Home Blog Pagina 2478

Da oggi a Roma le riprese di Third Person, prossimo film di Paul Haggis

0

17 ottobre 2012 – Moviemax Media Group annuncia l’inizio delle riprese del film “Third Person”, film acquisito dal gruppo durante l’ultimo Festival di Toronto.

Da me o da te: tutto quello che c’è da sapere sul film con Reese Witherspoon

Celebre per film come La rivincita delle bionde, Tutta colpa dell’amore e Se solo fosse vero, l’attrice premio Oscar Reese Witherspoon si è affermata come una delle regine della commendia romantica statunitense. Certo, ha poi nel corso della sua carriera recitato anche in film di ben altro genere, ma è al film di stampo sentimentale che è ora tornata con Da me o da te (qui la recensione), che segna il suo ritorno come protagonista di un lungometraggio a qualche anno di distanza dall’ultimo. Disponibile su Netflix dal 10 febbraio, è infatti questa una piacevole commedia che gioca sullo scambio come elemento di partenza per risvolti romantici.

Il film è scritto da Aline Brosh McKenna, sceneggiatrice nota per film come Il diavolo veste Prada, 27 volte in bianco e La mia vita è uno zoo, che debutta con Da me o da te anche alla regia. Questa sua opera prima, per via della distanza che intercorre tra i due protagonisti, è stata da alcuni paragonata ad un classico della commedia romantica come L’amore non va in vacanza, interpretata da Kate Winslet e Cameron Diaz. Le somiglianze si limitano però appunto allo scambio di vita tra i protagonisti, i quali devono però confrontarsi primariamente l’uno con la quotidianità dell’altro.

Tra rimorsi, vecchi sentimenti mai del tutto dimenticati, desideri di successo personale e nuove riscoperte, il film esplora dunque il tema delle relazioni da un punto di vista diverso dal solito. Attualmente al primo posto dei film più visti su Netflix in Italia, Da me o da te sembra dunque aver trovato ed appassionato il proprio pubblico di riferimento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori.

La trama di Da me o da te

Protagonisti del film sono Debbie e Peter, conosciutisi durante una notte passata insieme, sono due ventenni di Los Angeles, i cui obiettivi sono rispettivamente diventare una redattrice e un affermato scrittore. Vent’anni dopo, durante i quali sono rimasti grandi amici, tuttavia, le cose sono molto cambiate: Debbie è divorziata e ha un figlio di 13 anni di nome Jack pieno di allergie e senza amici, mentre Peter ha un ottimo lavoro ed è un incallito donnaiolo. Inoltre, lui si è trasferito a New York, in quanto è rimasto troppo amareggiato dopo la gravidanza di Debbie (essendone innamorato senza mai averlo rivelato), inventandosi la scusa di essersene andato per i terremoti.

Quando però Debbie deve recarsi a New York per svolgere un esame in modo da ottenere una promozione, Peter si offre di recarsi da lei a Los Angeles per fare da babysitter al figlio. Perciò i due amici si trasferiscono ciascuno nella casa dell’altra. Peter inizia così ad instaurare un rapporto con Jack, il quale soffre molto l’assenza di un padre nella sua vita. Debbie, al contrario, conosce l’affascinante scrittore Theo, con il quale inizia a frequentarsi mentre è a New York. La lontananza e il trovarsi a confronto l’uno con la quotidianità dell’altro, però, farà riscoprire ad entrambi molto del loro rapporto, riportando alla luce sentimenti e desideri.

Da-me-o-da-te-cast

Da me o da te: il cast del film

Ad interpretare Debbie vi è dunque l’attrice Reese Witherspoon, che torna con questo film a recitare in un lungometraggio a cinque anni dal fantasy Nelle pieghe del tempo. Negli ultimi anni l’attrice si è infatti dedicata principalmente a serie televisive come Big Little Lies, The Morning Show e Tanti piccoli fuochi. Affascinata dal progetto, la Whiterspoon ha deciso non solo di recitarvi ma anche di produrlo con la sua società Hello Sunshine. Accanto a lei, nel ruolo di Peter, si può invece ritrovare l’attore Ashton Kutcher, a sua volta celebre per commedie romantiche come Oggi sposi… niente sesso, Indovina chi e Amici, amanti e….

Anche lui assente da diversi anni dal cinema, ha affermato di aver deciso di recitare in Da me o da te per poter lavorare con la Witherspoon, attrice verso la quale nutre una forte ammirazione. I due hanno raccontato di aver sviluppato un ottimo legame sul set, cosa che li ha aiutati a rendere più vero anche il rapporto tra i loro due personaggi. Ad interpretare Jack, il figlio di Debbie, vi è il giovane Wesley Kimmel, mentre Jesse Williams, noto soprattutto per il ruolo del Dr. Jackson Avery nella serie Grey’s Anatomy, interpreta l’affascinante scrittore Theo. Sono poi presenti anche gli attori Zoe Chao nei panni di Minka, Tig Notaro in quelli di Alicia e Steve Zahn nel ruolo di Zen.

Il trailer di Da me o da te e dove vedere il film in streaming

Come anticipato, è possibile fruire di Da me o da te grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, Variety

Da me o da te: la recensione della commedia romantica con Reese Witherspoon e Ashton Kutcher

New York e Los Angeles due mondi opposti così come Peter e Debbie i protagonisti di Da me o da te. In questa nuova commedia romantica che Netflix porta sulla piattaforma giusto in tempo per San Valentino Reese Witherspoon e Ashton Kutcher sono i protagonisti. Il film del 2023 diretto da Aline Brosh McKenna vede nel cast oltre a Reese Witherspoon e Ashton Kutcher anche Jesse Williams, Steve Zahn, Tig Notaro, Zoë Chao, Griffin Matthews, Wesley Kimmel, Rachel Bloom, Vella Lovell e Shiri Appleby. Se volete guardare una commedia romantica sulle note di L’amore non va in vacanza, allora dal 10 febbraio Da me o da te arriva su Netflix.

Da me o da te, la recensione

Debbie (Reese Witherspoon) e Peter (Ashton Kutcher) sono migliori amici e totalmente agli antipodi. Lei adora fare la solita routine con il figlio a Los Angeles, lui vive di cambiamenti a New York. Quando si scambiano casa e vita per una settimana, scoprono che ciò che pensano di volere potrebbe non corrispondere a ciò di cui hanno realmente bisogno. Da me o da te ci porta quelle atmosfere da commedia romantica come quelle di una volta. I sentimenti sono messi in primo piano solo che ancora gli stessi protagonisti non lo sanno. Viviamo di ricordi che fanno capolino dalla nostra mente come un cimelio prezioso che pensavamo di aver perso e invece è sempre stato davanti ai nostri occhi.

Debbie è meticolosa ma allo stesso tempo disordinata, è una donna che ha dovuto mettere da parte se stessa e reinventarsi per cercare stabilità. Lo spazio di cui si circonda è colorato e variopinto così come i vestiti che indossa e che stonano non appena mette piede a New York. Peter, invece, rifugia da questa stabilità a causa di un passato che lo tormenta. Chiuso in quel loft asettico di New York – in palette con i toni del grigio e del blu – sembra che nella sua vita sia invincibile. Da me o da te è infatti un film di contrasti soprattutto di colori dove ci rendiamo conto che New York è una piccola prigione, senza colori dove è difficile trovare stabilità. Ma è anche un film di seconde possibilità.

Da me o da te recensione

Cambio vita

Debbie ha sempre sognato un futuro nel mondo dell’editoria, sognava di diventare una ambiziosa caporedattrice ma ha smesso di credere nei suoi sogni. Questa sua disillusione le ha fatto cambiare strada prendendo una scelta più pratica che le permettesse di crescere suo figlio. La sua routine da mamma single è molto rigida, dettata dalle problematiche del figlio. Ma la sempre adorabile Reese Witherspoon porta in scena il lato più difficile della maternità in Da me o da te proiettando sul figlio tutte le sue paure e insicurezze, costringendolo quasi a vivere come in una bolla. Mentre Debbie si destreggia tra la vita di mamma single e la sua carriera di contabile. Peter, invece, vive nella Grande Mela e lavora come dirigente di marketing con l’aspirazione di diventare uno scrittore di successo. Vive in modo veloce e libero. La sua vita quotidiana non ha una routine.

La commedia romantica prende una piega inaspettata quando Debbie e Peter si scambiano casa e vita per una settimana. Scopriranno un lato diverso del proprio carattere e soprattutto si renderanno conto di non conoscere così bene l’altra persona come credevano. Una vita fatta di telefonate e di non detti è questo quello che si lasciano alle spalle Dabbie e Peter in Da me o da te. Entrambi hanno dei motivi valiti per fuggire dalle proprie responsabilità e crearsi, anche solo per una settimana, un piccolo posto nel mondo. Debbie scopre una città ricca di possibilità ma che stona con il suo modo di essere così colorato, Peter invece riscopre la sua Los Angeles che ha abbandonato per paura di soffrire troppo per amore. Così si regalano questa seconda opportunità e mentre imparano cose dell’altro che non avevano mai immaginato il loro legame si rafforza.

E dopo che succede?

Aline Brosh McKenna fa il debutto alla regia per Da me o da te, ma il suo coinvolgimento nelle commedie romantiche non è nuovo. Ha scritto classici come Il diavolo veste Prada e 27 volte in bianco. Ha anche co-creato Crazy Ex-Girlfriend con la sua amica Rachel Bloom, che appare nel film. Per questo film si è ispirata alla sua vita. L’idea originale le è venuta quando si è recata a New York per lavoro e ha alloggiato nell’appartamento di un amico scapolo. L’esperienza le ha fatto pensare a cosa sarebbe successo se si fossero scambiati le vite.

Da me o da te fa pensare alle seconde possibilità, alle occasioni mancate. Quante volte durante il film fa eco la domanda: “E dopo che succede?” come se da un momento all’altro il sipario dovesse chiudersi e comparire la frase “E vissero per sempre felici e contenti”. Il film fa pensare che ci sia un’altra strada per una vita migliore, nonostante le difficoltà anche dopo una certa età si può raggiungere il lieto fine. Questo mix di speranza e pazzia che accompagna la crescita di un nuovo sogno personale e intimo rende Da me o da te il connubio perfetto di tante commedie romantiche del passato. L’amore non va in vacanza e Harry ti presento Sally sono sicuramente i punti di riferimento, ma nel film Netflix viene data la spinta in più su temi e disillusioni che accompagnano la vita della generazione Z, descritta con il personaggio di Wesley Kimmel.

E dopo che succede? E vissero per sempre felici e contenti”.

Da Marilyn a Beyoncé: i modelli curvy dello spettacolo

0
Da Marilyn a Beyoncé: i modelli curvy dello spettacolo

Donne formose gioite! Da qualche tempo a questa parte sembrano essere tornate di moda le curve, e non solo quelle che si affrontano su ruote, ma anche quelle pericolose e sensuali delle donne. Jennifer Lopez, Beyoncé sono solo due esempi celebri di bellissime donne con tanti argomenti che, mantenedo alto lo standard di fascino e femminilità, hanno riportato in auge le taglie abbondanti, così come era una volta, quando il modello di femminilità per eccellenza era tale Marilyn Monroe, taglia 46.

Da Longlegs a It Follows, Maika Monroe è la moderna “final girl” di cui abbiamo bisogno

Final Girl, letteralmente “L’ultima ragazza”. Questo termine, coniato da Carol J. Glover nel suo libro del 1992 Men, Women, and Chainsaws: Gender in the Modern Horror Film, si riferisce al tropo, visto prevalentemente nei film slasher, che vede l’eroe e colei che sconfigge il cattivo come una ragazza timida, intelligente e buona a cui viene risparmiata la vita perché non fa sesso e non si droga come i suoi amici. La ragazza finale è stata vista ovunque alla fine degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80, prima di essere risuscitata nella seconda metà degli anni ’90. Le tre più popolari sono probabilmente Jamie Lee Curtis nel ruolo di Laurie Strode in Halloween del 1978, Heather Langenkamp nel ruolo di Nancy Thompson in A Nightmare on Elm Street del 1984 e Neve Campbell nel ruolo di Sidney Prescott in Scream del 1996. Il tropo dell’ultima ragazza ha dominato talmente tanto i film horror degli anni ’80 che alla fine del decennio il pubblico si era stufato di questa formula banale. Scream è riuscito a riportarlo in auge solo grazie al suo approccio metaforico che cercava di esaminare i tropi di questo tipo di film.

Dopo Scream c’è stata una seconda vita per i film slasher con film come So cosa hai fatto l’estate scorsa e Urban Legend, ma si è rapidamente esaurita. Per un po’ di tempo, l’horror è diventato di nuovo stantio e, quando è tornato, è stato per film pieni di sangue come Saw o film di possessione e case infestate come Insidious o The Conjuring. Poi, nel 2014, è arrivata Maika Monroe e l’attrice è diventata una ragazza definitiva per le generazioni Millennial e Gen Z, con una grande differenza rispetto alla maggior parte dei film precedenti. 10 anni dopo, la Monroe è ancora una delle migliori final girl di Hollywood. Se volete una prova di ciò, non guardate oltre il successo horror di quest’estate, Longlegs.

The Guest ha mostrato per la prima volta come potrebbe essere una nuova final girl

Maika Monroe in The Guest
Foto di Ursula Coyote – © 2014 Picturehouse. All Rights Reserved.

Prima è arrivato The Guest. Si tratta di un thriller, ma con molti elementi horror, diretto da Adam Wingard, reduce dal successo a sorpresa di You’re Next nel 2011. Il film, interpretato da Dan Stevens, che stava vivendo un momento di gloria grazie al suo ruolo da star in Downton Abbey, racconta la storia di un veterano dell’esercito della guerra in Afghanistan, David Collins, che si presenta a casa della famiglia di un soldato ucciso, sostenendo di essere suo amico. La madre e il padre del soldato caduto accolgono David, ma quando le persone iniziano a morire, la figlia Anna (Monroe) crede che David sia il responsabile.

Si capisce, attraverso le battute familiari, che Anna è destinata a diventare una final girl, ma non è una ragazza tradizionale. Ha un fidanzato che nasconde ai genitori, va alle feste e si droga. È un personaggio basato su come sono molti adolescenti reali, non solo attualmente, ma anche decenni fa. L’unica differenza è che decenni fa Hollywood pensava che i suoi eroi, soprattutto quelli femminili, dovessero essere innocenti. Il pubblico di oggi desidera vere ragazze definitive, con tutti i loro difetti.

Ciò che rende The Guest particolarmente inquietante è che, mentre nel momento culminante i genitori di Anna sono morti e lei sta lottando per la sua vita, David è tranquillo e fa battute. Anna spara a David, ma in pura tradizione slasher, lui scappa e lo si vede allontanarsi nell’ultima inquadratura. Se da un lato è la comicità eccentrica che ha aiutato The Guest a distinguersi da film simili, dall’altro ha fatto sì che la Monroe venisse vista come una potenziale nuova scream queen.

It Follows ha cambiato il modo in cui guardiamo i personaggi femminili nei film horror

it follows Maika Monroe

Più tardi, nel 2014, la Monroe è stata la protagonista dell‘innovativo It Follows, scritto e diretto da David Robert Mitchell. Come The Guest, It Follows è in parte uno slasher simile a Halloween, ma con una dose di qualcosa di più simile a A Nightmare on Elm Street, pur essendo completamente originale. La trama segue un gruppo di amici adolescenti sulle tracce di una forza invisibile che si trasmette attraverso il sesso. C’è un punto di vista intelligente sul fatto che il sesso può uccidere. Nei film slasher tradizionali, era un tropo che portava all’uccisione, ma qui sarà letteralmente la ragione della vostra morte.

Monroe interpreta Jay, che non è il tipico stereotipo di ragazza del college. Vive a Detroit, suo padre è morto, sua madre è un’alcolizzata (questo aspetto è accennato piuttosto che giocato in modo melodrammatico) e Jay frequenta un community college. Anche se si può vedere che lei lotta tranquillamente, questa lotta non rappresenta il suo personaggio. È ancora una persona, a cui piacciono i ragazzi, si eccita agli appuntamenti e fa persino sesso sul sedile posteriore di un’auto al primo appuntamento. Non vedreste mai Laurie Strode fare una cosa del genere. Questo è ciò che rende Jay così reale e relazionabile, perché non è un personaggio stereotipato. È una giovane donna che non rientra in nessun archetipo idealizzato di ciò che una giovane donna dovrebbe essere.

Dopo aver fatto sesso con il suo nuovo ragazzo, Hugh (Jake Weary), lui le rivela di averle trasmesso un’entità sessualmente trasmissibile che la ucciderà se non la trasmetterà a qualcun altro attraverso il sesso. Si tratta di un caso estremamente raro di un film horror che ci dice che il sesso può salvarci – ma si richiama comunque a vecchie storie dell’orrore, poiché il sesso è il modo in cui Jay si mette in pericolo in primo luogo.

It Follows ritrae la complessità del sesso in tutte le sue forme, presentandolo come una sorta di punizione e come una grazia salvifica. Anche Jay, o una qualsiasi delle donne della storia, non sono soggetti esclusivamente a questo: ogni personaggio rischia di essere preso di mira dall’entità, basta che faccia sesso. Jay fa sesso con più personaggi nel film (anche se alcuni sono suggeriti fuori dallo schermo) e questo non definisce la sua persona. It Follows, e Maika Monroe sovvertono le aspettative della brava ragazza finale, che di solito veniva definita in base alla sua verginità o meno.

Sono le sottigliezze che rendono Maika Monroe la perfetta final girl Gen Z

Mentre il film è stato lodato per la sua premessa intelligente, per l’emozionante colonna sonora di sintetizzatori e per le domande che crea nel corso del film, la Monroe ha ricevuto alcune critiche da parte di coloro che ritenevano che non fosse abbastanza emotiva. Per essere una final girl, non ha urlato abbastanza, non si è fatta prendere dal panico. Non ha sorriso e riso costantemente nelle scene iniziali come avrebbe fatto qualche scrittore maschio degli anni Ottanta.

Al contrario, nel primo atto c’è una tranquillità in lei che possiamo percepire senza che ci venga spiegata o esagerata. Borbotta. Sembra stanca. È una ragazzina che cerca di sopravvivere alla vita. Questo non significa che quando accadono momenti terribili, il suo personaggio non reagisca. Lo fa di sicuro. Non avremmo paura del mostro invisibile se lei non lo fosse. Piange, urla, si fa prendere dal panico e corre per salvarsi, ma senza esagerare e quando lo fa, lo fa con una certa stanchezza, come se avesse già abbastanza da fare nella sua vita, e ora deve anche affrontare un demone sessuale che la perseguita.

La stanchezza e la sensazione di essere sopraffatti che vivono le generazioni di oggi sono avvertite anche da Jay e dai suoi amici. Non c’è una grande ed eroica ultima battaglia in cui una forte Jay distrugge il cattivo. Al contrario, non sanno cosa fare. Sono solo adolescenti. Il piano migliore che riescono a escogitare è quello di attirare l’entità in una piscina, farle seguire una Jay spaventata nell’acqua, poi lanciarle addosso tostapane e asciugacapelli collegati, sperando che rimanga fulminata. È un piano sciocco, ma realistico, perché cosa fareste voi se foste al loro posto?

Villains ha preso il tropo della final girl e l’ha stravolto

Villains film

Cinque anni dopo, Monroe sarebbe diventata un’altra final girl atipica in Villains, iniziando proprio come tale, il cattivo. Insieme a Bill Skarsgård, i due attori interpretano una giovane coppia di nome Mickey e Jules che ha appena rapinato una stazione di servizio. Fuggono in quella che pensano essere una casa abbandonata, ma nel seminterrato trovano una bambina legata. Vogliono salvarla, ma poi arrivano i proprietari della casa (Jeffrey Donovan e Kyra Sedgwick) e Mickey e Jules devono lottare non solo per la vita della bambina, ma anche per la loro.

È un’impresa rara trasformare un cattivo in un eroe nel corso dello stesso film, ma qui funziona, grazie alla presenza e all’abilità recitativa della Monroe. C’è una fragilità nei suoi lineamenti che ci fa fare il tifo per lei, a prescindere dal personaggio iniziale. Se il tropo della final girl deve essere portato avanti con successo nell’era della Gen Z, la strada da percorrere è quella di un’eroina stratificata e realistica, che rifiuta gli ideali della “brava ragazza”; e Maika Monroe ha già dimostrato come farlo.

Longlegs dimostra che Maika Monroe è qui per restare

Maika Monroe in Longlegs (2024)
Frame dal prologo di Longlegs – Credits: NEON

Nel 2022, Maika Monroe ha recitato in Watcher della scrittrice e regista Chloe Okuno. Sebbene si tratti di un film minore che ha fatto il giro del mondo in streaming piuttosto che al cinema, è un film che richiede di essere visto. In Watcher la Monroe interpreta Julia, un’americana che vive a Bucarest, dove il marito Francis (Karl Glusman) si è trasferito per lavoro.

Julia non conosce nessuno e non parla la stessa lingua di tutti gli altri, e non possiamo fare a meno di provare pena per lei. Non è solo la trama a suscitare questa emozione, ma anche lo sguardo di Julia. Maika Monroe sembra sempre avere questa capacità naturale di trasmettere una profonda tristezza sul suo volto. Sarà anche una giovane donna bellissima, ma c’è anche qualcosa di imbarazzante in lei, come se non si sentisse a proprio agio nella sua pelle.

Questo la rende un’attrice ideale per interpretare un personaggio vulnerabile, come Julia è sicuramente in Watcher, dove è perseguitata da un uomo inquietante dall’altra parte della strada di nome Daniel (Burn Gorman), che potrebbe essere un serial killer. Watcher è volutamente frustrante, perché nessuno crede a Julia che qualcuno le stia dando la caccia. Viene costantemente trattata come una donna stressata e paranoica da tutti i suoi conoscenti, compreso il suo stesso coniuge.

Questo la rende un bersaglio debole per Daniel, che può gettare benzina sulle sue accuse e allo stesso tempo pedinarla all’aperto. In una scena, arriva persino a portare con sé una borsa con dentro una testa umana decapitata, perché chi crederà a questa giovane donna americana isterica? Julia combatte per la sua vita da sola, ma non importa se vince o perde la battaglia contro il suo aggressore maschio, una parte di lei è già stata sconfitta per sempre dal fatto di non essere veramente vista. Julia è davvero la ragazza finale, tutta sola.

Watcher è un film più tranquillo, fino al suo finale strampalato, ma non si può dire lo stesso di Longlegs. L’incubo creato da Osgood Perkins è diventato un fenomeno già prima della sua uscita, grazie alla brillante campagna di marketing che ha coinvolto Nicolas Cage nei panni del protagonista, un serial killer selvaggio e scatenato. Queste aspettative mettono sotto pressione la Monroe, che è la vera star di Longlegs perché Cage è presente solo in una manciata di scene. A lei spetta il compito di portare avanti la narrazione, che sarebbe potuta crollare con un’attrice meno brava.

La Monroe interpreta Lee Harker, un’agente dell’FBI a caccia dello squilibrato serial killer “Longlegs”, ma questo non è un clone de Il silenzio degli innocenti e la Monroe non cerca di replicare la Clarice Starling di Jodie Foster. Entrambe possono essere donne forti e indipendenti con un trauma passato, ma la Monroe lo interpreta in modo diverso. In quasi tutte le scene, Harker si mostra sicura di sé e coraggiosa, ma allo stesso tempo sembra distrutta e spaventata.

Non parla molto, e quando lo fa la sua voce è spenta dal dolore che porta con sé, e l’espressione del suo viso cambia raramente. Dietro i suoi occhi si cela un mistero, intrigante quanto chi sia Longlegs e come uccida. Questo la rende la migliore controparte possibile: un assassino che esteriorizza la sua follia in modo spaventoso, che si scontra con una donna che interiorizza le sue forze e debolezze, portando a uno scontro terrificante nella loro unica scena insieme.

Per decenni, il tropo della final girl ha avuto le sue regole su come l’eroina avrebbe dovuto comportarsi. Maika Monroe, con la sua giovinezza, il suo bell’aspetto e i suoi capelli spesso biondi, potrebbe sembrare una final girl stereotipata, ma non lo è mai stata. I suoi personaggi hanno molto di più che essere delle semplici vergini intelligenti, santarelline e timide che non sono capaci di nulla finché non vengono spinte al limite. La Monroe interpreta ragazze finali che sono state spinte al limite molto prima di conoscerle. C’è una tristezza in loro, e un potere che aspetta di essere scatenato sulla povera entità o sul selvaggio serial killer che commette l’errore di inseguirla.

Da Loki a Darth Vader: le migliori redenzioni dei villain

Da Loki a Darth Vader: le migliori redenzioni dei villain

I villain, quelli veramente malvagi e spietati, possono essere molto divertenti da guardare sul grande schermo, e spesso il pubblico finisce col preferire loro all’eroe di turno. Tuttavia, è altrettanto interessante e soddisfacente assistere alla redenzione del cattivo di una determinata storia. Il cinema ci insegna che anche le menti più diaboliche possono essere riportate sulla retta via e, in certi casi, dimostrare di possedere un lato “eroico”.

Affinché un cattivo e, soprattutto, un suo eventuale riscatto funzioni, la credibilità è il requisito primario da soddisfare, soprattutto in termini di motivazioni del personaggio. Ecco di seguito le 10 migliori redenzioni dei villain nei film:

Squalo (Moonraker – Operazione spazio)

Squalo è uno dei nemici più memorabili della saga di James Bond: questo è sicuramente dovuto, almeno in parte, alla sua redenzione. Il personaggio ha debuttato per la prima volta ne La spia che mi amava in qualità di villain dai denti d’acciaio che ha il compito di uccidere 007. In Moonraker – Operazione spazio, Squalo cambia idea quando trova l’amore: si rende conto, infatti, che lui e Dolly rischieranno di finire uccisi per mano del suo capo Hugo Drax. Per questo motivo, Squalo decide di aiutare Bond e combattere al suo fianco per sconfiggere il principale antagonista.

Scarlet Witch (Avengers: Age Of Ultron)

Wanda Maximoff, meglio conosciuta come Scarlet Witch, è stata sia una villain che un’eroina nei fumetti Marvel, e Avengers: Age of Ultron ha dato proprio vita a questa sua doppia natura. Wanda e suo fratello Pietro incolpano Tony Stark per essersi dedicato in passato alla produzione di armi e si uniscono a Ultron per cercare di ucciderlo. Alla fine, però, Wanda capisce che i veri piani di Ultron prevedono in realtà lo sterminio di tutta l’umanità. Convince quindi suo fratello ad unirsi ai Vendicatori e, anche dopo la sua morte, porta avanti il suo nuovo percorso eroico, diventando infine uno dei membri dei Vendicatori più potenti. 

Nux (Mad Mad: Fury Road)

In Mad Max: Fury Road, Nux è un fedele seguace di Immortan Joe e uno dei suoi stimati Figli di Guerra. Il giovane non vuole altro che compiacere il tirannico signore e guadagnarsi una morte leggendaria. Per raggiungere tale obiettivo, tenta di impedire a Furiosa di fuggire con le mogli dell’ex colonnello. Dopo essersi pentito per le sue azioni, Nux cerca una nuova strada per raggiungere la gloria. Si unisce così alla missione di Furiosa per salvare le mogli e, alla fine, si sacrifica per abbattere il convoglio di Immortan Joe.

Dottor Octopus (Spider-Man 2)

Otto Octavius non è mai stato veramente un uomo cattivo, ma soltanto un uomo corrotto. Durante un esperimento votato alla creazione di una nuova fonte di energia, qualcosa va storto e il Dottore rimane prigioniero dei quattro tentacoli meccanici del suo esoscheletro. Dopo aver derubato le banche, tentato di uccidere varie persone e aver distrutto un treno di New York City, Otto continua a portare avanti le sue ricerche. Ma dopo che Spider-Man lo convince che i suoi piani distruggeranno la città, alla fine di Spider-Man 2 Otto si sacrifica per eliminare una volta per tutte il macchinario. 

T-Rex (Jurassic Park)

Il T-Rex di Jurassic Park è una creatura terrificante che cerca di divorare i nostri eroi per quasi tutta la durata del film. La scena in cui il T-Rex invade la strada e attacca le jeep mostra quanto sia formidabile e al tempo stesso pericolosissimo questo mostro preistorico. Tuttavia, l’obiettivo del T-Rex è semplicemente quello di nutrirsi; alla fine, aiuterà a salvare la situazione. Quando gli eroi vengono messi alle strette da due restanti Velociraptor, il T-Rex si abbatte su di loro e li uccide, permettendo agli eroi di fuggire.

Roy Batty (Blade Runner)

Blade Runner di Ridley Scott immagina un mondo in cui degli androidi (chiamati replicanti) dalle stesse sembianze dell’uomo, vengono utilizzati come forza-lavoro nelle colonie-extraterrestri. Non sorprende, dunque, che alcuni di loro si ribellino e vengano inseguiti dalle autorità. Tuttavia, un ribelle, Roy Batty, si rivela un essere molto più complesso di quanto possa sembra. Batty cerca vendetta contro il suo creatore ed è disposto a uccidere chiunque si metta sulla sua strada. Quando Deckard lo rintraccia, Roy lo assale brutalmente. Ma quando Batty vede Deckard in fin di vita, prova simpatia per lui e lo salva prima di morire.

Loki (Thor: Ragnarok)

Loki è uno dei cattivi più efficaci del MCU. In effetti, è stato il primo cattivo ad affrontare l’intera squadra dei Vendicatori. Cerca di uccidere suo fratello diverse volte, attacca New York City con un esercito ed, generalmente, è sempre molto dispettoso. Tuttavia, in Thor: Ragnarok vediamo Loki che inizia a cercare di liberarsi dal suo “ingombrante” passato. Comincia a vedere Thor come il suo vero fratello e torna ad Asgard per aiutare a salvare la situazione. Questo arco narrativo termina in maniera eroico in Avengers: Infinity War, quando Loki cerca di salvare il Dio del Tuono da Thanos e muore. 

Severus Piton (Harry Potter)

Severus Piton è decisamente un personaggio interessante. Per gran parte della serie, è stato semplicemente un’incombente minaccia per Harry Potter e i suoi amici, poiché era chiaro che al professore non importava affatto del mago. Assume i contorni di un vero villain quando uccide Silente e si unisce a Voldemort. Tuttavia, le vere intenzioni di Piton verranno presto rivelate e diventa chiaro che, in realtà, non è mai stato cattivo. È stato Silente a chiedere a Piton di ucciderlo: la preoccupazione principale di Severus è sempre stata quella di proteggere Harry a causa del suo amore nascosto per la madre. 

T-800 (Terminator 2 – Il giorno del giudizio)

Il primo film della serie Terminator ha creato uno dei cattivi più formidabili di tutti i tempi. Quindi, è stata decisamente un’impresa per il sequel trasformarlo in uno degli eroi più amati di sempre. Terminator 2 – Il giorno del giudizio introduce nuovamente il T-800 come un cyborg riprogrammato dagli umani per salvare John Connor. È adesso diventato un protettore e col tempo diventa persino una figura paterna per John, sacrificando alla fine la sua vita per impedire che il “Giorno del Giudizio” si compia.

Darth Vader (Star Wars – Il ritorno dello Jedi)

Darth Vader potrebbe essere tranquillamente il villain film più iconico mai creato. Viene presentato come il Signore Oscuro che uccide Obi-Wan. Viene poi rivelato che si tratta del padre di Luke, oltre che del responsabile del congelamento di Han Solo. Ma il suo arco termina in modo epico ne Il ritorno dello Jedi. Vader riesce a portare Luke all’Imperatore e tenta di condurlo al Lato Oscuro. Tuttavia, Luke si rivela troppo forte per cedervi, così l’Imperatore cerca di ucciderlo. Dopo aver capito che suo figlio potrebbe morire, Vader scaglia Palpatine nel reattore della Morte Nera e viene ferito a morte.

Fonte: Screen Rant

Da Locke a La Famiglia: quando il film è minimalista [FOTO]

0
Da Locke a La Famiglia: quando il film è minimalista [FOTO]

In occasione della prossima uscita di Locke, film capolavoro che vede protagonista uno straordinario Tom Hardy, ecco un elenco di film minimalisti, ovvero che fanno dell’unità di luogo il loro punto forte: [nggallery id=589]

Per unità di luogo si intende ovviamente il fatto che gli eventi del film vengono raccontati in uno spazio univoco, che può essere un appartamento, come nel caso di Carnage di Roman Polanski, o in quello de La Famiglia, il bellissimo film di Ettore Scola.

LockeQuesta unità spaziale si può ridurre all’osso, in uno spazio ancora più piccolo di un appartamento o di un stanza. Iin questi casi i risultati sono davvero interessanti come nel caso di Buried – Sepolto, in cui il protagonista Ryan Reynolds è per tutta la durata del film chiuso in una bara, oppure Devil, di M. Night Shyamalan, completamente ambientato in un’ascensore, o infine, è sempre questo il caso di Locke, in cui Tom Hardy tiene altissima la tensione per i 90 minuti di film soltanto parlando al telefono con personaggi che non vedremo mai. In questi casi, è normale che il film faccia molto affidamento non solo sui dialoghi e la sceneggiatura nel suo insieme, ma anche sui protagonisti (o protagonista).

Ed è sempre in questi casi che vengono fuori i grandi attori; questa definizione è senza dubbio la più adatta per definire il talento straordinario di un attore quale è Tom Hardy.

Da Leonardo DiCaprio a Claire Danes: ecco le migliori “facce da lacrime” al cinema

Un bravo attore è in grado, all’occorrenza, di commuoversi davanti alla telecamera, di riuscire a entrare così profondamente in sintonia con il personaggio da sentire gli stessi sentimenti che sente e quindi avere le stesse reazioni.

Ma non serve essere un bravo attore per avere una grandiosa smorfia “da pianto”. Ecco di seguito alcune delle migliori “facce da lacrime” al cinema:

[nggallery id=2208]

Da Johnny Depp a Tom Hanks, gli attori che hanno antenati illustri

Sono già ricchi, famosi e (quasi tutti) amati, ma alcuni di loro hanno anche degli antenati illustri. Come Sophia Loren, imparentata con Benito Mussolini per via del matrimonio di sua sorella con il figlio del dittatore italiano, oppure l’americanissimo Clint Eastwood che invece nel suo albero genealogico vanta addirittura Enrico I d’Inghilterra.

Da Johnny Depp a Tom Hanks, ecco alcuni degli attori che hanno antenati illustri:

[nggallery id=2258]

Da Il gladiatore 2 a Beetlejuice 2: tutti i film pronti a ripartire dopo la fine degli scioperi

0

Con la fine dello sciopero degli attori – durato 118 giorni – alle 12:01 (ora americana) di giovedì mattina, le produzioni di lungometraggi Hollywoodiani potranno ufficialmente riprendere. Secondo quanto riportato da Deadline, i film che riprenderanno questa settimana, o in un futuro molto prossimo, la propria fase di riprese sono Il gladiatore 2 della Paramount diretto da Ridley Scott (di cui sono già stati montati 90 minuti), Beetlejuice 2 della Warner Bros. diretto da Tim Burton (a cui mancano solo due giorni di riprese) e Juror No. 2 di Clint Eastwood (a cui mancherebbero circa una dozzina di giorni di riprese).

Priorità nella ripresa della produzione ce l’avrebbe anche l’adattamento della Sony del romanzo bestseller di Colleen Hoover, It Ends With Us. Si è poi ipotizzato che Captain America: Brave New Worldattualmente in uscita il 26 luglio, potrebbe tornare alla sua uscita iniziale, ovvero a maggio. La Warner, invece, è fiduciosa che Beetlejuice 2 possa ancora essere pronto in tempo per uscire il 6 settembre. Tra gli altri film le cui riprese riprenderanno a breve vi è il lungometraggio ancora senza titolo sulla Formula 1 di Apple Original Film con Brad Pitt protagonista. Tra le riprese previste per l’inizio del 2024 ci sono Tron 3 della Disney (ancora senza data) e Minecraft della Warner Bros con Jason Momoa (data di uscita 4 aprile 2025).

Anche Good Fortune, il film di Aziz Ansari con Keanu Reeves e Seth Rogen della Lionsgate (bloccato dallo sciopero della WGA a maggio), e Mortal Kombat 2 della New Line (ancora senza data) riprenderanno la propria produzione a breve. Inoltre, riprenderà la fase di registrazione del doppiaggio del film Sony Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, il quale al momento è stato tolto dal calendario delle uscite 2024, ma non è escluso che possa rientrarvi. C’è dunque una diffusa euforia per il termine di questo storico sciopero e Hollywood sembra pronta a ripartire subito per cercare di garantire una stagione cinematografica 2024 ricca di nuovi film.

Da Il Corvo a L’Esorcista: i film dai set maledetti

Da Il Corvo a L’Esorcista: i film dai set maledetti

Da Il Corvo e Rosemary’s Baby, passando per L’esorcista. I film il questione hanno avuto tutti, quale più quale meno, problemi in fase di lavorazione, da contrattempi fino a eventi davvero tragici. Ecco i set maledetti del cinema:

[nggallery id=1608]

Il CorvoBuddy Ebse, l’uomo di latta del Mago di Oz, venne quasi ucciso dal costume, realizzato in latta e acconciato con trucco prostetico. Tragicamente famoso è invece l’incidente sul set de Il Corvo, mentre molti sono stati i ritardi de La Passione di Cristo per Mel Gibson, tanto che qualcuno disse all’epoca che forse, il suo Dio era arrabbiato con lui. Il set dell’Esorcista invece fu funestato da una serie infinita di guasti tecnici, problemi logistici e la morte di Jack MacGowran pochi giorni dopo la fine delle riprese.

Da Hermione a Stephen Hawking: tutti i geni del cinema

0
Da Hermione a Stephen Hawking: tutti i geni del cinema

Sembra un periodo molto propizio per raccontare i geni al cinema. Lo sanno bene Benedict Cumberbatch e Eddie Redmayne che si sono già candidati a partecipare alla prossima stagione dei premi avendo dato corpo a due delle menti più grandi della storia dell’umanità, rispettivamente Alan Turing e Stephen Hawking.

Ecco di seguito alcune menti geniali, reali o fittizie, raccontate dal cinema:

[nggallery id=1201]

geni al cinema

Da Her a Aladdin: le migliori performance vocali del cinema

0

Se ne è parlato tanto lo scorso anno con Her e se ne parlò tantissimo anni fa, all’uscita al cinema di Aladdin, della Disney: si può considerare il doppiaggio un performance a tutti gli effetti? Si può essere considerati titolari di un personaggio che usa solo la voce e non si vede mai sullo schermo?

Ecco di seguito alcuni dei migliori doppiaggi e delle migliori performance vocali del cinema: [nggallery id=1098]

Scarlett Johansson - Samantha (Her) performance vocaliSecondo noi la risposta è affermativa. Basta infatti, considerando il caso più recente, vedere Her di Spike Jonze in lingua originale e rimanere stregati dalla Samantha di Scarlett Johansson per capirlo ed essere d’accordo. Allo stesso modo, con l’arrivo dei Guardiani della Galassia sul grande schermo, non possiamo fare a meno di pensare che Groot e Rocket non sarebbero stati gli stessi senza l’incredibile lavoro di doppiaggio di Vin Diesel e Bradley Cooper.

Allo stesso modo personaggi divenuti culto, come il Grillo parlante, Jessica Rabbit e persino il perfido computer Hal 9000 non sarebbero divenuti tali senza i doppiatori che li hanno fatti passare alla storia.Emblema del personaggio che prende letteralmente vita grazie alla voce che gli viene prestata dall’attore è, naturalmente, il Genio di Aladdin, della Disney, doppiato, anzi interpretato, dal compianto Robin Williams. Battute, vezzi e risate inconfondibili: Williams ha creato davvero il Genio, uno dei personaggi più belli del cinema e dell’animazione.

Da Grandi: recensione del film con Enrico Brignano

Da Grandi: recensione del film con Enrico Brignano

Uscito al cinema in sala qualche mese fa è disponibile su Prime Video, da fine giugno, la commedia italiana Da Grandi. Il film già dal titolo può richiamare un grande classico del cinema comico degli anni Ottanta, infatti rievoca il quasi omonimo Da Grande del 1987 con Renato Pozzetto.

Questo reboot ambientato ai giorni nostri è diretto da Fausto Brizzi regista che esordì al cinema sul grande schermo nel 2006 con Notte prima degli esami. Nel remake non troviamo solo il protagonista Marco Marinelli, che nella versione adulta è il comico romano Enrico Brignano, ma anche i suoi amici e compagni di scuola Leo Poggi, Tato Verdini e Serena Lombardi. Le versioni grandi dei tre amichetti sono interpretate da Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Ilenia Pastorelli.

La trama di Da Grandi

Marco è un bambino di 8 anni come tanti che passa la sua vita tra i banchi di scuola e giocando con i suoi coetanei. Durante la festa di compleanno per i suoi 9 anni però non riceve ne la torta che desiderava e neanche il regalo che voleva ma per fortuna ci sono i suoi tre amici del cuore che si fermano a casa sua per un pigiama party. Però per magia, dopo aver esaudito il desiderio di diventare tutti e quattro adulti, soffiando la fiamma di una candelina posta su un muffin, al loro risveglio alla mattina presto si ritrovano improvvisamente grandi. Ovviamente prima spaventati e poi divertiti, dopo aver indossato gli abiti dei genitori del festeggiato, scappano per vivere la vita da persone adulte.

Dopo qualche ora finalmente i genitori si accorgono che i loro figli non sono al parchetto ma sono scomparsi e chiamano la polizia che subito inizia ad indagare sulla misteriosa sparizione. I quattro amici invece iniziano a capire che la vita degli adulti non è così bella, anzi è piena di problemi e molto faticosa, quindi cercano un tetto per dormire con i pochi soldi che Marco ha rubato dalla borsa di sua madre prima di uscire di casa. Serena con i tre amici si trasferisce a vivere nel bed & breakfast che appartiene alla loro maestra Francesca (Valeria Bilello) di cui il protagonista è innamorato da sempre.

Proseguendo la trama di questa commedia è come se ciascuno di loro diventasse la proiezione del proprio se stesso in futuro. Serena scopre l’amore per il tennis e si ritrova ad insegnare lo sport affiancata ad un coach del circolo che è suo padre. Leo capisce l’importanza di aiutare i nonni in casa e lavora da loro come badante un po’ pasticcione ma con un cuore d’oro. Tato abile pianista si scopre gay e innamorato del preside della scuola elementare che frequenta e invece Marco oltre a fidanzarsi con l’amata Francesca dopo un appuntamento al lunapark, trova impiego come baby-sitter ed educatore di bambini.

Ovviamente nel film Da Grandi nessuno sa della loro trasformazione, anzi saranno gli stessi quattro protagonisti a definirsi rapitori dei bambini scomparsi e chiedere un riscatto in banconote da cinque euro. Alla fine dopo un rocambolesco inseguimento in auto per le vie della città da parte della polizia Marco, Serena, Leo e Tato tornano bambini e finalmente capiscono quanto sono fortunati ad essere piccoli.

Un reboot che funziona a metà

Il punto più forte di Da Grandi è decisamente la comicità dei quattro protagonisti versione adulta. Si ride con il quartetto che portano avanti dinamiche diverse dall’originale e facendo leva sui classici della comicità. Quello che spicca di più è Enrico Brignano, il nuovo Marco, che omaggia con la sua spontanietà molte volte l’originale di Renato Pozzetto ma ovviamente più versione romana. Non sono da meno il duo Luca e Paolo e Ilenia Pastorelli anche se loro tre cercano a tutti i costi di scimmiottare il linguaggio dei bambini e dopo un po’ diventa irritante a differenza di Brignano, che si vede fin dal prima scena quanto è a suo agio con il ruolo da bambinone mai cresciuto.

La storia di fondo rimane la stessa del film del 1987, anche se per il pubblico più giovane può ricordargli, per certi aspetti, anche la commedia romantica d’inizio anni Duemila 30 anni in 1 secondo dove la protagonista per magia si ritrova nel corpo di una bella trentenne ma con la mentalità di una bambina. Questo è quello che più hanno in comune Marco e i suoi compagni con Jenna la protagonista della romcom americana, entrambi affrontano la vita da grandi con l’innocenza e la sincerità che solo quando si è piccoli si possiede senza aver paura del giudizio degli altri.

In conclusione Da Grandi è un film che gioca sulle similitudini con l’originale e sul talento comico dei quattro protagonisti dove Enrico Brignano è il trascinatore per tutta la durata del lungometraggio.

Da George Clooney a Blake Lively, ecco i vip al ballo della scuola

Ecco le immagini, alcune compromettenti alcune no, di alcuni vip ai tempi del famigerato Prom, il ballo della scuola. Tra un ciuffo, una frangia e i colori pastello che sembrano non passare mai di moda, ecco 32 vip immortalati nella notte più bella della loro adolescenza.

[nggallery id=2099]

Da dove viene Shadow in Sonic 3?

Da dove viene Shadow in Sonic 3?

Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3) (qui la recensione) ha portato sul grande schermo il popolare personaggio di Shadow, ma resta ancora da capire da dove provenga esattamente il misterioso riccio. Il terzo capitolo del franchise cinematografico di Sonic introduce Shadow the Hedgehog (Keanu Reeves), due anni dopo la sua breve apparizione alla fine di Sonic 2, e funge da antagonista di Sonic (Ben Schwartz), Tails (Colleen O’Shaughnessey) e Knuckles (Idris Elba). Nel corso del film, Shadow lavora al fianco di Gerald e Ivo Robotnik, interpretati da Jim Carrey in un doppio ruolo, per ottenere l’equipaggiamento necessario ad attivare il Cannone Eclissi e a distruggere la Terra.

Dalla sua uscita nelle sale, Sonic 3 ha battuto i record di pubblico su Rotten Tomatoes ed è stato citato da molti critici come il miglior film del franchise di Sonic . Keanu Reeves, in particolare, ha ricevuto grandi elogi per il suo lavoro vocale nel ruolo di Shadow, e il regista Jeff Fowler ha paragonato lo Shadow di Reeves alla sua performance nel franchise di John Wick. Sonic 3 offre una visione sorprendente del passato di Shadow the Hedgehog e di come sia arrivato a nutrire risentimento nei confronti dell’umanità, ma è ancora un mistero come sia arrivato sulla Terra e da dove provenga esattamente.

È probabile che Shadow provenga dalla Cometa Nera in Sonic 3

Sonic - Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3)

In Sonic 3, gli spettatori scoprono le origini di Shadow the Hedgehog e gli viene mostrata la sua vita nel laboratorio di Gerald Robotnik. Grazie ai flashback, Shadow è stato sottoposto a vari test nell’ambito del Progetto Shadow e ha stretto un legame con la nipote di Robotnik, Maria (Alyla Browne). Il Progetto Shadow viene infine chiuso con la forza dal G.U.N., dopo essere stato ritenuto troppo pericoloso per continuare, e Maria rimane uccisa in un’esplosione; la sua morte porta Shadow a desiderare vendetta. Shadow arriva al laboratorio di Robotnik dopo essersi schiantato sulla Terra con un meteorite, che molto probabilmente proviene dalla Cometa Nera vista nei giochi di Sonic .

Nel gioco spinoff di Shadow del 2005, Shadow the Hedgehog, viene rivelato che Gerald Robotnik ha fatto un accordo con Destino Nero, il signore della Cometa Nera; l’accordo prevedeva che i due avrebbero lavorato insieme per creare la Forma di Vita Definitiva, che Destino Nero voleva usare per ottenere i Chaos Emerald quando la cometa sarebbe tornata dopo 50 anni (via Sonic Retro). Il sangue di Destino Nero è stato utilizzato anche per la creazione di Shadow. Tuttavia, Gerald si rivoltò contro Destino Nero e progettò il Cannone a Eclissi per distruggere la Cometa Nera quando sarebbe tornata in futuro.

Sonic The Hedgehog 3 collega l’asteroide di Shadow a Destino Nero per aiutare il futuro

Il finale di Sonic 3 vede Shadow e il Dottor Robotnik distruggere l’Eclipse Cannon e salvare la Terra dalla distruzione. Sebbene inizialmente sembri che Shadow sia scomparso, la scena post-credits mostra che è sopravvissuto all’esplosione del cannone, indicando il suo ritorno nel sequel del 2027. Il potenziale ritorno di Shadow in Sonic 4 potrebbe portare alla comparsa di Black Doom come prossimo cattivo dopo l’apparente scomparsa del Dottor Robotnik. La serie spinoff Knuckles ha già accennato alla futura apparizione di Black Doom e il legame di Shadow con l’Eclipse Cannon descritto in Sonic 3 aiuta il futuro del franchise.

Come descritto nel videogioco, Destino Nero ha contribuito alla creazione di Shadow con il progetto di usarlo per localizzare i Chaos Emerald sulla Terra. Nel gioco, Destino Nero approfitta dell’amnesia di Shadow per assicurarsi che trovi gli Smeraldi; in Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3), Shadow conserva i suoi ricordi del passato, il che potrebbe avere un impatto sui piani per la trama del sequel. Tuttavia, i legami di Shadow con la Cometa Nera potrebbero essere esplorati nel sequel e potrebbero permettere a Destino Nero di diventare il nuovo spettacolare cattivo del franchise di Sonic .

Da domani mi alzo tardi: il film ispirato alla vita di Massimo Troisi

0

Da domani mi alzo tardiInizieranno nel 2015 le riprese di Da domani mi alzo tardi, il film ispirato alla vita di Massimo Troisi, l’amato e apprezzato attore napoletano, diretto da Stefano Veneruso, suo nipote.

Tratto dal romanzo omonimo della sceneggiatrice Anna Pavignano – che con Troisi condivise una parte di vita e la scrittura de Il Postino e di tutti i suoi film da regista (Ricomincio da tre, Morto Troisi, viva Troisi!, Scusate il ritardo, Non ci resta che piangere, Le vie del Signore sono finite, Pensavo fosse amore…invece era un calesse) -, il film è ambientato tra gli Stati uniti e l’Italia ed è fortemente ispirato all’attore, al suo stile di vita, al suo modo di essere. Da domani mi alzo tardi è la storia di ciò che sarebbe potuto succedere se l’attore così rimpianto non fosse mai scomparso quel pomeriggio del 4 giugno 1994, ed è anche il racconto del suo tormentato amore con la Pavignano, sua compagna per molti anni e rimasta unica testimone della loro unione. Attraverso frammenti di una vita passata e mai vissuta, riaffioreranno ricordi buffi e dolorosi di momenti di vita trascorsa insieme prima come amanti e poi come amici; sarà così la memoria a ridare vita alla personalità, al modo di pensare e anche di far ridere di Massimo.

“L’idea è nata più o meno quattro anni fa – ha spiegato il regista Stefano Veneruso -. Leggendo il romanzo ho pensato che potesse essere uno straordinario film, una bellissima storia d’amore da raccontare, a prescindere dal personaggio in questione. Mi ha colpito molto la dinamica della loro storia, che io conoscevo vagamente. Scoprire il dolore vissuto da loro due è una cosa veramente interessante, anche perché Massimo aveva una particolarissima ‘gestione del dolore’: era capace di manipolare e ribaltare qualsiasi situazione. Lo spettatore – ha concluso – si deve aspettare un approfondimento del suo pensiero, che neanche io che l’ho vissuto come fosse un fratello maggiore conoscevo. I protagonisti del film saranno due attori americani. Sarà la raffinata e bravissima Jennifer Beals la protagonista femminile”.

Da domani al cinema Il Magico Mondo di Harold

Da domani al cinema Il Magico Mondo di Harold

Da domani al cinema Il Magico Mondo di Harold, il nuovo live-action Sony Pictures diretto da Carlos Saldanha (L’Era Glaciale) da una sceneggiatura di David Guion e Michael Handelman. Tratto dal celebre libro per bambini del 1955 scritto da Crockett Johnson “Harold and the Purple Crayon”, Il Magico Mondo di Harold è interpretato da Zachary Levi (Shazam!), Lil Rel Howery (Scappa – Get Out), Benjamin Bottani (Bromates – Coinquilini per la pelle), Jemaine Clement (Vita da vampiro – What We Do in the Shadows), Tanya Reynolds (Sex Education) con Alfred Molina (Spider-Man: No Way Home) e Zooey Deschanel (Yes Man). Il Magico Mondo di Harold sarà nelle sale italiane da domani, giovedì 12 settembre, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Il Magico Mondo di Harold

All’interno del suo libro, l’avventuroso Harold (Zachary Levi) può dare vita a qualsiasi cosa semplicemente disegnandola. Dopo essere cresciuto e aver disegnato se stesso fuori dalle pagine del libro e nel mondo reale, Harold scopre di avere molto da imparare sulla vita vera e che la sua fidata matita viola può scatenare scherzi molto più esilaranti di quanto avesse mai pensato. Quando il potere dell’immaginazione illimitata finisce nelle mani sbagliate, ci vorrà tutta la creatività di Harold e dei suoi amici per salvare il suo mondo e quello reale. Il Magico Mondo di Harold è il primo adattamento cinematografico dell’amato classico per bambini che ha affascinato i giovani lettori per decenni.

Da domani 15 dicembre su Prime Video gli ultimi tre episodi di The Bad Guy

0

Escono domani in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo gli ultimi tre episodi della serie Original italiana The Bad Guy, con Luigi Lo CascioClaudia Pandolfi, Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza, Giulia Maenza, Antonio Catania, Fabrizio Ferracane. The Bad Guy è una serie in sei episodi diretta daGiuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana.

The Bad Guy unisce il crime con la dark comedy e racconta l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio), pubblico ministero siciliano che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la mafia e che improvvisamente viene accusato di essere uno di coloro che ha sempre combattuto: un mafioso. Dopo la condanna, senza più nulla da perdere, Nino decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” in cui è stato ingiustamente trasformato.

La serie è creata e scritta da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori per Indigo Film con Amazon Studios, ed è stata presentata in anteprima mondiale – fuori concorso – alla 40a edizione del Torino Film Festival. Hanno collaborato a The Bad Guy anche i cantautori Colapesce Dimartino firmando per la colonna sonora il brano originale “Cose da Pazzi” – nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali – e il jingle originale “Wowterworld” che compare nella serie.

The Bad Guy si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Autumn BeatPrisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, e LOL: Chi ride è fuori; le serie pluripremiate Fleabag The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereJack Ryan di Tom Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Fra le altre produzioni Original italiane già annunciate Everybody Loves Diamonds, Dinner Club S2, The Ferragnez – La Serie Stagione 2 e il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Da Chinatown a Ex-Machina: quando l’eroe perde

Da Chinatown a Ex-Machina: quando l’eroe perde

Le storie a lieto fine sono quelle dove l’eroe vince, salva la ragazza, risolve il caso, imprigiona il cattivo. Ma non sempre per i protagonisti e gli eroi c’è un finale felice.

Da Chinatown di Roman Polanski a Ex-Machina di Alex Garland, sono tantissimi gli esempi di film in cui, nel finale, è il cattivo a vincere, oppure in cui l’eroe semplicemente perde contro gli eventi più grandi di lui. Ecco 15 titoli che fanno al caso:

[nggallery id=2410]

Da Cate Blanchett e Penelope Cruz: nove attrici incinta sul set

Da Cate Blanchett e Penelope Cruz: nove attrici incinta sul set

Nonostante sembrino sempre in forma, scattanti e atletiche, molte attrici si trovano a fare i conti con la gravidanza durante il lavoro sul set. Il bellissimo momento in cui una donna diventa mamma viene così immortalato in un film e questo capita più spesso di quanto immaginiamo. Ecco nove attrici incinta che hanno recitato nonostante la gravidanza e che in alcuni casi (vedi Alyson Hannigan) sono riuscite a farne addirittura un plot twist.

[nggallery id=2279]

Da brutto anatroccolo a cigno a Hollywood

Non tutte le star nascono bellissime così come siamo abituati a vederle sui tappeti rossi e nei film al cinema. Qualcuna si affida all’età e alla maturità, qualche altra al bisturi.

Qualunque sia il loro segreto, ecco di seguito le star di Hollywood che si sono trasformate da brutto anatroccolo in cigno.

[nggallery id=2277]

Da Amistad a Magic Mike: Matthew McConaughey e il cinema

Da Amistad a Magic Mike: Matthew McConaughey e il cinema

È stato più volte presente nella classifica degli uomini più belli del mondo, è divenuto quasi leggendario per il suo fisico statuario da surfista e ha fatto sognare milioni di donne grazie alla sua splendida forma fisica. Il giovanotto biondo che faceva impazzire Kate Hudson in Come Farsi Lasciare in 10 Giorni è però cresciuto, e con lui i suoi impegni cinematografici che sono diventati più complessi, a parte forse il prossimo Magic Mike, in cui l’ormai 43enne Matthew McConaughey fa sfoggio forse per l’ultima volta prima di dedicarsi a ruoli meno fisici, dei suoi “ondeggianti pettorali”.

La biografia di Matthew McConaughey

L’alto e biondissimo Matthew McConaughey nasce in Texas e nel 1988, dopo il diploma, vola in Australia dove lavora in uno studio legale. Da sempre studente brillante si iscrive alla facoltà di legge presso l’Università di Austin, ma nel frattempo s dedica anche alle regia e nel 1992 comincia a recitare in piccoli spot tv. La sua carriera non è mai stata esattamente sotto i riflettori, è sempre stato un attore discreto, che porta la parte a casa, ed è infatti difficile capire quando Matthew McConaughey sia davvero balzato agli occhi del grande pubblico.

La filmografia di Matthew McConaughey

Dal 1993 al 1996 colleziona una serie di partecipazioni, fino alla collaborazione con Sandra Bullock in Il Momento di Uccidere, in cui il bel surfista si nasconde dietro occhiali e abiti da ufficio. Sul set del film nascerà anche una storia d’amore trai due destinata a durare diversi anni. Tutti gli attori hanno un anno magico e per Matthew, a livello professionale, quest’anno può essere il 1997, in cui collabora con Robert Zemeckis e Steven Spielberg per Contact e Amistad. Nel primo film ha la possibilità di lavorare fianco a fianco con Jodie Foster, che aveva già all’attivo i suoi due Premi Oscar; nel secondo film invece si incontra con un intero cast di grandissime personalità dello spettacolo e del cinema trai quali spiccano Morgan Freeman e Anthony Hopkins. Due esperienze molto diverse, ma sicuramente formative per il giovane attore che si affacciava al grande cinema.

Nel 1999 la sua carriera prende una piega particolare: partecipa da protagonista assoluto a Edtv, di Ron Howard, e per Matthew si aprono le porte della commedia. Sono molti i film, più o meno tutti simili, nei quali l’attore interpreta il bello di turno del quale la giovane protagonista si innamora, a partire da Prima o Poi mi Sposo, accanto a Jennifer Lopez. Qui Matthew è un medico in procinto di sposarsi che viene travolto dal fascino latino della sua wedding planner, la Lopez appunto. A questo gruppo di film appartengono anche le commedie Come Farsi Lasciare in 10 Giorni con Kate Hudson e A casa con i suoi, con un’improbabile Sarah Jessica Parker nei panni della femme fatale. Altra coppia di film accomunabili è Sahara, sul set del quale ha intrecciato una relazione sentimentale con la protagonista Penelope Cruz, e Tutti Pazzi per l’Oro, dove ritrova l’amica Kate Hudson.

A questi ruoli leggeri McConaughey alterna parti che gli permettono di sfruttare la sua fisicità, come Il Regno del Fuoco con Christian Bale e Friality, oltre all’incontro illuminante con Al Pacino per Rischio a Due, film a metà tra lo sportivo e il thriller in cui McConaughey dimostra di essere recitativamente maturato e forse pronto per qualche ruolo più impegnativo. Notevole anche l’incursione nel mondo dello sport con We Are Marshall, a memoria dei successi sportivi ai tempi del liceo. Al filone ‘commedia sentimentale’ si ascrive anche il recente La rivolta delle ex, in cui Matthew ha a che fare con una indispettita ma bellissima Jennifer Garner e il fantasma di uno zio sciupafemmine interpretato da Michael Douglas.

Dopo due anni di pausa, Matthew McConaughey torna nel 2011 con The Lincoln Lawyer, storia di un avvocato che si ritrova a difendere un ricco playboy accusato di omicidio. Da questo momento in poi sembra aprirsi per Matthew una nuova carriera, fatta di scelte più oculate e di film più interessanti nei quali può davvero esercitarsi a recitare. Dopo la partecipazione alla commedia nera Bernie, accanto a Jack Black, sempre nel 2011 Matthew è un killer in Killer Joe, in cui due ragazzi vogliono far uccidere la madre per incassarne l’assicurazione sulla vita.

Matthew McConaugheyNel 2012 Matthew parte per il Festival di Cannes dove presenta ben due lungometraggi  dei quali è protagonista. Il primo è il chiacchieratissimo Paperboy, in cui Matthew è un giornalista che tenta di scrivere il pezzo della vita in viaggio con il fratello minore (Zac Efron), nel cast del film anche Nicole Kidman e John Cusack. Il secondo film è qualcosa che Matt non ha mai fatto, si tratta di Mud, film in cui interpreta un solitario senzatetto con storie da raccontare e verità da nascondere.

Per quanto riguarda i suoi progetti futuri, in primo luogo c’è The Wolf of Wall Street nel quale recita accanto a Leonardo DiCaprio per Martin Scorsese mentre ancora in fase di pre-produzione sono Thunder Run accanto a Gerard Butler e Sam Worthington e Dallas Buyer’s Club, in cui recita accanto ad Hilary Swank e per il quale ha già perso una notevole quantità dei suoi amati muscoli. Ma il 21 settembre prossimo Matthew McConaughey si presenterà ancora in splendida forma sul palco dello streap-club dove si esibisce Magic Mike (Channing Tatum) nell’omonimo film di Steven Soderbergh, in cui il nostro interpreta Dallas, il proprietario del locale.

Matthew McConaughey

Che sia la sua ultima volta ‘senza maglietta’? O semplicemente un ammonimento a chi gli dice che a 43 anni non si ha più il fisico? Qualunque sia il motivo, sembra che il ruolo di mentore dei giovani spogliarellisti sia stato pensato per lui, e Matthew non se l’è fatto ripetere, così presto lo vedremo con pantaloni di pelle, texano nero e rigorosamente shirtless.

Da 5 Bloods – Come Fratelli, recensione del film di Spike Lee

0
Da 5 Bloods – Come Fratelli, recensione del film di Spike Lee

Dopo il grandioso successo di BlackkKlansman, che gli è valso il suo primo Oscar (per la sceneggiatura) Spike Lee torna con Da 5 Bloods – Come Fratelli, un progetto singolare e davvero molto interessante. Con la solita lucida rabbia, Lee riesce ad intrattenere e denunciare, ad inventare e a confermarsi uno dei grandi narratori del cinema classico, sfruttando questa volta la ferita, sempreverde nel cuore dell’America, della Guerra del Vietnam.

I titolo, abbracciando lo slang, indica letteralmente i 5 fratelli di sangue, anche se i protagonisti veri e propri della storia sono Paul (Delroy Lindo), Otis (Clarke Peters), Melvin (Isiah Whitlock Jr) ed Eddie (Norm Lewis), quattro veterani del Vietnam che sono tornati nel sud-est asiatico. Quella che nelle prime scene sembra essere una vacanza di lusso, si rivela un viaggio nella memoria e una missione da compiere: ritrovare il corpo del leader della squadra Norman (Chadwick Boseman), morto in azione davanti ai loro occhi.

Con Da 5 Bloods Spike Lee prevede il futuro

Scritto nel 2018 e girato nel 2019, Da 5 Bloods sembra pensato domani. Spike Lee, osservatore attento ed intransigente della sua realtà e del suo Paese, racconta con grande perizia la Guerra americana bianca, quella in Vietnam, e lo fa dal punto di vista di quelli che venivano sbattuti in prima linea, a compiere le missioni più rischiose, coloro ai quali non veniva riconosciuto il merito di aver combattuto e che non erano parte di una grande nazione bianca, ma comunque che sentivano bruciante l’orgoglio per aver risposto alla chiamata ed essere tornati per raccontarlo: i soldati di colore.

Lee racconta quello che non era mai stato raccontato, nel ricco filone della narrativa cinematografica relativa alla Guerra in Vietnam, ovvero la posizione del soldati neri in un conflitto che apparteneva loro ancora meno che ai soldati bianchi. Si trovavano infatti ad affrontare persone oppresse, come loro negli USA, persone che non li avevano mai appellati con la “parola che comincia per N”, eppure erano fieri del loro coraggio in campo.

Ma, chi ha combattuto lo sa bene, la guerra non finisce mai, né nella testa di chi torna, né nel cuore di chi la ricorda, qualche volta nemmeno sul campo. E così, gli eroi di Spike Lee, si trovano ad imbracciare i fucili per svolgere un compito che, da nobile, diventa quasi greve, simbolo di quell’avidità e cattiveria che resta umana.

Da 5 Bloods mescola generi e toni

Il lavoro che Spike Lee fa sul genere è incredibile, partendo dal war movie, mescola generi e soprattutto toni, giocando con il buddy movie, con il cinismo del film di guerra con lo sfondo del Vietnam, citandoli e parodiandoli in diverse sequenze del film. Alterna i toni dell’avventura a quelli del road movie, passando per la commedia nera, realizzando un effetto così spossante e bizzarro che gli ultimi 15 minuti, in cui fa esplodere tutta la dolcezza e l’emozione di cui è capace, sono un vero e proprio shock emotivo.

Da 5 Bloods procede su due piani temporali, il presente, che vede i veterani appesantiti dagli anni ma ancora ben capaci di imbracciare le armi e lottare, e il passato, in cui i quattro protagonisti sono con il loro leader. I quattro veterano appaiono nel passato così come lo sono nel presente, spaventati e stanchi, vecchi, che seguono il loro leader, colui che non riesce a sopravvivere, che loro torneranno indietro a prendere. Il corpo bellissimo di Chadwick Boseman si scontra violentemente con quelli invecchiati e sudati dei suoi compagni, e proprio lui rappresenta la loro parte migliore, quella che li invita all’amore, a non ammutinarsi alla notizia dell’assassinio di Martin Luther King, a scegliere sempre la strada del perdono. Questa via illuminata prenderà il sopravvento in un inedito finale, che per quanto duro e attuale, apre la strada a toni di dolcezza che oseremmo dire insoliti per Lee.

Tra la bellezza del grande cinema, l’esaltazione e la mescolanza dei generi e dei toni, l’impegno sociale sempre lucidissimo, Spike Lee regala ancora una volta agli spettatori, con un solo film, un manifesto politico, una lezione di cinema e un’avventura umana preziosa.

D23 Expo, tutti gli annunci Disney, Marvel, Pixar, Lucasfilm e 20th Century Studios

0

Gli studi cinematografici e televisivi della Disney, tra cui Marvel Studios, Lucasfilm, Walt Disney Studios, Pixar e Walt Disney Animation Studios, 20th Century Studios e Disney Branded Television, hanno rivelato molte novità al D23 Expo, che si è svolto dal 9 all’11 settembre presso l’Adiaheim, vicino a Disneyland Centro Congressi. Ecco di seguito l’elenco completo di tutti gli annunci:

  • FILM LIVE-ACTION

Cinema

Marvel

Ant-Man and the Wasp: Quantumania: Alla presenza di Paul Rudd, Kathryn Newton, Evangeline Lilly e Jonathan Majors, il pubblico ha assistito alla proiezione di un footage dal film che uscirà il 17 febbraio.

Black Panther: Wakanda Forever: Il pubblico ha visto una scena del film con protagonista Angela Bassett nei panni della regina Ramonda. Il film arriva al cinema il prosismo 11 novembre.

Captain America: New World Order: Shira Haas e Tim Blake Nelson si sono uniti al cast del film che vedrà protagonista Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Cap e che uscirà il 3 maggio 2024.

Fantastici Quattro: Kevin Feige ha confermato che Matt Shakman dirigerà il film che è atteso per l’8 novembre 2024 al cinema, ma non è ancora stato annunciato il cast.

Thunderbolts: Sono stati confermati diversi nomi nel cast del film che sarà diretto da Jake Schreier e che chiuderà la Fase 5 del MCU il 26 luglio 2024. Trai nomi confermati ci sono David Harbour, Julia Louis-Dreyfus, Wyatt Russell, Florence Pugh, Sebastian Stan, Hannah John-Kamen e Olga Kurylenko.

Lucasfilm

Indiana Jones 5: E’ stato mostrato al pubblico un primo trailer del lungo e remunerativo franchise. Harrison Ford si è presentato alla folla, dichiarando il suo amore per il personaggio ma anche la scelta di non farsi mai più convincere a recitarlo.

Willow: Anche di questo film è stato mostrato un trailer mentre Christian Slater è si è presentato all’evento come membro del cast. Si unisce a Warwick Davis, Joanne Whalley, Ruby Cruz, Erin Kellyman, Ellie Bamber, Dempsey Bryk, Amar Chadha-Patel e Tony Revolori.

20th Century

Avatar: La via dell’acqua: La folla ha potuto vedere un carico di filmati dal film di James Cameron da lungo tempo in lavorazione, sequel di uno dei più grandi incassi della storia del cinema.

Disney Live-Action

Mufasa: Il re leone: Annunciato il titolo del prequel del film del 2019, che arriverà nel 2024 e sarà diretto dal premio Oscar Barry Jenkins.

La Sirenetta: E’ stato mostrato un trailer e annunciata un’uscita per l’estate 2023.

Disney+

Hocus Pocus 2: E’ stato diffuso un nuovo trailer per il film che finirà direttamente sulla piattaforma il 30 settembre.

Disenchanted: E’ stato mostrato il primo trailer del sequel del film con Amy Adams, che arriverà sulla piattaforma il 24 novembre.

Peter Pan & Wendy: Il film arriverà su piattaforma nel 2023.

  • FILM D’ANIMAZIONE

Cinema

Elemental: Rivelato il cast vocale e le prime immagini del film che uscirà il 16 giugno.

Elio: Il nuovo lungometraggio Pixar sul sognatore di 11 anni Elio (Yonas Kibreab) presenterà anche America Ferrera. Adrian Molina è il regista e Mary Alice Drumm è la produttrice. La trama: Elio è artistico, creativo e ama stare in casa che fa fatica a inserirsi. Nel frattempo mamma Olga, che gestisce un progetto militare top-secret, sta lavorando per decodificare uno strano segnale dallo spazio. Ma è Elio che entra in contatto, viene teletrasportato nello spazio e successivamente viene scambiato per un ambasciatore intergalattico per la Terra. Uscirà nella primavera del 2024.

Inside Out 2: Sequel della Pixar confermato con il ritorno di Amy Poehler. Uscita prevista per l’estate 2024.

Strange World: Rilasciato il nuovo trailer per il film Disney Animation. Aprirà nelle sale il 23 novembre.

Wish: viene rivelato il prossimo lungometraggio originale di Walt Disney Animation Studio, in uscita nell’autunno 2023. I registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorn hanno delineato la storia, ambientata a Rosas, il regno dei desideri in cui i desideri possono letteralmente avverarsi. È incentrato sulla diciassettenne Asha (Ariana DeBose) che fa un appassionato appello alle stelle, a cui risponde una forza cosmica, una piccola sfera di energia illimitata chiamata Stella. Insieme, affrontano il più formidabile dei nemici per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si collega alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose. Alan Tudyk darà la voce a una capra di nome Valentino. Julia Michaels sta scrivendo tutte le canzoni. Il film è scritto da Jennifer Lee; Peter Del Vecho produce e Juan Pablo Reyes co-produce.

—————-

  • TELEVISION

Marvel

Ironheart: Shakira Barrera si unisce al cast della serie Disney+ con Dominique Thorne nei panni di Riri Williams. La data d’uscita è da confermare.

Secret Invasion: E’ stato mostrato il primo trailer con Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury, la serie uscirà nel 2023.

Armor Wars: Don Cheadle riprende il ruolo del colonnello James Rhodes in una serie stand-alone che mostrerà il personaggio sotto una nuova luce, data d’uscita da confermare.

Loki: Ke Huy Quan si unisce al cast della seconda stagione della serie Disney+ con Tom Hiddleston, Owen Wilson e Sophia Di Martino. La produzione è in corso, ma la data d’uscita non è stata annuciata.

Echo: I membri del cast Alaqua Cox, Vincent D’Onofrio, Devery Jacobs, Graham Greene, Cody Lightning e Chaske Spencer hanno presentato dei filmati speciali della serie, insieme alle new entry Tantoo Cardinal e Zahn McClarnon. La data d’uscita non è stata confermata.

Daredevil: Born Again: Kevin Feige e Vincent D’Onofrio hanno parlato della serie che vedrà anche il ritorno di Charlie Cox. La produzione comincerà nel 2023.

Werewolf by Night: Lo speciale tv a tema Halloween vede protagonisti Gael Garcia Bernal e Laura Donnelly — si tratta del primo speciale Marvel Studios e arriverà il prossimo 7 ottobre.

Lucasfilm

Andor: I fan hanno visto il final trailer della serie Disney+ con Diego Luna. La serie esordirà il 21 settembre.

The Mandalorian: E’ stato presentato un trailer per la stagione 3 della serie Disney+ di grande successo con Pedro Pascal.

Star Wars: The Bad Batch: La seconda stagione della serie animata dell’universo Star Wars di Disney+ sui cloni d’élite sperimentali Bad Batch è stata spostata dal 28 settembre al 4 gennaio.

Tales of the Jedi: la serie antologica animata in forma abbreviata ambientata nell’universo di Star Wars ha svelato il primo trailer e una data di anteprima il 26 ottobre.

D23: Star Wars a Disneyland, ecco i concept dell’attrazione

0
D23: Star Wars a Disneyland, ecco i concept dell’attrazione

Anche Star Wars entrerà a far parte del magico mondo di Disneyland, nelle strutture di Anaheim, California, e di Orlando, Florida.

LEGGI ANCHE – Star Wars il Risveglio della Forza: il poster di Drew Struzan

Bob Iger, CEO della The Walt Disney Company, lo ha annunciato durante il D23 Expo 2015 mostrando al pubblico i primi concept di quella che sarà certamente una delle attrazioni più amate e frequentate dei parchi Disney.

LEGGI ANCHE – D23: prima foto ufficiale del cast di Star Wars Rogue One

Ecco le dichiarazioni di Iger:

“Sono eccitato nell’annunciare il prossimo capitolo nella lunga e bellissima storia tra i Parchi Disney e Star Wars. Attetraverso ogni nuova attrazione e paesaggio che creiamo, spingiamo più in là le barriere di ciò che è possibile. E come potete immaginare, con Star Wars, stiamo portando questo concetto a un livello completamente nuovo, con un’intera galassia da esplorare”.

D23: primo poster di The Jungle Book della Disney

0
D23: primo poster di The Jungle Book della Disney

Ecco il primo poster di The Jungle Book, adattamento live action del classico Disney, a sua volta ispirato al classico della letteratura per ragazzi di Rudyard Kipling.

The Jungle Book poster

Nel cast del film Ben Kingsley, Lupita Nyong’o, Idris ElbaScarlett Johansson e Neel Sethi, unico attore in carne e ossa del film nei panni di Mowgli.

Disney ha già adattato la storia raccontata da Rudyard Kipling in due occasioni. La prima nel 1967, con un film d’animazione diretto da Wolfgang Rethierman, ultimo film prodotto da Walt Disney, che morì durante la produzione. La seconda nel 1994, con un remake live-action diretto da Stephen Sommers.

L’ultima versione sarà diretto da Jon Favreau (Iron Man, Chef) da una sceneggiatura di Justin Marks (Street Fighter: The Legend of Chun-Li). Nel frattempo, c’è un altro Libro della Giungla in lavorazione alla rivale Warner Bros., con Ron Howard alla regia.

Ecco di seguito tutti i progetti in live action che sta sviluppando la Disney al momento: Il Libro della Giungla (diretto da Jon Favreau, arriverà il 15 aprile 2016), La Bella e la Bestia (17 marzo 2017), il sequel Alice Attraverso lo Specchio (27 marzo 2016), Dumbo (diretto da Tim Burton), i film di Winnie the Pooh, Mulan, Pinocchio, Campanellino (con Reese Witherspoon), il sequel di Maleficent e l’ultimo annunciato spin-off sul principe azzurro di Cenerentola.

D23: primo logo di Pirati dei Caraibi 5

0
D23: primo logo di Pirati dei Caraibi 5

Ecco il primo logo di Pirati dei Caraibi 5 presentato al D23. Il film vedrà continuare le rocambolesche avventure del pirata Capitan Jack Sparrow.

[nggallery id=1773]

Dopo La maledizione della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto capitolo della saga: Dead Men Tell No Tales.

pirati-dei-caraibi-5-johnny-deppLe riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come da programma, per il luglio del 2017.

In questo film, vedremo il Capitano Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al possessore il controllo totale dei mari.

D23: primo logo del remake di Elliott il Drago Invisibile

0
D23: primo logo del remake di Elliott il Drago Invisibile

Bryce Dallas Howard è stata ospite al D23 per mostrare la prima clip del remake di Elliot il Drago Invisibile, Pete’s Dragon.

Insieme alla clip, che non è ancora arrivata on line, è stato mostrato anche il primo logo del film che potete vedere di seguito:Pete's Dragon

Nel cast del film l’attrice Bryce Dallas Howard, che interpreta Grace, un ranger del parco che scopre l’esistenza di Elliott. L’attore Oakes Fegley invece è Pete. Wes Bentley è Jack proprietario del mulino locale. Karl Urban è invece il fratello di Jack, Gavin. Oona Laurence è Natalie la ragazza che farà amicizia con Pete. Il premio Oscar Robert Redford è invece il padre di Grace.

Elliot il Drago InvisibileElliott il drago invisibile è un film del 1977 diretto da Don Chaffey e prodotto dalla Disney tramite tecnica mista (il drago Elliott). Il film narra delle avventure di un ragazzino – Peter – che si svolgono in un piccolo villaggio del Maine all’inizio del XX secolo insieme al suo amico Elliott, un drago in grado di diventare invisibile; particolarità questa che porta Peter ad avere guai con la popolazione locale.

Peter è un orfanello che la famiglia Gogan sfrutta ignominiosamente, dopo averlo acquistato come un oggetto per pochi soldi. Ma il ragazzino ha un protettore: Elliott, un drago verde che a volte si manifesta anche di fronte agli estranei. Un giorno, spalleggiato dal gigantesco amico, Peter evade le ricerche dei Gogan e raggiunge il villaggio marinaro di Passamaquody dove, per colpa di qualche maldestro intervento di Elliott, viene accolto in modo malevolo. Trova ospitalità presso il faro di Lampada, il custode ubriacone, e fa amicizia con Nora. Assistito da Gnocco, giunge al villaggio anche il dr. Terminus, un imbroglione che, resosi conto della situazione, tenta un duplice colpo: riconsegnare Peter ai Gogan e impadronirsi di Elliott per sfruttarne le membra nella confezione di medicamenti costosi e miracolosi.

D23: primo concept di Big Hero 6

0
D23: primo concept di Big Hero 6

Ieri, come da previsione, sono state mostrate le prime immagini di Big Hero 6, primo film d’animazione prodotto dalla Marvel Studio, prodotto dalla Walt Disney animation studios, che uscirà il 7 novembre negli Usa. L’occasione è stata chiaramente l’expo Disney D23, che si sta tenendo in questi giorni in California.

Big Hero 6, tratto da un fumetto, racconta la storia di Hiro Hamada, ragazzino prodigio della robotica, che dovrà fare i conti con dei criminali che minacciano di distruggere San Fransokyo. Hiro, dopo la dipartita del fratello, incontrerà un nuovo amico, Baymax, un robot modellato su un robot gonfiabile la cui missione è quella di curare e far star bene le persone. I due uniranno le forze con un team di nuovi combattenti del crimine impegnati per la prima volta in una missione per salvare la loro città. Confermati anche GoGo Tomago, Honey Lemon, Wasabi-No Ginger Fred (Fredzilla), i cui poteri verranno creati da Hiro.

Ecco dunque il primo concept ufficiale di Big Hero 6:

big-hero-6-concept

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità