifesto è un omaggio ad Agnès Varda

Fonte: Deadline