Edgar Wright si è
congratulato con Brie Larson per il successo di Captain
Marvel con un riferimento al film in cui hanno
lavorato insieme, Scott Pilgrim vs. the World.
Molto prima che la Larson fosse Carol Danvers nel MCU, ha interpretato Envy Adams
nell’adattamento cinematografico di Wright del 2010 dell’amatissima
serie Scott Pilgrim di Bryan Lee O’Malley.
Nonostante i migliori sforzi di una
parte ostile degli spettatori intenti a sabotare il film prima che
arrivasse al cinema, la Marvel ha un altro successo per le
mani. In effetti, Captain Marvel ha registrato il sesto più
grande weekend di apertura in tutto il mondo, oltre al secondo
debutto mondiale per il genere dei supereroi, secondo solo a
Avengers: Infinity War.
Edgar Wright ha
usato Twitter per congratularsi con la Larson per gli straordinari
risultati del film. Beh, in realtà ha inviato i suoi complimenti al
personaggio che ha interpretato in Scott Pilgrim vs. the
World. Nel film, Brie Larson interpreta l’ex-fidanzata di
Scott, Envy Adams, la frontwoman della band emergente, The Clash at
Demonhead – che era proprio la band del protagonista.
Wright si è congratulato con Envy
Adams per “un altro enorme successo”. È interessante notare che
quando Larson arriverà in Avengers: Endgame il mese
prossimo, ci sarà una mini-reunion con Chris
Evans, anche lui apparso nel film di Scott Pilgrim nei
panni di uno degli Evil Exes di Ramona, Lucas Lee.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Dopo le
featurette Showtime ha diffuso l’inedito contributo
video “Pick Your Team” di Billions 4, l’attesa quarta stagione della
serie tv di successo BILLIONS.
Il primo episodio di Billions
4 sarà presentata in anteprima negli USA domenica 17
marzo alle 21.
Interpretato dal premio Oscar,
vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore
dell’Emmy e Golden Globe Damian Lewis, BILLIONS
4 è una delle serie drammatiche più importanti della
rete, con una media di cinque milioni di spettatori settimanali su
tutte le piattaforme. Le prime tre stagioni di BILLIONS sono
andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su Now
Tv.
BILLIONS 4, la
trama
In
Billions 4 protagonisti sono il premio Oscar,
vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden
Globe
Damian Lewis, BILLIONS 4 è una delle
serie drammatiche più importanti della rete, con una media di
cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme.
Le prime tre stagioni di BILLIONS
sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su
Now Tv.
Quando tutti sono fuori per cercare
vendetta, nessuno è al sicuro. Bobby Axelrod
(Lewis)
e Chuck Rhoades (Giamatti),
ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff), moglie del primo e fidata
consigliere del se condo, si sono uniti per formare un’alleanza
difficile da pensare ma molto efficace, mirata allo sradicamento di
tutti i loro rivali, tra cui Grigor Andolov (guest star
John Malkovich), Taylor Mason (Asia
Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e
Waylon “Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il
tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa
stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il
prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie
vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad,
Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e Malin Akerman.
BILLIONS è
stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian
Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew
Ross Sorkin.
Tuttavia, sembra che la morte del
Sorridente, lo scorso novembre, abbia in qualche modo condizionato
quel cameo, mettendo i registi in condizione di modificarlo
leggermente.
Parlando a Mashable durante
il press tour di Captain Marvel, Anna Boden e
Ryan Fleck hanno spiegato il processo che li ha portati ad
inserire un piccolo cambiamento nella scena in questione.
Nel cameo, Carol insegue uno Skrull
sul treno e, cercandolo, incrocia lo sguardo di Stan
Lee che le sorride. Nella prima versione del cameo, Carol
sarebbe dovuta andare avanti per continuare la sua ricerca, ma
nella versione cinematografica che abbiamo visto, l’eroina risponde
al sorriso per un attimo.
“Invece delle risate, abbiamo avuto un piccolo sorriso da
parte di Carol, in risposta. Per un attimo esce dal suo ruolo molto
serio, ma penso che rifletta quello che l’audience sente in quel
momento. E noi abbiamo voluto che accadesse.” Ha dichiarato la
Boden.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Chi ha visto il film d’animazione
Disney, Aladdin,
saprà che il pappagallo rosso di Jafar, Iago, è uno dei personaggi
secondari meglio riusciti. Il pennuto chiacchierone è artefice e
protagonista di alcuni dei migliori momenti comici, e lo ritrovare
in piume e ossa, o meglio in pixel, piume e ossa nel live action
diretto da Guy Ritchie.
Aladdin
fa parte del grande progetto della Casa di Topolino di riportare
sul grande schermo in chiave live action tutti i suoi classici
d’animazione, e proprio poche ore fa abbiamo
visto il full trailer di Aladdin, mentre a
breve arriverà al cinema Dumbo di Tim
Burton.
I fan si stanno chiedendo se Iago
parlerà anche nel film di Ritchie, visto che non è tanto solito
vedere in un live action un animale che parla, per quanto possa
essere inserito in un contesto consono e soprattutto considerando
che fino a questo momento non lo abbiamo ancora sentito parlare in
nessuno dei video e dei trailer diffusi in rete.
Adesso, THR conferma
che sarà Alan Tudyk a doppiare il pappagallo nel
film di Ritchie, prendendo il ruolo che era stato di
Gilbert Gottfried, che aveva prestato la voce al
pennuto anche ne Il Ritorno di Jafar e in
Aladdin e il Re dei Ladri.
Clark Gregg, che
nel Marvel Cinematic Universe
interpreta Phil Coulson e che ritroviamo
ringiovanito in Captain Marvel, crede che qualcuno
dei Vendicatori sappia che il suo personaggio è ancora vivo nel
MCU.
Il personaggio è interpretato da
Gregg sin dal 2008, al debutto dell’universo condiviso, ed è stato
un comune denominatore per tutta la Fase 1, un periodo culminato
con The Avengers di Joss Whedon.
Nel film, il personaggio di Gregg viene ucciso da Loki, salvo poi
ricomparire vivo e vegeto, anche se un po’ cambiato, in Agents of
SHIELD, la prima serie tv interna al MCU.
In una recente intervista con
Gamespot durante
il press tour di Captain Marvel,
Gregg ha giocato con l’idea che qualche Vendicatore potrebbe essere
a conoscenza del fatto che è sopravvissuto alle ferite infertegli
da Loki. Ecco cosa ha raccontato:
“Sappiamo che Nick Fury sa,
naturalmente, lo abbiamo visto. Credo che Tony Stark sappia certe
cose, trova sempre un modo per sapere le cose, ma penso che i due
abbiano avuto una conversazione a riguardo e abbiano deciso di non
condividerlo ulteriormente. E poi abbiamo chiesto a Lady Sif di non
dirlo a Thor – ma non so quanto ci credo. E Maria Hill sa, ha
passato del tempo con lui, ma penso che tutti gli altri stiano
semplicemente tenendo il segreto.”
La teoria di Clark Gregg potrebbe
avere qualche fondamento. Considerando che Stark ha i mezzi per
conoscere le cose, per non parlare di quando lo S.H.I.E.L.D. è
stato smantellato in seguito agli eventi di Capitan
America: The Winter Soldier, ha assunto la direzione dei
Vendicatori e ha persino assunto Maria Hill (Colbie
Smulders), ci sono buone probabilità che lui lo sappia.
Supponendo che questo sia il caso, ci si chiede se questo in
qualche modo possa avere un ruolo in Avengers: Endgame.
Il capo della Marvel TV, Jeph
Loeb, ha fatto notare che questa sottotrama pendente verrà
risolta in un modo sorprendente, a meno che non lo si decida di
farlo sul piccolo schermo con Agents of S.H.I.E.L.D.
L’adattamento di Amblin del romanzo
di Stephen King e Peter Straub, Il
Talismano, sta andando avanti e adesso sappiamo che sarà
Mike Barker, regista di The Handmaid’s Tale, a dirigere
il film. Pubblicato nel 1984, Il Talismano ha
segnato la prima collaborazione tra King e Straub, due tra i
romanzieri horror di maggior successo di tutti i tempi.
Sebbene King e Straub avessero
costruito la loro fama con i racconti horror, Il
Talismano li ha visti allontanarsi dal genere, scavando
invece in un universo fantasy simile a quello dei romanzi de La
Torre Nera di King.
La storia fantasy del libro riguarda
un ragazzo dodicenne di nome Jack Sawyer che, sperando di salvare
la madre malata di cancro, intraprende un viaggio alla ricerca di
un misterioso talismano, ma si ritrova inseguito dagli abitanti di
un mondo parallelo chiamato I territori.
Amblin Partners di Steven Spielberg e The Kennedy /
Marshall Company stanno collaborando per produrre un adattamento
cinematografico di Il Talismano e, come riportato
da Collider, hanno scelto come regista Mike
Barker. Secondo quanto riferito, Chris
Sparling (Buried) è stato ingaggiato per
scrivere la sceneggiatura, dopo che il regista di New
Mutants,Josh Boone, era stato
precedentemente coinvolto nel progetto. Michael
Wright sarà invece il produttore esecutivo.
Secondo alcune dichiarazioni dei
registi, Anna Boden e Ryan Fleck, Captain Marvel doveva avere, nelle
intenzioni iniziali, un omaggio a The Mask, il
film con Jim Carrey del 1994.
In un’intervista con Empire, i registi
hanno rivelato che all’inizio, nella sceneggiatura, Carol si
scontra con un cartonato del personaggio interpretato da Carrey.
Come ha spiegato la Boden, volevano usare davvero The
Mask in quella scena (quella del Blockbuster) perché
volevano un personaggio con il volto verde che Carol potesse
confondere con uno Skrull.
Sfortunatamente, nonostante gli
sforzi dei registi, non sono riusciti ad ottenere i permessi
necessari per usare quella immagine, e così hanno ripiegato su
True Lies, il cui cartonato è ben visibile alla
porta del negozio, quando la protagonista ne esce.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Arriva in sala il prossimo 14 marzo
Sara
e Marti – il Film, una nuova avventura delle due
sorelle protagoniste dell’omonima serie
Disney che sbarcano sul grande schermo. Aurora Moroni,
Chiara del Francia, Antonio Nicotra e Leonardo
Decarli raccontano la loro esperienza sul set della
produzione Disney.
Sarà l’estate che scorre
tra la fine della prima e l’inizio della seconda stagione della
serie televisiva, il periodo in cui si snoda la trama diSara e Marti – Il Film, che
uscirà nelle sale il 14 marzo, e che segna la prima volta di Sara e
Marti al cinema. Sara parte con i fratelli Luigi e Guido
Catalano per la Sicilia e a Modica, dove la mamma delle due sorelle
trascorreva le vacanze durante l’infanzia, conosce Saro (Antonio
Nicotra) con cui legherà moltissimo. Tra i due nascerà una
bellissima amicizia fatta di sostegno e comprensione reciproca.
Saro è buono e altruista ma i suoi coetanei hanno una brutta
opinione di lui per via di suo padre, in carcere per un piccolo
crimine. Sara aiuterà il giovane a farsi accettare dagli altri e a
recuperare alcuni torti subiti dalle malelingue organizzando un
concerto in piazza con Marti, che nel frattempo ha raggiunto la
sorella in Sicilia, e lo youtuber Leonardo Decarli che nel film
compare come guest star, interpretando se stesso.
Oltre a Saro e al suo fratellino
Mimmo (Federico Pellitteri), di cui il ragazzo si
prende quotidianamente cura insieme al nonno malato di Alzheimer,
nel film farà il suo ingresso un altro personaggio inedito, il
perfido Luca (Gabriele Badaglialacqua),
l’antagonista per eccellenza di Saro. Classico figlio di papà,
ricco e arrogante, Luca ha messo gli occhi su Sara e detesta Saro
alimentando pregiudizi sul suo conto. Molto vendicativo, dopo il
rifiuto di Sara, decide di punire Saro organizzando un malefico
piano ai suoi danni. Darà del filo da torcere ai protagonisti ma
alla fine riuscirà davvero a scampare le sue responsabilità?
“Sono molto felice del successo
di Sara e Marti che è stata la prima produzione per ragazzi in cui
ci siamo cimentati, unendo la nostra esperienza nel
raccontare storie di vita reale con la profonda conoscenza di
Disney del suo pubblico – ha affermato Simona Ercolani
CEO e Founder di Stand By Me – I ragazzi sono
fantastici, quando una storia gli piace si appassionano con un
entusiasmo che gli adulti non hanno più. Ci hanno chiesto a gran
voce la seconda stagione e noi non solo li abbiamo accontentati, ma
abbiamo realizzato anche un film con una storia tutta diversa, dove
però abbiamo mantenuto la tecnica del constructed reality in cui i
protagonisti raccontano i loro pensieri direttamente in macchina e
la recitazione, sia pur guidata da uno script, avviene per
improvvisazione spontanea sul set”.
L’arrivo di Games of Thrones
8 metterà molti fan nella disposizione di riguardare
dall’inizio tutte le stagioni dello show HBO, soprattutto dato che
il ciclo che comincerà il prossimo Aprile sarà l’ultimo per la
serie.
Chi però non ha abbastanza tempo per
una maratona completa, potrà trarre spunto dalla seguente guida che
propone dieci episodi della serie da rivedere, in preparazione al
gran finale.
1×04 – Storpi, bastardi e cose
rotte
Non è il primo episodio a
cui la gente pensa, ma rimane un importante catalizzatore per tutto
ciò che è venuto dopo. A parte le introduzioni del personaggio di
Gendry e Samwell Tarly, questo episodio ha visto Catelyn Stark
prendere una delle peggiori decisioni nella storia di Westeros e
arrestare Tyrion Lannister per un crimine che non ha commesso.
Perché è così
importante: questo atto è essenzialmente ciò che ha avuto
per conseguenza l’omicidio di Ned e l’inizio la Guerra dei Cinque
Re.
1×10 – Fuoco e sangue
Sulla scia della
decapitazione di Ned Stark, il giovane Lupo Robb raduna il Nord per
marciare contro la corona e Tyrion viene nominato Primo Cavaliere,
riuscendo così a mettersi in condizione di ottenere una preziosa
esperienza per la sua posizione futura – ma è ciò che accade a
Essos che ha il maggior impatto lungo termine. In questo episodio,
gli spettatori hanno visto Daenerys Targaryen diventare la madre
dei draghi.
Perché è così
importante: la schiusa delle uova di drago è la cosa più
significativa che si possa verificare nella prima stagione e
potrebbe essere l’unica speranza per salvare i vivi dalla notte
Re.
3×04 – E ora la sua guardia è
finita
Nord della Barriera, il
Lord Comandante Mormont viene ucciso da alcuni dei suoi uomini
presso la casa di Craster, lasciando spazio al percorso di
leadership di Jon Snow. Dall’altra parte del mare, Daenerys ottiene
un altro dei suoi numerosi titoli mentre combatte la sua guerra
contro gli schiavisti e ottiene il servizio degli Immacolati –
Dracarys!
Perché è così
importante: questo è il punto in cui Dany inizia a
diventare una vera minaccia per la corona.
3×09 – Le piogge di Castamere
Il celebre episodio delle
Nozze Rosse ha visto Tywin Lannister smantellare le forze del Nord,
uccidere i capi di Casa Stark e catturare il Signore di Delta delle
Acque, il tutto senza muovere un dito. Permettere a Walder Frey e
Roose Bolton di commettere gli omicidi di Robb, Catelyn, Talisa,
Vento Grigio e tutti i leader delle Casate fedeli agli Stark è
stato brutale, ma probabilmente ha salvato migliaia di vite che
sarebbero andate perse sul campo di battaglia.
Perché è così
importante: non solo ha decimato la Casa Stark, ma il
gioco ironico dell’episodio prefigurava in realtà il successivo
annientamento di Casa Frey.
4×08 – La Montagna e la Vipera
Questo episodio è
ricordato per la battaglia tra Gregor Clegane e Oberyn Martell per
decidere il destino di Tyrion Lannister. E anche se questo è il
picco drammatico, la puntata vede anche lo svelamento del passato
tradimento di Jorah ai danni di Dany, e Sansa che si allea con
Ditocorto per coprire l’omicidio di sua zia.
Perché è così
importante: la morte di Oberyn ha spinto Ellaria a
prendere il controllo di Dorne, Jorah viene mandato in esilio e
incontra/rapisce/conosce Tyrion, infine Sansa, con Ditocorto,
tornerà verso casa, a Grande Inverno, ma verrà consegnata ai
Bolton.
5×08 – Aspra Dimora
A nord della Barriera, il
viaggio verso Aspra Dimora vede Jon Snow offrire un’alleanza alle
restanti forze dei Bruti per la guerra contro i morti che ormai
incombe. Sapendo che non ha scelta, la gente libera accetta di
unirsi ai corvi e di viaggiare verso sud, ma prima che possano
salpare, arrivano i morti. Intanto a Meereen, Jorah consegna Tyrion
alla sua regina prima di essere esiliato per la seconda volta.
Perché è così
importante: questa dimostrazione di potere del Re della
Notte dimostra quanto sono scarse le forze dei Guardiani della
Notte, e perché l’alleanza con i Bruti era così importante da
stringere.
6×05 – La porta
Di sicuro, quest’episodio
ha visto morire molti personaggi, su tutti Hodor, che si sacrifica
per salvare Bran. In un atto altruista, il gigante dà a Bran e
Meera una scarsissima possibilità di fuga. E mentre scopriamo
l’origine del suo nome, apprendiamo che i suoi ultimi anni sono
passati semplicemente in attesa di quel momento.
Perché è così
importante: Bran diventa il corvo a tre occhi e sappiamo
che il suo ruolo può influenzare ciò che accade. Inoltre, Sansa
viene offerta ai Cavalieri della Valle da Littlefinger e Euron
Greyjoy sale al potere durante l’Acclamazione di Re.
6×10 – I venti dell’inverno
L’Alto Passero sottovalutava davvero
il potere e la furia di Cersei Lannister. Dopo la sua
incarcerazione e la sua vergogna pubblica, probabilmente avrebbe
dovuto aspettarsi una sorta di vendetta, anche se non avrebbe mai
potuto prevedere quello che è accaduto. In un livello di efficienza
alla Micheal Corleone, Cersei distrugge tutti i suoi nemici
all’interno della città. Ciò si traduce nel suicidio di suo figlio
e le apre la strada per prendere il trono.
Perché è così
importante: Cersei è la regina, Jon è il re del Nord, Dany
recluta Dorne e Alto Giardino prima di salpare per Westeros, e Arya
mette fine a Walder Frey.
7×06 – Oltre la Barriera
Nessuno può trascurare la
vastità delle conseguenze di questo viaggio. Jon arruola una
formazione all-star di combattenti e li porta a Nord della Barriera
per riportare uno zombie all’incontro con Cersei nella speranza di
convincerla a unirsi a loro nella lotta contro i morti. Tutto va
storto però quando Dany è costretta a volare verso nord e salvare
Jon e i suoi, al prezzo della vita di uno dei suoi tre draghi.
Perché è così
importante: i draghi sembrano l’unica possibilità per i
nostri eroi di sconfiggere il Re della Notte e il fatto che uno di
essi sia passato nelle mani del nemico è sicuramente grave.
7×07 – Il Drago e il Lupo
Quasi tutti i capi delle
varie fazioni si riuniscono ad Approdo del Re per un consiglio di
pace a cui far partecipare anche Cersei. Una volta lì, nonostante
la prova della minaccia al nord, la regina Lannister alla fine non
è convinta di voler aiutare nella causa contro i morti, rendendo le
perdite subite oltre la Barriera ancora più dolorosa. A Grande
Inverno, i ragazzi di Stark mettono fine ai complotti di Ditocorto
e alla sua vita. Inoltre nella puntata si scopre anche chi sono i
veri genitori di Jon e qual è il suo ruolo nella successione al
trono.
Perché è così
importante: il rifiuto di Cersei significa che “i buoni”
hanno sacrificato al Re della Notte un drago per nulla, e lo
stratagemma di vigliaccheria di Euron gli permetterà di consegnare
la Compagnia d’Oro a Westeros senza essere notato. Inoltre, ora
sappiamo che Dany non è l’unica Targaryen rimasta.
È stato diffuso, in occasione del
nuovo appuntamento con Good Morning America, il full
trailer di Aladdin,
il live action della Disney diretto da Guy Ritchie
e interpretato da Will Smith, che sarà il
Genio!
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), Aladdin
è interpretato da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che
escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The LEGO
Movie), mentre il vincitore del Golden Globe
Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori,
vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
DA CAPTAIN MARVEL
Il gatto Goose torna
protagonista nella seconda scena post credits di
Captain
Marvel in cui vediamo l’animale sulla scrivania di
Nick Fury sputare il Tesseract che aveva
ingoiato sulla nave di Mar-Vell alla fine del film. Ma a quanto
pare non doveva essere questa la sequenza inclusa dopo i titoli di
coda, e l’idea originale venne successivamente scartata dai registi
e sceneggiatori.
A rivelarlo è stato uno dei registi,
Ryan Fleck, spiegando che il primo progetto
prevedeva uno dei personaggi impegnato sul pianeta
Sakaar:
“C’era questa idea sul tavolo di
avere Jude Law, nei panni di Yon-rOGG, emergere dalla sua navicella
e arrivare su Sakaar. Il guerriero Kree si sarebbe guardato intorno
e alle sue spalle ci sarebbe stato l’Ano del Diavolo, chiedendosi
dove diavole fosse finito“.
Se fosse stata selezionata questa
scena invece di quella con Goose e il Tesseract, è possibile che
Yon-Rogg avrebbe informato la popolazione sull’imminente arrivo di
Captain Marvel, ma se ci fate caso, avrebbe
anche riproposto una gag molto simile a quella di Thor:
Ragnarok con il Granmaestro dopo i titoli di coda.
Vi ricordiamo che Captain Marvel è nelle nostre sale
dal 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Soltanto pochi giorni fa avevamo
provato a stilare una lista dei possibili
candidati a sostituire Henry
Cavill nei panni di Superman, e
sebbene non ci sia stata ancora una conferma ufficiale né da parte
dell’attore né della Warner Bros, queste ipotesi restano comunque
divertenti. Ancora di più se un nome ha effettivamente interpretato
l’uomo d’acciaio diversi anni fa…
Stiamo parlando di Matt
Bomer, che nel 2009 ha recitato come protagonista nello
spot della Toyota Prius CW indossando il costume di Superman e
quello del suo alter-ego umano, Clark Kent.
Noterete nel video qui sotto
numerosi riferimenti e omaggi ai fumetti, tra cui la goffaggine
dell’eroe nell’ambiente di lavoro e la breve apparizione del capo
redattore del Daily Planet, Perry White. Più tardi Bomer volerà
insieme al tema musicale di John Williams.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
DA CAPTAIN MARVEL
Come sempre ogni nuovo capitolo del
MCU porta con sé l’entusiasmo per
la storia e la delusione per le aspettative deluse riguardo tutte
le domande che non sono state risolte. È questo il caso anche di
Captain
Marvel, un vero e proprio prequel
dell’universo condiviso in cui vengono raccontate le origini della
supereroina e di altri personaggi ricorrenti (vedi Nick Fury o Phil
Coulson).
Ma quali sono i misteri che
potrebbero essere svelati già a partire da Avengers:
Endgame? Ecco 5 ipotesi:
Dove è stata Carol Danvers finora?
Alla fine del film Carol Danvers
lascia la Terra per raggiungere due obiettivi: aiutare gli Skrull a trovare una
nuova casa in cui possano vivere in pace e porre fine alla guerra
con i Kree e al loro controllo della galassia. E per quanto ne
sappiamo, l’eroina non tornerà sul nostro pianeta fino a dopo la
Decimazione (come suggerito dalla scena post
credits).
Il progetto intrapreso da Captain
Marvel richiede certamente tempo, ma in Endgame
sono già passati più di vent’anni dagli eventi del film; Ronan
l’accusatore sembra particolarmente interessato ai suoi poteri,
tuttavia quando lo ritroviamo più tardi in Guardiani della
Galassia vol.1 ha concentrato i suoi impegni su
questioni diverse; insomma, dove diavolo è stata finora?
Captain Marvel ha favorito la pace tra i Kree e Xandar?
Una possibile risposta al dubbio di
cui abbiamo parlato prima solleva altre domande: Captain Marvel potrebbe essere la ragione per
cui Ronan diventerà un alleato di Thanos.
Quando lo incontriamo in Guardiani della
Galassia vediamo che non fa più parte del collettivo
Kree, ma che lavora invece da solo e che il suo popolo e il pianeta
Xandar hanno firmato un trattato di pace, contro il volere di
Ronan; dunque la guerra che per anni si è consumata tra i due
imperi causando la morte dei suoi familiari è terminata grazie a
qualcuno. Forse Carol Danvers?
E se invece fossero stati i Nova
Corps a richiedere l’assistenza da qualcuno come Captain
Marvel?
Cosa è accaduto a Maria e Monica Rambeau?
Il finale di Avengers:
Infinity War ha portato molti a chiedersi quali
personaggi del MCU erano stati sacrificati e quali
invece risparmiati dallo schiocco “fuori schermo”, ed è possibile
che anche Maria e Monica Rambeau siano rimaste
vittime della Decimazione. L’amica e collega pilota di Carol
Danvers è stata al centro della narrazione del cinecomic insieme a
sua figlia, dunque il dubbio rimane: che fine hanno fatto le
due?
La scena post-credits ci
ha mostrato che Carol non è invecchiata molto dagli anni novanta,
probabilmente a causa dei suoi poteri, mentre Maria e Monica
avrebbero 20 anni in più oggi, il che significa che Monica ora è
un’adulta. E se avete letto i fumetti saprete che la ragazza può
potenzialmente trasformarsi nell’eroina
Photon…
Goose è ancora vivo?
Il gatto-alieno Goose, protagonista
indiscusso delle migliori gag del film, è al centro di diverse
discussioni sul suo ruolo nel MCU e sulla possibilità di
rivederlo anche nei prossimi capitoli. Questo perché in una delle
due scene post credits
compare sulla scrivania di Nick
Fury sputando il Tesseract che aveva
ingoiato sulla nave di Mar-Vell (forse anni prima,
chissà).
In Endgame
avrebbe più o meno vent’anni, un’età difficile da raggiungere per
un gatto, tuttavia sappiamo che Goose è un “flerken”, specie aliena
con pericolosi tentacoli quindi niente è impossibile.
Come ha fatto Mar-Vell a trovare il Tesseract?
Grazie a Captain
Marvel abbiamo appreso qualcosa in più sul passato del
Tesseract, a.k.a la gemma dello spazio, nascosta per anni in
Norvegia prima di essere trovato da Teschio Rosso,
smarrito e poi recuperato da Howard Stark mentre cercava Steve Rogers. Più
tardi l’abbiamo rivisto nella mani dello SHIELD, quindi è possibile
che sia stato Stark senior a consegnarlo ai suoi capi.
L’idea che gli Skrull siano parte del MCU da sempre e
che questi alieni mutaforma si siano abilmente infiltrati nello
S.H.I.E.L.D. sembra acquistare sempre più sostegno grazie agli
eventi raccontati in Captain
Marvel. Tuttavia c’è una scena, o meglio, una frase in
particolare pronunciata da Nick Fury che aumenta
il sospetto e ci pone davanti ad un interrogativo inaspettato: il
futuro leader dell’organizzazione che abbiamo conosciuto nel corso
del MCU (e non nello standalone su
Carol Danvers) è in realtà uno Skrull?
Il dubbio è stato esposto da
BuzzFeed in merito alle parole di Fury durante il dialogo con Carol
nel bar dove i due si ritrovano soli, faccia a faccia, raccontando
aneddoti del loro passato. È allora che l’eroina gli chiede di
rivelarle un dettaglio privato che proverebbe il suo non essere un
alieno: “Se un toast è tagliato in diagonale, non posso
mangiarlo”.
Ora, se torniamo indietro del tempo
ad una sequenza di Avengers: Age of
Ultron, vedremo Nick Fury prepararsi un sandwich nella
casa di Clint Barton aka Occhio di Falco, tagliandolo in diagonale,
esattamente il modo in cui Fury dice di NON mangiare i toast! Che
si tratti di una coincidenza o di una scelta ben precisa da parte
dei Marvel Studios? Forse il futuro leader dello
S.H.I.E.L.D. è stato sostituito da uno Skrull, magari da
Talos, dopo la “finta” morte in Captain America:
The Winter Soldier?
Sono domande a cui non possiamo
rispondere con certezza e che probabilmente troveranno conferma, o
smentita, soltanto nella Fase 4, per ora avvolta nel mistero più
assoluto. Di certo c’è che l’ultima apparizione di Fury nel
MCU risale ad Infinity
War e che l’eroe tornerà protagonista in Spider-Man: Far
From Home, secondo capitolo su Spidey ambientato
presumibilmente dopo Endgame.
Vi ricordiamo che Captain Marvel è nelle nostre sale
dal 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Una nuova possibile sinossi di
Avengers:
Endgame è trapelata sul sito di Atom Tickets ampliando
quel poco che già sapevamo sul film in uscita nelle sale a fine
aprile che chiuderà il sipario della Fase 3 del MCU.
Di seguito vi riportiamo la traduzione:
“Thanos ha schioccato le dita
inAvengers:
Infinity War, e metà delle vite nell’universo sono
state polverizzate all’istante. Ora un gruppo lacerato di guerrieri
sopravvissuti, che comprende Captain America, Vedova Nera, Iron
Man, Thor e Hulk sta lavorando per neutralizzare il genocidio del
Titano Pazzo“.
Rispetto alla trama precedentemente
rivelata dai Marvel Studios, questa sembra suggerire che i
Vendicatori originali riusciranno a tornare indietro nel passato
per “riscrivere” la loro agenda e quella di Thanos (proprio per
evitare lo schiocco). Che ne pensate? D’altronde l’ipotesi dei
viaggi nel tempo è
data per certa da molte teorie…
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Sono online le prime reaction della
stampa americana a Dumbo,
il nuovo live action Disney diretto da Tim Burton
e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 28 Marzo. Generalmente
positive, i commenti a caldo che trovate qui sotto elogiano
l’aspetto visivo del film e il cuore della storia insieme ai
personaggi.
“Dumbo mette in agenda i
diritti degli animali con una riflessione molto sottile e ribelle.
Il suo design estetico è abbagliante, splendido e meticoloso,
mentre l’elefante in CGi è assolutamente adorabile.“
“Il film è assolutamente
meraviglioso. Una storia bella, molto diversa dall’originale, che
non lascerà asciutti gli occhi degli spettatori. Forse uno dei
migliori lavori di Tim Burton da molto tempo a questa
parte.“
“Fantastico design al servizio
di un sorprendente e necessario messaggio sui diritti degli
animali. Uno dei migliori live action Disney e uno dei migliori
film di Burton, più un sequel che un vero e proprio
rifacimento.“
“Un film bello e stravagante,
con un protagonista in CGI che ha davvero tanto cuore. È anche un
racconto piuttosto semplice, quindi non aspettatevi chissà quali
colpi di scena.“
“Dumbo è un buon film ma
sfortunatamente manca della sincerità e del cuore che hanno reso
l’originale un classico. Troppo fabbricato, e il suo cast sembra un
po’ sprecato in personaggi e relazioni troppo
superficiali.“
“Costumi e scenografie rendono
Dumbo una gioia per gli occhi. Tim Burton ha creato un mondo
colorato, fantasioso e stravagante, e anche se personaggi adulti
non portano nulla di nuovo, l’elefante in cgi evita al film di
diventare un disastro.“
“Nonostante i meravigliosi
effetti visivi e la performance divertente di Michael Keaton, il
film non sembra replicare nulla di quello che succede
nell’originale. Le storie umane sembrano appena accennate e prive
di emozione“.
Nel cast di Dumbo
figurano Eva Green, Michael Keaton, Colin
Farrell, Danny DeVito, Alan
Arkin e DeObia Oparei.
La sinossi: Il proprietario del
circo Max Medici arruola l’ex star Holt Farrier e i suoi figli
Milly e Joe per prendersi cura di un elefante appena nato le cui
orecchie enormi lo rendono un’attrazione, in un circo già in
difficoltà. Ma quando scoprono che Dumbo può volare, tutto il circo
trae giovamento da questo fenomeno, attirando l’imprenditore V.A.
Vandevere, che recluta lo strano pachiderma per la sua più nuova,
grandiosa avventura per l’intrattenimento, Dreamland. Dumbo sale a
nuove vette accanto a un’affascinante e spettacolare artista aerea,
Colette Marchant, finché Holt scopre che sotto la sua patina
lucida, Dreamland è piena di oscuri segreti.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
DA CAPTAIN MARVEL
La prima delle due scene post credits di
Captain
Marvel collega direttamente la supereroina
interpretata da Brie
Larson agli eventi di Avengers:
Endgame grazie al fatidico incontro con i Vendicatori
sopravvissuti e alle prese con il cerca-persone di Nick Fury (lo stesso
che aveva mandato il messaggio di soccorso alla fine di Infinity
War).
E come confermato dalla regista
Anna Boden in un’intervista con Empire, la
sequenza è stata girata da Anthony e Joe
Russo:
“Si trattava di una diretta
introduzione di Carol Danvers nel loro film. L’idea è venuta fuori
subito e abbiamo capito che sarebbe stata fantastica“.
Vi ricordiamo che la scena si apre
sul cercapersone che era caduto a Fury, poco prima di mandare il
suo sos e svanire in cenere; nel frattempo un contatore sta segna
un numero altissimo di vittime, quelle della Decimazione, e compare
Steve Rogers insieme a Natasha Romanoff. A questo punto è Rhodes a
dire che l’oggetto si è spento, con Bruce Banner che cerca di
trovare una spiegazione al malfunzionamento…è allora che spunta
Carol, chiedendo “Dov’è Fury?”.
Vi ricordiamo che Captain Marvel è nelle nostre sale
dal 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Il percorso di Ben
Affleck come supereroe potrebbe anche essersi
definitivamente concluso, come confermato dallo stesso attore di
recente, ma che dire del suo futuro come regista, magari proprio di
un progetto in collaborazione con DC e Warner Bros.?
Sull’argomento è tornato Affleck in un’intervista con LAD
Bible:
“Immagino che sarebbe strano
entrare nei panni di un altro personaggio, perciò credo sia più
facile immaginare di dirigere un film…Beh, se la DC mi volesse e il
progetto mi appassionerà perché no!“.
Vi ricordiamo che il primo nome
affiancato alla regia di The
Batman, nuovo standalone dell’universo DC al cinema
sul crociato di Gotham, era stato proprio quello di Affleck,
poi ritiratosi facendo spazio a Matt Reeves.
A quanto pare le motivazioni che
hanno spinto l’attore a lasciare il progetto erano di natura
creativa, non avendo trovato “il modo più adatto per raccontare
la mia versione di Batman, pure se in compagnia di un ottimo
sceneggiatore“. “È come se non riuscissi a decifrarlo fino
in fondo…Quindi ho pensato che fosse giunto il momento di
permettere a qualcun altro di provarci, e vi assicuro che la Warner
Bros. si trova davvero in ottime mani“.
Riguardo The
Batman, il cinecomic che riavvierà per l’ennesima volta le
sorti del cavaliere oscuro al cinema affidato a Matt
Reeves, la Warner Bros. sarebbe in cerca di un attore
più giovane dell’uscente Ben
Affleck e altrettanto noto ad Hollywood.
Il film uscirà nelle sale
il 25 giugno 2021. Durante la promozione
della serie The Passage, per cui è
produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione
del suo film sul Cavaliere Oscuro è in
atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.
Per quanto riguarda l’approccio alla
storia e al personaggio, il regista ha
dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal
suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione
detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I
fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo
aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e
questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo
visto.”
La showtime ha diffuso un trailer tributo a Fiona in
Shameless 9, personaggio che come sappiamo
abbandonerà lo show Shameless.
Shameless 9
In Shameless
9 ritorneranno ovviamente anche tutti gli altri
membri del cast che comprende William H. Macy,
Jeremy Allen White ed Ethan Cutkosky. Lo show
dovrebbe debuttare come di consueto nel corso dell’autunno del
2017.
Shameless 9 è la nona stagione della
serie televisiva Shameless
statunitense trasmessa in prima visione negli Stati Uniti dal
canale via cavo Showtime dal 2011.
Vi ricordiamo
che Shameless è basata sull’omonima
serie britannica del 2004, ideata da Paul Abbott, ed è stata
sviluppata per il pubblico americano da John Wells. Tra i
produttori e sceneggiatori della serie sono presenti gli attori
Alex Borstein e Mike O’Malley.
Tutti i personaggi
di Shameless – Frank Gallagher (stagioni
1-in corso), interpretato da William H.
Macy, Fiona Gallagher (stagioni 1-in corso),
interpretata da Emmy Rossum, Jimmy Lishman / Steve
WIlton (stagioni 1-3, guest 4, ricorrente 5), interpretato da
Justin Chatwin, Phillip “Lip” Gallagher
(stagioni 1-in corso), interpretato da Jeremy Allen
White, Ian Gallagher (stagioni 1-in corso),
interpretato da Cameron Monaghan, Deborah
“Debbie” Gallagher (stagioni 1-in corso), interpretata da
Emma Kenney, Carl Gallagher (stagioni 1-in
corso), interpretato da Ethan Cutkosky, Liam
Gallagher (stagioni 1-in corso), interpretato da Brennan
Kane Johnson e Blake Alexander Johnson, Veronica
Fisher (stagioni 1-in corso), interpretata da Shanola
Hampton, Kevin “Kev” Ball (stagioni 1-in corso),
interpretato da Steve Howey.
Quello di Captain Marvel non sarà l’ultimo cameo di
Stan Lee nel MCU, come confermato
durante la promozione del film e nei mesi scorsi da Kevin
Feige. Il presidente dei Marvel Studios ha infatti spiegato che il
fumettista, scomparso a novembre, aveva già girato altre due scene
(più quella che vedremo in Avengers:
Endgame) prima di lasciarci ma non sappiamo se una di
queste sarà inserita in Spider-Man: Far
From Home.
“Vedremo. Abbiamo girato un paio
di altre scene, quindi siamo vicini alla fine“.
“Dopo la morte di Stan abbiamo
cominciato a pensare come avremmo potuto celebrare la sua memoria,
magari mettendo qualcosa online…Soltanto dopo abbiamo capito che il
modo migliore per omaggiarlo sarebbe stato attraverso i film […]
Posso dirvi che una celebrazione del genere era quello che Stan
aveva sempre desiderato in risposta a un qualsiasi evento
doloroso.“
Vi ricordiamo che Captain Marvel è nelle nostre sale
dal 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Confermati un sequel e uno spin-off di Aquaman (dedicato alle
creature marine Trench), la Warner bros. è pronta a mettersi al
lavoro per consegnare al pubblico due blockbuster degni del
successo mondiale del primo capitolo del franchise. Sul seguito
delle avventure di Arthur Curry possiamo confermare la presenza di
Jason Momoa e presumibilmente di Amber
Heard, ma lo stesso non si può dire dei personaggi
secondari come Ocean Master, interpretato nel DCEU da
Patrick Wilson.
Proprio l’attore si è detto
insicuro sul ritorno del villain, spiegando quali potrebbero essere
le sue prospettive nel sequel:
“Non puoi ucciderlo, è troppo
importante per il percorso di Arthur ed è un ostacolo per Aquaman. Penso che non sarà il villain principale di
un altro film e che Orm non finirà a Belle Reve come nei fumetti di
New 52. Presumo che lo terranno in una specie di prigione sotto la
superficie terrestre, ma se James Wan mi vorrà ancora sarò
certamente felice di tornare.“
Vi ricordiamo che alla fine del
film Arthur aveva vinto lo scontro diretto con il fratello Orm
risparmiandogli la vita e imprigionandolo nelle celle di Atlantide.
Come andrà a finire? Rivedremo ancora la loro rivalità?
Aquaman 2 uscirà al
cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha
annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason
Momoa all’inizio di questo mese, confermando
che David Leslie Johnson-McGoldrick scriverà
la sceneggiatura.
Attualmente l’incasso del film lo
ha fatto classificare al 20° posto della classifica mondiale di
tutti i tempi. Johns-McGoldrick ha
collaborato con Will Beall nella sceneggiatura
di Aquaman. Johnson-McGoldrick ha
iniziato a lavorare sulla sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto
i fumetti di Aquaman mentre era sul set
di The Conjuring 2 di Wan.
Sono Armie
Hammer e Alexander Skarsgard i nomi che
sono emersi dalla ricerca di Universal per un protagonista da
assumere in occasione del remake de L’Uomo
Invisibile. Dopo la notizia che
Elizabeth Moss è entrata nel cast in un ruolo non
precisato, lo studio è ora alla ricerca di un
protagonista.
Hammer o Skarsgard dovranno
interpretare Adrian Griffin, “un milionario sociopatico che ha
guadagnato i suoi soldi grazie allo sviluppo di una tuta invisibile
per il Dipartimento della Difesa”. Sembra quindi che già dalle
premesse, il film sarà molto differente dal materiale originale del
romanzo di H.G. Wells.
Alexander
Skarsgard arriverà presto in sala in La
Conseguenza, al fianco di Keira Knightley
e Jason Clarke, mentre Armie
Hammer sarà sempre a marzo sul grande schermo, in Italia,
con Una giusta causa, al fianco di Felicity
Jones.
L’Uomo
Invisibile faceva parte della serie di titoli della
Universal che avrebbero dovuto costruire il Dark Universe,
inaugurati con La Mummia, con Tom
Cruise. Purtroppo il naufragio di quel film ha
condizionato anche i progetti della Universal, che ora, a poco a
poco, sta rimettendo insieme i progetti, modificando le intenzioni
precedenti. Per questo film, in particolare, era prevista la
presenza di Johnny Depp nei panni del
protagonista, idea che è stata poi accantonata in questa seconda
fase di sviluppo del progetto.
Mentre si avvicina sempre più la
data d’uscita di Shazam!,
stabilita per il 3 aprile, ecco una prima clip dal film con
Zachary Levi nei panni del supereroe DC. Nel video
di seguito, Billy, che si è appena trasformato nell’eroe del
titolo, cerca di scoprire quali sono i poteri che ha questa sua
nuova identità.
Arriverà al cinema il prossimo 3
aprile Shazam!,
il nuovo film che porta al cinema un supereroe DC Comics per Warner
Bors. Alla regia c’è David Sandberg, mentre nel
cast compariranno Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong,
Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan
Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.
Sinossi: Abbiamo tutti un
supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo
fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola –
SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni
si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico
mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si
diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che
qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi!
Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole
testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un
bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per
combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Nella vita di ognuno di noi ci sono
piccoli momenti di felicità, o infelicità, considerati trascurabili
perché legati all’apparentemente insignificante, ma che spesso
racchiudono il senso di intere esistenze. Parte da queste premesse
Francesco
Piccolo per scrivere i suoi due libri Momenti di
trascurabile felicità e Momenti di
trascurabile infelicità. Libri ricchi di pensieri,
riflessioni e aforismi da cui il regista Daniele Luchetti trae
l’ispirazione per il suo nuovo film, intitolato appunto
Momenti di trascurabile felicità.
Protagonista del film è Paolo,
interpretato da Pif, che in seguito ad un’incidente in cui
perde la vita si ritrova in un paradiso che ha l’aspetto di un
grande ufficio postale. Qui gli viene comunicato che per via di un
errore sul momento della sua morte ha a disposizione ancora un’ora
e trentadue minuti di vita, durante la quale dovrà cercare di fare
i conti con i momenti salienti della sua vita e trovare il tempo
per salutare come si deve i suoi figli e sua moglie, interpretata
da Thony.
Per trarre un film da un materiale
di partenza così frammentato, Luchetti lavora insieme a Piccolo ad
una sceneggiatura che cerca di contenere molti dei momenti elencati
nei libri all’interno di un pretesto narrativo, quale è la storia
del protagonista Paolo. Questa linea narrativa viene però ben
presto sovrastata dal vero intento del film, ovvero quello di
costruirsi come flusso di pensieri e ricordi del protagonista.
Pensieri e ricordi molto spesso scollegati tra loro, che
abbracciano un’intera vita, dall’infanzia alla vita adulta.
Pensieri e ricordi in grado di realizzarsi in immagini suggestive,
capaci di trasmettere facilmente emozioni che vanno dalla
malinconia alla gioia. Perché, come ci tiene a sottolineare il
regista, tutti quanti possono riconoscersi in alcuni dei
trascurabili momenti di felicità del protagonista.
Presi singolarmente, o quasi,
questi momenti sono in grado di intrattenere e raccontare
l’importanza delle piccole cose, dei piccoli gesti. Tante piccole
storie, che osservate però all’interno del più ampio contesto del
film finiscono per generare un ritmo altalenante, con continui
salti temporali che rischiano di confondere lo spettatore e far
perdere la direzione della narrazione. Lentamente il film di
Luchetti si carica di intenzioni troppo grandi e complesse da
gestire, e la materia narrativa si dimostra non sorretta a
sufficienza dalla sceneggiatura, ma sembra invece affidarsi troppo
alla regia ed ai suoi, comunque bravi, attori protagonisti. Tra
questi, molto più di Pif, spiccano Renato Carpentieri,
che nei panni dell’angelo custode del protagonista sfoggia una
buona vena comica, e Thony, che interpretando
Agata, la moglie del protagonista, dà vita al personaggio più bello
del film. Una donna forte, dolce e profondamente umana.
È un esperimento riuscito in parte
quello di Momenti di trascurabile
felicità, che si affida ad una narrazione fatta di
frammenti che si rivela essere però un’arma a doppio taglio. Se da
un lato non mancano momenti di una certa attrattiva, allo stesso
tempo ben presenti sono anche quelli dove il ritmo e l’atmosfera si
spezzano, e l’assenza di una vera e propria vena comica, in grado
di farsi carico di ciò, impedisce al film di sbocciare
completamente.
Bohemian
Rhapsody ha vinto quattro premi Oscar, tra cui quello
al miglior attore protagonista, Rami Malek, e ha
incassato in tutto il mondo la stratosferica cifra di 870 milioni
(con le dovute proporzioni rispetto al budget). E sembra che
Brian May e company non ne abbiano ancora
abbastanza.
Page Six ha diffuso un rumor secondo cui la
“famiglia Queen” vorrebbe realizzare un altro film, con lo stesso
cast. Rudi Dolezal, regista dei videoclip
della band inglese e amico fraterno dei membri del gruppo, ha
dichiarato che si sta discutendo l’idea di realizzare un sequel ma
che ovviamente non si sa ancora niente di ufficiale in merito.
Il regista ha detto che il sequel
del grande successo al botteghino ora “è molto discusso nella
famiglia Queen”. Purtroppo non abbiamo notizie ufficiali né
infiltrati attendibili, ma sembra che Dolezal abbia anche un’idea
di quello che il film potrebbe raccontare.
“Sono sicuro che [il manager
dei Queen, Jim Beach] progetta un sequel che inizia con il Live
Aid”, ha detto Dolezal. Esattamente da dove finiva il film con
Malek, quindi.
Live Aid non è stato solo l’evento
e il cuore di Bohemian
Rhapsody, ma anche un’impresa filologica importante,
visto che il concerto è stato ricreato scena per scena, per il
grande schermo. L’idea che sorge naturale è che si stia pensando di
raccontare gli ultimi anni di Mercury, che lo hanno visto
soccombere alla malattia che se l’è portato via.
Naturalmente, speriamo che questa
rimanga soltanto una voce e che sia il film che soprattutto la
memoria di Freddie Mercury, rimangano entrambe inalterate.
Dopotutto già la formula di Bohemian
Rhapsody era artisticamente povera, replicarla
potrebbe portare soltanto un beneficio: profitto per i Queen.
Il finale aperto di
Alita: Angelo della Battaglia, ci ha chiaramente
rimandato ad altre storie e altri avvenimenti che coinvolgono la
forte protagonista del film, soprattutto alla luce del fatto che la
pellicola di Robert Rodriguez, co-sceneggiata e
prodotta da James Cameron, è basata su un lungo e
articolato manga (di Yukito Kishiro), che è
diventato anche un’anime.
Il materiale di partenza è dunque
molto ricco, e varrebbe la pena esplorarlo ancora al cinema, se non
fosse che il film non ha performato al meglio al box office. A
fronte di una spesa di circa 170 milioni di dollari, il film ha
incassato in tutto il mondo 382 milioni. In termini produttivi, per
convenzione, un film va in pari se incassa almeno il doppio del
costo di produzione (al netto approssimato delle percentuali degli
esercenti).
Verrebbe quindi da dire che Alita
sia effettivamente andato in pari, con una manciata di milioni di
“guadagno”. Tuttavia, i costi di promozione non vengono mai
conteggiati nel budget di produzione, e sono quindi altri soldi che
dovrebbero rientrare. In più il film non ha ancora esaurito la sua
vita in sala. Questo ci porta ad affermare con la dovuta certezza
che il film andrà in pari.
Questa espressione però non piace
alla produzione, che quando si tratta di saghe non si accontenta
certo di un pareggio, soprattutto se si tratta del primo capitolo
di una serie. A questo si aggiunga che la Fox, casa di produzione
del film, si sta risistemando in seno alla Disney,
cosa che renderà la vita del franchise ancora più difficile, visto
che la Casa di Topolino fa i conti ancora più attentamente della
Fox stessa.
La speranza del franchise sarebbe
quella di lavorare con budget ridotti e continuare a raccontare le
gesta di Alita sul grande schermo, tuttavia, visti
i nomi coinvolti (Cameron e Rodriguez), sembra difficile che la
produzione si possa adattare a un budget minore.
Alita: l’Angelo della Battaglia, recensione del
film
Quando si realizzano 20 film
ambientati in uno stesso universo, quell’universo diventa man mano
più dettagliato e preciso, sempre coerente, ma quando a
quell’universo si aggiunge un altro film che è ambientato diversi
anni prima rispetto al blocco principale di fatti raccontati, il
rischio di commettere qualche errore è dietro l’angolo.
Con Captain Marvel, ambientato nel 1995,
e quindi molto prima dei fatti di Iron Man che ha dato il via al
MCU, nel 2008, i Marvel Studios hanno corto un grosso rischio
per la continuity del loro universo condiviso, ma sono riusciti a
raccontare una storia coerente e precisa, rispetto a tutto quello
che già sapevamo.
O almeno congruente e precisa
rispetto alla maggior parte delle cose raccontate in 11 anni di
film, perché se la nostra perplessità sugli spostamenti del
Tesseract può facilmente trovare una spiegazione logica (come si dice qui),
restano poco chiari alcuni nodi relativi al personaggio di Nick
Fury.
Il legame con Howard Stark
La prima incongruenza riguarda il
rapporto tra Nick Fury e Howard Stark. In Iron Man 2, Fury dice a
Tony che conosce suo padre molto meglio di quanto lui possa
immaginare. Howard è uno dei membri fondatori dello SHIELD e, in
quanto tale, Fury lo ha ovviamente conosciuto bene (visto che è
stato il direttore dell’organizzazione).
Tuttavia, Howard, con sua moglie
Mary, è stato ucciso dal Soldato d’Inverno nel 1991, come
apprendiamo in Captain America: Civil
War, e all’epoca Fury era un agente dello SHIELD di
basso livello, ruolo che ha ricoperto almeno fino al 1995, quando
incontra Carol Danvers sempre nei panni di un agente di basso
livello.
La domanda che sorge è: in che modo
Fury ha conosciuto i segreti e i progetti di Howard Stark se quando
il miliardario è morto, lui era ancora un agente alle prime armi?
Probabilmente, alla sua promozione a leader dello SHIELD, Fury ha
avuto accesso a tutte le documentazioni segrete di Howard, quindi
sarebbe più corretto dire che Nick conosce il lavoro di Stark, e
non lui in persona!
La ferita all’occhio di Nick Fury
La seconda incongruenza, forse più
difficile da giustificare, riguarda l’occhio perduto di Nick Fury.
Ricordiamolo: nel film, ambientato nel 1995, Nick è un agente di
basso livello e perde l’occhio per colpa di Goose.
Ma, quando Nick Fury ha prestato
giuramento durante l’investitura a direttore dello SHIELD, aveva
due occhi. In Captain America: The Winter
Soldier, vediamo una fotografia che lo raffigura con
due occhi sani in cui sembra che stia partecipando a una cerimonia
di investitura e stia giurando qualcosa di fronte ad Alexander
Pierce, colui che lo ha preceduto nei panni di direttore. Nella
foto, Fury ha due occhi.
Eppure, in Captain Marvel, quando lo vediamo
indossare la sua benda all’occhio per la prima volta, è ancora un
agente di basso livello dello SHIELD che lavora all’Iniziativa
Vendicatori. Ha il suo ufficio, certo, ma di certo non è ancora il
Direttore dell’agenzia. Forse la foto vista in The Winter Soldier
non raffigura il giuramento di Nick? O forse l’ansia dello Studio
di dare al simpatico gatto un ruolo “rilevante” ha fatto loro
abbassare la guardia e commettere un’ingenuità?
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Al suo debutto al cinema,
Captain Marvel sta facendo già
registrare qualche record e incassi da capogiro, un giusto
traguardo per chi ha lavorato tanto al progetto ma anche un bel
regalo a tutti quei fan che aspettavano un film più volte definito
“game-changer“.
Il cameo di Stan Lee in Captain Marvel
Il film ha offerto un tributo molto
toccante a Stan Lee, oltre a un cameo sorprendente,
in cui il Sorridente interpreta se stesso. Il papà di tanti
personaggi Marvel Comics infatti è sul treno che
“prende” anche Carol a inizio film, che studia la sceneggiatura di
Generazione X, il film del 1995 di Kevin
Smith in cui lui stesso fa un lungo cameo.
Ma, fermi un attimo! Se Stan
Lee, in quanto se stesso, esiste nel MCU, chi sono tutti questi
portieri e conducenti di autobus e ragazzi di FedEx in tutti questi
anni? Dopotutto, Guardiani della Galassia Vol.
2 ha confermato la teoria dei fan che Lee interpreta
sempre lo stesso personaggio ed è un Osservatore.
Quali possono essere le implicazioni?
Dato per assodato, dunque, che
questi due fatti siano confermati e certi, le implicazioni che ne
scaturiscono sono due: la prima è che quell’Osservatore e
Stan Lee sono la stessa persona; la seconda è che
Stan Lee crea i personaggi dei fumetti Marvel all’interno del
Marvel Cinematic Universe,
un vero e proprio paradosso, visto che si creerebbe una situazione
come quella vista in Logan di James
Mangold del 2017, in cui il protagonista mostra i fumetti
degli X-Men alla piccola Laura.
Ma questo è il mondo del MCU, in cui Spider-Man e Iron Man e
Thor e Hulk e tutti i personaggi creati da Lee (e che lo hanno reso
famoso) esistono realmente. Il che significherebbe che non esistono
i Marvel Comics in quel mondo. Ma se non
esistono i fumetti Marvel, per quale motivo
Kevin Smith vorrebbe proprio Stan
Lee per il cameo nel suo film?
Le deduzioni e le implicazioni
sembrano davvero troppe, e l’unica soluzione a questo interrogativo
è probabilmente la più semplice e la più banale possibile: i cameo
di Stan Lee sono solo degli inside joke per i fan e non hanno alcun
valore o peso sulla trama, nonostante quanto detto in merito a
quello di Guardiani della Galassia Vol. 2.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Ecco il trailer di Book Club
– tutto può succedere, il nuovo film con Diane
Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, Mary Steenburger, Andy Garcia,
Don Johnson, in arrivo dal 4 aprile al cinema e
distribuito da BIM Distribution.
Carol, Diane, Jane, Sharon, 4 donne
alle prese con gli eterni problemi sentimentali. La loro vita
scorre piuttosto noiosa fino a quando la lettura di ‘Cinquanta
Sfumature di Grigio’ la cambierà irrimediabilmente. Ispirandosi
allo scandaloso romanzo, vivranno nuovi amori, vecchi ritorni di
fiamma, situazioni esilaranti e sconvenienti… Saranno finalmente
pronte a entrare nel nuovo capitolo della loro vita?
Diretto da Bill
Holderman, il film vede nel cast principale Diane
Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, Mary Steenburgen, Don Johnson,
Andy Garcia, Craig T. Nelson, Richard Dreyfuss, Wallace Shawn, Ed
Begley Jr. Scritto da Bill Holderman e
Erin Simms, il film è prodotto da Andrew
Duncan, Alex Saks, Bill Holderman, Erin Simms.
Si è appena conclusa con un record
di visitatori la 26ª edizione di Cartoomics, la
fiera che unisce cultura pop, fumetto, gaming ed entertainment,
diventata uno degli appuntamenti di riferimento nel settore a
livello Nazionale e tra i più importanti per appassionati e curiosi
di ogni età e provenienza. 103.000 sono stati i visitatori
che hanno affollato i 50.000 mq divisi in tre padiglioni
dedicati a fumetto, cinema, gaming, cosplay, tecnologia,
proiezioni, incontri ed eventi speciali, dall’8 al 10 marzo
scorsi.
Dopo una pre-apertura speciale con
Oltrele nuvole,
1°convegnonazionaleeditori,autoricomics& graphic novels dedicato
agli addetti ai lavori e alla stampa, la kermesse è partita con
grande successo negli spazi della fiera di Rho grazie ad un
programma ricco di incontri, eventi speciali e ospiti di rilievo
come MaxBunker, invitato per
festeggiare il 50° anniversario del suo mitico Alan
Ford, Ivo Milazzo, il mitico
‘cipollino’ Massimo Boldi ed Emis
Killa.
Grande successo per le mostre, da
quella dedicataa Diabolik,
all’esposizione “Supereroie radiazioni”
realizzata da AIFM, allo spazio dedicato a Minni e
ai suoi freschissimi 90 anni.
Tutte le aree della fiera sono state
inoltre prese d’assalto, dall’area giochi da tavolo, di ruolo e
carte collezionabili, a quella della fantascienza,
del Gaming&Tech, e del MovieCon, interamente dedicata
al cinema e alla nuova area dedicata al calcio e al
western.