All’inizio di questa settimana,
Jennifer Aniston è stata ospite dello spettacolo
di Chelsea Handler. L’attrice, che è arrivata al
successo anche per la sua interpretazione di Rachel Green
nella popolare sitcom Friends, ha
accennato a un possibile ritorno alla televisione.
Credo davvero
gli spettacoli [in televisione] siano più interessanti. C’è di più
opportunità per le donne … a meno che non ti vogliano per
interpretare un supereroe, una proposta che non è mai arrivata
nella mia casella di posta elettronica.
Chelsea Handler ha
poi chiesto alla Aniston come avrebbe reagito se gli fosse
stato offerto un ruolo di supereroina e l’attrice si è detta
esaltata dalla possibilità.
Questa non è la prima volta che
Jennifer Aniston ha espresso interesse a
interpretare un supereroe. Solo due anni fa, promuovendo il
suo film Cake, ammise:
Vorrei
davvero essere un supereroe anche io. Non sarebbe divertente? Lo
sarebbe di certo.
Sing, scritto
e diretto da Garth Jennings avrà le
voci originali del premio Oscar Matthew
McConaughey, il premio Oscar Reese
Witherspoon, Seth MacFarlane, Scarlett Johansson, John C.
Reilly e Leslie Jones.
Sing arriverà al
cinema dal 4 gennaio e in
ANTEPRIMA in tutta Italia il 14
Dicembre.
Il cast dei doppiatori è di grande
livello, formato da Matthew McConaughey,
Reese Witherspoon, Seth
MacFarlane, Scarlett Johansson,
John C. Reilly, Taron
Egerton e Tori Kelly.Protagonista
del film è un koala di nome Buster Moon (Matthew
McConaughey) che per risollevare le sorti del suo amato
teatro, caduto in digrazia, organizza la competizione canora più
ambiziosa di sempre.
Sing
Tra i personaggi che si daranno
battaglia, vi sono il topo Mike (Seth
MacFarlane), l’elefantina Meena che ha paura del
palcoscenico (Tori Kelly), la maialina Rosita
(Reese Witherspoon), madre con problemi economici, un giovane
gorilla gangster di nome Johnny (Taron Egerton) e
la porcospina punk rock Ash (Scarlett
Johansson).
Trama: Per salvare il suo
teatro dal fallimento, il koala Buster Moon indice una gara di
talenti canori per racimolare abbastanza soldi per salvare il suo
stabile. All’appello rispondono vari personaggi che per un motivo o
per l’altro desiderano dare il meglio di sé nella competizione
canora, con alle spalle la loro vita privata: la maialina Rosita
madre stressata di 25 figli, Meena un’elefantessa adolescente che
ama cantare ma è terrorizzata dal palco, Johnny un gorilla di
montagna adolescente il cui padre è a capo di una banda di
rapinatori che vuole diventare un cantante, Ash un porcospino
femmina che vuole formare una band con il suo fidanzato e Mike un
topo bianco dagli atteggiamenti di Frank Sinatra.
L’ex campionessa di RAW, la
wrestler Charlotte Flair, si è detta molto
interessata a interpretare la versione femminile di
Thor, rivestito dal personaggio di
Jane Foster nei fumetti.
Prima che Chris Hemsworth venisse
scelto come Thor, si può ricordare che il wrestler
Triple H si era detto molto vicino
al ruolo del Dio del Tuono. Nonostante la performance
tutt’altro che esaltante in Blade
Trinity, ci sono stati anche wrestler che si sono
rivelati buoni attori, come Dwayne “The Rock”
Johnson e John Cena.
La prossima potrebbe dunque
essere Charlotte Flair, figlia del più
celebre Ric Flair. O almeno, questo sarebbe il
desiderio della wrestler.
TWC-Dimension ha svelato la data
d’uscita per la commedia di Robert De
NiroThe War With Grandpa,
tratto dall’omonimo libro di Robert Kimmel Smith.
Il film sarà nelle sale a partire dal 21 ottobre 2017.
La storia raccontata nel romanzo
parla di un ragazzino diviso tra l’affetto per il nonno e quello
per la sua camera da letto (sic). Quando la nonna, con cui il
nipote vive, muore, il nonno si trasferisce a casa sua, ma non
potendo arrivare nella stanza sull’attico, prende possesso della
sua camera. Il nipote così scatena contro di lui una vera e propria
guerra a colpi di bizzarri scherzi, a cui l’ingegnoso vecchietto
risponde colpo su colpo.
La riduzione a sceneggiatura è stata
affidata a Matt Ember e Tom
Astle, mentre la regia sarà firmata da Tim
Hill.
Vi ricordiamo che che
Robert De Niro sta anche lavorando
a The Irishman, in cui sarà diretto
nuovamente da Martin Scorsese.
Il fatto che il personaggio
interpretato da Bryce Dallas Howard in
Jurassic World sia andata in giro con i tacchi a
spillo per tutto il tempo, compresa la folle corsa al riparo dal
temibile Indominus Rex, ha fatto sorridere non poco i fan e
l’attrice stessa, che ha scherzato parecchio su questa sua
straordinaria dote. Tuttavia per il sequel del film, al momento in
pre-produzione, è tato promesso a Bryce che non
dovrà correre con i tacchi e che per lei sarà scelto un
abbigliamento più consono a un ruolo action. Ecco i suggerimenti
che il regista del film Colin Trevorrow ha dato
via Twitter all’attrice ma anche al reparto costumi del
film.
Molto meglio, non trovate?
Sicuramente la bella Bryce sarà contenta di
vagliare una calzatura più comoda per replicare quelle che saranno
le acrobazie del sequel del film campione d’incassi!
Il film uscirà al cinema
il 22 giugno 2018. Chris Pratte Bryce Dallas Howardtorneranno
nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan
Antonio Bayona (The Impossible, A
Monster Calls).
Jurassic World
2si baserà su una
sceneggiatura di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola saranno Belén
Atienza, Patrick Crowley e Frank Marshall. Produttori
esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Netflix ha pubblicato online il primo trailer del
film d’azione Legendary Pictures,
Spectral, pronto a uscire sia nei cinema
che in streaming dal prossimo 9 dicembre.
Il film segue le vicende di un
brillante scienziato della DARPA (Defense Advanced Research
Projects Agency), inviato in una missione mortale con un gruppo
di forze speciali della Delta Force. La missione è perlustrare
una zona di guerra dove avvengono misteriose aggressioni
paranormali, nome in codice Spectral, che stanno causando
inspiegabili morti tra i civili.
Girato principalmente a Budapest,
Spectral vanta armi futuristiche
realizzate da Weta Workshop di Peter Jackson così
come gli effetti visivi di Weta Digital.
Nic Mathieu fa il
suo debutto alla regia del film, che è basato su un racconto di Ian
Fried e Mathieu, con una sceneggiatura finale da George Nolfi. E
‘stato prodotto da Thomas Tull, Jon Jashni e Jillian Share.
Mentre mancano poco meno di due
settimane all’uscita in Italia di Rogue One a Star
Wars Story, ecco una nuova clip che ci porta
all’interno del gruppo di Ribelli, protagonisti del film.
Rogue One a Star Wars Story: ecco il
rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity
Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Nonostante le perplessità iniziali,
ora sembra che nessuno meglio di Jason Momoa possa portare per la prima
volta al cinema Aquaman, il cui alias tra
gli umani è Arthur Curry. Il personaggio, nei
fumetti, è noto come un outsider sulla terra ferma, dal momento che
solo in acqua può essere davvero se stesso e esprimere tutto il suo
immenso potere.
Jason Momoa e
l’alter ego di Aquaman
Perlando del personaggio,
Jason Momoa ha dichiarato a Comic Book di essere molto in sintonia con
Curry, soprattutto nella definizione di outsider: “Sono
decisamente in sintonia con l’essere un po’ un emarginato. Vedi,
lui non era accettato da tutti, lo stesso accadeva a me… Non
c’erano competizioni dove sono cresciuto io, non c’erano cinesi o
messicani o neri. Sono cresciuto in Iowa, mi sono diplomato con
altre 100 persone, ma sono nato alle Hawaii e sono tornato da mio
padre… Ero visto come lo straniero dalle persone del posto perché
non ero cresciuto alle Hawaii. Mi sono sempre sentito come un
estraneo che non riesce a trovare spazio in entrambi i
mondi.”
Momoa ha già raccolto tanti consensi
con il ruolo di Khal Drogo in Game of
Thrones, che pur essendo stato molto breve, gli è valso
una grande riconoscibilità. Con Arthur
Curry/Aquaman vedremo l’attore alle prese con un ruolo
davvero iconico, che potrebbe effettivamente sancirne lo status di
star.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio di
Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il
suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo
di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e
vedrà protagonista Jason Momoa (Game
of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL,
The Danish Girl) nei panni di Mera. Il cinecomic
arriverà al cinema il 05 Ottbre 2018.
Sembra che il film su
Rampage stia cominciando a prendere forma e stando
alle recenti dichiarazioni del regista Brad
Peyton, il film sarà “emozionante”. Ma quanto può
emotivamente coinvolgere un film che vede esseri umani trasformati
in mostri che attaccano una città?
Gli animali di
Rampage come cani e gatti
Ecco cosa ha dichiarato
Peyton sul film e sul personaggio interpretato da
Dwayne Jhonson, che sarà il protagonista del film:
“Ci sono alcune cose davvero toccanti, da spezzare il cuore.
Dwayne interpreta un personaggio come non ne ha mai interpretati
prima. Si tratta di un personaggio che ha una profonda connessione
con gli animali. C’è un rapporto tra lui e un animali in
particolare nel film che… Io amo gli animali, ho cani e gatti e
sono come dei figli. Si tratta di una relazione molto simile dove
c’è in ballo un vero e proprio legame. Quando hai un innocente,
come un cane o un gatto o i suoi amici nel film, queste creature, e
accade loro qualcosa, e sono così innocenti e indifesi, allora può
essere davvero triste. Quindi in Rampage c’è questa rabbia emotiva
che penso le persone non si aspetteranno.”
Il concetto sembra alquanto chiaro,
ma è pur vero che nel film si parlerà di animali non proprio
indifesi. In che modo Rampage riuscirà a coniugare questi due
aspetti che sembrano opposti? Lo vedremo.
Il film, che sarà distribuito dalla
New Line Cinema e prodotto da Beau
Flynn, è la reunion del team dietro San
Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da
Brad Peyton e sceneggiata da Carlton
Cuse (affiancato da Ryan Condal).
Stando a tutto quello che sappiamo
fino a questo momento, Thor Ragnarok sarà un film
molto complesso. Prenderà sicuramente spunto dall’omonima storia a
fumetti, ma avrà anche spazio per le vicende di Planet
Hulk, tanto che il Gigante di Giada è
stato confermato nel film già da tempo. Inoltre i toni saranno
quelli di un buddy-road-movie, astando alle dichiarazioni
del regista Taika Waititi, mentre vedremo nel film
anche personaggi temibili e oscuri, come Hela e Skurge,
interpretato da Cate Blanchett e Karl
Urban. Ancora, nel film sarà presente il Gran maestro, un
personaggio potente e edonista, interpretato da Jeff
Godlblum, e Thor sarà alla ricerca di suo padre,
accompagnato dal fratello Loki, per tutti i Nove Reami.
In tutto questo marasma, ci sarà a
quanto pare spazio anche per le lotte tra Gladiatori
intergalattici, cui parteciperanno proprio il Dio del
Tuono e il Gigante di Giada. Direttamente
dalla Tailandia, CBM ci dà la possibilità di vedere una
promo art di Thor Ragnarok in cui Hulk e Thor
scendono nell’arena per combattere. Il primo è rivestito della sua
“tradizionale” armatura da gladiatore, mentre il secondo presenta
un elmo inedito, della pittura di guerra sul volto e infine due
spade azzurre, che sembrano sostituire il
Mjolnir (che potrebbe essere nella mani del Gran maestro).
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film
Chris Hemsworth sarà ancora Thor;
Tom Hiddleston il fratello
adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden
Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di
Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà
nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate
Blanchett (Blue Jasmine,
Cenerentola) nei panni del misterioso e
potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star
Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno
del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come
Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo
di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per
il 3 novembre 2017.
Un live action sulla bambola
Barbie
è stato a lungo progettato alla Sony, che già nel 2009 aveva
assunto la sceneggiatrice premio Oscar Diablo Cody
per realizzare uno script che potesse sostenere il film in
questione. Il progetto è poi sfumato anche se esiste ancora
l’intenzione di realizzarne un film vero e proprio. Adesso, via
THR, sappiamo che
Amy Schumer, l’attrice nominata ai Golden
Globes per Un disastro di Ragazza, è
stata scelta per interpretare la protagonista, Barbie,
nel live action sulla bambola.
La notizia arriva alquanto
inaspettata dal momento che il progetto è poco più che un’idea
vaga, almeno per quanto riguarda le notizie ufficiali a
riguardo.
Amy Schumer sarà
Barbie nel live action
Di recente, Amy
Schumer ha lavorato a Thank You For Your
Service, una svolta drammatica nella sua carriera da
commediante, in cui recita al fianco di Miles
Teller, ed è ancora coinvolta in un progetto, non meglio
definito, che la vedrà firmare una sceneggiatura a quattro
mani con la collega e amica Jennifer Lawrence.
Quello che fino ad esso si sa e che
il film su Barbie è completamente in mano alla
Sony e che avrà come modelli Big
con Tom Hanks, Come d’Incanto con
Amy Adams e anche Splash – Una sirena a
Manhattan.
Il MCU ci ha abituato
alla presenza e alla presentazione di numerosi eroi, tuttavia non
meno sono stati anche i personaggi di contorno, che seppure senza
particolari doti, non si sono rivelati certo meno eroici dei
protagonisti. Uno di questi è senza dubbio Happy Hogan,
interpretato da Jon Favreau e presente nel
franchise dall’inizio, da Iron Man. Dopo la
proiezione del footage di Spider-Man Homecoming
alla CCXP Experience, abbiamo la certezza che
Happy tornerà sul grande schermo, proprio nell’avventura del
giovane Peter Parker, e che avrà probabilmente a
che fare con Tony Stark.
Ricordiamo che all’inizio di
Iron Man, Happy Hogan è la
bodyguard di Tony Stark in persona e che mantiene questo ruolo
anche dopo che il magnate non ha più bisogno di una guardia
personale, dal momento che diventa Iron Man.
Che vi aspettate da questo buffo ma
eroico personaggio?
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man
Homecoming vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast
si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Arriverà in sala il 15 dicembre
Rogue One a Star
Wars Story, il primo spin-off del franchise di
Star Wars, l’ottavo film ad arrivare al cinema e
il primo che non vedrà protagonista un membro della famiglia
Skywalker. Il film racconterà
esattamente quello che è scritto nei titoli di testa di Una
Nuova Speranza: un gruppo di Ribelli riesce a rubare da
sotto al naso dell’Impero i piani di costruzione della Morte Nera,
l’arma di distruzione di massa più nota della galassia. In qualche
modo questi piani verranno poi in possesso della
Principessa Leia e di R2-D2, che
a loro volta incontreranno Obi-Wan Kenobi e un
giovane di nome Luke. Tutti insieme riusciranno a consegnare i
piani all’Alleanza Ribelle che, grazie all’intrepido volo del
giovane Skywalker, distruggerà la Morte Nera (la
prima).
Il contesto ci lascia immaginare che
i Ribelli, guidati nel film da Jyn Erso (Felicity
Jones), finiranno tutti per sacrificarsi per la causa, e
troveranno una onorevole morte per difendere la libertà come ne
I Sette Samurai. Tuttavia, EW riporta anlcune dichiarazioni dello
sceneggiatore Anthony Breznican che afferma che
esiste un collegamento diretto tra Rogue One e
l’Episodio VIII, al momento in produzione. Sembra
infatti che una battuta pronunciata in Rogue One sia un esatto
riferimento a qualcosa che vedremo in Episodio
VIII di Rian Johnson. Di cosa può
trattarsi? In prima istanza viene da pensare a “chi c’era”, ovvero
a R2-D2 e all’adesso Generale Leia: i due potrebbero benissimo
ricordare il sacrificio (eventuale) dei Ribelli per ottenere quei
piani che hanno fermato per un po’ l’avanzata dell’Impero. Allo
stesso tempo però, guardando al Lato Oscuro, il link potrebbe
essere Kylo Ren, che vuole “terminare ciò che Darth Vader ha
cominciato”. E se in Rogue One ci fosse
l’indizio decisivo per la nascita dell’Ordine dei Cavalieri di Ren?
Sappiamo che quest’ordine oscuro avrà un ruolo importante in
Episodio VIII, per cui non è da escludere nemmeno
questa ipotesi.
Sebbene la stessa Kathleen Kennedy
abbia spiegato che Rogue One sarà uno standalone e che non avrà
sequel, è comunque un film che si inserisce in un contesto
preesistente e che quindi a quel contesto debba fare
riferimento.
Che ne pensate?
Rogue One a Star Wars Story: ecco il
rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
L’utente di Twitteryournotmyprince (via Trailer Track) ha diffuso un video sul suo
account in cui viene annunciato che il secondo trailer di
Guardians of the Galaxy Vol. 2 arriverà domani,
proprio in occasione del Comic Con brasiliano.
Il nuovo video potrebbe mostrarci
qualche dettaglio in più rispetto al primo teaser visto qualche
settimana fa, tuttavia le recenti dichiarazioni di James
Gunn hanno fatto capire che questo trailer non svelerà troppo e che la politica di
marketing del film, dettata dai Marvel
Studios, sarà dosata e pensata per non svelare troppo
di quello che accadrà nel film.
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della
Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani,
stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di
Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi
preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre
l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Basato sull’omonimo romanzo di
Patrick Ness (da noi “Sette minuti dopo la
Mezzanotte”), A Monster Calls è già arriva nei
cinema USA con un discreto successo di pubblico e critica, mentre
latita ancora una data d’uscita per il nostro Paese.
Parlando della trasposizione
cinematografica del romanzo, l’autore Patrick
Ness, che ha anche firmato la sceneggiatura, ha spiegato
in che modo la sua creazione ha preso vita sulla carta.
Il libro è in realtà basato sull’idea della scrittrice Siobhan Dowd, che è
morta di cancro al seno prima di riuscire a sviluppare in romanzo
la sua idea.
Secondo Ness: “A Monster Calls
doveva essere un racconto in 5 libri, e lei aveva l’idea per una
struttura, qualche personaggio, e sfortunatamente, è passata a
miglior vita. Così il libro è stato lasciato sospeso, nemmeno
cominciato, e così ho studiato il suo materiale, e ho cominciato
dalla sua idea. Ho pensato subito ‘posso farlo, questa cosa ha un
vero cuore, c’è davvero passione e dolore’, ho deciso che dovevo
provare.”
Non sappiamo se il film avrà mai una
distribuzione in Italia, ma considerando i lavori precedenti di
J.A. Bayona (The Orphanage e The Impossible) sembra strano che il
regista spagnolo non abbia ancora trovato spazio nelle nostre
sale.
Nel cast Liam
Neeson, Lewis MacDougall, Felicity Jones, Toby
Kebbell, e Sigourney Weaver.
In A Monster
Callssi racconterà la vita di un bambino che,
dovendo fare i conti con la malattia della madre ed i bulli che lo
perseguitano a scuola, scapperà in un mondo fantastico fatto di
mostri e fiabe che riguardano il coraggio, la fede e la
perdita.
Di seguito la trama del romanzo:
Il mostro si presenta sette minuti dopo
la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che
Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l’orribile incubo,
quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha
iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l’entità fatta di
tenebre, di vortici, di urla… No. Questo mostro è un po’ diverso. È
un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta.
Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più
pericolosa di tutte.
Dopo avervi rivelato il titolo che
avrà Aquaman durante le riprese, oggi la
Warner Bros ufficializza la data di uscita del
film della DC FILMS. Aquaman
arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.
La buona notizia è che la data
sembra essere quella definitiva, la cattiva notizia è che il film
arriverà un po ‘più tardi di quanto inizialmente previsto.
Aquaman arriverà
al cinema in 3D eIMAX tre mesi dopo la prima data
ufficiale che era il 27 Luglio 2018. Precedentemente il 05
Ottobre era occupato ad un non precisato titolo della DC FILMS.
Questo vuol dire che il 27 Luglio ora sarà occupato da un nuovo
titolo? staremo a vedere.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e
vedrà protagonista Jason Momoa (Game
of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL,
The Danish Girl) nei panni di Mera. Il cinecomic
arriverà al cinema il 05 Ottbre 2018.
Sono
iniziate le riprese di THe Music of Silence, il film di Michael
Radford e basato sull’autobiografia di
Andrea Bocelli. Ad interpretare il
Maestro di Musica nonché mentore del grande tenore Andrea Bocelli è
l’attore spagnolo Antonio Banderas, che insieme a
Toby Sebastian, Luisa Ranieri, Jordi Mollà, Ennio
Fantastichini e Nadir Caselli compongono il cast
del prestigioso progetto internazionale.
E ieri
sul set romano è arrivato il famoso attore, con tanto di
trucco e barba posticcia per girare uno dei momenti più
significativi della vita del cantante, nel film a lui
dedicato, THE MUSIC OF SILENCE, tratto dall’omonima
autobiografia edita in Italia da De Agostini e diretto dal regista
inglese Michael Radford (Il Postino, Il mercante
di Venezia).
Tutti
conoscono la voce di Bocelli, le sue canzoni, le interpretazioni di
famose arie liriche, la sua popolarità internazionale. Meno però si
conosce della sua vita privata e del percorso che lo ha portato da
Lajatico, paese della campagna toscana, agli allori della sua
carriera attuale. Anna Pavignano e Michael Radford firmano la
sceneggiatura in collaborazione con Andrea Bocelli. The
Music of Silence, le cui riprese sono in corso a Roma
e a seguire in Toscana, è prodotto da Roberto Sessa
per Picomedia con Andrea Iervolino e Monika
Bacardi per AMBI Media Group.
Stephen S.
DeKnigh, regista di Pacific Rim
Maelstrom, ha condiviso sul suo account Instagram una
nuova foto dal backstage del film in cui compare davanti a una
misteriosa porta. Cosa ci sarà dietro? È quello che lui stesso ci
chiede!
Pacific Rim Maelstrom: prima foto dal set,
ecco John Boyega
Al momento nel
cast di Pacific Rim
Maelstrom sono confermati John
Boyega, nel ruolo del figlio del personaggio di
Idris Elba. Mentre sappiamo
che Charlie Hunnam non riprenderà il ruolo
per conflitto di programmazioni. Confermati
invece Scott Eastwood, Jian Tian, Levi
Meaden e Adria Arjona.
Legendary e
Universal hanno ufficializzato la data di
uscita del Pacific Rim 2, sequel del film
di Guillermo del Toro che resta in veste di
produttore ma cede il posto in cabina di regia
a Steven S. DeKnight, showrunner di
Spartacus e
Daredevil di Netflix.
L’uscita di
Pacific Rim 2 è stata fissata per il 23 febbraio
2018. Legendary e Universal avevano inizialmente previsto l’uscita
del sequel per l’estate 2017, facendo poi un deciso passo indietro
e rimuovendolo dalla programmazione. L’acquisto della Legendary da
parte del gruppo cinese Wanda ha invece cambiato le carte in
tavola, accelerando la messa in produzione del sequel. Del resto,
Pacific Rim incassò bene in Cina.
Ecco un nuovo character poster di
Rogue One a Star
Wars Story in cui vediamo protagonista Galen
Erso, personaggio interpretato da Mads Mikkelsen e che sarà
probabilmente la chiave della vittoria dei Ribelli guidati da
Jyn Erson, sua figlia.
Rogue One a Star
Wars Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Durante la CCXP
Experience, la convention brasiliana per gli appassionati
di comics e cinecomics, sono stati mostrate alcune scene di
Spider-Man Homecoming che purtroppo non possiamo
ancora vedere ma di cui abbiamo una descrizione che conferma un
dettaglio interessante: la ali di ragnatele!
Ecco cosa riporta l’utente Twitter
Pengos: “Il filmato di Spider-Man
Homecoming è stato corto ma incredibile. Comincia con il punto di
vista di Spidey che guarda Happy Hogan (Jon Favreau). Compare una
valigetta da Tony Stark con un upgrade per Spidey. Poi vediamo
Spidey saltare giù da un edificio, ed ecco: le ali di ragnatele!
Poi ci sono altre brevi inquadrature che non ricordo, ma le
classiche ali sono magnifiche.”
Probabilmente queste ali saranno
presenti nella valigetta che Tony Stark ha fatto
arrivare a Peter Parker e il giovane eroe del
Queens potrà usarle per i suoi scontri aerei con
Avvoltoio.
Che ne pensate?
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man
Homecoming vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast
si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Nuove date, nuovo Direttore
Artistico, nuovo Roma Fiction Fest? Il festival
pensato per il pubblico e dedicato alla serialità italiana e
internazionale quest’anno trova casa nel comodo spazio del cinema
The Space Moderno a Piazza della Repubblica tra il
7 e l’11 di Dicembre, un week-end lungo insomma,
ma pieno di titoli ed eventi interessanti.
Giunto alla decima edizione, è
toccato al regista e sceneggiatore Giuseppe
Piccioni il compito di riportare in vita una festa che
negli ultimi anni aveva rallentato il ritmo, con continui
slittamenti di data e titoli e ospiti sempre meno
interessanti.
“Sono stato chiamato in un momento in cui sapevo che c’era poco
tempo a disposizione ma in questo caso la velocità ci ha aiutato,
non ci ha fatto abbassare lo standard delle cose che avremmo voluto
proporre. Mi ha sorpreso essere stato chiamato per una veste che
non è proprio la mia. Io sono un frequentatore di serie, ma non
perché oggi tutti sono pazzi per le serie ma perché ci sono serie
che per me sono state una sorta di epifania, come Six Feet
Under. C’è la curiosità da parte mai di ficcare il naso
nelle serie, c’è un lessico sterminato che è lontano da quello che
conosco, come la figura dello showrunner che ho appena
imparato…” racconta Giuseppe Piccioni,
“Le serie tv raccontano in modo esteso il mondo in cui viviamo,
creano una collezione di ricordi, una commedia umana. Molti
colleghi alzano le spalle davanti alle serie, ma l’altro giorno ho
visto la prima puntata di The Night Of ad esempio
e ho detto ‘Accidenti’. Qualcosa si sta muovendo anche nella
televisione italiana, come l’esperimento di Paolo
Sorrentino con The Young Pope, che trova
la mia più grande stima e ci fa capire che la fiction può essere
qualcosa di diverso.”
Ad aprire il
Roma Fiction Fest il 7 Dicembre ci sarà
Elio Germano con “In arte Nino”
per la regia di Luca Manfredi, storia di
Nino Manfredi e a chiudere l’11 Dicembre toccherà
al cast di “Immaturi”, serie Tv tratta dal film di
successo di Paolo Genovese, per la regia di
Rolando Ravello. La giovanissima Matilda
DeAngelis sarà la madrina della festa e secondo Piccioni è
la scelta giusta per uno sguardo sul futuro sia del cinema che
della serie tv italiana. La Giuria vede come presidente un Premio
Oscar, Richard Dreyfuss, protagonista della serie
Madoff (che sarà presentata al
festival), Lorenzo Richelmy (Marco Polo),
Annabel Schloy (I Medici), Umberto
Contarello (sceneggiatore di Sorrentino) e Paola
Turci (cantautrice).
Interessanti i titoli in
concorso, provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti:
Baron Noir, Berlin Station, Better Things, Di Padre in
Figlia, Gppd Behaviour, The Kettering Incindent, Midnight Sun,
National Treasure, Public Enemy e
Wasteland.
Fuori concorso ci saranno
Amore Pensaci Tu, Il Confine, Fleabag, Immaturi – La Serie,
In Arte Nino, Madoff, Maigret, Roots e poi ci saranno due
anteprime mondiali: quella di Madiba con
Laurence Fishburn, storia della formazione di
Nelson Mandela e When We Rise, prodotto da
Gus Van Sant e sceneggiato dal Premio Oscar per
“Milk“, Dustin Lance Black
(che sarà presente al Fiction Fest, pronto ad approfondire il suo
lavoro con le domande del pubblico), mini serie che racconta le
lotte per i diritti della comunità LGBT. In conferenza stampa è
stato presentato il trailer e le forte immagini, oltre a degli
interpreti di eccezione come Whoopi Goldberg e Guy
Pearce, promettono un prodotto di qualità e successo.
Per gli appassionati delle serie tv
create da Shonda Rhimes ci sarà un evento
speciale chiamato appunto, Shondaland, dove sarà
possibile incontrare gli attori Charlie Weber, il
Frank de Le Regole del Delitto Perfetto e
Bellamy Young, la tenace Mellie
Grant di Scandal. Istituite anche
quest’anno le Masterclass con Richard
Dreyfuss, Umberto Contarello, Annabel Schloey, Marco
Giallini (reduce del successo di Rocco
Schiavone e a cui sarà consegnato l’Excellence
Award), Pif e il cast della serie
La Mafia Uccide Solo D’Estate e un incontro con le persone
di mestiere dietro alla serie di successo di Paolo Sorrentino,
The Young Pope.
Spazio alle serie tv
Cult, con la proiezione ininterrotta delle serie
Six Feet Under, dell’italianissima
Boris e un evento speciale per i 75 anni di
Wonder Woman e ci sarà anche una sezione
Kids & Teens con titoli dedicati ai più piccoli,
come Elena di Avalon e Le Nuove Avventure
di Geronimo Stilton.
Tanti i primi ospiti
confermati: John Simenon, Donato Carrisi, Angelo Bison,
Gustaf Hammarsten, Olivier Bibas, Stefan Baron, Malachi Kirby,
LeVar Burton, Charlie Weber, Bellamy Young, Elio Germano, Stefano Fresi, Duccio Camerini,
Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Alessandro Roma, Domenico Diele,
Cristina Comencini, Riccardo Milani, Stefania Rocca, Emilio
Solfrizzi, Filippo Nigro, Martina Stella, Giuliana De Sio, Fabio
Troiano, Marco Giallini, Pierfrancesco Diliberto (Pif), Carlo
Carlei, Luca Bizzari, Paolo Kessisoglu, Paolo Genovese, Ilaria
Spada, Irene Ferri, Ricky Memphis, Rolando Ravello, Sabrina
Impacciatore, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Ninni Bruschetta
e Alessandro Sperduti.
Lidia Ravera,
presente per conto della Regione Lazio così parla
del Roma Fiction Fest: “Si è fatta aspettare
ma alla fine è nata questa edizione. Un festival che mette in
mostra quella che è la produzione audiovisiva per gli schermi
domestici. Si tratta di arte cinematografica, è evidente. Le
barriere sono state finalmente rottamate, perché le serie tv non
sono figlie di un Dio minore e non hanno più finanziamenti minori
rispetto alle produzioni per le sale. Abbiamo abolito questa
discriminazione. Ad esempio i finanziamenti per quest’anno sono
stati 793 mila euro per la Festa del Cinema di Roma e 800 mila per
il Fiction Fest. E per noi è una scelta motivata perché le serie tv
sono la vera novità e queste storie diventano appuntamenti
immancabili, i personaggi diventano persone di famiglia,
scandiscono il ritmo della vita quotidiana, storie di cui siamo
tutti appassionati, che condividiamo istericamente anche perdendo
il senso della realtà. Questa è la novità. In questo festival
vedremo la produzioni migliore di 15 paesi diversi: questo è un
vero Festival e deve allargare gli orizzonti e regalare esperienze
uniche. E per me, un esperienza unica sarà poter godere le nostre
serie tv preferite su schermi cinematografici.”
Secondo Lorenzo
Tagliavanti, presidente della Camera di
Commercio, sostenere un iniziativa di questo tipo è anche
un modo per dare supporto a tante imprese: “Affidare la
produzione a delle aziende italiane, migliorerà il prodotto e lo
aiuterà nella competizione internazionale, così le nostre
produzioni avranno maggiori possibilità di essere viste all’estero.
Siamo particolarmente affezionati a Festival di questo tipo perché
dietro c’è tanta gente che lavora e lavora bene. Mi sembra più in
crisi il cinema rispetto alla fiction. La fiction modifica gli
orari di una famiglia e questo indica che c’è un interesse forte.
Così come nei film, le fiction portano in giro nel mondo lo stile
di vita italiano e per me è importante anche dal punto di vista
economico. Il nostro stile di vita è uno dei più invidiato del
mondo e questa conoscenza della vita italiana ha un grande valore
economico. Il Made in Italy ne può giovare, dal tessile all’agro
alimentare all’arredamento. Certo le storie sono belle ma dietro
c’è tanto lavoro e per questo ci fa piacere sostenerle.“
“Queste sono le decime candeline
per il Fiction Fest, ma per me è la terza edizione.”
interviene Marco Follini, Presidente dell’Associazione
Produttori Televisivi, “Credo di poter dire che siamo
riusciti a mantenere un livello di direzione artistica molto alto.
La fiction italiana negli ultimi anni è cresciuta e ha saputo
raccontare l’Italia sotto mille risvolti, il cammino anche un po’
faticoso del nostro paese. Nel nostro paese è molto difficile
sostenere questi tipi di progetti, ma nonostante questo riescono a
fare cose meravigliose.”
Infine Piera
DeTassis, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, tira le somme
sul lavoro svolto, “La Fondazione Cinema per Roma produce il
Fiction Fest ma nasce grazie alla Regione Lazio. Spesso il film è
un prototipo da cui nasce una serie televisiva e quest’anno è stato
un anno speciale per la fiction italiana e mi fa piacere
corrisponda alla decima edizione di questo festival. Dieci anni fa
era imprevedibile che il dibattito tra fiction e cinema fosse così
acceso, quindi applaudo la lungimiranza di questo
festival.”
L’accesso alle proiezioni del
Fiction Fest è gratuito e garantito fino ad esaurimento posti: per
consultare il programma e news www.romafictionfest.org
.
In occasione dei Game
Awards, è stata diffusa una nuova clip di Assassin’s
Creed con protagonista Michael
Fassbender nei panni di Aguilar. Nel video a seguire
potete vedere l’Assassino in azione.
Le riprese del film sono iniziate
ad agosto 2015 e si sono svolte a Londra, a Malta e in Spagna. Si
sono poi ufficialmente concluse a gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla È, uscirà in
America il 21 dicembre 2016. Nelle sale italiane
invece arriverà il 5 gennaio 2017. Di seguito
la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una
società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche
che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato,
Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una
conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli
oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.
È la stesso James
Gunn a presentarci una nuova foto di un alieno che
vedremo in Guardians of the Galaxy Vol. 2. Il
personaggio in questione è interpretato da Stephen
Blackehart, amico di Gunn e di cui ricorre il compleanno.
Ecco infatti come il regista ha presentato la foto:
Buon compleanno al mio migliore
amico, l’unica persona sulla Terra che conosce benissimo sia gli
avvenimenti della Terza Guerra Punica sia il corretto funzionamento
di un condizionatore, Stephen Blackehart. Eccolo nei panni di Brhal
da Guardians of the Galaxy Vol. 2. #GotGVol2. Foto di Steve
Agee.
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della
Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani,
stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di
Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi
preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre
l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il Capitan
Boomerang di Jai Courtney è senza dubbio
uno dei personaggi di Suicide Squad che ci piacerebbe
approfondire in un eventuale sequel del film di David
Ayer. Tuttavia sembra che l’attore non abbia sentito
ancora parlare di sequel.
Durante un’intervista con We Got This Covered, l’attore ha detto:
“Ascolta, loro mantengono le loro carte coperte, molto vicine
al petto. Davvero, io non ne ho idea, e prego che la risposta sia
sì. Sicuramente sento di non aver concluso con il personaggio. Mi
sono divertito tantissimo a interpretarlo, e sento che nessuno di
noi ha finito con i propri personaggi del franchise, non ancora.
QUindi spero in un sequel, prima o poi. Lo studio è molto occupato,
e David Ayer sta lavorando a qualche altra cosa adesso, ma sono
sicuro che hanno dei piani. Soltanto che non li hanno ancora
condivisi.”
Nonostante non esista possibilità di
confronto con altri progetti simili per il DCEU, Suicide Squad è da
considerarsi comunque uno straordinario successo al box office, per
quanto i critici possano dire il contrario. Per cui è più che
probabile che la Warner Bros decida di realizzare un sequel
mantenendo sicuramente lo stesso cast artistico.
La trama di Suicide
Squad
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task
Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai
componenti il leader della squadra Rick Flagg, la
sua spada giurata, la samurai Katana e il
dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto
dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il
Joker, che comparendo sia nel presente che in
alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller
e di ricongiungersi con il suo vero amore,
Harley.
Nel cast del film Jared
Leto, Ben
Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney,
Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jay Hernandez, Karen
Fukuhara, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Viola Davis, Common, Jim
Parrack, Ike Barinholtz, Corina Calderon.
Arrivano da Twitter e Instagram alcuni scatti dalla CCXP Experience, la
convention brasiliana per gli appassionati di comics e cinecomics, che vedrà, tra le altre cose, un panel
Marvel cui partecipaeranno
i protagonisti dei prossimi film della Casa delle
Idee. Intanto, dalle esposizioni dell’evento, ecco le
prime interessanti immagini: statue di Hulk e
Thor per Thor Ragnarok, il logo
di Spider-Man Homecoming e alcune foto che
ritraggono Tom
Holland nei panni di Peter
Parker.
Ricordiamo che Thor
Ragnarok, Spider-Man Homecoming e
Guardians of the Galaxy Vol. 2 saranno il cuore
della Fase 3 dei Marvel Studios
che è stata inaugurata da Captain America Civil
War e proseguita questo autunno con Doctor
Strange, e che si concluderà con Avengers Infinity
War.
Dopo anni passati a vociferare su
un possibile reboot/remake del cult 1997 Fuga da New
York firmato nel 1981 da John
Carpenter, recentemente The
Wrap ha riferito circa alcuni concreti e comprovati
dettagli riguardo al possibile riavvio del franchise così come
paventato fin dal 2007, quando di vociferava sul fatto
che Gerard
Butler fosse in prima linea per vestire i panni
di SnakePlissken che
furono di Kurt
Russell.
Secondo quanto svelato il progetto
del reboot di 1997 Fuga da New
York sarebbe in pieno fermento, con Neal
Cross – creatore della tanto amata
serie Luther per conto di
della BBC – intento alla stesura della
sceneggiatura sotto contratto alla 20th Century
Fox. Le indiscrezioni rivelano inoltre che vi saranno
probabilmente alcune sostanziali differenze riguardo al personaggio
di Robert Hauk (nell’originale con il
volto di Lee Van Cleef) che sarà probabilmente
convertito al femminile con il nome di Roberta
Hauk, oltre alla decisone di assegnare un autentico nome
(colonnelloRobert) al
personaggio di Plissken.
Le altre informazioni riguardo
all’universo di 1997 Fuga da New
Yorkk rivelano che la minaccia non
giungerà più dall’originario Duca di New York
interpretato da Isaac Hayes, ma bensì da un
nuovo villain, il carismatico Thomas Newton
in possesso di un pericoloso e oscuro dispositivo denominato
“fat boy“. Nel nuovo film inoltre la città di
Manhattan non verrà più rappresentata come una prigione per reietti
a cielo aperto ma come una vera e propria oasi controllata da
un’Intelligenza Artificiale dotata di una squadra
di veggenti (simili ai Precog di Minority Report?) capaci di
controllare ogni evento che accade in città, obbligando il
nuovo Snake a compiere la propria missione in
un arco di tempo di appena 11 ore prima che una terribile tempesta
si abbatta sulla metropoli.
Caratterizzato sempre e comunque da
un’ambientazione futuristica e da atmosfere dispotiche, il nuovo
reboot di 1997 Fuga da New York potrà
contenere forse alcuni chiarimenti riguardo ai precedenti capitoli,
forse addirittura una dettagliata spiegazione riguardo alle vicende
che portarono Snake alla perdita del
tanto iconico occhio sinistro.
Per il momento il reboot di
1997 Fuga da New
Yorknon possiede ancora nessuna
data di inizio produzione né tantomeno di rilascio.
Giunto alla veneranda età
di 62 anni e prossimo a ricevere
l’Academy Award onorario alla carriera, la
leggenda delle arti marziali cinematografiche Jackie
Chan sembra non aver alcuna voglia di appendere le armi al
chiodo, tanto da aver accettato di entrare a far parte del nuovo
action Five Against A Bullet diretto
da Joe
Carnahan.
Five Against A
Bullet sarà ambientato in una piccola cittadina
messicana messa letteralmente sotto assedio da uno spietato
cartello della droga e tratterà di un gruppo scelto di cinque
guarda del corpo chiamate a proteggere fino alla morte il figlio
del sindaco da poco assassinato. E’ logico pensare dunque che
a Jackie Chan verrà assegnato il ruolo di uno
dei cinque professionisti e tutto fa pensare, sin dalle parole
degli stessi produttori, che il film potrà essere il primo capitolo
di un potenziale e redditizio franchise che vedrà il gruppo delle
guardie del corpo assegnare a futuri nuovi incarichi.
Attualmente si conosce ben poco del
progetto che dovrebbe portare alla realizzazione
di Five Against A Bullet, anche
se Tracking
Board riporta una notizia riguardo a una sceneggiatura
che sarebbe in corso di realizzazione partendo da un precedente
progetto firmato da Alex Litvak e protrattosi
nel corso degli anni, addirittura tirando in ballo nomi prestigiosi
come quello di Bruce Willis che, pare, nel
lontano 2010 avrebbe dovuto vestire i panni che invece saranno
probabilmente di Jackie Chan.
Joe
Carnahan sta attualmente per iniziare la produzione il
terzo film della serie di Bad Boys
intitolato Bad Boys for Life, mentre è
anche concentrato sulla scrittura del prossimo adattamento
cinematografico del videogioco Uncharted, che
sarà diretto da Shawn Levy.
In attesa di conoscere qualcosa di
più riguardo a Five Against A
Bulletpresto avremo modo di
vedere Jackie Chan nei panni di un professore
di archeologia nella co-produzione indocinese ad alto
budget Kung-Fu Yoga, oltre che
nell’action-comedy Railroad Tigers e nello
sci-fi cinese Bleeding Steel diretto
da Leo Zhang.
Circa un mese fa avevamo ricevuto notizie attendibili
riguardo la mancanza dei titoli iniziali, tipici della saga di
Star
Wars, all’inizio di Rogue One a Star Wars
Story. Adesso arriva la conferma di Gareth
Edwards, regista dello spin-off, che in effetti il film
non si aprirà sui titoli gialli che si perdono nello spazio
profondo a spiegare la situazione politica in cui si svolgono i
fatti che il film racconterà.
Via Star Wars News Net, ecco la
dichiarazione di Edwards: “Non ci saranno i
titoli. Ma c’è un prologo al film, ambientato 15 anni prima della
storia stessa e che spiega quello che i titoli avrebbero
raccontato. Il nostro film viene dal testo di Episodio IV, se
avessi un testo sarebbe infinito. Dovevamo davvero differenziare
Rogue One da altri film della saga.”
Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Il sito Production
Weekly ha diffuso il titolo di lavorazione di
Aquaman, diretto da James Wan e
interpretato da Jason Momoa, Amber Heard e Willem
Dafoe. Il titolo scelto è Ahab, il che
porta subito alla mente una versione alternativa del nome
Achab, ovvero il personaggio di finzione legato al
mare più famoso di sempre: il folle capitano che fece della cattura
della Balena Bianca la sua ragione di vita, la sua ossessione, a
costo della sua vita.
La pratica del titolo di
lavorazione, ovvero un titolo con cui la produzione potesse tenere
lontani i curiosi sul set, nascque con Il ritorno dello
Jedi negli anni ’80, quando Lucas voleva
tenere lontani i curiosi dalla lavorazione del film dietro al
titolo di Blue Harvest. Chiaramente con l’era di
internet, dei droni e delle notizie che corrono nell’etere, il
titolo di lavorazione diventa un pretesto per dare qualche
indicazione ulteriore (qualche volta) sul film.
In questo caso, il capitano
Achab potrebbe essere la metafora di
Arthur Curry e del suo ostinato desiderio di
rincorrere la sua vocazione, la sua missione. Quale questa sia però
non ci è dato saperlo, per adesso.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio di
Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il
suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo
di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman sarà diretto da
James Wan (Insidious, L’evocazione The
Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista
Jason Momoa (Game of
Thrones). Con lui ci sarà Amber
Heard (Magic Mike XXL, The Danish
Girl) nei panni di Mera. Il cinecomic arriverà al
cinema nel 2018.
In una recente intervista
rilasciata a Collider
il regista Jon
Favreau ha avuto modo di parlare a lungo riguardo al
suo coinvolgimento e alle sue personali aspirazioni riguardanti due
futuri ambizioni progetti come Il Libro della Giungla
2 e una versione
in 3D e live-action
de Il Re
Leone, ricordando tuttavia che per realizzare entrambi
al massimo delle proprie capacità egli sarà costretto a dedicarsi a
ciascuna delle pellicole separatamente e senza protesi permettere
di saltare da una produzione all’altra.
Durante
l’intervista Jon Favreau ha infatti
dichiarato: “so quanto sia difficile realizzare
opere del genere per il fatto di aver lavorato su tre film di
supereroi [la trilogia di Iron Man N.d.r] uno
dietro l’altro per molti, molti, molti anni. Ho lavorando
sui film Marvel per oltre quattro anni
senza mai fermarmi. E’ un grande pezzo della tua vita e sei
perennemente eccitato per ciò che stai realizzando. Ogni film è un
enigma, è un puzzle di cui devi risolvere
questioni altamente tecniche che fanno assomigliare le
pellicole agli scacchi 3D“.
Jon
Favreau ha inoltre rivelato che la produzione
de Il Libro della Giungla 2 e della
versione stereoscopica de Il Re
Leonesarà sicuramente molto
lunga in modo da dare la giusta attenzione a entrambi i progetti.
Parlando in particolare de Il Libro della Giungla
2, Favreau ha confessato che la vera sfida sarà quella di
creare una connessione forte fa i due capitoli, affermando che
“per Il Libro della Giungla 2 la nostra
attenzione è tutta per la storia, per la
sceneggiatura, è per i personaggi e il loro mondo
che stiamo lavorando e stiamo facendo un sacco di
progressi, perché vogliamo che lo spettatore possa
sentirsi come nel primo film. Noi stessi volgiamo
sentirci non come se stessimo facendo un altro film ma
piuttosto una continuazione, perché stiamo realizzando un
altro capitolo e vogliamo sentire in contatto con
l’originale“.
A proposito invece della
possibilità di realizzare una versione
in 3D de Il Re
Leone – considerato ad oggi il più famoso e amato classico
animato Disney – Jon
Favreau ha discusso circa le numerose difficoltà
nell’adattare il cartone animato del 1994, confessando che
“il fatto è che la versione animata di Il Re
Leone è un classico e sincerante ora non so come si superare
questo fatto. Funziona tremendamente bene. Credo che sia stata
l’ultima vera prova di animazione classica prima che l’animazione
3D, e io non credo che nessuno voglia in futuro vedere
un’ennesima versione animata, perché l’originale basta e
avanza. Così il trucco che il cinema può ottenere è il seguente: si
può far sembrare i personaggi del cartone animato
degli animali reali in un ambiente reale? E come si fa a
tradurre la storia attraverso questo sistema? E in questo senso,
come usare al meglio quello che abbiamo imparato su Il
Libro della Giungla riguardo al fatto che siamo
entrati nel fotorealismo degli ambienti e dei personaggi? Come
gestire il comportamento degli animali e regolare il tutto
per i ciò che Re Leone è? Quando sento la canzone di apertura,
quando vedo quelle immagini, la fotografia, anche in 2D ,
cerco di immaginare come poter utilizzare gli strumenti che abbiamo
oggi per raggiungere il pubblico di oggi allo stesso modo.
Così la sfida diventa quella di usare il fotorealismo in
modo che non sembri incoerente. La lezione che abbiamo
imparato dal libro della giungla è molto utile per il modo con
cui svilupperemo questo progetto, ma è tutto un processo di
scoperta. E per fortuna, lavorando con un sacco di persone
che la pensano come te, ci si sente come se tutto fosse una
continuazione di quel viaggio“.
l grande competenza nel maneggiare
le nuove tecnologie di fotorealismo per dare vita a personaggi
animati casi indistinguibili da quelli reali è un’indubbia
competenza a acquista da Jon
Favreaunel corso della lavorazione
de Il Libro della Giungla e lo
rende ad oggi uno dei massimi esperti di adattamenti live-action di
prodotti dell’animazione classica.