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Aftersun al cinema dal 5 gennaio e su MUBI dal 6 gennaio

Aftersun al cinema dal 5 gennaio e su MUBI dal 6 gennaio

Aftersun, film d’esordio di Charlotte Wells interpretato da Paul Mescal (vincitore del BAFTA per Normal People) e da Frankie Corio (al suo primo ruolo), è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2022, dove ha vinto il Premio della Giuria French Touch e in anteprima italiana ad Alice nella Città. Di recente Aftersun è stato candidato a 16 British Independent Film Awards, diventando così il secondo film con più nomination in assoluto, dove si è aggiudicato i premi per Miglior film indipendente britannico, Miglior regista, Miglior sceneggiatura, Miglior regista esordiente, Miglior fotografia, Miglior montaggio e Miglior supervisione musicale. Wells ha anche vinto il premio come miglior regista esordiente ai Gotham Awards del 2022.

L’undicenne Sophie e suo padre, Calum, sono in vacanza in una località balneare turca alla fine degli anni Novanta. Nuotano, giocano a biliardo e si godono la compagnia l’uno dell’altra. Calum è la versione migliore di se stesso quando è con Sophie. Sophie sente che tutto è possibile quando c’è Calum. Quando Sophie è da sola, affronta nuove amicizie ed esperienze. Mentre si godono il tempo trascorso insieme, Calum cerca di nasconderle un senso di malinconia che lo pervade. Vent’anni dopo, i teneri ricordi dell’ultima vacanza di padre e figlia diventano un ritratto potente e straziante del loro rapporto, mentre Sophie cerca di riconciliare il padre che conosceva con l’uomo che non ha mai conosciuto.

Il film è stato scritto e diretto dalla regista scozzese Charlotte Wells, che è stata inserita tra i “25 volti del cinema indipendente” di Filmmaker Magazine e ha partecipato al Sundance Institute Screenwriters and Directors Labs 2020. AFTERSUN è il suo primo lungometraggio.

1899 è stato cancellato da Netflix dopo una stagione

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1899 è stato cancellato da Netflix dopo una stagione

Netflix si è guadagnato la reputazione di aver cancellato gli spettacoli prima ancora che avessero avuto la possibilità di fare il loro cammino, e lo streamer ha ora eliminato il popolare dramma di fantascienza, 1899. Lo spettacolo, dei creatori di Dark Jantje Friese e Baran bo Odar, è stato presentato in anteprima il 17 novembre e ha seguito un gruppo di emigranti europei in viaggio da Southampton, nel Regno Unito, su un piroscafo chiamato Kerberos per iniziare una nuova vita a New York City.

Sebbene non sia stato accolto così bene come Dark, lo spettacolo ha raccolto recensioni generalmente positive e gli spettatori non vedevano l’ora di scoprire come sarebbe continuata la storia dopo il finale di stagione sconvolgente. Non è stato fornito alcun motivo per la cancellazione, ma il co-creatore Baran bo Odar si è rivolto a Instagram per esprimere il suo disappunto.

 

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La serie tv 1899

1899. Un piroscafo pieno di migranti si dirige verso ovest lasciandosi alle spalle il Vecchio Continente. I passeggeri, provenienti da diverse nazioni europee, hanno in comune speranze e sogni per il nuovo secolo e per il loro futuro all’estero. La traversata però subisce una svolta imprevista con l’avvistamento in alto mare di un’altra nave di migranti alla deriva. Ciò che troveranno a bordo trasformerà il loro viaggio verso la terra promessa in un terrificante incubo.

Black Panther: Wakanda Forever, rivelata la data di uscita su Disney+

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Disney+ (tramite The Hollywood Handle) ha confermato che Black Panther: Wakanda Forever debutterà sul servizio di streaming venerdì 20 gennaio. Il sequel acclamato dalla critica di Ryan Coogler è ancora in programmazione nei cinema e ha recentemente superato la soglia degli 800 milioni di dollari al botteghino globale. Sebbene si tratti di un bottino di tutto rispetto, specialmente in epoca post-Covid, a meno di una riedizione, è altamente improbabile che il film si unisca al suo predecessore con un incasso da 1 miliardo di dollari.

Anche così, Wakanda Forever ha battuto un altro record. Con un incasso americano di oltre 429 milioni di dollari, il film ha superato altri titoli del calibro di Captain Marvel e il primo Wonder Woman diventando il film di supereroi diretto da donne con il maggior incasso nella storia del botteghino statunitense.

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

The Batman: il fumetto scritto da Paul Dano conferma che Metropolis esiste nel Bat-Verse di Matt Reeves

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DC Comics ha recentemente pubblicato The Riddler: Year One, un fumetto scritto dalla star di The Batman Paul Dano che descrive in dettaglio la discesa del cattivo nella follia.  In questo volume, viene mostrata una donna con in mano un biglietto del treno che la porterà a Metropolis. Questa non è la prima volta che abbiamo avuto conferma dell’esistenza della città in Bat-Verse di Matt Reeves, poiché il libro per bambini, Batman: An Original Movie Novel, ha rivelato che un personaggio chiamato Dex proveniva anche dalla città di Superman ed era un membro della LexCorp Race Team.

Nessun dettaglio aggiuntivo sulla città viene rivelato in questo fumetto, ma poiché Reeves ha contribuito a questa storia, è giusto dire che Metropolis esiste sicuramente in questo specifico universo DC. Ora, ciò non significa necessariamente che Superman sia là fuori sappiamo dalle parole di James Gunn che questo franchise rimarrà autonomo. Dopotutto, i DC Studios di James Gunn e Peter Safran sono nel bel mezzo della creazione di un nuovissimo DCU che riunirà la Justice League, e il primo ha già confermato che il Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson non farà parte di quei piani.

Piuttosto che far incrociare Batman con i suoi compagni eroi, Reeves sembra invece molto più interessato ad aggiungere nuovi cattivi alla sua Gotham City. Una serie TV Penguin è già in lavorazione per HBO Max, mentre abbiamo sentito voci sui piani per The Joker, Clayface e altro sulla piattaforma di streaming (anche se non è chiaro se ciò accadrà date le modifiche in corso apportate).

In definitiva, questo è poco più di un Easter Egg e probabilmente non è qualcosa di cui essere troppo entusiasti. Reeves ha davvero iniziato ad approfondire Gotham City solo in The Batman, e scommettiamo che il sequel rimarrà lì piuttosto che dirigersi verso qualsiasi altro luogo familiare del più ampio DC Comics Universe.

The Flash: nuova promo art con Batman, Supergirl e una variante di Flash dall’aspetto bizzarro

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Un nuovo trailer di The Flash dovrebbe debuttare durante il Super Bowl il prossimo 12 febbraio e oggi avviamo scovato una nuova promo art del film. Quest’ultima immagine mette in luce The Fastest Man Alive (Ezra Miller), Supergirl (Sasha Calle), Batman (Michael Keaton) e quella che sembra essere una variante di Flash sorridente. Questo tizio dall’aspetto un po’ bizzarro è stato oggetto di un po’ commenti ridicolizzanti online, ma vale la pena tenere a mente che questo tipo di arte promozionale può essere molto fuorviante in termini di come i personaggi saranno rappresentati sullo schermo.

Secondo quanto abbiamo sentito il film è andato molto bene nelle proiezioni di prova e un recente rapporto commerciale ha affermato che l’avventura del supereroe guidata da Andy Muschietti è stata “testata con voti a 5 stelle”, con una fonte che ha elogiato il film paragonandolo a “Spider-Man: No Way Home“.

Sebbene non sia stata rilasciata alcuna sinossi ufficiale, The Flash sarà (vagamente) basato sull’arco dei fumetti di Flashpoint e si dice che sarebbe dovuto servire come una sorta di “ripristino” per il DCU. Sia Ben Affleck che Michael Keaton torneranno nelle rispettive interpretazioni di Batman, e il film presenterà anche Sasha Calle nei panni di Supergirl.

Da quello che abbiamo capito, Henry Cavill e Gal Gadot hanno filmato cameo nei panni di Superman e Wonder Woman, ma ci sono rapporti contrastanti sul fatto che appariranno ancora nel film (in ogni caso sappiamo che Henry Cavill  non riprenderà il ruolo di Superman in futuro). The Flash ha recentemente spostato la sua data di uscita di una settimana ed è ora programmato per arrivare al cinema il 16 giugno 2023.

She-Hulk: Attorney at Law, lo sceneggiatore difende la serie definendola “La serie sui fumetti più accurata del MCU”

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Mentre la maggior parte delle persone considera She-Hulk: Attorney at Law come una commedia di supereroi sciocca e divertente, alcuni ritengono che il tono più spensierato dello spettacolo, a volte “goffo”, sia in qualche modo in contrasto con altri progetti MCU, e per questa ragione la serie è stata oggetto di molte critiche. Soprattutto la tesi riguarderebbe una percepita mancanza di fedeltà rispetto al materiale originale.

Mentre si potrebbe sostenere che per alcuni aspetti dello spettacolo Disney+ – come per esempio la sua rappresentazione di Daredevil, – sia frutto alcune libertà prese rispetto ai fumetti, da un punto di vista del tono, era abbastanza simile all’interpretazione della maggior parte degli scrittori dei Marvel Studios. Ora, Dan Slott, che ha scritto più numeri di chiunque altro di She-Hulk , è intervenuto per difendere l’avvocato dalle accuse, definendolo “lo spettacolo più accurato dei fumetti nell’MCU”.

Alcuni commenti negativi erano arrivati anche in seguito alla ormai famigerata scena del “twerking”, che ha visto She-Hulk fare alcune rotazioni con Megan Thee Stallion.

She-Hulk: Attorney at Law segue Jennifer Walters mentre naviga nella complicata vita di un avvocato single di 30 anni che è anche un hulk superpotente di 6 piedi e 7 pollici. La serie di nove episodi dà il benvenuto a una serie di veterani del MCU, tra cui Mark Ruffalo nei panni di Smart Hulk, Tim Roth nei panni di Emil Blonsky/l’Abominio e Benedict Wong nei panni di Wong. Il cast include anche Ginger Gonzaga, Josh Segarra, Jameela Jamil, Jon Bass e Renée Elise Goldsberry. I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Kat Coiro e Jessica Gao. I produttori co-esecutivi sono Wendy Jacobson e Jennifer Booth. Tutti gli episodi di She-Hulk: Attorney at Law sono ora disponibili per lo streaming su Disney+. Non si sa nulla su una seconda stagione.

Queen Charlotte: A Bridgerton Story, la prima foto dallo spin-off prequel di Bridgerton

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Netflix ha svelato una nuova foto dal suo attesissimo spin-off prequel di Bridgerton, intitolato Queen Charlotte: A Bridgerton Story. La foto ci offre il nostro primo sguardo al ritratto di Arsema Thomas della giovane Lady Agatha Danbury, interpretata da Adjoa Andoh nella serie originale. Il prequel dovrebbe fare il suo debutto quest’anno.”Con una profonda conoscenza della scena sociale un tempo divisa e delle complessità del matrimonio, Agatha diventa una luce guida per la nuova regina, il tutto trovando la propria voce e il proprio potere”, si legge nella descrizione ufficiale del suo personaggio.

La trama e il cast di Queen Charlotte: A Bridgerton Story

Queen Charlotte: A Bridgerton Story si basa sulle origini della figura storica Queen Charlotte. Sebbene la serie sia incentrata sull’ascesa e sulla vita amorosa di una giovane regina Charlotte, racconterà anche di Violet Bridgerton e Lady Danbury. “Incentrato sull’ascesa alla ribalta e al potere della regina Charlotte, questo prequel in versi di Bridgerton racconta la storia di come il matrimonio della giovane regina con re George abbia scatenato sia una grande storia d’amore che un cambiamento sociale, creando il mondo del Ton ereditato dai personaggi di Bridgerton”, si legge nel logline.

Nel cast anche India Amarteifio (Line of Duty) nei panni di una giovane regina Charlotte, Corey Mylchreest (Sandman) nei panni di un giovane re Giorgio e la  veterana di Game of Thrones,  Michelle Fairley nei panni della principessa Augusta. Il cast aggiuntivo include Sam Clemmett (Harry Potter e la maledizione dell’erede) nei panni di Young Brimsley, Richard Cunningham (The Witcher) nei panni di Lord Bute, Tunji Kasim (Nancy Drew) nei panni di Adolphus, Rob Maloney (Casulty) nei panni del dottore reale, Cyril Nri (Cucumber) come Lord Danbury e Hugh Sachs (Bridgerton  Stagioni 1 e Bridgerton  2) come Brimsley OLD).

Queen Charlotte: A Bridgerton Story è stato creato e scritto da Shonda Rhimes, che è anche la showrunner. I produttori esecutivi del prequel sono Rhimes, Betsy Beers e Tom Verica.

Yellowstone 5: trailer e il poster della seconda parte di stagione rivela l’uscita

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Dopo un altro intrigante finale di metà stagione, Paramount+ ha annunciato la finestra della data di uscita della seconda parte di Yellowstone 5, la quinta stagione dell’acclamata serie con Kevin Costner. I due asset rivelano che lo spettacolo dovrebbe fare il suo ritorno nell’estate del 2023. Questo annuncio è arrivato anche con un teaser trailer e un poster, anticipando i restanti sette episodi dell’ultima stagione del dramma familiare di successo.

Lo show di successo di Taylor Sheridan è in una pausa pianificata, con la quinta stagione che è divisa in due parti per un totale di 14 episodi rispetto alla tipica serie di 10 episodi dello show. Il programma offre al co-creatore Sheridan più spazio quando si tratta di gestire tutti gli altri suoi spettacoli, poiché è anche responsabile delle serie spin-off “1883” e “1923“, tra le altre serie della Paramount.

https://youtu.be/5b6ZIkcNslA

Secondo The Wrap , “Yellowstone” originariamente aveva pianificato la stagione di grandi dimensioni con una sequenza temporale leggermente diversa: secondo quanto riferito, la prima metà sarebbe andata in onda la scorsa estate, con la seconda metà in arrivo quest’anno. Ad ogni modo, la separazione offre agli altri spettacoli di Sheridan, come “Tulsa King” e “1923”, un po’ di tempo da solista sotto i riflettori durante la bassa stagione.

Yellowstone è stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast Kevin Costner, Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen, Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn Kelly.

“La serie racconta la famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla il più grande ranch contiguo negli Stati Uniti”, si legge nella sinossi. “Tra alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite aperte e rispetto meritato – il ranch è in costante conflitto con quelli con cui confina – una città in espansione, una riserva indiana e il primo parco nazionale d’America”. Yellowstone è prodotto da John Linson, Art Linson, Taylor Sheridan, Kevin Costner, David C. Glasser, Bob Yari e Stephen Kay. Il dramma originale di Paramount Network è coprodotto e cofinanziato da 101 Studios.

A James Cameron è stato detto che gli alieni sarebbero stati una “carriera senza vittorie”

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Mentre Avatar: La via dell’acqua continua a prosperare al botteghino, il regista James Cameron guarda indietro, alla sua carriere a alla sua filmografia. In un’intervista, a Cameron è stato chiesto se avesse avuto qualche esitazione quando gli è stato proposto di realizzare un sequel di Alien di Ridley Scott. Sebbene lo stesso Cameron non fosse preoccupato, ha rivelato che un famoso produttore gli aveva sconsigliato di accettare il progetto.

“Ho pranzato con un produttore di spicco quando stavo per iniziare Aliens che mi ha detto: ‘Questo è un fallimento per te. Se il tuo film è buono, Ridley avrà il merito. Se è brutto, sarà solo colpa tua. È sarà la fine della carriera’”, ha detto Cameron a Empire . “Ho detto, ‘Sì, maaaa… mi piace.’ Forse ero un fanboy stupido, ma potevo vederlo così chiaramente nella mia testa che dovevo solo andare a farlo.”

Il regista ha poi parlato di come ha realizzato il titolo per il sequel durante un incontro con il capo dello studio e vari produttori esecutivi. “E sì, è vero”, ha ricordato Cameron. “Ero in una riunione con il capo dello studio e i produttori esecutivi, e ho girato la mia sceneggiatura e sul lato bianco dell’ultima pagina ho scritto Alien. Poi ho disegnato una S alla fine. Poi ho tracciato due linee verticali attraverso la S e l’ho sollevata per mostrarle. Forse è stato solo un condizionamento pavloviano quando hanno visto il segno $ collegato strettamente alla parola Alien. O forse era la fiducia che proiettavo. Ma hanno detto di sì”.

Avatar 3  è provvisoriamente programmato per il 20 dicembre 2024. Ulteriori sequel hanno anche date di uscita con  Avatar 4  fissato per il 18 dicembre 2026 e  Avatar 5  il 22 dicembre 2028. Con Avatar: La Via Dell’Acqua, l’esperienza cinematografica raggiunge nuove vette: Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via Dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da  Sam WorthingtonZoe SaldanaSigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i produttori esecutivi.

Star Wars: The Bad Batch 2, lo spot tv mostra la lotta per la libertà

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Lucasfilm ha rilasciato un altro spot TV di Star Wars: The Bad Batch 2, la seconda stagione per l’imminente ritorno della serie animata di successo Disney+. La nuova stagione sarà presentata in anteprima il 4 gennaio 2023, con i primi due episodi.

Il video continua a stuzzicare le conseguenze degli eventi su Kamino della prima stagione, che vedranno il team protagonista affrontare nuove missioni che li porteranno in nuovi luoghi inaspettati e pericolosi. Dai un’occhiata allo spot TV di Star Wars: The Bad Batch Stagione 2 qui sotto:

Iscriviti a Disney+ per guardare The Bad Batch e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La trama di Star Wars: The Bad Batch 2

Quando si apre la nuova stagione, sono passati mesi dagli eventi su Kamino e i Bad Batch continuano il loro viaggio navigando nell’Impero dopo la caduta della Repubblica. Incontreranno amici e nemici, sia nuovi che familiari, mentre intraprendono una serie di emozionanti missioni mercenarie che li porteranno in nuovi luoghi inaspettati e pericolosi.

 I produttori esecutivi di Star Wars: The Bad Batch sono Dave Filoni (“The Mandalorian”, “Star Wars: The Clone Wars”), Athena Portillo (“Star Wars: The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”), Brad Rau (“Star Wars Rebels”, “Star Wars Resistance”), Jennifer Corbett (“Star Wars Resistance”, “NCIS”) e Carrie Beck (“The Mandalorian”, “Star Wars Rebels”) con Josh Rimes (“Star Wars Resistance,” “Star Wars: Visions”) e Alex Spotswood (“Star Wars: The Clone Wars,” “Star Wars Rebels”) come produttori. Rau è anche supervisore alla regia con Corbett come capo sceneggiatore e Matt Michnovetz come story editor. ) fa il suo debutto come guest star nella serie come Phee Genoa.

I produttori esecutivi di Star Wars: The Bad Batch sono Dave Filoni (“The Mandalorian”, “Star Wars: The Clone Wars”), Athena Portillo (“Star Wars: The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”), Brad Rau (“Star Wars Rebels”, “Star Wars Resistance”), Jennifer Corbett (“Star Wars Resistance”, “NCIS”) e Carrie Beck (“The Mandalorian”, “Star Wars Rebels”) con Josh Rimes (“Star Wars Resistance,” “Star Wars: Visions”) e Alex Spotswood (“Star Wars: The Clone Wars,” “Star Wars Rebels”) come produttori. Rau è anche supervisore alla regia con Corbett come capo sceneggiatore e Matt Michnovetz come story editor.

The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”), Brad Rau (“Star Wars Rebels”, “Star Wars Resistance”), Jennifer Corbett (“Star Wars Resistance”, “NCIS”) e Carrie Beck (“The Mandalorian”, “Star Wars Rebels”) con Josh Rimes (“Star Wars Resistance”, “Star Wars: Visions”) e Alex Spotswood (“Star Wars: The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”) come produttori. Rau è anche supervisore alla regia con Corbett come capo sceneggiatore e Matt Michnovetz come story editor.

The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”), Brad Rau (“Star Wars Rebels”, “Star Wars Resistance”), Jennifer Corbett (“Star Wars Resistance”, “NCIS”) e Carrie Beck (“The Mandalorian”, “Star Wars Rebels”) con Josh Rimes (“Star Wars Resistance”, “Star Wars: Visions”) e Alex Spotswood (“Star Wars: The Clone Wars”, “Star Wars Rebels”) come produttori. Rau è anche supervisore alla regia con Corbett come capo sceneggiatore e Matt Michnovetz come story editor.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la foto dietro le quinte mostra Balder il Coraggioso

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Sebbene non sia apparso nel montaggio finale del film, è ora disponibile un breve assaggio di come sarebbe stato Balder il Coraggioso in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

L’immagine che a dire il vero lascia vedere ben poco è stata gentilmente offerto da CC Ice, la controfigura di Elizabeth Olsen nel film. Nell’immagine catturata dal segmento, si può vedere Elizabeth Olsen in piedi di lato, mentre dietro di lei si verifica una scena di distruzione. Al centro dello spettacolo, tuttavia, c’è agonizzante Balder, vestito con il suo iconico abbigliamento da fumetto e trafitto da quella che sembra essere una spada. Puoi controllare l’immagine qui sotto:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è uscito al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Jeremy Renner: rivelati maggiori dettagli sull’incidente capitato all’attore

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Stanno emergendo nuovi dettagli sull’incidente in cui è stato coinvolto l’attore Jeremy Renner il giorno di Capodanno. Ieri (2 gennaio), abbiamo appreso che la star di Hawkeye, 51 anni, è stata trasportata in aereo in un ospedale dopo un incidente  vicino a casa sua nel nord del Nevada. Nelle dichiarazioni ufficiali si leggeva “All’arrivo, i soccorsi si sono coordinati con il distretto antincendio di Truckee Meadows e la REMSA Health per organizzare il trasporto medico del signor Jeremy Renner tramite un volo di assistenza verso un ospedale della zona. Mrs Renner era l’unica parte coinvolta.”

L’agente di Jeremy Renner ha anche rilasciato una dichiarazione a THR: “Possiamo confermare che Jeremy Renner è in condizioni critiche ma stabili con le ferite subite dopo aver subito un incidente  durante la spalatura della neve oggi. La sua famiglia è con lui e sta ricevendo cure eccellenti”. Oggi sono stati rivelati nuovi dettagli sul suo “esteso” infortunio, incluso quello che è successo esattamente. Secondo un nuovo rapporto di TMZ , Jeremy Renner stava spalando la strada vicino a casa sua dopo che un’enorme tempesta di neve ha colpito l’area del Nevada settentrionale il 31 dicembre.

I dettagli dell’incidente stanno ora venendo alla luce e un vicino ha detto al sito che il veicolo per spalare di Jeremy – un cosiddetto “gatto delle nevi” – sarebbe finito per travolgere una delle gambe di Jeremy Renner e l’attore “stava perdendo molto sangue dopo aver subito l’infortunio». Secondo quanto riferito, il noto attore era impegnato a spazzare la neve dopo la tempesta per ripristinare la viabilità nella sua proprietà, così da consentire ai parenti di uscire dalla proprietà dopo il fine settimana di vacanza.

Come rivelato dal rapporto, un altro vicino, che per fortuna è un medico, ha visto la scena ed è stato in grado offrire i primi soccorsi all’attore. Secondo quanto riferito, il medico ha applicato un laccio emostatico alla gamba di Jeremy per limitare le perdite di sangue. Una fonte diversa ha poi detto a TMZ che l’infortunio di Jeremy è “esteso” e “insieme alla sua gamba, altre parti del suo corpo sono state ferite”.

TMZ riferisce anche che l’incidente è stato gestito dalla polizia come se fosse una scena del crimine e il gatto delle nevi sembra sia stato sequestrato. Questo tipo di macchine dovrebbero avere “estese caratteristiche di sicurezza” per evitare che si verifichino incidenti di questo tipo. Vi invitiamo a unirvi insieme a noi per raccogliere i nostri pensieri e le nostre preghiere per Jeremy Renner nella speranza che possa riprendersi presto.

Il re leone: tutto quello che c’è da sapere sul film Disney

Il re leone: tutto quello che c’è da sapere sul film Disney

Con il successo di Alice in Wonderland, la Disney ha iniziato negli ultimi anni a realizzare una fortunata serie di live-action dei propri classici d’animazione. Hanno così preso vita film come Maleficent, Cenerentola e Aladdin. Tra i più apprezzati e acclamati si annovera anche Il re leone (qui la recensione), diretto nel 2019 da Jon Favreau, che per la Disney aveva già realizzato il live action di Il libro della giungla. Ciò che distingue questo remake dell’omonimo classico d’animazione del 1994 è però il suo essere uno shot-for-shot fotorealistico, ovvero identico all’originale in quasi tutte le inquadrature e realizzato per risultare il più realistico possibile da un punto di vista visivo.

A differenza degli altri live action, infatti, Il re leone non presenta alcuna figura umana ma unicamente personaggi animali realizzati in computer grafica. Ciò ha portato in molti a documentarsi sulla natura del film, se possa dunque essere considerato un vero e proprio live action oppure un atipico film d’animazione (ai Golden Globe fu candidato proprio in quest’ultima categoria). Che lo si voglia considerare in un modo o nell’altro, Il re leone è però indubbiamente un’ennesima sbalorditiva conferma del livello oggi raggiunto dagli effetti speciali, capaci di riproporre un intero mondo animale nel modo più realistico possibile.

Con un incasso di 1,6 miliardi di dollari, questo Il re leone è oggi l’ottavo film dal maggiore incasso nella storia del cinema. Un risultato che dimostra non solo l’interesse in questi remake ma anche nei confronti di quei film che offrano un’esperienza visiva unica. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il re leone: la trama e il cast di doppiatori dei personaggi

Protagonista del film è il giovane leone Simba, futuro re della savana che guarda con grande ammirazione a suo padre Mufasa. Quando quest’ultimo viene però ucciso da una trappola escogitata dal suo perfido fratello Scar, che ambisce al trono, Simba si vede costretto ad andare in esilio, rinunciando per sempre alla vita che conosceva. Crescendo, Simba può però contare sull’amicizia di Timon e Pumbaa, che gli insegneranno a cavarsela nella savana. Ma Simba non può lasciarsi per sempre alle spalle il proprio passato e ben presto dovrà tornare a casa per combattere per ciò che è giusto e ciò che gli appartiene di diritto.

Per dar vita a questa nuova importante versione de Il re leone sono stati chiamati alcuni noti attori e cantanti, sia per la versione in lingua inglese che per quella italiana. A doppiare Simba si ritrova dunque Donald Glover, da sempre grandissimo fan dell’originale animato, mentre in Italia la voce del personaggio è quella di Marco Mengoni, qui alla sua seconda esperienza come doppiatore dopo Lorax – Il guardiano della foresta. Per i personaggi di Timon e Pumbaa si possono invece ascoltare le voci di Billy Eichner e Seth Rogen nella versione originale e quelle degli attori Edoardo Leo e Stefano Fresi in quella italiana.

La leonessa Nala ha invece la voce della celebre cantante Beyoncé in originale e quella di Elisa toffoli in italiano. John Kani e John Oliver doppiano invece i personaggi di Rafiki e Zazu, mentre di grande prestigio è la presenza di James Earl Jones come voce di Mufasa. L’attore aveva già doppiato il personaggio nel film animato del 1994 e fu fortemente voluto da Favreau in quanto nessuno poteva dar voce al re dei leoni con altrettanta efficacia. In italiano, la voce del personaggio è quella del noto doppiatore Luca Ward. Infine, Scar ha la voce di Chiwetel Ejiofor, mentre in italiano si può ascoltare quella di Massimo Popolizio.

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Il re leone: le canzoni del film

Naturalmente, in questo remake sono presenti alcune delle canzoni più celebri già presenti nell’originale animato. Il cerchio della vita è cantata in italiano da Cheryl Porter, cantante statunitense naturalizzata italiana, mentre si possono poi ascoltare anche Voglio diventare presto un re e Sarò re, quest’ultima cantata da Scar e dunque, in italiano, da Massimo Popolizio. Marco Mengoni, Stefano Fresi ed Edoardo Leo si esibiscono invece in Hakuna Matata, Il leone si è addormentato e L’amore è nell’aria stasera, quest’ultimo cantato anche da Elisa. Oltre ai brani già noti, nel film sono presenti anche due canzoni inedite interpretate da Beyoncé ed Elton John.

Queste sono Spirit, nella versione italiana chiamata Quando il destino chiamerà e interpretata da Elisa, e Never Too Late. Elton John, tuttavia, che aveva già curato le canzoni per l’originale animato e che nel 1995 vinse l’Oscar alla miglior canzone proprio per Can You Feel the Love Tonight?, ha in seguito espresso il suo rammarico sull’uso della musica in questo remake, affermando di trovarla meno incisiva rispetto all’originale. Al di là dei brani cantati, per quanto riguarda le musiche, il film può vantare la presenza di Hans Zimmer, tornato qui ad occuparsi della colonna sonora dopo che proprio con la versione animata del 1994 aveva vinto il suo primo Oscar.

Il re leone: il prequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grandissimo successo del film, la Disney si è detta interessata a realizzare ulteriori film dedicati al mondo di Il re leone. Invece di realizzare un sequel, si è però deciso di dare vita ad un prequel diretto dal premio Oscar Barry Jenkins (Moonlight, Se la strada potesse parlare). Nel settembre del 2022 è infine stato svelato che il titolo del film è Mufasa: Il re leone, e che in esso si racconterà la storia delle origini dell’iconico padre di Simba, esplorando la sua infanzia trascorsa con il fratello cattivo Scar. Il film si avvarrà della voce di Aaron Pierre e di Kelvin Harrison Jr. che interpreteranno rispettivamente i due personaggi. Il film è ora atteso in sala il 5 luglio 2024.

In attesa di poter vedere tale prequel, è possibile fruire di Il re leone grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

La figlia oscura (The Lost Daughter) di Maggie Gyllenhaal arriva su SKY e NOW

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Dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, arriva su Sky il film diretto e sceneggiato da Maggie Gyllenhaal, La figlia oscura (The Lost Daughter), in prima tv mercoledì 4 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Interpretato da  Olivia ColmanDakota Johnson, Ed Harris e Peter Sarsgaard, il film è stato premiato al Festival di Venezia 2021 per la miglior sceneggiatura e candidato a tre premi Oscar (migliore sceneggiatura per Maggie Gyllenhaal, migliore attrice protagonista per Olivia Colman e migliore attrice non protagonista per Jessie Buckley).

La trama del film

Durante una vacanza al mare da sola, Leda (Olivia Colman) rimane incuriosita e affascinata da una giovane madre (Dakota Johnson) e dalla sua figlioletta mentre le osserva sulla spiaggia. Turbata dal loro irresistibile rapporto (e dalla loro chiassosa e minacciosa famiglia allargata), Leda è sopraffatta dai suoi stessi ricordi personali dei sentimenti di terrore, confusione e intensità provati nelle prime fasi della maternità. Un gesto impulsivo sconvolge Leda e la proietta nello strano e sinistro mondo della sua stessa mente, dove è costretta ad affrontare le scelte non convenzionali che ha compiuto quando era una giovane madre e le loro conseguenze.

La lineup del 2023 dei Marvel Studios include le serie tv Echo & Agatha: Coven of Chaos

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In un video ora cancellato i Marvel Studios hanno mostrato ufficialmente la sua lineup per il 2023, confermando che Echo e Agatha: Coven of Chaos faranno davvero il loro debutto il prossimo anno. Non è chiaro il motivo per cui Marvel UK e Irlanda abbiano deciso di eliminare il video da Twitter, soprattutto quando conteneva solo una raccolta di clip di tutti gli spettacoli e film Disney+ dello studio usciti quest’anno, tra cui Moon Knight , Ms. Marvel e Black Panther: Wakanda Forever.

Oltre ai due spin-off, Loki – Stagione 2, Secret Invasion e Ironheart dovrebbero arrivare su Disney+ nel 2023. Proprio come quest’anno, ci sono anche solo tre film del Marvel Cinematic Universe che usciranno nel corso dell’anno: Ant Man and The Wasp: QuantumaniaGuardiani della Galassia Vol. 3 e The Marvels.

Echo presenterà il ritorno di Alaqua Cox mentre riprende il ruolo di Maya Lopez dopo aver debuttato in Hawkeye dello scorso anno, dove è stato rivelato che Maya aveva una lunga storia con il personaggio Kingpin interpretato da Vincent D’Onofrio, che tornerà anche in Echo. Insieme a D’Onofrio nella serie ci saranno anche Charlie Cox nei panni di Matt Murdock/Daredevil, Zahn McClarnon (Fargo), Devery Jacobs (Reservation Dogs), Cody Lightning, Chaske Spencer, Tantoo Cardinal e Graham Greene.

Nei fumetti originali Marvel Comics, Echo – la figlia adottiva di Kingpin – è una donna nativa americana sorda che possiede la capacità di copiare perfettamente i movimenti di altre persone pur essendo un’artista delle arti marziale e una formidabile acrobata.

James Wan e Jason Blum parlano della fusione delle società e del sequel de L’uomo invisibile

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In un rapporto all’inizio di quest’anno, si diceva che le società di produzione di Jason Blum e James Wan si stessero fondendo. Ora, i due si sono aperti su ciò che riserva il futuro per le loro società. Parlando con The Hollywood Reporter , Blum – che è il fondatore e CEO di Blumhouse Productions – ha parlato di ciò che lo ha motivato a provare a fare un accordo con il regista, che gestisce la sua società di produzione, Atomic Monster. Secondo Blum, non perdersi il prossimo film di James Wan è stato un fattore importante. [Non perdere il prossimo film di James Wan] è sempre un fattore motivante per me. Divento molto nervoso ogni volta che James fa un film dell’orrore senza di me. Mi arrabbio molto”, ha detto Jason Blum.

Mentre Wan e Blum sono pronti a lavorare insieme sull’imminente quinto capitolo del franchise di Insidious, Insidious: Fear the Dark, la coppia può ora anche guardare a cosa potrebbe riservare il futuro se le loro società si unissero. Un film specifico che è stato citato nella discussione è un sequel di L’uomo invisibile, film del 2020 con Elizabeth Moss protagonista, molto apprezzato sia da pubblico che critica, per il quale Jason Blum spera che Wan possa aiutare a rilanciare i discorsi. Se tutto va bene, se i nostri sogni si avverassero e le nostre due società dovessero lavorare insieme, forse James mi aiuterà a risolvere il problema”, ha detto Blum, a cui Wan ha aggiunto “Sarei più che felice di farlo”.

Il prossimo film in uscita per James Wan sul fronte della regia è l’atteso e discusso Aquaman e il mondo perduto del 2023. Come produttore, Wan è coinvolto in un sacco di film, tra cui il quinto film di Insidious, un remake di Salem’s Lot e il sequel di The Nun del 2018, che usciranno tutti nel 2023.

MCU: la cronologia ufficiale sarà rivelata nel prossimo libro dei Marvel Studios

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I Marvel Studios hanno stretto una partnership con Penguin Random House per l’imminente lancio del suo ultimo libro intitolato The Marvel Cinematic Universe: An Official Timeline dei Marvel Studios . Questo servirà da guida per i fan dell’MCU per tenere traccia della tradizione, delle tempistiche e dei personaggi del franchise in crescita. Il libro è attualmente disponibile per il preordine negli USA e dovrebbe arrivare sugli scaffali (sempre USA) il 5 settembre 2023.

The Marvel Cinematic Universe An Official Timeline dei Marvel Studios è scritto da Anthony Breznican, Amy Ratcliffe e Rebecca Theodore-Vachon. Oltre a navigare nella cronologia ufficiale dell’MCU, il libro includerà anche informazioni più dettagliate sulla storia dello scudo di Captain America, sulla formazione del Multiverso e altro ancora.

“Il Marvel Cinematic Universe (MCU) è vasto, incredibilmente vario e riccamente complesso. Mondi diversi, linee temporali diverse, innumerevoli personaggi. Questa è la guida a quell’universo. Creato in stretta collaborazione con i Marvel Studios, il libro risponderà alle più grandi domande: cosa è successo, quando, dove e perché”, si legge nella sinossi ufficiale del libro.

“Segui l’intera storia dell’MCU da prima del Big Bang al Blip e oltre. Lungo la strada, scopri di più sull’evoluzione delle armature di Iron Man, la caccia alle Gemme dell’Infinito e la formazione del Multiverso. Vuoi sapere quante volte gli alieni hanno invaso la Terra o la storia completa dello scudo di Cap? Non guardare oltre! Un prezioso ricordo per ogni appassionato di cinema, pieno di infografiche esclusive, timeline illuminanti e incredibili fotogrammi di film, questo libro avrà un posto d’onore sullo scaffale di qualsiasi fan del MCU.

The Flash: il merchandising del film Flash rivela il nuovo design Batwing

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Un nuovo sguardo all’attesissimo film The Flash offre ai fan un’anteprima di come sarà il Batwing di Michael Keaton nel nuovo film. L’ultima immagine arriva per gentile concessione di un nuovo giocattolo per il film e presenta sia The Flash che Batman in forma di action figure, insieme a un “Ultimate Batwing” su larga scala.

L’aereo ha la forma del tradizionale logo di Batman e offre ai fan un’ulteriore conferma che il Batman di Keaton apparirà nel film e probabilmente avrà un ruolo importante. Puoi dare un’occhiata al nuovo design Batwing qui sotto:

The Flash sarà interpretato da Ezra Miller, che riprenderà il ruolo di Barry Allen/The Flash dopo averlo interpretato in  Batman v Superman: Dawn of Justice Suicide Squad,  Justice League, Justice League di  Zack Snyder e  Peacemaker di CW. The Flash  uscirà nelle sale il 16 giugno 2023. Il film è diretto da  Andy Muschietti di IT dall’ultima sceneggiatura scritta da Christina Hodson (Birds of Prey). La produzione esecutiva è stat affidata a Marianne Jenkins con Michael Disco e Barbara Muschietti come produttori del film.

Avatar 3: la trama includerà “Il popolo della cenere” Na’vi

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Avatar 3: la trama includerà “Il popolo della cenere” Na’vi

Con Avatar: La Via Dell’Acqua che attualmente domina le sale di tutto il mondo, James Cameron ha iniziato a rivelare i primi dettagli della trama di Avatar 3. Alla domanda su cosa possono aspettarsi i fan dal terzo film di Avatar, Cameron ha fornito i primi dettagli sul “popolo delle ceneri”, una nuova cultura Na’vi che non è necessariamente “dalla parte de giusto” come quelle che abbiamo visto finora.

Per mostrare culture diverse da quelle che ho già mostrato“, ha detto James Cameron all’outlet francese 20 Minutes. “Il cuore del film sarà rappresentato dal ‘Popolo della Cenere’. Voglio rivelare i Na’vi da un’altra angolazione perché, per il momento, ho mostrato solo i loro lati positivi. Nei primi film ci sono esempi umani molto negativi ed esempi Na’vi molto positivi. In  Avatar 3 avremo l’opposto.”

James Cameron ha anche parlato dei suoi obiettivi con il franchise e di come la storia continuerà a crescere. “Esploreremo anche nuovi universi continuando la storia dei personaggi principali. Posso dire che le ultime parti saranno le migliori. Gli altri erano un’introduzione, un modo per apparecchiare la tavola prima di servire il pasto. Ma, ovviamente, tutto dipenderà da come  Avatar 2  verrà accolto, se troverà il suo pubblico“.

Avatar 3  è provvisoriamente programmato per il 20 dicembre 2024. Ulteriori sequel hanno anche date di uscita con  Avatar 4  fissato per il 18 dicembre 2026 e  Avatar 5  il 22 dicembre 2028.

Con Avatar: La Via Dell’Acqua, l’esperienza cinematografica raggiunge nuove vette: Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via Dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da  Sam WorthingtonZoe SaldanaSigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i produttori esecutivi.

The Batman: se Ben Affleck avesse avuto la possibilità di fare in suo film – fan poster

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Come sarebbe apparso il The Batman di Ben Affleck così a lungo annunciato da Warner Bros e poi messo da parte? Non lo sapremo mai, probabilmente, ma intanto abbiamo avuto la possibilità di vedere come la pensava Matt Reeves con Robert Pattinson nel ruolo del Crociato di Gotham.

Tuttavia, immaginare non costa niente, e quindi il creator digitale Rahal Nejraoui ha pensato di utilizzare l’estetica del film di Matt Reeves con i volti dei personaggi che erano stati scelti per lo Snyder-Verse. Ecco dunque un Bruce Wayne / Batman con le fattezze di Ben Affleck, un Alfred/Jeremy Irons e un Joker/Jared Leto.

Nel fan-poster compaiono anche Amanda Waller/Viola Davis, che abbiamo visto in Black Adams, l’ultima volta, e Deathstroke, che sotto la maschera dovrebbe avere il volto di Joe Manganiello, altro personaggio tagliato dallo studio e che secondo molti fan poteva essere davvero interessante da esplorare.

Michele Morrone: 10 cose che non sai sull’attore

Michele Morrone: 10 cose che non sai sull’attore

Nonostante recitasse da quasi un decennio, è servito il film Netflix 365 giorni per rendere Michele Morrone una star internazionale. In breve, egli è diventato uno dei nomi più ricercati e chiacchierati da un anno a questa parte. Accostandosi alla sua vita, privata e lavorativa, ci si accorge poi di come Morrone si è sempre distinto negli anni per diverse attività, che spaziano dalla recitazione al musica, dalla moda alla danza. A renderlo un attore particolarmente richiesto vi è inoltre il suo lavorare anche al di fuori dei confini, italiani, distinguendo in prodotti provenienti da diverse parti del globo.

Ecco 10 cose che non sai di Michele Morrone.

Michele Morrone: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Dopo essere stato esclusivamente un volto televisivo, nel 2018 Morrone debutta sul grande schermo con la commedia L’ultimo giorno del toro, dove recita come protagonista dando prova di buone capacità comiche. Successivamente ottiene ulteriore popolarità grazie alla parte di uno dei protagonisti, Luigi, nel film Bar Giuseppe (2019). La consacrazione arriva però grazie a 365 giorni (2020), film di produzione polacca dove recita nei panni di don Massimo Torricelli, protagonista accanto all’attrice Anna-Maria Sieklucka. Il film, che ha diviso tra sostenitori e detrattori, ha poi avuto due sequel 365 giorni – Adesso (2022) e Altri 365 giorni (2022). L’attore ha poi recitato anche nel film Duetto, dove divide la scena con Giancarlo Giannini.

2. Ha preso parte a diverse serie televisive. Morrone esordisce in televisione con la miniserie Come un delfino (2011), dove recita accanto a Raoul Bova. Da quel momento inizia a prendere parte, con alcuni piccoli ruoli, in fiction come Che Dio ci Aiuti 3 (2014), Squadra antimafia 6 (2014) e Provaci ancora prof! 6 (2015). Il suo primo ruolo di gran rilievo arriva poi nel 2017 con la miniserie Sirene, dove recita ei panni di Ares accanto a Valentina Bellè, Luca Argentero e Denise Tantucci. Torna poi in televisione nel 2019 per recitare nei panni di Claudio Cavalleri in Il processo, con Vittoria Puccini. Dopo aver recitato in due episodi de I Medici (2019), prende poi parte alla seconda stagione della serie spagnola Toy Boy (2021).

Michele Morrone in Sirene

3. Si è preparato a lungo per il suo personaggio. Morrone ha affermato di desiderare sempre somigliare quanto più possibile al persona che si appresta ad interpretare. Per dar vita al tritone Ares nella serie Sirene, di genere fantasy, l’attore si è sottoposto a diversi mesi di allenamento fisico, al fine di acquisire un fisico particolarmente possente e scolpito. Ciò gli ha permesso di assomigliare all’immagine classica del mitologico tritone. Per prepararsi ad interpretarlo, però, ha dovuto ricorrere anche a tanta fantasia, costruendo un personaggio virile ma con anche l’animo di un bambino.

4. Ha avuto difficoltà con le scene subacquee.  Interpretando una creatura di mare, Morrone si è trovato in più occasioni a dover prendere parte ad alcune scene subacquee. Inizialmente l’attore si è dovuto sforzare per non far vedere la difficoltà incontrata durante tali scene. Per questo motivo si è poi sottoposto a lezioni di apnea con subacquei professionisti. Alle fine, imparando le tecniche migliori per immagazzinare l’ossigeno nei polmoni, l’attore è riuscito a raggiungere grandi profondità senza particolari problemi.

365 Giorni
dal film 365 Giorni – Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka

Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka in 365 giorni

5. Ha ricercato grande naturalezza nella recitazione. Come noto, nel film 365 giorni vi sono numerose scene di sesso estremamente realistiche, che hanno suscitato non poco scalpore. Morrone ha dichiarato che tutte queste sono naturalmente state girate con il massimo della cura e che si tratta ovviamente di scene finte. Nonostante ciò, queste hanno richiesto una notevole preparazione coreografica. Morrone però non si è trovato a suo agio con tale costruzione e ha preferito dirigersi da solo, con la benedizione dei due registi. Così facendo è riuscito a risultare naturale e credibile nella sua interpretazione.

6. Ha ricevuto una sgradita nomination. Nonostante sia stato uno dei più grandi successi su Netflix nel 2020, 365 giorni è stato candidato a ben 6 Razzie Awards, i quali premiano i peggiori film dell’anno. Tra le nomination per peggior film e peggior sceneggiatura, si ritrova anche quella di Morrone come peggior attore. Per sua fortuna, il premio è poi andato ad un altro candidato. Tale candidatura nulla ha però tolto al successo ottenuto dal film e da Morrone.

Michele Morrone: la moglie Rouba Saadeh e i figli

7. È stato sposato con una stilista. Dopo quattro anni di fidanzamento, nel 2014 l’attore si è sposato con la stilista libanese Rouba Saadeh. Con lei Morrone ha poi avuto due figli, nati rispettivamente nel 2014 e nel 2017. La coppia, tuttavia, si è poi separata, arrivando al divorzio nel 2018. L’attore e la Saadeh non hanno naturalmente rivelato i motivi dietro tale rottura, ma ci hanno tenuto a precisare che il loro rapporto rimane buono e che rimangono legati per crescere quanto più possibile insieme i due figli.

Michele Morrone moglie

Michele Morrone è fidanzato?

8. Gli sono stati attribuiti diversi flirt. Da quando si è separato dalla moglie ed è diventato una star internazionale, a Morrone sono stati attribuiti diversi flirt sentimentali. Il primo di questi lo vorrebbe legato alla ballerina Elena D’Amario, mentre alcuni paparazzi lo avevano fotografato insieme a Belen Rodriguez. Con quest’ultima, però, Morrone ha poi spiegato esserci solo un’amicizia. Dopo essersi autotatuato le iniziale AMS, in molti hanno pensato che l’attore avesse intrapreso una relazione con la sua collega di 365 giorni. Tale notizia non è però stata confermata dai due e dunque ad oggi rimane ancora un mistero se Morrone abbia o meno una fidanzata.

Michele Morrone è su Instagram

9.  Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, con un profilo verificato attualmente seguito da 15.7 milioni di persone. All’interno di questo, con 567 post, Morrone è solito condividere immagini relative ai suoi progetti cinematografici e all’attività di modello. Non manca inoltre di condividere con i fan anche momenti legati alla sua vita privata, come momenti di svago trascorsi in compagnia di amici o colleghi. Sul suo profilo si possono poi ritrovare numerose altre curiosità a lui legate.

Michele Morrone: età, altezza e fisico

10. Michele Morrone è nato a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, il 3 ottobre del 1990. L’attore è alto complessivamente 189 centimetri. Per quanto riguarda il suo fisico, sia per il ruolo nella serie Sirene che per il film 365 giorni, Morrone si è costruito un corpo estremamente scolpito e muscoloso, con cui ha potuto dar meglio vita a tutta la possenza dei suoi personaggi. L’attore, inoltre, è noto per mantenere sempre allenato il proprio corpo, non mancando di condividere i suoi progressi tramite i propri profili social. Allo stesso tempo, l’attore ha raccontato di come il suo fisico sia spesso stato giudicato troppo bello e irrealistico, divenendo un ostacolo alla propria carriera.

Fonte: IMDb

Andrew Lincoln e Danai Gurira di nuovo insieme per la pre-produzione di Rick & Michonne

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Andrew Lincoln e Danai Gurira sono di nuovo al lavoro insieme, stando a quello che mostrano delle foto dal dietro le quinte dello spin-off di The Walking Dead, Rick & Michonne. Il dramma post-apocalittico zombie della AMC non è più stato lo stesso dopo che Rick Grimes di Andrew Lincoln ha lasciato la serie nella stagione 9, episodio 5. E il fandom di TWD ha subito un altro terribile colpo nella stagione 10, episodio 13, quando anche Michonne, personaggio di Danai Gurira, è uscita dalla serie. Tuttavia, sappiamo che la coppia tornerà in uno spin-off della serie, intitolato proprio a loro due.

Mentre bisognerà aspettare ancora un po’ per vedere i due personaggi di nuovo insieme, Andrew Lincoln e Danai Gurira si sono riuniti per cominciare la produzione della serie, così come racconta il nuovo post di Gurira sul suo account Instagram. Nelle immagini possiamo vedere i due interpreti sorridenti, insieme a Scott M. Gimple, showrunner della serie in pre-produzione e che porterà il titolo di Rick & Michonne.

Jeremy Renner in condizioni “critiche ma stabili” a seguito di un incidente

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Jeremy Renner è in condizioni critiche ma stabili a seguito di un incidente. L’attore è meglio conosciuto per aver interpretato Clint Barton, alias Occhio di Falco, nell’universo cinematografico Marvel. Più di recente, è apparso nella miniserie Disney+ del Hawkeye, e ha iniziato a recitare in Mayor of Kingstown, serie della Paramount+ ideata da Taylor Sheridan. La seconda stagione sarà presentata in anteprima alla fine di questo mese sul servizio di streaming.

Secondo Variety, Jeremy Renner è stato coinvolto in un “incidente meteorologico” mentre stava arando, domenica. Il luogo esatto dell’incidente non è stato ancora reso noto, ma si pensa che l’incidente si sia verificato vicino alla casa di proprietà di Renner in Nevada; l’area ha subito forti nevicate sabato notte (secondo il Reno Gazette Journal). Ulteriori dettagli sono scarsi al momento, ma il rappresentante dell’attore ha rilasciato una dichiarazione, dicendo:

“Possiamo confermare che Jeremy è in condizioni critiche ma stabili con le ferite riportate dopo aver subito un incidente meteorologico durante la spalatura della neve, oggi. La sua famiglia è con lui e sta ricevendo cure eccellenti”.

Rumore bianco (White Noise): recensione del film di Noah Baumbach

È con rumore che si apre la 79ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Con il suo Rumore bianco (White Noise), Noah Baumbach torna al Lido assieme alla compagna – sulla scena e nella vita – Greta Gerwig e ad Adam Driver, che aveva fatto brillare nel precedente Storia di un Matrimonio. Il film, basato sull’omonimo romanzo di Don DeLillo, chiede agli spettatori di approcciarsi al concetto di rumore bianco: un particolare suono con potenza uguale a tutti i livelli, che favorisce il rilassamento, aiutando il cervello a ignorare i suoni che si manifestano naturalmente, ad alta intensità o spiacevoli. L’adattamento di Baumbach, che verrà distribuito da Netflix, gioca col concetto di sonorità mascherata: in ultima istanza, saranno le catastrofi naturali tanto decantate dai protagonisti a fare meno paura rispetto a un equilibrio familiare che va frantumandosi. Nel cast del film, anche Raffey Cassidy, Don Cheadle e Jodie Turner-Smith.

Il rumore bianco (White Noise) delle icone (e di mamma e papà)

Rumore bianco (White Noise)La morte fa paura. O meglio, è il pensiero di questa a logorare costantemente i protagonisti di Baumbach. Jack e Babette Gladney si sono trovati dopo una serie di matrimoni sfortunati e conducono un’esistenza piuttosto stravagante: i quattro figli Denise, Arlo, Elliot e Heinrich sono fratelli, provenienti da matrimoni diversi ma uniti a livello caratteriale. La paranoia regna infatti sovrana nella famiglia Gladney, non lascia immuni neanche i più giovani, ma sortisce un effetto diverso rispetto all’età: nei fratelli, diventa ingegno e curiosità, negli adulti fomenta il terrore di non lasciare il segno, tanto dal punto di vista privato quanto da quello professionale.

C’è un unico modo per sopravvivere alla morte: diventare icona. Imperatori “musicali”, come Elvis, o politici – secondo il punto di vista di Jack, pioniere degli studi su Hitler – fiori imperituri del consenso, forzato e non, che sopravvivono ai processi di creazione e disintegrazione. Non c’é incidente, catastrofe naturale, o cospirazione, che possa minare gli studi sostanziosi dei due professori. Ma l’insegnamento si ferma all’università; a casa, sono i figli a domandare, a captare i segnali negativi di un male che si sta insinuando tanto all’interno di un nucleo familiare quanto nello spazio geografico. Jack sa tutto di Hitler, ma poco dei suoi figli.

Babette vive in un mondo completamente a sè stante: i due membri della coppia cercano in ogni modo di trovare un appiglio, una scorciatoia per rifuggire il pensiero intrusivo per eccellenza, quello di non avere abbastanza tempo. Ed è qui che Baumbach ci offre maggiore intensità dal punto di vista della scrittura, “sorella” del meraviglioso Storia di un Matrimonio: infilandosi nei meandri di un dramma emotivo, di una circoscrizione mentale che diventa però estremamente materica, tattile, assumendo perfino forma fisica: quella di una pillola bianca, dalla composizione incerta, che contiene il rumore assordante di psicologie in frantumi, quelle di uomini che si professano grandi comunicatori, ma in realtà perdono vigore proprio nella fatica di confessare che qualcosa non va.

La cospirazione come legge matrimoniale

Rumore bianco (White Noise)La cospirazione si insinua così in ogni frangente della comunicazione famigliare. A differenza delle icone, che ricevono risposte dalle folle, Babette non ha un riscontro: rimane sola, infreddolita tra le lenzuola che ne mangiano il volto, che fanno fare incubi a Jack, inducendolo a domandarsi cosa sia andato storto nell’alchimia della coppia (che ha lasciato spazio alla chimica). Jack e Babette erano abituati a procedere assieme, uniti da una vera e propria psicosi concettuale, che ha a che fare con le radici più profonde dell’ideologia Americana, purtroppo non trattate con la stessa enfasi claustrofobica del romanzo di De Lillo, in cui la paranoia politica diventa domestica, la comunicazione verbale lascia il passo a quella tecnologica, i giovanissimi iniziano ad essere più informati degli adulti.

Se il libro di De Lillo è assurto ad archetipo della letteratura postmoderna, con Rumore Bianco Baumbach si appropria di una narrazione estremamente stratificata, ma riadattata al suo marchio registico da dark comedy, alla The Squid and The Whale (2005), non riuscendo tuttavia a impostare al meglio i momenti che effettivamente avrebbero goduto di satira pungente. Il fantomatico evento tossico aereo non è nulla rispetto al vero dramma, è – appunto – un Rumore bianco (White Noise), che attutisce qualcosa di molto più profondo e potenzialmente pericoloso.

Rumore Bianco: un adattamento silenzioso

La catastrofe se ne va via con la stessa velocità con cui è piombata ad Iron City, è un frangente fulmineo, dinamico dal punto di vista registico, ma che non assume la stessa pregnanza visiva e simbolica che gli è associata nel romanzo. È la preparazione che porta al tragico evento spartiacque, perpetrato da un lasso di tempo indefinito in cui all’interno delle famiglie americane, a metà anni ‘80, hanno iniziato ad insediarsi le fatiche comunicative, la dissociazione dal ruolo a cui si dovrebbe tenere testa in nome del presagio negativo, caricato a dismisura dalla comunicazione mediale. Nel film vi è un ribaltamento dei ruoli: sono i professori a diventarsi giornalisti, di cronaca, politica, vere e proprie sibille che impiegano il loro tempo nel sensazionalizzare figure e ideali del passato e incapaci di reagire e prendere atto dei cambiamenti del presente.

Rumore bianco (White Noise) è un adattamento silenzioso, gentile nei confronti del genere di appartenenza di Baumbach, ma non altrettanto nei confronti di personaggi surclassati dai nomi delle star che li impersonano. La difficoltà di passaggio da un genere all’altro si concilia a fatica con la vastità di una base di partenza stratificata, aperta a plurivoche interpretazioni e, soprattutto, controversa. Una pillola che piace sicuramente a Babette e andrà bene anche su Netflix, un ritorno forse un po’ sottotono di Baumbach, fagocitato dalla sovraesposizione ai rumori bianchi.

Copenhagen Cowboy: recensione della serie di Nicholas Winding Refn

Ci sono registi che non hanno paura della serialità nè delle nuove modalità di fruizione offerte dai servizi streaming. Il potenziale di perenne accessibilità di queste piattaforme sembra aver donato nuova linfa all’estro creativo di Nicholas Winding Refn – mai spentosi veramente – che torna, dopo Too Old To Die Young, ad approcciarsi a una nuova idea di sodalizio audiovisivo: quello con Netflix, che distribuirà la sua nuova serie Copenhagen Cowboy e quello con una fetta di pubblico che continua a seguire il regista e aspettava con trepidazione il suo approdo alla Mostra del Cinema di Venezia 2022.

La Danimarca è il nuovo campo di battaglia

La trama di Copenhagen Cowboy segue la giovane ed enigmatica eroina Miu. Dopo una vita di servitù e sull’orlo di un nuovo inizio, Miu (Angela Bundalovic) attraversa l’inquietante paesaggio del mondo criminale di Copenhagen. Alla ricerca di giustizia e di vendetta, incontra la sua nemesi, Rakel (Lola Corfixen), e si imbarcano in un’odissea attraverso il naturale e il soprannaturale. Il passato finisce per trasformare e definire il loro futuro, mentre le due donne scoprono di non essere sole, di essere molte.

Con Coppenhagen Cowboy, Refn torna a casa, nella sua Danimarca, ma lo fa partendo dai bassifondi, o meglio, una loro rielaborazione paradossalmente mitizzata. Spacciatori, assassini e trafficanti d’armi innervano la capitale danese di una violenza spiazzante, che stride con l’eleganza e l’afflato sovrannaturale incardinato dalle giovani ragazze prigioniere di questo labirinto infernale. Quest’ambientazione in cui tutto ciò che è illecito trova concretezza è la base perfetta per una trama in cui ambizione, avidità e inganno si fondono per consegnarci un dramma shakesperiano ultramoderno. In fondo, se Shakespeare scrivesse oggi, non scriverebbe di famiglie reali, ma di crimini, ha dichiarato Refn in conferenza stampa.

Copenhagen Cowboy serie tv
Magnus Jønk Nordenhof – Courtesy of Netflix

Miu: il primo fiore di Refn

Refn mette a punto una narrazione seriale che ha come fondamento il viaggio dell’eroe e gli archetipi favolistici, ma è la contrapposizione tra reale e irreale a seguire la sua protagonista in divenire. Copenhagen Cowboy è un western, ma anche una favola noir: il risultato di una commistione di generi che scatenano una reazione spontanea non solo nello spettatore, ma anche nel regista e nella sua protagonista, tra cui si instaura un sodalizio dialogico basato sulla sinuosità della cinepresa e sull’estensione linguistica che ne diviene il corpo di Miu: non a caso, l’attrice Angela Bundalovic ha un passato da ballerina.

Il tipico protagonista silenzioso e solitario di Refn – a cui ci siamo affezionati soprattutto con Drive – in questo caso è Miu, una ragazza di 19 anni che si addentra nella malavita di Copenhagen e che, come tanti eroi del Western, sembra non avere una backstory. Miu non conosce passato, ma vive nel presente, è una figura esile e intoccabile che è passata di mano in mano, ritenuta un sarcofago di verità assolute, sfruttata per la sua presunta abilità di portare fortuna ed esaudire i desideri che non attecchiscono nella vita reale.

Miu è l’evoluzione in scala grande di tutti i protagonisti di Refn, che assume connotazioni femminili plurime, poi sviscerate tramite il confronto con molteplici variazioni del femminile che troverà lungo la via: villain, comprimarie, potenziali amiche, alla stregua di una narrazione da cinecomic. Miu non è tanto una personalità, non le si attribuiscono parole: si lascia che esista e la si segue, accompagnandone la ricerca dei molti significati che risiedono nella sua interiorità. Il suo linguaggio viene dal silenzio, dall’immobilità: Miu non usa le parole, ma la musica, i colori e le luci – abbracciando pienamente le inquadrature musicali di Refn – per parlarci. Non saremo noi a trovare Miu, sarà lei a venire da noi.

Copenhagen Cowboy serie tv
Magnus Jønk Nordenhof – Courtesy of Netflix

Copenhagen Cowboy: il potere del silenzio

Il potere metafisico della femminilità, sublimato dai virtuosismi tecnici e fotografici di Refn, trova in Copenhagen Cowboy una completezza inedita, forte di un’ambientazione che è specchio naturale del pericolo e dell’inganno, delle fantasie oscure che si celano dietro a ogni variazione della femminilità mostrataci da Refn.

Miu è come un angelo caduto brutalmente in terra, personalità enigmatica di una giovane donna approdata in questo mondo, ma non per scelta sua. Se nel corso della storia inizia a capire di più su ciò che è, parte del merito va alla meravigliosa Angela Bundalovic, che archivia nella sua fisicità tutti gli abusi subiti da Miu, un crescendo tensivo che non trova fine se non nell’esplosione enfatica di un corpo che balla, prima ancora di parlare.

Come ogni buona protagonista che si rispetti, Miu è particolarmente interessante perchè ha una nemesi: Rakel, interpretata dalla figlia di Refn, che – a differenza di Miu – proviene da una pseudofamiglia, ma è ugualmente apprezzata e sfruttuta nei limiti della sua utilità per gli altri. L’unico momento in cui Miu reagisce emotivamente a qualcosa è proprio quando Rakel fa sentire la sua presenza: intuiamo che c’è qualcosa di molto profondo tra di loro e che, nelle future stagioni, potrebbero percorrere strade parallele. L’energia di entrambi i personaggi è stata rinchiusa e confinata fino al loro incontro: un’inizio, più che una resa dei conti, un’unione rabbiosa che non fa che confermare quanto Refn lavori bene sui personaggi femminili, da dopo The Neon Demon.

L’avventura di Miu in Copenhagen Cowboy cerca di trovare una strada tra le luci al neon di Refn, per poi essere soffocata dall’angosciante synth di Cliff Martinez, tracce musicali così rimbombanti da rischiare di minare ulteriormente la bussola morale di Miu. Eppure, proprio quando tutto sta per esplodere, Refn ricorda agli spettatori che ci sono pochi registi così bravi a manipolare la tensione e ritorcerla in un istante: così si disvela il segreto di Miu, manifestando che la poesia del cinema sta nel silenzio e nell’immobilità, non nell’accelerazione sfrenata e nella ricerca continua di parole e significati.

Space Jam: trama, cast e curiosità sul film con Michael Jordan

Space Jam: trama, cast e curiosità sul film con Michael Jordan

I cosiddetti “film in tecnica mista” sono da sempre particolarmente apprezzati, poiché permettono di far incontrare sul grande schermo attori in carne ed ossa con personaggi animati. Tra i più celebri titoli di questa categoria si citano Chi ha incastrato Roger Rabbit, Looney Tunes: Back In Action e i più recenti Pokémon: Detective Pikachu e Sonic – Il film. Memorabile rimane però anche Space Jam, uscito al cinema nel 1996 per la regia di Joe Pytka e affermatosi come un cult amatissimo ancora oggi. I motivi sono tanti, dalla presenza di sequenze entrate nell’immaginario collettivo fino alla presenza di un protagonista d’eccezione.

Il film vanta infatti la presenza del leggendario giocatore di basket Michael Jordan, qui in tanto in vesti di sportivo quanto di attore. Accanto a lui, oltre ad altri interpreti noti a Hollywood, si ritrovano però in particolare tutti i principali personaggi dei Looney Tunes, da Bugs Bunny a Duffy Duck. Pur se inizialmente accolto da critiche contrastanti, molte delle quali legate al fatto che il film sembrava essere solo un atto celebrativo nei confronti di Jordan, il film divenne con il tempo uno straordinario successo di pubblico, incassando oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo.

Oggi il film è amato da grandi e piccoli, sia per le situazioni comiche presenti sia per gli straordinari effetti speciali ancora oggi fonte di ispirazione per numerosi titoli simili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Space Jam: la trama del film

La storia ha inizio con l’arrivo sulla terra di un alieno di nome Mr. Swackhammer, proprietario di un luna park in declino, il quale è intenzionato a catturare i Looney Tunes per farne la sua nuova attrazione. Quando Bugs Bunny e i suoi amici comprendono reali intenzioni del gruppo alieno Nerdlucks, inviato da Swackhammer, decidono di sfidarli ad una partita di pallacanestro, sfruttando la bassa statura dei rivali. Se vinceranno, gli alieni dovranno tornarsene sul loro pianeta a mani vuote. I Nerdlucks, tuttavia, vengono a conoscenza che nel campionato NBA giocano i migliori atleti di basket di tutto il mondo.

Usando quindi un pallone per rubare il talento di cinque cestisti della NBA e trasformarsi nei Monstars, un quintetto praticamente imbattibile. Si presentano quindi per la sfida completamente trasformati nelle dimensioni e muscolosissimi, ormai certi di vincere. L’unica speranza di vittoria per Bugs Bunny e gli altri è dunque quella di arruolare tra loro il più grande giocatore di ogni tempo, Michael Jordan, il quale si è però ritirato dalle gare di basket nel 1993. Dopo essere riusciti a convincerlo, Jordan si trova però ad allenare una squadra di totali inesperti, rischiando a sua volta di diventare un’attrazione nel luna park di Swackhammer.

Space Jam cast

Space Jam: il cast del film

Come anticipato, il film ruota intorno alla presenza di Michael Jordan nei panni di sé stesso. Nel periodo delle riprese, Jordan aveva da poco posto fine al suo periodo di ritiro dal mondo del basket, durato dal 1993 al 1995. La storia venne dunque costruita come una finta spiegazione di cosa Jordan avesse realmente fatto in quel periodo. Come noto, per non far annoiare il celebre cestista durante le pause sul set, la Warner Bros. costruì un intero campo da basket, dove Jordan poteva recarsi per mantenersi in allenamento. Tra gli attori che compaiono fisicamente nel film si annoverano poi anche Wayne Knight nei panni di Stan Podolak, assistente di Jordan e Bill Murray nei panni di sé stesso.

Per quanto riguarda i personaggi animati, invece, Billy West da voce a Bugs Bunny, mentre Dee Bradley Baker è Duffy Duck. Bob Bergen dà voce a Titti e Marvin il Marziano, mentre Bill Farmer è Gatto Silvestro e Yosemite Sam. Kath Soucie dà invece voce a Lola Bunny. L’attore Danny DeVito è invece chiamato a doppiare il malefico Swackhammer. Nel film compiono inoltre numerosi campioni di basket nei panni di loro stessi. I cinque a cui viene sottratto il talento, in particolare, sono Charles Barkley, Larry Johnson, Muggsy Bogues, Patrick Weing e Shawn Bradley.

Space Jam: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per anni i fan di questo film atteso che venisse realizzato un suo sequel. Le speranze sembrarono concretizzarsi nel 2014, quando la Warner Bros. annunciò un nuovo progetto a tecnica mista incentrato sul mondo del basket, il quale avrebbe stavolta avuto come protagonista il celebre campione LeBron James. La produzione del sequel ha tuttavia subito diversi ritardi, con svariati cambi di regista. Alla fine il progetto venne affidato a Malcolm D. Lee, assumendo il titolo di Space Jam: A New Legacy (per l’Italia il titolo è stato trasformato in Space Jam: New Legends). Questo, oltre a James, vanta gli attori Don Cheadle e Sonequa Martin-Green, mentre Zendaya sarà la voce inglese di Lola Bunny ed è stato distribuito nel corso del 2022.

In attesa di vedere questo sequel, è possibile fruire del film originale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Space Jam è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 29 dicembre alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Jurassic World – Il Dominio arriva su SKY e NOW

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Jurassic World – Il Dominio arriva su SKY e NOW

Sky proporrà  in prima tv Jurassic World – Il Dominio, epica conclusione della serie dei film Jurassici, domenica 1° gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alla stessa ora la versione estesa sarà su Sky Cinema Jurassic World), in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Il film dagli incassi record, per la regia di Colin Trevorrow, che vede il ritorno dei protagonisti di Jurassic Park Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum che si uniranno Chris Pratt e Bryce Dallas Howard della trilogia Jurassic World. Nel cast anche il ritorno di BD Wong e Omar Sy e i nuovi ingressi di Dewanda Wise e Mamoudou Athie.

La trama

Quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar, i dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo fragile equilibrio rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

La pellicola fa parte anche della programmazione del canale SKY CINEMA JURASSIC WORLD (canale 303) che, in occasione di questa attesa prima visione, da domenica 1° a domenica 8 gennaio proporrà tutti e sei i film del franchise Jurassico. In particolare, JURASSIC WORLD – IL DOMINIO sul canale dedicato sarà disponibile anche in versione estesa, domenica 1° gennaio alle 21.15.

Nel 1993 Steven Spielberg stupisce gli spettatori di tutto il mondo con JURASSIC PARK, il film basato sull’omonimo romanzo di Michael Crichton, in cui tre scienziati, interpretati da Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, vengono invitati sull’isola di un eccentrico miliardario che ha creato un parco a tema popolato da animali preistorici generati in laboratorio. Il successo è immediato: il film guadagna 1 miliardo di dollari in tutto il mondo e ottiene 3 Oscar®, tra cui quello per i migliori effetti speciali.

Jurassic Park diventa il capostipite di un franchise, infatti nel 1997 esce nelle sale IL MONDO PERDUTO: JURASSIC PARK, sempre tratto da un romanzo di Crichton e diretto da Spielberg, dove ritroviamo Jeff Goldblum che, insieme alla scienziata Julianne Moore, deve ostacolare un criminale che vuole trasportare i feroci dinosauri nell’attrazione di San Diego.

Il 2001 è l’anno di JURASSIC PARK III che vede Spielberg lasciare le redini della regia a Joe Johnston (Jumanji). In questo terzo capitolo ritorna il paleontologo interpretato da Sam Neill che, tornato sull’isola, scopre l’esistenza di bestie preistoriche più evolute e pericolose.

Nel 2015 vede la luce JURASSIC WORLD il quarto film del franchise di Jurassic Park e il primo della trilogia di Jurassic World. A 22 anni dagli eventi di Jurassic Park il parco dei divertimenti con i dinosauri come attrazioni è diventato realtà, ma il nuovo dinosauro Indominus Rex, generato combinando i DNA di diverse specie, scappa dal suo recinto e provoca il caos. A dover risolvere la situazione ci sono la responsabile operativa del parco Bryce Dallas Howard e l’esperto di Velociraptor Chris Pratt. Al botteghino è un trionfo e, ad oggi, il film è nella top 10 dei migliori incassi della storia del cinema con oltre 1 miliardo e mezzo di dollari.

Nel 2018 il franchise segna un altro successo d’incassi, superando 1 miliardo di dollari con JURASSIC WORLD – IL REGNO DISTRUTTO. Pratt e Bryce Dallas Howard ritornano all’isola di Isla Nublar e questa volta scoprono una cospirazione mentre tentano di salvare i dinosauri da un’eruzione.

L’ultima notte d’amore: teaser poster del film con Piefrancesco Favino

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Vision Distribution ha diffuso il teaser poster del film L’ultima Notte d’Amore, il nuovo film del regista Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, Katia Mironova, Antonio Gerardi, Francesco Di Leva.

La pellicola è una produzione INDIANA PRODUCTION, MEMO FILMS,  ADLER ENTERTAINMENT e VISION DISTRIBUTION. Prodotto da FRANCESCO MELZI D’ERIL, GABRIELE MORATTI, MARCO COLOMBO. Prodotto da MARCO COHEN, BENEDETTO HABIB, FABRIZIO DONVITO, DANIEL CAMPOS PAVONCELLI. In collaborazione con SKY.

L'ultima Notte d'AmoreLa trama del film

Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

Bella Thorne rivela che Disney Channel l’ha quasi licenziata per aver indossato un bikini in spiaggia all’età di 14 anni

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Bella Thorne è stata un punto fermo su Disney Channel per molti anni, ma a quanto pare la star di “Shake It Up” ha quasi perso il lavoro quando aveva 14 anni. Durante l’episodio di martedì del podcast “High Low With EmRata” di Emily Ratajkowski, la Thorne ha parlato di molti casi in cui si è sentita sessualizzata da giovane, rivelando un particolare incidente che l’ha vista coinvolta. 

“Una volta sono stata quasi licenziato da Disney Channel perché avevo 14 anni e indossavo un due pezzi sulla spiaggia”, ha detto la Thorne. “Questo stilista con cui uscivo mi ha messo questa catena che è, tipo, una catena per il corpo. Non lo so? Non mi interessa. C’era un fan, hanno fatto una mia foto sulla spiaggia. Sono quasi stata licenziata per questo. Era su tutti i media, era letteralmente virale in quel periodo. Era, ‘Come osa questa ragazzina fare questo? È così disgustoso.”

Bella Thorne, che ha recitato al fianco di Zendaya in “Shake It Up” dal 2010 al 2013, ha spiegato che le persone stavano “mettendo la Disney sotto pressione” per licenziarla, ma alla fine non l’hanno fatto. “Erano tipo, ‘Ehi, stiamo ricevendo molte lamentele per questo. Tutti si stanno scaldando per perché sei in bikini su una spiaggia, quindi devi assicurarti di uscire con pantaloncini da ragazzo e una maglietta ampia la prossima volta che sei su una spiaggia.’”

Durante la puntata, l’attrice, 25 anni, ha anche raccontato una situazione inquietante accaduta quattro anni prima. “Ho avuto un regista che mi ha dato un feedback una volta e avevo 10 anni. Il direttore del casting chiama il mio agente e l’agente chiama mia madre, e le dicono, ‘Non andrà avanti perché il regista sentiva che stava flirtando con lui, e lo ha messo davvero a disagio’”, ha detto Bella Thorne. “Di che cazzo stai parlando, amico?! Non me ne frega un cazzo di quello che ho detto! Non mi importa se ho detto: ‘Mangiami la figa adesso!’ Lei ha 10 anni. Perché mai dovresti pensarlo?”

Di seguito è possibile vedere l’intervista:

Le Migliori Serie TV in arrivo nel 2023

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Le Migliori Serie TV in arrivo nel 2023

L’anno 2022 sarà forse ricordato per lo scoppio della bolla dello streaming – più o meno? Il nuovo modello di distribuzione digitale chiaramente non funziona economicamente, ma il genio è ormai fuori dalla bottiglia. E non c’è ritorno. La televisione via cavo e di rete era un tempo attività estremamente redditizie ma ora sono versioni appassite del loro passato, e non c’è risposta in vista per risolvere il modello di business per lo streaming insostenibile (versando miliardi, si ottiene – al massimo! – $ 19,95 al mese). Quale futuro dunque per questa futuro? ancora non ci è dato sapere. Quello che possiamo fare però è guardare cosa ci riserva il futuro delle serie tv. Il noto sito americano Variety ci è venuto incontro e ha stilato una lista delle migliori serie tv in arrivo l’anno prossimo! Bada bene molte serie in Italia non avranno la stessa programmazione d’uscita, ma sono comunque serie che arriveranno prima o poi anche nel nostro PAESE!

Will Trento
Foto : ABC

La ABC sta lanciando diversi drammi durante la mezza stagione, incluso questo procedurale basato sull’omonima serie di libri di Karin Slaughter. Lo spettacolo segue l’agente speciale Will Trent (Ramón Rodríguez), cresciuto nel sistema di affidamento di Atlanta prima di ottenere un lavoro di alto livello con il Georgia Bureau of Investigation (GBI). Ora è determinato a fare in modo che nessun bambino venga abbandonato come lo era lui. Lo spettacolo è interpretato anche da Sonja Sohn, Erika Christensen, Iantha Richardson e Jake McLaughlin. Prima: 3 gennaio22:00

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