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Rami Malek a Roma per Bohemian Rhapsody: “Come Freddie Mercury, siamo in cerca di identità”

Tutti conoscono il Freddy Mercury personaggio pubblico, audace, impertinente, ma nessuno è mai riuscito a separarsi dall’idea della natura mitologica di questo artista – Rami Malek, più minuto di quanto ci si aspetti, strabuzza gli occhi mentre spiega com’è stato interpretare una delle figure più importanti della storia della musica in Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer che uscirà nelle sale a fine Novembre – Ecco perché ogni giorno della lavorazione del film è stato estremamente difficile: interpretare qualcuno che significa così tanto per le persone non era affatto facile, ma dovevo cercare un modo. L’ho trovato scovando l’unico punto in comune che avevo con lui: l’infanzia da emigrato in terra straniera, io che sono americano di prima generazione, la ricerca di un’identità…cose che in fondo ci rendono esseri umani, l’uno uguale all’altro.

L’attore è arrivato a Roma in compagnia del collega Gwylim Lee (che sullo schermo recita la parte di Brian May, il chitarrista dei Queen) discutendo del lungo processo di riprese e del lavoro di interpretazione.

Non penso di poterlo definire un peso o un onere, ma riuscite a  immaginare quanto complesso e pesante sia stato per me entrare nei panni di un mito?“, spiega Malek. “L’importante era rendere giustizia all’eredità lasciata da Mercury e per farlo mi sono completamente immerso in ciò che era, preso lezioni di canto e di pianoforte, studiato con un coach per l’accento e con un coreografo per riprodurre le sue movenze. Tutto pagando di tasca mia, perché quando accettai il ruolo non c’erano nemmeno i finanziamenti per il film.

Della stessa opinione è Lee, la cui somiglianza fisica con May è incredibile, d’accordo con quanto detto dal collega: “La prospettiva di vestire i panni di un personaggio così amato può spaventarti all’inizio, ma ho cercato di concentrarmi su ciò che potevo ottenere. E in tal senso l’aiuto di Brian è stato fondamentale, nel modo in cui mi suggeriva come dovevo suonare e stare sul palco dando l’impressione di farlo senza sforzo. D’altronde ci era stato richiesto di stare sul palco come se quella era la cosa che avevamo fatto per tutta la vita.”

Malek ha poi raccontato quanto sia stato complicato ricreare la sequenza integrale del Live Aid (l’evento benefico che nel 1985 coinvolse i Queen e tantissimi altri artisti musicali in giro per il mondo): “Dovevamo riprodurre la performance cercando immedesimarmi quanto più possibile in Freddy, e nel mentre pensavo a come l’avrebbe vista lui, cosa avrebbe fatto“.La parte più complicata? Ricreare il concerto nella maniera più accurata possibile. Ripetendo le scene all’infinito finché non fossero state perfette, e questo lavoro ci portava via un sacco di energie. Ogni giorno giravamo il frammento di una canzone, prima Bohemian Rhapsody, poi We are the champions…ma è lì che ci siamo resi conto dell’energia, dell’adrenalina che iniziava ad entrarci nelle vene, unendoci non soltanto come gruppo di attori ma anche come band.”

Dall’hacker di Mr.Robot al palcoscenico di Bohemian Rhapsody, Rami Malek sembra non aver smarrito lo stesso spirito che guida le sue scelte professionali in una carriera ormai in ascesa: “Ci sono stati i momenti in cui dovevo accettare un ruolo per pagare le bollette, eppure è sempre subentrata la mia sensibilità personale e ho sempre voluto fare qualcosa che potessi guardare in futuro ed esserne orgoglioso. Ancora oggi non accetto ruoli per consolidare il mio status, o perché altrimenti si dimenticheranno di me. Anzi mi piace la sfida, sottopormi a cose nuove, e come artista cerco di collaborare con chi prova lo stesso. E in questo mi sento simile a Freddy, un uomo che è riuscito ad influenzare così tante persone trasferendo agli altri la sua ricerca di un senso di appartenenza.”

Bohemian Rhapsody, recensione del film con Rami Malek

Avengers 4: Jeremy Renner “insanguinato” dopo le riprese aggiuntive

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Jeremy Renner è uno degli attori più attesi in Avengers 4. Dopo la latitanza in Infinity War, il suo Occhio di Falco è attesissimo dai fan e dagli spettatori che si stanno chiedendo che fine abbia fatto l’agente Clint Barton. Sappiamo che l’attore sarà presenta nel film e che sta partecipando alle riprese aggiuntive, e adesso, via Instagram dà un aggiornamento su come stanno andando queste riprese che dovrebbero riempire alcune lacune del film, procedura ormai standard per i grossi film ad alto budget.

Ecco cosa ha pubblicato sul social l’attore:

Clint è stato completamente assente da Avengers: Infinity War, così come Scott Lang. I loro nomi sono stati pronunciati dagli altri personaggi che hanno informato lo spettatore che i due, a seguito degli avvenimenti di Civil War, essendosi schierati dalla parte di Cap, hanno scelto gli arresti domiciliari e di rinunciare alla loro identità eroica per rimanere con le loro famiglie. Ant-Man and the Wasp ci ha abbondantemente informato di quello che è poi accaduto a Lang, mentre per Occhio di Falco dovremo attendere. 

Avengers 4: per Chris Evans sarà “l’ultimo anno di scuola” in casa Marvel

Le voci e i primi dettagli trapelati dal film, in aggiunta al nuovo look di Renner, fanno pensare che il vecchio Vendicatore si sia trasformato in Ronin, una creatura mossa solo dalla vendetta per la famiglia morta: e se lo schiocco di dita di Thanos avesse spazzato via anche la signora Barton e tutti i suoi figli?

Potrebbe essere finalmente una svolta interessante per un personaggio che, nonostante gli sforzi, è sempre rimasto sullo sfondo del Marvel Cinematic Universe e che ha in qualche modo cominciato a rivendicare la sua parte soltanto a metà di Avengers: Age of Ultron

Avengers 4: Tony e Pepper di nuovo in coppia per l’ultima volta

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Bryan Singer potrebbe dirigere l’adattamento di Red Sonja

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Dopo aver inaugurato il filone dei cinecomics con i primi film sugli X-Men alla Fox, e aver accidentalmente incrociato il cammino di Superman, Brian Synger ci riprova con i personaggi dei fumetti e in particolare con Red Sonja. Il personaggio protagonista di uno spin-off di Conan il Barbaro dovrebbe permettere alla Warner Bros di cavalcare il successo di Wonder Woman e delle storie di eroi al femminile.

Ispirata a un racconto scritto da Robert E. Howard, autore di Conan il Barbaro, Red Sonja ha debuttato nei primi anni ’70 nei fumetti del personaggio, fino ad ottenere una sua serie poco dopo. Si tratta di una guerriera armata di spada in cerca di vendetta su chi ha assassinato la sua famiglia. Ora Singer è in trattative per dirigere un film che porterà l’eroina al cinema.

Ci sono ancora pochi dettagli sul progetto, ma sappiamo che Ashley Miller (X-Men: L’Inizio, Grosso Guaio a China Town) è stato scelto per scrivere la sceneggiatura di Red Sonja, con la produzione di Millennium, casa che cerca da circa dieci anni di portare in vita il film. Già nel 2008 ci era andata vicina con Rose McGowan nei panni della protagonista e Robert Rodriguez alla regia. 

Il fallimento di quel progetto ha spalancato le porte a Bryan Singer, che al momento sta affrontando una situazione lavorativa complicata. Il regista non è stato, come si crede, licenziato dalla Fox per non essersi presentato sul set di Bohemian Rhapsody, ma è stato lasciato dalla sua agenzia. Al momento però il cast del film sul leader dei Queen sta portando in giro per il mondo la pellicola, mentre Singer non sta partecipando alla promozione.

Che Red Sonja possa essere il progetto giusto da portare avanti per tornare a un cinema personale e apprezzato da pubblico e critica?

Fonte:THR

Mamma mia! Ci risiamo arriva in home video il 27 novembre 2018

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Riunite la famiglia e gli amici e divertitevi come non mai in Mamma Mia! Ci risiamo nella versione karaoke, la nuovissima commedia romantica basata sulle canzoni degli ABBA, per un’incredibile, unica esperienza di visione a casa. Mamma Mia! Ci risiamo arriva in DVD, Blu-rayTM, 4K Ultra HD e Digital HD il 27 novembre 2018 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  Dieci anni dopo Mamma mia! Il film, Mamma Mia! Ci risiamo ti invita a fare ritorno nella magica isola greca di Kalokairi per continuare l’emozionante viaggio di amicizia e famiglia alla scoperta di come sono nate queste relazioni che hanno trasformato la loro vita, includendo hit di successo come When I Kissed The Teacher, Fernando Dancing Queen.

Mamma Mia! Ci risiamo, una produzione Littlestar/Playtone, è prodotto da Judy Craymer e Gary Goetzman, produttori del primo film. Craymer è inoltre creatrice e produttrice del musical di successo internazionale. Ol Parker, scrittore di Marigold Hotel, scrive e dirige il sequel tratto dalla storia di Catherine Johnson, Richard Curtis e Ol Parker stesso. Benny Andersson e Björn Ulvaeus tornano a creare musica e testi e anche come produttori esecutivi. I membri del cast originale: la pluripremiata Meryl Streep (Florence, Into the Woods), Pierce Brosnan (Il mondo non basta), il premio Oscar Colin Firth (Il discorso del re), Stellan Skarsgård (Will Hunting – Genio ribelle), Julie Walters (Harry Potter e i doni della morte), Dominic Cooper (Avengers: Infinity War), Amanda Seyfried (Les Miserables) e Christine Baranski (The Good Wife) ritornano al fianco di nuove aggiunte: Lily James (Cenerentola, Baby Driver), il premio Oscar Cher (Stregata dalla luna, Burlesque) e Andry Garcia (Ocean’s Eleven, Il padrino: Parte III).

Al contempo sia prequel che sequel, il film narra due storie: il presente di Sophie Sheridan (Seyfried) nel preparare la grande riapertura dell’hotel di sua madre Donna (Streep), e il 1979, quando la giovane Donna (James) arrivò per la prima volta sull’isola. Sophie scopre di più sulle emozionanti e divertenti avventure di sua madre con le giovani Dynamos, Tanya (Jessica Keenan-Wynn) e Rosie (Alexa Davies), e come la giovane Donna incontrò per la prima volta i suoi papabili padri Harry (Hugh Skinner, Bill (Josh Dylan) e Sam (Jeremy Irvine) tempo addietro. Annunciato come “un’inarrestabile e solare commedia musicale spassosa” da Leah Greenblatt, di Entertainment Weekly, Mamma mia! Ci risiamo trabocca di divertimento, estate, gioia e romanticismo che permette al pubblico di diventare delle vere e proprie dancing queen nel proprio salotto! Preparatevi a cantare e ballare nuovamente con il cast al completo e ad andare dietro le quinte con Mamma mia! Ci risiamo in DVD, Blu-rayTM, 4K Ultra HD e Digital HD – con oltre un’ora di contenuti extra tra cui un’imperdibile video musicale ed un’esclusiva performance mai vista di “I Wonder”.

Completa la tua collezione di Mamma mia! con il cofanetto contenente entrambi i film in Blu-rayTM e DVD, a partire dal 27 novembre 2018. Ora i fan possono finalmente fare ritorno ai colori e alle musiche degli anni ’70 e delle isole greche in un’edizione doppia da non perdere. Per la prima volta, saranno disponibili entrambi i film in versione karaoke! Non lasciarti sfuggire l’occasione di cantare e ballare al ritmo degli ABBA con i personaggi più amati del film che ha segnato una generazione.

Mamma Mia! Ci risiamo, recensione del film con Lily James

CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI DEI FORMATI BLU-RAYTM & 4K ULTRA HD:

  • Canzoni eliminate/estese e scene con il commento del regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
    • Canzone estesa – The Name Of The Game
    • Canzone estesa – Knowing Me, Knowing You
  • Canzoni versione karaoke
    • One Of Us
    • O.S.
    • Why Did It Have To Be Me?
    • I Have A Dream
    • Kisses Of Fire
    • Knowing Me, Knowing You
    • Angel Eyes
    • My Love, My Life
  • Il cast incontra il cast
    • Tanya incontra Tanya – Jessica Keenan Wynn intervista Christine Baranski per parlare della Dynamo più sfacciata – Tanya.
    • Rosie incontra Rosie – Alexa Davies intervista Julie Walters, le due attrici condividono la loro esperienza nell’interpretare Rosie.
  • Chiacchiere di cast
    • Chiacchiere tra Dynamo – Una conversazione tra le tre Giovani Dynamo che riflettono sulla loro canzone preferita, sui costumi, le scene da girare e i momenti più divertenti.
    • Chiacchiere tra papà – I giovani papà si riuniscono per condividere alcuni dei loro momenti preferiti dal set.
  • Baldoria
  • La storia di Sophie – Di tutti i personaggi, la Sophie di Amanda Seyfried è cresciuta di più dal primo film. Qui vedremo come Sophie è passata dall’essere una ragazza vulnerabile all’essere una giovane donna sicura di sé, a seguito di eventi che ti cambiano la vita.
  • Le coreografie di MAMMA MIA! CI RISIAMO – Il coreografo Anthony Van Laast e il suo team rivelano alcuni dei segreti dietro le originali coreografie del film.
  • Dancing Queen: Anatomia di una scena – La più famosa intro al piano della storia della musica apre una delle hit più celebri degli ABBA, “Dancing Queen”. Il numero è la più grande e complessa sequenza del film. Ol Parker parla di come e dove ha voluto usare la canzone all’interno della storia.
  • Cantare per le leggende – Le Giovani Dynamo parlano dell’ansia di dover entrare in sala di registrazione alla Air Studios per cantare le canzoni degli ABBA proprio davanti agli ABBA.
  • Classe ’79 – La storia dei giovani papà e delle Dynamo viene raccontata usando lo sfondo di Oxford, Parigi e delle isole greche del 1979, quando le acconciature erano ben più eccentriche e la moda era più audace. Questa featurette mostra i giovani papà e le giovani Dynamo e la loro esperienza nel portare questi personaggi sullo schermo.

 

 

CONTENUTI BONUS NEL FORMATO DVD, BLUTM, 4K ULTRA HD & DIGITAL HD:

  • Versione karaoke
  • Canzoni e scene eliminate
    • Canzone eliminata – I Wonder
    • Scena eliminata – Tahini
  • Canzoni e scene eliminate con il commento del regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
    • Canzone eliminata – I Wonder
    • Scena eliminata – Tahini
  • Canzoni versione karaoke
    • Thank You For The Music
    • When I Kissed The Teacher
    • Waterloo
    • Andante, Andante
    • The Name Of The Game
    • Mamma Mia
    • Dancing Queen
    • I’ve Been Waiting For You
    • Fernando
    • Super Trouper
  • La Storia – La produttrice Judy Craymer rivela come è iniziato il retaggio di Mamma mia!, come si è evoluto nel primo film e come si è creata la squadra con il produttore esecutivo/co-scrittore Richard Curtis e il regista/sceneggiatore Ol Parker per realizzare il sequel perfetto
  • MAMMA MIA! Riuniti – Un focus sui protagonisti di questo retaggio e sul loro entusiasmo all’idea di riunirsi un decennio più tardi; i film-makers parlano dei sentieri che hanno costruito per i personaggi dall’ultima volta che li abbiamo visti.
  • Interpretare Donna – Questo pezzo si incentra sul cameo di Meryl Streep e sulla preparazione di Lily James per subentrare in questo ruolo iconico.
  • Incontrare Cher – La regina del pop rivela il suo entusiasmo all’idea di unirsi alla famiglia di Mamma mia! nei panni di Ruby Sheridan – l’affascinante nonna di Sophie. Alcuni membri del cast condividono le loro esperienze sull’incontrare e vedere questa leggenda del pop sul set.
  • I costumi e le Dynamos – Le giovani Dynamos hanno dei costume davvero belli in Mamma mia! Ci risiamo, e ovviamente anche Cher. E chi potrebbe mai dimenticare quelle iconiche tutine? Ci uniamo alla costume designer Michelle Clapton mentre ci illustra alcuni dei suoi outfit preferiti del film.
  • Chiamata sul palco – Chi potrebbe dimenticare il finale di Mamma mia! quando il cast si esibisce danzante sullo schermo con le tute in spandex per un ultimo numero? Ol Parker ha scelto “Super Trouper” per chiudere questo film con tutti e 16 i protagonisti principali.
  • Commento al film con il regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
  • Commento al film con la produttrice Judy Craymer

 

Mamma mia! Ci risiamo sarà disponibile in una doppia confezione che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM, Blu-rayTM e la versione Digital HD. Il disco 4K Ultra HD comprenderà gli stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.

  • 4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora multidimensionale.
  • Blu-rayTM sfodera il potere della tua TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa, con la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.

Digital HD permette ai fan di vedere i film ovunque sui loro dispositivi preferiti. Gli utenti possono vederli in streaming o in download quando vogliono.

Stan & Ollie: il trailer del film con Steve Coogan e John C. Reilly

È arrivato on line il primo trailer di Stan & Ollie, il biopic sulla leggendaria coppia comica che sarà interpretata, con un lavoro di mimesi incredibile, da Steve Coogan John C. Reilly. Ecco di seguito il trailer:

Il film si concentrerà sull’ultima parte dell’attività lavorativa di Lauren e Hardy, ed è descritto come un racconto di un’amicizia sincera, “che scalda il cuore”. Il film è ambientato nel 1953, durante il viaggio in Gran Bretagna e Irlanda, durante il quale la salute di Hardy cominciò a cedere. Nel film ci sarà spazio per l’amicizia, per la vita privata con Shirley Henderson e Nina Arianda che interpreteranno rispettivamente Lucielle e Ida. Il centro emotivo del film sarà il tour live che ha permesso ai due di riconciliarsi con i fan che li avevano amati da subito.

Il duo comico formato da Stan Lauren e Oliver Hardy è stato per entrambi il periodo di maggiore successo in carriera, visto che entrambi avevano già lavorato in numerose produzioni prima di incontrarsi e fare coppia. Stanlio e Ollio (in inglese Laurel & Hardy) rappresentavano la comicità nella quotidianità e in breve sono diventati esponenti di spicco della slapstcik comedy. Come dichiarò lo stesso Hardy: “Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c’è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa.”

Stanlio e Ollio, recensione del film con John C. Reilly e Steve Coogan

Captain Marvel: il primo trailer del film Marvel Studios

Ecco, come già annunciato, il primo trailer di Captain Marvel, film numero 22 dei Marvel Studios, con Brie Larson nei panni di Carol Danvers!

Captain Marvel: i cambiamenti tra fumetti e Marvel Cinematic Universe

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Fonte

Captain Marvel: le action figures rivelano un soldato Kree, Talos e …

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Mentre aspettiamo con impazienza il primo atteso trailer di Captain Marvel, oggi grazie ad uno sguardo rubato alle action figure possiamo vedere per la prima volta il look che avranno nel film un soldato Kree, Talos, Nick Fury e …

 

Carol Danvers

Stesso look visto nella prima foto ufficiale per Carol Danvers, il personaggio interpretato dal premio Oscar, Brie Larson. 

Nick Fury

Nick FuryNick Fury ha ancora entrambi gli occhi ed è un po’ diverso dalla versione vista nei precedenti film, come Capo dello SHIELD. Aspettatevi questo film per capire se sarà raccontata qualcosa di più della sua storia in questo film.

Talos

TalosTalos è il leader degli Skrull, una razza aliena che tenterà di conquistare la terra, mentre assume le fattezze di un umano. 

Guerrieri di Kree

Non è ancora chiaro se si tratti di un personaggio guerrieri di Kree, che sarà interpretato presumibilmente da Jude Law, ma visto che indossa lo stesso costume dell’eroe che crediamo sia Mar-Vell, è probabile che l’elmetto di sarà poi indossato da Carol sarà presumibilmente così.

Captain Marvel è il film diretto da Anna Boden Ryan Fleck e prodotto da Marvel Studios per Walt Disney Pictures e uscirà il 6 marzo 2019 in Italia ed è diretto da Anna Boden Ryan Fleck. Oltre a Brie Larson, Gemma Chan Jude Law, il cast di Captain Marvel comprende anche Clark Gregg, Samuel L. Jackson e Lee Pace, nei ruolo già noti al MCU di Phil Coulson, Nick Fury e Ronan l’Accusatore. La sceneggiatura è stata scritta da una squadra stellare di sceneggiatori affermati, tra cui Meg LeFauve (Inside Out, Il Viaggio di Arlo), Nicole Perlman (l’imminente First Man, il film Marvel Studios Guardiani della Galassia), Geneva Robertson-Dworet (Tomb Raider, l’imminente Sherlock Holmes 3), Liz Flahive & Carly Mensch (GLOW), e Anna Boden & Ryan Fleck.

Il film è interpretato dall’attrice premiata con l’Academy Award Brie Larson (Room, Kong: Skull Island), Samuel L. Jackson (il film Marvel Avengers: Age of Ultron, The Hateful Eight), Ben Mendelsohn (Rogue One: A Star Wars Story, Ready Player One), Djimon Hounsou (Blood Diamond, il film Marvel  Guardiani della Galassia), Lee Pace (The Book of Henry, il film Marvel  Guardiani della Galassia), Lashana Lynch (Brotherhood, Fast Girls), Gemma Chan (Humans, Animali Fantastici e Dove Trovarli), Algenis Perez Soto (Sambá, Sugar), Rune Temte (Eddie The Eagle – Il Coraggio della Follia, The Last Kingdom), McKenna Grace (Tonya, Gifted – Il Dono del Talento). Con loro anche Clark Gregg (La Legge della Notte, il film Marvel The Avengers) e Jude Law (Spy, Grand Budapest Hotel).

Joker: il cast completo, Bradley Cooper alla produzione

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Arriva dalla Warner Bros il comunicato ufficiale dell’inizio delle riprese del film sulle origini del Clown Principe del Crimine, che si intitolerà Joker. Nel comunicato si legge anche che trai produttori figura Bradley Cooper, che a breve arriverà al cinema con il suo debutto alla regia, in cui è anche protagonista con Lady Gaga, A Star is Born. Abbiamo già visto la prima foto ufficiale di Joaquin Phoenix nei panni di Arthur, il protagonista.

Ecco il comunicato ufficiale:

Sono iniziate le riprese di “Joker” della Warner Bros. Pictures, che ha come protagonista il candidato all’Oscar Joaquin Phoenix, al fianco del premio Oscar Robert De Niro, ed è diretto, prodotto e co-sceneggiato dal candidato all’ Oscar Todd Phillips.

“Joker” ruoterà intorno all’iconico villain, e sarà una storia originale, mai apparsa sul grande schermo. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck (Phoenix), un uomo ignorato dalla società, non sarà soltanto uno studio crudo del personaggio ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.

Gli altri interpreti del film sono Zazie Beetz (“Deadpool 2”), Bill Camp (“Red Sparrow”, “Molly’s Game”), Frances Conroy (le serie TV “American Horror Story”, “Castle Rock” di Hulu), Brett Cullen (“42 – La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” di Netflix), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions”, “Barry”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Marc Maron (le serie TV “Maron”, “GLOW”), Josh Pais (l’imminente “Motherless Brooklyn”, “Insospettabili sospetti”), e Shea Whigham (l’imminente “First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”).

Phillips (la trilogia “Una notte da leoni”) dirige il film da una sceneggiatura scritta insieme a Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Phillips e Bradley Cooper con la loro Joint Effort, ed Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Richard Baratta, Joseph Garner e Bruce Berman.

Dietro le quinte, Phillips è affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (l’imminente “Godzilla II: King of the Monsters”, “Una notte da leoni” la trilogia), lo scenografo Mark Friedberg (“Selma – La strada per la libertà”, “The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni 3”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”).

Warner Bros. Pictures presenta in associazione con Village Roadshow Pictures e BRON Creative, una produzione Joint Effort, “Joker”. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e uscirà nelle sale italiane il 3 ottobre 2019.

The Joker Origins: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Captain Marvel: GMA conferma quando arriverà il trailer

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Cresce l’attesa per il debutto del primo trailer di Captain Marvel, uno dei prossimo  titolo più attesi del Marvel Cinematic Universe. Ebbene dopo avervi rivelato quali cambiamenti vedremo del personaggio da fumetto a cinema e tutto quello che sappiamo di confermato sul film, oggi vi confermiamo via GMA che il primo trailer full del film sarà rivelato domani da Brie Larson in persona. 

Infatti, il profilo twitter di Good Morning America. noto programma televisivo americano, ha confermato la cosa con tanto di immagine ufficiale del film:

TOMORROW ONLY ON @GMA: @brielarson brings us the first full trailer of @captainmarvel, LIVE! https://t.co/W1vUNLSAev@Marvel @MarvelStudios #CaptainMarvel pic.twitter.com/lkYlYrLa1W

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“Il trailer di Captain Marvel ci dovrebbe offrire un primo sguardo di Brie Larson nel ruolo di Carol Danvers, eroina Marvel che, stando a quanto suggerito dalla scena post credits di Infinity War, potrebbe salvare il mondo e rimediare a quanto fatto da Thanos. Tuttavia sappiamo che, soprattutto per un personaggio nuovo che viene introdotto adesso nel MCU, un primo trailer potrebbe non essere soddisfacente e potrebbe non mostrare tutto quello che i fan vorrebbero vedere. Dall’altra però è chiaro che c’è molta attesa intorno al film e che quindi in molti vorrebbero arrivare al cinema con la mente completamente sgombera di immagini d’anticipazione.”

Captain Marvel, il film

Captain Marvel è il film diretto da Anna Boden Ryan Fleck e prodotto da Marvel Studios per Walt Disney Pictures e uscirà il 6 marzo 2019 in Italia ed è diretto da Anna Boden Ryan Fleck. Oltre a Brie Larson, Gemma Chan Jude Law, il cast di Captain Marvel comprende anche Clark Gregg, Samuel L. Jackson e Lee Pace, nei ruolo già noti al MCU di Phil Coulson, Nick Fury e Ronan l’Accusatore. La sceneggiatura è stata scritta da una squadra stellare di sceneggiatori affermati, tra cui Meg LeFauve (Inside Out, Il Viaggio di Arlo), Nicole Perlman (l’imminente First Man, il film Marvel Studios Guardiani della Galassia), Geneva Robertson-Dworet (Tomb Raider, l’imminente Sherlock Holmes 3), Liz Flahive & Carly Mensch (GLOW), e Anna Boden & Ryan Fleck.

Il film è interpretato dall’attrice premiata con l’Academy Award Brie Larson (Room, Kong: Skull Island), Samuel L. Jackson (il film Marvel Avengers: Age of Ultron, The Hateful Eight), Ben Mendelsohn (Rogue One: A Star Wars Story, Ready Player One), Djimon Hounsou (Blood Diamond, il film Marvel  Guardiani della Galassia), Lee Pace (The Book of Henry, il film Marvel  Guardiani della Galassia), Lashana Lynch (Brotherhood, Fast Girls), Gemma Chan (Humans, Animali Fantastici e Dove Trovarli), Algenis Perez Soto (Sambá, Sugar), Rune Temte (Eddie The Eagle – Il Coraggio della Follia, The Last Kingdom), McKenna Grace (Tonya, Gifted – Il Dono del Talento). Con loro anche Clark Gregg (La Legge della Notte, il film Marvel The Avengers) e Jude Law (Spy, Grand Budapest Hotel).

La storia segue le vicende di Carol Danvers, che diventa uno degli eroi più potenti dell’universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene.  Ambientato negli anni ‘90, Captain Marvel è un’avventura completamente nuova che mostrerà al pubblico un periodo storico mai visto prima nell’Universo Cinematografico Marvel. Captain Marvel è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Jonathan Schwartz, Patty Whitcher e Stan Lee sono i produttori esecutivi, Lars Winther è il co-produttore/primo assistente alla regia e David Grant è il co-produttore.

Santiago, Italia di Nanni Moretti, film di chiusura del 36° Torino Film Festival

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Il film di chiusura della 36.ma edizione del Torino Film Festival (23 novembre – 1 dicembre 2018) sarà Santiago, Italia di Nanni Moretti.

Il film-documentario racconta, attraverso le parole dei protagonisti e i materiali dell’epoca, i mesi successivi al colpo di stato dell’11 settembre 1973 che pose fine al governo democratico di Salvador Allende, e si concentra in particolare sul ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago, che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime del generale Pinochet, consentendo poi loro di raggiungere l’Italia. Prodotto da Sacher Film, Le Pacte, Storyboard Media e Rai Cinema. Il film uscirà al cinema giovedì 6 dicembre 2018 distribuito da Academy Two.

Emmy 2018: tutti i look dal red carpet

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Si è tenuta ieri a Los Angeles la cerimonia di premiazione degli Emmy Awards 2018, giunti alla loro settantesima edizione, condotta dai due comici del Saturday Night Live Michael Che e Colin Jost.

Tantissime le star presenti, dai membri del cast di Game of Thrones (che ha trionfato nella categoria Miglior Serie Drammatica), alle meravigliose donne del wrestling di Glow Alison Brie e Betty Gilpin.

Di seguito tutti i look dal red carpet e i vincitori della serata:

  • Miglior Serie Drama
    Game of Thrones
  • Miglior Serie Comedy
    The Marvelous Mrs. Maisel
  • Miglior Serie Limitata
    The Assassination of Gianni Versace
  • Migliore Attrice Protagonista in una serie Drama
    Claire Foy, “The Crown
  • Migliore Attore Protagonista in una serie Drama
    Matthew Rhys, “The Americans”
  • Miglior Attrice non Protagonista in una serie Drama
    Thandie Newton, “Westworld” 
  • Miglior Attore non Protagonista in una serie Drama
    Peter Dinklage, “Game of Thrones”
  • Migliore Attrice protagonista di un film o una serie limitata
    Regina King, “Seven Seconds”
  • Migliore Attore protagonista di un film o una serie limitata
    Darren Criss, “The Assassination of Gianni Versace”
  • Migliore Attrice non protagonista di un film o una serie limitata
    Merritt Wever, “Godless”
  • Migliore Attore non protagonista di un film o una serie limitata
    Jeff Daniels, “Godless”
  • Miglior Attrice Protagonista di una serie Comedy
    Rachel Brosnahan, “Marvelous Mrs. Maisel” 
  • Miglior Attore Protagonista di una serie Comedy
    Bill Hader, “Barry”
  • Miglior Attrice non Protagonista di una serie Comedy
    Alex Borstein, “Marvelous Mrs. Maisel”
  • Miglior Attore non Protagonista di una serie Comedy
    Henry Winkler, “Barry”
  • Miglior Talk show/Varietà
    Last Week Tonight with John Oliver
  • Miglior Competizione
    Ru Paul’s Drag Race

Venom: in che modo il film cambierà le origini del personaggio

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Come si era già intuito dai primi video e le prime foto comparsi on line, la SONY cambierà le origini di Venom in occasione del film che arriverà il 4 ottobre al cinema.

Dopo il fallimento di un universo condiviso Spider-Man-centrico con i film di Marc Webb, la casa di produzione ci riprova con il villain dell’Uomo Ragno preferito dai fan, affidato a un attore di serie A come Tom Hardy. L’inglese sarà infatti Eddie Brock, il “corpo ospitante” del simbionte alieno. Nei fumetti, l’origine del personaggio è strettamente connessa con quella di Spider-Man, ma per il film le cose cambieranno.

Prima di tutto, c’è da chiarire che la SONY non ha affatto lavorato con i Marvel Studios, per il personaggio di Venom, così come ha fatto per quello di Spider-Man, quindi il simbionte non sarà legato al MCU. E questo dettaglio non trascurabile ha fatto porre molte domande ai fan che si chiedono in che modo il personaggio possa funzionare senza la presenza dell’arrampica muri. Adesso la produzione sta cominciando a dare qualche piccola spiegazione, mentre si avvicina l’uscita del film.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

IGN ha intervistato Paul Franklin, supervisore degli effetti visivi del film, che ha discusso di alcuni aspetti importanti della storia. Franklin non è andato nello specifico, ma ha dato delle linee guida generali in cui specifica l’approccio al personaggio.

“Mostriamo come il simbionte arriva sulla Terra, come Eddie Brock entra in contatto con il simbionte, come si legano, e come infine nasce il personaggio di Venom che tutti conosciamo dai fumetti.”

Venom: il trailer del film con Tom Hardy

I fan non dovrebbero sorprendersi a seguito di questa rivelazione. Il film manterrà l’origine aliena del simbionte ma non sarà portato sulla Terra da Spider-Man stesso, questa volta, e questo cambierà notevolmente le motivazioni che spingeranno Brock ad avvicinarsi alla creatura extraterrestre. Salvo il punto di partenza, sembra che poi il personaggio si allineerà con quello che conosciamo nei fumetti, e resta da vedere soltanto se il costume sarà effettivamente quello con il simbolo sul torace. Il merchandising attuale della Hasbro non offre ancora spunti, ma è probabile che a breve ne sapremo di più. In caso contrario, il 4 ottobre non è lontano!

Intanto, ecco il poster internazionale di Venom:

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Wonder Woman: un easter egg nella quinta stagione di BoJack Horseman

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Grazie al successo del film e al superamento di certe barriere storiche e culturali, Wonder Woman si è guadagnato di diritto un posto d’onore nell’immaginario americano. A ricordarcelo è anche la serie Netflix BoJack Horseman, giunta alla sua quinta stagione, che nei nuovi episodi ha inserito un easter egg riferito al cinecomic con Gal Gadot.

Lo show, ambientato in una Hollywood semi-realistica con personaggi antropomorfi, è solito storpiare i nomi di titoli famosi o celebrità per avvicinarli al mondo animale. Così, come potete vedere nell’immagine qui sotto, Wonder Woman diventa “Wonder Worm” (il meraviglioso Verme).

Wonder Woman 1984: Robin Wright ci sarà

Per quanto riguarda il sequel di Wonder Woman, è stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che il film sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo.

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Wonder Woman 1984: cambio di look per Gal Gadot – foto

Fonte: ScreenRant

9 attori che si sono pentiti di aver interpretato un villain

Non sempre interpretare un cattivo in un importante blockbuster si rivela divertente o artisticamente stimolante. Nel corso degli ultimi anni diversi attori di fama mondiale hanno accettato di prestare il volto ai più famosi villain dei fumetti, spesso riscontrando l’approvazione dei fan, altre volte confrontandosi con aspre critiche.

Tra questi ce ne sono alcuni che, a posteriori, si sono detti pentiti di aver lavorato a certe produzioni e di aver interpretato quei cattivi sul grande schermo. Scopriamo di seguito chi sono:

Christopher Eccleston – Malekith

Prima di entrare nei panni di Malekith, Christopher Eccleston aveva già interpretato il protagonista nel revival di Doctor Who. Eccleston lasciando la produzione dopo una sola stagione, cosa che gli provocò non pochi problemi contrattuali con la BBC.

Tuttavia anche l’esperienza sul set di Thor: The Dark World non si dimostrò piacevole, con l’attore che avrebbe confessato di aver accettato il ruolo solo per questioni economiche.

Entrare ogni giorno nel personaggio richiedeva fino a sette ore nella sedia da trucco, qualcosa di cui non ero stato informato.“, ha confessato Eccleston. E riassumendo la sua esperienza con la Marvel, disse: “Thor? Solo una pistola in bocca.

Jared Leto – Joker

Le aspettative erano salite alle stelle quando venne annunciato che Jared Leto avrebbe interpretato il nuovo Joker in Suicide Squad. Tuttavia proprio l’attore si è unito al coro di critiche e delusioni intorno al film, perché “ingannato e deluso dal risultato finale”.

Durante le riprese Leto è stato quasi “consumato” dal personaggio, perdendosi completamente nella mente del villain, ma a quanto pare ogni sforzo è stato inutile.

Jeff Bridges – Obediah Stane

Il premio Oscar Jeff Bridges ha faticato a trovare la sua dimensione migliore in Iron Man, dichiarandosi del tutto “impreparato” per un pubblico così vasto e un genere così specifico.

Inoltre, secondo Bridges, il film non aveva al momento delle riprese una sceneggiatura completa, ma solo una bozza. Alla fine, cambiando il suo atteggiamento e adattandosi al clima del set, l’attore ha confessato che rifarebbe senza dubbio questa esperienza.

Matthew Goode – Ozymandias

Matthew Goode ha sempre saputo che non sarebbe mai stato l’attore più adatto per il ruolo di Ozymandias in Watchmen, e a peggiorare la situazione è arrivata una dichiarazione che ha brutalmente scosso i fan del fumetto.

In un’intervista con l’Huffington Post infatti, l’attore aveva spiegato che questa sensazione è rimasta con lui durante tutto il periodo delle riprese, cosa che avrà sicuramente influenzato la performance.

Michael Fassbender – Magneto

Michael Fassbender ha avuto un ruolo chiave nel rilancio del franchise degli X-Men, recitando finora in quattro film della serie, (l’ultimo dei quali uscirà nel 2019, ovvero Dark Phoenix), tuttavia l’attore si è spesso dichiarato in imbarazzo per la sua performance, soprattutto in X-Men: Apocalypse.

Fassbender ha descritto la sua prova come “un tizio che urla“, e anche la critica – insieme al pubblico – non sembra esser stata contraria a questa definizione.

Mickey Rourke – Whiplash

Quando venne scelto per interpretare Ivan Vanko in Iron Man 2, Mickey Rourke prese così seriamente l’impegno da iniziare un lavoro di tre mesi perfezionando il suo accento e trascorrendo del tempo Russia per entrare meglio nel personaggio.

Tuttavia, secondo l’attore iconico, molti dei suoi sforzi sono stati sprecati perché in sala di montaggio la produzione ha del tutto escluso alcune delle sue scene più importanti. Rourke si è poi lamentato del fatto che quello fosse “un cinecomic senza cervello”.

Hugo Weaving – Teschio Rosso

Hugo Weaving non si è mai mostrato troppo entusiasta all’idea di tornare nei panni di Teschio Rosso in un altro cinecomic Marvel dopo la sua apparizione in Captain America: Il Primo Vendicatore.

L’attore tuttavia non aveva parlato male del personaggio in sè o della parte, ma ammesso semplicemente che quello non era il tipo di film in cui preferiva lavorare.

Toby Kebbel – Doctor Doom

Dopo la sua partecipazione al film, Toby Kebbel ha subito chiarito che non avrebbe partecipato ad un altro capitolo del franchise sui Fantastici Quattro, condividendo la delusione dei fan e sottolineando come il film si sia allontanato troppo dai fumetti.

Kebbel ha interpretato il sinistro villain Dottor Destino nel reboot dei personaggi Marvel, secondo il suo parere eccessivamente forzato e non in linea con la sua controparte originale.

Vinnie Jones – Juggernaut

Vinnie Jones è noto al grande pubblico per aver interpretato diversi personaggi tosti in film d’azione, e questo l’ha probabilmente indirizzato verso il ruolo di Juggernaut in X-Men: Conflitto Finale, cinecomic diretto da Brett Ratner e uscito nel 2006.

Tuttavia al termine delle riprese, l’ex sportivo si è lamentato a lungo della quantità di protesi che doveva indossare sul set e degli accessori scomodi, denunciando che l’esperienza, complessivamente, lo aveva fatto sentire “sottovalutato e poco sfruttato“.

Aspettando Gli Incredibili 2, ecco tutti i film Pixar in lavorazione

A quattordici anni dall’uscita del primo capitolo la Pixar riporterà al cinema la sua poco convenzionale famiglia di supereroi de Gli Incredibili 2, scritto e diretto nuovamente da Brad Bird e che nella versione originale si avvale delle voci di Holly Hunter, Craig T. Nelson, Sarah Vowell, Huck Milner, Samuel L. Jackson, Bob Odenkirk, Catherine Keener, Sophia Bush Isabella Rossellini.

Tuttavia i lavori non si fermano in casa Pixar, dove diversi team di produzione stanno già progettando il piano dei prossimi film; alcuni dei quali sono attesi sequel, altri graditi ritorni di registi noti per aver firmato dei veri e propri capolavori del genere.

Scopriamo allora di seguito tutti i titoli attualmente in sviluppo che vedranno la luce non prima del 2019:

Toy Story 4

toy story 4

Tra quelli elencati, Toy Story 4 è finora l’unico progetto Pixar in sviluppo ad avere una data di uscita ufficiale. Originariamente programmato per il 2017, il quarto capitolo del franchise sui giocattoli animati arriverà invece nelle sale il 21 giugno del 2019.

Come rivelato negli ultimi mesi, il film sarà un capitolo autonomo e non legato direttamente al terzo Toy Story. Queste le parole di Jim Morris, presidente della Pixar, in proposito:

“Credo che questo film non faccia parte della trilogia, è una storia separata, che non so se verrà a sua volta continuata (…) Non è una continuazione o la fine di Toy Story 4 Lo è per il momento, ma sarà una love story, una commedia romantica. Non sarà molto incentrato sull’interazione tra i personaggi e i bambini”

Suburban Fantasy World

Dan Scanlon, il genio dietro il franchise di Monsters & Co., è attualmente al lavoro su un nuovo film originale della Pixar il cui concept è stato annunciato lo scorso anno al D23 Expo.

Definito come una “suburban fantasy“, un fantasia suburbana, il progetto dovrebbe combinare la storia di una piccola città con l’avventura di un mondo fantastico dove due adolescenti orfani dalla giovane età cercano di trovare il modo di trascorrere un altro giorno con il padre defunto.

Come rivelato da Scanlon, l’idea del film trae ispirazione dalla sua esperienza personale, spiegando al pubblico del D23 che quando era piccolo perse il padre ma riuscì a sentire la sua voce in un film.

Film senza titolo diretto da Pete Docter

Tra i titoli confermati ma ancora senza titolo c’è anche il nuovo film scritto e diretto da Pete Docter, premio Oscar per Up e Inside Out. Come saprete, dopo l’addio alla Pixar di John Lasseter, Docter è diventato il direttore creativo dell’azienda insieme a Jennifer Lee (autrice di Frozen).

Del progetto sappiamo davvero poco, ma si attendono ulteriori aggiornamenti nei prossimi mesi.

Film senza titolo diretto da Mark Andrews

Chi sogna un sequel di Ribelle – The Brave, film d’animazione Pixar uscito nelle sale nel 2012 (e vincitore dell’Oscar), dovrà aspettare dal momento che uno dei suoi registi, Mark Andrews, sta lavorando ad un nuovo progetto ancora senza titolo.

La conferma è arrivata durante l’attività stampa de Il Viaggio di Arlo, dove i dirigenti della Pixar hanno svelato qualche dettaglio sul programma dei prossimi anni.

Film senza titolo diretto da Brian Fee

Nonostante il suo ultra-decennale rapporto con la Pixar, Brian Fee ha esordito come regista soltanto lo scorso anno con Cars 3, e ora è stato reso noto che il filmaker sta sviluppato un altro titolo originale.

Nessun dettaglio è stato rilasciato a riguardo, ma abbiamo ragione di credere che sia qualcosa di interessante. Fee non ha solo diretto Cars 3, ma ha anche sviluppato la storia originale del film e realizzato straordinari artwork per Ratatouille e WALL-E.

Woody Allen: per la moglie, Soon-Yi, Mia Farrow sta rovinando il #Metoo

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Dopo essere rimasta silenziosa per anni sull’argomento, la moglie di Woody Allen, Soon-Yi, ha commentato pubblicamente della controversia che sta interessando il marito, accusato da Mia Farrow (ex moglie di Woody Allen e madre adottiva della stessa Soon-Yi) di anni di abusi, soffermandosi anche su quanto il movimento #MeToo venga male utilizzato. Allen è stato al centro di denunce di abusi sessuali ai danni di sua figlia adottiva, Dylan Farrow, e Soon-Yi ha deciso finalmente di raccontare la sua versione della storia.

Nel 1992, Dylan Farrow, che all’epoca aveva sette anni, accusò Allen di averla sessualmente abusata. Da all’ora c’è stata una confusa battaglia in salita, con Allen che non è mai stato ufficialmente imputato di alcun crimine e la questione che è diventata poi di nuovo calda a seguito della nascita del movimento #MeToo alla fine del 2017. Ora, dopo Mia, Dylan e persino Ronan Farrow, fratello di Dylan, che ha parlato in modo significativo del movimento #MeToo, così come della relazione di sua sorella con Allen, in pubblicazioni di prestigio quali The New York Times e The LA TimesSoon-Yi ha parlato pubblicamente della controversia. Di solito silenziosa spettatrice, Soon-Yi ha mostrato un angolazione profondamente differente della situazione, rivelando che non solo le accuse contro Allen non sono fondate, ma che Mia Farrow era violenta contro di lei, da bambina.

A Rainy Day in New York, il film di Woody Allen è stato cancellato

Soon-Yi ha parlato con Vulture allo scopo di offrire una nuova prospettiva sulla questione, oltre ad accendere un riflettore sulla sua relazione personale con Mia Farrow. Dopo essere stata adottata dalla Farrow e André Previn, all’epoca marito di lei, Soon-Yi ha rivelato che l’attrice era violenta sin dall’inizio; dichiarando che la Farrow non solo faceva favoritismi con i suoi altri figli (lei e Previn hanno avuto tre figli biologici e due adottati ai tempi in cui venne adottata anche Soon-Yi nel 1978), ma che abusava fisicamente di lei picchiandola con dei blocchi di legno mentre le insegnava a parlare inglese, che la teneva sottosopra per i piedi, che la schiaffeggiava e le rivolgeva appellativi offensivi. Soon-Yi ha aggiunto che il fratello, Moses Farrow, un altro dei bimbi adottati dall’attrice, si riferì alla genitorialità di Mia come a una “rottura totale dello spirito“.

Soon-Yi ha spiegato che non ha mai visto i benefici di dichiarazioni pubbliche in merito al comportamento della sua madre adottiva, mentre cresceva, ma ha poi rivelato che le accuse contro il marito Woody Allen l’hanno convinta a rivedere la sua posizione. Ha spiegato a Vulture durante la sua intervista “quello che sta accadendo a Woody è così sconvolgente, così ingiusto” e che Mia “ha approfittato del movimento #MeToo e ha esposto Dylan come una vittima. E un’intera nuova generazione sta ascoltando queste storie che non dovrebbe ascoltare.” In risposta, Dylan Farrow ha rilasciato un comunicato ufficiale sul suo account Twitter personale, rivelando che le dichiarazioni di Soon-Yi su sua madre non sono corrette.

Come ogni controversia o scandalo, ci sono due versioni della storia. In questo caso, le accuse contro Woody Allen sono state soprattutto unilaterali. A questo punto, oltre ogni possibile verità sulla questione delle molestie, il resoconto di Soon-Yi sui comportamenti della Farrow, quando era bambina, gettano una luce nuova e una prospettiva differente su tutta la vicenda. Potrebbe anche essere impossibile sapere con certezza quali informazioni sono abbellite e quali no, ma è ovvio che anche la posizione di Soon-Yi deve essere ascoltata.

Fonte: VultureTHR, Twitter

Guardiani della Galassia: una versione alternativa per Mantis

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Introdotta in Guardiani della Galassia Vol. 2 e ritrovata in Avengers: Infinity War, Mantis è uno dei personaggi del Marvel Cinematic Universe che più di tutti ha avuto un processo creativo lungo, per quello che riguarda il look. Il punto era creare visivamente un personaggio che fosse efficace, non fosse troppo differente dal modello del fumetto e che fosse accattivante per il pubblico.

L’esito è stato senz’altro vincente e l’interpretazione di Pom Klementieff ha aiutato i fan a fare amicizia con questo nuovo personaggio, che si univa così all’improvviso alla squadra di Star Lord. Ma come è stato costruito? Quali sono state le prove scartate e quelle invece mantenute per realizzare il look definitivo di Mantis, che abbiamo visto al cinema?

Di seguito il concept artist Andy Park, in forze ai Marvel Studios, ha diffuso un concept scartato, a suo dire il suo preferito di quelli realizzati per il personaggio. Eccolo di seguito:

Come gli altri Guardiani della Galassia, anche Mantis dovrebbe tornare in Avengers 4. La avevamo lasciata ridotta in cenere su Titano, e adesso, grazie forse all’intervento di Captain Marvel, il personaggio potrebbe ritornare.

Per quanto riguarda invece il terzo volume dei Guardiani della Galassia, non si conoscono ancora le sorti del film che, a seguito del licenziamento da parte di Disney di James Gunn, è stato sospeso dalla produzione. Speriamo che all’annuncio della Fase 4 del MCU arrivino buone notizie per Star Lord e compagnia!

Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno, recensione del film con Sylvester Stallone

Arriva nei cinema italiani Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno, il seguito di Escape Plan: Fuga dall’Inferno, prison movie del 2013 che vedeva affiancate due icone del cinema action coma Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger.

Scrip e idea rimangono di Miles Chapman, ma cambiano regista – qui Steven C. Miller (Silent Night) – e soprattutto produzione. In quest’ultimo ambito infatti, è entrata in gioco la Cina, che ha voluto insistentemente questo secondo capitolo, forte degli incassi stratosferici ottenuti in patria dal primo film. La presenza asiatica è evidente a partire dal cast, mettendo in campo Huang Xiaoming che ruba la quasi totalità delle scene, rendendo la presenza di Stallone di fatto marginale.

In Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno Ray Breslin (Stallone), collaudatore di prigioni di massima sicurezza, ha fondato un’agenzia dove usa le sue competenze in fatto di evasione per liberare ostaggi innocenti. Ma quando un’operazione va male, i membri della sua squadra vengono rapiti e rinchiusi nell’ “Ade”, una prigione apparentemente inespugnabile. Ma il suo miglior discepolo, Shu (Xiaoming), riuscirà a comprendere la complicata architettura variabile della prigione, e tenterà di fuggire. Non senza essersi prima cimentato in una decina di combattimenti in stile arti marziali.

Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno risulta, senza stupore, un film che bada molto poco alla trama e molto più all’azione. La storia, così come i dialoghi, sono un mero pretesto per mettere in campo scene di lotte tra detenuti ed inseguimenti rocamboleschi.

Escape Plan 2: Ritorno all’InfernoLa presenza di guest star come Stallone, 50 Cent o la new entry Dave Bautista (il Drax de I Guardiani della Galassia) è assolutamente pleonastica, e chi si recherà al cinema per via della loro millantata presenza su trailer e locandina, rimarrà alquanto deluso.

Lo spunto della prigione inespugnabile – sicuramente già esplorato in capolavori del calibro di Fuga da Alcatraz o Il Cubo – poteva dare molti spunti che qui non vengono invece sfruttati. E se nel primo Escape Plan ci si trovava quanto meno di fronte a due colpi di scena piuttosto buoni (come l’inaspettata ubicazione della prigione “La Tomba”), in questo secondo capitolo non ci si è nemmeno presi la briga di ideare un cliffhanger che potesse movimentare una trama tanto piatta.

Box Office ITA: Mamma Mia! Ci risiamo sempre primo

Mamma Mia! Ci risiamo regge in testa al box office italiano, seguito da Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa e The Equalizer 2.

box officeI sequel dominano la classifica del botteghino italiano non molto ricco di questa settimana.

Infatti Mamma Mia! Ci risiamo regge in cima con 676.000 euro incassati alla sua seconda settimana di programmazione con cui giunge a quota 2,5 milioni di euro. Difficilmente raggiungerà i 9 milioni globali incassati dal primo film dieci anni fa.

Anche Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa conferma la posizione della scorsa settimana raccogliendo altri 638.9000 con cui arriva a ben 11,4 milioni.

The Equalizer 2 apre al terzo posto con 594.000 euro incassati in 385 sale a disposizione, registrando una media per sala tutt’altro che incoraggiante pari a 1500 euro.

Gotti debutta in quarta posizione con 530.000 euro, mentre Mission: Impossible – Fallout perde due posizioni e raccoglie altri 472.000 euro per un totale di 4,6 milioni.

Calo anche per Slender Man (348.000 euro) e Resta con me (306.000 euro), arrivati rispettivamente a 1,1 milioni complessivi e 2,9 milioni totali.

Un affare di famiglia debutta all’ottavo posto con 236.000 euro incassati in un’ottantina di sale.

Chiudono la top10 altre due novità veneziane di questo fine settimana: Sulla mia pelle, che esordisce con 200.000 euro, e La profezia dell’armadillo, il cui debutto si ferma a quota 147.000 euro.

Quello che non uccide: trailer e poster italiani per il film con Claire Foy

È stato diffuso il nuovo trailer italiano di Quello che non Uccide, il nuovo film con protagonista Claire Foy (The Crown, Il Primo Uomo). Il film è l’adattamento del quarto romanzo della saga di Millennium di Stieg Larsson completato e firmato da David Lagercrantz.

I protagonisti dei romanzi di Larsson sono stati già portati sul grande schermo da David Fincher con Millennium – Uomini che odiano le donne, in cui Rooney Mara e Daniel Craig davano vita ai protagonisti. A seguire anche il poster italiano con la Foy nei panni di Lisbeth Salander.

Quello che non uccide è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci capitoli. Scott Rudin e Amy Pascal tornano a produrre il film.

La vincitrice del Golden Globe, Claire Foy (The Crown), protagonista nel trailer internazionale di Quello che non uccide. Nel film, nuova pellicola della serie Millenium, creata da Stieg Larsson, e tratto del best seller di David Lagercrantz (edito da Marsilio Editori), Claire Foy interpreta l’iconico ruolo dell’hacker informatico Lisbeth Salander. Nel cast anche Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), nella veste del giornalista Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, La migliore offerta), Lakeith Stanfield (Selma – La strada per la libertà, Scappa – Get Out) e Stephen Merchant (Logan – The Wolverine). Il film, diretto da Fede Alvarez (Man in the Dark), al cinema dal 31 ottobre distribuito da Warner Bros. Enterteinment Italia.

Sinossi: Lisbeth Salander, figura di culto e personaggio principale dell’acclamata serie di libri ‘Millennium’ creata da Stieg Larsson, tornerà sul grande schermo in Quello che non uccide, il primo adattamento del recente bestseller mondiale scritto da David Lagercrantz. La vincitrice del Golden Globe, Claire Foy protagonista della serie The Crown, interpreterà l’iconica hacker sotto la direzione di Fede Alvarez, regista del thriller del 2016, Man in the dark; la sceneggiatura di questo nuovo capitolo è di Steven Knight, Fede Alvarez e Jay Basu.

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Fonte: SonyPicturesIT

Prendimi! recensione del film con Jeremy Renner

Torna al cinema una nuova commedia prodotta dalla Warner Bros, che sembra ormai aver individuato la formula perfetta per questo genere di film: Prendimi!

A partire dalla trilogia di Una Notte da Leoni, passando per Come Ammazzare il Capo…e Vivere Felici, fino ad arrivare al recente Game Night, ormai questo tipo di comedy made in U.S.A. incontra sempre un buon successo di pubblico. Per non sbagliare il risultato, gli ingredienti tendono a rimanere piuttosto invariati. C’è un gruppo di grandi amici, una svolta improvvisa all’interno delle loro vite, e soprattutto tanta tanta comicità scorretta. Battute scurrili, doppisensi volgari, scene paradossali, che però alla fine funzionano, e rendono il prodotto piuttosto divertente.

In Prendimi! gli amici di vecchia data Hoagie (Ed Helms), Chilli (Jake Johnson), Bob (Jon Hamm) e Jerry (Jeremy Renner) si ritrovano a giocare a Prendimi (in inglese “Tag”) – ovvero il nostrano Acchiapparella – ogni mese di maggio da quando sono piccoli. Il record di “imprendibilità” è detenuto da Jerry, abilissimo nello sfuggire alle mille trappole che gli tendono. Ma questo maggio è diverso. Jerry si sposa. E i tre sconfitti vogliono farsi giustizia a tutti i costi, cercando di rompereil primato di Jerry a Prendimi. Si fa fatica a pensare che una sinossi del genere possa creare del vero intrattenimento. L’idea di base è piuttosto labile, eppure in qualche strano modo funziona.

Prendimi!Merito forse del cast divertente e divertito, che oltre ai già citati Helms, Renner e Hamm, mette in campo una Isla Fisher agguerritissima. Pare che la storia si basi su un fatto realmente accaduto e descritto anni fa in un articolo del Wall Street Journal, dove si parlava di quattro compagni di liceo che dagli anni ’80 ad oggi continuano a giocare a rincorrersi, producendosi di volta in volta in effetti sorpresa che colgano in fallo colui che deve essere acchiappato.

Proprio negli anni ’80 il gioco “Tag” entrò molto in voga, e tra i film ad esso dedicati ricordiamo Toccato (1985) e Tag: the Assassination Game (1982). Nulla di nuovo quindi, sul fronte cinematografico, eppure Prendimi! si rivela una commedia godibile, con poche idee certo, ma un buon ritmo. Lungo i titoli di coda scorrono alcuni video amatoriali dei veri protagonisti della vicenda narrata.

Il ritorno di Mary Poppins: il trailer ufficiale con Emily Blunt

La Disney ha diffuso il trailer ufficiale di Il Ritorno di Mary Poppins, il sequel del capolavoro della Casa di Topolino con Julie Andrews. Questa volta, nei panni della protagonista, ci sarà Emily Blunt, che raccoglie un’eredità pesante e impegnativa.

Ecco il trailer ufficiale di Il ritorno di Mary Poppins

Il trailer in italiano:

Nel cast del film Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie AndrewsLin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e la tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto e Emily Mortimer sarà Jane. Infine ci saranno anche Dick Van Dyke e Angela Lansbury.

Il film arriverà in sala il 19 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.

La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali.

A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, leggi la recensione

Fonte: Walt Disney Studios

End of Justice – Nessuno è Innocente in home video

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Ambientato nelle corti criminali sovraffollate di in una Los Angeles contemporanea, End of Justice – Nessuno è innocente è la nuova, impressionante prova attoriale di Denzel Washington, che gli vale la sesta nomination all’Oscar. Il thriller legale è disponibile nei formati DVD, Blu-ray e Digital HD dal 19 settembre con Universal Pictures Home Entertainment Italia, con oltre 30 minuti di contenuti extra e nuove scene eliminate mai viste. End of Justice – Nessuno è innocente porta sullo schermo un cast stellare (Denzel Washington, Colin Farrell) ed una storia più attuale che mai.

Roman (Denzel Washington) è un avvocato difensore idealista e determinato la cui vita viene messa improvvisamente sottosopra. Quando viene reclutato da uno studio legale guidato dall’ambizioso George Pierce (Colin Farrell) e fa amicizia con una giovane sostenitrice dei pari diritti (Carmen Ejogo), s’innesca una serie di eventi torbidi che mettono a dura prova l’attivismo che da sempre caratterizza il lavoro di Roman.

Diretto dal candidato all’Oscar Dan Gilroy (The Nightcrawler – Lo sciacallo), è il secondo film del regista e la sesta nomination agli Academy Awards per Denzel Washington (Glory – Uomini di gloria, Training Day come Miglior attore protagonista. End of Justice – Nessuno è innocente affronta tematiche sociali e politiche attuali e non rimandabili, soprattutto nell’odierna America di Trump.

End of Justice – Nessuno è innocente  DVD E BLU-RAY:

  • Denzel Washington: diventare Roman
  • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente
  • Colin Farrell: alla scoperta di George
  • 8 scene eliminate

End of Justice – Nessuno è innocente BLU-RAY:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 117 minuti ca. 
  • Video: Formato panoramico ad alta definizione (1.85:1) 1920 x 1080p
  • Audio: Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese, Giapponese, Tedesco 5.1 Dts-Hd Ma
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Giapponese, Tedesco, Turco
  • Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate

End of Justice – Nessuno è innocente INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 117 minuti ca.
  • Video: Formato panoramico 1.85:1 anamorfico 16:9
  • Audio: Italiano, Inglese, Tedesco – Dolby Digital 5.1
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco e Turco.
  • Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate

Oscar 2019: i candidati italiani al Miglior Film Straniero

Dopo i Festival di Venezia e Toronto, il profilo cinematografico della stagione si delinea, visto che, in genere, i film che arriveranno alla Notte degli Oscar 2019 vengono presentati in una delle due manifestazioni. 

Iter diverso invece percorrono i film che si inseriscono nelle categorie di Miglior Film Straniero. Così, mentre sappiamo già, ad esempio, che Roma di Alfonso Cuaron sarà il candidato al Miglior film straniero per il Messico, in Italia è appena stata resa nota la lista dei 21 film che ambiscono a rappresentare il Paese nel mondo, a Hollywood.

Tra qualche scelta insolita, come la commedia con Vinicio Marchioni, Quanto Basta, e qualche scelta scontata ma sacrosanta, come il bellissimo Dogman di Matteo Garrone, ci sono anche le sorprese che hanno escluso Loro di Paolo Sorrentino, film che forse paga lo scotto della misteriosa divisione in due capitoli (Loro 1 e Loro 2). Di seguito la lista completa:

Oscar 2019: ecco i candidati italiani al miglior film straniero

A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino
CAINA di Stefano Amatucci
COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani
DOGMAN di Matteo Garrone
DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi
L’ESODO di Ciro Formisano
L’ETA’ IMPERFETTA di Ulisse Lendaro
IL FIGLIO SOSPESO di Egidio Termine
LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher
MANUEL di Dario Albertini
NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek
NOME DI DONNA di Marco Tullio Giordana
QUANTO BASTA di Francesco Falaschi
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
RICCARDO VA ALL’INFERNO di Roberta Torre
SEMBRA MIO FIGLIO di Costanza Quatriglio
UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò
SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini
LA TERRA DELL’ABBASTANZA di Damiano e Fabio D’Innocenzo
THE PLACE di Paolo Genovese
TITO E GLI ALIENI di Paola Randi

Se ti abbraccio non aver paura: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores

Sono iniziate a Trieste le riprese di Se ti abbraccio non aver paura, il nuovo film diretto dal Premio Oscar Gabriele Salvatores. Nel cast Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono e il giovane Giulio Pranno.

Il film, scritto da Umberto Contarello e Sara Mosetti, è prodotto da Indiana Production ed EDI -effetti digitali italiani- con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. 

Gabriele Salvatores torna a girare un road movie, dall’Italia dell’est fino alle strade deserte dei Balcani.

Se ti abbraccio non aver paura è il nuovo film di Gabriele Salvatores

Il film, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Fulvio Ervas, racconta la straordinaria avventura di un padre e un figlio e il loro rapporto tenero, divertente, problematico e fuori dagli schemi.

“Il viaggio, la musica, le strade senza nome dove emozioni e sentimenti trovano lo spazio per volare. Insomma rock and roll! Di nuovo in strada, dove a volte ho bisogno di tornare” Gabriele Salvatores.

Le riprese si svolgeranno tra Italia, Slovenia e Croazia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà nel 2019 e sarà distribuito da 01 Distribution.

The Joker Origins: primo video dal set e la connessione con The Killing Joke

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Dopo la prima immagine ufficiale di Joaquin Phoenix nei panni del protagonista, cominciano a circolare i primi contenuti “rubati” dal set di The Joker Origins. Si tratta di foto e video in cui vediamo l’attore in azione. Di seguito vediamo il video dal set in cui Phoenix si confronta con un clown corpulento, e proprio da questa scena e dalle immagini diffuse si possono cogliere alcuni riferimenti e omaggi a The Killing Joke, una delle migliori storie raccontate dai fumetti con protagonista il Clown Principe del Crimine.

Il video e le foto dal set del film mostrano Arthur che esce dall’ufficio della Ha-Ha’s Talent Booking, plausibilmente la talent agency gestita dal personaggio interpretato da Marc Maron, e incontrare un pagliaccio scontroso, a cui afferra il naso rosso, gettandolo per strada. Altre foto mostrano che l’agenzia si trova su Amusement Mile, una parte di Gotham City che, nei fumetti, ospita un parco di divertimenti. In The Killing Joke, il Joker sequestra il commissario Gordon e lo porta a un parco divertimenti fatiscente. Il nome del parco non viene rivelato, e non sembra essere Amusement Mile, ma questa scena appare essere comunque un forte legame tematico con la graphic novel di Moore e Bolland, e un’ulteriore indicazione che The Joker Origins attingerà agli elementi di The Killing Joke.

The Joker Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

“Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni  ha raccontato Phoenix in una recente intervista –Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie BeetzRobert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte: JJ e Twitter

Kit Harington e l’ombra dell’omofobia sui Marvel Studios

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Kit Harington ha partecipato al Toronto International Film Festival 2018 in occasione della presentazione al pubblico e alla stampa di The Death and Life of John F. Donovan, l’ultimo film di Xavier Dolan in cui è protagonista, insieme al regista e alle co-star Emily Hampshire e Thandie Newton.

Durante la promozione del film, è sembrato che Harington avesse qualcosa da dire alle grandi produzioni supereroistiche, alla Marvel in particolare, tacciata di non aver mai assunto un attore gay per interpretare un suo protagonista. Ecco le parole dell’attore di Game of Thrones: “C’è un grande problema con la mascolinità e l’omosessualità che implica la convinzione che le due cose non possano andare a braccetto. È come se non potessimo avere qualcuno in un film Marvel che è gay nella vita reale e che interpreta un supereroe. Quando accadrà?”

Probabilmente l’affermazione di Kit Harington andrebbe contestualizzata in un quadro più ampio soprattutto perché i casting Marvel si sono sempre rivelati essere la scelta migliore per il personaggio, man mano che si presentava la necessità di dare un volto di carne e ossa a un nuovo eroe di carta e inchiostro. Ci sono in effetti molti esempi di attori apertamente gay che rappresentano con grande disinvoltura ruoli mascolini. Il primo esempio è quello di Luke Evans, che per fisicità e appeal dà corpo impeccabilmente a ruoli molto mascolini.

Nonostante la dichiarazione di Kit sia corretta nell’ambito dei Marvel Studios, in tempi non sospetti un grande personaggio Marvel (pure se in casa Fox) è stato interpretato con risultati egregi da un attore apertamente omosessuale: parliamo del grandioso Magneto di Ian McKellen, che ha fatto la storia del cinecomic ante-litteram e che detiene ancora il primato per uno dei migliori adattamenti di un personaggio dei fumetti.

Ricordiamo, in merito a Kit Harington e ai cinecomics, che il nome dell’attore è stato fatto in merito a un nuovo eventuale casting per The Batman, con una possibile posizione lasciata aperta da Ben Affleck per il ruolo dell’Uomo Pipistrello. Il rumor non è stato confermato, ma nemmeno ufficialmente smentito dalla produzione.

Fonte: Variety

Captain Marvel: i cambiamenti tra fumetti e Marvel Cinematic Universe

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La Captain Marvel che arriverà al cinema l’8 marzo 2019 non è quella che gli appassionati di fumetti di lunga data conoscono bene. La Carol Danvers di Brie Larson deve attraversare una revisione che la renderà adatta al MCU e che quindi ne cambierà non solo le origini ma anche il set di poteri e abilità. 

Il viaggio di Carol, da membro del USAF e supereroe dell’Universo Marvel è segnato da guerre contro razze aliene, mentori condannati e storie d’amore, senza menzionare cambiamenti di abilità che cambiano in maniera radicale. È comprensibile quindi che l’adattamento del personaggio richiedeva una normalizzazione. Ecco quindi un piccolo compendio di come Captain Marvel cambierà dai fumetti, e quali elementi del personaggio rimarranno invece gli stessi.

L’origine a fumetti di Captain Marvel

Nei fumetti Marvel della fine degli anni ’60, Carol Danvers non è stata la prima a indossare il mantello metaforico di Captain Marvel. Quel ruolo apparteneva all’alieno Mar-Vell, un membro della Milizia Imperiale Kree. Inviato inizialmente a osservare la Terra per preparare la razza umana ai viaggi spaziali, Mar-Vell si è finto uno scienziato, il Dottor Walter Lawson e comincia ad innamorarsi del capo della sicurezza ed ex pilota USAF, una certa Carol Danvers. Ribellatosi al piano definitivo della Suprema Intelligenza Kree per l’umanità, Mar-Vell – o Captain Marvel, come si è fatto chiamare dopo – è diventato un protettore della Terra. Questo fino a che il villain Nitro non gli ha inflitto un cancro, nella graphic novel del 1982, The Death of Captain Marvel.

Prima della sua morte, Mar-Vell era stato impegnato in una battaglia contro un vecchio ufficiale superiore e geloso rivale in amore dell’esercito Kree di nome Yon-Rogg (Jude Law potrebbe interpretare entrambi i ruoli nel film in uscita, ma attualmente tutte le parti coinvolte mantengono il silenzio sul nome del suo personaggio; l’unica cosa che si sa su di lui è che è un guerriero e “devoto” capo Kree). Yon-Rogg rapisce Carol Danvers, e quando Mar-Vell tenta di salvarla, viene sottoposta a radiazioni Kree, che cambiano metà del suo DNA. Questa esposizione le fa guadagnare dei poteri simili a quelli di Mar-Vell, che lei usa per combattere il crimine e la malvagità sotto le sembianze di Miss Marvel. Poco dopo, si unisce ai Vendicatori. Il suo cammino si intreccia anche con quello degli X-Men, con i quali combatte, ma in seguito, un incontro con Rogue la lascia senza poteri. La mutante, in quella fase alleata di Mistica, le risucchia tutti i poteri e i suoi ricordi, rendendola di nuovo una comune mortale.

Nel 2012, Carol accetta finalmente il ruolo di Captain Marvel, dopo essere stata per breve tempo Binary e Warbird, seguendo una squadra contro la Phoenix Force con una brevissima apparizione di Mar-Vell. Considerando l’eredità del primo Captain Marvel, e il suo significato nella sua vita, lei assume finalmente il nome ufficiale con la benedizione di Captain America, che la rassicura del fatto che proprio Mar-Vell avrebbe voluto per lei quel nome. Così Carol abbraccia questa identità con stile, diventando uno degli eroi più importanti della Marvel.

Starforce, Kree e Skrulls

Stando al coverage dal set di Entertainment Weekly, Captain Marvel si aprirà con un “tradimento” nella storia dei fumetti, come spesso accade nelle storie d’origine dei supereroi al cinema. Carol avrà già i suoi poteri, e sarà già un membro della forza militare Kree, Starforce. Come è entrata in possesso dei suoi poteri, non si sa, ma il fatto che lei possa combattere nella squadra, come membro rilevante, è una decisa rottura con la storia dei fumetti.

La squadra della Starforce, al cinema, vedrà Jude Law nei panni del comandante, al momento senza nome; le prime teorie suggeriscono che Law interpreterà il mentore di Carol, nonché interesse romantico e predecessore, Mar-Vell, tuttavia la presenza di Ronan l’Accusatore (Lee Pace) nel film, suggerisce che i rapporti saranno un po’ più articolati e che forse i villain saranno di più e che i personaggi avranno ruoli meno netti. In questo contesto, la Carol del film sarà allineata con quella dei fumetti, con legami con gli eroi di guerra e con le forze Kree. 

La Starforce nei fumetti comprendeva personaggi quali Captain Atlas, Ultimus, Minerva e Korath, ma solo un paio di questi personaggi compariranno nel film. Da una parte abbiamo Djimon Hounsou che torna a essere Korath come già visto in Guardiani della Galassia, e dall’altra c’è Gemma Chan, vista in Humans, che sarà invece Minerva. I registi del film, Boden e Fleck, descrivono la squadra come i Seal dello spazio. 

Nel film, Captain Marvel tornerà sulla Terra a un certo punto per combattere gli Srulls infiltrati sul pianeta. Saranno guidati da Talos (Ben Mendelson), che a un certo punto comparirà sotto copertura nello SHIELD, il che ci porterà di nuovo in contatto con Nick Fury e Phil Coulson, all’inizio della loro carriera nell’organizzazione. Gli Srulls come parte della storia di Captain Marvel non si inseriscono nelle sue vicende a fumetti, visto che non ha mai partecipato alla guerra tra Kree e Skrulls, e le sue interazioni con gli SKrulls sono arrivate solo nei fumetti del 2008, in Secret Invasion e persino allora lei era un membro di New Avengers e non li ha mai affrontati da sola. I fan stanno però teorizzando che le prossime Fasi Marvel potrebbero vedere al cinema proprio Secret Invasion.

I poteri di Captain Marvel

La storia dei poteri di Carol è alquanto complessa. Danvers è stata inizialmente esposta alla macchina Kree, che converte l’immaginazione in realtà, nota con il nome di Psyche-Magnitron, durante uno scontro traMar-Vell e Yon-Rogg. A causa della sua prossimità con Mar-Vell, che la salva dall’esplosione della macchina, si è “inzuppata” di DNA Kree. Questo le ha permesso di aumentare la sua forza, la sua resistenza e le ha conferito la capacità di volare. Inoltre la fisiologia Kree l’ha resa anche immune a tossine e veleni. 

Carol è stata poi soggetta a sperimentazioni da parte della razza insettoide aliena dei Brood, che le ha conferito altri poteri cosmici, dopo i quali ha assunto l’identità di Binary. Tra questi poteri c’è la capacità di manipolare l’energia (anche quella gravitazionale) e di sopravvivere nello spazio. Tuttavia questi poteri durarono poco e le rimase soltanto la capacità di assorbire energia e spararla attraverso raggi luminosi dalle mani.

Non ci sono conferme in merito al set di poteri che Carol avrà nel film, ma Kevin Feige, produttore e architetto dell’Universo Condiviso, ha spiegato che lei sarà più potente di ogni altro personaggio e che i suoi poteri saranno fuori scala.

Il costume di Captain Marvel

Captain MarvelLe foto dal film mostrano Captain Marvel con due costumi differenti: quello verde e nero della forza militare Kree, la Starforce, e quello iconico rosso, blu e oro del personaggio che conosciamo dai fumetti. Quello che i due costumi hanno in comune sono degli spessi guanti che potrebbero essere i Nega-Bands usati da Mar-Vell nei fumetti (ma mai da Carol).

Se il personaggio sarà dotata di queste armi Kree sullo schermo, queste potrebbero aiutarla in volo e le consentirebbero soprattutto di redirezionare l’energia del Regno Quantico (o della Zona Negativa, nei fumetti) per resistere agli attacchi e alla micropressione dagli stress dei viaggi interstellari. 

MCU: 10 teorie dei fan che si sono rivelate vere

I fan non hanno problemi a far viaggiare la propria immaginazione quando si parla di MCU e di tutto ciò che è legato all’universo cinematografico Marvel.

Ogni scena, dettaglio o battuta diventa spesso materiale ghiotto per ipotizzare scenari o scovare easter egg che sfuggono anche agli occhi più attenti; molte di queste teorie si sono addirittura rivelate corrette, mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle serie prodotte in questi anni.

Leggi anche – MCU: 10 personaggi che potrebbero lasciare l’universo condiviso

Ma quali di queste si sono effettivamente rivelate fondate? Ecco le dieci più importanti:

Il Regno Quantico

Dopo averne avuto un assaggio in Ant-Man, i fan sapevano che era questione di tempo e che avremmo rivisto il Regno Quantico in maniera più approfondita. Questo “universo” parallelo esiste oltre il tempo e lo spazio e molte teorie lo davano come unico modo per riportare in vita Janet Van Dyne e come possibile trappola per chiunque vi fosse entrato. Cosa effettivamente successa dopo lo schiocco di Thanos alla fine di Infinity War.

La scena post credits di Ant-Man e Wasp ha infatti dimostrato che le teorie dei fan erano fondate, confermando che il viaggio nel tempo è possibile nel Reame Quantico. Da qui ulteriori speculazioni su Avengers 4 e la strategia dei Vendicatori per sistemare l’irrimediabile piano del Titano Pazzo.

Teschio Rosso

Teschio Rosso è stato uno dei primi villain del MCU, presentato come il leader dell’Hydra in Captain America: Il Primo Vendicatore. Scomparso alla fine del film, il personaggio portava con sé anche il cubo cosmico (il tesseract), apparentemente distrutto.

Tuttavia nel corso degli anni molti fan hanno teorizzato che il cubo altro non era che una gemma dell’infinito, e come tale aveva teletrasportato il Teschio Rosso da qualche altra parte nell’universo. Grazie ad Avengers: Infinity War questa fantasia si è tramutata in realtà con il villain che torna nei panni del guardiano immortale della gemma dell’anima.

Spider-Man nel MCU

Una delle teorie che ha accompagnato Captain America: Civil War prima del suo annuncio ufficiale fantasticava sul ritorno di Spider-Man ” a casa” con il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe. Così è stato, e Peter Parker è apparso tra le fila degli eroi e successivamente protagonista del suo standalone (Spider-Man: Homecoming).

Grazie all’accordo fra Marvel e Sony, che detiene i diritti sul supereroe, Spider-Man è poi stato incluso in Avengers: Infinity War, Avengers 4 e Spider-Man: Far From Home.

L’occhio di Agamotto

Dopo l’annuncio del film su Doctor Strange, i fan stavano già cercando la posizione delle gemme dell’infinito in vista dell’arrivo di Thanos, e diverse erano state confermate come quella della realtà in Thor: The Dark World, dello spazio (o Tesseract) in The Avengers, della mente in Avengers: Age of Ultron e del potere in Guardiani della Galassia.

Mancava all’appello quella del tempo, ma basandosi su alcuni accenni ai suoi poteri e confrontandoli con quelli dell’occhio di Agamotto, i fan sono giunti alla conclusione che l’amuleto al collo di Strange fosse proprio l’indiziata gemma. Teoria poi confermata.

Il destino di Gamora

Nei fumetti si Infinity Gauntlet, Thanos fa di tutto per ottenere e mantenere gemme dell’infinito, anche sacrificare la vita di sua figlia adottiva Gamora, la cui anima viene assorbita nella Gemma da Adam Warlock. Basandosi su queste immagini, i fan hanno ipotizzato che l’eroina avrebbe affrontato lo stesso destino in Avengers: Infinity War. Così è stato, ma speriamo comunque di rivederla in Avengers 4.

Hulkbuster

A volte le teorie dei fan vengono incoraggiate dalla fantasia, altre volte dagli spoiler del merchandise ufficiale dei film: come nel caso dei giocattoli Lego e del set di Avengers: Infinity War che ha mostrato Bruce Banner mentre pilotava la sua Hulkbuster.

È possibile che ne avremo di più in Avengers 4, ma sappiate che questa non è la prima volta che i Lego rovinano alcune sorprese dei film Marvel. Già con Ant-Man che sarebbe diventato Giant-Man in Captain America: Civil War avevano offerto ai fan un ghiotto spoiler…

Peter Parker in Iron Man 2

In una scena di Iron Man 2 vediamo un bambino che indossa una maschera di Iron Man inquadrato da uno dei droni di Whiplash. Da lì partirono speculazioni sull’identità del personaggio, e alcuni fan hanno immaginato che si trattasse nientemeno che di un piccolo Peter Parker.

E mentre Tom Holland si è detto entusiasta all’idea, Kevin Feige ha più o meno accettato questa della teoria. Sarà veramente così? O è solo un modo per accontentare gli appassionati?

La fine di Visione

Considerando che Visione aveva una gemma dell’infinito incastonata sulla sua fronte, l’idea che il finale di Infinity War gli riservasse un destino atroce era alquanto scontata. I fan avevano infatti immaginato che Thanos, per ottenerla, avrebbe torturato il supereroe, cosa realmente accaduta nel terzo atto nel Wakanda.

La storia di Valchiria

Nei fumetti Valchiria viene ritratta con caratteri nordici, pallida, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri, ma quando Thor: Ragnarok ha presentato la “nuova” eroina del MCU, interpretata da Tessa Thompson, molti fan sono rimasti sconcertati dal look totalmente inedito.

In seguito hanno teorizzato che non si trattava della Valchiria dei fumetti, il cui nome era Brunhilde, ma di un altra guerriera e amante dell’eroina originale. Ed effettivamente parte di questa fantasia viene confermata dalla stessa Tessa Thompson quando dichiara in modo definitivo che il suo personaggio è bisessuale.

Chi può sollevare il martello di Thor?

Sollevare il martello di Thor è una sfida impossibile per chiunque non sia il Dio del Tuono, tuttavia qualcun altro si è rivelato “degno” “degno” di questo potere, e non è stato nè Captain America nè Iron Man ma Visione. Come mostrato in Avengers: Age of Ultron, l’androide ignaro della clausola ha sollevato il Mjolnir per consegnarlo a Thor.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi su Sky Cinema Uno

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Dopo il successo da record al box office, Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’ottavo film della Saga, firmato LucasFilm e diretto da Rian Johnson (Breaking Bad, Looper) sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits.  Il film sarà disponibile anche on demand. Nel cast, i protagonisti storici della saga, Mark Hamill (Guerre Stellari, Ritorno dal futuro) e Carrie Fisher (Harry ti presento Sally, Patto di sangue) brillano accanto ai protagonisti della nuova trilogia, Adam Driver (Lincoln, Star Wars: Il risveglio della forza), Daisy Ridley (Ophelia), Benicio Del Toro (Escobar, Avengers: Infinity War) e Laura Dern (The Founder, The Tale).

 

LE INTERVISTR ESCLUSIVE AL CAST DI Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Il Primo Ordine è in lotta contro la Resistenza e Rey consegna a Luke Skywalker la spada laser di sua proprietà per cercare di convincerlo a tornare a combattere per salvare il mondo libero. Luke però non vuole saperne di tornare in guerra, credendo sia il momento di porre fine ai Cavalieri Jedi.

Nel frattempo la flotta della Resistenza esce dall’iperspazio e si ritrova alla deriva con poco carburante a disposizione: il Primo Ordine riesce a rintracciarla una seconda volta e l’Alleanza capisce che i nemici sono dotati di un potente localizzatore a lungo raggio che può essere disattivato soltanto salendo a bordo della loro nave ammiraglia.

Con il sesto incasso d’esordio più alto di sempre, il film ha ricevuto ampi consensi anche dalla critica cinematografica mondiale: per il New York Post il film «è un capolavoro audace e di alta qualità dai dettagli fantastici», per il Guardian «è un esplosivo tripudio di proporzioni galattiche» mentre per il Telegraph la trama «è emozionante e sinceramente sorprendente».

Impreziosiscono il già stellare cast il Premio Oscar Lupita Nyong’o (12 anni schiavo, Queen of Katwe), John Boyega (Star Wars: il risveglio della forza, Detroit), Oscar Isaac (Robin Hood, X-Men – Apocalisse), Domhnall Gleeson (Anna Karenina, Revenant – Redivivo) e Anthony Daniels (Guerre Stellari, Solo: A Star Wars Story). 

STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile su Sky On Demand