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La mia ombra è tua: trama, cast e location del film

La mia ombra è tua: trama, cast e location del film

Registi di Uno su due e Se sei così ti dico sìEugenio Cappuccio è tornato a dirigere un lungometraggio di fiction (nel 2019 aveva realizzato il documentario Fellini Fine Mai) nel 2022 con La mia ombra è tua (qui la recensione), tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Nesi. Il film, un racconto on the road con protagonisti due personaggi agli antipodi, è una commedia nostalgica sull’amore e sulla difficile vita dei poeti moderni. Ma, soprattutto, è un racconto su due generazioni a confronto che si scoprono simili anche nelle diversità, ricercando in fondo dalla vita le medesime cose.

Come suggerisce il titolo, La mia ombra è tua, i due protagonisti diventano in fin dei conti una cosa sola, riconoscendosi nelle rispettive solitudini e arrivando a stabilire una connessione che li rende quali la stessa persona, con dunque un’ombra in comune. È questo il significato di un film che dunque porta avanti una serie di riflessioni sull’umanità e il suo bisogno di riscoprirsi parte di qualcosa. Tematiche che lentamente emergono da quello che all’inizio sembra un classico viaggio da commedia, incentrato sulle vicende tragicomiche di due personaggi molto diversi.

Grazie al suo passaggio televisivo, è ora possibile riscoprire il film e lasciarsi ammaliare da diversi suoi aspetti, come le bellissime location o la coinvolgente colonna sonora. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La mia ombra è tua. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di La mia ombra è tua

Protagonista del film è Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile nella memoria di tutti. Con grande sorpresa di tutti, però, Vittorio è ora in procinto di scrivere dopo 25 anni un sequel di quel romanzo. Il giovane studente Emiliano detto “Zapata”, viene allora incaricato dal suo relatore universitario di assistere lo scrittore e organizzare un convegno al festival del Libro Vintage di Milano. Inizialmente i due, assai diversi caratterialmente, si scontrano. Piano piano, però, impareranno a conoscersi e a cambiare l’idea che hanno l’uno dell’altro.

Ad interpretare il burbero Vittorio Vezzosi vi è l’attore Marco Giallini, mentre il giovane Emiliano è interpretato da Giuseppe Maggio, già visto nel film Sul più bello e nella serie Baby. Per assumere questo ruolo, Maggio si è sottoposto ad una drastica trasformazione fisica, che gli ha richiesto di acquisire peso e sfoggiare look completamente diversi dai suoi soliti. Accanto a loro recitano poi Anna Manuelli nel ruolo di Allegra, Sidy Diop in quelli di Mamadou, Claudio Bigagli in quello di Paolo Monanni e Leopoldo Mastelloni in quello del Brigadiere Passini. Nel ruolo di Milena, l’amore di una vita di Vittorio, vi è invece l’attrice Isabella Ferrari.

La mia ombra è tua location

Le location del film: ecco dove è stato girato

Le riprese del film, durate circa sette settimane, si sono svolte tra Roma, Bologna, Milano, Cetona e in Toscana. Nella capitale sono state effettuate le riprese relative all’incontro tra Vittorio e Emiliano, mentre Cetona, borgo in provincia di Siena, e alcune altre zone della Toscana, sono state utilizzate per il viaggio in auto effettuato dai due protagonisti. Alcune zone di Bologna sono invece state usate come “controfigura” per Milano, dove poi si sono svolte le restanti scene, in particolare quelle ambientate alla Fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, realizzate in una vera fiera che si svolge a Milano.

La colonna sonora del film

Ad aver composto la colonna sonora originale di La mia ombra è tua è stato Vincenzo Lucarelli, qui alla sua seconda collaborazione con il regista Eugenio Cappuccio dopo aver musicato il documentario “Fellini Fine Mai”. Oltre ai brani da lui composti e diretti, sono però presenti nel film anche una serie di brani precedentemente esistenti, che accompagnano la narrazione. Questi sono Gimme All Your Lovin’ del gruppo ZZ Top, Rebel Yell di Billy Idol, On the road again di Canned Heat, Shake Your Bones di Montecristo, Whiskey Sippin’ Music di Justin Johnson e Everything and Its Opposite di Quarry.

Il trailer di La mia ombra è tua dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La mia ombra è tua grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 22 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Disney+: i film e le serie tv in uscita ad Aprile

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Disney+: i film e le serie tv in uscita ad Aprile

Disney+, la casa dedicata allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star, compresi gli esclusivi Disney+ original annuncia tutte le uscite di Aprile 2024. 

L’amato Bluey torna con un nuovo episodio intitolato “Cesta fantasma”, in uscita il 7 aprile, e con il suo primo speciale “Il cartello”, che avrà una durata maggiore, in arrivo il 14 aprile.

Celebrando la Giornata della Terra: oltre all’attesissimo debutto di I segreti del polpo, il 22 aprile arriverà anche Tiger di Disneynature. Priyanka Chopra Jonas sarà la voce narrante di questa avvincente storia che racconterà l’animale più venerato e carismatico del nostro pianeta, invitando gli spettatori a immergersi nel viaggio di Ambar, una giovane tigre che cresce i suoi cuccioli nelle incantevoli foreste dell’India. Lo stesso giorno Disney+ proporrà anche il film Tiger – Behind the Scenes. Narrato da Blair Underwood, il film celebra il ritorno di uno degli animali più iconici del mondo.

Sono in arrivo nuovi episodi di American Dad su Disney+: dal 24 aprile sarà disponibile la 18esima stagione completa.

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WISH dal 3 aprile

Nel film candidato al Golden Globe, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stesse, possono accadere cose meravigliose.

THE GREATEST HITS dal 12 aprile

Harriet (Lucy Boynton) scopre che l’arte imita la vita quando si rende conto che alcune canzoni possono trasportarla indietro nel tempo – letteralmente. Mentre rivive il passato attraverso i ricordi romantici con il suo ex fidanzato (David Corenswet), il suo viaggiare nel tempo si scontra con un nuovo interesse amoroso che sta nascendo nel presente (Justin H. Min). Mentre intraprende questo viaggio attraverso la connessione ipnotica tra musica e ricordi, Harriet si chiede: anche se potesse cambiare il passato, dovrebbe farlo?

Thank You, Goodnight: The Bon Jovi Story dal 26 Aprile

Thank You, Goodnight: The Bon Jovi Story è una docuserie in quattro episodi che racconta l’epico passato e il futuro incerto di una delle band più riconoscibili al mondo e del suo front-man Jon Bon Jovi. Un’odissea di 40 anni di storia del rock and roll sull’orlo del precipizio, con un infortunio alle corde vocali che minaccia di far precipitare tutto.

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VANDERPUMP VILLA dal 1 aprile

Decadenza e dissolutezza si scontrano in Vanderpump Villa, un docudrama unscripted che segue lo staff scelto personalmente da Lisa Vanderpump mentre lavorano, vivono e si divertono in un’esclusiva tenuta francese: Chateau Rosabelle.

I SEGRETI DEL POLPO dal 22 aprile

I polpi sono come alieni sulla Terra: con tre cuori, sangue blu e la capacità di infilarsi in uno spazio grande quanto i loro occhi. Diretto dal regista premio Oscar® e National Geographic Explorer-at-Large James Cameron, il prossimo capitolo del pluripremiato franchise “I Segreti Di” ritorna con I segreti del polpo. Questa serie in tre episodi esplora i loro superpoteri unici, la straordinaria intelligenza e la vita sociale nascosta. Questi animali strani e meravigliosi sono così intelligenti da utilizzare strumenti, trasformare il loro corpo per imitare altri animali e persino comunicare con altre specie. Narrato dal pluripremiato attore Paul Rudd e con la partecipazione di Alex Schnell, Explorer di National Geographic, vincitore del Wayfinder Award e comunicatore scientifico, I segreti del polpo avvicinerà più che mai il pubblico a queste creature elusive.

IWÁJÚ: CITY OF TOMORROW, dal 10 Aprile

Ambientata in una futuristica Lagos, in Nigeria, questa emozionante storia di crescita segue Tola (con la voce di Simisola Gbadamosi, nella versione originale), una giovane ragazza dell’isola ricca, e il suo migliore amico, Kole (con la voce di Siji Soetan, nella versione originale), un esperto di tecnologia autodidatta, alla scoperta dei segreti e dei pericoli nascosti nei loro diversi mondi. I registi di Kugali – tra cui la regista Olufikayo Ziki Adeola, il production designer Hamid Ibrahim e il consulente culturale Toluwalakin Olowofoyeku – accompagnano gli spettatori in un viaggio unico nel mondo di Iwájú: City of Tomorrow, ricco di elementi visivi unici e di progressi tecnologici ispirati allo spirito di Lagos. Prodotta da Christina Chen di Disney Animation con una sceneggiatura di Adeola e Halima Hudson, nella versione originale Iwájú: City of Tomorrow vanta anche le voci di Dayo Okeniyi, Femi Branch e Weruche Opia.

CI VEDIAMO IN UN’ALTRA VITA, dal 17 Aprile

La nuova serie originale Disney+ spagnola è un adattamento del libro del giornalista Manuel Jabois, “Nos vemos en esta vida o en la otra”, che si basa sull’intervista che Gabriel Montoya Vidal, Baby, gli rilasciò per parlare del suo legame con il più grande attentato jihadista commesso sul suolo europeo l’11 marzo 2004. In quell’anno, Baby era un adolescente di sedici anni che, insieme a Emilio Trashorras, partecipò al trasferimento dell’esplosivo che sarebbe stato utilizzato a Madrid. Baby è stata la prima persona condannata per gli attentati. La sua testimonianza è stata fondamentale nel processo di massa del 2007.

Tracker, dal 24 Aprile

Tracker vede Justin Hartley nel ruolo di Colter Shaw, un individuo solitario e indipendente, dotato di straordinarie capacità di sopravvivenza, che viaggia per il paese in cerca di ricompense. Colter è un tracker, un esperto localizzatore che, con le sue abilità, aiuta cittadini privati e forze dell’ordine a risolvere diversi misteri, mentre affronta anche le sue sfide familiari. La serie si basa sul romanzo bestseller “Il gioco del mai” di Jeffery Deaver.

Star Wars: l’Empire State Building con le immagini della saga

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Star Wars: l’Empire State Building con le immagini della saga

Ieri, 21 marzo, è stata inaugurata a New York City la campagna Star Wars “March to May the 4”, con l’annuncio di tanti nuovi prodotti dedicati alla saga, tra cui giocattoli, abbigliamento, accessori, articoli da collezione e altro ancora. La campagna ha preso il via con uno speciale takeover dell’Empire State Building che ha incluso una cerimonia di illuminazione con Hayden Christensen, interprete di uno dei villain più iconici di sempre, Darth Vader.

L’evento è stato accompagnato dalle note della Marcia Imperiale (Darth Vader’s Theme) di John Williams ed è culminato in un movimentato spettacolo di luci sulla facciata dell’edificio simbolo di New York famoso in tutto il mondo. Lo spettacolo di luci di 5 minuti proponeva le immagini della saga con un focus particolare sui villain più amati dai fan, tra cui Darth Vader, l’Imperatore Palpatine, gli Stormtrooper e altri ancora.

Il takeover dell’Empire State Building include varie photo opportunity interattive dedicate ai nuovi prodotti ispirati a Star Wars, esposti in vetrine e speciali teche. All’iconico 86th Floor Observatory, i fan possono scattare foto con il Funko POP! di Darth Vader a grandezza naturale e con l’incredibile sfondo dello skyline di New York City. Per celebrare il 25° anniversario della serie LEGO Star Wars, LEGO Group ha allestito all’80° piano un’esposizione, degna di un museo, di villain di Star Wars a grandezza naturale realizzati con mattoncini LEGO, incluse le repliche da oltre 180 cm di Darth Vader e Darth Maul. Le iconiche vetrine dell’ingresso dell’edificio della Fifth Avenue presentano uno speciale schermo che mostra le immagini di Darth Vader, Darth Maul e degli Stormtrooper, oltre a una serie di prodotti ispirati a Star Wars. Alcune delle attività previste nell’edificio e all’interno dell’Observatory rimarranno aperte al pubblico fino al 29 aprile.

Inoltre, al primo piano dell’Empire State Building, Hasbro e Amazon hanno collaborato alla creazione di un’esperienza a tema Star Wars per tutti i fan della saga. Questa esperienza immersiva offre ai visitatori la possibilità di scattare foto con i Costume Character della saga, tra cui Darth Vader, e di avere come sfondo scene iconiche ispirate ai film. I visitatori potranno ammirare gli ultimi caschi Hasbro Black Series o impugnare le spade laser FX Elite o Kyber Core Lightsaber da collezione per adulti e bambini e dedicate al loro personaggio preferito. L’esperienza Hasbro e Amazon rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 23 marzo.

Paul Southern, Senior Vice President, Global Brand Commercialization, Lucasfilm, Disney Experiences, ha commentato: “Siamo entusiasti di svelare un’ampia gamma di nuovi prodotti per i fan di tutte le età con i nostri numerosi licenziatari e rivenditori, mentre ci avviciniamo al 4 maggio. Abbiamo davvero portato la potenza dell’Impero nell’Empire State Building con questo takeover a tema Star Wars, creando un momento perfetto per uno dei brand di intrattenimento più forti e dei franchise più duraturi al mondo”.

Nuovi prodotti Star Wars

Le novità includono il primo di tre nuovi orologi dedicati al lato oscuro di Star Wars di Citizen Watch, il Citizen Imperial Stormtrooper, i set LEGO Invisible Hand e Imbarco sulla Tantive IV e i prodotti Just Play e Panasonic.

Le collezioni Disney Store che usciranno nelle settimane precedenti il 4 maggio includono la spilla e il bicchiere da collezione May The 4t, oltre a un’entusiasmante collezione creata per il 25° anniversario di Star Wars: La Minaccia Fantasma. Disney Store ha anche annunciato il set in edizione limitata The Sith Apprentice: Darth Maul Legacy LIGHTSABER con effetti luminosi e sonori, e sarà lanciata il prossimo 4 maggio 2024.

Spy x Family CODE: White, trailer del film basato sull’acclamato anime

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Sony Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale del film Spy x Family CODE: White, il film basato sull’acclamato anime che arriverà al cinema dal 24 Aprile.

In Spy x Family CODE: White Lui è una spia, lei è un sicario. Loid e Yor recitano la parte della famiglia perfetta, nascondendo l’uno all’altra la propria vera identità. Tuttavia Anya, la loro figlia adottiva, è una telepate e conosce l’emozionante segreto di entrambi. Usando come facciata una gita di famiglia durante un fine settimana invernale, Loid cerca di portare avanti l’Operation Strix, la sua attuale missione. Ma i suoi piani vengono messi a repentaglio quando Anya viene coinvolta per errore, dando il via a una serie di eventi che metteranno a rischio la pace mondiale!

X-Men ’97: tutto ciò che devi ricordare della serie passata prima di guardare X-Men ’97

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I supereroi non muoiono mai, e questo è particolarmente vero per gli X-Men. Attraverso numerosi fumetti, film e cartoni animati, l’allegra banda di mutanti della Marvel è stata resuscitata più volte in varie forme e protocolli e ora tocca a X-Men ’97. Tuttavia, per i fan di una certa età, l’unico adattamento che conta davvero è XMen: The Animated Series, un cartone animato amatissimo che ha affrontato con impressionante accuratezza fumettistica trame mastodontiche come la saga di Dark Phoenix e Giorni di un Futuro Passato. In effetti, un’intera generazione è cresciuta con le cinque stagioni originali andate in onda dal 1992 al 1997.

Ma ora, a distanza di tre decenni, la serie che ha dato il via a tutto – e a quella sigla, ovviamente – sta risorgendo come una fenice con un nuovo sequel prodotto nientemeno che dai Marvel Studios. Prima di vederla, ecco allora un recap completo e una guida da leggere prima di iniziare a guardare X-Men ’97 (qui la recensione) su Disney+

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Charles Xavier è morto

Charles Xavier è morto

Nell’ultimo episodio della serie originale, intitolato “Graduation Day”, il noto odiatore di “mutanti” Henry Gyrich attaccò Xavier in pubblico con un dispositivo che sovraccaricò i suoi poteri psichici, esponendo al mondo l’identità mutante di Charles. L’isteria anti-mutanti che ne derivò tra gli esseri umani fece arrabbiare a sua volta i mutanti in difficoltà, che si unirono a Magneto – ex amico di Xavier – per iniziare una guerra contro le persone prive di poteri.

Con il leader degli X-Men in coma, la squadra si rende conto che la chiave per la sopravvivenza di Xavier potrebbe trovarsi oltre le stelle, con un piccolo aiuto da parte di Lilandra, la sua amante, che si dà il caso sia l’imperatrice dell’Impero Shi’ar. Non avendo tempo di volare fisicamente fino a lei, Jean, Ciclope e Wolverine si sono diretti verso la nazione mutante di Genosha per chiedere l’aiuto di Magneto. Utilizzando i suoi poteri, il Maestro del Magnetismo è riuscito a potenziare la telepatia di Xavier in modo tale da raggiungere Lilandra e salvarlo prima che morisse. Così facendo, Magneto dovette rinunciare alla sua lotta contro l’umanità, preferendo il suo vecchio amico alla vittoria che aveva desiderato per tutti quegli anni.

Magneto ha una nuova grande responsabilità

Magneto ha una nuova grande responsabilità

Nonostante Magneto abbia causato molti problemi agli X-Men lui e Xavier si sono sempre rispettati a vicenda. La loro amicizia, un tempo molto forte, si ruppe quando non riuscirono a trovare un accordo su come i mutanti potessero co-esistere accanto agli umani. Mentre Charles credeva che la co-esistenza pacifica fosse possibile e addirittura vitale, Magneto vedeva la guerra come inevitabile e non aveva intenzione di aspettare che i “flatscan” (gli umani) vincessero.

Tutto questo, però, è cambiato nel periodo successivo alla serie originale degli anni ’90. Dopo il team-up di Magneto con gli X-Men nel finale della serie, non manca molto prima che si trovino ad affrontare l’idea di lavorare di nuovo insieme in  X-Men ’97, dato che Charles ha chiesto al manipolatore di metalli di occuparsi della scuola in sua assenza (come si vede nel primo trailer completo). Probabilmente la cosa non andrà giù, come è normale che sia, visto che si tratta di una sorta di “supercriminale geniale”. Questo soprattutto per Ciclope, che avrebbe dovuto essere lasciato al comando. Il Professore ha davvero lasciato la scuola e la sua intera fortuna alla sua nemesi?

In X-Men ’97 Morph fa ufficialmente parte dell’X-Team

Morph fa ufficialmente parte dell'X-Team ora

Quando si parla di disinvoltura, il mutaforma non binario Morph (un membro di lunga data della squadra che si esprime con il pronome “loro”) è probabilmente l’eroe più freddo degli X-Men. Almeno fino a quando non gli viene ricordata la volta in cui è stato quasi ucciso da giganteschi robot assassini, le Sentinelle, nel primissimo episodio del cartone animato degli anni Novanta. O quando Mister Sinister ha messo Morph contro gli X-Men e ha praticamente rovinato le vite di tutti nella seconda stagione. O quando Morph è finalmente tornato in squadra, ma è stato di nuovo paralizzato dalla paura quando la loro prima missione ha coinvolto quelle fastidiose Sentinelle. A onor del vero, il mutaforma della squadra è riuscito a superare il suo PTSD abbastanza a lungo da distruggere i resti della Sentinella principale, chiamata Maestro Muffa.

In seguito, Morph lasciò di nuovo gli X-Men, incerto se fosse in grado di combattere a fianco della squadra – ma torna nella nuova serie come membro a tutti gli effetti, ora con un po’ di lifting, sostituendo i capelli allampanati e gli occhi sporgenti con un viso più liscio e simile all’argilla. Sebbene Morph sembri più a suo agio che mai nella sua pelle mutaforma, alcune delle sue vecchie insicurezze giocheranno probabilmente un ruolo importante in  X-Men ’97, soprattutto perché sappiamo già che una figura familiare e sinistra è destinata a tornare come nuovo Grande Cattivo…

Il potere di Mister Sinister è in crescita

Mister Sinister

Ora che Magneto ha la sua suite personale nella X-Mansion, un nuovo grande villain sarà al centro della scena, e questa volta si tratta di Mister Sinister. Il malvagio genetista – un genio folle dell’epoca vittoriana con un’inclinazione per la clonazione, che esercita un’impressionante serie di poteri psionici – ha tormentato la squadra per anni, soprattutto nella seconda stagione della serie originale. Ma Nathaniel Essex, come è noto, farà un grande passo avanti in X-Men ’97.

L’ultima volta che abbiamo visto Mister Sinister, stava scappando dopo essersi alleato a malincuore con gli X-Men e Magneto per combattere l’invasione aliena Phalanx. Dopo la tregua, il genetista dagli occhi rossi è deciso a continuare la sua ricerca sul gene mutante e a riaccendere la sua ossessione per la linea di sangue dei Summers. Ciò significa che Jean Grey e Scott Summers dovranno tenere gli occhi sempre aperti per respingere i suoi modi sinistri e proteggere il pancione che abbiamo già visto portare in grembo da Jean nel trailer.

Gli interessi amorosi si intensificano in X-Men ’97

Fleetwood Mac

Con tutto l’allenamento fisico e lo spandex attillato in mostra, è naturale che gli X-Men si accoppino e trovino l’amore all’interno della squadra. Jean Grey e Scott Summers sono la coppia ideale, e lo sono sempre stati, anche se l’amore non corrisposto di Wolverine per Jean ha spesso complicato le cose e i fan possono aspettarsi lo stesso anche questa volta.

Poi ci sono Rogue e Gambit, il cui legame è più forte persino di Rogue stessa. L’unico problema è che i due non possono mai toccarsi fisicamente senza che le abilità di Rogue risucchino automaticamente la forza vitale di Gambit. Questo non è il massimo, e anche se sembra che i due abbiano superato questo ostacolo, non si sa mai cosa potrebbe accadere in futuro.

Bishop si unisce alla squadra in X-Men ’97

Bishop è tornato

Quando la squadra ritorna in X-Men ’97, si unisce a loro un nuovo membro: il mutante che viaggia nel tempo con il nome in codice di Bishop. Non si tratta però di una novità assoluta. Come i fan di vecchia data ricorderanno, Bishop è apparso occasionalmente nel cartone animato degli anni ’90, in particolare nella storyline Giorni di un futuro passato, in cui ha viaggiato indietro da un futuro distopico per impedire alle Sentinelle di uccidere la popolazione mutante nella sua linea temporale. In seguito, Bishop è apparso sporadicamente e non gli è mai stato dato il posto a tempo pieno nella squadra che meritava.

L’introduzione di Bishop come personaggio chiave della nuova serie ha dunque molto senso. Ha una lunga storia con la serie originale, ma la sua aggiunta qui aggiunge nuova linfa alla squadra. E non c’è da preoccuparsi: Bishop verserà del sangue se qualcuno come Apocalisse si presenterà per cercare di dare il via a un altro futuro distopico per la razza mutante.

Nuovo Cinema di Pesaro: manifesto e sigla dell’edizione 2024

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Nuovo Cinema di Pesaro: manifesto e sigla dell’edizione 2024

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è orgogliosa di presentare il manifesto e la sigla che rappresentano la 60esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, in programma a Pesaro dal 14 al 22 giugno 2024, nell’anno in cui la città è protagonista in Italia e nel mondo come Capitale Italiana della Cultura 2024. In attesa di scoprire gli ospiti e il programma della nuova edizione del festival che quest’anno, in occasione della sua importante celebrazione, può contare anche su un giorno in più di programmazione, l’artista GIANLUIGI TOCCAFONDO firma la locandina e la sigla che vogliono rappresentare l’anima di un festival da sempre attento al nuovo, al cambiamento, all’evoluzione ma allo stesso tempo con uno sguardo rivolto con passione alla storicità e alle radici del cinema.

Gianluigi Toccafondo è un artista poliedrico: pittore, illustratore di libri e manifesti, realizzatore di cortometraggi animati, storiche sigle televisive (Tunnel, Stracult) e per il cinema (Biennale di Venezia), di loghi animati (Fandango) e di spot pubblicitari (Sambuca Molinari), e aiuto regista di Matteo Garrone in Gomorra, solo per citare alcune delle sue esperienze in 35 anni di carriera.  Cercando di trascrivere in parole lo storytelling alla base del suo lavoro per il Festival, Toccafondo racconta: “Si accende la lampada, un occhio osserva dal mirino, la pellicola comincia a scorrere, la macchina del cinema riprende vita e lo spettacolo ha inizio: i numeri del count-down risvegliano antiche figure come vampiri e femmes fatales, mostri e principesse, tutte le facce di celluloide si trasformano l’una nell’altra e partecipano alla giostra del cinema, mentre voci si alternano al grammofono che suona antiche melodie ”.

Un’ottima scelta quella di Gianluigi Toccafondo per la realizzazione della sigla del manifesto di questa edizione della Mostra del Nuovo Cinema” – dichiara Daniele Vimini, Vice-Sindaco e Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro – “Un artista di valore internazionale fortemente legato al territorio e a progetti significativi degli ultimi anni, come l’opera-camion che ha marcato l’anniversario #Rossini150 e più recentemente una mostra importantissima a lui dedicata all’ex Lanificio Carotti a Fermignano, nell’ambito delle iniziative in preparazione di Pesaro al 2024. Impossibile dimenticare, inoltre, il video e l’immagine che Toccafondo ha creato per la stella a Los Angeles dedicata a Pavarotti, di cui Pesaro è stata coprotagonista con un evento ancora memorabile che ha avuto nel tratto di Gianluigi un segno veramente unico. Con questo lavoro per la Mostra internazionale del Nuovo Cinema fissa un’immagine come al solito onirica ma anche celebrativa della storia del cinema e di molte suggestioni artistiche passate per Pesaro”.

Tra le novità annunciate della nuova edizione, l’Evento speciale sul cinema italiano, organizzato con il Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà raddoppiato e dedicato a Ficarra e Picone e a Franco Maresco, anime diverse e complementari di una regione cinematograficamente importante come la Sicilia. 

Nota biografica di Gianluigi Toccafondo

Gianluigi Toccafondo è nato a San Marino nel 1965. Dal 1989 realizza cortometraggi di animazione (La coda, La pista) dal 1992 con ARTE France (Le criminel, Pinocchio), pubblicità negli Stati Uniti (Levi’s) e Giappone (United Arrows), sigle per RAI (Tunnel, Stracult) per la biennale di Venezia, loghi animati (Scott free, Fandango); è stato l’aiuto regista di Matteo Garrone per il film Gomorra; ha disegnato i titoli animati per Robin Hood di Ridley Scott. Dal 2014 al 2021 collabora con il Teatro dell’Opera per scene, video e costumi per Opera Camion. I suoi film e disegni sono stati esposti in diverse mostre personali e proiezioni tra cui: Lincoln Center di New York, Forum des images a Parigi, Accademia di Francia a Roma, Istituto Italiano di Cultura di Chicago.

Credits sigla:

  • Regia e soggetto: Gianluigi Toccafondo
  • Editing e montaggio: Marco Molinelli
  • Voci: Valeria Sturba e Vincenzo Vasi

Mirabile Visione: Inferno, al cinema solo il 25 marzo per il Dantedì

Il Dantedì è una Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, e cade il 25 marzo di ogni anno: la data corrisponde al giorno dell’anno 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”, iniziando il viaggio della Divina Commedia.

Per questa importante ricorrenza, il docufilm Mirabile Visione: Inferno sarà riproposto al cinema in tutta Italia nella giornata di lunedì 25 marzo 2024, come evento speciale in 300 sale distribuite in tutta italia la sera per il pubblico, la mattina per le scuole.

Prodotto da Starway Multimedia e diretto da Matteo Gagliardi, Mirabile Visione: Inferno  è una rilettura straordinariamente atttuale e visionaria della Commedia di Dante Alighieri con le illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza.

Accompagnati nella discesa agli inferi dalla professoressa Argenti (Benedetta Buccellato) e dalle parole di Padre Guglielmo (Luigi Diberti), ogni cerchio dell’Inferno è riadattato alla società odierna, illustrando con toccante drammaticità i grandi mali della nostra epoca, ma consegnando al contempo un messaggio di speranza. Mirabile Visione: Inferno è il primo capitolo di una trilogia, una per cantica, dedicata al Sommo Poeta e alla Divina Commedia. Il film, inserito nel catalogo AGIS SCUOLA ER, ha ricevuto i patrocini del Ministero della Cultura, della Società Dante Alighieri ed i Save the Planet, è stato programmato in circa 200 sale cinematografiche ed è già richiestissimo dalle scuole di tutta Italia, con quasi 11.000 alunni in circa 70 matinées già effettuate nel 2023. Le scuole potranno prenotarsi anche anticipatamente e successivamente  al 25 marzo (fino al termine dell’attuale anno scolastico) presso i cinema più facili da raggiungere, anche in quelli che non programmeranno il film per la sera del Dantedì.

The Penguin: il teaser trailer della serie con Colin Farrell

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The Penguin: il teaser trailer della serie con Colin Farrell

Max ha appena pubblicato un teaser di The Penguin, confermando che la serie sarà trasmessa in anteprima sul servizio di streaming in autunno. Con Colin Farrell nei panni di Oz Cobb (così lo chiama il comunicato stampa), “la serie drammatica in otto episodi dei DC Studios continua la saga criminale epica di The Batman iniziata dal regista Matt Reeves con il blockbuster mondiale “The Batman” della Warner Bros. Pictures, ed è incentrata sul personaggio interpretato da Farrell nel film“.

Questo è tutto ciò che ad oggi si ha a disposizione in termini di dettagli sulla trama di The Penguin e questo primo teaser non rivela molto. Ci sono inquadrature intriganti del cast di supporto, ma sono in gran parte oscurate da un monologo avvincente pronunciato dal Pinguino mentre rende noto il suo desiderio di controllare la malavita di Gotham City. La serie, dunque, dovrebbe con molta probabilità animarsi a partire da questo desiderio e dalla sua messa in atto.

Cosa aspettarsi da The Penguin?

Ambientato nel mondo di The Batman del 2022, The Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché Danny DeVito ha interpretato il famoso Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord Taylor lo ha interpretato in Gotham.

La serie sarà basata sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stata scritta da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen (The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine, Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick: Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau e David H. Holmes.

Si dice anche che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne/Batman in The Penguin. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves di The Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros. Television.

Il problema dei 3 corpi: tutte le domande sulla prima stagione a cui gli showrunner rispondono

Avete appena guardato la nuova epica serie di fantascienza Netflix Il problema dei 3 corpi di David Benioff, DB Weiss e Alexander Woo? State cercando di capire i dettagli di ciò che avete appena visto? Non temete, grazie ad Empire abbiamo tutte le risposte alle vostre domande fornite dagli showrunner in persona che ci aiutano a comprendere e risolvere alcuni enigmi in sospeso che la prima stagione lascia. Se non avete ancora visto la serie, questo è l’ultimo avvertimento: guardate altrove!

ATTENZIONE SPOILER: Contiene spoiler importanti della prima stagione di Il problema dei 3 corpi.

Le differenza tra la prima stagione e il libro de  Il problema dei 3 corpi

Non ci sono spoiler su ciò che accadrà, ma alcuni elementi di questa stagione provengono direttamente dal secondo e dal terzo libro. “Una delle cose che abbiamo deciso abbastanza presto“, ha detto Benioff a Empire, “è che avremmo preso tutti e tre i libri, li avremmo messi insieme in modo che fosse un’unica storia e l’avremmo distribuita nel modo in cui decidiamo di lavorare“.

Quindi, anche se la prima stagione inizia nello stesso punto in cui inizia e finisce il primo libro, ci sono personaggi che non appariranno fino al terzo libro, come Wade e i Wallfacer“. I due showrunner di Il problema dei 3 corpi hanno quindi preso diversi personaggi importanti della serie e li hanno mescolati e riorganizzati per creare gli Oxford Five, gli amici che formano la spina dorsale emotiva della storia e che sono, più o meno, i protagonisti.

E anche i personaggi sono completamente diversi?

I “Wallfacers” appaiono per la prima volta nel secondo libro e, per quanto possa valere, Saul (Jovan Adepo) sembra essere parallelo al personaggio chiamato Luo Ji nel libro. Un personaggio chiamato Wade (qui Liam Cunningham) fa il suo debutto nel terzo libro, dove è un ex capo della CIA e non un dublinese con un misterioso incarico internazionale. Raj (Saamer Usmani), il fidanzato di Jin, ha una certa somiglianza con Zhang Beihai del secondo libro La materia del cosmo, mentre Will (di Alex Sharp) assomiglia a un fisico chiamato Yun Tianming del terzo libro Nella quarta dimensione, che soffre di una grave malattia e si offre volontario per una missione postuma.

Jin (Jess Hong) ricorderà ai lettori Cheng Xin, sempre del terzo libro. Il lavoro di Augie (Eiza Gonzalez) ricorda invece alcune parti del personaggio di Wang Miao, anche se altre parti del suo arco narrativo vanno a Jin. Finora, in Il problema dei 3 corpi personaggi più vicini a quelli della pagina sono Ye Wenjie di Rosalind Chao, Mike Evans di Jonathan Pryce e Da Shi di Benedict Wong.

differenza prima stagione e libro Il problema dei 3 corpi

Perché Jack è dovuto morire?

Per Benioff e Weiss, John Bradley è riuscito ad arrivare fino in fondo a Game Of Thrones (Il trono di spade), quindi se lo hanno ucciso questa volta, così sia. “Uccidere i tuoi amici sullo schermo è una delle grandi gioie“, ride Benioff. Ma Bradley ha avuto più tempo sul set di quanto si possa pensare. “Mi sembra che quasi l’ultima cosa che abbiamo girato sia stato lui“, ha detto Woo. “Abbiamo continuato a riportarlo per le riprese; è stato con noi tutto il tempo“.

Tutta la scienza dietro a Il problema dei 3 corpi

Il titolo della serie, Il problema dei 3 corpi, si riferisce sia a un problema teorico di fisica terrestre sia al problema reale che devono affrontare gli alieni della serie. Il loro pianeta viene trascinato in modo imprevedibile tra tre diversi soli, alternando così momenti climatici opposti ed estremi. La loro soluzione è allora quella di dirigersi direttamente verso la Terra, che però, a causa dell’assenza di velocità di curvatura, impiegheranno 400 anni per raggiungere. Nel frattempo, hanno dispiegato i protoni in dimensioni superiori, li hanno programmati come immensi computer e li hanno inviati sulla Terra per mandare all’aria qualsiasi esperimento scientifico che possa permettere all’umanità di superarli nel frattempo.

The Sophons?

Questi protoni dispiegati, chiamati Sophon, sono l’elemento più strano e più bello della prima stagione dello show e permettono di realizzare gran parte degli eventi fantascientifici. Essi disturbano gli esperimenti di fisica umana, creano allucinazioni vivide e orribili conti alla rovescia che solo la loro vittima può vedere, permettono una comunicazione più veloce della luce con il pianeta natale alieno e si dispiegano con effetti enormi e spettacolari nel cielo della Terra. Ma vale la pena ricordare che ne esistono solo due.

È una cosa di cui abbiamo parlato all’infinito“, ha rivelato Benioff. “Quali sono esattamente le capacità e i limiti dei sophon? Anche se sono in grado di viaggiare alla velocità della luce, sono solo in due“. Woo ha aggiunto che hanno mappato tutti i movimenti dei sophon durante la stagione. Quindi il ragazzo che si cava gli occhi all’inizio della serie ha tenuto occupato un sophon per tutto il tempo in cui è stato tormentato; solo una volta morto, il sophon è passato ad attaccare Augie.

La spiegazione delle visioni

Il terrificante attacco a Wade nell’episodio finale di Il problema dei 3 corpi potrebbe far chiedere perché non distrarre tutti gli umani più minacciosi con delle visioni per tutto il tempo. Benioff ha spiegato che “creare un’allucinazione significa che quel sophon è occupato per il tempo reale in cui sta facendo quella cosa. Questo è uno dei motivi per cui hanno smesso di fare i dispetti ad Augie; è uno dei motivi per cui non attaccano Wade in continuazione“. I due sophon inviati sulla Terra, agganciati quantisticamente ai loro compagni a casa, erano il prodotto di un’incredibile ingegneria San-Ti, ma sembravano anche il prodotto di un grande dispendio di energia, quindi se ce ne sono solo due forse si può aggirare il problema.

Cosa c’è di strano in questi alieni?

Nel libro gli alieni sono conosciuti come Trisolariani, dal nome del loro sistema a tre soli. Qui sono chiamati San-Ti, che significa “a tre corpi“. Vale la pena ricordare che al momento non abbiamo idea del loro aspetto. Le proiezioni che abbiamo visto nel gioco dei 3 corpi sono tutte filtrate per avere un senso per gli esseri umani, attraverso le persone del gruppo segreto di Mike Evans – chiamato Organizzazione Terra-Trisolaris nel libro – e l’avatar umano Sophon nel gioco (interpretato da Sea Shimooka) chiarisce che non ci assomigliano affatto.

Chi sono i traditori Il problema dei 3 corpi?

Gli umani che collaborano con gli alieni sono una seria minaccia in questa serie e un elemento di disturbo che è stato notevolmente sviluppato rispetto al libro. Se l’Evans di Pryce e la Ye Wenjie di Rosalind Chao sono i leader del movimento, la Tatiana di Marlo Kelly è la più formidabile delle operatrici. “Marlo, fin dal primo momento in cui appare sullo schermo, porta un nuovo livello di energia minacciosa al processo“, ha rivelato Weiss a questo proposito. “Personifica ciò che questi personaggi devono affrontare. Ma è molto importante per la storia che Tatianna non si consideri una cattiva. C’è un forte filo di idealismo che lega le persone che sostengono gli alieni, e non si tratta di un idealismo completamente irrazionale“.

cosa aspettarsi seconda stagione Il problema dei 3 corpi

Perché la nave va in pezzi nel Giorno del Giudizio?

Questo ci porta a quella che forse è la scena più bella di Il problema dei 3 corpi: l’attacco delle forze pro-umanità di Wade alla nave di Evans, il Giorno del Giudizio. Vengono usate le nanofibre di Augie, fili quasi invisibili che possono tagliare qualsiasi cosa (presumibilmente sono ancorati ad altri ormeggi di nanofibre che non possono tagliare), per attraversare il Canale di Panama a intervalli di circa un metro. Esse tagliano perfettamente la nave di Evans e gli permettono di recuperare la maggior parte dei suoi dati, anche se all’inizio sono criptati.

Eravamo molto eccitati per il Giorno del Giudizio”, ha ammesso Benioff. “Ma ogni volta che c’è azione ed effetti speciali, si ha a che fare con centinaia di ore di riunioni“. “Si trattava di una combinazione di effetti pratici e speciali. Gli oggetti che vengono tagliati vengono tagliati praticamente, è tutto in-camera”, dice Woo. “Ma ovviamente le persone che vengono tagliate non lo sono”.

Che cos’è il Project Staircase?

Nel libro il progetto delle scale si svolge esattamente come nella serie televisiva: parte bene e poi va fuori strada. Ma c’è un motivo per cui quelle scene sono presenti nella serie, e uno di questi riguarda il Wade di Liam Cunningham.

Wade è completamente operativo: come dice nella storia, avanza sempre“, racconta Weiss a Empire. “Quello che era divertente a livello di storia era portare quella persona fino alla fine e poi farla perdere in vari modi. Quando il progetto delle scale, che era il suo progetto, per il quale ha raccolto trilioni di dollari di risorse, va a monte, è una grossa frattura nella sua armatura. Quando una presenza aliena si presenta sul suo aereo, questo scuote il suo senso di chi è nel mondo. Vedere qualcuno vincere in ogni scena diventa ripetitivo e noioso. È uno stronzo e molto schietto, ma spesso ha anche ragione in modo irritante“.

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di Il problema dei 3 corpi?

Una seconda serie di Il problema dei 3 corpi non è ancora stata ufficialmente autorizzata, ma gli showrunner stanno pianificando almeno un’altra stagione. “Quando leggi un libro, ci sono certe scene che ti fanno pensare: “Oh, non vedo l’ora di arrivare a questo“”, dice Benioff. “Quindi eravamo molto eccitati per il Giorno del Giudizio [la scena con la nave nel Canale di Panama]. E, sapete, nella seconda stagione, se saremo abbastanza fortunati da avere una seconda stagione, sono sicuro che potremo immaginare altre scene che ci entusiasmano davvero“.

The Acolyte: record di visualizzazioni ma anche tanti dislike per il trailer

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Il primo trailer di The Acolyte: La Seguace ha, per qualche motivo, diviso i fan di Star Wars. Difficile trovare una ragione specifica per il contraccolpo riscontrato da questa serie ambientata durante l’era dell’Alta Repubblica, al di là delle solite chiacchiere sui social media. Qualunque sia il caso, questo sneak peek è certamente riuscito a generare, nel bene o nel male, una grande risposta, visto che StarWars.com ha recentemente condiviso il seguente annuncio:

Pubblicato ieri, il trailer di The Acolyte ha ottenuto 51,3 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore. Si tratta di un nuovo record solo digitale per qualsiasi serie Lucasfilm Disney+, superando tutti i trailer di The Mandalorian, The Book of Boba Fett, Andor, Obi-Wan Kenobi e Ahsoka. Siamo grati per il vostro supporto e non vediamo l’ora di farvi conoscere la serie“.

Per quanto riguarda il contraccolpo di cui sopra, mentre scriviamo, il trailer ha ricevuto oltre 8 milioni di visualizzazioni su YouTube. Da allora ha raccolto 162.757 like e ben 337.622 dislikes, il che significa che al 67% degli spettatori non è piaciuto ciò che hanno visto. Naturalmente si tratta di giudizi dati unicamente su quel poco visto nel trailer e pertanto sarebbe meglio aspettare ulteriori informazioni su The Acolyte: La Seguace come anche la possibilità di vedere la serie per intero, una volta che diverrà disponibile su Disney+.

The Acolyte: La Seguace: la trama e il cast della serie

The Acolyte: La Seguace è interpretata da Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Manny Jacinto, Dafne Keen, Charlie Barnett, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Dean-Charles Chapman, Joonas Suotamo e Carrie-Anne Moss.

La sinossi ufficiale recita: “Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di Star Wars.

Leslye Headland è la creatrice della serie The Acolyte: La Seguace, basata su Star Wars di George Lucas, e ne è produttrice esecutiva insieme a Kathleen Kennedy, Simon Emanuel, Jeff F. King e Jason Micallef. Charmaine DeGraté e Kor Adana sono i produttori esecutivi. Rayne Roberts, Damian Anderson, Eileen Shim e Rob Bredow sono i produttori.

Headland ha diretto anche i primi episodi (episodi 101 e 102). I registi Kogonada (episodi 103 e 107), Alex Garcia Lopez (episodi 104 e 105) e Hanelle Culpepper (episodi 106 e 108) completano la regia della serie. Il pluripremiato compositore Michael Abels, noto per il suo lavoro in Scappa – Get Out e Us, ha firmato la colonna sonora di  The Acolyte: La Seguace.

Michael Rosenbaum è stato contattato per interpretare Lex Luthor in un altro progetto DC

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Michael Rosenbaum ha avuto un ruolo importante in Smallville durante le prime sette stagioni della serie ma, alla scadenza del suo contratto, ha deciso di dedicarsi ad altri progetti. La serie televisiva della DC ha tentato di continuare la storia di Lex Luthor – con risultati alterni – e l’attore è poi tornato per un piccolo ruolo nel gran finale. Per lui e Smallville è dunque finita lì, almeno fino all’evento Crisis on Infinite Earths di The CW. In quell’occasione, Tom Welling ha ripreso il suo ruolo di Clark Kent insieme alla Lois Lane di Erica Durance, ma non c’era traccia del Lex di Rosenbaum.

Parlando con Screen Rant, l’attore ha ora spiegato la sua decisione di rifiutare un ruolo cameo nell’epico crossover. “C’è spazio per un solo Lex. Se stanno facendo questa storia del multiverso, non voglio stare con altri Lex“, ha detto Rosenbaum, riferendosi probabilmente ai piani per il suo Lex di incontrare la versione di Jon Cryer. “Se vogliono mostrarmi in un altro regno, mondo o universo, bene, e poi avere l’altro me in un altro universo, va bene“.

Non mi piaceva molto l’idea di avere il mio Lex e altri Lex, non era una cosa che mi interessava. Credo che il motivo per cui non l’ho fatto sia stato perché mi hanno praticamente detto: ‘Ehi, stiamo girando questo prossimo qualunque cosa. Non abbiamo una sceneggiatura. Questo è quello che ti stiamo procurando. Ci stai o no?” E io ho detto: “Non ci sto”. Non c’erano soldi, non c’era un copione, non mi dicevano cosa stava succedendo“.

Michael Rosenbaum sarà Lex Luthor in un altro progetto?

In un’altra parte dell’intervista, Michael Rosenbaum ha confermato che gli è stato chiesto di interpretare Lex in “un’altra serie” e, sebbene non abbia voluto dire di cosa si trattasse, sembra che abbia preso seriamente in considerazione la possibilità di interpretare un’altra versione dell’iconico cattivo dei fumetti. “Mi stavano considerando per un altro show, per interpretare Lex Luthor“, ha rivelato. “Non dirò per quale motivo, ma mi volevano e credo che alla fine non abbia funzionato. Ma ero lusingato. C’era un’altra cosa che ho rifiutato e che non è stata accettata. Ma ho incontrato tutti, solo per rispetto“.

Sono stato onorato, perché è sempre bello ricevere un’offerta, ma era il tipo di ruolo per cui bisognava truccarsi, e probabilmente si trattava di un paio d’ore di trucco ogni mattina. Non posso dire cosa fosse, ma ho detto: “No, grazie. Non lo farò per uno show”. Per un film, si avrei preso in considerazione qualcosa! È questo il punto: se devi interpretare Lex Luthor per due o tre mesi per un film, non c’è niente di male a rasarsi la testa! È un po’ diverso radersi la testa per sette anni“.

Difficile non chiedersi quale fosse questo progetto misterioso, anche se Superman & Lois sembra una forte possibilità. Dopo Crisis On the Infinite Earth, quella serie si svolge in una realtà tutta sua e ha sostituito il Jon Cryer di Supergirl con Michael Cudlitz nel ruolo di Lex. La presenza di Michael Rosenbaum nel ruolo di Lex sarebbe stata una bella sorpresa per i fan. Ad ogni modo, all’inizio di questa settimana, l’attore ha parlato della sua speranza di tornare prima o poi nei panni di Lex in una serie animata o in un film tratto da Smallville.

The Falcon and The Winter Soldier: Anthony Mackie amareggiato per la mancata seconda stagione

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La serie The Falcon and The Winter Soldier si muove a partire dagli eventi di Avengers: Endgame, rivelando che Sam Wilson aveva deciso di non accettare l’offerta di Steve Rogers di brandire lo scudo come nuovo Capitan America. Alla fine, tuttavia, Sam si è reso conto di dover assumere il comando e lo ha fatto nel finale. Per quanto riguarda Bucky Barnes, è stato finalmente in grado di lasciarsi alle spalle il suo passato come Soldato d’Inverno e di andare avanti come eroe a sé stante. La storia di quest’ultimo continuerà in Thunderbolts, mentre l’ex Falcon sarà protagonista di Captain America: Brave New World. Tuttavia, in un’intervista a Radio Times, Anthony Mackie ha ammesso di essere dispiaciuto per l’addio alla serie Disney+.

Falcon and The Winter Soldier, mi sono davvero divertito a fare quella serie“, ha dichiarato al sito. “In realtà ero entusiasta di fare una seconda stagione, solo perché io e Sebastian [Stan] possiamo essere pagati per uscire insieme. Perché siamo io, lui e Daniel Brühl. È una specie di tempesta perfetta di felicità“. “Quando hanno deciso di tornare al cinema, è quello che è, ma non ho più i miei amici, quindi questo smorza un po’ le cose“, dice Mackie a proposito del ritorno di Captain America nelle sale. “Tutto quello che posso fare per stare con Daniel, un Daniel Brühl che balla, mi rende molto felice“. Ad ogni modo, non resta ora che scoprire cosa attende il Captain America di Mackie in Captain America: Brave New World.

Anthony Mackie da The Falcon and The Winter Soldier a Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Elisabeth Moss nel primo trailer della nuova serie Spy Thriller The Veil

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Il canale americano FX ha diffuso il trailer ufficiale della nuova serie tv The Veil, uno spy thriller ambientato in Europa che debutterà in Italia su STAR, canale per adulti di Disney+

La trama di The Veil

The Veil di FX esplora la relazione sorprendente e difficile tra due donne che giocano un gioco mortale di verità e bugie sulla strada da Istanbul a Parigi e Londra. Una donna ha un segreto, l’altra la missione di rivelarlo prima che migliaia di vite vadano perse. Nell’ombra, i controllori della missione della CIA e della DGSE francese devono mettere da parte le differenze e lavorare insieme per evitare un potenziale disastro.

Cosa sappiamo sulla serie The Veil

The Veil è una serie limitata televisiva thriller americana di prossima uscita scritta da Steven Knight, prodotta da FX Productions e interpretata da Elisabeth Moss e Yumna Marwan. I primi due episodi saranno presentati in anteprima su Hulu il 30 aprile 2024.

È una serie thriller su un gioco potenzialmente mortale di verità e bugie mentre due donne viaggiano da Istanbul a Parigi e Londra, una di loro possiede un segreto che l’altra deve svelare.

Nel cast troviamo Elisabeth Moss nei panni di Imogen Salter, un’agente veterana dell’MI6 specializzata nel lavoro sotto copertura. Josh Charles nei panni di Max, uno spietato ufficiale della CIA incaricato di lavorare come collegamento americano di Salter. Dali Benssalah nel ruolo di Malik. Yumna Marwan nel ruolo di Adilah. Fanno parte del cast anche Haluk Bilginer Alec Secareanu, Thibault de Montalembert, Kobna Holdbrook-Smith, James Purefoy, Joana Ribeiro, Phil Langhorne, Dan Wyllie, Aron von Andriano e Dali Benssalah

Chicago Fire 12×08: promo e trama dall’ottavo episodio

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Chicago Fire 12×08: promo e trama dall’ottavo episodio

Il network NBC dopo il settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Chicago Fire 12×08, l’ottavo inedito episodio della dodicesima stagione di Chicago Fire

In Chicago Fire 12×08 che si intitolerà “All The Dark” Una chiamata per prodotti pericolosi in un centro di dialisi porta a una scoperta scioccante; Boden si scontra con il capo paramedico Robinson; Carver nota un cambiamento preoccupante nel comportamento di Gibson.

La dodicesima stagione di Chicago Fire

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Oltre a Kinney, la dodicesima stagione del procedurale della NBC è interpretata anche da David Eigenberg nel ruolo del tenente Christopher Herrmann, Joe Minoso nel ruolo del pompiere Joe Cruz, Miranda Rae Mayo nel ruolo del tenente Stella Kidd, Daniel Kyri nel ruolo di Darren Ritter, Hanako Greensmith nel ruolo della paramedica Violet Mikami, Eamonn Walker nel ruolo del vice capo distretto Wallace Boden e Christian Stolte nel ruolo di Randall McHolland.

Kara Killmer, che nella serie interpretava la paramedica Sylvie Brett, lascerà Chicago Fire nel corso della 12ª stagione. D’altra parte, il Blake Gallo di Alberto Rosende ha fatto un’ultima apparizione durante la première della Stagione 12.

Station 19 7×03: promo e trama dal terzo episodio

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Station 19 7×03: promo e trama dal terzo episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del terzo episodio ha diffuso il promo e la trama di Station 19 7×03, il terzo inedito episodio di Station 19 7, l’annunciata settima e ultima stagione di Station 19, spin-off della serie di Shonda Rhimes Grey’s Anatomy.

In Station 19 7×03 che si intitolerà “True Colors” La troupe di Station 19 si pavoneggia alla parata del Winter Pride di FABruary, dove Maya incontra qualcuno di importante del suo passato. Carina chiede aiuto a Bailey, mentre Travis ed Eli arrivano a un bivio.

Quando finirà Station 19?

Station 19 è lo spin-off di Grey’s Anatomy.  La fine di Station 19 solleva speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in Grey’s Anatomy  la prossima stagione, se il medical drama verrà rinnovato per la stagione 21 come previsto. George era un series regular di Grey’s Anatomy prima di lasciarlo nel 2017 per contribuire alla conduzione dello spinoff Station 19. Dopo aver recitato in Grey’s Anatomy, Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in Station 19 nella terza stagione prima di diventare series regular nella stagione successiva.

Ambientata a Seattle, la serie si concentra sulle vite degli uomini e delle donne della stazione dei vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss, Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre, Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee, Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC Signature , con McKee che funge da showrunner per le prime due stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire dalla terza stagione.

School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

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School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

A più di due decenni dall’uscita dell’amata commedia musicale School of Rock, diretta da Richard Linklater nel 2003, l’attore Jack Black ha recentemente dichiarato a JOE di essere “pronto” a riprendere il suo ruolo di energico musicista e insegnante Dewey Finn. “Vorrei che ci fosse School Of Rock 2 Electric Boogaloo“, ha detto, riferendosi al titolo del film del 1984, sequel di Breakin’. Black ha anche ammesso che gli piacerebbe che lo sceneggiatore del film originale, Mike White, tornasse a scrivere la sceneggiatura dell’ipotetico sequel.

Tuttavia, ha ricordato che White, che ha interpretato il coinquilino di Dewey, Ned Schneebly, è attualmente molto impegnato a scrivere e dirigere la sua serie HBO vincitrice di un Emmy, The White Lotus.”Sapete che Mike White ha scritto il primo film ed è un genio“, ha detto Black. “E ci piacerebbe che Mike White tornasse in sella, ma ora è molto impegnato con The White Lotus, la migliore serie della TV“. The White Lotus, che nelle passate stagioni ha visto un cast ricco di star, tra cui Jennifer Coolidge, Sydney Sweeney e Theo James, ha iniziato le riprese della terza stagione.

Le riprese si svolgeranno in una catena alberghiera in Thailandia. Non ci sono dunque conferme per un sequel di School of Rock, di cui si è a lungo vociferato senza che si arrivasse però mai alla sua realizzazione. Nickelodeon ha però creato una serie televisiva basata sul film, che è andata in onda per tre stagioni dal 2016 al 2018 ed è poi stato realizzato un adattamento teatrale del musical, inaugurato a Broadway nel 2015. Di recente, tuttavia, c’è stata una reunion del cast per il 20° anniversario che ha riacceso le speranze dei fan. Nonostante l’interesse di Black, tuttavia, ad oggi non si è ancora ufficialmente parlato di un sequel.

Di cosa parla School of Rock?

School Of Rock segue il rockettaro Dewey, che si vede costretto a diventare supplente in una rigida scuola elementare privata dopo essere stato cacciato dal suo gruppo rock. Ma lungo il suo percorso come insegnante, non potrà ignorare il richiamo del rock e deciderà di trasformare la sua classe in un gruppo rock tutto suo con cui partecipare ad un contest. Oltre che da Jack Black nei panni di Deway, il film è interpretato anche da Mike White, Joan Cusack, Adam Pascal, Lucas Papaelias, Chris Stack, Sarah Silverman e Miranda Cosgrove.

Grey’s Anatomy 20×03: promo e trama dall’episodio con Ellen Pompeo

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Il network americano ABC dopo la messa in onda del secondo episodio ha diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 20×03, il terzo inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione di Grey’s Anatomy che ha debuttato a Marzo.

In Grey’s Anatomy 20×03 che si intitolerà  “Walk on the Ocean” Meredith e Amelia lavorano per assicurarsi i fondi per le loro ricerche mentre Amelia si trova in disaccordo con una nuova assistente. Levi incontra qualcuno del suo passato e Owen dà consigli a Winston. Lucas lascia Mika, costringendola a curare un paziente da sola.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Tutto quello che sappiamo su Grey’s Anatomy

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

Il drama è reduce da una 19a stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Alexis Floyd, Niko Terho e Midori Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy 20.

Creata da Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy proviene dalla Shondaland di Shonda Rhimes e dalla ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. Il cast di Grey’s Anatomy comprende Ellen Pompeo, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Kevin McKidd, Kim Raver, Camilla Luddington, Caterina Scorsone, Kelly McCreary, Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Midori Francis e Niko Terho.

The Acolyte: un celebre Jedi potrebbe comparire nella serie

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The Acolyte: un celebre Jedi potrebbe comparire nella serie

Il primo trailer di The Acolyte: La Seguace non ha rivelato molto, anche se è chiaro che una nuova minaccia Sith sta per emergere dall’oscurità. La nuova serie televisiva di Star Wars si svolge durante l’era dell’Alta Repubblica ed è ambientata circa 100-150 anni prima degli eventi de La minaccia fantasma. Questo dovrebbe escludere che Sheev Palpatine sia il cattivo misterioso che brandisce la spada laser rossa mostrata nel trailer, ma al momento non è noto chi quel Sith possa essere, anche se si vocifera del leggendario Darth Plagueis.

Mentre si attende di conoscere l’identità di questo personaggio, i fan più attenti credono di aver individuato un importante collegamento con la trilogia prequel attraverso la presenza di un celebre Jedi. Stando ad una breve e non chiara immagine presente nel trailer, infatti, Plo Koon potrebbe apparire nella serie. Personaggio chiave di supporto ne La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, guadagnandosi poi una schiera di fan devoti grazie al suo ruolo nella serie animata The Clone Wars, questi è nel tempo divenuto uno dei Jedi più amati di sempre.

A conferma di ciò sarebbe proprio la presenza nel trailer di un Jedi che assomiglia in modo impressionante a Plo Koo. A livello temporale la cosa non è da escludere. Si pensa che Plo Koon abbia all’incirca 385 anni quando muore in La vendetta dei Sith. Durante gli eventi di The Acolyte: La Seguace avrebbe dunque all’incirca tra i 185 e i 235 anni. D’altronde, anche alcune parole della showrunner Leslye Headland sembrerebbero confermare la cosa. “C’erano alcune cose che volevo davvero fare. C’è anche un po’ di lore di Star Wars Legends che ho deciso di inserire perché pensavo fosse così bello e nessuno mi ha detto che non potevo“. Di seguito, ecco l’immagine individuata dai fan:

The Acolyte: La Seguace: la trama e il cast della serie

The Acolyte: La Seguace è interpretata da Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Manny Jacinto, Dafne Keen, Charlie Barnett, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Dean-Charles Chapman, Joonas Suotamo e Carrie-Anne Moss.

La sinossi ufficiale recita: “Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di Star Wars.

Leslye Headland è la creatrice della serie The Acolyte: La Seguace, basata su Star Wars di George Lucas, e ne è produttrice esecutiva insieme a Kathleen Kennedy, Simon Emanuel, Jeff F. King e Jason Micallef. Charmaine DeGraté e Kor Adana sono i produttori esecutivi. Rayne Roberts, Damian Anderson, Eileen Shim e Rob Bredow sono i produttori.

Headland ha diretto anche i primi episodi (episodi 101 e 102). I registi Kogonada (episodi 103 e 107), Alex Garcia Lopez (episodi 104 e 105) e Hanelle Culpepper (episodi 106 e 108) completano la regia della serie. Il pluripremiato compositore Michael Abels, noto per il suo lavoro in Scappa – Get Out e Us, ha firmato la colonna sonora di  The Acolyte: La Seguace.

Fantastici Quattro: il film includerà Franklin Richards?

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Fantastici Quattro: il film includerà Franklin Richards?

Lo scooper @CanWeGetToast ha recentemente riportato che le riprese di Fantastici Quattro dovrebbero avere inizio nel mese di agosto di quest’anno. Ora, riferisce anche che Franklin Richards, il figlio di Mister Fantastic e della Donna Invisibile, apparirà nel film. In base all’età degli attori che interpretano la Prima Famiglia Marvel, Franklin potrebbe essere un neonato o un bambino comunque piccolo all’interno del film. La possibilità della sua presenza, in vista di un ruolo futuro più importante nel MCU, era già stata riportata nei mesi scorsi ma ad oggi manca ancora l’ufficialità da parte dei Marvel Studios.

Nei fumetti, Franklin è stato creato dallo scrittore Stan Lee e dall’artista Jack Kirby ed è apparso per la prima volta in Fantastic Four #94 del 1969. In possesso di abilità mutanti che gli permettono di manipolare la realtà su vasta scala, i suoi poteri si sono manifestati in vari modi nel corso delle sue apparizioni nei fumetti. Nel corso degli anni Franklin ha fatto uso anche di telecinesi, telepatia e proiezione di energia. Si tratta di uno dei personaggi più potenti dell’universo Marvel e la sua presenza potrebbe, come suggeriscono alcune teorie, contribuire alla totale rifondazione del Marvel Cinematic Universe.

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Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul film

Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in, beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh Friedman, Jeff Kaplan e Ian Springer. La notizia del casting di Pascal era già trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da recenti indiscrezioni. Pedro Pascal è noto al mondo per le sue interpretazioni in The Mandalorian, The Last of Us e prima ancora in Game of Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di Mission Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4. Ebon Moss-Bachrach sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.

Wicked: nuove immagini ufficiali dal film

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Wicked: nuove immagini ufficiali dal film

Il primo teaser di Wicked – Parte 1 è stato presentato il mese scorso e Vanity Fair vi ha fatto ora seguito con nuove immagini ufficiali che offrono un ulteriore sguardo al film. Pubblicate sugli account social media del sito, le immagini mostrano l’impressionante cast del musical e il modo in cui questo spettacolo di Broadway è stato portato in vita sullo schermo. Sebbene si possa pensare che ciò abbia comportato una notevole quantità di CGI, il regista Jon M. Chu afferma il contrario.

Mi sono detto:Voglio farlo come lo sognavo da bambino quando guardavo Hook”“, spiega il regista. “Dietro le quinte, Steven Spielberg era su un molo con una gigantesca nave pirata. Mi sono detto: ‘Se questa è la mia unica opportunità di farlo, voglio farlo’“. Questo livello di realismo si è esteso anche ai canti del cast sul set. “Sono voci dal vivo“, conferma Chu. “Mentre lo stavamo girando, quelle ragazze dicevano: ‘Fanculo alle registrazioni preliminari. Andiamo dal vivo'”. Di seguito, ecco le immagini condivise:

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Tutto quello che sappiamo su Wicked

Wicked – Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway, che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del 1995  Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West, che a sua volta è basato sul classico del 1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di Oz  e il film del 1939  Il mago di Oz. Wicked – Parte 1 racconta la storia di due amiche, Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre si separano. La storia funge da prequel de Il mago di Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte 1 arriva nelle sale il 27 novembre, mentre il sequel Wicked – Parte 2 è attualmente previsto per il 26 novembre 2025.

L’adattamento cinematografico sarà prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il progetto per conto della Universal Pictures. Il musical teatrale  Wicked  ha vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente collaborando all’adattamento cinematografico come sceneggiaturi.

The Crow: Ernie Hudson condivide la sua opinione sul nuovo film

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The Crow: Ernie Hudson condivide la sua opinione sul nuovo film

Ernie Hudson (meglio noto per il ruolo di Winston Zeddemore nella serie di Ghostbusters), che ha recitato al fianco di Brandon Lee nel film originale de Il Corvo, ha commentato il nuovo reboot The Crow con protagonista Bill Skarsgård e basato sul fumetto indipendente di successo di James O’Barr. In quel film Hudson ha interpretato il ruolo del sergente Daryl Albrecht, l’agente di polizia che si trova sul luogo dell’omicidio del personaggio di Lee, Eric Draven, e della sua fidanzata Shelly Webster. Il regista del film originale, Alex Proyas, e la co-protagonista di Hudson, Sarah Rochelle Davis, hanno già espresso il loro disappunto in seguito al recente trailer e alle prime immagini del reboot del Corvo e a loro, in parte, si è ora unito anche Hudson.

Parlando con ComicBook.com, l’attore ha ammesso di non aver visto il nuovo trailer con Skarsgård nei panni di Eric Draven. Pur non riuscendo a ricordare il nome di Skarsgård, ha ammesso di rispettarlo come attore, ma ha aggiunto che Lee sarà sempre Il Corvo nella sua mente. “Non l’ho visto. L’attore che – non mi viene in mente il suo nome – interpreta il protagonista mi piace e lo rispetto. Ma, per me, Il Corvo è Brandon Lee. Non riesco a immaginare… Il Corvo è tante storie diverse, speriamo che non cerchino di rifarlo, che lo facciano a modo loro e che lo portino in una direzione diversa“.

Cosa sappiamo su The Crow (Il corvo) ?

Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore e Ghost in the Shell, firma la regia del film che, come detto, sarà un nuovo adattamento della graphic novel gotica e non un remake del film del 1993 divenuto tristemente famoso per essere stato l’ultimo di Brandon Lee, morto tragicamente proprio durante le riprese.

Molti ritengono che quel film diretto da Alex Proyas abbia svolto un lavoro perfetto di adattamento della storia e, a questo proposito, il 7 maggio il film uscirà per la prima volta in 4K Ultra HD e in Steelbook. The Crow sarà interpretato anche da Danny Huston, Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger in ruoli non rivelati. Zach Baylin e Will Schneider hanno scritto la sceneggiatura.

The Crow uscirà il 7 giugno di quest’anno negli USA. La sinossi recita: “Le anime gemelle Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs) vengono brutalmente assassinate quando i demoni del passato oscuro di lei li raggiungono. Avendo la possibilità di salvare il suo vero amore sacrificando se stesso, Eric parte alla ricerca di una spietata vendetta sui loro assassini, attraversando i mondi dei vivi e dei morti per mettere a posto le cose sbagliate“.

Call My Agent – Italia, seconda stagione: recensione della serie

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Call My Agent – Italia, seconda stagione: recensione della serie

La seconda stagione di Call My Agent – Italia si apre con una grande premiere, la proiezione di Bastianazzo, un film realizzato da una coppia di registi rappresentati dalla CMA e che vengono chiamati “i nuovi D’Innocenzo”. Tutte le aspettative per questo progetto e per la serata si infrangono rumorosamente quando i protagonisti della storia scoprono che il film è veramente brutto e che la stampa non sta facendo troppi complimenti a dirlo a chiare lettere.

Comincia quindi con un grande fallimento e una corsa ai ripari l’arco narrativo del secondo ciclo di episodi della versione italiana di Dix pour cent, che nella prima stagione ci aveva accompagnato dietro le quinte della Claudio Maiorana Agency (CMA) e dei suoi assistiti: registi, attori, star che cercano di barcamenarsi nel mondo dello spettacolo, del cinema e della tv grazie all’aiuto dei propri agenti. Ritornano nel cast gli agenti Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico e l’appena scomparsa Marzia Ubaldi insieme ai loro assistenti Sara Lazzaro, Francesco Russo, Paola BurattoKaze, oltre a Emanuela Fanelli e, nel ruolo di se stesso, Corrado Guzzanti.

Call My Agent - Italia stagione 2
Foto RICCARDO GHILARDI

Per questo secondo racconto seriale, la scrittura è stata affidata ancora una volta a Lisa Nur Sultan che questa volta si distacca dal modello francese e rende lo show più simile al tradizionale racconto seriale italiano, con un focus sulle storie personali e professionali degli agenti protagonisti. C’è sempre lo spazio dedicato alle Guest star, tuttavia questo aspetto, che era quello di maggiore comicità nella prima stagione, viene notevolmente ridimensionato, così come vengono ridotte le occasioni di comicità genuina, in favore di toni da dramedy, come quando si sceglie di affrontare anche il tema delle molestie sul lavoro. La sensazione è che la scrittura si sia appiattita in favore di dinamiche più controllate e soapoperistiche, diminuendo al minimo sindacale il senso dell’assurdo che aveva imperato nella prima stagione, soprattutto in relazione al personaggio famoso che di volta in volta prendeva il sopravvento nella trama della puntata.

Call My Agent – Italia stagione 2, la recensione

Call my agent – Italia stagione 2 si presenta con due episodi di altissimo livello comico, appoggiandosi a Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi nella prima puntata e a un Gabriele Muccino scoppiettante nella seconda puntata. In particolare il regista si dimostra padrone della scena e prontissimo a giocare con i suoi difetti, veri o presunti, dal temperamento fumantino, alla parlata poco comprensibile fino alla sua maniera non proprio ortodossa di affacciarsi ai social. Il migliore in campo a mani basse. Le altre guest star invece sono Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi e Davide Devenuto, suo marito, Elodie, Sabrina Impacciatore e una simpatica piccola comparsata del maestro Dario Argento.

call my agent - italia stagione 2 serie tv 2024
Foto FABIO ZAYED

Se per alcuni versi la serie si concentra a raccontare un dietro le quinte che lo spettatore può solo intuire, d’altra parte sembra che quel backstage sia più suggerito che davvero mostrato. Sembra quasi che l’intenzione sia di replicare quello che, con risultati eccellenti oltre che grotteschi, ha fatto Boris per i set televisivi. Tuttavia Call My Agent – Italia mance dell’incisività e forse anche della cattiveria per mettere davvero alla berlina i personaggi che racconta, cosa che probabilmente non è nelle intenzioni.

La seconda stagione di Call My Agent – Italia paga il prezzo di una normalizzazione della scrittura, di un appiattimento dei toni che, se nei due episodi iniziali non appare affatto evidente, grazie all’ottimo utilizzo che si fa delle guests coinvolte, diventa poi man mano incontrovertibile con il proseguire della serie, fino al debolissimo episodio finale.

Denis Villeneuve: “Se mai farò Dune 3, è perché sarà migliore del secondo”.

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Denis Villeneuve ha fatto una promessa ai fan di Dune: andrà avanti con la realizzazione di un terzo film, basato sul romanzo Messia di Dune di Frank Herbert, solo se saprà per certo che sarà migliore di Dune: Parte Due (qui la nostra recensione). Si tratta di un obiettivo ambizioso, considerando il successo che il sequel sta avendo. Un successo di critica e di pubblico, con il film che ha attualmente superato la soglia dei 500 milioni di dollari al botteghino mondiale e non sembra destinata a rallentare. “Ho fatto entrambi i film uno dopo l’altro, il che ha assolutamente senso per me“, ha dichiarato Villeneuve di recente alla rivista Empire quando è stata ventilata la possibilità di un terzo Dune.

Ho sentito che era una buona idea andare avanti subito dopo la prima parte. Stavamo già progettando, scrivendo, eccetera. Ma questo significava anche che per sei anni sono stato su Arrakis senza sosta, e penso che sarebbe salutare fare un piccolo passo indietro. Per prima cosa, dobbiamo assicurarci di avere una sceneggiatura forte. La cosa che voglio evitare è di non avere qualcosa di pronto. Non l’ho mai fatto e ora sento che potrebbe essere pericoloso a causa dell’entusiasmo. Dobbiamo assicurarci che tutte le idee siano sulla carta“.

Se torniamo lì, deve essere reale, deve essere rilevante. Se mai farò Dune: Messiah, è perché sarà meglio della parte seconda“, ha aggiunto. “Altrimenti non lo faccio“. Denis Villeneuve ha da tempo manifestato il suo interesse per la realizzazione di un terzo film di Dune e dato il finale aperto di questo secondo capitolo c’è da aspettarsi che egli porti a compimento il racconto dell’ascesa al trono di Paul Atreides. Villeneuve ha anche dichiarato alla stampa di essere sicuro che la “Parte Due” sia un film migliore della “Parte Uno“, quindi l’obiettivo è quello di far sì che la “Parte Tre” sia ancora migliore. Per scoprirlo, però, sarà probabilmente necessario attendere un po’ di tempo in più.

Denis Villeneuve dirige Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune – Parte Due  uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Spider-Man 4: scontri in corso tra i Marvel Studios e la Sony

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Spider-Man 4: scontri in corso tra i Marvel Studios e la Sony

Sebbene non sia ancora stato annunciato ufficialmente Spider-Man 4 con Tom Holland nuovamente protagonista, è noto che sono in corso i piani per il seguito di Spider-Man: No Way Home. Stando a nuovi rumori, il ritardo nell’annuncio potrebbe essere dovuto almeno in parte al fatto che i Marvel Studios e la Sony Pictures non sono sicuri del modo migliore di procedere con la storia, e pare che Kevin Feige si è scontrato con i dirigenti della Sony Amy Pascal e Tom Rothman per quanto riguarda la sceneggiatura.

L’insider Daniel Richtman ha poi condiviso alcuni aggiornamenti molto interessanti. Secondo Richtman, Rothman è quello che “sta litigando con Feige per decidere cosa fare di Spider-Man 4” ed è determinato ad affrettare lo sviluppo del sequel. Rothman vorrebbe anche che Jon Watts tornasse al timone, mentre Feige preferirebbe che fosse un altro regista ad occuparsene, in modo che Watts possa dedicarsi ad altri progetti.

Richtman sostiene inoltre che, sia che il film sia una grande avventura del Multiverso sia che si tratti di una storia di strada su scala ridotta, il piano attuale è quello di introdurre una versione live-action di Miles Morales. Per quanto riguarda l’animazione dello Spider-Verse, Richtman ritiene che siano previsti “almeno altri due” film oltre a Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Spider-Man 4, cosa sappiamo sul film?

Mentre lo Spider-Man di Holland dovrebbe avere un ruolo da protagonista in Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, sembra che la prossima trilogia interamente dedicata al personaggio vedrà Peter passare il ruolo di Spider-Man a Miles. Può sembrare prematuro, ma con un’altra trilogia per lui prevista ci sarà ancora molto tempo a disposizione per far evolvere Peter Parker e portare degnamente a conclusione il suo arco narrativo.

Indipendentemente da quale sia il piano, ad oggi Spider-Man 4 è ancora prevelentemente in fase di considerazioni preliminari, per cui potrebbe volerci un po’ prima di rivederlo sul grande schermo. In una recente intervista Hollanda ha dichiarato che: “È un processo collaborativo. I primi incontri rispondevano alla domanda, ‘Perché dovremmo farlo di nuovo?’ E penso che abbiamo trovato tutti il motivo. Sono davvero, davvero contento di dove siamo in termini di creatività”. Non resta dunque che attendere novità in merito.

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Marvel Studios: novità sulle serie animate in arrivo

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Marvel Studios: novità sulle serie animate in arrivo

In un’intervista rilasciata a Men’s Health Magazine, Brad Winderbaum, dirigente di alto livello dei Marvel Studios, ha parlato delle prossime serie animate Eyes of Wakanda e Your Friendly Neighborhood Spider-Man. La conversazione aveva lo scopo di promuovere il recente X-Men ’97 (qui la recensione), ma la discussione si è spostata in modo interessante sul piano generale della Marvel Animation.

Winderbaum ha rivelato che il MCU accetterà Eyes of Wakanda di Ryan Coogler come parte canone del MCU. E per essere precisi, sarà canonico per la Sacra Linea Temporale. “Stiamo esplorando così tante strade incredibili sul versante dell’animazione. Eyes of Wakanda, più di ogni altro show, si inserisce nella continuità temporale del MCU. Il regista di Black Panther, Ryan Coogler, ne è produttore, Todd Harris è uno dei nostri storyboard artist di lunga data e lo dirige. Riguarda la storia e la mitologia del Wakanda ed è davvero fantastico“.

C’è anche una terza stagione di What If…? con Bryan Andrews alla guida, che è stato presente fin dall’inizio. E, senza rovinare nulla, è qui che iniziamo a percepire il potenziale di crossover con i progetti animati. Abbiamo Marvel Zombies in arrivo. E Your Friendly Neighborhood Spider-Man di Jeff Trammell, per il quale andrò al mixaggio del suono tra un paio d’ore. È fantastico. Lui e il suo team sanno come farti investire nei personaggi. È una serie molto liceale, incentrata su un gruppo di persone, con Peter Parker al centro. È molto divertente“.

Sembra dunque che i Marvel Studios siano fortemente intenzionati a puntare sempre di più sui prodotti animati, alternandoli a quelli live-action e anzi facendosi che le due cose si integrino tra loro all’interno del canone e della timeline del MCU. Non resta a questo punto che attendere per scoprire quando questi titoli arriveranno su Disney+ a fare compagnia a X-Men ’97.

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Beetlejuice Beetlejuice: svelato il teaser trailer del film

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Beetlejuice Beetlejuice: svelato il teaser trailer del film

Dopo le prime foto, Warner Bros. ha svelato il primo teaser trailer dell’atteso Beetlejuice Beetlejuice, al cinema dal 6 settembre 2024. Stando a quanto riportato dalla sinossi ufficiale: “Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome del demone dispettoso, pronto a tornare per scatenare il suo caos“.

Beetlejuice Beetlejuice: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice, l’atteso sequel del pluripremiato Beetlejuice – Spiritello porcello. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

La mafia uccide solo d’estate: tutto quello che c’è da sapere sul film

La mafia è un argomento delicato, su cui però non bisognerebbe mai tacere. Il silenzio equivale infatti a complicità e questo, dal canto suo, il cinema ce lo ha ricordato spesso. Dal film I cento passi fino al recente Il traditore, la malavita viene sconfitta o arginata parlandone ed esponendola agli occhi di tutti. Nel 2013, oltre a fare tutto ciò, Pif sceglie anche di deriderla, realizzando la commedia La mafia uccide solo d’estate (qui la recensione), con cui ripercorre i più gravi episodi mafiosi distruggendo però come possibile il mito di quest’organizzazione criminale e richiamando tutti al proprio dovere civico. Tra i tanti film di mafia esistenti, questo si è così affermato come uno dei più lucidi e importanti.

Dopo essere divenuto popolare per la trasmissione televisiva Il testimone, in onda su MTV, Pif viene contattato dal produttore Mario Gianani che gli propose di realizzare un film. Pif non si lascia sfuggire l’occasione e propone un’idea che stava sviluppando da circa 4 anni, dando così poi vita proprio al film con Cristiana Capotondi. Per raccontare un argomento come questo, Pif ricorre poi al al linguaggio che gli è proprio e consolidato con Il Testimone, utilizza, ovvero trattando gli argomenti, anche quelli più scabrosi e delicati, con un doppio registro fatto di ironia e fredda presentazione dei fatti, in un’alternanza tra momenti comici e di tristezza.

Vincitore del Premio del Pubblico al Torino Film Festival e affermatosi come un grande successo economico, il film è evidentemente riuscito nel suo intento, affrontando argomenti importanti e riaccendendo il dibattito pubblico nei loro confronti. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La mafia uccide solo d’estate . Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La mafia uccide solo d'estate trama

La trama e il cast di La mafia uccide solo d’estate

Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, viene eletto sindaco. Il rapporto con la mafia segnerà Arturo per tutta la sua vita e così alternate alle tappe principali del suo percorso di crescita, si narra degli eventi malavitosi che dagli anni Settanta agli anni Novanta hanno sconvolto l’Italia, dall’omicidio del boss Michele Cavataio a quelli dei giudici Giovanni Falcone Pietro Borsellino. Davanti ai propri occhi, Arturo assiste infatti al consolidarsi della mafia a cui tenta di opporsi come può, mentre cerca anche di costruirsi una vita con l’amata Flora.

Ad interpretare Arturo, nella sua versione adulta, vi è lo stesso Pif, mentre il personaggio da bambino è interpretato da Alex Bisconti. L’amata Flora ha invece il volto di Cristiana Capotondi da adulta e di Ginevra Antona da bambina. L’attore Claudio Gioè, che reciterà poi anche in La mafia uccide solo d’estate – La serie, interpreta invece il giornalista Francesco. Completano poi il cast Ninni Bruschetta nel ruolo di Fra Giacinto, Rosario Lisma e Barbara Tabita nei ruoli del padre e della madre di Arturo e Antonio Alveario in quelli di Totò Riina. Lorenzo Guccione e Giuseppe Sangiorgi interpretano invece Fofò Cassina, amico di Arturo, da bambino e da adulto.

Il significato del titolo e del film

Il titolo del film, La mafia uccide solo d’estate, deriva da uno scambi di battute tra il piccolo Arturo e suo padre: «Ma la mafia ucciderà anche noi?», «Tranquillo, ora siamo d’inverno, la mafia uccide solo d’estate», risponde il genitore per tranquillizzarlo. Ed è proprio questo “voler tranquillizzare”, questo sottovalutare un fenomeno invece gravissimo e sempre attivo, che il film vuole criticare. Non c’è nessuna regola stagionale negli omicidi e nelle stragi compiuti dalla mafia e il racconto, attraversando un ventennio di storia italiana ce lo dimostra benissimo. Pif, dunque, ci mostra la nostra stessa storia attraverso gli occhi di un bambino che non capisce il silenzio degli adulti, ritenendolo pericoloso quanto la mafia stessa.

Continuerà a non capirlo neanche da adulto, quando si afferma definitivamente come personaggio rappresentativo di tutti coloro che nella realtà hanno affrontato il malaffare mafioso fin dai tempi in cui la popolazione ancora ne ignorava o negava l’esistenza, diventandone spesso vittime. Pif sceglie dunque di distruggere come può quel pericoloso silenzio, facendo nomi, cognomi, citando eventi ed episodi che è bene non dimenticare. Affronta la mafia con il linguaggio dell’ironia, deridendola e svestendola di quell’aura con cui è solita incutere timore. Con La mafia uccide solo d’estate, dunque, Pifaffronta apertamente la mafia con i mezzi che gli sono propri, invitando lo spettatore a fare altrettanto.

La mafia uccide solo d'estate cast

La mafia uccide solo d’estate – La serie

Nel 2016, a seguito del successo del film, è stata realizzata una serie in cui Pif impersona (solo vocalmente) il protagonista Salvatore Giammarresi da adulto, che narra le vicende della sua famiglia nella Palermo di fine anni ’70, dove si susseguono i fatti che l’hanno caratterizzata nel corso del tempo, alternando episodi realmente accaduti alla storia di fantasia della famiglia stessa. Vengono immaginate anche alcune interazioni tra alcuni personaggi, più o meno famosi, della malavita locale, prendendo sempre spunto dalle testimonianze storiche. La serie è composta da due stagioni (qui la recensione della seconda stagione) di 12 episodi l’una.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La mafia uccide solo d’estate grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVNow, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 21 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

The Nun – La vocazione del male: trama, cast e sequel del film

The Nun – La vocazione del male: trama, cast e sequel del film

Distribuito nel 2013, L’evocazione – The Conjuring è il film che ha contribuito alla rivoluzione del genere horror nel cinema contemporaneo. Diretto da James Wan, questo ha dato origine ad uno vero e proprio “Conjuring Universe“, composto di diversi film che ampliano ed esplorano la mitologia raccontata nella prima pellicola. I successivi film realizzati negli anni seguenti sono tutti basati sui presunti reali eventi paranormali riportati dai coniugi Ed e Lorrelain Warren, celebri esperti di demonologia. Tra gli spin-off più celebri e apprezzati della saga si annovera in particolare The Nun – La vocazione del male (qui la recensione).

Uscito nel 2018 per la regia di Corin Hardy e la sceneggiatura di Gary Dauberman. Quinto capitolo della saga, il film si configura anche come prequel di The Conjuring – Il caso Endfield, introducendo in particolare il celebre demone della suora, noto anche come Valak. Questo personaggio, estremamente apprezzato dai fan di The Conjuring ha dunque trovato un più ampio spazio con un film tutto suo, il quale inoltre si colloca temporalmente come il primo capitolo della saga. Il film è infatti ambientato quindici anni prima di Annabelle: Creation, altro spin-off uscito però nel 2017.

Apprezzato dalla critica per l’atmosfera e determinate sequenze di pura paura, The Nun – La vocazione del male è ancora oggi uno dei film di maggior successo di questa celebre e acclamata saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Nun - La vocazione del male cast

La trama e il cast di The Nun – La vocazione del male

I fatti narrati nel film si svolgono in Romania nel 1952, nel monastero cattolico di Cârţa, quando due suore vengono attaccate da un’entità oscura, dopo aver tentato il recupero di una reliquia cristiana. L’unica sopravvissuta è Suor Victoria che poco dopo, però, si impicca fuori da una finestra. Il Vaticano decide così di inviare in Romania Padre Burke e la novizia Suor Irene per indagare sul suicidio e su quanto scoperto dalle due suore. Giunti sul posto scoprono che un antico spirito malvagio sta cercando di prendere possesso di un corpo per soddisfare la sua sete di sangue e male. Irene e Burke si troveranno dunque ben presto ad affrontare la spaventosa entità.

 

Ad interpretare padre Anthony Burke vi è l’attore messicano Demian Bichir, candidato all’Oscar come miglior attore per il film Per una vita migliore, e visto anche in pellicole come The Hateful Eight, Alien: Covenant e Godzilla vs. Kong. Accanto a lui, nei panni di suor Irene si ritrova invece Taissa Farmiga, attrice nota soprattutto per i suoi vari ruoli nella serie antologica American Horror Story. Taissa è inoltre la sorella minore di Vera Farmiga, attrice simbolo della saga che recita nel ruolo di Lorraine Warren nei film di The Conjuring. Nonostante la parentela tra le due, però, i loro personaggi all’interno della saga non hanno alcun legame famigliare, ma sono legate solo dalla comune devozione cattolica.

Nel film compaiono poi anche Jonas Bloquet nel ruolo di Maurice “Francese” Theriault e Charlotte Hope in quello di Suor Victoria. Ingrid Bisu, invece, è suor Oana. L’attrice Bonnie Aarons riprende invece le vesti della terrificante suora demoniaca di nome Valak. Tale personaggio era da lei stato già interpretato in The Conjuring – Il caso Endfield e per un cameo in Annabelle 2: Creation. Inoltre, Patrick Wilson, Vera Farmiga e Lili Taylor appaiono in filmati di repertorio di The Conjuring, rispettivamente nei panni di Ed e Lorraine Warren e di Carolyn Perron. La loro presenza collega così il film agli altri titoli della saga.

The Nun - La vocazione del male Valak

Il film è tratto da una storia vera? Ecco chi è il demone Valak

Per quanto tale demone, chiamato Valak, esistesse realmente in diverse culture popolari, gli eventi narrati  The Nun – La vocazione del male sono una completa invenzione degli sceneggiatori. Ciò ha reso questo uno dei pochi film della saga a non basarsi su eventi reali. Non ci sono infatti reali racconti legati a questa figura demoniaca da cui poter prendere ispirazione e pertanto si è deciso di basarsi unicamente su quanto noto del personaggio ma di costruirvi intorno una vicenda del tutto originale. Lo stesso aspetto di Valak, inoltre, è stato profondamente modificato sia dalle leggente del folclore, sia da quello inizialmente proposto per il film. Rispetto ad una figura demoniaca “classica”, si è infatti optato per l’inquietante suora oggi tanto nota.

The Nun 2: il sequel del film

Dato il grandissimo successo del film, arrivato ad un guadagno globale di oltre 300 milioni di dollari, i produttori hanno da subito anticipato la possibilità di dar vita ad un sequel. Con il proseguire della saga di The Conjuring, infatti, era lecito aspettarsi che anche The Nun – La vocazione del male trovasse ulteriore sviluppo in più film. Nel 2019, infine, è stato annunciato che un sequel è effettivamente in fase di sviluppo e questo – con il titolo The Nun 2 – poi stato distribuito nelle sale nel settembre 2023. Taissa Farmiga riprende il ruolo di Suor Irene in un racconto ambientato quattro anni dopo il primo film e che la vede nuovamente scontrarsi con il demone Valak.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Nun – La vocazione del male è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 21 marzo alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Godzilla vs Kong: trama, cast e curiosità sul film

Godzilla vs Kong: trama, cast e curiosità sul film

Non vi è dubbio che tra le tante straordinarie creature di grossa taglia che si sono susseguite sul grande schermo, Godzilla e King Kong sono in assoluto le più iconiche e amate. I due colossali mostri sono stati protagonisti di numerosi film nel corso dei decenni, affermandosi come veri e propri beniamini del pubblico. Quando nel 2014 il possente kaiju tornò al cinema in Godzilla, e nel 2017 fu il più grande dei gorilla a calcare il grande schermo in Kong: Skull Island, in molti hanno espresso il desiderio di poter vedere i due mostri sfidarsi in battaglia. Tale desiderio è infine stato esaudito con l’uscita al cinema di Godzilla vs Kong.

Diretto da Adam Wingard, il film è il quarto titolo del MonsterVerse della Legendary Pictures, uscito dopo i due succitati titoli e Godzilla II – King of the Monsters. Quella qui raccontata è inoltre una storia nuova, che non ha nulla a che vedere con il film del 1962 Il trionfo di King Kong, dove i due potenti titani si erano già scontrati. In questo non vi era però un vincitore evidente, mentre nel nuovo lungometraggio a loro dedicato Wingard desiderava che una tra le due creature primeggiasse in modo evidente. Con effetti speciali a dir poco straordinari, il nuovo film si è infine concretizzato nel 2020.

A causa della pandemia da Covid-19, tuttavia, la sua uscita è stata rimandata al 2021. Finalmente disponibile, il film ha ottenuto il miglior debutto cinematografico al box-office per un film uscito durante la pandemia, con un incasso globale di 467 milioni di dollari. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Godzilla vs. Kong Mechagodzilla

Godzilla vs Kong: la trama del film

Come i precedenti, il film è ambientato in un mondo in cui gli uomini convivono sulla Terra insieme ai mostri. La Monarch, la coalizione comune tra diversi governi che studia tali creature, avvia una rischiosa missione in terre sconosciute per scoprire le origini dei Titani, così da poterli conoscere più fondo e garantire all’uomo un futuro in piena tranquillità. Nel frattempo, sia Godzilla che King Kong sono attratti da un’anomala attività sismica che li porterà a scontrarsi, con l’obiettivo di decretare chi tra loro è il Re dei Mostri. Lo scontro tra i due mostri, però, nasconde un’oscura cospirazione. Le fazioni rivali, infatti, decise a manipolare i Titani, rischiano di cancellare le creature dalla faccia della Terra così come qualsiasi traccia di vita sul pianeta.

Godzilla vs Kong: il cast del film, i personaggi e Mechagodzilla

Tra i personaggi umani protagonisti del film si può qui ritrovare il geologo Nathan Lind, interpretato dall’attore Alexander Skarsgård. L’attrice Rebecca Hall interpreta invece Ilene Andrews, antropologa a capo della struttura dove viene tenuto sotto osservazione Kong. Millie Bobby Brown, dopo essere già stata tra i protagonisti del precedente film su Godzilla, torna qui ad interpretare Madison Russell, descritta come la prima sostenitrice di Godzilla. Accanto a lei vi è Bryan Tyree Henry, ex tecnico dell’organizzazione che aiuterà Madison a scoprire la verità su ciò che minaccia i Titani. L’attore Demian Bichir e l’attrice Eiza Gonzalez interpretano rispettivamente Walter e Maia Simmons, padre e figlia e villain umani del film.

Come anticipato, tra i mostri protagonisti del film si ritrovano qui Godzilla e King Kong. Se il primo appare grossomodo immutato nelle sembianze rispetto ai film precedenti, Kong è invece rappresentato come molto più alto, quasi come l’avversario, e maturo. La sua corporatura è più robusta, così da sottolineare come egli sia cresciuto da Kong: Skull Island ad ora. Di particolare fascino è anche Mechagodzilla, il mostro che i due succitati Titani dovranno sconfiggere. Il personaggio è stato realizzato cercando di rimanere quanto più fedele possibile all’originale giapponese, presentando però caratteristiche tecnologiche contemporanee.

Godzilla vs. Kong chi vince

 

Chi vince tra Godzilla e Kong?

Naturalmente la domanda che tutti si sono posti prima di vedere il film è chi poteva risultare vincitore in uno scontro tra Godzilla e Kong. Pur non dando una risposta netta a questo quesito, il film sembra offrire una risposta piuttosto inequivocabile. Nonostante un’iniziale situazione di equilibrio, infatti, alla fine è Godzilla a sovrastare Kong. Avendo sconfitto il suo rivale e ristabilito la sua supremazia, il gigantesco lucertolone si ritira e lascia vivere il rivale, pur se ridotto allo stremo, come segno di rispetto. Per quanto dunque Kong sia più agile e possa contare su numerose risorse, è Godzilla a prevalere con la sua resistenza e la sua ineguagliabile forza.

Godzilla e Kong – Il nuovo impero: il sequel del film

Dal 28 marzo arriva invece in sala Godzilla e Kong – Il nuovo Impero, dove i due giganteschi personaggi si trovano a doversi unire nuovamente in battaglia contro una colossale minaccia sconosciuta che si cela nel nostro mondo, mettendo a dura prova la loro stessa esistenza e quella umana. Godzilla e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità. Protagonisti umani del film sono ancora Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e la new entry Dan Stevens.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Godzilla vs Kong è disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 21 marzo alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Gwyneth Paltrow sui film di supereroi: “Cercare di rivolgersi a tutti può ostacolare la qualità”

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Ospite di “Hot Ones“, all’attrice Gwyneth Paltrow è stato chiesto il suo parere su quanto  detto da Cord Jefferson agli Oscar. Il regista di American Fiction, che ha vinto quest’anno il premio per la migliore sceneggiatura adattata ha infatti lanciato un appello a Hollywood durante il suo discorso di accettazione, dicendo: “Invece di fare un film da 200 milioni di dollari, provate a farne 20 da 10 milioni“. “Capisco perfettamente il suo punto di vista“, ha risposto la Paltrow.

Si vuole avere la migliore possibilità di avere un forte ritorno sull’investimento. Le persone investono un sacco di soldi in queste cose e vogliono che siano redditizie. Ma se guardo all’industria nel suo complesso, questa grande spinta verso i film di supereroi… si possono fare solo tanti buoni film che sembrino davvero originali, eppure si cerca sempre di raggiungere il maggior numero di persone possibile, il che a volte ostacola la qualità o la specificità o il vero punto di vista“.

Sono cresciuta facendo film a medio budget e a volte mi lamento del fatto… guardo ad alcuni film che ho fatto negli anni ’90 e penso che oggi non verrebbero realizzati“, ha continuato l’attrice. “C’è più diversità artistica quando la posta in gioco è minore e le persone possono esprimere la loro vera voce e fare un film nel modo in cui vogliono farlo. Questi sono in genere quelli che hanno maggiore risonanza“.

Gwyneth Paltrow è Pepper Potts nel MCU

Sebbene la Paltrow sia diventata famosa come protagonista di diversi film della Miramax negli anni ’90, da “Il talento di Mr. Ripley” al premio Oscar per “Shakespeare in Love“, sarà per sempre associata ai film di supereroi grazie al suo ruolo di Pepper Potts nel Marvel Cinematic Universe. La Paltrow ha infatti dato il via al MCU accanto a Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark in “Iron Man” del 2008. Ha poi ripreso il ruolo in altri due film standalone di “Iron Man” e in altri film Marvel, tra cui “Spider-Man: Homecoming” e “Avengers: Endgame“.

Sia la Paltrow che Downey sono poi apparsi per l’ultima volta nel MCU in “Endgame” del 2019, che ha visto in particolare la morte dell’Iron Man di Downey Jr. Durante un Q&A con i fan su Instagram l’anno scorso, la Paltrow ha detto che il suo tempo con la Marvel era probabilmente finito perché “che bisogno c’è di Pepper Potts senza Iron Man?“. Ad oggi, infatti, non è previsto un suo ritorno in scena.