Si svolgerà a Roma dal 13 al 23
ottobre 2022, nel quadro della Festa del Cinema, la XX edizione di
Alice nella città, diretta da Gianluca Giannelli
e Fabia Bettini e organizzata dall’Associazione Culturale PlayTown
Roma, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiC,
della Regione Lazio, del Comune di Roma in collaborazione con la
Fondazione Cinema per Roma e Auditorium della Conciliazione.
Dopo il successo della passata
edizione, anche quest’anno, l’Auditorium della Conciliazione
affiancherà l’Auditorium Parco della Musica e il Cinema Giulio
Cesare per accogliere il programma ufficiale del festival. E non
solo. Grazie alla collaborazione con Urban Vision, che metterà a
disposizione i suoi maxi-schermi, Alice nella città estende la sua
programmazione anche nelle Piazze della Capitale con la proiezione
dei contenuti extra e degli incontri con i protagonisti di questa
edizione.
Da sempre attenta ai temi legati
alle giovani generazioni, Alice nella città presenta un programma
di anteprime assolute, esordi alla regia e conferme originali: 12
le opere del Concorso e 3 i film Fuori Concorso a cui si
aggiungono, nella sezione competitiva Panorama Italia, 8 film in
concorso e 5 proiezioni speciali che pongono l’accento sul cinema
italiano, con proiezioni di film e documentari. Sono inoltre 4
Eventi Speciali a cui si affianca la selezione Sintonie, linea di
programma pensata in collaborazione con la Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia e che accoglie 4 film presentati
quest’anno nella Sezione Orizzonti. In programma anche 1 serie, 1
restauro e 28 cortometraggi (16 in concorso, 7 animazioni e 5
proiezioni speciali) selezionati in collaborazione con Premiere
Film.
Concorso
I 12 film in concorso trovano
in Marcel the Shell with Shoes on
un’apertura ideale. Dean Fleischer-Camp dirige un racconto
straordinariamente efficace di parole e immagini, ispirato a una
serie di cortometraggi in stop-motion sul valore dei sentimenti e
dei legami affettivi. Marcel è una conchiglia parlante, alta un
pollice con un solo occhio e un paio di scarpe da ginnastica, che
vive in un Airbnb e sembra discendere direttamente da “Il piccolo
principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Il film racconta di noi, del
nostro modo di essere e di comunicare, dei nostri desideri e delle
nostre ansie, dei nostri ricordi e delle nostre aspettative. Un
viaggio che spazia tra il reale e l’immaginario e racchiude un
enorme senso di meraviglia. Un perfetto film ponte per riscoprire
il senso dell’esperienza cinematografica con i propri figli.
Alla base della messa a fuoco dei
film in concorso quest’anno, c’è una curiosità profonda verso l’età
di mezzo, verso i riti di passaggio osservati nella loro
autenticità, senza narcisismi, infingimenti o idealizzazioni. Le
immagini che fioriscono nella memoria di questi racconti sono
materia prima, riflettono il valore del vissuto di autori affermati
e giovani esordienti, tutti ispirati da testimonianze ed esperienze
personali, legate alla concretezza di un ricordo d’infanzia, ricche
di verità nascoste mai del tutto bianche o del tutto nere. Un
viaggio nella memoria che James Gray,
in Armageddon Time, trasforma in
qualcosa che riguarda l’incapacità di dare espressione ai desideri
e alle legittime aspirazioni. Ci parla della difficile necessità di
scendere a patti con i limiti e le mancanze. Per Paul (il
sorprendente Banks Repeta) le ferite della coscienza si aprono di
fronte al compromesso dei rapporti più intimi.
Gli fa eco la complessità dei legami
familiari di Signs of love di
Clarence Fuller che solleva riflessioni sulla vita e sui possibili
modi di stare al mondo di un adolescente che sta cercando di uscire
da un ambiente tossico. Il film di Fuller è un puzzle familiare
dentro e fuori dallo schermo, i protagonisti sono interpretati
dalla coppia madre-figlia nella vita reale Rosanna Arquette e Zoë
Bleu, insieme ai fratelli Dylan Penn e Hopper Penn.
Per lo sceneggiatore e regista James
Morosini il rapporto con il padre (Patton Oswalt) è legato al
ricordo di un inganno. Il suo I love my
Dad mette in luce la crudeltà della farsa e
lascia che la dinamica genitore-figlio rimanga sospesa nel dolore
reale, ispido e inquietante, di una genuina bugia. Uno spunto
ideale che il regista francese Simon Rieth ha esplorato fino ai
limiti più profondi.
Summer
Scars (Nos Cérémonies) è un debutto a
combustione lenta. Funziona come una metafora sulla potente natura
degli attaccamenti familiari, sul mistero di un ricordo scomparso
nelle profondità delle ferite dell’infanzia e delle loro disastrose
conseguenze nell’età adulta.
Ferite che per Pilar Palomero
diventano in La Maternal il
punto di partenza per raccontare una storia di maternità, forza,
coraggio e superamento ma anche di isolamento, paura e abbandono.
Palomero (Premio Goya per il miglior film con Las Niñas) sceglie
ancora l’adolescenza come innesco per raccontare il nostro tempo
senza (pre)giudizi.
Una sfida vitale che costringerà
Carla, interpretata da Carla Quílez, nel suo primo ruolo
cinematografico, a conoscersi meglio per capire il mondo che la
circonda, compreso il rapporto instabile e complesso con la madre.
Sono ragazzi che rivendicano il loro spazio nel mondo, quando
l’identità incerta inizia a chiedere chiarimenti e nello stesso
tempo bisogna imparare a fare i conti con un’inesorabile miscela di
dubbi, paure e turbolenze interiori, i protagonisti
di Close. Ancora una volta il
regista belga Lukas Dhont, con il suo secondo lungometraggio,
toglie la pelle al reale. Riporta la storia di un limbo emotivo
alle sue ossa, alla purezza di un’età in cui le emozioni sono meno
inibite dall’idea di norme o costrutti sociali. Ci racconta di una
vicinanza – titolo stesso del film – che riesce ad essere sia
straziante che piena di speranza.
Anche per Trevor Anderson l’infanzia
è un periodo pieno di tumulti costanti. La storia di Robin,
protagonista queer della sua opera prima Before I
change my Mind, interpretato dall’attore adolescente
non binario Vaughan Murrae, trae spunto dall’esperienza personale
del regista. A prima vista il film sembra perseguire l’agenda di
tanto cinema sociale, ma in realtà cerca in modi diversi di
raccontare l’adolescenza com’è davvero, con tutta la sua ambigua,
inconsapevole e profonda complessità.
Ed è proprio nell’importanza di far
confluire la realtà nel cinema, di mediare tra l’una e l’altro, che
troviamo il senso del lavoro della documentarista Sophie Chiarello.
Lungo i cinque anni di riprese, la classe filmata diventa il
ritratto di un Paese che si evolve e la cui identità cambia e si
trasforma. Il cerchio – unico
film italiano in concorso – non è un documentario sui bambini ma
con i bambini, un documentario che parla di loro ma anche di noi,
gli adulti; un diario indispensabile all’elaborazione del mondo di
oggi, in cui si specchia quello di domani. Il cinema, dunque, come
educazione alla vita.
Per Lise Akoka e Romane Guéret
l’infanzia non è un santuario, ma un luogo di libertà. Dopo il
cortometraggio Chasse royale e la
webserie Tu préfères – dove già si mostra tutta
la loro attenzione per il mondo dei minori -, le parole, le
fantasie e i dubbi dei ragazzi di Les
Pires (opera prima premiata nella sezione Un
Certain Regard a Cannes) sono lo spunto ideale per una riflessione
meta-cinematografica più profonda sui limiti e le inadeguatezze del
mondo adulto, in cui le registe si pongono il problema della
conoscenza della realtà e soprattutto sulla possibilità di fare
cinema verità.
La grande letteratura per l’infanzia
ci ha insegnato che le fiabe hanno le loro radici nella realtà e
non nella fantasia come a qualcuno piace credere. La regista
franco-senegalese Maïmouna Doucouré (Cuties) ha ancorato
il suo secondo lungometraggio alla fiaba contemporanea, al sogno
inaccessibile di un’adolescente audace e determinata.
Hawa (interpretata da un’eccezionale
Sania Halifa) offre spunti di profondissima riflessione sulla norma
e sul diverso che sempre ci portiamo dentro, sull’importanza di
distinguersi per rincorrere i propri desideri se ci aiutano a
vivere meglio.
Nel privilegiare la soggettività dei
bambini, Éric Lartigau (La Famille Bélier) torna ad
esplorare il disaccordo essenziale tra il modo in cui i più piccoli
e gli adulti interagiscono con il mondo. Interpretato da Gael
Garcia Bernal, Chiara Mastroianni, Marina
Foïs, Cet été-là (tratto dalla
graphic novel di Jillian Tamaki e Mariko Tamaki) è un percorso di
indagine sui grandi riti di passaggio della vita, è una storia di
crescita che vede a confronto tre generazioni, in tre distinte età,
in cui l’incomunicabilità la fa da padrona.
Fuori Concorso
Con il suo primo
lungometraggio, Aftersun (prodotto
da Barry Jenkins), la sceneggiatrice e regista Charlotte Wells crea
un ritratto sottile e nostalgico di una relazione padre-figlia. Il
film della Wells è essenzialmente un gioco a due che si lega al
filo narrativo del concorso. La sensibilità umana con cui crea i
personaggi di Calum (interpretato dalla star di Normal People Paul
Mescal, protagonista con la regista di un incontro con il pubblico)
e di sua figlia di undici anni Sophie (Francesca Corio) è di una
grazia immensa: li differenzia, li rende complessi, unici, ne
costruisce le reciproche relazioni, ne racconta il loro spessore
umano, senza mai giudicare, senza mai farsi avanti, prendendoli per
mano.
Ciò che resta nei ricordi
ricostruiti da una Sophie adulta (Celia Rowlson-Hall) è più una
poesia che un semplice frammento di memoria. A
House made of Splinters è uno di quei
documentari che interagiscono davvero con l’esistenza. Il regista
danese Simon Lereng Wilmont torna in Ucraina per raccontare le vite
dei bambini che vivono alla periferia del conflitto russo-ucraino
in corso. Invece di concentrare la sua lente su coloro che sono in
prima linea, Wilmont sceglie di mostrare l’effetto devastante della
guerra sulle famiglie, attraverso i ritratti di Eva, Alina, Sasha e
Kolya.
Non ci sono risposte facili per i
bambini di Lysychansk, ma l’attento lavoro di osservazione e il
chiaro rapporto con i bambini riescono a catturare lo spirito
dell’infanzia con incredibile onestà, autenticità e cura, offrendo
anche piccole schegge di
speranza. Piggy è qualcosa di
decisamente diverso da tutti i film del programma. È un film di
genere con qualcosa di importante da dire al mondo adulto. Qui
l’adolescenza è presentata in modo discreto, nella sua forma più
brutale. Tenuto magistralmente dalla performance di Laura Galán nei
panni di un’adolescente tormentata, il film di Carlota Pereda
(ispirato al suo cortometraggio del 2018, “Cerdita”) mette in primo
piano la durezza del bullismo, offrendo uno sguardo inquietante
sulle paure, sia razionali che irrazionali, e sul senso di colpa di
un adolescente ferito.
Il più indissolubile dei binomi
adolescenza-corpo è il fulcro narrativo del lavoro diretto da
Cosima Spender (SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano)
e Valerio Bonelli, qui al debutto nella fiction. Il team di
sceneggiattrici Ilaria Bernardini, Chiara Barzini, Ludovica
Rampoldi e Giordana Mari consegnano al pubblico un thriller di
formazione intelligente e pungente che ha la giusta misura di
giovinezza e rischio, voglia di crescita e paura di cambiare mentre
si alternano competizione sfrenata e amicizia inossidabile,
violenza fisica e psicologica, patti di sangue, baci e fughe
notturne, prove di resistenza e allucinazioni da
farmaci. Corpo libero è una
serie, basata sull’omonimo romanzo di Ilaria Bernardini edito da
Mondadori che debutterà in streaming su Paramount + il 26 ottobre e
dal 2023 su Rai2.
Ci sono testimonianze che di fronte
alle tragedie della vita sono capaci di nitidezza ed autenticità
rare che dovrebbero essere ascoltate. Backlash:
Misogyny in the digital age di Léa Clermont-Dion
e Guylaine Maroist (in collaborazione con la Casa Internazionale
delle Donne) è un’immersione nel vortice della misoginia online che
racconta l’evidente odio verso le donne. Su come la misoginia
dilagante in rete rappresenti un grave problema, spesso minimizzato
e non preso in considerazione, che può rivelarsi determinante nella
propria carriera e vita privata. Questo tour de force rivela gli
effetti devastanti che tale odio impenitente ha sulle vittime e
porta alla luce il singolare obiettivo della cyber-misoginia:
mettere a tacere le donne che eccellono.
PANORAMA ITALIA
Tale sezione punta sulla scoperta e
sulla valorizzazione del cinema italiano. Sono documentari, film
inediti in Italia mai usciti in sala per il grande pubblico o
passati velocemente in un festival. Sono 8 i film che comporranno
la selezione in concorso a cui la giuria composta
da Riccardo Milani, Massimiliano Bruno, Tosca, Milena
Mancini, Giampaolo Morelli assegnerà il Premio
Raffaella Fioretta, sostenuto dalla Regione Lazio.
E’ lungo questa linea che abbiamo
incontrato storie diverse nella genesi, ma affini nel tentativo di
rinascita. Film capaci di raccontare storie nei modi inventivi del
cinema indipendente: inclassificabili, scivolosi, sfuggenti. Come
l’horror emozionale di Paolo
Strippoli. Piove è una storia
estrema come la follia che esplora, sulfurea come il vapore
misterioso che esce dai tubi di Roma: chi lo inala dovrà fare i
conti con le sue paure più profonde.
Un viaggio che nell’opera prima di
Andrea Zuliani, Le ragazze non
piangono, si trasforma in un racconto di formazione
in chiave road-movie in equilibrio tra commedia, avventura e
realtà. Un viaggio iniziatico verso il confine: quello del Paese,
con tutte le sue contraddizioni, quello tra amicizia e amore,
quello tra adolescenza ed età adulta.
Nell’opera prima di Gianluca
Mangiasciutti sono rapporti che riuniscono in sé il ruolo della
vittima e del carnefice; mettono in scena la tragicità dei legami e
l’irruente desiderio della giovinezza di esistere lontano dalla
violenza che spezza i legami di sangue. L’uomo
sulla strada costringe Irene (Aurora Giovinazzo)
e Michele (Lorenzo Richelmy) a fare i conti con i propri fantasmi e
a crescere, legandosi profondamente l’una all’altra.
Ci sono storie di ragazze
determinate che si misurano con la rigida mentalità del proprio
tempo, con qualcosa di più grande di loro, di cui non si capisce la
portata. Nella storia di Lia
(Claudia Gusmano) è facile leggere quella di Franca Viola, vero e
proprio simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo
Dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane, a cui la
regista Marta Savina ha dedicato il suo
lungometraggio Primadonna.
Succede così anche a Nicola
Prosatore che per il suo esordio alla regia apre lo sguardo su una
ragazzina di tredici anni (interpretata da Dominique Donnarumma)
che osserva il mondo che le sta attorno e che la spingerà a
compiere il passo che separa l’infanzia dal futuro. Scritto sulla
base dei ricordi di Antonia Truppo, interprete e co-sceneggiatrice
del film, Piano piano è un
prezioso lavoro di scavo sui rapporti familiari e sulle
fibrillazioni della prima adolescenza.
Ci sono storie che si intrecciano
dentro e fuori dal carcere, in una delicata e complessa ricerca del
rapporto tra identità e memoria, e che si legano saldamente alla
trama: come nel racconto di Andrea Papini, I
nostri ieri, in cui un documentarista (Peppino
Mazzotta), un detenuto e una vittima (Francesco Di Leva) danno vita
ad una storia che scava dentro e fuori l’esistenza di tre umanità,
fra responsabilità familiari che pesano come macigni e un innato
bisogno di libertà.
Così avviene anche
ne Il ritorno che mette in
scena la struggente esperienza del vivere di una madre che, dopo
dieci anni di carcere, si rifiuta di fare marcia indietro di fronte
alle difficoltà di ricominciare, per ritrovare l’amore, i gesti
quotidiani e l’affetto di un figlio ormai distante. Il film di
Stefano Chiantini fa emergere nei protagonisti – Emma Marrone,
Fabrizio Rongione -, al di là di colpe, limiti, miserie e una
dignità umana che ha valore universale.
C’è una linea evidente di continuità
tra il catalogo di questi destini adolescenti e la musica. Fabio
Mollo torna a dar voce a quell’età in cui è ancora tutto da
scoprire. My Soul
Summer ci parla di quei muri altissimi che
tengono all’oscuro chi vorrebbe raggiungere la sua porzione di vita
luminosa, ma non ricorda la parola d’ordine per accedervi. E’
l’estate unica di Anita (Casadilego al suo esordio nel cinema) e di
Vins (Tommaso Ragno); unica, esattamente come dovrebbe essere ogni
infanzia ed ogni estate.
PROIEZIONI SPECIALI
A completare il programma del
Panorama Italia un ciclo di proiezioni speciali che arricchiscono,
ciascuna con il proprio tono e background d’immagini, lo sguardo su
generi poco esplorati dal cinema italiano. Per il regista Giorgio
Testi la musica è il filo conduttore del documentario, che esplora
il mondo di Alessandro, fatto non solo di note e accordi, ma anche
di amore e assenza. Mahmood si
apre per la prima volta ad una narrazione intima, che racchiude
momenti di vita celati e le relazioni con le persone che hanno
lasciato un segno nella sua esistenza.
La regista Elisa Mishto compone un
omaggio sull’amicizia, sul dolore e sulla bellezza di fare musica
insieme. Moderat: the Last
Days segue la band nei giorni successivi al suo
scioglimento, intervistando i componenti che si rivelano nelle loro
insicurezze, timori e speranze e si raccontano senza veli,
trasmettendo la passione che li ha accompagnati fino a quel
momento.
Sono tutti film che scappano dalla
rete dei grandi festival. Trovano un varco. Viaggiano liberi perché
sono leggeri, fragili e trasparenti come vetro. Per questo hanno
bisogno di più
attenzione e di un orizzonte praticabile. Così per il regista
Ludovico Di Martino, I viaggiatori,
più che un viaggio nel tempo, diventa un modo per interrogarsi su
un passato
da riavvolgere e superare e un futuro da conservare; su ciò che
l’umanità è stata e potrebbe diventare.
E’ lo spazio ideale per articolare
un racconto fantasy a loop temporale nella città Eterna, letto da
un adulto che ha ancora chiaro negli occhi il valore della
fantasia. Anche per Nicola Abbatangelo la fantasia e i sogni sono
una cosa molto seria: The Land of
Dreams è un musical che espande le atmosfere
dickensiane di Beauty (vincitore come miglior cortometraggio
internazionale ad Alice nella città), attraverso un impianto visivo
e una colonna sonora di grande impatto e fascino che diventano
materia prima per la visione in sala.
I pensieri dei ragazzi sono sottili,
hanno bisogno di ascolto per prendere forma e respiro.
Cosa verrà è il racconto di
un’avventura pedagogica. Un anno di vita nella classe di un piccolo
paese siciliano dove il regista Francesco Crispino ha raccolto,
giorno dopo giorno, parole ed emozioni, ragionamenti, ipotesi e
domande che emergevano dalle voci dei ragazzi
con cui ha lavorato. Tra vicende quotidiane, passioni e pomeriggi
di giochi Eric e Alice vivono il passaggio dall’infanzia
all’adolescenza tra libertà mutilate e restrizioni sempre più dure
espresse durante l’anno di maggior diffusione del COVID, in un Sud
d’Italia e d’Europa che è spazio di confine e insieme d’avanguardia
per gli effetti del cambiamento climatico.
EVENTI SPECIALI
Otto anni dopo l’esordio
con The Water Diviner, premiato come Miglior Film nel
2015 agli Oscar australiani, Russell
Crowe torna dietro la macchina da presa con un
thriller in cui si
rischia ben oltre il tavolo da gioco. In Poker
Face, l’attore e regista, anche co-autore della
sceneggiatura con Stephen M. Coates, interpreta Jake, un giocatore
d’azzardo miliardario che offre ai suoi migliori amici la
possibilità di vincere più denaro di quanto abbiano mai sognato. In
cambio, però, dovranno rinunciare a ciò che hanno protetto per
tutta la vita: i loro segreti. Nel cast anche Liam Hemsworth, RZA
del Wu-Tang Clan e Elsa Pataky.
Russell Crowe sarà a Roma per ritirare un Premio Speciale in
occasione del ventennale di Alice nella Città e partecipare a una
masterclass aperta alle scuole di cinema e al pubblico. Il film
sarà presentato in co-produzione con la Festa del Cinema e sarà
distribuito in Italia da Vertice 360.
Come di consueto, grande spazio
all’animazione e alle anteprime per la famiglia. Si può ancora
immaginare di filmare la natura da un punto di vista inedito,
rendendo tutto questo molto semplice, immediatamente comprensibile,
evitando con cura le situazioni più
scontate? Heart of Oak è qualcosa di
diverso: un film matrice di storie, che contemporaneamente è a
tutti gli effetti l’esperienza della natura al cinema. Una quercia
non è solo un albero: è un ecosistema in sé e una casa per molte
forme di vita diverse. Con
scoiattoli, aironi, formiche, cervi e tassi che ci svelano il
meraviglioso regno naturale in cui tutto è interconnesso, dalle
radici alla corona. La telecamera di Laurent Charbonnier e Michel
Seydoux cattura anche il più piccolo dettaglio, racconta un dramma
quotidiano di vita e morte mentre gli animali lottano per cibo,
riparo e sopravvivenza attraverso le stagioni. Girato in
4K, Heart Of Oak è forse una delle più belle
esperienze della natura al cinema.
Bambini e tigri non è la prima volta
che si incontrano nelle pagine di una favola per l’infanzia. Il
nuovo film di Brando Quilici è una summa di tutto ciò che è
fondamentale per gli uomini e per gli animali: i cuccioli, la vita,
il rispetto della natura. Quilici torna al festival
con Il ragazzo e la tigre, un film
che non ha età. Come i grandi classici sa parlare a ogni tempo e
luogo. È una storia che racconta un’avvincente avventura, è quasi
un manuale che ha odori e suoni della Natura, quella con la “n”
maiuscola, ma è anche e soprattutto un romanzo di formazione
nell’accezione più ampia. Un film per tutti quelli che credono
nello straordinario del c’era una volta.
Ci sono storie che si rivelano
irresistibili per quei bambini che vogliono crescere
affrontando
temi come il coraggio e la consapevolezza di sé: essere o non
essere… coccodrillo, questa è la bellissima idea di partenza dei
libri per ragazzi di Bernard Waber (Lyle, Lyle, Crocodile) a cui si
ispira il film di Will Speck e Josh Gordon. Il
talento di Mr. Crocodile è un gigantesco e se…
che ribalta la prospettiva di lettura della realtà degli adulti,
perché a differenza loro, tutti i bambini sanno già che non c’è
niente di sbagliato in un grande coccodrillo che canta, mangia
caviale e ascolta grande musica. Il coccodrillo Lyle (voce
originale di Shawn Mendes e voce italiana di Luigi Strangis) dice
al mondo che la famiglia può venire dai luoghi più inaspettati. Ma
sarà compito della famiglia Primm e del carismatico proprietario di
Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), dimostrare che un
coccodrillo canterino dalla grande personalità può far parte,
seppur inaspettatamente, di una famiglia.
Storie che credono nella solidarietà
e nella convivenza e nella diversità: il maestro d’animazione
francese
Michel Ocelot torna al festival con il suo
nuovo film THE BLACK PHARAOH, THE SAVAGE AND THE PRINCESS. Ancora
una volta ci lasceremo trasportare dai suoi racconti: tre favolose
odissee popolate da splendidi dei, misteriosi ragazzi selvaggi e
principesse ribelli. Un’esplosione di colori che oltrepassa tempi e
luoghi, seguendo il filo rosso della speranza.
GLI INCONTRI
RUSSELL CROWE
Russell Crowe sarà protagonista di
un incontro con il pubblico per un omaggio legato ai personaggi che
ha interpretato e che sono riusciti a entrare nell’immaginario di
diverse generazioni, rendendolo uno degli attori più amati di
sempre: John Nash in “A Beautiful Mind”(2001) e Jim Braddock in
“Cinderella Man”(2005) di Ron Howard; Dr. Jeffrey Wigand in
“Insider – Dietro la verità”(1999) di Michael Mann; Master &
Commander di Peter Weir; Detective Richie Roberts in “American
Gangster”(2007) di Ridley Scott fino a Massimo Decimo Meridio ne
“Il gladiatore”(2000), di Ridley Scott.
Un legame speciale unisce la
Capitale a Russell Crowe fin da quando ha interpretato il
personaggio di Massimo Decimo Meridio ne “Il Gladiatore” (2000),
ruolo che gli è valso l’Oscar per il Miglior Attore Protagonista.
Non a caso Roma è stata scelta anche per il lancio mondiale della
sua opera seconda Poker Face,
thriller da lui stesso diretto, e interpretato con Liam Hemsworth,
che sarà proiettato in anteprima ad Alice nella Città in
coproduzione con la Festa del Cinema.
Per celebrare l’arrivo di Russell
Crowe a Roma, Urban Vision e Alice nella Città proietteranno in
diretta streaming su un maxi schermo nella centralissima Piazza
Campo de’ Fiori a Roma la masterclass che si terrà all’Auditorium
della Conciliazione dando così la possibilità al pubblico di
partecipare.Poker Face segna il ritorno dietro la macchina da presa
di Russell Crowe, otto anni dopo l’esordio con “The Water Diviner”,
premiato con l’Oscar australiano come miglior film nel 2015.
L’attore, che è anche co-autore della sceneggiatura con Stephen M.
Coates, interpreta un giocatore d’azzardo miliardario che offre ai
suoi migliori amici la possibilità di vincere più denaro di quanto
abbiano mai sognato. In cambio, però, dovranno rinunciare a ciò che
hanno protetto per tutta la vita: i loro segreti. Nel cast anche
RZA del Wu-Tang Clan ed Elsa Pataky. Poker Face sarà distribuito in
Italia da Vertice 360 e uscirà nei cinema italiani a fine
novembre.
PAUL MESCAL e CHARLOTTE
WELLS – In collaborazione con MUBI
Italia.
Dopo il grande successo ottenuto con
la serie Normal People (BAFTA per l’interpretazione del personaggio
di Connel) e il debutto cinematografico in The Lost Daughter, Paul
Mescal torna al cinema con l’atteso AFTERSUN, il film d’esordio di
Charlotte Wells. In occasione della presentazione del film al
festival, proveremo a ripercorrere, in un incontro aperto al
pubblico, i temi e i tanti fili sottili che mettono a fuoco il
valore della memoria, che in questo film è qualcosa di più di un
insieme di ricordi. È una storia semplice che
ci fa prendere ancora più consapevolezza di quanto i rapporti umani
siano centrali nelle nostre esistenze.
EMMA MARRONE –
In collaborazione con Nuovo Imaie.
Cantautrice, personaggio televisivo,
musicista, produttrice discografica e attrice è una delle artiste
italiane più poliedriche ed amate dai più giovani. Emma Marrone
dialogherà insieme a Piera Detassis del suo percorso artistico tra
Musica e Cinema: dal suo esordio davanti alla macchina da presa
con Benvenuti al Nord (2012), all’esperienza con
Gabriele Muccino nel film Gli anni più belli e
nella serie A casa tutti bene, e racconterà il suo
ritorno sul set come protagonista del film Il
ritorno, diretto da Stefano Chiantini e presentato
nella sezione Panorama Italia di Alice nella città.
CORTOMETRAGGI — Alice nella città insieme a Premiere Film,
partner nell’organizzazione dell’evento, rinnova la grande
attenzione al mondo del cortometraggio. I corti selezionati saranno
proiettati dal 13 al 16 ottobre all’Auditorium della Conciliazione.
La giuria sarà composta da Maurizio Lombardi, Claudia Potenza e
Fulvio Risuleo.
CONCORSO
LA NEVE COPRIRÀ TUTTE LE COSE – World Premiere
Di Daniele Babbo – Italia · 2022 · 15’
Cast: Barbara Ronchi, Davide Iacopini
Produzione: Meproducodasolo
Distribuzione Int/Ita: Tiny Distribution
GUERRA TRA POVERI – World Premiere
Di Kassim Yassin Saleh – Italia · 2022 · 15’
Cast: Francesco Rodrigo, Sirabella Sinigallia, Alessandro Sardelli,
Andrea Autullo, Maria Lauria, Sara Cardinaletti, Valentino
Campitelli,
Pino Calabrese, Valerio Didomenicantonio Produzione: Ulalà film &
co.
Distribuzione Int/Ita: Tiny Distribution
TORTO MARCIO – World Premiere
Di Prospero Pensa – Italia · 2022 · 7’30”
Cast: Davide Calgaro, Ussi Alzati, Simon Rizzoni Produzione:
Bellinzona Independent Studios
FELIZ NAVIDAD – World Premiere
Di Greta Scarano – Italia · 2022 · 13’20” Cast: Benedetta Cimatti,
Simone Liberati, Sandra Milo, Carla Signoris, Lorenzo Gioielli,
Lorenzo Porcacchia
Produzione: Groenlandia Film
CALCUTTA 8:40 AM – World Premiere
Di Adriano Valerio – Francia · 2022 · 13’
Cast: Lionel Dray, Agami Mandal, Samadarshi Dutta Produzione: Films
Grand Huit, Off Season Films Distribuzione italiana: Films Grand
Huit Distribuzione internazionale: Films Grand Huit
BATTIMA – World Premiere
Di Federico Demattè – Italia · 2022 · 15’
Cast: Seck Abdoulaye, Caterina Bagnulo, Manuel Rulli Produzione:
Indigo Film, Emergency
AS DE TRÈFLE – Italian Premiere
Di Henri Kebabdjian – Francia · 2021 · 9’34” Cast: Thierry
Hancisse, Félicie Robert Produzione: Top Hat Production
Distribuzione Int/Ita: Origine Films
FILE – Italian Premiere
Di Sonia K. Hadad – Iran · 2022 · 20’ Cast: Mahin Sadri, Amirali
Taherabadi Produzione: Payman Shadmanfar Distribuzione Int/Ita:
Lights On
JAMAL TOSMAL – World Premiere
Di Martina Pastori – Francia · 2022 · 17’
Cast: Nassim Bouguezi, Allan Marcelli Produzione: Artmineur
Distribuzione Int/Ita: Premiere Film
BERGIE – International Premiere
Di Dian Weys – Sudafrica · 2022 · 7’ Cast: Oscar Petersen, Nicola
Hanekom, Gretchen Ramsden, David Isaacs
Dean Balie, Robert Hindley, Earl Kruger Produzione: Stranger Films
(Pty) Ltd. Distribuzione Int/Ita: Lights On
THE DELAY – World Premiere
Di Mattia Napoli – Italia · 2022 · 15’
Cast: Vincenzo Nemolato, Federica Sandrini, Riccardo Leto, Giuseppe
Rosso
Produzione: 10D Film, Grey Ladder, Origine Films Distribuzione
Int/Ita: Premiere Film
STORY OF YOUR LIFE – World Premiere
Di Salvatore De Chirico – Italia · 2022 · 19‘ Cast: Fortunato
Cerlino, Daniele Mariani,
Lino Guanciale, Ilaria Rossi, Francesca Cavallin, Francesco Gheghi,
Roberto Nocchi. Produzione: Elio Film
Distribuzione Int/Ita: Premiere Film
IL BARBIERE COMPLOTTISTA – Italian Premiere Di
Valerio Ferrara – Italia · 2022 · 19’30”
Cast: Lucio Patanè, Maria Pia Timo,
Bruno Pavoncello, Ilir Jacellari
Produzione: CSC – Centro Sperimentale di Cinemtografia
Distribuzione Int/Ita: Premiere Film
A.O.C – Italian Premiere
Di Samy Sidali – Francia · 2022 · 18’ Cast: Wassim Loqmane, Shirel
Nataf, Evelyne El Garby Klaï, Claire Dumas Distribuzione Int/Ita:
Mabel Films
RITUÁLY – Italian Premiere
Di Damián Vondrášek – Repubblica Ceca · 2022 · 16’ Cast: Tomáš
Starý, Daniel Vízek
Produzione: Cinémotif Films
Distribuzione Int/Ita: Lights On
WELCOME – Italian Premiere
Di Giuseppe De Lauri – USA· 2022 · 15’
Cast: Matteo Russo, Philip Green, Hannah Karpenko, Eric Rosenberg,
Elija Moran, J. Kobe Wallace,
Xavier Wolf, Symone Lu-tes, Danel Minaar, Kostja Kostic Produzione:
Cheryl Wang,
Giulia Chiara Rocca, Giuseppe De Lauri
Distribuzione Int/Ita: Sayonara Film
SPAZIO ANIMAZIONE
ECCE – Italian Premiere
Di Margherita Premuroso – Italia · 2022 · 7’15” Produzione:
Margherita Premuroso Distribuzione Int/Ita: Zen Movie
SPRING ROLL DREAM – Italian Premiere
DiMaiVu-UK· 2022·10’
Cast: Elyse Dinh, Bui Bai Binh, Jarlan Bogolubov Produzione:
National Film and Television School. Distribuzione Int/Ita:
Sayonara Film
DOMA – Italian Premiere
Di Chiara Seveso – Italia · 2022 · 4’30’
Cast: Interprete personaggio Tzia: Maria Casula
Produzione: Nuova Accademia s.r.l.
Distribuzione Int/Ita: Premiere Film
CARAMELLE – World Premiere
Di Matteo Panebarco – Italia · 2022 · 12’20”
Produzione: Panebarco
in associazione con Mediterraneo Cinematografica Distribuzione
Int/Ita: Premiere Film
LUKI – World Premiere
Di Marta Bencich – Italia · 2022 · 11′ Cast: Marianna Fontana
Produzione: Vivo Film
PENSACI – World Premiere
Di Peter Marcias – Italia · 2022 · 10′ Cast:
Produzione: Fondazione Sardegna Film Commission, Capetown
srl
Distribuzione Int/Ita: – Capetown Srl
PALOMAR VA IN CITTÀ – World Premiere Di Mario
Kreill – Italia · 2022 · 6’30”
Cast: Claudio Gioè (Voce narrante) Produzione: Fantasmagorie
studio
IL PROVINO – World Premiere
Di Gregorio Sassoli – Italia · 2022 · 20’
Cast: Eco Andriolo Ranzi, Pierpaolo Lovino, Ascanio Balbo,
Alessandro Bernardini, Marco Bozzarini, Simone Maria Cimini
Produzione: Gregorio Sassoli
Distribuzione Int/Ita: Sayonara Film
TRE VOLTE ALLA SETTIMANA – World Premiere Di
Emanuele Vicorito – Italia · 2022 · 13’20” Cast: Caterina D’Andrea,
Luciana Zazzera, Pina Rinauro, Rosetta Lima.
Produzione: Alessandro Capitani Distribuzione Int/Ita: Premiere
film
IL RIMBALZO DEL GATTO MORTO – World Premiere Di
Antonino Valvo – Italia · 2022 · 16’15”
Cast: Claudia Marsicano, Giacomo Rabbi Produzione: Oki Doki film,
Lampo Tv
Distribuzione Int/Ita: Premiere Film
UN MILIONE DI ITALIANI (NON SONO ITALIANI)
World Premiere
Di Maurizio Braucci – Italia · 2022 · 20’
Cast: Fatima Mbengue, Sara Vanderwert, Francesco Di Napoli, Sergio
Vitolo, Maria Pia De Vito
Produzione: Maurizio Braucci, Dedalus, Arrevuoto, Parallello 41
LARUA – World Premiere
Di Francesco Madeo – Italia · 2022 · 20’30”
Cast: Blu Yoshimi, Flaminia De Vico, Rossella Pugliese, Moisè
Curia
Produzione: Dreamcatchers Entertainment Distribuzione Int/Ita:
Dreamcatchers Entertainment