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The Book of Boba Fett: ogni film western a cui si fa riferimento nella serie

Come spin-off di The Mandalorian, The Book of Boba Fett continua la nobile tradizione dello Space Western, combinando elementi tematici e archetipici sia del genere fantascientifico che di quello western per offrire un metodo di narrazione innovativo. Con i suoi drammatici scontri nelle strade di Mos Espa, una sequenza di rapine al treno al cardiopalma attraverso il Mare delle Dune, e un’attenzione unica al tribalismo con i Razziatori Tusken, la serie non prende solo in prestito aspetti dei film western – rende loro omaggio con riferimenti diretti.

Mentre The Mandalorian ha ambientato alcuni episodi sul pianeta di sabbia Tatooine, questa serie ha come location quasi esclusiva il mondo dell’Orlo Esterno, sfondo perfetto per incorporare scene specificamente riprese da  Il buono, il brutto e il cattivo, Balla coi lupi e Mezzogiorno e mezzo di fuoco; ogni film western a cui si fa riferimento in The Book of Boba Fett lo rende un naturale successore di The Mandalorian, nonché iconico nel suo stesso genere.

Balla coi lupi (1990)

Sicuramente considerato come uno dei migliori episodi della serie, l’episodio 2 si concentra su una tribù di predoni Tusken che salvano la vita di Boba Fett e il leggendario cacciatore di taglie ripaga la loro gentilezza. Lottando per guarire le ferite dal tempo trascorso nello stomaco del Sarlacc, Fett apprende comunque i costumi della cultura Tusken e si guadagna il loro rispetto a malincuore adottando il loro stile di combattimento e accettando la loro rivendicazione del deserto.

Una delle maggiori influenze per questa storyline viene indubbiamente dal film western Balla coi lupi, con Kevin Costner nel ruolo di un veterano della guerra civile che, come Fett, desidera lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle e finisce per essere accolto in una tribù Lakota. Il tempo trascorso da Fett tra il popolo della sabbia lo aiuta ad apprezzare il valore della famiglia, della lealtà e della comunità rispetto all’isolamento, all’inganno e alla violenza inutile.

Gli Spietati (1992)

Gli spietati film boba fettPer i fan che si lamentano del fatto che The Book of Boba Fett non mostra abbastanza il più noto cacciatore di taglie della galassia come un “assassino a sangue freddo”, c’è una scena nell’Episodio 2 che evidenzia la brutalità grintosa con cui Fett ha impresso la sua eredità; questa ha luogo nientemeno che nel bar adiacente alla Stazione Tosche e coinvolge una serie di cavalieri della sabbia Nikto che Fett elimina in breve tempo con poco più dei suoi pugni e un bastone gaffi.

Clint Eastwood evoca una scena simile nel film Gli Spietati, dove il suo fuorilegge trasformato in antieroe William Munny entra in un saloon e spara prima al suo proprietario disarmato, poi a una serie di altri criminali che entrano nella mischia. Come Boba Fett, Munny rimane freddo e spietato durante l’assalto, trascinato nella violenza che aveva giurato di essersi lasciato alle spalle e, ugualmente a Fett, si ferma brevemente per versarsi qualcosa si forte da bere prima di giustiziare un ultimo avversario.

The Great Train Robbery (1903, 1979)

the great train robbery boba fettUn momento iconico della serie si verifica verso la fine dell’Episodio 2 quando Boba Fett, fresco della rissa alla Stazione Tosche (e con le speeder bike al seguito) conduce i Razziatori Tusken a fermare il treno che trasporta contrabbando per il Sindacato Pyke attraverso il loro territorio. Non solo l’intera sequenza è da cardiopalma dall’inizio alla fine, ma trasmette anche il modo unico in cui Fett e la tribù lavorano insieme come pari per fermare una minaccia reciproca.

Le rapine ai treni sono un tropo di molti film western, ma nessuna rapina ai treni è così famosa come quella di The Great Train Robbery, il primo western realizzato nel 1903 che si concentra su una banda di fuorilegge che rapina un treno e cerca di fuggire attraverso le montagne prima di essere catturato dalla gente del posto. Un remake (con Sean Connery e ambientato nell’Inghilterra vittoriana) è uscito nel 1979, e presenta un combattimento altrettanto esilarante come quello visto in The Book of Boba Fett in cima ai vagoni ferroviari.

Il buono, il brutto e il cattivo (1966)

Il buono, il brutto, il cattivo colonna sonoraHa senso che la quintessenza della figura del cowboy in The Book of Boba Fett affronti il pistolero più omicida in una scena di combattimento con chiara ispirazione da uno dei più famosi film western di tutti i tempi, Il buono, il brutto e il cattivo. Ci sono tre figure nella sua scena finale con le dita in bilico sui grilletti dei loro fucili, ma solo uno si allontana, rispecchiando esattamente la stessa situazione tra lo sceriffo Cobb Vanth, il suo vice e Cad Bane nell’episodio 6 della serie Disney+.

Proprio come l’uomo senza nome di Clint Eastwood ne Il buono, il brutto e il cattivo, il maresciallo Cobb Vanth si è affermato come una canaglia opportunista ma anche dalla forte bussola morale; una volta si è servito dell’armatura di Boba Fett, ma solo per fare del bene ai cittadini di Freetown. Come L’uomo senza nome che affronta il cattivo Angel Eyes di Lee Van Cleef, anche se lui stesso non è del tutto un uomo degno di fiducia, Marshal Vanth deve ostacolare Cad Bane perché è la cosa giusta da fare.

C’era una volta il West (1968)

C'era una volta il west film boba fettCad Bane è uno dei più noti cacciatori di taglie della galassia, con una reputazione tanto pericolosa quanto quella di Boba Fett e Fennec Shand. Quando arriva su Tatooine per intimidire il maresciallo Cobb Vanth e permettere che il commercio di spezie del Pyke Syndicate continui, ci regala uno degli ingressi in scena più agghiaccianti di tutti i personaggi de Il libro di Boba Fett, ricordandoci l’arrivo di uno dei cattivi più crudeli dei western.

Il Frank di Henry Fonda, un assassino similmente vestito di nero ed emissario di un avido barone delle ferrovie, fece scalpore nel 1968 quando C’era una volta il West seguì il suo regno di terrore nella piccola città di Flagstone: come Cad Bane, era un’amalgama di fascino e malizia, capace di incredibili imprese di brutalità. La presenza di Bane ricorda ai fan quale sia la posta in gioco, e il suo confronto con – e il successivo abbattimento – dello sceriffo indica che nessun personaggio è al sicuro dalla sua prontezza di riflessi.

I magnifici sette (1960)

I magnifici sette film boba fettL’emozionante finale della stagione 1 mette Boba Fett, Din Djarin, Fennec Shand, Black Krrsantan, Drash, Skad, Peli Motto e la gente di Freetown contro il nefasto Cad Bane e i soldati del Pyke Syndicate, con ogni combattente che assume posizioni strategiche intorno a Mos Espa fino a quando non vengono finalmente messi all’angolo e Fett si vede costretto a trovare una soluzione creativa.

Ne I magnifici sette (un classico western rivisitato nel 2016), sette leggendari pistoleri vengono arruolati da una piccola città per impedire le continue incursioni del ben più ampio gruppo di Calvera e dei suoi banditos. Proprio come Fett e la sua banda, i letali pistoleri devono combattere al fianco della città per garantire la libertà dei suoi cittadini; Dopo la vittoria, i sopravvissuti godono del plauso del villaggio, ma a un grande costo. Quando Fett cammina per le strade di Mos Espa dopo la sua vittoria, è abbracciato dalla gente come un leader che non li abbandonerà anche se in inferiorità numerica e con meno armi.

Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1952)

Una delle battaglie più importanti del finale della stagione 1 non è combattuta tra due fazioni opposte, bensì da un rappresentante di ciascuna: il Daimyo Boba Fett e il maestro d’armi Cad Bane, che risolvono una vendetta in corso da tempo tra il protetto e il mentore; i fan sanno che il momento culminante arriverà, e la sospensione e la tensione crepitano nell’aria come il ronzio della sciabola oscura di Din Djarin.

La loro resa dei conti culminante, in cui ogni cacciatore di taglie si confronta con l’altro lungo la strada principale di Mos Espa, ricorda il duello finale tra il maresciallo Will Kane e il fuorilegge Frank Miller, due nemici che passano l’intero Mezzogiorno e mezzo di fuoco per concludere con un epico combattimento finale. Nessuno degli abitanti della città rischierà la propria incolumità per aiutare lo sceriffo nel momento del bisogno, e come Fett, si assume il pericolo al posto loro; Kane e Fett sono entrambi più vecchi e scossi dal sospetto che potrebbero non essere più veloci come una volta, ma hanno bisogno di dimostrare alle loro rispettive città che possono proteggerle contro paradigmi del male come Miller e Bane. Per Fett è importante battere Bane per lasciarsi veramente alle spalle la sua precedente vita da cacciatore di taglie, portare la pace nel suo passato e diventare un eroe per la gente.

MCU: 8 indiscrezioni sulla Fase 4 che dovete sapere!

MCU: 8 indiscrezioni sulla Fase 4 che dovete sapere!

Il 2022 è iniziato a rilento per i supereroi, e sebbene ci siamo tutti divertiti con Peacemaker, sembra che l’anno cinematografico dei cinecomics non inizierà veramente fino all’arrivo di The Batman e Moon Knight. Da quel momento in poi, si prospetta un periodo davvero impegnativo sia per il DCEU che per il MCU, ma è su quest’ultimo che ci concentreremo in questo articolo.

ComicbookMovie ha setacciato il web alla ricerca di voci e indiscrezioni sulla Fase 4 del MCU per portarvi una guida definitiva su ciò che potrebbe essere in arrivo nei prossimi anni, con potenziali rivelazioni scioccanti e davvero audaci…

Il Potente Thor avrà un proprio film da solista

Natalie Portman tornerà come Jane Foster in Thor: Love and Thunder, brandendo un Mjolnir rinnovato come Mighty Thor. Si tratta di uno sviluppo eccitante per il personaggio, anche se sarà temporaneo o permanente a seconda di quanto tempo il premio Oscar ha intenzione di rimanere nei paraggi; sono diverse le voci che suggeriscono si tratti di un cambiamento di status quo del personaggio e che ci siano piani in atto per farlo rimanere a lungo, con anche un proprio film da solista in progettazione.

Questo film potrebbe costituirsi come parte di un progetto su larga scala per quanto riguarda opere incentrate sulle supereroine donne, oppure potrebbe concretizzarsi come uscita da solista su questo nuovo Dio del Tuono, se Chris Hemsworth appenderà Stormbreaker per un po’… Ci sarebbe comunque posto per due Thor nel MCU e non diremmo di no a nessuna delle due versioni, che sarebbe bello vedere prendere piede ognuna in un proprio franchise.

Alcuni volti della Marvel Television verranno modificati

Con Daredevil e Kingpin ufficialmente parte del MCU dopo Spider-Man: No Way Home e Hawkeye, i fan sono ansiosi di vedere quanti altri attori e personaggi della Marvel Television saranno introdotti in questo universo. La riproposizione del Darkhold in WandaVision suggerisce che i Marvel Studios non saranno vincolati alle decisioni creative del passato, ma questo cosa significa esattamente?

È troppo presto per dirlo ma, nonostante ciò che Vincent D’Onofrio ha dichiarato, il Wilson Fisk che ha interpretato in Hawkeye era molto diverso dalla versione che ha portato in vita in Daredevil! Questo potrebbe spiegare una voce che sostiene che non tutti gli attori dell’era Marvel Television saranno chiamati a tornare. In altre parole, mentre Charlie Cox ha la possibilità di fare un altro tentativo con Matt Murdock, i Marvel Studios potrebbero optare per nuove leve nei ruoli di Quake e Luke Cage, per esempio.

Loki non è l’unica serie Disney+ ad ottenere una seconda stagione

WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier sono entrambe partire come “miniserie” una tantum e, attualmente, nessuna parola è stata spesa per quanto riguarda Hawkeye, anche dopo la stellare prima stagione.

Sembra comunque che i Marvel Studios abbiano grandi piani per alcune delle serie tv che approderanno su Disney+ nel corso del 2022. Moon Knight, She-Hulk, e Ms. Marvel sono già state rinnovate per più stagioni – una decisione che sembra far intendere la consapevolezza della Marvel che non c’è spazio per tutti sul grande schermo! Da un punto di vista narrativo, prevedere stagioni multiple per personaggi come quelli che andremo a conoscere è una mossa intelligente. Nonostante i due show menzionati in precedenza abbiano creato un nuovo status quo per i loro protagonisti, perché non continuare a seguire le avventure legali di She-Hulk e l’emergere di Marc Spector in televisione piuttosto che dare il via a nuovi franchise o incorporare i personaggi ad altre pellicole?

Spider-Man 4 introdurrà Miles Morales

Tom Holland ha parlato molto delle sue speranze di passare il mantello di Spider-Man a Miles Morales o a Spider-Woman; si pensa che l’introduzione del primo sia nei piani di Spider-Man 4, una decisione creativa che promette grandi cambiamenti per l’arrampica-muri del MCU.

Dopo aver trovato una legione di fan nei fumetti, nei videogiochi e nel premio Oscar ottenuto da Spider-Man: Into the Spider-Verse, è opportuno che Miles approdi finalmente in uno scenario live-action. Ci sono ancora molte storyline da raccontare su Peter Parker, ma perché non fargli fare da mentore a questo giovane eroe (specialmente ora che ha finalmente finito il liceo) e regalare al MCU non uno, ma due Spider-Men? Non siamo ansiosi di vedere la fine della storia di Peter, ma l’arrivo di Miles apre la porta a innumerevoli nuove avventure e conferisce contemporaneamente all’arrampica-muri un alleato in un momento in cui è letteralmente solo al mondo.

Wakanda contro Atlantide

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale alla fine di quest’anno, e i Marvel Studios hanno fatto un lavoro innegabilmente straordinario nel rivelare poco o nulla sul sequel. Certo, abbiamo visto l’insolita foto del set e sentito un po’ di chiacchiere online su Letitia Wright, ma di cosa tratterà effettivamente il film?

Voci di corridoio hanno suggerito che vedremo Latveria (e quindi Doctor Doom) orchestrare una guerra tra Wakanda e Atlantide, con Tenoch Huerta che si dice sia il Namor the Submariner del MCU. Se fosse vero, questo potrebbe essere sorprendente. Una recente soffiata ha affermato che Lake Bell interpreterà un personaggio chiamato Dr. Graham nel seguito di Black Panther, che sfrutta un dispositivo creato da Riri Williams per trovare il Vibranium nell’oceano. È questo, non gli eventi di Avengers: Endgame o Eternals, che presumibilmente porta Namor in superficie per una battaglia contro chiunque prenda il mantello di Pantera.

Captain Marvel e Valchiria?

Sin da quel famoso tease alla fine di Avengers: Endgame, i fan hanno speculato in modo sfrenato su chi sarà la “regina” di Valchiria in Thor: Love and Thunder. Essendo il primo grande personaggio del MCU apertamente LGBTQ, è fondamentale che i Marvel Studios non facciano errori, quindi perché non affiancarla ad un grande nome?

Questa è la premessa di un rumor che sostiene che Captain Marvel sarà l’interesse amoroso di Valchiria nel MCU. Si è speculato, dopo il suo film da solista, che Carol Danvers avrebbe potuto essere romanticamente coinvolta con Maria Rambeau, e troverete un mucchio di fan art online che sostengono una partnership Carol/Valkyrie; il fatto di scegliere due importanti supereroine femminili che si impegnano in una relazione romantica sarebbe un grande passo avanti per il MCU. Inoltre, un cameo di Captain Marvel nel prossimo film di Thor potrebbe anche portare Valchiria a comparire in The Marvels per quello che sarebbe un team-up al femminile davvero da paura in quel sequel.

John Krasinski come Mister Fantastic

Tra i maggiori rumours riguardanti Doctor Strange nel Multiverso della Follia, è stato detto che il film introdurrà John Krasinksi come Mister Fantastic; la star di Jack Ryan dovrebbe interpretare una variante di Reed Richards, notizia che ha effettivamente deluso molti fan del MCU.

Sebbene vedere Krasinski vestire i panni del leader dei Fantastici Quattro sia un sogno che si avvera, un’apparizione una tantum – con un attore totalmente diverso che interpreta Reed nel reboot di John Watts – sarebbe un grosso errore da parte della Marvel. Speriamo davvero che il Reed di Krasinski debutti come Variant prima di interpretare il Mister Fantastic del MCU; in ogni caso, questo è un esempio di casting perfetto.

Il ritorno degli Spider-Men

Da quando Spider-Man: No Way Home è uscito, abbiamo visto molti commenti online che suggeriscono che la Sony Pictures abbia piani futuri per le varianti di Peter Parker di Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Alcuni sostengono che il progetto sia quello di riunirli con lo Spidey di Tom Holland per un altro film, mentre altri hanno suggerito che Garfield avrà la possibilità di brillare in The Amazing Spider-Man 3. È tutto piuttosto entusiasmante, ma c’è una voce, in particolare, che ha attirato la nostra attenzione di recente: si dice che i Marvel Studios rivogliano i due attori per Secret Wars, il che indicherebbe che questo prodotto sarà più simile all’avventura multiversale di Jonathan Hickman che al classico racconto ambientato su Battleworld. Se è vero, Doctor Strange nel Multiverso della Follia rappresenta solo il punto di partenza di ciò che ci riserva il MCU

Oscar: tutti i film Marvel nominati e i (pochi) vincitori

Oscar: tutti i film Marvel nominati e i (pochi) vincitori

È di nuovo quel periodo dell’anno: la stagione degli Oscar è alle porte. A pochi giorni dall’annuncio delle nomination, i fan del capolavoro Marvel Spider-man: No Way Home si sono già scatenati: nonostante l’indiscusso successo, il film ha ricevuto solo una menzione da parte dell’Academy per la categoria Migliori effetti speciali.

Ancora una volta, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences si rifiuta di riconoscere il giusto merito al genere dei supereroi. Sono davvero pochi i film Marvel che hanno ricevuto un riconoscimento da parte della giuria più importante in ambito cinematografico e ancora meno quelli che sono riusciti ad accaparrarsi una statuetta d’oro. Vediamo l’elenco completo dei film Marvel che sono stati nominati agli Oscar nel corso degli anni!

Spider-Man (2002)

spider-man-oscarSpider-Man di Sam Raimi ha aperto una nuova era in termini di effetti visivi. Non si era mai visto nulla del genere. Il film riesce ad ottenere due nomination: Migliori effetti speciali e Miglior sonoro. Purtroppo però, non arriva nessuna statuetta: la prima è ottenuta da Il Signore degli Anelli – Le due torri, mentre il premio per il sonoro va al musical Chicago.

Spider-Man 2 (2004)

spider-man-2-oscarAnche il capitolo due di Spider-Man di Sam Raimi tenta di sfondare: riceve tre nomination dall’Academy, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro. Il film riesce ad accaparrarsi l’Oscar per gli effetti speciali, battendo Doctor Octopus, mentre il premio per il sonoro va ad un altro film di supereroi, Gli Incredibili. Ray è premiato invece per il miglior montaggio sonoro.

Iron Man (2008)

Iron-Man-oscarIl primo capitolo del Marvel Cinematic Universe ottiene due nomination, ma perde presto entrambe. L’Oscar per il Miglior sonoro va a Il Cavaliere Oscuro, mentre quello per gli effetti speciali viene conquistato da Il Curioso caso di Benjamin Button di David Fincher.

Iron Man 2 (2010)

iron-man-2-oscarUn sequel deludente rispetto al primo Iron Man, ma che riesce a guadagnarsi la nomination agli Oscar per i Migliori effetti speciali. Sfortunatamente, la concorrenza è alta: Inception di Christopher Nolan, così sorprendente a livello visivo, batte il film Marvel.

Big Hero 6 (2014)

big-hero-6Big Hero 6 non è prodotto dai Marvel Studios, ma il film d’animazione Disney sfrutta molto bene alcuni personaggi della Marvel Comics. Nominato per la categoria Miglior film d’animazione, Big Hero 6 riesce a battere The Boxtrolls, Dragon Trainer 2, La canzone del mare e La storia della Principessa Splendente: nessuno dei film è abbastanza forte.

Captain America: The Winter Soldier (2014)

Captain America- The Winter SoldierI fratelli Russo puntano in alto nel 2014 con Captain America – The Winter Soldier: il film si dimostra un blockbuster di altissima qualità. Anche l’Academy decide di nominarlo nella categoria Oscar per i Migliori effetti speciali. Sfortunatamente, Interstellar di Christopher Nolan ha la meglio e  soffia via il premio alla Marvel.

Guardiani della Galassia (2014)

guardiani-della-galassiaGuardiani della Galassia ha stupito tutti mostrando un lato totalmente diverso dell’MCU, con un’avventura cosmica e un mix unico ed eclettico di personaggi. Il più grande film di James Gunn riesce a farsi nominare dall’Academy, sia per il Miglior trucco che per i Migliori effetti speciali, ma purtroppo non viene premiato: alla premiazione degli OscarGrand Budapest Hotel e Interstellar hanno la meglio sul film della Marvel.

X-Men: Giorni di un futuro passato (2014)

x-men-oscarCon X-Men: Giorni di un futuro passato il franchise alza seriamente l’asticella. Quattordici anni dopo il film precedente, la 20th Century Fox lancia una bomba potente, ma ha una spietata concorrenza: è il terzo film di supereroi ad essere nominato quell’anno nella categoria Migliori effetti speciali e tutti e tre vengono battuti da Interstellar.

Doctor Strange (2016)

doctor-strange-2016Scott Derrickson è riuscito a passare dall’horror ai supereroi: il suo Doctor Strange è incredibile, nessuno poteva prevedere gli effetti visivi che il regista ha realizzato. Se la storia è simile a Iron Man, sono le sequenze costruite follemente ad aiutare il film a spiccare. Doctor Strange ottiene una nomination per i Migliori effetti speciali, per poi essere battuto da Il libro della giungla.

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)

i guardiani della galassia-vol-2Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato probabilmente un film ancora migliore del suo predecessore, ma ha dovuto affrontare una forte concorrenza nella categoria Migliori effetti speciali: tra Kong – Skull Island, The War – Il pianeta delle scimmie, Star Wars – L’ultimo Jedi e Blade Runner 2049, è quest’ultimo a battere il film e a guadagnarsi l’Oscar.

Logan (2017)

logan-oscar-2017Il saluto a Hugh Jackman come interprete di Wolverine avviene in Logan: il film di James Managold è una superba conclusione dell’era Jackman nella Marvel. Logan riesce infatti a guadagnare una nomination per la Miglior sceneggiatura non originale, caso più unico che raro per i film dei supereroi. Alla fine però, a vincere l’Oscar è Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Avengers: Infinity War (2018)

Avengers- Infinity War-oscarAvengers: Infinity War è stato un film incredibile che ha scioccato il pubblico portando sulla scena personaggi che mai avremmo immaginato di vedere insieme. Acclamato come uno dei migliori film MCU mai realizzati, è stato nominato solo per la categoria Migliori effetti speciali, per poi essere scavalcato dal biopic con Ryan Gosling Neil Armstrong, Il primo uomo.

Black Panther (2018)

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Finalmente arriva anche per la Marvel la nomination per l’Oscar come Miglior film. A riceverla è Black Panther, il lungometraggio di maggior successo tra quelli della lista. Nominato anche per le categorie Migliore scenografia, Migliori costumi, Migliore colonna sonora, Miglior montaggio sonoro, Miglior sonoro e Migliore canzone, il film riceve ben tre premi Oscar per scenografia, costumi e colonna sonora.

Spider-Man: Un nuovo universo (2018)

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Il 2018 è stata un’ottima annata per la Marvel in termini di premi Oscar. Anche se Spider-Man: Un nuovo universo appartiene alla Sony Pictures, siamo sempre nell’area semantica Marvel. Spider-Man: Un nuovo universo riesce a guadagnarsi un Oscar come Miglior Film d’animazione, mettendo facilmente in ombra opere come Gli Incredibili 2, Ralph Spacca Internet e L’isola dei cani di Wes Anderson.

Avengers: Endgame (2019)

Avengers- Endgame

Avengers: Endgame è un blockbuster epico che ci regala tre ore piene di momenti indimenticabili. Il film è anche il più proficuo di tutti i tempi, ma comunque non pice troppo all’Academy: ottiene solo una nomination per i Migliori effetti speciali, ma poi perde l’Oscar contro il capolavoro di Sam Mendes 1917.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli (2021)

shang-chi e la leggenda dei dieci anelli

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è un film che ha superato ogni aspettativa, non solo per le immagini mozzafiato, ma anche per la storia decisamente potente rispetto agli standard dell’MCU. Nonostante la pandemia, il film è stato un successo anche al botteghino. Per quanto riguarda gli Oscar 2022, lo vedremo in corsa nella categoria Migliori effetti speciali.

Spider-Man: No Way Home (2021)

Spider-Man- No Way Home-oscar

È grande la delusione da parte dei fan nel vedere che Spider-Man: No Way Home è stato escluso dalla categoria Miglior film. Anche Jimmy Kimmel si è scagliato contro lo snobbamento da parte dell’Academy: il film, successo da record al botteghino e acclamato dalla critica, concorrerà agli Oscar solo per i Migliori effetti speciali. Speriamo, almeno per questa categoria, in una vittoria.

Sotto assedio – White House Down: trama, cast e curiosità sul film

Da sempre impegnato a portare al cinema storie di carattere catastrofico come Independence Day e The Day After Tomorrow, il regista tedesco Roland Emmerich è oggi sinonimo per il grande schermo di distruzione, invasione aliena o attacchi terroristici. Proprio relativo a quest’ultimo è il film Sotto assedio – White House Down, incentrato proprio sui tentativi di un poliziotto di proteggere il presidente degli Stati Uniti da un gruppo di paramilitari. Uscito in sala nel 2013, il film ha confermato un volta di più il fascino che Emmerich nutre per questo tipo di storie particolarmente esplosive, nel quale è un maestro indiscusso.

Scritto dallo sceneggiatore James Vanderbilt, autore di film come Il tesoro dell’Amazzonia, The Amazin Spider-Man e RoboCop, il film punta così su una serie di sequenze d’azione particolarmente memorabili, arricchite da effetti speciali particolarmente sbalorditivi e interpretazioni di alto livello. Come sempre, Emmerich si è avvalso di un cast di grandi star di Hollywood, tra cui anche premi Oscar. Nonostante ciò, il film non ha registrato un incasso particolarmente esaltante al box office. A fronte di un budget di 150 milioni di dollari, Sotto assedio – White House Down è arrivato a guadagnarne appena 205 in tutto il mondo.

Ad oggi, però, il film rimane un film di genere particolarmente godibile, capace di intrattenere per l’intera sua durata di due ore e venti, regalando numerosi colpi di scena ed emozioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sotto assedio – White House Down: la trama del film

Protagonista del film è l’agente della polizia di Washington John Cale, il quale da sempre aspira diventare membro dei Servizi Segreti e poter operare in funzione della protezione del Presidente degli Stati Uniti James Sawyer. Tale sogno si infrange però nel momento in cui John non supera il colloquio apposito, tenuto dalla ex collega Carol Finnerty. Non volendo deludere la figlia Emily, con la quale desidera riallacciare i rapporti, John la porta a fare una visita alla Casa Bianca. La tranquillità di quella giornata qualunque viene però bruscamente interrotta quando l’intero complesso viene preso d’assalto da un gruppo armato paramilitare.

Con il governo nazionale nel caos ed il tempo che scorre inesorabile, ora sta a Cale salvare il Presidente e il Paese. L’uomo è infatti riuscito a nascondersi in tempo prima di essere preso come ostaggio. Nel tentare di risolvere la situazione avrà dalla sua parte proprio la figlia, la quale filmando quanto accade e pubblicandolo online permette l’identificazione del gruppo di occupanti. Ben presto però, Cale capirà che l’operazione non nasce esclusivamente dall’esterno, ma vi è invece un traditore proprio all’interno della Casa Bianca. Trovarlo e fermarlo sarà l’unico modo per scongiurare il peggio.

Sotto assedio - White House Down cast

Sotto assedio – White House Down: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, il poliziotto John Cale, vi è l’attore Channing Tatum. Già distintosi in ruoli d’azione, come G.I. Joe – La nascita dei Cobra e The Son of No One, l’attore dovette anche in questo caso sottoporsi ad una notevole preparazione fisica, al fine di acquisire le capacità adeguate a eseguire personalmente anche alcune delle scene più complesse. Accanto a lui, nei panni del presidente James Sawyer si ritrova invece il premio Oscar Jamie Foxx, noto per film come Collateral e Django Unchained. Per dar vita al suo personaggio, questi ha dichiarato di essersi ispirato a Barack Obama, presidente degli Stati Uniti al momento delle riprese del film. Obama ha in seguito avuto modo di vedere il film, esprimendo il suo apprezzamento e diverse lodi proprio per Foxx.

Ad interpretare la giovane figlia di John Cale, Emily, vi è invece l’attrice Joey King. Questa è nota in particolare per essere stata la protagonista del celebre film teen The Kissing Booth e della serie drammatica The Act. Nel film sono inoltre presenti gli attori Richard Jenkins nei panni dello speaker della Casa Bianca Eli Raphelson, e Maggie Gyllenhaal in quelli di Carol Finnerty, esaminatrice di John al colloquio per far parte dei Servizi Segreti. Jason Clarke è invece l’interprete di Emil Stenz, ex agente della CIA, nonché colui che guida la spedizione dei paramilitari all’interno della Casa Bianca. Il celebre James Woods, noto per i film Salvador L’agguato, è invece Martin Walker, capo dei Servizi Segreti, che si rivela essere alleato del gruppo di invasori.

Sotto assedio – White House Down: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Sotto assedio – White House Down grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Tim Vision, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 12 febbraio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Paul Bettany: 10 cose che non sai sull’attore

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Paul Bettany: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Bettany è uno degli attori che ha fatto la storia del cinema, apprezzato e stimato in tutto il mondo grazie ai suoi ruoli indimenticabili. L’attore ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera valida, forte dei suoi talenti e capace di selezionare film che lo valorizzassero a pieno.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Bettany.

Paul Bettany: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore inizia nel 1997 con il film Bent. In seguito, lavora in Gangster n°1 (2000), Il destino di un cavaliere (2001), A Beautiful Mind (2001), Dogville (2003), Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003), Wimbledon (2004), Firewall – Accesso negato (2006) e Il codice da Vinci (2006). La sua carriera continua con Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro (2008), The Young Victoria (2009), Legion (2010), The Tourist (2010) e Margin Call (2011). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Transcendence (2014), Mortdecai (2015), Avengers: Age of Ultron (2015), Legend (2015), Captain America: Civil War (2016), 1918 – I giorni del coraggio (2017), Avengers: Infinity War (2018), Solo: A Star Wars Story (2018) e Zio Frank (2020). L’attore ha poi recitato anche nelle serie Manhunt: Unabomber (2017), WandaVision (2021) e A Very British Scandal (2021).

2. È anche doppiatore, sceneggiatore e regista. L’attore, nel corso della sua carriera, ha sperimentato diversi ambiti del cinema, ad esempio, prestando la propria voce per il doppiaggio di J.A.R.V.I.S. in Iron Man (2008), Iron Man 2 (2010), The Avengers (2012), Iron Man 3 (2013) e Avengers: Age of Ultron. Ha poi ripreso il personaggio doppiandolo nella serie animata What If… (2021). In quanto regista e sceneggiatore, invece, l’attore ha lavorato alla realizzazione del film Shelter nel 2014.

Paul Bettany Il codice Da Vinci

Paul Bettany e sua moglie Jennifer Connelly

3. È sposato da dodici anni. L’attore, nel 2003, ha sposato l’attrice Jennifer Connelly, conosciuta due anni prima sul set di A Beautiful Mind. I due hanno poi avuto due figli, Stellan (nato nel 2003) e Agnes Lark (nata nel 2011). Bettany è, inoltre, il patrigno di Kai, il figlio della Connelly nato nel 1997 dall’allora relazione con il fotografo David Dugan. Da sempre la coppia è tra le più affiatate di Hollywood, pur essendo molto riservata circa la propria vita al di fuori dalle scene.

4. Ha diretto sua moglie. Per realizzazione del suo primo film da regista intitolato Shelter, l’attore non poteva non scritturare la moglie che interpreta il ruolo di una donna allo sbando per le strade di Manhattan. I due hanno poi descritto l’esperienza come particolarmente soddisfacente, non avvertendo minimamente come un peso il fatto di vedersi tanto a casa quanto sul lavoro. Bettany ha inoltre aggiunto che senza la presenza di sua moglie non sarebbe probabilmente riuscito a realizzare il film.

Paul Bettany in Il codice Da Vinci

5. Si è frustato realmente. Nel film del 2006 Il codice Da Vinci l’attore interpreta il celebre personaggio di Silas, l’albino. Bettany era così affascinato da questo personaggio da volerlo rappresentare nel modo più credibile possibile. Particolarmente memorabile è la scena in cui egli si autoinfligge delle frustate. Si tratta di un momento particolarmente crudo, reso tale anche per il fatto che l’attore si è realmente frustato senza risparmiarsi. La scena richiese di essere girata con molteplici camere da presa, poiché poteva essere girata una sola volta per evitare eccessivo dolore all’attore.

Paul Bettany in Iron Man e Avengers

6. Ha definito semplice doppiare J.A.R.V.I.S. Per il film del 2008 Iron Man, e in seguito anche per i successivi due sequel, l’attore ha raccontato di essersi sentito quasi in colpa ad essere pagato per il solo doppiaggio dell’intelligenza artificiale nota come J.A.R.V.I.S. Bettany lo definì infatti il lavoro più facile di sempre. Quando poi il personaggio assunse forma corporea, egli si sentì finalmente più soddisfatto di questo suo ruolo.

7. Visione è come un neonato estremamente potente. L’attore ha definito il suo personaggio in questa maniera poiché “è onnipotente e totalmente ingenuo, il tipo di pericolo dato dalla sua complessa natura proviene dal fatto di essere sostanzialmente appena nato ed essere già così potete. Le scelte morali che fa sono molto complesse ed interessanti.”. La prima apparizione di Visione risale al film Avengers: Age of Ultron e da quel momento è apparso anche in altre opere del Marvel Cinematic Universe.

paul bettany

Paul Bettany Dogville

8. Si è pentito di aver recitato nel film. L’attore, che in Dogville interpreta Tom Edison, non era convinto sull’accettare il ruolo. Il suo amico Stellan Skarsgård lo ha però convinto affermando che le riprese di Lars von Trier erano così divertenti che sarebbe stato un peccato rifiutare. In realtà, l’attore svedese ha mentito al suo collega solo per convincerlo ad accettare una parte che, altrimenti, non avrebbe mai fatto. In seguito, Bettany ha definito l’esperienza di Dogville come orribile, principalmente per il non essere stato coinvolto nel processo di costruzione del suo personaggio ed essersi sentito come un burattino nelle mani altrui.

Paul Bettany è su Instagram

9. Ha un profilo Instagram seguitissimo. L’attore ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 2,4 milioni di persone. La sua bacheca è piena di immagini che lo ritraggono protagonista di momenti lavorativi, con molto spazio dedicato alla politica internazionale. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o della sua famiglia. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Paul Bettany: età e altezza

10. Paul Bettany è ato il 27 maggio del 1971 a Harlesden, a Londra. La sua altezza complessiva corrisponde a 191 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker

Leatherface: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Leatherface: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Il genere horror ha in più occasioni regalato al cinema personaggi entrati da subito nell’immaginario collettivo. Tra i più noti si citano il Michael Myers della saga di Halloween, il Freddy Krueger protagonista dei vari Nightmare e Jason Voorhees, appartenente alla serie di film di Venerdì 13. Oltre a loro, un altro dei più temuti e spaventosi mostri del horror è Leatherface, apparso per la prima volta nel film del 1974 Non aprite quella porta. Ancora oggi a lui vengono dedicati nuovi film, come l’imminente titolo distribuito da Netflix, o il film del 2017 Leatherface (qui la recensione), il quale si configura come vera e propria origin story del personaggio.

Ottavo film della saga, questo è stato diretto da Alexandre Bustillo e Julien Maury, a partire da una sceneggiatura di Seth M. Sherwood. Si tratta di un prequel del film diretto da Tobe Hooper nel 1974, che va ad indagare le origini del mostro antagonista e che si configura come un’opera accessibile anche a quanti non avevano visto neanche un film della serie. Allo stesso tempo, questo nuovo film reinventa il personaggio e la sua storia aggiornandolo secondo i canoni odierni, così da renderlo ben più spaventoso e violento rispetto ai precedenti film della saga. Accolto da opinioni contrastanti, Leatherface è stato in realtà molto apprezzato dai fan della saga.

Questi lodavano in particolare di essere tornati ad un livello di violenza particolarmente elevato, dopo che il precedente Non aprite quella porta 3D aveva deluso sotto questo punto di vista. Per gli amanti della saga e del cinea horror in generale, si tratta di godibile titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia del personaggio. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Leatherface: la vera storia dietro al personaggio

Non tutti sanno che, come anche per altri celebri serial killer del cinema horror, il personaggio di Leatherface si rifà ad una storia vera e alla persona di Ed Gein, un crudele assassino del Wisconsin. Nato il 27 agosto del 1906, egli è responsabile della morte di almeno due donne e di aver occultato (si stima) circa una ventina di tombe, commettendo su di esse degli atti di necrofilia e di squartamento. Il killer è noto anche per la sua usanza di arredare la propria abitazione con pelle e ossa umane, ricavate dai corpi profanati al cimeto. La caratteristica tale per cui Gein è identificabile come la fonte di ispirazione per Leatherface, è però il fatto di essersi costruito della maschere per il viso con la pelle umana delle sue vittime.

Il personaggio di Leatherface ricorda dunque molto Ed Gein, anche per il rapporto morboso che entrambi avevano nei confronti della madre. Il personaggio cinematografico ha però una propria identità, che gli permette di discostarsi dalla vera storia e personalità dell’assassino. Leatherface è un uomo nato con il volto sfigurato, con un ritardo mentale e che crede di essere costantemente minacciato dal tutto il mondo esterno alla sua famiglia. Nel corso della saga il vero nome del personaggio cambia in più occasioni, passando ad esempio da Thomas Hewitt a Jedidiah Sawyer. Questi cresce all’interno di un mattatoio e, quando questo chiude, la sua follia prende pieno possesso della persona, dando sfogo alla terribile sequela di brutali omicidi che gli si vede compiere.

Leatherface storia vera

Leatherface: la trama del film e il cast del film

Il film, dunque, racconta la storia di un ragazzino di nome Jedidiah “Jed” Sawyer, che abita in una fattoria insieme ai genitori Drayton e Verna. Proprio questi due si rivelano essere tutt’altro che amorevoli, ma vantano invece una natura omicida particolarmente raccapricciante e pericolosa. Per spingere anche Jed a diventare un folle assassino, i due attirano un giorno nel loro fienile la giovane Betty Hartman, che viene poi brutalmente uccisa. Il padre della ragazza, il Texar Ranger Hal Hartman decide di  vendicarsi prendendo in consegna Jed per portarlo in un riformatorio minorile. Tutto precipita quando Verna, che rivuole suo figlio, fa irruzione nell’istituto provocando una ribellione che sfocerà nell’orrore.

Ad interpretare Jed vi sono due attori, Boris Kabakchiev per la versione da bambino del personaggio e Sam Strike per quella da adulto. Quest’ultimo, per risultare più convincente nel ruolo, acquisì una notevole massa muscolare. Nel ruolo della madre Verna vi è invece l’attrice Lily Taylor, vista anche in film come Nemico pubblico e Maze Runner – La fuga. Il padre Drayton, invece, è interpretato da Dimo Alexiev, mentre Dejean Angelov è Nubbins Sawyer, fratello maggiore di Jed. Ultimo membro della famiglia è il nonno, interpretato da Velizar Peev. Dei protagonisti fanno poi parte anche l’attrice Vanessa Grasse, nel ruolo dell’infermiera Elizabeth e Stephen Dorff in quelli del ranger Hal Hartman.

Leatherface: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Leatherface grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 11 febbraio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 

Jennifer Connelly: 10 cose che non sai sull’attrice

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Jennifer Connelly: 10 cose che non sai sull’attrice

Jennifer Connelly è una di quelle attrici che hanno letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue interpretazioni tanto iconiche, quanto memorabili. L’attrice ha sempre lavorato sodo per dare vita ad una carriera solida e concreta, sin da quando era una bambina, in grado di scegliere i ruoli che la valorizzassero.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jennifer Connelly.

Jennifer Connelly: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice americana è iniziata nel 1984 quando recita in C’era una volta in America. Successivamente lavora in diversi film, tra cui si ricordano Phenomena (1985), Labyrinth – Dove tutto è possibile (1986), Tutto può accadere (1991) e Scomodi omicidi (1996), Dark City (1998). La sua carriera prosegue con Requiem for a Dream (2000), A Beautiful Mind (2001), Hulk (2003),  Blood Diamond – Diamanti di sangue (2006), Ultimatum alla Terra (2008) e La verità è che non gli piaci abbastanza (2009). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Virginia (2010), Il dilemma (2011), Storia d’inverno (2014), Noah (2014), Shelter (2014), American Pastoral (2016), Fire Squad – Incubo di fuoco (2017), Alita – Angelo della battaglia (2019) e Top Gun: Maverick (2022).

2. Ha lavorato anche sul piccolo schermo ed è anche doppiatrice. L’attrice non ha lavorato solo sul grande schermo, ma è apparsa in alcune serie tv come Il brivido dell’imprevisto (1982) e The $treet (2000-2001) e il film tv The Heart of Justice (1992). Dal 2020 ricopre il ruolo di Melanie Cavill nella serie Netflix Snowpiercer, basata sull’omonimo film. Inoltre, l’attrice ha vestito i panni della doppiatrice, prestando la propria voce per i film 9 (2009), dove dà voce al personaggio chiamato #7, e Spider-Man: Homecoming (2017), dove dà invece voce a Karen.

Jennifer Connelly Labyrinth

Jennifer Connelly e Paul Bettany

3. È sposata da diversi anni. L’attrice è sposata con il collega Paul Bettany dal gennaio del 2003. I due si sono conosciuti sul set di A Beautiful Mind nel 2001 e non si sono più lasciati, dimostrando di essere sempre talmente innamorati come se fosse il primo giorno. Sono infatti una delle coppie più longeve e affiatate di Hollywood, noti anche per la discrezione con cui conducono la loro vita privata.

4. Ha tre figli. L’attrice ha avuto il suo primo figlio nel 1997, di nome Kai, nato dall’allora relazione con il fotografo David Dugan. In seguito, dall’unione con Paul Bettany, sono nati i figli Stellan nell’agosto 2003 e Agnes Lark, nata nel giugno 2011. Nei confronti di entrambi l’attrice si è dimostrata molto protettiva, evitando che potessero venire sovraesposti al mondo della celebrità.

Jennifer Connelly in Labyrinth

5. È il film che l’ha resa nota. L’attrice divenne particolarmente popolare recitando a fianco di David Bowie in Labyrinth – Dove tutto è possibile, film fantastico del 1986 di Jim Henson, oggi considerato un cult. In questo la Connelly ricopre il ruolo di una giovinetta che, frustrata dal dover fare da babysitter al fratello, chiama i goblin perché se lo portino via, compito che svolgono con cura. A quel punto la ragazza dovrà andare alla ricerca della chiave del labirinto del Re dei Goblin e salvare il suo fratellino. David Bowie disse che la Connelly gli ricordava Elizabeth Taylor da giovane.

Jennifer Connelly in A Beautiful Mind

 

6. Ha vinto il ruolo battendo molte colleghe. In A Beautiful Mind, l’attrice ha interpretato il ruolo di Alice Nash, moglie del protagonista: eppure, per avere il ruolo, ha dovuto battere molte colleghe, come Charlize Theron, Rachel Weisz, Brittany Murphy e Salma Hayek. I produttori non avevano inizialmente pensato a lei per la parte, ma dopo averle fatto sostenere un provino si resero conto di aver trovato l’interprete giusta.

7. Grazie a questo film ha vinto un Oscar. Con la sua interpretazione di Alice Nash, l’attrice è riuscita a vincere un Academy Award nel 2002. Nella fattispecie, l’attrice ha vinto il premio come miglior attrice non protagonista battendo colleghe di alto rango come Helen Mirren, Maggie Smith, Marisa Tomei e Kate Winslet. Ad oggi quella rimane l’unica nomination al premio Oscar della Connelly.

Jennifer Connelly A Beautiful Mind

Jennifer Connelly non è su Instagram

8. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. La Connelly ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attrice.

Jennifer Connelly: oggi

9. Ha diversi progetti in mano. Non ci è voluto molto per rivedere l’attrice sul grande e piccolo schermo. Infatti, la Connelly ha ripreso il ruolo di Melanie Cavil nella terza stagione della serie Snowpiercer, da poco rilasciata su Netflix.  Prossimamente, invece, la si rivedrà al cinema nel film Top Gun: Maverick, sequel dell’originale Top Gun e previsto per il 2022. L’attrice interpreterà in questo un personaggio noto come Penny Benjamin.

Jennifer Connelly: età, altezza e fisico dell’attrice

10. Jennifer Connelly è nata il 12 dicembre del 1970 a Catskill Mountains, New York. La sua altezza complessiva corrisponde a 169 centimetri. La Connelly è anche nota come una donna estremamente bella, che non per niente prima di iniziare a recitare ha lavorato come baby modella. Ancora oggi l’attrice possiede un fisico invidiabile, frutto di molto allenamento e cura di sé.

Fonti: IMDb, Ranker

Owen Wilson: 10 cose che non sai sull’attore

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Owen Wilson: 10 cose che non sai sull’attore

Owen Wilson è uno degli attori più brillanti e versatili che ha fatto la storia del cinema grazie ai suoi ruoli iconici e memorabili. L’attore ha sempre dimostrato i suoi talenti sin dall’inizio della sua carriera, sapendo scegliere sempre i ruoli giusti e i film che lo valorizzassero.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Owen Wilson.

Owen Wilson: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore è iniziata con i film Un colpo da dilettanti (1996), Il rompiscatole (1996), Armageddon – Giudizio finale (1998), Pallottole cinesi (2000) e Ti presento i miei (2000). In seguito, continua a lavorare nel cinema partecipando a film come Zoolander (2001), I Tenenbaum (2001), 2 cavalieri a Londra (2003), Starsky & Hutch (2004), Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), Mi presenti i tuoi? (2004), 2 single a nozze (2005), Tu, io e Dupree (2006), Una notte al museo (2006), Il treno per il Darjeeling (2007), Io & Marley (2008), Vi presento i nostri (2010) e Libera uscita (2011). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Midnight in Paris (2011), Un anno da leoni (2011), Gli stagisti (2013), Grand Budapest Hotel (2014), Vizio di forma (2014), Tutto può accadere a Broadway (2014), Una notte al museo 3 – Il segreto del faraone (2014), Zoolander 2 (2016), Wonder (2017), 2 gran figli di… (2017), The French Dispatch (2021) e Marry Me – Sposami (2022).

2. È anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Owen Wilson ha vestito spesse volte ruoli diversi, come quello del doppiatore. L’attore, infatti, ha prestato la propria voce per i film d’animazione Cars – Motori ruggenti (2006), Fantastic Mr. Fox (2009), Sansone (2010), Cars 2 (2011), Free Birds – Tacchini in fuga (2013) e Cars 3 (2017). In quanto sceneggiatore, invece, ha collaborato alla stesura degli script di Un colpo da dilettanti (1996), Rushmore (1998) e I Tenenbaum, film di cui è stato anche il produttore, oltre che esserlo per Tu, io e Dupree e Becoming Icizzle (2009).

Owen Wilson in Loki

3. Si è fatto spiegare il Marvel Cinematic Univers da Tom Hiddleston. Nella serie Loki, disponibile su Disney+ e dedicata all’amato Dio dell’inganno, Wilson interpreta Mobius, agente della TVA. L’attore, che ha dunque qui fatto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, ha affermato di non aver avuto né il tempo né la voglia di recuperare i precedenti film e i fumetti ad essi relativi. Pertanto, per comprendere meglio cosa accadesse nella serie, si è fatto riepilogare e spiegare l’intero MCU dal collega Tom Hiddleston, interprete di Loki.

Owen Wilson Loki

Owen Wilson: la moglie e il figlio Robert Ford Wilson

4. Non si è mai sposato. L’attore non è mai convolato a nozze e la sua vita sentimentale è stata tutt’altro che tranquilla. Egli, nel corso della sua vita, ha frequentato diverse donne: tra queste, la collega Demi Moore, la cantante Sheryl Crow e l’attrice Kate Hudson, con cui si è frequentato dal 2006 al 2007 e poi per pochi mesi nel 2008. L’attore ha poi avuto tre figli da tre compagne diverse. Nel gennaio del 2011 è nato il primo figlio, Robert Ford Wilson, dalla sua frequentazione con Jade Duell, ex maresciallo dell’aeronautica con cui si è frequentato dal 2009 al 2011. In seguito, è diventato padre per la seconda volta di Finn, nato nel 2014 dalla relazione con la personal trainer Caroline Lindqvist. Infine, l’attore ha avuto il suo terzo figlio, una femmina dal nome Lyla nata nell’ottobre 2018, dalla business development Varunie Vongsvirates.

Owen Wilson: il suo naso

5. Ha il setto nasale deviato. L’attore è diventato famoso agli occhi del mondo anche per una sua caratteristica particolare: avere il setto nasale completamente deviato. Egli ha più volte dichiarato di esserselo rotto in due occasioni: la prima durante una rissa nel periodo del liceo, la seconda mentre si stava dedicando a dell’attività sportiva con gli amici.

Owen Wilson e il Crodino

6. È il testimonial del celebre analcolico. Dal 2014 l’attore è il testimonial dell’analcolico Crodino, prodotto in Italia. Wilson è infatti stato protagonista di diversi spot pubblicitari divenuti particolarmente celebri e che gli hanno fatto guadagnare nuova popolarità nel nostro Paese. L’attore è stato scelto anche per via dei suoi capelli biondi, che ben si addicono allo slogan di Crodino, ovvero “l’analcolico biondo che fa impazzire il mondo“.

Owen Wilson: i suoi fratelli

7. Ha due fratelli. Wilson ha due fratelli, entrambi attori, di nome Luke e Andrew. Entrambi hanno spesso collaborato con Owen e con il loro caro amico Wes Anderson, partecipando a molti suoi film come Un colpo da dilettanti (1996), Rushmore e I Tenenbaum. Gli Wilson sono ancora oggi tra i più celebri fratelli del cinema statunitense.

owen wilson

Owen Wilson e Ben Stiller

9. Prima amici e poi attori. Wilson e Ben Stiller sono molto amici tra loro, prima di essere una delle coppie comiche più amate. I due hanno recitato insieme per ben dodici volte: Il rompiscatole, Permanente Midnight (1998), Ti presento i miei, Zoolander, I Tenenbaum, Starsky & Hutch, Mi presenti i tuoi? (2004), Una notte al museo, Una notte al museo 2 – La fuga (2009), Vi presento i nostri (2011), Una notte al museo 3 – Il segreto del faraone e Zoolander 2.

Owen Wilson e Jackie Chan

9. Ha recitato con lui in due film. L’attore Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Uno di questi film è Pallottole cinesi, dove recita insieme a Wilson. Il grande successo del film, dato anche dalla loro ottima chimica di coppia, ha poi permesso di dar vita anche ad un sequel intitolato 2 cavalieri a Londra.

Owen Wilson: età e altezza

10. Owen Wilson è nato a Dallas, in Texas, il 18 novembre del 1968. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker, Daily Mail

Thor: Love and Thunder, confermato il legame con la mitologia di Black Panther?

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Ci sono prove che suggeriscono che Thor: Love and Thunder abbia una connessione con la mitologia di Black Panther. Questa informazione è stata dedotta quando l’attrice australiana, Akosia Sabet, ha aggiornato i suoi profili IMDb e Showcast. Sabet compare nel ruolo di Bastet, la dea gatto egiziana che è direttamente collegata a Black Panther e Wakanda nella tradizione Marvel.

Sebbene i siti di casting come IMDb non siano sempre affidabili, l’app di Showcast è più sicura e dovrebbe essere aggiornata da Sabet o da qualcuno associato alla sua carriera, quindi un insider se non direttamente l’attrice. Di conseguenza, sembra che Akosia Sabet abbia filmato un’apparizione come Bastet in Thor: Love and Thunder, anche se la dimensione del suo ruolo è sconosciuta.

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Marvels: Carol Danvers sarà ancora più forte

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The Marvels: Carol Danvers sarà ancora più forte

Parlando con Insider, l’attrice vincitrice del premio Oscar Brie Larson ha parlato del suo viaggio nel ruolo di Captain Marvel fino ad ora, quando dovrebbe ricomparire in The Marvels.

Apparentemente, non era fisicamente in grado di interpretare il ruolo quando è stata scelta per la prima volta, ma in seguito si è impegnata a prepararsi con una serie di esercizi e una routine che abbiamo visto sui social e che ha lasciato tutti senza parole. Mentre si preparava per The Marvels, era più in sintonia con il suo corpo, e questo si è riflettuto nel film poiché anche Carol è diventata più forte.

“Nel primo film sta sviluppando quella forza, e quindi stavo sviluppando la mia forza personale anche io. Ha già più padronanza dei suoi poteri. Ora può volare. E quindi avere il mio corpo più agile, più pronto per questi tipi di movimenti come il lavoro con i cavi, che non dovevo fare molto sul primo, era l’obiettivo principale.”

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 17 febbraio 2023.

The Batman: nuovo spot esteso rivela scene inedite e alcuni “Spoiler”

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Mentre ci avviciniamo all’uscita del film The Batman prima data fatidica del 4 marzo, le promozioni e gli spot TV diventeranno sempre più insistenti e soprattutto riveleranno maggiori dettagli. Sebbene non ci sia nulla di troppo spoileroso in questo spot esteso della Warner Bros. Indonesia, ha tuttavia incluso alcuni dettagli della trama non confermati in precedenza.

Tanto per cominciare, Selina Kyle (Zoe Kravitz) afferma che sia il sindaco che il commissario sono stati assassinati (non preoccuparti, Jim Gordon non è stato ancora promosso!). C’è anche un momento intrigante tra Gordon (Jeffrey Wright) e il Cavaliere Oscuro (Robert Pattinson), con quest’ultimo che sembra chiedersi se potrebbe essere il momento di appendere il mantello e il cappuccio.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

DC pubblica un teaser promo “2022 is the year for heroes”

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DC pubblica un teaser promo “2022 is the year for heroes”

La DC Entertainment ha diffuso un teaser promo via Twitter “2022 is the year for heroes” che annuncia l’arrivo al cinema di diverse opere basate su noti supereroi DC Comics. L’ultima avventura del Cavaliere Oscuro The Batman debutta il 4 marzo, con Black Adam che seguirà il 29 luglio, The Flash il 4 novembre e infine Aquaman and the Lost Kingdom il 16 dicembre.

L’unica assente in questo promo è Batgirl che arriverà su piattaforma, ma probabilmente è soltanto in una fase successiva. Che dire, ormai è passato davvero tanto tempo dall’ultimo film DC dunque non resta che aspettare l’arrivo del pipistrello per dare inizio ad un anno all’insegna della DC! Vi ricordiamo che potrete trovare tutti gli aggiornamenti sulla DC nella nostra pagina dedicata.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Peacemaker 1×08: promo e trama dall’episodio

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Peacemaker 1×08: promo e trama dall’episodio

HBO MAX ha diffuso il promo di Peacemaker 1×08, l’ottavo episodio della serie tv creata da James Gunn Peacemaker

Peacemaker, la serie tv

Peacemaker è la serie tv creata da James Gunn per il servizio di streaming HBO Max e si basa sull’omonimo personaggio della DC Comics. Lo show è la primaserie televisiva del DC Extended Universe (DCEU) e spin-off del film del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora le origini di Peacemaker e le sue successive missioni.

In Peacemaker  protagonisti sono John Cena come Christopher Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un “supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”. Steve Agee come John Economos: il direttore del penitenziario di Belle Reve e un aiutante di Amanda Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione politica diversa da quella di Peacemaker.  Robert Patrick come Auggie Smith: il padre di Peacemaker.  Jennifer Holland come Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di Amanda Waller.  Freddie Stroma come Adrian Chase/Vigilante : un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può guarire rapidamente dalle ferite.  Chukwudi Iwuji come Clemson Murn.

The Batman: cosa ci aspettiamo dal film di Matt Reeves

The Batman: cosa ci aspettiamo dal film di Matt Reeves

Con l’uscita in sala prevista per il 3 marzo prossimo, The Batman è alle porte! Il film di Matt Reeves si propone di raccontare un nuovo Bruce Wayne, più introspettivo e immerso nel thriller. Nel primo capitolo della trilogia progettata da Reeves, vedremo il Cavaliere Oscuro lottare contro l’Enigmista, ma cosa succederà esattamente? Ecco 7 sviluppi che potremmo vedere in The Batman, dalle potenziali sotto-trame fino all’introduzione di nuovi personaggi, sono tutte scelte più o meno audaci e plausibili che Reeves potrebbe aver architettato. Vediamole!

In trappola all’Arkham Asylum

Nei precedenti film di Batman, si è già visto l’Arkham Asylum, manicomio gotico e oscuro in cui vengono rinchiusi i criminali più pericolosi e fuori di testa affrontati dal Cavaliere Oscuro. Fino ad ora però, la prigione di Gotham City è sempre stata messa in secondo piano, rimanendo poco più di un nome o di una piatta immagine.

In The Batman, L’Enigmista, una volta sconfitto, verrà senza dubbio mandato ad Arkham. Qui conoscerà tutti gli altri nemici del supereoe. Reeves ha l’opportunità di realizzare per il futuro un film interamente ambientato all’Asylum: addentrandoci più a fondo in questa trilogia, ci aspettiamo che il regista trascorra più tempo ad esplorare il luogo in cui Batman spedisce i suoi nemici.

La Corte dei gufi

corte-dei-gufi-the-batmanPer molti fan è quasi una certezza: pare che i membri della Corte dei gufi avranno a che fare con The Batman. Gli indizi sono da cercare nel primo trailer del film: i guanti di Batman che vediamo assomigliano molto a quelli degli Artigli e c’è anche un gufo sulla carta che l’Enigmista invia all’eroe. 

Una popolare teoria tra i fan è che l’Enigmista, come anche la famiglia di Bruce Wayne, abbia a che fare con la Corte dei Gufi. Se così fosse, prepariamoci a vedere il più grande detective del mondo inseguire questi criminali per tutta la trilogia con un unico obiettivo: eliminare finalmente la corruzione che dilaga nella sua città.

La mossa del Pinguino

pinguino-the-batmanIn The Batman ci sarà un Pinguino in fieri: qui il personaggio di Colin Farrell preferisce essere chiamato Oz e deve ancora diventare il criminale che abbiamo conosciuto nei fumetti. Inoltre, lo vedremo probabilmente lavorare per Carmine Falcone.

Nella serie HBO The Penguin, Oswald Cobblepot potrà finalmente farsi avanti e farsi un nome. Dopo l’arrivo dello show, Reeves potrà creare una nuova dinamica tra Batman e il cattivo, recuperando il rapporto dei fumetti. Sulla carta infatti, Wayne visita spesso il suo nemico per avere informazioni su ciò che sta accadendo nella sua città.

Un nuovo Joker

joker-batmanAbbiamo visto già tanti Joker sullo schermo: da Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton, passando per Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro, fino a Jared Leto in Suicide Squad e Joaquin Phoenix nel blockbuster Joker. Mentre si vocifera su un seguito del film del 2019, ci si chiede se ci sarà spazio per un nuovo Joker anche nella trilogia di Matt Reeves.

I riflettori puntano su Barry Keoghan come potenziale interprete di un nuovo Joker.  Sembra infatti che ci sia un’apparizione pianificata per una scena ambientata ad Arkham Asylum verso la fine del film. Una nuova versione contorta di Joker in The Batman potrebbe benissimo rivelarsi quella che i fan hanno atteso fino ad ora.

Un nuovo Robin

Robin compare sul grande schermo solo in Batman Forever e Batman e Robin, ma nessuno dei due film ha reso spettacolare il rapporto tra il ragazzo prodigio e Bruce Wayne.

A prima vista, è difficile pensare che ci sia spazio per una figura come Robin nell’oscuro mondo realizzato da Reeves. Ma perché non reinventare il personaggio? Sarebbe curioso vedere un bambino in battaglia con l’eroe. O ancora, come nei fumetti, Robin potrebbe mascherare l’identità di Jason Todd, per poi trasformarsi in Cappuccio Rosso e prendere parte ad una battaglia a tre con Batman e Joker.

Salti temporali

batman-comicsLe vicende al centro di The Batman si svolgono nel secondo anno del mandato di Bruce Wayne come vigilante a Gotham City, ma non ci sorprenderebbe vedere dei salti temporali nel corso del film o della trilogia.

Non c’è assolutamente alcun motivo per cui un sequel abbia luogo immediatamente dopo gli eventi di questo film: potrebbe passare un periodo di tempo più ampio. Ad esempio, nel prossimo capitolo potremmo trovarci un Batman molto più esperto, temprato dai combattimenti contro i più temibili nemici. In questo modo, sarebbe semplice introdurre nuovi personaggi interessanti. D’altronde, Reeves ha già fatto una simile operazione nella saga Il Pianeta delle Scimmie.

Il ritorno dell’Enigmista

the-batman-comicsL’Enigmista di The Batman sarà molto diverso dalla versione dei fumetti: non ci aspettiamo il personaggio imbranato con cappello a bombetta e bastone. In ogni caso, è difficile immaginare che un cattivo così rilevante per il primo film sparisca nel resto della trilogia. Sicuramente, gli effetti dei suoi enigmi si ripercuoteranno anche sulle vicende dei prossimi capitoli.

Una potenziale sconfitta dell’Enigmista da parte di Batman, genererà nel criminale sicuramente la voglia di vendetta. Nella serie Batman: Hush dei fumetti, è l’Enigmista che spedisce tutti i più grandi nemici di Bruce contro l’eroe, rivelando anche la sua identità segreta.

Non ci resta che attendere la visione di The Batman per scoprire cosa di tutto ciò accadrà veramente!

Inventing Anna: recensione della nuova serie di Shonda Rhimes

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Inventing Anna: recensione della nuova serie di Shonda Rhimes

Dopo il travolgente successo di Bridgerton, che ha inaugurato la collaborazione di fiction con Netflix (dell’inizio 2020 è il documentario Dance Dreams: Hot Chocolate Nutcracker), Shonda Rhimes propone Inventing Anna, una nuova storia a puntate per la piattaforma della grande N rossa, un nuovo tassello che si aggiunge allo straordinario mondo di ShondaLand. 

Inventing Anna, la trama

Inventing Anna racconta di una ragazza che, da nulla, è arrivata ai vertici dell’alta società newyorkese, e che è a un passo dal realizzare il suo sogno, quello di aprire una Fondazione a suo nome, la Anna Delvey Foundation, che potesse rappresentare un rifugio, un ritrovo per l’altissima borghesia della città, tra arte, moda, ristoranti di classe e lusso sfrenato. Tutto questo senza possedere un dollaro, in realtà, ma promuovendo se stessa e intessendo relazioni, conoscenze, auto-promuovendosi come figura aspirazionale e, ovviamente, cercando finanziatori. A un passo dalla realizzazione del suo sogno, il suo castello di carte crolla, e Anna viene arrestata. All’indomani di questo scandalo parte la nostra storia: chi è Anna? Chi la conosce davvero? Come ha fatto a infiltrarsi nell’alta borghesia di New York? Vivian, una giornalista incinta in cerca di affermazione, tenterà di dare una risposta a queste domande, inseguendo “una storia” che intravede tra le pieghe dell’incredibile parabola di una venticinquenne che ha quasi messo in ginocchio una città. 

Inventing Anna trama castTratto da una storia (semi) vera

Prendendo come spunto un articolo dei New York Times, How Anna Delvey tricked New York’s Party People, scritto da Jessica Pressler, Shonda Rhimes ci presenta la sua Anna Delvey, interpretata da Julia Garner che, dopo una lunghissima gavetta, ottiene finalmente un ruolo da co-protagonista, dal momento che la serie si focalizza su due donne, tenaci allo stesso modo seppure profondamente diverse per intenzioni, estrazione e percorsi. Accanto, o meglio di fronte a Anna c’è Vivian, che ha il volto, gli occhi azzurri e la presenza scenica travolgente e confortante allo stesso tempo di Anna Chlumsky. Entrambe le attrici si contendono lo scettro di protagoniste, per un testa a testa che si prolunga fino all’ultimo minuto della nona e ultima puntata. 

Precisamente, lo spettatore è trasportato nella vita di Anna attraverso i racconti che, di volta in volta, gli intervistati da Vivien fanno di lei. Il ritratto di Anna che emerge è quello di una persona complicata, con molto segreti ma innegabilmente affascinante e brillante, che forse, con un pizzico di fortuna in più, sarebbe effettivamente riuscita a portare avanti il suo progetto e a mettere a segno la truffa del secolo. 

Un racconto a punti di vista

Ogni episodi è strutturato come un piccolo pezzo del puzzle che è Anna, offerto dal punto di vista di una persona che l’ha incontrata e che ha stabilito un legame con lei. Le puntate sono nomi di persone, individui che per caso o per scelta sono entrati nella vita di Anna e ne hanno tratto beneficio, per poi sprofondare insieme a lei, man mano che la facciata di ricchezza e sicurezza si sgretolava. 

Inventing Anna serie tvCome accaduto anche con Bridgerton, Shonda Rhimes prova ad inglobare nella storia la contemporaneità, scrivendo di un mondo in cui sembra non esserci nessuna questione femminile, in cui le donne sono considerate allo stesso livello degli uomini e non fa notizia il fatto che sia una donna la protagonista della frode che ha sconvolto la New York ricca, oppure che sia donna la persona che sta indagando e seguendo questa storia. Come la “questione” etnica di Bridgerton, anche in Inventing Anna ci muoviamo in un mondo che sembra offrire parità e che si concentra esclusivamente sul fatto, drammatizzando e sviscerando ogni possibile punto di vista, forse annacquando il senso del racconto e concedendosi una lunga coda che forse serviva più a Rhimes stessa, che ai personaggi o allo spettatore.

Inventing Anna si colloca perfettamente dentro un universo (ShondaLand) che continua a differenziarsi per cercare di rintracciare il più possibile il gusto dello spettatore, mantenendo un occhio di riguardo verso il pubblico femminile e verso la drammatizzazione soapoperistica, ma confermandosi prodotto di una furba narratrice.

Shang-Chi: 7 alleanze possibili nel suo futuro del MCU

Shang-Chi: 7 alleanze possibili nel suo futuro del MCU

Shang-Chi ha fatto il suo debutto nei fumetti negli anni ’70, periodo in cui la mania del Kung Fu era esplosa ad Hollywood; inizialmente sono state previste apparizioni da solista, per poi passare a ruoli cameo in una varietà di squadre diverse tra cui i Protettori e i Cavalieri Marvel. Sono proprio queste sue comparsate a fornirci indicazioni circa le probabili alleanze che Shang-Chi potrebbe stringere in futuri progetti del MCU.

Occhio di Falco

Hawkeye-Avengers-Age-Of-UltronCi sono molte speculazioni riguardo al futuro di Occhio di falco all’interno del MCU; Shang-Chi e quest’ultimo non sono direttamente collegati nei fumetti, tuttavia sappiamo che Visione nomina Occhio di Falco come leader dei Vendicatori della Costa Ovest in Avengers vol. 1 #243. Shang-Chi è cresciuto a San Francisco, quindi potrebbe potenzialmente avere senso che si unisca a questa squadra in futuro.

Occhio di Falco potrebbe servire come mentore supereroe per Shang-Chi e Katy, similmente al ruolo che ha ricoperto nell’aiutare Kate Bishop in Hawkeye: Katy ha bisogno di continuare a lavorare sulle sue abilità di tiro con l’arco, dopo tutto, e Occhio di Falco sarebbe la persona migliore da cui imparare.

Daredevil

Parlando dei Vendicatori della Costa Ovest, Daredevil si è trasferito da Hells Kitchen a San Francisco nei fumetti di Daredevil negli anni 2010; se i Vendicatori della Costa Ovest entreranno nel MCU, Daredevil e Shang-Chi potrebbero in questo modo incontrarsi.

Un’altra opzione è che Shang-Chi si unisca ai Marvel Knights di Daredevil come raccontato nel fumetto Marvel Knights #1. I Cavalieri della Marvel hanno sede a New York City, che è l’ultimo posto in cui vediamo Shang-Chi e Katy quando si incontrano con Wong al Sanctum Sanctorum. Daredevil si scontra anche con Kingpin nei fumetti e la sua apparizione in Hawkeye rende quindi questo probabile; inoltre, a seguito della comparsa di Daredevil in Spider-Man: No Way Home, i fan si aspettano che riappaia in modo significativo nei prossimi progetti.

Capitan America

Shang-Chi compare in Secret Avengers #10-18 come membro temporaneo della squadra di supereroi black ops sotto la guida di Steve Rogers; la squadra aiuta Shang-Chi a combattere contro suo padre e ad abbattere altri signori del crimine.

Anche se il Capitan America di Steve Rogers non fa più parte del MCU, Sam Wilson potrebbe subentrare per formare i Secret Avengers in futuro. Nei fumetti, Sam Wilson nelle vesti di Falcon ha una breve rivalità con Shang-Chi, e ciò lascia spazio a futuri progetti a riguardo; d’altronde Shang-Chi in sella a un drago che si scontra contro Sam Wilson potrebbe regalarci davvero una lotta epica…

War Machine

War Machine era un altro membro dei Vendicatori Segreti, e ci sono molte storyline sul personaggio che i fan vorrebbero vedere nel MCU; Anche se War Machine e Shang-Chi  potrebbero apparire insieme nel prossimo roster dei Vendicatori, ci sono teorie secondo le quali i due personaggi potrebbero riunirsi prima, nel serie di prossima uscita Armor Wars.

Rhodey ha affrontato i Dieci Anelli nel film originale di Iron Man e avrebbe senso che si presentassero di nuovo nella prossima serie targata Disney+. Sarebbe divertente avere un cameo di Shang-Chi e dargli la possibilità di affrontare sua sorella come nuovo leader dell’organizzazione; inoltre Shang-Chi e Rhodey sarebbero dei buoni compagni di squadra, dato che entrambi sono personaggi piuttosto ragionevoli ed equilibrati.

Iron Fist

eroi marvel tv iron fistIron Fist, AKA Danny Rand, e Shang-Chi  si sono incontrati per la prima volta nei fumetti in Master of Kung Fu Annual #1. Rand ha chiesto l’aiuto di Shang-Chi per rintracciare la sua amica di lunga data, Colleen Wing; i due condividono molte somiglianze nelle storie di origine e negli stili di combattimento che li hanno portati al rispetto reciproco e a una forte amicizia.

Il MCU non ha ancora introdotto ufficialmente Iron Fist; tuttavia, l’apparizione di Daredevil e Kingpin della serie Netflix nelle recenti uscite del MCU suggerisce che potrebbe comparire nel prossimo futuro; dal momento che Iron Fist ha un grande passato nei fumetti, sarebbe sicuramente una solida aggiunta al sequel di Shang-Chi.

Jimmy Woo

Nei fumetti, Jimmy Woo e Shang-Chi si uniscono in due squadre di supereroi tra cui i Protectors, un gruppo di eroi asiatico-americani, che vanno dal Totally Awesome Hulk ai New Agents of Atlas direttamente da The War of the Realms.

Jimmy Woo e Shang-Chi del MCU potrebbero costituire il prossimo grande duo che risolve i crimini. Stephen Ford ha condiviso su Twitter il desiderio di vedere “un’intera serie Disney+ con Jimmy Woo che si occupa di casi bizzarri nell’MCU. Come un divertente X-Files”. Simu Lee ha poi ritwittato il commento, dicendo che gli piacerebbe far parte dello show; questo è un genere che non è stato ancora esplorato nel MCU, ma sarebbe un’aggiunta eccezionale al catalogo Disney+.

Spider-Man

Peter Parker è uno dei migliori amici di Shang-Chi  nei fumetti; i due si incontrano per la prima volta in Giant Spider-Man #2 quando il padre di Shang-Chi li inganna facendoli combattere tra loro. I due capiscono cosa sta succedendo, diventano alleati e affrontano insieme il padre dell’eroe; in seguito Shang-Chi allena l’Uomo Ragno nelle arti marziali quando perde il suo senso di ragno in Amazing Spider-Man #695 durante gli eventi di Spider Island.

Un’amicizia tra il Peter Parker del MCU e Shang-Chi avrebbe molto senso; sono vicini dal punto di vista dell’età e mostrano abilità di combattimento simili. Potrebbe essere divertente vedere l’Uomo Ragno con amici supereroi della sua stessa età e scoprire come questi reagiscono ai brillanti piani dell’Uomo Ragno (e alla sua fortuna sfacciata).

I Want You Back, recensione del film Prime Video

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I Want You Back, recensione del film Prime Video

Cosa succede quando non riusciamo proprio a metabolizzare una rottura e vogliamo a tutti i costi tornare con la nostra “fu” dolce metà? È quello che prova a raccontare I Want You Back, disponibile su Prime Video dall’11 febbraio, proprio in tempo per San Valentino, diretto da Jason Orley e scritto da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger.

I Want You Back, la trama del film

Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate) sono degli estranei, ma quando si incontrano c’è una cosa che li fa legare immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner, Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). Si dice “mal comune mezzo gaudio”, ma la  loro autocommiserazione prende una strana piega quando scoprono sui social che i rispettivi partner sono già andati avanti, Anne con Logan e Noah con Ginny. Sulla trentina e terrorizzati di aver perso la loro unica possibilità di vivere felici e contenti, Emma e Peter escogitano un piano disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro ex e riconquistarli.

Mentre la memoria corre veloce a Innamorati cronici, con Meg Ryan e Matthew Broderick, I Want You Back è una commedia che si discosta molto dal film del 1997, se Charlie Day e Broderick condividono una certa dolcezza e un impaccio nei modi di fare dei loro personaggi che genera tenerezza, Ryan e Slate non hanno assolutamente nulla a che vedere, con la prima che rappresenta un modello femminile ormai superato e con Jenny Slate che invece si rivela molto più grintosa, cattiva in un certo senso, ma moderna e sveglia.

I Want You BackL’elaborazione del “lutto” della rottura

Il film, come accennato, cerca di elaborare il “lutto” delle rotture in maniera buffa, non originalissima ma intelligente, lo fa affidandosi prevalentemente ai due attori protagonisti. Se infatti Rodriguez e Eastwood innescano la vicenda lasciando i rispettivi compagni, sono State e Day e condurre le danze, a dettare i tempi e a offrire spirito e brio a tutta la vicenda.

Certo, i loro tentativi sono spesso goffi, ma alla fine riusciranno ad ottenere non ciò che pensano di volere ma ciò che è giusto per loro. Non solo, la scrittura di Aptaker e Berger ci mette anche di fronte ad una storia in cui non esiste un vero cattivo, e in cui sono gli eroi protagonisti a compiere le scelte più goffe e stupide. Chi ci lascia, spesso, non è il cattivo della storia, ma è solo qualcuno che si rende conto di non stare bene nella situazione in cui è, che cerca di fare del suo meglio e che si rende conto che sono necessari cambiamenti e decisioni da prendere.

Guardare le relazioni dall’esterno

Siamo tutti stati Peter o Noah, Emma o Anne, e in qualunque posizione ci troviamo, quello che accomuna tutte le relazioni (anche quelle non convenzionali che nel film non vengono prese in considerazione) è che viste da dentro, tutte le storie sono complicate come non mai, mentre un occhio esterno è sempre in grado di offrire una prospettiva più oggettiva e aiutarci davvero a uscirne.

I Want You Back è la commedia romantica che serve in un periodo in cui le certezze svaniscono e in cui tutto ciò che riteniamo giusto e corretto vacilla, perché è bello mettersi in gioco, anche se fa paura, e soprattutto è importante lasciare andare le relazioni che non progrediscono e non ci arricchiscono.

I Want You Back

I Want You Back, i protagonisti parlano della nuova commedia romantica Prime Video

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Uscirà su Prime Video l’11 febbraio, proprio in tempo per San Valentino, I Want You Back, la nuova commedia diretta da Jason Orley e scritta da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger che riflette sui traumi successivi alle le rotture delle relazioni, su come uscirne e su come cercare di superare le delusioni d’amore, cercando di ritrovare se stessi. 

Insieme agli sceneggiatori e al regista, abbiamo ascoltato i protagonisti, Jenny Slate, Manny Jacinto, Gina Rodriguez, Charlie Day, Scott Eastwood e Clark Backo, nel corso di una divertente chiacchierata transoceanica.

Protagonista non ancora troppo nota da noi, ma una vera superstar della commedia USA, Jenny Slate interpreta Emma: “È stato bellissimo lavorare con tutto il cast e incontrarli davvero per la prima volta. Appena li ho incontrati è stato subito affiatamento e il lavoro è stato facilissimo, tutto è andato liscio.”

Sua “rivale” in amore nel film è invece la vincitrice del Golden Globe Gina Rodriguez, nei panni di Anne: “Jenny è stata modesta, lei ha settato il tono del nostro incontro e del lavoro di tutti. È stata dolcissima e gentilissima. Il giorno prima delle riprese mi ha mandato il più dolce dei messaggi e mi ha fatta sentire davvero la benvenuta nel gruppo.”

In mezzo a queste due splendide e diversissime donne si pone l’affascinante maestro di teatro, Logan, interpretato da Manny Jacinto: “Il nostro incontro è stato naturale, tutto è andato liscio e mi è sembrato davvero tutto semplice, merito di un cast straordinario e di Jenny. Come lavorava lei con i ragazzini sul set, nessuno. È stato davvero splendido.”

Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, che oltre a firmare la sceneggiatura hanno anche prodotto il film sembrano entusiasti più che mai del progetto che si pone all’interno del genere ‘commedia romantica’, mescolando però umorismo e dramma. 

Aptaker ha dichiarato: “Amiamo le commedie romantiche, le classiche soprattutto, tipo Harry ti presento Sally. Le commedie romantiche che funzionano hanno come protagonisti dei personaggi che il pubblico deve sentire realistici, come se potessero diventare loro amici. E allora l’idea è stata: e se raccontassimo una specie di Cruel Intention ma con protagonisti delle persone normali, che possono essere nostri amici nella vita reale?” E Berger segue: “E poi era importante che potesse essere guardata da uomini e donne, che i toni fossero leggeri ma anche drammatici all’occorrenza, quindi non solo romanticismo, ma anche molto divertimento. E abbiamo cercato di assemblare il gruppo di persone più divertente del mondo per creare questa magia. Siamo partiti da questo.”

A completare il cast, Charlie Day, protagonista ed eroe romantico improbabile, con il suo Peter, che vorrebbe fare di tutto per riconquistare l’amata Anne: “Non conoscevo Jenny, ma ero suo grande fan. Avevo già lavorato con Scott, però, questo è il nostro secondo film insieme. E poi ho incontrato Gina sul set per la prima volta ed è stato tutto bellissimo.” Lo Scott di cui parla Day è proprio lui, Eastwood Junior, che in questo film interpreta un ruolo insolito: è colui che lascia e quindi fa soffrire la nostra eroina, ma non è affatto un villain, è semplicemente un uomo che ha trovato la felicità altrove, situazione con cui la nostra Emma dovrà scendere a patti. Il suo ruolo, nel film, è simbiotico a quello di Day, una vera e propria Buddy Comedy nell’ambito della storia più ampia: “Non abbiamo potuto familiarizzare quanto volevamo, per via del Covid, sai? Eppure siamo riusciti a ricreare quella dinamica, quella magia trai nostri personaggi.”

A chiudere questo eterogeneo e divertente ensemble di attori, l’affascinante Clark Backo che nel film interpreta Ginny: “Non conoscevo nessuno, sapevo che Manny è canadese e mi sembrava di conoscerlo, per questo. Ma no, ho incontrato tutti sul set per la prima volta. Ho incontrato Scott, Jenny e Charlie alle prove, il che è stato veramente bello, perché non sempre si ha il tempo di fare delle prove. È anche per questo che il risultato finale è così efficace.”

A dirigere l’intero gruppo è stato chiamato Jason Orley: “Il primo giorno di riprese abbiamo girato la scena della palestra, e lì ho capito che c’erano delle possibilità per la bromance nel film, tra i personaggi di Charlie e di Scott. Il cast era spettacolare, portava ogni scena ad un livello superiore. Il film ha molti momenti delicati e drammatici, ma è anche divertente, perché c’è una parte di noi che si sente rappresentato. Tutti si possono relazionare con le rotture, sono cose che capitano.”

I Want You Back sarà disponibile su Amazon Prime Video dall’11 febbraio.

Phil Lord e Chris Miller svelano la ragione del licenziamento dalla regia di Solo

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Phil Lord e Chris Miller, che avrebbero dovuto dirigere Solo: A Star Wars Story prima di essere licenziati dalla Lucasfilm, hanno spiegato come mai lo Studio li sostituì all’epoca con Ron Howard, che ha supervisionato una massiccia campagna di riprese per il film per riuscire a far uscire il film nella data prefissata, il 25 maggio 2018.

Mentre Solo: A Star Wars Story ha ricevuto una reazione relativamente positiva al momento dell’uscita e c’è interesse a continuare la storia, il film è stato un flop al botteghino, in parte a causa del budget gonfiato per le riprese. La partenza di Lord e Miller è stata citata come dovuta a differenze creative con la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy e lo sceneggiatore Lawrence Kasdan. Lord e Miller volevano adottare un approccio più rischioso per allinearsi con la personalità di Han Solo, mentre la Lucasfilm avrebbe voluto un film d’azione tradizionale con elementi comici.

In un’intervista con Playlist, Lord e Miller hanno elaborato i loro piani per Solo e come volevano correre dei rischi ed evitare eccessivo fan-service. Questa decisione potrebbe essere stata il grande scontro che ha portato Lucasfilm a licenziare il duo poiché Miller lascia cadere un riferimento alle grandi aziende che cercano di risparmiare profitti trimestrali in contrasto con quelle persone che stanno facendo i film. Lord ha detto che dare al pubblico esattamente ciò che vuole lascia il pubblico deluso e che si dovrebbe pensare in anticipo rispetto al pubblico.

Phil Lord: Se diamo al pubblico esattamente quello che si aspetta e un sacco di “fan service”, finirà per rimanere deluso, diranno: “Sì, questa è roba che già sapevo.” Il trucco è capire cos’è che non si rendono ancora conto di volere e ogni idea che aggiungi all’insieme è qualcosa che il pubblico percepisce come un regalo (…) penso che le persone siano davvero esperte ora e quindi devi stare due passi avanti a loro e sento che questo è il nostro lavoro.

Chris Miller: Non puoi giocare con la paura. Quindi, non mi riferisco davvero alla paura della fan-base. Non la pensiamo in questo modo. Ci sono persone là fuori, suppongo, che stanno cercando di giocare sul mercato e seguire una formula. Stanno cercando di servire i guadagni trimestrali di una grande azienda, ma un’azienda non fa un film né scrive una canzone, queste cose sono fatte da esseri umani e cerchiamo sempre di servire gli esseri umani che fanno il film e gli esseri umani che assistono al film, ricordando sempre, quello che stai facendo uscire è solo una metà del lavoro. L’altra metà è che c’è una persona in un cinema e tu stai trasmettendo suoni e luci sulla sua faccia e loro contribuiscono a creare il film nel loro cervello. Quindi per fare i film bisogna sapersi mettere nei panni dello spettatorte.

Jurassic World: Dominion, il trailer ufficiale

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Jurassic World: Dominion, il trailer ufficiale

Universal Pictures ha diffuso il primo trailer ufficiale di Jurassic World: Dominion, prima del Super Bowl.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

The Adam Project, il primo teaser trailer con Ryan Reynolds

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The Adam Project, il primo teaser trailer con Ryan Reynolds

Ecco il teaser di The Adam Project, il nuovo film Netflix con Ryan Reynolds in uscita l’11 marzo. Diretto da Shawn Levy e scritto da Jonathan Tropper, T.S. Nowlin, Jennifer Flackett e Mark Levin, il film si avvale della produzione di David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Shawn Levy e Ryan Reynolds, mentre nel cast compaiono Ryan Reynolds, Mark Ruffalo, Jennifer Garner, Walker Scobell, Catherine Keener e Zoe Saldaña.

The Adam Project, la trama

Un pilota viaggia nel tempo e fa squadra con se stesso ragazzino e con suo padre defunto per fare i conti con il passato e salvare il futuro.

Tom Hardy sputò a Armie Hammer durante il provino per Mad Max: Fury Road

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Secondo quanto riferito, Tom Hardy ha sputato all’allora concorrente Armie Hammer durante un’audizione per Mad Max: Fury Road. Uscito nel 2015, Mad Max: Fury Roaddi George Miller è stato un successo sia di critica che di pubblico. Mentre il film ha trascorso quasi due decenni nell’inferno dello sviluppo e tecnicamente è andato in perdita al botteghino, è attualmente nelle prime fasi di produzione un prequel, Furiosa, con Anya Taylor-Joy che prende il posto di Charlize Theron per interpretare una versione più giovane dell’eroina del titolo.

Sebbene, in molti modi, Furiosa abbia rubato la scena in Mad Max: Fury Road, anche la performance di Tom Hardy nei panni di Max Rockatansky ha ricevuto molti elogi. Uscito da ruoli secondari come Inception, Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e Lawless, Hardy ha conferito al personaggio di Max un’intensa fisicità e alla fine è stato in grado di trasmettere molte emozioni a fronte di pochissime battute nel film. Prima che Hardy ottenesse il ruolo principale in Mad Max, la concorrenza per il ruolo era spietata, e trai contendenti c’erano anche Jeremy Renner e Channing Tatum.

In Blood, Sweat & Chrome: The Wild and True Story of Mad Max: Fury Road (per Vulture), l’autore Kyle Buchanan rivela che anche Armie Hammer era in corsa per il ruolo principale. Con i tre finalisti che sono stati ridotti a Hardy, Hammer e Renner, Miller ha chiesto a Hardy e Hammer di leggere una scena insieme. Secondo quanto riferito, Hardy “digrignò i denti e sputò al suo compagno di scena”, il che portò Hammer a dire a Miller che “Hardy doveva essere Max più di lui”. Il resto è storia!

Zack Snyder condivide il nuovo cast e i concept di Rebel Moon

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Zack Snyder condivide il nuovo cast e i concept di Rebel Moon

Zack Snyder ha rivelato i nuovi membri del cast di Rebel Moon, il suo film in via di sviluppo a Netflix. Il film è stato inizialmente proposto come parte del franchise di Star Wars, ma quando non si è fatto nulla con quella idea, è stato ripensato come una serie tv di fantascienza. Quando non ha funzionato, il concetto è stato rivisitato di nuovo, questa volta come un film originale Netflix con Zack Snyder come regista e co-sceneggiatore e Sofia Boutella nel ruolo principale.

Rebel Moon ruota attorno a una piccola colonia ai margini di una galassia sul punto di essere sopraffatta da un tiranno di nome Belisario e dai suoi eserciti. Nella speranza di salvare la loro galassia, le persone di questa colonia inviano giovani donne su altri pianeti per trovare chi le assisterà. Snyder ha co-scritto la storia di Rebel Moon, insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Sofia Boutella è stata la prima a unirsi al cast nei panni della giovane guerriera inviata dalla piccola colonia per ottenere l’aiuto degli altri.

Zack Snyder ha dato il benvenuto ai nuovi membri del cast di Rebel Moon su Twitter. L’elenco dei nuovi attori include Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Doona Bae e Ray Fisher. Nel suo tweet, ha anche menzionato Jena Malone, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi e Sky Yang come altri che si uniranno a Sofia Boutella e alla troupe nella creazione di questo viaggio fantascientifico.

Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley in Ferrari di Michael Mann

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Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley si sono uniti al progetto di Michael Mann, Ferrari. Oltre alla regia di Mann, lo sceneggiatore di The Italian Job Kennedy Martin scriverà la sceneggiatura basata sul libro del 1991, Enzo Ferrari: The Man and the Machine. Il prossimo progetto sarà prodotto dalla Moto Productions di Mann insieme a PJ van Sandwijk, John Lesher, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher e Gareth West, con il produttore esecutivo Niels Juuls.

A seguito dei diritti di distribuzione globale acquisiti da STXfilms per il progetto Ferrari di Mann, lo studio ha annunciato il casting. Il film seguirà il due volte candidato all’Oscar Driver nei panni di Enzo Ferrari, il premio Oscar Cruz nei panni della moglie separata di Enzo, Laura, e la candidata agli Emmy Woodley nei panni dell’amante Lina Lardi. Il film biografico racconterà delle vicende dell’estate del 1957 del leggendario imprenditore, Enzo Ferrari, alla vigilia della Mille Miglia, mentre affronta contemporaneamente la bancarotta e la deriva del suo matrimonio. In una dichiarazione, Mann condivide il suo entusiasmo nel portare la sua esperienza cinematografica con questo cast mentre dà vita alla sua visione a Modena e all’Emilia-Romagna.

“Essere in grado di avere questi artisti meravigliosamente talentuosi, Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley, che portano in vita questi personaggi unici in location a Modena e in Emilia-Romagna è una visione realizzata”.

Barbie: America Ferrara con Margot Robbie e Ryan Gosling

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Barbie: America Ferrara con Margot Robbie e Ryan Gosling

America Ferrera si unisce al cast del film Barbie prodotto da Warner Bros e Mattel, al fianco di Margot Robbie e Ryan Gosling. Diretto e co-sceneggiato dalla regista di Lady Bird Greta Gerwig, il film live-action sarà incentrato sui giocattoli per bambini Mattel, con Robbie nei panni di Barbie e Gosling nei panni di Ken. L’adattamento cinematografico live-action dell’amata bambola è in lavorazione da diversi anni, con star come Amy Schumer e Anne Hathaway che sono state considerate brevemente per il ruolo della protagonista.

Margot Robbie seguirà il film anche come produttrice, con la sua LuckyChap Entertainment, che è reduce dal grande successo agli Oscar dello scorso anno per Una donna promettente. I produttori di Barbie includono anche Tom Ackerley e Josey McNamara di LuckyChap; Robbie Brenner e Ynon Kreiz di Mattel; e David Heyman.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele. Secondo quanto riportato da Variety, Barbie avrebbe dovuto iniziare la produzione all’inizio del 2022 presso i Leavesden Studios di WB a Londra, con un’uscita nelle sale prevista per il 2023.

Guardiani della Galassia Vol. 3: Zoe Saldana “spoilera” il film, ma fa ammenda

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Zoe Saldana sta tenendo un vero e proprio diario della lavorazione di Guardiani della Galassia Vol. 3, tuttavia, può capitare che nella spensieratezza della condivisione con i propri fan, scappi qualcosa che non dovrebbe.

Ed è proprio quello che le è successo, con un video in cui, con il trucco di Gamora, sfoglia quello che sembra un piano di lavorazione del film di James Gunn. Dopo che la Marvel le ha chiesto di rimuoverlo, ecco di seguito i video “corretto” e la spiegazione nel copy:

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Kate Bosworth: 10 cose che non sai sull’attrice

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Kate Bosworth: 10 cose che non sai sull’attrice

Kate Bosworth è un’attrice che ha contribuito a fare la storia del cinema con la sua grazie e con il suo talento, riuscendo a conquistare una grande fetta di pubblico mondiale grazie anche alla sua bellezze eterea. L’attrice ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera solida e concreta, in grado di saper scegliere ruoli iconici e indimenticabili e che l’hanno resa famosa agli occhi del mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Kate Bosworth.

Kate Bosworth: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1998, debuttando sul grande schermo in L’uomo che sussurrava ai cavalli. In seguito lavora in Il sapore della vittoria – Uniti di vince (2000), Le regole dell’attrazione (2002), Beyond the Sea (2004), Superman Returns (2006), 21 (2008) e The Warrior’s Way (2010). Tra i suoi ultimi lavoro vi sono Straw Dogs (2011), Comic Movie (2013), Homefront (2013), Still Alice (2014), Amnesiac (2014), 90 minuti in Paradiso (2015), Life on the Line (2015), Somnia (2016), The Domestics (2018), The Devil Has a Name (2019), La forza della natura (2020), Wild Indian (2021) e Bring on the Dancing Horses (2022).

2. Ha recitato per la televisione ed è anche produttrice. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha lavorato alle serie Young Americans (2000), The Art of More (2015-2016), SS-GB (2017), The Long Road Home (2017) e The I-Land (2019). Non è però rimasta ferma alla sola attività della recitazione. Infatti, ha vestito diverse volte i panni della produttrice, lavorando ai film Amnesiac, Hot Bot (2016), Nona e The I-Land (2019).

Kate Bosworth Instagram

Kate Bosworth marito

3. È sposata da qualche anno. L’attrice, dopo qualche anno di frequentazione (più precisamente dal 2011) con il compagno, il regista Michael Polish, si è sposata a Philipsburg, nel Montana, il 31 agosto del 2013. Nell’agosto del 2021, tuttavia, hanno annunciato la loro separazione. La coppia non ha avuto figli.

4. Ha avuto diversi fidanzati famosi. Prima di frequentare quello che è poi stato suo marito, l’attrice è stata fidanzata per quattro anni con il collega Orlando Bloom. Due anni dopo, invece, si è frequentata con l’attore Alexander Skarsgård dal 2009 al 2011. Tra i vari flirt che le sono stati attribuiti, ci sarebbero quelli con Ian Somerhalder e con Chris Evans.

Kate Bosworth: i suoi occhi

5. Ha gli occhi di colore diverso. L’attrice ha una particolarità che riguarda i suoi occhi, ovvero li ha di colore diverso, uno marrone e l’altro blu. Questa condizione è dovuta ad una patologia chiamata Heterochromia Iridum, una caratteristica cromatica che riguarda la colorazione dell’iride. Nel corso degli anni in molti sono rimasti stregati da questa particolarità dell’attrice, tra cui tanti suoi colleghi.

Kate Bosworth in Superman

6. Ha avuto il ruolo grazie a Kevin Spacey. Se l’attrice è riuscita ad interpretare Lois lane in Superman Returns, ciò è dovuto a Kevin Spacey. Pare, infatti, che l’attore abbia convinto il regista del film, Bryan Singer, a scriturarla dopo aver recitato insieme a lei in Beyond the Sea. Dopo averla provinata, Singer si disse estremamente grato a Spacey per avergli suggerito la Bosworth, ritenuta perfetta per la parte.

7. Ha battuto diverse attrici. Prima di essere inserita ufficialmente nel cast del film, erano però state considerate anche le attrici Mischa Barton e Keira Knightley per il ruolo di Lois Lane. Inoltre, per lo stesso ruolo era stata provinata anche Amy Adams, attrice che poi ha comunque avuto modo di interpretare Lois Lane nel nel successivo L’uomo d’acciaio (2013).

kate bosworth

Kate Bosworth in Still Alice

8. Non ha provato per interpretare il suo ruolo. Nel costruire il suo personaggio, l’attrice non ha discusso circa la contrapposizione del ruolo con quello di Kristen Stewart. Stando alle sue dichiarazione “Non mi piace molto provare. Mi piacere quando la macchina da presa va avanti e vedere cosa succede. A causa dei tempi, è così che abbiamo fatto per Still Alice. Non c’era molto tempo per le discussioni o prove”.

Kate Bosworth è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 896 mila persone. Qui, con oltre mille post, la Bosworth è solita condividere foto o video di suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, mentre compie particolari attività o visita luoghi specifici. Non mancano però anche post dedicati alla sua attività di attrice, con curiosità, dietro le quinte e immagini promozionali.

Kate Bosworth: età e altezza

10. Kate Bosworth è nata il 2 gennaio del 1983 a Los Angeles, in California. La sua altezza complessiva corrispondente è di 165 centimetri.

Fonti: IMDb, Tribeca

Spider-Man: Homecoming, la Sony non aveva i soldi per “ristrutturare” l’armatura di Iron Man

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Peter Parker è entrato per la prima volta nel Marvel Cinematic Universe nel 2016 in Captain America: Civil War, ma è stato l’anno successivo che l’arrampica-muri è stato ufficialmente reintrodotto in Spider-Man: Homecoming. Cercando di trarre vantaggio dalla loro nuova relazione con i Marvel Studios, la Sony Pictures ha incluso un sacco di riferimenti al MCU in quel film, inclusi alcuni grandi cameo.

Chris Evans si è presentato in un cameo come Capitan America, mentre Robert Downey Jr. ha interpretato un vero e proprio ruolo secondario come Iron Man. Tuttavia, la sua armatura ha subito solo alcune modifiche superficiali piuttosto che subire la normale riprogettazione tra i film. Ora, sappiamo perché il costume di Tony Stark è comparso nel film con una nuova combinazione di colori chiaramente ispirata all’apparizione di Iron Man nei fumetti di The Ultimates.

“Chi ha un occhio attento capirà che questo modello è solo una ricolorazione del mio Mk XLVI di [Captain America: Civil War]”, spiega il concept artist Phil Saunders nel post di Instagram di seguito. “Sony non aveva il budget VFX per un costume completamente nuovo, quindi Kevin Feige ha richiesto un cenno all’Ultimate Iron Man nel ridipingere l’armatura. E dopo alcune variazioni, è nato il Mk XLVII.”

È interessante sapere che la Sony Pictures non aveva spazio nel budget per dare una revisione a Iron Man, ma senza dubbio era tutt’altro che una priorità per lo studio. Già solo la presenza dell’Avenger in Spider-Man: Homecoming ha avuto l’effetto desiderato sugli incassi al botteghino, e una nuova armatura non avrebbe cambiato questo effetto (mentre cambiare colore senza dubbio ha fatto vendere molti più giocattoli alla fine della Disney, però).

The Batman: ecco l’emoji di Twitter di Catwoman

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The Batman: ecco l’emoji di Twitter di Catwoman

La Catwoman di Zoe Kravitz che vedremo in The Batman di Matt Reeves ha ricevuto la sua emoji su Twitter. L’attrice debutterà nei panni di Selina Kyle, la famigerata gatta/ladra di Gotham, insieme al Crociato Incappucciato di Robert Pattinson.

Catwoman è uno dei nemici più amati di Batman. A volte ritratto come un antieroe e altre volte ritratto come un cattivo in piena regola, Kyle è un’agile ladra che modella il suo costume e il suo movimento sui felini. Nelle precedenti iterazioni live-action, il personaggio è stato interpretato da attrici tra cui Julie Newmar, Eartha Kitt, Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway. Ora, Kravitz proporrà una nuova versione, offrendo potenzialmente la lettura più radicata del personaggio vista sul grande schermo fino ad oggi.

Ora, con The Batman in arrivo nelle sale il mese prossimo, la spinta al marketing per il film è al massimo. In effetti, l’account Twitter ufficiale di The Batman ha rivelato una nuovissima emoji per Catwoman di Kravitz. Eccola!

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

San Valentino e le commedie romantiche, un’accoppiata vincente

San Valentino e le commedie romantiche, un’accoppiata vincente

Come ogni anno, il mese di febbraio porta con sé le festività di San Valentino oltre a Carnevale, così come tanti nuovi film adatti a passare una serata romantica. Tra i generi migliori da guardare durante la sera di San Valentino spiccano sicuramente le commedie romantiche: storie romantiche sì, ma con leggerezza, per strappare qualche risata (ed evitare scene troppo sdolcinate).

Un genere molto seguito qui in Italia, patria della commedia: nella classifica dei film più visti nelle sale del bel Paese, ci sono ben quattro commedie tra i primi cinque titoli (tutte e quattro opere con Checco Zalone). Anche se ormai, con l’avvento delle piattaforme streaming, probabilmente il botteghino per valutare un film non basta più e bisogna guardare altre metriche, non limitandosi solo alle sale. Di certo, San Valentino è un ottimo momento per andare in sala o guardarsi un film a casa.

L’evoluzione della commedia romantica nel corso del tempo

Il genere della commedia romantica risale ai tempi di Shakespeare e le sue opere (mentre la commedia risale ai tempi dell’Antica Grecia, ovviamente). Durante il medioevo si affermò il genere romantico, con le più classiche storie di amore tra cavalieri e fanciulle da salvare. Ma si dovette aspettare l’epoca di Shakespeare per vedere la nascita di questo nuovo genere, che di fatto ne univa due diversi fra loro.

Molti secoli dopo, questo genere sbarcò anche al cinema e oggi ormai abbiamo l’imbarazzo della scelta quando si tratta di scegliere una commedia romantica da vedere insieme al proprio partner, come mostra l’infografica per San Valentino di ExpressVPN dove vengono mostrati molti dei migliori film di questo genere.

Molti storici riconoscono ai film “Sherlock Jr.” e “Girl Shy”, due film muti del 1924, l’onore di aver portato sul grande schermo le prime commedie romantiche al mondo. Quando poi arrivò il sonoro, dal 1928 in avanti, questo nuovo genere si ritagliò un suo spazio particolare, le cosiddette “comedies of manners”, dove di solito una persona ricca si innamorava di una persona povera.

Per esempio, “Happened One Night” (1934) rappresenta un film di questa nicchia, che all’epoca vinse ben 5 Oscar. Successivamente bisogna fare un salto alle Screwball Comedies, dove nelle commedie romantiche le protagoniste della storia erano di solito personaggi femminili: tra i due film principali spiccano Bringing Up Baby (1938) e The Philadelphia Story (1940).