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Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Il successo ottenuto da Captain Marvel e il ruolo centrale del personaggio all’interno del MCU hanno proiettato lo scenario migliore per un eventuale sequel, per il quale lo stesso Kevin Feige ha promesso “cose straordinarie“.

E noi invece, quali soluzioni vorremmo vedere nel secondo capitolo delle avventure di Carol Danvers?

Più spazio per Maria Rambeau

Marvel StudiosCAPTAIN MARVEL..Maria Rambeau (Lashana Lynch)..Photo: Chuck Zlotnick..©Marvel Studios 2019

Se a tratti Nick Fury è riuscito a rubare la scena alla protagonista (per non parlare del gatto Goose!), la vera sorpresa del film è stata Maria Rambeau, interpretata da un’ottima Lashana Lynch, e in particolare il suo rapporto con Carol Danvers che nonostante il tempo e le distanze, è rimasto intatto e ora è più forte che mai.

In tal senso Captain Marvel 2 potrebbe essere l’occasione perfetta per approfondire questo argomento anche viaggiando nel tempo, mostrandoci così momenti della vita dei due personaggi scartati dal film sulle origini di Carol.

Un’altra dinamica da buddy-cop movie

Captain Marvel

Una delle cose migliori del film è stata proprio la riproduzione di una tipica dinamica da buddy-cop movie in cui Carol Danvers e Nick Fury hanno giocato un ruolo da partner in crime molto divertente.

Certo, non è scontato che Fury torni nel sequel, anche perché non sappiamo ancora quando sarà ambientato, tuttavia potrebbe esserci un’altra spalla per l’eroina (forse Talos, lo Skrull interpretato da Ben Mendelsohn?) MCU che serva agli sceneggiatori come controparte comica della storia.

Se poi scorriamo la lista dei desideri, ci piacerebbe vedere insieme Captain Marvel e Thor, oppure Valchiria, erranti nell’universo dopo la caduta di Asgard…ma aspettiamo di capire come andranno gli eventi di Endgame!

Esplorare il lato cosmico del MCU

Marvel Studios’ CAPTAIN MARVEL..Captain Marvel (Brie Larson) ..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Secondo alcune teorie il finale del film – in cui seguiamo l’eroina scortare Talos e la sua famiglia nello spazio alla ricerca di un pianeta sicuro dove vivere – ha posto le basi per lo sviluppo dell’adattamento di Secret Wars, già a partire dal sequel.

E in effetti non sarebbe un’idea così sbagliata approfondire nel prossimo capitolo un’altra fetta del lato cosmico del MCU, rimasta finora inedita (se non contiamo la parentesi di Guardiani della Galassia) e ora al cospetto della supereroina che può volare ovunque.

Ma soprattutto, potremmo vedere come gli Skrull riescono a sopravvivere da soli e in che modo l’Impero Kree cercherà di ristabilire il proprio dominio su altri pianeti dopo la sonora sconfitta subita.

Altri retroscena sui Kree

captain marvel

A proposito dell’impero di Kree, il contributo di Guardiani della Galassia (con Ronan l’Accusatore), Captain Marvel e della serie Agents of SHIELD potrebbe non aver esaurito tutto ciò che di interessante ha da raccontare questo popolo alieno.

Nel film con Brie Larson abbiamo avuto brevi scorci del pianeta Hala, delle loro tattiche militari e del potere del loro leader, tuttavia alcune domande sembrano rimaste senza risposta.

Come si è formata la Suprema Intelligenza? Che tipo di influenza hanno gli accusatori? Quali altri pianeti e culture sono stati assimilati dai Kree? Sono buoni o no? Perché hanno iniziato una guerra combattendo per 1000 anni contro Xandar? Il sequel saprà darci una mano…

Kamala Khan

L’ha detto anche Brie Larson durante il tour promozionale di Captain Marvel: “Il mio sogno sarebbe vedere Ms. Marvel nel sequel. Questo è l’obiettivo.“ Dunque perché non realizzarlo?

Vi ricordiamo che nei fumetti Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisirà accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori.

E pensare che lo scorso Maggio, proprio in concomitanza con le riprese del cinecomic, era stato lo stesso Feige a dichiarare che uno dei personaggi che avrebbe voluto  introdurre nell’universo cinematografico per la Fase 4 c’era anche Kamala Khan aka Ms. Marvel, uno degli alter ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013 sui fumetti.

Monica Rambeau nei panni di Photon

Il finale di Avengers: Infinity War ha portato molti a chiedersi quali personaggi del MCU erano rimasti vittime dello schiocco e quali invece  erano stati risparmiati “fuori schermo”, ed è possibile che tra questi ci siano anche Maria e Monica Rambeau. Ma che fine hanno fatto le due?

La scena post-credits ci ha mostrato che Carol non è invecchiata molto dagli anni novanta, probabilmente a causa dei suoi poteri, mentre Maria e Monica avrebbero 20 anni in più oggi, il che significa che Monica ora è un’adulta. E se avete letto i fumetti saprete che la ragazza può potenzialmente trasformarsi nell’eroina Photon

Ecco, l’eroina potrebbe rappresentare un’ottima soluzione per il sequel ambientato diversi anni dopo gli eventi dello standalone!

Nuove sfide per Carol Danvers

avengers endgame

Si, Carol Danvers è l’eroina più potente del MCU, è caparbia, determinata, ma vorremmo vederla alle prese con una sfida degna delle sue capacità. Il confronto con Yon-Rogg sembra inevitabile, e nel film è apparso leggermente sottotono, dunque nel sequel dovrebbe trovarsi di fronte ad una minaccia di proporzioni cosmiche.

Forse la Suprema Intelligenza, o una legione di accusatori?

CORRELATO – Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

Fonte: ScreenRant

Lo Spietato: trailer del film italiano originale Netflix

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Lo Spietato: trailer del film italiano originale Netflix

Netflix ha diffuso il trailer di Lo Spietato, il nuovo film originale Netflix italiano con protagonista Riccardo Scamarcio.

Lo Spietato, dopo un’uscita evento in cinema selezionati l’8-9-10 Aprile, sarà disponibile su Netflix dal 19 Aprile.

Lo Spietato è un viaggio lungo un quarto di secolo nell’universo della mala italiana raccontato attraverso la storia di Santo Russo, un gangster dalla mentalità yuppie, che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere negli anni d’oro della moda, dei soldi facili, dell’arte d’avanguardia e della disco music.

Diretto da Renato De Maria, e scritto dallo stesso De Maria insieme a Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è liberamente ispirato a “Manager Calibro 9” di Pietro Colaprico e Luca Fazzo.

Riccardo Scamarcio è il volto di Santo Russo, affiancato da Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi e Marie-Ange Casta.

Lo Spietato trama 

Siamo nel periodo del boom, in una metropoli – Milano – destinata a una crescita economica e criminale vertiginosa. Santo Russo, calabrese cresciuto nell’hinterland, dopo i primi furti in periferia e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale. Nel giro di pochi anni diventa la mente e il braccio armato di una potente e temuta gang, lanciandosi in affari sempre più sporchi e redditizi: rapine, sequestri, traffici di droga, riciclaggio di denaro sporco, e non ultimi i miracoli, esecuzioni a sangue freddo.

Nella sua corsa sfrenata verso la ricchezza e la soddisfazione sociale, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, remissiva e devota, e l’amante, una donna bellissima, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita agli antipodi e due opposte facce di sé. Il percorso criminale di Santo è fatto di scelte inevitabili e traiettorie dolorose: chi vive o chi muore, l’amore passionale o la famiglia, il sogno borghese o una vita da Spietato.

Emilia Clarke rimpiange di aver recitato in “stupidi film action”

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A meno di un mese dal debutto dell’ottava stagione di Games Of Thrones, l’ultima in senso assoluto dello show principale (poi verranno spin-off e prequel), Emilia Clarke ha discusso con Variety della sua carriera oltre i confini dell’esperienza televisiva attraverso successi e qualche fallimento, paragonando il suo percorso professionale a quello dell’amico e collega Kit Harington.

In termini lavorativi, Kit ed io siamo uguali e controparti, Abbiamo praticamente la stessa età, i nostri personaggi hanno intrapreso viaggi paralleli e noi, come attori, abbiamo intrapreso gli stessi viaggi. Abbiamo entrambi commesso degli errori recitando in stupidi film d’azione di cui siamo pentiti, ma anche lavorato a cose favolose di cui siamo orgogliosi, tornando sempre a Game of Thrones. Kit è la persona alla quale chiedo ogni volta ‘Come stai gestendo questa cosa? Stai bene?’, perché siamo in perfetta sincronia, anche se filmiamo da parti opposte del mondo.

Non è difficile ipotizzare a quali “stupidi film action” si riferisca l’attrice: nel 2015, nel pieno entusiasmo per la serie targata HBO, la Clarke è stata scelta per interpretare la protagonista femminile Sarah Connor nel disastroso Terminator Genesys, progetto che lei stessa definì “infernale“, al fianco del regista Alan Taylor descritto come “irriconoscibile” rispetto all’atmosfera di armonia in cui lo aveva conosciuto lei lavorando al Trono di Spade. “Quel film fu masticato e sputato dalla produzione”, raccontò all’epoca.

Fortunatamente la carriera dell’attrice sembra essersi brillantemente ripresa, prima grazie al delizioso Io prima di di te, poi con Solo: A Star Wars Story; attualmente è impegnata con le riprese della nuova commedia natalizia firmata da Paul Feig al fianco di Emma Thompson e Henry Golding. I dettagli della trama sono scarsi al momento ma si sa che il film sarà ambientato a Londra durante una vacanza romantica tra i due protagonisti.

Emilia Clarke: dieci cose che non sai su di lei

Fonte: Variety

Avengers: Endgame, i nuovi look di Thor e Captain Marvel rivelati dal merchandise

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La promozione di un cinecomic passa anche attraverso il suo merchandise ufficiale (tra le più importanti fonti di guadagno per le aziende), e quello relativo ad Avengers: Endgame continua a regalare sorprese e qualche gustosa anticipazione sul film. O almeno è ciò che ogni fan desidera, il più delle volte non proprio corrispondente alla realtà.

E se è vero, come hanno spiegato i registi Anthony e Joe Russo, che giocattoli, action figure e immagini varie sono da prendere con la dovuta cautela, è anche possibile che alcune di queste svelino una piccola parte dello spettacolo che vedremo in sala il 24 aprile.

Prendiamo ad esempio le foto qui sotto, dove vengono presentate due “coppie” di supereroi: da una parte Captain Marvel e Captain America, futuro e presente del MCU ed entrambi leader nati all’interno della squadra, di fianco invece Thor e Rocket Raccoon, che avevano già collaborato a stretto contatto in Infinity War lungo la ricerca della Stormbreaker e durante la battaglia del Wakanda contro l’esercito di Thanos.

È facile ipotizzare che i due accoppiamenti di supereroi nel merchandise rispecchino quanto accadrà nel film, e ci piace pensare che sia molto più che una scatola “comune” oltre l’evidenza. Se po scendiamo nel dettaglio, noterete che il Dio del Tuono e il procione indossano un’uniforme diversa (forse quella per i viaggi nello spazio) mentre Carol e Steve figurano nei loro costumi abituali.

https://twitter.com/andrEESstrange/status/1108153747182706689?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1108153747182706689&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fmarvel%2F2019%2F03%2F21%2Favengers-endgame-spoilers-costumes-captain-marvel-thor-captain-a%2F

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

CORRELATI:

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La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Fonte: Twitter

Bohemian Rhapsody: John Ottman si scusa per il montaggio di una scena

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Il “processo” a Bohemian Rhapsody continua e non c’è Oscar o risultato al box office che possano arginare l’ondata di critiche rivolte al biopic su Freddie Mercury e i Queen uscito nelle sale lo scorso novembre e vincitore di ben quattro Academy Awards.

Tra questi c’è stato il riconoscimento al lavoro del montatore John Ottman, bersaglio di una video-analisi pubblicata su YouTube dal canale Thomas Flight che studia tutto ciò che c’è di sbagliato, almeno tecnicamente e ritmicamente, sull’editing di una scena in particolare (quella del confronto tra la band e il futuro manager John Reid.

Ottman aveva già collaborato con Bryan Singer in Public Access, I soliti sospetti, L’allievo, X-Men 2, Superman Returns, Operazione Valchiria, Il cacciatore di giganti, X-Men: Giorni di Un futuro passato e X-Men: Apocalisse, oltre a vantare una rinomata carriera a Hollywood e il rispetto dei colleghi, dunque un errore del genere è sembrato a molti ingiustificabile e non meritevole dell’Oscar.

La replica del montatore è arrivata in un’intervista con il Washington Post insieme alle  sue scuse: “Quella era una delle scene girate da Dexter Fletcher dopo il licenziamento di Bryan Singer. Fletcher ha lavorato principalmente ai passaggi dedicati alle relazioni di Freddie insieme a quelli sulla creazione dei brani We Will Rock You e Another One Bites the Dust. Ma anche la storyline è stata rivista a tal punto che i dialoghi dell’incontro fra la band e John Reid non avevano più alcun senso […] Ogni volta che la vedo vorrei mettermi una busta in testa perché non rispecchia la mia estetica di montaggio. E se mai dovessimo realizzare una versione estesa del film dove avrò la possibilità di inserire un paio di scene la rimonterei”.

Qui sotto il video che abbiamo menzionato prima e che illustra i vari passaggi sbagliati nel montaggio della sequenza.

Bohemian Rhapsody: i Queen pensano a un sequel?

Fonte: The Washington Post

Toy Story 4: ecco l’easter egg di Monsters & Co. nel trailer

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Toy Story 4: ecco l’easter egg di Monsters & Co. nel trailer

Il primo trailer ufficiale di Toy Story 4 diffuso due giorni fa dalla Disney Pixar ci ha mostrato solo un piccolo assaggio della storia e della magia racchiusa nel terzo capitolo della serie che “profuma” di addio ai personaggi.

Tuttavia l’occhio vigile dei fan sembra aver scovato un dettaglio impercettibile che collegherebbe il film ad un altro indimenticabile titolo della galleria di capolavori Pixar…ma di quale parliamo?

Guarda il primo full trailer di Toy Story 4

Se ci fate caso, nella scena in cui Bonnie sta lavorando alla costruzione del suo nuovo giocattolo, Forky, in alto a destra dell’inquadratura ci sono due figure sfocate e una di queste sembrerebbe corrispondere a Boo, la bambina protagonista di Monsters & Co.!

Easter egg o semplice omaggio? Che fine aveva fatto Boo dopo gli eventi del sequel? Forse questa è la risposta che stavamo cercando.

Secondo diverse teorie, il personaggio è già apparso nel corso del franchise di Toy Story, in particolare nel terzo film dove avrebbe frequentato la Sunnyside Daycare insieme alla piccola Bonnie. Sappiamo inoltre che la Pixar ama distribuire piccoli riferimenti per legare insieme i progetti, passati o presenti, e Toy Story ha già avuto altre connessioni con Monster’s Inc. (come la bambola di Jessie mostrata a Sully), quindi non ci stupisce che anche nel quarto capitolo ci sia qualche uovo di pasqua disseminato qua e là…

https://twitter.com/moviedetail/status/1108297186503286786?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1108297186503286786&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2468697%2Ftoy-story-4-already-revealed-an-awesome-disney-easter-egg

Toy Story 4: tutto ciò che sappiamo sul film

Vi ricordiamo che Toy Story 4 arriverà nelle sale italiane il 27 giugno, con il ritorno di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da Jonas Rivera Mark NielsenToy Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici.

La sinossi ufficiale:

Woody ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita.

Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.

Fonte: Twitter

The Batman: quando inizieranno le riprese?

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The Batman: quando inizieranno le riprese?

Dopo mesi di silenzio e altri di speculazioni, sembra che sia tutto pronto per l’inizio delle riprese di The Batman fissato, come riportato dal sito di Production Weekly, a Dicembre 2019. Il progetto affidato al regista Matt Reeves riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema dopo l’addio al costume di Ben Affleck ufficializzato nelle scorse settimane, esternamente al DC Extended Universe sulla falsa riga degli spin-off Birds of Prey (ora in lavorazione) e Joker con Joaquin Phoenix.

Le ultime indiscrezioni parlano di un’ambientazione negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios, confermando così l’ipotesi del casting di un protagonista molto più giovane di Affleck che possa calarsi nei panni del supereroe.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Vi ricordiamo che per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021. Durante la promozione della serie The Passage, di cui è produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione del suo film sul Cavaliere Oscuro è in atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.

Per quanto riguarda l’approccio alla storia e al personaggio, Matt Revees ha dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo visto.”

Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU

Fonte: Production Weekly (via Comicbook)

Avengers: Endgame, rivelata la sinossi ufficiale del film

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Avengers: Endgame, rivelata la sinossi ufficiale del film

Mancano esattamente trentacinque giorni all’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, il film che chiuderà la Infinity Saga (questo il nome attribuito dai Marvel Studios alle prime tre Fasi dell’universo condiviso) e metterà il punto su un racconto durato dieci anni. Nel frattempo, dopo la rivelazione del terzo trailer, sul sito ufficiale della Marvel è comparsa la sinossi ufficiale del quarto capitolo sui Vendicatori che ricompone a grandi linee tutto ciò che sappiamo ma con un senso di “fine” ancora più pronunciato.

Di seguito vi riportiamo la traduzione:

Il grave ciclo di eventi messo in atto da Thanos che ha spazzato via metà dell’universo e fratturato i ranghi dei Vendicatori costringe i rimanenti Avengers a prendere una posizione finale nella grande conclusione dei Marvel Studios di ventidue film, “Avengers: Endgame.

Come saprete in Endgame ritroveremo i sopravvissuti alla Decimazione avvenuta sul finale di Infinity War, tra cui i sei Vendicatori originali (Iron Man, Captain America, Vedova Nera, Hulk, Thor e Occhio di Falco), Ant-Man, Rocket Raccoo, Nebula e, ovviamente, Captain Marvel (ora al cinema protagonista dello standalone con Brie Larson), mentre cercano un modo per rimediare alla catastrofe e tornare indietro nel tempo per fermare il Titano Pazzo.

A cambiare, rispetto al precedente film, sarà proprio il punto di vista sugli eventi e la centralità degli eroi rispetto al loro antagonista, e a confermarlo è stato uno degli sceneggiatori, Stephen McFeely in un’intervista con Empire:

Avengers: Infinity War presentava 23 personaggi sul poster e nello script, e questa abbondanza ha dettato un certo tipo di ritmo. Qui, come vedete, ci sono solo nove eroi sul poster…forse dovremmo aspettarci un diverso tipo di narrazione.

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

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La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Fonte: Marvel

Spider-Man: Far From Home, due nuovi villain confermati dal set LEGO

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Primo capitolo della Fase 4 del MCU, Spider-Man: Far From Home riprenderà le sorti di Peter Parker dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà il nostro eroe, insieme ai suoi compagni di scuola, lungo un avventuroso viaggio in Europa. Proprio nel vecchio continente farà la conoscenza dei suoi nuovi antagonisti, due dei quali sembrerebbero essere stati confermati dal nuovo set LEGO dedicato al film che vedete qui sotto.

Se il merchandise ufficiale non mente, è chiaro che Spidey dovrà vedersela con Molten Man e Hydro-Man: il primo è l’alter ego di Mark Allan Raxton, personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko e conosciuto come l’uomo di metallo fuso; il secondo, aka Morris Bench, acquista nei fumetti i suoi superpoteri grazie all’Uomo Ragno che lo getta accidentalmente nell’oceano dove stava lavorando ad un generatore sperimentale.

L’aspetto è sicuramente diverso da quello originale, ed è probabile che i Marvel Studios abbiano scelto di ispirarsi a quei villain offrendo la loro versione degli Elementali per il grande schermo. Da quanto mostrato nel trailer, Hydro-Man dovrebbe fare la sua comparsa tra i canali di Venezia, mentre Peter, MJ e gli altri ragazzi si trovano in gita. È anche possibile che la manifestazione dei due mostri sia il frutto delle illusioni create da Mysterio, avversario annunciato del sequel che esordì sulle pagine Marvel nel 1964 nei panni di un mago degli effetti speciali fallito che lavorava nell’industria cinematografica.

L’altro set LEGO si concentra invece su quella che potrebbe essere la battaglia finale del film, dove vediamo il protagonista a bordo di un jet della Stark Industries insieme a Mysterio, Nick Fury e Happy Hogan alla guida. Dunque il personaggio interpretato da Jake Gyllenhaal passerà dalla parte dei “buoni” o si tratta soltanto di una trappola per ingannare i fan sulla vera direzione della storia?

 

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

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Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Fonte: CBM

A Beautiful Day in the Neighborhood: una nuova foto di Tom Hanks

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Entertainment Weekly ha diffuso una nuova immagine di Tom Hanks nei panni di Mister Rogers in A Beautiful Day in the Neighborhood per celebrare il compleanno del defunto Fred Rogers.

L’anno scorso, l’acclamato documentario Will not You Be My Neighbor? ha esplorato il duraturo impatto culturale dell’amato programma televisivo Mister Rogers ‘Neighborhood, e ora la figura iconica sta per diventare protagonista di un tradizionale trattamento biografico di Hollywood. L’atteso titolo A Beautiful Day in the Neighborhood è diretto da Marielle Heller (Copia Originale) e uscirà a novembre prossimo, in tempo per i prossimi Oscar, con Hank in pole position per una candidatura.

A Beautiful Day in the Neighborhood ruota intorno alla dinamica tra Rogers e il cinico giornalista Lloyd Vogel (Matthew Rhys), che ha il compito di scrivere un profilo di Rogers per una rivista. Le loro interazioni hanno aiutato a cambiare la prospettiva di Vogel sulla vita.

In onore di quello che sarebbe stato il novantunesimo compleanno di Rogers, Sony ha rilasciato una nuova immagine di Hanks dal set del film in uscita. L’immagine sembra essere presa dall’apertura dello show del protagonista, dove Rogers passa dalle scarpe da sera alle scarpe da ginnastica.

Vedremo presto, anzi, sentiremo presto Tom Hanks al cinema in Toy Story 4, dove torna a dare la voce al cowboy sceriffo Woody, mentre per quanto riguarda la versione italiana, a seguito della prematura morte di Fabrizio Frizzi, il personaggio verrà doppiato dal doppiatore consueto di Hanks.

Avengers: Endgame, le immagini del trailer “manipolate” per mantenere il mistero

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I registi Joe e Anthony Russo hanno ammesso di aver manipolare alcune immagini nei trailer già diffusi di Avengers: Endgame, per depistare i fan dalla trama ufficiale del film. I cineasti hanno collaborato con gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely per la quarta volta nel MCU per realizzare il 22° film che chiuderà il primo arco narrativo, l’Infinity Saga, dei Marvel Studios.

I dettagli ufficiali sul film sono ancora scarsi per quanto riguarda le specifiche della storia del film, per il quale si sta usando ogni tipo di precauzione per prevenire che la trama del film trapeli prima dell’uscita.

Finora, i Marvel Studios hanno rilasciato tre anteprime per Avengers: Endgame, due trailer completi e uno spot trasmesso durante il Super Bowl. Ma nonostante si sia vista una buona quantità di filmati, è ancora estremamente difficile valutare cosa succederà esattamente nel film. E non aiuta il modo in cui le cose si sono concluse in Avengers: Infinity War. Alla luce delle nuove dichiarazioni dei registi, però, sarà molto più difficile decifrare cosa accadrà nell’imminente scontro dei Vendicatori contro Thanos (Josh Brolin).

Nell’ultimo numero di Empire Magazine (tramite ComingSoon.net), i Russo hanno abbondantemente commentato la campagna promozionale del film e la sua pianificazione. Durante la conversazione, Joe rivela che usano “tutto il materiale che abbiamo a nostra disposizione per creare un trailer. Consideriamo il trailer un’esperienza molto diversa rispetto al film, e penso che il pubblico sia così perspicace adesso che devi essere molto intelligente su come costruisci un trailer perché un pubblico può guardare un trailer e sostanzialmente dirti cosa succederà in il film.” Aggiunge poi che con la quantità di materiale realizzato in fase di produzione, alcune riprese sono esclusivamente utilizzate per i trailer:

“Consumiamo troppi contenuti. Quindi a nostra disposizione ci sono molte riprese diverse che non sono nel film che possiamo manipolare attraverso CGI per raccontare una storia che vogliamo raccontare specificatamente per il trailer e non per il film”.

Questo non è sorprendente se si considera che i Russi hanno una lunga storia in fatto di rimozione e aggiunta di elementi nei film rispetto ai trailer. In Captain America: Civil War, il Team Iron Man non svelava la presenza di Spider-Man, nello spot del Super Bowl. Allo stesso modo, in Infinity War l’iconica scena degli eroi che caricano in battaglia vede schierato Hulk, che nel film si rifiuta di uscire.

Inoltre, dato che hanno anche pensato di non fare alcun marketing tradizionale per il film, significa solo che faranno di tutto per preservare la segretezza del film. Alla luce di queste informazioni, tutte le congetture che sono conseguite dall’ultimo trailer sembrano perdere consistenza, in quanto le immagini viste sono sì fedeli al film, ma potrebbero comunque trarci in inganno!

Avengers: Endgame, tutti i segreti rivelati dal nuovo numero di Empire

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Rogue One: A Star Wars Story aveva in origine un finale più felice

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All’inizio della sua produzione, Rogue One: A Star Wars Story nascondeva la connessione del film con la famigerata Morte Nera e aveva anche un lieto fine che includeva un matrimonio, secondo il suo sceneggiatore.

Così come Solo: A Star Wars Story, anche Rogue One ha attraversato una produzione turbolenta, con ripetute riscritture durante le fasi iniziali e anche durante le riprese, con Tony Gilroy che si è occupato dei reshooting al posto di Gareth Edwards. A differenza di Solo, tuttavia, Rogue One ha sfidato il suo difficile processo di creazione diventando un successo critico e commerciale, raccogliendo oltre $ 1 miliardo al botteghino.

Una caratteristica distintiva di Rogue One era la capacità del film di raccontare con uno stile molto diverso della storia di Star Wars, ma che faceva sentire forte la sua connessione con il franchising.

Il punto cruciale della sceneggiatura di Rogue One ruotava intorno ai tentativi dell’Alleanza Ribelle di rubare i piani per la Morte Nera dell’Impero – qualcosa a cui si fa riferimento nel film originale del 1977. Un altro fattore chiave nella reazione positiva dei fan di Rogue One è stato il finale inaspettatamente tragico del film, in cui ogni personaggio principale muore per la causa ribelle.

Lo sceneggiatore di Rogue One, Chris Weitz, ha ora rivelato come questi elementi principali fossero assenti da certe versioni precedenti della sceneggiatura. Parlando al podcast della Cult Popture (tramite The Playlist), Weitz ha detto:

“La versione precedente alla [mia] non precedeva la morte di tutti, infatti si è concludeva con un matrimonio, penso che fosse stata scritta sul preconcetto che la Disney non avrebbe permesso ai personaggi principali di morire. Ma era necessario (che morissero) perché nessuno mai li menziona o li vede di nuovo, ma anche perché abbiamo affrontato il tema del sacrificio per una causa più grande, per cui era appropriato.”

Per quanto riguarda invece la connessione con la Morte Nera, Weitz afferma che la sua versione della sceneggiatura lasciava nel mistero il progetto a cui stava lavorando l’Impero, senza far riferimento diretto alla tremenda macchina da guerra:

“All’inizio del film non era chiaro che la Morte Nera sarebbe stata la Morte Nera. Era solo il senso [della] Ribellione che qualcosa di brutto stava accadendo e c’era la necessità di scoprirlo. E il film prevedeva questo costante senso di terrore crescente.”

Per fortuna entrambe le scelte narrative sono state trasformate in ciò che abbiamo visto al cinema, ovvero il miglior prodotto del franchise dall’epoca de Il Ritorno dello Jedi.

Deadpool unico personaggio Fox a non subire un reboot in Disney

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Deadpool unico personaggio Fox a non subire un reboot in Disney

Il Deadpool di Ryan Reynolds sarà l’unico personaggio della serie degli X-Men di Fox a non essere riavviato da Disney dopo la finalizzazione dell’accordo di fusione tra le due aziende.

La 20th Century Fox ha inaugurato per la prima volta la serie di film sugli X-Men nel 2000. Nei due decenni successivi lo studio ha completato la trilogia originale, ha dato il via a una trilogia spinoff su Wolverine interpretata da Hugh Jackman e ha riavviato la serie con un gruppo di giovani attori. Inoltre, nel 2016, Fox ha distribuito il primo film su Deadpool, che è stato ben accolto da fan e critici, diventando uno dei film di maggior successo finanziario di sempre per il franchise.

Tuttavia, quando è stato riferito per la prima volta che la Disney stava cercando di acquistare le attività cinematografiche e televisive della Fox, che include i personaggi della Marvel Comics, il futuro sullo schermo degli X-Men e di Deadpool è stato messi in discussione. Ora che l’accordo tra Disney e Fox è chiuso, i fan dei Mutanti Marvel sono in trepida attesa di conoscere l’esito che questa operazione avrà sui film dedicati ai personaggi.

Ci sono ancora due film di Fox degli X-Men da distribuire; Disney gestirà il marketing e la distribuzione di Dark Phoenix, mentre il futuro di New Mutants è meno chiaro. Tuttavia, a prescindere da quale sia il risultato per entrambi i film, sembra che solo Wade Wilson di Reynolds si trasferirà a Disney.

Sulla scia dell’affare Disney e Fox ufficialmente entrato in vigore il 20 marzo, THR ha riportato un aggiornamento sui personaggi X-Men di Fox, ora che appartengono a Disney e ai Marvel Studios. Secondo il rapporto, Deadpool di Reynolds è l’unico personaggio degli X-Men che dovrebbe passare alla Disney così com’è, mentre tutti gli altri X-Men su grande schermo saranno probabilmente raccontati di nuovo da zero, con nuovi volti, a partire dal 2021.

La mossa è molto intelligente da parte di Disney, perché se da un lato lo studio dovrà gestire un prodotto “vietato” e insolito per i suoi standard, dall’altra quello di Deadpool è un personaggio troppo amato e ancora relativamente inesplorato per affidarlo a qualcuno che non sia Ryan Reynolds.

Nel giorno dell’ufficializzazione dell’acquisizione, proprio l’attore canadese aveva salutato la Disney, su Twitter, nel suo modo irriverente, servendosi del suo alter ego Wade Wilson.

Avengers: Endgame, il trailer ricreato con… Spongebob!

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Avengers: Endgame, il trailer ricreato con… Spongebob!

Dopo l’intromissione di Deadpool nell’ultimo emozionante trailer di Avengers: Endgame, anche Spongebob prova a riadattare il racconto Marvel con il suo stile, e il risultato è decisamente esilarante!

Ecco di seguito Spongebob: Endgame!

Avengers: Endgame, tutti i segreti rivelati dal nuovo numero di Empire

CORRELATE:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Oscar Isaac non sarà Batman, ma è aperto al ruolo

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Oscar Isaac ha smentito le voci secondo cui sarebbe stato ingaggiato per recitare in The Batman del regista Matt Reeves, ma conferma che sarebbe una possibilità che gli farebbe molto piacere.

Un nuovo film su Batman ambientato nel fallimentare DCEU è stato nell’aria da quando Ben Affleck ha firmato per il ruolo di Bruce Wayne in Batman V Superman: Dawn of Justice. A quel tempo, era previsto che Affleck scrivesse, dirigesse e recitasse nel film sull’Uomo PIpistrello, ma i piani sono cambiati. Innanzitutto, Affleck è uscito come sceneggiatore e regista, aprendo la strada a Matt Reeves per dirigere The Batman.

Quindi, c’è stata una lunga fase in cui il progetto è stato oggetto di ogni tipo di congettura, periodo terminato nel momento in cui Ben Affleck stesso ha annunciato il fatto che lasciava il ruolo. Contemporaneamente, a gennaio, Warner Bros. ha stabilito una data di uscita per il film, 2021. Nell’ultimo anno, anche prima che Affleck si fosse ufficialmente allontanato dal ruolo, ci sono stati report e speculazioni su chi avrebbe interpretato la nuova incarnazione dell’Uomo Pipistrello, da Armie Hammer a Robert Pattinson, ma la scorsa estate, anche Oscar Isaac sembrava legato a tale progetto.

Parlando con Metro del suo recente film di Netflix, Triple Frontier (in cui è co-protagonista di Ben Affleck), a Isaac è stato chiesto di queste voci. Nello specifico, nell’agosto 2018 è stato riferito che Isaac aveva incontrato la Warner Bros. per un ruolo in The Batman di Reeves. Isaac ha dichiarato: “No. L’ho letto solo online come tutti gli altri. Sfortunatamente non ho avuto conversazioni su Batman, ma sono sicuro che sarà grandioso. Matt Reeves è un così grande regista. Se vuole, può avere il mio numero.”

Al momento ci sono molte poche notizie ufficiali su The Batman, mentre gli ultimi rumors, risalenti alla scorsa settimana, riferiscono di un film ambientato negli anni ’90, mentre Reeves aveva già dichiarato che la storia si concentrerà sull’aspetto noir del personaggio e sulla sue doti da investigatore.

Masters of the Universe: ecco chi potrebbe interpretare He-Man

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Masters of the Universe: ecco chi potrebbe interpretare He-Man

Masters of the Universe, prodotto da Sony, potrebbe aver trovato il suo He-Man in Noah Centineo, visto in To All The Boys I am Loved Before. Lo studio è da diversi anni al lavoro su questo progetto, e sembra che nell’ultimo anno la produzione si sia mossa in una direzione concreta.

David Goyer era stato scelto per scrivere e dirigere il film, ma alla fine ha deciso di rinunciare alla regia poco più di un anno fa, così la Sony lo ha rimpiazzato con Aaron e Adam Nee nell’aprile del 2018, quando la data di uscita del film era prevista per dicembre 2019.

La Sony ha poi cancellato quella data e ordinato una riscrittura della sceneggiatura a Matt Holloway e Art Marcum, che vantano nel CV Iron Man e MIB: International. Con la sceneggiatura approvata, i fan dei popolari giocattoli Mattel degli anni ’80, degli spettacoli animati e del film live-action con protagonista Dolph Lundgren sperano adesso in novità più concrete.

Come riporta The Wrap, Noah Centineo è in trattative per recitare nei panni di He-Man in Masters of the Universe. Centineo è ha trovato il successo in USA con To All The Boys I’ve Ioved Before e presto adesso lo vedremo in Charlie’s Angels.

Se l’accordo di Centineo si chiude, He-Man sarà un ruolo importante per lui da affrontare. A soli 22 anni, è probabilmente più giovane di quanto ci si aspettasse per l’uomo più potente dell’universo.

Il personaggio di He-Man ha ispirato  la serie televisiva, He-Man- I dominatori dell’universoShe-Ra: La principessa del potere, He-Man (Le nuove avventure)  e un primo live action nel 1987 con Dolph Ludgren e Frank Langella.

Il film è prodotto da Tood Black, Jason Blumenthal e Steve Tisch per la Escape Artist. I produttori esecutivi sono Julia Pistor e David Voss per la Mattel e Matthew Milam per la Sony.

A dirigere ci sono i Nee Brothers, mentre la sceneggiatura è firmata da David S. Goyer.

Guardiani della Galassia Vol. 3: la produzione al via nel 2021

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Guardiani della Galassia Vol. 3: la produzione al via nel 2021

Un recente report suggerisce che la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 inizierà nel febbraio del 2021. Il film è stato messo in pausa dopo il licenziamento da parte di Disney dello sceneggiatore e regista James Gunn.

Inizialmente, la Disney non voleva riassumere Gunn, ma con una mossa, non troppo a sorpresa, la casa di Topolino è tornata sui suoi passi ed ha reintegrato Gunn, che nel frattempo aveva ricevuto un nuovo prestigioso incarico presso Warner Bros: scrivere e dirigere il reboot di Suicide Squad.

Il film doveva originariamente arrivare nei cinema in un momento non meglio precisato del 2020, ma questo incidente di percorso ha cambiato le carte in tavola, spostando l’inizio della produzione al 2021.

I protagonisti di questo sotto-franchise erano per lo più sconosciuti al grande pubblico, fino a quando Gunn li ha trasformati in un grande successo in tutto il mondo a partire dal primo film del 2014, Guardiani della Galassia. Non si sa molto sulla trama del film, ma Gunn ha confermato che completerà la storia della sua versione della squadra cosmica. Inoltre Guardiani della Galassia Vol. 3 preparerà anche la strada ad un decennio o due di futuri film Marvel.

Le star Chris Pratt, Pom Klementieff e Dave Bautista hanno confermato che torneranno per riprendere i rispettivi ruoli. Bautista, che di recente è tornato alla WWE, ha difeso Gunn da quando è stato licenziato dal progetto, e ha persino minacciato di lasciare il ruolo di Drax a un certo punto. Ma tutto il cast del film, in maniera coesa, si è schierato dalla parte di Gunn, durante i mesi in cui era stato licenziato.

Secondo Production Weekly (via Comic Book) la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 inizierà a febbraio del 2021. Con Gunn al lavoro su The Suicide Squad per Warner Bros, sembra normale che il film sia slittato di qualche mese. Gunn quindi si dedicherà prima al film Warner e solo dopo si concentrerà sul terzo guardiani, così come da contratto. Il titolo di lavorazione provvisorio del film sarà Hot Christmas.

Per quanto riguarda gli altri membri del cast, non sappiamo con certezza chi tornerà, ma dato il finale tragico di Avengers: Infinity War, che ha visto sopravvivere soltanto Rocket, dovremmo aspettare la fine di Avengers: Endgame per capire chi tornerà e chi invece rimarrà morto.

La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

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La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

Adattamento cinematografico del romanzo di Rhidian Brook, La Conseguenza è il nuovo film di James Kent (Generazione perduta, 2014) che vede ancora una volta Keira Knightley protagonista di un dramma in costume, sono gli anni ’40 del post Seconda Guerra Mondiale.

Il film racconta un classico triangolo amoroso, in cui Rachel Morgan, moglie dell’ufficiale inglese Lewis Morgan (Jason Clarke), si trova sradicata dal suo Paese per seguire i doveri del marito con l’esercito e si lascia sedurre dal Signor Lubert (Alexander Skasgard), proprietario della villa confiscata poco fuori Amburgo, dove i Morgan vanno a vivere. Devastata dalla perdita del figlio durante i bombardamenti di Londra e trascurata dal marito che sembra essere troppo preso dal lavoro per curarsi della moglie, Rachel troverà conforto tra le braccia dell’affascinante Lubert, anche lui alle prese con la sofferenza per la morte della moglie, e con una figlia adolescente.

La trama sembra apparentemente semplice e i meccanismi messi in gioco elementari, tuttavia il film di Kent possiede un cuore più cupo, rivelandosi un racconto fatto di rabbia e di coraggio, ma anche di perdono e di espiazione.

La Conseguenza, guarda le interviste al cast

Il film è connotato storicamente e geograficamente in maniera molto precisa: 1945, Amburgo distrutta, il signor Lubert che sottostà agli ordini dell’esercito inglese e ospita l’ufficiale e sua moglie potrebbe essere un simpatizzante nazista, ma “ha perso la guerra” ed è quindi relegato a prigioniero nella sua stessa casa. La tensione emotiva è forte sin dall’inizio e le parti in gioco sono ben delineate.

Tuttavia lo sguardo di Kent decide deliberatamente di non raccontarci la Storia e la città, limitandosi alle stanze, ai saloni, con qualche piccola significativa incursione nei boschi circostanti alla casa. Quello del film è un microcosmo domestico, all’interno del quale esplode la passione.

Tuttavia, nonostante l’innegabile sex appeal di Skasgard e la comodità con cui la Knightley indossa la donne d’altri tempi, i due non hanno una grande chimica né l’esplosione della loro passione è costruita in maniera tale da risultare credibile. Chi invece sorprende è Jason Clarke, nei panni di Lewis Morgan, non tanto perché mostra delle raffinate doti da interprete drammatico (è risaputo che l’attore abbia grande talento e troppo spesso venga relegato a ruoli di margine), ma perché il suo personaggio è quello che più mette a nudo la sua ferita emotiva, sorprendendo lo spettatore, così come lo sorprende il finale della storia.

La Conseguenza è in superficie un racconto di passione, ma in profondità una storia di anime ferite che tentano di ricucirsi, facendosi ancora più male nel tentativo di rimettersi in sesto.

Guarda il trailer de La Conseguenza

Ricordi?: recensione del film con Luca Marinelli

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Ricordi?: recensione del film con Luca Marinelli

Dopo nove anni di assenza (Dieci Inverni, il film d’esordio, è del 2009), Valerio Mieli torna a raccontare l’amore al cinema, lo fa con Ricordi?, in cui dirige Luca Marinelli e la bravissima Linda Caridi. La storia che segue il film è però priva di coordinate, non conosciamo neppure i nomi dei protagonisti, li osserviamo soltanto raccontarsi e raccontare la loro storia d’amore, anche viverla, in un flusso narrativo che diventa flusso di coscienza, a metà tra ciò che conservano nella memoria e ciò che, nell’impossibilità del presente assoluto, vivono.

Sì, perché Ricordi? sostiene la tesi secondo cui ogni istante è sospeso tra il passato, che finisce nella memoria e rischia di essere dimenticato o alterato dal tempo e dagli stati d’animo, e il futuro che è completamente indifferenti in quanto ignoto, se non per la certezza della fine di tutte le cose. E così, in mezzo a queste due dimensioni, rinnegando il presente, il film su muove tra ricordi e flachback, in una forma “liquida”.

Tuttavia, Mieli sceglie di raccontare queste memorie senza una successione precisa, mostrando spesso lo stesso ricordo da due punti di vista differenti e che per questo sembra incongruente, proprio perché anche se protagonisti di medesime circostanze, ricordiamo tutti i maniera diversa. Lui, cupo, ai limiti della depressione, che si crogiola nella tristezza, e lei, di una purezza disarmante, sorridente e luminosa, si incontrano e vivono ogni stadio dell’amore, dalla passione dell’inizio, alla solidità della vita insieme, fino alla noia, all’insoddisfazione e alla fine. La memoria (dello spettatore, questa volta) va a Se mi lasci ti cancello, per la frammentazione del racconto, che Mieli non solo tenta di sgrammaticare il nel suo contenuto, ma anche nella sua forma.

La definizione più congeniale a quello che realizza il regista di Ricordi? è quella di un flusso di coscienza a due, in cui la storia viene mostrata esattamente come nel racconto della rievocazione di un ricordo, di una memoria condivisa ma vissuta comunque da due individualità differenti. Gli interpreti si mettono completamente al servizio di questo tentativo anarchico, e, nonostante Marinelli sia di comprovata bravura, è la Caridi a risplendere e rendere sempre plausibile il suo personaggio, dalla luminosa presenza di inizio film, fino alla consapevole e “indurita” donna che ci accompagna alla fine di questo amore.

I luoghi, i paesaggi, i pezzetti di città che si vedono nel film sono anch’essi senza nome, anch’essi resi universali dalla mancanza di una definizione geografica che sostiene il tentativo di Mieli di raccontare l’universale attraverso una sola esperienza. Perché ogni amore e ogni coppia si sente unica, ma anche nella sua unicità racconta sempre due prospettive, e lascia sempre due memorie, due versioni dello stesso ricordo.

Guarda il trailer di Ricordi?

https://www.youtube.com/watch?v=2PuaKXrLe_U

Elizabeth Debicki nel cast del film di Christopher Nolan

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Anche Elizabeth Debicki è entrata a far parte del cast del nuovo film di Christopher Nolan che è ancora avvolto nel mistero. L’attrice si unisce a David John Washington e Robert Pattinson, che sono stati ufficializzati nel cast nelle ultime ore.

Nolan ha recentemente terminato la sceneggiatura del film e la Warner Bros. ha scelto prontamente la data d’uscita, 18 luglio 2020, una finestra che lo studio spesso riserva al regista, come abbiamo visto di recente con Dunkirk.

Il film è diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia assolutamente nulla della storia. Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra Inception e Intrigo Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà nuovamente mostrato in Imax.

Nolan si occuperà anche della produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.

Al momento, sono confermati nel cast Robert Pattinson, Elizabeth Debicki e John David Washington.

Abbiamo visto quest’anno la Debicki in Widows di Steve McQueen, dove ha confermato la sua fama di attrice versatile e presenza luminosa del grande schermo.

Fonte: Variety

La Conseguenza, le interviste al cast

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La Conseguenza, le interviste al cast

Ecco l’intervista a Jason Clarke, Keira Knightley, Alexander Skarsgård e al regista James Kent per La Conseguenza, il nuovo film 20th Century Fox al cinema dal 21 marzo.

Jason Clarke (Mudbound) e Alexander Skarsgård (Big Little Lies) fanno parte del cast al fianco della Knightley, con with Kate Phillips (Wolf Hall) e Fionn O’Shea (Roy). Ambientato nel 1946, The Aftermath racconta di una donna di nome Rachael Morgan (Knightley) e del suo viaggio nella Amburgo post Seconda Guerra Mondiale, alla fine dell’inverno, per ricongiungersi con suo marito Lewis (Clarke), un colonnello britannico che è stato incaricato di supervisionare la ricostruzione della città durante le settimane dopo la fine della guerra. Tuttavia, con grande sgomento di Rachel, la donna arriva a scoprire che Lewis ha deciso di condividere la loro con il suo proprietario originale, Stefan Lubert (Skarsgård), e sua figlia. Da lì “l’inimicizia e il dolore lasciano il posto alla passione e al tradimento”, come dice la sinossi del film.

La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

20th Century Fox: Del Toro, Feig e altri cineasti commentano l’acquisizione Disney

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La 20th Century Fox ha ufficialmente annunciato ieri l’acquisizione da parte della Disney è stata ultimata. Come saprete, le implicazioni di questo accordo avranno delle importanti conseguenze su una serie di franchise importanti, nonché ripercussioni sui diritti di molti film e saghe anche in riferimento allo sfruttamento televisivo.

Di seguito i commenti a caldo di registi, produttori e creatori che hanno lavorato in passato con gli studios:

21th Century Fox annuncia ufficialmente l’acquisizione da parte di Disney

Guillermo Del Toro, regista

Sono trascorsi 25 anni dall’uscita del mio primo film, Cronos, e non riesco a ricordare un momento nel quale io non sia stato coinvolto in qualche modo con qualche divisione della Fox. Penso al mio amico James Cameron, che ha ottenuto i suoi successi alla Fox, che è stata la prima persona a raccomandarmi. O alle mie prime produzioni vere e proprie, come Il Libro della Vita con Fox Animation e le quattro stagioni di The Strain presso FX. Per non parlare de La Forma dell’Acqua, con Fox Searchlight, tutto il processo è stata una vera gioia cinematografica. Mi mancherà la 20th Century Fox? No, perché a prescindere dal nome che avrà o la forma che prenderà, lo spirito e le persone più importanti rimarranno uguali

Chris Meledandri, presidente della 20th Century Fox Animation dal 1999 al 2007

Il mio primissimo lavoro nel settore fu insieme al produttore Daniel Melnick, i cui uffici erano nel lotto della 20th Century Fox nello Stars Building. Ogni giorno guidavo attraverso quei cancelli e mi sentivo come se stessi viaggiando indietro nel tempo fino al momento in cui Darryl Zanuck era ancora a capo della compagnia, quando veniva girato Furore…Il giorno in cui ho visto il mio nome dipinto su un parcheggio di fronte al nostro edificio mi sono sentito come se avessi vinto alla lotteria

Roland Emmerich, regista

Per noi registi questo significa avere una major in meno che possa acquistare i nostri film. Se le cose andranno avanti così, ci ritroveremo con solo un paio di studi cinematografici, e questa cosa potrebbe avere un forte impatto sulla carriera di un regista.

Paul Feig, regista

Non riesco a immaginare a un mondo senza il logo della Fox e la sua fanfara all’inizio di un film. Quella musica, quella grafica erano indimenticabili. Quando ero un adolescente rimasero impresse nella mia mente subito dopo aver visto Star Wars la prima volta

Simon Kinberg, regista

La cosa che mi sorprese di più è il fatto che ci lasciarono fare Deadpool. Nessuno aveva mai realizzato un cinecomic vietato ai minori di quel tipo, nel momento storico in cui le commedie vietate stavano scomparendo. Ci hanno incoraggiati a fare qualcosa di innovativo, ed è proprio ciò che ogni artista desidera sentirsi dire“.

Chris Columbus, regista

Mamma ho perso l’aereo è stato un grande punto di svolta per me. Era un film che avevamo sviluppato con un altro studio, e ci servivano 19 milioni di dollari per realizzarlo. Fu allora che intervenì Joe Roth, mi chiamò e disse ‘Faremo il film’ […] Sapevamo che avrebbe funzionato bene con il pubblico, e speravamo che sarebbe stato un bel passaparola, ma il suo successo è stata una sorpresa totale. Siamo stati primi al botteghino per 13 o 14 settimane. Se la Fox non fosse venuta in soccorso, forse non avrei avuto una carriera “.

Fonte: Variety

C’era una volta a… Hollywood: ecco il trailer!

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C’era una volta a… Hollywood: ecco il trailer!

Ecco il primo trailer di C’era una volta a… Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino, con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Taranino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Ecco il teaser trailer anche in italiano:

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a… Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Robert Pattinson si unisce al nuovo film di Christopher Nolan

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Dopo John David Washington, primo nome a entrare nel cast del prossimo progetto registico di Christopher Nolan, arriva da Collider la notizia che Robert Pattinson si unirà al cast del film.

Nolan ha recentemente terminato la sceneggiatura del film e la Warner Bros. ha scelto prontamente la data d’uscita, 18 luglio 2020, una finestra che lo studio spesso riserva al regista, come abbiamo visto di recente con Dunkirk.

Il film è diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia assolutamente nulla della storia. Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra Inception e Intrigo Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà nuovamente mostrato in Imax.

Nolan si occuperà anche della produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.

Al momento, sono confermati nel cast Robert Pattinson e John David Washington.

Dopo una carriera cominciata nel mondo degli Young Adult, con la saga di Twilight, Pattinson ha decisamente cambiato marcia, dedicandosi ad un cinema più impegnato, lavorando con David Cronenberg, Werner Herzog, James GrayAnton Corbijn. Nolan si aggiunge alla sua importante lista di autori contemporanei.

Hellboy: il club Osiris nella prima clip dal film

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Hellboy: il club Osiris nella prima clip dal film

Arriva direttamente dalla Lionsgate la prima clip ufficiale tratta da Hellboy, il film diretto da Neil Marshall che riporterà sul grande schermo l’eroe demoniaco della saga di fumetti cult creata da Mike Mignola dieci anni dopo l’ultimo adattamento.

David Harbour (star della serie Stranger Things) veste i panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (Resident EvilZoolander 2). Completano il cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).

Hellboy sarà distribuito in Italia da M2 Pictures, in anteprima mondiale, dall’11 aprile.

La sinossi:

Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.

Hellboy: sangue e violenza nel nuovo trailer vietato ai minori

Fonte: Lionsgate Movies

Cafarnao: il trailer italiano del film di Nadine Labaki

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Cafarnao: il trailer italiano del film di Nadine Labaki

Ecco il trailer e il poster italiani del film Cafarnao – Caos e miracoli di Nadine Labaki, nelle sale italiane dall’11 aprile distribuito da Lucky Red.

Candidato agli Oscar® e ai Golden Globe 2018 nella categoria miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes, il film è un’opera struggente ed emozionante. Al centro della vicenda Zain, un bambino coraggioso di Beirut che decide di ribellarsi alla vita difficile a cui sembra essere destinato. Dopo il sorprendente esordio alla regia con “Caramel” nel 2007, la cineasta libanese torna dietro la macchina da presa per raccontare, ancora una volta, la complessa realtà della Beirut contemporanea, stavolta attraverso lo sguardo emozionante del piccolo Zain.

Cafarnao – Caos e miracoli è frutto di mesi di ricerca sul campo della regista, che nella realizzazione dell’opera ha coinvolto attori non professionisti e con esistenze molto vicine a quelle raccontate nel film. Il giovane protagonista è stato individuato nel 2016 nel suo quartiere a Beirut dalla direttrice del casting che rimase subito affascinata dalla complessità del suo carattere: una sintesi di umorismo e straziante carisma, che fa di lui la “perla rara” che Nadine Labaki stava cercando. In allegato il poster italiano e il pressbook del film.

Zain ha dodici anni, ha una famiglia numerosa e dal suo sguardo trapela il dramma vissuto da un intero Paese. Siamo a Beirut, nei quartieri più disagiati della città. Zaid non ha però perso la speranza ed è pronto a ribellarsi al sistema, portando in tribunale i suoi stessi genitori…

Cafarnao, la recensione del film di Nadine Labaki

Cafarnao

C’era una volta a… Hollywood: Tarantino vuole portare il film a Cannes

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Non abbiamo ancora la conferma ufficiale, ma pare che Quentin Tarantino stia facendo tutto il possibile per finire il montaggio del suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood, in tempo per la 72° edizione del Festival di Cannes (che si svolgerà dal 14 al 25 maggio). A rivelarlo è l’Hollywood Reporter.

Se così fosse e la pellicola dovesse essere pronta, l’evento segnerebbe il ritorno del regista sulla croisette venticinque anni dopo la vittoria della palma d’oro con Pulp Fiction del 1994.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

A giorni dovrebbe arrivare il primo trailer del film.

È stato spiegato dal regista che Once Upon a Time in Hollywood non si focalizzerà unicamente sugli omicidi ad opera della comune di Charles Manson, ma più in generale sulla vita e la cultura americana alla fine degli anni ’60. Sappiamo inoltre che Margot Robbie interpreterà Sharon Tate, probabile vicina di casa di Rick (DiCaprio).

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

C’era una volta a Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

Fonte: The Hollywood Reporter

Avengers: Endgame, tutto ciò che sappiamo su Iron Man

Avengers: Endgame, tutto ciò che sappiamo su Iron Man

Non sarà stato il protagonista assoluto del film, eppure Tony Stark sembra essere il personaggio che ha definito la campagna marketing di Avengers: Endgame (d’altronde con la sua voce si aprono i due trailer e l’eroe compare in diverse scene chiave).

E proprio grazie ai trailer mostrati finora siamo in grado di ipotizzare delle possibili direzioni di trama per Iron Man che vi riportiamo qui sotto:

Indosserà poco la sua armatura

Iron Man 2

Grazie all’ultimo trailer di Endgame abbiamo finalmente dato uno sguardo alle nuove divise dei Vendicatori bianche e rosse che indosserà anche Iron Man, molto probabilmente per affrontare i viaggi nello spazio o nel Regno Quantico.

Ciò ci induce a pensare che le varie armature Mark non saranno utilizzate con la stessa frequenza dei precedenti cinecomic, oppure, al contrario, che ci sarà spazio per ulteriori aggiornamenti del costume come suggerito da queste immagini leak del merchandise.

Il rapporto con Pepper sarà il cuore della sua storyline

Tony Stark è uno dei pochi sopravvissuti allo schiocco avvenuto sul finale di Infinity War, e ora si trova in compagnia di Nebula disperso nello spazio a bordo di un’astronave senza più cibo e ossigeno e intento a registrare un messaggio per l’amata Pepper Potts (come mostrato in entrambi i trailer).

Lo so che avevo detto niente più sorprese, ma speravo tanto di organizzare l’ultima…“, dice Tony, il che ci porta subito a chiederci se arriverà mai la proposta di matrimonio sognata per anni. L’eroe tornerà a Terra congedandosi definitivamente dall’armatura di Iron Man per dedicarsi a Pepper e alla futura famiglia?

A quanto pare il rapporto con la donna sarà centrale nello sviluppo (e forse nella conclusione) del suo arco narrativo, e non ci sorprenderebbe vedere la loro unione come sigillo della Fase 3 del MCU

Qualcuno lo salverà nello spazio

A proposito di ritorni e Pepper Potts, uno dei dubbi riguarda chi salverà Tony Stark e Nebula nello spazio. L’eroe ha registrato un messaggio per l’amata e la situazione sembra essere arrivata al limite, dunque urge il tempestivo soccorso di un compagno.

Nel secondo trailer abbiamo visto però Tony insieme ai Vendicatori, sano e salvo, dunque qualcuno avrà ricevuto il suo sos? Certo le scene confondono molto la cronologia del film e non si capisce in che momento della timeline sono ambientate…

Proverà a ricostruire la sua armatura proprio come nel suo primo film

Iron Man

C’è anche una breve sequenza mostrata nel primo trailer in cui vediamo Tony e Nebula lavorare a dei pezzi di ferragli su quella che sembra essere un’astronave (probabilmente il Benatar, la nave dei Guardiani della Galassia).

Per alcuni si tratta di un riferimento esplicito ad un momento iconico del franchise di Iron Man, ovvero quello in cui Tony inizia a costruire la prima versione della sua armatura. Ci sarà una scena simile anche in Endgame?

La reunion con gli Avengers

Senza dubbio uno dei momenti più emozionanti dell’ultimo trailer è quello della fatidica reunion tra Tony e gli altri Vendicatori con le nuove uniformi mentre lentamente camminano verso la loro impresa.

Alla fine non li vedevamo insieme da Civil War, il film della rottura che ha allontanato diversi membri del team…

Nuovi alleati

Sappiamo già che Nebula e Tony trascorreranno del tempo insieme, probabilmente all’inizio del film sull’astronave che li riporterà (si spera) a Terra, e che i due collaboreranno per riparare i danni del mezzo, ma è evidente che una volta ricongiunto con i Vendicatori l’eroe dovrà confrontarsi con i nuovi volti della squadra.

A partire da Carol Danvers, introdotta nella scena finale del trailer e ora protagonista dello standalone con Brie Larson.

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Fonte: ScreenRant

Bojana Nikitovic per La Conseguenza: “Keira Knightley è il sogno di ogni costumista”

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Ha lavorato con Milena Canonero, contribuendo al trionfo agli Oscar dei costumi di Marie Antoinette di Sofia Coppola, ma non ne fa un affare di Stato. Per Bojana Nikitovic già lavorare accanto alla costumista italiana sembra essere un premio sufficiente, visto che parla del suo incontro con la Canonero come “la cosa professionalmente più importante che mi sia mai capitata.”

“Ci siamo incontrate a Belgrado sul set di un film italiano, poi lei mi ha portata con sé. – ha raccontato la Nikitovic, ospite a Milano per parlare del suo lavoro ai costumi de La Conseguenza, di James Kent, in uscita il 21 marzo – Quando mi chiedono del mio lavoro, io dico sempre che tutto quello che so l’ho imparato da lei, non solo in merito al costume per il cinema, ma anche per quello che riguarda l’organizzazione delle comparse, il lavoro con gli attori. Lei è un genio. Ci sentiamo sempre e spero di fare altri film insieme. Con lei farei sempre l’assistente, non avrei nessun problema.”

Nonostante il grande debito professionale che sente verso Milena Canonero, Bojana Nikitovic cammina da tempo sulle sue gambe, svolgendo con successo il suo lavoro di costumista, un impegno che comincia con la ricerca e le preparazioni preliminari.

“La prima parte è di ricerca, naturalmente. E per me è stato un viaggio bellissimo, ci sono tantissimi documenti e fotografie d’epoca. Poi i tedeschi sono organizzati e nonostante tutti i bombardamenti, sono state conservate tantissime foto, e ci sono anche dei libri. E mi piace molto che nel film si veda bene quanto Amburgo fosse distrutta, non esisteva più.”

Nel film sono rappresentate diverse classi sociali e attraverso i costumi, principalmente, è stata evidenziata questa separazione di estrazione. E anche tra le mogli degli ufficiali, una borghesia ricca dunque, c’è una leggera differenza, visto che Rachel, la protagonista interpretata da Keira Knightley, ha molto più stile delle altre donne. “Il casting del film è stato molto ben fatto perché tutte le attrici scelte per interpretare queste donne sono molto diverse, quindi è stato anche interessante lavorare su questi aspetti e differenziarle nei costumi.”

Tra queste attrici ovviamente spicca la Knightley, la protagonista femminile del film: “Keira è il sogno di ogni costumista. Avevo già lavorato con James Kent e quando mi ha chiamata stavo lavorando a un altro film. Appena mi ha detto che c’era lei, ho detto subito di sì, anche se ero occupata su un altro set. C’è qualcosa in lei che è incredibile, come porta gli abiti lei, il suo viso, le sue spalle. Non è un caso che sia lei una delle testimonial di Chanel. Ha un’eleganza incredibile!”

“Il mio ricordo principale legato al set è il freddo, e la povera Keira indossava dei costumi leggerissimi, dei tessuti per cui non potevi indossare nulla sotto, e a fine riprese ha voluto conoscere il nome di quei tessuti così che non li avrebbe mai più indossati!”.

Nel film il lavoro dei costumi non serve solo a vestire e coprire gli attori, ma, nel caso del personaggio della Knightley, anche a raccontare il suo percorso, e la Nikitovic ha usato un indumento preciso per spiegarne l’evoluzione: il cappotto. Un elegantissimo cappotto lungo, accompagnato, a inizio e a fine film, da un abbigliamento (e un atteggiamento) molto differente, a indicare la progressiva “apertura” della donna, sempre secondo la moda degli anni ’40.

La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

Ma il lavoro concreto sugli abiti è stato di ricostruzione o recupero? “È stato complesso e abbiamo studiato e ricostruito, ma anche recuperato, sistemato e riadattato, cambiando fibbie e bottoni, per esempio. Il lavoro è stato fatto principalmente con case italiane, ma anche con alcune case inglese, perché abbiamo preso spunto dalla moda inglese, ovviamente.”

Il risultato è stato un lavoro di assemblaggio che, ispirandosi ovviamente alle ricerche e allo stile dell’epoca, ha dato vita a un look completamente personale, con una serie di capi d’abbigliamento che si indosserebbero anche oggi, cosa che sembra sia stata molto gradita anche all’attrice. Una serie di golfini e twin-set appositamente realizzati per Keira Knightley sono dei pezzi unici che si confonderebbero molto bene nella moda contemporanea, portando con sé un tocco di eleganza e stile.

Per il personaggio di Jason Clarke, l’ufficiale Lewis Morgan, è stato un po’ più difficile mostrare l’evoluzione del personaggio attraverso i costumi, visto che lo vediamo sempre in divisa, tuttavia, proprio attraverso i costumi riusciamo a scoprire la fragilità, la crepa dentro a quest’uomo ligio e dedito al dovere: quando Lewis ricorda il figlio morto, si aggrappa a un golfino del bambino, con un buco nel centro, il segno della ferita che lo ha ucciso. “Quando Jason ha girato quella scena, abbiamo pianto tutti” ha raccontato la Nikitovic.

Si è potuto giocare e raccontare molto di più con i costumi del personaggio di Alexander Skarsgård, Lubert. Un uomo bello ed elegante, ma che veniva da un momento difficile, già dalla sua prima apparizione e dall’incontro dei due, possiamo intuire la storia di quest’uomo. “Doveva essere un uomo elegante ma con un abito di almeno dieci anni addosso. Sono almeno 4 o 5 anni che lui non compra nulla di nuovo, quindi ci voleva un abito giusto. Un volta, probabilmente, si vestiva benissimo, essendo molto ricco e di bell’aspetto, ma in questa scena si doveva vedere che era in difficoltà, che era dimagrito, anche, quindi abbiamo realizzato una camicia un po’ più larga.”

Per quanto riguarda, di nuovo, i costumi di Rachel (Keira Knightley), nella storia è lei che cuce da sola i suoi vestiti, quindi è lei stessa che adatta i suoi abiti ai suoi cambiamenti emotivi. Emblematico è l’abito di velluto blu che indossa a metà film, un abito iconico con cui, simbolicamente, rinuncia al marito e abbraccia la possibilità di una nuova esperienza.

La Conseguenza, le interviste al cast

Oltre a cappotto, i golfini, e il velluto blu, un altro momento importantissimo per il personaggio di Keira Knightley e soprattutto per il lavoro di Bojana Nikitovic è stato l’abito oro, una realizzazione preziosa e fondamentale per ciò che accade nel film.

“Abbiamo realizzato un abito verde acqua, ed era importantissimo che il vestito risaltasse sulla neve. Io volevo usare il fucsia, perché sta benissimo a Keira, ma non potevamo usare quel colore, e nemmeno il rosso, perché nella scena deve risaltare il sangue che macchia l’abito. Non potevamo usare nemmeno il verde, perché il costume di Espiazione è famosissimo ed è verde. Così abbiamo scelto questo verde acqua, che è piaciuto a tutti, era un abito molto bello, ma non ero convinta e così, nonostante le prove fossero andate bene, ho deciso di realizzare un’altra possibilità.

Ho trovato questo tessuto a Praga, ma non è che di questi abiti se ne fa uno soltanto, allora mi servivano almeno 25 metri di tessuto. Di questo abito ne sono stati realizzati almeno sei. E la prima scena che abbiamo girato era proprio questa sulla neve, e il giorno prima dell’inizio delle riprese, Keira è venuta sul set per le prove e quando l’hanno vista con l’abito dorato, tutti hanno scelto quello. Questo abito comunicava proprio perfettamente la sua esigenza di fuggire. Il tessuto era molto difficile da indossare, satin di seta, non poteva mettere niente sotto e nelle scene sulla neve aveva degli scarponi da sci, mentre correva. E poi le pieghe che si creavano ad ogni pausa… insomma, è stato un vestito dalla gestione difficilissima.”

Ma dove vengono conservati gli abiti di scena, dopo il film? “Per la maggior parte finiscono dentro a scatoloni, a portata di mano per delle eventuali riprese aggiuntive, alcuni abiti vengono usati per delle esposizioni, altri invece diventano proprietà della casa di sartoria che li ha prodotti.”

Come ha raccontato Bojana Nikitovic, il percorso di un film si può dunque scoprire e ricostruire anche attraverso il lavoro di artigianato e ricerca che porta alla realizzazione dei costumi. Storie, segreti e percorsi emotivi parlano non solo attraverso sceneggiature e interpretazioni, ma anche attraverso il modo in cui gli attori, i personaggi si presentano a noi.

Di seguito, alcuni bozzetti degli abiti realizzato per La conseguenza:

Doctor Sleep: i dettagli sul cast e i personaggi

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Doctor Sleep: i dettagli sul cast e i personaggi

Arriverà nelle sale a Novembre 2019 Doctor Sleep, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King e sequel di The Shining (portato al cinema da Stanley Kubrick nel 1980).

Ma cosa sappiamo del film e sui personaggi? Ecco di seguito tutti i dettagli:

Ewan McGregor è Danny Torrance

Ewan McGregor è il volto di Danny Torrance. Nel romanzo seguiamo il personaggio, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Rebecca Ferguson è Rose The Hat

rebecca ferguson

Rebecca Ferguson interpreterà invece Rose The Hat, il leader di un gruppo chiamato The True Knot composto da un gruppo di individui con abilità uniche che causerà non pochi problemi a Danny nel film.

Kyliegh Curran è Abra Stone

La giovanissima Kyliegh Curran entrerà nei panni di Abra Stone, una ragazza che riesce a collegarsi mentalmente con Danny diventando poi consapevole dell’esistenza del The True Knot. Riuscirà il protagonista a proteggerla dal gruppo?

Bruce Greenwood è il Dr. John Dalton

Già protagonista nell’adattamento di Gerald’s Game, Bruce Greenwood torna nell’universo di Stephen King interpretando il Dr. John Dalton, una delle persone a cui Danny rivelerà il suo legame psichico con Abra.

Zahn McClarnon è Crow Daddy

Zahn McClarnon è Crow Daddy, braccio destro di Rose The Hand e suo amante nel romanzo originale. Se è vero che questo sarà un adattamento piuttosto fedele, non c’è motivo di credere che il suo personaggio prenderà le distanze dalla controparte.

Emily Alyn Lind è Snakebite Andi

(Photo by Paul Archuleta/FilmMagic)

Un’altra giovane attrice si è unita al cast di Doctor Sleep, ovvero Emily Alyn Lind nei panni di Snakebite Andi, altro membro dei The True Knot che si scontrerà con Danny e Abra. Possiede, come gli altri del team, un’abilità unica che può usare sugli altri per addormentarli.

Carl Lumbly è Dick Halloran

Attore molto prolifico sia nel cinema che in televisione, Carl Lumbly entrerà nei panni di un iconico personaggio di Shining, Dick Halloran, il cuoco dell’Overlook Hotel che riconosce per primo la “luccicanza” del piccolo Danny Torrance.

Alex Essoe è Wendy Torrance

Alex Essoe interpreterà Wendy Torrance, reso iconico da Shelley Duvall nel film di Stanley Kubrick. L’attrice farà parte dei flashback dell’infanzia di Danny, dunque si presume che interagisca anche con Halloran.

Jocelin Donahue è Lucy?

Jocelin Donahue, volto noto di altri horror come Insidious: Chapter 2 e The House of The Devil, potrebbe entrare nei panni della madre di Abra, Lucy, tuttavia non ci sono ancora conferme ufficiali.

Jacob Tremblay è il giovane Danny Torrance?

the predator Jacob Tremblay

Uno dei giovani attori più richiesti ad Hollywood, Jacob Tremblay, interpreterà un personaggio misterioso nel film, che molti ipotizzano si tratti del Danny Torrance bambino durante le sequenze ambientate nel passato.

Fonte: Cinemablend

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