Mentre Guardiani della Galassia Vol. 2 ha confermato che i Marvel Movies sono ancora di moda e mentre sale l’attesa per Spider-Man Homecoming, ci si comincia anche a chiedere cosa accadrà alla fine della Fase 3 e dopo Avengers Infinity War. Di seguito vi proponiamo un re-cap di ciò che sappiamo del Marvel Movies e di quello che ci aspetterà dopo il completamento del terzo ciclo di storie.
Marvel Movies: la top 10 delle migliori scene post credits
Tre film all’anno (a partire dal 2017)
I prossimi anni sono particolarmente affollati appuntamenti in merito a Marvel Movies. A partire da quest’anno infatti la Casa delle Idee ha messo a punto un piano molto importante che prevede l’uscita di tre film all’anno, a cominciare dal 2017 in corso che prevede Guardiani della Galassia Vol. 2, già in sala, Spider-Man Homecoming, atteso il 6 luglio, e Thor Ragnarok, in arrivo in autunno.
La Sony va per la sua strada
L’annuncio di un film su Venom e di un altro su Silver Sable e Gatta Nera ha fatto pensare che si potesse essere in vista di un accordo più ampio tra Marvel e Sony. La realtà è che la Sony sta mettendo in piedi uno Spiderverse che rimarrà completamente distaccato dai Marvel Movies, almeno per adesso. Il film di Venom ha già trovato il suo protagonista, Tom Hardy.
Basta con le storie di origine
Dopo Iron Man, Captain America, Ant-Man e in ultimo Doctor Strange, la Marvel ha dichiarato di aver chiuso con le storie di origine tradizionali. A testimonianza di ciò, lo stesso Spider-Man Homecoming vedrà Peter Parker già in possesso dei suoi poteri e sarà ambientato dopo gli avvenimenti di Captain America Civil War, dove il personaggio ha fatto il suo debutto.
La prima donna
Come la DC ha lanciato in questi giorni Wonder Woman, anche per la Marvel è arrivato il momento di tingersi di rosa, e lo farà con Captain Marvel, che sarà interpretato dal premio Oscar Brie Larson che si prende la responsabilità di dare corpo a Carol Danvers. Nei progetti dei Marvel Studios, ci sono altri film con protagoniste donne in cantiere.
Serie tv e film
Anche se all’inizio si negava nettamente un eventuale crossover, Kevin Feige ha dichiarato che a un certo punto serie tv e film si sarebbero incrociati. Questo vorrebbe dire che non solo lo SHIELD di Phil Coulson tornerebbe al cinema, ma anche che i Difensori (Netflix) potrebbero affiancare i Vendicatori.
Il NO al Rating R
A differenza della Fox, che ha inanellato due grandi successi di pubblico e critica con due film vietati ai minori, Deadpool e Logan, la Marvel non ha intenzione di cambiare formula, e non ne avrebbe nemmeno ragione, visto che il suo format sembra funzionare più che bene da quasi dieci anni.
Inaspettati incontri
Spider-Man Homecoming vedrà Iron Man fare capolino al fianco dell’Uomo Ragno sul grande schermo, lo stesso accadrà con Hulk e Doctor Strange per Thor Ragnarok. Quello che ha dichiarato Kevin Feige è di abituarci a queste mini reunion che sempre più spesso si vedranno al cinema. Sembra probabile infatti la presenza del Soldato d’Inverno nel film su Black Panther.
Non ci saranno altre “FASI”
Le prime tre Fasi dei Marvel Movies ci hanno mostrato un programma completo e dettagliato dei film che ci aspettavano. Ma dopo Avengers Infinity War non è stata annunciata ancora una vera e propria calendarizzazione dei film. Questo potrebbe voler dire che ci saranno altri film ma che non saranno organizzati in Fasi come fatto fino a questo momento.
Tutti insieme
Il grande sogno di Kevin Feige è quello di riportare sul grande schermo, fianco a fianco, tutti i supereroi Marvel, compresi quelli di proprietà Sony e Fox. Con Spider-Man si è trovato un compromesso, con gli X-Men sembra più difficile, ma mai dire mai.
Grandi star per il futuro
Come ha testimoniato anche Guardiani della Galassia Vol. 2 con Sylvester Stallone e Kurt Russell, i progetti della Marvel sono quelli di arruolare sempre più volti celebri del grande cinema da affiancare a facce fresche e nuove che popoleranno i film a venire.
I recasting
Questo è un tasto davvero dolente. La Marvel ha affermato senza possibilità di errore che i recasting, anche dei protagonisti più amati, sono possibili e contemplati, anche se a distanza di un po’ di tempo. Prepariamoci quindi mentalmente, tra qualche anno, a vedere un Cap o un Iron Man con un volto diverso.
I problema dei cattivi
Loki a parte, la Marvel ha sempre avuto grandi problemi a strutturare per bene i villain, questo per la maggior parte dei casi perché nelle storie di origine l’attenzione era rivolta all’eroe e i cattivi si rivelavano essere uno specchio distorto del protagonista stesso. Adesso, Feige ha promesso maggiore struttura e profondità per i protagonisti cattivi dei film, a partire dal Thanos di Infinity War.
Verso l’infinito e oltre
L’arrivo dei Guardiani ha aperto il MCU allo spazio. Questo succederà sempre più spesso, dal momento che già abbiamo avuto Guardiani 2 e che Captain Marvel è descritta come il porte tra Terra e Galassia. Inoltre l’avvento di Adam Warlock ci preannuncia molte altre storie ambientate nello spazio.
Graditi ritorni?
Questa è solo una congettura, ma sembra chiaro che stando alle dichiarazioni a mezza bocca di Samuel L. Jackson, il Teschio Rosso potrebbe tornare nel MCU così come Abominio di Tim Roth. Staremo a vedere.
I titoli annunciati
Ecco un re-cap di film e serie tv che sono già state annunciate dalla Marvel: Spider-Man Homecoming (luglio 2017), Thor: Ragnarok (novembre 2017), Black Panther (febbraio 2018), Avengers: Infinity War (maggio 2018), Ant-Man and The Wasp (luglio 2018), Captain Marvel (marzo 2019), The Avengers 4 (maggio 2019) e Spider-Man 2 (luglio 2019), con Guardiani della Galassia 3 annunciato ma senza una data d’uscita.
La tv invece ci offre: la nuova stagione di Agents of SHIELD, le nuove stagioni per Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist e l’esordio di The Punisher, con il crossover The Defenders. In calendario ci sono anche Inhumans, Runaways, New Warriors e Cloak and Dagger.



Tra cavalli e altri volatili, i pavoni bianchi sono alcuni dei pochi animali che si vedono su Temiscira. Il senso di questi animali, dalla coda un po’ più lunga rispetto a quella dei pavoni colorati normali è presto decodificato: non sono i pavoni che mostrano i colori per sedurre le femmine, sono quindi maschi, essenziali alla riproduzione, ma non implicano il senso del corteggiamento, a indicare l’indipendenza delle Amazzoni.
Nei fumetti, le Amazzoni sono generate da un gruppo di dee che plasmando l’argilla con le anime di donne morte per mano di uomini, creano questa nuova specie. Nel film, Ippolita spiega a Diana che è stato Zeus a crearle, come “ponte per la comprensione trai popoli”. Tuttavia nell’animazione a sostegno del racconto della sovrana delle Amazzoni, le donne sorgono sempre da un lago, in riferimento alla loro origine narrata nei fumetti.
Nei fumetti, Ares costringe Ercole a sfidare Ippolita. La battaglia si conclude con la sconfitta del semidio ma con l’invito, da parte della regina, rivolto allo sconfitto e ai suoi uomini di unirsi a lei e al suo esercito per i festeggiamenti. Una volta abbassata la guardia, Ercole tradisce Ippolita e le ruba la cintura dorata. Come punizione per essersi fatte giocare da Ercole, le Amazzoni vengono relegate su Temiscira, allo stesso tempo Ercole è costretto a tenere sulle spalle l’isola stessa.
Sebbene nel film si dica che è Antiope la guerriera migliore dell’esercito di Ippolita, nei fumetti è ben nota e rilevante la figura di Artemis. Nel film, la guerriera può essere riconosciuta dal momento che ha le sembianze di Ann Wolfe, pugile statunitense. È ritenuta la pugilessa più forte di tutti i tempi, oltre a essere spesso paragonata a un uomo per la potenza distruttrice dei suoi pugni, unita a un’eccezionale abilità tecnica (
La dottoressa Maru/Poison è un personaggio che nel film non è tratteggiato benissimo. La donna è stata sfigurata dai suoi stessi acidi e cerca di mettere al servizio della Germania le sue competenze chimiche. Nei fumetti, lo stesso personaggio indossa una maschera, dal momento che lavora in incognito, senza rivelare a nessuno che è una donna. Lo smascheramento della stessa segnò, all’epoca, un vero e proprio scioc. Nonostante il personaggio sia trattato diversamente, molti dettagli, dal costume agli oggetti, sono dei chiari riferimenti letterali al personaggio dei fumetti.
La nave da guerra che insegue Steve Trevor fino a Temiscira è la SMS Schwaben. Questa imbarcazione è esistita davvero e ha servito fino alla Prima Guerra Mondiale, quando fu affondata a nord del Mar Baltico. La scelta di questa nave è buffa dal momento che nel 1905, ad appena 4 anni dal varo, la nave andò a sostituire la SMS Mars (Marte) che altri non è che il nome romano del dio della guerra, Ares.
Nonostante le Amazzoni si rifacciano, nella loro mitologia, all’antica Grecia e alla Roma antica, l’architettura di Temiscira non è per niente fedele a quei periodi storici. La scelta è stata operata per evitare soprattutto le strutture in colonne, tipiche dell’architettura antica ma irrevocabili simboli fallici. A testimonianza di questa scelta c’è la scelta per il design del trono di Ippolita, una enorme spirale. Il trono riflette colei che lo occupa: bellissimo, imponente e senza fine.
L’oggetto mitologico viene chiamato, nel film, il lazo di Estia, la dea che lo fabbricò e lo consegnò alle Amazzoni. Nella scena della sala del trono viene mostrato il suo vero potere, ovvero quello di imporre la verità a chi è vittima del suo giogo, e Steve Trevor lo imparerà a proprie spese. L’oggetto diventa, ovviamente, anche un potente strumento in battaglia nelle mani di Diana.
In una delle scene in cui Diana e Steve arrivano a Londra, si può scorgere sulle pareti un poster propagandistico che riporta: la cucina è la chiave per la vittoria, mangia meno pane.
Nella scena in cui Diana e Steve subiscono un’imboscata in un vicolo di Londra ci mostra l’amazzone che svela le sue doti a Steve, palesando che è perfettamente capace di badare a se stessa. Nel momento in cui Diana ferma un proiettile che finisce nelle mani di Steve, la regista Patty Jenkins ha dichiarato di aver ricercato l’omaggio a
Rosie la Rivettatrice è un simbolo della Seconda Guerra Mondiale, e quindi non comprende il periodo storico in cui è ambientato Wonder Woman, tuttavia i rimandi visivi al poster in questione sono numerosi e continui, tanto che suggeriscono che dal “We can do it” della propaganda siamo passati al “We did it”. Possibile?
C’è una scena molto tenera in cui Steve Trevor compra un cono gelato a Diana e lei, estasiata dal sapore, dichiara che l’inventore di una tale bontà “deve andarne fiero”. La scenetta è un omaggio a New 52 in cui il rilancio del personaggio DC prevede una scena simile: Diana combatte contro le Erinni e dopo si trova a condividere un gelato con una ragazzina. La scena è stata ripresa in maniera precisa nel film d’animazione
Il regista compare sullo sfondo nella scena in cui viene scattata la celebre fotografia che in
Nel film è Steve Trevor a nominare così l’isola delle Amazzoni, il che genera un leggero sorriso sulle labbra di Diana. La realtà è che il pilota riconosce in quel luogo un posto speciale, incontaminato (da cui paradiso, nel senso di inesplorato dall’uomo). Il nome Temiscira, anche nei fumetti, viene inserito successivamente, addirittura non prima del 1987. Per i lettori dei primi anni del 900 la parola Temiscira poteva essere troppo complicata da pronunciare.
Uno dei membri della squadra che affianca Diana alla conquista di Veld, Sameer, fa parte dei Blackhawk, una squadra speciale assemblata in occasione della Seconda Guerra Mondiale e che fa parte dei fumetti DC, anche se non ne conosciamo l’effettiva importanza nell’Universo cinematografico DC. Sembra inoltre interessante notare come i componenti della squadra di Steve e Diana presentino una diversità etnica rilevante: tutto il mondo si unisce per lottare contra Ares.
L’attrice Rachel Pickup è accreditata con Fausta Grables, e interpreta la donna a cui Diana ruba il magnifico abito blu, prima del ballo durante il quale vuole uccidere Ludendorff. La Grables è una degli agenti operativi storici delle forze naziste e anche se cronologicamente non è un riferimento esatto è comunque un omaggio alla serie con Lynda Carter.
Quando Ares si smaschera, stringendo il lazo della verità dichiara “La Guerra è Verità”. La frase è un chiaro omaggio a Wonder Woman #37 (2009) in cui Ares stesso trova il lazo e rivolgendosi a Diana dichiara: “La Guerra è Verità, principessa. Con ogni diritto, questo dovrebbe appartenere a me.”
Anche se questo non è un vero e proprio omaggio diretto, è innegabile l’eco de
Nell’attacco finale a Ares, Diana raccoglie l’eredità del padre Zeus e utilizza la folgore, simbolo per eccellenza del padre degli dei, per sconfiggere il fratello. Il potere di manipolare e utilizzare come attacco le folgori non è certo una costante nel ventaglio di poteri di Diana. Gail Simone introdusse questa abilità in Wonder Woman #39 (2010).
Perché i film DC Comics non hanno scene post credits? Wonder Woman si conclude nella Parigi contemporanea. Diana sente un’esplosione e corre a salvare gli innocenti. Parlando di città ed esplosioni, la nostra mente è tristemente vicina agli attacchi terroristici che si verificano sempre più spesso in Europa, tuttavia i fan hanno pensato all’arrivo di Akopolips, il che renderebbe il film un prequel perfetto per Justice League.
