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Star Wars Episodio IX: svelati i dettagli della versione di Colin Trevorrow

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Sono stati svelati i dettagli della versione di Star Wars Episodio IX ad opera di Colin Trevorrow. Nel 2015, fresco del successo del campione d’incassi Jurassic World, Trevorrow venne incaricato dalla Lucasfilm di scrivere e dirigere Star Wars 9, andando così a chiudere la trilogia sequel iniziata con Il Risveglio della Forza. Sfortunatamente, a causa di alcune “divergenze creative” in merito alla sceneggiatura, Trevorrow decise poco dopo di abbandonare il progetto. A quel punto la Lucasfilm coinvolse nuovamente J.J. Abrams e il co-sceneggiatore Chris Terrio per realizzare quello che poi è diventato Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, film che ha ufficialmente chiuso l’intera saga degli Skywalker.

Come molti già sapranno, le reazioni della critica a L’Ascesa di Skywalker sono state alquanto miste. Nonostante il film sia stato un successo al box office (si appresta a conquistare il miliardo!), è innegabile quanto sia stato al tempo stesso l’episodio della trilogia sequel accolto in maniera più contrastante: in molti lo hanno ritenuto un capitolo disordinato, realizzato in maniera frettolosa, soltanto per cercare di porre rimedio ad alcuni elementi de Gli Ultimi Jedi che avevano letteralmente diviso il fandom. Per questo motivo, c’è chi ancora oggi si chiede come sarebbe stata invece la versione del film di Colin Trevorrow.

Oggi, la rivista The Playlist, rivela i principali dettagli sulla versione di Star Wars Episodio IX ad opera di Trevorrow, che a quanto pare doveva intitolarsi Duel of the Fates“. L’ultima bozza della sceneggiatura di Trevorrow sembra essere stata scritta dopo la prematura scomparsa di Carrie Fisher nel Dicembre del 2016, cosa che spiegherebbe l’assenza del personaggio di Leia nella storia principale.

Naturalmente, ci sono alcune differenze sostanziali tra Duel of the Fates e L’Ascesa di Skywalker: una di questa riguarda il tanto chiacchierato ruolo del personaggio di Rose Tico all’interno della storia. Invece di essere messo quasi da parte, il personaggio di Rose avrebbe dovuto sviluppare una propria sottotrama al fianco di Finn (in modo da approfondire quanto già visto ne Gli Ultimi Jedi): i due avrebbero viaggiato verso il pianeta Coruscant e attivato un faro nel vecchio tempio Jedi in modo da poter permettere alle persone di unirsi alla Resistenza. Successivamente, Finn avrebbe formato un nuovo esercito di Stormtrooper decisi a disertare il Primo Ordine (come aveva fatto lui stesso) e gli avrebbe guidati in una battaglia per Coruscant.

Un’altra notevole differenza tra le due versioni del film riguarda il personaggio dell’Imperatore Palpatine. Sembra infatti che nella versione di Trevorrow, Il Signore Oscuro dei Sith venisse menzionato in qualche modo, ma in realtà non appare mai. Questo perché il principale villain di Duel of the Fates sarebbe dovuto essere ancora Kylo Ren, portando avanti così la linea narrativa de Gli Ultimi Jedi, nonostante Rey pensi che Ben Solo possa ancora tornare al Lato Chiaro della Forza. Durante la resa dei conti tra i due personaggi principali della nuova trilogia, Luke, Obi-Wan e Yoda – sotto forma di Fantasmi di Forza – avrebbero aiutato Rey e cercato di redimere Ben, ma senza successo.

Un altro aspetto molto interessante della storia raccontata in Duel of the Fates è il fatto che sia stato proprio Kylo Ren ad uccidere i genitori di Rey e che la ragazza non è la nipote di Palpatine. Nella versione di Trevorrow, inoltre, Rey avrebbe trascorso parte della storia impegnata in una missione con Poe: pare quindi che il trio – Rey, Finn e Poe – nel primo atto del film doveva essere diviso, per poi riunirsi su Coruscant in occasione del terzo e ultimo atto.

Ovviamente, è impossibile dire se Duel of the Fates sarebbe stato effettivamente un film migliore de L’Ascesa di Skywalker, ma i dettagli emersi suggeriscono che il film di Trevorrow sarebbe stato un vero sequel de Gli Ultimi Jedi, andando così ad onorare il lavoro svolto da Rian Johnson.

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Gli Eterni: il film sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame

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Stando alla sinossi ufficiale del film, Gli Eterni, il nuovo attesissimo film Marvel attualmente in fase di produzione, sarà ambientato dopo gli eventi di Avengers: Endgame, film che ha segnato la fine della Saga dell’Infinito, in attesa della Fase 4 che verrà inaugurata ufficialmente il prossimo maggio con Black Widow

Oggi, la Disney ha svelato la prima sinossi ufficiale de Gli Eterni: oltre a confermare che il film sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame, la sinossi rivela anche che i principali villain del film saranno i Devianti e anticipa una tragedia inaspettata che innescherà le dinamiche della storia; inoltre, ci permette di scoprire qualche dettaglio in più sui personaggi che vedremo all’interno del film.

Potete leggere la sinossi completa di seguito:

“Gli Eterni dei Marvel Studios presenta un nuovo entusiasmante team di supereroi nell’Universo Cinematografico Marvel. Antichi alieni che vivono sulla Terra in segreto da migliaia di anni. A seguito degli eventi di Avengers: Endgame, una tragedia inaspettata li costringe a uscire dall’ombra per riunirsi contro il nemico più antico dell’umanità, I Devianti.

L’eccezionale cast del film comprende Richard Madden nei panni dell’onnipotente Ikaris, Gemma Chan nei panni dell’amante Sersi, Kumail Nanjiani nei panni del potente Kingo, Lauren Ridloff nei panni della super veloce Makkari, Brian Tyree Henry nei panni dell’inventore intelligente Festo, Salma Hayek nei panni della saggia e leader spirituale Ajak, Lia McHugh nei panni dell’eternamente giovane ma dall’anima antica Spite, Don Lee nei panni del potente Gilgamesh, Barry Keoghan nei panni del solitario Druig e Angelina Jolie nei panni della feroce guerriera Thena. Kit Harington è stato scelto per interpretare Dane Whitman.

Diretto da Chloé Zhao, regista di The Rider (acclamato al Sundance) e prodotto da Kevin Feige, Gli Eterni arriverà nei cinema americani il ​​6 novembre 2020.”

Di recente Kevin Feige aveva confermato che Gli Eterni coprirà un arco narrativo di circa settemila anni: ciò significa che alcuni degli eventi del film avranno luogo prima degli eventi di Endgame, ma temporalmente la pellicola sarà ambientata dopo il cinecomic campione d’incassi di Anthony e Joe Russo.

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: ScreenRant

 
 

Patrick Stewart: 10 cose che non sai sull’attore

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Tra i più celebri attori britannici, Patrick Stewart è un attore dalla lunga carriera, tanto cinematografica quanto televisiva. A renderlo memorabile sono stati in particolare il ruolo di Jean-Luc Picard, capitano della nave stellare Enterprise nella serie televisiva Star Trek: The Next Generation, nonché in vari film legati allo stesso universo narrativo; e il ruolo del Professor X nella saga cinematografica degli X-Men.

Ecco 10 cose che non sai di Patrick Stewart.

Patrick Stewart: i suoi film

1. Ha recitato in lungometraggi di gran successo. L’attore debutta al cinema nel 1975 con il film Il mistero della signora Gabler, per poi recitare in Il piccolo Lord (1980), Excalibur (1981), Dune (1984), Robin Hood – Un uomo in calzamaglia (1993), e diventare celebre con Star Trek – Generazioni (1994), Star Trek – Primo contatto (1996), Star Trek – L’insurrezione (1998) e X-Men (2000). Negli anni seguenti è poi tra i protagonisti dei film X-Men 2 (2003), X-Men – Conflitto finale (2006), X-Men – Giorni di un futuro passato (2014), Green Room (2015), Logan – The Wolverine (2017), Il ragazzo che diventerà re (2019) e Charlie’s Angels (2019).

2. È celebre per le serie dedicate a Star Trek. Nel corso della sua carriera l’attore recita in diverse produzioni televisive, diventando però celebre grazie alla serie Star Trek: The Next Generation, dove ricopre il ruolo del capitano Picard dal 1987 al 1994. L’attore recita poi nei film televisivi Death Train (1993), Fantasma per amore (1996), Canto di Natale (1999), The Lion in Winter (2003), L’isola misteriosa (2005), Hamlet (2009) e Macbeth (2010). Nel 2020 riprende il ruolo che lo ha reso celebre nella serie Star Trek: Picard.

3. Ha prodotto alcuni dei suoi lavori da interprete. In più di un’occasione l’attore ha ricoperto il ruolo di produttore per progetti in cui figurava anche come attori. Tra questi si annoverano i film Fantasma per amore, Star Trek – L’insurrezione, Canto di Natale, The Lion in Winter, e la serie Star Trek: Picard.

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4. È un rinomato doppiatore. L’attore ha anche alle spalle una lunga carriera da doppiatore, iniziata con il film d’animazione Nausicaä della Valle del vento (1984), e proseguita poi con Il principe d’Egitto (1998), Jimmy Neutron – Ragazzo prodigio (2001), Chicken Little – Amici per le penne (2005), TMNT (2007), Gnomeo e Giulietta (2011), L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e Emoji – Accendi le emozioni (2017).

Patrick Stewart e Ian McKellen

5. Sono grandissimi amici. I due attori britannici, oltre ad aver condiviso il set dei film dedicati agli X-Men, sono profondamente amici anche fuori le scene, a tal punto che Ian McKellen scelse Stewart per celebrare le sue nozze. Il loro rapporto è più volte stato oggetto di entusiasmo dei fan, che li hanno indicati come una delle più belle coppie d’amici del mondo del cinema.

Patrick Stewart in Dune

6. È stato scelto per sbaglio. In un’intervista l’attore ha ricordato la sua esperienza per il film di fantascienza Dune, diretto da David Lynch nel 1984. L’attore ha dichiarato che la sua convocazione nel cast avvenne per sbaglio, con il regista che credeva di aver assegnato la parte ad un altro attore. Quando ci si rese conto dell’errore, tuttavia, era troppo tardi, e Stewart fu confermato per il ruolo.

Patrick Stewart in Star Trek

7. Era certo che lo avrebbero licenziato. Durante le riprese della prima stagione di Star Trek: The Next Generation, l’attore era convinto che sarebbe stato licenziato e sostituito per il ruolo del capitano Picard, a tal punto da non disfare le proprie valige per circa sei settimane.

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8. Ha ideato le origini del personaggio. Interpretando un personaggio di origine francese, Jean-Luc Picard, ma che parla con accento inglese, l’attore ha spiegato di giustificare la cosa immaginando che questi sia stato allevato da una tata inglese.

9. Ha ripreso il ruolo dopo anni di distanza. Nel 2002 l’attore interpreta per un ultima volta il personaggio che lo ha reso celebre per il film Star Trek – La nemesi. A diciotto anni di distanza, Stewart è pronto a riprendere la parte nella serie interamente dedicata a lui.

Patrick Stewart età e altezza

10. Patrick Stewart è nato a Mirfield, in Inghilterra, il 13 luglio 1940. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Ben Stiller: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più celebri comici dello spettacolo statunitense c’è senza ombra di dubbio l’attore Ben Stiller. Protagonista di alcune delle più brillanti commedie degli ultimi anni, Stiller si è negli anni distinto anche come regista, ricevendo numerosi riconoscimenti. Attualmente Stiller vive una fase più matura della propria carriera, che lo ha visto partecipare a importanti film d’autore, spesso anche in ruoli drammatici, con i quali ha dato prova della sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Ben Stiller.

Ben Stiller: i suoi film

1. È protagonista di celebri commedie. L’attore debutta al cinema con il film Su e giù per i Caraibi (1987), e recita poi in film come L’impero del sole (1987), Pazzia di gioventù (1988) e Autostrada per l’inferno (1992). Nel 1994 diventa popolare grazie al film Giovani, carini e disoccupati, e da quel momento ottiene ruoli in importanti commedie come Amori e disastri (1996), Tutti pazzi per Mary (1998), Ti presento i miei (2000), Zoolander (2001), I Tenenbaum (2001), Duplex – Un appartamento per tre (2003), … e alla fine arriva Polly (2004), Starsky & Hutch (2004), Palle al balzo (2004), e Mi presenti i tuoi? (2004). Raggiunge ulteriore popolarità con il film Una notte al museo (2006). Successivamente recita in Lo spaccacuori (2007), Tropic Thunder (2008), Una notte al museo 2 – La fuga (2009), Lo stravagante mondo di Greenberg (2010), Vi presento i nostri (2010), I sogni segreti di Walter Mitty (2013), Giovani si diventa (2014), Notte al museo 3 – Il segreto del faraone (2014), Zoolander 2 (2016) e The Meyerowitz Stories (2017).

2. È un apprezzato regista. Nel corso degli anni Stiller ha realizzato alcune tra le più brillanti commedie degli ultimi tempi, dimostrando una grande maturità come regista. I suoi film comprendono Giovani, carini e disoccupati, Il rompiscatole (1996), Zoolander, Tropic Thunder, I sogni segreti di Walter Mitty e Zoolander 2. Nel 2018 dirige la miniserie drammatica Escape at Dannemora.

3. Si è distinto come doppiatore. L’attore è celebre per aver doppiato il leone Alex, protagonista dei film d’animazione Madagascar (2005), Madagascar 2 (2008) e Madagascar 3 – Ricercati in Europa (2012). Ha inoltre doppiato i film Bee Movie (2007) e Megamind (2010).

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Ben Stiller: chi è sua moglie

4. È stato sposato con un’attrice. Nel 1999 l’attore conosce l’attrice Christine Taylor, che sposa poi nel maggio del 2000. I due hanno recitato insieme nei film Zoolander, Palle al balzo, Tropic Thunder e Zoolander 2, e hanno inoltre dato alla luce due figli, nati rispettivamente nel 2002 e nel 2005. A fine maggio del 2017, tuttavia, la coppia annuncia il divorzio.

Ben Stiller in Palle al balzo

5. Ha provocato diversi incidenti. Il film Palle al balzo, del 2004, è basato sul dodgeball, sport di squadra nato come evoluzione agonistica della comune “palla avvelenata”. Durante le riprese del film, Stiller, per via di alcuni tiri poco precisi, ha finito con il colpire e rompere tre macchine da presa. In un’occasione ha perfino colpito involontariamente sua moglie in faccia.

Ben Stiller e la Magnum

6. È la più celebre delle sue tante espressioni facciali. Nel 2001 l’attore raggiunge grande popolarità grazie al film da lui scritto, diretto e interpretato: Zoolander. Questo è basato sulla ricerca del modello Derek Zoolander di qualcosa di più importante per cui vivere che non il superficiale mondo della moda. Il personaggio è divenuto celebre per le numerose, e buffe, espressioni facciali assunte dall’attore, il cui apice viene raggiunto con quella che egli chiama la “Magnum”.

Ben Stiller è Zoolander

7. L’idea gli è venuta guardandosi allo specchio. La leggenda narra che l’idea del personaggio di Zoolander sia venuta a Stiller quando sua moglie gli fece notare la buffa espressione che assumeva mentre si pettinava i capelli. L’attore decise così di guardarsi allo specchio, e quando vide l’espressione in questione decise di costruirvi sopra una storia.

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8. Sarebbe dovuto morire alla fine del film. L’idea iniziale per la conclusione del film prevedeva Zoolander morire investito da un treno e ascendere al cielo. Tuttavia i produttori bloccarono tale scelta considerandola di cattivo gusto e troppo costosa da girare.

Ben Stiller: il suo patrimonio

9. È uno degli attori più ricchi di Hollywood. Nel corso degli anni Stiller ha guadagnato grande popolarità come attore e regista, e la sua presenza in numerosi progetti gli ha permesso di diventare uno delle personalità più pagate di Hollywood, con un patrimonio stimato di 200 milioni di dollari.

Ben Stiller età e altezza

10. Ben Stiller è nato a New York, Stati Uniti, il 30 novembre 1965. L’attore è alto complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Il diritto di opporsi con Michael B. Jordan e Brie Larson

Il diritto di opporsi film 2020

Michael B. Jordan e i premi Oscar Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver – Il genio della fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12” e “Captain Marvel”), sono i protagonisti de Il Diritto di Opporsi, un dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo.

Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson. Il film verrà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures ed uscirà nelle sale italiane il 30 gennaio 2020.

Il diritto di opporsi: la trama

Il Diritto di Opporsi si basa sulla vera storia, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.

Il Diritto di Opporsi è prodotto dal due volte candidato all’Oscar Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i produttori esecutivi.

Cretton ha scritto la sceneggiatura con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption, in uscita in Italia il prossimo 30 gennaio con il titolo “Il diritto di opporsi”, edito da Fazi Editore. Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, il libro è stato per 180 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

La squadra creativa che ha collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista in “Il castello di vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: “Il diritto di opporsi”.

 

 
 

No time to die: Billie Eilish canta il brano di apertura

No Time to Die

EON Productions, Metro Goldwyn Mayer Studios (MGM) e Universal Pictures International hanno annunciato oggi che Billie Eilish canterà la canzone d’apertura per il venticinquesimo film di James Bond, NO TIME TO DIE. La canzone verrà rilasciata da Darkroom/Interscope Records. No Time To Die uscirà in Italia il 9 aprile 2020.

La diciottenne Billie Eilish, nominata ai GRAMMY® Award e multi-disco di platino, ha scritto la canzone insieme a FINNEAS, suo fratello maggiore, anche lui nominato ai GRAMMY® Award. Billie Eilish è la più giovane artista della storia ad aver scritto e registrato una canzone d’apertura per il franchise di James Bond.

Diretto da Cary Joji Fukunaga prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli con Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph FiennesRami Malek Naomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright,  Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

No time to die arriverà al cinema il 9 aprile 2020.

 
 

The Batman, Robert Pattinson: “Voglio spingermi oltre i limiti”

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Dopo i primi commenti di Zoe Kravitz sulla sua Catwoman, è stato Robert Pattinson a parlare nuovamente dell’attesissimo The Batman in una recente intervista con Empire Magazine (via CB). L’attore, attualmente impegnato sul set del film di Matt Reeves allestito a Londra, ha spiegato di voler scavare nelle profondità di un personaggio tanto complesso come Bruce Wayne e di voler apportare tutta l’intensità necessaria allo stesso, anche se tutto dipenderà dal rating del film, ossia dalla sua classificazione.

“L’unica cosa davvero complicata è la classificazione”, ha spiegato Pattinson. “Non appena trasformi qualcosa in un film vietato ai minori, allora sei libero di fare quello che vuoi. In merito al personaggio, voglio spingerlo il più lontano possibile, oltre i limiti. E credo che anche Matt Reeves voglia muoversi in questa direzione. Si possono fare cose folli con un personaggio del genere.”

Già in precedenza l’ex star della saga di Twilight aveva spiegato i motivi che lo avevano spinto ad accettare la parte: “Non so perché, ma fin da subito ho sentito una forte connessione con questo personaggio”, aveva raccontato Pattinson. “Volevo davvero interpretarlo. Questo ruolo ha una potenza che spinge chiunque a sentirsi attratto. È qualcosa di molto complesso da definire.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Doctor Strange: nel sequel tornerà la Gemma del Tempo?

In attesa di sapere chi sostituirà Scott Derrickson alla regia di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, attesissimo sequel del cinecomic Marvel con Benedict Cumberbatch uscito ormai 5 anni fa, arrivano nuove indiscrezioni sulla trama del film grazie ad una prima breve sinossi apparsa online nelle ultime ore.

I primi dettagli sulla trama del sequel di Doctor Strange sono emersi in rete grazie al sito Backstage, celebre portale per annunci di lavoro dedicato agli attori e ai casting: sul sito in questione è apparsa una prima breve sinossi del nuovo film dedicato allo Stregome Supremo che anticipa il ritorno di una delle Gemme dell’Infinito, ossia la Gemma del Tempo.

Sul sito si legge: “Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, il dottor Stephen Strange continua la sua ricerca sulla Gemma del Tempo. Ma un vecchio amico trasformatosi in un nemico cercherà di ostacolare i suoi piani e spingere Strange a liberare un male indicibile.”

Poche parole che danno comunque adito ad alcune speculazioni. All’inizio di Avengers: Endgame, Thanos distrugge la Gemma del Tempo insieme ad altre Gemme dell’Infinito; ciò significa che Strange avrà solo due modi per poter recuperare la Gemma del Tempo: o viaggiare nel tempo e dare vita ad una nuova linea temporale, o magari lo Stregone riuscirà a riappropriarsi degli atomi e riportare la Gemma del Tempo alla sua forma originaria.

Per quanto riguarda il “vecchio amico” menzionato, dovrebbe trattarsi del barone Karl Mordo (Chiwetel Ejiofor) o forse di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen); non è da escludere però che potrebbe trattarsi di un nuovo personaggio che farà il suo debutto proprio nel sequel.

LEGGI ANCHE – Doctor Strange: il sequel introdurrà personaggi inattesi

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda SwintonChiwetel Ejiofor e Rachel McAdams. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Fonte: CB

 
 

Oscar 2020 nomination: gli “snobbati” della 92esima edizione

Oscar 2020

Nella giornata di ieri sono state annunciate le nomination degli Oscar 2020, la 92esima edizione degli Academy Awards la cui cerimonia di premiazione avrò luogo il prossimo 9 febbraio. Come da tradizione ormai, le prestigiose candidature sono accompagnate da una serie di polemiche che riguardano “i grandi esclusi”: film, registi e attori che, vista la spietata concorrenza, non riescono a guadagnarsi una candidatura al prestigiosissimo riconoscimento.

Da Jennifer Lopez per Le ragazze di Wall Street ad Awkwafina per The Farewell, passando per Lupita Nyong’o per Noi fino ad arrivare ad Adam Sandler per Diamenti grezzi. E ancora, nessuna nomination per Beyoncé e la sua “Spirit” nella categoria miglior canzone originale; nessuna candidatura per Greta Gerwig, regista di Piccole donne, né per Lulu Wang, regista di The Farewell.  A dominare le nomination di questa edizione è Joker di Todd Phillips, con ben 11 candidature, seguito da 1917 di Sam Mendes, C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino e The Irishman di Martin Scorsese, a pari merito con 10 nomination.

Di seguito abbiamo raccolto i grandi snobbati degli Oscar 2020, menzionando anche tre graditissime sorprese (Antonio Banderas, Jonathan Pryce e Florence Pugh). In attesa del 9 febbraio, quando finalmente scopriremo chi sarà a trionfare durante la notte delle stelle, fateci sapere chi – secondo voi – avrebbe meritato una candidatura quest’anno:

1Florence Pugh, Piccole donne 

Dopo essere stata esclusa dalle nomination dei Golden Globes e dei SAG, sembrava che Florence Pugh non sarebbe mai riuscita ad entrare nella cinquina degli Oscar. Ma a quanto pare i membri votanti hanno avuto il tempo necessario per apprezzare la sua interpretazione di Amy in Piccole donne, permettendole così di splendere tra le candidate alla migliore attrice non protagonista.

Fonte: Variety

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Moon Knight: 5 cose che vorremmo vedere nella serie Disney+

moon knight

L’annunciata serie Marvel dedicata a Moon Knight debutterà prossimamente su Disney+, anche se non sappiamo ancora quando vedremo con precisione l’attesissimo show sulla neonata piattaforma di streaming della Casa di Topolino.

Molte sono le decisioni importanti che i Marvel Studios si troveranno a dover prendere in vista del debutto della serie, dal momento che i fan non vedono l’ora di vedere uno dei personaggi più amati dei fumetti prendere finalmente vita sul piccolo schermo.

Dopo avervi proposto 9 attori che “sarebbero” perfetti per il ruolo di Marc Spector, vi proponiamo di seguito 5 cose che vorremmo assolutamente vedere nella misteriosa serie:

1Le origini di Marc Spector

La storia delle origini di Marc Spector è diversa da qualsiasi altra origin story che sia mai stata raccontata nel MCU. Collegamenti con l’antico dio egizio Horus, manufatti magici, una missione di vita per sostenere una sorta di antico onore: c’è davvero molto da cui attingere in termini di creatività per un episodio pilota.

Si tratta di una origin story diversa dal solito. Nell’era dei film di supereroi, sarà davvero bello vedere qualcosa di completamente fuori dagli schemi che, parallelamente, sarà in grado di adattarsi al più vasto universo condiviso che già conosciamo. La prima volta che Spector indosserà la maschera dovrà necessariamente essere un momento emozionante.

Fonte: ScreenRant

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Black Widow: Nat contro Taskmaster in uno special look

È stato diffuso uno special look di Black Widow in cui vediamo Natasha che, “scappando dal suo passato, si trova a combattere contro Taskmaster, che sembra essere il villain della storia. Ma sappiamo che la Marvel non svela mai tutto subito e soprattutto che nel mondo delle spie di Vedova Nera niente è come sembra.

LEGGI ANCHE – Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

 
 

Cannes 2020: Spike Lee presidente di giuria

Spike Lee
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il regista americano Spike Lee sarà presidente della giuria al prossimo Festival di Cannes 2020. A 62 anni, il regista, sceneggiatore, attore, montatore e produttore, ha realizzato numerosi film che sono diventati oggetti di culto e ha portato nel cinema contemporaneo le domande e le questioni controverse dei tempi.

Circondato dalla sua giuria, che sarà annunciata a metà aprile, Spike Lee assegnerà la Palma d’oro alla chiusura della 73a edizione, che si svolgerà dal 12 al 23 maggio 2020

Nel 2018, dopo un’assenza di 22 anni, il regista di Brooklyn è tornato al concorso con BlacKkKlansman e ha offerto prove incredibili di virtuosismo cinematografico e di rabbia civile, ancora immutati. A sua volta commedia esasperante, thriller poliziesco e manifesto politico, il film ha ottenuto il Grand Prix seguito dal primo Oscar a Spike Lee, per la migliore sceneggiatura adattata.

A nome del Festival di Cannes, il suo consiglio di amministrazione e i suoi team, Pierre Lescure, presidente, e Thierry Frémaux, delegato generale, sono lieti di accogliere sia l’artista che l’uomo:

“La prospettiva di Spike Lee è più preziosa che mai. Cannes è una patria naturale e una cassa di risonanza globale per coloro che risvegliano le menti e mettono in discussione le nostre posizioni e le idee fisse. La personalità sgargiante di Lee sicuramente cambierà le cose. Che tipo di Presidente della giuria sarà? Scoprilo a Cannes!”

Spike Lee raccoglierà il testimone di Alejandro G. Iñárritu, la cui giuria, nel 2019, ha assegnato la Palma d’oro a Parasite di Bong Joon-ho, che continua a essere un successo per il cinema di tutto il mondo e ha appena vinto il Golden Globe per Miglior film straniero, oltre ad aver accumulato sei nomination agli Oscar 2020, scrivendo la storia del premio.

Il Festival di Cannes 2020 si svolgerà da martedì 12 a sabato 23 maggio 2020. La selezione ufficiale e la composizione della giuria saranno svelate a metà aprile.

Di seguito, ecco la dichiarazione di Spike Lee:

“In questa vita che ho vissuto, le mie più grandi benedizioni sono state quelle che sono arrivate inaspettate, dal nulla. Quando ho ricevuto la chiamata che mi ha offerto l’opportunità di essere presidente della giuria di Cannes 2020, sono rimasto scioccato, felice, sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo.

Per me il Festival del cinema di Cannes (oltre ad essere il festival cinematografico più importante del mondo – senza mancare di rispetto a nessuno) ha avuto un grande impatto sulla mia carriera cinematografica. Si potrebbe facilmente dire che Cannes ha cambiato la traiettoria di chi sono diventato nel cinema mondiale.

È iniziata nel lontano 1986 – il mio primo lungometraggio She’s Gotta Have It, che ha vinto il Prix de la Jeunesse nella Quinzaine des réalisateurs. Poi nel 1989: Fa’ la cosa giusta, una selezione ufficiale in concorso. E non ho il tempo né lo spazio per scrivere dell’esplosione cinematografica che ne è conseguita, ancora 30 anni dopo.

(…)

In conclusione, sono onorato di essere la prima persona della diaspora africana (USA) ad essere nominata presidente della giuria di Cannes e di un festival cinematografico principale.

La famiglia Lee ringrazia sinceramente il Festival di Cannes, Pierre Lescure e Thierry Frémaux e le grandi persone della Francia che hanno supportato la mia carriera cinematografica per quattro decenni. Farò sempre tesoro di questa relazione speciale.

Pace e amore,”

 
 

Star Wars: in arrivo un film e una serie tv sui Cavalieri della Vecchia Repubblica

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Un film e una serie tv di Star Wars dedicati ai Cavalieri della Vecchia Repubblica sembrerebbero essere in sviluppo. Lo scorso dicembre, la Lucasfilm ha ufficialmente chiuso l’iconica Saga degli Skywalker con l’uscita nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ma sappiamo per certo che il film di J.J. Abrams non sarà l’ultimo del celebre franchise. La Disney ha momentaneamente messo in stand-by la saga, nonostante tre nuovi misteriosi progetti siano stati fissati per Dicembre 2022, 2024 e 2026. E mentre lo studio è impegnato a prendere tutta una serie di importanti decisioni, non mancano ovviamente i rumor su quello che sarà il futuro di Star Wars al cinema.

Di recente abbiamo appreso che il prossimo film della saga di Star Wars potrebbe essere ambientato durante l’Alta Repubblica, circa 400 anni prima degli eventi narrati ne La Minaccia Fantasma. Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma appare evidente quanto la Lucasfilm stia cercando di scavare a fondo nel passato della mitologia dell’amatissimo franchise, al fine di raccontare storie inedite e introdurre nuovi personaggi che i fan non hanno mai visto prima e che – ovviamente – non vedono l’ora di scoprire.

Stando a quanto riportato da FandomWire nelle ultime ore, un film e una serie tv basati sui Cavalieri della Vecchia Repubblica sarebbero in sviluppo. Stando alla fonte, né il film né la serie saranno un adattamento del videogioco del 2003 sviluppato da BioWare e pubblicato da LucasArts: entrambi i progetti dovrebbero raccontare nuove storie ambientate nella stessa epoca (più o meno 4.000 anni prima degli eventi narrati in Una Nuova Speranza). 

Già ad aprile dello scorso anno, Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm, aveva accennato ad un progetto ancora in fase di sviluppo dedicato ai Cavalieri della Vecchia Repubblica, dichiarando: “Si, ne parliamo continuamente. Stiamo sviluppando qualcosa e valutando se possa funzionare. Al momento non ho idea di quando metteremo in moto il progetto, ma dobbiamo essere cauti e assicurarci che ci sia una certa cadenza per le uscite dei film di Star Wars che non inizi a sembrare eccessiva.”

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

 
 

Joker: Todd Phillips commenta le 11 nomination agli Oscar 2020

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Nella giornata di ieri sono state annunciate le nomination degli Oscar 2020, la 92esima edizione dei prestigiosissimi Academy Awards la cui cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo 9 febbraio. A dominare le candidature di questa edizione è Joker, il cinecomic DC diretto da Todd Phillips e interpretato da Joaquin Phoenix, tra i grandi protagonisti della season award di quest’anno.

Attraverso il suo account Instagram, è stato lo stesso regista di Joker, Todd Phillips, a condividere la sua riconoscenza nei confronti dell’Academy per le nomination ricevute dal suo film; un film destinato tanto a far discutere quanto a raccogliere consensi, come del resto aveva già preannunciato la vittoria del Leone d’Oro all’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Su Instagram, Phillips ha scritto: “Joker è nato da un’idea… da un esperimento: ‘Si potrebbe adottare un approccio indipendente per un grande film, trasformandolo nello studio di un personaggio volto a riflettere il mondo che lo circonda?’. Il film esplora ciò che vediamo e percepiamo nella società, dalla mancanza di empatia alle conseguenze dell’assenza di amore. Sono profondamente onorato per l’enorme riconoscimento dell’Academy e voglio ringraziare quel genio di Joaquin Phoenix e tutti i miei incredibili collaboratori. Siamo estremamente onorati che i nostri colleghi della comunità cinematografica abbiano compreso il film e il suo messaggio.”

In seguito alla vittoria del Golden Globe, Phoenix è adesso il favorito nella corsa all’Oscar come miglior attore protagonista. Più difficile è ipotizzare se il cinecomic di Phillips riuscirà a portare a casa la statuetta più ambita, quella per il miglior film, dal momento che quest’anno la competizione è veramente alta (in lizza ci sono anche C’era una volta a Hollywood, The Irishman e 1917). Se Joker dovesse davvero riuscire nell’impresa, scriverà la storia diventando il primo cinecomic a vincere l’Oscar come miglior film.

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Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

 
 

The Batman, Zoe Kravitz: “Io, nervosa in presenza di Michelle Pfeiffer”

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Zoe Kravitz ha rivelato di aver già provato il costume di Catwoman e che inizierà a girare le sue scene di The Batman molto presto. Nonostante la produzione del film di Matt Reeves sia già partita, la Kravitz non ha ancora raggiunto il set, essendo impegnata con la promozione della seconda stagione di Big Little Lies in occasione della season award e della nuovata serie targata Hulu Alta Fedeltà, che debutterà a metà febbraio.

Le cose, comunque, sono destinate a cambiare a breve, dal momento che la Kravitz si unirà al set del film molto presto: ciò significa che un primo sguardo alla nuova Catwoman – grazie alle tradizionali foto leaked che spopolano sul web quando si tratta di grandi produzioni – potrebbe arrivare online prima del previsto.

Ospite dello show di Ellen DeGeneres, è stata la stessa Zoe Kravitz a confermare di aver già fatto molte prove costume per il ruolo e che molto presto partirà alla volta di Londra per iniziare a girare le sue scene per il cinecomic DC in arrivo nel 2021. L’attrice ha anche confermato – ma la cosa non dovrebbe sorprendere più di tanto! – di essersi allenata duramente per la parte.

Tra le precedenti incarnazioni di Selina Kyle, oltre a quella di Eartha Kitt nella serie su Batman degli anni ’60 e a quella di Anne Hathaway ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan, la più iconica è probabilmente quella di Michelle Pfeiffer in Batman – Il ritorno di Tim Burton.

Sempre in occasione dell’intervista da Ellen, la Kravitz ha parlato del suo primo incontro con la celebre attrice vista di recente in Maleficent 2, ammettendo: “Eravamo ai Golden Globes. Ero seduta al tavolo con Michelle e con suo marito David E. Kelly, che è anche il creatore di Big Little Lies. Volevo inchinarmi di fronte alla ‘regina’… devo ammettere che mi sentivo abbastanza nervosa in sua presenza.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Andrea Sartoretti: 10 cose che non sai sull’attore

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Diviso tra cinema, televisione e teatro, l’attore Andrea Sartoretti si è negli anni distinto per alcune scelte coraggiose, che lo hanno portato a prendere parte a film rivelatisi poi successi di critica e pubblico. Noto per aver ricoperto il ruolo di uno sceneggiatore nella serie Boris, Sartoretti ha avuto modo di partecipare anche ad importanti film internazionali e opere d’autore.

Ecco 10 cose che non sai su Andrea Sartoretti.

Andrea Sartoretti: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film italiani. Sartoretti debutta al cinema nel 1998 con il film Piccole anime, per poi recitare in Eccomi qua (2003), Piovono mucche (2003), Passo a due (2005), Mission: Impossible III (2006), Feisbum! Il film (2009), Boris – Il film (2011), ACAB – All Cops Are Bastards (2013), Wax (2013), Ogni maledetto Natale (2014) e Monte (2016), che gli permette di ottenere numerosi riconoscimenti. Successivamente recita in La notte è piccola per noi (2016), Nevermind (2018), Il destino degli uomini (2018), A Tor Bella Monaca non piove mai (2019) e Figli (2020).

2. Ha preso parte a celebri produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte a produzioni televisive come Don Matteo 5 (2006), Boris (2007-2010), con cui diventa celebre, Romanzo criminale (2008-2010), dove ricopre il ruolo di Bufalo, Distretto di Polizia 8 (2008), Squadra antimafia – Palermo oggi (2012-2013), Il bosco (2015) e Come quando fuori piove (2018).

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Andrea Sartoretti: la sua fidanzata

3. È molto riservato. L’attore non è solito condividere dettagli sulla sua vita privata, a tal punto da non possedere alcun account social. Sartoretti è stato tuttavia fotografato in compagnia di quella che si presume sia la fidanzata, ma l’attore non ha mai confermato né smentito le voci a riguardo, limitandosi a dichiarare che l’amore è una cosa seria, che richiede impegno e dedizione.

Andrea Sartoretti in Figli

4. Reciterà nell’atteso film. L’attore sarà tra i protagonisti del film Figli, atteso per il 23 gennaio 2020 e dove reciterà accanto agli attori Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi e Stefano Fresi. Tratto da un monologo scritto da Mattia Torre, il film affronta con un tocco originale il mondo della genitorialità, tra le sue gioie e le sue frustrazioni.

Andrea Sartoretti e Marco Bocci

5. È il protagonista del nuovo film del regista. Nel 2019 l’attore è protagonista di A Tor Bella Monaca non piove mai, regia di Marco Bocci, dove l’attore interpreta Romolo, ex delinquente in cerca di una nuova vita. L’attore si è dichiarato felice di poter prendere parte ad un progetto che parla di periferia senza i soliti cliché, e dare vita ad un personaggio il cui unico desiderio è la normalità.

Andrea Sartoretti in Boris

6. Ha dato vita ad un celebre personaggio. Nella serie Boris l’attore interpreta uno degli sceneggiatori della fantomatica fiction “Gli occhi del cuore”. Il personaggio è diventato uno dei più celebri della serie, e Sartoretti ha saputo dar vita ad alcuni dei momenti comici più riusciti, conquistando pubblico e celebrità.

Andrea Sartoretti ha recitato in Monte

7. Con il suo ruolo ha vinto diversi premi. Nel 2016 Sartoretti è protagonista del film Monte, del regista Amir Naderi. Qui l’attore interpreta Agostino, un uomo che pur di proteggere la sua famiglia sfiderà la natura avversa, impegnandosi in un’impresa titanica. Per tale ruolo, l’attore è stato premiato con il Premio Speciale ai Nastri d’argento 2017.

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8. Ha affrontato con dedizione le difficoltà del set. Girato sulle montagne dell’Alto Adige, il film ha sottoposto la troupe a condizioni estreme, tra freddo, isolamento e necessità di un’ottima condizione fisica. L’attore ha dichiarato di non essersi lasciato abbattere da tali ostacoli, motivato dalla storia del film e dall’importanza delle sue tematiche.

Andrea Sartoretti è Bufalo

9. Lo considera il ruolo della sua vita. Nella serie Romanzo criminale Sartoretti ricopre il ruolo di Bufalo, a cui si è dichiarato particolarmente affezionato. Questo personaggio ha infatti permesso all’attore di raggiungere la notorietà, e la sua natura di criminale ma anche di persona profondamente romantica sono gli aspetti più apprezzati dall’interprete.

Andrea Sartoretti età e altezza

10. Andrea Sartoretti è nato a New York, Stati Uniti, il 9 ottobre 1971. L’altezza complessiva dell’attore è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Paolo Calabresi: 10 cose che non sai sull’attore

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L’attore e comico Paolo Calabresi è tra le personalità più apprezzate del panorama cinematografico e televisivo. Capace di dar vita a personaggi tanto brillanti quanto crudeli o drammatici, Calabresi si è distinto partecipando ad alcuni tra i più celebri film italiani degli ultimi anni, ottenendo in più occasioni le lodi della critica e del pubblico. Quest’ultimo ha imparato ad apprezzarlo sin dal ruolo dello scorbutico elettricista Augusto Biascica, nella serie Boris.

Ecco 10 cose che non sai su Paolo Calabresi.

Paolo Calabresi: i suoi film

1. Ha recitato in importanti film italiani. L’attore esordisce al cinema con il film Cuore cattivo (1994), per poi recitare in Il talento di Mr. Ripley (1999), Il pranzo della domenica (2004), I Viceré (2007), Amore 14 (2009) e Boris – Il film (2011), che ne consacra la notorietà. Successivamente ottiene ruoli di rilievo in film come Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), Una famiglia perfetta (2012), Tutta colpa di Freud (2014), Smetto quando voglio (2014), Ti ricordi di me? (2014), Tutto molto bello (2014), La corrispondenza (2016), Se mi lasci non vale (2016), Come diventare grandi nonostante i genitori (2016), Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), L’agenzia dei bugiardi (2019), Bentornato Presidente (2019), Appena un minuto (2019) e Figli (2019).

2. È celebre per i ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera Calabresi ha preso parte a produzioni televisive come Padre Pio (2000), Distretto di Polizia 4 (2003) e Don Bosco (2004), per poi ottenere la fama con la serie Boris (2007-2010). Appare poi nuovamente in televisione con Distretto di Polizia 11 (2011), Il restauratore (2012-2014), Zio Gianni (2014), Immaturi – La serie (2018), Baby (2018) e L’ispettore Coliandro (2018).

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Paolo Calabresi: i figli

3. Ha un figlio celebre. L’attore è padre di quattro figli, tra cui di Arturo Calabresi, classe 1996 e calciatore professionista. Questi è infatti difensore dell’Amiens. L’attore ha dichiarato di essere un grande appassionato di calcio, e di essere fiero che il figlio abbia trovato la sua strada proprio in questo sport.

4. Reciterà nel film di Mattia Torre. Parlando di figli, l’attore sarà tra i protagonisti del film Figli, atteso per il 23 gennaio 2020 e dove reciterà accanto agli attori Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi e Stefano Fresi. Tratto da un monologo scritto da Mattia Torre, il film affronta con un tocco originale il mondo della genitorialità, tra le gioie e le frustrazioni.

Paolo Calabresi in Le Iene

5. Fa parte del noto programma televisivo. Nel 2008 l’attore è entrato a far parte del programma Le Iene, per cui ha condotto numerosi servizi, il più delle volte travestito per non rendersi riconoscibile. Particolarmente apprezzato dal pubblico, e ben calato nel ruolo, a partire dal 2016 l’attore subentra alla conduzione del programma.

Paolo Calabresi in Baby

6. Ha recitato nella prima stagione della serie Netflix. L’attore ha preso parte alla prima stagione di Baby, ricoprendo il ruolo di Saverio. Egli è il proprietario del locale dove le due protagoniste iniziano ad attirare i primi clienti, ed è proprio lui a sfruttare la loro bellezza intuendo di poterne ricavare qualcosa. Il personaggio è stato definito come uno dei più loschi nella carriera di Calabresi.

Paolo Calabresi in Boris

7. Biascica è il personaggio che più ha amato interpretare. Calabresi ha dichiarato di essere particolarmente devoto al personaggio di Biascica, burbero elettricista della serie Boris. L’attore ha infatti affermato che è il ruolo che rifarebbe per tutta la vita, affascinato dalla sua tenerezza rinchiusa nel corpo di un energumeno.

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Paolo Calabresi in Smetto quando voglio

8. Ha preso parte alla celebre trilogia. Nel 2014 l’attore ricopre il ruolo di Arturo Frantini nel film Smetto quando voglio, e che poi riprenderà anche nei successivi due sequel. Questi è un archeologo che lavora per l’Università, sfruttato e malpagato. Per cambiare la propria condizione deciderà di unirsi ad altri laureati disperati nella realizzazione di una nuova droga con cui poter diventare ricchi.

Paolo Calabresi imita Nicolas Cage

9. Ha imitato il celebre attore. Nel 2008 l’attore diventa celebre per la sua imitazione dell’attore Nicolas Cage. Nei suoi panni, Calabresi si è inoltre riuscito a entrare nello stadio dove si giocava la partita Real Madrid contro Roma, la squadra preferita dall’attore. Già nel 2000 Calabresi aveva messo in atto un simile scherzo, venendo invitato ad assistere alla partita Milan contro Roma.

Paolo Calabresi età e altezza

10. Paolo Calabresi è nato a Roma, in Italia, il 17 giugno 1964. L’altezza complessiva dell’attore è di 190 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 
 

Morbius: il primo trailer del film con Jared Leto

È stato diffuso il primo trailer italiano ufficiale di Morbius, il film che vede Jared Leto interpretare il personaggio del Vampiro Vivente. Inoltre, nel trailer, possiamo anche vedere, alla fine, Michael Keaton che torna ad interpretare Adrian Toomes, ovvero Avvoltoio, già visto in Spider-Man: Homecoming. Questo collega il film al Marvel Cinematic Universe!

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

 
 

Scarlett Johansson entra nel club ristretto della “doppia nomination”

Scarlett Johansson 2019
Foto di Luigi De Pompeis - ©Cinefilos.it

Prima di questo pomeriggio, Scarlett Johansson non era mai stata nominata per un Oscar. E ora, con la sua doppia nomination come migliore attrice (per Storia di un matrimonio) e migliore attrice non protagonista (per Jojo Rabbit), l’attrice si unisce a uno dei club più elitari di Hollywood: attori che sono stati nominati ad un Oscar due volte nello stesso anno.

Mentre il regolamento impedisce agli attori di essere nominati due volte nella stessa categoria, permette loro di gareggiare in categorie differenti, che per gli attori sono appunto Leading actor/actress e supporting actor/actress. Tuttavia, riceve una nomination per categoria è estremamente raro. Prima di Scarlett Johansson, solo 11 attori erano riusciti nell’impresa.

Fay Bainter fu la prima a compiere l’impresa, l’attrice ottenne una nomination come migliore attrice per il film drammatico del 1938, Bandiere Bianche, ma perse contro Bette Davis, che conquistò la statuetta con Figlia del vento, il che potrebbe esserle andato bene, dal momento che Bainter vinse comunque la statuetta per la migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione al fianco di Davis proprio in quel film.

Quattro anni più tardi, Teresa Wright ha vissuto la stessa esperienza: ha ricevuto una nomination a migliore attrice in L’idolo delle folle e alla migliore attrice non protagonista in Mrs. Miniver, vincendo la prima ma perdendo la seconda in favore di Greer Garson, sempre per Mrs. Miniver.

Il primo uomo a ricevere una doppia nomination, Barry Fitzgerald, è anche l’unico attore a guadagnare doppie nomination per la stessa performance: nei panni di padre Fitzgibbon in Going My Way del 1944, Fitzgerald si è aggiudicato le nomination come miglior attore e miglior attore non protagonista. Proprio per lui, l’Academy ha cambiato le regole, impedendo ad un attore di essere nominato due volte per lo stesso ruolo.

Dopo Fitzgerald, ci sono voluti 38 anni per un’altra doppia nomination: Jessica Lange, per Frances (miglior attrice) del 1982 e Tootsie (miglior attrice non protagonista, che ha vinto). Quattro anni dopo, Sigourney Weaver è diventata la prima attrice a ricevere una doppia nomination senza però vincere nulla. Venne nominata come migliore attrice in Gorilla nella Nebbia e come migliore non protagonista per Una donna in carriera.

L’anno in cui Al Pacino vinse il suo primo e unico Oscar, come miglior attore Profumo di donna del 1992, fu anche nominato come miglior attore non protagonista per Glengarry Glen Ross. Anche l’anno seguente si registrò un evento che scrisse la storia degli Oscar: Emma Thompson e Holly Hunter guadagnarono una doppia nomination, ma solo una delle due se ne andò con una statuetta. Thompson era stata nominata per Quel che resta del giorno (per la migliore attrice) e Nel nome del Padre (per la migliore attrice non protagonista), ma ha perso entrambe le categorie. Invece, Holly Hunter è diventata la prima doppia candidata a vincere nella categoria principale, per Lezioni di Piano; ha perso invece la sua nomination come migliore attrice non protagonista (per Il socio) con la sua co-protagonista di Lezioni di Piano, Anna Paquin.

Tre attori sono stati nominati due volte negli anni 2000. Julianne Moore si è guadagnata il titolo di migliore attrice per Lontano dal paradiso del 2002 e migliore attrice non protagonista per The Hours, ma ha perso entrambi – la prima contro la co-protagonista in The Hours Nicole Kidman, la seconda contro Catherine Zeta Jones in Chicago. Jamie Foxx, nel frattempo, ha vinto come miglior attore per Ray del 2004 e ha perso il miglior attore non protagonista per Collateral.

Tre anni dopo, Cate Blanchett è diventata la prima donna a ottenere due nomination agli Oscar per lo stesso ruolo (migliore attrice per Elizabeth: The Golden Age del 2007 dopo la sua nomination nella stessa categoria per Elizabeth del 1998) e solo la seconda donna a guadagnare una nomination per il ruolo di un cisgender (la migliore attrice non protagonista per il ruolo di Bob Dylan in Io non sono qui, dopo la performance di Linda Hunt all’Oscar per Un anno vissuto pericolosamente del 1983). Ma alla fine ha perso entrambe le categorie.

Ora Scarlett Johansson si è unito ai loro ranghi. L’attrice non è certo la favorita in nessuna delle due categorie, da momento che per la categoria secondaria, la favorita è Laura Dern, per Storia di un Matrimonio, mentre in quella principale c’è Renee Zelwegger che ha già l’Oscar 2020 prenotato per la sua interpretazione di Judy.

Anche se non dovesse vincere, la Johansson è sicuramente una delle migliori attrici in circolazione, e questa doppia nomination non fa che constatarlo agli occhi del mondo.

 
 

John Williams da record: raggiunge la 52° nomination agli Oscar

Alla luce delle recenti nomination agli Oscar 2020, possiamo dire che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato per lo più ignorato nelle categorie principali, tuttavia il film ha rappresentato un nuovo record per John Williams, nominato per la migliore colonna sonora.

Williams raggiunge così la 52° nomination in carriera, un vero record per una sola persona che ha già conquistato cinque premi Oscar nella stessa categoria. Il compositore ha vinto per Guerre Stellari (l’originale del 1977), Schindler’s List, ET: l’Extra Terrestre, Lo Squalo e Fiddler On The Roof – e questa è la sesta volta che è stato nominato per un film di Star Wars in un elenco senza precedenti di nomination che ha avuto inizio nel 1968 con La Valle delle Bambole.

Solo il defunto Walt Disney ha ottenuto più nomination: ha vinto 22 dei 59 Oscar per cui è stato nominato. Per mettere in prospettiva il record di Williams con quello degli altri nomi da record rispetto agli Oscar, ricordiamo che il record per il maggior numero di nomination è detenuto da Meryl Streep con 21 candidature, di cui 3 vittorie.

Quest’anno però John Williams difficilmente raggiungerà la sua sesta vittoria, visto che la categoria è molto competitiva e vede come favorita Hildur Guonadottir per la sua colonna sonora di Joker, che ha già vinto Golden Globe e Critics Choice. Con i due compositori, nella cinquina dei nominati alla migliore colonna sonora originali per gli Oscar 2020, ci sono Alexandre Desplat per Piccole Donne, Randy Newman per Storia di un matrimonio e Thomas Newman per il 1917.

Oscar 2020 nomination: tutti i candidati ai 92° Academy Awards

 
 

Notte degli Oscar 2020: dove vederla in tv e in streaming

Notte degli Oscar 2020 diretta

Dopo l’annuncio delle nomination, entra nel vivo il countdown verso la Notte degli Oscar 2020, che si terrà domenica 9 febbraio come sempre al Dolby Theatre di Los Angeles. Anche quest’anno, la cerimonia di premiazione della 92ª edizione degli Academy Awards® sarà in onda in diretta su Sky, sul canale dedicato Sky Cinema Oscar, che si accenderà sul canale 303 da sabato 1 a venerdì 14 febbraio, con oltre 90 film premiati nelle precedenti edizioni, disponibili anche on demand su Sky e NOW TV.

Tra i titoli trasmessi sul canale, alcuni dei film più rilevanti dell’edizione 2019: GREEN BOOK con Viggo Mortensen, il road movie premiato con 3 Oscar delle principali categorie, ossia miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista a Mahershala Ali; BOHEMIAN RHAPSODY, il film sulla storia dei Queen che ha ottenuto un eccezionale successo mondiale e 4 statuette tra cui quello al protagonista Rami Malek; BLACKKKLANSMAN, Oscar alla sceneggiatura non originale per il film di Spike Lee con John David Washington e Adam Driver; SE LA STRADA POTESSE PARLARE, il dramma di Berry Jenkins (Moonlight) su ingiustizia e razzismo che ha fatto ottenere a Regina King l’Oscar come miglior attrice non protagonista; il biopic di Damien Chazelle (La La Land), premiato per i migliori effetti speciali, FIRST MAN – IL PRIMO UOMO con Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong; VICE – L’UOMO NELL’OMBRA con Christian Bale, Amy Adams e Sam Rockwell, il biopic di Adam Mckay che ha ottenuto la statuetta per il miglior trucco; e SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO, miglior film d’animazione della scorsa edizione. Inoltre, altri grandi classici come l’intenso dramma con Ralph Fiennes, Kristin Scott Thomas e Juliette BinocheIL PAZIENTE INGLESE (9 Oscar®); la biografia del leader pacifista interpretato da Ben Kingsley GANDHI (8 Oscar®); il kolossal storico-avventuroso con Peter O’Toole LAWRENCE D’ARABIA (7 Oscar®); l’epico western diretto e interpretato da Kevin Costner BALLA COI LUPI (7 Oscar®) e anche gli italiani LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino e IERI, OGGI, DOMANI di Vittorio De Sica, entrambi premiati come miglior film straniero

 

 
 

Oscar 2020 nomination: tutti i candidati ai 92° Academy Awards

oscar 2020

Sono state annunciate, dal Samuel Goldwyn Theater a Beverly Hills, California, le nomination per gli Oscar 2020, la 92° edizione del premio più prestigioso per il cinema statunitense e quindi mondiale.

Le nomination non hanno riservato grandi sorprese, prediligendo i film che erano già alti nelle liste dei bookmaker. Alcune cose sono però da notare, come il grande successo di Jojo Rabbit, che conquista sei nomination, e la doppia nomination per Scarlett Johansson, nelle due categorie della recitazione.

Ci aspettavamo tutti le nomination per Joker (11 nomination, il numero maggiore),The Irishman e C’era una volta a Hollywood, ma bene anche Piccole Donne che, sebbene non sia rientrato nella categoria Miglior Regia, è nominato per le attrici (Ronan e Pugh) e per la sceneggiatura, oltre che per il Miglior Film.

Grande risultato anche per Parasite, che oltre ad essere presente nella categoria Film Internazionale, spicca anche nel montaggio, nella regia e nella sceneggiatura.

Ecco le nomination agli Oscar 2020

Miglior Film:

Le Mans ’66
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Piccole Donne
Storia di un matrimonio
1917
C’Era una volta a Hollywood
Parasite

Migliore attore protagonista:

Antonio Banderas – Dolore e Gloria
Leonardo DiCaprio – C’Era una volta a Hollywood
Adam Driver – Storia di un matrimonio
Joaquin Phoenix – Joker
Jonathan Pryce – I due papi

Migliore attrice protagonista:

Cynthia Erivo – Harriet
Scarlett Johansson – Storia di un matrimonio
Saoirse Ronan – Piccole donne
Charlize Theron – Bombshell
Renee Zellweger – Judy

Migliore attore non protagonista:

Tom Hanks – A Beautiful Day in the Neighborhood
Anthony Hopkins – I due papi
Al Pacino – The Irishman
Joe Pesci – The Irishman
Brad Pitt – C’era una volta a Hollywood

Migliore attrice non protagonista:

Kathy Bates – Richard Jewell
Laura Dern – Storia di un matrimonio
Scarlett Johannson – Jojo Rabbit
Florence Pugh – Piccole Donne
Margot Robbie – Bombshell

Regia:

Martin Scorsese – The Irishman
Todd Phillips – Joker
Sam Mendes – 1917
Quentin Tarantino – C’era una volta a Hollywood
Bong Joon Ho – Parasite

Sceneggiatura adattata:

The Irishman – Steven Zaillian
Jojo Rabbit – Taika Waititi
Joker – Todd Phillips, Scott Silver
Just Mercy – Destin Daniel Cretton e Andrew Lanham
Piccole donne – Greta Gerwig
I due papi – Anthony McCarten

Sceneggiatura originale:

Cena con delitto – Rian Johnson
Storia di un matrimonio – Noah Baumbach
1917 – Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns
C’era una volta a Hollywood – Quentin Tarantino
Parasite – Bong Joon-ho, Jin Won Han

Miglior Fotografia:

The Irishman – Rodrigo Prieto
Joker – Lawrence Sher
The Lighthouse – Jarin Blaschke
1917 – Roger Deakins
C’era una volta a Hollywood – Robert Richardson

Miglior film internazionale:

Corpus Christi – Jan Komasa
Honeyland – Tamara Kotevska, Ljubo Stefanov
Les Miserables – Ladj Ly
Dolore e gloria – Pedro Almodovar
Parasite – Bong Joon Ho

Miglior montaggio:

Le Mans ’66 – Michael McCusker, Andrew Buckland
The Irishman – Thelma Schoonmaker
Jojo Rabbit – Tom Eagles
Joker – Jeff Groth
Parasite – Jinmo Yang

Miglior montaggio sonoro:

Le Mans ’66 – Don Sylvester
Joker – Alan Robert Murray
1917 – Oliver Tarney, Rachel Tate
C’era una volta a Hollywood – Wylie Stateman
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker – Matthew Wood, David Acord

Miglior missaggio sonoro:

Ad Astra
Le Mans ’66
Joker
1917
C’era una volta a Hollywood

Miglior Scenografia:

The Irishman – Bob Shaw e Regina Graves
Jojo Rabbit – Ra Vincent e Nora Sopkova
1917 – Dennis Gassner e Lee Sandales
C’era una volta a Hollywood – Barbara Ling e Nancy Haigh
Parasite – Lee Ha-Jun and Cho Won Woo, Han Ga Ram e Cho Hee

Miglior colonna sonora originale:

Joker – Hildur Guðnadóttir
Piccole Donne – Alexandre Desplat
Storia di un matrimonio – Randy Newman
1917 – Thomas Newman
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker – John Williams
The King – Nicholas Britell

Miglior canzone originale:

“I Can’t Let You Throw Yourself Away”
“I’m Gonna Love Me Again,” “Rocketman”
“I’m Standing With You,” “Breakthrough”
“Into the Unknown,” “Frozen 2”
“Stand Up,” “Harriet”

Trucco e capelli:

Bombshell
Judy
Joker
Maleficent: Signora del male
1917

Migliori costumi:

The Irishman – Sandy Powell, Christopher Peterson
Jojo Rabbit – Mayes C. Rubeo
Joker – Mark Bridges
Piccole Donne -Jacqueline Durran
C’era una volta a Hollywood – Arianne Phillips

Effetti visivi:

Avengers: Endgame
The Irishman
1917
Il re leone
Star Wars: L’ascesa di skywalker

Miglior film d’animazione:

Dragon Trainer 3: il regno nascosto – Dean DeBlois
I Lost My Body – Jeremy Clapin
Klaus – Sergio Pablos
Missing Link – Chris Butler
Toy Story 4 – Josh Cooley

Corto d’animazione:

Dcera – Daria Kashcheeva
Hair Love – Matthew A. Cherry
Kitbull – Rosana Sullivan
Memorable – Bruno Collet
Sister – Siqi Song

Miglior documentario:

American Factory – Julia Rieichert, Steven Bognar
The Cave – Feras Fayyad
The Edge of Democracy – Petra Costa
For Sama – Waad Al-Kateab, Edward Watts
Honeyland – Tamara Kotevska, Ljubo Stefanov

Miglior corto documentario:

In the Absence
Learning to Skateboard in a Warzone – Carol Dysinger
Life Overtakes Me – Kristine Samuelson, John Haptas
St. Louis Superman
Walk Run Cha-Cha – Laura Nix

Miglior cortometraggio:

Brotherhood – Meryam Joobeur
Nefta Football Club – Yves Piat
The Neighbors’ Window – Marshall Curry
Saria – Bryan Buckley
A Sister – Delphine Girard

 
 

Critics Choice Awards 2020: tutte le star sul red carpet

critics choice awards 2020

Ecco tutte le star che hanno sfilato sul red carpet (o forse sarebbe meglio dire blue carpet) dei Critics Choice Awards 2020.

Critics Choice Awards 2020: tutti i vincitori

 
 

Gli Eterni: le prime foto di Kit Harington sul set del film Marvel

gli eterni

Grazie all’account Twitter MarvelNews, abbiamo la possibilità di dare finalmente un primo sguardo a Kit Harington, ex star di Game of Thrones, sul set de Gli Eterni, l’attesissimo film Marvel basato sui personaggi creati da Jack Kirby.

Harington interpreterà Black Knight nel film, ma le immagini dal set ci mostrano l’attore nei panni dell’alter ego Dane Whitman. Al suo fianco è possibile vedere anche l’attrice Gemma Chan nei panni di Sersi: dalle foto sembra che i due attori siano intenti a girare una scena ambientata ai giorni nostri; le foto sembrano inoltre confermare che il film esplorerà la relazione amorosa che esiste nei fumetti tra i due personaggi.

Potete vedere gli scatti dal set di seguito:

LEGGI ANCHE – Gli Eterni: un’easter egg già in Thor: Ragnarok

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: ScreenRant

 
 

Black Widow: Red Guardian è stato il Captain America della Russia

black widow

Parlando del suo ruolo in Black Widow, David Harbour ha detto che Red Guardian è stato la versione russa di Captain America. Dopo 11 anni di MCU, il 2020 darà finalmente il via ai piani dei Marvel Studios dopo la fine della Saga dell’Infinito. Diversi interessanti film andranno a comporre la Fase 4, insieme alle prime serie tv destinate a Disney+ che introdurranno nuovi personaggi. La Fase 4 avrà inizio proprio con l’attesissimo film dedicato al personaggio interpretato da Scarlett Johansson, che sarà ambientato nel passato, vista la morte di Vedova Nera in Avengers: Endgame.

Black Widow è destinato a fare maggiore chiarezza sulla storia della celebre spia, dal momento che potrebbe trattarsi della sua ultima apparizione sul grande schermo: al tempo stesso, infatti, il film introdurrà una serie di nuovi personaggi che potrebbero potenzialmente continuare a vivere nel MCU. Uno di questi è Alexei Shostakov, alias Red Guardian, interpretato dalla star di Stranger Things David Harbour. I fan hanno avuto modo di dare un primo sguardo al personaggio grazie al primo trailer ufficiale del film: lo vediamo uscire di prigione ed indossare il suo vecchio costume dopo essersi riunito con Natasha. Per tutti coloro che ancora non conoscono la storia di Red Guardian, Harbour ha spiegato che Black Widow sarà molto fedele ai fumetti quando si tratterà di spiegare le ragioni dietro la creazione di Red Guardian. 

In una recente intervista con The Wrap, David Harbour ha ribadito che Red Guardian è stato la versione russa di Captain America. Si tratta di una parte fondamentale della storia delle origini di Alexei nei fumetti, cosa che gli ha fatto vedere Steve Rogers come un rivale inevitabile, portando i due a scontrarsi. È altamente improbabile che Alexei combatterà contro Cap in Black Widow, ma Harbour ha spiegato come Red Guardian sia stato un simbolo di speranza per la Russia, proprio come Cap lo è stato per gli Stati Uniti:

“È un ragazzo che è strettamente legato a Natasha. Non credo che sia mai stato spiegato bene, ma penso che si possa capire, in relazione alle sue dinamiche familiari, che Alexei era una sorta di figura paterna per Natasha. Adesso sono passati diversi anni e lui ha superato i suoi momenti migliori. Quindi indossa di nuovo il suo vestito da supereroe: gli va ancora, anche se è un po’ più stretto rispetto al passato. Penso che la cosa grandiosa di Red Guardian sia che è stato davvero il Capitano America della Russia a suo tempo. In un certo senso, era la grande speranza del Paese.”

LEGGI ANCHE – Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

 
 

Avengers: Endgame, 10 cose che abbiamo scoperto grazie alla sceneggiatura

avengers endgame

Che si tratti di scene eliminate o di bozze iniziali, è abbastanza raro che tutto ciò che è presente nella sceneggiatura di un film rientri nella versione dello stesso destinata al grande schermo. E lo script Avengers: Endgame non fa eccezione!

Dopo anni trascorsi a tenere nascosta – anche agli stessi membri del cast (tranne a Robert Downey Jr.) – la sceneggiatura del film di Anthony e Joe Russo, la Marvel l’ha finalmente resa disponibile come parte della campagna promozionale del film in vista della prossima edizione degli Oscar.

Ecco alcuni nuovi dettagli emersi dallo script:

1Thor sa che Valchiria è una leader molto più valida

Dopo che i nostri eroi vincono la battaglia e Thanos viene sconfitto, vediamo Thor e Valchiaria parlare per l’ultima volta prima di dirsi addio. Nel film, Thor dice a Valchiaria che è arrivato per lei il momento di guidare Asgard. Una battuta di Thor presente nella sceneggiatura e tagliata invece dal film riguarda proprio l’ammissione da parte del figlio di Odino che Valchiria è “un sovrano di gran lunga migliore di quanto potrebbe mai esserlo lui”. 

È sorprendente che proprio questa battuta non sia finita nella versione del film uscita in sala, dal momento che non sminuisce il viaggio che Thor o Valchiaria hanno intrapreso fino a questo punto, né compromette qualche futura implicazione narrativa che potremmo vedere in Thor: Love and Thunder.

Fonte: ScreenRant

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Oscar 2020 nomination: la diretta streaming

Tra poche ore saranno annunciate le nomination agli Oscar 2020, la 92° edizione del premio assegnato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Potete seguire la diretta streaming dell’annuncio a partire dalle 14.18.

Oscar 2020 nomination: la diretta streaming

Trai film favoriti ad ottenere il maggior numero di nomination, citiamo ovviamente C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, che stando all’esito dei Golden Globes e dei Critics Choice Award ha una buona possibilità anche di vittoria. Ci sono anche The Irishman, Storia di un Matrimonio e Joker trai film più quotati di quest’anno, oltre a Parasite, che potrebbe essere il candidato più interessante, visto che concorrerà sicuramente nella categoria per il Miglior Film Internazionale ma anche in quella, probabilmente, della migliore regia.

La 92° edizione dei premi dell’Academy Awards, Oscar 2020, si svolgerà il 24 febbraio presso il Dolby Theatre. Come lo scorso anno, la cerimonia non prevederà nessun presentatore ufficiale.

 
 

Robert Downey Jr. e la ragione per cui ha scelto di fare Dolittle

Robert Downey Jr.

Ora che Robert Downey Jr. si è ritirato ufficialmente dal Marvel Cinematic Universe, ha molto più tempo a disposizione per affrontare progetti nuovi. E mentre il prossimo Dolittle potrebbe sembrare una scelta insolita come primo film post Iron Man e post Avengers, la star e sua moglie Susan hanno spiegato che dietro a questa scelta per la carriera di Robert ci sono dei motivi personali che promettono di farci amare ancora di più l’attore americano.

Dolittle di Stephen Gaghan è stato co-prodotto da Susan Downey, che di recente ha partecipato ad un’intervista con Extra, in compagnia del marito Robert. Oltre a crescere due bambini insieme, la coppia ha adottato un gruppo di animali, una specie di piccola fattoria, che vivono nei terreni della loro casa di Malibu e, secondo Robert, queste creature sono parte del motivo per cui è salito a bordo del progetto che lo vede nei panni del Professor John Dolittle:

“Mi chiedevo perché accettare, perché dire di sì a questo film, poi ho guardato dalla finestra e i miei alpaca hanno guardato me, e le capre, e le mucche pezzate e i maiali… e ho pensato che fosse tutto sincronizzato. Inoltre, sai, non ci piace stare troppo a lungo senza un progetto estremamente difficile da realizzare insieme, che si tratti di un film o di un bambino”.

Alla domanda sul perché questo è stato il film perfetto su cui lavorare insieme per lui e Susan, Robert Downey Jr. ha scherzato sul fatto che è stata una decisione di lei, prima di aggiungere che è stato frutto del buon intuito di Susan. Susan stessa ha poi spiegato che era felice di lavorare su qualcosa che potevano mostrare ai loro figli:

“È stato divertente scegliere qualcosa che i nostri bambini potevano vedere. Perché anche se abbiamo permesso a nostro figlio di vedere i film della Marvel, gli altri film non sono stati in gradi di vederli, per ora. E così è stato davvero divertente fare qualcosa che [potevano vedere]. Penso che ci fosse anche un certo grado di difficoltà di cui ero entusiasta in merito agli effetti visivi e alla creazione di mondi che non eravamo riusciti a sperimentare nemmeno con progetti come Sherlock.”

Sebbene dunque sia stato un film complicato da realizzare, l’attore sembra fiducioso del fatto che ne sarà valsa la pena:

“Ha finito per esserci davvero una bella atmosfera sul set. Per noi è stato un processo molto arduo, molto lungo, abbiamo imparato molto. Ed ora mi sembra tutto bellissimo, e tutto ciò che mi interessa è sapere se alla gente è piaciuto il film. E siamo felici nel sentire che i primi feedback sono positivi, perché vogliamo essere genitori orgogliosi dei nostri figli e dei nostri film.”

Insieme a Susan e Robert Downey Jr., il cast del Dottor Dolittle è pieno di star che prestano la loro voce ai protagonisti in CGI: Rami Malek, Emma Thompson, Michael Sheen, Selena Gomez, Octavia Spencer, Antonio Banderas, John Cena, Marion Cotillard e Tom Holland.

Il Dottor Dolittle è stato creato dall’autore britannico Hugh Lofting nel 1920. L’epoca Vittoriana, un medico decide di curare animali invece che persone perché si scopre in grado di parlare con loro.

Già nel 1967 c’era stato un adattamento per il cinema, con Rex Harrison che interpretò il personaggio e il film che vinse due Oscar, per la migliore canzone e per gli effetti visivi.

Fonte

 
 

Critics Choice Awards 2020: tutti i vincitori

Critics Choice Awards 2020 Critics' Choice Awards 2016

Ecco tutti i vincitori del Critics Choice Awards 2020, evento in cui si è distinto Quentin Tarantino, che ha portato a casa il premio per il miglior film (C’era una volta a Hollywood) e la migliore sceneggiatura, e che potrebbe essere il front runner per la corsa agli Oscar, che comincerà tra poche ore con l’annuncio delle nomination.

Ecco tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2020

MOVIES

BEST PICTURE
“Once Upon a Time in Hollywood” (WINNER)
“1917”
“Ford v Ferrari”
“The Irishman”
“Jojo Rabbit”
“Joker”
“Little Women”
“Marriage Story”
“Parasite”
“Uncut Gems”

BEST ACTOR
Joaquin Phoenix – “Joker” (WINNER)
Antonio Banderas – “Pain and Glory”
Robert De Niro – “The Irishman”
Leonardo DiCaprio – “Once Upon a Time in Hollywood”
Adam Driver – “Marriage Story”
Eddie Murphy – “Dolemite Is My Name”
Adam Sandler – “Uncut Gems”

BEST ACTRESS
Renée Zellweger – “Judy” (WINNER)
Awkwafina – “The Farewell”
Cynthia Erivo – “Harriet”
Scarlett Johansson – “Marriage Story”
Lupita Nyong’o – Us
Saoirse Ronan – “Little Women”
Charlize Theron – “Bombshell”

BEST SUPPORTING ACTOR
Brad Pitt – “Once Upon a Time in Hollywood” (WINNER)
Willem Dafoe – “The Lighthouse”
Tom Hanks – A Beautiful Day in the Neighborhood”
Anthony Hopkins – “The Two Popes”
Al Pacino – “The Irishman”
Joe Pesci – “The Irishman”

BEST SUPPORTING ACTRESS
Laura Dern – “Marriage Story” (WINNER)
Scarlett Johansson – “Jojo Rabbit”
Jennifer Lopez – “Hustlers”
Florence Pugh – “Little Women”
Margot Robbie – “Bombshell”
Zhao Shuzhen  – “The Farewell”

BEST YOUNG ACTOR/ACTRESS
Roman Griffin Davis – “Jojo Rabbit” (WINNER)
Julia Butters – “Once Upon a Time in Hollywood”
Noah Jupe – “Honey Boy”
Thomasin McKenzie – “Jojo Rabbit”
Shahadi Wright Joseph – “Us”
Archie Yates – “Jojo Rabbit”

“The Irishman” (WINNER)
“Bombshell”
“Knives Out”
“Little Women”
“Marriage Story”
“Once Upon a Time in Hollywood”
“Parasite”

BEST DIRECTOR
Sam Mendes – “1917” (WINNER – TIE)
Bong Joon Ho – “Parasite” (WINNER – TIE)
Noah Baumbach – “Marriage Story”
Greta Gerwig – “Little Women”
Josh Safdie and Benny Safdie – “Uncut Gems”
Martin Scorsese – “The Irishman”
Quentin Tarantino – “Once Upon a Time in Hollywood”

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Quentin Tarantino – “Once Upon a Time in Hollywood” (WINNER)
Noah Baumbach – “Marriage Story”
Rian Johnson – “Knives Out”
Bong Joon Ho and Han Jin Won – “Parasite”
Lulu Wang – “The Farewell”

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Greta Gerwig – “Little Women” (WINNER)
Noah Harpster and Micah Fitzerman-Blue – A Beautiful Day in the Neighborhood”
Anthony McCarten – “The Two Popes”
Todd Phillips & Scott Silver – “Joker”
Taika Waititi – “Jojo Rabbit”
Steven Zaillian  – “The Irishman”

BEST CINEMATOGRAPHY
Roger Deakins – “1917” (WINNER)
Jarin Blaschke – “The Lighthouse”
Phedon Papamichael   – “Ford v Ferrari”
Rodrigo Prieto – “The Irishman”
Robert Richardson – “Once Upon a Time in Hollywood”
Lawrence Sher – “Joker”

BEST PRODUCTION DESIGN
Barbara Ling, Nancy Haigh – “Once Upon a Time in Hollywood” (WINNER)
Mark Friedberg, Kris Moran – “Joker”
Dennis Gassner, Lee Sandales  – “1917”
Jess Gonchor, Claire Kaufman – “Little Women”
Lee Ha Jun – “Parasite”
Bob Shaw, Regina Graves – “The Irishman”
Donal Woods, Gina Cromwell – “Downton Abbey”

BEST EDITING
Lee Smith – “1917” (WINNER)
Ronald Bronstein, Benny Safdie – “Uncut Gems”
Andrew Buckland, Michael McCusker – “Ford v Ferrari”
Yang Jinmo  – “Parasite”
Fred Raskin – “Once Upon a Time in Hollywood”
Thelma Schoonmaker – “The Irishman”

BEST COSTUME DESIGN
Ruth E. Carter – “Dolemite Is My Name” (WINNER)
Julian Day – “Rocketman”
Jacqueline Durran – “Little Women”
Arianne Phillips – “Once Upon a Time in Hollywood”
Sandy Powell, Christopher Peterson – “The Irishman”
Anna Robbins – “Downton Abbey”

BEST HAIR AND MAKEUP
“Bombshell” (WINNER)
“Dolemite Is My Name”
“The Irishman”
“Joker”
“Judy”
“Once Upon a Time… in Hollywood”
“Rocketman”

BEST VISUAL EFFECTS
Avengers: Endgame” (WINNER)
“1917”
“Ad Astra”
“The Aeronauts”
“Ford v Ferrari”
“The Irishman”
“The Lion King”

BEST ANIMATED FEATURE
“Toy Story 4” (WINNER)
“Abominable”
“Frozen II”
“How to Train Your Dragon: The Hidden World”
“I Lost My Body”
“Missing Link”

BEST ACTION MOVIE
“Avengers: Endgame” (WINNER)
“1917”
“Ford v Ferrari”
“John Wick: Chapter 3 – Parabellum”
“Spider-Man: Far From Home”

BEST COMEDY
“Dolemite Is My Name” (WINNER)
“Booksmart”
“The Farewell”
“Jojo Rabbit”
“Knives Out”

BEST SCI-FI OR HORROR MOVIE
“Us” (WINNER)
“Ad Astra”
“Avengers: Endgame”
“Midsommar”

BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
“Parasite” (WINNER)
“Atlantics”
“Les Misérables”
“Pain and Glory”
“Portrait of a Lady on Fire”

BEST SONG
“Glasgow (No Place Like Home)” – “Wild Rose” (WINNER – TIE)
“(I’m Gonna) Love Me Again” – “Rocketman” (WINNER – TIE)
“I’m Standing With You” – “Breakthrough”
“Into the Unknown” – “Frozen II”
“Speechless” – “Aladdin”
“Spirit” – “The Lion King”
“Stand Up” – “Harriet”

BEST SCORE
Hildur Guðnadóttir – “Joker” (WINNER)
Michael Abels – “Us”
Alexandre Desplat   – “Little Women”
Randy Newman – “Marriage Story”
Thomas Newman  – “1917”
Robbie Robertson – “The Irishman”

TELEVISION

DRAMA SERIES
“Succession” (HBO) (WINNER)
The Crown” (Netflix)
“David Makes Man” (OWN)
Game of Thrones” (HBO)
“The Good Fight” (CBS All Access)
“Pose” (FX)
“This Is Us” (NBC)
“Watchmen” (HBO)

Jeremy Strong – “Succession” (HBO) (WINNER)
Sterling K. Brown – “This Is Us” (NBC)
Mike Colter – “Evil” (CBS)
Paul Giamatti – “Billions” (Showtime)
Kit Harington – “Game of Thrones” (HBO)
Freddie Highmore – “The Good Doctor” (ABC)
Tobias Menzies – “The Crown” (Netflix)
Billy Porter – “Pose” (FX)

ACTRESS IN A DRAMA SERIES
Regina King – “Watchmen” (HBO) (WINNER)
Christine Baranski – “The Good Fight” (CBS All Access)
Olivia Colman – “The Crown” (Netflix)
Jodie Comer – “Killing Eve” (BBC America)
Nicole Kidman – “Big Little” Lies (HBO)
Mj Rodriguez – “Pose” (FX)
Sarah Snook – “Succession” (HBO)
Zendaya – “Euphoria” (HBO)

SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA SERIES
Billy Crudup – “The Morning Show” (Apple) (WINNER)
Asante Blackk – “This Is Us” (NBC)
Asia Kate Dillon – “Billions” (Showtime)
Peter Dinklage – “Game of Thrones” (HBO)
Justin Hartley – “This Is Us” (NBC)
Delroy Lindo – “The Good Fight” (CBS All Access)
Tim Blake Nelson – “Watchmen” (HBO)

SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA SERIES
Jean Smart – “Watchmen” (HBO) (WINNER)
Helena Bonham Carter – “The Crown” (Netflix)
Gwendoline Christie – “Game of Thrones” (HBO)
Laura Dern – “Big Little Lies” (HBO)
Audra McDonald – “The Good Fight” (CBS All Access)
Meryl Streep – “Big Little Lies” (HBO)
Susan Kelechi Watson – “This Is Us” (NBC)

COMEDY SERIES
“Fleabag” (Amazon) (WINNER)
“Barry” (HBO)
“The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
“Mom” (CBS)
“One Day at a Time” (Netflix)
“Pen15” (Hulu)
“Schitt’s Creek” (Pop)

ACTOR IN A COMEDY SERIES
Bill Hader – “Barry” (HBO) (WINNER)
Ted Danson – “The Good Place” (NBC)
Walton Goggins – “The Unicorn” (CBS)
Eugene Levy – Schitt’s Creek (Pop)
Paul Rudd – “Living with Yourself” (Netflix)
Bashir Salahuddin – “Sherman’s Showcase” (IFC)
Ramy Youssef – “Ramy” (Hulu)

ACTRESS IN A COMEDY SERIES
Phoebe Waller-Bridge – “Fleabag” (Amazon) (WINNER)
Christina Applegate – “Dead to Me” (Netflix)
Alison Brie – “GLOW” (Netflix)
Rachel Brosnahan – “The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Kirsten Dunst – “On Becoming a God in Central Florida” (Showtime)
Julia Louis-Dreyfus – “Veep” (HBO)
Catherine O’Hara – “Schitt’s Creek” (Pop)

Andrew Scott – “Fleabag” (Amazon) (WINNER)
Andre Braugher – “Brooklyn Nine-Nine” (NBC)
Anthony Carrigan – “Barry” (HBO)
William Jackson Harper – “The Good Place” (NBC)
Daniel Levy – “Schitt’s Creek” (Pop)
Nico Santos – “Superstore” (NBC)
Henry Winkler – “Barry” (HBO)

SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY SERIES
Alex Borstein – “The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon) (WINNER)
D’Arcy Carden – “The Good Place” (NBC)
Sian Clifford – “Fleabag” (Amazon)
Betty Gilpin – “GLOW” (Netflix)
Rita Moreno – “One Day at a Time” (Netflix)
Annie Murphy – “Schitt’s Creek” (Pop)
Molly Shannon – “The Other Two” (Comedy Central)

LIMITED SERIES
“When They See Us” (Netflix) (WINNER)
“Catch-22” (Hulu)
“Chernobyl” (HBO)
“Fosse/Verdon” (FX)
“The Loudest Voice” (Showtime)
“Unbelievable” (Netflix)
“Years and Years” (HBO)

TV MOVIE
“El Camino: A Breaking Bad Movie” (Netflix) (WINNER)
“Brexit” (HBO)
“Deadwood: The Movie” (HBO)
“Guava Island” (Amazon)
“Native Son” (HBO)
“Patsy & Loretta” (Lifetime)

ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION
Jharrel Jerome – “When They See Us” (Netflix) (WINNER)
Christopher Abbott – “Catch-22” (Hulu)
Mahershala Ali – “True Detective” (HBO)
Russell Crowe – “The Loudest Voice” (Showtime)
Jared Harris – “Chernobyl” (HBO)
Sam Rockwell – “Fosse/Verdon” (FX)
Noah Wyle – “The Red Line” (CBS)

ACTRESS IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION
Michelle Williams – “Fosse/Verdon” (FX) (WINNER)
Kaitlyn Dever – “Unbelievable” (Netflix)
Anne Hathaway – “Modern Love” (Amazon)
Megan Hilty – “Patsy & Loretta” (Lifetime)
Joey King – “The Act” (Hulu)
Jessie Mueller – “Patsy & Loretta” (Lifetime)
Merritt Wever – “Unbelievable” (Netflix)

SUPPORTING ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION
Stellan Skarsgård – “Chernobyl” (HBO) (WINNER)
Asante Blackk – “When They See Us” (Netflix)
George Clooney – “Catch-22” (Hulu)
John Leguizamo – “When They See Us” (Netflix)
Dev Patel – “Modern Love” (Amazon)
Jesse Plemons – “El Camino: A Breaking Bad Movie” (Netflix)
Russell Tovey – “Years and Years” (HBO)

Toni Collette – “Unbelievable” (Netflix) (WINNER)
Patricia Arquette – “The Act” (Hulu)
Marsha Stephanie Blake – “When They See Us” (Netflix)
Niecy Nash – “When They See Us” (Netflix)
Margaret Qualley – “Fosse/Verdon” (FX)
Emma Thompson – “Years and Years” (HBO)
Emily Watson – “Chernobyl” (HBO)

ANIMATED SERIES
“BoJack Horseman” (Netflix) (WINNER)
“Big Mouth” (Netflix)
“The Dark Crystal: Age of Resistance” (Netflix)
“She-Ra and the Princesses of Power” (Netflix)
“The Simpsons” (Fox)
“Undone” (Amazon)

TALK SHOW
“The Late Late Show with James Corden” (CBS) (WINNER – TIE)
“Late Night with Seth Meyers” (NBC) (WINNER – TIE)

“Desus & Mero” (Showtime)
“Full Frontal with Samantha Bee” (TBS)
“The Kelly Clarkson Show” (NBC)
“Last Week Tonight with John Oliver” (HBO)

COMEDY SPECIAL
“Live in Front of a Studio Audience: Norman Lear’s ‘All in the Family’ and ‘The Jeffersons’” (ABC) (WINNER)
“Amy Schumer: Growing” (Netflix)
“Jenny Slate: Stage Fright” (Netflix)
“Ramy Youssef: Feelings” (HBO)
“Seth Meyers: Lobby Baby” (Netflix)
“Trevor Noah: Son of Patricia” (Netflix)
“Wanda Sykes: Not Normal” (Netflix)

 
 

Uncharted: il regista di Venom si occuperà della regia del film?

Lo scorso dicembre abbiamo appreso la notizia che anche Travis Knight (Bumblebee) ha deciso di abbandonare la regia dell’adattamento cinematografico di Uncharted ad opera della Sony Pictures. In base a quanto emerso online, i motivi dietro l’addio di Knight erano puramente organizzativi: a causa degli impegni di Tom Holland con le riprese del terzo Spider-Man fissate per la prossima estate, la produzione del film basato sul celebre videogioco Naughty Dog è stata ufficialmente posticipata; proprio per questo, Knight era impossibilitato ad occuparsi ancora della regia.

Adesso pare che un nuovo sostituto sia già stato trovato. Come riportato da Deadline, infatti, la Sony avrebbe puntato a Ruben Fleischer, regista di Zombieland e Venom, che di recente è tornato sul grande schermo con Zombieland – Doppio colpo. Al momento il regista non ha ancora firmato alcun accordo, ma stando alla fonte ci sono buone possibilità che sia proprio Fleischer a raccogliere nuovamente le redini del travagliatissimo progetto.

È altamente improbabile che Uncharted riesca ad essere pronto per il 18 dicembre 2020, data inizialmente fissata dalla Sony per la release del film. Tom Holland resta collegato al progetto nei panni di Nathan Drake, così come Mark Wahlberg in quelli di Sully Sullivan.

Non tutti sanno che, inizialmente, Mark Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story. La sceneggiatura è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

LEGGI ANCHE – Uncharted: il videogioco sarà soltanto un’ispirazione per il film

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.