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Doctor Strange 2 potrebbe arrivare già nel 2020

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Doctor Strange 2 potrebbe arrivare già nel 2020

La lineup dei Marvel Studios, dopo Avengers: Endgame e la conclusione della Fase 3, ha per ora confermato soltanto tre titoli “ufficiali”, ovvero Spider-Man: Far From Home (che uscirà il prossimo Luglio), lo standalone su Vedova Nera (le cui riprese partiranno in estate) e il capitolo dedicato agli Eterni (attualmente in sviluppo, che includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori dei fumetti insieme ai mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali). Ma tra i progetti futuri c’è anche Doctor Strange 2, sequel promesso da Kevin Feige che a quanto pare potrebbe arrivare nelle sale già nel 2020.

A suggerirlo è un report di Deadline relativo alla presentazione del panel Disney esposto durante il recente CinemaCon di Las Vegas, dove sebbene non siano stati rivelati i nomi dei film Marvel che saranno distribuiti nel 2020 (quindi dopo la fusione con la Fox), le novità verranno annunciate soltanto in seguito alla release di Avengers: Endgame, dunque a fine mese, ma diverse voci credono che i titoli in arrivo siano Vedova Nera e Doctor Strange 2.

Altre fonti spiegano che la sceneggiatura del sequel è praticamente pronta, e che per quanto riguarda il discorso sugli Eterni, il sostanzioso utilizzo di CGI e post-produzione potrebbe costringere lo studio ad allungare i tempi, considerando anche la scelta del cast che è appena iniziata, così da essere concluso entro il 2021.

Per ora non abbiamo ulteriori aggiornamenti sulla trama, né tantomeno conferme ufficiali da parte di Kevin Feige e co., ma solo sul possibile ritorno in scena di Cumberbatch insieme a Rachel McAdams, sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer, e Benedict Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War, in quelli di Wong.

Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige

CORRELATI:

Intanto vi ricordiamo che Doctor Strange sarà in Avengers: Endgame, in arrivo al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: CBM

Le terrificanti avventure di Sabrina – Parte 2, la recensione della serie Netflix

Torna dal 5 aprile su Netflix la seconda parte della serie Le terrificanti avventure di Sabrina. Tratta dai fumetti di Roberto Aguirre-Sacasa, che rivisitano in chiave dark horror lo storico personaggio, la serie va a completare con i nuovi dieci episodi quanto già avviato dai primi dieci già disponibili. Non una seconda stagione dunque, ma un unicum inscindibile. Con protagonista Kiernan Shipka nel ruolo della celebre strega, i nuovi episodi promettono di ripetere quanto visto fino ad ora, trovando in questa volontà ora un pregio ora un carenza.

Al centro della vicenda c’è Sabrina Spellman, all’apparenza normale quindicenne con una vita abitudinaria, ma che nasconde in realtà un’altra parte di sé: Sabrina è infatti per metà umana e per metà strega, dovendo dunque conciliare la sua duplice natura e combattere le forze del male che la minacciano. Al termine della prima parte di stagione, Sabrina aveva preso una scelta, accettando la sua natura e aderendo al culto della Chiesa della notte. Dopo aver firmato il libro della bestia, aveva deciso di mettere in pausa quella che era la sua vita da umana, allontanandosi di colpo dai suoi amici e dal suo ex fidanzato.

Le terrificanti avventure di Sabrina

La serie riparte proprio da qui, mostrandoci la nuova vita di Sabrina all’interno dell’Accademia delle Arti Occulte. Qui si scontra con le regole e le tradizioni di una realtà con la quale fatica ad entrare in sintonia. Contemporaneamente alla scoperta di questo nuovo contesto, Sabrina si trova nuovamente a dover affrontare pericolosi demoni. Si mostra così la volontà di proseguire con una doppia linea narrativa: una dalla proiezione orizzontale, dove si segue la lotta di Sabrina nei confronti dell’autorità vigente; e una maggiormente verticale, dove la giovane strega si ritrova alle prese con un susseguirsi di nemici da sconfiggere e problematiche da superare.

La riproposizione di questa struttura può da una parte consolidare e fidelizzare lo spettatore, ma dall’altra il ripresentarsi di situazioni ed eventi tra loro simili può far correre il rischio di perdere l’entusiasmo generato dai primi episodi. Sfortunatamente è quest’ultima possibilità a prevalere, facendo così risultare i nuovi episodi piuttosto privi di fascino, se non per i percorsi di alcuni personaggi, che si spera possano trovare maggior spazio nel futuro della serie.

Le terrificanti avventure di Sabrina

A spiccare sono ovviamente le vicende legate al mondo delle streghe, che non quelle del mondo umano. Fattore fondamentale a tal fine è certamente il look dark, all’interno del quale è possibile una maggior sperimentazione estetica e contenutistica. Tuttavia, ciò che realmente permette a questa seconda parte de Le terrificanti avventure di Sabrina di far progredire l’interesse per la serie, nonostante la sue ripetitività, è il giusto equilibrio tra gli elementi paranormali e quelli tipici della commedia sentimentale. Equilibrio che permette così modo di coinvolgere un vasto pubblico.

Morbius: Jared Leto è il vampiro vivente nella nuova foto

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Le riprese di Morbius sono in corso a Manchester con Jared Leto di nuovo nei panni di un antieroe (dopo il Joker di Suicide Squad), stavolta proveniente dall’universo di Spider-Man: si tratta infatti di Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.

Ed è l’attore a fornirci un altro sguardo ravvicinato al personaggio pubblicando una breve clip su Instagram che mostra il solitario e tormentato villain nel bel mezzo di una strada trafficata mentre i passanti non sembrano curarsi troppo della sua presenza. Accompagna il filmato una frase, al solito molto criptica, scritta da Leto che dice:

Perché nessun altro percorrerà questo sentiero…questo luogo di ombre, dove facciamo ciò che deve essere fatto, indipendentemente dal costo.

Cosa avrà voluto suggerire?

Qualche giorno fa l’attore era stato visto sul set con la classica divisa arancione delle prigioni americane, dettaglio che ci porta a pensare che il personaggio arrivi a compiere qualche “impresa” criminale in pubblico finendo tra le sbarre. Forse la clip qui sotto è un’anticipazione di ciò che accadrà nel film?

https://www.instagram.com/p/Bv2HKlglUat/?utm_source=ig_embed

Morbius: dal set arriva un misterioso easter egg

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Vi ricordiamo inoltre che lo spin-off vedrà Tyrese Gibbs (star del franchise di Fast & Furious) nei panni di un agente dell’FBIAdria Arjona, vista recentemente in Pacific Rim: Uprising e nella serie Good Omens, che invece darà il volto a Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno da Venom di Ruben Fleischer, mentre la produzione di Morbius è iniziata da poche settimane con la regia di Daniel Espinosa.

La sceneggiatura del film è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Fonte: Jared Leto

Fury con Brad Pitt: 10 cose che non sai sul film

Fury con Brad Pitt: 10 cose che non sai sul film

Fury, il film con Brad Pitt, è quel film di guerra che non ci aspetta. Non ha niente a che vedere con i suoi predecessori e si rende unico per l’aspetto umano analizzato, il contesto storico considerato e la preparazione e la ricerca alla verosimiglianza.

Forte di un cast ricco, prestante e capace, il film di David Ayer cerca di coinvolgere il pubblico e di raccontargli la condizione psico-fisica di chi ha dovuto condividere un carro armato durante la Seconda Guerra Mondiale e ha dovuto guidarlo.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su Fury con Brad Pitt.

Fury film

fury con brad pitt

1. Durante le riprese è quasi scoppiata una rissa. Durante le riprese del film, Brad Pitt e Shia LaBeouf sono quasi arrivati alla mani con Scott Eastwood. Sembra che Eastwood avesse assunto un atteggiamento previsto dalla sceneggiatura di cui gli altri due attori non erano a conoscenza, continuando a sputare del tabacco. Così, i due ignari attori, si sono rivolti a Eastwood pensando che fosse fuori di testa e gli animi si sono surriscaldati fino a quando è venuta fuori la verità.

2. Il regista ha voluto far incontrare attori e veterani di guerra. David Ayer non era nuovo a realizzare film basati su una profonda amicizia maschile, come in End of Watch – Tolleranza zero. E, anche in Fury, ha voluto che prima di tutto uscisse la storia dell’amicizia fraterna tra uomini che cerano di sopravvivere e superare gli orrori. È così che, per dare un senso il più realistico possibile, il regista ha voluto che si organizzassero diversi incontri con dei veterani di guerra, sopravvissuti alle atrocità di quegli anni.

3. Il film ha subito un attacco hacker. In America, Fury era già uscito da circa un mese, ma nel dicembre del 2014 la Sony Pictures ha rivelato di essere stata vittima di un attacco hacker non di poco conto. Tra i vari film leakati, risultava anche Fury, scaricato quasi 900 mila volte in maniera del tutto illegale. Il film, risultato come uno dei più scaricati nella storia della pirateria dalla sua prima comparsa sui siti peer-to-peer alla fine di novembre, doveva ancora uscire in Italia (infatti, il film è uscito nel giugno del 2015).

Fury streaming

4. Fury è disponibile in streaming. Chi volesse rivedere il film Fury per rivedere e riscoprire alcuni particolari o alcune scene importanti, o per chi volesse approcciarsi per la prima volta con questo film, è possibile recuperarlo in streaming. Grazie alle piattaforme legali digitali, vi è la possibilità di recuperare il film su Rakuten Tv, Google Play, Infinity, Chili, iTunes e Netflix.

Fury storia vera

5. Fury non si basa su una storia vera. Sebbene il film di David Ayer sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e sembra raccontare una realtà vera, più di quanto sembri, in realtà non si basa su una storia realmente accaduta. Più che altro, il lavoro di Fury è stato quello di non basarsi su una singola storia, ma su una raccolta di racconti narrati dai veterani di questa atroce guerra che hanno vissuto, per gran parte del tempo, nei carri armati, diventando un tutto con essi.

6. Fury è stato realizzato grazie a delle ricerche. Per poter dare vita a un film come Fury, che potesse rappresentare dei fatti reali senza cadere in incongruenze storiche o rappresentando fatti o contesti dubbi, ci si è dovuti basare su attente ricerche che riguardavano i soldati che erano davvero stati all’interno dei carri armati durante la guerra. Queste ricerche hanno condotto la produzione anche a considerare di utilizzare dei veri carri armati: dopo estenuanti negoziazioni, è stato possibile ottenere dei carri armati realmente usati in passato dal Bovington Tank Museum.

7. È stato utilizzato un carro armato vero. Tra i tanti carri armati, è stato specialmente utilizzato un carro tedesco, il Tiger 131, l’unico modello ancora pienamente funzionante al mondo, catturato dai tedeschi su ordine di Winston Churchill (e reso disponibile dal Bovington Museum). Di fatto, la storia reale ha fatto davvero parte del film, dando un’impronta di realismo davvero unica ed inimitabile, riuscita grazie anche all’assenza di utilizzo di CGI, tranne che per alcune piccole eccezioni.

Fury cast

fury con brad pitt

8. Il cast si è sottoposto ad un duro allenamento. Per interpretare i rispettivi personaggi, tutti i membri del cast sono dovuto sottostare ad un duro addestramento gestito addirittura dalla Navy SEALs. Ciò è servito per aumentare la propria resistenza ed incrementare la massa muscolare, nonché il fatto di poter sottostare agli sforzi che si sarebbero presentati durante le riprese. Infine, questo addestramento è stato utile per potersi calare meglio nei panni dei rispettivi personaggi.

9. Logan Lerman era l’ultimo arrivato. In Fury è presente nel cast anche il giovane Logan Lerman, che era l’ultimo arrivato e, per lui, questo film era la prima produzione ad alto budget a cui partecipava. Rispetto agli altri suoi colleghi, il giovane attore è quello che forse ha sentito di più la pressione ed il nervosismo dettato dalle condizioni psicofisiche e dai cinque mesi di addestramento precedenti, tanto da arrivare ad avere quasi un esaurimento nervoso.

10. Brad Pitt era l’attore protagonista più vecchio. Tra tutti i vari membri del cast principale, Brad Pitt era il più vecchio: nonostante il fatto che, in realtà, i soldati rappresentati nel film avrebbero dovuto avere tra i 20 e i 30 anni, è plausibile che vi sia anche un sergente di età matura. Nonostante l’età, Pitt non è stato da meno e ha seguito tutti i programmi di addestramento conseguendo ottimi risultati.

Fonti: IMDb, The Guardian, bustle

Terminator: Dark Fate, ecco Arnold Schwarzenegger sul set

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Terminator: Dark Fate, ecco Arnold Schwarzenegger sul set

È un video dal backstage di Terminator: Dark Fate la fonte che ci offre il primo sguardo a Arnold Schwarzenegger nel film che lo vedrà ritornare nel leggendario personaggio del T-800, al fianco di Linda Hamilton che torna a interpretare Sarah Connor.

Ecco il video:

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna. Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Avatar sequel: Vin Diesel si unisce al cast

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Avatar sequel: Vin Diesel si unisce al cast

Vin Diesel ha condiviso sul suo account Instagram un video in cui compare accanto a James Cameron e in cui dice di essere sul set dei sequel di Avatar.

Lo sfondo è quello di un capannone qualsiasi, ma possiamo immaginare con una buona approssimazione della realtà che si tratta proprio di quel set super segreto su cui Cameron sta portando in vita la sua grande visione del 4 sequel previsti per il suo film che ancora detiene, dal 2009, il recordo per il più alto incasso della storia del cinema.

A quanto pare, Diesel, che già fa parte del franchise multimiliardario dei Marvel Studios in cui doppia Groot, si è unito a quest’altra grande saga cinematografica.

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Il nostro pianeta, la recensione della docu-serie Netflix

Il nostro pianeta, la recensione della docu-serie Netflix

Dagli ideatori della premiata serie Pianeta Terra nasce un nuovo progetto documentario in otto episodi: Il nostro pianeta, narrato da Sir David Attenborough e disponibile su Netflix a partire da venerdì 5 aprile. All’interno della serie si esplorano le meraviglie uniche e preziose delle bellezze naturali. Protagoniste assolute sono la ricchezza e la varietà degli habitat di tutto il mondo. Una fotografia e tecnologia sorprendenti si abbinano all’esplorazione delle zone selvagge rimanenti del pianeta, mai filmate prima d’ora, e degli animali che le abitano.

La registrazione di questo ambizioso progetto è durata quattro anni e si è svolta in 50 paesi diversi di tutti i continenti. Oltre 600 membri della troupe hanno collezionato più di 3.500 giornate di riprese. Si va dalla natura più remota dell’Artico alle misteriose profondità oceaniche, passando per i maestosi paesaggi africani e le ricchissime foreste del Sud America. L’intenzione della serie è quella di consentire agli spettatori di sperimentare la bellezza del pianeta Terra, e di apprendere l’impatto negativo che i cambiamenti climatici stanno portando all’intero ecosistema.

Il nostro pianeta

L’intento della docu-serie è esplicito, e quanto mai attuale: esplorare gli habitat più importanti del pianeta e celebrare la vita che ancora supportano. Ogni episodio è un vero e proprio viaggio nei luoghi più sacri e ricchi di meraviglie presenti sul pianeta. Ogni episodio, permette, attraverso immagini mozzafiato di conoscere lo svolgersi della vita in questi ambienti, filmando l’infinita varietà delle specie presenti e i loro straordinari modi di agire, molti dei quali sono di sostegno al progredire dell’ecosistema. Ciò che la serie ci trasmette con maggior forza infatti, è quanto ci sia un’incredibile connessione tra i diversi ambienti naturali e le loro pratiche. Queste connessioni ci appaiono come precisi incastri tra ingranaggi che la natura ha sviluppato per permettere la sua stessa salvaguardia.

Ogni episodio si caratterizza per la compresenza di immagini contenenti bellezze rare, contrapposte alla drammaticità degli effetti che il cambiamento climatico ha su queste. Cambiamenti che in brevissimo tempo stanno letteralmente distruggendo quello che è il nostro pianeta. Le connessioni cruciali stanno venendo interrotte, perdendo così la stabilità su cui l’intera vita fa affidamento. Il messaggio appare ben chiaro sin dal primo degli otto episodi, dove ci viene ricordato che ciò che verrà fatto nei prossimi venti anni sarà determinante per l’intera vita del pianeta Terra.

Il nostro pianeta

Sostenuta da un ritmo incalzante e da un taglio narrativo particolarmente accattivante e coinvolgente, Il nostro pianeta non scade mai nella sterile didattica. Al contrario, si dimostra provocante, puntando a far nascere nello spettatore una sensazione di rabbia per le bellezze che potrebbero essere perse per sempre a causa del nostro stile di vita. Nella serie si svelerà dunque ciò che deve essere preservato, se si vuole garantire un futuro in cui uomini e natura prosperano insieme.

Dolceroma: recensione del film di Fabio Resinaro

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Dolceroma: recensione del film di Fabio Resinaro

La Grande Bellezza raccontava di una Roma magnifica eppure morta dentro, una donna bellissima che promette piacere e regala abbandono e crepuscolo, un sogno che non si realizza mai. Alla stessa donna, bellissima e ingannevole, sembrano rivolgersi Fabio Resinaro, Fausto Brizzi e Luca Barbareschi che, con Dolceroma, realizzano la loro versione del film di Sorrentino, in scala ridotta e con dei toni pop che sicuramente incontreranno il gusto del pubblico.

Prodotto e interpretato da Barbareschi, diretto e scritto da Resinaro che firma il soggetto e la sceneggiatura con il sostegno di Brizzi, il film è ambientato nel mondo del cinema romano, che non ne esce assolutamente bene. Un mondo di feste e di decadenza, di sotterfugi e di ambizioni deluse, di attricette senza talento, produttori senza scrupoli e aspiranti artisti che imparano a rimanere a galla nella melma o che affogano nel tentativo.

Con queste idee ben chiare in mente, Resinaro realizza un film che mescola i generi e che mostra tutti i difetti di un’industria che comunque affascina e intorno alla quale gravitano sogni, speranze e ambizioni. In tanti si riconosceranno nel giovane scrittore (auto-pubblicato) e nell’attricetta di fiction con velleità da grande diva. In molti riconosceranno in Oscar Martello la personificazione di quel mondo vischioso e appiccicoso, come il miele prodotto dal personaggio di Claudia Gerini, anche lei sensualissima personificazione di quello stesso ambiente, allettante e respingente allo stesso tempo.

Resinaro (e con lui Brizzi e Barbareschi) non esita a prendersi gioco di tutti, dalla fiction tv, ai premi dell’Accademia, dalla città di Roma, al mondo del cinema in generale, fino a puntare il dito contro la stessa ambizione del protagonista, interpretato da un Lorenzo Richelmy che cambia completamente pelle rispetto a Ride (in cui aveva già lavorato con Resinaro) e mette in scena il dimesso ed apparentemente ingenuo protagonista.

Mattatore assoluto della storia è però Barbareschi, il produttore che interpreta il produttore: personaggio greve, cafone, volgare, ignorante, vittima dei suoi vizi e delle sue voglie, ma parimenti appassionato e viscerale, pronto a tutto senza risparmiare mai nulla, nemmeno se stesso, e al quale vengono affidate alcune delle battute più divertenti e taglienti di tutto il film. Un personaggio incredibile che corre il rischio di essere oscurato soltanto dal camorrista interpretato da Libero De Rienzo.

Tra citazioni cinefile e momenti che sfiorano il pulp, Dolceroma è un divertente carrozzone su cui si sale consapevoli di assistere a una storia sopra le righe che però non riesce a prendersi abbastanza alla leggera in più di un’occasione. Nonostante una parte centrale che risente di un rallentamento del ritmo, Dolceroma diverte, sorprende, intrattiene e a ben ascoltare sembra permettere ai suoi autori di togliersi più di un sassolino dalla scarpa.

Il trailer di Dolceroma

Joker: confermata la presenza di Bruce Wayne!

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Joker: confermata la presenza di Bruce Wayne!

Dopo le prime congetture, è IMDb a confermare ufficialmente la presenza di Bruce Wayne in Joker, il film con Joaquin Phoenix in cui l’attore interpreta il Clown Principe del Crimine.

La pagina ufficiale del famoso database on line che in giovane Dante Pereira-Olson interpreta effettivamente il giovane Bruce, che nella scena del trailer diffuso ieri, vediamo dietro a delle sbarre di quello che potrebbe essere il cancello della Wayne Manor. Nella scena, Arthur gli disegna un sorriso sul viso, in un modo che rievoca in maniera inquietante il sorriso del Joker, così come lo conosciamo dalla sua iconografia più famosa.

La faccenda in sé non sorprende troppo, visto che il film è ambientato a Gotham ed è normale che possano esserci altri personaggi dei fumetti legati al Joker e alla sua origine, quello che però sembra interessare di più sono le eventuali implicazioni che il film potrebbe avere nell’ottica di un agognato universo condiviso realizzato con maggiore cura per il personaggi della DC Comics.

I dettagli del trailer di Joker che vi sono sfuggiti

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Lo Spietato, la conferenza stampa del film con Riccardo Scamarcio

Prima di essere disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix, a partire dal 19 aprile, il film Lo Spietato sarà al cinema in qualità di evento speciale dal 7 al 9 aprile. Diretto da Renato De Maria, regista che ha costruito la sua carriera sulle serie Distretto di polizia e Squadra antimafia, e interpretato da Riccardo Scamarcio, l’opera è un viaggio lungo un quarto di secolo nel mondo della malavita italiana, raccontato attraverso gli occhi di Santo Russo, gangster che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere. Il film è un originale di Netflix, prodotto dalla Bibi Film con Rai Cinema.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione del film, è il regista De Maria, che inizia ad illustrare le basi da cui nasce l’idea per il lungometraggio. “L’idea è nata anni fa dopo aver letto il libro “Manager Calibro 9”, di Luca Fazzo e Piero Colaprico. È una storia nella quale si intrecciavano tre caratteristiche che mi sembravano un’occasione imperdibile per esprimere la mia voglia di cinema.”

Lo Spietato

“La prima, – continua De Maria – è la crime story con il classico andamento di ascesa e discesa di un gangster completamente fuori dagli schemi. La seconda è l’ambientazione nella Milano da bere degli anni ’80. Un’epoca e un luogo che mi appartengono per ragioni autobiografiche e generazionali. E infine il tono comedy del racconto, di un personaggio che non riesce a prendere sul serio nessuno, tantomeno sé stesso.”

A prendere la parola è poi Riccardo Scamarcio, che nel film da voce e corpo al gangster Santo Russo. “Con De Maria ci siamo incontrati circa un anno prima dell’inizio delle riprese.” – ricorda Scamarcio – Renato mi ha dato il copione, spiegandomi il tipo di film che voleva fare, e indicandomi “Quei bravi ragazzi” come esempio di riferimento ideale. Ho letto la sceneggiatura e ho subito voluto farlo. E tutto il film è stato girato con quello slancio, e quell’entusiasmo”

“Il mio personaggio, Santo Russo, – continua Scamarcio – insegue la ricchezza ma anche un riconoscimento sociale che non ha mai avuto. Lo fa alla sua maniera, da gangster che si sente un come un manager, alla pari di Agnelli, il suo mito. Per Santo non è semplicemente una questione di ricchezza, ma anche e soprattutto di stile. Si pensa e si vive uomo raffinato. I mezzi scelti per raggiungere i suoi obietti sono solo un dettaglio, scelte tattiche. Tutto qui.”

Lo Spietato

La parola passa poi al produttore Angelo Barbagallo, che racconta del rapporto produttivo con Netflix. “E’ entrata nel progetto sul finire delle riprese. Non ci sono state richieste creative di alcun tipo da parte loro. Io, che in carriera ho prodotto solitamente film di tipo diverso da questo, questo progetto lo ho affrontato con la voglia di fare un film per il pubblico, senza farmi troppe domande, e con la convinzione che si sarebbe giocato col genere in maniera ironica. E quindi per me è fantastico pensare che dal 190 aprile Lo spietato sarà disponibile a un pubblico potenziale di 150 milioni di abbonati in 190 paesi.”

“Affinché nel film rivivesse un’atmosfera da anni ’80 era necessario impiegare tutto il rigore possibile nella ricostruzione dell’epoca e dei suoi costumi. – conclude il regista, parlando dell’atmosfera del lungometraggio – Inoltre, il film vive sostanzialmente di tre colori: il giallo, il blu e il rosso. Ovvero i colori della furbizia, della potenza e della violenza. Volevo fosse un film colorato, non solo nelle immagini ma specialmente nella costruzione dei personaggi.”

Noi, recensione del film di Jordan Peele

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Noi, recensione del film di Jordan Peele

Il travolgente successo della sua opera prima, con tanto di Oscar alla sceneggiatura originale, ha proiettato Jordan Peele nel cono di interesse dei cinefili e di coloro che hanno apprezzato Scappa – Get Out, ma anche di quelli che, scettici, lo stanno aspettando “al varco”. Con Noi, in sala dal 4 aprile, il regista, sceneggiatore e produttore si mette di nuovo alla prova, allargando i suoi orizzonti e quelli della sua storia, uscendo dai confini che aveva dimostrato di padroneggiare e allungando il getto della sua ambizione.

Noi racconta la storia di una giovane donna, Adelaide, che, tornata nella casa delle vacanze della sua infanzia, con il marito e i suoi due bambini, si trova a fronteggiare una circostanza spaventosa: delle persone li prendono in ostaggio e li minacciano, persone che sono le loro copie, un po’ più rozze, feroci e selvagge, ma esattamente come loro… come noi.

Non si può dire altro del film di Peele senza rovinare la trama allo spettatore che va al cinema per farsi sorprendere e spaventare, e in verità il regista riesce benissimo a fare entrambe le cose. La sua storia sorprende per i colpi di scena e per le trovate tecniche di regia, che mantengono sempre altissima l’attenzione, e spaventa, in alcuni momenti più che in altri, proprio per la capacità di giocare con gli spazi, le ombre e il linguaggio di genere, tenendo la tensione del racconto tesa fino alla rivelazione finale.

Perché il finale di Noi è tutto da scoprire, o forse lo si intuisce già nei primi 15 minuti, ma non è comunque un’intuizione esaustiva di fronte alla conferma e allo svelamento conclusivo. Il nervo scoperto su cui agisce Peele è una ferita che gli Stati Uniti vedono sanguinare ogni giorno con maggiore forza, una paura che si trasforma sempre di più in violenza senza deterrente, senza punizione.

Alla luce di Scappa – Get Out, dunque, viene naturale aspettarsi da Jordan Peele non solo un thriller/horror, ma anche una riflessione sulla società contemporanea, dopotutto nella storia del cinema, dagli esordi fino a oggi, questo genere è sempre stato un linguaggio sfruttato per fare satira, critica sociale e politica, per dare una lettura della contemporaneità.

E con Noi, Jordan Peele fotografa la sua società, con una metafora cannibale che nasce dagli anni ’80 e si snoda fino a oggi, a domani, in un finale spiazzante e spaventoso, forse non pienamente esaustivo per quanto riguarda le pieghe del racconto e le giustificazioni narrative, ma di grande efficacia da un punto di vista allegorico ed emotivo. A questo punto lo spettatore, accettato il patto di credibilità con il regista, può solo prendere atto di ciò che sta accadendo.

Noi è meno preciso di Scappa – Get Out, meno coeso e solido nella trama, ma ha un respiro più ampio, un’ambizione più vasta, una portata più importante. Peele ci dice dall’inizio (dal titolo) chi è “il cattivo” di questa storia, peccato che “questa storia” non finisca con i titoli di coda, ma continui fuori dalla sala, nel mondo. Noi siamo noi, e facciamo davvero tanta paura.

Noi, guarda il trailer

Book Club: recensione del film con Diane Keaton

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Book Club: recensione del film con Diane Keaton

Carol, Diane, Jane, Sharon, 4 donne alle prese con gli eterni problemi sentimentali, fanno parte di un book club. La loro vita scorre piuttosto noiosa fino a quando la lettura di Cinquanta Sfumature di Grigio la cambierà irrimediabilmente. Ispirandosi allo scandaloso romanzo, vivranno nuovi amori, vecchi ritorni di fiamma, situazioni esilaranti e sconvenienti.

Con l’uscita in sala, lo scorso anno, dell’ultimo capitolo della saga cinematografica tratta dalla trilogia di EL James, pensavamo di aver chiuso il capitolo Cinquanta sfumature di grigio. Il film di Bill Holderman invece parte da uno spin-off che potremmo chiamare “Gli effetti di Cinquanta sfumature sulla gente”.

Book Club, il film

Il libro è però (o per fortuna) solo il pretesto per mettere in scena  un cast di quattro divine della commedia: Jane Fonda, che già su Netflix è protagonista di una serie con protagoniste due donne inossidabili, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen alle prese con la loro non più giovane età e la loro non sopita voglia di essere innamorate. Le quattro protagoniste sono donne indipendenti, acculturate e con una discreta voglia di vivere, che verrà rivitalizzata dalla lettura della trilogia di Christian Grey. Nello sviluppo della storia le quattro dovranno affrontare gli ostacoli che sembrano bloccarle.

Book Club si aggiunge ai titoli che ormai Hollywood dedica alle nuove possibilità della terza età: dopo i due gangster fuori tempo massimo di Clint Eastwood (corriere per un cartello della droga in Il Corriere – The Mule) e Robert Redford (rapinatore gentiluomo in The Old man and the gun), ora abbiamo un gruppo di donne ultrasessantenni, che, e qui è il tabù abbattuto, parlano ancora di sesso. A completare il cast di questa commedia leggera e ottimista, ci sono Don Johnson e Andy Garcia, in un ruolo che conferma una nuova piega della sua carriera, che lo vede impegnato in ruoli da maturo seduttore. C’è chi sceglie i film d’azione per la sua carriera oltre i 50, chi di sedurre Diane Keaton. Entrambe le scelte sono degne di rispetto. Il film è in sala dal 4 aprile.

Deadpool: Disney conferma un futuro per il Mercenario Chiacchierone

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Chi temeva che il franchise di Deadpool venisse riavviato dalla Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con la 20th Century Fox (che ha assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti i personaggi Marvel) dovrà non soltanto ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul grande schermo.

A confermarlo è stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro capitolo della serie di film con Ryan Reynolds con lo scopo di “guidare verso casa” il supereroe mantenendo il cast esistente.
Vedrete ancora più Deadpool negli anni a venire“, ha dichiarato Horn, lui che nei mesi scorsi si era rivelato determinante nel licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol.3. Ma è evidente che sia negli interessi dell’azienda garantirsi l’affetto degli spettatori anche in base al prodotto proposto e ai nomi coinvolti (Gunn è molto amato dai fan, come Reynolds e tutto il marchio Deadpool).
Ora il vero interrogativo rimane a livello creativo e distributivo: il franchise continuerà a stare in piedi da solo come produzione di Fox vietata ai minori ma sotto l’etichetta Disney, oppure il personaggio verrà integrato alle storie del MCU insieme al resto dei Mutanti?

Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox

In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Fonte: Comicbook

Stanlio e Ollio, la magia di un’amicizia nel film in sala dal 1° maggio

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Arriverà in sala il 1° maggio 2019, distribuito da Lukcy Red, Stanlio e Ollio, il film diretto da Jon S. Baird con Steve Coogan e John C. Reilly che celebra il profondo legame che ha unito per tutta la vita il duo comico più amato al mondo.

Ecco di seguito un video per celebrare l’arrivo del film e che mette a confronto gli originali comici, maestri della slapstick, e i due attori che li interpreteranno sullo schermo:

Presentato alla Festa del cinema di Roma, accolto con un’ovazione del pubblico e molto apprezzato dalla critica, Stanlio & Ollio di Jon S. Baird interpretato da Steve Coogan e John C. Reilly (candidato al Golden Globe e all’Oscar come miglior attore protagonista) celebra il profondo legame che ha unito per tutta la vita il duo comico più amato al mondo.

Scritto da Jeff Pope, sceneggiatore di Philomena, Stanlio & Ollio racconta molto più del sodalizio artistico di due icone della comicità. Linfa del film è la storia di due grandi amici che hanno vissuto insieme qualcosa di molto speciale riuscendo a creare, in più di 30 anni di carriera, una vera e propria magia per cui ancora oggi sono apprezzati da un pubblico di tutte le età.

Un omaggio che mette in luce la personalità dei due uomini fino a svelare il segreto del loro immenso e imperituro successo: l’essersi voluti molto bene.

Stanlio e Ollio, recensione del film con John C. Reilly e Steve Coogan

Il Ritorno di Mary Poppins finalmente in home video

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Il Ritorno di Mary Poppins finalmente in home video

Il Ritorno di Mary Poppins, l’irresistibile sequel senza tempo basato sui libri omonimi della scrittrice P. L. Travers, ha ottenuto il plauso di pubblico e critica aggiudicandosi quattro nomination agli Academy Award per “Miglior Canzone Originale”, “Miglior Colonna Sonora”, “Migliori costumi” e “Miglior Scenografia”.

Diretto dal regista premio Oscar Rob Marshall che ha portato sul grande schermo gli adattamenti dei musical Chicago, Nine e Into the Woods e interpretato dall’attrice nominata ai Golden Globe Emily Blunt nel ruolo della tata “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, il lungometraggio vanta nel cast anche il pluripremiato compositore, autore e performer Lin-Manuel Miranda nel ruolo dell’affascinante lampionaio Jack.

I contenuti extra mostrano il making of de Il Ritorno di Mary Poppins andando dietro le quinte per conoscere meglio il cast costellato di star e la crew che hanno reso possibile l’impossibile. Non mancherà un tour lungo Viale dei Ciliegi con l’attore del primo Mary Poppins Dick Van Dyke presente anche nel sequel, una versione sing-along del film che include l’emozionante brano nominato all’Oscar “Il Posto Dove Si Nasconde”, blooper, i commenti del regista e scene e canzoni tagliate.Grazie ai contenuti extra si potrà apprezzare tutta la magia e il coraggio necessari a ideare e realizzare scene da musical su così grande scala come “Puoi Illuminare Il Mondo A Festa”, un incalzante numero di canto e ballo che ha per proganisti Jack e i suoi colleghi lampionai. Se “Royal Doulton Music Hall” e “L’Abito Non Fa Il Monaco” mostrano l’incredibile talento dei protagonisti Emily Blunt e Lin-Manuel Miranda, “Sopra-sotto” è una sequenza upside-down con Maryl Streep nel ruolo di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins e “Che Stupendosa Idea!” racconta invece un’avventura subacquea di Mary Poppins con i piccoli Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, la trama

Il Ritorno di Mary Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni ‘30, ventiquattro anni dopo gli eventi del film originale. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Proseguendo la tradizione inaugurata dalla loro madre, Jane Banks combatte per i diritti dei lavoratori e aiuta la famiglia di Michael. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l’aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.

Prodotto dallo stesso Marshall insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La Land), il film vanta la presenza nel cast di Ben Whishaw (Spectre) nel ruolo di Michael Banks, Emily Mortimer (Hugo Cabret) nei panni di Jane Banks, Julie Walters (i film di Harry Potter) nel ruolo di Ellen, la domestica dei Banks. Al loro fianco anche l’attore premio OscarâColin Firth (Il Discorso del Re) nei panni di William Weatherall Wilkins, direttore della Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà, e l’attrice premiata con tre Academy AwardsâMeryl Streep (Florence) nel ruolo di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary. Nel film il pubblico incontra dunque tre nuovi bambini Banks, interpretati da Pixie Davies (Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali), da Nathanael Saleh (Il Trono di Spade) e dall’esordiente Joel Dawson. Angela Lansbury è la Signora dei Palloncini, un personaggio amatissimo presente nei romanzi di P.L. Travers, e Dick Van Dyke presta il volto a Mr. Dawes figlio, direttore ormai in pensione della banca che ora è gestita dal personaggio di Firth.

Il Ritorno di Mary Poppins Contenuti extra, BLU-RAY:

  • Canzone eliminata – “Lo zoo antropomorfo”; – In questa sequenza musicale, Mary Poppins e i piccoli Banks visitano uno zoo molto speciale dove umani e animali si scambiano di posto.
  • La realizzazione praticamente perfetta de Il Ritorno di Mary Poppins– Un viaggio insieme ai creatori e agli attori del film alla scoperta della magica eredità del film originale durante le riprese del sequel.
    • Introduzione – I creatori e gli  attori del film ricordano il primo “Mary Poppins” e condividono l’emozione di lavorare a “Il Ritorno di Mary Poppins”.
    • “Il Cielo su di Noi”– Qui si scopre come il team che ha lavorato al film abbia davvero scavato a fondo nei libri di P. L. Travers per trovare nuove chiavi di lettura nel racconto di un perosnaggio così amato e conosciuto. In più, conosciamo più da vicino i piccoli Banks!
    • “Che Stupendosa Idea!”– Sul set nell’iconico momento dell’entrata in scena di Mary Poppins dal cielo con le musiche originali del film ispirate dai Fratelli Sherman.
    • “Fin Dove Potrà Portarmi?” –Sul set insieme a Dick Van Dyke e Angela Lansbury alle prese con la magica scelta del palloncino giusto.
    • “Vedendo le cose da un nuovo punto di vista”: i numeri musicali de Il Ritorno di Mary Poppins – Dietro le quinte per ammirare i numeri musicali da una nuova angolazione.
    • “Puoi illuminare il mondo a festa” – Guidato da Lin-Manuel Miranda, il cast interpreta il numero musicale più emozionante con lampionai danzanti, interpret in bicicletta e molto altro ancora!
    • “Royal Doulton Music Hall / L’abito non fa il monaco” – Tutto quello che serve per creare due grandiosi numeri musicali all’interno di un mondo animato con tanto di pinguini danzanti!
    • “Sopra-sotto”– Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins interpretata da Meryl Streep, vive in una casa insolita che “mette sottosopra” l’intero numero musicale.
    • “Che stupendosa idea!”  – Qui ci si tuffa sotto le bolle con il cast e I creratori del film per scoprire come sia stato realizzato questo incredibile numero musicale.
  • Di nuovo in Viale dei Ciliegi: il ritorno di Dick Van Dyke – Dick Van Dyke, che interpretava lo spazzacamino Bert nel primo film, torna 54 anni dopo in Viale dei Ciliegi nei panni di Mr. Dawes Jr.
  • Papere praticamente perfette – Si può solo andare sempre più in alto con il cast del film e questa selezione di errori, gaffe e veri e propri piccolo disastri sul set.
  • Scene eliminate
    • Salutando Topsy – Dopo aver fatto visita alla cugina Topsy, Mary Poppins e i piccoli Banks fanno una piccola sosta per ripercorrere insieme il passato.
    • “Puoi illuminare il mondo a festa” – Una versione estesa del più grande numero musicale del film.
  • Modalità Sing-Along– La versione sing-along del film per cantare tutti insieme durante la visione.

Il Ritorno di Mary Poppins ESCLUSIVA DIGITALE:

  • Guarda il film con il Commento Audio– È possibile guardare il film con il commenti alle scene del regista Rob Mashall e del produttore John DeLuca.

Avengers: Endgame, il nuovo spot conferma la morte di un altro personaggio

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Una versione alternativa (che potete vedere alla fine dell’articolo) del nuovo spot di Avengers: Endgame diffuso pochi giorni fa dai Marvel Studios sembra aver confermato la morte di un altro personaggio del MCU, protagonista nel franchise di Thor. Forse avrete già capito di chi stiamo parlando, e l’immagine qui sotto ne è la prova schiacciante.

Come vedete di seguito, i Vendicatori sopravvissuti alla Decimazione (più Captain Marvel, accorsa dopo aver ricevuto l’sos di Nick Fury alla fine di Infinity War) si sono radunati al loro quartier generale per studiare un piano di attacco. Nel mentre studiano il numero delle vittime dello schiocco, fra cui figurano Hope Van Dyne/Wasp, Wanda Maximoff/Scarlet Witch, Sam Wilson/Falcon e, a sorpresa, anche il Dottor Erik Selvig, il personaggio interpretato da Stellan Skarsgård in Thor (2011), The Avengers (2012), Thor: The Dark World (2013) e Avengers: Age Of Ultron.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Questo significa che Solvig sarà nel film? Tornerà in una sequenza di flashback relativa a passato del Dio del Tuono, oppure all’intervento dei Vendicatori nella battaglia di New York contro Loki (dove aveva avuto un ruolo determinante)? Che ne pensate?

CORRELATO – Avengers: Endgame, quello che ci racconta il nuovo spot

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, la descrizione della scena mostrata al CinemaCon

https://www.youtube.com/watch?time_continue=9&v=XAWD2UWs9HQ

Fonte: CBM

Joker: Robert De Niro conferma il “legame” con Re Per Una Notte

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Joker: Robert De Niro conferma il “legame” con Re Per Una Notte

Diversamente dalle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il nuovo Joker di Todd Phillips sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo. E se da una parte si sprecano i paragoni con il celebre fumetto di Alan Moore The Killing Joke, dove il villain viene mostrato come un comico fallito che inizia a commettere atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche nocive, nel film con Joaquin Phoenix sembra esserci un chiaro parallelismo con una pellicola chiave di quell’epoca.

Diretto da Martin Scorsese (che figura tra i produttori di Joker), Re per una notte esce nel 1983 e vede protagonista Robert De Niro nei panni di Rupert Pupkin, un uomo sui trent’anni che sogna di diventare uno stand-up comedian affermato e che vive ancora con sua madre, scapolo. E a vedere le prime immagini del teaser trailer del cinecomic ci pare obbligato uno studio comparato delle due opere in cui il personaggio principale coincide.

Questo omaggio è stato inoltre confermato da De Niro in un’intervista, spiegando che “C’è una connessione, ovviamente, ma non diretta. Il personaggio che interpreto non è Rupert. […] Certo, se me l’avessero proposto avrei detto che era interessante e che si poteva provare a intraprendere quella strada. Vedrete insomma in che modo hanno collegato i due film“.

Come riportato nei mesi scorsi, Re per una notte di Martin Scorsese è stata una delle maggiori ispirazioni per Todd Phillips nel concepimento di Joker, che porta al cinema la storia di un comico fallito che farebbe qualsiasi cosa pur di avere il suo momento di celebrità. Sullo schermo De Niro interpreta invece un conduttore televisivo che farà “impazzire” Arthur.

Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Joker: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Fonte: Indiewire

Captain Marvel: sfondato il muro del miliardo di incasso

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Captain Marvel: sfondato il muro del miliardo di incasso

Captain Marvel appartiene adesso al “club del miliardo”. Il film Marvel Studios ha superato la cifra con gli incassi degli ultimi giorni, a quattro settimane dall’uscita, arrivando a $ 358 milioni a livello nazionale e a $ 645 milioni a livello internazionale.

Il film è ancora in programmazione, quindi probabilmente guadagnerà ancora un po’ di più prima di chiudere definitivamente la sua corsa e spianare la strada a Avengers: Endgame che invece è un film che si proietta tranquillamente verso i due miliardi di incasso.

Captain Marvel si è unito quindi agli altri sei film dei Marvel Studios che hanno superato la cifra e che sono Avengers: Infinity War ($ 2,068 miliardi), The Avengers ($ 1,518 miliardi), Avengers: Age of Ultron ($ 1,405 miliardi), Black Panther ($ 1,346 miliardi), Iron Man 3 ($ 1,214 miliardi) , Capitan America: Civil War ($ 1.153 miliardi), oltre ai cinecomic della DC/Warner che completano la classifica dei primi 10 film di supereroi ad aver raggiunto tale cifra: Aquaman ($ 1.147 miliardi), Il Cavaliere Oscuro il Ritorno ($ 1,084 miliardi), Il Cavaliere Oscuro ($ 1,004 miliardi). Captain Marvel è ora a $ 1,003 miliardi.

Captain Marvel, leggi la recensione

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

Avengers: Endgame, ecco cosa rivedere prima del film, secondo i Russo

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Arrivare preparati all’uscita di Avengers: Endgame dovrebbe essere facile per i fan dell’universo cinematografico Marvel, tuttavia ci sono due film che rappresentano una tappa obbligata da ripercorrere prima dell’arrivo in sala del quarto capitolo sui Vendicatori e dell’imminente conclusione della Fase 3.

A suggerirlo sono Anthony e Joe Russo, registi di quattro cinecomic dello studio, in una lunga intervista concessa a Fandango in occasione dell’apertura delle prevendite di Endgame (che tra l’altro ha già paralizzato ogni circuito internazionale):

È una bella domanda, e abbiamo sempre lavorato sodo per assicurarci che la storia funzionasse indipendentemente dai film precedenti, così da poter essere apprezzato anche dalle persone che non hanno visto nulla del MCU. Riteniamo sia una cosa molto importante…Certo, se arrivi a Endgame dopo aver guardato in ordine tutti i capitoli, puoi crescere insieme a loro […]

La sfida allora è parlare ad un pubblico che forse sta vedendo queste storie per la prima volta. Detto questo, c’è sicuramente una connessione con il passato, e i percorsi degli eroi sono legati, quindi senza dubbio Civil War e Infinity War sono probabilmente i due più importanti protagonisti di questo film. D’altronde Civil War ha creato la divisione tra i Vendicatori che ha avuto delle ripercussioni su Infinity War…

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Parlando di “eventi” cinematografici degli ultimi dieci anni, i due titoli citati dai Russo hanno segnato profondamente la storia del cinefumetto, riunendo incredibili cast e tessendo le fila di un racconto che poggia le basi su vari tentativi di condivisione in forma seriale. Un progetto che i Marvel Studios stanno costruendo dal 2008, con Iron Man, e che in Endgame troverà (si spera, ma le premesse sembrano ottime) la sua massima espressione artistica.

Siete d’accordo con la scelta dei registi?

Avengers: Endgame, la descrizione della scena mostrata al CinemaCon

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 5 modi in cui potrebbe chiudersi la storia di Cap

Fonte: Fandango

American Horror Story 9: Evan Peters non ci sarà

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American Horror Story 9: Evan Peters non ci sarà

Mentre cresce l’attesa di scoprire di più riguardo a American Horror Story 9, l’annunciata nona stagione della serie firmata Ryan Murphy, oggi arriva una brutta notizia per i fan. Infatti secondo quanto apprendiamo dal WonderCon Evan Peters ha rivelato che non apparirà nei nuovi episodi.

L’attore era presente all’evento per promuovere il nuovo film sugli X-Men, Dark Proenix che durante un’intervista ha ammesso che la non prenderà parte alla nona stagione.

https://twitter.com/i/status/1113165762493997056

American Horror Story 9 è la nona stagione della serie tv American Horror Story creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk.

American Horror Story 9

Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un’accoglienza positiva dalla critica e un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista di sempre sulla rete FX.

In Italia il primo episodio è stato distribuito il 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la serie dall’8 novembre 2011. In chiaro, la serie va in onda a partire dal 3 febbraio 2013 su Deejay TV.

La serie vanta 15 Emmy Awards, 4 Critics’ Choice Television Awards e 2 Golden Globe, questi ultimi vinti da Jessica Lange e Lady Gaga.

Dave Bautista commenta il ritorno di James Gunn in Marvel

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Il ritorno di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia vol.3 è stato accolto con gioia ed entusiasmo non soltanto dai fan, ma anche dal cast e altre personalità legate ai Marvel Studios come Zoe Saldana, Karen Gillan, Taika Waititi e il fratello Sean Gunn. All’appello mancava uno dei suoi più grandi sostenitori, anche dopo l’improvviso licenziamento avvenuto in estate, ovvero Dave Bautista, che nei mesi scorsi aveva minacciato di voler abbandonare la produzione del film se non fosse stata confermata la presenza di Gunn.

Sono sempre stato onesto sulla faccenda e sul modo in cui mi ero sentito” ha dichiarato l’attore in una recente intervista, “Pensavo che il trattamento fosse stato troppo duro, una cattiveria nei suoi confronti, oltre che una cattiva decisione […] Questi ragazzi sono come una famiglia per me e volevo essere coinvolto nel terzo film. Volevo che usassero la sceneggiatura di James perché è bellissima e andare avanti senza di lui sarebbe stato un vero problema personale per me.

Nella conversazione con Variety Bautista ha inoltre confermato di essere “contrattualmente obbligato a comparire in Guardiani della Galassia 3, ma credo che sia la Marvel che la Disney – se fossi rimasto convinto della mia posizione, che non volevo farlo senza James –  avrebbero potuto essere abbastanza cortesi da permettermi di uscire dal mio contratto.

Queste invece erano state le parole Bautista a settembre:

 “Sarà quel che sarà, se ci rimetterò il lavoro andrà bene comunque. Non si può minacciare con la povertà un uomo che è già povero. Sono cresciuto povero e so cosa significa. Non mi preoccupa perdere dei soldi, non valgono niente per me. Sono disposto a tornare a fare wrestler nei cortili davanti a 10 persone se costretto a fare qualcosa per vivere. Non ho intenzione di piagare la mia integrità“.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Per quanto riguarda Guardiani della Galassia Vol. 3, la produzione è momentaneamente sospesa per permettere a Gunn di concludere i lavori su Suicide Squad 2.

La sceneggiatura è pronta da diversi mesi e si prospetta il ritorno nel cast della stessa Saldana insieme al resto del team. Tutto dipende dagli eventi di Avengers: Endgame e da quali personaggi verranno “resuscitati” per continuare il loro viaggio nel MCU.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

Fonte: Variety

Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

Il primo teaser trailer di Joker diffuso ieri dalla Warner Bros. ha impostato quello che dovrebbe essere il tono tragicomico del film, l’atmosfera cupa e mostrato le varie sfumature del protagonista interpretato da Joaquin Phoenix.

Ma quali altri dettagli ci sono sfuggiti? Eccone 8 davvero intriganti:

Il bambino dietro le sbarre è Bruce Wayne?

La presenza della famiglia Wayne in Joker è un mistero che verrà risolto soltanto dopo la visione del film, tuttavia c’è un particolare che sembra suggerire la veridicità di questa teoria nella scena in cui Arthur si confronta con un bambino dall’altra parte delle sbarre di un cancello (forse proprio quello che delimita la proprietà dei Wayne?).

E se quello fosse Bruce (aka futuro Batman), interpretato dal giovanissimo Dante Pereira-Olson? Arthur cerca di farlo sorridere in un modo inquietante, e questa strana amicizia potrebbe evolversi nel corso del film…

Re per una notte

Come riportato nei mesi scorsi, Re per una notte di Martin Scorsese è stato una delle maggiori ispirazioni per Todd Phillips nel concepimento di Joker, che porta al cinema la storia di un comico fallito che farebbe qualsiasi cosa pur di avere il suo momento di celebrità.

E come se non bastasse l’omaggio evidente, il protagonista del film di Scorsese, Robert De Niro, comparirà anche in Joker nei panni di un conduttore televisivo che fa “impazzire” Arthur (mentre nell’originale interpretava Rupert Pupkin, un uomo di trentaquattro anni che sogna di diventare un comico affermato, sebbene viva ancora con sua madre e non abbia trovato moglie).

The Killing Joke

L’obiettivo di Arthur è affermarsi come stand-up comedian, e questo elemento sembra essere fondamentale nella trama del film, o almeno in partenza, visto che poi la situazione evolverà in uno scenario molto più complesso e psicologicamente instabile.

Tuttavia le scene di Phoenix che si reca al Comedy Club di Pogo, le risate e la comparsa sul palco principale ci portano alla mente alcune sequenze di The Killing Joke, fumetto scritto da Alan Moore nel 1988 che esamina il rapporto tra Batman e la sua nemesi Joker.

In quella storia il protagonista è un comico frustrato e determinato a diventare un professionista del settore per prendersi cura della moglie incinta. Qui non c’è lei, ma sua madre malata, e i punti di contatto con il fumetto sembrano essere diversi…

Un nuovo Arkham Asylum

Il manicomio dell’Arkham Asylum è tra le location che meglio caratterizza l’immaginario DC e le storie di Batman, e se solitamente viene raffigurato come una struttura iper-sviluppata dallo stile gotico, la versione di Joker non viene nemmeno etichettata come ospedale psichiatrico, ma semplicemente come Arkham State Hospital.

Un elemento di maggiore realismo che si unisce al tono del film voluto dal regista Todd Phillips.

Thomas Wayne in politica

Torniamo a parlare della famiglia Wayne con quello che sembra essere a tutti gli effetti il capostipite, Thomas Wayne, apparso brevemente nel teaser trailer: prima sotto forma di voce fuori campo, poi in carne e ossa con il volto dell’attore Brett Cullen.

Il politico (?) manifesta la sua preoccupazione per lo stato attuale in cui vive Gotham City, forse a seguito di un atto criminale compiuto da Arthur…

Tempi moderni

Durante la scena che mostra la facciata della Wayne Hall compaiono due manifesti del classico di Charlie Chaplin Tempi Moderni, forse proiettato in occasione dell’inaugurazione dell’edificio.

Un dettaglio doppiamente interessante, innanzitutto perché l’Arthur di Joaquin Phoenix ha le movenze di Chaplin e poi perché l’artista sembra essere stata una delle sue più grandi ispirazioni. Senza contare che il film è una feroce satira sulle difficoltà economiche dell’operaio della Grande Depressione, qualcosa di simile alle contraddizioni della famiglia Wayne con il popolo…

Wayne Hall

Può esistere un film ambientato a Gotham senza nemmeno un riferimento alla famiglia più ricca e celebre della città? Certo che no, e alcuni indizi sulla trama di Joker sembrano confermare i Wayne come personaggi cruciali.

A partire dal trailer, dove vediamo la “Wayne Hall” marchiata da lettere d’oro e illuminata dai riflettori.

Il tributo a Bob Kane

Bob Kane, scomparso nel 1988, è stato il creatore di Batman e uno dei fumettisti più importanti della storia americana. Tra le sue creazioni c’è anche il suo leggendario nemico, Joker, quindi non sorprenderà scoprire qualche easter egg che omaggi la sua memoria.

Come quello inserito nel teaser, nel badge dell’assistente sociale che sta parlando con Arthur, il cui nome è Debra Kane.

CORRELATO – Joker: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Fonte: Cinemablend

Game of Thrones 8: la premiere è una reunion di “vivi e morti”

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Game of Thrones 8: la premiere è una reunion di “vivi e morti”

Si è svolta nella serata del 3 aprile, a New York, la premiere di Game of Thrones 8, la stagione conclusiva dello show targato HBO che si è rivelato un vero e proprio evento e che riunirà, lungo tutto il globo terracqueo, i fan che non vedono l’ora di scoprire come finisce la saga televisiva basta (a questo punto, liberamente) sui romanzi di George R. R. Martin, anche lui invitato alla premiere.

All’evento sono stati invitati non solo i protagonisti rimasti in vita nello show, ma anche tutti gli altri, i grandi attori che la serie ha perso nel corso delle stagioni, a causa della sua natura violenta e qualche volta politicamente scorretta.

Così, sul tappeto rosso costeggiato dalle fiamme sono stati visti sfilare Charles Dance e Jack Gleeson, i non tanto compianti Tywin e Joffrey, ma anche Jason Momoa/Khal Drogo, Aidan Gillen/Petyr Baelish, Natalie Dormer/Margaery Tyrell, la bella Rose Leslie, che fu Ygritte, mano nella mano con suo marito nella vita reale… proprio Kit Harington, il nostro Jon Snow, o dovremmo dire Aegon Targaryen?

Si fa notare l’assenza di Lena Headey, interprete di Cersei, e quella di Richard Madden, fu Robb Stark, ma il cuore di ogni fan non può non avere un sussulto quando sul tappeto rosso compare lui, Ned Stark in persona, interpretato per la prima intensa stagione da Sean Bean!

Ecco a questo link le immagini, mentre per l’inizio dello show dovremo aspettare ancora 10 giorni, visto che il primo episodio andrà in onda il prossimo 14 aprile su HBO!

Game of Thrones 8: guarda il trailer

Nel cast della serie tv tornano Peter Dinklage, Lena Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington, Maisie Williams e Sophie Turner.

Game of Thrones 8 è l’ottava stagione della serie televisiva originale sulla base dei best-seller di George RR Martin, la saga de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Avengers: Endgame, la descrizione della scena mostrata al CinemaCon

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Una scena inedita di Avengers: Endgame è stata mostrata in anteprima durante il panel di Disney al CinemaCon di Las Vegas, e sebbene non ci siano state rivelazioni importanti sulla trama, alcuni dubbi sono stati risolti (come l’assenza di Captain Marvel negli anni che precedono il suo arrivo alla sede dei Vendicatori, l’attuale posizione di Thanos, e parte del piano degli eroi per sconfiggerlo).

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ma procediamo con ordine.

Il footage inizia proprio da Carol Danvers, tornata sulla Terra per rispondere al messaggio di soccorso inviatole da Nick Fury alla fine di Infinity War. È lei a promettere agli Avengers che abbatterà il Titano Pazzo da sola, anche se i colleghi supereroi non sembrano convinti che basti a fermarlo.

Subito dopo sentiamo Natasha Romanoff dire che nessuno sa dove si trovi al momento Thanos, mentre Nebula interviene spiegando che suo padre le ha raccontato di un pianeta e di un giardino dove voleva ritirarsi una volta completato il suo piano (la Decimazione), e come mostrato dalla chiusura di Infinity War, è stata esattamente quella la destinazione del villain dopo lo schiocco.  A questo punto Rocket attiva un ologramma per mostrare le coordinate di un pianeta in cui è stata registrata un’enorme forza energetica due giorni prima, e quanto pare a scatenarla è stato l’uso del Guanto dell’Infinito.

In molti hanno ipotizzato che i Vendicatori vogliano usare il Guanto ancora funzionante per invertire gli effetti della Decimazione una volta che avranno sconfitto Thanos, ma sebbene non ne abbiamo ancora la conferma, la frase pronunciata da Carol sembra suggerire uno scenario del genere: “Usiamo le gemme per riportare tutti indietro“, dice l’eroina. Forse il primo tentativo fallirà e i protagonisti ricorreranno alle tute bianche per calarsi nel Regno Quantico insieme ad Ant-Man?

avengers endgame

Sappiamo inoltre, grazie ai trailer, che Tony Stark tornerà a casa con Nebula e che potrà riabbracciare Pepper Potts, tuttavia nella scena del CinemaCon non c’è traccia di lui né di Scott Lang. È probabile che i due stiano lavorando ad un altro modo per invertire gli effetti dello schiocco, oppure che Tony nutra ancora qualche risentimento per ciò che è successo tra lui e Cap in Civil War

Più tardi nel footage Rhodey chiede a Carol dove sia stata per tutto questo tempo, con l’eroina che risponde: “Ci sono molti pianeti che non sono così fortunati ad averci“. Si riferirà alle guerre aliene fra Skrull e Kree sulle quali ha vegliato dagli anni Novanta ad oggi? Evidentemente si, ma staremo a vedere in Endgame.

Il filmato si chiude con il team che sale sul Benatar per dirigersi verso il pianeta di Thanos e tentare di abbatterlo. Prima di salire a bordo però, Steve Rogers raduna il gruppo con un insolito verso d’incitamento: “Andiamo a prendere questo figlio di puttana“. Rocket poi chiede al suo nuovo equipaggio se qualcuno di loro non è mai stato nello spazio, e Cap, Natasha e Rhodey alzano tutti le mani, con il procione che dice che non vuole che qualcuno vomiti sulla sua nave.

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

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Fonte: CBM

Vedova Nera: David Harbour nel cast, Rachel Weisz in trattative

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Vedova Nera: David Harbour nel cast, Rachel Weisz in trattative

Prende forma il cast di Vedova Nera, standalone dedicato alle origini dell’eroina interpretata nel MCU da Scarlett Johansson e affidato alla regista Cate Shortland, e come confermato dall’Hollywood Reporter, David Harbour (la star di Stranger Things) è ufficialmente nel film insieme a Florence Pugh, con le riprese che partiranno a Londra il prossimo giugno.

Ma non finisce qui, perché secondo Variety anche Rachel Weisz potrebbe unirsi al cinecomic se le trattative con i Marvel Studios andranno a buon fine. Vi ricordiamo che il suo nome era già emerso da una shortlist di attori qualche giorno fa, in cui si parlava anche di Andre Holland, visto nella serie The Knick e in Moonlight (premio oscar nel 2017), come perfetto villain, e di un’interprete femminile da affiancare alla protagonista.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui panni che Harbour e Weisz potrebbero vestire. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson in quelli della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Prossimamente Harbour sarà al cinema con il reboot di Hellboy, terzo adattamento del demone che arriva a dieci anni dalla versione di Guillermo Del Toro. Insieme all’attore, nel cast, figurano Milla Jovovich (Resident EvilZoolander 2), Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).

Hellboy sarà distribuito in Italia da M2 Pictures, in anteprima mondiale, dall’11 aprile.

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La prima sinossi riporta:

La nascita di Vedova Nera (alias di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York, dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha, emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica.

Vedova Nera sarà a tutti gli effetti un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata all’interno dell’universo condiviso). Lo standalone riprenderà quindi le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che si piazzerà in un momento della timeline antecedente a Iron Man 2.

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Fonte: Variety, THR

Film sulla danza: dalla classica all’hip hop, ecco i titoli da scoprire

Il cinema ha sempre puntato sulla danza per poter rappresentare al meglio i sentimenti dei personaggi altrimenti inesprimibili solo con le parole.

La danza nel cinema ha una lunga storia che risale al teatro e ai numeri dapprima separati e poi facenti parte, con un filo logico, delle riviste e degli spettacoli di varietà, fino ad arrivare ai musical che vanno dagli anni ’30 agli anni ’50.

Tuttavia, di incentrati solo sulla danza, su un personaggio che supera ostacoli di ogni tipo per poter diventare un ballerino affermato, hanno avuto particolare rilievo negli ultimi 30 anni.

Ecco tutto quello che c’è sapere sui film sulla danza che hanno fatto la storia del cinema, sia che si tratti di danza classica o hip hop.

Film sulla danza classica

film sulla danza

La danza classica è sempre stata considerata come un tipo di espressione molto misteriosa, affascinante e coinvolgente, tanto da essere rappresentata e portata più volte sullo schermo. Inizialmente, questa forma di danza era usata come espediente per comporre dei numeri musicali coreografici e come motivo di espressioni dei sentimenti dei protagonisti, grazie alla realizzazione del ballo a due.

Basti pensare alle sequenze di film come Papà Gambalunga (1955), Spettacolo di varietà (1953) o la sequenza finale di Un americano a Parigi (1951), ma, più semplicemente, ai diversi film realizzati da duo Fred Astaire e Ginger Roger. Film, però, che erano più musical, in cui le componenti di ballo, canto e recitazione si eguagliavano sullo stesso piano, intersecandosi e raccontando storie sia individuali, come per i film già citati, o collettive, come in West Side Story (1961).

In anni più recenti, si è deciso di focalizzare l’attenzione più sulla realizzazione di questa danza, sulle difficoltà che essa comporta, con quasi sempre un provino all’orizzonte pronto a decidere le sorti della/del protagonista. In questo senso, sono esemplari film come Billy Elliot (2000) – che racconta la storia, ambientata nell’Inghilterra del 1984, di Billy, un ragazzino di 10 anni, che scopre la sua passione per la danza classica, andando contro il padre e il fratello che lo vorrebbero pugile – e Il cigno nero (2010), con protagonista Nina Sayers, ballerina talentuosa ma instabile mentalmente.

Tra gli altri titoli, si cita anche A time for dancing (2000), con protagonista Jules che, a causa di una malattia, si trova a dover fare i conti con il destino, le sue paure e i suoi desideri di continuare ad essere una ballerina.

Frasi film sulla danza

Chi non ha mai citato la frase di un film per esprimere un sentimento o per il solo gusto di farlo, alzi la mano. Anche i film sulla danza hanno le loro frasi ad effetto indimenticabili, tanto che a volte, riguardando i film, ci si può sorprendere di quanto esse siano scolpite in mente.

  • Esaminatrice: Posso chiederti, Billy, che genere di sensazioni hai quando danzi? Billy: Non lo so… una bella sensazione… Sto lì, tutto rigido, ma dopo che ho iniziato, allora, dimentico qualunque cosa. E… è come se sparissi. Come se sparissi. Cioè, sento che tutto il corpo cambia, ed è come se dentro avessi un fuoco, come se… volassi. Sono un uccello. Sono elettricità. Sì, sono elettricità. (Billy Elliot)
  • Nessuno può mettere Baby in un angolo. (Dirty Dancing)
  • Si va in scena! (All That Jazz)
  • State parlando del ballo come se fosse il lancio di una capsula spaziale. (Step Up)
  • Chi rinuncia ai propri sogni è costretto a morire. (Flashdance)
  • L’unico vero ostacolo al tuo successo sei tu: liberati da te stessa. Perditi, Nina. (Il cigno nero)
  • A certe persone nella vita va tutto per il verso giusto ad altre va tutto storto… è così che va il mondo! (Honey)
  • Il futuro non si fa fottere, il futuro casomai fotte te! Quello c’è sempre e se non sei preparato, ti fotte! (La febbre del sabato sera)

Film sulla danza hip hop

film sulla danza

Uno dei tipi di danza più recenti e su cui il cinema si è focalizzato molto è l’hip hop. Tra i vari film realizzati e con questo tipologia di ballo, che sono molti, si segnalano sicuramente Step Up (2006) – storia di due ragazzi che imparano l’uno dall’altro stili diversi di danza -, Save the Last Dance (2001) e Honey (2003).

Da questi film sono nati diversi sequel, come Ballare per un sogno 2 (2006), Step Up 2 – La strada per il successo (2008), Step Up 3D (2010). Tra gli altri film che includono questo tipo di ballo, si segnalano anche Ti va di ballare? (2006) e Ballare per un sogno (2008).

Film sulla danza recenti

Negli ultimi anni non si è dato molto risalto a film che riguardassero il mondo della danza, per il semplice fatto che non ne sono stati prodotti parecchi.

Tra gli ultimi film di questa tipologia, si citano New York Academy (2016)–  racconta la storia di una ballerina di danza classica che incontra un violinista di talento (che si basa sul film Scarpette Rosse del 1948) e tra i due nasce un’intensa passione – e New York Aademy – Freedance (2018) che una storia che si avvicina al primo film, ma ben più articolata.

In aggiunta a questi, si segnalano anche il film d’animazione Ballerina (2016) e gli ultimi sequel di Step Up, ovvero Step Up Revolution (2012) e Step Up All In (2014).

Film belli sulla danza

Decidere quale sia il film più bello sulla danza è un fatto parecchio complicato. Nel mondo del cinema ne sono stati realizzati diversi e tutti molto particolari, tanto da non avere metri di paragone l’uno con l’altro.

In ogni caso, tra i migliori film che riguardano il mondo della danza si possono certamente segnalare titoli come il romantico Dirty Dancing (1987), il coinvolgente Footlose (1983), l’energico Flashdance (1983) o il magnetismo di Cabaret (1972). E come non dimenticare La febbre del sabato sera (1977) sulla note dei Bee Gees, le coreografie briose di Chrous Line (1985) e quelle adrenaliniche di Saranno Famosi (1980) e All That Jazz (1979)?

Fonte: IMDb

Shazam!, intervista a Zachary Levi e Mark Strong

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Shazam!, intervista a Zachary Levi e Mark Strong

In occasione della premiere di Londra, abbiamo intervistato Zachary Levi e Mark Strong, rispettivamente il protagonista e il villain di Shazam!, nuovo film Warner Bros in sala dal 3 Aprile.

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

Alla regia c’è David Sandberg, mentre nel cast compariranno Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Pet Sematary in anteprima al Comicon di Napoli

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Pet Sematary in anteprima al Comicon di Napoli

Pet Sematary, tra i film più attesi dell’anno, arriva in anteprima nazionale a COMICON. L’horror movie, basato sull’omonimo romanzo e best seller internazionale di Stephen King, sarà mostrato al pubblico del Comicon il 25 aprile, alle 15:30, presso l’Auditorium del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, grazie alla collaborazione con 20th Century Fox.

Ad aprire la proiezione del film, la preview del documentario Stephen King – Maestro dell’horror, che sarà poi in onda in prima TV assoluta su Paramount Network, canale 27 del digitale terrestre e tivusat, il 1° maggio, giornata dedicata dal canale al maestro dell’horror.

A introdurre la proiezione della pellicola, in sala dal 9 maggio, e del documentario, in TV il 1° maggio, ospiti d’eccezione due registi e un autore di fumetti: i Manetti bros. e Tito Faraci, appassionati ed estimatori del genere.

Diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, Pet Sematary è interpretato da Jason Clarke, Amy Seimetz, Jeté Laurence, Hugo and Lucas Lavoie, e John Lithgow.

Pet Sematary segue le vicende del Dr. Louis Creed (Jason Clarke) che, dopo aver traslocato insieme alla moglie Rachel (Amy Seimetz) e i loro due figli da Boston in una località rurale del Maine, scopre un misterioso cimitero vicino alla sua nuova casa. Quando una tragedia colpisce la sua famiglia, Louis si rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall (John Lithgow), scatenando una pericolosa reazione a catena dalle conseguenze terribili.

Il documentario Stephen King – Maestro dell’horror racconta gli esordi della carriera del più grande esponente letterario del genere horror.

La difficile infanzia, caratterizzata dall’abbandono del padre e il precoce interesse per lettura sono idue elementi che lo hanno maggiormente caratterizzato. Le difficoltà di gestire la pressione e le aspettative che si erano create intorno a lui dopo i primi successi letterari, lo spinsero a rifugiarsi nell’abuso di alcool e di droghe, ma la vicinanza della sua famiglia lo aiuta a disintossicarsi ed a concentrarsi sulla sua grande passione per la scrittura. Nel documentario compaiono anche i registi di Pet Sematary oltre al biografo di Stephen King (George Beahm) e critici cinematografici.

Aladdin, nuovo trailer con la voce di Naomi Rivieccio

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La voce di Naomi Rivieccio sarà nella versione italiana del nuovo film Disney live action Aladdin che arriverà nelle sale italiane il 22 maggio.

La giovane artista, finalista a X Factor 2018, interpreterà le canzoni della Principessa Jasmine offrendo al pubblico una nuova versione degli indimenticabili brani inclusi nella celebre colonna sonora del film originale, tra cui la canzone premiata con l’Oscar “Il Mondo È Mio” (“A Whole New World”). “Come tutti, anche io sono cresciuta con i film d’animazione Disney”, racconta Naomi, “e Aladdin è sempre stato uno dei miei preferiti. È una storia ricca di azione, comicità, magia e amore. Ha delle sonorità a dir poco travolgenti. Un mondo incredibile. È un vero onore poter interpretare le canzoni di una delle Principesse Disney che amo di più e in cui più mi identifico perché Jasmine, come me, è una ragazza indipendente, ironica e tenace. Inoltre l’attrice che la interpreta nel film si chiama come me: Naomi! Forse era destino…”

Rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione del 1992, Aladdin è diretto da Guy Ritchie e vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo della bellissima e indipendente principessa Jasmine e Will Smith nei panni dell’incredibile Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Aladdin vanta una colonna sonora composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken (La Bella e la BestiaLa Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori dell’Oscar, Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin Paul (La La LandDear Evan Hansen).

Il cast del film vede inoltre la presenza di Marwan Kenzari nel ruolo del potente stregone Jafar, mentre Navid Negahban veste i panni del Sultano, preoccupato per il futuro di sua figlia; Nasim Pedrad è Dalia, la migliore amica e confidente della principessa Jasmine, Billy Magnussen interpreta il principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine, e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar e capitano delle guardie del palazzo.

Joker: Joaquin Phoenix è Arthur Fleck nel primo teaser trailer

Joker: Joaquin Phoenix è Arthur Fleck nel primo teaser trailer

Come promesso, ecco arrivare il primo teaser trailer ufficiale di Joker, il film che vede protagonista Joaquin Phoenix e che racconterà le origini del noto antagonista di Batman e la sua trasformazione nel clown principe del crimine che tutti conosciamo.

In basso trovate anche la locandina e la versione originale del teaser.

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joker

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Joker: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Fonte: Warner Bros.

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