Home Blog Pagina 730

Il ritratto del duca al cinema con Helen Mirren e Jim Broadbent

Il ritratto del duca al cinema con Helen Mirren e Jim Broadbent

Con ottimismo e ironia tipicamente british, arriva oggi nei cinema italiani Il ritratto del duca, l’incredibile storia vera di Kempton Bunton che ha fatto commuovere ed emozionare la platea e la critica della 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che promette di regalare al pubblico italiano divertimento e altrettanta commozione. Un ritratto, quello di Bunton, che viene dipinto con grande umanità e raffinatezza da Roger Michell (Notting Hill) prima della sua prematura scomparsa lo scorso settembre.

A impreziosire la commedia le interpretazioni impeccabili dei premi Oscar Helen Mirren (The Queen) e Jim Broadbent (Paddington, Harry Potter e il principe mezzosangue) nei panni dei coniugi Bunton, una coppia umile, unita da un legame indissolubile e sempre pronta a supportarsi nonostante le difficoltà. Il film è tratto da un’incredibile storia vera che ha mosso l’opinione pubblica e scaldato il cuore di migliaia di inglesi negli anni ’60. Il ritratto del duca è una commedia piena di buoni sentimenti che invita a riflettere divertendosi, grazie a misunderstanding, humor inglese e alle straordinarie prove attoriali di Mirren e Broadbent e di tutto il resto del cast composto da Matthew Goode (Downton Abbey, The Imitation Game), Aimée Kelly (Wolfblood), Fionn Whitehead (Dunkirk) e Anna Maxwell Martin (Philomena).

La trama

Nel 1961, Kempton Bunton, un tassista sessantenne, rubò il ritratto del Duca di Wellington, dipinto da Goya, dalla National Gallery di Londra. Fu il primo (e rimane tuttora l’unico) furto nella storia della Gallery. Kempton inviò una richiesta di riscatto scrivendo che avrebbe restituito il dipinto a una condizione: se il governo inglese avesse stanziato più fondi per la cura dei più anziani. In passato, Kempton aveva già intrapreso una lunga campagna allo scopo di far ricevere il segnale  televisivo gratuitamente ai pensionati. Cosa successe in seguito divenne leggendario. L’intera storia emerse solo cinquant’anni anni dopo. Kempton aveva tessuto una rete di bugie. L’unica verità era che si trattava di un brav’uomo, determinato a cambiare il mondo e a salvare il suo matrimonio. Come e perché utilizzò “il Duca” per raggiungere il suo obiettivo, è una bellissima ed edificante storia.

Robert Downey Jr. rivela le battute alternative a quel “Io sono Iron Man” in chiusura di Avengers: Endgame

0

Robert Downey Jr. rivela le frasi alternative alle ultime parole di Iron Man in Avengers: Endgame. Nel 2019, i Marvel Studios hanno concluso la Infinity Saga con il film diretto da Joe e Anthony Russo. Per sottolineare la sua importanza nella storia del MCU, il film ha anche rappresentato il canto del cigno per tre degli Avengers originali, incluso Tony Stark.

Molto è stato detto sul coinvolgimento di Downey nel dare il via al MCU nel 2008. I Marvel Studios non volevano sceglierlo per il ruolo principale di Iron Man a causa del suo passato travagliato, ma il regista Jon Favreau era fermamente convinto che fosse perfetto per il ruolo. Il regista alla fine aveva ragione e da quel momento, il Tony Stark di Downey è diventato il poster boy del franchise per i successivi 11 anni fino a quando non ha concluso il suo arco narrativo in Avengers: Endgame.

Industriale egocentrico all’inizio del suo percorso, fino al momento della sua morte in campo, Tony ha percorso un arco narrativo importante, sacrificandosi volontariamente per sconfiggere Thanos (Josh Brolin). E quando è pronto a schioccare le dita per distruggere definitivamente il Titano Pazzo e il suo esercito, consapevole di quello che gli costerà, non può fare a meno di ribadire “Io sono Iron Man”, con un chiaro riferimento a quello che dichiara all’inizio della sua carriera da supereroe: era il 2008 e così si chiudeva Iron Man. A quanto pare, Robert Downey Jr. aveva una serie di alternative per per ultime parole di Tony.

Parlando con Hypochondriactor, Robert Downey Jr. ha dichiarato: “Avevo così tante battute alternative che volevo proporre… erano tutte battute super intelligenti, sai, dire cose come “sei così fottuto” o qualsiasi altra cosa… io stava per dire “oh snap!”… Ma erano soluzioni troppo sfacciate per l’intero arco narrativo del personaggio, ed è stata forse un’idea del nostro grande montatore o forse uno degli sceneggiatori che hanno detto che dovevamo tornare indietro al primo film e fare in modo che le sue ultime parole fossero quelle della sua origine.”

Cyrano: recensione del film di Joe Wright

Cyrano: recensione del film di Joe Wright

Cyrano non corre, danza. Come un burattino si muove sul palcoscenico della vita mentre con lo sguardo cerca, ama, ma le parole d’amore per Roxanne si bloccano tra le labbra, trovando un canale di sfogo bagnandosi di inchiostro. E intanto intorno a lui tutto vive di magia, sospeso in un’atmosfera al di là del tempo e dello spazio, in una Noto barocca, elegante, silente, pronta a lasciarsi investire di musica, lettere, sospiri, sguardi.

Joe Wright torna ad aprire le porte del teatro della sua immaginazione spogliando l’opera originale di Edmond Rostand per sostituire ogni battuta di riflessi, dettagli corporei, sguardi in macchina. Le parole si perdono nel vento per ritornare sotto forma di corpi che danzano, mani che toccano lettere, bocche che baciano e sanno di inchiostro.

Una palingenesi poetica che si spoglia di schermi del pc e di obiettivi fotografici per riabbracciare l’artigianalità del cinema. Un mondo che riflette il teatro della vita, con porte, finestre, aperture che rimandano a quelle di un palcoscenico esistenziale dove i personaggi si affacciano declamando le loro battute, ma rimanendo umani, reali, tangibili. 

Le musiche dei The National condiscono sentimenti e paure. Non soltanto commento musicale, ma accompagnatore galante di personaggi incapaci di affidare alle parole il loro ruolo di messaggeri d’amore, ogni brano va al contempo a indagare gli interstizi della psiche, dando voce a parole espresse solo attraverso la scrittura. 

Tutto in Cyrano gioca su un impianto armonioso di equilibri e abbracci cromatici attraverso cui esaltare emozioni e timori.

È un ingranaggio a orologeria rodassimo quello del nuovo film di Joe Wright. Una storia dalla portata universale, di uomini che amano e si nascondono, e donne amate e sognatrici, tutti sospinti da un’enfasi onirica alternata a momenti più cupi e quasi introspettivi. Il teatro da elemento ripreso e riprodotto apre il proprio sipario per espandersi e inglobare tutto il mondo di Cyrano, avvolgendolo in un luogo dove il sogno diventa spettacolo, e le vite diventano teatro. Joe Wright si riconcilia con il suo modo di fare cinema grazie. Cyrano, un cinema artigianale e allo stesso tempo sognante e sospeso.

Quello di Wright si riconferma uno stile aggraziato, che scrive con il potere degli sguardi, e di un cinema fisico, corporeo, un composto dramma fatto di non detti e sentimenti sopiti, trattenuti, ma costantemente sul punto di esplodere nelle forme di un dolore concretizzato in impercettibili passi danzanti verso l’abisso della perdita.

Cyrano, laboratorio di burattini viventi

Joe Wright ripristina il suo processo di conversione e ridefinizione dei motivi letterari, ora concepiti come un bacino aureo entro cui attingere a larghe mani. Il testo diventa scintilla prometeica da alimentare con una poetica collaudata. Il figlio di burattinai apre nuovamente il suo laboratorio, costruendo un universo sospeso, infuso di arte e vita. E così, quelle marionette che aprono il film, si fanno contenitori profetici di un mondo che va costruendosi. Uno sguardo al passato, ai giochi di infanzia tra i lavori dei propri genitori che si ampliano, abbracciando ogni superficie di questo nuovo universo cinematografico. Basta un riflesso su un finestrino (memore di quello di Churchill in L’Ora più buia) che tutto profuma di amore, sentimento, attrazione. Il chiasmo degli sguardi, sottolineato da sovrimpressioni che uniscono là dove la realtà allontanerebbe, fa incrociare occhi sognanti in una poetica dellattimo, in un istante ineffabile su cui stendere la sostanza delicata e morbida di una storia damore.

Cyrano film recensioneUna danza d’inchiostro

Il mondo di Joe Wright, gli stilemi personali di una poetica riconoscibile ma ancora in evoluzione, con Cyrano fanno il loro magistrale ritorno, trovando quel bagliore primordiale che le possa far esplodere come una supernova. Le superfici riflettenti che rimandano sguardi di un animo frammentato e in attesa di una fiamma di eterno amore; i dettagli di mani e occhi; gli sguardi in camera; il dialogo diretto con la storia dell’arte, i colori parlanti di costumi e ambienti che si uniscono in un abbraccio che sa di magica eternità, sono tutti strumenti di un artigiano che con fare minuzioso torna a creare un nuovo universo ispirandosi, ma senza copiare, il testo di partenza. Ma a fare ritorno è soprattutto la danza, quella dell’immaginazione e di sentimenti taciuti e ora tradotti in passi danzanti.

Tutto in Joe è danza. Come fu per Hanna, anche in Cyrano un momento di estrema tensione e adrenalina, come una scena di lotta, si trasforma in un ballo eseguito con eleganza, tra spade e torce. Spinti da un commento musicale coinvolgente e commovente, e da un montaggio empatico, anch’esso danzante, l’atto dello scrivere e del ricevere le missive si spoglia di ordinarietà per vestirsi di erotica attrazione. Le strade di Noto diventano assi di un palcoscenico su cui i personaggi danzano esprimendo parole bloccate tra i denti e ora pronte a trovare la via grazie a brani musicali dolci, emozionanti, poesie tradotte in musica e lanciate dritte al cuore. Mai invadenti, ma capaci di cogliere il momento giusto per far capolino nello sviluppo della storia trascinando lo spettatore in un triangolo che balla al ritmo di cuori infranti e innamorati, le note dei The National suppliscono là dove il dialogo non riesce a imporsi.

Cyrano film 2021Il non detto affiora anche e soprattutto tra gli interstizi di un montaggio che unisce corpi che tentano di allontanarsi, e cuori che si impongono di stare lontani. Valerio Bonelli si fa direttore dorchestra di un concerto emozionale, dinamico. I suoi raccordi, ma soprattutto le sue sovrimpressioni, indicano una visione non allucinatoria quanto sentimentale, di una trinità pronta a farsi unità. Un amore così grande, quello di Cyrano per Roxanne, ma non condiviso; le inquadrature si fanno così portatrici di unincapacità intrinseca di dichiararsi, di quello scarto tra cuore e sguardo, reso esplicito da continui campi e controcampi che dividono i due. E se uniti nella stessa inquadratura, Cyrano e Roxanne non incrociano i propri visi, ma mostrano le spalle, nascondendo un sentimento di amore che può solo affidarsi al potere della scrittura.

Un impianto visivo imponente, quello di Cyrano, che sa trascinare lo spettatore in un mondo altro, sospeso eppure umano. Il film non si crogiola dunque nella retorica lacrimogena, o nellipercinetismo visivo, prediligendo le atmosfere sospese e l’osservazione fenomenologica. In un universo che vive sui retaggi degli antipodi fisici, a Cyrano si oppone la sua eterna amata, non più cugina, ma amica di infanzia. È una nuvola su un cielo ora sereno, ora in tempesta, Roxanne. I costumi di Massimo Cantini Parrini la elevano a parte integrante dellambiente attraversato. Le sfumature pastello che la vestono sono carezze che la uniscono agli spazi che la circondano. È luce e amore Roxanne; Cyrano è notte e silenzio. Uno scarto fotografico che il direttore della fotografia, Seamus McGarvey, prende ed esalta in un quadro in movimento pronto a distaccarsi dallo schermo e vivere altrove, nella mente dello spettatore. 

La luce e la resa cromatica di McGarvey sono un pennello delicato che si appoggia su tutto ciò che incontra, rivestendo un amore tenuto segreto e che arde di fuoco nel buio dell’insicurezza. 

Hailey Bennett e Peter Dinklage si svestono della propria personalità per abbracciare e unirsi a quelle di Roxanne e Cyrano. Dolci e ironici, sognatori e astuti, in loro convive l’anima letterale, mescolatasi a una profondità introspettiva del tutto nuova e coinvolgente. A trascinare verso il baratro il triangolo amoroso costruito lettera dopo lettera è però un villain sublimemente interpretato da Ben Mendelsohn. Il minimalismo facciale, fatto di pochi, profondi sguardi, carica di fastidioso narcisismo il suo Duca De Guilce, rendendolo tanto respingente quanto reale. Un perfetto contrappunto interpretativo che va a contrastarsi con la mimica facciale di un Dinklage pronto a caricare ogni singolo turbamento emotivo con smorfie ed espressioni sempre giustificabili alla caratterizzazione imposta al suo protagonista. Più in sottotono l’interpretazione di Kelvin Harrison Jr. nei panni di Cristiano. In bilico tra momenti carichi di enfasi e di apatica reazione, l’attore coglie il cuore del suo personaggio, senza però riuscire a restituire in toto la sua complessità.

Eppure, osservandolo alla giusta distanza, qualcosa scricchiola in questo teatro costruito con attenzione. La sceneggiatura di Erika Schmidt non è scevra di lacune narrative, dimenticandosi di completare l’arco narrativo del Duca di Ben Mendelsohn, o accennando situazioni, informazioni, senza poi concretizzarle o risolvendole (come fa, ad esempio, Roxanne a sapere chi sia Cristiano?).

La letteratura di Joe Wright

Danza che incontra il teatro, vestendosi di arte. Cyrano è una commistione di linguaggi, un abbraccio letale che esplode in uno spettacolo dell’amore prestato al cinema. Una lettera scritta con l’inchiostro della creatività, dove i personaggi recidono i fili che li trattenevano nel teatro della finzione per immettersi in quello della vita. Dopo Espiazione, Anna Karenina, Orgoglio e Pregiudizio e La donna alla finestra, Joe Wright cerca e trova il cuore delle opere letterarie di partenza, li espianta per trapiantarli in nuovi corpi. Ancora una volta Wright prende un testo e lo manipola, vi riflette la propria poetica. Prende un libro, lo re-installa nel contemporaneo e ne verifica la tenuta, scoprendo che nel presente un classico può restare attuale assumendo significati tanto identici, quanto divergenti. Trattando sentimenti universali ed eterni, Wright inserisce l’arcaico, la storicità, nell’attualità più bruciante della contemporaneità. Forte di una location come quella siciliana, al di là del tempo e dello spazio, il regista riesce ad anticipare lo sgretolamento dell’uomo moderno, sicuro della propria mente, ma meno del proprio cuore, per irrorare di vita vissuta, incastrata in paesaggi antichi e magici, e valori tradizionali.

Tutti siamo Roxanne in attesa di amore, Cristiano desideroso di un amore che non sa gestire ma pronto a sacrificarsi, tutti siamo Cyrano, che pur non sentendosi all’altezza di quell’amore che desidera, lo merita. Uno scambio tra schermo e sala, attraverso lo sguardo di Joe Wright, dove l’amore canta, e gli amanti danzano tra guerra e pace.

The Batman: Matt Reeves risponde alle critiche sulla durata

0

Con una durata di 2 ore e 56 minuti, The Batman è un film assolutamente impegnativo, almeno in termini di tempo investito. Questa durata è anche il focus delle uniche critiche che circolano intorno al film: bellissimo, qualcuno parla addirittura di capolavoro, ma troppo lungo.

A questa critica, Matt Reeves ha risposto ammettendo che è vero che il film è lungo, ma è anche vero che quel tempo è richiesto dalla storia che accompagna lo spettatore in un mondo immersivo: “Una volta che vedi il film, penso che smetta di essere un problema (la lunghezza). È coinvolgente, ti porta con sé e ti tiene assorbito. […] A proposito, una volta era più lungo.”

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Trento Film Festival: annunciata la 70° edizione

0
Trento Film Festival: annunciata la 70° edizione

Festeggia 70 anni il Trento Film Festival che dal 29 aprile all’8 maggio, torna a Trento per una edizione in presenza. A firmare il manifesto di questa edizione è Milo Manara, uno dei più grandi fumettisti e illustratori italiani, che torna al Festival da protagonista, dopo il manifesto rifiutato nel 1997.

Nell’anno del suo settantesimo anniversario il Festival presenta un’edizione speciale della tradizionale sezione Destinazione…, non più un Paese lontano, ma un viaggio nel tempo guardando al futuro del nostro Pianeta attraverso la lente della fantascienza e degli studi sul cosmo.

Nasce così Destinazione… futuro, 7 film (più uno per il pubblico più giovane) di science-fiction, uno per ogni decennio del festival – dagli anni ‘50 agli anni ‘10 del nostro secolo – con protagonisti il paesaggio, la montagna e la natura per mettere in scena il futuro della Terra o dare forma a pianeti lontani dove oggi come negli anni ‘50 solo il cinema è in grado di “portarci”. Un programma eventi con ospiti ed esperti che porteranno il pubblico ad avventurarsi tra i misteri dello spazio. Tra gli ospiti del programma eventi della sezione: Paolo Nespoli, la “signora delle comete” Amalia Ercoli Finzi, Marcella Salussolia, ingegnere che sta occupandosi della progettazione del Lunar Gateway, la base in orbita cislunare che supporterà i prossimi pellegrini selenici.

Tra le anticipazioni di questa edizione il programma speciale Nécessité de Moullet – Omaggio a Luc Moullet, cineasta e montagnard, tributo a uno dei cineasti più “montanari” della storia del cinema. Il regista francese, che sarà presente al Festival dal 3 al 6 maggio per incontrare il pubblico e presentare i suoi film.

Fondato nel 1952, il Trento Film Festival è il primo festival cinematografico tematico al mondo e il secondo festival italiano dopo la Mostra del Cinema di Venezia. Da settant’anni è l’evento di riferimento dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, divenuto nel tempo un vero laboratorio di visioni e riflessioni sulle terre alte del Pianeta.

70° Trento Film Festival, il manifesto di Milo Manara

Trento Film Festival

The Batman: in occasione dell’uscita in arrivo nuovi volumi comic e manga

0

L’Uomo Pipistrello torna al cinema con The Batman, l’attesissima pellicola Warner Bros. incentrata su uno dei personaggi più amati di sempre, le cui storie hanno conquistato milioni di spettatori e lettori in tutto il mondo. La sete di conoscenza dei fan di Bruce Wayne non si è mai esaurita negli anni e, per soddisfare ogni curiosità, Panini Comics presenta una serie di nuovi volumi sul Cavaliere Oscuro in arrivo a marzo che promettono di accontentare anche i lettori più esigenti. Per celebrare l’uscita cinematografica, inoltre, il numero 43 dello spillato di Batman in uscita il 17 marzo si riveste con due copertine movie variant realizzate da Lee Bermejo e Riccardo Federici.

The Batman, dal 3 marzo al cinema

Si inizia con Batman: L’Impostore, la miniserie di Mattson Tomlin e Andrea Sorrentinoambientata nei primi anni di attività dell’eroe e che lo vede alle prese con un impostore che ha deciso di compromettere definitivamente la sua reputazione.

I fan del Batman del 1989 diretto da Tim Burton troveranno pane per i loro denti con Batman – Il film del 1989 a fumetti, dove le fantastiche interpretazioni di Michael Keaton, Jack Nicholson e Kim Basinger riprendono vita in una trasposizione indimenticabile.

Batman: Cavaliere maledetto, invece, raccoglie in una nuova edizione le storie che negli anni 90 fecero conoscere ai fan di Batman il talento di Jeph Loeb e Tim Sale, autori anche di Batman: Il lungo Halloween special, un’avventura inedita ambientata dopo gli eventi dei due grandi classici Batman: Il lungo Halloween e Batman: Vittoria oscura.

Batman: Cos’è successo al Cavaliere Oscuro? è il titolo da recuperare per gli amanti del pluripremiato sceneggiatore Neil Gaiman (Sandman), che regala un magnifico tributo al Cavaliere Oscuro con il suo stile unico.

La trilogia del Cavaliere Oscuro di Terra Uno, una Terra parallela dove i supereroi hanno fatto la loro comparsa solo di recente, viene racchiusa, invece, nell’esclusivo cofanetto Batman: Terra Uno – Cofanetto, firmato dal tandem composto da Geoff Johns e Gary Frank. 

Due grandi firme dei comics come Matthew Rosenberg e Chip Zdarsky firmano le storie della nuova serie antologica del Cavaliere Oscuro, che vengono raccolte nel maxi serie Batman: Leggende metropolitane.

I fan più accaniti dell’Uomo Pipistrello conosceranno sicuramente le storie brevi in bianco e nero che negli anni hanno graziato varie serie dedicate a Batman e che Panini Comics ha raccolto in DC Omnibus: Batman Black & White. Su quella scia, alcuni degli autori più importanti del fumetto americano si rimettono oggi alla prova sulle tavole in bianco e nero in una serie di storie inedite raccolte in Batman: Black & White.

La storia di Batman non sarebbe stata la stessa senza Robin e nel 1988 i lettori di Batman vennero chiamati a compiere una scelta terribile: Robin doveva vivere o morire? A lui è dedicato Batman: Una morte in famiglia, volume unico che raccoglie le celebri saghe che hanno ridefinito il personaggio di Robin per i decenni a venire.

 Il Cavaliere Oscuro non ha conquistato solo il mondo dei comics, ma anche quello dei manga, con tre titoli imperdibili che ogni Bat-lover (ma anche ogni manga-lover) non dovrebbe lasciarsi scappare. Si parte con Batman: Il figlio dei sogni, un’avventura a cavallo tra Gotham City  e Tokyo di Kia Asamiya che vede il Cavaliere Oscuro alle prese con una droga che trasforma chi la assume nei celebri supercriminali nemici del Pipistrello. Al culmine della popolarità della serie TV di Batman negli anni Sessanta, in Giappone viene realizzato un manga di 53 capitoli. Oggi queste storie sono state restaurate e vengono presentate in tre volumi, raccolti nell’elegante cofanetto Batman: Il Batmanga di Jiro Kuwata. E poi, per finire,Batman e la Justice League 1, che racconta la storia di un ragazzo giapponese giunto a Gotham City in cerca dei genitori scomparsi. Il fatidico incontro con Batman lo trascinerà in una rocambolesca avventura e l’aiuto della Justice League si rivelerà fondamentale.

Infine, per chi uscito dal cinema avesse il desiderio di recuperare i fumetti che hanno ispirato il Batman di Reeves, i titoli Panini Comics già disponibili e da recuperare sono quattro: Batman: Il lungo Halloween e Batman: Vittoria Oscura, capolavori di Loeb e Sale che racchiudono indagini appassionanti e una carrellata dei più celebri nemici del Pipistrello; Batman: Ego e altre storie, un volume deluxe che raccoglie le più belle storie di Batman firmate dal maestro Darwyn Cooke (tra cui l’imperdibile Ego e la gemma Catwoman: Il colpo grosso di Selina) e infine Batman: Anno uno, un capolavoro di storytelling noir firmato dal pluripremiato team creativo composto da Frank Miller e David Mazzucchelli che svela il primo anno di carriera di Batman.

I volumi Panini DC sono disponibili in libreria, fumetteria e su Panini.it.

David di Donatello per il Miglior Documentario 2022: le conversazioni con gli autori dei Doc selezionati

0

L’Accademia del Cinema Italiano, presieduta da Piera Detassis, in collaborazione con il cinema La Compagnia, la sala fiorentina dedicata al documentario di Regione Toscana, diretta da Stefania Ippoliti, presenta un ciclo di 10 straordinarie conversazioni con gli autori dei film selezionati per concorrere alla cinquina del Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2022 per il miglior documentario.

I 10 incontri, pensati per conoscere più da vicino le storie, i segreti e lo stile degli autori e delle opere documentarie selezionate, saranno disponibili online, gratuitamente, a partire da oggi 2 marzo, non solo per il pubblico ma anche per gli oltre 1600 membri della Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano che fino al 14 marzo voteranno per scegliere, nella categoria dei documentari e in tutte le categorie, le cinquine finali dei Premi David di Donatello 2022. Le conversazioni sono a cura dei critici e giornalisti cinematografici Pedro Armocida e Raffaella Giancristofaro, del critico Giacomo Ravesi e di Pinangelo Marino, Vice Presidente di Doc.it, membri della Commissione selezionatrice dei documentari insieme a Guido Albonetti, Osvaldo Bargero, Stefania Ippoliti e Betta Lodoli.

DAVID 67: le dieci conversazioni con gli autori dei documentari selezionati 

  • Atlantide, di Yuri Ancarani: il regista conversa con Pedro Armocida
  • Dal pianeta degli umani, di Giovanni Cioni: il regista conversa con Pedro Armocida
  • Ennio, di Giuseppe Tornatore: il regista conversa con Pedro Armocida
  • Futura, di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher: la produttrice Giulia Moretti e il sociologo Stefano Laffi conversano con Raffaella Giancristofaro
  • Il palazzo, di Federica Di Giacomo: la regista conversa con Raffaella Giancristofaro
  • La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko: il regista conversa con Raffaella Giancristofaro
  • Los Zuluagas, di Flavia Montini: la regista conversa con Giacomo Ravesi
  • Marx può aspettare, di Marco Bellocchio: il regista conversa con Raffaella Giancristofaro
  • Onde radicali, di Gianfranco Pannone: il regista conversa con Pedro Armocida
  • Rue Garibaldi, di Federico Francioni: il regista conversa con Pinangelo Marino

Il Cinema La Compagnia di Firenze, dedicato alla programmazione di cinema documentario, è tra i fondatori di DocExchange, la rete internazionale di sale che programmano cinema del reale, di cui fanno parte Hot Docs Ted Rogers di Toronto, Bertha Doc House di Londra, a cui si sono uniti il Mysles Documentary Center di New York e il Documentary Center di Mosca.

Gli incontri saranno visibili sul sito www.daviddidonatello.it, sul sito www.cinemalacompagnia.it e sui relativi canali social (Facebook e Instagram).

Sonic 2 – Il Film, nuove immagini dal film

0
Sonic 2 – Il Film, nuove immagini dal film

Il porcospino blu più amato del mondo è tornato per una nuova e spettacolare avventura in SONIC 2 – IL FILM. Dopo essersi stabilito a Green Hills, Sonic non vede l’ora di dimostrare che ha tutto ciò che serve per essere un vero eroe. La nuova sfida non si fa attendere: il Dr. Robotnik è tornato con un nuovo alleato, Knuckles, che lo aiuterà nella ricerca di uno smeraldo che ha il potere di distruggere la civiltà. Con il suo nuovo compagno d’avventura Tails, Sonic intraprende un viaggio in giro per il mondo per trovare lo smeraldo prima che cada nelle mani sbagliate.

Le nuove foto di SONIC 2 – IL FILM

Diretto dai registi di The Fast and the Furious e Deadpool, SONIC 2- Il Film vede il ritorno di James Marsden, Ben Schwartz come voce di Sonic, Tika Sumpter, Natasha Rothwell, Adam Pally e Jim Carrey, con una new entry del calibro di Shemar Moore, e con Idris Elba come voce di Knuckles e Colleen O’Shaughnessey come voce di Tails.

Sonic 2 – Il Film

DIRETTO DA:
Jeff Fowler

SCENEGGIATURA DI:
Pat Casey & Josh Miller e John Whittington

STORIA DI:
Pat Casey e Josh Miller

Basato sul videogioco SEGA

PRODOTTO DA:
Neal H. Moritz, Toby Ascher, Toru Nakahara, Hitoshi Okuno

PRODOTTO ESECUTIVO DA:
Haruki Satomi, Yukio Sugino, Shuji Utsumi, Nan Morales, Tim Miller

CAST:
James Marsden, Ben Schwartz, Tika Sumpter, Natasha Rothwell, Adam Pally, Shemar Moore, Colleen O’Shaughnessey con Idris Elba e Jim Carrey

Professor X: 10 possibili versioni del personaggio che potremmo vedere in Doctor Strange 2

Sembra che il Professor X sarà uno dei membri degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Dopo aver sentito la voce di Patrick Stewart nell’ultimo trailer del film, la presenza di Charles Xavier è praticamente certa.

C’è da dire che le varianti del personaggio sono molteplici, da quelle viste nei fumetti a quelle mostrate sullo schermo in live-action o con l’animazione. In particolare, ci sono dieci possibili iterazioni del famoso leader degli X-Men che sicuramente sarebbero apprezzate dai fan storici del Professor X. Chissà quale apparirà realmente in Doctor Strange 2.

Una versione originale del Professor X per Doctor Strange 2

Doctor-Strange-Professor-XSenza guardare troppo al passato, il franchise potrebbe aver optato per una nuova versione del Professor X creata ad hoc per essere introdotta nell’MCU attraverso Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

La scelta non sarebbe affatto banale, anzi permetterebbe di dare nuova vitalità al personaggio già conosciuto dai fan storici e, contemporaneamente, di inserire nell’Universo Cinematografico Marvel un nuovo membro, pronto per essere amato dal pubblico. Questa opzione non escluderebbe l’apparizione delle versioni già note: come sappiamo, la Marvel è conosciuta per essere imprevedibile nelle scelte  narrative.

X-Men ’97

X-Men-The-Animated-Series-97-XavierPare che X-Men ‘97, la serie animata by Marvel Studios reboot di X-Men: The Animated Series, esordirà con una stagione di 10 episodi nel 2023. La serie riporterà in vita i personaggi degli anni ’90, tra cui anche il Professor X.

Non è da escludere che il Charles Xavier che vedremo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia sarà una combinazione del Professor X dei fumetti e di quello interpretato da Patrick Stewart nei film. C’è da vedere se l’MCU è disposto ad adattare il suo stile a quello dei fumetti che, inevitabilmente, si collegano alla serie.

Logan

Logan-Patrick-Stewart-as-Charles-XavierLogan ha una posizione non chiara all’interno della linea temporale dei film sugli X-Men, ma mostra uno Charles Xavier molto più anziano che fatica a gestire i suoi poteri.

La profondità del ruolo che Patrick Stewart ricopre nel film è da ricordare. Questa versione del Professor X muore nel corso di Logan, ma nulla vieta il suo ritorno! Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe essere l’occasione perfetta per riportare in vita il personaggio e per includerlo nel Multiverso!

La versione della trilogia degli X-Men

x-men-patrick-stewart-versione-doctor-strangeLa versione del Professor X che più probabilmente apparirà in Doctor Strange 2 è quella interpretata da Patrick Stewart nella trilogia degli X-Men. Già il trailer del film è pieno di indizi: la voce e i manierisimi sono quelli del leader degli X-Men che tutti conoscono dalla trilogia.

Il reset della linea temporale potrebbe aver toccato anche Xavier e averlo rimesso a capo della X-Mansion. Questa narrazione certamente causerebbe la visita da parte di coloro che tengono d’occhio le linee temporali, come Doctor Strange. È quindi probabile che la versione di Charles appena descritta sarà quella riportata nel film.

X-Men – L’inizio

James-McAvoy-X-Men-First-Class-Charles-Xavier

X-Men – L’inizio mostra al pubblico una gamma molto più giovane di Mutanti che collabora alla creazione della scuola per super-dotati e alla nascita degli X-Men.

Il giovane Professor X è interpretato in modo unico da James McAvoyLa sua versione è amata dai fan e contiene tutte le sfumature del personaggio, tradizionalmente associato a Patrick StewartUn rapido cameo di McAvoy in Doctor Strange 2 sarebbe sicuramente apprezzato dal pubblico.

X-Men – Giorni di un futuro passato

giorni-di-un-futuro-passato-x-men-doctor-strange

Un’altra variante del Professor X, vestita con abiti scuri e fantasiosi, è presentata in X-Men – Giorni di un futuro passato. Questa versione di Xavier ha giocato con il tempo ma ha anche capito la gravità delle sue azioni. Di tutte le varianti di Charles che potrebbero legare bene con gli Illuminati, quella appena descritta è l’iterazione che sembra essere più adatta a Doctor Strange 2.

Il Professor X di Legion in Doctor Strange 2?

Legion-Professor-Charles-Xavier

La serie televisiva Legion porta in scena il figlio di Charles Xavier, David Haller, i cui poteri sono molto più portentosi di quelli del padre. Nello show compare anche un giovane Professor X che, prima di diventare capo degli X-Men, si prende cura del figlio.

L’attore Harry Lloyd fa un ritratto fantastico e originale di Charles e ne mostra alcuni lati insoliti, come la gentilezza e il supporto alla formazione di Haller. L’apparizione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia di questa versione completerebbe un discorso lasciato in sospeso e collegherebbe Legion all’MCU.

House Of X

X-Men-House-of-X-versione-in-doctor-strangeMentre le versioni del Professor X provenienti dai film Marvel e dai programmi TV sembrano essere quelle più propense a tornare in Doctor Strange 2, poco si parla dei fumetti.

E se il film ci mostrasse un Charles Xavier legato alla serie comics House of X? Quella di House of X è una delle rappresentazioni più potenti del personaggio, una posizione di forza con cui la narrazione sul grande schermo potrebbe funzionare.

Un Professor X zombie per Doctor Strange nel Multiverso della Follia?

Zombie-Xavier-in-Doctor-StrangeL’universo degli zombie dell’MCU è stato brevemente esplorato nella serie Disney+ What If..?. Lo Zombie Charles Xavier è una minaccia poiché è dotato di un potere totalmente fuori controllo. Un mostro assolutamente letale.

Per quanto abbiamo visto nel trailer, Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe non escludere una variante zombie del personaggio di Patrick Stewart. Forse un tale essere sarebbe l’unico in grado di fermare Scarlet Witch

M.O.D.O.K.Xavier-ModokM.O.D.O.K. è una macchina assassina. Non è ancora apparso in live-action, ma è noto per i fumetti, i videogiochi e la serie in stop motion. Non c’è da sorprendersi che un cattivo così strano possa apparire nel Multiverso.

Inoltre, in una narrazione dei fumetti, Xavier stesso si trasforma in una versione estremamente potente di M.O.D.O.K. La scelta di questa variante mostrerebbe al pubblico che l’MCU sta allargando sempre più i suoi confini.

Noi, la conferenza stampa del remake italiano di This is Us

0
Noi, la conferenza stampa del remake italiano di This is Us

Dal 6 marzo arriva su Raiuno Noi, la nuova serie Rai Fiction che è nient’altro che il remake di This is Us di Dan Fogelman, serie diventata ormai culto, non solo Oltreoceano, ma in tutto il mondo. A portarla sul piccolo schermo tricolore ci hanno pensato gli sceneggiatori Sandro Petraglia, Flaminia Gressi e Michela Straniero, per la regia di Luca Ribuoli, che ha diretto Aurora Ruffino e Lino Guanciale nei panni dei personaggi che sono di Mandy Moore e Milo Ventimiglia. I tre gemelli, figli della coppia protagonista, sono invece interpretati da Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone.

La sceneggiatura di Noi

Nel corso della presentazione di Noi, Sandro Petraglia, in rappresentanza degli sceneggiatori, ha dichiarato: “Se si parte da zero bisogna inventare tutto. In questo caso si parte avvantaggiati perché c’è già un quadro chiaro. Iniziamo sempre un racconto che segue scene principali e questo è il sogno di ogni sceneggiatore e spesso sono scene drammatiche, ma altre volte ci sono scene ironiche. E poi sono scene in evoluzione, in via di cambiamento, visto che li cogliamo nel corso degli anni. È stato un lavoro che ci ha molto appassionati ma avevamo problemi di abbondanza, visto che avevamo acquisito 18 puntate americane per farne 12 italiane. Ma il punto di partenza è una serie altissima. Sono veramente molto contento.”

La regia di Noi

Dopo aver raccontato la parabola sportiva di Francesco Totti in Speravo de morì prima, Luca Ribuoli è stato chiamato a dirigere questo progetto ambizioso e impegnativo, anche dal punto di vista emotivo: “È stato complesso per me affrontare il cast, è stato il primo step per la lavorazione. Devo ringraziare loro perché anche girando ci siamo accorti che potevamo sempre fidarci del testo, e non succede sempre. L’adattamento è una cosa difficilissima, ed è stata una salita pazzesca. La fiducia nella scrittura deriva dal fatto che secondo me gli sceneggiatori hanno avuto l’approccio giusto. Non c’è mai stata la pretesa di fare qualcosa di diverso, o di migliore. Noi dovevamo solo approcciarci a quel racconto e renderlo italiano. La cosa che mi emoziona molto è che la storia non partirebbe se questi tre gemelli, ad un certo punto, insieme, non decidessero di dare una svolta alla loro vita, nel giorno del loro 34° compleanno. Ed è il fatto che tutti e tre lo facciano insieme che ci fa emozionando. Spero che quando la gente lo vedrà sarà emozionata come lo siamo stati noi tutti i giorni sul set.”

Aurora Ruffino e Lino Guanciale sono i protagonisti di Noi

Aurora Ruffino, che interpreta la madre, Rebecca, si è sentita particolarmente coinvolta nella produzione, soprattutto perché, ha detto, This is Us è una delle sue serie preferite: “Prima ancora di fare i provini per questo ruolo ero una fan sfegatata della serie. Quando mi hanno preso non ci potevo credere, è stata una felicità immensa, poi però è subentrata la paura di non essere adatta. Mi sono messa in dubbio, ma tutto si è risolto quando ho smesso di pensare alla serie americana. Questa è la nostra versione e mi sono focalizzata sul nostro lavoro. Spero con tutto il cuore che il pubblico possa apprezzarlo senza per forza fare un confronto”.

Lino Guanciale, il “nostro Milo Ventimiglia”, ha puntato l’attenzione sul lavoro di scrittura: “Tutto il lavoro è partito dalla scrittura. Io stesso mi sono convinto ad entrare in questo progetto dopo una chiacchierata con Sandro perché all’inizio non mi sentivo all’altezza, come è successo a Aurora. This is Us è un grande classico. Esportiamo e importiamo da un paese all’altro contenuti culturali universali da sempre. Il nostro paese è debitore alla cultura americana di molte cose, quindi ha senso che raccontiamo la nostra versione di questa storia. La scrittura mi ha convinto tanto, e il fatto di sapere che ci fosse Luca, di sapere che avrei incontrato Aurora, sono state uno stimolo”.

Aita, Marsicano e Kone interpretano i gemelli di Noi

Aita, Marsicano e Kone sono stati gli incaricati a raccogliere l’eredità di questi due genitori incredibili, sono loro i tre interpreti che ci trascinano nella storia. Claudia Marsicano ha dichiarato: “Per me è stato molto naturale. È stato surreale perché è la mia prima esperienza. Ci siamo trovati subito in sintonia, c’è stata subito una chimica.” Dario Aita conferma: “Nella mia esperienza di set, non mi sono stupito di trovare colleghi con i quali sono riuscito a trovare un’affinità profondissima. Sono persone e colleghi eccezionali. Siamo tutti più o meno coetanei e il fatto che Claudia si sia presa cura di me sul set mi emoziona ancora e devo ringraziarla.” Il terzo gemello, Livio Kone, ha condiviso anche un certo nervosismo prima di cominciare: “Prima di iniziare le riprese ero molto agitato, perché è il mio primo ruolo da protagonista. Conoscere il resto del cast prima mi ha aiutato molto e così sul set sono andato con un altro approccio. Sapevo che avevo accanto persone fantastiche. Mi sentivo molto coccolato da loro”.

Noi, diretto da Luca Ribuoli, remake italiano di This is Us, arriva su Raiuno in prima serata a partire dal domenica 6 marzo.

47 metri – Uncaged: trama, cast e curiosità sul film con gli squali

L’arrivo in sala, nel 1975, del film Lo squalo, ha segnato un vero e proprio momento di svolta nella storia del cinema. Non solo ha consacrato il regista Steven Spielberg e ha introdotto il concetto di blockbuster, ma ha anche dimostrato la straordinaria forza di questi spaventosi pesci predatori. Da quel momento, sono stati innumerevoli i film a loro dedicati, a partire dai sequel di Lo squalo e fino a titoli come Open Water, Paradise Beach – Dentro l’incubo e Shark – Il primo squalo. Uno dei più recenti titoli di questo filone è però 47 metri – Uncaged, diretto nel 2019 da Johannes Roberts.

Noto regista di film horror, Roberts ha con questo film dato vita ad un sequel del suo 47 metri, uscito nel 2017 e dove si proponeva già uno scontro tra uomo e squalo a basse profondità. Uno scenario particolarmente spaventoso, dove lo spazio aperto dell’oceano diventa un campo di battaglia dove è pressocché impossibile nascondersi. Con questo 47 metri – Uncaged tutto ciò viene riproposto, con una nuova storia, nuovi attori e nuove possibilità di terrore. Il film, infatti, è indipendente rispetto al primo titolo, avendo in comune con esso soltanto la struttura di base. Come il precedente, inoltre, anche questo si è affermato come un grande successo.

Accolto in modo molto positivo dai fan di questa tipologia di film, 47 metri – Uncaged è il titolo giusto se si vogliono vivere brividi legati all’oceano, ai suoi spazi aperti e alle pericolose creature che li abitano. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si ritroverà anche un parago dedicato al finale, con SPOILER del film. Si elencheranno poi anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

47 metri – Uncaged: la trama del film

Protagoniste di quest sequel sono quattro ragazze adolescenti, MiaSasha, Alexa e Nicole, le quali decidono di fare immersioni subacquee tra le rovine di una città Maya sommersa al largo delle coste dello Yucatan, in Messico. Sfortunatamente per loro, però, l’escursione si trasforma rapidamente da un’esperienza divertente in una terrificante. Mentre perlustrano le caverne sommerse, infatti, si rendono conto di non essere sole in quei luoghi apparentemente abbandonati. Nuotando più a fondo nel claustrofobico labirinto di caverne, entrano nel territorio occupato dalle più letali specie di squali dell’oceano. Ritornare in superficie sane e salve, sarà una sfida al limite dell’impossibile.

47 metri – Uncaged: il cast del film

Per questo sequel il regista scelse di dar vita ad una vicenda completamente nuova, non ricorrendo dunque a nessuno dei membri del cast del precedente film. Protagoniste sono invece le attrici Sophie Nélisse, celebre per il film Storia di una ladraa di libri, qui nei panni di Mia e Corinne Foxx in quelli di Sasha. Alexa e Nicole sono invece interpretate da Brianne Tju e Sistine Stallone. Quest’ultima, qui al suo debutto cinematografico, è una delle figlie del celebre attori Sylvester Stallone. In una scena che la vede protagonista di un’azione al rallenty, l’attrice omaggia infatti un’azione simile compiuta dal padre nel film Cliffhanger – L’ultima sfida.

Nel film è poi presente l’attore John Corbett, celebre per serie come Sex and the City e Parenthood, nei panni di Grant, il padre di Mia. L’attrice Brec Bassinger è Catherine, mentre Davi Santos è Ben, il fidanzato di Alexa. L’attore Khylin Rhambo, celebre per il ruolo di Mason Hewitt in Teen Wolf, ricopre il ruolo di Carl, assistente di Greg. In vista delle riprese del film, gli attori e le attrici principali si sono sottoposti ad alcuni addestramenti per imparare a praticare nuoto subaqueo, comprendendo meglio cosa voglia dire rimanere bloccati in fondo all’oceano con poco tempo a disposizione prima di dover tornare in superficie.

47 metri - Uncaged finale

47 metri – Uncaged: chi muore nel finale del film? [SPOILER]

Per chi non avesse ancora visto il film e voglia preservarsi la sorpresa di chi vive o muore nel finale del film, si consiglia di saltare questo paragrafo. Chi invece non può aspettare per conoscere le sorti dei protagonisti, troverà qui tutte le informazioni. Una volta che si entra nel vivo della narrazione, con le quattro ragazze più altri personaggi bloccati in fondo all’oceano, il primo a venire divorato da uno squalo è Ben. Il secondo a perire è Carl, il quale aveva involontariamente attirato uno squalo con la musica. Successivamente è Nicole a finire tra le fauci degli squali, ricadendo in acqua dopo aver perso la presa sulla parete di roccia che stava cercando di scalare.

In seguito, tocca a Grant, il padre di Mia. L’uomo, che guida le ragazze sopravvissute verso un’uscita dalle grotte, viene a quel punto sbranato da uno squalo. Rimaste sole, Mia, Sasha e Alexa cercano a quel punto di escogitare un altro piano. Vengono però interrotte da un nuovo attacco e nel tentativo di difendersi Alexa si sfila la propria bombola di ossigendo, finendo però con l’annegare. Ormai al finale, Mia e Sasha riescono a tornare in superficie e a raggiungere una barca. Prima di poter riuscire a salire su questa, si troveranno però a scontrarsi un ultima volta con due squali, uscendone ferite ma vive. A differenza di tanti altri film simili, nessuno squalo viene qui ucciso.

47 metri – Uncaged: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 47 metri – Uncaged grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 2 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=sA0kZX6iDBU

Fonte: IMDb

Cyrano: intervista a Joe Wright e Haley Bennett

0
Cyrano: intervista a Joe Wright e Haley Bennett

Ecco la nostra intervista a Joe Wright e Haley Bennett, rispettivamente regista e protagonista femminile di Cyrano, adattamento dell’omonimo musical di Erica Schmidt, a sua volta tratto dalla celebre commedia Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand.

Leggi la recensione di Cyrano

Arriverà al cinema il 3 marzo Cyrano, l’attesissimo film di Joe Wright (L’ora più buiaAnna KareninaOrgoglio e Pregiudizio) che trae ispirazione dal celebre testo teatrale di fine ‘800 scritto da Edmond Rostand. In questa versione sorprendente e inedita, il protagonista ha il volto di Peter Dinklage – pluripremiato attore, vincitore di quattro Emmy e un Golden Globe per Il Trono di Spade – mentre Haley Bennett (I magnifici 7Le strade del male) veste i panni del suo amore inarrivabile, Rossana. Da oggi disponibile il trailer italiano della pellicola.

Dopo il successo ottenuto alla Festa del Cinema di Roma ed in seguito alle quaranta nomination ricevute dai più prestigiosi premi cinematografici mondiali, Cyrano è pronto ad incantare il pubblico grazie alla magistrale prova attoriale dei suoi protagonisti; all’emozionante colonna sonora curata dalla band indie-rock americana The National; all’incanto di scenografie ricostruite alla perfezione ed infine all’ambientazione tutta italiana, più precisamente siciliana. “Avevo le idee chiare su come realizzare il film – spiega Wright – Bisognava creare la nostra ‘bolla’ sull’isola di Sicilia, girare i primi tre atti in una città barocca del tardo XVII secolo chiamata Noto, e sfruttare ogni angolo di quel posto incredibile”. Tra gli italiani che hanno preso parte alla lavorazione di Cyrano anche Massimo Cantini Parrini (nominato agli Oscar per il suo lavoro nel film Pinocchio), costume designer fiorentino in grado di dare “identità” e “voce” ad ogni singola veste, indumento o uniforme attraverso una selezione attenta, appassionata e minuziosa di ogni singolo tessuto”.

Completano il cast, Kelvin Harrison Jr. (LuceWaves) nella parte di Christian, Bashir Salahuddin (Top Gun: Maverick) nel ruolo di Le Bret e Ben Mendelsohn (L’ora più buia) che presta il volto a De Guiche. Prodotto da MGM e Working Title Films, Cyrano arriverà nelle sale italiane distribuito da Eagle Pictures.  

Cyrano, la trama

In Cyrano il pluripremiato regista Joe Wright (Anna KareninaPan – Viaggio sull’isola che non c’èL’ora più buia) trascina gli spettatori in una sinfonia di emozioni attraverso la musica, il romanticismo e la bellezza, rileggendo in chiave cinematografica la storia senza tempo di uno dei più celebri e travolgenti triangoli amorosi di sempre. Un uomo all’avanguardia rispetto alla sua epoca, Cyrano de Bergerac (Peter Dinklage), incanta il pubblico sia con brillanti giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la spada nei duelli. Cyrano non ha avuto il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti alla splendida Roxanne (Haley Bennet), convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno dell’amore della sua più cara amica. Lei, però, si è innamorata a prima vista di Christian (Kelvin Harrison)…

Il Signore degli Anelli: 10 cose che i film hanno fatto meglio dei libri, secondo Reddit

Tra i dibattiti più longevi all’interno del fandom di Il Signore degli Anelli vi è quello attorno alle differenze tra romanzo e adattamento cinematografico, in particolare se la versione di Jackson del romanzo è riuscita in qualche modo a superare l’originale di Tolkien. Ci sono molti che continuano a ritenere il romanzo di Tolkien di gran lunga superiore, e altri che affermano che Jackson ha effettivamente sviluppato meglio alcuni elementi della trama.

In particolare, gli utenti Reddit hanno sottolineato che ci sono dettagli della storia di Tolkien che avevano proprio bisogno di essere riadattati per il grande schermo da Jackson!

Faramir e l’anello

Uno dei cambiamenti più rilevanti rispetto ai romanzi di Il Signore degli Anelli è stata la decisione di rendere Faramir quasi sedotto dal potere dell’Anello; i Redditors credono che si tratti di una modifica significativa da parte del film, che “fortifica un’interessante eco oscura della corruzione di Boromir per mezzo dell’anello”. Nella storia originale di Tolkien, Faramir è invece uno dei pochissimi personaggi che non manifesta quasi nessuna tentazione nel volerlo prendere, il che può apparire per alcuni incredibile, dato il grado di potenza dell’Anello.

Aragorn è molto più di un semplice elemento di trama

viggo mortensen

Aragorn è assolutamente uno dei personaggi più potenti nei libri e nei film di Il Signore degli Anelli, ma viene utilizzato più che altro come espediente di trama nel primo. A questo proposito, i Redditors hanno evidenziato come l’Aragorn del film possa sì apparire “abbattuto”, ma può essere ritenuto un personaggio a pieno titolo. Al contrario, la versione del personaggio del libro, “esiste per ragioni che sono utili alla narrazione, ma non c’è niente di interessante riguardo a lui, a parte questo”. Dato che i libri si concentrano principalmente sulle azioni degli hobbit – con alcune eccezioni degne di nota – questa argomentazione è da ritenere valida.

Razionalizzare la trama

LOTR

Non c’è dubbio che il romanzo originale di Tolkien sia epico in ogni senso della parola: basta tenere in conto la sua lunghezza per accorgersene, oltre al fatto che si tratta di una narrazione tentacolare che prende in considerazione molte aree diverse della Terra di Mezzo.

Alcuni Redditors hanno notato come uno dei grandi punti di forza dei film è che questi “eccellono nello snellire la trama di Il Signore degli Anelli, eliminando le linee di trame superflue e approfondendo le più importanti. Ciò ha fatto sì che la storia sia stata raccontata in maniera lucida e nitida, ragionevolmente analitica e divertente”. Anche se, per questo motivo, alcuni personaggi amati dai fan dei libri non sono stati presentati nei film, questa scelta stilistica ha decisamente contribuito alla superiorità della pellicola.

La maggiore incisività del rapporto tra Aragorn e Arwen

LOTR

Anche se ci sono relativamente poche storie d’amore nel romanzo originale, una delle più notevoli è sicuramente quella tra Aragorn e Arwen. I fan di Redditor ricordano di essersi sentiti delusi rendendosi conto che “il legame tra Aragorn e Arwen non è stato sviluppato ulteriormente nei libri”; fortunatamente, i film dedicano largo spazio alla relazione tra i due, evidenziando quanto Aragorn e Arwen significhino l’uno per l’altra, al punto che la loro può essere sicuramente vista come una delle migliori relazioni nei film di Il Signore degli Anelli.

“Le Due Torri” è meno noioso

LOTR

Anche i più devoti lettori di Tolkien a volte riconoscono che Le Due Torri è forse la sezione più debole del romanzo, soprattutto perché il ritmo e l’azione cominciano a diminuire. I Redditors hanno invece notato che “c’è qualcosa nella sceneggiatura di Il Signore degli Anelli: Le Due Torri che la distingue dal libro su cui è basata. Sicuramente, questo commento fa riferimento al fatto che la versione cinematografica include una scena di battaglia titanica e un notevole confronto tra Frodo e uno dei Nazgûl, oltre che con Gollum.

I film esaltano le scene di battaglia

LOTR

Nei libri, le scene di battaglia, in particolare quelle al Fosso di Helm e ai Campi di Pelennor, sono parti vitali della storia. Tuttavia, sono descritte per la maggior parte senza la cura di dettagli necessari per avere un grande impatto sullo schermo. I Redditors consigliano perciò di “ricorrere al film per poter assaporare al meglio la portata epica degli eventi raccontati da Tolkien“, riprodotti da Jackson in maniera sopraffina: il regista ha infatti confezionato assolutamente alcune delle battaglie più impressionanti che abbiamo mai visto sul grande schermo.

L’occhio di Sauron

Sauron è una delle creature più potenti della Terra di Mezzo, e la sua influenza può essere percepita praticamente in ogni luogo. In particolare, è spesso concettualizzato come un grande occhio, anche se il libro rimane piuttosto vago su cosa effettivamente questa caratterizzazione metaforica significhi. Per quanto riguarda la trasposizione cinematografica di Il Signore degli Anelli, i Redditors affermano che “la rappresentazione di Sauron come un occhio fiammeggiante è stata assolutamente incredibile”. È certamente un’immagine impressionante, e mostra quanto questo essere sia capace di vedere quasi tutto ciò che accade sull’ampia faccia della Terra di Mezzo.

Caratterizzazioni più articolate

Anche se ci sono innumerevoli ragioni per apprezzare il capolavoro di Tolkien, il romanzo presenta alcune lacune, soprattutto per quanto riguarda la profondità psicologica dei personaggi. Il film, invece, è stato in grado di conferire ai protagonisti una vivacità e autonomia che a volte manca sulla pagina. Questo è ciò che lo rende così affascinante agli occhi di molti utenti Reddit, che notano come “quando siamo arrivati a Il Ritorno del Re, avevamo in mano i migliori ritratti di ogni personaggio principale che si potesse chiedere”.

Il film è un’avventura fantasy

Non c’è dubbio che la trilogia di Jackson sia uno dei migliori film fantasy mai realizzati. Tuttavia, i film differiscono dai romanzi in termini di genere di appartenenza poiché, sebbene siano un’epopea, hanno anche molto in comune con il filone dell’avventura. Come sottolineano alcuni utenti Reddit, “i film funzionano come una vera e propria avventura fantasy. I libri, al contrario, sono di carattere epico e assomigliano, probabilmente, a una versione anglosassone dell’Odissea”. Anche se i film potrebbero sacrificare parte della ricchezza e della complessità dei libri, riescono comunque a trascinare lo spettatore in un grandissimo spettacolo visivo.

Il personaggio di Denethor è trattato in maniera egregia

Denethor è uno dei personaggi più complicati sia nei film che nei libri, fondamentalmente dalla natura tragica in entrambi. Anche se ogni performance attoriale in Il Signore degli Anelli è degna di nota, i fan su Reddit sostengono che la versione cinematografica di Denethor “è assolutamente veritiera e verosimile: il modo in cui il personaggio viene condotto alla depressione dopo la morte di Boromir assume al meglio sfumature tragiche”. In questo senso, il tuffo infuocato di Denethor dalla cima della Torre Bianca può essere visto come un epilogo veramente terribile per un uomo portato alla follia e alla disperazione dal suo dolore.

The Batman: 10 gadget che aumenteranno il vostro hype!

The Batman: 10 gadget che aumenteranno il vostro hype!

E’ ormai risaputo che, per quanto i film di Batman si presentino come storie oscure su un vigilante che cerca di salvare Gotham da una pletora di cattivi corrotti, questi sono anche una grandissima macchina da soldi, non solo per quanto riguarda gli incassi al botteghino, ma anche il merchandising: giocattoli, oggetti da collezione, abbigliamento e tutto ciò su cui il nome di Batman può essere impresso.

L’attesissimo The Batman di Matt Reeves non è un’eccezione in questo senso: nonostante si presenti come un thriller dalle sfumature più poliziesche, i fan vorranno sicuramente acquistare gadget che si rifanno ai personaggi, veicoli ed armamenti utilizzati nel film.

Abbigliamento


Da Batman a Catwoman, passando anche per l’Enigmista, le magliette ufficiali del merchandising di The Batman sono dedicate ai personaggi iconici del fumetto che vedremo in azione nel film di Reeves; potete trovare gilet, camicie, t-shirt basiche e molto di più su vari siti web, come Hot Topic.

Hot Wheels RC Batmobile

the batman gadget

Per i fan che cercano qualcosa di più potente della vostra Hot Wheels media, c’è una nuova Batmobile da Mattel e Hot Wheels pronta per aggiungersi alla vostra collezione; assieme a questa, troverete in omaggio un action figure di Batman, con un supporto che viene direttamente dalla Batcaverna!

Questo presenta un piccolo Bat-Segnale che si illumina, riflettendo il simbolo iconico della tuta di Batman sul veicolo. Con fari perfettamente funzionanti, questa nuova versione della Batmobile vi farà sfrecciare di notte e di giorno per le strade di Gotham!

Confezione da popcorn e bicchiere esclusivi di Cinemark

the batman gadget

In tutti i cinema Cinemark, i fan possono ottenere un bicchiere e un secchiello da popcorn in una versione esclusiva, tutta dedicata a The Batman. Il bicchiere presenta una texture in simil-pietra, mentre il design è caratterizzato da un logo in rilievo, un’immagine di Batman e molto altro ancora. Sembra davvero essere stato confezionato con il materiale delle pareti della Batcaverna!

Il secchiello da popcorn presenta invece un’immagine metallica del simbolo di Batman con l’interno di un rosso metallico lucido: questo corrisponde esattamente al logo con cui Matt Reeves sta promuovendo il film nella campagna marketing.

I Funko POP

the batman gadget
Ormai c’è una versione Funko POP per ogni personaggio iconico dei film, quindi non è una sorpresa che sono uscite delle novità appositamente in vista dell’approdo di The Batman nelle sale. C’è molto da scegliere tra Batman, Catwoman, L’Enigmista, il Pinguino, la Batmobile, Catwoman con la sua moto ed è uscito persino un Funko POP di Batman alto 10 pollici!

Le gemme da cercare, tuttavia, sono le esclusive Funko POP: la versione di Batman smascherato può essere trovata solo al Pop In A Box, mentre Batman con la tuta alata è un’esclusiva del sito Funko. Inoltre, il Batman ferito in battaglia si trova solo da Hot Topic e anche lo stesso Funko POP di Bruce Wayne può essere trovato solo da Target.

La giacca “Io sono l’ombra”

the batman gadget

Questa particolare giacca è molto simile a qualcosa che Bruce Wayne avrebbe indossato durante la sua fase di evoluzione nel Crociato Incappucciato, come nella origin story Batman: Year One.

L’unico contro è il prezzo effettivo di questo capo d’abbigliamento, disponibile presso Merchoid online, per 129,99 dollari. E’ comunque una giacca stilosa, con imbottitura interna trapuntata, e che si presenta come vera e propria giacca da indossare, non solo sfoggiare, dunque il prezzo è giustificato.

La Batmobile LEGO Technic

the batman gadget

Un’intera Batmobile composta da pezzi LEGO è ora disponibile per l’acquisto: non solo si illumina, ma è dotata di qualsiasi elemento, dai pistoni funzionanti, al volante, alle porte che possono aprirsi o chiudersi, e persino un cofano, che si apre per mostrare il motore incandescente.

Ci sono state molte versioni della Batmobile in passato, e sono state tutte trasformate in giocattoli, ma questa versione LEGO richiederà molto tempo per essere assemblata dato che consta complessivamente di oltre 1300 pezzi: questa Batmobile può essere trovata presso molti rivenditori tra cui il sito ufficiale LEGO.

McFarlane Toys’ DC Multiverse The Batman

Questa figura da sette pollici è una delle migliori della linea McFarlane Toys grazie all’attenzione ai dettagli replicati sulla tuta di Batman. Mentre altre figure come quella di Bruce Wayne o Catwoman non recano effettivamente le sembianze degli attori di The Batman sul volto, questa rappresenta un’eccezione.

Tutto, dai guanti al braccio fino alla corazza grigio scuro, è fedele al film e il gadget in sé non è nemmeno troppo costoso! Per $20, il DC Multiverse The Batman può essere trovato in molti rivenditori tra cui Amazon.

L’esclusivo secchiello da popcorn di AMC

Recentemente è stato rivelato che i cinema AMC forniranno esclusivi secchielli da popcorn per l’uscita del film The Batman: questi replicano la forma del cappuccio di Batman che Robert Pattinson indossa nel film.

Non solo è un ingegnoso secchiello per i popcorn, ma ogni fan di Batman amerebbe avere quel cappuccio sul proprio scaffale come gadget, dato che sembra sorprendentemente accurato rispetto alla versione che vediamo su schermo!

Statuina McFarlane Toys rossa e nera

batman gadget

McFarlane Toys colpisce ancora con una figura che riprende il tema rosso e nero di The Batman. Alta dodici pollici, il design di questa vuole ricreare la figura di Batman illuminata da una luce rosso neon; con un livello di dettagli ancora maggiore rispetto alla figura DC Multiverse, è sorprendente che questa sia disponibile a soli 40 dollari presso rivenditori come Walmart, mentre la maggior parte delle statue così dettagliate superano di norma i 100 dollari.

Mantenendo i tratti somatici di Robert Pattinson, la statuina è caratterizzata anche dal dettaglio specifico degli occhi tendenti al rosso, per riprendere la linea di disegno specifica con cui alcuni dei migliori artisti hanno raffigurato Batman nei fumetti o nei film d’animazione.

La replica dello stemma di Batman

gadget dc batman

Questo articolo, che può essere acquistato da Merchoid, è una replica dello stemma iconico che il Batman di Robert Pattinson brandisce sul petto. Non solo è il bat-simbolo per eccellenza, ma la versione cinematografica dell’oggetto può essere utilizzato anche come coltello tattico o un Batarang; la replica è composta da pezzi magnetici che unendosi formano un pezzo da 3,5 pollici.

Per un po’ più di $30, è disponibile nella versione di base canna di fucile simile al film e, per $35, se ne può acquistare una variante placcata 24K: questo sarebbe l’acquisto perfetto per i fan che apprezzano qualche nota di oro/giallo nell’ equipaggiamento di Batman!

Marvel: i 10 migliori temi musicali tratti dalle serie tv

Marvel: i 10 migliori temi musicali tratti dalle serie tv

Un tema musicale o una melodia sono realmente in grado di determinare il successo di un film o di uno show. La Marvel lo sa bene: il franchise è sempre riuscito a realizzare musiche incredibili per le sue serie televisive.

Molte delle serie televisive cult arrivate fino ad oggi hanno puntato sulle sigle e sulle colonne sonore. Ora, complice anche la possibilità di skippare le intro, si trovano spesso temi musicali poveri durante i titoli di testa o di coda dei programmi. Gli show della Marvel sono invece ancora attenti al pentagramma: le composizioni musicali scelte sono in grado di rispecchiare bene il tono degli spettacoli o dei loro personaggi. Vi proponiamo  quindi una top ten di temi musicali provenienti dalle serie Marvel che meritano una menzione speciale.

Insuperabili X-Men

X-Men-insuperabili-marvelPartiamo dai temi musicali di una serie televisiva Marvel in tutto e per tutto memorabile: Insuperabili X-Men. Lo show animato è una carica di energia e divertimento in grado di conquistare grandi e piccini.

La sigla iniziale è memorabile e gode ancora oggi di una certa notorietà: le immagini che raffigurano i combattimenti tra gli eroici X-Men e i nemici sono accompagnate dal tema musicale scritto da Ron Wasserman. Il crescendo raggiunge il suo apice nella scena in cui gli eroi protagonisti combattono con la Confraternita dei Mutanti. Con il ritorno dello show su Disney+, speriamo di poter riascoltare presto il tema musicale.

Daredevil

daredevil-marvelDaredevil ha imposto lo standard per gli show Marvel realizzati da Netflix: è il primo di una serie di prodotti di altissima qualità. Il tema musicale di Daredevil realizzato da John Paesano è dolce e al tempo stesso audace, tranquillo ma anche profondo ed emotivo.

Il tema sembra riassumere il personaggio in modo estremamente elegante: il pezzo per pianoforte si collega ai dolci suoni della musica da chiesa. Nel pezzo c’è anche una tristezza e un velo di mistero che allude al destino di Matt Murdock e di Hell’s Kitchen.

Loki

Loki-Episode-6-Tom-Hiddleston-Sophia-Di-Martino-SylvieI temi della serie Loki, realizzati dalla compositrice Natalie Holt, danno valore alla libreria musicale Marvel. Quello di apertura è misterioso e gioca con le immagini che mostrano un orologio che ticchetta mentre la linea temporale viene confusa. Il tema di chiusura invece è molto più imponente, carico del dramma dell’episodio visto nei minuti precedenti.

Entrambe le musiche evocano i temi classici ma hanno note che danno un assaggio di fantascienza, per accennare ai riferimenti al cosmo e allo spazio presenti nella serie.

The Punisher

jon-bernthal-punisher-marvelIl tema musicale di The Punisher, opera di Tyler Bates, rispecchia l’atmosfera della serie Marvel. Si sente un tamburo che ”marcia” come un esercito in battaglia, mentre alcuni degli effetti sonori più meccanici evocano immagini di armi e munizioni. Non è un tema classico o emozionante che il pubblico può canticchiare, ma è efficace perché violento come la serie che introduce.

Spider-Man – L’Uomo Ragno

Spider-Man-l'uomo ragnoIl tema musicale di questa serie animata Marvel è forse uno dei più orecchiabili: il pezzo, scritto da Joe Perry degli Aerosmith, è stato riadattato in italiano da Alberto Testa. Dinamico, instenso e stuzzicante, il tema include anche alcune parti cantate.

Ovviamente, è in linea con l’epoca della serie: la chitarra elettrica serviva a catturare l’attenzione degli spettatori mentre facevano zapping tra i canali.

WandaVision

WandaVision-Wanda-RalphIl tema musicale di WandaVision è estremamente originale. Se la maggior parte degli show Disney+ ha offerto ai fan una piccola apertura seguita da un tema più esteso durante i credits, WandaVision ha adottato un approccio completamente diverso.

Ispirandosi alle sit-com di varie epoche, Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez hanno creato una serie di temi musicali abbinati al periodo in cui ogni episodio è stato ambientato. La varietà è quindi sbalorditiva: alcune sinfonie sembrano autentiche intro musicali dei vecchi film classici, scelta perfetta per l’atmosfera del mondo di Wanda e Visione.

Luke Cage

Luke-Cage-2

Ecco un’altra serie realizzata da Marvel insieme a Netflix: Luke Cage. Anche questo show mostra la bravura degli autori Netflix nel gestire i temi musicali.

Composto da Adrian Younge, il tema ha radici hip-hop e dice molto di Harlem, il luogo dove la serie è ambientata. È un tema calmo ma potente, proprio come Luke. Non è una musica da eroe tradizionale. Il sonoro è prima un crescendo e poi si dissolve, come se volesse rappresentare il conflitto delle strade di Harlem e la pace che il guardiano porterà.

Hawkeye

marvel-Hawkeye

La serie Disney+ Hawkeye è introdotta da un tema avvincente che vuole raccontare la storia di Kate Bishop. Il tema dei titoli di coda è invece più musicale.

Il sonoro costruito da Marc Shaiman e Scott Wittman infonde speranza: è eroico e triste allo stesso tempo, descrive – insieme alle immagini – le origini di Kate e la sua unione con Clint Barton dopo la scomparsa di Natasha. Anche il tema musicale quindi, emana positività verso il futuro.

Runaways

Runaways-Marvel-TV-show

Il tema musicale della serie Marvel Runaways è misterioso come i personaggi dello show.  La musica è misteriosa, ma al tempo stesso fresca e moderna. Le note riescono a esprimere l’aurea aliena della serie: il pezzo di Siddhartha Khosla è etereo e ben si abbina all’atmosfera cult di Runaways.

Falcon And The Winter Soldier

Falcon-and-The-Winter-Soldier

Sono soprattutto i credits di Falcon and the Winter Soldier ad esprimere musicalmente l’essenza della serie Marvel. Il tema realizzato da Henry Jackman è scuro e pieno di elementi sonori che rimandano allo spionaggio e alla corruzione degli U.S.Agent

Anche in questo caso, il tema musicale è evocativo e rappresenta simbolicamente la giustizia e il patriottismo di Steve.

Susan Sarandon: 10 cose che non sai sull’attrice

0
Susan Sarandon: 10 cose che non sai sull’attrice

Susan Sarandon è una di quelle attrici che ha davvero fatto la storia del cinema grazie alle diverse, quanto magnifiche interpretazioni. Nel cordo della sua lunghissima carriera, l’attrice ha sempre dimostrato di saper scegliere ruoli di rilievo, tanto da essere amata ed apprezzata in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose sa sapere su Susan Sarandon.

Susan Sarandon: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1970, quando debutta sul grande schermo con il film La guerra del cittadino Joe, per poi continuare con La mortadella (1971), The Rocky Horror Picture Show (1975), Pretty Baby (1978), Miriam si sveglia a mezzanotte (1983), Le streghe di Eastwick (1987) e Thelma & Louise (1991). In seguito, lavora in film come L’olio di Lorenzo (1992), Il cliente (1994), Piccole donne (1994), Dead Man Walking (1995), Shall We Dance? (2004), Romance & Cigarettes (2005), Come d’incanto (2007), Amabili resti (2009) e Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono La regola del silenzio – The Company You Keep (2012), Snitch – L’infiltrato (2013), Tammy (2014), 3 Generations – Una famiglia quasi perfetta (2015), Bad Moms 2 (2017), La mia vita con John F. Donovan (2018), Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019) e Blackbird – L’ultimo abbraccio (2019).

2. Ha lavorato in diverse serie TV ed è anche doppiatrice e produttrice. L’attrice non ha prestato la sua opera solo sul grande schermo, ma ha anche lavorato in numerose serie come Great Performances (1972-1974), American Playhouse (1982), Friends (2001), I figli di Dune (2003), 30 Rock (2011-2012), Feud (2017) e Ray Donovan (2017-in corso). In quanto doppiatrice, invece, ha prestato a propria voce per i film James e la pesca gigante (1996), Come cani e gatti (2001) e per le serie American Dad (2016), Rick and Morty (2017) e Neo Yokio. Inoltre, è stata anche produttrice di film come L’ultima corsa (1977), Nemiche amiche, Silenced (2014) e della serie Feud (2017).

susan sarandon

Susan Sarandon: oggi

3. Ha molti progetti tra le mani. L’attrice ha in programma diversi film per il futuro. Recentemente vista nei film Ride the Eagle e Jolt – Rabbia assassina, prossimamente sarà presente nel drammatico Tunnels, nel biografico Butterfly in the Typewriter, con Diane Kruger, e nella commedia Bad Mom’s Moms, terzo capitolo della trilogia di Bad Moms. La Sarandon reciterà poi anche nella serie Monarch, su di una famiglia divenuta particolarmente potente grazie alla musica country.

Susan Sarandon: il marito, i figli e Tim Robbins

4. Si è sposata una sola volta. L’attrice ha alle spalle il suo primo ed unico matrimonio con il collega Chris Sarandon, dal quale ha preso il cognome. I due sono stati sposati dal 1967 al 1979. Dopo aver divorziato dal marito, l’attrice ha ammesso di non credere più nel matrimonio e, infatti, non si è mai più sposata. Ha però avuto diverse note relazioni, tra cui quella con i registi Franco Amurri e Louis Malle, con gli attori Sean Penn e Tim Robbins. Nel 2015, dopo 5 anni di fidanzamento, ha interrotto invece il rapporto con lo sceneggiatore Jonathan Bricklin.

5. È madre di tre figli. L’attrice ha avuto la sua prima figlia, Eva, nel 1985, nata dalla relazione con il regista italiano Franco Amurri. In seguito, è diventata madre di Jack Henry (nato nel 1989) e Miles (nato nel 1992), avuti dal lungo fidanzamento avuto con Tim Robbins, durato dal 1988 al 2009. I due avevano anche lavorato insieme in diverse occasioni, il più delle volte in film da lui diretti.

Susan Sarandon in Friends

6. Ha recitato nella celebre sitcom. Nel quindicesimo episodio della settima stagione di Friends, l’attrice è comparsa come guest star nei panni di Cecilia Monroe, un’attrice che interpreta Jessica Lockhart nella soap opera Days of Our Lives. Curiosamente, la vera figlia di Susan, Eva Amurri, è stata scelta per interpretare la figlia del personaggio di Ceclia, Jessica Lockhart, in quello stesso episodio.

Susan Sarandon in Il cliente

7. Ha accettato dopo una curiosa proposta. Nel film del 1994 Il cliente, l’attrice interpreta l’avvocato Reggie Love, ruolo per il quale è stata candidata all’Oscar. Inizialmente, però, la Sarandon non era certa di voler accettare la parte. Per convincerla, il regista Joel Schumacher le ha proposto un “matrimonio cinematografico”, inginocchiandosi in mezzo a un affollato ristorante di New York. Davanti a quel gesto, l’attrice accettò e iniziò a studiare in modo approfondito la professione per dare un’interpretazione più convincente.

susan sarandon

Susan Sarandon in The Rocky Horror Picture Show

8. Ha lavorato malata. Il set del film The Rocky Horror Picture Show era senza riscaldamento e senza bagni. Quando l’attrice raccontò questo ai capi dello studio, le dissero che si stava lamentando troppo. In seguito, però, la Sarandon ha sviluppato una polmonite dopo aver filmato la scena della piscina, tremando vistosamente e con la febbre alta. Nonostante ciò, l’attrice ha rifiutato di smettere di lavorare.

9. Ha rifiutato di apparire nuda. I produttori del film avevano chiesto all’attrice di apparire nuda durante la canzone Touch-A Touch-A Touch Me, ma lei si è categoricamente rifiutata. Stando a quanto da lei dichiarato, quel nudo era assolutamente ingiustificato e gratuito e l’avrebbe fatta sentire ancor più fuori luogo del dovuto. Davanti alla ferma decisione della Sarandon di non spogliarsi, i produttori furono costretti a cedere.

Susan Sarandon: età e altezza

10. Susan Sarandon è nata il 4 ottobre del 1946 a New York City, in New York. La sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Slow Horses: trailer della serie AppleTv+ con Gary Oldman

0
Slow Horses: trailer della serie AppleTv+ con Gary Oldman

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di Slow Horses, l’attesissima serie di spionaggio con protagonista il premio Oscar Gary Oldman, che uscirà in tutto il mondo il 1 aprile. Composta da sei episodi, la serie è un adattamento dal primo romanzo di Mick Herron “Slow Horses”, vincitore del CWA Gold Dagger Award, e debutterà con i primi due episodi seguiti da nuove puntate settimanali ogni venerdì.

Slow Horses è un dramma di spionaggio dallo humor cupo, segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House. Gary Oldman interpreta Jackson Lamb, il brillante ma irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio. Accanto a lui, un cast pluripremiato che include la candidata all’Oscar  Kristin Scott Thomas, il vincitore del BAFTA Scotland Award Jack Lowden, Olivia Cooke, Saskia Reeves, Dustin Demri-Burns, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, Paul Higgins, Freddie Fox, Chris Reilly, Steve Waddington, Paul Hilton, Antonio Aakeel, Samuel West e i camei come special guest del candidato all’Oscar Jonathan Pryce e di Sophie Okonedo.

https://youtu.be/_iA7QxCUdOs

Slow Horses è prodotta per Apple da See-Saw Films e adattata per la televisione da Will Smith (“Veep – Vicepresidente incompetente”). Graham Yost è il produttore esecutivo insieme allo stesso Will Smith, a Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman, Gail Mutrux, Douglas Urbanski e James Hawes che è anche alla regia di tutti e sei gli episodi.

Bullet Train: trailer del film con Brad Pitt

0
Bullet Train: trailer del film con Brad Pitt

Sony Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Bullet Train, l’atteso nuovo film thriller d’azione folle e divertente del regista di Deadpool 2, David Leitch, che vede protagonista Brad Pitt. Nel cast anche Sandra BullockZazie BeetzMichael ShannonAaron Taylor-Johnson.

Brad Pitt è il protagonista di un film corale con un gruppo di assassini diversi tra loro, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti, sullo sfondo di una corsa senza sosta attraverso il Giappone moderno. Bullet train, tratto dal romanzo “best seller” di Kōtarō Isaka I sette killer dello Shinkansen, è un film prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia, da luglio solo al cinema.

La notte degli Oscar 2022 in diretta Sky e in streaming su NOW

0
La notte degli Oscar 2022 in diretta Sky e in streaming su NOW

Anche quest’anno Sky Cinema è la casa de La notte degli Oscar 2022: la cerimonia di premiazione della 94ª edizione degli Academy Awards sarà in diretta su Sky e in streaming su NOW. Inoltre, per celebrare questo attesissimo appuntamento e accompagnare gli spettatori attraverso il meglio della cinematografia da Oscar, da sabato 19 a giovedì 31 marzo si accenderà un intero canale: Sky Cinema Collection (canale 303) diventa Sky Cinema Oscar, con oltre 100 titoli premiati nelle precedenti edizioni. Una programmazione che culminerà nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo dalle 00.15 con la diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles proprio degli Academy Awards. Mentre lunedì 28 marzo alle 21.15 l’appuntamento sarà con IL MEGLIO DELLA NOTTE DEGLI OSCAR 2022. Nel mese di marzo, sui canali Sky Cinema arriveranno in prima tv anche cinque pellicole che saranno in concorso quest’anno. I film saranno disponibili anche on demand su Sky e in streaming su NOW.

I titoli in concorso che saranno disponibili su Sky sono LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO (13 marzo, ore 21.15 su Sky Cinema Due), commedia romantica del regista norvegese Joachim Trier candidata per il miglior film internazionale e la migliore sceneggiatura originale, DRIVE MY CAR (15  marzo, ore 21.15 su Sky Cinema Due), toccante road movie di Ryūsuke Hamaguchi, che concorre per il miglior film, il miglior film internazionale, la miglior regia e la miglior sceneggiatura non originale, QUATTRO BUONE GIORNATE (19 marzo, ore 21.15 su Sky Cinema Due),con Glenn Close e Mila Kunis, candidato per la migliore canzone originale. E ancora CODA – I SEGNI DEL CUORE (21 marzo, ore 21.15 su Sky Cinema Uno), diretto da Siân Heder e interpretato da Emilia Jones, nominato per il miglior film, il miglior attore non protagonista (Troy Kotsur) e la miglior sceneggiatura non originale, e  MADRES PARALELAS (30 marzo, ore 21.15 su Sky Cinema Due), film di Pedro Almodóvar con Penélope Cruz – che concorre come miglior attrice protagonista –  candidato anche per la migliore colonna sonora. Inoltre, il 5 marzo sarà proposto anche DUNE (ore 21.00 su Sky Cinema Action), film campione d’incassi del regista Denis Villeneuve, nominato per ben dieci statuette: miglior film, miglior colonna sonora originale, migliori costumi, miglior sceneggiatura non originale, miglior sonoro, migliori effetti visivi, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior trucco e acconciature e migliore scenografia.

Per quanto riguarda la programmazione di Sky Cinema Oscar da non perdere i cinque film premiati nell’edizione 2021. Si parte sabato 26 marzo con la prima visione UNA DONNA PROMETTENTE (ore 21.15 su Sky Cinema Due e ore 21.45 su Sky Cinema Oscar®), intenso thriller con Carey Mulligan diretta da Emerald Fennell che è stato premiato con l’Oscar® alla miglior sceneggiatura originale, preceduto nel pomeriggio da: THE FATHER – NULLA È COME SEMBRA che l’Academy ha premiato con la statuetta per miglior attore a Anthony Hopkins e per la sceneggiatura non originale; il biopic JUDAS AND THE BLACK MESSIAH che ha ottenuto 2 statuette, quella a Daniel Kaluuya come miglior attore non protagonista e quella per la miglior canzone originale; l’affresco multiculturale MINARI con Youn Yuh-jung premiata come miglior attrice non protagonista; e TENET, il blockbuster di Christopher Nolan con John D. Washington e Robert Pattinson, che ha vinto per i migliori effetti speciali.

Tra le altre pellicole premiate saranno disponibili successi recenti come il road movie di Peter Farrelly con Viggo Mortensen GREEN BOOK, tre Oscar per miglior Film, miglior attore non protagonista a Mahershala Ali e miglior sceneggiatura Originale; ARGO, il thriller diretto e interpretato da Ben Affleck vincitore di tre statuette per miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio; il biopic su Ray Charles, interpretato da Jamie Foxx, RAY, premiato con due statuette al miglior attore e sonoro e l’action-thriller TRAINING DAY, con Denzel Washington premiato come miglior attore protagonista; il capolavoro di Clint Eastwood MILLION DOLLAR BABY premiato con quattro Oscar® come miglior film, migliore regia, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman; IL DISCORSO DEL RE con Colin Firth e Geoffrey Rush, che ha vinto come miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista e migliore sceneggiatura originale; la sorprendente commedia di Danny Boyle THE MILLIONAIRE, premiato con ben 8 Oscar®: film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, colonna sonora, canzone, montaggio, sonoro; il terzo capitolo della saga tolkeniana di Peter Jackson IL SIGNORE DEGLI ANELLI – IL RITORNO DEL RE, che ha collezionato 11 statuette per film, regia, sceneggiatura non originale, colonna sonora originale, canzone, scenografia, costumi, montaggio, suono, trucco, effetti speciali visivi; e i premi Oscar® come miglior film straniero UNA SEPARAZIONE, intenso ritratto dell’Iran odierno, e UNA DONNA FANTASTICA.

Spazio anche a grandi classici e film che ormai sono entrati nella storia del cinema: tra questi BEN-HUR, 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO, BARRY LYNDON, IL PAZIENTE INGLESE, SHAKESPEARE IN LOVE, LA STANGATA, LA MIA AFRICA, FORREST GUMP, GLI SPIETATI, BALLA COI LUPI, È NATA UNA STELLA, IL LAUREATO e IL PADRINO, previsto martedì 22 marzo alle 21.15 in occasione del 50°anniversario della sua uscita nelle sale.

Secret Invasion: nuove foto del set rivelano un noto personaggio e il nuovo presidente degli USA

0

Continuano le riprese di Secret Invasion e dopo le ultime foto, nuovi scatti rubati dal set arrivano oggi sulla serie Marvel Studios per Disney+ che rivelano dettagli sulla serie, oltre a mostrare persino quello che sembra un calamaro alieno! Non siamo sicuri di cosa sia, ad essere onesti, ma una rivelazione ancora più interessante arriva in un’inquadratura di un giornale che mette in luce un volto familiare dal più ampio MCU.

Come puoi vedere nelle foto di seguito una copia del National Reporter presenta un titolo che recita: “Il presidente Ritson a Londra per colloqui di emergenza“. Supponiamo che questo abbia qualcosa a che fare con l’invasione Skrull della Terra e il caos in cui hanno gettato il pianeta con varie manovre politiche (la serie Disney+ è stata precedentemente descritta come un thriller di spionaggio). Se osserviamo da vicino notiamo che il presidente viene accolto dal colonnello James “Rhodey” Rhodes, alias War Machine.

È il vero Rhodey o un impostore Skrull? questi dubbi faranno parte della componente più imprevedibile di questa serie, mentre il presidente Rison – che non è basato su un personaggio dei fumetti per quanto ne sappiamo – potrebbe anche avere un ruolo degno di nota da svolgere in Secret Invasion. Assomiglia moltissimo all’attore Dermot Mulroney, noto soprattutto per aver recitato in New GirlThe Purge e Arrested Development.

Secret Invasion, la serie

Secret Invasion è l’annunciata serie tv Marvel   dei Marvel Studio e Disney+. La serie è basata sull’omonimo fumetto dei Marvel Comics. In Secret Invasion protagonista sarà Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury accanto a Ben Mendelsohn, che da Captain Marvel, torna ad interpretare lo Skrull Talos. Nel cast annunciati anche Christopher McDonald in un ruolo segreto. Annunciati anche in ruolo ancora sconosciuti Emilia Clarke e Olivia Colman.

Secret Invasion sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott.

La serie di eventi comici crossover mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American Crime Story: Impeachment.

Djimon Hounsou: 10 cose che non sai sull’attore

0
Djimon Hounsou: 10 cose che non sai sull’attore

Djimon Hounsou è uno di quegli attori che hanno fatto la storia del cinema grazie alle sue incredibili ed uniche interpretazioni che lo hanno fatto amare da una grande fetta di pubblico in tutto il mondo. L’attore ha sempre lavorato sodo per dare vita ad una carriera solida, dimostrando di saper scegliere i ruoli migliori che valorizzassero i suoi diversi talenti.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Djimon Hounsou.

Djmon Hounson: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’atore inizia nel 1992 con Abuso di potere (1992), per poi proseguire con Stargate (1994), Amistad (1997), Il gladiatore (2000) e Le quattro piume (2002). In seguito, prosegue lavorando in In America – Il sogno che non c’era (2002), Lara Croft: Tomb Raider – La culla della vita (2003), Blueberry (2004), Constantine (2005), The Island (2005), Blood Diamond – Diamanti di sangue (2006), Eragon (2006), Never Back Down – Mai arrendersi (2008) e The Tempest  (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Guardiani della Galassia (2014), Il settimo figlio (2014), Fast & Furious 7 (2015), The Legend of Tarzan (2016), King Arthur  – Il potere della spada (2017), Serenity – L’isola dell’inganno (2019), Captain Marvel (2019) e Shazam! (2019), Charlie’s Angels (2019), A Quiet Place 2 (2020) e The King’s Man – Le origini (2021).

2. È anche doppiatore, produttore, regista e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, l’attore non ha intrapreso solo la carriera da attore, ma anche lavorato come doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per i film Killing Zoe (1993), Dragon Trainer 2 (2014), Aquaman (2019) e per le serie La famiglia della giungla (2000), Black Panther (2010) e What if… ? (2021). In quanto produttore, invece, ha partecipato alla realizzazione dei film Elephant White (2011) e The Road to Freedom Peak (2013). Inoltre, ha scritto, diretto e prodotto il documentario In Search of Voodoo: Roots to Heaven (2018).

Djimon Hounsou: chi è sua moglie

3. Non si è mai sposato. L’attore non ha ancora sperimentato l’esperienza del matrimonio, ma ha avuto una compagna per diversi anni. Dal 2007 al 2012 si è frequentato con Kimora Lee Simmons e la coppia ha avuto un figlio, Kenzo Lee, nato nel maggio del 2009. Anche se i due avevano dato vita ad una speciale cerimonia per benedire il loro legame, hanno poi precisato che non si trattava di un matrimonio e anzi si sono poi lasciati nel 2012.

Djimon Hounsou

Djimon Hounsou in Blood Diamond

4. Ha ricevuto una nomination agli Oscar. Con la sua interpretazione di Solomon Vandy nel film Blood Diamond – Diamanti di sangue l’attore ha ricevuto una nomination agli Academy Award per il Miglior attore non protagonista, senza però riuscire a vincerla. Hounsou ha raccontato di aver accettato con estremo entusiasmo il ruolo. Originario dello stato africano del Benin, questi desiderava infatti dar vita ad un personaggio che rendesse giustizia a quanti del continente venivano ogni giorno sfruttati dai mercanti di diamanti.

Djimon Hounsou in Captain Marvel

5. Si è ipotizzato un collegamento con un altro film Marvel. Il fatto che l’attore fosse presente nel cast di Captain Marvel ha gettato il dubbio sul fatto che potesse esserci qualche collegamento con i Guardiani della Galassia, altro film, in cui l’attore ha fatto parte. In ogni caso, lo stesso Hounson ha confermato che i due film sono separati e non esiste nessun collegamento. L’attore ha inoltre dichiarato di essersi divertito parecchio durante le riprese e di aver apprezzato l’evoluzione del personaggio e le sue caratteristiche uniche e meravigliose.

Djimon Hounsou in Guardiani della Galassia

6. Ha avuto problemi con il costume. Nel dover interpretare il personaggio di Korath, l’attore ha trovato il suo costume e il suo trucco molto scomodo e rigido. Sia l’uno che l’altro gli impedivano infatti sia dei movimenti del corpo quanto delle espressioni del viso. Tuttavia, l’attore ha cercato di tirare fuori il meglio da questo disagio, incanalandolo nelle sue sequenze di azione del film.

7. Si è sentito come in un’altra galassia. L’attore ha rivelato di essersi divertito moltissimo durante le riprese del film e di aver vissuto praticamente in un mondo differente per il fatto che le scenografie erano veramente realistiche. Grazie a queste, l’attore ha infatti trovato estremamente facile entrare nei panni del personaggio e del mood del racconto.

Djimon Hounsou

Djimon Hounsou in Il Gladiatore

8. È il ruolo che lo ha reso celebre. Dopo aver avuto modo di recitare in alcuni film di pregio, l’attore ha avuto modo di ricoprire il ruolo dello schiavo Juba nel film Il gladiatore, di Ridley Scott. Il personaggio, che diventa amico del protagonista ed è una presenza ricorrente nel film, ha permesso a Djimon di diventare una star del cinema, ottenendo numerosi riconoscimenti. Per la parte, però, l’attore si è dovuto preparare allenanandosi a lungo e con grande intensità, così da poter sfoggiare un fisico da vero gladiatore.

Djimon Hounsou: oggi

9. Ha diversi progetti in mano. Dopo aver recitato nei film A Quiet Place 2 e The Kingss Man – Le origini, l’attore ha in progetto di tornare a breve sul grande schermo come doppiatore dei film Ozi Blazing Samurai. Reciterà poi in carne ed ossa nell’atteso film di fantascienza Rebel Moon, diretto da Zach Snyder, dove interpreterà il Generale Titus.

Djimon Hounsoun: età e altezza

10. Djimon Hounsou è nato il 24 aprile del 1964 a Cotonou, nel Benin. La sua altezza complessiva corrisponde a 187 centimetri.

Fonti: IMDb, Comicbook

Animali fantastici – I segreti di Silente, il trailer mostra un’importante retcon

0

Albus Silente e Gellert Grindelwald duelleranno in Animali fantastici – I segreti di Silente, scelta che rischia di diventare un’altra problematica retcon alla tradizione consolidata di Harry Potter. Sebbene il franchise di Animali fantastici sia stato inizialmente incentrato sulle avventure del magizoologo Newt Scamander, si è rapidamente trasformato in una storia molto più ampia sulla Guerra Mondiale dei Maghi, con Silente e Grindelwald al centro. Questa storia continuerà nel prossimo film e il secondo trailer di Animali fantastici: I segreti di Silente conferma che la coppia si troverà faccia a faccia in almeno un paio di occasioni.

Il trailer di Animali fantastici – I segreti di Silente mostra Silente e Grindelwald che si incontrano, parlando dei percorsi che ognuno di loro ha intrapreso, facendo riferimento al loro passato. Questo confronto potrebbe essere affascinante per Animali fantastici 3, dato che il franchise finora ha in gran parte evitato la loro relazione e i sentimenti che Silente aveva per Grindelwald. E ancora più interessante, in termini di spettacolarità, è il duello trai due.

Sebbene sia solo un breve flash, il trailer di Animali fantastici – I segreti di Silente mostra Grindelwald e Silente che si lanciano incantesimi l’uno contro l’altro, il che rappresenta un notevole cambiamento rispetto a ciò che il film precedente aveva stabilito, suggerendo che il loro patto di sangue sia stato rotto. Non è una soluzione impossibile, dato che lo stesso Silente stava cercando dei modi per annullare il patto di sangue, ma le conseguenze che questa scelta ha sul canone di Harry Potter sembrano molto più grandi e, forse, gravi.

Nel canone si riporta che si è svolto un duello tra Silente e Grindelwald, un duello che ha visto Silente trionfare e Grindelwald fermato, ma non è avvenuto fino al 1945 (cosa che mette in collegamento la caduta di Grindelwald con la fine della seconda guerra mondiale). Animali fantastici – I segreti di Silente è ancora ambientato negli anni ’30, quindi un po’ fuori dalla linea temporale del loro noto duello, suggerendo un altro retcon di Harry Potter.

Non è plausibile, ovviamente, che Silente e Grindelwald abbiano avuto un altro duello prima della loro battaglia del 1945, con abbastanza spazio di manovra nella linea temporale e nella storia nota per consentire che ciò accadesse. È ampiamente accettato che Silente abbia ritardato la resa dei conti con Grindelwald fino al 1945, probabilmente a causa di una serie di ragioni tra cui i suoi sentimenti per lui e, ancora di più, la minaccia di apprendere che era stato lui a uccidere sua sorella, Ariana Silente. Dato quanto sia potente Silente, le ragioni per cui ha ritardato il confronto hanno reso la sua storia ancora più tragica e alla fine hanno contribuito a rafforzare l’arco del suo personaggio. Farli duellare prima di allora potrebbe rischiare di indebolire quell’arco narrativo perfetto, rubandone parte del significato e dell’impatto.

Animali fantastici – I segreti di Silente, il nuovo trailer

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

The Batman: il produttore ha rivelato il motive della creazione del “Batverse”

0

C’erano una volta i piani della Warner Bros. che comprendevano che l’attore Ben Affleck dirigesse e recitasse in The Batman. Più tardi, abbiamo appreso che l’attore e il regista avevano passato il timone a Matt Reeves, da quella notizia non ci è voluto poi molto per capire che piani del regista erano quelli di raccontare la sua storia che ruota attorno ad un inedito Cavaliere Oscuro.

Successivamente con Robert Pattinson nel ruolo di Bruce Wayne, è diventato evidente che questo non era un prequel o una storia ambientata nel DCEU. La storia si svolgerà nel suo mondo che da allora è stato soprannominato  dalla community il Batverse. Ebbene, oggi a parlare proprio di questo fantomatico Batverse è stato il produttore del film, Dylan Clark a cui è stato chiesto quando e perché insieme al Reeves si sono resi conto che ambientare The Batman nella stessa realtà di personaggi come Aquaman e The Flash non avrebbe funzionato. “Sai, fin dall’inizio, quando Matt ha iniziato a pensare alla storia che voleva raccontare, la Warner Bros. è stata davvero aperta e pronta a realizzare quella versione originale di ciò che voleva”. “Matt è un vero regista che sta cercando di fare qualcosa di unico, diverso e fantastico”, ha continuato Clark. “È una testimonianza per la Warner Bros. che volevano davvero avere un film di Batman a sé stante che, si spera, possa trasformarsi in sequel e altre cose”.

Clark ha poi spiegato perché ciò che è successo prima era ancora la chiave di questa visione. “Stavamo davvero cercando di creare qualcosa che fosse contemporaneo e che fosse nella tradizione dei film di Batman. Ancora una volta, i film di Zack sono fantastici. I film di Nolan sono fantastici. Anche quelli hanno dei toni oscuri; pensiamo solo di seguirli il lignaggio di quei film.” Tuttavia, il DCEU non rimarrà a lungo senza Batman; Ben Affleck ritorna in The Flash questo novembre per dire addio all’eroe, e Michael Keaton dovrebbe subentrare dopo un’assenza di 30 anni e apparirà anche in Batgirl, un progetto destinato ad aggiungere un altro altro Cavaliere Oscuro a quel mondo. Che dire ne vedremo delle belle!  Mi raccomando non perdetevi la nostra recensione di The Batman a cura di Chiara Guida che ha dato ben 4 stelle al film!

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

The Batman: Jeffrey Wright celebra il passaggio di testimone per Gordon con Gary Oldman

0

In occasione dell’arrivo in sala di The Batman (negli USA il 4 marzo, dal noi il 3) Jeffrey Wright, che nel nuovo film di Matt Reeves interpreta Jim Gordon, ha condiviso una vecchia foto che lo mostra in compagnia di Gary Oldman, il Gordon di Christopher Nolan.

Come didascalia all’immagine, Wright ha scritto che si tratta di un “passaggio di testimone”. Anche se in realtà sembra non tenere conto del Jim Gordon di J.K. Simmons, che ha recitato in Batman v Superman Dawn of Justice, in Justice League e che vedremo anche in Batgirl, al momento in fase di riprese. Ecco di seguito il tweet:

https://twitter.com/jfreewright/status/1498452239282810882?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1498452239282810882%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-batman-jim-gordan-jeffrey-wright-gary-oldman%2F

The Batman, recensione del film con Robert Pattinson

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: un Funko POP svela una nuova variante

0

Il merchandise di Doctor Strange nel Multiverso della Follia si sta rivelando massiccio e già in commercio molto prima che il film sia disponibile in sala. Una nuova serie di Funko Pop mostra alcuni dei personaggi che vedremo nel film e soprattutto una nuova variante di Doctor Strange, Supreme Strange.

Ecco di seguito le immagini dei nuovi pupazzetti che finiranno pesto sugli scaffali dei collezionisti e dei fan più accaniti dei Marvel Studios:

https://www.instagram.com/p/CakbhOspEzC/?utm_source=ig_embed

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Kraven the Hunter: Ariana DeBose nel cast dello spin-off di Spider-Man

0

Deadline ha diffuso la notizia che l’attrice Ariana DeBose interpreterà Calypso nel film Kraven the Hunter, nuovo spin-off della Sony Pictures basato sull’Universo di Spider-Man. L’attrice reciterà al fianco di Aaron Taylor-Johnson nel ruolo del protagonista, e questo segna l’ennesima aggiunta impressionante al progetto. Di recente, il film che sarò diretto da JC Chandor ha aggiunto al cast nomi come quelli di Russell Crowe (che potrebbe potenzialmente interpretare il padre di Kraven) e Fred Hechinger nei panni del malvagio Camaleonte.

Nei fumetti, Calypso è un interesse amoroso per Kraven e utilizza poteri voodoo e pozioni magiche. Una volta ha preso il controllo di The Lizard in una delle battaglie più strazianti del fumetto Spider-Man: “Torment”.

Ariana DeBose ha ottenuto una nomination all’Oscar per il suo lavoro in West Side Story di Steven Spielberg e lo scorso fine settimana ha ricevuto un prestigioso premio, il SAG Awards come “Miglior attrice non protagonista”. Il suo prossimo film sarà Argylle di Matthew Vaughn al fianco di Henry Cavill, Bryan Cranston, Samuel L. Jackson e Dua Lipa.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.  Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Huntere il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno.

Furiosa non sarà un “chase movie” come Mad Max: Fury Road

0
Furiosa non sarà un “chase movie” come Mad Max: Fury Road

Furiosa avrà una struttura molto più tradizionale, rispetto agli inseguimenti di Mad Max: Fury Road. La guerriera post-apocalittica interpretata da Charlize Theron, ritornerà sui grandi schermi nell’attesissimo nuovo capitolo del mondo Mad Max, diretto da George Miller.

Miller è pronto a creare un film incentrato su Furiosa, senza la partecipazione della Theron, che verrà sostituita dalla Regina degli scacchi, Anya Taylor-Joy. Anche Chris Hemsworth si unirà al cast nei panni del cattivo, il Dr. Dementus.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Tutti i dettagli del film sono ancora segreti, ma grazie al nuovo libro di Kyle Buchanan, Blood, Sweat & Chrome: The Wild  and True Story of Mad Max: Fury Road, nuove informazioni su Furiosa sono trapelate. Infatti grazie a lui si è venuti a conoscenza della presenza di Hemsworth nel film e di come questo sia molto diverso da Fury Road. Come P.J. Voeten, assistente regista e produttore ha detto a Buchanan: “Furiosa sarà più tradizionale, un dramma in tre atti. Se le persone si aspettano un altro film sugli inseguimenti, non sarà questo il caso”. (via SlashFilm)

Altre informazione sono state comunicate a Buchanan dal direttore della produzione Dean Hood, che ha riferito: “quando ho iniziato a leggere [la sceneggiatura di Furiosa], non riuscivo a fermarmi. Sarà veramente molto bello. Si vedono Gas Town, la Bullet Farm. È pazzesco vedere finalmente questi luoghi costruiti”. Anche se questi erano già stati nominati in Fury Road, non sono mai stati effetivamente realizzati. Sembra infatti che in Furiosa si riuscirà finalmente a vederli in tutta la loro gloria post-apocalittica. Sicuramente, essendo questo un prequel, saranno rappresentati prima degli avvenimenti di Fury Road. Il film mostrerà anche The Green Place, terra del popolo di Furiosa, i Vuvulini, un tempo fertile, ora palude oleosa popolata da corvi.

Cosa aspettarsi dal film

Non ci resta che aspettare per vedere quali nuovi luoghi inserirà Miller all’interno di Furiosa, continuando a sviluppare la mitologia tipica dei primi quattro film Mad Max. Resta anche da vedere la reazione del pubblico, ad un formato molto diverso da quello dei suoi predecessori. Fury Road è sicuramente stato un “chase movie” a tutti gli effetti, strutturato su una lunga sequenza di inseguimenti. Evitando questo approccio e seguendo una narrazione meno mobile e molto più tradizionale con Furiosa, Miller ha voluto fare una mossa molto rischiosa considerando che i fan della serie sanno cosa aspettarsi da un Mad Max. Questo non significa che l’utilizzo di una struttura più tradizionale, sia il totale abbandono dell’azione tipica di questi film, anzi. Anya Taylor-Joy, ha rivelato che sta prendendo lezioni di “stunt driving”, quindi chiaramente l’eccitazione tipica di Mad Max sarà di casa anche in Furiosa.

Samuel L. Jackson rimprovera Joe Rogan per aver usato la N-Word nel suo podcast

0

Samuel L. Jackson non ha assolutamente gradito l’uso ripetuto della N-Word da parte di Joe Rogan nel suo podcast The Joe Rogan Experience, denunciando l’accaduto e rifiutando le scuse del comico, in quanto permane l’assenza di reale dispiacere per aver usato un termine offensivo. In particolare, ciò che ha colpito l’attore è stato il modo in cui Rogan si sia sentito a suo agio nel pronunciare la N-Word, divertendosi.

Samuel L. Jackson e le sue battaglie per la parità dei diritti

Jackson è uno degli attori più conosciuti della sua generazione ed è anche l’attore con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha avuto ruoli determinanti in tanti film che, successivamente, sono diventati dei colossal. Tra quelli più famosi, lo abbiamo visto nei panni di Nick Fury nel MCU, Mace Windu in Star Wars e, naturalmente, nella maggior parte dei film di Quentin Tarantino. In qualità di attore nero di successo,  Samuel L. Jackson ha usato la sua influenza, aumentata nel corso degli anni, per fare spesso campagne per la parità dei diritti, insieme a molte altre questioni sociali.

Rogan, d’altra parte, non è estraneo alle polemiche. Durante la sua carriera di podcasting e televisione, è noto per aver rilasciato dichiarazioni che superassero alcuni limiti e per cui ha dovuto fare un passo indietro e correggersi. Di recente, il comico è stato sotto i riflettori dopo che l’artista India Arie ha condiviso una compilation di video di ogni volta che Rogan ha usato la N-Word nel suo podcast. Sarebbe scioccante sentire una persona bianca pronunciare casualmente questa parola anche solo una volta, ma il “re del podcasting” lo ha fatto non meno di ventidue volte in vari episodi. Ciò ha portato a molte reazioni negative per il podcaster, sia da parte degli ascoltatori che di altre celebrità, incluso Dwayne Johnson.

Le parole di Jackson sull’insulto razziale

In una recente intervista al Sunday Times, l’attore si unisce alla conversazione su Rogan. La sua posizione sulla questione è semplice: “[SLJ] qui non c’è nessun contesto in cui una persona bianca possa mai dire quella parola”. Continua, criticando la scusa di Rogan secondo cui gli ascoltatori non capiscono il contesto in cui è stata usata la N-Word. Per Jackson non è il contesto che conta, ma il fatto che non si fosse reso conto della gravità di quanto pronunciato. Conclude, dicendo che l’unica volta in cui potrebbe andare bene dire quella parola è se una storia lo richiede davvero, affermando che usarla solo per suscitare una risata è sbagliato.

Il punto di vista di Samuel L. Jackson su una storia che fornisce un contesto per utilizzare la N-Word non è nuovo, poiché lo ha spesso affermato spiegando l’uso controverso e frequente del termine da parte di Tarantino nelle sue sceneggiature. Per contrastare la situazione di Rogan, ha anche raccontato un aneddoto sulle riprese di Django Unchained (recensione), in cui l’attore Leonardo DiCaprio si sentiva a disagio nel dover pronunciare ripetutamente la N-Word. Jackson ricorda di aver detto a DiCaprio semplicemente “devi farlo”. Rogan non doveva.

Il parere di Samuel L. Jackson è assolutamente giustificato: Rogan non ha dovuto pronunciare la parola nel suo podcast, eppure l’ha detto più di venti volte. Il comico si è scusato, anche se ha definito l’incidente un “lavoro di successo politico” in The Joe Rogan Experience. Crede che i suoi fan capiranno il suo passo falso, sapendo che stesse solo cercando di essere divertente, ma, come ha sottolineato Jackson, cercare di essere divertenti non è una vera scusa.

The Gilded Age 2 si farà: HBO rinnova per una seconda stagione

0
The Gilded Age 2 si farà: HBO rinnova per una seconda stagione

La serie drammatica della HBO The Gilded Age è stata rinnovata per una seconda stagione. Dal creatore Julian Fellowes (“Downton Abbey”), The Gilded Age della HBO ha debuttato il 24 gennaio con episodi attualmente in streaming su HBO Max. La serie drammatica di nove episodi vede protagonisti un cast corale di Carrie Coon, Morgan Spector, Louisa Jacobson, Denée Benton, Taissa Farmiga, Blake Ritson, Simon Jones, Harry Richardson, Thomas Cocquerel, Jack Gilpin, con Cynthia Nixon e Christine Baranski. Il finale della prima stagione andrà in onda il 21 marzo. La serie in Italia va in onda su NOW e SKY.

La serie tv

Creata, scritta e prodotta da Fellowes, The Gilded Age è ambientata nel 1882,  e racconta la storia della giovane Marian Brook (Louisa Jacobson), figlia orfana di un generale del sud che si trasferisce nella casa delle sue zie rigidamente convenzionali a New York City. Accompagnata dalla misteriosa Peggy Scott (Denée Benton), una donna afroamericana che si maschera da cameriera, Marian viene catturata dalle vite abbaglianti dei suoi vicini incredibilmente ricchi, guidata da uno spietato magnate della ferrovia e dalla sua ambiziosa moglie in lotta per l’accettazione da parte del Astor e Vanderbilt set.

Nel cast oltre a Jeanne Tripplehorn confermati ci sono Christine Baranski, Cynthia Nixon, Amanda Peet, Morgan Spector, Taissa Farmiga, Blake Ritson e Simon Jones.

A produrre ci sono anche Gareth Neame e il regista Michael Engler. Fellowes, Neame, Engler e David Crockett sono i produttori esecutivi, mentre Engler dirigerà alcuni episodi.

The Gilded Age 1×07: promo e trama dall’episodio

0
The Gilded Age 1×07: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO dopo il sesto episodio ha diffuso il promo e la trama di The Gilded Age 1×07, il settimo episodio di  The Gilded Age, il period drama.

In The Gilded Age 1×07 che si intitolerà  “Irresistible Change”

The Gilded Age 1×07

Creata, scritta e prodotta da Fellowes, The Gilded Age è ambientata nel 1882,  e racconta la storia della giovane Marian Brook (Louisa Jacobson), figlia orfana di un generale del sud che si trasferisce nella casa delle sue zie rigidamente convenzionali a New York City. Accompagnata dalla misteriosa Peggy Scott (Denée Benton), una donna afroamericana che si maschera da cameriera, Marian viene catturata dalle vite abbaglianti dei suoi vicini incredibilmente ricchi, guidata da uno spietato magnate della ferrovia e dalla sua ambiziosa moglie in lotta per l’accettazione da parte del Astor e Vanderbilt set.

Nel cast oltre a Jeanne Tripplehorn confermati ci sono Christine Baranski, Cynthia Nixon, Amanda Peet, Morgan Spector, Taissa Farmiga, Blake Ritson e Simon Jones.

A produrre ci sono anche Gareth Neame e il regista Michael Engler. Fellowes, Neame, Engler e David Crockett sono i produttori esecutivi, mentre Engler dirigerà alcuni episodi.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità