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Zenimation, la nuova serie di corti arriva su Disney+

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Zenimation, la nuova serie di corti arriva su Disney+

Disney+ e Walt Disney Animation Studios lanciano oggi Zenimation, la nuova serie in 10 episodi che farà immergere lo spettatore nel paesaggio sonoro di corti animati.

Stacca la spina, rilassati e rinfresca i tuoi sensi per un momento di mindfullness con Zenimation, dei Walt Disney Animation Studios, un’esperienza di paesaggio sonoro animato. Che si tratti della piccola Vaiana che viene chiamata dall’oceano, di Anna e Kristoff che camminano attraverso una foresta ghiacciata, o di Baymax e Hiro Hamada che sorvolano San Fransokyo, queste scene iconiche diventano un’esperienza uditiva unica con i suoni delle onde dell’oceano, di una foresta ghiacciata e del librarsi in volo. Zenimation rende omaggio agli artisti dell’immagine e del suono che hanno fatto la storia dei film dei Walt Disney Animation Studios. Tutti gli episodi di Zenimation sono disponibili da oggi su Disney+.

Justice League Snyder Cut: ecco quanto costerà alla WB

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Justice League Snyder Cut: ecco quanto costerà alla WB

Dopo due anni, migliaia di fan di tutto il mondo hanno assistito all’esaudirsi delle loro preghiere questo mercoledì, quando è stata annunciata finalmente la Snyder Cut del controverso film Justice League. Dunque dopo petizioni, campagne promozionali, i fan otterranno finalmente ciò che hanno sempre invocato. Tuttavia molti di loro ora si chiedono cosa aspettarsi. Ebbene la risposta è che la Justice League Snyder Cut non sarà un semplice ri-montaggio del film ma assumerà le sembianze di una vera e propria “piccola produzione”.

Infatti, secondo quanto riferito da alcune fonti autorevoli, Warner Bros. allocherà un budget dai 20 ai 30 milioni di dollari per permettere a Zack Snyder di completare la sua visione della Justice League. Questo includerà il riassemblaggio del lavoro originale in post-produzione e l’operazione coinvolgerà tutta la troupe originale per girare, tagliare e rifinire o aggiungere nuovi effetti visivi. Secondo THR, una parte di questo budget sarà dedicato anche a far tornare sul set alcune star e ripristinare così la narrazione originale del film, che come molti di voi sapranno, è stata stravolta dall’ingresso di Joss Whedon.

Il cast originale ritornerà davvero per ultimare la Justice League Snyder cut?

Purtroppo attualmente non è del tutto chiaro cosa questo voglia dire “far tornare le star” e  se c’è realmente la possibilità che le star del film possano tornare per aiutare Zack Snyder a mettere insieme la sua versioneCome dice THR, alcuni attori effettivamente potrebbero essere coinvolti ma riferisce che torneranno per “registrare dialoghi aggiuntivi”. Quindi si parla di vere riprese e non c’è nessun riferimento al fatto che nuove riprese potrebbero effettivamente aver luogo. Dunque è più probabile che gli attori si limiteranno a fornire “ADR extra” (registrazione aggiuntiva del dialogo).

Inoltre non sappiamo nemmeno quali membri del cast potrebbe essere necessario far tornare. Dei sei attori principali, tre di loro stanno ancora lavorando al DCEU. Gal Gadot presto dovrebbe ritornare al cinema con Wonder Woman 1984, Jason Momoa riprenderà il ruolo di Arthur Curry in Aquaman 2  e, allo stato attuale, Ezra Miller reciterà  nel  film in pre-produzione The Flash. Nonostante questo, sarebbe bello vedere del nuovo materiale del Superman di Henry Cavill o del Cyborg di Ray Fisher, partecipazioni il cui futuro all’interno del DCUniverse è stato più volte messo in dubbio negli ultimi mesi.  Nonostante questo, la cosa che sembra chiara è che la Warner Bros è totalmente impegnata a consentire a Zack Snyder di finire la sua versione del film dopo che il regista è stato costretto a lasciare la produzione a causa della tragedia personale.

Vi ricordiamo che la Justice League Snyder Cut uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO MAX che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA, o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Dopo il matrimonio: dal 30 maggio su Mio Cinema

Dopo il matrimonio: dal 30 maggio su Mio Cinema

Dal 30 maggio arriva su MioCinema.it e su Sky Primafila Dopo il matrimonio scritto e diretto da Bart Freundlich. Il film è interpretato da due grandi attrici, il premio Oscar Julianne Moore e la quattro volte candidata all’Oscar Michelle Williams, due donne a confronto in una storia emozionante e coinvolgente.

Sinossi

Dopo il matrimonio è il racconto potente di un grande amore, quello che lega due donne ad uno stesso uomo, quello che ogni madre prova nei confronti della propria figlia. Un viaggio improvviso è destinato a cambiare le sorti di tutti i protagonisti della storia. Due donne e due mondi diversi a confronto, l’una manager newyorkese di successo, l’altra un’idealista alla ricerca di fondi per l’orfanotrofio di cui si occupa in India, un mistero da svelare che fa da filo conduttore. Interpretato da due attrici in stato di grazia, Michelle Williams (quattro volte candidata all’Oscar) e Julianne Moore (premio Oscar per Still Alice), il film parla di perdita e rinascita, di passato e futuro, della forza di non arrendersi anche quando la vita sembra renderlo impossibile.

Dangerous Lies, recensione del film con Camila Mendes

Dangerous Lies, recensione del film con Camila Mendes

Diretto dal regista Michael M. ScottAmarsi ancora, Una tata magica, Best Friends – arriva su Netflix dal 30 aprile un nuovo prodotto originale della piattaforma streaming. Dangerous Lies è un thriller in tema di denaro, occasioni e salate contropartite.

Katie, Camila Mendes, lavora come badante presso la lussuosa casa di un tranquillo pensionato, Leonard, Elliot Gould, con cui ha instaurato un buon rapporto. È sposata con Adam, Jessie T. Usher, che non trova lavoro, e le spese cominciano ad essere troppe. Katie si confida con Leonard, che vorrebbe aiutarla. Pochi giorni dopo l’anziano muore e lascia la sua casa a Katie. Da questo momento una serie di personaggi iniziano a gravitare attorno alla  coppia e alla casa, che nasconde segreti inaspettati, mentre le indagini sulla morte di Leonard procedono a cura della detective Chesler, Sasha Alexander, che inizia ad avere dei sospetti e invita Katie a guardarsi anche da chi le è più vicino.

Dangerous Lies, una sceneggiatura che sa sorprendere

Dangerous lies può contare sulla sceneggiatura di David Golden, grazie alla quale lo spettatore, che si crede vicino alla verità, resta più di una volta sorpreso. Man mano che si procede nel racconto ci si rende conto che tutti i personaggi hanno le loro ombre e a loro modo tutti contribuiscono al mistero, hanno i loro piccoli o grandi segreti. Inoltre, si pone inevitabilmente una domanda: davanti a un’inaspettata fortuna – denaro, una lussuosa villa –  alla possibilità insomma di sistemarsi e risolvere in un colpo solo tutti i propri problemi, cosa si dovrebbe fare? Farsi tentare, anche a rischio che tutta questa buona sorte presenti prima o poi un inevitabile conto, come accade ai protagonisti, o passare la mano? Lo spettatore è spinto a mettersi nei panni della giovane coppia e la vicenda coinvolge al punto giusto, riuscendo a mantenere viva l’attenzione. La pecca sta, semmai, nel fatto che un paio di interrogativi alla fine restino aperti, ma d’altro canto, può avere un suo fascino. Anche il finale mantiene una certa ambiguità.

L’ambientazione all’interno di una grande villa che ha mille spazi e che ben si presta a nasconde, è molto appropriata e contribuisce a creare suspense: i vari piani, la soffitta, il capanno, le pareti che nascondono porte di accesso segreto. Anche le musiche di James Jandrisch contribuiscono a creare la giusta atmosfera.

I protagonisti di Dangerous Lies

Camila Mendes ha qui la sua occasione di cimentarsi con il genere thriller e con un film per tutti, dopo la serie tv che l’ha lanciata, Riverdale, dove recitava accanto a KJ Apa, e due commedie romantiche dirette prettamente a un pubblico di adolescenti, The New Romantic e The Perfect Date. La sfrutta piuttosto bene, dando corpo al personaggio forse più limpido del film, ma con alcune sfumature inaspettate.

Jessie T. Usher dopo essere stato diretto da Roland Emmerich in Independence Day – Rigenerazione, aver recitato al fianco di Samuel L. Jackson in Shaft (2019) e più recentemente in The Banker, è un coprotagonista efficace in un ruolo che con luci e ombre gli consente di mettere alla prova le sue capacità attoriali.

La partecipazione di Elliot Gould – diretto nella sua lunga e fortunata carriera da registi del calibro di  Ingmar Bergman, Robert Altman e Steven Soderbergh ma anche Dino Risi – che è sempre un piacere rivedere sul grande schermo, impreziosisce il tutto. Nel cast anche Jamie Chung e Cam Gigandet.

Dangerous lies non è certo un capolavoro del thriller, ma un buon prodotto made in Usa per gli amanti del genere, adatto per trascorrere una serata casalinga, comodamente seduti sul divano.

Horror: 10 film in cui è il villain a sopravvivere

Horror: 10 film in cui è il villain a sopravvivere

In un tipico film horror, c’è quasi sempre una vittima o un gruppo di amici che riesce a sopravvivere all’omicida mascherato di turno. Quasi sempre, appunto. Spesso, infatti, può capitare che sia il famigerato killer a trionfare.

C’è sempre un modo per riuscire a far sopravvivere il cattivo, in modo da poterlo “resuscitare” per un eventuale sequel, o semplicemente perché il regista di quel film non ama il lieto fine e vuole che sia il male ad avere la meglio sul bene. Non che sia una pratica comunque nei film dell’orrore, ma spesso succede. Ecco di seguito 10 horror in cui è il cattivo ad avere la meglio e a sopravvivere:

Freddy Vs. Jason

Sebbene la scomparsa di Freddy in questo film parecchio confusionario sia molto ambigua, è chiaro che Jason è il personaggio che riesce a sopravvivere in Freddy Vs. Jason, inquietante crossover del 2003, diretto da Ronny Yu

Se i personaggi delle vittime adolescenti risultano davvero insopportabili, è innegabile quanto lo scontro tra i due iconici antagonisti sia parecchio divertente. E ammettiamolo: può non essere memorabile una scena in cui Jason emerge dall’acqua e raccoglie la testa mozzata di Freddy?

Psycho

Anche se Norman Bates non è propriamente un “vincitore” nel classico di Alfred Hitchcock, riesce comunque a sopravvive e a continuare con la sua vita. Nei minuti finali di Psycho vediamo Norman – ormai totalmente schiavo della personalità di sua madre – abbandonarsi al monologo interiore della stessa, con uno sguardo ed un sorriso inquietanti che hanno segnato l’immaginario di più generazioni cinefile.

Norman – interpretato da un magnifico e magnetico Anthony Perkins – è ancora uno squilibrato e lo “spirito” di sua madre ha ancora il controllo sulla sua fragile personalità. Forse non tutti sanno che il film ha avuto ben due sequel, usciti nel 1983 e nel 1986, e con al centro sempre il personaggio di Norman. 

Halloween

Michael Myers è probabilmente uno degli antagonisti più iconici del grande schermo, nonché un invincibile per antonomasia, soprattutto se consideriamo quanti sequel del primo iconico Halloween di John Carpenter sono stati realizzati.

Alla fine del film del 1978, il personaggio di Loomis arriva in tempo e spara sei colpi a Michael, che cade dal balcone e rimane a terra apparentemente morto. Loomis si affaccia dal balcone per rivedere il killer, ma Michael è scomparso…

The Witch

The Witch di Robert Eggers è un horror molto diverso rispetto alle tradizionali produzione di genere che siamo abituati a vedere, in cui le paure non vengono generate dai classici e abusati jumpscare, ma riguardano il tessuto narrativo e ciò che si decide – con estrema intelligenza – di mostrare e non allo spettatore, cogliendolo spesso di sorpresa.

L’ambiguità è uno degli elementi chiave del film, soprattutto perché lo spettatore non riesce subito a capire da dove provenga il male che sembra affliggere tutti i personaggi della storia. E sarà proprio quel male, alla fine, ad avere la meglio, come esemplificato nella bellissima, inquietante ed euforica sequenza finale…

Hell Fest

Per gli amanti dell’horror hardcore, Hell Fest del 2018 ha rappresentato una sorta di ritorno al passato. Nel film, che richiama palesemente il ben più noto Il tunnel dell’orrore di Tobe Hooper del 1981, un gruppo di adolescenti viene preso di mira, all’interno di un parco a tema horror, da uno spietato serial killer mascherato.

L’aspetto più interessante del film è rappresentato proprio dal finale: il pericoloso assassino non viene catturato e torna a casa da quella che sembra essere la sua famiglia, come se nulla fosse accaduto. Un finale forse non convenzionale, ma sicuramente agghiacciante.

Saw – L’enigmista

Prima di generare una sconfinata legione di sequel, Saw – L’enigmista è stato sempre riconosciuto come un horror unico nel suo genere, anche piuttosto crudo. L’orrore non proveniva da un mostro o da un uomo mascherato, ma piuttosto dalle trappole diaboliche partorite dalle mente contorta di John Kramer.

Lo stesso Jigsaw, nel film, è presente insieme alle vittime praticamente per tutta la durata della pellicola, senza che lo spettatore riesca mai ad accorgersene. Tuttavia, come sia riuscito a fingersi morto così a lungo davanti alle sue “pedine”, rimane ancora un mistero… 

Il presagio

Sicuramente tra i film più inquietanti presenti in questa lista, Il presagio è probabilmente l’horror a tema demoni e dintorni più iconico dopo L’esorcista. Il film uscì nel 1976 per la regia di Richard Donner, che due anni dopo avrebbe diretto Superman con Christopher Reeve.

Al centro della storia un bambino di nome Damien che, dopo una serie di spaventosi e inspiegabili avvenimenti, si scopre l’Anticristo. Il film generà ben due sequel: il secondo, uscito 1981, ha visto Sam Neill nei panni di un Damien ormai cresciuto, divenuto Presidente delle industrie di famiglia.

The Wicker Man

Riconosciuto universalmente come uno dei film horror più spaventosi di sempre, The Wicker Man di Robin Hardy, uscito nel 1973, racconta la storia di un detective determinato a scoprire la verità dietro la misteriosa scomparsa di una bambina.

La morte è probabilmente collegata ad un’isola sinistra e piena di inquietanti personaggi, tra cui troneggia un incomparabile Christopher Lee. Lo spettatore si aspetta che la bambina venga ritrovata, ma il finale del film rivela ben più di una sorpresa, sulla scia dei rituali celtici praticati dagli abitanti dell’isola.

Il silenzio degli innocenti

Anche se tecnicamente non è il cattivo principale di questo autentico capolavoro (vincitore dei cinque premi Oscar più importanti) del compianto Jonathan Demme, alla fine de Il silenzio degli innocenti Hannibal Lecter riesce a fuggire alle autorità e alla giustizia, trovando una località segreta dove nascondersi. 

Nonostante il suo comportamento da gentiluomo e la sua raffinatezza, Lecter – interpretato da un mastodontico Anthony Hopkins – segue la strada intrapresa già da altri personaggi della cinematografia horror, pronto anche a lui a fare ritorno nel sequel realizzato nel 2001 e nel prequel uscito nel 2002. 

Quella casa nel bosco

Considerato da molti come un vera e propria lettera d’amore al genere horror, Quella casa del bosco si deve alla fervida immaginazione di Joss Whedon, che ha curato soggetto e sceneggiatura del film insieme al regista Drew Goddard.

Alla fine del film, gli unici due sopravvissuti dell’originario gruppo di amici al centro della storia, scopre che gli orrori che li hanno perseguitati da quando hanno messo piede nella remota casa nel bosco è opera di una grande cripta chiamata “Il Tempio” che opera a livello globale attraverso una serie di brutali “rituali”.

Fonte: Screen Rant

X-Men: 10 attori che hanno quasi interpretato un villain della saga

Da Patrick Stewart a Hugh Jackman, passando per Ian McKellen e Halle Berry, la saga cinematografica di X-Men ha visto alternarsi sul grande schermo alcune delle star più affascinanti e talentuose di Hollywood. Eppure, la maggior parte degli attori che abbiamo visto nei vari film, non sono sempre stati la primissima scelta dei produttori.

Spesso è molto più facile convincere un attore di serie A ad interpretare un villain piuttosto che un eroe, dal momento che la vita cinematografica di quest’ultimo potrebbe richiedere un impegno maggiore rispetto al cattivo di turno, che generalmente viene eliminato – sempre narrativamente parlando – durante l’arco narrativo di un solo film. Di seguito abbiamo raccolto 10 attori che hanno quasi ottenuto il ruolo di un villain nella saga dedicata ai celebri mutanti:

John Hurt – Magneto (X-Men, 2000)

Prima che Ian McKellen venisse scelto per interpretare Magneto nel primo film sugli X-Men del 2000 (l’attore era già stato diretto da Bryan Singer nell’adattamento de L’allievo di Stephen King), il compianto John Hurt e Terence Stamp (Priscilla – La regina del deserto) vennero considerati per la parte.

All’epoca i produttori considerarono anche l’attore britannico David Hemblen, che in precedenza aveva prestato la sua voce al personaggio di Magneto nella serie animata Insuperabili X-Men.

Bryan Cranston – Sebastian Shaw (X-Men: L’inizio, 2011)

Il principale villain di X-Men: L’inizio doveva, in origine, essere Sinistro, personaggio che avrebbe avuto sempre le fattezze di Kevin Bacon. Le cose vennero poi cambiate e l’antagonista divenne Sebastian Shaw (questo spiega anche perché nella parte finale del film, Shaw mostra dei poteri che ricordano molto quelli di Nathaniel Essex).

Prima del casting di Bacon, la parte venne offerta a Bryan Cranston e anche a Colin Firth. In quel momento Cranston aveva appena raggiunto il massimo della popolarità grazie alla serie Breaking Bad e dovette rinunciare alla parte a causa dei suoi impegni col film Drive di Nicolas Winding Refn.

Angelina Jolie – Vuk (X-Men: Dark Phoenix, 2019)

Lo scorso anno, lo storico produttore del franchise di X-Men, Simon Kinberg, ha fatto il suo debutto alla regia con X-Men: Dark Phoenix, capitolo finale della saga dedicata ai mutanti della Marvel sotto l’egida della 20th Century Fox. Il film, nonostante il budget di 200 milioni di dollari, si è purtroppo rivelato un flop, ed è stato accolto negativamente tanto dalla critica quanto dal pubblico.

Nel film Jessica Chastain interpreta l’antagonista principale della storia, Vuk, personaggio creato appositamente per il film ma anche uno degli elementi della trama che hanno ricevuto le critiche maggiori. Prima del casting della Chastain, Kinberg aveva considerato il premio Oscar Angelina Jolie per la parte.

David Harbour – Blob (X-Men le origini – Wolverine, 2009)

Quando X-Men le origini – Wolverine, il primo spin-off della saga dedicato al mutante dagli artigli d’adamantio, era ancora in pre-produzione, David Harbour sostenne il provino per la parte di Blob. Stranamente, l’attore di Stranger Things – che vedremo prossimamente nell’atteso Black Widow, film che inaugurerà la Fase 4 del MCU – non venne ritenuto idoneo per il ruolo.

All’epoca, infatti, i produttori lo considerarono in sovrappeso per le scene che avrebbero dovuto mostrare Frederick J. Dukes prima che diventasse il “Fenomeno da baraccone”. Il ruolo è andato poi all’attore Kevin Durand.

Lucy Liu – Mystica (X-Men, 2000)

Nella prima trilogia di X-Men, quella realizzata tra il 2000 e il 2006, Rebecca Romijn si è rivelata la scelta perfetta per interpretare il personaggio di Raven Darkhölme. All’inizio, però, il ruolo era stato pensato per un’altra attrice.

Sia Lucy Liu (Charlie’s Angels, Kill Bill) e Jeri Ryan (Star Trek: Voyager) vennero considerate per la parte prima del casting della Romijn. Nella quadrilogia prequel, quella realizzata dal 2011 al 2019, la versione più giovane di Mystica è stata interpretata dal premio Oscar Jennifer Lawrence.

Eddie Redmayne – Magneto (X-Men: L’inizio, 2011)

Prima che Michael Fassbender venisse ingaggiato per il ruolo del giovane Magneto in X-Men: L’inizio, diversi attori più o meni celebri hanno cercato di ottenere la parte: tra questi figurano Frank Dillane, Andrew Garfield, Jack Huston, Aaron Taylor-Johnson e il futuro premio Oscar Eddie Redmayne.

Sia Andrew Garfield che Aaron Taylor-Johnson hanno poi interpretato due differenti personaggi dei fumetti Marvel. Garfield ha interpretato l’Uomo Ragno nei due film di The Amazing Spider-Man, mentre Taylor-Johnson ha interpretato Quicksilver in Avengers: Age of Ultron.

Idris Elba – Apocalisse (X-Men: Apocalisse, 2016)

La sceneggiatura originale di X-Men: Apocalisse s’intitolava X-Men: Age of Apocalypse, ma il titolo è stato poi cambiato per evitare “confusione” con Avengers: Age of Ultron. Il ruolo del villain del titolo venne affidato a Oscar Isaac, ma l’attore guatemalteco naturalizzato statunitense non fu la prima scelta dei produttori.

Prima che la parte venisse offerta ad Isaac, infatti, sia Idris Elba che Tom Hardy vennero considerato per il ruolo di En Sabah Nur. Alla fine, Hardy ottene la parte di un altro villain dei fumetti Marvel, ossia Venom.

Michael C. Hall – William Stryker (X-Men le origini – Wolverine, 2009)

Per X-Men le origini – Wolverine, c’era bisogno di un recasting per il personaggio di William Stryker, dal momento che il film racconta di eventi precedenti alla trilogia originale di X-Men. In X-Men 2, il deciso persecutore della razza dei mutanti è stato interpretato da Brian Cox, mentre in X-Men: Giorni di un futuro passato e X-Men: Apocalisse ha avuto il volto di Josh Helman.

In X-Men le origini – Wolverine viene interpretato da Danny Huston, ma prima del suo casting, venne considerato per la parte Michael C. Hall, star di Six Feet Under e Dexter

Brad Pitt – Cable (Deadpool 2, 2018)

Nella scena dopo i titoli di coda di Deadpool, il Mercenario Chiacchierone esce fuori da una camera in accappatoio e si rivolge agli spettatori intimandoli a lasciare la sala; aggiunge che ci sarà un sequel con Cable e fantastica sull’eventuale attore che lo interpreterà. Quando venne il momento di scegliere l’interprete del personaggio, i produttori considerarono Brad Pitt per la parte.

Il ruolo venne offerto anche a Liam Neeson, ma questi rifiutò. Prima del casting di Josh Brolin, altri attori come David Harbour, Viggo Mortensen e Michael Shannon vennero presi in considerazione. L’ironia della sorte ha poi voluto che lo stesso Pitt apparisse brevemente in Deadpool 2, nei panni di un mutante invisibile.

Christopher Lee – Magneto (X-Men, 2000)

Non ci sono dubbi che Ian McKellen si sia rivelato la scelta migliore per il ruolo di Magneto, ma anche altri leggendari attori hanno “rischiato” di soffiare la parte all’illustre collega. Oltre a John Hurt e Terence Stamp, anche il grande Christopher Lee venne considerato per il ruolo di Erik Lehnsherr.

Lee avrebbe poi interpretato un altro villain in un altro franchise ancora più celebre, dal momento che George Lucas lo scelse per il ruolo del Conte Dooku nel secondo e nel terzo episodio della trilogia prequel di Star Wars.

Fonte: Screen Rant

James Gunn rivela qual è il suo film di supereroi preferito

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James Gunn rivela qual è il suo film di supereroi preferito

James Gunn ha svelato qual è il suo film di supereroi preferito e, sorprendentemente, non si tratta di Guardiani della Galassia. L’amatissimo regista e sceneggiatore americano – da sempre molto attivo sui social – sta partecipando in questi giorni alla “30-Day Movie Challenge” via Twitter, che consiste nell’elencare 30 film del cuore, uno per ogni giorno del mese e in base alle descrizioni presenti nell’infografica alla base della sfida.

Arrivato al decimo giorno, Gunn ha dovuto condividere un’immagine del suo cinecomic preferito e, con enorme sorpresa, ha rivelato che si tratta di Spider-Man: Un Nuovo Universo, primo film d’animazione con protagonista l’Uomo Ragno, nonché debutto cinematografico del personaggio di Miles Morales. Il decimo giorno della “challenge”, infatti, chiedeva proprio ai partecipanti di nominare il proprio film di supereroi preferito e Gunn, ancora una volta, è riuscito a spiazzare i suoi fan con la sua risposta.

Ad ogni modo, non dovrebbe sorprendere – nonostante James Gunn abbia diretto ben due cinecomics (tre se consideriamo anche l’attesissimo The Suicide Squad) – che il regista ami in maniera particolare Spider-Man: Un Nuovo Universo, dal momento che si tratta di uno dei prodotti supereroistici più apprezzati dell’ultimo decennio, lodato soprattutto per l’animazione, la storia e l’umorismo, vincitore anche del premio Oscar al miglior film d’animazione.

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Per quanto riguarda i prossimi impegni di James Gunn, il regista e sceneggiatore è attualmente impegnato con la post-produzione di The Suicide Squad, il nuovo cinecomic che riporterà sul grande schermo la Squadra Suicida della DC Comics. Parallelamente, il regista è anche al lavoro sulla sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 3, che al momento non ha ancora una data di uscita.

Avatar 2: la produzione ripartirà la prossima settimana

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Avatar 2: la produzione ripartirà la prossima settimana

Attraverso un nuovo post condiviso via Instagram (che include una nuova immagine dal backstage del film), il produttore Jon Landau ha annunciato che le riprese di Avatar 2 riprenderanno ufficialmente in Nuova Zelanda a partire dalla prossima settimana, grazie all’attenuarsi dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Nello scatto che ha accompagnato la lieta notizia, è possibile vedere due nuovi mezzi che saranno presenti nei sequel: la Matador, un’imbarcazione di comando ad alta velocità, e il Picador, un motoscafo. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Landau ha spiegato che non vede l’ora di poter mostrare ai fan “altro materiale”.

Secondo le norme stabilite dalla New Zealand Film Commission per continuare a garantire la sicurezza anche sui set, ogni produzione che tornerà attiva dovrà registrarsi sul portale ScreenSafe in modo da poter comunicare al Ministero della Sanità il tracciamento e il conseguente monitoraggio dei contatti presenti che verrà eseguito tramite l’agenzia governativa WorkSafe.

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Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Suicide Squad: la Director’s Cut potrebbe non arrivare mai

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Suicide Squad: la Director’s Cut potrebbe non arrivare mai

In seguito all’annuncio della release della Snyder Cut di Justice League su HBO Max il prossimo anno, in molti hanno iniziato a speculare sul fatto che anche Suicide Squad di David Ayer potesse ricevere lo stesso trattamento, soprattutto dopo un tweet decisamente “sospetto” condiviso dallo stesso regista a poche ore dall’annuncio che la versione del cinecomic DC ad opera di Zack Snyder sarebbe finalmente uscita.

Ebbene, a quanto pare si trattava di un tweet completamente isolato, non collegato ad una possibile uscita di una Director’s Cut di Suicide Squad. A spegnere qualsiasi tipo di entusiasmo è stato proprio Ayer, che sempre su Twitter ha ammesso che “spera” di poter un giorno far vedere al mondo il suo taglio sul film con Margot Robbie, ma al tempo stesso ha spiegato: “Semplicemente, non dipende da me. Adoro la Warner Bros. È sempre stata una sorta di ‘casa’ per me. Rispetto e sostengo a pieno l’incredibile percorso che il DCEU ha intrapreso sotto la loro gestione. Per quanto riguarda il ‘mia’ versione di Suicide Squad, potrebbe restare soltanto una voce… per sempre. E andrebbe bene anche così.”

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A proposito di Suicide SquadDavid Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

The Batman: Jeffrey Wright anticipa una nuova evoluzione del personaggio

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Durante una recente intervista riportata da THR, Jeffrey Wright ha svelato nuovi dettagli su The Batman, l’attesissimo cinecomic DC che sarà diretto da Matt Reeves, la cui produzione è al momento bloccata a causa dell’emergenza Covid-19. Nel film, la star della serie Westworld intepreterà James Gordon, anche se al momento non sappiamo se Jim sarà già il Commissario che tutti conosciamo o se farà parte della Polizia di Gotham con un grado diverso.

“Come per qualsiasi altro film, anche per The Batman stiamo lavorando tutti insieme per cercare di creare la giusta atmosfera, la giusta ambientazione, il giusto tono”, ha spiegato Wright. “Si tratterà della prossima evoluzione di un universo che è stato creato nel lontano 1939. Si tratterà della prossima evoluzione di Gotham. Anche se non siamo sul set, sto continuando a lavorare da lontano con Matt e vengo costantemente aggiornato su ciò che sta facendo anche Robert Pattinson. Stiamo cercando di creare qualcosa che rispecchi l’universo di Batman ma che al tempo stesso sia anche nostro.”

Dalle parole di Wright, sembra che Reeves si stia impegnando in maniera particolare per cercare di realizzare un film che omaggi la tradizione ma che al tempo stesso sia in grado di raccontare una storia completamente nuova per toni e intenzioni. A tal proposito, Wright ha parlato della prima volta che lesse della Batmobile nelle sceneggiatura, ricordando quanto segue: “Quando ho letto la parte della sceneggiatura sulla Batmobile ricordo di aver pensato ‘Sì, è proprio lei!’. Bruce Wayne ha creato l’auto più tosta e muscolare che si possa immaginare, ma è radicata a Gotham. È radicata in America.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: ufficiale lo spin-off dedicato a Jackpot

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Spider-Man: ufficiale lo spin-off dedicato a Jackpot

A meno di 24 ore dalla notizia di un possibile film dedicato a Madame Web, apprendiamo grazie a Deadline che la Sony Pictures ha messo ufficialmente in cantiere un nuovo spin-off di Spider-Man dedicato a Jackpot, personaggio dell’Universo dell’Uomo Ragno forse non così popolare.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Marc Guggenheim, noto per essere il produttore esecutivo dell’Arrowverse. Secondo le prime indiscrezioni, il film dovrebbe essere basato sulla prima incarnazione di Jackpot nei fumetti, quindi sull’alter ego di Sara Ehret, creata da Dan Slott e Phil Jimenez, una ragazza con poteri ottenuti tramite un esperimento genetico andato male.

In attesa di nuovi dettagli sul progetto, ricordiamo che tra i prossimi spin-off di Spider-Man in cantiere figurano anche film dedicati a Silk, Nightwatch e Kraven il Cacciatore. I prossimi titoli ad arrivare al cinema, invece, saranno Morbius e Venom: Let There Be Carnage, entrambi posticipati al 2021 a causa dell’emergenza Covid-19.

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Per quanto riguarda invece la trilogia sull’Uomo Ragno con protagonista Tom Holland, appena i set cinematografici saranno di nuovo agibili dovrebbero partire ufficialmente le riprese di Spider-Man 3, la cui data di uscita è al momento fissata per il 5 novembre 2021.

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Tenet: nuovo affascinante trailer del film di Christopher Nolan

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Tenet: nuovo affascinante trailer del film di Christopher Nolan

La Warner Bros ha diffuso un nuovo trailer ufficiale di Tenet, l’atteso nuovo film dell’acclamato Christopher Nolan, che vedrà protagonisti John David Washington  e Robert Pattinson.

Il nuovo trailer nella grande tradizione dei trailer di Christopher Nolan come accaduto con  InceptionInterstellar e persino The Dark Knight, non rivela del tutto cosa sta accadendo nel film ma in qualche modo ci affascina. Nota importante! Il trailer termina semplicemente con “venire al cinema”, che una volta per tutte sembra suggerire che Tenet non si atterrà alla data di uscita del 17 luglio. Di seguito il trailer in lingua originale:

Tenet, il film

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 17 luglio 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Notte prima degli esami: 10 cose che non sai sul film

Notte prima degli esami: 10 cose che non sai sul film

Distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel 2006, il film Notte prima degli esami è l’opera prima del regista Fausto Brizzi. Divenuto un cult generazionale, il lungometraggio è il ritratto di una gioventù allo sbaraglio, spaventata dal futuro incombente e non ancora pronta ad assumersi le responsabilità che il crescere comporta. Apprezzato da critica e pubblico, il film è stato uno dei maggiori successi degli anni, lanciando nel panorama nazionale i suoi giovani protagonisti.

Ecco 10 cose che non sai di Notte prima degli esami.

Parte delle cose che non sai sul film

Notte prima degli esami canzoni

Notte prima degli esami: la trama del film

10. Racconta di un delicato momento di passaggio. Ambientato nel giugno del 1989, il film segue le vicende di Luca Molinari e dei suoi amici, tutti alle prese con l’incombente maturità classica. Tra severi professori e ripassi disperati di letteratura greca, si avvicendano le loro vite segnate da amori, tradimenti e paure. Arrivati al giorno dell’esame, i giovani protagonisti affronteranno la prova consapevoli di averne già superate di ben più complesse durante il percorso che li ha condotti lì.

9. Il film è ispirato all’omonima canzone. La storia del film prende il proprio spunto dalla celebre canzone omonima di Antonello Venditti. Poiché in questa non si narra una vera e propria vicenda, quanto più delle suggestive immagini, il regista Brizzi ha cercato di riprodurre l’atmosfera sognante che la canzone mette in moto.

Notte prima degli esami: dove vedere il film in streaming

8. È presente sulle principali piattaforme. Per chi desidera vedere, o rivedere, Notte prima degli esami, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Netflix, Chili, Rakuten TV e Tim Vision. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Notte prima degli esami: le canzoni presenti nel film

7. Ha un colonna sonora ricca di grandi classici. Oltre a contenere nella propria colonna sonora la canzone da cui prende ispirazione, il film vanta una serie di grandi classici, particolarmente apprezzati nel connubio con le sue immagini. Tra questi si annoverano Don’t Stop Me Now, dei Queen, Cosa resterà degli anni ’80, di Raf, Noi I ragazzi di oggi, di Luis Miguel, The Final Countdown, degli Europe, e Eye of the Tiger, dei Survivor.

Notte prima degli esami: film simili

6. È un film a suo modo unico. Se da una parte è difficile ritrovare film simili a Notte prima degli esami, in particolare per via della sua storia specifica, dall’altra è possibile accostarlo per tematiche ad altri noti, o meno, lungometraggi. Tra questi si annoverano i film Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013), The Breakfast Club (1985), Santa Maradona (2001), con Stefano Accorsi, e Come tu mi vuoi (2007).

Parte delle cose che non sai sul film

Notte prima degli esami streaming

Notte prima degli esami – Oggi

5. Esiste una seconda versione del film. L’anno successivo, Brizzi realizza una seconda versione del film, con un cast pressoché identico e l’aggiunta dell’attrice Carolina Crescentini. La storia viene però ambientata, come suggerisce l'”oggi” nel titolo, al periodo presente, ed in particolare in concomitanza con i mondiali di calcio che videro trionfare la squadra italiana. Anche in questo caso, il film segue le vicende di Luca e dei suoi amici in procinto di sostenere la maturità.

Notte prima degli esami: gli attori del film

4. Ha reso celebre Nicolas Vaporidis. Protagonista del film, nel ruolo di Luca Molinari, è l’attore Nicolas Vaporidis, all’epoca ancora alle prime armi. Il successo straordinario di Notte prima degli esami gli permise da quel momento di diventare uno degli interpreti più richiesti del momento, ottenendo ruoli da protagonista in diversi film.

3. Nel cast c’è un noto attore e scrittore. Uno dei personaggi principali del film è il professor Antonio Martinelli, temuto docente di letteratura che darà del film da torcere al giovane protagonista. A dargli vita, fu chiamato l’attore e scrittore Giorgio Faletti, che per la sua interpretazione ottenne numerosi riconoscimenti, come la candidatura da attore non protagonista ai David di Donatello.

2. Nel ruolo della protagonista femminile vi è un’attrice oggi celebre. A recitare la parte di Claudia Martinelli, figlia del professore e desiderio amoroso di Molinari, vi è l’attrice Cristiana Capotondi. All’epoca anche lei poco nota, divenne grazie al film una delle più apprezzate interpreti della sua generazione, particolarmente attiva ancora oggi. Per il ruolo, venne inoltre nominata ai David di Donatello come miglior attrice protagonista.

Notte prima degli esami: le frasi più belle del film

1. È ricco di frasi divenute celebre. All’interno della pellicola sono contenute alcune battute divenute vere e proprie massime di vita. Le frasi e i dialoghi scritti in sceneggiatura da Brizzi hanno così certamente contribuito al successo del film. Ecco alcune delle frasi migliori del film:

“L’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa… L’importante è quello che provi mentre corri.” (prof. Martinelli)

“Quando l’ultimo giorno di scuola, dell’ultimo anno di liceo suona la campanella dell’ultima ora, tu sei convinto che quello sia l’ultimo secondo della tua adolescenza. Senti il bisogno di sottolineare l’evento con una frase storica tipo: “Che la forza sia con noi” oppure “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”.” (Luca Molinari)

“Quella notte è andata così, non ho baciato Claudia e non c’è stato il lieto fine. Eppure, me la ricorderò sempre perché era una notte speciale. Ma io la magia di quella notte, come spesso succede nella vita, non l’ho più ritrovata.” (Luca Molinari)

“Vedi Molinari quando una cosa ti interessa veramente, devi correre e andartela a prendere. Io quando mi sono innamorato di mia moglie ho viaggiato tutta la notte in macchina per venire a Roma a dirglielo, e due giorni dopo, ho dato l’ultimo esame all’università, e ho pure preso 30.” (prof. Martinelli)

Fonte: IMDb

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

Se qualche volta, guardando un film, ci sembra di vedere somiglianze trai vari attori, potrebbe trattarsi di uno di quei casi, non troppo rari, in cui un attore interpreta più d un ruolo.

Spesso si tratta uno dei due è un ruolo marginale, qualche volta il trucco e il parrucco (quando non la CGI) aiutano a mascherare il doppio ruolo, altre volte capita che al contrario l’uso dello stesso attore per due ruoli diversi sia così sfacciato da sfiorare la parodia.

Il sito BrightSide ha raccolto una serie di immagini che mostrano attori in ruoli differenti, a volte più di due, nello stesso film. Eccoli di seguito!

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

1. Michael J. Fox — Marty McFly e Marlene McFly, Ritorno al Futuro Parte II (1989)

2. Jason Isaacs — Mr. Darling e Capitan Uncino, Peter Pan (2003)

3. Jonathan Hyde — Sam Parrish e Van Pelt, Jumanji (1995)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

4. Dick Van Dyke — Bert e Mr. Dawes Sr., Mary Poppins (1964)

5. Warwick Davis — Unci Unci e Professor Filius Vitious, Harry Potter Saga (2001-2011)

6. Ben Stiller — Larry Daley e Laaa, Notte al museo – Il segreto del faraone (2014)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

7. Ben Mendelsohn — Keller e Talos, Captain Marvel (2019)

8. James Remar — Ace Speck e Butch Pooch, Django Unchained (2012)

9. Eddie Murphy è il Principe Akeem, Clarence, Randy Watson e Saul in Il Principe cerca moglie (1988)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

10. Arsenio Hall — Semmi, Morris, una ragazza in un bar e il Reverendo Brown in Il Principe cerca moglie (1988)

11. Michelle Williams — Annie e Glinda, Oz the Great and Powerful (2013)

12. Margaret Hamilton — Miss Almira Gulch e La Strega Cattiva dell’Ovest, Il Mago di Oz (1939)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

13. Dean-Charles Chapman — Martyn Lannister e Tommen Baratheon, Game of Thrones (2011-2019)

14. Ryan Reynolds — Deadpool e la voce di Fenomeno, Deadpool 2 (2018)

15. Benedict Cumberbatch — Dr. Stephen Strange e Dormammu, Doctor Strange (2016)

Waiting for the Barbarians: distribuito negli USA da Samuel Goldwyn Films

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La società americana di produzione cinematografica Samuel Goldwyn Films ha annunciato di avere acquisito i diritti nordamericani per il film di Ciro Guerra, Waiting for the Barbarians da AMBI, il sales agent internazionale che aveva acquisito dalla Iervolino Entertainment i diritti di vendita del film per la distribuzione internazionale.

Il film è interpretato dal Premio Oscar Mark Rylance (Il Ponte delle Spie), dal candidato all’Oscar Johnny Depp (Pirati dei Caraibi, La Fabbrica di Cioccolato, Animali Fantastici e dove trovarli), Robert Pattinson (Twilight e nuovo interprete di Batman), Gana Bayarsaikhan (Ex Machina) e Greta Scacchi (La ragazza nella nebbia).

Waiting for the Barbarians, in pieno trend con altre major come Warner Bros e Universal, uscirà su piattaforme on demand e digitali via cavo a partire da agosto 2020.

Un magistrato, amministratore di un isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome, aspetta con impazienza la tranquillità della pensione, fino all’arrivo del Colonnello Joll. Incaricato di riferire sulle attività dei “barbari” e sulla sicurezza al confine, Joll conduce una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei “barbari” per mano del colonnello e la tortura di una giovane donna “barbara” spingono il magistrato a una crisi di coscienza che lo porterà a compiere un atto di ribellione donchisciottesco.

Waiting for the barbarians, recensione del film con Johnny Depp

Il film è ricco di momenti potenti e commoventi interpretati da Mark, Johny, Robert e Gana. La fo-tografia è bellissima e il regista Ciro Guerra crea un mondo che ci spinge a guardare più in pro-fondità dentro noi stessi e porta a chiederci: “Cosa farei io?”.

Waiting for the Barbarians è diretto da Ciro Guerra e scritto dall’autore vincitore del premio No-bel J.M. Coetzee, che ha adattato la sceneggiatura del romanzo omonimo. Il vincitore del premio Oscar Chris Menges è il direttore della fotografia.

I produttori del film sono Andrea Iervolino, Monika Bacardi, Michael Fitzgerald, Olga Segura. I produttori esecutivi sono Sir Martin Franklin, Cristina Gallego, Danielle Maloni, Deborah Dobson Bach e Penelope Glass.

Andrea Iervolino, Presidente e Fondatore di Iervolino Entertainment, produttore del film, ha commentato: “Siamo molto felici che questo film, da noi prodotto, di nazionalità italiana, vedrà presto la luce nel mercato US grazie alla distribuzione della major americana Samuel Goldwyn. E’ stato un progetto fortemente voluto, con un regista e un cast eccezionali, che dà prestigio al nostro cinema e segue i punti cardine del nostro business model. Questo progetto conferma la direzione del percorso qualitativo che la nostra società sta intraprendendo, dalla partecipazione al Festival del Cinema di Venezia, a quello di Deauville, al London Film Festival al Film Festival di Zurigo”.

“Samuel Goldwyn Films è orgogliosa di portare questo film al pubblico”, ha affermato Peter Goldwyn, Presidente di Samuel Goldwyn Films. “È stato un grande onore lavorare con questo cast meraviglioso e questo gruppo appassionato che ha portato il capolavoro di J.M. Coetzee sullo schermo. È una storia senza tempo che parla di ar-gomenti appartenenti al mondo d’oggi e noi siamo molto felici ed entusiasti di averlo finalmente portato al pubblico negli Stati Uniti attraverso questa collaborazione con la Samuel Goldwyn”, ha dichiarato il regista Ciro Guerra.

Mission: Impossible 7, Nicholas Hoult sostituito da Esai Morales

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Esai Morales sostituirà Nicholas Hoult nei panni dell’antagonista in Mission: Impossible 7, con Tom Cruise. A confermarlo è Paramount Pictures e Skydance Media.

Hoult, il cui esatto ruolo nel film era sconosciuto, ha dovuto lasciare il film a causa di problemi di schedule, dovuto allo slittamento delle riprese del film, causa pandemia. Il settimo capitolo del franchise ha chiusi i set a marzo e, anche se non è chiaro quando le riprese saranno in grado di riprendere, la produzione ha già trovato in Esai Morales il sostituto per Hoult.

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai MoralesTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

Mission: Impossible 7 e Mission: Impossible 8 verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Fonte: Variety

Thor: Ragnarok, l’intera lista di gladiatori del Contest of Champions

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Una delle scene più divertenti di Thor: Ragnarok è sicuramente l’incontro di Thor e Hulk nell’arena di Sakaar. I due eroi si scontrano nel corso del Contest of Champions, indetto dal Granmaestro e che negli anni precedenti ha sempre visto Hulk trionfare, tanto che è diventato un vero e proprio idolo del pianeta.

Sappiamo che, insieme al Dio del Tuono e al Gigante di Giada, anche Miek e Korg facevano parte della lista di gladiatori disposti a partecipare alla gara, ma adesso Andy Park, grazie ad un concept inedito, ci mostra l’intero roster di gladiatori!

Eccolo di seguito:

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Snowpiercer, recensione della serie Netflix con Jennifer Connelly

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Lo Snowpiercer è un treno di mille e uno vagoni che corre, ininterrottamente, su un binario che percorre tutto il globo terracqueo. Corre in un mondo morto, ricoperto dal gelo, e custodisce dentro di sé quello che resta dell’umanità.

Una bellissima sequenza animata racconta cosa è accaduto alla Terra: il riscaldamento globale ha reso impossibile la vita, gli scienziati hanno quindi cercato un modo artificiale di raffreddarla, ma questo è sfuggito loro di mano, lasciando il Pianeta attanagliato dal gelo. Il misterioso  Mr. Wilford ha però trovato una soluzione provvisoria, per permettere alla vita di continuare: un lungo treno/arca, per sopravvivere al disastro.

Snowpiercer, serie basata sul film di Bong Joon-ho

Snowpiercer, nuova serie Netflix che approderà dal 25 maggio sulla piattaforma streaming con i primi due episodi, per poi continuare con un episodio a settimana, è basata sull’omonimo film del 2013 di Bong Joon-ho, a sua volta ispirato alla graphic novel francese Le Transperceneige. L’incipit realizzato in animazione si trasforma rapidamente un un’accessa sequenza di scontro, in cui gli ultimi, i derelitti, quelli che non possono permettersi nemmeno un biglietto di terza classe, provano a salire sul treno al momento della partenza, andando ad occupare “il Fondo”, il vagone dei clandestini.

La storia segue la linea tracciata dal film del regista sudcoreano in maniera fedele, salvo poi impiantarci sopra una detective story che meglio si sposa con la natura seriale del progetto. Infatti, proprio nel Fondo si trova Andre Layton (Daveed DiggsBlack-ish), unico detective a bordo del treno, che viene convocato per risolvere un omicidio efferato in terza classe. Layton scoprirà presto che si tratta di un serial killer e lo andrà a cercare addirittura nella prima classe.

Accanto a Diggs, che interpreta l’eroe buono e integerrimo di questa storia, una sorta di corrispettivo di Chris Evans nel film di Bong, c’è Jennifer Connelly, nei panni di un leader duro e inflessibile, ma dentro di sé riluttante al comando e a prendere le decisioni necessarie a garantire l’ordine sul treno.

Proprio l’ordine è la parola… d’ordine di Mr. Wilford, la cui portavoce, Melanie Cavill (la Connelly appunto), cerca di mantenere a ogni costo. Ogni pianta, ogni animale, ogni essere umano di prima, seconda, terza classe o addirittura del Fondo, fa parte di un complesso e delicatissimo equilibrio che permette alla vita nello Snowpiercer di prosperare. E chiaramente l’ordine ha un prezzo che chi occupa la prima classe non è certo propenso a pagare.

Il contesto sci-fi, quindi, così come accadeva nelle opere originali, accoglie anche una forma di contestazione sociale, che nel caso della serie fa da sfondo alla vicenda investigativa, almeno nella prima parte dello show. Questa scelta, comprensibile data la natura seriale del prodotto, finisce però per banalizzare un linguaggio, anche visivo, che avrebbe permesso una sperimentazione intrigante.

Snowpiercer

Jennifer Connelly è il cuore di Snowpiercer

Vero e proprio pilastro su cui è costruita l’intera storia, Jennifer Connelly è una perfetta leader, non un vero e proprio villain ma più un’eroina oscura, un personaggio sfaccettato che sotto un’apparenza di algido controllo nasconde dubbi, paure, incertezze, una umanità a stento tenuta sotto controllo.

La serie è stata sviluppata dal network generalista TNT, insieme a Netflix, e nonostante questo, alcune scelte si abbandonano ad una crudeltà visiva e narrativa che lascia sorpresi quegli spettatori che invece si aspettavano un prodotto più “cauto”.

Diluendo e lasciando sullo sfondo la trama del film del 2013, pur restituendone lo spirito, Snowpiercer si concentra principalmente sulla detective story, rinunciando ad un po’ di audacia nel linguaggio, per sposare una struttura più consona a una serie tradizionale. Nonostante questo si rivela un prodotto che tende la mano allo spettatore e riesce a farlo salire a bordo.

Linda Caridi: 10 cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi: 10 cose che non sai sull’attrice

Felice scoperta degli ultimi anni, l’attrice Linda Caridi è divenuta in breve una delle più promettenti interpreti del panorama cinematografico e televisivo nazionale. Grazie ai suoi ruoli ha saputo dar prova di grande generosità e talento, che la critica non ha mancato di riconoscere. Ora che ha raggiunto una maggiore popolarità, per l’attrice si attendono sempre più ruoli di rilievo.

Ecco 10 cose che non sai di Linda Caridi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi Ricordi

Linda Caridi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi italiani. L’attrice debutta al cinema come protagonista del film Antonia. (2015), dando vita alla poetessa Antonia Pozzi. Successivamente, recita in Nome di donna (2018), con Cristiana Capotondi, mentre ottiene grande successo per il suo ruolo di Ricordi? (2018), recitando accanto all’attore Luca Marinelli. Nello stesso anno è poi protagonista del film Mamma + Mamma. Prossimamente reciterà nel film Supereroi, accanto agli attori Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. La Caridi debutta invece sul piccolo schermo con il film Lea (2015), dove interpreta la figlia della protagonista. È poi Felicetta Vitale in Felicia Impastato (2016) e Ofelia nella serie Donne (2016). Nel 2019 recita invece nella miniserie Storia di Nilde, accanto all’attrice Anna Foglietta.

8. Ha partecipato al doppiaggio di un noto film. Tra gli altri progetti recenti a cui l’attrice ha partecipato si annovera il film d’animazione italiano La famosa invasione degli orsi in Sicilia (2019). Presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, il film si avvale delle voci di attori come Toni Servillo e Antonio Albanese. Qui, l’attrice ha dato voce al personaggio di Almerina.

Linda Caridi ai David di Donatello

7. È stata nominata al noto premio. Grazie alla sua delicata interpretazione nel film Ricordi?, l’attrice è stata particolarmente lodata dalla critica. Ha così ricevuto la sua prima nomination ai David di Donatello, nella categoria per la miglior attrice protagonista. Pur non riportando la vittoria, l’attrice ha potuto così ottenere un ennesimo riconoscimento in un anno ricco di successi.

Linda Caridi è su Instagram

6. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre tremila persone. All’interno di questo è solita prevalentemente condividere immagini tratte dai progetti a cui prende parte, contribuendo così alla loro promozione. Non mancano poi anche foto realizzate per riviste o eventi di gala.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi Instagram

Linda Caridi in Ricordi?

5. Affrontare il ruolo è stata una vera sfida. Per l’attrice, recitare nel film di Valerio Mieli, interamente basato sul concetto dei ricordi, è stata una vera e propria sfida. Si è infatti trovata non solo a dover interpretare il suo personaggio, ma anche a doverlo interpretare dal punto di vista del suo co-protagonista. Per riuscirci, la Caridi ha passato molto tempo a studiare e a fare prove insieme a Marinelli, per trovare il modo in cui i loro due personaggi si influenzavano a vicenda.

4. Si è identificata molto con il suo personaggio. Per l’attrice, comprendere il suo personaggio non è invece stato troppo complesso. Ha infatti affermato di essersi riconosciuta molto nel processo che porta dalla spensieratezza al duro confronto con la realtà. Poiché è un’esperienza universale, per la Caridi è stato facile ritrovarsi in questo arco evolutivo.

Linda Caridi: la sua vita privata

3. È estremamente riservata. L’attrice si è dimostrata particolarmente restìa a condividere dettagli sulla propria vita privata. Nonostante sia presente sui social, e l’attenzione mediatica nei suoi confronti sia notevolmente cresciuta nell’ultimo periodo, resta ancora impossibile stabilire se la Caridi abbia o meno una relazione sentimentale.

Linda Caridi: la sua agenzia

2. È rappresentata da una nota agenzia. Alle spalle dell’attrice, vi è l’agenzia Moviement, da anni impegnata nella promozione dei propri artisti. Questa ha negli anni supportato l’attrice candidandola ad importanti provini, il più dei quali l’hanno portata ad interpretare i ruoli per cui oggi è famosa. Nella scheda dedicata alla Caridi, presente sul sito ufficiale, è possibile ritrovare tutte le informazioni di lei, dall’istruzione ai lavori svolti.

Linda Caridi: età e altezza

1. Linda Caridi è nata a Milano, Italia, il 12 settembre 1988. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

The Old Guard: trailer del film con Charlize Theron e Luca Marinelli

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di The Old Guard, il nuovo film Originale Netflix con Charlize Theron (Atomica Bionda) e il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot). Diretto da Gina Prince-Bythewood e scritto da Greg Rucka, il film uscirà il 20 Luglio su piattaforma streaming ed è basato sulla serie di graphic novel di Greg Rucka e illustrata da Leandro Fernandez.

Oltre ai due protagonisti nel cast di The Old Guard anche Kiki Layne, Marwan Kenzari, Harry Melling, Van Veronica Ngo, con Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Il film è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Charlize Theron, AJ Dix, Beth Kono, Marc Evans.

The Old Guard, la trama

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood (LOVE & BASKETBALL, BEYOND THE LIGHTS – TROVA LA TUA VOCE), The Old Guard racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non sia così semplice.

Little Fires Everywhere: la recensione della nuova serie Amazon Prime Video

Terminata l’avventura di Big Little Lies, l’attrice premio Oscar Reese Witherspoon ha trovato il suo nuovo progetto da interprete e produttrice. Si tratta di Little Fires Everywhere, trasposizione dall’omonimo romanzo di Celeste Ng. Inizialmente distribuita nei soli Stati Uniti, la serie è stata accolta talmente bene da ottenere poi un rilascio a livello internazionale, arrivando, a partire dal 22 maggio, sulla piattaforma Amazon Prime Video. Composta da otto episodi, questa esplora una serie di tematiche, dalla maternità al peso dell’identità, intrecciate tra loro da una notevole dose di mistero e suspence.

La storia narrata è ambientata nella metà degli anni Novanta, e segue le vicende della famiglia Richardson, prototipo del nucleo famigliare apparentemente perfetto, e in particolare di Elena (Reese Witherspoon). La vita di questi viene lentamente sconvolta dall’arrivo di Mia Warren (Kerry Washington) e sua figlia, duo nomade ora stabilitosi regolarmente in una villa di proprietà dei Richardson.

Le due famiglie entrano così in contatto, intrecciandosi sempre di più tra i figli che stringono amicizia e un rapporto sempre più confidenziale che nasce tra le due madri. Eppure, c’è qualcosa di cui Elena non è convinta, iniziando a sospettare che Mia nasconda segreti che potrebbero rivoluzionare la vita di quel contesto lindo e immacolato.

Little Fires Everywhere semina indizi ovunque

La serie si apre con una premessa: qualcuno ha dato fuoco alla bellissima villa della famiglia Richardson. Una breve anticipazione di quello che sarà probabilmente solo la conseguenza di una serie di misteri legatisi tra loro. Addentrandosi nella storia, infatti, si inizia a comprendere come l’evento mostrato possa in realtà avere ben poca importanza, poiché molta di più ne avrà il perché si è arrivati a quel punto. Nei primi tre episodi potuti vedere in anteprima, infatti, si gettano le basi per quello che sembra essere un castello di carte pronto a crollare.

Lo spettatore è portato ad individuare una serie di indizi seminati, proprio come i tanti piccoli fuochi del titolo, senza però avere ancora, ovviamente, le chiavi d’accesso al mistero, ma comprendendo che questo potrà rivelarsi più intricato di quanto si potrebbe pensare. A questo proposito, l’episodio pilota, diretto da Lynn Shelton, comprende in sé tutte quelle che si intuiscono essere le costanti della miniserie, e che già dai successivi episodi iniziano ad essere sviscerate.

In particolare, quello della maternità risulta essere il nucleo su cui si fonda la storia. Madri perfette, madri incasinate, madri che vorrebbero essere tali e madri che lo sono diventate inaspettatamente. Vi sono varie declinazioni di tale figura, e si può immaginare che questa sarà al centro del conflitto principale. La più emblematica, a tal proposito, risulta essere Mia Warren. Che questa nasconda un traumatico passato è ben presto evidente, come mostrano alcuni brevi e criptici flashback. Il suo è certamente il mistero da svelare per poter risalire a quello dell’incendio visto nell’episodio pilota.

Little Fires Everywhere

Il fascino del mistero

Nel costruire questa intricata rete di indizi e segreti, Little Fires Everywhere non manca di farlo con una grande gusto per la messa in scena. Si evidenzia così la sensazione che dietro a tale ricerca formale, caratterizzata dall’ordine e dalla delicatezza nel raccontare personaggi ed eventi, si nascondano brutture il più possibile taciute. Il mistero messo in gioco, anche si rivelasse essere di portata inferiore alle aspettative, viene tenuto vivo grazie a piccoli gesti, battute e immagini, e riesce pertanto a generare quella curiosità necessaria alla riuscita della serie.

Si avverte quella tensione pronta ad esplodere all’improvviso, e lentamente tutti i personaggi sembrano legarsi tra loro nel grande ingranaggio della storia. Allo spettatore risulta allora sempre più difficile distinguere tra bianco e nero. Tale atmosfera è infine sostenuta dalle due protagoniste, l’una l’antitesi dell’altra. La Witherspoon e la Washington non solo vantano il carisma necessario per questa storia, ma anche una chimica di coppia che da subito promette memorabili scene insieme.

Con Little Fires Everywhere si viene introdotti in un contesto certamente esplorato innumerevoli volte, al cinema come in televisione. Ma in particolare nella riscrittura accattivante delle tematiche centrali, la serie trova il suo punto di forza. Bastano i primi tre episodi per diventare complici o vittime del mistero, di cui una volta comprese le premesse si vuole andare a fondo, fino alla bruciante verità.

Blade: primo sguardo al look di Mahershala Ali?

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Blade: primo sguardo al look di Mahershala Ali?

In occasione del Comic-Con di San Diego dello scorso anno, i Marvel Studios hanno ufficialmente annunciato Blade, reboot cinematografico basato sul celebre personaggio dei fumetti, che avrà come protagonista il due volte premio Oscar Mahershala Ali.

Da allora non abbiamo più avuto aggiornamenti circa il progetto, ma adesso è stato proprio Ali, protagonista di Moonlight e Green Book, a condividere attraverso il suo account Instagram un concept ufficiale che ci mostra l’attore nei panni di Eric Brooks.

Naturalmente non sappiamo se il look del concept corrisponderà effettivamente a quello che l’attore sfoggerà nel film che dovrebbe far parte della Fase 5 del MCU e che dovrebbe arrivare al cinema dal 2023 in poi. Al momento sul progetto vige il mistero più assoluto: non sappiamo infatti né chi si occuperà della regia, né chi della sceneggiatura e, soprattutto, quali attori affiancheranno Ali nel cast.

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In precedenza, era stato Wesley Snipes ad interpretare il protagonista, nella trilogia formata da Blade, Blade II Blade: Trinity. Quest’ultimo capitolo fu prodotto proprio da Feige. La serie di film si focalizza sul personaggio del titolo, un vigilante che protegge gli uomini dai vampiri e che possiede lui stesso la forza dei vampiri.

Mahershala Ali è uno dei nomi più “caldi” del momento, a Hollywood. Dopo il suo exploit nel 2016 con Moonlight, che gli ha regalato il primo Oscar da non protagonista, Ali ha fatto doppietta quest’anno con Green Book, nella stessa categoria. Intanto ha continuato a coltivare il cinema da blockbuster (è nel cast di Alita: l’Angelo della Battaglia) e la grande serialità televisiva (è stato protagonista della terza stagione di True Detective).

Ali non è estraneo al cinema di supereroi. Ha dato la voce a Prowler in Spider-Man: Un Nuovo Universo ed è stato Cottonmouth nella prima stagione di Luke Cage per Marvel/Netflix.

Harry Potter: la “magica” mascherina ispirata alla Mappa del Malandrino

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Una fan particolarmente sfegatata di Harry Potter ha creato una mascherina utile in tempi di Covid-19, ispirata alla celebre Mappa del Malandrino. Nonostante siano trascorsi ormai diversi anni dalla fine della saga cinematografica, il mondo magico creato da J.K. Rowling continua ad essere di grande ispirazione per gli appassionati di tutto il mondo, e sotto i punti di vista più disparati.

In tal senso, un esempio lampante arriva direttamente dal celebre social TikTok, precisamente dall’account dell’utente Coloradopex: come si evince dal video, quella che all’apparenza sembra una normalissima mascherina di colore nero per proteggere naso e bocca, è in realtà una vera riproduzione della Mappa del Malandrino. Il materiale utilizzato per la mascherina sembra reagire al respiro della ragazza presente nel video, svelando a poco a poco la mappa nella sua interezza.

Un modo sicuramente innovativo per proteggere la propria salute e quella degli altri, e al tempo stesso per omaggiare la saga che ha fatto sognare milioni di appassionati lettori e cinefili. Potete vedere il video cliccando qui.

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Per quanto riguarda il futuro della saga di Harry Potter, siamo in attesa di scoprire quando potranno ripartire le riprese di Animali Fantastici 3, che vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

David Robert Mitchell scriverà e dirigerà un film di supereroi originale

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Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che la MGM ha affidato a David Robert Mitchell, regista di It Follows e Under the Silver Lake, il compito di scrivere e dirigere un nuovo film di supereroi totalmente originale, dal titolo Heroes & Villains.

Al momento non sono ancora stati rivelati i dettagli sulla trama del film, ma il progetto è stato descritto come un mix di generi che attingerà da storie di vario tipo e che rappresenterà un’assoluta ventata d’aria fresca nell’attuale panorama dei cinecomics, dominato dai successi del MCU e dai risultati altalenanti del DCEU.

Mitchell ha già completato lo script, a cui ha lavorato per diverso tempo; appena sarà possibile il regista inizierà i casting per i vari personaggi presenti nella storia. Oltre a scrivere e a dirigere il film, Mitchell figurerà anche in qualità di produttore insieme a Chris Bender (Una notte da leoni) e a Jake Weinter (Mulan) della Good Fear Content.

David Robert Mitchell, regista di It Follows, per un nuovo film di supereroi totalmente originale

David Robert Mitchell è noto per aver scritto e diretto l’horror dalle venature psicologiche It Follows, che ha come protagonista Maika Monroe, e più di recente la black comedy dalle venature noir Under the Silver Lake, che ha come protagonista il candidato all’Oscar Andrew Garfield.

Forrest Gump: 10 cose che non sai sul film

Forrest Gump: 10 cose che non sai sul film

Uno dei più celebri e premiati film degli anni Novanta è Forrest Gump, diretto dal regista Robert Zemeckis. Questi segnò profondamente il decennio, ripercorrendo gli ultimi trenta, intensi, anni di storia americana, portando in scena situazioni, personaggi o battute divenute iconiche. Inoltre, è stato caldamente apprezzato per le novità introdotte in materia di CGI, contribuendo al perfezionamento di tali effetti speciali. Delicato e toccante, il film è oggi considerato a livello mondiale come un grande classico.

Ecco 10 cose che non sai di Forrest Gump.

Parte delle cose che non sai sul film

Forrest Gump corsa

Forrest Gump: la trama del film

10. Viene narrata l’incredibile vita del protagonista. La pellicola segue la storia di Forrest Gump (Tom Hanks), un uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma. Durante il corso della sua ricca vita, questi si ritroverà coinvolto in alcuni dei principali eventi della storia statunitense, dalla guerra in Vietnam alla cultura hippy, dal diventare una stella del ping-pong al conoscere personaggi come Elvis Presley, John Lennon e Richard Nixon. In mezzo a tutto ciò, non dimenticherà mai la donna di cui è innamorato: Jenny (Robin Wright).

9. La storia è tratta da un romanzo. L’idea per il film nasce nel momento in cui si decide di realizzare una trasposizione dell’omonimo romanzo pubblicato nel 1986 da Winston Groom. Tuttavia, la pellicola finì con l’essere soltanto “liberamente ispirata”, poiché molti degli eventi presenti nel libro vengono riadattati, e la sua struttura viene pressoché modificata in favore del linguaggio cinematografico.

Forrest Gump: i premi vinti dal film

8. Ha vinto numerosi premi Oscar. Il film risultò essere il più premiato del 1995, ed in particolare arrivò a vincere sei premi Oscar a fronte di tredici nomination. Tra questi si annoverano quelli per il miglior film, la miglior regia, il miglior attore protagonista e i migliori effetti speciali. In tutto, Forrest Gump arrivò a vincere ben 44 premi su 74 nomination in diverse cerimonie da tutto il mondo.

Forrest Gump: la colonna sonora del film

7. È ricca di grandi successi. All’interno del film, che ripercorre oltre trent’anni di storia americana, sono presenti alcuni tra i brani più celebri di quegli anni, come Hound Dog, di Elvis Presley, All Along the Watchtower, di Jimi Hendrix, People are Strange, dei The Doors, Fortunate Son, dei Creedence Clearwater Revival, Mrs. Robinson, di Simon & Garfunkel e Blowin in the wind, di Bob Dylan. La colonna sonora del film fu inoltre uno tra gli album più venduti di sempre negli Stati Uniti, con oltre 12 milioni di copie.

Forrest Gump: la celebre corsa del protagonista

6. È una delle sequenze più celebri del cinema. Verso la fine del film, il protagonista inizia a correre semplicemente per il desiderio di farlo. Questa sua voglia si trasforma inaspettatamente in una corsa ininterrotta della durata di oltre tre anni. Divenuta estremamente celebre, la sequenza è oggi ricordata come una delle più affascinanti metafore sull’America, ed è stata presa come filosofia di vita, venendo citata in diversi contesti e occasioni.

Parte delle cose che non sai sul film

Forrest Gump cast

Forrest Gump: il cast del film

5. È il film che ha reso Tom Hanks una star. A dar volto all’iconico protagonista, è l’attore Tom Hanks, all’epoca ancora poco conosciuto. Proprio per questo motivo, Hanks non percepì un vero e proprio compenso, ma solo una percentuale degli incassi. Ciò gli permise alla fine di guadagnare circa 40 milioni di dollari, all’epoca una cifra notevolmente alta.

4. Ha improvvisato una celebre battuta. Nella sceneggiatura non vi è traccia della frase “il mio nome è Forrest Gump. La gente mi chiama Forrest Gump”. Questa fu infatti improvvisata dall’attore, e al regista piacque a tal punto che decise di tenerla all’interno del film. In seguito, sarebbe divenuta una delle battute più celebri del film.

3. Hanks ha richiesto un requisito fondamentale per il film. Prima di accettare il ruolo, l’attore ha espressamente richiesto al regista e ai produttori che la ricostruzione storica narrata avvenisse in modo estremamente preciso. Per far ciò, si è dunque operata una lunga ricerca sugli eventi previsti da sceneggiatura. Solo a quel punto, Hanks accettò il ruolo.

Forrest Gump: non è mai stato realizzato il sequel

2. Si è a lungo tentato di riportare il personaggio al cinema. Dato il successo del film, l’autore del romanzo decise di scrivere un seguito alla sua storia. Si cercò allora di adattare anche questa in un lungometraggio, ma il progetto morì in seguito al rifiuto di Hanks di riprendere il ruolo. Per la produzione, sostituire l’attore era impensabile, e si decise pertanto di abbandonare il progetto.

Forrest Gump: le frasi migliori del film

1. È ricco di frasi divenute celebri. Tutti almeno una volta nella vita hanno recitato una delle tante celebri battute del film. In Forrest Gump sono infatti contenute alcune della frasi più note del cinema. Ecco le migliori:

– “Perché non mi ami Jenny, non sono un uomo intelligente, ma so che cos’è l’amore.” (Forrest Gump)

“Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita” (Forrest Gump)

“Stupido è chi lo stupido fa” (Forrest Gump)

“Da quel giorno stemmo sempre insieme, Jenny e io, come il pane e il burro.” (Forrest Gump)

“Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta li pensai di correre fino la fine della città, pensai di correre attraverso la contea di greenbow, poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’ Alabama, e cosi feci.” (Forrest Gump)

Fonte: IMDb

Justice League Snyder Cut su HBO Max: le reazioni del cast

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Justice League Snyder Cut su HBO Max: le reazioni del cast

Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che la #SnyderCut di Justice League, ossia la versione del cinecomic com’era stato inizialmente concepito da Zack Snyder, arriverà ufficialmente il prossimo anno su HBO Max.

Dopo anni di campagne a favore di questa versione montata e realizzata completamente da Zack Snyder, ecco finalmente che il film verrà visto dal mondo intero e avremo la possibilità di vedere in che modo Snyder aveva pensato il film dall’inizio.

Naturalmente, in seguito all’ufficializzazione dell’arrivo della #SnyderCut, anche gli stessi membri del cast del film, tra cui Henry Cavill, Jason Momoa e Ray Fisher, hanno voluto esprimere tutto il loro sostegno nei confronti di Snyder e della versione del suo film mai arrivata in sala.

Non è la prima volta che gli attori di Justice League intervengono in prima persona a sostegno della #SnyderCut, dal momento che nel corso degli anni gli stessi interpreti hanno più e più volte sostenuto le varie campagne a favore della release della versione interamente realizzata da Snyder. Di seguito potete vedere i post condivisi su Instagram (via Screen Rant) da Cavill, Momoa e Fisher:

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Snyder ha completato la maggior parte dei lavori su Justice League nel 2016, ma si è allontanato dalla post-produzione e dal montaggio alla luce di una tragedia familiare.

Warner Bros. ha incaricato Joss Whedon, il regista di The Avengers, di finire il lavoro, e il diverso stile di entrambi gli uomini ha portato molti fan a credere che Snyder avesse immaginato una versione molto più oscura del progetto. Con un budget di $ 300 milioni, il film ha incassato oltre $ 650 milioni in tutto il mondo e non ha trovato grazia presso i critici, né verso il pubblico.

Justice League è il film del 2017 diretto da Joss Whedon e Zack Snyder con Ben AffleckHenry CavillGal GadotAmber HeardAmy AdamsJason MomoaEzra Miller, Ray Fisher, Connie Nielsen, Diane Lane, Kiersey Clemons, Billy Crudup, J.K. Simmons, Ciarán Hinds, Jeremy Irons e Jesse Eisenberg.

Suicide Squad: David Ayer anticipa l’arrivo della Director’s Cut?

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Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che la #SnyderCut di Justice League, ossia la versione del cinecomic così com’era stato inizialmente concepito da Zack Snyder, verrà rilasciata il prossimo anno su HBO Max. Adesso, sembra che un’altra Director’s Cut di un altro celebre film del DCEU potrebbe uscire in via ufficiale.

Il film in questione è Suicide Squad di David Ayer che, proprio come Justice League, è stato profondamente cambiato durante le riprese aggiuntive e in fase di post-produzione. Dopo essersi congratulato con Snyder per la release della #SnyderCut, Ayer ha condiviso su Twitter un GIF del Joker di Jared Leto – tra i personaggi apparsi in Suicide Squad e, a detta del regista, tra quelli che hanno maggiormente subito i tagli del montaggio finale.

Cosa avrà voluto anticipare Ayer con questa GIF, dal momento che nessuna didascalia ha accompagnato l’immagine? Semplicemente, il regista spera che un giorno anche la sua versione di Suicide Squad possa finalmente essere rilasciata, o Ayer sa per certo che ciò accadrà? Non ci resta che attendere aggiornamenti…

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A proposito di Suicide SquadDavid Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Jason Momoa e Peter Dinklage per una nuova versione di Van Helsing

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Jason Momoa e Peter Dinklage, entrambi apparsi nella popolare serie tv Game of Thrones, sono in trattative per interpretare e produrre un nuovo film a tema “vampiri” dal titolo Good Bad & Undead. Stando a quanto riportato da Variety, il film è attualmente in sviluppo alla Legendary, con Max Barbakow incaricato di dirigere la pellicola.

Nel film Peter Dinklage avrà il ruolo del celebre Van Helsing, mentre Jason Momoa interpreterà il vampiro protagonista della storia. Secondo le prime indiscrezioni sulla trama, il vampiro di Momoa, che ha promesso di non uccidere più, unirà le forze con Il Professore per mettere a punto una truffa e cercare di guadagnare soldi; sulla testa del vampiro, però, verrà posta un’enorme taglia che costringerà i due alla fuga.

La storia si basa su un soggetto originale di Mark Swift e Damian Shannon, autori delle sceneggiature del remake di Venerdì 13 del 2009 e di Baywatch con Dwayne Johnson e Zac Efron. Il film è stato descritto come un mix tra Prima di mezzanotte e un film basato sull’universo di Bram Stoker.

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Jason Momoa ha interpretato Khal Drogo nella prima stagione di Game of Thrones, mentre Peter Dinklage ha interpretato uno dei personaggi più amati dai fan della serie, Tyrion Lannister. Dinklage detiene attualmente il record per il maggior numero di Emmy Awards vinti: ben 4 come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nella serie HBO. L’attore ha così battuto Aaron Paul, che per Breaking Bad ne aveva ottenuti ben 3.

Dopo aver lasciato Game of Thrones, Jason Momoa è entrato a far parte del DCEU dove ha interpretato il ruolo di Aquaman in Justice League e nello standalone diretto da James Wan. Prossimamente lo vedremo nel nuovo adattamento di Dune ad opera di Denis Villeneuve. Peter Dinklage, invece, è apparso di recente nei panni di Eitri in Avengers: Infinity War e al fianco di Elle Fanning in I Think We’re Alone Now.

The Batman: Zoe Kravitz sulle difficoltà nell’indossare il costume di Catwoman

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Sappiamo ormai da diverso tempo che Zoe Kravitz è stata scelta per interpretare Catwoman nell’attesissimo The Batman che sarà diretto da Matt Reeves e che vedrà Robert Pattinson nei panni del Crociato di Gotham. L’attrice era impegnata sul set prima che la produzione del cinecomic venisse momentaneamente bloccata a causa della pandemia di Covid-19.

Al momento non sapiamo quando i set cinematografici saranno nuovamente agibili, ma stando a quando rivelato dalla stessa attrice in una recente intervista con Variety, la Kravitz sente molto la mancanza del set di Reeves. Già in passato aveva spiegato quanto fosse importante per lei il ruolo di Selina Kyle e adesso ha espresso tutta la sua frustrazione per quanto riguarda lo stop alle riprese, rivelando che “ogni giorno si sveglia e spera di ricevere una e-mail o una telefonata in cui le venga detto che si è pronti a ripartire”. 

Purtroppo né Zoe Kravitz né nessun altro dei membri del cast sanno con certezza quando potranno riprendere a girare. Ciononostante, l’attrice ha spiegato di essere in contatto con tutta la produzione e che sono tutti pronti a tornare al lavoro non appena le cose torneranno alla normalità e la sicurezza sarà garantita.

Sempre nel corso della medesima intervista, la Kravitz ha parlato delle difficoltà incontrate finora sul set per quanto riguarda l’iconico costume del suo personaggio: “Hai tante persone che ti toccano il viso e il corpo costantemente, tutto il giorno. Ho bisogno di un grosso aiuto per poter entrare nella tuta. Non posso assolutamente farcela da sola. Probabilmente sono stata aiutata come non mi era mai successo prima d’ora, e questo soltanto per un ‘semplice’ costume.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Il Signore degli Anelli: Cate Blanchett voleva interpretare anche un altro personaggio

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Cate Blanchett vanta una carriera assolutamente invidiabile. Balzata all’attenzione della critica grazie ad Elizabeth nel 1998, il successo di pubblico è arrivato grazie al ruolo di Galadriel nella saga de Il Signore degli Anelli, personaggio che ha poi interpretato anche nella trilogia de Lo Hobbit.

Attrice dotata di una versatilità unica, a suo agio in qualsiasi genere le viene chiesto di affrontare, nel corso della sua carriera Cate Blanchett è stata premiata con ben due Oscar: il primo vinto come migliore attrice non protagonista per The Aviator di Martin Scorsese – in cui ha interpretato la leggendaria Katharine Hepburn – e il secondo vinto come migliore attrice protagonista per Blue Jasmine di Woody Allen.

A proposito de Il Signore degli Anelli, in un recente intervista con Marc Maron, è stata la stessa Blanchett a rivelare che, in origine, avrebbe voluto interpretare un altro personaggio nella saga basata sull’epopea fantasy di J.R.R. Tolkien: “Ho parlato con Peter Jackson e con la sceneggiatrice Fran Walsh, che erano impegnati a girare la scena del banchetto con tutti i nani”, ha spiegato l’attrice. “Ho sempre voluto interpretare una donna barbuta, così ho chiesto loro se, in quella  scena, potevo essere la moglie pelosa. Chiaramente non ho potuto per una questione di tempistiche. Il Signore degli Anelli è stata per tutti un’esperienza incredibilmente lunga. Per me non è stato così: interpretare Galadriel ha richiesto soltanto tre settimane.”

Ricordiamo che ne Il Signore degli Anelli non c’è nessuna scena di banchetto con dei nani, ma tale scena è presente nel romanzo, in cui sono proprio i nani, amici di Bilbo, ad aiutarlo con i preparativi per la sua festa di compleanno e con i bagagli per la partenza. Cate Blanchett potrebbe fare riferimento a una stesura precedente del film, rispetto a quella finita sullo schermo.

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A proposito de Il Signore degli Anelli, ricordiamo che attualmente Amazion Studios è al lavoro su una serie tv basata sulla mitologia tolkieniana. Ambientata nella Terra di Mezzo, la serie esplorerà nuove trame precedenti alla Guerra dell’Anello. Lo studioso di Tolkien Tom Shippey figurerà come consulente della produzione.

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