In The Gilded Age 1×06 che si
intitolerà “Heads Have Rolled for Less” il dramma Bertha fa di
tutto per impressionare il signor McAllister a un pranzo, ma il suo
arruolamento di Bannister offende Church; George lotta per
salvaguardare la sua immagine pubblica; Lo status quo di Agnes
viene preso di mira; Marian contempla i suoi sentimenti.
The Gilded Age 1×06
Creata, scritta e prodotta da
Fellowes, The
Gilded Age è ambientata nel 1882, e racconta la
storia della giovane Marian Brook (Louisa Jacobson), figlia orfana
di un generale del sud che si trasferisce nella casa delle sue zie
rigidamente convenzionali a New York City. Accompagnata dalla
misteriosa Peggy Scott (Denée Benton), una donna afroamericana che
si maschera da cameriera, Marian viene catturata dalle vite
abbaglianti dei suoi vicini incredibilmente ricchi, guidata da uno
spietato magnate della ferrovia e dalla sua ambiziosa moglie in
lotta per l’accettazione da parte del Astor e Vanderbilt set.
Nel cast oltre a Jeanne
Tripplehorn confermati ci sono Christine Baranski,
Cynthia Nixon, Amanda Peet, Morgan Spector, Taissa Farmiga, Blake
Ritson e Simon Jones.
A produrre ci sono anche Gareth
Neame e il regista Michael Engler. Fellowes, Neame, Engler e David
Crockett sono i produttori esecutivi, mentre Engler dirigerà alcuni
episodi.
Le
riprese del film Batgirl di
Warner Bros per HBO Max sono tutt’ora in corso a
Glasgow, in Scozia, e ci stanno dando grande soddisfazioni con
numerosi contenuti apparsi in rete. Ebbene dopo il recente sguardo
al nuovo costume del Batman di Michael Keaton,
oggi arriva quello che possiamo definire un primo assaggio del
costume che Brendan Fraser indosserà nei panni della
malvagia Firefly.
Non siamo
sicuri che sia effettivamente l’attore di Doom
Patrol sotto la maschera (o più probabile che sia una
controfigura), ma l’abito sembra essere più strettamente ispirato
dalla versione del personaggio dei
videogiochi Arkham Asylum.
Anche se
c’era una certa incertezza sul ruolo di Fraser nel film quando il
suo casting è stato annunciato per la prima volta, da allora è
stato confermato che l’attore interpreterà effettivamente il
malvagio Garfield Lynns. Non sappiamo ancora come verrà
presentato il personaggio o quale connessione avrà con Barbara
Gordon, ma in base a tutto ciò che abbiamo visto finora, sembra che
sarà basato sul piromane sociopatico che è stato introdotto in
Crisis on Infinite Earths. Guarda la foto qui sotto, insieme a un
video che mostra Batgirl che sfreccia sulla sua moto.
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
L’uscita del film è prevista per il
21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con
Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un
enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare
“film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più
grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà
l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.
Dal suo debutto in MCU nel 2014, Wanda Maximoff ha scalato le classifiche dei
personaggi Marvel, arrivando oggi ai
vertici tra quelli più amati dai fan. Abbiamo visto Scarlet
Witch combattere più volte accanto ai Vendicatori
in film come Avengers – Endgame e Captain
America – Civil War. L’eroina è anche la protagonista
dell’acclamata serie Disney+WandaVision.
Visti gli eventi dello show e i
trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, sappiamo
che Scarlet Witch farà la sua apparizione anche
nell’attesissimo film Marvel. Mentre aspettiamo
le prossime scene con Wanda, ecco una classifica di tutte
le migliori interpretazioni del personaggio di Elizabeth
Olsen: sono ordinate in base all’importanza dell’eroina
nella storia e al modo in cui hanno definito il personaggio.
Captain America: The Winter
Soldier
Vediamo la prima brevissima
apparizione di Scarlet Witch in Captain
America – The Winter Soldier (2014). Nella scena, i gemelli
Wanda e PietroMaximoff, dopo essere
stati vittima degli esperimenti del Barone von
Strucker, esplorano i loro poteri.
Le immagini sono servite ad
anticipare gli sviluppi futuri del personaggio di Wanda.
Non tutti i fan dei fumetti hanno però apprezzato la
rappresentazione dei gemelli: c’è chi ha visto nel film
un’insensibilità nei confronti del popolo ebraico e rom.
Un episodio di What If…?
anche per Scarlet Witch
La serie animata What If…? ha mostrato un lato interessante del
personaggio di Scarlet Witch in un universo
alternativo.
Nel quinto episodio, E se… gli
zombie invadessero la Terra?, l’incarnazione di
Wanda contrae un virus zombie che ha avuto origine
nel Quantum Realm e che la dota di poteri
straordinari: anche privata del suo noto intelletto,
Scarlet è qui incredibilmente potente.
Avengers: Endgame
Essendo rimasta vittima
dello Snap del Titano Pazzo, Wanda manca
per buona parte di
Avengers – Endgame. La ritroviamo in una scena che i fan
amano perché dimostra l’estrema potenza di Scarlet Witch.
Nella
battaglia finale, Elizabeth
Olsen lotta contro Thanos e riesce a
smantellare l’armatura del cattivo e a modificare notevolmente il
campo di battaglia.Inoltre,
la scena illustra come la magia di Wanda sia
intrinsecamente legata al suo stato d’animo: l’eroina trae la
potenza necessaria per gli attacchi dalle sue emozioni.
Avengers: Infinity War
In Avengers – Infinity War, Wanda deve
affrontare parecchi avversari. Di tutte le battaglie, quella
combattuta insieme a Visione contro l’Ordine Nero
è la più scenografica. I due
lottano agilmente fianco a fianco, proteggendosi costantemente l’un
l’altro e mostrando al pubblico come funziona il loro
rapporto.
Inoltre, nella lotta finale contro Thanos,
Wanda riesce a tenere a bada il Titano con una
sola mano mentre strappa via la
Gemma dell’Infinito da Visione. Il momento è
straziante ma cruciale perché pone le basi della storia di
WandaVision.
Avengers: Age Of Ultron
Avengers – Age of
Ultron è uno dei film Marvel meno apprezzati dai
fan, ma è essenziale nella costruzione del personaggio di Wanda
Maximoff.
Il film approfondisce la storia di
Wanda e Pietro, passando per la collaborazione
con Hydra, lo schieramento con Ultron e
l’incontro con Visione. Inoltre, la tragica morte di
Pietro nella battaglia di Sokovia giustifica la strenua
lotta di Scarlet a lato degli eroi mostrata nei capitoli
successivi.
Captain America: Civil War
Non solo la morte del
fratello: la vita di Scarlet Witch è un continuo
succedersi di tragedie. Captain
America – Civil War ne è la conferma. Nel
film, durante una battaglia con Crossbones,
Wanda, mentre compie una missione per reindirizzare
una pericolosa detonazione, accidentalmente lancia un colpo su
un edificio abitato, uccidendo i civili al suo interno.
L’eroina è cruciale per il film
quanto il film è essenziale per la storia della supereroina.
L’errore di Wanda porta alla creazione degli Accordi
di Sokovia ed è l’evento che dà origine alle peripezie del
lungometraggio. Inoltre, la Guerra Civile è un fatto importantissimo nella vita
della donna perché le permette di creare connessioni durature con
Visione e con gli Avengers.
WandaVision è la storia del lutto
di Scarlet Witch
Nella serie WandaVision, Scarlet dovrebbe
condividere la scena con il suo compagno Visione. In
realtà, la trama è un approfondito studio di Wanda e del
suo lutto.
Qui Scarlet Witch è
mostrata nelle insolite vesti di madre e moglie che sogna una vita
tranquilla con il marito. Wanda è però anche una supereroina dotata di poteri
magici. Nella
serie, il personaggio di Elizabeth Olsen è
esplorato sotto ogni aspetto, dall’infanzia all’età adulta, dagli
aspetti normali a quelli più sovrannaturali di strega, passando
attraverso ogni emozione: amore, dolore, rabbia.
Una vicenda produttiva
turbolenta, riprese interrotte dallo scoppio della pandemia, pause,
dubbi sul cast: il fatto che il 3 marzo in
sala arrivi The
Batman sembra già un piccolo miracolo. Un thriller
cupo, duro, completamente ambientato di notte e sotto la pioggia,
una detective story all’altezza di Seven, un
lavoro di rielaborazione di un immaginario forte e persistente,
dopo più di ottanta’anni di racconti sulle pagine a fumetti e oltre
30 sul grande schermo. Un’operazione così intelligente e riuscita,
così solida e in controtendenza in un mercato saturo di adattamenti
dai fumetti, che la sensazione di trovarsi davanti a un miracolo si
replica dopo la visione.
The Batman, nessuna icona
Dopo tanti film, tante
letture e interpretazioni del
Cavaliere Oscuro era difficile fare qualcosa di originale o
iconico, e Matt Reeves, con The
Batman, non fa né l’una né l’altra cosa. Si allontana
dalle icone della mitologia del personaggio, farcisce il suo film,
lunghissimo, di citazioni, rimandi, sapori e visioni.
Tra cinema fumetto
musica e videogiochi crea un universo unico che ha per sfondo
Gotham, una città sudicia e marcia, battuta da una pioggia
costante, che vediamo soltanto di notte, piena di spazzatura e
criminalità, una città perduta in cui i bassifondi si popolano di
criminali, sorvegliati dalle torri gotiche che svettano contro un
cielo nuvoloso e livido, che riflette costantemente un bat-segnale
rudimentale, ancora una volta non l’icona che conosciamo, ma un
adattamento, un grosso faro rimediato, uno strumento di
comunicazione che diventa utile, funzionale e perde la sua
solennità. Come succede alla Batmobile, alla Bat-caverna, al
costume, sporco graffiato e macchiato di fango e sangue.
Rinuncia alle icone,
quindi, ma anche all’originalità, impastando Fincher con i fumetti
e i videogiochi e con quanto realizzato da Todd Phillips in Joker, allontanandosi da Nolan e da Burton,
eppure utilizzandoli come paradigma per cosa non essere, e trovare
così la sua strada.
Batman e Enigmista, lo
scontro
In The
Batman, Bruce Wayne è l’alter ego di Batman, è lui che si
nasconde, mentre l’Uomo Pipistrello sorge fiero dall’ombra per
perpetrare la sua generica vendetta contro una città che ha
commesso il peccato di non essere pura e perfetta. Se l’Enigmista
è il cattivo, che si erge a giustiziere contro i vertici della
città, che hanno fatto affari con la malavita, contribuendo a farla
marcire, Batman non è troppo diverso da lui.
Le due figure si
specchiano l’una nell’altra ma, a differenza dei Batman e
Joker di Nolan, che erano nettamente separati dalla granitica
consapevolezza del Cavaliere Oscuro contro la volontà caotica del
Clown Principe del Crimine, qui arrivano a confondersi e a
sovrapporsi, fino a che uno dei due non si rende conto della
differenza, della distanza che separa la vendetta dalla
consapevolezza. Il Batman di
Robert Pattinson non vuole diventare un simbolo, né un
eroe, né un riferimento, lui vuole la vendetta a tutti i costi in
nome di una purezza che non esiste, nemmeno nelle persone che
idolatriamo e a cui vogliamo bene. Ma come un ragazzino idealista
si renderà conto che la sua città ha bisogno di una mano tesa e di
qualcuno che le dia speranza, non un vendicatore ma un
soccorritore.
I prodotti di una città
marcia
Gloriosi contro la Gotham livida di
Matt Reeves si stagliano Bruce Wayne/Batman e
Edward Nashton/Enigmista, lo Yin e
lo Yang, due opposti che hanno un punto di contatto e che
da una condizione comune scelgono di percorrere strade diverse.
Sono entrambi prodotti della città, entrambi orfani e cresciuti
senza l’amore dei genitori, entrambi alla ricerca di vendetta.
Robert Pattinson è un Batman sottile, rispetto alle
sue precedenti iterazioni, tormentato, immaturo, segnato, è in un
limbo in cui non è più ragazzo e non è ancora uomo, si pone tante
domande sulla sua identità, sul suo scopo, sulla sua eredità, si
mette in discussione. Paul Dano è invece un Enigmista molto a fuoco,
concentrato sul suo proposito, incrollabile nella sua convinzione,
dedito al piano che ha messo meticolosamente a punto, un pazzo
perfettamente in possesso delle sue capacità. E i due interpreti
infondono in entrambi un’anima, delle vibrazioni emotive potenti,
una costruzione dei personaggi ineccepibile.
The Batman ha un cast
perfetto
Niente sembra fuori
posto in The
Batman, a partire dai tanti personaggi messi in
scena. Ogni componente della mitologia del Cavaliere Oscuro
si inserisce alla perfezione nella storia: Pinguino di
Colin Farrell che tanto ha del gangster e che
incontriamo quando non è ancora sbocciato a pieno come boss del
crimine; la sensualissima Catwoman di
Zoë Kravitz, che nonostante strizzi l’occhio a
Michelle Pfeiffer, porta con sé una profondità
e delle sfumature inaspettate; il raffinatissimo Carmine
Falcone/John
Turturro, il faro della giustizia di Gotham Jim
Gordon/Jeffrey
Wright, l’inedito Alfred Pennyworth/Andy
Serkis.
Come la storia che
racconta, anche lo stile di The Batman è ricco,
misto di influenze, di echi e di suggestioni, in cui l’azione, la
padrona della scena nel genere supereroistico, è relegata a qualche
scena (indimenticabile è l’inseguimento del
Pinguino), mentre prevalgono i tempi dell’attesa,
dell’indagine, della riflessione, della scoperta del prossimo
indizio che condurrà ad un altro e un altro ancora, fino alla
risoluzione del caso. The Batman è un frutto della
lezione di Joker,
la conferma che se vuole far fruttare le sue IP DC Comics, la
Warner Bros deve accantonare il “modello Marvel” e affidarsi alla potenza
dei personaggi e ai filemaker che li rispettano ma che non hanno
paura di trasformarli per raccontarli al pubblico
contemporaneo.
The
Batman è una discesa nelle fogne di Gotham, un
tortuoso percorso ad ostacoli nella mente di un ragazzo disturbato
che esce di notte a picchiare i criminali e che ha bisogno del suo
tempo, del suo rito di passaggio, della sua quota di botte, per
diventare davvero e con consapevolezza il Crociato Incappucciato di
una città per la quale non smetterà mai di lottare.
Con il film Chiamami col
tuo nome (qui la recensione), diretto nel
2017 dal regista italiano Luca Guadagnino, si
conclude la cosiddetta Trilogia del desiderio,
comprendente anche Io sono l’amore e A Bigger
Splash, diretti dallo stesso regista. Tale film si è
rivelato un grandissimo successo al momento della sua uscita,
divenendo uno dei titoli più apprezzati dell’anno, come anche uno
dei più premiati a livello internazionale. Tutto merito di una
serie di fattori che ne hanno segnato l’unicità. Dalle location
agli attori protagonisti, dalla colonna sonora alla sua brillante
sceneggiatura scritta da James Ivory e premiata
con l’Oscar.
Quest’ultima è tratta dall’omonimo
romanzo scritto nel 2007 dallo scrittore egiziano André
Aciman. L’idea di dar vita ad una trasposizione di questo
libro era nell’aria sin dal momento della sua uscita, ma soltanto
dopo diversi anni il progetto si è infine concretizzato.
Inizialmente, a dirigere la pellicola avrebbe dovuto essere lo
stesso Ivory, che si è però poi tirato indietro lasciando la regia
a Guadagnino. Questi era infatti stato giudicato il regista giusto
per dar vita alla passionale storia d’amore tra i due protagonisti.
Il suo stile si è così fuso con il tono del racconto, dando vita ad
una storia di formazione particolarmente toccante e capace di
comunicare ad ogni tipo di pubblico.
Il grande interesse generatosi
intorno al film lo ha portato ad essere uno dei maggiori successi
al box office del suo anno. A fronte di un budget di 3.5 milioni di
dollari, il film è stato infatti in grado di guadagnare oltre 41 in
tutto il mondo. In Italia ha incassato un totale di oltre 4
milioni, divenendo uno dei titoli più visti della stagione. Il film
ha poi conosciuto ulteriore popolarità grazie alle sue numerose
vittorie durante la stagione dei premi cinematografici, arrivando
ad ottenere ben quattro nomination ai Premi Oscar. Chiamami col
tuo nome ha inoltre il merito di aver fatto diventare
Guadagnino una vera e propria star internazionale, e i due attori
protagonisti sono oggi tra i più richiesti del momento.
Chiamami col tuo nome: la
trama del film
La vicenda narrata nel film si
svolge nelle campagne circostanti la città di Crema, in Lombardia,
durante l’estate del 1983. È qui che il diciassettenne americano
Elio si ritrova a passare la bella stagione in
compagnia dei suoi genitori. Egli però non si getta nelle stesse
avventure dei suoi coetanei, preferendo dilettarsi nella musica
classica, nella letteratura e nello studio dell’arte. Elio è
infatti figlio di un noto professore universitario specializzato
nella cultura greco-romana. Questi, durante il soggiorno nella
città italiana, è solito ospitare un suo studente per aiutarlo
nelle sue ricerche per il dottorato. Quest’anno è l’affascinante
Oliver a soggiornare presso la famiglia, e la sua
presenza sarà motivo di grande distrazione per Elio.
Il ragazzo, infatti, rimane
conquistato dai modi e dall’intelligenza del giovane studente, e
farà di tutto pur di far colpo su di lui. Allo stesso tempo, Oliver
si dimostra incuriosito da Elio, e tende a passare molto tempo in
sua compagnia. Più si conoscono, più i due intrecceranno
un’irresistibile storia d’amore, che porterà Elio a scoprire lati
di sé stesso fino a quel momento sconosciuti. Gestire quel rapporto
non è però semplice, non per via del possibile giudizio altrui
quanto del proprio. Elio dovrà infatti imparare a conoscersi, a
conoscere Oliver e abbandonarsi all’amore. Il tempo a loro
disposizione non è però molto, e l’estate non durerà in eterno.
Tutto ciò che il ragazzo sa, è che quel periodo cambierà per sempre
la sua vita.
Chiamami col tuo nome: il
cast del film
Per poter costruire una convincente
e appassionante storia d’amore, per il regista era necessario
trovare gli interpreti adatti per i ruoli principali. Egli conobbe
però quasi per caso il giovane Timothée
Chalamet, che recitava sin da bambino e fino a quel
momento era apparso in Interstellar e
Le verità sospese. Da subito Guadagnino riconobbe in lui
l’interprete giusto per la parte di Elio. Chalamet sembrava infatti
possedere l’ambizione, la sensibilità e l’ingenuità caratteristiche
del personaggio. Prima di accettare la parte, però, l’attore decise
di leggere sia il romanzo che la sceneggiatura, rimanendone
incantato. Per prepararsi al ruolo egli decise di arrivare in
Italia diverse settimane prima dell’inizio delle riprese, così da
avere modo di imparare i rudimenti della lingua italiana. La sua
interpretazione risultò poi una delle più apprezzate dell’anno, e
lo portò alla sua prima nomination al premio Oscar.
Il ruolo di Oliver sembrava invece
inizialmente destinato all’attore Shia LaBeouf, il
quale alla fine non venne però ritenuto adatto. Al suo posto, il
regista pretese Armie
Hammer. Guadagnino lo aveva scoperto vedendolo
recitare nel film The Social
Network e rimase così affascinato dalle sue capacità che
desiderò a lungo poter lavorare con lui. Diverso tempo prima che il
film entrasse in produzione egli propose così il ruolo all’attore.
Questi però si trovò inizialmente a rifiutare la parte,
considerando troppo forte la carica emotiva richiesta dal
personaggio. A spaventarlo erano anche le diverse scene di nudo
integrale presenti inizialmente nella sceneggiatura, ma poi
rimosse. Egli si decise però poi ad accettare la parte,
considerandola una sfida fondamentale per la sua carriera di
attore.
Nel film è poi presente il noto
attore Michael Stuhlbarg, celebre per aver
recitato in diversi film di grande successo. Qui egli interpreta il
padre di Elio, e per prepararsi a tale personaggio l’attore
dichiarò di aver a sua volta letto il libro da cui è tratta la
storia. Egli è poi protagonista di una delle scene più famose, dove
pronuncia uno dei monologhi più memorabili del film. Ad
interpretare la madre di Elio è invece Amira
Casar, celebre per i suoi numerosi ruoli in pellicole
europee. Esther Garrel è invece Marzia, amica e
inizialmente amante di Elio. Victoire Du Bois è
invece Chiara, sorella di Marzia, la quale si invaghirà
dell’affascinante Oliver. Nel film vi è inoltre anche un cameo di
Aciman, autore del romanzo, e che compare nel ruolo di Mounir, un
ospite presso la casa dei protagonisti.
Chiamami col tuo nome: il
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Sin dall’anterprima del film al
Sundance Film Festival, Guadagnino aveva accennato circa la
possibilità di dar vita ad un sequel del film. Egli affermò infatti
che ancora molto si potrebbe raccontare dei due personaggi
principali. A seguito del grande successo di Chiamami col tuo
nome, la possibilità di rivedere Elio e Oliver in
nuove avventure sul grande schermo divenne sempre più concreta.
Durante la cerimonia dei premi Oscar del 2018 egli ha infine
confermato di star
lavorando ad una nuova storia insieme allo stesso Aciman. Il
sequel si dovrebbe realizzare quanto prima, e dovrebbe essere
ambientato nel corso degli anni Novanta, quando i due protagonisti
ormai cresciuti si ritrovano inaspettatamente.
Nell’attesa che il sequel venga
realizzato, però, per gli appassionati del film sarà possibile
fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle
principali piattaforme streaming oggi disponibili.
Chiamami col tuo nome è infatti presente
su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla
piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo
sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio
della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione
per martedì 1 febbraio alle
ore 21:10 sul canale Rai
Movie.
Secondo The Hollywood
Reporter, Rupert Friend
(Hitman:
Agent 47) è stato scelto per recitare nel prossimo
film di fantascienza d’azione di
NetflixRebel
Moon, che sarà diretto dal regista di
Army of the Dead,Zack
Snyder. Friend interpreterà il cattivo principale del
film, descritto come un uomo che guida gli eserciti e dovrebbe
affrontare il personaggio principale che sarà interpretato da
Sofia Boutella.
Inoltre, l’attore scozzese
Stuart Martin è stato scelto per un ruolo di un comprimario cattivo
non ancora rivelato. Martin dunque ritorna a lavorare con Zack
Snyder dopo Army of the Dead. La
produzione di Rebel Moondovrebbe
iniziare questo aprile.
Rebel Moon ruota attorno a una piccola colonia
ai margini di una galassia sul punto di essere sopraffatta da un
tiranno di nome Belisario e dai suoi eserciti. Nella speranza di
salvare la loro galassia, le persone di questa colonia inviano
giovani donne su altri pianeti per trovare chi le assisterà. Snyder
ha co-scritto la storia di Rebel Moon, insieme a Shay
Hatten e Kurt Johnstad. Sofia Boutella è stata la prima a unirsi al
cast nei panni della giovane guerriera inviata dalla piccola
colonia per ottenere l’aiuto degli altri.
Rebel Moon sarà il nuovo film originale
Netflix diretto da Zack Snyder e avrà protagonisti
Sofia Boutella,
Charlie Hunnam,
Djimon Hounsou, Doona Bae e Ray Fisher, Jena
Malone, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi e Sky
Yang.
Da sempre in bilico tra mito e
realtà, la figura di Robin Hood è ormai parte dell’immaginario
culturale mondiale, con numerose opere a lui dedicate tra cinema,
televisione, videogiochi e fumetti. Sul grande schermo, in
particolare, è apparso per la prima volta già nel 1908, mentre
l’ultima è stata nel 2018 con il film Robin Hood –
L’origine dellaleggenda (qui la recensione), opera prima
del regista Otto Bathurst. In quest’ennesima
pellicola dedicata al personaggio l’attenzione è però tutta, come
suggerisce il sottotitolo, sull’origine del personaggio, che da
signorotto inglese si trasforma in bandito che ruba ai ricchi per
dare ai poveri.
Prodotto dal premio Oscar Leonardo
DiCaprio, il film è arrivato a otto anni di distanza
dal precedente film dedicato a Robin Hood, diretto daRidley
Scotte interpretato da Russell Crowe.
Questa nuova rilettura, scritta da Ben Chandler e
David James Kelly, presenta però delle ovvie
differenze, tra cui una maggior esplorazione della giovinezza del
personaggio. Quanto raccontato è naturalmente il frutto tanto di
ricerche quanto di pura invenzione, essendo poche le testimonianze
concrete sulla vita del vero bandito che ispirò tale figura
leggendaria. Di certo c’è che a dar vita a questo nuovo adattamento
ci sono diversi noti attori, tra cui anche alcuni premi Oscar.
Costato 100 milioni di dollari,
Robin Hood – L’origine della leggenda fu però
particolarmente sfortunato al momento della sua uscita. Riuscì
infatti a guadagnare appena 86 milioni, ricevendo un’accoglienza
piuttosto critica. Ad averlo penalizzato, probabilmente, vi è il
fatto di essere stato realizzato a troppa poca distanza dal
precedente film dedicato ad Hood. Si tratta però di un buon titolo
d’avventura, che merita di poter essere riscoperto con calma.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Robin Hood – L’origine della
leggenda: la trama del film
Protagonista del film è il giovane
signorotto inglese Robin di Locksley, il quale al
ritorno dalle Crociate scopre che l’intera contea di Nottingham è
stata dominata dalla corruzione. Lo sceriffo ha infatti ordinato la
confisca di tutti i suoi beni, costringendo la popolazione a pagare
onerosi tributi, che in pochi possono permettersi. Come se non
bastasse, l’amata Marian, stremata dalla povertà,
si è dovuta trasferire vicino alle miniere, dove ora vive con
Will Tillman. L’ingiustizia e la povertà in cui
vive il suo popolo spingono dunque Robin a tramare per organizzare
un’audace rivolta contro la potente Corona d’Inghilterra.
Ma per farlo ha bisogno di un
mentore: un abile quanto sprezzante comandante conosciuto durante
la guerra di nome LittleJohn.
Grazie a lui, avrà modo di affinare le sue tecniche di battaglia,
imparando a destreggiare armi di diverso tipo. Inizierà così a
preparare la propria vendetta, potendo contare sul risentimento del
popolo truffato. Opporsi alla Corona non sarà però tanto semplice e
lungo il proprio percorso Robin si troverà a doversi scontrare con
inaspettati nemici, potendo però contare su numerosi alleati e un
intera foresta a fargli da scudo.
Robin Hood – L’origine della
leggenda: il cast del film
Per dar vita ad una nuova e più
giovane versione del leggendario Robin Hood, il primo attore
considerato è stato Taron Egerton,
divenuto celebre grazie a Kingsman – Secret Service.
L’attore non era però sicuro di poter accettare, poiché già
impegnato nel sequel Kingsman –Il cerchio d’oro.
I produttori hanno allora incontrato anche altri attori per la
parte, come Jack Huston e Nicolas Hoult,
senza però rimanerne entusiasti. Alla fine le riprese di Robin
Hood vennero infine posticipate al fine di permettere ad
Egerton di poter recitare in entrambi i film. Per assumere i panni
del celebre bandito, egli si è inoltre addestrato nell’utilizzo
dell’arco, sostenuto dagli insegnamenti di celebri arcieri. Una
cosa che però Egerton si è rifiutato di fare è salire in groppa ad
un cavallo, essendone terrorizzato.
Nei panni del suo mentore Little
John, vi è invece il premio Oscar Jamie Foxx, a
sua volta sottopostosi ad un lungo allenamento fisico.
L’attrice Eve Hewson, già vista nella serie
The Knick, recita qui nei panni di Lady Marian, la donna
amata da Robin. Ad interpretare Will Tillman, il nuovo interesse
amoroso di Marian è invece Jamie Dornan,
celebre per la trilogia di 50 sfumature di grigio.
Tim Minchin è presente nei panni del simpatico Fra
Tuck, mentre il premio Oscar F. Murray Abraham è
il cardinale Franklin. Infine, nei panni dello spietato sceriffo di
Nottingham, principale nemico di Robin Hood, vi è l’attore Ben Mendelsohn.
Questi è noto in particolare per i suoi ruoli da villain nei film
Rogue One – A Star
Wars Story e Ready Player One.
Robin Hood – L’origine della
leggenda: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
L’idea di raccontare le origini del
personaggio di Robin Hood era motivato anche dalla volontà di dar
vita ad una nuova saga a questi dedicata. I produttori avevano
infatti previsto ulteriori film attraverso cui esplorare altri
aspetti del mito a questi legato. Tuttavia, a causa dello scarso
successo di critica e pubblico ottenuto, ogni progetto futuro è
stato reso incerto, lasciando Robin Hood – L’origine della
leggenda come film a sé. Egerton si è in realtà dichiarato
disponibile a riprendere il personaggio in futuro, ma al momento
non sembrano esservi piani per riportare il bandito sul grande
schermo. Se ciò avverrà, è più probabile che si tratterà di un
reboot.
Prima di vedere tali sequel, è
possibile fruire di Robin Hood – L’origine della
leggenda grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Google
Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 1 marzo alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Mentre
arrivano le
prime stime sugli incassi dopo le recensioni positive, ecco che
Variety rivela a sorprese quanto è costato
The
Batman, il nuovo film sul pipistrello firmato
Matt Reeves. Sebbene il film sia costato tanto
bisogna sottolineare che.è una produzione che ha subito grossi
aumenti in seguito all’emergenza causata dal COVID.
Il budget
di The
Batman secondo le stime si aggira ad una
cifra vicina ai 200 milioni di dollari. Questa cifra senza dubbio è
aumentata a causa del COVID, ma rende questo film un po’ più
economico di Il Cavaliere Oscuro Il ritorno ($ 250
milioni) e più costoso di Il Cavaliere Oscuro ($ 185 milioni).
Riuscirà a rappresentare un successo per lo studio? a giudicare
dalle recensioni e dalle stime diremmo proprio di si. In attesa che
arrivi anche la nostra recensione, vi segnaliamo un commento che ci
ha sorpreso: “The
Batman è un capolavoro cinematografico e un film travolgente.
E’ sia il miglior film della DC sia uno dei film a fumetti più
accattivanti, implacabili e indimenticabili di sempre
fatto.”
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Disney+ ha annunciato che in
Italia Fresh, il film Searchlight Pictures che è
stato acclamato al Sundance Film Festival, debutterà in esclusiva
sulla piattaforma streaming il 15 aprile 2022, all’interno di Star.
Mercoledì 30 marzo la tredicesima edizione
del Bif&st-Bari International Film&TV
Festival, che si svolgerà dal 26 marzo al 2 aprile, ospiterà
l’anteprima italiana di
Freshpresso il Teatro
Petruzzelli.
Il film di Legendary Entertainment
è diretto da Mimi Cave e interpretato da
Daisy Edgar-Jones (Normal
People) e Sebastian Stan (il franchise di Captain
America, Tonya). Scritto da Lauryn
Kahn, il thriller evocativo è prodotto da Adam
McKay e Kevin Messick per Hyperobject Industries, con
Maeve Cullinane come co-producer.
Fresh: la
trama
Noa (Daisy Edgar-Jones) incontra il
seducente Steve (Sebastian Stan) in un negozio di alimentari e,
data la sua insoddisfazione con le app di incontri, corre il
rischio lasciandogli il suo numero. Dopo il loro primo
appuntamento, Noa è affascinata e accetta l’invito di Steve per un
weekend romantico, ma scoprirà che il suo nuovo amante nasconde
degli insoliti appetiti.
Jojo T. Gibbs (Twenties), Charlotte Le Bon
(Anthropoid, Amore, cucina e curry), Andrea Bang
(Luce) e Dayo Okeniyi (Runner Runner, The
Spectacular Now) completano il cast. Il team tecnico comprende
il direttore della fotografia Pawel Pogorzelski (Hereditary –
Le radici del male, Midsommar – Il villaggio dei
dannati), il montatore Martin Pensa (Wild, Dallas
Buyers Club), la scenografa Jennifer Morden (Riot
Girls) e il compositore Alex Somers (Honey Boy,
Captain Fantastic).
The
Batman non salverà solo Gotham City questo
mese.Varietyriporta che il film sta ora puntando a un weekend di apertura
compreso tra $ 100 milioni e $ 125 milioni di dollari, con
quest’ultima cifra in aumento rispetto alle precedenti stime di $
115 milioni dopo che ieri hanno debuttato le recensioni a dir poco
entusiastiche.Tuttavia, alcune note commerciali fatte
da alcuni analisti ritengono che l’adattamento DC Comics di
Matt Reeves supererà di gran lunga le aspettative,
debuttando potenzialmente in Nord America per una cifra enorme di
questi tempi, ben 140 milioni di dollari.
È
troppo presto per le stime all’estero, ma marzo sembra destinato a
essere un buon mese per The
Batman in quanto è uno dei
pochi film di Hollywood ad assicurarsi un’uscita in Cina (dove
debutterà il 18 marzo). Ieri sera è arrivata
la notizia che il film non uscirà in Russia a causa
dell’invasione in corso dell’Ucraina da parte del Paese. Per
darvi un po’ di contesto,Spider-Man: No Way Home– l’ultimo blockbuster ad aprire con oltre $ 100 milioni
negli Stati Uniti – è riuscito a guadagnare ben $ 44 milioni nel
paese, quindi questa mancata uscita alla lunga potrebbe
compromettere la corsa globale diThe
Batman.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo
al cinema di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
oggi, Bruce Campbell collaboratore di Sam
Raimi ha confermato che apparirà nel film. A quanto pare
si tratterà di un cammeo, anche se l’attore non si è sbottonato più
di tanto. L’occasione della conferma è avvenuta durante
l’apparizione di Bruce Campbell in una convention.
L’esperienza in Doctor Strange è interessante. Tuttavia una
grossa parte del film è stata completamente rigirata, quindi non so
cosa è rimasto e cosa è stato tagliato. Ho girato una scena proprio
forte con un personaggio amato da anni, vedremo se rimarrà nel
film.
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Panini Comics
presenta BRZRKR, l’atteso
esordio come sceneggiatore nel mondo dei fumetti di Keanu Reeves, uno degli attori hollywoodiani
più amati e apprezzati. Il primo dei quattro
volumi di cui sarà composta la serie è disponibile da giovedì 3
marzo in fumetteria, libreria e su Panini.it.
Affiancato dallo scrittore
Matt Kindt (Mind MGMT, Justice Leauge of
America) e dal disegnatore Ron Garney(Capitan America, Wolverine), la star di
Matrix racconta l’avvincente e drammatica storia di
Berzerker, un guerriero immortale
che attraversa i secoli lasciando dietro di sé una scia di sangue e
morte. Ora B. (come è conosciuto) lavora per gli Stati Uniti e
combatte battaglie troppo violente e pericolose per chiunque altro.
In cambio gli è stata promessa l’unica cosa che davvero desidera e
che non può avere: la verità sulla sua esistenza senza fine… e la
maniera per porvi termine.
“Creare ed essere co-scrittore
di BRZRKR è stata una grande emozione” commenta KeanuReeves “Amo i
fumetti fin da quando ero un ragazzino e hanno avuto un’influenza
determinante sul corso di tutta la mia carriera artistica. Questa
storia parla di un uomo immortale maledetto da un potere, costretto
a commettere atti di violenza e a cercare un significato in una
vita consumata dal caos. Siamo felici che possiate unirvi a noi nel
viaggio di Berzerker verso la ricerca della pace. Spero vi
piaccia!”.
BRZRKR è
il progetto che ha ottenuto il finanziamento più alto di sempre
sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, e il suo numero 1 è
l’albo di debutto più venduto negli USA in oltre venticinque anni.
Per i più appassionati sarà disponibile anche uno speciale
cofanetto contenente i primi quattro capitoli
della serie in formato spillato, così come sono usciti negli USA,
che sarà acquistabile dal 3 marzo esclusivamente sul sito
Panini.it.
Una nuova avvincente storia da non
perdere, dunque, per tutti i fan dell’attore e per chiunque voglia
lasciarsi affascinare da un concentrato di azione e colpi di scena
della serie diventata uno dei casi editoriali del
2021 negli Stati Uniti.
Guarda il trailer di
Altrimenti ci arrabbiamo, il film che omaggio il cult
del 1974 con Bud Spencer e Terrence Hill. Al
cinema dal 23 Marzo 2022.
Compagnia Leone
Cinematografica e Lucky
Red annunciano l’uscita al cinema il 23
marzo 2022 di
Altrimenti ci arrabbiamodiretto
dagli YouNuts! e interpretato
da Edoardo Pesce,
Alessandro Roia,
Alessandra Mastronardi e
con Christian De Sica. Non un remake
dell’omonimo film del ’74 ma un omaggio alla commedia cult
interpretata da Bud Spencer e Terence Hill e allo spirito
scanzonato e fumettistico dei buddy movie all’italiana interpretati
dall’amata coppia del cinema italiano.
La colonna sonora, firmata
da Francesco Cerasi, include la
reinterpretazione da parte di Federico
Zampaglione del celebre brano “Dune
Buggy” degli Oliver Onions, oltre ad un brano inedito scritto,
interpretato e prodotto da Zampaglione dal titolo “Dodging
Bullets”.
Altrimenti ci arrabbiamo è una
produzione Compagnia Leone
Cinematografica e Lucky
Red in collaborazione con Netflixe
con RTI.
La trama
Cresciuti come fratelli ma
allontanatisi da anni a causa di un litigio, Carezza
(Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro
Roia) devono mettere da parte antichi rancori e diversità
caratteriali per ciò che hanno più a cuore: la mitica automobile
“Dune Buggy” sottrattagli dall’avido Torsillo (Christian De
Sica), uno speculatore edilizio senza scrupoli. Aiutati
dall’intrigante e pericolosa Miriam (Alessandra
Mastronardi), tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate
memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, i due
faranno di tutto per riconquistare la loro amata macchina.
Altrimenti ci arrabbiamo è prodotto da
Francesco e Federico
Scardamaglia per Compagnia Leone
Cinematografica e da Mattia Guerra,
Stefano Massenzi, Andrea
Occhipinti per Lucky Red, Il
soggetto è di Paolo Fondato, Francesco Cenni, Manuel
Fondato, la sceneggiatura di Vincenzo
Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G.
Stasi in collaborazione con Andrea
Sperandio. La Colonna Sonora Originale è
edita da BMG Rights Management (Italy).
Ecco il trailer di The
Adam Project, il nuovo film Netflix con Ryan Reynolds in uscita l’11 marzo. Diretto da
Shawn Levy e scritto da Jonathan Tropper,
T.S. Nowlin, Jennifer Flackett e Mark
Levin, il film si avvale della produzione di David
Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Shawn Levy e Ryan Reynolds, mentre nel cast compaiono
Ryan Reynolds,
Mark Ruffalo,
Jennifer Garner, Walker Scobell, Catherine Keener e
Zoe Saldaña.
The Adam Project, la trama
Un pilota viaggia nel tempo e fa
squadra con se stesso ragazzino e con suo padre defunto per fare i
conti con il passato e salvare il futuro.
Il vincitore del premio Oscar
Jordan Peele ha sconvolto e ridefinito
l’horror moderno con Scappa – Get Out e poi con
Noi. Ora sta per introdurci in un nuovo incubo,
un’esperienza horror epica: Nope.
Ecco il trailer!
Nope
riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get
Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono
Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e
il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in
una solitaria gola di nell’entroterra della California che
testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.
Il cast di Nope
include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon
Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto
da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e
Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film
sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.
Olivia Munn è
un’attrice che ha incantato il mondo con le sue performance
incisive e di rilievo, dando vita a personaggi molto diversi tra
loro. L’attrice ha sempre dimostrato, sin dall’inizio della sua
carriera, di saper scegliere i ruoli che valorizzassero le sue
qualità artistiche, alle quali si aggiungono il fascino e la
bellezza innate.
Ecco dieci cose da sapere su
Olivia Munn.
Olivia Munn: i suoi film
1.Ha recitato in celebri
film e serie TV. La carriera dell’attrice è iniziata nel
2005, apparendo nel film The Road to Canyon Lake, per poi
lavorare nella serie Beyond the Break – Vite sull’onda
(2006-2007). In seguito, ha lavorato nei film Big Stan
(2007), The Slammin’ Salmon (2009), Notte folle a
Manhattan (2010), Iron Man 2 (2010),
Ma come fa a far tutto? (2011) e Provetta d’amore
(2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Magic Mike (2012),
Liberaci dal male (2014), Mortdecai
(2015), Unpoliziotto
ancora in prova (2016), Zoolander 2 (2016),
X-Men: Apocalisse
(2016), La festa prima delle feste (2016), Ocean’s 8 (2018),
The Predator (2018),
Buddy Games (2019), Un amore e mille matrimoni
(2020) e The Gateway (2021). Inoltre, ha partecipato
ad alcune serie tv come Greek – La confraternita (2009),
Perfect Couples (2010-2011), New Girl
(2012-2013), The Newsroom (2012-2014), Miles dal
futuro (2015-2017), Six (2018) e The Rook
(2019).
2. Ha partecipato ad alcuni
videoclip ed è anche doppiatrice. L’attrice non ha svolto
solo questa professione nel corso della sua carriera, ma ha anche
perseguito la carriera di doppiatrice, prestando la propria voce
per i film LEGO Ninjago – Il film (2017)
e America – Il film (2021), un episodio della serie
Robot Chicken (2011) e per la serie Hit-Monkey
(2021). Inoltre, ha partecipato ad alcuni corti, come Attack of
the Whoa! (2008), Three Matthew McConaughey and a
Baby (2009) e Dream Girl w/ Dave Franco & Alison Brie
(2013).
Olivia Munn ha un marito?
3. Non si è mai sposata, ma
attualmente è impegnata. L’attrice non è mai arrivata
all’altare, ma magari questa potrebbe essere la volta buona. Pare,
infatti, che attualmente sia fidanzata con l’attore comico
John Mulaney. La loro relazione è iniziata nel
2021, anche se non è noto il mese esatto. Nel settembre di quello
stesso anno, però, i due hanno annunciato di aspettare un bambino,
poi nato a novembre.
4. Ha avuto dei fidanzati
famosi. L’attrice ha avuto diversi fidanzati, alcuni dei
quali molto famosi. Tra questi, si citano Brad
Richard, giocatore professionale di hockey con il quale si
è frequentata per qualche mese tra il 2011 e il 2012. In seguito,
dal 2012 al 2014 è uscita con l’attore Joel Kinnaman e
dal 2014 al 2017 è stata con Aaron Rodgers,
quarterback dei Green Bay Packers. Inoltre, è stata fidanzata anche
con Bryan Greenberg dal 2007 al 2009 e con
Chris Pine per
pochi mesi tra il 2009 e il 2010.
Olivia Munn in The
Predator
5. Ha fatto tagliare la
scena di un collega. L’attrice ha chiesto direttamente
alla Fox di eliminare una scena interpretata da lei insieme a
Steve Wilder Striegel, un amico del regista
Shane Black.
Ciò è avvenuto dopo che l’attrice era venuta a conoscenza della
condanna del collega, avvenuta nel 2010, per aver fatto delle
proposte sessuali ad una minore via mail. La Fox ha poi
acconsentito alla sua richiesta, eliminando la scena dal montaggio
finale del film.
6. Si è sentita
isolata. L’attrice ha rivelato di essersi sentita messa
particolarmente a margine dal resto del cast, che non le avrebbe
dato l’appoggio dovuto. La stessa attrice avrebbe chiesto ai
colleghi di rilasciare dei comunicati, ma tutti si sarebbero
rifiutati. Non sono però stati rivelati i motivi di tali contrasti,
che hanno ad ogni modo reso la vita della Munnsul set
particolarmente complicata.
Olivia Munn in X-Men
7. Ha rinunciato ad un ruolo
per essere in X-Men. In X-Men:
Apocalisse, L’attrice ha interpretato la mutante e Cavaliere
dell’Apocalisse Pestilenza. Un personaggio letale e molto forte,
tanto che la Munn ha dovuto sottoporsi ad un duro allenamento
fisico, tra cui prendere lezioni di scherma. L’attrice era inoltre
una delle candidate per il ruolo di Vanessa Carlysle in Deadpool, andato poi a
Morena
Baccarin. Sebbene fosse papabile per ottenere il
ruolo, l’attrice ha ammesso di non voler intepretare solo la parte
dell’interesse amoroso del protagonista, ma di volere un ruolo
attivo e con molta azione, cosa poi avvenuta con
X-Men.
Olivia Munn in New Girl
8. Ha avuto un piccolo ruolo
nella sitcom. Nella popolare sitcom New Girl,
l’attrice ha recitato nei panni di Angie, personaggio comparso in
tre episodi della seconda stagione (rispettivamente il 10, 11 e
12). Nel corso di questi, la donna, di professione poledancer,
sviluppa una relazione con il protagonista Nick. La Munn tuttavia
non ha avuto molto tempo da dedicare a New Girl, poiché
per via di altri impegni lavorativi non ha potuto prendere parte ad
ulteriori episodi.
Olivia Munn è su Instagram
9. Ha un profilo
ufficiale. Come gli altri suoi colleghi, anche l’attrice
ha voluto aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da
2,8 milioni di persone. La sua bacheca è un tripudio di colori e le
foto la vedono sempre protagonista tra momenti lavorativi e di
svago. Seguendola si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le
sue attività, i suoi pensieri e tante altre curiosità legate a lei,
il suo tempo libero e il suo lavoro.
Olivia Munn: età e altezza
10. Olivia Munn è nata il 3
luglio del 1980 a Oklahoma City, in Oklahoma. La sua
altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.
Possiamo probabilmente dire che
Batman rappresenta il supereroe più popolare mai
prodotto dalla DC Comics, dato che la sua enorme
fanbase può solo competere con quella di Superman.
Batman è forse anche l’eroe con la più grande schiera di villain e
alleati, che sono stati resi noti al pubblico mainstream grazie
alle innumerevoli trasposizioni televisive e cinematografiche.
I fan si sono espressi in migliaia
su Ranker,
classificando i principali personaggi dell’universo di Batman,
includendo i suoi alleati di supporto e i supercriminali contro cui
si è scontrato, prendendo in considerazione ogni versione di Batman
a noi conosciuta, dai fumetti agli show televisivi e opere
cinematografiche, passando anche per i videogiochi.
Bane
La popolarità del cattivo è
salita alle stelle da quando Tom Hardy lo ha
interpretato in Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno. Anche prima
di allora, però, Bane si è distinto come primo antagonista in grado
di piegare lo spirito e il corpo di Batman alla
sua volontà, avendo letteralmente spezzato la schiena del Crociato
Incappucciato con la sola forza.
La popolarità di Bane può anche
essere attribuita al fatto che rappresenta una minaccia tanto
cerebrale quanto fisica, la cui mente tattica è in grado di
elaborare piani e strategie in anticipo, proprio come fa
Batman. Bane potrebbe inoltre essere considerato
il cattivo più cool in termini di aspetto, come conferma
il design della sua maschera, che contribuisce davvero alla
creazione di un’iconografia da villain.
L’Enigmista
Batman è
considerato il più grande detective del mondo, e
l’Enigmista è sicuramente il cattivo per
eccellenza che ha costantemente messo alla prova la famosa
reputazione del Cavaliere Oscuro. Le varie versioni di
Edward Nygma hanno spaziato dal ritratto
estremamente eccentrico a quello di individuo sanguinario,
permettendo alla figura dell’Enigmista di sorprendere sempre il
pubblico.
L’intrigo è sempre connaturato alla
figura dell’Enigmista, grazie alla creatività continuamente messa
in gioco nelle sue apparizioni, cercando di ingannare Batman
tramite enigmi e giochi mentali. E’ un villain la cui
caratterizzazione funziona in maniera ottimale sia che affronti
Batman da solo, che come parte di grandi squadre di
supercriminali.
Robin (Jason Todd)
Il ruolo di Jason
Todd come Robin è sempre rimasto nei
cuori dei fan, anche se è passato molto tempo da quando questa è
stata la sua identità primaria; indubbiamente, il fascino di Jason
deriva dalla sua capacità di voltare totalmente pagina, dopo essere
stato un delinquente con un passato travagliato, che
Batman ha cercato di riportare sulla retta
via.
Inoltre, ciò che i fan ricorderanno
per sempre è il modo in cui Robin ha iniziato a considerare Bruce
una vera e propria figura paterna, il che ha reso la svolta
successiva di Jason, dai toni decisamente opposti e oscuri, così
straziante, quando assume l’identità segreta del Cappuccio
Rosso. Ciò che ha reso Jason così interessante come
personaggio è stata la sua determinazione nel cercare di attuare
sempre come voleva e in nome di propri principi, pur rispettando le
regole e i codici di Batman.
Deathstroke
Come maestro assassino,
cecchino e artista marziale, Deathstroke ha
davvero dato filo da torcere a Batman, divenendo
nel tempo anche l’arcinemico sia dei Teen Titans
che di Dick Grayson.
Deathstroke è sicuramente uno dei
personaggi dell’universo di Batman dal maggior impatto visivo,
nonché dal fascino strabordante: infatti, vederlo vincere o essere
sconfitto ha lo stesso valore agli occhi dello spettatore,
affascinato dal modo in cui gli avversari di Deathstroke si trovino
a dover pensare fuori dagli schemi per combattere le minacce del
villain. Inoltre, le numerose abilità di Deathstroke lo hanno reso
estremamente imprevedibile in termini di combattimento, il che ha
cementato lo status del personaggio come villain iconico.
Nightwing
Sono molti i fan che
continuano a desiderare un adattamento cinematografico nel DCEU delle
storyline di Nightwing, dal momento che l’occhio
della cinepresa sarebbe abile a trattare in maniera ancora più
oscura e misteriosa il materiale dei fumetti DC. L’identità di
Nightwing è stata principalmente attribuita a Dick
Grayson, e la maggior parte delle vicende sul personaggio
mostrano la sua transizione in supereroe dopo che il suo rapporto
con Batman si frattura completamente.
Nightwing conserva la mentalità e
gli stessi tratti caratteriali che aveva forgiato durante
l’apprendistato con Batman, ma senza l’ingombro delle restrizioni
che il suo mentore un tempo gli imponeva. La popolarità di
Nightwing è anche da attribuire alla simpatia dei fan per
Dick Grayson, personaggio che rappresenta la
naturale conseguenza di una crescita personale, dopo essere stato
per tempo il protetto di Batman.
James Gordon
Batman è
sempre stato un simbolo di influenza positiva nella lotta contro il
crimine e si è circondato di fidati collaboratori, primo fra tutti
James Gordon. Egli è probabilmente il confidente
più stretto di Batman, che lo ha assistito innumerevoli volte nelle
sue missioni.
Il ruolo di Gordon come padre di
Barbara ha portato a storyline in cui quest’ultima
ha imparato il significato di spirito eroico, che ha poi
incorporato nelle sue attività come Batgirl. Ciò
che affascina in particolare il pubblico di questo personaggio è la
sua capacità, come uomo comune, di tenere testa ai cattivi di
Batman e dunque è probabilmente il personaggio con
cui gli spettatori possono identificarsi di più.
Alfred Pennyworth
Molti sostengono che
Alfred sia il membro più importante della
Bat-famiglia poiché soddisfa il ruolo paterno di cui
Bruce ha disperatamente bisogno. Alfred è infatti
l’unica costante nella vita di Bruce, lo ha cresciuto dalla morte
dei suoi genitori, ed è rimasto al suo fianco durante il periodo in
cui Bruce è diventato Batman.
Alfred non ha paura in corpo
nonostante la mancanza di poteri e la sua età avanzata, il che è in
parte dovuto al suo passato nell’esercito. È anche una fonte di
comicità impertinente ed inesauribile, capace di sorprendere Bruce
e di fargli mettere da parte ogni tanto l’atteggiamento brusco che
è solito mantenere. Principalmente, Alfred è stato la
rappresentazione di un luogo sicuro per i fan e per Bruce, una
qualità che non può essere replicata.
Robin (Dick Grayson)
Il Robin
originale rimane vicino e caro al cuore dei fan, che continuano a
preferire l’identità di Dick Grayson a quella di
Nightwing, complice il fatto che Dick Grayson è
generalmente considerato il leader dei Teen
Titans, a capo di cui Robin assume un ruolo di mentore
simile a quello di Batman.
Robin come Dick Grayson ha vissuto
la storia d’origine che i fan identificano come più genuina, in cui
Batman è stato coinvolto come mentore. Le
similitudini tra Dick e Bruce sono tangibili,
soprattutto per quanto riguarda il loro contegno “da duri”, ma è
anche vero che Dick presentava un fascino da ragazzo prodigio che
ha permesso ai fan di vedere una versione più speranzosa, anche
negli scenari più cupi, delle avventure di Batman.
Il Joker
Le storyline e i film di
Batman che coinvolgono la figura del Joker sono considerate forse le migliori, e
quest’ultimo è ritenuto il miglior antagonista di tutta la storia
dei fumetti di Batman. Il fascino del Joker deriva dal suo essere
l’antitesi di tutto ciò che Batman rappresenta, un personaggio
desideroso di caos e anarchia, in contrasto con l’incorruttibilità
di Batman.
L’interpretazione di Mark
Hamill del personaggio negli ultimi 30 anni ha reso il
Joker un nome familiare in varie forme di media, mentre Heath Ledger e Joaquin Phoenix hanno rotto le barriere del
pubblico mainstream con le loro interpretazioni del Joker premiate
con l’Oscar. Il misterioso passato del Joker e la totale mancanza
di empatia lo rendono il più grande nemico di Batman che non potrà
mai avere un altro sostituto.
Batman
Naturalmente, il
Cavaliere Oscuro è il personaggio preferito dai
fan, al timone per tutto il tempo in quello che è uno degli
universi in assoluto preferiti della DC Comics. La backstory di
Bruce Wayne ha sempre avuto in sé sfumature
tragiche, che giustificano la sua trasformazione nel Crociato
Incappucciato e favoriscono l’empatia con il pubblico. Come
Batman, la sua oscurità interiore unita alla sua
ricerca inossidabile della giustizia sono una combinazione perfetta
per un eroe imperfetto ma ammirevole.
E’ il “fattore paura” di Batman a
distinguerlo dagli altri protagonisti, dal momento che la caratura
del personaggio, con la sua capacità intimidatoria e le sue abilità
di detective, può davvero far rabbrividire i suoi antagonisti. La
commistione di durezza e fascino hanno reso unica la
caratterizzazione di Bruce Wayne, rendendolo uno dei personaggi più
iconici in qualsiasi media e forma esso sia stato trasposto.
Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
presentato al pubblico la voce di Patrick Stewart
che torna nel film nei panni di Charles Xavier. Nel corso di
un’intervista, Stewart ha commentato come potrebbe essere un
ipotetico incontro trai due personaggi, dal momento che lui,
personalmente, non ha ancora confermato la sua presenza nel
film.
Stewart ha detto: “Il professor
X sarebbe estremamente cauto, guardingo, e forse si sentirebbe un
pochino insicuro, perché vedrebbe qualcosa di potenzialmente
pericoloso in quest’uomo, cosa che credo metterebbe Xavier sul chi
va là”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
James
Gunn ha risposto alla domanda di un fan che gli ha
chiesto quale fosse la sua Top 3 dei personaggi DC
preferiti. Il regista e sceneggiatore ha commentato in maniera
secca: Harley, Batman e Peacemaker.
Gunn ha avuto la fortuna di
raccontare al cinema (e in tv) due dei tre personaggi nella sua
personale classifica in The Suicide Squad. Il film ha introdotto
al cinema Peacemaker, con il volto di John
Cena, che è stato anche protagonista di una serie tv per
HBO Max, e, contemporaneamente, ha offerto una lettura evoluta di
Harley Quinn (Margot Robbie) rispetto a quanto
visto in Suicide Squad di David
Ayer e in continuità con Birds of
Prey.
Ecco di seguito la risposta di di
James Gunn alla domanda del fan su Twitter:
Si chiama Batname ed è il sito che permette al tuo
nome di trasformarsi con il font del titolo di The
Batman. Come potete vedere nell’immagine in
anteprima, basta inserire il proprio nome nel sito e avere un
biglietto da visita personalizzato con la scritta rossa e nera.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
La Promessa – Il prezzo del
potere è un thriller politico graffiante, che immerge lo
spettatore in un’atmosfera di costante intrigo. Per la regia di
Thomas Kruithof, la pellicola è stata presentata a
Venezia78 nella sezione Orizzonti e arriverà nelle
sale italiane il 10 marzo 2022.
La Promessa: un dramma politico locale
Clémence (Isabelle
Huppert), impavido sindaco di una cittadina vicino
Parigi, sta completando l’ultimo periodo del suo mandato. Con il
suo fedele braccio destro Yazid (Reda
Kateb), ha combattuto a lungo per questa comunità afflitta
da disuguaglianze, disoccupazione e povertà. Tuttavia, quando a
Clémence viene offerta la carica di Ministro, la sua ambizione
prende il sopravvento, mentre la devozione e l’impegno per i suoi
cittadini iniziano a vacillare. La sua integrità politica e le
promesse elettorali sopravvivranno a queste nuove aspirazioni?
Il mondo della politica è un oceano
di squali, e gli idealisti fanno fatica a nuotarci dentro senza
perdere gli arti: questo è essenzialmente ciò che apprendiamo da
La Promessa.
E’ così che il film procede a
mettere la politica e i legami sociali a confronto, cercando di
cogliere davvero la complessità delle questioni in gioco,
soprattutto in una fase in cui la figura politica è divisa tra le
promesse da mantenere nei confronti degli elettori e,
contemporaneamente, all’interno della stessa gerarchia politica.
Viene illustrata una metaforica vasta scacchiera di accordi e
compromessi, tanto più rilevante poiché evita di mettere in scena
la strada più facile del manicheismo per evidenziare al meglio le
contraddizioni insite al sistema politico.
La scelta di un contesto regionale
per esaminarne l’ambiente politico e l’integrità dei suoi
rappresentanti è ciò che di migliore il film porta su schermo,
conferendo alla pellicola una base narrativa intima, viva e
concreta, che permette tanto l’identificazione quanto a
Isabelle Huppert di splendere nel ruolo di
protagonista.
Kruithof opta per
una direzione artistica spartana, realizzando la maggior parte
delle riprese in stanze istituzionali poco illuminate e in spazi
spogliati di alcuna personalità. A tratti dalla parvenza
documentaristica, in La Promessa la mancanza di
licenza drammatica è portata al limite: merito di Kruithof è
infatti l’impressionismo verista tramite cui trasmettere la
ripetitività stordente del mondo della politica locale.
La Promessa: l’energia della protagonista manca alla
scrittura
Sicuramente, la tensione che viene
costruita nel corso dello sviluppo narrativo, non sempre
rimodellata a dovere rispetto alle vicende a cui assistiamo, riesce
comunque a consolidare il prodotto, soprattutto perché sostenuta da
un cast di prima qualità: Isabelle Huppert riesce
a trasmettere sottilmente i dubbi e le perplessità insite al
personaggio da lei interpretato, mentre Reda Kated
regala una performance impressionante nella sua precisione e
determinazione: fa di Jazid un personaggio mai
monodimensionale, caratterizzato da un mix di giusta rabbia e
calore umano a cui è difficile resistere e sono le sue azioni che
garantiscono che le promesse di un politico possano, dopotutto,
ancora contare qualcosa. Menzione speciale va poi all’ottimo
Hervé Pierre, grande attore di teatro, visto
recentemente in Benedetta di Paul
Verhoeven.
The Social Network ha mostrato che i drammi
penetranti possono essere ambientati in ambienti squallidi dominati
da persone ambiziose e amorali, ma a La Promessa
manca l’equivalente della sceneggiatura affilata di
Sorkin. Kruithof e il
co-sceneggiatore Jean-Baptiste Delafon si
appoggiano molto sul dialogo per la caratterizzazione informativa,
non sempre comprovata dall’effettiva scrittura caratteriale del
personaggio. E’ invece la colonna sonora contenuta e ronzante di
Gregoire Alger a fornire un senso implicito di
drammaticità, segnalando la torbidezza del mondo in cui lei e i
suoi colleghi vivono.
Il design della produzione svolge un
ruolo efficace nel far corrispondere i contrasti interni ai
personaggi con l’ambiente a loro circostante; il mondo
professionale di Collombet è fatto di cemento e
acciaio, la sua vita domestica è immersa in una luce soffusa e
caratterizzata da arte costosa e arredi lussuosi. Il dietro-front
politico della trama di La Promessa esclude
tuttavia le sue possibilità di studio approfondito del personaggio,
il che significa che il film non raggiunge mai la massima intensità
in questo senso: c’è tanto di Clémence che
vorremmo conoscere, soprattutto per quanto riguarda la sua
relazione distaccata con il figlio, la sua quotidianità.
La Promessa si
allontana dalla sua protagonista proprio nel momento in cui
vogliamo impugnare la lente di ingrandimento sul personaggio, per
poter cogliere un quadro di insieme certamente interessante,
soprattutto tenendo a mente che il personaggio è interpretato da
un’attrice del calibro di Huppert. Siamo di fronte a un film
distintamente democratico, che avrebbe potuto però assecondare
l’ego della sua eroina solo un po’ di più.
Si è meritato una standing
ovation a Cannes, è stato un successo al
botteghino in Giappone, ha partecipato alla Festa del
Cinema di Roma – nella categoria Alice nelle
Città:
finalmente il 17 marzo esce nelle sale italianeBelle, l’ultimo capolavoro del regista di anime
Mamoru Hosoda. Il film è una favola moderna
ed esotica dotata realmente di un potere incantatore.
Belle è una moderna
interpretazione di La Bella e la Bestia
Il regista Mamoru
Hosoda ha preso ispirazione alla favola tanto cara alla
DisneyLa Bella e la Bestia e ne ha tratto
un film anime attuale, profondo e dalle tinte orientali.
Suzu, nel mondo reale, è
una ragazza normalissima di 17 anni. Per evadere dalla tristezza
che la opprime – è orfana di madre fin da quando aveva pochi anni –
e dal senso di inadeguatezza adolescenziale, Suzu si
iscrive a [U], un mondo virtuale in cui 5 miliardi di persone
interagiscono usando i propri avatar.
L’avatar di Suzu è
Belle, una creatura angelica che conquista tutta
la community di [U] con la sua voce incantevole. In bilico tra
realtà aumentata e vita scolastica, Suzu cerca se stessa e
la serenità. Grazie ad una mostruosa creatura che fa tremare
l’intera comunità di [U], Suzu scopre che non è l’unica a
soffrire e che chiedere aiuto è il primo passo per la felicità.
Il racconto di un dolore
incommensurabile
Suzu convive con la
sofferenza per la morte della madre. Dopo anni, non è ancora
riuscita a fare i conti con il lutto vissuto: è oppressa dal dolore
e dalla tristezza che, come macchie, invadono ogni aspetto della
sua vita. Da piccola, era appassionata di musica, ma dalla perdita
della madre ha smesso di cantare. Suzu ha un amico gentile
e un papà amorevole, ma anche con loro è schiva e scontrosa.
Nel corso del film, grazie
all’avatar, Suzu elabora il suo lutto.
Belle non è semplicemente un racconto di
formazione: è un percorso di crescita in cui grandi e piccini
possono ritrovarsi, in vari momenti della vita. Il regista vuole
esaltare la capacità catartica delle arti: la musica è per Belle lo
strumento ideale per sfogare il dolore, ma non solo. Con le sue
canzoni, la protagonista crea qualcosa di emozionante e potente, in
grado di emozionare e commuovere anche chi ascolta.
Un film che parla a tutti i
sensi
Non diversamente dal messaggio che
Sorrentino ha voluto lanciare in È stata la
mano di Dio, Belle ci dice che dalla
sofferenza si può trarre energia spettacolare, in grado di arrivare
dritta al cuore di chi osserva.
Il concetto alla base del film anime
è ben reso dalle immagini e dalla musica. L’animazione di
Belle è incantevole: il tratto fine e semplice
delle immagini che mostrano la vita reale si alternano alla ricca e
stratificata realtà virtuale di [U]. La complessità del mondo
digitale è ben costruita e ricorda le meravigliose immagini dei
film Pixar: i personaggi e gli ambienti costruiti
da Hosoda non hanno nulla da invidiare a quelli di
Inside Out, di Coco o di
Soul. Se nei i film Disney gli spazi
parlano di mente e aldilà, il film anime mostra con le immagini
l’intangibilità del mondo online, mastodontico, profondo e
frammentato.
La musica di Belle
ha un enorme potere evocativo ed emozionante. Le canzoni cantate
dalla protagonista sono dolci e strazianti, così come anche la voce
del personaggio. La scelta di lasciare in lingua originale il
cantato è la ciliegina sulla torta: rende il tutto più affascinante
ed esotico. Inoltre, l’abbinamento di suono e immagini variopinte è
una meraviglia per gli occhi: è entusiasmante nonostante il vincolo
della lingua delle canzoni.
Una favola moderna
Il mostro e l’amore di Belle
sono tratti dalla favola La Bella e la Bestia. Il dolore condiviso tra la
protagonista e la creatura mostruosa è un topos intramontabile che
viene ripreso dal film, ma è attualizzato e inserito nella realtà
dei social, scenario moderno.
Hosoda compie con
il suo film un’operazione magistrale: parla ai giovani di oggi (ma
non solo), tocca temi impegnativi come la violenza e la morte (ma
non solo), fa commuovere (ma non solo). In conclusione,
Belle è un film ampio e inclusivo, non si priva di
nulla, nemmeno dei dialoghi e delle tinte kitsch tipiche degli
anime. E soprattutto, è originale e vero.
La Warner Bros. ha annunciato di
aver interrotto i suoi piani per l’uscita di The
Batman in Russia. “Alla luce della crisi
umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del suo film
‘The
Batman’ in Russia”, ha affermato un portavoce di
WarnerMedia in una nota. “Continueremo a monitorare la
situazione mentre si evolve. Speriamo in una soluzione rapida e
pacifica a questa tragedia”.
Dopo la decisione di WarnerMedia,
anche Sony Pictures ha fatto sapere che non ha intenzione di
distribuire il suo prossimo film, Morbius,
nelle sale russe. “Data l’azione militare in corso in
Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si
sta verificando in quella regione, metteremo in pausa le nostre
uscite previste nelle sale in Russia, incluso l’imminente
Morbius”, ha detto lunedì un portavoce della Sony Pictures
Entertainment. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono
con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi
si risolva rapidamente”.
Lo stesso discorso si applica a
Disney, che aveva in uscita in quei territori Assassinio
sul Nilo, di 20th Century Fox, e Red,
della Pixar.
“Data l’invasione non provocata
dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in
pausa l’uscita di film cinematografici in Russia, incluso il
prossimo Red della Pixar”, ha detto un portavoce della Disney
in una dichiarazione. “Prenderemo future decisioni aziendali in
base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata
dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre
ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria
ai rifugiati”.
Gli studi di Hollywood in generale
stanno discutendo la prospettiva di distribuire contenuti in Russia
durante l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari
russe.
Edoardo Leo firma il primo documentario
ufficiale sulla vita di Gigi Proietti, dal titolo
Luigi Proietti detto Gigi. L’attore aveva iniziato
nel 2017 a seguirlo e dare forma all’idea del progetto di fare un
film su di lui, che alla proposta rispose con una certa
incredulità. Ed è un aspetto quasi assurdo da immaginare.
Già, perché nei racconti
della sorella Anna Maria, intervistata da Leo insieme alle figlie
Carlotta e Susanna, emergono tanti aneddoti e un profilo
dell’artista non così scontato, come tra l’altro accade spesso per
personaggi di questo calibro. Per sua stessa ammissione, infatti,
non si sentiva un divo e se divideva il palco con qualcuno gli
lasciava spazio, sempre.
Un viaggio per capire il
suo segreto, questo l’intento dell’attore e regista, che aveva
iniziato il suo percorso dietro la macchina da presa già nel 2008
con Ne parliamo a cena e successivamente, nel
2010, con Diciotto anni dopo si era aggiudicato
una nomination ai David di Donatello e una ai Nastri d’argento.
La sua crescita
professionale aveva dunque incrociato quella di Proietti ai tempi
de L’avvocato Porta, nel ’97, per poi portarlo ad essere
diretto proprio da lui nel 2001 in occasione della trasposizione
teatrale dell’opera di Ettore Scola Dramma della
gelosia. All’epoca Edoardo Leo aveva ventinove anni.
Quello che lo ha condotto
fino a decidere di sviluppare un lungometraggio raccogliendo
testimonianze e filmati di repertorio, è fondamentalmente il
desiderio di ricerca e scavo nel mistero di un uomo dello
spettacolo che, oltre ad una tecnica e un talento formidabili,
possedeva quel qualcosa in più: la capacità di portare in scena
pezzi passati alla storia per quanto hanno fatto scomporre dalle
risate grandi e piccini, e opere che la storia l’avevano già fatta.
Il tutto con un livello performativo pazzesco.
E a dire il vero, a conti
fatti, Luigi Proietti detto Gigi, è un
documentario ammirato e innamorato, che fa sospirare e di nuovo,
ancora, piegare a metà dal ridere, come dice lo stesso regista che
accompagna e guida le immagini facendo da voce narrante: nonostante
certe barzellette le abbiamo ascoltate centinaia di volte,
continuano a farci divertire a crepapelle, perché a farlo è lui e
come le racconta.
Così viene passata in
rassegna la vita artistica di Proietti, a partire da quello che fu
A me gli occhi please nel 1976, di come
quel one man show lo fa schizzare nelle vette dei mattatori
del teatro d’intrattenimento, anche e soprattutto perché per due
ore e mezza regge la scena da solo, gettando le basi per sketch che
diventeranno iconici, e che riprodurrà più volte durante la sua
carriera. Quello spettacolo suggellerà l’amore eterno che la
capitale gli riserverà per tutta la vita, che è lo stesso che ha
mosso il regista nella sua indagine piena d’affetto e che guizza da
ogni parte del montaggio.
Luigi Proietti detto Gigi racconta un maestro agli occhi
dell’allievo
Con la morte di Proietti,
Edoardo Leo decide di fermare le riprese,
e inizia a domandarsi se sia il caso o meno di continuare il
progetto, ma è la stessa famiglia dell’attore romano ad
incoraggiarlo, e così prosegue.
Forse proprio perché
nessuno si sarebbe aspettato di doverlo salutare così
all’improvviso, o perché certi personaggi danno davvero la
percezione di essere immortali, Luigi Proietti detto
Gigi acquisisce una dolcezza potente e delicata, che
svela il sentimento che legava sinceramente Leo al suo maestro,
termine che peraltro non gli è mai andato veramente a genio.
Non è mai facile
tratteggiare fino in fondo i contorni di personalità che talvolta
sembrano inafferrabili, se non inarrivabili. E probabilmente
l’interrogativo iniziale del regista non giunge ad essere risolto.
Ma forse non era davvero quello il suo scopo, quanto la costruzione
di un racconto che potesse gettare luce su altri lati di un artista
come Gigi Proietti, o semplicemente la contemplazione della
bellezza del genio quando si combina al comico e riesce a catturare
irrimediabilmente chiunque lo ascolti.
Considerato uno dei più talentuosi e
importanti registi del nuovo cinema statunitense, James
Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi
come I padroni della notte, Civiltà
perdutae il fantascientifico Ad Astra. Oltre a
questi, un altro suo film di particolare rilievo è
C’era una volta a New
York(qui la recensione), presentato
in concorso al Festival
di Cannes nel 2013 e con un cast di attori protagonisti di
prim’ordine come MarionCotillard, Joaquin Phoenix e
Jeremy Renner. Questi si muovo attraverso una
storia che mescola dramma e sentimenti, grandi ricostruzioni
storiche e un ritratto d’epoca particolarmente affascinante.
Grey ha affermato che questo film è
basato fortemente sui ricordi dei suoi nonni, che sono emigrati
negli Stati Uniti nel 1923 e
anche per questo lo ha descritto come il suo film più personale e
autobiografico fino ad oggi. Il regista si è inoltre ispirato, nel
concepire la storia, alle opere di Giacomo Puccini
che compongono Il Trittico, ovvero Il tabarro, Suor
Angelica e Gianni Schicchi. Acclamato dalla critica
C’era una volta a New York è stato da molti indicato come
uno dei più belli e importanti film statunitensi del suo anno e con
il tempo anche il pubblico lo ha riscoperto per la sua
bellezza.
Al momento della sua uscita,
infatti, il film era passato un po’ sottotono rispetto ad altri
titoli di quel periodo. La forza del dramma e dei sentimenti
raccontati da Grey hanno però infine trovato al film il suo
pubblico, facendolo divenire un film molto apprezzato. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
C’era una volta a New York: la trama del film
Ambientato nel 1921, il film ha per
protagonista la polacca Ewa Cybulski che, insieme
a sua sorella Magda, lascia la sua terra natìa
nella speranza di trovare maggiore fortuna a New York. Giunte nella
nuova città, tuttavia, hanno per loro inizio i guai. Magda, che si
era ammalata durante il viaggio, viene posta in quarantena insieme
ad altri malati di tisi, mentre Ewa, che pur di ottenere cibo e
medicine durante la traversata si era vista costretta a
prostituirsi, si vede negare i documenti da immigrata. Le due
sorelle vengono dunque separate, costrette a confrontarsi ognuna
per proprio conto con una terra ostile.
È proprio girovagando senza meta per
le strade di New York che Ewa incontra Bruno
Weiss. Affascinante e controverso showman, l’uomo propone
ad Ewa di lavorare per lui nel suo locale di varietà e spettacoli.
Quello che inizialmente sembra essere un lavoro che può aiutarla a
riavvicinarsi alla sorella, si rivela però essere uno squallido
giro di prostituzione. Per Ewa ha dunque inizio un lento declino,
al quale si opporrà soltanto Orlando, cugino di
Bruno e illusionista di professione. Questi, che svilupperà un
forte legame con Ewa, cercherà di aiutarla a fuggire dai suoi guai.
Entrambi, però, dovranno fare i conti con il potere e la gelosia di
Bruno.
C’era una volta a New
York: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Ewa vi è
dunque l’attrice premio Oscar Marion
Cotillard, prima ed unica scelta per Grey. Il regista,
però, dovette attendere una settimana dall’invio della
sceneggiatura per avere una risposta dall’attrice. Trascorso questo
tempo, la Cotillard si disse entusiasta della storia e ben disposta
a recitare nel film. Poiché Gray aveva scritto circa 20 pagine di
dialoghi in polacco, l’attrice ha dovuto imparare questa lingua per
interpretare il ruolo e allo stesso tempo parlare inglese con un
accento polacco credibile. La Cotillard ha avuto solo due mesi per
prepararsi a ciò, riuscendo però nell’impresa. Nel ruolo della
sorella Magda, invece, vi è l’attrice Angela
Sarafyan.
Ad interpretare il crudele Bruno vi
è l’attore Joaquin
Phoenix, qui alla sua quarta collaborazione con Grey.
Il regista ha in seguito raccontato di come il set sia stato
particolarmente difficile per Phoenix, che ha avuto molta
difficoltà ad entrare in sintonia, disprezzando la crudeltà di
questo. Nel ruolo dell’illusionista Orlando vi è invece Jeremy Renner,
il quale per l’occasione ha imparato diversi trucchi magici in
breve tempo, ma anche a sputare il fuoco senza bruciarsi.
Completano il cast del film gli attori Dagmara
Dominczyk nei panni di Belva, Elena
Solovey in quelli di Rosie Hertz e Maja
Wampuszyc per la parte di Edyta Bistricky, zia delle
protagoniste.
C’era una volta a New
York: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
C’era una volta a New York grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 11 febbraio alle ore 21:00
sul canale Iris.
Negli ultimi anni l’attore
Liam Neesonsi è cimentato in una lunga serie di
thriller d’azione, grazie ai quali si è potuto affermare come
una delle icone di questo genere. Titoli come La preda perfetta,
Run All Night e
L’uomo sul treno hanno
infatti raccolto ampi consensi di pubblico, favorendo sempre più
titoli simili. Prima di questi, nel 2011, vi è però stato The
Grey, complesso film thriller con tematiche
filosofiche diretto da Joe Carnahan. Questi aveva
già diretto Neeson nel precedente A-Team, e torna qui a
collaborare con lui per un progetto ambizioso e controverso,
prodotto niente di meno che dal regista Ridley
Scott.
The Grey è basato su un
racconto intitolato Ghost Walker di Ian Mackenzie
Jeffers, qui anche autore della sceneggiatura insieme al
regista. La storia dai due riscritta porta dunque gli spettatori in
un selvaggio ambiente invernale, dove i protagonisti sono costretti
a confrontarsi con pericoli estremi pur di avere qualche speranza
di sopravvivere. Una lotta che è tanto esteriore quanto interiore,
raccontata attraverso la voce narrante del protagonista, che si
lascia esplorare in tutta la sua complessità. Circondato dai
paesaggi della provincia nota come Columbia Britannia in Canada,
questi affronta un viaggio spirituale ricco di simbolismi, portando
con sé lo spettatore.
Costato 25 milioni di dollari,
The Grey è arrivato a guadagnarne circa 81 in tutto il
mondo. Ha inoltre ottenuto ampi consensi di critica, ricevendo però
anche diversi pareri negativi per via dell’immagine data dei lupi,
animale estremamente importante nel racconto. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo finale
alternativo. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Grey: la trama del film
Protagonista del film è John
Ottway, un tiratore scelto silenzioso e solitario. Senza
amici e senza amore si trascina quotidianamente facendo il suo
lavoro, che consiste nel proteggere gli operai di una raffineria in
Alaska dagli attacchi di animali selvatici, e ricordando con
malinconia i bei tempi in cui sua moglie era ancora viva. L’esilio
al confine del mondo è quasi una scelta obbligata per lui e per i
suoi simili, uomini persi, persone “non adatte al genere umano”,
gente che scappa dalla civiltà per tornarci solo in vacanza. Il suo
nuovo compito, ora, è di proteggere un gruppo di operai petroliferi
in Alaska dai lupi presenti nella zona.
A lavoro concluso, però, durante il
viaggio di ritorno, l’aereo su cui si trovano John e il resto del
gruppo precipita a causa di una tempesta e solo in pochi escono
indenni dal disastro. Anche per loro la vera salvezza si rivelerà
però essere molto lontana. Per raggiungere la civiltà e
considerarsi fuori pericolo i protagonisti dovranno infatti
battersi contro gelo, tempeste e un branco di lupi feroci. Entrati
involontariamente nel territorio di questi, gli uomini dovranno
cercare di passare il più inosservati possibile, ma depistare il
fiuto di un lupo è quanto mai complesso, e richiederà attenzioni
speciali.
The Grey: il cast del film
Al momento di scegliere l’attore
protagonista, l’iniziale candidato sembrava essere l’attore
Bradley Cooper.
Per via di precedenti impegni, però, questi non poté prendere parte
al progetto. Il ruolo di John Ottway è così stato affidato
all’attore Liam Neeson.
Già abituato al genere, questi dovette comunque sottoporsi ad un
allenamento speciale al fine di poter gestire le fredde temperature
previste nelle location scelte. L’attore ha infatti raccontato di
essersi trovato a circa -40 gradi, trovando l’esperienza
particolarmente complessa. Per prepararsi al suo personaggio,
inoltre, Neeson decise di studiare approfonditamente il movimento
dei lupi, cercando di comprenderne la natura e la psicologia.
Presente solo in alcuni flashback è
la moglie di John, interpretata dall’attrice Anne
Openshaw. Il resto della squadra che si trova a dover
gestire la difficile situazione del film è invece composta da
attori come Dallas Roberts nei panni di Pete
Hendrick e Joe Anderson in quelli di Todd
Flannery. Nonso Anozie, recentemente visto anche
nei film Artemis Fowl e Cenerentola, svolge qui
il ruolo di Jackson Burke. James Badge Dale, noto
per la serie 24, è invece Luke Lewenden. Infine, è
presente l’attore Frank Grillo nei panni di John
Diaz, membro del gruppo che entrerà apertamente in contrasto con
Ottway sul da farsi. Grillo è meglio noto per il personaggio di Leo
Barnes in alcuni film della serie La notte del
giudizio.
The Grey: il finale, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nonostante ci si possa aspettare di
imbattersi in scontri corpo a corpo tra i protagonisti e i lupi, di
questi nel film non vi è volutamente traccia. Lo stesso finale
evita di mostrare ciò, svelando l’esito dello scontro soltanto con
una scena posta al termine dei titoli di coda. Il regista,
tuttavia, ha raccontato di aver effettivamente girato un finale
alternativo dove Ottway viene mostrato mentre cerca di prevalere
fisicamente sul capo branco dei lupi. Tale finale venne però
considerato da lui non il linea con quanto mostrato nel resto del
film, portandolo dunque a scegliere di ometterlo. In questo modo,
ha preservato l’ambiguità e la filosofia che la storia doveva
esprimere.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Grey
è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
28febbraio alle ore
23:30 sul canale TV8.
Marzo è ormai alle
porte e come di consueto porterà tante novità e nuovi film e serie
tv su Prime Video. Trai film di maggior richiamo va
segnalato Acque profonde, il film bollente che vedrà protagonisti
Ben Affleck e
Ana de Armas. Tra le serie più attese invece c’è Star
Trek: Picard 2, l’attesa seconda stagione
della serie di Star Trek che porta il leggendario Jean-Luc
Picard e il suo equipaggio in un nuovo entusiasmante e coraggioso
viaggio nel passato. Di seguito tutte le serie tv e i film in
uscita su prime Video a marzo 2022.
Ben
Affleck e
Ana de Armas interpretano Vic e Melinda Van Allen,
un’influente coppia di New Orleans il cui matrimonio sta cedendo
sotto il peso di risentimenti, gelosie e sospetti. Man mano che le
provocazioni e i giochi psicologici che i due infliggono l’un
l’altra aumentano, la situazione si trasforma velocemente in un
gioco mortale fra gatto e topo e i flirt extra-coniugali di Melinda
iniziano a sparire. Con le interpretazioni bollenti e complesse di
Ben Affleck e
Ana de Armas, e diretto da uno dei più rinomati
registi del genere, Acque
Profonde segna il ritorno dei thriller erotici con
grandi star, che sin dall’inizio catturano l’attenzione degli
spettatori senza lasciarli un attimo, man a mano che scoprono fino
a che punto possono arrivare i protagonisti.
Nel cast di Acque
Profonde sono presenti anche Tracy Letts, Rachel
Blanchard, Dash Mihok, Lil Rel Howery, Jacob Elordi, Finn Wittrock,
e Kristen Connolly.
Master dal 18
marzo in esclusiva su Prime Video
Tre donne si sforzano di trovare il
loro posto in un’università d’élite del nord-est America, vecchia
quanto il luogo che la ospita. Quando attacchi razzisti anonimi
prendono di mira una matricola nera – che afferma di essere
perseguitata dai fantasmi provenienti dal passato della scuola –
ognuna di loro cercherà di capire dove si trova la vera
minaccia.
Diretto da Mariama Diallo, il film
è interpretato da Regina Hall, Zoe Renee, Talia Ryder,
Talia Balsam e Amber Gray.
Lucy and
Desi dal 4 marzo in esclusiva su Prime Video
Lucy and Desi è il documentario
d’esordio della regista, attrice e comica Amy Poehler che esplora
il mondo reale di una delle coppie televisive più famose d’America.
Lucille Ball e Desi Arnaz hanno rischiato tutto per stare insieme.
Il loro amore reciproco ha portato alla creazione dello spettacolo
più influente della storia della televisione, I Love Lucy. Desi –
rifugiatosi in America da Cuba – dopo che la sua famiglia ha perso
tutto durante la rivoluzione cubana del 1933 è diventato prima il
frontman di una band, poi un attore e infine un brillante
produttore e pioniere tecnico. Lucille è nata dal nulla e, con
un’etica del lavoro senza eguali, ha costruito una carriera come
modella, corista e infine come attrice. Ha trovato la sua vocazione
nella commedia, iniziando dalla radio. Quando finalmente a Lucille
è stata concessa l’opportunità di avere il suo programma
televisivo, ha insistito affinché il suo coniuge nella vita reale,
Desi, fosse scelto nel ruolo di suo marito.
Sfidando gli imprevisti hanno reinventato la televisione, sullo
schermo e dietro le telecamere. Il fondamento di I Love Lucy era la
costante rottura e riparazione dell’amore incondizionato. Ciò che
Lucy e Desi non riuscivano a far funzionare l’una con l’altro,
l’hanno regalato al resto del mondo. Lucy and Desi è uno sguardo
diretto e intimo nel dietro le quinte della relazione di questi due
straordinari pionieri, con interviste a Lucie Arnaz Luckinbill,
Norman Lear, Desi Arnaz Jr, Carol Burnett e Bette Midler.
Su Prime Video è inoltre
disponibile il film Being the Ricardos, adattamento cinematografico
della storia di Lucy e Desi firamato dal regista e sceneggiatore
Aaton Sorkin e con i nominati ai premi Oscar 2022 Javier Bardem,
Nicole Kidman e J.K. Simmons.
NUOVI FILM IN ARRIVO
Prime e seconde visioni
Promises | 11 marzo
3/19 | 22 marzo
Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini | 23 marzo
Altri film
Occupation | 1 marzo
Iron Sky: Saranno nazi vostri | 1 marzo
Iron Sky – La battaglia continua | 1 marzo
Il lato positivo – Silver Linings Playbook | 2 marzo
Killerman | 4 marzo
Terminus | 4 marzo
Predestination | 7 marzo
Riddick | 7 marzo
Cowboys | 8 marzo
A Lady in Paris | 8 marzo
Criminal Activities | 10 marzo
Un piccolo favore | 13 marzo
2067 | 15 marzo
Riot Girls | 15 marzo
Mandy | 15 marzo
Sabotage | 15 marzo
Padre Vostro | 15 marzo
Pazza idea | 15 marzo
La casa di famiglia | 16 marzo
The Unhealer – Il potere del male | 21 marzo
Kin | 21 marzo
Solo cose belle | 22 marzo
Tutti le serie tv in arrivo su
Prim Video a Marzo 2022
Star Trek: Picard 2 stagione dal 4
marzo in esclusiva su Prime Video un episodio ogni venerdì per 10
settimane
La seconda stagione di Star Trek:
Picard porta il leggendario Jean-Luc Picard e il suo equipaggio in
un nuovo entusiasmante e coraggioso viaggio nel passato. Picard
deve arruolare nuovi e vecchi amici per fronteggiare i pericoli
della Terra del XXI secolo in una disperata corsa contro il tempo
per salvare il futuro della galassia e affrontare il duello finale
con uno dei suoi più grandi nemici.
Star Trek: Picard vede Patrick
Stewart riprendere il suo ruolo iconico di Jean-Luc Picard, che ha
interpretato per sette stagioni in “Star Trek: The Next
Generation,” e segue questo personaggio iconico nel nuovo capitolo
della sua vita. Insieme a lui troviamo Alison Pill, Jeri Ryan,
Michelle Hurd, Evan Evagora, Orla Brady, Isa Briones, Santiago
Cabrera e Brent Spiner. In questa stagione si uniscono al cast
anche Annie Wersching, e special guest come Whoopi Goldberg – che
ritorna nei panni di Guinan, il suo amato ruolo in Star Trek: The
Next Generation – e John de Lancie.
The Boys Presents: Diabolical, dal
4 marzo in esclusiva su Prime Video
The
Boys Presents: Diabolical è una serie antologica animata in
otto episodi ambientata nell’universo dello show di successo
nominato agli Emmy The Boys. Gli episodi – in un mini-formato della
durata di 12-14 minuti e ognuno caratterizzato dal proprio stile di
animazione – riveleranno storie inedite ambientate nell’universo di
The Boys, portate in vita da alcune delle menti più creative e
geniali dell’intrattenimento di oggi, tra cui Awkwafina, Michael
Cera, Don Cheadle, Chace Crawford, Kieran Culkin, Giancarlo
Esposito, Eliot Glazer, Jason Isaacs, Kumail Nanjiani, Justin
Roiland, Seth Rogen, Andy Samberg, Ben Schwartz, Elisabeth Shue,
Christian Slater, Kevin Smith, Antony Starr, Nasim Pedrad, Simon
Pegg, Kenan Thompson, Aisha Tyler, e il premio Oscar Youn Yuh
Jung.
Upload 2 stagione: dall’11 marzo
in esclusiva su Prime Video
Nella seconda stagione di Upload
Nathan si ritrova a un bivio nella sua vita dell’aldilà: Ingrid, la
sua ragazza, è arrivata inaspettatamente a Lakeview nella speranza
di rafforzare il loro rapporto, ma il suo cuore desidera ancora
segretamente Nora, il suo “angelo” del servizio clienti. Nel
frattempo, Nora è uscita dal sistema ed è coinvolta nelle attività
di un gruppo ribelle e anti-tecnologico, i “Ludds”. La seconda
stagione è ricca di nuovi elementi del futuro prossimo, incluso il
nuovissimo programma digitale per bambini via app di Lakeview
chiamato “prototykes”, e altri scorci satirici su progressi
tecnologici e problemi a venire.
La serie è creata da Greg Daniels,
che ne è anche executive producer insieme con Howard Klein. Upload
vede tra i protagonisti: Robbie Amell nel ruolo di “Nathan”, Andy
Allo nei panni di “Nora”, Kevin Bigley interpreta “Luke”, Allegra
Edwards è “Ingrid”, Zainab Johnson nel ruolo di “Aleesha”, Owen
Daniels è il “Ragazzo I.A.”, Josh Banday nei panni di “Ivan” e
Andrea Rosen interpreta “Lucy”.
MotoGP 2021
La serie vedrà protagonisti piloti
come l’attuale campione mondiale MotoGP 2021 Fabio Quartararo
(Monster Energy Yamaha MotoGP™), l’iconico Valentino Rossi
(Petronas Yamaha SRT) nella sua ultima stagione in MotoGP™, Marc
Márquez (Repsol Honda), Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Lenovo
Team MotoGP™), Johann Zarco (Ducati Pramac Racing), Maverick
Viñales (Aprilia Racing Team Gresini), e il campione del Mondiale
del 2020 Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), oltre ai direttori sportivi
delle principali squadre. Attraverso filmati esclusivi della vita
quotidiana, MotoGP™ Unlimited racconterà sia le storie delle future
promesse di questo sport, sia quelle dei veterani che hanno portato
al successo tante squadre. Per la prima volta, uno sguardo intimo,
unico ed esclusivo che avvicinerà gli spettatori alle sfide
affrontate dai piloti e dai loro team durante la stagione, sia
dentro che fuori dal circuito, scoprendo anche quali sono i
requisiti necessari per partecipare a una delle competizioni più
prestigiose del mondo delle due ruote.
SERIE TV
Hannibal – le tre stagioni | 1
marzo
La verità sul caso Harry Quebert – la prima stagione | 1 marzo
SEAL Team – le prime quattro stagioni | 7 marzo
Sherlock – le quattro stagioni | 8 marzo
Sherlock Special: The Abominable Bride | 8 marzo
90210 (’08) – le cinque stagioni | 14 marzo
Gli eredi della notte – le due stagioni | 15 marzo
Haikyuu!! – la prima stagione | 18 marzo
Bleach – decima e undicesima stagione | 25 marzo
Naruto – le prime due stagioni | 26 marzo
Hunter X Hunter – la terza stagione | 30 marzo
Ecco il trailer finale di Morbius,
con Jared Leto, dal 31 marzo al cinema.
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Animali
fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros.
Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da
J.K. Rowling. Animali
fantastici – I segreti di Silente presenta un cast
guidato dal premio Oscar
Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte
candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il
talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler,
Alison Sudol, Callum Turner,
Jessica Williams,
Katherine WaterstoneMads Mikkelsen.David Yates
ha diretto Animali fantastici – I segreti di
Silente, un film scritto da J.K. Rowling
e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di
J.K. Rowling. I produttori del film sono
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel
Wigram e Tim Lewis, mentre Neil
Blair, Danny Cohen, Josh
Berger, Courtenay Valenti e
Michael Sharp sono i produttori esecutivi.
In Animali
fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus
Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert
Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo
del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente
affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di
guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso
Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano
vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di
seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a
lungo Silente potrà restare in disparte?
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia George
Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo
vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le
relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e
“Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”),
la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood
(“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”,
“Animali fantastici e dove
trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates,
Mark Day (“Animali
fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film
di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar®
James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i
crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”,
“Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).
La Warner Bros. Pictures presenta
una produzione Heyday Films, un film di David Yates,
Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film
sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e
l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile
2022.