Home Blog Pagina 998

Adam Driver, ecco la backstory che avrebbe voluto per Kylo Ren

0
Adam Driver, ecco la backstory che avrebbe voluto per Kylo Ren

Mentre Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato distribuito nelle sale lo scorso dicembre, per molti versi la sua storia è tutt’altro che finita. Nei mesi successivi alla sua uscita, i fan hanno appreso dal cast e dai creatori del film le molteplici sceneggiature, riscritture e concetti che non sono finiti sullo schermo.

Una cosa su cui molti fan e critici hanno concordato è la performance di Adam Driver nei panni di Kylo Ren. Il suo personaggio è stato l’antagonista principale della trilogia sequel, è stato senza dubbio il personaggio più avvincente di questo nuovo corso ed è stato magistralmente interpretato da Driver. Tuttavia, come molti personaggi de L’Ascesa di Skywalker, sembra che per Kylo Ren sia stato pianificato più di quello che è apparso nel montaggio finale.

Lev Grossman, noto per la sua trilogia di Magicians e che ha scritto il primissimo articolo in merito ad Episodio IX per Vanity Fair, ha recentemente condiviso alcuni spunti delle sue interviste con il cast del film sul set. IndieWire ha riportato i pensieri di Grossman: “Penso che probabilmente la cosa che mi mancava è che volevo vedere più dettagli sull’infanzia di Kylo Ren… Pensavo che sarebbero tornati indietro nel tempo per mostrarci di più sul perché si è rivolto al lato oscuro. [Adam Driver] ha avuto molti pensieri interessanti sull’infanzia di Ben Solo”.

Adam Driver avrebbe voluto dei flashback del piccolo Ben Solo

Ne Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson, il pubblico ha visto che Ben Solo si è rivolto al lato oscuro quando suo zio e maestro, Luke Skywalker, ha tentato di ucciderlo. Oltre a ciò, non sappiamo molto della caduta di Ben oltre a poche righe di dialogo su come è stato tentato da Snoke. Guardando indietro, il suo aver ceduto al lato oscuro è sembrata un po’ troppo rapido, allo stesso modo della sua redenzione nel film di J.J. Abrams. Grossman ha continuato a parlare di come Adam Driver aveva immaginato l’educazione di Kylo:

“Si tratta in realtà di qualcosa che Adam Driver ha detto… Ha detto Han Solo e Leia erano troppo egocentrici e avevano un’idea di se stessi come eroi che era troppo ingombrante per lasciare spazio all’essere genitori attenti nel modo in cui un giovane e tenero Kylo Ren aveva davvero bisogno. Non ci sono molti di questi aspetti nel film, quindi penso solo che dobbiamo supporre che la sua infanzia sia stata trascurata”.

Sembra certamente che Adam Driver sapesse di più sul perché il suo personaggio sia caduto e credeva che il pubblico sarebbe riuscito a vederlo. Delle scene di flashback sulla sua relazione con Han e Leia, o persino qualche pezzo di dialogo sui suoi ricordi d’infanzia, sarebbero serviti non solo al suo personaggio, ma alla storia generale e a come il pubblico sarebbe potuto entrare meglio in connessione con la sua caduta e poi redenzione.

Diabolik: il teaser poster del film dei Manetti Bros

0
Diabolik: il teaser poster del film dei Manetti Bros

Subito dopo l’annuncio del listino 01 Distribution e della scoperta che Diabolik, dei Manetti Bros, uscirà il 31 dicembre 2020, ecco che arriva anche il teaser poster del film, con protagonisti Luca Marinelli e Miriam Leone. Eccolo di seguito:

Diabolik

A dare il volto al Re del Terrore è Luca Marinelli, l’affascinante Eva Kant è interpretata da Miriam Leone mentre Valerio Mastandrea veste i panni dell’ispettore Ginko. Nel cast anche Alessandro RoiaSerena Rossi e Claudia Gerini. Il film, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., che hanno firmato il soggetto insieme a Mario Gomboli.

DIABOLIK è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e Manetti bros., in associazione con Astorina, con il sostegno di Emilia – Romagna Film CommissionFriuli Venezia Giulia Film CommissionFilm Commission Vallee D’Aoste. Il film uscirà nelle sale italiane il 31 dicembre 2020 distribuito da 01 Distribution.

01 Distribution: presentato il listino tra Freaks Out e Diabolik

0
01 Distribution: presentato il listino tra Freaks Out e Diabolik

È stato presentato questa mattina il listino 01 Distribution per la prossima stagione cinematografica e, a confermare una tendenza che sembra stia assumendo sempre maggiore sostanza, negli ultimi anni, le proposte della distribuzione sono tutte interessanti, differenti tra loro e molto valide, sulla carta.

Nel mondo che sta uscendo dalla pandemia, anche la distribuzione parte con cautela proponendo, dal 15 luglio, Gli Anni più belli, di Gabriele Muccino, una ri-distribuzione che dovrebbe instaurare di nuovo la confidenza tra pubblico e sala in quanto spazio comune e condiviso. L’11 agosto toccherà a The Turning – La casa del male, horror di Floria Sigismondi con Mackenzie Davis e Finn Wolfhard. Torna al cinema il 19 agosto Volevo Nascondermi, il film di Giorgio Diritti con Elio Germano, mentre settembre si presenta ricco nella seconda metà del mese.

Il 17 settembre arrivano Mister Link e Miss Marx. Il primo è il nuovo capolavoro Laika, già premiato con un Golden Globe per il miglior film d’animazione nella passata stagione cinematografica, il secondo è il racconto biografico su Eleanor, la figlia minore di Karl Marx, con Romola Garai, di Susanna Nicchiarelli. Chiude il mese, il 24, Il giorno sbagliato, con protagonista Russell Crowe.

Il primo ottobre esce Lacci, di Daniele Lucchetti, con Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio, l’8 Divorzio a Las Vegas con Giampaolo Morelli, Andrea Delogu, Ricky Memphis e Gianmarco Tognazzi e il 29 Come Play – Gioca con me, horror acclamato all’estero con Gillian Jacobs e Azhy Robertson, scritto e diretto da Jacob Chase.

Due titoli italiani ci aspettano invece a novembre. Il 5 del mese arriva Il cattivo poeta, che di Gianluca Jodice, in cui ci aspetta un Sergio Castellitto completamente irriconoscibile, mentre il 26 arriva Ritorno al crimine, il sequel di Non ci resta che il crimine ancora una volta scritto e diretto da Massimiliano Bruno.

Sono stati tenuti in coda, nel periodo che dovrebbe essere più ricco per il box office, due dei titoli più attesi dei prossimi mesi. Arriverà il 16 dicembre al cinema Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti che è stato finalmente completato, mentre il 31 dicembre arriva Diabolik, dei Manetti Bros, con Luca Marinelli nei panni del personaggio dei fumetti.

La timeline del listino 01 Distribution

Fanno parte del listino, anche se non hanno ancora una data d’uscita, che quindi slitta presumibilmente nel 2021, il nuovo film di Sergio Castellitto, Il Materiale Emotivo, l’attesissimo film di Nanni Moretti, Tre Piani, che probabilmente andrà a Cannes 2021, i nuovi film di Salvatores e Martone, ma anche la nuova attesissima collaborazione di Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio, Killers of Flower Moon, le cui riprese dovrebbero cominciare a breve.

MCU: i personaggi che potrebbero essere segretamente degli Skrull

Il debutto degli Skrull nel MCU è avvenuto nel 2019 grazie al film Captain Marvel. A differenza di quanto raccontato nella serie a fumetti Secret Invasion”, però, nel cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson gli Skrull sono dei personaggi buoni piuttosto che dei cattivi, visto che vogliono solamente cercare una nuova casa dopo che il loro vecchia ambiente è stato distrutto dagli spietati Kree. Nonostante ciò, Kevin Feige ha più volte dichiarato che tra gli Skrull esiste una “moralità” molto variegata, lasciando intendere che prima o poi le loro versioni cattive prenderanno il sopravvento. Il sito The Direct ha ipotizzato quali personaggi potrebbero essere presi di mira ed essere rubati delle loro identità in base agli obiettivi degli Skrull di invadere la Terra…

Happy Hogan

Per portare a compimento un’invasione programmata da tempo, sono necessarie numerose risorse. Nel MCU, uno dei modi migliori per ottenerle è quello di infiltrarsi in una multinazionale affermata come le Stark Industries. Dal momento che Gwyneth Paltrow che tornerà più a vestire i panni di Pepper Potts, il personaggio più vicino all’azienda che potremmo ritrovare è certamente Happy Hogan (Jon Favreau).

Dopo la morte di Tony Stark in Avengers: Endgame e dopo aver aiutato Peter Parker a risolvere i suoi problemi in Spider Man: Far From Home, Hogan è un personaggio che potrebbe non apparire in molti altri film del MCU (a parte l’annunciato Spider-Man 3): gli Skrull potrebbero quindi cogliere al volo l’occasione e sostituirsi al capo della sicurezza delle Stark Industries senza che gli eroi principali se ne accorgano.

Thunderbolt Ross

Non è difficile immaginare che il generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross (William Hurt) possa essere già stato sostituito da uno Skrull nel MCU. Dopo la sua prima apparizione ne L’Incredibile Hulk del 2008, non abbiamo più visto Ross fino a Captain America: Civil War del 2016, dove ha rivestito un ruolo chiave in merito allo scioglimento dei Vendicatori.

In teoria, potrebbe essere stato il primo tentativo degli Skrull di provare ad ingannare direttamente gli eroi. Lo scopo di sostituire Ross potrebbe essere dovuto ai suoi legami con i leader dell’esercito e del governo. Avendo fiducia in questi leader, per gli Skrull dovrebbe poi essere una passeggiata assumere le sembianze di altri personaggi chiave nel corso del tempo…

Janet Van Dyne

ant-man and the waspDopo essere rimasta bloccata nel regno quantico per molti anni, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) è tornata nel mondo reale durante Ant-Man e The Wasp del 2018. Tuttavia, in seguito è stata vittima dello schiocco della dita di Thanos insieme a suo marito Hank Pym (Michael Douglas) e a sua figlia Hope (Evangeline Lilly). Anche se è tornata durante gli eventi di Endgame (come visto durante il funerale di Tony Stark), i fan del MCU non sanno ancora molto sul personaggio, il che la rende una candidata principale per essere una sostituita degli Skrull.

La ragione dietro la sostituzione di Janet potrebbe essere dovuta alla sua connessione con le “Particelle Pym” e con il regno quantico. È stato accertato durante Ant-Man e The Waspche le particelle sono una tecnologia molto ricercata nel MCU e che gli Skrull ne sarebbero consapevoli. Per riuscire ad ottenerle, gli Skrull avrebbero bisogno di qualcuno che stia sempre con Hank Pym: pertanto, sostituire Janet dovrebbe essere la via più semplice per i mutaforma per studiare le particelle ed il regno quantico, e successivamente colpire ed entrarne in possesso.

Maria Hill

spider-man: far from home

Maria Hill (Cobie Smulders) è un altro possibile personaggio che potrebbe essere stato sostituito dagli Skrull. Anche se in Spider-Man: Far Far Home è stata già sostituita da Soren sulla Terra, dove si trovi la vera Maria Hill è ancora sconosciuto alla maggior parte dei fan. Essendo la più fidata alleata di Nick Fury, si presume che sia persa con lui nello spazio – come anticipato anche dalla scena post-credits del film -, impegnati a dare vita ad una nuova organizzazione (presumibilmente la S.W.O.R.D.) per combattere le minacce ultraterrene.

Dato che la Hill si trova nelle immediate vicinanze degli Skrull, sarebbe stato facile per i mutaforma sostituirsi a lei prima, durante o dopo gli eventi di Far From Home. Avere una versione Skrull di Hill a stretto contatto con Nick Fury sarebbe un grande vantaggio per loro, permettendo alla razza extraterrestre di prendere coscienza dei diversi piani segreti riguardo la nuova organizzazione di Fury.

Wong

Un altro possibile candidato è Wong (Benedict Wong), prezioso alleato del Dottor Strange (Benedict Cumberbatch). Durante gli eventi di Avengers: Infinity War, l’esistenza di Strange divenne di dominio pubblico a causa della sua battaglia contro l’Ordine Nero di Thanos per le strade di New York. Gli Skrull sarebbero consapevoli di quanto sia potente il Dottore e tenerlo d’occhio sarebbe una mossa saggia, poiché rappresenta una grande minaccia per la loro invasione.

Prendere il post di Wong offrirebbe ai mutaforma uno sguardo all’interno del lato magico e mistico del MCU. In questo modo, gli Skrull avrebbero accesso a tutta una serie di artefatti magici che potrebbero potenzialmente modificare ed usare a loro vantaggio.

Carol Danvers (Captain Marvel)

captain marvelIn quanto membro più potente dei Vendicatori, è normale che gli Skrull proverebbero a rubare l’identità di Carol Danvers (Brie Larson). Con la morte di Tony Stark e il ritiro di Captain America alla fine di Avengers: Endgame, è facile ipotizzare che Captain Marvel prenderà le redini del team di Vendicatori, ponendosi come leader della squadra.

Tuttavia, la fiducia di Danvers nei confronti degli Skrull potrebbe essere usata contro di lei, rendendola vulnerabile e un bersaglio facile da colpire per i mutaforma. Chiaramente, avere una versione Skrull di Captain Marvel sarebbe un vantaggio enorme per l’infiltrazione della razza aliena… 

Sam Wilson (Captain America/Falcon)

Un altro candidato a cui gli Skrull potrebbe provare a rubare l’identità se la serie a fumetti “Secret Invasion” venisse mai adattata è Sam Wilson (Anthony Mackie), attuale Capitan America dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Assumere l’identità di Wilson dovrebbe rappresentare una mossa saggia per gli Skrulls, in quanto c’è la possibilità che Sam sarà co-capitano degli Avengers insieme a Captain Marvel, creando così una nuova dinamica molto simile a quella esistente tra Tony Stark e Steve Rogers. Attraverso Danvers e Wilson, gli Skrull cercherebbe di ottenere il controllo del team, portando ad inevitabili scontri emotivi tra gli eroi.

Wanda Maximoff (Scarlet Witch)

È difficile prevedere come potremmo trovare Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) durante “Secret Invasion”, ma si presume che sarà dalla parte degli eroi. Non c’è dubbio che Wanda Maximoff sia uno dei Vendicatori più potenti, il che la rende uno degli obiettivo primari degli Skrull.

Tuttavia, non è noto se gli Skrull siano anche in grado replicare i suoi poteri esadecimali. Gli Skrull sarebbero consapevoli dei folli livelli di potere di Maximoff, quindi abbatterla e cercare di copiare i suoi poteri dovrebbe essere nella loro lista di priorità. Far sostituire Maximoff dagli Skrull peggiorerebbe sicuramente le cose per il resto degli eroi….

Shuri

Nel canone del MCU, è stato confermato che Shuri (Letitia Wright) è la persona più intelligente dell’intero universo. Per questo motivo, gli Skrull potrebbero provare a sostituirla durante gli eventi di “Secret Invasion”. Solo con Avengers: Infinity War i confini di Wakanda sono stati aperti al resto del mondo; un’apertura al mondo esterno avrebbe reso più facile per gli Skrull catturare Shuri.

Wakanda non è solo la sede del Vibranium ma anche della maggior parte delle tecnologia avanzate della Terra. Assumere l’identità di Shuri darebbe agli Skrull un accesso diretto alla tecnologia del paese e al Vibranium, che potrebbero tornare loro utile per la battaglia contro gli eroi del MCU.

DC FanDome potrebbe cambiare il futuro delle convention

DC FanDome potrebbe cambiare il futuro delle convention

La pandemia di COVID-19 ha cambiato la forma della vita sociale per tutto il pianeta e, in particolare, anche la stagione delle convention si presenta molto diversa da quella che è sempre stata, con il Comic Con di San Diego previsto per un’edizione totalmente in digitale. Ma al gruppo di convention che porteranno ad annunci e celebrazioni per la cultura nerd si è aggiunto quest’anno il DC FanDome, un evento completamente a tema DC durante il quale scopriremo quali sono le ultime novità e i grandi annunci relativi al cinema di casa Warner Bros dedicato ai supereroi.

Questo nuovo evento, che si svolgerà naturalmente on line per evitare gli ormai celebri assembramenti principale causa di contagio da coronavirus, potrebbe non solo togliere al San Diego Comic Con alcuni degli annunci più succulenti per la prossima stagione, ma potrebbe potenzialmente essere un fattore importante nel cambiare per sempre la scena delle convention e degli eventi dedicati ai fan.

Tutto sulla DC, tutto il giorno

DC FanDomeDC FanDome sarà un evento online della durata di un solo giorno durante il quale verranno annunciate notizie su ogni aspetto del marchio DC tra fumetti, programmi TV, videogiochi e, naturalmente, film (È già stato confermato che diversi film DCEU in arrivo presenzieranno all’evento).

Warner Bros. aveva precedentemente annunciato che il DCEU avrebbe fatto un grande ritorno a San Diego quest’anno con un panel nella Hall H dopo aver saltato l’evento dell’anno scorso e aver lasciato i loro “rivali” dei Marvel Studios tutti i riflettori. È ancora possibile che DC sia presente all’evento online di SDCC a luglio, ma molto probabilmente conserverà le più interessanti novità per il DC FanDome, il mese successivo. Una tale mossa darà a DC una possibilità in più di dominare il ciclo delle notizie sull’intrattenimento per un periodo più lungo, poiché in questo modo i suoi annunci non si batteranno per “le prime pagine” con altre società e studi come accade al SDCC.

Il destino degli Studios?

Star Wars Celebration 2019Questa strategia è in linea con la direzione che sempre più aziende stanno adottando quando si tratta di eventi dedicati ai fan per gestire dei franchise. Negli ultimi dieci anni, la Disney ha ospitato la sua D23 Expo ogni due anni, un evento pieno di annunci che pian piano ha cominciato a includere anche annunci relativi ai marchi di Star Wars e Marvel. Allo stesso modo, Star Wars Celebration è un evento annuale che promuove esclusivamente quel franchising. Si è persino verificato un cambiamento nel settore dei videogiochi, con sempre più aziende che si tirano fuori dal mega-evento E3 a favore di singoli eventi organizzati dal marchio, che di volta in volta mette al centro il suo prodotto.

Mentre la prossima celebrazione di Star Wars è stata sospesa fino al 2022 e la prossima Expo D23 fissata per il 2021, potrebbero esserci altri eventi specifici per il fandom in arrivo nel prossimo futuro oltre a quelli di DC. Warner Bros. ha registrato diversi eventi del genere per le sue proprietà più famose, come Harry Potter, Looney Toons e persino Pretty Little Liars. Tuttavia, la fattibilità di questi eventi dipenderà dal successo di DC FanDome. Se tutto andrà bene per la DC ad agosto, c’è da aspettarsi una serie di eventi sullo stesso stile.

Il futuro delle convention?

san diego comic con 2018In questo momento, FanDome è esclusivamente un evento online. Tuttavia, se si rivelasse un successo, non sarebbe sorprendente vedere l’evento trasformarsi in un evento dal vivo nel futuro post-pandemia, proseguendo sulla strada delle altre convention “a marchio”.

Con un numero crescente di aziende e studi che intraprendono il percorso solista, è molto probabile che nel prossimo futuro, il Comic-Con di San Diego non sarà considerato il gigante tra gli eventi dedicati alla cultura pop che invece è oggi. Il Comic Con di San Diego, così come quello di New York, o il CCXP di San Paolo, hanno una copertura mediatica importante, ma è chiaro che se gli annunci in sede di convention diminuiscono perché vengono ricollocati, calerà anche l’attenzione dei giornali verso l’evento cumulativo.

Che ne sarà dei fan?

San Diego Comic Con 2016Gli eventi da solista sono ovviamente l’opzione migliore per le aziende nella maggior parte dei casi, poiché possono essere certe che tutti gli occhi dei partecipanti sono puntati su di loro e non devono competere direttamente con i loro concorrenti. E i fan? Molti partecipanti alle convention amano andare al SDCC, ad esempio, descrivendolo come un’oasi di cultura pop che racchiude i loro universi preferiti che offre la miscela perfetta tra senso di comunità e grandezza.

La maggior parte delle convention di fandom monotematiche accolgono un pubblico più vario, grazie anche al numero incredibile di talent coinvolti, ma hanno poco da offrire sul lato dei contenuti sui fan. SDCC è famosa per le sue enormi presentazioni nella Hall H, ma anche per regalare ai fan un grande senso di comunità, tuttavia possono rivelarsi anche dispersivi proprio perché nella folla il singolo fan non ha lo spazio che vorrebbe. Se una persona va al SDCC per partecipare agli eventi legati a Star Wars, potrebbe anche essere sfortunato e non riuscire ad entrare proprio a quell’evento, cosa che non può capitare alla Star Wars Celebration, dove ogni evento è legato a Star Wars.

DC FanDome si rivelerà un punto di svolta per la scena delle convention così come la conosciamo? Potrebbe. In che modo, non lo sappiamo ancora, ma gli organizzatori avranno il vantaggio di osservare come si svolgerà il SDCC at Home e avranno l’opportunità di imparare da eventuali errori.

Chris Evans ricorda il primo incontro con Paul Rudd sul set di Civil War

0

Sappiamo quanto interpretare un eroe o un villain in uno dei film dei Marvel Studios sia, oggi, uno dei ruoli più ambiti dagli attori ad Hollywood, e non soltanto per i soldi, ma anche per il riconoscimento da parte del pubblico e per l’affetto dei fan. Oltretutto, gli attori appartenenti alla grande famiglia Marvel non hanno mai nascosto quanto sia divertente girare un film dello studio, sottolineando più volte quanto salutare sia l’ambiente di lavoro durante le riprese.

A volte, capita però che ci si possa sentire disorientati quando si ha a che fare per la prima volta con dei progetti così importanti e, soprattutto, con un team di lavoro così grande come quello della Marvel. È quanto successo a Paul Rudd la prima volta che ha dovuto dividere il set con il resto dei suoi colleghi: l’aneddoto è stato rivelato da una fan page su Tumbler (via The Direct) dedicata a Chris Evans, che ha condiviso un estratto da uno speciale del format “Actors on Actors” di Variety, mai rilasciato, che ha visto protagonisti proprio i due attori del MCU.

Nel post condiviso online, si parla della prima volta in cui Rudd ha incontrato Evans durante il primo giorno sul set di Captain America: Civil War, uscito nel 2016. Evans ha spiegato che lui e il resto del cast dei Vendicatori erano ansiosi di conoscere il collega e del fatto che il personaggio di Ant-Man si unisse finalmente al gruppo; dall’altro lato, però, Rudd era veramente ansioso all’idea di recitare al fianco del resto del team, al punto da celarsi dietro il nervosismo che avrebbe caratterizzato il personaggio di Scott Lang per nascondere la sua preoccupazione.

Il primo incontro tra Chris Evans e Paul Rudd dimostra quanto “salutare” sia l’ambiente sui set dei film Marvel

Nonostante le tensioni del collega, Evans – che fino a quel momento non lo aveva mai incontrato – decise di metterlo subito a suo agio e di coinvolgerlo in una sorta di video parodia in cui lui e gli altri Vendicatori si divertivano a ballare sulle note della celebre canzone di Grease “We Go Together”, proprio a sottolineare l’importanza di Civil War e del fatto che il film riunisse la maggior parte dei personaggi dell’universo condiviso.

A quanto pare, al di là dei timori di Paul Rudd, l’ambiente sul set era talmente rilassato che spesso Chris Evans era solito andare in giro e disturbare gli altri membri del cast con la sua macchina fotografica, proprio per dar vita a momenti esilaranti e divertenti. Questo dimostra quanto, nonostante la costante pressione, i Marvel Studios sono molto attenti a creare degli ambienti di lavoro in cui agli attori sia anche permesso di divertirsi e godersi anche momenti di relax.

The Hateful Eight: a Tarantino venne proposto di far uscire il film sugli iPhone

0

In una recente intervista con il Wall Street Journal (via Uproxx), Jess Shell, amministratore delegato della NBCUniversal, ha svelato un dettaglio inedito e assolutamente divertente a proposito di The Hateful Eight, l’ottavo film di Quentin Tarantino uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2015.

Nel corso dell’intervista Shell ha raccontato di un incontro con Tarantino prima dell’uscita del film, per discutere appunto i dettagli della distribuzione. All’epoca il regista aveva già spiegato di essere intenzionato a far uscire il suo film nel formato Ultra Panavision 70mm, inutilizzato da circa cinquant’anni. Tarantino, grande estimatore e sostenitore della pellicola e dell’esperienza cinematografica da sempre, voleva che il 70mm servisse non soltanto ad evidenziare i paesaggi, quindi i luoghi dell’azione, ma anche a mettere in risalto le performance degli attori.

Durante l’incontro tra Shell e Tarantino, subito dopo che il regista espresse le proprie volontà, sottolineando che i cinema in cui sarebbe stato programmato The Hateful Eight in 70mm dovevano essere attrezzato con proiettori speciali, l’amministratore esclamò: “E se facessimo uscire il film, in esclusiva, direttamente sugli iPhone?”. A quel punto, senza mostrare il ben che minimo turbamento, Tarantino esclamò un semplice – ed ironico – “Fantastico!” e abbandonò il meeting.

Non sappiamo cosa abbia spinto Jess Shell a rivelare l’aneddoto, ma è palese dalle sue dichiarazioni quanto Tarantino disapprovasse l’idea. Anche se The Hateful Eight non è stato accolto all’unanimità né dalla critica né dal pubblico, è innegabile quanto una release destinata ai dispositivi mobile avrebbe tolto gran parte del fascino ad un film concepito proprio per essere goduto sul grande schermo, privando lo spettatore di quell’esperienza cinematografica fortemente voluta da Tarantino.

Deadpool vs Marvel Universe: la “folle” idea di Ryan Reynolds

0
Deadpool vs Marvel Universe: la “folle” idea di Ryan Reynolds

Attraverso Hindustan Times, Roger Wardell – che già in passato aveva anticipato diversi scoop relativi al futuro del MCU – ha sganciato una nuova bomba che ovviamente deve essere presa non come una notizia ufficiale ma soltanto come un puro e semplice rumor. La nuova speculazione riguarda Ryan Reynolds e le sue speranze circa l’effettiva realizzazione di Deadpool 3.

Una fonte anonima avrebbe rivelato che, nel corso del 2019, Ryan Reynolds aveva sviluppato un’idea secondo cui Deadpool avrebbe ucciso l’Universo Marvel sotto l’egida di Fox. Il film in questione, con Michael Bay in trattative per occuparsi della regia, avrebbe così permesso al Mercenario Chiacchierone di poter entrare ufficialmente a far parte del MCU.

Anche se si tratta di una voce a cui è molto difficile credere, ci sono in realtà diversi elementi che potrebbero avere una propria logica: Reynolds, infatti, aveva lavorato con Bay per il film Six Underground, finanziato da Netflix e sceneggiato proprio dagli autori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick; l’attore potrebbe aver discusso del progetto con il noto regista proprio durante la produzione del film.

Quale sarà il futuro cinematografico di Deadpool?

Ryan Reynolds ha già incontrato i Marvel Studios e Kevin Feige lo scorso anno anno per discutere proprio del futuro cinematografico di Deadpool, ma ad oggi non è ancora chiaro come si evolverà la figura del Mercenario Chiacchierone sul grande schermo, soprattutto in relazione all’ingresso del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel. È innegabile quanto la prospettiva descritta da Wardell possa essere a dir poco eccitante, ma ovviamente fino a quando non ci sarà una conferma ufficiale, è bene che i fan non lavorino troppo di fantasia…

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Doctor Strange 2: Bruce Campbell aggiorna sullo stato del film

0
Doctor Strange 2: Bruce Campbell aggiorna sullo stato del film

Bruce Campbell, attore molto amato dai fan, noto per il ruolo di Ash Williams nel franchise di Evil Dead (La Casa, in italiano), non è estraneo ai film di supereroi. L’attore, infatti, è apparso brevemente in tutte e tre i film dedicati a Spider-Man che sono stati diretti da Sam Raimi, collaboratore e amico di lunga data con cui aveva già lavorato nell’iconico franchise horror di Evil Dead. 

Adesso, con Raimi che si occuperà ufficialmente della regia dell’atteso sequel Marvel Doctor Strange in the Multiverse of Madness, i fan – ma anche lo stesso Campbell! – sperano vivamente che l’attore possa fare la sua apparizione nel film, magari attraverso un cameo, proprio come avvenuto per la trilogia di Raimi dedicato all’Uomo Ragno.

In una nuova intervista con Diabolique Magazine, Campbell ha parlato proprio dell’evoluzione dell’Universo Cinematografico Marvel e dell’annunciato sequel di Doctor Strange, aggiornando sullo stato del film e della produzione, e sulla possibilità di una sua comparsata.

“Per quanto riguarda Doctor Strange, tutti attendo le prossime mosse della Marvel e, soprattutto, i titoli che arriveranno prossimamente. Credo che la produzione del sequel non partirà fino al 2021. La Marvel deve capire prima come potersi muovere, vista l’attuale situazione mondiale… devo capire a quali film dare la priorità, quali film ritarderanno, quali progetti invece verranno cancellati. È un lavoro in continua evoluzione.”, ha spiegato l’attore.

Bruce Campbell intenzionato a prendere parte a Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Le parole di Campbell non confermano ovviamente che nel film vedremo un suo cameo, ma dal tono delle sue dichiarazioni sembra che l’attore abbia quantomeno incontrato i Marvel Studios e discusso della possibilità di apparire nel sequel di Doctor Strange con Raimi.

È probabile che l’attore stesse facendo, più semplicemente, delle allusioni in base alla sua longeva esperienza nell’industria cinematografica… eppure, il riferimento all’inizio della produzione potrebbe significare che l’attore ne sappia più di quanto i fan credano. D’altronde, già in passato Campbell aveva fatto intendere di essere intenzionato a voler prendere parte al film…

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Jurassic Park torna in vetta al box office americano

0
Jurassic Park torna in vetta al box office americano

Quasi tre decenni dopo aver conquistato per la prima volta il grande schermo, il classico senza tempo Jurassic Park di Steven Spielberg è tornato nuovamente in vetta al box office americano. A causa della pandemia di Covid-19, infatti, i cinema stanno riproponendo, oltre a titoli recenti mai arrivati in sala ma usciti soltanto in streaming (come Trolls World Tour o The Hunt), anche grandi pellicole del passato.

Con 230 sale in cui è stato nuovamente distribuito, ed è un incasso pari a 517.600 $, Jurassic Park è diventato il film più visto negli Stati Uniti lo scorso weekend, battendo un altro celebre cult diretto da Spielberg e tornato di recente nelle sale americane, ossia Lo Squalo: distribuito in 187 sale, il film è riuscito a portare a casa 516.300 $. Altri grandi classici che sono stati riproposti al cinema di recente sono Ritorno al futuro, E.T. – L’extra-terrestre e I Goonies

All’epoca della sua uscita, l’11 giugno 1993, Jurassic Park è rimasto per tre settimane consecutive in vetta al botteghino: grazie allo scorso weekend, per la quarta volta consecutiva il film è riuscito a raggiungere la posizione numero 1 del box office domestico. Ad oggi, il classico diretto da Spielberg ha guadagnato più di 1.033,4 $ in tutto il mondo (404,3 $ in America e 629,1 $ nel resto del mondo).

Jurassic Park: 10 curiosità sul film di Steven Spielberg

Al momento, la stragrande maggioranza delle principali catene cinematografiche americane resta chiusa, anche se molti si aspettano di riaprire entro le prossime settimane, con nuovi film che dovrebbero arrivare verso la fine di luglio, tra cui Mulan il 24 luglio e Tenet il 31 luglio. Sembra, dunque, che le attività in sala inizieranno a riprendere in modo significativo relativamente presto; tuttavia, con l’attuale pandemia di Coronavirus che rimane una minaccia ancora imminente negli Stati Uniti, esiste la possibilità che gli spettatori assistano ad ulteriori ritardi…

Wonder Woman 1984: da quanto Patty Jenkins pensava al ritorno di Steve Trevor?

0

Steve Trevor si è sacrificato per un bene superiore quando, alla fine di Wonder Woman del 2017, si è fatto esplodere a mezz’aria per salvare il mondo da un veleno mortale. Sembrava l’uscita di scena definitiva per il personaggio: inoltre, con Wonder Woman 1984 ambientato decenni dopo il primo film, nessuno credeva che potesse esserci ancora un modo per Steve di far parte della vita di Diana Prince.

Eppure, l’attesissimo sequel ha trovato una maniera per riportare indietro l’eroe senza che questi fosse invecchiato di un giorno. Come Steve Trevor riuscirà a tornare indietro è ancora oggi un mistero, ma nel frattempo l’attore Chris Pine ha svelato nuovi dettagli su ciò che i fan dovranno aspettarsi dal sequel diretto ancora una volta da Patty Jenkins, in una recente intervista con Games Radar.

“Quello che dirò di lui è che è profondamente, estremamente eccitato”, ha spiegato Pine. “È entusiasta di poter tornare da Diana. È entusiasta di questo mondo. Riguardo al tono del personaggio, ciò che ora è diverso è che non più stanco del mondo. Non è stanco. Il tono del personaggio è completamente diverso rispetto a quello del primo film.” 

Chris Pine anticipa un grande cambiamento di tono per Steve Trevor in Wonder Woman 1984

“Ho pensato che fosse una bella idea”, ha aggiunto l’attore riferendosi al fatto che Steve si sentirà come un pesce fuor d’acqua in un mondo che non comprende totalmente. “È una mossa brillante da parte della regista Patty Jenkins. Questa è solo una piccola chiara indicazione di un grande cambiamento di tono che ci sarà questa volta.”

Per quanto riguarda invece da quanto Patty Jenkins stava pensando di far tornare in azione il personaggio di Steve Trevor, Pine ha confermato che è un’idea su cui la regista stava rimuginando dal primo Wonder Woman: “Verso la fine della lavorazione del primo film, Patty stava rimuginando su quest’idea. Quindi sì, sapevo che sarei tornato. Penso che potrebbe anche aver iniziato a pensare alla storia già mentre stavamo promuovendo il primo film.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Spider-Man: Far From Home, il cast non ha mai letto la sceneggiatura completa

0

L’attrice Zendaya ha rivelato che il cast di Spider-Man: Far From Home non ha mai avuto la possibilità di leggere la sceneggiatura completa del film a causa degli spoiler relativi ad Avengers: Endgame. Uscito ad aprile dello scorso anno, il cinecomic di Anthony e Joe Russo ha segnato la fine della Saga dell’Infinito e del MCU così come abbiamo imparato a conoscerlo in tutti questi anni.

Soltanto pochi mesi dopo, con l’uscita al cinema di Far From Home, il pubblico ha potuto vedere come il mondo fosse cambiato dopo gli eventi di Endgame. Tecnicamente, lo stesso Far From Home ha rappresentato uno spoiler, dal momento che prima degli eventi di Engame, Peter Parker (Tom Holland) era già morto. Ciononostante, la Marvel ha comunque rilasciato il primo trailer del film di Jon Watts prima che Endgame arrivasse nelle sale.

Quel trailer ha cercato di nascondere il più grande spoiler relativo al cinecomic di Anthony e Joe Russo, ossia il fatto che Iron Man (Robert Downey Jr.) sarebbe morto durante la battaglia finale contro Thanos (Josh Brolin). Gli effetti che la morte di Iron Man avrebbe avuto su Peter sono diventati di grande interesse per i fan, considerato il forte legame tra i due personaggi: nonostante infatti il personaggio sia morto, è possibile comunque “percepire” la presenza di Tony Stark lungo tutto l’arco narrativo di Far From Home. 

L’approccio della Marvel agli spoiler su Avengers: Endgame presenti nella sceneggiatura di Spider-Man: Far From Home

Sappiamo quanto la Marvel tenga alla segretezza quando si tratta dei suoi progetti, e la cosa ovviamente non esclude neanche gli stessi membri del cast, come rivelato in una recente intervista con Variety da Zendaya, interprete di MJ. L’attrice ha infatti spiegato il tipo di approccio della Marvel agli spoiler su Endgame presenti in Far From Home.

“C’erano sono così tanti segreti… metà della sceneggiatura non abbiamo neanche potuto leggerla perché c’erano troppi spoiler, all’epoca, su Endgame. Era come se non sapessi davvero cosa stessi facendo. È tutto talmente grande e talmente collegato che alla fine ti ritrovavi a pensare ‘Ok, forse ci capirò qualcosa mentre giriamo’.”, ha dichiarato l’attrice.

Ricordiamo che Zendaya tornerà nei panni di MJ in Spider-Man: Far From Home, la cui produzione sarebbe dovuta partire il prossimo luglio: a causa della pandemia di Covid-19, però, è stata ufficialmente posticipata. Al momento non è chiaro quando le riprese del film partiranno, anche perché uteriori complicazioni – oltre che dall’attuale situazione mondiale – derivano anche dagli impegni del protagonista Tom Holland con l’annunciato adattamento cinematografico di Uncharted, che arriverà al cinema prima della terza avventura dedicata all’Uomo Ragno targata Sony e Marvel.

Justice League Snyder Cut: svelata la finestra di lancio su HBO Max

0

Sappiamo ormai da diverse settimane che il prossimo anno, su HBO Max, arriverà la tanto attesa Snyder Cut di Justice League, ossia la versione del cinecomic uscito nelle sale nel 2017 così come inizialmente concepita dal regista Zack Snyder. Fino ad ora sapevamo soltanto che la Director’s Cut del film sarebbe arrivata il prossimo anno, ma nessuna possibile finestra di lancio era stata ancora rivelata.

Adesso, in una recente intervista con Variety in cui si è parlato dello stato del servizio di streaming, Sandra Dewey, presidente di WarnerMedia Entertainment, ha svelato che l’uscita della Snyder Cut di Justice League è prevista per “l’inizio della prima metà del 2021”. Nessun ulteriore dettaglio è stato rivelato, ma almeno i fan sanno adesso quanto più o meno dovranno ancora attendere prima di potersi gustare l’originale versione del cinecomic DC.

Si tratta naturalmente di una mossa strategica, dal momento che a partire dalla seconda metà del 2021 la Warner Bros. distribuirà ben due nuovi cinecomic targati DC: stiamo parlando di The Suicide Squad di James Gunn, previsto per il 6 agosto 2021, e dell’attesissimo The Batman di Matt Reeves, che arriverà invece il 1 ottobre 2021. La Snyder Cut di Justice League dovrebbe dunque anticipare l’uscita dei due attesissimi cinecomic.

La Snyder Cut di Justice League presentata al DC FanDome

Ricordiamo che Zack Snyder deve ancora completare la post-produzione della sua versione di Justice League. Di recente il regista ha confermato che sarà presente al DC FanDome, evento virtuale e gratuito organizzato da Warner Bros. e dedicato all’Universo DC, che avrà luogo il prossimo 22 agosto. Durante l’evento verrà presentato quasi sicuramente il primo trailer ufficiale della Snyder Cut, con Snyder che rivelerà nuovi dettagli sulla sua creatura.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Billions 5 da domani su Sky Atlantic e NOW TV

0
Billions 5 da domani su Sky Atlantic e NOW TV

È di nuovo guerra, spietata ma irresistibile, tra il miliardario rockstar Bobby “Axe” Axelrod (Damian Lewis) e il sempre più spregiudicato Chuck Rhoades (Paul Giamatti), i due carismatici e amatissimi protagonisti di Billions 5, la quinta stagione di Billions che torna dal 24 giugno alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV con i primi sette attesissimi episodi della nuova stagione, la quinta, che verrà trasmessa in due tranches a causa del temporaneo stop alla produzione imposto dall’emergenza COVID-19.

Accantonata l’inaspettata ed efficacissima alleanza della scorsa stagione, i due protagonisti della serie torneranno uno contro l’altro, ancora più determinati a distruggersi una volta per tutte mentre nuovi nemici si profilano all’orizzonte. A complicare l’intricatissimo puzzle fatto di finanza, ambizione, potere, soldi e bugie, inedite e rischiose alleanze e nuovi personaggi interpretati da due new-entry d’eccezione nel cast: da una parte Corey Stoll (House of Cards), nei panni di un nuovo temibile avversario di Axe, dall’altra Julianna Margulies (The Good Wife) nel ruolo di Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League nonché autrice di successo.

La quinta stagione di Billions, l’amatissimo financial drama targato SHOWTIME creato da Brian Koppelman (Ocean’s Thirteen) e David Levien e prodotto – fra gli altri – da Andrew Ross Sorkin, vedrà la lotta per il potere delle scorse stagioni trasformarsi in una vera e propria battaglia per la sopravvivenza in cui ristabilire nuovi equilibri diventerà fondamentale per tutti i personaggi, che dovranno adattarsi per non rischiare di scomparire. La rinnovata rivalità tra Axe e Chuck, infatti, non sarà l’unico fattore di cui i due protagonisti dovranno preoccuparsi. Da un lato Axelord dovrà fare i conti con il miliardario Mike Prince, un gigante degli affari venuto da una piccola città dell’Indiana che diventerà presto una seria minaccia; dall’altro Chuck arriverà ai ferri corti con la procuratrice distrettuale Mary Ann Gramm, interpretata da Roma Maffia (Nip/Tuck), e dovrà affrontare la crisi del suo matrimonio con Wendy Rhoades (Maggie Siff, Sons of Anarchy), che rivaluterà la sua lealtà e creerà sorprendenti nuove alleanze che la metteranno in contrasto sia con Chuck che con Axe. Nel frattempo, Taylor Mason – Asia Kate Dillon (John Wick 3 – Parabellum) – dovrà tornare alla Axe Capital, dove lotterà per proteggere dipendenti e risorse.

Nel cast di Billions riprendono i loro ruoli David Costabile (Suits) nei panni di Mike Wagner, braccio destro di Axe; Condola Rashād(Money Monster – L’altra faccia del denaro) è ancora Kate Sacher; Jeffrey DeMunn (Il miglio verde), che interpreta Charles Rhoades Sr, il padre di Chuck; e Kelly AuCoin (Drunk Parents), nel ruolo di “Dollar” Bill Stearn. Nuovi ingressi nel cast oltre a Stoll e Margulies anche Rick Hoffman (Suits) nei panni del Dott. Swerdlow, medico dai metodi poco ortodossi, Frank Grillo(Kingdom) nel ruolo di Nico Tanner, un artista contemporaneo, e Daniel Breaker (Mozart in the Jungle) nei panni di Scooter Dunbar, il capo dello staff di Michael Prince.

Bad Boys For Life da domani in home video

0
Bad Boys For Life da domani in home video

I Bad Boys sono tornati. Will Smith e Martin Lawrence vi aspettano per l’ultima grande corsa in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD per vivere le avventure della coppia di poliziotti più irriverente e indimenticabile di sempre, grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia.  Uscito al cinema il 20 febbraio, poco prima dell’emergenza sanitaria, Bad Boys for Life si è comunque dimostrato un successo al botteghino. Ora, in arrivo in home video dal prossimo 24 giugno, si prepara a conquistare i salotti di casa con le edizioni Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah, questo terzo (ed ultimo?) capitolo dell’apprezzata saga action mette in scena il ritorno dei “cattivi ragazzi” Mike Lowrey (Will Smith) e Marcus Burnett (Martin Lawrence) per un’ultima avventura insieme. Approdati al cinema per la prima volta nel lontano 1995, dopo 25 anni si ritrovano con la stessa alchimia di sempre per chiudere il cerchio. Mentre Mike è in piena crisi di mezz’età, Marcus è deciso ad andare in pensione per godersi la famiglia. Quello che li riunirà è una vendetta ai danni di Mike da parte di un boss del cartello locale.

All’interno delle edizioni home video, numerosi contenuti speciali esclusivi per un totale di oltre 65 minuti! Dietro le quinte, scene eliminate e tagliate, papere dal set, easter egg e molto di più vi attendono per scoprire tutto quello che c’è da sapere sui Bad Boys. Bad Boys for Life sarà disponibile anche in un imperdibile set, in Dvd e Blu-ray, contenente i tre film della saga action con protagonisti Will Smith e Martin Lawrence, per rivivere le avventure di Bad Boys sin dagli inizi e divertirsi con tutta la famiglia.

CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO DVD

  • Scene estese e alternative
  • Scene eliminate & bloopers E molto altro!

CONTENUTI EXTRA ESCLUSIVI DEI FORMATI BLU-RAY E 4K UHD

  • Corri o muori: la creazione di Bad Boys for Life
  • Compagni d’avventure: dietro le quinte
  • E’ giunto il momento: terzo capitolo del franchise
  • Easter egg: riferimenti nascosti E molto altro!

Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, trailer del film Netflix

0

Netflix ha diffuso il trailer di Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, il nuovo film di animazione originale diretto dal leggendario animatore e regista premio Oscar Glen Keane, che sarà disponibile in autunno in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, una co-produzione Pearl Studio e Netflix, vede come produttrici le celebri Gennie Rim e Peilin Chou. Nella versione originale del film, la voce della giovane protagonista Fei Fei è dell’attrice rivelazione Cathy Ang. Il voice cast originale vede inoltre la presenza di Phillipa Soo (Chang’e), Robert G. Chiu (Chin), Ken Jeong (Gobi), John Cho (Papà), Ruthie Ann Miles (Mamma), Margaret Cho (Zia Ling), Kimiko Glenn (Zia Mei), Artt Butler (Zio) e Sandra Oh (Signorina Zhong). Diretto dal premio Oscar Glen Keane (Dear Basketball), la pellicola è prodotta da Gennie Rim (Gli Incredibili, Cars, Ratatouille e Up), Peilin Chou (Mulan, Romy & Michelle, Il piccolo yeti)

Autore: Audrey Wells (The Hate U Give) Co-regista: il premio Oscar John Kahrs (Paperman) Produttori esecutivi: Janet Yang (The Joy Luck Club), Glen Keane, Ruigang Li, Frank Zhu, Thomas Hui Musiche di: Christopher Curtis (Chaplin), Marjorie Duffield, Helen Park (KPOP) Compositore: il premio Oscar Steven Price (Gravity) Scenografa: Céline Desrumaux

Una brillante ragazzina, spinta dalla determinazione e dalla passione per la scienza, costruisce una navicella spaziale per andare sulla Luna e dimostrare l’esistenza della leggendaria dea che vi abita. Una volta atterrata, rimane coinvolta in una ricerca inaspettata e scopre un luogo bizzarro popolato da creature fantastiche. Diretto dal leggendario animatore Glen Keane e prodotto da Gennie Rim e Peilin Chou, “Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria” è un’emozionante avventura musicale che racconta la capacità di andare avanti, l’accettazione di novità inattese e il potere dell’immaginazione.

Homemade, la collezione di corti d’autore targata Netflix

0
Homemade, la collezione di corti d’autore targata Netflix

Netflix annuncia oggi HOMEMADE, una collezione di corti creati da celebrati filmmaker provenienti da ogni parte del mondo. Confinati a casa per la pandemia causata dal Coronavirus, questi filmmaker raccontano storie personali e commoventi che catturano la nostra esperienza collettiva della vita in quarantena.  Prodotto da The Apartment Pictures, parte del gruppo Fremantle, e Fabula, HOMEMADE è una celebrazione della maestria e dell’artigianalità dell’arte cinematografica, così come del potere duraturo della creatività di fronte ad una pandemia globale.

Realizzati utilizzando solo attrezzature trovate a casa, le storie variano da diari intimi della vita quotidiana dei registi a brevi racconti di fantasia e spaziano in una varietà di generi, offrendo una lente d’ingrandimento su come il lockdown ha colpito diversi paesi e vite in tutto il mondo.  Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment, e Juan de Dios Larraín e Pablo Larraín di Fabula hanno radunato filmmaker da ogni parte del mondo per partecipare a questo progetto.

Dietro la macchina da presa infatti alcuni tra i più acclamati cineasti di oggi:

  • Ladj Ly (I Miserabili) – corto filmato a Clichy Montfermeil (Francia)
  • Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza, The New Pope) – corto girato a Roma (Italia)
  • Rachel Morrison (Black Panther, Mudbound) – corto girato a Los Angeles, (USA)
  • Pablo Larraín (El Club, Jackie) – corto girato a Santiago (Cile)
  • Rungano Nyoni (Kuuntele, I  am not a witch) – corto girato a Lisbona (Portogallo)
  • Natalia Beristáin (She does not want to sleep alone) – corto girato a Mexico City (Messico)
  • Sebastian Schipper (Victoria, Roads) – corto filmato a Berlino (Germania)
  • Naomi Kawase (True Mothers, Sweet Bean) – corto girato a Nara (Giappone)
  • David Mackenzie (Hell or High Water, Outlaw King) – corto filmato a Glasgow (Scozia)
  • Maggie Gyllenhaal –  (Lontano da qui / The Honourable Woman) corto girato in Vermont (USA)
  • Nadine Labaki & Khaled Mouzanar (Caramel, Capernaum) – corto filmato a Beirut (Libano)
  • Antonio Campos (The Devil All The Time) – corto filmato a Springs, New York City (USA)
  • Johnny Ma (Old Stone; To live to sing) – corto girato a San Sebastián del Oeste, Jalisco (Messico)
  • Kristen Stewart – (Clouds of Sils Maria / Come Swim) corto filmato a Los Angeles (USA)
  • Gurinder Chadha (Sognando Beckham; Blinded by the light – Travolto dalla musica) – corto filmato a Londra (UK)
  • Sebastián Lelio (Gloria Bell, A Fantastic Woman) – corto filmato a Santiago (Cile)
  • Ana Lily Amirpour (A Girl Walks Home Alone at Night; The Bad Batch) – corto filmato a Los Angeles (USA)

Homemade, il trailer

Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment: “Questo progetto è stato per noi una bella occasione per mandare un forte messaggio di unità e resilienza alla comunità creativa internazionale. Voglio ringraziare Netflix e tutti i registi per aver raccolto questa sfida e aver dimostrato che, persino in tempi così difficili, è possibile intraprendere strade mai battute prima ed emozionanti”.Juan de Dios Larraín, CEO di Fabula: “Homemade è un invito ad un gruppo di registi ad esplorare la creatività sotto le stesse condizioni. E’ molto democratico. Non è una questione di risorse, al centro c’è la creatività ”.

Pablo Larraín, Regista: “È un’occasione meravigliosa per lavorare con persone che ammiro. Ed un’opportunità straordinaria per continuare a lavorare, grazie a Netflix ed al suo straordinario team, in giorni così confusi ed unici.”

Teresa Moneo, Direttore dei Film Originali presso Netflix: “Vedere le storie degli altri può aprire i cuori e le mente e farci sentire tutti più uniti. Ecco perché, in questi tempi senza precedenti, siamo onorati di lavorare con questo incredibile e variegato gruppo di filmmaker e di portare le loro storie personali ai nostri abbonati in tutto il mondo”.

Paolo Sorrentino: “Homemade è stata una grande sfida per chi desidera narrare. Trovare nella propria casa, e senza nient’altro a disposizione una storia e dei personaggi mi ha fatto sentire come quando, da ragazzino, sognavo di fare questo lavoro”. La collezione sarà resa disponibile su Netflix a livello globale il prossimo 30 Giugno 2020.

Giancarlo Giannini avrà una stella sulla Walk of Fame

0

Anche Giancarlo Giannini andrà ad occupare una prestigiosa mattonella della Hollywood Walk of Fame! Dopo sessant’anni di carriera, all’attore verrà assegnato il riconoscimento che viene assegnato solo alle star del cinema (ma anche della musica, della tv e della cultura) che hanno lasciato il segno nel firmamento di Hollywood.

Giancarlo Giannini è uno dei volti italiani famosi in tutto il mondo, grazie soprattutto alla collaborazione con Lina Wertmüller. L’interprete è stato più volte insignito di grandi riconoscimenti in patria, come i 5 David di Donatello e i 5 Nastri D’argento, ma anche all’estero è stato più volte elogiato. Nel 1973 vinse infatti a Cannes il Prix d’interprétation masculine per Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”  e nel 1977 fu nominato come Miglior attore protagonista per Pasqualino Settebellezze, entrambi firmati da Wertmüller.

Giannini stesso ha dichiarato la sua gioia e il suo onore a ricevere tale riconoscimento, dedicandolo proprio alla donna che tante volte ne ha esaltato il talento e ad un altro stimatissimo regista italiano: “Sono felicissimo per questo importante riconoscimento, dedico questa preziosa stella a Franco Zeffirelli e Lina Wertmüller”.

Proprio nei mesi passati, durante Cannes 2019, Giannini è stato al fianco di Wertmüller che è stata premiata per la sua carriera e che nello stesso anno ha vinto un Premio Oscar, sempre alla carriera.

Golden Globes 2021: posticipati di due mesi

0
Golden Globes 2021: posticipati di due mesi

I Golden Globes 2021 si svolgeranno il 28 febbraio 2021, circa otto settimane prima della 93° edizione degli Academy Awards, in una data che a tutti gli effetti è tradizionalmente più vicina agli Oscar.

La Hollywood Foreign Press Association ha annunciato lo spostamento nella mattina di lunedì, a seguito dell’annuncio della Academy, la scorsa settimana, che pure ha posticipato la sua data di premiazione, spostandola fino al 25 Aprile 2021.

“Per soddisfare le produzioni cinematografiche e televisive nazionali e internazionali, l’HFPA fornirà ulteriori indicazioni sull’ammissibilità, il periodo di votazione e il calendario degli annunci delle nomination riveduto nelle prossime settimane”, ha affermato l’organizzazione.

La nuova data del 28 febbraio per i Globes era la data originale per gli Oscar del 2021, fissata nel 2017. La nuova data significa che i risultati dei Globles potrebbero influenzare le nomination agli Oscar, poiché il processo che porterà all’annuncio delle cinquine non comincerà prima del 5 marzo.

I Golden Globes si svolgono generalmente la prima domenica dell’anno solare come calcio d’inizio della stagione dei premi di Hollywood. L’edizione di quest’anno si è tenuta il 5 gennaio, mentre cinque giorni dopo l’HFPA ha annunciato che Tina Fey e Amy Poehler avrebbero presentato le cerimonie del 2021.

Oltre ai Golden Globes e agli Oscar, anche i BAFTA 2021 sono stati posticipati, con le stesse motivazioni.

Fonte

DCEU: quali sono le interpretazioni migliori e quali le peggiori?

Almeno fino ad oggi, è giusto affermare che il DCEU abbia attraverso una fase di numerosi alti e bassi. Da un punto di vista tanto narrativo quanto stilistico, l’universo condiviso ha offerto storie sempre diverse che non sempre sono state in grado di raccogliere il favore del pubblico o di mettere d’accordo i fan. Oltre ai film che si possono considerare più o meno riusciti, anche le performance degli attori non sono sempre state in grado di restituire lo spirito dei personaggi dei fumetti. Screen Rant ha raccolto le 5 migliori e le 5 peggiori performance del DCEU:

Jason Momoa/Aquaman (Migliore)

Dopo essere stato relegato ad un cameo in Batman v Superman e aver avuto pochissime battute a disposizione in Justice League, Jason Momoa ha avuto finalmente la possibilità di spiegare le ali e mostrare tutto il suo carisma nello stand-alone di James Wan, Aquaman.

Momoa ha portato sia l’umorismo che il cuore necessario per interpretare Arthur Curry, tanto che il suo fascino e la sua simpatia ci hanno anche permesso di chiudere un occhio su tutte quelle battute presenti nella sceneggiatura del film non particolarmente brillanti… 

Jared Leto/Joker (Peggiore)

Secondo quanto riferito, Jared Leto non ha reagito molto bene quando ha scoperto che la Warner Bros. aveva intenzione di realizzare un film sul Joker senza il suo coinvolgimento. Eppure, un film da solista con protagonista il suo Joker – dopo il flop di Suicide Squad – non avrebbe mai potuto avere un successo pari a quello del film con Joaquin Phoenix.

In Suicide Squad, il Joker di Leto si alimenta soltanto di una caratterizzazione troppo legata ai fumetti. Nel film il personaggio finisce per essere soltanto un agente del caos in grado di organizzare perfettamente le sue pistole sul pavimento. Eppure, il regista David Ayer ha sempre sostenuto che è a causa dei pesanti tagli apportati al film che la performance di Leto è stata “maltrattata”…

Margot Robbie/Harley Quinn (Migliore)

Sebbene i critici disprezzano quasi all’unanimità Suicide Squad, l’unica cosa su cui tutti hanno concordato fin dall’inizio è stata la performance di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Nonostante i problemi legati alla sceneggiatura, Birds of Prey ha dimostrato che Harley di Robbie è un personaggio troppo sfaccettato e carismatico per un film come quello di Ayer.

Robbie è riuscito ad incarnare alla perfezione tutte le caratteristiche del personaggio, dal suo accento tipico di Brooklyn (che aveva già perfezionato grazie al suo ruolo in The Wolf of Wall Street) alla sua sconfinata sociopatia. Speriamo che la Mattacchiona rimanga sullo schermo per ancora tanto tempo…

Michael Shannon/Zod (Peggiore)

In alcuni casi, un attore generalmente acclamato dalla critica, se scelto per interpretare un supercattivo può fare davvero miracoli. Basti pensare a Cate Blanchett nei panni di Hela, ad Alfred Molina nei panni del Dottor Octopus o a Danny DeVito in quelli di Pinguino.

Sfortunatamente, nel caso di Michael Shannon nel ruolo del generale Zod ne L’Uomo d’Acciaio, le cose non hanno funzionato. L’attore ha caricato troppo il suo personaggio, soprattutto considerando il tono radicato del film. Terence Stamp è ancora oggi la migliore incarnazione di Zod che sia apparsa sullo schermo.

Ray Fisher/Cyborg (Migliore)

Nella Snyder Cut di Justice League, Cyborg era il collante emotivo dell’interno film. È un peccato che gli spettatori non abbiano mai visto quella versione del film al cinema (nonostante il prossimo anno la Snyder Cut arriverà ufficialmente su HBO Max), anche perché il ritratto che Ray Fisher ha fatto di Victor Stone è stata una gioia da guardare. 

Data la relazione tesa del suo personaggio con il padre, il rimorso per la morte della madre, la sua disabilità ed una promettente carriera sportiva che stava per finire bruscamente, Fisher – da attore – aveva molti aspetti sui quali doveva lavorare. Purtroppo, non gli è stato concesso abbastanza tempo per esplorare tutto… ma quei brevi momenti in cui l’abbiamo visto in scena, sono stati comunque memorabili.

Yahya Abdul-Mateen II/Black Manta (Peggiore)

L’arco narrativo di Black Manta in Aquaman è completamente fuorviante. Nella scena iniziale, lui e suo padre si divertono un sacco ad uccidere alcune persone innocenti all’interno di un sottomarino: Aquaman ostacola il loro piano sfacciatamente malvagio, ma Black Manta trascura di salvare la vita del padre, nonostante – in seguito – trascorra l’intero film complottando la propria vendetta.

Proprio da questo punto di vista, è impossibile fare il tifo per un tale ipocrita, e la deludente performance di Yahya Abdul-Mateen II non rendono di certo le cose più facili. Ed è un peccato, perché in altri progetti ha dimostrato di essere un grande attore…

Gal Gadot/Wonder Woman (Migliore)

Quando Patty Jenkins è stata incaricata di dirigere il film in solitaria di Wonder Woman, nessuno avrebbe immaginato che il film sarebbe riuscito a raccogliere così tanti consensi e a riscuotere il successo che si è giustamente meritato. 

La visione di Jenkins, però, non avrebbe funzionato se non fosse stato anche per la performance di Gal Gadot nei panni della protagonista. Al pari del lavoro svolto dalla regista, anche l’interpretazione della Gadot è stata apprezzata per la sua serietà e sincerità. L’impegno dell’attrice ha reso Diana Prince una delle eroi più adorabili della storia dei cinecomics.

 Joel Kinnaman/Rick Flag

Sfortunatamente per Joel Kinnaman, nessun attore è stato in grado di offrire una performance più sfumata avendo a disposizione così tanto spazio come accaduto al personaggio di Rick Flag in Suicide Squad.

Kinnaman ha dimostrato di essere un attore capace in Altered Carbon, la serie targata Netflix, e persino nel riavvio poco fortunato della saga di RoboCop; è un peccato che  la Warner Bros. non abbia approfittato del talento dell’attore per regalare al pubblico un Rick Flag memorabile…

Ben Affleck/Batman (Migliore)

Ben Affleck ha fatto un ottimo lavoro quando ha interpretato uno dei personaggi più iconici della DC. Potrebbe non essere stato il più grande Batman cinematografico di tutti i tempi – quel titolo appartiene forse ancora a Michael Keaton! -, ma secondo i più è riuscito a fare sicuramente meglio del suo predecessore, Christian Bale.

Quando interpretava Bruce Wayne senza il cappuccio, Afflekc ribolliva silenziosamente sotto una facciata severa e silenziosa; e quando indossava il cappuccio, quella stessa aggressività esplodeva in superficie.

Jesse Eisenberg/Lex Luthor

Jesse Eisenberg ha mai letto un fumetto prima di interpretare il ruolo di Lex Luthor? Sembra che l’attore abbia frainteso chi sia il personaggio, dal momento che la sua interpretazione in Batman v Superman è più simile a una malsana imitazione del Joker di Heath Ledger che a un ritratto del megalomane affamato di potere qual è in realtà Luthor.

Lex è un genio calcolatore e manipolatore con un cuore di pietra e una costante dipendenza dal potere, e purtroppo Eisenberg non è riuscito a catturarne lo spirito autentico….

Quali costumi vorremmo vedere nell’ipotetica trilogia di The Batman di Matt Reeves

0

L’annunciato film di Matt Reeves The Batman per molti [rumors] sarà l’inizio di una nuova trilogia che vedrà l’apprezzato regista guidare l’attore Robert Pattinson in una nuova epopea per il cavaliere mascherato. Ma se così fosse quali sarebbero i costumi del pipistrello che vorremmo vedere? Proviamo a stilarne almeno 10 possibilità!

Batman: Incorporated

Quando Batman decise di espandere la sua attività per proteggere Gotham City e il mondo, tornò al suo abito classico (con un’estetica moderna). Mentre l’armatura va bene per le scazzottate più complicate, vale la pena ricordare che ora ci sono tessuti altrettanto resistenti, e un vigilante come Batman userebbe comprensibilmente quelli.

Ma la domanda è: potrebbe davvero funzionare una versione live-action della cintura gialla e dell’emblema del petto luminoso nel DCEU di oggi? Con il giusto design, non c’è dubbio che potrebbe davvero funzionare, e potremmo davvero ottenere la versione più definitiva di Batman sul grande schermo.

L’armatura Thrasher

The Batman costumeQuando si parla di Armature, è difficile pensare che si possa fare meglio di quanto visto in Batman V Superman, ma è pur vero che Batman ha avuto più versioni della sua armatura. Quando il gioco si fa duro ci vuole qualcosa di altrettanto duro e vale la pena ricordare che Bruce Wayne è solo un uomo, ma è per questa ragione che spesso tira fuori abiti come questi in quanto lo protegge da poteri sovrumani.

La tuta Thrasher è più dura del kevlar e realizzata con fibre a maglia. Fu costruito per combattere nelle aree più inospitali della Terra, in grado di resistere a caldo e a freddi estremi con le basse temperature basse dell’artico. L’armatura era inoltre dotata di ossigeno che poteva durare per settimane.

Il costume di Bill Finger

Bill FingerBill Finger è uno dei co-creatori di Batman (o “The Bat-Man” come allora era conosciuto), e ha introdotto gran parte dell’estetica che abbiamo imparato a conoscere come il Batsuit. Ora, guardando l’immagine qui sopra, come non potremmo pensare che questo possa davvero funzionare in un contesto live-action, ma probabilmente non saremmo tutti d’accordo.

Quelle ali da pipistrello, la cintura gialla e le orecchie a punta potrebbero sembrare davvero fantastiche in live-action, e se  in The Batman, Robert Pattinson continuerà a indossare costumi “fatti in casa”, allora perché no un costume che renda omaggio al grande talento di Bill Finger. In un certo senso, sembra che Matt Reeves sia già stato ispirato da questo, ma una versione più raffinata potrebbe finire il giusto connubio che rende moderno un grande classico!

Arkham Origins

Arkham OriginsNonostante abbia un design corazzato molto simile a quello visto nella The Dark Knight Trilogy di Christopher Nolan, questo Batsuit ha una componente in pelle/tessuto che gli conferisce un aspetto molto diverso nel complesso. Il cappuccio e il mantello da collegare sono simili al costume di Noel (ci arriveremo), anche se un po’ più snelli grazie al simbolo del petto che viene tenuto separato.

Per un Batsuit “finale” introdotto alla fine di The Batman, questo avrebbe sicuramente funzionato per i fan dei fumetti e dei videogiochi. Questo Batsuit prende le migliori caratteristiche rispetto a molti altri elencati in questa nostro articolo e le combina perfettamente per creare un look che sarebbe semplicemente incredibile da far indossare a Robert Pattinson.

Batman Beyond

Batman Beyond

Di tutti i costumi che vi abbiamo parlato, questo è senza dubbio il più drasticamente  e diverso. Il costume di Batman Beyond è stato originariamente indossato da Terry McGinnis, un ragazzo delle superiori che diventa Batman sotto le sembianze di un vecchio Bruce Wayne.

I recenti fumetti di Batman hanno rivelato una versione corazzata e prototipo della tuta che potrebbe aprire la porta ad un eventuale aspetto attuale. Tuttavia, sarebbe innegabilmente divertente vedere Robert Pattinson forse mettere da parte il suo abito classico consumato e danneggiato in battaglia e indossare un abito tecnologicamente avanzato. Ma è molto improbabile che questo design si adatti all’estetica che Reeves sta cercando di ottenere con The Batman.

The New 52

Riuscite a credere che sia passato quasi un decennio dal lancio di questo reboot? Questa serie ha diversi pregi, come il fatto di esser riuscito a mantenere ala maggior parte delle trame dell’universo DC e allo stesso tempo semplificando la sua storia, rendendolo adatto ai lettori delle nuove generazioni.

La versione del Batsuit della foto ha dato il via a quella versione delle avventure di Caped Crusader in questo nuovo mondo, e sebbene sia un look abbastanza semplice per Batman, le opere di Greg Capullo sarebbero un posto intelligente in cui cercare ispirazioni per Matt Reeves e il suo team quando si dovrà di reinventare questo eroe. Questa tuta trasforma anche il mantello in più di un mantello È basica, ma potrebbe funzionare bene sullo schermo.

Batman Noel

Batman Noel

Batman: Noel di Lee Bermejo è una rivisitazione unica del testo originale A Christmas Carol di Charles Dickens, e presenta un aspetto davvero unico per Caped Crusader. Una versione live-action di questo abito in pelle potrebbe correre il rischio di assomigliare troppo ad un costume di Daredevil, ma almeno alcuni elementi di questo abito sono entrati nel film di Matt Reeves.

Le aree rinforzate gli conferiscono molta più forma e un aspetto corazzato che consente al personaggio – e all’attore – di indossarlo con molta libertà di movimento. Il modo in cui il simbolo del pipistrello e il mantello sono collegati è visivamente accattivante, mentre l’aspetto generale è estremamente fedele ai fumetti senza essere troppo simile a quello che abbiamo visto in passato. Se quello visto indossare da Robert Pattinson fino ad ora è un abito “prototipo”, questa potrebbe facilmente essere la versione definitiva.

Injustice: Gods Among Us

Injustice: Gods Among Us

Parlando di una versione corazzata, è difficile superare quella vista in Injustice: Gods Among Us, il videogioco ambientato in una realtà alternativa in cui Batman e Superman si scontrano dopo che quest’ultimo perde il controllo e tenta di conquistare la Terra. Come possiamo vedere, questo Batman è armato dalla testa ai piedi, anche se la differenza più notevole è nel il cappuccio.

Invece di essere semplicemente una maschera, sembra dare a Bruce Wayne molto di più in termini di protezione; qualcosa che dovrebbe tornare utile durante questa avventura. Dato ciò che abbiamo visto finora, è facile immaginare che questa versione possa inserirsi  in The Batman, ed è facile immaginare un cavaliere oscuro inesperto che alla fine indossi una tuta protettiva come questa.

Arkham Asylum

Arkham AsylumAltra versione affascinante di Caped Crusader è possibile trovarla in Arkham Asylum, altro videogioco che vede il pipistrello essere intrappolato in una prigione piena dei suoi più grandi nemici, e il Batsuit diventa presto logorato di conseguenza. Vedere Pattinson indossare un abito del genere sarebbe una mossa interessante in termini di design, mentre anche una versione pulita dell’outfit è ancora un design efficace che apparirebbe fantastico se adattato al cinema.

Una volta passato il vestito prototipo, sarebbe davvero efficace vedere Batman adottare un abito in stile Arkham che mostra danni, ma che sottolinea anche quanto sia un eroe con molte risorse.

Il costume di Jim Lee

Il costume di Jim LeeCerto, questo Batsuit non sembra molto diverso da alcuni degli altri design elencati qui, ma i fan dei fumetti sapranno cosa lo rende così speciale: è quella tinta blu che il vestito ha! Un vero classico. Il nero e il grigio sono il tema prevalente in quasi tutti gli altri costumi di questa lista (è anche l’abbinamento scelto fino ad ora in tutte le versione in live-action, dalla presa di Tim Burton a quella di Zack Snyder), quindi l’uso di una sfumatura di blu aiuterebbe entrambe questa versione a distinguersi dalle precedenti iterazioni e anche essere visivamente sorprendente.

Tuttavia, considerando il fatto che i fumetti e Man of Steel hanno abbandonato la biancheria intima rossa “iconica” di Superman, sembra probabile che Robert Pattinson non indosserà mai questa versione del costume.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Frozen II: Dietro le Quinte, il trailer del documentario

0
Frozen II: Dietro le Quinte, il trailer del documentario

È disponibile il trailer di Frozen II: Dietro le Quinte, la nuova docuserie originale Disney+ che debutterà venerdì 26 giugno in tutto il mondo sulla piattaforma di streaming.

A meno di un anno dall’uscita nelle sale di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, il team creativo apre le porte alle telecamere per una serie in 6 episodi che svela tutto ciò che è servito per creare il film d’animazione numero uno di tutti i tempi. Per la prima volta, le telecamere hanno potuto catturare le sfide e i progressi, la maestria e la complessità della creazione di un film dei Walt Disney Animation Studios.

Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, la recensione del film

frozen II

Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

0
Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

La notizia della scomparsa di Sir Ian Holm ha gettato nella tristezza moltissimi fan, che avevano sognato con i suoi personaggi, ma anche molti esponenti del mondo del cinema che avevano lavorato con lui e con lui avevano condiviso set ed esperienze. Tra questi, Peter Jackson, che ha diretto Ian Holm ne Il Signore degli Anelli e in poche scene de Lo Hobbit, ha consegnato alla rete un lungo e commosso messaggio in cui ha ricordato il suo lavoro con l’attore britannico e la sua esperienza umana con quello che è poi diventato un suo amico.

Ecco l’omaggio di Peter Jackson a Ian Holm

https://www.facebook.com/notes/peter-jackson/the-wonderful-sir-ian-holm/10158439252151558/

Il magnifico Sir Ian Holm

Sono molto triste per la scomparsa di Sir Ian Holm. Ian era un uomo delizioso e generoso. Tranquillo, ma sfacciato, con un bel luccichio negli occhi. All’inizio del 2000, prima che iniziassimo a girare le nostre scene di Bilbo per La Compagnia dell’Anello, ero preoccupato di lavorare con un attore così stimato, ma mi ha subito messo a mio agio. Stando a Casa Baggins il primo giorno, prima che le telecamere iniziassero a girare, mi portò da una parte e disse che avrebbe provato cose diverse in ogni ripresa, ma non avrei dovuto allarmarmi. Se, dopo cinque o sei riprese, non mi avesse dato ciò di cui avevo bisogno, allora avrei dovuto dargli una direzione specifica.

Ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Ma incredibilmente le sue varie letture e le interpretazioni sono state tutte meravigliose. Raramente aveva bisogno di una indicazione. Ci ha dato una vasta gamma di possibilità tra cui scegliere in fase di montaggio. Abbiamo trascorso quattro settimane molto piacevoli, mentre giravamo i primi 30 minuti de La Compagnia.

Un giorno dovevamo girare la scena di Bilbo che racconta la sue avventure ad un gruppo di bambini molto piccoli, seduti a gambe incrociate ai suoi piedi nel campo della festa. Abbiamo iniziato filmando la performance di Ian che raccontava la storia, ma avevamo anche bisogno che i bambini reagissero a vari momenti drammatici. Ma i ragazzini si annoiano molto rapidamente, e Ian e io abbiamo capito subito che non potevano ascoltare la stessa storia più e più volte, poiché avevamo bisogno di diversi angoli per le inquadrature sui bambini.

Allora ho suggerito che per mantenere l’attenzione dei bambini, avrebbe dovuto rendere la storia un po’ diversa ogni volta che la raccontava… aggiungendo pezzi in più, inventando cose… fintanto che ci restituiva l’essenza di ciò che era scritto nella sceneggiatura. Gli ho detto di non preoccuparsi e che poi l’avrei sistemato in fase di montaggio. Tuttavia, avevamo anche bisogno che i bambini rimanessero al loro posto mentre spostavamo rapidamente le telecamere, da un angolo all’altro. Sul set di un film, “rapidamente” significa 15-20 minuti. Quindi, mentre stava avvenivano gli spostamenti, e nessuna telecamera stava girando, ho chiesto a Ian che avrebbe dovuto farli divertire, per farli stare buoni. Ho suggerito che potesse raccontare loro altre storie. Ed è esattamente quello che ha fatto. Dopo un paio d’ore, abbiamo girato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Mentre i bambini venivano fatti uscire dal set e la crew passava alla sequenza successiva, Ian disse che non aveva mai lavorato così duramente in vita sua!

Oltre un decennio più tardi, speravamo che Ian interpretasse di nuovo Bilbo per le scene di apertura de Lo Hobbit. Fran e io cenammo con Ian e sua moglie Sophie a Londra, e lui ci disse che gli dispiaceva molto, ma non ci sarebbe riuscito. In aggiunta al nostro shock, ci confidò che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson e non ricordava più le battute. Aveva difficoltà a camminare e certamente non poteva viaggiare fino alla Nuova Zelanda. Da sempre un uomo riservato, ci disse che sostanzialmente si era ritirato, anche se non lo aveva annunciato ufficialmente.

Fu un duro colpo perché avevamo escogitato un bel modo per consegnare il ruolo da Ian come Vecchio Bilbo a Martin Freeman come Giovane Bilbo. Gliel’ho descritto e gli è piaciuto. Gli ho anche detto che mia madre e mio zio avevano entrambi avuto il Parkinson per anni, e conoscevo molto bene gli effetti della malattia. A questo punto, la nostra cena – che pensavamo sarebbe stata incentrata su noi che descrivevamo le scene che volevamo girasse, mentre Ian pensava che sarebbe stata incentrata invece su di lui che ci spiegava perché non poteva farlo – improvvisamente si è trasformato in un laboratorio di idee, con Ian, Sophie, Fran e io che cercavamo di capire quale potesse essere il modo per far partecipare Ian al film e fargli interpretare Bilbo un’ultima volta.

Giravamo i film in Nuova Zelanda – ma se per le sue scene fossimo andati invece a Londra in un set non troppo lontano da casa sua? Alla fine della cena annuì lentamente e disse: “Sì, penso di poterlo fare”. Ma sapevo che lo stava facendo solo come un favore per me, e gli ho tenuto le mani e l’ho ringraziato con le lacrime agli occhi.

Abbiamo iniziato a girare in Nuova Zelanda con Martin Freeman, nel ruolo del nostro giovane Bilbo. Martin ammirava enormemente Ian Holm ma non l’aveva mai incontrato. Tuttavia, Martin ha generosamente accettato di indossare un trucco protesico per interpretare Sir Ian Holm nei panni del Vecchio Bilbo, per alcuni campi lunghi ambientati in Nuova Zelanda, per i quali avevamo bisogno di catturare bene i suoi movimenti. 

Un paio di mesi dopo siamo tornati a Londra, portando con noi il nostro set di Casa Baggins e abbiamo filmato le riprese di Ian, come promesso, con una piccola troupe. L’amabile moglie di Ian, Sophie, era al suo fianco ogni giorno, aiutando sia lui che noi. Nel corso di quattro giorni abbiamo filmato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Elijah Wood e Ian erano diventati amici de Il Signore degli Anelli, ed Elija era sul set a Londra ogni giorno, dando a Ian un ulteriore supporto.

Nel film finito, speravo che il pubblico vedesse Ian Holm riprendere Bilbo. Ma quello che ho vissuto sul set è stato un attore meraviglioso che ha recitato nella sua ultima performance. È stato incredibilmente coraggioso da parte sua farlo ed è stato molto emozionante per coloro che lo hanno assistito. Saremo sempre enormemente grati a Ian per averlo fatto. Durante il nostro tempo insieme, Fran e io ci siamo così innamorati di lui, e abbiamo apprezzato molto la sua compagnia.

Per celebrare il completamento delle riprese, Ian e Sophie hanno invitato Fran e me a cena a casa loro. È stata una serata incantevole, piena di umorismo e divertimento. Ian e io ci rendemmo conto che entrambi avevamo un forte interesse reciproco per Napoleone e chiacchierammo di lui per ore. Un anno dopo, quando il primo film di Hobbit è stato presentato in anteprima a Londra, un Martin Freeman, un po’ provato, ha finalmente incontrato Ian Holm.

Guardare Ian Holm esibirsi mi ha insegnato così tanto – dato che Ian era solitamente molto tranquillo e poi improvvisamente recitava. È stato un privilegio lavorare con lui e una benedizione conoscerlo.

Ho sempre amato la performance di Ian nelle scene finali di Il ritorno del re.

“Penso di essere abbastanza pronto per un’altra avventura.”

Addio, caro Bilbo. Buon viaggio, caro Ian.

Il nostro saluto a Ian Holm lo sigliamo con Into the West, la canzone che si può ascoltare sui titoli di coda de Il Ritorno del Re, interpretata da Annie Lennox.

David F. Sandberg, regista di Shazam!, torna all’horror con The Culling

0

Dopo essersi momentaneamente allontanato dal genere horror per occuparsi della regia di Shazam!, il cinecomic DC con protagonista Zachary Levi, arriva da ComingSoon.net la notizia che il regista David F. Sandberg tornerà alle origini occupandosi – per conto di Lionsgate – della regia del thriller/horror dalla forte componente religiosa The Culling.

Il film, basato su una sceneggiatura scritta da Stephen Herman, racconterà la storia di un prete in difficoltà che decide di ritirarsi in una capanna in mezzo al bosco nella speranza di combattere il demone che terrorizzava la sua famiglia quando era soltanto un bambino. Sandberg produrrà il film insieme a sua moglie Lotta Losten e alla loro Mångata, in collaborazione con Chris Bender e Jake Weiner della Good Fear Content. Aaron Janus supervisionerà il progetto per conto di Lionsgate.

David F. Sandberg è noto per aver curato le regie di Lights Out – Terrore nel buio e Annabelle 2: Creation. Ha diretto anche diverse cortometraggi horror, tra cui lo stesso che ha ispirato il suo Lights Out e i più recenti Shadowed e Not Alone in Here, entrambi realizzati durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19.

The Culling sarà il prossimo progetto di David F. Sandberg dopo Shazam! 2

Prima di dedicarsi a The Culling, David F. Sandberg sarà impegnato con la produzione di Shazam! 2, sequel che vedrà il ritorno di Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. La produzione del film dovrebbe partire quest’estate, ma è probabile che l’attuale situazione mondiale faccia slittare le riprese di diversi mesi. Al momento l’uscita in sala del sequel è fissata per il 1 aprile 2022.

MCU: nel futuro dell’universo condiviso anche l’Alpha Flight?

0
MCU: nel futuro dell’universo condiviso anche l’Alpha Flight?

È chiaro a tutti che l’Universo Cinematografico Marvel si espanderà nei prossimi anni, come forse mai accaduto prima. Proprio per questo motivo, le voci sui possibili personaggi che presto verranno inseriti all’interno dell’universo condiviso continuano a susseguirsi. Da quando la Disney ha acquistato la Fox, nella mani dei Marvel Studios e di Kevin Feige sono stati messi una quantità infinita di nuovi eroi e villain, inclusi naturalmente i Fantastici Quattro e gli X-Men.

Tra questi, naturalmente, figura anche l’Alpha Flight, il gruppo canadese di superoeri, creato da Chris Claremont (testi) e da John Byrne (disegni). Strettamente collegato al personaggio di Wolverine, il gruppo dell’Alpha Flight ha fatto il suo debutto nelle pagine del numero 120 di “Uncanny X-Men” del 1979: essenzialmente, si tratta della versione canadese degli Avengers! Adesso, un nuovo rumor (via The Direct) suggerisce che la Marvel avrebbe intenzione di introdurre ufficialmente il gruppo di eroi in uno dei loro prossimi progetti.

L’Alpha Flight lavora per il Dipartimento H ed è un formidabile gruppo eterogeneo di eroi che sicuramente arricchirebbe le dinamiche interne al MCU. I Marvel Studios non hanno mai davvero esplorato il concetto di un team internazionale come questo (Captain Bretagna, ad esempio, non è mai apparso al cinema, nonostante diverse storie del MCU siano state ambientate a Londra). Sarebbe quindi un’ottima occasione per apportare una ventata di freschezza all’universo condiviso…

Il futuro di Wolverine nel MCU collegato a quello dell’Alpha Flight?

Come sempre, è importante ricordare che al momento si tratta di un semplice rumor, ma il fatto che ci siano state diverse iterazioni di questa squadra (inclusa una guidata da Captain Marvel), fa ben sperare che presto il gruppo possa davvero fare il suo debutto al cinema. I Marvel Studios potrebbero addirittura introdurre il nuovo Wolverine come membro dell’Alpha Flight prima del suo ingresso ufficiale negli X-Men…

Star Wars: Mark Hamill conferma i suoi cameo vocali nella saga

0
Star Wars: Mark Hamill conferma i suoi cameo vocali nella saga

Alcuni giorni fa Mark Hamill, il celebre Luke Skywalker della saga di Star Wars, ha rivelato di aver preso parte alla prima stagione di The Mandalorian prestando la sua voce al personaggio del droide EV-9D9. Adesso l’attore, che ha una lunga carriera come doppiatore e che si è fatto apprezzare in particolare per aver prestato la sua voce alle iterazioni animate del Joker, ha svelato in quali altri titoli della saga è stato coinvolto.

Interrogato sulla questione via Twitter, l’attore ha rivelato di aver prestato la sua voce in tutti gli episodi della saga di Star Wars, ad eccezione dei film prequel. L’attore ha prestato la sua voce all’alieno Dobbu Scay ne Gli Ultimi Jedi, mentre ne L’Ascesa di Skywalker, sotto lo pseudonimo di Patrick Willaims (una combinazione dei nomi dei suoi fratelli), ha presto la sua voce a Boolio, l’alieno che all’inizio del film spia il Primo Ordine per conto della Resistenza.

Per quanto riguarda invece Il Risveglio della Forza e gli spin-off Rogue One e Solo, Hamill non ha rivelato quali personaggi è stato chiamato ad interpretare/doppiare. Su Twitter, l’attore ha scritto: “Ora che il segreto di The Mandalorian è stato rivelato, posso confermare di essere presente vocalmente in TUTTI i film di Star Wars, eccetto i prequel. Grazie a Matthew Wood per avermi usato in Rogue One, Solo e nei sequel. Quindi ho delle battute in Episodio VII! Suggerimento: guardate i ruoli di un certo Patrick Williams…”

Il futuro della saga di Star Wars

Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga di Star Wars continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit).

La Ruota del Tempo: quando esce, trama, cast e dove vederla

La Ruota del Tempo: quando esce, trama, cast e dove vederla

La Ruota del Tempo è l’annunciata nuova serie tv Amazon Studios scritto da Rafe Judkins e adattamento della serie di libri fantasy di Robert Jordan. Uta Briesewitz si occuperà della regia dei primi due episodi. Oltre ad essere la protagonista, l’attrice Rosamund Pike farà parte del team dei produttori in collaborazione con Larry Mondragon, Rick Selvage, Ted Field, Mike Weber, Darren Lemke, Marigo Kehoe e Briesewitz.

La Ruota del Tempo: quando esce e dove vederla in streaming

La Ruota del Tempo in streaming sarà disponibile su Prime Video con i primi tre episodi della Prima Stagione saranno disponibili venerdì 19 novembre, mentre un nuovo episodio sarà disponibile ogni venerdì, sino ad arrivare al finale di stagione il 24 dicembre 2021.

La Ruota del Tempo: la trama e il cast

La Ruota del Tempo trama e cast

La serie  è ambientato in un mondo epico in cui la magia esiste e solo alcune donne possono accedervi. Protagonista è Moiraine (Rosamund Pike) membro di una potente organizzazione tutta al femminile chiamata Aes Sedai, che arriva nella cittadina di Two Rivers, dove intraprende un viaggio pericoloso insieme a cinque ragazzi e ragazze, tra cui è convinta ci sia la nuova reincarnazione del Drago, destinato a salvare o distruggere l’umanità.

Protagonisti della serie sono Rosamund Pike nei panni Moiraine, Daniel Henney nel ruolo di Lan Mandragoran, Zoe Robins nel ruolo di Nynaeve al’Meara. Josha Stradowski nel ruolo Rand Al’Thor, Marcus Rutherford nel ruolo di Perrin Aybara.  Barney Harris nei panni di Mat Cauthon, Madeleine Madden nel ruolo di Egwene Al’Vere, Michael McElhatton nella parte di Tam Al’Thor, Alvaro Morte nei panni di Logain Ablar, Hammed Animashaun nei panni di l’Ogier Loial, Alexandre Willaume nel ruolo di Thom Merrilin, Johann Myers in quello di Padan Fain.  Tra gli ultimi ingressi nel cast ci sono stati Priyanka Bose come l’Aes Sedai Alanna Mosvani, Taylor Napier nella parte di Maksim ed Emmanuel Imani  in quella di Ihvon.

La Ruota del Tempo è una delle serie fantasy più popolari e durature di tutti i tempi, con oltre 90 milioni di libri venduti. Ambientata in un mondo epico e tentacolare in cui la magia esiste e solo alcune donne possono utilizzarla, la storia segue Moiraine (Rosamund Pike), componente di una organizzazione tutta al femminile incredibilmente potente chiamata Aes Sedai, al suo arrivo a Two Rivers. Lì inizia il suo pericoloso viaggio intorno al mondo insieme a cinque giovani uomini e donne, uno dei quali si profetizza sia il Drago Rinato, destinato a salvare o a distruggere l’umanità.

Basato sui best-seller fantasy di Robert Jordan, La Ruota del Tempo è stato adattato per la televisione dall’executive producer/showrunner Rafe Judkins. Larry Mondragon e Rick Selvage di iwot productions, Mike Weber e Ted Field di Radar Pictures, Darren Lemke, Marigo Kehoe e Uta Briesewitz saranno qui anche executive producer, con Briesewitz che dirigerà i primi due episodi. Rosamund Pike è produttrice e Harriet McDougal con Brandon Sanderson sono i consulting producer. La Ruota del Tempo è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television.

Dal set

Alcuni scatti dal set ci lasciano intravedere le atmosfere che avrà la serie tv:

La Ruota del Tempo: il libro

Al centro delle premesse  del libro c’è il racconto del Creatore forgiò la Ruota del Tempo, che intesse il Disegno delle Ere utilizzando le vite degli uomini come suoi fili. La Ruota ha sette raggi, ognuno dei quali rappresenta un’epoca, e la ruota viene fatta girare dall’Unico Potere o la Vera Fonte, la forza motrice dell’Universo. L’Unico Potere si divide in due metà, una maschile e una femminile, saidin e saidar, che operano in opposizione una con l’altra e all’unisono per far girare la Ruota; usare questo potere viene detto incanalare.

Nel romanzo il Creatore imprigionò Shai’tan (noto anche come l’Oscuro o il Tenebroso), una entità potente, malvagia, nata assieme alla creazione, per tenerlo lontano dalla Ruota. Ma con il ruotare delle ere, il Tenebroso trovò il modo per interferire con il mondo tramite la sua azione diretta o le macchinazioni di persone magari inconsapevoli o dall’aspetto insospettabile; così Shai’tan più volte ha tentato di conquistare il mondo, di influenzare la Ruota stessa o addirittura di spezzare il suo continuo ciclo. Per contrastare questa minaccia, la Ruota provocò perciò la nascita periodica del cosiddetto Drago, campione della Luce, fortissimo ta’veren e incanalatore di immensa potenza.

A causa della natura ciclica della Ruota del Tempo, non ci può essere una vittoria definitiva per le forze della Luce o della Tenebra, questa guerra infatti è stata combattuta innumerevoli volte dal tempo della Creazione. Il Drago sconfiggerà Shai’tan e lo sigillerà di nuovo fuori dal mondo, finché la Ruota non girerà per millenni, richiedendo la sua rinascita per contrastare una rinnovata minaccia. Perciò l’unica vera possibilità di vittoria che resta a Shai’tan è quella di riuscire a rompere il ciclo della Ruota, provocando l’annichilimento dell’universo.

Curiosità sulla saga

  • I volumi dall’ottavo al quattordicesimo hanno tutti raggiunto la prima posizione nella New York Times bestseller list, mentre molti dei libri precedenti della serie erano comparsi in posizioni più basse della classifica.
  • La serie ha generato diversi adattamenti ludici, incluso un Videogioco – uscito anche in Italia – pubblicato da Atari per PC, e un Gioco di ruolo, pubblicato nel 2001 da Wizards of the Coast
  • Robert Jordan aveva ripetutamente affermato che la saga principale si sarebbe dovuta concludere con il dodicesimo libro
  • La band tedesca Blind Guardian ha più volte proposto canzoni prendendo spunto da alcuni passi della serie, come l’emblematica canzone Wheel of Time contenuta nell’album At the Edge of Time del 2010.
  • Gli Universal Studios hanno opzionato i diritti del primo romanzo per trarne un film in futuro. Amazon successivamente acquista i diritti per creare una serie TV basata sui romanzi

Justice League Snyder Cut: l’attore di Darkseid commenta il primo teaser

0

Nella Snyder Cut di Justice League, è l’attore Ray Porter a prestare la sua voce al villain Darkseid. Il prossimo anno la versione del film concepita da Zack Snyder farà ufficialmente il suo debutto su HBO Max e i fan avranno finalmente la possibilità di vedere in azione il personaggio che è stato eliminato dalla versione cinematografica e sostituito da Steppenwolf.

Di recente, Jason Momoa aveva condiviso via Instagram un primissimo teaser trailer della Snyder Cut che, oltre al personaggio di Gal Gadot, mostrava anche Darkseid in azione. Adesso, intervistato in occasione dell’Arroyo Show, Porter ha avuto modo di condividere le sue opinioni in merito al brevissimo filmato, elogiando il lavoro di Snyder.

“È davvero bello. È davvero bello”, ha dichiarato Ray Porter. “Voglio dire… Gal Gadot sembra terrorizzata, è così bella. Per me è incredibile che in soli 34 secondi Zack Snyder possa mettere più suspense e presagio di quante persone riescano a fare in un intero film. Guardandolo da persona esterna, che non pensa al fatto di essere nel film, è davvero sorprendente. Sono solo 34 secondi, ma è enorme… è davvero eccitante.”

Ray Porter sulla possibilità che i fan vedano finalmente il suo Darkseid in Justice League

Parlando invece della possibilità che i fan avranno di vedere finalmente Darkseid nel film, Porter ha aggiunto: “È passato molto tempo, è stato come un viaggio fatto di alti e bassi. Alla notizia mi sono emozionato… davvero. Dovrei essere abituato a cose del genere, dal momento che è tanto tempo che sono in questo ambiente, ma ogni volta mi viene da reagire così. È stato molto eccitante lavorare al film.”

Ovviamente, Snyder ha dato a Porter l’opportunità di interpretare uno dei cattivi più iconici dell’universo DC, quindi la possibilità di condividere finalmente con i fan la sua performance rappresenta sicuramente un momento molto importante per l’attore. Con un po ‘di fortuna, è probabile che nei prossimi mesi, anche in occasione del DC FanDome, vedremo molto di più a proposito di Darkseid…

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

0
Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

La Universal Pictures unirà nuovamente le forze con Colin Trevorrow, regista dell’atteso Jurassic World: Dominion, per un nuovo film incentrato sul mito della città perduta di Atlantide. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline: Trevorrow sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di produttore insieme alla sua Metronome Film Co.

Descritto come un thriller, il film di Trevorrow tenterà un nuovo tipo di approccio alla leggendaria storia della città perduta che tutti conosciamo, fonte di ispirazione nel corso degli anni per tantissimi film mitologici o di fantascienza, come il celebre classico d’animazione Disney del 2001 Atlantis – L’impero perduto.

Nel report della fonte si legge: “A differenza delle precedenti incarnazioni della mitica città come regno sottomarino, la storia di Atlantide ad opera di Trevorrow sarà ambientata in un continente perduto nell’Oceano Indiano, tra l’Africa, l’India e l’Oceania. È una civiltà multiculturale con una propria tecnologia avanzata”.

Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul progetto, ma sappiamo che la sceneggiatura porterà la firma di Dante Harper, noto per aver lavorato a film quali Edge of Tomorrow, Alien: Covenant e Rogue One: A Star Wars Story. Il film nasce da un’idea dello stesso Trevorrow in collaborazione con Matt Charman (Il ponte delle spie). 

Colin Trevorrow si dedicherà al film su Atlantide dopo aver terminato i lavori con Jurassic World: Dominion

Colin Trevorrow si dedicherà al progetto su Atlantide una volta che saranno terminati i lavori su Jurassic World: Dominion. Le riprese dell’atteso terzo capitolo della trilogia reboot del noto franchise sui dinosauri dovrebbero ufficialmente ripartire il prossimo luglio a Londra. Ricordiamo che il film, che dovrebbe arrivare al cinema l’11 giugno 2021, vedrà nel cast, oltre a Chris Pratt e  Bryce Dallas Howard, anche i “veterani” Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum.

The Flash: ecco come potrebbe tornare il Batman di Michael Keaton

0

Nella giornata di ieri, assolutamente a sorpresa, è arrivata la notizia che Michael Keaton sarebbe in trattative per tornare nei panni di Batman nel film The Flash, lo stand-alone che vedrà Ezra Miller nei panni del Velocista Scarlatto già interpretato in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League

Adesso, arrivano da The Wrap nuovi dettagli su quelli che potrebbero essere i piani effettivi della Warner Bros. per riportare l’iconico Batman di Keaton sul grande schermo. Il sito spiega che la trama generale di The Flash ruoterà attorno all’esplorazione del Multiverso, in cui il Bruce Wayne di Robert Pattinson che vedremo in The Batman rappresenta ancora il futuro del franchise dedicato all’Uomo Pipistrello.

In altre parole, il film di Matt Reeves sarà un vero e proprio standalone al pari del Joker di Todd Phillips: The Flash, quindi, sarà completamente slegato dal film con Pattinson e vedrà il Velocista Scarletto viaggiare nel tempo per cercare di evitare la morte di sua madre, cosa che porterà alla creazione di un altro universo.

The Flash potrebbe rivelare cosa ha fatto il Batman di Michael Keaton negli ultimi trent’anni

Se questa breve trama vi sembra familiare, è perché si tratta essenzialmente della storia su cui è basata la celebre serie a fumetti “Flashpoint”, che sarà fonte di ispirazione – come confermato dal regista Andy Muschietti – per il film con protagonista Ezra Miller. A questo punto, la fonte spiega che in questo nuovo universo esiste l’incarnazione di Batman ad opera di Keaton, con i film Batman Forever e Batman & Robin che potrebbero essere totalmente ignorati; a questo punto, The Flash dovrebbe rivelare cosa ha fatto il Batman di Keaton negli ultimi trent’anni, ossia dall’ultima volta che lo abbiamo visto affrontare Il Pinguino in Batman – Il ritorno. 

Sembra molto probabile che questo nuovo universo che verrà creato in The Flash verrà utilizzato anche in futuro: sempre la fonte riporta che quella nel cinecomic di Muschietti non sarà l’unica nuova apparizione del Batman di Keaton: sembra infatti che il personaggio possa fungere anche da mentore per tanti altri supereroi che arriveranno al cinema in futuro, incluso Batgirl. Per quanto riguarda il Cavaliere Oscuro interpretato da Ben Affleck nel DCEU, è probabile che verrà dato per scontato che quella incarnazione si è ufficialmente ritirata… 

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità