Fran Drescher durante il
discorso per annunciare lo sciopero degli attori del 2023 - screen
dal video Youtube
La star di “La Tata” e presidente
della SAG-AFTRA Fran Drescher si è unita al cast
del film sul ping-pong di Josh Safdie “Marty
Supreme“. Interpreterà la madre del personaggio di
Timothée Chalamet.
Accanto a Chalamet e Drescher ci
sono Gwyneth Paltrow (al suo primo ruolo
cinematografico sullo schermo da “Avengers: Endgame” del 2019) e
Tyler the Creator (al suo debutto
cinematografico). Odessa A’zion recita anche
accanto al mago Penn Jillette (di Penn & Teller), all’investitore e
personaggio di “Shark Tank” Kevin O’Leary (alias
Mr. Wonderful) e al regista di “Bad Lieutenant” Abel
Ferrara.
Fran Drescher è
meglio conosciuta come la protagonista della sitcom della CBS “La
Tata”, andata in onda dal 1993 al 1999 e che le è valsa due
nomination agli Emmy e due ai Golden Globe. I suoi crediti
cinematografici includono “The Beautician and the
Beast“, “UHF“, “This Is Spinal
Tap” e i film animati “Hotel
Transylvania“.
Drescher è stata eletta presidente
di SAG-AFTRA nel 2021 e, nel 2023, ha
guidato il sindacato durante lo sciopero degli
attori durato cinque mesi che ha sconvolto l’industria
dell’intrattenimento e ha fatto guadagnare agli artisti un aumento
del salario minimo, nuovi residui per lo streaming e protezioni
contro l’intelligenza artificiale.
Il film di A24 sarà incentrato su un
professionista del ping pong. I dettagli della trama di
“Marty Supreme” non sono stati resi noti, ma A24
ha pubblicato l’immagine di una pallina da ping pong con la scritta
“coming soon” dopo che
Variety ha dato notizia del progetto a luglio. La
sceneggiatura originale di “Marty Supreme” è stata
scritta da Safdie e Ronald Bronstein, che producono entrambi
insieme a Eli Bush, Anthony Katagas e Chalamet.
Il Robot Selvaggio - Esther
Elisha Alessandro Roja - VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE - Sebastiano
Bongi Toma
Esther Elisha e
Alessandro Roia sono i doppiatori di Roz e Fink, i
protagonisti di Il Robot Selvaggio, nuovo film
d’animazione DreamWorks Animation che arriva nelle
sale italiane il 10 ottobre. Abbiamo incontrato i due interpreti
che hanno raccontato il senso del film, l’esperienza del doppiaggio
ma anche, soprattutto, il valore della gentilezza, che nella storia
è fondamentale per superare le difficoltà.
I grandi temi del film
Esther Elisha:
“L’aiuto arriva da chi meno te lo aspetti. Roz, Fink e Becco Lustro
sono i reietti della comunità eppure nel momento del bisogno si
rivelano determinanti. Questo aspetto è intelligente e vero, spesso
le persone che sono meno rumorose hanno delle grandi risorse,
magari non lo scopri subito ma bisogna avere tempo e pazienza per
dargli una chance.”
Alessandro Roia: “Penso
che il senso sia ribaltare il momento storico e parlare di
gentilezza come possibilità, come risoluzione ultima, come
rivoluzione. Nel film c’è una rivoluzione, è tutta guidata da un
sentimento desueto che è appunto la gentilezza. Tornare all’idea di
una gentilezza pura verso il prossimo potrebbe diventare un’arma
potentissima.”
“Per sopravvivere dobbiamo
andare oltre quello che siamo progettati a fare”. Come si sposa
questa affermazione con l’esigenza di essere fedeli a se
stessi?
Alessandro Roia: “Il film
in realtà racconta proprio questo. Becco Lustro impara a volare
perché è nella sua natura, ma lo fa a modo suo e così mantiene la
sua unicità pur percorrendo la sua strada. I due aspetti vengono
raccontati con grande grazia e armonia all’interno del film.
Bravissimo i filmmaker a realizzare un progetto che ha un taglio
così trasversale e così profondo.”
Esther Elisha:“Andare oltre a quello per cui sei stato
programmato può anche voler dire essere più vicino a te stesso,
perché la famiglia, le aspettative, la storia personale è una base
da cui partire, ma poi ognuno deve trovare una sua programmazione.
E’ quello che fa Roz, modifica il suo sistema interno.”
Il Robot Selvaggio – Alessandro Roja – VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE
– Sebastiano Bongi Toma
Nel film ci sono tanti
esempi di personaggi che improvvisano e che seguono l’istinto.
Quanto è importante nella vita saper improvvisare?
Esther Elisha: “Io funziono a improvvisazione. Per me la
fatica vera è la programmazione, ma la vita adulta richiede anche
quello.”
Alessandro Roia: “Nella
mia carriera di attore, l’improvvisazione ha sempre avuto un ruolo
molto affascinante, un luogo incredibile a cui approdare e come ho
già detto altre volte, ho capito con il tempo che l’improvvisazione
è l’estensione di qualcosa che conosci molto bene. Non è legato
all’approssimazione, ma è cercare di cavalcare qualcosa di
inaspettato con una profonda conoscenza di quello che si fa.
Personalmente, nella mia vita privata, l’improvvisazione è legata
più alla possibilità di non perdere la possibilità di godere di
qualcosa che si dà per scontata. Sul lavoro invece
l’improvvisazione è data, come diceva Bertolucci, dal lasciare
sempre aperta la porta del set.”
Il Robot Selvaggio è un film per
bimbi o per adulti?
Esther Elisha: “Credo sia un film per tutti. Tutte le
persone che ci hanno intervistati hanno confermato che lo hanno
apprezzato, che è divertente ma anche commovente. E’ molto bello
partecipare a un progetto che ami e in cui sei anche pubblico. Poi
l’ho guardato per intero solo una volta finito il mio doppiaggio,
ho cercato di non rovinarmi troppo la storia e l’ho scoperto una
volta finito.”
Alessandro Roia:
“Io non avevo mai fatto un lavoro di doppiaggio di questo tipo,
quindi ho chiesto di vedere il film prima, per cercare di capirne
il sentimento e per arrivare al doppiaggio con un’idea di quello
che avremo raccontato. Poi mi sono fatto guidare dal direttore del
doppiaggio e mi sono liberato da una serie di cliché ai quali lui
non era interessato.”
Per quanto riguarda il
lavoro fisico del doppiaggio, prestando la voce rispettivamente a
un Robot e a una volpe, avete adottato una postura particolare,
magari dei movimenti del corpo, mentre davate loro
voce?
Esther Elisha: “Il microfono ti costringe in una certa
misura a mandare la voce in quella direzione, ma ci sono dei
cambiamenti degli aggiustamenti che si utilizzano e che cambiano
completamente il modo di dire la battuta. A volte accorgimenti
minuscoli, altre puoi prenderti più spazio. Trovo che doppiare
comporti un coinvolgimento molto specifico del corpo.”
Alessandro Roia:
“Il mio personaggio si muove tanto, ha moltissimi movimenti. E
io ero fisicamente stanco. Il secondo giorno sono andato in sala di
doppiaggio con le scarpe da ginnastica, perché Fink richiedeva
molto movimento. E spesso ho imparato che una battuta dinamica se
non è detta in movimento risulta ferma e non si attacca a quella
che è la scena.”
Qual è la scena a cui siete
più legati di tutto il film?
Esther Elisha: “Per me ci sono due scene che mi toccano
molto. La prima è quella in cui si minaccia di cancellare la
memoria a Roz, perché trovo che siamo i nostri ricordi. L’altra è
quella dei distacchi, di quando si lascia andare qualcuno. Credo
che tutti possiamo relazionarci a questo tipo di
distacco.”
Alessandro Roia:
“C’è una scena che per me è stata complicata perché scardina il
proprio essere e deve, nella sua impopolarità nella comunità,
cercare di assumere su di sé una leadership perché in quel momento
è più importante riconoscere chi è Roz per il gruppo, e quel
momento ha richiesto molto tempo perché volevo essere
accurato.”
Basato sul romanzo
illustrato Il Robot Selvatico di
Peter Brown e scritto e diretto da Chris
Sanders per
DreamWorks Animation, Il Robot
Selvaggio arriva in sala dal 10 ottobre distribuito da
Universal Pictures.
(from left) Roz (Lupita Nyong’o), Brightbill (Kit Connor) and Fink
(Pedro Pascal) in DreamWorks Animation’s The Wild Robot, directed
by Chris Sanders.
Il finale di Joker:
Folie à Deux (qui
la recensione) sarà destinato a far discutere, data la scelta
controversa e scioccante fatta da Todd Phillips
per concludere la storia. Nel corso del film, Lee interpretata da
Lady Gaga spinge Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) a diventare il suo “vero” sé, ovvero Joker.
Tuttavia, dopo un processo straziante che vede lo psicopatico
costretto a fare i conti con le sue azioni passate, Arthur –
vestito come Joker – rivela che quella persona era solo una
fantasia e dice che è stato lui ad assassinare quelle persone.
Lee è in egual misura affranta e
inorridita da questa rivelazione ed esce dall’aula di tribunale
insieme ai molti altri sostenitori di Joker. Quando in seguito
viene raggiunto un verdetto, una bomba esplode e Arthur riesce a
ritrovare la libertà grazie ai devoti fanatici che hanno fatto
saltare in aria le mura del tribunale. Poco dopo scappa da loro e
ritrova Lee. La supplica di unirsi a lui e scappare; invece, lei lo
rifiuta perché ha rinnegato la sua personalità di Joker, perciò,
distrutto, Arthur si consegna.
Il finale di Joker: Folie à
Deux
Negli ultimi momenti di
Joker: Folie à Deux, un giovane detenuto chiamato
Ricky (interpretato da Jacob Lofland) si avvicina
ad Arthur, racconta una barzelletta e dichiara “Ottieni quello
che ti meriti” prima di pugnalarlo ripetutamente. Ridendo
maniacalmente, si scolpisce un sorriso sul viso simile al
Joker di Heath Ledger e il film finisce con la
morte di Arthur.
Le stroncature che sta ricevendo il
film si basano sul fatto che ci sono dei fan che idolatrano Joker e
contro cui il regista Todd Phillips si è schierato
quando il primo film è stato accusato di essere un appello per gli
incel. Il problema, ovviamente, è che il numero di persone che
vedono Arthur come un “eroe” è una piccola minoranza e, di
conseguenza, il messaggio di Joker: Folie à Deux
suona vuoto.
La nascita di un nuovo Joker
Per quanto riguarda Ricky, sebbene
non sia dichiarato apertamente, sembra che l’idea sia che ora sia
il nuovo Joker dopo che le azioni di Arthur hanno ispirato altri
uomini altrettanto problematici a seguire le sue orme.
Tutto quello che c’è da sapere su
Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Come ormai noto, la versione di
Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un
successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di
oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con
il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna
sonora.
Negli ultimi tre anni, l’attrice
Barbara Ronchi si è affermata come una delle
grandi interpreti del cinema italiano, ottenendo finalmente la
popolarità meritata. Sono infatti più di dieci anni che l’attrice
si destreggia tra cinema e televisione, distinguendosi sempre per
la grande sensibilità che dona ad ogni personaggio interpretato
come anche per la sua attenzione alle storie di esordienti con
tanto da dire.
2. Ha preso parte anche ad
alcune note fiction. Oltre che sul grande schermo,
l’attrice è apparsa anche in televisione partecipando a fiction e
miniserie come La ladra (2010), La Certosa di
Parma (2012), I Borgia (2013), Grand Hotel
(2015), In Arte Nino (2017), Maltese – Il romanzo del
Commissario (2017), La linea verticale (2018),
Romanzo famigliare (2018), Imma Tataranni – Sostituto
procuratore (2019-in corso), Luna nera (2020) e
Vostro onore (2022) con Stefano Accorsi.
Barbara Ronchi e il film Settembre
3. Ha apprezzato un
particolare aspetto del suo personaggio. In Settembre
l’attrice ha interpretato Francesca, una donna che in seguito al
risultato di una delicata visita medica cambia radicalmente la
prospettiva sulla sua vita. A riguardo l’attrice ha dichiarato:
“Ho amato la sceneggiatura e l’ho trovata ben scritta, attenta
ai particolari. Di Francesca ho amato che non avesse le parole per
esprimere quello che provava. Lei è cosciente che nella sua vita
qualcosa non va e improvvisamente le arriva uno scossone che le
permette di trovare il coraggio di fare delle scelte che non aveva
mai avuto la forza di fare prima“.
5. Il teatro l’ha aiutata
per il ruolo. Per girare Non riattaccare, in cui
interpreta Irene, che riceve una chiamata dal suo ex compagno
Pietro e le sue parole confuse lasciano presagire qualcosa di
brutto. Inizia così una corsa contro il tempo per raggiungerlo
prima che commetta un atto disperato senza mai riattaccare il
telefono. Per la sua interpretazione, l’attrice ha raccontata di
essersi esercitata in teatro, da sola, memorizzando l’intero film
dall’inizio alla fine.
Barbara Ronchi e il suo ultimo film, Familia
6. È rimasta molto scossa
dal ruolo. In
Familia, film tratto dal romanzo autobiografico Non
sarà sempre così di Luigi Celeste, l’attrice interpreta Licia
Licino, donna costretta a confrontarsi con le violenze perpetrate
dal marito nei confronti suoi e di quelli dei figli.
Nell’avvicinarsi al ruolo, l’attrice ha rivelato in alcune
interviste di essersi sentita molto scossa ma anche intenerita dal
fatto che questa donna si veda in realtà come l’antagonista della
storia, in quanto le è stato fatto credere che è colpa sua se la
famiglia si sta spaccando.
La vita privata di Barbara Ronchi,
tra Alessandro Tedeschi e il figlio
7. Ha conosciuto a teatro il
suo compagno. Come da lei rivelato in un’intervista a
Vanity Fair, l’attrice ha conosciuto il suo attuale
compagno, Alessandro Tedeschi, a teatro:
“Ci siamo conosciuti 12 anni fa, durante uno spettacolo
teatrale in cui interpretavamo due vecchietti. Ho già visto come
sarà un domani: bellissimo anche da anziano“.
8. È molto
riservata. Barbara Ronchi ha dunque oggi una relazione con
Alessandro Tedeschi, attore visto in
Curon, Lo
spietato e Tutto può succedere. I due non sono
sposati e vivono insieme a Roma da tempo. Nel 2018 sono diventati
genitori del piccolo Giovanni, che qualche volta
appare sui loro profili social. Tuttavia, Barbara e Alessandro non
amano concedersi ai riflettori in coppia, né tantomeno parlare
della loro vita privata.
Barbara Ronchi è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da 33 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa
100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi
lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di
tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano
anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e
altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue novità.
L’età e l’altezza dell’attrice
10. Barbara Ronchi è nata il
22 giugno 1982, aRoma. L’attrice è alta 1,68
metri.
Disney+ ha diffuso il trailer
di Grotesquerie, la nuova serie FX horror
drama di Ryan Murphy, che debutterà con i primi due episodi il 13
novembre in esclusiva su Disney+ in Italia. La prima
stagione è composta da 10 episodi.
In Grotesquerie di FX, una
serie di crimini efferati ha sconvolto una piccola comunità. La
“Detective Lois Tryon” sente che questi crimini la riguardano in
maniera inquietante, come se qualcuno – o qualcosa – la stesse
deridendo. A casa, Lois è alle prese con un rapporto teso con la
figlia, un marito ricoverato in ospedale in lungodegenza e i suoi
stessi demoni interiori. Senza indizi e non sapendo a chi
rivolgersi, accetta l’aiuto di “Sorella Megan”, una suora e
giornalista del Catholic Guardian. Suor Megan, con un
passato difficile, ha visto il peggio dell’umanità, ma crede ancora
nella sua capacità di fare del bene. Lois, invece, teme che il
mondo stia soccombendo al male. Mentre mettono insieme gli indizi,
Lois e Sorella Megan si ritrovano intrappolate in una rete
minacciosa che sembra sollevare più domande che risposte.
La serie è interpretata dalla
vincitrice dell’Emmy Award Niecy Nash-Betts nel ruolo di “Detective
Lois Tryon”, dalla vincitrice dell’Emmy Award Courtney B. Vance in
quello di “Marshall Tryon”, dalla candidata all’Emmy Award Lesley
Manville nei panni di “Infermiera Redd”, dalla candidata al Tony
Award Micaela Diamond in quelli di “Sorella Megan”, da Nicholas
Alexander Chavez nel ruolo di “Padre Charlie”, da Raven Goodwin in
quello di “Merritt Tryon” e da Travis Kelce.
Scritta e creata da Ryan
Murphy, Jon Robin Baitz e Joe Baken, Grotesquerie
è diretta da Max Winkler, Murphy, Alexis Martin Woodall ed Elegance
Bratton. Murphy, Woodall, Baitz, Baken, Winkler, Nash-Betts, Vance,
Peter Liguori, Nissa Diederich, Eric Kovtun e Scott Robertson sono
i produttori esecutivi. Prodotta dalla 20th Television.
Sarah Paulson e Emily Katherine
Ford in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Capita, nella vita, di trovarsi ad
affrontare sentimenti così intensi e destabilizzanti, come
il dolore, la paura e la disperazione, da
travolgerci e disorientarci. Emozioni così potenti da farci sentire
soli, in lotta contro un male oscuro e
insondabile, che ogni notte, nel momento in cui il corpo
dovrebbe riposare e trovare pace, cerca in ogni modo di toglierci
il respiro e farci crollare… proprio come farebbe una violenta
tempesta di sabbia. È ciò che accade a Margaret
Bellum, interpretata dalla pluripremiata Sarah
Paulson, la severa tanto quanto instabile mater
familias al centro del profondo e angosciante thriller
psicologicoHold Your Breath, diretto da
Karrie Crouse e Will Joines e disponibile in streaming
su Disney+ dal 4 ottobre
2024.
La storia di Hold Your
Breath
Nell’Oklahoma degli anni
’30, durante l’epoca delle terribili tempeste di sabbia
conosciute come Dust Bowl, Margaret lotta con tutte le risorse a
sua disposizione per proteggere le sue figlie, Rose (Amiah
Miller) e Ollie (Alona Jane Robbins),
mentre il marito è lontano in cerca di lavoro. In questa terra
arida, devastata dalla siccità e soffocata da nubi di polvere, la
sabbia diventa per Margaret un nemico da combattere con maschere,
lucchetti alle porte e un fucile sempre a portata di mano. Quando
un misterioso predicatore, Wallace Grady (interpretato da Ebon Moss-Bachrach, l’iconico zio Richie
dell’amato show The
Bear per cui ha vinto due Emmy) si insinua nella loro
casa, la già fragile realtà di Margaret inizia a vacillare,
minacciando di farla crollare del tutto.
Sarah Paulson e Emily Katherine Ford in Hold Your Breath. Cortesia
di Disney+
Tra lutto, depressione e psicosi
Dopo aver già perso la figlia Ada a
causa della scarlattina, Margaret non può permettere che un
altro male le porti via le sue bambine. Diventa dunque
ossessiva, preoccupandosi di spazzare freneticamente ogni angolo
della casa, tappare qualsiasi fessura con pezzi di stoffa e
procurare le ultime maschere disponibili per proteggere Rose e
Ollie dalla minaccia della polvere. Ogni giorno si assicura che le
lenzuola delle bambine siano pulite, come se questo rituale potesse
tenere lontano l’inevitabile.
Nella mente di Margaret, però,
la polvere diventa molto più di una semplice minaccia
fisica. Si trasforma in una manifestazione del male
stesso, un male antico e oscuro che si incarna nella figura del
“Gray Man” – l’uomo grigio – un personaggio del
libro per ragazzi che le figlie leggono una notte con timore. Per
Margaret, la polvere e questo male sono strettamente collegati:
invisibili, inesorabili, si insinuano nei luoghi più
reconditi della casa, ma anche nei recessi più oscuri della
mente. Come la polvere può entrare in ogni fessura, così
il male trova il modo di insinuarsi nelle persone, corrompendole e
facendole agire contro la loro natura, anche quella di madre.
Crouse e Joines,
minuto dopo minuto, trascinano così il pubblico nella
spirale di ossessione e paura in cui Margaret
sprofonda, come se fosse intrappolata in sabbie mobili e
non potesse fare altro che dimenarsi, scendendo sempre più a fondo.
Un vortice di angoscia, frustrazione e psicosi in cui il
confine tra realtà e allucinazione diventa sempre più
labile, e il male, sia esterno che interno, appare impossibile da
fermare.
Amiah Miller in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Ammalarsi assieme al mondo
L’elaborazione del lutto (o, meglio,
la sua mancata elaborazione), la depressione e la psicosi che ne
deriva sono solo alcuni dei temi centrali di questo opprimente e
angosciante thriller. L’atmosfera delle reali Dust Bowl degli anni
’30 non è, infatti, solo un contesto storico: la siccità,
l’isolamento e la moria delle vacche diventano metafore di
un mondo in declino, devastato da una crisi ecologica e
sociale. Inoltre, lo scenario scelto da Crouse e Joines
non è così lontano da un nostro probabile futuro. In questo senso,
il film si fa carico di una marcata riflessione
ecologica, richiamando l’attenzione sul pericoloso
cambiamento climatico che, nonostante i numerosi allarmi, continua
a essere poco compreso e affrontato.
Inoltre, i registi si appoggiano più
o meno consapevolmente su una sensazione di déjà vu, che
rende la storia ancora più potente: mascherine, forte
tosse, chiusura forzata nelle proprie case e difficoltà nel
reperire cibo o medicine possono richiamare, nello spettatore, in
modo inquietante i duri e traumatici anni della convivenza con il
COVID-19.
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Un thriller che scava nel dolore di una
madre
Come al solito, Sarah
Paulson sfrutta appieno il suo talento e la sua
espressività per “bucare lo schermo” nel ruolo di una
madre che, attimo dopo attimo, si sgretola nel turbine del
proprio dolore più profondo. Il paesaggio desertico, con i
suoi caldi toni seppia, diventa il reale palcoscenico del
deterioramento della psiche di Margaret, costretta a vivere
l’incubo di ogni madre: mentre cerca di proteggere le sue figlie
dal mondo esterno, si rende conto di non riuscire a proteggerle
nemmeno da se stessa.
Crouse e Joines riescono così a dar
vita a un thriller psicologico ed emotivo così intenso e
disturbante da oltrepassare i confini della fantasia e
porre radici in un mondo fin troppo verosimile. Anche se nella
prima metà del film si intuiscono già gli sviluppi futuri, Hold
Your Breath fa di tutto per trascinare il pubblico nel
climax di follia e angoscia che travolge Margaret e,
successivamente, anche Rose. Amiah Miller, infatti, si distingue
per la sua bravura nei panni della figlia maggiore, che cerca con
tenerezza di comprendere e salvare la madre. A lei spetta anche la
scena più toccante dell’intero film, in cui si trova a dover
scegliere tra la propria vita (e quella della sorellina) e quella
della madre, tagliando quel cordone ombelicale che stava per
strangolarle.
Tuttavia, nonostante la forte
emotività e le riflessioni sociali che il film suscita, Hold
Your Breath non riesce a soddisfare del tutto le aspettative
del pubblico, rivelandosi l’ennesimo eco-horror fin troppo semplice
e familiare.
L’affascinante mondo degli anime è un viaggio
che va ben oltre la semplice animazione giapponese. Con uno stile e
un’estetica ben definiti e riconoscibili, che spaziano da storie
emozionanti e avventure epiche a riflessioni filosofiche, l’anime
ha dimostrato di essere un mezzo versatile capace di incantare
spettatori di tutte le età. Tuttavia, nelle profondità di questo
vasto mare di creatività, emergono anche le opere più audaci e
provocatorie: gli anime espliciti destinati a un pubblico
adulto.
Ci
addentreremo nel lato più oscuro e viscerale degli anime,
esplorando le produzioni che sfidano i confini tradizionali e
superano le restrizioni narrative. Dalle trame contorte e
psicologiche di serie come “Tokyo Ghoul” e “Higurashi When They
Cry”, alle epiche battaglie di “Attack on Titan” e la brutalità
medievale di “Berserk”, esistono innumerevoli temi ed elementi che
rendono questi anime unici.
Diversi anime e manga esplorano la psicologia
umana in situazioni estreme, analizzando le difficili decisioni e i
dilemmi etici che i personaggi devono affrontare. Inoltre, queste
opere spesso mettono in discussione le convenzioni sociali e
sfidano le norme stabilite attraverso il loro contenuto
provocatorio.
Rent a Girlfriend
La
realtà e la fantasia si confondono in “Rent a Girlfriend”, un
avvincente anime che esplora il caotico mondo delle relazioni
moderne. Con un mix unico di commedia, romanticismo e momenti
toccanti, questa serie, che ha recentemente lanciato la sua terza
stagione, invita a un viaggio attraverso le complessità del cuore
umano.
La
storia ruota attorno a Kazuya Kinoshita, uno studente universitario
che affronta un momento di crisi emotiva dopo una dolorosa rottura.
In un impulso, decide di noleggiare i servizi di Chizuru Mizuhara,
una giovane affascinante e carismatica che finge di essere la sua
ragazza. Ciò che inizia come una soluzione temporanea per placare
le critiche della sua nonna si trasforma rapidamente in una
complicata rete di sentimenti quando nascono emozioni
autentiche.
Chizuru non è solo una escort o una compagna; è
un personaggio complesso con una profonda carica emotiva. Man mano
che la loro relazione si sviluppa, emergono le sue battaglie
interne e le sue vulnerabilità, creando una dinamica avvincente tra
lei e Kazuya. Inoltre, il cast è arricchito da una varietà di
personaggi secondari, ognuno con la sua storia e personalità, che
aggiungono ulteriori sfumature e divertimento alla
trama.
“Rent a Girlfriend” non si distingue solo per
la sua abile combinazione di situazioni comiche e momenti sinceri,
ma anche per come affronta temi universali come la solitudine,
l’autostima e l’auto-scoperta nel contesto delle relazioni moderne.
La serie ci fa ridere, sospirare e riflettere sull’arte complessa
dell’amore e della connessione umana in un’epoca in cui tutto,
persino l’amore, sembra essere a portata di click su app e siti
comeroma.bakecaincontrii.com,
ad esempio.
In
sintesi, “Rent a Girlfriend” è un caleidoscopio di emozioni che
immerge i suoi spettatori in un turbinio di relazioni fittizie che
spesso rispecchiano le esperienze reali. Una storia che affascina
sia gli amanti del romanticismo sia coloro che cercano una trama
avvincente con colpi di scena inaspettati.
Kimetsu no Yaiba
Un
altro anime che ha recentemente lanciato con successo la sua terza
stagione è il famoso “Kimetsu no Yaiba”. La trama esplora
l’entusiasmante battaglia dei cacciatori di demoni contro le forze
oscure.
Un
anime che combina magistralmente azione, emozione e mitologia
giapponese. La storia segue Tanjiro Kamado, un giovane la cui vita
cambia drasticamente quando la sua famiglia viene massacrata da
demoni, tranne sua sorella Nezuko, che diventa uno di loro.
Determinato a vendicare la sua perdita e a riportare Nezuko alla
sua forma umana, Tanjiro si unisce ai Cacciatori di Demoni, un
gruppo che combatte queste creature malvagie.
La
serie non solo stupisce con sequenze di combattimento epiche e
tecniche di spada uniche, ma esplora anche i legami familiari, la
determinazione e i conflitti interni dei suoi personaggi. Tanjiro,
insieme a Nezuko, Zenitsu e Inosuke, forma una squadra improbabile
ma coraggiosa che intraprende un viaggio pieno di sfide e scoperte
personali.
Nella prima stagione vengono presentati la
trama principale e i personaggi principali, nella seconda si inizia
a sviluppare la profondità emotiva e le motivazioni e storie
personali di ciascun personaggio. Viene anche introdotto il
quartiere a luci rosse di Tokyo, Yoshiwara, dove si possono trovare
accompagnatrici, e persino i protagonisti in un certo punto si
travestono da queste figure per passare inosservati e portare a
termine la loro missione. Nella terza stagione, si continua a
sviluppare le storie personali dei personaggi, le relazioni, le
emozioni e i legami che li uniscono, introducendo demoni che
metteranno alla prova la loro resistenza.
“Kimetsu no Yaiba” si distingue per la sua
animazione straordinaria e uno stile visivo accattivante, che
cattura la bellezza e la ferocia degli scontri tra cacciatori e
demoni. Mentre Tanjiro e i suoi amici affrontano nemici sempre più
potenti e scoprono oscuri segreti dietro ai demoni, la serie
costruisce una trama ricca di emozioni che affascinerà sia gli
appassionati di anime sia i neofiti. Con un mix irresistibile di
azione mozzafiato e momenti toccanti, “Kimetsu no Yaiba” ha
meritatamente guadagnato il suo posto come uno degli anime più
notevoli dell’ultima decade.
Dungeons & Dragons: L’onore
dei ladri, dopo i flop delle pellicole precedenti sul
gioco di ruolo più apprezzato dagli amanti del fantasy, sta
trovando la sua gloria nelle sale cinematografiche. Il merito va,
fuor di dubbio, al suo essere narrativamente e tecnicamente
coinvolgente, divertente e frizzante. Un film (qui la recensione), quello
diretto da Jonathan Goldstein e John Francis
Daley, che fra l’altro molto ricorda i lungometraggi anni
’80 del genere, e che sta raccogliendo soddisfazioni al botteghino
e consensi del pubblico.
Seppur abbia un impianto leggero,
pregno di molti inside joke, i momenti di pathos
non sono mancati, come dimostra il suo finale carico di
significato. In particolare l’ultima scena, in cui
assistiamo alla morte di uno dei comprimari del protagonista, è
stata quella che più di tutte ha racchiuso il senso del film. In
questa occasione si apprende che il viaggio affrontato dalla
squadra non è solo quello relativo al villain, ma anche
quello emotivo e personale. Per comprendere al meglio il
finale, è bene analizzare l’ultima scena,
la quale fornisce allo spettatore una lettura chiave della
storia.
Il viaggio della squadra
Prima di addentrarci nella
spiegazione del finale, cerchiamo di riassumere il contesto in cui
Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri si
costruisce. Edgin (Chris Pine) è
rinchiuso in una prigione ghiacciata insieme alla sua fidata amica
Holga (Michelle
Rodriguez). Riusciti a fuggire, la coppia scopre che
l’ex compagno di squadra Forge (Hugh Grant),
non solo ha in ostaggio Kira (Chloe Coleman),
figlia di Edgin, ma li ha persino venduti alla maga Sofina
(Daisy Head), la quale è intenzionata a formare un
esercito di soldati zombie.
Edgin perciò deve affrontare il
viaggio per un duplice motivo: salvare il mondo e sua figlia, la
quale crede che il padre non le voglia bene tanto da averla
abbandonata. Insieme a Holga, Simon (Justice
Smith), la mutaforma Doric (Sophia Lillis) e il guerriero Xenk
(Regé-Jean
Page), si troverà di fronte a una serie di
combattimenti, intrighi e ostacoli che lo porteranno a sconfiggere
la malvagia Sofina nella battaglia finale.
In Dungeons & Dragons:
L’onore dei ladri, nell’epica battaglia finale contro
Forge e Sofina, il gruppo capitanato da Edign non si rende conto
che Holga è rimasta ferita mortalmente. Una delle sequenze
successive inquadra i suoi amici riuniti intorno a lei, quasi a
volerle dare l’ultimo saluto. La sua morte non è però definitiva,
considerato il contesto magico in cui la squadra si ritrova, oltre
ad essere in possesso della tavoletta della resurrezione, uno degli
obiettivi della loro missione. A quel punto però Edgin è messo di
fronte a una delle scelte più importanti della sua vita: riportare
in vita Holga, sua cara amica e compagna d’avventure, oppure la
moglie defunta, l’unica ragione per la quale aveva avviato la
ricerca della tavoletta.
È in quel momento che il film
costruisce un flashback cruciale, nel quale sono
mostrati allo spettatore tutti gli attimi che Holga e Kira hanno
passato insieme, a dimostrazione del fatto che la prima sia stata
un punto fondamentale sia per la figlia di Edgin che per Edgin
stesso. Un porto sicuro, una figura sempre presente che non ha
smesso mai di aiutarli, oltre che diventare nel tempo la madre che
Kira non aveva potuto avere. Questo gli fa capire quanto
Holga sia essenziale nelle loro vite e quanto lei
sia stata indispensabile nel far ritrovare loro un equilibrio dopo
la scomparsa della moglie.
La scelta di Edgin
Nonostante il desiderio di riportare
in vita la moglie sia molto forte, Edgin capisce di non poterlo
fare a spese di Holga, soprattutto per il percorso affrontato
insieme fino ad ora. E così, con grande sorpresa della donna,
decide di usare la tavoletta della resurrezione per riportarla in
vita. Compiendo questo gesto, Edgin sceglie di lasciarsi
alle spalle il passato, e abbraccia Holga, seppur
quest’ultima ribadisca che quella magia non doveva essere sprecata
per lei.
Dopodiché tutto sembra sistemarsi
nel migliore dei modi: Forge, mentre cerca di scappare, viene
catturato da Xenk e imprigionato, chiedendo una clemenza che non
gli viene concessa. L’universo è così salvo e il gruppo può
finalmente depositare le armi e cantare vittoria (in attesa di una
nuova folle avventura). L’aspetto di maggior rilievo, in questo
particolare caso, non è il loro essere eroi che hanno salvato la
situazione, quanto piuttosto l’aver sfruttato le loro speciali
abilità per proteggersi a vicenda nel finale. Un perfetto esempio
di “l’unione fa la forza”, oltre che una prova del grande
rispetto e affetto che provano l’un l’altro.
Fra i temi affiorati in
Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri c’è
sicuramente l’importanza dell’amicizia e il trovare il coraggio per
lasciare andare il proprio passato, seppur questo comporti scelte
dolorose. Entrambi esplodono nel finale con la battaglia e la
scelta di Edgin, il cui piano elaborato all’inizio è servito per
condurlo ad una più concreta consapevolezza: fare i conti con un
grande fardello che per tutto il percorso lo ha accompagnato. E
fare i conti, in particolare, con la morte della moglie. Seppur al
film sia stato dato un taglio
comico e leggero, i momenti di riflessione non sono mai
mancati.
Nel caso di Edgin, l’essersi dovuto
confrontare con la morte di Holga, è servito per rammentargli
quanto il presente, l’hic et nunc, conti molto di più di
quel che è stato. E che il passato, proprio perché caratterizzato
da episodi già fronteggiati, deve rimanere tale. L’unica cosa da
fare è andare avanti e dare valore alle persone ancora vive. È in
queste ultime battute che il finale colpisce nel segno, quando
l’uomo comprende di dover pensare a costruire un futuro migliore
per lui, Kira e il resto dei suoi amici. Il viaggio affrontato
dalla squadra è stato di per sé pieno di gag, di ironia, di risate,
quasi sciocco, ma è nelle ultime sequenze, quando
volge al suo termine, che finalmente assume un aspetto
dolce e commovente al tempo stesso.
Agatha Harkness e
Rio Vidal hanno chiaramente una storia molto intensa
in Agatha
All Along, e l’episodio 4, “If I Can’t Reach
You/Let My Song Teach You”, rivela di più sulla loro
misteriosa relazione nell’MCU.
La connessione tra Agatha
Harkness di Kathryn Hahn e Rio Vidal di
Aubrey Plaza è stato un argomento caldo di
discussione da quando la serie ha debuttato, in primo episodio
infatti si conclude con una loro discussione. Dopo essere stata
assente per gli episodi 2 e 3,
Rio Vidal è tornata nell’episodio 4, sostituendo in modo
controverso Sharon Davis nella congrega sulla Strada delle Streghe.
Dopo il loro breve scontro nell’episodio 1, “Seekest Thou the
Road”, hanno iniziato a circolare speculazioni su una
possibile relazione romantica tra Agatha Harkness
e Rio Vidal. Il loro intimo litigio implicava sicuramente un
qualche legame personale nel loro passato, ma la serie non ha
ancora rivelato esattamente cosa comportasse questo legame.
L’episodio
4 di Agatha All Along ha svelato maggiori indiscrezioni,
tuttavia, confermando enormi dettagli sulla storia di Agatha
Harkness e Rio Vidal nel MCU che avranno sicuramente un impatto sui
prossimi episodi della serie.
Le relazioni di Agatha Harkness nei
fumetti Marvel spiegate
Agatha Harkness ha raramente avuto
una relazione romantica nei fumetti Marvel
Agatha Harkness
della Marvel Comics, vista per la prima volta nel
numero 94 di Fantastic Four degli anni ’70, è stata raramente
raffigurata con un interesse amoroso. Tuttavia, dal suo debutto, ha
dimostrato una personalità materna, premurosa e
generosa, prima come governante di Franklin
Richards e compagna dei Fantastici Quattro, e poi come
mentore e figura materna per Scarlet Witch di
Wanda Maximoff. L’esistenza di Nicholas Scratch, il potente
e malvagio figlio di Agatha Harkness, conferma che, a un certo
punto, la strega è stata coinvolta in una relazione
amorosa.
Infatti, nei fumetti Marvel,
Nicholas Scratch era la conseguenza del matrimonio di Agatha
Harkness, sebbene l’identità dell’altro genitore di Scratch non sia
mai stata confermata. Poiché Nicholas Scratch è un amalgama di nomi
utilizzati per il diavolo (Old Nick e Old Scratch), alcuni hanno
ipotizzato che il demone Mefisto potrebbe essere
suo padre, il che potrebbe dare peso alle teorie riguardanti il
prossimo debutto del personaggio nel MCU in Agatha
All Along. Rio Vidal al momento non ha una controparte
nella Marvel Comics, quindi il suo legame con Agatha Harkness
nell’MCU è completamente nuovo e molto eccitante.
Screen da Agatha All Along Episodio 4 – Cortesia di Disney+
Cosa rivela l’episodio 4 di Agatha
All Along sulla relazione tra Rio e Agatha
L’episodio 4 di Agatha All Along ha
confermato un passato romantico per Agatha Harkness
Prima dell’episodio 4 di
Agatha All Along, non si sapeva molto della storia di
Agatha Harkness e Rio Vidal, ma non è più così. In
particolare, l’episodio 4 ha confermato che Agatha Harkness e Rio
Vidal avevano avuto una relazione sentimentale molto prima
dell’inizio della serie. Questo dopo che il cast di Agatha
All Along aveva affermato che la serie sarebbe stata
“il progetto più gay che la Marvel abbia mai fatto”.
Questo è uno sviluppo molto allettante, ma l’episodio ha anche
rivelato alcune oscure verità sulla relazione tra Agatha e Rio.
Secondo Agatha Harkness, lei e Rio
Vidal lavoravano insieme. Tuttavia, come rivelato da Rio Vidal
attorno al fuoco da campo, alla fine è stata costretta a “fare [il
suo] lavoro”, ma questo ha segnato un atto di tradimento nei
confronti di Agatha Harkness, ferendola e distruggendo
irreparabilmente la loro relazione romantica. L’episodio 4
di Agatha All Along supporta apertamente le recenti teorie
che
suggeriscono che Rio Vidal potrebbe in realtà
essere Lady Death, alludendo a un passato
incredibilmente oscuro e contorto sia per Agatha Harkness che per
Rio Vidal.
Come la rivelazione della relazione
tra Rio e Agatha cambia una scena dell’episodio 1
Il litigio dell’episodio 1 tra
Agatha Harkness e Rio Vidal ha un nuovo significato ora
L’episodio 1 di Agatha All Along si
è concluso con Rio Vidal che irrompeva nella casa di una
risvegliata Agatha Harkness. Tuttavia, Agatha afferma che a Rio
“non è permesso” ucciderla, il che forse suggerisce che la coppia
potrebbe essersi scambiata i voti, forse anche in una cerimonia di
matrimonio. Le
teorie secondo cui Rio Vidal sarebbe Lady Death spiegano
l’animosità di Agatha nei suoi confronti, poiché la sua amante
sarebbe stato costretto a prendere il figlio di Agatha,
contribuendo al brutale atto di tradimento. L’intensità e il calore
di questa lotta sono pienamente spiegati grazie alla
passata storia d’amore tra Agatha e Rio, e
l’attesa è alta per gli sviluppi che la serie
offrirà.
I film del MCU – da quando esiste – hanno abituato il suo
pubblico alle scene mid opost-credits, piccole chicche gustose in grado il
più delle volte di far da ponte al capitolo successivo. Una sorta
di antipasto prima della portata principale, il cui scopo è
ingolosire ancor di più lo spettatore. Questa usanza si è poi
estesa a macchia d’olio in altre produzioni, tanto che spesso
oramai dopo i titoli di coda si rimane inchiodati alla poltrona in
attesa della scena a sorpresa. E questa, sistematicamente, arriva.
Una scena post-credits non poteva perciò mancare nel
film Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri
(qui la recensione).
È bene specificare che la sua
presenza non anticipa per forza un sequel, poiché questo dipende da
una serie di fattori, fra cui l’andamento della pellicola al
botteghino. Inoltre, potrebbe semplicemente essere una spiegazione
più dettagliata di una sequenza interna al lungometraggio. Eppure
la trama costruita dai registi John Francis Daley e
Jonathan Goldstein ha lasciato alcune storie in sospeso e
la scena post-credits potrebbe accendere una speranza in tutti
coloro che stanno amando Dungeons & Dragons: L’onore dei
ladri e già bramano un nuovo capitolo. Cerchiamo dunque di
capire se tale sequenza finale può essere indice di una futura
lavorazione di un sequel o se, per il momento, dobbiamo frenare la
nostra fantasia.
La scena post-credits di
Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è una breve
sequenza quasi autonoma, che si ricollega ironicamente ad un’altra
appartenente al film. Prima di analizzarla, è necessario spiegare
quale sia il suo macro-riferimento. Quando Edgin (Chris Pine),
mette insieme la squadra dei ladri composta da Holga (Michelle
Rodriguez), Simon (Justice Smith) e
Doric (Sophia Lillis), il suo
obiettivo è quello di derubare il loro acerrimo nemico Forge
(Hugh Grant), il
quale precedentemente aveva tradito il bardo e la barbara. Il
gruppo deve infatti impossessarsi della tavoletta della
resurrezione per far resuscitare la moglie assassinata di Edgin. Il
magico oggetto si trova nel caveau di Forge, all’interno di una
fortezza impenetrabile.
A quel punto, il team ripone la
speranza nelle capacità di Simon, il quale ammette di non avere il
potere per disabilitare i complessi incantesimi di protezione. Il
mago ha però un’altra soluzione per poter entrare nel caveau,
seppur più complicata. Si tratta dell’Elmo della
Disgiunzione, una reliquia capace di annullare perfino gli
incantesimi più potenti e difficili. Il problema è che tale
reliquia è andata persa tanti anni fa nella Battaglia di Evermoor e
tutti coloro che vi hanno partecipato sono oramai morti. Per
fortuna Simon riesce a trovare un modo per scoprire qualcosa in più
sull’Elmo: dovranno andare nel cimitero di Evermoor e parlare con i
cadaveri.
Arrivati al cimitero, Simon
dissotterra un corpo e usa un dispositivo noto come Gettone
della Morte. Compito del Gettone è rianimare il cadavere
scelto, affinché il suo possessore possa porgli delle domande, ben
cinque. Una volta poste, tale corpo non potrà più essere riportato
in vita. Il primo zombie con cui il gruppo dei ladri parla non
riesce a fornire loro risposte esaustive, vanificando il rituale
del Gettone. Riprovano con altri due corpi, tutti appartenenti alla
Tribù dell’Alce (che aveva partecipato alla battaglia), e
attraverso i loro racconti si riesce a capire qualcosa in più
sull’Elmo, oltre a conoscere la sua storia con il supporto di
alcuni flashback.
Molto tempo prima, la Tribù degli
Elk sperava di proteggere l’Elmo dal Culto del Drago, una fazione
malvagia della mitologia di Dungeons & Dragons. La Battaglia di
Evermoor aveva però portato il Culto del Drago alla vittoria,
risultando un massacro per la Tribù dell’Alce. Molti di questi
erano stati uccisi dal Drago Nero del Culto, il cui alito acido
aveva provocato loro una morte molto dolorosa.
In seguito l’Elmo della Disgiunzione
era arrivato nelle mani di Ven Salafin (Paul
Lancaster), l’ultimo corpo che alla fine la squadra
interroga. Si apprende così che Ven era quasi riuscito a sfuggire
alla battaglia, ma era poi stato ferito a morte ancora con l’Elmo
in suo possesso. Morente, era riuscito a consegnarlo a Xenk
(Regé-Jean
Page), un paladino Thayan, a cui aveva affidato il
compito di nasconderlo in un posto sicuro. Ottenute le informazioni
che cercavano, il gruppo si mette alla ricerca del guerriero,
l’unico in grado di aiutarli. Presi però dal trovare Xenk,
dimenticano di concludere le cinque domande a Ven, che rimane
quindi non morto.
Arriviamo dunque alla scena
post-credits di Dungeons & Dragons: L’onore dei
ladri, in cui si palesa proprio Ven, ancora non morto, che
non può tornare nell’aldilà dopo essere stato riportato in vita da
Edgin. In questo caso, per farlo morire (nuovamente) sarebbe stato
necessario completare le cinque domande a lui destinate.
La squadra dei ladri non è però
rinomata per la sua intelligenza, e non ha fatto tornare Ven nel
regno dei morti. Essendo tutti gli altri cadaveri (ri)morti, viene
da domandarsi se e quando qualcuno gli porrà delle domande per
poterlo far tornare a riposare. Che sia la fine di un nuovo inizio?
Un assaggio di quel che potrebbe essere un ipotetico sequel?
Riflettendoci bene, non sembra. Solo il tempo (e l’andamento del
film) sapranno risponderci.
Sarah Paulson e Emily Katherine
Ford in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Il film Hold Your
Breath si conclude con la protagonista di Sarah Paulson, Margaret Bellum, che si perde
in una tempesta di polvere mortale. Il film, diretto da
Karrie Crouse e William Joines e
scritto da Crouse, si svolge in Oklahoma negli anni ’30, quando
terribili tempeste di polvere si infiltrano nella zona rurale,
ispirando strani avvenimenti. La Paulson guida il cast di
Hold Your Breath, che comprende anche Amiah Miller,
Alona Jane Robbins, Annaleigh
Ashford e il vincitore di due Emmy Ebon Moss-Bachrach.
In Hold Your
Breath, la Margaret della Paulson e le sue due figlie Rose
(Miller) e Ollie (Robbins) devono difendersi da una serie di
tempeste di polvere che sembrano avere poteri misteriosi e
sinistri. Coprono inoltre ogni fessura e crepa della loro casa con
l’intenzione di tenere lontano il mitico Uomo Grigio, che è un
personaggio di una storia inquietante che apparentemente prende
vita. Il passaggio iniziale della storia recita: “L’Uomo
Grigio… filtra attraverso le fessure… Lo respirerete… farà cose
terribili”.
Margaret fa del suo meglio per
proteggere Rose e Ollie, soprattutto dopo aver perso una figlia a
causa della scarlattina prima degli eventi del film. Alla fine,
però, Margaret non riesce a proteggerli dalla vera minaccia: se
stessa. La natura del racconto viene infatti messa ad un certo
punto in discussione e verso il finale si giunge ad una serie di
scenari che sembrano smentire quanto fino a quel momento visto e
mettere in dubbio la lucidità della protagonista. Di seguito,
analizziamo il finale.
La spiegazione della vera identità
dell’Uomo Grigio
L’Uomo Grigio è ritenuto una figura
mitica e una minaccia surreale in Hold Your
Breath, finché il personaggio di Wallace Grady, il
vagabondo di Moss-Bachrach, non appare stranamente da sotto le assi
del pavimento del fienile di Margaret. Wallace indossa la giacca
del marito di Margaret, Henry, il che la rende immediatamente
sospettosa nei suoi confronti. Wallace, che sembra una versione
annacquata dell’Harry Powell di Robert Mitchum in
La morte corre sul fiume, spiega di aver incontrato Henry
e di essere arrivato con buone intenzioni.
Come Harry Powell, è un predicatore
e un truffatore che si professa uomo di Dio. Wallace aiuta Margaret
producendo mangime per il suo bestiame e stranamente sembra
ispirare le piogge dopo una lunga siccità. Sebbene Wallace sembri
essere una sorta di profeta improvvisato, Margaret riceve una
lettera dal marito in cui spiega che un misterioso predicatore gli
ha rubato la giacca e se ne è andato con i regali che aveva preso
per Rose e Ollie. Margaret butta fuori Wallace dopo averlo
smascherato, e qui la sua vera identità diventa più ambigua.
Egli ritorna solo attraverso le
allucinazioni dal punto di vista di Margaret, poiché la sinistra
polvere sembra aver preso il sopravvento sulla sua presa sulla
realtà. In effetti, Wallace è la manifestazione di Margaret
dell’Uomo Grigio. Attraverso la polvere, l’Uomo Grigio prende
subdolamente il controllo di Margaret e la ispira a “fare cose
terribili”, come è scritto nella storia apparentemente
fittizia.
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Cosa accadde a Margaret e alle sue
figlie
Purtroppo per Margaret, il pieno
effetto dell’Uomo Grigio la consuma alla fine di Hold Your
Breath. Viene lasciata a boccheggiare in una feroce
tempesta di polvere e muore negli ultimi istanti del film, mentre
le figlie riescono a fuggire verso pascoli più verdi. Per Rose, la
maggiore delle due figlie ancora in vita, diventa chiaro che le
allucinazioni della madre sull’Uomo Grigio l’hanno resa
estremamente instabile e pericolosa, per cui non ha avuto altra
scelta se non quella di liberarla e lasciare che la polvere la
consumasse. Rose e Ollie salgono su un treno e vedono i campi di
grano di cui la madre aveva raccontato loro le storie, ma che loro
non avevano mai visto.
Il significato della polvere sul
treno per Rose e Ollie
L’ultima inquadratura di
Hold Your Breath è quella della polvere
persistente nell’aria accanto a Rose e Ollie sul treno. Anche se le
due sono in partenza per una vita migliore e potrebbero
potenzialmente ricongiungersi con il padre, la comparsa della
polvere nell’aria ha una connotazione inquietante per il loro
destino collettivo. L’Uomo Grigio potrebbe seguire Rose e Ollie
anche dopo la loro fuga dalla città natale, ma il finale è
volutamente lasciato ambiguo, permettendo al pubblico di decidere
se le figlie di Margaret sono davvero al sicuro o se faranno la
stessa fine. La scena trasmette certamente il messaggio che Rose e
Ollie probabilmente non si sentiranno mai più veramente al sicuro,
indipendentemente dal luogo in cui si trovano.
Perché Margaret ha ucciso Esther e
lo sceriffo Bell
Wallace sembra parlare con Margaret
nel bel mezzo di una tempesta di polvere, ma la sua voce si fonde
con quella di Esther, il che è il primo indizio che Wallace
potrebbe essere Esther in quel momento. Esther si era recata al
ballo della città con un reverendo, che Margaret inizialmente vede
come Wallace. Margaret inizia a vedere Wallace/l’Uomo Grigio in
tutti coloro che la circondano, persino nello sceriffo Bell e in
sua figlia Rose.
In definitiva, Margaret credeva di
sparare a Wallace quando invece spara e uccide Esther e
probabilmente credeva che anche lo sceriffo Bell fosse Wallace
quando lo pugnala. Tuttavia, sembra aver capito di aver ucciso lo
sceriffo e che sarebbe stata impiccata, il che suggerisce che in
realtà sapeva di uccidere lo sceriffo quando questi tentò di
portarle via Rose e Ollie.
Amiah Miller in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Wallace è reale o solo
un’immaginazione di Margaret?
Wallace potrebbe essere stato reale
quando è stato introdotto per la prima volta nel film, anche se il
fatto che riemerga attraverso varie persone suggerisce che sia, in
realtà, un tipo di spirito demoniaco o una creatura mitica. Non c’è
dubbio che Wallace Grady sia la manifestazione umana dell’Uomo
Grigio e che sia la forza malvagia che Margaret vede mentre ha le
allucinazioni, completamente immersa nell’effetto psicotico della
strana polvere.
In Hold Your Breath viene anche
stabilito che Margaret è incline al sonnambulismo e ad altri tipi
di sovrapposizioni tra lo stato onirico e il mondo reale, motivo
per cui le vengono prescritti dei sonniferi. In breve, l’Uomo
Grigio è completamente immaginario, ma Wallace potrebbe essere un
personaggio reale che Margaret percepisce illusoriamente come
l’Uomo Grigio.
Rose e Ollie hanno davvero visto
Wallace?
Una volta che Margaret è stata
identificata come un narratore inaffidabile, le scene in cui
Wallace interagisce con Rose e Ollie diventano sospette. Nella
scena iniziale in cui Wallace cura Rose e le fa smettere di
sanguinare il naso, Margaret e le sue figlie sembrano percepire
Wallace. È solo dopo che Margaret caccia Wallace da casa sua che la
sua vera identità diventa misteriosa, poiché Wallace potrebbe
essere stato un vero truffatore ma non necessariamente l’Uomo
Grigio. Margaret vede però Wallace come l’Uomo Grigio verso la fine
del film, ma le sue figlie non sembrano percepire questa
presenza.
Ebon Moss-Bachrach in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+
Anche Esther è stata colpita
dall’Uomo Grigio?
Esther sembra essere stata
sopraffatta dall’Uomo Grigio e dalla polvere, che ha costretto lo
sceriffo Bell a portarle via il figlio dopo che uno degli altri
figli era morto in una tempesta di polvere. Grida a Margaret:
“Diventerai come me!”, il che sembra presagire che
Margaret soccomberà all’influenza dell’Uomo Grigio. In Hold
Your Breath non viene mai spiegato come Esther sia
riuscita a riprendersi completamente dopo essere stata
apparentemente consumata dalla polvere e dall’Uomo Grigio.
Esther dice di aver incontrato un
predicatore di nome Everett Lee, che non viene mai mostrato sullo
schermo, e arriva al ballo con un reverendo. Presumibilmente,
Esther ha trovato la religione per liberarsi dalla morsa dell’Uomo
Grigio. Una volta stabilito che Margaret ha una percezione distorta
della realtà, diventa difficile capire cosa sia reale e cosa
immaginario, anche nelle prime scene del film.
Il vero significato del finale di
Hold Your Breath
La più grande domanda senza risposta
in Hold Your Breath è se Wallace sia veramente
l’Uomo Grigio o se sia semplicemente come Margaret percepisce
l’Uomo Grigio nel suo stato mentale alterato e compromesso. Sebbene
sia evidente che le tempeste di polvere hanno tolto la vita a
diverse persone nella loro cittadina dell’Oklahoma, la legittimità
della sinistra magia della polvere potrebbe essere interamente
immaginata da Margaret. È l’unica a seguire la traiettoria della
storia fittizia dell’Uomo Grigio dopo averlo “respirato”, il che la
porta a compiere azioni terribili.
Margaret era già nota per i suoi
comportamenti instabili dopo aver perso una delle sue figlie,
motivo per cui Rose dice che non dovrebbe dormire nella sua stessa
stanza. Le sono stati prescritti dei sonniferi che ha smesso di
prendere per rimanere sveglia e proteggere Rose e Ollie da Wallace,
che potrebbe essere una minaccia reale, ma che finisce per
diventare immaginaria a causa dell’instabilità e della mancanza di
sonno di Margaret. In definitiva, l’Uomo Grigio potrebbe essere un
veicolo per rappresentare il crollo psicotico di Margaret in
Hold Your Breath e potrebbe essere un meccanismo
di elaborazione del lutto che lei inventa in risposta al suo
immenso dolore dopo aver perso uno dei suoi figli.
Non vediamo Bucky
Barnes, alias il Soldato d’Inverno, dalla
serie Disney+The
Falcon and the Winter Soldier (e sul grande schermo da
Avengers:
Endgame), ma l’ex assassino è pronto a fare il suo
atteso ritorno nell’MCU nel prossimo film Thunderbolts*.
Sembra che l’attore
Sebastian Stan ritenga che questo gruppo sia più
adatto al suo personaggio rispetto agli Avengers.
“È sempre stato divertente per
me tornare da lui dopo tutti questi anni perché stai crescendo come
persona, e il personaggio finisce per crescere”, racconta Stan
a Total Film. “Non avrei mai pensato che saremmo
finiti dove siamo finiti con lui, ma è un gruppo di personaggi
molto interessante e ognuno tira fuori lati diversi di sé”,
continua. “Penso che [Bucky] si trovi molto più a suo agio con
loro di quanto inizialmente voglia ammettere, ma è sempre un
personaggio in evoluzione, ed è questo che amo di lui. Cerca sempre
di trovare un altro modo di esprimersi. Penso che sarà divertente.
Penso che la gente sarà entusiasta del film”.
Diretto da Jake Schreier (Paper
Towns), il cast di Thunderbolts*
comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias
Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker,
David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov
alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov
alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus
‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di
Bob alias Sentry.
Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena
Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della
serie MarvelDisney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia
Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine,
con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che
sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di
impegni).
Lo sceneggiatore di Black
WidoweThor:
Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di
Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a
porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts*
arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo
rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a
causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo,
restate aggiornati sul MCU con la nostra
guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno
sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.
Joker: Folie à
Deux (qui
la recensione) ha raggiunto il tracking tre settimane fa e
sembrava destinato ad aprire con 70 milioni di dollari, con un calo
di 26 milioni di dollari rispetto a Joker del
2019. Si tratta ancora di una cifra rispettabile nel panorama
post-pandemico, ma le proiezioni continuano a scendere… e a
scendere. L’Hollywood Reporter rivela che il sequel potrebbe aprire
in Nord America con appena 50 milioni di dollari, una partenza
deludente per un film che, secondo il giornalista, “dovrebbe
essere uno dei protagonisti della corsa agli Oscar”.
Le prevendite dei biglietti sono
state inferiori al previsto e, all’estero, la Warner Bros.
Discovery spera che Joker: Folie à Deux possa debuttare con 80-85
milioni di dollari (in Cina e Giappone arriverà solo tra qualche
settimana). Cinque anni fa, Joker ha
debuttato con 96,2 milioni di dollari in patria e 155 milioni di
dollari all’estero, guadagnando all’epoca un record di 1 miliardo
di dollari al botteghino mondiale.
Gli addetti ai lavori confermano
inoltre che, mentre la produzione di Joker è
costata 55 milioni di dollari al lordo del marketing, il regista
Todd Phillips ha ricevuto ben 190 – 200 milioni di
dollari per realizzare questo seguito. A quanto pare, una buona
parte di questa cifra è stata destinata alla cantante Lady Gaga, nella speranza di attirare il
pubblico femminile. L’articolo sottolinea anche che “i
materiali di marketing dello studio hanno evitato di mettere in
evidenza le numerose sequenze musicali del film, proprio come hanno
fatto per vendere Wonka, un musical ufficiale”.
Di conseguenza, è difficile
incolpare questi elementi per aver scoraggiato qualcuno che non
fosse un fan sfegatato. Per quanto riguarda il motivo per cui
l’interesse sembra essere molto più basso tra i non addetti ai
lavori, dobbiamo credere che un 2023 disastroso abbia fatto ben
poco per invogliare la gente a tornare nelle sale per un altro
potenziale disastro DC come The Flash. Poi, c’è il fatto
che, ad oggi, Joker: Folie à Deux è crollato a un
misero 48% su 88 recensioni su Rotten Tomatoes, non lasciando
dunque ben presagire per il suo futuro in sala.
Tutto quello che c’è da sapere su
Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Come ormai noto, la versione di
Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un
successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di
oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con
il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna
sonora.
È un momento emozionante e ora
abbiamo alcune divertenti indiscrezioni da condividere con voi. La
prima viene da @MyTimeToShineH: a quanto pare,
Henry Cavill non ha ancora chiuso con il MCU
dopo il suo cameo come variante di Wolverine – il Cavillrine – in
Deadpool &
Wolverine. Resta da capire se tornerà in quel ruolo o
in un altro. Ad oggi, si tratta solo di un rumor e la
partecipazione dell’attore nel film è sembrata essere unicamente
l’occasione per una simpatica gag.
Difficile dunque credere, ad oggi,
che ci possa essere un ritorno di Henry Cavill nel MCU, anche se la buona
accoglienza che ha ricevuto potrebbe spingere i dirigenti Marvel a
prevedere effettivamente un suo ritorno. Così sembra suggerire lo
scooper, anche se non viene detto nulla sul ruolo che Cavill
potrebbe ricoprire, cosa che lascia pensare che non necessariamente
tornerà nel ruolo di Cavillrine.
Henry Cavill
“ha detto subito sì” al suo cameo a sorpresa in Deadpool &
Wolverine
All’inizio del film, mentre il Wade
Wilson di Ryan Reynolds setaccia il multiverso alla
ricerca di una versione ancora vivente del Logan di Hugh Jackman per salvare il suo universo
morente, il mercenario si imbatte in un “Cavillrine” con tanto di
sigaro: una variante di Wolverine che Deadpool riconosce
immediatamente come l’attore de L’Uomo d’Acciaio e di
Justice League. “Ogni casting a sorpresa in
questo film è stato determinato da Ryan o da me che abbiamo
contattato l’attore prima che venissero coinvolti avvocati e
agenti“, ha dichiarato il regista Shawn Levy a Variety.
“Abbiamo letteralmente chiesto e
invariabilmente le persone hanno detto ‘sì’“. Questo include
Henry Cavill, che è accreditato come
“Cavillrine, che Ryan ha coniato“, ha detto Levy.
“Sapevo che era innegabile non appena Ryan ha proposto quel
termine. Ha detto subito ‘sì’ perché sapeva che sarebbe stato
sovversivo e giocoso. Era anche molto affezionato a lui e al suo
lavoro, e giocava con la sua eredità di eroe DC ora che appare come
variante di un eroe Marvel“.
Zendaya ha parlato del salto temporale della
terza stagione di Euphoria
prima delle
riprese previste. Il teen drama vincitore di un Emmy ha subito
alcuni ritardi molto pubblici, con il suo ultimo episodio andato in
onda all’inizio del 2022. Ma dopo le segnalazioni di sceneggiature
incompiute da parte del creatore della serie Sam Levinson, oltre al
disaccordo su quale forma prenderà il futuro della serie, è
stato confermato che il successo della HBO inizierà le
riprese all’inizio di gennaio. È stato inoltre confermato
che
la terza stagione di Euphoria
riporterà in scena alcuni membri chiave del cast, portando i loro
personaggi fuori dal liceo.
In un’intervista con il podcast
The Awardist di Entertainment Weekly, per parlare del suo ruolo da
protagonista nel film di Luca Guadagnino Challengers,
Zendaya ha parlato del salto temporale. L’attrice
ha dichiarato di non sapere come sarà la prossima stagione.
Tuttavia, ha dichiarato di essere entusiasta del salto
temporale e dell’opportunità di allontanarsi dal dramma del
liceo. Leggete la citazione completa qui sotto:
In realtà non so molto di quello
che sta succedendo.Non so esattamente come sarà la
stagione, ma so che c’è un salto temporale e so che è importante
perché non si può sopportare tanto dramma liceale – “e poi tradisce
di nuovo il suo ragazzo!”.Per me, almeno, è
[eccitante], e sarà affascinante vedere e capire questi personaggi
al di fuori del contesto del liceo e come tutte le cose che abbiamo
visto quando erano bambini ed erano al liceo influenzino il tipo di
età adulta che hanno e chi diventano in un mondo molto più
grande.Sarò interessato a vedere cosa succederà.
Cosa significa per lo show il salto temporale della terza
stagione di Euphoria
Il
finale della seconda stagione di Euphoria, con
Rue Bennett di Zendaya che sembra
raccontare gli ultimi giorni di liceo, ha aperto la strada
a un necessario salto in avanti. Lo show della HBO tornerà,
affrontando la perdita del membro del cast Angus Cloud, dopo la
tragica scomparsa dell’attore nel luglio 2023. Mancherà anche
Barbie Ferreira, che non tornerà nel ruolo di Kat
Hernandez.
A differenza di molti drammi
adolescenziali, l’ambientazione liceale non è mai stata
fondamentale per la serie HBO e a malapena è stata registrata come
un’idea secondaria. Zendaya, che ha vinto due Emmy per la
sua interpretazione di Rue, ha ragione a sottolineare la
possibilità e il potenziale di far crescere i personaggi principali
di Euphoria. C’è anche un elemento meta, con il cast che
dovrebbe tornare ai propri ruoli dopo essere diventato una star del
cinema più grande e riconoscibile.
Ridley Scott ha ora creato una nuova serie su
Amazon che racconterà la storia della mortale eruzione del vulcano
a Pompei. Pompei è una città italiana perduta che fu distrutta
quando il vulcano Vesuvio eruttò violentemente nel 79
d.C.. Questo tragico evento ha ispirato molti film e
serie, tra cui il film Pompei del 2014. Scott è il regista
di numerosi film iconici, tra cui Blade Runner, Alien e Il Gladiatore. Quest’anno il regista ha diretto il
nuovo dramma storico epico, Il
Gladiatore II, che uscirà nelle sale il 22 novembre.
Secondo Variety, Scott sta lavorando a una nuova serie
basata su Pompei, A Day of
Fire. Lo show sarà basato sul romanzo storico di Ben
Kane, Kate Quinn, Stephanie Dray, Eliza Knight, Sophie Perinot e
Vicky Alvear. La serie A Day of Fire sarà sviluppata dagli
studi di Amazon MGM. Gli showrunner della serie saranno Horatio
Hirst e Michael Hirst, che fungeranno anche da sceneggiatori e
produttori esecutivi. Tra gli altri produttori esecutivi figurano
Scott, David W. Zucker, Clayton Krueger e Sharon Hughff.
Cosa significa lo sviluppo di
A Day of Fire per la carriera di Ridley
Scott
Il libro A Day of
Fireinizia ripercorrendo gli eventi
che hanno portato all’eruzione del Vesuvio. Racconta storie
sovrapposte di persone che vivevano a Pompei e di come era
la vita prima che l’eruzione vulcanica decimasse la loro città. Non
si sa chi sarà il protagonista dell’adattamento televisivo, né come
verrà raccontata esattamente la storia. Tuttavia, la narrazione di
storie multiple che si intersecano sembra adatta a un adattamento
televisivo di qualità, in quanto gli episodi potrebbero essere
dedicati a singoli personaggi.
A Day of
Fire sarà un dramma su Pompei migliore del film
precedente?
La storia di Pompei è affascinante
ed è matura per creare trame potenzialmente interessanti.
L’eruzione del Vesuvio è stata trattata in Pompei,
interpretato da Kit Harington di Game of
Thrones, ma è stato recensito negativamente, ottenendo un
27% nel Tomatometer. Sebbene Un giorno di fuoco possa
cadere nella stessa trappola di essere eccessivo, credo che abbia
molto più potenziale per rimanere radicato nell’esperienza umana.
Il formato di una serie televisiva permetterà inoltre al progetto
di avere più tempo per esplorare i personaggi in modo olistico e
credibile nel prossimo lavoro di Scott.
Patrick McKay e J.D. Payne spiegano
il destino di Re Durin (Peter Mullan) nel finale di IlSignore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2 e la
sua scena con il Balrog. Dopo il ritorno ad agosto, la serie di
successo di Prime VideoIl Signore degli
Anelli ha concluso la sua seconda stagione questa settimana,
con l’attrito tra il principe Durin (Owain Arthur) e suo padre. Il
finale della seconda stagione de Gli Anelli del Potere vede il giovane Durin
confrontarsi con il re prima di essere interrotto dal Balrog, con
il re Durin che alla fine muore dopo essersi scagliato contro la
bestia mostruosa con un’ascia.
In una recente intervista con
Deadline, McKay e Payne hanno spiegato come questo
momento culminante per Re Durin abbia preso vita nel finale della
seconda stagione de Gli Anelli del Potere, rivelando che
l’immagine di lui che salta verso il Balrog era stata
originariamente prevista per la prima stagione. Oltre a
far funzionare questo momento dal punto di vista della narrazione e
a farlo sembrare meritato, McKay rivela che si è trattato di una
sfida puramente tecnica in termini di illuminazione e del set che
avevano costruito. Scoprite i loro commenti qui di seguito:
Patrick McKay:
Questa è stata una delle sequenze tecnicamente più impegnative che
abbiamo realizzato nello show.Il set, essendo una grotta, è
estremamente difficile da girare.Una grotta è buia,
giusto?Ma la miniera in cui si trovano ha questo mithril,
il minerale di Tolkien, che brilla.Quindi l’illuminazione è
complessa.Il nostro direttore della fotografia, Alex
Disenhoff, ha progettato l’intero impianto in modo che la luce si
illuminasse di blu lunare su di loro e poi passasse
all’arancione.
JD Payne: È un look
molto bello.Lo si vede sul volto di Peter Mullan, che
interpreta il re, quando il blu passa all’arancione e si spera che
il pubblico dica: “Oh no, sta arrivando”.L’immagine del re
che salta nel vuoto e si sacrifica per dare più tempo al regno e
rimettere il genio nella bottiglia è un’immagine che si è
presentata nella prima stanza degli sceneggiatori cinque anni fa a
Santa Monica.E quella scena del nano che fa un salto con la
sua ascia per il valore, e che è l’ultima cosa che Durin IV vede di
suo padre.Abbiamo passato cinque anni a costruire la storia
e speriamo di esserci guadagnati quel momento.Inizialmente
doveva essere il finale della prima stagione, ma abbiamo pensato
che ci fosse così tanta storia da raccontare, che amiamo così tanto
Peter Mullan e che c’è così tanto da raccontare tra lui e suo
figlio che sono ai ferri corti.Abbiamo deciso di lasciarlo
respirare per un’intera stagione.
Payne: I
personaggi che fanno cose malvagie in Tolkien, a volte sono persone
buone che fanno cose sbagliate ed è raro che se sei un nano, un
hobbit o un elfo, sei tutto buono o tutto cattivo.E anche
se Re Durin ha commesso dei veri e propri errori, è chiaro che
c’era ancora del buono in lui.
Cosa significa il sacrificio di re
Durin per la terza stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli
del Potere
Anche se Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere 3 non è ancora stata
confermata, McKay e Payne hanno già detto di aver affrontato la
serie pensando a un arco di cinque stagioni. L’arrivo del Balrog è
stato annunciato fin dalla prima stagione e la sua rivelazione nel
finale della seconda stagione significa che tutta Khazad-dûm
potrebbe essere in pericolo nei prossimi episodi. Come visto in
Il Signore degli Anelli:La Compagnia
dell’Anello (2001), le Miniere di Moria vengono
abbandonate a causa del risveglio di questa bestia, e questo esodo
di massa dei Nani potrebbe verificarsi nella terza
stagione.
Come spiega McKay, il sacrificio di
Re Durin III ha portato a Khazad-dûm un po’ di tempo, ma la caduta
di questo grande regno è inevitabile. Laterza stagione diGli Anelli del
Poterevedrà probabilmente Durin IV alle
prese con il suo nuovo ruolo di re e forse in lotta contro la magia
oscura dell’Anello, proprio come fece suo padre. Dopo aver
incombente come minaccia sullo sfondo per la maggior parte delle
due stagioni, il Balrog è ora pronto a giocare un ruolo molto più
importante nella terza stagione e oltre, dopo che Durin III ha
scavato troppo avidamente e troppo in profondità.
Il network americano della NBC ha
diffuso il prpmo e la trama di Law and Order: SVU
26×02, il secondo episodio della
ventiseiesima stagione di Law and Order: SVU.
In che si intitolerà “Excavation”
Devastanti ricordi repressi tornano alla mente di una donna quando
ritrova un vecchio quaderno nella casa di famiglia; l’accusa di un
crimine vecchio di decenni si rivela ancora più difficile per
Carisi quando un potente giudice blocca il caso.
Tutto quello che c’è da sapere su Law and Order: SVU 26
aw and Order: SVU è stato
rapidamente rinnovato per una 26° stagione all’inizio del 2024, e
il destino della lunga serie procedurale non è mai stato in
pericolo. Ora, la NBC ha programmato il ritorno dello show per
giovedì 3 ottobre 2024, in onda ogni settimana
alle 21.00. SVU andrà in onda come parte di un blocco e
seguirà Law & Order ogni giovedì alle 20.00.
Il cast della ventiseiesima stagione
Nelle sue 25 stagioni di messa in
onda, Law and Order:SVU ha visto molti
cambiamenti nei suoi personaggi periferici, ma il nucleo principale
è rimasto in gran parte intatto. Detto questo, la stagione
26di SVU, in caso di
rinnovo, sarà probabilmente caratterizzata da molti volti
familiari, con Mariska Hargitay in testa
nel ruolo di Olivia Benson. A lei si unirà probabilmente la co-star
di lunga data Ice-T nel ruolo di Fin Tutuola, dal momento che il
rapper-attore ha chiarito in numerose occasioni che non ha
intenzione di lasciare SVU.
Kelli Giddish,
star di lunga data di SVU, ha lasciato il suo ruolo di
Amanda Rollins dopo la stagione 24 in modo controverso, ma il suo
breve cameo nella stagione 25 apre la porta a un ritorno più
permanente. Lo stesso vale per Christopher Meloni
nel ruolo di Elliot Stabler, che ha lasciato il franchise solo per
ottenere un proprio spinoff, Law & Order:Organized
Crime. Anche se probabilmente non tornerà in SVU in
modo permanente, i crossover sono quasi garantiti. La stagione 26
promuoverà il Detective Bruno di Kevin Kane allo
status di ricorrente e Juliana Aidén Martinez si unirà al cast con
un personaggio ancora senza nome.
Foto di copertina: L'attore
Charlie Hunnam arriva alla première di Los Angeles di 'Luna ribelle
- Parte prima' di Netflix, tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il
13 dicembre 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati
Uniti.- Foto di imagepressagency via
Depositphotos.com
Ryan Murphy rivela
il titolo ufficiale e la data di inizio delle riprese della terza
stagione di Monster. La serie antologica
di Netflix,
co-creata da Ian Brennan, esplora le vite di vere figure mostruose,
con la prima stagione incentrata sul serial killer Jeffrey
Dahmer (interpretato da
Evan Peters) e la
seconda su Lyle ed Erik Menendez (interpretati da
Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch), fratelli
che hanno ucciso i loro genitori. Attualmente è in lavorazione la
terza stagione di Monster, che si
concentrerà sul serial killer Ed Gein (interpretato da
Charlie Hunnam).
In un’intervista a Collider, Ryan Murphy ha rivelato che la terza
stagione diMonstersi
intitolerà ufficialmente “The Original
Monster” e inizierà le riprese il 31
ottobre, giorno di Halloween. Ha inoltre parlato a
lungo del motivo per cui Ed Gein è stato scelto come soggetto della
terza stagione. Leggete i suoi commenti completi qui sotto:
Chiameremo quella stagione
“Il mostro originale” perché è più o meno quello che
era.Inizieremo le riprese ad Halloween, quindi siamo in
piena fase di lavorazione, e sono molto eccitato.
Dopo aver girato Menendez,
io e Ian ne stavamo parlando e ci interessava l’idea di “Dove è
iniziato il nostro interesse culturale per i serial
killer?Dove e come è iniziato tutto
questo?”.In base alle nostre ricerche, il primo a
diventare una celebrità a quel livello è stato Ed, che è diventato
immediatamente una celebrità pazzesca dal momento in cui è stato
arrestato.Nessuno aveva mai sentito parlare di una
cosa del genere.Poi abbiamo scoperto che era
motivato, ovviamente, ma era schizofrenico.Come
sia diventato ciò che è diventato è una storia molto
interessante.
La cosa sorprendente di cui
parla la serie è quanti cattivi e quanta cultura pop si basa su Ed
Gein: Psycho, Il silenzio degli innocenti, Texas Chainsaw Massacre,
American Psycho, e così via.Ed ha influenzato molte cose
negli ultimi 100 anni, e questa stagione è molto interessante
perché pone la domanda: “Come siamo diventati così interessati a
questo fenomeno e perché?Da dove è iniziato
tutto?”.
Cosa significano per lo show il
titolo e la data di inizio delle riprese di Monster Stagione
3
Le prime due stagioni di
Monster,
The Jeffrey Dahmer Story e The Lyle and Erik Menendez Story, presentano i nomi
dei loro soggetti nei titoli. La terza stagione
diMonster, intitolata Il mostro originale, rompe
questa tendenza. Come suggerisce il titolo, Ed Gein ha
preceduto sia Jeffrey Dahmer che i fratelli Menendez,
operando negli anni Cinquanta. Dahmer è arrivato solo molto più
tardi, operando tra il 1978 e il 1991, mentre Erik e Lyle Menendez
hanno ucciso i loro genitori nello stesso periodo, nel 1989.
Monsters: la storia di Lyle e Erik Menendez è
stata rilasciata il 19 settembre, quindi l’inizio delle riprese
della terza stagione, il 31 ottobre, è incredibilmente rapido. La
prima stagione è stata rilasciata su Netflix nello stesso periodo,
il 21 settembre 2022, ma con le riprese della terza stagione così
presto, dovrebbe essere pronta per essere rilasciata nel
settembre 2025. Oltre a Charlie Hunnam nel ruolo di Ed
Gein, non si sa chi altro reciterà nella terza stagione.
Le riprese della serie
live-action Spider-Noir
di Prime Video sono iniziate ufficialmente questa
settimana e ieri sera
abbiamo avuto un primo assaggio della star Nicolas Cage mentre girava una scena. Ora,
Just Jared ha condiviso altre foto del set,
che ci permettono di vedere meglio Cage nei suoi abiti anni ’30 e
di confermare quello che sembra essere il cattivo principale della
serie.
Come potete vedere qui sotto, Cage
porta con sé un giornale del Daily Bugle in diverse foto, e il
titolo recita: “Silvermane sopravvive in mutande”. Voci
precedenti hanno affermato che Silvio Manfredi, alias Silvermane,
sarà l’antagonista principale. Anche se questo è ancora da vedere,
è chiaro che farà parte dello show. Speriamo di poter vedere presto
Cage vestito da Spider-Man Noir (anche se il costume completo
aggiunge solo una maschera all’abbigliamento che indossa qui).
Tutto quello che sappiamo
sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre
si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista
anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.
Una prima sinossi ufficiale riporta:
“Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre inciampa
in una tana di coniglio di corruzione nella New York del 1933, e
allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe. Reilly
indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a scoprire che
il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che coinvolge il boss
del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe”.
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
Sono state rivelate le prime
immagini di Missing You, la prossima
serie di Netflix
basata sull’omonimo romanzo di Harlan Coben del 2014. Si tratta di
un crime drama che racconta la storia della detective Kat Donovan,
la cui vita subisce una svolta quando un incontro a
sorpresa con il suo fidanzato separato la spinge a indagare sul
mistero irrisolto dell’omicidio di suo padre. Il cast di
Missing You comprende Richard Armitage di Fool Me Once,
Rudi Dharmalingam, Ashley Walters e Jackie Knowles.
Secondo Netflix,
sono state rivelate le prime immagini diMissing You, la maggior parte delle quali
si concentra sulla Kat di Eleazar. La prima immagine mostra Kat che
indossa un abito nero e sembra che ci sia un temporale, dato che il
suo viso è bagnato. Altre immagini mostrano Kat insieme a
personaggi di supporto della serie, tra cui Jessica Plummer, mentre
guardano qualcosa su un telefono. Anche Armitage appare in una
delle immagini, con in mano un telefono e guardando fuori dalla
finestra. Guardate le immagini di Missing You qui
sotto:
Le nuove immagini di Missing
You non rivelano molti dettagli della trama dell’imminente
adattamento di Coben, ma accennano ad alcuni aspetti del
mistero che ci attende. Il personaggio di Armitage, Ellis
Stagger, è sospettoso di qualcosa o è lui stesso un losco figuro
che si nasconde nell’ombra della finestra. In un altro scatto,
Walters ed Eleazar sono felici come una coppia di fidanzati a una
festa, mostrando una parte tonalmente più leggera di Missing
You. Un’immagine mostra un uomo che viene aggredito da uno
sconosciuto, anche se non è chiaro cosa lo abbia spinto ad
agire.
Missing You è previsto per
il 2025, ma non ha ancora una data di uscita precisa. La
pubblicazione di queste immagini, tuttavia, indica che sono stati
compiuti progressi significativi nella realizzazione dello show.
Ciò significa che l’adattamento di Netflix arriverà probabilmente
nella prima metà del 2025. La precedente serie Netflix di Coben,
Fool Me Once, è stata rilasciata il giorno di Capodanno di
quest’anno, quindi se Missing You dovesse seguire lo
stesso schema, potrebbe arrivare il 1° gennaio
2025.
Il cast di talento di Missing
You
Guardando le immagini di
Missing You, mi viene in mente che si tratta di un cast
fantastico. Eleazar è bravissima inSlow Horses, quindi è emozionante vederla
in un ruolo da protagonista in una serie di Coben. Missing
You vedrà anche il ricongiungimento tra Coben e Armitage, dato
che l’attore ha interpretato anche Joe Burkett in Fool Me
Once. Con un cast entusiasmante e le prime foto allettanti,
Missing You ha tutti gli ingredienti per
diventare un’altra serie Netflix di successo.
Una nuova immagine di Suits L.A. mostra John
Amos nel suo ultimo ruolo di attore, dove interpreterà una
versione romanzata di se stesso nella serie. L’imminente
Suits L.A. è uno spinoff del legal drama Suits di USA Network, che ha riguadagnato popolarità
nel 2023 dopo l’inizio dello streaming su Netflix e
Peacock. Per quanto riguarda Amos, l’attore è morto il 23 agosto
2024 e la sua morte è stata comunicata al pubblico il 1° ottobre.
Era noto soprattutto per i ruoli di Kunta Kinte in Roots e
di Celo McDowell in Coming to America.
Ora, TV
Insider ha rivelato un’immagine di Amos che ritrae
una versione fittizia di se stesso inSuits
L.A., che segnerà il suo ultimo ruolo postumo.
L’immagine lo mostra seduto in un ufficio con una camicia bianca e
nera, mentre guarda qualcuno fuori campo. Non è chiaro in quale
episodio apparirà, ma l’episodio stesso è stato girato nell’aprile
del 2024, tre mesi prima che la NBC lo scegliesse per una serie
completa. Ciò significa che Amos potrebbe apparire già
nell’episodio pilota.
Cosa significa l’apparizione di John Amos in Suits L.A.
L’ultima apparizione di Amos nella
serie spinoff di Suits L.A. segna anche un nuovo inizio
per il franchise del legal drama, che vedrà
Stephen Amell assumere il ruolo dell’ex procuratore di New York
Ted Black mentre diventa avvocato a Los Angeles. Oltre al
ruolo principale di Amell e all’apparizione di Amos, la serie è
interpretata anche da Josh McDermitt nel ruolo di
Stuart Lane, Lex Scott Davis nel ruolo di Erica
Rollins e Bryan Greenberg nel ruolo di Rick
Dodsen.
Anche se non è chiaro il ruolo che
Amos avrà nel suo episodio, potrebbe essere un cliente centrale che
aiuta lo studio legale a rimettersi in carreggiata. Il suo ruolo
metterà anche in mostra il suo talento di attore,
sottolineando il motivo per cui è un volto così memorabile
al cinema e in TV e facendo leva sulle corde del cuore ora che non
c’è più. Avendo iniziato la sua carriera in TV con serie
come il Mary Tyler Moore Show, acclamato dalla critica, la
sua apparizione in Suits L.A. segnerà un giusto commiato
per l’attore, nonostante sia stato preso troppo presto.
Sarah Paulson alla première di
'Impeachment - Foto di imagepressagency via
Depositphoto.com
Sarah Paulson rivela nuovi dettagli sulla
prossima serie legal thriller di Ryan Murphy, All’s
Fair. La storia procedurale di ruota attorno a uno
studio legale di Los Angeles tutto al femminile e si unirà
alla lunga lista dei numerosi show di Murphy, con
la stagione 2 di Monsters di Netflix
tra le sue serie più recenti e apprezzate. Halle Berry era
inizialmente coinvolta in All’s Fair
prima di abbandonare la serie di Hulu.
Oltre alla Paulson, il cast comprende Glenn Close, Kim Kardashian,
Naomi Watts, Niecy Nash, Teyana Taylor e Ed O’Neill.
Durante la sua partecipazione al
programma Watch What Happens Live di Bravo (via Deadline), la Paulson ha
accennato a cosa ci si può aspettare daAll’s Fairdopo aver letto i
primi due copioni del legal thriller. L’attrice ha fornito
indicazioni su quale sarà il tono della serie e ha sottolineato
quanto sia impaziente di girare. La Paulson ha anche rivelato che
c’è già molto cameratismo tra lei e i suoi colleghi del cast, che
sono altrettanto entusiasti del progetto. Scoprite i commenti della
Paulson qui di seguito:
Tutto quello che posso dire al
riguardo – ho letto i primi due copioni – è che sarà
incredibilmente sexy, che sarà molto divertente e che c’è già una
catena di sms tra tutte noi ragazze che è davvero
divertente.
Cosa significa tutto questo per All’s Fair
Da American Horror Story a
Ratched, la Paulson collabora spesso con Murphy ed è
entusiasta di lavorare a un’altra delle sue serie con All’s
Fair. Che si tratti di una storia dell’orrore o di una serie
medica procedurale come Doctor Odyssey, il sesso è quasi
sempre parte integrante degli show di Murphy, e sembra che
All’Fair non farà eccezione. Essendo “incredibilmente
sexy ” e con la Paulson che interpreta uno dei personaggi più
importanti, All’Fairpresenta due
degli elementi principali che hanno funzionato bene nelle serie più
popolari di Murphy.
Anche l’affermazione della Paulson
sul cameratismo iniziale tra il cast è promettente. La
Kardashian ha avuto un ruolo da protagonista nel
cast della dodicesima stagione di American Horror Story,
mentre la Paulson è apparsa in molte delle stagioni precedenti come
personaggi diversi, ma ora avranno l’opportunità di recitare
insieme in All’s Fair. Vederle recitare accanto alla
recitazione stellare di Close, Watts, Nash e Taylor è una
prospettiva allettante, e il cast dovrebbe rendere facile
l’investimento nei personaggi che lavorano nello studio legale
centrale della serie.
In copertina: Sarah Paulson alla première di ‘Impeachment –
Foto di imagepressagency via Depositphoto.com
Il Balrog
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
A partire dalla situazione di
disordine a Khazad-dûm, dove Durin IV non è riuscito a prestare
l’aiuto promesso all’esercito di Elrond a causa della pazzia di
Durin III: il sovrano ha perso la testa a causa del suo anello e
sta spingendo gli scavi nelle miniere di Moria sempre più a fondo.
Sebbene suo figlio minacci di prendere misure estreme per
impedirgli di risvegliare la creatura sopita nel cuore di
Khazad-dûm, ammette immediatamente di non poter mantenere la
promessa di tagliare la mano a suo padre. Cerca di intenerirlo e di
fare appello a quella parte del suo cuore che non è ancora
corrotta, ma il suo tentativo fallisce.
Eppure, quando Durin III sfonda una
parete della caverna, persino Durin IV ne è impressionato. Ma la
sensazione di stupore non dura molto, perché rapidamente lascia
spazio al terrore. Il ruggito profondo e minaccioso del Balrog
distoglie l’attenzione da tutto il resto. Quando riaffiora, Durin
III sa che il suo tempo è scaduto. Per salvare il suo regno, fa ciò
che deve fare: rimuove l’anello dalla sua mano e prende un’ascia da
battaglia per colpire il Balrog nel modo più duro possibile,
annientandolo a costo della sua stessa vita.
Lo Straniero, Nori e Poppy
L’azione è concitata da subito, ma
visto che a questo punto manca ancora un po’ prima della fine,
l’episodio rallenta e si dedica a raccontare la parte della storia
che riguarda lo Straniero che si trova nel bel mezzo di un momento
di riflessione mentre si avvicina al villaggio degli stoor in cerca
dei suoi amici. Lo trova vuoto, o almeno così sembra. Viene presto
accolto dal
Mago Oscuro, che non solo afferma di conoscere lo Straniero, ma
di essere stato in una banda di maghi con lui e altri tre, ed è
stato lo Straniero a concepire l’idea di lasciare la comodità del
lontano Occidente per combattere Sauron nella Terra di Mezzo.
Tutto sembra abbastanza credibile,
ma lo Straniero ha sentito voci secondo cui il Mago Oscuro è in
realtà interessato a Sauron. Inoltre, dove sono i suoi amici
harfoot? La risposta arriva abbastanza presto quando Nori e Poppy
si presentano come ostaggi di uno dei cavalieri mascherati. E
sebbene il Mago Oscuro metta a tacere il loro rapitore senza un
briciolo di rimorso, lo Straniero rimane scettico. Quando si
presentano gli altri stoor, Gundabale fa infuriare il Mago Oscuro
chiamandolo “Mago Oscuro” (appunto), un nome che non gli
piace per niente. Il Mago Oscuro (se non vuole essere chiamato
così, forse dovrebbe fornirci un nome) suggerisce quindi che,
insieme, potrebbero prendere il posto di Sauron. La loro potenziale
alleanza diventa uno scontro di breve durata che termina quando il
Mago Oscuro si allontana. Avrebbe eliminato Nori, Poppy e gli stoor
se non fosse stato per l’intervento dello Straniero.
Numenor, Pharazôn e Miriel
Cynthia Addai-Robinson as Queen Regent Míriel; Lloyd Owen as
Elendil
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Le cose sembrano essere pacifiche a
Numenor, ma come sappiamo la città è destinata a cadere. Eärien
suona la campana che convoca il contingente pro-Miriel a un
incontro con Pharazôn. Il nuovo re ha deciso che Miriel potrebbe
aver “stregato il mare” (perché non è stata divorata dalla creatura
marina, come lui aveva sperato). Dichiara quindi che l’ex regina è
in combutta con Sauron. Non lo è, ovviamente, ma Pharazôn aderisce
alla scuola di potere politico della Grande Menzogna e usa la
storia come scusa per catturare i fedeli a Miriel.
Questo maldestro gioco di potere
alla fine (finalmente) si rivela un passo troppo lungo tanto che fa
rinsavire Eärien, la quale fugge per avvertire suo padre, Elendil,
e lo coglie mentre prova a scappare. Il primo istinto di Elendil è
di portare via Miriel in salvo, ma Miriel non ci sta. Resterà, gli
dice, ma offre al padre una spada scintillante chiamata Narsil. (O,
come la chiama lui, “la Fiamma Bianca“).
Nell’Eregion la situazione degenera
in Gli Anelli del Potere
Benjamin Walker as High King Gil-galad; Robert Aramayo as Elrond
Credit: Ben Rothstein / Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Eregion potrebbe usare una spada
come quella in questo momento ma, sfortunatamente, Elendil è a
chilometri di distanza e sembra che lo situazione sia disperata.
Gli edifici stanno crollando, ci sono incendi ovunque, gli orchi
impazzano. Galadriel conduce un gruppo in salvo attraverso un
tunnel segreto, solo per scoprire che non è poi così segreto. Un
gruppo di orchi li attende. L’elfa ha però un piano di emergenza e
si consegna come ostaggio, cercando di mitigare l’ostilità degli
orchi stessi, e dicendo ai suoi rapitori che ha i nove anelli del
potere destinati alle mani umane.
Celebrimbor in balia di Sauron
All’interno dell’officina di
Celebrimbor, Sauron ha deciso di usare il fabbro per esercitare la
sua mira. Sauron promette al suo prigioniero una morte rapida in
cambio di informazioni sugli anelli, ma questa non è un’offerta
allettante per Celebrimbor, che dice a Sauron che non otterrà mai
gli anelli. Poi spinge Sauron a ucciderlo insultandolo e
chiamandolo beffardamente il “Signore degli Anelli”. Quando
arrivano gli orchi, Sauron sta piangendo, anche se non è chiaro se
gli insulti di Celebrimbor lo abbiano colpito nel segno o se si
senta veramente in colpa per averlo ucciso. Tuttavia, mette
rapidamente da parte le emozioni e inizia ad ammaliare gli orchi
che vuole portare dalla sua parte.
Dov’è Isildur, nel frattempo?
Maxim Baldry as Isildur; Nia Towle as Estrid
Credit: Ross Ferguson / Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Intanto Isildur e Theo sono insieme
e il primo si prepara a partire per Numenor (che, suppone, troverà
più o meno uguale a come l’ha lasciata). Dal primo episodio della
serie, Theo è sembrato un personaggio impressionabile che potrebbe
essere attirato dalla parte dell’oscurità, un rischio aggravato
dalla perdita della madre. Ma mentre questa seconda stagione volge
al termine, quel pericolo sembra essere passato grazie
all’influenza positiva di Isildur e Arondir. Se la loro influenza
rimarrà una forza guida è una questione che risolveranno le
stagioni successive.
Isildur e Estrid, c’è un
futuro?
Di preoccupazione più immediata è la
relazione tra Isildur e Estrid. Lui sta per andarsene, progettando
di lasciare la vecchia colonia di Numenor di Pelargir per tornare a
casa a Numenor. Lei sembra avere intenzione di restare e di stare
con il suo promesso sposo, Hagen. Eppure c’è molta tensione
irrisolta tra i due quando Estrid gli fa visita. Lei dice di
sentirsi “malata” quando Hagen esprime il suo amore per lei, il che
non promette nulla di buono per il loro futuro, e dà a Isildur
l’opportunità di baciarla e chiederle di unirsi a lui a
Numenor.
Isildur si confronta con Kemen
Ciò che Isildur non capisce ancora è
che Numenor, il nuovo Numenor, è invece venuto da lui sotto forma
di Kemen. Kemen inizia a camminare intorno al molo come se fosse il
proprietario del posto, e tecnicamente lo è. (O comunque Numenor lo
è.) Mentre Kemen fa piani per migliorare il posto, Isildur si
presenta e, sebbene si abbraccino nel salutarsi, il loro umore
cambia molto presto. Per prima cosa, Isildur dice a Kemen che
Estrid andrà con loro, il che si rivela una novità per Hagen, che è
comprensibilmente dispiaciuto. A sua volta, Kemen lo informa (a)
che non c’è posto per “Uomini Bassi” sulla nave e (b) che il padre
di Kemen sta gestendo il posto, il che significa che lo status di
Isildur è diminuito notevolmente (e, a peggiorare le cose, Elendil
è ora un ricercato).
Se Isildur non sapeva che la sua
vecchia conoscenza era diventata un poco di buono, ora lo sa.
Presto, anche il resto di Pelargir lo viene a sapere, poiché Kemen
dichiara che la città diventerà una fortezza sotto il suo comando e
inizia a chiedere che gli portino del legname se vogliono
mangiare.
Le trame in sospeso che lascia la
seconda stagione
Non è che tutti i problemi della
seconda stagione siano stati risolti. Mentre la polvere si deposita
fuori dall’Eregion, Galadriel accetta i termini di Adar: si unirà a
lui nella lotta contro Sauron. Grazie all’acquisizione di un anello
del potere, Adar sembra più in forma che mai. Ma piuttosto che
vivere come un bell’elfo, vuole restare fedele alla creatura che è
diventato. Dopo aver restituito l’anello a Galadriel, torna alla
sua forma più familiare e i due sembrano stringere un patto:
sconfiggeranno Sauron. Adar e gli orchi torneranno a Mordor. E
ignorerà che Galadriel ha ucciso molti dei suoi “figli”. Sembra un
buon affare, sia per Adar che per Galadriel e per la Terra di Mezzo
nel suo complesso. Orchi ed elfi non combatteranno più!
Tradimenti perpetrati e giuramenti mantenuti
Questo accordo durerà poco: un gruppo di orchi abbindolati da
Sauron inganna Adar, attaccandolo. Questa svolta degli eventi
consente a Sauron di reclamare la Corona di Morgoth che aveva visto
l’ultima volta essere posta sulla sua testa quando Adar lo tradì
nel flashback di apertura della stagione. Gli orchi sono suoi e il
loro primo compito è ridurre in cenere l’Eregion (ma portare i
leader da Sauron). Le creature sono ovviamente più che felici di
farlo, distruggendo anche la biblioteca e gli scritti di
Celebrimbor. E mentre Elrond guarda disperato l’incendio,
finalmente all’orizzonte un esercito di anni arriva a dare il suo
contributo. Tuttavia Durin IV, amico di Elrond, non è presente
perché, come viene detto all’elfo, è in lutto.
Galadriel vs Sauron
Morfydd Clark as Galadriel; Charlie Vickers as Sauron
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Galadriel non si arrenderà
facilmente. Affronta Sauron in un duello con la spada, in cui
cambia forma più volte, prima tornando alla personalità di Halbrand
che l’aveva conquistata nella stagione precedente, poi assumendo la
forma di Galadriel stessa, poi assumendo l’aspetto di Celebrimbor,
quindi tornando all’aspetto Annatar dai capelli setosi usato per il
suo periodo in Eregion. È in questa veste che la pugnala con la
corona di Morgoth e poi le dice che avrebbe dovuto essere la sua
regina. Galadriel sopravvive, ovviamente, ma non prima di aver
perso il controllo dei nove anelli del potere. Ma sarebbe anche
peggio se Sauron si impossessasse anche dell’anello di Galadriel.
Per impedirlo, si tuffa da una rupe. Sopravvive, ma quando Elrond,
Arondir e l’Alto Re la trovano, è in cattive condizioni più per i
colpi di Sauron che per la caduta. Elrond intuisce che è possibile
salvarla, ma avrà bisogno dell’aiuto degli anelli se vogliono che
viva.
Poppy come Samwise Gamgee
Gavi Singh Chera as Merimac; Megan Richards as Poppy
Credit: Courtesy of Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Tornata a Est, Gli Anelli
del Potere mostra Nori che guarda le rovine del villaggio
degli stoor mentre Poppy, che interpreta di nuovo il ruolo di
Samwise Gamgee, si lancia in un monologo filosofico sullo stato
delle cose. In particolare, Poppy si concentra sulla perdita,
mentre si svolge un montaggio che funge anche da catalogo della
devastazione provocata dagli eventi recenti: a Khazad-dûm, Durin IV
e Disa guidano i nani nel lutto per la perdita del loro re, Elrond
osserva le rovine di Eregion, Theo osserva Pelargir cadere sotto il
comando militare e Isildur torna a Númenor (portando Hagen a
stringere la mano di Estrid dall’aria incerta), Miriel sta di
fronte a Pharazôn e ascolta le bugie che le lancia contro, e
Elendil rivolge lo sguardo verso Númenor mentre se ne va. “Ciò
che è rotto è rotto, e non si aggiusta”, dice. “E tutto
ciò che chiunque può fare è provare a costruire qualcosa di
nuovo”. Quelle ultime parole che accompagnano un’immagine di
Sauron che fa progetti sembrano piuttosto minacciose.
“Grande Elfo”
Daniel Weyman as The Stranger (Gandalf) – Credit: Ben Rothstein /
Prime Video
Copyright: Amazon MGM Studios
Mentre l’episodio volge al termine,
diventa chiaro che Nori e lo Straniero divideranno le loro strade.
Lei (e Poppy) accompagneranno gli stoor mentre imparano come
sopravvivere da nomadi. Dopo il loro triste addio, molte cose
iniziano a sistemarsi per lo Straniero. Trova il bastone che ha
visto per la prima volta nei suoi sogni. E quel nome con cui gli
stoor lo hanno chiamato,
“Grande Elfo”, sembra indicare ufficialmente la sua identità.
Come se dimenticasse che Tom Bombadil non gli dà mai una risposta
diretta su nulla, lo Straniero torna a casa sua. “È stata tutta
una prova“, dice lo Straniero al suo ospite. Poteva trovare il
bastone solo se fosse andato alla ricerca dei suoi amici invece che
cercare il potere. Fedele alla sua forma, Tom Bombadil non
confermerà né negherà. Per festeggiare, lui e Tom Bombadil iniziano
a cantare.
Siamo ormai giunti alla fine della
stagione, o quasi. Prima di passare al nero, Gli Anelli del
Potere semina alcuni indizi che le stagioni future
potranno raccogliere. Il Mago Oscuro? È ancora in giro. E sebbene
Durin IV sia ansioso di aiutare i rifugiati di Eregion, alcuni
degli altri leader dei nani vorrebbero recuperare i soldi che suo
padre deve loro. Un altro problema: Durin IV potrebbe non essere la
persona che Durin III voleva come successore. Queste sono comunque
le voci che circolano a Khazad-dûm, e alcuni degli altri signori
dei nani e il fratello di Durin (?!?) sembrano crederci.
Questa è una cattiva notizia per i
nani, ma anche gli elfi hanno la loro parte di cattive notizie.
Galadriel si rianima per trovare un mondo in cui Sauron sembra
avere in mano il destino della Terra di Mezzo. Gli elfi devono fare
una scelta: possono attaccarlo con le loro forze decimante o
ritirarsi e riorganizzarsi. Alla domanda su cosa consiglierebbe,
Galadriel ricorda le parole di Celebrimbor: “Non è la forza che
sconfigge l’oscurità, ma la luce. E il sole ancora splende”.
Considerazioni finali su
Gli Anelli del Potere
Rispetto al primo ciclo,
molto più verboso, questa seconda stagione è sicuramente migliore,
anche se propone alcuni problemi difficili da superare, che
non sono certo legati alla messa in scena. La stagione ha
disperso l’azione in tutta la Terra di Mezzo ed è diventato subito
chiaro che alcune storie sparse sul continente sono più avvincenti
di altre. Ciò non significa che una terza stagione non possa o non
voglia tenerne conto. A parte Poppy e Nori, nessuno degli Harfoots
è arrivato alla seconda stagione. (Ciò non significa che la loro
trama sia stata un fiasco, ma che Gli Anelli del
Potere è disposto a scartare interi filoni narrativi se
ritenuto necessario.) Per quanto riguarda l’altro problema, la
lunga ombra proiettata sia dai film di Peter Jackson che dalle
storie più sviluppate della Terra di Mezzo del romanzo originale di
Tolkien, la seconda stagione non sembrava troppo preoccupata di
questo, optando invece semplicemente per andare avanti. I cavalieri
mascherati hanno svolto più o meno lo stesso ruolo dei Cavalieri
Neri. Nori e Poppy hanno svolto più o meno gli stessi ruoli di
Frodo e Samwise. Il Mago Oscuro si inserisce facilmente nel ruolo
di Saruman (e probabilmente è Saruman).
Gli Anelli del
Potere affronta il problema affrontato da tutti i prequel.
Sappiamo cosa sta arrivando a grandi linee, ma non nei particolari.
Quindi non è una questione se Sauron alla fine trionferà, ma come e
cosa accadrà ai personaggi che abbiamo imparato a conoscere fino a
quel momento. La seconda stagione lascia la maggior parte di loro
in posizioni di transizione. Nori e Poppy sono ora delle stooers
onorarie? Dove va lo Straniero… o meglio, dove andrà Gandalf,
adesso? Kemen diventerà un personaggio ancora più deprecabile?
Tutte queste domande, forse, troveranno risposta nella terza
stagione.
Date un’occhiata al nuovo
Law and Order Thursday con Mariska
Hargitay, Tony Goldwyn, Ice T,
Hugh Dancy, Peter Scanavino, Reid Scott, Mehcad Brooks, Juliana
Aidén Martinez e Odelya Halevi.
Cosa sappiamo sul nuovo Law and
Order Thursday
L’iconica serie poliziesca di Dick
Wolf, Law & Order , è tornata in onda per
la sua ventiquattresima stagione, ma verrà rinnovata per la
venticinquesima? Iniziata nel lontano 1990, Law & Order
segue i detective e i procuratori della polizia di New York mentre
affrontano casi settimanali che a volte riguardano storie strappate
direttamente dalle prime pagine dei giornali. Scioccamente
cancellata dopo 20 stagioni nel 2010, l’originale Law &
Order è stata ripresa nel 2022 e si unisce allo spinoff
Law & Order:Special Victims Unit come due delle
serie più longeve della storia della televisione.
Sebbene il franchise di Law &
Order non sia nuovo alla rotazione dei cast negli oltre tre
decenni trascorsi dal suo debutto, la partenza di Sam Waterston nel
ruolo di Jack McCoy dopo la stagione 23 segna un cambiamento
importante. Waterston è entrato a far parte della serie nella
quinta stagione e ha interpretato fedelmente il personaggio del
procuratore distrettuale anche dopo la ripresa della serie.
Nonostante ciò, la serie non è mai stata così forte e, sebbene la
stagione 25 di Law & Order non sia ancora stata ordinata
dalla NBC, ci sono pochi dubbi sul fatto che il classico
procedurale farà parte della programmazione autunnale del network
2025.
Il cast di Law and Order
Thursday
Il cast di Law & Order è
cambiato radicalmente nel corso delle sue 24 stagioni e non c’è
dubbio che in futuro ci saranno altre modifiche all’ensemble.
Tuttavia, fino a quando non saranno disponibili ulteriori
informazioni, è lecito supporre che il cast della 24° stagione sarà
riproposto nella 25°. Sebbene i membri del cast vadano e vengano, i
procedurali si basano su una rosa di personaggi costante per
mantenere il pubblico investito di anno in anno. Per questo motivo,
si prevede che Mehcad Brooks tornerà a vestire i panni del
detective Jalen Shaw insieme alla novità della stagione
23, il detective Vincent Riley (interpretato da Reid Scott).
A Brooks e Scott si aggiungerà
Hugh Dancy nel ruolo del procuratore Nolan Pierce,
mentre Odelya Halevi dovrebbe tornare nel ruolo di Samantha Maroun.
Maura Tierney si è unita alla stagione 24 nel ruolo della detective
Jessica Grady e probabilmente riprenderà il suo ruolo anche nella
stagione 25. Dal momento che lo show si sta avvicinando a una
stagione così importante, è molto probabile che molti ex
membri del cast possano riprendere i loro ruoli,
soprattutto perché Law & Order ha una storia così ricca di
star importanti che interpretano parti all’inizio della loro
carriera.
Law &
Order:Special Victims Unit
(Law & Order: SVU) è stata una delle serie di riferimento della NBC
per un quarto di secolo, e il procedurale tornerà per la 26ª
stagione. Debuttato nel 1999 come spin-off del popolarissimo
Law & Order di Wolf, Law and Order: SVU
26segue i solerti detective dell’Unità
Vittime Speciali, specializzati in casi di crimini sessuali. Forse
lo spinoff di maggior successo di tutti i tempi, SVU è
riuscito a sopravvivere al suo predecessore e ha preso il posto di
serie di punta dell’intero universo televisivo di Wolf.
Sebbene la reazione della critica a
SVU abbia avuto picchi e vuoti nel corso dei suoi due
decenni e mezzo di messa in onda, la sua popolarità e i suoi
spettatori non hanno mai vacillato. Ciò che rende la serie così
speciale sono le sue storie strappate alla cronaca che aiutano a
ricontestualizzare alcuni dei più importanti fatti di cronaca
dell’epoca. Anche se SVU e il resto dell’universo
televisivo di Dick Wolf sono stati ritardati a causa degli scioperi
di Hollywood del 2023, l’attesa ha contribuito a rendere il loro
ritorno ancora più atteso.
Le ultime notizie di Law and Order: SVU 26
Mentre la storica 26a stagione si
avvicina alla data di uscita di ottobre, le ultime notizie arrivano
sotto forma di un’immagine BTS di Law & Order:SVU. Lo scatto è stato realizzato sul set della nuova
stagione e pubblicato sull’account ufficiale Instagram della star Mariska Hargitay. Ritrae
l’Olivia Benson della Hargitay seduta con il resto della sua
squadra sul cofano di un’auto parcheggiata. Sebbene non
riveli molto, mostra il nuovo volto di SVU per la stagione
26, mentre le dinamiche della squadra continuano a cambiare.
Law and Order: SVU è stato
rapidamente rinnovato per una 26° stagione all’inizio del 2024, e
il destino della lunga serie procedurale non è mai stato in
pericolo. Ora, la NBC ha programmato il ritorno dello show per
giovedì 3 ottobre 2024, in onda ogni settimana
alle 21.00. SVU andrà in onda come parte di un blocco e
seguirà Law & Order ogni giovedì alle 20.00.
Il cast della ventiseiesima stagione
Nelle sue 25 stagioni di messa in
onda, Law & Order:SVU ha visto molti cambiamenti
nei suoi personaggi periferici, ma il nucleo principale è rimasto
in gran parte intatto. Detto questo, la stagione
26di SVU, in caso di
rinnovo, sarà probabilmente caratterizzata da molti volti
familiari, con Mariska Hargitay in testa
nel ruolo di Olivia Benson. A lei si unirà probabilmente la co-star
di lunga data Ice-T nel ruolo di Fin Tutuola, dal momento che il
rapper-attore ha chiarito in numerose occasioni che non ha
intenzione di lasciare SVU.
Kelli Giddish,
star di lunga data di SVU, ha lasciato il suo ruolo di
Amanda Rollins dopo la stagione 24 in modo controverso, ma il suo
breve cameo nella stagione 25 apre la porta a un ritorno più
permanente. Lo stesso vale per Christopher Meloni
nel ruolo di Elliot Stabler, che ha lasciato il franchise solo per
ottenere un proprio spinoff, Law & Order:Organized
Crime. Anche se probabilmente non tornerà in SVU in
modo permanente, i crossover sono quasi garantiti. La stagione 26
promuoverà il Detective Bruno di Kevin Kane allo
status di ricorrente e Juliana Aidén Martinez si unirà al cast con
un personaggio ancora senza nome.
La trama di Law and Order: SVU 26
La trama della stagione 26 di
Law and Order: SVUè del tutto
indipendente dalla stagione 25 e, sebbene il procedurale si sia
mosso in una direzione più seriale nelle ultime stagioni, è
impossibile prevedere nuove trame in questo momento. Tuttavia, si
prevede che la stagione 26 conterrà altre storie tipiche di Law
& Order , che metteranno alla prova la risolutezza della
squadra SVU, e quasi certamente avrà qualche incrocio con gli altri
show della NBC di Dick Wolf.
Il network americano della
ABC ha diffuso il promo e le anticipazioni di
9-1-1 8×03, l’ottava stagione di 9-1-1 ,
l’acclamato show che vede protagonista tra gli altri
Angela Bassett.
In 9-1-1 8×03 che si intitolerà “Final Approach” debutterà negli
USA il 10 ottobre 2024.
Lo showrunner Tim Minear ha già rivelato che
Bobby accetta un lavoro sul set di uno show televisivo sui pompieri
chiamato Hotshots. La situazione è così
metaforica con la caserma dei vigili del fuoco fittizia chiamata
119. Lavora come consulente, ma lo show è così ridicolo che
vorrebbe tornare in caserma. Il problema è che Gerrard ha
già preso il comando e ha istituito regole severe. Da quando la
loro casa è bruciata nella stagione precedente, Athena e Bobby
vivono in una nuova casa che sembra più piccola di quella
precedente. La prima stagione li vede alla ricerca di una nuova
casa.
Diverse altre immagini mostrano il
call center, che è relativamente tranquillo, ma di solito è lì che
si scatena la tempesta. Maddie e Josh sono i primi a venire a
conoscenza delle emergenze, a valutare i livelli di minaccia e a
inviare i dettagli ai primi soccorritori. Il resto delle immagini
mostrano in anteprima il 118 sotto Gerrard. I baffi
sembrano essere la nuova normalità, con Eddie che
ne ha uno e un altro pompiere, oltre a quello tipico di Gerrard.
Un’immagine lo ritrae mentre dà una strigliata a Buck, in
difficoltà con il nuovo capitano.
Il network americano della
ABC ha diffuso il trailer e le anticipazioni di
Grey’s Anatomy 21×03, il terzo episodio della
ventunesima stagione di Grey’s
Anatomy. Nel trailer vediamo anche in azione
Chandra Wilson e Ellen Pompeo.
In Grey’s Anatomy
21×03 che si intitolerà “I Can See Clearly Now”
Simone e Lucas cercano di bilanciare la loro relazione mentre
competono per assistere a un trapianto di rene non ancora avvenuto;
Teddy offre ad Amelia una nuova opportunità; il colloquio di Ben
non va come previsto; il segreto di Meredith provoca tensioni con
Richard.
Il Grey Sloan vedrà alcune
partenze e arrivi quando la stagione 21 di Grey’s
Anatomy inizierà a fine mese. La longeva serie ha
subito aggiunte e uscite dal cast nel corso degli anni. La ABC ha
pubblicato un nuovo poster per la prossima stagione, che vede la
presenza, il ritorno e l’uscita di volti noti. Dai dottori esperti
agli specializzandi, il Grey Sloan si troverà di fronte a qualcosa
di diverso in questa stagione. La più grande differenza tra il
poster della stagione 21 e quello della stagione 20 è la presenza
di Ellen Pompeo. Dopo essersi congedata dal ruolo
di series regular nella stagione precedente, la nuova stagione vede
il ritorno di Meredith Grey in ospedale. La Pompeo apparirà
in più episodi in questa stagione. Sono presenti anche Chandra Wilson e James Pickens Jr, che continuano il loro
percorso nella serie.
La stagione 21 di Grey’s
Anatomy offre più tempo per personaggi come la dottoressa
Monica Beltran (Natalie Morales). La
dottoressa Sydney Heron (Kali Rocha), apparsa
per la prima volta nella seconda stagione, torna al Grey Sloan come
assistente. “L’ultima volta che abbiamo visto Sydney, indossava un
camice azzurro come specializzanda insieme alla Bailey. Ora è
un’assistente, ma è ancora il personaggio che ha entusiasmato i fan
nei primi giorni”, ha dichiarato Marinis a Entertainment Weekly. Nel frattempo, Floriana
Lima si unisce al cast accompagnata da
Michael Thomas Grant nella loro prima stagione
di Grey’s Anatomy. La prima stagione andrà in onda
giovedì 26 settembre sulla ABC e gli episodi saranno trasmessi in
streaming su Disney+.
Mentre Gru e i suoi Minions
continuano a dominare le classifiche del box office mondiale,
Cattivissimo
Me 4 sarà disponibile dal 24 ottobre in acquisto
digitale su Prime Video, Google Play, Apple Tv, Rakuten Tv e
Microsoft, e dal 6 novembre a noleggio in digitale su tutte le
piattaforme, incluse Sky Primafila e Mediaset Infinity, distribuito
da Universal Pictures Home Entertainment. Acclamato come “Il film
più divertente dell’estate” (Dave Morales, Fox TV Houston), il film
includerà anche due minifilm mai visti prima, “Benny’s Birthday” e
“Game Over and Over”, disponibili solo su Apple Tv con l’acquisto
del film insieme ad una serie di contenuti esclusivi, tra cui le
sessioni di registrazione con
Steve Carell e
Will Ferrell, scene eliminate ed estese e tanti
esilaranti extra.
Il supercattivo preferito del
mondo, trasformatosi in agente della Lega Anti-Cattivi, torna per
una nuova audace era di caos-minions in Cattivissimo Me
4 della Illumination. Gru, Lucy e le loro bambine
accolgono un nuovo membro della famiglia – Gru Jr. – intenzionato a
tormentare il padre, mentre una nuova nemesi si presenta e
costringe la famiglia alla fuga. Questo ultimo capitolo del più
grande franchise animato di sempre è ricco di azione senza sosta e
di un umorismo sovversivo tipico di Illumination.
Diretto da Chris Renaud e Patrick
Delage, Cattivissimo Me 4 ha come voci italiane
Max Giusti (Voce italiana di Gru in tutta la saga di Cattivissimo
Me), Carolina Benvenga (Voce italiana di Lucy in Cattivissimo Me 4,
attrice e conduttrice televisiva) e Stefano Accorsi (Voce italiana
di Maxime in Cattivissimo Me 4; Veloce come il vento, L’ultimo
bacio, Il campione, Le fate ignoranti, Santa Maradona). Le voci
internazionali sono Steve Carell (“The Office” e la saga di
Cattivissimo Me) e Kristen Wiig (“Saturday Night Live” e la saga di
Cattivissimo Me). Il cast internazionale comprende anche Will
Ferrell (Anchorman, Elf), Sofia Vergara (“Modern Family”,
“Griselda”), Joey King (The Kissing Booth, “The Act”), Stephen
Colbert (“The Colbert Report”, “The Late Show with Stephen
Colbert”, Monsters vs. Aliens) e Miranda Cosgrove (“iCarly”,
Cattivissimo Me franchise).
Contenuti speciali Cattivissimo Me 4
DUE MINIFILM CON I MINIONS IN ESCLUSIVA SU APPLE TV
Game Over and Over – Dopo essersi imbattuti in
un controller di gioco alimentato all’interno della tana di Gru, i
Minions scoprono la sua capacità di controllarsi l’un l’altro,
scatenando il caos mentre competono per ottenere i punteggi più
alti.
Benny’s Birthday – Benny si ritrova
intrappolato in un loop temporale di una festa di compleanno in
stile Minion, incontrando ad ogni angolo una serie di divertenti
marachelle.
SCENE ELIMINATE / ESTESE / ALTERNATIVE
Class of ‘85
Minions at the Reunion
Minions at Home
Big Day Out
Karate Round 2
Gru vs. Treehouse
Mega Minions Mega Mix
Mega Minions in Lockdown
SESSIONE DI DOPPIAGGIO
Dialogo Cattivissimo – Guarda Steve Carell,
Will Ferrell e il resto del cast mentre si esibiscono in alcune
delle loro battute più divertenti in questo esilarante montaggio di
momenti in cabina di registrazione!
DIETRO LE QUINTE
Incontra Cast – Vieni a conoscere gli attori
che si celano dietro i personaggi più amati della saga! Da Gru,
Lucy e le loro bambine fino ai nuovi personaggi come i Prescott e i
cattivi Maxime e Valentina.
Steve Carell: Gru
Kristen Wiig: Lucy
Joey King: Poppy Prescott
Miranda Cosgrove, Dana Gaier, and Madison Polan: Gru’s
Girls
Stephen Colbert & Chloe Fineman: The
Prescotts
Sofia Vergara: Valentina
Will Ferrell: Maxime
Making Of – Il cast e la troupe di
CATTIVISSIMO ME 4 condividono un dietro le quinte sulla creazione
del quarto capitolo di questo iconico franchise! Scopri la storia,
i nuovi personaggi, il processo di animazione e molto altro
ancora!
Mega Minion Mayhem –Mega Minions Uniti! Scopri
lo sviluppo dei cinque Minions più unici che ci siano.
Rogues Gallery – Utilizzando il software di
riconoscimento facciale all’avanguardia della Lega Anti Cattivi,
ripercorriamo i cattivi più nefasti dei film CATTIVISSIMO ME e
MINIONS.
COME DISEGNARE
Habib Louati, il responsabile delle storie, è pronto a svelarti
come disegnare i Mega Minions: Dave, Mel, Jerry, Gus e Tim!
È stato pubblicato il trailer
dell’ultima stagione di What We Do in the Shadows. La sesta
stagione di What We Do In The Shadows arriverà questo
mese, mettendo fine al mockumentary che segue i vampiri di Staten
Island. La serie spinoff, basata sullo spettacolare film del 2014
con Taika Waititi, è interpretata da Harvey
Guillén (Guillermo), Kayvan Novak (Nandor), Matt Berry (Laszlo),
Natasia Demetriou (Nadja), Mark Proksch (Colin Robinson) e Kristen
Schaal (The Guide) e ha ottenuto oltre venti nomination agli
Emmy.
FX ha pubblicato
il trailer della sesta stagione. È pieno dei soliti scherzi
e delle solite diavolerie per cuiil gruppo di
vampiri è noto, con l’aggiunta di nuovi progetti che vanno
dagli esperimenti alla dottor Frankenstein al dominio del mondo. Il
cast che ritorna sembra essersi divertito con questo finale di
stagione e dà il benvenuto a volti noti che sono già apparsi nella
serie. Il trailer è una stravagante anticipazione di ciò che
accadrà nell’ultima stagione, che promette agli spettatori di
essere soddisfatti di questo finale.
Cosa rivela il trailer del
finale di stagione di What We Do In The Shadows
In particolare, Nandor, Laszlo e
Nadja provano nostalgia ora che Guillermo ha lasciato il nido, con
Laszlo che gli fa regali strani come uno speculum anale usato, e
con Nadja che lo va a trovare nel suo nuovo ufficio, dicendo che
sta imparando le “arti oscure dell’America aziendale”.
C’è anche l’aggiunta e la rivelazione di un altro compagno
di stanza, Jerry, che è rimasto in un super-sonno per
cinquant’anni. Questa assenza prolungata non è stata pianificata,
poiché Nadja dice che si sono dimenticati di svegliarlo, come è
tipico di loro, considerando la loro esilarante irresponsabilità
vista in tutta la serie.
L’introduzione di
Jerry porta a galla un punto della trama che incombe
dall’inizio di What We Do in the Shadows: la conquista del
nuovo mondo. Da quando Guillermo se n’è andato, sembra che Nandor
abbia abbastanza tempo a disposizione per prendere finalmente parte
all’azione oscura che avrebbero dovuto compiere fin dal loro arrivo
in America, e sembra che giocherà un ruolo vitale nella conquista,
che probabilmente andrà in fiamme. Laszlo, invece, sta cercando di
rianimare un corpo senza vita.