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Le serie tv Netflix più viste del 2022

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Le serie tv Netflix più viste del 2022

In attesa dell’arrivo dell’ultimo dell’anno, Netflix oltre ai film ha reso nota la lista delle serie tv più visti e popolari dell’anno 2022. I due elenchi che troverete di seguito sono divisi in quanto la piattaforma streaming americana divide le opere Netflix Original in serie tv in lingua inglese e serie tv non in lingua inglese.

Le serie tv non in lingua inglese più visti nel 2022 su Netflix

10. Benvenuti a Eden: stagione 1 (Spagna)

Sei felice? Con questa domanda Zoa e altri quattro giovani attraenti e attivi sui social media ricevono un invito alla festa più esclusiva della storia, organizzata in un’isola segreta dal marchio di una nuova bevanda. Quella che inizia come un’avventura entusiasmante si trasformerà presto in un viaggio memorabile. Ma in paradiso non è tutto oro quel che luccica… Welcome to Eden.

9. Entrevías (Wrong Side of the Tracks): stagione 1 (Spagna)

Quando la nipote adolescente cade vittima degli spacciatori che invadono il suo quartiere, un veterano di guerra, ormai stancatosi, decide di prendere in mano la situazione.

8. Business Proposal: stagione 1 (Corea del Sud)

Ha Ri acconsente a presentarsi ad un appuntamento al buio al posto di un’amica per spaventare il pretendente. Ma i piani saltano quando scopre che lui è il suo capo, e vuole sposarla.

7. L’imperatrice (The Empress) : stagione 1 (Germania)

Quando la ribelle Elisabetta (“Sisi”) incontra l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, l’amore inebriante della giovane coppia stravolge completamente la gerarchia di potere presso la corte viennese. Dopo il matrimonio la giovane imperatrice deve farsi valere non solo nei confronti della suocera Sofia, sovrana assetata di potere, ma anche con il cognato Maxi, che desidera il trono (e anche Sisi). Mentre le truppe nemiche si assembrano al confine dell’impero asburgico, i viennesi si ribellano contro l’imperatore. Elisabetta deve scoprire di chi si può fidare e qual è il prezzo da pagare per essere una vera imperatrice e un esempio di speranza per il popolo.

6. Chi Scherza col Fuoco (High Heat): stagione 1 (Spagna)

Poncho scopre il cadavere di suo fratello e seguendo gli indizi del crimine arriva in una caserma dei pompieri in un quartiere di Città del Messico. Qui, utilizzando una falsa identità, trova lavoro come pompiere e incontra la collega Olivia, l’unica persona che scopre il suo segreto e che lo aiuta a trovare la verità. Nel frattempo Ricardo, un ex detenuto, ritorna per cercare il figlio che ignora la sua esistenza.

5. Elite: stagione 5 (Spagna)

Dopo la morte di Samuel, Las Encinas si prepara per un nuovo anno scolastico cercando di mascherare al meglio i disastri del passato, ma i conflitti tra le classi sono sistemici: razzismo, sessismo, violenza domestica e odio nei confronti di LGTBI sono solo alcune delle problematiche che si manifestano nei corridoi del prestigioso istituto questa stagione. Se i responsabili della scuola non intervengono per sistemare le cose, dovranno farlo gli studenti.

4. Til Money Do Us Part: stagione 1

È un adattamento dell’omonima telenovela colombiana del 2006 scritta da Fernando Gaitán. La serie è interpretata da Sebastián Martínez e Carmen Villalobos.

3. Pálpito (The Marked Heart): stagione 1 (Spagna)

La moglie di Simon viene assassinata per poterle asportare il cuore e trapiantarlo poi alla moglie di un potente milionario. In cerca di vendetta, Simon si getta nel pericoloso mondo del traffico di organi.

2. Avvocata Woo (Extraordinary Attorney Woo): stagione 1 (Corea del Sud)

La giovane avvocata Woo Young Woo è l’ultima arrivata in un importante studio legale. Woo convive con la sindrome di Asperger che la porta ad affrontare sfide dentro e fuori il tribunale.

1. Non siamo più vivi (All of Us Are Dead): stagione 1 (Corea del Sud)

Dopo lo scoppio di un’epidemia che trasforma le persone in zombi, un eterogeneo gruppo di studenti intrappolato in un liceo, abbandonati dal governo, cerca di sopravvivere in attesa di soccorsi senza cibo, acqua o Internet.

Le serie tv in lingua inglese più visti nel 2022 su Netflix

10. Virgin River stagione 4

Nonostante non sappia se il padre del suo bambino è Mark, il marito deceduto, oppure Jack, Mel inizia la quarta stagione con un senso di ottimismo. Per anni ha desiderato essere una madre e il suo sogno si sta per realizzare. Mentre Jack la incoraggia con entusiasmo, il dubbio della paternità continua a tormentarlo. Le cose sono rese più complicate dall’arrivo di un nuovo affascinante medico che vuole mettere su famiglia. Hope è ancora in via di guarigione dopo l’incidente d’auto e i persistenti effetti psicologici del trauma cerebrale avranno profonde conseguenze per lei e Doc. Brie è determinata a provare l’innocenza dell’uomo che ama e si trova coinvolta suo malgrado in una relazione più stretta con Mike e pericolosamente vicina alla violenta rete criminale di Calvin. Anche quando stringe un nuovo legame romantico, Preacher non può fare a meno di mantenere viva la speranza di riunirsi con Christopher e Paige.

9. The Umbrella Academy stagione 3

Dopo aver evitato la catastrofe nel 1963, l’Umbrella Academy torna a casa nel presente con la convinzione di aver sventato l’apocalisse iniziale e di aver risolto il problema della linea temporale una volta per tutte. Ma dopo festeggiamenti di breve durata, il gruppo si rende conto che le cose non sono per niente come le aveva lasciate. Entra in scena la Sparrow Academy. Geniali, eleganti e affettuosi come degli iceberg, gli Sparrow affrontano immediatamente gli Umbrella in un violento scontro che finisce per essere la preoccupazione minore. Tra sfide, perdite, sorprese e un’entità distruttiva non identificata che scatena il caos nell’universo (situazione che potrebbero aver provocato loro stessi), ora dovranno riuscire a convincere la nuova e forse migliore famiglia del padre ad aiutarli a risolvere il problema causato dai nuovi arrivati. Ce la faranno a tornare alle loro vite pre-apocalittiche? O forse questo mondo rivelerà qualcosa di più di un semplice intoppo nella linea temporale?

8. The Sandman: stagione 1

Tratta dalla premiata serie di fumetti di DC Comics scritta da Neil Gaiman, THE SANDMAN è un ricco connubio tra mitologia e fantasy dark che si intrecciano nel corso di dieci incredibili capitoli incentrati sulle numerose avventure di Sogno. La serie è ideata da Gaiman, dallo showrunner Allan Heinberg e da David S. Goyer, che ne sono anche i produttori esecutivi, ed è prodotta da Warner Bros. Television. Il cast include inoltre Boyd Holbrook, Patton Oswalt, Vivienne Acheampong, Gwendoline Christie, Charles Dance, Jenna Coleman, David Thewlis, Stephen Fry, Kirby Howell-Baptiste, Mason Alexander Park, Donna Preston, Vanesu Samunyai (conosciuta in precedenza con il nome “Kyo Ra”), John Cameron Mitchell, Asim Chaudhry, Sanjeev Bhaskar, Joely Richardson, Niamh Walsh, Sandra James-Young e Razane Jammal.

7. The Watcher: stagione 1

Dean (Bobby Cannavale) e Nora Brannock (Naomi Watts) hanno appena acquistato la casa dei sogni nell’idilliaca zona residenziale di Westfield nel New Jersey, ma dopo aver investito tutti i loro risparmi per concludere l’affare si rendono presto conto che il quartiere non è affatto accogliente. Per esempio, ci sono una donna anziana e stravagante di nome Pearl (Mia Farrow) e suo fratello Jasper (Terry Kinney), che si intrufola in casa Brannock e si nasconde nel montacarichi. Poi c’è Karen (Jennifer Coolidge), l’agente immobiliare nonché vecchia conoscenza di Nora, che li fa sentire come se non fossero davvero a casa loro, e i vicini ficcanaso Mitch (Richard Kind) e Mo (Margo Martindale), che sembrano non comprendere il concetto di confine di proprietà. Il loro gelido benvenuto si trasforma rapidamente in un vero e proprio inferno quando iniziano ad arrivare lettere minacciose da parte di qualcuno che si fa chiamare “L’Osservatore” e spaventa a morte i Brannock, mentre i sinistri segreti del quartiere vengono a galla.

6. Ozark: stagione 4

Divisa in due parti da 7 episodi ciascuna, la quarta stagione di Ozark arriverà su Netflix il 21 gennaio con la prima parte. La nuova stagione è interpretata dai premi Emmy® Jason Bateman, Laura Linney e Julia Garner, insieme a Sofia Hublitz, Skylar Gaertner, Charlie Tahan, Jessica Frances Dukes, Lisa Emery, Felix Solis, Damian Young, Alfonso Herrera, Adam Rothenberg, John Bedford Lloyd, Joseph Sikora, Bruno Bichir, CC Castillo, Katrina Lenk, Bruce Davison, Ali Stroker e Veronica Falcón. Il candidato agli Emmy® Chris Mundy torna nel ruolo di showrunner, sceneggiatore e produttore esecutivo. La produzione esecutiva è affidata a Jason Bateman, Mark Williams, John Shiban, Patrick Markey e Bill Dubuque, al fianco della coproduttrice esecutiva Laura Linney. La serie è targata MRC Television.

5. Inventing Anna

In Inventing Anna una giornalista che deve dimostrare quanto vale indaga sul caso di Anna Delvey, la leggendaria ereditiera tedesca, famosa su Instagram, che ha conquistato il cuore degli esponenti della società di New York mentre rubava il loro denaro. Ci troviamo davanti alla più grande truffatrice di New York o semplicemente si tratta di una nuova personificazione del sogno americano? Tra Anna e la reporter si forma un legame curiosamente oscuro di amore-odio, mentre la prima aspetta il processo e la cronista affronta una lotta contro il tempo per rispondere alla domanda che tutti in città si fanno: chi è Anna Delvey? La serie s’ispira all’articolo del New York Magazine “How Anna Delvey Tricked New York’s Party People” (“Come Anna Delvey ha ingannato i festaioli di New York”) scritto da Jessica Pressler.

4. Bridgerton: stagione 2

Da Shondaland e dall’ideatore Chris Van Dusen, la serie Bridgerton segue la storia della figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton, Daphne (Phoebe Dynevor), e del suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale londinese nell’età della Reggenza. Daphne vuole seguire le orme dei genitori e trovare il vero amore, e inizialmente le sue speranze sembrano ben riposte. Ma quando il fratello maggiore inizia a scartare alcuni papabili pretendenti, le cronache scandalistiche diffuse dalla misteriosa Lady Whistledown rischiano di metterla in cattiva luce. In società entra anche l’affascinante e ribelle duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo convinto e buon partito che cattura l’attenzione di tutte le mamme delle debuttanti. Daphne e il duca dicono di non avere nulla da offrirsi, ma la loro attrazione è innegabile. Coinvolti in una battaglia di astuzia e sentimenti, dovranno fare i conti con le aspettative dell’alta società per il loro futuro.

3. Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer

Tra il 1978 e il 1991 Jeffrey Dahmer ha ucciso con ferocia diciassette vittime innocenti. La serie getta luce su questi crimini atroci, focalizzando l’attenzione sulle vittime trascurate e sulle comunità oggetto di razzismo sistemico e dell’incompetenza della polizia che hanno permesso a uno dei più celebri serial killer degli Stati Uniti di perpetrare la propria follia omicida alla luce del sole per oltre un decennio.

2. Mercoledì: stagione 1

La serie è un giallo con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy, descrivendo i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima… tutto ciò mentre esplora le nuove e complicate relazioni alla Nevermore.

1. Stranger Things 4

Dal suo debutto nel 2016, il fenomeno globale di Stranger Things ha ottenuto oltre 65 riconoscimenti e 175 candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. Lo show candidato per tre volte come Miglior serie drammatica agli Emmy è uno dei titoli più guardati su Netflix. La terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione classificandosi come la seconda serie in lingua inglese più popolare nella Top 10 di Netflix. Stranger Things è ideata dai Duffer Brothers e prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i produttori esecutivi della serie assieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Iain Paterson e Curtis Gwinn.

In Stranger Things 4 sono passati sei mesi da quando la battaglia di Starcourt ha portato terrore e distruzione a Hawkins. All’indomani dell’evento i nostri eroi si separano per la prima volta e ne affrontano le conseguenze, rese ancora più complicate dalla vita al liceo. In questo periodo di vulnerabilità una nuova e terrificante minaccia soprannaturale si presenta con un mistero cruento, la cui risoluzione potrebbe finalmente porre fine agli orrori del Sottosopra.

Dream Scenario: Nicolas Cage irriconoscibile sul set del prossimo film A24

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Il regista Kristoffer Borgli ha pubblicato su Instagram le prime foto dietro le quinte dal set del film commedia prodotto da Ari Aster Dream Scenario con al fianco la A24 Films. Le foto ci danno il nostro primo sguardo al personaggio protagonista senza nome di Nicolas Cage, mentre il vincitore dell’Oscar subisce un’altra trasformazione fisica. Il suo personaggio è stato precedentemente descritto come un “professore schlubby che diventa famoso dopo essere apparso inspiegabilmente nei sogni di tutti”

Dream Scenario è scritto e diretto da Kristoffer Borgli. Ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi sono ancora tenuti nascosti. Cage sarà affiancato nel cast da Michael Cera, Julianne Nicholson, Dylan Baker, Tim Meadows, Dylan Gelula, Kate Berlant e altri. Il film è prodotto da Aster e Lars Knudsen per Square Peg, insieme a Jacob Jaffke, Tyler Campellone e A24.

 

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Il prossimo progetto sarà ufficialmente l’ultima collaborazione tra Ari Aster e lo studio, che hanno lavorato insieme a tutti i film di Aster, come Hereditary,   Midsommar e l’imminente Disappointment Blvd interpretato da Joaquin Phoenix. Tuttavia, Dream Scenario segna il primo progetto che Aster non da regista.

Dopo le apprezzate interpretazioni del thriller drammatico Pig e della commedia d’azione  The Unbearable Weight of Massive Talent, Nicolas Cage sarà presto visto nel film drammatico western Butcher’s Crossing e nella commedia horror della Universal Pictures  Renfield, dove apparirà come Dracula.

Fonte: Instagram

Hugh Jackman: vedrete un “Wolverine più in forma che mai” per Deadpool 3

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Hugh Jackman ha recentemente parlato del suo piano per mettersi in ottima forma per Deadpool 3 e cosa lo motiva esattamente a farlo. Alla domanda se il suo addestramento come Wolverine sia diventato più facile, Hugh Jackman ha rivelato che la sua esperienza è stata l’opposto.

“No, molto più difficile. Sto facendo otto spettacoli a settimana in questo momento, quindi sollevo pesi solo tre volte a settimana “, ha detto Jackman al podcast Empire Film . “Ma entrerò nel perssonaggio una o due volte al giorno non appena questo sarà fatto in un mese. E avrò sei mesi per prepararmi, e ho sempre lo stesso approccio ogni volta che entro nel personaggio.”

Hugh Jackman ha continuato a parlare delle motivazione sul perché ha deciso di riprendere il personaggio, ammettendo che la possibilità di attaccare il co-protagonista di Deadpool 3 Ryan Reynolds ogni giorno è stato “un ulteriore incentivo”. Voglio che il prossimo Wolverine sia migliore che mai, per essere più in forma che mai, più capace di fare le cose che mai”, ha dichiarato Hugh Jackman. “Ho solo l’ulteriore incentivo di portare fuori Ryan Reynolds ogni giorno.”

Deadpool 3 è stato scritto da Rhett Reese e Paul Wernick da una bozza precedente del  duo Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Loeglin di  Bob’s Burgers . Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dei Marvel Studios ad essere lanciato con tale classificazione solo per adulti.

Deadpool 3 servirà come primo film della  serie di film di Deadpool  ad essere distribuito dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox. L’uscita del film è attualmente prevista per l’8 novembre 2024.

Avatar: La via dell’Acqua raggiunge 1 miliardo al botteghino globale

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Avatar: La via dell’Acqua continua la sua corsa impressionante mentre l’ultimo film di successo di James Cameron è già riuscito a superare la soglia del miliardo di dollari al botteghino. Secondo un rapporto di Variety , il film è diventato il film più veloce quest’anno a raggiungere $ 1 miliardo in soli 14 giorni. Il sequel di Avatar diventa anche solo il terzo film a raggiungere il traguardo per il 2022, unendosi a Top Gun: Maverick (che ha impiegato 31 giorni per farlo) e Jurassic World – Il dominio (che ha richiesto circa quattro mesi). Rispetto al 2021, La via dell’Acqua è il film più veloce a raggiungere $ 1 miliardo al botteghino. L’anno scorso Spider-Man: No Way Home , ha avuto bisogno di 12 giorni in totale per arrivarci.

Dopo essere uscito all’inizio di questo mese, Avatar: La via dell’Acqua è rapidamente salito a $ 134 milioni in Nord America e $ 435 milioni a livello globale ed è rimasto il film più atteso alla fine dell’anno. Finora, il film ha generato $ 317,1 milioni in Nord America e $ 712,7 milioni all’estero, e senza altri grandi titoli in programma per la premiere fino a Ant-Man and the Wasp: Quantumania a febbraio, queste cifre potrebbero teoricamente continuare a salire.

Attualmente, i piani per il futuro del franchise Avatar  includono il suo sequel, un terzo film – che ha terminato le riprese, secondo Cameron – e due potenziali nuovi sequel. Tuttavia, James Cameron ha affermato più volte che se il sequel e Avatar 3 non si comportano abbastanza bene al botteghino, un quarto e un quinto film potrebbero non accadere.

Ruggero Deodato: morto il re del cannibal movie

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Ruggero Deodato: morto il re del cannibal movie

Si è spento all’età di 83 anni, il 29 dicembre 2022, Ruggero Deodato regista considerato il vero e proprio re del cannibal movie. Professionista serio e dedito alla sua idea di cinema, è stato forse più famoso e celebrato all’estero che in Italia.

Dopo un inizio di carriera con film poliziotteschi, afferma la sua identità di autore nel 1977 con Ultimo mondo cannibale e poi nel 1980 con il suo vero capolavoro, Cannibal Holocaust. Non solo il film fu un capostipite del genere cannibal, ma contribuì in maniera fondamentale alla nascita del mockumentary, il finto documentario che poi ha spopolato anche a Hollywood (basti pensare a Borat).

Ruggero Deodato è un membro importantissimo della scuola del genere horror e delle sue varianti, con il quale il mondo del cinema internazionale sarà sempre in debito.

Quanto sono alti gli Avengers?

Quanto sono alti gli Avengers?

Con The Avengers abbiamo assistito alla prima apparizione dei Vendicatori in quanto team. Nel 2012, sei eroi MCU già celebri si uniscono e il film si dimostra un successo al botteghino su scala mondiale. Grazie agli effetti visivi della fotocamera e agli effetti speciali tanto cari ai film Marvel, gli Avengers risaltano alquanto mastodontici rispetto al mondo attorno a loro. Nonostante ciò, l’MCU è riuscito a creare un universo credibile per il pubblico.

La bellezza del gruppo originario degli Avengers sta proprio nella creazione di un team di eroi molto diversi tra loro ma comunque uniti. I fan della Marvel hanno sempre fatto paragoni tra i Vendicatori e ognuno di loro ha i propri punti di forza e di debolezza. L’altezza è uno degli aspetti più discussi e più evidenti degli Avengers. Quanto sono realmente alti questi sei eroi?

Black Widow

Black Widow Captain America Avengers

La più bassa dei sei Avengers originali è Black Widow Anche se Scarlett Johansson – l’attrice che interpreta l’eroina – è alta solo 160 cm, grazie al digitale e alle inquadrature nell’MCU Natasha Romanoff riesce a guadagnare qualche centimetro. Black Widow non è un super soldato e non è neppure così alta, ma ha dimostrato più e più volte che sa difendersi anche dagli avversari tosti. Non dimentichiamo infine la sua acutezza e la sua mente brillante, elementi essenziali per un supereroe.

Hawkeye

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Interpretato da Jeremy Renner, Hawkeye è poco più alto di Natasha. Occhi di falco sfiora i 175 cm. Nella vita reale, Renner è poco più alto (arriva a 180 cm), ma ha il fisico perfetto per interpretare l’arciere e tiratore esperto dell’MCU.

Non sarà il più alto della squadra, ma Occhio di Falco svolge un ruolo significativo negli Avengers. Inoltre, il personaggio di Renner è cresciuto enormemente nel corso degli anni, non in altezza ma in notorietà, ed ha ottenuto addirittura una serie da solista su Disney+.

Captain America

Chris-Evans-as-Captain-America

Prima che gli effetti del Siero del Super Soldato facciano effetto, Steve Rogers è un soggetto piccolo e leggero: pesa 40 kg ed è alto meno di 165 cm. Quando diventa Capitan America, l’eroe arriva quasi a 190 cm. Il suo interprete, l’attore Chris Evans è molto alto nella vita reale (183 cm), ma comunque non arriva ai numeri di Cap.

Il fisico di Rogers viene completamente trasformato dal siero e diventa il corpo perfetto per un guerriero umano ma superdotato in forza, velocità e capacità di guarigione. L’alta statura di Capitan America è coerente anche con il ruolo di leader e di bussola morale che Steve svolge rispetto agli altri Avengers.

Iron Man

Iron Man Avengers

Il ruolo svolto da Tony Stark nell’MCU, gli ha fatto guadagnare il soprannome di “padrino dell’MCU“. Il franchise ha infatti aperto i battenti con Iron Man del 2008. Nella sua armatura, Iron Man è molto alto: arriva a 190 cm. L’interprete di StarkRobert Downey Jr. non raggiunge di certo l’altezza del suo alter ego: l’attore è alto 174 cm.

Thor

Thor Hulk Avengers

Gli Dei sono in genere raffigurati come creature alte e il Dio del Tuono non fa eccezione: Thor arriva facilmente a 2 metri. Con tutta la sua stazza brandisce il potente martello, il Mjolnir, e si lancia in battaglia per proteggere la Terra e Asgard, la sua patria. Chris Hemsworth, l’attore australiano che interpreta Thor, è un po’ più basso nella vita reale, ma solo di 7 cm. Forse non si percepisce troppo vedendolo insieme agli altri Avengers ma Thor è, insieme ad Hulk, il più alto del gruppo.

Hulk

Hulk in She-Hulk Episodio 1

Bruce Banner è alto ”solo”’ 180 cm, ma quando si trasforma nel mostruoso Hulk, diventa più alto di tutti gli altri Avengers. Come abbiamo visto anche in She-Hulk: attorney at Law, con i suoi 2 metri e 60 il personaggio di Mark Ruffalo sovrasta i suoi compagni e qualsiasi limite umano.

Il Prodigioso Maurice arriva in prima tv su SKY e NOW

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Il Prodigioso Maurice arriva in prima tv su SKY e NOW

Arriva in prima tv assoluta Il Prodigioso Maurice, film d’animazione Sky Original tratto dal libro fantasy per bambini Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori, di Sir Terry Pratchett, in onda mercoledì 28 dicembre alle 17.50 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Coprodotto da Sky, Ulysses Filmproduktion e Cantilever Media in collaborazione con Global Screen, gli studi di animazione Studio Rakete e Red Star Animation, il film è diretto da Toby Genkel, mentre il co-regista è Florian Westermann e la sceneggiatura è di Terry Rossio. Il film ha il pieno sostegno degli eredi di Terry Pratchett ed è prodotto in associazione con Narrativia.

Il Prodigioso Maurice è un’avventura vivace e divertente, una parodia delle fiabe popolari ispirata alla favola tedesca del pifferaio magico di Hamelin. Il libro da cui il film è tratto è il ventottesimo romanzo della serie Discworld di Terry Pratchett, ma il primo scritto per i bambini. È stato pubblicato nel 2001 da Doubleday e ha venduto quasi 100 milioni di copie in tutto il mondo. Per questo libro Sir Pratchett ha vinto il Carnegie Medal in Literature, il più alto riconoscimento britannico nel campo della letteratura per bambini.

La trama

Lo scaltro gatto di strada Maurice viaggia di città in città per liberarle a pagamento dai topi. L’idea di una truffa gli viene in mente quando conosce Keith, un ragazzino che sa suonare il flauto, e un gruppo di topi parlanti con cui si mette d’accordo per spillare più soldi alle città. Tutto va per il meglio, fino a quando arrivano alla città di Bad Blintz. Lì incontrano Malicia e il loro piano va presto in malora.

Sono Lillo: la nuova serie Original italiana su Prime Video dal 5 gennaio con Lillo Petrolo

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Sono Lillo è l’attesa serie in 8 episodi è una produzione Lucky Red in collaborazione con Prime Video ed è diretta da Eros Puglielli (Gli idoli delle donneCoppermanNevermind), creata da Lillo Petrolo, Matteo Menduni e Tommaso Renzoni che ne hanno curato anche il soggetto e la sceneggiatura. Nel cast con Lillo, Pietro Sermonti, Cristiano Caccamo, Sara Lazzaro, Camilla Filippi, Marco Marzocca, Maryna, Paolo Calabresi, Anna Bonaiuto, e tante guest star di puntata tra cui Valerio Lundini, Edoardo Ferrario, Emanuela Fanelli, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Stefano Rapone, Michela Giraud, Maccio Capatonda, Serra Yilmaz. 

La trama del film

Chi è Posaman? Un supereroe, ovviamente! E qual è il suo super potere? Saper fare delle pose da copertina. Ma chi si nasconde dietro il costume? Beh … c’è Lillo!  Il successo, si sa, ha i suoi risvolti negativi e per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie (Sara Lazzaro) sembra davvero non sopportarlo più. Accompagnato dai comici più amati della scena contemporanea, da Pietro Sermonti, a Paolo Calabresi, da Caterina e Corrado Guzzanti a Valerio Lundini, da Michela Giraud a Edoardo Ferrario e tanti altri, Lillo cercherà di ritrovare se stesso dietro la maschera che si è costruito.

L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat con Colin Firth su SKY e NOW

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Arriva in prima tv su Sky L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, venerdì 30 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Diretto da John Madden (Shakespeare in Love, Marigold Hotel), il film è una rocambolesca spy story con l’attore premio Oscar Colin Firth (Il discorso del re, Shakespeare in love, Il paziente inglese), Matthew MacFadyen (Orgoglio e pregiudizio), Kelly MacDonald (Trainspotting, Boardwalk Empire – L’impero del crimine), Penelope Wilton (Downton Abbey) e Johnny Flynn (Beast). Il film è stato distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures.

La trama del film

Siamo nel 1943. Gli alleati sono determinati a spezzare la morsa di Hitler sull’Europa occupata, il loro piano è un assalto totale in Sicilia ma si trovano ad affrontare un grande dilemma – come fare per proteggere una massiccia forza d’invasione da un potenziale massacro. Il compito ricade su due straordinari agenti dell’intelligence, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen) che danno vita alla più geniale e improbabile strategia di disinformazione della guerra – incentrata sul più improbabile degli agenti segreti: un uomo morto. L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, è la straordinaria storia vera di un’idea che sperava di cambiare il corso della guerra – correndo rischi enormi, sfidando ogni logica e mettendo a dura prova il coraggio dei suoi ideatori.

MCU Fase 4: i pro e i contro dei film, delle serie tv e delle presentazioni speciali

La Fase 4 della Marvel è giunta al termine, dopo una corsa interessante tra cambiamenti e delusioni all’interno del MCU. L’aggiunta più significativa al franchise è stata sicuramente la vetrina di Disney+ che, negli ultimi due anni, ha incluso nove serie tv – sette live action, una animata e una serie di cortometraggi intitolata I Am Groot.

Tuttavia, alla fine del 2022 è emersa un’altra novità per il franchise: il formato delle Presentazioni Speciali. Questi progetti, della durata di circa 45 minuti ciascuno, fungono da “bonus” e storie autonome che non richiedono la quantità di tempo dedicato alla visione standard di un film o una serie tv. Finora sono state realizzate solo due Presentazioni Speciali Marvel, ma alcuni fan chiedono già che queste vadano a sostituire direttamente il formato della serie.

Sebbene l’avvento delle Presentazioni Speciali apra molte possibilità per i futuri contenuti del MCU, c’è sicuramente ancora un posto per tutti e tre i formati nel franchise in futuro. Se un formato “funziona” o meno è solo una questione di come i Marvel Studios scelgono di utilizzarlo.

Film

Film Disney 2021 EternalsLe fondamenta dei Marvel Studios sono state costruite sui film: per la maggior parte della sua esistenza, questo è stato l’unico linguaggio utilizzato dall’azienda. I responsabili del Marvel Cinematic Universe sanno quindi come mettere insieme un buon film, curando al contempo le trame in modo da adattarle alle convenzioni e alla durata prevista per il medium.

Detto questo, ci sono ancora alcuni film del MCU che probabilmente sarebbero stati più adatti ad altri formati. Ad esempio, i film di minore importanza come quelli di Ant-Man avrebbero potuto essere trasformati in presentazioni speciali se la serie fosse partita dopo la Saga dell’Infinito. Inoltre, sebbene il personaggio abbia sempre meritato un film, il desiderio di Vedova Nera di condividere la storia di Natasha Romanoff avrebbe potuto dare vita a un’interessante serie Disney+ che mostrasse le diverse epoche della sua vita, introducendo al contempo nuovi personaggi come Yelena Belova.

Ma l’esempio più ovvio è Eternals, che, come parte della Fase 4, in teoria avrebbe potuto diventare una serie. Eternals doveva fungere da storia delle origini per 10 diversi personaggi, ognuno dei quali era in circolazione da migliaia di anni. Avevano tutti una grande storia alle spalle e, sebbene il film offra a ciascuno di loro almeno un paio di momenti per brillare, l’introduzione di tutti loro e il racconto del loro ricongiungimento è troppo da inserire in un solo film, anche per uno dei film più lunghi del franchise.

Ai fini editoriali del MCU, i film devono sembrare eventi. Che sia giusto o meno, bisogna riconoscere che questa è l’aspettativa del pubblico al momento. Lo spazio per i film è limitato e questi sono i progetti che otterranno il maggior numero di spettatori (e di profitti), quindi la maggior parte – se non tutti – i progetti “essenziali” per comprendere la narrazione complessiva dovrebbero diventare pellicole. Ciò significa che i personaggi “principali” dell’epoca attuale dovrebbero apparire nei film e che il pubblico dovrebbe essere in grado di comprendere loro e i loro percorsi tanto da affezionarsi a questi solo attraverso i film.

Presentazioni speciali

Werewolf By NightUno speciale televisivo è come un mini-film o, a volte, un lungo episodio di uno show televisivo; la posta in gioco è di solito a metà tra ciò che ci si aspetterebbe da ciascuno di questi due formati. Finora ci sono state solo due presentazioni speciali dei Marvel Studios. Werewolf by Night ha rappresentato l’introduzione di nuovi personaggi, un’opportunità di sperimentazione di genere all’interno del MCU e il debutto alla regia del compositore Michael Giacchino. Lo speciale natalizio di Guardiani della Galassia ha invece permesso al pubblico di passare più tempo con alcuni dei personaggi preferiti dai fan in una storia a basso impatto che riempie una nicchia (contenuti natalizi) a cui lo studio probabilmente non avrebbe dedicato un film.

Sono molte le cose che la Marvel può fare con queste presentazioni, che sono la categoria con il rischio, la durata e il budget più bassi e le cui date di uscita sono molto più flessibili di quelle dei film o delle serie. L’uso migliore delle Presentazioni speciali in futuro sarebbe quello di dare spazio e sviluppo a personaggi che non riusciranno a essere inclusi in film e serie. Possono anche essere utilizzati per introdurre o approfondire nuovi personaggi che meritano una propria backstory, ma per i quali i film non hanno tempo, un ruolo che hanno svolto finora diversi show di Disney+. È più probabile che il pubblico sia disposto a dare una possibilità a una storia autoconclusiva che a una serie ma, ancora una volta, non tutti coloro che normalmente vedono i film Marvel al cinema hanno accesso a Disney+, quindi questi episodi autoconclusivi non possono essere troppo “succosi”. Le Presentazioni speciali dovrebbero essere destinate principalmente agli angoli sperimentali e poco calcolati del MCU, che possono aiutare gli spettatori ad apprezzare la narrazione principale del franchise, offrendo allo stesso tempo la possibilità di allontanarsi da questioni rilevanti per la storia principale, se il team creativo lo desidera.

Serie tv

Serie TV da vedere su Disney+ WandaVisionLe serie Disney+ sono state il maggior contributo all’aumento significativo di contenuti del MCU all’anno da quando è iniziata la Fase 4. Ce ne sono state otto in soli due anni, il che è stato travolgente per molti spettatori, soprattutto per quelli più occasionali. Ora che la Marvel ha debuttato con il formato delle Presentazioni speciali, molti fan si chiedono se non sia il caso di abbandonare le serie tv a favore di questo stile di programmazione che richiede un impegno di tempo minore.

Per alcuni potrebbe essere facile dimenticarlo, visto che nessuna delle serie Marvel Disney+ del 2022 ha raggiunto l’impatto culturale che hanno avuto alcuni dei suoi show del 2021, ma ci sono cose che la Marvel può fare solo con questo formato. Tenendo conto di ciò, dovrebbe esserci ancora spazio per altre serie tv nel futuro del franchise.

Il MCU si è sempre sentito come una sorta di immensa serie televisiva per il grande schermo, quindi l’aggiunta di serie televisive vere e proprie all’interno del franchise (oltre a quelle di dubbia canonicità su ABC e Netflix) è sembrata una scelta naturale. Il team dei Marvel Studios si trova però in una situazione un po’ difficile con queste serie. Come nel caso delle Presentazioni speciali, devono assicurarsi che le serie non siano una visione “obbligatoria”, in modo che i fan che non hanno accesso a Disney+ possano comunque seguire la trama dei film. Tuttavia, il formato della serie comporta un’aspettativa di “importanza” per la storia complessiva da cui le Presentazioni speciali sono in gran parte libere.

L’apice dell’interesse per le serie Marvel Disney+ nella Fase 4 è stato raggiunto con WandaVision. In parte, ciò è stato probabilmente dovuto alla novità di una serie ambientata nel MCU, oltre al fatto che si trattava della prima uscita dei Marvel Studios dopo un anno e mezzo e che è uscita in un periodo in cui erano in vigore molte limitazioni a causa della pandemia. Ma, se si guarda alla serie insieme all’altra serie di maggior successo della Fase 4, Loki, diventa chiaro cosa il formato Disney+ può offrire rispetto agli altri: la speculazione collettiva tra i fan di settimana in settimana, le teorie fomentate dall’attesa dell’episodio successivo.

she-hulk bruce bannerLa parte migliore del formato serie per la Marvel è stata indubbiamente l’aver incentivato la speculazione collettiva tra i fan di settimana in settimana. Le due serie sopra citate, WandaVision e Loki, sono state di gran lunga le migliori in questo senso, offrendo colpi di scena e cliffhanger a ogni episodio per far sì che i fan continuassero a guardare la serie per verificare le loro ipotesi. Al contrario, altre serie tv hanno faticato a sfruttare la formula delle serie tv (è qui che il formato delle presentazioni speciali sarebbe stato utile per serie come She-Hulk e Ms. Marvel, e forse anche per la storia di Hawkeye).

In sostanza, quando si parla di MCU, le serie dovrebbero essere storie che hanno bisogno di un tempo più lungo per essere raccontate rispetto a un film. Alcune di quelle della Fase 4 sembrano più progetti che, per qualche motivo, non sono stati ritenuti abbastanza degni di diventare film dallo studio e sono stati quindi “estesi” nel formato delle serie, piuttosto che progetti che traggono effettivamente beneficio da un’uscita settimanale. In realtà, gli unici due live action che si sono meritati di essere veramente considerati serie tv sono Loki, per la sua capacità di suddividere la storia in sezioni distinte, ognuna adatta a un episodio a sé stante, e WandaVision, per lo stesso motivo, la formula episodica e i richiami televisivi.

Questo non vuol dire che altri show Marvel non abbiano beneficiato in qualche modo del formato serie. Moon Knight è stato percepito dagli spettatori come un film parcellizzato, ma ha avuto un paio di buoni cliffhanger che hanno fatto parlare di sé e il formato più lungo ha permesso una maggiore introspezione, che è stata una delle cose migliori che siano venute fuori da quel progetto. The Falcon and the Winter Soldier aveva così tanto terreno da coprire che non sarebbe stato realizzabile in nessun altro formato, ma una versione più mirata della storia – potenzialmente in forma di film – con il taglio di alcune sottotrame avrebbe potuto dare vita a un prodotto finale più curato. E il formato antologico del film animato What If…? in teoria andava bene come serie, anche se lo studio avrebbe fatto meglio a realizzare delle presentazioni speciali con le migliori idee di quel progetto piuttosto che produrlo come uno show settimanale, obbligato a legare insieme tantissime storyline.

moon knight mcuLa conclusione è che i film del MCU devono sembrare eventi (non per forza al livello di quelli sui Vendicatori, ma comunque eventi) con un’alta posta in gioco; le serie del MCU devono configurarsi come storie corpose che mantengano l’interesse di settimana in settimana, e le Presentazioni Speciali del MCU devono essere adatte a sperimentare stili e a mettere in primo piano personaggi che il pubblico del franchise non è abituato a vedere sotto i riflettori.

Netflix: i film più visti e popolari del 2022

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Netflix: i film più visti e popolari del 2022

In attesa dell’arrivo dell’ultimo dell’anno, Netflix ha reso nota la lista dei film più visti e popolari dell’anno 2022. I due elenchi che troverete di seguito sono divisi in quanto la piattaforma streaming americana divide le opere Netflix Original in film in lingua inglese e film non in lingua inglese.

I film non in lingua inglese più visti nel 2022 su Netflix

10. Furioza (Film d’azione Polacco)

Una poliziotta fa al suo ex un’offerta che non può rifiutare: si dovrà infiltrare in una gang di hooligan facendo la spia oppure suo fratello …

9. Testimone misterioso  (Restless, film d’azione francese)

Un poliziotto corrotto fa di tutto per insabbiare un incidente, ma la sua vita prende una brutta piega quando inizia a ricevere minacce da un misterioso testimone.

8. Il mio nome è vendetta (film d’azione italiano)

Dopo aver vissuto nell’ombra per anni in una tranquilla cittadina del Trentino-Alto Adige, le vite di Santo, un ex sicario della criminalità organizzata, e sua figlia Sofia, un’adolescente campionessa di hockey, cambiano del tutto. Due criminali entrano in casa loro e uccidono barbaramente la madre e lo zio di Sofia, scatenando un regolamento di conti covato per quasi vent’anni. Sofia scoprirà che la verità le è sempre stata taciuta e che Santo nasconde un oscuro passato di affiliato alla ‘ndrangheta. Non senza conflitto, la ragazza accetterà un’eredità fatta di furia e violenza e si alleerà con il padre per vendicarsi senza pietà.

7. Carter (film d’azione coreano)

“Ti chiami Carter. Se vuoi sopravvivere, fidati di me.” A due mesi dall’inizio di una pandemia mortale che ha avuto origine nella zona demilitarizzata e che ha devastato Stati Uniti e Corea del Nord, “Carter” si risveglia senza alcuna memoria del passato. Nella sua testa c’è un misterioso dispositivo e in bocca ha un ordigno letale. Una strana voce che sente solo lui gli dice cosa fare. La bomba può scoppiare da un momento all’altro, a meno che non riesca a salvare la bambina che è l’unico antidoto al virus, ma per riuscirci dovrà vedersela con la CIA e con i golpisti nordcoreani. Carter deve completare la missione e andare nel Nord per trovare la bambina. La sua lotta per la sopravvivenza è al centro di questo film d’azione girato in un’unica sequenza a ripresa continua!

6. Un marito fedele (Loving Adults, film danese)

Christian rimane parcheggiato nel bosco così Leonora non può vederlo. Corre là fuori per strada, sua moglie da vent’anni. Con la musica nelle orecchie, immerso nella sua corsa e in se stesso. Lei non vede niente, non sa che tra poco, nascosto dal buio e dalla pioggia, lui la raggiungerà.

5. Due agenti molto speciali 2 (The Takedown, commedia d’azione francese)

Ousmane Diakité (Omar Sy) e François Monge (Laurent Lafitte) sono due poliziotti con stili, origini e carriere assai differenti. Ora l’insolita coppia si ritrova a lavorare insieme in una nuova indagine attraverso la Francia. Quella che sembrava una semplice operazione per traffico di droga si rivela un caso criminale in piena regola, in cui non mancano il pericolo e una comicità inaspettata.

4. Dalla mia finestra (Through My Window, film romantico spagnolo)

Raquel è perdutamente innamorata dell’attraente e misterioso vicino di casa Ares, ma lo osserva da lontano perché purtroppo non si sono mai parlati. La ragazza però ha chiaro in mente un piano: fare innamorare Ares. Tutt’altro che innocente e indifesa, Raquel non è preparata a perdere tutto per ottenere ciò che vuole… sicuramente non se stessa.

3. Granchio nero (Black Crab, film d’azione svedese)

GRANCHIO NERO è un thriller d’azione svedese ambientato in un mondo postapocalittico dilaniato dalla guerra. Nel corso di un inverno lungo e rigido sei soldati intraprendono una missione segreta attraverso un arcipelago ghiacciato per trasportare un misterioso pacco che potrebbe metter fine alla guerra. Quando si addentrano in territorio nemico, non hanno idea dei pericoli che li aspettano o di chi possano fidarsi. Ma per la pattinatrice di velocità divenuta soldatessa Caroline Edh, la missione è completamente diversa. Diretto da Adam Berg e interpretato da Noomi Rapace, GRANCHIO NERO segue i sei soldati nella disperata missione attraverso i ghiacci. Mentre si spingono oltre i loro limiti, devono decidere quale prezzo sono disposti a pagare per sopravvivere.

2. Niente di nuovo sul fronte occidentale (All Queit on the Western Front, film di guerra tedesco e inglese)

Niente di nuovo sul fronte occidentale racconta l’avvincente storia di un giovane soldato tedesco sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale. Paul e i suoi compagni scoprono in prima persona come l’euforia iniziale della guerra si trasforma in disperazione e paura quando si trovano a lottare per le proprie vite e tra di loro nelle trincee. Il film del regista Edward Berger è tratto dal famoso bestseller omonimo di Erich Maria Remarque.

1. Troll (film fantasy norvegese)

Nella remota montagna di Dovre, una gigantesca creatura intrappolata per migliaia di anni si risveglia distruggendo tutto ciò che incontra sul suo cammino verso la capitale della Norvegia. Come fermare qualcosa che dovrebbe esistere solamente nel folklore norvegese?

I film in lingua inglese più visti nel 2022 su Netflix

10. Day Shift – A caccia di vampiri

Day Shift - A caccia di vampiri film 2022
Cr. Parrish Lewis/Netflix © 2022

Jamie Foxx interpreta un padre che lavora sodo per offrire una vita decente alla figlia intelligente e vivace, ma il suo modesto lavoro di pulizia di piscine è una copertura per la vera fonte di reddito: stanare e uccidere vampiri per un gruppo internazionale di cacciatori di vampiri.

9. The Man from Toronto

The Man from Toronto film NetflixUn caso di scambio d’identità emerge dopo che un consulente fallito e il killer più pericoloso al mondo, noto solo come “L’uomo di Toronto”, si incontrano per caso in una casa in affitto per le vacanze.

8. Cheerleader per sempre (Senior Year)

Cheerleader per sempre (Senior Year)Dopo un coma durato vent’anni a causa di un’acrobazia da cheerleader finita tragicamente, una trentasettenne si risveglia decisa a realizzare un sogno, ovvero diventare reginetta del ballo.

7. Enola Holmes 2

Enola Holmes 2Harry Bradbeer firma la regia di ENOLA HOLMES 2, mentre Jack Thorne la sceneggiatura ed Harry Bradbeer e Jack Thorne il soggetto. Tra nuovi amici e nemici, il cast comprende Millie Bobby Brown, Henry Cavill, David Thewlis, Louis Partridge, Susan Wokoma, Adeel Akhtar, Sharon Duncan-Brewster ed Helena Bonham Carter.

Fresca del successo del suo primo caso risolto, Enola Holmes (Millie Bobby Brown) decide di seguire le orme del famoso fratello Sherlock (Henry Cavill) e apre la sua agenzia investigativa, scoprendo che la vita da detective a contratto non è priva di problemi. Rassegnata ad accettare la gelida realtà della vita adulta, la giovane sta per chiudere bottega quando una fiammiferaia squattrinata le offre il suo primo vero incarico: ritrovare la sorella scomparsa. Ma il caso è più complesso del previsto ed Enola si ritrova in un mondo pieno di pericoli, dalle sinistre fabbriche e i vivaci auditorium londinesi all’alta società fino al 221B di Baker Street. Davanti a un pericoloso complotto, Enola chiede l’aiuto degli amici e anche del fratello per andare a fondo del mistero. L’agenzia si rimette in moto!

6. Il mostro dei mari (The Sea Beast)

Il mostro dei mari (The Sea Beast)In un’epoca in cui creature terrificanti solcano i mari, i cacciatori di mostri sono considerati veri e propri eroi. E il grande Jacob Holland è di certo il più osannato. Ma quando la giovane Maisie Brumble s’imbarca clandestinamente sulla sua nave leggendaria, l’uomo trova a sorpresa un’alleata. Insieme intraprendono un viaggio epico in acque inesplorate ed entrano nella storia. Con la regia del premio Oscar Chris Williams (Oceania, Big Hero 6, Bolt: un eroe a quattro zampe), Il mostro dei mari conduce lo spettatore ai confini del mondo, dove ha inizio la vera avventura.

5. Il truffatore di Tinder

Il truffatore di TinderTra uno swipe e l’altro, trovare l’amore online non è facile. Per questo Cecilie non crede ai propri occhi quando fa match con un playboy ricco e belloccio, scoprendo che è l’uomo dei suoi sogni. Ma la realtà si rivela ben diversa: quando la donna si rende conto che il sedicente uomo d’affari internazionale non è chi dice di essere, lui le ha già preso tutto e la favola lascia il posto a un thriller con vendetta. Cecilie scopre chi sono le altre persone finite nel mirino, le donne uniscono le forze e smettono di essere vittime, dando a IL TRUFFATORE DI TINDER pane per i suoi denti. Questo avvincente documentario dai produttori di L’impostore – The Imposter e Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online racconta la loro storia mentre svelano la sua vera identità e si battono per consegnarlo alla giustizia.

4. Hustle

Hustle film 2022Dopo aver scoperto un giocatore eccezionale ma dal passato turbolento, un talent scout del basket (Adam Sandler) in cerca di riscatto decide di convincere il fenomeno sportivo a trasferirsi negli Stati Uniti senza chiedere l’approvazione della squadra. Contro ogni previsione, i due avranno un’ultima occasione per dimostrare di essere all’altezza dell’NBA.

3. Purple Hearts

Purple Hearts film 2022
Cr. Mark Fellman/Netflix © 2022.

Nonostante le loro differenze, la cantautrice in difficoltà Cassie (Sofia Carson) e il marine tormentato Luke (Nicholas Galitzine) decidono di sposarsi unicamente per ottenere le agevolazioni offerte dall’esercito, ma il confine tra finzione e realtà si fa più labile quando sono colpiti da una tragedia.

2. The Adam Project

The Adam ProjectUn pilota viaggia nel tempo e fa squadra con se stesso ragazzino e il padre defunto per fare i conti con il passato e salvare il futuro.

1. The Gray Man

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The Gray Man (2022). Ryan Gosling as Six. Cr. Paul Abell/Netflix © 2022

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley.

Glass Onion raggiunge 82,1 milioni di ore guardate nel weekend di apertura di Natale su Netflix

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Come previsto, Glass Onion – Knives Out si è assicurato la prima posizioen nella classifica settimanale dei film di Netflix nel suo weekend di apertura sullo streamer. Il sequel del film di “Knives Out” Rian Johnson del 2019, “Glass Onion” è stato visto per 82,1 milioni di ore nella finestra di visualizzazione dal 19 al 25 dicembre, durante la quale è stato disponibile solo negli ultimi tre giorni. Secondo le stime di Netflix, dividendo le ore di visione per la durata di 2,3 ore del film, ciò significa che 35 milioni di famiglie si sono sintonizzate per vedere Glass Onion – Knives Out.

Il film è arrivato su Netflix dopo un’uscita nelle sale limitata iniziata il 23 novembre, esattamente un mese prima del suo debutto in streaming. Il franchise di “Knives Out” ha segnato un investimento importante per Netflix, che nel 2021 ha pagato 450 milioni di dollari per i diritti di due sequel, più altri 40 milioni di dollari per produrre “Glass Onion – Knives Out”, il primo dell’accordo. Resta da vedere se la società otterrà o meno un solido ritorno sull’investimento.

82,1 milioni di ore guardate collocano “Glass Onion” leggermente indietro rispetto all’apertura di “The Unforgivable” del 2021 (85,9 milioni), che è il titolo comparabile più basso nell’elenco di Netflix dei suoi film più popolari di tutti i tempi. (Il film con Sandra Bullock si trova al n. 8. “The Irishman” e “The Kissing Booth 2” sono rispettivamente al n. 9 e a d una posizione non resa ancora disponibile.) Naturalmente, questo non è un paragone perfetto: “Glass Onion” ha avuto una premiere natalizia, il che significa che più persone erano a casa per guardare i film, anche se erano anche riunite insieme, traducendo in visualizzazioni combinate invece che in visualizzazioni su più dispositivi. “The Unforgivable” è stato presentato in anteprima il 10 dicembre 2021.

Inoltre, “The Unforgivable” non ha avuto debutto così rapido come alcuni degli altri film più popolari di Netflix. Ad esempio, “The Grey Man” ha debuttato con 88,6 milioni di ore guardate a luglio, solo 2,7 milioni in più di “The Unforgivable“”, ma è arrivato al quarto posto con 253,9 milioni di ore guardate dopo 28 giorni di streaming, quasi 40 milioni in più rispetto al conteggio finale di “The Unforgivable” di 214,7 milioni. E quando “Purple Hearts” è stato presentato in anteprima la settimana dopo “The Grey Man” con solo 48,2 milioni di ore guardate prima di risalire la classifica per diventare il settimo film Netflix più popolare di tutti i tempi con 228,7 milioni di ore dopo 28 giorni.

Pertanto, “Glass Onion” potrebbe essere ancora sulla buona strada per diventare un grande successo per Netflix. (Va anche notato che mentre Netflix e le sale cinematografiche hanno rifiutato di commentare i numeri al botteghino, fonti hanno detto a Variety che il film ha incassato circa $ 15 milioni nella prima settimana della sua corsa nelle sale.)

Il Primo Giorno della mia Vita: trailer ufficiale del film di Paolo Genovese

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Ecco il trailer ufficiale di Il Primo Giorno della mia Vita, il nuovo film di Paolo Genovese con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini e con Vittoria Puccini. Dal 26 gennaio al cinema distribuito da Medusa film.

Il Primo Giorno della mia Vita, la trama

Un uomo misterioso si presenta a quattro persone che hanno toccato il fondo e vogliono farla finita per proporre loro un patto: una settimana di tempo per farle rinnamorare della vita. Il suo intento è quello di offrire la possibilità di scoprire come potrebbe essere il mondo senza di loro e aiutarle a trovare un nuovo senso alle proprie esistenze. Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare.

Il Primo Giorno della mia Vita, il poster

SPIDER-MAN: ecco il primo concept art del film degli anni ’90 non realizzato di James Cameron

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Nel tempo sono stati fatti numerosi tentativi per portare Spider-Man sul grande schermo prima che Sam Raimi realizzasse il suo film di successo del 2002, con il regista di Terminator e Aliens James Cameron che ha lavorato per molto tempo su un progetto che ruotava attorno all’uomo ragno negli anni ’90. Leonardo DiCaprio doveva interpretare Peter Parker, mentre Electro e Sandman erano i due cattivi principali.

Sulla base dei dettagli che sono trapelati online dalla sceneggiatura, non sarebbe stato uno sforzo comico con Electro, ora chiamato Carton Strand, che tentava di convincere Spider-Man a unirsi al suo potente gruppo di malfattori.

Ora, due concept art del film non realizzato di Spider-Man del regista di Avatar hanno trovato la loro strada online per gentile concessione di Tech Noir – The Art of James Cameron. Le immagino offrono un’idea di come avrebbe potuto essere lo Spidey di DiCaprio, è chiaro che il regista non aveva intenzione di reinventare qualcosa quando si trattava di affrontare l’aspetto dell’eroe. Mentre la seconda immagine sembra mostrare Spider-Man con il costume da alieno, crediamo che in realtà è solo una bianco e nero del classico abito rosso e blu.

Indipendentemente da ciò, non possiamo fare a meno di chiederci cosa sarebbe potuto succedere al franchise di Spider-Man se James Cameron fosse andato avanti con questo progetto. Potrebbe anche essere stato un grande film a sé stante, ma probabilmente non avrebbe caratterizzato lo stesso amore per i fumetti originali di Stan Lee e Steve Ditko come lo sforzo di Raimi.

Bussano alla Porta: secondo trailer per il nuovo horror di M. Night Shyamalan

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Prodotto dal visionario regista M. Night Shyamalan, Bussano alla Porta  (Knock At The Cabin) è interpretato da Dave Bautista (Dune, Guardiani della Galassia), dal candidato al Tony Award e all’Emmy Jonathan Groff (Hamilton, Mindhunter), da Ben Aldridge (Pennyworth, Fleabag), dalla candidata al BAFTA Nikki Amuka-Bird (Persuasione, Old), dall’attrice esordiente Kristen Cui, da Abby Quinn (Piccole donne, Landline) e da Rupert Grint (Servant, la saga di Harry Potter).

In Bussano alla Porta mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Con un accesso limitato al mondo esterno, la famiglia deve decidere in cosa credere prima che tutto sia perduto.

M. Night Shyamalan © Universal Studios. All Rights Reserved
M. Night Shyamalan © Universal Studios. All Rights Reserved

Universal Pictures presenta una produzione Blinding Edge Pictures, in associazione con FilmNation Features e Wishmore Entertainment, Bussano alla Porta  (Knock At The Cabin) un film di M. Night Shyamalan. La sceneggiatura è di M. Night Shyamalan e Steve Desmond & Michael Sherman, basata sul bestseller nazionale “The Cabin at the End of the World” di Paul Tremblay. Il film è diretto da M. Night Shyamalan e prodotto da M. Night Shyamalan, Marc Bienstock (Split, Glass) e Ashwin Rajan (Servant, Glass). I produttori esecutivi sono Steven Schneider, Christos V. Konstantakopoulos e Ashley Fox.

Indiana Jones 5 rivelerà il destino di Mutt Williams interpretato da Shia LaBeouf

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La quarto capitolo del franchise di Indiana JonesIndiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ha introdotto il personaggi di Mutt Williams, interpretato da Shia LaBeouf nei panni del figlio di Indiana Jones. Secondo il regista James Mangold, il prossimo quinto film della serie ci darà maggiori informazioni su ciò che gli è successo.

Parlando con Entertainment Weekly, Mangold – che sta dirigendo l’imminente Indiana Jones e il quadrante del destino – ha detto che i fan “scopriranno cosa è successo” al personaggio di LaBeouf, ma non si è dilungato molto su cosa significherò esattamente questo.

Il personaggio di LaBeouf, Mutt, si è rivelato essere il figlio di Jones alla fine del quarto film di Indiana Jones, una mossa che è stata estremamente controversa e ha lasciato molti fan scontenti. Sebbene sia improbabile che Shia LaBeouf appaia nel quinto film, il suo personaggio fa ancora parte della storia di Jones e deve essere affrontato in qualche modo prima che Indy parta per un’altra avventura.

Indiana Jones e il quadrante del destino  vedrà protagonista ancora una volta Harrison Ford mentre riprende uno dei suoi ruoli più iconici come l’esploratore protagonista. Insieme a lui come protagonista femminile c’è la vincitrice di Emmy e Golden Globe Phoebe Waller-Bridge. Il capitolo finale presenterà anche l’introduzione di altri nuovi personaggi ​nel franchising Antonio Banderas, Mads Mikkelsen, Thomas Kretschmann, Boyd Holbrook e Shaunette Renée Wilson.

Il tanto atteso film è diretto dal candidato all’Oscar James Mangold (Logan) e si baserà su una nuova sceneggiatura che ha scritto insieme a Jez e John-Henry Butterworth, che hanno collaborato con il regista a  Ford v Ferrari. Mangold ha preso il posto da regista dopo che Steven Spielberg ha deciso di lasciare l’impegno per concentrarsi su altri progetti.. Nonostante la sua uscita, Steven Spielberg è il produttore del film.

Indiana Jones e il quadrante del destino sarà prodotto da Kathleen Kennedy, dal regista del franchise originale Steven Spielberg, Frank Marshall e Simon Emanuel, con John Williams che tornerà per la colonna sonora del film. L’uscita nelle sale è prevista per il 30 giugno 2023.

You: il poster della quarta stagione anticipa l’arrivo della serie nel 2023 su Netflix

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Netflix ha regalato agli abbonati un regalo di Natale sotto forma di un nuovo poster della quarta stagione di You, che mostra Joe Goldberg interpretato da Penn Badgley che insegue il personaggio di Tati Gabrielle. La Stagione 4 di You sarà suddivisa in due parti che usciranno a febbraio e marzo 2023.

La  data di uscita della You – Stagione 4 Parte 1 è fissata per il 9 febbraio 2023, mentre You – Stagione 4 Parte 2 uscirà il 9 marzo 2023. Dai un’occhiata al nuovo poster di della quarta stagione di You:

You - Stagione 4 Parte 1“Quando un brillante manager di una libreria incontra un aspirante scrittore, la sua risposta diventa chiara: qualsiasi cosa”, dice la descrizione della serie. “Usando Internet e i social media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi e avvicinarsi a lei, una cotta affascinante e imbarazzante diventa rapidamente un’ossessione mentre rimuove silenziosamente e strategicamente ogni ostacolo – e persona – sulla sua strada”.

Basato sulla serie di romanzi di Caroline Kepnes, You è incentrato su Joe Goldberg, uno stalker tossico e delirante che ha la tendenza a diventare estremamente ossessionato da ogni ragazza di cui si innamora.

You è stato sviluppato da Sera Gamble e Greg Berlanti, con Gamble come showrunner. La serie è prodotta da Berlanti Productions, Man Sewing Dinosaur e Alloy Entertainment in associazione con Warner Horizon Scripted Television. Berlanti, Gamble, Sarah Schechter, Leslie Morgenstein, Gina Girolamo e Marcos Siega sono i produttori esecutivi.

Gambit: alcuni frame dello storyboard mostrano come sarebbe stato lo spin-off degli X-Men

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Un film di Gambit era in lavorazione da tempo quando la 20th Century Fox possedeva i diritti cinematografici per gli X-Men. Sebbene non sia mai stato realizzato un film, sono emersi nuovi frame dello storyboard che descrivono l’aspetto che avrebbe potuto avere il progetto.

Di recente, i fan hanno scoperto frame dello storyboard sulla pagina ArtStation dell’artista Anthony Winn, raffiguranti vari “mood board” che ci mostrano una scena casuale del film. Nei tabelloni, Gambit – che assomiglia molto a Channing Tatum, che avrebbe interpretato l’eroe – può essere visto lanciare una bottiglia esplosiva caricata cineticamente in una recinzione, che esplode all’impatto.

La storia del tentativo della Fox di realizzare un film su Gambit è lunga, con Channing Tatum e Reid Carolin legati al progetto dall’inizio del 2014. Il progetto ha coinvolto vari registi per dirigere il film, tra cui Rupert Wyatt (Rise of the Planet of the Apes) e Doug Liman (The Bourne Identity) ad un certo punto. Tuttavia, le cose non sono mai andate a buon fine per il film e, in seguito alla fusione tra Disney e Fox, ora sembra improbabile che il progetto venga mai realizzato.

Il fatto che un film di Gambit non sia mai stato realizzato ha lasciato l’attore “traumatizzato” per un po’, soprattutto a causa di quanto lui e il regista Reid Carolin fossero vicini a trasformare il progetto in realtà alla fine.  “Una volta che Gambit  era tramontato, ero così traumatizzato”, ha detto Tatum a febbraio – “Ho spento la mia macchina Marvel. Non sono riuscito a vedere nessuno dei film. Ho adorato quel personaggio. Era semplicemente troppo triste. È stato come perdere un amico perché ero così pronto a interpretare.”

M3GAN: il primo first look mostra la ferocia in arrivo

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M3GAN: il primo first look mostra la ferocia in arrivo

In vista dell’imminente uscita di M3GAN, Universal Pictures ha rilasciato un nuovo primo sguardo al personaggio titolare del film, esplorando alcune delle furie della bambola assassina.

L’ultima anteprima di M3GAN presenta interviste con alcuni dei membri del cast del film, tra cui James Wan, che ha co-sceneggiato il film. Il primo sguardo include anche alcune nuove scene del film, che mostrano quanto possa essere inquietante M3GAN, mentre il regista Gerard Johnstone spiega cosa rende qualcosa come M3GAN così terrificante. Di seguito diamo un’occhiata al primo sguardo di M3GAN qui sotto:

M3GAN è diretto da Gerard Johnstone (Housebound) da una sceneggiatura scritta da Akela Cooper (Malignant The Nun 2) e basata su una storia di Akela Cooper e James Wan. Il film è interpretato da Allison Williams, Violet McGraw, Ronny Chieng, Brian Jordan Alvarez, Lori Dungey e Stephane Garneau-Monten.

M3GAN è una meraviglia dell’intelligenza artificiale, una bambola realistica programmata per essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata di un genitore”, si legge nella sinossi. “Progettato dalla brillante robotica dell’azienda di giocattoli Gemma, M3GAN può ascoltare, guardare e imparare mentre diventa amica e insegnante, compagna di giochi e protettrice, per il bambino a cui è legata.

Quando Gemma diventa improvvisamente la custode della nipote orfana di 8 anni, Cady (Violet McGraw,  The Haunting of Hill House), Gemma è insicura e impreparata a diventare un genitore. Sotto un’intensa pressione sul lavoro, Gemma decide di accoppiare il suo prototipo M3GAN con Cady nel tentativo di risolvere entrambi i problemi, una decisione che avrà conseguenze inimmaginabili”.

M3GAN è prodotto da Wan e Jason Blum. I produttori esecutivi sono Williams, Mark Katchur, Ryan Turek, Michael Clear, Judson Scott, Adam Hendricks e Greg Gilreath.

Star Wars: The Bad Batch, trailer della seconda stagione in arrivo su Disney+

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L’ultimo sguardo all’attesissima seconda stagione di Star Wars: The Bad Batch su Disney+ descrive in dettaglio l’ultima missione per il gruppo d’élite di cloni. In un breve teaser trailer prima della premiere della seconda stagione il 4 gennaio, vengono mostrate altre avventure. Una di queste avventure vede l’equipaggio che corre lungo una spiaggia e fugge da diverse creature, mentre altre scene mostrano l’Impero mentre continua a crescere in forza, diventando una grave minaccia per l’intera galassia.

Iscriviti a Disney+ per guardare The Bad Batch e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Dai un’occhiata al nuovo teaser trailer di Star Wars: The Bad Batch Stagione 2 di seguito:

Star Wars: The Bad Batch  segue i cloni d’élite e sperimentali di Bad Batch (introdotti per la prima volta in  The Clone Wars ) mentre trovano la loro strada in una galassia in rapida evoluzione all’indomani della Guerra dei Cloni”, recita la sinossi della prima stagione . “I membri di Bad Batch – una squadra unica di cloni che variano geneticamente dai loro fratelli nell’Esercito dei Cloni – possiedono ciascuno un’abilità eccezionale e singolare che li rende soldati straordinariamente efficaci e un equipaggio formidabile.

La serie presenta le voci originali di Dee Bradley Baker, Michelle Ang, Rhea Perlman e Noshir Dalal, con la vincitrice dell’Emmy Wanda Sykes che fa il suo debutto come guest star nella seconda stagione come Phee Genoa.

Star Wars: The Bad Batch è firmata dal produttore esecutivo Dave Filoni, che è stato una forza fondamentale nell’universo di Star Wars  nell’ultimo decennio grazie al suo lavoro su diversi spettacoli animati di Star Wars, come  The Clone Wars,  Rebels e  Stars Wars Resistance, così come nella serie live-action The Mandalorian. Star Wars: The Bad Batch è prodotta da Athena Portillo, Brad Rau, Jennifer Corbett e Carrie Beck, con Josh Rimes come produttore. Rau è anche supervisore alla regia con Corbett come sceneggiatore capo.

Napoleon: Ridley Scott ha riscritto il film per esaltare Joaquin Phoenix

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Ridley Scott e Joaquin Phoenix non sono estranei a lavorare insieme su epopee storiche, ma nella loro prossima collaborazione per il film in uscita Napoleon, la performance di Phoenix è stata così buona che Scott ha riscritto gran parte del film. Parlando con Empire Magazine per il suo numero di 50 Greatest Actors, Ridley Scott ha elogiato Joaquin Phoenix – che ha anche recitato nel leggendario film di Scott Il Gladiatore – e ha anche rivelato che le sue domande e suggerimenti sul set hanno portato Ridley Scott a riscrivere Napoleon.

Joaquin è il più lontano possibile dal convenzionale. Non deliberatamente, ma per intuizione. Questo è ciò che lo fa funzionare. Se qualcosa lo infastidisce, te lo farà sapere. Ha reso Napoleone speciale interrogandolo costantemente“, ha detto Scott. “Con Joaquin, possiamo riscrivere quel dannato film perché è a disagio. E questo è successo con Napoleone. Abbiamo scelto il film per aiutarlo a concentrarsi su chi fosse Bonaparte. Dovevo rispettarlo, perché quello che veniva detto era incredibilmente costruttivo. Ha reso tutto più grande e migliore.

Scott ha continuato a chiarire che non è stata una brutta cosa che la coppia abbia lavorato alla riorganizzazione del film, dicendo che “hanno scavato e trovato il personaggio” e ha detto che Phoenix è probabilmente “l’attore più speciale e premuroso con cui abbia mai ha lavorato.

Il film Napolen

Diretto da Scott,  Napoleon è descritto come “uno sguardo originale e personale sulle origini di Napoleone e sulla sua rapida e spietata ascesa a imperatore, visto attraverso il prisma del suo rapporto avvincente e spesso instabile con sua moglie e un vero amore, Josephine. Il film catturerà le famose battaglie di Napoleone, la sua implacabile ambizione e la sua sorprendente mente strategica come straordinario leader militare e visionario della guerra”.

David Scarpa (All the Money in the World) ha scritto la sceneggiatura per il progetto dei 20th Century Studios prodotto da Scott e Kevin Walsh per Scott Free. La produzione del film è avvenuta all’inizio del 2022. La pellicola dovrebbe arrivare al cinema nel corso del 2023. 

Gravity: tutto quello che c’è da sapere sul film di Alfonso Cuaron

Sin dal suo esordio cinematografico, avvenuto nel 1991 con Uno per tutte, il regista messicano Alfonso Cuaron si è affermato come un puro talento. Nel corso degli anni egli ha poi continuamente riconfermato le sue capacità narrative e visive, dando vita a film come Y tu mama también, I figli degli uomini e fino al più recente Roma, che lo hanno consacrato come uno dei più influenti autori di cinema oggi in attività. Prima di quest’ulimo titolo, egli ha realizzato quello che definisce il suo lungometraggio più complesso, ovvero il fantascientifico Gravity (qui la recensione).

Omaggiando un classico della fantascienza come Abbandonati nello spazio, del 1969, il film di Cuaron si propone come un’esperienza visiva particolarmente entusiasmante, merito anche dell’utilizzo della tecnologia 3D. Lo stesso James Cameron, celebre per le sue prodezze tecnologiche applicate al cinema, ha definito Gravity il miglior space movie mai realizzato. Al di là dello stupore visivo, il film di Cuaron è però anche un sentito percorso emotivo, coerente con la poetica della sua filmografia, incentrata sulla rinascita dello spirito e del corpo dopo le avversità.

Vincitore di ben 7 premi Oscar, tra cui miglior regia, miglior fotografia e migliori effetti speciali, Gravity è ancora oggi un’opera insuperata nei suoi tanti traguardi cinematografici raggiunti. Per gli amanti della fantascienza e del cinema nella sua totalità, è un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e agli effetti speciali. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gravity: la trama e il cast del film

Protagonista del film è la dottoressa Ryan Stone, alla sua prima missione a bordo dello shuttle insieme a Matt Kovalsky, un astronauta esperto al suo ultimo volo prima della pensione. Quella che sembrava una normale operazione di controllo nello spazio si trasforma in una catastrofe quando lo shuttle viene distrutto da una massa di detriti, lasciando Stone e Kowalsky completamente soli, collegati solo fra loro e fluttuanti nell’oscurità e nel silenzio più totale dello spazio profondo. Quando la paura si trasforma in panico, ogni sorsata d’aria riduce il poco ossigeno rimasto. Cercare di tornare sulla terra sarà un’operazione apparentemente impossibile, ma fallire equivale a morire.

Ad essere protagonista assoluta, nel ruolo della dottoressa Ryan Stone, è l’attrice premio Oscar Sandra Bullock. Per prepararsi alle riprese del film, la Bullock si è allenata intensamente per sei mesi e oltre all’allenamento fisico si è concentrata molto sul respiro del personaggio, che doveva rappresentare le emozioni sia per lo stress causato dalla situazione che per la mancanza di ossigeno. L’attrice ha inoltre avuto modo di fare pratica sui propri movimenti incontrando veri astronauti e misurandosi con situazioni a gravità zero. Per la sua interpretazione ha poi ottenuto una nuova candidatura agli Oscar. Accanto a lei, nel ruolo di Matt Kowalsky vi è invece George Clooney.

Gravity: gli effetti speciali del film

Per la realizzazione degli effetti speciali del film, premiati poi con l’Oscar, Cuaron e la produzione si sono affidati alla società Framestore, già nota per aver curato tale aspetto dei film Superman Returns e Il cavaliere oscuro. Lungo tutta la sua interezza Gravity presenta effetti speciali e per l’80% è composto da computer grafica (Avatar si ferma al 60%). Per simulare l’autenticità ed il riflesso della luce filtrata nello spazio, ad esempio, è stato costruito un sistema di illuminazione a comando manuale comprensivo di 1,8 milioni di LED controllati individualmente. La ricostruzione dell’ambiente spaziale è stata un’ulteriore mastodontica sfida, mentre ulteriormente complesso è stato mettere gli attori in una condizione simile a quella provata dagli astronauti in assenza di gravità.

Gravity significato

Gravity: il significato del film

Attraverso il genere fantascientifico e in mezzo ai tanti effetti speciali che compongono il film, Cuaron racchiude un cuore narrativo coerente con i suoi precedenti e futuri film. Come già in I figli degli uomini e poi anche in Roma, anche Gravity ha come tematica la gravidanza e la nascita (o rinascita). A compiere questo percorso è qui la dottoressa Ryan Stone, che fluttua in uno spazio che diventa metafora per il grembo materno. Un’idea che richiama alla mente anche l’inquadratura finale del film 2001: Odissea nello spazio. Per tutto il film, la protagonista si trova dunque a vivere una serie di peripezie che la porteranno a perdersi e a cercare di riallacciare i collegamenti con la madre terra.

Molteplici sono le immagini simboliche con cui Cuaron sceglie di sottolineare questo aspetto, facendo assumere alla Stone una posizione fetale, con i cavi che la legano alla navicella spaziale che diventano veri e propri cordoni ombelicali. Vengono così descritte le varie fasi della maternità, fino a giungere ad una vera e propria nascita con la scena conclusiva del film. Gravity è dunque da intendere come una potente metafora su qualcosa di profondamente umano, utilizzando un genere che va al di là del terreno. Tale tematica, come anticipato, la si ritrova declinata in forme diverse anche in altre opere di Cuaron, che si dimostra così essere un regista profondamente legato all’umanità.

Gravity: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Gravity grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Top 10: i miei film preferiti del 2022 – di Chiara Guida

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Top 10: i miei film preferiti del 2022 – di Chiara Guida

Non scrivo mai articoli in prima persona, lo trovo un modo troppo autoreferenziale per parlare di cinema. L’unica occasione in cui mi concedo un “io” è la classifica di fine anno, la famigerata Top 10, tanto “complicata” da stilare quanto sempre, per fortuna, discussa, perché non mette mai d’accordo chi legge e perché, e la prima persona lo sottolinea, è assolutamente discrezionale, esclusivamente basata sul gusto personale, che è sempre insindacabile.

Di seguito, potete trovare la mia Top 10 dei film usciti, in sala o su piattaforma, nel 2022, almeno tra quelli che ho visto, che seppure non sono tutti, sono comunque molti. Lo dico in anticipo, non ci sono titoli gettonati, come The Fabelmans oppure Triangle of Sadness, è una classifica estremamente personale, che elenca i film che mi hanno dato da pensare a fine visione, che mi fanno spuntare un sorriso anche nei giorni, nelle settimane o anche nei mesi successivi alla visione. I film che, per qualche motivo, mi hanno parlato di più nel corso di quest’anno. Ecco la mia Top 10 dei migliori film del 2022, godetene e discutetene:

C’mon C’mon di Mike Mills

Visto nel 2021 ma uscito in sala in Italia nel 2022, il film con Joaquin Phoenix rasenta la video-arte, eppure ha un cuore grande e una dolcezza palpabile, come una carezza.

Questa sensazione è accentuata anche dalla fotografia morbida, dalla colonna sonora che punteggia con discrezione ogni momento del film, soprattutto dall’interpretazione di Phoenix che, dopo gli eccessi e i trionfi di Joker, si dedica a una storia piccola a un personaggio che mette in scena per sottrazione, confermandosi uno dei migliori attori viventi.

Il piacere è tutto mio di Sophie Hyde

Il piacere è tutto mio film 2022La classifica è mia e ne faccio ciò che desidero, inserendoci anche commedie minuscole perché sì: il film di Hyde è una lettera d’amore a tutte quelle donne che non si piacciono e non si perdonano (e non si perdoneranno mai) per come appaiono, a quelle che guardandosi allo specchio non riescono a essere gentili con se stesse. 

È complicato accettarsi, ancora di più piacersi, avere il coraggio di uscire dalla propria confort zone, e questo piccolo film lo mostra con onestà, con leggerezza e con una profondità davvero rara. Guardarsi l’ombelico, figurativamente e letteralmente, non è mai stato tanto liberatorio. E poi c’è Emma Thompson

Avatar: la via dell’acqua di James Cameron

Avatar: la via dell’acquaA una commedia piccola e sconosciuta come Il piacere è tutto mio, segue uno dei titoli più importanti del decennio. Il ritorno del “re del mondo”, James Cameron, il ritorno su Pandora, soprattutto il ritorno a un’esperienza cinematografica che stordisce, affascina e rapisce.

Avatar: la via dell’acqua non è solo grandiosa tecnica messa al servizio del racconto, è l’elevazione della potenza dell’immagine che crea narrazione, e la glorificazione dell’idea di un singolo, un uomo capace di piegare la tecnica ai suoi bisogni e alle sue visioni, trasformandola e inventandola. Tutto in un film che racconta anche della difficoltà di essere una famiglia nel mondo che cambia: chiamala fantascienza…

Pinocchio di Guillermo Del Toro

Nessuno lo avrebbe mai detto, dopo tante versioni e ri-narrazioni della storia di Carlo Collodi, eppure Guillermo Del Toro è riuscito a trovare uno spiraglio in cui ha insinuato il suo immaginario trapiantandolo su una creature preesistente.

Di tutte le cose grandiose che ha fatto la sua personalissima versione di Pinocchio, dal sovvertimento del senso originale della storia, allo spostamento temporale della vicenda durante il fascismo in Italia, fino alla riflessione sul valore della morte e della condivisione della vita con chi amiamo, la potenza e la puntualità con cui ha trasformato uno dei più grandi classici internazionali in una storia personale è senza dubbio l’aspetto più interessante del film, la testimonianza del suo spessore di autore e artigiano della narrazione.

Inoltre, la stop-motion conferisce un fascino a-temporale alla storia, uno sguardo indietro agli albori del cinema e allo stesso tempo un balzo nel futuro di una tecnica che ha tantissimo da esprimere e da regalare al grande schermo.

Flee di Jonas Poher Rasmussen

Forse passato in sordina nel nostro Paese, Flee è un documentario d’animazione che non solo rappresenta un crocevia di generi, ma è anche la prova provata di quanto lo strumento animazione sia potente e duttile nelle mani di chi sa usarlo.

Il film racconta di una fuga per la sopravvivenza, del diritto ad avere una casa, una identità, la libertà di poter vivere secondo le proprie necessità. Lo fa con pudore, alternando pochissimi filmati di repertorio a disegni animati che diventano rarefatti, allo scopo di raccontare senza mostrarle alcune delle atrocità che racconta. È la riproposizione di una testimonianza personale che proprio grazie all’animazione diventa storia condivisibile da tutto il mondo.

Elvis di Baz Luhrmann

elvis film 2022L’elettricità, gli ormoni impazziti, la febbrile determinazione a sbrindellare le tavole del palcoscenico con i propri movimenti troppo troppo sensuali per l’epoca. Baz Luhrmann si cimenta nell’impresa impossibile di raccontare la vita di una delle più grandi icone pop della storia dell’umanità: Elvis Presley.

Eccessivo, barocco, con un montaggio frenetico e strabiliante, Elvis è davvero elettricità cinematica allo stato puro, è un Luhrmann tanto in forma come non lo si vedeva da Moulin Rouge del 2001, è un’interpretazione straordinaria da parte del giovane Austin Butler, con un volto d’angelo e uno spirito indemoniato, lui come il personaggio che interpreta, inarrivabile e impossibile da eguagliare. E che in questo il film paga nella seconda parte, sgonfiandosi un po’ nel ritmo, ma rimanendo un viaggio cinematografico pazzesco.

Ennio di Giuseppe Tornatore

ennioEnnio Morricone è la storia della musica per il cinema, e sentirsi raccontare quella storia da lui stesso, che la intreccia con la sua vicenda privata, poco dopo la sua morte (il film è uscito all’inizio del 2022, a due anni dalla morte del Maestro che aveva già registrato la lunga intervista in cui si racconta nel film) è un’emozione potentissima, che non si riesce a spiegare a parole, perché la musica aggiunge una dimensione in più, al cinema e alle emozioni.

Ennio attraversa momenti gloriosi e momenti dolorosi con la grazia che solo la leggerezza e la lucidità di una mente onesta e acuta riescono ad avere. Grandezza che sopravvive alla carne, bellezza che spezza il fiato.

Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson

licorice pizza recensioneChe cosa significa avere più o meno vent’anni, essere innamorati, pieni di vita e di sogni e avere fiato per correre all’impazzata inseguendo se stessi? Paul Thomas Anderson lo ha raccontato con una precisione chirurgica in un film completamente anarchico nella struttura e nelle svolte narrative, un confort movie in cui i due protagonisti sono assolutamente insopportabili e che tuttavia rappresentano almeno una parte di ognuno di noi, in quell’età dove tutto è esagerato, dove ogni dramma è una tragedia e ogni gioia è la quintessenza della felicità.

Alana e Gary sono il regista stesso, ma sono anche un po’ tutti noi, che li guardiamo con affetto dalla poltrona del cinema, con distanza ma con invidia, perché per loro è ancora tutto possibile e il loro amore imperfetto e “di corsa” è la concretizzazione delle possibilità della vita.

Bones and All di Luca Guadagnino

Bones and All recensioneGuadagnino non è un regista che gode troppo della mia simpatia, e sono sicura che questa affermazione non lo scalfisce affatto, tuttavia gli rendo il merito di essere riuscito, in questo lungo anno di cinema, a regalarmi una delle rappresentazioni più vivide e intime di quello che significa amarsi. Raccontando tutto con una grande finezza che non viene meno neanche nelle scene più crude, che pure abbondano in tutto il film.

Ora, la battuta ovvia e scontata, ma anche efficace, vorrebbe che dicessi “amarsi fino all’osso”, che è un’espressione letterale nel film e figurata nella vita reale che esprime benissimo quello che il film davvero racconta. Accettarsi e capirsi, accogliersi a vicenda, nonostante tutto, ritrovarsi nell’altro e vedersi riconosciuti per quello che si è. Amarsi nonostante tutto. Non c’è stato quest’anno, né negli ultimi anni, un film che sia riuscito così tanto a raccontare questo.

Red Rocket di Sean Baker

red rocket recensioneArrivato in sala a marzo 2022, Red Rocket è un titolo molto poco conosciuto che merita la testa della mia (personalissima) classifica perché ha un cuore enorme e forse perché ci fa sentire migliori del suo protagonista, interpretato splendidamente da Simon Rex, e anche soprattutto perché guarda con estrema dolcezza a quegli individui abbietti e sgradevoli che occupano i margini della società.

La totale assenza di giudizio, la comprensione, la dolcezza con cui Sean Baker racconta questa derelitta umanità è un gigantesco atto d’amore, non solo verso gli ultimi, ma verso la bellezza del lavoro di canta-storie che alcuni filmmaker prendono più sul serio di altri. Mikey, protagonista di questa storia, è un cialtrone, non fa niente per nasconderlo, eppure l’occhio della macchina da presa lo accarezza, senza risparmiargli nessuna delle sue bassezze eppure senza mai giudicarlo. E questa assenza di giudizio sembra essere il punto di vista più nobile con cui guardare al mondo, oggi.

Tim Allen: 10 cose che non sai sull’attore

Tim Allen: 10 cose che non sai sull’attore

Tim Allen è oggi un attore noto in particolare grazie ad una manciata di ruoli tra cinema e televisione, che sono bastati a fargli guadagnare popolarità e affetto da parte di spettatori di diverse fasce di età. Tra interpretazioni e ruoli da doppiatore, egli si è distinto come una personalità particolarmente carismatica, capace di rendere memorabile ogni ruolo che gli viene affidato.

Ecco 10 cose che non sai su Tim Allen.

Tim Allen: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a celebri film. Il primo film in cui ha recitato l’attore è stato Neve tropicale (1988), dove ha un piccolo ruolo. Ottiene poi grande popolarità grazie a Santa Clause (1994), di cui è protagonista. Da quel momento recita in film come Da giungla a giungla (1997), In ricchezza e in povertà (1997), Galazy Quest (1999), con Sigourney Weaver, Joe Somebody (2001), Big Trouble – Una valigia piena di guai (2002), con Stanley Tucci, Che fine ha fatto Santa Clause? (2002), Fuga dal Natale (2004), Shaggy Dog – Papà che abbaia… non morde (2006), Capitan Zoom – Accademia per supereroi (2006), Santa Clause è nei guai (2006), Svalvolati on the Road (2007), con John Travolta, Redbelt (2008), 6 mogli per un papà (2009) e Ricomincio da zero (2010).

2. Ha recitato in celebri serie TV. Allen è divenuto celebre come protagonista della serie Quell’uragano di papà, dove ha recitato dal 1991 al 1999. In seguito, dopo essersi dedicato prevalentemente al cinema, è stato protagonista di L’uomo di casa, serie andata in onda dal 2011 al 2021. Ha poi recitato in alcuni episodi di serie come Cristela (2015), Reno 911! (2020) e Nuovo Santa Clause cercasi.

3. È anche un noto doppiatore. Nel corso della sua carriera Allen si è affermato come il doppiatore ufficiale del personaggio di Buzz Lightyear, uno dei due protagonisti di Toy Story. Gli ha infatti dato voce nei quattro film ufficiali della serie (Toy Story – Il mondo dei giocattoli; Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa; Toy Story 3 – La grande fuga; Toy Story 4) e in altre opere legate a quei titoli come il film Buzz Lighyear da Comando Stellare – Si parte! o cortometraggi come Buzz a sorpresa, Vacanze hawaiiane e Non c’è festa senza Rex, ma anche negli speciali televisivi Toy Story of Terror! e Toy Story: Tutto un altro mondo.

Tim-Allen-Santa-Clause

Tim Allen è Santa Clause

4. È stato il suo primo ruolo da protagonista. Allen è arrivato al cinema piuttosto tardi, avendo inizialmente intrapreso una carriera come cabarettista. Il suo primo ruolo da protagonista, nonché quello che gli ha conferito grande popolarità, è dunque stato quello di Babbo Natale nel film del 1994 Santa Clause, dove egli si trova a dover assumere i panni del magico giocattolaio che porta doni ai bambini di tutto il mondo. La sua scelta per interpretare tale ruolo è stata una notevole eccezione per la Disney, che solitamente non assume persone con precedenti penali (Allen fu arrestato nel 1978 per narcotraffico).

5. Il trucco richiesto era per lui molto fastidioso. Tim Allen si è dovuto sottoporre a 4-5 ore di trucco e applicazioni prostetiche per trasformarsi in Babbo Natale, escluse le due ore necessarie per togliersi poi tutto. A causa del lattice usato per il trucco, Allen ha subito eruzioni cutanee, cicatrici, graffi e infezioni. C’era un limite di tempo per cui poteva rimanere con il trucco in volto durante le riprese, fino a un massimo di sei ore a causa della scarsa ventilazione. “Sono diventati sempre più bravi a condizionarmi, mantenendomi calmo”, ha detto Allen riguardo ai successivi film della serie.

6. È tornato a vestire i panni di Babbo Natale. A distanza di 16 anni dal terzo film della serie, Allen è tornato a vestire i panni di Babbo Natale nella serie Nuovo Santa Clause cercasi, composta da 6 episodi e disponibile su Disney+, dove egli si impegna a cercare un suo successore per il ruolo di Babbo Natale. Allen si è detto particolarmente felice di poter tornare ad interpretare tale personaggio così da poter dare una degna conclusione alla sua storia. La serie è in realtà già stata rinnovata per una seconda stagione, il che potrebbe voler dire che Allen continuerà a comparire in questo universo narrativo.

Tim Allen in Toy Story

7. Ha accettato di partecipare al film per un motivo particolare. Mentre è noto che ciò che ha attratto l’attore Tom Hanks a doppiare Woody in Toy Story è stato il fatto che, durante la sua infanzia, egli si chiedeva sempre se i suoi giocattoli fossero vivi e si muovessero quando nessuno era nella sua stanza, cio che invece ha attratto Allen a doppiare l’astronauta Buzz Lightyear è stato il fatto che, prima di lui, avevano offerto il ruolo all’attore Chevy Chase, che Allen considera la sua primaria fonte di ispirazione.

Tim-Allen-oggi

Tim Allen: la moglie e i figli

8. Si è sposato più volte. Allen è stato sposato con Laura Diebel dal 1984 al 2003, anno del loro divorzio; hanno avuto una figlia, Katherine, nata nel 1989. Diebel una volta ha lavorato come direttore esecutivo della linea di attrezzi e utensili sviluppata dall’attore, la Tim Allen Signature Tools. Il 7 ottobre 2006 a Grand Lake, Colorado, Allen ha poi sposato l’attrice Jane Hajduk, con la quale si era fidanzato cinque anni prima. Da quest’ultima, ha avuto una figlia, Elizabeth, nata nel 2009.

Tim Allen: oggi

9. Continua a recitare. Pur se meno frequentemente rispetto al passato, Allen continua ancora oggi la sua carriera d’attore. Al cinema manca in realtà dal 2017, quando ha recitato in El Camino Christmas, e prima di quel film aveva recitato nel 2010 in Ricomincio da zero, da lui anche diretto. Nel 2019 ha invece dato nuovamente voce a Buzz Lightyear per il film Toy Story 4. Maggiore è stata la sua presenza in programmi televisivi, essendo stato il protagonista di L’uomo di casa, serie televisiva andata in onda dal 2011 al 2021 e ora di Nuovo Santa Clause cercasi.

Tim Allen: età e altezza dell’attore

10. Tim Allen è nato il 13 giugno del 1953 a Denver, in Colorado, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,79 metri.

Fonte: IMDb

The Whale di Darren Aronofsky con Brendan Fraser, dal 23 febbraio al cinema

Arriverà nei cinema italiani il 23 febbraio con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection The Whale, il nuovo, emozionante film di Darren Aronofsky. Dopo uno straordinario esordio al box office USA, dove in soli sei cinema tra New York e Los Angeles ha incassato ben 360.000 dollari con una media a sala di 60.000 dollari, la migliore in assoluto nel 2022, il film ha confermato la sua forza al botteghino incassando nel secondo e nel terzo weekend oltre 2.800.000 dollari, attestandosi come uno dei titoli più attesi della stagione cinematografica.

“Siamo molto lieti che il pubblico statunitense abbia premiato The Whale, un film di cui ci siamo innamorati da subito e di cui già all’anteprima a Venezia avevamo percepito la forza, il calore e la capacità di generare empatia”, dichiara Andrea Romeo, general manager di I Wonder Pictures. “L’esordio ha segnato la miglior apertura per un film di Aronofsky dai tempi del Cigno nero e la migliore dell’anno al Box Office USA. Il merito va anche al lavoro e alla visione di una realtà produttiva importante come A24, con cui siamo orgogliosi di aver avviato una proficua relazione industriale e di cui abbiamo già distribuito in Italia Everything Everywhere All at Once”.

Il grande successo al box office segue gli altrettanto notevoli consensi e riconoscimenti già ottenuti dal film e dal suo interprete Brendan Fraser, candidato ai Golden Globes e ai Critics Choice Award come miglior attore protagonista e premiato al Toronto International Film Festival con il Tribute Award e dalla Las Vegas Film Critics Society, oltre che dalla critica di St.Louis e Philadelphia. L’attore è stato universalmente  acclamato per la sua incredibile performance, definita“epocale” per Variety”, “il ruolo della vita” per TimeOut, “eccezionale” per CNN, “struggente” per Hollywood Reporter, “da Oscar”per ABC News, “potente” per IGN, “immensa” per Polygon, solo per citarne alcuni.

Un ritorno così potente per Brendan Fraser, di nuovo star indiscussa del grande schermo, tanto da meritare il neologismo “Brenaissance”, il “rinascimento di Brendan”, come lo ha consacrato la stampa internazionale. The Whale ha inoltre ottenuto 4 nomination ai Critics Choice Awards per il miglior attore protagonista Brendan Fraser, la miglior giovane attrice Sadie Sink, la miglior sceneggiatura non originale per Samuel D.Hunter e il miglior hair&make-up.

Dal genio creativo di Darren Aronofsky, regista candidato all’Oscar con Il Cigno Nero e vincitore del Leone D’Oro a Venezia con The Wrestler, The Whale è un viaggio emozionante e profondamente umano – una storia intensa e coinvolgente, intima e personale che si rivela universale per colpire il cuore del pubblico. In The Whale, Brendan Fraser è Charlie, un insegnante di inglese che deve confrontarsi con i propri fantasmi e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni, nonché con un rapporto irrisolto con la figlia adolescente, per un’ultima possibilità di redenzione.

Prodotto da A24 e da Darren Aronofsky per Protozoa Pictures, The Whale è diretto dallo stesso Aronofsky su una sceneggiatura di Samuel D. Hunter basata sulla sua omonima opera teatrale. Il film è interpretato da Brendan Fraser (la saga di grande successo “The Mummy”, “Viaggio al centro della terra”, “Crash – Contatto fisico”), con Sadie Sink (protagonista della serie di culto “Stranger Things), Hong Chau (“Downsizing – Vivere alla grande”) già vincitrice del New York Film Critics Online Award proprio per The Whale, Ty Simpkins (“Avengers: Endgame”, “Jurassic World”, “Iron Man 3), Samantha Morton (“The Walking Dead”, “Cosmopolis”,“Minority Report”). Il film uscirà nelle sale italiane il 23 febbraio 2023 distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, annunciate le date

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La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia le date della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

In concomitanza con l’annuncio, il festival diretto da Pedro Armocida apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, cuore della Mostra, per film senza alcun vincolo di formato, genere e durata, del concorso di critica cinematografica-Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video-saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo. 

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta lavorando alla definizione di tutte le sezioni che compongono il festival e che nella scorsa edizione hanno ricevuto una grande attenzione da parte del pubblico. Mentre, per quanto riguarda il consueto Evento speciale sul cinema italiano, organizzato tradizionalmente con il Centro Sperimentale di Cinematografia, il comitato scientifico del festival (presieduto da Bruno Torri con Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz, Boris Sollazzo, Mauro Santini, Gianmarco Torri e Walter Veltroni) ha deciso di dedicarlo a Giuseppe Tornatore.

La Mostra organizzerà la retrospettiva dei suoi film insieme alla Cineteca Nazionale, mentre  la monografia, curata da Pedro Armocida e Emiliano Morreale, sarà pubblicata da Marsilio Editori nella storica collana Nuovocinema. A conclusione dell’Evento ci sarà una tavola rotonda in cui il regista, che riceverà il Premio Pesaro Nuovo Cinema, dialogherà anche con il pubblico. 

Giuseppe Tornatore ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: “Sono felice di apprendere della decisione di dedicarmi l’evento speciale sul cinema italiano della prossima edizione del Festival. Ho sempre seguito con interesse, nel mio semplice ruolo di spettatore e amante del cinema, il prestigioso percorso di studio, indagine e analisi svolto in tanti anni dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, è pertanto per me un duplice onore trovarmi a partecipare come occasione di ulteriori approfondimenti”.

Il regista siciliano (Bagheria, 1956) è reduce dal grandissimo successo del suo film Ennio dedicato a Morricone e nella sua carriera ha ottenuto i più prestigiosi premi internazionali tra cui il Premio Oscar per il miglior film straniero con Nuovo Cinema Paradiso, un Golden Globe, un Gran Prix Speciale della Giuria al festival di Cannes, due premi BAFTA, undici David di Donatello. Tra i professionisti che contribuirono al successo di Nuovo Cinema Paradiso, vogliamo ricordare con affetto il Direttore della Fotografia Blasco Giurato, recentemente scomparso, con cui Tornatore collaborò anche per la realizzazione di Il camorrista, Stanno tutti bene e Una pura formalità.

Thor: Love and Thunder, in che modo il costume di Natalie Portman è stato influenzato dal veganismo dell’attrice

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Il costume di Mighty Thor di Jane Foster in Thor: Love and Thunder è stato appositamente adattato alle esigenze di Natalie Portman. La Portman, che interpreta Jane sin dal primo Thor, ha finalmente avuto il suo momento di brillare quando il martello in frantumi di Thor è diventato suo. Con il potere di Thor, a Jane è stato dato il suo costume e tutte le abilità sovrumane di Thor. Approfittando dei suoi nuovi poteri, si unisce a Thor nella sua crociata contro Gorr il Macellatore di Dei. Sebbene stesse morendo, a causa di un cancro inoperabile, riuscì a morire da guerriera, il che le diede l’opportunità di trascorrere la sua vita nel Valhalla, insieme ad altri guerrieri asgardiani caduti.

Mentre il costume di Jane avrebbe potuto essere più fedele ai fumetti, il look ha contribuito a rendere credibile il personaggio e ha mostrato bene la sua trasformazione fisica. Il look è ancora più impressionante, dal momento che in realtà ha dovuto essere modificato per adattarsi al veganismo di Natalie Portman, come ha detto a Deadline la costumista di Thor: Ragnarok e Thor: Love and Thunder Mayes C. Rubeo in una recente intervista. Questo ha significato fare a meno di tutti gli inserti in pelle che il costume poteva includere.

“Per la maggior parte, i suoi costumi sono in plastica e materiali sintetici. La rispetto così tanto, e il minimo che potrei fare è adattare la mia creatività per realizzare il suo costume.”

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Harry Potter arriva su Netflix: tutti gli attori che sono stati sostituiti

Sebbene il franchise cinematografico di Harry Potter sia stato reso celebre anche dal suo nutrito cast, composto da alcuni degli attori migliori del Regno Unito, molti di questi sono stati sostituiti in corso d’opera.

Tantissimi fan assoceranno sempre Ralph Fiennes al personaggio di Lord Voldemort, ma non tutti si ricordano che non è stato il primo attore a interpretarlo. In occasione dell’arrivo su Netflix della saga di Harry Potter, da Albus Silente a giovani maghi di Hogwarts, ecco tutti i personaggi del franchise che sono andati incontro a un recasting e le ragioni per cui questo è avvenuto.

Albus Silente: Richard Harris – Michael Gambon

Michael Gambon SilenteRichard Harris ha interpretato il preside di Hogwarts e mentore di Harry Potter, Albus Silente nei primi due film, Harry Potter e la Pietra Filosofale e Harry Potter e la Camera dei Segreti. L’attore morì per il morbo di Hodgkin nel 2002, poco prima dell’uscita de La camera dei segreti. Fu sostituito da Michael Gambon, che assunse il ruolo dal terzo film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban fino alla conclusione del franchise.

Bill Weasley: Richard Fish – Domnhall Gleeson

Domnhall GleesonRichard Fish ha interpretato brevemente Bill in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, anche se il personaggio non aveva battute. Bill ha infatti semplicemente posato in una foto con il resto della sua famiglia durante un viaggio in Egitto, una foto magica che mostrava i Weasley felici che salutavano la macchina fotografica. Nel frattempo, Domnhall Gleeson ha avuto un piccolo vantaggio nell’ottenere il ruolo di Bill per I Doni della Morte – Parte 1 e 2, poiché suo padre, Brendan Gleeson, ha interpretato Malocchio Moody, uno dei tanti professori “maledetti” di Difesa contro le Arti Oscure. In un’intervista a BUILD Series, Gleeson ha raccontato che stava facendo visita a suo padre sul set di Harry Potter quando gli fu chiesto di sostituire uno dei Weasley. Gleeson ha anche rivelato di aver fatto un’audizione per interpretare altri ruoli in Harry Potter, tra cui quello di Stan Shunpike, ma di non essere stato scelto. Tuttavia, le cose sono cambiate quando ha fatto il provino e ha ottenuto il ruolo di Bill.

Elphias Doge: Peter Cartwright – David Ryall

Compagno di scuola e caro amico di Albus Silente, Elphias Doge appare per la prima volta sullo schermo in Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Il personaggio è interpretato da Peter Cartwright, che fa parte delle guardie dell’Ordine che trasportano Harry in sicurezza al 12 Grimmauld Place. Cartwright non ha pronunciato alcuna battuta ed è stato sostituito da David Ryall ne I Doni della Morte – Parte 1. Elphias ha un ruolo un po’ più rilevante in questo film, in quanto ha una conversazione con Harry al matrimonio di Bill e Fleur; ciò è probabilmente dovuto alla maggiore esperienza di Ryall nella recitazione rispetto a Cartwright, dato che era un attore conosciuto sia a teatro che al cinema.

Lord Voldemort: Richard Bremmer e Ian Hart – Ralph Fiennes

harry potterHarry Potter e la Pietra Filosofale ha visto due attori interpretare il ruolo del Signore Oscuro. Richard Bremmer è apparso nel flashback dell’omicidio dei genitori di Harry da parte di Voldemort, anche se il suo volto non si è visto. Ian Hart non è invece apparso fisicamente sullo schermo, ma il suo volto è stato inserito in CGI sulla nuca del Professor Quirrell per il momento culminante del film, e Hart ha anche prestato la sua voce per la scena. Tuttavia, entrambi gli attori sono stati sostituiti da Ralph Fiennesa partire da Harry Potter e il Calice di Fuoco, dove Voldemort fa il suo grande ritorno. Bremmer ha pubblicamente ipotizzato che i produttori volessero una star più grande per i film finali, in cui il cattivo avesse un ruolo più sostanziale. Questa teoria è fondata, dato che Fiennes ha mantenuto il ruolo di Voldemort fino a Harry Potter e i doni della morte – Parte 2.

Angelina Johnson: Danielle Tabor – Tiana Benjamin

Inseguitrice nella squadra di Quidditch dei Grifondoro, Angelina Johnson divenne il capitano della squadra al sesto anno di Harry a Hogwarts. Danielle Tabor ha interpretato Angelina nei primi tre film, mentre Tiana Benjamin ha ripreso il ruolo nel Calice di fuoco, ricco di easter eggs. Oltre al fatto che la Benjamin ha una filmografia più lunga, si è ipotizzato che la Tabor sia stata sostituita perché sembrava più giovane dei gemelli Weasley, e in Calice di fuoco Fred porta Angelina al Ballo di Yule. Tuttavia, il quarto film segnò l’ultima apparizione di Angelina, poiché l’impegno di Benjamin nella soap opera britannica EastEnders le impedì di tornare a girare L’Ordine della Fenice.

La Signora Grassa: Elizabeth Spriggs – Dawn French

Signora Grassa Harry PotterLa Signora Grassa è un ritratto mobile di Hogwarts il cui compito è quello di sorvegliare la porta della sala comune di Grifondoro, concedendo l’ingresso solo a coloro che forniscono la “parola d’ordine” appropriata. È stata interpretata per la prima volta da Elizabeth Spriggs ne La pietra Filosofale. Tuttavia, Dawn French ha avuto molto più da fare nel ruolo della Signora Grassa nel Prigioniero di Azkaban, quando il suo ritratto viene attaccato da Sirius Black. La Signora Grassa tenta anche di rompere un vetro usando solo la sua voce. Il cambio di ruolo ha senso, poiché, pur essendo un’esperta attrice shakespeariana, la French è nota per il suo lavoro comico ed è più adatta alla natura stralunata della Signora Grassa nel terzo film.

La Dama Grigia (alias Helena Corvonero): Nina Young – Kelly Macdonald

kelly macdonald

Come fantasma di Hogwarts, la Dama Grigia di Nina Young non ha fatto molto di più che fluttuare sullo sfondo ne La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti. Il personaggio è così marginale che Young non è stata nemmeno accreditata ufficialmente nel secondo film. Ma ne I Doni della Morte – Parte 2, la Dama Grigia ha avuto un ruolo molto più sostanziale, poiché è stato rivelato che in realtà è Helena Corvonero, la figlia della fondatrice di Hogwarts, Rowena Corvonero. Helena ha anche condiviso una scena importante con Harry a proposito dell’Horcrux del diadema, per cui la produzione ha probabilmente voluto trovare qualcuno di più esperto per il ruolo, il che ha portato l’attrice affermata Kelly Macdonald a interpretare il fantasma di Helena Corvonero.

Tom del Paiolo Magico: Derek Deadman – Jim Tavaré

In La Pietra Filosofale, l’oste del Paiolo Magico Tom era un uomo allegro che conosceva le ordinazioni di bevande di Hagrid ed era al settimo cielo all’idea di incontrare il Ragazzo che è sopravvissuto. Tuttavia, l’attore Derek Deadman non ha recitato molto dopo il suo debutto in Harry Potter ed è deceduto a causa di complicazioni dovute al diabete nel 2014. Jim Tavaré ha sostituito Deadman nel ruolo del Prigioniero di Azkaban. Ciò potrebbe essere dovuto alle condizioni di salute di Deadman o al fatto che il regista del Prigioniero di Azkaban, Alfonso Cuarón, subentrato dopo l’uscita di Chris Columbus dal franchise di Harry Potter, ha portato la storia verso una direzione molto più cupa, in quanto l’interpretazione e l’estetica di Tavaré, ispirata a Igor, erano molto più spaventose dell’interpretazione di Deadman.

Unci – Unci: Verne Troyer – Warwick Davis

Il cast principale di Harry Potter era quasi interamente composto da pesi massimi della recitazione inglese, per cui l’attore americano Verne Troyer rappresentava un’anomalia, in quanto era stato scritturato per interpretare il goblin Unci-Unci, che lavorava alla Banca dei Gringott ne La Pietra Filosofale. Tuttavia, Unci-Unci è stato doppiato dall’attore britannico Warwick Davis, che ha interpretato anche il professor Flitwick, il professore di incantesimi di Hogwarts. Probabilmente i produttori sono rimasti colpiti dalla doppia interpretazione di Davis, che ha assunto completamente il ruolo di Unci-Unci per i Doni della Morte – Parte 1 e 2.

Katie Bell: Emily Dale – Georgina Leonidas

Katie Bell era un’altra cacciatrice di Quidditch del Grifondoro e compagna di squadra di Harry. Interpretata da Emily Dale ne La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti, è stata sostituita da Georgina Leonidas dal Principe Mezzosangue fino alla fine della serie. Non sorprende che ciò sia avvenuto perché la Leonidas era un’attrice più esperta e il Principe Mezzosangue vedeva Katie vittima di una collana maledetta, quindi aveva più scene da svolgere.

Lavanda Brown: Jennifer Smith – Jessie Cave

Lavanda Brown ha fatto una prima breve apparizione ne La Camera dei Segretiper cui l’attrice Kathleen Cauley non venne nemmeno accreditata. Jennifer Smith sostituì la Cauley nel Prigioniero di Azkaban dove, anche se Lavanda non aveva alcun dialogo, è comparsa in molte scene. Al personaggio venne affidato un ruolo molto più sostanziale in Harry Potter e il Principe Mezzosangue, quando Lavanda divenne la fidanzata di Ron Weasley. È in questo periodo che Jessie Cave ottenne il ruolo di Lavanda, che ha poi mantenuto per il resto del franchise. È probabile che la Cave sia stata scritturata per la sua più ampia filmografia, anche se la decisione di sostituirla è stata accolta con polemiche, in quanto un’attrice bianca si è trovata a dover sostituire due persone di colore. La provenienza di Lavanda non è menzionata nei libri, né è un fattore rilevante per la trama, per cui molti spettatori hanno accusato i film di whitewashing.

Alicia Spinnet: Leilah Sutherland – Rochelle Douglas

Alicia Spinnet Harry PotterAlicia Spinnet era un’altra inseguitrice della squadra di Quidditch di Grifondoro quando Harry frequentava Hogwarts. Ritratta come una persona bonaria che difende i suoi amici, Alicia non ha mai avuto battute nei film di Harry Potter e si vede solo nelle scene di Quidditch. Leilah Sutherland l’ha interpretata in La pietra Filosofale e Rochelle Douglas ha ripreso il ruolo per La Camera dei Segreti. Questo è l’unico lungometraggio a cui hanno preso parte sia la Sutherland che la Douglas, e non è noto il motivo della sostituzione. La Douglas è anche un’allenatrice di ginnastica, quindi è possibile che fosse più adatta a girare le scene d’azione del Quidditch.

Parvati Patil: Sitara Shah – Shefali Chowdhury

La più estroversa delle gemelle, Parvati Patil è un Grifondoro in tutto e per tutto. Appare per la prima volta insieme alla gemella Padma nel Prigioniero di Azkaban. Parvati ha un po’ più di tempo a disposizione sullo schermo rispetto alla gemella, perché impara a sconfiggere un Boggart in Difesa contro le Arti Oscure e viene mostrata mentre segue la lezione di Divinazione con Lavanda Brown. Tuttavia, come nel caso di Angelina Johnson, la Shah è stata probabilmente sostituita da Shefali Chowdhury perché sembrava così giovane e la produzione voleva qualcuno di più maturo per le sequenze del Ballo di Yule, dato che Parvati sarebbe stata l’accompagnatrice di Harry. A differenza della sorella Padma, però, Parvati è apparsa solo dal Calice di fuoco al Principe Mezzosangue, anche se non è chiaro il motivo.

Pansy Parkinson: Genevieve Gaunt – Scarlett Hefner

Scarlett Heffner Harry PotterAnche se i libri non lo mostrano, i Serpeverde hanno avuto grandi e ammirevoli eroi come Regulus Black. Ma quando la maggior parte dei lettori pensa alla casa di Salazar, pensa a persone come Pansy Parkinson, buona amica di Draco Malfoy e bulletta Serpeverde a tutto tondo. Tuttavia, Pansy non è stata molto presente nei film: questo potrebbe spiegare perché è stata interpretata da quattro attrici diverse. Katherine Nicholson ha assunto il ruolo in  La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti, mentre Lauren Shotton ha interpretato Pansy nel Calice di Fuoco – ma nessuna delle due è stata accreditata. Nel frattempo, Genevieve Gaunt è stata scritturata per il Prigioniero di Azkaban e la si è vista fare la prepotente con Harry durante la lezione di Cura delle Creature Magiche, pronta a curare Draco dopo che si è ferito al braccio. Scarlett Hefner ha interpretato Pansy per tutto il resto della saga, a partire dall’Ordine della Fenice. Non si conoscono i motivi dei continui cambi di ruolo, anche se altre sostituzioni di attori in Harry Potter suggeriscono che ciò potrebbe essere dovuto all’età o all’esperienza.

Deadpool 3: Hugh Jackman rivela la cronologia di Wolverine nel film

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Prima dell’inizio della produzione del prossimo film dei Marvel Studios di Shawn Levy e Ryan Reynolds, Hugh Jackman ha rivelato la cronologia di Wolverine in Deadpool 3 , in particolare come si collega a Logan. Nel 2017, Jackman ha concluso il suo periodo come Wolverine nel franchise X-Men di Fox proprio con Logan di James Mangold. L’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox, finalizzata nel 2019, tuttavia, ha cambiato le carte in tavola: la Disney ha il via libera a riportare in gioco tutti i personaggi Marvel che appartenevano alla Fox, e così anche Wolverine ha un’altra opportunità, che è stata colta in occasione di Deadpool 3.

Jackman era stato coerente con la sua decisione di lasciar riposare il personaggio fino all’agosto 2022, quando è stato annunciato che avrebbe ripreso il ruolo di Wolverine in Deadpool 3. Tuttavia, l’annuncio ha anche fatto sorgere diverse domande su quella che sarebbe stata la continuity del mutante con gli artigli di adamantio, dato che Logan lo vede morire. In una nuova intervista con The Empire Film Podcast, Hugh Jackman risolve efficacemente il mistero rivelando la cronologia di Wolverine in Deadpool 3.

“In realtà è stato davvero fantastico. Gli ho detto che sarebbe stato ambientato prima del nostro film, quindi non avrei rovinato niente con scene tipo gli artigli che saltavano fuori dalla tomba. Quindi si è sentito sollevato da questa affermazione, e ha capito perfettamente. Ha pensato che fosse una buona idea. Nessuno di noi voleva rovinare tutto. Ero davvero orgoglioso di quel film e di quello che abbiamo fatto, e sembrava perfetto.”

Dopo anni in cui ha considerato chiusa la sua storia con Wolverine, Hugh Jackman ha accettato di tornare e con il Deadpool di Ryan Reynolds al suo fianco, ne vedremo sicuramente delle belle.

Top 10: i migliori film dell’anno secondo la redazione di Cinefilos.it

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Il 2022 è stato un anno cinematografico davvero intenso, il primo, dopo due anni di pausa, che ha finalmente offerto non solo grande cinema in sala, ma anche una selezione ricchissima di titoli arrivati direttamente in piattaforma. In questo panorama distributivo così vario e complesso di cui tenere traccia, realizzare una Top 10 di redazione è stata davvero una sfida divertente, che ha coinvolto tutti i membri del nostro magnifico Staff, tutti chiamati in causa per sancire i loro titoli preferiti degli ultimi 12 mesi di cinema

La Top 10 che potete sfogliare di seguito è dunque il risultato della somma delle dieci preferenze dei singoli redattori di Cinefilos.it, si spera il più rappresentativa possibile di quello che ci è piaciuto in quest’anno. Ricordiamo che i film che sono compresi nella lista sono usciti tutti al cinema o in piattaforma, in Italia, tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022. Di seguito, potete leggere la Top 10 dei migliori film dell’anno secondo la redazione di Cinefilos.it.

Ennio di Giuseppe Tornatore

ennioIl documentario realizzato da Giuseppe Tornatore e distribuito all’inizio di quest’anno rientra a pieno titolo nell’elenco dei migliori film di quest’anno. Il racconto lucido, ironico e spietato della propria vita artistica e personale, dalle parole dello stesso Maestro Morricone.

Interviste, parole e immagini sulle immortali note delle colonne sonore di film più celebri della storia del cinema di tutti i tempi.

Elvis di Baz Luhrmann

Elvis Austin ButlerIl frenetico, barocco, eccessivo racconto della vita di uno dei più grandi e iconici interpreti della musica internazionale attraverso il punto di vista di chi ha fatto dell’eccesso, del ritmo frenetico e del barocco la sua cifra stilistica al cinema, Baz Luhrmann.

L’autore di Moulin Rouge torna con un film dal ritmo irresistibile, elettrico, con un protagonista in stato di grazia.

Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski

Top Gun: MaverickA oltre 35 anni dalla prima volta sul grande schermo, Pete “Maverick” Mitchell torna sul grande schermo con l’inossidabile sorriso di Tom Cruise che dimostra che non ci sia tempo e nuove generazioni che tengano, è sempre lui il pilota migliore del mondo.

Per molti il più grande blockbuster dell’anno, il film ha il grande merito di essere stato il titolo che, in quest’anno difficile per la sala, ha “salvato” l’esercizio (almeno prima dell’arrivo a fine anno di Avatar: la via dell’acqua).

Belfast di Kenneth Branagh

BelfastNonostante sia stato trai protagonisti della passata stagione del premi, con un premio Oscar alla sceneggiatura per Kenneth Branagh, il film è arrivato nelle sale italiane all’inizio del 2022, e per questo si prende il suo posto in classifica.

Dopotutto l’infanzia a Belfast, la fascinazione per il cinema, gli interpreti e gli occhi grandi e sognanti del piccolo Jude Hill sono irresistibili.

Blonde di Andrew Dominick

BLONDE FILM NETFLIXPresentato tra le polemiche alla Mostra di Venezia, il film con Ana De Armas è arrivato direttamente su Netflix, passando però prima attraverso moltissimi sguardi, cuori e emotività che hanno trovato dentro a questo racconto immaginario di una vera diva un tassello fondamentale della propria cinematografia.

Il film sarà protagonista, grazie a De Armas, della prossima stagione dei premi, ma lo è già adesso di molte classifiche dei migliori film dell’anno.

The Fabelmans di Spielberg

THE FABELMANS
Gabriel LaBelle as Sammy Fabelman in The Fabelmans, co-written, produced and directed by Steven Spielberg.

Dopo Cuaron, Branagh, Inarritu, tra gli altri, anche Steven Spielberg ha raccontato (più o meno) la sua infanzia in un film, una lunga ode alla sua giovinezza, alla sua famiglia, ai suoi dolori ma anche alle sue gioie più profonde, da subito legate all’amore per il cinema.

Il racconto di Spielberg è emozionante, onesto, profondo, universale tanto quanto è personale, è un viaggio, una porta aperta verso la sua vita e verso quello che significa avere una vocazione, un desiderio bruciante, un destino, quello del cinema.

Avatar: la via dell’acqua di James Cameron

Avatar 2: la via dell'acqua
(L-R): Jake Sully and Neytiri in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

A 13 anni dal primo film, James Cameron mantiene la sua promessa di riportare il suo pubblico su Pandora, lo fa con una dedizione verso la sua opera davvero incredibile, tanto che il film si catapulta a buon diritto trai migliori titoli di quest’anno.

Tra un utilizzo glorioso della tecnologia asservita alla creatività e l’intenzione di raccontare la famiglia nella maniera più universale possibile, passando per un bignami del suo stesso cinema con auto-citazioni splendide, Cameron realizza uno dei migliori film dell’anno.

Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson

licorice pizza recensioneSulla scia di Ubriaco d’amore, ma più spensierato colorato e giovanile, Paul Thomas Anderson realizza un film dalla struttura anarchica e dal cuore grandissimo, divertito in prima persona dai suoi due protagonisti, così strani e a volta sgradevoli ma allo stesso tempo irresistibili.

La loro storia d’amore diventa una corsa e una rincorsa, senza che nessuno dei due si stanchi mai di rincorrere l’altro, i propri sogni, un ideale di vita e di visione che taglia il fiato e ti fa sorridere e piangere allo stesso tempo. E poi, mai David Bowie era stato usato in questo modo al cinema.

Bones and All di Luca Guadagnino

Bones and All recensioneDalle prime reazioni controverse alla Mostra di Venezia, fino all’accoglienza curiosa ma contrastante del pubblico generalista, il film di Luca Guadagnino ha fatto breccia nel cuore della redazione, per la sua storia e le sue interpretazioni, principalmente, ma anche per la messa in scena incredibile di due solitudini che si incontrano per caso e non si lasciano più.

Guadagnino racconta attraverso la metafora l’amarsi completamente, fino all’osso, nonostante le proprie mostruosità, le proprie colpe e i propri difetti.

Guillermo del Toro’s Pinocchio di Guillermo del Toro

Il film, accolto con scetticismo dopo anni di trasposizioni della storia di Collodi al cinema, si piazza con un vero e proprio plebiscito in prima posizione di questa Top 10 della redazione di Cinefilos.it. Il film di Guillermo Del Toro trasforma il racconto in un’avventura molto diversa rispetto alla tradizionale lettura che si dà alla storia, anzi ne capovolge il senso senza paradossalmente snaturarne il messaggio.

Il Pinocchio di Del Toro è un disobbediente perché d’istinto conosce ciò che è giusto, che troppo spesso è distante da ciò che è legale. Non solo, Del Toro racconta anche del valore della libertà, dell’importanza della morte in quanto conclusione dell’esperienza di vita, dei legami familiari che vanno oltre i legami di sangue. Il tutto realizzato in tecnica stop motion allo stato dell’arte.

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