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The Avengers: 8 cose che forse ancora non sai sul film

Quando The Avengers è uscito nel maggio del 2012, ha infiammato il box office, segnando nuovi record e primati, oltre che conquistando il panorama culturale. Il film ha enormemente rafforzato la popolarità del MCU, ma ci sono sempre nuovi aspetti da scoprire per i fan del MCU.

Il film condensava Easter Eggs di rilievo per gli amanti del cinema, prima fra tutte la presenza del grande Harry Dean Stanton in un piccolo cameo. In occasione del decimo anniversario del film, scopriamo assieme 8 curiosità nascoste sul film!

1Il nome in codice del film era “Abbraccio di gruppo”

Quando un film è abbastanza popolare da avviare un franchise, molti degli episodi successivi inizialmente presentano un titolo provvisorio, per cercare di limitare il controllo e giudizio del pubblico; nell’era di internet, i titoli per la pre-produzione, si rivelano quanto mai cruciali per occultare svolte di trama.

Ciò è stato quanto mai vero con il Marvel Cinematic Universe: all’epoca, The Avengers era il film più atteso del pianeta… per il quale fu usato il titolo provvisorio “abbraccio di gruppo”!

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Spider-Man di Sam Raimi: 10 iconici meme sulla trilogia

Spider-Man

Con Spider-Man: No Way Home abbiamo piacevolmente rivisto Tobey Maguire in scena, accanto ai più giovani Spider-Man di Andrew Garfield e di Tom Holland. Un nostalgico salto indietro nel tempo: moltissimi fan dell’MCU sono cresciuti vedendo uno dopo l’altro tutti i capitoli della trilogia su Spider-Man di Sam Raimi. Sono passati vent’anni dall’uscita del primo film con protagonista Maguire e per tanti l’attore rimane il volto di Spidey più iconico.

Essendo ormai parte dell’immaginario collettivo, la trilogia di Sam Raimi è piena di reference divertenti e offre dell’ottimo materiale per creare quei frutti della cultura popolare che chiamiamo meme. Ecco allora una carrellata contenente i meme più geniali tratti dai film di Raimi.

1Bully Maguire

Il terzo capitolo della trilogia di Sam Raimi non è tra i miglior film di Spider-Man, ma è quello che ci regala i meme più ironici. Le battute e le espressioni di Maguire, qui diventato tagliente e arrogante, sono totalmente fuori luogo e inadatte al personaggio, ma sembrano ideali per gli autori dei meme.

Con Spider-Man 3 è nata la serie di meme su ”Bully Maguire”, un Tobey insolito e presuntuoso, così sicuro di sé da far sorridere.

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Melissa Benoist: 10 cose che non sai sull’attrice

Melissa Benoist film

Melissa Benoist una dellle attrici che si è rivelata molto brillante e talentuosa, in grado di conquistare il pubblico e farsi apprezzare per le proprie abilità. Presente nello star system da circa dieci anni, l’attrice è stata in grado di scegliere i titoli migliori, tra film e serie tv, e a costruirsi una carriera solida.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Melissa Benoist.

Melissa Benoist: i suoi film

1. Ha recitato in noti film. La carriera dell’attrice americana è iniziata nel 2008, quando partecipa alla realizzazione del film Tennessee. Successivamente appare in Whiplash (2014), La canzone della vita – Danny Collins (2015) e La risposta è nelle stelle (2015). Tra i suoi ultimi progetti cinematografici, vi sono Boston – Caccia all’uomo (2016), Lowriders (2017), Sun Dogs (2017) e Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood (2019).

2. La sua è più una carriera seriale. Nonostante sia apparsa per diverse volte sul grande schermo, Melissa Benoist ha più volte scelto le serie tv, indirizzandovi la propria carriera. L’attrice, infatti, ha lavorato in Law & Order: Criminal Intent (2010), Blue Bloods (2010), The Good Wife (2011), Glee (2012-2014), Supergirl (2015-2021), The Flash (2016-2019) e Arrow (2016). Tra i suoi ultimi lavori sul piccolo schermo, si citano Legends of Tomorrow (2016), Waco (2018) e Batwoman (2019).

melissa benoist

Melissa Benoist in Supergirl

3. È stata attratta da molte qualità della protagonista. L’attrice è stata una delle prime ad essere ingaggiata nel cast della serie Supergirl. Lei stessa ha dichiarato di essere rimasta molto colpita dal personaggio perché non solo un’eroina e una donna molto forte e combattiva, ma anche per il fatto di essere dotata di grande umanità e di molte sfaccettature.

4. Ha cantato anche in questa serie. Oltre alla recitazione, tutti gli attori della serie, cioè Melissa Benoist, Chris Wood, Jeremy Jordan, Chyler Leigh, Mehcad Brooks, David Harewood e Laura Benanti, sanno cantare. Secondo l’attrice, l’idea di un episodio musicale è diventata una specie di barzelletta nel cast. Tra l’altro, nel 2016, è stato annunciato un crossover tra Supergirl e The Flash, interpretato da Grant Gustin, anche lui proveniente dal set di Glee.

Melissa Benoist in Glee

5. Ha fatto diverse audizioni. Per ottenere poter partecipare in Glee, ed ottenere il ruolo di Marley Rose, la Benoist ha dovuto fare diversi provini. La stessa attrice ha dichiarato che “Ho il provino per la prima volta a New York al Rounabout Theatre Company e poi ho fatto cinque audizioni, tutti con canzoni diverse. Ho cantato una canzone di Regina Spektor, Fidelity, un paio di canzoni dei musical teatrali e le ultime canzoni da me cantate sono state King of Anything di Sara Bareilles e un brano di Colbie Caillat. Poi ho fatto due test in California per il creatore Ryan Murphy e il suo team”.

6. Ha sentito pressione per il ruolo. Il fatto di entrare nel cast di Glee, è stata per lei una transizione e all’inizio ha sentito molta pressione, soprattutto per il fatto di riempire un ruolo nella stanza che mancava e stare insieme a un cast già rodato da tempo. Nonostante ciò, l’attrice si è sentita piena di vita e rinnovata, riuscendo ad emergere e farsi notare.

melissa benoist

Melissa Benoist, Blake Jenner e Chris Wood

7. È stata sposata con il collega. La Benoist e Blake Jenner si sono conosciuti dividendo il set di Glee nel 2012. I due si sono incrociati il primo giorno e da lì è subito scattato qualcosa tra loro. Cominciando a frequentarsi quasi subito, la coppia si è poi sposata nel 2013. Dopo tre anni di matrimonio, tuttavia, i due sono arrivati al divorzio nel 2017, dopo essersi già separati nel 2016. Tra i motivi del divorzio pare ci siano le solite differenze inconciliabili dettate dalle proprie carriere lavorative.

8. Ha sposato un altro attore. Dopo il divorzio da Jenner, l’attrice ha iniziato a frequentarsi nel 2017 con il collega Chris Wood, con il quale ha ufficializzato il fidanzamento nel febbraio 2019. I due si sono poi sposati nel settembre di quello stesso anno, mentre nel settembre del 2020 è nato il loro primo figlio.

Melissa Benoist è su Instagram

9. Ha un profilo ufficiale Instagram. Anche l’attrice ha deciso di aprire un proprio account ufficiale Instagram, seguito da qualcosa come 4,7 milioni di persone. La sua è una bacheca molto variopinta e piena di foto che ritraggono la natura e che la vedono protagonista di momenti di svago, lavoro e tanta vita quotidiana. Seguendola si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Melissa Benoist: età e altezza

10. Melissa Benoist è nata il 4 ottobre del 1988 a Littleton, nel Colorado. La sua altezza complessiva corrisponde a 173 centimetri.

Fonti: IMDb, Tmz, Teen Vogue

 
 

CDG Award 2022: le nomination della gilda del costumisti

CDGA

Come gli scenografi, gli attori e tutte le altre gilde che presto annunceranno i loro nominati, anche i CDG Award, ovvero i premi assegnati dalla gilda dei costumisti, ha nominato le eccellenze nel cinema di questa stagione.

Ecco i nominati ai CDG Award 2022

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Film

Dune” – Jacqueline West & Robert Morgan
“The Green Knight” – Malgosia Turzanska
“The Matrix Resurrections” – Lindsay Pugh
“Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings” – Kym Barrett
“Spider-Man: No Way Home” – Sanja M. Hays
“The Suicide Squad” – Judianna Makovsky

Excellence in Contemporary Film

“Coming 2 America” – Ruth E. Carter
“Don’t Look Up” – Susan Matheson
“In The Heights” – Mitchell Travers
“No Time to Die” – Suttirat Anne Larlarb
“Zola” – Derica Cole Washington

Excellence in Period Film

“Cruella “– Jenny Beavan
“Cyrano” – Massimo Cantini Parrini & Jacqueline Durran
“House of Gucci” – Janty Yates
“Nightmare Alley” – Luis Sequeira
“West Side Story” – Paul Tazewell

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Television

“The Book of Boba Fett” (Chapter 1)– Shawna Trpcic
“The Handmaid’s Tale” (Nightshade) – Debra Hanson
“Loki” (Journey into Mystery) – Christine Wada
“What We Do in the Shadows” (Gail) – Laura Montgomery
“The Witcher” (Family) – Lucinda Wright

Excellence in Contemporary Television

“Emily in Paris” (French Revolution) – Patricia Field & Marylin Fitoussi
“Euphoria” (F*ck Anyone Who’s Not a Sea Blob) – Heidi Bivens
“Hacks” (Pilot) – Kathleen Felix-Hager
“Mare of Easttown” (Miss Ladyhawk Herself) – Meghan Kasperlik
Squid Game” (VIPS) – Cho Sang-kyung

Excellence in Period Television

“The Great” (Seven Days) – Sharon Long
“Halston” (Becoming Halston) – Jeriana San Juan
“The Underground Railroad” (Chapter 8: Indiana Autumn) – Caroline Eselin-Schaefer
“WandaVision” (Filmed Before a Live Studio Audience) – Mayes C. Rubeo
“What We Do in the Shadows”  (The Wellness Centre) – Laura Montgomery

Excellence in Variety, Reality-Competition, Live Television

“Annie Live!”– Emilio Sosa
“Dancing with the Stars” Semi-Finals – Daniela Gschwendtner & Steven Norman Lee
“The Late Late Show with James Corden” Crosswalk Cinderella – Lauren Shapiro
“The Masked Singer” 2 Night Season Premiere, Part 2: Back to School – Marina Toybina & Gabrielle Letamendi
“Saturday Night Live” Rami Malek / Young Thug – Tom Broecker & Eric Justian

Excellence in Short Form Design

The Bold Type: “Cruella” (Commercial) – Mandi Line
Cadillac: Edgar Scissorhands ft. Timothée Chalamet, “Hands Free” (Commercial) – Melissa DesRosiers
Ed Sheeran: “Shivers” (Music Video) – Ami Goodheart
Snoop Dogg’s Triller: Fight Club “We’re Bringing Boxing Back” (Commercial) – Dawn Ritz
Swarovski: “Welcome to Wonderlab” (Commercial) – B. Åkerlund

 
 

Beautiful Minds, al cinema dal 10 febbraio, ecco il poster

Beautiful Minds

Arriva il 10 febbraio in sala distribuito da Notorious Pictures Beautiful Minds, il film di e con Berbard Campan e Alexandre Jollien.

Ecco il poster di Beautiful Minds

“Amor Fati”, diceva Nietzsche. Questa è l’ultima ricerca intrapresa da questi due uomini, che avanzano a passo lento lungo i sentieri di una saggezza colta nel cuore della vita quotidiana, nei suoi alti e bassi. Il film ripercorre il viaggio di questo “sì” all’esistenza, di questa gioia nel diventare ciò che siamo. La tragedia dell’esistenza, la morte, l’esperienza di una differenza inscritta nel cuore della carne, l’handicap, tutto diventa un trampolino di lancio, una chiamata alla gioia della solidarietà.

Salite a bordo di questo carro funebre, unitevi a questi due viaggiatori, abbandonate le vostre preoccupazioni e riponete la vostra armatura. Igor e Louis impareranno tutto sulla vita e soprattutto impareranno a vivere.

Alexandre Jollien è nato in Svizzera nel 1975 con un grave handicap cerebrale-motorio causato dal parto difficile. Ha trascorso 17 anni in un centro specializzato per handicappati, avendo difficoltà a camminare, leggere e parlare. La scoperta della filosofia gli ha cambiato la vita. Una volta diplomatosi in un istituto commerciale, studia filosofia e greco prima all’Università di Friburgo e poi a Dublino. Il suo ultimo libro Cara Filosofia, dove, attraverso una serie di lettere ai filosofi che l’hanno aiutato a superare l’angoscia dell’handicap e a costruire se stesso, racconta il suo itinerario intellettuale, ha venduto in Francia 120.000 copie nei primi cinque mesi di vita ed è stato per sette settimane al secondo posto nella classifica dei libri di saggistica più venduti.

 
 

X-Men: i 10 mutanti più oscuri dei loro villain

X-Men cast

Gli X-Men sono sempre stati una squadra di supereroi della Marvel Comics che non si è mai adattata saldamente ai ruoli di veri e propri eroi; non importa quanto duramente ci abbiano provato, la gente li ha sempre snobbati e, in molti casi, addirittura disprezzati, anche mentre i mutanti cercavano di salvare il mondo. Questo ha fatto sì che molti degli X-Men nel corso degli anni diventassero sempre più disillusi e superassero il limite più di una volta.

Anche gli X-Men che sembravano i più virtuosi hanno finito per prendere strade oscure e alcuni di questi hanno davvero rivaleggiato con i loro cattivi in termini di ciò che erano disposti a fare per vincere una battaglia. Sebbene nel profondo del cuore gli X-Men siano eroi, questa squadra di supereroi Marvel è composta da svariati membri a cavallo tra il bene e il male.

1Magik

Magik X-Men

Per molti anni, Colosso è stato uno dei giganti mansueti più cordiali degli X-Men. Tuttavia, sua sorella è diventata uno dei membri degli X-Men più spietati e terrificanti della storia, sebbene da bambina fosse ingenua, amica intima di Kitty Pryde e pura di cuore.

Poi, in una frazione di secondo nel tempo degli X-Men, è diventata una spietata assassina. Questo perché è stata portata al Limbo e vi è rimasta per molto tempo, fino a quando non è diventata adolescente, ed è stata torturata fino a sviluppare la sua personalità di killer; in possesso della magia nera, Magik è il jolly degli X-Men e qualcuno a cui possono rivolgersi quando hanno necessità di compiere le azioni più oscure.

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MCU: ecco la timeline della Gemma del Potere

gemme dell'infinito

La Marvel ha rilasciato un’infografica che descrive in dettaglio la linea temporale ufficiale della Gemma del Potere, che è uno degli oggetti cosmici più ricercati nel Marvel Cinematic Universe.

La Gemma del Potere è una delle sei Gemme dell’Infinito e sono costituite da gemme immensamente potenti che provengono da sei singolarità che controllano aspetti essenziali dell’esistenza. Questi sei aspetti includono Spazio, Mente, Realtà, Tempo, Anima e, naturalmente, Potere. Quando la Gemma del Potere finisce nelle mani sbagliate, è capace di distruzione massiccia, come la distruzione di interi pianeti. Questa Gemma dell’Infinito è visivamente riconoscibile grazie al suo colore viola.

La Power Stone ha fatto la sua prima apparizione sullo schermo in Guardiani della Galassia, ma esiste nel canone MCU molto prima degli eventi descritti nel film del 2014. Tuttavia, è stato il primo film dei Marvel Studios a mostrare la portata del potenziale distruttivo della Gemma grazie al personaggio malvagio di Ronan. I successivi film dell’MCU hanno presentato agli spettatori qualcosa in più della storia complicata ed epica delle Gemme dell’Infinito.

 
 

Secret Invasion, foto e video: sul set anche Cobie Smulders e Ben Mendelsohn…

Secret Invasion serie tv 2023

Dopo il primo sguardo a Samuel L. Jackson (Nick Fury) ed Emilia Clarke (?) sul set, altre foto e video di Secret Invasion sono stati condivisi online dandoci uno sguardo di alcuni altri membri del cast. Si tratta di due noti ritorni come quelli di Cobie Smulders e Ben Mendelsohn:

 

Secret Invasion, la serie

Secret Invasion è l’annunciata serie tv Marvel   dei Marvel Studio e Disney+. La serie è basata sull’omonimo fumetto dei Marvel Comics. In Secret Invasion protagonista sarà Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury accanto a Ben Mendelsohn, che da Captain Marvel, torna ad interpretare lo Skrull Talos. Nel cast annunciati anche Christopher McDonald in un ruolo segreto. Annunciati anche in ruolo ancora sconosciuti Emilia Clarke e Olivia Colman.

Secret Invasion sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott.

La serie di eventi comici crossover mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American Crime Story: Impeachment.

 
 

The Batman: tutti i personaggi nel nuovo poster

The Batman

Tutti i personaggi principali di The Batman sono schierati in tutta la loro bellezza nel nuovo poster del film di Matt Reeves, che arriverà in sala il prossimo 3 marzo.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Spider-Man: No Way Home, quali sono i nomi di Garfield e Maguire nel MCU?

Tobey Maguire Spider-Man: No Way Home

Dato che è trascorso abbastanza tempo da quando Spider-Man: No Way Home è uscito nei cinema, la sceneggiatura del film è stata ora diffusa in rete da Deadline. Oltre al fatto che i fan possono rivivere i momenti più importanti del blockbuster leggendolo, la sceneggiatura rivela anche i nomi di Tobey Maguire e Adrew Garfield nell’MCU, che sono “Raimi-Verse” e “Webb-Verse”. Vale la pena notare che nel film venivano semplicemente indicati come i loro veri nomi e così, in una scena abbastanza divertente, hanno deciso di ricorrere ai numeri: Tom Holland era Peter 1, Maguire era Peter 2 e Garfield Peter 3.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

La lista completa dei film del 2022 con eroi DC e Marvel

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Con Spider-Man: No Way Home ancora in sala dopo più di un mese dalla data di uscita, la Marvel può ritenersi più che soddisfatta per il lavoro fatto nel 2021. Ora è tempo di guardare al nuovo anno: i film con i supereroi DC e MCU in arrivo nel 2022 promettono benissimo. Per quest’anno, ci sono già dieci titoli che vedranno gli amati membri del Marvel Cinematic Universe e della DC Comics come protagonisti. Ecco le uscite previste nei prossimi mesi.

The Batman

The-BatmanAbbiamo già visto (e amato) il trailer di The Batman. Diretto da Matt Reeves e con un cast che vede Robert Pattinson nel ruolo di Batman / Bruce Wayne, Zoe Kravitz nel ruolo di Catwoman / Selina Kyle, Andy Serkis come Alfred Pennyworth, Collin Farrell nei panni di Penguin e Paul Dano in quelli de L’Enigmista, The Batman ha tutte le carte necessarie per entusiasmare i fan.

Il film DC segue Bruce Wayne durante il suo secondo anno di lotta al crimine nelle vesti di Batman.  in The Batman, l’eroe scopre che la corruzione a Gotham City si collega alla sua famiglia e deve affrontare il serial killer conosciuto come l’Enigmista. L’uomo pipistrello di Reeves sarà più umano e terreno rispetto a quello di Zack Snyder, qualcosa di simile al Cavaliere Oscuro visto in Batman Begins (2005) di Christopher Nolan.

1Aquaman and the Lost Kingdom

Il regista James Wan torna a dirigere il sequel di Aquaman del 2018. Aquaman and the Lost Kingdom vede nuovamente Jason Momoa come Anthon Curry e Amber Heard nei panni di Mera.

Una sinossi del film aggiornata di recente potrebbe darci qualche indizio sulla storia: “Quando un antico potere viene scatenato, Aquaman deve stringere una difficile alleanza con un improbabile alleato per proteggere Atlantide e il mondo da una devastazione irreversibile.” Chi sarà l”improbabile alleato”? Ocean Master di Patrick Wilson? King Nereus di Dolph Lundgren? Per ora, nulla è certo.

Aquaman and the Lost Kingdom sarà il codino conclusivo del 2022: per gli Stati Uniti l’uscita del film è prevista per dicembre, chissà se anche l’Italia riuscirà a vedere Athur Curry e Mera in azione già quest’anno o dovrà aspettare il 2023.

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Andrea Guglielmino scrive per Samuel Stern “Il quinto comandamento”

star wars Andrea Guglielmino

Andrea Guglielmino, critico, giornalista cinematografico, scrittore e sceneggiatore , torna sulla testata a fumetti ‘Samuel Stern’ dopo il successo del numero 8 della serie, ‘Il secondo girone’, disegnato da Stefano Manieri e risultato tra i più apprezzati della serie.

In attesa di dare un seguito a questa storia – sarà la sua prossima fatica, sempre per i disegni di Manieri – Guglielmino scrive ‘Il quinto comandamento’, in uscita il 29 gennaio in tutte le edicole, con i disegni enigmatici e affascinanti di Annapaola Martello.

L’albo affronta un episodio particolare del passato della vita di Padre Duncan, il prete amico fraterno del titolare di testata, e tocca due temi scottanti: l’eutanasia e il terrorismo, includendoli nella mitologia che circonda il libraio ed esorcista di Edimburgo. In questa prospettiva, il comandamento ‘non uccidere’ assume un significato dilemmatico e conflittuale, che porrà i protagonisti ancora una volta di fronte a scelte complicate.

Guglielmino ha pubblicato nel corso del 2021 il fumetto di successo ‘Garibaldi Vs. Zombies’ per Emmetre Edizioni, di cui è in lavorazione il prequel, oltre al saggio di antropologia del cinema ‘Terminator – Il tempo è una macchina’ per Golem Libri. Sempre per Bugs, è stato inoltre presente su Samuel Stern Extra ‘ i 4 cavalieri’, uscito a ottobre, con la storia breve ‘Lo Zahir’ e uno special scritto a quattro mani con il giornalista di ‘Repubblica’ e ‘Gedivisual’ Francesco Fasiolo sui bonellidi horror tra gli anni ’90 e i 2000, che non ha mancato di suscitare interesse.

“Rispetto a ‘Il secondo girone’ – dichiara l’autore – questa è una storia dal taglio più ‘realistico’ e intimista, sempre nell’ambito di una serie horror sovrannaturale, che ha richiesto molto lavoro sui dialoghi e sulle sfumature. Non è una storia d’azione ma di pensieri e sentimenti. La parte più difficile è stata cercare di renderli credibili. Come sempre ho molte ispirazioni cinematografiche, da Mare Dentro di Alejandro Amenábar a Nel nome del padre di Jim Sheridan, ma anche pittura, musica e altri fumetti: ci sono Go Nagai, Grünewald e Fabrizio De Andrè. È comunque una storia meno citazionista del mio solito e più incentrata sui personaggi e sul loro sviluppo. Annapaola Martello l’ha illustrata magnificamente e in modo molto personale. Ha lavorato in regime di autonomia e io non dovevo fare altro che ammirare le sue soluzioni, perfette per la trama”.

 
 

Disney+ conferma il lancio in 42 Paesi in Europa, Medio Oriente e Africa per l’estate 2022

disney+ Disney+ Day

Disney+ ha confermato che quest’estate la piattaforma streaming di The Walt Disney Company verrà lanciata in 42 Paesi e 11 nuovi territori*. Con contenuti originali esclusivi e migliaia di episodi di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e con il general entertainment di Star, Disney+ è la casa dello streaming di alcune delle storie più amate del mondo.

Elenco completo dei Paesi (in ordine alfabetico) in cui Disney+ verrà lanciata quest’estate:

  1. Albania
  2. Algeria
  3. Andorra
  4. Arabia Saudita
  5. Bahrain
  6. Bosnia ed Erzegovina
  7. Bulgaria
  8. Città del Vaticano
  9. Croazia
  10. Egitto
  11. Emirati Arabi Uniti
  12. Estonia
  13. Giordania
  14. Grecia
  15. Iraq
  16. Israele
  17. Kosovo
  18. Kuwait
  19. Lettonia
  20. Libano
  21. Libia
  22. Liechtenstein
  23. Lituania
  24. Macedonia del Nord
  25. Malta
  26. Marocco
  27. Montenegro
  28. Oman
  29. Polonia
  30. Qatar
  31. Repubblica Ceca
  32. Romania
  33. San Marino
  34. Serbia
  35. Slovacchia
  36. Slovenia
  37. Sud Africa
  38. Territori della Palestina
  39. Tunisia
  40. Turchia
  41. Ungheria
  42. Yemen

Note
*Ecco gli 11 nuovi territori EMEA dove Disney+ verrà lanciato in estate:

Territori Paese
Isole Faroe Danimarca
Polinesia Francese
Territori Francesi del Sud
Collettivo d’Oltremare di St. Pierre e Miquelon
Francia
Åland Islands Finlandia
Sint Maarten Paesi Bassi
Svalbard e Jan Mayen Norvegia
Territorio britannico dell’Oceano Indiano
Gibilterra
Isole Pitcairn
Sant’Elena
Regno Unito

 

Disney+ è attualmente disponibile nei seguenti 18 Paesi (elencati in ordine alfabetico) nell’area EMEA:

  1. Austria
  2. Belgio
  3. Danimarca
  4. Finlandia
  5. Francia
  6. Germania
  7. Islanda
  8. Irlanda
  9. Italia
  10. Lussemburgo
  11. Monaco
  12. Paesi Bassi
  13. Norvegia
  14. Portogallo
  15. Spagna
  16. Svezia
  17. Svizzera
  18. Regno Unito
 
 

Belle, trailer del film d’animazione di Mamoru Hosoda, al cinema dal 17 marzo

Anime Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, in collaborazione con I Wonder Pictures sono liete di annunciare la data d’uscita di Belle di Mamoru Hosoda, l’atteso nuovo anime del maestro dell’animazione giapponese. Il film, infatti, uscirà il prossimo 17 marzo nelle sale cinematografiche.

Dopo la standing ovation all’ultimo Festival di Cannes e la partecipazione ad Alice nella Città durante l’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, l’attesa per Belle sta finalmente per terminare.

Tra i più importanti sceneggiatori e registi del cinema di animazione a livello mondiale, già candidato all’Oscar nel 2019 per il film Mirai, Mamoru Hosoda realizza una nuova imperdibile opera che ha conquistato il botteghino giapponese ed incantato pubblico e critica in tutto il mondo, cimentandosi con la rielaborazione – in chiave contemporanea e tecnologica – di una fiaba nota da oltre trent’anni come La Bella e la Bestia.

Belle, la trama

Sinossi: Suzu, una liceale di 17 anni, vive nelle campagne della Prefettura di Kochi con il padre, dopo aver perso la madre in giovane età. La prematura perdita ha fatto chiudere Suzu in sé stessa e l’ha allontanata dal padre e dalla cosa che più amava fare: cantare. Dopo aver capito che scrivere musica è il suo unico scopo nella vita, Suzu entra in [U], un mondo virtuale con cinque miliardi di membri online, dove diventa Belle, un avatar di fama mondiale per la sua voce straordinaria. Il suo incontro con un drago misterioso la porta a intraprendere un viaggio ricco di avventure, sfide e amore, alla ricerca della sua vera natura.

In Italia Belle uscirà al cinema il 17 marzo 2022 distribuito da Anime Factory, etichetta di Koch Media, in collaborazione con I Wonder Pictures.

 
 

Filippo Timi: 10 cose che non sai sull’attore

Filippo Timi film

Filippo Timi è forse l’attore italiano più poliedrico, versatile, brillante e talentuoso in tutti i campi artistici, dal cinema al teatro, dalla pittura alla letteratura. Sebbene il teatro sia il suo grande amore, l’attore è riuscito ad imporsi anche al cinema e ha saputo dimostrare di cavarsela sia come attore, sceneggiatore, regista e molto altro.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Filippo Timi.

Filippo Timi: i suoi film

1. Filippo Timi: i film e la carriera. La carriera cinematografica di Timi inizia nel 1984, con il lungometraggio con In principio erano le mutande (1999). In seguito, lavora in Appassionate (1999), Aprimi il cuore (2002), Saturno contro (2007), I demoni di San Pietroburgo (2008), Come Dio comanda (2008), Vincere (2009), La doppia ora (2009) e The American (2010). Tra i suoi ultimi progetti cinematografici ci sono La solitudine dei numeri primi (2010), Vallanzasca – Gli angeli del male (2010), Quando la notte (2011), Com’è bello far l’amore (2012), Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà (2012), Un castello in Italia (2013), Come il vento (2013), Sangue del mio sangue (2015), Questi giorni (2016), Favola (2017), Il principe di Roma (2022), Il filo invisibile (2022), Le otto montagne (2022) e The Food of Love (2022). Inoltre, ha avuto molto successo grazie alla sua interpretazione nella serie I delitti del BarLume (2014 – in corso).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore e sceneggiatore. Filippo Timi è conosciuto non solo per essere attore, ma anche per aver vestito i panni del doppiatore e dello sceneggiatore. In quanto doppiatore, Timi ha prestato la propria voce per il doppiaggio dei film L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016), per il film Malala (2015) e ha doppiato Tom Hardy in Il Cavaliere oscuro – Il ritorno (2012). In quanto sceneggiatore, invece, ha lavorato per i film Rosatigre (2000), Fare la vita (2001), La solitudine dei numeri primi (2010, non accreditato), Amleto2 (2012), Favola e per la serie tv TaDà (2016).

3. A lavorato tanto a teatro. Timi ha trovato nel teatro la sua dimensione, diventando il suo primo amore e debuttando nel 1994 con Paolo di Tarso. Nel corso degli anni ha lavorato in Miraggi corsari. Dedicato a Pier Paolo Pasolini (1997), Il processo (1998), La tempesta (1999), Il gabbiano (2001), Le Argonautiche (2005), Il colore bianco (2006) e Casa di bambola (2015). L’attore ha anche diretto molti spettacoli che lo hanno anche visto protagonista, come Medea (1999), The age of consent (2003), Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche (2009), Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più (2011), Giuliett’e Romeo. M’engolfi ‘l core, amore (2011), Amleto2 (2012), Il Don Giovanni: vivere è un abuso, mai un diritto (2013) e Skianto (2014).

filippo timi

Filippo Timi e il marito Sebastiano Mauri

4. È sposato con Sebastiano Mauri. L’attore non ha mai fatto mistero della propria omosessualità e nel 2016 si sposato in America, a New York, con l’artista e lo scrittore Sebastiano Mauri. I due erano fidanzati da molto tempo ma hanno sempre tenuto la loro relazione lontano dai riflettori. Stando alle dichiarazioni dell’attore, lui e il marito desidererebbero dei figli.

5. È stato diretto dal marito. Filippo Timi è stato diretto da suo marito Sebastiano per l’adattamento cinematografico di Favola. Per l’attore è stato automatico chiedere al marito di lavorare in cabina di regia, grazie al fatto che aveva seguito la performance teatrale e le relative prove.

Filippo Timi è su Instagram

6. Ha un profilo ufficiale su Instagram. L’attore, come tanti suoi colleghi, ha deciso di aprire un proprio account Instagram, seguito da 55,9 mila persone. L’attore non era inizialmente molto attivo sul social, ma lo è diventato nel tempo e le foto postate raccontano la sua vita artistica, la sua passione per ogni forma d’arte e la voglia di farne parte. Inoltre, sono molte le foto che lo vedono protagonista tra momenti di lavoro e momenti di vita quotidiana e di svago.

Filippo Timi in Favola

7. È tratto dall’omonimo libro di Timi. Oltre a fare l’attore, lo sceneggiatore e il regista, Filippo Timi è anche uno scrittore di libri molto apprezzato e uno di questi è proprio Favola. Da questo libro, oltre ad essere stata tratta un’opera teatrale, è stato realizzato anche un lungometraggio che ha mantenuto lo stesso titolo. Il film racconta la storia di due casalinghe che vivono nell’American degli anni ’50. Mrs Fairytale e Mrs Emerald si vedono tutti i giorni e in quei momenti condividono tutto quello che riguarda le loro vite. Peccato che, però, la facciata della perfezione piano piano verrà meno.

filippo timi

Filippo Timi e la balbuzie

8. L’attore soffre di balbuzie. Filippo Timi non ha mai fatto mistero di soffrire di balbuzie, diventando un punto di riferimento per tutti quegli aspiranti attori che soffrono dello stesso problema. Per sua ammissione, la recitazione lo ha aiutato moltissimo a sconfiggere le balbuzie, proprio perché vestire i panni di un altro ed esternarne le emozioni aiuta a non balbettare.

Filippo Timi: la sua malattia

9. L’attore ha la malattia di Stardardt. Come noto, Timi è anche affetto dalla malattia di Stargartd, un male degenerativo che gli limita notevolmente il centro del campo visivo. L’attore non lo ha mai tenuto nascosto, rivelando che più passa il tempo più le difficoltà nella lettura aumentano. Nonostante ciò, non si è mai perso d’animo e cerca d i trarre forza dai propri problemi.

10. Cerca di vedere il mondo in altro modo. Se non può farlo con gli occhi, Timi può vedere con il cervello, cercando di immaginare e costruire quello che si pone davanti a lui. In fondo è come vedere lo stesso mondo, ma in un’altra prospettiva.

Fonti: IMDb, Corriere, Il Giornale

 
 

César 2022, le nomination: domina Illusioni Perdute

César 2018 César 2019

Ecco tutte le nomination ai premi César 2022, con Illusioni perdute di Xavier Giannoli che fa la parte del leone, insieme a La scelta di Anne (Leone d’Oro a Venezia) e a Titane (Palma d’Oro a Cannes).

BEST FILM
Illusioni perdute
Annette
Aline
Bac Nord
La scelta di Anne
La Fracture
Onoda, 10,000 Nuits Dans La Jungle

BEST DIRECTOR
Valérie Lemercier, Aline
Leos Carax, Annette
Cédric Jiminez, Bac Nord
Audrey Diwan, La scelta di Anne
Xavier Giannoli, Illusioni perdute
Arthur Harari, Onoda, 10,000 Nuits Dans La Jungle
Julia Ducournau, Titane

BEST ACTRESS
Leila Bekhti, Les Intranquilles
Valeria Bruni Tedeschi, La Fracture
Laure Calamay, Une Femme Du Monde
Virginie Efira, Benedetta
Vicky Krieps, Serre Moi Fort
Valérie Lemercier, Aline
Léa Seydoux, France

BEST ACTOR
Damien Bonnard, Les Intraquilles
Adam Driver, Annette
Gilles Lellouche, Bac Nord
Vincent Macaigne, Médecin De Nuit
Benoit Magimel, De Son Vivant
Pio Marmai, La Fracture
Pierre Niney, Boîte Noire

BEST SUPPORTING ACTRESS
Jeanne Balibar, Illusioni perdute
Cécile de France, Illusioni perdute
Aissatou Dialla Sagna, La Fracture
Adèle Exarchopoulos, Mandibules
Danielle Fichaud, Aline

BEST SUPPORTING ACTOR
Francois Civil, Bac Nord
Xavier Dolan, Illusioni perdute
Vincent Lacoste, Illusioni perdute
Karim Leklou, Bac Nord
Sylvain Marcel, Aline

BEST FEMALE NEWCOMER
Noée Abita, Slalom
Salomé Dewaels, Illusioni perdute
Agathe Rousselle, Titane
Anamaria Vartolomei, La scelta di Anne
Lucie Zhang, Les Olympiades

BEST MALE NEWCOMER
Sandor Funtek, Supremes
Sami Outalbali, Une Histoire D’Amour Et De Désir
Thimotée Robart, Les Magnétiques
Makita Samba, Les Olympiades
Benjamin Voisin, Illusioni perdute

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Valérie Lemercier, Brigitte Buc – Aline
Leos Carax, Ron Mael, Russell Mael – Annette
Yann Gozlan, Simon Moutaïrou, Nicolas Bouvet-Levrard – Boïte Noire
Catherine Corsini, Laurette Polmanss, Agnès Feuvre – La Fracture
Arthur Harari, Vincent Poymiro – Onoda, 10,000 Nuits Dans La Jungle

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Yaël Langmann, Yvan Attal – Les Choses Humaines
Audrey Diwan, Marcia Romano – La scelta di Anne
Xavier Giannoli, Jacques Fieschi – Illusioni perdute
Céline Sciamma, Léa Mysius, Jacques Audiard – Les Olympiades
Mathieu Amalric – Serre Moi Fort

BEST ORIGINAL SCORE
Ron Male, Russell Mael – Annette
Guillaume Roussel – Bac Nord
Philippe Rombi – Boïte Noire
Rone – Les Olympiades
Warren Ellis, Nick Cave – La Panthère Des Neiges

BEST SOUND
Olivier Mauvezin, Arnaud Rolland, Edouard Morin, Daniel Sobrino – Aline
Erwan Kerzanet, Katia Boutin, Maxence Dussère, Paul Heymans, Thomas Gauder – Annette
Nicolas Provost, Nicolas Bouvet-Levrard, Marc Doisne – Boïte Noire
François Musy, Renaud Musy, Didier Lozahic – Illusioni perdute
Mathieu Descamps, Pierre Bariaud, Samuel Aïchoun – Les Magnétiques

BEST CINEMATOGRAPHY
Caroline Champetier, Annette
Christophe Beaucarne, Illusioni perdute
Paul Guilhaume, Les Olympiades
Tom Harari, Onoda, 10,000 Nuits Dans La Jungle
Ruben Impens, Titane

BEST EDITING
Nelly Quettier, Annette
Simon Jacquet, Bac Nord
Valentin Féron, Boïte Noire
Frédéric Baillehaiche, La Fracture
Cyril Nakache, Illusioni perdute

BEST COSTUME DESIGN
Catherine Leterrier, Aline
Pascaline Chavanne, Annette
Madeleine Fontaine, Délicieux
Thierry Delettre, Eiffel
Pierre-Jean Laroque, Illusioni perdute

BEST SET DESIGN
Emmanuelle Duplay, Aline
Florian Sanson, Annette
Bertrand Seitz, Délicieux
Stéphane Taillasson, Eiffel
Riton Dupire-Clémént, Illusioni perdute

BEST VISUAL EFFECTS
Sébastien Rame, Aline
Guillaume Pondard, Annette
Olivier Cauwet, Eiffel
Arnaud Fouquet/Julien Meesters, Illusioni perdute
Martial Vallanchon, Titane

BEST ANIMATED SHORT
Empty Places, dir: Geoffroy De Crécy
Folie Douce, Folie Dure, dir: Marine Laclotte
Le Monde En Soi, dirs: Sandrine Stoïanov, Jean-Charles Finck
Précieux, dir: Paul Max

BEST DOCUMENTARY SHORT
America, dir: Giacomo Abbruzzese
Les Antilopes, dir: Maxime Martinot
La Fin Des Rois, dir: Rémi Brachet
Maalbeek, dir: Ismaël Joffroy Chandoutis

BEST SHORT FILM
L’Age Tendre, dir: Julien Gaspar-Oliveri
Le Départ, dir: Saïd Hamich Benlarbi
Des Gens Bien, dir: Maxime Roy
Les Mauvais Garçons, dir: Elie Girard
Soldat Noir, dir: Jimmy Laporal-Trésor

BEST ANIMATED FEATURE
Même Les Souris Vont Au Paradis, dirs: Denisa Grimmova, Jan Bubenicek
Le Sommet Des Dieux, dir: Patrick Imbert
La Traverséé, dir: Florence Miailhe

BEST DOCUMENTARY FEATURE
Animal, dir: Cyril Dion
Bigger Than Us, dir: Flore Vasseur
Debout Les Femmes, dirs: Gilles Perret, François Ruffin
Indes Galantes, dir: Philippe Béziat
La Panthère Des Neiges, dirs: Marie Amiguet, Vincent Munier

BEST DEBUT FEATURE
Gagarine, dirs: Fanny Liatard, Jérémy Trouilh
Les Magnétiques, dir: Vincent Maël Cardona
La Nuée, dir: Just Philippot
La Panthère Des Neiges, dirs: Marie Amiguet, Vincent Munier
Slalom, dir: Charlène Favier

BEST FOREIGN FILM
Compartment No. 6, dir: Juho Kuosmanen
Drive My Car, dir: Ryusuke Hamaguchi
First Cow, dir: Kelly Reichardt
The Worst Person In The World, dir: Joachim Trier
La Loi De Téhéran, dir: Saeed Roustayi
Parallel Mothers, dir: Pedro Almodovar
The Father, dir: Florian Zeller

 
 

Bob’s Burgers – Il Film: trailer italiano del nuovo film d’animazione

Bob’s BurgersIl Film, la nuova avventura d’animazione comedy per il grande schermo, basata sull’omonima sit-com animata per la TV pluripremiata agli Emmy e agli Annie Award, arriverà il 25 maggio nelle sale italiane. Bob’s BurgersIl Film è diretto da Bernard Derriman e co-diretto da Loren Bouchard. La sceneggiatura è firmata da Loren Bouchard & Nora Smith. Il film è prodotto da Loren Bouchard, Nora Smith e Janelle Momary.

Bob’s Burgers – Il Film, trama

La storia ha inizio quando una conduttura dell’acqua rotta crea un’enorme voragine proprio di fronte a Bob’s Burgers, bloccando l’ingresso per un tempo indefinito e rovinando i piani dei Belcher per l’estate. Mentre Bob e Linda faticano per tenere a galla l’attività, i ragazzi cercano di risolvere un mistero che potrebbe salvare il ristorante di famiglia. Quando i pericoli aumentano, i Belcher si aiutano a vicenda per trovare la speranza e lottano per tornare al loro posto dietro al bancone.

 

 
 

Blade: la Lama d’Ebano di Black Knight apparirà nel film

Blade film

La spada di Black Knight, la Lama d’Ebano, apparirà nel prossimo film di Blade, conferma un supervisore degli effetti visivi Marvel. Sebbene fosse solo un ruolo minore in Eternals, Dane Whitman (Kit Harington) era stato preparato per un futuro più importante nel MCU poiché la scena post-credits del film lo vedeva entrare in contatto con la spada di famiglia, che i fan dei fumetti conoscevano come Lama d’Ebano.

La scena mostra Dane che apre uno scrigno che la contiene e che allunga la mano per toccarla dopo che Sersi (Gemma Chan) è stata portata nello spazio da Arshiem il giudice, ma prima che Dane possa toccare l’arma, una voce fuori campo gli chiede se è pronto per questo. La voce è stata confermata dal regista di Eternals, Chloé Zhao, come appartenente a Blade (Mahershala Ali), segnando la prima apparizione del personaggio nel MCU.

Nel luglio 2019 è stato annunciato che Ali avrebbe ricoperto il ruolo, sebbene non sia stata fissata una data di uscita per Blade, lo sviluppo del film è andato avanti negli ultimi due anni. Nel febbraio 2021, Stacy Osei-Kuffour ha firmato per scrivere la sceneggiatura e, nel settembre 2021, il regista di Mogul Mowgli, Bassam Tariq, si è unito al progetto. La star di Da 5 Bloods, Delroy Lindo, si è unito al cast di Blade nel novembre 2021 in un ruolo sconosciuto e le riprese dovrebbero iniziare nell’estate del 2022.

In un’intervista con Comicbook.com, il supervisore degli effetti visivi di Eternals, Stephane Ceretti, ha rivelato che la Lama d’Ebano apparirà nel film Blade. Questo non rappresenta una conferma in merito alla presenza di Harington nel film, ma Ceretti ha rivelato alcuni dettagli sull’ispirazione per l’aspetto visivo dell’arma:

“La cosa divertente è che il mio secondo di Eternals, che è Martin Lawson, il mio supervisore aggiuntivo, in realtà supervisionerà Blade molto presto. Quindi gli ho detto: ‘Te lo do in regalo, usala saggiamente per trarne vantaggio.’ Ma sono sicuro che in realtà andrà ancora meglio… Ho mostrato a Chloe [Zhao] questi fluidi ferromagnetici e cose del genere. Ed è come se questi piccoli pezzi di metallo vengano smossi da un magnete, e iniziano ad allinearsi tutti, quell’effetto è stata una mia idea, avremmo dovuto avere la sensazione che mentre si avvicina il dito ad esso, la lama volesse quasi risucchiarlo. “Sto parlando con te e sarai mio.'”

Blade: il consiglio che Wesley Snipes ha dato a Mahershala Ali

Bassam Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia di Blade. Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel Studios, dopo Ryan Googler (Black PantherBlack Panther: Wakanda Forever), Nia DaCosta (The Marvels) e Chloé Zhao (Eternals). Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche dietro la macchina da presa.

Le riprese del reboot di Blade dovrebbero partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di colore; secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. Nel cast sono stati confermati Mahershala Ali e Delroy Lindo.

 
 

Il Padrino arriva la limited collector’s edition per il l 50° anniversario

Il padrino restaurato

Per festeggiare il 50° anniversario del capolavoro di Francis Ford Coppola, vincitore degli Academy Award, Paramount Pictures e Koch Media annunciano che tutti i tre film dell’epica trilogia de Il Padrino, meticolosamente restaurati sotto la direzione di Coppola, saranno disponibili in 4K Ultra HD per la prima volta in assoluto, a partire dal 22 marzo. La Limited Collector’s Edition in 4K è ora disponibile in pre-order presso i principali store fisici e digitali.

Sono molto orgoglioso de Il Padrino, che ha sicuramente definito il primo terzo della mia vita creativa,” ha affermato Francis Ford Coppola. “In particolare del fatto che Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzo sia incluso in questo tributo per il 50° anniversario, in quanto racchiude la visione originale mia e di Mario nel concludere definitivamente la nostra epica trilogia. È anche gratificante festeggiare questo traguardo con Paramount e insieme ai meravigliosi fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni che oggi lo trovano ancora attuale e a coloro che lo scopriranno per la prima volta.

Il magistrale adattamento cinematografico di Coppola del romanzo di Mario Puzo racconta l’ascesa e la caduta della famiglia Corleone e la trilogia è considerata una delle migliori della storia del cinema. Per prepararsi al 50° anniversario del primo film, uscito nelle sale il 24 marzo 1972, Paramount e la società di produzione di Coppola, American Zoetrope, hanno intrapreso un accuratissimo restauro di tutti e tre i film durato oltre tre anni.

Sono stati compiuti molti sforzi per creare la miglior versione possibile per il pubblico odierno che potrà ora ammirare i tre film utilizzando una tecnologia notevolmente avanzata rispetto al 2007, quando è stato realizzato l’ultimo restauro da parte dell’illustre storico del cinema e conservatore, Robert Harris. Utilizzando quel lavoro come modello, il team ha impiegato migliaia di ore per garantire che ogni fotogramma fosse esaminato per creare la migliore versione possibile pur rimanendo fedele all’aspetto originale dei film.

I monumentali sforzi includono:

  • oltre 300 rulli di pellicola cinematografica esaminati per trovare la migliore risoluzione possibile per ogni fotogramma di tutti e tre i film;
  • oltre 4.000 ore spese per riparare macchie di pellicola, strappi e altre anomalie nei negativi;
  • oltre 1.000 ore dedicate a una correzione rigorosa del colore per garantire che gli strumenti ad alta gamma dinamica fossero rispettosi della visione originale di Coppola e del direttore della fotografia Gordon Willis;
  • Oltre all’audio 5.1 approvato da Walter Murch nel 2007, sono state ripristinate le tracce mono originali de Il Padrino e Il Padrino: Parte II;
  • Tutto il lavoro è stato supervisionato da Coppola.

“Ci siamo sentiti privilegiati e un po’ in soggezione nel lavoro quotidiano di restauro di questi film, ha affermato Andrea Kalas, Senior Vice President di Paramount Archives. “Siamo stati testimoni in prima persona di come la brillante fotografia, la colonna sonora, la scenografia, i costumi, il montaggio, le interpretazioni, la sceneggiatura e naturalmente la regia siano diventate famose più della somma delle loro parti. Era nostro compito onorare l’eccezionale lavoro di tutti i filmmaker.”

Restaurati e rimasterizzati in Dolby Vision, i tre film della trilogia storica verranno distribuiti in 4K Ultra HD Blu-ray per la prima volta in assoluto. Il cofanetto in 4K Ultra HD Blu-Ray include Il Padrino, Il Padrino: Parte II e la versione recentemente rimontata del film finale, Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzo.

Questa Limited Collector’s Edition in 4K Ultra HD presentata in una confezione Deluxe, includerà un artbook con copertina rigida con splendide fotografie, oltre a 3 mini poster raffiguranti la famiglia Corleone. Il cofanetto includerà inoltre nuovi contenuti speciali tra cui un’introduzione de Il Padrino di Coppola,  una featurette sul processo di conservazione, foto dell’acclamato fotografo Steve Schapiro, filmati amatoriali e confronti tra il nuovo restauro e le versioni precedenti dei film.

 CONTENUTI SPECIALI INEDITI:

  • Introduction to The Gothfather by Francis Ford Coppola 
  • Full Circle: Preserving The Godfather — Gli archivisti della Paramount Pictures descrivono nel dettaglio l’incredibile processo di restauro attraverso filmati d’archivio che mostrano l’evoluzione del film nell’ home entertainment, mentre le tecnologie audio e video hanno fatto passi da gigante nel corso dei decenni.
  • Capturing the Corleones: Through the Lens of Photographer Steve Schapiro — In questa conversazione sincera e riflessiva, lo straordinario fotografo Steve Schapiro condivide la sua particolare visione e i suoi ricordi come testimone della realizzazione di questo film epocale.  Il commento alle immagini d’archivio conservate costituisce un affascinante contributo mai visto prima nella storia della produzione.
  • The Godfather: Home Movies — Un assortimento di filmati amatoriali in 8mm girati nel 1971 che offre uno sguardo inedito alla produzione de Il Padrino.  Girato nella tenuta della famiglia Norton a Staten Island’s Emerson Hill, viene reso disponibile al pubblico per la prima volta.
  • Restoration Comparisons — Approfondimenti prima e dopo il restauro che mostrano ampi miglioramenti della qualità delle immagini de Il Padrino.

CONTENUTI SPECIALI STORICI:

  • Il Capolavoro che quasi non esisteva
  • Il mondo de Il Padrino
  • Emulsional Rescue—La scoperta de Il Padrino
  • Quando la sparatoria finì
  • Il Padrino sul tappeto rosso
  • Quattro Cortometraggi su Il Padrino:
    • The Godfather vs. The Godfather: Part II
    • Cannoli
    • Riffing on the Riffing
    • Clemenza
  • L’albero genealogico della famiglia Corleone
  • Carta dell’organizzazione criminale
  • Album di nozze di Connie e Carlo
  • Note di produzione
  • Dietro le quinte
    • A Look Inside
    • On Location
    • Appunti di Francis Ford Coppola
    • Musica  de Il Padrino
      • Nino Rota
      • Carmine Coppola
    • Coppola & Puzo: Dal libro alla sceneggiatura
    • Gordon Willis e la fotografia
    • Storyboards – Il Padrino: Parte II
    • Storyboards – Il Padrino: Parte III
    • Dietro le quinte de Il Padrino del 1971
  • Scene eliminate
  • Gallerie fotografiche
  • Trailer
  • Acclamazioni e Reazioni
  • Biografie della troupe
  • Il Padrino – Parte III — le nuove versioni rimasterizzate e restaurate dell’originale theatrical cut e della Coppola cut del 1991 (nota: questi contenuti sono un’esclusiva delle edizioni 4K Ultra HD)

La nuovissima versione restaurata e rimasterizzata de Il Padrino, Il Padrino: Parte II e Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzosarà disponibile anche in Blu-ray con i contenuti speciali storici riportati in alto.

 
 

Thor: Love and Thunder, Tessa Thompson vorrebbe esplorare di più la bisessualità di Valchiria

tessa thompson

In un’intervista per The Wrap, Tessa Thompson ha raccontato che lei e Taika Waititi avrebbero adorato esplorare di più la bisessualità di Valchiria in Thor: Ragnarok. Sfortunatamente, l’attrice ha detto che non c’è molto tempo da dedicare a trame romantiche nei film Marvel, rendendo difficile esplorare la sessualità di Valchiria, con sua grande delusione.

Tuttavia, Thompson suggerisce che Thor: Love and Thunder potrebbe essere “un po’ diverso” al riguardo, alludendo a una potenziale storia d’amore per Valchiria. Thompson chiarisce nella sua intervista che la rappresentazione LGBTQ+ ha ancora molta strada da fare e suggerisce ai fan di guardare ai fumetti per storie più queer.

“È totalmente eccitante. Parliamo così tanto di rappresentazione e ovviamente, in termini di comunità LGBTQIA, c’è ancora così tanto lavoro da fare. Ma se guardi i fumetti nel canone, ci sono così tanti personaggi queer! È difficile perché Taika [Waititi] e io avremmo voluto andare oltre, ma nel contesto dei film, non c’è tanto che possiamo fare”.

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Peter Dinklage contrario al live action di Biancaneve, la Disney replica

Peter Dinklage film

Di recente, nel podcast WTF con Marc Maron, Peter Dinklage ha parlato del remake in live action di Biancaneve della Disney, dicendo “È un fottuto film retrogrado”. La star di Cyrano stava discutendo della decisione della Disney di scegliere un’attrice latina (Rachel Zegler), ma ha sottolineato l’ipocrisia dietro allo studio di realizzare un film che ha una “storia retrospettiva su sette nani che vivono insieme in una grotta”. Dinklage ha continuato dicendo che gli sarebbe piaciuto vedere un remake che avesse “una svolta interessante o progressiva”.

“Letteralmente senza offesa per nessuno, sono rimasto un po’ sorpreso quando alla Disney sono stati molto orgogliosi di aver scelto un’attrice latina per il ruolo di Biancaneve. Tuttavia stai ancora raccontando la storia di “Biancaneve e i sette nani”. Fai un passo indietro e guarda cosa stai facendo lì. Non ha senso per me. Sei progressista in un certo senso, ma poi stai ancora realizzando quella fottuta storia a ritroso su sette nani che vivono insieme in una grotta, che cazzo stai facendo, amico? Non ho fatto nulla per portare avanti la causa dal mio punto di vista? Immagino di non essere abbastanza forte. Non so quale studio sia, ma ne erano così orgogliosi. Tutto amore e rispetto per l’attrice e tutte le persone che pensavano di fare la cosa giusta. Ma io sono tipo, cosa stai facendo?”

La posizione, dura ma comprensibile, di Dinklage ha fatto sì che la Disney offrisse una rapida replica, con queste parole:

“Per evitare di rafforzare gli stereotipi del film d’animazione originale, stiamo adottando un approccio diverso con questi sette personaggi e ci siamo consultati con i membri della comunità del nanismo. Non vediamo l’ora di condividere di più mentre il film entra in produzione dopo un lungo periodo di sviluppo”.

Biancaneve ha già trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel Zegler sarà la protagonista e Gal Gadot come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che vedremo nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Speilberg. Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb (500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson, La La Land, Crudelia) e Russell Allen (Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno presenti insieme alle tracce originali.

 
 

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: la recensione del film di Guillermo del Toro

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Guillermo del Toro

“Sin dall’infanzia sono stato fedele ai mostri. Sono stato salvato e assolto da loro, perché io credo che i mostri siano i santi protettori della nostra beata imperfezione e permettono di incarnare la possibilità di fallire e vivere.”. Con queste parole Guillermo del Toro ritirava nel 2018 il Golden Globe come miglior regista, vinto per La forma dell’acqua. E ai mostri egli ha effettivamente dedicato tutta la sua carriera, da La spina del diavolo a Il labirinto del fauno, fino al titolo appena citato e che lo ha poi portato a trionfare anche agli Oscar. Ecco perché sorprende, ma fino a un certo punto, scoprire che il suo nuovo film La fiera delle illusioni – Nightmare Alley sia il primo privo di tali creature fantastiche.

Dopo il successo del suo precedente lungometraggio, del Toro sembra aver portato a compimento un percorso artistico dedicato al mostro come metafora dell’essere umano, dei suoi valori o dei suoi lati più oscuri. Se da una parte con questo nuovo film deve dunque aver avuto voglia di sperimentare qualcosa di diverso, considerando che era atteso al varco dopo il precedente successo, dall’altra egli introduce solo alcune novità nella propria poetica, rimanendo però perfettamente fedele a sé stesso e continuando a parlarci di mostri e creature diverse, meno identificabili alla vista e proprio per questo ancor più spaventose e pericolose.

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: la trama del film

La nuova creatura di del Toro è l’essere umano e più nello specifico l’affascinante e carismatico Stanton Carlisle (Bradley Cooper). In fuga da un passato tormentato, egli si imbatte casualmente in un luna park itinerante dove, in mezzo alle attrazioni e a strambi personaggi, troverà due cose che sembrano poter salvare la sua vita: l’abilità di mentalista e la dolce Molly (Rooney Mara), di cui si innamora perdutamente. Fuggito con lei verso una nuova vita di spettacoli per l’alta società, Stanton inizia a diventare però sempre più bramoso di fama, potere e soldi. L’occasione per ottenere tutto ciò arriverà nel momento in cui pianifica di imbrogliare il pericoloso magnate Ezra Grindle (Richard Jenkins) con l’aiuto di una misteriosa psichiatra (Cate Blanchett), intraprendendo un percorso dal quale non gli sarà più possibile tornare indietro.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley recensione
Rooney Mara e Bradley Cooper in La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

“È un uomo o una bestia?”

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è l’adattamento cinematografico del romanzo di William Lindsay Gresham, pubblicato nel 1946 e affermatosi sempre più come uno dei maggiori esponenti in letteratura del genere noir. Già portato al cinema nel 1947, era questo un progetto su cui da tempo del Toro desiderava mettere le mani. Ad attrarre in particolare il regista è stata la natura controversa dei personaggi, vere e proprie maschere umane di mostri oggi ben radicati nella nostra società contemporanea e che all’epoca in cui è ambientato il film stavano iniziando a prendere possesso del mondo. La storia ha infatti luogo tra il 1939 e il 1941, anni per gli Stati Uniti caratterizzati dalla ripresa dalla Grande depressione e il traumatico ingresso in una nuova guerra.

Il contesto storico, in realtà, come già in La forma dell’acqua, rimane sullo sfondo e serve solamente ad inquadrare meglio l’evoluzione dei protagonisti e di ciò che li circonda. Il film d’altronde presenta una trama piuttosto semplice, la quale è quasi più un pretesto per raccontare i personaggi e la natura del loro animo. Stanton si fa principale rappresentante di questa volontà, venendo divorato dalla sua incontrollabile ambizione e andando incontro all’infrangersi del sogno americano. Con lui del Toro esplora i confini sfumati fra l’illusione e la realtà, la disperazione e il controllo, il successo e la tragedia. Si tratta di un percorso visto innumerevoli volte al cinema, che il regista affronta però con il suo inconfondibile gusto estetico.

Come già detto, non ci sono mostri né elementi fantasy in questo lungometraggio, ed è la prima volta che ciò avviene nella carriera di del Toro. Dopo aver celato per anni dietro le sue meravigliose creature i vizi e le virtù dell’essere umano, il regista le affronta ora a volto scoperto. La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è dunque un puro noir, ricco di tutte le caratteristiche del genere ma con uno sguardo particolarmente contemporaneo ed evocativo, dove il realismo si fonde ad atmosfere magiche e gotiche, dando vita ad un connubio particolarmente prolifico di suggestioni, emozioni e timori. In assenza di mostri evidenti, l’attenzione è dunque tutta rivolta sul percorso (circolare) degli esseri umani, dei quali ci si può domandare “è un uomo o una bestia?”, quesito simbolicamente ricorrente all’interno del film.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Bradley Cooper
Cate Blanchett e Bradley Cooper in La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: la recensione del film

del Toro considerava il racconto alla base di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley come una fiaba morale sul lato oscuro del capitalismo americano. Tutto punta a sottolineare questo progressivo ingresso in qualcosa di terribile, evidenziando attraverso le scenografie, i costumi e i colori un mondo tanto lussuoso quanto marcio, a cui si contrappone la genuinità dell’ambiente luna park. Sempre più una garanzia da un punto di vista estetico, il regista si avvale dei suoi fidati collaboratori per dar vita ad un mondo che è già di per sé sufficiente a comprendere l’animo dei personaggi che lo abitano, con le loro emozioni forti e i tormenti interiori pronti ad esplodere in tutta la loro malvagità. Ragionando per immagini ancor prima che per idee, del Toro dà qui vita ad alcune delle scene e composizioni più belle del suo cinema.

Se si può rimproverare qualcosa a questo suo nuovo film è probabilmente una durata forse eccessiva (2 ore e 30 minuti), che rischia di appesantire determinati passaggi. Se ci si apre alle immagini e al loro senso più profondo, non si proverà però mai noia. Nell’approcciarsi a La fiera delle illusioni – Nightmare Alley occorre infine comprendere di essere di fronte ad un’opera del regista apparentemente differente dalle sue precedenti. Lo è infatti quel tanto che potrebbe scontentare chi si aspetta un nuovo racconto intriso di fantasy ed elementi dark. Eppure di questi ultimi ve ne sono a bizzeffe, solo affrontati sotto punti di vista nuovi, che provano il talento di del Toro come narratore visionario. Un termine questo di cui troppo spesso si abusa ma che nel caso del regista messicano si applica perfettamente.

 
 

Io prima di te: trama, cast e le differenze tra il libro e il film

Io prima di te film

A tutti piacciono le storie d’amore, perché pur se spesso estremizzate ci ricordano la forza e la bellezza di questo sentimento, il migliore grazie a cui sentirsi davvero vivi. Negli anni numerosissimi sono i titoli tratti da celebri romanzi di questo genere, in particolare dalle opere di Nicolas Sparks. Vi sono però anche altri autori e libri capaci di dar forma a questo complesso sentimento, tra cui si annovera Jojo Moyes, che nel 2016 ha visto uno dei suoi romanzi più celebri arrivare sul grande schermo. Si tratta di Io prima di te, sceneggiato dalla stessa Moyes e diretto da Thea Sharrock, qui alla sua opera prima.

La storia si concentra sul complesso tema delle disabilità e dell’eutanasia, circondando il tutto di quell’amore necessario a superare ostacoli apparentemente insormontabili. La Moyes ha raccontato di aver ideato la storia a partire da una vera famiglia impegnata ad occuparsi costantemente di un membro tetraplegico. Una situazione complessa a cui l’autrice ha voluto dare voce nel modo più sincero e realistico possibile, lasciando comunque al protagonista la possibilità di scegliere cosa fare della propria vita. Tematiche delicate che non hanno mancato di suscitare qualche accesa protesta, senza intaccare il successo del film.

Io prima di te si è infatti affermato come uno dei film sentimentali più apprezzati del suo anno, con un incasso di oltre 200 milioni di dollari a fronte di un budget di 20. A distanza di qualche anno è ancora indicato come un film che, tra risate, emozione e lacrime non mancare agli appassionati del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Io prima di te: la trama del film

Protagonista del film è Louisa “Lou” Clark, una giovane ragazza vivace e colorata, residente in una tipica cittadina della campagna inglese. Nonostante sia di indole ottimista, Lou non sa ancora bene cosa fare della sua vita. Ha 26 anni e passa da un lavoro all’altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene nuovamente messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata radicalmente in un attimo. I due finiranno per cambiarsi reciprocamente la vita molto più di quanto potrebbero immaginare.

Io prima di te: il cast del film

Ad interpretare l’inguaribile ottimista e romantica Lou vi è l’attrice Emilia Clarke. Celebre per il personaggio di Daenerys in Il Trono di Spade, la Clarke si è trovata qui a recitare nella sua prima commedia romantica, trovandosi subito molto a suo agio con il ruolo. L’attrice ha inoltre contribuito attivamente alla scelta del vestiario di Lou, scegliendo capi stravaganti e dai colori vivaci. La sua affezione al progetto è stata tale che, a riprese concluse, si è fatta tatuare una piccola ape su un dito, lo stesso tatuaggio che il suo personaggio si fa fare nel libro. Accanto a lei, nei panni di sua sorella Katrina vi è l’attrice Jenna Coleman, mentre Brendan Coyle e Samantha Spiro sono i genitori Bernard e Josie.

Vi è poi l’attore Matthew Lewis, noto per essere stato Neville Paciock nei film di Harry Potter, che interpreta qui Patrick, il fidanzato di Lou. Sam Claflin interpreta invece il tetraplegico William. Un ruolo per lui particolarmente complesso, che gli ha richiesto di perdere 18 chili e di rimanere costantemente immobile, limitandosi all’uso delle espressioni facciali. Nel ruolo dei suoi genitori Steven e Camilla Traynor si ritrovano invece Charles Dance, noto come Tywin Lannister in Il Trono di Spade, e Janet McTeerVanessa Kirby interpreta Alicia Dewar, fidanzata di William, mentre Steve Pecocke è il suo medico Nathan.

Io prima di te cast

Io prima di te: le differenze tra il libro e il film

Nonostante il film sia grossomodo fedele al cuore del romanzo, vi sono naturalmente alcune differenze, molte delle quali operate a fini cinematografici. Nel film, ad esempio, William è completamente immobile e insensibile dal collo in giù. Nel romanzo, invece, egli è in grado di percepire il dolore e il senso del tatto. Allo stesso modo è in grado di spostare lievemente le braccia. Renderlo del tutto immobile, invece, ha permesso al film di accentuare la sua difficile situazione. Nonostante ciò, il personaggio del film è molto meno sofferente rispetto a quanto descritto nel libro, dove si ha invece uno William molto più negativo e pessimista. Differente è anche la rappresentazione dei genitori di lui.

Se nel libro è il padre ad essere contrario alla volontà di William di ricorrere all’eutanasia, nel film è invece la madre a non accettare tale decisione. Inoltre, nel libro i due sono una coppia molto meno solida. Steven, infatti, ha una relazione con un’altra donna, ma non lascia la famiglia per via della condizione di suo figlio. Sempre riguardo la famiglia di William, nel libro egli ha una sorella di nome Georgina, assente invece nel film. Differente è anche il finale. Il libro si conclude con l’indagine per istigazione al suicidio, mentre il film vede Lou a Parigi, intenta a leggere la lettera d’addio di William, che le chiede di vivere al meglio la sua vita. Un finale decisamente più commovente e ricco di speranza.

Io prima di te: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Io prima di te è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di martedì 25 gennaio alle ore 23:45 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 
 

Miles Teller: 10 cose che non sai sull’attore

Miles Teller film

Miles Teller è uno degli attori più brillanti che cinema contemporaneo, in grado di conquistare una grande fetta di pubblico con il suo talento e la sua versatilità. Sebbene sia nel mondo del cinema da quasi dieci anni, l’attore ha saputo sin sa subito scegliere i titoli giusti per farsi notare e per costruire una carriera solida.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Miles Teller.

Miles Teller: i suoi film

1. Miles Teller: i film e la carriera. Teller debutta sul grande schermo nel 2010 grazie a Rabbit Hole, apparendo poi in Footloose (2011), Project X – Una festa che spacca (2012), The Spectacular Now (2013), Un compleanno da leoni (2013) e Whiplash (2014). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Quel momento imbarazzante (2014), Divergent (2014), The Divergent Series: Insurgent (2015), Fantastic 4 – I fantastici quattro (2015), The Divergent Series: Allegiant (2016), Trafficanti (2016), Bleed – Più forte del destino (2016) Thank You for Your Service (2017), Fire Squad – Incubo di fuoco (2017), Flag Day (2021) e Top Gun: Maverick (2022).

2. Ha recitato anche in alcune serie televisive. Oltre al cinema Teller è apparso in diverse occasioni anche in progetti seriali. La sua prima esperienza sul piccolo schermo è stata per l’episodio 1×02 della serie The Unusuals – I soliti sospetti (2009), mentre nel 2019 è stato protagonista della serie Too Old to Die Young, diretta da Nicolas Widing Refn e distribuita da Amazon. Nel 2022 sarà poi il produttore Albert S. Ruddy nella miniserie The Offer, basata sulla realizzazione del film Il padrino.

Miles Teller e le sue cicatrici

3. È stato vittima di un incidente. Se c’è una cosa che contraddistingue il volto di Miles Teller, sono le sue cicatrici sul volto. Nel 2007, l’attore è stato vittima, insieme ad un amico, di un incidente stradale davvero terribile. Pare, infatti, che la macchina sulla quale si trovava si sia ribaltata otto volte, per poi finire fuori strada. Dopo l’incidente, l’attore ha avuto diverse difficoltà per farsi accettare ai provini, poiché quelle cicatrici diventavano problematiche. Tutto è cambiato quando è stato contattato per apparire in Rabbit Hole e le sue cicatrici sono diventate un punto di forza.

miles teller

Miles Teller non è su Instagram

4. Non ha un profilo ufficiale su Instagram. A differenza di molti suoi colleghi, Teller ha deciso di non avere un profilo Instagram. L’attore è infatti piuttosto restìo a condividere dettagli della propria vita privata, preferendo porre una netta distinzione tra questa e il suo lavoro. I suoi fan, tuttavia, possono seguire i diversi account a lui dedicati, dove si possono ritrovare foto e notizie circa le sue attività.

Miles Teller è fidanzato

5. È fidanzato da diversi anni. L’attore americano è fidanzato dal 2013 con la modella Keleigh Sperry. I due hanno circa cinque anni di differenza e ne hanno passate diverse insieme, come quella volta in cui lui è stato arrestato in stato di ubriachezza. I due si sono poi fidanzati ufficialmente il 20 agosto 2017, dopo quasi quattro anni di frequentazione. La proposta di matrimonio è arrivata mentre i due si trovavano in un Safari in Africa. La coppia si è poi sposata nel settembre del 2019.

Miles Teller in The Spectacular Now

6. Ha stretto un’ottima amicizia con la sua co-protagonista. Sul set del film The Spectacular Now l’attore ha avuto modo di stringere una profonda con la sua collega e co-protagonista Shailene Woodley. I due ebbero modo di conoscersi e parlare molto prima delle riprese, stringendo così un’amicizia che dura ancora oggi. Questa li ha aiutati anche nel gestire la loro scena di sesso, la prima nella carriera di entrambi. Inoltre, quando la Woodley pensava di lasciare il film per via di alcune divergenze creative, Teller riuscì a convincerla a rimanere a bordo e a superare i suoi ostacoli.

Miles Teller in Top Gun: Maverick

7. Ha lavorato molto sul fisico in vista del film. Nell’atteso Top Gun: Maverick Teller interpreta Bradley ‘Rooster’ Bradshaw, il figlio di Nick “Goose” Bradshaw, interpretato nel titolo del 1986 da Anthony Edwards. Per recitare in questo sequel, Teller si è sottoposto ad un duro allenamento che lo ha portato a sfoggiare una forma fisica straordinaria.  Molti dei suoi colleghi sul set sono infatti rimasti stupiti dai suoi muscoli, lodando dunque la dedizione di Teller per il ruolo.

miles teller

Miles Teller è un batterista in Whiplash

8. Stava per rifiutare il ruolo. In origine, l’attore non era convinto di accettare il ruolo perché desiderava prendersi qualche mese di pausa. Tuttavia, il suo manager era entusiasta della sceneggiatura e incoraggiò Teller a recitare nel film. Ed è stata una delle scelte migliori della sua carriera. Grazie a questo film è infatti divenuto una vera e propria star.

9. Ha realmente suonato la batteria per il film. Molte delle scene in cui si vede Teller suonare la batteria è proprio l’attore ad eseguire quanto richiesto con lo strumento. L’attore suona infatti la batteria da quando aveva 15 anni, ma a causa del suo stile vigoroso e non convenzionale si è procurato diverse vesciche alle mani. A causa di ciò, un po’ del suo sangue è davvero schiazzato sulle bacchette e di conseguenza sulla batteria.

Miles Teller: età e altezza

10. Miles Teller è nato il 20 febbraio del 1987 a Downingtown, in Pennsylvania. La sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, People

 
 

Batgirl: Ivory Aquino sarà Alysia Yeoh, il primo personaggio trans in un film DC

Batgirl

Batgirl ha aggiunto Ivory Aquino al cast nei panni di Alysia Yeoh, il primo personaggio trans in un film DC Comics dal vivo. Aquino, un’attrice filippina-americana, è conosciuta per il ruolo di Cecilia Chung, un’attivista transgender, nella miniserie della ABC del 2017, When We Rise. L’attrice sarà affiancata nel film da Leslie Grace nel ruolo della protagonista Batgirl/Barbara Gordon, J.K. Simmons, che sta riprendendo il suo ruolo in Justice League come Commissario Jim Gordon, e Michael Keaton, che tornerà come Batman e dovrebbe servire come mentore per Barbara Gordon. Brendan Fraser apparirà anche nel film in uscita come il cattivo, Firefly.

Alysia Yeoh, creata da Gail Simone e Ardian Syaf per DC Comics, è conosciuta come la migliore amica ed ex coinquilina di Barbara Gordon. È apparsa per la prima volta in Batgirl Vol. 4 fumetto del 2011 ed è anche ampiamente riconosciuta come il primo personaggio transgender di spicco in una serie di fumetti mainstream. Il suo sogno è diventare un giorno uno chef personale, ma nel frattempo lavora sia come pittrice che come barista.

Come riportato da Deadline, Ivory Aquino si è ora unita al cast di Batgirl nel ruolo di Alysia Yeoh. Aquino, che è lei stessa trans, sta facendo la storia nel ruolo live action come primo personaggio apertamente trans della DC Films. L’attrice non ha ancora commentato ufficialmente la notizia.

Batgirl: la prima foto di Leslie Grace nel costume di Barbara Gordon!

È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

 
 

Hot Toys rivela la sua statuina di Green Goblin

Green Goblin

Hot Toys ha offerto un primo sguardo alla action figure speciale uno a sei del Green Goblin di Spider-Man: No Way Home. Green Goblin/Norman Osborn è interpretato da Willem Dafoe nel film, un ruolo che aveva originariamente accolto con grande successo in Spider-Man del 2002 con Tobey Maguire dal regista Sam Raimi. In quel film, Green Goblin viene ucciso alla fine, ma viene riportato indietro attraverso il multiverso in Spider-Man: No Way Home, dove riassume il suo ruolo di villain, questa volta contro l’Uomo Ragno di Tom Holland.

Oggi, Hot Toys ha annunciato una nuova aggiunta alla sua collezione di action figure in scala 1:6, quella del Green Goblin di Spider-Man: No Way Home. La figura dettagliata è la prima del cattivo firmata da Hot Toys e presenta 30 punti di articolazione, una testa scolpita di nuova concezione di Willem Dafoe nei panni di Norman Osborn, un elmo da goblin verde appena realizzato, un costume su misura con pezzi dell’armatura dipinti in colore verde metallizzato, completo di tre bombe zucca e un piedistallo. La versione Deluxe della figura viene corredata da un aliante alimentato a batteria LED con luci verdi e finiture viola.

Ecco le foto:

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Disney: 10 film che compiono 10 anni nel 2022

The Avengers Oscar 2019

Quando si parla di film Disney, la prima cosa che viene in mente alla maggior parte delle persone sono i loro classici animati. Tuttavia, il rinomato studio fa uscire ogni anno molti altri film di successo, oltre ai lungometraggi d’animazione.

Sebbene i film d’animazione Disney siano quelli che di solito dominano il box office, solo nel 2012, l’azienda ha rilasciato anche diversi film originali Disney Channel, oltre a live-action e all’amatissimo The Avengers. Non tutti i film di questa lista possono essere considerati dei successi per la critica, ma hanno indubbiamente reso il 2012 un anno molto redditizio per casa Disney.

1Ralph Spaccatutto – Uscito il 21 novembre 2012

L’ultimo film Disney dell’anno è stato rilasciato dagli amati Walt Disney Animation Studios; Ralph Spaccatutto ha segnato il 52° film d’animazione dello studio ed è divenuto un franchise dalla portata impressionante per la compagnia.

Ralph Spaccatutto è incentrato su Ralph, che ha sempre avuto il ruolo del cattivo in un famoso videogioco. Con una mossa ardita, si lancia in un’avventura all’insegna dell’azione per dimostrare a tutti di essere un autentico eroe dal grande cuore. Poi, quando un malvagio nemico minaccia il loro mondo, capisce che il destino dell’intera comunità dei videogiochi è nelle sue enormi mani.

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Le 6 domande poste da Eternals e alle quali Blade dovrà rispondere

Eternals Mahershala Ali

Il reboot di Blade è attesissimo per tanti motivi: all’hype per un nuovo film Marvel si aggiungono la curiosità di vedere in azione l’attore Mahershala Ali e il desiderio di trovare una risposta alle delle domande sollevate da Eternals.

Eternals è un film ricco di personaggi: i nuovi eroi introdotti nell’MCU sono circa una dozzina. Il film cerca di spiegare al pubblico la storia che sta dietro agli Eterni, ai Devianti e ai Celestiali, ma aggiunge anche una serie di dettagli criptici e accattivanti. Primo fra tutti è l’inserimento della voce di Mahershala Ali nei post-credits. Con un debutto inaspettato, l’attore compare parzialmente, in voice-over accompagna le immagini che creano un collegamento tra il film del 2021 e i capitoli successivi. Ora sappiamo con certezza che sarà Blade ad aggiungere un tassello alla storia Marvel. Mahershala Ali è stato confermato come protagonista del film: vestirà i panni di Eric Brooks, noto come ‘Il Diurno‘ per la sua natura ibrida tra umano e vampiro.

Dopo aver visto la fine di Eternals, i fan si sono posti tante domande sul senso della scena in cui Dane Whitman entra in contatto con la sola voce di Eric Brooks. Ecco 6 possibili dubbi che cercano risposta e, si spera, la otterranno in Blade.

1Brooks e Whitman saranno nello stesso team?

Blade-Black-Knight

Eternals si chiude con Black Knight e Blade insieme sulla scena. Dato ciò, ci si immagina che entrambi i personaggi saranno presenti nel prossimo capitolo. Faranno parte di uno stesso team? Per la Fase 4 la MCU sta creando diverse squadre in cui suddividere e raggruppare i supereroi. Potrebbe quindi crearsi una situazione simile a quella in cui Black Widow si è trovata per Captain America – The Winter SoldierDane e Brooks potrebbero lavorare insieme, senza essere ufficialmente parte di una stessa squadra di supereroi.

Un’altra opzione vedrebbe il personaggio di Mahershala Ali e quello di Kit Harington membri dell’MI-13, la squadra di supereroi britannici guidata da Capitan Bretagna. Nei fumetti, entrambi gli eroi fanno parte del team. Ora che i post-credits di Eternals li hanno collegati, Blade e Black Knight potrebbero essere parte di quel team nell’MCU.

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Resurrection, recensione del film con Rebecca Hall #Sundance22

Resurrection recensione
Rebecca Hall appears in Resurrection by Andrew Semans, an official selection of the Premieres section at the 2022 Sundance Film Festival. Courtesy of Sundance Institute | photo by Wyatt Garfield. All photos are copyrighted and may be used by press only for the purpose of news or editorial coverage of Sundance Institute programs. Photos must be accompanied by a credit to the photographer and/or 'Courtesy of Sundance Institute.' Unauthorized use, alteration, reproduction or sale of logos and/or photos is strictly prohibited.

A dieci anni dal suo esordio dietro la macchina da presa Nancy, Please il regista Andrew Semans ha presentato al Sundance 2022 uno dei lungometraggi più radicali e disturbanti visti da molto tempo a questa parte.

La storia di Resurrection

Nel tentare di raccontare il suo dramma/horror bisogna necessariamente iniziare dallo spunto narrativo di partenza: Margaret (Rebecca Hall) è una donna con una carriera di successo, indipendente nelle relazioni sentimentali e con una figlia quasi diciottenne che sta crescendo al meglio grazie alla sua energia e un’assoluta devozione. L’incontro casuale con David (Tim Roth) riporta però in superficie terribili traumi vissuti in un passato oscuro, incubi capaci di precipitare la donna in un vortice di insicurezza che la porterà a dover fare scelte estreme.

Fin dall’inizio Resurrection riporta alla memoria il miglior cinema di David Cronenberg: allo stesso modo di molti lavori del regista canadese anche in questo film le scenografie eleganti ma fredde nella loro stilizzazione, così come le luci che dipingono ambienti capaci di restituire un senso di distaccata neutralità, precipitano immediatamente eventi e personaggi in un universo filmico molto preciso e ben articolato.

Resurrection ricorda il miglior Cronenberg

La progressione narrativa della sceneggiatura scritta dallo stesso Semans sviluppa immediatamente un personaggio molto ben definito, sobrio e credibile nella sua forza interiore. E questo quasi per contrappasso rende ancor più vero e doloroso il suo progressivo sgretolamento fisico e psicologico quando l’orrore del passato torna a manifestarsi in tutta la sua forza. Rebecca Hall offre alla figura di Margaret non soltanto la sua naturale eleganza ma anche un lavoro sul corpo impressionante: scena dopo scena la bellezza della donna diventa leggermente più spigolosa, il linguaggio del corpo inquietante. La metamorfosi fisica si accompagna poi a un percorso psicologico di regressione verso paure e istinti primitivi, quasi ancestrali, il quale sviluppato da una sceneggiatura meno attenta sarebbe potuto risultare non credibile.

Un horror psicologico

Al contrario Resurrection riesce nell’ammirevole tentativo di fornire allo spettatore una trama plausibile senza però garantire alcuna certezza su ciò che sta realmente succedendo. Il rapporto che si instaura tra Margaret e il suo aguzzino  – un Tim Roth mellifluo, capace di affascinare ed essere rivoltante allo stesso tempo – viene immediatamente settato sulle basi affascinanti dell’horror psicologico, nel quale insieme alla logica degli eventi e alla verità delle situazioni si deve anche accettare l’irrazionalità, il lato sconosciuto e spaventoso di quello stesso universo filmico. Resurrection lavora su questo equilibrio instabile con enorme efficacia, arrivando a un finale che lascia coerentemente esplodere tutto quanto costruito in precedenza fino a penetrare nel tessuto emozionale del pubblico con una potenza espressiva (e visiva) non comune. 

Finalmente un lungometraggio che riesce a disturbare nel senso migliore del termine, che costringe a uno sforzo prima emotivo e successivamente intellettuale per stare a un gioco cinematografico intenso e notevolmente calibrato, quello un film sospeso tra realtà e incubo capace di lasciarci con una sensazione di salutare incertezza. Resurrection è quello che l’horror psicologico era un tempo e dovrebbe tornare a essere: una stanza oscura con all’interno uno specchio deformante, pronto a regalarci il terrore di vedere la versione più nascosta di noi stessi.  

 
 

Il trattamento reale: recensione del romantic movie Netflix

Il trattamento reale

Laura Marano e Mena Massoud sono i protagonisti de Il trattamento reale, la commedia romantica Netflix diretta da Rick Jacobson. Il film, per quanto divertente, è l’emporio della finzione e della superficialità, un calderone in cui stereotipi culturali si mescolano al classico incontro poco realistico tra una ragazza di bassa estrazione sociale e un ricco e giovane principe. Niente di nuovo sul fronte Netflix.

La trama de Il trattamento reale

Isabella (Laura Marano) è una ragazza italo-americana che vive e New York e lavora nel negozio di parrucchiere di famiglia. Situato in una zona periferica, il saloon gestito dalla mamma e dalla nonna di Izzy non gode di ottime finanze, anzi. Per caso, un giorno arriva in negozio una chiamata insolita: Thomas (Mena Massoud), principe della località di Lavania è in visita in città e necessita di un taglio di capelli, a qualunque costo. Isabella, bisognosa di soldi, accetta l’incarico e conosce il principe. Dopo l’incontro Thomas, rimasto colpito dalla bravura e dal carattere di Izzy, decide di affidarle un compito ancora più importante: realizzare le acconciature per il giorno delle nozze con Lauren, la sua promessa sposa.

Incoraggiata dalla ricompensa di 500 mila dollari, Isabella e le sue colleghe partono per la Lavania, dove resteranno due settimane per prepararsi al grande giorno. Durante il soggiorno però, Isabella e Thomas scoprono di essere, nonostante tutto, anime molto affini…

Lasagne, Rita Pavone e un bicchiere di vino

La prima cosa che salta fastidiosamente all’occhio ne Il trattamento reale è la superficialità diffusa in ogni scena ed aspetto del film. La famiglia di Isabella, proprietaria del saloon, è italiana. Di conseguenza, per gli autori del film nel negozio deve per forza esserci una nonna con il grembiule che cucina lasagne e parla un italiano inascoltabile. Isabella e le altre lavoratrici, donne di bassa estrazione sociale, vengono rappresentate come delle ragazze chiassose, frivole, vestite succinte. Viene così ripreso uno stereotipo in primis già visto (tra gli altri, ricordiamo il film The Beauty Shop con), ma anche decisamente discriminatorio e per nulla al passo coi tempi. Nel lungometraggio ci sono una serie di elementi legati al pregiudizio e alle credenze popolare che oggi non si possono più tollerare.

Per aggiungere un ulteriore livello di kitsch, le colonne sonore de Il trattamento reale sono dominate da canzoni italiane anni 60, tra cui spicca Il ballo del mattone di Rita Pavone. La musica potrebbe dare colore e umorismo alla pellicola e forse tenta di farlo, ma il risultato non è quello sperato: non c’è affatto pertinenza tra le canzoni e le scene, soprattutto per un pubblico italiano.

Il-trattamento-realeSi parla ancora di poveri e di ricchi

Isabella è una ragazza umile, Thomas è un principe. Questo tema antichissimo, proveniente da fiabe ancestrali, ne Il trattamento reale viene ripreso e inserito in un contesto attuale. Va detto però che per rendere la storia non per forza realistica, ma quanto meno plausibile, serviva uno sforzo maggiore. Nel film non c’è autenticità, né negli spazi umili dove vive Isabella, né nel castello di Lavania. Per non parlare della cittadina intorno al castello: un presepe vivente fatto di bancarelle in stile medievale e persone povere ma felici e solari. Tutto è palesemente finto e ricostruito, anche grossolanamente.

Ne Il trattamento reale quindi, si tocca il tema del divario sociale, ma ad un livello di frivolezza davvero disturbante. Banalmente, Thomas naviga nella sua ricchezza ma è ovviamente insoddisfatto, Isabella è al verde ma rimane generosa – offre gelati al principe che scorda sempre il portafoglio – e i poveri di Lavania ballano contenti in mezzo alla strada.

Flirt e triangoli amorosi

Laura Marano (Isabella) e Mena Massoud (Thomas) iniziano a flirtare fin dai primi incontri. Prima si battibeccano, poi diventano amici, poi amici intimi… Il solito percorso di un innamoramento da film romantico. La storia tra i due protagonisti non è avvincente, è già scritta prima ancora che inizi il film. L’unico vero ostacolo alla coppia è la promessa sposa di Thomas, Lauren, che però non viene mostrata come un’antagonista: non è gelosa di Isabella, non ha trame contro di lei e non vuole nemmeno sposare Thomas!

In conclusione, Il trattamento reale è un film che scorre, dall’inizio alla fine senza troppi intoppi (o con ostacoli depotenziati) ma anche senza vette emozionanti. Una nota di merito va ai personaggi secondari, anch’essi stereotipi di caratteri ben definiti, ma molto più coloriti e simpatici dei protagonisti.