Home Blog Pagina 1187

Noi: spiegazione del finale, simbologia e significati del film di Jordan Peele

Noi, di Jordan Peele, è arrivato in sala anche in Italia, e tra recensioni positive e negativi, pareri contrastanti e spettatori entusiasti, sembra chiaro che il racconto interpretato da Lupita Nyong’O lascerà lo spettatore con più di una domanda.

Dal finale con tanto di colpo di scena passando per la simbologia della storia, Noi è un racconto allegorico e stratificato, e di seguito ecco alcune risposte alle domande che potrete porvi sul film. Ovviamente, di seguito potrebbero esserci spoiler sul film, quindi, ATTENZIONE!

Perché i conigli?

I conigli che, in Noi, popolano il mondo sotterraneo dei Tethered hanno un duplice significato che può essere difficile da afferrare. In primo luogo, c’è l’ovvio tema del “coniglio”, che evoca una sorta di sinistra versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Tethered vive in un mondo nascosto che Adelaide scopre seguendo letteralmente un coniglio bianco sottoterra, proprio come Alice.

Il secondo significato è un po’ più esoterico e molto più legato alla storia. C’è un’isola al largo della costa del Giappone soprannominata “Usagi Jima” o “Rabbit Island” che è famosa per essere, beh, invasa dai conigli. Sembra molto carina come cosa se non si considera come i conigli sono arrivati in quel luogo. L’isola era una fabbrica di armi chimiche nella seconda guerra mondiale, che teneva i conigli come soggetti di prova per tossine mortali come il gas mostarda. Quando gli americani presero l’isola, pensarono di aver ucciso i conigli rimasti, ma alcuni sopravvissero alla disinfestazione e continuarono a riprodursi.

Un gruppo di creature da esperimento, abbandonato e dimenticato, che cresce in numero in un’area isolata è un collegamento tematico piuttosto chiaro alla storia dei Tethered.

Perché le tute rosse?

Ci sono diverse letture legate alle tute rosse dei Tethered. Nel mondo reale, usiamo uniformi e colori per differenziarci in diversi gruppi di appartenenza. Il fatto che i Tethered siano tutti distinti da una specifica uniforme dà loro una netta differenziazione e alienazione dalla gente in superficie.

Ovviamente, sappiamo che Red ha scelto le tute nell’ambito del suo colpo di stato, quindi a seconda della lettura di ciò che i Tethered dovrebbero simboleggiare, la divisa potrebbe essere un segno rappresentativo di orgoglio o vergogna.

Perché le forbici?

In un film che riguarda la dualità e il separare le parti, quale arma può essere migliore di quella che è fondamentalmente composta da due coltelli identici? A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.

Certo, sarebbe interessante scoprire dove Red ha trovato tutte quelle forbici uguali per armare ogni doppio.

Cosa sono i Tethered, davvero?

Red spiega questo punto in maniera ambigua durante un monologo, quindi possiamo soltanto esporre una teoria di ciò che sono effettivamente questi doppi. Quello dei Tethered era un progetto di clonazione abbandonato che, a quanto pare, è partito prima con la clonazione di animali e poi con quella di persone. Il progetto ha avuto successo nel ricreare un corpo umano, ma non poteva duplicare l’anima umana, così i doppi sono perfetti fisicamente ma incompleti, abbrutiti rispetto agli originali.

Certo, è qui che dobbiamo accettare che Noi non è solo un thriller horror, è anche una storia di fantascienza. Il primo vero clone di un mammifero è stato la pecora Dolly nel 1996, ma sappiamo che qualunque progetto abbia dato vita ai Tethered doveva essere stato deciso e già completamente abbandonato prima del 1986 – il che significa che probabilmente indica che era partito ai tempi della guerra in Vietnam, per avere un’idea di quante generazioni di Tethered hanno vissuto sottoterra e per quanto tempo.

È interessante notare che sembra esserci una certa variazione tra il legame tra i Tethered e il loro doppio. Pluto sembra copiare tutti i movimenti di Jason, anche quando questi movimenti sono potenzialmente fatali per lui, ma gli altri Tethered sembrano molto più indipendenti. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che Pluto e Jason sono “la coppia” più giovane con cui lo spettatore entra in contatto – forse il collegamento diminuisce col passare del tempo. O forse Pluto e Jason sono semplicemente speciali.

Adelaide e Red ricordano la loro infanzia?

La semplice risposta è sì. Lo shock e la confusione di Adelaide all’arrivo del Tethered non hanno nulla a che fare con il fatto che lei non sapeva che erano lì – ricorda i posti in cui ha incontrato Red, allo stesso modo in cui Red ricorda di essere stata rapita. Adelaide non è la vittima in un film di invasione domestica, è la cattiva della storia, l’obbiettivo della vendetta di Red, e lei lo sa.

Questo è il motivo per cui vediamo così tanta ansia e voglia di uccidere in Adelaide, oltre a quell’atteggiamento ambiguo che scopriamo poi essere una forma di dispiacere quando uccide i bambini di Tethered. Questo è un segreto che ha tenuto all’oscuro della sua famiglia per molto, molto tempo.

Red, allo stesso modo, sa esattamente cosa le è stato tolto. Ecco perché è stata lei a organizzare i Tethered e la loro rivolta.

Perché i Red può parlare mentre gli altri Tethered non possono?

Quando Red e Adelaide si sono invertite, ognuna di loro si è adattata ai nuovi ambienti. Sappiamo che i Tethered non parlano in modo naturale – Adelaide non riusciva a parlare quando è “riemersa” dopo essere stata via quei 15 minuti – ma comunica in una serie di grugniti e ringhi. Dal canto suo, Red mantenne l’utilizzo dell’inglese che conosceva già ma ha imparato a parlare la lingua dei Tethered (anche se con difficoltà, dal momento che il soffocamento durante lo scambio di posto con il suo doppio le ha causato danni permanenti), nello stesso modo in cui Adelaide imparava l’inglese ma conservava alcuni dei suoi più selvaggi istinti.

Nella scena in cui Adelaide uccide la gemella rimasta in vita, lo fa con una violenza assurda ed emettendo suoni molto strani, che sembrano allarmare molto il piccolo Jason, che assiste.

Perché Hands Accross America?

Nella storia, lo spot di Hands Across America è una delle ultime esperienze di Red nel mondo di superficie prima di essere presa da Adelaide, quindi ha senso che rimanga una sorta di fissazione per lei.

Storicamente, Hands Across America è stata una iniziativa che si prefiggeva di portare attenzione alla povertà e ai senzatetto in tutto il paese, iniziativa che alla fine ha fruttato circa $ 15 milioni di dollari di donazioni di beneficenza nel 1986. Ovviamente non ha messo fine alla povertà, ma certamente ha fatto una dichiarazione – che, in realtà, è esattamente ciò che i Tethered stanno cercando di fare. Il loro obiettivo è semplicemente quello di essere notati in un modo in cui nessuno può più ignorare.

Cosa intende Red con “avresti potuto portarmi con te”?

Questo passaggio presente nell’ultima parte di Noi rimane un po’ confuso: Red dice ad Adelaide che “avrebbe potuto portarla via” quando Adelaide se ne va, il che a prima vista sembra implicare che Red non ricorda di aver mai vissuto la superficie. Ma dopo un’ulteriore riflessione, questa battuta sembra molto più complessa.

Red è risentita con Adelaide per averla lasciata indietro con i Tethered quando, nella sua mente, entrambe avrebbero potuto facilmente lasciare il labirinto insieme, da bambine. Non c’è una vera ragione per cui Adelaide e Red dovessero cambiare posto, a parte la paura e una reazione istintiva. In realtà, l’intero conflitto del film avrebbe potuto essere aggirato se Adelaide e Red si fossero riconosciute simili e bambine, piuttosto che combattersi l’un l’altra, il che è una parte importante del messaggio che il film vuole lasciare.

Cos’è Geremia 11:11?

All’inizio di Noi, c’è un uomo con un cartello con la scritta “Geremia 11:11” sul lungomare durante la scena del prologo, un motivo che più tardi vediamo ripetuto alcune volte, che culmina nel di Tethered del vagabondo che al posto del cartello ha la scritta “11:11” incisa sulla sua fronte.

Il versetto biblico non ha bisogno di molte spiegazioni:“Perciò dice il Signore: Ecco, faccio venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò.”

Fondamentalmente, è la versione biblica del monologo di Rorschach di Watchmen, e che potrebbe rappresentare un manifesto per i Tethered. Un altro simbolo!

Il bisbetico domato: tutto quello che non sai sul film con Celentano

Trai film che hanno reso cinematograficamente famoso Adriano Celentano, c’è sicuramente Il bisbetico domato. Protagonista assoluto della pellicola, Celentano ha messo a servizio tutte le sue peculiarità per regalare un commedia leggera e spiritosa.

Un film che in quarant’anni si è guadagnato un enorme successo popolare, tanto da diventare un film cult nella memoria collettiva.

Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere su Il bisbetico domato.

Il bisbetico domato film

Uno dei film che può essere ascrivibile all’albo della commedia italiana è sicuramente Il bisbetico domato. Realizzata nel lontano 1980 e diretta dal duo Castellano e Pipolo, questa pellicola non fa altro che confermare il sodalizio artistico tra i due registi e il protagonista, Adriano Celentano, nato con Mani di velluto (1979) e continuato con Innamorato pazzo (1981), Grand Hotel Excelsior (1982) e Segni particolari: bellissimo (1983).

Come gli altri film che vedono protagonista il cantante della via Gluck, anche Il bisbetico domato non si tratta di un film puramente musicale, nonostante Celentano venga coinvolto nel progetto per curare le colonna sonora o alcune canzoni presenti nel film stesso. Prodotto dalla Capital Film, il film si basa su un soggetto originale di Castellano e Pipolo, che hanno curato anche la sceneggiatura, e che vede come protagonista assoluto proprio Celentano, nei panni di un agricoltore, con eventi e caratteristiche che hanno preso spunto da La bisbetica domata di William Shakespeare.

Girato in Lombardia, il film (firmato da Mario e Vittorio Cecchi Gori) è stato montato da Antonio Siciliano e le musiche originali sono state scritte da Mariano Detto, mentre la scenografia è di Bruno Amalfitano. Il film ha avuto un successo enorme al box office, diventando il secondo film più visto tra il 1980-1981, dopo Ricomincio da tre di Massimo Troisi. Grazie al suo successo, si è potuto procedere con la distribuzione sul mercato dell’Home Video, rendendo questo film praticamente un cult della commedia all’italiana.

Il bisbetico domato streaming

Chi volesse rivedere Il bisbetico domato e ridere di cuore, oppure per chi volesse approcciarsi per la prima volta, è possibile vedere questo film grazie alla sua presenza sulle piattaforme digitali legali di Infinity e Premium Play.

Il bisbetico domato Adriano Celentano

Esistono una categoria di film che se avessero avuto altri attori non avrebbero avuto lo stesso successo, né sarebbero stati film davvero riusciti. Il bisbetico domato fa esattamente parte di questa categoria grazie alla presenza di Adriano Celentano. È proprio la sua presenza in questo film ad essere un valore aggiunto, perché il molleggiato mette a servizio del suo personaggio, e quindi del film, tutte le sue qualità mimiche e pose plastiche, affinché possano dare vita a siparietti da musical (come l’improvvisata danza della vendemmia) e sia possibile realizzare un film, dal preciso arco narrativo, costruito su dei semplici sketch.

In questo caso, le caratteristiche attoriali del molleggiato vengono messe a servizio di Elia, un agricoltore che vive completamente isolato nel fittizio paesino di Rovignano, lontano dai contesti sociali, cittadini, e da qualsiasi rapporto con il sesso femminile. Il destino ha voluto che Lisa (interpretata da una giovane e bellissima Ornella Muti) è rimasta a piedi, a causa dell’auto rotta, e si trova a chiedere ospitalità al rude campagnolo.

Dal loro incontro in poi, all’inizio ostile – poiché Elia va d’accordo solo con gli animali – diventerà una particolare quanto unica storia d’amore, con un’evoluzione dominata da siparietti, situazioni quasi clownesche e un carattere da bisbetico, poi domato.

Il bisbetico domato frasi

Questo film è famoso anche per le diverse frasi in esso contenute che, nel corso degli anni, sono diventare parte dell’immaginario collettivo e fonte di citazioni.

  • “Con le bestie bisogna parlarci, non sono mica uomini.”
  • Ho capito, non ti piacciono le comiche. Non ti piace ridere. Non ti piace niente.
  • Sapessi come mi fai imbestialire con la tua superiorità, con la tua faccia impassibile. Per te non fa differenza se uno si mette un vestito o un altro. Al limite, se io vado in giro nuda per te è la stessa cosa!
  • “Io sono nato in una fredda sera di inverno esattamente il 4 agosto alle diciannove e venti ossia otto meno quaranta, in questa stanza… mentre nel piano di sotto mia madre passeggiava nervosamente su e giù fumandosi un sigaro di marca Minghetti.”
  • “Mia madre era un uomo alto biondo, uguale a mia nonna.”
  • Ci sposiamo. Qual è la tua risposta affermativa?
  • Lisa: ” Ti piace questo vestito? È di Valentino”. Elia: ” Peccato, pensavo fosse il tuo”.
  • Sono tornata per dirti che sei un imbecille, un bifolco, uno zotico, un maschilista, un cafone e un villano!

Il bisbetico domato location

Le riprese del film, come i tanti di quel periodo e soprattutto quelli che hanno visto Celentano tra i protagonisti, sono avvenuti in alcuni paesi tra il Comasco, il Lecchese, Milano e la Brianza.

Proprio in queste zone ha avuto origine il film: basti pensare che le scene finali dell’allenamento e della partita di basket sono state girate alla palestra Parini di Cantù, in provincia di Como. In effetti, non è un caso visto che la squadra contro cui gioca il Rovignano sia comporta da giocatori della Squibb Cantù. Tra gli altri luoghi utilizzati per le riprese, si può citare Arluno, dove si è girata la scena del benzinaio, situato nei pressi dello svincolo autostradale, mentre la scena dell’autostop ha trovato posto a Oggiono, nei pressi del lago di Annone, situato tra la Brianza e il Lecchese.

Infine, le scene del ristorante sono state girare in un vero ristorante, dal nome Da Pio, appartenente al comune di Somma Lombardo, nel varesotto: se nel film, la vista viene data sul lago, in realtà quelle acque sono appartenenti al fiume Ticino.

Fonti: IMDb,

10 cinecomic cancellati che avremmo voluto vedere al cinema

10 cinecomic cancellati che avremmo voluto vedere al cinema

Dopo una prima fase di assestamento che va dal 1978 al 1999, il cinecomic si è affermato come realtà assoluta del cinema contemporaneo (oltre che dal grande potere economico), stabilendosi puntualmente in cima al box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del Marvel Cinematic Universe e del DC Universe.

Eppure ci sono diversi titoli e progetti lasciati nel cassetto e mai realizzati che avremmo voluto vedere. Ecco i 10 più celebri:

Spider-Man 4

Spider-Man 3 avrà lasciato i fan delusi, eppure un eventuale quarto capitolo diretto da Sam Raimi avrebbe potuto concludere degnamente la serie con due personaggi attesi: il primo, Avovoltoio, sarebbe stato interpretato da John Malkovich, mentre il secondo, Felicia Hardy, da Anne Hathaway, non più alter ego di Black Cat ma nuova versione di Vulturess.

Il sequel poi avrebbe sviluppato il Curt Connors di Dylan Baker lungo la sua trasformazione in Lizard, e previsto perfino un cameo di Mysterio (interpretato da Bruce Campbell).

Doctor Strange di Guillermo Del Toro

Doctor Strange

Il leggendario Neil Gaiman e Guillermo del Toro erano pronti a lavorare insieme per un adattamento cinematografico di Doctor Strange ben prima dei Marvel Studios, tuttavia l’idea non è mai andata oltre la presentazione del progetto nelle sedi di Feige e co. nel 2007 (dunque prima dell’uscita di Iron Man). All’epoca lo studio rifiutò per concentrarsi sulla creazione del MCU.

Di certo il curriculum dei due autori, uniti alla loro esperienza nel genere fantasy e alla sensibilità unica a Hollywood avrebbe portato a qualcosa di rivoluzionario.

Ant-Man di Edgar Wright

Edgar Wright, mente geniale dietro i successi di Scott Pilgrim vs the World e La trilogia del cornetto è stato ad un passo dal dirigere Ant-Man: la Marvel l’aveva ingaggiato nel lontano 2006 per sviluppare uno standalone ambientato nella Fase 1 del MCU, ma purtroppo le cose non sono andate secondo i piani…

Wright ha infatti lasciato la produzione dopo aver scritto varie versioni della sceneggiatura, affermando più tardi che lo studio “non voleva fare un film di Edgar Wright” nonostante il suo entusiasmo per il progetto. Bloccato per anni, Ant-Man è finalmente uscito nel 2015 con la regia di Peyton Reed.

Doctor Doom

Sono stati molteplici i tentativi (falliti) da parte della Fox di adattare altre storie relative ai fumetti dei Fantastici Quattro, ma alla luce del terribile reboot di Josh Trank lo studio mise in cantiere uno standalone su Doctor Doom mai realizzato.

Noah Hawley, creatore delle serie Legion e Fargo, era pronto a scrivere e dirigere il film come una sorta di thriller che avrebbe introdotto il Dottor Destino nel paese immaginario di Latveria.

La promessa non venne mantenuta, anche se Kevin Feige ha sempre mostrato interesse, e la recente fusione tra Disney e Fox potrebbe aver messo un punto definitivo sulla faccenda.

X-Men e le origini di Magneto

Dopo il flop di X-Men: Conflitto Finale, la Fox aveva pianificato di risanare il franchise producendo una manciata di prequel (uno era quello su Wolverine), tra cui uno standalone sulle origini di Magneto che avrebbe esplorato i suoi anni formativi dopo la prigionia ad Auschwitz.

Tuttavia il progetto non ha mai superato le prime fasi di sviluppo, ma parte della storia è stata incorporata in X-Men: L’inizio con Michael Fassbender nei panni del villain.

Luke Cage di Quentin Tarantino

Molto prima dell’arrivo della serie su Netflix, di recente cancellata, Luke Cage è stato ad un passo dall’essere il protagonista di un film diretto nientemeno che da Quentin Tarantino. Ovviamente si trattava di un’idea, e non di una produzione avviata, ma che a quanto pare entusiasmava il regista.

Questo accadeva negli anni precedenti alle riprese di Pulp Fiction, con Tarantino aveva puntato il personaggio per raccontare il blaxploitation al cinema a modo suo, con la sua persona lettura del fumetto.

The Amazing Spider-Man 3 e 4

the amazing spider-man 3

Molti fan ritengono che Andrew Garfield avesse ancora molto da dare nei panni di Spider-Man e la cancellazione dei due successivi sequel di The Amazing Spider-Man 2 sia stata un’occasione persa per la Sony.

The Amazing Spider-Man 3 avrebbe sicuramente visto Peter Parker affrontare il lutto per la morte di Gwen Stacy e il ritorno di Norman Osborn (o del padre di Peter, Richard Parker), con l’introduzione dei Sinistri Sei annunciata già alla fine del secondo film.

Sulla trama di The Amazing Spider-Man 4 regna però il mistero.

Fantastici 4 di Peyton Reed

Prima di dedicarsi a Ant-Man, Peyton Reed avrebbe dovuto dirigere un adattamento dei Fantastici Quattro nel 2003, progetto che non ha mai visto la luce e che, secondo il regista, si sarebbe ispirato a A Hard Day’s Night dei Beatles.

A costo di rovinare l’origine cosmica dei personaggi, il film avrebbe seguito la famiglia Marvel al culmine della loro fama, come vere celebrità del pianeta Terra.

Namor

La risposta della Marvel ad Aquaman avrebbe potuto vedere la luce già negli anni ’90, con vari registi che si sono alternati al vertice come Jonathan Mostow e Chris Columbus, e da allora la Universal ha mantenuto i diritti di distribuzione su Namor the Sub-Mariner allo stesso modo di Hulk.

Tuttavia c’è da dire che i Marvel Studios hanno nelle mani parte della proprietà sull’eroe nonostante le complicazioni legali, e sembra che da un momento all’altro possano tornare a sviluppare il progetto…

Inhumans

Quello dedicato agli Ihumans è l’unico film dei Marvel Studios ad essere stato ufficialmente cancellato e trasformato in una discutibile serie televisiva. Quella che sarebbe potuta diventare la base di un nuovo franchise come gli X-Men è invece annegata nel dimenticatoio…

La serie poi è stata interrotta senza troppe cerimonie e tutti i riferimenti alla loro esistenza in altri film sono completamente scomparsi

Fonte: ScreenRant

La bambola assassina: il teaser trailer ufficiale

0
La bambola assassina: il teaser trailer ufficiale

Ecco il Teaser Trailer ufficiale italiano de La bambola assassina che sarà nelle sale cinematografiche da mercoledì 19 giugno, distribuito in anteprima mondiale da Midnight Factory, etichetta horror di proprietà di Koch Media.

Countdown già innescato, quindi, per l’arrivo di Chucky, la bambola icona horror più spietata della storia del cinema. Il film, targato MGM e realizzato dai produttori di IT, è il reboot dell’omonima pellicola di successo uscita in Italia nel 1989 e arricchita da nuovi spaventosi elementi.

Sinossi: Karen (Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della sua natura sinistra.

La bambola assassina, Child’s Play in originale, è diretto da Lars Klevberg (Polaroid) da una sceneggiatura di Tyler Burton Smith (Kung Fury 2). I protagonisti saranno Aubrey Plaza, Brian Tyree Henry e Gabriel Bateman. Il film uscirà nelle sale il 21 giugno.

Uscito nelle sale il 9 novembre 1988, ha come personaggio principale una bambola di nome Chucky, all’interno della quale un serial-killer ha riversato la propria anima in punto di morte; il suo scopo è quello di rientrare in un corpo umano, precisamente il corpo della prima persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, ed in breve tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la bambola come regalo di compleanno.

Avengers: Endgame, un video fan-man cita la ‘Thanus Theory’

0
Avengers: Endgame, un video fan-man cita la ‘Thanus Theory’

Tra le tante teorie che circolano su Avengers: Endgame, una delle più controverse e anche buffe (sicuramente false) è la Thanus Theory, che potremmo tradurre in italiano con la Teoria ThANO.

Per chi non avesse ancora capito di cosa stiamo parlando, si tratta della teoria alquanto controversa che vorrebbe Ant-Man come risolutore della guerra: l’eroe, capace di rimpicciolirsi, potrebbe infilarsi… nell’ano del Titano Pazzo e così distruggerlo dall’interno, letteralmente.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Buffa e surreale, la teoria ha però catturato l’attenzione dei fan che hanno realizzato il video di seguito che, tuttavia, potrebbe comunque essere una valida alternativa a quanto potrebbe accadere nel caso in cui la teoria sia verificata (davvero improbabile!).

Tuttavia, il video di seguito è comunque un esempio di talento nell’utilizzo degli effetti visivi e un video adatto soltanto a chi ha lo stomaco per sopportare abbondanti dosi di splatter.

Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Mightyraccoon!

Aladdin: il contenuto delle scene mostrate al CinemaCon

0
Aladdin: il contenuto delle scene mostrate al CinemaCon

La rivisitazione in chiave live action di Aladdin, classico d’animazione del 1992, è stata presentata in anteprima al CinemaCon durante il panel della Disney con lo screening di contenuti inediti (esattamente come per Il Re Leone e Avengers: Endgame).

Vi ricordiamo che Aladdin è diretto da Guy Ritchie e vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo della bellissima e indipendente principessa Jasmine e Will Smith nei panni dell’incredibile Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Per quanto riguarda la scena mostrata al pubblico, ci troviamo all’inizio del racconto con l’esplorazione della Caverna delle Meraviglie, con Jafar che promette di rendere Aladdin lo straccione “ricco oltre la sua più fervida immaginazione” soltanto se recupererà la lampada. Subito dopo, proprio come nell’originale, gli ricorda che è vietato toccare qualsiasi tesoro nascosto nella caverna.

È allora che Abu, la scimmia compagna di avventure del ragazzo, metterà entrambi nei guai… Aladdin sfiora la lampada e magicamente appare il Genio, prima doppiato con una voce profonda e spaventosa, poi cambiando tono e intonando i versi di “Friend Like Me“.

A quanto pare non tutti i presenti sono stati conquistati dal footage (e c’è chi lo definisce addirittura “puro combustibile da incubo“) mentre altri hanno elogiato il comparto visivo e la creatività dell’impianto scenico messo in piedi da Ritchie. Il brano è più o meno lo stesso dell’originale, esclusi dei momenti di Will Smith che rappa e fa beatboxing.

Aladdin, nuovo trailer con la voce di Naomi Rivieccio

Aladdin vanta una colonna sonora composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken(La Bella e la BestiaLa Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori dell’Oscar, Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin Paul (La La LandDear Evan Hansen).

Il cast di Aladdin vede inoltre la presenza di Marwan Kenzari nel ruolo del potente stregone Jafar, mentre Navid Negahban veste i panni del Sultano, preoccupato per il futuro di sua figlia; Nasim Pedrad è Dalia, la migliore amica e confidente della principessa Jasmine, Billy Magnussen interpreta il principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine, e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar e capitano delle guardie del palazzo.

Nella versione italiana Naomi Rivieccio, finalista a X Factor 2018, interpreterà le canzoni della Principessa Jasmine offrendo al pubblico una nuova versione degli indimenticabili brani inclusi nella celebre colonna sonora del film originale, tra cui la canzone premiata con l’Oscar “Il Mondo È Mio” (“A Whole New World”). “Come tutti, anche io sono cresciuta con i film d’animazione Disney”, racconta Naomi, “e Aladdin è sempre stato uno dei miei preferiti. È una storia ricca di azione, comicità, magia e amore. Ha delle sonorità a dir poco travolgenti. Un mondo incredibile. È un vero onore poter interpretare le canzoni di una delle Principesse Disney che amo di più e in cui più mi identifico perché Jasmine, come me, è una ragazza indipendente, ironica e tenace. Inoltre l’attrice che la interpreta nel film si chiama come me: Naomi! Forse era destino…”

Fonte: ScreenRant

Terminator: Dark Fate, le prime scene dal CinemaCon

0
Terminator: Dark Fate, le prime scene dal CinemaCon

Il CinemaCon ha avuto l’onore di ospitare anche le prime scene del nuovo Terminator: Dark Fate mostra alle persone il loro primo sguardo al sequel in arrivo. Dopo Terminator 2: il Giorno del Giudizio di James Cameron del 1991, il franchise ha vissuto alcuni periodi alquanto difficili.

I tre film successivi sono stati dei progressivi peggioramenti della qualità e della drammaturgia del franchise, tanto che Cameron ha deciso, qui in qualità di produttore, di ripartire con il racconto dalla fine del secondo episodio.

Durante la presentazione della Paramount alla convention, sono state proiettate le prime scene di Dark Fate. La scena comincia con il personaggio di MacKenzie Davis, Grace, che viaggia nel tempo e approda in Messico, dove ingaggia una lotta con dei poliziotti e mostra doti di combattimento avanzate.

Poi ruba una macchina appartenente a due punk e se ne va. Un’altra scena serve da introduzione al T-1000 di Gabriel Luna e uno scheletro di T-800. Grace sta proteggendo una ragazza e raccoglie una lancia, così ha un’arma. In suo aiuto arriva Sarah Connor, che spara un fucile dal finestrino contro il Terminator.

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Tobey Maguire non esclude la possibilità di interpretare di nuovo un supereroe

0

Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno, in un’epoca dove la superpotenza dei Marvel Studios era ancora assente e in cui gli autori riuscivano a imprimere sul grande schermo la loro visione del personaggio con adattamenti fedeli e coraggiosi.

I primi due film del franchise furono un successo, sia per quanto riguarda il responso della critica che per i risultati al botteghino, elogiati per il carattere drammatico e la forza che Raimi aveva dato ai sentimenti di questa trasposizione non sempre fedele dei fumetti a cui si riferiva. Il terzo capitolo invece non subì lo stesso trattamento, stroncato da recensioni contrastanti ma comunque premiato dal pubblico.

Da allora Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di Spidey nelle mani di Andrew Garfield nel reboot di The Amazing Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014) mentre il rilancio del personaggio nel MCU è stato affidato a Tom Holland, il più giovane dei tre interpreti, esordendo in Captain America: Civil War (2016) prima di tornare nel suo stand-alone, Spider-Man: Homecoming (2017), in Avengers: Infinity War (2018), in Avengers: Endgame (2019) e prossimamente in Spider-Man: Far From Home.

Eppure l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato: “Semplicemente non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla mia idea“.

Sui colleghi Garfield e Holland invece spende soltanto buone parole: “Quello che ho visto l’ho davvero apprezzato. Mi sono piaciute entrambe le interpretazioni di Andrew e Tom, un sacco. E penso che siano entrambi pieni di talento. Ci tengo a dirlo, e ho amato le loro scelte“.

CORRELATO – Da Tobey Maguire a Tom Holland, com’è cambiato lo Spider-Man del grande schermo

Fonte: THR

Cable doveva comparire in X-Men: Giorni di un Futuro Passato

0
Cable doveva comparire in X-Men: Giorni di un Futuro Passato

Cable ha fatto il suo debutto cinematografico in Deadpool 2, ma la sua presenza era stata già prevista in X-Men – Giorni di un futuro passato, salvo poi dei cambiamenti. Originariamente, Cable era destinato a perire in battaglia, prima che il suo ruolo fosse cambiato e il personaggio sostituito con un altro personaggio della serie.

Il misterioso mutante che viaggia nel tempo conosciuto come Cable era uno dei personaggi più popolari nei fumetti degli X-Men degli anni ’90. Il personaggio era assente dai film degli X-Men fino a Deadpool 2, dove è stato interpretato da Josh Brolin. C’erano piani per realizzare un film sulla X-Force con Cable in un ruolo da protagonista, ma la recente acquisizione della 21st Century Fox da parte della Disney sembra aver messo in pausa quei piani.

Adesso, sembra che Cable sarebbe potuto apparire nei film dei Mutanti Marvel qualche anno fa, poiché Rob Liefeld (il creatore di Cable) ha rivelato in esclusiva a Screen Rant che il personaggio era originariamente stato pensato per apparire in X-Men – Giorni di un futuro passato. “Era originariamente in Giorni di un futuro passato al posto di Bishop, e veniva ucciso subito, e poi ci siamo detti che era un personaggio troppo grande per utilizzarlo in questo modo, e il povero Bishop è stato invece massacrato.”

In effetti, nonostante Deadpool 2 non sia stato un successo travolgente, la presenza di Cable è stata certamente meglio sfruttata rispetto a quanto previsto nelle dichiarazioni di Liefeld. Adesso però non sappiamo quale sarà la sorte del personaggio interpretato da Josh Brolin, visto che la fusione tra Fox e Disney ha rimescolato le carte. Siamo sicuri che presto avremo degli aggiornamenti.

Avengers: Endgame, i biglietti rivenduti su eBay

0
Avengers: Endgame, i biglietti rivenduti su eBay

Che Avengers: Endgame sia un film destinato a infrangere più di un record è un dato ormai certo. A meno di venti giorni dall’uscita le prevendite dei biglietti hanno mandato in cortocircuito i terminali online e scatenato la “febbre” dei fan, impazienti di vedere finalmente al cinema il capitolo più atteso della storia del MCU (e forse anche della storia del cinecomic modernamente inteso).

Tuttavia la notizia più sconvolgente ce la riporta la piattaforma di eBay, dove diversi utenti stanno cercando di rivendere i loro tickets pre-acquistati a cifre esorbitanti e proibitive per qualsiasi persona (o forse no?). C’è davvero qualcuno disposto a pagare quindicimila dollari per guardare Endgame?

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Evidentemente l’ansia di assicurarsi un posto in sala nei primi giorni di programmazione va di pari passo con l’ansia degli spoiler sulla trama, finora avvolta nel mistero, quindi non sorprende assistere ad uno scenario del genere. E se non ci credete, qui sotto trovate la prova, e alcuni di questi biglietti non sono nemmeno per la serata di apertura del box office.

Fa comunque sorridere questa apparentemente illecita attività di bagarinaggio, che di solito si manifesta in altri contesti come concerti ed eventi sportivi, ma per un film potrebbe non essere mai accaduto. Obiettivo? Superare gli incassi di Titanic e raggiungere Avatar, fermo a quota due miliardi e 7…

Avengers: Endgame, ecco cosa rivedere prima del film, secondo i Russo

LEGGI ANCHE:

Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, la descrizione della scena mostrata al CinemaCon

Fonte: CBR

The New Mutants: Disney conferma l’uscita in sala

0
The New Mutants: Disney conferma l’uscita in sala

Walt Disney Studios ha confermato, nel suo prossimo listino presentato al CinemaCon 2019, le uscite dei suoi prodotti Marvel, Lucasfilm e anche Fox, per la prima volta. Lo studio ha infatti annunciato, sotto il suo marchio, le uscite di Dark Phoenix e di The New Mutants.

Durante la sua presentazione, la casa di Topolino ha annunciato l’uscita di: Dark Phoenix e The New Mutants, che sono proprietà acquisite di recente da Fox, più la lista completa di film che sono prodotti dagli altri studi “minori”: Captain Marvel, Dumbo, Breakthrough, Penguins, Avengers: Endgame, Tolkien, Aladdin, Ad Astra, Toy Story 4, Stuber, Il re leone, Artemis Fowl, Spie sotto copertura, The Art of Racing in the Rain, The Woman in the Window, Maleficent: Mistress of Evil, Ford v Ferrari, Frozen II, Star Wars: Episodio IX e Call of the Wild.

Questa lista comprende, ovviamente, tutto il materiale Disney già previsto, insieme ai titoli Fox che si sono aggiunti di recente, dopo la finalizzazione dell’accordo di acquisizione. Nel caso dei due titoli Fox sui Mutanti, c’era da aspettarselo, nonostante il fatto che la data per il film di Josh Boone non sia ancora stata ufficializzata.

Negli ultimi mesi, The New Mutants è stato sottoposto a grandi stravolgimenti. Originariamente il film doveva uscire nel febbraio del 2018, ma Fox ha ordinato nuove riprese per rendere il film più spaventoso. Tuttavia, nonostante la data di uscita sia stata ritardata due volte, le nuove riprese non sono state ancora girate. Di conseguenza, anche il cast del film non sanno cosa sta succedendo nel film, quindi da ora in poi è la Disney ad avere in mano il destino del film.

Diretto da Josh Boone, il film vedrà protagonista la squadra di mutanti composta da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Il film sarà un horror in cui Stephen King incontra John Hughes.

Ricordiamo che la squadra ufficiale di The New Mutants è formata da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot.

Il Re Leone: la descrizione delle scene mostrate al CinemaCon

0
Il Re Leone: la descrizione delle scene mostrate al CinemaCon

Nello stesso panel del CinemaCon dove la Disney ha presentato in anteprima una scena inedita di Avengers: Endgame, sono state mostrate al pubblico anche alcune sequenze tratte da Il Re Leone, il live action diretto da Jon Favreau basato sul classico di animazione che vede protagonista Simba, il cucciolo di leone che dovrà imparare a essere re.

Vi ricordiamo che nel cast del film figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppiano Pumba e Timon., John Kani, visto in Civil War, è la voce di Rafiki e Alfre Woodard quella di Sarabi. Chiwetel Ejiofor è invece Scar.

Per quanto riguarda il footage del CinemaCon, si è trattato di una clip relativa ai minuti iniziali con un giovane Simba che raggiunge il padre addormentato ricordandogli la sua promessa di accompagnarlo a visitare il regno. Sono poche le differenze nel dialogo rispetto all’originale e nella messa in scena, compresa la celebre frase di Mufasa che dice “A king’s time rises and falls like the sun“, mentre non mancano nuove perle di saggezza da trasmettere alle prossime generazioni, come il fatto che le terre del branco non appartengono a nessuno ma è nostro compito proteggerle.

Si fa notare un altra piccola differenza con il classico Disney del 1994, ovvero il modo in cui Mufasa spiega che il cimitero degli elefanti e le zone dove non batte il sole non è oltre i loro confini, indicando quell’aerea come parte integrante del loro regno. Più tardi entra in scena anche il consigliere del Re, Zazu, con una battuta sugli uccellini del regno che “twittano” alle quattro del mattino.

Con questo materiale a disposizione e queste premesse sembra che il live action non si sia allontanato troppo dal capolavoro della Walt Disney, mantenendo intatto il tono e le dinamiche tra i personaggi e che, allo stesso tempo, abbia cercato di apportare qualche modifica alla sceneggiatura nel tentativo di “aggiornarlo” al pubblico del 2019 (proprio come accaduto con Il libro della giungla e il recente Dumbo di Tim Burton).

Il Re Leone: ecco il nuovo trailer del live action

Fonte: ScreenRant

Birds Of Prey: Harley Quinn non farà parte del team

0
Birds Of Prey: Harley Quinn non farà parte del team

Tratti in inganno dal titolo del film, ci eravamo convinti che il team di supereroine DC di Birds of Prey sarebbe stato guidato da Harley Quinn, contrariamente alla storia dei fumetti dove questo collettivo di personaggi vede in prima linea Black Canary e Barbara Gordon, oppure, nelle versioni alternative, Cacciatrice e Lady Blackhawk.

Tuttavia, come confermato da Margot Robbie durante la presentazione dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon, nel film Harley non farà parte del gruppo e il film si concentrerà appunto sulla sua emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con Joker (qui le foto rubate sul set che lo testimoniano).

Questo dettaglio dovrebbe soddisfare i puristi del fumetto che avevano reagito con astio all’idea che l’eroina guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto originale, ma dall’altra parte ci spinge a chiederci in che direzione andrà la trama e in che modo le protagoniste verranno a contatto.

Forse Harley sarà coinvolta nel piano di Cacciatrice e Black Canary per fermare Maschera nera e liberare la giovane Cassandra Cain che nel frattempo ha rubato un diamante prezioso del villain? Che ne pensate?

Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film

CORRELATI:

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, Thanos “ha vinto” nel nuovo spot

0
Avengers: Endgame, Thanos “ha vinto” nel nuovo spot

Il nuovo spot di Avengers: Endgame, in cui scopriamo anche la sorte di Erik Selvig, ci dice, con la voce di Thanos, che il Titano Pazzo ha vinto la sua guerra. È lo stesso personaggio, con la voce di Josh Brolin, a dirci “Io ho vinto”. Peccato per lui che i Vendicatori fanno proprio quello che è nel loro nome: vendicano i caduti! E magari, questa volta, riusciranno a portarne indietro qualcuno.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ecco il nuovo spot.

https://www.youtube.com/watch?v=-gPAv29WkVY

Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, la descrizione delle scene dal CinemaCon

0

In occasione del CinemaCon, la Universal ha rivelato nuovi video da Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, a Las Vegas. L’idea per lo spinoff è stata ispirata dalle scene con Dwayne Johnson e Jason Statham in Fast and Furious 8, nel 2017.

Mentre venne scartata l’idea di una scena post credits a quel film come aggancio allo spin-off, il progetto è stato annunciato ufficialmente poco dopo l’uscita dell’ottavo film del franchise. Il regista di Atomica Bionda e Deadpool 2, David Leitch, è salito a bordo del progetto, e da allora la produzione è sempre stata tranquilla.

Dopo il primo trailer presentato in occasione dell’ultimo Super Bowl, la Universal ha presentato un sacco di materiale nuovo durante la sua presentazione al CinemaCon 2019. Johnson e Statham erano a presenti durante la proiezione dei contenuti e di un nuovo trailer mostrato al pubblico accorso.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw, leggi la recensione

Il nuovo trailer si è aperto con una carrellata di auto che si dirigono verso una centrale elettrica, come la promo originale di Hobbs & Shaw. I personaggi del titolo vengono mostrati mentre discutono e battibeccano, poiché apparentemente hanno posizionato entrambi degli esplosivi per accedere in due location differenti. Così Statham entra in una stanza di uomini armati, e Johnson in una con un omone gigante e lo prende a pugni.  Dopo aver fatto perdere conoscenza a tutte le guardie, la coppia si serve di due di loro per passare attraverso un paio di scanner dell’iride, entrano così in un’latra stanza. Il trucco non funziona per Statham, che a sua volta fracassa ripetutamente la testa della guardia contro lo scanner.

In Hobbs & Shaw esordisce anche Vanessa Kirby, che interpreta Hattie, sorella dell’agente MI6 di Shaw. La vediamo presentarsi in questo trailer, mentre conduce una missione da infiltrata nell’organizzazione del cattivo Brixton. A proposito: Brixton è interpretato da Idris Elba, che a un certo punto durante il trailer si riferisce a se stesso come il “Superman nero”. Anche Helen Mirren si presenta qui come la matriarca della famiglia Shaw, Maddalena (al momento in prigione). Il trailer offre inoltre uno sguardo alle numerose sequenze d’azione del film, tra cui una scena in cui Johnson e Statham stanno pilotando un jet insieme e devono espellersi contemporaneamente… l’azione e le risate sembrano garantite.

Alla fine, Johnson e Statam sono alle Hawaii, dove Johnson afferma di aver bisogno dei suoi “fratelli”. Il trailer include scene veloci della famiglia Hobbs che modifica i veicoli assecondando i loro bisogni e fa una versione samoana di Haka con armi da mischia in abiti tradizionali, senza maglietta e poi combattendo l’esercito di Brixton alle Hawaii.

Tutto ciò porta alla sequenza letteralmente più grande del trailer di CinemaCon, in quanto una collezione di veicoli (presumibilmente, quelli modificati dai fratelli Hobbs) viene mostrata mentre viene inseguita da un grosso elicottero dell’esercito. Il veicolo principale fa un salto e Johnson salta e getta corde giganti sulle ali dell’elicottero, mentre i conducenti delle altre auto si lanciano le catene l’un l’altro e agganciano i loro veicoli insieme, mentre si avvicinano a una scogliera sull’oceano. Mentre guidano / volano giù dalla scogliera, le macchine sono tutte collegate l’una all’altra e Johnson le tiene insieme con l’elicottero, le catene o le corde tenute in ciascuna delle sue mani.

Tutto sommato, sembra che Hobbs & Shaw si stia davvero preparando a diventare il film più esagerato del franchise di Fast & Furious. Il marketing del film sta anche sfruttando pesantemente gli scambi divertenti tra Johnson e Statham per vendere il film.

A dirigere lo spin off Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González e Eddie Marsan.

Doctor Strange 2 potrebbe arrivare già nel 2020

0
Doctor Strange 2 potrebbe arrivare già nel 2020

La lineup dei Marvel Studios, dopo Avengers: Endgame e la conclusione della Fase 3, ha per ora confermato soltanto tre titoli “ufficiali”, ovvero Spider-Man: Far From Home (che uscirà il prossimo Luglio), lo standalone su Vedova Nera (le cui riprese partiranno in estate) e il capitolo dedicato agli Eterni (attualmente in sviluppo, che includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori dei fumetti insieme ai mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali). Ma tra i progetti futuri c’è anche Doctor Strange 2, sequel promesso da Kevin Feige che a quanto pare potrebbe arrivare nelle sale già nel 2020.

A suggerirlo è un report di Deadline relativo alla presentazione del panel Disney esposto durante il recente CinemaCon di Las Vegas, dove sebbene non siano stati rivelati i nomi dei film Marvel che saranno distribuiti nel 2020 (quindi dopo la fusione con la Fox), le novità verranno annunciate soltanto in seguito alla release di Avengers: Endgame, dunque a fine mese, ma diverse voci credono che i titoli in arrivo siano Vedova Nera e Doctor Strange 2.

Altre fonti spiegano che la sceneggiatura del sequel è praticamente pronta, e che per quanto riguarda il discorso sugli Eterni, il sostanzioso utilizzo di CGI e post-produzione potrebbe costringere lo studio ad allungare i tempi, considerando anche la scelta del cast che è appena iniziata, così da essere concluso entro il 2021.

Per ora non abbiamo ulteriori aggiornamenti sulla trama, né tantomeno conferme ufficiali da parte di Kevin Feige e co., ma solo sul possibile ritorno in scena di Cumberbatch insieme a Rachel McAdams, sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer, e Benedict Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War, in quelli di Wong.

Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige

CORRELATI:

Intanto vi ricordiamo che Doctor Strange sarà in Avengers: Endgame, in arrivo al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: CBM

Le terrificanti avventure di Sabrina – Parte 2, la recensione della serie Netflix

Torna dal 5 aprile su Netflix la seconda parte della serie Le terrificanti avventure di Sabrina. Tratta dai fumetti di Roberto Aguirre-Sacasa, che rivisitano in chiave dark horror lo storico personaggio, la serie va a completare con i nuovi dieci episodi quanto già avviato dai primi dieci già disponibili. Non una seconda stagione dunque, ma un unicum inscindibile. Con protagonista Kiernan Shipka nel ruolo della celebre strega, i nuovi episodi promettono di ripetere quanto visto fino ad ora, trovando in questa volontà ora un pregio ora un carenza.

Al centro della vicenda c’è Sabrina Spellman, all’apparenza normale quindicenne con una vita abitudinaria, ma che nasconde in realtà un’altra parte di sé: Sabrina è infatti per metà umana e per metà strega, dovendo dunque conciliare la sua duplice natura e combattere le forze del male che la minacciano. Al termine della prima parte di stagione, Sabrina aveva preso una scelta, accettando la sua natura e aderendo al culto della Chiesa della notte. Dopo aver firmato il libro della bestia, aveva deciso di mettere in pausa quella che era la sua vita da umana, allontanandosi di colpo dai suoi amici e dal suo ex fidanzato.

Le terrificanti avventure di Sabrina

La serie riparte proprio da qui, mostrandoci la nuova vita di Sabrina all’interno dell’Accademia delle Arti Occulte. Qui si scontra con le regole e le tradizioni di una realtà con la quale fatica ad entrare in sintonia. Contemporaneamente alla scoperta di questo nuovo contesto, Sabrina si trova nuovamente a dover affrontare pericolosi demoni. Si mostra così la volontà di proseguire con una doppia linea narrativa: una dalla proiezione orizzontale, dove si segue la lotta di Sabrina nei confronti dell’autorità vigente; e una maggiormente verticale, dove la giovane strega si ritrova alle prese con un susseguirsi di nemici da sconfiggere e problematiche da superare.

La riproposizione di questa struttura può da una parte consolidare e fidelizzare lo spettatore, ma dall’altra il ripresentarsi di situazioni ed eventi tra loro simili può far correre il rischio di perdere l’entusiasmo generato dai primi episodi. Sfortunatamente è quest’ultima possibilità a prevalere, facendo così risultare i nuovi episodi piuttosto privi di fascino, se non per i percorsi di alcuni personaggi, che si spera possano trovare maggior spazio nel futuro della serie.

Le terrificanti avventure di Sabrina

A spiccare sono ovviamente le vicende legate al mondo delle streghe, che non quelle del mondo umano. Fattore fondamentale a tal fine è certamente il look dark, all’interno del quale è possibile una maggior sperimentazione estetica e contenutistica. Tuttavia, ciò che realmente permette a questa seconda parte de Le terrificanti avventure di Sabrina di far progredire l’interesse per la serie, nonostante la sue ripetitività, è il giusto equilibrio tra gli elementi paranormali e quelli tipici della commedia sentimentale. Equilibrio che permette così modo di coinvolgere un vasto pubblico.

Morbius: Jared Leto è il vampiro vivente nella nuova foto

0

Le riprese di Morbius sono in corso a Manchester con Jared Leto di nuovo nei panni di un antieroe (dopo il Joker di Suicide Squad), stavolta proveniente dall’universo di Spider-Man: si tratta infatti di Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.

Ed è l’attore a fornirci un altro sguardo ravvicinato al personaggio pubblicando una breve clip su Instagram che mostra il solitario e tormentato villain nel bel mezzo di una strada trafficata mentre i passanti non sembrano curarsi troppo della sua presenza. Accompagna il filmato una frase, al solito molto criptica, scritta da Leto che dice:

Perché nessun altro percorrerà questo sentiero…questo luogo di ombre, dove facciamo ciò che deve essere fatto, indipendentemente dal costo.

Cosa avrà voluto suggerire?

Qualche giorno fa l’attore era stato visto sul set con la classica divisa arancione delle prigioni americane, dettaglio che ci porta a pensare che il personaggio arrivi a compiere qualche “impresa” criminale in pubblico finendo tra le sbarre. Forse la clip qui sotto è un’anticipazione di ciò che accadrà nel film?

https://www.instagram.com/p/Bv2HKlglUat/?utm_source=ig_embed

Morbius: dal set arriva un misterioso easter egg

CORRELATI:

Vi ricordiamo inoltre che lo spin-off vedrà Tyrese Gibbs (star del franchise di Fast & Furious) nei panni di un agente dell’FBIAdria Arjona, vista recentemente in Pacific Rim: Uprising e nella serie Good Omens, che invece darà il volto a Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno da Venom di Ruben Fleischer, mentre la produzione di Morbius è iniziata da poche settimane con la regia di Daniel Espinosa.

La sceneggiatura del film è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Fonte: Jared Leto

Fury con Brad Pitt: 10 cose che non sai sul film

Fury con Brad Pitt: 10 cose che non sai sul film

Fury, il film con Brad Pitt, è quel film di guerra che non ci aspetta. Non ha niente a che vedere con i suoi predecessori e si rende unico per l’aspetto umano analizzato, il contesto storico considerato e la preparazione e la ricerca alla verosimiglianza.

Forte di un cast ricco, prestante e capace, il film di David Ayer cerca di coinvolgere il pubblico e di raccontargli la condizione psico-fisica di chi ha dovuto condividere un carro armato durante la Seconda Guerra Mondiale e ha dovuto guidarlo.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su Fury con Brad Pitt.

Fury film

fury con brad pitt

1. Durante le riprese è quasi scoppiata una rissa. Durante le riprese del film, Brad Pitt e Shia LaBeouf sono quasi arrivati alla mani con Scott Eastwood. Sembra che Eastwood avesse assunto un atteggiamento previsto dalla sceneggiatura di cui gli altri due attori non erano a conoscenza, continuando a sputare del tabacco. Così, i due ignari attori, si sono rivolti a Eastwood pensando che fosse fuori di testa e gli animi si sono surriscaldati fino a quando è venuta fuori la verità.

2. Il regista ha voluto far incontrare attori e veterani di guerra. David Ayer non era nuovo a realizzare film basati su una profonda amicizia maschile, come in End of Watch – Tolleranza zero. E, anche in Fury, ha voluto che prima di tutto uscisse la storia dell’amicizia fraterna tra uomini che cerano di sopravvivere e superare gli orrori. È così che, per dare un senso il più realistico possibile, il regista ha voluto che si organizzassero diversi incontri con dei veterani di guerra, sopravvissuti alle atrocità di quegli anni.

3. Il film ha subito un attacco hacker. In America, Fury era già uscito da circa un mese, ma nel dicembre del 2014 la Sony Pictures ha rivelato di essere stata vittima di un attacco hacker non di poco conto. Tra i vari film leakati, risultava anche Fury, scaricato quasi 900 mila volte in maniera del tutto illegale. Il film, risultato come uno dei più scaricati nella storia della pirateria dalla sua prima comparsa sui siti peer-to-peer alla fine di novembre, doveva ancora uscire in Italia (infatti, il film è uscito nel giugno del 2015).

Fury streaming

4. Fury è disponibile in streaming. Chi volesse rivedere il film Fury per rivedere e riscoprire alcuni particolari o alcune scene importanti, o per chi volesse approcciarsi per la prima volta con questo film, è possibile recuperarlo in streaming. Grazie alle piattaforme legali digitali, vi è la possibilità di recuperare il film su Rakuten Tv, Google Play, Infinity, Chili, iTunes e Netflix.

Fury storia vera

5. Fury non si basa su una storia vera. Sebbene il film di David Ayer sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e sembra raccontare una realtà vera, più di quanto sembri, in realtà non si basa su una storia realmente accaduta. Più che altro, il lavoro di Fury è stato quello di non basarsi su una singola storia, ma su una raccolta di racconti narrati dai veterani di questa atroce guerra che hanno vissuto, per gran parte del tempo, nei carri armati, diventando un tutto con essi.

6. Fury è stato realizzato grazie a delle ricerche. Per poter dare vita a un film come Fury, che potesse rappresentare dei fatti reali senza cadere in incongruenze storiche o rappresentando fatti o contesti dubbi, ci si è dovuti basare su attente ricerche che riguardavano i soldati che erano davvero stati all’interno dei carri armati durante la guerra. Queste ricerche hanno condotto la produzione anche a considerare di utilizzare dei veri carri armati: dopo estenuanti negoziazioni, è stato possibile ottenere dei carri armati realmente usati in passato dal Bovington Tank Museum.

7. È stato utilizzato un carro armato vero. Tra i tanti carri armati, è stato specialmente utilizzato un carro tedesco, il Tiger 131, l’unico modello ancora pienamente funzionante al mondo, catturato dai tedeschi su ordine di Winston Churchill (e reso disponibile dal Bovington Museum). Di fatto, la storia reale ha fatto davvero parte del film, dando un’impronta di realismo davvero unica ed inimitabile, riuscita grazie anche all’assenza di utilizzo di CGI, tranne che per alcune piccole eccezioni.

Fury cast

fury con brad pitt

8. Il cast si è sottoposto ad un duro allenamento. Per interpretare i rispettivi personaggi, tutti i membri del cast sono dovuto sottostare ad un duro addestramento gestito addirittura dalla Navy SEALs. Ciò è servito per aumentare la propria resistenza ed incrementare la massa muscolare, nonché il fatto di poter sottostare agli sforzi che si sarebbero presentati durante le riprese. Infine, questo addestramento è stato utile per potersi calare meglio nei panni dei rispettivi personaggi.

9. Logan Lerman era l’ultimo arrivato. In Fury è presente nel cast anche il giovane Logan Lerman, che era l’ultimo arrivato e, per lui, questo film era la prima produzione ad alto budget a cui partecipava. Rispetto agli altri suoi colleghi, il giovane attore è quello che forse ha sentito di più la pressione ed il nervosismo dettato dalle condizioni psicofisiche e dai cinque mesi di addestramento precedenti, tanto da arrivare ad avere quasi un esaurimento nervoso.

10. Brad Pitt era l’attore protagonista più vecchio. Tra tutti i vari membri del cast principale, Brad Pitt era il più vecchio: nonostante il fatto che, in realtà, i soldati rappresentati nel film avrebbero dovuto avere tra i 20 e i 30 anni, è plausibile che vi sia anche un sergente di età matura. Nonostante l’età, Pitt non è stato da meno e ha seguito tutti i programmi di addestramento conseguendo ottimi risultati.

Fonti: IMDb, The Guardian, bustle

Terminator: Dark Fate, ecco Arnold Schwarzenegger sul set

0
Terminator: Dark Fate, ecco Arnold Schwarzenegger sul set

È un video dal backstage di Terminator: Dark Fate la fonte che ci offre il primo sguardo a Arnold Schwarzenegger nel film che lo vedrà ritornare nel leggendario personaggio del T-800, al fianco di Linda Hamilton che torna a interpretare Sarah Connor.

Ecco il video:

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna. Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Avatar sequel: Vin Diesel si unisce al cast

0
Avatar sequel: Vin Diesel si unisce al cast

Vin Diesel ha condiviso sul suo account Instagram un video in cui compare accanto a James Cameron e in cui dice di essere sul set dei sequel di Avatar.

Lo sfondo è quello di un capannone qualsiasi, ma possiamo immaginare con una buona approssimazione della realtà che si tratta proprio di quel set super segreto su cui Cameron sta portando in vita la sua grande visione del 4 sequel previsti per il suo film che ancora detiene, dal 2009, il recordo per il più alto incasso della storia del cinema.

A quanto pare, Diesel, che già fa parte del franchise multimiliardario dei Marvel Studios in cui doppia Groot, si è unito a quest’altra grande saga cinematografica.

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Il nostro pianeta, la recensione della docu-serie Netflix

Il nostro pianeta, la recensione della docu-serie Netflix

Dagli ideatori della premiata serie Pianeta Terra nasce un nuovo progetto documentario in otto episodi: Il nostro pianeta, narrato da Sir David Attenborough e disponibile su Netflix a partire da venerdì 5 aprile. All’interno della serie si esplorano le meraviglie uniche e preziose delle bellezze naturali. Protagoniste assolute sono la ricchezza e la varietà degli habitat di tutto il mondo. Una fotografia e tecnologia sorprendenti si abbinano all’esplorazione delle zone selvagge rimanenti del pianeta, mai filmate prima d’ora, e degli animali che le abitano.

La registrazione di questo ambizioso progetto è durata quattro anni e si è svolta in 50 paesi diversi di tutti i continenti. Oltre 600 membri della troupe hanno collezionato più di 3.500 giornate di riprese. Si va dalla natura più remota dell’Artico alle misteriose profondità oceaniche, passando per i maestosi paesaggi africani e le ricchissime foreste del Sud America. L’intenzione della serie è quella di consentire agli spettatori di sperimentare la bellezza del pianeta Terra, e di apprendere l’impatto negativo che i cambiamenti climatici stanno portando all’intero ecosistema.

Il nostro pianeta

L’intento della docu-serie è esplicito, e quanto mai attuale: esplorare gli habitat più importanti del pianeta e celebrare la vita che ancora supportano. Ogni episodio è un vero e proprio viaggio nei luoghi più sacri e ricchi di meraviglie presenti sul pianeta. Ogni episodio, permette, attraverso immagini mozzafiato di conoscere lo svolgersi della vita in questi ambienti, filmando l’infinita varietà delle specie presenti e i loro straordinari modi di agire, molti dei quali sono di sostegno al progredire dell’ecosistema. Ciò che la serie ci trasmette con maggior forza infatti, è quanto ci sia un’incredibile connessione tra i diversi ambienti naturali e le loro pratiche. Queste connessioni ci appaiono come precisi incastri tra ingranaggi che la natura ha sviluppato per permettere la sua stessa salvaguardia.

Ogni episodio si caratterizza per la compresenza di immagini contenenti bellezze rare, contrapposte alla drammaticità degli effetti che il cambiamento climatico ha su queste. Cambiamenti che in brevissimo tempo stanno letteralmente distruggendo quello che è il nostro pianeta. Le connessioni cruciali stanno venendo interrotte, perdendo così la stabilità su cui l’intera vita fa affidamento. Il messaggio appare ben chiaro sin dal primo degli otto episodi, dove ci viene ricordato che ciò che verrà fatto nei prossimi venti anni sarà determinante per l’intera vita del pianeta Terra.

Il nostro pianeta

Sostenuta da un ritmo incalzante e da un taglio narrativo particolarmente accattivante e coinvolgente, Il nostro pianeta non scade mai nella sterile didattica. Al contrario, si dimostra provocante, puntando a far nascere nello spettatore una sensazione di rabbia per le bellezze che potrebbero essere perse per sempre a causa del nostro stile di vita. Nella serie si svelerà dunque ciò che deve essere preservato, se si vuole garantire un futuro in cui uomini e natura prosperano insieme.

Dolceroma: recensione del film di Fabio Resinaro

0
Dolceroma: recensione del film di Fabio Resinaro

La Grande Bellezza raccontava di una Roma magnifica eppure morta dentro, una donna bellissima che promette piacere e regala abbandono e crepuscolo, un sogno che non si realizza mai. Alla stessa donna, bellissima e ingannevole, sembrano rivolgersi Fabio Resinaro, Fausto Brizzi e Luca Barbareschi che, con Dolceroma, realizzano la loro versione del film di Sorrentino, in scala ridotta e con dei toni pop che sicuramente incontreranno il gusto del pubblico.

Prodotto e interpretato da Barbareschi, diretto e scritto da Resinaro che firma il soggetto e la sceneggiatura con il sostegno di Brizzi, il film è ambientato nel mondo del cinema romano, che non ne esce assolutamente bene. Un mondo di feste e di decadenza, di sotterfugi e di ambizioni deluse, di attricette senza talento, produttori senza scrupoli e aspiranti artisti che imparano a rimanere a galla nella melma o che affogano nel tentativo.

Con queste idee ben chiare in mente, Resinaro realizza un film che mescola i generi e che mostra tutti i difetti di un’industria che comunque affascina e intorno alla quale gravitano sogni, speranze e ambizioni. In tanti si riconosceranno nel giovane scrittore (auto-pubblicato) e nell’attricetta di fiction con velleità da grande diva. In molti riconosceranno in Oscar Martello la personificazione di quel mondo vischioso e appiccicoso, come il miele prodotto dal personaggio di Claudia Gerini, anche lei sensualissima personificazione di quello stesso ambiente, allettante e respingente allo stesso tempo.

Resinaro (e con lui Brizzi e Barbareschi) non esita a prendersi gioco di tutti, dalla fiction tv, ai premi dell’Accademia, dalla città di Roma, al mondo del cinema in generale, fino a puntare il dito contro la stessa ambizione del protagonista, interpretato da un Lorenzo Richelmy che cambia completamente pelle rispetto a Ride (in cui aveva già lavorato con Resinaro) e mette in scena il dimesso ed apparentemente ingenuo protagonista.

Mattatore assoluto della storia è però Barbareschi, il produttore che interpreta il produttore: personaggio greve, cafone, volgare, ignorante, vittima dei suoi vizi e delle sue voglie, ma parimenti appassionato e viscerale, pronto a tutto senza risparmiare mai nulla, nemmeno se stesso, e al quale vengono affidate alcune delle battute più divertenti e taglienti di tutto il film. Un personaggio incredibile che corre il rischio di essere oscurato soltanto dal camorrista interpretato da Libero De Rienzo.

Tra citazioni cinefile e momenti che sfiorano il pulp, Dolceroma è un divertente carrozzone su cui si sale consapevoli di assistere a una storia sopra le righe che però non riesce a prendersi abbastanza alla leggera in più di un’occasione. Nonostante una parte centrale che risente di un rallentamento del ritmo, Dolceroma diverte, sorprende, intrattiene e a ben ascoltare sembra permettere ai suoi autori di togliersi più di un sassolino dalla scarpa.

Il trailer di Dolceroma

Joker: confermata la presenza di Bruce Wayne!

0
Joker: confermata la presenza di Bruce Wayne!

Dopo le prime congetture, è IMDb a confermare ufficialmente la presenza di Bruce Wayne in Joker, il film con Joaquin Phoenix in cui l’attore interpreta il Clown Principe del Crimine.

La pagina ufficiale del famoso database on line che in giovane Dante Pereira-Olson interpreta effettivamente il giovane Bruce, che nella scena del trailer diffuso ieri, vediamo dietro a delle sbarre di quello che potrebbe essere il cancello della Wayne Manor. Nella scena, Arthur gli disegna un sorriso sul viso, in un modo che rievoca in maniera inquietante il sorriso del Joker, così come lo conosciamo dalla sua iconografia più famosa.

La faccenda in sé non sorprende troppo, visto che il film è ambientato a Gotham ed è normale che possano esserci altri personaggi dei fumetti legati al Joker e alla sua origine, quello che però sembra interessare di più sono le eventuali implicazioni che il film potrebbe avere nell’ottica di un agognato universo condiviso realizzato con maggiore cura per il personaggi della DC Comics.

I dettagli del trailer di Joker che vi sono sfuggiti

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Lo Spietato, la conferenza stampa del film con Riccardo Scamarcio

Prima di essere disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix, a partire dal 19 aprile, il film Lo Spietato sarà al cinema in qualità di evento speciale dal 7 al 9 aprile. Diretto da Renato De Maria, regista che ha costruito la sua carriera sulle serie Distretto di polizia e Squadra antimafia, e interpretato da Riccardo Scamarcio, l’opera è un viaggio lungo un quarto di secolo nel mondo della malavita italiana, raccontato attraverso gli occhi di Santo Russo, gangster che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere. Il film è un originale di Netflix, prodotto dalla Bibi Film con Rai Cinema.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione del film, è il regista De Maria, che inizia ad illustrare le basi da cui nasce l’idea per il lungometraggio. “L’idea è nata anni fa dopo aver letto il libro “Manager Calibro 9”, di Luca Fazzo e Piero Colaprico. È una storia nella quale si intrecciavano tre caratteristiche che mi sembravano un’occasione imperdibile per esprimere la mia voglia di cinema.”

Lo Spietato

“La prima, – continua De Maria – è la crime story con il classico andamento di ascesa e discesa di un gangster completamente fuori dagli schemi. La seconda è l’ambientazione nella Milano da bere degli anni ’80. Un’epoca e un luogo che mi appartengono per ragioni autobiografiche e generazionali. E infine il tono comedy del racconto, di un personaggio che non riesce a prendere sul serio nessuno, tantomeno sé stesso.”

A prendere la parola è poi Riccardo Scamarcio, che nel film da voce e corpo al gangster Santo Russo. “Con De Maria ci siamo incontrati circa un anno prima dell’inizio delle riprese.” – ricorda Scamarcio – Renato mi ha dato il copione, spiegandomi il tipo di film che voleva fare, e indicandomi “Quei bravi ragazzi” come esempio di riferimento ideale. Ho letto la sceneggiatura e ho subito voluto farlo. E tutto il film è stato girato con quello slancio, e quell’entusiasmo”

“Il mio personaggio, Santo Russo, – continua Scamarcio – insegue la ricchezza ma anche un riconoscimento sociale che non ha mai avuto. Lo fa alla sua maniera, da gangster che si sente un come un manager, alla pari di Agnelli, il suo mito. Per Santo non è semplicemente una questione di ricchezza, ma anche e soprattutto di stile. Si pensa e si vive uomo raffinato. I mezzi scelti per raggiungere i suoi obietti sono solo un dettaglio, scelte tattiche. Tutto qui.”

Lo Spietato

La parola passa poi al produttore Angelo Barbagallo, che racconta del rapporto produttivo con Netflix. “E’ entrata nel progetto sul finire delle riprese. Non ci sono state richieste creative di alcun tipo da parte loro. Io, che in carriera ho prodotto solitamente film di tipo diverso da questo, questo progetto lo ho affrontato con la voglia di fare un film per il pubblico, senza farmi troppe domande, e con la convinzione che si sarebbe giocato col genere in maniera ironica. E quindi per me è fantastico pensare che dal 190 aprile Lo spietato sarà disponibile a un pubblico potenziale di 150 milioni di abbonati in 190 paesi.”

“Affinché nel film rivivesse un’atmosfera da anni ’80 era necessario impiegare tutto il rigore possibile nella ricostruzione dell’epoca e dei suoi costumi. – conclude il regista, parlando dell’atmosfera del lungometraggio – Inoltre, il film vive sostanzialmente di tre colori: il giallo, il blu e il rosso. Ovvero i colori della furbizia, della potenza e della violenza. Volevo fosse un film colorato, non solo nelle immagini ma specialmente nella costruzione dei personaggi.”

Noi, recensione del film di Jordan Peele

0
Noi, recensione del film di Jordan Peele

Il travolgente successo della sua opera prima, con tanto di Oscar alla sceneggiatura originale, ha proiettato Jordan Peele nel cono di interesse dei cinefili e di coloro che hanno apprezzato Scappa – Get Out, ma anche di quelli che, scettici, lo stanno aspettando “al varco”. Con Noi, in sala dal 4 aprile, il regista, sceneggiatore e produttore si mette di nuovo alla prova, allargando i suoi orizzonti e quelli della sua storia, uscendo dai confini che aveva dimostrato di padroneggiare e allungando il getto della sua ambizione.

Noi racconta la storia di una giovane donna, Adelaide, che, tornata nella casa delle vacanze della sua infanzia, con il marito e i suoi due bambini, si trova a fronteggiare una circostanza spaventosa: delle persone li prendono in ostaggio e li minacciano, persone che sono le loro copie, un po’ più rozze, feroci e selvagge, ma esattamente come loro… come noi.

Non si può dire altro del film di Peele senza rovinare la trama allo spettatore che va al cinema per farsi sorprendere e spaventare, e in verità il regista riesce benissimo a fare entrambe le cose. La sua storia sorprende per i colpi di scena e per le trovate tecniche di regia, che mantengono sempre altissima l’attenzione, e spaventa, in alcuni momenti più che in altri, proprio per la capacità di giocare con gli spazi, le ombre e il linguaggio di genere, tenendo la tensione del racconto tesa fino alla rivelazione finale.

Perché il finale di Noi è tutto da scoprire, o forse lo si intuisce già nei primi 15 minuti, ma non è comunque un’intuizione esaustiva di fronte alla conferma e allo svelamento conclusivo. Il nervo scoperto su cui agisce Peele è una ferita che gli Stati Uniti vedono sanguinare ogni giorno con maggiore forza, una paura che si trasforma sempre di più in violenza senza deterrente, senza punizione.

Alla luce di Scappa – Get Out, dunque, viene naturale aspettarsi da Jordan Peele non solo un thriller/horror, ma anche una riflessione sulla società contemporanea, dopotutto nella storia del cinema, dagli esordi fino a oggi, questo genere è sempre stato un linguaggio sfruttato per fare satira, critica sociale e politica, per dare una lettura della contemporaneità.

E con Noi, Jordan Peele fotografa la sua società, con una metafora cannibale che nasce dagli anni ’80 e si snoda fino a oggi, a domani, in un finale spiazzante e spaventoso, forse non pienamente esaustivo per quanto riguarda le pieghe del racconto e le giustificazioni narrative, ma di grande efficacia da un punto di vista allegorico ed emotivo. A questo punto lo spettatore, accettato il patto di credibilità con il regista, può solo prendere atto di ciò che sta accadendo.

Noi è meno preciso di Scappa – Get Out, meno coeso e solido nella trama, ma ha un respiro più ampio, un’ambizione più vasta, una portata più importante. Peele ci dice dall’inizio (dal titolo) chi è “il cattivo” di questa storia, peccato che “questa storia” non finisca con i titoli di coda, ma continui fuori dalla sala, nel mondo. Noi siamo noi, e facciamo davvero tanta paura.

Noi, guarda il trailer

Book Club: recensione del film con Diane Keaton

0
Book Club: recensione del film con Diane Keaton

Carol, Diane, Jane, Sharon, 4 donne alle prese con gli eterni problemi sentimentali, fanno parte di un book club. La loro vita scorre piuttosto noiosa fino a quando la lettura di Cinquanta Sfumature di Grigio la cambierà irrimediabilmente. Ispirandosi allo scandaloso romanzo, vivranno nuovi amori, vecchi ritorni di fiamma, situazioni esilaranti e sconvenienti.

Con l’uscita in sala, lo scorso anno, dell’ultimo capitolo della saga cinematografica tratta dalla trilogia di EL James, pensavamo di aver chiuso il capitolo Cinquanta sfumature di grigio. Il film di Bill Holderman invece parte da uno spin-off che potremmo chiamare “Gli effetti di Cinquanta sfumature sulla gente”.

Book Club, il film

Il libro è però (o per fortuna) solo il pretesto per mettere in scena  un cast di quattro divine della commedia: Jane Fonda, che già su Netflix è protagonista di una serie con protagoniste due donne inossidabili, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen alle prese con la loro non più giovane età e la loro non sopita voglia di essere innamorate. Le quattro protagoniste sono donne indipendenti, acculturate e con una discreta voglia di vivere, che verrà rivitalizzata dalla lettura della trilogia di Christian Grey. Nello sviluppo della storia le quattro dovranno affrontare gli ostacoli che sembrano bloccarle.

Book Club si aggiunge ai titoli che ormai Hollywood dedica alle nuove possibilità della terza età: dopo i due gangster fuori tempo massimo di Clint Eastwood (corriere per un cartello della droga in Il Corriere – The Mule) e Robert Redford (rapinatore gentiluomo in The Old man and the gun), ora abbiamo un gruppo di donne ultrasessantenni, che, e qui è il tabù abbattuto, parlano ancora di sesso. A completare il cast di questa commedia leggera e ottimista, ci sono Don Johnson e Andy Garcia, in un ruolo che conferma una nuova piega della sua carriera, che lo vede impegnato in ruoli da maturo seduttore. C’è chi sceglie i film d’azione per la sua carriera oltre i 50, chi di sedurre Diane Keaton. Entrambe le scelte sono degne di rispetto. Il film è in sala dal 4 aprile.

Deadpool: Disney conferma un futuro per il Mercenario Chiacchierone

0

Chi temeva che il franchise di Deadpool venisse riavviato dalla Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con la 20th Century Fox (che ha assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti i personaggi Marvel) dovrà non soltanto ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul grande schermo.

A confermarlo è stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro capitolo della serie di film con Ryan Reynolds con lo scopo di “guidare verso casa” il supereroe mantenendo il cast esistente.
Vedrete ancora più Deadpool negli anni a venire“, ha dichiarato Horn, lui che nei mesi scorsi si era rivelato determinante nel licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol.3. Ma è evidente che sia negli interessi dell’azienda garantirsi l’affetto degli spettatori anche in base al prodotto proposto e ai nomi coinvolti (Gunn è molto amato dai fan, come Reynolds e tutto il marchio Deadpool).
Ora il vero interrogativo rimane a livello creativo e distributivo: il franchise continuerà a stare in piedi da solo come produzione di Fox vietata ai minori ma sotto l’etichetta Disney, oppure il personaggio verrà integrato alle storie del MCU insieme al resto dei Mutanti?

Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox

In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Fonte: Comicbook

Stanlio e Ollio, la magia di un’amicizia nel film in sala dal 1° maggio

0

Arriverà in sala il 1° maggio 2019, distribuito da Lukcy Red, Stanlio e Ollio, il film diretto da Jon S. Baird con Steve Coogan e John C. Reilly che celebra il profondo legame che ha unito per tutta la vita il duo comico più amato al mondo.

Ecco di seguito un video per celebrare l’arrivo del film e che mette a confronto gli originali comici, maestri della slapstick, e i due attori che li interpreteranno sullo schermo:

Presentato alla Festa del cinema di Roma, accolto con un’ovazione del pubblico e molto apprezzato dalla critica, Stanlio & Ollio di Jon S. Baird interpretato da Steve Coogan e John C. Reilly (candidato al Golden Globe e all’Oscar come miglior attore protagonista) celebra il profondo legame che ha unito per tutta la vita il duo comico più amato al mondo.

Scritto da Jeff Pope, sceneggiatore di Philomena, Stanlio & Ollio racconta molto più del sodalizio artistico di due icone della comicità. Linfa del film è la storia di due grandi amici che hanno vissuto insieme qualcosa di molto speciale riuscendo a creare, in più di 30 anni di carriera, una vera e propria magia per cui ancora oggi sono apprezzati da un pubblico di tutte le età.

Un omaggio che mette in luce la personalità dei due uomini fino a svelare il segreto del loro immenso e imperituro successo: l’essersi voluti molto bene.

Stanlio e Ollio, recensione del film con John C. Reilly e Steve Coogan

Il Ritorno di Mary Poppins finalmente in home video

0
Il Ritorno di Mary Poppins finalmente in home video

Il Ritorno di Mary Poppins, l’irresistibile sequel senza tempo basato sui libri omonimi della scrittrice P. L. Travers, ha ottenuto il plauso di pubblico e critica aggiudicandosi quattro nomination agli Academy Award per “Miglior Canzone Originale”, “Miglior Colonna Sonora”, “Migliori costumi” e “Miglior Scenografia”.

Diretto dal regista premio Oscar Rob Marshall che ha portato sul grande schermo gli adattamenti dei musical Chicago, Nine e Into the Woods e interpretato dall’attrice nominata ai Golden Globe Emily Blunt nel ruolo della tata “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, il lungometraggio vanta nel cast anche il pluripremiato compositore, autore e performer Lin-Manuel Miranda nel ruolo dell’affascinante lampionaio Jack.

I contenuti extra mostrano il making of de Il Ritorno di Mary Poppins andando dietro le quinte per conoscere meglio il cast costellato di star e la crew che hanno reso possibile l’impossibile. Non mancherà un tour lungo Viale dei Ciliegi con l’attore del primo Mary Poppins Dick Van Dyke presente anche nel sequel, una versione sing-along del film che include l’emozionante brano nominato all’Oscar “Il Posto Dove Si Nasconde”, blooper, i commenti del regista e scene e canzoni tagliate.Grazie ai contenuti extra si potrà apprezzare tutta la magia e il coraggio necessari a ideare e realizzare scene da musical su così grande scala come “Puoi Illuminare Il Mondo A Festa”, un incalzante numero di canto e ballo che ha per proganisti Jack e i suoi colleghi lampionai. Se “Royal Doulton Music Hall” e “L’Abito Non Fa Il Monaco” mostrano l’incredibile talento dei protagonisti Emily Blunt e Lin-Manuel Miranda, “Sopra-sotto” è una sequenza upside-down con Maryl Streep nel ruolo di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins e “Che Stupendosa Idea!” racconta invece un’avventura subacquea di Mary Poppins con i piccoli Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, la trama

Il Ritorno di Mary Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni ‘30, ventiquattro anni dopo gli eventi del film originale. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Proseguendo la tradizione inaugurata dalla loro madre, Jane Banks combatte per i diritti dei lavoratori e aiuta la famiglia di Michael. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l’aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.

Prodotto dallo stesso Marshall insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La Land), il film vanta la presenza nel cast di Ben Whishaw (Spectre) nel ruolo di Michael Banks, Emily Mortimer (Hugo Cabret) nei panni di Jane Banks, Julie Walters (i film di Harry Potter) nel ruolo di Ellen, la domestica dei Banks. Al loro fianco anche l’attore premio OscarâColin Firth (Il Discorso del Re) nei panni di William Weatherall Wilkins, direttore della Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà, e l’attrice premiata con tre Academy AwardsâMeryl Streep (Florence) nel ruolo di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary. Nel film il pubblico incontra dunque tre nuovi bambini Banks, interpretati da Pixie Davies (Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali), da Nathanael Saleh (Il Trono di Spade) e dall’esordiente Joel Dawson. Angela Lansbury è la Signora dei Palloncini, un personaggio amatissimo presente nei romanzi di P.L. Travers, e Dick Van Dyke presta il volto a Mr. Dawes figlio, direttore ormai in pensione della banca che ora è gestita dal personaggio di Firth.

Il Ritorno di Mary Poppins Contenuti extra, BLU-RAY:

  • Canzone eliminata – “Lo zoo antropomorfo”; – In questa sequenza musicale, Mary Poppins e i piccoli Banks visitano uno zoo molto speciale dove umani e animali si scambiano di posto.
  • La realizzazione praticamente perfetta de Il Ritorno di Mary Poppins– Un viaggio insieme ai creatori e agli attori del film alla scoperta della magica eredità del film originale durante le riprese del sequel.
    • Introduzione – I creatori e gli  attori del film ricordano il primo “Mary Poppins” e condividono l’emozione di lavorare a “Il Ritorno di Mary Poppins”.
    • “Il Cielo su di Noi”– Qui si scopre come il team che ha lavorato al film abbia davvero scavato a fondo nei libri di P. L. Travers per trovare nuove chiavi di lettura nel racconto di un perosnaggio così amato e conosciuto. In più, conosciamo più da vicino i piccoli Banks!
    • “Che Stupendosa Idea!”– Sul set nell’iconico momento dell’entrata in scena di Mary Poppins dal cielo con le musiche originali del film ispirate dai Fratelli Sherman.
    • “Fin Dove Potrà Portarmi?” –Sul set insieme a Dick Van Dyke e Angela Lansbury alle prese con la magica scelta del palloncino giusto.
    • “Vedendo le cose da un nuovo punto di vista”: i numeri musicali de Il Ritorno di Mary Poppins – Dietro le quinte per ammirare i numeri musicali da una nuova angolazione.
    • “Puoi illuminare il mondo a festa” – Guidato da Lin-Manuel Miranda, il cast interpreta il numero musicale più emozionante con lampionai danzanti, interpret in bicicletta e molto altro ancora!
    • “Royal Doulton Music Hall / L’abito non fa il monaco” – Tutto quello che serve per creare due grandiosi numeri musicali all’interno di un mondo animato con tanto di pinguini danzanti!
    • “Sopra-sotto”– Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins interpretata da Meryl Streep, vive in una casa insolita che “mette sottosopra” l’intero numero musicale.
    • “Che stupendosa idea!”  – Qui ci si tuffa sotto le bolle con il cast e I creratori del film per scoprire come sia stato realizzato questo incredibile numero musicale.
  • Di nuovo in Viale dei Ciliegi: il ritorno di Dick Van Dyke – Dick Van Dyke, che interpretava lo spazzacamino Bert nel primo film, torna 54 anni dopo in Viale dei Ciliegi nei panni di Mr. Dawes Jr.
  • Papere praticamente perfette – Si può solo andare sempre più in alto con il cast del film e questa selezione di errori, gaffe e veri e propri piccolo disastri sul set.
  • Scene eliminate
    • Salutando Topsy – Dopo aver fatto visita alla cugina Topsy, Mary Poppins e i piccoli Banks fanno una piccola sosta per ripercorrere insieme il passato.
    • “Puoi illuminare il mondo a festa” – Una versione estesa del più grande numero musicale del film.
  • Modalità Sing-Along– La versione sing-along del film per cantare tutti insieme durante la visione.

Il Ritorno di Mary Poppins ESCLUSIVA DIGITALE:

  • Guarda il film con il Commento Audio– È possibile guardare il film con il commenti alle scene del regista Rob Mashall e del produttore John DeLuca.
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità