Sarà presentato alla trentesima
edizione del Salone del Libro di Torino, al via oggi 18 maggio
2017, Heroes: i piccoli protagonisti degli anni
’80, il primo libro di Chiara Guida che
inaugura la collana Eiga della Bakemono Lab, completamente
dedicata al cinema e ai suoi protagonisti.
Il libro racconta delle avventure
dei giovani protagonisti dei film per ragazzi degli anni ’80, dal
capostipite E.T. L’Extraterrestre fino al naturale
erede contemporaneo di quel filone narrativo, la serie Netflix
Stranger Things.
“I protagonisti di queste
storie si lasciano coinvolgere dagli eventi, dall’immaginazione,
soprattutto dalla volontà di vivere fino in fondo quel magico
periodo che non è più infanzia, non è ancora adolescenza, ma è una
terra di mezzo dove l’impossibile diventa l’avventura della
vita.
L’estate 2016 ha visto esplodere
il fenomeno Stranger Things, tributo agli Eighties. Sulle orme dei
protagonisti della serie tv, ideata dai fratelli Duffer, siamo
andati a caccia dei piccoli eroi degli anni ’80: avventurieri,
esploratori, coraggiosi, modelli cinematografici per lo show
Netflix. Ripercorrendo il cammino di questi giovani personaggi, da
La Storia Infinita, a E.T. – L’Extra terrestre, da I Goonies, fino
a Stand by Me – Ricordo di un’estate, rintracciamo l’origine del
genere e il posto d’onore occupato da questi film nella memoria
collettiva.”
Insieme a Heroes: i piccoli
protagonisti degli anni ’80, verrà presentato a Torino
anche Don’t you (forget about me) – Il cinema
Teens di John Hughes di Cecilia
Strazza.
Dopo la grande serata d’apertura del
17 maggio, viene presentato a Cannes 70 il primo
film in concorso, Nelyubov di Andrey
Zvyagintsev, ma l’attenzione del primo intenso giorno di
Festival sarà sicuramente catalizzata da Todd
Haynes, che porta sulla Corisette in concorso il suo nuovo
film, Wonderstruck, che vede protagonista la
magnifica Julianne Moore.
Oltre al raffinato autore il cui
ultimo film venne presentato sempre alla kermesse francese
(parliamo del bellissimo Carol), Cannes
70 vede sbarcare anche il prolifico Takashi
Miike, che presenta oggi alla stampa, nel fuori concorso,
il suo Mugen no jûnin, basato sull’omonimo
popolare manga.
Il Festival di Cannes
2017 si svolge dal 17 al 28 maggio.
Ecco un nuovo poster internazionale
di Wonder Woman in cui l’eroina, interpretata da
Gal Gadot, si prepara alla battaglia alla guida
dei suoi eserciti. Da una parte infatti compare Temiscira e il
mondo delle Amazzoni, dall’altra i suoi alleati
umani: [nggallery id=2194]
Il film arriverà il primo giugno al
cinema e sono già disponibili le prime reazioni che
paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo
film su Captain America.
Nel cast di Wonder Woman ci sono
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy
Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd
Taghmaoui, Elena Anaya e David
Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Dopo tanti anni in fase di stallo,
si è finalmente sbloccato il progetto relativo a The
Greatest Showman on Earth e adesso, grazie
a EW, possiamo vedere le prime
immagini con Hugh Jackman nei panni
di P.T. Barnum: [nggallery id=3128]
The Greatest Showman on
Earth si basa su una sceneggiatura originale di
Bill Condon (Dreamgirls)
e potrebbe essere il primo musical dopo molto tempo pensato
esclusivamente per il cinema.
Hugh Jackman
interpreterà il leggendario truffatore showman PT
Barnum, infatuatosi della cantante lirica svedese Jenny
Lind, conosciuta nell’ambiente come “l’usignolo”.
Nel cast ci saranno anche
Michelle Williams (Marilyn, Blue
Valentine, Il grande e potente Oz), Zac
Efron, che si cimenterà nuovamente con il musical dopo il
grande successo della serie High School
Musical, Zendaya, che vedremo
prossimamente nell’attesissimo Spider-Man
Homecoming e Rebecca
Ferguson che interpreterà una cantante lirica.
Il progetto sarà scritto da
Jenny Bicks (Sex and the
City) e diretto da Michael Gracey,
debuttante alla regia. Le canzoni originali del filma saranno
di autori affermati come Justin Paul e
Benz Pasek, Bonnie McKee, Jake Shear e
Brian Lapin.
Si è aperta questa sera
Cannes 70, e come da aspettative, la
Monteé des Marches si è popolata di glamour e
volti noti del panorama del cinema internazionale.
Il Festival di Cannes
2017 si svolge dal 17 al 28 maggio.
Alexandra Daddario e Zac
Efron hanno portato il loro ultimo film,
Baywatch, sulle spiagge di
Sidney, dove hanno presentato l’adattamento della
serie tv anni ’90.
Nel cast di
Baywatch sono stati confermati Dwayne
Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly
Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka
Chopra.
Il film ha una data d’uscita
fissata per il 25 maggio 2017.
La pellicola è diretta
da Seth Gordon (Come ammazzare il
capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la
firma di Damian Shannon e Mark
Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson,
Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg
Bonnan.
Dwayne Johnson e Zac Efron
guidano il cast del film che porta per la prima volta sul grande
schermo i bagnini più sexy d’America, diventati vere e proprie
icone degli anni ’90 grazie alla fortunata serie televisiva con
David Hasselhoff e Pamela Anderson.
Arriva al cinema il 18 maggio
Scappa – Get Out, il film diretto da
Jordan Peele e vero e proprio fenomeno al
botteghino internazionale. Riuscirà a incassare altrettanto bene al
box office italiano?
Chris (Daniel
Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison
Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i
suoceri. Lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con
Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley
Whitford). Chris è afroamericano, ed è preoccupato della
possibile reazione dei genitori della ragazza, abitanti del sud
degli Stati Uniti. Le rassicurazione e l’affetto di Rose lo
convinceranno ad andare a passare quello che ben presto diventerà
un weekend terrificante.
Jordan Peele è un
autore comico americano, di origine afroamericana. È famoso
negli Stati Uniti per la serie Key and Peele e
questo è il suo esordio su grande schermo, come sceneggiatore e
anche come regista.
Il film, uscito il mese scorso in
patria, è diventato un vero caso: sia per gli incassi, molto più
alti di ogni previsione, sia per la tematica affrontata.
Scappa – Get out usa infatti il genere
horror/thriller per parlare di altro o meglio per smascherare la
facciata di certa parte di borghesia americana, impegnata
socialmente a parole, poco nei fatti.
La trama del film si svela poco a
poco, e, per chi non ha letto nulla su questa pellicola, all’inizio
può sembrare una commedia interraziale sullo stile di
Indovina chi viene a cena? Che si trasforma in
Funny games una volta che Chris entra in casa
degli Armitage.
Il film usa poi alcuni
archetipi sfruttati dal cinema horror recente, uno su tutti: il
chirurgo pazzo, che in questo caso non agisce in modo solitario ma
è sostenuto da una comunità che nasconde sotto falsi sorrisi e
pacche sulle spalle un sadismo estremo.
Si possono quindi fare dei
ragionamenti di vario tipo, riguardanti quanto la cultura
afroamericana sia stata saccheggiata dalla cultura predominante
bianca americana, oppure usando una battuta di uno dei personaggi
del film, si può parlare di quanto “il nero va di moda”,
grazie anche alla popolarità raggiunta democraticamente dal
presidente Obama, ma poi alla resa dei conti il “nero” sia un
bene sacrificabile ad uso della cultura dominante. Black
lives matter, insomma, ma solo se ci fa comodo.
Aldilà delle metafore,
Scappa – Get out è un ulteriore segnale
di quanto il cinema afroamericano sia cresciuto negli ultimi anni,
liberandosi definitivamente dal giogo di dover raccontare storie di
ghetti, schiavi e pistole o commedie, con l’eccezione di altro
livello di Spike Lee.
Guarda il trailer finale italiano di
Transformers L’Ultimo Cavaliere, il nuovo film
diretto da Michael Bay, diffuso da Universal
Pictures International Italy.
Mark Wahlberg torna
ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela
Moner nei panni di Izabella, protagonista femminile,
e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non
specificato. Si unisce al cast Laura
Haddock.
Il film uscirà nelle sale americane
il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman
della Warner Bros.
Transformers L’ultimo
Cavaliere sarà diretto ancora una volta da Michael
Bay su una sceneggiatura di Art Marcum,
Matt Holloway (Iron Man)
e Ken Nolan (Black Hawk
Down).
Ecco le prime foto dalla croisette scattate in
occasione di Cannes 70, l’edizione del 2017 della
prestigiosa manifestazione cinematografica che si svolge sulla
costa francese. Nelle immagini i componenti della giuria, la
madrina della manifestazione, Monica Bellucci, e
il cast del film d’apertura Le fantome
d’Ismael.
Il Festival di Cannes
2017 si svolge dal 17 al 28 maggio. Nella giuria ufficiale
del concorso ci sono:
Pedro Almodóvar – President
(Regista, Sceneggiatore, Produttore – Spagna)
Realizzare oggi un film che sia
originale dalla prima riga di sceneggiatura sino all’ultima è
impresa quasi impossibile, e Arnaud Desplechin con
il suo ultimo lavoro Le fantome
d’Ismael neppure ci prova a farlo. Il suo cinema
ha sempre puntato, e punta ancora adesso, a tutt’altro: a una
scrittura complessa, emozionale, giocosa, a una direzione solida
degli attori, ad inquadrature in grado di raccontare e creare
atmosfere anche in silenzio.
Se Olvier Assayas
allo scorso Festival di Cannes, il numero 69, ha raccontato i
fantasmi attraverso gli smartphone e gli abiti di lusso, l’autore
di Racconto di Natale sceglie oggi temi più inflazionati
come l’amore, la nostalgia, l’arte, i sogni infranti e perduti, il
riscatto, scegliendo un registro a dir poco particolare. Le
linee di trama ci sono, ma non sono affatto fondamentali, ci
trasportano avanti e indietro nel tempo come a voler risvegliare
ricordi ormai sopiti, lo sfondo perfetto per un racconto fatto di
volti, di carne e sangue, di passione e occasioni perdute.
In
Le fantome d’Ismael Charlotte è scomparsa da
vent’anni, riposa in una tomba vuota e umida, poiché il suo corpo
in realtà non è mai stato ritrovato; defunta solo per comodità
legale, per egoismo di chi l’ha cercata per anni, invano. Charlotte
invece è viva e vegeta, è soltanto scappata a vent’anni da una vita
che la rendeva infelice, appesantita, e ora ha deciso di tornare
senza dire niente a nessuno. Della sua vita passata sono rimaste
soltanto macerie, un marito distrutto e un padre anziano ormai
senza speranza, legato solo a vecchie e sfocate fotografie, è però
forte la sua voglia di ricostruire tutto dalle fondamenta.
Ismael, quello che
era l’uomo della sua vita, si è ora risposato, ma poco importa con
il grande piano di Charlotte, anche perché è forte il dubbio che
tutto questo – il ritorno in grande stile alla vecchia vita – sia
soltanto mentale, ideale. È sempre Ismael, artista e regista
nevrotico, schizzato e trasandato, a inventare tutto con minuzia di
dettagli. Questo Desplechin non ce lo dice in modo esplicito, ma
basta rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle che abbiamo a
disposizione, uniti insieme soprattuto nel finale d’opera, durante
il quale lo stesso protagonista paragona il suo
film-dentro-il-film – e così la sua vita – ad un dipinto
di Jackson Pollock. Nelle linee apparentemente astratte e insensate
si nasconde invece la ragione, la poesia, la linearità della
vita.
Probabilmente per
questo motivo il regista francese confeziona un film slegato in
superficie, un omaggio al cinema noir e alla “nuova ondata”
d’oltralpe con uno scopo ben preciso fra le righe, diretto con
rigore stilistico e licenze poetiche sparse qua e là. La sua
macchina da presa danza, gioca, gira su se stessa e crea dipinti
dinamici, atmosfere emozionanti e momenti passionali, tutti
rafforzati dagli ottimi interpreti. Charlotte
Gainsburg e Marion Cotillard sono nemiche eppure complici,
opposte eppure simili, portano a compimento la loro missione con
grazia e sensibilità, soprattutto la prima – a cui è affidato
l’intimo l’epilogo. A dirigere l’orchestra però è Mathieu
Amalric, una vera e propria scheggia impazzita che genera
paure e ricordi, fantasmi e desideri usando il corpo e la voce.
Le fantome
d’Ismael finisce dunque per essere un viaggio mistico
nella mente del suo protagonista folle e traumatizzato, dei suoi
incubi ricorrenti e vividi, narrato con un linguaggio
cinematografico che colpisce ognuno in modo soggettivo. Un inno
visionario al fluire irrefrenabile della vita, che ha sempre un
piano B e un modo per risorgere dalle sue stesse ceneri.
Anche se alla prima proiezione
ufficiale, con tanto di tradizionale Montée des Marches sul tappeto
rosso, manca ancora qualche ora, possiamo tranquillamente dire che
il Festival di Cannes numero 70 è ufficialmente
iniziato. Lo si capisce dal brulicare di persone fra le strade
della cittadina francese, dai controlli serrati attorno alla zona
del festival, fra blocchi di cemento e metal detector in ogni dove
per paura del terrorismo internazionale. Soprattutto però per
l’arrivo delle prime star internazionali, proprio per la serata
inaugurale di questa sera: Charlotte Gainsburg, Mathieu
Amalric, il regista Arnaud Desplechin, Alba Rohrwacher, Louis
Garrel, Marion Cotillard sono stati i protagonisti della
conferenza stampa di apertura, giunti tutti insieme per il film Les
fantômes d’Ismaël. Un’opera molto particolare, visionaria e
complessa, dalla scrittura profondamente “francese” e giocosa,
nonostante molte tinte drammatiche, ma di questo parleremo in un
secondo momento.
Nel frattempo l’attenzione e il
palcoscenico sono stati tutti di Marion Cotillard, che più di tutti
ha fatto brillare gli occhi dei presenti. Vestita con un lungo
abito bianco, aperto sul davanti per fare posto a un pantalone,
l’attrice più amata dai transalpini non ha forse sfoggiato la sua
forma migliore, giustamente reduce dal parto dello scorso marzo, ma
è comunque riuscita a incantare tutti con la sua presenza e le sue
parole. Il nuovo film di Arnaud Desplechin vede nel cast tre donne
molto forti, nell’intera industria però la presenza femminile non
raggiunge certo quella maschile: “Nella mia carriera ho
incontrato più attori uomini che donne attrici, le cose devono
cambiare” ha detto la Cotillard, sempre in prima fila quando
si tratta di difendere diritti civili o salvare il mondo dai
pericoli della globalizzazione.
“Vorrei recitare più spesso con
attrici, amo molto lavorare insieme alle mie colleghe, infatti con
Charlotte ho avuto un rapporto speciale sin da subito, è stato
fantastico” ha concluso. Anche Desplechin però ha avuto
un ottimo rapporto con le sue protagoniste: “La carriera di
Marion Cotillard parla da sola, non c’è bisogno che vi spieghi
perché l’ho scelta, negli ultimi anni l’ho vista lavorare anche con
i fratelli Dardenne, era la scelta giusta. Di Charlotte invece amo
il modo in cui interpreta drammi e traumi, con assoluta calma e
freddezza, nonostante l’ardore. Lei ha il fuoco che arde sotto le
ceneri, sono state straordinarie insieme.”
La 20th
Century Fox Italia ha diffuso il trailer italiano finale
ufficiale di The War – Il Pianeta delle Scimmie,
in arrivo il prossimo 13 luglio nelle nostre sale.
La sinossi di The War – Il Pianeta delle
Scimmie
In The War – Il Pianeta delle
Scimmie, il terzo capitolo del franchise di
blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono
forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di
uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che
le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con
il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica
impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta
faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a
combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di
entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Confermati nella produzione, ci sono
il regista Matt Reeves e i protagonisti,
Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody
Harrelson in quelli del Colonnello.
Alla fine dell’Impero
Colpisce Ancora abbiamo assistito a uno dei colpi di scena
più famosi della storia del cinema (Luke, sono tuo padre) e per
Star
Wars Gli Ultimi Jedi potrebbe essere lo stesso.
Si tratta senza dubbio di promozione
sensazionalistica, ma considerato tutto quello che è accaduto ne
Il Risveglio della Forza e tutte le domande che
ancora abbiamo in merito alla storia, è probabile che il film di
Rian Johnson riveli qualche dettaglio importante
per la saga.
FIRST LOOK – Carrie
Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il
film è diretto da Rian Johnson
e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Anche Justice
League, come ogni film di questo genere, sarà sottoposto a
una fase di riprese aggiuntive, previste già in fase di
pianificazione del lavoro.
Considerati però i risultati
contrastanti degli altri film della Warner Bros
appartenenti alla DCEU, le voci di un reshooting
massiccio e “invasivo” erano già cominciate a circolare, fino a che
un report di TheWrapha
riportato l’ordine:
“Non ci saranno riprese
aggiuntive per Justice League, ma abbiamo pianificato di riprendere
alcune scene all’inizio dell’estate. Le riprese aggiuntive sono
sempre state previste come in molti film in generale e in
particolare con blockbuster di questo genere e grandezza.”
Ecco il primo trailer di
Justice League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è
previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista
Henry Cavill come
Superman, Ben Affleck
come Batman, Gal Gadot
come Wonder Woman, Ezra
Miller come Flash, Jason Momoa come
Aquaman, e Ray Fisher
come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy
Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e
Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono
Wesley Coller, Goeff Johns e
Ben Affleck stesso.
Le voci di un quarto
Spider-Man diretto da Sam Raimi
si sono susseguite per un periodo alquanto lungo all’indomani
dell’uscite del terzo film nel 2007. All’epoca, il progetto era in
mano al regista e con lui c’era il cast originale del film, con
Tobey Maguire e Kirsten
Dunst in prima linea, pronti a tornare nei panni di Peter
Parker e MJ.
Mentre la spettiamo sul red carpet
del Festival di Cannes 2017, Kirsten Dunst ha
parlato con Variety proprio del progetto mai realizzato dalla Sony:
“Volevo così stanto stare in quel film. L’ho amato, vorrei che
avessimo fatto anche il quarto.”
E in merito ai reboot sull’Uomo
Ragno, l’attrice ha risposto: “Non mi interessa. A tutti
piacciono i nostri Spider-Man. Andiamo! Ho ragione o no? Ascolta,
ho preferito essere nei originali che in questi nuovi.”
Kirsten Dunst sarà
trai protagonisti de L’Inganno, il film che
Sofia Coppola presenterà in Concorso al Festival
di Cannes 2017. Con lei Nicole Kidman, Elle
Fanning e Colin Farrell.
Per quanto riguarda
Spider-Man, lo vedremo di nuovo al cinema il
prossimo luglio, con Spider-Man Homecoming, in cui
il protagonista sarà Tom Holland.
T.J. Miller
(Silicon Valley) ha parlato del personaggio che
Steven Spielberg gli ha chiesto di interpretare in
Ready
Player One.
L’attore è alla sua prima
collaborazione con il regista e in merito al suo ruolo nel film,
basato sul romanzo di Ernest Cline, ha detto:
“Non sono nel romanzo. Alcuni punti della trama sono
differenti, ma io sono l’unico personaggio nuovo. Interpreto i-R0k
e in pratica sono una versione simpatica, o almeno mediamente
divertente, di Boba Fett. Nell’OASIS, sono un giocatore migliore di
tutti. Sono un cacciatore di taglie bravissimo, ma lavoro da solo.
Mentre tutti gli altri lavorano per la IOI e per Sorrento, io
lavoro su commissione e mi becco paghe incredibilmente alte per
trovare e uccidere la gente o per questioni relative al
gioco.”
Nel cast di
Ready
Player Onesono stati confermati
Olivia Cooke
(Bates Motel, Quel fantastico peggior anno della mia
vita), nei panni della protagonista Art3mis, Tye Sheridan
(The Tree of Life, X-Men Apocalypse), che
interpreta ilprotagonista maschile Wade Owen
Watts a.k.a. Parzival, e Ben Mendelsohn
(Rogue One a Star
Wars Story), che invece sarà il villain Nolan
Sorrento. Si aggiungono Mark Rylance,Simon Pegg, TJ Miller e Win
Morisaki. La storia del libro vede come
protagonista Wade Watts, un teenager che scappa
dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere
OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i
cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico
creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo
impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui
Wade partecipa scontrandosi con la realtà di
concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il
bottino.
Nicole Kidman è la
vera regina della settantesima edizione del Festival di Cannes
2017, con ben tre film nella selezione ufficiale della kermesse. Di
seguito, ecco le immagini di How to Talk to Girls at
Parties, film presentato Fuori Concorso e diretto da
John Cameron Mitchell che è alla sua seconda
collaborazione con l’attrice premio Oscar. Nel film
anche Elle Fanning, Alex Sharp, Ruth
Wilson e Matt Lucas.
Ecco le foto:
Nicole Kidman
sfilerà anche due volte per il Concorso sul red carpet di Cannes
2017. Sarà trai protagonisti di L’Inganno, di
Sofia Coppola, in cui recita di nuovo con
Elle Fanning, e in The Killing of a Sacred
Deer, di Yorgos Lanthimos. Inoltre
l’attrice è anche nella serie tv di Jane Campion Top of the
Lake: China Girl.
Dopo Fahrenheit
9/11, sull’11 settembre, Michael Moore è
a lavoro su Fahrenheit 11/9, sull’elezione di
Donald Trump. A dare l’annuncio sono
stati Bob e Harvey Weinstein
che presenteranno il progetto al Mercato del Festival di Cannes
2017.
Il giorno (s)fortunato di date fa sì
che il progetto sia un diretto richiamo al precedente progetto di
Moore che ha vinto la Palma d’Oro nel 2004. Il film parlava
dell’elezione di George Bush Jr. come presidente,
oltre che degli attentati di New York.
La nuova data è chiaramente un
riferimento al 9 novembre 2016, data di elezione di
Trump.
A lavoro al progetto,
Michael Moore ha voluto i tre produttori e
registi Meghan O’Hara, Tia Lessin e Carl
Deal. Le riprese sono state tenute segrete, mentre la
distribuzione è stata affidata a The Fellowship
Adventure Group, gruppo fondato dai
Weinstein quando Miramax non ha
potuto distribuire Fahrenheit 9/11.
È il regista James
Mangold a presentare il trailer per la versione in bianco
e nero di Logan, che sarà proiettata al cinema
negli USA e che avrà una distribuzione nel Home Video. Inoltre,
grazie a Yahoo Movie, abbiamo
la possibilità di mostrarvi anche una scena tagliata dal film che
ci racconta la morte di Calibano.
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Per Hugh Jackman questo
ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la
sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men
L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti
rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey
Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere
arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con
questo film.
Alla regia c’è James
Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
È stato confermato che Jimmy
Kimmel sarà il maestro di cerimonie agli Oscar
2018, la novantesima edizione degli Academy
Awards che si svolgerà domenica 4 marzo 2018 al Dolby
Theatre.
Sono stati confermati
anche Michael De Luca e Jennifer
Todd. La presidente dell’Academy Cheryl Boone
Isaacs ha dichiarato: “Jimmy, Mike e Jennifer sono il
vero Dream Team degli Oscar. Mike e Jennifer hanno prodotto uno
splendido spettacolo, visivamente incredibile. E Jimmy ha
dimostrato, a partire dal suo monologo di apertura fino al finale
che non ci saremmo mai immaginati, di essere uno dei più bravi
conduttori di sempre degli Oscar”.
Jimmy Kimmel ha
commentato in questo modo la notizia del suo ritorno sul
prestigioso palcoscenico: “Condurre gli Oscar è stato uno
dei momenti più alti della mia carriera e sono grato a Cheryl, Dawn
e all’Academy di avermi chiesto di tornare a lavorare con due delle
persone che preferisco al mondo, Mike e Jennifer. Se pensate che
abbiamo rovinato il finale quest’anno, aspettate di vedere cosa
abbiamo in serbo per la novantesima edizione degli Oscar!”
È stato diffuso il primo
trailer di Battle of Sex, La Battaglia dei Sessi,
film che vede tornare insieme sul set Emma Stone e
Steve Carrell dopo il divertente
Crazy, Stupid, Love.
Il film è diretto da
Jonathan Dayton e Valerie Faris.
Ecco il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=R0FxwbPTjnA
Il film
porterà sul grande schermo il celebre match tennistico
tenutasi nel 1973 che opposeil
55enne Bobby Riggs (Steve Carrell),
stella già in pensione, e Billie Jean
King (Stone), allora numero 2 del ranking
femminile. Riggs dichiarò aperta una vera e propria “guerra dei
sessi”, affermando la superiorità del tennis maschile su quello
femminile e sfidando le più forti professioniste in attività a
batterlo. Un confronto che ben presto si estese al di fuori dei
confini del gioco, per assumere i connotati di una pagina
storica del costume, oltre che dello sport.
Un soggetto stuzzicante,
soprattutto oggi che la questione del genere gap è tema di
attualità nell’industria cinematografica americana. E come spesso accade a Hollywood, sono altri due i progetti che
si concentrano sullo stesso episodio. Uno sarà sviluppato daHBO e Playtone coinvolgendo Elizabeth Banks
e Paul Giamatti. L’altro, dal titolo Match
Maker, vedrebbe Will Ferrell nei panni di
Riggs.
Jonathan
Dayton e Valerie Faris
(Little Miss Sunshine e Ruby
Sparks) dirigono il film scritto da Simon
Beaufoy (The Millionaire).
Nel casft del film
Emma Stone, Steve Carell e Elisabeth
Shue al fianco di Sarah Silverman, Alan Cumming,
Andrea Riseborough, Eric Christian Olsen, Natalie Morales, Austin
Stowell, Wallace Langham, Jessica McNamee, Mickey Sumner e
Bill Pullman.
È l’Uomo Ragno di Tom
Holland il protagonista della nuova cover di Empire
Magazine, per la promozione di Spider-Man
Homecoming che arriverà a luglio anche nelle nostre sale.
Nella gallery a seguire potete vedere l’immagine: [nggallery
id=2811]
Diretto da Jon
Watts, nel cast del film
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo
posto nel mondo come il supereroe SpiderMan.
Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a
casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei),
sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony
Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter
cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova
minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture
(Michael Keaton) mette in pericolo la città di New
York e metterà a dura prova Spider-Man.
Spider-Man
Homecoming è prodotto da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditko.
È stato diffuso un nuovo trailer
cinese per Wonder Woman in cui possiamo vedere
delle scene inedite che coinvolgono Diana (Gal
Gadot) e gli altri protagonisti del film diretto da
Patty Jenkins.
Il film arriverà il primo giugno al
cinema e sono già disponibili le prime reazioni che
paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo
film su Captain America.
Nel cast di Wonder Woman ci sono
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy
Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd
Taghmaoui, Elena Anaya e David
Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Ecco un nuovo poster di
Transformers L’Ultimo Cavaliere, il quinto
adattamento del franchise Hasbro che porta ancora
una volta la firma di Michael Bay.
Il poster in spagnolo recita:
“Ogni leggenda nasconde un segreto”, mentre l’immagine
sulla scudo che campeggia nel poster vediamo accennato il contorno
di Dragonstorm, cavaliere di
Cybertron che può trasformarsi in drago a tre
teste. [nggallery id=2838]
Mark Wahlberg torna
ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela
Moner nei panni di Izabella, protagonista femminile,
e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non
specificato. Si unisce al cast Laura
Haddock.
Il film uscirà nelle sale americane
il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman
della Warner Bros.
Transformers L’ultimo
Cavaliere sarà diretto ancora una volta da Michael
Bay su una sceneggiatura di Art Marcum,
Matt Holloway (Iron Man)
e Ken Nolan (Black Hawk
Down).
Sembra che la Warner Bros sia sempre
più vicina alla scelta di un regista per The
Flash. Dopo le prime indiscrezioni sul coinvolgimento di
Robert Zemeckis, Variety
e
The Wrap confermano che il regista è ancora in lizza per
il dirigere Ezra Miller nel primo adattamento
cinematografico dedicato al Velocista
Scarlatto.
Tuttavia, Zemeckis
non è il solo, perché in sua compagnia si fa anche il nome di
Matthew Vaughn come possibile scelta dello studio.
E non è finita, perché anche Hollywood
Reporter riferisce di un nome molto prestigioso che
potrebbe essere coinvolto. Si tratta di quel Sam
Raimi che ha dato origine al genere supereroistico con
Spider-Man nel 2002.
Considerato che
Zemeckis ha firmato con la Universal per un
progetto immediato, e che le riprese di The Flash
devono necessariamente cominciare entro l’anno in corso, è
improbabile che riesca a seguire i due progetti. Per quanto
riguarda Vaughn invece, un terzo adattamento di
Kingsman è all’orizzonte e potrebbe essere anche
lui molto impegnato.
Rivedremo The Flash
in Justice League, al fianco di
Batman, Superman, Wonder
Woman, Cyborg e
Aquaman.
Ezra Miller, già
apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in
Batman v Superman e per uno in Suicide
Squad), si è dichiarato fiducioso
nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al
meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora
rimpiazzato.
Il film stand alone su The
Flash con protagonista Ezra Miller è
previsto per il 3 marzo 2018. Nel cast anche Kiersey
Clemons nei panni di Iris West.
Si apre oggi, con Les
Fantômes d’Ismaël di Arnaud Desplechin,
il Festival di Cannes 2017, all’edizione numero 70, che si
svolgerà sulla Croisette da oggi, 17 maggio, fino
a domenica 28 maggio.
Il film racconta di un drammatico
ritorno e una doppia storia d’amore. Mathieu
Amalric interpreta il protagonista, un regista che dopo la
perdita della prima compagna di sta ricostruendo una vita al fianco
di una nuova donna. Improvvisamente però la prima donna, creduta
morta, tornerà nella sua vita, gettando scompiglio e
destabilizzando la “rivale”.
A illuminare il red carpet
d’apertura ci saranno le protagoniste del film, Marion
Cotillard e Charlotte Gainsbourg, di casa
al Festival, e con loro anche Monica Bellucci, che
sarà la madrina di Cannes 2017. L’attrice italiana
è ormai da anni parte del mondo del cinema francese.
Di seguito l’elenco dei giurati
della manifestazione che vedremo sfilare sulla Monteés de
Marches:
Pedro Almodóvar – President
(Regista, Sceneggiatore, Produttore – Spagna)
Ecco una clip
da Fortunata, il film di
Sergio Castellittoscritto
da Margaret
Mazzantinicon Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Alessandro
Borghi, Edoardo Pescee con
Hanna Schygulla. Il film sarà presentato
nella sezione “Un Certain Regard” del Festival di Cannes 2017
il 21 maggio.
Fortunata racconta la storia di una giovane
madre, forte e coraggiosa, con un matrimonio fallito alle spalle,
che quotidianamente combatte per conquistare il suo sogno: aprire
un negozio di parrucchiera sfidando il suo destino, nel tentativo
di emanciparsi e conquistare la sua indipendenza e il diritto alla
felicità.
Fortunata: trailer del nuovo
film di Sergio Castellitto
Una
produzione Indigo Film, in associazione con
HT Film.Fortunata sarà distribuito da
Universal Pictures in
primavera.
Ecco il trailer onesto di
Aliens – Scontro finale, il secondo film del
franchise, uscito nel 1986 e diretto da James
Cameron.
Aliens – Scontro
finale (Aliens) è un film del 1986 diretto da James
Cameron. È il sequel di Alien del 1979, diretto da Ridley Scott.
Nonostante il sottotitolo in italiano sia Scontro finale ha avuto
altri due seguiti, Alien³ (1992) e Alien –
La clonazione (1997).
Il film è ambientato a quasi 60 anni
di distanza dal primo Alien e come protagonista
vede sempre la combattiva Sigourney Weaver nei
panni di Ellen Ripley.
Con Alien Covenant
abbiamo assistito al ritorno dell’orrore delle creature aliene che
terrorizzano gli spettatori dal 1979. Lo Xenomorfo
ha fatto il suo ritorno sul grande schermo, ma l’alieno più iconico
del franchise non è certo l’unico. Di seguito una guida completa a
tutte le creature mostruose che in quasi 40 anni hanno accompagnato
le avventure fantascientifiche degli spettatori.
La Regina
Cominciamo dall’inizio:
la regina. La creatura compare per la prima volta in Aliens, del
1986, diretto da James Cameron, quello che in molti considerano il
film di fantascienza migliore di sempre. L’enorme mostro è basato
su un concept dello stesso regista. Nel film di Cameron, si creerà
un parallelo tra Ripley e la Regina, in cui la prima farà di tutto
per proteggere la piccola Newt, così come lei farà di tutto per
proteggere le sue uova.
Le Uova
In una scena tagliata del
film originale si vedono le uova, lo stato pre-natale del mostro
pienamente formato. Dal momento che la scena non è finita poi nel
montaggio finale del film, si è provveduto a “inventare” la regina
nel secondo film.
Facehugger
Dove c’è una madre che
cova delle uova, c’è una schiusa e questa è proprio il facehugger.
Visto già nell’originale, la creatura ha un solo scopo, quello di
fecondare il corpo/incubatrice. La creatura non strangola la sua
vittima, che deve essere viva per ospitare l’embrione, ma procede a
farlo quando si tenta di strapparla dal volto a cui è avvinghiata.
Si tratta di un cucciolo di alieno in realt, non completamente
formato.
Chestburster
John Hurt è stato il
celeberrimo protagonista della prima nascita di un Chestburster.
Così come il facehugger prende il nome dalla sua funzione
(face+hugger=faccia+abbracciatore), anche questo alieno in sviluppo
nasconde nel suo nome il suo “effetto”: “bucatore di toraci”.
L’alieno in questione è il prodotto dell’impianto dell’embrione
nell’organismo umano ospite, un baby xenomorfo.
Xenomorfo
Si tratta dell’alieno più
famoso del franchise, la forma adulta della creatura, perfetta e
letale. Lo abbiamo conosciuto nel 1979 e ha accompagnato gli incubi
di milioni di spettatori. Con Alien Covenant, Ridley Scott ha reso
davvero felici i suoi fan, riproponendolo sul grande schermo.
Runner
Si tratta di una
particolare razza di xenomorfo che nasce quando il facehugger
impianta il suo embrione in un organismo ospitante non umano. Si
tratta dell’alieno più veloce in circolazione e si muove su quattro
zampe. La sua versione più famosa è Dragon, che compare in Alien
3.
Newborn
Il “neonato” è una delle
versioni più ridicole dell’alieno. Nato dai tentativi di clonazione
dell’esercito americano, in Alien la Clonazione, è il risultato
dell’incrocio tra un Alien tradizionale e il DNA umano. Questa
creatura, sebbene nata dalla regina, vede Ripley come sua
madre.
Predalien
Cosa accade quando un
facehugger si attacca a una creatura extraterrestre? Non possiamo
prevedere tutte le varietà di “creature” ma sappiamo che se dovesse
attaccarsi a un Predator, il risultato sarebbe proprio un
Predalien, come Alien vs Predator ci ha insegnato.
Ingegneri
Prima del 2012, anno in
cui è arrivato al cinema Prometheus, le origini degli Xenomorfi
erano prevalentemente sconosciute e c’erano molte speculazioni
sulla loro provenienza. Con il film in questione abbiamo scoperto
che gli Ingegneri sono gli artefici non solo della nascita degli
Xenomorfi ma anche della presenza della vita sulla Terra. Gli
Ingegneri appaiono simili agli umani, con il codice genetico in
comune, anche se perfetti in confronto a loro e la loro origine
rimane sconosciuta. Su LV-223, le armi biologiche sembrano aver
avuto la meglio sui loro creatori, mentre l’Ingegnere sopravvissuto
sembrava decisamente ostile al genere umano. Per fortuna, questa
sequela di eventi verrà esplorata ulteriormente nel sequel di Alien
Covenant.
Liquido Nero (o Agent
A0-3959X.91 – 15)
Si tratta di un’arma
biologica che incontriamo per la prima volta in Prometheus. È il
liquido con cui David intossica Charlie Holloway (interpretato
da Logan Marshall-Green): il suo rapporto sessuale con
Elizabeth la “feconderà”. Per conseguenza, Holloway si ammala,
mentre Fifield diventa mostruoso e “ostile”. Il liquido viene
custodito in anfore grigie che in Alien Covenant vengono fatte
cadere, come bombe chimiche, sul pianeta degli Ingegneri.
Hammerpede
Si tratta di una specie
meno avanzata di alieno rispetto al liquido nero. Nasce
dall’interazione di alcuni vermi con il liquido stesso. In una
delle scene più assurde di Prometheus, gli
scienziati Milburn e Fifield
interagiscono con la creatura come fosse un gattino. La
conseguenza, per la loro scempiaggine, è la morte.
Trilobite
Altra creatura che
compare in Prometheus, la cui provenienza non è del tutto chiara.
Holloway è infettato dal liquido nero e fa l’amore con la sua
donna, Shaw. La mette incinta ma con un essere mostruoso, quello
che diventerà il trilobite appunto. Non è chiaro se il trilobite
stesse già crescendo in Holloway o se avesse bisogno di essere
“passato” in un altro corpo ospitante (così che Holloway svolgesse
le funzioni di un facehugger, per così dire). Fatto sta che, prima
di permettergli di uscire dal suo stomaco, come un chestburster,
Shaw si auto-opera un cesareo d’urgenza. Il “feto” si trasformerà
nel trilobite che a sua volta come un facehugger “ingraviderà”
l’ultimo Ingegnere.
Deacon
Si tratta dell’essere che
prende vita dall’ultimo Ingegnere che ospita l’embrione del
trilobite. Sulla sua inquadratura si conclude Prometheus. Dalla
prima stesura del film era previsto che da questo improbabile
“accoppiamento” nascesse uno Xenomorfo classico, ma Scott ha
cambiato rotta.
Androidi
Il franchise presenta
diversi androidi. Ash è il primo essere sintetico che incontriamo
nelle nostre storie. Si finge umano, ufficiale scientifico a bordo
della Nostromo e ha l’incarico segreto di riportare
alla Weyland-Yutani Corporation esemplari di
xenomorfo da studiare. Scoperto il suo scopo, Ripley diventa
estremamente diffidente degli esseri sintetici. In Prometheus e
Alien Covenant vediamo invece David e Walter, due androidi molto
diversi per indole e intenti.
Neomorfo
I fan furono molto
contrariati dal fatto che in Prometheus non è apparso mai uno
Xenomorfo. Così per Covenant, Scott ne ha piazzato uno già nel
trailer, anche se non ha esaurito così tutte le sorprese. Da quello
che abbiamo potuto capire, il neomorfo è il frutto del liquido nero
che interagisce con il pianeta d’origine degli Ingegneri.
Impiantandosi per via aerea, non c’è bisogno di un facehugger.
Anche se è già stato coniato il termine backburster (che spunta
dalla schiena), dobbiamo ancora aspettare per capire se è
esattamente quello in modus nascendi dei neomorfi.
Ecco il teaser trailer di
Emoji – Accendi le Emozioni, la nuova commedia
d’animazione distribuita da Sony che vede
protagoniste le faccine delle nostre chat quotidiane. Il film
arriverà nelle sale italiane il prossimo 28 settembre
2017.
Ecco il poster del film:
La sinossi di Emoji – Accendi le Emozioni
EMOJI: ACCENDI LE EMOZIONI svela per
la prima volta il mondo segreto celato all’interno dei nostri
telefoni cellulari.
Nascosta tra le app troviamo
Messaggiopoli, una vivace città dove vivono tutte le nostre emoji
preferite, in attesa di essere scelte da Alex, proprietario del
telefono.
In questo mondo, ogni emoji ha una
sola espressione facciale, tranne Gene, un’esuberante emoji che,
nato senza filtri, riesce a fare più espressioni.
Deciso a diventare “normale” come
tutte le altre emoji, Gene chiede aiuto al suo migliore amico Gimme
5 e alla famosa hacker Rebel.
Tutti insieme si imbarcano in
un’epica “app-ventura” all’interno del telefono, ognuno in modo
simpatico e scatenato, per trovare il codice che riuscirà ad
aiutare Gene nel suo scopo. Quando un grande pericolo minaccia il
telefono, il destino di tutte le emoji dipenderà da questi tre
improbabili amici, che dovranno salvare il loro mondo prima di
venire definitivamente cancellati.
La commedia l’animazione è diretta
da Anthony Leondis e prodotta da Michelle
Raimo Kouyate. Emojimovie Express
Yourself è scritto da Anthony
Leondis e Eric Siegel.
Voce originale del film è
T.J. Miller che abbiamo visto quest’anno in
Deadpool. L’attore è molto noto ai fan della
HBO, canale che produce Silicon
Valley, divertente serie che lo vede trai
protagonisti.