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Sul più bello, recensione del film di Alice Filippi #RFF15

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Sul più bello, recensione del film di Alice Filippi #RFF15

Sul più bello il film finisce e incomincia la vita vera. O almeno è questo quello che si aspetta lo spettatore romantico alla fine del film di Alice Filippi, presentato in Alice nella Città 2020 e al cinema dal 21 ottobre. Una storia che strizza l’occhio a una vastissima cinematografia dedicata al pubblico giovane, ma che non manca di picchi di originalità e gradevolezza.

La trama di Sul più bello

La storia, basata sull’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero che ha anche una parte nel film, è quella di Marta, una ragazza che soffre di una malattia molto grave e rara ma che è intenzionata a vivere ogni esperienza che la sua giovane età esige. Vive con Federica e Jacopo, amici sin dall’infanzia, l’unica famiglia che abbia mai conosciuto, visto che è rimasta orfana da bambina e con loro mette in piedi un piano: conquistare il ragazzo più bello in circolazione, Arturo. Marta comincia così a pedinarlo, per studiare le sue abitudini, fino a che Arturo non si accorge di lei e… la invita a cena! Le conseguenze di quella sera sono inaspettate, in primis per i due giovani protagonisti, ma la malattia di lei le chiederà presto il conto, e Marta dovrà imparare a gestire non solo una vita che le sembra troppo breve, ma anche dei sentimenti che non si aspettava di provare.

Sul più bello è un felice punto di incontro tra il “cancer movie”, laddove però la malattia in questione non è il cancro ma è ugualmente mortale, e il teen love drama, con uno sguardo al Favoloso mondo di Amelie, un altro ai colori pastello di Wes Anderson e un impegno certosino nel caratterizzare i personaggi attraverso la loro apparenza, in particolare attraverso i costumi. E così Marta indossa sempre vestiti vivaci e in qualche modo infantili, Jacopo è super stiloso, Federica eccentrica, Arturo ingessato ed elegantissimo. Il fuori rispecchia il dentro, in questo film che cerca comunque il lato positivo, nonostante racconti una situazione drammatica.

sul più bello recensioneColorato e vivace, come la sua protagonista

La protagonista e il suo carattere solare dettano tutto il tono del film, che non si lascia mai andare a patetismi ridondanti, neanche nelle scene che potrebbero permetterselo, perché il dictat sembra quello di trovare il sorriso a tutti i costi, e di non lasciarsi scappare nessuna occasione per vivere a pieno. Come tenta di fare Marta, come poi farà, aiutata dalla famiglia bizzarra e dolcissima che si è trovata.

Protagonisti del film sono Ludovica Francesconi, Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale e la stessa Eleonora Gaggero già citata su. Un cast giovanissimo e relativamente sconosciuto che però riesce a dare freschezza alla storia anche se qualche volta fatica a trovare la credibilità necessaria e la naturalezza che avrebbero dei post adolescenti nelle loro condizioni e situazioni.

Sul più bello è un film che si muove leggero sopra tutti i cliché del genere, li tocca, il attraversa e ne esce indenne, con la sua personalità acerba eppure ben visibile, tenero eppure deciso, un racconto delicato di autodeterminazione.

Été 85, recensione del film di Francois Ozon #RFF15

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Été 85, recensione del film di Francois Ozon #RFF15

Selezionato per Cannes 2020 e prestato alla 15° Festa di Roma con tanto di bollino a inizio proiezione, Été 85 è il nuovo film di Francois Ozon in cui il regista francese riversa molti dei suoi temi ricorrenti, dopo la sobria eppure feroce parentesi di Grazie a Dio. La storia è tratta dal romanzo Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers e ci porta sulle coste della Normandia, durante l’estate del 1985, appunto.

La trama di Été 85

Il film però è un lungo flashback. La scena di apertura trova Alexis (Félix Lefebvre) in manette, pronto ad essere trascinato in un’aula di tribunale, mentre, sguardo in macchina, dice che “questa è la storia di un cadavere”. La premessa thriller si dissolve pian piano dentro ad un film che racconta una storia d’amore estiva tra due ragazzi che finisce tragicamente. Alexis naufraga con la sua barchetta, e viene tratto in salvo dall’affascinante David (Benjamin Voisin), di due anni più grande e molto più esperto sia di navigazione che d’amore. Non ci metterà molto a fare di Alexis il suo amico e complice e presto il suo amante.

La storia sembra quindi esaurirsi così, in un amore estivo che sfuma rapidamente dopo un tradimento ed un tragico incidente. Eppure Ozon tenta di nobilitare la storia tra autorialità e gusto pop, infarcendola di metafore letterarie in cui la storia stessa diventa metafora della vita e il gesto di scrivere rappresenta la catarsi ultima attraverso la quale si supera il trauma.

Maldestro nei dialoghi

A nulla servono le belle interpretazioni dei protagonisti, dal momento che tutto ciò che di sostanziale ha da dire il film, e cioè che alla fine dei conti tutti noi creiamo a nostro piacimento la persona della quale ci innamoriamo, si riduce a poche maldestre battute, messe in bocca ad un personaggio secondario. Viene alla mente Chiamami col tuo nome, ma Été 85 ne è la versione raffazzonata ed annacquata, qui non c’è nessuna formazione sentimentale o sessuale, nessun legame intimo tra sentimento e letteratura, solo il tentativo di dare spessore ad una trama esile raccontata con poca convinzione.

L’aspetto visivo, il decor, i costumi, le musiche del film puntano tutte alla rappresentazione gioiosa e vitale dell’estate. Été 85 è luminosissimo, vitale, vivace e sembra non avere niente a che vedere con le premesse che accarezzano il noir, è citazionista, sia nei dialoghi in cui si recita Rimbaud che nelle scene che omaggiano classici adolescenziali come Il tempo delle mele. Si tratta di un film che va fuori fuoco, che ha un messaggio ma lo recapita male, affidandolo a poche sciatte battute, trattamento riservato anche al valore dell’arte e della scrittura, che si rispecchia poi nella totale bidimensionalità del personaggio del professore, che dovrebbe ispirare e guidare il giovane protagonista e invece è totalmente accessorio.

Capita spesso ai registi molto prolifici di fare un passo falso, e, pur saturo di suggestioni e temi a lui molto cari, Été 85 è sicuramente un passo falso per Ozon.

Bad Boys II: trama, cast e curiosità del film con Will Smith

Bad Boys II: trama, cast e curiosità del film con Will Smith

Popolare trilogia d’azione con elementi di comicità, Bad Boys è negli anni diventato un dei titoli più celebri del suo genere, anche per merito dell’esplosivo regista Michael Bay e del duo protagonista composto da Will Smith e Martin Lawrence. Dopo un primo film di gran successo uscito nel 1995, questo ebbe un sequel semplicemente intitolato Bad Boys II, arrivato nei cinema a otto anni di distanza, nel 2003. Al centro delle vicende di questo vi è nuovamente un caso che i due detective protagonisti dovranno risolvere, dimostrando ancora una volta le loro capacità.

Anche questo sequel ottenne un grande successo al box office, arrivando a guadagnare circa 273 milioni di dollari a fronte di un budget di 130. Altrettanto positiva non fu l’accoglienza da parte della critica. Questa infatti mal giudicò il film per via di alcune scene considerate razziste o misogine, ma indicò gli effetti speciali come fonte di grande intrattenimento. Furono proprio questi a ricevere particolari lodi anche dall’industria, con una nomination ai Visual Effects Society, premio dedicato solo a tale categoria.

Fin dall’uscita in sala di Bad Boys II, inoltre, e grazie anche al successo del film, si parlò della possibilità di realizzare un terzo capitolo che andasse a completare la trilogia. Nel corso degli anni però si sono susseguiti diversi problemi e ritardi, dovuti prevalentemente ad altri impegni dei protagonisti e del regista. Diversi copioni vennero però scritti, finché non si arrivò a quello giudicato positivamente dalla Sony. Ebbe così inizio la produzione del film, e Bad Boys for Life è infine uscito nel gennaio del 2020, affermandosi come il maggior incasso della trilogia, nonché come un apprezzato film d’azione.

Bad Boys II: la trama del film

Bad Boys II è ambientato otto anni dopo gli eventi del primo film. Gli investigatori Mike Lowrey e Marcus Burnett sono nuovamente in azione, intenti stavolta ad occuparsi di un caso di ecstasy introdotta a Miami eludendo i controlli previsti. Ad aver dato vita a questa operazione è stato il narcotrafficante cubano Johnny Tapia, il quale ha tra i suoi clienti alcuni membri del KKK. È proprio tra questi che i due agenti si infiltreranno per scoprire chi è a capo dell’intera operazione. Inevitabili imprevisti portano però ad una violenta sparatoria, facendo risolvere la missione in un nulla di fatto. Durante questa, inoltre, Mike ferisce accidentalmente l’amico, il quale inizia così a nutrire dubbi sulla volontà di continuare o meno ad essere suo collega.

Mentre discutono sul loro rapporto, con Mike che rivela a Marcus anche un inaspettato coinvolgimento emotivo con sua sorella, la droga continua a diffondersi per le strade di Miami. Nel momento in cui le vittime di questa aumentano in modo radicale, i due detective capiranno di dover mettere da parte i conflitti personali per poter prima risolvere il caso una volta per tutte. Più passa il tempo, però, più Tapia diventa l’uomo più forte della città, acquisendo la proprietà di diversi locali che diventano ora i luoghi di spaccio per eccellenza. Nel disperato tentativo di fermare questo progressivo potere del criminale, i due troveranno anche un inaspettato alleato. Si tratta di Sydney, la sorella di Marcus e agente segreto della DEA.

Bad Boys cast

Bad Boys II: il cast del film

Ad interpretare i due detective protagonisti vi sono nuovamente gli attori Will Smith e Martin Lawrence. Il primo è il detective Mike Lowrey, mentre il secondo il detective Marcus Burnett. I due vennero scelti già dal primo film per via della loro crescente popolarità in quegli anni, tanto al cinema quanto in televisione. Dopo alcuni provini, i due sfoggiarono una grande chimica di coppia, che portò i produttori a convincersi circa le loro capacità. Per questo secondo film, inoltre, i due diedero vita a numerosi momenti improvvisati, che permisero di conferire una certa comicità al tutto. I due attori dovettero però prepararsi anche fisicamente per poter riprodurre quanto richiesto dal copione. Desiderando interpretare personalmente alcune delle sequenze chiave più dinamiche, i due implementarono la loro capacità fisica e muscolare al fine di riuscire in ciò.

Nel film è poi presente l’attrice Gabrielle Union, nel ruolo di Sydney Burnett, la sorella di Marcus. Poco più che esordiente all’epoca del film, l’attrice recitò poi in diversi film e serie TV. Attualmente, una serie spin-off dedicata proprio alla sua Sydney sarebbe in lavorazione. Jordi Mollà, attore spagnolo conosciuto per il suo ruolo in Blow, ha invece interpretato il narcotrafficante Hector Juan Tapia. Per dar vita al personaggio egli ha lavorato su un accento cubano, poi risultato particolarmente convincente. Peter Stormae, conosciuto per il personaggio di John Abruzzi nella serie Prison Break è invece Alexei. Vi è poi anche un piccolo personaggio di nome Floyd Poteet che è qui interpretato dall’attore Michael Shannon, oggi noto per grandi film come Revolutionary Road o Animali notturni.

Bad Boys II: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Bad Boys II è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 20 ottobre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

Black Panther 2 sarà “davvero strano senza Chadwick (Boseman)” secondo Letitia Wright

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La morte di Chadwick Boseman ha sicuramente scosso gli animi di chi gli era vicino e di chi ha lavorato con lui all’oscuro della sua malattia. In particolare hanno fatto scalpore i commenti e le reazioni di chi gli è stato vicino, professionalmente e umanamente, negli ultimi anni e che non era stato messo al corrente della sua condizione di salute.

Tra questi, ovviamente tutti gli attori che hanno lavorato con lui a Black Panther e hanno fatto di lui il loro Re e amico, hanno condiviso toccanti tributi a lui e alla sua memoria. Tra questi, Letitia Wright ha dedicato a Boseman uno degli adii più accorati e sentiti.

Letitia Wright ha interpretato la sorella minore di T’Challa, Shuri, al fianco di Boseman in tre dei suoi film MCU. In una nuova intervista con Net-a-Porter, l’attrice ha accennato brevemente allo stato di Black Panther 2 sulla scia della morte di Boseman. “Stiamo ancora piangendo il Ciad, quindi non è qualcosa a cui voglio nemmeno pensare”, ha detto semplicemente. “Il pensiero di farlo senza di lui è un po’ strano. Siamo solo addolorati al momento, quindi stiamo cercando di trovare la luce in mezzo a tutto ciò.” Al momento, Black Panther 2 è previsto per maggio 2022.

Al momento la dipartita di Chadwick Boseman e la pandemia di coronavirus in corso rendono davvero difficili i programmi e i progetti per il film, tuttavia siamo sicuri che, qualsiasi sia la decisione dei Marvel Studios, si troverà il modo di porre il giusto e dovuto omaggio ad un attore che ha dato così tanto all’immaginario collettivo e alla cultura comune in così poco tempo.

Avatar 2: ecco Edie Falco nei panni del Generale Ardmore

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Continuano ad arrivare immagini ufficiali dal set di Avatar 2, e mentre aspettiamo notizie e contenuti sul film, ecco che ci viene presentato il nuovo personaggio umano del film, il Generale Ardmore, interpretato da Edie Falco.

https://twitter.com/officialavatar/status/1318204758818127874?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1318204758818127874%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_1&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favatar-2-movie-set-photo-edie-falco-character%2F

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Ritorno al futuro 4, ecco perché non si farà MAI

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Ritorno al futuro 4, ecco perché non si farà MAI

Da molto tempo si parla di un quarto capitolo per il franchise di Ritorno al futuro. La trilogia di Robert Zemeckis è una delle poche opere cinematografiche di successo degli anni ’80 a non aver ricevuto una nuova lettura negli ultimi dieci anni e sembra che sia il regista che il cast siano d’accordo sul fatto che un quarto film non s’ha da fare.

A parlare di questa eventualità interviene ora Bob Gale, co-sceneggiatore del film che in un intervento con Collider spiega perché non si farà mai e poi mai un altro film su Ritorno al Futuro:

“Abbiamo raccontato una storia completa con la trilogia. Se tornassimo indietro e ne facessimo un’altra, avremmo Michael J. Fox, che compirà sessant’anni l’anno prossimo, e ha il morbo di Parkinson. Vogliamo vedere Marty McFly all’età? Sessantenni con il morbo di Parkinson? Volevamo vederlo a cinquant’anni con il morbo di Parkinson? Io direi proprio di no. E non vuoi vedere Ritorno al futuro senza Michael J. Fox. La gente dice: “Beh, fallo con qualcun altro”. Davvero? Chi hai intenzione di prendere? Tutto quello che farai è chiedere confronti con gli originali, e non sarai mai all’altezza. E lo abbiamo visto con tantissimi film di capolavori che sono venuti molto dopo, quante volte abbiamo sentito parole come ‘Ah, beh, La minaccia fantasma, forse la mia vita sarebbe stata migliore se non l’avessi visto.’ Ce ne sono molti di sequel extra come quello. Non volevamo essere quei tipi che fanno un film solo per i soldi. La Universal ci dice: “Voi ragazzi guadagnereste un sacco di soldi”, ma noi rispondiamo sempre, “Bene, abbiamo già guadagnato un sacco di soldi con questi film, e ci piacciono così come sono. E come genitori orgogliosi, non venderemo i nostri figli per farli prostituire.”

Abbiamo un accordo con Spielberg e Amblin sul fatto che non ci sarebbe mai stato un altro Ritorno al futuro senza la nostra benedizione o il nostro coinvolgimento”, ha detto Gale. “Quindi, non succederà”.

Se questo accordo esiste davvero, il futuro (appunto) della saga è al sicuro da qualsiasi rilettura. Almeno per adesso.

Morbius: svelate alcune abilità simili a quelle di Venom?

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Morbius: svelate alcune abilità simili a quelle di Venom?

Un video di Morbius con nuove riprese rivela l’abilità del personaggio di riuscire a saltare con grande agilità, in una maniera che lo renderebbe più simile a Venom che a Spider-Man. L’uscita di Morbius era originariamente prevista per giugno 2020, ma a causa della pandemia COVID-19, Sony ha spostato la data di uscita del film a marzo 2021.

Su Twitter, l’account fan Morbius Updates ha pubblicato un video che mostra la registrazione della colonna sonora del film, in cui i monitor in sala di registrazione riproducono parti del film, presumibilmente le parti per le quali stanno registrando l’accompagnamento musicale. A circa 40 secondi, uno degli schermi mostra una scena in cui Morbius salta e oscilla da un edificio all’altro. Guarda il video completo qui sotto.

https://twitter.com/MorbiusUpdates/status/1317248898939998208?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1317248898939998208%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_0&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmorbius-movie-video-jared-leto-powers-venom%2F

LEGGI ANCHE – Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Guardiani della Galassia Vol. 3, Michael Rooker sulle possibilità di rivedere Yondu

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Alla fine di Guardiani della Galassia Vol. 2 tutti abbiamo detto addio a Yondu, che si è sacrificato per salvare Star Lord, come solo un vero padre avrebbe potuto fare. Il personaggio, per quanto burbero, è entrato nel cuore dei fan e con lui anche il suo interprete, amico e attore feticcio di James Gunn, Michael Rooker.

Con Yondu fuori dai giochi e con Gunn intenzionato a non farlo ritornare in vita perché un ritorno del personaggio sminuirebbe la grandezza del suo sacrificio, è probabile che Rooker possa non tornare più al franchise, ma l’attore in persona ha spiegato che forse un modo c’è.

Parlando a ComicBook.com del suo nuovo film, Love and Monsters, Rooker ha avuto l’idea per tornare nei panni di Yondu. Rooker ha detto che ama interpretare Yondu e che “non so come potrebbero farlo, ma ovviamente è possibile”. Poi ha continuato dicendo: “Tutto è possibile nell’universo Marvel, sai, ci sono viaggi nel tempo e tutto quel genere di cose. Quindi sì, certo che è possibile”. E poi non ha resistito a fare una battuta in chiusura, scherzando, “Ma potranno permettersi me? Non lo so. Alla Marvel, non hanno molti soldi, sai, è davvero dura là fuori!”

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

The Crown: Dominic West sarà Carlo nelle stagioni 5 e 6

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The Crown: Dominic West sarà Carlo nelle stagioni 5 e 6

A pochi giorni dall’uscita del trailer della quarta stagione, Variety annuncia che Netflix ha scelto l’attore che interpreterà il Principe Carlo nelle stagioni 5 e 6 di The Crown. Toccherà a Dominic West tener testa a Elizabeth Debicki, che è già stata annunciata come futura interprete di Diana.

L’attore, molto amato per la sua serie The Affair, avrà il difficilissimo compito di mantenere alto il livello di interpretazione del primogenito di Elisabetta, raccogliendo il testimone dell’ottimo Josh O’Connor, già ammirato nella terza stagione e che tornerà in questa numero 4 accanto a Emma Corrin, che interpreta la giovane Diana.

The Crown 4: la trama

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

The Crown 4, serie originale Netflix di successo mondiale, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

Fonte: Variety

The Batman: il Pinguino in fuga in moto nelle nuove foto dal set

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Il Daily Mail diffonde nuove immagini dal set di The Batman in cui vediamo l’irriconoscibile Colin Farrell a cavallo di una moto, mentre tenta di fuggire da Robert Pattinson. Ricordiamo che l’attore irlandese è stato scelto per interpretare Oswald Cobblepot che, come ben sappiamo, ad un certo punto della sua vita si farà chiamare Il Pinguino.

TUTTE LE FOTO A QUESTO LINK

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Chadwick Boseman nel trailer del suo ultimo film, Ma Rainey’s Black Bottom

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Netflix ha diffuso il trailer di Ma Rainey’s Black Bottom, quello che purtroppo sarà ricordato come l’ultimo film di Chadwick Boseman, l’attore reso famoso dal ruolo di Black Panther che si è spento quasi due mesi fa a causa di un cancro.

Diretto da George C. Wolfe, Ma Rainey’s Black Bottom è basato sull’opera teatrale di August Wilson, candidata al Tony nel 1982, sulla leggendaria cantante blues Gertrude “Ma” Rainey. Il film Netflix, che dovrebbe debuttare sulla piattaforma il 18 dicembre, vede nel cast Viola Davis nei panni della protagonista. La cantante sfida in modo pionieristico lo sfruttamento degli artisti neri nell’industria discografica confrontandosi con il suo produttore e manager musicale.

Netflix ha rivelato il primo trailer del film, che mette in luce il personaggio della Davis e quello di Boseman, che interpreta un trombettista nella band della protagonista. Ma Rainey’s Black Bottom è prodotto da Denzel Washington.

Jeff Bridges ha annunciato di avere un linfoma

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Il leggendario attore Jeff Bridges annuncia che gli è stato diagnosticato un linfoma. Figlio del famoso attore Lloyd Bridges, Jeff Bridges è un punto fermo del cinema americano da oltre 50 anni. Dalla fine degli anni ’60, ha lavorato principalmente in lungometraggi, costruendosi un appeal da cowboy che ha applicato con ironia non solo ai western ma a quasi tutti i generi cinematografici. Nonostante sia stato nominato per sette Oscar e alla fine abbia vinto la statuetta per Crazy Heart del 2009, il suo ruolo più amato e conosciuto è quello di Drugo, protagonista de Il grande Lebowski, dei fratelli Coen.

Bridges è stato altrettanto prolifico in questa ultima parte della sua carriera, continuando a lavorare a prodotti di grande richiamo, come Kingsman: Il Cerchio d’Oro, Bad Times at the El Royale e il film western Heist Hell or High Water, che gli è valso la sua settima nomination all’Oscar.

Ieri, l’attore ha annunciato di aver cominciato il trattamento per il linfoma, dichiarando: “Come direbbe il Drugo, nuova m***a è venuta alla luce. Mi è stato diagnosticato un linfoma. Anche se si tratta di una cosa seria, mi sento fortunato perché ho un team grandioso di dottori e la prognosi è buona. Sto cominciando i trattamenti e vi terrò informati. Sono molto grato per il supporto di famiglia e amici. Grazie per le vostre preghiere e per gli auguri. E mentre io ho voi, voi ricordate di andare a votare, perché siamo in questa barca tutti insieme. Con amore, Jeff.”

https://twitter.com/TheJeffBridges/status/1318341223384518663?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1318341223384518663%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_0&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjeff-bridges-lymphoma-diagnosis-announcement%2F

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Brave and Beautiful – Serie Tv: cast, trama e dove vederla in streaming

Continua la nostra full immersion nella televisione turca che negli ultimi anni sembra aver aggiunto molte nuove frecce al suo arco. Grazie anche a Daydreamer – Le Ali del Sogno con gli attori Can Yaman e Demet Özdemi, serie che ha avuto un grande successo qui in Italia, i prodotti televisivi turchi si stanno facendo conoscere un po’ in tutto il mondo. Dopo aver analizzato insieme il fenomeno Benim Hala Umudum Var (I Still Have Hope), oggi vi parliamo di un’altra serie, molto famosa in Turchia, dal titolo Brave and Beautiful.

Prodotta da Ay Yapim per il network della Star Tv, Brave and Beautiful (titolo originale Cesur ve Güzel) è una serie tv turca del genere romance drama thriller, andata in onda dal 2016 all 2017 per una sola stagione di ben 101 episodi. Con Kıvanç Tatlıtuğ e Tuba Büyüküstün nei panni dei protagonisti, la serie racconta di una tormentata e difficile storia d’amore e vendetta.

Brave and Beautiful trama

La nostra storia comincia a Korludağ, una piccola città alle porte di Istanbul, con il ritorno di Cesur Alemdaroğlu (Kivanç Tatlituğ). Dopo anni passati lontani da casa, il ragazzo torna con una missione ben precisa; Cesar vuole vendicarsi di Tahsin Korludağ (Tamer Levent), nemico giurato della sua famiglia. Il suo piano è preciso e ben strutturato ma non ha tenuto conto di una ‘pericolosa’ e imprevedibile variabile.

Tornato a casa, Cesur fa la conoscenza di Sühan Korludağ (Tuba Büyüküstün), una bellissima giovane donna in carriera che gli fa perdere la testa. Sühan è una donna d’affari, affascinante e indipendente che ha creato da sola la sua azienda di profumi, estremamente leale verso gli amici e soprattutto verso la sua famiglia. La ragazza è figlia di Tahsin Korludağ e non vede di buon occhio Cesur, del quale sin dal primo momento non riesce a fidarsi.

La faida tra le famiglie di Cesur e Sühan va avanti da generazioni e anche i ragazzi sono stati cresciuti alimentando quest’odio antico e insensato. Ma come spesso accade, non sempre le cose sono quello che sembrano. Cesur e Sühan cominciano a frequentarsi da amici e pian piano, molti dettagli confusi del loro passato tornano a galla. La ragazza, convinta dell’innocenza del padre e decisa a prendere le parti della sua famiglia, di ritrova a mettere in dubbio la sua intera posizione.

Sühan comincia a scoprire che molte delle cose che credeva fossero vere, in realtà sono una manipolazione del padre. La ragazza dunque si trova nel mezzo del conflitto, tra suo padre e Cesur, un uomo che pian piano sta cominciando ad amare.

Brave and Beautiful cast

Convinti di poter affrontare la situazione insieme e mettere finalmente un punto a quest’inutile faida familiare, Cesur e Sühan continuano a frequentarsi e a farsi forza l’uno con l’altro. Tuttavia, la loro vicinanza sembra infastidire le rispettive famiglie. In particolar modo, la famiglia Korludağ non sembra intenzionata a mollare la presa e a permettere che Sühan si schieri con il nemico. E’ proprio in questo momento che Cesur scopre l’effettiva pericolosità di Tahsin Korludağ.

[SPOILER ALERT]

Da sempre considerato in città come un soggetto poco raccomandabile, il capofamiglia Korludağ si rivela essere un pericoloso criminale, circondato da assassini e avanzi di galera. Per interrompere la storia d’amore tra Sühan e Cesur, Tahsin sguinzaglia contro quest’ultimo un pericoloso killer. L’assassino su commissione è Rıza Chirpiji (Yiğit Özşener), fratello di Adalet Korludağ (Nihan Büyükağaç), storica amante di Tahsin. Dopo aver scontata ben trent’anni di carcere, Riza viene rilasciato e si mette alla ricerca di Cesur per eliminarlo.

L’unica soluzione per i ragazzi è quella di scappare, tentando di sfuggire agli attacchi di Riza e nel frattempo recuperare le prove della colpevolezza di Tahsin. Durante la fuga, il rapporto tra Cesur e Sühan si fa sempre più forte. I ragazzi, costretti a un comune destino, si innamorano e poco più tardi Sühan scopre di essere incinta. Grazie a questa inaspettata notizia, Cesur adesso ha una ragione in più per lottare e mettere fine a questa battaglia tra famiglie.

Scoperto il nascondiglio dei ragazzi, Riza tenta di attaccare Cesur e di ucciderlo, ferendo però gravemente Sühan che finisce in ospedale. A questo punto, agli uomini della vita di Sühan non resta che allearsi per sconfiggere il nemico comune. Dopo quindi una serie di inseguimenti e combattimenti senza esclusione di colpi, Riza sarà messo a tappeto e i giovani innamorati avranno il loro lieti fine.

Brave and Beautiful streaming: dove vederla

Vincitrice di tantissimi premi – tra cui il Men of the Year a Kıvanç Tatlıtuğ ai GQ Turkey Awards -, la serie è andata in onda in Turchia sul canale della Star TV e negli anni successivi è sbarcata anche in altri paesi. La serie è stata trasmessa in Grecia, Iran, Svezia, Marocco, Francia e in molti altri paesi ancora. Tuttavia, a oggi la serie non è ancora arrivata in Italia e non è dunque disponibile su nessuna delle maggiori piattaforme di streaming.

La serie al momento è disponibile in streaming solo ed esclusivamente in lingua originale, sul sito ufficiale della Star TV.

Fonte: Wiki, IMDB, Star TV

A Teacher: quando esce, trama, cast e dove vederla

A Teacher: quando esce, trama, cast e dove vederla

A Teacher è l’annunciata nuova serie tv targata HULU che esplora una relazione inappropriata tra un’insegnante e il suo studente e il danno che ne è derivato. La serie è stata creata da Hannah Fidell e si basata sull’omonimo film del 2013.

A Teacher: quando esce e dove vederla in streaming

La serie debutterà in streaming con i primi tre episodi il 10 novembre, esclusivamente su FX su Hulu.

A Teacher: la trama e il cast

A Teacher esplora la storia dietro la foto segnaletica di un’insegnante di liceo femminile sorpresa in una relazione con il suo studente maschio, rivelando le complessità e le conseguenze di queste relazioni illegali.

Nella serie protagonisti sono Kate Mara nei panni di Claire, una popolare giovane insegnante in una scuola superiore del Texas. Nick Robinson nel ruolo di Eric, un anziano americano. Ashley Zukerman nei panni di Matt, il marito affettuoso e solidale di Claire con un fascino infantile e un lato creativo che reprime da anni. Marielle Scott è Kathryn, un’insegnante di francese a Westerbrook e l’ultima amica di Claire. Shane Harper nel ruolo di Logan, il fratello minore di Cody. Adam David Thompson nei panni di Nate, un ex ufficiale di polizia militare e attuale che è il fratello maggiore di Claire, un bravo ragazzo che finge di essere duro perché il lavoro lo richiede.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Rya Kihlstedt nei panni di Sandy, la laboriosa madre della classe operaia di Eric che è stata sola per tutta la vita. Camila Perez nel ruolo di Alison, l’ex fidanzata di Eric, socialmente consapevole e ben intenzionata. Cameron Moulène nei panni di Cody, un confratello e fratello maggiore di Logan. Ciara Bravo come Mary e Charlie Zeltzer nei panni di Phil Walker, il fratellino di Eric.

A Teacher: trailer

A Teacher: episodi

  • S1 Episodio 1×01 “Episodio 1” – Claire inizia il suo primo giorno di insegnamento in una nuova scuola e incontra i suoi studenti, incluso Eric, un senior nella sua classe di inglese AP. “Episodio 1” è stato scritto e diretto da Hannah Fidell.
  • S1 Episodio 1×02 “Episodio 2” – Eric viene catturato per aver bevuto minorenne e un nuovo amico lo aiuta a salvarlo. Claire porta Eric in gita in un college vicino. “Episodio 2” è stato  scritto e diretto da Hannah Fidell.
  • S1 Episodio 1×03 “Episodio 3” – Le tensioni sorgono mentre Claire e Matt esplorano le opzioni di gravidanza. Claire accompagna il ballo del ritorno a casa ed Eric viene pulito sui suoi veri sentimenti. scritto da: “Episodio 3” è stato scritto da Andrew Neel e diretto da Hannah Fidell.

A Teacher 1×04

“Episode 4” – Claire delinea le regole che Eric deve seguire mentre la loro relazione prende una svolta drammatica. “Episode 4” scritto da: Ruby Rae Spiegel e diretto da Gillian Robespierre

  • S1 Episodio 1×05 “Episode 5” Claire ed Eric partono per un viaggio segreto per festeggiare il suo 18 ° compleanno. Scritto da Rosa Handelman e diretto da Andrew Neel.

 

  • S1 Episodio 1×06 “Episode 6” Mentre il mondo di Claire inizia a sgretolarsi, un incerto Eric è costretto a rivelare dettagli intimi della sua relazione. Scritto da Andrew Neel e diretto da Gillian Robespierre.

In S1 Episodio 1×08 “Episode 8” Claire tenta di ricominciare la sua vita. Tuttavia, non tutti sono pronti per lei per voltare pagina. Scritto da Rosa Handelman e diretto da Hannah Fidell.

In S1 Episodio 1×08 “Episode 9” Claire ed Eric hanno raggiunto separatamente i loro punti di rottura. “Episode 9” è stato scritto da Boo Killebrew e diretto da Hannah Fidell.

Euphoria: HBO annuncia due episodi speciali in arrivo

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Euphoria: HBO annuncia due episodi speciali in arrivo

La serie drammatica della HBO vincitrice di un Emmy EUPHORIA tornerà con due episodi speciali, con il primo debutto previsto per DOMENICA 6 DICEMBRE alle 21:00 ET / PT. L’episodio andrà in onda su HBO e sarà disponibile per lo streaming su HBO Max.

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduto, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

EUPHORIA ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Eccezionale trucco contemporaneo (Non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

EUPHORIA è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

The Mandalorian 2: secondo trailer ufficiale

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The Mandalorian 2: secondo trailer ufficiale

Disney+ ha diffuso il secondo trailer ufficiale di The Mandalorian 2, l’attesissima seconda stagione della serie The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars che debutterà debutterà il 30 ottobre su Disney+.

The Mandalorian è ambientato pochi anni dopo la caduta dell’Impero e prima dell’emergere del Primo Ordine e segue un pistolero solitario nei confini esterni della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv The Mandalorian live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Billy Lynn – Un giorno da eroe: trama e cast del film di Ang Lee

Billy Lynn – Un giorno da eroe: trama e cast del film di Ang Lee

Reduce dall’Oscar alla miglior regia per Vita di Pi, il regista Ang Lee ha portato al cinema nel 2016 l’epico film di guerra Billy Lynn – Un giorno da eroe, basato sul romanzo È il tuo giorno, Billy Lynn. Questo è stato pubblicato nel 2012 dallo scrittore Ben Fountain, ed essendosi dimostrato da subito un grande successo di pubblico venne ben presto opzionato per una trasposizione cinematografica. Nel realizzarlo, Lee ha richiesto di poter utilizzare una particolare tecnica cinematografica, poi divenuta la caratteristica principale di questo film come anche del suo successivo Gemini Man.

Billy Lynn – Un giorno da eroe è infatti il primo film ad utilizzare l’extra-high frame rate, ovvero con 120 frame al secondo. Questo ha permesso al titolo di stabilire un vero e proprio record, con una media di cinque volte superiore allo standard di 24 frame al secondo. L’intento del regista era infatti quello di dar vita ad un film particolarmente realistico e immersivo per gli spettatore. L’effetto visivo ottenuto permette così di seguire con grande trasporto emotivo le vicende dei protagonisti. L’utilizzo di questa tecnica portò naturalmente a far aumentare i costi di produzione, e il film divenne uno dei più grandi progetti dell’autore cinese.

Presentato poi in anteprima mondiale al New York Film Festival, il titolo non incontrò un parere particolarmente favorevole da parte della critica. In generale, molti hanno elogiato l’aspetto visivo del film, il quale non è però supportato da una solida sceneggiatura. Anche al box office la pellicola non ottenne risultati entusiasmanti, finendo con l’incassare circa 30 milioni di dollari a fronte di un budget di 40. Billy Lynn – Un giorno da eroe è però un titolo da rivalutare, che segna un considerevole traguardo nel progresso tecnologico e mostra ancora una volta le grandi capacità cinematografiche del regista premio Oscar.

Billy Lynn – Un giorno da eroe: la trama del film

Protagonista del film è il soldato semplice Billy Lynn, il quale a soli diciannove anni si ritrova ad essere osannato come eroe nazionale insieme ai suoi commilitoni della Bravo Squad. Il motivo di tale celebrità è da ricondursi ad una loro coraggiosa azione durante la guerra in Iraq. Il gruppo viene così ricondotto negli Stati Uniti, dove vengono celebrati con interviste e festeggiamenti. Si ritrovano invitati al Super Bowl e alla Casa Bianca per incontrare il presidente. Come se non bastasse, un produttore cinematografico inizia a seguirli desideroso di realizzare un film su di loro. Sottoposti dunque ad una pressione mediatica fuori dalla norma, il gruppo inizia a manifestare dei primi sintomi di cedimento.

Non tutta la verità è infatti stata raccontata, e vi sono alcuni retroscena di quanto accaduto in Iraq che i soldati sperano non vengano alla luce. Billy Lynn, però, è quello che più di altri fatica a mantenere un distacco emotivo a riguardo, e proverà una fatica ben maggiore nel doversi sottoporre alle luci della ribalta. Egli non riesce infatti a dimenticare gli orrori della guerra, i quali lo traumatizzano ancora a distanza di tempo. In particolare, però, il giovane soldato è rimasto particolarmente sconvolto dalla morte di un suo commilitone, evento sul quale vi sono diversi interrogativi.

Billy Lynn cast

Billy Lynn – Un giorno da eroe: il cast del film

Per interpretare il ruolo del giovane soldato protagonista Billy Lynn, il regista ricercò a lungo il giusto interprete. Era infatti consapevole che assegnare il ruolo alla persona sbagliata poteva rivelarsi particolare dannoso. La svolta arrivò però nel momento in cui alle audizioni si presentò Joe Alwyn, il quale aveva da poco terminato gli studi di recitazione e non aveva ancora mai recitato in un film. Dopo averlo visto al provino, Lee decise di tenere in forte considerazione il giovane. Questi, però, dovette superare lo scetticismo dei produttori, i quali non volevano assegnare il ruolo del protagonista ad uno sconosciuto. Dopo numerosi test e colloqui, Alwyn riuscì infine ad ottenere la parte.

Per prepararsi al ruolo, egli si sottopose ad un lungo allenamento fisico, volto a far aumentare la sua massa muscolare. Ciò permise all’attore di poter prendere parte alle complesse sequenze previste dal copione. Alwyn, inoltre, essendo inglese di nascita, iniziò a studiare l’accento americano al fine di risultare credibile nel ruolo. Il suo lavoro su questo fu talmente convincente che i suoi colleghi lo credettero davvero di origini americane. Nel film sono poi presenti anche altri noti nomi di Hollywood. Kristen Stewart recita nel ruolo di Kathryn Lynn, mentre Garrett Hedlund è il sergente Dime. Vin Diesel compare nei panni del sergente maggiore Shroom, e Steve Martin in quelli di Norm Oglesby. Tim Blake Nelson, infine, recita nel ruolo di Wayne Foster.

Billy Lynn – Un giorno da eroe: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Billy Lynn – Un giorno da eroe è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per lunedì 19 ottobre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

The Specials: la recensione del film con Vincent Cassel #RFF15

The Specials: la recensione del film con Vincent Cassel #RFF15

Prendersi cura di chi ne ha bisogno non è affatto un compito semplice, ma vedere poi il sorriso sul loro volto ripaga di ogni fatica. Lo sa bene Bruno Haroche, protagonista del film The Specials, il quale è in costante azione per essere sempre presente per gli altri. Una vita frenetica che di privato ha ben poco, ma da cui si possono imparare grandi valori, che il film aspira e riesce a comunicare con grande intensità. Presentato ad Alice nella città, in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma, il film vanta in realtà un già lungo e glorioso percorso. Ha infatti fatto parte della sezione Fuori Concorso del Festival di Cannes 2019, per poi ottenere ben 8 nomination ai premi César. Il film diretto da Olivier Nakache ed Éric Toledano, già autori di Quasi amici, è infatti un toccante racconto che, senza risultare smielato, esalta la diversità e la necessità di prendersene cura.

Protagonisti del film sono Bruno e Malik, interpretati dagli attori Vincent Cassel e Reda Kateb. Amici da ormai quasi vent’anni, questi gestiscono due associazioni con un fine comune: salvare dalla strada ragazzi problematici per formarli e insegnargli a prendersi cura di bambini e ragazzi autistici. I due, infatti, hanno costruito la loro popolarità sulla capacità di occuparsi di quei casi definiti “estremamente complessi” e rifiutati da tutte le altre istituzioni di questo tipo. La loro lotta per salvare i dimenticati, però, si ritrova a vivere un incerto futuro nel momento in cui due ispettori governativi si recano da loro per svolgere alcune indagini. L’uomo dovrà fare affidamento sulla bontà delle sue azioni per riuscire a dare ancora una casa a quanti ne hanno bisogno.

The Specials: fare del bene oltre la legge

Quanto narrato dai due registi francesi si basa sulla reale associazione di Stéphane Benhamou, specializzato nella cura di bambini e ragazzi autistici. Vere sono anche le vicende giudiziarie che hanno portato, solo di recente, all’emanazione di un permesso a tempo indefinito per lo svolgimento delle attività. È anche a partire da questo documento che Nakache e Toledano scrivono la sceneggiatura, puntando così ad esaltare due tematiche particolarmente attuali e sempre troppo poco trattate. La prima, come già accennato, è quella relativa alla necessità di opere di bene senza doppi fini. Per tutto il film si assiste alle fatiche di Bruno e Malik nel tentare di dare completa dignità a persone affette dalla citata sindrome. Un compito tutt’altro che semplice, dove ogni caso è unico e necessità di trattamenti specifici.

Ne sono un esempio perfetto Joseph e Valentìn, i due giovani su cui si concentra molto del film, fornendo un ritratto realistico e sincero della loro condizione. Tale aspetto di umanità si va però a scontrare con la fredda burocrazia, che penalizza chi non risulta in regola secondo criteri talvolta estranei agli obiettivi. Lo spettatore è consapevole sin da subito di questa minaccia nei confronti dell’associazione di Bruno. Una volta introdotta, questa è però lasciata più in secondo piano di quello che ci si potrebbe aspettare. L’attenzione si rivolge infatti sull’attività del protagonista, mostrandoci la sua inossidabile forza di volontà. Un bisogno di fare del bene, il suo, che all’occhio cinico potrebbe nascondere qualcosa. Eppure, nonostante tutte le indagini nei suoi confronti emerge solo il desiderio di aiutare il prossimo.

The Specials recensione

The Specials: la recensione

I valori e le tematiche trattate nel film risultano spesso essere un terreno insidioso. Parlare di diversità è tanto giusto quanto delicato, e non sono molti i film che riescono a farlo senza scadere nel banale. The Specials sembra trovare la giusta chiave a riguardo, affrontando il tutto non con gravità ma con la giusta attenzione. Attenzione che si ritrova nella volontà di utilizzare vere persone autistiche nei ruoli che prevedono tale sindrome, come anche nel costruire scene non secondo un ricercato gusto estetico quanto secondo un bisogno di verità. Nel momento in cui si ottiene questa, inevitabilmente il film risulta anche bello da vedere.

Tutto ciò viene infatti portato in scena con una grande semplicità nella scrittura e nella sua messa in scena. I registi non ricercano lo spettacolo visivo consapevoli che quanto viene narrato è già straordinario di suo. Si limitano così a portare sul grande schermo una realtà e una condizione spesso sottovalutata, lasciando che siano le immagini a denunciare le azioni che andrebbero compiute in sostegno di questa, e non in suo contrasto. Condito di grande umorismo, che non nasce da un sentimento di compassione, il film riesce così a divertire e commuovere. Perché risulta difficile rimanere impassibili nel momento in cui si assiste a tanta genuina bontà.

https://www.youtube.com/watch?v=u-vXkBFIXQo

La storia di Olaf, il trailer del nuovo corto Disney+

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La storia di Olaf, il trailer del nuovo corto Disney+

Disney+ ha rilasciato il trailer de La Storia di Olaf, il nuovissimo cortometraggio dei Walt Disney Animation Studios che sarà disponibile in esclusiva su Disney+ da venerdì 23 ottobre e verrà proiettato ad Alice nella Città sabato 24 ottobre.

Cosa è successo a Olaf dal momento in cui Elsa lo ha creato mentre cantava “All’Alba Sorgerò” e costruiva il suo palazzo di ghiaccio e quando Anna e Kristoff l’hanno incontrato per la prima volta nella foresta? E come ha imparato ad amare l’estate? Le inedite origini di Olaf, l’innocente e profondo pupazzo di neve amante dell’estate che ha fatto sciogliere i cuori nel film di animazione premio Oscar del 2013 Frozen – Il Regno di Ghiaccio e nel suo acclamato sequel del 2019, vengono rivelate nel nuovissimo cortometraggio dei Walt Disney Animation Studios, La Storia di Olaf. Il corto segue i primi passi di vita di Olaf, alla ricerca della sua identità sulle montagne innevate nei pressi di Arendelle. La Storia di Olaf è diretto da Trent Correy (animation supervisor di Olaf in Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Dan Abraham (story artist veterano, autore degli storyboard della sequenza musicale di “Da Grande” di Olaf in Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e prodotto da Nicole Hearon (associate producer di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle e Oceania) con Peter Del Vecho (produttore di Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle).

Nella versione italiana del corto l’attore e regista Enrico Brignano presta ancora una volta la propria voce a Olaf, mentre l’attrice e cantante Serena Autieri e l’attrice, cantante e conduttrice televisiva Serena Rossi tornano ad interpretare rispettivamente le sorelle Elsa e Anna.

Famoso, il trailer del film su Sfera Ebbasta

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Famoso, il trailer del film su Sfera Ebbasta

FAMOSO, diretto da Pepsy Romanoff,  co – prodotto da Maurizio Vassallo per Except (già alle prese con numerose produzioni musicali, tra cui la regia del concerto-evento di Vasco Rossi a Modena Park) e prodotto da Island Records / Universal Music Italia, è l’incredibile storia di Sfera Ebbasta, dalla periferia di Milano a star riconosciuta e stimata in tutto il mondo; la genesi del Re della trap ma soprattutto dell’artista italiano di maggiore successo negli ultimi 20 anni. Oggi, a quasi tre anni dal suo ultimo album che mandò per la prima volta sette brani di un artista italiano nella classifica delle top 200 global di Spotify, vanta 4.7 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e ha raccolto oltre 1.7 bilioni di stream complessivi.

Il film è anche l’occasione per assistere in anteprima, favoriti da una prospettiva del tutto privilegiata, alla lavorazione del nuovo album di Sfera Ebbasta; il film ci porta con lui in studio, nel cuore del processo creativo di uno dei progetti più internazionali della storia della musica italiana. A queste immagini si alternano filmati inediti della carriera di Sfera Ebbasta dagli inizi a Cinisello nel 2014 ad oggi.

Raccontato in prima persona con l’ausilio delle voci della sua gente, in FAMOSO sono presenti i collaboratori più stretti, le persone con cui è cresciuto condividendo un percorso che non ha precedenti. Da sua mamma, a Charlie Charles, da Shablo ai diversi produttori, l’incredibile storia di un gruppo di ragazzi che voleva cambiare la musica e che in pochi anni l’ha cambiata davvero.

Per la prima volta queste testimonianze ci restituiscono un ritratto della persona, del ragazzo, che dalla periferia milanese è arrivato ai vertici di tutte le classifiche del paese e che oggi è il principale riferimento per la nuova scena musicale italiana all’estero.

Insieme ai suoi principali collaboratori, nel film ci sono gli amici di sempre e la partecipazione di Marracash, uno dei primi artisti ad aver creduto in lui. Queste voci si mescolano a quelle dei nuovi amici; artisti che oltreoceano hanno dominato le classifiche mondiali e che oggi lo considerano “un fratello”. Parte del documentario è infatti girato negli Stati Uniti dove Sfera Ebbasta sta entrando nella ristrettissima cerchia di artisti europei riconosciuti e stimati a livello internazionale.

FAMOSO è il racconto di come Sfera, un ragazzo che viene dal nulla, insieme ad un gruppo di lavoro straordinario, sia riuscito ad imporsi come il più rilevante fenomeno discografico della storia recente; di come sia passato dalle case popolari all’essere popolare, “FAMOSO”. Nella musica italiana esiste un prima e un dopo Sfera Ebbasta e questa pellicola racconta cosa ci sia stato dietro a questo fenomeno. Oltre a cristallizzare questa rivoluzione è un modo per rilanciare, per alzare ancora una volta l’asticella; il prossimo passo, dopo l’Italia, il mondo. FAMOSO è una storia di fame, ambizione e gratitudine ma è anche e soprattutto un modo per dire “non avete ancora visto niente”.

Tigers, recensione del film di Ronnie Sandahl #RFF15

Tigers, recensione del film di Ronnie Sandahl #RFF15

Il regista Ronnie Sandahl arriva alla Festa del Cinema di Roma nella Selezione Ufficiale con Tigers, coprodotto da Alice nella Città, tratto da una storia vera e basato sul romanzo autobiografico di Martin Bengtsson All’ombra di San Siro, nel quale l’ex calciatore svedese racconta la sua esperienza nel mondo del calcio professionistico e di come il raggiungimento del sogno della sua vita abbia rischiato di trasformarsi in un incubo. Tigers è parte di una trilogia scritta da Sandahl sui risvolti psicologici dello sport professionistico, ma anche sugli aspetti politici ed economici del fenomeno. E’ iniziata con Borg vs McEnroe, diretto da Janus Metz, e terminerà con Perfect di Olivia Wilde, previsto per il 2021. Tigers è l’unico dei tre ad essere anche diretto da Sandahl.

Il film accende i riflettori sul mondo che è dietro le quinte del calcio giovanile ai più alti livelli, su quelle fucine di talenti dove i ragazzi non vengono solo preparati atleticamente per essere pronti a diventare futuri campioni, ma viene testata anche la loro resistenza psicologica a un mondo pieno di pressioni. Una realtà dura e cinica, dominata dal profitto, dove l’essere umano è un brand, una macchina da soldi e non sembra contare più di un animale in un circo o in un allevamento intensivo.

Tigers, la trama

Martin Bengtsson, Erik Enge, non ha ancora diciassette anni quando viene acquistato dall’Inter per giocare nella Primavera. Lascia la sua casa in Svezia e arriva a Milano col sogno di giocare a San Siro, coltivato fin da bambino. Martin è un talento e si allena con abnegazione, ma per essere promosso  nella prima squadra la determinazione non basta. Ci vuole molto sacrificio e una certa dose di pelo sullo stomaco, che Martin non ha. Tra le cose da sacrificare, poi, ci sono le relazioni, le amicizie, gli amori. Tutto ciò che fa naturalmente parte della vita di un diciassettenne. Per Martin il calcio è tutto, lo è sempre stato, ma non sa se riuscirà a sopportare questa vita e a reggere la pressione.

L’ossessione di Martin per il calcio e la pressione psicologica

Tigers è anche la storia di un ragazzo fragile, che dietro lo sguardo fiero, di sfida, contrastante con l’aspetto un po’ gracile e innocente, nasconde vuoti e problemi irrisolti. Un ragazzo cresciuto senza padre, che ha di lui solo pochi ricordi d’infanzia legati proprio al calcio, a quelle partite delle squadre italiane guardate in tv col genitore, sognando San Siro. Lo sport, il successo nel mondo del calcio è per il protagonista un mezzo per arrivare al padre, per essere visto, accettato, amato. Ma il film mette anche in guardia sui pericoli di queste ossessioni, che facilmente possono andare fuori controllo e diventare davvero pericolose, mettendo a rischio la vita stessa, soprattutto se un sistema tutto votato al profitto le incentiva. Un sistema in cui ci sono più “Martin” di quanti si pensi, che mette i giovani giocatori gli uni contro gli altri, in un clima pesante di sfida continua, dove l’amicizia è merce rara.

tigersNon mancano atteggiamenti di bullismo nei confronti degli ultimi arrivati o dei più dotati, che hanno più chance di essere promossi. C’è un controllo quasi poliziesco della vita quotidiana. Un meccanismo in cui, mentre i ragazzi come Martin costruiscono il loro futuro e ottengono ciò che hanno sempre voluto, sono strumento del successo altrui, sfruttati dalle società come animali in un circo. La metafora animale percorre tutto il film e rende bene la condizione di Martin. I ragazzi sono appunto visti come le tigri del circo, chiusi nella gabbia dorata del calcio per far divertire gli spettatori e arricchire le società. Sembrano star bene a uno sguardo distratto, hanno soldi, ma senza la libertà, rischiano la follia. Ecco il senso del titolo.

È una sorta di tempesta perfetta, che fa esplodere il disagio, la frustrazione e il senso di fallimento nel protagonista. Il regista scandaglia bene il suo mondo interiore, complice anche la buona interpretazione del giovane Erik Enge, come quella di Frida Gustavsson nel ruolo di Vibeke, la ragazza con cui Martin inizia una storia. Emerge con forza e tocca lo spettatore la sensazione di fallimento che si prova quando ci si accorge che, raggiunto ciò che si è tanto desiderato, non si riesce a reggerlo, perché c’è qualcosa di inaspettato che non si era considerato. Sembra che tutto crolli, ma non è così.

Il film e l’esperienza realmente vissuta da Bergtsson sono uno sprone per tanti e mostrano come ci si possa rialzare e costruire un nuovo percorso perché, come dice la madre di Martin: si può sempre cambiare idea e a volte è salutare farlo.

Palm Springs, la recensione del film con Andy Samberg #RFF15

Palm Springs, la recensione del film con Andy Samberg #RFF15

Palm Springs non è certo il primo film che parla di loop temporali, eppure il modo in cui riesce a farlo è spiazzante, catartico e soprattutto originale. Come nella serie Russian Doll creata da Natasha Lyonne, Amy Poehler e Leslye Headland, parte dal presupposto che a rimanere incastrati nella ripetizione sono sempre personaggi emotivamente fermi e arrivati ad un bivio esistenziale, e indaga sulla vita attraverso il binomio morte-rinascita, risolvendosi nella necessità di contrastare il dolore della permanenza con i legami umani. Ciò che affligge i due protagonisti, Nyles (Andy Samberg) e Sarah (Cristin Milioti) infatti, non è tanto il rivivere la stessa giornata, quanto la paura di dover affrontare, prima o poi, i loro traumi, alla pari di Nadia Vulkov nello show di Netflix.

Il loop temporale diventa quindi un’opportunità, e non un ostacolo alla crescita: ecco il vero paradosso. E per come mette in scena questa riflessione, Palm Springs si dimostra essere una commedia profondamente e filosoficamente radicata nel mondo contemporaneo. Non serve un algoritmo della società o un’indagine statistica per affermare che, oggi, gran parte dei trentenni e limitrofi è insoddisfatta della sua vita sentimentale e della sua carriera, soffre di depressione o stress e, in generale, non trova motivi validi per guardare in avanti e si ostina a rimanere ferma nel presente (o nel passato). Appunto, come se fosse bloccata in un loop temporale.

Palm SpringsPalm Springs, una nuova versione del loop temporale

Si può pensare a Palm Springs nelle funzioni di opera-parodia dei vari Ricomincio da capo, Source Code e Edge of Tomorrow, oppure di dark comedy che abbraccia il malessere e il nichilismo ormai diffuso tra i millennials o, più semplicemente, di ultimo stadio della rom-com ai tempi della pandemia (anche se è stato girato nell’era pre-covid) sovvertendone perfino qualche crisma. Ma le mani e le idee di Andy Siara – sceneggiatore – Max Barbakow –  regista – sono così sicure da fugare ogni indecisione.

Il film allora prende allora le sembianze di una lunga terapia a sedute. Nyles e Sarah, non sul divano di una psicologa ma scaraventati in posti sempre diversi (un bar, una piscina, una tenda in mezzo al deserto), si aprono e quando lo fanno per davvero, le cose iniziano a smuoversi, a cambiare. In questo senso Palm Springs vuole ricordarci che non è affatto divertente rimanere intrappolati nello stesso loop temporale, che si può sopravvivere da soli ma insieme è decisamente meglio.

We Are The Thousand, una featurette esclusiva del documentario

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We Are The Thousand, una featurette esclusiva del documentario

I Wonder Pictures ha diffuso una featurette esclusiva del documentario We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, il lungometraggio diretto da Anita Rivaroli.

We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 racconta la storia di Rockin’1000, la più grande Rock Band al mondo, iniziata nel 2015 quando per la prima volta al mondo 1000 musicisti si incontrarono nel Parco Ippodromo di Cesena, per eseguire il più grande tributo mai realizzato: suonare all’unisono Learn To Fly e recapitare il video ai Foo Fighters. Diventato virale in poche ore, il video attirò l’attenzione della band statunitense che non esitò a rispondere con un concerto epico, proprio a Cesena. We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, il progetto cinematografico diretto da Anita Rivaroli, racconta l’evento attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti, mille musicisti di tutte le età provenienti da ogni parte d’Italia uniti dall’amore per la musica. Un mega concerto unico nel suo genere che grazie alle immagini live e ai racconti di chi l’ha vissuto riesce a emozionare e appassionare lo spettatore, coinvolto e trasportato quasi per magia nel Parco Ippodromo di Cesena.

Oggi Rockin’1000 è una realtà conosciuta a livello globale, che riceve riconoscimenti, inviti e proposte di collaborazione in tutto il mondo. Dal 2016 organizza veri e propri concerti negli stadi – Cesena, Firenze, Parigi, Francoforte – e iniziative speciali che vedono protagonisti 1000 musicisti. Rockin’1000 nasce da un’idea di Fabio Zaffagnini, Claudia Spadoni, Martina Pieri, Mariagrazia Canu, Francesco Ridolfi “Cisko” e Anita Rivaroli.

Sotto la sapiente regia di Anita Rivaroli, We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 porta sul grande schermo un momento epico della storia della musica live italiana. “E’ prodotto da Indyca in collaborazione con Rockin’1000 e New Lanark Film & Music, sostenuto dalla Film Commission Emilia Romagna e dal Piemonte Doc film Fund”; We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 sarà sugli schermi italiani come evento I Wonder Stories dal 25 al 28 ottobre.

Shazam! ha ‘salvato’ la carriera di Adam Brody

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Shazam! ha ‘salvato’ la carriera di Adam Brody

Adam Brody è stato uno dei volti più famosi e amati del piccolo schermo all’inizio degli anni 2000. Protagonista di The OC, l’attore era sicuramente uno dei più riconoscibili nella scena internazionale, salvo poi scomparire nel dimenticatoio, non comparendo più in nessun altro prodotto, cinematografico o televisivo, che avesse un richiamo importante. Questo film allo scorso anno, quando è apparso in Shazam!, in un ruolo marginale che però promette di espandersi nei sequel del film con Zachary Levi.

Adam Brody sta promuovendo adesso il suo nuovo film, The Kid Detective, uscito negli USA il 16 ottobre. Durante una conversazione con The Ringer, l’attore ha spiegato che Shazam! è stata la cosa che gli ha dato maggiore visibilità da molto tempo a oggi e ha anche detto che, se Shazam! e Finché morte non ci separi (2019) non fossero usciti e non avessero “spolverato” la sua immagine, probabilmente nemmeno il film attualmente in promozione, The Kid Detective, sarebbe mai stato fatto con lui come protagonista.

Il ruolo di Adam Brody in Shazam! è poco più che un cameo, dal momento che interpreta il Freddy adulto e compare solo alla fine del film, ma è chiaro che il franchise continuerà e probabilmente ci sarà ancora spazio per lui in futuro.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, le foto inedite di Carrie Fisher

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Rian Johnson, bistrattato regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ha condiviso delle foto inedite dal set del film Lucasfilm in cui compare anche Carrie Fisher. Le foto in questione sono apparse sull’account Instagram del regista e ritraggono i diari che il regista a tenuto prima e durante la lavorazione del film e due polaroid, una che ritrae proprio Fisher e Kelly Meryn Trant.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, una delle scene più toccanti è stata improvvisata

Mentre il futuro della saga di Star Wars sembra essere ancora avvolto nel più fitto mistero, di recente è arrivata la notizia che un nuovo film della saga è ufficialmente in sviluppo, e che potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto. Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe attualmente lavorando Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.

The Batman: Chicago diventa Gotham nel video dal set

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The Batman: Chicago diventa Gotham nel video dal set

Il canale Youtube di ComicBook.com offre in esclusiva un video davvero interessante direttamente dal set di The Batman. Le riprese si stanno svolgendo al momento a Chicago, e nel video vediamo proprio come la città si stia trasformando in Gotham City per farsi set del film con Robert Pattinson:

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Justice League Snyder’s Cut: il trailer a 16 bit

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Justice League Snyder’s Cut: il trailer a 16 bit

John Stratman ha realizzato il trailer di Justice League Snyder’s Cut in versione 16 bit. Naturalmente il trailer non è esattamente uguale a quello visto poco tempo fa, tuttavia si vedono molto bene gli eroi DC in questo formato che più che imponenti li rende invece buffi e carini.

Le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League dovrebbero avere luogo questo mese e durare soltanto per una settimana. Nonostante la breve durata, il budget sarà comunque elevato: pare infatti che saranno necessari 70 milioni di dollari per girare il nuovo materiale. Le riprese aggiuntive coinvolgeranno Ben Affleck (Batman), Henry Cavill (Superman), Gal Gadot (Wonder Woman) e probabilmente anche Ray Fisher (Cyborg). Al momento non sappiamo se anche Jason Momoa (Aquaman) e/o Ezra Miller (Flash) saranno coinvolti nei reshoot.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Ian McKellen rivela che gli anglofoni hanno sempre pronunciato male il nome di Magneto

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Ian McKellen è stato la prima rappresentazione cinematografica del signore del magnetismo, Magneto, appunto, villain degli X-Men e grazie alla sua interpretazione molto amato dai fan. L’attore è intervenuto su Twitter per spiegare a tutti qual è l’esatta pronuncia del nome del mutante. Rivolgendosi naturalmente al pubblico anglofono e alla loro maniera di pronunciare il nome “Magneto”, McKellen ha chiesto come mai quel nome viene pronunciato “Magneeto” e non “Magnet-o”, dal momento che si tratta di colui che crea e controlla campi magnetici.

In inglese la doppia E si pronuncia I, mentre la parola “magnet” che significa “magnete” da cui viene il nome del personaggio, si pronuncia proprio come si scrive! E da qui il il dubbio dell’attore. Di seguito il suo tweet:

https://twitter.com/IanMcKellen/status/1316751785332109312?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1316751785332109312%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_0&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fxmen-magneto-ian-mckellen-mispronunciation-marvel-name%2F

Ian McKellen è stato Magneto, l’ultima volta, in X-Men: Giorni di un Futuro Passato, in cui compare anche Michael Fassbender, l’attore che ha raccolto il suo testimone e ha interpretato il ruolo fino allo scorso anno, in Dark Phoenix. Il destino del personaggio, ora in mano della Disney, troverà probabilmente presto un nuovo volto che lo incarni al cinema.

The Empty Man: trailer originale dell’horror tratto noto fumetto

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The Empty Man: trailer originale dell’horror tratto noto fumetto

La 20th Century FOX ha diffuso il primo spaventoso trailer di The Empty Man, l’annunciato adattamento dell’omonimo horror di successo BOOM! Studios La pellicola uscirà il 23 ottobre negli USA, anticipando così l’uscita nelle sale.

The Empty Man è un adattamento della serie a fumetti di BOOM! Studios creata da Cullen Bunn e Vanesa R. Del Ray nel 2014. Secondo la sinossi della serie, Empty Man non si riferisce a un essere o una persona specifica, ma è invece una malattia orribile che ha travolto la nazione, provocando “follia e violenza”.

The Empty Man segue il poliziotto in pensione James Lasombra (James Badge Dale) mentre indaga sulla scomparsa di un gruppo di adolescenti da una piccola città del Midwest. Come vediamo dal trailer, la loro scomparsa è apparentemente collegata a una vecchia leggenda metropolitana nota come The Empty Man, un’orribile entità ultraterrena che può essere evocata soffiando in una bottiglia vuota e pensando a lui mentre si trova su un ponte.

Possession – l’appartamento del diavolo dal 29 ottobre al cinema

Possession – l’appartamento del diavolo dal 29 ottobre al cinema

Debutterà al cinema dal 29 ottobre Possession – L’appartamento del Diavolo, il nuovo film horror firmato da Albert Pintó con Begoña Vargas, Sergio Castellanos, José Luis de Madariaga, Concha Velasco e María Ballesteros. Il film è distribuito da Lucky Red e Universal Pictures.

Possession – L’appartamento del Diavolo, è uno dei più grandi successi cinematografici spagnoli dell’ultimo periodo. Firmato da Albert Pintó, uno dei maestri dell’Horror, il film ha incassato oltre 4 milioni di dollari in patria.

Possession – l’appartamento, la trama

​Madrid, 1976. La famiglia Olmedo si è da poco trasferita in città in cerca di un futuro migliore. Ma il sogno di una nuova vita si trasformerà ben presto nel loro peggiore incubo: nella casa che con tanti sacrifici hanno comprato scopriranno di non essere soli.  Oscure forze e presenze maligne aleggiano nell’appartamento, tormentando tutta la famiglia e in particolare il piccolo Pepe. Tratto da una terribile e inquietante storia vera avvenuta in Spagna nell’antico quartiere di Malasaña.

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