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Morbius: rivelato il cattivo del film con Jared Leto

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Morbius: rivelato il cattivo del film con Jared Leto

Sulla scia del successo economico di Venom, la SONY Pictures si sta rimboccando le maniche e sta cominciando a lavorare al suo prossimo progetto affine: Morbius, il Vampiro Vivente. Il film è stato annunciato insieme al coinvolgimento nello stesso del premio Oscar Jared Leto, che, dismessi i panni del Joker (forse solo momentaneamente), si cimenta con un nuovo personaggio dei fumetti, sempre con sfumature ambigue.

Del film sappiamo già che Martine Bancroft sarà presente nei panni di interesse amoroso del personaggio, ma adesso, via The Hashtag Show, sappiamo anche quale sarà il nemico del protagonista. Secondo il sito, vedremo Michael Morbius confrontarsi con Loxias Crown. Ai lettori più appassionati che stanno cercando nella loro memoria il personaggio tra le pagine dei fumetti diciamo di fermarsi subito: si tratterà infatti di un ruolo completamente nuovo, realizzato e scritto appositamente per il film. Potrebbe però essere basato su del materiale già esistente. Nei fumetti, Emil Nikos è il nemico di Morbius, che si rivolta contro il suo vecchio amico, ma sembra che il film adotterà un approccio molto molto diverso. Il nome potrebbe addirittura indicare che si tratterà di un personaggio ispirato al supervillain Crown. Per quelli che non conoscono questo personaggio “cattivo”, si tratta di un mutante che è stato noto per un po’ come Hunger e che si è scontrato sia con Spider-Man che con Morbius.

Il personaggio sarà tuttavia una piccola variante, una storia di origine diversa perché il sito rivela che questo personaggio avrà la stessa malattia del sangue di Morbius, tuttavia il siero che sviluppa Michael, sarà invece in grado di trasformare il suo vecchio amico in qualcuno incapace di controllare la sua sete di sangue.

Avi Arad Matt Tolmach sono a capo della produzione del film. Per quanto riguarda invece la sceneggiatura, è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum film come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Fonte: That Hashtag Show

Spider-Man: Far From Home, concluse ufficialmente le riprese!

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Spider-Man: Far From Home, concluse ufficialmente le riprese!


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Mentre ancora latita il titolo di Avengers 4, Spider-Man: Far From Home ha concluso la sua fase di riprese principali. Questo non esclude che il film sarà sottoposto a riprese aggiuntive, ma adesso, possiamo dire che il primo titolo della Fase 4 Marvel esiste anche nella sostanza e che tutte le paure dei fan che volevano la Marvel abbandonare il grande schermo dopo la conclusione della Fase 3 sono state fugate.

Grazie a Tom Holland, sappiamo che le riprese del film, che si sono svolte in giro per il mondo, si sono concluse, dopo le ultime giornate a New York, dove abbiamo avuto la possibilità di guardare da vicino a tuta nuova del personaggio.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter.

Spider-Man: Far From Home, al via la petizione per il cameo di Tobey Maguire

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Outlander 4: nuovo promo “The New World”

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Outlander 4: nuovo promo “The New World”

Starz ha diffuso l’inedito promo “The New World” di Outlander 4, il quarto inedito ciclo di episodi dell’acclamato show tv Outlander.

Outlander 4

Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto che lo show avrà luogo. La stagione è basata su Drums of Autumn , il quarto volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La produzione è attualmente in corso in Scozia.

LEGGI ANCHE: Outlander 4: Teaser Promo ufficiale

Sophie Skelton (Brianna) e Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà “Home”.

“Nelle ultime tre stagioni, Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B. Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò che scopriremo nella stagione 4.”

Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv Outlander creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

Outlander 4

Nella quarta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Avengers 4: i fan chiedono a Mark Ruffalo di spoilerare il titolo

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VIDEO CORRELATO
 

Mark Ruffalo tornerà nel ruolo di Bruce Banner/Hulk in Avengers 4, ma questa potrebbe essere la sua ultima apparizione nel Marvel Cinematic Universe, visto che su Twitter, i Fratelli Russo lo hanno “licenziato” perché potrebbe aver rivelato il titolo del film prima dei tempi stabiliti dalla produzione. Alla luce di questa informazione, i fan dell’universo condiviso della Casa delle Idee hanno deciso di avviare una petizione per convincere l’attore a rivelare davvero il titolo del film, dal momento che è già stato licenziato!

Ovviamente si tratta di un gioco tra le parti, ma sembra che i fan abbiano preso sul serio il licenziamento (finto!) di Mark Ruffalo e vogliano dall’attore tutti i segreti della produzione, visto che ormai per lui non ci sarebbe nessun motivo per mantenere il segreto.

L’incidente durante la promozione di Thor: Ragnarok è costato a Mark Ruffalo la fama di “spoileratore”. Per chi non ricordasse quanto accaduto, l’attore era in diretta live su Instagram durante la presentazione del film, ma a fine introduzione e a inizio proiezione, l’attore ha dimenticato di interrompere la diretta sul social, mandando in onda l’audio dei primi 15 minuti del film di Taika Waititi, il tempo che è servito a una addetta dello staff per rendersi conto di quanto stava accadendo e avvertire l’attore di interrompere la live dal suo telefono cellulare.

Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Gossip Girl: dieci cose che non sapevi sulla serie

Gossip Girl: dieci cose che non sapevi sulla serie

Sono passati già più di dieci anni, ma il mito di Gossip Girl non muore mai. «La vostra sola e unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’élite di Manhattan» era la frase che dava inizio ogni nuovo episodio di una delle serie più amate d’America e del mondo. Gossip Girl, che si basa sui romanzi omonimi di Cecily von Ziegesar, ha debuttato sul canale The CW il 19 settembre 2007 suscitando subito scalpore e ottenendo un immediato successo. Tra lusso, litigi, intrighi amorosi, la serie ha letteralmente tenuto incollati alla poltrona milioni di fan per ben sei stagioni. Ma non tutto è stato rivelato.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Gossip Girl.

Gossip Girl: curiosità

1. Gossip Girl si basa sui romanzi omonimi di Cecily von Ziegesar. Di questi libri era stato previsto inizialmente un adattamento per il cinema, per dare vita a un film in cui Lindsay Lohan sarebbe dovuta essere la protagonista, ma il progetto non ha mai preso il volo. Invece di abbandonare completamente il progetto, esso è stato affidato a Stephanie Savage e Josh Schwartz (già ideatore di The O.C.) che hanno realizzato la serie televisiva conosciuta ai più. Le caratteristiche di tutti i personaggi sono state prese dal primo libro della serie e il “fattore adattamento” ha dato origine a un hype clamoroso, tanto che Gossip Girl risultò essere uno degli show più attesi della stagione televisiva 2007/2008.

2. Gossip Girl o la ami o la odi. Al momento del suo debutto televisivo, la serie è stata lodata dalla maggior parte della critica ed è stata supportata anche dall’autrice dei libri sui quali la serie di basa, adorando la sua trasposizione seriale. Chi non l’ha presa in simpatia, gridando allo scandalo, fu il Parent Television Council. I produttori della serie hanno trovato un sistema intelligente per fare leva sulle critiche negative girandole a proprio favore. Infatti, le critiche sia del Parent Television Council e di altre testate giornalistiche, come The New Yorker, che hanno definito la serie come “l’incubo di ogni genitore” e “inappropriato”, furono messe sui manifesti promozionali della serie.

3. A Gossip Girl è stata dedicata una giornata celebrativa. L’allora sindaco di New York Michael Bloomberg ha proclamato il 26 gennaio 2012 che quello sarebbe stato il Gossip Girl Day. Tale celebrazione deriva dal fatto che la serie ha avuto un grande impatto sull’economia cittadina, mostrando ogni angolo della città della Grande Mela, raggiungendo anche un successo tale da far parte dell’influenza culturale. Tra l’altro, la serie è diventata così popolare che è stato creato un vero e proprio tour che permette di visitare tutti i luoghi dove è stata girata la serie a New York City. Questa tipologia di tour è stata ideata dagli stessi creatori del tour di Sex and the City. Pare che per queste location siano stati spesi dai 10 ai 60mila dollari al giorno.

Gossip Girl: cast

4. Ed Westwick non era ritenuto adatto al ruolo di Chuck Bass. Durante le audizioni, Ed Westwick non venne ritenuto inizialmente idoneo per il ruolo di Chuck Bass perché sembrava che avesse più somiglianze con un serial killer che con un protagonista romantico. Ma poi è andata come è andata, tanto che per il ruolo ha dovuto cambiare accento da inglese ad americano, ispirandosi, pare, a Willy, Principe di Bel-Air. Tra le altre cose, il personaggio di Chuck ha un cane che si chiama Monkey, cioè scimmia, mentre nei libri il personaggio ha davvero una scimmia come animale di compagnia.

5. Leighton Meester ha dovuto cambiare il suo aspetto per ottenere il ruolo di Blair. Leighton Meester ha una chioma bionda naturale, ma per ottenere il ruolo di Blair Waldorf ha dovuto cambiare colore e diventare bruna. Pare, tra l’altro, che si sia fatta la tinta da sé nel bagno adiacente alla sala provini.

6. In Gossip Girl c’è stato un cambio di cast. Nel primo episodio della prima stagione Eleanor Waldorf è interpretata da Florencia Lozano, ma già dalla seconda puntata l’attrice venne sostituita con Margaret Colin.

Gossip Girl: Serena

7. Blake Lively venne subito scelta per il ruolo di Serena Van der Woodsen dai fan dei libri. I co-produttori della serie hanno rivelato che si era creato un fandom consistente che fantasticava sull’interpretazione di Blake Lively per il ruolo di Serena. Anche se, in realtà, non la scelsero subito, poiché vennero fatte diverse audizioni (la fece persino Jennifer Lawrence)

Gossip Girl 6

8. Gossip Girl si è conclusa con la sesta stagione. La serie è iniziata nel 2007, concludendosi nel 2012 con la sesta stagione che rivela chi è Gossip Girl. L’ultimo episodio è stato quello chiarificatore e, oltre a mostrare il futuro dei protagonista, viene rivelata l’identità di Gossip Girl, totalmente diversa da come se la immaginavano all’incirca tutti i fan della serie. La voce femminile fuoricampo (di Kristen Bell) ha mandato un po’ tutti in confusione per sei intere stagioni.

9. Il cast di Gossip Girl sarebbe dovuto essere diverso. David Rapaport, il casting director della serie, ha rivelato che inizialmente erano state scelte Ashley Olsen e Rumer Willis per i ruoli di Blair e Serena. Alla fine la scelta cadde su Blake Lively e Leighton Meester, meno conosciute all’epoca, che catturavano meglio l’essenza della serie.

10. I vestiti di Gossip Girl hanno tratto ispirazione dal passato. Pare, infatti, che il look di Blair fosse modellato da Audrey Hepburn, mentre quello di Serena ha tratto ispirazione da Sienna Miller e Kate Moss. Dalla serie venne anche tratta, dal costumista Eric Daman in collaborazione con Charlotte Russe, una linea di abbigliamento low-cost ispirata alla serie.

Gossip Girl: streaming

Per chi desiderasse rivedere gli episodi della serie è possibile vederla in streaming sulla piattaforma Infinity.

Fonte: IMDb

The Aftermath: il trailer del film con Keira Knightley

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The Aftermath: il trailer del film con Keira Knightley

Keira Knightley è la protagonista del nuovo period drama The Aftermath, ambientato durante la Germania post-Seconda Guerra Mondiale. Il film è basato sul romanzo del 2013 scritto da Rhidian Brook ed è diretto da James Kent, regista che non è assolutamente nuovo ai dramma in costume (così come la Knightley), avendo già portato sul piccolo e grande schermo The White Queen e Testament of Youth.

La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

Jason Clarke (Mudbound) e Alexander Skarsgård (Big Little Lies) fanno parte del cast al fianco della Knightley, con with Kate Phillips (Wolf Hall) e Fionn O’Shea (Roy). Ambientato nel 1946, The Aftermath racconta di una donna di nome Rachael Morgan (Knightley) e del suo viaggio nella Amburgo post Seconda Guerra Mondiale, alla fine dell’inverno, per ricongiungersi con suo marito Lewis (Clarke), un colonnello britannico che è stato incaricato di supervisionare la ricostruzione della città durante le settimane dopo la fine della guerra. Tuttavia, con grande sgomento di Rachel, la donna arriva a scoprire che Lewis ha deciso di condividere la loro con il suo proprietario originale, Stefan Lubert (Skarsgård), e sua figlia. Da lì “l’inimicizia e il dolore lasciano il posto alla passione e al tradimento”, come dice la sinossi del film.

Anche se il film è stato girato nel 2017 in Repubblica Ceca, non arriverà in sala prima della primavera del 2019. Nonostante questo, la Fox Searchlight ha deciso di cominciare la campagna marketing diffondendo il primo teaser trailer. L’intenzione è quella di cavalcare l’onda della stagione dei premi che si sta per aprire, considerato anche che in questo periodo Keira Knightley arriverà sul grande schermo con Colette, un altro dramma in costume che è stato già presentato al Sundance.

Ecco il trailer di The Aftermath

Joker: la Batmobile avvistata sul set del film con Joaquin Phoenix

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Un video dal set di Joker di Todd Phillips ha messo nero su bianco che nel film sarà presente, almeno come “presenza in scena”, la Batmobile. Un video, pubblicato sul canale Yotube THEMAJESTIRIUM1, mostra il veicolo di Batman su un furgone, mentre veniva trasportata a Newark, nel New Jersey, ovvero la location in cui si stanno svolgendo le riprese del film sul Joker, con Joaquin Phoenix.

I fan di lunga data di Batman riconosceranno il design della classica Batmobile guidata da Adam West nello show sull’Uomo Pipistrello degli anni ’60. Non sappiamo se si tratta di una coincidenza o se effettivamente il veicolo avrà un ruolo nel film, probabilmente ne sapremo di più e con sicurezza soltanto tra molti mesi.

Joker: Joaquin Phoenix a confronto con Romero, Nicholson, Ledger e Leto

Joker arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte:Hollywood Pipeline

Fahrenheit 11/9: Trailer Ufficiale Italiano del film Evento alla Festa di Roma

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Ecco il trailer ufficiale italiano di Fahrenheit 11/9, il film Evento della Festa del Cinema di Roma 2018, al via all’Auditorium Parco della Musica il prossimo 18 ottobre. Il film documentario arriverà nelle sale italiane come evento speciale dal 22 al 24 ottobre con Lucky Red.

Il trailer di Fahrenheit 11/9 di Michael Moore

Uno sguardo provocatorio e sarcastico sull’epoca in cui viviamo. Dopo Fahrenheit 9/11, il vincitore della Palma d’Oro Michael Moore sposta la sua attenzione su un’altra significativa data, il 9 novembre 2016, giorno in cui Donald Trump è stato eletto 45esimo Presidente degli Stati Uniti. L’ultimo documentario di Michael Moore è un affresco liberale e anticonservatore che non prende di mira solo l’amministrazione degli Stati Uniti, ma anche le politiche dei Democratici e dei Repubblicani che hanno portato all’attuale situazione politica.

Fonte:Lucky Red

Dark Phoenix: la lezione appresa da X-Men: Conflitto Finale

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Dark Phoenix: la lezione appresa da X-Men: Conflitto Finale

Nonostante la sua uscita sia stata travolta dalla fusione Disney – Fox e quindi posticipata per permettere alle aziende di sistemare gli affari, Dark Phoenix è un film molto atteso dai fan degli X-Men, perché si propone di dare finalmente giustizia a una delle migliori storie dei Mutanti Marvel, già portata sullo schermo in maniera non troppo soddisfacente da Brett Ratner in X-Men: Conflitto Finale.

Parlando delle motivazioni che lo hanno spinto a rimettere mano alla saga di Fenice Nera, Simon Kinberg, produttore storico degli X-Men e regista di Dark Phoenix (al suo esordio dietro alla macchina da presa), ha spiegato perché è stato deciso di realizzare un reboot di quella storia:

La più grande lezione appresa da X-Men: Conflitto Finale è stata che se hai intenzione di raccontare una storia di Fenice, devi raccontare quella, non farne la sottotrama di un film. Falla diventare la trama del film. Quindi in questo film Jean / Fenice è il centro assoluto, così come si vede sul primo poster. Lei è il centro. Il film parla di lei. Il film parla della sua crisi e dei modi in cui questa stessa crisi colpisce poi tutte le persone intorno a lei. Alcuni la amano. Altri la vedono come un nemico. Alcuni di loro vogliono approfittarsi di lei. Ma lei è al centro di tutto. Quindi la lezione che abbiamo davvero imparato è stata quella di raccontare la storia di Fenice Nera nel modo in cui è stata originariamente raccontata nei fumetti.

Dark Phoenix: delusioni, scoperte e segreti dal film

Di seguito la prima sinossi ufficiale del film:

In Dark Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla galassia.

Diretto da Simon Kingber, con Sophie Turner, Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala a febbraio 2019.

Fonte: Screen Rant

MCU: 10 cose che non sapete dal backstage della Fase 3

MCU: 10 cose che non sapete dal backstage della Fase 3

Il MCU, o Marvel Cinematic Universe, è pieno di segreti nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati (tranne agli occhi dei più esperti osservatori).

Alcuni sono semplici easter egg utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti nel marasma di effetti speciali e combattimenti. Ma non dimentichiamoci ciò che accade dietro le quinte della realizzazione dei film, curiosità ancora più interessanti soprattutto per i fan.

Leggi anche – MCU: 10 personaggi che meriterebbero uno standalone

Ecco di seguito 10 cose che probabilmente non sapevate dal backstage della Fase 3:

La simpatica “minaccia” di Sebastian Stan a Robert Downey Jr.

Captain America: Civil War ha riunito quasi tutti i Vendicatori sullo schermo mettendo in scena una delle più grandi battaglie della storia del MCU. Ciò ha dato modo ad alcuni attori che non avevano ancora lavorato insieme di confrontarsi in durissime sequenze, tra cui ricordiamo quella con Robert Downey Jr. e Sebastian Stan.

Il giorno prima delle riprese sembra che Stan abbia inviato Downey Jr. un video di lui che si allenava con l’elmetto di Iron Man di fronte. Nel messaggio di sfida c’era scritto: “Non vedo l’ora di lavorare con te domani, Robert.

Le t-shirt troppo strette di Chris Evans

Tanti aspetti di Captain America: Civil War sono stati incredibili e resi sullo schermo con grande efficacia, tuttavia nessun effetto speciale potrà mai battere il bicipite di Chris Evans che sotto sforzo riesce a trattenere il volo di un elicottero con a bordo Sebastian Stan aka Bucky Barnes.

Ma, dettaglio ancora più esilarante, a quanto pare la costumista Judianna Makovsky fu incaricata dalla produzione a vestire l’attore con magliette almeno un paio di taglie più piccole, così da sottolineare la forma dei suoi muscoli durante la scena.

L’80% di Thor: Ragnarok è stato improvvisato

Thor: Ragnarok ha segnato un drastico cambio di tono nel franchise del Dio del Tuono, finora più serioso e teatrale, grazie alla scrittura e alla mano in regia di Taika Waititi.

Tuttavia sembra che la maggior parte dello humor del film non era nemmeno sul copione, come affermato da Waititi: “Direi che abbiamo improvvisato probabilmente l’80% delle scene, buttando dentro un sacco di roba“. Una strategia che di sicuro ha fatto centro!

Il ballo di Groot

Una delle scene più memorabili (o forse la migliore di tutto il film) di Guardiani della Galassia vol.2 arriva proprio all’inizio, mentre la maggior parte degli eroi è impegnata a combattere un mostro interdimensionale e Baby Groot coglie l’opportunità per ballare a ritmo di “Mr. Blue Sky.

L’adorabile sequenza di danza era in realtà frutto di una motion capture del regista James Gunn, che ha eseguito i passi utilizzati dagli animatori che far muovere il piccolo Groot.

Joaquin Phoenix avrebbe potuto recitare la parte di Doctor Strange

Prima di scegliere Benedict Cumberbatch, i Marvel Studios considerarono Joaquin Phoenix  per interpretare Doctor Strange nello standalone, tuttavia l’attore rifiutò il ruolo e oggi è impegnato con le riprese di Joker per la concorrenza Warner Bros.

Inizialmente fu Cumberbatch a dare forfait a causa dei conflitti di programmazione con il suo lavoro a teatro con Amleto,  e Phoenix era la seconda scelta, ma quando quest’ultimo si tirò indietro la Marvel proseguì il progetto con in mente il britannico andando incontro ai suoi impegni.

John Boyega era stato considerato per un ruolo in Black Panther

Finn nella nuova trilogia di Star Wars, John Boyega è uno dei volti più interessanti della giovane Hollywood, dove si è fatto notare in blockbuster come Pacific Rim: Uprising o film d’autore come Detroit. La star inoltre venne considerata nel 2016 per unirsi al cast di un futuro successo di casa Marvel, ovvero Black Panther.

Tuttavia Boyega ha smentito qualsiasi voce, affermando che non ha nemmeno intenzione di partecipare al sequel già confermato (anche se a quanto pare ci sono stati degli incontri negli uffici di Kevin Feige e co…).

Il cast di Spider-Man: Homecoming ha fatto una maratona di tutti i film di John Hughes

Spider-Man: Homecoming ha riavviato splendidamente il personaggio di Peter Parker sul grande schermo adattandolo alle necessità del Marvel Cinematic Universe e rendendolo un eroe originale rispetto ai veterani Avengers. Un fattore importante può essere l’ambientazione negli anni del liceo, e questo ha spinto il regista Jon Watts a “chiedere aiuto” ad un mostro sacro del teen movie: John Hughes.

Il cast ha così avuto l’opportunità – sotto consiglio di Watts – di fare una maratona di film di Hughes per capire cosa voglia dire essere un adolescente e cosa significhi per i loro personaggi.

I “riposini” di Tom Holland

Il poster promozionale di Spider-Man: Homecoming catturò immediatamente l’attenzione dei fan e fu in grado di riprodurre alla perfezione lo spirito del film: nell’immagine c’era infatti Peter Parker sdraiato mentre si rilassava ascoltando della musica come ogni adolescente che si rispetti.

Si è scoperto solo più tardi che il poster era il frutto di una foto scattata a Tom Holland durante le riprese quando l’attore schiacciava un pisolino tra un ciak e l’altro. “Ero solo addormentato sul pavimento, e il fotografo mi fece una foto. Quando ho visto la locandina ero tipoCosa? Che diavolo, ragazzi!‘”.

Il cameo di Tobias Funke

Avengers: Infinity War ha esplorato quasi tutti i mondi possibili finora introdotti nel MCU, tra cui ovviamente lo spazio. In una scena vediamo poi Gamora e Star-Lord mentre si confrontano con Thanos su Knowhere, il pianeta dove il Titano Pazzo usa la gemma della realtà per ingannarli, ma di rivelare che questo luogo è stato distrutto, un oggetto particolare del Collezionista appare sullo sfondo…

Si tratta di Tobias Funke, uno dei personaggi di Arrested Development, dipinto di blu e con addosso i suoi pantaloncini jeans. Questo cameo è stato voluto dai fratelli Russo che hanno anche cercato di convincere David Cross a riprendere il suo ruolo, ma sfortunatamente l’attore stava lavorando a Londra e non è riuscito ad essere sul set.

La sceneggiatura “speciale” per Vin Diesel

Sebbene sia in grado di pronunciate solo le parole “Io sono Groot“, il personaggio dei Guardiani della Galassia ha avuto modo di esprimere una vasta gamma di emozioni a seconda del tono con cui venivano dette queste tre parole.

Questo anche grazie all’eccellente lavoro svolto da Vin Diesel, che ha doppiato Groot in ben sedici lingue diverse, ma ora sappiamo che l’attore – proprio per capire meglio cosa stesse succedendo nella testa dell’eroe – aveva a disposizione una sceneggiatura speciale scritta da James Gunn appositamente per lui. È così che Diesel è riuscito a catturare l’intonazione perfetta di tutto ciò che diceva il personaggio.

Bryan Singer ancora sotto accusa alla vigilia dell’uscita di Bohemian Rhapsody

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Bryan Singer ha preventivamente denunciato la rivista Esquire che pubblicherà un articolo relativo a delle accuse di molestie che il regista avrebbe perpetrato. Non è la prima volta che il regista si difende da denunce di abuso da parte della stampa, terribilmente in tempo con i movimenti #MeToo e #TimesUp.

Singer è stato accusato per la prima volta nel 2014, da Michael Egan. Poi nel 2017 è stato Cesar Sanchez-Guzman ad accusare Singer di averlo costretto a un rapporto sessuale nel 2003, quando aveva 17 anni. Sanchez-Guzman, all’epoca dei fatti un attore, ha riportato che Singer si era offerto di aiutarlo con la sua carriera. Il regista ha tentato di far cadere le accuse e indicando la bancarotta di Sanchez-Guzman nel 2014 come causa principale dell’accusa. Adesso, il regista, prima che esca su Esquire un articolo a sua detta diffamatorio, si difende con un messaggio pubblico che riporta:

“So da un po’ di tempo che Esquire magazine potrebbe pubblicare un articolo negativo su di me. Hanno contattato i miei amici, colleghi e anche persone che non conosco. Nel clima di questi giorni, le carriere delle persone sono minate da accuse, quello che Esquire sta tentando di fare è una distorsione della verità, facendo congetture che sono fittizie e irresponsabili.

Quest’articolo tenterà di riportare a galla false accuse e finte cause legali. Quest’articolo fa un cattivo uso delle “fonti” che dicono di avere una conoscenza “intima” della mia vita privata. Tenterà anche di stabilire una mia colpevolezza per associazione semplicemente a causa di persone che ho conosciuto o incontrato in passato. Tenteranno di offuscare una carriera che ho impiegato 25 anni a costruire.

Stranamente, questo articolo è convenientemente in tempo per l’uscita del mio ultimo film, Bohemian Rhapsody. Io sono immensamente orgoglioso di questo film e delle persone che ci hanno lavorato.

Lascerò altri commenti su questo argomento in futuro, se necessario.”

Non è la prima volta che Bryan Singer deve difendersi da accuse del genere. Stranamente però, anche nel 2014, le accuse arrivarono in concomitanza dell’uscita di un suo film, quel X-Men: Giorni di un Futuro Passato che ha rappresentato un momento importante nella carriera del regista e alla promozione del quale lo stesso non partecipò, proprio perché impegnato a difendersi dalle accuse di Michael Egan.

Bohemian Rhapsody, recensione del film con Rami Malek

Warner Bros: non ci sono piani per il Batman di Affleck e il Superman di Cavill

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Sembra che la Warner Bros. non abbia ancora piani per il futuro del Batman di Ben Affleck e del Superman di Henry Cavill. Dopo l’uscita di Justice League l’anno scorso, il futuro dell’universo cinematografico DC per Batman e Superman sembrava essere estremamente oscuro. Prima dell’uscita di quel film, ha cominciato a circolare la notizia che Affleck aveva intenzione di lasciare il ruolo, nonostante avesse ancora un film da contratto. Adesso, è passato un anno da quando la notizia ha cominciato a circolare, eppure non ci sono ancora conferme o smentite in merito.

Lo stesso discorso sembra valere per il Superman di Henry Cavill. Il mese scorso, è stato riferito che l’attore non era più titolare del ruolo di Superman nel DCEU in seguito a trattative contrattuali fallite per un cameo nello Shazam! di David F. Sandberg. Successivamente l’attore stesso ha smentito i rumor. Tuttavia, la notizia ha scatenato tutto il fandom, e ha solo esasperato le paure relative all’attuale direzione del franchise. Sembra imminente però l’annuncio che sia Cavill che Affleck possano appendere i loro mantelli al chiodo.

Nella stessa sede in cui ha riferito l’ulteriore ritardo di The Flash, Variety riporta di nuovo a galla vecchi report che indicano che Ben Affleck e Henry Cavill stanno per lasciare i ruoli, rispettivamente, di Batman e Superman. Mentre WB non ha ufficialmente confermato né smentito le voci.

Entrambi gli attori si trovano ad essere ancora ufficialmente titolari di personaggi per i quali non ci sono progetti, o meglio, mentre Henry Cavill e Superman stanno affrontando l’avanzamento di Supergirl, che sembra più interessante per la Warner Bros, Affleck sta attraversando dei problemi personali che gli renderebbero complicato essere di nuovo il protagonista di The Batman di Matt Reeves, progetto che nel frattempo ha preso una deriva diversa, prevedendo, pare, un Batman più giovane.

Confidiamo in annunci ufficiali che possano portare chiarezza nel progetto della Warner Bros in merito ai personaggi della DC Comics al cinema.

Fonte: Variety

Rocky: Sylvester Stallone corregge un errore famoso del film

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Sylvester Stallone ha finalmente fatto chiarezza su un famoso “errore” del primo film su Rocky. La bella notizia è che la leggenda metropolitana legata al colore dei calzoncini di Rocky è molto meglio della versione a cui hanno creduto gli appassionati del film.

L’errore in questione è quello relativo ai calzoncini di Rocky durante lo scontro finale con Apollo Creed. E ora, l’errore che fan e storici di cinema hanno male interpretato, viene chiarito grazie alla rivelazione, da parte dello stesso Sylvester Stallone, di un’immagine in cui compare lui nel costume che Rocky ha “quasi” indossato per il suo grande scontro.

Fino a questo momento, la leggenda voleva che la scena ambientata la sera prima del grande match, in cui Rocky visita il ring e scambia delle parole con il promoter, fosse una copertura per un errore di produzione. Quando Rocky nota l’enorme manifesto di lui e Creed, in cui lui indossa i pantaloncini rossi con le righe bianche, dice al promoter che c’è un errore, che i suoi colori sono invertiti. La battuta era stata aggiunta, secondo la leggenda, perché il dipartimento degli oggetti di scena aveva sbagliato i colori durante la realizzazione del banner.

Le persone hanno creduto alla storia che si è diffusa come un incendio, fino a questo momento, in cui Stallone stesso ha pubblicato questa foto con la didascalia: “Super raro… Appena ritrovata. Questi erano i colori originali che Rocky doveva indossare nel suo primo scontro con Apollo. Ma li ho cambiati all’ultimo momento. Dimenticate le scarpe, solo i pantaloncini.”

Questa foto con questa spiegazione smentisce la leggenda metropolitana dell’errore al dipartimento di oggetti di scena. I banner che promuovevano il match erano accurati, fino a che Stallone stesso non decise di cambiare abbigliamento “all’ultimo momento”.

Adesso Rocky è pronto per tornare sul ring, ma rimanendo all’angolo di Adonis Creed, in Creed II, sequel del film di successo che ha fatto guadagnare a Stallone stesso un Golden Globe e che ha visto Micheal B. Jordan abbracciare un ruolo complicato in un franchise storico.

Creed II – Trailer Ufficiale Italiano con Sylvester Stallone

La vita di Adonis Creed è diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita. Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più importante della famiglia. Creed II è un ritorno alle origini, alla scoperta di ciò che un tempo ti ha reso un campione, senza dimenticare che, ovunque andrai, non puoi sfuggire al tuo passato.

In Creed II ci sarano Sylvester Stallone, Michael B. Jordan e Tessa Thompson. Anche Dolph Lundgren, che fu il leggendario Ivan Drago, torna al cinema, con, nel ruolo di suo figlio, il pugile rumeno Florian Munteanu.

15 film horror che si sono rivelati dei flop

La storia del genere horror è costellata, soprattutto negli ultimi anni, da molti successi e grandi incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che questa categoria non è sempre stata considerata allo stesso livello dei grandi blockbuster, anzi veniva catalogata come b-movie, mentre oggi la situazione sembra essersi ribaltata.

Non sono mancati però gli insuccessi e le delusioni, un po’ per colpa della strategia di marketing, un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a dimenticare.

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Ecco di seguito 10 film horror che si sono rivelati dei flop al botteghino:

La Cosa

Tra i più iconici e amati horror mai realizzati c’è sicuramente La cosa, considerato dai fanun vero capolavoro di genere. Dovete sapere che all’epoca dell’uscita il film non si rivelò affatto un successo, tanto da far licenziare il regista John Carpenter dal suo prossimo progetto (un adattamento di Firestarter di Stephen King).

Halloween III

Negli anni ’80 Halloween scatenò l’entusiasmo del pubblico rileggendo la tradizione horror in maniera del tutto originale rispetto ai precedenti, così da spingere gli sceneggiatori e produttori John Carpenter e Debra Hill a realizzare altri sequel.

Tuttavia fra questi il terzo è forse il meno riuscito, forse perché scollegato alla trama principale in maniera antologica, ma sicuramente più deludente per quanto riguarda gli incassi.

Mary Reilly

Mary Reilly rilesse la classica vicenda di Dr. Jekyll e Mr. Hyde con un cast stellare composto da Julia Roberts, John Malkovich e Glenn Close, ma non si rivelò il successo sperato dalla produzione.

Nonostante la fama e la tradizione del romanzo su cui era basato, questo “tradimento” della storia originale unita alla poca efficacia della sceneggiatura hanno fatto incassare alla pellicola appena 5 milioni di dollari a livello nazionale partendo da un budget di 47 milioni.

Non aprite quella porta IV

Remake di Non aprite quella porta del 1974, Texas Chainsaw Massacre: The Next Generation (titolo originale) non riuscì ad imprimere nel pubblico contemporaneo lo stesso effetto del precedente, registrano uno dei più bassi incassi nel genere horror nonostante la presenza di star come Matthew McConaughey e Renee Zellwegger.

Wolfman

L’entusiasmo che aveva preceduto l’uscita di Wolfman (anche grazie alla prima foto che rivelò il look di Benicio del Toro nei panni del licantropo si scontrò con diversi problemi di produzione, come l’addio del regista Mark Romanek per divergenze creative.

Girato nel 2008, il film faticò ad arrivare in sala ed uscì soltanto nel 2010, senza registrare grandi incassi ma vincendo un oscar per il Miglior Trucco.

La famiglia Addams II

I primi due film sulla famiglia Addams usciti negli anni ’90 vengono ancora oggi celebrati come alcune delle migliori commedie per bambini del decennio, e l’affetto dei fan si ripercuote attraverso le generazioni con continuità. Tuttavia, se ricordiamo il capitolo iniziale come un grande successo economico, lo stesso non si può dire del secondo.

R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà

Adattamento del fumetto Rest In Peace DepartmentR.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà aveva tutte le carte in regola per diventare un discreto successo al box office, viste le premesse di trama e il cast, che includeva divi americani come Ryan Reynolds, Jeff Bridges e Kevin Bacon. Nonostante ciò, il film è stato un completo fallimento finanziario e critico.

Incassando soltanto 12 milioni nel weekend di apertura e concludendo la sua corsa cinematografica con 78 milioni incassati a fronte di un budget di 130 milioni., questa strana pellicola horror è stata facilmente dimenticata dal pubblico.

La Mummia

La Mummia è stato il secondo – e fallimentare – tentativo della Universal per rilanciare il Dark Universe avviato con Dracula Untold. Purtroppo ogni piano sul franchise venne demolito a fronte del risultato più che deludente del film con Tom Cruise botteghino.

La cura del benessere

Interpretato da Dane DeHaan e Mia Goth, La cura del benessere di Gore Verbinski (regista di The Ring e Pirati dei Caraibi) è uscito nel 2016 senza lasciare traccia. Le aspettative non erano altissime, trattandosi di un indie con un budget da 40 milioni di dollari, tuttavia lascia sconcertati il fatto che non sia nemmeno riuscito a recuperare le spese di produzione incassando solo 8 milioni a livello nazionale e 26 milioni in tutto il mondo.

Slither

Slither fu il classico film pensato per diventare un classico di genere, ed è esattamente ciò che successe anni dopo l’uscita. Ma all’epoca il cast tutt’altro che stellare che includeva Nathan Fillion, Michael Rooker ed Elizabeth Banks (futuri attori di rilievo a Hollywood) e i problemi al botteghino lasciavano presagire altri scenari.

Stiamo comunque parlando di una svolta geniale per il genere horror di serie b, che non è riuscito nell’impresa di catturare il pubblico mainstream, mentre sorte migliore toccò all’edizione homevideo. Vi ricordiamo che dietro questo film c’era un certo James Gunn

Scuola di mostri

Scuola di mostri è un film ancora molto amato dagli appassionati del genere, certamente catalogabile come un b-movie su un gruppo di ragazzi che combatte contro i classici mostri dell’universo horror.

Tuttavia all’epoca dell’uscita, fu un vero fallimento, incassando meno di 4 milioni  di dollari al botteghino e partendo da un budget di 12 milioni. Co-sceneggiato da Shane Black, che di recente ha firmato la regia di The Predator, rimane un cult indimenticato.

Grindhouse

Esperimento cinematografico ardito, Grindhouse non ha raggiunto una fetta di pubblico così ampia da andare oltre gli affezionati fan del genere e di Quentin Tarantino. Probabilmente il talento del regista, a cui venne affiancato Robert Rodriguez, passò in secondo piano registrando numeri inferiori alle aspettative al box office di tutto il mondo.

Punto di non ritorno

Paul W.S. Anderson ha firmato diversi successi al botteghino in campo horror, da Alien vs Predator a Mortal Kombat fino ad arrivare al franchise di Resident Evil. Tuttavia nel 1997, con Punto di non ritorno, il regista non è stato in grado di ripetersi.

Il film, considerato oggi un cult, riuscì infatti ad incassare soltanto 26 milioni di dollari.

Nightmare – Nuovo incubo

Nel 1991 la promozione alquanto singolare di Nightmare – Nuovo incubo (con la finta celebrazione del funerale di Freddy Krueger a Los Angeles) non bastò ad assicurare il successo al botteghino che ci si aspettava, anche se il precedente capitolo del franchise era stato alquanto deludente…

The Mist

Solitamente gli adattamenti cinematografici dei romanzi di Stephen King hanno sempre riscontrato un discreto successo al botteghino (l’ultimo è stato IT), tuttavia lo stesso non si può dire di The Mist, che negli Stati Uniti ha racimolato appena i dollari necessari a coprire il budget di produzione.

Forse il pubblico si aspettava una trasposizione più drammatica invece di un semplice film di mostri? O il paragone con The Fog l’ha penalizzato?

Fonte: ScreenRant

Tom e Jerry: in arrivo il film dal regista de I Fantastici Quattro

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È in sviluppo un lungometraggio basato su Tom e Jerry a opera del regista di Poliziotto in prova. I famosissimi personaggi d’animazione basano le loro divertenti scenette sulla rivalità tra gatto e topo, create da William Hanna e Joseph Barbera nel 1940.

Quando Tom e Jerry arrivarono in tv, la serie fu creata in forma di cortometraggi che duravano dai 7 ai 10 minuti. Tra il 1940 e il 1958, Hanna e Barbera hanno prodotto 114 cortometraggi Tom e Jerry per MGM. Insieme alla quantità di cortometraggi e serie TV, Tom e Jerry hanno anche partecipato in numerosi film d’animazione.

Secondo THR, Tim Story è in trattative per dirigere un live action ibrido per Tom e Jerry. Non si tratta del solo progetto di realizzazione di live action da cartoni animati classici in casa Warner, visto che è già stato annunciato entro il 2020 un film su Scooby-Doo. Story è noto anche per i primi due film sui Fantastici quattro, adattamenti poco riusciti ma certamente meglio accolti della versione di Josh Trank del 2015.

Anche se i famosi gatto e topo hanno recitato in diversi progetti animati nel corso degli anni, questo sarà il loro primo film ibrido live-action. Sarà interessante vedere come Tom e Jerry saranno adattati al grande schermo, soprattutto data la loro lunghissima storia in animazione per il piccolo schermo. In passato, i loro cortometraggi hanno vinto sette Academy Awards, ma solo il tempo dirà se questo nuovo film arriverà anche solo vicino a questo successo.

Fonte: THR

Avengers 4: per Elizabeth Olsen, le cose si metteranno sempre peggio

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Le teorie più accreditate per Avengers 4 prevedono una presenza determinante del Regno Quantico, come anticipato anche da Ant-Man and the Wasp. Nel film, torneranno tutti, o quasi, gli eroi disintegrati da Thanos alla fine di Infinity War, ma non sappiamo se si tratterà dei veri e propri ritorni o di flashback o viaggi nel tempo.

Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

Tra le vittime dello schiocco di Thanos c’è anche Scarlet Witch, interpretata da Elizabeth Olsen e attesa nella serie tv che Disney manderà in onda sulla sua piattaforma streaming. Adesso, proprio grazie a una nuova dichiarazione della Olsen, si continua a congetturare, facendo nuove previsioni e formulando nuove teorie su ciò che accadrà nel film. Durante il ACE Comic Con di Chicago, Elizabeth Olsen ha infatti dichiarato a Slashfilm: “Le cose andranno soltanto peggio.”

Dopo che metà degli esseri viventi, in tutta la galassia, sono scomparsi a seguito dell’azione di Thanso, è davvero difficile immaginare in che modo le cose possano peggiorare, tuttavia è probabile che la Olsen abbia commentato indicando che, dopo che lo stato delle cose è così negativo per gli eroi, le cose potrebbero peggiorare soltanto per poi trovare una risoluzione possibilmente positiva per gli eroi.

Avengers 4: una nuova foto SPOILER dal backstage

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Harry Potter: Harry Potter: cosa hanno fatto Ginny e Harry dopo I Doni della Morte

Il mondo magico di Harry Potter si è concluso grande schermo nel 2011 con Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2capitolo finale di una saga cinematografica che ha appassionato milioni di spettatori.

Ma mentre i lettori dei libri e il pubblico in sala hanno potuto osservare i cambiamenti di Harry lungo la sua storia giovanile, soltanto chi conosce gli eventi della piéce-sequel La maledizione dell’erede sa che molte cose sono accadute nella sua vita, tra eventi sconvolgenti e altri inaspettati.

Leggi anche – Harry Potter: le 15 differenze con i libri che hanno migliorato i film

Per rinfrescare la memoria, ecco di seguito 15 cose successe a Harry e Ginny dopo I Doni della Morte:

Sono diventati i padrini dei figli di Ron e Hermione

Se Harry e Ginny hanno scelto Ron ed Hermione come padrini di James Sirius Potter, a loro volta Ron ed Hermione hanno fatto i loro amici padrini della piccola Rose Granger-Weasley nata un anno dopo.

Harry ha contribuito a riformare il Ministero della Magia

Dopo un lungo periodo di corruzione, il Ministero della Magia tornò ad esercitare la politica nel mondo dei maghi nel modo giusto, anche grazie all’aiuto di Harry Potter e Ron Weasley, i quali contribuirono a rivoluzionare il Dipartimento degli Auror.

Ginny ha curato la sezione sportiva del Daily Prophet

Lasciata la sua vita da professionista nel Quidditch, Ginny continuò a lavorare nel settore scrivendo nella sezione sportiva del Daily Prophet come corrispondente. Presumibilmente, è possibile che abbia viaggiato per seguire i match, almeno durante la Coppa del Mondo.

Harry ha perso la capacità di parlare il serpentese

Harry Potter era capace di parlare con i serpenti, un’abilità che si è rivelata utile in diverse occasioni (come nella Camera dei Segreti) e che confermò il legame con Voldemort sotto forma di Horcrux. Tuttavia quando il Signore Oscuro venne sconfitto, Harry non fu più in grado di usare il serpentese.

Harry ha ereditato la motocicletta di Sirius

La motocicletta che il giovane Sirius Black prestò a Hagrid per portare Harry dai suoi zii era apparsa nelle prime pagine di Harry Potter e la Pietra Filosofale diventando una parte fondamentale nei successivi libri, dove il mago usava questo mezzo per sfuggire alle grinfie di Voldemort durante la Battaglia in volo dei “Sette Potter”.

Dopo la guerra, Hagrid restituì la moto ad Harry, così come il suo padrino avrebbe voluto.

Ginny si è “vendicata” di Rita Skeeter

Durante la copertura della Coppa del Mondo di Quidditch del 2014, Ginny Weasley seguì l’evento con Rita Skeeter del Daily Prophet.

L’approccio non proprio amichevole e lo stile giornalistico della Skeeter non erano mutati affatto, e i continui attacchi a Harry spinsero sua moglie a lanciare un incantesimo sulla giornalista. Una bella soddisfazione per tutti coloro che hanno detestato questo personaggio!

Harry è diventato l’Auror più giovane della storia

Dopo la battaglia di Hogwarts, Harry e Ron non tornarono a scuola per completare gli studi ma diventarono invece due Auron per il Ministero della Magia; successivamente Ron andò ad aiutare suo fratello George al negozio di scherzi aperto con Fred. Il tutto successe quando Harry aveva 26 o 27 anni, forse il più giovane auror della storia.

Ginny ha giocato a Quiddich da professionista

Dopo essersi diplomata a Hogwarts, Ginny fu reclutata dalla squadra di Quidditch delle Holyhead Harpies, dove giocò diversi anni. E’ possibile che si sia ritirata quando rimase incinta di James Sirius.

Hanno cresciuto il figlio di Lupin e Tonks

Teddy Lupin, orfano di Lupin e Tonks, creebbe insieme ad Harry, Ginny e i loro tre figli, anche se affidato alla nonna Andromeda Tonks; tuttavia, nella posizione di padrino, Harry ebbe un ruolo fondamentale nella vita del ragazzo.

Ginny si è diplomata a Hogwarts

Al contrario di Ron e Harry, Ginny completò i suoi studi alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts insieme a Hermione Granger. Una volta diplomata scelse la carriera sportiva giocando professionalmente a Quiddich.

Hanno avuto tre figli

Harry e Ginny hanno avuto e cresciuto tre figli: James Sirius, Albus Severus e Lily Luna. Tutti e tre figurano come protagonisti de La maledizione dell’erede, il sequel adattato a teatro e ancora oggi un successo in tutto il mondo.

Si sono sposati

Tra la fine de I Doni della Morte e l’inizio de La maledizione dell’erede, Harry Potter e Ginny Weasley si sono sposati, presumibilmente nel 2005, in una piccola cerimonia dove erano presenti tutti i loro familiari più stretti.

Harry è diventato una figurina delle cioccorane

Avendo compiuto incredibili imprese mentre era a Hogwarts, salvando i suoi studenti in più occasioni e sconfiggendo Voldemort, non sorprende che Harry Potter sia diventato una figurina delle Harry Potter: cosa è accaduto al mago dopo i Doni della Morte?.

È stata la stessa J.K. Rowling a rivelare in un’intervista che Harry, Ron ed Hermione sono stati inclusi tra i personaggi della nuova collezione di figure nei dolciumi a causa del loro coinvolgimento nella Seconda Guerra Magica.

Harry ha mantenuto un rapporto con Dudley

Harry non ha mai avuto un rapporto semplice con la sua famiglia adottiva, composta dagli zii Petunia e Vernon e dal cugino Dudley.

Durante l’infanzia viene spesso trattato in modo orribile dai suoi parenti, tuttavia dopo la pubblicazione dell’ultimo libro J.K. Rowling ha rivelato che le cose sono cambiate fra il mago e Dudley.

La scrittrice ha spiegato che i due, sebbene non siano mai diventati buoni amici, si sarebbero visti per far conoscere i rispettivi figli e fargli trascorrere del tempo insieme.

Harry non si è mai diplomato a Hogwarts

L’epilogo de I Doni della Morte ci ha mostrato HarryRon ed Hermione adulti sul binario dell’espresso per Hogwarts insieme ai loro figli. Tuttavia non è mai stato rivelato cosa sia successo fra questo momento e la fine dei loro studi alla scuola di magia e stregoneria…

La maggior parte degli studenti è tornata a Hogwarts per l’ultimo anno, ma come svelato dalla Rowling in un’intervista sia Ron che Harry non si sono mai diplomati.

The Flash: ancora rimandato il film con Ezra Miller

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The Flash: ancora rimandato il film con Ezra Miller

È stato rimandato ancora il film standalone su The Flash, in programma alla Warner Bros e per il quale il primo ciak era previsto per marzo 2018. Adesso il film entrerà in produzione nel 2019 e l’arrivo al cinema non giungerà prima del 2021. A causa dei molti cambi alla produzione e alla regia del film, la Warner ha annunciato un ulteriore ritardo nell’inizio della produzione.

Al momento, la Warner Bros ha affidato la regia del film a Jonathan Goldstein e John Francis Daley, autori di Game Night – Indovina chi muore stasera?, mentre la storia sarà ancora un adattamento di Flashpoint, firmato da Geoff Johns. Secondo il nuovo report, il film entrerà in produzione ora all’inizio del 2019, ma sarà difficile rispettare la data d’uscita del 2020, prevista in precedenza.

Variety riporta che il motivo del ritardo nella produzione è da attribuire a dei problemi nella realizzazione della sceneggiatura, che non è ancora completa. Per quanto riguarda invece i protagonisti del film, Ezra Miller è sempre legato al ruolo che ha interpretato in due cameo di Batman v Superman: Dawn of Justice e Suicide Squad e in Justice League, dove si è messo in gioco per la prima volta.

The Flash: possibili indizi su trama, villain e cast del film

Kiersey Clemons ha recentemente confermato che tornerà nei panni di Iris West dopo che la sua scena era stata tagliata da Justice League. Dunque sembrerebbe che la Warner bros. abbia grandi progetti per lei nello standalone.  Inoltre, come riportato nelle ultime settimane, anche Billy Crudup tornerà per interpretare Henry Allen, personaggio introdotto in Justice League.

Fonte: Variety

Angel Face: la recensione del film con Marion Cotillard

Angel Face: la recensione del film con Marion Cotillard

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018, Angel Face, opera prima di Vanessa Filho, vede protagonista l’attrice premio Oscar Marion Cotillard nei panni di una giovane madre alle prese con il difficile rapporto con sua figlia. Per la regista il film è l’occasione per riflette sulla maternità e sulla difficoltà di crescere in mancanza di punti di riferimento.

In Angel Face Elli (Ayline Aksoy-Etaix) di 8 anni e sua madre Marlène (Marion Cotillard), vivono in una piccola città della Costa Azzurra. Si comportano in modo strano per alleviare la noia e nascondersi dai servizi sociali. Quando Marlène cede a un’altra notte di eccessi, sceglie di lasciare Elli per un uomo che ha appena incontrato. La bambina dovrà allora affrontare i demoni di sua madre per riaverla con sé.

Per la sua opera prima Vanessa Filho si affida totalmente a Marion Cotillard, il più delle volte anche oltremodo ciecamente. L’attrice si afferma sin da subito come l’elemento portante di Angel Face, la sua anima, rubando letteralmente la scena a chiunque le stia intorno. Questo dipende da lei naturalmente non aiuta la narrazione e il ritmo del film, che sembrano passare troppo in secondo piano.

Angel Face Marion Cottillard

La Cotillard è certamente bravissima nel dar corpo e voce ad un personaggio al limite, non del tutto cosciente delle proprie gesta ed emotivamente fragile. Tuttavia in più di un’occasione si ha l’impressione che la sua interpretazione venga spinta troppo oltre, superando le soglie dell’esagerazione, stonando con il territorio del realismo nel quale la regista ha scelto di muoversi.

La Filho stessa sembra perdere il controllo del suo personaggio, non riuscendo a svelarlo come avrebbe meritato, neanche con l’aiuto di primi piani o di particolari della sua colorata personalità. Marlène rimane così un personaggio distante, a volte fastidioso, e di conseguenza, cosa forse peggiore, vittima del giudizio della sua stessa autrice. A saper sfruttare bene la personalità della protagonista sono tuttavia i costumisti e il direttore della fotografia, che riescono ad accentuare e caratterizzare adeguatamente l’atmosfera malsana generatasi dalla presenza di Marlène.

Angel Face

Nel momento in cui il fulcro del film si sposta da lei alla piccola Ellie, la “angel face” del titolo, ha allora inizio la parte di film più interessante, quella che ci costringe a seguire i passi incerti di una bambina bisognosa dell’amore materno per crescere. In assenza di ciò, Ellie è costretta a cercare da sé la propria indipendenza, con la difficoltà di non cadere nelle orme che la madre ha lasciato per lei.

Ed è qui che si svela ciò che alla regista realmente interessava raccontare. Filmando la solitudine di Elli, la Filho riesce a parlarci dell’amore e di ciò che lo influenza molto più che nelle scene in coppia tra madre e figlia. Contrariamente a quanto avveniva nel tematicamente simile The Florida Project di Sean Baker, l’infanzia è vista come periodo turbolento in cui nascono i primi demoni interiori, frutto naturalmente della realtà che circonda la giovanissima protagonista. Nel dedicarsi a lei, la Filho riesce ad abbandonare il moralismo di cui è prevalentemente impregnata la prima parte di film, riuscendo così a recuperare il controllo dell’opera.

Angel Face, trailer ufficiale italiano

https://www.youtube.com/watch?v=GG4gPvWFuzU

Box Office ITA: A Star Is Born vince il weekend

Box Office ITA: A Star Is Born vince il weekend

A Star Is Born conquista il box office italiano, seguito da Venom e Johnny English colpisce ancora.

box officeDopo il consenso della critica, anche il pubblico mostra il suo apprezzamento per A Star Is Born, che vince il weekend piazzandosi in testa al box office italiano con 1,7 milioni di euro incassati in poco più di 600 sale.

Il film di Bradley Cooper è tallonato da Venom che incassa 1,6 milioni alla sua seconda settimana di programmazione, arrivando a quota 6,4 milioni.

Buon debutto per Johnny English colpisce ancora sul terzo gradino del podio, che raccoglie 909.000 euro e registra una media per sala di 2600 euro.

Così Gli Incredibili 2 scende al quarto posto con altri 610.000 euro con cui arriva a ben 11,1 milioni.

Zanna Bianca esordisce in quinta posizione incassando 559.000 euro in 286 sale a disposizione, seguito dalla new entry The Predator (494.000 euro) e Smallfoot – Il mio amico delle nevi (350.000 euro), che totalizza 1,3 milioni.

La novità La fuitina sbagliata registra la media più alta della classifica: il film incassa 331.000 euro in una cinquantina di copie, ottenendo una media stellare di seimila euro per sala.

Calo per The Wife – Vivere nell’ombra (269.000 euro) e The Nun (198.000 euro), giunti rispettivamente a 826.000 euro complessivi e 5,3 milioni totali.

Marvel: l’addio di Chris Evans non significa l’addio di Cap

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Marvel: l’addio di Chris Evans non significa l’addio di Cap

Diversi giorni fa, un tweet di Chris Evans aveva gettato i fan del Marvel Cinematic Universe nel panico: l’attore, alla fine del suo ultimo giorno di riprese aggiuntive di Avengers 4, diceva addio all’universo condiviso e al ruolo di Steve Rogers e di Captain America. Adesso, ospite al Ace Comic Con di Chicago, l’attore è tornato su quel tweet spiegando che l’addio di Steve Rogers, inevitabile ormai a causa dell’esaurimento del contratto di Evans, non significa esattamente l’addio di Captain America.

Durante la conversazione con il pubblico, Chris Evans ha dichiarato: “Dovrei chiarire che so di aver tweettato qualcosa che ha fatto pensare a molte persone che in qualche modo si trattasse di uno spoiler. Dovrei chiarire che, indipendentemente da come finisce Avengers 4, avrei twittato esattamente la stessa cosa. L’ultimo giorno di riprese è stato un giorno molto emozionante ed è stato il culmine di quasi 10 anni di riprese e 22 film, come un incredibile arazzo. Ho provato molte più emozioni di quanto pensassi, e di come pensavo di sentirmi, alla fine. E ho sentito che era appropriato condividere la gratitudine che sentivo. Non sto confermando o negando nulla, ma mi rendo conto che si sia scatenato un effetto a catena.”

Se Captain America non dovesse morire in Avengers 4, ciò non significa che il MCU continuerà a servirsi della presenza di Cap. A parte il naturale allontanamento di Evans dal franchise, le teorie con maggior seguito nel web sostengono che il super-soldato potrebbe optare per tornare agli anni ’40 e stare lì con Peggy, così da riuscire ad avere finalmente un lietofine. La domanda è: in che modo ciò influenzerebbe la cronologia generale del franchise? Se Steve rimane nel passato, vuol dire che anche la sua permanenza nei Vendicatori verrà riscritto? È un argomento delicato da affrontare, dato che potrebbe potenzialmente spazzare via una parte della storia consolidata del Marvel Cinematic Universe.

Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Ace Comic Con (via Comic Book)

Avengers 4: ecco come Nebula ucciderebbe Thanos

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Avengers 4: ecco come Nebula ucciderebbe Thanos

Con Chris Evans, anche Karen Gillan ha partecipato al ACE Comic Con di Chicago e in quell’occasione ha espresso la sua idea su come Nebula, in Avengers 4, la figlia torturata e lasciata in disparte dal Titano Pazzo, possa in qualche modo essere lei l’artefice della fine di Thanos, vendicando così anche sua “sorella” Gamora, uccisa dal padre in nome della conquista della Gemma dell’Anima.

L’attrice ha dichiarato: “Forse, mi piacerebbe prendere il Guanto dell’Infinito, indossarlo e poi strangolarlo con quella mano. E poi dirgli qualcosa come “Ciao, papà” o una cosa del genere.” Il quadro dipinto dalla Gillan darebbe sicuramente molta soddisfazione la personaggio di Nebula, che dalla sua prima apparizioni in Guardiani della Galassia, si è pian piano guadagnata l’affetto dei fan.

L’idea non sarebbe nemmeno troppo fantasiosa, visto che nei fumetti succede che Nebula, in effetti, si impossessa del Guanto dell’Infinito e si libera di Thanos.

Avengers 4: una nuova foto SPOILER dal backstage

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Laura Luchetti: intervista alla regista di Fiore Gemello

Laura Luchetti: intervista alla regista di Fiore Gemello

Laura Luchetti è l’unica regista italiana a partecipare al Toronto film festival. Fiore Gemello il secondo lungometraggio che  racconta la storia d’amore tra due adolescenti: Lui un immigrato africano clandestino lei la figlia di un trafficante di migranti, sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery domenica 8 settembre.

La Luchetti è insieme ad una rosa di grandi registi italiani tra Garrone, De Angelis, Sorrentino e Minervini. Il copione e film è stato selezionato all’ Atelier del Festival di Cannes e al Sundance Screenwriters Lab.  Con l’opportunità di essere presentato al festival di Toronto con Laura si chiude un trio di registe italiane su cui il cinema internazionale pone molta aspettativa dopo Laura Bispuri a Berlino  e Alice Rohrwacher a Cannes.

“Fiore Gemello” è la storia due adolescenti, Anna e Basim. Lei scappa dal suo passato, lui rincorre il proprio futuro. Un immigrato africano clandestino e la figlia di un trafficante di migranti. Non parlano la stessa lingua, vengono da mondi lontanissimi, entrambi in fuga da un passato che vogliono dimenticare. Tutte le circostanze gli sono avverse.

Laura Luchetti negli anni ha girato cortometraggi premiati in vari Festival Internazionali, video musicali, e pubblicità. Ha scritto e diretto due opere teatrali legate al mondo della musica classica (“Il Giardino del Maestro” con Alessio Boni e l’adattamento di “Histoire du Soldat” con Andrea Bosca). Ha diretto e prodotto un documentario per Channel Four e Miramax sul regista inglese Anthony Minghella. Nel 2014 negli Stati Uniti ha fatto parte del progetto Consenses Art International Exhbition con la sua prima Video Installazione “Searching”.

Il suo primo lungometraggio “Febbre da Fieno” e’ stato selezionato  e premiato in importanti  Festival internazionali. “Fiore Gemello” il suo secondo lungometraggio, è stato selezionato all’Atelier del Festival di Cannes 2015 e al Sundance Screenwriters Lab 2015. Il suo primo progetto in animazione a passo uno “Bagni” è entrato nella Cinquina dei Nastri D’Argento 2016 ed è stato selezionato in concorso in numerosi festival internazionali ricevendo numerosi premi.

“SUGARLOVE” il suo ultimo progetto in animazione a passo uno sarà presente al Festival di Venezia come Evento Speciale della Settimana della Critica.

Spider-Man: Far From Home, ecco Superior Spider-Man sul set

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Dopo i video dal set di New York di Spider-Man: Far From Home, arrivano via Comingsoon.net nuove immagini dalla lavorazione del film, che oltre a suggerirci cosa succederà nelle scene in questione, ci offrono anche uno sguardo ravvicinato alla tuta di Superior Spider-Man, già identificata in altri materiali dal set.

GUARDA LE FOTO DAL SET DI SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Chris Evans: l’ultima battuta di Steve, il legame con Bucky e il costume preferito

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Chris Evans era tra gli ospiti d’onore del ACE Comic Con e ovviamente, in quella occasione, ha parlato del suo ruolo di Cap, di Steve Rogers e del suo addio al Marvel Cinematic Universe, che ormai è alle porte, con Avengers 4.

L’attore ha parlato a lungo del personaggio, concentrandosi su alcuni punti, come la sua ultima battuta nei panni di Rogers, o come il rapporto, fondamentale per il Steve, con Bucky e, ovviamente, parlando del suo costume preferito nel corso di otto anni di evoluzione del personaggio cinematografico.

L’ultima battuta di Steve Rogers

In merito all’ultimo giorno di set e all’ultima battuta che Evans ha pronunciato, l’attore ha dichiarato: “È stata una battuta davvero davvero sciocca, una battuta stupida. Che ovviamente non posso dirvi.” Quindi, pur non riferendo la battuta esatta, ha continuato a descrivere la situazione relativa alla circostanza. “Sapete, era una ripresa aggiuntiva, quindi stavamo facendo questi piccoli accorgimenti, piccole cose di cui avevamo bisogno. Poteva essere una frase adatta a Paul Rudd. Lui non c’era, ma era una battuta stupida. La battuta non è stata memorabile per me. La giornata, invece, per me, lo è stata molto.”

Steve Rogers e Bucky Barnes

Durante l’incontro, Evans ha parlato anche del rapporto tra Bucky e Steve, un’amicizia che travalica letteralmente gli anni, i secoli, quasi, e che è fondamentale per il personaggio di Captain America. In Infinity War, Steve ha visto, per la seconda volta, morire il suo migliore amico e Evans ha riconosciuto che la relazione è “preziosa” per il personaggio, aggiungendo che “è una delle pochissime relazioni che possono essere definite, per lui, come qualcosa che somiglia a una casa”.

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Il costume preferito

Parlando al pubblico, inoltre, Chris Evans ha confessato qual è il costume di Cap che in otto anni ha preferito indossare. Il più comodo. Si è dunque scoperto che Evans ha preferito la tuta da combattimento indossata in Captain America: The Winter Soldier. Evans ha indossato nove tute differenti nel corso della sua carriera di Captain America in sei film, senza contare il cameo in Spider-Man: Homecoming, tre solo per il suo primo film. E mentre il costume che indossa in Infinity War sembra differente da quello visto in Civil War, è in realtà una versione soltanto più logora e inscurita, perché Steve è andato sotto copertura dopo l’entrata in vigore degli accordi di Sokovia. A quel punto non è più stato Captain America, ma solo Steve Rogers, magari Nomad.

La cosa interessante è che questa non è l’unica volta in cui Evans ha espresso il desiderio di indossare di più la tuta di The Winter Soldier; ha detto che preferiva quel costume già nel 2016, durante la promozione di Civil War. Adesso bisogna soltanto aspettare e vedere quale costume indosserà in Avengers 4, visto che i primi artwork dal film mostrano un ulteriore aggiornamento nella tuta del personaggio.

La descrizione del trailer di Avengers 4

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Chris Evans (via CBR)

La ragazza nella nebbia, il film di Donato Carrisi su Sky Cinema

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Dopo lo straordinario successo al Box Office, La ragazza nella nebbia, il film nato dall’omonimo romanzo e diretto all’esordio dallo scrittore Donato Carrisi (David di Donatello 2018 come miglior regista esordiente), con Toni Servillo nel ruolo dell’ispettore Vogel, sbarca in prima visione lunedì 15 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile anche su Sky On Demand.

La Ragazza nella Nebbia: recensione del film con Toni Servillo

Posizionandosi come il film italiano non commedia con più incassi e più visto della stagione, la pellicola di Carrisi ha riscosso anche ampi consensi dalla critica.

Arricchiscono il cast anche Jean Reno (Il Codice Da Vinci, The Promise), Galatea Ranzi (La Grande Bellezza, Il pranzo della domenica) e Lorenzo Richelmy (Sotto una buona stella, Una questione privata).

LA RAGAZZA NELLA NEBBIA in prima visione lunedì 15 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile anche su Sky On Demand. 

La Ragazza nella Nebbia, la trama

L’ispettore Vogel (Toni Servillo, Il Divo, La Grande Bellezza, Loro) viene mandato in una cittadina isolata di una sperduta valle montana per investigare sul caso di una sedicenne scomparsa, la giovane Anna Lou. Intanto, i media prendono d’assalto la località e la popolazione del paese comincia ad incolpare Loris Martini (Alessio Boni, La bestia nel cuore, Maldamore), un professore che si è appena stabilito lì. Ma la verità si rivelerà più contorta di ciò che si possa pensare.

Spider-Man 2: 20 curiosità dal film di Sam Raimi

Spider-Man 2: 20 curiosità dal film di Sam Raimi

Considerato all’unanimità il miglior Spider-Man di Sam Raimi e uno dei migliori cinefumetti mai realizzati, Spider-Man 2 è ancora oggi un esempio di racconto che mescola sapientemente materiale fumettistico a ragioni cinematografiche, accostando nelle giuste dosi commedia e dramma, azione e romanticismo, per un risultato ancora insuperato.

Uscito nelle sale nel 2004, vedeva protagonisti – oltre ai “veterani” Tobey Maguire, James Franco e Kirsten Dunst – anche Alfred Molina nei panni di un indimenticabile Dottor Octopus. Ecco di seguito 20 curiosità, fra segreti e retroscena della lavorazione, su Spider-Man 2:

Tobey Maguire stava per essere sostituito

Le controversie contrattuali fanno parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2 non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro attore.

All’epoca il produttore esecutivo Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono come prima e Maguire riprese il ruolo.

Il destino però a riservato a Gyllenhaal un posto d’onore nel MCU, dal momento che vestirà i panni di Mysterio in Spider-Man: Far From Home.

Problemi con il logo di Spider-Man

Potrebbe sorprendervi, eppure all’epoca delle riprese Sam Raimi ebbe diverse difficoltà a riprendere il logo impresso nel costume di Spider-Man; questo perché voleva evitare di rovinare il segno riconoscitivo di Spidey, così ordinò ai costumisti che il ragno dovesse essere posizionato all’altezza giusta sul petto di Tobey Maguire.

Inoltre Raimi ha dovuto usare un obiettivo grandangolare per riprendere tutta la parte superiore del busto dell’attore senza far apparire il logo troppo piccolo nell’inquadratura.

Alfred Molina aveva paura che il personaggio di Otto Octavius non avesse profondità

La prima volta che Alfred Molina parlò di Dottor Octopus con il regista Sam Raimi era preoccupato che il personaggio non avesse la giusta profondità e che sarebbe risultato un villain senza spessore umano. Tuttavia grazie alle parole di Raimi e alle ricerche sulla controparte originale, Molina scorì che il Doc Ock aveva le carte in regola per non essere dimenticato.

Quasi tutte le scene girate furono incluse nel montaggio finale

È molto raro a Hollywood che tutte le scene girate vengano poi utilizzate nel montaggio finale, ma nel caso di Spider-Man 2 Sam Raimi riuscì a portare sul grande schermo quasi tutto il materiale. Fu il montatore Bob Murawski a spiegare che alcune delle scene drammatiche avrebbero avuto più peso ed efficacia se “allungate un po’” e non sforbiciate qua e là.

La camera “fluttuava” insieme a Spider-Man

Per seguire i voli dello Spider-Man generato al computer fu necessario utilizzare una speciale macchina da presa che simulava i suoi movimenti aerei, chiamata affettuosamente “Spydercam” e successivamente sperimentata anche in Spider-Man 3.

La sequenza in ospedale era un omaggio ai film horror di Raimi

Il montatore Bob Murawski non ha lavorato soltanto al primo Spider-Man di Raimi, ma era anche legato al regista dallo stesso amore i film horror e i thriller. Un aspetto che ritroviamo in una delle sequenze più intense di Spider-Man 2 ambientata in ospedale.

Si tratta infatti di un omaggio alla pellicola horror di Raimi The Evil Dead ed Army of Darkness attraverso l’uso di sagome e ombre. L’avevate notato?

Alfred Molina ha usato uno stuntman per le scene d’azione

Fatta eccezion di alcuni primi piani, Alfred Molina non ha effettuato le sue riprese più pericolose di Spider-Man 2 facendo così affidamento ad uno stuntman. Questo perché l’attore preferiva rimettersi nelle mani di professionisti dal momento che non si considerava all’altezza di tali acrobazie.

Rosemary Harris non ha avuto bisogno di stuntman

Al contrario di Alfred Molina, Rosemary Harris (interprete di zia May) non ha ricorso ad alcun stuntman per le sue scene d’azione, e all’epoca aveva settant’anni!

Le difficili scene con Octopus

Lavorare con il costume di Octopus non è stata un’impresa facile, dal momento che vi erano stati collegati cavi elettrici per permetterne il movimento durante le scene d’azione. così, per catturare il massimo del realismo, regista e crew dovettero “sospendere” Alfred Molina in aria e contemporaneamente manovrare i fili che lo tenevano legato ai tentacoli.

Willem Dafoe e la “sorpresa” ad Alfred Molina

Non tutti sanno che Alfred Molina, ricevette la visita inaspettata sul set di un vecchio attore del franchise, e questo avvenne quando si sta girando la scena in cui Doc Ock salda le sue braccia meccaniche saldate al corpo.

Durante una pausa Sam Raimi fece intrufolare Willem Dafoe, mettendolo nei panni di Octopus al posto di Molina, con l’attore del tutto sorpreso di vedere qualcun altro al suo posto.

In ogni caso questo evento ispirò gli sceneggiatori che aggiunsero un cameo di Norman Osborn alla fine di Spider-Man 2, che funzionò come cliffhanger per suo figlio Harry e gli eventi del terzo film.

Tobey Maguire e Kirsten Dunst hanno girato molte delle scene d’azione senza stuntman

Proprio come nel primo film, Tobey Maguire eseguì il maggior numero di acrobazie possibili senza stuntman, perché amante delle sfide fisiche; insieme a lui anche Kirsten Dunst (interprete di Mary Jane) si impegnò per girare scene d’azione senza controfigura, anche se le venne suggerito di non farlo.

Il pesantissimo costume di Octopus

Uno dei motivi che spinsero Alfred Molina ad interpretare il Doc Ock era la dose di realismo con cui Sam Raimi voleva riprendere il suo personaggio, senza ricorrere agli effetti speciali. Il regista aveva infatti progettato un costume prima ancora che la sceneggiatura fosse finita, estremamente pesante, con quattro tentacoli che dovevano interagire con l’attore.

E sebbene la creazione della tuta si rivelò complicata, alla fine i realizzatori riuscirono ad inventarsi un costume dalle giuste proporzioni, pesantissima si, ma equilibrata rispetto alla stazza di Molina.

J. Jonah Jameson ha indossato il costume di Spider-Man

Spider-Man 2 ha adattato una delle trame più belle e celebri della storia dei fumetti MarvelSpider-Man No More, estremamente drammatica, che Sam Raimi ha saputo affrontare con grande intelligenza ed equilibrio.

Proprio per questo la scena eliminata con J. Jonah Jameson che indossa per scherzo il costume di Spidey avrebbe rovinato l’atmosfera seria e scatenato la reazione negativa del pubblico.

I tentacoli di Octopus erano veri

Al giorno d’oggi sembra impossibile realizzare un cinecomic senza ricorrere alla cgi, tuttavia molte delle sequenze d’azione più avvincenti di Spider-Man 2 sono state create usando un mix di effetti speciali e riprese dal vivo. Un esempio possono essere le braccia meccaniche di Dottor Octopus in Spider-Man 2.

L’attore era infatti circondato da un team che muoveva i tentacoli mentre altri operatori si occupavano della parte grafica al computer.

Tobey Maguire aveva paura che il film risultasse “terribile”

Spesso i grandi studios si legano contrattualmente alle star per più di un film, proprio per garantire una certa coerenza di cast all’interno del franchise; ed è ciò che successe con Tobey Maguire quando venne scelto per interpretare Peter Parker nel primo Spider-Man del 2002.

Quando però arrivò la sceneggiatura di Spider-Man 2, Maguire non si dimostrò del tutto entusiasta, convinto che il film sarebbe stato terribile. Sfortunatamente per l’attore e per il pubblico, il cinecomic è ancora oggi considerato uno dei migliori mai realizzati.

Fuoco ed esplosioni

La scena dell’edificio in fiamme in Spider-Man 2 è stata realizzata in un set ricostruito per aumentare la dose di realismo e non aver vincoli alcuni. Questo permise al team di Sam Raimi di utilizzare fiamme ed esplosioni vere, mettendo ancora più in pericolo Tobey Maguire.

Doctor Octopus doveva far parte di un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane

Il produttore esecutivo Avi Arad ha svelato che per il personaggio di Doctor Octopus vennero considerate varie storyline, tra cui quella che includeva il villain in un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane. Dunque sarebbe stato ritratto come un uomo molto più giovane che sviluppava un interesse amoroso per Mary Jane. L’idea venne poi scartata.

La sequenza del treno era stata pensata per il primo film

Prima che Sam Raimi ricevesse la sceneggiatura per Spider-Man 2 sapeva già cosa avrebbe voluto vedere nel film. Di fatto già prima delle riprese del primo capitolo il regista aveva a disposizione degli storyboard sulla sequenza sul treno, non pensata per il secondo.

Harry Osborn e la storyline eliminata

Uno dei più grandi conflitti della trilogia di Sam Raimi è rappresentato dal rapporto fra Harry Osborn e Peter Parker. I due, cresciuti come migliori amici, vedono la loro relazione incrinarsi quando Norman Osborn muore, facendo crescere in suo figlio una rabbia violenta nei confronti di Spider-Man. Tuttavia parte della sua storyline iniziale venne scartata dal secondo film, ovvero quella che vedeva Harry indossare il costume di Spidey.

Octopus doveva essere nel primo film

Creare il villain perfetto non è affatto facile, tuttavia il franchise di Sam Raimi ha offerto al pubblico un’intera galleria di interessanti personaggi. Come dichiarato dalla produttrice Laura Ziskin, Doc Ock era così convincente da esser stato considerato per il primo fil, dove Ottavius avrebbe dovuto collaborare con Green Goblin per affrontare Spider-Man.

Leggi anche – Spider-Man: tutti i sequel, gli spin-off e i rumor

Fonte: ScreenRant

Wonder Woman 1984: Minerva diventa “violenta” sul set – foto

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Kristen Wiig sarà Barbara Ann Minerva in Wonder Woman 1984. Chi conosce i fumetti, sa bene che Minerva subisce una trasformazione che la renderà Cheetah, nemica “tradizionale” di Diana.

Abbiamo già visto delle foto dal set, anche immagini ufficiali del film, che ritraggono non solo Gal Gadot come Diana, ma anche Steve Trevor/Chris Pine e il nuovo personaggio del film, ancora misterioso, interpretato da Pedro Pascal. Adesso, vediamo la Wiig che è stata fotografata sul set, ancora nella versione pre-Cheetah, mentre ha una discussione con un altro personaggio e le cose diventano “violente”.

Wonder Woman 1984: ecco come tornerà Steve Trevor?

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 1984 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Fonte: Twitter

Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

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Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

Tramite CBR abbiamo la possibilità di leggere la prima descrizione del trailer di Avengers 4. Fino a che il video non diventerà disponibile on-line, abbiamo chiaramente poca sicurezza che si tratti di una descrizione ufficiale, tuttavia sembra che ci siano diversi elementi emozionanti e soprattutto che il titolo, Avengers: Annihilation, sia allineato con gli ultimi rumors in merito.

“Il trailer inizia mostrando il Guanto dell’Infinito danneggiato in un campo della fattoria che abbiamo visto a fine Infinity War, mentre la telecamera si concentra sul guanto, sentiamo la voce di Tony: “Eravamo destinati a perdere”. Inizia la partitura musicale epica. In una terra desolata dei wakandiani sentiamo Steve Rogers dire: “Siamo arrivati ​​così lontano.” Tony e Nebula scendono dal jet mentre gli Avengers rimanenti si avvicinano, Steve ha un’espressione di sollievo e dice: “Tony”. Tony, apparentemente sconfitto, scuote la testa e fa un sorriso amichevole a Cap. Appare il logo Marvel Studios.

Ci sarà un assaggio della Battaglia di New York dai Vendicatori del 2012. Loki viene mostrato sconvolto e sconcertato mentre si trova sulla cima della Star Tower. C’è un lampo di luce blu mentre l’inquadratura ruota indietro. Poi vediamo il trono dei wakandiani su cui siede M’Baku: è circondato dalla sua nuova guardia (un insieme della tribù delle colline e del Dora Milaje), mentre Shuri e Banner lavorano a un nuovo progetto in laboratorio, mentre Vedova Nera, completamente vestita della sua tuta da combattimento, è nella fattoria di Occhio di Falco, che abbiamo visto in Age of Ultron, in cui tutto e rotto e disordinato. Nat sta studiando una mappa con foto e posizioni segnati su di essa. Poi c’è una nuova rapida inquadratura di Thanos con una lunga spada, che cammina in un vicolo di New York City. La scena successiva è una figura incappucciata con gli occhi luminosi, che punta un arco e una freccia prima di scoccarla verso l’inquadratura.

“(Poche immagini dal Regno di Quantum) Scott Lang (senza tuta) viene mostrato mentre attraversa un parco, schivando esplosioni. (Inquadratura nello spazio) Thor e Valchiria sono a bordo di una nave Kree. Thor dice: “Se quello che si dice è vero, sei l’ultima speranza del nostro universo, se una cosa del genere esiste ancora.” L’inquadratura successiva è un Tony Stark più anziano e determinato che attraversa il nuovo Quartier Generale dello SHIELD. Banner (indossando una tuta di spandex)corre via da qualcosa, sembra terrorizzato. Poi di nuovo un’inquadratura di Ant-Man che appare da un lampo di luce e atterra in un luogo desolato. Lo vediamo dal suo punto di vista dall’interno del suo casco. Si guarda intorno e dice: “Cosa c’è nel-“.

“Vediamo Capitano Marvel fluttuare con i pugni infuocati e gli occhi accesi. Thanos nella Gemma dell’Anima con la giovane Gamora che urla, Loki e Thor che combattono contro i Chitauri fianco a fianco, Tony che consegna a Steve uno scudo nuovo di zecca nella sala del trono del Wakanda. Tony apre la valigetta arancione mentre Scott gli porge un braccialetto luminoso. Tony chiede: “Come? … È possibile?” Iron Man e Ant-Man vengono mostrati mentre viaggiano attraverso il Regno Quantico. Scott è tornato nella battaglia di New York nel 2012. L’ultima inquadratura prima che il titolo venga svelato è una Gemma dell’Infinito che scompare dal guaio danneggiato di Thanos, che si alza bruscamente e si infila l’armatura, la sua faccia cambia espressione, si infuria e appare estremamente minaccioso.

Viene svelato il titolo: Avengers: Annihilation.

Compare Hulk si sta allenando nella nuova struttura dello SHIELD con Vedova Nera e Steve. Steve si accorge che Hulk si è allenato senza sosta, e gli chiede perché, Hulk risponde nella voce di Bruce Banner: “La mia rivincita arriverà molto presto, lo sento!”.”

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Daily Express (via CBR)

MCU: 10 personaggi Fox che vorremmo nell’universo condiviso

Pochi mesi fa è stato finalmente siglato l’accordo fra Disney e 21th Century Fox che vede la cessione dei diritti cinematografici e televisivi della seconda alla casa di Topolino, dunque tutto ciò che riguarda anche l’esclusiva sui personaggi Marvel (X-Men e Fantastici 4).

Dopo mesi di concorrenza alla Disney, Comcast ha abbandonato il campo per l’acquisizione delle proprietà cinematografiche della 21th Century Fox, concentrandosi su Sky, e così la Casa di Topolino ha avuto campo libero per portare a termine quella che era stata considerata una fusione data per certa già a dicembre scorso.

Leggi anche – MCU: 15 teorie incredibili sull’universo condiviso

Ma quali sono i personaggi e i luoghi che vorremo vedere nell’universo condiviso Marvel al fianco degli Avengers? Di seguito i 10 candidati più papabili:

Cable

L’entusiasmo generato intorno a Deadpool aveva alzato, e non di poco, le aspettative per il sequel uscito nelle sale lo scorso anno, con i fan che si chiedevano se potesse essere all’altezza del primo capitolo. Ebbene sono stati accontentati: azione, divertimento, ma soprattutto, un villain degno di nota. Parliamo ovviamente di Cable, il serial killer che viaggia nel tempo per porre rimedio alla morte della sua famiglia interpretato da un ottimo Josh Brolin.

Rivederlo in azione insieme ai Vendicatori (o contro) sarebbe fantastico, anche se non è ancora chiaro che fine farà Thanos (l’altro personaggio interpretato da Brolin) dopo Avengers 4; tuttavia un suo eventuale addio al Titano Pazzo lascerebbe libera un’autostrada di possibilità per l’attore…

Mystica

Mystica è senza dubbio uno dei Mutanti più popolari dell’universo Marvel, da sempre legata a Magneto perché fermamente legata al concetto di libertà dei suoi simili nei confronti del potere. Cosa ci lascia interdetti è il fatto che nel franchise Fox non siano state esplorate le sue origini, qualcosa insomma che potrebbe essere affrontata nel Marvel Cinematic universe; certo Jennifer Lawrence, seconda interprete dell’eroina, è in scadenza di contratto e probabilmente non rinnoverà per altri film, tuttavia vogliamo sperare che cambi idea e decida di tornare nei panni di Mystica ancora una volta…

Galactus

Se Thanos venisse sconfitto dai Vendicatori e dai Guardiani della Galassia nel futuro prossimo del MCU, un posto verrebbe lasciato vuoto. Allora chi potrebbe essere la nuova minaccia per la Terra? Forse Galactus, gigante di dimensioni lunari, che si nutre di pianeti per saziare la sua fame ed è da tempo nelle liste dei più desiderati dai fan?

Finora non sappiamo nulla dei piani dei Marvel Studios per la Fase 4, ma si può immaginare che l’universo cosmico diventerà una parte più importante della storia. E se così fosse, sarebbe perfettamente logico avere come prossimo cattivo Galactus.

D’altronde la trama delle gemme dell’infinito è arrivata al capolinea, e gli eroi avranno bisogno di un’altra enorme minaccia da debellare, e non ci sarebbe niente di più entusiasmante che vedere in azione Avengers, X-Men e Fantastici Quattro mentre collaborano per sconfiggere questo villain.

Dottor Destino

Victor Von Doom (aka Dottor Destino) è uno degli uomini più intelligenti dell’universo Marvel, oltre che uno dei più malvagi mai incontrati nei fumetti. Insomma, il candidato perfetto ad entrare nel MCU contro i nostri eroi. Con la partenza imminente di Loki, il franchise avrà bisogno di qualcuno della sua stessa statura, popolarità e importanza, e il Dottor Destino potrebbe essere la scelta più adeguata.

Fantastici Quattro

Sebbene siano stati la prima “famiglia” della Marvel, i Fantastici Quattro non hanno ricevuto un adeguato trattamento sul grande schermo, con due film e un reboot al di sotto delle aspettative dei fan che non hanno reso affatto giustizia ai personaggi.

Proprio per questo sarebbe bello rivederli in azione nel MCU, con Reed Richards che lavorerebbe al fianco di T’Challa o Tony Stark per sviluppare nuove tecnologie; sappiamo che nelle mani capaci di Kevin Feige i Fantastici Quattro potrebbero diventare un elemento centrale nella prossima fase dell’universo condiviso, così da dargli finalmente il rispetto che meritano.

Domino

DOMINO

Rubare la scena al Deadpool di Ryan Reynolds o al Cable di Josh Brolin non era un compito facile, tuttavia ciò che è riuscita a fare Zazie Beetz nei panni di Domino è semplicemente incredibile. Un’antieroina il cui potere è la fortuna..già questo dovrebbe bastare a rendere questo personaggio unico nel mondo dei cinecomic. Ma non finisce qui, perché Domino è anche divertente, intelligente, autoironica, fortissima in combattimento. Una vera risorsa per il MCU.

X-23

L’introduzione di Dafne Keen nell’universo degli X-Men e del personaggio di Laura aka X-23 ha dato nuova linfa al percorso di Wolverine e posto le basi per scenari futuri in cui la figlia del noto Mutante potrebbe fare grandi cose.

A questo punto c’è da sperare che i Marvel Studios decidano di raccontare le sue origini, accennate in Logan, e che riescano a portarla nel MCU dove incontrerebbe altre minacce. Stiamo pur sempre parlando di un mutante, molto pericoloso, rigettato dalla società; e quale modo migliore di raccontare il disagio del mondo attuale se non guardare attraverso gli occhi di una ragazzina?

Tempesta

La cultura afroamericana è stata celebrata egregiamente in Black Panther, grande successo di critica e pubblico della scorsa stagione, e mentre aspettiamo di vedere se T’Challa, Nakia e Okoye torneranno in azione nei prossimi titoli del MCU, un altro personaggio potrebbe arrivare nell’universo condiviso per creare problemi: Tempesta.

Dal 2000 ad oggi, la mutante è stata il cuore e l’anima della squadra, tenendo insieme la famiglia nonostante gli attacchi e numerose perdite, e non sarebbe ora di darle più spazio sul grande schermo? Magari proprio al fianco o contro il Re di Wakanda?

Deadpool

Se c’è un personaggio di cui avremmo veramente bisogno nel MCU, quello è Deadpool. L’accordo tra Disney e Fox ha fatto gioire i fan, che non aspettano altro che vedere insieme sullo schermo Vendicatori e Mercenario Chiacchierone…un mix perfetto di serietà e comicità senza precedenti nella storia dei cinecomic!

Wolverine

L’addio di Hugh Jackman al personaggio di Wolverine ha sicuramente spezzato qualche cuore, perché nessuno è stato capace di legarsi così tanto al Mutante – spiritualmente e fisicamente –  come l’attore australiano.

La sua assenza ha lasciato un vuoto incolmabile nell’universo Marvel: chi prenderà il suo posto? Ci sarà mai un altro Logan? Jackman potrebbe tornare ancora una volta nei suoi panni? Noi speriamo di si…

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