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Fran Drescher: La Tata diventa la mamma di Timothée Chalamet

Fran Drescher
Fran Drescher durante il discorso per annunciare lo sciopero degli attori del 2023 - screen dal video Youtube

La star di “La Tata” e presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher si è unita al cast del film sul ping-pong di Josh SafdieMarty Supreme“. Interpreterà la madre del personaggio di Timothée Chalamet.

Accanto a Chalamet e Drescher ci sono Gwyneth Paltrow (al suo primo ruolo cinematografico sullo schermo da “Avengers: Endgame” del 2019) e Tyler the Creator (al suo debutto cinematografico). Odessa A’zion recita anche accanto al mago Penn Jillette (di Penn & Teller), all’investitore e personaggio di “Shark Tank” Kevin O’Leary (alias Mr. Wonderful) e al regista di “Bad Lieutenant” Abel Ferrara.

Fran Drescher è meglio conosciuta come la protagonista della sitcom della CBS “La Tata”, andata in onda dal 1993 al 1999 e che le è valsa due nomination agli Emmy e due ai Golden Globe. I suoi crediti cinematografici includono “The Beautician and the Beast“, “UHF“, “This Is Spinal Tap” e i film animati “Hotel Transylvania“.

Drescher è stata eletta presidente di SAG-AFTRA nel 2021 e, nel 2023, ha guidato il sindacato durante lo sciopero degli attori durato cinque mesi che ha sconvolto l’industria dell’intrattenimento e ha fatto guadagnare agli artisti un aumento del salario minimo, nuovi residui per lo streaming e protezioni contro l’intelligenza artificiale.

Di cosa parlerà Marty Supreme con Timothée Chalamet?

Il film di A24 sarà incentrato su un professionista del ping pong. I dettagli della trama di “Marty Supreme” non sono stati resi noti, ma A24 ha pubblicato l’immagine di una pallina da ping pong con la scritta “coming soon” dopo che Variety ha dato notizia del progetto a luglio. La sceneggiatura originale di “Marty Supreme” è stata scritta da Safdie e Ronald Bronstein, che producono entrambi insieme a Eli Bush, Anthony Katagas e Chalamet.

 
 

Esther Elisha e Alessandro Roia, doppiatori di Il Robot Selvaggio, parlano della gentilezza come strumento di rivoluzione

Il Robot Selvaggio - Esther Elisha Alessandro Roja
Il Robot Selvaggio - Esther Elisha Alessandro Roja - VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE - Sebastiano Bongi Toma

Esther Elisha e Alessandro Roia sono i doppiatori di Roz e Fink, i protagonisti di Il Robot Selvaggio, nuovo film d’animazione DreamWorks Animation che arriva nelle sale italiane il 10 ottobre. Abbiamo incontrato i due interpreti che hanno raccontato il senso del film, l’esperienza del doppiaggio ma anche, soprattutto, il valore della gentilezza, che nella storia è fondamentale per superare le difficoltà.

I grandi temi del film

Esther Elisha: “L’aiuto arriva da chi meno te lo aspetti. Roz, Fink e Becco Lustro sono i reietti della comunità eppure nel momento del bisogno si rivelano determinanti. Questo aspetto è intelligente e vero, spesso le persone che sono meno rumorose hanno delle grandi risorse, magari non lo scopri subito ma bisogna avere tempo e pazienza per dargli una chance.” 

Alessandro Roia: “Penso che il senso sia ribaltare il momento storico e parlare di gentilezza come possibilità, come risoluzione ultima, come rivoluzione. Nel film c’è una rivoluzione, è tutta guidata da un sentimento desueto che è appunto la gentilezza. Tornare all’idea di una gentilezza pura verso il prossimo potrebbe diventare un’arma potentissima.”

“Per sopravvivere dobbiamo andare oltre quello che siamo progettati a fare”. Come si sposa questa affermazione con l’esigenza di essere fedeli a se stessi?

Alessandro Roia: “Il film in realtà racconta proprio questo. Becco Lustro impara a volare perché è nella sua natura, ma lo fa a modo suo e così mantiene la sua unicità pur percorrendo la sua strada. I due aspetti vengono raccontati con grande grazia e armonia all’interno del film. Bravissimo i filmmaker a realizzare un progetto che ha un taglio così trasversale e così profondo.”

Esther Elisha: “Andare oltre a quello per cui sei stato programmato può anche voler dire essere più vicino a te stesso, perché la famiglia, le aspettative, la storia personale è una base da cui partire, ma poi ognuno deve trovare una sua programmazione. E’ quello che fa Roz, modifica il suo sistema interno.”

Il Robot Selvaggio - Alessandro Roja
Il Robot Selvaggio – Alessandro Roja – VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE – Sebastiano Bongi Toma

Nel film ci sono tanti esempi di personaggi che improvvisano e che seguono l’istinto. Quanto è importante nella vita saper improvvisare?

Esther Elisha: “Io funziono a improvvisazione. Per me la fatica vera è la programmazione, ma la vita adulta richiede anche quello.”

Alessandro Roia: “Nella mia carriera di attore, l’improvvisazione ha sempre avuto un ruolo molto affascinante, un luogo incredibile a cui approdare e come ho già detto altre volte, ho capito con il tempo che l’improvvisazione è l’estensione di qualcosa che conosci molto bene. Non è legato all’approssimazione, ma è cercare di cavalcare qualcosa di inaspettato con una profonda conoscenza di quello che si fa. Personalmente, nella mia vita privata, l’improvvisazione è legata più alla possibilità di non perdere la possibilità di godere di qualcosa che si dà per scontata. Sul lavoro invece l’improvvisazione è data, come diceva Bertolucci, dal lasciare sempre aperta la porta del set.”

GUARDA – Il Robot Selvaggio: il trailer e il poster del film

Il Robot Selvaggio è un film per bimbi o per adulti?

Esther Elisha: “Credo sia un film per tutti. Tutte le persone che ci hanno intervistati hanno confermato che lo hanno apprezzato, che è divertente ma anche commovente. E’ molto bello partecipare a un progetto che ami e in cui sei anche pubblico. Poi l’ho guardato per intero solo una volta finito il mio doppiaggio, ho cercato di non rovinarmi troppo la storia e l’ho scoperto una volta finito.”

Alessandro Roia: “Io non avevo mai fatto un lavoro di doppiaggio di questo tipo, quindi ho chiesto di vedere il film prima, per cercare di capirne il sentimento e per arrivare al doppiaggio con un’idea di quello che avremo raccontato. Poi mi sono fatto guidare dal direttore del doppiaggio e mi sono liberato da una serie di cliché ai quali lui non era interessato.”

Il Robot Selvaggio - Esther Elisha
Il Robot Selvaggio – Esther Elisha – VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE – Sebastiano Bongi Toma

Per quanto riguarda il lavoro fisico del doppiaggio, prestando la voce rispettivamente a un Robot e a una volpe, avete adottato una postura particolare, magari dei movimenti del corpo, mentre davate loro voce?

Esther Elisha: “Il microfono ti costringe in una certa misura a mandare la voce in quella direzione, ma ci sono dei cambiamenti degli aggiustamenti che si utilizzano e che cambiano completamente il modo di dire la battuta. A volte accorgimenti minuscoli, altre puoi prenderti più spazio. Trovo che doppiare comporti un coinvolgimento molto specifico del corpo.”

Alessandro Roia: “Il mio personaggio si muove tanto, ha moltissimi movimenti. E io ero fisicamente stanco. Il secondo giorno sono andato in sala di doppiaggio con le scarpe da ginnastica, perché Fink richiedeva molto movimento. E spesso ho imparato che una battuta dinamica se non è detta in movimento risulta ferma e non si attacca a quella che è la scena.”

Qual è la scena a cui siete più legati di tutto il film?

Esther Elisha: “Per me ci sono due scene che mi toccano molto. La prima è quella in cui si minaccia di cancellare la memoria a Roz, perché trovo che siamo i nostri ricordi. L’altra è quella dei distacchi, di quando si lascia andare qualcuno. Credo che tutti possiamo relazionarci a questo tipo di distacco.”

Alessandro Roia: “C’è una scena che per me è stata complicata perché scardina il proprio essere e deve, nella sua impopolarità nella comunità, cercare di assumere su di sé una leadership perché in quel momento è più importante riconoscere chi è Roz per il gruppo, e quel momento ha richiesto molto tempo perché volevo essere accurato.”

Basato sul romanzo illustrato Il Robot Selvatico di Peter Brown e scritto e diretto da Chris Sanders per DreamWorks Animation, Il Robot Selvaggio arriva in sala dal 10 ottobre distribuito da Universal Pictures.

Il Robot Selvaggio recensione film 2024 (1)
(from left) Roz (Lupita Nyong’o), Brightbill (Kit Connor) and Fink (Pedro Pascal) in DreamWorks Animation’s The Wild Robot, directed by Chris Sanders.
 
 

Joker: Folie à Deux, spiegazione del finale, quella conclusione controversa e scioccante – SPOILER

Joker: Folie à Deux
Joker: Folie à Deux - Cortesia di Warner Bros

Il finale di Joker: Folie à Deux (qui la recensione) sarà destinato a far discutere, data la scelta controversa e scioccante fatta da Todd Phillips per concludere la storia. Nel corso del film, Lee interpretata da Lady Gaga spinge Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) a diventare il suo “vero” sé, ovvero Joker. Tuttavia, dopo un processo straziante che vede lo psicopatico costretto a fare i conti con le sue azioni passate, Arthur – vestito come Joker – rivela che quella persona era solo una fantasia e dice che è stato lui ad assassinare quelle persone.

Lee è in egual misura affranta e inorridita da questa rivelazione ed esce dall’aula di tribunale insieme ai molti altri sostenitori di Joker. Quando in seguito viene raggiunto un verdetto, una bomba esplode e Arthur riesce a ritrovare la libertà grazie ai devoti fanatici che hanno fatto saltare in aria le mura del tribunale. Poco dopo scappa da loro e ritrova Lee. La supplica di unirsi a lui e scappare; invece, lei lo rifiuta perché ha rinnegato la sua personalità di Joker, perciò, distrutto, Arthur si consegna.

Il finale di Joker: Folie à Deux

Negli ultimi momenti di Joker: Folie à Deux, un giovane detenuto chiamato Ricky (interpretato da Jacob Lofland) si avvicina ad Arthur, racconta una barzelletta e dichiara “Ottieni quello che ti meriti” prima di pugnalarlo ripetutamente. Ridendo maniacalmente, si scolpisce un sorriso sul viso simile al Joker di Heath Ledger e il film finisce con la morte di Arthur.

Le stroncature che sta ricevendo il film si basano sul fatto che ci sono dei fan che idolatrano Joker e contro cui il regista Todd Phillips si è schierato quando il primo film è stato accusato di essere un appello per gli incel. Il problema, ovviamente, è che il numero di persone che vedono Arthur come un “eroe” è una piccola minoranza e, di conseguenza, il messaggio di Joker: Folie à Deux suona vuoto.

La nascita di un nuovo Joker

Per quanto riguarda Ricky, sebbene non sia dichiarato apertamente, sembra che l’idea sia che ora sia il nuovo Joker dopo che le azioni di Arthur hanno ispirato altri uomini altrettanto problematici a seguire le sue orme.

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Tutto quello che c’è da sapere su Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Come ormai noto, la versione di Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

 
 

Barbara Ronchi: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Barbara Ronchi
Foto di Luigi De Pompesi © Cinefilos.it

Negli ultimi tre anni, l’attrice Barbara Ronchi si è affermata come una delle grandi interpreti del cinema italiano, ottenendo finalmente la popolarità meritata. Sono infatti più di dieci anni che l’attrice si destreggia tra cinema e televisione, distinguendosi sempre per la grande sensibilità che dona ad ogni personaggio interpretato come anche per la sua attenzione alle storie di esordienti con tanto da dire.

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I film e le fiction in cui ha recitato

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema con La città invisibile (2010), per poi recitare in Miele (2013), Fai bei sogni (2016), Gli sdraiati (2017), Tito e gli alieni (2018), Non sono un assassino (2019), Domani è un altro giorno (2019), Sole (2019), Tornare (2019), Padrenostro (2020), con Pierfrancesco Favino, Cosa sarà (2020), Mondocane (2021), Io sono Babbo Natale (2021), Sulle nuvole (2022), Settembre (2022), Era ora (2023) e Rapito (2023), con cui ottiene maggior popolarità. Da quel momento, tra il 2023 e il 2024 ha recitato in Santocielo (2023), Dieci minuti (2024), Io e il Secco (2024), Non riattaccare (2024), Il treno dei bambini (2024), Diva Futura (2024), Nonostante (2024) regia di Valerio Mastandrea, e Familia (2024), con Francesco Di Leva.

2. Ha preso parte anche ad alcune note fiction. Oltre che sul grande schermo, l’attrice è apparsa anche in televisione partecipando a fiction e miniserie come La ladra (2010), La Certosa di Parma (2012), I Borgia (2013), Grand Hotel (2015), In Arte Nino (2017), Maltese – Il romanzo del Commissario (2017), La linea verticale (2018), Romanzo famigliare (2018), Imma Tataranni – Sostituto procuratore (2019-in corso), Luna nera (2020) e Vostro onore (2022) con Stefano Accorsi.

Barbara Ronchi e il film Settembre

3. Ha apprezzato un particolare aspetto del suo personaggio. In Settembre l’attrice ha interpretato Francesca, una donna che in seguito al risultato di una delicata visita medica cambia radicalmente la prospettiva sulla sua vita. A riguardo l’attrice ha dichiarato: “Ho amato la sceneggiatura e l’ho trovata ben scritta, attenta ai particolari. Di Francesca ho amato che non avesse le parole per esprimere quello che provava. Lei è cosciente che nella sua vita qualcosa non va e improvvisamente le arriva uno scossone che le permette di trovare il coraggio di fare delle scelte che non aveva mai avuto la forza di fare prima“.

Settembre film 2022

4. Ha vinto un importante premio. Grazie alla sua interpretazione nel film, l’attrice è stata candidata al David di Donatello come Miglior attrice, arrivando poi effettivamente a vincere il premio. Nel farlo, ha battuto le “rivali” Margherita Buy per Esterno notte, Penélope Cruz per L’immensità, Claudia Pandolfi per Siccità e Benedetta Porcaroli per Amanda.

Barbara Ronchi in Non riattaccare

5. Il teatro l’ha aiutata per il ruolo. Per girare Non riattaccare, in cui interpreta Irene, che riceve una chiamata dal suo ex compagno Pietro e le sue parole confuse lasciano presagire qualcosa di brutto. Inizia così una corsa contro il tempo per raggiungerlo prima che commetta un atto disperato senza mai riattaccare il telefono. Per la sua interpretazione, l’attrice ha raccontata di essersi esercitata in teatro, da sola, memorizzando l’intero film dall’inizio alla fine.

Barbara Ronchi e il suo ultimo film, Familia

6. È rimasta molto scossa dal ruolo. In Familia, film tratto dal romanzo autobiografico Non sarà sempre così di Luigi Celeste, l’attrice interpreta Licia Licino, donna costretta a confrontarsi con le violenze perpetrate dal marito nei confronti suoi e di quelli dei figli. Nell’avvicinarsi al ruolo, l’attrice ha rivelato in alcune interviste di essersi sentita molto scossa ma anche intenerita dal fatto che questa donna si veda in realtà come l’antagonista della storia, in quanto le è stato fatto credere che è colpa sua se la famiglia si sta spaccando.

Familia

La vita privata di Barbara Ronchi, tra Alessandro Tedeschi e il figlio

7. Ha conosciuto a teatro il suo compagno. Come da lei rivelato in un’intervista a Vanity Fair, l’attrice ha conosciuto il suo attuale compagno, Alessandro Tedeschi, a teatro: “Ci siamo conosciuti 12 anni fa, durante uno spettacolo teatrale in cui interpretavamo due vecchietti. Ho già visto come sarà un domani: bellissimo anche da anziano“.

8. È molto riservata. Barbara Ronchi ha dunque oggi una relazione con Alessandro Tedeschi, attore visto in Curon, Lo spietato e Tutto può succedere. I due non sono sposati e vivono insieme a Roma da tempo. Nel 2018 sono diventati genitori del piccolo Giovanni, che qualche volta appare sui loro profili social. Tuttavia, Barbara e Alessandro non amano concedersi ai riflettori in coppia, né tantomeno parlare della loro vita privata.

Barbara Ronchi è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 33 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età e l’altezza dell’attrice

10. Barbara Ronchi è nata il 22 giugno 1982, a Roma. L’attrice è alta 1,68 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, Vanity Fair

 
 

Grotesquerie, la nuova serie FX horror drama di Ryan Murphy

Grotesquerie
Cortesia di © Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Grotesquerie, la nuova serie FX horror drama di Ryan Murphy, che debutterà con i primi due episodi il 13 novembre in esclusiva su Disney+ in Italia. La prima stagione è composta da 10 episodi.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La trama di Grotesquerie

In Grotesquerie di FX, una serie di crimini efferati ha sconvolto una piccola comunità. La “Detective Lois Tryon” sente che questi crimini la riguardano in maniera inquietante, come se qualcuno – o qualcosa – la stesse deridendo. A casa, Lois è alle prese con un rapporto teso con la figlia, un marito ricoverato in ospedale in lungodegenza e i suoi stessi demoni interiori. Senza indizi e non sapendo a chi rivolgersi, accetta l’aiuto di “Sorella Megan”, una suora e giornalista del Catholic Guardian. Suor Megan, con un passato difficile, ha visto il peggio dell’umanità, ma crede ancora nella sua capacità di fare del bene. Lois, invece, teme che il mondo stia soccombendo al male. Mentre mettono insieme gli indizi, Lois e Sorella Megan si ritrovano intrappolate in una rete minacciosa che sembra sollevare più domande che risposte.

La serie è interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Award Niecy Nash-Betts nel ruolo di “Detective Lois Tryon”, dalla vincitrice dell’Emmy Award Courtney B. Vance in quello di “Marshall Tryon”, dalla candidata all’Emmy Award Lesley Manville nei panni di “Infermiera Redd”, dalla candidata al Tony Award Micaela Diamond in quelli di “Sorella Megan”, da Nicholas Alexander Chavez nel ruolo di “Padre Charlie”, da Raven Goodwin in quello di “Merritt Tryon” e da Travis Kelce.

Scritta e creata da Ryan Murphy, Jon Robin Baitz e Joe Baken, Grotesquerie è diretta da Max Winkler, Murphy, Alexis Martin Woodall ed Elegance Bratton. Murphy, Woodall, Baitz, Baken, Winkler, Nash-Betts, Vance, Peter Liguori, Nissa Diederich, Eric Kovtun e Scott Robertson sono i produttori esecutivi. Prodotta dalla 20th Television.

 
 

Hold Your Breath: recensione dell’horror Disney+ con Sarah Paulson

Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath
Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Capita, nella vita, di trovarsi ad affrontare sentimenti così intensi e destabilizzanti, come il dolore, la paura e la disperazione, da travolgerci e disorientarci. Emozioni così potenti da farci sentire soli, in lotta contro un male oscuro e insondabile, che ogni notte, nel momento in cui il corpo dovrebbe riposare e trovare pace, cerca in ogni modo di toglierci il respiro e farci crollare… proprio come farebbe una violenta tempesta di sabbia. È ciò che accade a Margaret Bellum, interpretata dalla pluripremiata Sarah Paulson, la severa tanto quanto instabile mater familias al centro del profondo e angosciante thriller psicologico Hold Your Breath, diretto da Karrie Crouse e Will Joines e disponibile in streaming su Disney+ dal 4 ottobre 2024.

La storia di Hold Your Breath

Nell’Oklahoma degli anni ’30, durante l’epoca delle terribili tempeste di sabbia conosciute come Dust Bowl, Margaret lotta con tutte le risorse a sua disposizione per proteggere le sue figlie, Rose (Amiah Miller) e Ollie (Alona Jane Robbins), mentre il marito è lontano in cerca di lavoro. In questa terra arida, devastata dalla siccità e soffocata da nubi di polvere, la sabbia diventa per Margaret un nemico da combattere con maschere, lucchetti alle porte e un fucile sempre a portata di mano. Quando un misterioso predicatore, Wallace Grady (interpretato da Ebon Moss-Bachrach, l’iconico zio Richie dell’amato show The Bear per cui ha vinto due Emmy) si insinua nella loro casa, la già fragile realtà di Margaret inizia a vacillare, minacciando di farla crollare del tutto.

Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath
Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Tra lutto, depressione e psicosi

Dopo aver già perso la figlia Ada a causa della scarlattina, Margaret non può permettere che un altro male le porti via le sue bambine. Diventa dunque ossessiva, preoccupandosi di spazzare freneticamente ogni angolo della casa, tappare qualsiasi fessura con pezzi di stoffa e procurare le ultime maschere disponibili per proteggere Rose e Ollie dalla minaccia della polvere. Ogni giorno si assicura che le lenzuola delle bambine siano pulite, come se questo rituale potesse tenere lontano l’inevitabile.

Nella mente di Margaret, però, la polvere diventa molto più di una semplice minaccia fisica. Si trasforma in una manifestazione del male stesso, un male antico e oscuro che si incarna nella figura del “Gray Man” – l’uomo grigio – un personaggio del libro per ragazzi che le figlie leggono una notte con timore. Per Margaret, la polvere e questo male sono strettamente collegati: invisibili, inesorabili, si insinuano nei luoghi più reconditi della casa, ma anche nei recessi più oscuri della mente. Come la polvere può entrare in ogni fessura, così il male trova il modo di insinuarsi nelle persone, corrompendole e facendole agire contro la loro natura, anche quella di madre.

Crouse e Joines, minuto dopo minuto, trascinano così il pubblico nella spirale di ossessione e paura in cui Margaret sprofonda, come se fosse intrappolata in sabbie mobili e non potesse fare altro che dimenarsi, scendendo sempre più a fondo. Un vortice di angoscia, frustrazione e psicosi in cui il confine tra realtà e allucinazione diventa sempre più labile, e il male, sia esterno che interno, appare impossibile da fermare.

Amiah Miller in Hold Your Breath
Amiah Miller in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Ammalarsi assieme al mondo

L’elaborazione del lutto (o, meglio, la sua mancata elaborazione), la depressione e la psicosi che ne deriva sono solo alcuni dei temi centrali di questo opprimente e angosciante thriller. L’atmosfera delle reali Dust Bowl degli anni ’30 non è, infatti, solo un contesto storico: la siccità, l’isolamento e la moria delle vacche diventano metafore di un mondo in declino, devastato da una crisi ecologica e sociale. Inoltre, lo scenario scelto da Crouse e Joines non è così lontano da un nostro probabile futuro. In questo senso, il film si fa carico di una marcata riflessione ecologica, richiamando l’attenzione sul pericoloso cambiamento climatico che, nonostante i numerosi allarmi, continua a essere poco compreso e affrontato.

Inoltre, i registi si appoggiano più o meno consapevolmente su una sensazione di déjà vu, che rende la storia ancora più potente: mascherine, forte tosse, chiusura forzata nelle proprie case e difficoltà nel reperire cibo o medicine possono richiamare, nello spettatore, in modo inquietante i duri e traumatici anni della convivenza con il COVID-19.

Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Un thriller che scava nel dolore di una madre

Come al solito, Sarah Paulson sfrutta appieno il suo talento e la sua espressività per “bucare lo schermo” nel ruolo di una madre che, attimo dopo attimo, si sgretola nel turbine del proprio dolore più profondo. Il paesaggio desertico, con i suoi caldi toni seppia, diventa il reale palcoscenico del deterioramento della psiche di Margaret, costretta a vivere l’incubo di ogni madre: mentre cerca di proteggere le sue figlie dal mondo esterno, si rende conto di non riuscire a proteggerle nemmeno da se stessa.

Crouse e Joines riescono così a dar vita a un thriller psicologico ed emotivo così intenso e disturbante da oltrepassare i confini della fantasia e porre radici in un mondo fin troppo verosimile. Anche se nella prima metà del film si intuiscono già gli sviluppi futuri, Hold Your Breath fa di tutto per trascinare il pubblico nel climax di follia e angoscia che travolge Margaret e, successivamente, anche Rose. Amiah Miller, infatti, si distingue per la sua bravura nei panni della figlia maggiore, che cerca con tenerezza di comprendere e salvare la madre. A lei spetta anche la scena più toccante dell’intero film, in cui si trova a dover scegliere tra la propria vita (e quella della sorellina) e quella della madre, tagliando quel cordone ombelicale che stava per strangolarle.

Tuttavia, nonostante la forte emotività e le riflessioni sociali che il film suscita, Hold Your Breath non riesce a soddisfare del tutto le aspettative del pubblico, rivelandosi l’ennesimo eco-horror fin troppo semplice e familiare.

 
 

Rent a Girlfriend e Kimetsu no Yaiba: dove le relazioni e i legami vengono messi alla prova

Rent a Girlfriend

L’affascinante mondo degli anime è un viaggio che va ben oltre la semplice animazione giapponese. Con uno stile e un’estetica ben definiti e riconoscibili, che spaziano da storie emozionanti e avventure epiche a riflessioni filosofiche, l’anime ha dimostrato di essere un mezzo versatile capace di incantare spettatori di tutte le età. Tuttavia, nelle profondità di questo vasto mare di creatività, emergono anche le opere più audaci e provocatorie: gli anime espliciti destinati a un pubblico adulto.

Ci addentreremo nel lato più oscuro e viscerale degli anime, esplorando le produzioni che sfidano i confini tradizionali e superano le restrizioni narrative. Dalle trame contorte e psicologiche di serie come “Tokyo Ghoul” e “Higurashi When They Cry”, alle epiche battaglie di “Attack on Titan” e la brutalità medievale di “Berserk”, esistono innumerevoli temi ed elementi che rendono questi anime unici.

Diversi anime e manga esplorano la psicologia umana in situazioni estreme, analizzando le difficili decisioni e i dilemmi etici che i personaggi devono affrontare. Inoltre, queste opere spesso mettono in discussione le convenzioni sociali e sfidano le norme stabilite attraverso il loro contenuto provocatorio.

Rent a Girlfriend

La realtà e la fantasia si confondono in “Rent a Girlfriend”, un avvincente anime che esplora il caotico mondo delle relazioni moderne. Con un mix unico di commedia, romanticismo e momenti toccanti, questa serie, che ha recentemente lanciato la sua terza stagione, invita a un viaggio attraverso le complessità del cuore umano.

La storia ruota attorno a Kazuya Kinoshita, uno studente universitario che affronta un momento di crisi emotiva dopo una dolorosa rottura. In un impulso, decide di noleggiare i servizi di Chizuru Mizuhara, una giovane affascinante e carismatica che finge di essere la sua ragazza. Ciò che inizia come una soluzione temporanea per placare le critiche della sua nonna si trasforma rapidamente in una complicata rete di sentimenti quando nascono emozioni autentiche.

Chizuru non è solo una escort o una compagna; è un personaggio complesso con una profonda carica emotiva. Man mano che la loro relazione si sviluppa, emergono le sue battaglie interne e le sue vulnerabilità, creando una dinamica avvincente tra lei e Kazuya. Inoltre, il cast è arricchito da una varietà di personaggi secondari, ognuno con la sua storia e personalità, che aggiungono ulteriori sfumature e divertimento alla trama.

“Rent a Girlfriend” non si distingue solo per la sua abile combinazione di situazioni comiche e momenti sinceri, ma anche per come affronta temi universali come la solitudine, l’autostima e l’auto-scoperta nel contesto delle relazioni moderne. La serie ci fa ridere, sospirare e riflettere sull’arte complessa dell’amore e della connessione umana in un’epoca in cui tutto, persino l’amore, sembra essere a portata di click su app e siti come roma.bakecaincontrii.com, ad esempio.

In sintesi, “Rent a Girlfriend” è un caleidoscopio di emozioni che immerge i suoi spettatori in un turbinio di relazioni fittizie che spesso rispecchiano le esperienze reali. Una storia che affascina sia gli amanti del romanticismo sia coloro che cercano una trama avvincente con colpi di scena inaspettati.

Kimetsu no Yaiba

Un altro anime che ha recentemente lanciato con successo la sua terza stagione è il famoso “Kimetsu no Yaiba”. La trama esplora l’entusiasmante battaglia dei cacciatori di demoni contro le forze oscure.

Un anime che combina magistralmente azione, emozione e mitologia giapponese. La storia segue Tanjiro Kamado, un giovane la cui vita cambia drasticamente quando la sua famiglia viene massacrata da demoni, tranne sua sorella Nezuko, che diventa uno di loro. Determinato a vendicare la sua perdita e a riportare Nezuko alla sua forma umana, Tanjiro si unisce ai Cacciatori di Demoni, un gruppo che combatte queste creature malvagie.

La serie non solo stupisce con sequenze di combattimento epiche e tecniche di spada uniche, ma esplora anche i legami familiari, la determinazione e i conflitti interni dei suoi personaggi. Tanjiro, insieme a Nezuko, Zenitsu e Inosuke, forma una squadra improbabile ma coraggiosa che intraprende un viaggio pieno di sfide e scoperte personali.

Nella prima stagione vengono presentati la trama principale e i personaggi principali, nella seconda si inizia a sviluppare la profondità emotiva e le motivazioni e storie personali di ciascun personaggio. Viene anche introdotto il quartiere a luci rosse di Tokyo, Yoshiwara, dove si possono trovare accompagnatrici, e persino i protagonisti in un certo punto si travestono da queste figure per passare inosservati e portare a termine la loro missione. Nella terza stagione, si continua a sviluppare le storie personali dei personaggi, le relazioni, le emozioni e i legami che li uniscono, introducendo demoni che metteranno alla prova la loro resistenza.

“Kimetsu no Yaiba” si distingue per la sua animazione straordinaria e uno stile visivo accattivante, che cattura la bellezza e la ferocia degli scontri tra cacciatori e demoni. Mentre Tanjiro e i suoi amici affrontano nemici sempre più potenti e scoprono oscuri segreti dietro ai demoni, la serie costruisce una trama ricca di emozioni che affascinerà sia gli appassionati di anime sia i neofiti. Con un mix irresistibile di azione mozzafiato e momenti toccanti, “Kimetsu no Yaiba” ha meritatamente guadagnato il suo posto come uno degli anime più notevoli dell’ultima decade.

 
 

Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, la spiegazione del finale

Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis e Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis e Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne - © 2022 Par. Pics. TM Hasbro.

Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, dopo i flop delle pellicole precedenti sul gioco di ruolo più apprezzato dagli amanti del fantasy, sta trovando la sua gloria nelle sale cinematografiche. Il merito va, fuor di dubbio, al suo essere narrativamente e tecnicamente coinvolgente, divertente e frizzante. Un film (qui la recensione), quello diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, che fra l’altro molto ricorda i lungometraggi anni ’80 del genere, e che sta raccogliendo soddisfazioni al botteghino e consensi del pubblico.

Seppur abbia un impianto leggero, pregno di molti inside joke, i momenti di pathos non sono mancati, come dimostra il suo finale carico di significato. In particolare l’ultima scena, in cui assistiamo alla morte di uno dei comprimari del protagonista, è stata quella che più di tutte ha racchiuso il senso del film. In questa occasione si apprende che il viaggio affrontato dalla squadra non è solo quello relativo al villain, ma anche quello emotivo e personale. Per comprendere al meglio il finale, è bene analizzare l’ultima scena, la quale fornisce allo spettatore una lettura chiave della storia.

Il viaggio della squadra

 

Prima di addentrarci nella spiegazione del finale, cerchiamo di riassumere il contesto in cui Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri si costruisce. Edgin (Chris Pine) è rinchiuso in una prigione ghiacciata insieme alla sua fidata amica Holga (Michelle Rodriguez). Riusciti a fuggire, la coppia scopre che l’ex compagno di squadra Forge (Hugh Grant), non solo ha in ostaggio Kira (Chloe Coleman), figlia di Edgin, ma li ha persino venduti alla maga Sofina (Daisy Head), la quale è intenzionata a formare un esercito di soldati zombie.

Edgin perciò deve affrontare il viaggio per un duplice motivo: salvare il mondo e sua figlia, la quale crede che il padre non le voglia bene tanto da averla abbandonata. Insieme a Holga, Simon (Justice Smith), la mutaforma Doric (Sophia Lillis) e il guerriero Xenk (Regé-Jean Page), si troverà di fronte a una serie di combattimenti, intrighi e ostacoli che lo porteranno a sconfiggere la malvagia Sofina nella battaglia finale.

Hugh Grant, Daisy Head e Chloe Coleman in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Hugh Grant, Daisy Head e Chloe Coleman in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne – © 2022 Par. Pics. TM Hasbro.

Il flashback con Holga nel finale

 

In Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, nell’epica battaglia finale contro Forge e Sofina, il gruppo capitanato da Edign non si rende conto che Holga è rimasta ferita mortalmente. Una delle sequenze successive inquadra i suoi amici riuniti intorno a lei, quasi a volerle dare l’ultimo saluto. La sua morte non è però definitiva, considerato il contesto magico in cui la squadra si ritrova, oltre ad essere in possesso della tavoletta della resurrezione, uno degli obiettivi della loro missione. A quel punto però Edgin è messo di fronte a una delle scelte più importanti della sua vita: riportare in vita Holga, sua cara amica e compagna d’avventure, oppure la moglie defunta, l’unica ragione per la quale aveva avviato la ricerca della tavoletta.

È in quel momento che il film costruisce un flashback cruciale, nel quale sono mostrati allo spettatore tutti gli attimi che Holga e Kira hanno passato insieme, a dimostrazione del fatto che la prima sia stata un punto fondamentale sia per la figlia di Edgin che per Edgin stesso. Un porto sicuro, una figura sempre presente che non ha smesso mai di aiutarli, oltre che diventare nel tempo la madre che Kira non aveva potuto avere. Questo gli fa capire quanto Holga sia essenziale nelle loro vite e quanto lei sia stata indispensabile nel far ritrovare loro un equilibrio dopo la scomparsa della moglie.

La scelta di Edgin

 

Nonostante il desiderio di riportare in vita la moglie sia molto forte, Edgin capisce di non poterlo fare a spese di Holga, soprattutto per il percorso affrontato insieme fino ad ora. E così, con grande sorpresa della donna, decide di usare la tavoletta della resurrezione per riportarla in vita. Compiendo questo gesto, Edgin sceglie di lasciarsi alle spalle il passato, e abbraccia Holga, seppur quest’ultima ribadisca che quella magia non doveva essere sprecata per lei.

Dopodiché tutto sembra sistemarsi nel migliore dei modi: Forge, mentre cerca di scappare, viene catturato da Xenk e imprigionato, chiedendo una clemenza che non gli viene concessa. L’universo è così salvo e il gruppo può finalmente depositare le armi e cantare vittoria (in attesa di una nuova folle avventura). L’aspetto di maggior rilievo, in questo particolare caso, non è il loro essere eroi che hanno salvato la situazione, quanto piuttosto l’aver sfruttato le loro speciali abilità per proteggersi a vicenda nel finale. Un perfetto esempio di “l’unione fa la forza”, oltre che una prova del grande rispetto e affetto che provano l’un l’altro.

Michelle Rodriguez, Chris Pine e Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Michelle Rodriguez, Chris Pine e Justice Smith in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne – © 2023 Par. Pics. TM Hasbro.

Lasciare il passato per abbracciare il presente

 

Fra i temi affiorati in Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri c’è sicuramente l’importanza dell’amicizia e il trovare il coraggio per lasciare andare il proprio passato, seppur questo comporti scelte dolorose. Entrambi esplodono nel finale con la battaglia e la scelta di Edgin, il cui piano elaborato all’inizio è servito per condurlo ad una più concreta consapevolezza: fare i conti con un grande fardello che per tutto il percorso lo ha accompagnato. E fare i conti, in particolare, con la morte della moglie. Seppur al film sia stato dato un taglio comico e leggero, i momenti di riflessione non sono mai mancati.

Nel caso di Edgin, l’essersi dovuto confrontare con la morte di Holga, è servito per rammentargli quanto il presente, l’hic et nunc, conti molto di più di quel che è stato. E che il passato, proprio perché caratterizzato da episodi già fronteggiati, deve rimanere tale. L’unica cosa da fare è andare avanti e dare valore alle persone ancora vive. È in queste ultime battute che il finale colpisce nel segno, quando l’uomo comprende di dover pensare a costruire un futuro migliore per lui, Kira e il resto dei suoi amici. Il viaggio affrontato dalla squadra è stato di per sé pieno di gag, di ironia, di risate, quasi sciocco, ma è nelle ultime sequenze, quando volge al suo termine, che finalmente assume un aspetto dolce e commovente al tempo stesso.

 
 

Agatha Harkness e Rio Vidal: svelata la relazione tra le due streghe

Agatha All Along Agatha Rio Vidal
Foto di Courtesy of Disney - © Disney

Agatha Harkness e Rio Vidal hanno chiaramente una storia molto intensa in Agatha All Along, e l’episodio 4, “If I Can’t Reach You/Let My Song Teach You”, rivela di più sulla loro misteriosa relazione nell’MCU.

La connessione tra Agatha Harkness di Kathryn Hahn e Rio Vidal di Aubrey Plaza è stato un argomento caldo di discussione da quando la serie ha debuttato, in primo episodio infatti si conclude con una loro discussione. Dopo essere stata assente per gli episodi 2 e 3, Rio Vidal è tornata nell’episodio 4, sostituendo in modo controverso Sharon Davis nella congrega sulla Strada delle Streghe. Dopo il loro breve scontro nell’episodio 1, “Seekest Thou the Road”, hanno iniziato a circolare speculazioni su una possibile relazione romantica tra Agatha Harkness e Rio Vidal. Il loro intimo litigio implicava sicuramente un qualche legame personale nel loro passato, ma la serie non ha ancora rivelato esattamente cosa comportasse questo legame. L’episodio 4 di Agatha All Along ha svelato maggiori indiscrezioni, tuttavia, confermando enormi dettagli sulla storia di Agatha Harkness e Rio Vidal nel MCU che avranno sicuramente un impatto sui prossimi episodi della serie.

Le relazioni di Agatha Harkness nei fumetti Marvel spiegate

Agatha Harkness ha raramente avuto una relazione romantica nei fumetti Marvel

Agatha Harkness della Marvel Comics, vista per la prima volta nel numero 94 di Fantastic Four degli anni ’70, è stata raramente raffigurata con un interesse amoroso. Tuttavia, dal suo debutto, ha dimostrato una personalità materna, premurosa e generosa, prima come governante di Franklin Richards e compagna dei Fantastici Quattro, e poi come mentore e figura materna per Scarlet Witch di Wanda Maximoff. L’esistenza di Nicholas Scratch, il potente e malvagio figlio di Agatha Harkness, conferma che, a un certo punto, la strega è stata coinvolta in una relazione amorosa.

Infatti, nei fumetti Marvel, Nicholas Scratch era la conseguenza del matrimonio di Agatha Harkness, sebbene l’identità dell’altro genitore di Scratch non sia mai stata confermata. Poiché Nicholas Scratch è un amalgama di nomi utilizzati per il diavolo (Old Nick e Old Scratch), alcuni hanno ipotizzato che il demone Mefisto potrebbe essere suo padre, il che potrebbe dare peso alle teorie riguardanti il ​​prossimo debutto del personaggio nel MCU in Agatha All Along. Rio Vidal al momento non ha una controparte nella Marvel Comics, quindi il suo legame con Agatha Harkness nell’MCU è completamente nuovo e molto eccitante.

Agatha All Along Episodio 4
Screen da Agatha All Along Episodio 4 – Cortesia di Disney+

Cosa rivela l’episodio 4 di Agatha All Along sulla relazione tra Rio e Agatha

L’episodio 4 di Agatha All Along ha confermato un passato romantico per Agatha Harkness

Prima dell’episodio 4 di Agatha All Along, non si sapeva molto della storia di Agatha Harkness e Rio Vidal, ma non è più così. In particolare, l’episodio 4 ha confermato che Agatha Harkness e Rio Vidal avevano avuto una relazione sentimentale molto prima dell’inizio della serie. Questo dopo che il cast di Agatha All Along aveva affermato che la serie sarebbe stata “il progetto più gay che la Marvel abbia mai fatto”. Questo è uno sviluppo molto allettante, ma l’episodio ha anche rivelato alcune oscure verità sulla relazione tra Agatha e Rio.

Secondo Agatha Harkness, lei e Rio Vidal lavoravano insieme. Tuttavia, come rivelato da Rio Vidal attorno al fuoco da campo, alla fine è stata costretta a “fare [il suo] lavoro”, ma questo ha segnato un atto di tradimento nei confronti di Agatha Harkness, ferendola e distruggendo irreparabilmente la loro relazione romantica. L’episodio 4 di Agatha All Along supporta apertamente le recenti teorie che suggeriscono che Rio Vidal potrebbe in realtà essere Lady Death, alludendo a un passato incredibilmente oscuro e contorto sia per Agatha Harkness che per Rio Vidal.

Come la rivelazione della relazione tra Rio e Agatha cambia una scena dell’episodio 1

Il litigio dell’episodio 1 tra Agatha Harkness e Rio Vidal ha un nuovo significato ora

L’episodio 1 di Agatha All Along si è concluso con Rio Vidal che irrompeva nella casa di una risvegliata Agatha Harkness. Tuttavia, Agatha afferma che a Rio “non è permesso” ucciderla, il che forse suggerisce che la coppia potrebbe essersi scambiata i voti, forse anche in una cerimonia di matrimonio. Le teorie secondo cui Rio Vidal sarebbe Lady Death spiegano l’animosità di Agatha nei suoi confronti, poiché la sua amante sarebbe stato costretto a prendere il figlio di Agatha, contribuendo al brutale atto di tradimento. L’intensità e il calore di questa lotta sono pienamente spiegati grazie alla passata storia d’amore tra Agatha e Rio, e l’attesa è alta per gli sviluppi che la serie offrirà.aubrey plaza agatha all along

 
 

Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, la spiegazione della scena post-credits

Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis, Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis, Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri. Foto di Photo Credit: Aidan Monaghan/Aidan Monaghan - © 2023 Par. Pics. TM Hasbro.

I film del MCU – da quando esiste – hanno abituato il suo pubblico alle scene mid o post-credits, piccole chicche gustose in grado il più delle volte di far da ponte al capitolo successivo. Una sorta di antipasto prima della portata principale, il cui scopo è ingolosire ancor di più lo spettatore. Questa usanza si è poi estesa a macchia d’olio in altre produzioni, tanto che spesso oramai dopo i titoli di coda si rimane inchiodati alla poltrona in attesa della scena a sorpresa. E questa, sistematicamente, arriva. Una scena post-credits non poteva perciò mancare nel film Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri (qui la recensione).

È bene specificare che la sua presenza non anticipa per forza un sequel, poiché questo dipende da una serie di fattori, fra cui l’andamento della pellicola al botteghino. Inoltre, potrebbe semplicemente essere una spiegazione più dettagliata di una sequenza interna al lungometraggio. Eppure la trama costruita dai registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein ha lasciato alcune storie in sospeso e la scena post-credits potrebbe accendere una speranza in tutti coloro che stanno amando Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri e già bramano un nuovo capitolo. Cerchiamo dunque di capire se tale sequenza finale può essere indice di una futura lavorazione di un sequel o se, per il momento, dobbiamo frenare la nostra fantasia.

Alla ricerca dell’Elmo

Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis e Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Michelle Rodriguez, Chris Pine, Sophia Lillis e Justice Smith in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne – © 2022 Par. Pics. TM Hasbro.

 

La scena post-credits di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è una breve sequenza quasi autonoma, che si ricollega ironicamente ad un’altra appartenente al film. Prima di analizzarla, è necessario spiegare quale sia il suo macro-riferimento. Quando Edgin (Chris Pine), mette insieme la squadra dei ladri composta da Holga (Michelle Rodriguez), Simon (Justice Smith) e Doric (Sophia Lillis), il suo obiettivo è quello di derubare il loro acerrimo nemico Forge (Hugh Grant), il quale precedentemente aveva tradito il bardo e la barbara. Il gruppo deve infatti impossessarsi della tavoletta della resurrezione per far resuscitare la moglie assassinata di Edgin. Il magico oggetto si trova nel caveau di Forge, all’interno di una fortezza impenetrabile.

A quel punto, il team ripone la speranza nelle capacità di Simon, il quale ammette di non avere il potere per disabilitare i complessi incantesimi di protezione. Il mago ha però un’altra soluzione per poter entrare nel caveau, seppur più complicata. Si tratta dell’Elmo della Disgiunzione, una reliquia capace di annullare perfino gli incantesimi più potenti e difficili. Il problema è che tale reliquia è andata persa tanti anni fa nella Battaglia di Evermoor e tutti coloro che vi hanno partecipato sono oramai morti. Per fortuna Simon riesce a trovare un modo per scoprire qualcosa in più sull’Elmo: dovranno andare nel cimitero di Evermoor e parlare con i cadaveri.

La storia dell’Elmo

Michelle Rodriguez, Chris Pine e Justice Smith in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Michelle Rodriguez, Chris Pine e Justice Smith in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne – © 2023 Par. Pics. TM Hasbro.

 

Arrivati al cimitero, Simon dissotterra un corpo e usa un dispositivo noto come Gettone della Morte. Compito del Gettone è rianimare il cadavere scelto, affinché il suo possessore possa porgli delle domande, ben cinque. Una volta poste, tale corpo non potrà più essere riportato in vita. Il primo zombie con cui il gruppo dei ladri parla non riesce a fornire loro risposte esaustive, vanificando il rituale del Gettone. Riprovano con altri due corpi, tutti appartenenti alla Tribù dell’Alce (che aveva partecipato alla battaglia), e attraverso i loro racconti si riesce a capire qualcosa in più sull’Elmo, oltre a conoscere la sua storia con il supporto di alcuni flashback.

Molto tempo prima, la Tribù degli Elk sperava di proteggere l’Elmo dal Culto del Drago, una fazione malvagia della mitologia di Dungeons & Dragons. La Battaglia di Evermoor aveva però portato il Culto del Drago alla vittoria, risultando un massacro per la Tribù dell’Alce. Molti di questi erano stati uccisi dal Drago Nero del Culto, il cui alito acido aveva provocato loro una morte molto dolorosa.

In seguito l’Elmo della Disgiunzione era arrivato nelle mani di Ven Salafin (Paul Lancaster), l’ultimo corpo che alla fine la squadra interroga. Si apprende così che Ven era quasi riuscito a sfuggire alla battaglia, ma era poi stato ferito a morte ancora con l’Elmo in suo possesso. Morente, era riuscito a consegnarlo a Xenk (Regé-Jean Page), un paladino Thayan, a cui aveva affidato il compito di nasconderlo in un posto sicuro. Ottenute le informazioni che cercavano, il gruppo si mette alla ricerca del guerriero, l’unico in grado di aiutarli. Presi però dal trovare Xenk, dimenticano di concludere le cinque domande a Ven, che rimane quindi non morto.

Ven è ancora uno zombie

Hugh Grant, Daisy Head e Chloe Coleman in Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri
Hugh Grant, Daisy Head e Chloe Coleman in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Foto di Paramount Pictures and eOne/Paramount Pictures and eOne – © 2022 Par. Pics. TM Hasbro.

 

Arriviamo dunque alla scena post-credits di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, in cui si palesa proprio Ven, ancora non morto, che non può tornare nell’aldilà dopo essere stato riportato in vita da Edgin. In questo caso, per farlo morire (nuovamente) sarebbe stato necessario completare le cinque domande a lui destinate.

La squadra dei ladri non è però rinomata per la sua intelligenza, e non ha fatto tornare Ven nel regno dei morti. Essendo tutti gli altri cadaveri (ri)morti, viene da domandarsi se e quando qualcuno gli porrà delle domande per poterlo far tornare a riposare. Che sia la fine di un nuovo inizio? Un assaggio di quel che potrebbe essere un ipotetico sequel? Riflettendoci bene, non sembra. Solo il tempo (e l’andamento del film) sapranno risponderci.

 
 

Hold Your Breath: la spiegazione del finale del film

Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath
Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Il film Hold Your Breath si conclude con la protagonista di Sarah Paulson, Margaret Bellum, che si perde in una tempesta di polvere mortale. Il film, diretto da Karrie Crouse e William Joines e scritto da Crouse, si svolge in Oklahoma negli anni ’30, quando terribili tempeste di polvere si infiltrano nella zona rurale, ispirando strani avvenimenti. La Paulson guida il cast di Hold Your Breath, che comprende anche Amiah Miller, Alona Jane Robbins, Annaleigh Ashford e il vincitore di due Emmy Ebon Moss-Bachrach.

In Hold Your Breath, la Margaret della Paulson e le sue due figlie Rose (Miller) e Ollie (Robbins) devono difendersi da una serie di tempeste di polvere che sembrano avere poteri misteriosi e sinistri. Coprono inoltre ogni fessura e crepa della loro casa con l’intenzione di tenere lontano il mitico Uomo Grigio, che è un personaggio di una storia inquietante che apparentemente prende vita. Il passaggio iniziale della storia recita: “L’Uomo Grigio… filtra attraverso le fessure… Lo respirerete… farà cose terribili”.

Margaret fa del suo meglio per proteggere Rose e Ollie, soprattutto dopo aver perso una figlia a causa della scarlattina prima degli eventi del film. Alla fine, però, Margaret non riesce a proteggerli dalla vera minaccia: se stessa. La natura del racconto viene infatti messa ad un certo punto in discussione e verso il finale si giunge ad una serie di scenari che sembrano smentire quanto fino a quel momento visto e mettere in dubbio la lucidità della protagonista. Di seguito, analizziamo il finale.

La spiegazione della vera identità dell’Uomo Grigio

L’Uomo Grigio è ritenuto una figura mitica e una minaccia surreale in Hold Your Breath, finché il personaggio di Wallace Grady, il vagabondo di Moss-Bachrach, non appare stranamente da sotto le assi del pavimento del fienile di Margaret. Wallace indossa la giacca del marito di Margaret, Henry, il che la rende immediatamente sospettosa nei suoi confronti. Wallace, che sembra una versione annacquata dell’Harry Powell di Robert Mitchum in La morte corre sul fiume, spiega di aver incontrato Henry e di essere arrivato con buone intenzioni.

Come Harry Powell, è un predicatore e un truffatore che si professa uomo di Dio. Wallace aiuta Margaret producendo mangime per il suo bestiame e stranamente sembra ispirare le piogge dopo una lunga siccità. Sebbene Wallace sembri essere una sorta di profeta improvvisato, Margaret riceve una lettera dal marito in cui spiega che un misterioso predicatore gli ha rubato la giacca e se ne è andato con i regali che aveva preso per Rose e Ollie. Margaret butta fuori Wallace dopo averlo smascherato, e qui la sua vera identità diventa più ambigua.

Egli ritorna solo attraverso le allucinazioni dal punto di vista di Margaret, poiché la sinistra polvere sembra aver preso il sopravvento sulla sua presa sulla realtà. In effetti, Wallace è la manifestazione di Margaret dell’Uomo Grigio. Attraverso la polvere, l’Uomo Grigio prende subdolamente il controllo di Margaret e la ispira a “fare cose terribili”, come è scritto nella storia apparentemente fittizia.

Ebon Moss-Bachrach Hold Your Breath
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Cosa accadde a Margaret e alle sue figlie

Purtroppo per Margaret, il pieno effetto dell’Uomo Grigio la consuma alla fine di Hold Your Breath. Viene lasciata a boccheggiare in una feroce tempesta di polvere e muore negli ultimi istanti del film, mentre le figlie riescono a fuggire verso pascoli più verdi. Per Rose, la maggiore delle due figlie ancora in vita, diventa chiaro che le allucinazioni della madre sull’Uomo Grigio l’hanno resa estremamente instabile e pericolosa, per cui non ha avuto altra scelta se non quella di liberarla e lasciare che la polvere la consumasse. Rose e Ollie salgono su un treno e vedono i campi di grano di cui la madre aveva raccontato loro le storie, ma che loro non avevano mai visto.

Il significato della polvere sul treno per Rose e Ollie

L’ultima inquadratura di Hold Your Breath è quella della polvere persistente nell’aria accanto a Rose e Ollie sul treno. Anche se le due sono in partenza per una vita migliore e potrebbero potenzialmente ricongiungersi con il padre, la comparsa della polvere nell’aria ha una connotazione inquietante per il loro destino collettivo. L’Uomo Grigio potrebbe seguire Rose e Ollie anche dopo la loro fuga dalla città natale, ma il finale è volutamente lasciato ambiguo, permettendo al pubblico di decidere se le figlie di Margaret sono davvero al sicuro o se faranno la stessa fine. La scena trasmette certamente il messaggio che Rose e Ollie probabilmente non si sentiranno mai più veramente al sicuro, indipendentemente dal luogo in cui si trovano.

Perché Margaret ha ucciso Esther e lo sceriffo Bell

Wallace sembra parlare con Margaret nel bel mezzo di una tempesta di polvere, ma la sua voce si fonde con quella di Esther, il che è il primo indizio che Wallace potrebbe essere Esther in quel momento. Esther si era recata al ballo della città con un reverendo, che Margaret inizialmente vede come Wallace. Margaret inizia a vedere Wallace/l’Uomo Grigio in tutti coloro che la circondano, persino nello sceriffo Bell e in sua figlia Rose.

In definitiva, Margaret credeva di sparare a Wallace quando invece spara e uccide Esther e probabilmente credeva che anche lo sceriffo Bell fosse Wallace quando lo pugnala. Tuttavia, sembra aver capito di aver ucciso lo sceriffo e che sarebbe stata impiccata, il che suggerisce che in realtà sapeva di uccidere lo sceriffo quando questi tentò di portarle via Rose e Ollie.

Amiah Miller in Hold Your Breath
Amiah Miller in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Wallace è reale o solo un’immaginazione di Margaret?

Wallace potrebbe essere stato reale quando è stato introdotto per la prima volta nel film, anche se il fatto che riemerga attraverso varie persone suggerisce che sia, in realtà, un tipo di spirito demoniaco o una creatura mitica. Non c’è dubbio che Wallace Grady sia la manifestazione umana dell’Uomo Grigio e che sia la forza malvagia che Margaret vede mentre ha le allucinazioni, completamente immersa nell’effetto psicotico della strana polvere.

In Hold Your Breath viene anche stabilito che Margaret è incline al sonnambulismo e ad altri tipi di sovrapposizioni tra lo stato onirico e il mondo reale, motivo per cui le vengono prescritti dei sonniferi. In breve, l’Uomo Grigio è completamente immaginario, ma Wallace potrebbe essere un personaggio reale che Margaret percepisce illusoriamente come l’Uomo Grigio.

Rose e Ollie hanno davvero visto Wallace?

Una volta che Margaret è stata identificata come un narratore inaffidabile, le scene in cui Wallace interagisce con Rose e Ollie diventano sospette. Nella scena iniziale in cui Wallace cura Rose e le fa smettere di sanguinare il naso, Margaret e le sue figlie sembrano percepire Wallace. È solo dopo che Margaret caccia Wallace da casa sua che la sua vera identità diventa misteriosa, poiché Wallace potrebbe essere stato un vero truffatore ma non necessariamente l’Uomo Grigio. Margaret vede però Wallace come l’Uomo Grigio verso la fine del film, ma le sue figlie non sembrano percepire questa presenza.

Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Anche Esther è stata colpita dall’Uomo Grigio?

Esther sembra essere stata sopraffatta dall’Uomo Grigio e dalla polvere, che ha costretto lo sceriffo Bell a portarle via il figlio dopo che uno degli altri figli era morto in una tempesta di polvere. Grida a Margaret: “Diventerai come me!”, il che sembra presagire che Margaret soccomberà all’influenza dell’Uomo Grigio. In Hold Your Breath non viene mai spiegato come Esther sia riuscita a riprendersi completamente dopo essere stata apparentemente consumata dalla polvere e dall’Uomo Grigio.

Esther dice di aver incontrato un predicatore di nome Everett Lee, che non viene mai mostrato sullo schermo, e arriva al ballo con un reverendo. Presumibilmente, Esther ha trovato la religione per liberarsi dalla morsa dell’Uomo Grigio. Una volta stabilito che Margaret ha una percezione distorta della realtà, diventa difficile capire cosa sia reale e cosa immaginario, anche nelle prime scene del film.

Il vero significato del finale di Hold Your Breath

La più grande domanda senza risposta in Hold Your Breath è se Wallace sia veramente l’Uomo Grigio o se sia semplicemente come Margaret percepisce l’Uomo Grigio nel suo stato mentale alterato e compromesso. Sebbene sia evidente che le tempeste di polvere hanno tolto la vita a diverse persone nella loro cittadina dell’Oklahoma, la legittimità della sinistra magia della polvere potrebbe essere interamente immaginata da Margaret. È l’unica a seguire la traiettoria della storia fittizia dell’Uomo Grigio dopo averlo “respirato”, il che la porta a compiere azioni terribili.

Margaret era già nota per i suoi comportamenti instabili dopo aver perso una delle sue figlie, motivo per cui Rose dice che non dovrebbe dormire nella sua stessa stanza. Le sono stati prescritti dei sonniferi che ha smesso di prendere per rimanere sveglia e proteggere Rose e Ollie da Wallace, che potrebbe essere una minaccia reale, ma che finisce per diventare immaginaria a causa dell’instabilità e della mancanza di sonno di Margaret. In definitiva, l’Uomo Grigio potrebbe essere un veicolo per rappresentare il crollo psicotico di Margaret in Hold Your Breath e potrebbe essere un meccanismo di elaborazione del lutto che lei inventa in risposta al suo immenso dolore dopo aver perso uno dei suoi figli.

 
 

Thunderbolts*: Bucky è più incline al lavoro di squadra di quanto non voglia ammettere

Thunderbolts Bucky

Non vediamo Bucky Barnes, alias il Soldato d’Inverno, dalla serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier (e sul grande schermo da Avengers: Endgame), ma l’ex assassino è pronto a fare il suo atteso ritorno nell’MCU nel prossimo film Thunderbolts*. Sembra che l’attore Sebastian Stan ritenga che questo gruppo sia più adatto al suo personaggio rispetto agli Avengers.

“È sempre stato divertente per me tornare da lui dopo tutti questi anni perché stai crescendo come persona, e il personaggio finisce per crescere”, racconta Stan a Total Film. “Non avrei mai pensato che saremmo finiti dove siamo finiti con lui, ma è un gruppo di personaggi molto interessante e ognuno tira fuori lati diversi di sé”, continua. “Penso che [Bucky] si trovi molto più a suo agio con loro di quanto inizialmente voglia ammettere, ma è sempre un personaggio in evoluzione, ed è questo che amo di lui. Cerca sempre di trovare un altro modo di esprimersi. Penso che sarà divertente. Penso che la gente sarà entusiasta del film”.

Sebbene Bucky si schiererà evidentemente con i Thunderbolts a un certo punto, il trailer recente ha mostrato il super soldato che lancia un attacco contro gli altri membri della squadra. Sarà forse assunto da Val per abbatterli? Circolano voci secondo cui Barnes apparirà per un cameo in Captain America: Brave New World, il che avrebbe sicuramente senso data la sua storia con Sam Wilson di Anthony Mackie.

Thunderbolts*
David Harbour, Hannah John-Kamen, Sebastian Stan, Florence Pugh e Wyatt Russell in ‘Thunderbolts*’. © MARVEL

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Tutto quello che c’è da sapere su Thunderbolts*

Diretto da Jake Schreier (Paper Towns), il cast di Thunderbolts* comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus ‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di Bob alias Sentry.

Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della serie Marvel Disney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine, con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di impegni).

Lo sceneggiatore di Black Widow e Thor: Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts* arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo, restate aggiornati sul MCU con la nostra guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.

 
 

Joker: Folie à Deux: le proiezioni del weekend d’apertura vanno in ribasso

Joker: Folie à Deux
Un'immagine di Joker Folie à Deux

Joker: Folie à Deux (qui la recensione) ha raggiunto il tracking tre settimane fa e sembrava destinato ad aprire con 70 milioni di dollari, con un calo di 26 milioni di dollari rispetto a Joker del 2019. Si tratta ancora di una cifra rispettabile nel panorama post-pandemico, ma le proiezioni continuano a scendere… e a scendere. L’Hollywood Reporter rivela che il sequel potrebbe aprire in Nord America con appena 50 milioni di dollari, una partenza deludente per un film che, secondo il giornalista, “dovrebbe essere uno dei protagonisti della corsa agli Oscar”.

Le prevendite dei biglietti sono state inferiori al previsto e, all’estero, la Warner Bros. Discovery spera che Joker: Folie à Deux possa debuttare con 80-85 milioni di dollari (in Cina e Giappone arriverà solo tra qualche settimana). Cinque anni fa, Joker ha debuttato con 96,2 milioni di dollari in patria e 155 milioni di dollari all’estero, guadagnando all’epoca un record di 1 miliardo di dollari al botteghino mondiale.

Gli addetti ai lavori confermano inoltre che, mentre la produzione di Joker è costata 55 milioni di dollari al lordo del marketing, il regista Todd Phillips ha ricevuto ben 190 – 200 milioni di dollari per realizzare questo seguito. A quanto pare, una buona parte di questa cifra è stata destinata alla cantante Lady Gaga, nella speranza di attirare il pubblico femminile. L’articolo sottolinea anche che “i materiali di marketing dello studio hanno evitato di mettere in evidenza le numerose sequenze musicali del film, proprio come hanno fatto per vendere Wonka, un musical ufficiale”.

Di conseguenza, è difficile incolpare questi elementi per aver scoraggiato qualcuno che non fosse un fan sfegatato. Per quanto riguarda il motivo per cui l’interesse sembra essere molto più basso tra i non addetti ai lavori, dobbiamo credere che un 2023 disastroso abbia fatto ben poco per invogliare la gente a tornare nelle sale per un altro potenziale disastro DC come The Flash. Poi, c’è il fatto che, ad oggi, Joker: Folie à Deux è crollato a un misero 48% su 88 recensioni su Rotten Tomatoes, non lasciando dunque ben presagire per il suo futuro in sala.

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Tutto quello che c’è da sapere su Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Come ormai noto, la versione di Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

 
 

Henry Cavill potrebbe tornare nel MCU con un ruolo non specificato

Henry Cavill the cavillerine

Le offerte dei Marvel Studios per il 2024 si stanno esaurendo ora che siamo quasi a metà strada di Agatha All Along, anche se il prossimo anno si preannuncia impegnativo per il MCU. The Fantastic Four: First Steps, Thunderbolts*, Daredevil: Born Again e Captain America: Brave New World sono tra i film e le serie televisive in arrivo e il prossimo capitolo della saga degli Avengers, Doomsday, non sarà troppo lontano nel maggio 2026. Tra i tanti interrogativi a cui il MCU dovrà rispondere, ve ne è ora uno nuovo: Henry Cavill.

È un momento emozionante e ora abbiamo alcune divertenti indiscrezioni da condividere con voi. La prima viene da @MyTimeToShineH: a quanto pare, Henry Cavill non ha ancora chiuso con il MCU dopo il suo cameo come variante di Wolverine – il Cavillrine – in Deadpool & Wolverine. Resta da capire se tornerà in quel ruolo o in un altro. Ad oggi, si tratta solo di un rumor e la partecipazione dell’attore nel film è sembrata essere unicamente l’occasione per una simpatica gag.

Difficile dunque credere, ad oggi, che ci possa essere un ritorno di Henry Cavill nel MCU, anche se la buona accoglienza che ha ricevuto potrebbe spingere i dirigenti Marvel a prevedere effettivamente un suo ritorno. Così sembra suggerire lo scooper, anche se non viene detto nulla sul ruolo che Cavill potrebbe ricoprire, cosa che lascia pensare che non necessariamente tornerà nel ruolo di Cavillrine.

Henry Cavill “ha detto subito sì” al suo cameo a sorpresa in Deadpool & Wolverine

All’inizio del film, mentre il Wade Wilson di Ryan Reynolds setaccia il multiverso alla ricerca di una versione ancora vivente del Logan di Hugh Jackman per salvare il suo universo morente, il mercenario si imbatte in un “Cavillrine” con tanto di sigaro: una variante di Wolverine che Deadpool riconosce immediatamente come l’attore de L’Uomo d’Acciaio e di Justice League. “Ogni casting a sorpresa in questo film è stato determinato da Ryan o da me che abbiamo contattato l’attore prima che venissero coinvolti avvocati e agenti“, ha dichiarato il regista Shawn Levy a Variety.

Abbiamo letteralmente chiesto e invariabilmente le persone hanno detto ‘sì’“. Questo include Henry Cavill, che è accreditato come “Cavillrine, che Ryan ha coniato“, ha detto Levy. “Sapevo che era innegabile non appena Ryan ha proposto quel termine. Ha detto subito ‘sì’ perché sapeva che sarebbe stato sovversivo e giocoso. Era anche molto affezionato a lui e al suo lavoro, e giocava con la sua eredità di eroe DC ora che appare come variante di un eroe Marvel“.

 
 

Euphoria 3: il salto temporale affrontato da Zendaya

Zendaya
Zendaya alla premiere di Challengers al Cinema Barberini di Rome - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Zendaya ha parlato del salto temporale della terza stagione di Euphoria prima delle riprese previste. Il teen drama vincitore di un Emmy ha subito alcuni ritardi molto pubblici, con il suo ultimo episodio andato in onda all’inizio del 2022. Ma dopo le segnalazioni di sceneggiature incompiute da parte del creatore della serie Sam Levinson, oltre al disaccordo su quale forma prenderà il futuro della serie, è stato confermato che il successo della HBO inizierà le riprese all’inizio di gennaio. È stato inoltre confermato che la terza stagione di Euphoria riporterà in scena alcuni membri chiave del cast, portando i loro personaggi fuori dal liceo.

In un’intervista con il podcast The Awardist di Entertainment Weekly, per parlare del suo ruolo da protagonista nel film di Luca Guadagnino Challengers, Zendaya ha parlato del salto temporale. L’attrice ha dichiarato di non sapere come sarà la prossima stagione. Tuttavia, ha dichiarato di essere entusiasta del salto temporale e dell’opportunità di allontanarsi dal dramma del liceo. Leggete la citazione completa qui sotto:

In realtà non so molto di quello che sta succedendo. Non so esattamente come sarà la stagione, ma so che c’è un salto temporale e so che è importante perché non si può sopportare tanto dramma liceale – “e poi tradisce di nuovo il suo ragazzo!”. Per me, almeno, è [eccitante], e sarà affascinante vedere e capire questi personaggi al di fuori del contesto del liceo e come tutte le cose che abbiamo visto quando erano bambini ed erano al liceo influenzino il tipo di età adulta che hanno e chi diventano in un mondo molto più grande. Sarò interessato a vedere cosa succederà.

Cosa significa per lo show il salto temporale della terza stagione di Euphoria

Euphoria
Credit © HBO

Il finale della seconda stagione di Euphoria, con Rue Bennett di Zendaya che sembra raccontare gli ultimi giorni di liceo, ha aperto la strada a un necessario salto in avanti. Lo show della HBO tornerà, affrontando la perdita del membro del cast Angus Cloud, dopo la tragica scomparsa dell’attore nel luglio 2023. Mancherà anche Barbie Ferreira, che non tornerà nel ruolo di Kat Hernandez.

A differenza di molti drammi adolescenziali, l’ambientazione liceale non è mai stata fondamentale per la serie HBO e a malapena è stata registrata come un’idea secondaria. Zendaya, che ha vinto due Emmy per la sua interpretazione di Rue, ha ragione a sottolineare la possibilità e il potenziale di far crescere i personaggi principali di Euphoria. C’è anche un elemento meta, con il cast che dovrebbe tornare ai propri ruoli dopo essere diventato una star del cinema più grande e riconoscibile.

 
 

Pompei: Ridley Scott a lavoro su una nuova serie tv per Prime Video

Ridley Scott
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Ridley Scott ha ora creato una nuova serie su Amazon che racconterà la storia della mortale eruzione del vulcano a Pompei. Pompei è una città italiana perduta che fu distrutta quando il vulcano Vesuvio eruttò violentemente nel 79 d.C.. Questo tragico evento ha ispirato molti film e serie, tra cui il film Pompei del 2014. Scott è il regista di numerosi film iconici, tra cui Blade Runner, Alien e Il Gladiatore. Quest’anno il regista ha diretto il nuovo dramma storico epico, Il Gladiatore II, che uscirà nelle sale il 22 novembre.

Secondo Variety, Scott sta lavorando a una nuova serie basata su Pompei , A Day of Fire. Lo show sarà basato sul romanzo storico di Ben Kane, Kate Quinn, Stephanie Dray, Eliza Knight, Sophie Perinot e Vicky Alvear. La serie A Day of Fire sarà sviluppata dagli studi di Amazon MGM. Gli showrunner della serie saranno Horatio Hirst e Michael Hirst, che fungeranno anche da sceneggiatori e produttori esecutivi. Tra gli altri produttori esecutivi figurano Scott, David W. Zucker, Clayton Krueger e Sharon Hughff.

Cosa significa lo sviluppo di A Day of Fire per la carriera di Ridley Scott

Il libro A Day of Fire inizia ripercorrendo gli eventi che hanno portato all’eruzione del Vesuvio. Racconta storie sovrapposte di persone che vivevano a Pompei e di come era la vita prima che l’eruzione vulcanica decimasse la loro città. Non si sa chi sarà il protagonista dell’adattamento televisivo, né come verrà raccontata esattamente la storia. Tuttavia, la narrazione di storie multiple che si intersecano sembra adatta a un adattamento televisivo di qualità, in quanto gli episodi potrebbero essere dedicati a singoli personaggi.

A Day of Fire sarà un dramma su Pompei migliore del film precedente?

La storia di Pompei è affascinante ed è matura per creare trame potenzialmente interessanti. L’eruzione del Vesuvio è stata trattata in Pompei, interpretato da Kit Harington di Game of Thrones, ma è stato recensito negativamente, ottenendo un 27% nel Tomatometer. Sebbene Un giorno di fuoco possa cadere nella stessa trappola di essere eccessivo, credo che abbia molto più potenziale per rimanere radicato nell’esperienza umana. Il formato di una serie televisiva permetterà inoltre al progetto di avere più tempo per esplorare i personaggi in modo olistico e credibile nel prossimo lavoro di Scott.

 
 

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2, la scena del Balrog e il destino di Durin spiegati dai creatori

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2
Credit © Prime Video

Patrick McKay e J.D. Payne spiegano il destino di Re Durin (Peter Mullan) nel finale di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2 e la sua scena con il Balrog. Dopo il ritorno ad agosto, la serie di successo di Prime Video Il Signore degli Anelli ha concluso la sua seconda stagione questa settimana, con l’attrito tra il principe Durin (Owain Arthur) e suo padre. Il finale della seconda stagione de Gli Anelli del Potere vede il giovane Durin confrontarsi con il re prima di essere interrotto dal Balrog, con il re Durin che alla fine muore dopo essersi scagliato contro la bestia mostruosa con un’ascia.

In una recente intervista con Deadline, McKay e Payne hanno spiegato come questo momento culminante per Re Durin abbia preso vita nel finale della seconda stagione de Gli Anelli del Potere, rivelando che l’immagine di lui che salta verso il Balrog era stata originariamente prevista per la prima stagione. Oltre a far funzionare questo momento dal punto di vista della narrazione e a farlo sembrare meritato, McKay rivela che si è trattato di una sfida puramente tecnica in termini di illuminazione e del set che avevano costruito. Scoprite i loro commenti qui di seguito:

Patrick McKay: Questa è stata una delle sequenze tecnicamente più impegnative che abbiamo realizzato nello show. Il set, essendo una grotta, è estremamente difficile da girare. Una grotta è buia, giusto? Ma la miniera in cui si trovano ha questo mithril, il minerale di Tolkien, che brilla. Quindi l’illuminazione è complessa. Il nostro direttore della fotografia, Alex Disenhoff, ha progettato l’intero impianto in modo che la luce si illuminasse di blu lunare su di loro e poi passasse all’arancione.

JD Payne: È un look molto bello. Lo si vede sul volto di Peter Mullan, che interpreta il re, quando il blu passa all’arancione e si spera che il pubblico dica: “Oh no, sta arrivando”. L’immagine del re che salta nel vuoto e si sacrifica per dare più tempo al regno e rimettere il genio nella bottiglia è un’immagine che si è presentata nella prima stanza degli sceneggiatori cinque anni fa a Santa Monica. E quella scena del nano che fa un salto con la sua ascia per il valore, e che è l’ultima cosa che Durin IV vede di suo padre. Abbiamo passato cinque anni a costruire la storia e speriamo di esserci guadagnati quel momento. Inizialmente doveva essere il finale della prima stagione, ma abbiamo pensato che ci fosse così tanta storia da raccontare, che amiamo così tanto Peter Mullan e che c’è così tanto da raccontare tra lui e suo figlio che sono ai ferri corti. Abbiamo deciso di lasciarlo respirare per un’intera stagione.

Payne: I personaggi che fanno cose malvagie in Tolkien, a volte sono persone buone che fanno cose sbagliate ed è raro che se sei un nano, un hobbit o un elfo, sei tutto buono o tutto cattivo. E anche se Re Durin ha commesso dei veri e propri errori, è chiaro che c’era ancora del buono in lui.

Cosa significa il sacrificio di re Durin per la terza stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere - Stagione 2

Anche se Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 3 non è ancora stata confermata, McKay e Payne hanno già detto di aver affrontato la serie pensando a un arco di cinque stagioni. L’arrivo del Balrog è stato annunciato fin dalla prima stagione e la sua rivelazione nel finale della seconda stagione significa che tutta Khazad-dûm potrebbe essere in pericolo nei prossimi episodi. Come visto in Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (2001), le Miniere di Moria vengono abbandonate a causa del risveglio di questa bestia, e questo esodo di massa dei Nani potrebbe verificarsi nella terza stagione.

Come spiega McKay, il sacrificio di Re Durin III ha portato a Khazad-dûm un po’ di tempo, ma la caduta di questo grande regno è inevitabile. La terza stagione diGli Anelli del Potere vedrà probabilmente Durin IV alle prese con il suo nuovo ruolo di re e forse in lotta contro la magia oscura dell’Anello, proprio come fece suo padre. Dopo aver incombente come minaccia sullo sfondo per la maggior parte delle due stagioni, il Balrog è ora pronto a giocare un ruolo molto più importante nella terza stagione e oltre, dopo che Durin III ha scavato troppo avidamente e troppo in profondità.

 
 

Law and Order: SVU 26×02: promo e trama dal secondo episodio

Law and Order: SVU 26
Credit NBC

Il network americano della NBC ha diffuso il prpmo e la trama di Law and Order: SVU 26×02, il secondo episodio della ventiseiesima stagione di Law and Order: SVU.

In che si intitolerà “Excavation” Devastanti ricordi repressi tornano alla mente di una donna quando ritrova un vecchio quaderno nella casa di famiglia; l’accusa di un crimine vecchio di decenni si rivela ancora più difficile per Carisi quando un potente giudice blocca il caso.

Tutto quello che c’è da sapere su Law and Order: SVU 26

aw and Order: SVU è stato rapidamente rinnovato per una 26° stagione all’inizio del 2024, e il destino della lunga serie procedurale non è mai stato in pericolo. Ora, la NBC ha programmato il ritorno dello show per giovedì 3 ottobre 2024, in onda ogni settimana alle 21.00. SVU andrà in onda come parte di un blocco e seguirà Law & Order ogni giovedì alle 20.00.

Il cast della ventiseiesima stagione

Nelle sue 25 stagioni di messa in onda, Law and Order: SVU ha visto molti cambiamenti nei suoi personaggi periferici, ma il nucleo principale è rimasto in gran parte intatto. Detto questo, la stagione 26 di SVU, in caso di rinnovo, sarà probabilmente caratterizzata da molti volti familiari, con Mariska Hargitay in testa nel ruolo di Olivia Benson. A lei si unirà probabilmente la co-star di lunga data Ice-T nel ruolo di Fin Tutuola, dal momento che il rapper-attore ha chiarito in numerose occasioni che non ha intenzione di lasciare SVU.

Kelli Giddish, star di lunga data di SVU, ha lasciato il suo ruolo di Amanda Rollins dopo la stagione 24 in modo controverso, ma il suo breve cameo nella stagione 25 apre la porta a un ritorno più permanente. Lo stesso vale per Christopher Meloni nel ruolo di Elliot Stabler, che ha lasciato il franchise solo per ottenere un proprio spinoff, Law & Order: Organized Crime. Anche se probabilmente non tornerà in SVU in modo permanente, i crossover sono quasi garantiti. La stagione 26 promuoverà il Detective Bruno di Kevin Kane allo status di ricorrente e Juliana Aidén Martinez si unirà al cast con un personaggio ancora senza nome.

 
 

Monster 3: rivelato il titolo e l’inizio delle riprese

Charlie Hunnam 2023
Foto di copertina: L'attore Charlie Hunnam arriva alla première di Los Angeles di 'Luna ribelle - Parte prima' di Netflix, tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il 13 dicembre 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti.- Foto di imagepressagency  via Depositphotos.com

Ryan Murphy rivela il titolo ufficiale e la data di inizio delle riprese della terza stagione di Monster. La serie antologica di Netflix, co-creata da Ian Brennan, esplora le vite di vere figure mostruose, con la prima stagione incentrata sul serial killer Jeffrey Dahmer (interpretato da Evan Peters) e la seconda su Lyle ed Erik Menendez (interpretati da Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch), fratelli che hanno ucciso i loro genitori. Attualmente è in lavorazione la terza stagione di Monster, che si concentrerà sul serial killer Ed Gein (interpretato da Charlie Hunnam).

In un’intervista a Collider, Ryan Murphy ha rivelato che la terza stagione di Monster si intitolerà ufficialmente “The Original Monster” e inizierà le riprese il 31 ottobre, giorno di Halloween. Ha inoltre parlato a lungo del motivo per cui Ed Gein è stato scelto come soggetto della terza stagione. Leggete i suoi commenti completi qui sotto:

Chiameremo quella stagione “Il mostro originale” perché è più o meno quello che era. Inizieremo le riprese ad Halloween, quindi siamo in piena fase di lavorazione, e sono molto eccitato.

Dopo aver girato Menendez, io e Ian ne stavamo parlando e ci interessava l’idea di “Dove è iniziato il nostro interesse culturale per i serial killer? Dove e come è iniziato tutto questo?”. In base alle nostre ricerche, il primo a diventare una celebrità a quel livello è stato Ed, che è diventato immediatamente una celebrità pazzesca dal momento in cui è stato arrestato. Nessuno aveva mai sentito parlare di una cosa del genere. Poi abbiamo scoperto che era motivato, ovviamente, ma era schizofrenico. Come sia diventato ciò che è diventato è una storia molto interessante.

La cosa sorprendente di cui parla la serie è quanti cattivi e quanta cultura pop si basa su Ed Gein: Psycho, Il silenzio degli innocenti, Texas Chainsaw Massacre, American Psycho, e così via. Ed ha influenzato molte cose negli ultimi 100 anni, e questa stagione è molto interessante perché pone la domanda: “Come siamo diventati così interessati a questo fenomeno e perché? Da dove è iniziato tutto?”.

Cosa significano per lo show il titolo e la data di inizio delle riprese di Monster Stagione 3

Le prime due stagioni di Monster, The Jeffrey Dahmer Story e The Lyle and Erik Menendez Story, presentano i nomi dei loro soggetti nei titoli. La terza stagione diMonster, intitolata Il mostro originale, rompe questa tendenza. Come suggerisce il titolo, Ed Gein ha preceduto sia Jeffrey Dahmer che i fratelli Menendez, operando negli anni Cinquanta. Dahmer è arrivato solo molto più tardi, operando tra il 1978 e il 1991, mentre Erik e Lyle Menendez hanno ucciso i loro genitori nello stesso periodo, nel 1989.

Monsters: la storia di Lyle e Erik Menendez è stata rilasciata il 19 settembre, quindi l’inizio delle riprese della terza stagione, il 31 ottobre, è incredibilmente rapido. La prima stagione è stata rilasciata su Netflix nello stesso periodo, il 21 settembre 2022, ma con le riprese della terza stagione così presto, dovrebbe essere pronta per essere rilasciata nel settembre 2025. Oltre a Charlie Hunnam nel ruolo di Ed Gein, non si sa chi altro reciterà nella terza stagione.

 
 

Spider-Noir: nuove foto dal set mostrano meglio Nicolas Cage e confermano il villain della serie

Spider-Noir

Le riprese della serie live-action Spider-Noir di Prime Video sono iniziate ufficialmente questa settimana e ieri sera abbiamo avuto un primo assaggio della star Nicolas Cage mentre girava una scena. Ora, Just Jared ha condiviso altre foto del set, che ci permettono di vedere meglio Cage nei suoi abiti anni ’30 e di confermare quello che sembra essere il cattivo principale della serie.

Come potete vedere qui sotto, Cage porta con sé un giornale del Daily Bugle in diverse foto, e il titolo recita: “Silvermane sopravvive in mutande”. Voci precedenti hanno affermato che Silvio Manfredi, alias Silvermane, sarà l’antagonista principale. Anche se questo è ancora da vedere, è chiaro che farà parte dello show. Speriamo di poter vedere presto Cage vestito da Spider-Man Noir (anche se il costume completo aggiunge solo una maschera all’abbigliamento che indossa qui).

Tutto quello che sappiamo sulla serie Spider-Noir

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri protagonisti figurano la star di New Girl Lamorne Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola, Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas, The Rig), Li Jun Li (Babylon, Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.

Una prima sinossi ufficiale riporta: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre inciampa in una tana di coniglio di corruzione nella New York del 1933, e allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe. Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a scoprire che il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe”.

Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

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Missing You: prime foto della nuova serie Netflix in arrivo

Missing You serie tv
Credit © Netflix

Sono state rivelate le prime immagini di Missing You, la prossima serie di Netflix basata sull’omonimo romanzo di Harlan Coben del 2014. Si tratta di un crime drama che racconta la storia della detective Kat Donovan, la cui vita subisce una svolta quando un incontro a sorpresa con il suo fidanzato separato la spinge a indagare sul mistero irrisolto dell’omicidio di suo padre. Il cast di Missing You comprende Richard Armitage di Fool Me Once, Rudi Dharmalingam, Ashley Walters e Jackie Knowles.

Secondo Netflix, sono state rivelate le prime immagini di Missing You, la maggior parte delle quali si concentra sulla Kat di Eleazar. La prima immagine mostra Kat che indossa un abito nero e sembra che ci sia un temporale, dato che il suo viso è bagnato. Altre immagini mostrano Kat insieme a personaggi di supporto della serie, tra cui Jessica Plummer, mentre guardano qualcosa su un telefono. Anche Armitage appare in una delle immagini, con in mano un telefono e guardando fuori dalla finestra. Guardate le immagini di Missing You qui sotto:

Cosa significano queste immagini per Missing Yo

Le nuove immagini di Missing You non rivelano molti dettagli della trama dell’imminente adattamento di Coben, ma accennano ad alcuni aspetti del mistero che ci attende. Il personaggio di Armitage, Ellis Stagger, è sospettoso di qualcosa o è lui stesso un losco figuro che si nasconde nell’ombra della finestra. In un altro scatto, Walters ed Eleazar sono felici come una coppia di fidanzati a una festa, mostrando una parte tonalmente più leggera di Missing You. Un’immagine mostra un uomo che viene aggredito da uno sconosciuto, anche se non è chiaro cosa lo abbia spinto ad agire.

Missing You è previsto per il 2025, ma non ha ancora una data di uscita precisa. La pubblicazione di queste immagini, tuttavia, indica che sono stati compiuti progressi significativi nella realizzazione dello show. Ciò significa che l’adattamento di Netflix arriverà probabilmente nella prima metà del 2025. La precedente serie Netflix di Coben, Fool Me Once, è stata rilasciata il giorno di Capodanno di quest’anno, quindi se Missing You dovesse seguire lo stesso schema, potrebbe arrivare il 1° gennaio 2025.

Il cast di talento di Missing You 

Guardando le immagini di Missing You, mi viene in mente che si tratta di un cast fantastico. Eleazar è bravissima in Slow Horses, quindi è emozionante vederla in un ruolo da protagonista in una serie di Coben. Missing You vedrà anche il ricongiungimento tra Coben e Armitage, dato che l’attore ha interpretato anche Joe Burkett in Fool Me Once. Con un cast entusiasmante e le prime foto allettanti, Missing You ha tutti gli ingredienti per diventare un’altra serie Netflix di successo.

 
 

Suits L.A., primo sguardo a John Amos nel suo ultimo ruolo da attore

Suits: LA
Credit © Netflix

Una nuova immagine di Suits L.A. mostra John Amos nel suo ultimo ruolo di attore, dove interpreterà una versione romanzata di se stesso nella serie. L’imminente Suits L.A. è uno spinoff del legal drama Suits di USA Network, che ha riguadagnato popolarità nel 2023 dopo l’inizio dello streaming su Netflix e Peacock. Per quanto riguarda Amos, l’attore è morto il 23 agosto 2024 e la sua morte è stata comunicata al pubblico il 1° ottobre. Era noto soprattutto per i ruoli di Kunta Kinte in Roots e di Celo McDowell in Coming to America.

Ora, TV Insider ha rivelato un’immagine di Amos che ritrae una versione fittizia di se stesso in Suits L.A., che segnerà il suo ultimo ruolo postumo. L’immagine lo mostra seduto in un ufficio con una camicia bianca e nera, mentre guarda qualcuno fuori campo. Non è chiaro in quale episodio apparirà, ma l’episodio stesso è stato girato nell’aprile del 2024, tre mesi prima che la NBC lo scegliesse per una serie completa. Ciò significa che Amos potrebbe apparire già nell’episodio pilota.

Cosa significa l’apparizione di John Amos in Suits L.A.

L’ultima apparizione di Amos nella serie spinoff di Suits L.A. segna anche un nuovo inizio per il franchise del legal drama, che vedrà Stephen Amell assumere il ruolo dell’ex procuratore di New York Ted Black mentre diventa avvocato a Los Angeles. Oltre al ruolo principale di Amell e all’apparizione di Amos, la serie è interpretata anche da Josh McDermitt nel ruolo di Stuart Lane, Lex Scott Davis nel ruolo di Erica Rollins e Bryan Greenberg nel ruolo di Rick Dodsen.

Anche se non è chiaro il ruolo che Amos avrà nel suo episodio, potrebbe essere un cliente centrale che aiuta lo studio legale a rimettersi in carreggiata. Il suo ruolo metterà anche in mostra il suo talento di attore, sottolineando il motivo per cui è un volto così memorabile al cinema e in TV e facendo leva sulle corde del cuore ora che non c’è più. Avendo iniziato la sua carriera in TV con serie come il Mary Tyler Moore Show, acclamato dalla critica, la sua apparizione in Suits L.A. segnerà un giusto commiato per l’attore, nonostante sia stato preso troppo presto.

 
 

All’s Fair: per Sarah Paulson la nuova serie di Ryan Murphy “Sarà incredibilmente sexy”

Sarah Paulson attrice
Sarah Paulson alla première di 'Impeachment - Foto di imagepressagency via Depositphoto.com

Sarah Paulson rivela nuovi dettagli sulla prossima serie legal thriller di Ryan Murphy, All’s Fair. La storia procedurale di ruota attorno a uno studio legale di Los Angeles tutto al femminile e si unirà alla lunga lista dei numerosi show di Murphy, con la stagione 2 di Monsters di Netflix tra le sue serie più recenti e apprezzate. Halle Berry era inizialmente coinvolta in All’s Fair prima di abbandonare la serie di Hulu. Oltre alla Paulson, il cast comprende Glenn Close, Kim Kardashian, Naomi Watts, Niecy Nash, Teyana Taylor e Ed O’Neill.

Durante la sua partecipazione al programma Watch What Happens Live di Bravo (via Deadline), la Paulson ha accennato a cosa ci si può aspettare da All’s Fair dopo aver letto i primi due copioni del legal thriller. L’attrice ha fornito indicazioni su quale sarà il tono della serie e ha sottolineato quanto sia impaziente di girare. La Paulson ha anche rivelato che c’è già molto cameratismo tra lei e i suoi colleghi del cast, che sono altrettanto entusiasti del progetto. Scoprite i commenti della Paulson qui di seguito:

Tutto quello che posso dire al riguardo – ho letto i primi due copioni – è che sarà incredibilmente sexy, che sarà molto divertente e che c’è già una catena di sms tra tutte noi ragazze che è davvero divertente.

Cosa significa tutto questo per All’s Fair

Da American Horror Story a Ratched, la Paulson collabora spesso con Murphy ed è entusiasta di lavorare a un’altra delle sue serie con All’s Fair. Che si tratti di una storia dell’orrore o di una serie medica procedurale come Doctor Odyssey, il sesso è quasi sempre parte integrante degli show di Murphy, e sembra che All’Fair non farà eccezione. Essendo “incredibilmente sexy ” e con la Paulson che interpreta uno dei personaggi più importanti, All’Fair presenta due degli elementi principali che hanno funzionato bene nelle serie più popolari di Murphy.

Anche l’affermazione della Paulson sul cameratismo iniziale tra il cast è promettente. La Kardashian ha avuto un ruolo da protagonista nel cast della dodicesima stagione di American Horror Story, mentre la Paulson è apparsa in molte delle stagioni precedenti come personaggi diversi, ma ora avranno l’opportunità di recitare insieme in All’s Fair. Vederle recitare accanto alla recitazione stellare di Close, Watts, Nash e Taylor è una prospettiva allettante, e il cast dovrebbe rendere facile l’investimento nei personaggi che lavorano nello studio legale centrale della serie.

  • In copertina: Sarah Paulson alla première di ‘Impeachment – Foto di imagepressagency via Depositphoto.com
 
 

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2, cosa è accaduto nel finale di stagione?

Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf)
Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf) - Credit: Ben Rothstein / Prime Video Copyright: Amazon MGM Studios

Gli spettatori si sono avvicinati al finale di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2 con grande pesantezza di cuore, dal momento che molte erano le minacce che pendevano sulla Terra di Mezzo.

I nani a Khazad-dûm

Il Balrog
Il Balrog
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

A partire dalla situazione di disordine a Khazad-dûm, dove Durin IV non è riuscito a prestare l’aiuto promesso all’esercito di Elrond a causa della pazzia di Durin III: il sovrano ha perso la testa a causa del suo anello e sta spingendo gli scavi nelle miniere di Moria sempre più a fondo. Sebbene suo figlio minacci di prendere misure estreme per impedirgli di risvegliare la creatura sopita nel cuore di Khazad-dûm, ammette immediatamente di non poter mantenere la promessa di tagliare la mano a suo padre. Cerca di intenerirlo e di fare appello a quella parte del suo cuore che non è ancora corrotta, ma il suo tentativo fallisce.

Eppure, quando Durin III sfonda una parete della caverna, persino Durin IV ne è impressionato. Ma la sensazione di stupore non dura molto, perché rapidamente lascia spazio al terrore. Il ruggito profondo e minaccioso del Balrog distoglie l’attenzione da tutto il resto. Quando riaffiora, Durin III sa che il suo tempo è scaduto. Per salvare il suo regno, fa ciò che deve fare: rimuove l’anello dalla sua mano e prende un’ascia da battaglia per colpire il Balrog nel modo più duro possibile, annientandolo a costo della sua stessa vita.

Lo Straniero, Nori e Poppy

L’azione è concitata da subito, ma visto che a questo punto manca ancora un po’ prima della fine, l’episodio rallenta e si dedica a raccontare la parte della storia che riguarda lo Straniero che si trova nel bel mezzo di un momento di riflessione mentre si avvicina al villaggio degli stoor in cerca dei suoi amici. Lo trova vuoto, o almeno così sembra. Viene presto accolto dal Mago Oscuro, che non solo afferma di conoscere lo Straniero, ma di essere stato in una banda di maghi con lui e altri tre, ed è stato lo Straniero a concepire l’idea di lasciare la comodità del lontano Occidente per combattere Sauron nella Terra di Mezzo.

Tutto sembra abbastanza credibile, ma lo Straniero ha sentito voci secondo cui il Mago Oscuro è in realtà interessato a Sauron. Inoltre, dove sono i suoi amici harfoot? La risposta arriva abbastanza presto quando Nori e Poppy si presentano come ostaggi di uno dei cavalieri mascherati. E sebbene il Mago Oscuro metta a tacere il loro rapitore senza un briciolo di rimorso, lo Straniero rimane scettico. Quando si presentano gli altri stoor, Gundabale fa infuriare il Mago Oscuro chiamandolo “Mago Oscuro” (appunto), un nome che non gli piace per niente. Il Mago Oscuro (se non vuole essere chiamato così, forse dovrebbe fornirci un nome) suggerisce quindi che, insieme, potrebbero prendere il posto di Sauron. La loro potenziale alleanza diventa uno scontro di breve durata che termina quando il Mago Oscuro si allontana. Avrebbe eliminato Nori, Poppy e gli stoor se non fosse stato per l’intervento dello Straniero.

Numenor, Pharazôn e Miriel

Cynthia Addai-Robinson as Queen Regent Míriel; Lloyd Owen as Elendil
Cynthia Addai-Robinson as Queen Regent Míriel; Lloyd Owen as Elendil
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Le cose sembrano essere pacifiche a Numenor, ma come sappiamo la città è destinata a cadere. Eärien suona la campana che convoca il contingente pro-Miriel a un incontro con Pharazôn. Il nuovo re ha deciso che Miriel potrebbe aver “stregato il mare” (perché non è stata divorata dalla creatura marina, come lui aveva sperato). Dichiara quindi che l’ex regina è in combutta con Sauron. Non lo è, ovviamente, ma Pharazôn aderisce alla scuola di potere politico della Grande Menzogna e usa la storia come scusa per catturare i fedeli a Miriel.

Questo maldestro gioco di potere alla fine (finalmente) si rivela un passo troppo lungo tanto che fa rinsavire Eärien, la quale fugge per avvertire suo padre, Elendil, e lo coglie mentre prova a scappare. Il primo istinto di Elendil è di portare via Miriel in salvo, ma Miriel non ci sta. Resterà, gli dice, ma offre al padre una spada scintillante chiamata Narsil. (O, come la chiama lui, “la Fiamma Bianca“).

Nell’Eregion la situazione degenera in Gli Anelli del Potere

Benjamin Walker as High King Gil-galad; Robert Aramayo as Elrond
Benjamin Walker as High King Gil-galad; Robert Aramayo as Elrond Credit: Ben Rothstein / Prime Video
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Eregion potrebbe usare una spada come quella in questo momento ma, sfortunatamente, Elendil è a chilometri di distanza e sembra che lo situazione sia disperata. Gli edifici stanno crollando, ci sono incendi ovunque, gli orchi impazzano. Galadriel conduce un gruppo in salvo attraverso un tunnel segreto, solo per scoprire che non è poi così segreto. Un gruppo di orchi li attende. L’elfa ha però un piano di emergenza e si consegna come ostaggio, cercando di mitigare l’ostilità degli orchi stessi, e dicendo ai suoi rapitori che ha i nove anelli del potere destinati alle mani umane.

Celebrimbor in balia di Sauron

All’interno dell’officina di Celebrimbor, Sauron ha deciso di usare il fabbro per esercitare la sua mira. Sauron promette al suo prigioniero una morte rapida in cambio di informazioni sugli anelli, ma questa non è un’offerta allettante per Celebrimbor, che dice a Sauron che non otterrà mai gli anelli. Poi spinge Sauron a ucciderlo insultandolo e chiamandolo beffardamente il “Signore degli Anelli”. Quando arrivano gli orchi, Sauron sta piangendo, anche se non è chiaro se gli insulti di Celebrimbor lo abbiano colpito nel segno o se si senta veramente in colpa per averlo ucciso. Tuttavia, mette rapidamente da parte le emozioni e inizia ad ammaliare gli orchi che vuole portare dalla sua parte.

Dov’è Isildur, nel frattempo?

Maxim Baldry as Isildur; Nia Towle as Estrid
Maxim Baldry as Isildur; Nia Towle as Estrid
Credit: Ross Ferguson / Prime Video
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Intanto Isildur e Theo sono insieme e il primo si prepara a partire per Numenor (che, suppone, troverà più o meno uguale a come l’ha lasciata). Dal primo episodio della serie, Theo è sembrato un personaggio impressionabile che potrebbe essere attirato dalla parte dell’oscurità, un rischio aggravato dalla perdita della madre. Ma mentre questa seconda stagione volge al termine, quel pericolo sembra essere passato grazie all’influenza positiva di Isildur e Arondir. Se la loro influenza rimarrà una forza guida è una questione che risolveranno le stagioni successive.

Isildur e Estrid, c’è un futuro?

Di preoccupazione più immediata è la relazione tra Isildur e Estrid. Lui sta per andarsene, progettando di lasciare la vecchia colonia di Numenor di Pelargir per tornare a casa a Numenor. Lei sembra avere intenzione di restare e di stare con il suo promesso sposo, Hagen. Eppure c’è molta tensione irrisolta tra i due quando Estrid gli fa visita. Lei dice di sentirsi “malata” quando Hagen esprime il suo amore per lei, il che non promette nulla di buono per il loro futuro, e dà a Isildur l’opportunità di baciarla e chiederle di unirsi a lui a Numenor.

Isildur si confronta con Kemen

Ciò che Isildur non capisce ancora è che Numenor, il nuovo Numenor, è invece venuto da lui sotto forma di Kemen. Kemen inizia a camminare intorno al molo come se fosse il proprietario del posto, e tecnicamente lo è. (O comunque Numenor lo è.) Mentre Kemen fa piani per migliorare il posto, Isildur si presenta e, sebbene si abbraccino nel salutarsi, il loro umore cambia molto presto. Per prima cosa, Isildur dice a Kemen che Estrid andrà con loro, il che si rivela una novità per Hagen, che è comprensibilmente dispiaciuto. A sua volta, Kemen lo informa (a) che non c’è posto per “Uomini Bassi” sulla nave e (b) che il padre di Kemen sta gestendo il posto, il che significa che lo status di Isildur è diminuito notevolmente (e, a peggiorare le cose, Elendil è ora un ricercato).

Se Isildur non sapeva che la sua vecchia conoscenza era diventata un poco di buono, ora lo sa. Presto, anche il resto di Pelargir lo viene a sapere, poiché Kemen dichiara che la città diventerà una fortezza sotto il suo comando e inizia a chiedere che gli portino del legname se vogliono mangiare.

Le trame in sospeso che lascia la seconda stagione

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere episodio 7
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Non è che tutti i problemi della seconda stagione siano stati risolti. Mentre la polvere si deposita fuori dall’Eregion, Galadriel accetta i termini di Adar: si unirà a lui nella lotta contro Sauron. Grazie all’acquisizione di un anello del potere, Adar sembra più in forma che mai. Ma piuttosto che vivere come un bell’elfo, vuole restare fedele alla creatura che è diventato. Dopo aver restituito l’anello a Galadriel, torna alla sua forma più familiare e i due sembrano stringere un patto: sconfiggeranno Sauron. Adar e gli orchi torneranno a Mordor. E ignorerà che Galadriel ha ucciso molti dei suoi “figli”. Sembra un buon affare, sia per Adar che per Galadriel e per la Terra di Mezzo nel suo complesso. Orchi ed elfi non combatteranno più!

Tradimenti perpetrati e giuramenti mantenuti

Questo accordo durerà poco: un gruppo di orchi abbindolati da Sauron inganna Adar, attaccandolo. Questa svolta degli eventi consente a Sauron di reclamare la Corona di Morgoth che aveva visto l’ultima volta essere posta sulla sua testa quando Adar lo tradì nel flashback di apertura della stagione. Gli orchi sono suoi e il loro primo compito è ridurre in cenere l’Eregion (ma portare i leader da Sauron). Le creature sono ovviamente più che felici di farlo, distruggendo anche la biblioteca e gli scritti di Celebrimbor. E mentre Elrond guarda disperato l’incendio, finalmente all’orizzonte un esercito di anni arriva a dare il suo contributo. Tuttavia Durin IV, amico di Elrond, non è presente perché, come viene detto all’elfo, è in lutto.

Galadriel vs Sauron

Morfydd Clark as Galadriel; Charlie Vickers as Sauron
Morfydd Clark as Galadriel; Charlie Vickers as Sauron
Credit: Courtesy of Prime Video
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Galadriel non si arrenderà facilmente. Affronta Sauron in un duello con la spada, in cui cambia forma più volte, prima tornando alla personalità di Halbrand che l’aveva conquistata nella stagione precedente, poi assumendo la forma di Galadriel stessa, poi assumendo l’aspetto di Celebrimbor, quindi tornando all’aspetto Annatar dai capelli setosi usato per il suo periodo in Eregion. È in questa veste che la pugnala con la corona di Morgoth e poi le dice che avrebbe dovuto essere la sua regina. Galadriel sopravvive, ovviamente, ma non prima di aver perso il controllo dei nove anelli del potere. Ma sarebbe anche peggio se Sauron si impossessasse anche dell’anello di Galadriel. Per impedirlo, si tuffa da una rupe. Sopravvive, ma quando Elrond, Arondir e l’Alto Re la trovano, è in cattive condizioni più per i colpi di Sauron che per la caduta. Elrond intuisce che è possibile salvarla, ma avrà bisogno dell’aiuto degli anelli se vogliono che viva.

Poppy come Samwise Gamgee

Gavi Singh Chera as Merimac; Megan Richards as Poppy
Gavi Singh Chera as Merimac; Megan Richards as Poppy
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios

Tornata a Est, Gli Anelli del Potere mostra Nori che guarda le rovine del villaggio degli stoor mentre Poppy, che interpreta di nuovo il ruolo di Samwise Gamgee, si lancia in un monologo filosofico sullo stato delle cose. In particolare, Poppy si concentra sulla perdita, mentre si svolge un montaggio che funge anche da catalogo della devastazione provocata dagli eventi recenti: a Khazad-dûm, Durin IV e Disa guidano i nani nel lutto per la perdita del loro re, Elrond osserva le rovine di Eregion, Theo osserva Pelargir cadere sotto il comando militare e Isildur torna a Númenor (portando Hagen a stringere la mano di Estrid dall’aria incerta), Miriel sta di fronte a Pharazôn e ascolta le bugie che le lancia contro, e Elendil rivolge lo sguardo verso Númenor mentre se ne va. “Ciò che è rotto è rotto, e non si aggiusta”, dice. “E tutto ciò che chiunque può fare è provare a costruire qualcosa di nuovo”. Quelle ultime parole che accompagnano un’immagine di Sauron che fa progetti sembrano piuttosto minacciose.

“Grande Elfo”

Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf)
Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf) – Credit: Ben Rothstein / Prime Video
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Mentre l’episodio volge al termine, diventa chiaro che Nori e lo Straniero divideranno le loro strade. Lei (e Poppy) accompagneranno gli stoor mentre imparano come sopravvivere da nomadi. Dopo il loro triste addio, molte cose iniziano a sistemarsi per lo Straniero. Trova il bastone che ha visto per la prima volta nei suoi sogni. E quel nome con cui gli stoor lo hanno chiamato, “Grande Elfo”, sembra indicare ufficialmente la sua identità. Come se dimenticasse che Tom Bombadil non gli dà mai una risposta diretta su nulla, lo Straniero torna a casa sua. “È stata tutta una prova“, dice lo Straniero al suo ospite. Poteva trovare il bastone solo se fosse andato alla ricerca dei suoi amici invece che cercare il potere. Fedele alla sua forma, Tom Bombadil non confermerà né negherà. Per festeggiare, lui e Tom Bombadil iniziano a cantare.

Gli indizi per la prossima stagione

Il Signore degli Agnelli: Gli anelli del Potere rory kinnear
Credit © Prime Video

Siamo ormai giunti alla fine della stagione, o quasi. Prima di passare al nero, Gli Anelli del Potere semina alcuni indizi che le stagioni future potranno raccogliere. Il Mago Oscuro? È ancora in giro. E sebbene Durin IV sia ansioso di aiutare i rifugiati di Eregion, alcuni degli altri leader dei nani vorrebbero recuperare i soldi che suo padre deve loro. Un altro problema: Durin IV potrebbe non essere la persona che Durin III voleva come successore. Queste sono comunque le voci che circolano a Khazad-dûm, e alcuni degli altri signori dei nani e il fratello di Durin (?!?) sembrano crederci.

Questa è una cattiva notizia per i nani, ma anche gli elfi hanno la loro parte di cattive notizie. Galadriel si rianima per trovare un mondo in cui Sauron sembra avere in mano il destino della Terra di Mezzo. Gli elfi devono fare una scelta: possono attaccarlo con le loro forze decimante o ritirarsi e riorganizzarsi. Alla domanda su cosa consiglierebbe, Galadriel ricorda le parole di Celebrimbor: “Non è la forza che sconfigge l’oscurità, ma la luce. E il sole ancora splende”.

Considerazioni finali su Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere - Stagione 2 peter mullanRispetto al primo ciclo, molto più verboso, questa seconda stagione è sicuramente migliore, anche se propone alcuni problemi difficili da superare, che non sono certo legati alla messa in scena. La stagione ha disperso l’azione in tutta la Terra di Mezzo ed è diventato subito chiaro che alcune storie sparse sul continente sono più avvincenti di altre. Ciò non significa che una terza stagione non possa o non voglia tenerne conto. A parte Poppy e Nori, nessuno degli Harfoots è arrivato alla seconda stagione. (Ciò non significa che la loro trama sia stata un fiasco, ma che Gli Anelli del Potere è disposto a scartare interi filoni narrativi se ritenuto necessario.) Per quanto riguarda l’altro problema, la lunga ombra proiettata sia dai film di Peter Jackson che dalle storie più sviluppate della Terra di Mezzo del romanzo originale di Tolkien, la seconda stagione non sembrava troppo preoccupata di questo, optando invece semplicemente per andare avanti. I cavalieri mascherati hanno svolto più o meno lo stesso ruolo dei Cavalieri Neri. Nori e Poppy hanno svolto più o meno gli stessi ruoli di Frodo e Samwise. Il Mago Oscuro si inserisce facilmente nel ruolo di Saruman (e probabilmente è Saruman).

Gli Anelli del Potere affronta il problema affrontato da tutti i prequel. Sappiamo cosa sta arrivando a grandi linee, ma non nei particolari. Quindi non è una questione se Sauron alla fine trionferà, ma come e cosa accadrà ai personaggi che abbiamo imparato a conoscere fino a quel momento. La seconda stagione lascia la maggior parte di loro in posizioni di transizione. Nori e Poppy sono ora delle stooers onorarie? Dove va lo Straniero… o meglio, dove andrà Gandalf, adesso? Kemen diventerà un personaggio ancora più deprecabile? Tutte queste domande, forse, troveranno risposta nella terza stagione.

 
 

Law and Order Thursday, primo trailer della nuova serie tv

Law and Order Thursday

Date un’occhiata al nuovo Law and Order Thursday con Mariska Hargitay, Tony Goldwyn, Ice T, Hugh Dancy, Peter Scanavino, Reid Scott, Mehcad Brooks, Juliana Aidén Martinez e Odelya Halevi.

Cosa sappiamo sul nuovo Law and Order Thursday

L’iconica serie poliziesca di Dick Wolf, Law & Order , è tornata in onda per la sua ventiquattresima stagione, ma verrà rinnovata per la venticinquesima? Iniziata nel lontano 1990, Law & Order segue i detective e i procuratori della polizia di New York mentre affrontano casi settimanali che a volte riguardano storie strappate direttamente dalle prime pagine dei giornali. Scioccamente cancellata dopo 20 stagioni nel 2010, l’originale Law & Order è stata ripresa nel 2022 e si unisce allo spinoff Law & Order: Special Victims Unit come due delle serie più longeve della storia della televisione.

Sebbene il franchise di Law & Order non sia nuovo alla rotazione dei cast negli oltre tre decenni trascorsi dal suo debutto, la partenza di Sam Waterston nel ruolo di Jack McCoy dopo la stagione 23 segna un cambiamento importante. Waterston è entrato a far parte della serie nella quinta stagione e ha interpretato fedelmente il personaggio del procuratore distrettuale anche dopo la ripresa della serie. Nonostante ciò, la serie non è mai stata così forte e, sebbene la stagione 25 di Law & Order non sia ancora stata ordinata dalla NBC, ci sono pochi dubbi sul fatto che il classico procedurale farà parte della programmazione autunnale del network 2025.

Il cast di Law and Order Thursday

Il cast di Law & Order è cambiato radicalmente nel corso delle sue 24 stagioni e non c’è dubbio che in futuro ci saranno altre modifiche all’ensemble. Tuttavia, fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, è lecito supporre che il cast della 24° stagione sarà riproposto nella 25°. Sebbene i membri del cast vadano e vengano, i procedurali si basano su una rosa di personaggi costante per mantenere il pubblico investito di anno in anno. Per questo motivo, si prevede che Mehcad Brooks tornerà a vestire i panni del detective Jalen Shaw insieme alla novità della stagione 23, il detective Vincent Riley (interpretato da Reid Scott).

A Brooks e Scott si aggiungerà Hugh Dancy nel ruolo del procuratore Nolan Pierce, mentre Odelya Halevi dovrebbe tornare nel ruolo di Samantha Maroun. Maura Tierney si è unita alla stagione 24 nel ruolo della detective Jessica Grady e probabilmente riprenderà il suo ruolo anche nella stagione 25. Dal momento che lo show si sta avvicinando a una stagione così importante, è molto probabile che molti ex membri del cast possano riprendere i loro ruoli, soprattutto perché Law & Order ha una storia così ricca di star importanti che interpretano parti all’inizio della loro carriera.

 
 

Law and Order: SVU 26, data di uscita, cast, trama e tutto ciò che sappiamo

Law and Order: SVU 26
Credit © NBC

Law & Order: Special Victims Unit (Law & Order: SVU) è stata una delle serie di riferimento della NBC per un quarto di secolo, e il procedurale tornerà per la 26ª stagione. Debuttato nel 1999 come spin-off del popolarissimo Law & Order di Wolf, Law and Order: SVU 26 segue i solerti detective dell’Unità Vittime Speciali, specializzati in casi di crimini sessuali. Forse lo spinoff di maggior successo di tutti i tempi, SVU è riuscito a sopravvivere al suo predecessore e ha preso il posto di serie di punta dell’intero universo televisivo di Wolf.

Sebbene la reazione della critica a SVU abbia avuto picchi e vuoti nel corso dei suoi due decenni e mezzo di messa in onda, la sua popolarità e i suoi spettatori non hanno mai vacillato. Ciò che rende la serie così speciale sono le sue storie strappate alla cronaca che aiutano a ricontestualizzare alcuni dei più importanti fatti di cronaca dell’epoca. Anche se SVU e il resto dell’universo televisivo di Dick Wolf sono stati ritardati a causa degli scioperi di Hollywood del 2023, l’attesa ha contribuito a rendere il loro ritorno ancora più atteso.

Le ultime notizie di Law and Order: SVU 26

Mentre la storica 26a stagione si avvicina alla data di uscita di ottobre, le ultime notizie arrivano sotto forma di un’immagine BTS di Law & Order: SVU. Lo scatto è stato realizzato sul set della nuova stagione e pubblicato sull’account ufficiale Instagram della star Mariska Hargitay. Ritrae l’Olivia Benson della Hargitay seduta con il resto della sua squadra sul cofano di un’auto parcheggiata. Sebbene non riveli molto, mostra il nuovo volto di SVU per la stagione 26, mentre le dinamiche della squadra continuano a cambiare.

 

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La data di uscita di Law and Order: SVU 26

Law and Order: SVU è stato rapidamente rinnovato per una 26° stagione all’inizio del 2024, e il destino della lunga serie procedurale non è mai stato in pericolo. Ora, la NBC ha programmato il ritorno dello show per giovedì 3 ottobre 2024, in onda ogni settimana alle 21.00. SVU andrà in onda come parte di un blocco e seguirà Law & Order ogni giovedì alle 20.00.

Il cast della ventiseiesima stagione

Nelle sue 25 stagioni di messa in onda, Law & Order: SVU ha visto molti cambiamenti nei suoi personaggi periferici, ma il nucleo principale è rimasto in gran parte intatto. Detto questo, la stagione 26 di SVU, in caso di rinnovo, sarà probabilmente caratterizzata da molti volti familiari, con Mariska Hargitay in testa nel ruolo di Olivia Benson. A lei si unirà probabilmente la co-star di lunga data Ice-T nel ruolo di Fin Tutuola, dal momento che il rapper-attore ha chiarito in numerose occasioni che non ha intenzione di lasciare SVU.

Kelli Giddish, star di lunga data di SVU, ha lasciato il suo ruolo di Amanda Rollins dopo la stagione 24 in modo controverso, ma il suo breve cameo nella stagione 25 apre la porta a un ritorno più permanente. Lo stesso vale per Christopher Meloni nel ruolo di Elliot Stabler, che ha lasciato il franchise solo per ottenere un proprio spinoff, Law & Order: Organized Crime. Anche se probabilmente non tornerà in SVU in modo permanente, i crossover sono quasi garantiti. La stagione 26 promuoverà il Detective Bruno di Kevin Kane allo status di ricorrente e Juliana Aidén Martinez si unirà al cast con un personaggio ancora senza nome.

La trama di Law and Order: SVU 26

La trama della stagione 26 di Law and Order: SVU è del tutto indipendente dalla stagione 25 e, sebbene il procedurale si sia mosso in una direzione più seriale nelle ultime stagioni, è impossibile prevedere nuove trame in questo momento. Tuttavia, si prevede che la stagione 26 conterrà altre storie tipiche di Law & Order , che metteranno alla prova la risolutezza della squadra SVU, e quasi certamente avrà qualche incrocio con gli altri show della NBC di Dick Wolf.

Il trailer della serie

 
 

9-1-1 8×03: trailer e anticipazioni dal terzo episodio

9-1-1 8x03
Credit © ABC

Il network americano della ABC ha diffuso il promo e le anticipazioni di 9-1-1 8×03, l’ottava stagione di 9-1-1 , l’acclamato show che vede protagonista tra gli altri Angela Bassett.

In 9-1-1 8×03 che si intitolerà “Final Approach” debutterà negli USA il 10 ottobre 2024.

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Cosa aspettarsi da 9-1-1 8

Lo showrunner Tim Minear ha già rivelato che Bobby accetta un lavoro sul set di uno show televisivo sui pompieri chiamato Hotshots. La situazione è così metaforica con la caserma dei vigili del fuoco fittizia chiamata 119. Lavora come consulente, ma lo show è così ridicolo che vorrebbe tornare in caserma. Il problema è che Gerrard ha già preso il comando e ha istituito regole severe. Da quando la loro casa è bruciata nella stagione precedente, Athena e Bobby vivono in una nuova casa che sembra più piccola di quella precedente. La prima stagione li vede alla ricerca di una nuova casa.

Diverse altre immagini mostrano il call center, che è relativamente tranquillo, ma di solito è lì che si scatena la tempesta. Maddie e Josh sono i primi a venire a conoscenza delle emergenze, a valutare i livelli di minaccia e a inviare i dettagli ai primi soccorritori. Il resto delle immagini mostrano in anteprima il 118 sotto Gerrard. I baffi sembrano essere la nuova normalità, con Eddie che ne ha uno e un altro pompiere, oltre a quello tipico di Gerrard. Un’immagine lo ritrae mentre dà una strigliata a Buck, in difficoltà con il nuovo capitano.

 
 

Grey’s Anatomy 21×03: promo e anticipazioni dal terzo episodio

Grey's Anatomy 21x03
Credit © ABC

Il network americano della ABC ha diffuso il trailer e le anticipazioni di Grey’s Anatomy 21×03, il terzo episodio della ventunesima stagione di Grey’s Anatomy. Nel trailer vediamo anche in azione Chandra Wilson e Ellen Pompeo.

In Grey’s Anatomy 21×03 che si intitolerà “I Can See Clearly Now” Simone e Lucas cercano di bilanciare la loro relazione mentre competono per assistere a un trapianto di rene non ancora avvenuto; Teddy offre ad Amelia una nuova opportunità; il colloquio di Ben non va come previsto; il segreto di Meredith provoca tensioni con Richard.

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La ventunesima stagione di Grey’s Anatomy

Il Grey Sloan vedrà alcune partenze e arrivi quando la stagione 21 di Grey’s Anatomy inizierà a fine mese. La longeva serie ha subito aggiunte e uscite dal cast nel corso degli anni. La ABC ha pubblicato un nuovo poster per la prossima stagione, che vede la presenza, il ritorno e l’uscita di volti noti. Dai dottori esperti agli specializzandi, il Grey Sloan si troverà di fronte a qualcosa di diverso in questa stagione. La più grande differenza tra il poster della stagione 21 e quello della stagione 20 è la presenza di Ellen Pompeo. Dopo essersi congedata dal ruolo di series regular nella stagione precedente, la nuova stagione vede il ritorno di Meredith Grey in ospedale. La Pompeo apparirà in più episodi in questa stagione. Sono presenti anche Chandra Wilson e James Pickens Jr, che continuano il loro percorso nella serie.

La stagione 21 di Grey’s Anatomy offre più tempo per personaggi come la dottoressa Monica Beltran (Natalie Morales). La dottoressa Sydney Heron (Kali Rocha), apparsa per la prima volta nella seconda stagione, torna al Grey Sloan come assistente. “L’ultima volta che abbiamo visto Sydney, indossava un camice azzurro come specializzanda insieme alla Bailey. Ora è un’assistente, ma è ancora il personaggio che ha entusiasmato i fan nei primi giorni”, ha dichiarato Marinis a Entertainment Weekly. Nel frattempo, Floriana Lima si unisce al cast accompagnata da Michael Thomas Grant nella loro prima stagione di Grey’s Anatomy. La prima stagione andrà in onda giovedì 26 settembre sulla ABC e gli episodi saranno trasmessi in streaming su Disney+.

 
 

Cattivissimo Me 4 arriva in digitale dal 24 ottobre

Steve Carell e Kristen Wiig in Cattivissimo me 2
© 2013 - Universal Pictures

Mentre Gru e i suoi Minions continuano a dominare le classifiche del box office mondiale, Cattivissimo Me 4 sarà disponibile dal 24 ottobre in acquisto digitale su Prime Video, Google Play, Apple Tv, Rakuten Tv e Microsoft, e dal 6 novembre a noleggio in digitale su tutte le piattaforme, incluse Sky Primafila e Mediaset Infinity, distribuito da Universal Pictures Home Entertainment. Acclamato come “Il film più divertente dell’estate” (Dave Morales, Fox TV Houston), il film includerà anche due minifilm mai visti prima, “Benny’s Birthday” e “Game Over and Over”, disponibili solo su Apple Tv con l’acquisto del film insieme ad una serie di contenuti esclusivi, tra cui le sessioni di registrazione con Steve Carell e Will Ferrell, scene eliminate ed estese e tanti esilaranti extra.

Il supercattivo preferito del mondo, trasformatosi in agente della Lega Anti-Cattivi, torna per una nuova audace era di caos-minions in Cattivissimo Me 4 della Illumination. Gru, Lucy e le loro bambine accolgono un nuovo membro della famiglia – Gru Jr. – intenzionato a tormentare il padre, mentre una nuova nemesi si presenta e costringe la famiglia alla fuga. Questo ultimo capitolo del più grande franchise animato di sempre è ricco di azione senza sosta e di un umorismo sovversivo tipico di Illumination.

Diretto da Chris Renaud e Patrick Delage, Cattivissimo Me 4 ha come voci italiane Max Giusti (Voce italiana di Gru in tutta la saga di Cattivissimo Me), Carolina Benvenga (Voce italiana di Lucy in Cattivissimo Me 4, attrice e conduttrice televisiva) e Stefano Accorsi (Voce italiana di Maxime in Cattivissimo Me 4; Veloce come il vento, L’ultimo bacio, Il campione, Le fate ignoranti, Santa Maradona). Le voci internazionali sono Steve Carell (“The Office” e la saga di Cattivissimo Me) e Kristen Wiig (“Saturday Night Live” e la saga di Cattivissimo Me). Il cast internazionale comprende anche Will Ferrell (Anchorman, Elf), Sofia Vergara (“Modern Family”, “Griselda”), Joey King (The Kissing Booth, “The Act”), Stephen Colbert (“The Colbert Report”, “The Late Show with Stephen Colbert”, Monsters vs. Aliens) e Miranda Cosgrove (“iCarly”, Cattivissimo Me franchise).

Contenuti speciali Cattivissimo Me 4

DUE MINIFILM CON I MINIONS IN ESCLUSIVA SU APPLE TV

  • Game Over and Over – Dopo essersi imbattuti in un controller di gioco alimentato all’interno della tana di Gru, i Minions scoprono la sua capacità di controllarsi l’un l’altro, scatenando il caos mentre competono per ottenere i punteggi più alti.
  • Benny’s Birthday – Benny si ritrova intrappolato in un loop temporale di una festa di compleanno in stile Minion, incontrando ad ogni angolo una serie di divertenti marachelle.
SCENE ELIMINATE / ESTESE / ALTERNATIVE
  • Class of ‘85
  • Minions at the Reunion
  • Minions at Home
  • Big Day Out
  • Karate Round 2
  • Gru vs. Treehouse
  • Mega Minions Mega Mix
  • Mega Minions in Lockdown
SESSIONE DI DOPPIAGGIO
  • Dialogo Cattivissimo – Guarda Steve Carell, Will Ferrell e il resto del cast mentre si esibiscono in alcune delle loro battute più divertenti in questo esilarante montaggio di momenti in cabina di registrazione!
DIETRO LE QUINTE
  • Incontra Cast – Vieni a conoscere gli attori che si celano dietro i personaggi più amati della saga! Da Gru, Lucy e le loro bambine fino ai nuovi personaggi come i Prescott e i cattivi Maxime e Valentina.
    • Steve Carell: Gru
    • Kristen Wiig: Lucy
    • Joey King: Poppy Prescott
    • Miranda Cosgrove, Dana Gaier, and Madison Polan: Gru’s Girls
    • Stephen Colbert & Chloe Fineman: The Prescotts
    • Sofia Vergara: Valentina
    • Will Ferrell: Maxime
  • Making Of – Il cast e la troupe di CATTIVISSIMO ME 4 condividono un dietro le quinte sulla creazione del quarto capitolo di questo iconico franchise! Scopri la storia, i nuovi personaggi, il processo di animazione e molto altro ancora!
  • Mega Minion Mayhem –Mega Minions Uniti! Scopri lo sviluppo dei cinque Minions più unici che ci siano.
  • Rogues Gallery – Utilizzando il software di riconoscimento facciale all’avanguardia della Lega Anti Cattivi, ripercorriamo i cattivi più nefasti dei film CATTIVISSIMO ME e MINIONS.

COME DISEGNARE

  • Habib Louati, il responsabile delle storie, è pronto a svelarti come disegnare i Mega Minions: Dave, Mel, Jerry, Gus e Tim!
  • Mega Dave
  • Mega Mel
  • Mega Jerry
  • Mega Gus
  • Mega Tim
 
 

What We Do In The Shadows: trailer della sesta e ultima stagione in arrivo!

What We Do in the Shadows serie tv 2019

È stato pubblicato il trailer dell’ultima stagione di What We Do in the Shadows. La sesta stagione di What We Do In The Shadows arriverà questo mese, mettendo fine al mockumentary che segue i vampiri di Staten Island. La serie spinoff, basata sullo spettacolare film del 2014 con Taika Waititi, è interpretata da Harvey Guillén (Guillermo), Kayvan Novak (Nandor), Matt Berry (Laszlo), Natasia Demetriou (Nadja), Mark Proksch (Colin Robinson) e Kristen Schaal (The Guide) e ha ottenuto oltre venti nomination agli Emmy.

FX ha pubblicato il trailer della sesta stagione. È pieno dei soliti scherzi e delle solite diavolerie per cuiil gruppo di vampiri è noto, con l’aggiunta di nuovi progetti che vanno dagli esperimenti alla dottor Frankenstein al dominio del mondo. Il cast che ritorna sembra essersi divertito con questo finale di stagione e dà il benvenuto a volti noti che sono già apparsi nella serie. Il trailer è una stravagante anticipazione di ciò che accadrà nell’ultima stagione, che promette agli spettatori di essere soddisfatti di questo finale.

Cosa rivela il trailer del finale di stagione di What We Do In The Shadows

In particolare, Nandor, Laszlo e Nadja provano nostalgia ora che Guillermo ha lasciato il nido, con Laszlo che gli fa regali strani come uno speculum anale usato, e con Nadja che lo va a trovare nel suo nuovo ufficio, dicendo che sta imparando le “arti oscure dell’America aziendale”. C’è anche l’aggiunta e la rivelazione di un altro compagno di stanza, Jerry, che è rimasto in un super-sonno per cinquant’anni. Questa assenza prolungata non è stata pianificata, poiché Nadja dice che si sono dimenticati di svegliarlo, come è tipico di loro, considerando la loro esilarante irresponsabilità vista in tutta la serie.

L’introduzione di Jerry porta a galla un punto della trama che incombe dall’inizio di What We Do in the Shadows: la conquista del nuovo mondo. Da quando Guillermo se n’è andato, sembra che Nandor abbia abbastanza tempo a disposizione per prendere finalmente parte all’azione oscura che avrebbero dovuto compiere fin dal loro arrivo in America, e sembra che giocherà un ruolo vitale nella conquista, che probabilmente andrà in fiamme. Laszlo, invece, sta cercando di rianimare un corpo senza vita.