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Rachel Zegler è la nuova Biancaneve per il live action Disney

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Rachel Zegler è la nuova Biancaneve per il live action Disney

Anche la vedremo prossimamente nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Spielberg, Rachel Zegler ha appena inanellato un altro ruolo iconico. Si tratta di Biancaneve per il prossimo adattamento in live action della Disney. Marc Webb dirigerà il film, con Marc Platt alla produzione. La produzione dovrebbe iniziare nel 2022.

“Le straordinarie capacità vocali di Rachel sono solo l’inizio delle sue doti. La sua forza, intelligenza e ottimismo diventeranno parte integrante della riscoperta della gioia in questa classica favola Disney”, ha detto Webb.

Il cartone animato originale di Biancaneve e i sette nani, basato sulla fiaba dei fratelli Grimm, è stato pubblicato per la prima volta nel 1938. È stato il primo lungometraggio animato della Disney ed è diventato un enorme successo per lo studio. Gli addetti ai lavori dicono che questo film amplierà la storia e la musica dell’originale. Benj Pasek e Justin Paul, il duo dietro La La Land, The Greatest Showman e Dear Evan Hansen, scriveranno nuove canzoni per il film. Uno dei motivi principali per cui lo studio si è preso il tempo necessario per questo adattamento è assicurarsi di ottenere la musica giusta, e gli addetti ai lavori aggiungono che i vertici Disney sono entusiasti di ciò che Pasek e Paul hanno escogitato dopo le prime prove.

Oltre a West Side Story, Rachel Zegler farà parte anche del cast di Shazam! Fury of the Gods con Zachary Levi.

Fonte: Deadline

Black Widow: aperte le prevendite, ecco dove acquistare il biglietto

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Sono ufficialmente aperte le prevendite dei biglietti per l’attesissimo lungometraggio Marvel Studios Black Widow con protagonista Scarlett Johansson, che arriverà il 7 luglio nelle sale italiane. Diretto da Cate Shortland e prodotto da Kevin Feige, il film sarà inoltre disponibile in streaming su Disney+ con Accesso VIP dal 9 luglio.

Per prenotare i biglietti per Black Widow, accedere al sito: https://disney.it/film/black-widow

Nel film targato Marvel Studios Black Widow, quando viene alla luce un pericoloso complotto, Natasha Romanoff alias Black Widow (Vedova Nera) si trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un Avenger.

Black Widow: il nuovo trailer con Scarlett Johansson è EPICO

Scarlett Johansson torna a interpretare Natasha/Black Widow (Vedova Nera), Florence Pugh interpreta Yelena, David Harbour è Alexei/The Red Guardian e Rachel Weisz è Melina. Black Widow, il primo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel, è diretto da Cate Shortland e prodotto da Kevin Feige.

Free Guy – Eroe per gioco: trailer del film con Ryan Reynolds

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Free Guy – Eroe per gioco: trailer del film con Ryan Reynolds

Guarda il trailer di Free Guy – Eroe per gioco, dall’11 agosto solo al cinema la commedia d’azione con Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, diretta da Shawn Levy.

La nuova entusiasmante commedia d’azione targata Twentieth Century Studios Free Guy – Eroe per gioco, diretta da Shawn Levy e interpretata da Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi arriverà l’11 agosto nelle sale italiane.

In Free Guy – Eroe per gioco, un impiegato di banca che scopre di essere un personaggio all’interno di un videogioco open world decide di diventare l’eroe della propria storia e di riscrivere il suo personaggio. In un mondo senza limiti, il protagonista è determinato a diventare colui che salverà il suo mondo a modo proprio…prima che sia troppo tardi.

Interpretato da Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Joe Keery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, Free Guy – Eroe per Gioco è diretto da Shawn Levy da una sceneggiatura di Matt Lieberman e Zak Penn e un soggetto di Lieberman. Il film è prodotto da Ryan Reynolds, p.g.a., Shawn Levy, p.g.a., Sarah Schechter, Greg Berlanti e Adam Kolbrenner. Mary McLaglen, Josh McLaglen, George Dewey, Dan Levine e Michael Riley McGrath sono i produttori esecutivi.

Alcune delle figure più influenti nel mondo dei videogiochi interpretano un cameo in Free Guy – Eroe per gioco, tra cui: Imane “Pokimane” Anys, Lannan “LazarBeam” Eacott, Seán William “Jacksepticeye” McLoughlin, Tyler “Ninja” Blevins e Daniel “DanTDM” Middleton.

Le Bal des Folles sarà disponibile su Prime Video dal 17 settembre

Il film Amazon Original francese Le Bal des Folles sarà disponibile su Amazon Prime Video in Italia e in tutto il mondo dal 17 settembre Le Bal des Folles è il nuovo film diretto e interpretato da Mélanie Laurent.

Amazon Prime Video ha annunciato oggi che il film Amazon Original di produzione francese Le Bal des Folles sarà disponibile a partire da venerdì 17 settembre in Italia e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. L’attrice, regista e scrittrice Mélanie Laurent (Inglorious Basterds, Respire, La Rafle, Je vais bien, ne t’en fais pas) dirige e interpreta il film scritto con Christophe Deslandes.

Le Bal des Folles, la trama

Le Bal des Folles racconta la storia di Eugénie, una donna giovane, radiosa e piena di vita, che vive alla fine del XIX secolo. Da giovane Eugénie scopre di avere un potere speciale: può sentire i morti. Dopo che la sua famiglia scopre il suo segreto, viene portata all’ospedale La Pitié Salpétrière senza alcuna possibilità di sottrarsi al suo destino. L’ospedale è una clinica neurologica parigina diretta dal famoso professore e pioniere della neurologia Dr. Charcot, a cui vengono affidate donne con diagnosi di isteria, “pazzia”, egomania, epilessia e altri tipi di disturbi fisici o mentali. Il destino di Eugénie si lega a quello di Geneviève, un’infermiera dell’ospedale dalla vita monotona. Il loro incontro cambierà il destino di entrambe, mentre si preparano per l’annuale “Bal des folles” organizzato all’ospedale dal Dr. Charcot.

Nel cast anche Lou de Laâge, Emmanuelle Bercot, Benjamin Voisin, Cédric Khan, Christophe Montenez, Lomane De Dietrich e Grégoire Bonnet. Basato sull’omonimo romanzo di Victoria Mas “Il ballo delle pazze” (edito in Italia da e/o), Le Bal des Folles è prodotto da Alain Goldman e coprodotto da Axelle Boucaï della Légende Films.

Person of Interest: 10 cose che non sai sulla serie

Person of Interest: 10 cose che non sai sulla serie

Person of Interest è una di quelle serie che hanno contribuito a cambiare il panorama seriale grazie alla sua struttura narrativa e visiva, senza contare le incredibili interpretazioni degli attori protagonisti. Questa serie ha accompagnato il proprio pubblico per ben cinque stagioni, diventando una delle più viste e delle più apprezzate in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Person of Interest.

Person of Interest, la serie tv

person of interest

1. C’è un omaggio a un personaggio di Batman. Lo pseudo mino del misterioso John Reese è un omaggio all’Enigmista di Batman, dato il fatto che Mr. Reese sembra costruito per dargli il suono mysteries. Questo tipo di suono è stato usato sin dall’inizio dei primi show televisivi. Tra l’altro, sembra proprio che la serie sia stata uno spunto dettato dalla sceneggiatura de Il cavaliere oscuro, scritta insieme a suo fratello Christopher Nolan.

2. Uno dei personaggi doveva diventare regolare. Il personaggio di Sameen Shaw è stato pensato proprio per questo ed è diventato regular solo perché è stato ben accolto dal pubblico e i produttori sono stati contenti della performance di Sarah Shahi.

3. Uno dei personaggi ha un motivo musicale. L’ideatore della serie Jonathan Nolan ha detto che il team di sceneggiatori ha deciso di rendere Root un personaggio di spicco della serie soprattutto per il fatto che il compositore musicale Ramin Djawadi ha scritto un tema musicale per lei.

Person of Interest episodi

4. Una serie lunga cinque stagioni. Person of Interest è una serie che si è sviluppata per ben cinque stagioni, per un totale di 103 episodi di 45 minuti ciascuno. Nel nostro paese, la serie è andata in onda dal 27 aprile del 2012 fino all’11 dicembre del 2016, raccogliendo un ampio consenso.

5. Ogni episodio ha una particolarità. La sequenza di apertura di ogni puntata contiene una o due scene dell’episodio corrente. Di solito, tutto questo accade nel momento in cui Finch dice “… vittima o perpetratore, se il tuo numero è scaduto, noi ti troveremo”.

Person of Interest streaming

6. È disponibile in streaming digitale. Chi volesse rivedere Person of Interest, oppure approcciarvisi per la prima volta, è possibile visionare l’intera serie grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale legale di Prime Video.

Person of Interest cast

person of interest

7. Un attore famoso ha rinunciato a un ruolo importante. Prima che il ruolo del protagonista andasse a Jim Caviezel, era stato contattato un altro attore. Infatti, a Kyle Chandler era stato offerto il ruolo di John Reese, ma lo ha rifiutato per ragione non molto chiare.

8. Una coppia interpreta una coppia. Nella serie, la fidanzata di Harold Finch è Grace Hendricks, ed è un personaggio ricorrente che appare nelle stagioni 1, 2, 3 e 5. La particolarità sta nel fatto che gli attori che interpretano la coppia sul piccolo schermo, Michael Emerson e Carrie Preston, sono realmente fidanzati.

9. C’è un attore d’eccezione. Il personaggio di John Green è interpretato da John Nolan e il nome non è casuale. Egli, infatti, non è altri che lo zio dell’ideatore e produttore Jonathan Nolan, a sua volta fratello del famoso Christopher Nolan.

Person of Interest

10. Ha vinto diversi premi. Nel corso di tutte e cinque le stagioni, Person of Interest ha avuto molte nomination in diversi premi, aggiudicandosene un buon numero. Infatti, la serie ha vinto nel 2012 un People’s Choice Award per la sezione Favorite New TV Drama, nel 2014 un NAACP Image Awards a Taraji P. Henson per la Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica, mentre nel 2016 ha vinto un IGN per la Miglior serie tv d’azione e un People’s Choice Awards per la Miglior serie tv drammatica. Inoltre, nel 2017 ha vinto anche il Globes de Cristal Award come Miglior serie tv straniera.

Fonte: IMDb

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Quante volte ci siamo chiesti cosa ci fosse dentro la testa di Arthur Fleck in Joker? Quanto spesso abbiamo pensato alle difficoltà sul lavoro di Andy Sachs ne Il Diavolo Veste Prada? In che modo il viaggio di Wanda Maximoff è diverso da quello dei suoi colleghi eroi in WandaVision? Con quanta intensità abbiamo odiato il fidanzato di Dani in Midsommar?

Il cinema racconta la vita in tutte le sue sfumature, racconta i viaggi e le esperienze e tutto ciò che ha a che fare con l’esperienza umana. Parlare di cinema è un’esperienza condivisa, un momento di gioia collettiva che con Cinema e…, podcast che nasce sotto l’egida dell’etichetta editoriale Bakemono Lab, si prova a offrire una nuova prospettiva sui film della nostra vita con un discorso critico.

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… si avvale di esperti per raccontare un film (o anche una serie) attraverso un filtro e una chiave di lettura insolita. La psicologia, la moda, il teatro, il giornalismo, la politica, la religione sono alcuni degli aspetti che vengono esposti dai film, e il format mira proprio a sviscerare quei temi, ad intercettare quei fili dentro al tessuto di un film in maniera inedita e approfondita.

Nato da un’idea e realizzato da Cecilia Strazza, Davide Cantire e Chiara Guida, Cinema e… è disponibile su Spotify da giovedì 24 giugno, con i primi tre episodi e con un episodio a settimana fino a fine luglio 2021. Con l’augurio e il desiderio di ritrovarci a settembre con nuove storie da raccontare.

Nastri d’Argento 75: trionfa Emma Dante con Le Sorelle Macaluso

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Nastri d’Argento 75: trionfa Emma Dante con Le Sorelle Macaluso

Al cinema delle donne i Nastri d’Argento 75: con Miss Marx film dell’anno ben cinque premi vanno a Le sorelle Macaluso di Emma Dante, premiato anche per la migliore regia e la miglior produzione. Grande successo anche per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia, migliore commedia, premiata anche per l’interpretazione di Elio Germano: vince in quattro categorie, e porta a casa un quinto Nastro da quest’anno anche per il produttore della commedia. Pietro Castellitto con I predatori, premiato anche per l’attore non protagonista Massimo Popolizio, si conferma miglior esordiente. Per Cosa sarà di Francesco Bruni, Nastro alla sceneggiatura e a Kim Rossi Stuart, miglior attore protagonista.

Sorpresa tra le attrici con i Nastri per Teresa Saponangelo, migliore attrice protagonista per Il buco in testa e Sara Serraiocco, migliore non protagonista per Non odiare. Premiate in ex aequo per la commedia, Miriam Leone (L’amore a domicilio) e Valentina Lodovini (10 giorni con Babbo Natale). Platino per Sophia Loren, protagonista deLa vita davanti a sé di Edoardo Ponti premiato con Laura Pausini (Io sì/Seen) per la migliore canzone originale già vincitrice del Golden Globe e candidata all’Oscar®, scritta nella versione italiana con Niccolò Agliardi che ritira il Nastro come coautore.

Nastro di Platino a Sophia Loren, che regalerà al pubblico uno speciale saluto in video, Nastro speciale a Renato Pozzetto, Europeo a Colin Firth che ringrazia da un set americano e, dalla musica al cinema, premi per la migliore colonna sonora a Stefano Bollani (Carosello Carosone) e per il ‘cameo dell’anno’ a Giuliano Sangiorgi, per la prima volta sullo schermo in Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi. ‘Film dell’anno’ è Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, un premio all’eccellenza a un’autrice fra le più innovative e interessanti e alla squadra vincente di un film internazionale, originale e diverso:  Nastri alla regista, alla  produzione Vivo Film  con Rai Cinema, ai costumi di Massimo Cantini Parrini e per le musiche  ai Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.

Nastri d’Argento 75 – i vincitori

Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: con il Nastro per il miglior soggetto a Claudio Noce e Enrico Audenino per Padrenostro, il ventennale del ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per gli esordienti segnala Ludovica Francesconi (Sul più bello), Alice Pagani (Non mi uccidere) e il trio di protagonisti di Est – Dittatura Last Minute, Jacopo Costantini, Matteo Gatta, Lodo Guenzi. A Ginevra Francesconi per le due interpretazioni di Genitori Vs Influencer e Regina, invece, il ’battesimo’ del ‘Premio Graziella Bonacchi’ che ricorda un’agente molto amata, scomparsa troppo presto. Ed è giovane quest’anno anche il Premio Nastri d’Argento ‘Persol-Personaggio dell’anno’ che segnala per Morrison di Federico Zampaglione la performance di Lorenzo  Zurzolo.  

In questa 75.ma edizione, realizzata come sempre  con il  sostegno del MIC Ministero della Cultura – Direzione generale per il Cinema, main sponsor BNL, Gruppo Bnp Paribas, stili e generazioni diverse e molte sorprese in un’annata che, soprattutto tra gli esordi e le autrici, registe  e sceneggiatrici, segna, dalle candidature al voto dei Giornalisti, una svolta di novità e di cambiamento anche tra i ‘grandi’ nell’ultima stagione, a dispetto delle grandi difficoltà che anche il cinema continua a vivere in questo periodo.

“Ricordiamo che quest’edizione, con un numero mai tanto contenuto di nomination (al massimo sette) il Direttivo del Sindacato ha lavorato anche su moltissimi titoli usciti in piattaforma, segnalando alla fine 45 film, 16 dei quali anche con una sola nomination, con grande attenzione anche a molte opere low budget” sottolinea la Presidente Laura Delli Colli. E nella svolta dei ‘primi’ 75 anni, i Nastri hanno modificato il regolamento: il miglior film premia da quest’anno anche il miglior produttore.

Nelle ‘cinquine’ in quest’anno speciale con tanto cinema prevalentemente uscito in piattaforma, sono stati inseriti in selezione per la prima volta anche due tv movie d’autore: con La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio e Carosello Carosone di Lucio Pellegrini che ha vinto per la musica di Carosone ‘riletta’ nell’adattamento di Stefano Bollani, e per il casting director a Francesca Borromeo (che vince anche per L’incredibile storia dell’isola delle Rose) con Federica Baglioni. Tra i riconoscimenti il Premio “Nastri – Nuovo Imaie” destinato anche quest’anno al doppiaggio ha premiato due voci storiche: Dario Penne per Anthony Hopkins e Ida Sansone per Olivia Colman, entrambi protagonisti di The Father – Nulla è come sembra, premiati dai Giornalisti con il Presidente di Nuovo Imaie, Andrea Miccichè.

Oltre ai Nastri, chiude questa sessione il Premio Nino Manfredi che sarà consegnato, come tradizione, quest’anno sul palcoscenico del Taormina Film Fest che si apre domenica prossima 27 Giugno. E a Napoli il 18 e 19 Settembre Nastri per le Grandi Serie Internazionali, prima edizione finalmente ‘in presenza’ condivisa con la Fondazione Film Commission Regione Campania, con un battesimo speciale nella premiazione romana che ha lanciato anche il restyling del Premio, esclusivamente per le Serie,  nella ‘rilettura’ dell’orafo dei grandi premi, Michele Affidato.

Un ringraziamento, quest’anno al supporto prezioso dei partner istituzionali e degli sponsor fra i quali entra LEXUS, auto ufficiale, e come sempre al sostegno ormai consolidato di BNL – Gruppo BNL Bnp Paribas, Fondazione Claudio Nobis, Nuovo Imaie, MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo. Sponsor 2021 GE Gruppo Eventi, Persol, Wella. Media partner RAI MOVIE, tv ufficiale dei Nastri, che trasmetterà  il 30 Giugno lo Speciale televisivo dedicato a quest’edizione.

Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Li affiancano nel Consiglio Nazionale con Titta Fiore e Maurizio Turrioni (rispettivamente delegati per l’area Sud e Nord del Sngci), Maurizio Di Rienzo, delegato per documentari e cortometraggi, Fabio Falzone e Susanna Rotunno (tv) e Miriam Mauti (web). Del Consiglio fanno parte l’ex presidente Mario Di Francesco e un rappresentante della FNSI. Circa 100 i giornalisti che hanno votato i vincitori 2021.

Emilia Clarke ha un’idea per lo spin-off di Solo: A Star Wars Story

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Emilia Clarke ha condiviso le sue idee per una serie spin-off basata sul suo personaggio di Solo: A Star Wars Story. L’attrice ha all’attivo già diversi franchise, da Game of Thrones a Terminator (con minore successo), passando per il MCU, al quale si unisce con la partecipazione alla serie Secret Invasion, e ha partecipato alla saga di Star Wars nello spin-off dedicato alla giovinezza di Han Solo, nei panni di Qi’ra.

Durante un’intervista con THR, Clarke ha parlato del suo desiderio di tornare al ruolo di Qi’ra nell’universo di Star Wars. Clarke ha riflettuto molto sul retroscena di Qi’ra e su dove sarebbe andata a finire la sua storia, e sente anche che c’è molto da raccontare a proposito tanto che ha ipotizzato la realizzazione di una serie spin-off su Disney+.

“È il personaggio che ha l’arco narrativo più incompiuto… Avevo davvero pagine e pagine su com’era la sua vita e come sarebbe stata dopo. Ma temo di non aver sentito nulla dalla Disney che manifestasse volontà di realizzarne storie, per cui credo che lo scriverò io e che andrò da loro a proporgli le mie idee!” ha dichiarato l’attrice.

Solo: A Star Wars Story è un film del 2018 diretto da Ron Howard con Alden EhrenreichWoody HarrelsonEmilia ClarkeDonald Glover Thandie Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Marco Bellocchio Palma d’Oro alla carriera a Cannes 2021

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È un documentario personale profondamente commovente e doloroso quello che Marco Bellocchio presenterà in Selezione Ufficiale a Cannes 2021. Attraverso questo film dal titolo enigmatico (Marx può aspettare), il cineasta italiano cerca di capire, umilmente e retrospettivamente, il suicidio del fratello gemello all’età di 29 anni. Una tragedia familiare da cui non si è mai veramente ripreso, fonte sia di colpa e che di ispirazione. Mescolando estratti dei suoi film e conversazioni con persone a lui vicine, Bellocchio indaga su questa figura fraterna che non smette mai di ossessionare la sua filmografia.

Dopo aver diretto un film cult con il suo primo lungometraggio, I pugni in tasca (1965), che ha inaugurato una nuova era del cinema italiano allontanandosi dai codici del neorealismo, Marco Bellocchio, voce ancora eterna di dissenso all’età di 81 anni, ha girato Salto nel vuoto, che ha vinto i premi come miglior attore per Michel Piccoli e Anouk Aimée a Cannes nel 1980. Successivamente è stato regolarmente selezionato in Concorso a Cannes, con Enrico IV nel 1984, Il principe di Hombourg nel 1997, La Balia nel 1999, L’ora di religione – Il sorriso di mia madre nel 2002, Vincere nel 2009 e Il Traditore nel 2019.

Pierre Lescure, Presidente del Festival di Cannes, dichiara: “Marco ha sempre messo in discussione le istituzioni, le tradizioni, la storia personale e collettiva. In ciascuna delle sue opere, quasi involontariamente, o almeno nel modo più naturale possibile, rivoluziona l’ordine costituito”. Thierry Frémaux, Delegato Generale, aggiunge: “Siamo orgogliosi di premiare Marco Bellocchio, uno dei grandi maestri del cinema italiano dopo 56 anni di affascinante lavoro, in successione ai suoi amici registi Bernardo Bertolucci, Manoel de Oliveira e Agnès Varda. È un regista, un autore e un poeta. Onorarlo con la Palma d’oro alla carriera è ovvio per tutti coloro che ammirano il suo lavoro”.

Chris Pratt mangia insetti in un video di James Gunn

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In occasione del compleanno di Chris Pratt, James Gunn ha condiviso un video di auguri per l’amico e collega in cui l’interprete di Star Lord mangia un insetto. Eccolo di seguito!

Regista e attore sono molto amici, hanno lavorato insieme nei primi due film di Guardiani della Galassia, in cui Gunn scrive e dirige e Pratt interpreta il protagonista, Peter Quill/Star Lord, appunto. In questa occasione possiamo anche godere a pieno dell’insana goliardia dei due, anche dietro le quinte delle loro collaborazioni cinematografiche, che già si distinguono per il loro essere ironiche e divertenti.

I due torneranno a collaborare per Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui Chris Pratt riprende il suo ruolo insieme a Dave Bautista e Zoe Saldana. Si uniscono al gruppo anche Pom Klementieff, Karen Gillan e le voci di Vin Diesel e Bradley Cooper.

Julie Delpy ha declinato un quarto Before perché “stanca dell’industria”

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Julie Delpy, attrice e sceneggiatrice molto amata, che interpreta Celine nella trilogia Before di Richard Linklater, ha declinato la possibilità di realizzare un quarto film della serie. I primi tre film la vedono accanto a Ethan Hawke nei panni di una coppia che si incontra in stadi diversi della vita e in momenti diversi della loro relazione, che comincia nel primo film.

Durante un’intervista con il magazine francese Telerama, Delpy ha spiegato la sua riluttanza a girare un’altro Before a causa della fatica che ha fatto per realizzare il suo proprio film. Ha condiviso che ha quasi lasciato la recitazione per la frustrazione che le aveva trasmesso l’industria del cinema. Ha detto: “Ci penso spesso… un anno e mezzo fa non ero molto lontana da questa decisione. L’inferno che ho attraversato per produrre il mio film mi ha esaurita. Ho detto no a Richard Linklater per la quarta parte dei film Before. Ho pensato che potevo tornare a scuola. Potrei essere un bravo dottore! Datemi tre sintomi e vi dirò cosa avete… ma mi piace creare, raccontare storie, è più forte di me.”

La trilogia Before consiste in tre film diretti da Richard Linklater. Cominciata con Before Sunrise nel 1995, ha avuto un sequel nel 2004, Before Sunset, e un terzo capitolo (conclusivo) nel 2013, Before Midnight. Il primo film fu scritto da Linklater insieme a Kim Krizan, e i sequel invece sono scritti a sei mai, dal regista con Ethan Hawke e Julie Delpy, che interpretano anche i protagonisti dei film, Jesse e Celine.

Shazam! Fury of the Gods: svelati i costumi degli eroi

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Shazam! Fury of the Gods: svelati i costumi degli eroi

Su Entertainment Weekly è apparsa la prima foto ufficiale di Shazam! Fury of the Gods in cui vediamo i sei eroi che vedremo in azione nel film sfoggiare i loro costumi da supereroi. La foto è comparsa per la prima volta sull’account Instagram del regista del film, David F. Sandberg. Ecco di seguito l’immagine:

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel e di Jack Dylan Grazer, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Matteo Martari, intervista al premio Beatrice Bracco al Figari Film Festival

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È stato assegnato a Matteo Martari il premio Beatrice Bracco alla migliore rivelazione dell’anno nell’ambito del Figari Film Festival. L’attore ha parlato con noi della sua carriera e del significato di questo premio.

Matteo Martari ha ormai una lunga e solida carriera televisiva, ha partecipato a I Medici, è stato Luigi Tenco nel film Fabrizio De Andrè – Principe Libero, fa parte del cast de  “I bastardi di Pizzofalcone” e “Non uccidere”. Quest’anno lo vedremo nel film di Daniele Vicari Il Giorno e la Notte.

Creato nel 2011, il Figari Film Fest è una manifestazione dedicata al cinema giovane ed indipendente, ai cortometraggi ed agli esordi cinematografici di giovani registi.
Negli anni è diventato un festival di riferimento per la cinematografia internazionale. Il festival, oltre a valorizzare la cinematografia internazionale, mira allo sviluppo dell’attività filmica dell’isola e alla valorizzazione della Sardegna sotto ogni suo profilo: ambientale, storico, culturale e di costume.

Elizabeth – The Golden Age: trama, cast e curiosità sul film

Elizabeth – The Golden Age: trama, cast e curiosità sul film

I reali di Inghilterra suscitano da sempre grande fascino e interesse. Se oggi tutte le attenzioni sono per la serie The Crown e il suo racconto dell’attuale regina, sul finire degli anni Novanta fu la prima Elisabetta ad ottenere un proprio posto sul grande schermo. A raccontarla è stato il film del 1998 Elizabeth, diretto da Shekhar Kapur. Questo si concentrava sui primi anni del regno di Elisabetta e nel 2007 ha avuto un sequel che va invece a raccontare il periodo successivo. Il film è Elizabeth – The Golden Age, e come il suo predecessore ha a sua volta goduto di ampi consensi.

Anche in questo caso il film non si propone come una fedele rappresentazione dei fatti realmente avvenuti, presentando invece diverse inesattezze storiche. Queste, ad esempio, sono rintracciabili in diverse rappresentazioni dei personaggi principali, qui resi più o meno centrali ai fini narrativi. Tutto ciò è naturalmente stavo voluto al fine di poter dar vita ad un film più aderente ai canoni cinematografici, che avesse come fine principale quello di narrare l’indipendenza che la regina Elisabetta ha inseguito con il suo regno e delle battaglie affrontate in nome di questa.

Visivamente ricco, tra sfarzosi costumi premiati all’Oscar e sontuose scenografie, Elizabeth – The Golden Age si pone in stretto rapporto con il suo precedente, manifestando però allo stesso tempo l’evoluzione tanto della sovrana quanto del suo regno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Elizabeth – The Golden Age: la trama del film

Il film si svolge a partire dal 1585, quando Filippo II di Spagna, sovrano del Regno più potente del mondo, brama di conquistare anche l’Inghilterra spodestando la regina Elisabetta e ponendo a guida del paese sua figlia Isabella. Ormai sul trono da trent’anni, la sovrana ha però consolidato il predominio della religione protestante, dichiarandosi nemica della Spagna cattolica. La regina deve però non solo fare i conti con i nemici fuori dal Paese, bensì anche con diverse problematiche interne alla sua corte. Il fido consigliere Francis Walsingham insiste infatti affinché Elisabetta si sposi e dia all’Inghilterra un erede.

Se la regina dovesse infatti morire, al suo posto diventerebbe sovrana sua cugina Mary Stuart, attuale regina di Scozia, da molti considerata la vera guida del popolo inglese. Trovandosi così stretta tra queste questioni, la regina sembra trovare un iniziale conforto nel corsaro Walter Raleigh, il quale riaccende in lei emozioni a lungo sopite. Abbandonarsi a queste potrebbe però rivelarsi quantomai fatale per la regina, sempre più costretta a non fidarsi di nessuno. Nel momento in cui una serie di diretti attentati inizieranno a concretizzarsi nei suoi confronti, la regina si vedrà costretta a difendere il suo regno con ogni mezzo possibile.

Elizabeth - The Golden Age cast

Elizabeth – The Golden Age: il cast del film

Ad interpretare nuovamente la regina Elisabetta vi è l’attrice premio Oscar Cate Blanchett. Per interpretare la sovrana, la Blanchett approfondì molto la sua vita e il suo operato, come anche il profondo impatto che il suo regno ebbe nell’Inghilterra dell’epoca. Anche in questo caso, l’attrice ottenne una nomination all’Oscar per la sua intensa performance. Ciò la portò a stabilire un importante primato, essendo la prima attrice a ricevere più di una nomination per l’interpretazione di uno stesso personaggio. Accanto a lei, nei panni del consigliere Francis Walsingham, vi è il premio Oscar Geoffrey Rush. Questi avrebbe poi nuovamente interpretato un personaggio vicino ad un sovrano inglese in Il discorso del re.

Si ritrovano poi nel film diversi noti attori inglesi o internazionali. Appartenente a questi ultimi è lo spagnolo Jordi Mollà, presente nei panni di re Filippo II di Spagna. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha naturalmente approfondito molte delle gesta del sovrano, cercando di dedurne il comportamento e la mentalità. Si annoverano poi Samantha Morton nei panni di Mary Stuard, mentre Eddie Redmayne è Anthony Babington, tra gli organizzatori dell’attentato alla regina. Abbie Cornish interpreta invece Bess Throckmorton, una delle principali nobildonne della corte di Elisabetta. Infine, ad interpretare il corsaro Walter Raleigh vi è l’attore Clive Owen, il quale ha accettato subito il ruolo essendo un grande fan del primo film.

Elizabeth – The Golden Age: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Elizabeth – The Golden Age è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, ChiliGoogle Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 giugno alle ore 21:00 su Iris.

Fonte: IMDb

Laurence Anyways: trama e cast del film di Xavier Dolan

Laurence Anyways: trama e cast del film di Xavier Dolan

Giunto al suo terzo film dopo J’ai tué ma mère e Les Amours Imaginaires, il regista canadese Xavier Dolan dà vita alla sua opera più ambiziosa e impegnativa, che lo consacra come un talento cinematografico particolarmente raro. Nel 2012 presenta al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, il film Laurence Anyways, da lui scritto, diretto, prodotto, montato e per cui ha anche curato i costumi. Si tratta di una vera e propria opera della maturità, che nelle sue circa tre ore di durata va ad affrontare tematiche delicate e ricorrenti nel suo cinema, dall’identità di genere al rifiuto degli asfissianti canoni borghesi.

Dolan fu ispirato nella scrittura di Laurence Anyways dopo essersi imbattuto nella storia di Luce Baillargé, nata Luc. Ha così deciso di raccontare con la delicatezza e la sensibilità che lo contraddistinguono una storia che, a partire dalla transessualità del protagonista, parla di cambiamento, di rivoluzione personale e sociale. A produrre il film, tra gli altri, vi è anche Lyse Lafontaine, rivelatasi essere stata proprio la ragazza di Baillargé, con la quale aveva avuto un figlio. Durante le riprese, tuttavia, Luce è venuta a mancare in seguito ad un infarto. Il film, dedicato a lei, si costruì dunque ancor di più come un inno al coraggio di mettersi in discussione e cambiare, proprio come aveva fatto lei.

Vincitore della Queer Palm a Cannes, Laurence Anyways è ancora oggi uno dei più importanti film di Dolan, di quelli che meglio esprimono la sua poetica tematica e stilistica. Tra sequenze di grande impatto, accompagnate da una colonna sonora pop altrettanto tipica nei film di Dolan, e sincere emozioni che danno vita a profonde riflessioni, è questo un film davvero importante e imperdibile. Prima di intraprendere una sua visione, però, sarà bene scoprire qualcosa di più sulla sua trama, sul cast di attori e sulle piattaforme streaming dove è possibile ritrovarlo.

Laurence Anyways: la trama del film

La vicenda si svolge negli anni Novanta, ed ha per protagonista Laurence Alia, di professione docente, che nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno esprime per la prima volta il suo desiderio di diventare una donna. La sua ragazza, Frédérique Bellair, detta Fred, pur rimanendo sconvolta, accetta poi di rimanere al suo fianco, aiutandolo nel suo compiere il percorso di transizione. Passa un anno e Laurence torna a lavorare come professore di letteratura, ma questa volta veste i panni di una donna, sentendosi finalmente libero di esprimere ciò che sente essere il vero sé stesso.

Inizia così una nuova vita, ma il peso dello stigma sociale, il rifiuto della famiglia e l’incompatibilità della coppia comincia a diventare un problema insormontabile. Licenziato dalla scuola dove lavorava, Laurence entra sempre più in un periodo di depressione, che lo porta a compromettere forse per sempre i rapporti con Fred. Riflettendo sulla loro relazione, i due finiscono con l’allontanarsi. Il trascorrere del tempo li porta a prendere percorsi diversi, a diventare persone diverse, fino al giorno in cui finalmente si rincontrano. Gli anni Novanta stanno finendo ormai, eppure il loro amore non sembra essere mutato affatto.

Laurence Anyways cast

Laurence Anyways: il cast del film

Contrariamente ai suoi due precedenti film, Dolan sceglie qui di non comparire come protagonista. Egli è comunque presente con un breve cameo nei panni di un ragazzo ad un party. Ad interpretare il protagonista, Laurence Alia, doveva inizialmente essere Louis Garrell, già comparso alla fine del precedente film del regista. Questi dovette però rinunciare a causa di altri impegni e ad ottenere il ruolo fu l’attore Melvin Poupaud. Divenuto celebre per film come La fille de 15 ans e Un ragazzo, tre ragazze, egli si disse da subito particolarmente interessato a recitare per Dolan, affermando di essere un fan del suo cinema. Per lui, Poupaud ha dato vita ad un ruolo inedito nella sua carriera, per il quale si è preparato con grande dedizione.

Nel ruolo di Frédérique Bellair, protagonista femminile del film, vi è invece l’attrice canadese Suzanne Clément. Già presente nel primo film di Dolan, questa ha ottenuto proprio con Laurence Anyways una grande popolarità internazionale. È infatti anche arrivata a vincere il premio come miglior attrice nella sezione Un Certain Regard. La Clément sarebbe poi tornata a recitare per Dolan anche in Mommy. L’attrice Nathalie Baye è presente nei panni di Julienne Alia, la madre di Laurence. Monia Chokri, già protagonista per Dolan in Gli amori immaginari, interpreta qui Stéfanie Bellair, sorella di Frédérique. Nel film si ritrovano poi anche Anne Dorval, attrice ricorrente nel cinema del giovane regista e Antoine Olivier Pilon, nei panni di un adolescente. Questi ultimi due attori sarebbe poi stati protagonisti nel ruolo di madre e figlio in Mommy.

Laurence Anyways: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Laurence Anyways è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di lunedì 14 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

Ted Lasso, seconda stagione: il primo trailer

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Ted Lasso, seconda stagione: il primo trailer

I fan dell’AFC Richmond esultano! Apple TV+ ha presentato oggi il trailer dell’attesissima seconda stagione dell’amata e pluripremiata serie comica, “Ted Lasso“. Dopo aver colpito il pubblico di tutto il mondo grazie al suo cast di personaggi e al potente messaggio di ottimismo, “Ted Lasso” tornerà per la seconda stagione venerdì 23 luglio su Apple TV+. La seconda stagione di 12 episodi sarà presentata in anteprima con due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Il trailer della seconda stagione di Ted Lasso

Dal suo debutto nell’agosto 2020, la serie ha continuato a essere apprezzata da pubblico e critica ricevendo una moltitudine di nomination e premi, tra cui un Peabody Award recentemente annunciato, lo Screen Actors Guild Award a Jason Sudeikis per la migliore interpretazione maschile in una serie comica e un Golden Globe Award nella categoria Miglior Attore Comico. La serie ha anche trionfato ai Critics Choice Awards 2021, vincendo in ogni categoria per la quale è stata nominata e assicurandosi il premio per la Migliore Serie comica, Miglior Attore per Jason Sudeikis e la Migliore Attrice non Protagonista per Hannah Waddingham. Inoltre, la serie ha ottenuto due Writers Guild Awards per la Migliore Nuova Serie e la Migliore Serie Comica, una nomination dalla Producers Guild of America per la Serie Comica, nonché riconoscimenti da molti altri gruppi di associazioni e critici. “Ted Lasso” è stata anche l’unica serie comica premiata come Programma AFI dell’anno ed è apparsa nelle liste “Best of 2020” stilate dalla critica televisiva.

Jason Sudeikis è Ted Lasso, un allenatore di football universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Ma ciò che gli manca nella conoscenza, lo compensa con ottimismo, determinazione da sfavorito… e biscotti. L’acclamata serie comprende anche Hannah Waddingham, Brendan Hunt, Jeremy Swift, Juno Temple, Brett Goldstein, Phil Dunster e Nick Mohammed. Sarah Niles si unisce al cast in questa stagione come “Sharon”, una psicologa sportiva che è stata chiamata a lavorare con l’AFC Richmond.

Jason Sudeikis è anche produttore esecutivo, insieme a Bill Lawrence con la sua Doozer Productions, in associazione con Warner Bros.Television e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group. Jeff Ingold di Doozer è anche produttore esecutivo con Liza Katzer in veste di co-produttrice esecutiva. La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Brendan Hunt e Joe Kelly, ed è basata sul format preesistente e sui personaggi di NBC Sports.

L’intera prima stagione di “Ted Lasso” è disponibile su Apple TV+ sull’app Apple TV.

Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, trailer del nuovo film

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Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, trailer del nuovo film

Eagle e Paramount Pictures hanno diffuso il trailer Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, il nuovo film del franchise di G.I. Joe, con protagonisti Henry Golding, Andrew Koji, Úrsula Corberó, Samara Weaving, Haruka Abe, Takehiro Hira e Iko Uwais dal 21 Luglio al CINEMA.

Paramount Pictures e Metro-Goldwyn-Mayer Pictures e Skydance presentano In associazione con Hasbro. Una produzione di Bonaventura Pictures.

Snake Eyes: G.I. Joe Le Origini, vede Henry Golding nei panni del solitario Snake Eyes che viene accolto in un antico e segreto clan giapponese chiamato Arashikage, dopo aver salvato la vita del suo erede legittimo. Una volta arrivato in Giappone, Snake Eyes impara dagli Arashikage le vie del guerriero ninja, trovando anche quello che più desiderava: un posto da potere chiamare casa. Ma, quando i segreti del suo passato vengono svelati, l’onore e la lealtà di Snake Eyes saranno messi a dura prova, rischiando di incrinare la fiducia di coloro che gli sono stati più vicino. Basato sull’iconico personaggio dei G.I. Joe, Snake Eyes: G.I. Joe Le Origini vede anche Andrew Koji nei panni di Storm Shadow, Úrsula Corberó in quelli de La Baronessa; Samara Weaving è invece Scarlett, Haruka Abe è Akiko, Tahehiro Hira è Kenta e Iko Uwais è Hard Master.

The Flash: ecco il costume di Supergirl

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The Flash: ecco il costume di Supergirl

Dopo le sedie dei Bruce Wayne e il logo di Batman macchiato di “marmellata” dal set di The Flash, e il logo sul torace del costume del Velocista Scarlatto, ecco anche il logo sul costume di Supergirl condiviso da Andy Muschietti sul suo account ufficiale Instagram. Eccolo di seguito:

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Appunti di un venditore di donne, la conferenza stampa del film con Mario Sgueglia

Autore di appassionanti gialli come Io uccido, Niente di vero tranne gli occhi e Io sono Dio, Giorgio Faletti ha pubblicato nel 2010 il romanzo Appunti di un venditore di donne, cupa storia di intrighi e misteri nella Milano degli anni Settanta. Quel libro, a lungo tra i più venduti in Italia, è ora pronto per trasformarsi in un film per la regia di Fabio Resinaro, già celebre per aver diretto Mine e Dolceroma. Prodotto dalla Eliseo Multimedia di Luca Barbareschi, il film sarà trasmesso in prima visione su Sky Cinema a partire dal 25 giugno alle 21:15.

Interpretato da Mario Sgueglia, Miriam Dalmazio, Libero De Rienzo, Paolo Rossi, Francesco Montanari e Michele Placido, il film ha per protagonista Bravo, un venditore di donne segnato nell’anima da una vergognosa mutilazione. La sua storia ha inizio una mattina come un’altra, quando dopo essere uscito dall’Ascot Club, dove ha fatto nottata giocando d’azzardo e facendo uso di droghe, conosce Carla. Nutrendo un conturbante sentimento per lei, decide di introdurla nel suo giro, non immaginando cosa accadrà da lì a breve nella sua vita.

Ad aprire la conferenza stampa è il regista Fabio Resinaro, che racconta la realizzazione dell’adattamento, le sfide incontrate e gli obiettivi raggiunti. “Il romanzo – afferma il regista – presenta delle descrizioni straordinarie di personaggi, eventi e di tutta un’epoca. Girare un film in costume non è mai facile, ci siamo dovuti scontrare contro una serie di muri. Però volevo girare come se fossimo ancora negli anni Settanta, senza pormi alcun limite. Ho portato tutti ad immergersi in quel periodo difficile e spero che anche lo spettatore potrà sentirsi altrettanto coinvolto da questa ricostruzione. È un film notturno, che parla di criminali, di disobbedienti. L’atmosfera era tutto per poter trasmettere ciò.

“Quando uscì il libro, me lo proposero per farne la regia, ma non mi sentivo pronto. – dichiara Placido – Anni dopo questa storia è tornata da me, con la regia di Resinaro. Ho accettato perché sono rimasto colpito dalla sua bravura e dalla sua preparazione. Il dialogo con lui è sempre stato ricco di spunti e suggestioni nuove. Penso che egli sia riuscito a dar vita alla ricostruzione di un’epoca di cui c’era bisogno, e che penso nessun altro avrebbe potuto realizzare con tanta originalità e freschezza”

A scrivere la sceneggiatura è stato lo stesso Resinaro, nonostante la non convinzione a riguardo di Barbareschi. “Volevo affiancargli qualcuno, – dichiara il produttore – ma lui ha insistito per farlo da solo. Allora gli ho dato tempo un fine settimana per pensarci e farmi sapere. Al termine di questo tempo lui si è presentato non con una decisione ma con l’intera sceneggiatura pronta e finita. Ero incredulo, non ho mai visto un talento simile prendere forma in modi così inaspettati.”

Appunti di un venditore di donne Michele Placido

La parola passa poi a Mario Sgueglia, che racconta di come si sia preparato ad interpretare il complesso ruolo del protagonista di Appunti di un venditore di donne, Bravo. “Per quanto il personaggio sia controverso, anche deprecabile per certi aspetti, non l’ho mai giudicato. So che sarebbe stato sbagliato farlo, per questo ho cercato di comprenderne i difetti, le debolezze, le ossessioni. Ho poi cercato di far trasparire tutto ciò attraverso le sue azioni e il suo carattere. Inoltre, a partire da una sua mancanza fisica andava costruito un bisogno che però si esprime modi nuovi e imprevedibili.”

L’attrice Miriam Dalmazio passa poi a descrivere il suo personaggio, Carla, la donna per cui il protagonista metterà in discussione sé stesso.. “Si tratta di una donna forte, ma fragile. – afferma l’attrice – Lei cerca di costruirsi una propria identità in un contesto dove è sempre più facile rimanere inghiottiti da quanto c’è intorno. Ad esempio, lei non può soddisfare il proprio amore con Bravo, e quindi il loro è un rapporto che si limita allo sguardo. Non so se si noterà, ma è un personaggio che ho costruito sulla forza dello sguardo, degli occhi. È attraverso questi che lei esprime tutta sé stessa”.

“Ciò che trovo straordinario di Appunti di un venditore di donne, – conclude Barbareschi – è che racconta con lucidità una Milano che non c’è più, colma di personaggi che esistevano davvero e ora non ci sono più. Per questo, oltre ad essere un thriller lo trovo un film particolarmente tenero, per cui si può provare anche pietà.”

Far East Film Festival: al via con Hong Kong New Talents

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Far East Film Festival: al via con Hong Kong New Talents

Una città che non smette di sognare. Un cinema che non smette di sognare. Questa non è retorica: questa è l’anima di Hong Kong, vitale e creativa, documentata dal Far East Film Festival 23 attraverso 8 nuovi film di 8 nuovi (giovani) registi. Opere prime e seconde che spaziano tra i generi e raccontano, appunto, l’urgenza di resistere, l’urgenza di rinascere attraverso l’arte. Hong Kong never dies! E Hong Kong, va ricordato, è molto più che una storia d’amore per il FEFF: è la sua primissima radice…

Saranno le anteprime mondiali di Zero to Hero di Jimmy Wan e di Sugar Street Studio di Sunny Lau ad aprire la sezione speciale Hong Kong New Talents: un grande progetto itinerante, organizzato dall’Hong Kong International Film Festival Society in collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office e finanziato da Create Hong Kong, che prenderà appunto il via a Udine per poi essere presentato nelle maggiori piazze d’Europa, del Nord America e dell’Asia.

Oltre a Zero to Hero, intenso biopic sul campione paralimpico So Wa-wai, e Sugar Street Studio, spiazzante horror comedy, il pubblico del FEFF 23 potrà ammirare l’action fantasy sportivo One Second Champion di Chiu Sin-hang, il ritorno del leggendario Francis Ng con Drifting di Jun Li, Hand Rolled Cigarette di Chan Kin-long (uno splendido noir che farà sicuramente innamorare il mercato internazionale!), la black comedy Time di Ricky Ko, il dramma sentimentale Just 1 Day di Eric Li e Keep Rolling di Man Lim-chung, imperdibile ritratto della grande Ann Hui. 8 film diversissimi tra loro ma accomunati dalla stessa voglia di sperimentare e dalla stessa voglia di guardare avanti, di consegnare al futuro la propria lingua, la propria cultura e la propria tradizione.

Se Hong Kong New Talents è la preziosa testimonianza di un’ondata che comincia adesso, oggi, ad abbattere gli argini, non bisogna ovviamente dimenticare che anche le produzioni mainstream di Hong Kong stanno continuando a brillare. Ne sono prova gli altri titoli hongkonghesi scelti dal FEFF 23: l’esplosivo Shock Wave 2 di Herman Yau, che aprirà la versione digitale del Festival, il crudele thriller Limbo di Soi Cheang, The Way We Keep Dancing di Adam Wong e due anteprime mondiali. Una è Coffin Home di Fruit Chan (cronaca di un cult annunciato!), l’altra è Madalena di Emily Chan, la primissima volta di Macao nella line-up del Far East Film Festival.

Con 12 titoli complessivi, la sezione più ricca di questa edizione è proprio la sezione di Hong Kong. Una città che non smette di sognare. Un cinema che non smette di sognare.

Festival del cinema di Spello: grandi emozioni per la serata di chiusura

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È stata una serata di grandi emozioni quella che ha scandito la penultima giornata del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” ideato da Donatella Cocchini e dal direttore artistico Fabrizio Cattani. Sabato 19 giugno, infatti, come da tradizione, si è tenuta la cerimonia di premiazione condotta da Simona Fiordi e dall’attore Francesco Castiglione, che ha visto salire sul palco dell’Auditorium San Domenico di Foligno i professionisti del dietro le quinte, ma non solo. A cominciare dalla lettura della lettera che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla piccola Aurora Moretti, figlia della presidente del Festival, Donatella Cocchini, che ha salutato la decima edizione della manifestazione come “l’inizio di una ripartenza dopo le tante difficoltà vissute con la pandemia che, per quanto terribile, non è riuscita a fermare il lavoro di tante persone”.

Tanti gli ospiti che si sono avvicendati sul palco, a partire dall’attrice Valeria Fabrizi, a cui è stato consegnato il Premio all’Eccellenza 2021. L’artista, che ha riservato al Festival parole di grande apprezzamento e pronta a tornare a Spello nel 2022, ha voluto dedicare il riconoscimento a “tutti i presenti, soprattutto ai professionisti del dietro le quinte. A tutti voi che siete presenti qui, questa sera”.

In collegamento da Berlino, invece, il maestro Lorenzo Tomio a cui è andato il Premio Carlo Savina “Suono e musica nel cinema” e consegnato virtualmente dal docente di tecnica del suono del Centro Sperimentale di Cinematografia, Federico Savina. “È un grandissimo onore per me ricevere questo premio – ha detto il maestro Lorenzo Tomio – perché Carlo Savina è stato uno dei più grandi compositori del Novecento”.

A Salvatore Mereu il Premio Ermanno Olmi che, da tre anni ormai, la famiglia del grande maestro assegna al regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo al suo stile. “Mi onora ricevere un riconoscimento che porta il nome di Ermanno Olmi” ha dichiarato un emozionato Mereu. “Il suo cinema – ha proseguito – è stato per me sempre un grande modello. Sono contento e orgoglioso di questo premio – ha quindi concluso – ancor di più perché dato dalla sua famiglia, che più di tutti lo conosceva”.

Un riconoscimento speciale, poi, allo stesso Federico Savina, presidente onorario del Festival e del comitato scientifico, per l’impegno profuso in tanti anni per la manifestazione anche attraverso l’originale format “I giovani e la musica nel cinema”. “Mi avete sorpreso – ha dichiarato Savina -. Io ho fatto solo quello che sentivo, perché qui ho trovato un humus che mi ha fatto fare certe cose. Non ci pensavo, ma mi avete permesso di farlo e pensate sia venuto bene, sono solo contento. Io sono sempre qua, pronto”.

Premiata anche una giovane promessa del cinema. Si tratta dell’attrice Ginevra Francesconi, protagonista del film “Regina”. “Grazie mille – ha detto emozionata -. Voglio ringraziare la presidente Donatella Cocchini, ma il mio grazie più grande va al regista, Alessandro Grande, che mi ha dato questa grande responsabilità. Grazie di cuore”. La Ginevra Francesconi che il 22 giugno al MAXXI di Roma riceverà il premio che ricorda Graziella Bonacchi nell’ambito dei “Biraghi”, così come la sorella Ludovica Francesconi che, dopo aver vinto ex aequo insieme a Beatrice Grannò il premio “Meno di Trenta” per i film, riceverà sempre ai “Biraghi” un riconoscimento come rivelazione femminile dell’anno.

Tra gli ospiti presenti alla cerimonia di premiazione anche il padrino Alessandro Sperduti, la madrina per il 2021 Ester Pantano e gli attori Francesco Foti e Alessio Praticò. Ma anche i premiati di “Meno di Trenta”: gli attori Mattia Garaci (Padrenostro), Beatrice Grannò (Gli indifferenti) e Beatrice Bruschi (Skam), Massimiliano Caiazzo (Mare Fuori) il regista Ludovico Di Martino (La belva) e il sound designer Matteo Bendinelli.

Charlie Hunnam: 10 cose che non sai sull’attore

Charlie Hunnam: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Charlie Hunnam ha dimostrato di saper scegliere i propri progetti, partecipando ad alcune note serie TV che gli hanno permesso di diventare una vera star. Grazie alla sua versatilità e al suo fascino, l’attore si è reso particolarmente noto al grande pubblico, dividendosi tra cinema e televisione. Ecco 10 cose che non sai di Charlie Hunnam.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Charlie Hunnam The GentlemanCharlie Hunnam: i film e le serie in cui ha recitato

10. Ha partecipato a noti lungometraggi. L’attore esordisce al cinema in Che fine ha fatto Harold Smith? (1999), per poi acquisire maggior notorietà con Abandon – Misteriosi omicidi (2002), Ritorno a Cold Mountain (2003), Hooligans (2005) e I figli degli uomini (2006). Negli anni successivi prende poi parte a Punto d’impatto (2011), Legami di sangue (2012) e Pacific Rim (2013) di cui è protagonista. Torna a lavorare con il regista Guillermo del Toro anche per il film Crimson Peak (2015), per poi recitare in Civiltà perduta (2016), King Arthur – Il potere della spada (2017), Papillon (2017), A Million Little Pieces (2018), Triple Frontier (2019), True History of the Kelly Gang (2019) e The Gentlemen (2020).

Charlie Hunnam Sons of Anarchy

Charlie Hunnam Sons of Anarchy9. È noto per le serie TV. Nel ricoprire il ruolo di Nathan Maloney in Queer as Folk (1999-2000), l’attore ottiene una prima notorietà. Successivamente prende parte a Young Americans (2000) e Undeclared (2001-2003). Il ruolo della sua carriera arriva però con la serie Sons of Anarchy, in cui dal 2008 al 2014 dà vita al personaggio di Jackson ‘Jax’ Teller.

Charlie Hunnam: ha avuto una moglie

8. È stato sposato. Ancora sconosciuto, l’attore si presenta nel 1999 ai provini per la serie Dawson’s Creek. Pur non ottenendo alcun ruolo, qui conosce l’attrice Katharine Towne, con la quale dopo solo un mese convola a nozze. Tuttavia, la coppia non dura a lungo, e nel 2002 annunciano il divorzio.

Charlie Hunnam ha una fidanzata

7. Ha una relazione sentimentale. Dal 2005 l’attore è legato sentimentalmente a Morgana McNeils, designer di gioielli che vanta anche un proprio marchio personale. Piuttosto riservati, i due non hanno mai condiviso particolari aspetti della loro vita privata, limitandosi a farsi vedere insieme durante particolari eventi di gala.

Charlie Hunnam e il suo fisico

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6. È noto per la sua forma fisica. Nel corso degli anni l’attore ha ricoperto diversi ruoli che richiedevano una forma fisica eccellente. L’attore ha infatti dichiarato di essere particolarmente attento a riguardo, praticando regolarmente esercizi fisici come anche molta attività sessuale, a suo giudizio fondamentale per tenersi in forma.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Charlie Hunnam in King Arthur

5. Si è allenato duramente. Per ricoprire il ruolo di Re Artù, l’attore aveva promesso a sé stesso che avrebbe raggiunto la miglior forma fisica possibile. Per raggiungere il suo scopo, Hunnam si impegnò ad eseguire oltre 500 addominali ogni giorno. Alla fine, riuscì nel suo intento, sfoggiando un fisico inedito e calzante per il ruolo.

4. È l’unico film da cui non ha sottratto nulla. L’attore è noto per essere solito portarsi via con sé, come ricordo, abiti o oggetti dai set a cui prende parte. Ha tuttavia dichiarato che quello di King Arthur è l’unico da cui non ha sottratto nulla.

Charlie Hunnam in Papillon

3. Aveva rifiutato il ruolo. Quando all’attore fu proposto il ruolo di Henri Charrière nel film Papillon, remake dell’originale con Steve McQueen, l’attore rifiutò non convinto del progetto e intimorito dal paragone con l’originale. Al suo posto venne scelto allora un altro attore, mentre Hunnam cominciava a pentirsi della sua scelta. Nel momento in cui l’attore scelto rinunciò al ruolo per altri impegni, Hunnam si impose per avere il ruolo.

2. Ha perso molto peso. Al momento delle riprese, l’attore aveva da poco terminato il set di Civiltà perduta, per cui aveva perso un totale di 18 chili. Per interpretare il suo ruolo in Papillon ha dovuto poi perdere ulteriore peso attraverso una dieta particolarmente stressante, arrivando ad un digiuno di circa dieci giorni.

Charlie Hunnam: età e altezza

1. Charlie Hunnam è nato a Newcastle upon Tyne, in Inghilterra, il 10 aprile 1980. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Black Widow: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono su Yelena Belova

Nonostante la sua importanza in alcune storyline della Marvel, Yelena Belova non è così conosciuta come la sua ex nemica ed alleata occasionale Natasha Romanoff. Con l’arrivo ormai imminente di Black Widow, i fan del MCU avranno finalmente la possibilità di saperne un po’ di più su questo misterioso nuovo personaggio, che nel film sarà interpretato da Florence Pugh. Nell’attesa, Screen Rant ha raccolto 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono su Yelena:

Ha conquistato il mantello di Vedova Nera

black widowYelena ha trascorso la sua infanzia nella stessa Stanza Rossa, dove anche Natasha ha ricevuto la sua educazione in qualità di spia. Entra in campo dopo la morte del suo allenatore, Pyotr Vasilievich Starkovsky, catturando ed eliminando rapidamente il suo assassino.

Questa si rivelerà essere la sua prima vera missione, nonché una sorta di test. Portandola a termine senza lasciare che le sue emozioni si intromettano, Yelena si afferma come la nuova Vedova Nera. Le dinamiche di potere della Stanza Rossa sono affascinanti. La speranza è che il film in arrivo a luglio riesca ad approfondire in modo dettagliato.

La prima missione

black widowYelena ha debuttato in “Inhumans #5”. Come parte della sua primissima missione, ha abbassato le barriere che circondano Attilan, consentendone l’invasione.

Situato nel mezzo dell’Oceano Atlantico, prima di spostare l’Himalaya ed infine spostarsi nello spazio, Attilan è una popolare location nei fumetti Marvel dedicati agli Inumani. Verso la fine della sua esistenza, Attilan è stata trasferita vicino a New York City, dove Thanos l’ha poi distrutta nel bel mezzo della sua invasione della Terra.

Il primo incontro con Natasha

black widowConvinta di essere la legittima erede al titolo di Vedova Nera, Yelena si offrì volontaria in una missione che la mise in contrasto con Natasha. Le due finalmente si incontrarono, ma le loro interazioni non portarono tuttavia ad una vera battaglia. Al contrario, Natasha adottò un approccio più gentile, cercando di convincere Yelena ad abbandonare la vita da Vedova e scoprire la vera se stessa.

Quando le parole non saranno più sufficienti, Natasha sottoporrà la giovane spia ad un tortuoso e intenso processo di face-swap che alla fine la farà sentire usata e tradita. Tuttavia, Natasha riuscirà a far comprendere a Yelena la verità sulla Stanza Rossa e le dure realtà del mondo dello spionaggio.

Condurre una vita normale

black widowCome molti prima di lei, Yelena ha cercato di abbandonare lo stile di vita da supereroe e di seguirne uno normale. Dopo il trattamento crudele che ha ricevuto per mano di Natasha, Yelena diserta la Russia, abbandonando il suo personaggio di Vedova Nera. Diventa una modella di lingerie, arrivando a possedere un grande impero che la rende milionaria.

Sauron e i Vendicatori

Yelena viene attirata nuovamente nel mondo dello spionaggio dal sempre più problematico S.H.I.E.L.D., venendo coinvolta nell’estrazione illegale di vibranio nelle Terre Selvagge. I Vendicatori li scoprono e durante la battaglia, il cattivo Sauron, simile a uno pteranodonte, arriva e quasi la uccide, ferendola gravemente. Mentre è in ospedale, riceve una proposta dall’HYDRA per tornare allo S.H.I.E.L.D. e ai Vendicatori. Alla fine accetta, volendo uccidere lei stessa Spider-Woman.

HYDRA & A.I.M.

Belova ha ricevuto alterazioni genetiche dall’HYDRA che hanno guarito il suo corpo gravemente ferito. L’organizzazione malvagia, tuttavia, recluta i servizi dell’AIM e trasforma Belova in una nuova versione di Super-Adattoide. Attacca, così, la torre dei Vendicatori prima del matrimonio di Luke Cage e Jessica Jones.

Essendo ormai una fusione di uomo e macchina, Belova combatte i Nuovi Vendicatori e copia con successo i loro poteri, arrivando quasi a batterli. Alla fine perde la battaglia grazie alle armature di Tony Stark e all’entità Void di Sentry. Dopo aver realizzato che non avrebbe vinto il combattimento, l’AIM la spegne, facendo sembrare Yelena apparentemente morta… 

Vanguard e i Thunderbolts

Yelena in realtà è ancora viva e vegeta e lavora per l’organizzazione segreta Vanguard. Una volta che la squadra si scioglie, tuttavia, torna a nascondersi. Alla fine, Norman Osborn la invita ad unirsi ai Thunderbolts, cosa che Yelena accetta.

Dopo una lunga e intricata sequenza di eventi, questa versione di Yelena si rivela essere in realtà Natasha travestita, che agisce agli ordini della spia Nick Fury. Osborn, tuttavia, sapeva già dell’inganno e ha usato Nat per tutto il tempo. Una volta fuggita, Osborn rivela che la vera Yelena è stata conservata in uno stato di stasi.

Consiglio A.I.M

Per un breve periodo, Yelena ha fatto parte dell’Alto Consiglio dell’A.I.M. dopo che i membri dell’A.I.M. l’hanno svegliata. Si unisce a molti altri cattivi, tra cui Taskmaster, Mentallo, Superia e Andrew Forson, e assume la carica di Ministro di Stato di Bagalia, paese appena creato.

Per tutto questo tempo, mantiene il suo aspetto e le sue abilità da Super Adattoide. Sembra che muoia di nuovo quando un agente dell’A.I.M. le spara dopo averla scambiata per Mockingbird, tra i membri dei Nuovi Vendicatori. 

Ha ripreso il mantello di Vedova Nera

Dopo la morte di Natasha per mano del doppelganger di Captain America dell’HYDRA, Yelena riprende l’identità di Vedova Nera per vendicare la morte di Natasha. Trascorre diversi anni in giro per il mondo, prendendo di mira membri di alto rango dell’HYDRA e funzionari governativi corrotti.

Alla fine, le sue azioni catturano l’attenzione di due ex alleati e partner di Natasha, Occhio di Falco e il Soldato d’Inverno. Yelena ora ha diversi cloni, come risultato degli sforzi della Stanza Rossa per preservare i suoi migliori agenti, e alcuni sono noti alleati del clone di Natasha che è ancora in circolazione.

Yelena & Natasha

vedova neraNel corso della loro storia a fumetti, le due Vedove Nere hanno sempre avuto una relazione difficile e conflittuale. A volte sono strettamente legate, altre sono dei veri e propri nemici giurati. Natasha si riferisce spesso a Yelena come alla “piccola”, confermando la dinamica sorella maggiore/minore in cui spesso si trovano coinvolte.

Yelena è notoriamente più amorale di Natasha, il che spesso causa conflitti tra le due. La loro relazione nei fumetti non sembra essere simile a quella che vedremo in Black Widow, quindi sarà interessante scoprire come si evolverà il loro rapporto nel MCU.

Il Pardo d’onore Manor 2021 a John Landis

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Il Pardo d’onore Manor 2021 a John Landis

Il Locarno Film Festival renderà omaggio all’irrefrenabile genio comico e creativo di John Landis, regista, sceneggiatore e attore statunitense, a cui verrà consegnato il Pardo d’onore Manor nella serata di venerdì 13 agosto, in Piazza Grande. Sabato 14 al Forum @Rotonda by la Mobiliare, Landis sarà al centro di una conversazione con il pubblico, che nel corso di Locarno74 potrà rivivere tre film indimenticabili della sua carriera: National Lampoon’s Animal House (1978), Trading Places (1983) e Innocent Blood (1992).

Dalla scuola di satira irriverente e corrosiva di National Lampoon e Saturday Night Live, fino alla consacrazione di autore di culto negli anni Ottanta e Novanta, con titoli come il road musical The Blues Brothers (1980), l’horror An American Werewolf in London (1981), ma anche incursioni leggendarie nella musica pop, con il videoclip per Thriller di Michael Jackson (1983) che, dopo essere rimasto incantato dalle ambientazioni horror del suo ultimo film, ha voluto Landis alla regia di quello che ad oggi è considerato uno dei primi video musicali “cinematografici”. La carriera di John Landis segna l’irruzione di un nuovo tipo di comicità nella storia della settima arte e una delle rielaborazioni dei generi classici più originali di tutti i tempi. Il Locarno Film Festival celebra questa figura con il Pardo d’onore Manor, assegnato ogni anno a una personalità straordinaria del cinema di sempre.

Il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro: “John Landis è un autentico genio americano. La totalizzante passione cinefila, la musicalità slapstick, l’irresistibile senso dell’umorismo, l’amore viscerale per il cinema di serie B, il senso critico e politico sempre vigile hanno fatto di lui il cineasta chiave del rinnovamento del cinema statunitense a cavallo fra gli anni Settanta e Novanta. Fautore di ibridazioni mai viste fra horror e comico, musical e noir, ha creato capolavori che hanno entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, rinnovato il linguaggio cinematografico e sfidato convenzioni e perbenismi. Landis ha dimostrato che si poteva fare tutto, si poteva sognare tutto e lo ha fatto, rendendo il cinema migliore, più inclusivo, più giusto. Portatore delle inquietudini della generazione degli anni Sessanta, ha saputo offrirne una chiave di lettura diversa, creando un nuovo tipo di comicità e un’idea di fisicità mutante che – fra John Belushi e i lupi mannari – ha ricodificato l’estetica dominante. John Landis è tutto il cinema americano che abbiamo sempre amato e ameremo sempre.”

Il programma dell’omaggio

In occasione del premio consegnato a Landis la sera del 13 agosto, verranno proposti durante il Festival (4-14 agosto) tre titoli emblematici della sua filmografia, grandi classici da rivivere nell’atmosfera unica di Locarno:

  • National Lampoon’s Animal House, John Landis – Stati Uniti – 1978, presentato in Piazza Grande la sera di venerdì 13 agosto 
  • Trading Places, John Landis – Stati Uniti – 1983
  • Innocent Blood, John Landis – Stati Uniti – 1992

Sabato 14 agosto, inoltre, Landis incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione che si terrà al Forum @Rotonda by la Mobiliare, lo spazio di parola del Festival.

Landis sarà accompagnato dalla moglie, Deborah Nadoolman Landis, professoressa emerita e direttrice del David C. Copley Center for the study of Costume Design della UCLA School of Theater, Film & Television, che terrà una masterclass aperta al pubblico sul costume design nel pomeriggio di giovedì 12 agosto. Oltre ad aver contribuito come costumista a numerosi film, incluso Indiana Jones per Raiders of the Lost Ark (Steven Spielberg, 1981), Deborah Nadoolman Landis ha curato la mostra di grande successo “Hollywood Costume” (2012) al Victoria & Albert Museum. Autrice di sei volumi sul costume design, è stata presidente del Costume Designers Guild e membro del Board of Governors della Academy of Motion Pictures Arts & Sciences.

Il Pardo d’onore del Locarno Film Festival è stato attribuito a cineaste e cineasti del calibro di Manoel de Oliveira, Bernardo Bertolucci, Ken Loach, Jean-Luc Godard, Werner Herzog, Agnès Varda, Michael Cimino, Marco Bellocchio e, nel 2019, John Waters. A partire dal 2017, il Pardo d’onore è sostenuto da Manor, Main partner del Locarno Film Festival.

John Landis – Biografia

John Landis (Chicago, 1950) ha debuttato come sceneggiatore e regista a 21 anni, con il lungometraggio a basso costo Schlock (1973), un affettuoso omaggio ai film di mostri: vestito con una tuta da scimmia, Landis interpretava lo “Schlockthropus”, o “anello mancante” tra uomo e animale. Il successivo The Kentucky Fried Movie (1977) è stato il preludio ai grandi successi a venire: la commedia studentesca National Lampoon’s Animal House (1978); The Blues Brothers (1980), scritto insieme a Dan Aykroyd, protagonista del film accanto a John Belushi; Trading Places (1983), che ha dato avvio a una collaborazione con Eddie Murphy proseguita con Coming to America (1988) e Beverly Hills Cop III (1994); la parodia sul nucleare Spies Like Us (1985); Into the Night (1985); e Three Amigos! (1986).

Nel 1981 Landis ha realizzato An American Werewolf in London, contaminazione tra horror e commedia che ha talmente ispirato Michael Jackson da chiedere allo stesso Landis di realizzare il videoclip Michael Jackson: Thriller nel 1983. Nel 2009, il corto è stato inserito nel Library of Congress National Film Registry, che oggi include anche National Lampoon’s Animal House e The Blues Brothers. Landis ha diretto di nuovo Michael Jackson nel videoclip di Black Or White nel 1991, ed è stato il produttore esecutivo (e spesso regista) della serie televisiva Dream On (1990-1996), che ha fatto vincere alla HBO il suo primo Emmy.

Nel 2004 ha esplorato la forma del documentario con Slasher (2004), film verità su un venditore di auto usate. Dopo i mediometraggi Deer Woman (2005) e Family (2006), per la serie televisiva americana Masters of Horror creata dal regista Mick Garris, nel 2010 ha diretto la black comedy Burke & Hare. Nel 1985 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese. Retrospettive del suo lavoro sono state organizzate alla Cinémathèque française nel 2009 e in vari festival internazionali.

La Terra Dei Figli: trailer del film di Claudio Cupellini

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La Terra Dei Figli: trailer del film di Claudio Cupellini

01 Distribution ha diffuso il trailer del film La Terra Dei Figli, il nuovo film di Claudio Cupellini prodotto da Indigo Film con Rai Cinema. Nel cast protagonisti Leon de La Vallée, Paolo Pierobon, Maria Roveran, Fabrizio Ferracane, Maurizio Donadoni, Franco Ravera, Alessandro Tedeschi, Valerio Mastandrea, Valeria Golino.

Liberamente tratto dall’omonimo graphic novel di Gipi edito da Coconino Press – Fandango Musiche di Motta edizioni musicali CAM Sugar – INDIGO FILM Una coproduzione Italia – Francia prodotta da INDIGO FILM con RAI CINEMA in coproduzione con WY PRODUCTIONS.

La trama

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili.Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

NOTE DI REGIA: Il film è una storia di formazione in cui la bellezza e la meraviglia, rappresentate da un adolescente solo al mondo, combattono contro le tenebre di una terra che sembra implacabilmente ostile. Il film che abbiamo appena terminato di girare è però anche una storia di avventura titanica e appassionante, un grande viaggio fisico e sentimentale, che parla di argomenti che appartengono sempre più al sentire comune: il futuro del mondo che lasceremo ai nostri figli e l’importanza della memoria.

Scarlett Johansson torna a difendere la morte di Nat in Endgame

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Scarlett Johansson torna a difendere la morte di Nat in Endgame

Scarlett Johansson è tornata a difendere la tragica morte di Vedova Nera in Avengers: Endgame. Nonostante il grande successo che il blockbuster del 2019 abbia ottenuto, è innegabile che i registi Anthony e Joe Russo abbiano optato per alcune scelte narrative abbastanza discutibili, una fra tutte il modo in cui hanno scelto di porre la parola fine all’arco narrativo di Natasha Romanoff.

Introdotta per la prima volta in Iron Man 2 del 2020 come agente dello SHIELD incaricato di tenere d’occhio Tony Stark, in breve tempo Vedova Nera è entrata a far parte del team degli Avengers, diventando uno dei membri fondatori della squadra di supereroi. Nel corso del suo lungo arco narrativo è stata coinvolta in numerosi eventi importanti, tra cui le battaglia di New York, Sokovia e Wakanda, per non parlare delle missioni condivise con Steve Rogers nei film a lui dedicati. Tuttavia, il suo viaggio si è concluso su Vormir quando ha deciso di sacrificare la sua vita per la Gemma dell’Anima in Avengers: Endgame, evento che ha letteralmente spaccato in due il fandom.

In un’intervista rilasciata a ET Online in occasione della promozione dell’attesissimo Black Widow, Johansson ha avuto modo di riflettere sulle reazioni miste che la morte di Nat in Endgame ha generato. L’attrice ha spiegato perché aveva senso che fosse proprio il suo personaggio a sacrificarsi, dicendo che a spingerla verso la sua decisione è stato il pensiero degli amici vittima della decimazione.

“È divertente perché Nata ha avuto un sacco di reazioni contrastanti al suo destino in Endgame. Ma per me, aveva molto senso che si sacrificasse… non solo in nome di un bene più grande, quindi per l’umanità, ma anche per i suoi amici… che erano davvero al centro di tutto. Nat è sempre stata una brava persona.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel cast del film – tra gli altri – figurano Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Jolt dal 23 luglio su Prime Video

Jolt dal 23 luglio su Prime Video

Arriverà il 23 Luglio su Prime Video Jolt, l’action movie diretto da Tanya Wexler e  scritto da Scott Wascha. Nel cast protagonisti  Kate Beckinsale, Bobby Cannavale, Jai Courtney, Laverne Cox, David Bradley, Ori Pfeffer con Susan Sarandon e Stanley Tucci.

In Jolt Lindy è una donna bellissima, sprezzante e ironica con un doloroso segreto: a causa di un raro disturbo neurologico che la affligge da tutta la vita, le accade a volte di essere presa da impulsi omicidi rabbiosi che può controllare solo dandosi una scossa elettrica tramite uno speciale dispositivo a elettrodi. Incapace di trovare amore e intimità in un mondo che teme la sua bizzarra patologia, si fida finalmente di un uomo abbastanza a lungo da innamorarsene, per poi trovarlo assassinato il giorno successivo. Con il cuore spezzato e piena di rabbia, Lindy parte in una missione di vendetta per trovare l’assassino, mentre la polizia è sulle sue tracce come principale sospettata del crimine.

Spider-Man: No Way Home, rivedremo davvero Willem Dafoe nei panni di Green Goblin?

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Continuano a moltiplicarsi le voci secondo cui Willem Dafoe tornerà nei panni di Norman Osborn/Green Goblin in Spider-Man: No Way Home, ma al momento non esiste ancora nulla di ufficiale.

Di recente l’attore ha rilasciato una lunga intervista a Collider (via CBM) in cui ha parlato di diversi argomenti, inclusi i film che ha girato di recente e che usciranno nel corso del 2021. All’improvviso, Dafoe ha menzionato un progetto di cui, però, non ha potuto rivelare nulla, catturando subito l’attenzione dei fan e scatenando la fervida immaginazione dei fan.

“Altre cose che ho fatto ultimamente? Preferire aspettare prima di parlarne, almeno finché non saremo pronti per farle uscire!”, ha dichiarato l’attore. La cosa certa è che Dafoe non si stava riferimento al sequel di Aquaman, poiché quel progetto è stato discusso in un momento diverso della medesima intervista.

Dal momento che sembra altamente improbabile che l’attore non possa discutere di alcuni dei prossimi progetti che lo vedranno coinvolto come Poor Things di Yorgos Lanthimos e Tropico di Giada Colagrande, il cerchio si restringe e non si può far a meno di pensare che le parole di Dafoe si riferissero, in realtà, proprio ad un suo eventuale coinvolgimento in un progetto dei Marvel Studios, che si tratti di No Way Home o magari di altro.

È chiaro che un ritorno di Green Goblin sul grande schermo sarebbe a dir poco epico. È da tempo, ormai, che si parla del debutto dei Sinistri Sei al cinema e pensare ad un leader migliore di Goblin per il team di supercriminali risulta difficile. Per adesso, non possiamo far altro che attendere eventuali conferme o smentite…

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Sebastian Stan ricorda Chadwick Boseman: “Ho sempre sperato di fare altri film insieme”

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Intervistato da Vanity Fair, Sebastian Stan ha ricordato Chadwick Boseman, l’interprete di Pantera Nera nel MCU, scomparso tragicamente lo scorso anno. L’attore ha condiviso una storia molto toccante in merito al tempo trascorso sul set con l’amico e collega, rivelando che fin dal suo debutto in Captain America: Civil War ha capito che avrebbe avuto un enorme impatto sul MCU.

Stan ha anche spiegato che la passione e la dedizione che Boseman metteva in tutto ciò che faceva, all’inizio, lo avevano addirittura spaventato, tant’è che aveva cominciato a nutrire alcuni timori in merito alla scene di combattimento che avrebbero dovuto girare insieme. Tuttavia, il desiderio di Stan di ricambiare l’intensità di Boseman ha portato entrambi a dare il massimo durante le riprese.

“Sono sempre stato affascinato da Chadwick”, ha spiegato Sebastian. “Ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta in Civil War, in cui il suo personaggio ha debuttato… lui era nuovo e quando l’ho visto ho pensato: ‘Questo ragazzo lascerà tutti a bocca aperti’. In tutto ciò che faceva c’erano massimo impegno e dedizione. Era incredibile. Abbiamo girato molto scene di combattimento insieme e ricordo che all’inizio ero terrorizzato all’idea di doverle girare proprio con lui”. 

“Dopo siamo diventati molto amici… specie durante i press tour o gli appuntamenti in giro per il mondo per promuovere i film, ci siamo divertiti un sacco insieme. Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto fare altri film con lui e l’idea che non sarà possibile mi fa letteralmente impazzire. Non riesco neanche davvero ad immaginarlo. Ringrazio ancora per quella piccola scena alla fine di Black Panther, perché nonostante tutto mi fa comunque sentire parte di quel film ed è una cosa che mi fa stare bene”, ha concluso l’attore.

Il futuro di Wakanda al cinema senza Chadwick Boseman

Come Sebastian Stan ha giustamente sottolineato, ancora oggi è difficile immaginare il futuro di Wakanda al cinema senza Chadwick Boseman. Tuttavia, anche se non sarà lo stesso senza di lui, ci sono molti altri fantastici personaggi da sfruttare per dare vita ad un sequel degno del primo Black Panther. Dopotutto, il titolo ufficiale del film, Black Panther: Wakanda Forever, lascia già presagire un omaggio alla star della serie e a tutti i luoghi di Wakanda che hanno contribuito a scolpire la sua eredità nella memoria.

Anthony Mackie commenta la “bromance” tra Sam Wilson e Bucky Barnes

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Quando due personaggi di una storia condividono un forte legame sul grande schermo, capita che possano diventare oggetto di “shipping” da parte dei fan. Soprattutto dopo gli eventi di The Falcon and the Winter Soldier, si sono fatte sempre più insistenti le voci secondo cui Sam Wilson (Anthony Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian Stan) potrebbero rivelarsi più che semplici amici.

Questa teoria ha preso ancora più piede quando si è iniziato a parlare, dopo un particolare riferimento all’interno di uno degli episodi della serie, della possibile bisessualità di Bucky. Tuttavia, è una questione che interessa molto i fan ed è normale che sia un argomento che venga affrontato anche durante le interviste con gli attori del MCU. Ed è stato proprio con Variety che Mackie ha parlato della questione, esprimendo i suoi pensieri in merito all’eventualità che Sam e Bucky possano essere attratti sessualmente l’uno dall’altro e provare sentimenti che vanno oltre la semplice amicizia.

“Ci sono tante questioni che alla fine diventano contorte. Le persone si aggrappano ai loro dispositivi per giustificare la pertinenza o la razionalità di una determinata cosa”, ha spiegato Anthony. “L’idea che due ragazzi siano amici e si vogliano bene, nel 2021, è diventata un problema a causa della strumentalizzazione dell’omosessualità. Una volta i ragazzi erano amici, uscivano insieme… ed era bello. Voglio dire, è una cosa normale incontrarsi al bar con i tuoi amici.”

“Oggi non lo puoi fare più”, ha continuato l’attore. “Perché una cosa così pura e bella come l’omosessualità è stata sfruttata da persone che stanno cercando di razionalizzarsi. Una cosa che è sempre stata molto importante per me è quella di mostrare una figura maschile sensibile. Non c’è niente di più maschile che essere un supereroe, volare in giro e fare a botte con la gente. Al tempo stesso, non c’è niente di più sensibile che avere conversazioni emotivi e condividere un’amicizia spirituale affine con qualcuno di cui ti preoccupi e a cui vuoi bene.”

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