Guarda lo spot in italiano del
Super Bowl del film The
Lone Ranger di con
protagonisti Johnny Depp, Armie
Hammer, Helena Bonham Carter e Tom
Wilkinson.
In The
Lone Ranger, Johnny
Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele
amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad
Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un
cast di stelle internazionali tra cui Tom
Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per
“Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di
un Golden Globe; William Fichtner, il
vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James
Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva
in “Jane Eyre” e “Luther”;
Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei
nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in
Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio
2013.
The
Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso
di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a
rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto
(Johnny
Depp) racconta la storia di John Reid
(Armie
Hammer), uomo di legge che divenne leggenda,
trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e
rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta
all’avidità e alla corruzione.
The
Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio
(“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson,
Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric
McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.
Questa notte si è consumata la
partita più attesa negli USA, il famoso SuperBowl e come ogni anno
iniziamo con le carrellate di trailer proiettati durante l’evento
come tiene incollati allo schermo milioni di americani:
Iniziamo con lo spot di Iron man 3, di
cui abbiamo già online una versione estesa e in italiano:
In Lorraine Lévy durante la visita
di leva per il servizio militare, che in Israele inizia a 18 anni e
dura 3 anni, Joseph scopre di non essere figlio biologico dei suoi
due genitori, è stato scambiato con un altro bambino, nato da una
donna palestinese che partoriva nello stesso ospedale. L’errore fu
commesso nell’evacuazione dell’ospedale per un bombardamento. Le
due famiglie si troveranno così ad affrontare questioni di
divisioni e saranno costrette a valutare ed avere esperienza della
vita di quello che prima era semplicemente l’altro popolo nella
terra mediorientale.
Lo scambio di persona, l’equivoco,
è il motore di molte storie cinematografiche: da Hitchcock ad
Antonioni, ci si scambia l’identità, volontariamente o meno, per
curiosità o perché qualcuno ci vuole mettere alla prova.
Questo è il caso dei due
protagonisti, Yacine e Joseph, ragazzi cresciuti in posti vicini ma
mai così diversi come sono Israele e Palestina, divisi da un muro
ma da anni di odio e tensione. Tutti e due vivono la contraddizione
di questo territorio mediorientale sulla propria pelle; di punto in
bianco non sono più quello che sapevano di essere, e devono
ricostruire la loro identità. Sperimentano anche le assurdità
ideologiche della religione, per la quale, anche se sei stato
circonciso e hai seguito i dettami della Torah per una vita, se non
sei ebreo di sangue, non lo sei e basta.
Gioca sul filo del giudizio, la
regista Lorraine Lévy, senza sbilanciarsi mai in
una posizione pro o contro la situazione palestinese, ma è molto
brava nell’evidenziarne l’assurdità generica e radicata,
soprattutto nelle vecchie generazioni.
Per rimanere su questo equilibrio,
lei, ebrea non israeliana, ha consultato due intellettuali
importanti delle due culture rappresentate: Yasmina Khadra,
intellettuale arabo e Amos Oz scrittore e pacifista israeliano.
Grazie alla consulenza soprattutto del primo, la regista è riuscita
a rendere il film un’opera in equilibrio tra le due parti, anche
se, inevitabilmente, alcune assurdità emergono ad ogni modo.
Si tratta di una coproduzione
israelo-francese, che ha dalla sua la bellezza di essere
multilingue, la difficoltà di interagire passa anche per la lingua
e così dal francese si passa all’ebraico e all’inglese, fino
all’arabo e alla gestualità, quando proprio non c’è altro modo di
farsi capire.
La questione israelo-palestinese è
complicata, ma ciò che il film lascia è quella che è la sensazione
comune anche di chi visita quei territori: l’impossibilità almeno
apparente di un dialogo, che è ben rappresentato dal contrasto che
si viene a creare tra due dei genitori, ognuno dei quali ha le sue
ragioni per sentirsi dalla parte giusta della lotta. Stato d’animo
che però non porta da nessuna parte.
Un po’ di speranza viene riposta
nelle nuove generazioni, aperte all’altro e anche a capire quello
che succede aldilà dei propri confini, e in questo caso, proprio a
pochi chilometri da casa propria.
All’ottantacinquesima edizione
degli Academy Awards (Oscar), la
categoria delle migliori attrici non protagoniste si mostra
piuttosto competitiva. Un quintetto di meravigliose
interpretazioni, tra le quali spicca una candidatura plasmata dal
destino e dal sogno…
Per la sua interpretazione in
The Help, lo scorso anno Octavia Spencer ha trionfato in
questa categoria sbaragliando la concorrenza e aggiudicandosi,
prima dell’Oscar, pressoché ogni riconoscimento tributato nel
corso della stagione dei premi.
Il 2013 ci riserva invece un
eclettico gruppo di interpreti incredibilmente dotate e che hanno
segnato la recente stagione cinematografica con le rispettive
prove, alcune acclamate già dai circuiti festivalieri per poi
conquistare critica e pubblico. Se un nome in particolare è
considerato il grande favorito, le restanti colleghe hanno dalla
loro prestazione altrettanto valide che potrebbero riservare
interessanti sorprese. Scopriamo insieme chi si contenderà la
statuetta per la Migliore attrice non protagonista.
Anne Hathaway è
a detta di tutti la frontrunner della categoria. La sua dolente e
appassionata prova ne Les
Misérables ha commosso il mondo, conquistando
sin dalle prime proiezioni del film di Tom Hooper.
Il suo emozionante ritratto della povera Fantine, straziante
soprattutto nell’iconica performance canora di I Dreamed a
Dream, le è valso ampi consensi di critica e pubblico. Prima di
conquistare il Golden Globe e il SAG Award come Migliore attrice
non protagonista, la prova della Hathaway è stata riconosciuta ai
Satellite Awards, ai London Critics’ Circle Awards e dalla
Washington D.C. Area Film Critics Association.
Negli ultimi cinque anni, l’attrice
ha già lasciato il segno agli Academy Awards. Ha infatti presentato
l’edizione del 2011 insieme a James Franco, due anni dopo aver
ottenuto la prima candidatura come Migliore attrice protagonista
per Rachel sta per sposarsi.
Anne Hathaway concorre quest’anno
per quello che potrebbe essere il ruolo della vita: fu proprio da
bambina, assistendo a uno spettacolo teatrale di Les
Misérables in cui sua madre interpretava Fantine, che
decise di diventare attrice. Si potrebbe dire che, salvo qualche
sorpresa, il destino è dalla sua parte.
La talentuosa e
versatileAmy Adams è
candidata per The
Master. Nel ruolo di Mary, la risoluta moglie
di Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman),
mentore di Freddie Sutton (Joaquin Phoenix),
l’attrice chiude il trio di performance acclamate del film di
Paul Thomas Anderson già a partire dall’ultima
Mostra del Cinema di Venezia.
Dopo la Hathaway, Amy
Adams è la candidata più quotata all’Oscar come Migliore
attrice non protagonista, forte dei riconoscimenti assegnati dai
Los Angeles Film Critics Association, Chicago Film Critics
Association e Vancouver Film Critics Circle.
A cadenza quasi biennale, l’attrice
è stata candidata ben quattro volte agli Academy Awards: prima di
The Master, che potrebbe fruttarle l’ambita
statuetta, Amy Adams ha infatti collezionato la nomination come
Migliore attrice non protagonista per Junebug (2005), Il
dubbio (2008) e The Fighter (2011).
Dai primi consensi al
Sundance Film Festival, The Sessions – Gli
appuntamenti continua a suscitare apprezzamenti
soprattutto per la prova del cast. Helen Hunt è
una terapista sessuale alle prese con un uomo in un polmone
d’acciaio. L’attrice affronta con coraggio il suo primo nudo
integrale in un ruolo delicato e drammatico che, dall’accogliente
nicchia di pellicola indipendente, è pian piano entrato nel cuore
di molti.
Dopo l’Oscar vinto come Migliore
attrice protagonista per Qualcosa è
cambiato (1998), la prova della Hunt in The
Sessions è candidata alla statuetta come Migliore
attrice non protagonista in un biennio cinematografico che ha visto
il ritorno in primo piano dell’attrice americana per qualche tempo
dimenticata.
Sally
Field è la veterana del gruppo che potrebbe
ambire alla sua terza statuetta, avendo già marcato la storia degli
Academy Awards con due Oscar vinti come Migliore attrice
protagonista, rispettivamente per Norma Rae
(1980) e Le stagioni del cuore (1985).
In LincolnSally
Field interpreta Mary Todd Lincoln, la moglie del
sedicesimo presidente degli Stati Uniti, e la sua splendida prova è
inclusa nella coralità di straordinarie performance che coronano il
film di Steven Spielberg.
Con il suo palpitante ritratto di
somma dignità nel duplice ruolo di moglie e madre in pena per la
sicurezza della sua famiglia, Sally Field si è completamente
immersa nella Storia e ha già conquistato la critica americana (e
non solo): la sua prova – per la quale è inoltre ingrassata di
tredici chili – le è valsa i premi ai New York Film Critics Circle
Awards e ai Boston Society of Film Critics Awards.
Per molti la sua
candidatura è giunta inaspettata: secondo le previsioni, il quinto
nome atteso per questa categoria contemplava Judi Dench, Maggie
Smith o Samantha Barks. Ma Jacki Weaver è
l’outsider che ha conquistato l’Academy con la sua interpretazione
in Il Lato Positivo – Silver Linings
Playbook. Nel film di David O.
Russell, l’attrice australiana è Dolores, madre del
tormentato protagonista Pat (Bradley Cooper).
Si tratta della seconda nomination
per Jacki Weaver, già candidata all’Oscar come Migliore attrice non
protagonista nel 2011 per Animal
Kingdom.
Mogli volitive, madri sfortunate,
donne indipendenti: queste le figure ricorrenti nel quintetto di
attrici non protagoniste, nella commistione di forza e fragilità
che da sempre si accompagna al femminile. Pur in ruoli di supporto,
ognuna di loro ha lasciato il segno nel corso della corrente
stagione cinematografica e promette un trionfo meritevole nella
notte del 24 febbraio.
Kasra Farahani,
meglio conosciuto a Hollywood per il suo lavoro come art director,
farà il suo debutto come regista con Noon, un
cortometraggio di fantascienza che narra le vicende di Coyote, uomo
scontroso e disilluso che con riluttanza guida un gruppo di ribelli
in viaggio per prendere il controllo di acqua e di energia su una
Terra futura in cui il Sole ha smesso di muoversi nel cielo. La
casa di produzione Chernin Entertainment , che ha
acquistato i diritti per il film da un racconto breve, si è detta
disposta a finanziare un adattamento del racconto anche in forma di
lungometraggio, sempre per la regia di Farahani.
La PT Merantau
Films ha annunciato oggi l’inizio della
produzione su The Raid 2 . Il film
riunisce ancora una volta il regista Gareth Huw
Evans e l’attore Iko Uwais,
che sarà riprendere il ruolo da protagonista. Oltre ad Uwais,
il cast comprende Tio Pakusadewo,
Putra Arifin Scheunamann e
Roy Marten. Le riprese sono iniziate in
questi giorni a Jakarta, Indonesia
e si prevede una durata di circa 100 giorni. Il secondo capitolo
della saga, come confermato dal regista,
riprende proprio dove terminava il primo film, con
l’agente Rama infiltrato sotto copertura nelle fila di
uno spietato criminale di Jakarta, al fine di proteggere la sua
famiglia e scoprire la corruzione nelle forze di polizia.
Arriva la conferma direttamente da
Adewale Akinnuoye-Agbaje che oggi ha rivelato al
Los Angeles Times che apparirà sul grande schermo
nell’atteso film Thor: The
Dark World. L’attore sarà sia Algrim e il personaggio
demoniaco alter-ego Kurse.
“E ‘una creatura simile ad un
toro”, ha detto l’attore “Lui ha tendenze molto animaleschi, ma con
un potere insaziabile e inarrestabile. Come attore, questa è una
delle cose più difficili da interpretare. Dovete capire che sono
probabilmente la cosa più potente che si possa immaginare. Tu devi
essere quella cosa. Bisogna pretendere che quando si faccia Thor,
quell’essere diventi realtà. “
Algrim appare per la prima volta in
Thor# 347 ed è uno dei più
potenti degli elfi oscuri. Gli viene dato il compito di uccidere
Thor Malekith il Maledetto ( interpretato da Christopher
Eccleston). Egli è tradito da Malekith che tenta di
uccidere Thor, consentendo sia al dio del tuono che a Algrim di
andare verso la morte. Tuttavia entrambi sopravvivono e Algrim in
seguito all’accaduto sviluppa in alter-ego molto più potente:
Kurse.
Il film MarvelThor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor
torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo
ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto
per la salvezza dell’intero universo.
Mentre i fan della serie GI
Joe attendono con ansia il nuovo capitolo della saga, il
regista Jon Chu, già in auge con Step Up
2 e Step Up 3D ha firmato con la
Disney per dirigere l’adattamento del romanzo per
ragazzi Matched, edito nel 2010 dallo scrittore
Ally Condie. La storia di Matched è
ambientata in un futuro distopico in la vita delle persone viene
strettamente controllata da un super computer calcolatore di
algoritmi. In questo scenario si intrecciano le avventure della
diciassettenne Cassia, impegnata a ribellarsi allo
Stato e in cerca dello Spirito dell’Equilibrio. Il libro ha
scatenato una guerra di offerte quando è stato rilasciato nel 2010,
e la Disney spera che un adattamento di successo
lancerà un franchising e progetta già un sequel.
La Universal Pictures ha diffuso il
nuovo teaser poster di Fast and Furious 6, nei
cinema americani dal 24 maggio. Diretto da Justin
Lin, il film è interpretato da Vin
Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson e
Gina Carano.
Il sesto capitolo della saga ha
inizio subito dopo che Dom (Diesel)
e Brian (Walker), distrutto
l’impero di un boss e lasciata la loro squadra con 100 milioni di
dollari, sono all’inseguimento di un’organizzazione di piloti
mercenari esperti di 12 paesi diversi. L’unico modo per fermare il
piano criminale della banda e è quello di gareggiare all’ultimo
sangue.
Fast and Furious 6, il film
Da quando Dom (Diesel) e Brian
(Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un
boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di
dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter
tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita
impossibile.Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di
un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi, il cui
capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si rivela
essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty (Rodriguez).
L’unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello
di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di
rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso,
verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa
dalle loro famiglie.
Johnny Depp è attualmente in
trattativa per un nuovo film diretto da Barry
Levinson, un thiller dal titolo Black Mass,
in cui l’attore dovrebbe interpretare il malefico boss
Whitney Bulger, mente criminale della Boston anni
quaranta.
L’annuncio è arrivato subito dopo
l’ennesimo rallentamento nella produzione della sceneggiatura del
thriller fantascientifico Transcendece, che era stato
annunciato come prossimo film di Depp e con alla regia Wally
Pfiser, direttore della fotografia ufficiale e di
Christopher Nolan. La casa di produzione Cross
Creek ha annunciato che produrrà Black Mass
in collaborazione con la European Film Market di
Berlino, mentre la Universal si occuperà della
distribuzione americana.
Trionfo per Ben Affleck
ai Directors Guild of America (il
sindacato dei registi), l’attore e regista ha vinto con il suo Argo
e questa vittoria non fa altro che aumentare il rammarico
La pre-produzione di Transformers 4 entre
nel vivo e oggi arrivano alcune dichiarazioni di Michael
Bay che ha parlato su come sarà questo nuovo
capitolo della saga dei robot:ì
“Stiamo per iniziare”, dice
Bay. “C’è un cast nuovo di zecca. Per rinfrescare il franchise,
abbiamo ridisegnato tutto, da cima a fondo. La storia dei primi tre
film è ancora lì. Iniziamo quattro anni più tardi e c’è un motivo
per cui ci stiamo incontrando con un nuovo cast . “
Per
nuovo cast intende Mark
Wahlberg e Jack
Reynor, il primo dei quali sarà anche
protagoniste del prossimo film di Bay, Pain & Gain, che
uscirà nei cinema ad Aprile.
“Mark è davvero entusiasta” Bay continua. “Ho
detto che il 3 sarebbe stato il mio ultimo ma la Paramount mi
ha permesso di fare un piccolo film prima ‘Pain &
Gain’.
Bay
inoltre sottolinea che il sequel non sarà un
reboot.
“Manteniamo i ‘Transformers’
come erano”, dice. “E ‘solo quattro anni più tardi. C’è una ragione
perché sono ridisegnati i Transformers. Stiamo cercando di ampliare
il franchise e ambientarlo più posti.”
Tutte
le news sulla saga le trovate nel nostro speciale: Transformers. Tutte
le info utili sul film invece nella nostra scheda: Transformers 4
Il creatore di
Wanted e Kick
Ass, Mark Millar, sta vivendo una
nuova avventura all’interno della 20th Century Fox, in veste di
consulente per i film di supereroi.
Molto
Incinta è stato un incredibile successo al
botteghino. Il suo spin-off, Questi sono i 40, che
da noi è inedito, ha avuto un pari successo al botteghino, e
così
Sono in corso le riprese del sequel
di Kick Ass, ma
Mark Millar pensa in grande e pianifica anche il
terzo episodio della storia con protagonista il supereroe senza
super poteri.
Dopo il forfait di
Hyaley Attwell in Captain America: The Winter
Soldier, la produzione si è data da fare per
trovare una sostituta. La scelta è ricaduta su
Emily VanCamp che interpreterà non più Peggy
Carter, per ovvie ragioni “temporali”, ma Sharon Carter. Questo
personaggio, inizialmente identificato con la sorella minore di
Peggy, ne è diventato poi la nipote.
Ecco il trailer internazionale del
film Byzantium, presentato all’ultimo
Festival di Toronto e diretto da Neil
Jordan con protagonisti Gemma Arterton,
Saoirse
E’ sempre via Facebook che Vin
Diesel sta promuovendo il suo film
Riddick, ed ora ha pubblicato una nuova
foto. Il film ricorda per ambientazione e colori la prima foto ufficiale del
film.
Il film, diretto da David
Twohy, uscirà negli States il prossimo 6 settembre.
L’attore inglese Benedict Cumberbatch è entrato in trattative
per interpretare Alan Turing nel film
The
Imitation Game, basato sul romanzo di Andrew Godges e
sceneggiato da Graham Moore. Il film partito lo
scorso anno, si era interrotto ad agosto, ma ora, con il
coinvolgimento dell’ Sherlock televisivo per eccellenza sembra
essere stato messo di nuovo in produzione.
Deadline ci
informa anche che il regista del film sarà Morten
Tyldum che proverà a portare sullo schermo la storia del
famoso matematico raccontata in una sceneggiatura finita nella
black list del 2011.
The
Imitation Game si concentrerà sull’ultima parte della
vita di Turing in cui il matematico, dopo aver messo le sue
conoscenze al servizio dell’esercito britannico durante la Seconda
Guerra Mondiale, fu costretto ad affrontare incriminazioni per la
sua omosessualità, fino a subire la pena della castrazione fisica e
ad incorrere nel terribile destino del suicidio.
Ecco una nuova immagine di
Rebecca Hall come Maya Hansen in Iron
Man 3. L’attrice si aggiunge all’elegante
Gwyneth Paltrow che torna ad essere Pepper Potts
per rappresentare lo schieramento in rosa di questo terzo capitolo
da solista di Tony Stark, che ancora una volta sarà interpretato da
Robert Downey Jr.
Guarda dietro le quinte
di Les Misérables, di Tom Hooper. I contenuti
pubblicati dalla Universal Pictures sono ben cinque e vanno dalla
registrazione alla messa in scena del film, al mixaggio e per
finire lunge interviste.
La notte degli Oscar si avvicina ed
ecco che il presenatore della serata, il regista Seth
MacFarlane, si presta a dei simpatici promo per promuovere
la serata.
E’ un cast d’eccezione quello che
troviamo in
Attacco al Potere – Olympus Has Fallen, che mostra
come il glamour di Hollywood e dintorni possa essere anche infido ,
inquietante e interessante allo stesso tempo.
Gerard Butler, Aaron
Eckhart, Melissa Leo, Radha Mitchell e Ashley
Judd ci portano nei meandri della Casa Bianca, dove un
ex-agente segreto è diventato l’ultima speranza degli Stati Uniti
d’America.
Ecco il trailer del film:
Il Film è diretto da Antoine Fuqua e uscirà al
cinema il prossimo 4 aprile.
Arriva la conferma da
Twitter che il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn
(Kick-Ass, X-Men) sarà il regista
dell’adattamento cinematografico di The Secret
Service.
Dopo aver smesso i panni di
Ron Weasly, l’amico pel di carota di
Harry Potter, Rupert
Grint ritorna alla ribalta con due nuovi
lungometraggi. Il primo, dal titolo
The Necessary Death of Charlie
Countryman e diretto da Frederik
Bond, lo vede affianco agli attori
Shia LaBeouf ed Evan Rachel
Wood in una storia di gangster e spionaggio. Il
secondo invece, intitolato CBGB e diretto
da Randall Miller, è un musical in cui
Grint recita accanto al collega Alan
Rickman (Piton) nei panni del chitarrista
Cheetah Chrome della band punck dei
The Dead Boys, famosa nella New York
degli anni ’80. Tra i prossimi progetti di Grint vi è anche
The Drummer in cui interpreterà
Dennis Wilson, famoso batterista dei
Beach Boys. Beh, che dire? In bocca al
lupo Rupert !
Come confermato durante il
Toronto Film Festival, le riprese del
discusso remake di Suspiria,
capolavoro del regista Dario Argento
datato 1977 hanno subitoun’ulteriore rinvio. Infatti,
David Gordon Green, selezionato come
papabile alla regia del cult horror si è detto indisponibile a
causa del progetto di un nuovo film con Nicholas
Cage dal titolo Joe. Amaro
in bocca per i fan del maestro del brivido, i quali dovranno
aspettare a lungo prima di vedere sul grande schermo il rifacimento
della celebre pellicola, nella quale la protagonista Susan (in
origine interpretata da Jessica Harper)
dovrebbe avere il volto di Isabelle
Fuhrnam (Orphan e
Hunger Games).
La Twentieth Century
Fox ha lasciato il segno per l’anniversario d’argento del
proprio blockbuster Die Hard con una cerimonia
sullo storico set del film, durante la quale un immenso murale
raffigurante l’eroe John McClane è stato svelato davanti
lo Stage 8. Bruce Willis, che ha interpretato
McClane in tutti i cinque film di DIE HARD, incluso l’ultimo,
Die Hard – Un buongiorno per morire, ha partecipato
alla cerimonia, con il co-protagonista Jai
Courtney, che nel nuovo film interpreta Jack, il figlio di
McClane, e il regista, John Moore.
Tutte le foto dell’evento nella
nostra Foto Gallery: