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Mortal Kombat 2: le foto dal set mostrano Tati Gabrielle come Jade

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Il produttore di Mortal Kombat 2, Todd Garner, ha recentemente condiviso una foto del set che ha (quasi) confermato che Hiroyuki Sanada riprenderà il ruolo di Scorpion, e ora è intervenuto sui social media per stuzzicare alcuni dei nuovi personaggi del sequel.

Gli scatti mostrano un nuovo look del logo ufficiale del titolo, insieme al ventaglio chiodato di Kitana e al martello di Shao Kahn. Inoltre, per la prima volta, possiamo dare un’occhiata al dietro le quinte dell’attrice di Le avventure di Sabrina, Tati Gabrielle, nel ruolo di Jade.

Nei giochi, Jade è l’amica di sempre e la guardia del corpo della principessa Kitana, che serve anche come uno dei più letali assassini e spie di Shao Kahn. Scoprite le foto ai link sottostanti.

Tutto quello che sappiamo su Mortal Kombat 2

Il primo film non ha ottenuto una vittoria impeccabile al botteghino, ma è andato abbastanza bene – soprattutto come una delle prime grandi uscite dell’era Covid con un debutto in streaming day-and-date – da giustificare un sequel, e le riprese si stanno svolgendo in Australia da giugno.

Come quasi tutte le altre grandi produzioni, Mortal Kombat 2 è stato costretto a sospendere le riprese a causa dei recenti scioperi SAG-AFTRA e WGA, ma la star Karl Urban (Johnny Cage) ha recentemente confermato che le riprese sono riprese.

Il sequel vedrà anche il debutto di altri nuovi eroi e cattivi della longeva serie di videogiochi. Martyn Ford (Red Sonja) interpreterà il cattivo imperatore di Outworld Shao Kahn, Desmond Chiam (Joy Ride) vestirà i panni del re edenico Jerrod, Ana Thu Nguyen (Suka) sarà la regina Sindel e Damon Herriman (Once Upon a Time In Hollywood) interpreterà il demone di Netherrealm Quan Chi.

Torneranno praticamente tutti i personaggi principali – anche quelli che sono stati (apparentemente) uccisi – del primo film: Lewis Tan tornerà nei panni di Cole Young, Jessica McNamee in quelli di Sonya Blade, Josh Lawson in quelli di Kano, Tadanobu Asano in quelli di Lord Raiden, Mehcad Brooks in quelli di Jax, Ludi Lin in quelli di Liu Kang, Chin Han in quelli di Shang Tsung, Joe Taslim in quelli di Bi-Han e Sub-Zero e Max Huang in quelli di Kung Lao.

Chi segna vince: la vera storia dietro al film di Taika Waititi

Chi segna vince: la vera storia dietro al film di Taika Waititi

Il nuovo film di Taika Waititi, Chi segna vince (qui la recensione) è dall’11 gennaio al cinema. Interpretato da Michael Fassbender, questo racconta la storia di quella che è considerata “la peggior nazionale di calcio al mondo”, quella delle Samoa Americane, che nel 2011 tentò però di scrollarsi di dosso questa nomea cercando di qualificarsi al campionato mondiale di calcio 2014, supportata dalla presenza del nuovo allenatore Thomas Rongen. Una vicenda questa già narrata nel documentario del 2014 Next Goal Wins (che è anche il titolo originale del film di Waititi). Con questa sua versione live action, però, il regista di Jojo Rabbit e Thor: Ragnarok si discosta quel tanto che basta dalla storia vera per concentrarsi su determinate dinamiche e tematiche di questa stupefacende vicenda di outsiders in cerca di rivalsa. Ma qual è dunque la vera storia dietro il film?

La vera storia dietro Chi segna vince

La tragedia della nazionale delle Samoa Americane

Iniziamo dalle vicende che hanno portato la nazionale delle Samoa Americane al guadagnarsi la nomea di “peggio nazionale di calcio al mondo”. Da quando nel 1994 è diventata membro della FIFA, ha giocato un totale di 30 partite, perdendole tutte. La peggiore, però, è la storica sconfitta subita l’11 aprile 2001 per mano dell’Australia durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. In quell’occasione le Samoa Americane persero 31 a 0. Anche se può sembrare un risultato umiliante, il solo fatto che la squadra delle Samoa Americane sia riuscita a giocare quella partita è stata già una vittoria. La squadra era infatta stata praticamente sabotata dalla FIFA e mancava di molte delle caratteristiche di una squadra professionistica.

La FIFA aveva infatti richiesto i passaporti statunitensi ai giocatori samoani, squalificando così 19 dei 20 membri della squadra in quanto sprovvisti di tale documento. Solo il portiere Nicky Salapu ha avuto la possibilità di partecipare. È stata a quel punto messa insieme in fretta e furia una nuova squadra con un’età media di 19 anni. Due dei giocatori avevano, ad esempio, solo 15 anni. Il manager Tony Langkilde ha poi dichiarato che molti dei giocatori non erano abituati a giocare per tutti i 90 minuti di una partita professionistica, e c’era chi non aveva le scarpe adatte all’occasione. In realtà, i giocatori non erano nemmeno professionisti al 100%: la maggior parte di loro aveva un lavoro giornaliero, come mostrato nel film di Waititi.

La prima calciatrice transessuale della storia

Ma non è solo per l’enorme sconfitta che la squadra di calcio delle Samoa americane è entrata nella storia. La squadra è stata anche la prima a includere un giocatore di calcio transgender, almeno nei campionati professionistici: Jayah Saelua, identificatasi come fa’afafine, nomenclatura samoana che indica un terzo genere. Assegnati al sesso maschile alla nascita, i fa’afafine incarnano allo stesso tempo i ruoli tradizionalmente attribuiti a un genere o all’altro in una visione binaria del mondo. Alcuni vivono la loro vita come donne, mentre altri scelgono di vivere come uomini, ma adottano alcuni particolari attributi solitamente ritenuti femminili.

Chi segna vince Michael Fassbender Kaimana

Tuttavia, Saelua ha trascorso gran parte del suo tempo in squadra seduta in panchina. “Ho letto da qualche parte che è stato un record quando sono stata convocata in nazionale”, ha raccontato a James Montague, autore del libro sulla storia del calcio Thirty-One Nil. “Ero riserva per tutto il torneo e dovevo uscire prima perché ero ancora al liceo, ma l’allenatore mi ha lanciato dentro per 10 minuti“. In Chi segna vince, Selua è interpretata dall’interprete non-binary Kaimana. Nel film, però, si mostra un’iniziale diffidenza dell’allenatore Rongen nei confronti di Jayah, cosa che non si è mai verificata nella realtà, con il vero Rongen che ha sempre accettato l’identità della giocatrice.

L’arrivo di Thomas Rongen

Dieci anni dopo quell’incredibile batosta, la nazionale era ancora alla ricerca di una guida che potesse aiutarli a migliorare. Ed è a questo punto che entra in scena Thomas Rongen. Nato ad Amsterdam, Rongen si è trasferito negli Stati Uniti nel 1979 per giocare con gli ormai estinti Los Angeles Aztecs. Nel 2011, aveva appena fallito nel portare la squadra americana Under-20 ai Mondiali di calcio del 2011, quando ricevette una strana offerta di lavoro: allenare la squadra di calcio samoana. La parte più bizzarra dell’offerta era che aveva solo tre settimane per prepararli alle qualificazioni per i Mondiali del 2014. “Ho assistito ad alcune partite del torneo dei Giochi del Pacifico e nessuno riusciva a giocare per 90 minuti“, raccontò l’allenatore al sito sportivo The Athletic.

Rongen veniva però da un periodo della sua vita molto difficile. Nel febbraio 2004, la figliastra 19enne di Rongen, Nicole Megaloudis, è deceduta in un incidente stradale. Nicole era una giocatrice di calcio della Virginia Commonwealth University (VCU), dove era una matricola. Secondo il Washington Post, la Polizia di Stato della Virginia ha dichiarato che l’incidente è stato dovuto alla perdita di controllo dell’auto. Il film cambia però la cronologia dell’incidente, spostandolo al 2009, ovvero poco prima che Rongen vada ad allenare le Samoa Americane. Come mostrato in Chi segna vince, Rongen ha però effettivamente indossato il cappellino da baseball della figliastra durante la vittoria delle Samoa Americane su Tonga.

Il film si prende poi diverse libertà rispetto al rapporto di Rongen con sua moglie Gail. Nella realtà, i due non sono separati come mostra il film e lei non lavora per la Federazione calcistica statunitense. Inoltre, il personaggio interpretato di Will Arnett, presidente della Federazione Alex Magnussen e nuovo compagno di Gail, è fittizio. Thomas e Gail sono ancora sposati e lei lo ha sostenuto per tutto il tempo della sua permanenza alle Samoa Americane. Rongen, inoltre, non ha accettato di allenare la squadra in quanto era la sua unica opportunità lavorativa in quel momento, bensì perché era attratto dalla sfida che tale compito rappresentava. È però vero che fu l’unico coach a rispondere all’appello della nazionale.

Chi segna Vince storia vera

La vittoria contro la nazionale Tonga

Rongen ha dunque iniziato ad allenare la squadra, pur avendo solo 3 settimane di tempo prima della partita per le qualificazioni ai campionati. L’allenatore ha dunque puntato sull’irrobustire le capacità fisiche della squadra, ma soprattutto di rafforzare la loro mente e il loro gioco di squadra. Insieme, hanno ottenuto la seconda vittoria di sempre per la nazionale (e non la prima come si dice nel film), sconfiggendo Tonga 2-1 il 23 novembre 2011, nel primo turno delle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA 2014. La vittoria ha così posto fine a una striscia di 38 sconfitte consecutive ed è stata la prima vittoria della squadra in 20 anni. La vittoria è stata però seguita da un pareggio per 1-1 contro le Isole Cook e da una sconfitta all’ultimo minuto contro le vicine Samoa.

Nonostante non siano riusciti ad avanzare al turno successivo e non abbiano avuto successo nella loro campagna per guadagnarsi un posto nei playoff della Coppa (uno sforzo che non viene messo a fuoco nel film), il loro senso di vittoria è derivato non solo dal fatto di aver battuto Tonga, ma anche dal fatto di non essersi mai più trovati all’ultimo posto. Con Rongen al timone, la squadra è infatti salita al 173° posto della classifica mondiale della FIFA (oggi sono al 188°). Rongen, però, è stato alla guida della squadra per il solo 2011, intraprendendo poi altri percorsi lavorativi, fino al diventare un commentatore sportivo. Jayah ha invece portato avanti la propria carriera di calciatrice ed è oggi un’ambasciatrice per l’uguaglianza e gli atleti LGBT.

Fonte: HistoryvsHollywood

Echo: la sceneggiatrice parla del finale, di Daredevil e dei vantaggi del brand Marvel Spotlight

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Echo ha debuttato all’inizio di questa settimana e, per la maggior parte, ha avuto un riscontro positivo. È chiaro che ci sono stati dei problemi dietro le quinte che hanno messo a dura prova la serie durante la post-produzione, ma la storia di Maya Lopez merita di essere seguita.

Deadline ha recentemente incontrato la sceneggiatrice di Echo Amy Rardin e le ha chiesto della scena finale di Maya con The Kingpin. In questo modo, sembra usare le sue nuove capacità per guarire il trauma emotivo dello zio, in modo che lui possa superare il passato come ha fatto lei.

La domanda è: ha funzionato?

Per quanto la loro relazione sia incasinata, Kingpin è ovviamente un mostro, ma c’è amore, a suo modo strano. Kingpin ha la capacità di amare nel suo modo molto contorto. È stato una delle persone che ha cresciuto Maya, e nel profondo credo che lei lo ami, anche se si rende conto che ha fatto tutte queste cose orribili e l’ha manipolata e che è un assassino e non una brava persona“.

Penso che ciò che rende il loro rapporto così interessante è che lei è una delle poche persone che riesce a vedere degli spiragli di bontà in lui. E quindi alla fine lei non si arrende con lui. Lui non ce la fa“, ha aggiunto l’attrice, confermando apparentemente che Wilson Fisk non è cambiato dopo questo scontro.

Alla Rardin è stato chiesto anche del cameo di Daredevil (che alla fine è durato poco più di 90 secondi), spiegando l’importanza di quella scena per la storia di Maya.

Voglio dire, eravamo davvero entusiasti di poter usare Daredevil, perché è una parte molto importante dei fumetti di [Echo]. Quindi sapevamo che avremmo voluto usarlo in un modo specifico. La lotta tra Daredevil e Maya era molto importante per Sydney [Freeland]. Abbiamo parlato molto in sala di mantenere costantemente la storia dal punto di vista di Maya. Perché sappiamo quanto tutti siano entusiasti di Daredevil“.

Ma in realtà l’incontro riguarda Maya che passa da studentessa a praticante. È la prima volta che uccide qualcuno. È la prima volta che dimostra di essere all’altezza di Kingpin. Ha affrontato uno dei suoi più grandi rivali. È il suo ingresso nell’operazione di Fisk. È così che abbiamo affrontato l’incontro. Poter usare Daredevil è stato fantastico, ma è stato al servizio della storia di Maya e di chi è in quel momento della sua vita”.

Nei fumetti, Matt Murdock e Maya intraprendono una relazione romantica, ma le cose prendono una piega inaspettata quando lei diventa Echo e si propone di uccidere il suo alter-ego, Daredevil (dopo che il Kingpin l’ha ingannata facendole credere che l’Uomo Senza Paura lo avesse ucciso). Non c’è stato tempo per questo in questa serie, anche se è un peccato che si siano incrociati solo una volta.

Per quanto riguarda i vantaggi derivanti dalla realizzazione di Echo sotto la nuova insegna Marvel Spotlight – che siamo abbastanza sicuri non esistesse quando la serie è stata concepita e prodotta – Rardin ha detto cosa ha significato per la serie.

Le storie di origini sono fantastiche. Sono meravigliose e tutti noi amiamo guardarle, ma credo che [la Marvel] volesse fare un tipo di storia diversa. E come scrittore, ho pensato che questo fosse davvero eccitante. Quindi, per quanto riguarda il fatto di non avere i punti di storia tradizionali che si vedono in questo [tipo di] storia di origini e di approcciarsi più come un dramma familiare… è un modo diverso di entrare. Penso che potremmo espandere la famiglia, la città, il colore dei cittadini che vediamo entrare e uscire. Penso che [la Marvel spotlight banner] ci abbia dato la libertà di farlo. Quindi è stato sicuramente molto libero dal punto di vista creativo“.

I nuovi contenuti Marvel Spotlight

Sotto la nuova etichetta di Marvel Spotlight, la serie sarà classificata come TV-MA e, per ora, i teaser e il materiale di marketing la definiscono come una serie Marvel ben distinta. Inoltre, i fan che non hanno visto le precedenti serie Disney+ potranno seguire la storia senza problemi, nonostante alcuni volti noti e alcuni nuovi personaggi. Forse, Echo può essere la serie che finalmente fornisce una narrazione da “strada” che i fan dei supereroi desiderano da un po’.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno disponibili su Disney+ a partire dal 9 gennaio.

Enea: recensione del film di Pietro Castellitto #Venezia80

Enea: recensione del film di Pietro Castellitto #Venezia80

Dopo il passaggio del suo primo film I Predatori nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia 2020, Pietro Castellitto approda nel concorso ufficiale a Venezia 80 con il suo Enea, atipico gangster-buddy movie, dove la violenza tipiche di queste narrazioni resta in secondo piano rispetto alla vitalità dei suoi personaggi, naufraghi di un mare in cui si scontrano romanticismo e nichilismo, in cui “non ci si deve vergognare di chi si bacia” e ogni bacio merita un piccola pausa, un momento di silenzio per apprezzarlo interamente come ultimo gesto di affetto di una generazione che lotta contro la morte dei sensi.

Enea, fondare e fondere, dal mito all’azione

Enea rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e alle feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.

Così come l’inizio de I Predatori, straniante e che utilizzava magistralmente il flash-forward, facendoci sentire, ma non vedere, qualcosa che sarebbe accaduto molto più avanti, un incidente che avrebbe coinvolto due famiglie agli antipodi, l’inizio di Enea è un lungo dialogo a due voci tra quelli che pensiamo essere madre e figlia. Il controcampo arriva molto dopo l’inizio della conversazione, il vero figlio di questa madre ci viene mostrato quasi come un terzo incomodo. Effettivamente, nel corso di film capiremo la vera missione di Enea: fondare e fondere, riunire un nucleo familiare e cercare di costruirne uno suo, cavalcare le sfide della vita alla ricerca di uno stimolo che la Roma da bene non gli può dare.

Enea Pietro Castellitto Benedetta Porcaroli

Riunificare nella potenza del vivere

Enea e Valentino (Giorgio Quarzo Guarascio) guardano Roma dall’alto di un elicottero: gli sembra così piccola e “prenderla in mano è il mio scopo”, arriverà ad affermare il suo amico. I due si muovono negli spazi della malavita, ma con un’idea di questi che Pietro Castellito evoca ottimamente anche a livello registico. Enea è avvolto da una patina mitologica, nonostante la sua narrazione sia profondamente radicata nella storia della famiglia borghese, in ambienti infimi, nel traffico di droghe. Eppure, “facciamo le stesse cose, ma voi per il potere e noi per la potenza“, commenterà il giovane. Una sete di vita, uno slancio romantico verso il sentire, provare, non mettersi limiti. Questa corsa all’esperienza, verrà pian piano interpretata in maniera diversa dai due, con più cinismo e consapevolezza della propria posizione e pericolosità da Valentino, con occhi sempre più tendenti alla riunificazione speranzosa per Enea.

Pietro Castellitto conferma di avere una precisa idea di cinema, coadiuvati da uno stile narrativo e registico inediti per il panorama italiano. Un cinema in cui i personaggi sono prima di tutto persone, che pensano come agiscono e agiscono come pensano. In cui due incensurati sono il veicolo per il colpo perfetto, in cui bisogna imparare a resistere per esistere e in cui il senso di un’immagine non è niente senza un’emozione alla base. Audace, impavido, sicuramente non per tutti, ma incredibilmente disarmante.

Aquaman e il Regno Perduto, Dolph Lundgren deluso dalla riduzione del ruolo di Nereus e Mera di Amber Heard

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In precedenza è stato riferito che Aquaman e il Regno Perduto è stato sottoposto a lunghi reshoots dopo che la Warner Bros. ha deciso di chiudere il DCEU e di ripartire da zero con il DCU di James Gunn, mentre il sequel di Aquaman era ancora in produzione.

Una conseguenza di questa decisione è stata la rimozione dal film del Bruce Wayne di Michael Keaton, che originariamente si pensava continuasse il suo ritorno al ruolo del Cavaliere Oscuro dopo l’apparizione in The Flash, diventando una sorta di figura tipo Nick Fury nel DCEU, che reclutava eroi per una “Crisi” incombente.Invece di Michael Keaton, il Batman di Ben Affleck sarebbe intervenuto per girare un cameo, dato che la versione originale del film richiedeva la presenza di Batman.

Tuttavia, quando il montaggio finale del film è stato distribuito nelle sale, sembrava che il regista James Wan e la WB avessero deciso che l’opzione migliore per il film sarebbe stata quella di eliminare del tutto Batman e rendere il sequel un film indipendente.

Ora, in una nuova intervista rilasciata a UPI per promuovere il suo prossimo film Wanted Man, l’attore Dolph Lundgren ha rivelato che il reshoot ha cambiato molto di più della semplice eliminazione dei camei del DCEU.

La mia opinione è che pensavo che la sceneggiatura originale fosse grandiosa. Io ero una parte più importante e Amber Heard era una parte più importante“, ha detto Lundgren. E ha continuato: “Lo studio ha deciso, credo, di rigirare un mucchio di filmati per cercare di ricostruire una trama leggermente diversa. È difficile perché non si può rigirare l’intero film“.

Anche Amber Heard ha sostenuto in precedenza che il suo ruolo di Mera nel sequel era stato ridotto, ma ora a questa ipotesi si aggiungono anche le parole di Dolph Lundgren che sostiene la tesi di Mera. Naturalmente, le affermazioni della Heard su una riduzione del ruolo derivano dal suo processo di diffamazione con Johnny Depp.

Come sta andando Aquaman e il Regno Perduto?

Aquaman e il Regno Perduto si sta rivelando uno dei film del DCEU di maggior successo degli ultimi tempi. Il film ha recentemente superato la soglia dei 330 milioni di dollari di incassi globali e, secondo le stime, il sequel dovrebbe concludere la sua corsa nelle sale a 400 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben lontana dagli 1,15 miliardi di dollari del primo film. Ora i fan di Aquaman si chiedono se il re di Atlantide abbia un posto nel nuovo universo cinematografico di James Gunn.

La star Jason Momoa, che continua a collaborare con la WB/DC nel ruolo di Lobo, sembra essere al momento uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood. Se Lobo avrà un ruolo di primo piano, è difficile prevederlo ad oggi ma è difficile immagine l’attore in entrambi i ruoli.

Madame Web: un nuovo promo con Dakota Johnson sta spopolando in rete

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Un breve promo internazionale di Madame Web sta facendo il giro del web e ha suscitato una certa attenzione per la sua natura un po’ suggestiva. Il video vede la star Dakota Johnson parlare un po’ del suo personaggio di chiaroveggente, Cassandra Webb, prima di dire che può anche vedere il futuro, e sa che il film vi piacerà. “Anzi, credo che lo vedrete due volte“.

Qual è il problema? Beh, date un’occhiata al teaser qui sotto.

Tutto quello che sappiamo su Madame Web

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

“Nel frattempo, in un altro universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

The Mandalorian & Grogu: 13 personaggi di Star Wars che potrebbero tornare nel nuovo film

The Mandalorian & Grogu entrerà in produzione quest’anno. La notizia è stata resa ufficiale dalla Lucasfilm, e la pellicola sarà diretta da Jon Favreau e prodotta dallo stesso regista insieme a Kathleen Kennedy e Dave Filoni. Al netto di quanto rivelato, la domanda su quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo della storia al cui centro spiccano Din Djarin e Grogu, è lecita.

Inizialmente si pensava che il nuovo film dell’universo Star Wars avrebbe sostituito la quarta stagine di The Mandalorian, ma questa news non ha trovato conferma, anzi pare che la nuova season della serie tv abbia già tutti gli episodi scritti. Ad ogni modo, a parte Din Djarin e Grogu, non si conosce il resto del cast, indi per cui la speranza è che Favreau riporti alcuni dei migliori personaggi di supporto di The Mandalorian per rendere questa uscita nelle sale strettamente legata alla serie TV Disney+. Di seguito, alcuni personaggi di Star Wars che il pubblico potrebbe rivedere.

Greef Karga

Greef Karga

Greef Karga, agente della Gilda dei cacciatori di taglie su Nevarro, è stato parte integrante della storia di Din Djarin fino ad ora. Egli, oltre ad averlo assunto proprio quando era un cacciatore di taglie, è stato anche un buon amico. Inoltre, Carl Weathers – l’attore che gli ha dato un volto – non è rimasto solo un personaggio dell’universo di Star Wars, ma ha anche lavorato dietro le quinte, dirigendo gli episodi di The Mandalorian nelle ultime due stagioni. Ecco perché non vederlo sarebbe alquanto triste in The Mandalorian & Grogu, ma una buona speranza c’è in quanto ora Din Djarin e Grogu chiamano Nevarro casa, e quindi è probabile – o comunque ci si augura – che Karga faccia almeno un’apparizione nel prossimo film.

Bo-Katan Kryze

bo-katan Katee Sackhoff

Un altro personaggio che potremmo vedere in The Mandalorian & Grogu è Bo-Katan Kryze, che ha fatto il suo debutto in Star Wars: The Clone Wars. È stato poi The Mandalorian a portare il character femminile con il volto di Katee Sackhoff in un prodotto live-action, precisamente nella seconda stagione. Inoltre, la serie l’ha anche mostrata nel suo ruolo di leader realmente destinato a unire il suo popolo. La sua amicizia e la sua fiducia con Din Djarin sono stati poi uno dei punti salienti della terza stagione di The Mandalorian, perciò è difficile vedere The Mandalorian and Grogu senza un personaggio così amato e consolidato. Pur impegnata nella ricostruzione di Mandalore, Bo-Katan Kryze probabilmente continuerà ad aiutare Din Djarin in ogni modo possibile e, se necessario, potrebbe persino guidare la sua gente in battaglia.

Capitano Carson TevaCarson Teva

Ci potrebbero essere speranze anche per Carson Teva, pilota della Nuova Repubblica di pattuglia in aree periferiche dell’Orlo Esterno come Tatooine. Teva è diventato in seguito il collegamento di Din Djarin con la Nuova Repubblica e i due hanno persino stretto un accordo in base al quale Din avrebbe aiutato la Nuova Repubblica a monitorare l’Orlo Esterno. Il rispetto fra i due è uno dei punti saldi del loro rapporto, dunque se la politica avrà un ruolo in The Mandalorian & Grogu, è probabile che Carson Teva appaia di nuovo, pur essendo difficile stabilire quale ruolo avrà.

Zeb Orrelios

Zeb Orrelios

Un personaggio di Star Wars introdotto come Bo-Katan Kryze prima in una serie animata e poi in un prodotto live action è Zeb Orrelios, apparso concretamente nella terza stagione di The Mandalorian. In quel caso era solo un cameo, indi per cui la prima stagione di Ahsoka ci ha tenuto a spiegare che Zeb lavora per la Nuova Repubblica e addestra le reclute. Dato che Din Djarin lavora a stretto contatto con Carson Teva alla Base Adelphi, è possibile che anche lui compaia. Il suo cameo in The Mandalorian potrebbe essere un precursore del suo ruolo in The Mandalorian & Grogu.

Omera

Omera

Continuiamo con Omera, abitante del pianeta Sorgan, che Din Djarin e Cara Dune aiutano a proteggere nella prima stagione di The Mandalorian. Da quel momento, Din Djarin e Omera sviluppano dei sentimenti l’uno per l’altra, tanto che quest’ultima prega lui e Grogu di restare, tentando persino di togliergli l’elmo mandaloriano per aiutarlo a decidere. Per proteggere Omera, sua figlia Winta e il resto del villaggio, Din Djarin decide comunque di andare via, portandosi con sé Grogu, che era ancora ricercato dal Moff Gideon. Se però Din Djarin e Grogu avranno un lieto fine, è possibile che tornino a Sorgan e si riuniscano a Omera.

Migs Mayfeld

Migs Mayfeld

Pur non essendo né un’alleata di Din Djarin né una sua amica, Migs Mayfeld ha avuto comunque un ruolo incisivo nella storia per ottenere la posizione della nave del Moff Gideon. Inoltre, Migs Mayfeld non ha rivelato ad altri di aver visto Din Djarin senza l’elmo mandaloriano. Nonostante il suo essere un criminale di cui molti eroi di Star Wars non hanno fiducia, è un personaggio che ha un elevato rispetto per Din Djarin, rendendolo così degno di essere rivisitato, considerata la sua breve apparizione in due episodi di The Mandalorian. Speriamo, dunque, che The Mandalorian & Grogu sia l’occasione giusta di poterlo vedere sul grande schermo.

Boba Fett

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Un altro alleato di Din Djarin è Boba Fett, interpretato da Temuera Morrison nella serie televisiva The Mandalorian, non apparso però nella terza stagione con grande disappunto dei fan. L’universo di Star Wars non ha riservato per lui un giusto trattamento, a causa del poco successo riscontrato per la serie The Book of Boba Fett, la quale per i fan non è stata all’altezza della qualità che speravano di trovare. Ecco perché si spera che il personaggio possa apparire in The Mandalorian & Grogu, per poter ammirare sullo schermo i due cacciatori di taglie ancora una volta.

Fennec Shand

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Parlando di Boba Fett, non possiamo non menzionare Fennec Shand, suo braccio destro, la quale sta completando un debito di vita nei suoi confronti. Fennec è un personaggio di grande simpatia, oltre a essere un’assassina esperta e precisa. Grazie alle sue straordinarie capacità e abilità, Din Djarin potrebbe chiedere aiuto al suo amico Boba Fett e ottenere in cambio l’aiuto proprio di Fennec in The Mandalorian & Grogu.

L’Armaiola

L'Armaiola

L’Armaiola, capo di una tribù di guerrieri mandaloriani su Navarro, è uno dei personaggi più interessanti di The Mandalorian, e in generale dello stesso Star Wars Universe, soprattutto perché è costantemente circondata da un alone di mistero. Quasi-guida di Din Djarin e Bo-Katan, l’Armaiola dovrebbe essere vista di nuovo in The Mandalorian & Grogu, o per definire il futuro di Grogu come prossimo Mandalore il Grande che cavalca il Mitosauro, oppure per montare una nuova armatura beskar.

Ezra Bridger

Ezra Bridger

Un personaggio a lungo assente e solo recentemente tornato nella galassia principale di Star Wars dopo nove anni di esilio – in seguito alla liberazione di Lothal – è Ezra Bridger. È un character che potrebbe inserirsi nel nuovo film The Mandalorian & Grogu in tanti modi differenti. Intanto Ezra è un Jedi, indi per cui potrebbe dare a Grogu, se lo volesse, un ulteriore addestramento. Oppure, avendo legami con i Mandaloriani e, in particolare, con Bo-Katan, si potrebbe trovare una soluzione per inserirlo. Se Ezra si sta adoperando per salvare Ahsoka Tano e Sabine Wren da Peridea, potrebbe rivolgersi a tutti i contatti mandaloriani che ha.

Hera Syndulla

Hera Syndulla

Un altro personaggio femminile degno di nota è il generale Hera Syndulla, la quale ha dei forti legami con characters risonanti come Carson Teva e Bo-Katan Kryze. Di conseguenza sarebbe possibile una sua apparizione, soprattutto perché si vocifera anche che Hera possa essere il leader della Base Adelphi, da cui operano Carson Teva e, per estensione, Din Djarin. Rendendo di conseguenza il suo inserimento ancor più probabile.

Il Grande Ammiraglio Thrawn

Ammiraglio Thrawn

Il Grande Ammiraglio Thrawn, al servizio dell’Impero Galattico, è considerato uno dei più grandi strateghi che questo abbia mai avuto, ed ha avuto il suo come back nella galassia principale di Star Wars dopo essere stato esiliato per circa un decennio. Al momento non è stata fatta chiarezza sul suo obiettivo generale ora che si nasconde su Dathomir, ma la guerra sembra essere più che imminente. Dato che Din Djarin ha contribuito in modo determinante agli sforzi per abbattere il Moff Gideon, è possibile che anche la Nuova Repubblica voglia il suo aiuto per porre fine a qualsiasi piano di Thrawn.

Kelleran Beq

Kelleran Beq

L’ultima volta che i fan hanno visto il Maestro Jedi Kelleran Beq, è nel quarto episodio della terza stagione di The Mandalorian. È in quest’occasione che viene rivelato chi ha salvato Grogu dal Tempio Jedi su Coruscant durante l’Ordine 66 e Kelleran Beq è stata una scelta interessante, seppur ancora non si sappia cosa sia successo ai Jedi dopo la loro fuga. La speranza è che il Kelleran Beq di Ahmed Best torni ancora una volta nel franchise e lo ritragga in altri flashback. Quello che è successo a Grogu è stato uno dei più grandi misteri della serie, quindi la risoluzione di questo problema dovrebbe essere in cima alle priorità di Jon Favreau nel suo The Mandalorian & Grogu.

People’s Choice Awards 2024: tutte le nomination

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People’s Choice Awards 2024: tutte le nomination

Sono state annunciate le nomination ai People’s Choice Awards 2024, i premi che il pubblico americano assegna al meglio di cinema, televisione e musica. Quest’anno il premio si rinnova, con nuove categorie musicali, mentre per quello che riguarda cinema e tv, le cose restano invariate anche se non meno emozionanti.

Di seguito trovate i nominati trai quali ovviamente spiccano Barbie e Oppenheimer, che sono trai titoli più attesi anche per gli Oscar e sono stati tri più nominati ai Golden Globes. Per partecipare alle votazioni, clicca qui.

People’s Choice Awards 2024, tutte le nomination

MOVIES

THE MOVIE OF THE YEAR
Barbie
Fast X
Guardians of the Galaxy Vol. 3
Oppenheimer
Spider-Man: Across the Spider-Verse
TAYLOR SWIFT | THE ERAS TOUR FILM
The Little Mermaid
The Super Mario Bros. Movie

THE ACTION MOVIE OF THE YEAR
Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Fast X
Guardians of the Galaxy Vol. 3
John Wick: Chapter 4
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
The Marvels
Transformers: Rise of the Beasts

THE COMEDY MOVIE OF THE YEAR
80 for Brady
Anyone but You
Are You There God? It’s Me, Margaret.
Asteroid City
Barbie
Cocaine Bear
No Hard Feelings
Wonka

THE DRAMA MOVIE OF THE YEAR
Creed III
Five Nights at Freddy’s
Killers of the Flower Moon
Leave the World Behind
M3GAN
Oppenheimer
Scream VI
The Color Purple

THE MALE MOVIE STAR OF THE YEAR

Cillian Murphy, Oppenheimer
Chris Pratt, Guardians of the Galaxy Vol. 3
Keanu Reeves, John Wick: Chapter 4
Leonardo DiCaprio, Killers of the Flower Moon
Michael B. Jordan, Creed III
Ryan Gosling, Barbie
Timothée Chalamet, Wonka
Tom Cruise, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One

THE FEMALE MOVIE STAR OF 2023
Florence Pugh, Oppenheimer
Halle Bailey, The Little Mermaid
Jenna Ortega, Scream VI
Jennifer Lawrence, No Hard Feelings
Julia Roberts, Leave the World Behind
Margot Robbie, Barbie
Rachel Zegler, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
Viola Davis, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes

THE ACTION MOVIE STAR OF THE YEAR
Brie Larson, The Marvels
Chris Pratt, Guardians of the Galaxy Vol. 3
Gal Gadot, Heart of Stone
Jason Momoa, Aquaman and the Lost Kingdom
Keanu Reeves, John Wick: Chapter 4
Rachel Zegler, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
Tom Cruise, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
Viola Davis, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes

THE COMEDY MOVIE STAR OF THE YEAR
Adam Sandler, You Are So Not Invited to My Bat Mitzvah
Glen Powell, Anyone but You
Jennifer Lawrence, No Hard Feelings
Margot Robbie, Barbie
Ryan Gosling, Barbie
Scarlett JohanssonAsteroid City
Sydney Sweeney, Anyone but You
Timothée Chalamet, Wonka

THE DRAMA MOVIE STAR OF THE YEAR
Cillian Murphy, Oppenheimer
Julia Roberts, Leave the World Behind
Fantasia Barrino, The Color Purple
Florence Pugh, Oppenheimer
Jacob Elordi, Priscilla
Jenna Ortega, Scream VI
Leonardo DiCaprio, Killers of the Flower Moon
Michael B. Jordan, Creed III

THE MOVIE PERFORMANCE OF THE YEAR
America Ferrera, Barbie
Charles Melton, May December
Danielle Brooks, The Color Purple
Jacob Elordi, Saltburn
Melissa McCarthy, The Little Mermaid
Natalie Portman, May December
Simu Liu, Barbie
Viola Davis, Air

TV

THE SHOW OF THE YEAR
Grey’s Anatomy
Law & Order: Special Victims Unit
Only Murders in the Building
Saturday Night Live
Ted Lasso
The Bear
The Last of Us
Vanderpump Rules

THE COMEDY SHOW OF THE YEAR
Abbott Elementary
And Just Like That…
Never Have I Ever
Only Murders in the Building
Saturday Night Live
Ted Lasso
The Bear
Young Sheldon

THE DRAMA SHOW OF THE YEAR
Chicago Fire
Ginny & Georgia
Grey’s Anatomy
Law & Order: Special Victims Unit
Outer Banks
Succession
The Last of Us
The Morning Show

THE SCI-FI/FANTASY SHOW OF THE YEAR
Ahsoka
American Horror Story: Delicate
Black Mirror
Ghosts
Loki
Secret Invasion
The Mandalorian
The Witcher

THE REALITY SHOW OF THE YEAR
90 Day Fiancé: Happily Ever After?
Below Deck
Jersey Shore Family Vacation
Selling Sunset
The Kardashians
The Real Housewives of Beverly Hills
The Real Housewives of New Jersey
Vanderpump Rules

THE COMPETITION SHOW OF THE YEAR
America’s Got Talent
American Idol
Big Brother
Dancing with the Stars
RuPaul’s Drag Race
Survivor
Squid Game: The Challenge
The Voice

THE BINGEWORTHY SHOW OF THE YEAR
Beef
Citadel
Jury Duty
Love Is Blind
Queen Charlotte: A Bridgerton Story
The Crown
The Night Agent
The Summer I Turned Pretty

THE MALE TV STAR OF THE YEAR
Chase Stokes, Outer Banks
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Jeremy Allen White, The Bear
Kieran Culkin, Succession
Pedro Pascal, The Last of Us
Samuel L. Jackson, Secret Invasion
Steve Martin, Only Murders in the Building
Tom Hiddleston, Loki

THE FEMALE TV STAR OF THE YEAR
Ali Wong, Beef
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Jennifer Aniston, The Morning Show
Mariska Hargitay, Law & Order: Special Victims Unit
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Reese Witherspoon, The Morning Show
Rosario Dawson, Ahsoka
Selena Gomez, Only Murders in the Building

THE COMEDY TV STAR OF THE YEAR
Ali Wong, Beef
Bowen Yang, Saturday Night Live
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Jeremy Allen White, The Bear
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Selena Gomez, Only Murders in the Building
Steve Martin, Only Murders in the Building

THE DRAMA TV STAR OF THE YEAR
Bella Ramsey, The Last of Us
Chase Stokes, Outer Banks
Ice-T, Law & Order: Special Victims Unit
Jennifer Aniston, The Morning Show
Kieran Culkin, Succession
Mariska Hargitay, Law & Order: Special Victims Unit
Pedro Pascal, The Last of Us
Reese Witherspoon, The Morning Show

THE TV PERFORMANCE OF THE YEAR
Adjoa Andoh, Queen Charlotte: A Bridgerton Story
Ayo Edebiri, The Bear
Billie Eilish, Swarm
Jon Hamm, The Morning Show
Matt Bomer, Fellow Travelers
Meryl Streep, Only Murders in the Building
Steven Yuen, Beef
Storm Reid, The Last of Us

THE REALITY TV STAR OF THE YEAR
Ariana Madix, Vanderpump Rules
Chrishell Stause, Selling Sunset
Garcelle Beauvais, The Real Housewives of Beverly Hills
Kandi Burruss, The Real Housewives of Atlanta
Khloé Kardashian, The Kardashians
Kim Kardashian, The Kardashians
Kyle Richards, The Real Housewives of Beverly Hills
Mike “The Situation” Sorrentino, Jersey Shore Family Vacation

THE COMPETITION CONTESTANT OF THE YEAR
Anetra, RuPaul’s Drag Race
Ariana Madix, Dancing with the Stars
Charity Lawson, The Bachelorette
Theresa Nist, The Golden Bachelor
Iam Tongi, American Idol
Keke Palmer, That’s My Jam
Sasha Colby, RuPaul’s Drag Race
Xochitl Gomez, Dancing with the Stars

THE DAYTIME TALK SHOW OF THE YEAR
Good Morning America
LIVE with Kelly and Mark
Sherri
The Drew Barrymore Show
The Jennifer Hudson Show
The Kelly Clarkson Show
The View
Today

THE NIGHTTIME TALK SHOW OF THE YEAR
Hart to Heart
Jimmy Kimmel Live!
Last Week Tonight with John Oliver
Late Night with Seth Meyers
The Daily Show
The Late Show with Stephen Colbert
The Tonight Show Starring Jimmy Fallon
Watch What Happens Live with Andy Cohen

THE HOST OF THE YEAR
Gordon Ramsay, Hell’s Kitchen
Jimmy Fallon, That’s My Jam
Nick Cannon, The Masked Singer
Padma Lakshmi, Top Chef
RuPaul, RuPaul’s Drag Race
Ryan Seacrest, American Idol
Steve Harvey, Celebrity Family Feud
Terry Crews, America’s Got Talent

Stranger Things – stagione 5: foto dal ser mostrano Dustin in visita alla tomba di Eddie Munson

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Mentre prosegue la produzione della quinta stagione di Stranger Things, è emersa online una nuova serie di foto del dietro le quinte del set di Hawkins della stagione finale della serie di successo Stranger Things di Netflix.

Le foto del set di Stranger Things – stagione 5 offrono un primo sguardo a Gaten Matarazzo che riprende il ruolo di Dustin Henderson per l’ultima volta. Le foto mostrano Dustin che continua a onorare la memoria di Eddie Munson visitando la lapide vandalizzata del defunto leader dell’Hellfire Club e indossando la maglietta simbolo del club D&D. Nonostante la sorprendente morte di Eddie nella quarta stagione, alcuni fan sperano ancora in un ritorno di Joseph Quinn nell’ultima stagione.

Chi è il cast di Stranger Things – stagione 5?

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

Stranger Things è creata e prodotta esecutivamente da Matt e Ross Duffer, che sono anche gli showrunner. I produttori esecutivi sono Shawn Levy, Dan Cohen e Iain Patterson. Tutte e quattro le stagioni sono ora disponibili in streaming in esclusiva su Netflix.

The Bride: fissata la data di inizio riprese del film su Frankenstein con Christian Bale

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Secondo Production List, il prossimo film di Maggie Gyllenhaal, The Bride, ha finalmente ricevuto una data di inizio delle riprese e una location. L’inizio della produzione del film su Frankenstein che avrà come protagonista Christian Bale è previsto per il 4 marzo a New York. Questa notizia arriva dopo la notizia che Netflix ha abbandonato il progetto come distributore. Al momento non è chiaro se The Bride abbia già trovato un nuovo studio o streamer prima dell’inizio delle riprese.

Cosa aspettarsi da The Bride?

Descritto come un thriller-horror, The Bride sarà diretto da Maggie Gyllenhaal, basato sul classico romanzo gotico di Mary Shelley Frankenstein; or, The Modern Prometheus. Si tratta del secondo progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e Jessie Buckley in un ruolo non rivelato.

The Bride è prodotto da Talia Kleinhendler e Emma Tillinger Koskoff. Oltre a Maggie Gyllenhaal, Guillermo del Toro si sta preparando a dirigere un altro film incentrato su Frankenstein, che avrà come protagonisti Oscar Isaac, Mia Goth, Christoph Waltz e Jacob Elordi.

Dragon Trainer: ecco chi interpreterà Skaracchio

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Dragon Trainer: ecco chi interpreterà Skaracchio

Il cast del remake in live-action di Dragon Trainer (How To Train Your Dragon). si arricchisce con un nome importante che va a interpretare uno dei personaggi migliori dell’intero franchise: Skaracchio. Dragon Trainer, che segue le avventure di un ragazzo vichingo di nome Hiccup e del suo drago Sdentato, è una serie di libri per bambini di Cressida Cowell che è stata adattata in una trilogia di film d’animazione tra il 2010 e il 2019.

Il regista Dean DeBlois dirigerà questo nuovo adattamento, mentre il cast prende forma. Al momento, sappiamo che Mason Thames sarà il protagonista Hiccup e Nico Parker è stata scelta per entrare nei panni della volitiva e carismatica Astrid Hofferson. Gerard Butler riprenderà il ruolo del padre di Hiccup, Stoick, al quale aveva già prestato la voce nei film d’animazione.

Il live-action di Dragon Trainer ha aggiunto Nick Frost al cast. Interpreterà Skaracchio, il personaggio precedentemente doppiato da Craig Ferguson nella trilogia animata. Skaracchio è un mentore per Hiccup e un amico e consigliere per Stoick, ma è anche il fabbro sull’isola di Berk, oltre che un grande personaggio!

Dragon Trainer (How To Train Your Dragon)  è prodotto da Marc Platt Productions e distribuito da Universal Pictures. Dean DeBlois, sceneggiatore e regista di tutti e tre i film della trilogia animata, sarà anche sceneggiatore e regista del remake.

Il franchise di Dragon Trainer (How To Train Your Dragon) è basato sull’omonima serie di libri per bambini di Cressida Cowell. La storia originale di Cowell era incentrata su Hiccup, un giovane aspirante inventore che vuole rendere orgoglioso il padre vichingo diventando un cacciatore di draghi. Le cose non vanno come previsto quando Hiccup si ritrova inaspettatamente a stringere un legame con un drago Night Fury.

Fountain Of Youth: Natalie Portman e John Krasinski protagonisti del nuovo film di Guy Ritchie

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Il prossimo film di Guy Ritchie ha già una coppia di protagonisti: Natalie Portman e John Krasinski. Deadline riporta che la Portman e Krasinski saranno i protagonisti dell’ultimo film di Ritchie, che sarà prodotto per Apple Original Films da Skydance Media, Vinson Films e Project X Entertainment. Il film, intitolato Fountain Of Youth, sarà scritto da James Vanderbilt.

Secondo il noto sito americano, il film ruoterà attorno a “due fratelli allontanati che si uniscono in una rapina globale per trovare la mitologica Fonte della Giovinezza”. Il viaggio prevede che i fratelli usino le loro conoscenze storiche per seguire gli indizi “in un’avventura epica che cambierà le loro vite… e forse li porterà all’immortalità“.

Secondo quanto riferito, la sceneggiatura del film ha “spiazzato i dirigenti“, mentre Guy Ritchie e John Krasinski erano entrambi interessati al progetto dalla scorsa primavera. Poiché gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA hanno messo le cose in sospeso, pare che il regista e l’attore si siano impegnati una volta terminati gli scioperi. Le riprese sono previste per il primo trimestre di quest’anno.

Cos’altro ha diretto Guy Ritchie?

Guy Ritchie ha avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di Aladdin della Disney. Il regista è attualmente impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della Disney.

L’Esorcista: L’Ingannatore, rinviato dopo l’uscita di David Gordon Green dal sequel

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La data di uscita di L’Esorcista: L’Ingannatore è stato posticipato e tolto dal calendario delle prossime uscite della Universal Pictures. La notizia arriva in concomitanza con l’abbandono del regista David Gordon Green, che aveva diretto L’esorcista – Il credente e che avrebbe dovuto dirigere la trilogia reboot come ha fatto per Halloween.

Ora si cerca un nuovo regista per il prossimo capitolo della Universal e della Blumhouse. L’uscita era inizialmente prevista per il 18 aprile 2025. David Gordon Green resterà comunque impegnato, visto che attualmente sta lavorando al film Nutcrackers con Ben Stiller e alla quarta stagione di The Righteous Gemstones.

Di cosa parlava The Exorcist: Believer?

Esattamente 50 anni fa, in autunno, veniva proiettato sugli schermi il film horror più terrificante della storia, sconvolgendo gli spettatori di tutto il mondo. Ora, venerdì 13 ottobre, si apre un nuovo capitolo. Da Blumhouse e diretto da David Gordon Green, il regista che ha rivoluzionato la saga di Halloween, ecco L’esorcista – Il credente. Dopo la tragica scomparsa di sua moglie incinta in un terremoto ad Haiti, avvenuta 12 anni fa, Victor Fielding (interpretato da Leslie Odom Jr., vincitore di un Tony e candidato all’Oscar per Quella Notte a Miami e Hamilton) ha cresciuto da solo la loro figlia Angela (Lidya Jewett, nota per Good Girls). Ma quando Angela e la sua amica Katherine (una nuova promessa, Olivia Marcum) spariscono nel bosco, per poi tornare tre giorni dopo senza ricordare cosa sia successo, si scatena una serie di eventi che costringeranno Victor a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura e, nel terrore e nella disperazione, a cercare l’unica persona in vita che abbia mai assistito a qualcosa di simile: Chris MacNeil. Per la prima volta dai tempi del film del 1973, la vincitrice di un premio Oscar Ellen Burstyn riprende il suo iconico ruolo di Chris MacNeil, un’attrice che è stata per sempre segnata da ciò che è accaduto a sua figlia Regan cinque decenni prima.

L’esorcista – Il credente è il sequel diretto del film horror originale, tratto dal romanzo di William Peter Blatty. David Gordon Green ha diretto una sceneggiatura scritta insieme a Scott Teems, Danny McBride e Peter Sattler. Il film vede il ritorno del premio Oscar Ellen Burstyn, affiancata da Leslie Odom Jr., Ann Dowd, Raphael Sbarge e Jennifer Nettles, con le new entry Lidya Jewett e Olivia Marcum.

The Witcher: Laurence Fishburne nella quarta stagione della serie Netflix

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Il pluripremiato attore di Hollywood Laurence Fishburne (Matrix, John Wick, L’accademia del bene e del male) sarà nel cast della serie Netflix di successo The Witcher. Fishburne interpreterà Regis, uno dei personaggi preferiti dai fan nei libri e nei videogiochi.

Il personaggio di Regis, introdotto nel romanzo di Sapkowski Il battesimo del fuoco, è un barbiere-chirurgo conosciuto a livello globale con un passato misterioso, che si unisce a Geralt nel suo viaggio nel corso della quarta stagione.

Dice Fishburne: “Sono molto emozionato di unirmi al cast e non vedo l’ora di esplorare il meraviglioso mondo di The Witcher”.

Laurence Fishburne si unisce a Liam Hemsworth, Anya Chalotra, Freya Allan e Joey Batey nell’attesissima quarta stagione dello show acclamato internazionalmente e vincitore di numerosi premi, che tornerà in produzione questa primavera.

La trama della quarta stagione di The Witcher

Dopo gli sconvolgenti eventi che hanno cambiato il Continente con cui si è conclusa la terza stagione, i nuovi episodi seguono Geralt, Yennefer e Ciri, che devono attraversare il Continente devastato dalla guerra e dai suoi numerosi demoni, separati gli uni dagli altri. Se riusciranno ad accettare e guidare i gruppi di furfanti con cui si ritroveranno, avranno una possibilità di superare il battesimo di fuoco e di ritornare insieme.

Edge of Tomorrow 2: Warner Bros spera di realizzare un sequel con Tom Cruise

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La Warner Bros. spera di portare avanti Edge of Tomorrow 2, il sequel del film di successo del 2014 Edge of Tomorrow con Tom Cruise. Qualche giorno fa vi abbiamo svelato che Tom Cruise ha stretto un accordo con la Warner Bros. che prevede lo sviluppo, la produzione e la direzione di “film originali e franchise per le sale cinematografiche” a partire dal 2024.

Secondo The Hollywood Reporter, i capi della Warner Bros. Michael De Luca e Pam Abdy sperano che uno di questi progetti sia Edge of Tomorrow 2, un sequel del film in cui Tom Cruise ha recitato insieme a Emily Blunt.

De Luca e Abdy speravano anche di attirare nuovamente Cruise per un seguito del film Edge of Tomorrow del 2104, che lo studio aveva già in fase di sviluppo prima del loro insediamento“, si legge nell’articolo. “(Il film, ben recensito e costato 175 milioni di dollari, ha incassato solo 370,5 milioni di dollari, ma ha sviluppato una base di fan di culto dopo la sua uscita. McQuarrie ha dichiarato nel 2014 che Tom Cruise  aveva un’idea per un prequel; il regista Doug Liman ha detto che sarebbe stato migliore dell’originale)“.

Cosa è successo al previsto sequel di Edge of Tomorrow?

Doug Liman aveva inizialmente annunciato di aver firmato per dirigere un sequel di Edge of Tomorrow, scritto da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, nel 2016.

All’epoca aveva dichiarato, tramite Collider: “Ho avuto delle idee radicali su come realizzare un sequel che mi interessasse, allo stesso modo in cui avevo delle idee su come realizzare un film indipendente e poi è arrivato Swingers ed è stato come ‘Aha, questo è il film perfetto per me per testare queste idee’. Avevo queste idee intellettuali su come si dovrebbe fare un sequel che sono diverse da come chiunque altro fa un sequel, e questa sceneggiatura e questa idea si adattano perfettamente a quell’idea. Quindi rivoluzionerà il modo in cui la gente fa i sequel. Ed è per questo che cerco di fare cose come Invisible che sono solo, la rivoluzione è in qualche modo incorporata nell’idea. È più un’eresia nel mondo del cinema per me proporre cose che sono in qualche modo inaudite“.

Da allora il progetto ha subito una serie di ritardi causati dagli impegni degli attori e dalla pandemia COVID-19; tuttavia, sia Tom Cruise che Emily Blunt hanno parlato del loro desiderio di tornare per un sequel se le stelle si dovessero allineare.

Father Stu: recensione del film con Mark Wahlberg

Father Stu: recensione del film con Mark Wahlberg

Il lutto è tema ricorrente in Father Stu, film d’esordio da regista per la sceneggiatrice Rosalind Ross. Una quotidianità fatta di alcol, violenza e sesso porta il pugile Stuart ‘Stu’ Long (Mark Wahlberg) sulla via della perdizione. Nei suoi pensieri oscuri echeggia il senso di colpa di essere vivo, dopo la morte prematura del fratellino; tragedia che porterà il padre (Mel Gibson) all’alcolismo e la madre (Jacki Weaver) a condurre la vita in modo cinico e disinteressato, evitando ogni forma di fiducia nel figlio che le rimane.

Il film, tratto da una storia vera, racconta della chiamata al sacerdozio di un ex pugile funestato da una situazione familiare complicata, che lo tormenta. Father Stu segue svolte narrative inaspettate e parla in maniera diretta allo spettatore, raccontando una storia di riscatto, di trasformazione interiore, di redenzione. La vicenda di Stuart incalza lo spettatore e lo tiene coinvolto emotivamente, facendolo soffrire al fianco dei personaggi, e allo stesso tempo facendogli condividere anche la fiducia nella speranza della salvezza finale.

Mark Wahlberg nei panni di Father Stu pugile redento

L’apprezzabile interpretazione di Mark Wahlberg mette bene in scena l’evoluzione del personaggio, la crescita e l’emancipazione da una condizione di dolore: Stuart è sorprendentemente dinamico e disposto al cambiamento e Wahlberg non ha difficoltà nel destreggiarsi tra la rappresentazione di una vita senza freni e una che gli permette di raggiungere un riscatto spirituale.

Focalizzandosi sul conforto della fede, Rosalind Ross racconta una morale sicuramente molto legata agli ideali tipici della cultura americana, tanto che è proprio la fede è salvifica e conduce il protagonista al ricongiungimento con la famiglia che in passato era la sua principale fonte di sofferenza e disagio.

Mel Gibson: sarcasmo e religione

Pregevole anche il personaggio di Bill (il padre di Stuart), interpretato da Mel Gibson, che riesce a mescolare nella sua interpretazione pessimismo e senso dell’umorismo, facendosi protagonista di dialoghi sarcastici che rimangono vividi nella mente dello spettatore.

Rosalind Ross ci consente di emozionarci insieme ai personaggi, creando un legame stretto tra questi e lo spettatore. Questa vicinanza emotiva ai protagonisti, insieme al ritmo concitato del film, rende impossibile allontanarsi emotivamente dalla storia e soprattutto dal percorso di redenzione di Stuart: lo spettatore immaginerà di camminare accanto a lui nel suo percorso salvifico.

Il linguaggio della regista è finalizzato sicuramente a questo obiettivo: la vicinanza ai corpi, la presenza incombente dei primi piani, sono scelte registiche che ci permettono (o costringono in alcuni casi) di empatizzare con i personaggi, con Stuart in particolare, soprattutto nei suoi momenti di disperazione, ricerca spirituale, preghiera.

Come accade alle abitudini di Stuat, anche il ritmo del film cambia tra la prima parte e la seconda: da concitato e confusionario, diventa più disteso nel momento della ricerca salvifica di sé stesso quando comincia ad avere cura del prossimo. Anche visivamente il film racconta il cambiamento del protagonista, con le colorazioni fredde e abbacinanti della prima parte che cedono il posto a colori caldi e luci soffuse e accoglienti, che suggeriscono calma e raccoglimento, proprio come dentro a una chiesa.

Eccesso di spiritualità?

Pur lasciandosi sedurre dal valore rieducativo della religione, fortunatamente il film non varca la soglia della propaganda. Tuttavia, la seconda parte della storia, proprio per la sua componente didattica e moraleggiante, potrebbe allontanare gli spettatori più razionali per eccesso di spiritualità, per una rappresentazione salvifica della religione che mette tutto in ordine, anche quegli insanabili legami familiari spezzati messi in scena nella prima parte del film.

Rosalind Ross, sceneggiatrice prima che regista, ha una padronanza notevole nella scrittura, nonostante qualche passaggio di dialogo esageratamente didascalico. La struttura della narrazione è semplice e efficace e la scrittura del personaggio di Stuart sicuramente è ben riuscita. Elemento di spicco è, come accennato, il padre di Stuart, che con il figlio dà vita ai migliori scambi del film, colmi di sarcasmo e punteggiati di ironia; così come i loro dialoghi, anche il loro rapporto è la relazione meglio rappresentata nel film. 

Con il debutto suo debutto alla regia, Rosalind Ross emerge con uno stile distintivo che enfatizza gli elementi drammatici e spirituali della storia. Father Stu offre una narrativa coinvolgente che spazia tra il dramma personale, la ricerca spirituale e la redenzione, enfatizzando, forse troppo, un modello di spiritualità lontano dal realismo.

Apple TV+ dà il via alla prima docuserie sulla Major League Soccer

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Apple TV+ e la Major League Soccer (MLS) hanno annunciato una prima docuserie ad accesso libero che esplora lo spettacolare e imprevedibile mondo del calcio in Nord America, prodotta in collaborazione con i pluripremiati registi della Box to Box Films (già produttori di “Make or Break”, “Formula 1: Drive to Survive”).

Il nuovo documentario in otto parti, attualmente in fase di produzione, offre al pubblico una visione nuova e inedita del campionato, mettendo in luce tutti i momenti più importanti della stagione 2024. Grazie a interviste mai realizzate prima a giocatori, allenatori e squadre, la serie accompagna gli spettatori attraverso le sfide più avvincenti e i momenti più adrenalinici alla scoperta delle personalità più affascinanti della stagione MLS 2024, dal precampionato fino alla finale della MLS Cup 2024.

La serie è prodotta per Apple da Box to Box Films in collaborazione con la Major League Soccer. I produttori esecutivi sono il premio Oscar e premio BAFTA James Gay-Rees (“Senna”, “Formula 1: Drive to Survive”, “Amy”), il vincitore dell’Emmy Paul Martin (“Make or Break”, “Formula 1: Drive to Survive”) e Warren Smith (“Make or Break”, “Full Swing: una stagione di golf”).

Nel 2023, Apple e la MLS hanno avviato una partnership decennale e hanno lanciato MLS Season Pass, il servizio di abbonamento innovativo disponibile sull’app Apple TV che consente ai tifosi di oltre 100 Paesi di guardare tutte le partite della MLS in un unico luogo, senza blackout, con contenuti esclusivi e una copertura più approfondita che mai. Questa nuova docuserie per Apple TV+, prodotta con gli storyteller sportivi di Box to Box Films, offrirà agli spettatori di tutto il mondo uno sguardo inedito sulla MLS, mettendo in luce l’energia senza pari del campionato nordamericano.

I Fantastici 5: la conferenza stampa della nuova fiction con Raoul Bova

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I Fantastici 5 è la nuova serie tv in 8 puntate da 50 minuti – che andrà in onda su Canale 5 da mercoledì 17 – che racconta l’attività sportiva, le difficoltà, le passioni e le relazioni di un gruppo di atleti paralimpici della Società Sportiva di Atletica Leggera Nova Lux, e del loro allenatore, Riccardo Bramanti, interpretato da Raoul Bova. Il resto del cast è formato da giovani attrici e attori che raccontano in conferenza stampa il lavoro e la preparazione dietro un ruolo così complesso.

I Fantastici 5 è nata da un’idea di Luca Bernabei (di Lux Vide) e Massimo Gramellini, e se che secondo Matilde Bernabei (produttrice della fiction) potrà avere una risonanza internazionale. “È la prima volta che viene raccontata una storia di questo genere, su degli atleti paralimpici. Può parlare a tutti soprattutto perché riguarda noi e le nostre fragilità”.

I Fantastici 5, conferenza stampa

Oltre a Raoul Bova era presente anche il cast principale del film: Chiara Bordi (Laura Mattei), Fiorenza D’Antonio (Marzia Giordano), Enea Barozzi (Elia Mariani) e Vittorio Magazzù (Christian Belli). Bova interpreta Riccardo, un allenatore dai modi poco convenzionali e un po’ buffi; si vince solo quando si è felici, ripete sempre ai suoi atleti. Questo spirito di condivisione lo riporta anche sul piccolo schermo facendolo vivere in Riccardo: “Ringrazio tutti per i complimenti ma devo condividerli con i miei compagni di viaggio perché ho capito che non c’è individualità in questo lavoro ma c’è una squadra”. L’attore ha continuato dicendo: “Ci sono stati diversi cambiamenti perché volevamo che tutto fosse perfetto senza cadere nel pietismo. Questa serie ribalta l’idea del classico storytelling dei film sportivi ma anzi: questi ragazzi sono dei campioni che paradossalmente con l’arrivo del nuovo allenatore iniziano a peggiorare”.

Chiara Bordi, attrice di Prisma (che ci sarà anche nella seconda stagione della serie Prime), ha raccontato la sua esperienza e la preparazione per questo ruolo così diverso dal precedente: “Il problema è che ci sono pochi attori con disabilità, non avendo punti di riferimento pensi di non poterlo fare. Laura è una ragazza tosta e determinata. La preparazione atletica non è stata semplice perché ho dovuto imparare prima a camminare con una protesi nuova e poi a correre. La serie parla di sport, passioni, figlie, padri, e sullo sfondo di atleti con una passione. Credo che se ci fosse stata questa serie dieci anni fa quando ho avuto l’incidente il mio percorso agli occhi del mondo sarebbe stato diverso”.

Una squadra fantastica

Chiara Bordi condivide con la stampa il forte senso di squadra e famiglia che si è creato sul set: “Abbiamo creato sul set una squadra, ci siamo supportati”. Fiorenza D’ Antonio fa eco alle parole dei suoi colleghi: “Tanta ricerca e scoperta, è stato bello, non vedo l’ora di rifarlo. Mi sento cresciuta e arricchita. Si sono creati legami un po’ con tutti sul set. Il mio personaggio la definisco una ragazza porcospino. Aveva già successo prima dell’incidente, si sente una star, anche se è molto tenera”. Barozzi, invece, ha parlato del suo personaggio, Elia: “È il più piccolo del gruppo e questa cosa un po’ lo fa soffrire, mi sono preparato tantissimo. Sul set ho trovato degli amici e una fidanzata, si è creata una famiglia”.

Romeo è Giulietta: trailer del nuovo film di Giovanni Veronesi

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Romeo è Giulietta: trailer del nuovo film di Giovanni Veronesi

Vision Distribution ha diffuso il trailer di Romeo è Giulietta, il nuovo film di Giovanni Veronesi con Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Geppi Cucciari, Maurizio Lombardi, Serena De Ferrari, Domenico Diele, Margherita Buy. Il film debutterà al cinema a San Valentino. 

Romeo è Giulietta è una produzione INDIANA PRODUCTION, CAPRI ENTERTAINMENT e VISION DISTRIBUTION in collaborazione con SKY Prodotto da FABRIZIO DONVITO, BENEDETTO HABIB, DANIEL CAMPOS PAVONCELLI e MARCO COHEN per Indiana Production e VIRGINIA VALSECCHI per Capri Entertainment Con il patrocinio del COMUNE DI SPOLETO e la collaborazione della FONDAZIONE FESTIVAL DEI DUE MONDI Con il supporto di UMBRIA FILM COMMISSION.

La trama di Romeo è Giulietta

Il grande regista teatrale Federico Landi Porrini (Sergio Castellitto) è alla ricerca dei suoi Romeo e Giulietta per l’opera che dovrebbe consacrare definitivamente il suo prestigio e concludere la sua carriera. Tra le candidate spicca Vittoria (Pilar Fogliati) che viene però esclusa a causa di un’ombra sul suo passato. Determinata a ottenere comunque un ruolo nello spettacolo e con la complicità della sua amica truccatrice (Geppy Cucciari), la giovane attrice decide di ritentare sotto falsa identità, per dimostrare tutto il suo talento. È così che si trasforma in Otto Novembre, si propone per il ruolo di Romeo e ottiene la parte. Non le sembra poi così complicato interpretare qualcun altro, sia sul palco che dietro le quinte, neanche quando il suo fidanzato (Domenico Diele) viene scelto per interpretare il ruolo di Mercuzio. Vestire però i panni di un uomo le consentirà di scoprire molte cose su sé stessa, ma soprattutto sulle persone che la circondano.

Kaiser Karl: prime foto di Daniel Brühl nella nuova serie Disney+

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Disney+ ha svelato la prima immagine di Daniel Brühl nei panni di Karl Lagerfeld in Kaiser Karl (titolo provvisorio), la nuova serie originale francese, in arrivo sulla piattaforma streaming nel 2024, che racconta l’ascesa di Lagerfeld nel mondo dell’alta moda parigina degli anni ’70.

L’anno è il 1972. Lagerfeld, a trentotto anni, è uno stilista poco conosciuto. Dopo aver incontrato ed essersi innamorato di Jacques de Bascher, si trova a competere con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, a capo del più prestigioso brand di moda in circolazione. Inizia così la storia di Kaiser Karl (titolo provvisorio), un mix di romanticismo, ambizione e instancabile ricerca di affermazione.

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è stata creata e adattata per la televisione da Isaure Pisani-Ferry (Rapinatori: la serie, Vampiri), Jennifer Have (Unfaithful, The Red Band Society) e Raphaëlle Bacqué, autrice dell’omonima biografia, pubblicata da Albin Michel nel 2019 e tradotta in sei lingue. La serie originale è diretta da Jérôme Salle (Kompromat,, Totems) e Audrey Estrougo (Tout va Bien, Authentik).

Il team artistico riunisce i direttori della fotografia Mélodie Preel (la versione francese di In Treatment) e Mahdi Lepart (L’Absente, Grown Ups), la costumista Pascaline Chavanne, l’hair artist Sébastien Quinet (The French Dispatch) e la truccatrice Valerie Chapelle (Illusioni perdute), oltre ai compositori Sacha ed Evgueni Galperine (The Undoing, Oussekine).

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è girato in Francia. I produttori esecutivi sono Gaumont e Jour Premier.

I Fantastici 5 con Raoul Bova in onda dal 17 gennaio

I Fantastici 5 con Raoul Bova in onda dal 17 gennaio

I Fantastici 5, serie tv in 8 puntate da 50 minuti prodotta da Lux Vide, andrà in onda da mercoledì 17 gennaio in prima serata su Canale 5.

La serie tv Fantastici 5 prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, per la regia di Alexis SweetLaszlo Barbo e con Raoul Bova, Gianluca Gobbi, Francesca Cavallin, Gaia Messerklinger, Chiara Bordi, Vittorio Magazzù, Fiorenza D’Antonio, Enea Barozzi, Rachele Luschi e Giulia Patrignani.

Fantastici 5: in streaming

Fantastici 5 in streaming sarà disponibile a partire dal 17 gennaio su Mediaset Infinity

Fantastici 5: trama della serie tv

Riccardo ha dedicato la sua vita alle sue più grandi passioni: l’atletica e l’allenamento, anche a costo di trascurare la moglie e le figlie, Anna (15) e Giorgia (17), con cui Riccardo fatica ad entrare in sintonia. Già, perché circa cinque anni prima il matrimonio di Riccardo non ha retto e, a seguito della separazione dei genitori, le due ragazze si sono trasferite in Germania con la madre.

Dopo la morte della madre, avvenuta circa sei mesi fa, Anna e Giorgia sono tornate a vivere con Riccardo, ma per lui è stato come accogliere in casa due sconosciute: le ha lasciate che erano bambine, ora sono due adolescenti pronte a diventare donne.

Oggi ritroviamo Riccardo intento a guidare un gruppo di giovanissimi atleti under 12 in un modesto campetto di provincia. Una semplice telefonata però, sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux di Ancona, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l’atletica paralimpica italiana. I quattro velocisti che Riccardo dovrà allenare, continuamente sotto i riflettori di stampa sportiva e non, si devono preparare agli Europei che si svolgeranno di lì a tre mesi.

Sono: Greta (22), amputata e con una protesi alla gamba sinistra; Christian (24), in sedia a rotelle; Elia (18) con difficoltà neuronali legate al movimento; Marzia (21), cieca. Insieme a loro c’è anche Laura (22), una ragazza amputata ad una gamba appena arrivata al centro ma di cui Riccardo intuisce subito le potenzialità.

Quattro superstar e una giovane promessa: per Riccardo non è un’occasione, è LA occasione che stava aspettando per rilanciarsi ad alti livelli.

Il rapporto con i ragazzi però tarda a sbocciare. Riccardo scopre di non godere della fiducia né di Sofia Calabresi (interpretata da Francesca Cavallin), presidente della società, che gli impone un ruolo più da “controllore” che da allenatore, né degli atleti, schivi ed individualisti, presi da problemi personali e medici, da vicende amorose e legali, alla continua ricerca della propria identità. Riccardo scopre presto come per quei ragazzi la parola “sport” faccia rima con “tutto”; decide quindi di allenarli prima di tutto per trasmettere la sua passione per lo sport, che non deve mai diventare ossessione.

Inizia così il viaggio di Riccardo, supportato da due figure: Freddie (45), l’amico di vecchia data e attuale medico della società, uomo dal cuore buono e dai modi buffi – oggi in carrozzina – che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio; e Alessandra (35), tutta coraggio e spavalderia, fisioterapista della Nova Lux amputata ad una gamba. Non ama i freni inibitori e trascinerà con sé anche Riccardo, facendogli riscoprire la bellezza di prendere la vita con più leggerezza.

Riuscirà Riccardo a rendere questo gruppo di singoli una squadra? Potrà un allenatore “di bambini”, trascinare quattro giovani atleti professionisti sul tetto d’Europa? Riuscirà a re-instillare in loro la felicità di praticare sport?

E lui? Recupererà il rapporto con le figlie, riscoprendo verità dimenticate e ritrovando la sua felicità?

I Fantastici 5: cast e personaggi

Riccardo (Raoul Bova)

 Per Riccardo, 45 anni, allenare i quattro velocisti più forti della NovaLux, società sportiva al vertice del panorama nazionale di atletica paralimpica, è l’occasione della vita. Negli ultimi vent’anni, Riccardo ha dedicato tutto sé stesso all’atletica e all’allenamento, trascurando la moglie Francesca e le figlie Giorgia e Anna. Cinque anni fa, il matrimonio non ha retto e la moglie si è trasferita insieme alle figlie Giorgia e Anna in Germania. Ma dopo cinque anni di separazione, Francesca perde la vita in un incidente stradale e Giorgia e Anna, ora di 17 e 15 anni, tornano a vivere con Riccardo, con tutti i problemi che ne conseguono: le aveva lasciate bambine, adesso sono due adolescenti pronte a diventare donne.

E con lui non vogliono avere niente a che fare. Riccardo è un allenatore dai modi poco convenzionali e un po’ buffi; si vince solo quando si è felici, ripete sempre ai suoi atleti, dei giovani velocisti under 12. Sì, perché è così che conosciamo Riccardo: in un modesto campetto di provincia, intento ad allenare un gruppo di entusiasti bambini. Ma una semplice telefonata sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l’atletica paralimpica italiana. Qui dovrà subito scontrarsi con atleti individualisti e arroganti.

Ma gli basta poco per capire che – è vero – sono tutti campioni… ma sono anche infelici. E se c’è una cosa che Riccardo sa fare è riportare equilibrio e felicità nelle mente di un atleta. Se il cuore non è a posto, se l’anima non è leggera, il corpo non funziona. E questo non vale solo per gli atleti, vale per tutti. Anche per sé stesso e per le sue figlie, tutte da riconquistare.

Christian (Vittorio Magazzù)

Christian è da sempre un ragazzo dai modi gentili e dal carattere risoluto ma scanzonato. Una notte, in discoteca, nota una ragazza: Isabella. Ne rimane folgorato. Le strappa un sorriso e chissà, forse sarebbe riuscito a strapparle anche un appuntamento. Ma improvvisamente: una rapina. Quando le luci si riaccendono, Christian è a terra, in una pozza di sangue. E’ stato colpito alla schiena; presto le paure si fanno certezze, non potrà più camminare. Christian, però, non è il tipo che si arrende. Cinque anni dopo lo vediamo allenarsi in pista: velocista in carrozzina, Christian è il fiore all’occhiello della Nova Lux, un centro sportivo d’élite. Inoltre, quel tragico giorno è stato in grado di riservargli anche una romantica sorpresa.

Fa infatti coppia con Isabella, la cassiera conosciuta subito prima che la sua vita cambiasse per sempre. Lei è anche la sua agente e “tuttofare”: si occupa di fissare appuntamenti, trovare sponsor, ma anche far revisionare la carrozzina e farla modificare secondo le necessità. Ed è proprio quando la carrozzina comincerà a non funzionare come un tempo che arriveranno i problemi. Ma, come intuisce presto Riccardo, non si tratta di problemi puramente “tecnici”: Isabella nasconde un segreto, forse anche a Christian, che rischia di far male a molti.

Elia (Enea Barozzi)

Elia è cerebroleso dalla nascita: ha quindi difficoltà nei movimenti e nella coordinazione degli arti, e soffre di improvvisi “black-out” fisici, momenti improvvisi in cui nonostante Elia sia totalmente lucido il corpo si blocca e smette di rispondere agli impulsi motori del cervello. Sin da bambino avrebbe quindi avuto tutte le carte in regola per chiudersi “a riccio”, se non fosse che Letizia, sua madre, gli ha insegnato da sempre a non abbassare mai la testa davanti a niente. Grazie al suo aiuto e al suo sostegno, Elia è riuscito ad affrontare ogni sfida che la vita gli ha presentato e ad uscirne spesso vincitore. Tutti al centro dove si allena lo conoscono per il suo carattere sbruffone e spavaldo. Ma a chi ha talento ed è simpatico, si perdona sempre tutto, soprattutto se a queste qualità si aggiunge la più importante di tutte: la bellezza, di cui Elia non è per niente sprovvisto, e che attira l’attenzione delle figlie di Riccardo. Ma non saranno solo problemi sentimentali a tormentare il ragazzo proprio prima degli Europei: Riccardo scopre infatti che una persona molto vicina ad Elia non è veramente chi dice di essere.

Marzia (Fiorenza D’Antonio)

In generale Marzia è una tipa poco avvicinabile. Lo era già prima dell’incidente in cui ha perso la vista, quando, giovane tennista di talento, era allenata dal padre e aveva davanti a sé un promettente carriera; e anche adesso che dal tennis è passata alla corsa, il suo carattere all’apparenza scontroso e cinico non è cambiato. Tuttavia, ha preso questa svolta della sua carriera un po’ come la retrocessione nel campionato dei bambini: non solo si allena il minimo indispensabile, ma tratta chiunque la circondi con disprezzo e superiorità. Ma perché un caratteraccio del genere non viene allontanato dal centro sportivo della Nova Lux? Perché anche se si allena poco, è una star della corsa. Il centro ovviamente ne beneficia in visibilità e fondi e non fa niente per cercare di correggere i modi di Marzia. Anzi, la ragazza è quasi “intoccabile”, soprattutto per Riccardo, il nuovo allenatore della squadra di atletica. Ma Riccardo è convinto che dietro a una facciata così dura si nasconde invece una ragazza spaventata e ferita: riuscirà a scoprire cos’è successo veramente a Marzia?

Laura (Chiara Bordi)

A vent’anni, Laura pensa che non ci sia un’età più bella nella vita. Oltre a un bel sorriso e un fisico longilineo, quello che colpisce di Laura è il suo carattere solare, positivo, pieno di speranza. Ma una sera come tante altre, Laura sta tornando a casa a bordo del suo scooter. Passa un attimo, e un’auto la travolge. Laura quella sera perde una gamba, che le viene amputata. Si potrebbe pensare che sia la fine di tutto, ma la natura forte e determinata di Laura emerge. Un pomeriggio per caso vede in tv una gara di atletica paralimpica: Laura non ha mai corso, ma quel pomeriggio decide di diventare un’atleta come quelli che vede in tv.

Appena esce dall’ospedale comincia, letteralmente, a correre per raggiungere il suo nuovo sogno. I risultati sulla pista di atletica non si fanno attendere. E dopo poco più di un anno dall’incidente i suoi tempi le permettono di entrare nel più rinomato centro in Italia, la NovaLux. Peccato però che l’ambiente del centro è tutt’altro che accogliente. Ogni atleta pensa esclusivamente a sé e ai propri risultati, senza preoccuparsi di collaborare o stringere amicizia, ma anzi sperando ogni giorno che il proprio rivale perda.

Laura non si lascia scalfire da questa assurda logica ipercompetitiva e cerca in ogni modo di dimostrare quanto vale. La tenacia non le manca, ma gli ostacoli sulla sua strada saranno molti. Anche perché una questione che sembrava chiusa riemergerà dal suo passato…

Freddie (Gianluca Gobbi)

In un centro sportivo in cui la performance è tutto, trovare una persona che non sia ossessionata dalla competitività è una boccata d’aria fresca. Per fortuna c’è Freddie (45), il responsabile medico del Centro Sportivo Novalux, uno dei migliori in Italia, un uomo che ha appeso al chiodo gli scarpini d’atleta molti anni fa e con essi l’ansia di performare. Freddie – oggi in carrozzina – è un uomo dal cuore buono che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio.

E se Riccardo, il nuovo allenatore di atletica, ha accettato l’incarico di allenatore in un ambiente così difficile, un po’ è anche perché sapeva di poter contare sul suo amico di lunga data Freddie. I due sono stati compagni di classe, atleti, amici in tante bravate. Ed è stato proprio Freddie a proporre il nome di Riccardo come nuovo allenatore del Centro. Sa che Riccardo è l’unico che può rivolgere agli atleti uno sguardo umano e sincero che altrimenti non riceverebbero da nessun altro in un mondo così ostile. Un mondo, questo, che sarà capace di mettere a dura prova anche un uomo buono e sincero come Freddie.

Alessandra (Gaia Messerklinger)

Alessandra (35) è la fisioterapista della NovaLux, centro sportivo tra i più rinomati in Italia. Un grave incidente anni fa le ha fatto perdere una gamba: ma ci vuole altro a scalfire il carattere solare e frizzante di Alessandra. Lei è una che ama la vita, che cerca di prendere ogni situazione con sorriso e leggerezza, e ama anche gli uomini, dei quali sembra non disdegnare affatto il continuo interesse.

Quando nella sua vita fa ingresso Riccardo, il nuovo allenatore ingaggiato temporaneamente dalla NovaLux, scatta subito una chiara sintonia tra loro: il carattere esuberante e spontaneo di Alessandra colpisce subito il nuovo arrivato, che si trova piacevolmente spiazzato. Sarà il tempo a dire se tra i due potrà nascere qualcosa di più duraturo… anche se il passato di Alessandra potrebbe riservare qualche sorpresa.

Sofia Calabresi (Francesca Cavallin)

Donna austera e severa, sergente all’apparenza di ferro, Sofia Calabresi è la presidente della NovaLux, società sportiva al vertice del panorama di atletica paralimpica italiana. Con lei si riga dritto e c’è davvero poco da scherzare. Porta avanti gli affari della società con abilità e convinzione e non si sottrae a scelte difficili pur di salvare la reputazione e i bilanci della NovaLux. Sceglie così Riccardo Bramanti, allenatore inesperto nel panorama paralimpico: ma la Calabresi sa che in questo momento è la scelta migliore, quella che creerà meno scossoni agli atleti a pochi mesi dagli Europei. E dopo chissà: le cose cambiano in fretta nel mondo dell’atletica, ripete sempre. La Calabresi non ha mai esitato a mettere al primo posto il bene della NovaLux: anche sopra se stessa e le sue convinzioni, se necessario. Ma Riccardo porta con sé un carattere genuino e affabile che rischia di essere contagioso. E forse per la Calabresi è venuto il momento di mettere se stessa al primo posto, abbassando le proprie difese e facendo spazio ai sentimenti.

Margot Robbie ha deludenti aggiornamenti sul prequel di Ocean’s Eleven

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Il film prequel di Ocean’s Eleven è ancora nel limbo della pre-produzione, stando a quello che ha dichiarato la produttrice Margot Robbie. Nel maggio 2022, Robbie e Ryan Gosling sono stati scelti per un film prequel di Ocean’s 11 ambientato a Monte Carlo nel 1962, e da quel primo annuncio non ci sono ulteriori dettagli. Ora, dopo i loro ruoli da protagonista nel film Barbie, la loro riunione è ancora più attesa. Tuttavia, non è chiaro quando il prequel di Ocean’s Eleven, a lunga gestazione, che sarà diretto dal regista di Bombshell Jay Roach e sceneggiato dall’autrice di A Family Affair Carrie Solomon, entrerà effettivamente in produzione.

In un recente profilo di Deadline, Robbie ha fornito un aggiornamento deludente sullo stato di produzione del prequel di Ocean’s Eleven. La star di Barbie ha dichiarato che il progetto è ancora in fase di sviluppo e non pensa che sarà il prossimo film che realizzerà. Robbie ha continuato parlando dei prossimi impegni della sua società di produzione, la LuckyChap.

“(Il film procede) Bene, è ancora in fase di sviluppo. Si è sparsa la voce al riguardo; non abbiamo reso noto nessun dettaglio perché è troppo presto, a dire il vero. Non so se finirà per essere la prossima cosa che farò. Non credo. È un progetto piuttosto grande da mettere insieme e ci sono alcune cose logistiche che dobbiamo programmare.

Per quello che riguarda i prossimi lavori della compagnia, abbiamo un film con Olivia Wilde [Naughty], che si sta muovendo abbastanza rapidamente, quindi potrebbe essere la prossima cosa che gireremo. Lì però produco soltanto, non recito. Anche un paio di cose in TV dovrebbero partire quest’anno. E per me come attrice, adoro recitare in cose di cui non sono un produttrice, quindi sto valutando un paio di cose ma non c’è ancora nulla di concreto.”

L’attrice e produttrice è protagonista della stagione dei premi con Barbie di Greta Gerwig.

Emma Stone sulle intense scene di sesso di Povere Creature!: “Erano molto confortevoli”

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Emma Stone, protagonista di Povere Creature!, ha commentato le numerose scene di sesso del film. In arrivo nelle nostre sale il 25 dicembre, il film diretto da Yorgos Lanthimos ha vinto il Leone d’Oro a Venezia 2023 e ha ottenuto recensioni entusiastiche dalla critica. Tuttavia, la sua rappresentazione del sesso ha generato alcune polemiche per quanto è grafico ed esplicito.

In un’intervista con GamesRadar+, Emma Stone è stata molto onesta nelle risposte in merito alle domande su quelle scene. L’attrice ha detto che era stata disposta a girarle perché erano necessarie per il viaggio di Bella Baxter, il suo personaggio.

“Erano molto confortevoli. Ogni volta venivano girate in una stanza molto piccola, con poche persone, e abbiamo avuto una meravigliosa coordinatrice dell’intimità, Elle McAlpine. In un certo senso, quelle scene sono state più facili di altre, perché erano perfettamente coreografate e semplici. 

Anche se la maggior parte delle persone ha reazioni molto forti a quelle scene perché le sente molto intense, in realtà nel girarle stavo completamente bene. Ero preparata al fatto che sarebbe accaduto perché sapevo che erano necessarie per il viaggio del mio personaggio e per la crescita di Bella. Girarle è stato molto clinico e divertente, almeno per me.”

Dal regista Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva l’incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione.

Searchlight Pictures in associazione con Film4 e TSG Entertainment, una produzione Element Pictures, presenta Povere Creature!, diretto dal candidato all’Academy Award® Yorgos Lanthimos (La favorita, The Lobster). Con una sceneggiatura scritta dal candidato all’Academy Award Tony McNamara (La favorita), basata sul romanzo di Alasdair Gray, il film è prodotto dal candidato all’Oscar Ed Guiney p.g.a. (La favorita, Room), Andrew Lowe p.g.a. (The Eternal Daughter, The Souvenir: Part II), Yorgos Lanthimos p.g.a. ed Emma Stone p.g.a..

La vincitrice dell’Academy Award® Emma Stone, (La favorita, La La Land), è protagonista insieme al candidato all’Academy Award® Willem Dafoe (The Lighthouse, The French Dispatch), al candidato all’Academy Award® Mark Ruffalo (Il caso Spotlight, Foxcatcher – Una storia americana), al vincitore del Golden Globe® Ramy Youssef (Ramy, Mr. Robot), Christopher Abbott (Black Bear, Possessor), il vincitore del Primetime Emmy® Award Jerrod Carmichael (The Carmichael Show), Hanna Schygulla (Ai confini del paradiso), Kathryn Hunter (Macbeth) e la candidata al Primetime Emmy® Award Margaret Qualley (C’era una volta a… Hollywood, Maid).

Il direttore della fotografia è il candidato all’Oscar® Robbie Ryan, BSC, ISC (La favorita, C’mon C’mon), gli scenografi sono James Price (Judy) e Shona Heath, con i costumi di Holly Waddington (Lady Macbeth, War Horse), e le acconciature e il trucco prostetico della candidata all’Oscar® Nadia Stacey (La favorita, Crudelia). La colonna sonora originale è composta da Jerskin Fendrix, il montatore è il candidato all’Oscar® Yorgos Mavropsaridis, ACE (La favorita, The Lobster) e la set decorator è Zsuzsa Mihalek (La talpa).

Emmy 2024 in streaming su Now e in tv su SKY

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Emmy 2024 in streaming su Now e in tv su SKY

Gli Emmy 2024, arrivati alla 75esima edizione, prestigiosissimi premi assegnati dalla Television Academy alle eccellenze dell’industria televisiva americana, andrà in onda in esclusiva per l’Italia su Sky Atlantic e in streaming su NOW, nella notte fra il 15 e il 16 gennaio.

All’ 1.00 avrà inizio il pre-show che condurrà poi alla cerimonia di premiazione, con traduzione simultanea (ma sarà disponibile anche nella versione originale), in onda dalle 2 di notte e presentata da Anthony Anderson in diretta dal palco del Microsoft Theater di Los Angeles.

Le nomination ai Primetime Emmy Awards 2024 vedono dominare in tutte le categorie più prestigiose alcune tra le serie più amate delle ultime stagioni televisive, tutte disponibili in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW:

SUCCESSION. Fresca di 4 vittorie ai Golden Globe Awards, la stagione finale della saga dei Roy, disfunzionale famiglia a capo di un immaginario impero dei media, ha collezionato ben 27 nomination (conquistando il primo posto assoluto di nomination in questa edizione degli Emmys). È in lizza come miglior serie drammatica, vantando innumerevoli candidature per tutti i suoi attori protagonisti (da Brian Cox a Kieran Culkin, Jeremy Strong e Sarah Snook), per la scrittura, per la regia e per pressoché tutto il suo straordinario cast – non protagonisti (Nicholas Braun, Matthew Macfadyen, J. Smith Cameron) e guest (Hiam Abbass, Cherry Jones e Harriet Walter) inclusi. Nella quarta stagione, la prospettiva della vendita della media company Waystar Royco al visionario del tech Lukas Matsson (Alexander Skarsgård, candidato anche lui) provoca angoscia e contrasti familiari tra i Roy che devono confrontarsi con l’idea di un nuovo stile di vita e un mondo in cui il loro peso culturale e politico sia molto ridimensionato.

THE LAST OF US ha già fatto incetta di premi sabato ai Creative Arts Emmy Awards, ottenendo ben 8 riconoscimenti per i due guest del cast Storm Reid e Nick Offerman, per il picture editing, per il design del logo, per make-up, sound editing, sound mixing ed effetti speciali. Già apprezzatissima dalla critica internazionale e italiana, la serie TV basata sull’omonimo videogioco sviluppato da Naughty Dog per le piattaforme PlayStation® racconta una storia di sopravvivenza che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Con 24 nomination agli Emmy di quest’anno, è la seconda serie più nominata, subito alle spalle di Succession: è in lizza per il premio per la miglior serie drammatica, per gli attori protagonisti Pedro Pascal e Bella Ramsey e i guest Melanie Lynskey, Storm Reid e Anna Torv.

Anche THE WHITE LOTUS ha collezionato diverse vittorie ai Creative Arts Emmy Awards: outstanding casting (agli italiani Francesco Vedovati e Barbara Giordani) per una serie drammatica, hairstyling contemporaneo, supervisione musicale e colonna sonora originale. Ma sono ben 23 le nomination ottenute per gli Emmys di lunedì, fra cui quella come miglior serie drammatica, quelle per scrittura e regia (a Mike White) e quelle a buona parte del suo brillante cast, da Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco a Jennifer Coolidge, Megann Fahy, Aubrey Plaza, F. Murray Abraham, Theo James, Will Sharpe e Michael Imperioli. La terza stagione della satira HBO ambientata in vari resort dell’immaginaria catena extralusso White Lotus – prima alle Hawaii, poi a Taormina – avrà la Thailandia come nuova location e sarà disponibile in esclusiva per l’Italia su Sky e NOW.

HOUSE OF THE DRAGON è un altro dei titoli che si contenderanno, fra gli altri, l’Emmy per la miglior serie drammatica. Ambientata 200 anni prima degli eventi de Il Trono di Spade, la serie tornerà prossimamente su Sky e NOW per la sua attesissima seconda stagione. Ispirata al romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, co-creatore e tra i produttori esecutivi, si concentra sulla cosiddetta “Danza dei Draghi”, il conflitto civile scoppiato nei Sette Regni tra i due rami di Casa Targaryen, e i rispettivi draghi, per la successione al Trono di Spade alla morte di re Viserys I.

 

Top Gun 3 è ufficialmente in sviluppo

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Top Gun 3 è ufficialmente in sviluppo

Top Gun 3, seguito ufficiale di Top Gun: Maverick, è ufficialmente in lavorazione, secondo un nuovo rapporto, con Tom Cruise e altre due star che tornano nel franchise. Cruise ha ripreso il ruolo di Pete “Maverick” Mitchell dopo più di tre decenni per Top Gun: Maverick, protagonista del sequel che sarebbe diventato il secondo film di maggior incasso del 2022 dietro Avatar: La Via dell’Acqua.

Le speculazioni su un seguito di Maverick sono aumentate di nuovo negli ultimi giorni, dato l’annuncio del nuovo accordo di Tom Cruise per recitare in grandi progetti di successo per la Warner Bros. Nell’immediato periodo successivo, molti si sono chiesti cosa avrebbe significato l’accordo per la Paramount, consolidata compagnia dell’attore e di franchise come Top Gun.

Matt Belloni conferma che la Paramount sta ufficialmente andando avanti con Top Gun 3. Cruise tornerà nei panni di Pete Mitchell, così come Glen Powell e Miles Teller, che hanno avuto ruoli di spicco come Hangman e Rooster, rispettivamente, nel tanto atteso sequel del 2022. Belloni aggiunge che il co-sceneggiatore di Top Gun: Maverick, Ehren Kruger, sta già scrivendo la sceneggiatura, con Joseph Kosinski che potrebbe tornare sia alla regia che alla produzione.

9 sconvolgenti film ambientati nel 2024

9 sconvolgenti film ambientati nel 2024

Come altri anni già passati, anche il 2024 è stato – nel mondo del cinema – già immaginato e rappresentato. Molti registi operanti nel genere fantascientifco hanno infatti lavorato su film in cui il nostro anno corrente era il loro immaginario futuro distopico, pieno di eventi catastrofici, apocalittici e sconvolgenti, ma anche di novità tecnologicamente avanzate. Alcuni di questi prodotti, in realtà, non sono neppure così datati e in alcuni casi hanno dato vita ad una visione molto più realistica di quanto si possa pensare, facendo, proprio per questo, molta paura. Una cosa è certa: da quel che si evince, molti cineasti avevano un pensiero comune, ossia che il 2024 avrebbe potuto portare innovazione tecnologica e cambiamenti politici radicali. Ma quali sono quindi le pellicole che hanno come ambientazione quest’anno?

Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici

Un ragazzo un cane due inseparabili amici

Per la regia di L. Q. Jones e su sceneggiatura di Harlan Ellison, Un ragazzo, un cane, due inseparabili amicidel 1975 – porta al centro della scena un giovane, Vic, che, insieme al suo amico a quattro zampe telepatico, Blood, vaga in cerca di cibo nel sud-ovest americano apocalittico del 2024. I due sfortunati si imbatteranno in una comunità sotterranea i cui abitanti non possono più procreare, e vogliono sfruttare il ragazzo a scopi riproduttivi. Come si può evincere, questo film immaginava il nostro anno corrente in modo molto pessimistico, con un mondo – o almeno gli Stati Uniti – segnati da una guerra nucleare.

Al di là della barriera del tempo

Al di là della barriera del tempo

Un altro film sci-fi ambientato nel 2024 è Al di là della barriera del tempo – del 1960 – , per la regia di Edgar G. Ulmer e la cui ossatura narrativa si fonda sui viaggi nel tempo. Il protagonista del lungometraggio, il pilota della US Air Force maggiore Bill Allison, viaggia accidentalmente nel futuro dopo un volo spaziale fallito, ritrovandosi su una Terra abitata dai sopravvissuti di una piaga cosmica che l’ha devastata. Questi – che vivono nella città sotterranea chiamata La Cittadella – sono in gran parte sordi, muti e sterili, tranne alcuni suoi compagni di viaggio che come lui provengono da un’altra epoca.

Highlander II – Il ritorno

Highlander II Il ritorno

Dall’originale Highlander, del 1991 arriva il sequel Highlander II – Il ritorno, diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert, nei panni di Connor MacLeod. Uno sci-fi che non ha trovato la stessa accoglienza del primo, diventato nel frattempo un classico del genere, ma che comunque ha offerto al suo pubblico una visione distopica del 2024, mostrandoci un oramai anziano protagonista. L’interpretazione del futuro nel film è desolante, e raffigura una mega-corporazione con il compito di controllare il pianeta attraverso uno scudo che blocca le radiazioni solari, a causa dell’esaurimento dello strato di ozono.

Illang: uomini e lupi

Illang uomini e lupi

Passiamo a una produzione coreana con Illang: uomini e lupi, remake in live-action del film d’animazione nipponico Jon-Roh-Uomini e lupi. La pellicola, diretta da Kim Ji-woon, si è presa una licenza creativa dal materiale di partenza, cambiando l’ambientazione da un Giappone punk del Dopoguerra a una Corea futuristica. Nel 2024, la Corea del Nord e del Sud si sono riunificate, temendo da una parte un Giappone nuovamente militarizzato e dall’altra l’invasione di Stati Uniti e Russia.

Il tredicesimo piano

Il tredicesimo piano

Proseguiamo con Il tredicesimo piano, film uscito nello stesso periodo di Matrix, in cui Josef Rusnak offriva un altro sguardo su un futuro caratterizzato da una simulazione avanzata, raffigurando la città di Los Angeles in tre anni: 1999, 1937 e 2024. Nonostante non venga mostrato molto del concetto del film per quell’anno, esso viene comunque rappresentato sufficientemente avanzato da essere in grado di produrre copie incredibilmente reali del passato attraverso la generazione di computer.

Thunder Force

Thunder Force

Passiamo ai film dei supereroi con Thunder Force, ancora più recente rispetto a Songbird, di cui parleremo alla fine. La commedia, diretta da Ben Falcone e interpretata da Melissa McCarthy e Octavia Spencer, rispettivamente Hammer e Bingo, rivela un futuro prossimo (quello del 2024 per l’appunto) in cui uno strano evento cosmico conferisce i superpoteri solo agli individui più psicotici della Terra, creando un’orda di supercriminali. Nel film ci vengono mostrati altri due anni, oltre quello attuale: il 1983 e il 1985.

Narcopolis

Narcopolis

Uno sci-fi ambientato nel 2024 con una considerevole componente thriller/mystery è Narcopolis, diretto da Justin Trefgarne, il quale ipotizza una futura Inghiliterra in cui tutte le droghe sono state legalizzate. Una realtà in cui ben presto si scopriranno alcune dolorose verità, che partiranno dall’indagine dell’agente Fran Grieves – interpretato da Elliot Cowan – subito dopo essere stato ritrovato un cadavere. La legalizzazione degli stupefacenti ha infatti un prezzo da pagare, e questo è decisamente alto.

Il crimine ha i giorni contati

Il crimine ha i giorni contati

Proseguiamo con Il crimine ha i giorni contati, film che parlava al suo pubblico nel 2020, anno di uscita, di un futuro non troppo lontano dal nostro. La pellicola – diretta da Oliver Megaton – è l’adattamento per il cinema dell’omonima graphic novel, in cui immagina un governo degli Stati Uniti sviluppare un segnale di trasmissione avanzato da usare contro i suoi cittadini, impedendo loro di commettere crimini. Nel cast Edgar Ramirez e Anna Brewster.

Songbird

Songbird recensione film

Se nel 2020 il Covid-19 ha spaventato tutta la popolazione mondiale, Adam Mason e Michael Bay lo hanno fatto ancor di più con il loro film Songbird, uscito lo stesso anno, in cui ciò che veniva rappresentato – ambientato nel 2024 – era molto più vicino a noi di quanto non fossero altre pellicole sci-fi. Il lungometraggio – prodotto con grande rapidità – ha portato sullo schermo tutte le paure della pandemia, mostrandoci una realtà che poteva realmente essere e avverarsi. In Songbird il Covid muta in maniera spropositata, tanto che il virus inizia a trasformare il governo degli Stati Uniti in uno Stato totalitario, imprigionando gli individui infetti in campi di quarantena dalle condizioni terribili. In questa atmosfera apocalittica, Nico cerca di salvare la sua amata Sara da un destino infausto.

Michael: il film biografico su Michael Jackson uscirà nel 2025

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Michael: il film biografico su Michael Jackson uscirà nel 2025

Michael Jackson tornerà ufficialmente sul grande schermo nel 2025 con “Michael“, un biopic diretto da Antoine Fuqua (Training Day, The Equalizer, Emancipation) e interpretato dal nipote del defunto Re del Pop, Jaafar Jackson. La Lionsgate, che distribuirà il film in patria – mentre sarà la Universal ad occuparsi della distribuzione all’estero – ha infatti annunciato che la produzione del film inizierà il 22 gennaio e che l’uscita mondiale è prevista per il 18 aprile 2025. Come riportato da Variety, il film prodotto da Graham King di Bohemian Rhapsody e sceneggiato da John Logan (sceneggiatore di Il gladiatore, The Aviator, Hugo Cabret) , la sinossi ufficiale del film recita:

“‘Michael’ offrirà al pubblico un ritratto avvincente e onesto dell’uomo brillante ma complicato che è diventato il Re del Pop. Il film presenta i suoi trionfi e le sue tragedie su una scala epica e cinematografica – dal suo lato umano e le sue lotte personali al suo innegabile genio creativo, esemplificato dalle sue performance più iconiche. Come mai prima d’ora, il pubblico potrà dare uno sguardo dall’interno a uno degli artisti più influenti e all’avanguardia che il mondo abbia mai conosciuto“.

John Branca e John McClain, i co-esecutori dell’eredità di Michael Jackson, produrranno anche il film. Precedentemente, Fuqua aveva rivelato il modo in cui si stava approcciando al progetto: “Mostreremo di lui gli aspetti buoni, quelli cattivi e quelli brutti. Racconteremo Michael basandoci sui fatti di cui siamo in possesso, così come li conosciamo, e spetterà al pubblico prendere una decisione su cosa provano per lui”. Con l’inizio delle riprese a breve, è lecito aspettarsi che nelle prossime settimane possano arrivare anche nuove notizie relative al film, a partire dal resto del cast che andrà a comporre il lungometraggio.

ASC Awards 2024: ecco i nominati. Ci sono Killers of the Flower Moon, Maestro e Oppenheimer

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Oppenheimer, Maestro e Killers of the Flower Moon sono tra i film che hanno ricevuto una nomination dall’American Society of Cinematographers per il 38° ASC Awards 2024. A completare la cinquina di nominati nella categoria principale ci sono El Conde e Poor Things.

Per quanto riguarda invece le categorie televisive, The Bear e La Fantastica Signora Maisel compaiono in nomination. Lo scorso anno, Mandy Walker diventò la prima donna a vincere il riconoscimento alla migliore fotografia, per il suo lavoro in Elvis di Baz Luhrmann, anche se poi l’Oscar è andato a Niente di nuovo sul fronte occidentale. Negli ultimi 11 anni, sette vincitori del ASC Awards hanno vinto anche il premio Oscar.

Ecco la lista completa dei nominati ai ASC Awards 2024

THEATRICAL FEATURE FILM NOMINEES

Edward Lachman, ASC – “El Conde” (Netflix)
Matthew Libatique, ASC, LPS – “Maestro” (Netflix)
Rodrigo Prieto, ASC, AMC – “Killers of the Flower Moon” (Apple TV+)
Robbie Ryan, ISC – “Poor Things” (Searchlight)
Hoyte van Hoytema, ASC, FSF, NSC – “Oppenheimer” (Universal Pictures)

SPOTLIGHT AWARD

Eric Branco – “Story Ave.” (Kino Lorber)
Krum Rodriguez – “Citizen Saint”
Warwick Thornton – “The New Boy”

EPISODE OF A ONE-HOUR REGULAR SERIES

Ricardo Diaz – “Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty – The Second Coming” (Max)
Rob C. Givens – “Gotham Knights – Daddy Issues” (CW)
M. David Mullen, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – Four Minutes” (Prime Video)
Cathal Watters, ASC, ISC – “Foundation – In Seldon’s Shadow” (Apple TV+)
Glen Keenan – “Star Trek: Strange New Worlds – Hegemony” (Paramount+)

LIMITED OR ANTHOLOGY SERIES OR MOTION PICTURE MADE FOR TV

Dan Atherton – “Great Expectations -The Three Keys” (FX)
Sam Chiplin – “The Lost Flowers of Alice Hart – Part 1: Black Fire Orchid” (Prime Video)
Ben Kutchins, ASC – “Boston Strangler” (Hulu)
Igor Martinovic – “George and Tammy – Stand by Your Man” (Showtime)
Jason Oldak – “Lessons in Chemistry – Book of Calvin” (Apple TV+
Tobias Schliessler, ASC – “All the Light We Cannot See – Episode 2” (Netflix)

EPISODE OF A HALF-HOUR SERIES

Julian Court, BSC – “The Diplomat – The James Bond Clause” (Netflix)
Carl Herse – “Barry – Tricky Legacies” (Max)
Jon Joffin, ASC – “Schmigadoon – Something Real” (Apple TV+)
Blake McClure, ASC – “Minx – I Thought the Bed was Gonna Fly” (Starz)
Andrew Wehde – “The Bear -The Bear” (Hulu)

DOCUMENTARY AWARD

Jeff Hutchens – “Murder in Big Horn -Episode 1” (Showtime)
Curren Sheldon – “King Coal”
D. Smith – “Kokomo City” (Magnolia Pictures)

MUSIC VIDEO AWARD

Scott Cunningham, ASC – “Gorilla” (Performed by Little Simz)
Jon Joffin, ASC – “At Home” (Performed by Jon Bryant)
Andrey Nikoleav – “Tanto” (Performed by Cassie Marin)

Doc – Nelle tue mani 3: recensione dei primi due episodi del medical drama

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Nella settimana in cui su Rai1 ha debuttato La Storia c’è anche spazio per uno dei ritorni più attesi di questa nuova stagione televisiva. Parliamo di Doc – Nelle tue mani 3, il medical drama italiano con protagonista Luca Argentero nei panni del dottore Andrea Fanti. Otto puntate in prima serata, divise in 16 episodi, con Doc che deve fare i conti col passato, diverso forse da quello che gli hanno sempre detto, lavorando sempre come medico nel reparto di Medicina Interna.

Ma ci sono in arrivo anche molte grandi novità tra le mura dell’immaginario Policlinico Ambrosiano di Milano, tre nuovi specializzandi che dovranno prendere il posto, e il cuore degli spettatori, dopo l’uscita di scena dei personaggi di Simona Tabasco e Alberto Boubakar Malanchino, e della dottoressa Alba Patrizi, interpretata dall’attrice Silvia Mazzieri, morta per causa di un batterio misterioso.

Doc – Nelle tue mani: dove eravamo rimasti

La seconda stagione della serie Rai Fiction e Lux Vide si era svolta in un futuro imprecisato dopo la pandemia, che veniva però raccontata attraverso flashback ambientati nei primi mesi dell’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero nel 2020. Infatti la trama di Doc – Nelle tue mani 2 ruotava intorno alla morte del medico Lorenzo Lazzarini colpito anche lui dal COVID-19, che in realtà si era sacrificato per donare il suo ossigeno ad una paziente vicina di letto. La serie precendente dopo aver rivelato la vera causa del decesso di uno dei dottori più amati, interpretato dall’attore Gianmarco Saurino, si concludeva dunque con Doc che rindossa il camice bianco, mentre avviene il coronamento dell’amore tra Elisa e Gabriel che dopo essersi sposati decidono di trasferirsi in Etiopia.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3

Doc - Nelle tue mani 3
Foto di Virginia Bottoja

Doc – Nelle tue mani 3 riprende proprio da questo finale, con Andrea Fanti primario di Medicina alle prese con i conti e le eventuali soluzioni per gestire al meglio il suo reparto. All’improvviso, però, la sua vita personale subisce un grosso scossone. Infatti a Doc torna in mente un ricordo, da quei dodici anni che sono stati cancellati dallo sparo, decidendo dunque di indagare per capire se la memoria può tornargli del tutto definitivamente. Tutto questo viene svelato al pubblico subito nei primi minuti con l’uso di un flashback, che si svolge nel lontano 2010, al primo giorno di lavoro da primario, quando era ancora sposato con Agnese, interpretata dall’attrice Sara Lazzaro.

Nel presente, intanto, la dottoressa Giulia Giordano, interpretata sempre da Matilde Gioli, vuole lasciare Milano, mentre Riccardo, interpretato da Pierpaolo Spollon, rientra in corsia dopo un periodo di aspettativa in procinto ora di iniziare il suo ultimo anno da specializzando. Al Policlinico Ambrosiano sono dunque rimasti Damiano Cesconi, il medico romano e sostituto del defunto Lorenzo, il miglior amico di Doc cioè il dottore del reparto di neuropsichiatria Enrico Sandri e Agnese che accetta, di nuovo, il lavoro da direttrice sanitaria dell’ospedale. Però la ex moglie di Doc non è stata del tutto sincera con Andrea dopo il suo risveglio dal coma nella prima stagione. La donna infatti ora teme che possa emergere una verità nascosta, qualcosa che ha omesso forse per il bene di tutti, ma che potrà scardinare gli equilibri e rovinare il buon rapporto con l’ex marito.

Doc - Nelle tue mani 3
© Ph Virginia Bettoja

I nuovi personaggi di Doc – Nelle tue mani 3

Sono dunque ben tre le new entry di Doc – Nelle tue mani 3, nuovi futuri medici arruolati in reparto, che affiancano gli strutturati e i colleghi più anziani, sempre sotto l’occhio vigile di Andrea Fanti, anche se c’è l’impressione che li segua solo lo specializzando senior Riccardo. Ovviamente ciascuno di essi ha alle spalle una storia complessa, che emergerà nel corso delle puntate perchè per ora sono rimasti di contorno e appaiono troppo poco per capirne qualcosa.

Il primo e l’unico uomo del nuovo team è Federico Lentini, un giovane che ha scelto Medicina con l’obiettivo di diventare oculista come il padre e rilevarne, un giorno, la clinica. Questo ruolo è interpretato da un volto molto noto, soprattutto ai giovani, visto che è l’attore Giacomo Giorgio diventato famoso con Mare Fuori e che ha confermato il suo talento con la miniserie Per Elisa: il caso Claps e la serie Noi siamo leggenda.

Allo studente benestante si contrappone Martina Carelli, interpretata dall’attrice Laura Cravedi, perfetta in tutto quello che fa, brava, empatica, intuitiva e soprattutto preparata, ma dietro la patina di perfezione nasconde un segreto che potrebbe avere conseguenze sulla sua carriera. Infine, Lin Wang, interpretata da Elisa Wong, milanese di origini cinesi, con i genitori proprietari di una catena di grandi magazzini del capoluogo lombardo che fin da bambina sognava di diventare un medico e guarire le persone.

Doc – Nelle tue mani 3 in bilico tra passato e presente

Quello che si può percepire dopo la visione di questi primissimi due episodi, proiettati al cinema sul grande schermo lo scorso dicembre e resi disponibili in anteprima su Rai Play è che ancora una volta tutto si giocherà sul passato e il presente. Doc, in questa terza stagione, dovrà quindi fare i conti con un trascorso diverso da quello che gli è sempre stato raccontato per poi ricominciare dall’unica cosa essenziale e che davvero conta: curare i suoi pazienti, per curare sé stesso.

L’accusa: trama, cast e la vera storia dietro il film

L’accusa: trama, cast e la vera storia dietro il film

Dopo essersi dedicato alla regia di commedie come Sono dappertutto e Quasi nemici – L’importante è avere ragione, nel 2021 il regista e attori Yvan Attal ha deciso di portare sul grande schermo un film di genere totalmente diverso. Si è infatti rivolto al libro Les Choses humaines, pubblicato nel 2019 dalla scrittrice Karein Tuil, per realizzare L’accusa (qui la recensione) un adattamento cinematografico della sua storia ricca di dolore, paure e menzone che vengono scoperte. Il racconto ruota infatti ad un accusa di aggressione sessuale, con i coinvolti e le rispettive famiglie che si vedono gettati in un vortice dal quale sembra non esserci via di uscita.

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film è dunque incentrato sul processo mosso da una ragazza ad un ragazzo, accusato di essere il suo violentatore. Un racconto profondamente drammatico, da cui Attal punta a far emergere la verità e l’umanità di questi personaggi, mantenendo fino alla fine un senso di ambiguità che impedisce di formulare un giudizio certo. Tra inganni, menzogne e verità scoperte con la forza, lo spettatore si trova dunque a dover seguire questi personaggi fino alla fine, nel tentativo di capire da che parte possa risiedere la verità e se è questa qualcosa che si è pronti ad accettare.

Il passaggio televisivo di L’accusa è dunque un’ottima occasione per riscoprire un film francese che propone un racconto certamente non facile da digerire ma che offre molto su cui riflettere, data la triste frequenza con cui si verificano vicende simili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di L’accusa

Il film ha per protagonisti Jean Farel, influente opinionista parigino, e sua moglie Claire, una scrittrice femminista. La vita dei due viene sconvolta dall’arresto del figlio Alexandre, studente modello all’università di Stanford, con l’accusa di stupro nei confronti di una ragazza conosciuta una sera a una festa, cosa che lui nega con veemenza. L’apparato mediatico-giudiziario entra a quel punto in moto, dando vita ad un processo molto complicato. Quella rivolta ad Alexandre è un’accusa reale o solo un misterioso desiderio di vendetta, come sostiene l’imputato? L’accusa di violenza porterà in ogni caso alla luce verità opposte tra le famiglie dei due ragazzi, mettendo gli uni contro gli altri e portando l’equilibrio familiare dei Farel a incrinarsi a sua volta.

Ad interpretare Alexandre Farel vi è l’attore Ben Attal, divenuto noto proprio grazie a questo film. Nel ruolo dei suoi genitori Jean e Claire vi sono gli attori Pierre Arditi e Charlotte Gainsbourg. Quest’ultima è una delle attrici francesi più note a livello internazionale, celebre per la sua collaborazione con il regista Lars von Trier per film quali Melancholia, Antichrist e Nimphomaniac. Gainsbourg, inoltre, è anche la madre nella realtà di Ben Attal, figlio avuto dal compagno attore Yval, regista di questo film. Recita poi nel film anche l’attore e regista Mathieu Kassovitz, noto per aver diretto L’odio, qui impegnato nel ruolo di Adam Wizman. Ad interpretare Mila Wizman, la ragazza che accusa Alexandre vi è Suzanne Jouannet, mentre Audrey Dana è Valérie Berdah.

L'accusa Charlotte Gainsbourg

L’accusa: il libro e la vera storia a cui si ispira

Come anticipato, il film è un adattamento del libro dal titolo Les Choses humaines, scritto da Jarine Tuil e uscito nel 2019. Quell’anno ha vinto il Premio Interallié e il Prix Goncourt des Lycéens. Il libro stesso, come dichiarato dalla scrittrice, è ispirato alla storia dello stupro di Stanford, avvenuto nel 2015-2016. Questo ha per protagonista Brock Turner, studente della prestigiosa università americana, che ha violentato Chanel Miller, di 23 anni, mentre era priva di sensi il 18 gennaio 2015. Arrestato, Turner rischiava fino a 7 anni di carcere, ma è stato condannato solo a sei mesi perché secondo il giudice, Aaron Persky, una pena detentiva avrebbe avuto un impatto troppo forte sullo studente. Turner è poi stato scagionato dopo 3 mesi per buona condotta.

È però stato obbligato a registrarsi come criminale sessuale a vita e a completare un programma di riabilitazione per criminali di questo tipo. Il caso ha tuttavia influenzato la legislatura californiana, spingendo nel richiedere pene detentive per gli stupratori le cui vittime siano prive di sensi e a includere la penetrazione digitale nella definizione di stupro. Il 9 agosto 2019, Miller ha deciso di rendere pubblico il suo nome e la sua identità, fino a quel momento rimasta celata. La giovane ha descritto la sua storia e le conseguenze dell’anonimato e ha raccontato di aver incontrato e ringraziato i due studenti che hanno fermato Turner quella notte. Ha poi scritto un libro di memorie, intitolato Know My Name: A Memoir, nella speranza che possa essere d’aiuto a vittime di violenze come lei.

Una lettera del padre di Brock Turner alla corte, una petizione contro il giudice e il testo pubblicato online da BuzzFeed della dichiarazione d’impatto della vittima hanno poi attirato l’attenzione dei media nazionali e internazionali. Karine Tuil afferma di aver discusso il caso con degli avvocati, prima di assistere ai processi per stupro presso la cour d’assises di Parigi. Queste esperienze sarebbero servite a Tuil come “laboratorio” di ricerca per le fondamenta del suo romanzo, da cui poi è stato tratto il film. C’è dunque una storia vera dietro questo racconto, anche se la scrittrice si è assicurata di cambiarla quel tanto che basta da non ledere le vere personalità coinvolte.

Il trailer di L’accusa e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’accusa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 11 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

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