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Marvel 2004: la pianificazione dell’universo condiviso prima dei Marvel Studios

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È recentemente riemersa on-line la lista dei film che Marvel Entertainment aveva pianificato nel 2004, facendo emergere ricordi di diversi progetti cancellati e un universo cinematografico Marvel dall’aspetto completamente diverso rispetto a quello che conosciamo oggi.

L’MCU, supervisionato dal produttore Kevin Feige, è senza dubbio il risultato di maggior successo nell’industria del cinema dell’ultimo decennio. I film in uscita di volta in volta battono costantemente i record al botteghino e ricevono feedback positivi da critici e fan. A partire da Iron Man nel 2008, la continuità ha attraversato 27 film portando il pubblico attraverso l’assemblaggio degli Avengers e l’epica Infinity Saga, con l’attuale Fase 4 che punta gli occhi sul multiverso.

Tuttavia, prima che i Marvel Studios perfezionassero il processo di costruzione del Marvel Cinematic Universe, quasi un intero decennio di film prodotti da altri studi in associazione con la Marvel Entertainment hanno dato vita sul grande schermo ai suoi personaggi a fumetti. In effetti, l’attuale boom dei cinecomics che ha visto i cinema dominati dai supereroi è principalmente attribuito al successo di film come Blade, X-Men e Spider-Man a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo. Tutti e tre questi film hanno avuto successo commerciale ma, cosa più importante, sono stati elogiati dalla critica in un modo che ha mostrato che i film a fumetti avevano potenzialità per essere drammi importanti con qualcosa da dire nel panorama cinematografico moderno.

L’artista @AjepArts ha recentemente scoperto diverse foto promozionali di un evento nel 2004 che descrivevano in dettaglio l’imminente lista di film della Marvel basati sui loro personaggi. In questo elenco ci sono film che i fan hanno visto, come The Punisher, Spider-Man 2, Blade Trinity, Elektra, Fantastic Four, X-Men: Conflitto Finale (intitolato qui X-Men 3), Ghost Rider e Spider-Man 3.

Ma la cosa più interessante sono i sei film non realizzati che non hanno mai visto la luce; Man-Thing, Namor, Silver Surfer, Fury, Daredevil 2 e Deathlok. Vale anche la pena notare che ci sono film di Iron Man e Captain America elencati, entrambi proprietà di successo dei Marvel Studios. C’è anche un progetto sconosciuto sul tabellone il cui titolo è però impallato dal cosplayer di Spider-Man.

https://twitter.com/ajeparts/status/1503610668951515137?s=21

Martyrs: recensione del film Horror

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Martyrs: recensione del film Horror

Martyrs – Una bambina spaventata e ferita, corre urlando lungo una strada di periferia. Quella bambina, accolta in un centro per l’infanzia, continua ad essere sempre spaventata e ad avere spaventose visioni. Dopo qualche anno, una famiglia apparentemente tranquilla viene trucidata da due giovani donne.

MartyrsÈ questo l’inizio di Martyrs, che si aggiunge al nutrito filone horror-splatter che imperversa nelle sale cinematografiche contemporanee.Un film che basato su una trama ai limiti del possibile, mette a nudo un maldestro tentativo da dare un fondo di misticismo ad un film che rimane tuttavia ancorato al genere senza offrire nulla più che intrattenimento, il quale in verità è molto relativo, considerando che a metà film, se non prima, la maggior parte delle persone in sala ha lasciato vuota la propria poltrona.

Martyrs

Presentato al Festival Internazionale del film di Roma nella sezione Extra curata da Mario Sesti, Martyrs presenta in questo la sua unica nota positiva: un film di genere horror splatter presentato ad un festival. Tuttavia si tratta del contesto e non del film, il quale invece a detta degli esperti del genere, non è assolutamente all’altezza dei primi due Saw o di The Ring. Deludente.

Martyrs: recensione del film di Pascal Laugier

Martyrs: recensione del film di Pascal Laugier

In Martyrs una bambina spaventata e ferita, corre urlando lungo una strada di periferia. Quella bambina, accolta in un centro per l’infanzia, continua ad essere sempre spaventata e ad avere spaventose visioni. Dopo qualche anno, una famiglia apparentemente tranquilla viene trucidata da due giovani donne.

E’ questo l’inizio di Martyrs, che si aggiunge al nutrito filone horror-splatter che imperversa nelle sale cinematografiche contemporanee.Un film che basato su una trama ai limiti del possibile, mette a nudo un maldestro tentativo da dare un fondo di misticismo ad un film che rimane tuttavia ancorato al genere senza offrire nulla più che intrattenimento, il quale in verità è molto relativo, considerando che a metà film, se non prima, la maggior parte delle persone in sala ha lasciato vuota la propria poltrona.

Presentato al Festival Internazionale del film di Roma nella sezione Extra curata da Mario Sesti, il film presenta in questo la sua unica nota positiva: un film di genere horror splatter presentato ad un festival. Tuttavia si tratta del contesto e non del film, il quale invece a detta degli esperti del genere, non è assolutamente all’altezza dei primi due Saw o di The Ring. Deludente.

Martino dove sei?: al via le riprese del film con Piefrancesco Favino

Sono iniziate da pochi giorni in Puglia le riprese di Martino dove sei?, opera prima di Alessandro Pondi.

Martino è un chitarrista che collabora con i più grandi divi della musica leggera italiana. È bravo, bravissimo, ma nessuno si accorge di lui e la popolarità è un miraggio. Tornato al suo paese natale, complice l’amico di sempre Peppino, organizza la sua sparizione sperando di ottenere un po’ di attenzione. Ma la situazione sfugge loro di mano e le conseguenze saranno inaspettate.

Martino dove sei filmFanno parte del cast Piefrancesco Favino, Giuseppe Fiorello, Mariela Garriga, Dino Abbrescia con la partecipazione di Sabrina Impacciatore.

Le riprese si svolgono tra Ginosa, Bari e Roma. Il film è prodotto da Ibla Film Rodeo Drive con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, con il supporto di Apulia Film Commission.

Martina Stoessel star di Violetta interpreta “All’alba sorgerò” in Frozen: Il Regno di Ghiaccio

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Martina Stoessel, la star di Violetta nella serie TV cult di Disney Channel, interpreta “All’alba sorgerò”, versione italiana di “Let it go”, brano principale del nuovo film d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio, nelle sale italiane dal 19 dicembre 2013 in Disney Digital 3D.

Martina Stoessel, premiata agli Argentinean Martin Fierro Awards 2013 come Migliore Artista Esordiente, arricchisce, con il suo talento, la colonna sonora che accompagna la valorosa Anna nel suo epico viaggio per salvare il regno di Arandelle da un inverno senza fine. Personaggi indimenticabili come il coraggioso uomo di montagna Kristoff con la sua fidata renna Sven e un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, accompagnano Anna in questa avventura.

Frozen – Il regno di ghiaccio è diretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatore di Ralph Spaccatutto), che ha scritto anche il copione, e prodotto da Peter Del Vecho (Winnie the Pooh, La principessa e il ranocchio).

La colonna sonora, in uscita in Italia il 3 dicembre 2013, include otto nuove canzoni originali di Kristen Anderson-Lopez (In Transit, Winnie the Pooh) e del cantautore premiato con il Tony® Award Robert Lopez, oltre alla musica fenomenale di Christophe Beck, il compositore del cortometraggio premio Oscar Paperman. Universal Music distribuirà la colonna sonora di Frozen – Il regno di ghiaccio in contemporanea con la pubblicazione di “Noi siamo V-lovers”, il nuovo cofanetto realizzato in tiratura limitata solo per l’Italia contenente tutta la discografia di Violetta con numerose bonus track, un brano inedito cantato in italiano dalla stessa Violetta ed alcuni gadget.

Il film

I Walt Disney Animation Studios, autori di Rapunzel – L’intreccio della torre e Ralph Spaccatutto, presentano Frozen – Il regno di ghiaccio, un’avventurosa commedia da brivido per il grande schermo. Quando una profezia intrappola l’intero regno di Arendelle in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione.

Martina Stoessel nel trailer di Tini – La Nuova Vita di Violetta

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Martina Stoessel nel trailer di Tini – La Nuova Vita di Violetta

La star internazionale Martina Stoessel è la protagonista del lungometraggio Tini – La Nuova Vita di Violetta, in uscita nelle sale italiane il 12 maggio. Diretto da Juan Pablo Buscarini, il film riflette le vicende personali di Tini e racconta una nuova fase della vita della giovane donna, dall’animo artistico alla ricerca di se stessa.

Nel corso di un’estate interminabile, Tini vivrà un’avventura che la aiuterà a definire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé: una vera donna.

Quando una notizia sconvolgente la costringe a mettere in discussione tutto quello che conosce sulla vita e sull’amore, Violetta (Martina Stoessel) accetta un invito misterioso per viaggiare intorno al mondo alla ricerca di risposte, alla scoperta di se stessa. Questo comporterà un risveglio artistico, musicale e personale. Mentre il suo passato, il suo presente e il suo futuro si scontrano, Violetta scoprirà la sua vera identità in un’emozionante storia di crescita che aprirà la strada a un nuovo ed entusiasmante futuro.

L’arrivo nelle sale del film sarà preceduto dall’uscita del doppio album “TINI”, che includerà l’album di debutto che Martina Stoessel ha registrato con Hollywood Records, più le canzoni del film TINI – La Nuova Vita di Violetta. Il doppio cd sarà disponibile in Italia dal 29 aprile, distribuito da Universal Music Italia.

In Tini – La Nuova Vita di Violetta  Martina sarà affiancata da alcuni attori già noti al pubblico fra cui Jorge Blanco, nei panni del suo fidanzato Leon, Mercedes Lambre, in quelli della migliore amica Ludmilla, e Clara Alonso, che torna a interpretare Angie, l’amorevole zia della ragazza.

Con loro, il pubblico conoscerà anche un gruppo di giovani talenti italiani e internazionali. Nella parte dei nuovi amici di Violetta ci saranno infatti Beatrice Arnera, Pasquale Di Nuzzo e Leonardo Cecchi (attuale interprete della serie italiana in onda su Disney Channel Alex & Co.), insieme agli attori spagnoli Adrian Salzedo, Georgina Amoros e Francisco Viciana e l’attore olandese Ridder Van Kooten (che presto apparirà in una nuova serie di Disney Benelux dal titolo Jonge Garde).

Il film vede anche la partecipazione della premiata attrice spagnola Ángela Molina, la cui lunga e brillante carriera internazionale vanta ruoli molteplici ed eterogenei, con registi del calibro di Luis Buñuel, Giuseppe Tornatore, Ridley Scott e Pedro Almodovar.

L’attrice, cantante, ballerina e modella argentina Martina Stoessel ha esordito sul piccolo schermo a soli dieci anni. Dopo aver studiato canto, pianoforte e danza, ha raggiunto il successo in tutto il mondo come protagonista di Violetta, in onda dal 2012 al 2015: ha recitato in tutte e tre le stagioni della serie Tv, partecipando a due tour di concerti e vincendo due Kids’ Choice Awards come Miglior attrice emergente in Argentina e in Colombia.

Nel 2013 Martina ha eseguito la versione spagnola e la versione italiana del brano Let It Go/All’Alba Sorgerò, presente nei titoli di coda del film Frozen – Il Regno di Ghiaccio e ha doppiato il personaggio di Carrie nell’edizione italiana di Monsters University.

Martina Stoessel ci racconta la sua Violetta

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Martina-Stoessel-Violetta“Sono felicissima di essere qui e che il tour europeo sia cominciato dall’Italia. Il pubblico italiano è stato straordinario.”

E’ la star teenager più famosa di tutto il mondo, al momento il suo potere di muovere folle di piccolissimi fan (con tanto di genitori al seguito) è incontenibile, e lei, la quasi 17enne Martina Stoessel sembra vivere tutto con molta tranquillità. Martina, per tutti Violetta, vero volto di Disney Channel per gli ultimi due anni, è arrivata a Roma con tutti i suoi colleghi dello show, per promuovere lo spettacolo live che, inutile dirlo, sta registrando il tutto esaurito praticamente ovunque. E sì, perchè Violetta è un fenomeno tentacolare che dalla tv arriva alla musica, al teatro e anche al cinema, con un film che, programmato solo per due giornate di proiezione, lo scorso anno, ha registrato 300 mila spettatori con ben due milioni di euro di incasso totale. Il fenomeno Violetta è stato lanciato proprio da Disney Channel Italia, raggiungendo un successo incredibile; ecco qualche numero: oltre 400 mila ascoltatori, più di 2 milioni di libri venduti in Italia con 11 titoli, il magazine girl più venduto in Italia oggi con oltre 40 mila copie, tre compilation tutte e tre disco d’oro con 160 mila CD venduti, 800 mila fan su Facebook, il videoclip di Violetta su Youtube ha registrato 25 milioni di visualizzazioni, 220 mila persone formano la community ufficiale, 60 mila commenti a settimana, tutti i prodotti Violetta sono andati a ruba.

Martina-Stoessel-Violetta g“Incredibile che la gente venisse e cantasse e parlasse anche in spagnolo. Ci sono nonni e genitori che ci vengono a dire che le ragazzine vogliono imparare lo spagnolo grazie a Violetta, è stato un evento straordinario di grandissima emozione. E’ incredibile che i fan si identifichino con questa ragazza che è una ragazza come tante, ma che ha questo grande sogno. E’ bello che l’aspetto del sogno di Violetta sia arrivato così forte. E’ molto bello vedere ragazzine che sognano di cantare e ballare grazie a Violetta. Noi abbiamo fatto un grande sforzo per imparare un po’ di italiano e per comunicare con i fan. Ne è valsa la pena.”

Cosa c’è in comune con Violetta?

“Tutto ciò che attiene al rapporto con la musica, entrambe vogliamo cantare e ballare. Entrambe amiamo la famiglia e gli amici, sono come lei allegra e romantica, in questo siamo simili.”

Come è cambiata la tua vita?

“Ho cominciato a 14 anni, ora ne ho quasi 17 e posso dire che mi sono sembrati i due anni più lunghi della mia vita. Ho immagazzinato tante cose che non ho ancora avuto il tempo di capire. La mia vita adesso è diversa: mi manca la casa e il mio Paese, un po’ costa abituarsi a questi ritmi, ma la reazione dei fan è così bella che ti da frza di continuare. Sono cresciuta di colpo, ma cerco di essere normale, di passare tanto tempo con i miei amici e con la mia famiglia. Poi i miei genitori mi seguono sempre e così cerco di far rimanere il più possibile normale la mia vita.”

Senti la responsabilità di essere un modello per tante bambine?

“Non la prendo come una responsabilità Sono felicissima di sapere che le bambine dicano ai loro genitori che grazie a Violetta hanno avuto il desiderio di perseguire i loro sogni e di realizzarli. Se condividono lo stesso sogno di Violetta va benissimo, io ho lottato e ci sono riuscita. Quando sono sul palco gioco, ci metto tanta allegria e cerco di divertirmi quanto più posso, senza vivere tutto come una responsabilità.”

Martina-Stoessel-Violetta cSei stata dal Papa, puoi dirci qualcosa su questo incontro?

“Ho incontrato papa Francesco ed è stato molto emozionante, non me lo sarei mai aspettato! Essere a Roma per questo grande show e incontrare una delle persone più importanti del Mondo. Se qualcuno me l’avesse detto non ci avrei mai creduto. Possiede una grande energia, mi sono sentita come le mie fan quando devono incontrarmi e non sanno cosa fare. ‘Cosa faccio, cosa gli dico’ e quando poi si è avvicinato ho perso la voce e non sono neanche riuscita a dirgli ‘ciao’. Ha una grande energia.”

Cosa vuoi fare da grande?

“Voglio fare quello che fa Violetta. Vorrei fare un disco mio, la cosa che più vorrei al Mondo è creare un rapporto con le mie fan che provenga da me e da un mio disco, non da Violetta, così da oter trasmettere un mio messaggio per un mondo migliore. Il mio sogno è questo, fare un disco mio, e in questo so già che mi aiuteranno i miei fan. Però non c’è fretta, sono giovane e manca ancora molto, non voglio fare le cose di corsa ma voglio che ci sia prima o poi un disco e che venga dalla parte più profonda di me.”

Martina Stoessel canta All’Alba Sorgerò da Frozen – Il regno di ghiaccio

Martina Stoessel, la star di Violetta nella serie TV cult di Disney Channel, interpreta “All’alba sorgerò”, versione italiana di “Let it go”, brano principale del nuovo film d’animazione Frozen Il Regno di Ghiaccio, nelle sale italiane dal 19 dicembre 2013 in Disney Digital 3 e, in anteprima, in 100 sale italiane il 15 dicembre.

Leggi anche: Frozen Il Regno di Ghiaccio: video interviste alla premiere di Roma

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Martina Stoessel, premiata agli Argentinean Martin Fierro Awards 2013 come Migliore Artista Esordiente, arricchisce, con il suo talento, la colonna sonora che accompagna la valorosa Anna nel suo epico viaggio per salvare il regno di Arandelle da un inverno senza fine. Personaggi indimenticabili come il coraggioso uomo di montagna Kristoff con la sua fidata renna Sven e un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, accompagnano Anna in questa avventura.

Leggi anche: Frozen – Il Regno di Ghiaccio recensione del nuovo film della Disney

Frozen – Il regno di ghiaccio è diretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatore di Ralph Spaccatutto), che ha scritto anche il copione, e prodotto da Peter Del Vecho (Winnie the Pooh, La principessa e il ranocchio).

La colonna sonora di Frozen – Il regno di ghiaccio è già disponibile nei negozi dove è possibile acquistare anche “Noi siamo V-lovers”, il nuovo cofanetto realizzato in tiratura limitata solo per l’Italia contenente tutta la discografia di Violetta con numerose bonus track, foto, sticker esclusivi ed un brano inedito cantato in italiano dalla stessa Violetta ed alcuni gadget.

Martina Stoessel a Roma racconta “la nuova vita di Violetta” con Tini

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Come si fa, ad appena 19 anni, a ricostruirsi una vita lasciandosi alle spalle un personaggio che ha contraddistinto la pre-adolescenza dei ragazzini e delle ragazzine di tutto il mondo? Martina Stoessel ci prova con Tini – la nuova vita di Violetta, film Disney che arriverà in sala il 12 maggio e che racconta della beniamina della serie tv che si lascia alle spalle l’identità fittizia di Vilu e assume quella di Tini, che è poi quella di Martina stessa nella vita. Il rilancio di una carriera che sente l’esigenza di abbandonare il personaggio per lasciare spazio alla persona. Ma qual è l’origine del nome Tini?

“È di fantasia ma non troppo, me l’ha dato mia madre anche nella vita vera – ha risposto Martina Stoessel durante la conferenza stampa di presentazione del film a Roma – Quando ero appena nata a lei sembrava incredibile che qualcosa di così piccino come me potesse portare un nome così grande come Martina allora se ne uscì con Tini. Da quel momento io per la mia famiglia e per gli amici sono sempre stata Tini.”

Violetta in streaming è disponibile su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare Violetta  e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cosa ti è piaciuto di più in questa produzione?

“È stato bello lavorare con tante persone diverse e nuove, ma anche girare per la promozione in Francia o Olanda. È stato il mio esordio al cinema e mi ha permesso di imparare tanto a livello personale e professionale.”

Il film parla molto dei problemi di essere famosa e di come affrontarli. Tu hai cominciato giovanissima a lavorare, hai mai avuto questi problemi nella vita vera?

“Essere famosa è una conseguenza del mio lavoro e mi piace perché mi permette di ricevere molto amore, dovunque andiamo vediamo ragazzi e ragazze con regali, lettere, lo trovo incredibile e mi riempie il cuore. Credo che poter trasmettere un messaggio alla gente e che la gente lo riceva sia fantastico. Quel che la pellicola dice per me è che vediamo Violetta che si trova in una situazione di sconforto ma non se ne sta chiusa in una stanza a piangere tutte le sue lacrime, lei vuole capire cosa le succede e superare la difficoltà. È un messaggio di speranza che ti invoglia a lottare.”

Hai mai pensato anche tu di mollare tutto come il personaggio del film?

“Spesso mi sono chiesta cosa mi stia succedendo ma il tempo mi ha dato la risposta: è un processo, uno in cui continuo a trovare risposte e perfezionarmi per capire quel che voglio. E spero che quel che sto per dire vi sia chiaro, perché per me lo è: qualcuno mi chiedeva “Come fai a stare un giorno qui e uno lì? Sempre in giro per il mondo” ed è una cosa che mi sono chiesta anche io ma ho capito che è come con i bambini che conoscono 4 lingue dalla nascita, per loro non è una fatica, ci sono abituati. Anche io canto davanti a tante persone senza problemi perché mi viene spontaneo e naturale, mi ci diverto e non ne ho una piena consapevolezza.”

Hai un tuo posto in cui rifugiarti in queste situazioni?

“Il mio rifugio comunque è casa mia con la mia famiglia. La mia famiglia viaggia sempre con me e sta sempre con me, io li esorto magari ad andare in giro da soli ma vogliono stare con me. A loro posso dire tutto ed essere me stessa sempre.”

Con la Stoessel, presente all’incontro stampa, c’era anche il resto del cast del film: Jorge Blanco, Mercedes Lambre, Adrian Salzedo, Ridder van Koeten, Clara Alonso, oltre ai due italiani Pasquale di Nuzzo e Leonardo Cecchi.Tini la nuova vita di Violetta

Martina Stella: tutto quelle che non sai sull’attrice

Martina Stella: tutto quelle che non sai sull’attrice

Vi ricordate di Francesca, la bionda da capogiro che riusciva a strappare un bacio a Stefano Accorsi nel film di Muccino, L’ultimo bacio? Per quei pochi di voi che non sanno di chi stiamo parlando, è Martina Stella, icona pop degli anni 2000 e oggi andremo a scoprire qualcosa in più sulla sua vita, sulla sua carriera ed alcune curiosità.

Ecco 10 cose che non sai su Martina Stella.

Martina Stella: tra film e fiction all’italiana

Martina Stella Netflix 2018

10. I suoi film dopo L’Ultimo Bacio. Esordisce nel nostro cinema nel 2001 ed a dargli la prima parte da protagonista assoluta è Gabriele Muccino: L’ultimo bacio è un successo al botteghino e il pubblico si innamora di lei. Da lì in poi, la carriera di Martina impenna vertiginosamente. Nel 2002 recita in Un amore perfetto, Amnèsia di Salvatores e Nemmeno in un sogno. Iniziano anche le collaborazioni con i registi stranieri, vedi Ripopolare la reggia (2007) di Peter Greenaway e Nine di Rob Marshall (2009). Martina Stella viene notata anche dai fratelli Vanzina, che prima la scritturano per Un’estate ai Caraibi (2009) e poi le offrono una parte in Sapore di te (2014). La commedia diventa ormai casa sua, come lo dimostrano i suoi ultimi lavori: Prima di lunedì (2016), Attesa e cambiamenti (2016) e il primo cinepanettone targato Netflix Natale a 5 stelle (2018) di Marco Risi.

9. Diva del piccolo schermo. Oltre al cinema (ed al teatro), Martina Stella è un volto apprezzatissimo anche nelle serie tv e fiction in cui ha recitato: da Le stagioni del cuore (2004) o L’amore e guerra (2007) degli studi Mediaset è con le produzioni Rai che Martina dà il meglio di sé; recita nella terza stagione di Tutti pazzi per amore (2011), prende parte alla miniserie tv Caruso, la voce dell’amore (2012), ma soprattutto è il ruolo di Ambra Negri della Valle ne L’allieva (2016) ad esaltarla.

8. La Stella al ballo… con le stelle. Tra le passioni coltivate negli anni Martina Stella non ha mai nascosto l’amore per la danza, ereditata dalla madre ballerina. Dopo l’esperienza de L’allieva torna in tv nel 2017 per partecipare al talent show Ballando con le stelle dove raggiunge la puntata finale classificandosi terza.

Martina Stella è su instagram

7. Nuova vita sui social. Oggi, senza grandi progetti cinematografici all’orizzonte, Martina punta fortissimo sui social network ed in particolare su Instagram. È oltre quota 450 mila followers, posta quasi giornalmente e nelle sue storie promuove cosmetici e consigli di fitness.

Martina Stella, la mamma single che trova l’amore

6. Una donna da far girare la testa ai vip. Le sue storie amorose hanno sempre fatto parlare di lei: prima la cotta per Valentino Rossi, poi la relazione con l’imprenditore Lapo Elkann per poi nel 2008 mettersi con l’attore pugliese Primo Reggiani. Ma è dalla storia con l’acconciatore Gabriele Gregorini che Martina rimarrà in dolce attesa.

Martina Stella ha una figlia, 

5. Ginevra e una mamma single. Nell’ottobre del 2012 infatti nasce la prima ed unica figlia dell’attrice romana di adozione, Ginevra. Nel frattempo però Martina decide di comune accordo di interrompere la storia con il suo compagno Gabriele; lei ha sempre dichiarato che crescere sua figlia da sola è stato davvero difficile, ma quel momento della sua vita le ha dato un regalo enorme, l’essere mamma. Oggi, con una foto postata su Instagram, Martina Stella mostra il grande affiatamento che c’è tra le due, oltre ad una impressionante somiglianza.

 

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Caro Babbo Natale 🎅🏻 Per questo Natale vorrei.. 🎁🎄 #guesskids @guesskids @scelsifranco @dominanzadigitale

Un post condiviso da Martina Stella (@therealmartinastella) in data: 6 Dic 2019 alle ore 9:27 PST

 

4. Il nuovo amore. Nel 2015 però, nonostante le numerose delusioni, Martina incontra il procuratore calcistico Andrea Manfredonia, con il quale si sposa l’anno dopo e tutt’ora vive.

Martina Stella ed Elio German

Martina Stella e… Steven Soderbergh!

Un cameo particolare. Gossip e vita privata a parte, pochi di voi si saranno accorti di questo piccola apparizione fugace nella filmografia di Martina Stella: l’attrice è nel cast di Ocean’s Twelve, di Steven Soderbergh. Avete sentito bene! Ad un certo punto del film, si nota una ragazza bionda di nome “Francesca” che porta a Roman Nagel (Eddie Izzard) un telefonino con una serie di numeri. Ecco, quella è Martina. Se non vi fidate vi toccherà rivedere il film.

Martina Stella età e altezza

Età e altezza. Martina Stella è nata il 28 novembre del 1984 a Impruneta in provincia di Firenze. È alta 1 metro e 65 centimetri.

Martin Sheen tornerà nel sequel di Amazing Spider-Man

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Dopo i ritorni di Andrew Garfield ed Emma Stone e le new entries Shailene Woodley (Mary Jane Watson) Jamie Foxx  (Electro) e Dane DeHaan (Harry Osborn), il sequel di Amazing Spiderman trova un’ulteriore conferma: quella di Martin Sheen, nel ruolo dello zio Ben. A confermarlo è stato lo stesso Sheen, che ha affermato di essere stato contattato dalla produzione, non avendo però offerto particolari sul come si articolerà la sua parte. L’attore ha anche confermato che le riprese prenderanno il via in febbraio.

Il personaggio dello zio Ben moriva nel primo film, quindi è presumibile che il suo ritorno avverrà attraverso flashback o sequenze oniriche. L’uscita di The Amazing Spider-Man 2 è stata fissata per il 2 maggio 2014.

Fonte: WorstPreviews

Martin Scorsese: sarà Silence il suo prossimo film?

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Martin Scorsese: sarà Silence il suo prossimo film?

Nonostante una certa regolarità gli permetta di portare sugli schermi una media di un film ogni due – tre anni, come tanti altri colleghi, Martin Scorsese è stato costretto a rimandare alcui dei suoi progetti.

Due in particolare sarebbero i film cui il regista sta pensando da almeno una decina d’anni, e che per ora non si sono mai concretizzati: il primo, l’adattamento di un libro di Charles Brandt, I Heard You Paint Houses è una gangster story ispirata a un personaggio veramente esistito, Frank “The Irishman Sheeran”, cui nelle intenzioni di Scorsese dovrebbero partecipare Al Pacino e Joe Pesci.

Il secondo, Silence, è invece l’adattamento di un romanzo breve di Shusaku Endo che vede protagonisti due sacerdoti gesuiti che cercano di diffondere il Vangelo in Giappone, in uno scenario di violenze.

Proprio quest’ultimo potrebbe essere il successore di Wolf of Wall Street nella filmografia di Scorsese, che avrebbe già cominciato le audizioni per definire il cast, intenzionato ad avviare il progetto a metà 2014.

Fonte: CinemaBlend

Martin Scorsese: rinviati i film The Life of Jesus e il biopic su Frank Sinatra

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I due prossimi progetti di Martin Scorsese, The Life of Jesus e il biopic su Frank Sinatra, sono stati rinviati. Secondo Variety, Scorsese aveva programmato di iniziare le riprese di questi due progetti in contemporanea nel corso dell’anno. Ora, invece, nessuno dei due film sarà girato nei restanti mesi del 2024. Si prevedeva che The Life of Jesus entrasse in produzione per primo. Il film è basato su un romanzo del 1973 di Shūsaku Endō, lo stesso autore del libro che ha ispirato Silence, di Martin Scorsese.

The Life of Jesus racconta la complicata vita ai tempi di Gesù Cristo. Non sono stati fatti annunci di casting, ma Andrew Garfield – già protagonista di Silence – era stato accostato al progetto. Secondo il rapporto, Scorsese rimane tuttavia “impegnato” nella realizzazione del film, che si troverebbe dunque ancora in fase di sviluppo. Il premio Oscar stava finanziando il film in modo indipendente e aveva in programma di girare in Israele, Italia ed Egitto prima dell’annuncio del rinvio.

Chi è coinvolto nel biopic di Martin Scorsese su Frank Sinatra?

L’altro prossimo film di Scorsese, invece, il biopic su Frank Sinatra, sarebbe stato realizzato poco più avanti rispetto a The Life of Jesus. Leonardo DiCaprio era in lizza per interpretare il leggendario cantante, mentre Jennifer Lawrence avrebbe interpretato la seconda moglie di Sinatra, Ava Gardner. Secondo il rapporto, “gli artigiani e gli altri attori chiave che avevano firmato per il progetto Sinatra sono stati informati a metà agosto che la data di inizio di novembre era stata cancellata, senza che fosse prevista una nuova data”.

Non è noto se Scorsese abbia ottenuto l’approvazione della proprietà di Sinatra, gestita dalla figlia Tina. L’approvazione della famiglia, fino ad oggi dichiaratasi contraria al progetto, potrebbe essere il motivo che blocca il film. Nessuno studio importante è al momento legato al biopic di Scorsese su Sinatra. Tuttavia, Apple e Sony sono state collegate al progetto. Si attendono dunque ulteriori novità riguardanti questi due progetti, tanto diversi quanto attesi.

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Martin Scorsese: le “nuvole si sono alzate” sui “giorni bui” del cinema dopo aver visto “Tár”

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Martin Scorsese ha fatto un’apparizione virtuale a sorpresa ai New York Film Critics Circle Awards del 2023, dove ha conferito al regista di Tár Todd Field il premio per il miglior lungometraggio. Scorsese, che ha diretto la protagonista di Tár Cate Blanchett in “The Aviator”, ha elogiato il dramma di Field come “un vero e proprio atto di alto livello” e ha affermato che il film ha sollevato le nuvole sui “giorni bui” che il cinema sta affrontando attualmente.

Da così tanto tempo ormai, così tanti di noi vedono film che praticamente ci fanno sapere dove stanno andando“, ha detto Scorsese. “Voglio dire, ci prendono per mano e, anche se a volte è inquietante, in qualche modo ci confortano lungo la strada che alla fine andrà tutto bene. Ora, questo è insidioso, poiché ci si può cullare in questo e alla fine abituarsi, portando quelli di noi che hanno sperimentato il cinema in passato – molto di più – a disperare del futuro della forma d’arte, in particolare per le giovani generazioni. Ma questo è nei giorni bui. Martin Scorsese ha continuato: “Le nuvole si sono alzate quando ho visto il film di Todd, ‘Tár’Quello che hai fatto, Todd – è che il tessuto stesso del film che hai creato non lo permette. Tutti gli aspetti del cinema e del film che hai usato lo attestano. Lo spostamento delle location, per esempio, lo spostamento delle location da solo fanno ciò che il cinema sa fare meglio, ovvero ridurre lo spazio e il tempo a ciò che sono, il che è niente”.

Martin Scorsese
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Tár presentato in concorso all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia vede la Cate Blanchett nei panni di una maestra di fama mondiale la cui vita personale e carriera professionale vengono sconvolte dal suo comportamento tossico. La Blanchett ha vinto la Colpa Volpi per la migliore attrice al Festiva ed è ampiamente attesa per una nomination all’Oscar, così come per il miglior film e Field per la migliore regia. “Quello che hai fatto, Todd, è un vero atto di alto livello“, ha aggiunto Martin Scorsese. “Tutto questo è trasmesso attraverso una magistrale messa in scena, come angoli e bordi controllati, precisi, pericolosi, precipitosi geometricamente in qualche modo cesellati in un meraviglioso formato 2:3:5 di composizioni di fotogrammi. I limiti della cornice stessa e la provocazione di tempi misurati riflettono l’architettura brutale della sua anima, l’anima di Tár.”

Field e Blanchett hanno recentemente unito le forze per la prima storia di copertina di Variety del 2023 . Blanchett ha detto durante l’intervista: “Penso che ‘Tár’ parli di un momento nella vita di una donna in cui si sta muovendo inesorabilmente, come tutti noi, verso la morte, e cerchiamo di correre più veloce di quella cosa – cerchiamo di correre più veloce dei lati sgradevoli di noi stessi. Cerchiamo di nasconderci”.

Martin Scorsese trova spesso un modo per sostenere pubblicamente i film che ama di più in un dato anno. “Tár” si unisce al film horror di Ti West “Pearl” come uno dei due titoli del 2022 per i quali il regista premio Oscar ha rilasciato una dichiarazione di elogio. A settembre, ha detto che “Pearl” era “così profondamente inquietante” che dopo ha avuto problemi a dormire. Pearl‘ crea 102 minuti selvaggi, ipnotizzanti, profondamente – e intendo profondamente – inquietanti”, ha scritto Scorsese in una dichiarazione. “West e la sua musa e partner creativa Mia Goth sanno davvero come giocare con il loro pubblico… prima di affondare il coltello nel nostro petto e iniziare a girare“.

Martin Scorsese: la sua reazione all’esibizione di Ryan Gosling agli Oscar 2024 è esilarante

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È diventato virale il video che Francesca, figlia di Martin Scorsese, ha condiviso sul suo account di Tik Tok che ritrae il padre durante l’esibizione di Ryan Gosling agli oscar 2024. L’attore di Drive e La la Land era nominato per il ruolo di Ken in Barbie di Greta Gerwig e con lui anche la canzone che canta nel film, I’m Just Ken, aveva ricevuto una candidatura.

In occasione della notte degli Oscar, Gosling si è esibito dal vivo sul palco del Dolby Theatre e tutta la platea è letteralmente impazzita, compreso Martin Scorsese che, nel video della figlia, appare divertito e meravigliato da ciò a cui stava testimoniando. Ecco un estratto dal video:

Martin Scorsese è il regista vivente con più nomination agli Oscar per la Migliore Regia, con ben 10 nomination. Ha vinto una sola volta, nel 2007, con The Departed. L’ultima Notte degli Oscar lo ha visto tornare a casa a mani vuote, in quanto il suo splendido Killers of the Flower Moon non ha vinto in nessuna delle dieci categorie in cui era nominato.

Martin Scorsese: il suo prossimo film verrà prodotto da Apple

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Martin Scorsese: il suo prossimo film verrà prodotto da Apple

Arriva da Deadline la notizia che sarà la Apple a finanziare e produrre il nuovo attesissimo progetto cinematografico di Martin Scorsese, l’annunciato Killers of the Flower Moon che vedrà recitare nuovamente insieme Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, per la prima volta diretti dal regista di Toro Scatenato e Taxi Driver. 

La Appla è riuscita a battere la concorrente Netflix (che aveva distribuito l’ultima fatica di Scorsese, l’acclamato The Irishman) e starebbe ultimando gli accordi con la Paramount Pictures per finanziare e produrre il nuovo film del regista che, nonostante verrà distribuito nei cinema di tutto il mondo dalla Paramount, verrà ufficialmente etichettato come un Apple Original Film. Alla fine della sua corsa in sala, il film sarà poi disponibile su Apple TV+, diventando sicuramente uno dei titoli originali più importanti del catalogo della piattaforma.

In una vecchia intervista concessa a Cahiers du Cinéma, Martin Scorsese aveva così parlato di Killers of the Flower Moon: “Posso dire che sarà un western. È ambientato in Oklahoma tra il 1921 e il 1922. Ci saranno dei cowboy, che avranno sia delle vetture che dei cavalli. Il film racconterà soprattutto degli Osage, una tribù indiana alla quale viene donato questo territorio orribile: loro amavano questo territorio, perché pensavano che ai bianchi non sarebbe mai interessato. Poi ci hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage sono diventati il popolo più ricco della Terra. Poi, come accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, sbarcarono gli avvoltoi, i bianchi, arrivarono gli europei, e tutto andò perduto. Laggiù, avevano così tanto potere e un tale controllo su tutto che era più probabile andare in prigione per avere ammazzato un cane che un indiano.”

Apple produrrà il prossimo film di Martin Scorsese, dal titolo Killers of the Flower Moon

Killers of the Flower Moon vedrà recitare per la prima volta insieme, in un film di Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (in precedenza, i due avevano recitato insieme in Voglia di Ricominciare del 1993 e ne La stanza di Marvin del 1996). A tal proposito, il regista aveva spiegato: Leonardo DiCaprio avrà il ruolo principale, Robert De Niro sarà invece William Hale, il re delle colline di Osage, il responsabile della maggior parte delle morti. Gli altri saranno tutti attori nativi americani. È davvero interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a tutto questo. La storia della civiltà risala alla Mesopotamia. Gli Ittiti vengono invasi da un altro popolo, scompaiono e in seguito si dice che siano stati assimilati, o meglio, assorbiti. È affascinante vedere come questa mentalità viene riprodotta in altre culture, attraverso due guerre mondiali. Penso sia qualcosa destinato a durare nel tempo. Questo è il film che proveremo a fare.”

Martin Scorsese: il suo prossimo film sarà un western

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Martin Scorsese: il suo prossimo film sarà un western

Martin Scorsese si appresta finalmente a girare un western. Il regista, infatti, ha svelato i primi dettagli sul suo prossimo progetto cinematografico, Killers of the Flower Moon, adattamento cinematografico del romanzo del giornalista del New Yorker, David Grann, uscito nel 2017.

In una lunga intervista concessa a Cahiers du Cinéma (via Premiere), Scorsese – reduce dal successo di The Irishman (candidato a 10 premi Oscar) – ha parlato per la prima volta del suo nuovo film, rivelando:

“Posso dire che sarà un western. È ambientato in Oklahoma tra il 1921 e il 1922. Ci saranno dei cowboy, che avranno sia delle vetture che dei cavalli. Il film racconterà soprattutto degli Osage, una tribù indiana alla quale viene donato questo territorio orribile: loro amavano questo territorio, perché pensavano che ai bianchi non sarebbe mai interessato. Poi ci hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage sono diventati il popolo più ricco della Terra. Poi, come accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, sbarcarono gli avvoltoi, i bianchi, arrivarono gli europei, e tutto andò perduto. Laggiù, avevano così tanto potere e un tale controllo su tutto che era più probabile andare in prigione per avere ammazzato un cane che un indiano.”

Killers of the Flower Moon vedrà recitare per la prima volta insieme, in un film di Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. A tal proposito, il regista ha spiegato:

“Leonardo DiCaprio avrà il ruolo principale, Robert De Niro sarà invece William Hale, il re delle colline di Osage, il responsabile della maggior parte delle morti. Gli altri saranno tutti attori nativi americani. È davvero interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a tutto questo. La storia della civiltà risala alla Mesopotamia. Gli Ittiti vengono invasi da un altro popolo, scompaiono e in seguito si dice che siano stati assimilati, o meglio, assorbiti. È affascinante vedere come questa mentalità viene riprodotta in altre culture, attraverso due guerre mondiali. Penso sia qualcosa destinato a durare nel tempo. Questo è il film che proveremo a fare.”

LEGGI ANCHE – The Irishman: la storia vera dietro al film di Martin Scorsese

Per Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio si tratterà della sesta collaborazione, dopo Gangs of New York, The Aviator, The Departed, Shutter Island The Wolf of Wall Street

Per Scorsese e Robert De Niro, invece, sarà la decima collaborazione, dopo Mean Streets, Taxi Driver, New York, New York, Toro scatenato, Re per una notte, Quei bravi ragazzi, Cape Fear, Casinò e The Irishman. 

Martin Scorsese: il suo film su Gesù vuole eliminare “l’accezione negativa data alla religione organizzata”

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Mentre Martin Scorsese celebra il suo ultimo Killers of the Flower Moon nel circuito dei premi, il regista sta già anticipando quello che potrebbe essere il suo prossimo film, basato sul libro di Shūsaku Endō “A Life of Jesus”. (Endō ha anche scritto Silence, che Scorsese ha adattato nel dramma storico del 2016 con Andrew Garfield e Adam Driver).

Scorsese ha rivelato in una nuova intervista al Los Angeles Times che il suo prossimo film religioso sarà ambientato principalmente ai giorni nostri, ma, secondo il giornale, “Scorsese non vuole essere rinchiuso in un certo periodo, perché vuole che il film sia senza tempo. Inoltre, prevede che il film durerà circa 80 minuti, in netto contrasto con i 206 minuti di “Flower Moon”. Secondo il L.A. Times, il film si concentrerà sugli “insegnamenti fondamentali di Gesù in un modo che esplora i principi ma non fa proselitismo”.

“Sto cercando di trovare un nuovo modo per renderlo più accessibile e rimuovere l’onere negativo di ciò che è stato associato alla religione organizzata”, ha detto Scorsese alla pubblicazione. “In questo momento dici ‘religione’, e tutti si arrabbiano perché ha fallito in tanti modi. Ma ciò non significa necessariamente che l’impulso iniziale fosse sbagliato. Torniamo indietro. Pensiamoci e basta, potresti anche rifiutarla, naturalmente. Ma potrebbe fare la differenza nel modo in cui vivi la tua vita, anche nel rifiutarla. Non respingerlo di colpo. Questo è tutto ciò di cui sto parlando. E lo dico da persona che tra un paio di giorni compirà 81 anni”.

Scorsese ha già finito di scrivere la sceneggiatura del film con il critico e regista Kent Jones, che ha fatto il suo debutto nel lungometraggio con il film drammatico indipendente del 2018 Diane. Secondo il L.A. Times, Scorsese prevede di girare il film entro la fine dell’anno.

Nel frattempo, lo stato dell’altro film in uscita di Scorsese, basato sul libro di saggistica di David Grann “The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny, and Murder” e interpretato da Leonardo DiCaprio, è sconosciuto. Quel progetto, di Apple Original Films, è stato annunciato nel luglio 2022, ma la produzione deve ancora iniziare.

Killers of the Flower Moon è stato nominato per sette Golden Globe e ha portato a casa una vittoria, per la performance di Lily Gladstone nel ruolo di Mollie Kyle.

Martin Scorsese: i film del regista italo-americano

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Martin Scorsese: i film del regista italo-americano

Martin Scorsese è nato nel 1942 a New York City ed è cresciuto nel quartiere di Little Italy che in seguito ispirerà molti dei suoi film. Scorsese si è laureato in comunicazione cinematografica nel 1964 e poi ha ottenuto un Master of Arts nel 1966 alla New York University’s School of Film. In quel periodo ha girato numerosi corti vincitori di premi, come La grande rasatura.

Nel 1968 Martin Scorsese  ha diretto il suo primo film Chi sta bussando alla mia porta? Nel 1970 è stato assistente alla regia e montatore del documentario Woodstock e nel 1973 ottenne i favori della critica e del pubblico per il suo Mean Streets-Domenica in chiesa, Lunedì all’inferno. Nel 1974 Scorsese ha diretto il suo primo documentario, Italianamerican, e il film Alice non abita più qui.

Martin Scorsese, filmografia

Nel 1976 il suo Taxi Driver ha vinto la Palma d’Oro a Cannes. È del 1977 New York, New York, del 1978 L’ultimo valzer e del 1980 Toro scatenato, che ha ottenuto otto nomination agli Oscar, comprese quella per il miglior film e la miglior regia. Scorsese ha poi proseguito con la regia di Fuori orario, Re per una notte, Il colore dei soldi, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, Cape Fear – Il promontorio della paura, Casinò, Kundun, L’età dell’innocenza e Al di là della vita.

Nel 1996 Martin Scorsese ha girato il documentario di 4 ore Un secolo di cinema – Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese, co-diretto con Michael Henry Wilson. Il docimentario era stato commissionato dal British Film Institute per celebrare il centesimo anniversario della nascita del cinema.

Nel 2001 Martin Scorsese ha girato Il mio viaggio in Italia, un documentario epico che dimostra il suo amore per il cinema italiano. Un progetto che accarezzava da tempo, Gangs of New York, vede la luce nel 2002, e ottiene subito il favore della critica e vince un Golden Globe per la miglior regia. Nel 2003 la PBS trasmette il documentario in sette parti The Blues.

The Aviator, del dicembre 2004, ha vinto cinque Oscar, un Golden Globe e un BAFTA come miglior film. Nel 2005 la PBS trasmette No Direction Home: Bob Dylan come parte della serie “American Masters”. Nel 2006, The Departed – Il bene e il male ha ottenuto il plauso della critica ed è stato premiato con un Director’s Guild of America, un Golden Globe, un New York Film Critics, un National Board of Review e un Critic’s Choice per la miglior regia, oltre a vincere quattro Oscar, fra cui quello per il miglior film e quello per la miglior regia. Il documentario di Scorsese sui Rolling Stones in concerto Shine A Light, è dell’aprile 2008. Nel febbraio 2011 è stato presentato Shutter Island.

Lo stesso anno Scorsese ha realizzato due documentari: A Letter to Elia per PBS, che ha vinto il Peabody Award, e Public Speaking interpretato dallo scrittore Fran Lebowitz per HBO. Recentemente Martin Scorsese ha realizzato per HBO il documentario George Harrison: Living in the Material World, che ha vinto un Emmy, e il film Hugo Cabret, che è stato candidato agli Oscar e ha vinto un Golden Globe per la miglior regia. Il film ha anche vinto 5 Academy Awards e l’AFI’s Best Movie of the Year. Scorsese è stato anche produttore esecutivo della serie di HBO Boardwalk Empire, della quale ha diretto l’episodio pilota. La serie ha vinto un Emmy e un Golden Globe come miglior serie televisiva drammatica e Scorsese ha vinto un Emmy e un DGA per la regia.

Il film più recente di Martin ScorseseThe Wolf of Wall Street che gli ha portato candidature ai DGA, ai BAFTA e agli Academy Award per la miglior regia e ai Golden Globe e agli Academy Award come miglior film. Ha anche co-diretto The 50 Year Argument con David Tedeschi e prodotto l’intera serie e diretto il pilot di Vinyl per HBO.

Fra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti da Scorsese ricordiamo il Leone d’Oro al Film Festival di Venezia (1995), l’AFI Life Achievement Award (1997), l’Honoree alla Film Society of Lincoln Center’s 25th Gala Tribute (1998), il DGA Lifetime Achievement Award (2003), il Kennedy Center Honors (2007) e l’HFPA Cecil B. DeMille Award (2010). Nel 2012 Scorsese è stato premiato dalla Broadcast Film Critics Association con un Critics’ Choice Music + Film Award e dalla British Academy of Film e Television Arts con l’Academy Fellowship.

Martin Scorsese e la Film Foundation

Martin Scorsese ha fondato e presiede la Film Foundation, organizzazione no-profit che si dedica alla conservazione e alla protezione della storia del cinema. Nel 2007 a Cannes Scorsese ha presentato la World Cinema Foundation, che ha fondato e presiede, un’organizzazione not-for-profit dedicata alla conservazione e al restauro di film trascurati a livello mondiale, con speciale attenzione ai paesi in via di sviluppo, troppo carenti di risorse tecniche e finanziarie per essere autonomi.

Martin Scorsese: i 10 segni più riconoscibili del suo cinema

Martin Scorsese: i 10 segni più riconoscibili del suo cinema

Nel corso di una carriera pluri decennale e con un curriculum di ben 27 lungometraggi, Martin Scorsese è senza dubbio uno di quei registi il cui cinema è riconoscibile e le cui cifre stilistiche si notano al primo sguardo. Il regista di Killers of the Flower Moon, ora in sala, rientra in quella cerchia ristretta di “autori” che hanno uno stile ben definito, ed ecco di seguito i tratti caratteristici che ne distinguono il linguaggio.

Ecco i 10 marchi più riconoscibili nei film di Martin Scorsese

Carrellata

Ray Liotta Quei bravi ragazzi

È evidente che Scorsese ama riprendere avanti e indietro con una carrellata piacevole e ben eseguita, ripresa su binari che usa in molti dei suoi film. In termini semplici, il primo dei 10 marchi, è la tecnica della carrellata che prevede lo spostamento della macchina da presa in modo da seguire un soggetto o esplorare un determinato spazio.

Sebbene l’uso più famoso di questa tecnica sia l’iconica scena di Copacabana di Quei bravi ragazzi, ha usato questa mossa con grande effetto molte volte nella sua filmografia, a volte in modi che comunicano con il suo lavoro precedente. In The Irishman del 2019 , ad esempio, il brivido e l’eccesso della carrellata di Copacabana si rispecchiano invece in un tour lento e meditativo attraverso una casa di cura. Un esempio meno discusso, ma eccezionale, è in Gangs of New York , durante una ripresa singola che segue un gruppo di giovani uomini mentre si preparano a partire verso quella che sarà probabilmente una fine tragica e sanguinosa.

Miglior esempio: Quei bravi ragazzi

Fermo immagine

anni Ottanta Martin Scorsese

Se fatto male, è uno degli abbellimenti più sdolcinati che si possano aggiungere a un film, ma se fatto con attenzione, può produrre momenti indimenticabili e davvero di grande impatto. Fortunatamente, Scorsese ha trasformato il fermo immagine in una scienza e lo ha utilizzato nelle scene come si farebbe con la punteggiatura in una frase.

Nell’apertura di Re per una notte viene utilizzata la tecnica per frenare un momento sovrastimolante, invece in Toro scatenato permette al pubblico di vedere lampi di momenti riconoscibili nella storia. È un effetto che a volte sembra che i suoi film si stiano prendendo un momento per espirare o altre volte sembra che stiano trattenendo il respiro.

Miglior esempio: Toro scatenato

Robert De Niro

Robert De Niro in Re per una notte

Il rapporto tra regista e attore è essenziale per qualsiasi film, ma non tutti gli accoppiamenti sono in grado di raggiungere la stessa chimica pura che è stata forgiata tra Martin Scorsese e Robert De Niro. Il loro legame cinquantennale va oltre lo schermo. Sulla scia delle critiche negative rivolte al suo dramma musicale del 1977, New York, New York, Scorsese toccò momentaneamente il fondo nella sua iniziale carriera e nella sua vita personale. De Niro, in parte, ha sfidato il regista a tornare alle sue ambizioni e ad andare avanti realizzando Toro Scatenato, diventato poi una pietra miliare della cinematografica della coppia.

L’attore Robert De Niro ha regalato a Scorsese alcune delle migliori interpretazioni della sua carriera, che a loro volta hanno contribuito a definire alcuni dei migliori film della carriera di Martin. Da Taxi Driver negli anni Settanta, a Toro Scatenato negli anni Ottanta fino al recentissimo Killers of The Flower Moon, questo duo rimane quanto più dinamico possibile. Con tutti i film di Scorsese in cui si trova, tuttavia, fa strano non vedere De Niro apparire in qualsiasi momento durante The Departed o Gangs of New York, infatti il leggendario attore ha rifiutato entrambe le potenziali collaborazioni.

Miglior esempio: Robert De Niro apparso in 10 lungometraggi e un cortometraggio

Violenza

The Departed Leonardo DiCaprio

Uno degli temi più evidenti nei film del regista italoamericano è non fuggire dalla violenza sullo schermo. Spesso riflettente del suo passato personale, degli incidenti e i casi di violenza a cui ha assistito crescendo nel quartiere di Little Italy. Martin Scorsese in genere mette in mostra la brutalità non per glorificarla, ma per illustrare le dure verità nelle storie che racconta.

Anche nei suoi primi lavori, come nel suo cortometraggio The Big Shave, le scene scioccanti di sangue servivano a commentare il lato oscuro del comportamento umano. In The Departed – il bene e il male, ad esempio, usa la violenza per ritrarre le conseguenze cicliche dei peccati dei suoi personaggi, mentre in Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno fa luce sulla realtà della mafia di basso livello. È interessante notare che la creazione di quest’ultimo citato è stata aiutato dal leggendario Francis Ford Coppola, che ha contribuito a finanziare il film.

Miglior esempio: Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno 

Temi religiosi

Andrew Garfield Silence

Il regista provenendo da un ambiente cristiano cattolico dedica una gran parte della sua rappresentazione del soggetto sotto forma d’immagini e temi incentrati su Cristo. Il regista ha confermato quest’anno, durante una conferenza stampa, che continuerà in questa esplorazione, affermando ” ho risposto all’appello agli artisti del Papa nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo la sceneggiatura di un film su Gesù”.

In Silence del 2016, questi temi vengono portati alla luce attraverso la storia di due missionari cristiani la cui fede scelta minaccia le loro vite. Nel controverso L’ultima tentazione di Cristo, il tema della religione è il veicolo attraverso il quale Scorsese contempla l’idea stessa dell’umanità. Sebbene il film sia stato accolto positivamente dalla critica, il suo contenuto (che si prende molte libertà con il testo su cui è basato) ha fatto frusciare le piume tra il pubblico cristiano per non dire altro, facendolo condannare da molte figure influenti, inclusa la stessa Madre Teresa.

Miglior esempio: Silence 

Protagonisti moralmente corrotti

The Departed cast

Anche se molti spettatori sembrano dimenticarlo, il protagonista di una storia non deve assolutamente essere rappresentato come un eroe o addirittura come una brava persona, cosa che Martin Scorsese sa fin troppo bene. Osservando i personaggi principali della sua filmografia, sarebbe difficile trovare molti tipici eroi di Hollywood nella sua lista di protagonisti.

Da uno stalker egocentrico e assassino Travis Bickle, allo spregiudicato broker newyorkese Jordan Belfort, i protagonisti di Scorsese non sono proprio persone con cui vorresti essere amico in realtà. Per non parlare dei protagonisti dei suoi film sulla mafia, che sono nobili proprio come ci si aspetterebbe. Ciò che spesso distingue questi personaggi, tuttavia, è la loro complessità. Che si tratti del loro ingegno, del loro fascino, di uno stile di vita apparentemente invidiabile o semplicemente di un fattore “interessante”, spesso c’è qualcosa in queste figure che almeno le rende interessanti da guardare mentre fanno cose, ovviamente, terribili.

Miglior esempio: The Departed

Turpiloquio

The Wolf of Wall Street film

Scorsese ha utilizzato efficacemente un linguaggio volgare e turpiloquio per intensificare alcuni dei momenti più intensi dei suoi film, così come alcuni dei più divertenti. Il migliore esempio della sua lunga filmografia è The Wolf of Wall Street, ad un certo punto deteneva il record mondiale per il maggior numero di “fanculo” in un singolo film, con l’incredibile cifra di 569 nel corso dei suoi 180 minuti di durata. Un articolo di Vulture divide addirittura ulteriormente la volgarità di The Wolf of Wolf Street, dal numero totale di parolacce presenti nel film che sono ben 687 al personaggio più profano cioè Jordan con 332 bestemmie.

Miglior esempio: The Wolf of Wall Street 

Storie vere

Killers of the Flower Moon recensione film

Sebbene abbia crediti di scrittura su alcuni dei suoi lavori migliori, anche lo stesso Scorsese ha parlato di come non si considera uno scrittore. Piuttosto, discute apertamente di come tende ad essere attratto dalle storie degli altri, come evidenziato dal fatto che molti dei suoi film sono basati su fatti reali.

Molti dei suoi film polizieschi sono ispirati da persone e luoghi in cui è cresciuto, il che aiuta le sue storie a raggiungere un livello di autenticità che non è facile da falsificare. Al di fuori delle sue esperienze personali, attinge anche da storie vere trovate nei libri, come ha fatto con Killers of the Flower Moon, L’età dell’innocenza, Shutter Island e Silence.

Miglior esempio: Killers of the Flower Moon

Narrazione e voce fuori campo

Taxi Driver Cannes

Un altro espediente cinematografico che può funzionare per rendere un film più ricco dal punto di vista narrativo o sorprendentemente banale è l’uso della narrazione. Nelle mani di un regista come Scorsese, però, è praticamente sempre la prima cosa. L’uso di gran lunga più famoso della narrazione nei suoi film è in Quei bravi ragazzi , che si rivela una scelta efficace fin dalla scena iniziale.

Come altri aspetti del film, lo rispecchia anche in The Irishman con la voce fuori campo di Frank Sheeran. In Taxi Driver, la tecnica aiuta a mettere gli spettatori nella mente di un uomo che si è illuso fino alla follia. In The Wolf of Wall Street , la voce fuori campo è usata per mostrare il narratore del tutto inaffidabile della storia, facendo sì che il pubblico si chieda se loro stessi non si siano lasciati ingannare dall’uomo d’affari.

Miglior esempio: Taxi Driver 

Umorismo nero

Rosanna Arquette in Fuori orario

Il primo posto di questa classifica dei 10 marchi nel cinema di Martin Scorsese è quello per l’umorismo nero. Sebbene abbia realizzato film su alcuni degli aspetti più oscuri e riprovevoli delle persone e della società in cui vivono, in qualche modo Martin riesce a incorporare alcuni momenti stranamente divertenti in molti di essi. Questo è probabilmente il momento migliore per far luce su Fuori orario, la divertente commedia dark di Scorsese della metà degli anni Ottanta. Anche se quasi nulla di ciò che accade al protagonista, di questa folle avventura in una notte, sarebbe divertente se accadesse a qualcuno nella vita reale, è così divertente guardarlo come finzione.

Questo è il caso di altri titoli di Scorsese come l’assurdamente satirico The Wolf of Wall Street e anche The Departed. Se mai ci fosse qualche dubbio sul fatto che Martin a volte non tenga a mente l’umorismo mentre realizza anche le scene più violente, la rivisitazione di Spike Lee di una risata che hanno condiviso, durante la realizzazione di un momento particolarmente raccapricciante, è la prova che sa esattamente cosa sta facendo.

Miglior esempio: Fuori orario

Martin Scorsese: fu Robert De Niro a consigliarmi di lavorare con Leonardo DiCaprio

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In occasione dell’uscita di Killers of the Flower Moon il nostro Adriano Ercolani ha avuto il piacere di intervistare il leggendario regista Martin Scorsese, al quale ha confessato un particolare aneddoto, ovvero, come ha scoperto Leonardo DiCaprio. Il merito è tutto di Robert De Niro.

“Con Robert siamo cresciuti insieme, ci conosciamo fin da quando eravamo adolescenti”. dice Martin Scorsese a Cinefilos.it – “È l’unico attore che sa veramente da dove vengo, che tipo di persone frequentavo. Gli anni ‘70 per il nostro rapporto sono stati un grande banco di prova, abbiamo sperimentato tutto il possibile e abbiamo scoperto di poterci fidare l’uno dell’altro. In quel periodo Robert come star possedeva un potere enorme e avrebbe potuto facilmente prendere il controllo dei nostri film. Non ho mai avuto paura di questo. Lavoravamo in libertà, desiderosi di sperimentare, senza alcuna paura. Anni dopo mi disse che in un film intitolato Voglia di ricominciare aveva recitato con un ragazzo, un certo Leonardo DiCaprio, e mi consigliò di lavorarci un giorno. Lo disse in maniera quasi casuale, ma non lo era affatto”.

“Non era da Bob, uno che non dà mai questo tipo di suggerimenti”. A continuato Scorsese –  “Così anni dopo Leo rese possibile la realizzazione di Gangs of New York, visto che dopo Titanic era una star mondiale. Il nostro rapporto si è consolidato con The Aviator, ho capito grazie a quel film che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. La svolta è arrivata con The Departed, un thriller che Bill Monahan riscriveva continuamente per stare dietro all’interpretazione febbrile di Leo. Quello è stato il progetto che mi ha fatto capire quanto, anche se abbiamo età diverse, possediamo moltissime cose in comune, un’affinità umana e intellettuale. Per The Wolf of Wall Street mi sono fidato completamente di lui, e durante le riprese mi ha regalato momenti incredibili”.

LEGGI TUTTA L’INTERVISTA QUI

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Martin Scorsese: ecco di cosa parlerà il film su Gesù e quando inizieranno le riprese!

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Sebbene non si sappia molto del nuovo film di Martin Scorsese su Gesù, il regista si è aperto su quando intende iniziare le riprese di una parte del progetto.

Parlando con America Magazine di recente, a Martin Scorsese è stato chiesto del suo nuovo film e del motivo per cui sta cercando di fare un altro film su Gesù dopo il film del 1988 L’ultima tentazione di Cristo. Scorsese ha detto che una conversazione avuta con Papa Francesco gli ha fatto pensare a come presentare Gesù in un contesto moderno e che spera di iniziare presto a girare parte del film.

Sto pensando in risposta a ciò che ha scritto Papa Francesco e all’idea di rendere Gesù accessibile, non mettendo Gesù su un muro o in un dipinto o in una vetrata“, ha detto Scorsese. “Gesù è immediato, con noi ora, proprio nella stanza mentre parliamo. E si tratta dell’accessibilità di ciò che Gesù è e continua ad essere nella nostra vita. Per questo sto pensando a un film che potrebbe essere in parte moderno, in parte antico, non ne sono del tutto sicuro. Abbiamo elaborato una sceneggiatura, io e [il collaboratore di lunga data] Kent Jones. Spero di poterne girare una parte in aprile per poterlo realizzare“.

Il film non sarà la “solita narrazione lineare” della vita di Gesù

Martin Scorsese ha poi aggiunto che il suo film non sarà una versione “solita e lineare” della vita di Gesù, dicendo che una parte del film sarà basata sul libro A Life of Jesus di Shūsaku Endō, che tratta della figura di Gesù e di come si rapporta alla vita delle persone al giorno d’oggi.

Ma non si tratterebbe in alcun modo di una narrazione consueta e lineare della vita di Gesù”, ha detto Martin Scorsese. “Sarebbe qualcosa che ci fa pensare a Gesù nel presente. E anche in modo diverso. In parte si baserebbe su ciò che Shūsaku Endō ha scritto nel suo libro Una vita di Gesù. Mi è sembrato molto interessante il modo in cui affronta la questione da un punto di vista asiatico per farci vedere Gesù in un altro modo, e come si riferisce alla nostra vita attuale. E come sarà sempre qualcosa al centro della nostra vita“.

Martin Scorsese, che ha già realizzato L’ultima tentazione di Cristo nel 1988, ha annunciato di voler realizzare un nuovo film su Gesù Cristo nel maggio 2023, dopo che lui e la moglie Helen Morris hanno incontrato privatamente Papa Francesco in Vaticano. Nell’ottobre 2023, Scorsese ha anche confermato a Sight and Sound che il film non avrebbe avuto una narrazione lineare. Martin Scorsese è attualmente candidato all’oscar come miglior regista per Killers of the Flower Moon

Martin Scorsese: 10 cose che non sai sul regista

Martin Scorsese: 10 cose che non sai sul regista

Il regista Martin Scorsese è tra i più celebri e rispettati autori della storia del cinema, nonché personalità poliedrica e tra i maggiori esperti della settima arte in tutte le sue forme. Dai primi film realizzati negli anni Sessanta, quando contribuì alla rivoluzione della New Hollywood, fino a quelli più recenti, Scorsese continua a dimostrare un talento irraggiungibile, in costante evoluzione, che lo colloca insindacabilmente tra quei grandi maestri che hanno contribuito al prestigio dell’arte da loro adoperata.

Ecco 10 cose che non sai di Martin Scorsese.

Martin Scorsese: la sua filmografia

1. Ha diretto alcuni tra i più celebri film della storia. Il primo film realizzato da Scorsese risale al 1967, ed è Chi sa bussando alla mia porta. Negli anni successivi si affermerà poi grazie a pellicole come America 1929 – Sterminateli senza pietà (1972), Mean Streets (1973), Alice non abita più qui (1974), Taxi Driver (1976), con Robert De Niro, New York, New York (1977), Toro Scatenato (1980), Re per una notte (1983), Fuori orario (1985), Il colore dei soldi (1986), L’ultima tentazione di Cristo (1988), con Willem Dafoe, Quei bravi ragazzi (1990), con Joe Pesci, Cape Fear (1991), L’età dell’innocenza (1993), con Daniel Day-Lewis, Casinò (1995), Al di là della vita (1999), Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), con Leonardo DiCaprio, The Departed (2006), con Jack Nicholson, Shutter Island (2010), Hugo Cabret (2011), The Wolf of Wall Street (2013), Silence (2016), con Andrew Garfield, e The Irishman (2019), con Al Pacino. Nel 2023 porta al cinema Killers of the Flower Moon.

2. È un affermato produttore. Da sempre all’attività di regista Scorsese lega quella di produttore esecutivo, ricoprendo tale ruolo spesso per piccoli film indipendenti. Oltre ad aver prodotto molti dei suoi film, egli ha infatti sostenuto titoli come Cose nostre – Malavita (2013), Bleed (2016), Free Fire (2016), Before the Flood (2016), A Ciambra (2017), Edison – L’uomo che illuminò il mondo (2017), con Benedict Cumberbatch, Lazzaro felice (2018), The Souvenir (2019), Diamanti grezzi (2019), con Adam SandlerShirley (2020), Pieces of a Woman (2020), Il collezionista di carte (2021), Maestro (2023) e Pet Shop Days (2023). È stato inoltre produttore esecutivo delle serie Boardwalk Empire: L’impero del crimine (2010-2014) e Vinyl (2016).

3. È stato anche attore. Scorsese è uno dei quei registi a cui piace fare dei cameo nei propri film. Tra i più celebri vi sono quelli in Taxi Driver, Fuori orario, L’età dell’innocenza, Gangs of New York e Hugo Cabret. Ma nel corso degli anni non ha mancato di interpretare veri e propri ruoli in film come Il pap’occhio (1980), Round Midnight (1986), Sogni (1990), dove ricopre dà corpo a Vincent Van Gogh, Quiz Show (1994), di Robert Redford, Cerca e distruggi (1995) e La dea del successo (1999).

Martin Scorsese dirige Taxi Driver

4. Ha avuto un duro scontro con i produttori. Taxi Driver è il film che ha reso celebre Scorsese a livello mondiale. Eppure non tutti erano pronti a credere in tale progetto, e tra questi vi erano i dirigenti della Columbia Pictures. Al regista furono infatti imposti una serie di tagli, per eliminare alcune scene giudicate troppo violente. Secondo alcune leggende, Scorsese minacciò di uccidersi se lo avessero costretto a rimontare il film, mentre un altra versione prevede che si presentò dai produttori con una pistola, intimandoli di non ritoccare il film. Quale che sia la verità, alla fine le due parti raggiunsero un accordo comune.

5. Non era previsto il suo ruolo nel film. All’interno del film Scorsese compie un iconico cameo, dando vita ad un controverso passeggero del taxi guidato dal protagonista. Questi, in particolare, racconta i propri desideri di vendetta sulla moglie, la quale lo tradiva. Originariamente però, il ruolo avrebbe dovuto essere ricoperto da un attore professionista, ma poiché questi si infortunò dovette rinunciare. Scorsese ricevette allora da De Niro consigli di recitazione su come affrontare la parte.

Martin Scorse dirige Casinò

6. Ha inserito un preciso “easter egg” nel film. Casinò si presenta come un adattamento di una storia vera, dove non si menziona mai il vero casinò coinvolto nelle vicende, ovvero lo Stardust. Martin Scorsese, tuttavia, vi fa comunque riferimento attraverso la colonna sonora, in cui la canzone “Stardust” si può ascoltare per ben tre volte diverse. Una versione strumentale viene suonata durante il matrimonio di Ace e Ginger, e una versione vocale si sente durante la scena in cui Remo chiede a Marino se Nicky e Ginger stanno facendo sesso. Infine, il brano si può ascoltare durante la fine dei titoli di coda.

Martin Scorsese e il suo nuovo film: Killers of the Flower Moon

7. Ha desiderato a lungo realizzare questo film. Il nuovo film di Scorsese, Killers of the Flower Moon, racconta dell’indagine svolta un’ondata di omicidi di ricchi nativi all’inizio degli anni ’20 nella contea di Osage, in Oklahoma. Gli omicidi sono avvenuti dopo che grandi giacimenti petroliferi furono scoperti sotto la terra del popolo Osage e per i quali furono concessi in tribunale i diritti sui profitti. Tutto ciò viene raccontato nell’omonimo libro di David Grann, dopo aver letto il quale Scorsese ha subito deisderato trarne un film. Per farlo, il regista ha trascorso diverso tempo a contatto con la comunità Osage affinché gli concedessero la loro benedizione e lo aiutassero a realizzare il film.

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio

8. Ha stretto un sodalizio artistico con il noto attore. In occasione del casting per Gangs of New York, Scorsese conosce Leonardo DiCaprio, con il quale intraprende da quel momento un fortunato sodalizio artistico. I due si sono poi riuniti per lavorare insieme a The Aviator,The Departed, Shutter Island e The Wolf of Wall Street e per il cortometraggio The Audition. Nel 2023 tornano infine a lavorare insieme per Killers of the Flower Moon. Per i film di Scorsese, DiCaprio è stato candidato all’Oscar in due occasioni e l’attore ha sempre dichiarato di aver raggiunto una sintonia tale con Scorsese per cui si capiscono al minimo accenno.

Martin Scorsese e le sue origini italiane

9. Ha dedicato un documentario alle proprie origini. Il cognome originario della famiglia del regista era “Scozzese”, poi modificato in “Scorsese” per un errore di trascrizione in alcuni documenti. Figlio di Luciano Charles Scorsese e di Catherine Cappa, il regista ha, come si intuisce, delle origini italiane. I suoi nonni, sia paterni che materni, erano immigrati italiani originari rispettivamente di Polizzi Generosa e di Ciminna (entrambi comuni della provincia di Palermo), giunti negli Stati Uniti agli inizi del XX secolo. A queste sue origini e alla vita come italoamericani, Scorsese ha dedicato un documentario nel 1974 dal titolo, appunto, Italoamericani.

Martin Scorsese: chi è la sua coniuge

10. È sposato con una produttrice. Nel corso della sua vita, Scorsese si è sposato cinque volte e tra le sue mogli vi è anche l’attrice italiana Isabella Rossellini, a cui il regista è stato legato dal 1979 al 1982. Dal 1999, invece, è sposato con la produttrice Helen Morris da cui ha avuto, nello stesso anno, la figlia Francesca. Ad ogni modo, Scorsese mantiene un certo riserbo sulla propria vita privata, anche se grazie all’account Instagram della figlia si possono ogni tanto vedere alcuni momenti della loro vita quotidiana tra le mura domestiche.

Fonte: IMDb

Martin Scorsese: “Solo un paio di film e poi smetto”

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scorseseDurante una conferenza stampa al Marrakech Film Festival Martin Scorsese, dopo aver introdotto il suo ultimo lavoro Wolf of Wall Street, ha lasciato una dichiarazione che non farà certo piacere ai tanti estimatori del maestro newyorchese.

Scorsese, con la solita autoironia, ha spiegato infatti che la voglia di fare altri film è sempre uguale, ma è probabile che finirà presto: “Sì, ho il desiderio di fare molti film , ma ho 71 anni e c’è solo un altro paio di film che mi rimangono, se riesco a farli.”

“Mi mancano i tempi in cui avevo la voglia e la passione di sperimentare e provare diversi tipi di film, ma di fatto quello che mi manca è proprio il tempo. C’è l’obbligo, quando si invecchia di stare con la propria famiglia . Sono stato molto fortunato negli ultimi 10 anni o giù di lì, ad aver trovato dei progetti che mi hanno permesso di unire il mio desiderio di fare film e il mio impegno nel realizzarli, con la necessità di adempiere agli obblighi familiari e finanziari”.

In effetti, se non fosse stato per Leonardo DiCaprio , Scorsese avrebbe lasciato il cinema in precedenza: “Ha rigenerato il mio entusiasmo nel fare i film. Soprattutto perché, quando si invecchia, diventa fisicamente difficile reggere le pressioni economiche degli studios. Tu sei responsabile di un sacco di soldi e quindi la colpa se sbagli è solo tua. Ma è possibile? E’ stato il suo entusiasmo a farmi continuare nel mio lavoro, a farmi realizzare i cinque film che ho fatto con lui.”

Riuscirà la stella di The Amazing Spider-Man, Andrew Garfield, nel probabile prossimo film di Scorsese, Silence (le riprese dovrebbero iniziare a luglio 2014) a prendere l’eredità di Di Caprio e fargli tornare la voglia di fare cinema?

Martin Scorsese: “Il mondo intero si è aperto davanti a me, ma è troppo tardi”

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Martin Scorsese ha ancora il fuoco dentro per fare più film, ma il prolifico regista sente di aver imparato le cose troppo tardi. Parlando con Deadline in un profilo esclusivo, a Scorsese è stato chiesto se avesse ancora il fuoco per fare film a 80 anni. Il regista ha detto che “deve farlo“, ma sente che il mondo gli si è aperto troppo tardi.

Devo. Devo. Sì“, ha detto Martin Scorsese. “Vorrei potermi prendere una pausa per otto settimane e fare un film allo stesso tempo [ride]. Il mondo intero si è aperto a me, ma è troppo tardi. È troppo tardi.” Quando gli è stato chiesto esattamente cosa intendesse, la leggenda ottantenne ha riconosciuto la alla sua età sente come se non ci fosse “più tempo“. Ha poi fatto riferimento a una storia del collega regista e leggenda Akira Kurosawa. Quando ha ricevuto un Oscar onorario nel 1990, Kurosawa ha notoriamente notato che stava appena iniziando a capire la “possibilità del cinema“, ma che era troppo tardi per lui.

Secondo Scorsese, all’epoca non capiva cosa intendesse il leggendario regista, ma ora sì. Io sono vecchio. Ho letto cose. Vedo cose. Voglio raccontare storie e non c’è più tempo”, ha detto Scorsese. “Kurosawa, quando ha vinto il suo Oscar, quando George [Lucas] e Steven [Spielberg] glielo hanno dato, ha detto: “Sto solo ora iniziando a vedere la possibilità di cosa potrebbe essere il cinema, ed è troppo tardi“. Aveva 83 anni. A quel tempo, ho detto: “Mi sono chiesto cosa intendesse” Ora so cosa intendeva”.

Il prossimo film di Martin Scorsese sarà l’attesissimo Killers of the Flower Moon, presentato al Festival di Cannes in questi giorni e accolta da una lunga standing ovation di applausi. Il film vede protagonisti Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone, Jesse Plemons, Tantoo Cardinal e Brendan Fraser. Il film uscirà il 6 ottobre 2023.

Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

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Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

Il commento di Martin Scorsese “contro” i cinecomic Marvel ha fatto il giro del mondo e causato parecchie reazioni piccate soprattutto da parte di chi quei cinecomic li fa. Mentre Kevin Feige sembra allegramente estraneo a questa polemica, forse troppo impegnato a quantificare la fortuna che questi “parchi a tema” gli hanno fruttato, persone del calibro di Samuel L. Jackson non riescono a tacere.

L’attore, che nel franchise interpreta Nick Fury, ha risposto a Scorsese dicendo che “un film è un film” e non c’è affatto bisogno di paragonarlo ad altri modi o strumenti di intrattenimento, proprio perché il regista newyorkese ha paragonato i film dei Marvel Studios ad un parco a tema.

La replica dell’attore è stata seguita a ruota dalle reazioni di Joss Whedon e di James Gunn. Il regista di The Avengers ha portato a esempio il lavoro che proprio Gunn ha svolto con i personaggi di Guardiani della Galassia per controbattere al fatto che Scorsese ha parlato di mancanza di emozioni umane con cui entrare in sintonia nei film Marvel.

“Per questo non chiedetemi perché sono sempre arrabbiato” ha chiuso poi il regista, citando la battuta di Mark Ruffalo/Bruce Banner/Hulk nel suo The Avengers.

Le dichiarazioni di Scorsese sono state in più occasioni travisate, nelle ultime ore, ma il regista si è solo limitato a dire che i film Marvel non sono cinema perché somigliano di più a un parco a tema, che è più o meno quello che si dice in maniera diffusa in merito alla qualità dei singoli film del MCU. Per quanto riguarda il progetto produttivo, invece, è chiamo che lo Studio è un grande esempio di industria vincente.

Martin Scorsese trollato dalla figlia sulla questione Marvel

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Martin Scorsese trollato dalla figlia sulla questione Marvel

La figlia di Martin Scorsese, Francesca, ha voluto prendersi gioco del padre e lo ha fatto in maniera decisamente sarcastica. In che modo? Incartando i suoi regali di Natale con della carta a tema Marvel!

Siamo tutti a conoscenza della lunga controversia iniziata quando il leggendario regista di Taxi Driver e Toro Scatenato ha condiviso la sua opinione in merito ai film della Casa delle Idee, etichettandoli come “non cinema”. Controversia che ha visto coinvolti anche altri importanti esponenti dell’industria cinematografica hollywoodiana e che si è poi appianata con una lungo editoriale scritto dallo stesso Scorsese e pubblicato sulle pagine del New York Times, in cui il regista di The Irishman ha chiarito la sua posizione in merito una volta per tutte.

Adesso, una delle persone che sicuramente conosce Martin Scorsese meglio di chiunque altro, ha aspettato il momento giusto per offrire a tutti coloro che si sono appassionati alla vicenda la miglior replica possibile, rispondendo alla “diatriba” con l’arma più potente di tutte: l’ironia.

Francesca Scorsese, giovane attrice apparsa in numerosi cortometraggi e anche in alcuni film di suo padre (tra cui The Aviator e The Departed), è attualmente impegnata sul set con Luca Guadagnino per le riprese della miniserie We Are Who We Are. Come portato all’attenzione da un utente di Twitter, Francesca ha condiviso una storia su Instagram nella quale ha mostrato i regali comprati per papà Martin in occasione delle festività natalizie, coperti con carta da regalo a tema Marvel.

Come avrà reagito Martin Scorsese? Si sarà divertito a strappare via le immagini di Iron Man, Captain America e Hulk? Sarebbe stato interessante e sicuramente divertente vedere anche la sua reazione…

Di sicuro, in famiglia sembrano non prendere le cose troppo sul serio e, soprattutto, sanno come mantenere vivo lo spirito del Natale! Di seguito uno screenshot della storia che testimonia l’originalissima idea messa in pratica da Francesca:

Fonte: ScreenRant

Martin Scorsese tra Sinatra, Silence e The Irishman

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Martin Scorsese si prepara per dirigere il dramma finanziario The Wolf of Wall Street, ma un altro dei suoi tanti progetti si sta avvicinando alla fase di produzione, infatti, la Universal Pictures ha voluto Billy Ray (State of Play) per scrivere la sceneggiatura del biopic Sinatra. Ancora poco si sa circa la trama del film o quali aspetti della vita di Sinatra vedremo rappresentati sullo schermo e tanto mento ci sono notizie sull’attore che potrebbe interpretare una tale icona, ma sappiamo tutti che in questi ultimi anni Scorsese ha dimostrato di essere un grande fan di Leonardo DiCaprio e che potrebbe essere uno dei papabili al ruolo.

Dopo Hugo Cabret, Scorsese era finalmente pronto per affrontare il dramma su un sacerdote gesuita del 17° secolo. Silence, progetto in fase di elaborazione da svariati anni e anche uno dei più voluti dal regista statunitense, tuttavia, per ragioni ancora sconosciute, correva voce che il produttore di Hugo Cabret, Graham King, ha progettato la realizzazione e il finanziamento sia del film che del regista ma non si sono più avute informazioni sugli accordi definitivi. Oltre a Silence e Sinatra, Scorsese sta sviluppando il dramma The Irishman che vede protagonisti Robert De Niro e Al Pacino ma ancora nessuno è stato ingaggiato per scrivere lo script.

A questo punto non si sa quale dei tre progetti  sarà il prossimo per Scorsese appena si concluderanno le riprese di The Wolf of Wall Street, ma  si accettano scommesse!

Fonte: Collider

Martin Scorsese sulla bocciatura di Leonardo DiCaprio agli Oscar: “La sua performance resisterà”.

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Martin Scorsese afferma che l’interpretazione di Leonardo DiCaprio in Killers of the Flower Moon “resisterà ancora” nonostante la mancata candidatura all’Oscar per il ruolo. Parlando con Variety, Martin Scorsese ha reagito al recente rifiuto dell’Oscar per l’attore protagonista di Killers of the Flower Moon.

Riguardo all’interpretazione di DiCaprio, Scorsese ha dichiarato: “Si è spinto così a fondo nelle complessità e nelle contraddizioni di un uomo così debole, così malleabile, che ha fatto cose indicibili, ma che ha anche amato veramente sua moglie. Leo ha creato senza paura un vero Uomo Qualunque… un Uomo Qualunque che la gente non vuole riconoscere. E questo resterà nel tempo“.

Lily Gladstone, che interpreta Mollie Kyle in Killers of the Flower Moon, ha anche detto che i suoi genitori erano “arrabbiati” quando hanno scoperto che DiCaprio non era stato nominato. Ha aggiunto: “DiCaprio è stato il primo a mandarmi un messaggio di congratulazioni, con tanto di coriandoli. Gli ho detto quanto fossimo tutti sconvolti. La mia nomination è in parte uguale alla sua. Non avrei potuto fare quello che ho fatto senza la sua generosità come attore e come essere umano“.

Quali nomination agli Oscar ha ricevuto Killers of the Flower Moon?

Anche se non ha ottenuto la nomination all’Oscar per l’attore protagonista, Killers of the Flower Moon ha comunque ottenuto le nomination all’Oscar per il miglior film (Dan Friedkin, Bradley Thomas, Scorsese e Daniel Lupi, produttori), attore non protagonista (Robert De Niro), attrice protagonista (Lily Gladstone), Fotografia (Rodrigo Prieto), Costumi (Jacqueline West), Regia (Martin Scorsese), Montaggio (Thelma Schoonmaker), Musica (colonna sonora originale) (Robbie Robertson), Musica (canzone originale) (Wahzhazhe (A Song For My People), musica e testi di Scott George) e Scenografia (Jack Fisk e Adam Willis).

Tra i nominati per Attore protagonista, invece, figurano Bradley Cooper per Maestro, Colman Domingo per Rustin, Paul Giamatti per The Holdovers, Cillian Murphy per Oppenheimer e Jeffrey Wright per American Fiction. Killers of the Flower Moon è attualmente disponibile in streaming su Apple TV+.

Martin Scorsese sui blockbuster: “Il pericolo è rappresentato dagli effetti sulla nostra cultura”

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Martin Scorsese continua ad avere giudizi negativi sui blockbuster ei successi moderni e l’era dello streaming. In una recente intervista con GQ, il regista di Taxi Driver e The Wolf of Wall Street e l’imminente Killers of the Flower Moon si è espresso ancora una volta contro ciò che i film di successo e i film in franchising di fumetti stanno attualmente facendo all’industria di Hollywood. Il pericolo è quello che sta facendo alla nostra cultura“, ha detto. “Perché ci saranno generazioni ormai che penseranno che i film siano solo quelli: ecco cosa sono i film.”

Quando l’intervistatore ha sottolineato che probabilmente le persone già ci credono, Martin Scorsese ha continuato: “Lo pensano già. Ciò significa che dovremo reagire più forte. E deve provenire dal livello di base. Deve venire dagli stessi registi. E avrai, sai, i fratelli Safdie, e avrai Christopher Nolan , capisci cosa intendo? E colpiscili da tutti i lati. Colpiscili da tutti i lati e non arrenderti. Vediamo cosa hai ottenuto. Vai là fuori e fallo. Vai a reinventare. Non lamentarti di questo. Ma è vero, perché dobbiamo salvare il cinema”.

Parlando ulteriormente con GQ dell’era dello streaming, Martin Scorsese ha affermato di non classificare i “contenuti prodotti” come cinema. Ha continuato: “È quasi come se l’intelligenza artificiale realizzasse un film. E questo non significa che non ci siano registi incredibili e addetti agli effetti speciali che realizzano bellissime opere d’arte. Ma cosa significa? Cosa ti daranno questi film? A parte una sorta di consumazione di qualcosa e poi eliminandolo dalla tua mente, da tutto il tuo corpo, sai? Allora cosa ti dà?”

Martin Scorsese, che ha combattuto attivamente per la conservazione e il restauro dei film durante tutta la sua carriera, ha fatto commenti simili in passato. Nel 2019, Scorsese ha paragonato il Marvel Cinematic Universe ai “parchi a tema”. Ha detto all’Empire Magazine che crede che i film Marvel non siano “il cinema di esseri umani che cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche a un altro essere umano Quando i suoi commenti sono diventati virali, Martin Scorsese ha scritto un articolo per il New York Times spiegando perché non gli interessano i film Marvel. “Perché non lasciare che i film sui supereroi e altri film in franchising lo siano? Il motivo è semplice”, ha scritto. “In molti posti in questo paese e in tutto il mondo, i film in franchising sono ora la tua scelta principale se vuoi vedere qualcosa sul grande schermo. È un momento pericoloso per il cinema e ci sono meno sale indipendenti che mai. L’equazione si è capovolta e lo streaming è diventato il sistema di distribuzione principale. Eppure, non conosco un solo regista che non voglia progettare film per il grande schermo, da proiettare davanti al pubblico nelle sale”. L’ultimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon , uscirà nei cinema e in IMAX negli Stati Uniti il ​​20 ottobre 2023.