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The Happy Prince: il trailer italiano del film di e con Rupert Everett

Vision Distribution ha diffuso il trailer di The Happy Prince – L’Ultimo ritratto di Oscar Wilde, diretto e interpretato da Rupert Everett. A completare il cast ci sono Colin Firth, Edwin Thomas, Colin Morgan, Emily Watson, Tom Wilkinson, Miranda Richardson, Beatrice Dalle e John Standing.

The Happy Prince è una produzione Palomar, Maxe Pictures, Entre Chien Et Loup, in co-produzione con Cine Plus Filmproduktion, Tele Munchen Gruppe, Proximus, RTBF, in associazione con BBC Films, Lions Gate UK, Movie Managment Corporation, Daryl Prince Production, Zielke, Strat & Go International e Raindog Films.

The Happy Prince sarà distribuito da Vision Distribution a partire dal 12 aprile.

Nella stanza di una modesta pensione di Parigi, Oscar Wilde (Rupert Everett) trascorre gli ultimi giorni della sua vita e come in un vivido sogno i ricordi del suo passato riaffiorano, trasportandolo in altre epoche e in altri luoghi.

Non era lui un tempo l’uomo più famoso di Londra? L’artista idolatrato da quella società che l’ha poi crocifisso?

Oggi Wilde ripensa con malinconia alle passioni che l’hanno travolto e con tenerezza al suo incessante bisogno di amare incondizionatamente.

Rivive la sua fatale relazione con Lord Alfred Douglas (Colin Morgan) e le sue fughe attraverso l’Europa, ma anche il grande rimorso nei confronti della moglie Constance (Emily Watson) per aver gettato lei e i loro figli nello scandalo per l’ingiusta condanna della sua omosessualità.

Ad accompagnarlo in questo ultimo viaggio solo l’amore e la dedizione di Robbie Ross (Edwin Thomas), che gli resta accanto fino alla fine nel vano tentativo di salvarlo da sè stesso e l’ affetto del suo più caro amico Reggie Turner (Colin Firth).

The Happy Prince è un inedito ritratto del lato più intimo di un genio che visse e morì per amore.

Avengers: Infinity War, la richiesta del “no spoiler” da parte dei Fratelli Russo

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I fratelli Russo, registi di Avengers: Infinity War, hanno chiesto ai fan del Marvel Cinematic Universe di osservare il più completo riserbo in merito alla trama e alle vicende del film che arriverà in Italia il 25 aprile e nel resto del mondo il 27 dello stesso mese.

I due fratelli hanno condiviso sul loro account Facebook condiviso una foto che mostra il messaggio tenuto fermo dal Guanto Dell’Infinito, con l’hashtag #ThanosDemandsYourSilence (Thanos chiede il vostro silenzio).

Ecco cosa dice il messaggio:

“Ai migliori fan di tutto il mondo,

Stiamo per cominciare il tour promozionale di Avengers: Infinity War. Faremo visita ai fan di tutto il mondo proiettando solo una quantità limitata di scene selezionate dal film allo scopo di evitare di rovinare la storia per gli spettatori futuri.

Non proietteremo il film nella sua interezza fino a che non lo mostreremo alla premiere mondiale di Los Angeles, di poco precedente all’uscita internazionale. Tutti i coinvolti nel film hanno lavorato incredibilmente sodo per due anni conservando il più alto livello di segretezza. Solo una manciata di persone conosce tutta la trama del film.

Vi chiediamo, dopo aver visto Infinity War, nei prossimi mesi, di mantenere lo stesso livello di segretezza così che tutti i fan possano godere della stessa esperienza quando andranno al cinema per la prima volta. Non rovinate il film agli altri, allo stesso modo in cui vorreste che il film non venga rovinato a voi. 

Buona fortuna e buona visione.

I Fratelli Russo.”

https://www.facebook.com/TheRussoBrothersOfficial/photos/a.770905306378737.1073741829.739779486157986/1182243365244927/?type=3&theater

Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Avengers: Infinity War, tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER

CORRELATI:

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?

A Quiet Place: Un Posto Tranquillo, recensione del film con Emily Blunt

Il 5 aprile uscirà in Italia  A Quiet Place: Un Posto Tranquillo, il terzo lungometraggio di John Krasinski, attore che ha raggiunto la fama internazionale grazie al ruolo di Jim Halpert nell’amata serie tv The Office.

Già ai tempi della serie, Krasinski aveva manifestato di trovarsi a suo agio anche dietro la macchina da presa, dirigendo alcuni episodi delle stagioni più avanzate. Ma se fino ad ora si era trovato a fare i conti con commedie dal retrogusto amaro, cimentandosi in un soggetto come A Quiet Place: Un Posto Tranquillo (scritto da Krasinski con a Bryan Woods e Scott Beck) l’ex protagonista di The Office sceglie di cambiare completamente toni e genere.

A Quiet Place: Un Posto Tranquillo, un thriller-horror con ambientazione distopica

A Quiet Place è stato definito un horror, eppure inserirlo in un tale contesto di genere appare un po’ una forzatura. Certo non si tratta di una commedia, come neppure di un thriller. Sicuramente l’elemento fantascientifico è rilevante, ma è importante notare come A Quiet Place: Un Posto Tranquillo rientri in quel sotto universo distopico, ovvero l’immaginazione pseudo realistica di un mondo molto simile al nostro ma sconvolto da una causa scatenante (in questo caso un’invasione aliena), che oggi va tanto per la maggiore.

Fatte queste considerazioni è pressoché impossibile non accostare il film di Krasinski ai recenti It Comes at Night, Take Shelter, Hidden e soprattutto alla trilogia di Cloverfield. Gli elementi di analogia sono davvero numerosi, tanto da travalicare il semplice citazionismo volto – ad omaggiare i propri precursori – ed approdare alle pericolose sponde del “già visto”.

A quiet place: un posto tranquilloA Quiet Place: Un Posto Tranquillo si caratterizza per questo “neo”: scarsa originalità che non per forza è difetto negativo in assoluto. Ma che non permette allo spettatore di essere mai davvero coinvolto dalla trama o dai personaggi.

Tutto sa di conosciuto. Gli alieni invasori che devastano il genere umano senza possibilità di scampo vengono dritti dritti da Cloverfield (compreso il ripugnante aspetto fisico che li assimila molto a delle cavallette giganti armate di dentatura affilata). La famiglia di sopravvissuti che comunica con il linguaggio dei segni grazie alla primogenita sordomuta, richiama un personaggio simile in Take Shelter.

L’imperativo principale del film, non emettere rumore per non essere istantaneamente rintracciati e uccisi dagli alieni, non assume alcuna declinazione originale, limitandosi a fare il verso a tanta filmografia distopico-fantascientifica ormai nota (si pensi solo ai proseliti di Io sono Leggenda, inteso come romanzo di Richard Matheson scritto nel 1954).

A Quiet Place: Un Posto Tranquillo vede protagonista la copia anche nella vita reale, Emily Blunt e John Krasinski

Nonostante tutto, Krasinski è un regista promettente che dimostra di essersi messo in gioco anche in un genere che finora gli era molto distante. È bravo a dirigere i piccoli attori così come l’unica altra figura adulta di rilievo, la moglie Emily Blunt, sua compagna anche nella vita reale. Ma è nell’uso del sonoro che il regista dimostra una certa conoscenza del mondo cinematografico e delle reazioni del pubblico. Se i dialoghi sono pressoché assenti o sussurrati, i suoni della natura (i superstiti vivono in aperta campagna) sono amplificati, così da risultare quasi assordanti quando avvengono gli improvvisi attacchi degli alieni-mangia-uomini (con ovvi richiami anche alle scene di suspense di Alien e seguaci).

Ready Player One: Easter Eggs, cameo, riferimenti nel film

Ready Player One (qui la nostra recensione del film) è il paradiso dei citazionisti. Pur mantenendo un’anima personale e trasformandosi in un’avventura avvincente, godibile a più livelli, il film di Steven Spielberg è anche un contenitore di riferimenti alla cultura pop anni ’80, così come lo è il libro da cui il film è tratto, a opera di Ernest Cline.

Di seguito trovate alcuni dei cameo, Easter Eggs e riferimenti del film, diretti o indiretti in Ready Player One. Li avete colti anche voi?

Batman

La versione di Batman di Michael Keaton appare proprio all’inizio del film mentre stiamo entrando in OASIS per la prima volta. Sta scalando il Monte Everest e la decisione di usare il costume classico di Tim Burton nel 1989 è sicuramente una mossa intelligente!

Durante questa epica panoramica di apertura, si può notare anche che una delle auto è la Lincoln Futura guidata dal Cavaliere Oscuro di Adam West nella serie TV di Batman degli anni ’60.

Superman

Si scopre che la citazione preferita di Halliday era di Superman: The Movie quando Lex Luthor dice: “Alcune persone possono leggere Guerra e Pace e pensare che sia una semplice storia d’avventura, altri possono leggere gli ingredienti su una confezione di gomme da masticare e scoprire i segreti dell’universo. “

Quando Artemis consegna a Parzival un paio di occhiali alla Clark Kent per nascondere la sua identità, a ben vedere si nota che quegli specifici occhiali sono in realtà quelli indossati da Christopher Reeve in Superman: The Movie.

Shining

Più che un cenno è un omaggio in pieno stile, dal momento che il film comprende un’intera sequenza dedicata al Shining di Stanley Kubrick, tratto dal romanzo di Stephen King. L’Overlook Hotel è stato ricreato meticolosamente da Spielberg e ci sono cenni dal film, dalle gemelline di Grady alla macchina da scrivere di Jack, al fiume di sangue, alla stanza 237, alla bella donna che si trasforma in una strega, l’ascia, il labirinto innevato e altro ancora.

Questo è in realtà un omaggio nell’omaggio: non solo si tratta di riconoscere la grandezza di Kubrick da parte di Spielberg, ma anche di ricordare il momento esatto in cui il giovane Steven conobbe per la prima volta il grande Stanley. Il set dell’Overlook fu costruito nello stesso posto in cui Spielberg aveva appena finito di girare I predatori dell’arca perduta, e mentre un capolavoro era stato appena girato e uno si accingeva a prendere forma, i due registi si incontrarono e divennero amici.

Jurassic Park

Si vede esattamente lo stesso Tirannosauro Rex che ha terrorizzato i protagonisti del film di Spielberg e che ha fatto ritorno nel 2015 sul grande schermo.

Vestito per il successo

Dopo essere stato invitato al Distracted Globe da Artemis, Parzival riflette su cosa indossare per la serata e cambia un certo numero di outfit, tra cui l’abito indossato da Prince in purple Rain Prince, il costume del video di “Thriller” di Michael Jackson e un completo in pieno stile Duran Duran che i fan della band non avranno problemi a identificare!

King Kong

Il King Kong che appare sul circuito della prima prova non è la versione del gorilla vista lo scorso anno al cinema, quella di Skull Island; invece, sembra essere quello del film di Peter Jackson. Spielberg e Jackson sono molto amici e hanno lavorato insieme a Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno, quindi è facile capire perché il regista abbia scelto quella versione del mostro iconico del cinema.

Terminator 2

Il Gigante di Ferro gioca un ruolo molto più importante nella versione per grande schermo di Ready Player One di quanto non abbia fatto nel libro e quando l’adorabile robot cade nella lava, fa il gesto del pollice in su che sicuramente sarà familiare ai fan di Terminator 2 quando il Il T-800 di Arnold Schwarzenegger si sacrifica esattamente nello stesso modo, con lo stesso gesto.

Aliens

L’arma preferita da Artemis per tutto il film è un Pulse Rifle M41A, la stessa pistola resa famosa da un’altra potente protagonista femminile del cinema, la Ripley interpretata da Sigourney Weaver nel franchise di Alien. Nella battaglia finale, vediamo anche uno dei caricatori Caterpillar P-5000 di Alien utilizzato come avatar nell’OASIS. Quando Artemis (in incognito) afferra Parzival, un Chestburster esce dal suo petto attraverso il vestito che indossa.

Serenity

Quando Daito invoca il Gundham per contrastare il Mechagodzilla, si nota che Serenity, una nave della classe Firefly della serie televisiva e del film di Joss Whedon, vola per dare una mano. Sembra che lo show sia un successo di culto nel futuro come nel presente.

Teenage Mutant Ninja Turtles

Gli eroi con il guscio appaiono anche in quella battaglia finale in OASIS, ma i fan dei personaggi potrebbero essere delusi nel vedere che sono le versioni di Michael Bay rispetto a quelle classiche. Dato che Spielberg ha prodotto i film di Bay, questo era probabilmente prevedibile.

Spawn

Non vediamo nessun supereroe Marvel in Ready Player One (supponiamo che DC abbia vinto la “guerra”) ma Spawn è sicuramente presente per quell’epica guerra nell’OASIS!

Ritorno al futuro

Il veicolo scelto da Parzival è il DeLorean di Ritorno al Futuro, ma la macchina è stata aggiornata con alcune componenti di KITT, ovvero Supercar! Quando in seguito Parzival usa il Zemeckis Cube (omaggio al regista di Ritorno al Futuro, Robert) che serve appunto a tornare di qualche secondo indietro nel tempo, Alan Silvestri ha utilizzato il tema del film!

He-Man

Dovremo prendere una copia Blu-ray di Ready Player One per identificare tutti i cameo nell’OASIS, ma He-Man è facilmente identificabile a un certo punto durante la battaglia finale nell’OASIS per aiutare la causa di Parzival.

Goldeneye

I Millenials conosceranno fin troppo bene il classico videogioco per Nintendo 64 Goldeneye del 1997 e il fatto che sia il titolo preferito di Halliday sembrerà adeguato a molti spettatori. Sia Artemis che Parzival notano che Oddjob era il suo personaggio preferito e preferiva la modalità “Slaps Only” (il che significava che i giocatori non potevano usare le armi).

Halo

Nella battaglia finale in OASIS, vediamo un intero squadrone di Master Chiefs dal popolare gioco Xbox, un momento che segna un debutto sul grande schermo da molto tempo atteso per l’ormai iconico personaggio del videogioco.

La battaglia finale in OASIS

Ci sono un numero impressionante di camei nella battaglia finale di OASIS e mentre ne abbiamo già elencati alcuni, ecco quelli relativi al mondo dei videogiochi. Ci sono marines di StarCraft da StarCraft, Big Daddy di BioShock, Chocobo di Final Fantasy II, una pletora di personaggi di Overwatch e Chun-Li di Street Fighter II.

Harley Quinn

Un avatar di Harley Quinn compare alcune volte nel film, ma può essere individuato insieme a qualcuno che somiglia molto al Joker durante la sequenza di ballo nel club. Si possono anche notare che Catwoman e Batgirl, presenti anche per il combattimento finale nell’OASIS.

Wade Watts

Quando parla della sua identità nella vita reale, Wade rivela che suo padre lo ha chiamato così perché voleva che suo figlio avesse un nome come un supereroe; Peter Parker e Bruce Banner sono menzionati, ma sorprendentemente non si fa menzione di Scott Summers, il Ciclope degli X-Men, un personaggio interpretato anche da Tye Sheridan, interprete proprio di Wade.

Robocop

Tra gli avatar che compaiono all’inizio del film in OASIS c’è Robocop. Tuttavia, un paio di avatar molto più piccoli gli passano accanto: Marvin the Martian di Looney Tunes e Hello Kitty!

Alcuni veicoli familiari

Questa entusiasmante gara di apertura è piena di veicoli familiari, tra cui Christine di Stephen King, i Mach Five di Speed ​​Racer (addirittura qui resi meglio rispetto al film dedicato al gioco) e l’iconico furgone usato da The A-Team! Senza dimenticare la moto di Kaneda da Akira!

Gremlins

Neppure Spielberg sapeva di questo, ma i Gremlins appaiono davvero nella battaglia finale di Ready Player One. Non è chiaro quanto siano utili in battaglia, ma sono senza dubbio terrificanti. Tuttavia, si tratta un’altra piccola icona degli anni ’80 che riesce a rubare la scena per qualche secondo durante la spettacolare sequenza finale…

Chucky

Nel film compaiono alcune icone dell’orrore, tra cui Jason Vorhees, Freddie Kruger e, soprattutto, Chucky. La sua scena in questione è davvero intensa e forse un po’ forte per un film PG-13.

Captain Marvel: Lee Pace eccitato dal ritorno di Ronan

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L’annuncio ufficiale dell’inizio delle riprese di Captain Marvel ha rivelato al mondo che il film con protagonista Brie Larson vedrà il ritorno di alcuni volti già noti ai fan del MCU. Tra questi, oltre a Nick Fury, spunta anche Ronan l’Accusatore, interpretato da Lee Pace e conosciuto in Guardiani della Galassia.

L’attore, al momento impegnato a Broadway con il suo Angels in America, ha dichiarato a New York Live la sua gioia nel tornare nei panni del villain, pur conservando i dettagli per sé: “Non so niente, non so nulla di nessuna cosa. Vorrei poterti dire tutto, ma davvero non ne so nulla nessun segreto! Sono semplicemente eccitato di tornare.”

In che modo Ronan l’Accusatore si inserirà nella storia? E soprattutto, questo ritorno del personaggio gli concederà la possibilità di essere approfondito e migliorato, rispetto a quanto è stato raccontato di lui in Guardiani della Galassia?

Captain MarvelBrie Larson e la pettinatura alla moicana

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Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche Jude Law Ben Mendelson. Confermati nel cast anche  Lee Pace (Ronan l’Accusatore in Guardiani della Galassia Vol.1), Djimon Hounsou (Korath sempre nel primo Guardiani) e Clark Gregg (Phil Coulson nella serie Agents of S.H.I.E.L.D. e nel MCU fino a The Avengers).

Batman v Superman: perché Superman era cattivo nell’incubo di Batman?

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Batman v Superman parte dal presupposto che Bruce Wayne vede come una minaccia la presenza di Superman sulla Terra. Il Crociato di Gotham comincia così la sua crociata, appunto, contro l’Uomo d’Acciaio, pensando che si tratti di un male per l’umanità. Da questo presupposto avevamo letto il Superman cattivo dell’incubo di Bruce Wayne come un riflesso delle paure di Batman. Tuttavia sembra che Zack Snyder abbia dato un’altra spiegazione.

Su Vero, il regista ha lasciato intendere che quell’incubo era una sorta di previsione del futuro, e ha spiegato che il kryptoniano era diventato suscettibile a causa di qualcosa che avrebbe potuto farlo molto arrabbiare. Raccogliendo tutte le informazioni che abbiamo in merito ai progetti originali di Snyder per la Parte 1 e 2 di Justice League, si potrebbe supporre che l’incubo di Batman fosse premonitore e che il Superman cattivo era il risultato di un evento ben preciso: la morte di Lois Lane.

Questa teoria si sposerebbe alla perfezione anche con l’apparizione di Flash e il suo riferimento a Lois, che per adesso sembra soltanto una scena campata in aria nel corso del film ma che avrebbe dovuto avere un senso nel grande disegno di Snyder.

Zack Snyder conferma un Easter Egg di Cyborg in Batman v Superman

Purtroppo potremmo non avere mai la conferma di questa teoria o vedere questa storia raccontata sul grande schermo, dato l’allontanamento di Zack Snyder dal franchise Warner Bros, ma magari in futuro potrebbe venir data al regista una seconda possibilità di costruire la sua storia.

Creed 2: annunciata la sinossi ufficiale del film

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Sono già cominciate le riprese di Creed 2, che vedrà Michael B. Jordan tornare nei panni di Adonis Creed, figlio di Apollo, eterno nemico/amico di Rocky Balboa.

In occasione dell’inizio delle riprese, è stata annunciata la sinossi ufficiale del film, che potete leggere di seguito:

La vita è diventata un atto di equilibrio per Adonis Creed. Tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento, si trova di fronte alla sfida della sua vita. Affrontare un avversario con legami con il passato della sua famiglia non fa altro che intensificare la sua imminente battaglia sul ring. Rocky Balboa è lì al suo fianco per sostenerlo in tutto questo processo e, insieme, Rocky e Adonis affronteranno la loro eredità condivisa, chiedendosi per cosa valga la pena combattere e scoprendo che nulla è più importante della famiglia. Creed II significa tornare alle origini per riscoprire ciò che ti ha reso un campione in primo luogo, e ricordando che, non importa dove tu vada, non puoi sfuggire alla tua storia.

Creed 2: Dolph Lundgren si allena per il ritorno di Ivan Drago

Oltre a Jordan e a Stallone, in Creed 2 ci sarà anche Dolph Lundgren, che fu il leggendario Ivan Drago, e nel ruolo di suo figlio il pugile rumeno Florian Munteanu.

Creed, diretto da Ryan Coogler, ha fatto conquistare a Sylvester Stallone un Golden Globe e una nomination agli Oscar nella categoria Migliore Attore Non Protagonista.

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

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È ormai storia nota trai fan del MCU che il titolo ufficiale di Avengers 4 sarà annunciato dopo l’uscita di Infinity War, perché costituirebbe uno spoiler per il film in arrivo il prossimo 25 aprile. Adesso i fratelli Russo aggiungono un nuovo motivo di attesa e eccitazione a questo titolo ufficiale ancora non annunciato.

Su Twitter, un fan del MCU ha dichiarato che il ritardo dell’annuncio del titolo ufficiale di Avengers 4 lo spaventa a morte. E in tutta risposta i Fratelli Russo hanno confermato che sì, bisognerebbe avere paura di quello che dirà il titolo del film.

Cosa bisognerà aspettarsi da Avengers 4 e cosa, soprattutto, da Infinity War? Lo scopriremo a breve.

Avengers 4: potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Justice League: 8 concept art inediti dalla versione di Zack Snyder?

Mentre la Justice League è finalmente disponibile in blu-ray e dvd oggi arrivano online alcuni affascianti concept art inediti dal film diretto da Zack Snyder.

Vedendo questi concept art inediti di pregevole fattura la domanda sorge spontanea, sono tutti concept della versione di Zack Snyder scartata in post-produzione? Di certo vedendo i colori, siamo difronte ad una rappresentazione molto più dark del rosso visto nel film rimaneggiato da Joss Whedon. Inoltre, i disegni richiamano ambientazioni più da sci-fi che fa action-comedy, tutti elementi che di  erano presenti sia in Man Of Steel, che in Batman v Superman, soprattutto per quel che riguarda la rappresentazione degli alieni invasori.

Justice League Concept art 

Justice League Concept art 

Justice League, è l’epica avventura action firmata Warner Bros. e DC Entertainment, Justice League, che ha debuttato dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

I Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray.

La tecnologia 4K Ultra HD include una serie di caratteristiche come l’High Dynamic Range (HDR) e uno spettro di colori più ampio. Queste innovazioni permetteranno allo spettatore di vivere gli effetti cinematografici così come sono stati ideati dal regista, offrendo dei colori più luminosi e vividi per un’esperienza di home entertainment mai vista prima.

I Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray.

Zack Snyder conferma un Easter Egg di Cyborg in Batman v Superman

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Zack Snyder ha confermato su Vero che in Batman v Superman c’era più di un breve cameo dedicato a Cyborg. Tutti gli spettatori del film sono soliti pensare che l’unico spazio dedicato a Victor Stone, nel film di Snyder, sia quello contenuto nei brevi filmati che presentano i componenti della Justice League. Invece Snyder ha confermato il contrario.

Il regista ha condiviso sul suo social preferito una foto da Batman v Superman che ritrae l’atleta della squadra di football di Gotham in piena forma, giocare contro la squadra di Metropolis.

Zack Snyder conferma il legame di Batman v Superman con la mitologia greca

In attento follower di Snyder, ha commentato la foto con una frase di Perry White, in BvS, in cui il Direttore del Daily Planet impone a Clark di seguire il football e di non essere ossessionato da Batman: “Underdog Dreams Dashed – 10 Yards Between Gotham and Glory“.

In tutta risposta, Snyder ha confermato al suo lettore che “stava prestando attenzione” acclarando così la supposizione che la stella del football su cui doveva concentrarsi Clark Kent era proprio il giovane Victor Stone, prima del suo drammatico incidente.

Questi continui aggiornamenti di Snyder su Justice League e su Batman v Superman fanno pensare a un progetto originario che il regista aveva ben chiaro in mente e che per ragioni produttive e, purtroppo, personali è stato messo in discussione in fase di realizzazione. Inoltre, l’interesse di Snyder per i dettagli dei film in questione potrebbe confermare che una Snyder cut di Justice League è davvero nascosta da qualche parte, e aspetta il momento giusto per essere diffusa tra il pubblico.

Avengers: Infinity War, tutti i trailer, gli spot tv e le clip diffuse fino ad ora

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Il primo trailer di Avengers: Infinity War si è fatto molto attendere, e come c’era da aspettarsi, alla sua uscita ha letteralmente monopolizzato internet e le piattaforme che lo hanno trasmesso. Stessa sorte è toccata ai primi spot tv, al secondo trailer e a tutti i contenuti che i Marvel Studios stanno diffondendo, in attesa del 25 Aprile, che non solo anticipano l’uscita del film dei Russo, ma stanno anche celebrando i 10 anni di attività della Casa delle Idee al cinema.

Ecco di seguito tutti i trailer, gli spot tv e le clip di Avengers: Infinity War diffusi fino ad ora.

Gli annunci

L’annuncio dell’inizio delle riprese

I 10 anni

I trailer

Il teaser trailer

Il promo del Superbowl

Il trailer ufficiale

Spot e Clip

Il primo spot durante il live stream di HaloWC 2018

Lo spot “All of them”

Lo spot “Gone”

Lo spot internazionale

Thor incontra i Guardiani – clip

https://www.youtube.com/watch?v=VurYK0xYGng

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Box Office ITA: Ready Player One vince il weekend

Ready Player One vince il weekend di Pasqua, seguito da Il sole a mezzanotte e Contromano.

box officeNel fine settimana di Pasqua, gli incassi al box office italiano non sono esaltanti nonostante le numerose new entry.

A vincere il weekend è Ready Player One, che apre in testa con 1,7 milioni di euro incassati in 577 sale. Uscito mercoledì, il film di Steven Spielberg ha totalizzato 2 milioni di euro.

Il sole a mezzanotte regge saldamente in seconda posizione con 862.000 euro, con cui arriva a 2,2 milioni globali alla sua seconda settimana di programmazione.

Contromano esordisce al terzo posto con 721.000 euro incassati in 382 copie, mentre Peter Rabbit guadagna una posizione con altri 636.000 euro per un totale di 1,5 milioni.

Tonya debutta al quinto posto con con 616.000 euro registrando una media per sala pari a 2200 euro.

Segue la novità Io c’è, che raccoglie 597.000 euro in quasi 400 sale a disposizione.

Pacific Rim 2 – La Rivolta precipita in settima posizione con altri 506.000 euro sfiorando i 2 milioni complessivi.

Netto calo anche per Una festa esagerata che raccoglie altri 403.000 euro totalizzando 1,4 milioni.

In coda alla top10 troviamo Metti la nonna in freezer (388.000 euro) e Tomb Raider (273.000 euro), giunti entrambi a quota 3 milioni.

Iron Man: le 20 migliori armature viste nel MCU

I fan più affezionati del MCU sanno che Tony Stark/Iron Man non sta mai con le mani in mano e che per ogni suo appuntamento sul grande schermo realizza una o più nuove armature, per ogni evenienza. Negli anni ha realizzato armature di fortuna, prototipi mal funzionanti, ma anche corazze per contenere Hulk, per andare nello spazio, portatili o incorporate a semplici orologi.

Insomma non si è mai fatto mancare comodità e creatività, ma quali sono i suoi migliori lavori? Quelli più belli o particolari? Ecco una breve guida delle 20 armature migliori di Iron Man, realizzata da CBR.

20. MK XLVII – SPIDER-MAN: HOMECOMING

Questa armatura appare in Spider-Man: Homecoming in due punti differenti, una volta con Tony all’interno e un’altra con il controllo remoto.

19. MK II – IRON MAN

Si tratta di uno dei primi prototipi (Mark II, infatti) ed è stata usata da Tony per imparare a volare e che ovviamente gli ha presentato i primi problemi con le altitudini, congelandosi ad alta quota.

18. MK XLII – IRON MAN 3

L’armatura in questione, vista in Iron Man 3, è stata considerata troppo luccicante per essere un vero e proprio strumento di difesa e attacco, tra le tante cose che i fan non hanno troppo gradito del film. Come tutte le altre armature di Tony, alla fine della storia viene distrutta.

17. MK I – IRON MAN

Un legame affettivo connette i fan con questa armatura, la prima mai costruita da Tony, quella che gli ha permesso la fuga e che in qualche modo ha dato origine a Iron Man.

16. MK XLIII – AVENGERS: AGE OF ULTRON

Dopo aver distrutto tutte le armature in Iron Man 3, sembrava che la fine fosse dell’avventura di Iron Man fosse prossima, ma non funzionano così le cose alla Marvel, e infatti in Age of Ultron, Tony ha indossato questa armatura che ripercorre lo schema di colori rosso e giallo a cui siamo abituati.

15. MK III – IRON MAN

Si tratta della prima armatura ufficiale, quella a cui forse i fan sono più legati, un look più classico per il Vendicatore con l’armatura, che solo dopo si è sbizzarrito con dettagli e aggiunte.

14. MK XL “SHOTGUN”- IRON MAN 3

La Mark XL fa parte della moltitudine di armature schierate in Iron man 3, durante la battaglia di Norco.

13. MK XVI “NIGHTCLUB”- IRON MAN 3

Anche in questo caso siamo di fronte a una delle armature della Iron Legion.

12. MK XXXVIII “IGOR”- IRON MAN 3

SI tratta di una delle più caratteristiche armature di Iron Man, distinta dall’aspetto che ricorda le fattezze della creatura di Frankenstein e che infatti presenta un nome in codice davvero indicativo.

11. MK XLV – AVENGERS: AGE OF ULTRON

L’armatura è la portentosa arma che Tony sfoggia in Sokovia, con la quale contrasta direttamente Ultron, con l’aiuto di Visione e Thor. Un modello davvero potente.

10. MK VII – THE AVENGERS

L’armatura autospogliante che abbiamo visto all’inizio di Avengers è un gioiello di tecnologia, ma anche il soggetto di una sequenza di apertura davvero da applausi per il film del 2012.

9. MK VI – IRON MAN 2

Questa è una delle armature più importanti. Il suo funzionamento è direttamente collegato all’iridio e all’avvelenamento di Tony. Uno strumento non solo per combattere ma anche per salvarsi.

8. MK IV – IRON MAN 2

La tuta dell’Expo in apertura di film, più un oggetto da esposizione, ovviamente, che una vera armatura da combattimento. Ed è ovviamente magnifica.

7. MK XXXIII “SILVER CENTURION”- IRON MAN 3

Nella massa delle innumerevoli armature viste alla fine di Iron Man 3 il Centurione d’argento spicca, non tanto per il colore ma anche per i dettagli e la bellezza complessiva.

6. MK XLVI – CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR

Civil War è un punto fondamentale per lo sviluppo della psicologia di Tony. L’armatura con cui fronteggia Cap e Bucky è più compatta, con un reattore più piccolo, come se Iron Man volesse chiudersi a riccio, presentando una superficie inattaccabile.

5. MK XXV “THUMPER”- IRON MAN 3

Nonostante non sia mai stata indossata da Tony, fa una bellissima apparizione tra le fila della Iron Legion.

4. MK XLVIII – AVENGERS: INFINITY WAR

Non l’abbiamo ancora vista in azione, ma sappiamo già dei propulsori e della capacità di andare nello spazio. Una nuova frontiera per Tony e uno strumento potentissimo nelle sue mani, a difesa della Terra.

3. MK V – IRON MAN 2

L’armatura nella valigetta. All’epoca i design delle armature non erano ancora stati sfruttati a dovere, e il concetto di armatura portatile nella valigetta era davvero innovativo e stiloso, a portata di mano contro l’irruzione di Whiplash a Monaco.

2. MK XLI “BONES”- IRON MAN 3

Bellissima e complessa, il suo nome “Ossa” spiega l’aspetto spettrale ma allo stesso tempo affascinante di quest’armatura vista in Iron Man 3.

1. MK XLIV “HULKBUSTER”- AVENGERS: AGE OF ULTRON

Ha esordito in Age of Ultron e la vedremo in Infinity War, indossata probabilmente da Bruce Banner. Enorme e complessa, l’Hulkbuster è senza dubbio l’armatura più potente e bella che sia mai stata creata da Ton Stark, fino a questo momento!

Avengers: Infinity War, i costumi di Steve, T’Challa e Natasha nel dettaglio

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Andy Park, conceptual artist dei Marvel Studios, ha diffuso un video che mostra da vicino le divise di Steve Rogers, Vedova Nera e Black Panther in Avengers: Infinity War.

 Eccolo di seguito:

Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Avengers: Infinity War, tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER

CORRELATI:

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?

Avengers: Infinity War, il tempo è finito per i Vendicatori – spot tv

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Ecco un nuovo spot tv di Avengers: Infinity War in cui vediamo i Vendicatori in difficoltà e Visione che dichiara: “Il nostro tempo è finito”. Che sia la fine per il sintetico amico dei Vendicatori?

https://www.facebook.com/marvelstudios/videos/424158918011726/?hc_ref=ARTxgo8OJifx7lk9TpsVNLIPgKwAjs5vcxtq4zCtlwS8x0pVE9vzYoQGw3ptei_6YBs&fref=nf

Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Liv Tyler hot in lingerie ispirata al burlesque

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Liv Tyler dopo aver compiuto 40 anni sembra più bella e sexy che mai, e mentre il suo impegno da attrice vive un momento poco produttivo, d’altro canto è impegnata come modella per la collezione lingerie ispirata al burlesque di Triumph. Di seguito la bellissima figlia di Steven Tyler un tutto il suo sexy appeal.

Liv Tyler sexy in lingerie nero

Liv Tyler sexy in lingerie a fiori su nero

Liv Tyler sexy in lingerie colorata

Liv Tyler sexy in body

Liv Tyler è famosa nella storia del cinema per aver dato il volto a Arwen Undomiel, principessa degli Elfi di Gran Burrone, nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, tratta dall’opera di J. R. R. Tolkien. La fama nel cinema è invece arrivata quando  il nostro Bernardo Bertolucci l’ha voluta per il suo film Io Ballo da sola.

L’attrice è apparsa anche al fianco di Ben Affleck, in Armageddon – Giudizio finale. Negli ultimi anni ha recita in film indipendente come quello diretto da Steve Buscemi Lonesome Jim, al fianco di Casey Affleck. Nel 2007 esce Reign Over Me, film di Mike Binder, mentre l’anno seguente recita con Scott Speedman nell’horror The Strangers, film di successo al box office nel mondo.

Liv non è estranea al mondo della moda, infatti aveva quattordici anni quando intraprese la carriera di modella, incoraggiata dalla top model Pavlína Pořízková, amica di sua madre Bebe Buell, anch’essa modella. Il volto di Liv apparve rapidamente sulle note riviste Seventeen, Interview e Mirabella, ma la popolarità arrivò nel 1994 quando comparve nel noto videoclip degli Aerosmith Crazy.

La vicenda invece sulla verità di suo padre è nota al grande pubblico. Liv scoprì la verità sulle sue origini notando che Mia Tyler, la figlia di Steven (amico di famiglia dei suoi genitori), le assomigliava molto. Fu così che la madre, Bebe Buell, raccontò la verità a lei e Steven, che quindi la riconobbe poi come figlia. Liv nel 1991 decise di aggiungersi anche il cognome del padre naturale e lo utilizzò poi come nome d’arte.

8 supereroi che il MCU ha reso più potenti di quello che sono

Dal 2008 (anno di uscita di Iron Man) ad oggi, il MCU ha introdotto sempre più supereroi all’interno del suo universo condiviso, apertosi negli ultimi tre anni anche al piccolo schermo.

Eroi positivi, villain e comprimari sono apparsi sfoggiando le proprie capacità e abilità nel combattimento su diverse scale, tuttavia individuare chi sia tra questi il più forte è davvero complicato. Anche perché alcuni di loro sono stati “adattati” in maniera differente rispetto alle versioni originali dei fumetti.

Leggi anche – 15 cattivi del MCU che potrebbero arrivare dopo Thanos

Ecco allora la lista degli 8 supereroi, scelti da CBR, che il MCU ha reso più potenti di quello che sono:

Star-Lord

Difficile non amare Star-Lord con le sue battute e i suoi scherzi: questo “delinquente” mezzo umano e mezzo alieno è una figura chiave all’interno del gruppo dei Guardiani della Galassia, a volte causando ogni tipo di danno e a volte salvando la situazione. Nel secondo film sappiamo che possiede dei poteri dei Celesti, quindi ha potenzialmente controllo di energia e materia, anche se alla fine del film sacrifica quei poteri.

Black Panther

Nei fumetti, Mephisto veniva sconfitto da Black Panther, come accadeva a Thanos per pochi secondi e a Galactus, annientato con poche e semplici parole. Anche se T’Challa è sempre stato considerato allo stesso livello di Captain America, le sue imprese hanno dimostrato il contrario: indossa una tuta di Vibranio, il che gli consente di ottenere la vittoria sulla maggior parte degli avversari. Cap ha lo scudo dello stesso materiale, ma Black Panther lo usa su tutto il suo corpo.

Daredevil

Sebbene i suoi unici “poteri” includano uno sviluppo esagerato dei sensi, il Daredevil visto nel MCU (nella serie Netflix) sembra possedere molte altre qualità. Matt Murdock può infatti percepire anche i minimi cambiamenti nella densità dell’aria e nella temperatura, è una sorta di sonar umano su scala sia grande che piccola. Ciò significa che può percepire i punti deboli nell’arma di un avversario e disarmarlo. 

Captain America

Non importa chi si trovi davanti, con il suo scudo Captain America è inspiegabilmente in grado di reggere il confronto con Ultron, sconfiggere Spider-Man e Iron Man e molto altro ancora. Il programma che ha trasformato Steve Rogers in un “esemplare perfetto” ha spinto le sue capacità fisiche oltre l’apice del potenziale umano, e la sua forza e velocità sono andate ben oltre quelle del più grande atleta olimpico.

Elektra

Nel MCU, Elektra Natchios è stata addestrata dal suo mentore Stick per essere un’arma contro l’organizzazione la Mano. Lungo la strada ha incontrato Matt Murdock, del quale si è innamorata, ha combattuto come un ninja e ed è infine morta. Dopo che la Mano l’ha resuscitata, Elektra è diventata più letale che mai, soprattutto negli episodi di The Defenders.

Visione

Sia nel MCU che nei fumetti, Visione è un essere eccezionalmente potente: alimentato dall’energia cosmica della Gemma della Mente, il suo corpo androide è realizzato con parti di Vibranio sintetico che a sua volta lo rende uno degli eroi più forti del MCU.

Il soldato d’inverno

Può non avere a disposizione superpoteri, ma il Soldato d’Inverno è uno dei combattenti più letali del MCU. Dopo decenni passati a uccidere persone e ad affinare le sue capacità, è diventato un assassino diverso da qualsiasi altro. Ha quasi ucciso Captain America, aiutato a sconfiggere Iron Man, e se gli è offerta l’attrezzatura giusta e il tempo di preparazione, ci sono pochi eroi o cattivi che non è riuscito a uccidere.

The Punisher

Il Punitore (alias Frank Castle) è e continua ad essere l’incarnazione della rabbia. Sebbene sia solo un uomo normale con nessun superpotere e nessun miglioramento fisico, ha comunque inflitto dolore a chiunque, ha sconfitto Daredevil diverse volte, ha salvato una schiera di prigionieri e li ha armati ma soprattutto sembra sempre avere una via d’uscita da qualsiasi situazione. Molto simile al Soldato d’Inverno, non teme niente e nessuno.

Supereroi: 14 relazioni padre-figlia davvero complicate

Anche i Supereroi hanno i loro problemi quotidiani con i propri figli, anzi, con le proprie figlie. Si, perché i fumetti (e di conseguenza gli adattamenti cinematografici e televisivi) sono riusciti benissimo a raccontare questa difficile e complicata dinamica personale.

Leggi anche – Supereroi: 15 attori che hanno preso troppo sul serio il ruolo

CBR ha raccolto 14 esempi pertinenti di relazioni padre-figlia all’interno dell’universo dei fumetti Marvel e DC: scopriamo di seguito quali sono.

Red Hulk e Red She Hulk

Sebbene il nome di Betty Ross sia sempre stato associato ad un interesse amoroso di Bruce Banner, i fan dei fumetti sanno benissimo che questo personaggio è molto più di questo. Nel corso della sua storia infatti, Betty diventa Red She-Hulk dopo la sua presunta morte di cui non viene fornita una chiara spiegazione, ma nei panni della supereroina si scontra con Domino, Elektra e tenta persino di uccidere suo padre (non riuscendoci ma andandoci molto vicina). In quest’ultimo caso, nessuno dei due riconosce la vera identità dell’altro finché Betty non ritorna alla sua forma umana in pubblico.

Logan e X-23

SupereroiLa relazione tra Logan e X-23 è una delle più difficili da gestire, poiché nessuno dei due ha esperienza nel prendersi cura di qualcuno o, al contrario, non è abituato ad avere qualcuno che si prenda cura di loro. Abbiamo visto questa complicata dinamica in Logan (il film del 2017 con Hugh Jackman), dove un vecchio, esausto e malato Wolverine incontra la “figlia” geneticamente modificata che non aveva mai conosciuto, Laura, alias X-23.

Wolverine e Rina Logan

Non tutti sapranno che nei fumetti Wolverine ha avuto più bambini, tra cui forse la meno menzionata è Rina Logan, aka Wild-Thing, nata nell’universo Terra-982 dall’unione tra Wolverine ed Elektra. Per quanto riguarda la loro relazione, Rina e Logan hanno lavorato insieme varie volte nei fumetti di Wild-Thing, e in realtà le cose sono andate piuttosto bene, ma sfortunatamente, non tutte le avventure si sono concluse pacificamente per il duo. Qualche volta le discussioni erano così animate da sfociare in episodi abbastanza violenti, tuttavia tendevano a ridursi a tipici disaccordi tra padre e figlia.

Jim Gordon e Barbara Gordon

Nell’universo DC, Jim Gordon ha sempre cercato di tenere la sua famiglia fuori dalle sue indagini in cui erano coinvolti i supereroi, per evitare che i suoi cari finissero per diventare ostaggi in numerose occasioni. Quando però sua figlia Barbara ha iniziato ad intromettersi nel suo lavoro, Jim non ha reagito bene: nel fumetto The Killing Joke infatti, Barbara viene colpita e paralizzata dal Joker, e ciò l’ha portata a rinunciare alla sua identità di Batgirl per assumere quella dell’hacker Oracle.

Magneto, Polaris e Wanda Maximoff

Quello tra Magneto e Scarlet Witch è probabilmente uno dei rapporti più problematici. A volte sono dalla stessa parte, ma il più delle volte i due si trovano moralmente su lati opposti; inoltre, sappiamo che Magneto ha rapito Wanda e Pietro (Quicksilver, suo figlio) nel tentativo di costringerli ad operare per i suoi piani malvagi. Nelle ultime storie però, la storia è stata modificata con il risultato che sia Pietro che Wanda non sono i figli di Magneto, e tutto è stato messo in discussione, tuttavia l’altra figlia di Magneto, Polaris, sembra aver condiviso un rapporto leggermente diverso con la figura paterna. Lei ha trascorso molto tempo a cercare di scoprire l’identità di suo padre e qualche volta gli si è persino avvicinata con il sospetto che fosse davvero suo padre. Fino a quando un esame del sangue definitivo ha dimostrato il loro legame, facendoli finalmente riavvicinare.

May “Mayday” Parker e Peter Parker

Peter Parker è un altro padre dell’universo Marvel che ha cercato di tenere la figlia May fuori dai giochi del crimine, purtroppo non riuscendoci. Tuttavia nell’universo alternativo conosciuto come Terra-982, la giovane May “Mayday” Parker diventa la nuova Spider-Man dopo il ritiro di Peter al termine di una lunga battaglia contro Green Goblin che lo lascia con una gamba amputata. Una volta che la loro figlia assume i poteri da supereroe, Peter e Mary Jane cercano in ogni modo di tenerla fuori dalle battaglie ma sfortunatamente May è diventata comunque Spider-Girl e Peter alla fine ha accettato il percorso naturale delle cose.

Barry Allen e Dawn Allen

Nata nel 30° secolo, Dawn Allen ha stretto un difficile rapporto con suo padre soprattutto perché i due non si sono mai incontrati. Barry muore prima della nascita di Dawn e cresce insieme a suo cugino Wally West. La ragazza si è sempre sentita un po’ gelosa di lui e questo sentimento si è trasformato poi in una sorta di risentimento nei confronti del padre. Quando però Dawn scopre che Barry si è sacrificato per salvare il Multiverso durante l’evento narrato in Crisis on Infinite Earths, accetta la realtà, anche se non comprende appieno il motivo per cui Barry ha rinunciato volontariamente alla propria vita. Alla fine riesce comunque a perdonarlo.

Cable e Hope Summers

Anche se questo potrebbe sorprendere molte persone, nei fumetti Cable si dimostra un buon padre. Nonostante il suo aspetto burbero e irascibile, è un padre devoto, intento a tenere al sicuro sua figlia Hope: torna indietro nel tempo per fermare un tentativo di omicidio, alterando la linea del tempo e causando danni irreparabili alla storia, e quando sono insieme i due vanno molto d’accordo, ma da separati Cable dimostra di avere più insicurezze. 

Deadpool e Eleanor Camacho

La maggior parte dei fan potrebbe non saperlo, ma Wade Wilson aka Deadpool ha una figlia di nome Eleanor. Scopre della sua esistenza quando sua madre Carmelita cerca Wade per il mantenimento dei figli; inizialmente non le crede e lì cominciano i problemi con la piccola Ellie. Dopo essere state inconsapevolmente abbandonate, la ragazza e sua madre vengono rapite dal malvagio Butler, ma Deadpool interviene per liberarle trovando il cadavere mutilato di Carmelita e Ellie ancora in vita.

Scott Lang e Cassandra Lang

Scott Lang aka Ant-Man ha una figlia di nome Cassie che ad un certo punto dei fumetti indossa un costume simile a quello di suo padre. Identità segrete a parte, il problema più grande nella relazione tra Cassie e Scott è che quest’ultimo ha messo in pericolo la sua vita in molte occasioni. In una di queste purtroppo, Scott perde la vita durante un tentativo di salvataggio pasticciato, lasciando Cassie senza padre ancora una volta.

Hank Pym e Nadia Pym

La relazione tra Nadia e Hank è complicata a partire dal modo in cui Nadia è stata cresciuta, ovvero nella stessa Stanza Rossa che ha addestrato Natasha Romanoff a diventare un’ assassina. Dopo un po’ di tempo però, Nadia riesce a fuggire, scoprendo che suo padre si è sacrificato per fermare Ultron e trovando la sua vecchia uniforme, indossata e modificata, Nadia si autodefinirà la nuova Wasp.

The Runaways: Gertrude e Dale Yorkes

Come la maggior parte dei Runaways, Gertrude e Dale Yorkes hanno una relazione complicata, poiché Gertrude non ama troppo il fatto che suo padre sia un membro del Pride e che non sembri provare alcun rimorso per i crimini commessi. Da una parte i suoi genitori sono assassini ma dall’altra si preoccupano abbastanza per lei tanto da aver creato un “cane da guardia preistorico” per proteggerla. Un motivo in più per cementare questo rapporto.

The Runaways: Nico Minoru e Robert Minoru

Nico Minoru ha probabilmente la relazione padre-figlia più complicata di tutte: è infatti figlia di un mago oscuro che è anche colui che ha sacrificato la propria vita per salvarla dal Gibborum durante il Rito del Tuono. Le azioni del padre permettono a Nico di scappare, tuttavia il destino riserva alla ragazza molti altri tormenti; sua madre tenta di pugnalarla al petto, e quando Nico incontra i suoi genitori, Tina le rivela che lei e Robert sono maghi oscuri, e tentano di nuovo di pugnalarla.

Daisy Johnson e Calvin Zabo

Calvin Zabo è uno scienziato pazzo la cui unica buona azione sembra essere stata quella di generare un’erede di nome Daisy, lasciata però in adozione. Questo ha portato a Daisy unirsi allo S.H.I.E.L.D. mentre Zabo ha continuato a perseguire i suoi crimini da solo. 

Spider-Man: Homecoming sequel, Matt Damon ha rifiutato un ruolo chiave

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Il sito The Tracking Board potrebbe aver rivelato un interessante dettaglio relativo al sequel di Spider-Man: Homecoming e che coinvolgerebbe niente meno che Matt Damon.

Secondo la fonte infatti, la star del franchise di Jason Bourne  sarebbe stata ad un passo dall’interpretare un ruolo chiave nel film, o meglio, l’antagonista principale di Peter Parker, ma sfortunatamente, sembra che abbia deciso di declinare l’offerta dei Marvel Studios.

Non sono stati forniti ulteriori dettagli sul nome del personaggio, tuttavia i piani per portare al cinema i Sinistri Sei in un eventuale Spider-Man: Homecoming 3 avrebbero potuto aprire un ventaglio di possibilità per l’attore. Ovviamente non c’è stata ancora conferma da parte della produzione, ma vi terremo aggiornati.

Spider-Man: Homecoming sequel, svelato il nuovo costume di Peter Parker?

Di recente la casting director Sarah Finn del film aveva confessato di essere alla ricerca di due attori in grado di occupare le sedie per ora vuote nel cast del sequel: per quanto riguarda l’antagonista di Spidey, la produzione vuole un uomo, o una donna, sui 30-45 anni, di etnia non specificata , mentre per l’altro personaggio un ragazzo sui 18-24 anni, probabilmente da affiancare al giovane Peter Parker come compagno di scuola, di qualsiasi etnia.

Il sequel di Spider-Man: Homecoming sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Spider-Man: Homecoming sequel, i casting danno indizi sul villain

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Per adesso non ci sono altre informazioni a riguardo, ma i fan di Spider-Man più impazienti dovranno aspettare solo fino al 25 aprile per vedere in azione Tom Holland/Peter Parker, questa volta nei panni di Iron Spider.

Fonte: The Tracking Board

X-Men: Dark Phoenix rumor, ecco il nome del villain di Jessica Chastain

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Una fonte piuttosto attendibile potrebbe aver scoperto il nome del personaggio che Jessica Chastain interpreterà in X-Men: Dark Phoenix, aspettando la conferma ufficiale da parte della produzione.

Secondo questa voce infatti, l’attrice non vestirà i panni di Veranke the Skrull Queen né di Shi’ar Empress Lilandra, ma potrebbe indossare le vesti di un classico villain di X-Men: Mister Sinister, o meglio, Miss Sinister (che chi ha familiarità con i fumetti conoscerà senza dubbio).

X-Men: Dark Phoenix, la prima foto di Jessica Chastain nei panni della villain

La stessa Chastain aveva descritto il suo personaggio in un’intervista con Entertainment Weekly come “un mutaforma ultraterreno che influenza Jean Gray/Phoenix per il suo programma segreto“, descrizione che in linea con le caratteristiche di Claudine Renko, alias Miss Sinister. Nei fumetti la donna è un perfetto clone genetico di Nathaniel Essex, il cui potere di mutaforma cellulare l’ha reso celebre tra gli antagonisti dei mutanti. 

Vi ricordiamo che X-Men: Dark Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men Apocalypse diretto da Simon Kimberg, vede protagonisti nuovamente James McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner, nei panni di Jean Grey/La Fenice.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

X-Men: Dark Phoenix, le foto ufficiali del film

Di seguito una breve sinossi del film:

Jean Grey inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel mondo.

Fonte: Tracking Board

Zack Snyder conferma il legame di Batman v Superman con la mitologia greca

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Sebbene sia stato complessivamente stroncato dalla critica internazionale, i fan di Zack Snyder ancora considerano Batman v Superman: Dawn of Justice un autentico capolavoro. A consolidare questa teoria sono arrivate diverse e interessanti discussioni circa il legame che la pellicola avrebbe avuto con la mitologia greca e tutti i riferimenti che il regista avrebbe fornito durante il film.

Ora sembra che a confermare le supposizioni sia stato proprio Snyder, in risposta ad una domanda su Twitter (di cui vi riportiamo qui sotto i punti salienti).

Batman v Superman Dawn of Justice – recensione

Il discorso è scaturito sull’interpretazione di una frase pronunciata da Lex Luthor, “Hai volato troppo vicino al sole“, che secondo i fan si riferirebbe al mito di Icaro. Coinvolto nella conversazione, Snyder ha confessato di essere un amante dei doppi significati e che si, esiste un legame fra il ragazzo che volò troppo vicino al sole per ambizione e Zod, che si è avvicinato all’ultimo figlio di Krypton (Clark) finendo per essere “bruciato”.

Questo ovviamente è il significato letterale della frase di Luthor che si presta a numerose interpretazioni, dove il “sole” diventa “il figlio di Krypton” e Icaro viene paragonato a Zod.

Che ne pensate?

Batman v Superman: Zack Snyder conferma un altro easter egg su Robin?

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of Justice, è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne.

La sinossi: Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il forte e vigoroso vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis mentre il mondo è in lotta per capire di che tipo di eroe ci sia davvero bisogno. Con Batman e Superman in guerra l’uno contro l’altro, una nuova minaccia si fa velocemente strada, mettendo l’umanità in un pericolo ancora più grande come mai prima d’ora.

Fonte: Comicbook

Deadpool 2: il Mercenario Chiacchierone ci augura buona Pasqua

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Anche Deadpool 2 partecipa alle vacanze di Pasqua mostrando un bell’uovo dorato ai suoi fan dall’alto di un nuovo poster dedicato al film, poster realizzato appositamente per augurare buona Pasqua ai suoi fan.

Deadpool 2: il trailer vietato del film con Ryan Reynolds

Inoltre, di seguito, ecco la nuova sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

CORRELATI:

Diretto da David LeitchDeadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.

MCU Fase 3: 15 cose che non hanno senso

Nonostante sia attentamente pianificato e coordinato, tra una storia e l’altra, il Marvel Cinematic Universe non manca di incongruenze narrative e la MCU Fase 3 è stata oggetto di più di una domanda dei fan, che hanno cominciato a trovare difetti, problemi legati alla timeline, situazioni non più perfette come all’inzio del MCU.

Certo è comprensibile: a mano a mano che si espande l’universo, diventa sempre più difficili far tornare i conti con le storie, i personaggi e soprattutto le tempistiche. Per cui, grazie a Screen Rant, ecco un elenco delle 15 cose che non hanno senso nella MCU Fase 3.

PS: per fortuna qualche incongruenza non toglie piacere e divertimento alla visione di ogni singolo film!

IL FINTO GUANTO DI ODINO

Uno dei riferimenti più succosi nel corso della Fase 1 del MCU è stato il Guanto dell’Infinito intravisto nei sotterranei di Odino in Thor. Il fatto che alla fine di The Avengers si sia poi visto Thanos, ha spinto i più esperti e audaci spettatori a credere che tutto si sarebbe a breve allineato. I fan sapevano che il Guanto era custodito nella cripta, ad Asgard.

Poi le cose si sono complicate quando Thanos ha tirato fuori il suo guanto in Age of Ultron. Le cose sono diventate ancora più complicate in Ragnarok, quando Hela ha rovesciato il guanto di Odino e l’ha definito un falso.

L’unica risposta plausibile alla presenza di un secondo Guanto finto è che, all’inizio del suo sviluppo, il MCU non era poi tanto pianificato come immaginiamo, e che la decisione di introdurre Thanos e la ricerca delle Gemme dell’Infinito sia arrivata dopo che i filmmaker hanno deciso di inserire un succulento Easter Egg nel film di Kenneth Branagh.

IL VIAGGIO DI HULK SU SAKAAR

Mentre il fatto che Hulk non sia sulla Terra durante gli eventi di Civil War sicuramente spiega perché non ha partecipato alla battaglia dell’aeroporto, il come Hulk è riuscito a lasciare il Pianeta in primo luogo non ha molto senso.

Quando abbiamo visto Hulk alla fine di Avengers: Age of Ultron, era nel quinjet che ascoltava la Vedova Nera che cercava di calmarlo e far tornare in superficie Banner. Poi lo abbiamo visto in THor: Ragnarok, nell’arena su Sakaar.

Un breve filmato di sicurezza mostra che Hulk ha perso il controllo del quinjet ad un certo punto durante il suo viaggio, ma questo non spiega molto bene come un jet sia riuscito a superare l’atmosfera terrestre, raggiungere un wormhole, attraversarlo e atterrare con successo su Sakaar.

PERCHÉ NESSUNO HA PORTATO VIA BUCKY DALL’AEROPORTO IN CIVIL WAR?

Con tutte le trame che attraversano Capitan America: Civil War, è sorprendente che i registi Anthony e Joe Russo siano riusciti a raccontare una storia coesa.

I registi si sono destreggiati con successo tra la relazione di Cap con Iron Man, Scarlet Witch e l’accenno della love story con Visione, la trama della vendetta di Helmut Zemo e gli accordi di Sokovia (solo per citarne alcuni), ma al centro del film c’è Bucky.

In realtà, l’intero punto della battaglia aeroportuale era quello di arrestare il Team Cap e soprattutto Bucky. Eppure nessuno del Team Iron Man lo cattura quando ne ha la possibilità.

Questo nonostante il fatto che la squadra abbia tre componenti che possono volare, ognuno dei quali era perfettamente in grado di prenderlo e portarlo via. Come mai nessuno ci ha pensato?

LA MISSIONE SOTTO COPERTURA DI NAKIA

Black Panther inizia subito dopo la morte di Re T’Chaka in Civil War e vede T’Challa tornare nel Wakanda, dove sarà nominato re. Lungo la strada, lui e Okoye si recano in Nigeria per estrarre Nakia da una missione sotto copertura in modo che possa partecipare alla cerimonia di incoronazione di T’Challa.

Non si sa molto sulla missione di Nakia, solo che lei è tra un gruppo di donne rapite da militanti e che potrebbero essere vendute come schiave. T’Challa, Okoye e Nakia sconfiggono i militanti e liberano le donne, poi le lasciano sole nella giungla di notte.

Che senso ha tutto ciò? Perché Nakia era sotto copertura? Doveva scoprire dove i militanti stavano prendendo le donne? Se è così, la sua missione non era più importante che fornire supporto emotivo a T’Challa? Inoltre, hanno davvero lasciato quelle donne da sole nella giungla nel bel mezzo della notte?

IL SALTO NEL TEMPO DI SPIDER-MAN: HOMECOMING

Da quando Iron Man è arrivato in sala nel 2008, l’idea generale tra i fan è che i film del MCU si svolgono nello stesso anno in cui escono al cinema.

I film stessi lo hanno dimostrato di tanto in tanto. Guardiani della Galassia, ad esempio, inizia nel 1988 e poi balza in avanti di 26 anni, nel 2014, anno in cui è stato distribuito il film. Poi, in Civil War, Visione afferma che sono trascorsi otto anni da quando Tony è diventato Iron Man, il che ha senso visto gli otto anni trascorsi tra i film.

Poi, con Spider-Man: Homecoming, si è fatta confusione. Il film inizia immediatamente dopo la battaglia di New York, che si è svolta in The Avengers, presumibilmente nel 2012.

Poi c’è un salto di otto anni al presente. Dato che il film è uscito nel 2017, questo sembra non avere alcun senso, a meno che Infinity War non corregga questa datazione. Se così non dovesse essere sarebbe un vero peccato, visto che la Marvel aveva fatto così bene fino a quel momento in fatto di continuity.

LE TEMPISTICHE TRA BLACK PANTHER E CIVIL WAR

Parlando di problemi di cronologia, uno piuttosto grande si verifica all’inizio di Black Panther. Il film inizia poco dopo la morte del re T’Chaka, con T’Challa che torna nel Wakanda per diventare il nuovo re.

Questo mette immediatamente in crisi il calendario degli eventi nel film con Civil War, che ha visto T’Chaka ucciso e T’Challa che si è imbarcato nel suo viaggio per vendetta.

La situazione si confonde di più che Everett Ross è stato ferito e portato nel Wakanda per cure mediche. All’arrivo di Ross, Shuri dice: “Oh grande, un altro ragazzo bianco rotto da sistemare”. L’implicazione qui è che Bucky è già stato portato nel Wakanda (come mostrato nella scena dei mid-credits di Civil War e della scena post-credits di Black Panther).

Ciò significa che sono successe molte cose tra la morte di re T’Chaka e l’incidente di Ross, inclusi praticamente tutti gli eventi di Civil War e l’intero inizio di Black Panther, il che non ha senso.

L’ASSENZA DELL’ANTICO DAGLI EVENTI PRECEDENTI A DOCTOR STRANGE

Mentre continuano ad aggiungere supereroi alla MCU, Marvel Studios si troverà continuamente nella difficile posizione di spiegare perché alcuni eroi non si presentano in altri film.

A volte queste spiegazioni sono sufficienti (come Thor e Hulk che mancano a Civil War perché il primo stava rintracciando Surtur e il secondo era bloccato su Sakaar), e a volte non è così semplice (dove erano tutti durante gli eventi di Iron Man 3 e Captain America: Il soldato d’Inverno?).

L’esempio più lampante di questo fenomeno è l’assenza dell’Antico nelle molte crisi della Terra prima che il personaggio fosse introdotto in Doctor Strange.

Esisteva già e sapeva tutto, eppure non è intervenuta. Wong spiega la questione, dicendo che gli stregoni che si occupano di minacce mistiche e non di quelle fisiche, ma sicuramente l’Antico avrebbero potuto essere d’aiuto quando Loki stava cercando di schiavizzare la razza umana o quando Ultron stava cercando di distruggerla.

T’CHALLA SOPRAVVIVE ALLA CADUTA

Le prime settimane di T’Challa come re del Wakanda sono state a dir poco frenetiche. Ha attraversato la cerimonia di incoronazione, ha combattuto M’Baku, è andato in Corea del Sud per catturare Klaue, lo ha catturato solo per vederlo fuggire, ha scoperto la verità su suo padre e suo zio, incontrato suo cugino Erik Stevens, lo ha preso a calci, e poi, beh, è ​​morto.

Questo è l’unico modo per descrivere la fine del combattimento tra T’Challa e Killmonger, che vede Killmonger lanciare T’Challa giù da una cascata.

In seguito scopriamo che T’Challa in qualche modo è sopravvissuto alla caduta, è stato trovato dai membri della tribù Jabari e posto in un letto di neve che in qualche modo lo ha tenuto in vita abbastanza a lungo da permettere a Nakia di dargli l’Erba a forma di cuore che ripristina le capacità di Black Panther.

Mostrarci come T’Challa è riuscito a sopravvivere alla caduta avrebbe potuto creare una scena avvincente. Invece, la Marvel ha optato per la rivelazione a sorpresa a scapito della logica.

IL DISPOSITIVO SHOCK DI VALCHIRIA

Oltre a portarci l’epico team-up di Thor e Hulk, Thor: Ragnarok ci ha anche presentato Valchiria interpretata da Tessa Thompson. Ha alcune scene d’azione notevoli, un buon arco narrativo per il personaggi e un piccolo dispositivo di elettroshock che sfida ogni logica.

Per prima cosa vediamo il dispositivo quando Valchiria lo usa su Thor, rendendo incosciente il Dio del Tuono. Proprio così, il Dio del Tuono, che è in grado di sfruttare l’elettricità e farlo fluire attraverso di lui, è immobilizzato da un dispositivo che amministra uno elettroshock. Che senso ha?

KILLMONGER COMBATTE PER IL TRONO

L’Erik “Killmonger” Stevens di Michael B. Jordan è uno dei migliori cattivi del MCU fino a questo momento. Ha un motivo ben consolidato, un obiettivo comprensibile ed è un ribelle legittimo che distrugge T’Challa nel loro primo incontro, un degno nemico.

Tuttavia c’è qualcosa che non quadra nella rivendicazione di Killmonger: all’inizio del film, le cinque tribù del Wakanda hanno l’opportunità di sfidare T’Challa per il trono. Quattro dei cinque rifiutano prima che M’Baku prova, fallendo, a sconfiggere T’Challa. Così, il nostro protagonista prende il suo legittimo posto come re.

Allora perché è data a Killmonger l’opportunità di combattere? L’incoronazione era stata completata molto prima che arrivasse, e il fatto che sia il cugino di T’Challa è irrilevante.

BRUCE NON SI PUÒ TRASFORMARE, MA POI LO FA

Uno degli aspetti più incoerenti del MCU fino a questo momento è la capacità / incapacità di Bruce Banner di controllare Hulk. Banner ha passato la totalità delle vicende raccontate in The Incredible Hulk cercando di trattenere la sua controparte grande e verde. Poi il personaggio è tornato in The Avengers, dove ha perso il controllo e ha cercato di uccidere Vedova Nera, per poi riconquistare il controllo per la battaglia di New York.

I fan hanno teorizzato che Banner è in grado di controllare Hulk quando si trasforma per scelta, ma anche questa teoria in Ragnarok non regge.

Il caso in questione è la scena in cui Banner salta dal jet e atterra sul ponte dell’arcobaleno alla fine del film. Banner dovrebbe essersi trasformato prima di atterrare. Invece, atterra dolorosamente sul ponte in una scena che, anche se divertente, non ha molto senso. Un attimo dopo si è trasformato ed è pronto a tuffarsi in battaglia. Non ha molto senso tutto questo.

L’ACCORDO TRA KILLMONGER E KLAUE

Nella sua missione di infiltrarsi nel Wakanda, diventare re, e utilizzare la tecnologia Wakandiana per armare persone in tutto il mondo, Killmonger riesce in qualche modo ad entrare in contatto con Ulysses Klaue.

Nel grande schema delle cose, sembra che Killmonger abbia bisogno che Klaue gli faccia raggiungere il Wakanda, dal momento che lui è l’unico estraneo a essere riuscito a entrare e ad uscire dal paese vivo. Quindi Killmonger uccide Klaue e entra nel Wakanda da solo… Giusto?

Se Killmonger sapeva come arrivare nel Wakanda per tutto il tempo, allora perché ha fatto un patto con Klaue in primo luogo? Perché non ci è andato da solo, mostrando il suo tatuaggio?

Inoltre, se il suo piano fosse sempre stato quello di uccidere Klaue e usare il suo corpo come moneta di scambio per entrare nel paese, perché non ha ucciso l’uomo prima?

COULSON RIMANE NASCOSTO

L’agente Phil Coulson è stato un elemento importante e amato della Fase 1 del MCU, la sua morte per mano di Loki in The Avengers ha costretto l’allora sconsiderata squadra a mettere da parte le differenze e a viaggiare verso New York per impedire l’invasione dei Chitauri.

Quindi Coulson è stato riportato in vita in Agents of S.H.I.E.L.D. e la sua risurrezione è stata tenuta segreta da tutti i Vendicatori. Tutto filava per il verso giusto fino a che lo S.H.I.E.L.D. stava in piedi, ma quando è caduto sotto il peso dell’Hydra è sembrato inverosimile che Coulson e i suoi continuassero a funzionare come squadra.

Mentre la serie continua e sempre più gente apprende che Coulson è davvero vivo e vegeto, diventa sempre più difficile credere che la notizia non sia tornata ai Vendicatori. Certo, saranno felici di vedere il loro vecchio amico vivo, ma potrebbero avere qualcosa da dire a Nick Fury.

BLACK PANTHER = RE DEL WAKANDA?

Basandosi sugli eventi di Civil War e Black Panther, è difficile sapere con certezza se i ruolidi Black Panther e re del Wakanda siano distinti.

Dopo che T’Chaka viene ucciso in Civil War, T’Challa dice a Capitan America: “La Pantera Nera è stata la protettrice del Wakanda per generazioni. Un manto passato da guerriero a guerriero. E ora perché il tuo amico ha assassinato mio padre, indosso anche il mantello del re.” Questo suggerisce che i due sono titoli separati e che T’Challa si trova nella situazione unica di essere entrambi.

Tuttavia, poi in Black Panther, vediamo che T’Chaka era anche la pantera nera oltre a essere il re, così come diventa entrambi anche Killmonger quando sconfigge T’Challa. Qual è la verità?

THOR CONSERVA LA CORONA DI SURTUR NELLO STESSO POSTO DELLA FIAMMA ETERNA

La scena iniziale di Thor: Ragnarok mostra il Dio del Tuono affrontare Surtur. In seguito scopriamo che Thor si è fatto deliberatamente catturare così da poter scoprire di più sul Ragnarok. Una volta che Surtur rivela il suo piano, ovvero mettere la sua corona nella fiamma eterna, per poi crescere fino alle dimensioni di una montagna e distruggere Asgard, Thor sfugge alle sue catene e colpisce Surtur alla testa, prendendogli la corona.

A questo punto, tutto sembra andare secondo i piani. Tuttavia, Thor decide di riportare la corona ad Asgard. Se qualcuno combina la corona di Surtur con la fiamma eterna, allora il mostro distruggerà Asgard. Per evitare questa catastrofe, Thor posiziona la corona nello stesso posto dove è custodita la fiamma eterna… su Asgard. Fortunatamente, alla fine le cose si risolvono, ma davvero siamo di fronte a una mancanza di attenzione.

Star Wars: Episodio IX, la Lucasfilm non sceglierà una nuova Leia

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Qualche ora fa è stato diffuso un incauto rumors che vorrebbe Meryl Streep nei panni della principessa Leia, per Star Wars: Episodio IX. Prima di allarmismi, confermiamo che la Lucasfilm ha dichiarato e ribadito che non ha alcuna intenzione di sostituire Carrie Fisher.

Durante la Star Wars Celebration del 2017, Kathleen Kennedy ha dichiarato che la produzione dell’Episodio IX sarebbe ricominciata dall’inizio, perché non c’era alcuna intenzione di sostituire Carrie con cloni digitali o con altri attori.

La sceneggiatura è stata quindi riscritta ed è stata trovata una soluzione per eliminare l’inconveniente che, purtroppo, è sorto con la prematura scomparsa della Fisher, nel dicembre 2016.

L’idea che la Streep possa interpretare Leia, magari anche solo per una breve scena, in Episodio IX, potrebbe non solo essere controproducente per il film, ma creerebbe molto scontento in tutto il fandom che non riesce, magari giustamente, a immaginare di sostituire il volto, lo spirito di Carrie Fisher con quello di nessun altro, nemmeno con quello dell’attrice più grande di sempre.

“Io penso che io sono la Principessa Leia, e la Principessa Leia è me. È come un nastro di Möbius” si può chiudere con questa dichiarazione di Carrie Fisher stessa la discussione in merito a un recasting.

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Arnold Schwarzenegger operato a cuore aperto, le condizioni sono stabili

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TMZ ha diffuso la notizia che Arnold Schwarzenegger ha subito un intervento a cuore aperto, aggiungendo, per fortuna, che l’attore è in condizioni stabili.

Schwarzenegger si trovava già al Cedars-Sinai di Los Angeles, a causa di un intervento pianificato: la sostituzione di una valvola cardiaca. Tuttavia, dopo che l’operazione pianificata è andata a buon fine, sono dovuti intervenire d’urgenza, procedendo con un intervento a cuore aperto durato diverse ore, a causa di complicazioni.

Che l’attore soffrisse di problemi cardiaci non è cosa nuova e spesso questa sua patologia è stata collegata all’assunzione di steroidi, in voga negli anni ’70 trai body builder. Schwarzenegger ha però sempre smentito questo collegamento, spiegando che i suoi problemi di salute sono congeniti.

Il report di TMZ non riferisce altri dettagli, soltanto che per adesso le sue condizioni sono stabili.

Terminator 6: Arnold Schwarzenegger annuncia l’inizio delle riprese

Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Ready Player One: intervista a Ben Mendelsohn e Hannah John Kamen

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Oltre ai due interpreti principali abbiamo intervistato anche i due cattivi di Ready Player One, Ben Mendelsohn e Hannah John Kamen che ci hanno raccontato la loro esperienza:

LEGGI ANCHE: Ready Player One, recensione del film di Steven Spielberg

Spielberg ha diretto il film da una sceneggiatura di Zak Penn ed Ernest Cline. Il film è stato prodotto da Spielberg, Donald De Line, Kristie Macosko Krieger e Dan Farah; con Adam Somner, Daniel Lupi, Chris DeFaria e Bruce Berman come produttori esecutivi. Ready Player One è ambientato nel 2045, anno in cui il mondo sta per collassare sull’orlo del caos. Ma le persone hanno trovato la salvezza nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal brillante ed eccentrico James Halliday (Mark Rylance).

A seguito della morte di Halliday, la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per primo troverà un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno dell’OASIS, dando il via ad una gara che coinvolgerà il mondo intero. Quando un improbabile giovane eroe di nome Wade Watts (Tye Sheridan) deciderà di prendere parte alla gara, verrà coinvolto in una vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico universo fatto di misteri, scoperte sensazionali e pericoli.

Ready Player One, il film

Ready Player One vede protagonisti Tye Sheridan (X-Men: Apocalisse, Mud), Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno della mia vita, Bates Motel), Ben Mendelsohn (Rogue One – A Star Wars Story, Bloodline) e T.J. Miller (Deadpool, Silicon Valley), con Simon Pegg (i film di Star Trek, la saga di Mission: Impossible) e il premio Oscar Mark Rylance (Il ponte delle spie e Dunkirk).

Star Wars: in che ordine guardarli? Ecco cosa dice Mark Hamill

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Come tutti i fan di Star Wars sanno, i primi tre film usciti al cinema che hanno fondato il franchise sono successivi, nei tempi del racconto della saga, alla trilogia degli anni 2000, che è appunto nota come trilogia prequel. Intanto, la trilogia che si completerà con l’Episodio IX, è ambientata ancora dopo quella originale.

Se si volesse quindi seguire la cronologia della galassia lontana lontana, i film andrebbero visti in ordine di numero, da Episodio I a Episodio IX, tuttavia sembra che Mark Hamillsia di opinione differente. Parlando con Collider, ha dichiarato che lui ama vedere i film di Star Wars in ordine di uscita al cinema: “Penso sempre… il modo in cui sono stati distribuiti. Ora, potrei sbagliare, perché se cominci per la prima volta, probabilmente farai: uno, due, tre, quattro, cinque, sei… uh, Rogue One? È difficile, cioè, aspetta un attimo. Rogue One viene prima del quattro! Sì, quindi: uno, due, tre, Rogue One, quattro, cinque, sei, sette, otto… credo.”

Mark Hamill preoccupato per il futuro di Star Wars

E dove si collocherà Solo: A Star Wars Story nel piano di revisione di Hamill? Probabilmente il nostro Luke Skywalker continuerà a guardare i film in ordine di uscita.

Cinecittà segreta: Cinecittà apre ai visitatori i luoghi degli Studios

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Ritornano gli appuntamenti speciali con i luoghi più segreti degli Studios di Cinecittà, quelli riservati agli “addetti ai lavori”. Dal 7 Aprile, e per quattro weekend primaverili, i visitatori che acquisteranno il biglietto di Cinecittà si Mostra avranno l’opportunità di visitare i grandi set, le grandi mostre permanenti – Perché Cinecittà, Girando a Cinecittà e Backstage. Un percorso didattico per Cinecittà – e quella temporanea Cinecittà – Fatti e personaggi tra il cinema e la cronaca realizzata in occasione degli 80 anni di Cinecittà, promossa da Luce-Cinecittà e ANSA. Ma soprattutto, in compagnia di guide qualificate, potranno visitare il Cinegarden, accedere a luoghi solitamente non accessibili al pubblico come la Falegnameria e l’Attrezzeria scenica, e scoprire gli interni della Palazzina Presidenziale, gioiello dell’architettura razionalista degli anni ‘30, la prima a essere costruita negli stabilimenti nel 1937.

Luoghi svelati in primavera per far vivere una giornata particolare all’insegna del cinema attraverso racconti, aneddoti e curiosità. Sarà possibile scoprire come viene creata la scenografia di un film, camminare tra gli scaffali carichi di meraviglie dell’attrezzeria scenica, conoscere i particolari delle fasi di un allestimento naturalistico per i set, e approfondire la suggestiva architettura degli edifici di Cinecittà.

E per le giornate di festa del 25 Aprile e del 1° Maggio l’appuntamento è con le Visite Speciali in Famiglia, la cui partecipazione è sempre inclusa nel biglietto della mostra, e che vedrà tour e laboratori ad hoc pensati per grandi e più piccoli con tante attività in cui cimentarsi.

Per scoprire che Cinecittà è davvero un luogo fuori dal tempo.

«Cinecittà Segreta è un’occasione unica per entrare nel cuore di Cinecittà, e osservare la vitalità degli Studios, che oltre a essere leggenda diventano sempre più un luogo fruibile da tanti pubblici diversi – commenta Giancarlo Di Gregorio, direttore comunicazione Istituto Luce-Cinecittà e di Cinecittà si Mostra – Le visite speciali mettono a disposizione degli ospiti anche le competenze delle maestranze che hanno fatto la storia del cinema e di questo luogo: è grazie a iniziative come questa che la valorizzazione degli studi di Cinecittà si consolida quale mission culturale di anno in anno, e ancor più in questo 2018, designato Anno Europeo del Patrimonio Culturale».

 

Qui il programma completo, e la descrizione dei siti e dei laboratori:

Sabato 7 aprile e Domenica 8 aprile

Ore 11.30 – 15.15

Visita Speciale – Il Cinegarden: visita al vivaio cinematografico

Itinerario tra natura e artificio, attraverso il racconto di un esperto, a un luogo unico di Cinecittà dove prendono forma spettacolari allestimenti floreali per il cinema e la televisione.

Domenica 8 aprile

Ore 10.00 e 18.00

Cinebimbicittà – Vero come la finzione!

Un laboratorio dedicato alla decorazione e al suo utilizzo nelle scenografie cinematografiche e teatrali. L’attività permetterà ai bambini di scoprire i materiali utilizzati per realizzare i set e di “toccare con mano” la finzione, dipingendo e realizzando un frammento di scenografia ispirato all’antico Egitto da portare a casa e conservare.

L’ingresso dei bambini al Cinebimbicittà è incluso nel costo del biglietto della mostra.

Inizio laboratorio: ore 10.00; 11.15; 12.45; 14.15; 15.30; 16.45. Durata dell’attività 75 minuti.L’iniziativa è dedicata a bambini dai 5 ai 12 anni e non è necessaria la prenotazione.

Sabato 14 aprile e Domenica 15 aprile

Ore 11.30 e 15.15

Visita Speciale – La camera delle meraviglie: tour nell’attrezzeria dell’Antica Roma

Una visita all’attrezzeria scenica di Cinecittà per conoscere il lavoro del set decorator e scoprire statue, monili e oggetti d’arredo di epoche e stili diversi, dalla Roma Imperiale all’antico Egitto, realizzati per film e serie televisive tra cui Rome, The Young Messiah, I Borgia e l’adattamento per il cinema del 2016 di Ben-Hur.

Domenica 15 aprile

Ore 10.00 – 18.00

Cinebimbicittà – Set dressing

Un divertente laboratorio che permette ai bambini di trasformarsi per un giorno in arredatori cinematografici: all’interno del laboratorio appositamente allestito come una attrezzeria scenica i bambini potranno vedere, toccare e scoprire tanti oggetti bizzarri utilizzati per il set dressing, per poi creare un personale progetto e trasformare alcuni angoli di Cinecittà in luoghi fantastici.

L’ingresso dei bambini al Cinebimbicittà è incluso nel costo del biglietto della mostra.

Laboratorio a ciclo continuo ore 10.00 – 18.00. Durata dell’attività 90 minuti.

L’attività è dedicata a bambini dai 5 ai 12 anni e non è necessaria la prenotazione.

Sabato 21 e Domenica 22 aprile 

Ore 11.30 e 15.15

Visita Speciale – La Palazzina Presidenziale

Una visita per scoprire la Palazzina Presidenziale. Un raro esempio di architettura razionalista i cui spazi interni vengono per la prima volta aperti al pubblico: arredi, bozzetti scenografici ed elementi scenici inediti saranno illustrati ai visitatori.

Domenica 22 aprile

Ore 10.00 – 18.00

Cinebimbicittà – Archicinema

Un laboratorio per scoprire le geometrie degli edifici, inventare nuove architetture ed esplorare gli spazi segreti di Cinecittà: i partecipanti potranno catturare le linee e le forme per dar vita a nuove composizioni architettoniche in un gioco tra realtà e finzione.

L’ingresso dei bambini al Cinebimbicittà è incluso nel costo del biglietto della mostra.

Inizio laboratorio: ore 10.00; 11.15; 12.45; 14.15; 15.30; 16.45. Durata dell’attività 75 minuti.

L’attività è dedicata a bambini dai 5 ai 12 anni e non è necessaria la prenotazione.

Mercoledí 25 aprile

Ore 11.30 e 16.00

Visita Speciale in famiglia – Cinecittà in compagnia di Venusia

Un percorso tra i set per bambini e adulti insieme: l’enorme e misteriosa scultura della Venusia di Federico Fellini (costruita per Casanova) sarà la protagonista di un racconto fantastico tra realtà e finzione. Informazioni, curiosità e giochi sveleranno ai partecipanti i segreti degli Studios, la storia di Cinecittà e dei suoi “abitanti”. Tante attività permetteranno ai bambini di realizzare un personale elaborato da portare a casa.

Sabato 28 e Domenica 29 aprile 

Ore 11.30 e 15.15

Visita Speciale – La falegnameria: visita al settore di realizzazione scenografica

Alla scoperta di uno dei luoghi principali della creazione cinematografica. Grazie all’incontro con un esperto maestro artigiano sarà possibile entrare nella falegnameria e comprendere la lavorazione dietro alla realizzazione di una scenografia.

Domenica 29 aprile

Ore 10.00 – 18.00

Cinebimbicittà – Speciale Prove di Scenografia

Un laboratorio per conoscere i retroscena della finzione cinematografica e cimentarsi nella progettazione di una scenografia. I materiali della finzione, le differenti ambientazioni dei generi cinematografici saranno il punto di partenza per progettare piccoli “set tascabili”.

L’ingresso dei bambini al Cinebimbicittà è incluso nel costo del biglietto della mostra.

Laboratorio a ciclo continuo ore 10.00 – 18.00. Durata dell’attività 90 minuti.

L’attività è dedicata a bambini dai 5 ai 12 anni e non è necessaria la prenotazione.

Martedí 1° maggio

Ore 11.30 e ore 16.00

Visita Speciale in famiglia – Tour animato sui set per bambini e genitori

Un percorso alla scoperta della Venusia di Federico Fellini, i set dell’Antica Roma, Gerusalemme e Firenze del Rinascimento, informazioni, aneddoti, attività laboratoriali saranno gli ingredienti di una divertente visita animata da condividere tra adulti e ragazzi.                                                                                                                      

Nota Bene: per usufruire di tutti i servizi di Cinecittà si Mostra si consiglia di organizzare il tempo di permanenza agli Studios considerando gli orari delle visite guidate ai set.

 

CINECITTÀ SI MOSTRACINECITTÀ SEGRETA

 

Studi di Cinecittà – Roma, Via Tuscolana 1055

METRO

Linea A – Fermata Cinecittà

Parcheggio sotterraneo su complanare direzione Anagnina 1,50 euro.

ACQUISTO BIGLIETTI

Mostra e visita  guidata ai set:

Adulti 15,00 euro – Bambini (da 6 a 12 anni) 5,00 euro. Sotto ai 5 anni gratis.

Biglietto Famiglia 35,00 euro (valido per 2 adulti + 2 ragazzi fino ai 18 anni)

È possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria di Cinecittà si Mostra e su Ticketone.it

Oltre alla mostra permanente e alla visita ai set all’aperto, il biglietto di ingresso comprende le mostre temporanee in corso, il Cinebimbicittà (laboratori, visite animate in famiglia) e le Visite Speciali.

 

Visite speciali: i luoghi sconosciuti di Cinecittà

I tour si terranno alle ore 11.30 e alle 15.15 nelle seguenti giornate:

Sabato 7 e Domenica 8 Aprile – Cinegarden

Sabato 14 e Domenica 15 Aprile – Attrezzeria scenica

Sabato 21 e Domenica 22 Aprile – Palazzina Presidenziale

Mercoledì 25 Aprile – Cinecittà in compagnia di Venusia

Sabato 28 e Domenica 29 Aprile – Falegnameria

Martedì 1° Maggio – Tour animato sui set per bambini e adulti

MOSTRE E SET

Le mostre Perché Cinecittà, Girando a Cinecittà e Backstage. Un percorso didattico per Cinecittà e i set di Antica Roma, Gerusalemme e Firenze del Rinascimento fanno parte del percorso espositivo di Cinecittà si Mostra e sono visitabili tutti i giorni ad eccezione del martedì. Orari: dalle 9.30 alle 18.30 (la biglietteria chiude alle 16.30).

Le mostre sono visitabili senza prenotazione e autonomamente, senza guida.

I set permanenti sono visitabili senza prenotazione, ma per la loro visita è necessaria la presenza di una guida interna. Pubblici con esigenze motorie particolari sono pregati di contattarci all’indirizzo [email protected] per organizzare al meglio il tour.

Orari delle visite guidate ai set: 10.00, 11.30, 13.00, 14.30, 15.15, 16.30.

CINEBIMBICITTÀ

LABORATORI (senza prenotazione e a ciclo continuo dalle 10.00 alle 18.00)

Aprile: tutte le Domeniche a partire da quella dell’8.

VISITE ANIMATE IN FAMIGLIA

Martedì 25 Aprile e Lunedì 1° Maggio (ore 11.30 e ore 16.00).

È obbligatoria la prenotazione tramite mail all’indirizzo: [email protected]

 

Hugh Jackman potrebbe recitare per i produttori di La la Land

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Hugh Jackman è ufficialmente in trattative per entrare a far parte del cast di Bad Education, una nuova commedia prodotta dalla squadra di La la LandFred Berger e Brian Kavanaugh-Jones della Automatik Entertainment.

A dispetto del titolo, il film non sarà un remake di La Mala Educatiòn di Pedro Almodòvar, ma sarà un film completamente nuovo scritto da Mike MakowskyCory Finley, il cui ultimo film, Thoroughbreds, è stato osannato al Sundance, dovrebbe dirigere.

Il report originale arriva da Variety. I dettagli della storia sono tenuti segreti al momento, ma dovrebbero rispecchiare alcune esperienze del periodo scolastico di Makowski.

Hugh Jackman: “Logan esisterà ancora, ma non sarò io

Considerato che il film viene dai produttori di La la Land, film che ha fatto incetta di premi, e che lo stesso Hugh Jackman è stato a sua volta nominato agli Oscar, sarà interessante capire in che modo e con che ambizioni il film verrà sviluppato.

Hugh Jackman è stato il protagonista di The Greatest Showman, negli scorsi mesi in sala. Nel 2017 ha anche detto addio a Wolverine, il suo iconico personaggio, con Logan.

Joker doveva essere interpretato da Sean Penn? L’attore smentisce

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Ogni interprete che si sia mai approcciato al ruolo del Joker, per un adattamento del personaggio al cinema o in tv, ha lasciato il segno, da Cesar Romero a Jack Nicholson a Mark Hamill. Heath Ledger ha addirittura ridefinito il personaggio, restituendo l’immagine del Joker a un’intera generazione che ha adorato Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan.

Tuttavia alcuni rumors riportano che Nolan avrebbe voluto Sean Penn nel ruolo del Clown Principe del Crimine. Tuttavia Penn ha smentito. “Non me ne ricordo. Se ha pensato a me, non lo ha mai detto a me personalmente – ha dichiarato l’attore al podcast di Happy Sad Confused Tra quello incredibile che ha fatto Jack Nicholson, e poi quando Heath Ledger è arrivato e lo ha trasformato completamente. Senti, nel corso degli anni mi sono stati offerti un paio di ruoli che poi sono diventati di grande successo, e nella maggior parte dei casi, guardo quei film e penso che con me dentro non avrebbero avuto lo stesso successo.”

The Joker Origins: Joaquin Phoenix non ha mai sentito parlare del film

Sean Penn è il secondo attore che chiarisce la sua estraneità al ruolo del Joker, solo che, mentre lui smentisce un eventuale coinvolgimenti in un film che ha ormai 10 anni, Il Cavaliere Oscuro appunto, il suo collega Joaquin Phoenix ha da poco confermato di non sapere nulla di The Joker Origins, il film in lavorazione alla Warner Bros che, secondo i rumors, vedeva proprio lo stesso Phoenix in trattative per il ruolo del protagonista.