Dopo avervi mostrato ieri sera
la nuova foto di Ezra Miller come
Barry inJustice League, oggi arrivano anche
le nuove dichiarazioni dell’attore che vedremo nei panni di
The
Flash.
L’attore ha rivelato quali elementi
del classico The Flash non vedremo in questa prima
incarnazione al cinema.
“Beh, sai, guarda, posso
confermarti che il suo vestito non esce dal suo anello [nel film]
Le cose devono progredire, sai?” l’originario Barry Allen era
chiaramente un incredibile scienziato. Lo riconosciamo e lo
rispettiamo. Vogliamo chiedere scusa ai fan che sono ora arrabbiati
per via dell’anello “.
“So che l’anello è la
cosa più bella dell’universo DC” ,
aggiunge Ezra Miller. “E ‘stato
un po’ difficile per noi rappresentarlo in questa versione in
questo momento. Ma con noi ci saranno altre cose molto
cool”.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Dopo aver conquistato pubblico e
critica con il secondo capitolo, oggi Lionsgate
ufficializza John Wick
3, il prossimo sequel del franchise action con
Keanu Reeves. La nota società di produzione
e distribuzione ha confermato che John Wick
3 debutterà nelle sale cinematografiche il 19
maggio 2019.
Keanu Reeves
tornerà per la sua terza avventura come l’ex-hitman vendicativo,
mentre Derek Kolstad, che ha scritto i primi due film, tornerà a
scrivere lo script per questo terzo capitolo. I dettagli della
trama non sono stati rivelati al momento.
Il film non ha attualmente grossa
concorrenza per il weekend di apertura scelto da Lionsgate, ma
probabilmente dovrà affrontare una forte opposizione al box office
da Marvel’s
untitled Avengers 4 , che esce
due settimane prima, e
l’ Aladdin live-action di Guy Ritchie, che
debutterà la settimana successiva durante la festa del Memorial
Day.
In John Wick
2, le cui riprese si sono svolte anche in Italia, a
Roma, è tornato il personaggio dell’affascinante sicario
interpretato da Keanu Reeves che, nel 2014,
conquistò un ottimo risultato al botteghino. Il sequel è stato
diretto da Chad Stahelski, regista del primo
film insieme a David Leitch. Dal primo
fortunato action thriller abbiamo Bridget
Moynahan, John Leguizamo,
Lance
Reddick eIan
McShane, a cui si
affiancano Common, nel ruolo del
villain,Ruby
Rose, Peter Stormare,
Riccardo Scamarcio
eLaurence Fishburne.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere
di gettare nel caos quello che è rimasto della società.
La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare
Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD
che è rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast di
Blade
Runner 2049 protagonisti sono Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana
de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi,
Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come
Bill Carraro.
Senza dubbio uno dei ritorni più
attesi di questa stagione che sta per iniziare è Strangers
Things 2. La nuova stagione della serie tv targata
Netflix che debutterà il prossimo
mese racconterà ancora una volta della piccola città
Hawkins, Indiana, sotto assedio da una minaccia
interdimensionale e Will (Noah Schnapp) sarà
ancora una volta il tramite.
Ma tra paure e dubbi, i piccoli
amici – Will, Mike (Finn Wolfhard), Dustin
(Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb
McLaughlin) troveranno il tempo di giocare al The Palace,
la sala giochi preferita ed è pur sempre il 1984.
Oggi i creatori della serie
Matt e Ross Duffer hanno dato a EW in esclusiva una pagine dello
script (insieme alle proprie annotazioni) di Strangers
Things 2, che raccontano il The Palace e
l’introduzione di uno dei più importanti personaggi di seconda
stagione, Max (Sadie Sink). Ecco tutte e cinque le
anticipazioni dolo le pagine dello script.
The Palace
“La nostra prima idea per la stagione 2
è stata quella di introdurre una sala giochi (chiamato The Palace,
come omaggio WarGames !). Amiamo i giochi
da tavolo, ma in verità abbiamo trascorso più tempo a giocare ai
videogiochi arcade (troppo tempo, potrebbe dire la
nostra mamma), perciò volevamo intrecciare queste due tipologie nel
tessuto dello show.
Keit
“Keith è un nuovo personaggio che lavora
al The Palace. È molti anni più vecchio dei nostri ragazzi, ma
è in qualche modo meno maturo. L’unica cosa che ama più di
Cheetos è Nancy. “
Nancy, Keit e Mike
“Cerchiamo
sempre di assicurarci che, quando affrontano un dilemma, i nostri
ragazzi hanno diverse prospettive e soluzioni. Questo rende il
conflitto divertente e aiuta a definire ulteriormente i
propri caratteri. Il problema che stanno
affrontando in questa scena non è esattamente qualcosa di vita o
morte: sono disposti ad incastrare Keith con Nancy in cambio
dell’identità di Mad Max? Ci piace che Mike sia rivolta verso
Nancy qui; può essere cattivo con lei, ma in fondo, è molto
protettivo nei confronti di sua sorella. Riteniamo che questo
sia un comportamento tipico del fratello. Non che ne sappiamo
molto di rapporti tra sorelle e fratelli … “.
“The Slang”
“The Slang”
è diventato popolare dopo The Breakfast Club,
che è uscito nel febbraio 1985, quattro
mesi dopo la nostra nuova
stagione. Ma per noi sarebbe stato un grande insulto che non
poter ispirarci a questo e raccontare un po’ di quella
storia in Strangers Things 2. È stato anche
un modo divertente per mettere dentro un omaggio al grande John
Hughes”.
Will in pericolo in Strangers Things 2
“Focus la nostra attenzione è ancora una
volta su Will” in questa stagione la nostra storia principale si
concentra su Will e sul suo recupero. ma solo perché
Will è stato salvato nella prima
stagione non significa che sia sicuro adesso …
”
Stranger Things 2 arriva su
Netflix il 27 ottobre.
Nel cast dello show oltre alla
celebre Winona Ryder (Show Me a Hero), David Harbour
(Suicide Squad), Finn Wolfhard (The 100,
Aftermath, The Resurrection), Millie Brown (BBC’s
Intruders,Once Upon A Time, NCIS), Gaten Matarazzo (The
Blacklist), Caleb McLaughlin (The Lion King on
Broadway), Noah Schnapp (Il ponte delle spie, The Peanuts
Movie), Natalia Dyer (After Darkness, Hannah Montana: Il
film), Charlie Heaton (Shut In, Urban and the Shed
Crew), and Matthew Modine (Weeds, Proof).
La
trama di Stranger Things 2
Un anno
dopo il ritorno di Will, sembra che tutto sia di nuovo normale… ma
l’oscurità è in agguato appena sotto la superficie e minaccia
l’intera cittadina di Hawkins.
Il cast del film
include Sally
Hawkins (Blue
Jasmine, Happy-Go-Lucky), il
candidato all’Oscar Michael
Shannon (Revolutionary
Road, 99 Homes), il candidato
all’Oscar Richard
Jenkins (The Visitor, Olive
Kitteridge), Doug
Jones (Crimson
Peak, Hellboy), il candidato al
Golden Globe Michael
Stuhlbarg (A Serious
Man, Steve Jobs) e la
vincitrice dell’Oscar Octavia
Spencer (The
Help, Gifted).
“È un dramma ambientato nel
1963, non è un film di fantascienza, non è un film di genere ma io
interpreto comunque una creatura. Sono una specie di pesce umano,
un enigma, nessuno da dove vengo, sono l’ultimo della mia specie
quindi è come se fossi un’anomalia naturale. Sono stato studiato e
testato in una struttura governativa degli USA nel 1963, quindi
durante la Guerra Fredda con la Russia, la corsa allo spazio,
quindi c’è tutto un background da raccontare. Sono stato testato
per cercare di misurare che tipo di potenzialità potevo avere
contro il nemico, per usarmi come vantaggio militare o per i viaggi
nello spazio, o per la tecnologia. Possiamo usarlo a favore degli
umani? Quindi provano a tenermi segreto dai Russi.”
Guarda il primo trailer di Red
Sparrow, la nuova spystory di Francis
Lawrence con protagonista Jennifer
Lawrence, nei panni di una spia abile e spietata nella
seduzione.
Francis Lawrence,
che ha già diretto l’attrice premio Oscar omonima in tre dei
quattro film della saga di Hunger Games,
dirige su un film basato sull’omonimo romanzo di Jason
Matthews.
Red Sparrow, dal romanzo
di Jason Matthews
La data d’uscita di Red
Sparrowè il 10 novembre 2017. La
sceneggiatura è firmata da Justin Haythe che ha
rimaneggiato uno script precedentemente realizzato di Eric
Warren Singer. Il libro è ambientato in Russia ai nostri
giorni, dove una giovane donna, che fa parte della sezione
burocratica dei servizi segreti, che si sposta nella sezione
operativa e diventa un passero (Sparrow del titolo), un’infiltrata
nella CIA.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra
Millercome Flash, Jason Momoacome
Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Lucky Red il
trailer ufficiale di Tutti i soldi del mondo,
il nuovo film diretto dal regista Ridley
Scott e che vede protagonista Charlie Plummer
e Mark Wahlberg.
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di
cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico
internazionale: il rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini
mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III
(Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Kevin Spacey), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Tutti i soldi del
mondo
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
Ecco tutti i film al cinema di
oggi, 14 settembre 2017. Dall’animazione, americana e italiana,
all’azione passando per l’horror, questa settimana ce n’è per tutti
i gusti.
Gatta
Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan
Cappiello, Marino Guarnieri, Dario
Sansone: Gatta Cenerentola è il
crudele soprannome affibbiato alla piccola Mia dalle sorellastre
nella rivisitazione moderna e partenopea della fiaba classica di
Giambattista Basile. Figlia di don Vittorio Basile, uomo di grande
ingegno che aveva il progetto di trasformare Napoli in una virtuosa
città della scienza, Mia è rimasta orfana dopo che Salvatore Lo
Giusto detto “‘o Rre” (Massimiliano Gallo), capoclan del
riciclaggio, ha ammazzato suo padre con l’aiuto della bella e
letale Angelica
Carannante (Maria Pia Calzone),
promessa sposa di Basile. Da quel momento la ragazzina è costretta
a vivere in una nave da crociera dismessa nel porto di Napoli,
insieme con la perfida matrigna e i sei dispotici fratellastri,
covando in silenzio la vendetta: uccidere Salvatore ‘o Rre e
liberare per sempre se stessa e la sua città.
Anche Primo Gemito (Alessandro
Gassmann), ex uomo della scorta di Basile, porta avanti il
progetto parallelo di riportare la legalità nel porto di Napoli e
sottrarre Cenerentola dalle grinfie di Angelica.
Leatherface
di Alexandre Bustillo, Julien Maury: il
film racconta le origini di una delle figure più terrificanti della
storia del cinema horror, il protagonista sadico e
crudele della saga cinematografica cult Non aprite quella
porta. Il futuro “Faccia di cuoio”, in fuga da un ospedale
psichiatrico insieme a tre violenti compagni di ricovero, rapisce
una giovane infermeria di
nomeLizzy(Vanessa Grasse). La donna viene
trascinata nel viaggio infernale che condurrà uno dei quattro verso
una serie di indicibili orrori e tragedie. Alle loro calcagna un
poliziotto squilibrato in cerca di vendetta. La nascita di
Leatherface è più dolorosa di quanto si pensi, con risvolti emotivi
angoscianti e complesse implicazioni psicologiche che portano un
ragazzino fragile e solitario a compiere da adulto atti di efferata
brutalità.
Veleno di Diego
Olivares: Veleno porta in scena
il dramma di un territorio violato, contaminato dai veleni che
criminali senza scrupoli hanno disseminato in buona parte del
casertano. In un piccolo centro di quella provincia, un’umile
famiglia di agricoltori rifiuta di lasciare che i suoi terreni
diventino una discarica a cielo aperto. Cosimo Cardano
(Massimiliano Gallo) e sua
moglie Rosaria (Luisa
Ranieri) lottano contro la piaga dei rifiuti tossici,
senza lasciarsi piegare dalle minacce e ripercussioni da parte di
alcuni esponenti della camorra, tra i quali il giovane
avvocato Rino (Salvatore
Esposito).
Appuntamento al
Parco di Joel Hopkins: Diane Keaton
affianca Brendan Gleeson in Appuntamento al
parco, commedia romantica ispirata alla storia vera del
senzatetto “Harry the Hermit”. Donald
Horner (Gleeson) è un uomo selvaggio
e scostante, “residente” da 17 anni nel parco pubblico di
Hampstead, a Londra. Così trascorre le sue giornate,
nell’abitazione improvvisata con travi e tendoni nascosta tra gli
arbusti, facendo il bagno nei laghetti o andando a pesca. Un
giorno Emily
Walters (Keaton), un’anziana vedova
americana, si imbatte per caso nel vagabondo anticonformista,
interrompendo goffamente la sua routine tra i boschetti.
Barry Seal – una storia americana di Doug
Liman: Basato sulla storia vera dell’omonimo pilota
truffaldino, Barry Seal – Una storia
americana vede Tom
Cruise nei panni dello scaltro aviatore prestato
al contrabbando con l’America centrale. Licenziato dalla compagnia
di volo per cui lavora, il talentuoso Barry Seal (Cruise) viene
scoperto e reclutato dalla CIA per una delle operazioni sotto
copertura più rischiose della storia degli USA. L’ex pilota di
linea si reinventa trafficante d’armi per il governo, trafficante
di cocaina per il cartello di Medellìn, guidato dal criminale
colombiano Pablo Escobar, e informatore per la DEA. Il film segue
le vicende realmente accadute, le incredibili peripezie di un uomo
astuto e assetato di ricchezza, mentre sfugge, rifugge e inganna la
legge americana.
Cars
3 di BrianFee: Terzo
capitolo della saga dedicata alle auto senzienti targate Pixar. In
Cars
3,
tornato in pista da veterano, Saetta McQueen (Owen Wilson nella versione originale) viene
soppiantato dall’ultimo modello di bolide da corsa in circolazione:
in poco tempo lo scattante Jackson Storm taglia un traguardo dietro
l’altro, conquista gli sponsor e infrange tutti i record possibili,
gettando fango con le ruote posteriori sulla leggenda del numero
95. Saetta, che non ha paura di affrontare la nuova sfida, scende
in campo con la voglia di vincere e quel pizzico di arroganza che
lo contraddistingue. Ma un terribile incidente nell’ultima corsa
rischia di tenerlo per sempre lontano dai circuiti. Cresciuto
grazie agli insegnamenti del compianto mentore Hudson Hornet – solo
Doc per l’indisciplinato allievo – McQueen rivendica il diritto di
scegliere in autonomia quando ritirarsi, e si ostina a gareggiare
nonostante i pronostici lo diano per sconfitto. Non a caso,
l’esperienza di qualche anno prima nell’accogliente cittadina di
Radiator Springs gli ha insegnato che i pronostici, come i
pregiudizi, sono fatti per essere ribaltati. A raccogliere il
testimone del vecchio Doc, si precipita la
giovanissima Cruz
Ramirez (Cristela Alonzo), fan di Saetta e allenatrice promettente,
la quale grazie a un innovativo programma di addestramento riesce a
riportare McQueen in pista e i tutti i suoi strampalati amici sugli
spalti.
Il sito ufficiale della
Festa di Roma diffonde il manifesto della
dodicesima edizione dell’evento della Capitale, che vede
protagonista Audrey Hepburn.
——-
La grazia e l’eleganza di una delle
interpreti più amate di tutti i tempi, Audrey
Hepburn, sono protagoniste dell’immagine ufficiale della
dodicesima edizione della Festa del Cinema,
prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta
da Piera Detassis, con la direzione artistica
di Antonio Monda.
Lo scatto realizzato dal
fotografo David Seymour riproduce
l’attrice durante le riprese del film Funny
Face (1957). La Festa del Cinema rende così
omaggio alla pellicola firmata dal premio Oscar®
Onorario Stanley Donen, che festeggia nel
2017 il sessantesimo anniversario dall’uscita in sala, e a un
genere, quello del musical, che attraverserà
quest’anno l’intera manifestazione: i titoli che andranno a
comporre il programma della rassegna “I film della nostra
vita” saranno infatti scelti in quest’ambito. Inoltre,
prima di ogni proiezione della prossima Festa del Cinema, gli
spettatori potranno assistere a brevi pillole dei
musical più celebri ed evocativi.
“Poche attrici comunicano
un’idea di grazia e raffinatezza come Audrey Hepburn – ha
detto Antonio Monda – Ritengo che
sia un simbolo perfetto della Festa che stiamo cercando di
costruire, in particolare in questa immagine piena di gioia ed
eleganza”.
Tutti ormai conosciamo il tragico
destino che Han Solo ha trovato nel finale di
Star
Wars: Il Risveglio della Forza, ma sappiamo anche che
le vie della Forza sono infinite e che, magari anche solo in forma
di spirito benevolo, Solo potrebbe tornare a comparire nei film,
come accaduto a Alec Guinness (o persino a
Hayden Christensen) in Il Ritorno dello
Jedi.
Ecco cosa ha detto a GQ
l’attore:
GQ: Quando si parla di Star Wars, data la
natura fantasy del film, tu sei assolutamente…
Ford: Morto?
GQ: hai finito con Star Wars?
Ford: Beh, io ho finito con Star Wars se
Star Wars ha finito con me.
GQ: E se Star Wars non ha finito con
te?
Ford: Non posso
immaginare. Ma si tratta di fantascienza. Preferireri di no.
Sapete, a questo punto preferirei fare qualche altra cosa.
Semplicemente perché è più interessante fare cose nuove.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Barry Seal – Una storia
americana con Tom
Cruise da oggi è finalmente al cinema. Nel film
targato Universal
PicturesBarry Seal – Una storia
americana (American Made), Tom Cruise torna a essere
diretto da Doug Liman dopoEdge
of Tomorrow – Senza Domani.
La pellicola racconta le tanto
incredibili quanto vere peripezie di Barry Seal, pilota truffaldino
che si è ritrovato inaspettatamente reclutato dalla CIA per guidare
sotto copertura una delle più importanti operazioni della storia
degli Stati Uniti.
Barry Seal – Una storia americana (American Made)
è prodotto da Imagine Entertainment, società del produttore
vincitore del Premio Oscar Brian Grazer (A
Beautiful Mind), da Cross Creek Pictures di
Brian Oliver (Il
Cigno Nero – Black Swan) e Tyler Thompson
(Everest),
da Quadrant Pictures di Doug Davison (The
Departed – Il Bene e Il Male) e da Kim Roth
(Inside Man).
A meno di un mese dalla scomparsa
del compianto regista Tobe Hooper, creatore
dell’intero universo orrorifico di Non Aprite Quella
Porta, esce l’ultimo capitolo della saga: Leatherface.
Sebbene Hooper
abbia fatto in tempo ad esserne produttore esecutivo, il film si
distacca di molto da quello che fu il capostipite nel 1974. La
regia viene affidata ad Alexandre Bustillo e
Julien Maury, che prendono la decisione – a conti
fatti azzardata – di risalire alle origini del mito di “Faccia di
Cuoio” (in inglese Leatherface). Il film cerca di spiegare come
questo assassino così feroce sia diventato tale, partendo da
un’infanzia traumatizzata da una famiglia folle e dalla seguente
reclusione in un centro psichiatrico minorile.
Negli anni
’70, TobeHooper aveva
creato un microuniverso che funzionava perfettamente. La
storia prendeva spunto da fatti realmente accaduti, e cioè
dall’arresto di Ed Gein, maniaco omicida del Texas
che aveva fatto stragi di vittime e ne aveva utilizzato la pelle
per conciare elementi di arredo della sua casa o per farne maschere
da indossare. Quello che fu rivoluzionario all’epoca, fu l’uso del
genere mockumentary – oggi così inflazionato – che
Hooper usò per rendere tutto più credibile e che è
stato ripreso solo nel remake del 2003 (l’unico riuscito
dell’intera saga).
Leatherface dal
suo canto non brilla affatto per originalità. Sebbene cerchi di
discostarsi dai film che lo precedono, finisce invece per
amalgamarsi alla massa non tanto dell’universo-Non Aprite
Quella Porta, quanto dei più banali film horror di sempre.
In un melting pot di luoghi comuni come il manicomio,
l’elettroshock, la necrofilia, ecc ecc, la trama di
Leatherface cerca – invano – di sorprendere lo
spettatore, enucleando diligentemente tutti quei simboli che sono
diventati negli anni l’emblema della saga: la sega elettrica, la
pelle ricucita, i riti animisti. Un’opera che sa di fan-service,
dove il sangue scorre a fiumi sin dal primo frame ma che non si
preoccupa di avere un senso o di appassionare veramente lo
spettatore.
Per tutto il mondo Chris Hemsworth è Thor, e così sarà
anche quando il personaggio sarà interpretato da un altro attore.
Tuttavia l’australiano era sul punto di perdere il ruolo in favore
del fratello più giovane, Liam, diventato anche
lui famoso grazie alla saga di Hunger Games.
A W Chris ha
raccontato che dopo aver fatto il primo provino con Kenneth
Branagh, non aveva ricevuto nessuna risposta, mentre Liam,
che aveva mandato un nastro, era stato richiamato quattro
volte.
Durante le riprese di Quella
casa nel bosco, sembra che Drew Goddard,
il regista, chiese a Chris Hemsworth perché lui
non fosse presente nella shortlist dei contendenti al ruolo, ma lui
non sapeva cosa rispondere.
La rivalità tra fratelli si è poi
dissipata quando nessuno degli attori presenti nella shortlist
venne davvero chiamato per la parte e la strada si fece di nuovo
facile per Chris, che alla fine ottenne il ruolo.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel
Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato
dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una
corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok,
la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana,
dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma
prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo
metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Mentre si mette a punto il contratto che vedrà
Patty Jenkins tornare a dirigere Gal
Gadot per Wonder Woman 2, cresce anche la
schiera di sceneggiatori che firmeranno lo script del secondo film
sull’Amazzone di Temiscira.
THR riporta che
Dave Callahan – lo sceneggiatore de I
Mercenari e di Godzilla – si è unito al
team formato già dalla stessa Jenkins e da Geoff
Johns.
Anche se la scelta può sembrare
azzardata, considerando il tipo di film firmati da Callahan,
sappiamo in realtà che lo sceneggiatore ha già lavorato con
Patty Jenkins alla stesura di
Jackpot, film che è stato poi scavalcato da
Wonder Woman nelle priorità della regista.
Il tempo trascorso insieme è stato
evidentemente costruttivo tanto che la Jenkins ha voluto di nuovo
Dave al suo fianco.
Anche se non è stato ancora
ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni
alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot.
Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in
fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a
quattro mani.
Wonder Woman 2
arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.
Tra le tante curiosità del nuovo
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, ci sono senza dubbio i Porg,
animaletti che hanno tenuto compagnia a Luke
Skywalker durante il suo esilio, prima dell’arrivo di
Rey.
Le bestioline destano molta
curiosità, tanto che sono molte le domande che li riguardano. Così
Rian Johnson, regista del film, ha deciso di
rispondere dettagliatamente a riguardo, fornendo nuovi particolari
sulla loro natura.
Ecco cosa ha risposto su Twitter a un fan: “Sono uccelli marini, sono di
vari colori e i maschi sono leggermente più grandi delle femmine.
Possono ricoprire in volo brevi distanze e sono molto
curiosi.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Alicia Vikander è
stata scelta per interpretare la nuova Lara Croft
nel film Tomb Raider, con buona pace di chi
pensava che l’attrice premio Oscar non fosse abbastanza
“dotata”.
Il film, diretto
da Roar Uthaug, si baserà sulla versione
nuova del gioco, in cui Lara è una giovanissima che si affaccia al
mondo dell’avventura. Il film sarà quindi una storia di
origini.
La Vikander, ospite
al Toronto Film Festival per presentare il suo nuovo film,
Euphoria, ha incontrato THR e ha brevemente
raccontato l’esperienza di essere l’incarnazione di uno dei
personaggi più amati della storia dei videogames.
“Lei è un personaggio
amatissimo, come avete detto, e sono cresciuta giocando con questi
videogiochi. Quando avevo 15 anni ed è arrivato il film con
Angelina Jolie ero elettrizzata. Poi il videogioco ha subito una
trasformazione nel 2013, ed è diventato una storia di
origini. È come se la ragazza della porta accanto
intraprendesse un viaggio per diventare l’eroina action che tutti
conosciamo. Quindi, penso che ci siano elementi che onorano il
personaggio che le persone conoscono, e altri elementi di novità,
che spero siano interessanti per il pubblico.”
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
La Warner Bros ha annunciato un film
sulle origini del Joker che esula dalla presenza
di Jared Leto, in cui è coinvolto Martin
Scorsese alla produzione e forse Leonardo
DiCaprio avrà il ruolo di protagonista.
I primi dettagli sul film hanno però
messo in allarme Darren Aronofsky, regista de
Il Cigno Nero che aveva in sospeso una
collaborazione con Frank Miller per un adattamento
cinematografico di Batman: Year One.
A quanto pare il suo pitch sull’Uomo
Pipistrello era molto simile a quello che adesso sarà il film sulle
origini del Clown Principe del Crimine.
Durante la promozione di mother!, suo
ultimo film presentato in Concorso alla Mostra di Venezia,
Aronofsky ha detto a First Showing: “Credo
che fossimo 15 anni in anticipo. Perché ho sentito il modo in cui
parlano del nuovo film su Joker ed è esattamente il mio pitch per
Batman. Avevo intenzione di girare a Detroit Est, a New York Est,
senza ricostruire Gotham, per la Batmobile volevo una Lincoln
Continental con due motori di autobus montati sopra.”
Il film vedeva un Bruce Wayne
senzatetto, orfano, adottato da Big Al che lo aveva cresciuto per
combattere il crimine. Nelle parole di Miller stesso,
che avrebbe dovuto collaborare con Aronofsky: ”
(…) completammo la sceneggiatura ed eravamo perfettamente
contenti di quello che avevamo realizzato ma la Warner Bros la
lesse e disse che non andava, che i produttori volevano fare un
film che potessero vedere anche i loro figli e così non se ne fece
nulla (…)”.
Che i tempi siano ora maturi per un
film con gli stessi toni ma con il Joker per protagonista?
Mentre cresce l’attesa del debutto
di Grey’s Anatomy 14, oggi arriva la
notizia di un nuovo ingresso nel cast delle guest star della
quattordicesima stagione di Grey’s
Anatomy
Secondo quanto apprendiamo
da E!
News l’attore Greg Germann sarà una delle guest star
della prossima stagione e mentre i dettagli sul personaggio sono
tenuti segreti sappiamo che si chiamerà Tom Koracick e la sua
apparizione sarà nell’episodio intitolato “Go Big or Go Home”.
Grey’s Anatomy 14
Il primo episodio di Grey’s
Anatomy 14andrà in onda il 28 settembre
2017. Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie
televisiva statunitense Grey’s
Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama
incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una
tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace
Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico,
ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli
anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie
TV che hanno riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno
spin-off.
Tra i commenti sul nuovo look di
Thor e quelli relativi ai tantissimi incontri con i fan che lui e
Tom Hiddleston hanno avuto nel corso delle
riprese, nel montaggio vediamo, molto brevemente, una scena in cui
Thor sembra minacciare Loki con il martello.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Durante la promozione del suo
Thriller 3D, John Landis ha
parlato con Collider di
molti argomenti relativi al mondo del cinema.
Tra un commento sul cinema moderno e
l’invito al figlio Max di non scrivere la sceneggiatura del remake
di Un Lupo Mannaro Americano a Londra, Landis ha
anche aspramente commentato il comportamento della
Lucasfilm in merito ai licenziamenti dei
registi.
Ricordiamo che qualche mese fa lo
Studio allontanò Chris Miller e Phil Lord dal set
di Han Solo, a produzione quasi ultimata,
assumendo poi Ron Howard. Di recente invece la
Lucasfilm ha licenziato Colin Trevorrow, che
doveva dirigere Star
Wars: Episodio IX, confermando invece J.J.
Abrams alla regia.
Ecco cosa ha detto Landis: “Sto
lavorando a molte cose al momento, non so quali di queste
diventeranno reali. Sapete che io, Joe Dante e altri personaggi
come noi, siamo tutti nella stessa posizione. Nessuno assume
persone che hanno un’opinione. Come se pensassero ‘lui sa quello
che fa’, non lo assumo. Guardate a Star Wars. Continuano a
licenziare persone. Phil Lord e Chris Miller, che sono ragazzi di
talento. Sono originali e divertenti. Hanno girato il 75% di un
film e devo dirlo, non suona affatto bene per la nuova Lucasfilm.
Quanti registi hanno già licenziato? Quattro. Quanti sceneggiatori?
Dodici.”
Per poi chiudere ripetendo la
tristemente nota frase che Lucas disse nei confronti della Disney:
“È tutto molto preoccupante. Ricordate quando George Lucas
disse di aver venduto i suoi figli a degli schiavisti bianchi? Beh…
“
Un non detto che diventa alquanto
loquace, date le premesse.
John Landis è stato
ospite all’ultimo Festival di Venezia, dove ha presenziato la
Giuria Venice Virtual Reality e ha presentato in
anteprima mondiale la versione in 3D del videoclip
Thriller e il documentario del making of.
I diritti di sfruttamento del
franchise tornano finalmente nelle mani del creatore, James
Cameron, che non perde tempo ed avvia la produzione di
Terminator 6, come aveva già annunciato.
Cameron si avvale ufficialmente
della regia di Tim Miller, che ha diretto con
grande successo di pubblico il primo film di
Deadpool. Il coinvolgimento di Miller era stato
già annunciato ma adesso arriva la conferma ufficiale e anche la
certezza che Cameron sta lavorando a un rinnovamento totale del
franchise.
Via Skynet’s
Army, abbiamo anche la possibilità di leggere la
descrizione del progetto, rilasciata da Skydance
in occasione di una proiezione speciale di T2 in
3D, preceduta da una conversazione con Cameron e Miller.
“Unitevi ai filmmaker James
Cameron e Tim Miller alla Paramount per un’esclusiva conversazione
con Matt Belloni di The Hollywood Reporter in merito alla loro
collaborazione sul prossimo Terminator”.
Terminator 6: a
Maggio le riprese, Arnold Schwarzenegger nel film
La presentazione dell’evento lascia
poche domande.
Ma che Terminator
sarebbe senza Arnold Schwarzenegger? Cameron in
persona aveva spiegato che l’attore doveva necessariamente
comparire nel film, per semplici ragioni di DNA.
“Ci deve essere un uomo il cui
DNA è stato raccolto per fabbricare lo strato organico superficiale
del Terminator… e presumibilmente a un certo punto si trattava di
una persona reale.”
Josh Brolin, Miles
Teller e Jeff Bridges sono i protagonisti
di Only the Brave, film che racconta la storia
vera dei Granite Mountain Hotshots, il gruppo
scelto di del Prescott Fire Department fondato nel
2002.
Il gruppo nel 2013 si trovò a far
fronte a quello che è passato alla storia come lo Yarnell Hill Fire, un devastante incendio nei
boschi dell’Arizona che costò la vita a 19 dei membri della
squadra.
Si tratta dell’incidente con il
maggior numero di vittime per le forze civili degli Stati Uniti
dopo l’11/9.
Di seguito il trailer:
Il film, prodotto dalla Sony
Pictures Entertainment, racconta il cameratismo e l’eroismo del
gruppo, sorta di cowboys che combattono gli incendi invece che i
cattivi. La drammatica tagline del film dice: Sii testimone
dell’incredibile squadra che ha mostrato al mondo il significato di
eroismo.
A dirigere il film è stato
chiamato Joseph Kosinski (Tron:
Legacy), mentre trai protagonisti ci
sono Josh Brolin, Miles Teller e Jeff
Bridges.
Nel cast anche
Eric Johnson, Eloise Mumford, Rita Ora, Luke Grimes, Victor
Rasuk, Max Martini, Callum Keith Rennie, Bruce Altman,
Arielle Kebbel, Robinne Lee, Brant Daugherty, e con Kim
Basinger e Marcia Gay Harden. Cinquanta sfumature di
rosso uscirà al cinema da giovedì 8 Febbraio
2018
Cinquanta sfumature di rosso
Jamie
Dornan e Dakota
Johnson tornano a vestire i panni di Christian Grey e
Anastasia Steele in
Cinquanta Sfumature di Rosso, il terzo capitolo tratto
dal best-seller mondiale
“Fifty Shades”. Riprendendo il filo rosso degli eventi narrati nei
precedenti due film di grande successo del 2015 e del 2017, che nel
mondo hanno incassato 950 milioni di dollari, il nuovo capitolo
arriverà nelle sale il giorno di San Valentino del 2018.
Come per Cinquanta sfumature di
nero, anche la regia di Cinquanta sfumature di rosso
è stata affidata a James Foley (Fear, House of
Cards).
Michael De Luca, Dana Brunetti e
Marcus Viscidi saranno nuovamente i produttori insieme
a E L James, la creatrice di questa saga di straordinario successo
mondiale. La sceneggiatura è firmata da Niall Leonard ed è
tratta dal romanzo della James.
Sono ufficialmente partite le
riprese di Hellboy, nuovo adattamento dell’omonimo
fumetto che avrà per protagonista David
Harbour.
Le riprese del film si svolgeranno
tra il Regno Unito e la Bulgaria, mentre di seguito potete ammirare
la prima minacciosa immagine dell’attore di Stranger
Things nei panni del protagonista.
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto
da Neil Marshall (The Descent,
Game of Thrones). Nel cast del film David Harbour,
Milla Jovovich e Ian McShane.
L’espediente narrativo del Cliffhanger è quello strumento
per cui un racconto si conclude con un colpo di scena, un filo
narrativo “appeso” per così dire, in sospeso, che fa pensare che ci
sarà ancora altro da raccontare sulla medesima storia.
Si tratta di un espediente che nasce
in letteratura ma che anche il cinema usa in abbondanza e, per
quello che riguarda il mondo delle trilogie e dei sequel, è quasi
il pane quotidiano.
Ma in quale storia il
cliffhanger è utilizzato al meglio? Ecco 10 esempi
che possono essere considerati i migliori della storia del cinema
recente.
Il Signore degli Anelli – Le Due
Torri
Il film campione di
incassi di Peter Jackson assume su di sé lo stesso senso di
incompiutezza del primo film, La Compagnia dell’Anello, tuttavia,
se il capitolo uno della saga aveva una compostezza narrativa e
lasciava solo immaginare che sarebbe accaduto altro, ne Le Due
Torri sappiamo che non arriverà niente di buono. L’ultimo
dialogo/monologo di Gollum/Smeagol ci fa presagire che esiste una
‘lei’ che, nelle intenzioni della creatura, si occuperà dei due
Hobbit, Frodo e Sam. Si tratta di Shelob, ovviamente. In pratica,
Le Due Torri si conclude con i due Hobbit alla mercé di Gollum che
si stanno avviando dritti dritti tra le fauci del ragno
gigante.
The Matrix Reloaded
Che i due sequel di The
Matrix del 1999 siano più deboli rispetto al primo storico film non
è un segreto, tuttavia la fine del secondo capitolo mette lo
spettatore di fronte a una realtà sconvolgente. Tutto ciò che
pensavamo di sapere sulla mitologia del film è capovolto. Inoltre,
il messia digitale Neo non è più capace di tornare al mondo reale e
cade in coma. Proprio di fianco all’incarnazione umana della sua
arcinemesi, l’Agente Smith.
Star Wars: Il Risveglio della
Forza
Tutto il film diretto da
J.J. Abrams è una ricerca di Luke Skywalker. La Resistenza lo cerca
perché ha ancora fede nei Cavalieri Jedi, la sorella lo cerca
perché spera di riconvertire alla Luce suo figlio Ben/Kylo Ren.
Persino Rey abbraccia questa ricerca, spinta dal desiderio di
conoscere le sue origini e di ritrovare la sua famiglia. Tuttavia,
quando la ragazza lo trova e gli tende la spada che fu sua, il
vecchio Cavaliere rimane in silenzio, a osservare, senza proferire
parola. La domanda che tutti ci poniamo è: quali saranno le prima
parole di Luke Skywalker (dopo oltre 30 anni di silenzio)?
Kill Bill: Volume 1
Il dittico sulla vendetta
di Quentin Tarantino non è certo ricordato per i Cliffhanger ma per
il sangue e le coinvolgenti coreografie di battaglia con
protagonista la Sposa Beatrix Kiddo. Tuttavia ricordiamo che il
Volume 1 termina con una sorpresa: la figlia di Beatrix è viva e
vegeta, sta bene ed è con Bill. Questa rivelazione non cambia
assolutamente nulla dal punto di vista dell’azione, dal momento che
la Sposa continuerà la sua scalata verso la vendetta fino ad
arrivare a Bill, ma aggiunge un’abbondante quantità di dramma alla
storia.
Pirati dei Caraibi – La maledizione
del forziere fantasma
È inevitabile dire male
dei sequel de La Maledizione della Prima Luna. Il franchise,
cominciato con un film brioso e leggero, si è poi trasformato in
un’epopea action per i Sette Mari atta a soddisfare le manie
narcisiste di Johnny Depp e del suo ormai iconico personaggio,
Jack Sparrow. Tuttavia è inevitabile sottolineare che il secondo
capitolo della saga si chiude con ben tre tracce narrative sospese:
la prima è ovviamente il destino di Sparrow, inghiottito dal Kraken
e prigioniero di Davy Jones. La seconda è rappresentata dal
cattivo, Lord Beckett, che prende il comando dell’Olandese
Volante; mentre la terza e conclusiva svolta nel finale del film è
il ritorno di Barbossa, che si pensava fosse morto alla fine del
film precedente.
Harry Potter e i Doni della Morte –
Parte 1
Siamo d’accordo che dei
due film in cui è stato diviso l’ultimo capitolo della saga
potteriana, la Parte 1 è la più debole, con infinite scene di
campeggio e lunghi spiegoni noiosi ma inevitabili per far capire la
storia ai non lettori. Eppure, il film diretto da David Yates si
conclude con un colpo di coda spettacolare e spaventoso. Durante il
film abbiamo appreso la natura dei Doni e la loro potenza,
conosciamo anche la loro collocazione, e nel finale vediamo una
scena spaventosa anche per chi non crede alla magia. Voldemort
profana la tomba di Silente per impossessarsi della Bacchetta di
Sambuco, allo scopo di diventare invincibile e finalmente uccidere
Harry.
Il Cavaliere Oscuro
Il sacrificio, la
dedizione, l’abnegazione a una causa, l’eroismo che si manifesta
anche nel fare un passo indietro, per il bene comune, di una città,
di Gotham. Alla fine del capitolo centrale della trilogia del
Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, vediamo il nostro Batman
addossarsi la colpa dei crimini di Harvey Dent, per far si che con
lui non muoia la speranza che aveva contribuito a costruire nel
cuore dei cittadini. Un gesto di eroismo puro e disinteressato, che
mette l’eroe dalla parte opposta della legge e lo rende criminale e
ricercato, un sacrificio che solo Batman poteva compiere, che solo
l’eroe che si mostra nel momento del bisogno poteva abbracciare
come sorte inevitabile. Per sconfiggere il caos e il Joker.
Ritorno al Futuro: Parte II
Prima che tutti
obbiettino che anche il primo film della trilogia termina con un
cliffhanger (Doc che dice a Marty che i suoi figli sono in pericolo
esortandolo a un viaggio nel futuro, questa volta), c’è da fare una
specificazione. La famosa battuta di Doc alla fine di Ritorno al
Futuro era intesa come una battuta. Né Robert Zemeckis né Bob Gale
sapevano che ci sarebbe stata una Parte II, mentre sapevano
benissimo che ci sarebbe stata una Parte III, perciò legarono i due
film da una svolta narrativa astuta. Alla fine del secondo film,
vediamo Doc e Marty alle prese con la grande tempesta di fulmini di
Hill Valley, la stessa che nel primo film riportò Marty nel
1985. Questa volta Doc, non riuscendo ad atterrare con la DeLorean
per via delle turbolenze, viene colpito da un fulmine. Rimaniamo
per un secondo con Marty, incredulo, che pensa che Doc sia morto,
ma in quell’istante sopraggiunge un dipendente
della Western Union, che ha per lui una lettera da parte di
Doc proveniente dal 1885. Il fulmine lo ha riportato indietro di un
secolo, storia raccontata nella Parte III.
Lo Hobbit: La Desolazione di
Smaug
Nonostante gli
adattamenti cinematografici de Lo Hobbit siano deboli da un punto
di vista narrativo (300 pagine diluite in tre film da oltre due ore
ciascuno), alcune cose sono senza dubbio apprezzabili, come la
chiusura sospesa del secondo film. Ne La Desolazione di Smaug
assistiamo alla lotta dei Nani per riprendersi la Montagna,
combattendo contro il drago Smaug. Alla fine i piccoli eroi non
solo non riescono a sconfiggere la tremenda e avida bestia, ma
riescono a spostare l’attenzione della creatura sugli umani e su
Pontelagolungo (Esgaroth). Il film si conclude con Smaug che,
minaccioso, vola verso la città, con il solo desiderio di
distruggere ogni cosa.
Star Wars: L’Impero Colpisce
Ancora
Non solo è uno dei film
con il miglior cliffhanger di sempre, ma rientra anche nei più
grandi colpi di scena della storia del cinema moderno (e con la
battuta più famosa, probabilmente). Il film si conclude con gli
eroi prigionieri o seriamente feriti e sofferenti. Ricapitoliamo:
Han Solo è prigioniero nella grafite, Luke Skywalker è
traumatizzato in maniera seria, oltre ad aver perso la mano. I due
eroi su cui la Resistenza poneva le proprie speranze sono
apparentemente senza alcuna via di salvezza.
NB Per definizione, molti
dei film di cui parleremo sono i capitoli numero due di famose
trilogie.
Basato sul fumetto degli anni ’70,
Valerian e
Laureline, arriva in sala il 15 settembre 2017
Valerian e la città dei mille Pianeti, diretto dal
visionario Luc Besson e interpretato dalla giovane
coppia di eroi formata da Dane DeHaan e Cara
Delevingne.
In Valerian e la città dei
mille Pianeti Nel XXVIII secolo, Valerian è un agente
speciale del governo intergalattico che fa squadra con Laureline. I
due sono incaricati dai loro superiori di portare a termine
operazioni speciali e super segrete, fino a che non si trovano
coinvolti in un mistero che li costringerà a scegliere tra l’amore
e il dovere.
Valerian e la città dei mille Pianeti, il
film
Ci sono diversi tipi di
cine-fumetti, nel senso letterale della parola (film basati su un
fumetto) e diversi tipi di eroi, che pur non essendo super, hanno
tutte le carte in regola per entrare a far parte dell’Olimpo di
personaggi a cui l’uomo comune si affiderebbe in situazioni di
grave pericolo. I due protagonisti sono infatti degli eroi,
sprezzanti del pericolo, scavezzacollo, diremmo quasi che se le
vanno a cercare le complicazioni, tuttavia agiscono secondo un
solido e inattaccabile codice morale e secondo la legge (cosa
ribadita più volte nel film dal personaggio di
DeHaan).
I due ragazzi sono eroi eppure non
si prendono mai troppo sul serio, dettando i toni del film e
stabilendo un leit motive di leggerezza che sboccia a ogni scambio
di battuta, senza nulla togliere ai temi importanti di cui si fa
ambasciatore il film. La diversità e l’accettazione sembrano dati
di fatto nel futuristico 2700 del film, e sono gli errori umani a
causare problemi, non motivazioni più tristemente vicine a noi,
come l’odio o la paura del diverso. In Valerian e la città
dei mille Pianeti la convivenza tra specie e habitat è
così armonica da risultare normale anche allo spettatore,
catapultato in un 3D fluorescente ed eccitato dagli inseguimenti
forsennati e le scene d’azione che si susseguono animatamente.
L’aspetto visivo è senz’altro la
parte più interessante del film: le creature realizzate in computer
grafica sono il risultato di anni di sperimentazione e del lavoro
di tantissimi artisti sparsi per il mondo, reclutati da Besson per
dare concretezza alla sua visione che è partita tanto tempo fa,
quando aveva appena dieci anni e suo padre gli regalò il primo
fumetto di Valerian e Laureline.
Bestia, location, tecnologia,
astronavi ed edifici, tutto è perfettamente immaginato per
costruire un mondo chiaramente di fantasia ma che conserva una sua
armonia interna, che rimane plausibile anche se, per ovvie ragioni,
non verosimile. I due protagonisti rivelano avere una buona
alchimia, tuttavia le limitate doti di interprete della
Delevingne e le migliori performance che
DeHaan offre con il registro drammatico,
smascherano una mancanza di carisma di cui risente tutto il film,
tanto che a fare più bella figura sono i personaggi in CGI, come i
tre brutti informatori con cui si relaziona Laureline, oppure
Bubble, alieno che ha la capacità di trasformarsi in chiunque e che
nella sua veste “ufficiale” ha le sembianze di
Rihanna.
Trattandosi dell’adattamento di
un’opera molto vasta, Luc Besson ha tentato di
realizzare un primo capitolo che fosse autonomo, inserendo dettagli
e informazioni che rendessero completa l’esperienza dello
spettatore, ma lasciandosi aperte le porte per eventuali sequel (il
progetto ideale prevede una trilogia) che saranno decisi in ultima
analisi dal box office. Questa esigenza di dire tutto determina
anche la durata, forse eccessiva, del film, oltre due ore, in cui
non manca l’azione ma non mancano anche i blocchi narrativi se non
proprio superflui almeno non propedeutici alla storia principale.
Ingiustamente stroncato all’estero, Valerian e la città dei
mille Pianeti offre genuino intrattenimento, con un
discreto senso dell’avventura e del racconto, dei mondi fantastici
in cui è piacevole immergersi e tanti buoni sentimenti esposti
talvolta in maniera troppo didascalica.
Joel Hopkins,
regista britannico di pellicole romantiche al suo quarto lavoro,
prova a bissare il successo di Oggi è già domani
(2008), in cui aveva diretto Dustin Hoffman e Emma Thompson, con Appuntamento al
parco, protagonisti Diane Keaton e Brendan
Gleeson, al cinema dal 14 settembre.
Si tratta di una commedia romantica
elegante, bucolica e gentile come il quartiere di Londra in cui si
svolge, Hampstead – il parco del titolo è proprio Hampstead
Heath.
Anche qui, come nel lavoro del
2008, Hopkins immagina una coppia di protagonisti non più giovani,
con vite che si trascinano piuttosto stancamente, il cui incontro
apre ad entrambi nuove prospettive sul futuro. Emily, Diane Keaton, è una vedova americana cui il
marito ha lasciato, morendo, una montagna di debiti e una bella
quanto costosa casa a Hampstead. Lei non sembra curarsi dei propri
problemi finanziari e trascorre le giornate impegnata nel
volontariato, finché un giorno non si accorge che nel parco di
fronte a casa sua vive uno strano e solitario individuo, Donald,
Brendan Gleeson. Incuriosita, va a conoscerlo e
scopre che una società immobiliare vuole cacciarlo dalla baracca in
cui vive da 17 anni per costruire un nuovo complesso residenziale.
Decide così di aiutarlo.
Appuntamento al
parco soffre di un problema principale: ha un soggetto e
una sceneggiatura inconsistenti, che si limitano a riproporre dei
cliché senza rileggerli in una nuova chiave, dare loro nuova vita,
inserire spunti di interesse. Di qui una trama piatta, senza ritmo,
più che prevedibile in ogni aspetto, che si avvia stancamente verso
l’epilogo senza essere mai davvero decollata. Personaggi
tratteggiati in modo lacunoso e non brillante. Emily è sul punto di
perdere tutto, anche la casa, ma non sembra preoccuparsene
minimamente, non cerca di uscire da questa situazione e la sua
unica occupazione è fare volontariato per giuste cause, come la
difesa dei salmoni e la lotta contro i ripetitori nel quartiere.
Eppure sembra una donna dal carattere forte, con una spiccata
individualità, non si capisce perché non reagisca e non affronti la
propria situazione. Anche quando infine è costretta a farlo, la
risolve nel più classico dei modi, non dando l’occasione di vederla
cimentarsi con soluzioni un po’ più originali, che potevano portare
ossigeno al film.
Donald è un barbone
gentiluomo che vive in baracca nel parco, ma usa profumo al
patchouli, il classico burbero dal cuore tenero, nel quale fa
breccia Emily, nell’altrettanto classico
incontro-scontro-innamoramento tra due personalità apparentemente
decise e volitive. Il convergere delle loro strade non basta a
portare freschezza e vivacità, come non bastano l’esperienza e la
solidità di Diane Keaton e Brendan
Gleeson, che qui hanno davvero poco a cui aggrapparsi.
Neppure il loro rapporto è approfondito, nonostante sia il cuore
del film, così come le motivazioni che hanno spinto Donald a una
scelta di vita radicale, mentre la questione della speculazione
edilizia è un mero pretesto.
Appuntamento al
parco voleva forse essere un inno alla libertà, un invito
a non farsi condizionare dalle convenzioni sociali, a riscoprire
sentimenti e valori autentici, ma allo spettatore arriva solo
un’eco lontana di ciò. La commedia si mantiene leggera, garbata,
venata di un debole humour, ma si avverte la mancanza di un’urgenza
espressiva e la stanchezza di un regista che sembra aver esaurito
la sua vena creativa. Il film appare dunque come una bella
confezione, purtroppo vuota, una cartolina da Hampstead a un
pubblico che rimane inesorabilmente lontano, perché per
coinvolgerlo servono emozioni vere, che qui non trovano posto.
Lucky
Red ha diffuso il trailer italiano ufficiale
di Borg
McEnroe, biopic che racconta i 14 incontri nei
quali i due tennisti Bjorn
Borg e John McEnroe si
sono confrontati sul campo. I due sportivi saranno interpretati
da Sverrir Gudnason (Borg)
e Shia Labeouf (McEnroe).
La sinossi ufficiale
di Coco rilasciata
dalla Pixar recita:
“nonostante lo sconcertante divieto da
parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per
la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di
diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la
Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di
dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e
colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di
eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector
(Gael García Bernal) con il quale accetta di
partire per un viaggio straordinario“.
Durante un’intervista rilasciata
aEntertainment Weeklye dedicata specificatamente
a Coco, il
regista Lee Unkrich ha
affermato che “è stato
importante per noi dal primo giorno che avere un cast
latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così
finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un
pò dal Messico e un pò’ da Los
Angeles“. Parlando poi della gestazione
dei personaggi di Coco – il cui progetto
risale ai tempi di Tom Story
3 – Unkrich ha affermato che “in corso
d’opera abbiamo avuto un altro
bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il
quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film,
ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato
necessario trovare una nuova voce, così abbiamo
trovato Antony
Gonzalez“.