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Aquaman 2 ispirato alle atmosfere della Silver Age della DC

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Aquaman 2 ispirato alle atmosfere della Silver Age della DC

Nella giornata di ieri vi avevamo riportato le dichiarazioni dello sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick a proposito dell’annunciato spin-off di Aquaman dedicato ai Trench, le creature marine che nel film di James Wan attaccavano l’imbarcazione di Arthur Curry e Mera.

Adesso, sempre Johnson-McGoldrick ha rivelato un dettaglio decisamente interessante a proposito del sequel che vedrà il ritorno di Jason Momoa nei panni del Re di Atlantide: a quanto pare, infatti, sembra che la Silver Age della DC Comics servirà come ispirazione per il sequel. Per chi non lo sapesse, la Silver Age corrisponde ad un periodo nella storia dei fumetti statunitensi che va dal 1956 al triennio 1969-1971, e che coincide con la Rinascita dei Superoi DC Comics.

Al momento non ci sono molti dettagli su Aquaman 2: sappiamo che Jason Momoa sta lavorando alla storia del film insieme a Johnson-McGoldrick e che – come rivelato dallo stesso attore in passato – il sequel sarà “ancora più grande” del primo film. Momoa tornerà ovviamente nei panni dell’eroe del titolo, insieme ad Amber Heard in quelli di Mera. Anche Patrick Wilson è atteso nuovamente nei panni di Ocean Master, così come Abdul-Mateen II in quelli di Black Manta.

E proprio a proposito di Black Manta, in una recente Q&A su Twitter, David Leslie Johnson-McGoldrick ha rivelato qualcosa di molto interessante in merito alla trama del sequel. Un fan ha chiesto allo sceneggiatore di consigliare alcuni fumetti da leggere che potrebbero suggerire che tipo di storia verrà raccontata in Aquaman 2.

La risposta di Johnson-McGoldrick è stata la seguente: “Mmm… bella domanda! Non ci stiamo basando su nessun fumetto in particolare per il sequel, ma se vuoi sapere quali saranno le atmosfere del nuovo film, allora ti consiglio di leggere una qualsiasi storia della Silver Age in cui sia presente Black Manta.”

LEGGI ANCHE – Aquaman 2: ecco quando arriverà al cinema

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa di Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3) scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Fonte: ScreenRant

The Suicide Squad e la post-produzione “fatta in casa”

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The Suicide Squad e la post-produzione “fatta in casa”

James Gunn, regista dell’attesissimo The Suicide Squad, ha rivelato di essere attualmente al lavoro sulla post-produzione del film direttamente da casa sua, a causa della reclusione forzata in seguito alla pandemia di Coronavirus. All’inizio del mese, tramite un post condiviso via Instagram, era stato lo stesso Gunn ad annunciare la fine delle riprese.

A causa dell’emergenza Covid-19, molte persone si sono ritrovate a dover modificare il proprio stile di vita e a praticare lo smart working, nella speranza di contenere sempre più la diffusione del virus attraverso l’isolamento forzato. Ovviamente, anche James Gunn ha fatto lo stesso, e via Twitter, in risposta ad un fan, ha svelato che, tra le tante attività che lo tengono impegnato in questo periodo di quarantena, c’è anche la post-produzione di The Suicide Squad, che si sta svolgendo direttamente da casa sua.

Nel post Gunn ha fatto riferimento anche alla scrittura: probabilmente il regista starà anche continuando a lavorare alla sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 3. Potete vedere il post di seguito:

LEGGI ANCHE – The Suicide SquadNathan Fillion sulla segretezza del suo ruolo

Il cast ufficiale comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

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Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.

Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ScreenRant

The Good Doctor 3×20: promo e trama dall’episodio

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The Good Doctor 3×20: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di The Good Doctor 3×20, il diciannovesimo episodio della terza stagione di The Good Doctor.

In The Good Doctor 3×20 che si intitolerà  “I Love You” (Season Finale) nel secondo episodio del finale in due parti, i nostri medici lavorano contro il tempo e la propria sicurezza personale per salvare la vita di coloro che li circondano nel finale di stagione di The Good Doctor, che andrà in onda LUNEDÌ 30 MARZO sulla ABC.

In The Good Doctor 3×20 protagonisti sono Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

Le guest star di The Good Doctor 3×20 sono Bentley Green come Casey e Marin Ireland come Vera. “I Love You” è stato scritto da David Shore, David Hoselton e Adam Scott Weissman e diretto da David Shore.

The Good Doctor 3×20

In The Good Doctor 3 Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La serie The Good Doctor è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Star Wars IX: nomi in codice sul set per evitare spoiler su Palpatine

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Eunice Huthart, stunt coordinator che ha lavorato a Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ha rivelato come la Lucasfilm è riuscita a mantenere segreto il ritorno di Palpatine nel film fino alla Star Wars Celebration 2019, quando il ritorno dell’Imperatore è stato ufficializzato attraverso il primo teaser trailer ufficiale del film.

In una recente intervista con ScreenRant, Huthart ha parlato della segretezza che ruota attorno ad una produzione come quella de L’Ascesa di Skywalker. La stunt ha parlato di “nomi in codice” che venivano utilizzati per evitare che la notizia del ritorno di Palpatine trapelasse sul set e potesse essere così “diffusa” all’esterno:

“Abbiamo fatto del nostro meglio per mantenere il segreto. Ad essere onesti, è stata molto dura per me. Facevo sempre confusioni, perché avevamo dei nomi in codice, e puntualmente li dimenticavo. Mentre facevamo delle prove, mi capitava di esclamare: ‘Adesso è il momento in cui Palpatine entra in scena, ragazzi’, e puntualmente qualcuno esclamava: ‘Oh, ci sarà anche Palpatine nel film?’, ed ogni volta dovevo replicare con: ‘Oh no, l’ho detto? No, non ci sarà’. Avevamo questi nomi in codice che dimenticavo ogni volta. Avevamo nomi in codice per qualsiasi cosa: dalle scene ai set, fino ai personaggi. Ogni volta ci capitava di dimenticare quale fosse il nome in codice associato al quel personaggio. È stata veramente dura.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: come Palpatine è sopravvissuto dopo Il Ritorno dello Jedi

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

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Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

Si è spenta in un ospedale di Segovia, vicino Madrid, l’attrice Lucia Bosé: ad annunciarlo è stato il figlio Miguel via Twitter, dal Messico, dove vive con due dei quattro figli. L’attrice è morta a causa delle complicazioni seguite a una polmonite, alcuni giornali spagnoli parlano di coronavirus, ma non ci sono conferme ufficiali.

https://twitter.com/BoseOfficial/status/1242083241907101702?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1242083241907101702&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcultura%2Fcinema%2F2020%2F03%2F23%2Fcinema-e-morta-lucia-bose_5e901720-6a28-4610-8d51-b9c8073e483e.html

La diva dai capelli blu aveva lasciato la carriera per la famiglia e si è spenta in solitudine a causa della specificità del virus, che prevede l’isolamento dei malati. Era nata a Milano il 28 gennaio 1931 con il nome di Lucia Borioni.

Notata, giovanissima, da Luchino Visconti, partecipa e vince la gara di Miss Italia nel 1947. Di lì a qualche anno, debutta al cinema. Si fa notare in Non c’è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni per il quale recita anche ne La signora senza camelie (1953).

Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un personaggio molto popolare. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.

Tra le sue interpretazioni recenti, ricordiamo Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L’avaro (1990) di Tonino Cervi, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l’arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.

Frances McDormand: 10 cose che non sai sull’attrice

Frances McDormand: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice dal volto unico, Frances McDormand è diventata negli anni una vera e propria icona, affermandosi non solo per le sue straordinarie doti recitative ma anche per il suo carattere dirompente. È noto il suo sodalizio con i fratelli Coen, ma molti sono i registi con cui ha avuto modo di collaborare, divenendo una tra le più celebri interpreti degli ultimi decenni.

Ecco 10 cose che non sai su Frances McDormand.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Frances McDormand: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film di culto. L’attrice debutta al cinema nel 1984 con il film Blood Simple – Sangue facile, di Joel Coen. Successivamente ha preso parte a pellicole come Arizona Junior (1987), Mississippi Burning (1988), Darkman (1990), Crocevia della morte (1990), America oggi (1993) e Fargo (1996), con cui si consacra come interprete. Negli anni successivi continua ad affermarsi grazie a film come Schegge di paura (1996), Quasi famosi (2000), L’uomo che non c’era (2001), Miss Pettigrew (2008), Burn After Reading (2008), con Brad PittTransformers 3 (2011), This Must Be the Place (2011), con Sean Penn, Moonrise Kingdom (2012), Ave, Cesare! (2016), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), dove recita accanto a Sam Rockwell e Woody Harrelson, e The French Dispatch (2020).

9. Si è distinta come doppiatrice. Negli ultimi anni l’attrice ha ricoperto in diverse occasioni anche il ruolo di doppiatrice. In Madagascar 3 – Ricercati in Europa dà infatti la voce al personaggio del capitano Chantal Dubois, mentre nel film Pixar Il viaggio di Arlo è la voce della madre del protagonista. Più noto ancora è il suo doppiaggio per il film d’animazione L’isola dei cani (2018), dove è la voce dell’interprete Nelson.

8. Ha recitato anche per la televisione.  Nel corso della sua carriera l’attrice non si è fatta mancare alcuni ruoli televisivi. Nei primi anni ha infatti recitato in alcuni episodi di serie come Ai confini della realtà (1986), Un detective in gamba (1987), e Great Performances (1995), come anche in film come Pazze d’amore (1992), The Good Old Boys (1995) e Precint Hollywood (2005). Nel 2014 è protagonista della miniserie Olive Kitteridge, mentre nel 2019 è la voce di Dio della serie Good Omens.

Frances McDormand: chi è suo marito

7. È sposata con un noto regista. Nel 1984 l’attrice sposa il regista Joel Coen, conosciuto grazie al set di Blood Simple – Sangue facile. I due formano ancora oggi una delle coppie più note di Hollywood, e si sono distinti anche per la loro riservatezza. Nel 1994 i due adottano un bambino del Paraguay, che portano a vivere con loro a New York.

6. Ha recitato in molti film del marito. Dal primo film girato con il marito, Blood Simple – Sangue facile, l’attrice ha collaborato con Coen in altre sei occasioni. Arizona Junior, Crocevia della morte, Fargo, L’uomo che non c’era Burn After Reading, e Ave, Cesare!. Sia con ruoli da protagonista che non parti più marginali, l’attrice si è contraddistinta per aver sempre espresso al meglio lo humor nero ricercato dal marito.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Frances McDormand e gli Oscar

5. Ha vinto più volte l’ambito premio. Nel 1997, grazie al ruolo di Marge Gunderson, l’attrice vince il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Un riconoscimento che le permette da quel momento di vivere una carriera ancor più ricca. Nel 2018, con la sua struggente performance in Tre manifesti a Ebbing, Missouri, ottiene invece la sua seconda statuetta, sempre come protagonista. Vanta poi altre tre nomination come non protagonista per i film Mississipi Burning, Quasi famosi e North Country.

Frances McDormand in Fargo

4. Non era convinta del ruolo. Tra le interpretazioni più memorabili dell’attrice vi è quella della poliziotta incinta Marge Gunderson in Fargo, che le è valso anche il premio Oscar. L’attrice ha raccontato che tuttavia inizialmente non era convinta di voler accettare il ruolo, poiché alla ricerca di una parte da killer o da prostituta. Dopo aver accettato, affermò che quel personaggio è stato uno dei regali più belli della sua carriera.

3. Ha usato un cuscino per simulare il pancione. Per dare vita allo stato di gravidanza del suo personaggio, l’attrice ha indossato all’altezza dello stomaco uno speciale cuscino. Nel film, inoltre, l’attrice riproduce perfettamente i movimenti di una donna in quello stato, ma non è stata una cosa volontaria da parte sua. Il cuscino realmente limitava la sua agilità e il suo equilibrio.

2. Ha scritto la backstory del proprio personaggio. Il regista Joel Coen ha dato carta bianca all’attrice per scrivere una biografia del proprio personaggio, così da poter entrare meglio nella sua mentalità. La McDormand inventò allora di aver conosciuto suo marito sul lavoro, ed entrambi erano poliziotti. Al momento del matrimonio, decisero che uno dei due avrebbe rinunciato al proprio lavoro. Poiché Marge era un poliziotto migliore, fu lei a continuare la carriera nelle forze dell’ordine.

Frances McDormand: età e altezza

1. Frances McDormand è nata a Gibson City, Illinois, Stati Uniti, il 23 giugno 1957. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Abbie Cornish: 10 cose che non sai sull’attrice

Abbie Cornish: 10 cose che non sai sull’attrice

Divisa tra cinema e televisione, l’attrice Abbie Cornish ha costruito la propria fama partecipando a titoli di successo, siano essi lungometraggi o serie televisive. Così facendo ha potuto distinguersi come interprete, arrivando a collaborare con importanti attori e registi, grazie ai quali ha potuto maturare come interprete.

Ecco 10 cose che non sai di Abbie Cornish.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Abbie Cornish: i film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2000 con il film La maschera di scimmia. Guadagna popolarità partecipando a Paradiso + Inferno (2006) e Un’ottima annata – A Good Year (2006), con Russell Crowe. Successivamente è tra gli interpreti dei film Elizabeth: The Golden Age (2007), con Cate Blanchett, Bright Star (2009), Sucker Punch (2011), Limitless (2011), W.E. – Edward e Wallis (2011), 7 psicopatici (2012), RoboCop (2014), Geostorm (2017), e Tre manifesti a Ebbing, Missouri, accanto agli attori Woody Harrelson, Sam Rockwell e Frances McDormand.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Parallelamente alla carriera cinematografica, l’attrice partecipa anche ad alcune serie TV di successo, come Wildside (1997-1999), Outriders (2001), Life Support (2001), Klondike (2014) e Jack Ryan (2018), dove ha ricoperto il ruolo di Cathy Mueller accanto all’attore protagonista John Krasinski.

Abbie Cornish è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 243 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche immagini realizzate per riviste di moda o a fini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Abbie Cornish in Limitless

7. Ha recitato insieme a celebri attori. Nel 2011 l’attrice è tra i protagonisti del film Limitless, dove ha avuto modo di collaborare con Bradley Cooper e Robert De Niro. La Cornish ha dichiarato di essere rimasta sorpresa dalla loro capacità di trasformarsi nel personaggio, passando con naturalezza da una situazione all’altra.

6. Il film era un nuovo genere per lei. Tra i motivi che hanno spinto l’attrice ad accettare di partecipare al lungometraggio, vi era la novità che un progetto simile rappresentava per lei. Si trattava infatti di un genere nuovo, a metà tra il thriller e la fantascienza, che la Cornish non vedeva l’ora di poter inserire nella propria filmografia.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Abbie Cornish in Jack Ryan

5. Era la protagonista femminile della serie. Nel 2016 l’attrice viene scelta per interpretare Cathy Muller nella serie Amazon Jack Ryan. Il personaggio è presente in tutti e otto gli episodi della prima stagione. Questo svolge infatti un ruolo chiave, essendo non solo la protagonista femminile ma anche la fidanzata del protagonista.

4. Non ha ripreso il suo ruolo nella seconda stagione. Senza che nessuna motivazione venisse fornita, l’attrice non è comparsa nella seconda stagione della serie, di fatto abbandonando il ruolo. Amazon non ha rivelato se si è trattato di una rinuncia da parte dell’attrice o di un cambio di idee per il personaggio da parte dei produttori.

Abbie Cornish: il suo fisico

3. È molto allenata. In più occasioni l’attrice si è ritrovata a ricoprire ruoli dinamici che richiedevano una buona preparazione fisica, come ad esempio in Jack Ryan. Per tanto, la Cornish non ha mai nascosto il suo allenarsi quotidiano, sfoggiando in più occasioni un fisico invidiabile che le permette di bilanciare muscoli e sensualità.

Abbie Cornish: il suo 2019

2. Ha recitato in una nuova serie TV. Nel 2019 l’attrice è la protagonista della serie Secret Bridesmaids’ Business, dove ricopre il ruolo di Melanie Heyward, damigella d’onore al matrimonio di una sua cara amica. Durante tale evento verranno tuttavia a galla alcune minacciose dinamiche, che metteranno a repentaglio gli scheletri nell’armadio delle protagoniste.

Abbie Cornish: età e altezza

1. Abbie Cornish è nata a Lochinvar, in Australia, il 7 agosto 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Leia Organa: Principessa, Generale, Mentore. L’omaggio animato di Star Wars Kids

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Star Wars rende omaggio a Leia (Carrie Fisher) in un nuovo video animato che traccia il suo viaggio da principessa a generale. Dopo la sua prima apparizione nell’originale Star Wars, Leia è diventata un personaggio iconico grazie alla sua arguzia e forza. Dopo averla vista schierata in prima linea nella trilogia originale, i fan erano entusiasti di sapere che Leia sarebbe tornata nella terza trilogia, iniziata nel 2015 con Il Risveglio della Forza.

Sfortunatamente, la prematura scomparsa di Carrie Fisher le ha impedito di sviluppare il suo personaggio fino alla fine di L’Ascesa di Skywalker, anche se J.J. Abrams e il suo team hanno fatto di tutto per recuperare il materiale non utilizzato dai film precedenti per renderlo adattabile al nuovo film.

Nell’Episodio IX, Leia Organa si sacrifica usando tutta la sua energia per raggiungere il figlio ribelle Kylo Ren (Adam Driver) attraverso la Forza. Riesce ad aiutarlo a tornare alla luce, ma così facendo muore. Rey (Daisy Ridley) la vede in seguito come un fantasma della Forza, e ciò ci mostra che, come i Cavalieri Jedi, Leia è diventata una cosa sola con la Forza.

Come parte della serie di animazione “Star Wars Galaxy of Adventures“, il viaggio di Leia attraverso i film è stato animato in una bellissima sequenza. Il breve video, pubblicato da Star Wars Kids, mette in evidenza alcuni dei momenti più memorabili di Leia dalla trilogia di riavvio mentre ancora si ripropone nei film originali. Include anche il dialogo reale dei film.

Avengers: Endgame, Wonder Woman interviene nella battaglia finale

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Sappiamo ormai da tempo che i Vendicatori sono riusciti a tenere testa e poi a sconfiggere Thanos in Avengers: Endgame, ma come sarebbero andate le cose se dalla loro avessero avuto un ulteriore aiuto?

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, un Thanos indebolito nel nuovo concept

Adeel of Steel immagina l’intervento di Wonder Woman durante la battaglia finale contro il Titano Pazzo nel film che ha chiuso la Infinity Saga. Ecco come sarebbe andata!

CORRELATE: 

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Voldemort vs. Darth Vader: chi è più potente tra i due

Voldemort vs. Darth Vader: chi è più potente tra i due

Quando si pensa ai più grandi villain del grande schermo, gli iconici Darth Vader e Voldemort occupano di sicuro un posto d’onore. Antagonisti principali di entrambe le saghe che li hanno resi noti al grande pubblico – rispettivamente Star Wars e Harry Potter -, i due cattivi, sebbene godano di una fama che si potrebbe considerare paritetica, non hanno in realtà gli stessi poteri.

Provando a divertirci nel mettere le loro abilità a confronto, quali pensate siano i punti di forza dell’uno e quali invece quelli dell’altro? Abbiamo messo “allo specchio” le loro personalità, cercando di rispondere ad un’ardita domanda: chi è più potente tra Darth Vader e Voldermort? Scopriamolo insieme…

Discendenza

Il primo confronto tra i due personaggi si basa sulle loro origini. La famiglia di Voldemort ha profondi legami con la magia oscura, legami “di sangue” che risalgono alla figura di Salazar Serpeverde. Per liberarsi dalla discendenza Babbana del padre e della povertà in cui caddero i Guant, Voldermort ha dovuto necessariamente ‘trasformarsi’ in qualcosa di più grande. Parallelamente, anche le origini di Anakin Skywalker erano alquanto umili…

Giovane ragazzo schiavo, è cresciuto al fianco della madre per servire gli Hutt su Tatooine, per poi essere venduto a Watto. Si dice che il piccolo Anakin sia stato concepito senza un padre, creato dalla Forza attraverso l’Immacolata Concezione. In questo prima testa a testa, è sicuramente Darth Vader a spuntarla.

Abilità naturali

Quando si tratta di abilità, sia grazie ai libri che ai film sappiamo quanto Voldemort sia sempre stato dotato. Anche da bambino, durante gli anni trascorsi in orfanotrofio, ha dato sfogo ai suoi poteri, tanto per imparare a padroneggiarli quanto per vendicarsi dei torti subiti. Le sue abilità non passarono inosservate neanche a Silente, che una volta giunto nell’orfanotrofio lo convinse a frequentare la scuola di magia di Hogwarts. 

Per quanto riguarda invece Anakin, le sue abilità naturali non si sono manifestate perché collegate alla Forza (almeno da ciò che abbiamo visto nei film), come ad esempio la sua capacità di pilotare navi e veicoli, che non ha mai avuto eguali. Inoltre, ha sempre avuto il più alto numero di midi-chlorian di chiunque altro i Jedi avessero mai scoperto. Potrebbe forse non essere così evidente, ma siamo convinti che a livello di abilità Anakin e Voldemort gareggino al medesimo livello. 

Abilità acquisite

I due villain hanno anche una formazione ed un background educativo sorprendentemente simili. Voldemort frequentò una delle più grandi scuole di magia del Mondo Magico, eccellendo in tutto ciò che faceva; solo in seguito si sarebbe dedicato alla scoperta di tutti i segreti che la magia oscura aveva da offrirgli.

Darth Vader frequentò un’accademia altrettanto prestigiosa, il Tempio Jedi, imparando a beneficiare di tutti gli insegnamenti della Forza. Dopo aver ceduto al Lato Oscuro, si sarebbe dedicato a seguire gli insegnamenti di Palpatine. Dati i contesti simili, ad entrambi è stato insegnato praticamente tutto ciò che c’era da sapere in termini di potere e di oscurità.

Armi

Quando si tratta di armi, Voldemort potrebbe avere la meglio rispetto a Darth Vader. Utilizzando una “semplice” bacchetta, è in grado di evocare qualsiasi incantesimo si possa immaginare, tanto Offensivo e Difensivo, per non parlare di quelli Generici. Inoltre, è in grado di manipolare la realtà con un semplice movimento del polso. Anche se Darth Vader brandisce un’arma potente e letale, ma la realtà è che non si pouò competere con la magia…

L’uso della Forza potrebbe essere l’abilità più equa in un’ipotetica battaglia contro Voldemort, ma anche ciò non garantirebbe un’eventuale vittoria del Sith. Anche se la spada laser è l’arma più iconica della saga di Star Wars, è inevitabile quanto gli strumenti magici a disposizioni di Voldemort siano molto più efficaci per vincere uno scontro. 

Alleati

Ogni grande villain ha bisogno di un “compagno” che sia in grado di supportarlo. Voldemort ha i suoi devoti Mangiamorte, ma il più fedele di tutti è sempre stato Codaliscia. Per quanto riguarda Darth Vader, invece, il suo più grande alleato nella Marina Imperiale è stato probabilmente l’Ammiraglio Piett, diligente, ambizioso e devoto.

Al tempo stesso Codaliscia, spinto da una personalità spregevole e corrotta, era sempre disposto a tutto pur di compiacere Lord Voldemort. Ciononostante, Piett ha agito comandando un’intera flotta: ecco perché, rispetto a Peter Minus, non può che essere considerata la “spalla” migliore che si possa desiderare.

Seguaci

Guardando al di là dei rispettivi alleati, è interessante chiedersi chi tra Darth Vader e Voldemort abbia effettivamente le migliori risorse a disposizione. Voldemort ha un potente esercito di seguaci che arrivano in suo sostegno durante il finale della saga, durante il quale ha chiamato a raccolta ogni sorta di creature ed essere oscuro a sua disposizione.

Dall’altra parte abbiamo Darth Vader, che ha dalla sua il fatto di essere uno dei personaggi più malvagi della Galassia, così come di avere sotto la propria egida un intero Impero. Se da un lato Voldemort potrebbe avere alleati più talentuosi e potenti, è innegabile quanto la quantità di truppe e di armi tecnologiche a disposizione di Darth Vader non abbia eguali.

Dominio

In termini di territorialità e dominio, quale cattivo ha saputo maggiormente espandere il proprio potere? Negli ultimi libri della serie, Voldemort sradica completamente il Governo prendendo il controllo di tutta la Gran Bretagna, anche se non è chiaro se il suo colpo di stato si estenda oltre i confini della nazione. Darth Vader serve serve invece un Impero che si estende su un’intera Galassia, anche se non è propriamente suo.

Sicuramente ne supervisiona gran parte, ma la realtà è  che appartiene tutto al suo padrone, Palpatine. Per questo motivo, sebbene lo spazio governato possa essere quantitativamente maggiore, alla fine è Voldemort ad esercitare molto più dominio rispetto  a Darth Vader.

Nemesi

Ogni villain che si rispetti ha bisogno di una nemesi, un grande eroe da affrontare e con cui, all’occorrenza, confrontarsi. Per Voldemort, tale nemesi è rappresentata da Harry Potter, che fin dalla nascita ha dimostrato di essere l’unico vero grande ostacolo contro la sua scalata al potere. Darth Vader, d’altra parte, è stato contrapposto a suo figlio, Luke Skywalker.

Giunti alla fine dell’arco narrativo del personaggio nella saga, scopriamo che Vader è riuscito a provare sentimenti di amore nei confronti di Luke, qualcosa che non sarebbe mai potuto accadere tra Voldemort e Harry. Come tale, la coppia formata da “colui che non deve essere nominato” e il maghetto occhialuto, in termini di rivalità, è la coppia vincitrice… una rivalità che l’amore non avrebbe mai potuto scalfire.

Morte

In ciascuna delle rispettive saghe, entrambi i personaggi muoiono. Le morti sono però dovute a ragioni molto diverse. Gli Horcrux di Voldemort alla fine vengono tutti distrutti, con il villain che viene superato in astuzia da Harry, morendo a causa della sua stessa ambizione. Darth Vader, invecee, muore per il suo stesso sacrificio, una morte chiaramente molto più nobile.

Il Sith scelse di morire al posto di suo figlio, superando addirittura il suo maestro. Gli venne anche concessa la vita eterna attraverso la Forza. Per questo motivo, la morte di Vader supera quella di Voldemort.

Risultati

Giunti alla fine, e osservando quanto esaminato fino ad ora, sembra che Darth Vader sia il villain più potente. Sicuramente, Darth Vader ha agito in una maniera tanto subdola quanto ragguardevole, impresa nella quale Voldemort ha invece fallito.

Ciononostante, entrambi i cattivi hanno a loro disposizione immense abilità e risorse, quindi non sarebbe tanto “furbo” affermare che potrebbero essere considerati – anche in vista di ciò che rappresentano per le loro nemesi – potenti allo stesso livello…

Fonte: ScreenRant

Disney+: in occasione del lancio, flashmob a tema Frozen con Serena Autieri

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Martedì 24 marzo alle 16.30, Serena Autieri, voce italiana della Regina Elsa protagonista di Frozen – Il regno di ghiaccio, e Michelle Hunziker, saranno le protagoniste di un flashmob via social network che coinvolgerà tutti i fan del capolavoro d’animazione Disney a cantare All’alba sorgerò (Let it Go).

Autieri e Hunziker si preparano all’incontro vestite come i personaggi dei film e con loro ci saranno anche le loro figlie. Il flashmob arriva in concomitanza del lancio in Italia di Disney+, che sarà disponibile da domani.

L’appuntamento è martedì, 24 marzo, alle 16.30, sui canali social di Serena Autieri e Michelle Hunziker.

Frozen – Il regno di ghiaccio (Frozen) è un film del 2013 diretto da Chris Buck Jennifer Lee. È il 53º classico Disney.

Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi, è un lungometraggio animato al computer, prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Il 2 marzo 2014 si aggiudica due premi Oscar: miglior film d’animazione e miglior canzone (Let It Go in originale, All’alba sorgerò in italiano).

Captain America: The Winter Soldier, il video degli stunt della sequenza in autostrada

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Captain America: The Winter Soldier è uno dei film Marvel Studios più amati in assoluto dal fan del franchise. Il film segna l’arrivo di Anthony e Joe Russo in casa Marvel ma anche, narrativamente parlando, un enorme scossone alle fondamenta del Marvel Cinematic Universe.

Captain America: The Winter Soldier, 10 segreti sulla realizzazione del film

Il film si caratterizza per una grande quantità di effetti speciali, in contrapposizione con le altre produzioni del genere, che prediligono effetti visivi, invece. Proprio per la realizzazione di questi effetti sono stati coinvolti esperti di settore, stuntman coordinator e performer che hanno garantito non solo l’incolumità agli attori protagonisti ma anche la buona riuscita di molte scene d’azione.

Tra queste scene, sarà rimasta senz’altro nella memoria del fan la scena dell’inseguimento in autostrada, con protagonisti Steve Rogers, Natasha Romanoff e Sam Wilson, alle prese con l’allora misterioso Soldato d’Inverno. Di seguito, ecco il video in cui Amy Johnston, stunt performer, commenta la realizzazione degli stunt per quella acrobatica sequenza.

Corridor Crew and stunt performer Amy Johnston talk about the awesome highway scene from Winter Soldier
byu/EKRB7 inmarvelstudios

Captain America: The Winter Soldier è il nono film del Marvel Cinematic Universe e il secondo della trilogia dedicata a Steve Rogers. Nel film compaiono Chris Evans, Scarlett Johansson, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Frank Grillo, Emily VanCamp, Hayley Atwell, Robert Redford.

Il film è diretto da Anthony e Jeo Russo, che successivamente sono diventati un vero e proprio punto di riferimento per Kevin Feige e tutta la squadra dei Marvel Studios e hanno diretto anche Civil War e Avengers 3 e 4.

Fonte: Reddit

Zombieland: il cameo di Bill Murray pensato per un altro attore

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Zombieland: il cameo di Bill Murray pensato per un altro attore

Il cameo di Bill Murray in Zombieland, la commedia zombie diretta da Ruben Fleischer nel 2009, è una delle cose più memorabili del film, che ancora oggi i fan ricordano con affetto e divertimento. Eppure, inizialmente, il cameo della star della saga di Ghostbusters era stato pensato per un altro attore…

A rivelarlo è stato il co-sceneggiatore del film Paul Wernick: via Twitter, infatti, lo stesso ha rivelato che il cameo offerto a Murray era stato inizialmente pensato per Patrick Swayze, la star di Dirty Dancing e Ghost, scomparso nel 2009 all’età di 57 anni. Purtroppo, sono state le condizioni di salute dell’attore – all’epoca già affetto dal cancro al pancreas che lo ha poi condotto alla morte – a non permettergli di prendere parte al film.

Altri attori presi in considerazione per il cameo in questione furono Dustin Hoffman, Dwayne Johnson, Jean-Claude Van Damme, Joe Pesci, Kevin Bacon, Mark Hamill, Matthew McConaughey e Sylvester Stallone.

Di seguito i tweet del co-sceneggiatore Paul Wernick: 

LEGGI ANCHE – Zombieland: Doppio Colpo, il regista ha un’idea per lo spinoff

Diretto ancora una volta da Ruben Fleischer (Venom), Zombieland: Doppio Colpo è uscito nelle nostre sale lo scorso 14 novembre. Nel cast sono tornati i veterani Jesse EisenbergWoody HarrelsonEmma Stone e Abigail Breslin, riprendendo i rispettivi ruoli del film originale, insieme a Zoey Deutch e Rosario Dawson.

La sceneggiatura è stata firmata da Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2), mentre le riprese si sono svolte nei mesi scorsi a Los Angeles. Per quanto riguarda la trama – ancora avvolta nel mistero – sappiamo che dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) immersi in un mondo dove l’apocalisse zombie si è evoluta.

Fonte: ScreenRant

Spider-Man: Un Nuovo Universo, Phil Lord ricorda il folle processo di scrittura

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Phil Lord, uno degli sceneggiatori di Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha ricordato via Twitter il folle processo di scrittura del film, condividendo delle immagini inedite dal backstage della fase di pre-produzione.

Via Twitter, Phil Lord ha condiviso ciò che lui stesso ha definito lo “la ruota della storia” di Un Nuovo UniversoCome spiegato dal co-sceneggiatore, meno di un anno prima dell’uscita del film nelle sale, lui e il co-regista Rodeny Rothamn decisero di dare una “scossa” alla storia e hanno dovuto capire come rimodellare le sequenze che avevamo già assemblato e animato e mescolarne con nuovi elementi. Lord ha aggiunto che ciò ha coinciso con una “ricostruzione totale del terzo atto del film”.

Phil Lord si è assicurato di includere nel suo tweet le immagini delle lavagne che testimoniano questo intricato processo di lavorazione, a testimonianza di un vero e proprio “caos organizzato”. Potete vedere il tweet di seguito:

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Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Il film è uscito al cinema il 25 dicembre 2018, distribuito da Warner Bros. Italia.

Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz e Nicolas Cage.

Fonte: ScreenRant

Black Widow: i dettagli del costume di Taskmaster

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Black Widow: i dettagli del costume di Taskmaster

C’è ancora tanto mistero su Black Widow, su quella che sarà la trama del film e sulla vera identità di quello che sembra essere il villain del film, Taskmaster. Nonostante il film sia trai titoli purtroppo intaccati dall’emergenza sanitaria mondiale, è comunque trai più attesi dell’anno e vedrà Scarlett Johansson tornare nei panni di Natasha Romanoff per quella che dovrebbe essere la sua ultima volta.

I trailer e le immagini dal film ci hanno dato un’idea di quello che sarà il look del personaggio, ma adesso, grazie a Reddit, abbiamo la possibilità di vedere una nuova immagine del costume di Taskmaster, che potete ammirare di seguito:

new Taskmaster Photo
byu/anilsoi11 inmarvelstudios

LEGGI ANCHE – Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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The Conjuring 3: la formula della “casa infestata” si espanderà

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The Conjuring 3: la formula della “casa infestata” si espanderà

Stando a quanto rivelato dallo sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick, The Conjuring 3 non sarà un film incentrato su una casa infestata, come i precedenti due capitoli della saga. Il nuovo episodio, il cui titolo ufficiale sarà The Devil Made Me Do It, è atteso nelle sale per il prossimo settembre.

Johnson-McGoldrick, che è tornato ad occuparsi della sceneggiatura di The Conjuring 3 dopo aver già scritto The Conjuring 2 – Il caso Enfield, ha confermato durante un Q&A via Twitter che il prossimo capitolo del celebre franchise horror “sarà completamente diverso dai primi due film”. Lo sceneggiatore ha rivelato che “il franchise si espanderà al di là dell’ormai consolidata formula della ‘casa infestata’.”

Stando alle prime informazioni sulla trama, sappiamo che il nuovo film ruoterà attorno ad un processo per omicidio, un’espediente che potrebbe renderlo molto più simile a pellicole particolarmente riuscite come The Exorcism of Emily Rose di Scott Derrickson. Inoltre, si tratterà del primo film della saga a non essere diretto da James Wan, cosa che potrebbe comportare un cambio di rotta non solo narrativo ma anche stilistico.

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The Conjuring 3 vedrà il ritorno di Ed e Lorraine Warren, di nuovo interpretati da Patrick Wilson Vera Farmiga, e sarà diretto dal regista di La Llorona, Michael Chaves. L’ultimo grande aggiornamento per i fan è stato quando Chaves ha pubblicato un logo per il film, ma ora è stato rivelato il titolo ufficiale del film.

Warner Bros. ha annunciato ufficialmente che The Conjuring 3 sarà intitolato The Conjuring: The Devil Made Me Do It. Insieme al titolo ufficiale del film, Warner. Bros ha anche pubblicato la prima trama ufficiale del film, che può essere letta di seguito:

The Conjuring: The Devil Made Me Do It rivela una storia agghiacciante di terrore, omicidio e male sconosciuto che ha scioccato persino gli investigatori paranormali realmente vissuri. Ed e Lorraine Warren. Uno dei casi più sensazionali dai loro archivi, inizia con una battaglia per l’anima di un giovane ragazzo, poi li porta oltre qualsiasi cosa abbiano mai visto prima, fino a raggiungere il primo caso nella storia degli Stati Uniti in cui un sospetto di omicidio rivendica la possessione demoniaca come alibi.”

Fonte: ScreenRant

Jared Leto inaugura il suo “Cinema Club” per combattere la reclusione

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La scorsa settimana Jared Leto ha fatto molto parlare di sé quando ha rivelato via Instagram di essere stato in ritiro nel deserto per 12 giorni e di aver scoperto soltanto al suo rientro della pandemia di Coronavirus e della situazione di emergenza che coinvolge attualmente la popolazione mondiale.

Nel post in questione, l’attore premio Oscar per Dallas Buyers Club aveva scritto: “Wow, 12 giorni fa ho cominciato una meditazione silenziosa nel deserto. Eravamo totalmente isolati. Niente telefoni, niente comunicazioni, ecc. Non avevamo idea di quello che stava succedendo fuori dalla nostra struttura. Siamo usciti ieri in un mondo molto diverso, che è cambiato per sempre. Una cosa folle, a dire il minimo. Sto ricevendo messaggi da familiari e amici da tutto il mondo e mi sto informando su quello che succede. Spero che voi e i vostri stiate bene, vi mando energia positiva. State dentro, state al sicuro.” 

Adesso, l’attore è tornato attivo sui social per lanciare un’iniziativa per cercare di sostenere i suoi follower e non solo in un momento di reclusione forzata particolarmente difficile. Via Twitter, infatti, Leto ha lanciato il “Jared Leto Cinema Club“, invitando gli utenti che alla visione di un determinato film in sua compagnia.

Il primo titolo scelto dall’ex incarnazione cinematografica del Joker è stato il cult Una pazza giornata di vacanza di John Hughes, uscito nel 1986. Leto si è lasciato andare ad una serie di commenti, anche ironici, durante tutta la visione del film.

Di seguito il primo che ha dato il via alla catena:

LEGGI ANCHE – Morbius: il primo trailer del film con Jared Leto

Ricordiamo che Jared Leto sarà il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Fonte: ScreenRant

Harvey Weinstein positivo al coronavirus? Non c’è conferma ufficiale

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Harvey Weinstein sarebbe risultato positivo al tampone del coronavirus e messo in isolamento nella prigione di stato di New York, secondo un report di un giornale locale.

Il magnate dell’industria cinematografica caduto in disgrazia condannato a 23 anni per molestie e stupro di terzo grado, sta scontando la pena presso il Wende Correctional Facility, una prigione di massima sicurezza fuori Buffalo, N.Y.

Weinstein sarebbe uno dei due detenuti presso la Wende Correctional Facility ad essere risultato positivo al coronavirus, secondo la Niagara Gazette, un giornale locale con sede a Niagara Falls, New York.

Contattato da Variety, il portavoce di Weinstein ha dichiarato di non avere informazioni a riguardo. Né i legali di Weinstein né il personale carcerario, però, hanno confermato l’esito del tampone. “Non possiamo confermarlo, né preoccuparci di commentare la speculazione”, hanno dichiarato dalla prigione.

Harvey Weinstein condannato a 23 anni di prigione

Le fonti hanno riferito al quotidiano che si ritiene che Weinstein abbia contratto il virus quando è entrato nel sistema carcerario dello Stato mercoledì scorso, quando è stato trasferito dall’isola di Rikers a New York City. Prima di essere trasferito su Rikers, Weinstein è stato portato al Bellevue Hospital di New York City dove è stato monitorato per una patologia cardiaca e ipertensione, di cui soffre. Prima della sua condanna, Weinstein ha subito un’angioplastica a Bellevue.

Tuttavia al momento non ci sono commenti né comunicati ufficiali in merito allo stato di salute dell’ex produttore e la pagina del Niagara Gazette è stata oscurata per “regioni legali”.

Ghostbusters: Legacy sarà molto fedele alla saga originale

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Ghostbusters: Legacy sarà molto fedele alla saga originale

Finn Wolfhard, star di Stranger Things, ha parlato dell’attesissimo Ghostbusters: Legacy, rivelando che l’approccio al film scelto dal regista Jason Reitman sarà fedele ai film originali.

In una recente intervista con NME, Wolfhard ha spiegato che anche i fan di lunga data di Ghostbusters troveranno in Legacy “un approccio molto, molto fedele alla saga” e al film originale del 1984. In merito invece ai neofiti del franchise, l’attore ha invece specificato che “prima di tutto, Ghostbusters riguarda la famiglia e le relazioni che questi personaggi hanno costruito.”

Finn Wolfhard ha anche rivelato che il film sarà “molto divertente”. Ovviamente le dichiarazioni del giovane attore vanno prese con la massima cautela, soprattutto quelle in relazione alla fedeltà dell’approccio narrativo alla saga originale. Tuttavia, è interessante notare come Wolfhard abbia sottolineato gli aspetti legati alla famiglia e alle relazioni umane, qualcosa sulla quale Reitman avrà probabilmente lavorato molto bene, considerati anche alcuni dei suoi precedenti lavori come Juno, Young Adult e Tully. 

LEGGI ANCHE – Ghostbusters: Legacy, Bill Murray conferma il suo ritorno e parla della storia

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

Christopher Nolan a sostegno dei cinema americani in tempi di Covid-19

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Poiché molte industrie – inclusa quella cinematografica – soffrono economicamente in seguito alle misure preventive varate dopo la pandemia di Coronavirus, il regista Christopher Nolan ha chiesto al Congresso degli Stati Uniti di stanziare dei fondi per le sale americane.

I governi statali hanno approvato tutta una serie di leggi che impongono la chiusura a tempo indefinito di bar, centri commerciali e cinema, provando in questo modo ad arginare  la diffusione del Covid-19. Le conseguenze economiche per questo tipo di attività ed aziende sono state indubbiamente catastrofiche. Il Congresso sta iniziando a discutere circa la possibilità di sostenere economicamente le imprese in difficoltà, in particolare il settore legato al turismo e all’industria dei viaggi.

Adesso, Christopher Nolan si è rivolto al Congresso tramite un saggio pubblicato sul Washington Post per chiedere che i fondi vengano assegnati anche al cinema. Nel suo articolo, Nolan spiega che questa è la più grande crisi che la settima arte abbia mai dovuto affrontare, soprattutto a causa del fatto che migliaia di persone si ritroveranno – quasi certamente – senza un posto di lavoro. Nolan chiede quindi al Congresso di permettere al settore di potersi riprendere e di continuare a garantire quel “senso di comunità” che, in generale, i cinema garantiscono alla popolazione durante la loro quotidiana apertura.

“Oltre all’aiuto che i dipendenti dei cinema hanno bisogno dal governo, la comunità degli esercenti ha bisogno di partnership strategiche e lungimiranti da parte degli studi. Le ultime settimane sono state un promemoria – qualora ne avessimo bisogno – che ci sono cose molto più importanti che andare al cinema. Ma, se si considera ciò che i cinema forniscono e regalano, forse non così tante come si potrebbe pensare.”, ha dichiarato Nolan.

LEGGI ANCHE – Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Ricordiamo che il prossimo film di Christopher Nolan ad arrivare nelle sale sarà Tenet, che vede protagonista John David Washington insieme a Robert Pattinson e Elizabeth Debicki.

La trama è attualmente sconosciuta. Il progetto è descritto come un’epopea d’azione che ruota attorno allo spionaggio internazionale, ai viaggi nel tempo e all’evoluzione. Il film arriverà al cinema il 17 luglio 2020.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson. Musiche ad opera del compositore Ludwig Göransson. Warner Bros. Pictures distribuirà Tenet in tutto il mondo.

Fonte: ScreenRant

Aquaman: quando sarà ambientato lo spin-off sui Trench?

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Lo sceneggiatore di Aquaman, David Leslie Johnson-McGoldrick, ha aggiornato in merito all’annunciato spin-off del cinecomic con protagonista Jason Momoa che sarà dedicato ai Trench, le creature marine che nel film di James Wan attaccavano l’imbarcazione di Arthur Curry e Mera.

In un recente Q&A su Twitter, lo sceneggiatore ha spiegato dove si collocherà il film all’interno della timeline del DCEU. È importante chiarire che Johnson-McGoldrick ha scritto la sceneggiatura del primo Aquaman e che adesso è al lavoro su quella del sequel, ma non è in alcun modo coinvolto nello spin-off The Trench. Ciononostante, lo stesso è stato in grado di rispondere alla domanda di un fan che gli ha chiesto come si collocherà il nuovo film all’interno dell’universo condiviso.

Johnson-McGoldrick ha risposto: “Teoricamente, il film sarà ambientato tra il primo Aquaman e il secondo”. Lo sceneggiatore ha poi aggiunto che, da questo punto di vista, le cose sono ancora in fase di sviluppo.

The Trench, secondo quanto riportato negli ultimi aggiornamenti, si muoverà sui toni del genere horror (qualcosa che, anche solo formalmente, aveva già sperimentato James Wan con Aquaman) ma non è chiaro se vedremo, insieme ai mostri, anche qualche membro del cast del cinecomic uscito nelle sale nel 2018.

LEGGI ANCHE – Aquaman: Jason Momoa tornerà nello spin-off sui Trench?

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa di Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3) scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Fonte: ScreenRant

Avengers: Infinity War, la morte di Vision da vicino

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Avengers: Infinity War, la morte di Vision da vicino

Ryan Meinerding, concept artist per i Marvel Studios, ha diffuso via Instagram due nuovi concept di Vision da Avengers: Infintiy War.

L’eroe sintetico, interpretato da Paul Bettany, viene mostrato nella sua versione grigia, senza vita, con il foto sulla fronte in corrispondenza della Gemma della Mente, da dove Thanos l’ha sradicata con la sue mani.

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Avengers: Infinity War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film, mentre la regia è stata affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Wonder Woman 1984: c’è una relazione trai due villain?

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Wonder Woman 1984: c’è una relazione trai due villain?

Alcune nuove foto di Wonder Woman 1984 ci mostrano una certa vicinanza, per non dire intimità, trai due nuovi personaggi che accompagneranno il ritorno di Gal Gadot nei panni di Diana Prince.

Parliamo dei personaggi di Kristen Wiig e Pedro Pascal, ovvero Barbara Ann Minerva aka Cheetah e Maxwell Lord. Dalla foto diffusa in rete, sembra che i due possano essere intimi, appunto, o comunque lavorare insieme.

Wonder Woman 1984: i segreti nascosti nel trailer

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Greg Grunberg anticipa grandi cose nel Home Video

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Greg Grunberg ha anticipato che la versione in Home Video di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker conterrà moltissime sorprese e momenti molto intensi tagliati dal montaggio cinematografico.

Grunberg è stato amico del regista del film, J.J. Abrams, da quando erano bambini. È anche apparso in tutto ciò che Abrams ha diretto da Felicity a Il Risveglio della Forza. L’attore interpreta Snap Wexley, un pilota della Resistenza introdotto in Episodio VII, ma curiosamente assente da Gli Ultimi Jedi.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato accolto con freddezza dalla maggior parte dei fan e dei critici che non hanno gradito lo sviluppo della storia. Prima dell’uscita del film, i fan erano entusiasti che Abrams tornasse al franchise, soprattutto perché quanto realizzato da Rian Johnson con Episodio VIII li aveva resi ancora più scontenti. Quando Abrams è tornato al timone dell’ultimo film, i fan speravano che almeno sarebbe stato ben accolto come la sua prima incursione nell’universo di Star Wars.

In una lunga e dettagliata intervista con THR, Grunberg suggerisce che alcune scene significative sono state lasciate fuori dal montaggio ed è fiducioso che alcune di esse alla fine vengano inserite nella versione home video del film. “Sono entusiasta di vedere gli extra del DVD – dice Grunberg – perché ci sono alcuni momenti fantastici che ho girato e che non vedo l’ora di vedere”.

L’attore continua poi dicendo che è stato particolarmente difficile per lui vedere alcune delle sue scene lasciate fuori dal montaggio del film prima di anticipare modifiche ancora più significative. “Ci sono così tante altre cose – e cose enormi – che penso che le persone apprezzeranno quando lo guarderanno (in Home Video)”, suggerisce.

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: THR

Coronavirus, l’aiuto dell’amichevole Spider-Man di quartiere

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Coronavirus, l’aiuto dell’amichevole Spider-Man di quartiere

Da pochi giorni, lo stato di quarantena in cui l’Italia è costretta da 10 giorni si è esteso a tutto il mondo e anche negli Stati Uniti le persone stanno cominciando ad auto isolarsi in casa per evitare il proliferare del contagio.

Ovviamente, sono molti i messaggi di incoraggiamento dei personaggi famosi indirizzati ai loro fan. I consigli, sempre gli stessi: rimanere in casa, essere pazienti, trovare attività ricreative alternative.

Trai tanti personaggi che si sono uniti al coro di incoraggiamento, c’è anche Jake Johnson che si è offerto per un servizio ai fan molto particolare. L’attore ha doppiato Peter Parker nel film premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo e, da quanto è cominciata la quarantena, ha ricevuto molte email da parte di genitori che stavano approfittando di questo tempo a casa con i figli per recuperare il film.

Per questo, l’attore si è offerto di creare una specie di linea di assistenza di Peter Parker/Spider-Man. Inviando una email all’indirizzo [email protected] si avrà la possibilità di ricevere un messaggio registrato personalizzato da parte di Johnson, con la voce di Peter Parker! Il sogno di ogni piccolo fan dell’amichevole Spider-Man di quartiere.

Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, il film ha introdotto ai fan il multiverso di Spider-Man. Mentre la storia del film era incentrata su Miles Morales (Shameik Moore), erano presenti anche una serie di altre Spider-persone come Spider-Gwen (Hailee Steinfeld), Spider-Ham (John Mulaney), Spider-Man Noir (Nicolas Cage), Peter B. Parker (Jake Johnson) e Peni Parker (Kimiko Glenn).

Ognuno con stile e toni unici, alla fine il gruppo ha unito le forze per salvare i rispettivi universi dalle macchinazioni di Wilson Fisk (Liev Schreiber) e da una inedita versione di Doctor Octopus femmina.

Spider-Man: Un nuovo universo è la sorpresa del 2018, il film, con protagonista Miles Morales, sta dominando la stagione dei premi e si avvia, incontrastato, a vincere il premio Oscar 2019 nella categoria Miglior Film d’animazione, prima volta per la SONY.

Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, ecco la data di uscita

Cena con Delitto – Knives Out: i dettagli nascosti nel film di Rian Johnson

Cena con delitto – Knives Out è stato uno dei film più acclamati della passata stagione cinematografica, tanto dalla critica quanto dal pubblico. La pellicola di Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è un omaggio al mystery crime e ad un genere – il giallo, o whodunit – divenuto celebre grazie ai popolarissimi romanzi della scrittrice Agatha Christie.

In attesa di scoprire maggiori dettagli sul sequel ufficializzato di recente (e che vedrà il ritorno di Daniel Craig nei panni del detective Benoit Blanc), ecco 15 curiosi dettagli che forse non avete notato in Cena con delitto – Knives Out

Ovviamente, se non avete visto il film, ATTENZIONE AGLI SPOILER!

Il ritratto di Harlan Thrombey

Quando nel film ci viene mostrata per la prima volta la dimora dei Thrombey (l’ambientazione principale del film), una delle prime cose che balzano all’occhio è sicuramente il grande ritratto del patriarca di famiglia, Harlan Thrombey, interpretato da Christopher Plummer. Nel ritratto, lo sguardo stoico di Harlan suggerisce che la sua è una figura palesemente intimidatoria, in grado di dominare e persuadere gli altri componenti della famiglia.

Tuttavia, verso la fine del film, quando il dipinto viene nuovamente inquadrato, qualcosa è cambiato. Marta (Ana de Armas) viene scagionata dall’accusa di omicidio e riesce finalmente a prendere il controllo della casa: per un attimo, la ragazza si sofferma a guardare il ritratto di Harlan: adesso, lo sguardo severo sul volto del defunto è stato sostituito da un sorriso di approvazione decisamente furbetto.

Versioni differenti della stessa storia

Quando la grande famiglia Thrombey ci viene presentata per la prima volta, nessuno dei suoi membri sembra essere davvero una “cattiva persona”. Tuttavia, le loro personalità egocentriche e i loro modi di agire conniventi iniziano quasi subito a prendere il sopravvento. In particolare, ognuno dei figli del vecchio Harlan Thrombey si cimenta nel racconto della propria versione di quanto accaduto durante la notte della festa di compleanno del loro anziano papà.

Ogni versione della storia contiene di volta in volta un dettaglio che la rende diversa in base al personaggio che la racconta. Ognuno dei figli di Harlan fa di tutto, adesso, per apparire agli occhi di Benoit Blanc (Daniel Craig) come il “figlio perfetto”…

La macchia di sangue

Alla fine del film, Marta (Ana de Armas) chiede a Benoit Blanc (Daniel Craig) quando ha iniziato a sospettare che fosse coinvolta nella morte di Harlan (Christopher Plummer). Il detective le confessa che quando l’ha incontrata per la prima volta, subito ha notato la macchia di sangue su una delle sue scarpe. Quando rivediamo la scena del loro primo incontro, effettivamente Blanc getta subito un’occhiata ai piedi della ragazza.

Durante tutto l’arco del film, il detective accenna continuamente alla sua “osservazione”, senza che Marta se ne accorga mai: Benoit, infatti, continua a ripetere frasi come “Qualcosa è in atto” oppure “Il gioco è in atto”, indirizzate proprio a Marta e riferite proprio a quell’indizio principale che aveva notato fin da subito.

La palla da baseball

Considerato il grande intreccio narrativo del film, è facile che ad una visione più superficiale si possano trascurare tutta una serie di dettagli relative a trame secondarie. Una di queste riguarda Linda (Jamie Lee Curtis), la quale viene a sapere da suo padre Harlan che suo marito Richard (Don Johnson) la tradisce. Ma Richard non sarà così furbo come egli stesso crede, permettendo a sua moglie di scoprire da sola l’alto tradimento…

Quando Richard scopre che la lettera che Harlan ha scritto per Linda è vuota, lancia la palla da baseball del defunto scrittore di romanzi gialli fuori dalla finestra del suo studio. In seguito, il detective Blanc trova la palla e la lancia al cane; a sua volta, il cane porta la palla a Linda che la rimette al suo posto, scoprendo così la lettera del padre. Se Richard non avesse lanciato la palla, nessuna lettera sarebbe mai stata trovata da Linda.

Il mistero del telefono

Questo è uno dei dettagli più interessanti nascosti all’interno del film, ed è stato rivelato dallo stesso Rian Johnson. Tutti i personaggi della storia possiedono (o comunque usano) un iPhone: l’unico a non usare mai uno dei celebri smartphone prodotti da Apple è Ransom, il personaggio di Chris Evans, che alla fine si scoprirà essere il vero assassino.

Il dettaglio curioso – come spiegato dal regista del film – è che la Apple non consente mai alle produzioni cinematografiche di far usare i suoi apparecchi ai cattivi della storia: quindi, se il pubblico fosse venuto a conoscenza di questo dettaglio prima, avrebbe potuto facilmente intuire da subito chi era l’assassino.

Wanetta “Nana” Thrombey

La famiglia Thrombey è ricca di personaggi tanto interessanti quanto divertenti, bizzarri e sopra le righe. Probabilmente, il personaggio più sottovalutato della storia è quello di Wanetta “Nana” Thrombey, la nonna, una donna incredibilmente anziana che riesce a malapena a sentire e la cui vista non certamente delle migliori.

Ciononostante, l’anziana signora aiuta inavvertitamente a risolvere il caso, perché, al di là di una scarsa vista, è ancora dotata di una memoria di ferro. Il personaggio è interpretato da K Callan, prolifica attrice apparsa negli ultimi anni in serie come Justified e Veep. È interessante notare che, sebbene “Nana” interpreti la madre di Harlan Thrombey, nella realtà la Callan è di qualche anno più giovane di Christopher Plummer.

Il cameo di Joseph Gordon-Levitt

Il cast del film si compone di attori di grandissima fama e talento, ma i fan potrebbe non sapere che un’altra celebre stella di Hollywood ha preso parte alla pellicola. Joseph Gordon-Levitt ha recitato nel primo film diretto da Rian Johnson, Brick – Dose mortale, e da allora – in qualche modo – è sempre apparso in tutti i suoi lavori. 

L’attore è presente anche in Cena con delitto – Knives Out: Gordon-Levitt è infatti accreditato come interprete del detective Hardrock, ma nel film è possibile sentire soltanto la sua voce (chiaramente nella versione originale): è il poliziotto nella serie crime che la sorella di Marta sta guardando all’inizio del film. 

Le origini di Marta

Una delle grandi sorprese del film è che, nonostante tutti gli eccentrici membri della famiglia Thrombey, alla fine il vero grande protagonista della storia è l’infermiera di Harlan, Marta (interpretata da Ana de Armas). Attraverso il personaggio di Marta e  il modo in cui lo stesso viene trattato dai membri della famiglia Thrombey, il film affronta tutta una serie di questioni purtroppo ancora oggi intimamente connesse con il mondo in cui viviamo, come la lotta di classe e la “supremazia” della razza.

Anche se le viene costantemente ripetuto che fa parte della famiglia, è chiaro che nessuno  dei Thrombley – a parte Harlan – si sia mai preoccupato di conoscere davvero Marta, la sua vita e la sua storia. Durante tutto il film, i membri della famiglia fanno riferimento al paese d’origine di Marta, tranne ogni volta che nominano un altro paese sudamericano. In seguito viene dato per scontato che Marta sia nata in America.

Ricky Jay

A quanto pare, Rian Johnson adora impreziosire i suoi film attraverso la presenza di attori di grande talento. Sfortunatamente, uno di questi non ha potuto prendere parte a Cena con delitto – Knives Out. Stiamo parlando di Ricky Jay, noto per Boogie Nights e la serie Deadwood. Jay era anche un celebre illusionista e aveva già lavorato con Johnson in qualità di consulente per il suo film The Brothers Bloom. 

In origine, Jay avrebbe dovuto interpretare nel film il signor Proofroc, la guarda di sicurezza della famiglia Thrombey, ma purtroppo è deceduto prima dell’inizio delle riprese. La parte è stato poi affidata ad Emmett Walsh, ma un’immagine di Jay appare comunque sullo schermo poco prima che Walsh entri in scena per la prima volta.

Frank Oz

Sebbene ci siano molti volti noti nel film, un membro del cast potrebbe essere passato inosservato all’occhio dello spettatore. Sebbene sia molto famoso, non sempre è facile associare il suo volto al suo nome. Frank Oz, l’uomo dietro Miss Piggy e Yoda, appare nel film nei panni dell’avvocato che legge le volontà di Harlan alla sua famiglia.

Oz ha incontrato Rian Johnson mentre questi lavorava a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, e i due sono diventati amici. Johnson ha convinto Oz a recitare  in un piccolo ruolo nel film, nonostante la reticenza di Frank ad apparire davanti la macchina da presa. E infatti, Cena con delitto – Knives Out rappresenta la prima apparizione cinematografica di Oz da oltre 20 anni.

La teoria della ciambella

Nell’interpretare un famoso detective privato, Daniel Craig ha avuto la possibilità di sfoggiare il suo lato più ironico e divertente. Una delle sue scene più memorabili del film è sicuramente l’epica ed esilarante riflessione su una buona tecnica d’investigazione, che Blanc paragona ad una ciambella col buco, la cui ricetta non è facile da realizzare. Sebbene sia un po’ difficile seguire il pensiero di Blanc, l’analogia ha sorprendentemente un senso…

Rian Johnson ha voluto arricchire maggiormente l’analogia in questione (rendendola anche visibile) con una dose maggiore di umorismo, grazie all’immagine del bersaglio di coltelli presente in molte scene, dagli interrogatori alla rivelazione dell’identità dell’assassino. Forse la connessione tra la ciambella e il bersaglio non balzerà subito all’occhio, ma è impossibile non notare come, in realtà, il bersaglio costituito da tanti coltelli assomigli proprio ad una gigantesca ciambella…

La punizione di Richard

Nonostante il cast così ricco di personaggi interessanti, Johnson decide di risolve non solo il mistero centrale a metà del film, ma anche alcune delle trame secondarie più divertenti. Ad esempio, scopriamo già all’inizio che Richard (Don Johnson) ha una relazione extraconiugale che Harlan minaccia di raccontare in una lettera a sua figlia Linda (Jamie Lee Curtis).

Anche se Richard trova la lettera dopo la morte di Harlan e scopre che è vuota, in seguito ci viene rivelato che Harlan ha scritto alla figlia Linda una lettera con inchiostro invisibile e che il segreto verrà comunque scoperto dalla stessa. L’ultima inquadratura di Richard ci mostra il personaggio con un occhio nero, presumibilmente per gentile concessione di Linda.

Ransom e i cani

Johnson ha trovato un modo geniale per creare un approccio totalmente nuovo al whodunnit e, allo stesso tempo, divertirsi con le convenzioni di genere. Ad un certo punto, nel film, sembra che ci venga detto esattamente chi è il responsabile della morte di Harlan; solo alla fine scopriamo la verità, e ciò che il vero colpevole è il personaggio di Ransom (Chris Evans).

Naturalmente, come ogni racconto giallo che si rispetti, questa rivelazione è in realtà disseminata lungo tutto il film. Un esempio lampante in tale senso è rappresentato dai cani della tenuta dei Thrombey. Quando Ransom appare per la prima volta in scena, viene attaccato dai cani che abbaiano, che lo avevano già avvistato mentre sgattaiolava durante la notte della morte di Harlan. 

Un vero coltello

La sceneggiatura di Johnson è piena di prefigurazioni talmente divertenti da rendere ogni nuova possibile visione una continua scoperta di dettagli nascosti. Non ci sono soltanto indicazioni sul fatto che Ransom (Chris Evans) sia il vero colpevole, ma anche alla sua eventuale caduta.

Dopo che Blanc (Daniel Craig) espoone tutte le prove che incriminano Ransom, con Marta (Ana de Armas) che lo induce ad ammettere l’omicidio di Fran, Ransom cerca di vendicarsi. Prende un coltello dalla “ciambella” e tenta di pugnalare Marta, solo per scoprire che il coltello è in realtà un falso. In precedenza, Harlan aveva criticato lo stile di vita del nipote, affermando che non era in grado di notare la differenza tra un oggetto di scena o e un vero coltello.

Il cuore del film

Il personaggio di Marta (Ana de Armas) è davvero il cuore del film, un personaggio per il quale è davvero facile fare il tifo. Lo spettatore vuole che riesca a nascondere le tracce a suo sfavore e che alla fine tutto si risolva nel migliore dei modi. In fin dei conti, Marta una brava persona; sono gli altri che la circondano ad essere persone egoiste e disoneste.

All’inizio del film, Marta e Harlan giocano a “Go” e Harlan continua a ripetere che non riesce a capire come la ragazza riesca a batterlo di continuo. Marca risponde: “Non sto giocando per batterti. Sto giocando per dare vita ad uno schema bellissimo”. Alla fine, tutti gli altri stavano cercando di ottenere quello che volevano, mentre Marta stava solo cercando di fare la cosa giusta. Ed è lei a vincere ancora una volta…

Fonte: ScreenRant

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: quello che non sai su Fierobecco

Il mondo di Harry Potter è pieno di creature magiche più o meno affascinanti o degne di nota. Tra le creature più affascinanti e regali che il maghetto incontra nel corso delle sue avventure c’è senza dubbio Fierobecco, l’ippogrifo che il protagonista conosce in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.

Sappiamo che l’ippogrifo diventa fondamentale nel finale della storia, perché sarà il “mezzo” di trasporto grazie al quale Sirius Black, padrino di Harry, riuscirà a trovare la salvezza, ma quanto conosciamo bene Fierobecco (e il processo che lo ha portato in vita, nel film di Alfonso Cuaron)? Ecco quello che non sai su Fierobecco.

Cose che non sai su Fierobecco

8. Un compromesso

Per realizzare il personaggio di Fierobecco è stato necessario un compromesso. Zoologicamente parlando, un animale della sua taglia avrebbe bisogno di ali molto più grandi e più lunghe per sostenerlo in volo, ma questo era ritenuto poco pratico per il design del suo personaggio. Il concept artist Dermot Power ha voluto rappresentare Fierobecco come una “bestia nobile” con “potenziale magico romantico”, ma il regista Alfonso Cuarón non ha approvato i suoi progetti.

7. Fierobecco e Harry Potter

Dal loro primo incontro, ci rendiamo conto che Harry e Fierobecco stabiliscono un legame profondo. La bestia è molto fiera e altera, tuttavia l’approccio di Harry, rispettoso e dimesso, la fa sentire a proprio agio e lo accoglie da pari, accettandolo come proprio cavaliere. Il film (e il libro) mostrano molto bene questo primo contatto e la nascita di questo legame. Lo stesso avverrà con Sirius, più avanti nella storia. Il suo rapporto sarà invece un po’ più turbolento con Hermione, che l’animale accetta come “peso” solo per intercessione di Harry. La poca simpatia è reciproca, nonostante il fatto che la ragazza si impegnerà più di tutti affinché l’animale sfugga al suo destino di morte.

Cose che non sai su Fierobecco

6. Fierobecco fa la cacca in scena

A circa trentaquattro minuti dall’inizio del film, quando viene presentato Fierobecco l’Ippogrifo, durante la lezione di Cura delle Creature Magiche, subito dopo che Ron spinge Harry in avanti, c’è una scena rapidissima in cui si vede l’animale che… fa la cacca! Il team della CGI riteneva che questo sarebbe stato il primo esempio di un animale in CGI che espleta i suoi bisogno in pubblico, ma la mini-serie della BBC Nel mondo dei dinosauri (1999) l’aveva fatto già prima. Resta comunque la prima volta che una scena del genere viene girata per un film.

5. Funko Pop e Peluche di Fierobecco

Nonostante l’aspetto fiero e austero della creatura magica, l’Ippogrifco Fierobecco si presta benissimo al merchandising del film, con pupazzi e peluche, nonché gli amatissimi Funko pop, che vanno ancora a ruba.

Cose che non sai su Fierobecco

4. Il boia Mangiamorte

Il carnefice inviato per uccidere Fierobecco si chiama Walden Macnair, che in seguito viene rivelato essere un Mangiamorte, nella scena del cimitero di Harry Potter e il calice di fuoco (2005), si tratta di uno dei fedeli di Voldemort che sono rimasti nell’ombra nel periodo della sua caduta. Successivamente, nel quinto capitolo, scopriremo che è Macnair il prescelto da Voldemort per andare a trattare con i Giganti durante il reclutamento del suo nuovo esercito. Nella scena che vede il boia protagonista, da piano di lavorazione, doveva essere presente anche un gongolante Lucius Malfoy, principale artefice della condanna a morte dell’Ippogrifo, ma dei conflitti di schedule di Jason Isaac non hanno permesso all’attore di essere presente per la scena in questione.

3. Fierobecco in inglese

In tutta la saga di Harry Potter i nomi sono molto spesso portatori di significato, ci danno indicazioni su quello che è il carattere del personaggio che “li porta”. Il nome di Fierobecco non fa eccezione, e così come in italiano possiamo cogliere il senso che formano le due parole che compongono il suo nome (fiero+becco), il nome di Fierobecco in inglese presenta la stessa caratteristica: Buckbeak che tradotto letteralmente vuol dire “becco che fa resistenza”.

Cose che non sai su Fierobecco

2. Fierobecco capisce l’inglese?

Nella scena in cui viene presentato ai ragazzi, Fierobecco ferisce Draco Malfoy, dopo che il ragazzo incauto lo ha offeso. Questo non vuole certo dire che l’ippogrifo ha capito cosa gli ha detto il Serpeverde, ma rende l’animale molto simile agli animali da compagnia che percepiscono l’atteggiamento che hanno gli umani con loro e agiscono di conseguenza. Percependo l’approccio ostile del ragazzo, Fierobecco ha attaccato per proteggersi.

1. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban 23 marzo 2020

Il palinsesto di Italia Uno ha programmato l’intera saga di Harry Potter nel corso del lockdown che ha interessato tutta l’Italia a causa della pandemia da coronavirus.

Ultras, recensione del film di Francesco Lettieri

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Ultras, recensione del film di Francesco Lettieri

Dopo aver saltato la programmazione prevista per tre date in sala (9-10-11 marzo) a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, Ultras, esordio al lungometraggio di Francesco Lettieri, arriva su Netflix, disponibile dal 20 marzo, per fare ulteriore compagnia agli abbonati in quarantena.

Famoso per i videoclip che ha realizzato per Calcutta, Motte e per Liberato, che firma anche la bella colonna sonora del film, Lettieri si cimenta con il lungometraggio in cui riversa la sua esperienza e anche la sua poetica, già rintracciabile nell’occhio con cui vede e racconta la musica degli artisti con i quali ha collaborato.

La trama di Ultras

La storia del film nasce da un soggetto scritto per un video di Motta, che ha rielaborato con Peppe Fiore e sviluppato in una sceneggiatura. L’ambientazione è quella della periferia napoletana, i protagonisti un gruppo di ultras che si fanno chiamare Apache e il loro ex leader, Sandro, un DASPO che non può più seguire la sua passione per il calcio e per il Napoli e che si trova in un momento cruciale della sua vita.

A cinquant’anni, l’uomo che tutti chiamano ‘O Mohicano, si confronta da una parte con il suo retaggio di capo ultras, di leader della tribù di tifosi, una dimensione che lo soffoca e lo attira a sé, dall’altra con la volontà di evadere per la prima volta dall’unica realtà che lui abbia mai conosciuto, possibilità di evasione che gli viene offerta dall’incontro con Terry, una donna vivace e in pace con se stessa, che pur trovando piacere nella sua compagnia, non sembra aver bisogno di lui, né di nessun altro uomo.

La realtà di Sandro deflagra nel momento in cui si rende conto che, prima di riuscire ad andare avanti con la sua vita e i suoi desideri, deve mettere ordine nel suo passato, appianando i conflitti tra vecchi e nuovi ultras ed espiare una colpa che ancora grava sulla sua anima.

La tribù degli ultras

Lettieri non racconta il calcio, né racconta i tifosi in senso stretto, il fuoco del suo racconto è sulla tribù e sull’umanità verace, a volte respingente, che in essa si agita, è sull’individuo protagonista, figura tragica ed eroica che prova a scappare dai suoi demoni. A dare corpo  a Sandro c’è Aniello Arena, già protagonista della fiaba garroniana di Reality e ora alle prese con un ruolo che lo pianta ben dentro il tessuto della realtà ma che l’occhio del regista trasfigura in eroe che combatte la furia degli dei e del caso per riuscire a salvarsi, a salvare i suoi, e ritrovare quell’umanità che nei fuochi di gioventù era andata perduta.

Intorno a Sandro si muovono moltissimi personaggi, ognuno con una propria complessità e una propria ragione, e ognuno di essi è mosso dalle proprie viscere. Con Ultras, Lettieri ci offre il ritratto veritiero appassionato eppure respingente di una fetta di umanità che nella dimensione tribale, tra bene e male, trova la sua identificazione.

L’inedita Napoli di Ultras

Trai tanti personaggi che popolano Ultras, un posto d’onore spetta alla città di Napoli. Come aveva fatto anche Claudio Giovannesi con La paranza dei bambini, Francesco Lettieri porta sullo schermo una Napoli nota eppure differente, lontana dalle immagini da cartolina, dagli scorci famosi, una Napoli che si ammanta di tutta la sua bellezza sporca e antica, magica e affascinante eppure implacabile.

Ultras racconta l’epica tragica di un uomo che fugge dal proprio passato ma che per lasciarselo alle spalle deve affrontarlo, tenendosi pronto anche a scontrarsi con i membri della sua stessa tribù.

Guardiani della Galassia Vol. 3: confermato il ritorno di Kraglin

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Continuano a piovere interessanti indiscrezioni sui prossimi progetti di James Gunn grazie ai Q&A che il regista e sceneggiatore continua a tenere via Instagram in questi giorni di reclusione forzata, causa Covid-19.

Di recente il regista ha confermato, in risposta alla domanda di un fan, che suo fratello Sean tornerà a vestire i panni di Kraglin in Guardiani della Galassia Vol. 3: “Che tipo di film dei Guardiani sarebbe senza Kraglin?”, ha risposto Gunn, confermando quindi che il fratello apparirà nel terzo capitolo dedicato alle avventure di Star Lord & co.

LEGGI ANCHE – Guardiani della Galassia Vol. 3 chiuderà le storie del Vol. 1

Naturalmente, c’è ancora una possibilità che Thor non appaia affatto in GOTG Vol. 3. La scorsa estate, è stato ufficialmente annunciato che il Dio del Tuono sarebbe stato il protagonista di un quarto film in solitaria, Thor: Love and Thunder, che arriverà nelle sale prima di Vol. 3. Di recente, è stato chiesto a Pratt della possibile inclusione di Thor in Vol. 3, e l’attore ha rifiutato di confermare se il Dio del Tuono si unirà ufficialmente ai Guardiani nella loro prossima avventura.

CORRELATE: 

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Fonte: ScreenRant

Justice League: Mortal, ecco la maschera del Batman di Armie Hammer

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Insieme a Superman Lives di Tim Burton, Justice League: Mortal è uno dei progetti mai realizzati che da sempre continuano ad affascinare gli appassionati di fumetti. Come sappiamo, il film doveva essere diretto da George Miller e avrebbe dovuto vedere nel cast – tra gli altri – anche Armie Hammer (Chiamami Col Tuo Nome) nei panni di Batman.

Nelle ultime ore il regista Ryan Unicomb, che sta lavorando ad un documentario sul backstage di Justice League: Mortal, ha condiviso attraverso il suo account Instagram uno scatto inedito che ci mostra la maschera (o una delle possibili maschere, come suggerito dallo stesso Unicomb) del Crociato di Gotham che Hammer avrebbe dovuto sfoggiare nel film.

Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Ryan Unicomb ha scritto: “Dato che il mondo è in isolamento, penso che la comunità abbia bisogno di un’iniezione di ‘roba fica’. Ecco UNO dei cappucci di Armie Hammer da Justice League: Mortal.”

LEGGI ANCHE – Justice League Mortal: un doc sul film mai realizzato di George Miller

Proprio Armie Hammer ha di recente svelato in un’intervista che il suo Cavaliere Oscuro sarebbe stato ancora più dark delle altre versioni viste sul grande schermo:

Volevo che il personaggio fosse davvero dark. Anche nel look, che era un’idea di George, che rispecchiava quanto riportato nella sceneggiatura, e cioè quello che nessuno aveva mai raccontato prima: un uomo psicotico che sceglie di indossare un costume, tutto nero, e agisce di notte per combattere i criminali […] Bruce Wayne era la maschera che non avevamo mai visto veramente, un nevrotico e schizofrenico eroe borderline che non si fidava di nessuno, nemmeno dei membri della Justice League“.

Fonte: ScreenRant

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